il
Gallo
Anno XXII, numero 07 (609) - 8/21 aprile 2017- www.ilgallo.it - info@ilgallo.it
casaraNo, politica e saNità
giù le mani dal “Ferrari”
ruFFaNo: il ritorNo di Fiorito L’ex sindaco nicola fiorito torna a candidarsi dopo le note vicissitudini giudiziarie e lancia la sfida alla vice sindaco uscente maria rosaria orlando e all’ex “alleato” antonio Cavallo che scende in campo con una lista figlia di Direzione Italia.
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Oltre mille persone, in un corteo ricco di slogan e festoso caos, una volta arrivati presso la struttura sanitaria, tutti presi per mano per 4 un simbolico abbraccio all’ospedale
tricase: e il ceNtrosiNistra? Situazione ancora in divenire nel centrosinistra tricasino con le due anime che nonostante gli sforzi non riescono a trovare un punto di incontro soprattutto sul nome del candidato. Aspettano di conoscere l’avversario Carlo Chiuri (il candidato di Cambiamenti per Tricase ha già incassato il sostegno dell’Udc e tra poco avrà anche quello di Direzione Italia), pasquale Santoro (LiberaTricase) e francesca Sodero (Movimento 5 Stelle)
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Settimana Santa per il Salento coNcertoNe No tap
Primo Maggio a San Foca? Semaforo verde per le newS
Novità assoluta!
a llo
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Parte da questo numero la nuova promozione de “il Gallo”. Oltre alla canonica distribuzione, la domenica incontrerete alcuni nostri collaboratori ai semafori dei centri più grossi. Richiedete la vostra copia gratuita
Alessandro Mannarino, Roy Paci, i 99 Posse, Sud Sound System, Bandabardò, Lo Stato Sociale e altri noti artisti propensi a partecipare al concertone della Festa dei lavoratori, sul lungomare di San Foca. Crowfunding a favore del Presidio No Tap 9
Dalla Processione del Venerdì Santo a Maglie e Parabita; Santu Lazzaru a Cutrofiano; la Passione Vivente a Martano, Ugento, Matino e Collepasso; I Passiuna tu Cristù della Grecìa Salentina, le Discipline di Botrugno; il corteo dei fedeli all’alba del sabato a Galatina... Alla scoperta dei riti della Settimana Santa nel Salento che propone le sue bellezze, i suoi paesaggi, la sua storia, i suoi sapori, come prodotto d’eccellenza e si riscopre meta turistica anche per le vacanze di Pasqua. da pagina 11
trova i galletti Lunedì 10, dalle 9,30, trova i galletti tra le pubblicità e telefona allo 0833/545777. In palio i biglietti per il cinema e tanti altri premi. a pagina 23
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a lezione
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8/21 aprile 2017
la visita
Cataldo Motta, un Magistrato a scuola la dirigente scolastica antonella Cazzato con Cataldo motta
Al Liceo Comi. Incontro tra i ragazzi e il Procuratore: “La scuola restituisce bellezza al mondo”
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osa ci fa un magistrato di lunghissimo corso, appena lasciata la guida della Procura della Repubblica di Lecce in un Liceo con 400 studenti tra i 16 e i 19 anni? Quale messaggio ha da porgere loro, quale testimone intende passare di mano? A suo esplicito dire, un messaggio di pessimismo. Il consenso alle figure dell’ antistato e l’infiltrazione nel tessuto sociale delle logiche del sovvertimento della Legge dello Stato con il codice non scritto di matrice mafiosa è acclarato, come ormai chiaro l’affermarsi di una cultura del chiamo padre chi pane mi da che induce le vittime di crimini mafiosi a negare l’evidenza pur di mantenere uno status di pro-
tetti , talvolta perfino di impiegati in imprese rette da mafiosi, che però forniscono un lavoro purchessia, piuttosto che il nulla in alternativa. Come può l’individuo comprendere l’importanza di abbandonare la connivenza tacita e la paura e scegliere invece la denuncia pubblica e il rifiuto? Perché soprattutto dovrebbe esporsi in prima persona piuttosto che scegliere l’anonima e priva di rischi accettazione della legge del più forte? Semplice: la Rettitudine, l’Etica, l’impossibilità di fare diversamente, per educazione, convincimento, o per pura follia. Il futuro è una terra straniera e ostile ai giovani: la vita che li attende è più che mai dura e difficile e non possono
pensare che se la caveranno bene con facilità. Occorrerà impegno, forza, resistenza, determinazione, follia, per vincere la paura, appropriarsi della possibilità di scegliere ed esercitare il proprio diritto alla Libertà. Fuori dalla scuola sarà ancora più difficile, perché mancherà quello straordinario tessuto connettivo che è il sostegno della comunità educante che guida, educa, conduce e allontana dalle insidie. Tanto vale che i giovani ne abbiano giusta consapevolezza. E dunque? Solo un mondo “schifezza” possiamo e dobbiamo consegnare ai ragazzi? No, non è possibile, altrimenti chiudiamola del tutto questa scuola. Invece è a scuola che si costruisce quella possibilità e ca-
pacità di resistere e credere che sia possibile restituire bellezza al mondo. Lo dice il Procuratore, quando ricorda che solo alcuni ragazzi con la loro testimonianza senza paura hanno consentito l’individuazione di responsabili di crimini efferati in qualche recente fatto criminoso. Dunque i giovani il proprio futuro potranno ancora progettarlo e renderlo possibile, non colorato di grigio come la rassegnazione e la paura, ma dei colori delle opportunità, del progetto, del sogno, della follia che sovverte lo status quo delle cose e le cambia davvero. Un incontro pieno di emozione, di partecipazione ed empatia reciproca quello tra il Dott. Motta e i liceali del Comi di Tri-
case ieri nell’Auditorium della scuola gremito di giovani. Una bella pagina di formazione non formale, un incontro di anime e un incrocio di percorsi, tra un Uomo di Stato di grande esperienza e consapevolezza e giovani alla ricerca di una strada maestra. Tra loro un Dirigente che tanto ha creduto nell’uno e fortemente crede negli altri, nella concreta possibilità che i Buoni Maestri facciano ancora e sempre la differenza per le anime ancora sufficientemente pure dei giovani. Una bella giornata al Liceo Comi. Dopo due ore e mezza, a mezzogiorno Motta, uscendo dalla scuola, ha notato che era divenuta, da grigia, una bella giornata di sole. Non male per un pessimista.
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ora parlo io
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Salento futuro
Agricoltura: il governo Un altro gasdotto? dimezza la ricerca in Puglia
NON SOLO TAP. “In arrivo Poseidon ad Otranto!”
Spending review. Delle 7 sedi pugliesi ne rimarranno solo tre, più una sola postazione per la ricerca in economia agraria
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iunge a compimento il “Piano degli interventi di incremento dell’efficienza organizzativa ed economica, finalizzati all’accorpamento, alla riduzione e alla razionalizzazione delle strutture” del CREA, l’Ente nato dall’unione dell’INEA (Istituto Nazionale di Economia Agraria) ed il CRA (Consiglio della Ricerca e la sperimentazione in agricoltura), frutto della legge 23 dicembre 2014, n. 190 comma 381. In Puglia, i centri di ricerca passeranno ufficialmente da 7 a 3: chiusura per Lecce, Barletta ed una sede di Foggia, rimarranno in vita il viticoltura ed enologia a Turi (BA), l’agricoltura e ambiente a Bari e il cerealicoltura e colture industriali a Foggia. Di queste, solo quella in Capitanata sarà sede amministrativa mentre per quel che concerne le ex sedi INEA, rimarrà solamente una postazione in sedi ex-CRA oppure messa a disposizione da Regione, Università o altri Enti. L’obiettivo è quello di ridurre la spesa corrente in ricerca del 10%, per un ammontare complessivo che supera i 10,4 milioni di euro ottenuto con la chiusura delle sedi sul territorio (2,3 milioni di euro); centralizzazione degli acquisti (700mila euro); economie di scala (1,5 milioni); oneri per il personale (2,9 milioni) e riduzione affitti (3 milioni di euro). “Quello che, in origine, era il piano di Matteo Renzi giunge ora in dirittura d’arrivo”, commenta il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera, “la spending review più volte annunciata a parole per tantissimi comparti, ad iniziare dalla politica,
prende avvio da uno dei settori storicamente più martoriati e che, in realtà, avrebbe più bisogno di linfa e stimoli economici: ovvero dalla ricerca. È incredibile come si sia dimesso un commissario dietro l’altro perché i tagli concreti suggeriti agli ultimi governi non venivano poi attuati, dietro le pressioni delle lobby”, prosegue L’Abbate, “mentre quando a pagarne le consegue doveva essere il mondo della ricerca, in questo caso in agricoltura, la scure dei tagli si è abbattuta drasticamente e senza ripensamenti. È un timore che paventavamo dal 2014 e che oggi diviene, purtroppo, realtà: senza ricerca come può il settore agricolo avere futuro?”. In Puglia, rimarranno dunque aperte le sedi del CREA-AA di Bari che svolge studi e ricerche per la caratterizzazione, gestione sostenibile e modellazione spazio temporale degli ecosistemi agrari e forestali attraverso un approccio inter e multidisciplinare. Il CREA-CI di Foggia (sede amministrativa) che si occupa, con un approccio multidisciplinare, delle filiere dei cereali e delle colture industriali per alimentazione umana, animale e per impieghi no food, garantendo, attraverso anche il miglioramento genetico e le scienze omiche per la conservazione e la gestione della biodiversità, la valorizzazione delle produzioni. Il CREA-VE di Turi (BA) che si occupa di viticoltura con riferimento all’uva da tavola e da vino, inclusa la trasformazione enologica. Svolge l’attività di conservazione e valorizzazione del germoplasma viticolo nazionale. Infine, come detto, dell’ex INEA rimarrà solo una postazione del CREA-PB (Politiche e Bio-economia).
“Si
concretizza sempre più il rischio di avere ben due gasdotti in Puglia: uno a Melendugno e l’altro a Otranto”. Lo spiega il presidente di Legambiente Puglia, Francesco Tarantini, in una nota in cui spiega come “il più grande gasdotto sottomarino al mondo, che dovrebbe portare nel nostro Paese il gas naturale offshore dei giacimenti di Israele e Cipro, rilanciando l’ipotesi di utilizzo del gasdotto Poseidon di Edison a Otranto. Mentre a San Foca si inasprisce il conflitto sul punto di approdo di Tap, a Tel Aviv il ministro Carlo Calenda”, continua Tarantini, “firma assieme ai colleghi di Israele, Grecia e Cipro il primo via libera a Eastmed. Il progetto sarà presentato ai ministri del G7, poiché ritenuto fondamentale asse di sviluppo della strategia energetica complessiva del Mediterraneo. Con la firma dell’accordo per il lancio del progetto Eastmed”, dice ancora Tarantini, “si concretizza sempre più il rischio di avere ben due gasdotti in Puglia. Nel 2011 la società Igi Poseidon ottenne il decreto di autorizzazione unica dal ministero dello Sviluppo economico che approvava il progetto definitivo e autorizzava la costruzione e l’esercizio dell’opera nella città dei Martiri. Invitiamo nuovamente istituzioni e politica, in ambito nazionale e regionale”, prosegue Tarantini, “a lavorare sull’ipotesi di un unico gasdotto nella nostra regione, attraverso un processo decisionale che coinvolga pienamente i territori interessati. La vicenda del Tap non può essere affrontata in maniera isolata, ma deve rappresentare”, conclude, “l’occasione per discutere della strategia energetica nazionale che punti sulle fonti rinnovabili, sull’efficienza energetica e sull’utilizzo del gas come fonte fossile di transizione, per arrivare già nei prossimi anni a chiudere progressivamente le inquinanti centrali a carbone”.
