Ilgallo04 2018

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Gallo

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Anno XXIII, numero 4 (631) - 24 febbraio/2 marzo 2018 - www.ilgallo.it - info@ilgallo.it

Tricase 21 febbraio, ore 13

La storia va in frantumi

La Cooperativa Agricola Acait realizzata nel 1902 da Alfredo Codacci Pisanelli, perde i pezzi. Il sindaco Carlo Chiuri: “É il momento di stare uniti e fare il possibile per recuperare l’edificio. No a polemiche e passerelle”. L’ex primo cittadino Antonio Coppola: “Ferita lacerante”

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La Carta del Salento per l’agricoltura

L’intervista. A Benedetto Accogli, nuovo presidente leccese della Confederazione Italiana Agricoltori

“Nel mio programma ho inserito la sottoscrizione della “Carta del Salento” con la quale cittadini, produttori agricoli salentini e Istituzioni del territorio assumeranno impegni precisi nel mettere in atto azioni, condotte e scelte che garantiscano ltutela del territorio, diritto al cibo ed un equo reddito ai produttori agricoli. La crescita sociale ed economica del Salento non può che essere il risultato della convinta adesione della popolazione e delle necessità di collaborazione fra i soggetti interessati”. da pagina 14

TROVA I GALLETTI, E VINCI

Trova i galletti nelle pubblicità e lunedì 26 febbraio, dalle 9,30, telefona allo 0833/545777. In palio i biglietti per i cinema,

buoni spesa e tanti altri premi.

a pag. 15

LUI

NON PAGA LE BOLLETTE?

TOCCA

A TE!

I CLIENTI IN REGOLA CON LE BOLLETTE

DELL’ENERGIA DOVRANNO FARSI CARICO

DELLE FATTURE NON PAGATE DAI MOROSI?

CASARANO L’ex presidente del consiglio comunale Memmi, denunciato nel 2012 per violenza privata, assolto: “Il fatto non sussiste” 9

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SPECCHIA La sentenza: il Comune nega la concessione del Convento dei Francescani Neri ma i giudici del Tar danno ragione a Diotimart 13


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ora parlo io

24 febbraio/2 marzo 2018

Gas e luce: davvero ci affibbiano anche le bollette di chi non paga?

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ma fanno sul serio...?!

Tam tam sui social. Panico tra i consumatori, i clienti in regola con le bollette dell’energia presto  dovranno farsi carico anche delle fatture non pagate dagli utenti inadempienti! Cosa c’è di vero?

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egli ultimi giorni si è diffusa una notizia che ha generato un certo scompiglio tra i consumatori. L’informazione, circolata ocme una “catena di Sant’Antonio” sui social, avvisa i consumatori che, presto, si dovranno fare carico anche delle bollette di luce e gas non pagate dagli utenti “morosi”. In molti si sono chiesti: ma è davvero così? Il polverone è stato sollevato in seguito all’emanazione della delibera 50/2018 dello scorso 1° febbraio. È un testo che riguarda le relazioni tra fornitori (le società venditrici, quelle con cui stipuliamo un contratto) e distributori (i responsabili del trasporto dell’energia nelle abitazioni), e tra distributori e la CSEA e il GSE per i pagamenti degli oneri di sistema. Quando un cliente non paga la bolletta elettrica non genera solo un buco nelle finanze del suo fornitore, ma provoca un danno anche al distributore che ha già anticipato di tasca sua gli oneri di sistema alla CSEA e al GSE, oneri che spettano, però, al cliente. La delibera mette in piedi un meccanismo per restituire ai distributori una quota degli oneri

Gli oneri di sistema

Altroconsumo è un’associazione italiana di consumatori senza fini di lucro, la prima e la più diffusa, con oltre 396.000 soci. È nata nel 1973 sotto il nome di Comitato Difesa Consumatori che hanno già versato, ma che non potranno mai più incassare dai fornitori diventati insolventi perché in sofferenza economica (magari dovuta a vari motivi, tra cui la morosità dei loro clienti finali).

La delibera individua quali sono questi crediti irrecuperabili (sempre e solo relativi agli oneri di sistema) ed elimina dal computo tutti quelli che in un modo o nell’altro sono stati recuperati.

Gli oneri di sistema sono una voce di costo che copre tutte le spese che servono per mantenere in equilibrio il servizio elettrico o del gas e comprende, tra gli altri, anche l’importo pagato da ogni singolo consumatore per finanziare la produzione di energia da fonti rinnovabili. Come ha precisato la stessa Autorità, la delibera prevede che solo una parte limitata di questi oneri di sistema già versati dai distributori, ma non più recuperabili in altro modo, siano ammessi al meccanismo di recupero. A quanto ammontano questi oneri irrecuperabili? Difficile dirlo perché mancano ancora le cifre reali. L’Autorità afferma che nel breve-medio periodo (almeno un anno) non ci sarà nessun aumento in bolletta, e che se in futuro dovesse esserci, sarà irrisorio.

Pagheremo di più?

La delibera emanata dall’Autorità mira a sanare solo i crediti inesigibili dei distributori, non quelli direttamente generati dalla morosità dei clienti finali.

Resta ancora aperta, infatti, la definizione di come recuperare, da parte dei fornitori di energia, gli oneri di sistema dei clienti finali che, per difficoltà economiche, sono diventati morosi e si sono visti chiudere la fornitura di elettricità. Contrariamente a quanto riportato da diversi organi di stampa, non rientrerebbero in questo scenario i cosiddetti furbetti del “turismo energetico”, ovvero quei consumatori che vagano da un fornitore all’altro, lasciando bollette non pagate alle spalle. In questi casi, infatti, il debito pregresso, grazie a un meccanismo chiamato Cmor (corrispettivo di morosità) passerebbe nella bolletta del nuovo fornitore, che è tenuto a richiederlo per poi passare l’importo al vecchio fornitore a cui spetta.

Chiarezza per i consumatori

L’associazioni dei consumatori, chiedono venga fatta ulteriormente chiarezza su questo provvedimento e hanno richiesto che sia fornita al più presto una stima, anche di massima, di quanto potrebbe riversarsi sulle bollette dei consumatori in futuro. (altroconsumo.it)


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crollo all’ex tabacchificio

Piove e l’Acait viene giù ilgallo.it

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Tricase

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iove, ma neanche tanto. Anche nei giorni prima il tempo era stato uggioso e la pioggia è caduta giù insistente ma senza segni di alcuna violenza. Probabilmente, però, il logorio delle gocce che hanno scavato piano piano, non sono quelle della pioggia ma quelle dell’incuria, dell’inadeguatezza, dell’improvvisazione, atavici mali alle nostre latitudini. Così, all’ora di pranzo di un grigio pomeriggio di febbraio, lo squillo del telefono avverte di un messaggio su whatsapp. E subito dopo un altro. Ed un altro ancora. E poi una lunga serie che ovviamente ha allarmato chi scrive. Lo sconcerto nello scorrere le foto è stato alleviato solo dall’apprendere che non ci sono stati né morti né feriti. E già, perché non fosse stata l’ora di pranzo di una giornata piovosa, la probabilità che qualcuno gironzolasse nei pressi sarebbe stata molto alta (ricordiamo che impiegati comunali dall’altra parte usufruiscono di un capannone per gli attrezzi e dello spiazzo per parcheggio automezzi). Dato fiato al fiuuuu per lo scampato pericolo, però, è iniziata la rabbia, accompagnata dal solito sconcerto per quello che ci tocca in sorte. E il riferimento non è alla fatalità o alle calamità naturali ma all’inadeguatezza e all’improvvisazione di cui prima. Sui tetti, proprio della parte interessata dal crollo, da poco erano stati installati pannelli fotovoltaici: cascati giù insieme al solaio! Negli anni passati, va ricordato, sempre in quegli edifici si erano tenute mostre e manifestazioni di vario genere. Acquistato nel 2003 dal Comune con mutuo trentennale (un milione e 675mila euro, parco compreso), l’Acait negli anni è stato, per un motivo o per l’altro, abbandonato al suo destino. Ad eccezione della parte che si affaccia su via Apulia, ristrutturata e resa funzionale a varie attività oltre che ad ospitare la sede della Pro Loco. Il sogno tanto sbandierato ed utile in ogni campagna elettorale era quella di riportare l’intera Acait agli antichi splendori anche se con destinazioni d’uso diverse dall’antico tabacchificio. Finora nessuno è mai stato in grado di rendere quel sogno realizzabile. Così come la zona non è mai stata bonificata dall’amianto che ancora oggi è lì, in bell’evidenza e rischia di disperdere le sue pericolose tossine nell’aria.

IL SINDACO CARLO CHIURI: “FUORI I MERCANTI DAL TEMPIO”

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sindaco Carlo Chiuri non le manda certo a dire: “Non è il momento di riempire i vuoti con parole senza senso ma quello di lavorare per risolvere i problemi. Avevamo già avviato un percorso per intervenire sull’Acait, tant’è vero che, appena il giorno prima del crollo, l’ingegnere Vito Ferramosca, responsabile dell’Ufficio Tecnico comunale, aveva accompagnato il personale del Demanio per un sopralluogo proprio in quei locali.

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Carlo Chiuri e Antonio Coppola al passaggio di consegne (6/7/2017)

Ben venga chi vuole dare una mano e presentare proposte sane e fattibili”, taglia corto, “come è abitudine di questa amministrazione chineremo il capo e ci metteremo a lavorare. Il semaforo, però, sarà rosso per chi ha interesse solo a fare polemica e passerelle per proprio tornaconto. Taccia chi non ha come fine il solo bene di Tricase e il salvataggio dell’Acait. È il momento dell’unità, del bene del paese: rimbocchiamoci le maniche e facciamolo tutti insieme, a prescindere da ideologie e partiti. Resti fuori ogni logica politica della quale sinceramente”, tuona Chiuri, “non me ne frega niente (trasposizione libera e... edulcorata, NdA). Fuori i mercanti dal tempio!”.

Coppola: “Ferita lacerante”

hi per primo si è occupato del recupero dell’Acait ed ha lanciato l’idea di far tornare in vita l’ex tabacchificio come simbolo di Tricase e luogo di incontro o anche produttivo è stato sin dalla sua prima campagna elettorale l’ex sindaco Antonio Coppola oggi bersaglio fin troppo facile di chi, forse, non aspettava altro. “Per me è una ferita lacerante, una grossa sofferenza personale. Il dolore è talmente grande che supera anche qualunque volontà da parte mia di polemizzare o andare ad individuare, cosa che peraltro non mi sarebbe difficile, colpevoli o responsabili. Non credo serva a nulla davanti al fatto che abbiamo perduto una parte della storia di Tricase. Se qualcuno trova gioia nell’attaccarmi faccia pure, oggi a me non interessa. Mi auguro solo si riesca a trovare le risorse per ricostruire, mettere in sicurezza e, soprattutto, individuare le vere cause del disastro. Un crollo di queste dimensioni non può essere giustificato solo dalla pioggia seppur abbondante; occorre indagare anche per capire se la cosa possa ripetersi in altri punti dell’ex tabacchificio e mettere anche a rischio l’incolumità di persone. Il crollo mi ha sorpreso per l’estensione: le lesioni che presentava l’edificio, a mio avviso, non erano così importanti da lasciare presagire quanto è avvenuto”. Coppola non si cura degli attacchi alla sua persona: “A cosa serve? Ormai Coppola non è più amministratore. Se mi vogliono attaccare facciano pure: gli attacchi all’ex sindaco mi scivolano sopra, l’amarezza per quanto avvenuto, invece, per Antonio Coppola resta enorme. Credo che ora sia il caso di guardare avanti e risolvere il problema. I nuovi amministratori, ne sono certo, saranno in grado di affrontare la situazione e trovare le giuste soluzioni”.

La StOrIa


caso Acait

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di Giuseppe Cerfeda

è un coro: “Stop a incuria e degrado” a IN fraNtumI Le reazioni. Nunzio Dell’Abate: “Intanto i cittadini continuano a pagarne il mutuo” Antonio De Donno: “Storia oltraggiata da inadeguatezza e disattenzione pubblica” Fernando Dell’Abate: “Ci sono responsabilità politiche, amministrative e culturali” Prendi Posizione: “Quel fotovoltaico su un bene già in avanzato stato d’incuria...”

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ra le prime reazioni segnaliamo il post su facebook del consigliere d’opposizione NuNzio Dell’AbATe: “Questo è il risultato dell’abbandono e degrado di un immobile acquistato nel lontano 2003 con un mutuo che i cittadini stanno ancora pagando… al netto della bomba ecologica di amianto sui tetti della struttura!”.

ANToNio De DoNNo candidato al Senato alle prossime elezioni politiche insieme ad erNesTo AbATerusso (Liberi e Uguali) sottolineano come “un pezzo importante dell’identità cittadina di Tricase, simbolo del lavoro difeso a costo della vita con le rivolte del 1935, viene ancora una volta oltraggiata dall’inadeguatezza e la disattenzione pubblica. Non c’è più tempo da perdere e chiediamo l’intervento immediato della Regione Puglia a tutela di un patrimonio inestimabile dell’intera comunità pugliese”. E poi lanciano la proposta: “In un’ipotesi di ristrutturazione pubblico- privato non si può trovare una multinazionale del tabacco che contribuisca facendo dell’Acait un museo della storia della tabacchicoltura del Salento? Philip Morris ha lanciato una sfida a se stessa progettando dei prodotti Smoke free, immaginando un futuro senza fumo. Questa occasione potremmo sottoporla all’attenzione della multinazionale ad esempio come un fattivo contributo al percorso intrapreso, contribuendo alla salvaguardia della più longeva struttura della lavorazione del tabacco del XX secolo in Puglia”. FerNANDo Dell’AbATe candidato sindaco alle ultime amministrative ed ora consigliere d’opposizione: “Dopo la rabbia, lo sgomento e la delusione, è stato un piacere leggere i commenti sui social di molti cittadini che hanno iniziato a parlare di questo tragico episodio come un punto di ripartenza, di speranza”. Poi Dell’Abate attacca: “Ci sono responsabilità politiche,

amministrative e culturali che hanno accompagnato la questione Acait da quando è stato effettuato l’acquisto senza un vero progetto di riqualificazione dell’intera area. Ma, per una volta, credo che Tricase e i tricasini possano muoversi nella stessa direzione. Magari abbandonando progetti faraonici o utopistici, magari convocando assemblee pubbliche durante le quali visionare i numerosi progetti già esistenti, confrontandoli, discutendo. Poi spetterà alle istituzioni lavorare affinché si possa realizzare il tutto. È tempo di rimboccarsi le maniche e lavorare tutti insieme”, conclude Dell’Abate, “affinché si possa dare un futuro adeguato a quel pezzo di cuore al centro della nostra Tricase. Le idee non mancano, i progetti pure”.

