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Gallo

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Anno XXI, numero 07 (584) - 2/15 aprile 2016 - www.ilgallo.it - info@ilgallo.it

Ultimo treno a Sud-Est Scandali e paura sui binari Ferrovie Sud-Est commissariate: debiti per oltre 300 milioni. Scoperta un’allegra gestione: all’amministratore unico Luigi Fiorillo (succeduto a sè stesso, era il commissario) contestati contratti co.co.co. da 7 milioni, esternalizzazioni, consulenze, ecc. Ingiustificabili le 1.400 cause di lavoro per un’azienda che conta meno di 1.300 dipendenti. I lavoratori temono per il futuro della Sud-Est e del posto di lavoro. Il segretario provinciale della Filt-Cgil tramacere chiede “un piano industriale urgente”.

Al circo coi galletti telefona martedì 5 aprile allo 0833/545777. tra i primi 50 che prenderanno la linea, sarà sorteggiato un voucher per una notte in una delle strutture ricettive “Caroli Hotels”. In palio anche i biglietti per il Circo Moira Orfei, quelli per i cinema e tanti altri premi. Regolamento a pag. 23

Tricase: compostaggio deserto e parcheggi selvaggi Dopo la gara d’appalto snobbata, l’opposizione chiede di rivedere la “scelta così impattante o di cambiarne il luogo di insediamento”. Intanto nel centro del paese è caccia alla sosta gratuita

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Promuovi Scorrano e le sue Eccellenze Un convegno sulle attività economiche che hanno fatto conoscere il paese nel mondo. Dall’Azienda Agraria Duca Carlo Guarini, la più antica, a quelle del settore delle luminarie e dei fuochi pirotecnici

4 L’età dell’oro e il meritato riposo

Anche nel Salento cresce la richiesta di residenze per anziani da pag. 15

Da Casarano al Comando Nato: la storia del Generale Farina Al plurilaureato comandante salentino affidata la conduzione del Joint Force Command, uno dei due comandi operativi della Nato in tutta Europa, con base a Brunssum in Olanda 11


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dai Comuni

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Compostaggio a Tricase: rifiuto…a priori? Nuova asta. L’opposizione chiede di scongiurare la seconda gara d’appalto Il sindaco Coppola: “Battaglia pretestuosa e fuori dalle competenze comunali”

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realizzazione e gestione di un impianto di compostaggio di rifiuti nella zona industriale di Tricase fa più rumore nella politica che nell’imprenditoria. È infatti andata deserta la prima gara d’appalto per l’affidamento del progetto a terzi con la modalità del project financing.

L’opposizione: “Incubo che torna”

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na assenza di interesse sulla quale torna a battagliare l’opposizione tricasina, già a suo tempo protagonista di un’attiva lotta contro la creazione

Nella foto l’annuncio sul portale “Oxanet” degli immobili della Selcom all’asta, indicati come sede eventuale per l’impianto di compostaggio

dell’impianto. I consiglieri di minoranza Nunzio Dell’Abate, Gianluigi Forte, Pasquale Scarascia e Vito Zocco hanno richiesto al sindaco Antonio Coppola di rivedere “questa scelta così impattante per il territorio o quantomeno di

cambiarne il luogo di insediamento”, previsto nell’ex complesso calzaturiero della “Selcom srl”, in passato fulcro dell’impero Adelchi. “Pensavamo fosse un capitolo chiuso”, ha tuonato Dell’Abate, “invece l’incubo ritorna: Coppola ci riprova”.

Il sindaco: “Vicenda di competenza dell’Ato” uori dai ritmi della politica, F abbiamo quindi deciso di non attendere la risposta ufficiale all’interrogazione protocollata dai consiglieri e ci siamo rivolti direttamente al sindaco Antonio Coppola per chiedere lumi sulla questione.

“La realizzazione dell’impianto non è di nostra competenza”, taglia corto il primo cittadino, “ma dipende dall’Ato (Ambito Territoriale Ottimale) che raccoglie tutti i Comuni della provincia di Lecce. Tantomeno l’ubicazione è stata scelta dall’amministrazione tricasina: tutti i Comuni dell’Aro8 hanno fatto richiesta che l’impianto fosse realizzato nella zona industriale di Tricase e questa disponibilità è stata accolta all’unanimità dall’Ato di Lecce. È stato poi stanziato 1milione e 600mila euro per il cofinanziamento dell’impianto e il Comune di Tricase, per agevolare le procedure, si è detto disponibile ad anticipare le spese di progettazione finalizzate al bando per la realizzazione della struttura. Dopo

questo livello, il Comune non ha più alcuna competenza, né alcun ruolo. Operazioni e decisioni spettano all’Ato o al più alla Regione, per ciò che concerne i finanziamenti”. E alla domanda sulle remore di parte della cittadinanza risponde: “Non mi stupisco che qualcuno sia contrario, semplicemente perché è stata fatta una campagna di disinformazione. È stato prospettata una realtà ben differente da ciò che verrebbe realizzato. È ovvio che si vada su tutte le furie se ti viene detto che avrai una discarica davanti alla sede della tua azienda. Ma è altrettanto palese”, conclude il sindaco Coppola, “che trattasi di una battaglia pretestuosa, basata su fandonie per bloccare un progetto che nulla ha a che vedere con un immondezzaio”.

Canapa, ritorno al futuro Castiglione d’Otranto. Terza Semina Collettiva della Canapa con Mario Capanna in chiave… No Triv

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bbiamo in mente un altro Salento: disinquinato, rispettoso dei beni comuni e colmo di relazioni umane. A questo percorso Casa delle Agriculture Tullia e Gino prova ad aggiungere un altro tassello, con la terza edizione di “Canapa, ritorno al futuro”. Va avanti, dunque, la sfida per la reintroduzione di una coltivazione scomparsa da decenni nel Salento leccese: a Castiglione d’Otranto, domenica 3 aprile, a partire dalle ore 9 e fino al primo pomeriggio, torna la semina collettiva della canapa industriale sui terreni sottratti all’abbandono, in zona Curteddra, in via vecchia Lecce. Ospite d’onore sarà Mario Capanna, presidente della Fondazione diritti genetici e animatore delle lotte del ’68 italiano. Sarà l’occasione per seminare futuro in tutti i sensi. In vista del referendum sulle trivellazioni di domenica 17 aprile, verrà lanciato l’ap-

turi e la piantumazione di alberi da frutto in via d’estinzione, come diverse specie di fico, gelso, sorbo, giuggiolo. Tramite il recupero di terreni privati incolti e ceduti in comodato d’uso gratuito, l’associazione Casa delle Agriculture Tullia e Gino sta riscattando l’avvenire di quelle campagne, sottraendole a degrado, incendi e aggressioni edilizie attraverso la coltivazione di varietà di antichi cereali, ortaggi, leguminose e, appunto, anche la canapa.

Il programma

pello di giuristi, attivisti e amministratori pubblici a votare “Sì”. La mobilitazione serve a bloccare il rinnovo di concessioni petrolifere entro le 12 miglia dalla costa, ma anche a rendere più chiaro il messaggio di fondo: il destino dei nostri mari non può essere quello di ospitare piattaforme di estrazione e non

può finire nelle mani di multinazionali. Mare e terra, quindi, come beni comuni essenziali per le nostre comunità. “Canapa, ritorno al futuro” si inserisce nell’itinerario del “Parco comune dei frutti minori”, un parco periurbano creato dal basso due anni fa dai cittadini attraverso la bonifica dei trat-

appuntamento con la semina a mano è fissato L’ per le 9,30 di domenica 3, in zona Curteddra, su via Vecchia Lecce, a Castiglione. Alle 11, tra gli ulivi, si terranno i dialoghi sul futuro della canapa e il recupero della biodiversità salentina, ma anche sul Salento dell’alternativa, con l’appello a votare Sì al referendum del 17 aprile. Dopo i saluti di Raffaele Colluto,

assessore all’Agricoltura e all’Ambiente del Comune di Andrano, e di Rachele Invernizzi, proprietaria di South Hemp Tecno (il primo centro di trasformazione del Mezzogiorno), a confrontarsi saranno Mario Capanna, presidente della Fondazione diritti genetici; Nicola Grasso, docente di diritto costituzionale presso l’Università del Salento; Rocco Botrugno, attivista di Casa delle Agriculture. Alle ore 12,30, infine, la tavolata contadina, con il pranzo a base di canapa e cibi locali.

La canapa, il miracolo della terra primo campo di sperimentazione della canapa Il nel Leccese è sorto due anni fa a Castiglione d’Otranto, grazie anche alla collaborazione del Comitato Notte Verde, di Assocanapa, South Hemp Tecno, Comune di Andrano e Parco regionale Otranto-S.M. di Leuca. È stato quello l’anno della

svolta in tutta Italia, con oltre mille ettari coltivati e una produzione record di paglie, mentre il 2015 è stato difficile in tutta Europa a causa delle condizioni meteo. La pianta è considerata “il maiale vegetale”, perché di questa nulla si butta via: idonea per la produzione di tessuti, alimento ricco di proprietà sulle tavole. Inoltre, è materiale d’avanguardia anche nella bioedilizia, tanto da far nascere, grazie a Casa delle Agriculture, la prima abitazione in calce canapa del Salento, a Supersano. In più, la pianta è utilissima nella rotazione perché rigenera i terreni e li disinquina, grazie alle profonde radici nelle quali trattiene eventuali metalli pesanti. Per la sua crescita non ha bisogno di acqua, concimi e diserbanti e questo si sposa appieno con la battaglia contro i pesticidi avviata da Castiglione con la prima petizione italiana contro l’uso di chimica in agricoltura.


ora parlo io

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Tricase: parcheggi da... metter in riga La segnalazione. “Insostenibile disordine nello

spiazzo del Convento di piazza Cappuccini” La Mail

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entile Redazione, scrivo per dar voce ad un malcontento vissuto già da tempo da molti cittadini nella zona

centrale di Tricase. Il disagio è creato da un’area adibita a parcheggio non regolamentare, sita in piazza Cappuccini (accanto al Convento). Le automobili vengono parcheggiate senza alcun criterio e ordine, creando di frequente situazioni

spiacevoli e scomode per gli altri parcheggiatori, spesso notate dalla polizia municipale. Si auspica che la problematica sia presa seriamente in considerazione con tempestive soluzioni, al fine di rendere più agevole la fruibilità della zona indicata.

Chi prima arriva meglio alloggia...

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roprio un anno fa, in un’intervista all’assessore del Comune di Tricase Giacomo Elia (marzo 2015), avevamo segnalato l’infelice anarchia che regna nello spiazzo in questione. Già all’epoca ghiotta meta degli automobilisti per l’assenza di parcheggi a pagamento, oggi, con l’aumento delle strisce blu sul resto della piazza, è diventato una vera e propria giungla. Parcheggi inventati, auto di traverso, ingor-

ghi, doppie e triple file, fino ad arrivare, quasi costantemente, ad ostruire il passaggio delle carrozzine sulla rampa che costeggia gli

scalini della piazza. Un accesso che, anche se non specificamente segnalato o annesso ad area di sosta per disabili, viene utilizzato da portatori di handicap, quando possibile… L’area, come promesso dall’amministrazione, dovrebbe essere regolamentata con una serie di parcheggi bianchi. Nel frattempo, resta un contenitore dove l’unica norma vigente è quella del “chi prima arriva meglio alloggia”.

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Respinto ricorso Apulia

Gestione parcheggi a Tricase. Consiglio di Stato

sancisce la legalità dell’affidamento a Gestam

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Consiglio di Stato mette la parola fine alla bagarre parcheggi di Tricase. Attorno alla gestione delle aree di sosta a pagamento era sorta nei mesi scorsi una accesissima guerra: la Cooperativa Apulia, società uscente, dopo 20 anni di gestione dei parcheggi tricasini, aveva contestato l’affidamento alla Gestam srl (che al momento espleta il servizio) nel dicembre 2014. La battaglia legale è arrivata fino al Consiglio di Stato che si è pronunciato dichiarando legale la procedura di affidamento. Il presidente della Cooperativa Apulia, Rocco Cazzato, aveva spiegato così, nell’agosto 2015, i motivi dei ricorsi: “Il Comune di Tricase il 10 aprile 2014 ha pubblicato il bando per l’assegnazione dei parcheggi pubblici a pagamento. Al predetto bando si poteva partecipare solo ed esclusivamente se in possesso di alcuni requisiti tecnici ed economici. Uno di questi l’iscrizione presso la Camera di Commercio di Lecce come società di gestione di parcheggi pubblici a pagamento. Per potere ottenere detta iscrizione la società deve gestire almeno un parcheggio a pagamento. Gestam nasce il 16 aprile 2014, incredibilmente sei giorni dopo la pubblicazione del bando (...). Per supplire a tale inconveniente”, aggiungeva Cazzato,

“ha pensato bene di dichiarare tramite scia presentata al Comune di Gagliano di gestire un fantomatico parcheggio pubblico a cielo aperto sulla litoranea Leuca-Ciolo. Dimenticando, però, che detto parcheggio è ad esclusivo uso dei clienti del ristorante e non a pagamento. Quindi, dichiarando il falso”. “Non è tutto”, incalzava il presidente della cooperativa, “la Gestam si era resa protagonista di una seconda magia: ha dichiarato di essere in possesso del Certificato di qualità Uni e Iso 9001-2008, che ha anche prodotto. Certificato acquisito dalla srls in data 16 aprile 2014. Cioè Gestam ha ottenuto il certificato lo stesso giorno della sua costituzione (...) Tutti sanno che il predetto certificato si ottiene per legge solo dopo sei mesi almeno di attività...”. Dalla Gestam, prima della sentenza loro favorevole, avevano liquidato in breve la questione: “Hanno impugnato la concessione facendoci destinatari di 26 citazioni. Diciamo solo che ci sono due sentenze del Tar ed una del Consiglio di Stato che ci danno pienamente ragione… Fino ad oggi ci siamo solo difesi ma la misura è colma e se vorranno ancora metterci in cattiva luce e infangare la nostra immagine cominceremo a chiedere i danni”.


