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Gallo
Anno XXII, numero 05 (607) - 11/24 marzo 2017- www.ilgallo.it - info@ilgallo.it
Un mattone sopra l’altro Intorno ad un tavolo. I presidenti provinciali degli ordini: per gli Architetti Rocco de Matteis, per gli Ingegneri daniele de Fabrizio e per i Geometri Eugenio Rizzo. La discussione sui temi legati a presente e futuro dell’edilizia nel Salento da pag. 11
Tricase: il Parco in centro Iniziati i lavori del parco cittadino in zona Lama, nel centro della città. Si tratta del primo lotto del progetto complessivo (600 mila euro) per il quale il Comune anticipa i 200 mila euro necessari. Per gli altri 400 mila euro da destinare alla zona dell’Acait, invece, è stato richiesto un mutuo. Come aveva anticipato il sindaco Coppola, “nella zona dove una volta sostavano le giostre, su via Pirandello, sorgerà il vero e proprio parco con isole di verde, spazi per i più piccini e un itinerario per il fitness” 5
commercianti tricasini letteRa al futuRo sindaCo “Per noi e i nostri figli abbiamo bisogno di attuare un progetto che porti a un maggior benessere sociale e non è ammissibile né più possibile perdere tempo. È necessario cambiare, e ora! Pretendiamo dalla politica un cambiamento vero”
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si parte da otranto DeStINAzIoNe gReCIA Ponte con Corfù e Paxos: da giugno a settembre un aliscafo da 225 passeggeri congiungerà le due sponde in circa due ore e mezza; solo un giorno la settimana andata al mattino e ritorno la sera, per chi volesse fare un’escursione veloce
CasaRano: GioChi di PoteRe
19 marzo: a tavola con san Giuseppe
Per giugno già pronti quattro candidati sindaco: l’uscente gianni Stefàno, Mauro Memmi, Enrico giuranno ed Emanuele Legittimo. Quel che di strano sta accadendo a Casarano non riguarda tanto le prime linee quanto piuttosto coloro che portano loro i voti. Per vincere si pesca in serbatoi come l’ospedale, le aziende, ecc. Molti di questi portatori d’acqua (voti) non si riesce ancora a posizionarli negli schieramenti. Stanno forse aspettando di puntare i propri voti sul cavallo che potrebbe arrivare primo? 6
Riti e tradizioni nel Salento
da pag.
Ruffano e il nuovo PuG 16
La vice sindaco Maria Rosaria Orlando: “Dovrà far emergere i caratteri della identità locale in una dimensione sovralocale per poter catturare i flussi economici e i sistemi produttivi in grado di generare ricchezza in termini di valore aggiunto, e tali da consentire il salto di qualità necessario per garantire un duraturo e stabile sviluppo”. Presentazione venerdì 10. alle 18. 7
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sognando ibra salentino all’old tRaffoRd La favola di pierpaolo d’Errico, 16 anni centravanti di razza dell’Heffort Soccer dream di parabita in prova al Manchester United. Nella prima partitella ha segnato 3 gol e poi ha coronato il sogno di un selfie con Zlatan Ibrahimovic
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trova i galletti Lunedì 13, dalle 9,30, trova i galletti tra le pubblicità e telefona allo 0833/545777. In palio i biglietti per il cinema e tanti altri premi. a pagina 23
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attualità
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per strada
Autovelox: non sempre la multa è da pagare Verbale nullo. Senza contestazione immediata sulla strada che non abbia le caratteristiche dell’arteria a scorrimento
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ncora una volta la Cassazione bacchetta le amministrazioni che vogliono far cassa a tutti i costi a discapito degli automobilisti ed indirettamente anche i prefetti, troppo spesso “leggeri” nell’individuare i tratti di strada ove è possibile rilevare elettronicamente la velocità senza contestazione immediata. Non è un caso isolato, ricorda Giovanni D’Agata, presidente dello Sportello dei Diritti quello di “decreti prefettizi che non prendono nella benché minima considerazione l’articolo 2 comma 2 del Codice della Strada” che individua tassativamente le caratteristiche delle strade urbane “a scorrimento veloce”: carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico, ciascuna con almeno due corsie di marcia, un’eventuale corsia riservata ai mezzi pubblici, banchina pavimentata a destra e marciapiedi, con le eventuali intersezioni a raso semaforizzate. Per la sosta sono previste apposite aree o fasce laterali esterne alla carreggiata, entrambe con immissioni e uscite concentrate. Da ciò discende che il provvedimento prefettizio che autorizza l’installazione di autovelox per verificare elettronicamente la velocità dei veicoli in transito, su una strada urbana priva delle caratteristiche minime appena indicate, è palesemente
via francigena fino a leuca
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on il provvedimento della Giunta Regionale che prolunga da Brindisi a Santa Maria di Leuca la Via Francigena “è stata rimossa una gravissima ingiustizia e anomalia che il nostro territorio aveva subito per effetto di precedenti provvedimenti regionali”. Non nasconde la sua soddisfazione il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone: con ordini del giorno votati in maniera unanime da tutti gli schieramenti politici del consiglio provinciale, “ma anche con un’azione costante supportata scientificamente da enti locali, associazioni, studiosi della materia è stata dimostrata a più riprese le incongruenze delle precedenti scelte del governo regionale”. Ristabilire il percorso naturale e completo della Via Francigena, secondo Gabellone, “è un atto di giustizia culturale nei confronti del Salento, per cui rivolgo un ringraziamento particolare a Sua Eccellenza Mons. Vito Angiuli, a tutti i tecnici e gli studiosi che si sono spesi per questo risultato e all’assessore regionale Loredana Capone che ha permesso la finalizzazione degli sforzi compiuti dal territorio”. Il presidente della provincia avverte: “Ci attende ora un’azione altrettanto concreta che consenta il recupero del tempo perso, coinvolgendo il Salento nei finanziamenti già avviati dal Ministero dei Beni Culturali, per una rapida infrastrutturazione del “cammino” sino a Santa Maria di Leuca e una regia altrettanto puntuale per esaltare al meglio una vocazione indispensabile per l’economia del nostro territorio, quella verso un turismo culturale e religioso che per noi è congeniale”. Soddisfazione anche chi in quel periodo sedeva sui banchi dell’opposizione a Palazzo Gallone. Così Nunzio Dell’Abate: “È stata restituita la verità storica dell'antica via di pellegrinaggio religioso e si è aperta la porta a una importante forma di promozione del nostro territorio. Poco meno di un anno fa, in Consiglio Provinciale, attraverso la seguente mozione, avevamo gridato a gran voce lo scippo che si stava perpetrando in danno del Salento fermando l'itinerario della via Francigena a Brindisi. Siamo molto soddisfatti che il Presidente Emiliano ci abbia ascoltati”.
illegittimo e può essere disapplicato nel giudizio di opposizione a sanzione amministrativa. Ad affermare tale principio è la Cassazione Civile che, con l’ordinanza 5532/17, pubblicata il 6 marzo, ha accolto il ricorso di un automobilista, sanzionato per violazione del limite
di velocità su una strada urbana a scorrimento. I giudici della seconda sezione civile hanno accolto le doglianze del ricorrente che aveva rilevato come il prefetto avesse erroneamente inserito il tratto in questione nella categoria delle strade per cui, non essendo possibile il fermo del veicolo in condizioni di sicurezza, si potevano installare gli autovelox al fine di rilevare la velocità e le eventuali violazioni. In ben due gradi di giudizio si era visto respingere le proprie doglianze, compresa quella di disapplicazione del decreto prefettizio, ritenendo sia il giudice di pace che il tribunale di non poterne sindacare l’eventuale illegittimità. Per gli ermellini, al contrario, il provvedimento prefettizio che individua le strade lungo le quali è possibile installare le apparecchiature in questione, senza obbligo di fermo immediato del conducente (articolo 4 del decreto legge 121/02) «può includere soltanto le strade del tipo imposto dalla legge mediante rinvio alla classificazione di cui all’articolo 2, commi 2 e 3, Cds e non altre» e spetta al Tribunale il «sindacato e, a tal fine, verificare se le caratteristiche oggettive della strada in questione consentissero di ricondurla nell’ambito della categoria di cui alla lettera D) dell’articolo 2 cod. strada».
ora parlo io
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Maglie
Capece: “Discriminazione o disinformazione?” La replica. La dirigente scolastica Margiotta: “Succursale e centrale: stessi vantaggi, stesso trattamento”
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dirigente del Capece Gabriella Margiotta replica alla lettera di una sua alunna pubblicata sul numero scorso de “il Gallo”.
Il Liceo “F. Capece” è un luogo di formazione, una “Comunità di dialogo in cui ognuno con pari dignità e nelle differenza dei ruoli opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del Diritto allo Studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno, il recupero delle situazioni di svantaggio” (cfr. art. 1 - comma 2 dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti). La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione [...] (art. 1-comma 4) si legge nel Vademecum dello Studente capeciano: se la studentessa autrice dell’articolo avesse rivolto in prima persona alla dirigenza le sue “lagnanze”, senza nascondersi dietro una lettera firmata senza firma, avrebbe certamente ottenuto immediate esaurienti risposte, come di consueto. Innanzitutto avrebbe ricevuto l’invito a rileggere con attenzione il Patto educativo di corresponsabilità sottoscritto dal dirigente scolastico e per la studentessa dalla sua famiglia. Si sarebbe così accorta che non vi è alcun nesso tra il contributo versato all’atto dell’iscrizione e l’ubicazione della propria aula.
Il contributo di 80 euro viene così utilizzato: funzionamento e frequenza dei laboratori; quota assicurativa; fornitura fogli per compiti in classe; fornitura gratuita di fotocopie per compiti in classe o su richiesta dei Docenti; costo del Vademecum; partecipazione gratuita a gare o concorsi scolastici e ad alcune visite guidate organizzate dalla Scuola. Avrebbe potuto cogliere che: l’ammodernamento internet e la fruizione della rete wi-fi (in via di completamento, subordinato a risorse economiche che non possono essere assolutamente riconducibili al contributo versato dalle famiglie) gioverà a tutti gli studenti, senza distinzione di indirizzo o di sede; il ritardo nella consegna della nuova palestra, cui ne risponde direttamente la Pro-
vincia e non il Liceo Capece, si ripercuote su tutti gli studenti, senza distinzione di indirizzo o di sede; non bisogna confondere la ristrutturazione di un ambiente con il suo stato igienico: l’ordinaria pulizia richiesta ai collaboratori scolastici talvolta si tramuta in intervento straordinario in bagni e aule che alcuni utenti non rispettano come dovrebbero! Perché non sempre “gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della Scuola”! Le esigue risorse di cui le scuole dispongono comportano il contributo da parte di tutti gli studenti, senza distinzione di indirizzo o di sede, nelle attività di ampliamento dell’offerta formativa – spese di viaggio, bi-
glietti di ingresso, ecc., (e anche queste non possono essere assolutamente riconducibili agli € 80 euro versati dalle famiglie). Quanto al “miraggio della carta igienica” patito, a suo dire, in succursale, le sarebbe stato spiegato perché non sia liberamente disponibile in bagno e debba essere richiesta al collaboratore scolastico, sottoponendo alla sua scrupolosa attenzione i numerosi interventi effettuati da maestranze inviate dalla Provincia a causa degli scarichi dell’edificio intasati dall’uso improprio di tale pur necessario presidio igienico. Sarebbe stata informata del fatto che tutto quanto attiene all’edilizia scolastica compete alla Provincia e non alla Scuola e avrebbe, inoltre, realizzato che le ristrutturazioni non basta desiderarle, spesso anche più che legittimamente, bisogna poterle realizzare: ma per questo servono finanziamenti opportuni che vanno ben
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boom di iscriZioni Per il 2017/2018 premiata l’offerta formativa globale: ben 280 famiglie hanno scelto il Capece: un record di iscrizioni con primato a livello provinciale e nazionale
al di là delle piccole risorse interne di un Istituto scolastico; e comunque lo scorso anno l’intero stabile è stato tinteggiato e rimesso a nuovo grazie al Progetto “Scuole belle per il decoro degli edifici scolasici”. Avrebbe, in ultima analisi, poi compreso che meraviglia però che sfugga all’autrice della lettera firmata senza firma che la Settimana della Creatività Studentesca, Giornata dell’Arte, il Banchetto Interculturale, sono attività autogestite dagli Studenti e che i contributi individuali raccolti in tali occasioni vengono utilizzati per l’organizzazione di tali eventi con la supervisione dei Rappresentanti degli Studenti i quali rispondono con oculatezza a tutta la comunità dell’utilizzo di tali somme di cui non è responsabile l’amministrazione scolastica. Infine, nonostante qualsiasi insinuazione, per l’anno scolastico 2017/2018 è stata, ancora una volta, premiata l’offerta formativa globale: ben 280 famiglie hanno scelto il Liceo Capece, un record di iscrizioni; primato a livello provinciale e nazionale, nonostante il calo demografico, che attesta la fiducia riposta dalle famiglie salentine nell’operato del liceo nel territorio. Discriminazione? No, piuttosto disinformazione! Il dirigente scolastico Gabriella Margiotta
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attualità
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11/24 marzo 2017
ambiente & lavoro
Compostaggio: “Non facciamo fesserie”
Ricollocazione: l’assegno per i disoccupati Servizi per il lavoro. Interessa 30mila potenziali beneficiari, individuati con estrazione casuale, e che saranno avvisati personalmente del loro inserimento nell’elenco campione conmessaggio al cellulare, messaggio di posta elettronica e lettera raccomandata
Il “No” di Sergio Blasi. Ai nuovi mega progetti di siti per il compostaggio anaerobico della frazione umida
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ntervento del pubblico per evitare che l’intervento di privati porti al solito “saccheggio di risorse economiche e ambientali a solo danno delle comunità e dei cittadini” e l’adattamento delle strutture di Ugento, Melpignano e Campi Salentina. Questi i temi principali trattati dal consigliere regionale Sergio Blasi in merito alle proposte di nuovi megaimpianti per chiudere il ciclo dei rifiuti nel Salento. “Nelle ultime settimane”, dice Blasi, “il mercato sta prendendo il posto della politica sul tema della chiusura del ciclo dei rifiuti nel Salento. Dal megaimpianto leccese, a quello di Surbo, all’impianto di Galatone, a quello di Neviano, si susseguono gli annunci di progetti di siti dove avviare il compostaggio anaerobico della frazione umida della raccolta differenziata. Questi progetti portano con sé, immancabilmente, oltre alla mission del riutilizzo del rifiuto, quella della produzione di energia elettrica dai gas provenienti dai processi di lavorazione. Una produzione che viene descritta come necessaria per rendere sostenibili gli investimenti. Ciò non fa altro che segnalare l’emergere di un nuovo potenziale business, appetibile per il privato ma ancora una volta dannoso per le comunità”. Secondo il consigliere regionale, “è il momento di muoversi dall’inerzia perché solo l’intervento pubblico può farsi carico della chiusura del ciclo dei rifiuti in maniera sostenibile per il territorio. Serve ricordare a tutti che sul fronte
della produzione di energia elettrica il nostro territorio è già sovrautilizzato: il tema, semmai è come ridurre l’impatto delle produzioni energetiche, a partire dalla centrale di Cerano, le cui ricadute sulla salute dei salentini sono drammatiche e continue”. In qualche modo, però bisognerà pur fare. Blasi ha le idee chiare: “La mia proposta è nota: ristrutturare le piattaforme per la selezione dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata presenti a Ugento, Melpignano e Campi Salentina. Quegli impianti, costruiti con soldi pubblici e mai entrati in funzione (o che hanno funzionato per brevi periodi), avrebbero certamente bisogno di una ristrutturazione, ma nel giro di 8 mesi sarebbe possibile trasformarli in impianti di compostaggio aerobico funzionanti a pieno regime, in grado di assorbire il rifiuto umido del proprio bacino di riferimento. Senza affiancare alla mission del riutilizzo della frazione umida quella della produzione di energia elettrica. Accompagnato alle compostiere di comunità, nei Comuni dove è possibile realizzarle”, approfondisce Blasi, “questo schema rappresenterebbe una chiusura ottimale e assolutamente sostenibile del ciclo dei rifiuti. L’Agenzia regionale sui rifiuti, del resto, avrebbe proprio questo compito: elaborare una seria e oculata programmazione sotto la regia pubblica, per evitare”, conclude il consigliere regionale del Pd, “ancora una volta il saccheggio di risorse economiche e ambientali a solo danno delle comunità e dei cittadini”.