L’Associazione PreNDi PosizioNe-TriCAse, ritiene opportuno “avanzare alcune riflessioni sullo stato d’abbandono decennale del patrimonio artistico e architettonico della nostra città. A tal proposito si ricorda che l’A.C.A.I.T. è un’importante testimonianza di archeologia industriale, nonché una pa-

gina fondamentale della storia della nostra comunità. Di fronte a quanto accaduto ci si chiede come mai un bene pubblico di tale importanza, non sia stato quantomeno oggetto di tutela e di messa in sicurezza dell’esistente. A tal proposito sono condivisibili le tante perplessità emerse sull’istallazione di un impianto fotovoltaico su un bene architettonico già in avanzato stato d’incuria. Alla luce di quanto accaduto, auspichiamo che l’area interessata dai crolli venga al più presto messa in sicurezza e si avvii un progetto mirato al ripristino dei luoghi e a una destinazione d’uso pubblico e collettivo”. Prendi Posizione invita tutti ad una “partecipazione attiva e responsabile nelle scelte future, riappropriandosi degli spazi comuni e recuperando la propria memoria storica” e “si rende disponibile a una collaborazione ampia con le altre realtà territoriali, associative e politiche, per iniziare un percorso condiviso al fine di intraprendere buone pratiche di cittadinanza con l’obiettivo di tutelare, valorizzare e promuovere il patrimonio storico, artistico e architettonico della città di Tricase”.


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attualità

24 febbraio/2 marzo 2018

Casarano: Antonio Memmi assolto

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Salento news

“Perché il fatto non sussiste”. L’ex presidente del consiglio comunale era accusato di aver aggredito una donna durante la compagna elettorale del 2012

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icono che l’importante, per vivere bene ed in pace con il mondo e con sè stessi, sia avere la propria coscienza a posto. Al di là però della bella frase da incarto di cioccolatini, la realtà è ben diversa e ben più amara perché, più di qualcuno, oltre che fare i conti con la propria coscienza, deve anche fare i conti con la complessa e farraginosa macchina giudiziaria. Questa è la storia del mio omonimo, ex presidente del consiglio della Città di Casarano che, dopo “appena” sei anni di vicissitudini giudiziarie, si è visto assolto da una grave ed infamante accusa di violenza privata nei confronti di una ragazza. I fatti: a Casarano si viveva la campagna elettorale per le Amministrative del 2012 e, manco a dirlo, i toni di tale campagna elettorale erano oltremodo accesi, per usare un eufemismo, vivaci. Un giorno, uno dei candidati, encomiabilmente impegnato nel volontariato, distribuisce generi di prima necessità ai concittadini più bisognosi ma (molto meno encomiabilmente) lo fa all’interno del proprio comitato elettorale. Antonio Memmi, schierato nell’avversa fazione politica del magnanimo volontario, va ad affrontarlo direttamente con il chiaro intento di far cessare quella pratica ben poco edificante e ad un passo dal reato di “voto di scambio”. Ne nasce un diverbio piuttosto colorito nell’ambito del quale si inserisce la figlia del “distributore di beni” che, in quel momento, si trovava nel comitato elettorale del padre. L’epilogo è inaspettato: la ragazza dichiara di essere stata aggredita da Antonio Memmi tanto da presentare ai suoi danni una denuncia querela per violenza privata.

Antonio Memmi

Comincia così la disavventura giudiziaria di colui che, da lì a breve, sarebbe diventato presidente del consiglio comunale; un amministratore locale quindi che porta in dote una nomina istituzionale in una mano ed un procedimento penale (oltretutto per un reato disonorevole) nell’altra. I tempi della giustizia italiana sono però pachidermici, le udienze si susseguono così come i testimoni che, davanti al giudice monocratico, ad uno ad uno, rilasciano le proprie deposizioni. In questo clima e con la spada di Damocle in mano ai giudici, il Dott. Antonio Memmi ultima il suo mandato quinquennale ed affronta, con il freno a mano dell’incertezza tirato al massimo, una nuova campagna elettorale che porta a quelle elezioni che non riconfermano Memmi nella nuova Amministrazione Stèfano. E dopo quelle elezioni un altro anno an-

cora prima di giungere alla tanto sospirata sentenza: “Assolto perché il fatto non sussiste”; la formula di assoluzione più ampia che esista, che giudica quindi le imputazioni completamente infondate. “Poiché non credo che quelle accuse siano frutto di cattiveria, rimane il pensiero che quei fatti siano stati generati, purtroppo, da rivalità politica”, dichiara in una battuta il Dott. Memmi che ha il suo primo pensiero di ringraziamento per l’Avvocato Vincenzo Venneri per la sua vicinanza personale oltre che professionale. “La politica”, continua, “l’ho sempre fatta con il confronto ed il dialogo, senza mai strumentalizzare fatti e personaggi e soprattutto senza mai ricorrere a denunce e querele”. Nessuna intenzione quindi di lasciare la politica da parte del Dott. Memmi anche perché, a suo dire, “si può fare politica pur non sedendo sugli scranni del consiglio comunale”. Agli occhi di molti questo è solo l’epilogo di una “normale” vicenda giudiziaria ma è proprio questa “normalità” che dovrebbe far riflettere tutti noi: non si può aspettare 6 anni per tirare un sospiro di sollievo se si è innocenti, così come per essere condannati se colpevoli (e rendere quindi giustizia a qualcun altro). La giustizia ritardata è una giustizia negata diceva Montesquieu ed infatti sono proprio questi episodi che ci fanno capire una cosa che dovrebbe essere di fondamentale importanza: la giustizia non va riformata ma letteralmente rifondata! Ma di questo, in questa campagna elettorale, c’è par condicio: nessuno, ma proprio nessuno, ne parla (purtroppo). Antonio Memmi

Respiro... mundial! Tributo argentino a Franco Simone

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hi l’ha detto che il Salento e Buenos Aires siano così lontani? Ad avvicinarli ci ha pensato Franco simone, cantautore salentino dai mille successi che in Sud America ha più volte preso casa ai vertici delle classifiche di vendita e soprattutto nei cuori di milioni di persone, come conferma la pagina facebook dei suoi aficionados argentini. Il tempo passa ma evidentemente non per lui. Perché per venerdì 23 febbraio i suoi fans stanno preparando una notte “Tributo a Franco Simone“. In una strada di Buenos Aires diversi artisti canteranno le sue canzoni, dalle 22 fino alle 6 del mattino, e la capitale argentina in quella notte si sentirà un po’ Salentina, così come Acquarica del Capo si sentirà un po’ Argentina. Il prossimo 3 marzo il cantautore salentino sarà protagonista ancora in Sud America, questa volta in Cile al Festival di Cauquenes. Viva Franco Simone…

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la disputa

Tricase: cinema, soldi & polemiche ilgallo.it

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ciak, si litiga!

Chi ha ragione? Campanile: “Non c’e’ più posto per il Siff e le sue attività e ce ne facciamo una ragione!” L’assessore Peluso: “Non è cattiva volontà ma non possiamo sottostare a tutte le sue richieste”

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polemica, come sempre più spesso accade in epoca moderna, è scoppiata sui social con un duro post su Facebook di Luigi Campanile, factotum del Salento International Film Festival che titola in modo neanche tanto sibillino il suo intervento così: “Non c’e’ più posto per il Siff e le sue attività a Tricase e ce ne facciamo una ragione!”. L’oggetto del contendere è il diniego di un contributo da parte dell’amministrazione per un viaggio aereo in occasione dell’Hong Kong Salento Int’l Film Festival ma non è difficile intuire come questa sia solo stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso e, pare, abbia (definitivamente?) rotto i rapporti tra il SIFF e l’amministrazione tricasina. “È con grande rammarico”, scrive Luigi Campanile, “che annunciamo che alla settima edizione dell’Hong Kong Salento Int’l Film Festival, che si terrà a Hong Kong dal 8 al 13 maggio, la Città di Tricase non sarà presente con il premio che ha caratterizzato questo evento fin dal 2012, il “Salento Cinema Awards - City of Tricase”. Un premio riconosciuto in questi anni alle maggiori star di Hong Kong. Il forte impatto mediatico in tutta l’Asia di questo evento ha portato alla ribalta Tricase e il Salento in queste terre così lontane da noi”. Nell’edizione 2018 è prevista anche la Salento Week, “una settimana dedicata al Salento”, spiega Campanile, “alla nostra cucina, alla nostra musica tradizionale e alla nostra cultura, accompagnata da una mostra collettiva fotografica sul Salento dal titolo “Salento Terra d’Incanto” con foto realizzate da Daniele Met, Alessandro Calò, Maurizio Biasco, Roberto Leone e un paio di mie fotografie. Questo evento è realizzato in collaborazione e con il supporto economico del Consolato Generale d’Italia, dell’Istituto Italiano di Cultura a Hong Kong, dell’Accademia della Cucina Italiana, dell’Istituto Alberghiero di Otranto e dall’Hong Kong Economic and Trade Office. Per coprire alcuni dei costi organizzativi”, viene al punto Campanile, “la nostra associazione ha chiesto all’amministrazione un contributo di 1.500 euro, per la copertura parziale di spese aeree per una parte degli elementi di un gruppo di musica tradizionale che rappresenterà Tricase ad Hong Kong. Il Comune purtroppo ha negato ogni supporto all’evento che prima di ogni cosa porterà il nome di Tricase nel mondo e ha confermato solo l’interesse a patrocinare l’evento senza impegni”. Ed ecco scoperchiato il vaso di Pandora: “È dal 17 Settembre 2017, data del primo incontro programmato e mai avvenuto, che il SIFF attende di poter incontrare ufficialmente la nuova amministrazione per discutere del ruolo del SIFF all’interno della programmazione culturale di Tricase. Purtroppo i numerosi tentativi di contatto sono sempre stati ignorati, atteggiamento”, punta il dito Campanile, “poco rispettoso e inaccettabile per chi cura eventi internazionali e non può certo lavorare sui se e sui ma e soprattutto su panorami di totale incertezza e volubilità. L’Amministrazione”, conclude, “ha la libertà di decidere come investire il proprio budget cultura e come sviluppare la politica di marketing territoriale ma rimane imprescindibile il dovere di comunicare con chiarezza e tempestività la propria azione politica a chi per questo territorio si spende da anni, permettendo al SIFF di arrivare ad essere considerato il terzo tra i film festival più importanti d’Italia”.

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na bella patata bollente che abbiamo girato all’assessore con delega alla cultura, lino Peluso, che ha spiegato lo stato delle cose dal punto di vista dell’amministrazione: “La vicenda ha origine nella scorsa estate, quando l’organizzatore del Siff, evidentemente, non è rimasto contento del trattamento ricevuto. Vale la pena ricordare che questa amministrazione si è insediata il 17 luglio ed ha dovuto mettere mano a tutte le spese previste per l’estate, tenendo conto dell’esiguità delle somme a disposizione. Ad una richiesta di Campanile di 18mila euro, abbiamo potuto corrisponderne 6mila, cioè la metà dell’intero budget a diposizione per la stagione estiva! Quest’anno oltre al SIFF, ci sono state sottoposte richieste anche per il salento Week all’Hong Kong Festival a cui contribuire con 1.500 euro per spese di viaggio e l’indian Film Festival of Tricase da realizzare in aprile e per il quale sono stati chiesti altri 5mila euro. Abbiamo già detto che per il Siff di settembre non ci saranno problemi ma che non siamo nelle condizioni di elargire soldi per altre iniziative per le quali avremmo potuto partecipare solo col patrocinio. Comprendiamo l’importanza di tutte queste manifestazioni ma, come ho già avuto modo di dire, “Campanile non è fi-

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glio unico” e il Comune deve gestire le proprie economie tenendo conto di tutte le associazioni impegnate sul territorio e non solo della sua”. Intanto Campanile ha preso baracca e burattini e se n’è andato a Presicce per l’Indian Festival… “In verità a quella richiesta non abbiamo mai risposto anche perché le domande presentate denotavano un’incongruenza di date: la prima faceva riferimento al periodo dal 5 all’8 settembre che è la data del SIFF; poi ne ha protocollata un’altra dal 4 all’8 aprile. Abbiamo appreso dalla stampa che quel festival si farà a Presicce dal 7 al 10 giugno. Verbalmente, comunque, era già stato avvertito che non c’erano le risorse per coprire quei 5mila euro”. Ci sono possibilità di ricucire il rapporto? “Ci mancherebbe! Le nostre porte rimangono aperte. Non possiamo, però, promettere soldi che non abbiamo, per cui ribadisco: ok solo per il SIFF ma rivedendo al ribasso la cifra di 18mila euro richiesta l’anno scorso. Lo voglio sottolineare: non è una questione di principio, simpatia personale o cattiva volontà. Abbiamo un budget ristretto con cui lottare quotidianamente con le necessità del paese e non possiamo fare diversamente”. Intanto nel calderone è finita anche l’Alba in Jazz. Cosa sta succedendo? “Sono due cose diverse. Nel caso dell’Alba in Jazz, manifestazione che il Comune pagava al Salento Lokomotive per la notte a Marina Serra, non è arrivata neanche la richiesta. Probabilmente perché le nuove e stringenti norme antiterroristiche non consentono più di organizzare una siffatta manifestazione e, eventualmente, richiederebbero un costo esorbitante. Si pensi che l’anno scorso tra i 16mila da pagare agli organizzatori e le spese per il piano di sicurezza, bagni chimici, pulizia spiagge prima e dopo, personale, eccetera, abbiamo sborsato circa 25mila euro! Comunque, ribadisco, ad oggi non è arrivata alcuna richiesta per l’Alba In jazz”.