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l’incontro

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Scorrano e le sue Eccellenze Il convegno. Riflessione sulle attività economiche che hanno fatto conoscere il paese nel mondo: dalle antiche “Duca Guarini” e “Antonio Mega” ai moderni maestri di luminarie e fuochi d’artificio

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Associazione di Volontariato “Promuovi Scorrano” ha come scopo principale quello di valorizzare le peculiarità del paese, assumere iniziative in campo culturale, per il recupero delle tradizioni e per dare stimolo alle attività produttive in funzione della crescita economica della comunità. Sabato 2 aprile, alle ore 19, nella sala della Scuola Elementare “Pasquale De Lorentiis” di Scorrano, l’associazione ha organizzato un convegno per condurre una riflessione sulle attività economiche che hanno fatto conoscere questo cen-

tro salentino nel mondo. Si tratta, anche, di realtà imprenditoriali che affondano la loro origine nei secoli passati e che, facendo sintesi tra tradizione e innovazione, hanno raggiunto livelli tali da rientrare a pieno titolo tra le aziende promotrici dell’immagine di tutta la nostra regione. La serata prevede la premiazione di due aziende la cui origine, documentata, si pone tra gli esempi più antichi a livello nazionale. L’Azienda Agraria Duca Carlo Guarini è riuscita a documentare una continuità di azienda addirittura dal 1065, tanto da ottenere

Ruffano: “Digiunando davanti al mare”

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arà la figura del poeta, educatore, sociologo Danilo Dolci a essere portata in scena da Giuseppe Semeraro per la Rassegna Teatrale Kairòs a Ruffano. Digiunando davanti al mare, produzione di Principio Attivo Teatro con la drammaturgia di Francesco Niccolini e la regia di Fabrizio Sacomanno, è infatti centrato sulla figura dell’intellettuale italiano vissuto nel secondo dopoguerra. Nato da a Trieste da madre slovena e padre siciliano si trasferisce nel 1952 in Sicilia e li promuove lotte non violente contro la mafia e il sottosviluppo, per i diritti dei contadini, dei pescatori, dei disoccupati. Il suo impegno sociale pacifista gli varrà il soprannome di “Gandhi italiano” e due candidature al Premio Nobel per la Pace. Lo spettacolo si ripropone di recuperare una memoria e restituirla alla comunità, a quella che l’ha prodotta e a quella, più ampia e inaspettata che, in quella memoria sociale riconosce una propria profonda identità. Scrive Giuseppe Semeraro: “Dalle vicende umane di questo gigante dimenticato abbiamo creato un pezzo teatrale che tenta non solo di raccontarne i momenti più importanti ma di evocarli con il corpo nudo del teatro”. Appuntamento domenica 3 aprile, alle 20,30 al Teatro Comunale di Via Paisiello. Info e prenotazioni spettacoli: info@odvkairos.it www.odvkairos.it tel. 328 2233833

una certificazione Union Camere da quella data. La famiglia Guarini, peraltro una delle casate più antiche del Salento, ha sviluppato la produzione raggiungendo livelli di eccellenza e conquistando mercati anche al di fuori dei confini nazionali.

La ditta Angelo Mega produce fuochi pirotecnici dal 1784 (foto da angelomega.it)

Angelo Mega lega il suo nome ad una attività di produzione di fuochi pirotecnici nella quale la famiglia è impegnata sin dal 1784, come testimoniano i dati familiari e la schedatura nei registri dell’anagrafe comunale nei quali già dal 1700 compare la dicitura “furgulari”. A queste aziende molto antiche, si aggiungono le famose ditte di Luminarie di Scorrano: “Luminarie Lucio Mariano” e “Cesario De Cagna e figli Luminarie”. Gli addobbi luminosi di Scorrano hanno conquistato il mondo. Ogni anno illuminano i cieli dei paesi più lontani ed aggiungono sempre una nuova città che rimane estasiata da questa forma di artigianato artistico che caratterizza il nostro territorio. Infine ci sarà la premiazione delle aziende “Massimo Mariano Luminarie” e “Francesco Mega Fuochi d’Artificio” che, pur essendo più giovani, hanno già raggiunto i più alti livelli dei loro rispettivi settori. “Scorrano ha motivo di essere orgoglioso di queste realtà imprenditoriali”, ha dichiarato Vito Maraschio, presidente di Promuovi Scorrano, “esse portano lustro alla cittadina salentina ed hanno contribuito in misura notevole a promuovere il nome del paese e a dare impulso alla sua economia”. Al convegno, oltre al presidente Maraschio, interverranno: Giuseppe Parente, presidente Associazione nazionale Italiana Spettacoli pirotecnici; Antonello Del Vecchio, presidente regionale Slow Food; Antonio Mariano, sindaco di Scorrano; Mario Pendinelli, consigliere regionale; l’on. Teresa Bellanova, vice ministro dello sviluppo economico. La serata sarà condotta dal giornalista Marcello Favale.


attualità

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Per il turismo salentino la stagione è... anticipata Boom di presenze. Agriturismi pieni, centri storici affollati e

marine prese d’assalto: Pasqua col botto, prologo all’estate

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lla bella stagione mancano più di due mesi, ma le vacanze pasquali ci hanno dato un assaggio di quella che sarà la prossima estate. Non parliamo del meteo, ma dell’ondata turistica che anche quest’anno invaderà il Salento. Nonostante la Pasqua “bassa”, in molti hanno puntato il Tacco per le vacanze, affollando litoranee e centri storici. Indicativo l’andirivieni di visitatori che ha affollato Lecce. Pullman, gruppi, famiglie, turisti di ogni tipo e soprattutto di varia provenienza hanno gustato le bellezze della città barocca. Non solo quindi le gite

fuori porta o i brevi viaggi di italiani in vacanza, ma anche numerosi stranieri, perlopiù tedeschi, inglesi e francesi. Mancano al momento dati ufficiali sull’affluenza ma ha confermato le impressioni anche l’assessore al Turismo del Comune di Lecce Luigi Coclite che ha affermato che “le aspettative non state tradite e le strutture ricettive, che già avevano mostrato ottimismo, non sono state deluse”. Impressionati anche le presenze in riva al mare, su entrambe le sponde salentine, da Gallipoli a San Foca, passando per Otranto e per un affollatissima (al limite del-

l’inverosimile nel Lunedì dell’Angelo) San Gregorio (marina di Patù). La giornata di Pasquetta, che ha portato all’aperto l’intero Salento, ha registrato anche la massiccia presenza di stranieri, con numerosi agriturismi che hanno fatto il pienone. L’impressione è che, oltre alla maggiore visibilità mediatica guadagnata dalla nostra provincia negli ultimi anni, a pesare sia anche la crescente capacità di diversificare l’offerta turistica garantendo vacanze per tutti i gusti, le tasche e le provenienze. Se il buongiorno si vede dal mattino, prepariamoci ad un’estate bollente.

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Nuovo asilo per Galatina INAUGURAZIONE. Nuova struttura con impianti moderni in viale Don Bosco; a breve il parco giochi alatina ha inaugurato la nuova sede dell’asilo comunale in viale Don Bosco. Con una cerimonia, lo scorso 31 marzo il G sindaco Cosimo Montagna ha aperto le porte della nuova struttura che l’assessore ai lavori pubblici Emilio Tempesta ha definito “un ambiente educativo e ricreativo moderno e confortevole al servizio della Città”. Già pronto ad ospitare i piccoli allievi, l’edificio misura una superficie coperta di circa 600 metri quadrati. È dotato di quattro aule, ciascuna con annesso bagno con lavatoio, di una hall per le attività collettive, di refettorio, sala medica, direzione, cucina, lavanderia, spogliatoi e bagni per il personale. Una struttura moderna tanto nella fruibilità quanto nella sua eco-compatibilità: gode infatti di impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica ed acqua calda, nonché di impianto termico a pavimento e di impianto di climatizzazione. Per quanto riguarda l’esterno, l’area scoperta, attualmente di circa 2mila metriquadri, ed interamente recintata, verrà a breve ampliata per la realizzazione, nei mille e 500 metri quadri del terreno adiacente, di un parco giochi.


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l’appuntamento

Incontro con Luigi Di Gianni A Montesano e Ruffano. Giornata con il grande documentarista

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uigi Di Gianni, considerato tra i maestri del documentario italiano, è protagonista di una giornata a lui interamente dedicata, sabato 9 aprile, promossa dai Comuni di Montesano Salentino e Ruffano e che si avvale della collaborazione della Fondazione Notte di San Rocco di Torrepaduli, con media partner TeleRama. L’idea ed il progetto sono di Alessandro Turco. La presenza di Luigi Di Gianni in Salento è anche un omaggio ad Ernesto De Martino, che Di Gianni frequentò a lungo, sin dai tempi del suo documentario “Magia Lucana”, che ebbe la consulenza scientifica proprio di De Martino, di cui lo scorso anno è stato il cinquantenario della morte. Al celebre antropologo lo unisce l’interesse e la curiosità per il Sud, le stesse che lo portarono a Montesano Salentino, tra il 6 ed il 7 agosto 1965, per le riprese de “Il male di San Donato” che, oggi, riveste una particolare importanza perché è un documento unico su pratiche terapeutiche ormai scomparse. Dal punto di vista antropologico ed etnologico, anche per la qualità delle immagini e per i soggetti rappresentati, consente di conoscere riti e costumi altrimenti non conoscibili nella loro pratica reale e consente di istituire un interessante paragone con i riti e i costumi simili del tarantismo, filmati da Gianfranco Mingozzi nella celebre ricerca sulla “Terra del rimorso” di De Martino. L’incontro con Luigi Di Gianni, di cui si propongono due proiezioni di suoi documentari, ispirati all’antropologia, è anche lo spunto per una riflessione e comparazione con l’analogo rito tradizionale e popolare che si svolge ogni anno presso il Santuario di San Rocco di Torrepaduli. La relazione tra San Donato e San Rocco è di grande significato perché si svolge in un’area omogenea di interesse etnoantropologico nella quale la devozione popolare assume toni, caratteri e comportamenti simili e di analogo significato terapeutico. Luigi Di Gianni, presidente della “Lucana Film Commission”, sabato 9 aprile, alle 11, incontrerà la comunità di Montesano Salentino e rappresentanze di alcune scolaresche, sui luoghi in cui cinquant’anni fa girò il “Male di San Donato”. Nel tragitto che unisce la Chiesa Madre al Santuario di San Donato, accompagnato ed intervistato dall’attrice Rosaria Ricchiuto, racconterà l’origine del suo documentario, che guarda anche a quel “Sud del silenzio e del remoto” che lo ha da sempre interessato. Nel pomeriggio, alle 18,30, presso il Teatro dell’Oasi di Ruffano, dopo la proiezione di alcuni suoi filmati e i saluti istituzionali di Carlo Russo (sindaco di Ruffano), Silvana Serrano (sindaco di Montesano Saletino) e Pasquale Gaetani (presidente della Fondazione Notte di San Rocco di Torrepaduli), seguiranno gli interventi dello storico Ermanno Inguscio, dell’etnomusicologo Pierpaolo De Giorgi e del regista Edoardo Winspeare; l’attrice Rosaria Ricchiuto curerà l’incontro con il maestro Luigi Di Gianni. A conclusione della serata, al noto documentarista sarà conferita la cittadinanza onoraria di Montesano Salentino. Luigi Di Gianni ha girato oltre sessanta documentari, e vari sceneggiati televisivi, ottenendo numerosi riconoscimenti, tra cui il nastro d’argento alla Biennale di Venezia del 1975 per il film “Il tempo dell’inizio”. Gli sono state dedicate numerose rassegne internazionali, alcune presso gli istituti italiani di cultura come quelli di Vienna, Monaco di Baviera, Stoccolma, Helsinki e Copenhagen. L’Università di Tubinga, oltre ad avergli dedicato una retrospettiva, ha istituito una Fondazione-Archivio per la conservazione e la diffusione dei suoi film documentari. Il Festival di Berlino, nel 2003, lo ha celebrato con la proiezione di cinque opere.

