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Gallo

Anno XXI, numero 18 (595) - 10/23 settembre 2016- www.ilgallo.it - info@ilgallo.it

Nelle mani del Commissario 16

“Cambiamo la scuola in 4 mosse” La Provincia di Lecce delega i parlamentari salentini e chiede più tempo pieno, posti in deroga nell’organico dell’autonomia sul sostegno; riduzione del numero degli alunni per classe e procedure di mobilità annuali. L’iniziativa scaturisce dall’emergenza sociale venutasi a creare nel Salento, in seguito alla mobilità nazionale obbligatoria, che sta portando centinaia di docenti della provincia di Lecce, per la maggior parte donne e madri, a partire per il nord, lasciando le famiglie, per non perdere il posto di lavoro (nella sola provincia di Lecce, sono 6 interessate oltre 800 persone)

Intervista a Guido Aprea. “Situazione delicata 800 mila euro di Imu non riscossi, tanti debiti e assunzioni di nuovi dirigenti bloccate”

Passaggi a livello banditi

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Dopo la pilatesca risposta delle Ferrovie Sud Est ad alcuni sindaci che avevano segnalato il pericolo al passaggio dei trenini, tavolo tecnico dal Prefetto. Partito il progetto che prevede la sostituzione di 180 passaggi a livello in provincia con cavalcavia e sottopassi. La Regione reperirà i fondi, i Comuni organizzeranno i lavori. Nel frattempo la Sud Est è chiamata ad una maggiore attenzione

Unioni civili con... intoppo Dopo anni di dibattiti e confronti, dallo scorso maggio anche in Italia le unioni civili sono previste dalla legge. Mentre Lecce celebra il primo matrimonio gay salentino, le richieste sembrano destinate ad aumentare, ma non tutti i Comuni sono pronti ad accoglierle. A Tricase la prima figuraccia...

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attualità

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pulizia

Grotta del Leone ripulita dagli speleologi Chili di immondizia. Gruppo Speleologico di Tricase all’opera a Porto Badisco. Il vice presidente:

“Abbiamo rimosso di tutto: ci vuole più educazione ambientale ed attenzione delle istituzioni”

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peleologi all’opera, per ripulire la Grotta del Leone, sulla spiaggia di Porto Badisco. Un’operazione per riportare allo stato naturale gli ambienti carsici, salvare flora e fauna ed anche la falda acquifera, che lontano dagli occhi di tutti si inquina. La grotta per gli speleologi è di particolare importanza per la presenza di due specie stigobie, già note: Spelaeomysis bottazzii e Typhlocaris salentina. Giuseppe Fallone, vicepresidente del Gruppo Speleologico Tricase, (foto in alto a sinistra) racconta: “Abbiamo lavorato per ridurre l’impatto dell’uomo sull’ambiente che pazzamente inquiniamo. Nel nostro piccolo abbiamo fatto ciò che ci era possibile, catturando l’attenzione di molti turisti e molti salentini incuriositi dalle tute speleologiche e dai caschi con fari a led. A chi ci ha chiesto cosa facessimo, abbiamo simpaticamente risposto che eravamo alieni sulla spiaggia oggi, per non essere costretti a fuggire

dalla nostra terra in un futuro che, se continuiamo cosí, non sarà poi tanto lontano”. La pulizia della grotta ha tenuto impegnati 8 esperti per 3 ore e mezza in un pomeriggio domenicale. “Abbiamo portato all’esterno 9 sacchi di spazzatura”, spiega il vicepresidente, “successivamente differenziata con l’aiuto degli amici di Canoe Badisco che ci hanno supportato e aiutato con lo smaltimento finale. In particolare: polistirolo di tutte le dimensioni, bottiglie di plastica, taniche di plastica, bottiglie di birra, bottiglie di vetro rotte, cassette di plastica, bottiglia di olio per macchine, preservativo, bicchieri di plastica, fili elettrici, filtri di sigarette, lattine di alluminio, un foulard, tanto altro”. “Ci siam fatti l’idea che si tratti di inquinamento da turismo non consapevole e da pesca poco attenta al trasporto del pesce dalle barche a terra (la quantità di scatole di polistirolo rotte era veramente non accettabile). I tempi di degradazione di alcuni

oggetti prelevati dall’interno sono davvero lunghi”, ricorda Fallone, “una lattina d’alluminio per bibite si degrada tra i 10 ed i 100 anni, un contenitore di polistirolo impiega oltre 1000 anni, un mozzicone di sigaretta da 1 ad 8 anni, fiammiferi o cerini 6 mesi, giornali e riviste dai 6 mesi a più di 10 anni, una bottiglia di vetro circa 400 anni ed una bottiglia o un sacchetto di plastica fino a 1000 anni”. Cosa si potrebbe fare per rallentare il nuovo inquinamento della grotta? “Il comune potrebbe installare un cestino della spazzatura sul lato nord dell’insenatura, poi si potrebbe coinvolgere in un progetto di tutela dell’ambiente marino i pescatori, i proprietari di barche che ormeggiano nell’insenatura e l’Ente Parco, inserendo la grotta in un progetto di ciclica pulizia ambientale”. Fondamentale è però l’educazione ambientale: “Mentre andavamo via un tizio buttava il mozzicone di sigaretta che stava fumando nella sabbia…”.


ora parlo io

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punti di vista

“Il Salento? Che posto incivile!” Rifiuti. “Impossibile vivere con la raccolta porta a porta: capisco chi getta immondizia in strada”

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ra immensa la nostra gioia, in prospettiva, della vacanza nel Salento. Sembrava che niente e nessuno potesse spegnere l’entusiasmo di questo soggiorno. Ma arrivati dall’Emilia Romagna, il primo impatto che entrando nei paesi ci ha colpito, è stato quello della sporcizia lungo le strade, nei parchi e nei parcheggi. Sacchi, sacchetti e sacconi della spazzatura davanti le abitazioni e lontano da esse. Ma come? Nei mesi estivi quando vengono turisti da tutta Italia e da tutta Europa, farsi un biglietto da visita così?! Altro pensiero che viene immediatamente e ingiustamente è: ma quanto è sporca la gente che vive qui? Basta viverci di persona due settimane estive per farsi un’idea. La proprietaria della casa dove abbiamo alloggiato ci ha indicato 3 bidoni piccoli, della grandezza del classico pattume casalingo, di diversi colori, forniti dal Comune e collocati nella veranda della casa. Su un foglio, fornito sempre dal Comune, le indicazioni su cosa veniva raccolto nei vari giorni della settimana, dal lunedì al sabato, in una raccolta differenziata svolta porta-porta. “Mi raccomando, altrimenti fanno le multe“, le raccomandazioni della locatrice. “Non scordate ogni sera di mettere per strada, fuori dal cancello, il bidone giusto”. Perfetto, pensavamo, niente di nuovo: da una vita facciamo giustamente la raccolta differenziata. Nessun problema. Quanto ci sbagliavamo! Ho dato un’occhiata al foglio che diceva: lunedi - organico; martedi - plastica e metalli; mercoledì – organico; giovedì non riciclabile; 1,3,5 venerdì - carta e cartone; sabato – organico. All’ inizio della nostra avventura pugliese, della raccolta, la difficoltà sembrava che stesse nel ricordarsi solamente di mettere la sera precedente il bidone giusto davanti il proprio can-

Le Roi Platini in vacanza a Leuca

cello. Che non è poco essendo in vacanza, le giornate passate in spiaggia o in gita, le sere di ballo di tarantella e cene in riva al mar Ionio. Tarda notte, la voce assonnata nel buio: “Amore, hai messo il bidone fuori“. “Porca miseria, no! Stai pure, ci vado io”. Scenario ripetibile. Altra difficoltà, quando ci trovavamo regolarmente tutti i giorni con dei sacchetti di pannolini con la cacca di nostro figlio. Sacchetti che facevano la fila fuori dall’apposito bidoncino fornito dal Comune, in attesa del benedetto giovedì, invitando le mosche. Caldo di piena estate pugliese, nel cortiletto dove c’era il tavolo da pranzo, dove giocavano i bambini e dove comunque metteva per primo il piede chiunque veniva in questa casa. Mancava tanto ancora per giovedì, quando da brava casalinga ho perso la pazienza e ho mandato il mio povero sposo e destinatario dello sfogo a portare i sacchetti puzzolenti dove voleva, ma immediatamente fuori da questa casa. È quella volta che mi son risposta da sola: ecco come se la cavano gli altri cittadini disperati. La risposta era davanti ai nostri occhi tutti i giorni per le strade.

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done può esserci e per altro no? Mah. La raccolta porta a porta sicuramente impegna ai netturbini più tempo effettivo rispetto allo svuotamento dei bidoni grossi messi sulle strade del paese, quindi non lo trovo neppure economico. Non è vero nemmeno che fanno multe salate; una sera dopo troppo vino salentino abbiamo messo fuori una raccolta sbagliata. È stata raccolta lo stesso senza una traccia di multa. Gli egregi comuni che seguono la geniale raccolta differenziata porta a porta, non hanno mai notato finora che non fanno altro che propagare e stimolare lo scarico di rifiuti clandestino ovunque per i loro paesi, piazze, vie, viali, viuzze, parchi, parcheggi, campeggi ecc? A cosa serve imporre ai cittadini il ritiro dei rifiuti limitato? Si spera che venendo solamente i giovedì per il ritiro non differenziato ogni cittadino li produce meno in arco di tutta la settimana? Ma neanche un etto di meno! Non provoco certo ai miei figli una stipsi, per avere meno sacchetti con i pannolini usati. O forse i sottoscritti comuni ritengono poco estetico mettere fuori i bidoni colorati e preferiscono piuttosto la spazzatura direttamente per le strade? Oltre questo diventa chiara l’origine dei incendi attraversando la regione. Agli sfortunati cittadini che subiscono un anno intero la raccolta differenziata porta a porta, non ci rimane altro che porgere le nostre sincere condoglianze. Senz’altro la nostra prossima tappa di vacanza, terrà conto, oltre che del paesaggio, anche del come si svolge la raccolta differenziata nel dato posto. Concludo qui questo mio sfogo perché devo portare la mia raccolta differenziata nei bidoni per strada, all’orario che pare a me e quello che pare a me; sia umido, sia non riciclabile, sia cartoni, sia plastica, sia lattine. Che lusso, credetemi, che lusso! Katarzyna Ewa Lenckowska

E se questa è inciviltà...

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L'ex presidente Uefa e fuoriclasse della Juventus (tre volte pallone d'oro) Michel Platini, sta trascorrendo alcuni giorni di vacanza nel Capo di Leuca. Nella foto con alcuni fan del posto

Abbiamo pagato una multa? Ovviamente no. Ma poi ci chiedevamo, ci sono le famiglie che hanno più figli, più pannolini, o anziani che usano i pannoloni, o assorbenti delle donne? Da disperate casalinghe ovviamente sono costrette a mettere i rifiuti fuori di casa e non trovando i bidoni adeguati li mettono per forza, per esempio, nei parchi, nei cestini piccoli, dove giace una montagna di sacchi. E come le capisco, e come le comprendo! Altro che gente sporca. “Tesoro? Se stasera facessimo una grigliata?”. “Scordatelo! Oggi è giovedì. Per l’organico si faranno vivi sabato. Si mangia pasta e niente bucce della frutta: quelle le mangeremo quando torneremo a casa nostra, nel paese civile”. Supponiamo, che un cittadino di qualsiasi paese con la geniale raccolta differenziata decida di partire per le vacanze, ovviamente si trova a casa con tutta la raccolta che va espulsa giorno dopo giorno, mai tutto ad un colpo. Nel caso di raccolta porta a porta non è possibile ad un colpo liberarsi del tutto nel modo del tutto legale. La stessa situazione con gli appartamenti affittati, come quello che abbiamo affittato noi. Non abbiamo mica ereditato la spazzatura degli affittuari precedenti. Desidererei proprio sapere dove è stato svuotato quel sabato carta e cartone, non riciclabile e plastica e metalli, che noi pestavamo e maledecivamo tutti giorni della nostra vacanza, visto che, come calendario, ho potuto liberarmi solamente dell’ umido. Concentriamoci anche sui turisti che visitano i paesi e hanno da buttare via una bottiglia di plastica, una carta, una lattina... Se non trovano bidoni per strada, dove le buttano? Dove capita! Spesso nell’ unico bidone verde per vetro che c’è oppure nei contenitori piccoli nei parchi con la non riciclabile, dove sia carta che lattina va riciclata. Ma ci chiedevamo; quale è il mistero, che per il vetro il bi-

opinabilità delle cose è, nel terzo millennio, un valore assodato. Che non mette però al riparo da interpretazioni distorte della realtà e figure barbine. Riceviamo e pubblichiamo lettere, sfoghi, opinioni di ogni tipo, colore e campo. Diamo voce e carta bianca ai nostri lettori, il più delle volte senza metter bocca sulla questione sollevata. Non possiamo però tacitamente incassare l’etichetta di “paesi incivili” laddove argomentata su basi tutt’altro che convincenti. In questo caso, ad esser preso di punta è non chi inquina, ma il metodo di raccolta dei rifiuti. Una rivoluzione attesa dai nostri paesi per anni, che ha rappresentato una svolta senza eguali ed un baluardo contro la temuta inciviltà. Non conosciamo la prassi del Comune di provenienza della signora Lenckowska, ma sappiamo bene cosa i bidoncini “porta a porta” abbiano rimpiazzato per le nostre strade. Hanno rappresentato, e rappresentano, la morte dei cassonetti dell’immondizia, che tutt’ora continuano tristemente a deturpare (e profumare) le strade di mezza Italia e i centri delle più grandi e

popolate città. Hanno permesso di abolire quell’ammasso di pattume che i più (come anche lei, cara lettrice, afferma di fare), in barba alle disposizioni, rimpolpavano a tutte le ore del giorno, anziché al fare della sera. Ancora di più, mettono al riparo da quanti, fino a ieri senza volto e senza nome, potevano farsi un baffo della raccolta differenziata, ammassando scarti di ogni tipo in un unico sacchetto (scampare la multa in una occasione è come cavarsela attraversando un semaforo col rosso e decidere di rifarlo a oltranza), con buona pace dell’ambiente, sconfitto qui non solo dalla barbarie ma anche dalla pigrizia. C’è modo e modo, insomma, signora Lenckowska, di essere o non essere civili. Senz’altro non lo è chi, per un motivo o per l’altro, nessuno dei quali giustificabile ed ammissibile, decide di gettare immondizia in strada, in un parco o lontano da dove preposto. Non lo è nemmeno chi ignora l’esistenza dei centri di raccolta, aperti ogni giorno a chi accumuli una quantità di rifiuti tale da intralciargli i bidoncini casalinghi. Come non lo è chi abbandona rifiuti spe-

ciali nottetempo, lontano da casa propria, dove invece è casa di tutti. Noi, a differenza sua, non ci sentiamo (e non ci siamo mai sentiti, condannando già in passato) di giustificare chi lo fa. Se siamo un Paese incivile (con la “P” maiuscola ad indicare l’Italia intera) è perché abbiamo ancora bisogno di regole, leggi e sanzioni, in primis per scongiurare che qualcuno di noi getti dalla finestra ciò che non gli occorre più, e poi, anche per farci capire che far male all’ambiente è far male a noi stessi. La Redazione