Michela Santoro, Andrea Cacciatore LinoPeluso Peluso e l’assessore Lno

ontatto! Su iniziativa de “il Gallo” e del blog “Tricasenews” gli organizzatori del Festival Letterario “Armonia, Narrazioni di Terra d’otranto” e l’amministrazione, rappresentata dall’assessore alla cultura, si sono incontrati e spiegati. Nonostante qualche incomprensione passata c’è l’intelligente volontà, da tutte le parti, di non disperdere quanto realizzato negli ultimi tre anni. Dopo un confronto franco e chiaro, Andrea Cacciatore e Michela santoro dell’associazione culturale Narrazioni, che cura il Festival Armonia, e l’assessore lino Peluso si sono ripromessi di incontrarsi ancora a stretto giro di posta per definire, eventualmente, una strategia per le prossime edizioni, compatibilmente con le esigenze di ambo le parti. Senza vincoli, ma con la chiara sensazione di una volontà comune di non sciogliere il legame tra Tricase ed il Festival letterario che lascia ben sperare. Quest’anno il Festival si dividerà tra Alessano e la frazione tricasina di lucugnano per un caloroso omaggio a Girolamo Comi. Le anticipazioni già

Si dialoga. In… Armonia!

Contatto! Gli organizzatori del Festival Letterario e l’ass. Peluso si incontreranno ancora per definire una strategia futura compatibilmente con le esigenze di ambo le parti

promettono un programma interessante con presenze di grande spessore. E poi, non è detto che non si possano organizzare, in extremis, anche altre iniziative legate al Festival (Armonia Kids?) la cui location potrebbe essere Palazzo Gallone. Il Festival diretto dallo scrittore, poeta e giornalista Mario Desiati e che negli anni precedenti ha portato a Tricase “penne” del calibro di roberto saviano e Walter Veltroni, oltre ad un folto corollario di iniziative utili a seminare cultura in una terra spesso avara di iniziativa di spessore, è ormai un patrimonio di tutto il territorio e non solo di Alessano e di Tricase, che ha ospitato e, speriamo, ospiterà ancora la manifestazione. È un “seme” importante per la gente di tutto il Capo di Leuca e promette di germogliare ancora voglia di lettura e di libri soprattutto nelle giovani leve e, magari, potrà avere anche il merito di invogliare altri soggetti, altre associazioni, perché no, anche altre librerie, ad organizzare iniziative dello stesso tenore che possano dare ulteriore ricchezza (da tutti i punti di vista) all’intero territorio.


la novità

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Nuove sedi per Carabinieri e Finanza Tricase

Incontro al vertice. A Tricase i massimi graduati regionali e provinciali dell’Arma e delle fiamme gialle e i dirigenti dell’agenzia del Demanio: accordo raggiunto, restano da definire solo dettagli burocratici La Compagnia Carabinieri sarà trasferita nell’ex Tribunale a Caprarica

La Tenenza di Finanza si stabilirà sulla via per Lucugnano nell’attuale sede della Forestale dell’Arma

Carabinieri e della Tenenza di Tricase. La soluzione prospettata è quella di cui si vocifera da tempo, ora i tempi sembrano finalmente maturi e, soprattutto, tutte le parti in causa si son dette sostanzialmente d’accordo: l’Arma si trasferirà in quella che fino a poco tempo fa era la sede del Tribunale a Ca-

IL SINDACO CHIURI Grazie al direttore regionale dell’Agenzia del Demanio, Vincenzo Capobianco, che ha fatto il possibile per addivenire ad una soluzione che accontentasse tutte le parti in causa

prarica (al giudice di Pace verrà trovata altra sede idonea); le Fiamme Gialle, invece, prenderanno il posto dei carabinieri forestali sulla via per lucugnano. Ovviamente entrambe le sedi saranno adeguatamente ristrutturate. Sull’iter da attivare, fattore fondamentale, c’è il completo consenso dell’Agenzia del Demanio.

“Avevamo la ferma volontà di definire la questione partendo da un punto fermo: non abbiamo alcuna intenzione di rinunciare alla presenza della Compagnia dei Carabinieri e della Tenenza della Finanza nella nostra città”, ha spiegato il sindaco Chiuri. Il primo cittadino ha poi ringraziato il direttore regionale

In ricordo di Giuseppe Longo

Il

tempo, questa inesorabile entità, dai mille volti, accarezza ed inganna, sorride e poi tradisce disegna orizzonti sereni e poi li cancella con un soffio di vento impetuoso; scandisce la nostra vita, fra gioie e speranze, progetti e sogni, voci e presenze care, affetti e intimità. E poi...tutto si scolora si tinge di tristezza. E trascorso un anno dalla scomparsa di Giuseppe, eppure la sua presenza è viva, sentita in ciascuno di noi nella sua Tricase. Che lo ricorda con rimpianto per le sue doti umane, per la sua generosità, la sua capacità di sentirsi amico dei più sfortunati e di porgere loro una mano. Impegnato nella cura dell’altro che sentiva fratello e bisognoso di

dell’Agenzia del Demanio, Capobianco, “vero fautore del vertice delle forze armate a Tricase. Ha fatto il possibile per addivenire ad una soluzione che accontentasse tutte le parti in causa. Ora”, ha concluso Chiuri, “restano da sistemare alcuni dettagli burocratici. Se tutto filerà liscio i lavori potranno essere finanziati entro il 2019”.

speranze, ha speso la sua vita condividendo scienza, esperienza, professionalità e calore umano nella nostra comunità, sempre con il sorriso sulle labbra e l’ impegno spontaneo e gratuito. Ora Giuseppe vive al dì là del mondo tangibile, finito, gode di una luce diversa dalla nostra fatta di gloria e di pace. Da lì segue e sorride ai suoi cari con attenzione tipica di padre impegnato nel difficile ruolo. E con loro segue la sua comunità che lo ricorda e rimpiange la sua figura di medico amico sincero di uomo di fede profonda. Tutti noi, parenti e amici lo ricordiamo il venerdì 23 febbraio con una santa messa alle ore 18 nella parrocchia di Sant’Andrea Apostolo a Caprarica. Mario e Rossella Longo

pubblicità elettorale

C

ompagnia dei Carabinieri e Tenenza di Finanza resteranno a Tricase e godranno di una sede adeguata. È quanto confermato dal tavolo tecnico voluto, sollecitato ed infine organizzato dal sindaco di Tricase Carlo Chiuri per discutere della futura sistemazione logistica della caserma dei Carabinieri e di quella della Guardia di Finanza. Il primo cittadino ha incontrato nel suo ufficio di Palazzo Gallone i vertici dell’Arma e della Guardia di Finanza, tra cui: il Generale di brigata Giovanni Cataldo, Comandante regionale dei Carabinieri; il Generale di Divisione Vito Augelli, comandante regionale della Guardia di Finanza; i comandanti provinciali Colonnello Giampaolo zanchi (Carabinieri) e Colonnello bruno salsano (Guardia di Finanza); Il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Tricase, Cap. Alessandro riglietti e quello della Tenenza della Finanza, Ten. salvatore Pezzella; il direttore dell’Agenzia del Demanio di Puglia e Basilicata, Vincenzo Capobianco e quello provinciale Fedele Gentile. Un incontro a suo modo storico perché non si ricorda a memoria d’uomo un vertice simile a Tricase. Oggetto della discussione, come detto, lo spostamento in sedi più adatte della caserma della Compagnia dei


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verso le elezioni

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Confartigianato: cari candidati... la road map degli artigiani

La  piattaforma  di  Confartigianato  Puglia.  Artigiani  e  piccole imprese pugliesi presentano le priorità per la nuova legislatura

“Q

ualunque sia la del composizione prossimo Parlamento, dovranno essere tenute in debita le necessità considerazione espresse dalle imprese artigiane e dalle piccole e medie imprese”. È quanto chiede Francesco sgherza, presidente di Confartigianato imprese Puglia, a proposito delle prossime elezioni politiche del 4 marzo. “Si sente spesso affermare che le piccole imprese sono la spina dorsale del Paese ed il vero motore della nostra economia”, aggiunge, “una grande verità di cui purtroppo non sempre si tiene conto nel disegnare politiche e strategie”. Il tessuto produttivo dell’Italia è composto per il 99,4% da Micro e Piccole imprese (con meno di 50 dipendenti): una percentuale che, secondo i dati elaborati dal Centro Studi Confartigianato, in Puglia sale addirittura al 99,7 per cento, con una quota soverchiante di microimprese fino a 10 addetti. Queste ultime rappresentano addirittura il 96,6 per cento del totale delle attività imprenditoriali nella nostra regione. Elevatissimi anche i numeri dell’occupazione: lavorano nelle microimprese pugliesi il 62,1 per cento dei lavoratori occupati in imprese private. Il numero diventa impressionante se si fa riferimento invece ai lavoratori impiegati in piccole imprese fino a 50 addetti: ben l’81,2 per cento.

24 febbraio/2 marzo 2018

Alfredo Prete è il nuovo presidente di Unioncamere Puglia

Il presidente della Camera del Commercio di Lecce Alfredo Prete alla guida di Unioncamere Puglia

“I numeri non mentono: non c’è economia in Italia senza piccola impresa ed artigianato. In Puglia, poi, questo è ancor più vero. Si tratta di un modo di fare impresa che non solo produce valore aggiunto esaltando quanto di meglio gli italiani sanno fare, ma è in grado di rafforzare la tenuta sociale del territorio. Gli imprenditori che orgogliosamente rappresentiamo sono stati un baluardo durante il periodo più cupo della crisi: con sforzi immani sono riusciti a svolgere un ruolo anticiclico, facendosi carico, anche senza il supporto di cui spesso godono le realtà più grandi, di lavoratori che riassorbire altrimenti non avrebbero avuto futuro. Come associazione più rappresentativa di questo tessuto imprenditoriale”, prosegue Sgherza, “abbiamo elaborato a livello nazionale una road map in cinque punti in vista del prossimo appuntamento elettorale: ridurre la pressione fiscale e

semplificare il sistema tributario per rendere più competitivo il Paese; favorire l’accesso al credito delle imprese; sostenere la crescita e la competitività; proseguire e migliorare gli interventi per il lavoro e la formazione; costruire un percorso di successo per impresa 4.0 e l’utilizzo del digitale. Ci siamo premurati di inviare la nostra piattaforma alle segreterie regionali delle maggiori forze politiche impegnate nella prossima campagna elettorale e di renderla disponibile in internet. Lo facciamo nella totale trasparenza ed animati da una precisa convinzione”, conclude il presidente regionale di Confartigianato, “a prescindere dall’appartenenza politica, tutti i candidati devono avere le idee chiare su cosa chiede una fetta importante del mondo produttivo. Perché, dati alla mano, quello che va bene per la piccola impresa, va bene per il Paese”.

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lfredo Prete è il nuovo presidente di Unioncamere Puglia. È stato eletto dal Consiglio generale. Succede ad Alessandro Ambrosi. Prete, imprenditore nel settore del turismo balneare, è presidente della Camera di Commercio di Lecce. L’Unione delle Camere di Commercio di Puglia è una associazione costituita nel 1946, a cui partecipano le Camere di Commercio della regione, con la finalità di coordinarne l’attività in materia di promozione dell’economia regionale: partecipazione a primarie manifestazioni fieristiche, in Italia e all’estero, organizzazione di eventi promozionali di portata nazionale ed internazionale, sinergie di rete con gli enti locali per l’ottimizzazione ed il coordinamento dei servizi alle imprese. “Ringrazio gli altri presidenti per la fiducia che mi hanno accordato”, afferma Prete, “consentendomi da oggi di rivivere l’esperienza positiva ai vertici di Unioncamere Puglia, che ho già avuto l’onore di presiedere dal 2011 al 2013”. “È una fase delicata per la nostra associazione”, continua il neoeletto presidente di Unioncamere Puglia, “perchè è in corso un nuovo posizionamento istituzionale del sistema camerale nazionale, a seguito della recente riforma delle Camere di Commercio. Ci sono state assegnate funzioni strategiche in tema di digitalizzazione, orientamento e formazione, valorizzazione del turismo e del patrimonio culturale. Tutto questo va ottimizzato in chiave regionale, per essere al centro di un unico progetto di rilancio dell’Unioncamere Puglia. È mio intento dare massima rappresentanza alle eccellenze dei territori, in chiave unitaria, sia nell’interlocuzione con la Regione Puglia che con il mondo delle imprese. Le differenziazioni “, conclude Alfredo Prete, “diventeranno elementi di forza e valore aggiunto della variegata offerta pugliese a livello nazionale ed internazionale”.


dai Comuni

24 febbraio/2 marzo 2018

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Il Tar: “Illegittima delibera del Comune di Specchia su concessione del convento dei Francescani Neri” la sentenza

