Gallo
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Anno XXI, numero 08 (585) - 15/29 aprile 2016 - www.ilgallo.it - info@ilgallo.it
Trivelle: ora tocca a noi! RefeRenDuM AbRoGATIvo
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Al circo coi galletti Martedì 19 telefona allo 0833/545777. Tra i primi 50 che prenderanno la linea, sarà sorteggiato un voucher per una notte in una delle strutture ricettive “Caroli Hotels”. In palio anche i biglietti per il Circo Moira orfei, quelli per i cinema e tanti altri premi. Regolamento a pag. 23
Domenica 17 aprile si vota per abrogare o confermare le concessioni in atto: “Si” per bloccarle subito; “no”, per consentire le estrazioni fino alla loro scadenza. Per rendere valida la consultazione bisognerà raggiungere il quorum (50%+1). Dalle forze politiche salentine, un coro per il “Si”. Provincia ed assemblea dei sindaci già da tempo hanno fatto conoscere le proprie intenzioni (vedi foto). Ma c’è chi dice “no”, come la vice ministro Teresa bellanova...
Il nuovo film di Winspeare
Acque sempre agitate nel porto di Torre Vado
Ambientato nel Salento, nel fantomatico paesino di “Disperata”. “è la trasposizione nel film di Depressa (frazione di Tricase), lì dove sono cresciuto”, ricorda il regista, “l’atmosfera che si respira in questa comunità, nel film, come anche nella vita, è quella di un posto lontano dal mondo, che allo stesso tempo non si fa mancare nulla dei pregi e dei molti difetti del nostro Paese”
Guerra di carte bollate tra Marine Italia e Comune
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FESTE DI PRIMAVERA Gli appuntamenti di Castro, Diso, Marittima, Matino, Ruffano e Tuglie all’interno
Col Rally di Casarano si riaccendono i motori
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Primo appuntamento della stagione il 23 e 24 aprile 22
Casarano, la storia: “Cornuto e mazziato” Dopo il licenziamento da parte dell’azienda per cui lavorava, Cristian De filippi si rivolge alla giustizia. Da quel momento il calvario: una serie di strane “coincidenze”, udienze rinviate, ricorso rigettato e, alla fine, la scomparsa della sua memoria difensiva dal fascicolo del tribunale...
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personaggi
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15/29 aprile 2016
Legalità e giustizia: mica sono uguali! Il calvario di Cristian. Il giovane casaranese denuncia strane manovre dopo il licenziamento
e, alla fine, la scomparsa dal fascicolo in Tribunale della sua memoria difensiva
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ristian ha trovato lavoro; è stato assunto in una multinazionale da un nome asettico ma che fa capo alla più famosa casa tutta torinese. Operaio specializzato, questa la qualifica che gli assegnano nel giorno in cui viene, come si dice, inquadrato ma in realtà, con il passare del tempo, Cristian si fa apprezzare per le sue qualità di tecnico meccanico che gli vengono anche riconosciute da una serie di formali attestati e da lettere di elogio per il ripristino di problematiche meccaniche sulla linea produttiva. Sembra la storia serena di un bravo tecnico, professionale ed anche simpatico, ed in effetti lo è per un certo numero di anni fino a quando (per tutta una serie di motivi impossibile da spiegare in poche righe) qualcosa si rompe con la dirigenza aziendale e per Cristian comincia una specie di calvario in cui viene letteralmente messo nelle condizioni di isolamento che ha tutto lo scopo di metterlo poi nelle condizioni di andar via. Ma il casaranese Cristian De Filippi non si arrende e, quindi, alla fine viene licenziato. Ci sarebbe già abbastanza materiale per tirarne fuori un articolo di denuncia ed invece... Il bello deve ancora arrivare. Nella lettera di licenziamento infatti, la ditta scrive tutta una serie di cose che al no-
stro amico non vanno proprio giù e che sono soprattutto delle palesi inesattezze e quindi, convinto di poter far valere le proprie ragioni, sceglie un avvocato (consigliatogli da chi “ne capisce”) e va per le vie legali. Al procedimento civile così avviato, grazie alle nuove procedure adottate in materia di diritto e tutela del lavoro, viene subito assegnato un giudice definito “tosto”, che fa ben sperare Cristian ed il suo legale sulla vittoria della controversia. Purtroppo però questo giudice si ammala ed allora viene assegnata una giudice che, dopo aver letto le carte, fissa l’udienza. Cristian si presenta quel giorno tutto bello e pettinato, ovviamente puntuale e con una propria memoria difensiva di alcune centinaia di pagine che dettaglia tutto l’accaduto. Chi non si presenta proprio è invece la controparte. Qualunque avvocato sarebbe andato a nozze in una situazione del
Un pezzo di storia degli Alpini in mani galatinesi Piemonte Cavalleria 2°. È Salentino il colonnello alla guida di uno dei più antichi reggimenti d’Italia
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genere, cominciando a fare pressioni sulla giudice invece, stranamente, l’avvocato di Cristian tergiversa e più di lui tergiversa la giudice che (cosa più unica che rara) aspetta più di un’ora l’avvocatessa di un noto studio legale che rappresentava la multinazionale e quando, dopo tutto quel ritardo, arriva, si mettono a confabulare con una confidenza che mal si giustifica in quei ruoli istituzionali. Ma tant’è… L’udienza viene rinviata e dopo essa anche le successive quattro ed in nessuna di queste Cristian riesce a consegnare le sue memorie difensive. Come sia andata a finire la cosa è facile intuirlo in quanto a Cristian è stato dato torto e le motivazioni della sentenza sono praticamente il copia-incolla delle obiezioni presentate dal rinomato studio legale della controparte. Pur non entrando nel merito del dipositivo, non possimao fare a meno di notare come quel che è accaduto abbia dell’incredibile. Cristian, infatti, sentitosi trattato ingiustamente, decide di ricorrere al grado di giudizio successivo, cambia avvocato, denuncia il primo, intravedendo in lui un infedele patrocinio e chiede al tribunale di Lecce di accedere alle proprie carte per imbastire la nuova linea di difesa. Qui l’assurda vicenda prende forma: negli archivi del tribunale di Lecce
Casarano: De Filippi intervistato per il TG5
ra i più antichi reggimenti dell’Esercito Italiano, c’è il “Piemonte Cavalleria” (2°), di stanza a Trieste ed inquadrato nella Brigata alpina “Julia”. Nato sul finire del 17esimo secolo per volere del Duca Vittorio Amedeo II, si avvale oggi del contributo di personale volontario. Dopo aver servito Ducato di Savoia, Regno di Sardegna e Regno d’Italia, il reggimento svolge oggi per la nostra Repubblica un importante ruolo di pedina operativa esplorante, sotto la guida di un colonnello salentino. Pochi giorni fa, infatti, nella caserma “Guido Brunner”, il galatinese Stefano Santoro ha preso il posto del colonnello Alessandro Scano, diventando il 95esimo Comandante di “Piemonte Cavalleria”. Un ruolo di prestigio che inorgoglisce, anche a distanza di tanti chilometri, i concittadini di Galatina e di tutta la provincia. Sotto il comando del colonnello Santoro andranno ora il Comando di Reggimento, uno Squadrone di supporto logistico, un Gruppo Squadroni blindato, pedina operativa dell’unità ed un Centro Ippico Militare di cui tutto il Reggimento si compone. Numerosi in queste ore gli attestati di stima che hanno affollato la scrivania del colonnelo, pronto a guidare i suoi uomini in missioni come quelle di recente espletate non solo in patria ma anche in Libano, Afghanistan e Mali.
(sino al giorno in cui stiamo scrivendo questo articolo), pur essendoci il faldone di Cristian, all’interno non vi è traccia delle motivazioni della sua sentenza e gli incaricati non ne sanno dare una spiegazione. Cosa possa essere accaduto lo possiamo forse limitare a due possibilità: che si siano perse le carte di Cristian per una “semplice” incuria ed imperizia da parte del personale del tribunale di Lecce (anche se appare quantomeno strano che a smarrirsi non sia stata l’intera cartella a lui relativa ma solo alcuni documenti e guarda caso solo i più importanti) oppure, per i lettori che hanno più fantasia complottista, dietro potrebbero esserci altre soluzioni meno “lecite” dell’imperizia. La sua storia ha attirato anche i network nazionali (nella foto Cristian intervistato per il TG5) ma cosa accadrà in futuro a Cristian non possiamo saperlo: quasi certamente ci saranno nuovi avvocati, un nuovo procedimento ed una nuova sentenza. Quel che forse non sapremo mai é quanto sia un caso e quanto invece una diabolica connivenza la sparizione delle suddette carte e se, soprattutto, sarà mai una giustizia giusta in questo nostro Paese. Non è necessario essere avvocati o magistrati per capire come la legalità e la giustizia alle nostre latitudini non siano proprio sinonimi... Antonio Memmi
L’Europa unita in Vespa
Da Leuca a Capo Nord. Scambio di gagliardetti portati
su due ruote attraverso i Paesi di tutto il vecchio continente
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è definitivamente conclusa l’ultima delle missioni che hanno accompagnato il progetto “Hyperbòrea”: la congiunzione ideale dei due capi opposti del Vecchio Continente. 13.000 km a bordo di una Vespa del 1982, questo il viaggio affrontato da Davide Leopizzi, classe 1986. Partito da Parabita, il 17 aprile 2015, prima di puntare le due ruote verso il Nord Europa per assecondare un progetto artistico, Leopizzi ha accolto la sfida di Anna Maria Rosafio, sindaco di Castrignano del Capo: raggiungere Punta Ristola a Santa Maria di Leuca e ricevere in consegna il gagliardetto leucano da destinare all’omologo norvegese di Nordkapp, in segno di solidarietà ed amicizia. Da qui, mesi in solitaria a bordo del mezzo Piaggio attraversando Italia, Austria, Germania, Danimarca, Svezia, Norvegia, Finlandia, Estonia e Lettonia.
Il 22 giugno scorso, Leopizzi ha raggiunto l’estremità del Continente, accolto dalle celebrazioni e dagli omaggi del Nordkapp Kommune e del Sig. Ole Håvard Olsen, responsabile delle attività culturali di Honningsvåg. Da quest’incontro, il nuovo incarico: rispondere a nome della comunità norvegese a quella salentina con la consegna del gagliardetto di Nordkapp. Oggi, a distanza di un anno dalla partenza, la conclusione e il successo dell’ambasciata. Il compito appena svolto è un’azione da considerarsi “esterna” rispetto il progetto artistico ideato e realizzato da Davide Leopizzi chiamato “Hyperbòrea”. Si tratta di una performance esplorativa condotta principalmente su Vespa attraverso strade secondarie e trekking. Il fine è quello di coinvolgere l’artista interamente nella ricerca e nell’esperienza, per sviuluppare dei lavori artistici: disegni, pitture, grafiche, installazioni artistiche.
