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Anno XXI, numero 04 (581) - 20 feb/4 mar 2016 - www.ilgallo.it - info@ilgallo.it
Banche: credito incatenato 1
La mappa dei tumori in provincia di Lecce
GLi impRENdiToRi
“istituti bancari troppo distanti dal territorio, legati ai rating e insensibili ad idee e progettualità”
TANzA (AduSbEf)
Istituto Superiore di Sanità: aumentano i tumori ai polmoni tra gli uomini; la fascia centrale del Salento la più colpita
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Tumori: Calimera e Corigliano in campo
“Anatocismo, usura, rating, risparmi a rischio... Siamo al dissesto finanziario del sistema, la fiducia è compromessa” G. Rizzo (ANCE)
Le prime cittadine Francesca De Vito e Dina Manti chiedono un tavolo permanente a tutela della salute
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“Le imprese hanno bisogno di strumenti per un facile accesso al credito. E non possono aspettare”
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Checco zalone: il cinema di Taviano gli fa la statua “Quo Vado?” ha lasciato il segno con il pienone in tutte le sale. E a Taviano lo vogliono ringraziare.. da pagina10
TRovA i GALLETTi e Telefona martedì 23 febbraio, allo 0833/545777. in palio: cinema, Cd e tanti altri premi - regolamento a pag. 23
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Specchia: l’ultimo compagno In ricordo di Fernando Agostinello
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uesta parola viene ormai usata solo quando si ha bisogno di sottolineare l’onestà, la garbatezza, la lealtà, l’utopia, il sogno, l’eterna speranza di un mondo più giusto e più pulito, di persone serie. Fernando Agostinello era una persona seria; un “Compagno” vero, di quelli che del proprio credo politico aveva fatto, prima di tutto, uno stile di vita. Uno dei pochi che aveva compreso e vissuto fino in fondo la parola compagno (dal latinocum panis: dividere il pane con gli altri). Il pane, Fernando, lo divideva; ed era il “suo pane” impastato di generosità ed imbottito con i grandi valori della sinistra. Ora che molti sedicenti compagni dividono il pane, ma non il proprio, bensì quello degli altri, infarcendolo delle peggiori nefandezze, tu te ne sei andato con tutto il tuo carico di dolore. Ora che sono necessari gli antidoti ed i sieri, qual tu eri, per combattere questo schifo di società, ci lasci soli in balia di compagni dell’ultimo momento che non hanno la benché minima idea di cosa significhi dividere il pane e mangiare insieme. Ci consola solo sapere che te ne sei andato per trasferirti in un mondo di giustizia, di pace, di fratellanza e di amore dove sarai felice di trovare realizzati i sogni in cui hai sempre creduto e per cui ti sei sempre battuto. Addio Caro Amico e Compagno, rimarrai nei nostri cuori e tu sì, sarai per noi un modello a cui ispirarci perché la tua stella brillerà 30mila volte più di chi ha cercato di oscurarla. Un pensiero affettuoso a tua moglie Luisa, ai tuoi splendidi figli Davide e Giulia e alla meravigliosa piccola Marta. Cum Panis Anna Laura Remigi
Tricase: la stazione del bike-sharing e Don Tonino
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iudicate voi: le “decisioni che lasciano… senza parole. Ciò che sto per raccontarvi, però, non non può passare sotto silenzio! C’era una volta una bella piazzetta nel centro storico di Tricase, quella con al centro la statua di Don Tonino: piazza Don Tonino Bello, direbbe qualcuno. Risposta sbagliata! Quella è antistante la chiesa matrice (ma questa è un’altra storia). Parlo invece di piazzetta Dell’Abate, nota ai meno giovani come antica piazza della verdura. E non solo, perché in quella piazza, sino alla soglia degli anni ’80 si vendeva di tutto tra un brulicare di bancarelle, colori, odori da scialorrea, le voci dei venditori, il brusio dei clienti… Con il concorso di interventi pubblici e privati, quell’angolo, recuperato, era un vero e proprio gioiello restituito ai tricasini con tutti gli accorgimenti possibili. Ma, all’improvviso, ecco irrompere nella piazzetta un “ecomostro”, uno scempio così impattante da devastare l’atmosfera della piazza stessa, un pugno nello stomaco, anzi negli occhi, aspettando forse fantomatici ed assatanati turisti/ciclisti? Non esiste un ente o un professionista preposto che ne valuti l’impatto ambientale? Ma non c’era un posto più adatto per installare quella stazione di bike-sharing? Complimenti, davvero! Anche per la scelta cromatica della struttura che si abbina, in perfetta armonia, con i colori circostanti… Francesco Martella
ora parlo io
20 feb/4 mar 2016
Marina Serra: l’isola che non c’è Disservizi. I residenti “fissi”: “Abbandonati ad un isolamento completo”
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capita di avere problemi coi servizi a chi risiede in pieno centro, figuriamoci cosa possa significare vivere in una marina per tutto l’anno. Ce lo hanno raccontato Carmela Scardia, Claudia Pepino e Antonio Sommaco che convivono 365 giorni all’anno con l’isolamento di Marina Serra, a Tricase. Carmela ci introduce alla loro condizione: “Anche se pochi e sparsi, noi residenti della Marina condividiamo piccoli grandi problemi che toccano troppi aspetti della vita quotidiana, dalla telefonia, alla corrispondenza, dai rifiuti alle fognature. Servizi basilari che mancano del tutto o ci vengono forniti male e a singhiozzo, facendoci sentire cittadini di serie B, lontano da tutto e da tutti. Come vivessimo su un’isola”.
“Telefonia e corrispondenza? una chimera” “Telefono fisso non ne abbiamo più”, spiega Carmela. “Abbiamo scelto di farne a meno quando ne abbiamo avuto abbastanza di pagare per un servizio che non ricevevamo. Avevamo mantenuto la linea in attesa dell’ADSL. Dopo tante proteste, è arrivata una connessione a internet lentissima che poi, all’improvviso, ha smesso di funzionare. La Telecom non ha saputo risolvere il problema ed abbiamo deciso di accontentarci della telefonia mobile, nonostante a mare non ci sia quasi mai campo…Con le poste invece è un mistero: non si capisce di chi sia la responsabilità dei continui ritardi con cui riceviamo la corrispondenza (“o non la riceviamo affatto”). Ci siamo spesso lamentati presso l’ufficio postale di Tricase e ci è stato detto che non tutti i postini sono dipendenti di Poste Italiane. Fatto sta che a noi portano tutto in una volta, quando gli pare. Arrivano le bollette da pagare quando sono già scadute, spesso assieme ai solleciti di pagamento. Io ho rischiato di vedermi tagliare l’allaccio all’acquedotto perché ero in ritardo coi pagamenti senza essermene accorta. In quell’occasione, ho risolto parlando con Aqp e pagando l’insoluto tutto in una volta. Da allora le bollette dell’acqua mi arrivano sempre, ma per tutto il resto non posso prevedere chi mi scrive, da dove e per mezzo di chi, se a casa non ricevo nulla”. Interviene allora Antonio che con un sorriso amaro riporta un aneddoto recente: “A me addirittura han consegnato una lettera indirizzata ad una persona che vive a Tricase, nonostante non abbiamo né
indirizzo né nome simili… Io e mia moglie, poi, abbiamo addirittura dovuto reclamare la bolletta dei rifiuti quando ci siamo accorti che non ci arrivava da tempo. Il colmo è che non si chiedono come mai tanta gente che risiede nello stesso posto non paghi! E a proposito di rifiuti, è proprio di questo che mi preme di più parlare”.
“è un’immondezzaio” E mentre Carmela, nel sottolineare che Antonio e la moglie sono originari di Torino e si sono trasferiti da qualche anno a Marina Serra, mormora “mi piange il cuore non dare una bella immagine del Salento”, lui ci spiega: “È una situazione che va avanti da sempre e non dipende, come molti pensano, da quale amministrazione guidi il paese. La musica è sempre la stessa da quando venivo qui in ferie 30 anni fa. Innanzitutto non passano a raccogliere la spazzatura dalle abitazioni nei giorni previsti: noi mettiamo i nostri rifiuti nel bidoncino, poi la mattina dopo, a una certa ora, dobbiamo controllare se sono ancora lì prima che passino i gatti a banchettare. Per plastica, carta e vetro è davvero un disastro: capita che li raccolgano una sola volta al mese, salvo i periodi in cui protesti e si fanno vedere più spesso. Poi c’è il problema della sporcizia in strada e sugli scogli: è osceno vedere in riva al mare plastica, cartacce, immondizia e nessuno che passi a pulire”. Carmela aggiunge desolata: “A Marina Serra gli spazzini non passano. E gli operatori della raccolta rifiuti sono tenuti a raccogliere solo i sacchi della
spazzatura dai bidoni privati. Se vogliamo un po’ di pulizia ce la dobbiamo fare da soli, tutto l’anno: mio marito passa ore ogni settimana con guanti e pinze a pulire la zona, che altrimenti sarebbe un vero e proprio un immondezzaio. Raccogliamo in giro decine di bottiglie di vetro. A giudicare dai sacchi che riempiamo, la gente ci prenderà per degli ubriaconi…” Claudia interviene per dirci: “Abbiamo segnalato un materasso abbandonato sugli scogli da settembre, ma ovviamente è ancora lì. I piccoli cestini della spazzatura che hanno messo sui marciapiedi invece, vengono usati come veri e propri cassonetti: la gente ci butta di tutto, dalle bottiglie ai cartoni delle pizze. Si riempiono in poche ore e passano dei giorni prima che venga qualcuno a svuotarli.
“Ci fan rimpiangere i cassonetti” E Carmela aggiunge: “Fino a qualche anno fa c’erano i cassonetti, anche quando in paese erano già stati tolti. Poi la gente veniva da tutti i Comuni limitrofi a gettare la spazzatura a Marina Serra e, dopo che ne avevano anche incendiato uno, li hanno rimossi. È un bene che si passi “casa casa” a raccogliere i rifiuti in maniera differenziata, a patto però che lo si faccia ogni giorno e che l’assenza di cassonetti non trasformi la marina in una discarica. D’estate ad esempio, chi viene a passare la giornata al mare, che sia in macchina, in moto o, peggio, in camper, non trovando dove buttare la spazzatura non si fa problemi a lasciarla a terra ed andarsene. A questo punto, vien da ridere se si pensa che con la nuova legge si dovrebbero fare multe a chi getta le cicche di sigaretta!”