No alla revoca. Bocciata la delibera con la quale il Comune ha negato la concessione all’associazione Diotimart, vincitrice del bando Storico-Artistico e Culturale 2014 della Fondazione con il Sud

u

na sentenza del TAR di Lecce ha stabilito l’illegittimità della delibera con la quale il Comune di Specchia ha negato la concessione del Convento dei Francescani Neri all’associazione Diotimart, risultata vincitrice del bando Storico-Artistico e Culturale 2014 della Fondazione con il Sud. I giudici hanno accertato “il travisamento dei fatti ad opera dell’amministrazione, avendo essa evidenziato profili di criticità del progetto in esame, tutti smentiti dalla obiettiva realtà documentale”. Il progetto da realizzare nel Convento avrebbe comportato un investimento da 600 mila euro per la valorizzazione della struttura e per la realizzazione di attività sociali e culturali, come accertato anche dai giudici. La storia comincia nel 2014, quando il Comune di Specchia candidò al bando Storico-Artistico e Culturale della Fondazione il Sud il Convento dei Francescani Neri, che al termine dell’istruttoria, su 220 beni in tutta Italia, veniva selezionato insieme ad altri 13 strutture. La Fondazione stipulava così apposita convenzione con il Comune, che impegnava quest’ul-

timo a concedere gratuitamente per 10 anni il bene selezionato al partenariato di soggetti che fosse risultato vincitore della seconda fase del bando. Questa, rivolta ai soggetti del terzo settore invitati a presentare progetti di valorizz a z i o n e economicamente sostenibile del beni selezionati, si apriva nella primavera del 2015. Il progetto “Passo dopo passo. una stazione per il turismo slow”, presentato dall’Associazione Culturale Diotimart alla guida di un partenariato composto da dieci soggetti fra cooperative e associazioni, risultava fra i 7 progetti selezionati in tutto il Sud Italia e veniva finanziato con 480 mila euro (ammontare totale del progetto: 600 mila euro di cui 120 mila di cofinanziamento a carico del partenariato). Nel dicembre 2015 la graduatoria veniva comunicata ai Comuni. In virtù della convenzione sottoscritta con la Fondazione, il Comune di Specchia era obbligato a stipulare l’atto di concessione, con il re-

lativo titolo edilizio per il risanamento e l’adeguamento funzionale del bene (permesso di costruire), entro 90 giorni. Invece, dopo un anno e mezzo di temporeggiamenti, il Comune decideva con delibera adottata il 28 aprile 2017 di recedere dalla convenzione stipulata con la Fondazione e di non concedere a Diotimart la disponibilità del Convento dei Francescani Neri. La questione è stata portata fino al TAR, che con sentenza pubblicata il 13 febbraio 2018 ha stabilito la illegittimità della delibera di recesso adottata dal Comune. “Se l’Amministrazione Comunale di Specchia avesse accet-

tato lealmente l’esito del bando pubblico al quale essa stessa aveva deciso di sottoporre la concessione del Convento dei Francescano Neri”, commenta Antonio santoro, responsabile del progetto e rappresentante legale di Diotimart, “oggi la comunità starebbe già beneficiando degli investimenti e delle ricadute sociali e culturali del nostro progetto sul territorio, puntualmente documentate e accertate perfino dal TAR. Invece con una serie di sconcertanti decisioni si è impantanata in una controversia giudiziaria che non porta benefici a nessuno, ma solo incertezza, perdite di tempo e costi a carico di tutti”.

Cosa accadrà ora? In sostanza il TAR ha dichiarato illegittima la delibera con la quale il Comune di Specchia aveva deciso di recedere dalla convenzione che lo legava alla Fondazione con il Sud. Venuta meno tale delibera, è in teoria ripristinata la validità della convenzione e quindi il diritto dell’impresa culturale vincitrice del bando (Diotimart) di ottenere la concessione decennale del Convento dei Francescani Neri e quindi lo sblocco del finanziamento da 480 mila euro stanziato dalla Fondazione (investimento complessivo: 600 mila euro compreso il cofinanziamento). Al Comune ora restano tre alternative: concedere in uso il bene per 10 anni attenendosi all’esito della gara pubblica; recedere dalla convenzione ma non per gravi motivi imputabili alla Fondazione o alla Diotimart (ritenuti insussistenti dal TAR), bensì per semplici motivi di interesse pubblico richiamando l’art. 5 della convenzione, alternativa che prevede, però, il pagamento di un indennizzo pari al finanziamento stanziato da Fondazione con il Sud per la realizzazione del progetto; fare ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del TAR.


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l’intervista

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confederazione italiana agricoltori

Accogli e la Cia lanciano 24 febbraio/2 marzo 2018

Il neopresidente. “Impegni precisi nel mettere in atto azioni, condotte e scelte che garantiscano  da un lato la tutela del territorio e il diritto al cibo e dall’altro un equo reddito ai produttori agricoli”

enedetto Accogli, 40 anni, leccese è il nuovo presidente provinciale della Confederazione Italiana Agricoltori. La giunta è composta, oltre che dal presidente Accogli, dalla vice presidente Paola Deriu e dai componenti Giulio sparascio, salvatore Cipolla, Arcangela Frascella, Marina Piconese, Vincenzo Presicce, Fabiana renzo e luigi rizzo. Proprio con il presidente Accogli abbiamo realizzato un’intervista sui temi che riguardano un settore importante per il Salento come quello agricolo

I dati del 2017 danno l’agricoltura pugliese ed anche salentina in crescita da tutti i punti di vista. Qual è oggi il reale stato di salute del settore? “Settore in crescita se i dati del 2017 vengono confrontati con quelli dell’anno precedente. Performante in tal senso il settore olivicolo, nonostante il Salento soffra per la presenza ormai endemica del batterio Xylella fastidiosa. Mentre i dati sono notevolmente negativi se si va indietro nel tempo. Secondo il rapporto Svimez 2017 il settore agricolo in Puglia, dal 2000 al 2016, ha subito una perdita di valore pari al 18,9%”. Può indicarci i punti di forza e quelli di debolezza dell’agricoltura pugliese? “Fra i punti di forza sono da segnalare la presenza di aree di notevole specializzazione agricola (Tavoliere, Arco Ionico e larga parte delle province di Bari, Brindisi e Lecce), la presenza di numerosi prodotti agroalimentari tipici e di qualità, la propensione all’esportazione di prodotti agricoli e agroalimentari e l’elevata incidenza della superficie agricola irrigata, soprattutto nel nord della regione. Fra i punti di debolezza sono invece da segnalare l’in-

vecchiamento e la senilizzazione della popolazione dedita all’agricoltura, l’estrema polverizzazione aziendale con insufficiente dimensione economica, l’inefficiente integrazione dell’offerta agricola unitamente alla scarsa propensione all’associazionismo, la ridotta integrazione nei sistemi agricoli fra le diverse fasi produttive, nonché modesta presenza delle fasi extragricole a più elevato valore aggiunto (servizi, export, marketing, ricerca) e le carenze nella logistica nella parte agro-industriale con scarso ricorso all’intermodalità, sia marittima che ferroviaria”. Vi troverete a gestire tutta la questione della xylella fastidiosa. Lei che idea ha in merito? “Il danno prodotto dall’insediamento del batterio nel Salento è incalcolabile e difficilmente recuperabile e mi riferisco non

solo all’aspetto economico-produttivo, ma anche a quello ambientale, paesaggistico, culturale e sociale. Molto probabilmente all’inizio di tutta questa brutta storia, nell’ottobre del 2013, non si è avuto il coraggio di affrontare la malattia come si doveva, con l’applicazione dei protocolli europei. Stiamo scontando l’impreparazione di tutti e in particolare delle istituzioni competenti nel far fronte all’emergenza. Ora è giunto il momento di predisporre con il sostegno delle istituzioni territoriali un Piano strategico provinciale che coinvolga l’agricoltura e tutte le altre attività economiche presenti sul territorio”. Riguardo alla fase di ripiantumazione quali saranno gli aspetti a cui prestare maggiore attenzione? “Occorre senz’altro agire con cautela e trasparenza verso i produttori che vorranno procedere al reimpianto. Proprio in un recente incontro tecnico organizzato da Cia e Apol, grazie alla partecipazione di illustri cattedratici, sono stati approfonditi gli aspetti più importanti per l’introduzione di una nuova olivicoltura nel Salento, con particolare riferimento alle caratteristiche e adattabilità alle differenti situazioni pedoclimatiche delle cultivar, di cui in quest’ultimo periodo si fa un gran parlare, Fs 17 (Favolosa) e Leccino. Dall’incontro è emerso che per scegliere una o più cultivar di olivo non è sufficiente che esse si siano rilevate resistenti o tolleranti all’organismo specificato, ma è necessario che esse siano in possesso soprattutto di caratteristiche agronomiche, biologiche e tecnologiche tali da renderne tranquilla la proposta di diffusione sul territorio interessato. È importante evidenziare, inoltre, che per un olivicoltura moderna occorre realizzare im-

pianti semi intensivi o intensivi che prevedano la completa meccanizzazione dell’intero ciclo produttivo con la fondamentale disponibilità di acqua, fattore che sarà sempre più limitante per l’agricoltura salentina”. Agroalimentare e turismo verde: come siamo messi? “La trasformazione in loco dei prodotti agricoli e la successiva concentrazione sono fondamentali sia per migliorare la valorizzazione, la promozione e quindi la commercializzazione diretta da parte dei produttori che in ultima analisi per accrescere il valore aggiunto destinato alla fase agricola. In tale ottica, a mio avviso, non c’è contrapposizione tra filiere “corte” e “lunghe”: il vero tema dell’agricoltura salentina riguarda l’organizzazione per imporsi sui mercati, quello interno e quello globale. Molto si è certamente fatto ma occorre perseguire ulteriormente tale indicazione, accompagnandola con la diversificazione in attività non agricole, incentivando la presenza di aziende agrituristiche, di masserie didattiche e di masserie sociali anche per rendere più at-


agricoltura

la Carta del Salento 24 febbraio/2 marzo 2018

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Sul futuro. “La crescita sociale ed economica del Salento non può che essere il risultato della convinta  adesione della popolazione e delle necessità di collaborazione fra i vari soggetti interessati” trattive le zone rurali dell’entroterra salentino. Sempre in tale ottica la diversificazione produttiva aziendale dovrà essere accompagnata da azioni di marketing tese a favorire l’integrazione dell’offerta dei prodotti agricoli e delle altre attività aziendali con le risorse presenti sul territorio”. La biodiversità e la tipicità dei prodotti locali viene universalmente riconosciuta come punto di forza dell’agricoltura. Quali sono i prodotti su cui nel Salento si può insistere o migliorare?

“Il nostro territorio è un mix unico di ambiente naturale, paesaggio agrario, architettura, alimentazione e cultura che trova maggior risalto nella biodiversità agraria e nella tipicità dei nostri prodotti enogastronomici. Nel dopo “Xylella “ dobbiamo certamente puntare anche su produzioni cerealicole molto apprezzate nel passato dal mondo contadino e ora anche dai turisti. Mi riferisco alla riscoperta del farro, un cereale già conosciuto all’epoca dei Romani come prodotto di eccellenza del lavoro dei campi, e del grano arso, un tempo esclusivo della tradizione contadina, oltre che delle varietà di grano più recenti: “senatore Cappelli” e “saragolla”. Fermo restando che occorre sempre più valorizzare i presidi slow food del territorio, non dimenticando il vino e l’olio extravergine di oliva”.

Lei ha parlato dell’esigenza di “una nuova strategia per lo sviluppo del nostro territorio, al fine di salvaguardare il futuro del Salento ed il diritto delle generazioni future a poter vivere in un contesto più sano, equo e sostenibile”. Può spiegarci meglio cosa intende? “Secondo una citazione del Capo indiano Seattle che nel 1852 pronunciò in risposta al Governo degli Stati Uniti di America, relativamente alla volontà di comprare le terre del suo popolo, “il territorio su cui viviamo non l’abbiamo ereditato dai nostri genitori, l’abbiamo preso in prestito dai nostri figli”! Per tale motivo nel mio programma ho inserito la sottoscrizione della “Carta del salento” con la quale i cittadini e i produttori agricoli salentini, unitamente alle Istituzioni del territorio, assumeranno impegni precisi nel mettere in atto azioni, condotte e scelte che garantiscano, anche per le generazioni future, da un lato la tu-

tela del territorio e il diritto al cibo e dall’altro un equo reddito ai produttori agricoli. La crescita sociale ed economica del Salento non può che essere il risultato della convinta adesione della popolazione e delle necessità di collaborazione fra i vari soggetti interessati”. Il suo predecessore ha molto lavorato sullo sviluppo delle fattorie sociali. Lei proseguirà su questa linea? “Giulio sparascio è stato un precursore ed un innovatore! Ha indirizzato già dagli anni ’80 l’attività della Cia, non solo provinciale ma anche nazionale, affinché le imprese agricole svolgessero stabilmente l’attività di manutenzione degli ambienti, la didattica, le attività terapeutiche e l’agricoltura sociale, consolidando così una agricoltura plurifunzionale e una integrazione di reddito soprattutto nelle aree interne. Proseguirò naturalmente sulla strada intrapresa, potendo certamente

Vino: “Definiamo nuovo modello capace di mettere insieme i piccoli produttori”

La

produzione del vino resta una tipicità del Salento. A che punto siamo? Come possiamo crescere ancora nel settore vitivinicolo? “Nonostante la notevole riduzione della SAU, scesa dagli oltre 36 mila ettari dei primi anni ottanta agli attuali 9 mila, il settore vitivinicolo in provincia di Lecce sta denotando un notevole sviluppo che si basa essenzialmente sul ricambio generazionale, sulle capacità tecniche di una nuova classe imprenditoriale e soprattutto sul continuo processo di innovazione che sta consentendo alle nostre aziende di essere sempre più competitive sia sul mercato interno che su quello internazionale. Il settore è destinato a crescere ancor di più se avrà la capacità di definire un nuovo modello di organizzazione capace di mettere insieme i piccoli produttori, attraverso la costituzione di società di capitali o di persone, incentivando al tempo stesso i contratti di rete che hanno lo scopo di accrescere competività e sviluppo. Alla base di tutto sarà fondamentale insistere sulla qualità del vino prodotto dai nostri vigneti autoctoni”.

