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Giocare a fare Dio non è da tutti Anno XXIII, numero 20 (647) - 13/26 ottobre 2018 - www.ilgallo.it - info@ilgallo.it
“gli angeli della Casa di Betania che non smetterò mai di ringraziare”
prOntO SOCCOrSO all’OSpedale di triCaSe
Dalla divisa grigio celeste, bianca, verde, verde chiaro: ho impressi nella mente e nel cuore i loro volti. Professionali, umani, gentili, amorevoli, affettuosi, sorridenti, che con senso del dovere svolgevano al meglio i loro compiti. Non finirò mai di ringraziare e pregare per chi ha gettato il seme della sua nascita, per chi l’ha costruita, per chi la gestisce e per chi ci lavora ogni giorno. Non è in grado di sconfiggere le malattie e le sofferenze ma le allevia, le addolcisce, le rende umanamente più sopportabili. Grazie Casa di Betania! la lettera a pagina 2
Quando si ha a che fare con la vita e la morte della gente, il fardello dell’etica della responsabilità supera ogni dissertazione intellettuale e ti riporta subito con i piedi per terra. Nulla è più reale dell’esistenza e della vita, soprattutto quando viene messa in pericolo: non c’è tempo per divagare, cazzeggiare o disquisire sull’accaduto. Il responsabile dell’unità operativa dott. Antonio Angelelli: “Occorre tutta la bravura del medico per valutare la priorità e l’urgenza del caso. In poco tempo deve formulare una diagnosi d’urgenza per un immediato trattamento terapeutico. Ne va della vita delle persone”
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Fiere: Miggiano, Martano e Muro
TROVA I GALLETTI E VINCI
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Regolamento a pagina 23
EXPO 2000 - Industria, artigianato ed agricoltura del Salento, a Miggiano: dal 18 al 21 ottobre i migliori operatori commerciali dei tre settori cardine della rassegna si daranno appuntamento nel quartiere fieristico. circa 250 gli espositori che hanno già confermato la presenza. A Martano torna in scena la Volìa Cazzata: cucina tipica, buon vino, musiche e canti tradizionali. A Muro Leccese è il maiale il re della festa Lu Porcu Meu
OmicidiO nOemi: la sentenza
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Condannato a 18 anni e 8 mesi con rito abbreviato Lucio Marzo, l’omicida reo confesso della sedicenne di Specchia. La mamma di Noemi: “Legge ingiusta, una pena così lieve non è giustificabile”
la grande mela pizzicata
Musicisti e ballerini dell’Orchestra Popolare, dopo il successo alle Olimpiadi di Seul e alla festa dei cittadini del presidente della Repubblica federale tedesca, hanno fatto ballare tutti al Columbus Day
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la lettera
Grazie agli angeli della Casa di Betania
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ora parlo io
Persone buone, speciali. Quando indossano la divisa, a mo’ di angeli si elèvano al di sopra degli umani e dei loro problemi, per occuparsi soltanto dei pazienti, delle loro esigenze, delle loro sofferenze
Ho
pianto quella notte. Ho pianto tanto quel giovedì. Eravamo arrivati al pronto soccorso dell’ospedale “Cardinale Panico” alle 16,45 del 3 febbraio 2016, erano le due quando la compassionevole dottoressa disse a Rossana: “Signora, le ho trovato un posto in oncologia, ma non si preoccupi, la situazione non è del tutto chiara. La ricovero lì perché così gli accertamenti saranno più rapidi”. Ho pianto molto. Era cominciato il Calvario. È durato trentadue mesi. Per sette abbiamo vissuto a Bergamo, viaggio della speranza, senza speranza. Figlio solo, mamma sola, fratello solo, affetti, amici, soli. Noi, solissimi. Esiliati. Chemio, chemio, chemio. Tac. Chemio, chemio, chemio… Tac. 57 chemio, 11 Tac. Solo una brevissima tregua. Il nemico avanza. Sempre più forte, sfrontato, implacabile, terribile, inesorabile. Conquista sempre nuove posizioni. La Guerriera combatte una battaglia straordinaria. Con straordinaria volontà, forza, tenacia, serenità e dolcezza. Ho pianto quel mezzogiorno di venerdì 22 giugno. Ho pianto tanto. L’ho fatto in ospedale quando la dottoressa ha pronunciato quelle sei parole: “Terapia del dolore. Casa di Betania”. Ho pianto molto. Conoscevo bene il tremendo significato delle prime tre. Ero più confuso, disorientato, terrorizzato, pensando alle altre. Frequentando l’ospedale, il mio sguardo si era spesso soffermato sulle locandine pubblicizzanti la struttura e i servizi offerti. Quasi mai, però, avevo letto e compreso sino in fondo il loro contenuto, perché mi incupivo, mi rattristavo, mi inquietavo. In due, tre occasioni mi ci ero pure recato per visita; ero rimasto il tempo