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dai Comuni

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numero solidale

All’OFFF di Otranto con Stefania Rocca

Specchia: dal borgo più bello il panettone più buono d’Italia

Otranto Film Fund Festival. Ottava edizione in scena dal 15 al

del concorso meneghino il “Miglior panettone artigianale d’Italia”

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are il pasticciere nella terra del “pasticiotto” ed essere selezionati tra i 20 finalisti del concorso il “Miglior panettone artigianale d’Italia” tra 150 partecipanti non capita tutti i giorni. Lo specchiese Giuseppe Zippo, titolare della pasticceria “Le Mille voglie”, inoltre, si è classificato al primo posto tra i suoi colleghi di Puglia, Basilicata, Calabria, Molise e Sicilia e al settimo posto per il “Miglior Panettone Creativo Dolce”, dove sono stati selezionati solo cinque pasticceri. La fase finale del concorso, nato per promuovere l’eccellenza della pasticceria italiana, si svolgerà nell’ambito di “Panettone Day”, il 17 e 18 settembre a Milano. La giuria sarà composta dal Maestro Pasticciere Iginio Massari, da Gino Fabbri, Salvatore De Riso e Chiara Maci, e valuterà secondo: gusto; forma; colore; qualità ingredienti; profumo; sofficità/fragranza; taglio; alveolatura; uniformità di distribuzione della frutta; cottura. Nel cuore della città meneghina, in una location esclusiva, per tutto il mese di ottobre, i finalisti avranno l’opportunità di esporre e vendere i propri panettoni in un vero e proprio negozio firmato “Panettone Day” che sarà aperto per l’occasione, dove migliaia di visitatori assaggeranno l’eccellenza della pasticceria italiana racchiusa nel più tipico dolce milanese.

18 settembre tra Largo Porta Alfonsina e il Castello Aragonese

ingrazio il Comune di Otranto, il direttore di OFFF Luciano Schito e Apulia Film Commission per avermi coinvolto in un progetto interessante e speciale in una terra che amo profondamente”, ha detto Stefania Rocca. “Raccontare il cinema Mediterraneo, con un focus quest’anno sulla produzione cinematografica all’interno della macro Regione Adriatico Ionica, non poteva che avere luogo in un territorio che ha sempre vissuto positivamente le molte contaminazioni. Presiedere una giuria di tale livello è un piacere oltre che un onore”. La rassegna, dedicata alle proLa bella e brava attrice duzioni cinematografiche realiztorinese Stefania Rocca zate con il sostegno dei Film (primo piano in alto) Fund, è organizzata dal Cocon il direttore di OFFF mune di Otranto con la FondaLuciano Schito zione Apulia Film Commission, presieduta da Maurizio Sciarra, e l’Istituto di Culture Mediterranee, diretta da Luciano Schito con il riconoscimento della Direzione Generale Cinema del Mibact e Unisalento. Come ogni anno, il programma si articola attorno alla competizione ufficiale di lungometraggi per l’assegnazione dell’Adriatic Ionian Movie, il Premio UniSalento e il Premio della critica. Si rinnova anche l’appuntamento con il Focus dedicato al Cinema nella Regione Adriatico Ionica con l’obiettivo prin-

cipale di sostenere, in una prospettiva d’integrazione europea, il consolidamento del sistema produttivo e distributivo comune tra le cinematografie della Regione Adriatico Ionica con un’apertura verso l’area balcanica per rendere più competitivi i territori, valorizzare la progettualità, attrarre nuovi investimenti in un settore strategico per lo sviluppo dell’area. Continua, inoltre, fino al 7 settembre, il contest video “Un Mare di Corti” sul tema “Il mare si illumina di cinema”. Il miglior video sarà proiettato e premiato nel corso della serata finale di domenica 18 settembre. Il regolamento del contest è scaricabile sul sito http://www.otrantofilmfundfestival.it/1/ insieme alla scheda di partecipazione.

Giuseppe Zippo. Tra i 20 finalisti

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al via l’anno scolastico

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dietro la lavagna

“Cambiamo questa scuola” Un

incontro promosso dal presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone con la consigliera provinciale delegata alla Cultura Simona Manca e con la consigliera di parità Filomena D’Antini Solero, per illustrare alla deputazione salentina e alle organizzazioni sindacali alcune proposte “sostanziali” di modifica della legge 107 del 2016 (la cosiddetta legge sulla “Buona Scuola”). L’iniziativa scaturisce dall’emergenza sociale venutasi a creare nel Salento, come in altre province del Sud d’Italia, in seguito alla mobilità nazionale obbligatoria, che sta portando centinaia di docenti della provincia di Lecce, per la maggior parte donne e madri, a partire per il Nord, lasciando le famiglie, per non perdere il posto di lavoro (in base alla provincia di nascita, sommando i 1441 trasferimenti coatti della secondaria di II grado ai 711 della secondaria di I grado ed ai 1099 della primaria, ben 3.251 docenti pugliesi non hanno avuto la possibilità di restare in regione e, per la sola provincia di Lecce, sono interessate oltre 800 persone). Hanno accolto l’invito i deputati Roberto Marti e Rocco Palese e il senatore Francesco Bruni, che hanno partecipato all’incontro insieme ai rappresentanti sindacali di categoria Maria Rosaria Valentino (Snals), Gianna Guido (Cisl), Francesca Franza (Cgil), Maria Rosaria Ferilli (Gilda), Giovanni Caretto, Salvatore Florio e Arturo Gaetani (Cisl). Erano presenti, inoltre, il consigliere provinciale Roberto Martella, il consigliere regionale Saverio Congedo ed una folta delegazione di docenti del Coordinamento GAE di Lecce. Il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone ha esordito chiarendo: “Queste proposte rappresentano una base di discussione che i parlamentari presenti potranno fare propria. Non sono una soluzione immediata all’emergenza attuale che riguarda i trasferimenti dei docenti nel Nord. Sono misure di ordine generale che vogliamo portare all’attenzione nazionale perché se è vero che la scuola è fondamentale e centrale allora va modificata la legge”. La consigliera alle Pari Opportunità della Provincia di Lecce Filomena D’Antini Solero ha sottolineato: “Le nostre proposte puntano a tutelare tutti i docenti

senza distinzioni, siano essi uomini o donne, anche se è vero che proprio quest’ultime stanno pagando il prezzo più alto”. La consigliera provinciale con delega alla Cultura Simona Manca ha evidenziato: “Anche se la Provincia non ha una competenza specifica, ci siamo sentiti di fare una proposta organica complessiva che viene incontro alle esigenze di tutti i docenti, di ruolo e precari. La scuola è un settore che la politica deve affrontare con la massima serietà, in maniera organica e con una visione a lungo raggio. Essa deve essere l’ultima spesa sulla quale l’Italia deve fare economia. La politica sulla scuola deve prevedere investimenti e non risparmi. C’è una situazione di allarme sociale che riguarda i docenti in mobilità e quelli del GAE. L’obiettivo è aumentare i posti in organico. A settembre la legge di stabilità e a dicembre la legge finanziaria sono i due passaggi su cui si può intervenire perché le nostre proposte hanno bisogno di risorse e chiediamo ai parlamentari che se ne facciano carico”. Unanime e positiva è stata la risposta dei tre parlamentari salentini Marti, Bruni e Palese, che hanno “sposato” in pieno le proposte, e hanno assicurato la propria disponibilità a farsene portavoce nelle sedi parlamentari opportune. D’accordo sul contenuto anche i sindacati di categoria, che faranno pervenire nelle prossime ore alla presidenza della Provincia di Lecce eventuali ulteriori proposte tecniche integrative. Il documento firmato dal presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, dalla consigliera provinciale Simona Manca e dalla consigliera di Parità Filomena D’Antini Solero, contiene quattro proposte concrete per modificare la legge 107 del 2016 e cambiare in meglio la scuola. Quattro proposte “strutturali”, che naturalmente non possono essere realizzate in pochi giorni, perché “la soluzione del problema non può e non deve essere una soluzione “tampone” o provvisoria, ma deve essere una soluzione definitiva, di sistema”. I quattro punti illustrati nel documento congiunto, infatti, possono essere realizzati già dal prossimo anno scolastico se, con la legge finanziaria di dicembre, si decide di investire e di puntare finalmente sulla scuola.

Le 4 proposte della Più tempo pieno. L’offerta formativa dovrebbe concretizzarsi attraverso un’attivazione consistente del tempo pieno o prolungato nelle scuole. Ciò servirebbe a garantire uno strumento importantissimo per le famiglie e per gli alunni, e al contempo eviterebbe l’esodo di massa dei docenti della scuola primaria (che per il 91% sono donne e in moltissimi casi madri con enormi carichi familiari) e porterebbe a nuove assunzioni.

Sostegno: i posti in deroga nell’organico dell’autonomia. I posti in deroga devono

transitare nell’organico di diritto, e quindi nell’organico dell’autonomia. Su di essi i migliaia di docenti emigrati dalla Puglia potranno fare ritorno e saranno possibili anche nuove assunzioni. Stop alle classi pollaio. Riduzione del numero degli alunni per classe: classi formate con massimo 20 alunni.

Presidi che vanno e Presidi che vengono Sono tre quest’anno i dirigenti uscenti in provincia di Lecce. All’ Istituto “E. Lanoce” di Maglie ad Albarosa Macrì subentra Giovanni Casarano. L’Alberghiero di Otranto ha salutato Luigi Martano e abbracciato Augusto Spicchiarelli. Al Liceo Statale “G. Comi” di Tricase Antonella Cazzato ha preso il posto di Giovanni Parente.


attualità

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Aeronautico: caos... oxfordiano

Il mayday. I genitori di alcuni studenti: “Rette aumentate dall’oggi al domani. Messi alla porta, i nostri figli costretti a trasferirsi a Brindisi”

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Provincia Procedure di mobilità annuali. La legge n. 107/2015 ha previsto l’organico dell’autonomia triennale e l’incarico triennale dei docenti assegnati ai diversi ambiti territoriali. Una logica conseguenza di questo sistema è che anche la mobilità interprovinciale non potrà che essere triennale. Considerato che l’esodo dei docenti del Sud verso le scuole del Nord, è un’emergenza sociale di proporzioni incalcolabili, queste norme devono essere modificate e, a partire dall’a.s. 2016/2017, la mobilità deve essere annuale. L’aumento del numero dei posti che si otterrà grazie alla realizzazione dei tre punti precedenti, farà si che una parte di questi posti, possano costituire la piattaforma organica per i trasferimenti interprovinciali, e quindi per il rientro al sud ed in Puglia. L’altra parte sarà destinata alle assunzioni in ruolo.

23 maggio scorso, noi, genitori degli alunni del 3° anno dell’Istituto Tecnico Aereonautico Oxford di Lecce, abbiamo partecipato ad una riunione scolastica: “Convocazione per comunicazione amministrativa relativa alle tariffe scolastiche del prossimo anno”. Nella seduta, il Dirigente scolastico, Emanuele Sponsiello, ci ha comunicato, tra l’altro, che l’istituto non aveva ricevuto sufficienti iscrizioni per la formazione della classe del 1° anno (per il 2016/’17) e che pertanto la Direzione aveva deliberato l’aumento della retta scolastica da 10 rate da 250 euro a 10 rate da 420 euro (incremento dell’80%). Comunicando anche di riservarsi, a seguito dell’iscrizione di tutti gli alunni concludenti il 3° anno, al 4° anno, di valutare se attivare o meno la 4a classe, per l’anno in arrivo, in considerazione degli alti costi di gestione dell’istituto. Di fatto, ci comunicava la chiara volontà unilaterale di chiudere l’istituto aeronautico “Euromasters” e non anche le altre scuole (nido d’infanzia, scuola d’infanzia, scuola primaria, scuola media, né i corsi di lingue, University of Cambridge e vari progetti formativi) facenti parte dell’Oxford Group. L’aspetto sconcertante della vicenda è che la Direzione scolastica, così come espresso dal Direttore, era già da molto tempo a conoscenza della situazione e non aveva avvertito i genitori, né alcun ente, né i docenti. Sostenendo anzi che “non vi era alcun obbligo per la scuola di garantire la formazione scolastica agli alunni per l’intero ciclo scolastico, ma che l’impegno è solo riferito all’anno di iscrizione”. Non bastasse, in data 30 maggio 2016, alcuni allievi hanno presentato, presso la segreteria dell’istituto, la richiesta di nullaosta per avere la possibilità di iscriversi presso altro istituto.