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contare sulla sua preziosa collaborazione ed esperienza, sia come componente della Giunta provinciale che in qualità di Presidente nazionale di Turismo Verde, associazione di agriturismo promossa dalla Cia nel lontano 1981”. Spesso il settore agricolo viene sottovalutato quando si parla di prospettive di occupazione e posti di lavoro. Invece si potrebbe fare ancora tanto. Nel Salento come si potrebbe intervenire? “Per anni le politiche di sviluppo del settore sono state rivolte ad incentivare gli investimenti nella meccanizzazione delle aziende agricole, dimenticando che l’elemento di maggiore innovazione risiedeva nelle conoscenze e nelle capacità imprenditoriali di chi avrebbe gestito l’azienda. La nostra agricoltura avrà sempre più bisogno di giovani laureati e diplomati capaci non solo di valorizzare la propria intelligenza e preparazione generale, ma soprattutto di acquisire una formazione specialistica mirata all’attività da svolgere. Sta nascendo un nuovo e creativo capitalismo imprenditoriale, basato sulla conoscenza, cioè un capitale intellettuale, per il quale occorrono soprattutto preparazione, idee e capacità manageriali, al pari delle altre attività economiche. Proprio in tale ottica l’università del salento, anche su sollecitazione della CIA, ha attivato dal corrente Anno Accademico il Corso di laurea triennale in “Viticoltura ed enologia” che ha registrato un numero di iscritti notevolmente superiore alle aspettative. Penso che questo sia un importante viatico e un modo intelligente d’intervenire per indirizzare ed agevolare il rilancio del settore agricolo in provincia di Lecce”. Giuseppe Cerfeda


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Settimana della politica con i Giovani Agricoltori

speciale agricoltura

L’

agricoltura

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agricoltura salentina al centro di una serie di incontri con i candidati alle elezioni Politiche. L’Associazione nazionale giovani agricoltori (Anga) della provincia di Lecce ha organizzato “La settimana della politica”, al fine di potersi confrontare con i futuri parlamentari e chiedere loro un impegno concreto a favore del settore primario. Per 4 giorni, nella sede di Confagricoltura Lecce, si sono tenuti altrettanti appuntamenti con esponenti di primo piano. “Con questa serie di incontri”, ha spiegato Giangiacomo Arditi, presidente dell’Anga Lecce, “abbiamo inteso accendere i riflettori sulle problematiche sempre più pressanti che affliggono il comparto agricolo, riservando maggiore attenzione alle emergenze della nostra provincia. La materia agricola”, ha aggiunto, “è delegata alle Regioni, tuttavia, le questioni strategiche, la programmazione ed i rapporti con la Commissione europea sono di competenza dello Stato. Perciò abbiamo promosso confronti con i candidati del territorio dei principali schieramenti politici”. In provincia di Lecce, le aziende agricole iscritte nel Registro imprese della Camera di commercio sono 9.107 (al 31/12), mentre gli occupati nel solo settore primario iscritti all’Inps sono ben 22.023, di cui 2.242 nella fascia d’età 35-39 anni; 1.824 in quella 30-34 ; 1.540 in quella 25-29; 1.230 in quella 20-24 e 287 in quella fino a 19. Per un totale di 7.123 under 40, ovvero il 32,3% della manodopera agricola salentina. Il numero di aziende che occupano operai agricoli dipendenti è passato dai 5.597 del 2015 ai 5.712 nel 2016. Dopo anni di flessione, dunque, un’inversione di tendenza. La crescita è stata di 115 unità, pari al 2,1%. In particolare, si contano 4.928 ditte in economia, 576 coltivatori diretti, 4 corpi forestali, 7 consorzi di bonifica, 314 cooperative e una cooperativa forestale. “Numeri che devono essere tenuti nella giusta considerazione”, secondo l’organizzazione sindacale per la rappresentanza dei giovani imprenditori agricoli aderenti a Confagricoltura. Con la sua azione, Anga intende “contribuire ai processi decisionali in materia di politiche giovanili in agricoltura a tutti i livelli, nazionale e comunitario”.

24 febbraio/2 marzo 2018

LE rICHIEStE DELL’aGrICOLtura aGLI ELEttI

Manifesto per la rigenerazione politica

Il 23 febbraio a Lucugnano (Tricase). Xylella, etichette obbligatorie, agripirateria Coldiretti chiede ai candidati alle Politiche di sottoscrivere una serie di proposte

S

ei proposte per i primi 100 giorni di Governo. È il manifesto politico che Coldiretti Lecce chiede di sottoscrivere, in vista delle elezioni del 4 marzo, ai candidati salentini al Parlamento. Per questo ha incontrato due due incontri pubblici: dopo quello di Surbo, venerdì 23 febbraio si replicherà a lucugnano (Tricase), con la partecipazione degli imprenditori agricoli della provincia. L’occasione per lanciare una serie di proposte strategiche, a partire dall’adesione al progetto di rigenerazione dell’agricoltura salentina. Venerdì 23, alle 17,30, appuntamento all’agriturismo Santa Croce a lucugnano (via della Croce). Parteciperanno: Francesco boccia (PD), Teresa bellanova (Centrosinistra), Andrea Caroppo (Centrodestra), rocco Palese (Centrodestra) eMerGeNzA XylellA. Coldiretti Lecce chiederà un sostegno concreto per la rigenerazione agricola e del paesaggio salentino, che passa anche dalla realizzazione di infrastrutture per l’erogazione d’acqua, dal miglioramento della logistica, dalla sicurezza nelle campagne. E poi risorse adeguate per la ricerca e assunzione di ruolo del Salento come luogo nel quale realizzare il laboratorio a cielo aperto per la sperimentazione di tutte le soluzioni possibili al contrasto della Xylella fastidiosa. ecco gli altri 5 punti del manifesto nazionale di Coldiretti, tutti a costo zero ma estremamente strategici. eTiCheTTATurA. In attesa di una ri-armonizzazione del Regolamento europeo con le normative nazionali, l’Italia si impegna a confermare i propri decreti nazio-

nali sull’etichettatura (latte, grano, pasta, derivati del pomodoro) agendo in regime di infrazione, e ad estendere l’obbligo a tutte le filiere in cui è assente, dall’ortofrutta alle carni trasformate. MiNisTero Del Cibo. Un’unica regia per il cibo italiano con la creazione di un solo Ministero che sovraintenda alle politiche del cibo in Italia, a partire dai produttori (agricoltura) per arrivare ai trasformatori, ai distributori e ai consumatori. ProCessi Di seMPliFiCAzioNe. In riferimento agli iter amministrativi e ai processi di autorizzazione, lo Stato si concentri sulle sole attività di controllo, valorizzando il ruolo di semplificazione dei Centri di assistenza agricola. ViA il seGreTo sulle iMPorTAzioNi. Per rendere trasparenti i flussi commerciali delle materie prime provenienti dall’estero per la produzione alimentare, si propone modifica al decreto legislativo sul riordino della disciplina sul diritto di accesso civico di documenti e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffu-

sione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni, rivolta ad escludere il pregiudizio agli interessi pubblici ed economici e commerciali delle imprese. Si chiede anche l’istituzione di un Garante per sorvegliare i prezzi nel settore agroalimentare. leGGe sui reATi AGroAliMeNTAri. L’approvazione del disegno di legge recante Nuove norme in materia di reati agroalimentari da parte del Comsiglio dei ministri al termine della XVII Legislatura (1 dicembre 2017) suggerisce una immediata riproposizione dell’Iter di approvazione definitiva al fine di rendere effettivo il quadro normativo presentato dalla Commissione per l’elaborazione di proposte di intervento sulla riforma di reati in materia agroalimentare, istituita presso l’Ufficio legislativo del Ministero della Giustizia con decreto ministeriale 20 aprile 2015. “Abbiamo voluto organizzare due incontri trasversali per dare l’occasione ai candidati”, spiegano il direttore di Coldiretti Lecce Giuseppe brillante e il presidente Pantaleo Piccinno, “di chiarire la propria visione sul ruolo che l’agricoltura dovrà assumere in tutta Italia e in particolare nel Salento nei prossimi anni e anche di prendere un impegno nei confronti dei coltivatori salentini rispetto a tematiche che sono basilari per il futuro delle imprese. Ai candidati presenteremo un documento per far capire quali sono le difficoltà che gli imprenditori si trovano quotidianamente ad affrontare, ma anche le opportunità di un settore che può giocare un ruolo strategico per lo sviluppo del Salento e dell’intera Puglia”.


attualità

24 febbraio/2 marzo 2018

Di un medico magliese il primo impianto di retina in Italia

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salentini doc

GIADA

DA

UGENTO

E LA SUA LAUREA

Una foto allo sport e alla vita

Francesco Maria Bandello. Il chirurgo oftalmico del San Raffaele di Milano: “Così restituiremo la vista a una donna cieca”

È

di Maglie il prof. Francesco Maria bandello che nelle scorse settimane, assieme alla sua equipe, ha impiantato per la prima volta in italia, una protesi sotto la retina di una donna di 50 anni, cieca da 20. Salute Salento ha reso voluto rendere nota la soddisfazione dell’illustre conterraneo, che a Milano dirige l’unità di Oculistica e la scuola di specializzazione di Oftalmologia dell’Istituto scientifico San Raffaele e dove è specialista in Chirurgia vitreoretinica e oftalmoplastica. “L’intervento è tecnicamente molto difficile in quanto si tratta di inserire il microchip sotto alla retina, nella sua parte centrale (la macula)“, ha spiegato il professore. E ha aggiunto, “Creare lo spazio attraverso cui far scivolare il microchip, sotto la retina, senza distruggere i tessuti che si attraversano è un’impresa ardua. In aggiunta a questo“, ha continuato, “si deve inserire, nella regione temporale, creando un letto all’interno dell’osso, un amplificatore delle dimensioni di un paio di monete da un euro. L’amplificatore è indispensabile per inviare al cervello un “messaggio visivo” di forza adeguata“. “Le due differenti fasi dell’intervento“, ha sottolineato ancora il prof. Bandello, “prevedono l’im-

piego di due differenti equipe e un impegno chirurgico totale di 11 ore“. Il professore Bandello inoltre, confessa che non è stato facile individuare il “candidato” ideale all’impianto sottoretinico. “Paradossalmente“, ha aggiunto Bandello, “ancora più difficile è stato selezionare la paziente giu-

il prof. Francesco Maria Bandello di Maglie

sta. Si deve infatti garantire che si tratti di una persona affetta da retinite pigmentosa, che non vede nulla in entrambi gli occhi, ma che ha visto in passato. Ciò allo scopo di garantire che ci sia la possibilità di far riprendere a funzionare quelle connessioni nervose che, un tempo, in passato, avevano funzionato“. Fin qui le caratteristiche fisiche. Evidentemente, però, non è bastato. Visto che è stato necessario tenere conto anche del profilo psicologico. “Il paziente“, ha detto ancora il professore magliese, “deve inoltre avere una personalità che gli consenta di affrontare in modo adeguato quel cambiamento drammatico, che è riprendere a vedere dopo che ci si è abituati al buio. Sembra ovvio immaginare che tutti sarebbero felici di rivedere, ma così non è. Uno psicologo ci ha aiutati ad individuare la persona più adatta. Tra pochi giorni“, ha concluso il prof. Bandello, “si procederà con l’accensione del microchip e ci auguriamo che lo sforzo fatto da tante persone porti al risultato sperato: ridare una funzione visiva alla paziente e, idealmente, aiutarla a vedere il volto di quei figli che, finora, non ha mai potuto vedere“. Attualmente questo nuovo modello di protesi è stato impiantato solo in due centri europei.

Giada Chetta di Ugento con la campionessa mondiale paraolimpica Martina Caironi

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iada Chetta, salentina doc, di Ugento, si è laureata in Fotografia, presso la Libera Accademia di Belle Arti di Firenze, con una tesi Martina Caironi, la donna più veloce del pianeta, dedicata proprio a Martina Caironi (campionessa del mondo paraolimpica dei 200 mt. di atletica e salto in lungo) riuscendo a far presenziare l’atleta il giorno della sua laurea dando lustro ed onore alla LABA di Firenze. Giada, avendo avuto un’esperienza invalidante a seguito di una trombosi alla gamba sinistra, ha concentrato la sua tesi sull’importanza dello sport nel recupero post-traumatico, immortalata da scatti fotografici. “Per preparare la tesi”, racconta, “ho dovuto seguire l’atleta nelle sue attività quotidiane a Bologna, sia in casa che fuori e durante le sue sedute di allenamento. L’ho vista volteggiare sui tessuti aerei e l’ho seguita fino ai “World Para Athletics Championship” di Londra a luglio 2017. Martina”, ricorda, “era una ragazzina amante dello sport, che all’età di 18 anni, dopo un incidente stradale, ha subito l’amputazione della gamba sinistra. Grazie all’atletica si è rimessa in gioco, diventando “la donna, con protesi, più veloce del pianeta”. Ad oggi, infatti, è detentrice del record mondiale nei 100 e 200 metri nella categoria T42. “La tesi”, sottolinea la salentina, “è volta a spiegare che, lo sport, soprattutto dopo un evento traumatico, può essere la migliore terapia per corpo e mente. l’idea del progetto nasce da una mia personale esperienza: a 18 anni ho rischiato di perdere la gamba sinistra per via di una grave trombosi che mi ha impedito di praticare sport per un lungo periodo. Un paio d’anni dopo, riapprocciandomi al mio mondo, ho capito che la resilienza di un individuo avviene prima, se si avvicina allo sport. Martina”, conclude la neolaureata, “durante la discussione della tesi mi ha omaggiata con la sua presenza”.

Da Polignano al Salento: il viaggio in un video u Manuela Vitulli

n’auto per muoversi in tutta libertà e una blogger a documentare le meraviglie di una delle regioni più belle d’Italia: un viaggio che tocca tutti i luoghi più caratteristici del cosiddetto “Tacco dello Stivale” Manuela Vitulli, nota blogger pugliese, in collaborazione con TiNoleggio.it,ha affrontato il suo viaggio alla scoperta dei tesori della Puglia. Appena atterrata all’aeroporto di Bari “Karol Wojtyla”, Manuela ha ritirato la sua auto a noleggio e ha iniziato il tour per la nostra regione.

Prima tappa Polignano a Mare, nell’immensità dell’azzurro della cittadina, passando per la frazione di san Vito, a visitare una delle meravigliose masserie della zona. Seconda tappa, la Valle d’itria e la caratteristica Alberobello. Dulcis in fundo, Manuela è arrivata con la sua auto fino all’estremità della Puglia, nel salento, per concedersi un bagno nelle acque caraibiche di Punta Prosciutto, a Porto Cesareo! Il video del viaggio su youtube (https://youtu.be/MvYbxlxCYm4).