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“La vita è un inno, cantalo” Concorso letterario. In memoria di due giovani di Corsano

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Luigi Di Gianni

vita è un inno anche quando non va come vorremmo e quando sembra che tutto vada storto. Parte da questo punto fermo il concorso letterario di Corsano “La vita è un inno, cantalo”, patrocinato dal Comune e dalla locale parrocchia di Santa Sofia, e rivolto a giovani scrittori di età compresa tra i 14 ed i 19 anni. Intitolato alla memoria di due giovani corsanesi scomparsi prematuramente, Emiliano Ciardo per un incidente stradale a 17 anni e Pierluigi

Ciardo per un male incurabile all’età di 26 anni, il bando diventa una vera riflessione sui valori dell’effimera vita terrena che vivono dentro noi e sono ben altro di ciò che materialmente possediamo. Proprio attorno a questo infatti dovranno ruotare gli elaborati redatti dai partecipanti: il significato della vita, l’importanza di vivere giorno per giorno nella consapevolezza che i veri valori, la famiglia, la salute, il benessere, possono svanire da un giorno all’altro. Per presentare di persona il progetto, una equipe di ragazze farà visita nei prossimi giorni alle classi degli istituti superiori del “Comi”, del “Don Tonino Bello” e dello “Stampacchia” di Tricase ed a quelle del “Salvemini” di Alessano, entrando in contatto diretto con gli studenti e soffermandosi sul significato del concorso. I partecipanti potranno essere studenti degli istituti superiori di secondo grado di Alessano o di Tricase oppure semplicemente giovani tra i 14 ed i 19 anni residenti ad Acquarica del Capo, Alessano, Castrignano del Capo, Corsano, Gagliano, Miggiano, Montesano, Morciano, Patù, Presicce, Salve, Specchia, Tiggiano e Tricase. I loro elaborati, che prenderanno il titolo dal nome del concorso (“La vita è un inno, cantalo”), dovranno essere inviati tra il 1° ed il 30 aprile. La partecipazione è gratuita e permetterà ai primi 3 classificati di partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù del luglio 2016 a Cracovia. A tutti, anche ai non vincitori, verrà consegnata una medaglia per la partecipazione. La premiazione si terrà il 4 giugno presso la Sala Convegni dell’Orologio a Corsano e sarà seguita dal lancio delle lanterne cinesi al calare della notte. Per informazioni dettagliate sulle modalità di partecipazione contattare i seguenti recapiti: concorsoletterario@yahoo.it o 329/5485985.


riti & folklore

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Tricase: la Madonna di Tutino La grande festa. Da tradizione la frazione dedica il weekend dopo Pasqua alla sua protettrice. Attesa per il concerto degli Equipe 84

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el segno della tradizione, la domenica dopo Pasqua a Tutino di Tricase si rende onore alla Madonna delle Grazie, con l’organizzazione dell’omonimo Comitato. Il programma religioso dopo il solenne Triduo di preparazione alla Festa entra nel vivo sabato 2 aprile, giorno di Vigilia: presso la Parrocchia dedicata proprio alla Madonna delle Grazie si terrà la Santa Messa alle 7,30; alle 11, accoglienza dei bambini delle scuole “Codacci Pisanelli” e “Mater Divinae Gratie”; dopo la Santa Messa delle 18,30, prenderà il via la solenne Processione che si snoderà attraverso le strade di tutto il quartiere. Il corteo dei fedeli, alle 21,30 circa, farà sosta in piazza per assistere allo spettacolo dei “Fuochi pirotecnici dal Castello” (a cura della ditta Fireworks Martella Vincenzo di Corsano); al termine, a Statua della Madonna sarà ricondotta in Chiesa e il Comitato renderà omaggio alla Vergine Maria con il canto dell’Ave Maria di Schubert eseguito da Giampiero Ruffino e Marta Nigro. Nel corso della giornata presterà servizio il Gran Concerto Bandistico “G. Piantoni” Città di Conversano (Maestro, direttore e concertatore, Susanna Pe-

scetti). Alle 22, in piazza, ci sarà il concerto della Banda di Conversano. Domenica 3, Sante Messe alle 7, 8, 9 e 10; alle 11, traslazione della statua della Madonna delle Grazie per via degli Armaioli, via Caduti in guerra, via dei Fiori e piazza Castello dove si terrà la Solenne Celebrazione Eucaristica; subito dopo, il rientro in chiesa attraverso

via Michele Rizzo. In serata Sante Messe nella chiesa parrocchiale alle 18 e alle 19,30. Per quanto riguarda il programma civile, sin dalla mattina presto della domenica si svolgerà la tradizionale Fiera: nel corso della giornata presterà servizio il Concerto Bandistico Città di Ruffano. Nel pomeriggio, a partire dalle 16, in piazza Castello, la Festa dei Bambini, divertimento ed allegria con i Girovaghi. Alle 17, sempre in Piazza Castello, l’associaizone musicale “G. Puccini” di Specchia e il Concerto Bandistico “Rocco Zippo” sempre di Specchia, presenteranno lo spettacolo della street band, con la Maisto Band. In serata, dalle 20,30 circa, l’attesissimo concerto dello storico gruppo degli Equipe 84. Lunedì 4, Santa Messa alle 8, alle 10,30 e alle 19,30 con Canto del Te Deum. In serata, alle 20, prenderà il via la XXXIII Sagra dei Prodotti Paesani (Occhio al prosciutto). Per gli appassionati del Pop Rock, fa tappa a Tutino (20,30) l’ExtremoSummerTour dei Toromeccanica, la band salentina formata da Gianpiero Della Torre (voce), Matteo Tornesello (chitarra), Ruggero Gallo (basso) e Giorgio Maruccia (batteria).

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Nuova ordinazione NARDò-GALLIPOLI. Un Angelo per la Diocesi

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Parrocchia Maria SS. Annunziata di Casarano vestita a festa per l’ordinazione presbiterale di don Angelo. A presiedere il rito e la Celebrazione Eucaristica il vescovo di Nardò-Gallipoli Mons. Fernando Eugenio Filograna; Don Angelo ha presieduto la sua prima CelebraDon Angelo Casarano zione Eucaristica, il 1° aprile. Angelo Casarano è nato a Casarano l’8 settembre 1990. A 11 anni comincia il suo percorso presso il seminario minore di Nardò. Frequenta il liceo socio psico pedagogico di Nardò, diplomandosi nel 2008. In seguito prosegue gli studi presso l’università lateranense, continuando il percorso di formazione al sacerdozio nel Pontificio Seminario Romano Maggiore. Negli anni dal 2008 al 2014 svolge inoltre esperienze di tirocinio pastorale in diverse parrocchie della diocesi di Roma, e presso il carcere minorile di casal del marmo. Ordinato diacono il 15 maggio 2015, attualmente sta conseguendo la licenza in teologia e scienze patristiche presso l’istituto patristico “Augustinianum”. Si diletta nel suonare organo e chitarra ed è appassionato di musica leggera. Svolge il suo ministero nella parrocchia di Sant’Ugo vescovo. La soddisfazione del Vescovo, Mons. Fernando Eugenuo Filograna per il nuovo sacerdote: “Lo Spirito Santo agisce nel cuore degli uomini e suscita risposte positive alla vocazione presbiterale. Preghiamo incessantemente perché i presbiteri, chiamati a collaborare col Vescovo nella guida del gregge, mantengano entusiasmo e forza nello spendersi nel servizio dei fratelli e delle sorelle che, in modi diversi, saranno loro affidati”. “Don Angelo”, l’auspicio del vescovo, “rimanga giovane nel cuore, gioioso e attento nella celebrazione dei divini misteri, misericordioso nell’amministrare il perdono che viene da Dio”.


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il caso

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Alla Sud Est come nel vecchio

Sui binari dello scandalo. Ecco perchè le Fse sono ridotte così

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lioni in esternalizzazione di nche prima degli ulservizi, spese legali e timi scandali veOld Style consulenze. Tutti affari nuti a galla, Il servizio ai pendolari che si sono mangiati il bastava guardare quecon treni di età media 18 per cento dei rigli ammassi di ferrasuperiore ai 20 anni e cavi, incanalato in diglia che circolano locomotori del 1959! rezione delle tasche di pigramente sui vecchi Novanta autobus famiglie amiche, studi binari del Salento per inutilizzati legali e consulenti. capire che qualcosa non su 325 Tutto questo senza che al andava. Più che Sud Est pare Ministero delle Infrastrutture nesquasi una sceneggiatura anni Setsuno movesse un dito… E dire che lo tanta di un film ambientato nel vecchio stesso Ministero è proprio il padrone West, con (tranne qualche rara eccezione) della ditta in questione che ha sede a Bari vecchi treni fatiscenti e rigorosamente e gestisce oltre mille chilometri di binari vuoti che pure hanno un costo (salato) ma oltre agli autobus per i pendolari! Eppure che nell’epoca dei collegamenti veloci ci qualcuno doveva pur capire che qualcosa impiegano quasi due ore per arrivare da di strano stava accadendo se un’azienda Gagliano del Capo a Lecce, l’equivalente pubblica che incassa a malapena 150 midi un volo Brindisi-Londra! E, sempre lioni di euro l’anno ed ha 311 milioni di per rimanere nella terra di Albione, un indebiti scialacqua 132 milioni di euro in glese può prendere il treno, attraversare 10 anni in allegre consulenze! la Manica e giungere a Bruxelles, in apCome al solito però si è deciso di “chiupena 90 minuti, insufficienti per compledere la stalla dopo che sono scappati i tare il tragitto Gagliano del Capo – Lecce buoi”! Così quando la situazione non è sul trenino della Sud Est! stata più sostenibile si è provveduto a Come se non bastasse questo desolante commissariare l’azienda. Il nuovo presipanorama le notizie venute fuori negli uldente Andrea Viero, inviato dal ministro timi giorni (ma non è la prima volta), ci Graziano Del Rio nel tentativo di salmettono davanti all’ennesimo disastro vare il salvabile, non appena ha consulpubblico italiano. Così abbiamo appreso tato le carte e compreso l’andazzo, ha che negli ultimi dieci anni l’azienda Sud chiesto immediatamente il commissariaEst ha speso 42 milioni di euro nella mamento. nutenzione di treni e autobus e 272 mi-

311 milioni Il debito ACCUMULATO DALLE FERROVIE SUD EST Società in continuo affanno con a carico 1.400 cause di lavoro pur contando meno di 1.300 dipendenti

Oltre 13 milioni Maxi compenso PER L’AMMINISTRATORE UNICO IN 12 ANNI tanto ha percepito Luigi Fiorillo: da far impallidire la retribuzione dell’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato

189 milioni Le consulenze 116 PER I SISTEMI INFORMATICI, 73 MLN PER LE SPESE LEGALI tanto ha speso la Sud Est in un decennio, aggiungendo 272 milioni, 26 solo nel 2015 per le esternalizzazioni

Quando i conti non

I

numeri sono inequivocabili: 1.400 cause di lavoro in un azienda con 1.393 dipendenti! Non solo: Viero ha anche scoperto che Luigi Fiorillo, in azienda per 23 anni, tra il 2006 e il 2012 ha percepito 240mila euro per il suo ruolo di amministratore unico, mentre il suo compenso totale ha raggiunto la ragguardevole cifra di 13 milioni e 750mila euro (tra il 2004 e il 2005 gli sono stati corrisposti, attraverso un contratto co.co.co, oltre 7 milioni di euro; a questi vanno aggiunti i compensi come responsabile unico del procedi-

mento (5 milioni dal 2008 al 2015) e il milione circa pagato da Trenitalia come dirigente distaccato di FSE): una media di un milione e 145mila euro all’anno per 12 anni! Parti importanti del funzionamento aziendale erano fisicamente al di fuori dell’azienda Sud Est in quanto tale. Il direttore del personale svolgeva la propria attività in telelavoro da Roma, mentre alcune attività fondamentali per la gestione erano in toto appaltate all’estero. Nel corso degli ultimi dieci anni esternalizzare i servizi è costato


scoperti!

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West: assalto al treno

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di Giuseppe Cerfeda

Il trenino degli sprechi. Contratti co.co.co. da 7 milioni, esternalizzazioni,

consulenze, pensionati al “telelavoro”, codici a barre, immobili a Roma...

tornano... 272 milioni, 26 solo nel 2015. La spesa per la gestione contabile ammonta a 83 milioni percepiti da Centro Calcolo per le buste paga (42 milioni), Bit per i biglietti (30 milioni) ed Eltel (10).

Consulenze e spese legali ono stati pagati, invece, 116 miS lioni a società esterne per i sistemi informativi, mentre per spese legali, amministrative e di consulenza Ferrovie Sud Est ha sborsato circa 73 milioni. Fra il 2013 e il 2015 le spese legali sono passate da 1,9 fino a 8,1 milioni. Crescendo insieme ai debiti. Il caso più eclatante fa capo allo studio legale Schiano a

cui la società si è affidata totalmente, tanto che si legge nella relazione degli analisti incaricati, “nonostante la gigantesca mole di contenziosi, non c’è alcuna traccia di una direzione affari legali o almeno di un ufficio che sia stato capace di rapportarsi con i legali esterni”. Lo studio Schiano (a cui sono stati liquidati onorari per 27 milioni dal 2001 a oggi) vanta crediti con l’azienda per circa 15 milioni. L’avvocato Angelo Schiano ha fatto anche parte dell’Organo di vigilanza dell’azienda. Altro studio associato che ha fatto affari d’oro con FSE è quello che fa capo all’ex presidente della Provincia di Bari Marcello Vernola e al fratello Massimo, l’omonimo studio associato al quale dal giugno 2013 al febbraio 2015 sono stati corrisposti oltre 294mila euro. In tre anni gli sono stati affidati 12 incarichi, 6 dei quali in uno stesso giorno: il 22 gennaio 2014! Le consulenze riguardano programmi di valorizzazione con studi di fattibilità di diverse stazioni ferroviarie, ma anche una relazione sul possibile trasporto dei rifiuti degli Ato pugliesi

sulla rete ferroviaria Fse. Nel giro di 24 ore, tramite affidamento diretto lo studio ha intascato circa 110mila euro… All’esterno era affidata anche la gestione dell’archivio storico. Fiorillo ha firmato contratti per incarichi a Rita Giannuzzi, Franco Cezza e Gianluca Cezza, rispettivamente madre, padre e figlio. Per un ammontare di 5 milioni di euro, dei quali ad oggi sono stati pagati 2,9 milioni. Il primo contratto se l’è

portato a casa l’archivista Rita Giannuzzi, con un compenso mensile di 8.950, oltre a spese generale forfettarie, poi salito a 9.500. Nel 2005, il marito dell’archivista, Franco Cezza ha ottenuto un’altra consulenza per curare l’archivio storico per un compenso di 6.650 euro al mese fino al dicembre 2012 (a cui sono seguiti, di prassi, aumento e proroga). Nel frattempo, si è pensato bene di affidare un’altra consulenza al figlio, Gianluca

Gagliano - Lecce: e quando arriviamo?

Cezza, che nel 2009 ha proposto un sistema informatico per semplificare e snellire l’archivio dei dati attraverso i codici a barre.