La segretaria ha rifiutato di prendere in considerazione la richiesta, per poi rilasciare i nullaosta in un secondo momento, in data 16 giugno 2016. Queste richieste erano state avanzate dagli alunni in considerazione del fatto che gli Istituti Statali di analogo indirizzo, all’uopo contattati, hanno comunicato l’impossibilità di accogliere gli alunni del 3° anno, per il prossimo a.s. 2016/17, in quanto il MIUR aveva già provveduto alla definizione degli organici e delle classi per il nuovo anno. In conclusione ci siamo chiesti: come è possibile che un Istituto Paritario, accreditato presso il MIUR, e dal nome prestigioso, non avverta per tempo di una problematica in essere i genitori, le autorità e gli organi competenti? E ci siamo domandati se esistono degli enti/organi di controllo degli istituti paritari e se questi sono stati avvisati della situazione prospettata dalla Direzione scolastica. Allo stato attuale molti alunni che hanno frequentato l’Oxford si sono iscritti all’Istituto Aereonautico di Brindisi con molti disagi per le famiglie e per gli stessi ragazzi, in considerazione del luogo di provenienza e dei conseguenti tempi di percorrenza. Questo comporterà, da parte degli studenti, la necessità di alloggiare nel brindisino, situazione sia costosa quanto delicata, anche in considerazione del fatto che molti alunni sono minorenni. Questi i fatti, in sintesi narrati e nella loro completezza riportati in un esposto alla Procura della Repubblica di Lecce nello scorso mese di agosto. Giuseppe Bortone (Acquarica del Capo), Cosimo De Prezzo (Matino), Maurizio Miccoli (Surbo), Giovanni Mita (Martano), Enrico Picciotti (Copertino)

Il dirigente scolastico: “Nessun corso interrotto” noi interpellato, il diriDa gente scolastico Emanuele Sponsiello ha precisato: “L’Oxford Group di Lecce non ha messo in atto alcuna interruzione di corsi scolastici. Semplicemente ha deciso di procedere ad un normale incremento dell’importo delle rette scolastiche

(per tutti i suoi indirizzi)”. Per Sponsiello, nessun problema anche nelle procedure di trasferimento in altro istituto: “I genitori che hanno ritenuto opportuno far cambiare istituto ai propri figli, hanno richiesto ed ottenuto, dalla nostra segreteria, il regolare nullaosta”.


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il caso

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ma stiamo scherzando?!

Passano trenini con le sbarre alzate? Sentite la Sud Est…

Galatone, contrada Doganieri

Parabita e Galatone contro FSE. La replica: “Gli automobilisti nei

pressi del passaggio a livello hanno l’obbligo di essere prudenti”…

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seguito delle ripetute segnalazioni di passaggi a livello rimasti aperti durante il transito del treno, come documentato da un nostro recente articolo e da foto e video condivisi sui più diffusi social network, il sindaco di Galatone (paese più volte interessato da questi transiti anomali) Livio Nisi (con nota prot. 19340 del 03.08.2016 e successiva nota prot. 20496 del 24.08.2016), ha inviato una missiva al Prefetto di Lecce e al commissario straordinario per le Ferrovie del Sud Est denunciando l’accaduto. Ha altresì sollecitato gli organi territorialmente competenti “per risolvere il disservizio e il malfunzionamento dei passaggi a livello sulle tratte gestite da FSE nel territorio di Galatone onde scongiurare il rischio di incidenti e garantire la sicurezza dei cittadini e l’incolumità pubblica”. A stretto giro di posta è arrivata la risposta delle FSE che il sindaco Nisi giudica, comprensibilmente, “non accettabile e non sufficiente a tranquillizzare gli animi”. Il Sostituto del Direttore Esercizio di FSE, Luigi Albanese, dopo aver scritto che “non risultano recenti episodi di mancata chiusura dei passaggi a livello dell’abitato di Galatone”, chiarisce che in caso di malfunzionamento, “il sistema di segnalamento ferroviario è tale da garantire l’informazione al macchinista del treno (…)” che poi provvede ad adottare “le misure di sicurezza previste (marcia a vista, ecc.)”. Albanese poi dà a tutti noi una ripassata di scuola guida ricordandoci che il codice della strada ci impone “all’approssimarsi ad un passaggio a livello di usare sempre la massima prudenza al fine di evitare incidenti”… Il dirigente di FSE, infine ricorda che “i passaggi a livello sono dotati di segnalamento stradale che fornisce agli utenti della strada (mediante appositi segnali luminosi proiettanti luce rossa) l’informazione circa l’imminente arrivo del treno, stabilendo così per tali utenti, l’obbligo di divieto di attraversamento per tutta la durata di tale accensione e ciò, indipendentemente dallo stato delle barriere (aperte o chiuse). Bravo il sindaco Nisi che accortosi che quanto accadeva non poteva essere accertato ha su-

bito usato carta e penna. Al “pilatesco” Albanese, invece, consiglieremmo di leggere quanto da noi scritto lo scorso 2 luglio (“Sud Est: occhio la passaggio a livello”) per capire come non solo a Galatone ma in tutto il Salento sia più volte accaduto che il trenino pas-

sasse tra le sbarre alzate e gli sguardi esterrefatti degli automobilisti. E non può certo bastare una ripassatina al codice della strada per lavarsene le mani. Già qualche giorno prima si era tenuta la diatriba tra FSE e il sindaco di Parabita Alfredo

Cacciapaglia, dopo che sulla Parabita-Alezio, un treno era passato con le sbarre sollevate e con macchine che hanno rischiato di rimanere travolte dal passaggio del convoglio. Anche in quel caso la risposta dell’azienda non si era fatta attendere, ma non ha fatto altro

Dal Prefetto: “Basta passaggi a livello, sostituiamoli con sottopassi e cavalcavia”

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entre dalla Sud Est si limitano a ricordare a sindaci ed automobilisti le norme del codice della strada, il Prefetto di Lecce Claudio Palomba, di concerto con l’assessorato regionale ai trasporti e lavori pubblici, ha convocato un tavolo tecnico a cui hanno partecipato i soggetti istituzionali competenti in materia. Dal vertice tenuto in Prefettura è venuta fuori la decisione di avviare l’iter per sostituire i passaggi a livello pericolosi con cavalcavia e sottopassi. In particolare sarebbero da sostituire ben 180 passaggi a livello in tutta la provincia di Lecce. Ovviamente il processo richiederà del tempo ma la Regione ha già garantito il proprio impegno per il reperimento dei fondi; nel frattempo i Comuni dovranno organizzare un piano preciso perché i lavori siano subito cantierizzabili. Il Prefetto, intanto, ha garantito che la FSE “si è impegnata a far sì che episodi come quelli registrati quest’estate non si veirifichino più”. Speriamo bene... g.c.

L’alberghiero a Santa Cesarea “si fa in 4” Lo sfogo. Tre sedi oltre alla centrale, senza laboratori e palestre I cittadini non ci stanno: “A quando i nuovi lotti?”

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iparte la scuola, aumentano i disagi. Capita nell’Istituto Alberghiero del Comune di Santa Cesarea Terme, i cui cittadini fan sentire la loro voce. La segnalazione riguarda la dislocazione in più sedi dei ragazzi, ben quattro, tra l’altro alquanto distanti l’una dall’altra. Si va dalla sede centrale ad un edificio di proprietà della Provincia nel territorio di Poggiardo (senza palestra e laboratori); da una vecchia struttura in località “Le Vele” alla ex scuola elementare di Vaste (frazione di Poggiardo). A tutto ciò che comporta la distanza dal cuore centrale dell’istituto, si sommano carenze della stessa sede principale che, a dire degli interessati, manca di palestra, laboratori adeguati e parcheggio. Una situazione di precarietà dettata dal protrarsi dei lavori nel terzo e quarto lotto della sede centrale che dovranno restituire alla scuola una ventina di aule ed una palestra. “Sono passati quarant’anni”, scrivono i cittadini, “ed aspettiamo ancora il completamento del loro istituto mentre a Otranto e a Ugento sono sorti in pochissimo tempo edifici alberghieri moderni ed efficienti. Siamo figli di un dio minore? Di quanti pesi e di quante misure

è permeata la razionalità politica delle istituzioni di questo territorio?”. In conclusione l’appello al Comune, affinché “riprenda l’iniziativa e faccia i passi necessari per portare a termine questa incresciosa e per certi versi ridicola vicenda. Questa bistrattata comunità”, chiosano, “non merita lo spettro di un’altra incompiuta, di un’altra tristissima cattedrale nel deserto”.

che fare infuriare il primo cittadino. Nella lettera di replica, sempre a firma dell’orami noto ingegnere Luigi Albanese, Fse sottolineava come il personale fosse a conoscenza della situazione del passaggio a livello (interessato da un guasto, poi risolto nella stessa giornata), e che, come da regolamento ferroviario, abbia adottato le previste misure di sicurezza, ovvero la cosiddetta “marcia a vista”, che prevede che il treno si fermi e proceda ad una velocità di 4 km orari. Anche in quel caso si sottolineava l’obbligo da parte degli automobilisti al rispetto del codice della strada e alla massima prudenza. Cacciapaglia aveva definito la risposta di Fse “al limite del grottesco. Richiamare l’attenzione degli automobilisti dinanzi ad una tragedia sfiorata che invece richiede particolari indagini create da comportamenti assolutamente omissivi, alla mia Comunità ed all’utenza in generale, è semplicemente paradossale. Raccontarci poi che il personale di bordo era a conoscenza del guasto e che invece di avvertire immediatamente le Istituzioni locali e la forza pubblica per il passaggio in sicurezza del treno si è fatto affidamento sul provvidenziale intervento di un fruttivendolo, vuol dire non avere rispetto dell’intelligenza del prossimo”. Il sindaco di Parabita non le ha certo mandate a dire: “Ora va a finire che la colpa è dei malcapitati automobilisti e che quasi è divenuta prassi il mancato abbassamento delle barriere al passaggio del treno. Mi verrebbe da dire che siamo alle comiche nel senso che ormai le istituzioni vengono ridicolizzate dai cittadini e di questo ne sono ampiamente dispiaciuto”. Cacciapaglia infine ha lasciato intendere che andrà fino in fondo: “Il tardivo e pretestuoso intervento da chi ha la responsabilità nell’accaduto non ci farà indietreggiare di un millimetro della nostra richiesta d’azione della Magistratura, rassicurando i cittadini che saranno attivate tutte le sedi ordinamentali non escluse quelleparlamentari perché chi ha responsabilità in questa paradossale vicenda che solo il caso ha evitato il ripetersi di un altro disastro ferroviario, trovi lavoro alternativo a quello già lautamente retribuito da noi contribuenti”. Giuseppe Cerfeda


società

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lavoro e volontariato

Fibra ottica: a rischio 100 posti di lavoro Un milione di guai. Ditta laziale fallisce e non paga oltre 900 mila euro alle due subappaltatrici

salentine che hanno svolto i lavori

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entre la connessione internet alla banda ultralarga viene poco a poco resa fruibile in 148 Comuni pugliesi, i protagonisti dell’installazione della relativa fibra ottica in più paesi del nord della provincia, rischiano di perdere il lavoro. Un’inadempienza di quasi 1 milione di euro tiene col fiato sospeso un centinaio di dipendenti delle ditte salentine “Imar Srl” e “Nuovapanelectric Srl”, coloro che tra inverno e primavera hanno “steso” chilometri di cavi in Comuni nelle immediate vicinanze di Lecce. Il ben servito di massa è una prospettiva che appare sempre più minacciosa a causa del fallimento di “I.Co.T. Tec. Spa”, la società laziale che Telecom ha incaricato per l’esecuzione dei lavori in questione e che, a sua volta, ha scelto come subappaltatrici le due ditte salentine. Imar e Nuovapanelectric

Regaliamo un sorriso

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vantano nei suoi confronti un credito di oltre 900mila euro che forse non gli verrà mai corrisposto: la società laziale, nel frattempo, è stata dichiarata fallita dal tribunale di Tivoli, nella giornata del 29 luglio scorso. L’allarme è quindi già scattato e le due creditrici hanno fatto appello alle istituzioni, nelle persone di Claudio Palomba e Teresa Bellanova, rispettivamente prefetto di Lecce e vice ministro per lo Sviluppo Economico. Nel frattempo, gli avvocati di Imar e Nuovapanelectric hanno

avviato le procedure legali nei confronti di Telecom Italia e della società in house del Ministero dello Sviluppo Economico, la Infratel Spa, incaricata dal Governo dell’attuazione del progetto riguardante la fibra ottica. Per l’avvocato Marcello Risi, “Telecom e Infratel non possono essere esenti da responsabilità: l’attività di vigilanza e controllo è stata insufficiente e inadeguata. Un comportamento inaccettabile che compromette la stabilità di società fin qui solide”.

rontiiiiiii... riaprono le iscrizioni del corso base per diventare volontario clown VIP (Viviamo in positivo ) e regalare un sorriso ai pazienti in ospedale. Ecco come iscriversi. Il 4, 5 e 6 novembre partirà a Lecce il terzo corso base organizzato da VIP per diventare clown di corsia e portare sollievo e spensieratezza negli ospedali. I clown dell’associazione Vip Viviamo in positivo si definiscono ‘’missionari di gioia’’. Spendere il proprio tempo libero per regalare sorrisi in ospedale è infatti un gesto nobile di grande solidarietà. Come scientificamente dimostrato, sorridere e affrontare la vita con serenità aiuta ad alleggerire la mente e guarire più in fretta da malattia e sofferenze. E’ per questo motivo che il corso è un’occasione da non lasciarsi sfuggire. Diventario volontario clown è

semplicissimo: durante il corso un trainer preparerà i partecipanti alle basi della clownterapia per potere poi , formati, inondare di gioia le corsie degli ospedali. Uno spassoso corso per divertirsi imparando a divertire per portare l’allegria laddove vi sono disagio e tristezza . I clown VIP infatti operano non solo negli ospedali ma anche nelle case di riposo e nelle carceri, ovunque vi sia carenza di sorrisi. L’Associazione Vip Lecce e i suoi volontari, si prodigano costantemente per diffondere la cultura del Vivere In Positivo, dedicando parte del loro tempo libero andando a trovare ammalati, bambini ed anziani. Info: www.viplecce.it; segreteriaviplecce@gmail.com o telefonando a Clown Chimba 320/7057073 oppure 339/5854750 Clown Uasciù.


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attualità

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il mondo cambia

Unioni civili, ma non sempre Tra la gioia e lo sdegno. A Lecce le prime nozze gay salentine

di Lorenzo Zito

A Tricase un impiegato liquida così un cittadino: “Vada altrove”

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“Chieda da un’altra parte”

opo anni di dibattiti e confronti, dallo scorso maggio anche in Italia le unioni civili sono previste dalla legge. L’approvazione del cosiddetto ddl Cirinnà (in vigore dal 5 giugno) ha permesso il superamento di uno scoglio apparso per anni insormontabile, riconoscendo a persone dello stesso sesso (e maggiorenni) la possibilità di unione mediante una dichiarazione di fronte all’ufficiale di stato civile e alla presenza di due testimoni.