“il danno e la beffa”
“E oltre al danno, la beffa”, aggiunge Antonio. “La zona di casa nostra è considerata bosco, ma si ricordano di tutelarla solo quando devono chiedere tasse. Io, visto che ci hanno promesso un sistema fognario che non arriva mai, per poter migliorare il mio punto di raccolta ed isolarlo, mi son visto chiedere 2mila euro dalla Forestale. Quando si parla dei rifiuti, non frega a nessuno se sia bosco o mare. Quando invece sposti una pietra, anche se pericolante, ti chiedono centinaia di euro”. “Ci piange il cuore”, chiosa Carmela, “ma Marina Serra è i residenti abbandonata a se stessa. E di marina Serra noi con lei”. in Redazione Lorenzo Zito
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20 feb/4 mar 2016
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Tricase, 167: “Trattati sempre come cittadini di serie B”
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Caro sindaco... Disagi nell’erogazione idrica: l’intervento di
una nostra lettrice che denuncia una invivibile situazione
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na nostra lettrice si rivolge al sindaco di Tricase, Antonio Coppola, per denunciare i disagi nell’erogazione idrica e l’impasse del Comune. Sono un’inquilina residente nella zona 167 di Tricase. Un’inquilina che regolarmente salda i suoi bollettini di occupante/affittuaria. Un’inquilina che è anche madre di famiglia. Scrivo denunciando sdegno e offesa e mi rivolgo pubblicamente al sindaco Coppola. La invito, Sindaco, ad occuparsi anche di questa parte della città, della parte più trascurata del paese di cui lui afferma di essere il rappresentante. In risposta ai reclami relativi a problemi e disagi, ho visto solo il silenzio dell’amministrazione comunale e l’abbandono da parte delle istituzioni. Indignata, lamento la mancanza di un bene primario: l’acqua. Ebbene sì, vi sono problemi grossi ma non irrisolvibili, di cui lei è
perfettamente a conoscenza, al blocco di condomini amministrati dapprima da Ciccarese ed in seguito da Coppola. Risiedo qui da 3 anni, ed un giorno, con grande sorpresa, tornata dal lavoro, scopro che non c’era acqua in casa. Il resto degli inquilini con noncuranza ha affermato che si trattasse di qualcosa di normale, poiché c’è un alto debito con l’Acquedotto Pugliese. L’amministratore Ciccarese dunque per risolvere il disagio riscosse una somma di denaro da ogni appartamento per sanare parzialmente il debito affinché l’acquedotto riprendesse il regolare funzionamento. La situazione si è ripetuta anche con l’attuale amministratore Coppola. Va specificato che alla riscossione del pagamento non sempre è seguita una ricevuta fiscale. Quotidianamente, compreso ormai l’andazzo qui, dove risiedono i cittadini dimenticati dal proprio sindaco, vivo nell’ansia e
nella paura di ritrovarmi di punto in bianco senza acqua. È consuetudine. Peccato però che io non riesca a rassegnarmi e ad accettare. Ora le chiedo, signor sindaco, perché non agisce? Cosa fa lei, rappresentante di tutti i tricasini, per aiutarci, per aiutare me? Sono consapevole del fatto che non tutti pagano regolarmente ciò che è dovuto, ma io lo faccio e nonostante ciò, non vedo restituito, non un particolare beneficio ma ciò che per diritto mi spetta! È evidente che della sua prestigiosa carica di sindaco le piacciono solo gli onori, ma esistono anche gli oneri. Non è forse suo il compito di sollecitare chi di dovere e provvedere a riassettare la situazione? Alle numerose chiamate, non una risposta. In ufficio, mai presente. Di persona, la totale disponibilità… sì, ma solo parole, dov’è la realtà dei fatti e la concretezza? Lettera firmata
“Fatto sempre il possibile. E anche di più...” Risponde il sindaco. “Pronto progetto per la separazione di tutti i contatori dell’acqua”
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eggo le comprensibili proteste di alcuni residenti nella zona 167 per problemi riguardanti l’erogazione idrica che conosco molto bene, anche se forse chi ha scritto si è lasciato andare in offese personali contro di me che avrebbe potuto evitare, ma non importa. Il sindaco ha fatto molto di più di quanto era suo dovere fare. Se viene interrotta l’erogazione dell’acqua è perché qualcuno non paga e gli altri incolpevoli condomini, poiché vi è un solo contatore, ne subiscono il danno. Ogni volta che, per oltre tre anni, Aqp cercava di interrompere l’erogazione dell’acqua, ho emesso ordinanze sindacali per impedirlo. L’ho fatto molte volte, assumendomi per intero le responsabilità penale delle mie azioni e chi ha scritto certamente lo sapeva, anche se forse ora lo ha dimenticato. L’ho fatto finché ho potuto e fino a che non è arrivata una precisa diffida da parte di Aqp, condivisa dalla Prefettura di Lecce e dalla Regione Puglia. A quel punto ho convocato tutti i condomini nella sala consiliare del Comune, unico sindaco della provincia, con un’iniziativa che andava al di là delle mie
competenze, proprio perché forte era il disagio creato. In quella sede è stato individuato, con l’accordo di tutti i condomini, il nuovo amministratore Coppola, mio omonimo non parente e che ovviamente non conoscevo. Si era deciso cosa fare quella sera e tutti erano d’accordo. Se qualcuno non rispetta gli impegni non è colpa del sindaco. Dopo quello, ho partecipato ad un altro incontro, a Bari, convocato dall’assessore regionale al welfare, Totò Negro, a cui hanno preso parte anche Aqp, molti sindaci della provincia che hanno simili problemi e l’avvocato Zappatore per l’Istituto Case Popolari. Circa un mese
Tutino incontra il sindaco Martedì 23, alle 18, presso l’oratorio di Tutino si terrà un incontro tra i cittadini ed il sindaco Coppola sulle questioni irrisolte che riguardano il quartiere tricasino. L’incontro è organizzato dall’Ass. La Culonna
dopo, un altro incontro in Prefettura a Lecce a cui hanno partecipato, oltre ai soggetti indicati prima, anche il Prefetto di Lecce ed il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Sempre la stessa indicazione: per i condomini insolventi obbligo di chiusura dell’erogazione dell’acqua. Obbligo ripeto, non indolenza di un sindaco. Quali soluzioni possibili? L’Istituto Autonomo delle case Popolari si impegna ad avviare un complesso progetto per la separazione di tutti i contatori degli alloggi, con contatori “intelligenti” che consentiranno di bloccare l’erogazione dell’acqua soltanto agli inquilini morosi, in modo da non penalizzare gli inquilini che regolarmente pagano (e che sono la gran parte). Il progetto è stato avviato e vi sono i finanziamenti. Aqp si impegna a proseguire con la concessione di dilazioni dei pagamenti a condizioni favorevoli e la Regione Puglia si sta impegnando per la individuazione di ulteriori fondi, se necessari. In ultimo, sono state coinvolte le forze dell’ordine
per reprimere tutti gli abusi. Cosa può fare di più un sindaco? Gli alloggi non sono comunali ed il comune non ha alcuna competenza su di essi. Questo non significa che non si continui ad operare, con quotidiano impegno, sia a Lecce che a Bari (“e qualcuno si lamenta perché non mi trova; pensa che i problemi si risolvano standosene fermi nel proprio ufficio?”). Se qualunque cittadino mi vuole parlare, da sempre, deve seguire una regola semplicissima: chiedere un appuntamento a Gino Cazzato della segreteria del sindaco. I tempi d’attesa sono in genere inferiori a una settimana. Se qualcuno dice di non avermi trovato è solo perché non ha voluto farlo.
E su marina Serra... Riguardo alle proteste da Marina Serra, in cui abito per sei mesi l’anno, è stato segnalato il problema all’ufficio ambiente che ha sollecitato un’immediata e continua presenza all’impresa Monteco. Riguardo i disguidi postali potremmo approfondire la questione per concordare con Poste Italiane possibili soluzioni. Antonio Coppola
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attualità
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20 feb/4 mar 2016
La mappa dei tumori nel Salento
Il report dell’Istituto superiore di Sanità. Per gli uomini tasso di incidenza più elevato a Sogliano
ma non va meglio a Soleto, Zollino e Castrì. Tumori ai polmoni: il cluster nella fascia centrale salentina
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associazione Salute Salento fa il punto sui tumori in provincia. L’Istituto superiore di sanità (Iss) ha individuato un eccesso di tumori del polmone in 50 Comuni dell’area centrale salentina. Il tavolo interistituzionale tra Asl Lecce, Arpa, Provincia e Comune di Lecce, Inail, Regione Puglia e gli enti di ricerca come l’Università del Salento ed il Cnr, ha evidenziato anche un’elevata incidenza di tumori polmonari nel sesso maschile. Negli uomini sono stati registrati 3.846 decessi, contro i 3.447 attesi, proprio per questo tipo di cancro. Il tasso di incidenza più elevato a Sogliano Cavour. Ma non va meglio a Soleto, Zollino e Castrì. In quest’area della provincia di Lecce la mortalità ha presentato un conto salato. Sono ben 67 i Comuni con rischio superiore alla media nazionale. Per le donne tutti i comuni sono nella media, eccetto Lecce dove i decessi sono stati 248 rispetto ai 150 attesi.Ogni anno in provincia di Lecce vengono diagnosticati 4mila nuovi casi di tumori (dati del 2014).
Secondo i dati 2012 dell’Iss nella nostra provincia la mortalità per tutte le possibili cause, inclusi i tumori, è in linea con il dato atteso e paragonabile con altre aree del Sud Italia. Ad eccezione di due criticità: i tumori del polmone e i tumori della vescica nei maschi. Per le donne, si registra un aumento di mortalità per le leucemie e per i tumori dello stomaco, dell’utero e del colon-retto. Tassi superiori ai valori attesi si registrano nelle donne anche per malattie non oncologiche quali quelle dell’apparato respiratorio. Tornando alla “bestia nera” del tumore polmonare, va aggiunto che ha disegnato una poco invidiabile classifica che pone al vertice il distretto di Galatina, seguito da quelli di Poggiardo, Casarano e Maglie. Uno studio dell’Iss dell’incidenza di tumori polmonari nei maschi ha evidenziato un cluster che include 16 Comuni dell’area centrale salentina (355 casi confermati contro 285 attesi) comprendenti Galatina, Galatone, Secli, Neviano, Aradeo, Collepasso, Cutrofiano, Sogliano, Soleto, Sternatia, Zollino, Maglie, Melpignano, Castrignano dei Greci, Corigliano d’Otranto.
D’ora in poi Postamat solo in orari di ufficio Troppe rapine. E poste italiane svuota quotidianamente gli sportelli automatici
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isogno di contanti fuori orario d’ufficio? D’ora in poi non contare sul Postamat! Gli sportelli automatici delle Poste, infatti, saranno in funzione solo in orari d’ufficio in tutta la Puglia e a Matera.La decisione di Poste Italiane è arrivata dopo una serie di furti avvenuti in diversi Comuni della Puglia e del materano. Niente più soldi dunque per quei malviventi che tenteranno di assaltare il Postamat nottetempo perché le casse ogni giorno saranno svuotate. Intanto però a rimetterci sembrano pure se non soprattutto i clienti secondo i quali “è impensabile che i cittadini non possano prelevare denaro nelle ore serali”.
Sviene sull’aereo, lo soccorre Rocco Palese provvidenziale. malore per un passeggero all’aeroporto di brindisi: il deputato lo salva
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utto pronto per il decollo, l’aereo parte e, a pochi istanti dal volo, un passeggero accusa un malore e sviene. L’allarme raggiunge immediatamente la cabina di pilotaggio: il comandante non stacca il velivolo da terra e chiede aiuto nel microfono. “C’è un medico a bordo?” Il medico c’è: è Rocco Palese, deputato originario di Acquarica del Capo, medico di professione. Palese interviene immediatamente, soccorre l’uomo e comunica la necessità di un ricovero. è quanto accaduto all’aeroporto di Brindisi su un aereo Alitalia pronto a volare alla volta di Roma. Mentre tutti i passeggeri hanno atteso il volo successivo per raggiungere la capitale, l’uomo svenuto a bordo è stato ricoverato all’ospedale di Brindisi. Una storia che per chi è medico di professione, ha del normale. Ma per chi è stato soccorso, e probabilmente salvato, da un deputato, un po’ meno…
Emiliano: “Stop al carbone!” Il Report presentato al museo Castromediano di Lecce si articola su 6 distinte sezioni (acqua, suolo, aria, dati epidemiologici, agenti fisici, stili di vita). I dati sono stati raccolti ed elaborati dalla Repol (la rete per la prevenzione oncologica leccese), oggi Csa (centro salute ambiente) e hanno prodotto uno studio completo (437 pagine) e importanti spunti di approfondimento. Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha rinnovato il suo impegno per decarbonizzare le centrali termiche di Cerano e del-
l’Ilva di Taranto. “Sono i due più grandi impianti in Europa che utilizzano il carbone”, ha detto, “penso che non farò alcuno sforzo a convincere il Presidente del Consiglio a riconvertire a gas le due centrali perché è la legge che ce lo impone. Ma vogliamo una risposta che attendiamo da due mesi”. E ancora: “C’è chi sostiene che convertire a gas costi troppo. Allora se morire costa poco e sopravvivere costa molto c’è qualcosa che non quadra. Questa non è economia è una follia”. Emiliano
ha invitato a chiedersi se sia utile battersi per ottenere “emissioni zero”, utilizzando il gas: “Non sono d’accordo con le ossessioni ambientaliste, spesso strumentalizzate, ma la decarbonizzazione è una battaglia politica. Sia chiaro”, ha sottolineato, “l’approccio all’uso del gas per la riconversione delle centrali va fatto su basi scientifiche. E siccome la decarbonizzazione è prevista dalla legge, penso che il popolo che si arrabbia non lo ferma nessuno”. Nelle scorse settimane Emiliano ha presentato a Parigi il piano per la riconversione delle centrali: “È stato un successo. Sono impianti che producono danni alla salute. Mentre il governo non dà risposte. Non mi sembra credibile che la colpa della presenza di polveri in eccesso a Torchiarolo sia stata attribuita ai camini delle abitazioni”. è intervenuto anche il commissario della Asl di Lecce Silvana Melli, che proviene proprio da Taranto: “So quanto è importante uno studio serio sull’ambiente. Il diritto alla salute non è solo cure mediche ed esami diagnostici. Le patologie tumorali hanno costi elevati. Per ogni paziente si spendono circa 25.800 euro. È necessaria la prevenzione e l’assistenza primaria sul territorio”. Il direttore di Arpa Puglia Giorgio Assennato ha evidenziato come “la provincia di Lecce ha bisogno di approfondimenti conoscitivi di alto profilo per monitorare una situazione che potrebbe essere di pericolo. Per garantire ai cittadini e ai turisti il sano godimento di matrici come l’acqua e l’aria”. Per l’oncologo Giuseppe Serravezza, accusiamo un ritardo di 20 anni rispetto ai paesi anglosassoni: “Da noi non è stata sviluppata la ricerca, perché nessuno ha interesse a farlo. Questo report”, aggiunge, “è utile ma ha dei limiti. Da 20 anni spingiamo per fare la prevenzione primaria. I dati sono aleatori e suscettibili di modifica per la limitatezza delle conoscenze. Qui noi abbiamo fatto poco, abbiamo aspettato che la gente si ammalasse per poi curare. La prevenzione l’abbiamo interpretata sempre in senso medico, come screening, Pap test… ma non basta perché il cancro è già presente. La vera prevenzione è questa, quella primaria, lo studio delle cause da correlare ai fatti epidemiologici”.