15/29 aprile 2016
ora parlo io
Il buon senso non sosta a Tricase Quando le barriere sono blu. Stanca e indignata: i parcheggi riservati
ai portatori di handicap sempre occupati da auto senza il relativo pass
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entilissimo Direttore, intendo approfittare del servizio che offre a noi cittadini per sollevare una problematica che affligge me in prima persona ma che riguarda, per “vostra fortuna”, una minoranza della collettività. Sono una persona diversamente abile, in possesso del pass per parcheggiare con la mia auto nelle zone riservate. Sono stanca ed indignata perché, nonostante tutti gli inviti al rispetto di queste problematiche, fatti dai più importanti mezzi di comunicazione (ne cito uno per tutti: Canale 5 con Striscia la Notizia) continuo, puntualmente, a non trovare mai posto a Tricase nei parcheggi riservati ai portatori di handicap, perché occupati da auto senza il relativo pass. Ogni volta che ho fatto notare questo dilemma (a dipendenti comunali, agli stessi vigili urbani) ho avuto sempre la stessa risposta: tanta “partecipazione” alla mia spiacevole situazione con, da parte loro, il maggiore impegno possibile a far rispettare la legge. Come dicevo, però, sempre tante belle parole, ma fatti meno di zero! E come si suol dire, al danno si è aggiunta anche la beffa. Ho appreso solo pochi giorni addietro che, anche noi in possesso del pass, siamo tenuti al pagamento
del parcheggio nel caso in cui, non riuscendo a trovare posto nelle aree “a noi riservate”, perché occupate in maniera “prepotente” da chi non ne ha diritto, parcheggiamo all’interno delle strisce blu (evito, direttore, di dirle come l’ho scoperto, perché rasenta il paradossale!). Ora, se sono anche io (nella mia particolare condizione) tenuta a pagare il parcheggio quando lascio l’auto in sosta nelle zone delimitate dalle strisce di colore blu, lo farò senza problema: tutti noi abbiamo dei diritti e dei doveri. Lo stesso sito dell’Aci, nella sezione “Uso corretto del contrassegno disabili” recita: “Il contrassegno consente ai veicoli in servizio alle persone disabili di parcheggiare nei parcheggi a pagamento (delimitati dalle cosiddette strisce blu) gratuitamente quando gli spazi riservati risultino già
occupati, se espressamente stabilito dal Comune (a Tricase non è così, Ndr)”. La stessa Cassazione, in diverse sentenze, ha stabilito che il disabile detentore dello speciale contrassegno non è esente dal pagamento della tariffa: la giustificazione a tale decisione si basa sul fatto che il contrassegno invalidi è stato concesso non per consentire una sosta gratuita al disabile, ma per attribuire un vantaggio in termini di mobilità, attraverso l’individuazione di appositi spazi. Devono però dirmi cosa devo fare quando degli incivili parcheggiano in spazi destinati a noi con problemi di deambulazione. Forse non è chiara una cosa: il mio problema, così come quello di tutti noi diversamente abili, non è “a tempo”, né si cura con una pastiglia come fosse un mal di testa. Il problema c’è, ce l’hai per tutta la vita e non ne guarirai mai. Adesso devono anche impedirmi di poter godere di quel minimo di libertà che mi è rimasta, aggiungendo ulteriore stress ad una situazione di per sé precaria?! Confido che questo mio intervento possa essere la classica pietra tirata nello stagno perchè si prenda coscienza della situazione e si consenta a tutti di vivere in maniera civile e nel rispetto reciproco, anche nei confronti di chi è meno fortunato…
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“Urgono misure urgenti per il Capo di Leuca”
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Capo di Leuca è la zona del Salento con i redditi più bassi dove la crisi, che attanaglia il nostro paese da anni, ancora si avverte forte. È una fotografia realistica e impietosa quella scattata dall’ultimo studio condotto dalla start up Twig sulla base dei dati sugli imponibili fiscali pubblicati dal Dipartimento delle Finanze. Un’immagine che mette in luce come nel Salento solo Lecce (quarta tra i capoluoghi del mezzogiorno) e Maglie raggiungono risultati positivi mentre il resto delle provincia resta al palo. Dati che se da un lato preoccupano dall’altro fanno rabbia se solo si pensa che qui, in questo angolo di Puglia, risiedeva il TAC, uno dei distretti produttivi fino a qualche tempo fa tra i più importanti di tutta la regione e dell'intero Mezzogiorno. Un distretto composto da piccole, medie e grandi imprese capaci di dare occupazione e di contribuire fortemente allo sviluppo della provincia di Lecce e di tutta la regione diventandone motore trainante e spina dorsale dell'intera economia. Oggi purtroppo non è più così e il Capo di Leuca, travolto dallo tsunami delle ripetute crisi e della globalizzazione, stenta a risollevarsi ed è costretto a leccarsi ancora le ferite. Di fronte a una situazione simile, confermata da dati allarmanti, non possiamo più perdere tempo. Occorre mettere in atto politiche coraggiose capaci di invertire la rotta, ridurre la forbice tra aree ricche e povere per agganciare la crescita e non far spegnere quella voglia di fare impresa che ancora oggi è presente nel nostro territorio. Per fare ciò servono misure coraggiose e adeguate capaci di attrarre investimenti, badando anche al sostegno verso tutti quei comportamenti virtuosi capaci di non sottomettere il mercato al mancato rispetto delle regole. In questa battaglia tutti noi siamo coinvolti. Tutti noi siamo chiamati in causa. La politica dunque faccia la sua parte fino in fondo per sostenere una strategia di sviluppo ampia e lungimirante. Lo dobbiamo ai nostri cittadini e a tutte quelle imprese che sono da sempre una risorsa importante senza la quale i nostri territori e la nostra regione sarebbero molto più poveri. Ernesto Abaterusso
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attualità
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15/29 aprile 2016
Negro nuovo presidente di Confindustria Lecce Benvenuto. L’imprenditore del settore ICT è il nuovo numero uno degli industriali leccesi
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iancarlo Negro, imprenditore del settore ICT, amministratore della Links Spa, è il presidente di Confindustria Lecce per il quadriennio 2016/2020. è amministratore unico e fondatore della Links Spa, società specializzata sin dal 1999 nel campo della consulenza e sviluppo software per banche, enti pubblici e settore privato, con sede principale a Lecce e altre operative a Milano, Roma e Bari. è stato eletto nel corso di un’assemblea nella quale sono stati scelti anche i due vice proposti, Nicola Delle Donne e Augusto Romano, che affiancheranno gli altri due di diritto, Viola Margiotta, presidente dei Giovani e Vincenzo Portaccio, presidente della Piccola Industria. Il presidente si è riservato di completare la squadra dei vice. Negro ha ottenuto il 95% delle preferenze, con 389 voti a favore su 411. Nella stessa riunione sono stati eletti, a norma di statuto, sei nuovi componenti del consiglio generale: Giuseppe Della Tommasa, Stefania Mandurino, Elena Milazzo, Francesco Nobile, Irene Erika Sanguedolce e Saverio Scattaglia.
Il nuovo presidente (terzo da sinistra), i suoi vice ed i delegati al consiglio
Giancarlo Negro, nuovo presidente di Confindustria Lecce
Il presidente Negro ha espresso innanzitutto parole di sentito ringraziamento nei confronti di Eliseo Zanasi, il quale, nella sua delicata funzione di commissario, espletata per lungo tempo, ha profuso ogni sforzo e attenzione nell’interesse di Confindustria Lecce, nell’ambito di un’azione sinergica con i vertici nazionali di Confindustria che hanno sempre accompagnato e sostenuto il processo di rilancio della territoriale salentina: “In questo momento storico di profondo cambiamento delle dinamiche economiche e sociali”, ha dichiarato il nuovo presidente, “Confin-
dustria Lecce deve consolidare il proprio ruolo di Associazione di rappresentanza delle imprese del territorio, puntando davvero a rimettere l’impresa al centro dell’attenzione di tutti gli stakeholder territoriali per farne strumento di sviluppo per il Salento”. “Confindustria Lecce” ha continuato Negro, “dovrà coniugare gli interessi delle singole imprese, mettendole a sistema, per orientare e guidare le politiche industriali del territorio. In quest’ottica, auspico un forte lavoro di squadra al nostro interno per raggiungere gli obiettivi fis-
sati: una comunità delle imprese per le imprese”. Prima della votazione Giancarlo Negro ha presentato la propria relazione programmatica, sottolineando la rilevanza che verrà data alla rappresentanza istituzionale per favorire un dialogo costruttivo con le istituzioni a beneficio di tutto il sistema industriale. Per il neo presidente, occorrerà fissare tempi certi per quello che concerne alcune priorità: infrastrutture e trasporti; programmi di investimento nazionali e regionali destinati al territorio; condivisione degli obiettivi e misurazione dell’im-
patto economico e sociale; gruppi di lavoro di filiera per candidare progetti di investimento; supporto delle banche. Di fondamentale importanza per il nuovo corso di Confindustria Lecce sarà il credito e con esso un sistema più forte di garanzie per le imprese, in modo da favorire l’accesso a fonti di finanziamento diversificate. Altro settore di rilievo è quello del lavoro e delle relazioni industriali viste come leva per lo sviluppo, anche mediante l’attivazione di azioni di negoziazione territoriale o aziendale. Ancora, nel programma del presidente Negro, ci sono l’internazionalizzazione e la capacità di aprirsi a mercati esteri insieme alla formazione e, naturalmente, all’innovazione, con maggiore attenzione alle interazioni con il mondo universitario ed il sistema della ricerca scientifica. “Le regole ed i principi su cui fondare tutta la gestione della vita associativa nel prossimo quadriennio”, ha concluso poi Giancarlo Negro facendo appello ai colleghi, “si possono sintetizzare in tre azioni: dialogare, decidere, fare”.
Pellegrinaggio giubilare da Specchia a Roma Domenica 17. Dopo l’Angelus, il gruppo salentino sarà salutato da Papa Francesco dalla fine-
stra dei suoi appartamenti. I pellegrini faranno ritorno a casa con la Croce della Misericordia
La
Parrocchia Presentazione Vergine Maria di Specchia comunica che da sabato 16 a domenica 17 aprile, oltre ottanta fedeli, guidati dal Parroco, Don Antonio De Giorgi, parteciperanno al Pellegrinaggio giubilare straordinario della Misericordia a Roma. I fedeli specchiesi, tra i quali anche Suor Julia della Congregazione Madre Eugenia Ravasco, inizieranno il cammino da Specchia verso Roma già nella serata di venerdì 15 aprile dal piazzale nei pressi la Chiesa di S. Antonio da Padova con la benedizione augurale da parte del Parroco. Una volta partiti ci sarà il collegamento telefonico da parte di Mons. Vito Angiuli, Vescovo di Ugento - S. Maria di Leuca che formulerà saluti e auguri ai fedeli, la recita delle lodi della sera. Durante il viaggio i fedeli assisteranno a un video-documentario dedicato al “Giubileo della Misericordia”. Nella mattinata di sabato 16 aprile i pellegrini specchiesi attraverseranno la Porta Santa della Basilica di San Pietro e per visi-
tare la tomba di San Giovanni Paolo II e degli altri Pontefici scomparsi. Nel pomeriggio i fedeli continueranno il pellegrinaggio con la visita di alcune Basiliche e monumenti più significativi di Roma, accompagnati da due guide regolarmente autorizzate. Per permettere a tutti i pellegrini di vivere il pellegrinaggio in un clima di preghiera e conversione, dagli organizzatori vaticani è stato allestito, lungo via della Conciliazione, un percorso pedonale protetto che dai giardini di Castel Sant’Angelo condurrà alla Porta Santa di San Pietro. Le loro raccomandazioni prevedono che: “Anche per rag-
giungere la Porta Santa a Roma e in ogni altro luogo, ognuno dovrà compiere, secondo le proprie forze, un pellegrinaggio. Esso sarà un segno del fatto che anche la misericordia è una meta da raggiungere e che richiede impegno e sacrificio.” (Misericordiae Vultus). Per ottenere l’Indulgenza Giubilare tutti fedeli partecipanti giorni prima dovranno essere confessati. La mattina di domenica 17 aprile i pellegrini specchiesi si recheranno nell’Arcibasilica di San Giovanni Laterano per assistere alla Santa Messa di cui verrà concelebrata dal Parroco specchiese Don Antonio De
Giorgi e animata dagli stessi fedeli di Specchia. Alle ore 12, come consuetudine, Sua Santità Papa Francesco reciterà l’Angelus e al termine, da rassicurazioni e accordi intercorsi con la Prefettura Pontificia, il gruppo salentino sarà salutato dal Pontefice dalla finestra degli appartamenti papali. Il gruppo sarà identificato in Piazza San Pietro da uno striscione della lunghezza di 4 metri; inoltre, ogni pellegrino avrà un cappellino e un fazzoletto personalizzato con la grafica dell’iniziativa. Ad ogni partecipante verrà consegnato un ricco e completo kit viaggio del pellegrino. Alla conclusione dell’Angelus, i fedeli rientreranno a Specchia, con l’apposita Croce Giubilare della Misericordia in legno decorato, che trasporteranno per tutta la durata del pellegrinaggio e che poi verrà collocata al ritorno nella Chiesa matrice “Presentazione Vergine Maria”. Per tutta la durata del pellegrinaggio saranno presenti due assistenti medici della C.R.I. di Casarano.
storia infinita
15/29 aprile 2016
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Leuca-Beautiful: altra puntata sul Canale Come prima, più di prima. Non sono arrivate le modifiche previste al progetto, intanto, però, ripartono gli scavi della talpa. Nel frattempo un tir sprofonda in cantiere...
È
durata una quarantina di giorni la sospensione dei lavori nel canale San Vincenzo a Santa Maria di Leuca e, a quanto pare, non è servita ad altro se non a riservare al cantiere un posto al mare per l’estate. I macchinari sotto al ponte di via Alberto da Giussano sono infatti tornati in attività e la talpa meccanica ha ripreso a scavare il nuovo tunnel di raccolta delle acque pluviali, che andrà a rimpiazzare il vecchio (e parallelo) ritenuto insufficiente a scongiurare alluvioni in caso di forti piogge. Va da sé quindi che l’opera non potrà essere più ultimata nei tempi previsti e che, se la stagione estiva è tutelata dalla sospensione di qualsiasi lavoro nella marina (come spiegato dal sindaco di Castrignano nell’intervista rilasciataci a gennaio, “il Gallo” num. 2 del 2016), si rischia di protrarsi al prossimo autunno. Quello dei tempi di ultimazione
Il tir sprofondato in cantiere
è però l’ultimo dei problemi: i timori su cui si è basata l’opposizione al progetto, portata avanti dal comitato creato dalle associazioni e dai cittadini del territorio, sono numerosi ed in alcuni casi ancor più impellenti. Ancora una volta di questi rischi, dal pericoloso passaggio della talpa nei pressi di “datate” abitazioni ai disagi che potrebbero accusare i residenti in zona, dalle ricadute sulla scogliera alla dibattuta utilità di un progetto certo non economico (1,3 mi-
lioni di euro la spesa prevista), si è discusso nel consiglio comunale di Castrignano del Capo lo scorso 7 aprile. In maniera però vana, considerando l’esito della seduta che, con 4 voti favorevoli e 4 contrari, ha deliberato per il riavvio dei lavori grazie al parere a quel punto fondamentale del sindaco Anna Maria Rosafio. La prima cittadina ha fatto da ago della bilancia, votando a favore e dando peso ad un altro,
Santa Santa Maria Maria di di Leuca: Leuca: la la talpa talpa in in azione azione
unico rischio: quello di dover risarcire profumatamente la ditta appaltatrice qualora si cestinasse il suo incarico. Gli scavi allora riprendono senza alcuna modifica al progetto e senza quel riesame che sembrava la naturale conseguenza dell’unanimità con la quale, nel consiglio comunale dello scorso 24 febbraio, erano stati bloccati i lavori e si era parlato di vittoria dei cittadini attivi e dell’opposizione.