strettamente necessario e poi ero scappato via, quasi un senso di liberazione da qualcosa. “Non preoccupatevi”, cercava di consolarci la suora. “Ci dovrà stare solo quattro- cinque giorni, sarà testata la terapia e tornerà a casa. Poi, vedrete, incontrerete persone buone, speciali, dalla portineria all’ultima del piano più alto”. Ci siamo rimasti settantadue giorni. E Rossana a casa non è più tornata. La situazione si è complicata, sempre più aggravata. Sempre più farmaci. Sempre più pesanti. “Luigi torniamo a casa, andiamocene a casa nostra, voglio tornare a casa”, ripeteva sempre più spesso nei primi giorni. “Si, si amore mio, un po’ di pazienza, ancora qualche giorno e ce ne andiamo”. Poi, piano piano, si insinua in lei una preoccupazione: “Luigi, non è che ci cacciano da qui? Ma quanto possiamo stare? Non è che ci mandano a casa?”. Sorpreso, mi chiedevo cosa fosse successo, perché aveva cambiato idea? Ho trovato la risposta quasi subito. In quella stanza, dalle prime ore del mattino alle ultime della sera entravano tanti operatori. Dalla divisa grigio celeste, dalla divisa bianca, dal velo bianco, dalla divisa verde, dalla divisa verde chiaro. Ho impressi nella mente e nel cuore i loro volti. Potrei indicarli tutti qui, uno per uno. Professionali, umani, gentili, amorevoli, affettuosi, sorridenti, sorridenti, sorridenti, con grande senso del dovere svolgevano al meglio i loro compiti. Spesso si aveva necessità anche di notte. E loro, sempre tempestivi, arrivavano. E sorridevano. Anche la notte. Non le hanno fatto mancare mai una battuta di spirito, una parola di conforto, una carezza, un
casa di Betania - tricase
Non finirò mai di ringraziare e pregare per chi ha gettato il seme della sua nascita, per chi l’ha costruita, per chi la gestisce e per chi ci lavora ogni giorno
bacio. L’hanno trattata come un’amica, una sorella, una mamma. Per un po’ mi sembrava fosse normale, ma i giorni passavano, le settimane passavano e loro sempre così, sorridenti. Sempre. Ho cominciato a pensare: “È possibile che questi siano sempre così? È possibile che a loro vada tutto bene? Che non abbiano alcun problema?”. Non poteva essere così! Infatti, conoscendoli sempre più, scoprivo che il figlioletto aveva un po’ di problemi respiratori, che la mamma era allettata da tempo o, addirittura, non c’era più, che il marito aveva da poco subìto un brutto intervento, che il fratello, che la
La Guerriera è sfinita. Le forze l’hanno abbandonata. Alla fine ha deposto le armi. Lo ha fatto serenamente, delicatamente, dolcemente e con un piccolo sorriso. Sa di aver dato il meglio, di aver dato tutto. Mi piace pensare che con quel sorriso volesse ricambiare tutti quelli ricevuti dagli angeli dalle variopinte divise e dallo stuolo incessante di parenti e amici che l’hanno continuamente confortata con le loro visite. Adesso quelle tre parole, Casa di Betania, hanno un altro senso, un altro significato: non di terrore, non di inquietudine. Non hanno quello della speranza di una guarigione ma certamente quello della completa cura della persona, della serenità, della dolcezza. Se la sua presenza fosse la causa delle malattie e della sofferenza, per primo, insieme a voi, cercherei di distruggerla, di raderla al suolo. Purtroppo non è così: le malattie, la sofferenza, la morte esistevano anche da prima che essa esistesse. Non finirò mai di ringraziare e pregare per chi ha gettato il seme della sua nascita, per chi l’ha costruita, per chi la gestisce e per chi ci lavora ogni giorno. Non è in grado di sconfiggere le malattie e le sofferenze ma le allevia, le addolcisce, le rende umanamente più sopportabili. Grazie Casa di Betania! Grazie di esserci! Consegno queste mie riflessioni a chi avrà la bontà di leggerle. Lo dovevo! Lo dovevo agli angeli con la divisa grigio celeste, divisa bianca, velo bianco, divisa verde, divisa verde chiaro. Grazie! Grazie di cuore a tutti. Anche a nome di Rossana. Luigi Riso
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moglie, che la sorella o il papà… che loro stessi avevano problemi di varia natura. In fondo, non poteva essere diversamente. Anche loro sono dei “pellegrini in questa valle di lacrime.” E allora? Avevi ragione tu, suora! Sono davvero delle persone buone, speciali. Ho capito cosa succede. Quando indossano la divisa, a mo’ di angeli si elèvano al di sopra degli umani e dei loro problemi, per occuparsi soltanto dei pazienti, delle loro esigenze, delle loro sofferenze. Ho piano il 2 settembre, un’ora dopo mezzogiorno. Ho pianto tanto. La battaglia è stata lunga, durissima, estenuante, senza esclusione di colpi.