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iniziative

L’unità d’Italia vista dal Sud

24 febbraio/2 marzo 2018

dai Comuni

Cutrofiano. Incontro promosso da Proloco del Salento e Ceramiche del Salento Presentazione de “Il grande libro del Regno delle due Sicilie”

“L’

unità d’italia vista da sud”: incontro a Cutrofiano promosso dalle associaziono Proloco del salento di Casarano e Ceramiche del salento di Cutrofiano, con il patrocinio dell’amministrazione comunale. L’appuntamento è per il 16 marzo al Palazzo Ducale Filomarini. Nell’occasione verrà anche presentato “il grande libro del regno delle due sicilie”, la storia del sud dall’epoca romana fino ai giorni nostri. Il Risorgimento, per il Meridione d’Italia, viene riportato nei libri di scuola come la liberazione da parte dei Savoia del Popolo Meridionale dai Borbone, sovrani descritti come “oppressori, retrogradi e poco illuminati”. Ma fu veramente così? Oppure c’è dell’’altro, ci sono delle verità che non sono state ancora svelate e che, a tutt’oggi, sono ancora ben celate su quello che fu, in realtà, il Regno del Sud prima dell’Unità italiana?I Borbone, sovrani di Napoli e di Sicilia, furono vittime della “damnatio memoriae”? È vero, dunque, che la storia scritta dai vincitori non sempre è quella vera? Tante sono le domande e Il Grande Libro del Regno delle Due Sicilie, scritto da cinquanta grandi firme del meridionalismo, con la prefazione di Pino Aprile, prova a dare delle risposte, restituendo al Regno delle Due Sicilie la giusta dimensione storica, riconoscendogli i grandi progressi compiuti nei campi dell’azione umana, dai commerci alle scienze, dall’arte alla cultura.A spiegare le motivazioni che hanno portato a “Il Grande Libro del Regno delle Due Sicilie”, sarà Carlo Capezzuto, uno degli autori, ideatore e coordinatore dell’opera. Insieme a lui una delle autrici salentine: rosalba Valente che ha dedicato un intero capitolo a Re Francesco II, ultimo Re di questo sfortunato Regno.L’incontro culturale sarà dedicato alla Questione Meridionale, dalla sua nascita con l’Unità d’Italia, al suo progressivo aggravarsi.Modera l’incontro il presidente delle associazioni organizzatrici, Giuseppe botrugno, con un intervento di Franco Meraglia, guida turistica di Puglia e meridionalista, ideatore del programma radiofonico Salento&Musica in cui più di una puntata è stata dedicata proprio alla Questione Meridionale.

Descrizione del libro “Perché questo libro? Si tace quello di cui ci si vergogna; si tace la colpa o la si sminuisce con una diversa narrazione delle cose. Ma qualsiasi rapporto costruito sul non detto o detto male, nasce malato e cresce storto, perché ‘le parole non dette escono in nevrosi’, diceva Josif Brodskij, il più giovane premio Nobel per la letteratura. E il malessere del nostro paese è la dimenticanza o diffamazione di una parte importante della nostra storia: quella del Regno delle Due Sicilie, ancora rappresentato come una terra oppressa, povera e arretrata, che non aspettava altro che la ‘liberazione’ per poter decollare, nonostante non fosse occupata da nessuno; e nonostante avesse una dinastia ormai napoletana da 127 anni e

fosse uno Stato unito in quei confini, pur al variare delle dominazioni (sveva, angioina, aragonese, francese) da più di sette secoli.” (dall’Introduzione di Pino Aprile). Con un contributo di Riccardo Muti.

L’appuntamento

Venerdì 16 marzo, dalle ore 19, presso il Palazzo Ducale, dunque, dopo i saluti del sindaco Oriele Lolli e dell’assessore comunale alla cultura Lillino Masciulli, introdurrà l’argomento Franco Meraglia, guida turistica e storico locale; seguiranno gli interventi di Carlo Capezzuto, autore e ideatore de “Il grande libro delle due Sicilie” e rosalba Valente co-autrice del Grande libro delle due Sicilie; modererà l’incontro Giuseppe Botrugno. Ingresso libero.

M’illumino di meno: Cutrofiano spegne la luce e accende la piazza

“S

pegni le luci, accendi la piazza”: l’amministrazione comunale di Cutrofiano aderisce alla manifestazione nazionale, promossa da Radio 2, M’illumino di meno. Per venerdì 23 febbraio, a partire dalle 18,30, lo Sportello Ambiente ha promosso una serie di iniziative. In contemporanea con lo spegnimento del municipio e del Palazzo Filomarini, si susseguiranno altre tre iniziative: “Accendiamo le menti” a cura del consiglio comunale dei ragazzi; “Lettura sotto le stelle”, a cura della cooperativa 29nove; “Sia il bianco il tuo colore» a cura della scuola di danza Scarpette rosa. Lo Sportello Ambiente invita tutti i cittadini, le attività commerciali, gli uffici pubblici, le scuole di ogni ordine e grado, ad aderire all’iniziativa per tutta la durata della giornata, attraverso azioni concrete e semplici accorgimenti nell’utilizzo della corrente elettrica. Dal 2005, ogni anno, una trasmissione di Radio2, Caterpillar, chiede ai suoi ascoltatori di spegnere tutte le luci che non sono proprio indispensabili alle 18 di un pomeriggio di febbraio. Quest’anno sarà venerdì 23. Festeggiamo il compleanno del Protocollo di Kyoto, il tentativo dell’umanità di salvare la Terra dalla distruzione indotta dai cambiamenti climatici. Quest’anno Caterpillar e Radio2 dedicano M’illumino di Meno alla bellezza del camminare e dell’andare a piedi. Perché sotto i nostri piedi c’è la Terra e per salvarla bisogna cambiare passo. “Entro il 23 febbraio, giorno di M’illumino di Meno quattordicesima edizione“, hanno spiegato gli organizzatori, “vogliamo simbolicamente raggiungere la luna a piedi e sono 555 milioni di passi”.


attualità

24 febbraio/2 marzo 2018

eccellenze

Marianolight. Le luminarie salentine degna cornice dei  festeggiamenti a Klaipeda, citta lituana sul Mar Baltico

ilgallo.it

Benvenuti in Puglia

Alla BIT. La nostra offerta enogastronomica protagonista nel tradizionale fuori fiera

Le

Le luci di Scorrano sui 100 anni di indipendenza lituana

Le

luminarie ultracentenarie di Marianolight hanno fatto da splendida cornice ai festeggiamenti in onore dei 100 anni dell’indipendenza della lituania (16 febbraio), mentre cento tra le più preziose campane del Paese, all’unisono, hanno dato il via alle celebrazioni in tutto il Paese. Nella città di Klaipeda, unico porto lituano sul Mar Baltico, nonostante la neve e le temperature glaciali, i tecnici di Marianolight hanno installato il progetto Gate of Centuries che è diventato la principale attrazione del Festival (14-18 febbraio). Molta curiosità ed interesse hanno suscitato queste “strutture in legno ricamate con piccole lampadine”, una vera novità per la popolazione locale, che sono state scelte proprio per la loro capacità di creare festa e gioia con i loro colori e la musica. La Porta del secoli si è illuminata infatti con speciali giochi di luce sul ritmo di melodie tipiche lituane. “È stato un grande impegno per i nostri tecnici lavorare a queste latitudini“, hanno fatto sapere dalla Marianolight, “dove al freddo pungente (la temperatura è sotto lo zero con punte di meno 11) si aggiunge spesso la neve”.

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novità, i trend e le proposte culturali ed enogastronomiche della Puglia per il 2018 sono state presentate nell’evento “benvenuti in Puglia”, il tradizionale fuori salone organizzato in occasione della Borsa Internazionale del Turismo, tenutasi a Fieramilanocity. Presso il Baglioni Hotel Carlton di Milano, giornalisti della stampa nazionale, buyer, stakeholder e personaggi del mondo dello spettacolo, della politica e della cultura hanno apprezzato spiagge, baluardi, vie sacre ma soprattutto, nell’anno dedicato al Cibo, i prodotti e le tipicità enogastronomiche della Puglia, tra le tre mete preferite per gli amanti del genere insieme a Toscana e Sicilia, secondo il “Primo Rapporto sul turismo enogastronomico italiano” presentato dalla coordinatrice Roberta Garibaldi a Milano lo scorso gennaio. E se l’offerta enogastronomica è una componente rilevante nelle scelte di viaggio, pignatte di coccio e sapori inconfondibili sono stati gli interpreti principali di una serata impreziosita dallo stretto legame della Puglia con la terra e i suoi prodotti, in un ideale percorso del gusto, dal Gargano al Salento, apprezzato dai tanti ospiti intervenuti.

Anche l’ex A.D. del Milan Adriano Galliani ed il direttore del Tgcom Paolo Liguori hanno partecipato alla degustazione di prodotti pugliesi

Un evento realizzato con il supporto dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione, Dipartimento Agricoltura Sviluppo Rurale ed Ambientale, per promuovere la conoscenza e l’attrattività di una terra, la Puglia, “aperta tutto l’anno”. “L’enogastronomia è parte integrante dell’offerta turistica pugliese. La varietà straordinaria delle nostre produzioni agroalimentari ed enologiche”, dichiara l’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, leonardo di Gioia, “offrono al turista viaggi esperienziali che consentono di coniugare la conoscenza dei prodotti agricoli con i territori di produzione. Il cibo è il pretesto per scoprire cultura, storia, identità di ogni singolo luogo della nostra regione. L’impegno e il lavoro dei nostri produttori, insieme a politiche regionali mirate, dedicate alla valorizzazione e allo sviluppo delle tipicità agroalimentari a marchio Puglia, hanno consentito alla nostra regione di consolidare una posizione prestigiosa nel panorama turistico nazionale e internazionale. In occasione della BIT di Milano, pertanto, la Puglia si presenta anche con i suoi sapori come ‘assaggi’ di un viaggio che, siamo certi, si concluderà nella nostra meravigliosa terra”.


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la cronaca

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24 febbraio/2 marzo 2018

L’erba nascosta nel bagno

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Oltre 250 furti tra Ugento, Taviano e Racale: smantellata banda

Erano stati protagonisti di oltre 250 furti nell’area compresa tra Ugento, Taviano e Racale: i carabinieri di Casarano a conclusione di una lunga e meticolosa attività investigativa, hanno dato esecuzione ad otto ordinanze di custodia cautelare, di cui cinque in carcere e tre agli arresti domiciliari nei confronti di altrettante persone responsabili, a vario titolo, di essersi associati allo scopo di commettere più delitti contro il patrimonio, in particolare furti in danno di esercizi commerciali ed abitazioni private. Oggetti maggiormente trafugati: condizionatori d’aria, elettrodomestici, attrezzi agricoli, giare nuove o antiche in terra cotta, biciclette, televisori ed ogni altra cosa da poter rivendere a compiacenti acquirenti o precedenti proprietari. Nel corso dell’attività d’indagine sono stati riscontrati, inoltre, possesso indebito di armi ed estorsione con il tipico cavallo di ritorno. Le persone facenti parte dell’associazione a delinquere, dopo aver individuato e concordato gli obiettivi da colpire, cercando di escludere le abitazioni degli amici e degli amici degli amici, agivano con autovetture di proprietà nelle ore serali e notturne. Qualora, invece, accertavano successivamente che il furto era stato perpetrato ai danni di amici, concordavano, nei limiti del possibile, la restituzione della refurtiva, quasi sempre dietro corrispettivo di denaro e/o di altra utilità. Il più delle volte, veniva a priori concordata la vendita della refurtiva a compiacenti acquirenti, coscienti di essere ricettatori, ovvero attraverso una indagine di mercato, contattando telefonicamente gli eventuali acquirenti, prospettando agli stessi il prodotto ed il favorevole prezzo. L’attività di indagine ha avuto il suo incipit verso la fine del 2015, quando i carabinieri hanno cominciato a districarsi tra i numerosissimi furti ai danni di abitazioni e residenze estive, durante i quali i malfattori ostentavano maggiore interesse ad asportare condizionatori d’aria, diversi elettrodomestici, posate, giare in terra cotta antiche o nuove, biciclette, televisori ed ogni altra cosa da poter piazzare, agevolmente, ai ricettatori. Avendo ben delineato i componenti del gruppo delinquenziale e le modalità d’azione i carabinieri hanno avviato le intercettazioni su diverse utenze telefoniche ed ambientali. Tra gli arrestati Gianfranco Schito, Fabio Nobile, Zakaria Kadim (per tutti e tre si sono parte le porte del carcere di Lecce), Mattia Schito ed Andrea Giannelli (domiciliari)

I carabinieri avevano più di un sospetto e così, quando il Magistrato ha dato l’ok per la perquisizione domiciliare, hanno trovato ciò che cercavano: nascosti in un doppio fondo creato all’interno di un mobile nel bagno della sua abitazione vi erano 109,63 di marijuana e un bilancino di precisione.È finito così nei guai A.S., 45enne di Martano, denunciato per detenzione a fini

spaccio ed uso non terapeutico di sostanze stupefacenti. Nel corso della stessa perquisizione i carabinieri hanno anche pizzicato una donna trovata in possesso di uno spinello realizzato artigianalmente e 1,32 grammi di marijuana di cui tentava inutilmente di disfarsi. La donna è stata segnalata per uso non terapeutico di sostanze stupefacenti.