Pesanti, in questa seduta, le assenze di consiglieri di maggioranza che, 40 giorni prima, avevano deciso di dare ascolto al comitato e preteso l’interruzione del progetto. Dietrofront quindi, nastro riavvolto e tutto come prima. All’indomani del consiglio comunale del 7 aprile, sono tornati in cantiere tir e operai, bloccati subito da un grave intoppo. La ruota di un autoarticolato, adibito al trasporto delle tubature in cemento, è sprofondata nel terreno a pochi passi dalla talpa. Un campanello d’allarme che la minoranza aveva già fatto suonare, chiedendo garanzie proprio in tema di sicurezza, dal punto di vista statico e delle cavità sotterranee. Problema evidentemente sottovalutato e palesatosi (materialmente) in tempo per riflettere e magari rivedere la bontà di calcoli già fatti e decisioni già prese. Lorenzo Zito
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a scuola
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15/29 aprile 2016
Calimera: energia pulita alla Media
Tricase: lo Stampacchia risolve i problemi
Arrivano 680mila euro. La sindaca De Vito: “Recuperato un progetto che sembrava perduto”
Olimpiadi di Problem Solving. 5 studenti del liceo qualificati alle fasi nazionali della competizione
progetto che vede la luce dopo un percorso non privo di difficoltà”. Commenta così Francesca De Vito, sindaca di Calimera, soddisfatta del risultato raggiunto, la sigla apposta al disciplinare con la Regione Puglia per dare il via ai lavori di efficientamento energetico della scuola media. “Abbiamo recuperato un progetto che sembrava ormai perduto, giacché la versione presentata dall’amministrazione Rosato, aveva subito la revoca da parte della Regione per un vizio di forma”, spiega la prima cittadina. Il progetto, per il quale è stato stanziato un finanziamento complessivo di 680mila euro, è stato modificato rispetto all’originale, prevedendo una variante che consentirà di rendere agibile l’intera scuola. “In ottemperanza alle norme vigenti, si è aperto un confronto con oltre 90 imprese provenienti da tutta Italia”, rimarca la De Vito, “a garanzia della massima trasparenza e del rispetto della leale concorrenza. Dedichiamo questo progetto a tutti i ragazzi e le ragazze di Calimera che, grazie ad esso (“e, permettetemi, anche grazie all’impegno della nostra amministrazione che ha agito con prontezza, determina-
Olimpiadi di Problem Solv i n g , competizione che mira a promuovere nelle scuole dell’obbligo e nel biennio delle scuole superiori la potenziale pervasività applicativa della metodologia di questa attività del pensiero atta a raggiungere una situazione desiderata partendo da una condizione data, tornano ad impegnare gli studenti del Liceo Stampacchia di Tricase. Da anni, gli alunni della scuola di piazza Galilei si cimentano con successo in questa sfida che, inserita di recente nell’elenco della Valorizzazione delle Eccellenze, prevede una lunga fase di gare di istituto, nella quale sono coinvolti una quarantina di studenti del biennio divisi in squadre da 4 giocatori. Di volta in volta, a conclusione delle gare
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Francesca De Vito sottoscrive l’accordo con la Regione
zione e competenza nel proporre soluzioni alternative”), potranno vivere in un ambiente più decoroso e sostenibile”. Un esito che rende orgogliosa l’amministrazione, come spiega la sindaca che aggiunge: “Preferisco sempre parlare con i fatti, con gli atti sottoscritti. Penso sia la migliore risposta a chi ha fatto sciacallaggio mediatico sui social alla fine di febbraio, pur essendo interamente responsabile dell’annunciata revoca del finanziamento regionale, esclusivamente per fare speculazione politica, andando contro gli interessi dell’intera comunità calimerese”.
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d’istituto, viene selezionata la squadra che giocherà la gara regionale che dà diritto alla partecipazione alla finale nazionale. In parallelo si svolgono le gare individuali, dove gli studenti, singolarmente, devono risolvere problemi di vario tipo, avvalendosi di un computer connesso ad internet. Nei giorni scorsi, quattro ragazzi di secondo anno, Giulia Giorgiani, Giovanni De Martino,
Alessandro Carbone e Luigi Mastrocinque, componenti della squadra Quarto Elemento, hanno superato brillantemente tutte le fasi d’istituto e si sono classificati secondi nella gara regionale, meritando la convocazione alla gara nazionale del prossimo 22 aprile a Cesena. Anche Gian Mauro Roselli si è guadagnato la convocazione alla finale nazionale individuale del 22 aprile, classificandosi primo nella gara regionale. Una gratificazione che non è più una sorpresa per gli studenti dello Stampacchia, abituati di anno in anno a susseguirsi con successo, ereditando l’esperienza dei più “vecchi”, e raccogliendo i meritati frutti dello studio e della sana ma agguerrita competizione che parte sin dalle gare d’istituto.
15/29 aprile 2016
alle urne
Referendum: sabato 17 si vota
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Per decidere. Se le piattaforme in mare possono continuare ad estrarre fino all’esaurimento dei giacimenti, oppure se alla scadenza delle concessioni devono chiudere i battenti
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seconda della scadenza delle concessioni: dal 2018 al 2034. I gruppi petroliferi interessati alle piattaforme sono non più di tre. L’Eni è azionista di maggioranza di 76 impianti sui 92 totali, mentre la francese Edison ne possiede 15 e l’inglese Rockhopper una. Il quesito sul quale si vota è l’ultimo rimasto in campo dopo che proprio con l’ultima legge di Stabilità sono stati di fatto risolti gli altri nodi al centro di altre cinque richieste referendarie proposte sempre da nove regioni. Queste ultime, insomma, per quella via hanno già ottenuto quello che chiedevano in materia di nuove trivellazioni (proibite), poteri sulle concessioni e via di seguito. Rimane da decidere, invece, la sorte delle piattaforme esistenti.
li italiani sono chiamati a votare sulla possibilità, per le piattaforme già operative, di poter continuare a estrarre gas e petrolio solo fino alla fine delle concessioni in atto o invece fino all’esaurimento del giacimento. Un aspetto specifico della partita energia che, però, ha finito per trasformare la consultazione in una contesa tutta politica, innanzitutto dentro il Pd, pro o contro l’attuale governo. Tanto più alla luce dell’ultima bufera mediatico-giudiziaria che si è abbattuta sull’ex ministro dello Sviluppo economico.
17 aprile, su che cosa si vota referendum non riguarda nuove trivelIl lazioni per la ricerca di gas e petrolio. Si tratta di decidere, invece, se le piattaforme in mare, entro le 12 miglia dalle nostre coste (più o meno a 20 chilometri da terra) possono continuare a tempo indeterminato a estrarre idrocarburi, fino all’esaurimento dei giacimenti, oppure se alla scadenza delle concessioni devono chiudere i battenti. Nel primo caso si vota “No” (all’abrogazione della norma), nel secondo “Sì”. Se si dovesse raggiungere il quorum per la validità della consultazione (il 50 per cento più uno) e i “Sì” dovessero vincere, le piattaforme attualmente in mare a meno di 12 miglia dalla costa saranno eliminate una
Il fronte del “Sì” volta scaduta la concessione, anche in presenza di giacimenti non esauriti. Nessun effetto, invece, né per le perforazioni su terra e in mare oltre le 12 miglia né per le nuove perforazioni entro le 12 miglia, già vietate con l’ultima legge di Stabilità. In base ai dati del Mise, il Ministero dello Sviluppo economico, nei mari italiani sono presenti 135 piattaforme, 92 delle quali rientrano nelle 12 miglia. E queste sono quelle a rischio chiusura. Chiusura che avverrebbe a
sostenere l’esigenza di abrogare la A norma pro-piattaforme e, dunque, a spingere per la più rapida fine delle estrazioni sono, innanzitutto le nove regioni (oltre alla Puglia, Basilicata, Marche, Sardegna, Veneto, Calabria, Liguria, Campania e Molise, quasi tutte a guida Pd) che hanno proposto il referendum. Ma dello schieramento fanno parte largamente tutte le principali associazioni ambientaliste. A livello di movimenti e partiti politici, in prima fila i 5 Stelle e Sinistra italiana, ma anche la Lega. La colonia
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Ci costa 300 milioni!
on puntare sull’election day non solo non incoraggia la partecipazione deN mocratica dei cittadini al voto, dando ragione a quanti vedono in questa scelta una triste strategia governativa per puntare al fallimento del referendum, ma soprattutto sperpera un ingente ammontare di risorse pubbliche, stimato in 300 milioni di euro: quanto necessario per organizzare, lungo tutto lo Stivale, seggi e personale necessario a una singola votazione. Accorpando la data per referendum ed amministrative (come già accaduto in passato), questi 300 milioni di euro avrebbero potuto essere risparmiati, o meglio investiti: basti pensare che nell’ultima legge di Stabilità, le risorse individuate dall’esecutivo a tutela dei mari italiani ammontano a 10 volte meno…
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leccese di Forza Italia ha già espresso ufficialmente la sua posizione per bocca del coordinatore provinciale Paride Mazzotta: “Al Referendum del 17 Aprile votiamo “Si” per dire “No” alle trivelle nell’Adriatico. Fermiamo la volontà del governo Renzi di deturpare per sempre il nostro mare, la nostra storia, le nostre tradizioni”. Per il “Sì” anche una minoranza del Partito Democratico. Come Ernesto Abaterusso, consigliere regionale del Pd, che non ha dubbi: “Lo voglio dire chiaro: il tempo del petrolio è finito. Bisogna guardare avanti e voltare pagina. Ecco perché il prossimo 17 aprile, sulla scheda, io scriverò “Sì”. E lo farò con convinzione e non per interesse. Lo farò perché convinto che i settori trainanti della nostra regione sono e devono continuare ad essere l’agricoltura, il turismo e la pesca. È fuori da ogni logica lasciare che qualcuno utilizzi e sfrutti il nostro mare, il nostro più importante patrimonio, per accontentare pochi e andare a discapito di molti. Lo farò perché convinto che sia nostro dovere tutelare la Puglia e tutte le regioni esposte al rischio di perforazioni e ricerche petrolifere. Qui non si tratta di andare contro il governo o contro gli interessi di qualcuno. Si tratta di esprimere un parere in merito al futuro che immaginiamo per il nostro Paese, per la nostra regione. E la Puglia da anni è impegnata a portare avanti una battaglia che va nella direzione diametralmente opposta rispetto all’estrazione di petrolio e gas investendo da tempo sulle energie rinnovabili. Trovo singolare”, continua, “che autorevoli esponenti del Partito invitino le persone a disertare le urne. A queste persone voglio ricordare che il referendum è uno straordinario strumento di democrazia nelle mani al popolo. Un’occasione importante che nessuno di noi dovrebbe perdere”. Più divise e frastagliate, Fratelli d’Italia e le formazioni minori presenti in Parlamento (Ala e dintorni).
Anche il Papa dice di “Sì”
Sull’argomento si è chiaramente espresso addirittura anche Papa Francesco nell’enciclica “Laudato si’”: “I mari stanno trasformandosi in “cimiteri subacquei” a causa delle attività umane… l’era del petrolio e dei combustibili fossili deve essere sostituita senza indugio dalle energie rinnovabili”. Giuseppe Cerfeda
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ilgallo.it
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Trivelle in mare:
Voto “Si” perchè... “La combustione non è più una politica industriale sostenibile e ci sono troppi rischi per il mare e la fauna”
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cita un documento di Greenpeace, basato su dati raccolti fra il 2012 e il 2014 dall’Ispra, su commissione dell’Eni, relativi a 34 piattaforme a gas gestite dalla compagnia nell’Adriatico per sostenere il principale argomento di coloro che hanno proposto il referendum e spingono per il “Si”: riguarda la pericolosità delle piattaforme e delle estrazioni in mare per la salute umana e per la fauna ittica. Nei sedimenti marini e nelle cozze che vivono vicino alle piattaforme sarebbero state rinvenute, in alcuni casi, sostanze chimiche in quantità superiori ai limiti di legge. Rischi per la fauna. Per la scansione dei fondali viene utilizzato l’air gun, spari di aria compressa che generano onde che “leggono” il sottosuolo. Alcuni cetacei e alcune specie di pesce vengono danneggiati con lesioni e perdita dell’udito a causa dell’air gun. Ci guadagnano solo i petrolieri. Per estrarre petrolio le compagnie devono versare dei “diritti”, le cosiddette royalties. Ma per trivellare i mari italiani si pagano le royalties più basse al mondo: il 7% del valore di quanto si estrae. Il gioco non vale la candela. L’incidente è comunque possibile e in un mare chiuso come il Mediterraneo il disastro ambientale sarebbe amplificato. Inoltre la trivellazione non risolverà i nostri problemi energetici: le riserve certe nei mari italiani equivalgono a 6-7 settimane di consumi nazionali di petrolio e 6 mesi di gas.
Il Salento che dice “Si” ome già riportato dalle nostre colonne C (numero 6/2016) secondo l’autorevole parere del Prof. Ferdinando Boero, ordinario di Zoologia e Biologia marina dell’Università del Salento, la combustione su cui basiamo le nostre politiche industriali non è più sostenibile, ciò aumenta il carico di anidride carbonica nell’atmosfera e causa il cambiamento climatico che sta producendo danni incalcolabili in termini ambientali, di vite umane e, alla fine, anche economici. Le trivellazioni rivelano l’intenzione di prolungare a lungo l’era dei combustibili fossili anziché abbandonarli e denotano incoerenza e scarsa lungimiranza da parte del nostro Paese che si professa sostenitore delle energie alternative. A questi motivi si aggiungono poi quelli di opportunità economica dal momento che a guadagnarci sarebbero solo i petrolieri: per estrarre petrolio, infatti, le compagnie devono versare dei “diritti”, le cosiddette royalties. Ma per trivellare i
mari italiani si pagano, come detto, le royalties più basse al mondo. Peraltro la manodopera sarebbe quella specializzata delle stesse multinazionali quindi non vi sarebbe alcun tipo di ricaduta occupazionale; il petrolio estratto dai nostri fondali poi soddisfa meno del 10% del fabbisogno nazionale e i benefici economici che se ne trarrebbero sarebbero irrilevanti e per nulla compensativi dei rischi ambientali che potrebbero derivare dalle prospezioni di idrocarburi e da eventuali trivellazioni. Risulterebbe poi più utile rivedere la strategia energetica nazionale anche alla luce dei pareri degli
esperti che sottolineano la poca rilevanza strategica delle risorse nazionali di vecchia energia fossile causa di inquinamento, dipendenza economica, conflitti, protagonismo delle grandi lobby e la necessità di investire sulle energie rinnovabili. Tali ragioni sono state sposate da tempo da molti amministratori pubblici del territorio che si sono radunati in diverse occasioni facendo fronte comune fino a manifestare la propria contrarietà attraverso il documento sottoscritto dai sindaci e consegnato dal primo cittadino di Salve, Vincenzo Passaseo, al sottosegretario De Vincenti presente all’ultima Fiera del Levante in rappresentanza del premier Matteo Renzi. Tra i firmatari il sindaco di Poggiardo Giuseppe Colafati, presente sin dal primo storico evento sul tema (“Adriatico Day”, tenutosi a Monopoli nel gennaio 2012). A questo sono seguiti altri incontri, in particolare va menzionata l’assemblea tenutasi in Provincia ed appositamente convocata dal presidente Gabellone nel dicembre 2014 nella quale i sindaci salentini hanno deliberato di porre in essere delle azioni a tutela dell’integrità del mare Ionio e Adriatico.