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assegno di ricollocazione è un servizio dedicato ai disoccupati che percepiscono la Naspi da almeno quattro mesi, finalizzato al reinserimento dei suddetti nel mondo del lavoro. Tale servizio, che può essere richiesto presso i centri per l’impiego e/o operatori autorizzati, rientra nell’ambito di una sperimentazione che interessa 30mila potenziali beneficiari, individuati con estrazione casuale, e che saranno avvisati personalmente del loro inserimento nell’elenco campione con messaggio al cellulare, messaggio di posta elettronica e lettera raccomandata. L’ammontare dell’assegno, corrisposto all’ente che eroga il servizio di assistenza alla ricollocazione, dipende dal livello di occupabilità della persona e dal tipo di contratto ottenuto per la stessa. I valori minimi e massimi che si possono ottenere combinando questi due criteri sono fissati dalla delibera anpal n. 1 del 7 febbraio 2017: da 1.000 a 5.000 euro in caso di risultato occupazionale che preveda un contratto a tempo indeterminato (compreso apprendistato); da 500 a 2.500 euro in caso di contratto a termine superiore o uguale a 6 mesi; da 250 a 1.250 euro per contratti a termine da 3 a 6 mesi (solo in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia). Il servizio di ricollocazione prevede: affiancamento di un tutor al sog-
getto destinatario dell’assegno e proposta di un programma di ricerca intensiva di una nuova occupazione; impegno della persona a svolgere le attività individuate dal tutor e ad accettare le offerte di lavoro congrue, come definite all’articolo 25 del d. lgs. n. 150/2015. un eventuale rifiuto ingiustificato farà scattare dei meccanismi di graduale riduzione delle misure di sostegno al reddito (cosiddetti “meccanismi di condizionalità”), cfr. art. 21, commi 7 e 8, del d. lgs. n. 150/2015; sospensione del servizio se la persona ottiene un’assunzione in prova o a tempo determinato e ripresa del servizio nel caso in cui se il rapporto di lavoro abbia avuto una durata inferiore a sei mesi; una sola possibilità di cambiare l’ente che eroga il servizio di assistenza, fino a quando non viene proposta l’offerta di lavoro. La Fondazione dei Consulenti per il Lavoro è tra i soggetti in possesso dell’accreditamento nazionale finalizzato all’erogazione dei servizi per il lavoro, pertanto, un delegato di tale ente, può accompagnare i disoccupati destinatari dell’assegno nella definizione del programma per la ricollocazione e nella ricerca di una nuova occupazione. Per informazioni Antonio Coluccia, consulente del lavoro, commercialista, revisore, Regional Bni Italia; via s. Antonio, 97 a Castro; cell. 3383231388 tel/fax 0836947639.
dai Comuni
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Tricase
Lavori al Parco cittadino
Cantiere aperto. Operai al lavoro per il primo lotto del progetto che porterà alla realizzazione di un polmone verde in centro città
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niziati i lavori del parco cittadino in zona Lama, nel centro di Tricase. Si tratta del primo lotto del progetto complessivo (600 mila euro) per il quale il Comune anticipa i 200 mila euro necessari. Per gli altri 400 mila euro da destinare alla zona dell’Acait, invece, è stato richiesto un mutuo. Il sindaco Antonio Coppola aveva anticipato proprio dalle nostre colonne il progetto soggetto in questi giorni ad una variante: “Abbiamo avuto un ribassamento molto alto, pari al 50%, nella prima fase e questo ci ha consentito di studiare nuove soluzioni con le economie realizzate. Nella zona dove una volta sostavano le giostre (il primo lotto dove sono già iniziati i lavori, Ndr), su via Pirandello, sorgerà il vero e proprio parco cittadino con isole di verde, spazi per i più piccini e un itinerario per il fitness. Stiamo prevedendo l’introduzione anche di uno spazio da dedicare ai cani e ai loro padroni. Al contempo daremo vita ad una rivisitazione di tutta la viabilità: via Pirandello diventerà a senso unico, mentre da via Vittorio Emanuele partirà l’altra strada in senso opposto fino allo svincolo tra via Pirandello e via V. Emanuele, formando una sorta di triangolo. Il tutto con percorsi evidenziati per il passaggio dei pedoni. Nella parte alta, nei pressi dell’Acait (secondo lotto), ripuliremo lo spazio e valorizzeremo la stupenda Quercia Vallonea che vi è all’interno. Provvederemo, poi, alla sostituzione di quelle due coperture in amianto ancora esistenti”.
Tricase alla ricerca di un’ identità La lettera. Gli oltre 200 esercenti facenti parte dell’Associazione commerciati avanzano le loro richieste ai prossimi amministratori: “Pretendiamo un cambiamento, diamo un futuro alla città”
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ricase, tra i maggiori paesi della provincia, si è distinto per il saldo negativo tra apertura e chiusura delle attività economiche presenti sul nostro territorio. Ben 24 unità in meno in un solo anno! Naturalmente questo dato ci fa riflettere sul perché Tricase dimostra di non sapere reagire alla crisi come altri paesi di pari grandezza e con potenzialità che sono uguali se non inferiori alle nostre. Eppure secondo la camera di commercio di Lecce i settori che più spingono la ripresa sono l’agricoltura e il turismo, entrambi potenzialmente presenti sul nostro territorio ma evidentemente ancora troppo poco sfruttati. Chiedersi quali sono le cause di un risultato tanto negativo è inevitabile e certamente pesanti colpe ricadono sulle
amministrazioni che ci hanno governato in questi anni e che non hanno saputo guidarci oltre il fallimento del TAC. La mancanza di idee e di una loro concreta attuazione sta portando, dunque, alla paralisi del nostro sistema produttivo. Le cause probabili, che spingono imprenditori e aziende a non scegliere di investire sul nostro territorio, sono molteplici: la mancanza di una zona industriale con una precisa destinazione d’uso, zone agricole mal servite e poco tutelate, marine prive di attrattiva turistica e servizi, uffici comunali inefficienti e con scarsa informatizzazione, piano traffico inesistente, mancanza di adeguate aree
di parcheggio, arredo urbano trascurato e mai modernizzato, scarsa promozione del territorio. L’elenco potrebbe continuare, ma già i problemi sopra citati basterebbero per attenuare lo stupore della relazione della camera di commercio di Lecce. Sarebbe riduttivo, tuttavia, colpevolizzare la sola politica e le sue inefficienze. Abbiamo bisogno, infatti, che i nostri imprenditori siano più intraprendenti e che credano di più nelle potenzialità del nostro territorio. Investendo economicamente e socialmente arricchiamo la nostra terra e spingiamo i nostri paesani e soprattutto
amministratori a porre delle basi di sviluppo, necessarie affinché Tricase diventi un vero punto di riferimento nella provincia di Lecce. L’appello che rivolgiamo, dunque, all’amministrazione che verrà e a tutti coloro che vogliono il bene del paese è di dare un futuro a Tricase. Per noi e i nostri figli abbiamo bisogno di attuare un progetto che porti a un maggior benessere sociale e non è ammissibile né più possibile perdere tempo. È necessario cambiare, e ora! L’associazione Commercianti di Tricase, pertanto, pretenderà dalla politica un cambiamento e si metterà a disposizione di chiunque voglia raggiungere nei fatti, e non con slogan, tale obiettivo. Associazione Commercianti Tricase
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dai Comuni
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11/24 marzo 2017
elezioni amministrative
Casarano tra candidati e gruppi di potere Poker. Si sfideranno per la poltrona di sindaco l’uscente Gianni Stefàno, Mauro Memmi, Enrico Giuranno ed Emanuele Legittimo. Per chi si schiereranno i “soliti” portatori di voti?
enrico giuranno, del M5S, il primo candidato ad essere presentato
Ci
siamo. Così come ci accorgiamo dal fiorire dei mandorli e delle mimose che finalmente sta arrivando la primavera così, da alcuni segnali, da alcune “manovre”, ci si accorge che, inesorabilmente, ci si sta avviando verso le elezioni amministrative. Stranamente già da tempo i leader sono pronti: anticipando infatti i tempi soliti, i quattro candidati alla poltrona più importante di palazzo di città, hanno scoperto le proprie carte ed hanno pubblicamente palesato la propria intenzione di farsi eleggere. Sul fatto che il sindaco uscente, Gianni Stefàno, fosse nuovamente in corsa per la carica di prima cittadino, non ci sono in realtà mai stati dubbi: ha una maggioranza piuttosto coesa che lo appoggia, è ben radicato nel territorio, molti gli rimproverano di non aver fatto molto in questi anni ma ha sempre da giocarsi il jolly di una situazione economica praticamente disastrata ereditata dal passato e poi (coincidenza) ha cantierizzato, in questi ultimi mesi, tutta una serie di lavori su strade e piazze che stanno rifacendo il maquillage a buona parte della
emanuele Legittimo, parola d’ordine nessun partito di riferimento città (avvalorando la tesi che, per avere strade in ordine, bisognerebbe avere elezioni almeno un paio di volte l’anno). Dall’altra parte dello schieramento di Stefàno, com’è noto c’è Mauro Memmi; candidato del Pd, a quanto dicono anche ben voluto dai vertici regionali del partito (a prescindere dalle doglie della scissione) e che, in questi giorni, ha cominciato la sua campagna con presenze strutturate sui social e manifesti 6 x 3. Chiacchierando con Mauro si capisce che non ha intenzione di lanicare mirabolanti programmi o eclatanti promesse (sicuramente difficili da mantenere) quanto piuttosto raccogliere idee “semplici”, realizzabili ed in grado di rilanciare questa città. Primo in ordine di apparizione è stato però Enrico Giuranno, candidato del Movimento 5 Stelle, con le idee dirompenti dei pentastellati ma che a Casarano sta vivendo un periodo non certo facilissimo in cui c’è il rischio concreto di una scissione che avrebbe l’effetto non certo lusinghiero di dimezzare dei numeri non certo elevati. Candidato un po’ fuori dagli schemi
Mauro Memmi, candidato Pd, lancia un progetto di “idee semplici” sembra invece essere Emanuele Legittimo: ha celebrato la sua presentazione in un auditorium gremito e va predicando una serie di proposte caratterizzate però da un’idea, semplice se vogliamo, ma che potrebbe avere del rivoluzionario: non avere partiti di riferimento, non raccogliere voti per altri che poi (guardando ad esempio quanto sta accadendo con l’ospedale) potrebbero addirittura usarli contro gli stessi elettori. Il fatto, però, di non avere una struttura partitica che lo supporti, gli rende allo stesso tempo un handicap nella raccolta dei voti che, com’è intuibile, è un elemento determinante per essere eletti. Questa la situazione dei big, dei portabandiera, di coloro che si giocheranno la fascia tricolore o una seggiola tra le minoranze. Quel che di strano sta accadendo a Casarano non riguarda tanto le prime linee quanto piuttosto coloro che, per dirla semplice, portano loro i voti. Non svelo certo nessun segreto se dico che, per essere eletto a qualsiasi incarico, che non sia quello di rappresen-
gianni Stefàno, sindaco uscente chiede la conferma alle urne tante di classe o capo-condomino, c’è bisogno che qualcuno quei voti li procacci, andandoli a prendere là dove si concentrano e cioè in serbatoi come l’ospedale, le aziende (o almeno quelle che rimangono) o similari. Ebbene, ciò che c’è di strano è che molti di questi portatori d’acqua non si riesce ancora a posizionarli negli schieramenti. Questo quindi vuol dire solo una cosa: stanno aspettando di puntare i propri voti sul cavallo che potrebbe arrivare per primo, per vincere un incarico specifico o un interesse economico; praticamente la solita vecchia politica, i soliti vecchi calcoli del dare per ricevere. Mettiamoci quindi comodi, viviamoci la solita campagna elettorale e prepariamoci anche a vivere i soliti anni con i soliti meccanismi di vita politica con i soliti noti. Una volta tanto noi elettori potremmo anche provare a non lasciarci ingabbiare in questi gruppi di potere. L’arma più potente per combatterli? La matita che vi consegnerà il presidente del vostro seggio… Antonio Memmi
S.S. 275: “Priorità al tratto Leuca-Montesano” “no al business del RandaGismo e dei Canili PRivati” Il Coordinamento regionale delle associazioni animaliste pugliesi ha lanciato una petizione online diretta al Presidente Regione Puglia Michele Emiliano e tutti i consiglieri regionali per dire “no al business del randagismo e a quello dei canili privati” “La Puglia fin dal 1995”, scrivono, “si è dotata di una legge regionale per la tutela degli animali d’affezione e la prevenzione del randagismo fra le migliori in Italia. Oggi, la nostra legge, è messa seriamente in pericolo da due consiglieri regionali: Paolo Pellegrino e Giuseppe Romano, che, a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro, hanno presentato ben due proposte di modifica che consentiranno ai privati di gestire i cani di tutto il territorio”. “Noi non ci stiamo!”, scrivono, “i costi del randagismo in Puglia sono già altissimi! Con il pretesto di recepire una sentenza della Corte Costituzionale, i due consiglieri primi firmatari travalicano i confini della norma nazionale per condannare degli esseri senzienti all’eternità nei box la cui fama più volte è balzata agli onori della cronaca e a spese dei contribuenti! Chiediamo”, concludono “il ritiro immediato delle due proposte di legge e l’applicazione della L.R. 12/95 in modo da sconfiggere il randagismo per sempre!”.
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Pro Loco di Santa Maria di Leuca interviene sull’annosa vicenda dei lavori di allargamento ed adeguamento della S.S. 275 Maglie-Leuca e lo fa attraverso una nota a firma del suo presidente Vincenzo Corina. “L’ipotesi di una suddivisione in lotti funzionali”, scrive Corina, “è accettabile solo a condizione che si garantiscano tempi celeri per la realizzazione dell’intero tracciato, fino a Santa Maria di Leuca”. Secondo l’associazione turistica, infatti “la variante ai centri abitati a sud di Montesano, è doppiamente necessaria. Lungo questo tratto, l’attuale arteria penetra all’interno di 5 centri abitati, lambendo edifici scolastici, comparti commerciali e artigianali, centri sportivi e strutture sanitarie. Una mulattiera con 13 incroci semaforizzati (uno ogni 2 km!) e centinaia di immissioni da fondi poderali e abitazioni”. Tutto questo rappresenta “una evidente criticità in tema di sicurezza stradale ma anche di vivibilità urbana per migliaia di residenti. È giunto il momento di porre fine a questo estenuante ed improduttivo dibattito alimentato, spesso, da interessi particolari o campanilistici”. Riguardo le due discariche interferenti con il tracciato, “siano bonificate o aggirate con puntuali modifiche di tracciato. Certamente, queste non possono essere il pretesto per fermare a Montesano
La Pro Loco di Leuca. “L’attuale arteria penetra all’interno di 5 centri abitati, lambendo edifici scolastici, comparti commerciali e artigianali, centri sportivi e strutture sanitarie” un’opera per la quale gli enti locali, gli operatori economici e le realtà più radicate dell’associazionismo si battono da 30 anni, dando voce alla stragrande maggioranza delle popolazioni residenti, dei pendolari e dei turisti”. Corina sottolinea poi come “sul piano della sostenibilità ambientale, il progetto della S.S. 275 Leuca-Maglie si è perfino guadagnato l’appellativo di strada – parco. Va ricordato, infatti, che l’accordo del 3 marzo 2011 tra Ministero delle Infrastrutture, Regione Puglia e Provincia di Lecce, recependo le istanze di salvaguardia ambientale più ragionevoli, portò ad un notevole ridimensionamento proprio dell’ultimo tratto mediante l’introduzione di significative mitigazioni quali: la riduzione da 4 a 2 corsie; l’eliminazione di alcuni svincoli e di un viadotto; il ridimensionamento del raccordo terminale alla S.S.274 Leuca-Gallipoli. In più occasioni”, ricorda il presidente della Pro Loco della marina, “è stato dimostrato che le ipotesi di tracciato alternative, invocate da chi si oppone pregiudizialmente all’opera, risulterebbero paradossalmente più impattanti sul piano paesaggistico – ambientale, oltre che meno sicure e meno funzionali. Vigileremo”, conclude Corina, “affinché Anas mantenga gli impegni assunti con il territorio e non si renda responsabile di una ennesima incompiuta, ai danni del Capo di Leuca”.