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la protesta
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giù le mani dal “Ferrari”
Casaranesi in piazza per l’Ospedale La carica dei mille. Tutti presi per mano per un simbolico abbraccio al nosocomio di Casarano
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arrivò il giorno della manifestazione popolare per cercare di cambiare il destino dell’Ospedale di Casarano. In un sabato mattina baciato dal sole, infatti, fra gli studenti a cui non pare vero riuscire a non entrare a scuola e qualche mamma che, con la scusa del pargolo da accompagnare, ne ha approfittato per fare una passeggiata, oltre un migliaio di persone si è dato appuntamento nella centralissima Piazza San Domenico per dare appunto vita alla manifestazione “giù le mani dal Ferrari”, indetta dal Comitato Civico Pro-Ferrari e rivolta praticamente a tutte le donne e gli uomini di buona volontà. Certo, un migliaio di partecipanti, se paragonati alle manifestazioni di Piazza San Giovanni in Laterano, magari fanno anche sorridere nella loro apparente ingenuità, ma a Casarano (città notoriamente apatica e fredda a certi moti di protesta, in cui si scende in piazza al massimo per portare il cane) mille persone hanno un’importanza relativa enorme. Perché, tolti i ragazzini festanti e le mamme a passeggio, di cittadini incazzati che manifestano coscienti di farlo, ne rimangono davvero tanti. Fare quindi la cronaca di ciò che accade nella seconda parte della manifestazione non farebbe dire nulla che non sia molto prevedibile: un corteo
l’arrivo all’ospedale del corteo dei manifestanti
ricco di slogan e festoso caos, foto ricordo del serpentone che diventa sempre più corposo e poi, una volta arrivati presso la struttura sanitaria, tutti presi per mano per un simbolico abbraccio all’ospedale. Quel che invece è interessante è ciò che accade prima. In piazza San Domenico, oltre ai sindaci ed a molti cittadini di quasi tutti i paesi limitrofi che fanno parte del bacino d’utenza della struttura ospedaliera e ai rappresentanti delle associazioni di volontariato impegnate sul territorio, c’è un piccolo palco da dove prende la parola Claudio Casciaro nella sua veste di presidente del comitato civico pro-Ferrari, esponendo in maniera dettagliata ed appassionata i motivi della protesta. Poi è la volta del sindaco Gianni Stefàno che lancia una proposta provocatoria al governatore Michele Emiliano: mettere a disposizione della
ASL il terreno indispensabile per la costruzione del nuovo ospedale del sud Salento, chiedendogli quindi di avere spiegazioni del perché si stia scegliendo di costruire gli ospedali da altre parti e non dove esistono già presìdi di primo livello. Ovviamente hanno manifestato anche gli altri candidati sindaco: Emanuele Legittimo, già presidente del comitato civico per la difesa dell’Ospedale e ora candidato con una lista civica slegata dai partiti tradizionali; Mauro Memmi, candidato del Pd che, dimostrando una certa indipendenza dalle logiche “baresi” del proprio partito, manifesta convinto insieme ad altri esponenti dello stesso colore politico. Assente l’esponente 5 stelle Enrico Giuranno, non perché insensibile al problema (da tempo infatti i pentastellati sono impegnati in molte inizia-
tive che vanno nella stessa direzione della manifestazione di protesta) ma perché in disaccordo sulla coloritura politica che avrebbe preso il comitato civico stesso. In molti hanno notato la presenza di un esponente di primissimo piano nel panorama politico del territorio: il consigliere regionale Sergio Blasi che, scortato dagli esponenti storici del Partito democratico casaranese, si aggira tra la gente. Onore al merito ad un politico vero, quindi, ad uno che viene fin qui a metterci la faccia. Di sicuro adesso salirà sul palco e porterà il punto di vista della maggioranza alla Regione che ha deciso il declassamento del Ferrari; ci spiegherà perché (contrariamente a quanto proposto dal suo compagno di partito, Donato Pentassuglia) Emiliano ha deciso di declassare la struttura casaranese; ci spiegherà perché, pur rispettando i criteri del DM 70 ed in barba alle oltre 10mila firme raccolte in una petizione, Emiliano nemmeno ci ascolta; forse sa anche qualcosa del perché, ancorché finanziata, non è stata ancora cantierizzata la costruzione del 4° lotto, insomma… bravo Blasi che qualcosa ora ce la dirà! Invece no. Pare infatti che qualcuno, riconoscendolo, abbia urlato “vergognati” al suo indirizzo e quindi lui, disegnandosi forse
una croce con il dito indice sul naso, ha fatto l’offeso e, sempre scortato dai soliti esponenti storici del Pd casaranese, si è defilato. Non so quali ambienti sia abituato a frequentare Blasi ma, probabilmente, avrebbe dovuto intuire che, vedendolo, la gente non avrebbe lanciato al suo indirizzo dei petali di rose profumate. Pare che, andando via sbattendo i piedi, abbia confidato come non sia stato invitato a salire sul palco e che oltretutto non ci sarebbero state nemmeno le condizioni per un suo intervento in quanto la manifestazione avrebbe assunto un connotato politico. Caro consigliere regionale Sergio Blasi: se l’ospedale è stato declassato è per una decisione puramente e squisitamente politica, e se lei ha visto tanta gente (civilmente) incazzata, questa è la conseguenza di una decisione puramente e squisitamente politica. Però, se lei ritiene, alla prossima manifestazione, per non dare una connotazione politica, proveremo a dare una connotazione diversa, magari religiosa, dove al posto dei gonfaloni metteremo qualche santo giusto a cui votarci. Magari qualche santo un po’ più attento a Casarano ed al suo hinterland fatto di gente che sta perdendo il proprio ospedale. Magari questo santo non si offende e la grazia ce la fa. Antonio Memmi
verso l’11 giugno
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amministrative 2017 L’11 giUgno si vota in 20 ComUni saLentini
La
data c’è: sarà l’11 giugno la chiamata alle urne per venti Comuni salentini, Lecce compreso. In caso di ballottaggio il secondo turno è fissato per il 25 giugno. In provincia sono quattro i Comuni con i 15mila abitanti chiamati a votare: Galatina, commissariato dopo le dimissioni, a pochi mesi dalla scadenza, del sindaco Cosimo Montagna; Casarano (sindaco uscente Gianni Stefàno), Tricase (Antonio Coppola) e Galatone (Livio Nisi). Per gli altri 15 comuni rinnovo delle amministrazioni comunali con il sistema maggioritario, con una sola lista per ogni candidato sindaco. Tra questi: Matino (sindaco uscente Cosimo Cataldi), Racale (Donato Metallo), Ruffano (Carlo Russo), Castro (Alfonso Capraro), Ortelle (Francesco Rausa), San Cassiano (Gabriele Petracca), Scorrano (Antonio Mariano), Castrignano de’ Greci (Antonio Zacheo), Melendugno (Marco Potì). Tutti i sindaci uscenti sono potenzialmente ricandidabili tranne Daniele Perulli ad Aradeo e Luciano Cariddi ad Otranto, che hanno completato i due mandati previsti dalla legge nei Comuni superiori ai 3mila abitanti.
Ruffano: doppia sfida agli uscenti
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La
antonio Cavallo
N
on mancano le sorprese a Ruffano in vista della chiamata alle urne di primavera. Quella più clamorosa ma nell’aria da qualche tempo, è quella di Nicola Fiorito, probabilmente voglioso di ritornare sulla scena politica dopo aver intascato assoluzioni in serie. L’ex sindaco sarà a capo di una lista civica e godrà del sostegno del locale circolo del Pd. Detto da tempo che l’amministrazione uscente ha puntato dal primo momento sulla vice sindaco Maria Rosaria Orlando, confermando tutti gli uscenti (tranne un paio di eccezioni), si profila una lotta a tre per la competizione delle amministrative del prossimo 11 giugno a Ruffano. A sfidare la Orlando, infatti, oltre a Fiorito, ci sarà Antonio Cavallo, in testa alla lista Direzione Comune
nicola fiorito che, come si evince già dal nome, è vicina a Direzione Italia, il movimento degli ex Cor che fa capo a Raffaele Fitto per intenderci. In lista, con Cavallo candidato alla poltrona più ambita, ci saranno anche personaggi già noti della vita politica di Ruffano, come Roberto De Vitis e Simone Viva. In fase di presentazione il gruppo ha avuto l’endorsement dell’ex sindaco Rocco Stradiotti che, però, non sarà della partita. In sospeso la posizione del Movimento 5 Stelle in attesa dell’ok dal partito per l’utilizzo del simbolo e sulle persone da presentare in lista. Abbottonatissimi riguardo al potenziale candidato sindaco. Tre squadre, forse quattro, in campo, dunque, e la difficoltà fisiologica per tutti di completare le liste (quest’anno fino a 12 candi-
m. rosaria orlando dati), rispettando peraltro la quota rosa, così come previsto dalla legge. Ricordiamo che non è possibile presentare una lista di candidati composta da persone dello stesso genere. La legge regionale 19/2013 prevede che nei Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti in ogni lista nessuno dei due generi può superare i 3/4 dei candidati, mentre nei Comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti il limite è di 2/3. Nel caso in cui queste proporzioni non vengano rispettate, la Commissione elettorale circondariale che esamina la lista cancella, partendo dall’ultimo, i nomi dei candidati del genere rappresentato in eccedenza. Se, a seguito delle cancellazioni operate, la lista risulta formata da un numero di candidati inferiore al minimo la Commissione la esclude.
BluMedia Srl, società editrice de “il Gallo”, vista la Legge n. 28 del 22/02/2000 e delibere n. 58/’04 e 60/’04 della Commissione dell’Autorità per le Garanzie della Comunicazione, ha redatto un documento analitico messo a disposizione, presso la Redazione di via L. Spallanzani 6, a Tricase, di quanti volessero diffondere “messaggi politici elettorali” a pagamento. Termine per la prenotazione e la consegna dei materiali almeno 8 giorni prima della pubblicazione. Saranno pubblicati tutti gli annunci pervenuti nei termini indicati, nel rispetto delle condizioni stabilite nel documento analitico. Le tariffe verranno applicate a tutti i partiti e movimenti politici e ai rispettivi candidati. Il pagamento dovrà essere sempre anticipato. Il criterio di accettazione delle prenotazioni si basa sul principio della progressione temporale. Agli aventi diritto sarà assicurata la parità di accesso agli spazi.
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elezioni
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aspettando l’11 giugno
Tricase: centrosinistra spaccato Nodo candidato. Una parte del Pd propone Mimino D’Aversa ma il gruppo dell’amministrazione uscente non ci sta e punta su Totò Carbone...
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entativi di centrosinistra unito a Tricase. Lo conferma un comunicato stampa congiunto a firma del gruppo consiliare del Partito Democratico, del Segretario di Sinistra Italiana, del Referente di Prendi Posizione – Tricase e dei rappresentanti delle Liste Civiche e delle Associazioni. “A seguito degli incontri che si sono susseguiti in questi giorni ed anche in considerazione dei recenti sviluppi politici nella nostra comunità”, si legge, “l’attuale compagine politico-amministrativa di centrosinistra a Palazzo Gallone, la giunta comunale, tutti i consiglieri comunali del gruppo del Partito Democratico, Sinistra Italiana e i relativi amministratori, le liste civiche in seno all’Assise Comunale e l’Associazione Prendi Posizione – Tricase insieme ad altre associazioni e movimenti di area hanno ritenuto opportuno condividere un percorso unitario mirato alla individuazione del candidato sindaco del centrosinistra, alternativo alle proposte emerse fino ad ora nel panorama politico locale”. “Tale scelta”, secondo i firmatari, “è frutto di senso di responsabilità nei confronti della città da parte delle forze di centrosinistra che ritengono fondamentale rilanciare un solido progetto che coinvolga le energie più genuine della coalizione, aprendosi a tutte quelle realtà, anche civiche ed associative, che ne condividono valori e ideali”. Tutto ciò lascerebbe pensare ad un accordo raggiunto tra le forze del centrosinistra tricasino anche sul candidato sindaco e darebbe forza al tam tam mediatico degli ultimi giorni che avrebbe individuato in Mimino D’Aversa il pre-
scelto. Tutto risolto allora? Macchè… Dal gruppo dell’Amministrazione uscente si sono affrettati a farci sapere che “la voglia è quella di condividere un percorso ed unire le forze. Ma percorso condiviso non vuol dire certo che una parte abbia già deciso il candidato sindaco e quello debba essere. Non accettiamo imposizioni e forzature da alcuno, soprattutto se esterno alla vita politica della nostra città”. Tradotto per noi poveri elettori, questa parte del centrosinistra non accetterebbe un candidato che le indiscrezioni indicherebbero come scelto dalla “strana coppia Ernesto Abaterusso-Nunzio Dell’Abate”. In merito alla vicenda abbiamo raggiunto il sindaco Antonio Coppola chiedendogli lumi sul documento del suo gruppo. E lui ci ha confermato che “abbiamo dato la nostra disponibilità ad un un percorso unitario mirato anche alla individuazione del candidato sindaco che comunque sarà alternativo alle proposte emerse fino ad ora. D’Aversa? Il nome non va imposto ma scelto insieme non accetteremo forzature”. E se insistono?
“Ognuno farà per sé”. Questo potrebbe voler dire che alla fine potrebbe ancora ricandidarsi? “L’ho detto e lo ripeto. La mia esperienza da sindaco finirà a giugno. Non mi ricandido”. Tramontata l’opzione Carmine Zocco, il “social-tam tam” metropolitano ha riportato nei dettagli un incontro in un albergo cittadino tra il sindaco Coppola, Antonio Lia (ex sindaco di Specchia) e Totò Carbone ex consigliere di maggioranza vicino al gruppo di Prendi Posizione. In molti giurano che l’oggetto dell’incontro sia stato proprio la candidatura a sindaco di Carbone. Ma nel luglio del 2007 non fu lui tra coloro che lasciarono i banchi di maggioranza e contribuirono alla caduta di quell’amministrazione guidata proprio da Coppola? Come è strana la politica… Riguardo al candidato sindaco del gruppo uscente e proposto alla coalizione del centrosinistra, Antonio Coppola, pur non smentendo l’ipotesi Carbone (“anche se nel 2007 ha contribuito alla caduta dell’amministrazione da me presieduta e lo ha fatto nelle fasi di un confronto politico, non vuol dire che non possa essere una delle persone prese in considerazione per fare il candidato sindaco”), nega di aver mai avuto “incontri clandestini in un albergo. I miei incontri sono sempre pubblici”. Riguardo agli interlocutori aggiunge: “Se bisogna parlare di candidati sindaci per questo paese, poi, sarebbe bene farlo con persone di Tricase che ben conoscono dinamiche e problematiche. Lo dico con tutto il rispetto per Antonio Lia ma non capisco che senso avrebbe avuto un incontro con lui”.
Infine il primo cittadino uscente ci tiene a rimarcare che “non mi si addice il ruolo di burattinaio che rischio mi venga dipinto addosso. È chiaro che se qualcuno dovesse chiedermi un parere non mi tirerei certo indietro ma, essendomi chiamato fuori dalla prossima competizione elettorale, non ho certo la pretesa di essere io a decidere chi sarà il candidato sindaco”. Lo stesso Totò Carbone, già sindaco di Miggiano per due mandati dall’1980 al 1985 e dal 1990 al 1995 (da tempo però vive con la famiglia a Tricase) non smentisce l’ipotesi e non le manda certo a dire: “Nella mia vita politica ho sempre unito e mai diviso”. Come a dire se si va tutti insieme ok, altrimenti... Quindi se sul suo nome “si comincia a costruire senza divisioni e dissensi”, se ne potrà parlare. Gli sforzi da entrambe le sponde del centrosinistra, in effetti, sono mirati a far accettare agli altri il proprio candidato. In attesa che l’impresa riesca o che, nel caso, il centrosinistra scelga tra fare sintesi con un terzo candidato o presentarsi agli elettori diviso, aspettano con curiosità gli altri candidati già sicuri: Francesca Sodero per il Movimento 5 Stelle (la prima ad ufficializzare la sua presenza alla urne), Carlo Chiuri a capo di Cambiamenti per Tricase e sostenuto pure dall’Udc (è prossimo ad incassare anche l’appoggio di una lista di Direzione Italia) e Pasquale Santoro con la sua Libera Tricase. Giuseppe Cerfeda
attualità
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dai Comuni
“Tricase… Compra e Vinci”
Cinema e teRRitoRio
Il concorso. Con 166 attività commerciali che hanno aderito all’iniziativa promossa dall’Associazione Commercianti
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concorso a premi , nuovo e inedito per la città di Tricase , ha lo scopo di rendere partecipe e protagonista in modo gratuito il consumatore finale. “Tricase… Compra e Vinci” è lo slogan di 166 attività commerciali che hanno aderito all’iniziativa promossa dall’Associazione Commercianti di Tricase che si svolgerà dal 5 aprile al 20 giugno, con la possibilità per i consumatori di poter vincere 10mila euro in buoni acquisti da rispendere nelle stesse attività aderenti l’iniziativa. In dettaglio: gli esercizi commerciali aderenti al concorso distribuiranno gratuitamente, a tutti i consumatori che effettueranno almeno un acquisto di 20 euro, un biglietto che permetterà di partecipare all’estrazione finale di 10mila Euro in buoni acquisto suddivisi in tre premi: il primo di 5mila euro, il secondo di 3mila euro, il terzo di 2mila euro. L’estrazione si terrà sabato 1° luglio nella meravigliosa Piazza Pisanelli di Tricase alla presenza di un notaio, in una serata ricca di musica, sorprese e tanto divertimento. Abbigliamento, accessori, calzature, alimentari,
U
oggettistica casa, articoli da regalo, bar, pizzerie, ristoranti, centri estetici … sono solo alcune delle categorie merceologiche che il consumatore potrà selezionare tra quelle elencate su un apposito depliant che sarà distribuito dagli stessi esercenti su tutto il
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10mila euro iN palio
Tutti i consumatori che effettueranno un acquisto di 20 euro, avranno un biglietto per partecipare all’estrazione finale: al primo estratto 5mila euro, al secondo 3mila, al terzo di 2mila
territorioavranno del basso Salento. Pertanto, chiunque deciderà di effettuare i propri acquisti o semplicemente sceglierà di passare il proprio tempo libero a Tricase potrà essere uno dei tre fortunati che si aggiudicheranno i cospicui premi messi in palio. I fortunati vincitori potranno utilizzare la vincita senza vincolo di scelta, in tutta tranquillità, avendo a disposizione 6 mesi per farlo. “Certi che ogni consumatore saprà individuare i propri punti vendita di riferimento e cogliere l’opportunità di scoprirne dei nuovi”, dicono dall’Associazione Commercianti, “vi aspettiamo a Tricase dal 5 aprile al 20 giugno con 10mila buoni motivi per fare i vostri acquisti”.