Gabellone: “Votare per rispetto della democrazia”
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ulla posizione univoca di tutto il consiglio provinciale dà conferma proprio Antonio Gabellone: “La nostra è una posizione nota e sin dal primo momento abbiamo registrato una convergenza di tutte le forze politiche presenti in commissione provinciale. Diciamo “Si” al referendum per dire “No” alle ispezioni ed ancor più “No” alla possibilità di estrarre idrocarburi dai nostri mari, sia l’Adriatico che lo Ionio. Con il nostro Ufficio Ambiente abbiamo creato una sorta di pull di tecnici grazie anche all’apporto dell’Università del Salento, sia per l’aspetto puramente scientifico (prof. Boero) che per quelli legali. Così come abbiamo goduto del supporto di tutti i Comuni della provincia anche quelli non costieri. Con il nostro pull abbiamo sottoposto al Ministero dell’Ambiente le nostre osservazioni sulle singole richieste in merito alle procedure di impatto ambientale. Con questo retaggio non potevamo che esprimerci chiaramente e convintamente per il Si”. Compatto lo schieramento dell’Assemblea dei sindaci della provincia. “Una posizione coerente”, conferma Gabellone, “con l’atteggiamento tenuto dalle precedenti amministrazioni provinciali hanno fatto. La nostra terra già in passato ha rinunciato ad una politica industriale e di insediamento di grosse aziende ed ha puntato molto sul turismo, la bellezza dei luoghi, il paesaggio, il mare incontaminato ed abbiamo implemen-
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le vogliamo o no?
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di Giuseppe Cerfeda
Voto “No” perchè... “Dobbiamo provvedere al fabbisogno energetico, il rischio di incidenti è basso e non possiamo perdere posti di lavoro”
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Antonio Gabellone
tato sui beni culturali, enogastronomia, ecc. Il nostro futuro è ben altro rispetto all’estrazione del petrolio”. Il presidente della Provincia sottolinea anche che “ci sono dei rischi legati a sempre possibili incidenti come avvenuto in altri luoghi, ed è certa l’alterazione degli equilibri biologici marini soprattutto in un mare piccolo e “chiuso” come il nostro. Non è proprio il caso di mettere tutto in gioco correndo il rischio di dover fronteggiare rischi irreparabili”. Gabellone si congeda con un appello agli elettori per recarsi alle urne: “Chiediamo sempre di più democrazia e partecipazione e quella del 17 aprile è un occasione anche per dare un messaggio a chi deve decidere. Il valore della battaglia oltre che per i motivi importantissimi di cui abbiamo parlato è altissimo anche per la salvaguardia della stessa democrazia. Andiamo a votare! Anche perché, dovesse accadere che in regioni dove neanche c’è il mare dimostrino un’alta sensibilità, più alta, in termini di partecipazione, della nostra … immaginate che figura barbina faremmo!”.
e astensione sono due modalità per far fallire il referendum. Si schierano per conferma della situazione attuale e, quindi, per la continuazione dell’estrazione di gas e petrolio fino all’esaurimento dei giacimenti: il governo, la maggioranza del Pd e le altre forze della maggioranza, Ncd e Scelta civica. Anche Forza Italia è a favore delle norme in vigore. Nello schieramento rientrano, naturalmente, tutti i gruppi energetici e a maggior ragione quelli interessati alle piattaforme coinvolte nel referendum. Per battersi contro il referendum è nata l’associazione Ottimisti e Razionali, costituita da politici o ex politici (come Gianfranco Borghini e il presidente di Assoelettrica Chicco Testa), imprenditori, giornalisti e associazioni per lo sviluppo sostenibile come Amici della Terra. Le ragioni del “No” e dell’astensione Sui rischi di inquinamento e sulle accuse di Greenpeace, la coalizione di Ottimisti e Razionali replica che le cozze delle aree interessate, come tutte, sono sottoposte ai controlli delle Asl prima di essere messe in commercio. Non solo. I limiti di legge considerati valgono per le acque che distano un miglio dalla costa, mentre le piattaforme sono più lontane e sottostanno ad altre soglie. Non basta. Per l’Ispra non ci sarebbero comunque criticità per l’ecosistema marino legate alle piattaforme. Le società petrolifere di Assomineraria, a loro volta, insistono anche su un altro elemento: alle località della riviera romagnola, che ospitano circa 40 piattaforme, l’anno scorso sono state assegnate nove bandiere blu, simbolo del mare pulito. Il principale argomento, però, di chi sostiene l’astensione o il “No” è quello relativo ai posti di lavoro che sarebbero a rischio. Il dato più attendibile per tutta l’attività estrattiva in Italia fa riferimento a 10 mila persone, fra diretti e indiretti, che diventano 29 mila se si aggiungono gli addetti dell’indotto esterno al settore. Perdita di investimenti e posti di lavoro. Smettere di usare gli impianti entro le acque territoriali italiane significherebbe perdere gli investimenti fatti fino a oggi e quelli futuri. Oltre che a migliaia di posti di lavoro. Basso rischio di incidenti. Dal 1950 a oggi ci sono stati pochi incidenti che hanno riguardato impianti di estrazione: a Cortemaggiore (Piacenza) appunto nel 1950 e a Trecate (Novara) nel 1994. Un incidente in mare è avvenuto a Porto Corsini (Ravenna) nel 1965. Fabbisogno energetico. Secondo le stime il petrolio presente nei mari italiani sarebbe pari a 700 milioni di tonnellate. Il nostro consumo attuale all’anno è 58 milioni di tonnellate. Nel 2014 sono stati importati 54 milioni di tonnellate. Avere fonti energetiche nostre ci fa spendere meno e ci mette al riparo da cali improvvisi dovuti a crisi internazionali. Secondo le stime sarebbe pari a 700 milioni di tonnellate. Il nostro consumo attuale all’anno è 58 milioni di tonnellate. Nel 2015 sono stati esportati 21 milioni di tonnellate.
Foto A. Vantagiato
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anno fatto molto rumore le dichirazioni rilasciate dal vice ministro Bellanova: “Il referendum è dannoso oltre che inutile”, aveva dichiarato alla stampa, invitando gli elettori a disertare le urne: “Se vogliamo far prevalere la ragione, la cosa più saggia da fare il 17 aprile è non andare a votare. Questa è la mia posizione e del mio partito, il Pd. E questo io farò”. Abbiamo voluto approfondire l’argomento chiedendo al vice ministro le motivazioni che l’hanno indotta ad avere questa visione nei confronti del referendum del 17 aprile. La vice ministro Teresa Bellanova si dice “convinta che quando si affrontano temi che riguardano la qualità della vita e il futuro delle persone, ma anche la salute e lo sviluppo del nostro Paese, sia sempre utile farlo con i dati reali a portata di mano. E questo vale anche nel caso del nostro futuro energetico, e del referendum indetto per il prossimo 17 aprile”. La Bellanova ricorda come “in materia di strategia energetica, e di fonti rinnovabili, l’Italia è al passo con i partners europei più avanzati in materia: abbiamo raggiunto, con sei anni di anticipo, gli obiettivi di sviluppo in materia previsti dagli accordi internazionali sul clima. Abbiamo ridotto le emissioni di CO2, negli ultimi 25 anni, del 23%. Siamo il paese al mondo che utilizza di più l’energia solare: l’8% dei nostri consumi energetici è coperto dal fotovoltaico, come ci dicono i dati dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA). E lavoriamo quotidianamente per renderci autonomi sul fronte energetico facendo leva proprio sulle fonti alternative. Da questo punto di vista, però”, avverte il vice ministro, “non siamo ancora autosufficienti. Abbiamo bisogno tuttora delle altre fonti energetiche, del gas come del petrolio. E tuttavia in mare, l’altro protagonista, in fin dei conti delle nostre discussioni intorno al referendum, si estrae prevalentemente gas, il 28% della produzione nazionale, con metodi all’avanguardia, e disponendo di un
Teresa Bellanova: “Ecco perchè non andare a votare” personale tecnico altamente qualificato: un fiore all’occhiello per il nostro Paese, le cui competenze sono da salvaguardare e valorizzare. Professionalità elevate il cui futuro sarebbe a rischio se il “Si” al referendum del 17 aprile diventasse concreto”.
Trivelliamo in sicurezza da 40 anni Bellanova sottolinea che “le estrazioni non cominciano oggi: La sono circa quarant’anni che si estrae in mare, con controlli puntuali e rigorosi che hanno consentito di lavorare in sicurezza tutelando l’ambiente, l’ecosistema e la salute dei cittadini. Se non si è mai verificato alcun incidente non è frutto del caso o della fortuna, ma di quella altissima professionalità nei controlli che l’Italia può vantare. Ma se ciò non bastasse, il Collegato Ambiente del 2015 attribuisce al Ministero dello Sviluppo economico nuove e più stringenti funzioni di controllo, e al Ministero dell’Ambiente specifiche funzioni di monitoraggio. Abbiamo stabilito, introducendo una norma importante nella Legge di Stabilità 2016, che non si facciano altre estrazioni entro le 12 miglia dalle linee di costa, lungo l’intero perimetro costiero nazionale e dal perimetro esterno delle aree marine protette, e abbiamo eliminato le norme che consentivano di derogare in alcuni casi a tale divieto di fatto proibendo “nuove” trivellazioni. Ma voglio ricordare anche che, in tempi non sospetti, abbiamo introdotto nella legislazione le norme che riguardano il reato ambientale, ora severamente sanzionato penalmente e civilmente. Con queste notazioni non intendo stilare un mero elenco di misure. Questo è l’impegno con il quale stiamo affrontando il tema, certamente non più rinviabile”, conclude la vice ministro, “dell’autosufficienza energetica legata a doppio filo a quello della salute dell’ambiente e della qualità della nostra vita. Questo è il quadro, concreto, reale, entro il quale ci stiamo muovendo”.
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sull’Adriatico
ilgallo.it
Cromie emotive al Castello di Andrano
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abato 23 aprile alle 18.30, presso il Castello di Andrano, inaugura “Cromie Emotive”, personale di pittura e grafica a cura di Pinuccia Gravante e Arianna Saracino. “Cromie emotive” propone opere che fanno del colore un uso sapiente per descrivere la sensibilità, le sensazioni e gli stati d’animo delle due artiste nel rappresentare temi sacri per Pinuccia, frammenti di vita per Arianna. “Cromie emotive” sarà allestita dal 23 aprile fino al 1 maggio e rimarrà aperta dalle 18 alle 20 nella suggestiva cornice del Castello di Andrano. L’esposizione è a cura dell’Associazione Pro Loco di Andrano con il patrocinio del Comune.
15/29 aprile 2016
Turismo: Otranto sempre più regina Borghi più ricercati. Su Trivago: al primo posto tra i 20 tesori da scoprire
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ra stretti vicoli, case arroccate e campanili, l’Italia dei borghi regala posti e scenari mozzafiato che spesso richiamano un’atmosfera affascinante e lontana. L’Osservatorio trivago ha stilato la classifica dei 20 borghi più ricercati dagli utenti nazionali nell’ultimo anno raccogliendo così una selezione di vere e proprie perle disseminate su tutto lo Stivale. A guidare la graduatoria è la salentina Otranto, seguita dalla laziale Sperlonga e dalla siciliana Cefalù. Il comune più a oriente d’Italia da oggi è anche il borgo più ricercato dagli utenti di trivago.it. Otranto, infatti, guida la classifica dei piccoli centri più ricercati grazie ai suoi panorami mozzafiato, al pittoresco centro storico (riconosciuto come sito Messaggero di Pace dell’UNESCO) e a tariffe hotel competitive: per dormire nel borgo salentino ad aprile infatti si spende in media 85€ per camera doppia a notte. Il primo posto di Otranto in termini di ricerche per i borghi italiani può essere tradotto come simbolo di un aumento di inte-
resse nei confronti del centro salentino, che si afferma non solo come meta estiva, ma come una destinazione da poter visitare durante tutto il resto dell’anno. A riguardo il sindaco Luciano Cariddi commenta: “La notizia che ci vede in testa alla classifica delle località più ricercate del portale trivago.it conferma l’appeal crescente che Otranto e il suo territorio esercita ormai da un po’ di anni. Ci auguriamo che anche per questa stagione le ricerche di strutture ricettive otrantine si tramutino in conferme di vacanza, per garantire ancora una volta un’ottima stagione di presenze turistiche. La prima posizione in questa classifica, d’altro canto, ci dice chiaramente che il lavoro sin qui svolto dall’Am-
ministrazione Comunale e dalla comunità tutta viene apprezzato dagli ospiti che, evidentemente, trovano ad Otranto un ambiente accogliente in cui trascorrere qualche giorno di relax godendo del bellissimo
mare, di un paesaggio suggestivo e della nostra ricca storia. Ovviamente resta tanto da fare e non bisogna certo cullarsi su questi primati, ma continuare a migliorarsi nella tutela del patrimonio ambientale e storico, nella infrastrutturazione necessaria e nella qualità dei servizi che si è in grado di offrire. Invitiamo tutti a venire a trovarci”, conclude il sindaco Cariddi, “e godere della qualità di vita che si percepisce in città e del ricco programma di manifestazioni estivo che proporremo anche quest’anno”.
Tornano le navi da crociera
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aprile fino a novembre, grazie alla collaborazione fra l’amministrazione comunale e l’agenzia marittima Adriatic Shipping, sono previsti nel porto di Otranto otto approdi della motonave Island Sky (90 m), tre approdi della motonave Le Lyrial (142 m), un approdo di Amadea (193 m) e uno di Variety Voyager (66 m). Soddisfatto il sindaco Luciano Cariddi per “un’attività che abbiamo fortemente incoraggiato e che cercheremo di sviluppare anche grazie alla infrastrutturazione portuale progettata. Stiamo anche valutando”, conclude Cariddi, “di ripristinare le tratte di collegamento da Otranto verso l’Albania e la Grecia per poter così offrire sul nostro territorio ulteriori servizi turistici”.