dai Comuni
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la presentazione
Ruffano presenta il nuovo Piano Urbanistico Ecco il PUG. Presentazione venerdì 10 marzo in aula consiliare. La vice sindaco Maria Rosaria Orlando: “Scopo prioritario quello di far emergere le qualità e l’identità di Ruffano che diventerà brand”
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ppuntamento storico per Ruffano venerdì 10 marzo alle ore 18, nell’Aula Consiliare del Comune per la presentazione alla cittadinanza del nuovo Piano Urbanistico Generale. Introduce i lavori il sindaco Carlo Russo a cui seguono gli interventi di: Maria Rosaria Orlando, assessore comunale all’urbanistica e principale fautrice del PUG; Federico Oliva tecnico progettista incaricato per la redazione; Francesco Rotondo, tecnico incaricato per la VAS del PUG; l’assessore regionale all’Urbanistica, Anna Maria Curcuruto. Modererà i lavori il giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno Giuseppe Martella. Il PUG rappresenta un’opportunità nuova e straordinaria, uno strumento decisivo per il suo sviluppo come spiega il vice sindaco con delega all’Urbanistica Maria Rosaria Orlando: “Sin dalla ripresa delle attività progettuali nel febbraio 2016, con Federico Oliva ed il suo team redattori dell’opera, abbiamo invitato e reso tutti partecipi di questo nuovo processo di “rigenerazione” in quanto, un Nuovo Piano per la città deve esprimere un momento di consapevolezza da parte della intera comunità. Come ho avuto modo di affermare già in occasione del riavvio dell’iter riprendendo le linee di indirizzo fornite con Delibera di Giunta del gennaio 2016, lo
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la vice sindaco
Il Pug dovrà far emergere i caratteri della identità locale in una dimensione sovralocale per poter catturare i flussi economici e i sistemi produttivi in grado di generare ricchezza in termini di valore aggiunto e consentire il salto di qualità
scopo prioritario del nuovo Piano dovrà essere quello di far emergere le qualità e l’identità di Ruffano, nell’ambito delle eccellenze salentine e in funzione di corretti principi di complementarietà, collaborazione ma anche di competizione con gli altri centri urbani del territorio con cui si relaziona e interagisce. Ruffano, attraverso il P.U.G., e quindi il progetto che costruirà il suo futuro”, continua la Orlando, “dovrà far emergere i caratteri della identità locale in una dimensione sovralocale, che in questo momento solo pochi centri, su scala provinciale possono vantare, per poter catturare i flussi economici e i sistemi produttivi in grado di generare ricchezza in termini di valore aggiunto, e tali da consentire il salto di qualità necessario per garantire un duraturo e stabile sviluppo. Il Piano, quindi, dovrà strategicamente individuare gli strumenti ed i percorsi più opportuni per produrre ricchezza, in termini di iniziativa privata e di benefici collettivi. Il
Progetto complessivo, interpretato e innervato dal nuovo Piano, dovrà proporre Ruffano quale “brand”, con una capacità di imposizione della città al grande pubblico, per generare quei processi di attenzione e successo sociale che coincidono, nella nostra contemporaneità, con lo sviluppo economico e la definizione di una qualità della vita collettiva fondata sulla cultura e la lunga durata, e non su una economia di rapina e senza prospettiva. Su questo indirizzo, Federico Oliva, professore Ordinario di Urbanistica presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, già Presidente dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, si è mosso insieme con un team progettuale di altissimo profilo in cui abbiamo riposto ampia fiducia. È un momento decisamente importante per Ruffano”, conclude l’assessore, “perché segnerà la Sua-Nostra Storia. Ruffano è di tutti e quindi di ognuno. È il patrimonio più importante che abbiamo”.
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la novità
ilgallo.it
11/24 marzo 2017
turismo mediterraneo
Otranto: pronti a salpare per le isole greche Si parte! Collegamento con la Grecia con l’aliscafo della Liberty Lines e programma minicrociere 2017 Il sindaco Luciano Cariddi: “Oggi la Grecia con Paxos e Corfù, domani l’Albania con Saranda e Valona”
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porto di Otranto apre a nuove rotte: collegamento con la Grecia con l’aliscafo della Liberty Lines e un programma di minicrociere a cura dell’Adriatic Shipping. Presentata la programmazione 2017. Presenti il sindaco Luciano Cariddi, Nunzio Formica (direttore commerciale Liberty Lines), Vittorio Morace (direttore nuove linee Liberty Lines) e Giuseppe Tessolon (Adriatic Shipping).
“Si è lavorato molto, in questi anni, e continuiamo a farlo”, ha dichiarato il sindaco Cariddi, “per migliorare il rapporto della Città con il suo mare. Energie e risorse investite per riqualificare e portare a nuova funzione molte aree del nostro fronte-mare. Una particolare attenzione è stata dedicata al porto, una porzione del territorio cittadino per lunghi anni abbandonata a se stessa e senza alcuna strategia di sviluppo, che ha visto concentrati diversi interventi tesi a migliorare le potenzialità espresse da questa infrastruttura. Prioritario è stato riuscire a collegare quest’area con il tessuto urbano, armonizzandola con il centro storico che vi si affaccia, per poi attrezzare i
Il sindaco Cariddi tra Tessolon (adriatic Shipping, a sx) e Formica (Liberty Lines)
diversi spazi disponibili, a terra e in acqua, in modo da rispondere alle esigenze rappresentate dai diversi usi cui il porto di Otranto assolve. Innanzitutto, il forte impulso impresso dall’Amministrazione comunale sulla nautica da diporto, che ha portato alla realizzazione di un
approdo turistico a gestione comunale per circa 260 posti barca e alla storica impresa di veder definitivamente autorizzata la realizzazione di un nuovo porto, all’esterno dell’attuale bacino, per circa 450 nuovi posti barca, che potrà dare maggiore ospitalità anche ai grandi yacht che sempre più numerosi transitano nel Canale d’Otranto. Progetti specifici hanno guardato al settore della pesca, con adeguamenti in banchina e la realizzazione di edifici utili a migliorare le attività svolte dalle aziende che operano in questo settore. Ma nel frattempo si è cercato di infrastrutturare l’attuale banchina commerciale, per favorire la crescita dell’attività mercantile e del trasporto passeggeri. Proprio per quest’ultima funzione abbiamo candidato un nuovo progetto a valere sui fondi dei programmi Interreg Italia-Grecia e del Patto per la Puglia, anche in collaborazione con altre città costiere pugliesi, per rendere adeguati e attrezzati i luoghi di ospitalità dei turisti che giungono via mare. Già da tempo ospitiamo programmi annuali di arrivi ad Otranto di alcune motonavi che realizzano minicrociere nel Mediterraneo, ed anche quest’anno si conferma la
liberty lines: “valorizzata economia turistica del salento”
Il
nuovo collegamento che Liberty Lines attiva tra Otranto e la Grecia è il risultato di un attento lavoro di programmazione commerciale e tecnica, ottenuto grazie a una proficua collaborazione con le Istituzioni. “Abbiamo deciso di puntare su queste nuove rotte dopo un’attenta analisi di mercato”, dicono dalla Liberty Lines. “Negli ultimi anni le isole greche hanno conosciuto un incremento delle presenze turistiche. Il collegamento via mare ad alta velocità, con due delle mete più ambite del turismo Mediterraneo, con imbarcazioni di ultima generazione, è un servizio che mancava”. Queste le caratteristiche tecniche della nuova rotta di Liberty Lines tra la Puglia e le isole greche di Corfù e Paxos. Dallo scalo pugliese di Otranto, i collegamenti saranno garantiti da giugno a settembre con due fasce di stagionalità e tariffe competitive. Dal 29 giugno al 27 luglio, Ammarì collegherà, ogni giorno escluso il martedì, i porti di Otranto, Corfù e Paxos. In alta stagione turistica, dal 28 luglio al 10 settembre, invece, i collegamenti tra la costa pugliese e gli scali portuali del turismo vip della Grecia saranno operati sette giorni su sette. Per Liberty Lines non si tratta soltanto di un “intervento” operativo. “Con la nostra presenza al Porto di Otranto, e i nostri aliscafi a collegare il Salento con la Grecia, vogliamo testimoniare la scelta imprenditoriale di investire su un territorio ricco di storia e tradizione. È una storia che in fondo ricomincia”, spiegano Vittorio Morace e Nunzio Formica,
“con nuove tecnologie, nuovi tempi operativi e nuove professionalità. Questo prezioso lembo di terra per tanto tempo è stato collegato alla Grecia. Non soltanto in senso storico e culturale ma in tempi recenti con linee di collegamento marittimo che assicuravano una continuità territoriale, buona a unire due popoli diversi ma simili e soprattutto garantivano la crescita economica”. Per il management della compagnia di navigazione, “questa rotta, vuole aprire una nuova via del mare a chi ama la cultura della Magna Grecia. Non è soltanto un viaggio turistico. Collegare la Puglia, una delle regioni italiane più belle e più ricche di storia, con la Grecia è un percorso di accrescimento culturale, per un turismo moderno che bada alla concretezza, alla qualità, alla velocità e alla sicurezza. Con i nostri aliscafi vogliamo ripristinare questa tradizione dotandola di confort, velocità e sicurezza. Tutto questo è stato possibile grazie a un rapporto trasparente e produttivo con le istituzioni che si sono spese insieme a noi nel-
l’ambito di principi di legalità assoluta, per far sì che questa opzione diventasse, come è diventata, una realtà. Per questa ragione, ci preme sottolineare l’impegno profuso dall’amministrazione comunale di Otranto e dalla Capitaneria di Porto, oltre a tutti gli attori istituzionali che hanno contribuito a una rapida celebrazione della Conferenza di servizi necessaria per far partire questo progetto”. “È un risultato positivo per tutti”, conclude la società armatrice, “perché siamo convinti che questa nuova rotta sarà un volano per rafforzare l’economia del territorio. Il mare, qui, da sempre è sinonimo di vita. E se i dati dell’Istat indicano proprio in questa zona della Puglia un grande dinamismo imprenditoriale, a maggior ragione Liberty Lines ha scelto di essere presente qui per accompagnare la crescita di Otranto assecondando la sua vocazione naturale, l’essere una meta turistica, per quello che è universalmente riconosciuto come uno dei borghi più belli d’Italia”.
presenza di un consistente numero di approdi a partire dal mese di marzo e fino ad ottobre. Novità della prossima stagione, invece, è rappresentata dall’istituzione del servizio di collegamento di Otranto con la Grecia, ed in particolare con Corfù e Paxos”. Che partirà da giugno e proseguirà fino a settembre. Un aliscafo per circa 225 passeggeri congiungerà le due sponde nel tempo medio di circa due ore e mezza, prevedendo anche in un giorno della settimana andata al mattino e ritorno la sera per chi volesse fare un’escursione veloce. “Prevediamo anche nel prossimo futuro, compatibilmente con le misure da adottare per i collegamenti con paesi non comunitari”, aggiunge il primo cittadino, “di ripristinare anche la linea con l’Albania, guardando ai porti di Saranda e probabilmente di Valona. Siamo convinti”, conclude il sindaco Cariddi, “che le iniziative di questi anni, oltre a consentirci di recuperare lo storico ruolo di Otranto quale città ponte, luogo di arrivi e partenze via mare, abbiano anche spronato verso una crescita della cultura marinara che rischiava di smarrirsi pian piano”.
PROGRAMMA MINI CROCIERE NEL PORTO DI OTRANTO Anche quest’anno si ripresenta l’opportunità di ospitare in città un programma crocieristico dal mese di marzo fino a ottobre, grazie alla collaborazione fra l’Amministrazione Comunale e l’Agenzia Marittima Adriatic Shipping. Sono previsti nel porto di Otranto due approdi della motonave Island Sky (90 m), tre approdi della motonave Le Lyrial (142 m), due approdi della motonave Berlin (139 m), undici approdi della motonave Artemis (60 m) e un approdo della motonave Serenissima (87 m). “Negli ultimi tre anni, poi, si è verificato un incremento progressivo degli yacht privati sopra i 30 metri”, ha dichiarato Giuseppe Tessolon,“solo lo scorso anno il porto di Otranto ne ha ospitati 28”.
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Island Sky
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Le Lyrial
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ilgallo.it
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lavoro e società
Incentivi per le assunzioni al Sud Il provvedimento. Per le assunzioni a tempo indeterminato e riguardano i contributi previdenziali a carico del datore di lavoro entro un massimo di 8.060 euro annui per ogni lavoratore assunto
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stata pubblicata sul sito dell’Inps la circolare n. 41 sul nuovo incentivo per le assunzioni effettuate nel corso dell’anno 2017 nelle Regioni del Sud ai sensi del Decreto Direttoriale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 367/2016 e successive rettifiche. Al fine di favorire l’occupazione nelle Regioni “meno sviluppate” (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) o “in transizione” (Abruzzo, Molise e Sardegna) il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha disciplinato un nuovo incentivo per l’assunzione di persone disoccupate che dichiarino al sistema informativo unitario delle politiche del lavoro la propria immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa e alla partecipazione alle misure di politiche attive del lavoro concordate con il centro per l’impiego. L’incentivo può essere richiesto per le assunzioni effet-
tuate tra il 1° gennaio 2017 ed il 31 dicembre 2017, nei limiti delle risorse specificamente stanziate che, per le Regioni meno sviluppate, ammontano a 500 milioni di euro e, per le Regioni in transizione, a 30 milioni di euro. L’incentivo spetta per le assunzioni, anche a scopo di somministrazione, a tempo indeterminato, inclusi i rapporti di apprendistato professionalizzante. L’incentivo è fruibile in dodici quote mensili dalla data di assunzione/trasformazione del lavoratore e riguarda i contributi previdenziali a carico del datore di lavoro entro un massimo di 8.060 euro annuali per ogni lavoratore assunto. Il bonus è compatibile con quanto previsto dai Regolamenti europei in materia di aiuti di Stato, i cui limiti possono essere superati nell’ipotesi in cui l’assunzione comporti un incremento occupazionale netto. Allo scopo di conoscere con certezza la residua dispo-
nibilità delle risorse prima di effettuare l’eventuale assunzione, il datore di lavoro deve inoltrare all’Inps – avvalendosi esclusivamente del modulo di istanza on-line “B.SUD”, disponibile all’interno dell’applicazione “DiResCo – Dichiarazioni di Responsabilità del Contribuente”, sul sito internet www.inps.it, una domanda preliminare di ammissione all’incentivo, indicando: il lavoratore che ha assunto o intende assumere; la Regione e la Provincia di esecuzione della prestazione lavorativa; l’importo della retribuzione mensile media prevista o effettiva; l’aliquota contributiva datoriale. Il modulo telematico di richiesta dell’incentivo sarà reso disponibile entro 15 giorni dalla data di pubblicazione della circolare. I datori di lavoro potranno fruire dell’agevolazione preventivamente autorizzata dalle procedure telematiche mediante conguaglio a partire dal mese aprile 2017. È prevista la possibilità di recuperare le quote di incentivo relative ai mesi precedenti la pubblicazione della circolare e la piena operatività delle procedure telematiche.