Finchè c’è il mare
ltimate le riprese di Finché c’è il mare, cortometraggio girato e ambientato (quasi completamente in esterni) nel Salento, tra Sant’Andrea di Melendugno, il centro storico e la stazione centrale di Nardò, Santa Maria al Bagno, Santa Caterina e località Frascone. Si tratta di un lavoro prodotto dal Centro Sperimentale di Cinematografia, la più antica scuola italiana di insegnamento, ricerca e sperimentazione in questo campo, in collaborazione con l’associazione culturale Nostos, con la giovane firma di Francesco De Giorgi, il 27enne regista originario di Monteroni, attivo nel settore pubblicitario e documentaristico, già al suo secondo cortometraggio (al terzo come producer). Con Finché c’è il mare, De Giorgi ha intelligentemente saputo essere produttore di se stesso, sfruttando un piccolo budget e la strumentazione tecnica che il CSC gli ha messo a disposizione, nonché altre risorse reperite attraverso una campagna di crowdfunding e il sostegno di sponsor locali. Nardò ha offerto dunque l’ambientazione e gli splendidi contesti, tra mare e paesaggio rurale, e anche il fatto che uno dei due protagonisti principali, Antonio, è neretino, così come la mamma Margherita. Il film riannoda i fili di una tragedia, raccontando la storia di due amici, Antonio appunto e Sandro, che non si parlano da quando un incidente sulla scogliera ha cambiato per sempre le loro vite. Sandro è costretto a vivere sulla sedia a rotelle e Antonio è andato a vivere a Milano per scappare dal dramma dell’amico. Ma un giorno capisce che deve tornare. Così il film racconta del giorno del suo ritorno e di un’amicizia che, nonostante tutto, non poteva finire. I temi sono quelli dell’amicizia e del “ritorno”, ma il film fornisce anche un’immagine inusuale del Salento. C’è infatti anche il tema della xylella, simbolo di una malattia che sta ferendo a morte questo territorio, ma che non è invincibile. Una trama che condensa sentimenti, emozioni e attese. I protagonisti del film sono due attori salentini: Fabio Zullino, 30 anni, di Melpignano, e Giorgio Consoli, 34 anni, di Sava.
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attualità
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c’è chi dice no
Ugento: “Basta discariche!”
roy paci ha già dato al sua adesione per il concerto del 1° maggio a San foca
Comitato Burgesi 2017. Angelo Minenna: “No alla nascita di un nuovo impianto. Occorre considerare le alternative progettuali”
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abbiamo già dato
Non siamo contrari a priopri ma non ci piacciono localizzazione e tipologia de rifiuti che potrebbero esservi smaltiti nel corso del tempo. Si valutino le alternative
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distanza di pochi mesi dall’intervento del sostituto procuratore Elsa Valeria Mignone e dell’esposizione mediatica della vicenda per la sospetta presenza di fusti contenenti policlorobifenili tombati nella discarica dismessa di località Burgesi, si pone la questione della possibilità di un nuovo impianto di trattamento di rifiuti speciali a Ugento, la cui collocazione dovrebbe essere quella di contrada Casino Arto. Il Comitato Burgesi 2017 presieduto da Angelo Minenna e nato “per far luce sull’amara questione della tanto discussa e omonima discarica”, si oppone alla realizzazione dell’eventuale nuovo impianto. Le motivazioni dell’opposizione al progetto sono state documentate nell’ampia relazione dell’esperto ambientale Cristian Rovito in-
viata al Comune e alla Provincia di Lecce. Relazione commissionata proprio da Angelo Minenna che dichiara: “Il territorio di Ugento ha già dato molto in tema di “politiche dei rifiuti” , con la presenza di una discarica di rifiuto tal quale in contrada Burgesi, sorta anch’essa all’interno di cave dismesse e nel corso degli anni più volte ampliata e sopraelevata. Non siamo contrari al progetto in sé, carente peraltro su più punti, come sottolineato nelle nostre deduzioni in merito”, aggiunge, “ma alla sua localizzazione e alla tipologia di rifiuto che potrebbe esservi smaltito nel corso del tempo. Per questo abbiamo presentato le nostre argomentazioni in tal senso, redatte in maniera del tutto gratuita in nome e per conto del Comitato Burgesi 2017 dal dr. Cristian Rovito, esperto ambientale qualifi-
cato, che ringrazio per la sua professionalità e competenza”. Secondo Minenna “di discariche e impianti ne abbiamo fin troppi, quindi, e Ugento ha bisogno non di nuove strutture in tal senso ma di capire appieno cosa c’è nelle cave di Burgesi e iniziare a farsi delle opportune domande su come viene gestita la politica dei rifiuti su tutto il territorio comunale”. Tra le motivazioni esposte dall’esperto ambientale non sono state considerate le ragioni di “desiderabilità sociale” del progetto di un nuovo possibile impianto da parte di una popolazione “già fortemente segnata da Burgesi”, la mancata individuazione della porzione di territorio entro cui ricadrebbero gli impatti diretti e indiretti del nuovo impianto, e la necessità di approfondire delle alternative progettuali. Antonella Marchisella
Concertone No Tap per il Primo Maggio Crowdfunding. Le somme raccolte al Presidio No Tap per sostenere eventuali spese legali e per tutto quello che dovesse essere necessario
L’
idea sembra ormai aver preso piede: un concerto del Primo maggio a Melendugno per trasformarlo in una grande manifestazione No Tap. L’idea è partita da So What Festival di Melpignano, che da qualche giorno sta raccogliendo le adesioni del mondo artistico-culturale a un appello anti-gasdotto, che ha già toccato quota seicento firme. Tra i firmatari ci sono Alessandro Mannarino, Roy Paci, i 99 Posse, Sud Sound System, Bandabardò, Lo Stato Sociale, e una serie di artisti che potrebbero partecipare al concertone della Festa dei lavoratori, che dovrebbe tenersi sul lungomare di San Foca, a un paio di chilometri dall’area del cantiere Tap. Le risposte all’appello sono state tante ma l’organizzazione dell’evento specifico è in divenire e anche le presenza degli artisti sono tutte da decidere, però tutto sembra confluire verso l’obiettivo del Primo Maggio a San Foca, per una grande giornata di musica e cultura. “Ringraziamo da subito il vicesindaco di Melendugno, Simone Dima, per la disponibilità e Fuck Normality Festival, SEI - Sud Est Indipendente Festival, CoolClub, Molly Arts Live, TTevents e Babelsound per essersi subito resi disponibili nell’organizzare insieme questa grandissima giornata”, hanno detto gli organizzatori del So What Festival, “ci teniamo a rendere chiaro da subito che tutte le organizzazioni presteranno il lavoro in maniera gratuita e la stessa cosa verrà chiesta agli artisti. Nei prossimi giorni, lanceremo un crowdfunding per coprire le spese di produzione e tutte le somme eccedenti saranno consegnate al Presidio No Tap per sostenere eventuali spese legali e per tutto quello che dovesse essere necessario”.
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biologico al 100%
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metodo naturale
Come fermare il disseccamento rapido degli ulivi con Nuovolivo Si
tratta di un meraviglioso ed efficacissimo trattamento irrorante e Bío stimolante 100% naturale, frutto di un antichissimo sapere saponiero ed erboristico oltre che di un’attenta e scrupolosa sperimentazione direttamente su pianta, che produce un immediato rallentamento del disseccamento rapido degli ulivi, fino a portarlo gradualmente ad un totale annientamento. Tutto ciò si ottiene semplicemente irrorando in tutta la superficie le piante sofferenti una volta all’anno, per almeno un quinquennio. Si basa sul principio inequivocabile della salute della pianta, ossia, mira ad un completo arricchimento di principi attivi, oligoelementi, sali minerali e curativi natu-
rali, estratti con accurata maestria dalle erbe, congeneri ed aromi naturali in esso contenuti che riescono a penetrare, sia dalla foglia che dal tronco, durante l’irrorazione, fino ad arrivare direttamente in linfa ove svolgono la loro fondamentale azione. L’immediata conseguenza al trattamento risulta perciò un rinvigorimento della pianta stessa in tutte le sue parti già dopo poche ore dal primo trattamento. Si può procedere all’irrorazione che va fatta
con certosina precisione avendo cura di bagnare abbondantemente ogni centimetro della pianta, partendo dalla base del tronco fino a risalire alla fronda, solo dopo aver accuratamente e radicalmente potato e ripulito l’albero da tutte le parti interessate dal disseccamento e bruciato immediatamente le stesse. Inoltre, e non ultimo, grazie appunto alla particolarissima selezione di erbe in esso contenute, svolge anche un eccellente azione disinfettante, funghicida ed insetticida naturale. La quantità da utilizzare per quintale di acqua è di 2 litri di prodotto Nuovolivo sufficiente a trattare mediamente 10 alberi.
Trattamento pubblico a Specchia, di fronte a Palazzo Coluccia, realizzato dall’Antica Saponeria
è
un’affezione parassitaria che dà origine alla sostanza collosa denominata melata, di cui sono peraltro ghiotte le formiche (per cui si verifica un doppio danno con la loro invasione). Si sviluppa su tutti gli organi vegetativi, rami, foglie, tronco e frutti soffocando con la sua presenza ogni tipo di respirazione della pianta, e naturalmente la fotosintesi clorofilliana, portando perciò inesorabilmente la pianta, dopo un graduale indebolimento, al completo disseccamento se non trattata per tempo. è importantissimo ricordare che la fumaggine non è una patologia della pianta ma la naturale conseguenza dell’attacco e relativa proliferazione di un insetto, per cui il ripresentarsi della stessa è da imputare al nuovo proliferare dell’agente infestante dopo la schiusa delle sue uova che può, a seconda del grado di umidità e temperatura della zona in cui sono applicate le piante, avvenire anche più volte all’anno. Perciò per evitare il diffondersi della stessa dopo averla debellata la prima volta con i trattamenti 1 e 2, basterà, al ripresentarsi della nuova colonia, ripetere solo il trattamento numero 2 prima che la pianta diventi nera in seguito al ciclo vitale dell’insetto. Oggi si può mettere fine a questo incubo in maniera naturale. La natura cura la natura! Dopo un lungo studio ed un’al-
METTIAMO kO LA FUMAGGINE DEGLI AGRUMI
trettanta lunga sperimentazione su pianta, l’Antica Saponeria del Salento può darvi la soluzione. Un trattamento naturale formulato basandosi su un antichissimo sapere erboristico che garantisce un efficace contrasto al problema fumaggine. Essendo un trattamento da effettuare in due momenti, a distanza di 7/10 giorni nella medesima maniera, basterà semplicemente diluire in acqua il contenuto del flacone scelto a seconda del numero di alberi da trattare e successivamente, irrorare abbondantemente la pianta in ogni sua parte, iniziando dal tronco fino a risalire sui rami e foglie che dovranno essere irrorate su entrambe le facciate. Ripetere il trattamento dopo 7/10 giorni fino alla completa debellazione del problema. Dopo qualche giorno dal secondo trattamento procedere al lavaggio della pianta con acqua, meglio se a pressione! A differenza di tutti gli altri prodotti chimici ha una totale assenza di sostanze nocive, per cui può essere usato senza l’ausilio di mascherine, non nuoce assolutamente ad animali di ogni genere. Grazie alla sua formulazione ricca di elementi naturali e sali minerali estratti da oltre 40 tipi di erbe, con generi aromi naturali, risulta un meraviglioso trattamento nutritivo ricostituente.
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verso Pasqua
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la settimana santa
La Processione del Venerdì Santo Maglie e dintorni. Alla riscoperta dei riti della Settimana Santa: educational tour per giornalisti, opinion leader e blogger. Grande attesa per il 14 aprile
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artita l’organizzazione di “Maglie e dintorni: alla riscoperta dei riti della Settimana Santa”, un educational tour per giornalisti, opinion leader e blogger, proposto dal Comune di Maglie e finanziato dalla Regione Puglia. Il tour, programmato con il supporto di CTS – Centro Turistico e Studentesco Giovanile Lecce, vedrà la partecipazione di una delegazione selezionata, composta da importanti direttori editoriali, giornalisti e freelance. La delegazione, arrivata il 13 aprile, permarrà nella cittadina magliese sino a lunedì 17 aprile, parteciperà ai riti della Settimana Santa, visitando inoltre le località limitrofe, quali Lecce, Botrugno, San Cassiano, Galugnano, Santa Cesarea Terme, Otranto e Castro. Il sindaco di Maglie Ernesto Toma ritiene che “accogliere esperti del mondo della comunicazione e dei media in un periodo così intriso di tradizione significa proporre Maglie, la sua storia, i suoi sapori, come prodotto d’eccellenza tra le mete turistiche. Solo facendo vivere i nostri luoghi da chi è un operatore chiave della filiera turistica si può raccontare pienamente il territorio e le ricchezze custodite. Chiamiamolo marketing territoriale, chiamiamolo riposizionamento competitivo, ma alla base solo le nostre tradizioni e i nostri luoghi possono fare la differenza”. La delegazione vivrà momenti di confronto con le realtà locali, familiarizzando con le diverse destinazioni, attraverso uno scambio diretto con gli attori locali. Il tour garantirà la visibilità di Maglie su testate nazionali, blog, conferenze stampa, trasmissioni televisive e servizi
fotografici dedicati. “Si tratta di attrarre turisti”, conclude Ernesto Toma, “mediante dei contenuti composti da cultura, religiosità, tradizione, dando un contributo forte all’indotto collegato e alle realtà imprenditoriali locali”. Tra le tradizioni proposte durante il tour, i Sepolcri o Altari della Reposizione al termine della messa vespertina del Giovedì Santo, la celebrazione della Passione del Signore del Venerdì Santo (comunemente chiamata “Missa Scerrata”), l’Adorazione della Croce, la Processione dei Misteri organizzata dallo storico Comitato cittadino con gli oltre cento soci, le Quaremme del giorno di Pasqua, gli appuntamenti tipici del giorno di Pasquetta. La Processione di Venerdì Santo, il 14 aprile alle ore 17, parte dalla Chiesa Madre. Un tempo, era aperta dal gruppo dell’Ora Pro Nobis, ovvero una ciurma di vivaci ragazzi con la testa coronata di spine che trainavano un carretto con un calvario e tre croci urlando “Ave Maria ora pro nobbi, nobbi, nobbi”. Le statue
dei misteri rappresentano: Cristo all’orto, Cristo alla Colonna, Cristo tra Pilato ed un Pretoriano, Ecce Homo, Cristo in Croce, Gesù che incontra la madre, La Pietà. Le fanciulle, velate di nero, accompagnate dalle note della banda cantano il monotono, struggente e ritmato lamento dell’inno di sedici versi senari composto nel 1888 da Luigi Visconti, compositore salernitano. Gli uomini in nero furono introdotti dal maestro artigiano Giuseppe Panarese primo presidente del Comitato dal 1924 al 1968. La divisa da cerimonia è composta da smoking con petti lucidi, colletto inamidato, gilet bianco, cravattino nero a farfalla, bottone gemello, guanti di pelle bianchi, calze nere e scarpe lucide. La Processione prende il via da tre chiese: Collegiata di San Nicola, Chiesa della Madonna delle Grazie, Chiesa della Madonna Addolorata. Dalla Chiesa della Madonna delle Grazie, accompagnata dai fratelli della Confraternita, esce la bara di Gesù Morto scortata da quattro Carabinieri in alta uniforme per avviarsi in processione verso la Chiesa Collegiata; dalla Chiesa della Madonna Addolorata, accompagnata dai Fratelli della Congregazione e da un gruppo di “piccole Addolorate” esce la statua dell’Addolorata per avviarsi verso la Collegiata; da qui escono le Statue dei Misteri. Così composta la Processione si avvia in religioso silenzio per le strade del centro storico, dove la gente può apprezzare la solennità dei movimenti scanditi dal maestro cerimoniere del Comitato, dal lamento delle donne in nero ed un tempo anche dal frastuono della ciurma di ragazzini.