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La prima unione da sé che una così importante Va ed epocale novità faccia parlare e accenda i riflettori su tutto ciò che le orbita attorno. Ecco allora che col primo matrimonio gay salentino (anche se ancora di matrimonio vero e proprio non si può parlare, stando alla legge) esplode una gioia condivisa, che non può che profumare di libertà . È l’unione tra Cosimo e Giuseppe, celebrata anticipatamente dalla stampa e officiata poi il 9 settembre a Lecce, a Palazzo Carafa. La prima di tante. Per ora la prima di cinque, il numero di richieste già presentate al municipio leccese nel giro di 30 giorni, e destinate senz’altro a crescere. È il materializzarsi di un connubio che, per quanto spesso se ne sia parlato superficialmente, porta con sé diritti e doveri mica da poco, quelli indicati dagli articoli del codice civile in relazione al matrimonio, riguardanti residenza, abusi familiari, interdizione, scioglimento

dell’unione e così via. Tanto, quasi tutto, ad esclusione delle adozioni, nodo ancor più caldo e delicato, che tocca diritti “terzi”, quelli del diretto interessato (l’adottato), e che al momento non è stato ancora sciolto (una coppia omosessuale non può adottare un bambino che non abbia alcun legame con uno dei due partner, e non può procedere alla “stepchild adoption”).

C’è chi dice no er quanto venga spontaneo chiaP marlo matrimonio, le unioni civili non son ancora tutte rose e fiori. Fortuna e sfortuna di nascere (o lavorare) in un posto piuttosto che un altro, perseguitano gli italiani anche in questo caso. Se non si tratta di “fare la legge e trovare l’inganno”, poco ci manca: l’entrata in vigore del ddl Cirinnà, non ha scoraggiato i sindaci più fermi oppositori che,

come arma ultima, hanno brandito l’obiezione di coscienza. Ne è nato un caso non irrilevante: che diritto è un diritto che non dipende dalla legge, ma dall’ufficiale civile che ci si ritrova davanti? A fermare l’esercito di “coscienziosi” ci ha pensato il Consiglio di Stato, che ha spiegato che l’obiezione morale può derivare “soltanto dal riconoscimento che di tale questione faccia una norma” e non da una “autoqualificazione” di chi è tenuto all’obbligo. In altre parole, l’obiezione di coscienza, per poter essere contemplata, deve esser prevista dalla legge, come ad esempio accade per i medici con l’aborto. Anche se, va detto, il testo del ddl in questo caso non prevede nemmeno sanzioni per chi si rifiuta, come invece accade per chi non intende celebrare un matrimonio.

iò che più pesa, è qualcosa da cui la legge non può tutelare nessuno: l’indelicatezza o la sprovvedutezza altrui. E lo si è ben visto a Tricase. Qui, un dipendente comunale è finito nell’occhio del ciclone dopo aver liquidato un cittadino che richiedeva informazioni sulle unioni civili con un “Vada in un altro Comune”. Il diretto interessato, Antonio, ha condiviso l’accaduto su facebook con le seguenti parole: “Chiedo informazioni in merito al registro delle unioni civili, come fare per prenotare una data, i documenti che occorrono. L’impiegato comunale mi risponde scazzato che il Comune non ne sa ancora nulla, che mancano i registri e il programma, e che è meglio che vada a sposarmi in un altro Comune. Ora, maleducazione a parte”, scrive Antonio, “io pago, con le tasse versate, un individuo che non intende fare il suo lavoro e non vuole adoperarsi per colmare determinate lacune esistenti. Io pago per sentirmi dire ‘Vai in un altro Comune’. E alla mia richiesta di poter parlare con il sindaco, mi si risponde: Il sindaco che ne sa”. Il sindaco Coppola, che della vicenda ha invece ben presto saputo, ha prontamente rassicurato: “Antonio, come ogni altro cittadino, vedrà presto riconosciuti i suoi diritti”. Più che lecita resta però il dubbio di Antonio a chiosa del suo post facebook: “Quando leggo che richieste di unioni ce ne sono poche, mi chiedo quanti impiegati ignoranti abbiate incontrato e quanti ancora ne dovremo incontrare”.

Aqp, nuova dorsale per il Salento INAUgURAZIONE. 37 km di nuove condutture. Il governatore Emiliano: “Risposta alle necessità idriche di approvvigionamento del Salento, accresciute soprattutto dal turismo”

Niente più università islamica a Lecce Facoltà migrante. Il progetto di Paladini non trova terreno fertile nel leccese: “Andiamo in Piemonte”

“N

on sarà una università coranica, ma di diritto italiano, scientifica, di ispirazione islamica, sul modello della Cattolica. Un luogo di dialogo aperto a tutti che, attraverso la conoscenza del mondo islamico, permetterà di fare un passo avanti verso il confronto, indispensabile soprattutto in questo momento di tensione per via del terrorismo”. Giampiero Khaled Paladini l’aveva presentata così, nella primavera del 2015: doveva essere l’università islamica del Salento, la prima in Italia, pronta a nascere grazie a idea e progetto dello stesso Paladini, scrittore ed imprenditore salentino convertito all’Islam e presidente di Confime. Oggi, a quasi un anno e mezzo dall’apice dell’ottimismo attorno all’idea del nuovo ateneo, Paladini sembra aver

gettato definitivamente la spugna. I motivi che lo hanno frenato e scoraggiato li riassume in una intervista al Corriere del Mezzogiorno dove spiega di aver toccato con mano il disinteresse del Comune di Lecce, di non aver ricevuto risposta da quello di Monteroni, riguardo il piano di lottizzazione su un’area di 22 ettari, e di aver incontrato anche altre altre difficoltà. Una su tutte quella nell’edificazione dei plessi universitari, in un primo momento previsti nell’ex deposito della Manifattura Tabacchi di via Dalmazio Birago, idea accantonata dopo le prime trattative con la proprietà. Accantonato non sarà però (del tutto) il progetto: se non a Lecce, l’università islamica prenderà vita altrove. Paladini spiega infatti di aver già avviato l’iter ad Omegna, in Piemonte.

Il

sud della Puglia naviga in nuove acque: le condutture Aqp che approvvigionano il Salento hanno vissuto, nei scorsi giorni, un’importante inaugurazione. Michele Emiliano, presidente della Regione, ha tagliato il nastro, col presidente Aqp Nicola De Sanctis, all’acquedotto del Sinni, la dorsale ionico-salentina dell’Acquedotto pugliese. Un’opera realizzata con circa 40 milioni di euro “in tempi ristretti e in risposta a necessità soprattutto legate alla stagione estiva, quando il Salento richiede più acqua, anche grazie ai suoi successi turistici”, ha spiegato Emiliano. E nel rispetto dell’ambiente, come ci tiene a ricordare il presidente di Aqp: “Il nostro impegno segue il solco di uno sviluppo sostenibile e particolarmente rispettoso dell’ambientali e del paesaggio attraversati”, ha aggiunto De Sanctis. Il tracciato seguito dalle nuove tubature infatti scorre sotto a circa 2mila e 500 ulivi, spostati in vivaio (sotto incubazione) e riposizionati al termine dei lavori. Lavori che erano in parte già stati ultimati a maggio 2015, con l’avvio, a suo tempo, dei primi 12 chilometri della struttura. Oggi, a lunghezza completa di 37 chilometri e mezzo, per un diametro di 1,4 metri, l’acquedotto del Sinni collega il serbatoio San Paolo di Salice Salentino con quello di Seclì. Con la sua portata massima di 1400 litri al secondo, rappresenta uno snodo fondamentale ed un considerevole potenziamento per l’approvvigionamento idrico di gran parte della provincia.


sanità

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logica o politica?

Casarano: Giù le mani dal “Ferrari”

Declassato? La Regione potrebbe dargli la qualifica di nosocomio di base cioè una struttura a prestazioni limitate, ambulatoriali o poco più

È

arrivato settembre e con l’arrivo delle prime piogge, è arrivato anche il momento di prendere una benedetta decisione su quello che sarà il futuro della sanità pugliese in generale e sulla fine che farà l’ospedale di Casarano in particolare. Il cambiamento dovrebbe essere di quelli epocali con una reimpostazione quasi totale dell’attuale rete ospedaliera, con tutta una serie di riqualificazioni e declassamenti che, a detta dei cervelloni baresi che la proposero a Vendola e di un Ponzio Emiliano che si è limitato a inviarla a Roma, alla fine della fiera dovrebbe portare dei vantaggi economici in termini di risparmio. A questo in realtà non abbiamo mai creduto, anche perché il progetto generale prevede la creazione di 2 grandi poli sanitari da affiancare al “Vito Fazzi” di Lecce e che dovrebbero essere: Tricase (che tutti sanno essere privato e quindi l’investimento non sarebbe certo conveniente dal punto di vista della spesa pubblica) ed addirittura uno nuovo, che bisognerebbe costruire partendo dall’acquisto del terreno e dagli scavi delle fondamenta e che dovrebbe vedere la luce (chissà quando e chissà a quale faraonico costo pubblico) nelle campagne fra Maglie e Melpignano. A questo progetto

ma cos’è? una supposta? ... azz

e bella grossa

REGIONE PUGLIA

Liberamente tratto da Sci Oh, pagina facebook di vignette marchigiane

finale però ci si dovrebbe arrivare per gradi ed in questo periodo transitorio, accanto al nosocomio leccese è previsto affiancare 3 ospedali di 1° livello; di essi uno è ovviamente Tricase, l’altro è Gallipoli ed il terzo è addirittura Scorrano, in un primo momento destinato ad un drastico ridimensionamento ma poi invece rivalutato al rango di 1° livello (che ci volete fare… sono “coincidenze” che generalmente accadono quando hai un consigliere regionale, magari di quel collegio, che può parlare bene di te…). Per tutti gli altri ospedali (Casarano quindi compreso, nonostante il finanziamento di milioni di euro già ricevuto per

il suo riammodernamento) verrà data la qualifica di “nosocomio di base” che vuol dire essere una struttura a prestazioni limitate, ambulatoriali o poco più. Il Ministero in verità ha un po’ storto il naso nel leggere quanto partorito da Vendola prima e presentato da Emiliano poi, non tanto per le decisioni legate agli ospedali ma per il fatto che, tutti impegnati a pensare a questa famigerata ottimizzazione economica, si sia in realtà trascurata la rete delle emergenze/urgenze. A questo va poi aggiunto che mancherebbero ancora i dati ufficiali dei punti nascita e quindi, mentre si aspetta il Go-

verno per le decisioni finali, sindaci, ASL, Regione ma soprattutto cittadini, trattengono il fiato. Ma star fermi, in questi casi, non conviene ed allora il sindaco Gianni Stefàno ha preso carta e penna ed ha scritto al Presidente e ai componenti della III Commissione Consiliare Permanente della Regione Puglia, quella che si occupa dell’assistenza sanitaria e dei Servizi Sociali e che, lunedì 19 settembre, ha messo all’ordine del giorno proprio il riordino ospedaliero approvato dalla giunta regionale. Affinché i componenti della Commissione, prima di prendere la loro decisione, potessero tenere in considerazione anche le

istanze di Casarano, sin qui inspiegabilmente rimaste inascoltate (ma che ci volete fare… Casarano alla Regione non nessuno nessuno) il sindaco, con una relazione dettagliata e circostanziata, ha chiesto ai consiglieri regionali di valutare i dati oggettivi a favore dell’ospedale di Casarano e di non mortificare i cittadini del relativo bacino di utenza sul tema primario ed essenziale qual è il diritto alla salute. “Ho chiesto ai Consiglieri Regionali di valutare esclusivamente basandosi sui dati oggettivi, che sono tutti a favore dell’Ospedale di Casarano”, ha dichiarato Stefàno in una nota, “mi aspetto che la Commissione, che ha per sua natura una visione plurima rispetto a quella della Giunta, esprima un parere oggettivo e non politico. L’ospedale di Casarano ha già le caratteristiche di primo livello, è già un polo di eccellenza guadagnato negli anni sul campo da operatori sanitari che ci hanno creduto e si sono sacrificati per questo. Non consentiremo che scelte dettate da valutazioni politiche distruggano l’esistente per andare a ricostruirlo chissà quando e con il costo a carico dei cittadini”. Aspettiamo quindi e speriamo che, una volta tanto, la ragione prevalga sulle logiche dei favori e del campanile. Antonio Memmi


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attualità

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cieli affollati

Aeroporto del Salento: decollo passeggeri Agosto vola. Aumento del 10% nel mese clou dell’estate; i voli internazionali sempre più affollati

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empre in crescita i flussi degli aeroporti pugliesi. Agosto ha fatto registrare nuovi numeri positivi negli scali di Bari e Brindisi, come d’altronde era facile immaginare stando alla mole di turisti che si è aggirata per i nostri centri e le nostre marine nell’estate che volge al termine. Nell’aeroporto del Salento sempre più forti i dati dei voli internazionali. In particolare, i maggiori collegamenti sono quelli con la Svizzera, che interessano addirittura il 37,6% del totale sul numero dei passeggeri. Il secondo Paese più interessato è il Regno Unito, che precede il Belgio al terzo posto. L’incremento di passeggeri lascia ancora una volta soddisfatti: tra arrivi e par-

tenze, son passati da Brindisi 259.159 passeggeri, il 10% in più rispetto ad agosto 2015. 175.804 si son mossi su tratte nazionali, i restanti 74.527 su voli internazionali. Insieme, i due aeroporti pugliesi totalizzano, nei 30 giorni più “caldi” della bella stagione, 704.882 passeggeri, ben 70mila in più rispetto allo scorso anno. La panoramica dei primi 8 mesi del 2016 parla invece di un totale di 4.454.963 passeggeri tra Bari e Brindisi, con un miglioramento per quest’ultimo del 3,7%. Complice la crescita degli spostamenti da e verso l’estero (che registrano un +13%), l’aerostazione salentina ha visto passare, fin qui, 1.556.883 passeggeri nel 2016, a fronte di 1.501.554 nel 2015.