Ambito di Poggiardo, un modello da imitare Il Consorzio. Minonne rieletto presidente del cda: “Citati nel Piano Regionale delle Politiche Sociali quale esempio di efficienza”. Intanto partono i primi tirocini per il Reddito di Dignità
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servizi sociali nell’Ambito Territoriale di Poggiardo restano sotto una guida esperta. Nel corso dell’assemblea dei Sindaci tenutasi lo scorso 20 febbraio, infatti, è stato confermato a capo del Consiglio di Amministrazione il presidente uscente Fernando Antonio Minonne. Una riconferma all’insegna della continuità gestionale che viene premiata col secondo mandato consecutivo, così com’era accaduto per la presidenza dell’attuale sindaco di Poggiardo, Giuseppe Colafati. L’ex sindaco di Diso sarà affiancato da un consiglio di amministrazione completamente rinnovato e composto da Paola De Paolis, Francesco Paiano, Giuseppe Orsi e Antonio Candido che prendono il posto degli uscenti Tonino Nicolazzo, Vincenzo Tarantino, Massimo Martella e Vittorio Aprile. Al termine del primo mandato da presidente del consiglio di amministrazione del Consorzio per i Servizi Sociali dell’Ambito di Poggiardo, Fernando Antonio Minonne traccia il suo bilancio parlando dei risultati raggiunti, delle ristrettezze economiche con cui si è dovuto fare i conti e delle nuove sfide che attendono il welfare, prima fra tutte quella relativa all’esaurimento dei fondi ministeriali per l’assistenza domiciliare che, a causa dei ritardi della maggior parte degli altri Ambiti Territoriali Sociali dell’intero Mezzogiorno, potrebbero rimanere bloccati fino a giugno 2018, mettendo paradossalmente a rischio l’erogazione dei servizi degli Ambiti più virtuosi come quello di Poggiardo che da sempre li garantisce. Proprio su questo punto il rieletto presidente chiarisce: “Consapevoli di questa eventualità, già nel mese di dicembre abbiamo scritto una lettera al Presidente della Regione Emiliano, all’Assessore al Welfare Negro e al Presidente regionale Anci Puglia Perrone pregandoli di farsi portavoce della situazione presso l’Autorità di Gestione del Ministero dell’Interno al fine di reperire risorse aggiuntive, anche attraverso Fondi Regionali, per scongiurare l’interruzione di servizi essenziali per i cittadini dell’Ambito di Poggiardo, in particolar modo per coloro che usufruiscono dell’Assistenza Domiciliare Integrata”.
lo stesso entusiasmo Mi accingo a svolgere questo secondo mandato con la voglia di fare ancora meglio e naturalmente con l’esperienza accumulata che spero sarà utile per superare gli ostacoli che si presenteranno, avendo sempre l’obiettivo principale di aiutare le fasce deboli della popolazione e le nuove povertà Riguardo l’esperienza complessiva del primo mandato iniziato nel 2013, Minonne manifesta soddisfazione per i traguardi raggiunti: “In questi tre anni e mezzo, nonostante tutte le difficoltà, abbiamo continuato a garantire i servizi, primi fra tutti quelli di assistenza domiciliare che anzi hanno visto un notevole incremento, soprattutto nell’ultimo anno (raggiunti gli 88 assistiti in A.D.I. e 27 in S.A.D); sono stati avviati servizi ormai indispensabili come la Porta Unica di Accesso (P.U.A.), l’Equipe affido/adozione e l’Equipe antiviolenza, tanto per citare i più importanti; da due anni sono state attivate le Sezioni Primavera presso cinque Istituti Comprensivi che hanno visto la frequenza di 157 minori”. L’Ambito di Poggiardo, che comprende 15 Comuni, è piuttosto esteso, va da Uggiano La Chiesa ad Andrano: molti cittadini lamentano la mancanza di strutture adeguate ai propri fabbisogni o hanno difficoltà negli spostamenti. “È vero ed a tal proposito recentemente sono stati finanziati due centri diurni per minori nei Comuni di Andrano e Nociglia e un centro diurno per anziani a Spongano che saranno delle strutture utili e necessarie per il benessere di quelle fasce deboli di popolazione; lo scorso giugno, peraltro, è stato acquistato un automezzo per il trasporto di disabili ed anziani presso ospedali e altre strutture grazie ad un finanziamento ottenuto attraverso un bando del GAL e, grazie al Progetto “Giovani di Ieri” nell’ambito del Servizio Civile Nazionale, quindici ragazzi prestano il loro servizio di volontariato occupandosi delle esigenze di
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anziani di cinque Comuni”. A proposito di lavoro, la Regione Puglia sta insistendo molto sul Reddito di Dignità che tuttavia sta sollevando diverse polemiche, soprattutto a causa dei parametri troppo rigidi per accedervi. Com’è la situazione in questo territorio? “Dopo aver raccolto in questi mesi 223 domande ed aver firmato 17 progetti personalizzati, l’Ambito di Poggiardo è stato il primo in Puglia a dare avvio ai veri e propri tirocini lavorativi. Nel corso di un incontro tenutosi presso la sede consortile alla presenza dell’assessore regionale Salvatore Negro, sono stati firmati, infatti, i primi contratti di tirocinio a favore di tre beneficiari della misura SIA – Red che hanno così già iniziato la loro attività presso i soggetti ospitanti. Il Red mira a sostenere chi ha più bisogno non attraverso una forma assistenzialistica, anzi rappresenta un nuovo strumento di inclusione sociale attiva per chi è in difficoltà economica e sia in possesso di determinati requisiti. Nella stessa occasione l’assessore Negro ci ha fatto sapere che saranno apportati importanti ritocchi che favoriranno l’allargamento della platea che potrà accedere al Red: finora le domande risultate ammissibili dovevano superare la soglia dei 45 punti minimi derivanti dalla valutazione multidimensionale, la promessa fatta dall’assessore è quella di abbassare tale soglia a 25-30 punti. In più si proverà ad escludere l’abitazione principale dal calcolo dell’Isee in modo da avere un indicatore economico equivalente più conforme alla situazione reddituale e non patrimoniale del richiedente”.
Quali sono i propositi per il nuovo mandato? “Intanto sottolineo che questi sono solo alcuni degli obiettivi raggiunti con il contributo dei componenti del consiglio di amministrazione che ringrazio per la disponibilità e la passione con cui hanno portato avanti tutti i progetti e gli impegni, del Direttore, dei Servizi di Segretariato Sociale Professionale e dell’intero staff del Consorzio. Mi accingo a svolgere questo secondo mandato con lo stesso entusiasmo di tre anni e mezzo fa, con la voglia di fare ancora meglio e naturalmente con quell’esperienza in più accumulata che spero sarà utile per superare gli ostacoli che si presenteranno, avendo sempre l’obiettivo principale di aiutare le fasce deboli della popolazione e le nuove povertà. Ormai il nostro Consorzio rappresenta un strumento di gestione molto apprezzato anche in Regione tanto da essere citato nel Piano Regionale delle Politiche Sociali quale esempio di efficienza e modello da imitare. Uno dei nostri obiettivi rispetto al passato è quello di riuscire a fornire una comunicazione ancora più capillare per fare in modo che tutti conoscano i nostri servizi ed eventualmente possano accedervi: a tal proposito abbiamo da poco realizzato una nuova Carta dei Servizi che rappresenta un importante strumento di informazione e trasparenza, integra il nostro sito istituzionale e con la quale contiamo di raggiungere tutte le famiglie”. Con l’avvento del Piano Sociale di Zona nel territorio si è via via creata una rete sociale sempre più solida ed estesa non solo con le Istituzioni, le Scuole e la ASL ma anche con Parrocchie, associazioni di volontariato, Terzo settore, Organizzazioni sindacali. Con questi soggetti si è istituita una cabina di regia per monitorare lo stato dei servizi che Minonne e il nuovo consiglio di amministrazione, che svolgono quest’incarico senza percepire alcuna indennità, faranno di tutto per continuare a garantire in modo omogeneo ed uniforme al fine di dare impulso ai loro intenti e continuare a dare risposte certe ai cittadini ed in particolar modo alle fasce sociali più deboli ed alle nuove povertà. Carlo Quaranta
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11/24 marzo 2017
speciale edilizia
11/24 marzo 2017
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ordini intorno ad un tavolo Come cambia il mondo dell’edilizia salentina? Quanto i nostri Comuni sono pronti ad affrontare le novità telematiche, il regolamento edilizio unico, l’estensione di responsabilità ai tecnici della nuova Scia? Le risposte a queste ed altre domande nel nostro forum con i presidenti degli ordini provinciali degli Architetti (Rocco de Matteis), degli Ingegneri (daniele de Fabrizio) e dei Geometri (Eugenio Rizzo).
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di giuseppe Cerfeda Rocco de Matteis pres. prov. Ordine degli architetti
daniele de Fabrizio pres. prov. Ordine degli Ingegneri
Eugenio Rizzo pres. prov. Ordine dei geometri
Presente e futuro dell’edilizia salentina: il forum 1
inFormatiZZaZione
Il mondo cambia anche per l’edilizia: la legge prevede l’invio telematico (anche se ancora non sono previste sanzioni in caso contrario) dei progetti e delle relative documentazioni. Ma i nostri Comuni sono attrezzati?
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DE MATTEIS (Architetti): “Il DPR 380/2001 (Testo Unico dell’Edilizia) dispone, con l’aggiunta nel 2011 del comma 4-bis all’articolo 5, che gli Sportelli Unici per l’Edilizia e per le Attività Produttive siano tenuti a ricevere le pratiche a loro destinate per via telematica. Si tratta quindi di procedure strutturate all’interno della disciplina delle attività edilizie. È del tutto evidente la bontà della digitalizzazione che può ridurre i tempi e i costi burocratici delle procedure edilizie oltre ad assicurare certezza degli adempimenti per cittadini e imprese nella garanzia della trasparenza dell’azione pubblica. Fuori dagli obblighi normativi questi aspetti devono essere colti e fatti propri non solo dalle amministrazioni e dai propri uffici ma anche dai professionisti che devono fare uno sforzo in più per assecondare l’aggiornamento tecnologico della propria attività”. OCCO
DANIELE DE FABRIzIO (Ingegneri): “In merito alle nuove procedure per la trasmissione dei progetti e, in genere, per invio di documenti e/o per richiedere certificazioni o documenti, se da un lato la normativa nazionale è al passo con i tempi e con le nuove necessità, dall’altro, la stessa normativa non dà ai Comuni gli strumenti per poter rispondere alle esigenze dei cittadini e adempiere compiutamente alle disposizioni legislative. Basta vedere l’organico degli uffici tecnici e le professionalità presenti, nella quasi totalità dei nostri Comuni sempre al di sotto delle effettive necessità”. EUGENIO RIzzO (Geometri): “Noi geometri in un certo senso siamo stati i pionieri della trasmissione telematica, poiché i primi elaborati oggetto di trasmissione telematica furono gli atti di aggiornamento catastatale “ modello DOCFA” che già dal 2002 inviavamo all’allora ufficio del Catasto, ora Agenzia dell’Entrate. I Comuni salentini purtroppo sono ancora in forte ritardo riguardo alla trasmissione telematica delle pratiche edilizie ai SUE. Di fatto i Comuni già attivi in tal senso mi risulta siano Cavallino e Gallipoli, mentre Lecce al momento è ancora in una fase sperimentale alla quale anche noi geometri stiamo contribuendo”.
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regole tipo
Si va verso il regolamento edilizio tipo, con un glossario per tutti e declinazioni a livello regionale, provinciale e comunale. Cosa cambierà per i tecnici? e per i cittadini? DE FABRIzIO: “Il Governo ha finalmente approvato il Regolamento Edilizio Tipo che si compone di una serie di definizioni, finalmente univoche (sembrerà strano ma i regolamenti vigenti nei nostri comuni, ad oggi, danno differenti definizioni di superfici coperte, di volumi, di altezze ecc.). La Regione ha già predisposto una legge di recepimento del suddetto regolamento tipo e, in una riunione con l’Assessore regionale all’urbanistica, gli Ordini degli Ingegneri della Puglia hanno chiesto l’istituzione di un tavolo tecnico per la redazione di un Regolamento Edilizio Unico per la Puglia. Siamo in attesa”.
RIzzO: “Il regolamento edilizio tipo, non potrà che agevolare il lavoro di noi tecnici, oggi alle prese con una serie di regolamenti vigenti nei vari Comuni, spesso con consistenti diversità fra loro. La condizione sine qua non, deve essere quella che sia stilato in modo chiaro e non lasci spazio alle interpretazioni dei vari dirigenti comunali”. DE MATTEIS: “All’interno di un quadro di semplificazione ed uniformazione delle norme e degli adempimenti, il regolamento tipo rappresenta una importante novità perché cerca di stabilire “definizioni uniformi e disposizioni sovraordinate in materia edilizia”. Uno sforzo per creare un unico glossario di riferimento su tutta la Penisola e porre rimedio a quel linguaggio incerto e spesso contraddittorio che contraddistingue gli interventi di trasformazione del territorio. Se più che parlare 8.000 dialetti si parlasse un’unica lingua pur con accenti diversi... La chiarezza e unicità della norma (cos’è un volume, una superficie coperta, un vano tecnico, una veranda, un portico, ecc.) mette il professionista e il cittadino al riparo da interpretazioni soggettive e discriminanti”. CoNtINUA A PAg.
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ordini a confronto
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edilizia: il forum
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4 troppi vincoli
la nuova scia
Il decreto legislativo 222 del 2016 estende il campo di applicazione della nuova Scia (Segnalazione certificata di inizio di attività), stabilendo il silenzio assenso e comunicazione e definizione dei regimi amministrativi applicabili a determinate attività e procedimenti. Al Comune resta solo la funzione di controllo e, se da una parte si semplifica il compito ai cittadini, dall’altra si estendono le competenze dei tecnici che diventano “asseveratori” con ancora più responsabilità. giusto così? RIzzO: “Ormai l’indirizzo del legislatore è chiaro: noi professionisti saremo sempre più tecnici asseveratori, con tutte le conseguenti responsabilità a nostro carico, e i vari enti avranno solo funzione di vigilanza e controllo sul nostro lavoro. Tale indirizzo certamente ci gratifica e ci dà responsabilità, ma contestualmente ci obbliga a un impegnativo e per noi oneroso aggiornamento professionale continuo, a fronte di compensi mai certi a causa dell’abolizione delle tariffe minime. Il collegio dei geometri di Lecce ha in fase di organizzazione una serie di seminari di approfondimento su tutte le tematiche urbanistico edilizie e igienico sanitarie, oggetto di asseverazione da parte dei tecnici”.
secondo cui “l’amministrazione chiede una volta sola”. In tutti i casi in cui sono necessarie altre Scia, comunicazioni, attestazioni, asseverazioni, l’interessato trasmette un’unica Scia e l’Amministrazione la trasmette immediatamente alle altre amministrazioni per i pareri di loro competenza. Sì vi è una maggiore responsabilizzazione del tecnico questi, però, potrà rivendicare il diritto di agire all’interno di un riferimento normativo e di disposizioni chiare e formali (penso a un certificato di destinazione urbanistica che inequivocabilmente, sul piano urbanistico e normativo, determini le tipologie di intervento). Maggiore responsabilità dei tecnici, quindi, ma all’interno di un quadro di maggiori certezze”.
DE MATTEIS: “Anche per la Scia unica vale quanto detto per il regolamento tipo per quanto riguarda la straordinaria utilità di moduli standardizzati su tutto il territorio nazionale. A questo si aggiungono ulteriori vantaggi, come l’avvio del procedimento amministrativo: ha una data precisa e, a meno di omissioni da parte dei richiedenti, contiene tutte le informazioni e i documenti necessari al procedimento per cui l’Amministrazione può richiedere integrazioni solo nel caso non vi sia corrispondenza tra il contenuto della segnalazione o della comunicazione e quanto pubblicato sul sito istituzionale. Si stabilisce, poi, il principio
DE FABRIzIO: “Non è giusto che in un quadro normativo confuso e schizofrenico e dove nulla è certo, si richieda al tecnico libero professionista di assumere responsabilità sulla conformità a norme e leggi poco o per niente chiare. Il silenzio assenso è un istituto che non condivido in quanto costituisce la soluzione di comodo per superare le inadempienze degli Enti preposti ad esprimere un parere. Ritengo che debba essere imposto il dovere a chi controlla di esprimere il previsto parere e ad essere chiamato alle proprie responsabilità in caso contrario. Senza nascondersi dietro scuse che, nella maggioranza dei casi, sono di comodo”.
tanti enti, burocrazia elefantiaca, troppi vincoli e iter sempre più difficili: quanto siete d’accordo con questa affermazione?
DE FABRIzIO: “Oggi il regime vincolistico è irragionevole e, soprattutto, non porta alcun vantaggio né al paesaggio, né all’ambente e tanto meno alla qualità architettonica. Noi viviamo in un inquinamento estetico senza precedenti. Un esempio: se osserviamo uno dei bei palazzi delle nostre città, costruito negli anni ‘50 e ‘60 ne apprezziamo la semplicità delle forme, le pregevoli attenzioni agli elementi architettonici caratteristici e il rispetto dell’ambiente in cui è stato edificato; eppure quell’immobile è stato sottoposto ad un solo parere, quello dell’allora commissione edilizia comunale. I nostri progetti di oggi sono sottoposti all’approvazione di diversi Enti, preposti, ognuno, a tutelate un solo vincolo, eppure non mi sembra che la qualità ingegneristica ed architettonica sia superiore a quella precedente”. DE MATTEIS: “Più che i vincoli, preoccupa il non definito, la mancanza di regole e responsabilità certe. Non si avvia nessun procedimento se tale procedimento non può essere avviato. È necessario costruire Questo scenario a vantaggio di tutti (quel costo della burocrazia di cui parlavo prima non è irrilevante e lo paghiamo tutti)”.