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santU LazzaRU a CUtRoFiano
rinnova anche quest’anno Santu Lazzaru con una rassegna di canti popolari a Cutrofiano sabato 8 aprile, a partire dalle ore 19,30. La tradizione di Santu Lazzaru è molto sentita e si tramanda da generazioni in generazioni. Sul sagrato della Chiesa Madre si esibiranno Arakne Mediterranea, Criamu, Compagnia Giuseppe Lisi, Famiglia Cavalera, Antonio Castrignanò e Luigi Marra, Cardisanti, Compagnia Melegari, I Cantori di Zollino, Compagnia di Salvino oltre agli alunni delle scuole primarie. Durante la serata inoltre verrà premiata la miglior Cuddhura (tipico dolce di pasta frolla del periodo pasquale) offerta dai forni locali che hanno preso parte.
L’inFioRata di santa CateRina
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Santa Caterina di Nardò, la suggestiva Infiorata del Giovedì Santo. A Nardò la processione del Venerdì Santo, con i recenti gruppi statuari che precedono le artistiche statue di Gesù morto e dell’Addolorata. Da visitare i numerosissimi altari della Reposizione nelle chiese della città e del centro storico in particolare.
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riti & tradizione
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settimana santa
Ugento: la Passione al Santuario O rganizzata dalla Pro Loco di Ugento anche quest’anno ritorna in occasione della Domenica delle Palme la rappresentazione della Passione di Cristo: la Via Cruscis Vivente, giunta alla dodicesima edizione si terrà domenica 9 aprile, a partire dalle 19,30, in una scenografia nuova e completamente naturale come la zona intorno al Santuario della Madonna Luce. Inoltre vi sa-
ranno novità importanti dalle sceneggiature ai dialoghi. La via crucis costituisce una delle forme più popolari e tradizionali di pietà cristiana e non solo e da secoli viene rappresentata dalla comunità cristiana. Oltre cento attori in splendidi costumi d’epoca daranno vita alle rappresentazioni delle diverse fasi dall’annunciazione di Gesu Cristo fino alla flagellazione e alla Croci-
fissione, al pianto della Madonna e alla Resurrezione. Musiche di Alberto D’Ambrosio. Per l’occasione sono state predisposte anche delle navette per le persone anziane o non autosufficienti. Servizio offerto dalla locale protezione civile di Ugento. Dalle 18 alle 19,30 ci saranno tre fermate: largo San Nicola, chiesa oratorio e chiesa Sacro Cuore.
La Passione Vivente di Matino Sacra rappresentazione medievale. In 200 tra personaggi, truccatori, elettricisti, costumisti, scenografi...
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nche quest’anno a Matino si terrà la suggestiva rappresentazione che racconterà la passione, morte e risurrezione di Gesù Cristo. Domenica 9 Aprile, dalle ore 18, la raffigurazione sacra si svolgerà nel centro storico del paese. È organizzata dall’Associazione Johannes Paulus II, in collaborazione con Associazione San Giorgio Onlus, Associazione Pro Loco “Sant’ Ermete”, Parrocchia San Giorgio Martire e Associazione ANSPI “Villaggio del Fanciullo” e Patrocinata dal Comune di Matino. La rappresentazione, non è una semplice raffigurazione dei momenti della vita di Gesù, ma un racconto continuativo, senza interruzioni dove lo spettatore può vivere a pieno l’emozione della passione di Cristo. La sua realizzazione richiede l’opera attenta e sapiente di una grande quantità di persone che si adoperano, ogni anno, oltre che per la recita, per l’allestimento sce-
nografico e per il supporto tecnico. I costumi, danno un tocco particolare ai protagonisti. La partecipazione è in totale è di ben 200 persone tra personaggi, truccatori, elettricisti, costumisti, scenografi, artigiani. La regia è di Alfredo Cataldo. La rappresentazione seguirà il seguente percorso: Gesù viene accolto dalla folla Entrata a Gerusalemme (Villa Comunale); partenza corteo (Via Garibaldi angolo Via Roma); Ultima Cena (Villa Comunale); Gesù viene arrestato nell’orto degli Ulivi (Via M. Ss. Addolorata c/o Villa Marsano); Rinnegazione di Pietro (Via Regina Margherita); Gesù viene giudicato nel Sinedrio, Pilato, Tribunale Romano, Flagellazione, Sentenza di Pilato, Incontro con la Madonna (Piazza San Giorgio); Prima Caduta (Piazza San Giorgio, angolo Via Regina Margherita); Seconda Caduta – Carico croce Cireneo (Via Vittorio Emanuele II); Terza Caduta – Incontro con la Veronica (Largo Monte-
grappa); Incontro con le donne Pie (Inizio Via Sant’Ermete); Fanciulla che disseta Gesù (Fine Via Sant’ Ermete); Crocifissione, Pietà e Resurrezione (Via Roma) Per l’occassione, l’Associazione La Stella di Betlem in collaborazione con l’iniziativa Cavalieri del Santo Presepe, al fine di valorizzare, promuovere e far conoscere maggiormente la rappresentazione della Passione, Morte e Resurrezione di Cristo attraverso la sapiente arte dei diorami /presepi pasquali, e delle rappresentazioni popolari della Settimana Santa (Via Crucis Vivente) organizza la prima edizione del Premio Internazionale “Mistero di Croce e di Luce”. Al concorso possono partecipare tutti coloro i quali realizzano diorami e/o presepi Pasquali; Via Crucis Vivente in occasione della Santa Pasqua. Sono ammesse opere realizzate in qualsiasi Nazione e allestiti con qualsiasi tecnica, materiale, stile, tema, e dimensioni.
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I Passiuna tu Cristù nella Grecìa Salentina I
Passiuna tu Cristù è una cantata in lingua grika che sopravvive da lungo tempo nell’area ellefona della Grecia Salentina (Calimera, Corigliano d’Otranto, Martano, Sternatia, Zollino, Soleto, Melpignano, Castrignano de’ Greci, Martignano, Carpignano, Cutrofiano) forse rappresentandone uno degli elementi identitari più distintivi, tant’è che ancor oggi viene proposta nei paesi che di quel territorio fanno parte. La cantata si presenta come una delle forme più antiche di teatro “sacro” popolare e si
situa storicamente nel solco delle “laudes” medioevali. Trova come punto di riferimento letterario “Il Pianto della Madonna” di Jacopone da Todi, di ispirazione francescana, e si accompagna a coeve cantate “in volgare”, diffuse in tutta la penisola italiana tra il XII e il XIII sec. Espressione della genuinità e della sensibilità religiosa del popolo griko, “I Passiuna “ è la manifestazione tangibile di una tradizione lingui-
stica fortemente radicata nel territorio salentino, che ha prodotto canti religiosi, sopravvissuti nel tempo attraverso la memoria orale e mirabilmente custoditi da autentici e singolari interpreti. “ I Passiuna” veniva cantata nella Settimana delle Palme, a simboleggiare il momento di rinascita-resurrezione della natura, in quella parte dell’anno che segnava il passaggio dall’inverno alla primavera. A cantarla erano gli stessi contadini, che smessi i panni di umili lavoratori della terra vestivano quelli di esperti cantori e inscenavano ai crocicchi o nelle piazze dei paesi “la Passione di Cristo”, accompagnati da un fisarmonicista e da un portatore di Palma. In genere, a rappresentare la morte e la
resurrezione di Gesù erano due cantori, che si scambiavano le strofe, una a testa. Ma tutto l’impianto della cantata, con forti connotazioni teatrali nella mimica e nella gestualità, si caricava di un profondo valore simbolico, venendo a rappresentare il passaggio dalla morte alla vita, con il significativo riferimento conclusivo alla figura del “risorto” Lazzaro. Narrando le pene subite da Cristo nella morte e il dolore straziante della madre che cerca il figlio, la Passione si rivela come la più alta espressione di un misticismo popolare che intende evidenziare il bisogno di comunicare con la Divinità e di coglierne la profonda essenza, al di sotto delle apparenti forme umane del Cristo. (Associazione ItaloEllenica)
Le “Discipline” di Botrugno alle 6 di mattina P
renderà il via come da tradizione dalla Cappella Assunta dalle 6 di mattina del sabato prima di Pasqua la Processione con le statue di Gesù Morto e la Madonna Addolorata. La Confraternita dell’Assunta ha conservato, sino ad alcuni anni addietro, alcuni riti interni per il periodo della Quaresima. Durante ogni sabato, i suoi soci si riunivano nella Congrega e partecipavano ad alcuni riti, che venivano chiamati “discipline”. Quando il Padre Spirituale intonava l’inno: “Gesù mio, con dure funi chi crudel ti rilegò?”. I confratelli, muniti di rudimentale cilicio, chiamato appunto “disciplina”, partivano dalla porta centrale e giungevano sino all’altare maggiore battendosi le spalle con tale arnese ripetendo: “Sono stato io l’ingrato, Gesù mio, perdon pietà”. Alla Confraternita spettava anche l’organizzazione della Processione del Venerdì Santo. La partecipazione ufficiale della Confraternita ai riti della Settimana Santa aveva inizio la sera del giovedì, durante la predica della passione. Nella chiesa gremita di popolo, il predicatore esordiva invo-
cando, anzitutto, la Croce, che il sacerdote e due chierichetti trasportavano dal presbitero sull’altare. Avveniva poi la presentazione dell’Ecce Homo, cioè della statua che rappresentava il Cristo denudato dopo la flagellazione. Intanto, fuori dalla chiesa, vicino al portone centrale, sostavano in processione i membri della Confraternita con la statua della Madonna Addolorata, che avevano trasportato dalla Congrega. Ad un certo punto, il predicatore, con voce solenne e altisonante, rivolgeva l’invito: “Entra Maria, Ecco tuo Figlio, tutt’insanguinato…”. I fedeli, che stavano in chiesa, si alzavano tutti in piedi, si spalancava la porta centrale e la Madonna veniva fatta entrare in chiesa e collocata vicino all’Ecce Homo. Fuori, un triste motivo era eseguito dalla tromba, accompagnata dal rullo lugubre di un tamburo. In chiesa, vecchi e bam-
bini, nel silenzio delle campane e dell’organo, riproducevano i rumori del caos battendo le scarpe e agitando le “trenule” (raganelle) col loro rauco suono. Alla fine della predica, la Madonna veniva riportata nella Congrega, dove è allestito il sepolcro. Nella notte del Venerdì Santo, tra le due e le tre antelucane, la tromba, accompagnata dal rullo del tamburo, percorreva le vie del paese, eseguendo una lentissima e struggente melodia. Secondo la tradizione, lo squillo della tromba rappresentava il pianto della Vergine e il rullo del tamburo il mormorio del popolo in tumulto. Sabato 15, alle 6 del mattino, le statue del Cristo Morto e della Vergine Addolorata lascieranno la Cappella dell’Assunta per attraversare il paese in Processione e tornare in sede alle 8,30 circa per la benedizione del parroco.
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settimana santa La via CRUCis di CoLLepasso
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riginale e assai suggestiva la Processione del Venerdi Santo a Collepasso. Si svolge interamente al buio, di sera. Si inizia alle 19.30, con la processione interparrocchiale (Parrocchie Cristo Re e Matrice) della Madonna Addolorata e di Cristo Morto per le vie del paese. Il corteo dei fedeli parte dalla Chiesa Cristo Re e vi ritorna dopo aver attraversato le vie Omero, Reggio Calabria, Puccini, Mazzini, Pisacane, Ugo Bassi, Vittorio Emanuele III, Conte Alberti, piazzetta Colombo, Badoglio, Roma, Dabormida, Masaniello e Trizio. Sabato 15 aprile, alle ore 6, la Processione mattutina della Madonna Addolorata e di Cristo Morto.
iL veneRdì santo di paRabita gaLatina, sabato aLL’aLba
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Parabita, organizzata dalla Confraternita delleAnime, la Processione del Venerdi Santo sfila per il paese con l’Urna di Cristo e la Madonna Addolorata. La trozzula apre la processione parabitana, fra il suono della tromba, del tamburo e del labaro della Confraternita delle Anime. Il Corteo parte alle 21 dalla Chiesa delle Anime e segue i penitenti che, incappucciati, a piedi nudi, portano in spalla una grossa croce di legno ognuno di legno. I penitenti, detti scazzati, si muovono quasi ritmando il tempo e portano con loro delle grosse catene, simbolo dell’espiazione per i peccati commessi.
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Galatina la processione di Cristo Morto e della Desolata si svolge sabato mattina. Al primo chiarore del giorno (ore 5,30) il corteo prende il via dalla Chiesa dell’Addolorata e attraversa la città per alcuni chilometri, per poi fare ritorno nella Chiesa dell’Addolorata. Da almeno 300 anni è organizzata dall’Arciconfraternita Beata Vergine Maria dei 7 Dolori che, con quasi 300 iscritti, è la più numerosa della città. Ogni anno i nuovi iscritti, prima di prendere parte alla processione ricevono, il venerdì precedente la Domenica delle Palme, la benedizione del Vescovo di Otranto il quale consegna loro anche l’abito del Sodalizio.