Anche immobili romani ella ricostruzione delle spese sono venuti fuori anche gli imN mobili che l’azienda aveva nella Capitale. Anche il collegio sindacale aveva sottolineato più volte l’inopportunità di spendere tanti soldi per mantenere un ufficio a Roma, visto che l’azienda ha la sede operativa a Bari (mentre l’amministratore unico risiedeva a Roma). Altro caso discutibile, quello del direttore del personale che, pur avendo da tempo superato i termini per la pensione, continuava la sua attività ma “per motivi di salute svolgeva il proprio lavoro da Roma”, e quindi percepiva oltre ai suoi bravi 220mila euro anche un’indennità di trasferta (per ogni volta che andava a Bari) pari a 98 euro all’ora. L’indennità di solito si paga per recarsi fuori dall’azienda, ma alla Sud Est tutto è possibile, anche pagarla per raggiungere la propria azienda! continua a pag. 10

Puglia: in crescita le aziende agricole giovanili e a conduzione femminile Sorriso. La fotografia del Centro Studi Confagricoltura vede la costante crescita nelle imprese agricole . L’on. L’Abbate (M5S) chiede di investire di più su competenze e competitività

In

uno scenario generale di calo delle imprese agricole (-1%), soprattutto per quanto concerne quelle giovanili (-3%), la Puglia sembra reggere il colpo attestandosi dietro regioni come la Toscana, l’Emilia-Romagna e la Calabria. Stando all’ultimo rapporto del Centro Studi Confagricoltura su dati Unioncamere, il Tacco d’Italia, infatti, registra un lieve ma significativo aumento delle imprese agricole giovanili dello 0,5% (dalle 5.300 del 2014 diven-

gono 5.329 nel 2015) che rappresentano ora lo 6,8% del totale delle aziende nel

primo settore. In leggera crescita, sia il numero delle imprese agricole (+0,4%) sia il

lato rosa dell’agricoltura con un +1,7%: da 23.318 imprese nel 2014 si passa, dunque, a 23.721 aziende agricole nel 2015. “Il recente rapporto del Centro Studi Confagricoltura fotografa una diminuzione del numero di aziende giovani e rosa, la riduzione della superficie agricola utilizzata per effetto dell’urbanizzazione, il trasferimento di terreni, dati in cessione o in affitto, dalle piccole aziende a quelle di dimensioni maggiori”, commenta il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate,

capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera, “in questo scenario italiano, la Puglia si distingue per essere un territorio in cui gli imprenditori, soprattutto giovani e donne, sembrano riporre speranze ed aspettative per il futuro. Sono segnali sicuramente positivi, date le contingenze nazionali, ma non si può dimenticare che il mutato contesto economico, globalizzato, richiede elevate capacità imprenditoriali ed alti standard di competitività. L’agricoltura, oggi, necessita di investi-

menti per accrescere competenze, competitività ed innovazione che dovrebbero essere poste al centro delle strategie politiche nazionali e regionali. In questo”, conclude L’Abbate , “un ruolo cruciale può essere svolto dai finanziamenti europei, da utilizzare tutti quantitativamente (cosa in cui la Puglia non sempre ha brillato) ma soprattutto in modalità realmente utili per l’intero settore primario, attraverso PSR (piani di sviluppo rurale) finalizzati allo sviluppo e non alla mera elargizione di fondi”.


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dal sindacato

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Sud Est: “Subito il piano industriale” Giancarlo Tramacere (Filt-Cgil): “è la più estesa rete ferroviaria omogenea d’Italia: nessuno

si può permettere il lusso di mandare all’aria tale struttura, per non parlare dei posti di lavoro” Fiorillo, successore di se stesso FACCIO TUTTO IO. Ultimo di una serie di Commissari, poi Amministratore unico

I

meno giovani ricorderanno che già nella metà degli anni ’80 la “madre” dei trasporti leccesi fu già commissariata. Prima era una vecchia Società per Azioni facente capo al Cav. Marchese Giovanni Bombrini. Luigi Lo Stato, era il 31 dicembre Fiorillo 1985, rilevò la vecchia Spa con Decreto Ministeriale (Ministro il barese Claudio Signorile del Partito Socialista) e affidò la sua conduzione all’ing. Ercole Incalza, alto dirigente del Ministero dei Trasporti. Dopo qualche mese furono nominati anche tre vice commissari incaricati di aiutare dal posto Incalza, impegnato sempre a Roma col Ministero. Così la politica si spartì i tre posti di comando: l’Area di Bari fu assegnata a Nicola La Maddalena (segretario regionale della DC), indicato anche come “vicario” e Arturo Mastrorocco (PSI); all’area ionico-salentina; tutto il tratto delle provincia di Lecce, Brindisi e Taranto fu, invece, affidato a Cosimo Valzano. Il commissariamento durò oltre sette anni, fino all’aprile del 1993, nel frattempo ad Incalza, nel ruolo di Commissario subentrò prima Alcarone e poi… Luigi Fiorillo! Si proprio lui, l’Amministratore unico a capo della FSE protagonista dell’ultimo disastro. Caso più unico che raro: un uomo che succede a se stesso trasformandosi (o facendosi trasformare) da Commissario ad amministratore unico!

La

situazione venutasi a creare in seno alle Ferrovie Sud Est sta mettendo in seria apprensione i 1.284 dipendenti che, naturalmente, temono per il loro posto di lavoro. Molti hanno lamentato il pagamento in ritardo degli stipendi anche se, in realtà, si è trattato quasi sempre di pochi giorni eccetto che per la mensilità di ottobre, versata solo alla metà del mese successivo. Secondo i soliti informati, FSE sarebbe debitrice nei confronti della BNL di una cifra di circa 71 milioni di euro, così la Banca Nazionale ad ogni 27 del mese si prenderebbe qualche giorno

prima di versare: una sorta di manifestazione di disagio da far giungere all’azienda dei trasporti pugliese anche se, alla fine, gli unici ad accorgersi veramente di ciò che sta accadendo sono stati i poveri dipendenti, che non vedevano accreditato per tempo il loro stipendio e ri-

manevano col fiato sospeso fino a che ciò non accadeva. Altro aspetto inquietante: alcuni lavoratori hanno scoperto che l’azienda non ha versato molte rate del trattamento di fine rapporto (TFR) e ci sarebbe anche chi avrebbe denunciato ammanchi fino a 30mila euro.

Su questo ovviamente dovrà esprimersi la magistratura nei confronti dei dirigenti defenestrati. In ultimo, ma solo cronologicamente, i dipendenti hanno lamentato di subire pressioni dall’azienda in nome della salvezza del posto di lavoro. Il coro è unanime: “Non possono chiederci ulteriori sacrifici!”. Il riferimento è anche al pagamento degli straordinari che, però, visto il sottodimensionamento dell’organico (1.284 di cui 200 cosiddetti “inidonei sovrannumero” e, quindi, non in grado di svolgere molte mansioni), sono quasi fisiologici e, come previsto dalla legge, vanno regolarmente retribuiti come tali.

“Non subiremo passivamente” “Ho l’impressione FSE non cerchi un vero e proprio dialogo con i sindacati”

Di

tutte queste vicende se ne sta occupando in prima persona anche il segretario provinciale della Filt – Cgil, Giancarlo Tramacere: “Lo stipendio ad oggi è stato sempre riconosciuto. L’ultimo, quello di marzo, in ritardo di qualche giorno anche per la concomitanza con le festività pasquali: il 29 mattina lo stipendio era, però, già versato. Fino a qualche tempo fa la vecchia gestione di FSE, nonostante tutte le sue riconosciute pecche, pagava sempre in modo puntuale, anticipando addirittura nei periodi festivi. Il ritardo delle ultime mensilità è stato solo di pochi giorni, non una cosa piacevole ma comunque non un problema gravissimo fino a che il ritardo sarà di appena 24-48 ore, una bazzecola soprattutto se paragonato ai ritardi macroscopici di altre aziende”. Il problema vero da affrontare con cautela e severità, invece, secondo Tramacere, è quello relativo alla continuazione lavorativa: “Tutto sembra essere in ballo, non c’è ancora nulla di definito. Siamo ancora in attesa di un piano industriale che la Sud Est sta facendo realizzare per proprio conto”. I sindacati non sono coinvolti? “Hanno cercato di farlo insieme a noi, impedendoci, però, di dire la nostra. Ho l’impressione che non cerchino un vero e proprio dialogo ma solo una sorta di accettazione di quelle che sono o saranno le loro condizioni, approfittando del commissariamento in atto e sentendosi nelle condizioni di fare e disfare come vogliono. Ovviamente non subiremo passivamente”.

Vista l’attuale situazione, può bastare un nuovo piano industriale per rimettere sui binari giusti la Sud Est? “Rispetto alle cifre che venivano fuori qualche mese fa e che sfondavano il tetto dei 300 milioni di euro, i 160 e passa di debito dichiarati oggi, non dovrebbero essere un ostacolo insormontabile. Molto probabilmente, con un piano Gianluca industriale fatto bene, in 2-3 Tramacere anni si potrebbe tornare in carreggiata”. C’è poi il mancato versamento di decine di rate di TFR, “frutto della mala gestione della vecchia dirigenza. I dipendenti hanno tutti gli strumenti per recuperare quei soldi”. Delle 1.400 cause di lavoro per una società con 1.284 dipendenti che ci dice? “Che a pensar male si fa peccato ma… Da quello che è venuto fuori in questi giorni, pare proprio che i vertici dell’azienda spingessero i dipendenti ad una causa legale per proprio tornaconto e per quello di una serie di studi legali con avvocati amici loro che aspettavano a braccia aperte”. Per il futuro, però, ci sembra ottimista… “Ottimista forse è troppo, ma nulla è ancora perduto. La FSE gestisce 474 km di linee ferroviarie nelle quattro province meridionali della Puglia, collegando fra loro le città di Bari, Taranto e Lecce e i loro rispettivi Comuni. Dopo quella statale è la più estesa rete ferroviaria omogenea d’Italia, se non d’Europa, e nessuno si può permettere il lusso di mandare all’aria tale struttura, per non parlare dei posti di lavoro. Anzi, soprattutto per il Salento, la FSE dovrebbe essere ammodernata e rilanciata”. Giuseppe Cerfeda


il personaggio

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NATO per il Comando Generale con tre lauree. Il casaranese Salvatore Farina primo italiano ad essere nominato

Comandante del Joint Force Command, uno dei due comandi operativi della Nato in tutta Europa

C’

era una volta, in una Casarano caratterizzata dalle industrie calzaturiere, che assicuravano il lavoro praticamente “dentro casa”, un bel ragazzotto, dai modi gentili, forse un po’ taciturno, appassionato dei Beatles, con la passione per le stellette e per la vita militare che esse rappresentano. Partì alla fine di un estate di qualche anno fa, fra la naturale commozione di mamma Maria e del padre, fattore stimato e conosciuto ai più come “Mesciu Cosiminu” che, scuotendo la testa, prevedeva un rientro a casa da lì a pochi mesi, sicuro come era che il suo ragazzo mal avrebbe sopportato le dure regole dell’Accademia dell’Esercito di Modena. È l’inizio di una di quelle storie che son belle da raccontare, la storia di Salvatore Farina, un ragazzo semplice che si potrebbe anche arrivare a definire normale, anche se poi così “normale” in realtà non è. Quel ragazzo che qualche anno fa partì da Casarano infatti, è oggi un Generale di

Corpo d’Armata dell’Esercito Italiano, è laureato in Scienze Strategiche ed anche in Ingegneria elettrotecnica e in Scienze politiche internazionali e diplomatiche; ha anche conseguito un master in California in “Defence Resource Management” e scrive articoli su varie riviste specializzate in tema di Difesa sia in Italia che nel Regno Unito. Sin qui ha condotto una vita in giro per il mondo passando dalla Bo-

Il Gen. Salvatore Farina con il Presidente della Repubblica, Mattarella

snia, nell’ambito dell’Operazione Joint Endeavour, sotto la guida Nato a Sarajevo e Mostar, a Londra dove è stato Addetto Militare per la Difesa, fino ad arrivare ad essere il Comandante Generale della Forza Nato in Kosovo (KFOR). In Italia ha ricoperto ovviamente tutta una serie di incarichi importanti tra i quali quello di Capo del Centro Operativo Interforze con l’incarico di pianificare e dirigere tutte le operazioni militari delle nostre Forze Armate in Bosnia, Albania, Macedonia, Kosovo e Timor Est. Una carriera che definire brillante risulta quindi essere un eufemismo. Ci si potrebbe allora chiedere dove risieda la notizia di questo articolo. La risposta ha la data di qualche giorno fa quando il Generale Salvatore Farina ha assunto la carica di Comandante del Joint Force Command, uno dei due comandi operativi della Nato in tutta Europa, con base a Brunssum in Olanda. Questa è una struttura di comando multinazionale e interforze che ha,

tra l’altro, il compito di gestire la missione Resolute Support (RS) in Afghanistan e di pianificare, preparare e gestire l’impiego della Forza di Risposta della Nato (Nato Response Force – NRF) in alternanza con il Comando JFC di Napoli. Per dare la misura dell’importanza di questa nomina, basti pensare che mai nessun italiano aveva prima d’ora assunto questo importante e delicato incarico e questo, al di là del riconoscimento dell’impegno e della professionalità delle Forze Armate Italiane nei teatri operativi, è indubbiamente il riconoscimento alla professionalità ed alle capacità proprie di questo casaranese così brillante. Ne ha fatta strada quel taciturno ragazzo che amava i Beatles e che qui da noi ha ancora genitori, fratello ed amici che lo fanno sentire a casa ogni volta che viene nel Salento; un ragazzo che può essere uno dei rari esempi di impegno e dedizione in questa Casarano che di tali “modelli” ha così tanto bisogno. Antonio Memmi


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attualità

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Botrugno drizza le antenne

Apicoltura biologica nel Parco

Segnale d’interesse. La Wind vuole installare un’antenna

TIGGIANO. Sabato 2 aprile presentazione del corso di formazione per i produttori dell’Area Protetta