RIzzO: “Certamente negli ultimi anni vi è stata la semplificazione delle procedure, ma ciò è avvenuto solo ed esclusivamente scaricando su noi tecnici tutte le responsabilità e non mediante una reale semplificazione. Sono richiesti, ancora oggi, troppi pareri preliminari che allungano i tempi ed aumentano i costri”.
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meglio restaurare?
Sembra essere fiorente il comparto dei recuperi delle costruzioni in campagna e nei centri storici con benefici per la manodopera legata al restauro. È questa la nuova tendenza?
speciale edilizia
RIzzO: “Non si può che essere d’accordo con il progetto di difesa del territorio e il consumo O del suolo, ma, la dove gli strumenti urbanistici attuativi lo consentono o dove ci sia il solo recupero dell’esistente, le procedure e i pareri dovrebbero essere rivisti e snelliti. La tendenza dei nuovi urbanisti è il consumo O del territorio e il nuovo PUG di Lecce “che noi geometri abbiamo gradito” ne è la prova. Il recupero dei corpi masserizi e dei centri storici rappresenta il futuro dell’edilizia, ma resta un mercato di nicchia a causa dei notevoli costi di recupero e della mancanza di reali politiche d’incentivazione. Un mercato che andrebbe curato con maggiore attenzione è quello della riqualificazione Energetica degli edifici, che con un pacchetto d’incentivi con detraibilità immediata o comunque a breve termine potrebbe certamente essere un vero volano per l’edilizia. DE MATTEIS: “Dovendo sintetizzare con le parole i caratteri distintivi di questa epoca si direbbe zero consumo di suolo, rigenerazione, riuso, riqualificazione. Per fare questo, che pare un dettato storico del tutto condivisibile, bisogna che un po’ tutti ci attrezziamo e affiniamo la tecnica del trasformare, del riassemblare. Insomma bisogna forse ricominciare a capire, e se ci viene preclusa la possibilità di creare, dobbiamo tenere viva l’aspirazione alla creatività”.
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PRoPosta deGli inGeGneRi salentini alla ReGione PeR il RilanCio dell’ ediliZia
Il
DE FABRIzIO: “Come nella proposta avanzata alla Regione dal nostro ordine (leggi a finaco)sarebbe opportuno vietare (entro certi limiti) il consumo di suolo per nuove edificazioni ed intervenire esclusivamente sul costruito, demolendo gli immobili vetusti che hanno caratterizzato l’edilizia degli ultimi cinquant’anni, garantendo delle premialità, a chi ricostruisce, in termini di, oneri concessori, volumetrici, di sgravi fiscali e aliquote IVA (in proposito non si comprende perché solo il costo del mattone è assoggettato ad una aliquota IVA pari al 22% senza possibilità di IVA ridotta come per gli elementi degli impianti)”.
ilgallo.it
presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Lecce, Daniele De Fabrizio, ha inviato una proposta alla Regione Puglia (“peraltro senza mai avere riscontro”) per il rilancio del settore dell’edilizia. “Da diversi decenni”, ha premesso De Fabrizio, “l’edilizia ha rappresentato il motore dell’economia nazionale, costituendo, altresì, elemento fondamentale per altri settori economici, le cui opere di ingegneria civile (turismo, elettronica ed informatica, la sicurezza a 360°, agricoltura, trasporti, terziario, ecc.) ne garantiscono un regolare sviluppo. La sempre crescente domanda di abitazioni e la sicurezza di investire nel mattone ha dato luogo, in passato, allo sviluppo di un’edilizia speculativa che ha solo avuto l’obiettivo di edificare volumi, senza preoccuparsi né del contesto socio-urbanistico né della necessità di soddisfare un bisogno di qualità, indispensabile per una sana crescita delle comunità. Il fenomeno speculativo è oggi (per fortuna) praticamente scomparso anche se rimangono, sul territorio, i danni causati; periferie abbandonate, quartieri di seconde case nelle città turistiche, praticamente inutilizzate, ampi spazi territoriali sottratti al verde rurale, al paesaggio ed all’attività agricola, consumo di suolo eccessivo. La fine del fenomeno speculativo”, avverte, però, il presidente provinciale dell’Ordine, “non comporta la scomparsa dell’edilizia ma una forte contrazione in cui non troveranno più spazio gli speculatori ma solo i veri e qualificati addetti ai lavori. La prima casa per le nuove famiglie che si formano, spazi fisici per le attività commerciali e per le nuove imprese, costituiscono solo alcune delle necessità legate all’esistenza umana e come tali sempre necessarie. Ciò che è va cambiato è il modo di svolgere attività edilizia, in senso qualitativo e funzionale, il modo di interferire con il territorio, sia edificato che non, ed il modo di interloquire con le procedure autorizzative e burocratiche. Un ulteriore ed importantissimo aspetto”, secondo De Fabrizio, “è legato al fattore economico che ha caratterizzato l’edilizia sino ad alcuni anni fa. Gli introiti degli oneri concessori hanno costituito, per anni, un importante capitolo dei bilanci comunali ed hanno consentito agli am-
ministratori locali di spenderli anche per attività diverse da quelle urbanistico-edilizie. Ma anche i costi del mercato immobiliare hanno subito rialzi ingiustificati e schizofrenie dei valori immobiliari assurdi con conseguente elevato ed insostenibile regime di tassazione”. De Fabrizio sottolinea come “l’aver accertato che non c’è più spazio per l’edilizia speculativa e che non ce ne sarà per il futuro deve essere conseguenza di una rivisitazione dei fattori economici che hanno caratterizzato il fenomeno. Non è comprensibile il permanere di oneri concessori sempre in aumento (annualmente adeguati agli indici Istat), di valori immobiliari stazionari ai limiti degli anni passati (che non tengono conto del collasso delle vendite), di valori delle rendite catastali ancora influenzati da situazioni di mercato di alcuni anni addietro e che non tengono conto dell’attuale ed effettivo valore di mercato ed infine di un regime fiscale che ancora ritiene fortemente redditizio il mattone. Il mattone non è più redditizio. L’edilizia non è più speculativa ma prevalentemente una necessità”. Infine le proposte del presidente provinciale dell’ordine degli ingegneri: “Le azioni da intraprendere devono mirare a: ridurre (se non eliminare) i forti costi iniziali per acquisire i titoli autorizzativi (oneri concessori, pareri ASL, pareri dei VV.F., pareri delle commissioni paesaggio, oneri per il deposito dei calcoli strutturali, ecc); ridurre le rendite catastali, e far pagare le tasse in proporzione ai guadagni escludendo gli immobili che non hanno rendita; vietare (entro certi limiti) il consumo di suolo per nuove edificazioni ed intervenire esclusivamente sul costruito, demolendo gli immobili vetusti e garantendo premialità a chi ricostruisce, in termini di oneri concessori, volumetrici, di sgravi fiscali e aliquote IVA (“Non si comprende perché solo il costo del mattone è assoggettato ad una aliquota IVA pari al 22% senza possibilità di IVA ridotta come per gli elementi degli impianti”); favorire (meglio obbligare) la costruzione e la ricostruzione con i canoni dell’edilizia ecosostenibile; consentire un totale sgravio fiscale per chi realizza la prima casa”. De Fabrizio le proposte le ha fatte ma, per ora, dalla Regione nessuno ha battuto ciglio…
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speciale edilizia
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conti in tasca
Paese che vai prezzo che trovi Al metro quadro. Il costo medio degli immobili residenziali nei Comuni della provincia di Lecce
Le
tabelle a fianco mostrano, l’andamento dei prezzi di vendita di case, appartamenti e in generale degli immobili residenziali in alcuni dei Comuni della provincia di Lecce. Per prezzi di richiesta si intendono i prezzi medi degli immobili nella provincia di Lecce (dati Immobiliare.it). Nel corso del mese di febbraio 2017 gli immobili residenziali in vendita nella provincia di Lecce registrano un prezzo per metro quadro richiesto pari a € 1.157, a fronte dei € 1.171 registrati nel mese di febbraio 2016 (con una diminuzione del 1,18% nell’ultimo anno). Negli ultimi 24 mesi, il prezzo degli immobili localizzati all’interno dei confini della provincia di Lecce ha toccato il valore massimo nel mese di marzo 2015, con € 1.177 per metro quadro. Il mese in cui il valore è stato inferiore è stato ottobre 2016: quando per la vendita di un immobile residenziale sono stati richiesti € 1.149 a metro quadrato. Ovviamente nella lettura di questi dati, che fanno media tra casa indipendente, villetta a schiera, appartamento, attico o mansarda, rustico o casale, villa, ecc., bisogna tenere conto come nei Comuni che possono contare sulle Marine più famose (Gallipoli, Otranto, Castrignano del Capo, Salve., ecc.) o sulla loro vicinanza, gli immobili abbiano costi nettamente più alti.
In tutta la provincia di Lecce
€ 1.157
per metro quadro
CResCe la domanda, Calano i PReZZi
C
onfermata la ripresa del mercato residenziale in Puglia dall’aumento della domanda di abitazioni (+4,7%), tuttavia si assiste ancora al calo dei prezzi (-2,2%), con un valore medio di vendita al metro quadro pari a circa 1.740 euro. Il budget a disposizione delle famiglie per l’acquisto è di circa 139.200 euro (dati osservatorio Casa.it). Per quanto riguarda i prezzi delle abitazioni in offerta sul mercato, nonostante il dato regionale sia in calo, tutti i capoluoghi, eccetto Brindisi con -2.1%, mostrano un segno positivo: Lecce +2,1%, Bari +2%, Taranto +0,8% e Foggia +0,6%. Bari (2.500 €/mq) è la città più cara mentre Taranto (1.310 €/mq) la più economica. Nelle altre città: a Foggia il costo è di 1.610 €/mq, a Lecce di 1.480 €/mq e a Brindisi di 1.400 €/mq. Nei primi due mesi dell’anno in Puglia la domanda è cresciuta in tutte le province della regione (+4,7%), seppure con valori variabili. La più dinamica risulta Bari (+7,7%). Seguono Brindisi (+5,8%), Foggia e Taranto (+4,2%) e infine la provincia di Lecce con un +3,7%.
comune
feb. 2016
feb. 2017
variazione
1.244
1.217
-2,17%
GALATInA
857
927
+8,17%
martano
790
741
-6,20%
castrignano de’ Greci
658
648
-1,51%
corigliano d’otranto
940
838
-10,85%
calimera
720
691
-4,02%
mAGLIe
1.033
1.129
+9,39%
Scorrano
918
980
+7,84%
cutrofiano
896
824
-8,03%
Botrugno
640
565
-11,71%
San cassiano
625
540
-13,60%
nociglia
724
506
-30,11%
oTRAnTo
1.873
1.967
+5,01%
uggiano La chiesa
1.416
1.299
-6,24%
Giurdignano
1.159
1.043
-10,01%
minervino
744
840
+4,84%
Santa cesarea
1.651
1.614
-2,24%
Poggiardo
797
815
+2,26%
castro
1.657
1.830
+10,44
Diso
1.064
1.069
+0,47%
Andrano
1.212
1.145
-5,53%
TRIcASe
896
945
+5,47%
miggiano
n.d.
807
/
Specchia
895
923
+3,13%
Alessano
1.059
763
-27,95%
corsano
682
950
+39,30%
Tiggiano
930
650
-30,11%
montesano Salentino
396
460
+16,16%
Gagliano del capo
1.699
2.004
+17,95%
castrignano del capo
1.989
1.728
-13,12%
Patù
460
617
+34,13%
uGenTo
957
866
-9,51%
Ruffano
790
741
-6,20%
Taurisano
619
541
-12,60%
Presicce
880
882
+0,23%
Salve
1.652
1.460
-11,62%
cASARAno
1.095
883
-19,36%
matino
770
905
+17,53%
Taviano
1.049
1.075
+2,48%
Racale
758
753
-0,66%
Alliste
906
828
-8,61%
melissano
n.d
587
/
1.784
1.667
-6,56%
812
733
-9,73%
Lecce
GALLIPoLI Parabita
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19 marzo
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San Giuseppe
Tavole, focara e grande musica a San Cassiano XXXI edizione. Dopo l’accensione piromusicale della focara, la sagra e il concerto dell’Orchestra de La Notte della Taranta; special guest i Sud Sound System
P
assione, devozione, cultura e tradizione hanno permesso a San Cassiano di tramandare di generazione in generazione il culto di San Giuseppe. Tant’è che la tradizionale sagra in suo onore giunge quest’anno alla quaratunesima edizione. L’appuntamento è fissato per sabato 18, con l’accensione della focara ed il tripudio dei gusti tradizionali. Quella della focara è una tradizione che affonda le radici in un passato non molto lontano, in cui i ragazzi di San Cassiano raccoglievano legna da ardere, realizzando una serie di piccoli falò o focareddhre in varie zone del paese. Con il tempo i falò divennero soltanto
La Sagra di Poggiardo
A
Poggiardo il Rione Santa Croce organizza la ventottesima Sagra di San Giuseppe. Sabato 18 marzo, dopo la Santa Messa delle 18, si darà inizio alla Sagra con le pietanze tipiche: lampascioni, pesce a sarsa, alici, lupini, pane casereccio, peperonata a brudinu, la tradizionale massa e le zeppole di san Giuseppe, e buon vino. Faranno da colonna sonora alla serata Enzo Vergari e la sua fisarmonica. La stessa Associazione Rione Santa Croce – Sagra di San Giuseppe organizza la Tavola di San Giuseppe (nei locali di via Kennedy angolo via Santa Croce) con 11 commensali e la distribuzione di alcuni alimenti alle persone a cui viene portata l’Eucarestia a casa. Tutte le foto della manifestazione saranno pubblicate sulla pagina Facebook “Promuovi Poggiardo e Vaste”.
quattro, distribuendosi ciascuno per ogni rione del paese: lo Scazzamurreddhu, la Zona, la Cuccuascia e i Paduli. Tale usanza era una sorta di gioco collettivo che sollecitava rivalità ed emulazioni e, allo stesso tempo, stimolava il senso di appartenenza e di condivisione di un intera comunità. La cura del gusto spetterà invece al Circolo Donne di San Cassiano, pronte a preparare piatti tipici, dalle pittule al pesce fritto, dalla bruschetta con le rape alla puccia con peperoni o ricotta forte e alici, dai lamponi ai lupini, dalla massa al “granu stumpatu”, con le immancabili zeppole come dolce. Alle ore 19,30, dunque, la benedizione della tavola di San Giuseppe. Alle 20
grande spettacolo con l’accensione piromusicale della Focara e apertura degli stand gastronomici con tutti i prodotti tipici della tavola di San Giuseppe (massa, ranu stumpatu, lampasciuni, pesce fritto, pucce, lupini, vino e tanto altro ancora). Alle 21, la grande musica dell’Orchestra de La Notte della Taranta (con Antonio D’Amato, Antonio Castrignanò, Giancarlo Paglialunga, Alessandra Caiulo, Enza Pagliara) con la partecipazione straordinaria dei Sud Sound System. L’indomani, domenica 19, oltre ad onorare in ogni casa ed ad ogni tavola il santo, si seguono i riti religiosi. Alle messe delle 8 e delle 10 fa seguito, alle 11, la Processione per le vie del paese.
festa e fieRa a GiuGGianello
In
occasione della tradizionale “Festa di San Giuseppe”, in una dimensione territoriale sovra-comunale, si svolge annualmente nella seconda domenica di marzo, la “Fiera di San Giuseppe”. Scopo principale quello di offrire alle aziende agricole e commerciali del Salento l’occasione di promuovere i propri prodotti nel contesto di una manifestazione che ha oltre 30 anni di storia e che vede la presenza di centinaia di visitatori e decine di espositori. Detta iniziativa, che quest’anno si terrà domenica 12 marzo, dalle ore 08,30 e per tutta la mattinata, prevede l’allestimento nei pressi del campo sportivo comunale di stand a disposizione delle aziende per l’esposizione e la vendita diretta di bestiame, fiori e piante, attrezzature agricole ed utensili per la coltivazione della terra, per rinsaldare il legame di questa tradizione con le sue origini contadine e la pittoresca gara dei cavalli da tiro con la presenza di esemplari che provengono da tutte le parti della provincia ed oltre.