A Martano la Via Crucis vive il Mercoledì Santo 14 Stazioni. Processione animata da oltre 150 figuranti, rigorosamente in costume d’epoca, che raffigurano le scene della Passione, dall’arresto di Gesù fino alla sua Resurrezione
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olenne Via Crucis Vivente organizzata dalla Parrocchia Maria SS. del Rosario a Martano. La suggestiva manifestazione del Mercoledì Santo è giunta alla 37esima edizione e, anche quest’anno si fregerà del patrocinio della Regione Puglia e del Comune di Martano. Nata grazie all'intuito di Don Cesare Palma, già guida e pastore della parrocchia di "Maria SS. del Rosario" in Martano, scomparso lo scorso 6 febbraio, ed al quale è dedicata questa iniziativa, continua a vivere grazie all'impegno di un gruppo di uomini e donne di buona volontà che sotto la guida artistica di Totino Stella e alla vicinanza deI parroco Don Donato Manca riescono a riunire ed entusiasmare un gruppo sempre più numeroso di persone che riescono, senza grandi mezzi e, ci dispiace dirlo, tra l'indifferenza di molti, ad emozionare quanti prendono parte alla toccante rievocazione della passione e morte del Cristo. “Ogni anno, grazie all’impegno di un gruppo di fedeli, attenti e disponibili, pur
Semaforo verde per le newS
Novità assoluta!
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il G
Parte da questo numero la nuova promozione de “il Gallo”. Oltre alla canonica distribuzione, la domenica incontrerete alcuni nostri collaboratori ai semafori dei centri più grossi. Richiedete la vostra copia gratuita
La passione in gRiko a zoLLino
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Zollino, si svolge all’alba del Sabato Santo la processione della Madonna Addolorata e del Cristo morto, per le strade del paese, con l’accompagnamento della banda musicale. Al termine della processione, sul sagrato della Chiesa di Sant’Anna, protettrice del paese, si canta la Passione in griko.
tra le innumerevoli difficoltà”, fanno sapere gli organizzatori, “si è riusciti a dar vita ad una tra le più belle manifestazioni sacre della nostra terra, che meriterebbe più attenzione da parte di tutti. È sorprendente come, senza l’ausilio di grandi mezzi, solo grazie all’impegno di ogni singolo partecipante, si riesca a trasmettere ai presenti il brivido della tragedia, evocando la fede riposta. Grande è la partecipazione e la risposta dei fedeli, provenienti da tutta la provincia, che riempiono le strade della nostra amata cittadina. Una manifestazione così intensa segna, senza ombra di dubbio, un momento di crescita non solo spirituale, ma anche sociale e culturale per tutta Martano. Grazie a tutti coloro che con spirito di sacrificio, disponibilità, attenzione e tanta buona volontà rendono possibile tutto ciò, riuscendo ad essere modelli edificanti e testimoni autentici per l’intera comunità”. La rappresentazione sacra della Via Crucis Vivente è animata da oltre 150 figuranti, rigorosamente in costume
d’epoca, che raccontano i fatti dell’epoca riproducendo fedelmente i personaggi. Il prologo lo si vivrà domenica 9 aprile alle 10,30 con la tradizionale benedizione delle palme sul sagrato della Parrocchia del Rosari. La Via Crucis Vivente prenderà il via sempre dal sagrato della parrocchia Maria Ss. Del Rosario mercoledì 12, alle 19,30, con il tormento di Gesù nel Getzemani, l’arresto del messia processato da Pilato. Si proseguirà con le quattordici stazioni della Via Crucis lungo le vie principali del paese. Il Golgota e la Crocifissione saranno invece rappresentati come ormai avviene da anni nei pressi cimitero. Qui la drammatica immagine della croce sul cruento palcoscenico del Calvario farà da sfondo ad un affresco vivente particolarmente significativo: il corpo del Cristo tra le braccia della Madre, che la storia dell’arte ci ha fatto conoscere nelle varie rappresentazioni della Pietà, sarà riproposto come momento culminante della rievocazione del sacrificio del figlio di Dio.
SETTANTAMILA PASSI PER I CAMMINATORI MARITTIMESI & FRIENDS Una rappresentativa dei Camminatori Marittimesi & Friends ha partecipato alla estenuante IX edizione della "Transalentina del Sole 2017, il ponte della fratellanza ". Cinquanta km, settantamila passi, da Otranto a Gallipoli, il Salento a piedi da Est ad Ovest, lungo la Via dell’olio, dei megaliti, dei fenomeni geomorfologici, degli insediamenti rupestri. Una vera e propria avventura sportivo naturalistico culturale che ha offerto l’emozione di programmare un’intera giornata di percorso a piedi instillando la gioia di superare se stessi nell’attraversamento del Salento e stimolando l’entusiasmo di un numero sempre crescente di camminatori Nella foto da sinistra: Oreste Casciaro, Giorgio De Maggio, Biancarosa Urso, Raffaele Casciaro
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Ugento
Madonna della Luce e Santa Maria di Leuca: parti della stessa storia? Don Rocco Frisullo. “La somiglianza tra le immagini delle statue ha generato il sospetto. E poi quella festa anticipata...”
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occasione della festa dello scorso 17 febbraio, ad Ugento, il nostro Antonio Vantagiato ha intercettato, al Santuario della Madonna della Luce di Ugento, don Rocco Frisullo, parroco della Cattedrale della Diocesi. L’occasione giusta per chiedere se davvero Madonna di Santa Maria di Leuca e Madonna della Luce hanno la stessa matrice. “La devozione per la Madonna della luce è secolare”, esordisce don Rocco, “e si sviluppa attraverso i grandi patronati dati all’immagine e al titolo della Madonna della Luce: quello delle mamme in attesa che si rivolgevano a Lei per la benedizione del parto, così come i fedeli Le si affidavano, soprattutto nel ’600 e nel ’700 per i grandi mutamenti che avvenivano all’epoca. Nel ‘900, invece, la Madonna accoglieva tutti coloro che si rivolgevano a Lei per chiedere protezione per i figli, i mariti i fratelli, che partivano per la Grande Guerra. Infatti la devozione alla Madonna della Luce soprattutto nel sud Italia, nel secolo scorso, era caratterizzata proprio da questa capacità di Maria di saper proteggere e illuminare coloro che partivano in guerra, affinchè tornassero a casa sani e salvi. Oggi la Vergine continua ad accogliere la nostra preghiera, in par-
ticolare per la Pace in ogni angolo del Mondo, affinchè tutti i conflitti e tutto i grandi problemi di relazioni tra i popoli possano essere risolti e tutti noi si possa vivere nella fraternità”. Riguardo all’associazione tra Madonna di Leuca e Madonna della Luce? “Non ci sono certezze in merito, ma la somiglianza tra le immagini delle statue ha generato questo sospetto tra la gente. Forse questo legame “artistico” ha alimentato quello di fede e devozionale”. Altra coincidenza, quella che nel dopoguerra la Madonna della Luce ad Ugento si festeggiava il 13 di aprile, cioè lo stesso giorno della Madonna
di Leuca… “Forse oltre che per la coincidenza col miracolo della Madonna della Luce (l’improvvisa guarigione di un uomo cieco) hanno preferito spostare in pieno inverno la festa della Madonna della Luce per lasciare alla Madonna di Leuca la sua festa del 13 aprile”. L’ultima domanda riguarda lo splendido Santuario di Ugento. È sempre stato qui o in passato era in un’altra zona seppur vicina all’attuale? “L’attuale Santuario antecedente al 1600 è sicuramente precedente alla Madonna della Luce e, nei secoli, avrà avuti altri titoli e altre denominazioni, raccogliendo devozioni diverse e ciò è testimoniato anche dalla tante chiese presenti su questa via salentina, dalla Chiesa della Madonna di Costantinopoli a quella del Crocifisso, la Chiesetta di San Lorenzo all’inizio della via della Luce, quella della Madonna delle Grazie. Quindi questa è una strada percorsa nei secoli dai pellegrini. La struttura architettonica fa pensare ad un primo nucleo di chiesa sito dove oggi c’è la sagrestia; poi tra il ’600 e il ’700 è stata eretta la seconda parte, quella che attualmente è il Santuario. Quindi la storia di questo Santuario è precedente alla ma ha trovato la sua Luce più grande proprio attraverso la devozione alla Madonna”.
milite ignoto a Ruffano quindicidiciotto. Mario Perrotta per la rassegna ODV Kairòs
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er la rassegna teatrale Kairòs, sabato 8 aprile alle 20,30, presso il teatro Comunale di Via Paisiello a Ruffano, sarà in scena Mario Perrotta con Milite Ignoto – quindicidiciotto, spettacolo scelto da Radio 3 Rai per il Centenario della Grande Guerra, finalista al premio UBU 2015 come migliore novità italiana, e che ha ottenuto il riconoscimento della struttura di missione per il Centenario della Prima Guerra Mondiale dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Lo spettacolo è tratto dal romanzo Avanti sempre di Nicola Maranesi e dal progetto La Grande Guerra, i diari raccontano, a cura di Pier Vittorio Buffa e Nicola Maranesi. Milite Ignoto racconta il primo, vero momento di unità nazionale. è, infatti, nelle trincee di sangue e fango che gli “italiani” si sono conosciuti e ritrovati vicini per la prima volta: veneti e sardi, piemontesi e siciliani, pugliesi e lombardi accomunati dalla paura e dallo spaesamento per quell’evento più grande di loro. Per questo Mario Perrotta ha immaginato tutti i dialetti italiani uniti e mescolati in una lingua d’invenzione, una lingua che si facesse carne viva. Ha provato a cucire insieme nella stessa frase quanti più dialetti poteva, cercando le parole che consentissero passaggi morbidi o fratture violente. Ne è venuta fuori una lingua nuova che ha regalato allo spettacolo un suono sconosciuto ma poggiato sulle viscere profonde del nostro paese. Ha scelto questo titolo, Milite Ignoto, perché la prima guerra mondiale fu l’ultimo evento bellico dove il milite ebbe ancora un qualche valore anche nel suo agire solitario, mentre da quel conflitto in poi il milite divenne, appunto, ignoto. Perrotta è andato controcorrente e ha rivolto la sua attenzione verso le piccole storie, verso gli sguardi e le parole di singoli uomini che hanno vissuto e descritto quegli eventi dal loro particolarissimo punto d’osservazione, perché questo è il compito del teatro, o almeno del teatro di Perrotta: esaltare le piccole storie per gettare altra luce sulla grande storia.
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la storia
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Tricase
“Per un piccolo debito ora mi tolgono tutto”
Casa all’asta. Insolvente per 8.700 euro, gli affari sono andati male e non è riuscito a pagare L’imprenditore: “è mai possibile che per una somma così esigua mi sbattano fuori di casa?”
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el giugno del 2012 ci occupammo della triste storia di Antonio, piccolo imprenditore, titolare dell’agriturismo “La Falanida”, a Tricase, la cui casa era seriamente a rischio per un debito di… 8.700 euro! Rischio che ora rischia di diventare certezza perché il prossimo 18 aprile la sua abitazione insieme a tutte le sue proprietà saranno battute all’asta per la prima volta. “Ho investito tutto nel mio agriturismo: più di 200 mila euro ricavati dalla vendita di beni personali”, raccontava Antonio, “mai avevo avuto problemi con le banche perché avevo sempre onorato i miei debiti. Nel 2009, causa la crisi, ho avuto delle difficoltà e mi sono rivolto alla Banca Popolare Pugliese per chiedere un piccolo prestito, appena 10mila euro, con rate di circa 250 euro al mese. Dopo aver pagato le prime rate, non sono riuscito più a pagare per il debito residuo di 8.700 euro. Per questo mi sono rivolto all’Istituto di Credito ed ho chiesto di cercare insieme una soluzione: sospendere la rata pagando gli interessi, dilazionare il prestito negli anni abbassando la rata, ecc. Ma la banca non mi ha consentito alcun margine, mi ha solo suggerito di trovarmi i soldi diversamente…”. Già, ma se il nostro imprenditore avesse avuto quest’opportunità, “probabilmente neanche l’avrei chiesto quel prestito alla banca. Ho provato a vendere delle proprietà ma con questa crisi nessuno compra; ho chiesto altri finanziamenti ma ormai ero segnalato come insolvente e nessuno mi avrebbe mai concesso un prestito. Come ultima chance mi sono rivolto anche a degli amici ma, di questi tempi, non è facile trovare chi ti possa prestare denaro”.
L’imprenditore tricasino si è anche “rivolto alla Diocesi ma non mi è stato possibile accedere né al “Progetto Utopia” né al “Prestito Speranza”, così come dalla Prefettura non ho avuto modo di accedere al fondo antiusura”. “Speranza”, “Utopia”, parole grosse ma sempre e solo parole; intanto il debito cresceva e, tra mora, interessi, decreto ingiuntivo ed ulteriori spese, ha raggiunto 12.900 euro. Un anno fa il pignoramento: “Che siano 8.700 o 12.900 euro”, si ribella l’imprenditore tricasino, “trovo assurdo che una persona venga privata di tutto quello che ha realizzato con tanti anni di sacrifici per un piccolo debito, senza che gli venga offerta una possibilità per recuperare”. Avevamo anche chiesto spiegazioni alla Banca Popolare Pugliese ottenendo ascolto e, cosa ben più importante, un’apertura ad una eventuale soluzione della paradossale vicenda. “Nel 2009 la banca ha erogato un prestito personale di € 10.000 ed ha ricevuto in restituzione solo le prime 5 rate”, aveva confermato Alberto Giaccari, responsabile Funzione Legale
della BPP, “dal settembre 2009 la banca non ha più ricevuto alcun pagamento né”, a dire del funzionario, “ha mai ricevuto dal cliente proposte di dilazione. La banca pertanto, dopo avere inutilmente atteso un qualche segnale di disponibilità da parte del debitore ed averlo in diverse circostanze sollecitato, non ha potuto far altro che agire per il recupero del proprio credito insoluto, come peraltro imposto dalla vigente normativa. Il lamentato pignoramento”, precisava Giaccari, “è stato promosso solo nel 2012 e la vendita all’asta del bene non è ancora stata fissata. Come in altre occasioni”, concludeva con un’apertura il funzionario legale della BPP, “la banca non avrà difficoltà a riservare la migliore attenzione ad eventuali proposte di rimborso del debito che dovessero pervenire a questa Funzione”. Sono passati 4 anni cosa è cambiato? Che nel frattempo il nostro imprenditore nonostante i suoi sforzi non è riuscito ad ottenere un prestito “nè dalle banche, né dalle finanziarie e neanche dai privati. Quando un cittadino è segnalato come insolvente è tagliato fuori da ogni possibilità”. Nel tentativo di districarsi da questa brutta situazione ha cambiato più volte il proprio legale di fiducia, l’ul-
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così NoN va Questa volta è successo a me ma potrebbe accadere lo stesso ad altri imprenditori, altre aziende, altre famiglie...
timo gli ha suggerito di chiedere “la riduzione del pignoramento. Ma mi è stato risposto che il valore dei terreni non bastava a coprire tutto il debito. Avevo un progetto approvato per un B&B e avevo trovato anche l’acquirente per terreno e progetto. I 30mila che mi avrebbe pagato sarebbero stati più che sufficienti per risolvere la questione. Quel progetto, però, negli anni era scaduto e al Comune non hanno voluto rinnovarlo perché ritengono che quel terreno sia sottoposto a vincolo paesaggistico e non avrei potuto edificare più di quanto fatto. E così anche questa possibilità è svanita. Venuto a conoscenza di questo nel giugno del 2016 il giudice ha rigettato la riduzione di pignoramento, così dal 18 aprile sarà tutto all’asta compreso la casa che io mia moglie e miei tre figli abitiamo”. La signora è invalida civile così il nostro imprenditore ha ottenuto di poter restare nella sua casa almeno fino a quando questa non sarà venduta ma quel giorno dovrà uscirne. “Il perito ha fatto una valutazione complessiva di 200mila euro ma ne vale almeno 400mila. Comunque sia: è mai possibile che per un debito di meno di 10mila euro possano togliermi tutto? Ho voluto raccontare la mia storia perché si rifletta su questo, perché si possa cambiare: questa volta è successo a me ma potrebbe accadere la stessa cosa ad altri imprenditori, altre aziende, altre famiglie. Oggi noi siamo ridotti sul lastrico e questo forse con un po’ di buon senso lo si sarebbe potuto evitare”. A dire il vero fino al 18 aprile reperendo una somma di 14-15 mila euro il nostro imprenditore potrebbe ancora salvare baracca e burattini: “Potrei”; conclude amaro, “ma nessuno mi aiuta”.
attualità
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Tricase
Legalità a vele spiegate Noi. Contro le mafie. Presidi di Libera a Leuca con la presenza di tanti giovani e giovanissimi. Il Procuratore De Donno: “Sto alal cultura mafiosa”. Viviana Fonte: “Scegliete da che parte stare” “uniti per la legalità”: lo striscione che campeggiava all’ingresso della Chiesa Cristo Re di Leuca potrebbe essere la sintesi perfetta di quanto ha preso vita nella splendida iniziativa promossa dal Presidio Libera dell’IISS don tonino Bello di tricase-alessano. Potrebbe, ma non è sufficiente. Perché quanto vissuto nella splendida mattinata di primavera leucana di inizio aprile va ben oltre ed ha regalato emozioni forti e, al contempo, ha lanciato messaggi di potenza inaudita che sono andati a scagliarsi soprattutto nelle teste ragionanti dei tanti ragazzi presenti in rappresentanza di un notevole numero di scuole del territorio.