Affari di famiglia: fermati cugini spacciatori Ancora arresti per spaccio di droga. Questa volta i carabinieri di Gallipoli hanno arrestato, in flagranza di reato, i cugini Angelo e Nico Zopazio, rispettivamente 32 e 20 anni, entrambi di Nardò. Durante una perquisizione effettuata in un garage a loro in uso, sono stati ritrovati 10 involucri in cellophane contenenti complessivamente 71 grammi di marijuana. Nel box auto anche due bilancini di precisione; 283 bustine di plastica per il confezionamento della sostanza stupefacente; 355 euro in banconote di diverso taglio, verosi-

mile provento dell’attività di spaccio. I militari dell’Arma hanno anche ritrovato una simil agendina sulla quale vi erano appuntati, scritti a penna, i nomi degli acquirenti e la quantità di sostanza stupefacente a loro venduta. I carabinieri hanno voluto perquisire anche l’automobile, una Smart Fortwo al cui interno sono stati rinvenuti tre involucri contenenti complessivamente 3,38 di marijuana. I fermati, dopo le formalità di rito, sono stati condotti presso la propria abitazione e sottoposti agli arresti domiciliari.

Litiga e minaccia automobilisti con l’accetta In seguito ad una segnalazione al 112 i carabinieri sono intervenuti in via San Giovanni Bosco, nelle vicinanze dell’Istituto Scolastico Comprensivo a Calimera. Intorno alle 8,30 del 20 febbraio scorso un uomo di 52 anni, dopo aver litigato con due automobilisti per futili motivi legati alla viabilità stradale, assumeva un atteggiamento violento ed incontrollato, brandendo un’accetta con cui minacciava gli astanti. Quanto avvenuto ha determinato l’intervento di un agente della Polizia Locale di Calimera in servizio, supportato da un Vice Brigadiere della Compagnia Carabinieri di Maglie, da un Sovrintendente della Questura Bari e da una agente della Polizia Penitenziaria

di Catanzaro, tutti liberi dal servizio ed in zona per puro caso. Appena pochi minuti dopo sul posto è arrivata anche una pattuglia dei carabinieri della locale Stazione. Il 52enne, non nuovo a queste piazzate, ha continuato con le sue minacce ed ha opposto resistenza fisica alle forze dell’ordine, poi si è cosparso il corpo di benzina, minacciando di darsi fuoco. Ricondotto alla calma e sedato dal personale sanitario del 118, è stato poi condotto presso l’Ospedale di Galatina per accertamenti. L’uomo, S.D. del posto, è stato denunciato per oltraggio a pubblico ufficiale in luogo pubblico in presenza di più persone e minaccia aggravata

L’erba dietro la frutta, colpo al traffico di droga in città Continua l’intensa ed inesorabile l’attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti da parte dei carabinieri nell’ambito dell’intensificazione dei servizi preventivi e repressivi disposta dal Comando Provinciale dei Carabinieri nel capoluogo salentino. Smantellata una centrale dello spaccio, situata nel cuore dello storico quartiere Rudiae, grazie ad una attenta e puntuale attività d’indagine svolta dall’Aliquota Operativa del NORM della Compagnia di Lecce. Dal mese di novembre i miltari dell’Arma, dopo aver ricevuto alcune segnalazioni dei cittadini residenti nella zona circa la presenza di tossicodipendenti nelle vicinanze del mercato di Porta Rudiae, avuta contezza della reale presenza del fenomeno, hanno eseguito una prolungata e mirata serie di servizi di osservazione, individuando, quale vera e propria centrale dello spaccio, il banco di frutta e verdura gestito da Antonio Rizzato, 51enne pregiudicato del luogo, già sottoposto agli arresti domicialiari, con autorizzazione a lavorare, come venditore ambulante di prodotti ortofrutticoli nei pressi proprio di Porta Rudiae. Rizzato, in concorso con Gianluca Albanese, 45enne pregiudicato del luogo e Cristian Alfarano, 21anni, anche loro leccesi, diretti collaboratori del fruttivendolo, proprio durante le ore di lavoro al banco del

mercato, era divenuto infatti un punto di riferimento per i tossicodipendenti della zona ai quali, previo pagamento del denaro, procurava, direttamente, o avvalendosi dei suoi gregari, la droga, precedentemente nascosta in piccoli anfratti delle mura del centro cittadino, che, giorno per giorno, venivano cambiati, proprio per evitare l’attenzione delle forze dell’ordine. Dopo la preliminare osservazione dell’attività di spaccio, svolta anche attraverso l’ausilio di microtelecamere, i militari hanno quindi sottoposto a controllo alcuni tossicodipendenti, trovati effettivamente in possesso di modiche quantità di stupefacente, in particolare eroina, per le quali sono stati segnalati alla locale Prefettura quali “assuntori” di stupefacenti. I significativi riscontri acquisiti, circa l’attività di spaccio svolta da Rizzato, unitamente agli altri due indagati, hanno quindi determinato il

Pubblico Ministero titolare delle indagini ad inoltrare al Giudice per Indagini Preliminari, la richiesta per l’emissione di provvedimenti cautelari poi eseguiti. Così per Rizzato si sono aperte le porte del carcere di Lecce, mentre Albanese è stato sottoposto ai domiciliari ed Alfarano all’obbligo di firma. Tutti sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di spaccio di eroina, continuato ed in concorso, dal mese di novembre ad oggi. L’operazione condotta dai carabinieri ha permesso di incidere in maniera determinante sul fenomeno dello spaccio di stupefacenti in uno dei più famosi e frequentati quartieri del centro di Lecce, interessato quotidianamente dalla presenza di numerosi turisti, che nell’ultimo periodo aveva evidenziato fenomeni di degrado sociale ed un preoccupante aumento della presenza di tossicodipendent. Un segno evidente di una recrudescenza del fenomeno connesso allo smercio di droga che, proprio nel recente passato, ha visto molti cittadini di quelle aree richiedere ed ottenere dal Prefetto la convocazione di Comitati per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica al fine di ricevere risposte immediate per la risoluzione delle problematiche rappresentate: oggi la risposta concreta a quei cittadini è stata data dai carabinieri di Lecce.


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Malore in mare, salvato dalla Guardia Costiera Un marinaio ha accusato un malore mentre era a bordo di un peschereccio al largo di Tricase. Così al comandante dell’imbarcazione non è rimasto altro da fare che lanciare l’allarme. L’S.O.S. è stato raccolto dalla sala operativa della Guardia Costiera di Otranto. Nonostante le cattive condizioni meteomarine ha subito preso il mare la Motovedetta Sar Cp 809

mentre contestualmente veniva allertato il 118. L’operazione di recupero è avvenuta a circa 14 miglia al largo della costa tricasina tra onde alte almeno un metro. L’uomo è stato poi condotto nel porto di Tricase dalla motovedetta della Guardia Costiera e preso in consegna dai sanitari del 118 per il prosieguo del protocollo di soccorso.

Tricase: chiuso all’interno del passaggio a livello! Il semaforo rosso avvertiva dell’imminente azionamento delle sbarre ma, probabilmente, l’autista non ci ha fatto caso. Oppure, chi lo precedeva non è stato veloce e non ha fatto più in tempo ad uscire dalla zona pericolosa. Così la mattina del 19 febbraio scorso, poco dopo le 11, si è trovato rinchiuso, con la sua Fiat Punto, a ridosso dei binari, all’in-

terno delle sbarre del passaggio a livello di corso Roma (vedi foto a sinistra). Tanta la paura ma fortunatamente il capostazione di Tricase è stato solerte e, appena avvertito, ha risolto in un battibaleno la situazione, consentendo allo spaventato automobilista di uscire dalla trappola e togliere l’auto da quella insolita e pericolosa situazione senza alcuna conseguenza.

Gagliano: madre trova 15enne morto nel letto Aveva appena 15 anni ed è stato ritrovato senza vita a letto dalla madre. La tragedia con tanto di giallo sulla cause della morte è avvenuta a Gagliano del Capo. Il ragazzo, di origini marocchine, viveva da anni in Italia e, insieme alla sua famiglia, era perfettamente integrato con la comunità locale. Frequentava un Istituto superiore ad Alessano e la

madre, intorno alle 8, è andata a svegliarlo. Solo che, questa volta, non lo ha potuto fare perchè il figliolo non rispondeva alle sue sollecitazioni. Immediata la richiesta di soccorso al 118 con le ambulanze che sono immediatamente arrivate dal locale ospedale. I sanitari, però, non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.

“Noemi è stata sepolta viva” Il risultato dell’autopsia è aggiacciante: Noemi Durini è stata picchiata, accoltellata e poi sepolta sotto le pietre tolte da un muretto a secco mentre era ancora viva! L’esame autoptico eseguito dal medico legale, dott. Roberto Vaglio, non lascia spazio a dubbi: la sedicenne di Specchia respirava ancora quando è stata ricoperta di pietre e lì,

nelle campagne di Castrignano del Capo, è rimasta per dieci giorni fino al ritrovamento del corpo senza vita. Secondo il medico legale i colpi inferti alla vittima, picchiata a mani nude e poi accoltellata, non avrebbero interessato organi vitali e la morte sarebbe avvenuta dopo che la povera ragazza è stata ricoperta da un cumulo di

pietre e abbandonata in quella campagna. Per l’omicidio è in carcere in sardegna il suo ex fidanzato, l’oggi 18enne (all’epoca dei fatti era ancora minorenne) Lucio Marzo di Montesardo, anche se le indagini, proprio partendo da accuse del reo confesso hanno recentemente coinvolto anche, Fausto Nicolì, 49enne meccanico di Patù.

Rapina tabaccheria poi chiama 112 per farsi arrestare

Denunciato per rapina D.M., 25enne di Lizzanello. Verso le 8 di mattina del 16 febbraio scorso, con volto travisato, non armato, aveva fatto irruzione all’interno di una rivendita di tabacchi del posto. Il malvivente, dopo aver spintonato la donna che si occupa della gestione dell’esercizio commerciale, si è impossessato di 60 euro circa dal registratore di cassa, dandosi poi alla fuga a piedi. Neanche mezzora dopo ha chiamato il 112 consegnandosi spontaneamente ai carabinieri, riferendo di aver perso la refurtiva durante la fuga. Nessun ferito.

Il gesto dell’uomo, secondo gli inquirenti, sarebbe da ricondurre a problematiche di natura economiche e familiari.

Nell’abitazione del ragazzo sono arrivati anche i carabinieri della locale stazione per avviare le indagini e ricostruire quanto accaduto. Da quanto trapelato non vi erano elementi da far pensare ad un suicidio nè ad una morte violenta. E, a quanto raccontato dai genitori, la sera prima il ragazzo sarebbe andato a letto presto senza lamentare malori o altro.

Maltrattava e minacciava l’anziana madre

Ancora violenza domestica. Maltrattava l’anziana madre (79 anni!) non disdegnando anche l’utilizzo di armi bianche per minacciarla nelle sue continue richieste di danaro. Riccardo Marco, 44 anni, di Salve è finito così in manette. I carabinieri hanno appurato come l’uomo maltrattasse ripetutamente la madre vedova ed il fratello, ingiuriandoli, minacciandoli abitualmente e facendosi consegnare in più occasioni diverse somme di danaro

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Tentativo di furto al Sert di Tricase

Tentativo di furto poco prima dell’una nella notte tra sabato 17 e domenica 18 febbraio, nell’edificio che ospita il Sert (Servizio per le tossicodipendenze) in via Dante Alighieri a Tricase. Il tentativo è stato sventato grazie all’impianto di allarme collegato all’Istituto di Vigilanza La Folgore che ha fatto convergere sul posto le guardie giurate. Giunti sul luogo i vigilanti hanno trovato segni di scasso su un portone secondario e su una grata. I ladri che probabilmente erano in cerca di metadone hanno tentato di entrare dal retro della struttura a cui si accede superando un giardino, contando sul fatto che nessuno li avrebbe visti. Nonostante i tentativi di forzare una serratura e allargare la grata di ferro, i maldestri malviventi si sono dovuti arrendere all’arrivo della vigilanza inviata dalla centrale operativa. Sul posto, avvisati dall’Istituto di Vigilanza sono intervenuti i carabinieri e il responsabile del Sert che hanno effettuato un sopralluogo e verificato che nulla era stato rubato.

Tre arresti e 250 chili di droga sequestrati

Ducentocinquanta chili di droga sequestrati e tre arresti in flagranza per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. È questo il risultato di un operazione condotta in località Torre Chianca, dai carabinieri della Compagnia di Lecce e da quelli del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale. Salvatore Lograno, 42 anni, nato ad Altamura ma residente a Brindisi; a seguito di controllo stradale, è stato fermato alla guida di una Mazda 5 e trovato in possesso di cinquanta confezioni contenenti complessivamente circa 54 kg. di marijuana. La successiva perquisizione alle due villette di cui aveva la disponibilità a Torre Chianca ha consentito agli investigatori di rinvenire altre 123 confezioni contenenti complessivamente circa 2 quintali dello stessa sostanza stupefacente. L’attività investigativa ha consentito di bloccare, nelle immediate vicinanze alla zona del posto di controllo, un’altra autovettura, una Nissan Note di proprietà’ proprio di Lograno condotta da due uomini, tratti in arresto per gli stessi reati. Si tratta di Renato Uku, 35 anni, nato a Tirana in Albania ma residente a Certaldo (Firenze) e Oltion Proko, 28enne albanese di Valona I 250 chili di droga e gli automezzi sono stati sottoposti a sequestro mentre per gli arrestati si sono aperte le porte del carcere di Lecce.