20 feb/4 mar 2016
riceviamo & pubblichiamo
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L’abbraccio dell’anima più efficace delle terapie La lettera. “Grazie a medici ed infermieri del “Card. Panico”, ma è gravissima l’assenza nello staff
medico di uno psicologo che supporti ammalati e familiari nella gestione non facile della malattia”
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ono un medico veterinario, ho 46 anni e sono padre di due meravigliosi bambini. La mia vita ordinata e tranquilla è stata improvvisamente sconvolta dalla scoperta, nell’ottobre del 2012, di una malattia onco-ematologica che, come una bufera, ha spazzato tutte le mie certezze ed il mio equilibrio costringendomi a cicli di chemioterapia massacranti e continui ricoveri ospedalieri presso la struttura “Cardinale Giovanni Panico” di Tricase. Ho avuto la fortuna di incontrare in questi anni personale medico e infermieristico estremamente competente, dotato di grande spessore professionale ed umano, al quale vanno la mia gratitudine e la mia fiducia incondizionata. Ma, quando si entra in un reparto oncologico, si prova una sensazione psicologica di estrema precarietà legata all’improvvisa percezione di dover modificare le proprie aspettative rispetto al futuro. La scoperta di una malattia oncologica rappresenta un vero trauma, una prova esistenziale sconvolgente, che riguarda tutti gli
aspetti della vita e coinvolge tutte le persone che ruotano intorno a noi ammalati: la gestione del “presente”, la preoccupazione di avere o no un futuro davanti, i problemi che si riverseranno sul coniuge e sui figli, la precarietà del lavoro, la perdita degli amici, la perdita del ruolo sociale, la paura di morire. Chi affronta una malattia complessa come la mia, spesso perde le sicurezze su cui ha fondato il proprio equilibrio esistenziale. è per questo che ritengo gravissima l’assenza nello staff medico di una figura importantissima quale quella dello psicologo, che supporti noi ammalati ed i no-
glio di luce nel buio di giornate tristi e immobili. Si parla molto di “umanizzazione” e di “personalizzazione” delle cure e di mettere “la persona al centro”; questo approccio non può prescindere dall’attenzione alla componente psicologica delle persone, quindi dalla necessità di figure professionali come quella dello psicologo all’interno delle strutture ospedaliere che primariamente si occupano della cura delle persone. Oltre a migliorare la qualità di vita stri familiari nella gestione non fadi noi pazienti, preparandoci e socile della malattia, nella perdustenendoci nei passaggi difficili rante incertezza sul suo della malattia, ritengo che la preandamento e nella coesistenza di senza di uno psicologo possa rischio e speranza. Negli ultimi anche rendere più “umana” l’assiquattro anni ho ricevuto stenza fornita dagli opesostegno psicologico ratori sanitari. Sì, esclusivamente perché anche il dal personale personale ospeLa preoccupazione medico, inferdaliero va supdi avere o no un futuro mieristico e portato nel davanti, i problemi che dagli operarelazionarsi ai si riverseranno sul coniuge tori socio samalati e ai loro e sui figli, la precarietà del nitari che familiari. Colavoro, la perdita degli amici, spesso, con un municare una la perdita del ruolo sorriso o una diagnosi particosociale, la paura parola, mi hanno larmente grave, di morire... regalato uno spiraveder morire un pa-
”
ziente, confrontarsi quotidianamente con la sofferenza e il dolore rappresentano una fonte di stress molto elevata che può causare un calo dell’efficienza lavorativa, con conseguenze immaginabili. Pertanto mi rivolgo al Direttore Generale di questo eccellente ospedale che mi ha accolto, affinché si adoperi a favorire l’introduzione permanente nello staff medico di uno psicologo che, attraverso un intervento specializzato, migliori la qualità della vita dei pazienti ospedalizzati. Come diceva già il poeta latino Giovenale nel I sec d.C., mens sana in corpore sano: un’anima “risanata” può determinare anche una più veloce guarigione del corpo. Francesco Tateo Ringraziamo il signor Tateo per aver pensato a noi quale mezzo per dar voce a questa delicata questione e giriamo di buon grado la lettera al Direttore Generale dell’ospedale di Tricase, Pierangelo Errico, cui riserviamo uno spazio sul prossimo numero qualora volesse rispondere.
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sanità
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20 feb/4 mar 2016
“Tavolo permanente a tutela della salute”
Sindache in coro. Le prime cittadine di Calimera e Corigliano chiedono l’attivazione immediata degli Enti: “La politica della prudenza ha solo portato morte e deturpamento sui nostri territori”
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francesca de vito
dina manti
Comuni di Calimera e Corigliano d’Otranto si candidano capofila per approfondire le questioni ambientali inerenti rispettivamente l’aria e l’acquasottosuolo, collegate all’incremento delle neoplasie nel territorio della Grecìa salentina. All’indomani della presentazione del Rapporto Salute e Ambiente, e della pubblicazione dei preoccupanti dati sui tumori in Salento, le sindache di Calimera e Corigliano d’Otranto, Francesca De Vito e Dina Manti, hanno chiesto l’immediata istituzione di un tavolo interistituzionale tecnico, politico e sanitario alla Provincia di Lecce, al Dipartimento di Prevenzione della Asl ed anche ad AQP per affrontare la grave situazione
della “zona rossa” per incremento di neoplasie e per mortalità. “Non è una questione più rinviabile”, dicono le due sindache, “la politica della prudenza si è rilevata una strategia totalmente fallimentare che ha solo portato morte e deturpamento sui nostri territori. Qui non c’è in gioco solo la salute dei nostri cittadini e la salubrità e bellezza dei nostri paesaggi, ma anche il futuro. Questa è una partita che siamo decise a giocare fino in fondo senza sconti”. La prima cittadina di Calimera, Francesca De Vito, sottolinea: “È necessario adottare subito le misure più idonee per la tutela della salute dei cittadini nel nostro territorio. In particolare, in tema di autorizzazione di nuove industrie o criteri più restrittivi per i nuovi camini
industriali, riteniamo utile che il tavolo possa discutere la situazione degli impianti già esistenti e in corso di attivazione sul nostro territorio, in riferimento alle emissioni degli stessi in termini di impatto cumulativo.. Abbiamo proposto la prima settimana di marzo per mettere in agenda un primo approfondimento scientifico con Asl, Provincia e Terzo Settore e siamo in attesa di calendarizzarlo. Non si può più rinviare un confronto tecnico, politico e sanitario per valutare gli effetti cumulativi sulla salute dei cittadini”. “Aqp”, spiega Dina Manti, sindaco di Corigliano d’Otranto, “attraverso il parco pozzi presente a Corigliano, emunge e fornisce acqua a diversi comuni. Una possibile contaminazione di tale risorsa
può avere effetti drammatici sulla salute, anche alla luce delle risultanze del report presentato, che ha evidenziato la presenza di sostanze inquinanti e cancerogene nella falda sottostante i siti interessati da stoccaggio di rifiuti. Per questo motivo, il territorio di Corigliano, già individuato quale sede di discarica posizionata proprio sulla falda, va salvaguardato nell’interesse di tutti i salentini, poiché l’acqua è preziosa per l’intero Salento. Le battaglie che da tempo l’amministrazione comunale di Corigliano ha intrapreso a difesa del territorio e del sottosuolo devono essere ora mutuate e fatte proprie da tutti gli organi deputati al controllo ed alla salvaguardia della salute pubblica”.
Il “Ferrari” a Casarano: è già troppo tardi? Cercasi politico che conti. Proviamo a far sedere qualcuno su quelle poltrone per far ripartire questa città fino ad ora utilizzata solo come serbatoio di voti
“Un
giorno ti accorgerai che sarà troppo tardi. Capirai di aver perso la luna mentre cercavi di contare le stelle”. è una delle tanti frasi che si incontrano su internet e che riguardano per lo più gli innamorati ma che ha una valenza che va anche oltre l’amore o il sentimento in genere e che può essere applicata ai cosiddetti casi della vita. Se parliamo di politica, questo aforisma trova spesso applicazione concreta, ma se parliamo di politica locale questo aforisma trova un’applicazione pressoché quotidiana. A Casarano ci stanno (da anni) portando via l’ospedale. è una notizia che in questo periodo è molto attuale ma in realtà non si tratta di un furto repentino quanto piuttosto di un paziente e costante logorio, una scomposizione sistematica che è partita anni fa dapprima fra l’indifferenza generalizzata, proseguita poi con le proteste dei cittadini e culminata alla fine con un destino quasi scontato che ha prodotto (vivaddio) una mobilitazione popolare ed una trasversalità nei partiti cittadini. Ma potrebbe essere troppo tardi, po-
tremmo già aver perso la luna. Prendersela con “Bari” è ormai lo sport nazionale; è vero, le responsabilità di questo riordino sanitario scellerato vengono proprio da lì ma personificare i responsabili con il volto smunto di Annichilito Vendola o quello corpulento di Ponzio Emiliano è giusto ma è indubbiamente riduttivo. Perché una riforma così ampia ed articolata, che riguardi un territorio vastissimo come quello della Puglia, con centinaia di realtà sanitarie dal Gargano fino a Gagliano, porta sicuramente le loro firme ma di
certo ha cento mani che l’hanno scritta ed altre cento mani che l’hanno smussata, limata, soppesata, sino ad arrivare ad un risultato che non è certo quello ottimale ma che è il giusto compromesso fra centinaia di compromessi locali che tengono conto di centinaia esigenze e realtà. Individuare a chi appartengono queste mani non è però così difficile: sono le mani dei vari politici, dei consiglieri regionali, degli assessori, dei sottosegretari, degli onorevoli e dei senatori che, provenienti ed espressione di questo o quel comune, ne hanno (forse
non “giustamente” ma “comprensibilmente”) tutelato gli interessi. E a Casarano chi pensava? Facile: nessuno! Casarano infatti non ha nessun proprio compaesano che scalda qualche sedia nelle stanze che contano. Casarano, pur avendo 16mila voti da esprimere, non ha nemmeno uno straccio di rappresentante in maggioranza e quindi nessuno che possa, in quelle operazioni di limatura della riforma, far presente che toccare il Ferrari è uno scempio ed un’offesa all’intelligenza più elementare. Ma possibile che tra 16mila maggiorenni non ne abbiamo neanche uno in grado di sedersi se non a Roma almeno a Bari? Certo che ce l’abbiamo ed anche più di uno! E allora cosa facevamo a Casarano mentre si votava? Contavamo le stelle mentre ci fottevano la luna. A Casarano si mettevano i bastoni tra le ruote di Marcello Torsello (al quale sarebbero bastati poco più di 2mila voti per essere consigliere regionale di maggioranza), inventandosi cervellotiche incompatibilità di schieramento, e si gioiva per la sua mancata candidatura; a Casarano si accettavano candidature
di facciata perfettamente inutili o meglio utili solo a portare voti a questo o a quella candidata che poi, puntualmente, si sarebbe scordata di noi sino alle elezioni successive. E così a Muro leccese (che il suo pezzo grosso ce l’ha) si progetta un mega pachidermico ospedale e persino l’ospedale di Scorrano (che sembrava spacciato sin dal primo minuto), grazie alla “coincidenza” di avere un proprio rappresentante in consiglio regionale, sembra avere possibilità di rivalutazione. Adesso è tardi per recriminare, adesso bisogna solo lottare con qualsiasi mezzo (lecito) per difendere il nostro ospedale dopo che ci hanno portato già via il tribunale ma, quando ripartirà la macchina della propaganda elettorale, a qualsiasi livello, cerchiamo di unirci, cerchiamo di far sedere qualcuno su quelle poltrone; forse non sarà politicamente corretto ammetterlo ma è solo la presenza diretta di un proprio rappresentante in quelle stanze che potrà difendere e, speriamo, far ripartire questa città fino ad ora utilizzata solo come serbatoio di voti. . Antonio Memmi
dai Comuni
20 feb/4 mar 2016
#condividere per far crescere Tricase e il Capo Associazione Operatori Turistici. Imprenditori del settore scelgono di mettersi insieme e posizionare in rete le proprie forze... Presentazione giovedì 25 febbraio
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asce l’Associazione Operatori Turistici Tricase e si presenta alla cittadinanza e al pubblico: appuntamento giovedì 25 febbraio alle ore 18,30 presso la Sala del Trono di Palazzo Gallone. Insieme per condividere esperienze e far crescere il nostro splendido territorio: con questo unico grande obiettivo, nelle settimane scorse si è costituita in città dopo una serie di incontri, l’associazione Operatori Turistici Tricase. Si tratta di un evento speciale per la comunità tricasina, anche perché per la prima volta un gruppo di imprenditori nel settore turistico-ricettivo sceglie di mettersi insieme, collaborare, posizionare in rete le proprie forze e viaggiare a braccetto per intercettare le prossime grandi sfide. A guidare il gruppo degli operatori è una donna affiancata all’in-
terno del direttivo da altri imprenditori del settore, con maggioranza alla componente femminile, tutti già pronti a dare il proprio contributo. Tra gli obiettivi principali del nuovo sodalizio, sostenuto dal gruppo dell’Associazione Meditinere, spicca la promozione
del turismo sociale, la valorizzazione del settore dell’agroalimentare di Tricase e del basso Salento, l’organizzazione di attività turistiche, eventi culturali e sociali, l’avvio di campagne di informazione e comunicazione e la promozione di pacchetti turistici mirati. Intenti chiari e precisi, da realizzare con l’aiuto della città e che saranno illustrati giovedì 25 febbraio, alle ore 18,30, presso la Sala del Trono di Palazzo Gallone. Durante l’incontro, interverranno: Loredana Capone, assessore allo Sviluppo economico della Regione; Antonio G. Coppola, sindaco di Tricase; Laila D’Aversa per l’Associazione Operatori Turistici Tricase; Michele Turco, presidente dell’Associazione Aps Meditinere; Carlo Vito Morciano, Associazione Meditinere.
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Nociglia: danza d’argento Chiara potenza. Seconda agli assoluti di Show Dance Latin insieme al partner veneto Toffoletto Medaglia d’argento nella classe dei professionisti Show dance Latin nei titoli assoluti Fids-Coni di danza sportiva, Chiara Potenza, con il suo partner veneto Alessandro Toffoletto, è tornata a calcare la pista da ballo dopo ben 7 anni di assenza dalle competizioni. Un lungo periodo in cui i due maestri hanno continuato a lavorare nella Federazione Italiana Danza Sportiva come coach e giudici di gara. Un’impresa ardua quella di rimettersi in gioco, nella gara più importante dell’anno, ossia quella del campionato italiano, premiata col podio: un risultato che di fatto permette alla coppia di accedere al prossimo Campionato Europeo e del Mondo. Nel frattempo Chiara è tornata al
suo ruolo di maestra federale, per seguire i propri allievi nella scuola Cuban Puglia a Poggiardo. Il sindaco di Nociglia, Massimo Martella, ha espresso la propria soddisfazione per il successo della propria concittadina che porta all’onore delle cronache sportive la comunità di cui è amministratore.
Per Lidia e Franco le nozze son d’oro Il 24 febbraio è un giorno speciale per Lidia e Franco, di Tricase. è il giorno del loro 50esimo anniversario di matrimonio. Nozze d’oro che festeggeranno in famiglia, con i figli che li ringraziano “per averci insegnato cosa significa volersi bene per davvero”.