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riti & tradizioni
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Giurdignano: Turismo sostenibile a “Tavola” Da
oltre 20 anni, si rinnova l’impegno costante e l’entusiasmo contagioso della Pro Loco “Sant’Arcangelo de Casulis”, che ripropone il 18 e 19 marzo, la tradizionale grande Tavola di San Giuseppe.
Le tavole dei devoti
S
abato 18 marzo alle 12,30, si procederà alla benedizione delle Tavole di San Giuseppe dei Devoti (oltre 70) presso le rispettive abitazioni che resteranno aperte a pubblico e devoti dal primo pomeriggio fino a tarda sera. Nei giorni che precedono la festa, tutto il paese è coinvolto da questa sacra atmosfera di devozione: chi impasta, chi cuoce, chi condisce, chi scola. L’aria che si respira è un misto di sacro, di magico, di familiare. Si presta tutta l’attenzione possibile per la buona riuscita delle pietanze, perché “al Santo si deve dare il meglio” e non si deve sbagliare. Le “tavole”, coperte da bianche e profumate tovaglie, merletti e ricami provenienti dalle doti delle devote, vengono imbandite nella stanza più ampia della casa, con al centro l’immagine del Santo, circondata da fiori e ceri accesi, come fosse un minuscolo altare. Alcuni studiosi di tradizioni popolari avanzano l’ipotesi che tale usanza, rimasta integra nel tempo, fosse legata alla benevolenza che univa il signore feudale ai “suoi” poveri. Pare infatti che in origine queste tavole im-
bandite con i simboli del Cristianesimo e i segni dell’abbondanza, venissero apparecchiate nelle piazze ed offerte dal signore feudale alle genti povere e bisognose. Sono mense sacre e benedette, oggi ancora offerte in segno di devozione: quando la famiglia fa il voto dell’offerta della tavola di San Giuseppe, deve poi mantenerlo nel tempo, di generazione in generazione. Edizioni e tentativi di replica di questa devozione quasi sempre sfociano nel folklore, questo a Giurdignano non avviene. Sulla Tavola si trovano allineati i grossi pani di circa cinque o sette chili, con nel mezzo un finocchio ed un’arancia; seguono, in buon numero, le pietanze dettate dalla tradizione: vermiceddri con ceci, pasta con il miele e mollica di pane, verdura lessa, pesce fritto o stoccafisso in umido, cipolline selvatiche, ceci, cartellate e purciddruzzi con il miele, olio e vino. Originariamente, il cibo era destinato ai poveri, per cui la manifestazione, che aveva origini religiose, diventava un banchetto vero e proprio di carità. Quando la devota decide di “fare la tavola” invita i Santi, da un minimo di tre (San Giuseppe, Gesù Bambino e la Madonna) a un massimo di tredici: oltre alla Sacra Famiglia, Sant’Anna, Sant’Elisabetta, San Zaccaria, San Gioacchino, San Filippo, San Giovanni, Santa Maria Cleofe, Sant’Agnese e San Giuseppe D’Arimatea; e sempre dispari. I Santi, dopo la Comunione in Chiesa, si dispongono intorno alla tavola mentre tutti i presenti recitano il Rosario e ad ogni posta si intercala la litania “San Giuseppe prega per noi”; poi sempre ad ogni posta un ricordo, perché il Santo accolga e soddisfi le richieste della devota. San Giuseppe è capotavola, e il suo posto è contrassegnato da un bastone foderato di carta, recante dei fiori legati in cima, a ricordo del miracolo riportato
dagli apocrifi per cui il Santo fu scelto quale sposo di Maria. Il Santo Patriarca dà inizio al pranzo con un colpo di bastone sul pavimento, ed insieme ai commensali assaggia la pietanza di turno, ne segna poi la fine con un colpo di forchetta sul proprio piatto. Questo consente la recita della preghiera, e così via per i restanti piatti, perché è obbligo assaggiare tutto. I familiari dei Santi provvedono poi a portare a casa i cibi rimasti e a consumarli con comodo. Per ultimo, la devota, consegna i grossi pani, ognuno contrassegnato da un simbolo diverso, ai Santi. Il bastone è per San Giuseppe, la Trinità per Gesù cristo, la Corona del Rosario per la Madonna, una palma per le Sante e un giglio per i Santi.
La grande tavola della pro Loco
La
benedizione e il rito di consumazione della “Grande Tavola di San Giuseppe” organizzata dall’Associazione Pro-Loco “Sant’Arcangelo de Casulis” è in programma per le 19 di sabato 18. Per questa antichissima manifestazione popolare, ci si ispira sempre alla personalità di San Giuseppe, per individuare le persone che rappresentano i “Santi” i commensali della tavola. Così spiegano dalla Pro Loco Giurdignano: “In un mondo che ogni giorno celebra la vita come consumo del presente e non come continuità della memoria, sembra quasi che non ci sia posto per la
nostra storia e la nostra cultura, per questo valorizzare le tradizioni popolari è importantissimo per l’identificazione di una comunità e la Comunità di Giurdignano vanta nel Salento l’origine delle Tavole di San Giuseppe, la cui devozione e spirito di carità si sono mantenuti integri nel tempo”. Poiché lo spirito che anima questa antica tradizione è la pace, la fratellanza, l’armonia tra le persone, ogni anno l’argomento, spunto per l’invito ai “Santi”, trae suggerimento sia all’anno liturgico indicato dal Santo Padre e sia al tema scelto per celebrare l’anno europeo. Per il 2017, assente il tema europeo, si è optato per il tema dichiarato dall’Onu: il Turismo sostenibile. Il 4 e 5 marzo scorsi la Tavola di San Giuseppe è stata allestita a Verona, presso il Convento della Fraternità Francescana – Casa di Betania, due giorni di visite descrittive della tradizione di Giurdignano. Ancora sabato 18, alle 20, via alla Sagra di San Giuseppe (sempre organizzata dalla Pro Loco Giurdignano) in Largo Madonna del Rosario e Via De Gasperi con degustazione dei piatti tipici presenti sulla Tavola. Nel corso della serata anche buona musica con i gruppi musicali Sapore d’estate e zagor Street Band. Domenica 19, sante Messe alle 8,30, 10,30 e 18. In mattinata si esibirà Concerto bandistico “Città di Surbo”. Lunedì 20 le celebrazioni proseguono con le sante Messe alle 8,30 e 10, 30; alle 17 la santa messa sarà celebrata celebrata dal Rev. Don Antonio Riva (cappellano Presidio Ospedaliero di Tricase). Alle 18 prenderà il via la processione per le vie del paese accompagnata dal Concerto Bandistico “Città di Scorrano”. Al termine, in Piazza dei Caduti: spettacolo pirotecnico realizzato dalla Ditta Mega Angelo da Scorrano. Le luminarie sono a cura dalla Ditta di Giurdignano Salento Luminarie di Ernesto Palma.
18
19 marzo
ilgallo.it
11/24 marzo 2017
San Giuseppe le tavole di uGGiano di Casamassella
Un
tempo a Uggiano la Chiesa e a Casamassella i nobili offrivano ai più poveri un pasto in onore della festa di San Giuseppe. Quella “visita” che si teneva di casa in casa anticamente, torna tra sabato 18 e domenica 19 marzo, trasformandosi nell’occasione per ammirare i banchetti allestiti in onore del santo e per rientrare in contatto con quei sapori di una volta, ormai sempre meno noti ai più giovani. Le famiglie imbandiscono, in onore dello sposo di Maria, lunghe tavolate, apparecchiate con diverse pietanze tradizionali (lampascioni, rape, pasta con cavoli, pesce fritto, pittule, pane dalla forma di grosse ciambelle, finocchi, ecc.), destinate ai santi, rappresentati da amici o parenti delle famiglie (anticamente i commensali venivano scelti tra i poveri del paese), i quali oscillano da tre (San Giuseppe, Gesù Bambino e la Madonna), valore minimo, fino ad un massimo di tredici, in seguito all’aggiunta di altre “coppie di santi” (il numero deve essere, comunque, dispari e, in questo caso, i piatti saranno 169). Tuttavia, sempre San Giuseppe decide quando bisogna smettere di mangiare, battendo tre volte la forchetta sul bordo del proprio piatto o un bastone per terra. A questo segnale, tutti i commensali dovranno passare alla pietanza successiva, servita dai componenti della famiglia devota (alla fine del pasto, gli invitati portano via i cibi rimasti). Questa tradizione risale, probabilmente, al Medioevo e nasce come atto di bontà espresso dai nobili del posto nei confronti dei poveri e bisognosi. Attualmente, invece, le tavole vengono imbandite per ottenere la benevolenza del Santo e invocare la protezione e assistenza. La massa, pietanze tipiche salentine ed il pane (la preparazione era lenta, laboriosa e scandita dall’antico ritmo della preghiera, in quanto la pasta veniva lasciata riposare nei limmi recitando dieci Ave Maria, mentre le forme dovevano cuocere nell’arco di tempo occupato da un Pater Noster) vengono offerti, inoltre, a tutti coloro che visitano le case lungo il tragitto. Già il giorno della vigilia, sabato 18 marzo, i devoti aprono le porte delle loro case a tutti i visitatori, proprio come una volta si faceva con i più bisognosi. Gli altarini domestici potranno essere visitati dalle 18 alle 23. A Casamassella anche quest’anno si potrà ammirare la tavola imbandita dagli alunni della scuola primaria mentre le tavole in casa potranno essere visitate la mattina del 19 marzo, fino mezzogiorno, fino a quando cioè i santi non siederanno per dare il via al rito.
A Tavola tra Minervino, Cocumola e Specchia Gallone
La
Tavola di San Giuseppe a Minervino giunge quest’anno alla dodicesima edizione. Un tuffo nelle tradizioni locali più antiche che, da sempre, ha accompagnato i momenti più significativi della vita contadina. La festa cristiana di San Giuseppe ha origini antichissime che affondano le loro radici in pratiche culturali pre-cristiane legate ad una visione del mondo in un arcaico complesso rituale che accompagnava, in civiltà agrarie, il ciclo di morte e rinascita della natura. Il rito ha origini orientali e venne, poi, importato dei romani e solennizzato nel 1870 da Papa Pio IX, nella data del 19 marzo. Questa tradizione è sopravvissuta nei secoli e, nel Medioevo, il signore del paese offriva ai poveri cibo, imbandendo tavole nelle piazze dei paesi. In molte regioni italiane, in particolare in Salento e in Sicilia, queste preparazione e consumazione collettiva dei pasti sacri alludono all’arcaico simbolismo agrario del rinnovamento della natura, in una continua conferma dei valori e delle tradizioni locali. L’antica passione e la tradizione tornano così a riempire le case, inebriandole della bellezza delle tavole addobbate e dei profumi dei piatti di una volta. Già sabato 18, dopo la processione delle 17, i banchetti diventano occasione non solo per onorare il santo ma anche per incontrarsi. Come in una processione si entra nelle case di devoti per ammirare, pregare ed essere avvolti da profumi antichi. I fedeli si spostano in visita per le abitazioni del paese ad ammirare le tavole imbandite ed apparecchiate per il pranzo di San Giuseppe che saranno benedette per poi essere pronte per il rituale della veglia notturna. Domenica 19 il pranzo vero e proprio con inizio alle ore 12. I santi si dispongono intorno alla Tavola, San Giuseppe siede a capotavola ed ha il posto contrassegnato da un bastone foderato di carta con in cima un mazzolino di fiori freschi (di solito frese o gigli) legato con un nastro azzurro. Egli dà inizio e fine al pranzo, abbattendo un sonoro colpo di bastone sul pavimento e scandisce il ritmo della cerimonia e l’alternanza delle pietanze battendo la forchetta sul piatto. Durante la serata (dopo la Messa delle 18) in
piazza Convento ci sarà la manifestazione della Tavola di San Giuseppe riproposta al pubblico. I santi saranno rappresentati da personaggi noti del mondo istituzionale, culturale e sociale. Il tutto a cura della Pro Loco Minerva. Negli stand enogastronomici verranno distribuite alcune pietanze della tavola e saranno esposti i prodotti tipici della nostra regione (lampascioni, massa, pittule, vino, ecc). Anche nella frazione di Cocumola la festa è molto partecipata. Sabato 18 l’appuntamento con la Sagra e la Tavola di San Giuseppe (organizzata dal locale gruppo della Fratres) in piazza San Nicola. La ricorrenza si ripete nella bella frazione da 29 anni. Dopo la messa delle 17 fa seguito, con la processione, la benedizione “casa casa” delle tavole. Domenica 19 è il momento del rito: a Cocumola il pranzo non è un vero e proprio banchetto ma, piuttosto, una serie di assaggi dal valore quasi simbolico. Le pietanze, infatti, non vanno consumate: se ne devono conservare a sufficienza per portarle nelle case dei vicini di modo che, come da antica tradizione solcata negli anni della povertà, tutti possano goderne. Anche nella frazione di Specchia Gallone, appena 500 abitanti, è forte la devozione per San Giuseppe. La Tavola viene allestita tra i suggestivi affreschi della cappella di Sant’Anna. Per l’occasione, viene distribuita ai fedeli la tipica “massa”.
dai Comuni
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riti & tradizioni Foto di Antonio Vantagiato
andrano riscopre la Caremma
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Matino a 150 anni dal miracolo di San Giorgio N
ella ricorrenza dei 150 anni dal miracolo del Santo Patrono, il 27 febbraio scorso Matino ha inaugurato un nuovo monumento dedicato a San Giorgio. Nel maggio del 2016 la giunta guidata dal sindaco Cosimo Tiziano Cataldi dava l’autorizzazione alla realizzazione del monumento su proposta del parroco, don Primaldo Gioffreda, del presidente del Comitato Festa Patronale Venceslao Marsano e del senatore Rosario Giorgio Costa. Nel 1865 tutta Italia, appena riunificata, fu messa a dura prova da una epidemia di colera che mieté numerosissime vittime. La scarsa igiene dell’epoca fece il resto e una nuova epidemia scosse la Penisola negli anni a seguire. In particolare, tra il 1866 e il 1867, funestò proprio il Salento destando grande terrore tra la popolazione che temeva un’epidemia della terribile peste. Proprio alla fine del febbraio 1867, la situazione precipitò e per questo i fedeli ricorsero alla preghiera ai Santi per chiedere l’intercessione. È accaduto a Castrignano del Capo con San Michele Arcangelo, a Casarano con San Giovanni Elemosiniere, a Gallipoli con Santa Cristina e, naturalmente, a Matino con San Giorgio. Era il 27 febbraio 1867, quando tutta la comunità si fermò a pregare nei pressi della statua lignea esposta in chiesa. Una memoria scritta, conservata proprio presso la chiesa madre di Matino, ricorda come proprio du-
rante le preghiere il simulacro del protettore, ad un tratto, iniziò a trasudare. “Un giovane prete del posto, tale don Giovan Battista Nassisi, balzò sul tosello e, con i fazzoletti che i singoli fedeli gli porgevano, cominciò a tergere il sudore dalla fronte del santo, ripassando di volta in volta il fazzoletto divenuto reliquia al proprietario. Il sacerdote, meglio noto come “papa Titta” (…) sarebbe divenuto in seguito il protagonista di esilaranti “culacchi” in stile papacaliazzesco. Burlevole e arguto, pare che in quell’occasione facesse davvero sul serio. E il flagello cessò, come per miracolo. (…) uno di quei fazzoletti fu inviato al vescovo di Nardò, ordinario del luogo, mons. Luigi Vetta (1849 – 1873) e un altro, conservato da una famiglia matinese, è risbucato anni fa ed è stato consegnato al parroco di Matino che nella ricorrenza del 27 febbraio lo espose alla venerazione dei fedeli. La processione e la festa di “san Giorgi piccinnu” rammentano ogni anno ai matinesi questa storia devota (…)”. (Tratto dal libro L’amore ai tempi del colera). Lo stesso punto in cui è stato eretto il monumento per celebrare i 150 anni del miracolo di San Giorgio (lo spazio verde al confine tra Matino e Parabita, tra viale Italia e via Extramurale di Ponente) è rievocativo dell’episodio del febbraio 1897: proprio lì, infatti, portarono a spalla ed in processione la statua del Santi fino ai confini del paese.
rriva il periodo di Quaresima e l’Associazione Pro Loco di Andrano, per il secondo anno di fila, fa rivivere l’antica tradizione della Caremma, a lungo dimenticata. Ma che cos’è la Caremma? Il termine “Caremma” deriverebbe dal francese carême, ovvero Quaresima, assimilato e trasformato nel nostro dialetto, appunto, in Caremma o Quaremma. La Caremma è un pupazzo di paglia, dall’aspetto di vecchia vestita a lutto, che simboleggia la Quaresima; nel giorno del Mercoledì delle Ceneri veniva esposto sui terrazzi delle case o appeso sui pali agli incroci delle strade. Dal punto di vista cristiano, serviva a ricordare ai fedeli che la Chiesa si preparava a vivere un periodo di penitenza e astinenza (il periodo quaresimale) e che gli eccessi del Carnevale dovevano essere eliminati. Secondo la più pagana tradizione popolare salentina, rappresenterebbe la moglie del Re Carnevale, morto di ingordigia nel giorno di Martedì grasso; una vedova dunque che piange la morte del caro congiunto. Il fantoccio si presenta, infatti, con un abito nero (stianu o ustianu) e un fazzoletto nero (maccaluru) simboli di lutto; il fuso e la cunucchia, due dei più antichi arnesi che servivano per filare la lana o la canapa, simboli della laboriosità e del tempo che scorre; un’arancia amara (marangia), che con il suo sapore acre, simboleggia la sofferenza, l’afflizione e il pentimento o una patata, su cui vengono infilzate sette penne di gallina, simbolo delle sette domeniche del periodo quaresimale. Si tratta, dunque, di un calendario popolare: ad ogni scorrere di settimana si toglie una penna, fino al Sabato Santo, giorno nel quale la Caremma viene incendiata. Il suo rogo rappresenta la vittoria della vita sulla morte, della gioia sul dolore e i sacrifici, della primavera sul freddo inverno. Nel corso del tempo, il termine “Caremma” ha acquisito il significato di “persona vestita in modo stravagante” a causa degli stracci con cui il fantoccio veniva abbigliato: ancora oggi, è frequente sentir dire dagli anziani frasi come: “Teni na facce de Caremma” e “T’hai vestuta comu ‘na Caremma”. Per promuovere la diffusione di questa antica tradizione, l’Associazione ha diffuso in rete un video che riassume le fasi necessarie per la realizzazione della Vecchia della Quaresima. Il fantoccio è visibile fino al Sabato Santo presso la sede dell’Associazione Pro Loco, in Piazza Castello ad Andrano.