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sullo Ionio
ilgallo.it
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Torre Vado: chiesti i danni per il porto
Il ricorso. “Marine Italia srl” pretende un risarcimento di mezzo milione dal Comune di Morciano
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cque agitate nel porto di Torre Vado. La “Marine Italia srl”, società che gestisce l’area portuale della marina di Morciano di Leuca, ha chiesto un risarcimento economico al Comune, nonché il prolungamento del contratto di affidamento, la cui scadenza naturale è fissata al prossimo giugno, per compensare danni causati, suo dire, da inadempienze amministrative. Viste inascoltate le sue richieste in Municipio, “Marine Italia” ha deciso di adire le vie legali, rivolgendosi al tribunale amministrativo di Lecce. Il risarcimento richiesto ammonterebbe a circa mezzo milione di euro, frutto di un calcolo della società stessa sui ricavi andati perduti a causa di una non irreprensibile condotta dell’amministrazione che, sempre a detta di “Marine Italia”, avrebbe solo parzialmente rispetto il contratto firmato. Così, mentre trapela un rigetto del Tar che avrebbe ritenuto “infondate” ed in parte “inammissibili” le richieste, “Marine Italia” prende la parola e precisa: “Il contenzioso con il Comune di Morciano di Leuca è rimasto sostanzialmente invariato: ci siamo rivolti al Tar di Lecce, il quale si è espresso ritenendo che la controversia, avente ad oggetto questioni meramente patrimoniali e contrattuali, sia di competenza del Giudice Civile. Ci teniamo a ricordare che”, aggiungono ritornando sui motivi della contesa, “il Comune di Morciano aveva messo a gara l’intera area portuale di Torre Vado, con due concessioni demaniali per 170 posti barca più i servizi. Ne ha resa disponibile solo una, per 150
Durante: “Gli inadempienti sono loro”
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posti barca realmente disponibili, senza servizi, con una funzionalità limitata dell’area portuale. Rispetto al piano finanziario presentato in sede di gara, tali limitazioni hanno portato in cinque anni ad una riduzione delle entrate per 447 mila euro”. Da qui quindi la decisione di “Marine Italia” di richiedere un risarcimento, arrivata in tribunale non prima di aver tentato un dialogo con l’amministrazione: “Abbiamo chiesto ripetutamente al Comune di fissare un canone congruo alle condizioni reali dell’uso delle concessioni e dei servizi. Ci è stata data una disponibilità mai praticata e in seguito ritirata. Sono queste le ragioni che ci hanno indotti a ricorrere al Tar di Lecce, il quale si è espresso come suddetto. E seguendo le sue indicazioni”, concludono, “faremo ricorso al giudice civile, per vedere soddisfatti i nostri diritti contrattuali, e valuteremo le condizioni anche per un ricorso al Consiglio di Stato sulle ragioni amministrative del contenzioso”.
merito al pronunciamento del Tar sul ricorso presentato da Marine Italia srl, abbiamo chiesto un commento al sindaco di Morciano di Leuca, Luca Durante. “Nello scorso mese di giugno”, ricorda il primo cittadino, “il sottoscritto ha inviato una nota a Marine Italia srl, a propria firma, con la quale richiedeva l’immediato pagamento di tutti i canoni pregressi per la gestione del porto di Torre Vado dal 2011. Dopo qualche tempo, però, abbiamo appreso che Marine Italia aveva presentato ricorso al Tar impugnando tale nota e richiedendo, inoltre, il riconoscimento di danni per oltre 500mila euro e il prolungamento della gestione. Ed è notizia di questi giorni”, spiega Durante, “la pronuncia del Tar che ha accolto le tesi sostenute dalla difesa del Comune di Morciano di Leuca, ritenendo le richieste di Marine Italia in parte inammissibili per difetto di giurisdizione e in parte infondata. In particolare ha accolto l’eccezione di difetto di giurisdizione rilevando che le questioni relative alla richiesta di ri-
sarcimento danni e al mancato pagamento dei canoni annuali, come richiesti dall’ente, sono di competenza del giudice civile. Mentre ha ritenuto infondata la domanda con la quale la società Marine Italia aveva chiesto la proroga del termine di scadenza del contratto fissato al 20 giugno 2016”. Durante aggiunge che, riguardo alle dichiarazioni di Marine Italia diffuse a mezzo stampa, “considerato il particolare momento storico, non ritengo opportuno rilasciare alcun commento poiché si tratta di questioni tecnico-legali che saranno gli organi competenti a valutare. Di sicuro posso comunicare ai miei cittadini che l’amministrazione comunale, già nello scorso mese di settembre, aveva nuovamente sollecitato il pagamento dei canoni, mettendo formalmente in mora Marine Italia. Infine, è stato dato mandato al legale di fiducia perché valuti tutte le azioni civili da intraprendere per tutelare gli interessi della collettività, recuperando le somme dei canoni previsti dal contratto per un importo di oltre 200mila euro”.
Officina del benessere
A Casarano e Tricase. Memory training e conoscenza
dei propri diritti: incontri formativi, esercizi e seminari
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un progetto del dipartimento di medicina e psicologia dell’Accademia della Terza Età di Cisl e Anteas Lecce, nasce Officina del Benessere a completamento dell’attività di ginnastica dolce già in corso a Casarano dai primi giorni di aprile. A partire da lunedì 18, si apre (proprio a Casarano) un calendario ricco di eventi interamente dedicati alla mente e al suo allenamento. Nella sede della CISL di Casarano in via Ruffano si svolgerà alle ore 17 il primo incontro formativo, “Psicologia della memoria, gli inganni del cervello, i meccanismi della memoria: come ricordiamo, perché dimentichiamo”. Il 27 aprile secondo appuntamento con un mini corso di memory training: ginnastica mentale, allenamento cognitivo ed invecchiamento di successo. Tecniche e trucchi per mantenere in allenamento la mente, non solo attraverso l’attività curriculare, ma anche con veri e propri laboratori per applicare i suggerimenti appresi durante le lezioni. Il 4 ed il 9 maggio seguirà infatti la pratica attraverso due laboratori: esercizi e giochi per l’allenamento mentale. Gli incontri saranno guidati dal dottor Alfonso Russello, responsabile sanitario di neurologia del distretto socio sanita-
rio di Casarano. Un’altra iniziativa, sempre dell’Accademia della Terza Età, a cura del dipartimento discipline giuridiche ed economiche, si terrà venerdì 22 aprile a Tricase. L’incontro formativo che si svolgerà nelle Scuderie di Palazzo Gallone verterà su “Tutela dei diritti dei cittadini consumatori e investitori” e sarà tenuto dal segretario provinciale Adiconsum Lucio Paolo Guida. “Queste due tipologie di iniziativa, una legata al benessere della sfera mentale, l’altra volta a fornire tutela ai consumatori, sono molto utili per mettere in guardia gli utenti dell’Accademia della Terza Età da quelli che possono essere i maggiori rischi a cui spesso sono esposti”, spiega Ada Chirizzi della segreteria provinciale Cisl Lecce. “L’idea si colloca in un più ampio ed articolato piano di azioni rese in favore del territorio e che vanno dagli interventi nei confronti delle persone anziane, a quelle nei confronti dei disabili, degli immigrati (percorsi di lingua italiana in collaborazione con anolf CISL), dei bambini (con particolare riferimento ai percorsi di formazione alimentare) e dei i progetti di utilità sociale come il nonno vigile”.
Maglie-Collepasso: riprendono i lavori Ordinanza della magistratura. Passo avanti importante verso l’agognata normalità
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orse a breve (finalmente) quel tratto della Maglie-Collepasso che da ormai troppo tempo è un cantiere, tornerà ad essere strada normale. è stato infatti dissequestrata quella parte di area cantieristica nella zona di Masseria Grande che teneva la bretella bloccata e costringeva auto, moto e camion in transito a districarsi tra stradine, campagne, incroci e buche
pericolose, perdendosi in vie della zona industriale abbandonate a sè stesse, coi rischi e gli incidenti che ne sono derivati. L’ordinanza della magistratura, che ha notificato alla Provincia la decisione, permetterà da subito ai mezzi interessati di tornare a lavorare. Un passo avanti importante verso una semplice ma tanto agognata normalità.
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15/29 aprile 2016
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15/29 aprile 2016
Doppia festa a Ruffano Devoti. A San Marco e alla Madonna del Buon Consiglio
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Ugento: soldi per le case popolari
Lunedì 25 l’antica Fiera (XV secolo) con oltre 300 espositori
La
festa di San Marco Evangelista a Ruffano è unica nel suo genere in quanto si caratterizza non solo per la Fiera che la contraddistingue, ma anche per il forte aspetto devozionale: chi si reca in visita alla statua del Santo, resta colpito dalla fiumana ininterrotta di pellegrini che si accostano a salutarne la venerata immagine dalle prime ore del mattino sino a notte inoltrata. I pellegrini e i visitatori tutti, entrando nella chiesa, visitano la cripta bizantina di San Marco, risalente presumibilmente al secolo XI, e ritirano un batuffolo di ovatta imbevuta di olio benedetto in segno di devozione a San Marco, invocato per la guarigione dell’udito. Da secoli, il culto al Santo evangelista viene promosso dell’Arciconfraternita della “SS. Trinità e Madonna del Carmine”. Il programma delle celebrazioni prevede il triduo da venerdì 22 a domenica 24 aprile con la santa Messa alle ore 18,30; lunedì 25, giorno dedicato al Santo, le Messe si tengono alle 7, alle 8, alle 9, 10, ed alle 18,30. Quest’anno, un evento straordinario arricchisce la ricorrenza: domenica 24, alle ore 20 si terrà l’inaugurazione del restaurato organo nella chiesa di San Marco, con la benedizione da parte del Vescovo mons.Vito
Angiuli e, a seguire, un concerto in duo per organo e tromba, eseguito dal docente del Conservatorio della Valle D’Aosta M° Paolo Bougeaut all’organo e dal M° Luigi D’Urso alla tromba. L’indomani mattina, lunedì 25, si apre la secolare Fiera di San Marco, prima
grande fiera di stagione, in grado di richiamare visitatori da tutta la provincia. Le strade di Ruffano si riempiono così di prodotti in vendita: gli espositori (più di 300), come accade dal 15esimo secolo, offrono attrezzi da lavoro, prodotti del locale artigianato, frutti di stagione e tanto altro. E come di consueto, i festeggiamenti per San Marco si intrecciano alle celebrazioni per la Madonna del Buon Consiglio. Giovedì 21 si aprono le solenni Quarantore che avvicinano al giorno della Festa, martedì 26, aperto dalle messe mattutine delle 7,30, delle 9,30 e delle 11, cui segue l’accompagnamento della statua in Chiesa Madre. Nel pomeriggio, dopo la messa delle 18,30, la solenne Processione per le vie del paese ed il bacio della reliquia. I festeggiamenti civili prevedono l’attesa Caccia al tesoro in piazza del Popolo alle 13 di domenica 24 e, in piazza san Francesco, sempre domenica, la musica della tribute band di Celentano, la Celentarock, a partire dalle 20,30. Ultima serata quella di martedì 26, giornata allietata dalle note del concerto “Città di Ruffano”. Ancora in piazza San Francesco, dalle 20,30, andrà in scena “Gesù figlio di Dio”, con la compagnia teatrale “Dionigi Latomo Massa”.
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Il
ex Iacp. oltre un milione di euro dalla Regione per rimettere in sesto 42 alloggi
comune di Ugento ha intercettato un finanziamento regionale per degli interventi di manutenzione straordinaria di alcuni alloggi di case popolari, di proprietà dell’ex IACP, per un importo complessivo pari a 1milione e 198mila euro circa. In particolare, la somma verrà impiegata per la sistemazione di 42 alloggi situati in via Edison, via Sabin e via per Acquarica del Capo, nella periferia sud del paese. Il provvedimento è stato confermato dall’Accordo di Programma Quadro “Settore Aree Urbane e Città” finalizzato, tra l’altro, all’attivazione degli interventi di completamento dei “Programmi Integrati di Riqualificazione delle Periferie (PIRP)”. Il progetto esecutivo prevede i seguenti interventi: rimozione di tutte le parti strutturali pericolanti attraverso interventi di ripristino di calcestruzzo e armature ammalorati (intelaiatura); rifacimento dell’intonaco sui prospetti (intelaiatura); idropulitura di tutti i prospetti per la parte delle murature; idropulitura di tutti i marmi sui prospetti e degli imbotti agli infissi con sostituzione di quelli che risultano danneggiati o mancanti; sostituzione degli infissi esterni completi di cassonetti e di tapparelle in pvc e ferramenta; revisione delle opere in ferro e tinteggiatura; porte ai torrini-scala; tinteggiatura esterna di tutti i prospetti; rifacimento del marciapiede e del piazzale circostante dove risulta necessario o mancante. L’avvio dei lavori è previsto per il prossimo giugno, e comunque successivamente alla sottoscrizione del contratto di appalto. Nel frattempo sono state avviate iniziative protese a intercettare ulteriori finanziamenti per favorire la manutenzione straordinaria di tutti gli altri alloggi popolari.