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attualità
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Xylella, roba da iene In Tv. La misteriosa ciecità del Ministero di fronte ai risultati dei ricercatori
20 feb/4 mar 2016
Ugento sistema fogna e chiesetta rurale Finanziamenti. 123mila euro per la realizzazione
di un tronco di fognatura nera e oltre 44mila per la messa in sicurezza della chiesa di Santa Potenza
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Il
programma di infotainment di Italia1, “Le Iene”, torna a parlare di Xylella. è stata ancora una volta Nadia Toffa a portare in tv la storia del presunto “batterio killer”, facendo il punto sulla situazione. Mentre si brancola ancora nel buio nella ricerca delle vere cause del disseccamento delle piante, gli ultimi sviluppi hanno visto l’intervento della Magistratura a sospensione delle eradicazioni nel nord Salento. La Toffa ha intervistato in proposito il Procuratore Cataldo Motta. Dopo aver fatto chiarezza sul perchè dell’intervento della Procura, ha prestato ascolto a quella scienza che le autorità non sembrano invece voler prendere in considerazione. è’ tornata all’Università di Foggia dove, già un anno fa, aveva incontrato la professoressa Antonia Carlucci. La ricercatrice, nel 2015, aveva mostrato l’esito positivo di una cura alternativa per gli ulivi colpiti da disseccamento ma, nonostante le promesse di ascolto, non è mai stata contattata dal ministro Martina. La “iena” ha poi incontrato il professor Marco Scortichini che, con il Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura, ha trattato 110 piante, tutte guarite. Anche qui, però, le scelte del Ministero sembrerebbero cieche dinanzi ai risultati. Un approfondimento, quello de “Le Iene”, che ha portato in tv oltre alla spaccatura nella scienza sul tema, il misterioso isolamento di quei ricercatori che avrebbe delle soluzioni da proporre e che le autorità non avrebbero considerato necessario nemmeno prendere in considerazione.
Comune di Ugento comunica di aver ottenuto, con distinti provvedimenti approvati alla fine di dicembre ma divenuti esecutivi solo nei giorni scorsi, i due seguenti contributi economici. Il primo riguarda un tronco servente la fognatura nera da realizzarsi nell’agglomerato urbano di Ugento, per un investimento pari a 123mila euro. Si tratta precisamente del prolungamento di via Piccinni, nella periferia sud-ovest del paese. L’intervento in questione è atteso da oltre venti anni dai cittadini residenti in quella zona. L’importo è stato approvato dal Consiglio Direttivo dell’Autorità Idrica Pugliese con delibera n° 45 del 18 dicembre 2015 dietro espressa istanza formale dell’Amministrazione Comunale. Acquedotto Pugliese, nei prossimi giorni, sarà chiamato a predisporre il progetto esecutivo e a curare la materiale realizzazione dell’opera.
Il secondo intervento riguarda la messa in sicurezza, per un importo pari a 44.771 euro, della chiesetta rurale di Santa Potenza, acquisita per donazione al patrimonio dell’Ente in data 5 novembre 2014. Situata in territorio ugentino lungo la SP 266, al confine meridionale del centro abitato di Felline, la chiesetta è stata dichiarata di interesse storico-artistico ma versa in uno stato di conservazione precario e preoccupante dal punto di vista statico, con gran parte delle murature a rischio crollo. Dal contenuto
dell’atto regionale che rende noto l’avvenuto finanziamento, si evince come, con le risorse attualmente disponibili, risulta possibile finanziare soltanto i primi 12 interventi sui 92 proposti. Il Comune di Ugento, posizionandosi al 7° posto, potrà utilizzare queste importantissime somme per proteggere un bene culturale di pregio, in attesa di conoscere l’esito di un ulteriore istanza di finanziamento, inoltrata direttamente al Governo centrale, utile per la realizzazione di progetti di valorizzazione e fruizione del bene.
Galatina: la musica che fa accoglienza Solidarietà. “Artists in action” donano 6 pc ai rifugiati del progetto Sprar di Galatina
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collettivo di artisti e professionisti della musica “Artists in action” ha messo insieme le proprie competenze artistiche per fornire un aiuto concreto a migranti, richiedenti asilo e rifugiati che, soprattutto negli ultimi mesi, hanno raggiunto l’Europa fuggendo dalla guerra e dalle sempre più gravi crisi umanitarie che interessano l’area mediorientale e l’Africa subsahariana. Organizzando concerti ed eventi culturali, “Artists in action”, organizzazione umanitaria nata in Francia, ma che ha saputo coinvolgere artisti del panorama della musica elettronica provenienti da diversi paesi europei, si pone l’obiettivo di raccogliere fondi per acquistare beni di prima necessità o prodotti da mettere a disposizione delle persone in fuga. L’impegno di alcuni artisti italiani aderenti all’organizzazione, ha consentito ad “Artist in action” di entrare in contatto con le attività dei centri Sprar del nostro paese, con l’obiettivo di fornire un aiuto concreto ai richiedenti asilo e ai rifugiati ospitati nelle strutture.
Nell’ambito delle proprie iniziative in Italia, “Artist in action” ha deciso di finanziare l’acquisto di 6 computer portatili, che sono stati messi a disposizione dei beneficiari del progetto Sprar di Galatina, di cui il Comitato Territoriale ARCI di Lecce è Ente Gestore dal 2009 e che ha tra gli operatori un dj aderente alla rete, Francesco Sabato. L’utilizzo dei portatili consente agli uomini e le donne beneficiari presenti nel progetto, provenienti da diversi paesi dell’Africa e del Medioriente, di restare più facilmente in contatto con i propri cari lontani migliaia di chilometri, così come di compilare un curriculum indispensabile per cercare un occupazione, migliorare la propria conoscenza degli strumenti informatici e più in generale le condizioni di vita. Il Comitato Territoriale ARCI di Lecce rivolge un sentito ringraziamento ai musicisti e agli animatori della rete “Artist in Action”, che dimostrano con il loro impegno che esiste un’Europa che non si rassegna alla disumanità dei respingimenti di massa, dei campi profughi
nelle periferie urbane e del crescente razzismo, e decide così di darsi da fare in prima persone per dare aiuto alle tante persone che, in fuga dal proprio paese d’origine, cercano rifugio in Italia come negli altri paesi del Vecchio Continente. La musica, ancora una volta, si conferma uno straordinario veicolo per i valori umani più profondi, creando legami di solidarietà che diventano sempre più preziosi per un mondo che deve ritrovare la forza per allontanarsi dalla barbarie e fare un passo avanti verso la civiltà umana, che oggi si trova davanti alla necessità di accelerare il processo di costruzione di quella che Edgar Morin ha definito “identità terrestre”. La storia umana, cominciata con una diaspora planetaria su tutti i continenti, è appena entrata nell’era planetaria, dove tutti i frammenti di quella diaspora sono in comunicazione fra loro: la musica sublima questa grande realtà storica, la rende frammento di vita quotidiana, espressione e atto fondativo di nuove solidarietà e connessioni fra gli uomini.
dai Comuni
20 feb/4 mar 2016
Castrignano del Capo sotto una nuova luce Con un milione di Euro. Ammodernamento e ampliamento della rete di pubblica illuminazione: avviati i lavori
L’
amministrazione di Castrignano del Capo rende noto che sono stati avviati i lavori di ammodernamento e ampliamento della rete di pubblica illuminazione: “Con un investimento di 1 milione di euro, Castrignano del Capo sarà tra i primi Comuni illuminati interamente a led. Oltre all’ammodernamento delle linee esistenti, sono già stati realizzati gran parte degli estendimenti di rete finalizzati all’installazione di 164 nuovi punti luce aggiuntivi su ben 4 chilometri di nuove linee. Interessate numerose strade interne del capoluogo, delle frazioni e delle marine, con priorità assegnata alle c.d. zone B e di edilizia popolare. Nello specifico si tratta delle seguenti vie: Treviso, Verdi, Craxi (zona 167), Pirandello, Trieste, Magnani, della Resistenza, C.Galliano, Verga, Ariosto, Pizzolante, Ciullo, Poso, Porcinara, Panzera, Fra Bonaventura, Pisanelli, Volito, Malta e M. Teresa di Calcutta. Nel programma
di interventi sono previsti la messa in sicurezza, la riparazione dei guasti e l’accorpamento degli impianti esistenti, ma anche il tanto atteso potenziamento dell’illuminazione ornamentale sul lungomare di Leuca. Qui il progetto prevede non solo il ripristino dei corpi illuminanti sulla balaustra, similari a quelli in ghisa rimossi 15 anni fa, ma anche la realizzazione di una nuova palificazione ornamentale a doppia voluta, con linea interrata, sulla bisettrice stradale, ossia tra le palme. Il che consentirà di rimuovere i bracci,
le plafoniere e i cavi aerei che attualmente imbrattano i prospetti delle ville gentilizie. Tali ampliamenti sono stati possibili grazie all’offerta migliorativa dell’impresa che si è aggiudicata nel giugno scorso l’appalto di gestione pluriennale della rete, la ditta Moncullo di Gagliano del Capo, a seguito di una gara bandita dal Comune nel novembre del 2014. L’impresa ha un anno di tempo per terminare i lavori che, fatti gli ampliamenti, si concluderanno con la sostituzione di tutte le armature stradali esistenti a vapori di sodio e di mercurio, circa 1600, con altrettante plafoniere a led. Sempre in tema di illuminazione, è previsto per aprile, una volta espletati gli ultimi adempimenti, l’avvio dei lavori di rifacimento, potenziamento e messa in sicurezza dell’illuminazione ornamentale delle piazze dei centri storici di Castrignano e Salignano, attualmente servite da impianti obsoleti e insufficienti”.
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intanto si va... va “oltre” Castrignano del Capo è nato un nuovo gruppo A denominato “Oltre…” , che si autodefinisce “un movimento politico di uomini e donne, di persone libere e svincolate da qualsivoglia
interesse di parte, patrimoniale e non, che non hanno mai ricoperto alcun ruolo attivo nell’amministrazione del paese, che si propone di fornire un contributo concreto e attivo alla crescita e sviluppo del paese. Castrignano del Capo”, scrivono dal nuovo movimento, “è dotato di un assetto geofisico affascinante, troppo spesso trascurato e pretermesso, di risorse naturali altrettanto mirabili e ai più invise, ma talvolta deturpate dall’azione speculativa di chi pone altri e più materiali obiettivi ai vertici della propria gerarchia dei valori, di monumenti e testimonianze architettoniche di squisita fattura, che l’incuria di chi è stato chiamato alla tutela e salvaguardia ne sta permettendo il collasso e la rovina unitamente all’azione inesorabile del tempo che scorre”. Gli obiettivi del nuovo movimento “Oltre…” sono: “Contribuire a rifondare un nuovo e più propositivo modo di fare politica ed amministrare la cosa pubblica, al di là (“oltre, per l’appunto!”) degli interessi oligarchici di chi finora ha utilizzato il territorio in maniera egoistica e, perciò, inopinata, di chi ha pensato che noi cittadini fossimo delle pedine […]; rifondare l’azione amministrativa uniformandola ai criteri di trasparenza e buon andamento sanciti dalla nostra carta costituzionale, a quello della legalità e della correttezza […]”. Una vera rivoluzione nel segno di “legalità, trasparenza dell’azione amministrativa, rispetto del contesto sociale e buon andamento del governo della cosa pubblica che devono rappresentare criterio di condotta, obiettivo dell’agire amministrativo e motivo di una battaglia che deve accomunare tutti i cittadini, gli amministratori e gli imprenditori privati. E tutto questo adesso”, concludono, “qui e subito, prima che il tempo aggravi le situazioni e acuisca le ferite già profonde e sanguinolente da troppo tempo. Prima che sia troppo tardi...”.
Riciclo creativo a Salve Mostra espositiva. Opere d’arte e oggetti realizzati con materiali riciclati
uarta edizione dell’iniziativa di Legambiente Salve “Riciclo Q creativo” una mostra espositiva di 3 giorni (dal 1 al 3 aprile) con opere d’arte e oggetti di uso quotidiano ottenute utilizzando
esclusivamente materiali riciclati. La partecipazione è aperta a tutti e si può partecipare singolarmente o in gruppo. L’obiettivo dell’iniziativa è di: sensibilizzare alle tematiche ambientali; dare una seconda vita agli oggetti; sviluppare creatività e manualità; testimoniare il rispetto dell’ambiente attraverso l’uso corretto delle risorse e avvio della raccolta differenziata, evitando sprechi; promuovere presso gli enti locali interventi per la tutela e il rispetto dell’ambiente; educare al corretto uso delle risorse ambientali; considerare il rifiuto come risorsa.
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20 feb/4 mar 2016
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Avv. Tanza (Adusbef): “Banche
Il vice presidente nazionale. “Non c’è più solo la tradizionale distanza operativa tra banca e clienti, ma anche quella funzionale tra centri decisionali delle banche e centri locali”
Antonio Tanza
Il
Le banche sono sempre più nell’occhio del ciclone: anatocismo, swap e prodotti finanziari altamente rischiosi, usura bancaria, ombre di fallimento e risparmi dei creditori a rischio. Ne consegue che il rapporto di fiducia tra cittadini, imprenditori e banche sia ridotto ai minimi termini. Di questi argomenti ne abbiamo voluto parlare con l’avv. Antonio Tanza, presidente provinciale dell’Associazione difesa utenti Servizi bancari finanziari postali e Assicurativi e, curiosa coincidenza,dal 1996, anno di nascita de “il Gallo”, vice presidente nazionale sempre dell’Adusbef.