ANNA CAMMALLeRI: “SCIeNzA e COSCIeNzA
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ellezza e legalità, scienza e coscienza. Ha sottolineato la stretta connessione tra i due concetti il direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia Anna Cammalleri: “Due concetti che potrebbero sembrare lontani ma che in realtà sono molto vicini, d’altronde non sono certo io la prima a dire che “la bellezza salverà il mondo”. Attenzione, l’illegalità è proprio il contrario della bellezza”. “Le cose in sé”, aggiunge la Cammalleri, in riferimento alla mostra fotografica Sguardi, con gli scatti dei ragazzi di molte scuole del territorio, “non sono belle o brutte ma è l’anima che ci mettiamo dentro. Il compito della scuola è proprio quello di accompagnare, far crescere quest’anima unendo scienza e coscienza. Perché la scienza ci fa capire, la coscienza ci fa comprendere”.
VIVIANA fONTe: “SO Che MAMMA ANCORA VIVe. GRAzIe A VOI”
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occante l’intervento di Viviana Fonte, figlia di Renata, assassinata il 31 marzo 1984, perché aveva osato intralciare la lottizzazione di Porto Selvaggio e gli interessi della malavita organizzata. “Son passati 33 anni e mia mamma, quando è stata assassinata, aveva 33 anni. Quando mi sono resa conto che il tempo
senza di lei era diventato di più di quello con lei mi sono sentita persa. Ora, grazie a voi, non più. So che la mamma ancora vive”. “È una gioia l’abbraccio odierno”, continua, “così come lo è stato quello di Nardò ieri. Il primo viaggio libero della motoLeucadia nave Blu (barca a vela confiscata a criminali che ille-
galmente introducevano in Italia migranti, mettendone continuamente in pericolo la vita, ed ora affidata in custodia giudiziaria al “Don Tonino” dalla Procura della Repubblica di Lecce) è stato in direzione Porto Selvaggio, quello spicchio di terra che mia mamma ha difeso. Abbiamo anche parlato di etica, di dignità e di diritti per chi questa terra la lavora e la ama e per chi la difende. Questo non è un segno di una legalità astratta ma di una concreta corresponsabilità nel segno di quel “Noi”, scelto per organizzare l’intera manifestazione e per ricordare quegli uomini e quelle donne che non sono eroi ma giusti, eretici che hanno scelto da che parte stare, di non girare lo sguardo ed hanno avuto il coraggio della parola e della denuncia”.
IL PROCURATORe: “POLITICI, DATe IL BUON eSeMPIO”
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Procuratore Aggiunto della Repubblica di Lecce Antonio De Donno: “Questa è la risposta migliore che si può dare a chi fa della cultura mafiosa un fondamento della propria vita e vorrebbe estenderla anche agli altri”. De Donno si rivolge poi ai politici senza indugi: “Debbono dare il buon esempio. I cittadini, gli elettori da loro non vogliono miracoli, solo il rispetto della legalità. Siano un buon esempio per tutti. La magistratura ha bisogno che tutti facciano la loro parte: potrà dire che il suo compito è assolto solo quando non ce ne sarà più bisogno. Quando amministratori e cittadini faranno da soli i custodi della legalità”.
LeUCADIA BLU: IL VeLIeRO DeLLA LeGALITà
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l interventi sono stati inframezzati dall’Orchestra Giovanile delle scuole del territorio, guidata dal maestro Andrea Gargiulo, che ha aperto la giornata chiamando tutti in piedi (presenti anche i sindaci di Tricase, Alessano, Castrignano del Capo, l’assessore provinciale Antonio Del Vino, quello regionale Sebastiano Leo e rappresentanti delle forza dell’ordine) per l’esecuzione dell’Inno Nazionale. Alla fine la gioiosa allegria dei ragazzi della Street Band del “Don Tonino” ha accompagnato tutti verso la Leucadia Blu, in arrivo da Gallipoli e appena ormeggiata nel Porto di Leuca. La manifestazione è stata organizzata dal Presidio Libera dell’IISS Don Tonino Bello di Tricase, in associazione con la Fondazione Don Tonino Bello, il Presidio Renata Fonte Libera di Nardò e l’Associazione “Nomeni” per Antonio Montinaro di Calimera (gli eventi si
protrarranno fino al 12 giugno) in memoria dei salentini che hanno dato la vita combattendo per le illegalità e contro la mafia. Una giornata bella da vivere e da raccontare, nata dalla caparbietà della dirigente del “Don Tonino Bello” Anna Lena Manca e dalla sua capacità di saper coinvolgere le altre forze del territorio per fare rete. I professori e le altre persone coinvolte nell’organizzazione hanno dato il loro tempo, lavorato duramente per mettere su tutta l’impalcatura. Ma ne è valsa la pena. La scuola deve soprattutto insegnare a vivere ed è necessario raccontare ai nostri ragazzi, sovente distratti da esempi sbagliati, cosa vuol dire legalità e soprattutto quanto può essere appagante diventare cittadini onesti di questo mondo. Ce lo hanno insegnato i tanti morti per mano della mafia, non eroi, ma persone giuste, con la schiena dritta. Il seme è stato piantato…
I proSSImI eventI. Gli altri eventi in programma: giovedì 27 aprile, Giochi di Sallentia Pro Libera; quadrangolare di calcio (scuole superiori TricaseAlessano); ogni squadra adotterà una vittima di mafia (Antonio Montinaro, Franco Marcone, Gaetano Macchitelli, Michele Fazio, Renata Fonte); durante la mattinata di venerdì 26 maggio, il motoveliero Leucadia Blu trasferirà la mostra fotografica “Sguardi”, via mare, a San Foca, dove le scolaresche del territorio leggeranno un dialogo immaginario tra Don Tonino e Antonio Montinaro. La serata si terrà a Calimera dove, sarà animata con Musica e Parole, a cura dell’associazione Nomeni per Antonio Montinaro. Il 12 giugno, restituzione dell’esperienza con tutti i protagonisti ed attori dell’evento e progettazione condivisa delle attività per l’anno 2017/2018, presso Ufficio Scolastico Provinciale e di Lecce.
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solidarietà
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cuore grande
Integrazione… ad arte Montesano e Specchia. 40 ragazzi da mezza Europa riqualificano aree publiche con i giovani migranti
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da mURo a visso, FRateLLi d’itaLia
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arte da Muro Leccese una delegazione per portare la solidarietà dell’intera comunità a Visso, in provincia di Macerata, Comune colpito dal terremoto e con molte analogie che lo rendono vicino al paese salentino. Composta dal sindaco Antonio Donno, dal parroco Don Remo, dal capogruppo di maggioranza in consiglio comunale, Luciano De Pascali Medruccio e da alcuni rappresentanti delle associazioni di volontariato che agiscono sul territorio, la delegazione ha consegnato un assegno nelle mani del sindaco del Comune maceratese. Al di là di quello che può essere un gesto poco più che simbolico, molto importante è stata la testimonianza della mobilitazione dell’intera comunità murese che
ha dato un conforto tangibile ed un segnale di vicinanza al sindaco, Giuliano Pazzaglini, in rappresentanza dei suoi concittadini più sfortunati. La somma è stata raccolta a partire dal primo giorno dopo il terremoto ed ha visto in prima fila appunto l’amministrazione comunale, affiancata da tutte le associazioni, dai comitati festa e da tanti privati cittadini. “È difficile fare il sindaco di un Comune fanta-
sma”, ha dichiarato il primo cittadino di Visso, “purtroppo il nostro comune, fuori dai circuiti che convogliano gli aiuti agli altri centri più colpiti, soffre anche di una sorta di abbandono istituzionale che si fa sempre più forte”. “Siamo partiti da Muro Leccese convinti di aver fatto tanto per questa comunità”, ha dichiarato invece il sindaco di Muro Leccese Donno, “arrivati a destinazione, ci siamo accorti come la nostra sia stata solo una piccola goccia su un territorio che avrebbe bisogno di un fiume; siamo però rientrati con la consapevolezza di aver fatto un gesto non solo nobile ma anche concreto e con alcuni piccoli accordi commerciali che possono dare uno spiraglio di ripresa a qualche piccola azienda di Visso”.
na serie di iniziative per favorire l’integrazione dei giovani migranti ospiti del Centro di Accoglienza di Montesano Salentino, attraverso un progetto Erasmus Plus e un innovativo protocollo di intesa siglato tra Seyf (South Europe Youth Forum) e il Comune. Conferenza stampa venerdì 24 marzo alle ore 12, presso l’aula consiliare del Comune di Montesano. In un momento storico in cui i populismi europei costruiscono una narrativa del terrore e dell’invasione, le realtà locali decidono di fare rete per costruire sinergie per valorizzare al massimo il capitale umano rappresentato dai giovani richiedenti asilo ospiti nei centri di accoglienza salentini. È il caso di Montesano Salentino dove Seyf, ente gestore del Centro di Accoglienza che ospita giovani migranti richiedenti asilo e protezione internazionale, ha siglato con l’amministrazione un innovativo Protocollo di Intesa. Il Protocollo prevede la realizzazione di attività di volontariato e pubblica utilità svolte dai giovani migranti che favoriscano l’integrazione dei ragazzi nella comunità, l’accrescimento e il riconoscimento
delle competenze acquisite durante la loro permanenza nel centro di accoglienza. Tale iniziativa si inserisce una programmazione comunitaria ampia che cerca di promuovere lo sviluppo locale e la costruzione di una comunità più aperta e inclusiva: 40 giovani provenienti da Bulgaria, Grecia, Malta, Spagna e Italia realizzeranno attività artistiche insieme ai giovani migranti, riqualificando aree pubbliche messe a disposizione dei Comuni di Montesano Salentino e Specchia. Le attività sono realizzate da Seyf all’interno del progetto Home cofinanziato dall’Agenzia Nazionale per i Giovani nell’ambito de programma Europeo Erasmus Plus, in collaborazione con i Comuni di Montesano Salentino e Specchia e con la supervisione artistica di FlabArts. “Siamo felici del cambiamento positivo che, lentamente, stiamo producendo”, dichiarano dalla Seyf, “abbiamo trovato istituzioni sensibili e lungimiranti che hanno compreso il valore aggiunto dell’accoglienza e abbiamo accanto a noi giovani appassionati che desiderano costruire un mondo più inclusivo e maggiormente consapevole delle sfide della società contemporanea”.
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dai Comuni
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appuntamenti
Le verità del delitto Moro On. Gero Grassi. A Vignacastrisi domenica 9 aprile per Incontri d’Autore
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ono passati 39 anni dal rapimento di Aldo Moro, politico di spicco della Dc e già Presidente del Consiglio, un fatto di cronaca che squarciò la politica negli anni più difficili della Repubblica. Per parlarne e ricordarne l’importanza nel processo democratico italiano, si terrà domenica 9 aprile alle ore 19,30 presso la Biblioteca “M. Paiano” di Vignacastrisi, nell’ambito della rassegna Incontri d’Autore organizzata dal Comune di Ortelle e dal Comitato di Gestione della stessa Biblioteca, l’incontro “Le verità sul delitto Moro” che avrà come protagonista l’On. Gero Grassi. Promotore della legge istitutiva della Commissione d’inchiesta sulla strage di Via Fani e sull’Omicidio di Aldo Moro, l’On. Grassi è anche membro della suddetta commissione e, da circa due anni, gira l’Italia per parlare di Aldo Moro e scoprire la verità sul rapimento e l’omicidio. Trentanove anni è un tempo più che ragionevole da quel 16 marzo ‘78, giorno del rapimento di Moro, e dal 9 Maggio ‘78, giorno dell’omicidio e ritrovamento del cadavere del Presidente DC. E se, per l’opinione pubblica, mandanti e mandatari sono pressoché ipotizzabili e restare sul tema è un po’ come affondare nel melmoso terreno del passato, in egual modo non la pensa Grassi che vive il suo impegno parlamentare come una responsabilità, fosse anche personale, alla verità. Non solo: è doveroso rendere giustizia ad un Uomo e consegnare ai cittadini un’Italia più civile, più democratica, più libera, più sicura. Il caso Moro è contenuto in due milioni di pagine che derivano da: otto processi, quattro Commissioni Terrorismo e Stragi, due Commissioni Moro e una Commissione P2. Volere fortemente l’istituzionalizzazione di una nuova Commissione, dopo aver letto tutti i documenti sopracitati, è propedeutico alla verità giacché, sino ad oggi, la verità non è stata raccontata. Molto, come dice la stessa magistratura lo stiamo scoprendo oggi.
impRenditRiCe saLentina deLL’anno a magLie
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Comitato per la promozione dell’imprenditoria Femminile, nell’ambito degli incontri territoriali per diffondere la conoscenza del bando “Imprenditrice salentina dell’anno” ed alimentare la partecipazione, organizza per venerdì 7 aprile alle ore 16, a Maglie, presso il Museo Civico L’Alca – Decio De Lorentiis, un incontro rivolto a tutte le imprenditrici magliesi e dei paesi vicini che intendano partecipare. L’obiettivo è dare voce alle imprenditrici del territorio che si sono particolarmente distinte per originalità, innovazione e creatività, ma anche attraverso l’adozione di strumenti innovativi di commercializzazione e di promozione, per la valorizzazione del territorio, per lo stile di conduzione dell’azienda, la valorizzazione dei dipendenti e la sperimentazione di progetti di conciliazione tempi vita e lavoro, per la tutela dell’ambiente e l’uso responsabile delle risorse energetiche, nonché l’utilizzo di materiale da riciclo. Si vogliono, altresì, valorizzare le esperienze imprenditoriali femminili locali e l’impegno imprenditoriale delle donne salentine. Il 7 aprile, dopo i saluti del sindaco Ernesto Toma e l’intervento dell'assessore ai lavori pubblici Franca Giannotti, Anna Maria Balena, componente del Comitato per la promozione dell’Imprenditoria Femminile, illustrerà il bando e le modalità di partecipazione.