La minoranza teme un nuovo caso “Radio Maria”

N

on molla un centimetro l’opposizione a Botrugno. Il consigliere di minoranza Fabrizio Puce ha protocollato in Comune una richiesta di creazione di un regolamento per l’installazione e l’esercizio degli impianti di telecomunicazioni e radiotelevisivi. Ma procediamo con ordine. Il 15 marzo del 2015 ed un anno dopo, il 15 marzo 2016, l’operatore telefonico Wind ha manifestato il proprio interesse all’installazione, nel territorio botrugnese, di un’antenna di telecomunicazioni. Intenzioni giunte in Comune mediante Pec a firma della “Network Sud” che ha inviato il documento “Programmi Stralcio di installazione e modifica degli impianti per telefonia cellulare Wind”, corredato da tanto di mappa in cui si indica una “Area di ricerca” dove ubicare l’impianto. Una richiesta la cui reiterazione

Ulivi incantati con Naike Rivelli

non fa dormire sonni tranquilli all’opposizione botrugnese, già mossasi col consigliere Fabrizio Puce per richiedere alla Commissione Regolamenti la stesura di un’apposita normativa in materia, al fine di tutelare la salute della cittadinanza dall’inquinamento elettromagnetico. Il consigliere ricorda che il Comune, in vista di una eventuale installazione di impianti di questo tipo, è tenuto ad adottare un regolamento “come

previsto dall’articolo 6 della legge regionale 5/2002. E mi auguro”, aggiunge, “che qualora lo si dovesse stilare, preveda la possibilità per i cittadini di accedere alla struttura per effettuare in autonomia i relativi controlli sulla potenza erogata, per non trovarci con un nuovo caso Radio Maria…”. Al momento non giungono dal Comune chiare intenzioni ad accogliere la richiesta di Wind e, qualora dovessero arrivare in futuro, prima di piantare una nuova antenna il progetto dovrebbe passare al vaglio dell’Arpa. Singolare resta il ritorno in paese di progetti, pubblici o privati che siano, dai delicati risvolti per la salute dei cittadini. A Botrugno, appena scossa da dubbi e timori legati all’impianto crematorio prossimo alla realizzazione, si profila il rischio di una nuova battaglia in nome della salute.

Le

attività sostenibili rappresentano una fonte di sviluppo privilegiata per un’ area protetta, tanto più se coinvolgono insetti preziosi come le api, produttrici dell’aureo nettare e indicatori biologici della qualità dell’ambiente. Da queste premesse nasce, nell’ambito del SAC “Porta d’Oriente”, il corso “Apicoltura Biologica nel Parco 2016”, un’iniziativa promossa dal Parco Naturale Regionale Costa Otranto - Leuca, Cooperativa Sociale Terrarossa e Associazione “Nettare Natura”. La presentazione si terrà sabato 2 aprile, alle 18, presso gli spazi di sapori autentici di comunità al Palazzo Baronale di Tiggiano. L’appuntamento segna l’inizio di un percorso didattico, teorico e pratico rivolto a quanti vogliono acquisire le conoscenze e le abilità per allevale le api responsabilmente. “Con questo corso, come già fatto nelle precedenti edizioni, si vuole promuovere una delle più interessanti attività sostenibili per un Area Protetta”, sottolinea Francesco Minonne, biologo naturalista dell’Area Naturale Protetta. “Le api svolgono un ruolo importantissimo sia nella produzione agricola, sia nella conservazione degli ambienti naturali”, aggiunge Minonne, “il corso rientra nelle azioni che l’ente sta portando avanti nella definizione del Paniere dei prodotti del Parco che, con l’implementazione di un marchio e dei disciplinari di produzione, raccolga sempre più aziende e singoli nella Comunità dei Produttori del Parco”. A fine corso, grazie al sostegno dell’ente, ogni corsista riceverà in dotazione materiale didattico e un’arnia da apicoltura biologica. Inoltre sono previste gratuità per giovani in condizione di disagio economico e sociale. Info e segreteria didattica 320/7709937 (Cooperativa Sociale Terrarossa). M.Maddalena Bitonti

Andrano: Liberiamo il Blu Giornata mondiale sull’autismo. Sabato 2, una serie di iniziative organizzate dall’Adelfia e dall’Istituto Comprensivo di Diso con il patrocinio del Comune

L’

“A

lberi incantati” scrive sui social, ma ad incantare sono anche le sue forme. Torna a far parlare di sé Naike Rivelli, la figlia di Ornella Muti. Ammaliata dal Salento, vi ritorna dopo aver posato nuda nella “terra di Al Bano” con il suo amore, Yari Carrisi, a Cellino San Marco. Stavolta, ad accompagnarla solo la natura: Naike posa senza veli tra gli antichissimi ulivi salentini ed infiamma Instagram.

Adelfia, società cooperativa sociale onlus, e l’Istituto Comprensivo di Diso, organizzano, sabato 2 aprile, ad Andrano, per la Giornata mondiale sull’autismo, “Liberiamo il Blu”. L’autismo, pur accompagnandosi ad un aspetto fisico normale, è un handicap grave che coinvolge diverse funzioni cerebrali e perdura per tutta la vita. La comunità scientifica internazionale considera questa patologia come un disturbo pervasivo dello sviluppo che si manifesta entro il terzo anno di età con un deficit di comunicazione, di interazione sociale, di immaginazione, di comportamento. Alle ore 10 partirà il corteo degli alunni della scuola primaria e secondaria del Comune di Andrano. L’Associazione A.S.D. “Cavalieri del Salento”, con i suoi cavalli, aprirà il corteo che sarà animato dalla banda Salento Funk Orchestra insieme all’artista di strada, Daniela Rizzo. L’arrivo in Piazza Castello sarà accompagnato dal volo di tanti palloncini di colore blu. Un modo per lasciar andare via paure e sconforto, acchiappando invece forza e coraggio per aiutare chi soffre di autismo. La sensibilità di tutti ed il lavoro di professionisti del settore sono i punti base su cui far poggiare una vita che sembra scollegata dalla realtà, ma che è una cerniera nella quale racchiudere sorrisi, colori, frasi, emozioni. Il prodigio della condivisione è sempre uno

spettacolo che assume le tinte del cielo per spostare o toccare i pensieri che si librano senza restrizioni nella mente di chi è affetto da autismo. C’è anche la bellezza di stare bene, di sentirsi parte integrante di una società che sa abbracciare, sostenere. Chi è chiuso nelle trappole di un handicap come l’autismo avrà modo di prendere l’aria, di risalire con il vento, di lasciarsi andare per raccogliere ciò che gli spetta. Dopo i saluti del sindaco di Andrano, Mario Accoto, della presidente della cooperativa L’Adelfia, Florella Di Lollo, e del dirigente dell’Istituto Comprensivo di Diso, Maria Maggio, gli interventi saranno affidati a: Antonio Rigliaco, psicologo-psicoterapeuta; Luigia Morciano, pediatra e genetista dell’Ospedale “G. Panico” di Tricase; Mimmo Prisciano, presidente dell’Associazione Alba Mediterranea; un genitore dell’Associazione Adelfiautismo. Spazio anche all’arte con la mostra di pittura della Comunità Educativa de L’Adelfia ed alle performance degli alunni dell’Istituto Comprensivo di Diso (scuole di Andrano), dei ragazzi della Comunità Educativa “Villa Ardena” e di quelli del C.D.S.R. “Enosh” Tricase. “Liberiamo il Blu” è patrocinato dal Comune di Andrano. l.a.


L’eta dell’oro

il Gallo (584) - 2/15 aprile 2016 - www.ilgallo.it - info@ilgallo.it

Un riposo dignitoso Q uello del romanzo di Cormach McCarthy, “Non è un paese per vecchi”, non è certo un titolo che si addice alla nostra Italia. Nel Belpaese il tasso di natalità cala costantemente accompagnandosi ad un aumento della vita media. Ingredienti che hanno portato la popolazione ad un invecchiamento repentino, con un aumento del 150% degli ultraottantenni negli ultimi venti anni. Anche il Salento è terra saggia, con gli over 65 che aumentano di anno in anno. Nonostante la percentuale sul totale della popolazione in provincia di Lecce resti ferma attorno al 13%, il numero di ultrasessantacinquenni è passato dai 147mila del 2004 ai 181mila del 2015, sulla scia dell’aumento dell’età media salentina, saltata nello stesso arco temporale dai 40 ai 44 anni. Statistiche che non smentiscono l’andazzo nazionale riportato da una inchiesta Spi-Cgil secondo cui gli anziani (over 65) in Italia sono più di

12 milioni, di cui mezzo quasi mezzo milione ultra 90enne. E secondo alcune stime, sono destinati a crescere fino ad arrivare, nel 2051, al punto in cui oltre un terzo della popolazione italiana rientrerà nella cosiddetta terza età. Uno scenario in cui l’anzianità diventa un bivio tra il diventare una difficoltà per se stessi ed i propri cari e l’essere una risorsa irrinunciabile. L’Osservatorio sui consumi di Findomestic Banca ha evidenziato come una famiglia su tre ha un anziano con necessità di assistenza giornaliera o parziale. Nel 77% dei casi ad occuparsene sono soprattutto i parenti: i figli nel 50% delle situazioni, le badanti (21%), il coniuge (16%), altri parenti (14%), oppure la casa di riposo (13%). Quando invece la salute accompagna l’età pensionistica, i nonni si trasformano in una miniera, supplendo i genitori in faccende domestiche e familiari e, spesso, rimpinguando le casse familiari.


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terza età

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Case di riposo, necessarie e...

Quanto costa? La spesa si aggira tra i 1100 ed i 1400 euro al mese per l’accoglienza di tipo socio-sanitario. Per i Centri diurni il costo varia dai 250 euro agli 800 euro al mese

Se

da un lato il non roseo periodo economico spinge verso una accoglienza domestica, dall’altro la vita “da terzo millennio”, che trova sempre meno tempo e disponibilità in famiglia per la cura dei nonni, porta ad una crescita delle strutture residenziali, pubbliche e private, atte ad ospitare persone avanti con l’età. Ad oggi sul territorio nazionale se ne contano quasi 6mila (3400 delle quali predisposte anche ad accogliere “anziani non autosufficienti”), per un totale di circa 265mila posti letto. Si tratta nel 43% dei casi di Case di riposo, nel 27% di Rsa (Residenze sanitarie assistenziali) e nel 10% di Comunità alloggio. Una piccola percentuale si riparte invece tra Centri residenziali (4%), Case albergo (3%) e Case famiglia (2%). Di queste 6mila, ben 628

sono in Puglia, 269 delle quali sono Case di riposo. In Europa si sta affermando il cosiddetto “sistema a rete”, nell’ambito del quale le strutture residenziali di assistenza extraospedaliera e le altre strutture “intermedie” sono chiamate a svolgere una funzione di raccordo tra gli ospedali e i servizi presenti nel territorio. Una collaborazione che ha come obiettivo la riduzione dei ricoveri im-

propri. Ma se nei “Paesi avanzati” le residenze per gli anziani costituiscono un elemento importante del sistema delle politiche sociali, un terreno di sperimentazioni e innovazioni (case protette, sistema albergo, residenze territorio), in Italia è carente anche il semplice collegamento atto ad una ottimizzazione del servizio. Numerose strutture non hanno alcuna relazione con gli enti territoriali

e l’ambito dei sistemi di welfare locale, sia per quanto riguarda la programmazione sociale sia relativamente ai controlli. Preoccupa poi il rapporto tra i posti letto garantiti e quelli richiesti: secondo la Commissione Nazionale per la definizione e l’aggiornamento dei Lea (Livelli essenziali di assistenza) l’Italia ne necessiterebbe ben 496mila, a fronte dei suddetti 265mila tuttora in funzione. Una offerta in affanno che si riflette sulle informazioni disponibili riguardo proprio alle strutture di accoglienza, nella maggior parte dei casi frammentarie o imprecise. Un’opacità che mette in difficoltà soprattutto le famiglie che necessitano dei servizi residenziali. Senza contare che, nel 20% dei casi, per far fronte alla richiesta, le strutture di accoglienza sono sovraffollate.

Le

Gli ospiti

strutture residenziali ad oggi, in Italia, accolgono circa 31mila utenti, mentre nei cosiddetti centri diurni si contano 4400 ospiti. Se in quest’ultimo caso il rapporto tra uomini e donne è prossimo al 50 e 50, nelle strutture con accoglienza non limitata al giorno sono le donne a prevalere nettamente sugli uomini, con un sonoro 70%. La metà degli ospiti delle strutture residenziali supera gli 86 anni, mentre la fascia che fruisce maggiormente delle semiresidenziali è quella tra i 61 e gli 85 anni. Dati interessanti sono poi quelli sull’autosufficienza: l’80% degli anziani che vivono presso strutture residenziali ha delle fragilità. Gli autosufficienti sono solo il 19% e il peggioramento delle condizioni di salute porta, nel 70% dei casi, ad un

trasferimento dell’anziano da strutture residenziali per autosufficienti a quelle per non autosufficienti.

Liste d’attesa e costi trettamente collegata alla S limitata disponibilità di posti è la lunga lista d’attesa


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. insufficienti mese per l’accoglienza di tipo socio-sanitario. Per i Centri diurni, invece, il costo varia dai 250 fino agli 800 euro al mese previsti per i malati di Alzheimer. In media, un nucleo familiare spende per l’assistenza dedicata agli anziani 689 euro al mese, circa il 38% del budget famigliare medio italiano. Nel 43% dei casi, i costi arrivano ad assorbire fino al 50% del reddito.