2016 per lei è il ventesimo anno da vice presidente vicario dell’Adusbef. Come è cambiato il ruolo delle banche? “Negli ultimi anni il processo di globalizzazione ha comportato anche un’evoluzione del sistema bancario. È evidente che oggi assistiamo allo sviluppo del concetto di “distanza”: non c’è più solo la distanza tradizionale tra banca e clienti, che è la distanza operativa, ma anche la distanza funzionale tra centri decisionali delle banche e i centri locali. È cambiata sicuramente la geografia del sistema bancario: le decisioni vengono prese in Europa. Il trasferimento di responsabilità di vigilanza dalle autorità nazionali alla BCE è stato totale: la BCE ha tutti gli strumenti di vigilanza di cui dispongono le autorità nazionali; ha piena responsabilità per tutte le banche che hanno una significatività sistemica ed anche la possibilità di richiamare sotto la propria responsabilità le banche più piccole, nel caso in cui queste generino potenziali problemi di dimensioni europee. È ancora indiscutibile il ruolo che la Banca centrale ha avuto nella risoluzione della crisi di alcuni stati membri (basti pensare alla Grecia). Un ruolo in evoluzione sul cui cambiamento, occasionato dalla crisi, non si può ancora mettere la parola fine, perché la crisi non è purtroppo conclusa. Staremo a vedere!”. Anatocismo, usura, decreti salva banche hanno portato il gradimento ai minimi termini… Il rapporto di fiducia tra cittadini, imprenditori e banche è irrimediabilmente incrinato? “La fiducia è fortemente compromessa anche dagli ultimissimi eventi. Siamo di fronte ad un dissesto finanziario del sistema, non solo per le “perdite” in termini di risparmi persi e di capitali non restituiti, ma soprattutto perché si è verificato l’estremo logoramento della relazione di fiducia tra banche e clienti, che avrà bisogno di tempo per ricostruirsi. È palese, infatti, una certa stanchezza ed una certa sfiducia da parte della clientela, stanchezza e sfiducia che si stanno traducendo, nel tempo, in una crisi di rigetto e in una avversione verso le banche. Sarebbe opportuno costruire una nuova dimensione di correttezza reciproca tra banche e risparmiatori, si dovrebbe riuscire a recuperare una forma di rispetto del cliente-risparmia-
tore, in quanto persona”. Tanti piccoli e medi imprenditori lamentano un atteggiamento di chiusura nei loro confronti dopo tanti anni nei quali hanno foraggiato le banche. Ma la BCE non aveva irrorato 139 mld di euro alle banche italiane proprio per le imprese? “La banca centrale finora ha iniettato mille miliardi di euro nel sistema bancario. Unicredit ha chiesto poco meno di 12,5 miliardi di euro, Ubi 6 miliardi, Mediobanca e Banco Popolare 3,5 miliardi, Intesa Sanpaolo 24 miliardi e Mps tra 7 e 10 miliardi. Di fatto certamente restano i dubbi su come saranno usati questi soldi: se verso le aziende e le famiglie
oppure no. Del resto, anche in passato, le Banche hanno preferito investire il denaro preso in prestito all’1% dalla Bce in Btp o Bonos dai rendimenti più allettanti, invece di allargare le maglie dei finanziamenti e dei prestiti alle famiglie e alle imprese. Nonostante le rassicurazioni del Direttore Generale dell’ABI che ha dichiarato che la liquidità della Bce sarà utilizzata per finanziare imprese e famiglie, rimane il dubbio che a queste arrivino solo le briciole. Guardando al nostro panorama, del resto, il superamento delle crisi e, dunque, la possibile ripresa economica del Paese sembra ancora lontana”.
Ancora troppi i casi di usura
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Preoccupante. “Riscontriamo numerose situazioni con rapporti bancari usurari”
A
natocismo bancario: il caso più clamoroso quello che ha riguardato Adelchi Sergio che lei ha seguito in prima persona... “La vicenda della Nuova Adelchi spa costituisce sicuramente un caso da manuale in materia di indebite pretese delle banche. La condanna delle BNL al pagamento di circa 7 milioni di euro, rappresenta un’ancora di salvezza per tutti gli imprenditori in crisi, che conservano ancora gli estratti conto, e che non sanno di avere tra le mani un tesoro, o meglio, la loro possibilità di svolta, recuperando il maltolto, grazie al lavoro delle associazioni di consumatori”. Ci sono altri casi in provincia di Lecce? Quali le banche coinvolte? Ci sono state già sentenze in merito? “Le pronunce in provincia relative a casi di anatocismo bancario da me personalmente curate sono innumerevoli e coinvolgono praticamente tutti gli Istituti bancari operanti sul territorio. La prima, storica, sentenza risale al 1992. A partire da quella data si sono registrate tantissime vittorie per i consumatori, anche al di fuori del Salento (possono essere consultate sul sito www.studiotanza.it, dove sono pubblicate tutte le sentenze relative a cause patrocinate dall’Avv. Tanza)”. Possibile che ancora si possano rifilare ad ignari correntisti investimenti ad alto rischio? Di recente ha avuto segnalazioni in merito? “Purtroppo gli eventi più recenti dimostrano che ancora oggi gli investimenti finanziari vengono effettuati con poca consapevolezza, vuoi perché le persone sono condizionate dal rapporto di fiducia col dipendente/promotore proponente, vuoi perché sono costrette a compiere determinate operazioni al fine di accedere a finanziamenti o altre agevolazioni
(“Quest’ultimo caso riguarda in particolare le imprese, come si è verificato nella distribuzione dei derivati”). Sul fronte degli swap abbiamo una giurisprudenza anche di merito ormai pacifica nel ritenere che questi prodotti sono nulli se non in grado di fungere da copertura rispetto a finanziamenti a termine ricevuti dalla società investitrice, con conseguente condanna della banca a restituire gli importi degli addebiti. Quindi le società che ne hanno contratti dovrebbero verificare se il nozionale del derivato, il timing dei flussi finanziari ed altri dati economici del rapporto corrispondono a quelli dei finanziamenti che hanno ricevuto. Ad ogni buon conto, spesso dalla complessa documentazione contrattuale firmata, emergono altri vizi formali ed omissioni informative utili ai fini processuali. Sul fronte degli investimenti privati, poi, dobbiamo riscontrare ancora molti abusi e disinformazione”. Altro capitolo preoccupante, l’usura bancaria. Com’è la situazione oggi, soprattutto nel Salento? “Preoccupante, in quanto riscontriamo numerosi casi di rapporti bancari affetti da usurarietà, a seguito della richiesta di assistenza da parte di cittadini ed imprese, spesso, dopo pignoramenti su beni immobili, destinati alle vendite giudiziarie. Le perizie econometriche redatte dai nostri esperti commercialisti, al fine di vagliare la correttezza dei presunti crediti vantati dalle banche, rilevano in numerosi casi l’applicazione di interessi usurari, sia con riferimento a contratti mutuo o finanziamenti ed affini, che ad affidamenti su contratti di conto corrente. A quel punto può iniziare la battaglia in Tribunale per far valere i diritti dei nostri assistiti”.
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sempre più distanti”
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di Giuseppe Cerfeda
Tante anomalie. “Ne riscontriamo innumerevoli. Tra le più comuni le indebite competenze su
rapporti di conto corrente affidato e l’applicazione di tassi di interesse usurari su rapporti di mutuo”
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QuELLA VOLTA ChE... “Stavamo per pignorare una banca”
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el 2009 per la prima volta nella storia un’intera agenzia di una banca stava per essere pignorata da parte di un suo cliente. La Banca, infatti, era stata condannata al pagamento di € 1.339.310 per indebite competenze (interessi ultralegali indeterminati, commissioni di massimo scoperto trimestrali, valute fittizie, spese forfettarie e capitalizzazione composta) dal Tribunale di Lanciano. Rifiutandosi di adempiere, io ed il mio cliente eravamo pronti al pignoramento. Solo di fronte a tale prospettiva ed alla presenza dell’ufficiale giudiziario e delle telecamere di Striscia la Notizia, la banca decise di staccare un assegno di oltre € 1.400.000”.
ail-in: quattro banche cooperative hanno lasciato sul lastrico migliaia di risparmiatori obbligazionisti (Banca Etruria, Carichieti, Cariparma e Banca Marche), ma si parla sempre più insistentemente di altre 33 banche sull’orlo del fallimento e tra queste ci sarebbe la Bcc di Terra d’Otranto. Le risulta? “La Banca di Credito Cooperativo di Terra d’Otranto è stata posta dalla Banca d’Italia a fine 2014 in amministrazione straordinaria ed a settembre 2015 ha subito dalla stessa Autorità di vigilanza un provvedimento sanzionatorio per accertate carenze nell’organizzazione e nei controlli. Sappiamo inoltre dalla stampa che sono in corso indagini penali. Ciò però non è sufficiente per ritenere che la banca sia sull’orlo del fallimento. Certo è che, dopo l’introduzione in Italia dei principi contenuti nella direttiva comunitaria Bank Recovery and Resolution Directive (BRRD) ed il famoso decreto legge del 22 novembre 2015 che ha posto in risoluzione le 4 banche, l’intero mondo bancario è cambiato ed il dogma “le banche non possono fallire” non è più valido. Quindi consigliamo estrema prudenza negli investimenti in azioni ed obbligazioni di tutte le banche”. Tra le altre banche coinvolte ce ne sono che operano in provincia di Lecce? “La questione che più recentemente ci vede coinvolti in prima fila come Adusbef Puglia è quella della vendita delle azioni e delle obbligazioni convertibili Veneto Banca presso le filiali della controllata Banca Apulia. È un caso che interessa l’intera regione, da Foggia fino al basso Salento, e che ha visto bruciati i risparmi di tanti investitori ignari. A tale proposito, stiamo inviando reclami alle due banche, nella speranza che, dato l’elevato numero di casi, venga avviato un tavolo di trattative per la soluzione bonaria della questione”. In tutto questo marasma chi ha l’obbligo di vigilare che fa? “Banca d’Italia e Consob sono oggi nel mirino delle critiche perché si ritiene che una maggiore attenzione e sensibilità nell’attività di vigilanza avrebbe consentito di evitare, da un lato, il dissesto e la crisi finanziaria di banche (il controllo sulla loro stabilità patrimoniale è di competenza della Banca
d’Italia) e, dall’altro, la vendita indiscriminata di azioni ed obbligazioni subordinate alla clientela retail incompetente ed inconsapevole (spetta alla Consob il controllo sul rispetto degli obblighi informativi da parte degli intermediari nella vendita di strumenti finanziari)”. Intanto la gente è sempre più preoccupata dall’equazione “se la banca fallisce pagano i correntisti”: è proprio così? “Non esattamente. I depositi bancari (libretti, c/c, conti deposito, certificati di deposito, ecc.) sono fino ad un certo importo garantiti dal Fondo Interbancario a Tutela dei Depositi. Solo per la parte eccedente i 100 mila euro sarebbero coinvolti nel cosiddetto bail in”. Nell’ambito dell’edilizia, uno dei motori dell’economia salentina, ci sono casi in cui imprenditori si sono rivolti all’Adusbef? C’è qualche storia particolare che ci può raccontare? “Abbiamo assistito ed assistiamo numerose imprese edili in difficoltà, stritolate tra la morsa di entrate ridotte al minimo e l’aggressività delle banche. Per ovvie questioni di privacy non mi è consentito divulgare i nominativi senza previa autorizzazione, ma posso assicurarvi che questo settore è indubbiamente uno dei più coinvolti nel contenzioso bancario, e che di riflesso l’attività della nostra Associazione ha contribuito ad aiutare numerose imprese che hanno ottenuto risarcimenti importanti”. Lei, quotidianamente, riceve persone che devono affrontare problemi con le banche. Quali sono le “anomalie” più frequenti? “Tante. Quelle più comuni attengono all’applicazione di indebite competenze su rapporti di conto corrente affidato e all’applicazione di tassi di interesse usurari su rapporti di mutuo. Inoltre frequenti sono i casi di mancanza di trasparenza nelle vendite dei prodotti finanziari, errata od illegittima segnalazione dei nominativi a Centrale Rischi, ed ultimamente sono in aumento i casi di truffe online come il pharming (tentativo di truffa che avviene con la diffusione di un virus che indirizza il cliente al di fuori dei server della banca) od il phishing (frode finalizzata all’acquisizione di dati riservati attraverso l’invio di e-mail contraffatte, imitando grafica e loghi ufficiali della banca)”.
dì la tua: scrivi ad info@ilgallo.it
più prestiti alle famiglie meno alle imprese
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ornano a calare i prestiti delle banche al settore privato. Dopo il dato positivo di novembre, hanno registrato a dicembre una contrazione su base annua dello 0,3 per cento. Lo comunica la Banca d'Italia. Nel precedente mese aveva registrato un dato positivo, cioè una crescita dello 0,5%, dopo una sfilza di variazioni negative. In particolare, a dicembre i prestiti alle famiglie sono cresciuti dello 0,8% sui dodici mesi, come nel mese precedente; quelli alle società non finanziarie sono diminuiti, sempre su base annua, dello 0,7% (+0,2% a novembre). Le variazioni sui dodici mesi di prestiti e depositi terminati in novembre, spiega Banca d'Italia, potrebbero aver riflettuto gli effetti della diversa scadenza fiscale per i versamenti in autotassazione, fissata nel 2015 al 30 dicembre e nel 2014 al primo dicembre. Tasso di crescita depositi settore privato sale al 4%. Sempre a dicembre il tasso di crescita sui dodici mesi dei depositi del settore privato è stato pari al 4% rispetto al 2,3% a novembre. Lo indica la Banca d'Italia. La raccolta obbligazionaria, incluse le obbligazioni detenute dal sistema bancario, è diminuita del 15,1% su base annua, un calo leggermente inferiore rispetto al -15,9% del mese precedente. Tassi di interesse sui mutui al 2,8%. I tassi d'interesse sui finanziamenti erogati nel mese alle famiglie per l'acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie, sono stati pari al 2,80% (2,85 nel mese precedente); quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo al 7,92% (8,29 nel mese precedente). I tassi d'interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie di importo fino a 1 milione di euro sono risultati pari al 2,72 per cento (2,76 per cento nel mese precedente); quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia all'1,26 per cento (1,07 per cento a novembre). I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,52%.