La gRande mUsiCa di Casa a RUFFano
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occasione delle celebrazioni pasquali il Comune di Ruffano organizza un concerto nella Confraternità “SS. Trinità e Madonna del Carmine”. Mercoledì 19 aprile dalle 20,30 presso la Chiesa della Madonna del Carmine, ospiti d'eccezione si cimenteranno in un repertorio concertistico che promette di stupire. Luigi D'Urso, orgoglio locale, alla tromba, Lorenzo Passerini al trombone e Marco Cadario all'organo. Il repertorio proposto spazierà dalla musica barocca a quella contemporanea, passando anche attraverso jazz, soul e musica popolare. Valorizzato sarà inoltre il preziosissimo organo restaurato lo scorso anno. “Sono fiero di essere riuscito a proporre un concerto di così alto profilo artistico e culturale”, spiega il Maestro D'Urso, “il livello musicale e le scelte di repertorio sono certo soddisferanno il più ampio pubblico”. Sicuramente di livello internazionale sono i musicisti che si esibiranno: Luigi D'Urso, trombettista, si è imposto all'attenzione nazionale ottenendo il posto da prima tromba solista presso l'Orchestra ICO della Magna
Grecia. Attualmente impegnato come prima tromba in svariate orchestre del nostro paese, a settembre intraprenderà una tournée con l'Orchestra Antonio Vivaldi in qualità di solista in tutto il Nord Italia. Lorenzo Passerini, trombonista, è uno tra i più noti ed apprezzati direttori d'orchestra della sua generazione; reduce dal debutto come direttore ospite dell'Orchestra Verdi di Milano e l'Orchestra della Fondazione Arena di Verona, prossimi impegni lo vedranno dirigere a Vienna, Praga, Seul, Città del Messico e New York. Come trombonista ha suonato con direttori quali Riccardo Muti, Fabio Luisi e John Axelord. Marco Cadario, organista di grande sensibilità e temperamento, si è esibito in numerosi concerti in tutta Europa e Stati Uniti. Fra i luoghi più prestigiosi l'Ambasciata Italiana di Oslo, la Konzerthause di Friburgo, la Sala Verdi del Conservatorio di Milano, l’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles e il Santo Sepolcro di Gerusalemme. Il concerto, ad ingresso libero sino ad esaurimento posti, è sostenuto e patrocinato dall'assessorato alla cultura di Ruffano.
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cronaca
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sigilli al parco gondar di gallipoli
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Furto… alimentare: arrestato salvese I carabinieri hanno arrestato denni alfieri, di Salve, 34 anni, coniugato, censurato, in esecuzione del provvedimento di carcerazione emesso dal tribunale di sorveglianza di Lecce poiché riconosciuto responsabile del furto commesso il 15 febbraio scorso ai danni del magazzino all’ingrosso “Ingros Levante spa Migro”. Durante il furto furono asportati due carrelli di generi alimentari per un valore complessivo di circa 2.700 euro. Attraverso le indagini condotte dai carabinieri della stazione di Corigliano d’Otranto, Alfieri, già sottoposto alla misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali per altri reati, è stato colpito dal provvedimento di revoca del beneficio, e sottoposto alla custodia cautelare in carcere. A seguito delle formalità di rito, Alfieri, prelevato presso la sua abitazione di Salve, è stato associato alla Casa Circondariale di Borgo San Nicola.
salentino travolto da metro a Roma Daniele Rizzello, 28 anni, originario di taurisano è morto a Roma travolto dalla Metro per circostanze ancora al vaglio degli inquirenti. Secondo quanto raccontato da testimoni diretti e riportato da molti siti capitolini, sarebbe caduto sui binari della linea metropolitana B alla fermata Castro Pretorio. Ancora da chiarire se si tratti di un incidente o di un gesto volontario. Il tam tam è partito da un twitter di Infoatac: “Martedì mattina (era il 4 aprile), il servizio sulla metro B, nel tratto Basilica San Paolo-Monti Tiburtini, è stato interrotto. il servizio metro è stato sostituito da bus nei tratti Basilica San Paolo-Monti Tiburtini e Bologna-ionio”. L’interruzione si è resa necessaria proprio per soccorrere Daniele a Castro Pretorio. Sul posto sono intervenuti subito la Polizia, il 118 e i Vigili del fuoco che hanno tirato fuori il giovane dalle ruote di un treno che era nel frattempo sopraggiunto e che lo aveva investito. Daniele è stato portato in codice rosso al Policlinico Umberto I ma non ce l’ha fatta ed è morto poco prima di mezzogiorno. Sono in corso le indagini da parte della Polizia per ricostruire la dinamica della tragedia. Alcuni testimoni avrebbero visto cadere il giovane sui binari della metro B alla stazione di Castro Pretorio in direzione Rebibbia, verso le 9,40. Secondo la testimonianza di un passeggero, il giovane salentino si sarebbe lanciato sotto il convoglio in maniera volontaria.
Guardia di finanza e Guardia Costiera di Gallipoli hanno eseguito, presso il “Parco Gondar” di Gallipoli, il Decreto di Sequestro emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari, Dott.ssa Simona Panzera, del Tribunale Ordinario di Lecce. La Polizia Giudiziaria, a seguito di un complesso iter di indagini, ha ricostruito lo sviluppo della struttura oggi denominata “Parco Gondar” da quando, nel 1973, era costituita da due campi da tennis e da manufatti accessori. Nel tempo la struttura si è ampliata fino ad occupare, in area sottoposta a particolari vincoli in quanto zPS (zona a protezione speciale) e SIC (Sito di interesse Comunitario), una superficie complessiva di circa quindicimila metri quadrati, di cui circa mille metri quadrati appartenenti al demanio marittimo, su cui sono state realizzate diverse opere, tra le quali una pizzeria, un palcoscenico, un bar con deposito, spogliatoi e servizi igienici. Gli inquirenti hanno esaminato, con l’ausilio di tecnici nominati dall’Autorità Giudiziaria, non solo lo stato dei luoghi, ma anche le modalità di rilascio delle autorizzazioni
e dei titoli da parte degli enti preposti. Nel complesso sette sono state le persone rinviate a giudizio per aver effettuato interventi edilizi in assenza di titoli, autorizzazioni e pareri previsti dalla pertinente normativa nazionale o con assensi illegittimi. Tra le accuse contestate anche quella di falso ideologico, fattispecie prevista dal Codice Penale.
Catturato latitante sacra Corona Unita Arrestato dopo una latitanza durata alcuni mesi daniele Ingrosso, 44enne di Merine di Lizzanello ed appartenente alla Sacra Corona Unita, con precedenti di vario genere. L’uomo, che già nel 2011 era evaso grazie ad un permesso premio, ha conservato l’abitudine a sottrarsi alle pene detentive che gli vengono irrogate a seguito dei suoi numerosi reati. Infatti, già dal mese di gennaio era ricercato dalle forze dell’ordine. Grazie ad un’intensa attività informativa, è stato
Felloniche: ritrovamento... stupefacente sulla spiaggia Una confezione tipica di tanti ritrovamenti sugli scogli e sulle spiagge delle marine del Salento è stata notata da alcuni cittadini che hanno subito segnalato la cosa al 112. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Castrignano del Capo che hanno verificato come, in effetti in quel pacco ben confezionato ci fosse della droga: circa 30 chili di marijuana. I militari dell’Arma
Rifiuti di sopra, acqua di sotto
hanno sequestrato il tutto e avviato le indagini per capire come quel pesante involucro sia arrivato sul bagnasgiuga della marina di Patù e soprattutto chi ce l’abbia portata. L’ipotesi più probabile è ovviamente che il pacco con lo stupefacente sia stato perso o abbandonato nel corso di uno dei tanti sbarchi sulle nostre coste spesso e volentieri accompagnati anche dal traffico di droga.
Fiamme nella notte all’ospedale a galatina Un grave incendio è divampato presso il laboratorio analisi dell’Ospedale di Galatina, dovuto forse ad una presa elettrica a cui era collegato un computer. La buona notizia è che non ci sono feriti. Il reparto di Pediatria, nella notte, è stato evacuato per sicurezza e i bambini sono stati trasferiti altrove. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco di Maglie, gli agenti della Polizia Locale, della Polizia di Stato, il personale tecnico del “Santa Caterina Novella” e Giuseppe De Maria, direttore del Nosocomio. Seriamente danneggiato il laboratorio analisi in funzione 24 ore su 24. I bambini che erano stati trasferiti sono potuti rientrare, già la mattina dopo, nel reparto di Pediatria.
tre anni per droga a 49enne galatinese I carabinieri hanno eseguito un provvedimento di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso la Corte d’Appello di Lecce – Ufficio esecuzioni Penali, nei confronti di luigi patera, giardiniere di Galatina, 49 anni. Questi, resosi responsa-
rintracciato dai Carabinieri della Stazione di Lizzanello, dai Carabinieri della Stazione di Vernole e dai militari del Nucleo Radiomobile in un’abitazione estiva di Torre Specchia, Marina di Melendugno. Questa volta il pregiudicato dovrà scontare una carcerazione di un anno e 4 mesi per una serie di furti e reati predatori nelle abitazioni dell’hinterland leccese nel 2014. Adesso si trova presso la Casa Circondariale di Lecce dove sconterà la pena irrogata dal Tribunale di Lecce.
bile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente nell’anno 2001, già condannato, dovrà scontare la pena complessiva di anni 3 e mesi 2 di reclusione. Il catturato, dopo le formalità di rito, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Lecce.
A Galatone, in località “toffo”, i carabinieri del Noe, guidati dal Ten. Col. Nicola Candido e coadiuvati dagli uomini della locale Stazione, hanno sottoposto a sequestro preventivo d’urgenza un’area di circa mille metri quadrati, totalmente recintata, all’interno della quale erano stati stoccati ingenti quantitativi di rifiuti speciali non pericolosi: da inerti da demolizione edili, lastre di calcestruzzo, imballaggi in plastica, materiale elettrico, tubi corrugati, cumuli di roccia frammista a mattoni e calcestruzzo, conci di tufo, ringhiere ed altri materiali ferrosi. I rifiuti erano depositati su di un terreno di proprietà dell’Acquedotto pugliese, al di sotto del quale transita una condotta che trasporta acqua potabile, e su di un terreno di proprietà di una Società operante nel settore edile, il cui legale rappresentante, è stato segnalato alla Procura della Repubblica; le ipotesi di reato contestate dal Noe sono quelle dell’attività di gestione illecita di rifiuti speciali non pericolosi e del deposito incontrollato di rifiuti. Oltre al testo unico ambientale, è stata violata anche una normativa di settore che vieta tassativamente il deposito di rifiuti o altri materiali di qualunque genere a ridosso delle aree che ospitano condotte idriche.
cronaca
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inseguimento nella notte a montesano, gazzella dei carabinieri finisce fuoristrada
Ruba gli attrezzi al compagno di lavoro
Nella notte tra il 30 e il 31 marzo, erano circa le 3, un furto ai danni di una pizzeria di Montesano Salentino da dove i malviventi hanno sradicato e portato via due slot machine. Qualcosa però deve essere andato storto perché sul posto sono giunti i Carabinieri che si sono subito messi all’inseguimento dei banditi fin su una strada di campagna. I malviventi sono stati lesti ed hanno speronato la gazzella dei carabinieri che sono finiti fuori strada. Avendo guadagnato tale vantaggio i ladri ne hanno approfittato e si sono dati alla fuga facendo perdere le loro tracce. L’auto utilizzata per la fuga era una fiat Croma rubata a San Cassiano ed è stata ritrovata, visibilmente danneggiata, dai carabinieri alcune ore dopo il fattaccio in aperta campagna alle porte di Ruffano. Il mezzo dei carabinieri è stato speronato da ladri che sono riusciti a fuggire. I due carabinieri che erano a bordo della gaz-
I carabinieri di Nardò hanno arrestato in flagranza di reato, fausto Giuseppe Galistu, 33 anni, operaio neretino, già noto alle forze dell’ordine. L’uomo, nel corso dei lavori di ristrutturazione di un’abitazione in località Sant’Isidoro, insieme ad un altro operaio, dopo aver danneggiato e forzato l’autovettura di quest’ultimo, si è appropriato indebitamente di alcuni suoi attrezzi da lavoro, in particolare un trapano ed una scanalatrice per un valore complessivo di circa duemila euro. I carabinieri, immediatamente allertati, hanno rinvenuto la merce rubata restituendola all’avente diritto e tratto in arresto il trentatreenne neretino per furto aggravato. L’indagato si trova adesso in regime di arresti domiciliari presso la propria abitazione, così come disposto dal Sostituto Pubblico Ministero di turno.
Rapina in banca... senza armi!
zella buttata fuori strada sono dovuti ricorrere alle cure dei sanitari dell’ospedale Cardinale Panico di Tricase ma, almeno a quanto è dato sapere, non hanno riportato nulla di serio.