I nonni sono una risorsa

O

che si viene a creare per i ricoveri in strutture per non autosufficienti. Si aspetta in media dai 90 ai 180 giorni. Tempi che si accorciano ai 30/45 giorni per quelle semiresidenziali. La spesa da affrontare si aggira tra i 1.100 ed i 1.400 euro al

cchio però a non generalizzare: anziano non fa rima con acciacchi e perdita di autosufficienza. Gli over 65 svolgono infatti anche un ruolo determinante ed attivo nelle famiglie. Il 31% di loro è una risorsa fondamentale ed aiuta direttamente i figli o accudisce i nipoti. Il contributo spesso diventa anche materiale, con un

apporto in termini economici di 385 euro al mese, in media, per famiglia. La tradizione italiana di affidare i figli ai nonni è diventata una necessità. Secondo una recente ricerca sono ben il 37% le famiglie con figli fino a 14 anni che si affidano giornalmente alle cure dei nonni, mentre in Europa il dato è molto più basso: il 15% in Germania e addirittura il 2% in Svezia. Ci sono poi quei genitori (il 45%) che fanno ricorso alla cura dei nonni-sitter una volta alla settimana. Come emerge dai dati, un aspetto molto italiano che permette anche di coltivare il fondamentale rapporto nonni-nipoti che fa sentire i più piccoli parte di una “famiglia allargata”, trasformando il maggior tempo libero dei nonni, già in pensione, in esperienze uniche in grado di tramandare conoscenze e tradizioni.

l’età dell’oro

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Per la terza età la ginnastica è dolce La

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ginnastica dolce per anziani è un vero e proprio toccasana durante la terza età: permette di stare informa con esercizi semplici ma importanti, studiati per le persone fuori allenamento e per quelle che, come gli anziani, non possono praticare movimenti bruschi o troppo faticosi.

Gli esercizi

li esercizi di ginnastica dolce G per anziani sono armoniosi e puntano principalmente sulla corretta respirazione e postura. A casa o in palestra, con l’aiuto di un istruttore, è possibile mantenersi in forma, migliorando il proprio benessere psico-fisico. Gli esercizi mirano a stimolare i muscoli senza mettere in pericolo ossa e articolazioni: vengono effettuati movimenti semplici che non comportano sforzi o grandi impieghi di energia. Praticandola quotidianamente e abbinandola a sane abitudini alimentari, la ginnastica dolce aiuta a mantenersi in forma e ad avere maggiore coscienza del proprio corpo e della personale energia fisica.

Fisico e mente

Dove praticarla?

il fisico contrastandone il progressivo deperimento legato all’avanzare dell’età, agisce in modo positivo anche sulla sfera mentale. È ben noto, infatti, il potere dello sport sull’umore: praticare attività fisica fa sentire bene perché ci si prende cura di se stessi entrando in contatto con una parte di energia altrimenti inutilizzata. Basata su principi e regole simili a quelle dello yoga punta a migliorare il benessere completo della persona, fisico e mentale.

l’ideale è rivolgervi alla palestra più vicina che svolge questa attività. In alternativa, potete chiedere informazioni al vostro medico che saprà indirizzarvi sugli esercizi più adatti a voi. Nulla vieta di praticare autonomamente gli esercizi anche a casa o nelle aree verdi della città in compagnia di qualche amico o amica, seguendo le indicazioni fornite dall’istruttore: avrete la possibilità di liberare la vostra energia fisica ogni volta che lo desiderate.

pratica quotidiana della siete fuori allenamento e La ginnastica dolce per an- Sedesiderate iniziare a pratiziani oltre a mantenere in attività care della ginnastica dolce


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salute & benessere

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Quella fastidiosa allergia... Il calendario dei pollini Graminacee

Parietaria

Composite o Asteracee

Betullacee

da aprile a giugno

da marzo ad ottobre

da luglio a settembre

da gennaio a maggio

I dieci sintomi

uattro italiani su dieci soffrono di allergie priQ maverili. Causa scatenante: la comparsa dei primi pollini. La fioritura delle piante rende la primavera la stagione dei raffreddori: gli starnuti colpiscono l’80% degli italiani, e per chi è vittima di allergie pare non esserci via di scampo. Per limitare i danni è necessario tenere sotto controllo il calendario della fioritura, riconoscere i principali sintomi di un’allergia ai pollini e seguire alcune semplici regole. Rinorrea acquosa Congestione nasale Bruciore e arrossamento delle congiuntive Lacrimazione Starnuti isolati o a salve Prurito al palato, al naso e agli occhi Tosse secca e stizzosa Riduzione dell’olfatto e del gusto Insonnia, stanchezza, irrequietezza Difficoltà di respiro e asma

Oleacee da maggio a giugno

Cupressacee (Cipresso) da gennaio ad aprile

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principali allergeni che si presentano nel periodo priI maverile sono i pollini della Graminacee, della Parietaria, le Composite (ad esempio l’ambrosia), le Betullacee, le Oleacee e le Cupressacee. Negli ultimi anni si registra un incremento dei soggetti che soffrono di pollinosi da cipresso, in particolare in Puglia. Si calcola che un bambino su dieci sia allergico al cipresso. Tra le principali cause l’aumento della sua coltivazione a scopi ornamentali o di rimboschimento.

Le 10 regole sa seguire Non uscire durante le giornate secche e ventose, quando è più alta la concentrazione di pollini Evitare l’aerazione degli ambienti durante le ore più calde ed eventualmente usare condizionatori d’aria Fare la doccia e lavare i capelli ogni giorno. Il polline spesso rimane tra i capelli e la notte può essere inalato Non uscite subito dopo un temporale: l’acqua rompe i granuli pollinici in piccoli frammenti che raggiungono più facilmente le vie aeree e in maggiore profondità Tenere sempre sott’occhio il calendario dei pollini Usare mascherine durante i lavori all’aperto Evitate viaggi in auto o treno con i finestrini aperti Quando possibile è preferibile viaggiare in autoveicoli con aria condizionata e filtri di aerazione anti-polline da pulire spesso Indossare un nuovo paio di scarpe quando si rientra a casa, e riporre le altre in un armadio in modo che non trasportino in giro le particelle allergizzanti Lavare spesso i pavimenti; ma attenzione all’utilizzo dell’aspirapolvere che può sollevare le particelle allergizzanti


attualità

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Contrasto alla povertà, segnale di bella politica Ambito di Maglie: lavoro per 31

Poggiardo apre i “Cantieri”

“Cantieri di cittadinanza” eccellenti per il Consorzio dell’ambito sociale

Misure concrete: attivati 15 tirocini formativi nei Comuni dell’Ambito

“C

antieri di cittadinanza” iper efficienti per il Consorzio del Piano di zona di Maglie. Il progetto di inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati ha visto interessate infatti ben 31 persone, quasi il doppio delle 18 previste. Un risultato possibile grazie ad una attenta programmazione delle risorse gestite all’interno dell’area denominata “Contrasto alla povertà”, dall’assemblea dei sindaci di Maglie, Bagnolo, Cannole, Castrignano dei Greci, Corigliano, Cursi, Giurdignano, Melpignano,Muro Leccese, Otranto, Palmariggi e Scorrano. Assemblea che aveva già impegnato, per l’anno 2015, 30mila euro a favore dell’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati. Ri-

sorse che derivavano dalla premialità riconosciuta in termini economici per i risultati ottenuti dalle attività puntuali del Consorzio. I Comuni suddetti decisero di destinare tali somme al potenziamento del numero dei possibili fruitori del beneficio “Cantieri di cittadinanza”, adeguandosi agli stessi criteri di selezione

Ada Fiore

stabiliti dalla Regione Puglia e conseguendo gli eccellenti risultati predetti. “È un segnale di bella politica“, dichiara Ada Fiore, presidente del Consorzio del piano di zona di Maglie. “Avere come priorità l’inclusione dei soggetti fragili nella società”, aggiunge l’ex sindaco di Corigliano d’Otranto, “è un impegno umano prima ancora che politico, volto a restituire quel senso di dignità che dovrebbe appartenere a tutti, indistintamente”.

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ono partiti lo scorso 8 marzo i primi Cantieri di Cittadinanza dell’Ambito Territoriale Sociale di Poggiardo. La misura regionale, atta a promuovere politiche integrate per favorire l’inclusione attiva e il sostegno al reddito di soggetti svantaggiati, ha raccolto un’ampia adesione. In virtù dei 44mila e 800 euro stanziati dalla Regione Puglia, sono stati attivati 15 tirocini formativi tutti consistenti in lavori di

pubblica utilità in 10 dei 15 Comuni facenti parte dell’Ambito di Poggiardo. I soggetti beneficiari sono residenti in Comuni dell’area che soddisfano i requisiti di inoccupazione o disoccupazione da almeno 12 mesi ed ISEE del nucleo familiare inferiore a 3mila euro. Grazie al bando dei “Cantieri di Cittadinanza” riceveranno per sei mesi un contributo economico di 500 euro mensili. I progetti dei soggetti ospitanti sono stati valutati e validati anche dai sindacati maggiormente rappresentativi (CGIL, CISL, UIL) e prevedono principalmente attività da svolgere nella manutenzione del verde e del patrimonio

pubblico o nel supporto agli uffici amministrativi pubblici. “La sinergia tra servizi del Consorzio, Centro per l’Impiego di Poggiardo e soggetti pubblici e privati”, spiega il presidente del CdA del Consorzio per i Servizi Sociali, Fernando Antonio Minonne, “ha consentito l’avvio di misure concrete di contrasto alla povertà. Grazie a questi strumenti possiamo dare risposte a chi si trova in difficoltà offrendogli un percorso di inserimento lavorativo che possa aumentare il pronostico di occupabilità futuro e un piccolo aiuto per combattere gli effetti della perdurante crisi economica”. Carlo Quaranta


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Il Salento ripreso di mira per gli sbarchi

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21, 16 uomini e 5 donne, sono sbarcati in Salento all’alba del 31 marzo, a margine dell’ultimo (in ordine di tempo) viaggio della speranza. Si tratta di migranti giunti in Italia su un gommone e scesi a terra a Castro, dove un cittadino li ha notati ed ha allertato le forze dell’ordine. Immediato l’intervento via terra e via mare, da un lato dei carabinieri di Tricase, dall’altro della guardia costiera e della finanza. In poco tempo, una imbarcazione sospetta è stata fermata a poche miglia dalla scogliera di Marina Serra (Tricase). Sul natante lungo 7 metri, un greco ed un albanese, al momento i pricipali sospettati nella ricerca agli scafisti. I migranti, di origine iraniana, siriana e somala, sono stati trasferiti al centro d’accoglienza “Don Tonino Bello” di Otranto. Le indagini riguardanti il loro arrivo passano in mano al pool anti-immigrazione che, oltre a stabilire se i due fermati in mare possano essere gli scafisti, proverà a contestualizzare lo sbarco di Castro. Si teme infatti che si possa trattare di un segnale di riapertura della rotta del canale d’Otranto in seguito all’esponenziale aumento di migranti fermi in Grecia, bloccati dalla chiusura delle frontiere del nord Europa.

Ortelle: distrugge auto della ex

“Salva per una questione di secondi”

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ncora una volta per ragioni che sfugprogrammate molto tempo prima. gono all’umana comprensione (di chi All’attentato della Metro di Maelbeek è ancora conserva un briciolo di umascampata per miracolo Fiorella Elena nità) in nome di un dio e di una religione Giorgiani, 32enne di Montesano Salenhanno scatenato l’inferno mietendo vittime tino. Come tanti nostri connazionali, soinnocenti che avevano l’unica colpa di esprattutto del sud, non le è bastato sere uscite di casa per andare a lavorare. conseguire una laurea con il massimo dei Il bilancio degli attentati di Bruxelles è di voti per lavorare nella sua terra ma ha do35 vittime. vuto fare le valigie ed andare all’estero. Nel Poco prima delle 8 di quel tragico 22 2012 inviò il suo curriculum alla presidenza marzo, due esplosioni hanno devastato la del Consiglio dell’Unione Europea (Presisala del check-in di American Airlines aldente Mario Monti) e insieme a tre suoi l’aeroporto internazionale di Zaventem, lo connazionali fu assunta. La sua destinascalo principale della capitale belga, apzione l’European Network For Rural Devepena alla periferia della città, provocando lopment; il suo ufficio a neanche 100 metri almeno 10 vittime. Come avvenuto a Parigi dalla Metro di Maelbeek. L’abbiamo raganche qui si è trattato di un attacco suicida. giunta dopo i tragici eventi di quella matPoco più di un’ora dopo, alle 9,11, un’altra tina e ci ha raccontato, ancora scossa per esplosione, questa volta alla stazione della quanto avvenuto, come sia riuscita a salmetro di Maelbeek, a due passi dalla sede varsi solo per un colpo di fortuna. dell’Unione europea. Anche in quest’occa“Di solito”, ci ha spiegato a pochi minuti sione il kamikaze ha seminato panico e dagli attentati, “vado a piedi fino al mio ufmorte. Le vittime della stazione metropolificio. Questa mattina ero in ritardo e ho detana sarebbero una ventina. Le drammaticiso di prendere la metro a Schuman, che testimonianze di chi si è salvato vicino casa, per poi scendere proprio a Maraccontano di passeggeri insanguinati in elbeek, la stazione successiva. Alle 8,30 fuga dall’orrore che hanno attraversato a circa, mentre ero ancora per strada, mi piedi, di corsa, il tunnel buio fino alla stahanno telefonato i miei che avevano sazione successiva. Il mondo inorridito puto degli attentati all’aeroporto. Non ne guarda con preoccupazione quanto avveero ancora a conoscenza, li ho comunque nuto nella capitale belga. Fa riflettere la tranquillizzati sulla situazione nella mia tempistica dell’attentato zona che appariva arrivato appena un tranquilla“. giorno dopo la cattura di “Nel frattempo“, ha Salah Abdeslam, l’effeaggiunto Fiorella, “ho rato terrorista protagoniperso il primo treno ed sta del massacro di aspettavo insieme ad novembre a Parigi. La altre persone quello grande paura del godopo, quando si è senverno belga era quella di tito il fragore di un’ una immediata ritorsione esplosione: era proda parte dei complici anprio il treno che avevo cora in libertà dell’ex terperso! A quel punto rorista più ricercato sono scappata fuori d’Europa e così è avvedalla stazione e in quel nuto anche se l’espemomento c’è stata rienza insegna che tali un’altra esplosione, Fiorella con il presidente questa volta proprio azioni criminose, sopratdel Consiglio europeo alla stazione di Schututto se multiple e coorHerman Van Rompuy man dove mi trovavo. dinate vengono

Furti a tricase: due anni ad Alfarano S

orpreso a rubare in casa di un vicino, ha patteggiato nei giorni scorsi una condanna a due anni di reclusione. Si tratta di Davide Alfarano, 46enne di Tricase, arrestato quasi un anno fa, il 3 aprile 2015, ed accusato di furto aggravato. L’uomo si era introdotto Arrestato ad Ortelle il 41enne Filippo De Pierri Rizzello. L’uomo, in passato, era stato denunciato dalla ormai ex moglie per maltrattamenti e lesioni personali, motivi per cui era stato oggetto di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla donna. La notte tra il 30 e il 31 marzo il 41enne ha seminato, per un paio di ore, il panico sotto casa della malcapitata, danneggiando la porta di ingresso dell’abitazione e tentando di introdursi in casa. Proprio la donna ha contattato i carabinieri che lo hanno raggiunto e bloccato, convincendolo a tornare a casa. Ma De Pierri non si è arreso, e poco dopo, si è recato nuovamente sotto casa della ex moglie e le ha distrutto i vetri della macchina. A quel punto il secondo intervento dell’Arma si è concluso con l’arresto del 41enne, accompagnato in carcere a Lecce.