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cronaca
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torre vado: aggredita in riva al mare
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droga: arresto a Cutrofiano
Disavventura difficile da dimenticare per una donna di Salve che questa mattina era in riva al mare e, come spesso noi salentini amiamo fare, ammirava la bellezza che anche in una mattina di marzo quella splendida distesa azzurra sa regalare. La donna, una 34enne di Salve, ha acceso una sigaretta, come tante volte aveva fatto in passato, e mai avrebbe immaginato quello che sarebbe successo di lì a poco. Nel nulla della marina di Morciano di Leuca in un lunedì mattina d’inizio marzo, un uomo, l’ha raggiunta alle spalle senza farsi notare, si è abbassati i pantaloni e l’ha afferrata per le spalle, avanzando proposte oscene con i genitali esposti. Lei,
pur se semiparalizzata dal terrore, ha reagito, si è divincolata ed ha tentato la fuga. L’energumeno, però, ha cominciato ad inseguirla e lei è inciampata, ferendosi con gli scogli taglienti. A quel punto l’uomo evidentemente molto determinato nei propri intenti molesti, le si è avvicinato e l’ha afferrata per la maglietta, provocando una nuova reazione ed un altro tentativo di fuga. Fortunatamente le grida disperate di aiuto hanno attirato l’attenzione di un carabiniere della Stazione di Corsano, libero dal servizio, che si è precipitato fuori dalla propria abita-
zione e ha soccorso la donna in evidente stato di shock e ferita per le numerose cadute occorse nei tentativi di sfuggire alla presa del molestatore, prestandole aiuto con la sensibilità richiesta dal caso. A quel punto il militare, appurato che la donna non versava in gravi condizioni, ha raggiunto l’aggressore, che aveva tentato di defilarsi, e lo ha bloccato nella sua auto, chiamando in aiuto i colleghi della Stazione di Salve in servizio perlustrativo nell’area e sopraggiunti in tempo per dichiarare in arresto daniele arcuti, 46 anni, di patù poi accompagnato ai domiciliari a disposizione dell’Autorità giudiziaria. La donna, nel frattempo rassicurata, è stata soccorsa dai sanitari del 118 è poi trasportata presso l’ospedale di tricase per gli accertamenti e le cure del caso.
marijuana nel giardino e al circolo ricreativo I carabinieri di Cutrofiano con l’ausilio dei militari dell’Aliquota operativa della Compagnia di gallipoli hanno arrestato in flagranza di reato danilo Congedo. Il 26enne del posto, con precedenti, era già noto alle forze dell’ordine. Nel corso di una perquisizione domiciliare l’uomo è stato trovato in possesso di 90 grammi di marijuana e circa 2 grammi di cocaina, suddivise rispettivamente in ben 45 e 5 dosi. Con sè aveva anche un bilancino di precisione per le operazioni di pesatura finalizzate alla successiva cessione. Congedo, dopo le formalità di rito, è stato accompagnato presso la propria abitazione, a disposizione dell’autorità giudiziaria competente.
tartassava la ex stalker in manette
Duplice arresto per droga. I carabinieri della tenenza di Copertino, nel corso di una perquisizione domiciliare effettuata a diso, hanno arrestato in flagranza di reato gianluca Quarta, 41 anni, di Lecce, già noto alle Forze dell’ordine. All’interno della sua abitazione l’uomo nascondeva infatti un ingente quantitativo di marijuana (9,5 kg), già essiccata ed in ottimo stato di conservazione. La vera sorpresa per i militari c’è stata non appena sono entrati in un secondo vano dell’abitazione, interamente adibito a serra per la sostanza stupefacente: i carabinieri hanno infatti rinvenuto 16 piante di marijuana, ciascuna alta circa 70 centimetri, unitamente al materiale necessario per la coltivazione ed irrigazione, tutto sottoposto a sequestro penale. L’arrestato, a disposizione dell’autorità giudiziaria competente in regime di arresti domiciliari, dovrà adesso rispondere di detenzione ai fini di
spaccio e coltivazione illegale di sostanze stupefacenti. Quasi contemporaneamente i carabinieri della Stazione di galatone hanno tratto in arresto Luigi Settimo, 37 anni, incensurato. Nel corso di un servizio di polizia giudiziaria finalizzato alla prevenzione e repressione di sostanze stupefacenti, i militari hanno effettuato una perquisizione locale all’interno del circolo ricreativo denominato “Scarafellass”, da lui gestito, rinvenendo e sequestrando, abilmente occultato all’interno del calcio balilla, un involucro in cellophane contenente circa 800 gr di marijuana e materiale necessario per il confezionamento, unitamente a circa mille euro in contanti, verosimile provento dell’attività di spaccio della sostanza che Settimo aveva indosso. L’indagato, anche lui agli arresti domiciliari, dovrà rispondere del reato di detenzione ai fini di spaccio di stupefacente.
montagna di rifiuti nella zona industriale Altro caso di gelosia degenerata in stalking. Un uomo è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gIP del tribunale di Lecce per gli atti persecutori, reiterati nel tempo a partire da novembre 2016, commessi ai danni della ex convivente e tali da causarle un perdurante e grave stato di ansia e di timore per l’incolumità propria e dei suoi familiari, costringendola all’alterazione delle proprie abitudini di vita. Le continue scenate per la fine della relazione sentimentale, gli appostamenti nei pressi dell’abitazione della donna o del suo luogo di lavoro, le gravi minacce verbali, per telefono o chat e le continue lesioni personali subite, sono le motivazioni poste alla base del provvedimento di fermo. I carabinieri della Stazione di Neviano hanno quindi scovato Stefano Marra, 32 anni, già noto alle forze dell’ordine, a casa di un amico e, dopo le formalità di rito, lo hanno ammanettato e accompagnato presso la Casa Circondariale di Lecce.
Rapina al bancomat 90mila euro Un’esplosione in piena notte a Cutrofiano per far saltare il bancomat di una filiale del Monte dei Paschi. Il colpo, riuscito, ha fruttato ai banditi 90mila euro. Poco prima delle 3 di notte ignoti hanno prima messo ko le telecamere di videosorveglianza e poi con l’ausilio di gas acetilene hanno fatto saltare la struttura che conteneva la cassa dello sportello automatico. Sulla vicenda indagano i carabinieri della stazione di Cutrofiano e i loro colleghi della compagnia di gallipoli.
I Carabinieri del Nucleo operativo ecologico (Noe) di Lecce, guidati dal ten. Col. Nicola Candido, hanno sottoposto a sequestro preventivo d’urgenza, a Nardò, in località Castelli – Arene, un’area di circa 7mila metri quadrati, parzialmente recintata, all’interno della quale erano stati stoccati ingenti quantitativi di rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi. Rinvenuti inerti da demolizione edili, lastre di calcestruzzo, onduline in cemento-amianto, imballaggi in plastica, scarificato stradale, materiale elettrico, sanitari, tronchi di palma ed altri sfalci di potatura. tutti i rifiuti erano stati utilizzati per ripianare un dislivello di circa 5 metri rispetto al piano di campagna, realizzato nel terreno con precedenti attività di escavazione. Al termine del controllo, la proprietaria dell’area è stata denunciata, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Lecce. Le ipotesi di reato contestate dal Noe sono: attività di gestione illecita di rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi; esercizio di discarica abusiva. Il valore del terreno sequestrato è di circa 100mila euro.
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montagna di rifiuti nella zona industriale I Carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Lecce, guidati dal ten. Col. Nicola Candido, hanno sottoposto a sequestro preventivo d’urgenza un’area di circa 94mila metri quadrati, a gallipoli, nella zona industriale. Parzialmente recintata, al suo interno erano stati stoccati ingenti quantitativi di rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi: inerti da demolizione edili, corrugati per impianti elettrici, lastre di calcestruzzo, onduline in cementoamianto, imballaggi in plastica, ingombranti, terre e rocce da scavo, scarificato stradale, scarti di guaine bituminose, sanitari, tronchi di palma, sfalci di potatura, pneumatici fuoriuso, vetro, apparec-
uggiano: pensionato con l’hobby dello spaccio
I Carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile della Compagnia di Maglie, hanno eseguito una operazione antidroga con il prezioso intervento del Nucleo Cinofili Carabinieri di Modugno, al termine del quale hanno tratto in arresto Francesco Bacile, 60enne pensionato di Uggiano La Chiesa, per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Bacile, vecchia conoscenza dei militari dell’Arma, più volte sospettato di dedicarsi ad attività di spaccio di stupefacenti, è stato sottoposto ad una perquisizione personale e domiciliare con l’ausilio dei cani antidroga dell’Arma, grazie ai quali sono stati rinvenuti in casa 30 grammi di cocaina, in un’unica soluzione, bilancino di precisione e numerosi ritagli di cellophane che il Bacile utilizzava per confezionare le dosi. La sostanza, evidentemente parte di un quantitativo maggiore che lo stesso Bacile ha verosimilmente spacciato nei giorni precedenti, è stata sottoposta a sequestro. Bacile pertanto è stato tratto in arresto, e considerato lo stato di salute, è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari presso l’abitazione di Uggiano La Chiesa.
chiature elettriche ed elettroniche. In alcune zone dell’area sequestrata i rifiuti sono stati spianati con mezzi meccanici; in altre raggiungevano anche i quattro metri di altezza rispetto al piano di campagna. Segnalati alla Procura della Repubblica di Lecce, i quattro legali rappresentanti delle società proprietarie del terreno. Le ipotesi di reato sono attività di gestione illecita di rifiuti speciali – pericolosi e non pericolosi – e esercizio di discarica abusiva. Proseguiranno gli accertamenti da parte del Noe; una volta chiarite tutte le responsabilità, si darà il via alle procedure di bonifica del terreno, il cui valore commerciale è di circa cinquecentomila euro.
tricase: razzia di power bank e merendine I carabinieri di tricase hanno denunciato a piede libero, M.B., A.S., e R.P., tutti e tre 21enni, M.P.. 22 anni, e A.R.. 17enne, tutti di tricase e dintorni, studenti incensurati, per il reato di furto aggravato in concorso, commesso nella prima decade dello scorso febbraio. A cavallo della mezzanotte tra l’8 ed il 9 febbraio scorso, i cinque ragazzi hanno raggiunto un punto di ristoro automatico nel centro di tricase. Se in un primo momento hanno inserito le monete e acquistato regolarmente alcuni prodotti, ad un certo punto si sono però accorti che dalla parte inferiore, oltre a prelevare quanto regolarmente pagato, si poteva, con uno sforzo aggiuntivo, “prendere” quanto ancora esposto nelle griglie espositive più basse. tant’è
che, con il braccio infilato nella fessura, cominciavano ad agguantare la merce raggiungibile, correndo peraltro in più occasioni il rischio di rimanere incastrati. Ad ogni modo ai cinque non è parso vero di poter “strappare”
qualche altro prodotto gratuitamente, commettendo, di fatto, un vero e proprio furto della merce esposta, del tutto incuranti delle ormai onnipresenti telecamere di video sorveglianza a circuito chiuso che li hanno ripresi nei loro raid.
acquarica del Capo: tragico rogo muore anziana donna Una donna di 87 anni di Acquarica del Capo è morta carbonizzata nel letto della sua casa in via Calabria. Secondo la ricostruzione degli inquirenti le fiamme si sarebbero propagate a causa di una scintilla provocata da un corto circuito del sistema che gonfiava e sgonfiava il materasso antidecupito. L’anziana era infatti costretta a letto da quasi due anni a causa delle sue precarie
condizioni fisiche. È stato un attimo: le fiamme hanno subito avvinghiato il letto e si sono estese lungo tutto la stanza della povera donna. A dare l’allarme la badante che viveva con lei svegliata dall’odore acre del fumo. All’arrivo di vigili del fuoco di tricase, carabinieri e 118, però, per l’anziana non c’era più nulla da fare.
discarica abusiva: due fratelli nei guai a taurisano Chiamali se vuoi... amatori. dal calcio ai calci: morciano - Patù finisce a botte I carabinieri, durante un servizio di controllo delle zone rurali in agro taurisano, in contrada “Lamia”, hanno notato una situazione di degrado causata dall’abbandono di rifiuti speciali non pericolosi consistenti in innumerevoli scarti di materiale edile (mattoni, piastrelle, marmi e calcinacci) all’interno di un terreno agricolo di circa 2.200 mq. Il fondo, su disposizione del P.M. di turno della Procura di Lecce, è stato sequestrato e i proprietari, due fratelli di 38 e 37 anni, entrambi di taurisano, sono stati denunciati ai sensi dell’articolo 256 della legge n° 156 del 2006 che punisce chi raccoglie e illecitamente realizza una discarica abusiva.
Partita di calcio tra amatori finisce in rissa con un calciatore che ha avuto bisogno delle cure dei sanitari ed è stato ricoverato all’ospedale “Panico” di tricase con un serio problema ad una spalla. Si giocava la gara tra Amatori Over 30 Morciano – Patù: tutto è partito da un’azione di gioco e da un fallo ai danni di un giocatore del Patù, Michele Ferrari, che non ha gradito e non lo ha certo mandato a dire. È partito uno scambio di convenevoli tra i due calciatori che lasciava presagire come i due non sarebbero certo andati a cena insieme. Nessuno però poteva immaginare quello che sarebbe accaduto dopo. Alla sostituzione di Ferrari un gruppetto di persone estranee e non identificate dall’arbitro (tesserati e non del Morciano) si è diretto verso lo spogliatoio del Patù ed ha rag-
giunto il calciatore. Sono partiti di nuovo insulti pesanti e si è acceso uno scontro violento, una vera e propria rissa, che ha costretto all’intervento del 118 e di due pattuglie dei carabinieri. Per il calciatore del Patù si è reso necessario il ricovero all’ospedale di tricase. Il giorno dopo l’avvenuto sono arrivate le decisioni del giudice sportivo. Squalificato fino al termine del campionato in corso, eventuali play off inclusi, giuseppe Monteduro del Morciano. Quattro
giornate a Michele Ferrari del patù. Due turni di squalifica per il dirigente del Patù Carmine Contaldi. Una giornata, invece, a Cesare Micheli (Patù) ed a Nicola de Masi (Morciano). Comminata una pena pecuniaria di 200 euro al Morciano “poiché, durante la gara, un gruppetto di persone estranee e non identificate dall’arbitro (tesserati e non di suddetta società) si dirigeva verso lo spogliatoio del Patù e colpiva in varie parti del corpo Michele Ferrari, appena sostituito. A seguito di ciò si rendeva necessario l’intervento del 118 e di due pattuglie dei carabinieri”. ammenda di 100 euro anche al patù “poiché durante la gara lasciava incautamente aperte le vie d’accesso al terreno di gioco e quindi agli spogliatoi, favorendo l’ingresso a persone estranee e quindi l’aggressione”.