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Castro: mille anni con l’Annunziata
Dal 1117. Col passaggio dalla giurisdizione di Bisanzio a quella romana il paese scelse la Vergine come protettrice. Domenica 24 la caratteristica Sagra del pesce a sarsa
Ad
un mese dalla ricorrenza liturgica, Castro onora la Madonna Annunziata. Una tradizione quasi millenaria che si ripete ogni anno nella cittadina adriatica dal 1117, quando col passaggio dalla giurisdizione di Bisanzio a quella romana si scelse la Vergine come protettrice del paese. Ancora oggi la popolazione si ritrova tutta per celebrare la festa che riunisce le famiglie e ripopola il borgo al forte richiamo della fede e della devozione. Tra le strade del paese bardate dalle tipiche luminarie che ricordano merletti e trine colorati, si erge nella piazza principale un palco che sentirete chiamare ’Nchiesta e dove si esibiranno le bande in brani tratti generalmente dal repertorio classico. La festa di Castro, oltre che un’opportunità per onorare la Vergine Maria, è un’occasione per portare a casa un pezzo di tradizione dalle bancarelle, come sono ad esempio i tipici dolci, dai mustazzoli alla cupeta, che torneranno ad unire il loro profumo a quello del mare. Prima dei tre giorni di festa, Castro avvia il programma religioso. Apertosi giovedì 14 con la solenne esposizione della statua, seguita dalla novena iniziata ve-
nerdì 15, entra nel clou lunedì 25 aprile con la processione mattutina delle 10 per le vie del paese e la solenne messa con panegirico in onore della Madonna. La festa invece scatta sabato 23 con la miglior cover band di Ligabue, i “Sopravvissuti e sopravviventi”, che saliranno sul palco alle 21. Sveglia alle 8, domenica 24, sulle note del concerto bandistico “Grande Orchestra del Salento”. Nel pomeriggio, il suggestivo corteo storico medievale, a cura dell’associazione Castro Antica, attraverserà il paese a partire dalle 18,15. Un’ora dopo si apre la tradizionale Sagra del pesce a Sarsa, con la degustazione gratuita delle tradizionali specialità gastronomiche che sarà possibile assaporare anche nella giornata seguente. E mentre al tramonto la luce del sole lascia il posto quella delle luminarie, la festa continua a portare in strada gente in vista della gara pirotecnica nella quale, dalle 21, quattro ditte del mestiere si sfideranno a suon di fuochi d’artificio. Alle 22,30 spazio agli anni 60 e 70 col concerto della Vintage Live Band con Gianni Panariello special guest. Lunedì 25, ultimo giorno di festeggiamenti, inizia con la “diana mattutina” delle 7, che precede
l’esibizione dei concerti bandistici “Grande Orchestra del Salento” e “Concerto Bandistico di Scorrano”. In serata, alle 21, gran concerto lirico sinfonico a chiudere la giornata. Così la presidente del Comitato festa, Michela Capraro: “Con la consuete fede e devozione e con autentica commozione, anche quest’anno ci apprestiamo a festeggiare la nostra Santa Patrona che tutta la nostra comunità attende con ansia ogni anno. Nonostante la scarsità di risorse, io e il resto del comitato, composto prevalentemente da donne, abbiamo lavorato con tanto sacrificio e pazienza nell’intento di realizzare una festa dignitosa, motivati dalla fede e dall’amore che ci accomuna verso la nostra Santa Madre. Vorrei ringraziare”, aggiunge, “ogni singolo cittadino di Castro, i commercianti e le imprese anche dei paesi limitrofi, l’amministrazione comunale e tutte le autorità civili e militari che interverranno. Un grazie particolare”, conclude la presidente, “va poi a tutti i componenti del comitato, instancabili lavoratori e pazienti collaboratori, per aver condiviso questo cammino”.
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15/29 aprile 2016
Festa di San Giorgio a Matino
Da
quasi 150 anni Matino è devota a San Giorgio. Un sentimento forte che lega la cittadina al suo patrono da quando nel 1867 il martire salvò la popolazione da una epidemia di peste. Un intervento che sottrasse alla morte migliaia di persone a lui rivoltesi, in particolare bambini. Miracolo che si intreccia con la leggenda secondo cui Giorgio salvò una giovane vita preziosa: quella della figlia di un re. Stando al mito, si trovò a passare dalla città di Selem, in Libia, la cui popolazione era afflitta dalla presenza di un drago che viveva in uno stagno e, di tanto in tanto, si avvicinava alla città seminando morte con il suo fiato. Per scongiurare uno sterminio i cittadini avevano deciso di offrire, di volta in volta, due pecore al drago, affinché risparmiasse vite umane. Quando le pecore iniziarono a scarseggiare, si iniziò a sostituirle con un giovane tirato a sorte. Quando toccò alla figlia del re, Giorgio intervenne, trafiggendo il drago al collo con la sua spada di ferro, in una scena tuttora simbolica, in cui il Santo viene tipicamente raffigurato. Da quel giorno, l’amore per San Giorgio ha attraversato il mondo. Oggi è patrono degli scout, degli schermitori, degli armaioli, dei soldati, dei cavalieri, della cavalleria, degli arcieri, dei sellai, di nazioni come l’Inghilterra e di intere
regioni del Portogallo, della Spagna e della Lituania, nonché di innumerevoli città tra cui Matino, che orgogliosamente lo onora in due occasioni: a febbraio con una processione e in aprile con la festa patronale. Quest’anno la celebrazione primaverile si apre con i riti religiosi che prevedono, da martedì 19 a giovedì 21 aprile, il Triduo per la preparazione spirituale alla festa. Si entra nel vivo venerdì 22 con la tipica Processione dell’Intorciata che, in serata, porta la statua del Santo per le vie del paese. Sabato 23, giorno in cui da calendario cade la ricorrenza di San Giorgio, alle messe del mattino fa seguito la processione con la Benedizione dei campi. Il programma civile invece prende il via venerdì 22 con l’esibizione degli sbandieratori e musicisti di Capurso accompagnati dalla fragorosa fiaccolata. Dalle 23, in piazza Muni-
cipio, dj-set con Andrea Maggino. Sabato 23, dopo le note del Gran Concerto Bandistico “Città di Bracigliano” e del Premiato Concerto Musicale “Città di Gioia del Colle”, si torna a ballare per le strade, tra le luminarie, alle 20,30 con la ConturBand ed alle 22,30, in piazza San Giorgio con i Papa Chango ed il loro tributo a Manu Chao. Non prima, però, di due risate in compagnia dei MalfAttori, presso la villa comunale alle 20,30. Domenica 24 si apre di prima mattina con la Fiera Mercato e con la Sfilata in carrozza delle ore 9. In serata, tre appuntamenti a partire dalle 20,30: in piazza Municipio esibizione della Grande Orchestra di Fiati “Città di Conversano”; in piazza San Giorgio, Arcuevi e Vento del Sud e Canzoniere Grecanico Salentino; nella villa comunale la musica dei Cafè Chinaski (ex Rino’s Garden). Lunedì 25 protagoniste auto e moto d’epoca nel 1° Raduno Wedding Cars del Salento che si terrà dalle 9 in piazza San Giorgio. Alle 9,30 invece, nella villa comunale, verrà inaugurato e benedetto il nuovo portone monumentale dedicato ai caduti. Finale col botto in serata (20,30) gara pirotecnica e appendice dello spettacolo in piazza San Giorgio (21,30) con il “Live show pirotecnico” ad accompagnare le note dance del “Festival Bar Italia”.
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Da 266 anni la Madonna dell’Annunziata a Tuglie
La
festa in onore della Madonna Annunziata, onorata a Tuglie dal 1750, anno di creazione della sua statua, si apre con i riti religiosi. Venerdì 15 è la volta della Giornata dei malati, i quali durante la messa delle 18,30, presieduta da mons. Sacino, vengono affidati alle sapienti mani di Maria. Sabato 16 è la Giornata delle Associazioni parrocchiali: la celebrazione eucaristica si tiene alle 18, dopo il Rosario, con mons. Filograna. A fine funzione, la statua della Madonna viene portata in corteo per le vie del paese con la solenne Processione che prevede anche l’affidamento delle chiavi del paese alla Vergine. La Giornata della Comunità è invece domenica 17, aperta dal gioioso scampanio di tutte le chiese e dagli spari a salve. In mattinata, alla messa delle 11, seguirà la Benedizione dei campi. Nel pomeriggio invece, alle 18,30, eucarestia presieduta da mons. Papa, arcivescovo emerito di Taranto. Lunedì 18 è la volta del Ringraziamento con, dalle 18, il Rosario, la celebrazione eucaristica e l’affidamento della comunità alla Madonna. Se i riti religiosi son preceduti dal suono delle campane, i momenti di festa vengono annunciati come tradizione da “fischietto e tamburi”. Sabato 16 alle 9 si apre la Fiera Mercato con l’esposizione dell’artigianato locale e degli antichi mestieri. Nel pomeriggio, dalle 14,30, si correrà la gara podistica “11° Trofeo dell’Annunziata” . Ricco il programma di domenica 17 che, alla Fiera, affianca subito il Raduno di Moto e Auto d’Epoca “1° Memorial “Cosimo Contaldo”, con spettacolo delle vetture della Polizia di Stato e con Motocross Freestyle con Ciccio White (ore 10 le prove, ore 17 esibizione). Gli artisti di strada coloreranno le vie del paese, mentre il cielo sarà dipinto dai fuochi d’artificio delle ore 13. In serata, alle 20,30, video mapping su Chiesa Madre e Campanile. Alle 21 in piazza Garibaldi show del mago Zio Potter, noto per le sue apparizioni in diversi talent show televisivi. Mezzora dopo, stessa location per l’accensione dei fuochi d’artificio piromusicali. Lunedì 18 il paese riaccoglie il tradizionale Mercato della Nunziateddha ed in serata si prepara per il concerto che, alle 21, scalderà piazza Garibaldi con le note di Ciccio Riccio e Salento Calls Italy 2.0.
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Diso “pe li Santi nosci” Filippo e Giacomo. Fede e divertimento a cavallo
tra aprile e maggio con la festa in onore dei Patroni
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Santi Filippo e Giacomo sono per Diso una costante che si perde nel pasato forte di un dato fermo: nel cuore del paesebatte un indissolubile legame con “i santi nosci” che si rinnova, prendendo forma e vita in aprile con la festa in loro onore. All’appuntamento ci si avvicina con una preparazione spirituale che si apre già la mattina di giovedì 21 aprile, con l’inizio del novenario che coincide anche con l’esposizione dei simulacri di Filippo e Giacomo. In mattinata, alle 10,30, anche la Salva in onore dei Santi a cura della ditta “Mega” di Scorrano. Nel pomeriggio, dopo le 18,30, dalla Confraternita parte la processione con la statua della Madonna dell’Uragano, diretta alla Chiesa Parrocchiale,
cui segue l’intronizzazione. Da venerdì 22 il novenario prosegue di giorno in giorno con la Giornata del Malato, quella dei Devoti, dei Benefattori, dei Lavoratori ed infine della Famiglia, che incrociano,
lunedì 25, la celebrazione dal Sacramento della Santa Cresima. La tradizionale Processione con i Santi, accompagnata dal lancio di palloni aerostatici, si snoda per le vie del paese lunedì 1° maggio alle 9 del mattino, e alle 13 si apre la celebrazione dell’Eucarestia con il Vescovo mons. Vito Angiuli. I festeggiamenti civili, di cui si è avuto un assaggio con la tradizionale fiera mercato della prima domenica di aprile, entrano nel vivo
sabato 30 con l’alzabandiera in piazza Rimembranza, presso il monumento dei Caduti, alle ore 11, e con l’esibizione dei concerti bandistici. In serata ci sarà l’accensione delle luminarie che coloreranno la festa anche nei giorni successivi. Domenica 1° maggio è il giorno del “Dolce risveglio” con l’Ariana pirotecnica all’alba, alle 6,30. Una preparazione a quello che sarà il Grandioso Festival Pirotecnico delle 10,45 che vedrà 5 ditte sfidarsi a colpi di fuochi d’artificio. Lunedì 2 maggio le canzoni di Vasco Rossi scalderanno piazza Carlo Alberto dalle 21 con la “Vasco Live Tribute Band”. Martedì 3, dopo l’esibizione della Maisto Band alle 18, salirà sul palco il cabaret dei “MalfAttori”.
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Tricase torna... in fiore
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nche quest’anno Tricase da il benvenuto alla primavera con “Tricase è in fiore”. La manifestazione, ideata e organizzata dall’associazione Tricasèmia, giunge alla terza edizione. Con l’intento di evidenziare in modo originale l’importanza del verde pubblico. La manifestazione si svolgerà in piazza Cappuccini, nelle giornate di sabato 30 aprile e domenica 1 maggio, dalle prime ore del pomeriggio fino a tarda serata. Il programma di quest’anno conferma i punti cardine delle precedenti edizioni come l’esposizione di fiorai e fioristi del territorio che allestiranno degli stand in piazza, presentando per l’occasione i loro prodotti particolari, alcuni realizzati a tema (in versione “primaverile”); non mancheranno le attrazioni per bambini, giovani e adulti. Confermata e “arricchita” la sfilata di moda, con giovani modelli e modelle del territorio che sfileranno con abiti forniti da alcuni esercizi commerciali del posto. Le novità per l’edizione 2016, riguardano innanzitutto la conduzione delle due giornate che sarà curata da Clara Longo, probabilmente affiancata da un ospite a sorpresa del mondo dello spettacolo, il cui nome dovrebbe essere svelato alla vigilia dell’evento. Per fiorai e fioristi, oltre all’esposizione, vi sarà un nuovo concorso che coinvolgerà dieci coppie di futuri sposi, che giudicheranno una o più opere d’arte sul tema del matrimonio; al fiorista più bravo, verrà consegnato il premio “Fiore d’oro”. Per i più piccoli, l’appuntamento è con il concorso “In volo… in fiore” con l’happening con gesso e colori: si tratta di lavorazioni in estemporanea, realizzate attraverso un laboratorio all’aperto. La novità più importante, però, è quella delle infiorate che per la prima volta coinvolgeranno tutta Tricase: ogni borgo (Caprarica, Tutino, Sant’Eufemia etc…) realizzerà attraverso un’associazione, un’infiorata a tema sulla storia del proprio quartiere che verrà esposta nel centro storico della propria zona, fino alla mattina del 1° maggio, quando sarà trasferita con tutte le altre in piazza Cappuccini per una mostra generale. “Abbiamo deciso così di dar spazio alla storia dei nostri borghi”, sostiene il presidente Gianluca Errico, “con l’intento di lavorare sempre più per una città unita seppur nelle sue piccole diversità e in questo caso ad unirla saranno i colori di piante e fiori”. “Tricase è in fiore”, cresce all’insegna della unione d’intenti con la voglia determinata di dare un segnale positivo a tutte le categorie: dai commercianti, agli artigiani, agli artisti e alle istituzioni, coinvolgendo sempre di più l’intera cittadinanza.