Festival internazionale di musica sacra a Ruffano “Francesco Bruni”. Due giornate, durante le quali interverranno

due cori riconosciuti a livello internazionale: il Coro Filarmonico “Jubilate Deo” di Torre del Greco (Napoli), e il Gréckokatolícky chrámový zbor bl. P.P.Gojdiča (Čemerné, Slovacchia)

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scena, sabato 10 e domenica 11 settembre, la seconda edizione del Festival Internazionale di Musica Sacra “Francesco Bruni” a Ruffano. Dopo il successo, anche inaspettato (secondo gli organizzatori), della prima edizione, ritorna a distanza di un anno la musica sacra a Ruffano. Spesso confusa con la musica religiosa, la musica sacra ha conosciuto il suo maggiore sviluppo a partire dal XV secolo, spingendo nei secoli tutti gli artisti a dare un proprio impulso ed interpretazione ad alcuni soggetti sacri. Nel Sud Italia, l’Arciconfraternita “SS. Trinità e Carmine” è arrivata là dove nessuno mai si era spinto: la organizzazione di un Festival di Musica Sacra, riuscendo ad organizzare la seconda edizione del Festival “Francesco Bruni”, con un programma di sicuro interesse per gli amanti del genere. Quest’anno il Festival si svolgerà in due giornate, durante le quali interverranno due cori riconosciuti a livello internazionale, per le loro svariate tournèe europee ed oltre. Si tratta del Coro Filarmonico “Jubilate Deo” di Torre del Greco (Napoli), e del Coro Gréckokatolícky chrámový zbor bl. P.P.Gojdiča (Coro slovacco della Chiesa Bizantina bl. P. P. Gojdič) di Vranov nad Topl’ou (Čemerné, Slovacchia). Il programma sarà così articolato: sabato 10 settembre alle ore 21, il Coro Filarmonico “Jubilate Deo” presenterà un pro-

gramma inerente la musica barocca napoletana con lo “Stabat mater” di G.B. Pergolesi, le “Litaniae” di D. Cimarosa ed il “Magnificat” di D. Cimarosa. Domenica 11 alle ore 21: il Gréckokatolícky chrámový zbor bl. P.P.Gojdiča presenterà un programma tipicamente dell’est europa, con autori quali: Česnokov, Bortňanský, Čajkovskij, Verbickij, Kedrov, Turčaninov, Rachmaninov, Mokranjec, Arnoľd, Lapajev.. Il Direttore Artistico, designato per l’evento, è il M° Luigi Mazzotta, apprezzato maestro di coro nel centro-sud Italia, oltre che organista e maestro di cappella nelle Sante Messe in “forma extraordinaria”. Il luogo di svolgimento delle due serate è la Chiesa di Santa Chiara. L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio della Diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca, della Chiesa GrecoCattolica della Dormizione della Madre di Dio di Vranov nad Topľou (Čemerné, Slovacchia), della Presidenza della Giunta Regionale, dell’Assessorato all’Industria Turistica e Culturale – Gestione e Valorizzazione dei Beni Culturali della Regione Puglia, della Provincia di Lecce, della Municipalità di Vranov nad Topľou (Čemerné, Slovacchia), del Comune di Ruffano. Info: www.festivalfrancescobruni.com Carla Falcone


attualità

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lavoro Tricase contro blatte e scarafaggi

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Maglie - Leuca: la protesta continua Ancora in strada. Sempre vivo il presidio degli operai licenziati perchè non è stata cantierizzata la 275

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ontinua la protesta degli operai licenziati sulla SS 275. Sono in 165 i dipendenti (ex) di quattro ditte del Gruppo Palumbo “con il licenziamento in tasca” perché non sono stati cantierizzati i lavori. Il presidio sta continuando a manifestare il proprio disagio bloccando a ventaglio (una corsia alla volta) il traffico sulla Maglie –Leuca, tra Scorrano e Botrugno, proprio laddove la strada si restringe da quattro a due corsie. Fino al momento, pur

esternando il proprio malcontento, i manifestanti hanno sempre mostrato buon senso evitando di trascendere tanto da guadagnarsi la simpatia delle forze dell’ordine: “Polizia e carabinieri”, sottolinea Marcello Fasiello, portavoce del gruppo, “sono sempre molto gentili e comprensivi con noi”. Nessuna intenzione di mollare però: “Non ci muoveremo da qui finche non ci avranno dato delle risposte”, ribadisce Fasiello. Intanto il Prefetto Claudio Pa-

lomba dopo l’incontro avuto con gli operai “ha preso l’impegno di portare a Roma la nostra istanza, speriamo bene”. Gli operai restano accampati in tende nelle campagne ai margini della strada, non riescono a darsi pace e chiedono a gran voce che il governo, attraverso il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, decida il commissariamento dell’Anas se quest’ultima dovesse ancora tardare nell’affidamento dei lavori.

ollecitati assiduamente da cittadini e titolari di attività commerciali ed avendo più volte riscontrato di persona l’entità del fenomeno, ci siamo determinati a protocollare una interroga- zione con l’auspicio di un sollecito interessamento da parte degli Amministratori Comunali“. Introducono così, i consiglieri comunali di Tricase Nunzio Dell’Abate, Pasquale Scarascia, Gianluigi Forte, Vito Zocco e Guerino Alfarano, la battaglia a quelle blatte e a quegli scarafaggi che da qualche settimana hanno iniziato a creare problemi non indifferenti al paese.

“Cittadini e titolari di attività commerciali lamentano, dall’inizio della stagione estiva, il sempre maggior proliferarsi di questi insetti nel centro e nelle periferie del paese”, scrivono. “Gli avvistamenti iniziano con il calare del sole e si intensificano nelle ore serali; disagio enorme ed imbarazzante per l’immagine della città e per l’aspetto

prettamente igienico-sanitario, in quanto questi animali sono portatori di diverse malattie, diffondendo microrganismi patogeni“. E rincarano la dose puntando il dito contro l’amministrazione: “A nulla sono valse le segnalazioni fatte in Comune e agli Amministratori. Ciò premesso, chiediamo: come mai non si è intervenuti prontamente, all’inizio della stagione estiva, per debellare l’increscioso fenomeno, più volte lamentato da cittadini, titolari di attività commerciali e turisti? Se e quali azioni, e con che tempistica, si vogliono adottare per arginare quantomeno il proliferarsi in paese di tali insetti?“

Riceviamo & Pubblichiamo

E quella segnaletica in centro...

Q

uesto mio scritto ha esclusivamente ragione di segnala-

zione. Mi è stata elevata una multa di ben 85€ in via san Demetrio di fronte alla gioielleria Bortone, dove coesistono due tipi di segnaletica orizzontale, le strisce pedonali e la striscia bianca continua del parcheggio con relativi spazi dedicati. I vigili rispondono alle mie rimostranze dicendo che la situazione è chiarissima. Io la interpreto quasi come

una trappola (vedi foto). Perchè non è stata cancellata la segnaletica non più valida? Perchè non riconoscere che la situazione può dar adito a confusione, non necessariamente annullando la sanzione, ma almeno riconoscendo la legittimità della “protesta”? Tricase è colma di incongruenze d’ogni sorta e questa ne è solo un esempio. Se i cittadini si sentono vessati, mi pare che di ragioni ce ne siano a iosa. Toni Sodero


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dai Comuni

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10/23 settembre 2016

il Commissario

Galatina: al lavoro per evitare il dissesto Il vice prefetto Guido Aprea. “Una situazione difficile dal punto di vista finanziario con debiti fuori

bilancio legati al ciclo dei rifiuti e riferiti ad annualità la cui gestione non era competenza del Comune”

A

fine agosto, passati i canonici 20 giorni dalle dimissioni del sindaco Cosimo Montagna, il prefetto di Lecce Claudio Palomba ha nominato commissario prefettizio per la gestione provvisoria del Comune il vice prefetto vicario Guido Aprea. Come sub commissario è stato invece nominato il funzionario economico finanziario, Antonio Vincenzo Calignano. Ad Aprea abbiamo chiesto lumi sulla questione economica, davvero precaria, del Comune di Galatina.

Situazione economica Ancora una volta è chiamato a tenere le redini di un Comune il cui governo è arrivato sull’orlo del baratro. Che situazione ha trovato? “Una situazione sicuramente difficile dal punto di vista finanziario, resa ancor più complessa dall’introduzione delle nuove stringenti disposizioni normative in materia di armonizzazione contabile e dalla presenza di debiti fuori bilancio legati al ciclo dei rifiuti e riferiti ad annualità la cui gestione non era competenza del Comune di Galatina, bensì della società partecipata C.S.A. (Centro Salento Ambiente). Si stanno valutando le possibili soluzioni alla problematica, in primis l’adozione di un Piano di riequilibrio pluriennale, della durata di massimo 10 anni”.

Il pignoramento dell’Ato Dal punto di vista economico ci sarebbero numerosi punti critici: com’è la situazione in merito al decreto ingiuntivo di pignoramento in favore dell’ATO? “Alla fine del mese di maggio scorso, è

Guido Aprea stato notificato all’Ente un provvedimento cautelare, dall’iter giudiziario in corso tra Comune, C.S.A. s.p.a., ora in liquidazione, e ATO LE/2, in liquidazione, con il quale il Tribunale ha ordinato al Comune l’immediato pagamento, in favore del ‘Consorzio per la gestione dei rifiuti urbani - Bacino LE/2’, in liquidazione, della somma complessiva di 1.216.350,86 euro. Contro la predetta ordinanza cautelare il Comune ha proposto reclamo al Tribunale, con esito negativo, e nelle more, il ‘Consorzio per la Gestione dei Rifiuti Urbani - Bacino LE/2’, in liquidazione, ha avviato una procedura di pignoramento presso terzi, oggetto di opposizione da parte del Comune con richiesta di sospensione, la cui udienza è fissata il giorno 28 settembre prossimo. La pendenza debitoria suddetta è attualmente oggetto di attenta valutazione nella prospettiva dell’individuazione dei possibili percorsi di definizione”.

Crediti non riscossi

Crediti con il C.S.A.

Ancora: ci sarebbero 800 mila euro di crediti portati in bilancio ma mai riscossi ed altri 170-180 mila di debito con la Sud Gas… “In bilancio risulta iscritta, per il 2016, una posta di 800mila euro, relativa all’attività di accertamento dei tributi ICIIMU per le annualità in scadenza. L’emissione dei relativi avvisi di accertamento nei confronti dei contribuenti morosi, consente la conservazione di tale importo nella contabilità dell’Ente. Ovviamente ben altro argomento è l’effettiva riscossione nelle casse comunali di tali importi. La percentuale di incasso è pari a circa il 12%. I contribuenti che non ottemperano al versamento nei termini previsti dalla normativa, vengono iscritti a ruolo coattivo la cui riscossione è affidata ad Equitalia. Di tali ruoli la percentuale di incasso è pari ad un ulteriore 16%. Allo stato sono in corso anche contatti con Equitalia al fine di individuare soluzioni che consentano l’incremento di tale percentuale. Anche il contenzioso con Sud Gas, come quello pendente con ATO/LE 2 in liquidazione, è attualmente oggetto di attenta valutazione nella prospettiva dell’individuazione dei possibili percorsi di definizione transattiva e rateale, poiché trattasi di somma portate da titolo esecutivo sebbene riferite a costi di conferimento in discarica di anni in cui la gestione, applicazione e riscossione della tariffa era totalmente svolta da CSA s.p.a.”.

Contenzioso con il C.S.A.: come stanno le cose? “È un contenzioso particolarmente complesso, che pende innanzi al Tribunale di Lecce, e che afferisce all’accertamento di reciproche partite creditorie/debitorie oggetto di espressa contestazione tra le parti. Contenzioso del quale è parte anche l’ATO LE/2, per la vicenda che ha, poi, costituito oggetto del provvedimento cautelare di cui si è innanzi detto. La questione è all’attenzione di questa Gestione Commissariale, che nei prossimi giorni valuterà le iniziative da intraprendere tenuto conto delle misure di possibile riequilibrio finanziario, in corso di istruttoria”.

Nuove nomine Dopo la nomina di Giuseppe Leopizzi a nuovo segretario comunale, pensa di nominare nuovi dirigenti? Se sì, in quali settori? “Pur avendo preso atto del sottodimensionamento delle posizioni dirigenziali in organico (“che, per un Comune come Galatina, è circostanza di non poco conto”) causato da collocamenti a riposo disposti negli anni 2014 e 2015, attualmente la Legge di Stabilità inibisce agli enti locali l’assunzione di nuovi dirigenti su posizioni vacanti, fino alla adozione dei decreti attuativi di riforma della dirigenza pubblica. Sicché, allo stato, questa eventualità, quand’anche percorribile e sostenibile sotto il profilo finanziario, non è consentita”. Giuseppe Cerfeda


la ricorrenza

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dal 1866

Il Faro di Leuca, una guida da 150 anni

Light on. Fu acceso il 6 settembre 1866

Il

Faro è un simbolo, una guida, una luce che rischiara il promontorio rendendo l’atmosfera leucana ancora più magica e suggestiva. Un convegno celebrativo ha celebrato i 150 anni dalla sua accensione (si è tenuto, lo scorso 6 settembre, presso la sala convegni dell’Hotel Terminal di Leuca alla presenza del sindaco Santo Papa; durante la serata sono intervenuti: Nicola Amato, Giuseppe Carlone, Nicola Martinelli). Il Faro è alto 47 metri dal suolo e 102 dal livello del mare; sorge proprio laddove, secondo la convenzione nautica, proprio ai piedi del promontorio, si trova il punto di incontro tra i due mari, l’Adriatico e lo Ionio, e i suoi raggi superano le trenta miglia. La struttura, massiccia e imponente, situata a pochi passi dalla Basilica Santa Maria De Finibus Terrae, sovrasta la cittadina offrendo la possibilità di ammirare un panorama sempre più apprezzato per la sua unicità. Di giorno, quando il cielo è terzo e l’aria limpida è possibile sfiorare, con lo

foto Isa Esposito

sguardo, le coste greche e i monti Acrocerauni situati al confine tra Albania e Grecia. Fu progettato dall’ingegnere Achille Rossi, i lavori durarono tre anni e si conclusero l’11 agosto 1866 per poi essere azionato il 6 settembre sotto la guida di tre faristi. La struttura, maestosa, bianchissima e di forma ottagonale, sostituì la vecchia Torre anticorsara fatta costruire da Federico II. All’interno del Faro 254 gradini compongono la scalinata che, attraversandone il “corpo” giunge alla Gabbia dell’apparato di protezione; da qui si apre una vista sconfinata.