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Gli imprenditori: “Le banche
Dito puntato. “Sono diventate agenzie che vendono servizi finanziari e di investimento solo per
aumentare il loro profitto”; “Una volta il direttore di banca riconosceva l’affidabilità dell’imprenditore”
C
om’è cambiato il rapporto tra imprese e banche negli ultimi anni? Secondo Sergio Costantini della Vergallo Macchine di Corigliano d’Otranto, “per rispondere a questa domanda, bisogna guardare indietro, a quando le banche facevano solamente le banche. Cioè, quando raccoglievano il risparmio per metterlo al servizio dell’impresa, affinché si sviluppasse, e con lei il mercato economico. Oggi, invece, sono diventate vere e proprie agenzie commerciali, che “vendono”, un infinità di servizi finanziari e di investimento, con un’unica visione, quella di aumentare il loro profitto, spesso offrendo servizi non sempre vantaggiosi per l’impresa. Elementi necessari che occorrono oggi più che mai, nel rapporto impresabanca sono correttezza e trasparenza che diventano sempre più una reale necessità operativa. Molto spesso le imprese non riescono a comprendere cosa vogliano le banche e queste, a loro volta non ottengono tutte le informazioni necessarie al fine di una corretta valutazione e conseguente decisione, in merito alla specifica richiesta di affidamento. Occorre, oggi ancor più che in passato, rimuovere tutte le reciproche difficoltà di comunicazione al fine di migliorare l’accesso al credito dell’impresa e la sua conoscenza da parte della banca, in quanto quest’ultime, svolgono anche un ruolo fondamentale di carattere economico-so-
ciale per l’intero sistema, al pari di una qualsiasi impresa pubblica e/o privata, in quanto promotrici di investimenti e quindi di nuova ricchezza”. Per Costantini “sono dunque importantissimi gli accorgimenti per aiutare sia l’Impresa nel sviluppare meglio il suo mercato, sia la banca nel comprendere pienamente il business dell’impresa da finanziare. Per fare ciò”, conclude, “credo sia fondamentale aumentare il rapporto e il contatto personale , perché dietro ogni organizzazione sia essa piccola, media o grande, ci sono delle persone che la compongono e la animano”.
“decisioni prese lontano” Totò Piccinni degli omonimi Magazzini (Depressa, Tricase e Surano): “La politica di ristrettezze adottata dalle banche sta creando qualche problema e in taluni casi accentuando la situazione di stallo economico. Non c’è da farne una colpa a direttori e impiegati bancari del territorio perché loro hanno le mani legate. Non è più come una volta, quando il direttore della banca alla quale ci si rivolgeva, conosceva uno per uno i suoi clienti e sapeva quando un imprenditore era affidabile o meno. Oggi ci si basa sul famoso rating di Basilea 2 e le decisioni vengono prese altrove da persone che non conoscono neanche il nome del tito-
lare della pratica che discutono”. Allo stesso modo Totò Piccinni sottolinea come anche “la stretta sul piccolo credito contribuisca ad ingessare l’economia”.
“vittime di sorpusi e prepotenze” Paolo Vantaggiato, dell’omonima carrozzeria di Tricase non ha dubbi: “Siamo tutti succubi di soprusi e vittime di prepotenze. Alla fine lavoriamo quasi esclusivamente per non andare sotto con la banca. Ed è anche colpa nostra perché spesso, quando ci concedono qualcosa, non siamo attenti a leggere clausole e codicilli che ci fanno firmare. C’è anche da dire però che se uno fa il carrozziere, l’edile o il macellaio, non può essere certo laureato in alta finanza… Cosa fare? Mah… non saprei, anche perché oggi tutte le nostre energie sono assorbite dalla necessità di sopravvivere”.
raccontaci la tua esperienza: scrivi ad info@ilgallo.it
“Ristabilire rapporto di fiducia” Per Rocco Toma, della Toma Carburanti di Ruffano, la situazione è “irrimediabilmente peggiorata con l’introduzione dell’accordo di Basilea e del rating con cui viene valutata l’affidabilità delle imprese. Troppe regole che spesso e volentieri penalizzano imprenditori
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non ci sostengono più”
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Dalla parte delle imprese. “Con l’introduzione del rating troppe regole che ci penalizzano”; “In Italia non si guardano mai idee e progetti”; “I direttori di banca rischiano di passare per dei passacarte...” non ho ancora incontrato problemi simili, ma molti colleghi affidabilissimi mi hanno raccontato di essere stati in grande difficoltà per affidamenti ridotti, perentorie richieste di rientrare immediatamente dal debito e chiusura pressoché totale dei cordoni. E questo, dopo che per anni avevano sempre fatto le cose per bene. Basilea o no, non sarebbe male si ristabilisse un rapporto di fiducia tra banche e imprese che operano sullo stesso territorio”.
“idee e progetti mai premiati”
che hanno sempre tenuto fede ai loro impegni mai venendo meno all’estinzione dei debiti. Una volta era il direttore della banca locale a farsi in qualche modo garante dell’imprenditore che aveva di fronte perché ne conosceva pregi e difetti. Oggi, invece, si decide secondo regole prestabilite e di solito lo si fa lontano dal luogo in cui opera l’imprenditore, senza tenerne in conto l’affidabilità. Personalmente
Davide Gaetani del Gruppo Sisa di Racale (con punti vendita anche a Gallipoli, Mancaversa, Felline, Taurisano, Taviano e di prossima apertura a Maglie) individua il problema nel fatto che “le banche non guardano i progetti, le idee ma solo il bilancio e il rating. In pratica finanziano solo quelle aziende di cui sono certe al 100% del rientro”. Per Gaetani “all’estero non fanno così, è un problema tutto italiano ed è un errore non premiare l’idea. Così si ferma lo sviluppo e si ingabbia l’economia”. L’imprenditore racalino individua poi un’altra anomalia nelle differenze dei rating tra banca e banca. In pratica “se cambi istituto cambia anche il tuo livello di affidabilità… possibile mai? Con i rating voluti da Basilea 2 fanno come gli pare”. Infine Gaetani torna sulla ne-
liquidità da far girare. Concedono credito solo a chi da garanzie assolute di restituzione ma almeno girano un po’ di Euro…”. Altro punto dolente secondo l’imprenditore magliese è che “i direttori di banca rischiano di diventare dei passacarte perché tutto viene deciso nei consigli direttivi che sono lontani anni luce dal territorio e dalle sue esigenze”
“più correttezza reciproca” cessità di una stretta connessione tra e imprese e banche che scommettano su di loro: “Un po’ come accaduto per il mio gruppo che si sta espandendo anche grazie alla cooperazione con due istituti come Banca Intesa e Monte dei Paschi di Siena che hanno compreso l’importanza di spalleggiare gli imprenditori e sostenerne le idee”.
“Si nascondono dietro i rating” Antonio Giannuzzi di Chateau d’Ax di Maglie, sottolinea come “le banche si nascondono dietro i famosi rating e anche i tassi non sono più quelli di una volta, sempre se e quando concedono qualcosa”. Per Giannuzzi “non solo la stretta alle imprese ma anche e soprattutto quella del credito immobiliare ha rallentato l’economia. Anche se, pare, le cose stiano cambiando perché le banche avrebbero eccesso di
Ferdinando Catino della Fepa Infissi di Ugento spiega di essere “correntista da più di trent’anni ed ho sempre trovato disponibilità: quando ce n’è stato bisogno sono anche stato consigliato nel modo giusto. È vero, però, che le cose oggi sono un po’ cambiate. Mi è capitato per esempio che alcuni clienti anche con le giuste garanzie si siano visti rifiutare crediti anche di appena 2-3mila euro e questo ovviamente blocca l’economia”. Un atteggiamento maggiormente votato alla ristrettezza, secondo Catino “è comprensibile visto il momento particolare che stiamo vivendo. Penso sia anche conseguenza del comportamento poco limpido di alcuni imprenditori che ci hanno marciato. Se da una parte, quindi, le banche dovrebbero essere meno rigide, dall’altra taluni imprenditori dovrebbero essere più corretti”. g.c.
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l’edilizia... in banca
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“Ridiamo fiato alle imprese”
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Il presidente dell’Ance Lecce. “Hanno bisogno di strumenti che facilitino l’accesso
al credito, e ne hanno bisogno ora: l’attesa per le aziende è una lenta agonia...”
Su
l rapporto tra banche e imprese abbiamo chiesto un parere anche al presidente dell’Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) di Lecce, Giampiero Rizzo. “La crisi economica che attanaglia le imprese esponendole al rischio chiusura”, esordisce il presidente dell’Ance Lecce, “pone l’attenzione sul ruolo delle banche nello sviluppo e nella crescita di un territorio. Assistiamo da più tempo ad una forte crisi del sistema bancario che si ripercuote sulle imprese e sui risparmiatori. La mancanza di liquidità e la difficoltà di accedere al credito pone gli istituti nel ruolo di traghettatori del sistema imprese dall’attuale fase recessiva a quella della ripresa economica. Un ruolo strategico”, avverte Rizzo, “per il quale occorre che le banche recuperino il rapporto di fiducia con le imprese, compromesso da anni di interessi elevati e di richieste di eccessi di garanzie per l’erogazione di credito. Dalla relazione di Banca Italia dello scorso 2015 emerge come il livello di rischio
GiAmpiERo Rizzo Uno status quo che deve cambiare, rivitalizzando il rapporto tra banche e imprese da un lato e tra imprese e pubbliche amministrazioni dall’altro, per ricominciare a guardare con fiducia al domani dei prestiti non è assolutamente mutato rispetto al 2014 e questo è sintomatico di un mondo imprenditoriale che, probabilmente, rispetto all’Europa fatica a riprendersi. Il substrato imprenditoriale italiano, e quello pugliese e salentino in particolare”, sottolinea, “è composto, principalmente, da piccole e medie imprese che per rilanciarsi in una produzione competitiva dovrebbero investire sull’innovazione del processo di produzione, per poi cavalcare l’onda dell’internazionalizzazione” Si ma con quali fondi? “La liquidità di cui le imprese hanno biso-
gno per ripartire”, spiega Rizzo, “risiede nelle risorse finanziarie gestite proprio dalle banche. Diverse Associazioni datoriali, come quella che rappresento, hanno siglato protocolli e sviluppato progetti con gli istituti di credito e con i Cofidi al fine di fornire alle imprese gli strumenti giusti per accedere al credito bancario, ma i risultati positivi si fanno attendere. Le imprese”, sottolinea, “hanno bisogno di strumenti che facilitino l’accesso al credito e ne hanno bisogno ora, poiché l’attesa è una lenta agonia. E questo vale per le imprese del manifatturiero come per quelle del settore edile. Il qua-
”
dro non è roseo. Emerge che il comparto delle costruzioni mantiene il primato di settore maggiormente colpito dalla crisi, poiché sconta il problema della riscossione del credito accumulato nei confronti della Pubblica Amministrazione. Tale problema si somma alla notoria e diffusa difficoltà di credito bancario. Secondo un’indagine Ance condotta a livello nazionale nel secondo semestre 2015, il 78% delle imprese registra ancora ritardi nei pagamenti della Pubblica Amministrazione. Tale dato risulta deteriore nella nostra provincia. Per lottare contro questa cultura”, secondo il presidente
dell’Ance Lecce, “è necessario assumere iniziative volte a rafforzare la consapevolezza dei diritti delle imprese, in particolare all’interno delle Pubbliche amministrazioni, attraverso la diffusione di circolari, di Linee guida, di best practices, e cercare di allinearsi alle normative comunitarie in termini di tempi di pagamento. Il mancato rispetto della normativa europea, infatti, non riguarda soltanto i tempi di pagamento, ma anche le numerose prassi gravemente inique messe in atto dalle Pubbliche Amministrazioni nei confronti delle imprese: richiesta di accettare tempi di pagamento superiori a quelli previsti dalla normativa, di ritardare l’emissione dei S.A.L. o delle fatture, mancato pagamento degli interessi sui ritardi. Uno status quo, in sostanza”, conclude, “che deve cambiare, rivitalizzando il rapporto banche - imprese da un lato e imprese – pubbliche amministrazioni dall’altro, per ricominciare a guardare con fiducia al domani”. g.c.
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20 feb/4 mar 2016
e l a i c Spe
Edilizia
il Gallo (581) - 20 febbraio/ 4 marzo 2016 - www.ilgallo.it - info@ilgallo.it
La
situazione dell’industria delle costruzioni appare in graduale miglioramento, ma la prudenza è d’obbligo. Nonostante alcuni indicatori dell’economia dell’edilizia siano ancora stazionari o negativi, l’andamento generale fa segnare una piccola rinascita. La crisi economica sembra agli sgoccioli e l’economia nazionale, pronta lentamente a risollevarsi, dà primi segni di ripresa anche nel settore edile. L’eco della “depressione” economica resta forte soprattutto nei bandi di gara per lavori pubblici, ma le previsioni degli addetti ai lavori sono ottimistiche e si basano sul numero crescente di permessi a costruire e sulla fiducia che si torna a respirare tra consumatori ed imprese. Il quadro è insomma sempre più stabile e lo confermano anche le impressioni dell’ultimo Rapporto Oise, redatto dall’Osservatorio congiunto Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil, Legambiente, in cui l’inversione di tendenza emerge dall’aumento del numero di imprese attive nel secondo trimestre 2015 (+0,2% sul trimestre precedente), dalla crescita del numero di occupati nelle costruzioni (+2,3%, 34 mila unità in un anno dopo diciannove trimestri di calo) e dal trend in deciso calo dei fallimenti delle imprese e delle ore autorizzate di Cassa integrazione guadagni.
In fase di (lenta) ripresa
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speciale edilizia
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La rinascita mattone L’ue guida il cambiamento
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iduzione dei gas serra e riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. Con questi diktat l’Unione Europea, negli ultimi anni, ha spinto i Paesi membri ad un cambiamento radicale del settore edilizio e del mondo delle costruzioni. è così che le direttive comunitarie hanno dettato nuovi criteri per il calcolo dei rendimenti energetici degli edifici ed i relativi requisiti minimi obbligatori, sistemi di certificazione, obbligo di effettuare ispezioni costanti sulle caldaie, e così via. Spingendo soprattutto per lo sviluppo delle rinnovabili in edilizia. Il passo più importante in questo senso è rappresentato dalla Direttiva 31/2010, che impone che tutti i nuovi edifici pubblici costruiti a partire dal 2019 e tutti quelli privati realizzati dal 2021, debbano essere “neutrali” da un punto di vista energetico. Neutrali nel senso che non debbano aver bisogno di riscaldamento o rinfrescamento, purché questi non derivino da fonti rinnovabili.