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in una villetta nei pressi della sua abitazione e fu visto proprio dal proprietario, che lo notò mentre scavalcava il muro di recinzione del giardino. Furono i carabinieri, dalla descrizione fornita dalla vittima, a sospettare del 46enne. Sospetti confermati dai

monili in oro che nascondeva in casa, di proprietà dell’uomo derubato. Un colpo, quello del 3 aprile scorso, simile ad un altro che Alfarano avrebbe tentato di lì a poco, sfondando una finestra di un’altra abitazione, senza però riuscire ad entrarvi.

Corsano: Indiano becca spacciatore D enunciato a Corsano un 25enne del posto per detenzione e spaccio di stupefacenti. Con la collaborazione dell’unità cinofila, i carabinieri hanno incastrato O.A., da un po’ di tempo nel mirino dell’Arma per movimenti sospetti segnalati anche da cittadini, con riferimento più a particolari zone del paese che a precise identità. I militari si sono recati presso l’abitazione del gio-

vane e grazie al fiuto di Indiano, il carabiniere pastore tedesco, hanno scoperto diversi involucri contenenti, in totale, nove grammi di eroina e due di hashish. Recuperati anche gli arnesi del mestiere: un bilancino elettronico, un rotolo di carta stagnola e due sacchetti di plastica, utilizzati per il confezionamento delle dosi. Rinvenuti inoltre semi di canapa indiana.

Ho messo le gambe in spalla, lasciandomi dietro un’enorme nuvola di fumo, sono arrivata in ufficio e non sono uscita più: sono stata proprio fortunata!”. Dopo la grande paura ed aver chiamato a casa (“avevo il telefono scarico ho dovuto chidere il favore ad un ragazzo che passava per strada“) Fiorella è rimasta per ore nella sede della European Network For Rural Development: “Sono state ore terribili, le sirene non smettevano di suonare”, ha ricordato, “ci avevano anche chiesto di non muoverci perchè le autorità temevano altri attentati in zona. Ho preferito andar via, ospite di amici. Casa mia? No, troppo vicina ai luoghi degli attentati e ancora pericolosa, l’intero quartiere è circondato da un perimetro di sicurezza e all’interno circolano tuttora solo da forze di polizia e ambulanze”.

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Schianto fatale per sottoufficiale di Marittima

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avorava a La Spezia e come quasi ogni mattina, anche il 24 marzo scorso stava raggiungendo il posto di lavoro in moto. Giacomo Minonne, 53enne sottoufficiale di Marina, originario di Marittima (frazione di Diso), è morto in un incidente stradale. Era a bordo del suo mezzo a due ruote quando, per cause al vaglio degli inquirenti, si è schiantato contro un autocarro che viaggiava in direzione opposta. Nulla da fare all’arrivo dei soccorritori: il 53enne è infatti morto sul colpo.


cronaca salentina

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Arrestati i banditi che misero a ferro e fuoco il basso Salento I carabinieri hanno arrestato i banditi ritenuti responsabili di 15 rapine consumate tra il 2011 e il 2013 a danno di Uffici Postali, supermercati, farmacie e altro, tutto nell’area del basso Salento. Si tratta di quattro giovani di Ugento: Daniele Deiana, Salvatore De Gaetani ed i fratelli Andrea e Vincenzo Minicozzi. Deiana e Vincenzo Minicozzi erano già agli arresti domiciliari per altre vicende. Le rapine per le quali i carabinieri hanno appurato la loro responsabilità (nell’inchiesta “Stop and go”) sono le seguenti: nella mattinata del 3 maggio 2011 a Morciano di Leuca, rapina presso Ufficio Postale; al mattino del 9 novembre 2011 a Patù, rapina presso Ufficio Postale; nella serata del 7 dicembre 2011 a

“Muori maiale!” al padre 91enne...

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icchiato, insultato, maltrattato ed umiliato. Un uomo di 91 anni di Taurisano è stato a lungo vittima di soprusi ad opera di una coppia di coniugi, nei cui confronti era padre e suocero, e con cui abitava, che gli avevano reso la vita un inferno. C.M. di 43 anni ed L.P. di 51, entrambi di Taurisano, gli chiedevano soldi e ricambiavano chiamandolo “maiale“. Gli auguravano di passare al più preso a miglior vita e lo circondavano di croci, disegnate sugli specchi o adagiate sul suo letto. Una triste storia che ha costretto l’uomo a rifugiarsi, di tanto in tanto, a casa di altre sue figlie e che ha fortunatamente incrociato il passaggio di agenti polizia. Gli uomini del commissariato sono infatti intervenuti in due episodi, contattati direttamente dalla vittima: uno nel gennaio del 2015, quando l’uomo sarebbe stato ferito ad un dito con un bastone mentre cercava di ripararsi dalle percosse, ed un altro nel febbraio scorso quando sarebbe stato malmenato con una bottiglia e colpito alla testa, riportando un trauma. L’indagine ha quindi portato al primo esito: la polizia ha notificato ai due coniugi l’obbligo di allontanamento dalla casa familiare e il divieto di farvi rientro senza autorizzazione, nonchè quello di comunicare con la persona offesa.

Ortelle: picchiava la moglie, condannato C

ondanna ad Ortelle per maltrattamenti in famiglia e tentata violenza privata. Un anno e sei mesi, con sospensione della pena, per L.P., 46enne del posto. Decisione del gup che segna un punto fermo nell’iter giudiziario sorto attorno ad una storia di vessazioni domestiche protrattrasi per anni. La condanna riguarda infatti episodi di violenza, schiaffi, pugni e calci, spesso sotto l’effetto dell’alcol, da parte dell’uomo

ano pesante del questore di Bari nei confronti dei tifosi del Casarano Calcio, protagonisti lo scorso 21 febbraio di tafferugli in occasione del match col Barletta. Ad un mese dall’evento, disputatosi presso lo stadio San

Sabino di Canosa, sono arrivati 16 Daspo, divieti di accedere alle manifestazioni sportive, per altrettanti supporter rossoblù. L’indagine si è avvalsa di filmati e riprese di telecamere di sorveglianza presenti in

all’indirizzo della moglie. Casi in cui, alla violenza sulla vittima, si aggiungeva la furia su mobili e oggetti di casa. Un accanimento che avrebbe costretto la donna a cercare spesso riparo dai parenti per sfuggire, talvolta, anche a minacce di morte. Un inferno che però la vittima non ha avuto il coraggio di denunciare se non prima di un lasso di tempo che coprirebbe ben 13 anni di soprusi. Elemento questo sul quale la difesa

dell’imputato avrebbe fatto leva per tentare l’assoluzione: troppo ampio, a dire dell’avvocato del 46enne, l’arco temporale cui si fa riferimento con una querela depositata oltre un anno dopo i fatti denunciati. Episodi quindi non circostanziati e prove derivanti unicamente dalle testimonianze della donna. Ciò non è bastato però a far desistere il giudice dalla condanna, comunque dimezzata rispetto ai 3 anni richiesti dal pm.

Camion rifiuti pericolosi a Poggiardo S

ostanze radioattive in un camion della spazzatura all’impianto di trattamento dei rifiuti di Poggiardo. L’episodio si è verificato lo scorso 9 febbraio quando il mezzo pesante è stato bloccato all’ingresso dell’impianto, dopo la rilevazione effettuata dal portale radiometrico. La procedura adottata nei suoi confronti, però, non è stata quella prevista dalla normativa riguardante questi casi specifici. La delibera di giunta regionale del 2012 prevede infatti che i materiali vengano depositati in spazi appositi al fine di ridurne il livello di radioattività e, in seguito, di passare a procedura di smaltimento ordinaria. In questo caso, invece, il camion in questione è stato semplicemente messo in quarantena fuori dalla struttura, rischiando di innescare un iter molto più dispendioso nello smaltimento dei materiali pericolosi.

Fermati tifosi violenti M

Ugento, rapina presso un distributore di carburanti; durante la sera di San Silvestro del 2011 a Ugento, rapina presso un distributore di carburanti; nella serata dell’8 marzo 2012 a Ugento sulla strada provinciale Ugento-Casarano, rapina presso distributore di carburanti; la sera del 26 marzo 2012 a Casarano, sulla Strada provinciale Casarano-Ugento, rapina presso distributore di carburanti e bar presente nella stazione di servizio; nella tarda serata del 26 maggio 2012 a Ugento, rapina a danno dei titolari di un supermercato; sempre in serata, il 13 settembre 2012 a Ruffano, rapina presso distributore di carburanti; sette giorni più tardi, nella serata del 20 settembre 2012 a Ruffano, rapina presso

zona, nonchè di testimonianze raccolte dopo gli scontri. La gara finì 1-0 per la squadra di casa, ma a tenere banco, anche all’interno della struttura sportiva, furono più i disordini sugli spalti che le azioni in campo.

Pertanto, l’Aro 7, che interessa 21 Comuni dell’area tra Maglie e Otranto, ha inviato una lettera all’Arpa, al Prefetto di Lecce ed alla Regione, per sottolineare la gravità della situazione e procedere secondo le vigenti normative.

una farmacia; nella stessa serata, ancora a Ruffano, rapina presso un negozio di autoricambi; il giorno dopo, altro giro altra corsa, a Casarano sulla strada provinciale CasaranoMaglie, rapina presso un distributore di carburanti e bar presente nella stazione di servizio; due giorni dopo, in serata, tappa ad Ugento, in località Gemini, una rapina presso rivendita tabacchi; nella serata del 18 ottobre 2012 a Melissano, tentata rapina presso una rivendita tabacchi. In ogni rapina è stato fatto uso di armi (pistola e/o fucili) ed in alcuni casi sono anche stati esplosi colpi di arma da fuoco a scopo intimidatorio. Impiegati autoveicoli o motoveicoli risultati provento di furto.

Prostiute e trans scattano le multe

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ntensa attività di controllo della Polizia Locale a Lecce nel centro storico e nella zona “a luci rosse”. Le pattuglie deputate all’attività antiprostituzione hanno contestato 17 sanzioni amministrative di 300 euro per violazione dell’ordinanza sindacale n. 255/2016. Tredici all’indirizzo di donne e trans trovati ad esercitare l’attività di meretricio su strada e quattro nei confronti di altrettanti clienti sorpresi in atteggiamenti inequivocabilmente riconducibili alla contrattazione di prestazioni sessuali in un luogo pubblico, o colti in flagranza. Durante un pattugliamento del centro storico, gli agenti in bicicletta hanno anche sorpreso un 16enne con addosso un involucro con oltre quattro grammi di marijuana. Gli agenti insospettiti dalla presenza di un trita-erba nelle immediate vicinanze di un gruppetto di sette adolescenti, appartati sui gradini di un’abitazione in Via Abramo Barnes, hanno invitato i ragazzi a svuotare zaini e giubbotti. È bastato questo per provocare uno stato di palese agitazione nel sedicenne, che ha consegnato spontaneamente la sostanza stupefacente. Il ragazzo, su disposizione del pm, è stato accompagnato presso il Comando di Viale Rossini ed identificato alla presenza dei genitori, poi essere segnalato alla locale Prefettura per i provvedimenti di rito. Infine, in seguito agli accertamenti per un sinistro stradale occorso all’intersezione tra Viale Gallipoli e Via De Jacobis, gli agenti della pattuglia pronto intervento hanno denunciato per ricettazione un cittadino extracomunitario rimasto ferito nel sinistro a bordo di uno dei veicoli coinvolti risultato rubato a Lecce nel mese di ottobre. L’uomo, privo di patente di guida e sotto l’effetto di alcol e di cannabis, ha dichiarato di non essere il conducente del mezzo. Indagini sono in corso per stabilire l’eventuale coinvolgimento di altri soggetti.