Noha a cavallo con la Fiera Madonna delle Grazie. La festa si chiude con la giornata dedicata ai cavalli

C

ompagno di lavoro e di svago, il cavallo è tra gli animali più legati e presenti nella storia dell’uomo, in un rapporto che culmina spesso e volentieri in empatia ed amore. Lo stesso amore per i cavalli che caratterizza l’evento di Noha, frazione di Galatina, ad essi dedicato. Giunta alla 15esima edizione, la Fiera dei Cavalli di Noha porterà, domenica 11, nel piazzale nei pressi del campo sportivo comunale, cavalli di ogni tipo. Già dalle 8 si potranno ammirare calessi, carretti, traini, carrozze, destrieri e pony. Una mattinata di sfilate affiancate da una serie di stand dedicati alla vendita di oggetti del mondo dell’equitazione. Entro le 13, verranno assegnati inoltre ben 11 premi: quelli per il miglior cavallo da lavoro; lo stallone più bello; il cavallo e la cavalla più belli; il puledro più bello; il pony più bello; il miglior cavallo da sella; la carrozza più bella e tre premi per i traini, rispettivamente con attacco a uno, due o tre cavalli. Saranno quindi in centinaia gli zoccoli pronti a scalpitare il terreno ed a mettersi in mostra tra i tanti partecipanti nel giorno che, tra l’altro, è l’ultimo dei festeggiamenti in onore della Madonna delle Grazie. Noha, onora la Vergine già da tre dì, e per tutto l’arco della giornata di sabato 10, celebra una serie di sante messe nella chiesa a lei intitolata. Poi, poco prima delle 20, accoglie il locale concerto bandistico “San Gabriele dell’Addolorata”, che alle 20,30 assiste assieme alla cittadinanza allo spettacolo pirotecnico. A chiudere la serata, la musica della tribute band di Jovanotti. Domenica 11 invece, sempre in serata, la tribute band di Gianna Nannini porterà sul palco i successi dell’immarcescibile cantautrice toscana.

Nel corso degli anni, il Faro ha subito numerosi interventi di manutenzione, nel 1937 il vecchio sistema di alimentazione a petrolio ha lasciato il passo al più moderno impianto elettrico; lanterna e apparato rotatorio sono stati sostituiti per garantirne sicurezza ed efficienza. La lanterna emette fasci di luce ogni 15 secondi ed è dotata di 16 lenti di cui 10 oscurate; queste permettono la giusta alternanza di segnali luminosi, bianchi e rossi, al fine di dare ai naviganti le corrette informazioni per viaggiare in sicurezza. Per ricordare l’importante ricorrenza, ogni martedì del mese di agosto è stato possibile visitare il Faro grazie alla gentile concessione del Comando Zona Fari dello Ionio e del basso Adriatico di Taranto e per la cortese disponibilità del farista Antonio Maggio. Numerose sono state le richieste giunte da tutta Italia per ammirare questo piccolo scorcio di Mediterraneo da una prospettiva nuova e dal grande fascino . Luana Prontera

Il Faro è alto 47 metri dal suolo e 102 dal livello del mare. Sorge proprio laddove, secondo la convenzione nautica, ai piedi del promontorio, si trova il punto di incontro tra Adriatico e Ionio e i suoi raggi superano le trenta miglia. Fu progettato dall’ing. Achille Rossi, i lavori durarono tre anni e si conclusero l’11 agosto 1866

Le Pro Loco contro la nuova discarica Nord Salento. “Mette a rischio il turismo ed in ginocchio

un territorio già ad alto rischio e con troppi tumori”

In

data 8 agosto 2016 è stato pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Puglia un progetto che prevede l’apertura di una discarica di rifiuti speciali non pericolosi nelle cave dismesse della società Trio, lungo la strada Trepuzzi-Casalabate. Le associazioni Pro Loco di Surbo, Trepuzzi, Squinzano, Casalabate Marina di Trepuzzi, Casalabate Marina di Squinzano, Guagnano, Novoli, Salice Salentino, Spiaggia Bella, Villa Convento e Villa Baldassarre, impegnate da anni nella difesa del patrimonio culturale, ambientale e storico dei nostri paesi e del litorale del nord Salento, apprendono con preoccupazione l’ipotesi dell’apertura di una discarica di rifiuti speciali non pericolosi nel Nord Salento. Al di là della valutazione di impatto ambientale che verrà compiuta dagli enti interessati, si prevede la nascita di una nuova discarica in un territorio già fortemente “stressato”, considerato ad elevato rischio ambientale, crocevia di varie fonti di inquinamento, da Cerano all’Ilva di Taranto, e il cui registro tumori segna una altissima incidenza in molti Comuni della provincia. Le nostre Associazioni si battono da anni per la salvaguardia ambientale dei nostri territori. Discariche ed inceneritori sono fonti di inquinamento che mal di sposano con il lento processo verso una vocazione turistica del

territorio avviato negli ultimi anni e che rischiano di destabilizzarlo. Nonchè di vanificare le iniziative volte a migliorare le nostre città e la vita dei cittadini oltre che a creare i presupposti di accoglienza e cura dei visitatori, indispensabili per un turismo di qualità. Alla luce della situazione ambientale in cui viviamo consideriamo prioritaria e urgente una programmazione finalizzata al risanamento ambientale e non l’apertura di una ulteriore discarica. Il nostro territorio ha già pagato e sta pagando un prezzo troppo alto in termini di vite umane. La nostra contrarierà a questo progetto si associa alle perplessità già sollevate dai nostri sindaci. La nostra contrarietà è quella dei cittadini che si sono già attivati per protestare contro questa nuova discarica. In nome della salvaguardia dei nostri territori saremo vigili insieme fino a quando la situazione non verrà chiarita. L’attenzione sarà costante e l’impegno comune per evitare che la nostra terra subisca nuove violenze. Le Pro Loco di Surbo, Trepuzzi, Squinzano, Casalabate Marina di Trepuzzi, Casalabate Marina di Squinzano, Guagnano, Novoli, Salice Salentino,Spiaggia Bella, Villa Convento e Villa Baldassarre


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riti & folclore

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feste di fine estate

Lucugnano: Fiordaliso per Puccia e maiale: la la festa dell’Addolorata sagra di Cocumola Nella frazione di Tricase. Serata dell’Allegria,

cabaret, fiera e concerto della cantautrice piacentina

L’

estate a Lucugnano tramonta in allegria con i festeggiamenti in onore della Madonna Addolorata. La ricorrenza, che negli scorsi anni ha portato nella frazione tricasina voci come quelle dei Collage e di Bobby Solo, accoglierà quest’anno Fiordaliso. Prima della notte in compagnia della cantautrice, però, spazio alla “Serata dell’Allegria”: venerdì 16 piazza Comi si trasformerà in pista da ballo. Dalle 20,30 si susseguiranno pizzica, canti popolari e balli di ogni tipo, all’insegna della compagnia e della spensieratezza. Ancora musica sabato 17, con il Concerto Bandistico Città di Taviano ad accompagnare le varie fasi della giornata. Alle 21 l’inizio della serata più attesa: primi a salire sul palco i Kababo, con il loro spettacolo di cabaret. Dalle 22 il clou della festa: il Frikandò Summer Tour di Fiordaliso alzerà i decibel della notte di Lu-

cugnano. Poi, a letto col pensiero all’appuntamento dell’indomani mattina: tra le note dei Gran Concerti Città di Racale e Città di Squinzano, che allieteranno l’intera giornata, le bancarelle iniziano a preparare dalle prime ore di domenica 18 i prodotti da esporre e vendere nella tradizionale ed immancabile Fiera.

Minervino. Due serate di gusto in onore

della Madonna dell’Uragano

C

on Specchia Gallone è una delle due frazioni di Minervino. Conta un migliaio di abitanti e festeggia ogni anno la Vergine che la salvò da un terribile uragano nel 1831. Cocumola, in questo scampolo finale d’estate cede al gusto della tradizione con la Sagra della Puccia e del Maiale, festa nella festa della Madonna dell’Uragano. Un weekend tra devozione e sapori che apre gli stand gastronomici la sera di venerdì 9. Ad accompagnare la gustosa Puccia, il tipico pane schiacciato, cotto al forno in pietra e pronto ad essere farcito, vari piatti del territorio, principalmente caratterizzati dalla presenza del maiale nelle più svariate “forme” e ricette. Con le pittule, il buon vino a rallegrare la serata che scorrerà sulle note dei Nuova Folk. Musica salentina che l’indomani, sabato 10, salirà sul palco coi Briganti di Terra d’Otranto, in una giornata che alla continuazione della sagra aggiunge la fiera mattutina, giunta alla 37esima edizione e caratteristica anche per l’artigianato. Sempre sabato, si terrà la processione seguita dalla solenne messa in onore della Madonna. Domenica 11 ultimo giorno di festa con la fiera mercato ed Il Vento del Nord, cover band dei Nomadi.

La festa di Santa Cesarea

Tra fede e leggenda. La ricorrenza e la processione in barca per la

benedizione della grotta dove visse la Santa che dà il nome il paese

S

anta Cesarea Terme prende il nome da Cesaria Vinciguerra, vissuta nel 14esimo secolo e santificata dopo una singolare e mesta storia che meriterebbe notorietà maggiore di quanta in realtà non riscuota. Il racconto leggendario della vita di Cesaria, la vuole orfana di madre e costretta a fuggire, in giovane età, dalle attenzioni malsane del padre. Abbandonata la sua dimora, la giovane donna si rifugia tra le rocce incontaminate al nord di Castro. Qui, raccolta in preghiera, viene raggiunta da un uomo mandato da suo padre per

farla rincasare. La fama della ragazza, già nota in tutta Terra D’Otranto per la sua pia devozione e la sua singolare storia, si fa ancor più grande quando il suo “cacciatore” viene colto da una tromba d’aria che lo scaraventa contro gli scogli. Qui, il racconto si fa ancor più leggendario: l’impatto con la scogliera frantuma le rocce e libera un forte odore di zolfo, riconducibile alle sulfuree acque che caratterizzano la cittadina. Dopo la morte di Cesaria, nei pressi della sua grotta viene edificata una piccola chiesa che da subito diviene luogo di devo-

zione nei suoi confronti. Il resto è storia moderna: nel 1924 la chiesa passa nelle sapienti mani dei Francescani che nel 1954 la sostituirono con una di nuova fattura. Nel frattempo, per il Salento, iniziarono a sorgere altri luoghi di culto in onore della stessa Santa. E il paese di Santa Cesarea inizia a festeggiare la sua patrona di anno in anno nella giornata dell’11 settembre, riconosciuta come giorno in cui la giovane Cesaria dovette allontanarsi da casa. Anche quest’anno, domenica 11, sarà il giorno

dedito alla Processione con la statua di Santa Cesarea che, dopo aver percorso le principali vie del paese, viene portata in corteo in mare, seguita da una scia di barche. Raggiunge e benedice la grotta sulfurea (indicata come quella dove la Santa visse) e torna a riva per la messa delle 21,30 nel piazzale delle terme. A funzione conclusa, attorno alle 23, gli attesi fuochi d’artificio. L’indomani, lunedì 12, il momento della musica e dell’umorismo: sul palco, prima i Folk 2000, poi Uccio De Santis.


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appuntamenti

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estate salentina

Si canta e si balla a Cutrofiano

Sette giorni. Concerti, mostre, estemporanee di pittura, presentazioni di libri, bike tour e incontri

per un’intera generazione di cantori capaci di tramandare il patrimonio popolare salentino

A

Cutrofiano torna il Li Ucci Festival. Da domenica 11 a sabato 17, dopo il grande successo delle precedenti edizioni che hanno coinvolto centinaia di artisti e musicisti e migliaia di appassionati provenienti da tutta Italia e dall’estero, per il sesto anno consecutivo va in scena il Festival che propone concerti, mostre, estemporanee di pittura, presentazioni di libri, bike tour, incontri per ricordare non solo i cantori de “Li Ucci”, lo storico gruppo salentino custode degli “stornelli”, dei canti d’amore e di lavoro, spesso improvvisati al ritmo del tamburello, ma anche un’intera generazione di cantori capaci di tramandare il patrimonio popolare salentino. Uccio Aloisi, Uccio Bandello e Narduccio Vergaro sono stati depositari e interpreti di una tradizione raccolta e coltivata da una nuova generazione di musicisti, cantori e ricercatori. Nel corso degli anni, il gruppo ha coinvolto anche Uccio Melissano, Uccio Casarano, Uccio Malerba, Pippi Luceri, Giovanni Avantaggiato, Pino Zimba e Ugo Gorgoni.

Studiosi, musicologi, musicisti e musiciste, cantanti, danzatrici, artiste e fotografi parteciperanno a questo evento organizzato dall’Associazione Culturale Sud Ethnic, con la direzione artistica e organizzativa di Antonio Melegari e con il supporto del Comune di Cutrofiano e di altri partner pubblici e privati, e che sabato 17 in piazza Municipio proporrà il concerto evento con Li Ucci Orkestra, che ospita alcuni dei principali esponenti della musica e della danza popolare salentina. IL PROGRAmmA L’articolato programma prenderà il via con l’anteprima di venerdì 9 (in via Garibaldi) con la presentazione del festival e l’esibizione del cantattore P40. Il sipario si chiuderà domenica 18 con una festa finale in piazza Cavallotti in compagnia del gruppo folklorico Canterini della riviera Jonica, Melino Romolo di Messina e Melegari e i suoi compari. Nel corso della settimana spazio alla musica di Cardisanti e Famiglia Avantaggiato (domenica 11), Dario Muci & Antonio Calsolaro, Scazzacatarante

e Salento All Stars (mercoledì 14), Famiglia Cordella (giovedì 15), Mino De Santis, Le Sorelle Gaballo e Li Strittuli (venerdì 16). Il Festival ospiterà anche Hosteria di Giò (giovedì 15), Sancto Ianne (venerdì 16) e Sleego (sabato 17), alcuni dei gruppi vincitori del Premio Nazionale Folk, concorso dedicato alla musica folk e alla world music italiana, promosso da “Li Ucci Festival”, dal “Meeting degli Indipendenti” di Faenza e dalla Scuola di Musica Popolare di Forlimpopoli. Martedì 13 nell’atrio delle Scuderie di Palazzo della Principessa una serata dedicata a Gianni De Santis, autore di testi musicali e teatrali in griko e italiano, musicista e cultore della lingua antica del Salento scomparso a novembre, con la proiezione del documentario Evò Ce Esù di Christian Manno e Pantaleo Rielli e un spettacolo con il frattello Rocco e Mattia Manco. Non mancherà poi il consueto spazio dedicato all’arte nel Laboratorio Urbano Sottomondo con “Li Ucci tra musica e colore” a cura di Teresa Gravili.