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Marittima: festa, palio e giochi per San Vitale Insieme. Le reliquie del Santo, quelle di Valeria e dei loro figli Gervasio e Protasio fanno tappa nella frazione di Diso
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arittima, frazione del Comune di Diso, festeggia San Vitale, suo protettore. Secondo la tradizione soldato romano, Vitale, ritrovato assieme ai corpi dei due figli, Gervasio e Protasio, in un cimitero di Milano da sant’Ambrogio nel 396, era il marito di Santa Valeria. Oggi, le reliquie sue, di Santa Valeria e di San Gervasio e Protasio, loro figli, vengono portate insieme nei paesi dei loro devoti e fanno tappa a Marittima per i festeggiamenti in onore del protettore. Si inizia ad assaporare la festa già domenica 17 con l’intronizzazione del simulacro di San Vitale e di Santa Maria di Costantinopoli nel tardo pomeriggio, dopo la santa messa. L’indomani, lunedì 18, si apre la “peregrinatio” che porterà i fedeli in visita alle reliquie dei santi Vitale, Valeria, Gervasio e Protasio, e prende il via il solenne novenario che passerà di casa in casa tra le famiglie ospitanti. Sabato 23, poi, al classico programma novenario, si aggiunge la visita e la santa comunione a casa per gli anziani e gli am-
malati. Il giorno precedente la ricorrenza, mercoledì 27,si tiene la santa messa vigiliare alle 18,30. Ricco di eventi il giorno della festa: giovedì 28 si apre alle 6,30 con la salva mattutina. Alle 8 santa messa ed alle 10 processione per le vie di Marittima con consegna delle chiavi del paese al Santo. Alle 11,30 ancora una funzione eucaristica, seguita da brevi fuochi pirotecnici. In serata, alle 19, la solenne messa con l’arcivescovo di Otranto, mons. Donato Negro. Il programma civile, che arricchisce quello religioso, esordisce lunedì
25 aprile con la 12esima edizione del Palio di San Vitale e la prima edizione dei Giochi senza quartiere. I concorrenti dei vari rioni si contenderanno la vittoria finale in una serie di sfide in piazza Umberto tra le 15 e le 18. Ai vincitori andrà l’onore di consegnare le chiavi del paese al Santo al margine della Processione di giovedì 28. Dalle 18, i giochi si aprono a tutta la cittadinanza, con la possibilità anche per i bambini di godere dei giochi gonfiabili e dell’animazione. Martedì 26 piazza Vittoria si prepara per la “Notte delle Lanterne Volanti”, che voleranno in onore di San Vitale a partire dalle 20,30. A seguire, la musica della giovane band Freaky Masters. Spazio ai fuochi artificiali della ditta “Fireworks Salento” di Corsano nella serata di giovedì 28. Sotto gli addobbi e le luminarie che coloreranno il centro, con la novità della galleria di luci allestita in via Cellini, si torna in strada venerdì 29 alle 22 per il concerto dei Matrioska, nel “Occhi Mossi Tour 2016”.
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Il festival del Cinema europeo
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ecce è pronta ad accogliere il Festival del Cinema Europeo. Una kermesse in costante crescita, forte di ospiti sempre più importanti e tematiche toccanti o delicate, come il lavoro, il territorio, la vita, l’ambiente e il carcere. Diretto da Alberto La Monica e Cristina Soldano, il Festival è giunto alla 27esima edizione e coprirà sei giorni, da lunedì 18 a sabato 23 aprile. Tra i tanti personaggi famosi, attesa la consegna dell’Ulivo d’Oro alla carriera a Christian De Sica, Elio Germano e Krzysztof Zanussi. Un omaggio sarà reso anche a Andrzej Zulawski e non mancherà anche quest’anno Carlo Verdone. Spazio poi anche ad una nuova sezione dedicata alla commedia europea, con 10 film provenienti da 10 Paesi diversi in concorso.
Ma che ne sanno a Riccione?
È
partito tutto da un post sui social di “Operazione Riccione Notte”, un portale turistico della riviera romagnola. Un post che è una provocazione, scherzosa per carità, ma che nasconde una realtà dei fatti nota a tutti negli ultimi anni: l’appeal del Salento ha superato quello dei lidi della Romagna. Aperta con la foto di una piadina con la didascalia “Ma che ne sanno a Gallipoli”, la querelle a distanza, che maschera a stento l’insofferenza patita a Riccione per la nuova tendenza, altro non è che un tentativo dei romagnoli di riprendersi i turisti perduti. Inutile sottolineare che…se la sono cercata: perdonateci se ci sbilanciamo ma, nella battaglia pacifica a colpi di foto con località e specialità tipiche, Gallipoli ed il Salento non possono che essere in vantaggio. D’altronde, come si può paragonare il nostro mare con quello di Riccione…?
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La vita in comune di Winspeare Il nuovo film. Nel paese salentino di Disperata (“Trasposizione di Depressa”) una
amicizia improbabile tra un sindaco onesto ma depresso e due balordi criminali...
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allo scherzo, un gioco tra amici, al crowdfunding. Ha mosso così i primi passi il progetto del prossimo film del regista salentino Edoardo Winspeare. Un’idea, quella della raccolta fondi “alternativa”, che non si discosta dal passato cinematografico della casa produttrice “Saietta Film”, la cui originale arte, come ama ricordare lo stesso regista, “non si è mai mossa all’ombra di poteri forti”. La pellicola che ne nascerà si chiama “La vita in comune” e sarà ambientata nel paese di Disperata. Una serie di giochi di parole che nascondono la storia di una amicizia improbabile “quella tra un sindaco onesto ma depresso e due balordi criminali”, spiega Winspeare, “e come da questo incontro possa rinascere la voglia di vivere e la passione per le cose belle e utili alla comunità”. La doppia valenza del titolo racchiude l’ambito sociale e quello politico: “Qui il ‘comune’ è sia un aggettivo, nel significato di vita condivisa all’interno di una comunità , che un sostantivo, per indicare la sede della vita am-
ministrativa del paesino salentino di Disperata, che si trova, come diceva Carmelo Bene, “al sud del sud dei Santi”, dove la lontananza dai centri di potere crea dei personaggi naturalmente originali con l’intenzione di convincere lo spettatore che i protagonisti presentati nella storia esistano nella vita reale e siano allo stesso modo originali”. Disperata che, non sarà sfuggito ai più attenti, è la trasposizione nel film di Depressa (frazione di Tricase), “il paese dove sono cresciuto”, ricorda il regista, “nomen omen. L’atmosfera che si respira in questa comunità, nel film come anche nella vita, è quella di un posto lontano dal mondo,
Freebike tour per i sentieri del Parco si fa domenica 17
Ugento ristruttura: ora tocca al “Silone”
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na domenica in sella tra i paesaggi del “Parco Naturale OtrantoLeuca”. ll Freebike Tour del Salento in MTB fa tappa a Tricase con l’undicesimo cicloappuntamento con gli appassionati di Mountain Bike. L’escursione, denominata “MTB nel Parco…Costa e Bosco di Tricase”, prevista per domenica scorsa ma rinviata per pioggia, pedalerà domenica 17 aprile tra i sentieri storici del territorio, tra strade sterrate, vecchi, tratturi, antiche costruzioni, uliveti secolari ed innumerevoli bellezze naturali e paesaggistiche della costa. Una scampagnata non competitiva con raduno ed iscrizioni con offerta volontaria (da devolvere in beneficienza a LILT) in piazza Pisanelli alle 7,45. Prima della partenza, visita al Palazzo dei Principi Gallone.
quasi un Sudamerica mediterraneo, che allo stesso tempo non si fa mancare nulla dei pregi e dei molti difetti di un paese italiano, come una grande umanità, la faziosità politica, la mancanza di senso civico e una religiosità di tipo fideistico”, spiega Winspeare, che poi conclude con una precisazione sull’essenza dei personaggi: “Il sentimento che accompagna i protagonisti di questa storia è di grande simpatia, per non dire tenerezza, con concessioni a un’affettuosa ironia. Non c’è però parodia né cattiveria, non si sghignazza dello “sfigato” convincendo lo spettatore di non esserlo, né vi è giudizio manicheo che in una commedia mira a far sentire
Tutti in sella alle 8,30, in un percorso medio-facile di circa 39km, su tratti prevalentemente pianeggianti e quindi adatti anche a principianti. Con andatura tranquilla, verranno toccate località di Tricase, Andrano e Tiggiano come la chiesa “dei Diavoli”, il Bosco “le Chiuse”, Torre Nasparo, la piscina naturale di Marina Serra, la Quercia Vallonea di Tricase e la masseria del Mito. A mezzogiorno, a conclusione del tour, rinfresco in piazza Cappuccini offerto dai
componenti del MTB di Tricase. Per seguire live gli aggiornamenti sul programma e per scaricare, nei giorni precedenti l’appuntamento, la mappa del percorso, si può seguire l’evento Facebook “MTB nel Parco Costa e Bosco di Tricase”. Si ricorda che per prender parte all’escursione è obbligatorio l’uso del casco e di un kit di riparazione delle forature, oltre che di un mezzo efficiente ed idoneo ad affrontare strade sterrate.
chi guarda esente da ogni meschinità. Il paradosso di questa commedia è che la dissacrazione del potere politico, come pure di quello religioso, non passa attraverso lo sberleffo e la satira ma dalla riscoperta della sacralità delle cose pubbliche e di quelle spirituali”. Le riprese de “La vita in comune” inizieranno a breve, anche stavolta nel basso Salento, e si avvarranno della disponibilità di Rai Cinema (il cui contributo arriverà con Apulia Film Commission), che ha sposato la causa con entusiasmo dopo il successo di “In Grazia di Dio”. L’obiettivo di ripetere l’exploit di questo e delle precedenti opere di Winspeare passa, stavolta, anche dal supporto di sostenitori e spettatori. Tutti, infatti, possono “sposare la causa”, sostenere la realizzazione di quella che sarà una nuova vetrina per il nostro Salento. Per farlo basta consultare il sito “lavitaincomune.com”, come hanno già fatto in molti, contribuendo tanto dai nostri paesini quanto da Paesi lontani, come il Colorado.
pochi giorni dalla notizia della prossima riqualificazione delle case popolari, ad Ugento sono stati aggiudicati definitivamente i lavori di ristrutturazione e manutenzione straordinaria dell’Istituto scolastico “I. Silone”, in via D’Annunzio, nell’ala dell’ex sede dell’Istituto Alberghiero, attualmente “dimora” del CPIA – Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti. Il progetto esecutivo dei lavori prevede il ripristino delle condizioni di sicurezza strutturale, l’adeguamento alle norme in materia di agibilità, igiene, sicurezza e l’eliminazione delle barriere architettoniche. I lavori di ristrutturazione e riqualificazione interesseranno parti dell’edificio scolastico, in particolare i prospetti, tramite la revisione degli elementi in cemento armato, la rimozione dei rivestimenti e la successiva intonacatura, la demolizione e sostituzione delle soglie e copertine in marmo dei vani finestra, la rimozione
e sostituzione della pavimentazione. Sono previsti, infine, interventi per l’adeguamento sismico e l’efficientamento energetico. L’importo complessivo dell’intervento è pari a 680mila euro, finanziamento per il quale il Comune di Ugento è risultato beneficiario nell’ambito del Piano regionale Triennale di edilizia scolastica 2015/2017 e piani annuali. La Regione Puglia, con determina n. 12 del 28 aprile 2015, ha approvato la graduatoria unica del fabbisogno sulla base delle richieste presentate dagli enti locali, collocando il Comune di Ugento al 25° posto in graduatoria nel piano annuale 2015. Proprio in data odierna è stato inoltre sottoscritto il disciplinare regolante i rapporti della Regione Puglia proprio per tali interventi. La durata massima prevista per gli interventi è di 120 giorni, a partire dal verbale di consegna dei lavori che avverrà nei prossimi giorni.
da www.ilgallo.it
15/29 aprile 2016
Taurisano, fibra ottica: fuga di gas per strada
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facebook.com/redazione.ilgallo
Arrestato pusher di Andrano
on passa certo inosservata la posa della fibra ottica per le strade del Salento. Già in passato avevamo segnalato incidenti durante i lavori (ad Alessano e a Matino) o strascichi post interventi. Arriva da Taurisano l’ultima notizia di imprevisto a riguardo.
Sulla via per Ugento è stato infatti danneggiato un tubo delle condutture del metano, provocando una pericolosa perdita. Necessario l’intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Tricase che, per motivi di sicurezza, hanno isolato la zona. Anche il traffico è stato deviato.
Troppi ricci, non si può ntervento degli agenti corpo forestale di Tricase Iunnella marina di Novaglie. Pizzicato un ragazzo con quantitativo di ricci di mare che superava di gran
rresto a Ruffano Maurizio De Pascali, 35enne con residenza ad Andrano, è stato fermato dai carabinieri per un controllo nelle vicinanze di un bar del paese aperto anche di notte. Dalla perquisizione sull’auto che guidava, una Nissan Micra, sono spuntate 16 dosi di eroina nascoste sotto alla cuffia del cambio. In possesso dell’uomo anche mille e 500 euro contanti, nonchè un bilancino di precisione rinvenuto presso la sua abitazione. Il 35enne è stato quindi posto in arresto per il reato di spaccio.
Squalo elefante al largo di Leuca osì grande da fare impressione e così innocuo da C far sorridere. È lo squalo elefante ripreso al largo di Leuca. A vederlo da vicino (a circa un miglio
Rifiuti e tangenti: prescritti in sei ono caduti in prescrizione i presunti S reati di corruzione e falsità ideologica che una indagine della guardia di fi-
Matino: beccato spacciatore
nanza, coordinata dalla Procura, aveva imputato a sei persone per presunte tangenti in appalti milionari nello smaltimento di rifiuti. Nessun procedimento penale quindi a carico degli amministratori delle ditte Armando Nuccio, Bianco Igiene Ambientale, Gial Plast ed Ecotecnica, né tantomeno a carico di un componente dell’Ato Le3 e di una sua parente e socia indagata. Di conseguenza, nessuna verità su quei 3 appalti da quattro, cinque e 12,7 milioni di euro, rispettivamente del Comune di Racale, del Comune di Taviano e dell’Unione dei Comuni Terra di Leuca, che secondo il pm avrebbero nascosto gare pilotate.
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Maglie: “Pagami o ti distruggo il bar”
lunga il numero massimo concesso dalla pesca sportiva. Il giovane, un 24enne di Corsano, aveva messo insieme ben 500 ricci, quando se ne possono sottrarre al mare massimo 50 in una giornata. Per lui, fermato per un controllo mentre rientrava in porto a bordo di una barca, è scattata una sanzione di 4mila euro ed il sequestro degli attrezzi usati: muta, pinne, maschera, bombola ed il retino. I ricci invece, appena pescati ed ancora vivi, sono stati rigettati in acqua.