Banditi in azione a maglie. Presa di mira la Banca Popolare di via Mazzini. Due malviventi a volto coperto, intorno alle 9,30 di ieri mattina, hanno fatto irruzione nell’istituto di credito e hanno costretto il personale in servizio a consegnare loro il denaro. Poi si sono dati alla fuga correndo insieme ad un complice rimasto fuori a fare da “palo” verso l’auto posteggiata a qualche metro di distanza dalla banca dove c’era un quarto complice ad aspettarli. A bordo di quell’auto, una fiat Uno risultata rubata a Muro Leccese, hanno fatto perdere le loro tracce. La macchina è stata ritrovata abbandonata, alla periferia di Maglie dove, evidentemente, i banditi avevano lasciato un’altra auto per scappare indisturbati. Il bottino della rapina ammonta ad 8mila euro. Sul posto sono subito intervenuti i carabinieri della compagnia di Maglie che hanno avviato le indagini ascoltando i testimoni e reperendo le immagini delle video telecamere di sorveglianza. Da stabilire anche il metodo utilizzato dai banditi per farsi consegnare il denaro visto che i rapinatori, stando alle testimonianze, non impugnavano armi.
droga: commerciante magliese in manette I carabinieri di Maglie, al termine di uno specifico servizio finalizzato alla repressione del fenomeno dello spaccio di stupefacenti in città, hanno tratto in arresto marcello maggiorano, 46enne magliese, celibe, commerciante. L’uomo, da tempo sotto osservazione da parte dei militari del NORM è stato notato mentre, a piedi, percorreva una via centrale di Maglie, con a seguito uno zaino. I militari procedevano pertanto ad un controllo sottoponendo il sospetto a perquisizione personale sul posto, all’esito della quale rinvenivano, occultato all’interno dello zaino, un barattolo in
plastica contenente gr.65 di marijuana e nonché della somma contante di € 245, di cui non giustificava la provenienza. Alla luce del primo rinvenimento di stupefacente, la
non gli dà l’auto e lui picchia il padre! 20enne arrestato Ancora un caso di maltrattamenti in famiglia. A martano questa volta il protagonista è un ragazzo del 1996, andrea Guido, 21 anni ancora da compiere, incensurato, celibe, agente assicurativo. I Carabinieri di Martano, dopo un primo intervento a seguito di una lite, hanno raccolto la denuncia da parte del padre nei confronti di Andrea per lesioni personali, tentata estorsione e maltrattamenti in famiglia. Alla base della lite il diniego da parte del genitore di dare al figlio le chiavi della propria auto. A quel punto il 20enne si è scagliato con violenza nei confronti del padre colpendolo al volto e procurandogli un trauma contusivo al volto. Non è durata molto la quiete, in quanto non appena rientrato a casa, nella tarda serata, il malcapitato genitore ha subito una nuova aggressione per gli
stessi motivi. A quel punto l’intervento delle forze dell’ordine oltre ad essere assolutamente necessario, è stato anche risolutivo. All’arrivo dei carabinieri il giovane è fuggito in direzione del centro, venendo poco dopo rintracciato dai militari che lo hanno tratto in arresto. L’ira del 20enne, però, non si è placata neanche davanti alle uniformi. Durante le fasi dell’intervento e del successivo arresto, infatti, Andrea Guido ha pronunciato frasi gravemente oltraggiose e minacciose nei riguardi dei carabinieri che lo hanno poi denunciato alla procura della Repubblica anche per i reati di oltraggio e minaccia a pubblico ufficiale. Al termine delle formalità di rito, il giovane è stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Borgo San Nicola a disposizione del P.M. di turno.
perquisizione è stata estesa presso l’abitazione, dove occultato all’interno del garage, vi era uno scatolone al cui interno erano custoditi ulteriori quindici contenitori alimentari in plastica, contenenti complessivi 1.280 grammi di marijuana. All’interno dell’abitazione i carabinieri hanno trovato: una barretta di hashish, del peso di 80 grammi; un bilancino elettronico di precisione; l’ulteriore somma contante di € 1.500, ritenuta provento della pregressa illecita attività di spaccio. L’arrestato è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari presso la propria abitazione.
Un boCCone di tRaveRso e soFFoCa ha perso la vita per un boccone andatogli di traverso. È la tanto incredibile quanto triste morte di Carlo Zingarelli che oggi ha scosso la comunità magliese. Proprio a maglie viveva, lui, 56enne, con la sorella. e proprio la sorella, stamattina, lo ha sentito rovinare al suolo, mentre era intento a preparare il pranzo. Accorsa per soccorrerlo, la donna non ha potuto far altro che chiamare un’ambulanza. Quel boccone di carne che aveva assaggiato mentre era ai fornelli, gli ha occluso le vie respiratorie, facendolo soffocare. Inutili, vani e disperati i tentativi di salvarlo e rianimarlo, rispettivamente della sorella prima e del 118 poi.
Ladro inchiodato da impronte digitali
I carabinieri hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Lecce, alessio Iasella, 30enne di Cavallino, pluripregiudicato in regime degli arresti domiciliari resosi responsabile di furto aggravato in abitazione. A seguito del furto perpetrato nel mese di giugno 2016 presso l’abitazione di K.P., 43enne, casalinga del luogo, i carabinieri hanno isolato ed esaltato sulla scena del crimine alcune impronte papillari, che repertate e successivamente comparate dal Raggruppamento Investigazioni Scientifiche di Bari sono risultate appartenere a Iasella quindi autore esplicito del furto. Le risultanze investigative sono state trasmesse alla Procura della Repubblica di Lecce, al P.M. titolare del procedimento penale, per le valutazioni di propria competenza ed è stato informato il GIP del Tribunale di Lecce per valutare la sospensione degli degli arresti domiciliari di cui Iasella beneficia.
tricase, via apulia: investito ragazzino
Poco prima dell’ora di pranzo del 26 marzo, nel rione di Caprarica, un bambino di sette anni, di tiggiano, è stato investito da un’auto nei pressi della Scuola elementare e media di via Apulia. Sul posto sono intervenuti i sanitari del pronto soccorso. Da testimonianze raccolte, pare che il ragazzino dopo l’impatto abbia perso conoscenza per un breve lasso di tempo. Al risveglio avrebbe lamentato un dolore al fianco. Condotto immediatamente all’Ospedale “Panico” i medici hanno verificato che l’impatto non aveva provocato conseguenze di rilievo e se l’è cavata con delle ammaccature oltre, ovviamente, al grande spavento.
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dai Comuni
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sport
Volley: Alliste, che festa! Storica promozione. Il presidente Adamo: “Allestiremo una squadra competitiva anche per la Serie C Grazie agli amici di Taviano per la disponibilità del Palazzetto William Ingrosso”
U
na grande festa per la storica promozione in serie C dell’Alliste Volley. Sul palco allestito per l’occasione in Piazza Orologio, tutta la squadra è stata celebrata dal sindaco Renato Rizzo e dall’assessore allo sport Marilù Rega, con la consegna di una bellissima targa (foto Sebastiano Basurto). Il sindaco ha citato il discorso di Martin Luther King del ’63 davanti al Lincoln Memorial, il celebre “I have e dream”, paragonandolo al sogno che un gruppo di ragazzi nel 2013 ebbero e che pian piano inizia a diventare una bellissima realtà. Il presidente Cosimo Adamo: “È stata una bellissima serata ed una grande festa; il degno epilogo di un grande ad
avvincente campionato. Un grosso ringraziamento al sindaco per le bellissime parole che ci ha dedicato sia sulla targa, sia nel saluto sul palco, all’assessore allo sport Marilù Rega ed a tutta l’amministrazione comunale. Tenevamo molto a festeggiare in piazza
per far sapere alla cittadinanza che c’è una squadra che porta sul petto il nome di Alliste col quale militerà nel prossimo campionato di Serie C, pur essendo costretta a giocare fuori paese”. Infatti a tutt’oggi, ad Alliste, non esiste una struttura omologabile per gare
di categorie regionali. “Voglio a questo proposito”, continua Adamo, “ringraziare all’amministrazione comunale di Taviano, in particolare il vice sindaco Francesco Pellegrino, l’assessore allo sport Serena Stefanelli, il presidente e tutti i dirigenti della Pag Taviano Volley: se abbiamo trovato casa nel bellissimo palazzetto William Ingrosso di Taviano lo dobbiamo a loro”. Nel 2013, “in occasione della nostra iscrizione al campionato provinciale di Seconda Divisione”, ricorda ancora Adamo, “disputavamo le partite di campionato presso la palestra della scuola elementare di via Montello (l’ormai famoso “PalaMontello”) appena rimessa a nuovo con una radicale ristrutturazione
fortemente voluta dall’ex sindaco Antonio Renna e dall’attuale sindaco ed ex assessore all’edilizia scolastica Renato Rizzo ma purtroppo resra troppo piccola per essere omologata ad accogliere gare di categorie regionali. Ora insieme ai miei soci e colleghi dirigenti ci metteremo all’opera per reperire risorse che ci consentano di allestire una squadra competitiva per la massima serie regionale, con l’obiettivo di ben figurare anche in serie C”. Intanto, dopo l’estate, partiranno i primi corsi di minivolley: “Vogliamo coinvolgere nel nostro progetto molte famiglie di Alliste e Felline, nella speranza che portino i loro ragazzi a praticare questo sport”.
tempo libero
8/21 aprile 2017
ilgallo.it
in programmazione al cinema leCCe - multISala maSSImo TeL. 0832/307433 Sala 1
19 - 20,40 - 22,20
Sala 1
Sala 2
il permesso - 48 ore fuori Sala 3
20,45 - 22,30
16,10 - 19,10 - 22,10
17,15(sab/dom/mer) - 19,30 - 21,45
power rangers
Sala 2
16,45 - 19,20 - 21,50
Sala 3
20,25
18,50 - 20,40 - 22,30 18 - 20,15 - 22,25
Sala 4
16 - 19 - 22
Sala 5
16,20 - 18,55 - 21,30
Sala 1
maGlIe - multISala moderno TeL. 0836/484100
Sala 6
underworld: blood wars
Sala 2/18 - 20,15: la bella e la bestia 22,30: il permesso - 48 ore fuori
Sala 1/17,30: la bella e la bestia 20 - 22: il permesso - 48 ore...
Sala 7
Sala 3
Sala 2 17,30 - 19,15: i puffi 21,30: ovunque tu sarai
Sala 8
Sala 3
Sala 9
15,40 - 18,50 - 22
17,30 - 19,55
17,15(sab/dom/mer) - 19,30 - 21,45
power rangers trICaSe - CInema aurora TeL. 0833/545855 17,30 - 19,15: i puffi 21,30: ovunque tu sarai
18 - 20,15 - 22,30
power rangers
i puffi: viaggio nella...
trICaSe - CInema paradISo TeL. 0833/545386
GallIpolI - CInema SChIpa TeL. 0833/568653
20,10 - 22,40
mma - love never dies 21,40
i puffi: viaggio nella...
trICaSe - CInema moderno TeL. 0833/545855
18,30 - 20,30 - 22,30
ghost in the shell
power rangers
power rangers
GallIpolI - CInema ItalIa TeL. 0833/568653
i puffi: Viaggio nella...
17,45 - 20 - 22,15
17 (sab/dom) - 19 - 21
18,30 (sab/dom) - 21/chiuso lunedì
il permesso - 48 ore fuori
power rangers
power rangers
CaSarano - CInema manZonI TeL. 0833/505270
CalImera - CInema elIo TeL. 0832/875283
ovunque tu sarai
the start up - accendi il tuo...
Sala 5
GalatIna - CInema tartaro TeL. 0836/568653
the start up
classe z Sala 4
telefona lunedì 10 aprile
la bella e la bestia
20,30 - 22
Trova i Galletti
dal 6 aprile
SurBo - the SpaCe CInema TeL. 0832/812111
piccoli crimini coniugali
19,15: la bella e 19,30 - 21,30: classe
18,30 - 20,30 - 22,30
piccoli crimini coniugali
Cerca tra le pubblicità, individua i 3 galletti “mimetizzati” e telefona lunedì 10 aprile dalle 9,30 allo 0833/545777. In palio: i BIGLIeTTI per i CINeMA; una messa in piega offerta da New STyLe ACCONCIATURe di MARIADA ad ANDRANO; 1/2 kg di MIGNON offerti dalla pasticceria DOLCeMeNTe di Tricase; COLAzIONe PeR DUe offerta da GOLOSA a TRICASe; APeRITIVO SALeNTINO con calice di vino a scelta con prodotti tipici salentini offerto dall’eNOTeCA Le VIGNe DeL SALeNTO ad ALeSSANO; un ANTIPASTO CON BeVANDA offerti da LA CANTINA De LU CeDDhRU a DISO; un LAVAGGIO PIUMONe MATRIMONIALe CON DeTeRGeNTI e BUSTA (asciugatura esclusa) offerta dalla LAVANDeRIA BLU TIffANy a MARITTIMA; 90 minuti di gioco a PAINTBALL completo di tutta l’attrezzatura per una persona (gruppo minimo di 6) presso il DeBI GReeN DI ALeSSANO; CORNeTTO e CAPPUCCINO offerto dal CAffÈ PISANeLLI DI TRICASe; CORNeTTO e CAPPUCCINO offerto dal BAR LeVANTe di TRICASe; DUe APeRITIVI al Bar MeNAMÈ di TRICASe PORTO; DUe APeRITIVI presso DOLCI fANTASIe di SAN CASSIANO; BUONO SCONTO di eURO 50 da applicare sull’acquisto di occhiali da sole o da vista presso OTTICA MORCIANO di TRICASe, ANDRANO, TIGGIANO e CASTRO. NoN soNo ammessi gli stessi viNcitori per almeNo 3 coNcorsi coNsecutivi.
NoN si accettaNo NomiNativi della stessa famiglia
la bestia z
telefona lunedì 10 aprile dalle ore 9,30: 0833/545 777
le pagelle dello Zodiaco Ariete
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In amore calma piatta... fin troppo! Rischiate addirittura di annoiarvi col vostro partner. Sul lavoro belle notizie in arrivo e belle occasioni da non lasciarsi scappare!
Bilancia
Gemelli 6,5
Cancro 7,5
Leone 5,5
Vergine 7,5
Recuperate energie e forza fisica. Sul lavoro ottime occasioni e riconoscimenti importanti: cercate di sfruttare questo bel periodo al massimo...
Qualche pena d’amore ma le cose si sistemeranno presto per il meglio… Momento di stasi sul lavoro ma non è affatto esclusa una sorpresa positiva.
Venere tornerà a esservi favorevole: i problemi si risolveranno al meglio e nella vita di coppia tornerà la serenità. Sul lavoro incontri importanti per il futoro.
Possibilii malumori di coppia, ma nulla che non possa risolversi. Contrattempi anche sul posto di lavoro dove qualcosa potrebbe non andare come speravate.
Venere in opposizione fino alla fine del mese: se ne uscirete insieme, significa che è davvero quello giusto! Siete pieni di energia, ma attenti ad inutili isterismi.
Scorpione
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Siete proprio di cattivo umore! Ma non si capisce perchè... L’amore vi sorride e avrete tanta passione e grandi emozioni da donare al fortunato o alla fortunata.
iNdipeNdeNte
di cultura, servizio ed
iNFormazioNe del
redazioNe tricase
saleNto A ssocia ti
via l. spallanzani, 6
Sagittario
Venere pare avervi voltato le spalle: discussioni, incomprensioni e battibecchi continui nella vita di coppia. e tutte queste tensioni vi stressano non poco...
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Capricorno
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Venere torna a sorridervi e riporta un po’ di serenità nella vita sentimentale, dopo qualche patimento. Sul lavoro potrebbero arrivare i riconoscimenti che meriti.
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Acquario
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Una serie di inconvenienti e fastidi rischieranno di far perdere la pazienza anche a persone serafiche come voi. Prentevi del tempo e rilassatevi un po’.
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Gallo
periodico
dall’8 al 21 aprile
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Dopo un periodo difficile in amore le cose cambieranno e tornerà un po’ di serenità. Lavoro: potrebbero sorgere difficoltà, cercate di sistemare questioni in sospeso.
il
Toro
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Pesci
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Conquiste destinate a durare per i single. Chi è già in coppia continuerà ad amare in modo appassionato e intenso! Le stelle sosterranno i vostri progetti lavorativi.
via l. spallanzani, 6 tel. 0833/545 777
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