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terzultima

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Freebike Tour per i sentieri del Parco In mountain bike. Scampagnata tra i paesaggi naturali di Tricase, Tiggiano ed Andrano

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na domenica in sella tra i paesaggi del “Parco Naturale Otranto-Leuca”. ll Freebike Tour del Salento in MTB fa tappa a Tricase con l’undicesimo cicloappuntamento con gli appassionati di Mountain Bike. L’escursione, denominata “MTB nel Parco…Costa e Bosco di Tricase”, pedalerà domenica 10 aprile tra i sentieri storici del territorio, tra strade sterrate, vecchi, trat-

turi, antiche costruzioni, uliveti secolari ed innumerevoli bellezze naturali e paesaggistiche della costa. Una scampagnata non competitiva con raduno ed iscrizioni con offerta volontaria (da devolvere in beneficienza a LILT) in piazza Pisanelli alle 7,45. Prima della partenza, visita al Palazzo dei Principi Gallone. Tutti in sella alle 8,30, in un percorso mediofacile di circa 39km, su tratti prevalente-

mente pianeggianti e quindi adatti anche a principianti. Con andatura tranquilla, verranno toccate località di Tricase, Andrano e Tiggiano come la chiesa “dei Diavoli”, il Bosco “le Chiuse”, Torre Nasparo, la piscina naturale di Marina Serra, la Quercia Vallonea di Tricase e la masseria del Mito. A mezzogiorno, a conclusione del tour, rinfresco in piazza Cappucini offerto dai componenti del MTB

di Tricase. Per seguire live gli aggiornamenti sul programma e per scaricare, nei giorni precedenti l’appuntamento, la mappa del percorso, si può monitorare l’evento Facebook “MTB nel Parco Costa e Bosco di Tricase”. Si ricorda che per prender parte all’escursione è obbligatorio l’uso del casco e di un kit di riparazione delle forature, oltre che di un mezzo efficiente ed idoneo ad affrontare strade sterrate.

Dal Salento si leva una voce da Serie A Francesca Indino. La tricasina nel coro di “O Generosa” di Allevi, l’inno del massimo campionato di calcio

“Della mia terra mi mancano il sole e la campagna, la brezza marina sul viso e la cucina della nonna”

Un

po’ tutti, appassionati di sport e non, a b b i a m o ascoltato almeno una volta il nuovo inno che precede le partite del campionato italiano di calcio da questa stagione. Pochi però sapranno che tra quelle note, c’è una voce salentina. Nel coro che canta “O Generosa” del Maestro Giovanni Allevi, c’è Francesca Indino, 29enne tricasina con la passione per il canto sin dall’infanzia. Francesca ha salutato il Salento a 19 anni per trasferirsi a Parma per studio e lavoro. Si è laureata in Scienze della Comunicazione e diplomata al Conservatorio in canto lirico prima di trasferirsi, pochi mesi fa, a Venezia. Vive quotidianamente l’amore per la musica e coltiva il sogno di poterne fare stabilmente un lavoro. L’abbiamo incontrata per farci raccontare, innanzitutto, come nasce la passione per il canto. “Nasce con me”, ci racconta, “sin da piccola ho sempre cantato: nelle recite scolastiche, nei gruppi di pizzica salentina, alle assemblee d’istituto e nei musical al liceo. Ma la passione per il canto lirico la devo a mio nonno e a mia madre. Loro ascoltavano spesso l’opera e io giravo per casa vocalizzando le arie più popolari, facendo im-

pazzire i miei genitori. Finché non ho deciso di provare a fare l’audizione per entrare a studiare in conservatorio nel corso di canto lirico”. Dove ha mosso i primi passi la tua giovane carriera? “Ero quasi alla fine del percorso di studi, stavo preparando l’esame per diplomarmi quando arrivò la splendida opportunità, nel 2014, di fare la mia prima audizione professionistica per uno dei ruoli da protagonista in una compagnia d’operetta. Il titolo in questione era “Cin ci là”, di Carlo Lombardo con musiche di Virginio Ranzato. Quattordici spettacoli al Teatro Quirino di Roma, per i quali fui scelta”. Poi una piccola scalata… “Dall’anno scorso ho iniziato a collaborare stabilmente con diversi cori. Con il Coro della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano ho preso parte alla produzione dell’opera Mosè in Egitto di G.Rossini, presso il Duomo di Milano. Con il Coro dell’Opera di Parma, la scorsa estate, ho partecipato al decimo “Festival d’Art Lyrique de Salon-de-Provence” ed al concerto per la riapertura del Duomo di Carpi (danneggiato dal terremoto del 2012) nel quale abbiamo eseguito la Messa di Gloria di P. Mascagni.

Con la stessa compagine ho preso parte ad alcune produzioni di Carmen di G.Bizet e Boheme di G.Puccini in vari teatri d’Italia. Fino a far parte del coro del Maestro Giovanni Allevi”. Cosa ha significato per te lavorare con Allevi? “Un onore ed un vero piacere perché, oltre ad essere un grande artista, è anche una grande persona. Entrare nella sala di registrazione per incidere qualcosa che non era mai stato ancora cantato da nessuno e scoprire assieme ai miei colleghi che stavamo per incidere l’inno della Serie A di calcio è stato davvero entusiasmante. Il maestro sprizzava gioia da ogni capello! La stessa emozione l’ho vissuta in occasione della prima esecuzione dal vivo dell’inno della Serie A, nell’Auditorium di via della Conciliazione a Roma. E col Maestro abbiamo anche numerosi impegni nei prossimi mesi, a partire dagli appuntamenti del 13 maggio all’Auditorium Lingotto di Torino e del 18 maggio al Teatro degli Arcimboldi di Milano”. Qual è l’esperienza che ti ha resa più orgogliosa del tuo talento? “È difficile dirlo con esattezza. Nonostante ne abbia fatte ancora poche, sono tutte uniche. Sicuramente la collaborazione con il M° Allevi è una di queste.

Ma anche il video promozionale per Lucia di Lammermoor, di G.Donizetti, che ho girato lo scorso febbraio mi rende orgogliosa”. Vivi lontano da casa. Cosa ti manca di più? “Da dieci anni ormai non vivo più nel mio Salento. Ho vissuto a Parma fino a pochi mesi fa, quando l’amore mi ha portata a Venezia. Mi mancano il sole e la mia campagna, la brezza marina sul viso, il profumo della cucina della nonna, il vociare delle lunghe tavolate di famiglia e...potrei continuare all’infinito! Quando torno a casa non possono mancare gli appuntamenti con il pasticciotto, il rustico e la mozzarella. E nella valigia prima di andar via, oltre al magone, ci sono sempre l’olio ed il vino del nonno, della salsa e dei “boccacci” della nonna, un po’ del nostro buon caffè e, ovviamente, le frise!”. Hai progetti o sogni per il futuro? “Non si finisce mai di studiare e migliorarsi in questo campo. Continuo a tenere i piedi per terra e a fare il mio lavoro da commessa, e al contempo non smetto di studiare, in primis per me stessa (“me lo devo”) ed anche per il profondo amore che nutro nei confronti della musica. E poi chissà...”. Lorenzo Zito


tempo libero

2/15 aprile 2016

ilgallo.it

23

one in programmazi dal 31 marzo LECCE - MULTISALA MASSIMO tEL. 0832/307433 Sala 1

18,30 - 21

race - il colore della vittoria Sala 2

20,45 - 22,30

un paese quasi perfetto Sala 3

20,30 - 22,15

Sala 4

18,40 - 20,35 - 22,30

il mio grosso grasso...

lo dicono le stelle

dal 2 al 15 aprile

di Eugenio Musarò (www.eugeniomusaro.it)

un bacio Sala 5

Ariete

toro

Lo splendido trigono di Saturno persiste, mettendovi di fronte a repentini cambiamenti, tra l’altro voluti anche da Urano congiunto.

Gemelli

Seconda decade sempre super favorita dallo splendido trigono di Plutone e Giove. Portate avanti i vostri impegni con fiducia. Gli altri portino pazienza.

La prima decade, subisce ancora la quadratura di Nettuno. La seconda è messa alle corde da Saturno. Gli altri sono più liberi di muoversi.

18,30 - 20,30 - 22,30

Batman vs Superman

Cancro Nettuno favorisce i nati alla fine della prima decade. Molti altri, invece, devono subire ancora i transiti negativi di Urano e Plutone.

18,10 - 21,50

Batman vs Superman Sala 2

17 - 19,30

Kung Fu Panda 3

Leone

Bilancia

vergine

Urano e Saturno in trigono sono transiti che non bisogna lasciar passere inutilmente. Impegnatevi, perché il vento è a vostro favore.

La prima decade è ancora alle prese con Nettuno opposto. Gli altri se la passano decisamente meglio grazie a Plutone e Giove.

Capricorno

Sagittario Prima decade ancora frenata da Nettuno. Saturno congiunto mette spalle al muro la seconda. La terza deve per il momento camminare da sola.

La prima decade è libera di muoversi come meglio crede. Gli altri sono ancora alle prese con Plutone e Urano negativi. Saturno vi da una mano!

Scorpione

Sala 4

18,30 - 21,50

Sala 5

20,30

13 hours

Urano e Saturno in sestile al vostro Sole, vi incitano a perseguire i vostri obbiettivi e ad andare avanti con fiducia e ottimismo. Periodo favorevole.

Sala 6

Pesci Saturno in quadratur, potrebbe causarvi qualche problema sia sul piano pratico, sia sul quello sentimentale. Abbassate la guardia e pazientate!

trova i Galletti, telefona martedì 5 aprile Cerca tra le pubblicità e individua i 3 galletti “mimetizzati” e telefona martedì 5 aprile dalle 9,30 allo 0833/545777. tra i primi 50 che prenderanno la linea sarà sorteggiato UN vOUCHER PER UN PERNOttAMENtO in una delle strutture ricettive CAROLI HOtELS (Leuca e Gallipoli, con la formula un ospite gratuito ed uno pagante). In palio anche: i BIGLIEttI per il CIRCO di Moira Orfei a Rurano e quelli per i CINEMA; 1/2 kg di MIGNON offerti dalla pasticceria DOLCEMENtE di tricase; UN APERICENA al ristorante MENAMè di tRICASE; COLAZIONE PER DUE offerta da GOLOSA a tricase; CORNEttO e CAPPUCCINO offerto dal CAFFè PISANELLI DI tRICASE; CORNEttO e CAPPUCCINO offerto dal BAR LEvANtE di tRICASE; DUE APERItIvI al Bar MENAMè di tRICASE PORtO; DUE APERItIvI al BAR MAL GLEF a MIGGIANO; DUE APERItIvI presso DOLCI FANtASIE di SAN CASSIANO; BUONO SCONtO di EURO 50 da applicare sull’acquisto di occhiali da sole o da vista presso OttICA MORCIANO di tRICASE, ANDRANO, tIGGIANO e CAStRO; una bottiglia di vINO da DELIZIE SALENtINE tRICASE.

Telefona martedì 22 marzo dalle ore 9,30: 0833/545 777

PeRiodico

indiPendenTe

di cuLTuRa, seRvizio ed

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Redazione TRicase

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CORRISPONDENtI Massimo Alligri Giuseppe Aquila Gianluca Eremita vito Lecci valerio Martella Antonio Memmi Carlo Quaranta Donatella valente Stefano verri Lorenzo Zito

Sala 3

17 - 19,40 - 22,20

Sala 7

21

Batman vs Superman (3D) Sala 8

21,30

Batman vs Superman un bacio

17 - 19,40 - 22,15

GALATINA - CINEMA TARTARO tEL. 0836/568653 18,30 - 21,15

Batman vs Superman CALIMERA - CINEMA ELIO tEL. 0832/875283 17 (festivi) - 19 - 21 (chiuso lun.)

weekend

la collaborazione sotto qualsiasi forma è gratuita. la Direzione si riserva di rifiutare insindacabilmente qualsiasi testo e qualsiasi inserzione. Foto e manoscritti, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Riproduzione vietata. stampa: se.sTa. srl via delle Magnolie 23 Zona industriale - Bari iscritto al n° 648 Registro nazionale stampa autorizzazione Tribunale Lecce del 9.12.1996

18 - 20: Heidi

18,45 - 21,30

Batman vs Superman GALLIPOLI - CINEMA ITALIA tEL. 0833/568653

Heidi

18,30 - 20,30 - 22,30

Sala 2 18,30: Billy il koala 20,30-22,30: il mio grosso... Sala 3

18,15 - 21

Batman vs Superman GALLIPOLI - CINEMA SCHIPA tEL. 0833/568653 18,30: Kung Fu Panda 3 20,30-22,30: un paese quasi...

CASARANO - CINEMA MANzONI tEL. 0833/505270

Heidi

17 - 19 - 21

TRICASE - CINEMA MODERNO tEL. 0833/545855 18,30 - 21,15

Batman vs Superman TRICASE - CINEMA AURORA tEL. 0833/545855 17,30 (domenica) - 19,30 - 21,30

un paese quasi perfetto

TRICASE - CINEMA PARADISO tEL. 0833/545386 17,30 - 19,30 - 21,45

Heidi

distribuzione gratuita porta a porta in tutta la provincia di Lecce

Gallo

Direttore Responsabile

Sala 2 22: Brooklin

un paese quasi perfetto

Sala 9

il

16,05 - 19,05 - 22,05

race - il colore della vittoria

Batman vs Superman

Acquario

Urano in quadratura negativa, ma Nettuno è sempre in splendido sestile. Muovetevi con cautela e razionalità, doti che a voi non mancano.

Sala 3

Nettuno e Plutone vi sostengono ancora alla grande. La terza decade è la meno favorita, comunque senza particolari transiti negativi.

Sala 1 18: Kung Fu Panda 3 20-22: un paese quasi perfetto

Sala 1

SURBO - THE SPACE CINEMA tEL. 0832/812111 Sala 1

MAGLIE - MULTISALA MODERNO tEL. 0836/484100

marketing e Pubblicità Tel 0833/545 777 e-mail: grafica@ilgallo.it

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