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storie salentine
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sport pierpaolo d’Errico con Ibrahimovic (foto da gianlucadimarzio.com)
I trent’anni anni della Motorsport Scorrano Sei lustri di sport e successi. Presentati i programmi agonisti
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PieRPaolo’s Red dReam In prova al Manchester United. D’errico, 16enne centravanti dell’Heffort Soccer Dream di Parabita, all’old trafford per un provino con i red devils
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al Salento al Manchester United: è la favola di Pierpaolo D’Errico, 16 anni centravanti di razza dell’Heffort Soccer Dream di Parabita. Come si apprende dal sito del giornalista esperto di mercato Gianluca Di Marzio, Pierpaolo è in prova ai Red Devils. Centravanti di razza, con la sua squadra di Parabita è capocannoniere con gli Allievi Regionali e, come maestro, ha uno che di gol in carriera ne ha fatti tanti: Javier Chevanton. Una stagione ad alti livelli, molto più alti di quanto, probabilmente, lo stesso Pierpaolo potesse immaginare. Si è messo tanto in evidenza da attirare l’attenzione di uno dei club più prestigiosi del mondo. Non la Lega Pro, nemmeno la B o la Serie A. La chiamata più importante Pierpaolo l’ha ricevuta addirittura dallo United, con cui si è allenato per una settimana. Pasquale Bruno, già calciatore di Juventus e Torino ed oggi presidente dell’Heffort Soccer Dream (oltre che mediatore di mercato internazionale), ha accompagnato il ragazzo nella sua crescita e, insieme al presidente Fabio Vinci e al d.t. Roberto Rizzo, anche a Manchester. “Pierpaolo è un attaccante di razza, siamo orgogliosi averlo portato qui. Che emozione, per noi, vederlo accanto ad Ibra; il campione e… il campioncino”, ha scherza Bruno con Di Marzio.“Essere qui è un’emozione indescrivibile, una gioia immensa. Oggi mi sono allenato con l’Under 18 e, nel campo accanto, vedevo al lavoro Ibra e compagni”, ha invece raccontato il ragazzo di Gallipoli, che nella prima partitella ha segnato 3 gol:“I compagni erano forti. Io, però, non smetto di sognare”. Già, perché almeno per qualche altro giorno, il suo sogno continua. E guardando Ibra si cresce…
Scorrano nel Centro Polivalente di via Cavour si è svolta la festa per il trentesimo anniversario della Motorsport. Nell’ occasione sono stati presentati i programmi agonistici dei soci: l’equipaggio Francesco Giangreco – Stefano Mergola correrà su una 207 del Team I.M.Promotorsport per tutto il campionato regionale per la conquista del primato nella classe e per il Trofeo Peugeot; Luca Borgia, Santo Siciliano, Rocco Leone, Giovanni De Giuseppe saranno al via del Rally di Casarano, del 50° Rally del Salento e del Rally 5 Comuni; Oliver Gargiulo e Antonio Russo saranno al via delle gare di formula challenge e slalom regionali. Presentate, inoltre, le edizioni 2017 delle gare organizzate dalla Motorsport Scorrano: il 18 giugno sul circuito la Conca si svolgerà il 4° Terra d’Otranto Challenge Race, prova del Campionato Italiano della specialità, e il 22 ottobre sul circuito Pista Salentina il 4° Salento Challenge Race. Le due manifestazioni offrono uno spettacolo motoristico di alto livello e per questo raccolgono un numero pubblico e sono divenute un punto d’incontro per tutto il mondo dei motori, salentino e non solo. Il poliedrico presidente Santo Siciliano, pilota con 26 anni di attività, meccanico, istruttore e organizzatore, racconta la storia della Motorsport Scorrano: “Nata nel 1987 come «Gruppo Amatori Corse Scorrano» dall’idea di sei giovanissimi appassionati di auto, già impegnati nelle gare di kart e nelle gimkane, per organizzare una Gimkana a Scorrano, con presidente Angelo Stefanelli. Successivamente, nel 1991, il salto di qualità preparando un Ford Fiesta xr2i e partecipando con un equipaggio al Rally del Salento, prova valida per il Campionato Europeo. Nel 1992 gli equipaggi
diventano 2 e conquistano il Titolo Assoluto del Campionato Interregionale Rally, nel 1993 gli equipaggi sono 3 e si bissa l’assoluto nel Campionato Interregionale. Durante tutti quest’anni è stata fatta tanta attività sportiva: partecipazione a rally, slalom, organizzazione corsi guida sicura e avviamento alla competizione. Negli ultimi tre anni è stato attivato il settore dell’organizzazione di Formula Challenge, gare automobilistiche che si svolgono in circuito dove si può partecipare con tutti i tipi di auto da corsa, dove i piloti possono sfogare la voglia di velocità in tutta sicurezza“. I Soci Fondatori sono stati: Giovanni Manfredi, Santo Siciliano, Gianfranco Maraschio, Valerio zampilli, Raniero Maraschio, Salvatore Rausa. A conclusione della serata è stata conferita una targa come socio onorario a tre piloti e navigatori scorranesi del passato: Salvatore Botrugno, Fernando Urso e al figlio di Vito Normanni. E come regalo per i festeggiamenti il gruppo di istruttori della associazione insieme a Sergio Pepe (istruttore federale regionale Aci Sport) hanno tenuto un corso di guida sicura per i soci e i loro familiari. Domenica 12 marzo si terrà la prova pratica presso la zona artigianale di Scorrano.
Calcio: il lecce perde la testa donne di corsa a Galatone Derby amaro. Sconfitti a Francavilla i giallorossi sono sotto di 2 punti dal Foggia nuovo capolista
La carica delle 500 per beneficenza. Il sindaco Livio Nisi: “La nostra città attiva e solidale”
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amministrazione di Galatone chiama alla maratona rosa di solidarietà “Run For You” per celebrare la Giornata internazionale della donna e le associazioni rispondono. Circa 500 partecipanti, perlopiù donne (anche con i bimbi sul passeggino), e oltre 40 associazioni, la mattina del 5 marzo hanno gareggiato alla maratona voluta dall’assessore alle Politiche Sociali, Annamaria Campa, e dall’assessore allo Sport, Aurelio Colazzo. La quota di partecipazione (2 euro a persona) sarà impiegata per acquistare un’apparecchiatura che consente ai diversamente abili di nuotare in piscina. “Ringrazio gli assessori che sono riusciti a organizzare in modo impeccabile questa splendida manifestazione e le tante associazioni”, afferma il sindaco di Galatone, Livio Nisi, “che hanno collaborato a organizzare una maratona che ha coniugato l’amore per lo sport, la generosità, la vitalità, confermando ancora una volta come la nostra città si muova in modo attivo e solidale. Questa amministrazione non ha mai escluso nessuno, per questo il ricavato della quota di partecipazione sarà utilizzato per acquistare un’attrezzatura per i diversamente abili: anche queste persone hanno diritto a fare sport, noi non lasciamo indietro nessuno”. E dagli assessori Campa e Colazzo la puntualizzazione: “L’intero
on è bastato ai giallorossi un gol di Lepore per uscire indenni dal “Giovanni Paolo II” vero e proprio fortino della matricola terribile Francavilla. I padroni di casa si sono imposti con le reti di Prezioso e dell’ex Abruzzese cha ha condannato il Lecce alla sconfitta e, soprattutto lo ha relegato al secondo posto in classifica. Il Foggia, vittorioso in casa contro al Juve Stabia, infatti, ora ha due punti di vantaggio.
Le reti di Prezioso ed Abruzzese (foto Lapresse in alto), hanno consentito al Francavilla di aggiungere un’altra perla alla sua incredibile collezione stagionale. Lecce deludente ma ancora prima in attesa del posticipo tra Foggia e Juve Stabia. La prestazione del Lecce non è stata all’altezza: solite amnesie difensive e attacco meno efficace del solito. Il tempo per recuperare c’è ma bisogna fare in fretta, guardarsi negli
occhi e comprendere che per la promozione diretta bisogna dare di più, tutti insieme. A cominciare dal prossimo turno quando al “Via del Mare” arriverà il Catania squadra che ancora spera di agganciare uno degli ultimi posti disponibili per gli spareggi promozione. Ma il Lecce non può fare sconti: il rischio è quello di finire ancora una volta nella roulette dei play off. E negli ultimi anni c’è stato davvero poco da sorridere…
L’
programma della settimana è stato indirizzato a esaltare il ruolo delle donne e a promuovere l’integrazione femminile in ogni ambito della società”. Per sette giorni, infatti, a Galatone ha dato spazio allo sport, alla salute, al contrasto della violenza sulle donne e alla solidarietà. Si chiude sabato 11 marzo con il seminario informativo “Le tre età della donna” organizzato dall’associazione ARThAI, con la collaborazione dello studio medico “Medria”. È previsto l’intervento di una psicologa, un sessuologo, un ginecologo, un pediatra, una nutrizionista con l’intermezzo della lettura di un racconto “Chicca sta correndo” scritto dalla giornalista Valeria Mingolla.
tempo libero
11/24 marzo 2017
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in programmazione al cinema LECCE - MULTISaLa MaSSIMO teL. 0832/307433 Sala 1
18,30 - 20,35 - 22,35
Sala 1
il diritto di contare Sala 4
18,45 - 21
gaLaTINa - CINEMa TaRTaRO teL. 0836/568653
16,20 - 19,15 - 22,10
17,30 (sab/dom/mer) - 19,30 - 21,30
questione di karma
Sala 2
19
Sala 3
16 - 19,10 - 22,20
ballerina
19 - 20,45 - 22,30
questione di karma
Sala 4
18,10 - 20,20 - 22,30
MagLIE - MULTISaLa MOdERNO teL. 0836/484100
Sala 6
16,10 - 21,50
Sala 2 / 16 ,15(dom) - 18,15 - 20,30 - 22,30
la luce sugli oceani
rosso Instanbul
Sala 1
Sala 7
15,40 - 18,50 - 22
Sala 3 / 16,30(dom)-18,30-20,30-22,30
Sala 2
Sala 8
kong: skull island Sala 3
Sala 9 15,35 - 18 - 20,20 - 22,40
questione di karma
questione di karma
TRICaSE - CINEMa aURORa teL. 0833/545855 17,30 (sab/dom/mer) - 19,30 - 21,30
questione di karma
gaLLIpOLI - CINEMa SCHIpa teL. 0833/568653
TRICaSE - CINEMa paRadISO teL. 0833/545386
16(dom) - 18: omicidio all’italiana 20 - 22,30: logan (x-man)
17,15-21,45: logan - the wolverine 19,45: t2 trainspotting
20,30 - 22,50
autopsy
18 - 20 - 22
kong - skull island
questione di karma
logan (x-man)
17,30 - 20 - 22
17,15(sab/dom/mer) - 19,30 - 21,45
Sala 1 / 16,15 (dom)-18,15-20,30-22,30
16,40 - 19,30
bleede - più forte del...
rosso Instanbul
TRICaSE - CINEMa MOdERNO teL. 0833/545855
gaLLIpOLI - CINEMa ITaLIa teL. 0833/568653
kong - skull island
18 - 20 - 22
questione di karma
barriere
17,30 - 22,30
Sala 5
17 (sab/dom) - 19 - 21
18,30 (sab/dom) - 21
gomorroide
kong: skull island
CaSaRaNO - CINEMa MaNZONI teL. 0833/505270
CaLIMERa - CINEMa ELIO teL. 0832/875283
il diritto di contare
Sala 4/18,20: Manchester by the sea 24,40 - 22,30: beata ignoranza
Sala 5
telefona lunedì 13 marzo
kong - skull island
Sala 2
trova i galletti
dal 9 marzo
SURBO - THE SpaCE CINEMa teL. 0832/812111
rodsso Istambul
Cerca tra le pubblicità, individua i 3 galletti “mimetizzati” e telefona lunedì 13 marzo dalle 9,30 allo 0833/545777. In palio: i BIgLIettI per i CINeMA; 1/2 kg di MIgNoN offerti dalla pasticceria DoLCeMeNte di tricase; CoLAzIoNe PeR DUe offerta da goLoSA a tRICASe; APeRItIVo SALeNtINo con calice di vino a scelta con prodotti tipici salentini offerto dall’eNoteCA Le VIgNe DeL SALeNto ad ALeSSANo; un ANtIPASto CoN BeVANDA offerti da LA CANtINA De LU CeDDHRU a DISo; un LAVAggIo PIUMoNe MAtRIMoNIALe CoN DeteRgeNtI e BUStA (asciugatura esclusa) offerta dalla LAVANDeRIA BLU tIFFANy a MARIttIMA; 90 minuti di gioco a PAINtBALL completo di tutta l’attrezzatura per una persona (gruppo minimo di 6) presso il DeBI gReeN DI ALeSSANo; CoRNetto e CAPPUCCINo offerto dal CAFFÈ PISANeLLI DI tRICASe; CoRNetto e CAPPUCCINo offerto dal BAR LeVANte di tRICASe; DUe APeRItIVI al Bar MeNAMÈ di tRICASe PoRto; DUe APeRItIVI presso DoLCI FANtASIe di SAN CASSIANo; BUoNo SCoNto di eURo 50 da applicare sull’acquisto di occhiali da sole o da vista presso ottICA MoRCIANo di tRICASe, ANDRANo, tIggIANo e CAStRo. NoN soNo ammessi gli stessi viNcitori per almeNo 3 coNcorsi coNsecutivi.
NoN si accettaNo NomiNativi della stessa famiglia
Telefona lunedì 13 marzo dalle ore 9,30: 0833/545 777
le pagelle dello Zodiaco Ariete
8
In forma come non mai! L'aria un po' più calda e i colori che si riaccendono ti scaldano il cuore e ti rendono ancora più affascinante!
Bilancia
gemelli 6,5
Non tutto è fortuna: continuerete sfruttare ogni rito possibile e immaginabile per attirare su di voi la buona sorte. Ricordate, però, che la fortuna aiuta gli audaci...
Sorprese a non finire che vi lasceranno con occhi e bocca spalancati. Allenate palbebre e mascelle perchè resterete stupiti da chi meno ve l’aspettate...
8
Leone 7,5
Vergine 7,5
Avete tanta energia e voglia di scatenarvi. e allora fatelo, perchè il quadro astrale vi è favorevole sul lavoro, con gli amici e... sotto le lenzuola! A letto farete scintille!
Se avevate riposto tante speranze in alcune questioni d'amore e non è andata come volevate, non vi abbatete. Presto brucerete di passione...
La primavera vi toglierà di dosso le ruggini dell’inverno: in arrivo novità che vi riaccenderanno il sorriso: sarete inarrestabili sul lavoro e brillanti nel tempo libero.
Cancro
8
Sagittario 7,5
Capricorno 5,5
Acquario 7,5
Un invito inatteso vi riempirà di gioia. Il lavoro che vi impegnerà a fondo. Saprete, però, ritrovare l’energia necessaria per farvi valere sotto le lenzuola...
Venite da un periodo di luci (poche) e ombre (tante). Ma è arrivata l’ora del riscatto. Vi saranno riconosciuti qualità e meriti. e con la primavera si riaccende il desiderio
Carnevale è passato ed è ora di togliere il costume. Nascondersi dietro ad una mascherà può sembrare la soluzione più semplice ma non porta da nessuna parte.
Se siete single e vi guardate bene intorno vi accorgerete finalmente che c’è qualcuno che ha un grosso debole per voi. Se siete in coppia tutto procede come deve...
Scorpione
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Gallo
periodico
dall’11 al 24 marzo
6
6
Scrollatevi di dosso quell’apatia e ritrovate la vostra verve. Approfittate delle feste di Pasqua per un bel viaggio che vi riconcili con il mondo e con voi stessi.
il
toro
23
Pesci
9
Navigate col vento in poppa: fortuna, soldi e fornicazioni a non finire. Vabbè che è il vostro mese ma vi gira proprio tutto esageratamente a meraviglia...
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