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sport

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24 febbraio/2 marzo 2018

Fimco regina davanti alla Pellegrini nuoto

Salento Swim Cup. La seconda edizione della manifestazione,  impreziosita dalla presenza della  “Divina” Federica, si è chiusa con la vittoria della Fimco Sport nella classifica assoluta delle società

Si

è svolta la seconda edizione della salento swim Cup, manifestazione natatoria riservata alle categorie Esordienti A/B ed Assoluti, che ha visto la partecipazione di venticinque società provenienti dalla Puglia ma anche da fuori regione, per un totale di oltre seicento atleti scesi in vasca a contendersi la vittoria a suon di bracciate. Star della manifestazione la Divina Federica Pellegrini, che ha stregato tutti, piccoli e grandi, atleti e spettatori, in vasca e fuori, concedendosi al calore ed all’affetto dei tantissimi accorsi per vedere dal vivo e da vicino una vera e propria leggenda dello sport italiano. Oltre alla Federica Nazionale, in gara anche la compagna di Nazionale Giorgia biondani già protagonista ai recenti Mondiali di Budapest ed il giovane Thomas Ceccon, talento del nuoto nazionale giovanile. La Fimco Sport, detentrice della vittoria nella prima edizione, si è presentata e con l’obiettivo di confermarsi. Tutti i portacolori della Fimco si sono resi protagonisti di ottime gare dai piu piccoli fino ai più grandi, con le nuotatrici ed i nuotatori provenienti dalle piscine Fimco di Maglie e Brindisi, e da quelle gemellate di Bari (Acquazzurra/Delfini) e Conversano (Airon Club), aggiudicandosi medaglie in tutte le gare e categorie, tanto da conquistare, di nuovo, la vittoria a livello assoluto. Emozionante la gara regina, i 100 metri stile libero, che ha visto in acqua la Pellegrini chiudere a 53’’98, seguita dalla la Biondani a 55’’67 e da Ginevra Masciopinto a 56’’19. Una pioggia di medaglie quelle conquistate a livello assoluto dagli atleti della Fimco allenati rispettivamente a Maglie da Giovanni Gigante, a Brindisi da Maurizio Vilella ed a Conversano (Airon Club) da Antonio Nardomarino.

La Pellegrini con Ginevra Masciopinto, fresca di convocazione in Nazionale

Il

18 febbraio si è anche svolta, a Bari, la quarta ed ultima giornata dei Campionati regionali Master, disciplina della Federazione Italiana Nuoto che comprende gli amatori dai 25 anni in su, in categorie racchiuse ogni 5 anni d’età, e che vede misurarsi in vasca sia ex atleti agonisti che corsisti provenienti dalla scuola nuoto, tutti uniti dalla voglia di condividere la passione per il nuoto attraverso momenti di un sano e puro impegno sportivo. La squadra della Fimco Sport composta dagli atleti provenienti dalle piscine di Maglie e Brindisi, ed allenati rispettivamente da luca Piccinno e Simona Lessi si è presentata a questa classica del calendario stagionale con l’obiettivo di ben figurare e di raggiumgere un adeguato riscontro agli allenamenti sostenuti finora. Le prime giornate hanno visto protagonisti sulle distanze lunghe Alessandra Campana M40 bronzo nei 400 stile, Alessandra Giannotti M50 argento negli 800 stile e oro nei 1500 e Paolo Marsella M25 oro nei 1500sl. Dalla piscina di Bitonto, dove si è svolta la terza giornata di gare, sono arrivate tante medaglie, con i ranisti che regalano sempre grandi soddisfazioni, due ori per Vincenzo Giove M35 nei 50 e 100 rana, 50 rana di bronzo per Francesco Guadalupi M40, Aurelio Coricciati M50 bronzo nei 100 rana, Corrado Salvatore M50 argento nei 50rana, Trianni A.Rita M60 oro nei

100rana. Anche i 200 rana portano in casa Fimco una medaglia di bronzo grazie a Roberto D’Ascenzo. Andrea Maniglio M35 bronzo nei 200 misti, un argento di Simona Lessi M45 nei 200 misti. I 100 misti hanno visto l’oro e il record regionale di Davide Pensabene, bronzo per Monica Priore M40 nei 50 farfalla, doppio argento per Hako Lizart M50 nei 100 fa e 200mix e per Luca Piccinno M25 nei 100 e 200mix, Ferrara Luisa M40 oro nei 200mix e bronzo nei 100mix, Ferraro Sergio M60 oro nei 100mix e argento nei 100ra, Pulimeno Francesca M35 bronzo nei 50 dorso, Gervasi Pietro M55 argento nei 100mix. L’ultima giornata di gare ha regalato ancora tante soddisfazioni: il “giovanotto” della squadra Dino Vergari (classe 1939) argento nei 100 st e bronzo nei 50st, Anna Errico M65 vince 50 e 100 stile, il capitano Antonio Mainieri M65 bronzo 50 e 100 stile, Sanguedolce Enrica M35 bronzo nei 100stile,

NUOTO MASTER: PIOGGIA DI MEDAGLIE AI CAMPIONATI REGIONALI

Attanasi Elisa M30 argento nei 100 stile, Corsini Rossella M25 argento nei 100stile, Chiara Torelli doppietta d’ oro nei 50 e 100 stile. Medaglie anche nei 100dorso con Paolo Mangia M45 e Salvatore Scarzia M30 rispettivamente argento e bronzo, 200 farfalla d’oro per Simona Lessi M45 ed ancora oro con record regionale per Davide Pensabene M25. Ogni singolo atleta ha dato il meglio nelle gare individuali, ma la forza del gruppo è emersa nelle staffette, ottima la prestazione delle ragazze della staffetta femmine 4x50 stile M200 Smith,Forsimonti, Giannotti, Errico che hanno conquistato l’oro, secondo posto e meritato argento per l’altra staffetta femminile M160 con Lessi,Torelli, Centrone, Corsini. Non è stata da meno la staffetta mista maschile M120 che ha centrato un grande oro con Piccinno, Giove, Pensabene e Maniglio, bronzo per la mista femminile M160 Ferrara, Ferrara, Lessi, Smith. Hanno inoltre contribuito al punteggio finale di squadra, sesto posto nella classifica finale di società, con le loro belle prestazioni Gugliotta Antonio, Campa Milena, Pellegrino Antonio, Avantaggiato Lucio, Mele Francesco, Corvaglia Alberto, Rizzo Roberto, Angelo Spinelli, Marco De Cesare, Marcello Gorgoni. “Complimenti ad atleti e staff tecnico”, è il commento del Presidente Fimco Gigi Mileti, “grandi soddisfazioni quelle che ci ha regalato la nostra squadra Master, il meritato premio per aver dato sempre il massimo dentro e fuori la vasca e per gli impegni sostenuti durante gli allenamenti”.


tempo libero

24 febbraio/2 marzo 2018

in programmazione al cinema

LECCE - MULTISALA MASSIMO TEL. 0832/307433

SURBO - THE SPACE CINEMA TEL. 0832/812111

ilgallo.it

GALATINA - CINEMA TARTARO 0836/568653 (CHIUSO LUNEDÌ)

17 - 19,40 - 22,20

Sala 2

19 - 20,45 - 22,30

Sala 2

16,40 - 19,20 - 22,10

Sala 3

16, 40 - 18,30

Sala 3

18,30

Sala 4

17,10 - 19,50 - 22,30

Sala 5

17,15 - 19,35

Sala 6

16,10 - 19 - 21,50

Sala 2/17,45-20,15: black panther 22,30: cinquanta sfumature...

Sala 7

16 - 21,30

Sala 3/16,30 (dom)-18,30-20,30-22,30

Sala 8

16,05 - 19,05 - 22,05

sconnessi

Sala 4

Belle & Sebastien 3

16,30 - 18,50 - 21

il filo nascosto

Sala 5

a casa tutti bene

16,30 - 18,10 - 20,50

la forma dell’acqua

MAGLIE - MULTISALA MODERNO TEL. 0836/484100

Sala 1

17 -19,30 - 21,45

Sala 2

17,30 -19,30 - 21,30

il filo nascosto

Belle & Sebastien 3 la forma dell’acqua

cinquanta sfumature di rosso

a casa tutti bene

black panther

Sala 3 17: black panther 19,30 - 21,30: la vedova di...

Sala 9/ 16 - 18,15 - 20,30 - 22,45

sconnessi

CASARANO - CINEMA MANZONI TEL. 0833/505270

CALIMERA - CINEMA ELIO TEL. 0832/875283

la vedova di Winchester

Belle & Sebastien 3

Cerca tra le pubblicità, individua i 3 galletti “mimetizzati” e telefona lunedì 26 febbraio dalle 9,30 allo 0833/545777. In palio: 2 BUONI SPESA da 15 euro offerti dal

17,30: Belle & Sebastien 3 19,30-21,45: la forma dell’acqua

Sala 1

cinquanta sfumature di rosso

telefona lunedì 26

TEL.

Sala 1 16,30-18,30-20,30-22,30

a casa tutti bene

Trova i Galletti

dal 22 febbraio

17 - 19 - 20,30

17 - 19 (festivi e prefest.) - 21

Belle & Sebastien 3

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TRICASE - CINEMA MODERNO TEL. 0833/545855

GALLIPOLI - CINEMA ITALIA TEL. 0833/568653

17,30: Belle & Sebastien 3 19,30-21,45: la forma dell’acqua

Sala 1/16,30 (dom)-18,30-20,30-22,30

a casa tutti bene

TRICASE - CINEMA AURORA TEL. 0833/545855

17,30 - 19,30 - 21,45

a casa tutti bene

sconnessi

TRICASE - CINEMA PARADISO 0833/545386 (CHIUSO LUNEDÌ)

GALLIPOLI - CINEMA SCHIPA TEL. 0833/568653

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16,30-18,30: Belle & Sebastien 3 20,15-22,30: la forma dell’acqua

MERCATONE di via Apulia e via Botallo a Tricase i BIGLIETTI per i CINEMA; 1/2 kg di MI-

offerti dalla pasticceria DOLCEMENTE di Tricase; COLAZIONE X 2 offerta da GOLOSA a TRICASE; APERITIVO SALENTINO con calice di vino a scelta con prodotti tipici salentini offerto dall’ENOTECA LE VIGNE DEL SALENTO ad ALESSANO; un LAVAGGIO PIUMONE MATRIMONIALE CON DETERGENTI E BUSTA (asciugatura esclusa) offerta dalla LAVANDERIA BLU TIFFANY a MARITTIMA; CORNETTO e CAPPUCCINO offerto dal CAFFÈ PISANELLI DI TRICASE; CORNETTO e CAPPUCCINO offerto dal BAR LEVANTE di TRICASE; DUE APERITIVI al Bar MENAMÈ di TRICASE PORTO; DUE APERITIVI presso DOLCI FANTASIE di SAN CASSIANO; BUONO SCONTO di EURO 50 da applicare sull’acquisto di occhiali da sole o da vista presso OTTICA MORCIANO di TRICASE, ANDRANO, TIGGIANO e CASTRO. GNON

NON SONO AMMESSI GLI STESSI VINCITORI PER ALMENO 3 CONCORSI CONSECUTIVI.

NON SI ACCETTANO NOMINATIVI DELLA STESSA FAMIGLIA

Telefona lunedì 26 febbraio dalle ore 9,30: 0833/545 777

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le pagelle dello Zodiaco Ariete

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Toro

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Audacia, sex appeal e carica erotica stellare. Grazie al sestile di Venere potrete rinverdire rapporti consolidati o imbattervi in nuove stuzzicanti amicizie.

Energia e desiderio di esplorare nuove possibilità. Brillerete nel lavoro in team e nelle discipline artistiche. È il momento di superare steccati o chiudere vecchi contenziosi.

Bilancia 6,5

Scorpione 7,5

Poco aperti alle novità e attratti dalle rassicuranti abitudini. Il bel sestile di Marte, però, smuoverà anche le pulsioni erotiche dei più pigri riaccendendo la passione.

Siete in splendido crescendo: costanti e meno soggette a spirali, il vostro umore si farà costantee recupererete incisività e combattività.

Gallo

PERIODICO

INDIPENDENTE

DI CULTURA, SERVIZIO ED

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REDAZIONE TRICASE

via L. Spallanzani, 6 Tel. 0833/545 777 391/3532279

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SALENTO A ssoc ia ti

Unione Stampa Periodici Italiani TESSERA N. 14582

dal 23 febbraio al 2 marzo

Gemelli 6,5

Un po’ in difficoltà l’approccio all'erotismo, in questo momento più cerebrale che appassionato. Intanto le vostre tasche potranno contare su più di un'entrata.

Sagittario

7

Volgendo lo sguardo intorno a voi potrete vedere con occhi diversi una persona del vostro entourage, e chissà che un'amicizia non si trasformi in amore...

Direttore Responsabile L UIGI Z ITO _ liz@ilgallo.it

Coordinatore di Redazione G IUSEPPE C ERFEDA _ gicer@ilgallo.it In Redazione D ANIELA C RUDO amministrazioneilgallo@gmail.com

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371/37 37 310

Cancro 6+

Anche se vivete un amore consolidato, Marte in Sagittario vi invita a renderlo più avventuroso, con un viaggio o fantasie che faranno bene all'intesa sessuale.

Capricorno 7+

L'erotismo si si riaccenderà con vigore grazie a stimoli improvvisi o subliminali, come un profumo, una musica, una sensazione legata al momento.

CORRISPONDENTI Massimo Alligri Giuseppe Aquila Gianluca Eremita Vito Lecci Valerio Martella Antonio Memmi Luana Prontera Carlo Quaranta Donatella Valente Stefano Verri Lorenzo Zito

Leone

9

Acquario

9

Marte vi porterà là dove vorreste essere: nel cuore pulsante della passione, nella grande carica erotica e gioiosa. Favoriti incontri molto hot e intese istantanee.

Velocità, tempismo, fiuto per le opportunità: il vostro resta tra i segni più fortunati, impegnati e capaci a far rendere al massimo ogni vostra iniziativa.

La collaborazione sotto qualsiasi forma è Gratuita. La Direzione si riserva di rifiutare insindacabilmente qualsiasi testo e qualsiasi inserzione. Foto e manoscritti, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Riproduzione vietata. Stampa: SE.STA. srl via delle Magnolie 23 Zona Industriale - Bari

Iscritto al N° 648 Registro Nazionale Stampa Autorizzazione Tribunale Lecce del 9.12.1996

Vergine 5,5

Vi sentite fiacchi e poco disponibili a condividere le gioie del talamo. Portate pazienza: queste defallance saranno nulla contro un anno assolutamente promettente.

Pesci

7

Con alle spalle la difficile quadratura di Saturno, saprete muovervi con scioltezza, e saranno adattabilità, elasticità ed eclettismo ad essere premianti.

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