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dal Capo) e riprenderlo dalla sua imbarcazione, Daniele Cordella, che lo descrive “a bocca aperta in cerca di microrganismi”. Lo squalo elefante, infatti, ha denti corti e piccolissimi, tali da non mettere a repentaglio la vita di quasi nessun vertebrato. È lungo, normalmente, tra i 9 ed i 12 metri, e può pesare fino a 10 tonnellate. Già altre volte ne sono stati avvisati alcuni al largo delle nostre coste.
Il video su www.ilgallo.it
I
carabinieri della Compagnia di Casarano hanno arrestato a Matino un 26enne in possesso di circa 490 grammi di marijuana suddivisa in due involucri in plastica. Il giovane nascondeva lo stupefacente nella sua abitazione assieme ad un bilancino di precisione e del materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi. I carabinieri hanno quindi proceduto all’arresto con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, lasciando il giovane presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari.
Alliste: rapina in punta di coltello Alliste un uomo ha fatto irruzione nel supermerAd cato “Sigma” e si è fatto consegnare l’incasso da una dipendente. La donna, sotto la minaccia di un coltello, si è vista così costretta a cedere 400 euro contanti al malvivente. Tra i clienti sbalorditi, il rapinatore, col volto coperto, si è dato alla fuga a piedi, probabilmente raggiungendo un mezzo parcheggiato in zona, ma lontano dagli occhi dei testimoni.
Tricase: segnaletica nouvelle art enerdì 8 aprile, ore 14,41, siamo a Tricase, Lecce, Italia… V mica in una sperduta repubblica baltica, di quelle con la lingua a noi incomprensibile! Ed in via Grosseto, nei pressi del vecchio cimitero, non sono certo sbarcati gli alieni. Nessun mistero: probabilmente chi ha provveduto a riscrivere il segnale di stop, avrà esagerato con il vino dopo pranzo, oppure si sarà fatto distrarre dal passaggio di qualche bella donna. Il risultato, come si può vedere dalla foto in alto, inviataci dalla nostra lettrice Gloria D., è un’ opera di nouvelle art che lascerebbe di stucco anche Cristiano Militello! Per la cronaca qualche ora dopo, chi di dovere ha provveduto a correggere il misfatto....
I
ncrescioso espisodio registrato in un bar di Maglie. Un uomo del posto, Tiberio Provenzano, si è reso protagonista di un tentativo di estorsione che gli è costato l’arresto. L’uomo, 45enne, era già sottoposto alla misura di sorvegliato di pubblica sicurezza quando si è recato in un bar ed ha preteso delle consumazioni gratutite. Il titolare dell’attività, conoscendo il soggetto e già altre volte trovatosi in questa situazione, ha respinto la sua richiesta. Su tutte le furie, Provenzano ha iniziato a scaraventare a terra oggetti presenti sul bancone per poi passare ad una vera e propria estorsione. Il 45enne avrebbe infatti scritto su un pezzo di carta una richiesta di 400 euro al mese, indirizzata proprio allo stesso proprietario del bar, minacciando altrimenti di danneggiare il suo locale. A quel punto, mentre si allontava dal bar, è scattata la caccia all’uomo ad opera dei carabinieri, allertati poco prima al 112. Le ricerche hanno dato esito positivo in poche ore: Provenzano è stato rintracciato per le vie del centro di Maglie, bloccato e accompagnato in caserma dove, a seguito di tutti gli accertamenti del caso, è stato tratto in arresto. Il manoscritto corpo del reato è stato sottoposto a sequestro.
Confusero melanoma per neo: 8 medici (5 del Delli Ponti di Scorrano) restano imputati diagnosticato per tempo, forse non sarebbe morta. Ruota attorno a questa agghiacciante Se tesi l’ipotesi di omicidio colposo portata avanti dal giudice per le indagini preliminari sul caso della morte di Roberta Filippo, ragazza di Scorrano deceduta il 6 marzo 2012 per un melanoma. La 30enne perse la vita in seguito ad un calvario a causa di quello che inizialmente sembrò un innocuo neo ma si rivelò essere un tumore maligno. La donna, nel 2010, si recò presso uno studio dermatologico privato a Galatina per la rimozione di un neo. Qui le fu praticato un raschiamento cutaneo nell’area interessata, con la tecnica cosiddetta “shaving”, con una condotta che il gip giudica “negligente e parziale”. Da lì il caso passa a Lecce, nelle mani di una istologa indagata per lo stesso motivo. Nell’autunno 2011 le condizioni di Roberta peggiorano e la ragazza viene ricoverata a Scorrano, dove resta per un mese. Anche qui, secondo il giudice, i medici non approfondiscono come necessario le cure, prendendo sottogamba la questione. A questo punto, a circa 30 giorni dal ricovero, quando la giovane ha ormai difficoltà anche a deambulare, i genitori decidono il trasferimento ad Ancona dove, in ospedale, le viene diagnosticato l’intaccamento di più organi ad opera della metastasi. Poche settimane dopo Roberta muore nell’ospedale marchigiano. Di questi giorni la notizia della decisione del gip di respingere la richiesta di archiviazione del pm, procedendo all’imputazione coatta per omicidio colposo di 8 dei medici nelle mani di cui, in tutto quel triste iter, passò la salute della ragazza. Cinque di questi, sono dell’ospedale di Scorrano.
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terzultima
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15/29 aprile 2016
Casarano apre la stagione dei motori 23 e 24 aprile. Al 23° “Rally Città di Casarano” la novità della “Coppa Italia Zona 3 (Sud)”. E poi: ”Rally del Salento” (3-4/6); “Rally dei 5 Comuni” (18/9) e il nuovo “Rally Day Terre del Salento” (11/12)
Q
uella del 2016 sarà una stagione rallystica particolarmente interessante con ben quattro appuntamenti in programma. Si inizierà la prossima settimana (sabato 23 e domenica 24 aprile) con il debutto della nuova Coppa Italia “Zona 3” (Sud) al “23° Rally Città di Casarano” per poi continuare con il “49° Rally del Salento” (3-4 giugno) valido per il Campionato Italiano W.R.C., e poi concludere con il “7° Rally dei 5 Comuni” (18 settembre), e con il neonato “Rally Day Terre del Salento” (11 dicembre). Quest’anno la gara casaranese è organizzata, per la prima volta, “in toto” dalla “Scuderia Casarano Rally Team” che ha mantenuto immutata la collaborazione con la celebre “Scuderia Piloti Salentini”, un connubio storico che ha contribuito a far crescere il “Casarano” fino a farlo diventare un evento tra i più seguiti nel panorama rallystico nazionale. La struttura portante della gara è rimasta fondamentalmente la stessa delle precedenti edizioni con par-
Rizzello - Sorano (L. D’Angelo), “Casarano” 2015
tenza/arrivo a Casarano, quartier generale alla “Pista Salentina” di Torre San Giovanni e Prove Speciali a ridosso del Mar Ionio tra Pe-
scoluse e Leuca. Ciò per scelta dell’organizzatore, da sempre convinto che la gara, per essere vincente, non si deve discostare
Galatina: lavori alla Posta di via Corigliano Lavori in corso. Chiusura temporanea fino al 30 aprile on nota a firma del direttore della filiale di Lecce, Giuseppe Erario, C Posta Italiane ha comunicato la chiusura temporanea, fino al 30 aprile, dell’Ufficio Postale di Via Corigliano a Galatina. Il disagio è dovuto a dei lavori impianistici che interesseranno l’ufficio suddetto. Nel periodo interessato i clienti potranno rivolgersi all’Ufficio Postale di Galatina Centro, piazza Fortunato Cesari 1, aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 08,20 alle ore 19,05, il sabato dalle ore 08,20 alle ore 12,35.
troppo dal format abituale. Le novità. La novità più importante è che il “Casarano” è valido per la nuova “Coppa Italia”. La serie si svolge su tre zone, “Nord”, “Centro” e “Sud”, con quattro gare per ciascuna zona. Tra le peculiarità di questa categoria, c’è la possibilità per i partecipanti di tutte e tre le zone di accedere ad una quinta gara “jolly”. Per questo quinto appuntamento è stato scelto il “32° Rally della Lanterna”, il cui coefficiente di attribuzione punteggi sarà 1,5. Ma, certamente, la maggior attrattiva di questa tipologia di gara è la possibilità di far partecipare le vetture della categoria W.R.C. (World Rally Car), le stesse che corrono nel mondiale di specialità e che incarnano maggiormente l’ideale collettivo di auto da rally grazie alle altissime prestazioni ed al look particolarmente “muscoloso”. Inoltre, la gara è valida anche per il Campionato Regionale di Basilicata, Molise e Puglia, il Campionato Rally & Velocità ed i trofei monomarca di zona indetti da Renault e Peugeot.
Il percorso. Sette Prove Speciali in due giorni per un totale di 276,23 Km totali di percorso di cui 81,01 di P.S. e 195,22 di trasferimento. Partenza sabato alle 18:31, da Piazza San Domenico a Casarano, alla volta del kartodromo di Ugento dove, alle 19:05, scatterà la P.S. 1 spettacolo “Pista Salentina” (i primi partiranno per ultimi). Questa prova ha subìto qualche piccolo ritocco e si percorrerà, per la prima volta, su una distanza di 3,76 Km. Tre i passaggi sulle due P.S. in programma la domenica: “Palombara” (ore 09:40; 12:16; 14:52), questa la nuova denominazione della “Marina di Pescoluse” rinnovata con una parte iniziale completamente nuova, si snoderà per 11,15 Km; la “Torre Vado” (10:09; 12:45; 15:21) è stata invece allungata di oltre cinque km per un totale di 14,60 Km. Arrivo a Casarano, Piazza San Domenico, alle ore 17:30. Anche quest’anno le fasi salienti della gara casaranese verranno raccontate in diretta sulle frequenze di “MondoRadio” e “Radio Aurora”. Gianluca Eremita
tempo libero
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one in programmazi dal 14 aprile LECCE - MULTISALA MASSIMo TeL. 0832/307433 Sala 1
19 - 20,45 - 22,30
nemiche per la pelle Sala 2
18,30 - 20,25 - 22,20
il libro della giungla Sala 3
18,15 - 20,25 - 22,30
Sala 4
18,15 - 20,25 - 22,35
il cacciatore e la regina...
lo dicono le stelle
dal 16 al 29 aprile
di Eugenio Musarò (www.eugeniomusaro.it)
veloce come il vento Sala 5
Ariete
Toro
La quadratura di Plutone persiste: ponderate le scelte anche se Urano congiunto e Saturno in trigono vi incitano a cambiare molte cose.
Gemelli
Avete a vostro favore sempre Plutone, Nettuno e Giove. Approfittate di questo momento straordinario nel migliore dei modi.
Nettuno continua la quadratura alla prima decade. La seconda gode sempre del bel sestile di Urano. La terza, per ora, deve arrangiarsi da sola.
18,15 - 20,25 - 22,30
criminal
Cancro I transiti negativi persistono: Plutone è in opposizione e Urano in quadratura. Alcuni dei vostri progetti risultano ancora bloccati...
16,35 - 19,20 - 22,05
il libro della giungla Sala 2
16,40 - 19,30 - 22,30
il cacciatore e la regina...
Leone
bilancia
vergine
Potete godere ancora del bellissimo trigono di Urano in aggiunta a quello di Saturno. Per le donne un momento fortunato anche in amore.
La prima decade continua a subire l’opposizione di Nettuno. Gli altri, grazie al trigono di Plutone e alla congiunzione di Giove, possono dedicarsi ai loro progetti.
Capricorno
Sagittario Urano in trigono e Saturno congiunto continuano a rivoluzionare positivamente la vita di molti sagittari, portando sontuosi risvolti pratici.
Urano e Plutone continuano a bloccare la seconda decade, ma Saturno da una mano. Gli altri liberi di muoversi senza troppi ostacoli.
Scorpione
Sala 4 Sala 5
Urano e Saturno in sestile continuano a favorire il vostro segno. Siete ormai da tempo uno dei segni più favoriti dallo zodiaco. Se son rose...
Sala 6
Pesci
Trova i Galletti, telefona martedì 19 aprile Cerca tra le pubblicità, individua i 3 galletti “mimetizzati” e telefona martedì 19 aprile dalle 9,30 allo 0833/545777. Tra i primi 50 che prenderanno la linea sarà sorteggiato un vouCHeR PeR un PeRnoTTAMenTo in una delle strutture ricettive CARoLI HoTeLS (Leuca e Gallipoli, con la formula un ospite gratuito ed uno pagante). In palio anche: i bIGLIeTTI per il CIRCo di Moira orfei a Rurano e quelli per i CIneMA; 1/2 kg di MIGnon offerti dalla pasticceria DoLCeMenTe di Tricase; un APeRICenA al ristorante MenAMè di TRICASe; CoLAZIone PeR Due offerta da GoLoSA a Tricase; CoRneTTo e CAPPuCCIno offerto dal CAffè PISAneLLI DI TRICASe; CoRneTTo e CAPPuCCIno offerto dal bAR LevAnTe di TRICASe; Due APeRITIvI al bar MenAMè di TRICASe PoRTo; Due APeRITIvI al bAR MAL GLef a MIGGIAno; Due APeRITIvI presso DoLCI fAnTASIe di SAn CASSIAno; buono SConTo di euRo 50 da applicare sull’acquisto di occhiali da sole o da vista presso oTTICA MoRCIAno di TRICASe, AnDRAno, TIGGIAno e CASTRo.
Telefona martedì 22 marzo dalle ore 9,30: 0833/545 777
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Nettuno congiunto e Saturno in quadratura creano un po’ di confusione ma Plutone è sempre con voi, pronto ad aiutarvi in ogni campo.
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Plutone e Nettuno vi sono favorevoli; persiste, però, anche la quadratura di Urano che potrebbe creare qualche problema ad alcuni di voi.
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Avete ancora dei buoni transiti grazie a Nettuno, Plutone e Giove. Dal punto di vista astrologico non avete nulla da lamentarvi.
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