Si riparte dalla rigenerazione urbana
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li 8 anni di crisi dell’edilizia, in Italia, non sono stati solo sinonimo di ridimensionamento. Il settore si è infatti mosso orizzontalmente, concentrandosi sul recupero edilizio. Oggi il 70% del mercato complessivo è rappresentato da questo tipo di interventi. Un totale di oltre 11 milioni di recuperi: oltre 9 milioni, dal 1998 od oggi, grazie alle detrazioni fiscali, ed altri 2,5 per efficientamento energetico dal 2007 in poi. è il momento quindi per aprire un nuovo ciclo industriale che parta dalla rigenerazione urbana e torni a creare occupazione. A spingere in questa direzione, in prima linea, c’è l’Unione Europea.
il futuro delle prestazioni energetiche degli edifici
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politiche europee guardano ad un domani che è già oggi. A problemi troppo spesso interpretati come futuri, ma sempre più attuali, come quello dei cambiamenti climatici. In quest’ottica, la tendenza verso un annullamento completo dell’inquinamento, non può che partire dal controllo sulla qualità e le prestazioni degli edifici. Elementi che riguardano sì la salute del pianeta, ma anche la sua economia: case ed edifici “a impatto zero” porterebbero alle famiglie considerevoli risparmi. Basti considerare che, ad oggi, in Italia la spesa media annua tra elettricità e riscaldamento, per una famiglia, sfiora i 2mila euro.
problemi di responsabilità Chi controlla?
Il
problema più grande in questo cammino di transizione sta nelle responsabilità. Chi è tenuto a controllare che si rispettino le linee guida dell’UE nel nostro Paese, oltre all’Unione Europea stessa che esercita un controllo “alla scadenza”? Di efficienza energetica, in Italia, si occupano tutti e
nessuno. è un tema toccato dai ministeri delle Infrastrutture, dello Sviluppo economico, dell’Ambiente, oltre che dall’Enea. Nessuno di loro ne esercita però un controllo o una tutela completa. Il che ci rimette al rischio di un futuro non solo difficilmente tenuto sotto controllo, ma anche ad indirizzo anarchico.
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dopo mattone
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i punti chiave del rapporto oiSE
Il
rapporto Oise spinge verso il cambiamento del futuro delle costruzioni attraverso i seguenti punti principali: superare gli ostacoli alla riqualificazione del patrimonio edilizio (semplificare gli interventi, dare certezze agli investimenti e rendere strutturali le detrazioni fiscali legandole alla classe energetica degli edifici, premiare il miglioramento delle prestazioni), spingere la riqualificazione dei condomini (ci vivono oltre 20 milioni di persone), promuovere un progetto industriale per il settore delle costruzioni (aprire i cantieri della rigenerazione edilizia attraverso soluzioni standardizzate e replicabili di retrofit che permettano di ridurre tempi e costi).
800 mila posti di lavoro da recuperare
S
indacati e ambientalisti, redattori del Rapporto Oise, puntano al recupero degli 800mila posti di lavoro, persi nel settore, attraverso la riqualificazione e manutenzione dell’enorme patrimonio edilizio italiano. E spiegano: “Le innovazioni negli edifici e nei cantieri, nei
materiali e nelle tecnologie raccontate nel Rapporto dimostrano come questa visione del futuro sia già a portata di mano. Ci sono tutte le condizioni per uscire dalla crisi del settore edilizio, mettendo al centro delle politiche le città e la rigenerazione energetica e statica del patrimonio esistente.
palazzo Codacci - pisanelli a colori: il bando
Cos’è il rapporto oiSe Redatto dall’Osservatorio congiunto Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil, Legambiente, il rapporto nasce con l’obiettivo di aiutare la crescita del settore edilizio, indicando strade concretamente percorribili attraverso l’innovazione e la formazione professionale, la scelta dei materiali e delle tecnologie, l’adeguamento normativo con l’adesione alle direttive europee. In questi anni, ha raccontato le trasformazioni nel modo di costruire, nella domanda di mercato e nei riferimenti normativi a seguito della spinta impressa dalla Ue ma anche dai regolamenti edilizi.
L'
Università del Salento, rilanciando un'idea proposta dagli studenti, bandisce Muri a Colori e invita giovani artisti a presentare progetti per la riqualificazione dei muri interni di Palazzo Codacci Pisanelli attraverso la realizzazione di murales. I proponenti potranno essere singoli studenti regolarmente iscritti a qualsiasi corso di laurea, master, specializzazione e dottorato dell'Università del Salento; organizzati in gruppi, di cui almeno il 50% dei componenti regolarmente iscritti a qualsiasi corso di laurea, master, specializzazione e dottorato dell’Università del Salento; del restante 50%, il 20% potrà anche essere costituito da personale docente e/o tecnico-amministrativo del-
l’Università del Salento. I soggetti dovranno essere ispirati al tema “Vita da studente” con riferimento ai seguenti argomenti: lo studio e la ricerca; fuori dalle aule; amicizie oltre-confine; progetti per il futuro. Una commissione valuterà i bozzetti e potrà scegliere quali realizzare. I criteri di selezione saranno: aderenza al tema, originalità dell'opera, costi stimati. Al/i vincitore/i verranno forniti tutti i materiali necessari. Le opere realizzate saranno ampiamente diffuse con gli strumenti di comunicazione istituzionale interna ed esterna; le immagini potranno essere utilizzate per la realizzazione di materiale ufficiale citando l’autore. Tutti i progetti dovranno pervenire entro il 5 marzo 2016 alle ore 24.
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da www.ilgallo.it
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Maglie: ladri al bar
La ginecologa che visitava di nascosto... E
ffettuava visite intramoenia senza versarne la percentuale prevista dalla legge all’Asl. è stata per questo condannata a 3 anni di reclusione ed interdetta dai pubblici uffici la ginecologa O.N., 57enne originaria di Acquarica del Capo. La condanna in primo grado ar-
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uoco ad un auto in via 24 maggio a Casarano. Nonostante l’orario insolito, le 21, si trattato quasi certamente di un atto vandalico: del liquido infiammabile è stato rinvenuto attorno alla Ford in sosta dopo che le fiamme sono state spente. Ad accorgersi del fuoco che divampava sul muso del mezzo di proprietà di un operaio, alcuni suoi vicini di casa, intervenuti per tamponare le fiamme. Resta il mistero su chi possa aver abbozzato l’incendio per poi darsi alla fuga.
Pompieri estraggono cane da cisterna
E
nnesima storia triste legata agli animali in Salento, stavolta fortunatamente a lieto fine. I vigili del fuoco del distaccamento di Tricase hanno soccorso un cane abbandonato e gettato in una cisterna. Il povero animale, probabilmente un pitbull, è stato salvato da morte certa nelle campagne di Andrano grazie all’intervento dei pompieri. Improbabile credere possa essersi intrappolato da solo. Resta però il mistero sull’identità dei balordi che potrebbero averlo abbandonato commettendo, oltre ad un reato perseguibile per legge, un incommentabile, deplorevole e disumano gesto.
riva a seguito delle indagini avviate dalla Guardia di Finanza attorno al periodo tra il 2010 ed il 2012. In quegli anni la ginecologa, dipendente dell’ospedale di Scorrano, si sarebbe macchiata di peculato, nascondendo le visite private effettuate in un suo studio a Maglie.
ugento, botte ai vigili: a processo
pprofittando della notte, ignoti hanno forzato la porta d’ingresso del Bar Morris di via Regina Margherita e, indisturbati, vi sono entrati alla ricerca di denaro. In assenza di allarme, hanno avuto il tempo di rovistare, senza però grande esito: nel registratore di cassa c’erano solo pochi spiccioli. La scoperta del furto è avvenuta solo la mattina dopo, ad orario d’apertura quando sono stati avvertiti anche i carabinieri dell’accaduto. Oltre agli spiccioli... rubata una lattina d’olio!
Casarano: fiamme all’auto in sosta
20 feb/4 mar 2016
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ggredirono tre agenti della municipale, finiscono a processo.Si tratta di una coppia, 47enne lei, 39enne lui, e dei genitori di quest’ultimo, 60enne lei e 62enne lui, tutti di Ugento, protagonisti di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale nel-
l’estate 2013. In quell’occasione, gli agenti avevano raggiunto un terreno di proprietà della 60enne che sarebbe stato trasformato, senza alcuna autorizzazione, in area di sosta per campeggiatori e roulotte. Dopo aver tentato di
bloccare all’ingresso gli agenti, i 4 sarebbero poi passati alle parole ed ai fatti, aggredendoli fisicamente. Ora, ai reati di abusivismo cui risponderà la donna, si aggiungono le accuse di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale a carico di tutti e quattro.
Corigliano: tornano i ladri di abbigliamento sportivo
ugento: a fuoco auto di imbianchino
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In
uova “visita” dei ladri al negozio Play Sport di Corigliano d’Otranto. Come accaduto già più volte (l’ultima proprio un anno fa di questi tempi), dei malviventi si sono intrufolati nel negozio d’abbigliamento sportivo di via Umberto I. Erano quasi le 5 del mattino quando è scattato l’allarme
della vigilanza privata che si è precipitata sul posto con i carabinieri. Al loro arrivo, forse messi in fuga proprio dal sistema di sicurezza, i malviventi avevano già provveduto a dileguarsi col bottino. Sono in corso indagini per risalire agli autori del furto, anche se l’area è sprovvista di telecamere di sorveglianza.
fiamme un’auto ad Ugento, sulla via per Torre San Giovanni. Si tratta di una Renault Scenic di proprietà di un imbianchino del posto. L’auto ha preso fuoco attorno alla mezzanotte ed è stata “salvata” dai pompieri: i danni ammonterebbero a qualche migliaio di euro, ma non sarebbero irreversibili. Misteriore le cause dell’incendio, su cui indagano i carabinieri.
Stretta ai fumatori: occhio a dove buttate le cicche P
attuglie della Polizia Locale in azione per garantire la sicurezza urbana e il rispetto delle norme sul decoro e la civile convivenza. Nel primo weekend dopo l’entrata in vigore della nuova legge, che vieta di gettare mozziconi di sigarette, chewingum, ecc. in strada, si è svolto un assiduo pattugliamento del centro storico di Lecce, affollato dai consueti frequentatori della movida cittadina. Numerosi nella circostanza sono stati i controlli mirati al rispetto delle norme che vietano la vendita e la somministrazione delle bevande alcoliche ai minori. Proprio ai sensi del Decreto Balduzzi è stato contestato un verbale al titolare di un pubblico esercizio, notoriamente frequentato da giovanissimi. Durante lo stesso servizio di pattugliamento gli agenti hanno sorpreso un uomo di mezza età, in evidente stato di ebbrezza, che dava soddisfazione ai propri bisogni fisiologici per strada, in un vicolo nei pressi di Porta San Biagio, non curante di trovarsi in un luogo pubblico e, per giunta, sotto l’occhio vigile di una telecamera di videosorveglianza. A pochi metri dal luogo della contestazione della violazione al regolamento di polizia urbana gli stessi agenti si accorgevano della presenza di due uomini intenti a fare uso di probabile sostanza stupefacente, di cui detenevano anche una modica quantità, contenuta in piccoli involucri di carta stagnola. I fermati venivano condotti al Comando per l’identificazione ai fini della segnalazione agli uffici della Prefettura, mentre la presumibile sostanza stupefacente, in tutto circa 2,70 grammi, veniva sottoposta a sequestro. Sono arrivati anche i primi verbali per abbandono di mozziconi dei prodotti da fumo e il divieto di abbandono di rifiuti di piccolissime dimensioni. Tale violazione amministrativa è stata contestata nella serata di domenica, nella centralissima Piazza Mazzini, a due passanti colti nell’atto di gettare sul suolo pubblico due mozziconi di sigaretta. Sanzione per entrambi di 100 euro ciascuno. Il Comandante Donato Zacheo e l’assessore al ramo Luca Pasqualini si dichiarano soddisfatti del lavoro svolto dalle pattuglie: “La nostra attività è costan-
temente rivolta al contrasto delle condotte illecite che minacciano la sicurezza urbana e contribuiscono al degrado cittadino. Garantire alla città un aspetto decoroso ed un contesto di civile convivenza e di coesione sociale rimane uno dei nostri principali obiettivi. Per questo i controlli proseguiranno nei prossimi giorni”.
cronaca salentina
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Diso, polizze d’auto a giorni? Era una truffa U
na storia di quelle che si sentono spesso in tv, potrebbe aver interessato il presidente di un club di auto storiche della provincia di Lecce. L’uomo, che fa anche il subagente assicurativo, si sarebbe imbattuto in una truffa fidandosi di un 45enne di Diso. Quest’ultimo, D.N. le sue iniziali, gli avrebbe offerto una possibilità non così facile da trovare: stipulare delle po-
Racale, pugni al rapinatore Un
cuor di leone o un occhio di lince. Uno di questi due diffusi appellativi potrebbe addirsi al titolare del supermercato “Di Meglio” di Racale che ha sventato una rapina nella sua attività. Cuor di leone perchè l’uomo, in barba al pericolo, ha preso a pugni in volto il rapinatore che gli aveva sottratto gli 800 euro d’incasso sotto la minaccia di un’arma. O, forse, occhio di lince perchè si è accorto che quell’arma non era altro che una pistola giocattolo. Resta il fatto che l’uomo, a mente fredda ma col sangue che gli sarà ribollito nelle vene, non ha lasciato fuggire il rapinatore. Lo ha inseguito, raggiunto a piedi e malmenato, costringedolo alla fuga senza il denaro rubato. Il resto lo stanno facendo i carabinieri della locale Stazione che, partendo dalle descrizioni ottenute, si sono messi sulle tracce del rapinatore, tutt’ora a piede libero.