“Sei anni di tradizione, sperimentazione e innovazione. Quella che all’inizio era solo una piccola finestra è stata trasformata in una porta spalancata su tante realtà artistiche, dalla musica alla fotografia, dalla pittura alla gastronomia, dalla danza alla poesia”, sottolinea il direttore artistico Antonio Melegari. “Interesseremo con le nostre iniziative, diversi luoghi del paese, perché vogliamo farlo vivere tutto: da Villa Santa Barbara alla Cantina e Oleificio di via Aradeo, dalle Masserie e le Cave di Tufo al Parco Verde, da Piazza Cavallotti alla Masseria L’Astore, da Via Collepasso a Piazza Municipio. Anche quest’anno”, conclude Melegari, “partiremo su due ruote con il bike-tour, la biciclettata culturale, alla riscoperta delle campagne di Cutrofiano, che si inserisce anch’essa nel filone degli AssaggiUcci, la degustazione di prodotti locali per dare lustro a giovani aziende locali dell’enogastronomia e della pasticceria-gelateria, che hanno fatto della tradizione il punto di partenza di nuove sperimentazioni”. p.p.l.


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estate salentina

Feste di settembre sabato 10

ACQUARICA DEL CAPO. Festa madonna del Ponte: ore 19,30, Processione CASARANO. Parco Astronomico San Lorenzo, ore 20,30, apertura museo del Cosmonauta e planetario digitale 3D, ingresso su prenotazione COCUMOLA (Minervino). Sagra della Puccia e del maiale, Festa Madonna dell’Uragano, (vedi articolo all’interno) CORSANO. Associazione Fidas, Festa del donatore RUFFANO. Chiesa di Santa Chiara, ore 21, Festival di musica Sacra (anche l’11) SPECCHIA. Festa madonna del Passo, Festival Bar Italia e fuochi pirotecnici T.S. GIOVANNI (Ugento). Zona Porto, ore 10, michele Giurgola tenterà il record mondiale di immersione in apnea TRICASE. Presso la sede estiva (via per Tricase Porto), a partire dalle ore 20, Festa del ventennale dell’Associazione Heidi

domenica 11

re settemb

ACQUARICA DEL CAPO. Festa madonna del Ponte: in mattinata tradizionale fiera mercato BOTRUGNO. Tenuta Tresca, Festa della Famiglia COCUMOLA (Minervino). Festa madonna dell’Uragano, Il Vento del Nord, cover band dei Nomadi CUTROFIANO. Li Ucci Festival (fino al 17, vedi articolo pag. 19) NOHA (Galatina). Piazzale campo sportivo, dalle 9, Fiera dei cavalli SALVE. Teatro Le Trappite, Compagnia La Busacca, Taxi a due piazze S. CESAREA. Festa Santa Cesarea: ore 18,30, Processione; piazzale delle terme, ore 21,30, Santa Messa; ore 23, fuochi d’artificio SPECCHIA. Festa madonna del Passo: in mattinata, Fiera; ore 16, maratona della madonna; Piazza Aldo Moro, ore 21,30, Fontane Danzanti Cazacu’s

lunedì 12

re settemb

SALVE. Chiesa San Nicola Magno, ore 21, XXXVII Stagione Concertistica, Concerto masterclass m° F. Di Lernia S. CESAREA. Festa Santa Cesarea: piazzale delle terme, in serata, la musica dei Folk 2000 e il cabaret con Uccio De Santis

martedì 13

mercoledì 14

re settemb

re settemb

SALVE. Parco Astronomico Sidereus, ore 21, Osservazione della volta celeste e ascolto della voce delle stelle (fino al 16), su prenotazione

re settemb

ANDRANO. Castello Spinola-Caracciolo, ore 21, rassegna Il Teatro dei luoghi Fest, Giardini di Plastica, ingresso libero TAVIANO. Festa madonna Addolorata e Sagra te la mennula bbrustulita, (anche il 15) TRICASE. Sant’Eufemia, Festa di Sant’Eufemia (fino al 16)

giovedì 15

re settemb

ANDRANO. Castello Spinola-Caracciolo, ore 21, rassegna Il Teatro dei luoghi Fest, Digiunando davanti al mare, ingresso libero

venerdì 16

re settemb

ALEZIO. Parco Don Tonino Bello, 21,30, Paravoce, canti tradizionali con chitarra e tamburelli CASTRIGNANO DEI GRECI. Centro Storico, ore 20,30, Fiesta con mangiafuoco, giganti, trampoli e musica. Castello Baronale, ore 21, rassegna Il Teatro dei luoghi Fest, ingresso libero OTRANTO. Largo Porta Alfonsina, Otranto Film Fund Festival (fino al 18, vedi pag. 5)

sabato 17

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CORSANO. Associazione Edeno e Mir Preko Nada, In cammino verso l’Alba, 20 km a piedi dalle Vie del Sale al Sentiero Cipolliane e al Canalone del Ciolo LUCUGNANO (Tricase). Piazza Comi, ore 22, Festa della madonna Addolorata: cabaret con Kababo e Fiordaliso in concerto MONTESARDO (Alessano). Ore 22, Freezap, successi rock dagli anni ’70 ad oggi TRICASE. Rally dei 5 Comuni (anche il 18, vedi pagina 21)

domenica 18

re settemb

CASTRIGNANO DEI GRECI. Palazzo Baronale, ore 21, rassegna “Il Teatro dei luoghi Fest”, serata finale, ingresso libero OTRANTO. Lungomare degli Eroi, mercatino delle opere del proprio ingegno

lunedì 19

re settemb

ALESSANO. Palazzo Sangiovanni, ore 20, Festival muse Salentine, musica classica, contributo volontario all’ingresso (fino al 24)

venerdì 23

re settemb

UGENTO. Sede Protezione Civile, ore 18,30, Festa San Pio

Taviano bbrustulisce la mennula Sagra e festa. Due giorni con la Madonna Addolorata

e la mandorla in varie “salse” regina del palato

Le

mandorle abbrustolite, all’acqua, zuccherate o salate, i dolcetti tipici locali e le torte, sempre preparati con le mandorle, e il gelato detto “banana”, ricoperto con meringa e granella di mandorle. È la Sagra te la mennula bbrustulita di Taviano che trasforma, mercoledì 14 e giovedì 15, la Città dei Fiori in quella della mandorla.

L’evento, come sempre, ricorre in occasione della festa per la Madonna Addolorata, salvatrice del paese nel 19esimo secolo per ben due volte, dal colera prima e dalla meningite poi. I festeggiamenti portano i tavianesi in Corso Vittorio Emanuele II dalle 21,30 di mercoledì 14, con la musica del Festival Bar Italia che accompagna gli stand della sagra.

Giovedì 15 santa messa con l’Arcivescovo alle 18,30 e processione a seguire, prima di reimmergersi tra le saporite mennule da sgranocchiare e le tante altre sfiziose prelibatezze dell’evento. Alle 23 l’attesa per i fuochi d’artificio raccoglie tutti in piazzetta don Luigi Antonazzo. Lo spettacolo pirotecnico chiude l’evento e rimanda alla prossima edizione.


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l’evento

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motori

Si corre tra le vie del Capo Rally dei 5 Comuni. La gara si svolgerà tra Tricase, Corsano, Specchia e Tiggiano e coinvolgerà anche i territori di Alessano e Gagliano del Capo

Il

rally ritorna a Tricase! E’ stata questa la notizia circolata fin da inizio anno e che si è concretizzata, grazie alla Scuderia Automobilistica “Salento MotorSport” di Ruffano, nello svolgimento del “7° Rally dei 5 Comuni” in programma a Tricase sabato 17 e domenica 18 prossimi. Così dopo la prima, e purtroppo unica, edizione del “Rally del Barocco Salentino” organizzato nella città dei tre casali nel 2011 dalla A.S.D. “SalentoMotori” proprio con la collaborazione del sodalizio di via Regina Margherita, gli appassionati del Capo di Leuca torneranno ad avere il “loro” rally. La gara approntata dalla “Salento MotorSport” conta sul patrocinio dell’Automobile Club Lecce e dei Comuni di Tricase, Corsano, Specchia e Tiggiano e coinvolgerà anche i territori di Alessano e Gagliano del Capo. La sfida in terra salentina, appuntamento che segue il “Rally Città dei Santi” di San Giovanni Rotondo (Fg) e precede il “Rally Porta del Gargano”, radunerà molti piloti locali e richiamerà concorrenti a caccia di punti per la classifica generale del Campionato

Rizzello-Sorano, vincitori nel 2015 del 6° Rally dei 5 Comuni

Punti importanti per la classifica La sfida in terra salentina adunerà molti piloti locali e richiamerà concorrenti a caccia di punti per la classifica generale del Campionato Regionale ACI Sport 2016 di 5a Zona (Puglia, Campania, Basilicata e Molise) per cui la gara è valida quale penultima prova

Regionale ACI Sport 2016 di 5^ Zona (Puglia, Campania, Basilicata e Molise) per cui la gara è valida quale penultima prova. La pedana di partenza/arrivo sarà ubicata, insieme ai servizi annessi alla gara (Direzione Gara, Segreteria, Sala Stampa, Cronometristi, …), nella centralissima piazza Cappuccini; il Parco Assistenza avrà a disposizione gli ampi spazi offerti lungo via G. Cesare-Zona 167/A; i Riordini saranno tutti davanti al “Caffè Dorian”, in via Umberto I, mentre quello “notturno” del sabato sarà all’interno del parcheggio di via Arezzo, a due passi da Piazza Cappuccini. Tre i passaggi previsti su ognuna delle tre Prove Speciali in programma. La P.S. di apertura sarà la “Corsano”, di 5,14 Km, sicuramente quella più attesa perchè si svolgerà in “notturna” al sabato (con passaggi alle ore 20:20; 21:53; 23:26). I concorrenti partiranno da via Diaz a Corsano e, dopo aver percorso le campagne a ridosso del mar Adriatico, passando per il piazzale di Santa Maura affronteranno la discesa “della torre” che li porterà verso lo “stop” sistemato in località “Guardiola”.

Domenica affronteranno la P.S. “Tiggiano” (10:56; 13:31; 16:06), di 11,76 km, che interesserà la stessa zona delle P.S. del sabato sera proseguendo verso Novaglie e l’entroterra per poi concludersi, sempre sulla litorenea adriatica, nei pressi del “Ciolo”. La P.S. “Specchia” (11:45; 14:20; 16;55) di 9,63 Km, partirà dal tratto di strada che porta verso Presicce snodandosi lungo la “Serra dei Cianci” per poi concludersi nei pressi della strada comunale “Serra di Cristo” dove si trovano un paio di spettacolari tornati in discesa. Arrivo e premiazione in piazza Cappuccini alle 17:52. Per quello che concerne le operazioni preliminari segnaliamo che le verifiche tecnicosportive si svolgeranno sabato presso il concessionario “Valmauto”. Nello stesso giorno, dalle ore 14:30 alle 17:30, si svolgerà lo “shakedown”, il test con le auto in configurazione gara per il quale la scelta è caduta sui sui primi 3,40 km della P.s. “Corsano”. Come sempre, sarà possibile seguire in diretta le varie fasi della gara con interviste, classifiche e curiosità in onda sulle frequenze di “MondoRadio” e “Radio Aurora”. Gianluca Eremita


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cronaca

ilgallo.it

10/23 settembre 2016

www.ilgallo.it Cade dallo scooter, grave quattordicenne

Colpi di pistola contro casa di pregiudicato

U

B

na rovinosa caduta con lo scooter di un amico e la corsa in ospedale. grave 14enne di Taurisano, soccorso dal 118 nei pressi del mercato coperto del suo paese, sull’asfalto dove qualche minuto prima era precipitato. Il ragazzo, P.F., è stato dapprima trasportato d’urgenza in ambulanza al “Ferrari” di Casarano, dove la prima preoccupazione dei medici è stata quella di verificare che non vi fosse alcun organo lesionato, per poi esser trasferito al “Fazzi” di Lecce, date le critiche condizioni. Al momento di andare in stampa, il ragazzo è ricoverato in Rianimazione, in coma. A Taurisano, intanto, la polizia municipale ha ricostruito la dinamica del sinistro: pare che a far perdere l’equilibrio al 14enne sia stata una sterzata improvvisa, forse finalizzata ad evitare una buca nel manto stradale. Lo scooter, prestato al malcapitato da un amico, avrebbe anche avuto un malfunzionamento ai freni.

rusco risveglio qualche notte fa per i residenti di via Ungaretti a Casarano. Attorno alle 2,30, la casa dove risiede il 55enne pregiudicato di Monteroni Luciano Polimeno, abitazione di proprietà della sua compagna, è stata raggiunta da una serie di proiettili. Quattro colpi di pistola, di cui due arrivati dentro casa, chiaramente dall’intento intimidatorio. Minacce di cui è destinatario Polimeno, già sentito dai carabinieri della locale Compagnia. Il 55enne, in passato, nel 2011, era stato raggiunto da un decreto di confisca di beni ad opera della Direzione Investigativa Antimafia.

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Di giorno e di notte, sbarchi ininterrotti

Insegnante di Tricase muore in autostrada

Un

terribile schianto in autostrada è costato la vita ad una insegnate di Depressa (Tricase). La vittima, Stefania Fanciullo, 43enne, era sulla A23, ad Udine, a bordo di una Citroën. Tremendo l’impatto con un furgone cassonato di dimensioni medio-grandi. La situazione è apparsa immediatamente critica: sul posto si sono precipitati vigili del fuoco, 118, forze dell’ordine ed anche un elicottero. Per la donna però non c’è stato nulla da fare. Inutile l’intervento dell’ambulanza. L’incidente che le ha tolto la vita è stato il peggior epilogo che il viaggio verso il Friuli le potesse riservare: Stefania stava tornando in città dopo le vacanze, per rientrare a scuola, ad Udine, dove insegnava.