Galatone: ragazzo impallinato da baby gang sui binari
Otto mesi all’automobilista e sei a testa ai suoi due fratelli ed alle sue due sorelle. Con pena sospesa e risarcimento civile di 920 euro alla vittima. Fioccano le condanne per una famiglia resasi protagonista a Tricase, il 18 marzo del 2014, di una aggressione ad un vigile urbano per costringerlo ad annullare un verbale. Rifiuto di fornire le proprie generalità, lesioni, violenza e oltraggio a pubblico ufficiale: questi i reati. Nella pratica, insulti accompagnati a schiaffi e calcioni all’agente della municipale
che aveva compilato il verbale per un parcheggio irregolare e che fu tacciato, dai fratelli imbufaliti, di abuso di potere. Una furia che fu interrotta dall’arrivo dei carabinieri. La sentenza emessa dal gup ricalca le richieste degli imputati: 8 mesi ad M.M., l’automobilista, 28enne residente a Tiggiano ma originario di Tricase. Sei mesi alle sorelle A.M., di 23 anni, M.C.M., di 34, ed ai fratelli F.M. di 36 ed F.M. di 37 anni, tutti di Tiggiano, tranne la sorella più grande residente in Lombardia.
Altri rifiuti a poggiardo
oggiardo accoglie i rifiuti di Brindisi dopo la chiusura P della discarica Formica Am-
biente. A stabilirlo una ordinanza della Regione che, già nell’immediato, ha portato camion di rifiuti dalla città brindisina alla volta di Poggiardo. Mesagne invece dirotta il materiale, raccolto nel suo paese, nella discarica di Cavallino già al collasso. Situazione temporanea ma dai tempi non certi...
Galatina: 46enne muore al Pronto Soccorso dopo aver passato la notte sulla barella È
mistero a Galatina attorno alla morte di Piero Spongano, 46enne deceduto su una barella dell’ospedale. I familiari dell’uomo hanno sporto denuncia proprio al fine di fare chiarezza sul decesso del loro caro. Il 46enne era stato ricoverato dopo esser stato fermato in strada alla guida della sua Vespa in una sorta di stato di trance. In ospedale, a Galatina, dopo gli accertamenti del caso era risultato positivo ad alcuni psicofarmaci. Fatte le analisi, tra un turno e l’altro dei medici, si son perse le certezze. L’uomo
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arrivato in ospedale con tracce di proiettili di gomma su tutto il corpo che nascondevano una triste storia di bullismo. è quanto capitato ad un ragazzino di Galatone. Una baby gang avrebbe costretto il 12enne a stendersi sui binari della ferrovia e lo avrebbe iniziato a colpire con colpi di fucile ad aria compressa. I carabinieri hanno aperto una indagine proprio dopo l’arrivo del ragazzino in ospedale, a Galatina, dove i genitori allarmati lo hanno immediatamente accompagnato. I bulli, già individuati, hanno tutti meno di 16 anni.
Le auto non sembravano assicurate. Ecco allora la chiamata a Desenzano del Garda dove l’agenzia dichiarava di non saper nulla delle pratiche in questione. Uno più uno ed il sub-agente, con i suoi clienti, avrebbero scoperto il raggiro. Immediata quindi la denuncia alla Procura nei confronti del 45enne di Diso che, nel frattempo, è già stato rinviato a giudizio per il prossimo 20 giugno.
Picchiarono vigile a Tricase: patteggiano
sarebbe stato ritrovato senza vita la mattina dopo il ricovero su una lettiga del Pronto Soccorso. Il timore è che non sia stato sottoposto alle dovute cure ed attenzioni. Ad accentuarlo, oltre alle mancate spiegazioni, il fatto che sia rimasto su una barella fino alla mattina seguente l’arrivo in ospedale. La Procura ha aperto un’indagine sulla vicenda ed ha iscritto nel registro degli indagati due medici dell’ospedale. Si attendono sviluppi per capire cosa sia successo e cosa abbia portato il 46enne alla morte.
Rivuoi l’ipad? paga!
È
lizze auto a giorni. La presunta vittima, allettata dall’occasione, sarebbe caduta così in una rete di false polizze assicurative. Il finto broker si sarebbe fatto consegnare documenti per una trentina di veicoli, dando come suo riferimento una agenzia di Desenzano del Garda. Un paio di controlli, però, tra il sub-agente ed i suoi clienti, e sono emersi i primi sospetti.
ltro che teatro, i quattro attori facevano sul serio. Concluso uno spettacolo, in un teatro di Gallipoli, una compagnia di attori francesi ha preteso dal direttore di una compagnia teatrale un rimborso spese per la trasferta in Salento. O almeno, questo è quanto emerge dal racconto della presunta vittima. Gli attori transalpini avrebbero chiesto all’uomo 120 euro a testa per raggiungere l’aeroporto di Bari, da dove sarebbero dovuti decollare per tornare in Francia. Vistosi negato il compenso, avrebbero pensato bene di impossessarsi dell’iPad del malcapitato. Quest’ultimo, l’indomani, si è recato in caserma a denunciare l’accaduto ai carabinieri che hanno allertato i colleghi e fermato gli attori proprio a Bari, dove si apprestavano a prendere il volo per la Francia. è scattata così la denuncia per estorsione in concorso e proseguono le indagini per chiarire la vicenda.
ugento: rapina al discount M
alviventi in azione ad Ugento. Nel mirino di due rapinatori é finito il discount di via Antonazzo. In due, armati ed a volto coperto, hanno fatto irruzione nel supermercato in orario di chiusura e si sono fatti consegnare l’incasso. Il bottino ammonterebbe a poco più di 500 euro. Col denaro in saccoccia, si sono allon-
tanati facendo perdere le loro tracce. Non é chiaro a bordo di che mezzo siano fuggiti. I carabinieri del posto hanno av-
viato le indagini e raccolto le prime testimonianze alla ricerca di dettagli che possano aiutare nell’identificazione dei malviventi.
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terzultima
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Taviano: una statua per Checco Zalone Come la Arcuri. Il cinema del posto vuole dedicargli un mezzobusto. Lui: “Fatemi magro”
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ettimane di pienone come non si era mai visto prima. File per acquistare i biglietti. Un boom trasversale che ha attraversato tutta Italia. Il film di Checco Zalone, “Quo Vado?”, ha lasciato il segno in tutte le sale cinematografiche italiane. Ed in alcuni casi, anche nel cuore dei loro proprietari. A Taviano, la direzione del Multiplex teatro Fasano, ha deciso di ringraziare l’attore comico Zalone, al secolo Luca Medici, dedicandogli addirittura una statua! è partito tutto dalla pagina Facebook del cinema tavianese che nei giorni scorsi ha lanciato un appello: “Il Multiplex Teatro Fasano cerca uno scul-
tore cui sarà affidata la realizzazione di un busto raffigurante il noto comico…”. Dopo l’iniziale ilarità suscitata dal post, è scattato una sorta di contest con una trentina di candidature già presentate. A Taviano non scherzano, le battute le lasciano al comico barese che, appreso dell’iniziativa, ha commentato: “Prendete spunto da una foto dove sembro magro, anche se, a dirla tutta, le statue si fanno ai morti”. Mica vero, avranno pensato nel basso Salento: se Porto Cesareo ha dedicato un monumento a Manuela Arcuri, Taviano potrà avere la sua statua di Checco Zalone.
I Dialogos di Poggiardo, viva la lettura C
on la raccolta poetica di Rosaria Rita Pasca ha preso vita la rassegna Culturale Dialogos organizzata dall’assessorato alla cultura di Poggiardo e che durerà fino al 30 aprile. La rassegna, nata con l’intento di promuovere i tanti autori di Terra d’Otranto, ha riscontrato nelle precedenti edizioni l’apprezzamento di pubblico e critica e l’interesse delle scuole a cui anche quest’anno sarà aperta con cinque incontri mattutini. Uno degli obiettivi è, infatti, quello di avvicinare i giovani alla lettura attraverso la scelta accurata di libri e autori che affrontino temi che possano suscitare il loro interesse. Dopo la serata inaugurale con la raccolta di poesie “Caleidoscopio” della Pasca, sempre presso la sala conferenze del locale Palazzo della Cultura, sabato 20 febbraio, alle ore 18 sarà la volta di Dino Licci con “Dal big bang alla ricerca di Dio”, un dialogo dibattito con la presentazione di due saggi inerenti al tema e “Personale di Pittura” corredata da poesie. Licci, biologo
evoluzionista, agnostico animato da profondo spirito religioso, scrittore, pittore e studioso, tratta un tema così delicato e misterioso in modo semplice e accessibile anche ai non addetti ai lavori coniugando scienza e religione. Al dibattito interverranno Fabio Scrimitore, emerito Provveditore agli Studi di Lecce, Brindisi e Taranto, Renato Grilli, attore e regista, Giuseppe Orsi vice sindaco e assessore alla cultura di Poggiardo. “Sulla scorta degli appuntamenti degli anni precedenti”, spiega Orsi, “anche quest’anno abbiamo voluto valorizzare gli autori salentini e in particolare quelli della terra d’Otranto. Tutti gli incontri programmati, tra cui quello di sabato prossimo che verte sul tema di come è nato il mondo e sul significato della nostra presenza sul pianeta attraverso un compendio di varie discipline scientifiche e filosofiche, hanno lo scopo di divulgare la nostra cultura. Nel Salento c’è un fermento culturale ed oggi più che mai vi è la necessità di costruire un percorso attraverso gli
autori che si spendono per lo sviluppo del territorio poiché la Cultura rappresenta un fattore decisivo per la crescita della comunità e un modo diverso di stare insieme”. Gli altri autori che daranno vita all’edizione 2016 di Dialogos sono Donato Fanciullo con “L’albero di albicocco” (Manni), sabato 27 febbraio; Antonio Damiano con “Made in Salento. A gente noscia che ha fatto la storia” (AGM) il 5 marzo, Anna Laura Giannelli con “La figlia del destino” (Adda) il 19 marzo; Alessandra Peluso con “Happy different. Per una filosofia del benessere” (I quaderni del bardo), il 2 aprile; Matteo Greco con “C’era infinite volte il Sud. Quando la letteratura incontra il territorio” (Il raggio verde), il 16 aprile; Ivan Ferrari con “Vite sbandate, brigantaggio nel basso Salento” (Edizioni Esperidi), il 30 aprile. Carlo Quaranta
La voce che scalda il cuore Maria Corciulo. A Casa Sanremo per l’etichetta DMG del
Team Davoli ha incantato tutti con “Listen” di Beyoncè
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oce calda e graffiante, un’anima soul che riporta alle regine della black music degli anni ’70: è Maria Corciulo di Tricase, con una sconfinata passione per il canto. Dopo essersi esibita “in tanti concorsi locali, nelle piazze, praticamente dappertutto”, sta cercando, con la determinazione che la contraddistingue, la sua strada nel mondo della musica, quello che conta. L’occasione le si è presentata grazie all’etichetta discografica DMG Records del Team Davoli, che ha scelto proprio Maria tra i cantanti della sua scuderia per presentarsi a Casa Sanremo nei giorni in cui si svolgeva il Festival condotto da Carlo Conti. Maria ha incantato
tutti interpretando magistralmente “Listen” di Beyoncè. Molti degli addetti ai lavori presenti all’esibizione si sono complimentati con la cantante tricasina e sono rimasti impressionati dalla sua presenza scenica, oltre che ammaliati dalla sua voce. Così per Maria si sono aperte una serie di opportunità: le è stato infatti prospettato di partecipare all’ultima tranche delle audizioni delle prossime edizioni di X-Factor e di iniziare la trafila per essere una delle protagoniste delle “Nuove Proposte” di Sanremo 2017. Maria ha incassato soddisfatta, ma non cede di un centimetro: la musica è la sua vita e vorrebbe farne la sua professione. Sa che per riuscirci
dovrà impegnarsi ancora tanto e questo suo primo successo fuori dal Salento non le ha certo fatto montare la testa: “Ora devo diplomarmi (frequenta il Liceo Scientifico), poi parallelamente al corso universitario, frequenterò il Conservatorio”. Intanto ha visto da vicino il jet set della musica italiana e il tran tran del Festival invece di scoraggiarla pare averla convinta ancora di più della sua voglia di fare musica. A Sanremo ha particolarmente apprezzato Annalisa e, “soprattutto, tra i giovani, Ermal Meta (terzo classificato) e il vincitore Francesco Gabbani”. Sognando un giorno, neanche troppo lontano, di essere al posto loro…
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Ariete
Toro
Il trigono di Venere, abbinato a quello di Giove, renderà le vostre giornate più divertenti e soprattutto all’insegna dei sentimenti.
Gemelli
La quadratura di Venere vi renderà un po’ intolleranti nei confronti del partner. Plutone e Nettuno, però, continuano a favorirvi sul piano pratico.
Leone
bilancia
Vergine
Venere nel segno darà un tocco di romanticismo e magari porterà un pizzico di fortuna, alleandosi con Giove congiunto. Se sono rose...
Il sestile di Venere vi permetterà di trascorrere momenti importanti con il proprio partner. Sul piano pratico la seconda decade è la più favorita.
Con quattro pianeti veloci in quadratura, i prossimi giorni potrebbero apparire un po’ pesanti, soprattutto a quelli della prima decade.
Urano e Plutone sono sempre contro di voi, ma Giove e Venere sono in posizione favorevole. Non abusate delle vostre energie!
Sala 5
Cancro Non mancano i transiti buoni, ma neanche quelli cattivi. Pertanto, non alzate troppo la guardia e ponderate le vostre decisioni.
Scorpione
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Capricorno
Sagittario La prima decade deve fare i conti ancora con Nettuno, ma molti altri sagittari possono godere del trigono di Urano e del sestile di Marte.
Acquario
Venere congiunta in questi giorni dovrebbe rendervi meno duri e freddi, caratteristiche peculiari del vostro segno. Addolciti siete anche meglio...
Marte in congiunzione vi darà una buona carica di energia fisica, che potrete scaricare praticando dello sport in maniera regolare. Sfruttate il momento...
Per voi i transiti continuano ad essere ottimi, soprattutto grazie a Saturno e Plutone. Approfittatene di questo momento magico.
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La quadratura di Venere potrebbe creare incomprensioni con il partner, ma non è un transito che porta a divorzi o separazioni.
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