Lido marini: muore in mare

A

ltra tragedia in mare in questa estate salentina: un uomo ha perso la vita nelle acque di Lido marini. Si tratta di Nicola Cazzato, residente nel torinese, 82 anni. Il malore accusato nella marina di Ugento, mentre faceva il bagno, non gli ha lasciato scampo: inutili per lui i soccorsi del 118. I carabinieri della locale stazione si sono recati sul posto per raccogliere testimonianze e ricostruire l’accaduto. Il pm ha disposto l’autopsia sul corpo della vittima. Pochi giorni prima l’ultimo dramma in mare: un uomo residente a Lecce, che d’estate villeggia a Tricase Porto, ha perso la vita proprio nelle acque tricasine dove era solito fare il bagno, a pochi passi da casa.

Cade dalla moto incastrato sotto al Suv

È

finito sotto ad un suv con la sua moto, rimanendovi incastrato e rischiando di perdere una gamba. Un incidente con una Jeep in via Vittorio Veneto, a maglie, è costato ad A.Z., 25enne del posto, un ricovero ed un’operazione d’urgenza a Tricase. Soccorso dal 118, il ragazzo è stato trasportato immediatamente al “Cardinale Panico” dove è finito sotto i ferri per scongiurare il rischio suddetto, quello di una amputazione. I carabinieri di Maglie sono invece intervenuti per stabilire le responsabilità dell’incidente, effettuando i dovuti rilievi sull’asfalto.

Le

condizioni meteo, al tramontare dell’estate, peggiorano. Ciò nonostante gli sbarchi sulle coste del Salento non accennano a diminuire. Centinaia di profughi sfidano il mare e la notte per raggiungere l’Italia e decine di questi lo hanno fatto, con successo, negli ultimi giorni. Nel giro di una settimana, sono tre gli sbarchi registrati dalle forze dell’ordine. Il primo, con rotta Turchia-Salento, ha portato un folto gruppo di migranti iracheni e afgani a bordo di uno yacht di quasi 20 metri, al largo delle coste di Otranto. Qui, l’imbarcazione è stata intercettata da un guardacoste della guardia di Finanza di Bari che, coordinandosi con il gruppo Aeronavale di Taranto, giorno e notte pattuglia le movimentate ed affollate acque del basso adriatico, per il contrasto ai traffici illeciti. È stato inviato a sorvolare l’area un elicottero che ha confermato i sospetti: lo yacht infatti, alla vista dei militari, ha spento tutte le luci di bordo e puntato velocemente verso terra, nel tentativo di sfuggire ai controlli e sbarcare il proprio carico di esseri umani. Ne è seguito un breve inseguimento che, fortunatamente, si è concluso dopo pochi minuti, evitando così il rischio di un pericoloso approdo notturno. Lo yacht è stato affiancato dall’unità e i finanzieri sono potuti salire a bordo, accertare le condizioni di sicurezza dei migranti, la funzionalità dell’imbarcazione e indivi-

duare subito i tre scafisti. gli oltre ottanta migranti, tra i quali numerosissimi bambini in tenera età, una donna in stato di gravidanza, alcuni anziani invalidi ed un non vedente, sono stati trasbordati con precauzione sul guardacoste ed il mezzo fermato condotto agli ormeggi della Sezione Operativa Navale di Otranto dove, in banchina, precedentemente allertati, erano già pronti ad attendere i sanitari del 118 e altre pattuglie di finanzieri e poliziotti. L’imbarcazione, denominata “WIST” e battente bandiera statunitense è stata sottoposta a sequestro mentre i tre scafisti, due di nazionalità ucraina ed uno dell’Arzerbaigian, sono tratti in arresto per favoreggiamento all’immigrazione clandestina Il gruppo di migranti, 25 donne adulte, 25 uomini adulti e 34 bambini, tutti apparsi in buone condizioni di salute anche se visibilmente pro-

vati da alcuni giorni di navigazione, sono stati assistiti e trasferiti presso il centro Don Tonino Bello di Otranto per le operazioni di identificazione e le altre attività degli uomini del pool antimmigrazione che sin dall’arrivo del mezzo si era messo all’opera. Stesso iter attivato per lo sparuto gruppo di migranti che è invece sbarcato all’alba di venerdì 2 settembre a marina Serra (Tricase). In questo caso gli scafisti han ripreso il largo, facendola franca, mentre i profughi sono stati intercettati a terra e condotti al centro d’accoglienza. Di qualche giorno dopo l’ultimo degli sbarchi registrati al momento di andare in stampa. Si tratta del viaggio concluso da un veliero al largo delle acque tra Gallipoli e Leuca. Considerevole il numero di uomini trasportati: ben 57, tra cui probabilmente si nascondevano anche i due scafisti.

Alezio, odore di erba: aveva una serra in giardino

D

etenzione ai fini di spaccio e coltivazione abusiva di sostanze stupefacenti: con questa accusa, è finito in arresto F.D., 53enne di Alezio. Sotto osservazione da qualche settimana, complice anche la segnalazione da parte dei vicini di casa di uno strano odore di marijuana nell’aria, il 53enne ha ricevuto la “visita” dei militari. Verificata la presenza della sua macchina, sotto casa, i carabinieri sono entrati nell’abitazione dove non hanno faticato a trovare 15 piante di marijuana nell’annesso giardino. Tutte di lunghezza tra il metro e i 3 metri, sono state sequestrate assieme a diversi contenitori in vetro e carta, con

all’interno, già pronta, dell’erba essiccata, per un peso complessivo di due chilogrammi. A stupire i carabinieri è stata la singolarità e l’innovazione con cui il 53enne aveva selezionato le piante, creando una vera e propria serra che nulla ha da invidiare ai migliori vivai, dotata anche di un buon impianto di irrigazione. Lo stupefacente essiccato, poi, era stato ben custodito e selezionato nei diversi contenitori, apponendo su ognuno di essi il nome e la qualità. Su disposizione del pm Vallefuoco, F.D., dopo le formalità di rito, è stato condotto nella propria abitazione in regime di arresti domiciliari.


tempo libero

10/23 settembre 2016

ilgallo.it

in programmazione al cinema LECCE - mULTISALA mASSImO TEL. 0832/307433 Sala 1

18,45 - 21

Sala 1

Sala 2

19,30 - 21,45

io prima di te

16,50 - 19,30 - 22

21

Sala 3

Jason Bourne

19 - 21

19,25

Sala 4

io prima di te

Sala 1

17 - 19,30 - 22

un amore all’altezza

indipendence day

mAGLIE - mULTISALA mODERNO TEL. 0836/484100

Sala 6

20,05 - 22,30

Sala 2

18,30 - 20,30 - 22,30

paradise beach

io prima di te

Sala 1

Sala 7

Sala 3

20,30 - 22,30

independence day

19,30 - 22

Jason Bourne

indipendence day

Sala 2 18: l’era glaciale 20 - 22: paradise beach Sala 3

16,55 - 19,40 - 22,25

5

Sala 8

Sala 9

io prima di te

TRICASE - CINEmA AURORA TEL. 0833/545855 19,30 - 21,30

man in the dark TRICASE - CINEmA PARADISO TEL. 0833/545386

18,30 - 20,30 - 22,30

16,35 - 19,20 - 22,10

suicide squad

io prima di te

GALLIPOLI - CINEmA SCHIPA TEL. 0833/568653

20,15 - 22,30

man in the dark

18 - 20 - 22

19,30 - 21,45

17,45 - 20,15 - 22,30

Sala 5

man in the dark

TRICASE - CINEmA mODERNO TEL. 0833/545855

GALLIPOLI - CINEmA ITALIA TEL. 0833/568653

16,35 - 19,25 - 22,15

Jason Bourne

19 - 20,45 - 22,30

io prima di te

ChIUSURA ESTIVA

indipendence day (3D)

18,45 - 20,40 - 22,35

CASARANO - CINEmA mANZONI TEL. 0833/505270

CALImERA - CINEmA ELIO TEL. 0832/875283

l’era glaciale 5

Sala 3

Sala 5

GALATINA - CINEmA TARTARO TEL. 0836/568653

17,05 - 19,40 - 22,20

Sala 2

Tommaso

Sala 4

telefona martedì 13 settembre

io prima di te

19 - 20,45 - 22,30

Trova i galletti

dall’8 settembre

SURBO - THE SPACE CINEmA TEL. 0832/812111

indipendence day

19,30: New york 21,30: Escobar

Tommaso

Cerca tra le pubblicità, individua i 3 galletti “mimetizzati” e telefona martedì 13 settembre dalle 9,30 allo 0833/545777. Tra i primi 50 che prenderanno la linea sarà sorteggiato UN VOUChER PER UN PERNOTTAMENTO in una delle strutture ricettive CAROLI hOTELS (Leuca e gallipoli, con la formula un ospite gratuito ed uno pagante). In palio anche: i BIgLIETTI per i CINEMA; 1/2 kg di MIgNON offerti dalla pasticceria DOLCEMENTE di Tricase; LETTINO ed OMBRELLONE presso SUNRISE BEACh a PESCOLUSE (Salve); COLAZIONE PER DUE offerta da gOLOSA a TRICASE; APERITIVO SALENTINO con calice di vino a scelta con prodotti tipici salentini offerto dall’ENOTECA LE VIgNE DEL SALENTO ad ALESSANO; un ANTIPASTO CON BEVANDA offerti da LA CANTINA DE LU CEDDhRU a DISO; un LAVAggIO PIUMONE MATRIMONIALE CON DETERgENTI E BUSTA (asciugatura esclusa) offerta dalla LAVANDERIA BLU TIFFANy a MARITTIMA; 90 minuti di gioco a PAINTBALL completo do tutta l’attrezzatura per una persona (gruppo minimo di 6) presso il DEBI gREEN DI ALESSANO; CORNETTO e CAPPUCCINO offerto dal CAFFÈ PISANELLI DI TRICASE; CORNETTO e CAPPUCCINO offerto dal BAR LEVANTE di TRICASE; DUE APERITIVI al Bar MENAMÈ di TRICASE PORTO; DUE APERITIVI presso DOLCI FANTASIE di SAN CAS SIANO; BUONO SCONTO di EURO 50 da applicare sull’acquisto di occhiali da sole o da vista presso OTTICA MORCIANO di TRICASE, ANDRANO, TIggIANO e CASTRO.

NoN soNo ammessi gli stessi viNcitori per almeNo 3 coNcorsi coNsecutivi.

NoN si accettaNo NomiNativi della stessa famiglia

academy

Telefona martedì 13 settembre dalle ore 9,30: 0833/545 777

le pagelle dello Zodiaco Ariete

6

Alcune sicurezze saranno messe in discussione ma sabato 17 (si, proprio il 17) viene in vostro soccorso. Nel frattempo, non confinatevi in casa: esplorate nuovi orizzonti!

Toro

Bilancia 6,5 Sospettate del partner? Di un caro amico? Di un socio fidato? Fate bene. Agosto ha portato cattivi consigli a tanti. Preparate il setaccio, si fa piazza pulita!

Da quando vi piace settembre? Il sole stava prosciugando il vostro entusiasmo? Se avete già aperto l’ombrello, non chiudetelo: dal 20 la nuvola “di Fantozzi” sarà vostra

INdIPENdENTE

dI CULTURA, SERVIzIO Ed

INFORmAzIONE dEL

REdAzIONE TRICASE

SALENTO A ssocia ti

via L. Spallanzani, 6

Sagittario 5E la sveglia che suona troppo presto, e il sole che tramonta sempre prima…ma ce l’hanno tutti con voi? No, le mezze stagioni non fanno per voi. Se non è estate, tanto vale che arrivi l’inverno

Direttore Responsabile L UIGI Z ITO _ liz@ilgallo.it Coordinatore di Redazione G IUSEPPE C ERFEDA _ gicer@ilgallo.it In Redazione D ANIELA C RUDO amministrazioneilgallo@gmail.com

Il gallo su Facebook: redazione.ilgallo

Tel. 0833/545 777 391/3532279

Unione Stampa Periodici Italiani

www.ilgallo.it info@ilgallo.it

tessera n. 14582

5

Tesi, impazienti, stressati. Va bene settembre, ma non sta finendo il mondo! Una sana dose di fornicazioni vi aiuterà a liberare la mente.

Scorpione 6-

Gallo

PERIOdICO

gemelli

Il gallo su Twitter: ilgallosalento

Cancro

Leone 5,5

7

Belli e vitali. La luna piena di venerdì 16 è tutta vostra. Uscite, ballate, ammiccate. È il dio Eros a ordinarlo!

Aggressivi, permalosi e scontrosi. Chi vi sta intorno, rincasa distrutto. Ok gli artigli al lavoro, ma a casa si aspettano anche un po’ di fusa!

Vergine

7-

È il vostro momento. Un compleanno in più non pesa, anzi è un’occasione per riavvicinare qualcuno che pareva aver cambiato pianeta. È l’ora giusta anche per chiarimenti

Capricorno 6,5

Acquario 5,5

Pesci 5,5

“E l’ottavo giorno creò il Capricorno”. Sorvolate l’Himalaya. “The World is yours”, per dirla alla Tony Montana. Non gonfiarvi troppo, anche i dirigibili precipitano

Se state cambiando lavoro, se state cambiando partner, se state cambiando vita…cambiate anche idea! Non è il momento di rivoluzioni

Pesci…fuor d’acqua. C’è una nota stonata che vi ronza in testa dall’alba al tramonto. Il lavoro è il rifugio da quel motivetto snervante. Per il sudombelico ci sarà tempo…

CORRISPONDENTI Massimo Alligri giuseppe Aquila gianluca Eremita Vito Lecci Valerio Martella Antonio Memmi Luana Prontera Carlo Quaranta Donatella Valente Stefano Verri Lorenzo Zito

la collaborazione sotto qualsiasi forma è gratuita. la Direzione si riserva di rifiutare insindacabilmente qualsiasi testo e qualsiasi inserzione. Foto e manoscritti, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Riproduzione vietata. Stampa: SE.STA. srl via delle Magnolie 23 Zona Industriale - Bari Iscritto al N° 648 Registro Nazionale Stampa Autorizzazione Tribunale Lecce del 9.12.1996

distribuzione gratuita porta a porta in tutta la provincia di Lecce

il

dal 10 al 23 settembre

5+

Più corna che energia. È il caso di reagire, di iniziare a veder rosso. Sprigionate la vostra forza, Tori. Qualcuno si prende gioco voi: che la caccia abbia inizio!

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marketing e Pubblicità Tel 0833/545 777 e-mail: grafica@ilgallo.it numero whatsapp 391/3532279

Luigi G. Zito tel. 328/2329516


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ilgallo.it

ultima

10/23 settembre 2016


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