da CaStigliOne a Bartender Of the year
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salentino Orlando Marzo, originario di Castiglione D’Otranto (Andrano), del ristorante Lumè di Melbourne ha conquistato il titolo di miglior barista del mondo dalla più grande competizione di bartending del mondo, la Diageo Reserve World Class 2018. Come ha riportato Carlo Mammolo su Tricasenews.it, Marzo ha battuto oltre 10mila barman provenienti da ogni angolo del globo in una competizione che ha coinvolto cinque continenti. Nell’arco di sei mesi Marzo ha vinto centinaia di sfide preparando innumerevoli cocktail. La gara è culminata in una finale di quattro giorni, in cui 56 dei migliori bartender in circolazione si sono sfidati in una delle città più “vivaci” del momento, Berlino. Riferendosi a Marzo a giudice di classe mondiale Lauren Mote ha dichiarato: “L'aperitivo Zacapa che ha realizzato è stato uno dei migliori che abbia mai assaggiato".
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“Reddito di cittadinanza tOrre dell’OrSO: SfOgO di Un tUriSta misura necessaria” Ma quei divieti di sosta... La S
legge di bilancio non è altro che un “bilancio previsionale” con cui si prevedono le spese da fare e le entrate necessarie a loro copertura: voglio comprare a gennaio un nuovo smartphone e prevedo che i soldi mi arriveranno a dicembre dai regali di Natale. Più o meno funziona così. Se però voglio comprare un’auto è evidente che i cento euro dei nonni non bastano più. Devo prendere a prestito dei soldi, devo far ricorso al debito. Con la legge di bilancio i governi, di ogni tempo e colore, hanno fatto ricorso al debito per: salvare le banche, pagare mega stipendi ai manager di Alitalia poi fallita, prorogare concessioni multimilionarie ad “Autostrade per l’Italia” (salvo poi vedere ponti crollati) stanziare centinaia e migliaia di milioni per la ricostruzione di Arquata del Tronto, di Assisi e di Pescara (salvo poi vedere un mese fa in tv, dopo anni, che sono pronte le prime 100 delle 3mila case prefabbricate previste). Insomma hanno fatto ricorso al debito per qualsiasi cosa. L’ultima legge di bilancio ha scatenato delle reazioni quanto meno curiose. Antonio Tajani: “Reddito di cittadinanza inaccettabile”, Maurizio Martina: “Paese a rischio”, Paolo Mieli: “Faremo la fine della Grecia”, Pier Carlo Padoan: “Posizione non chiara, ho paura che sia peggio di quel che sembra”, Giorgia Meloni: “Il reddito di cittadinanza è una misura depressiva”, Berlusconi: “Ho comprato il Monza, in due anni derby col Milan” (vabbè… lui è così!). Tutti si scandalizzano e gridano al peggio per i dieci miliardi stanziati senza certa copertura per il Reddito di Cittadinanza. Che non saranno “di merda” come qualcuno ha detto ma che sono una miseria in confronto all’attuale debito pubblico. Miliardi che per una volta aiutano i giovani disoccupati, i cinquantenni che hanno perso il lavoro e chi un lavoro non ce lo ha mai avuto. E senza retorica del cacchio, per non essere volgare, senza allusioni a furbi fannulloni e farabutti che ne approfitterebbero. Certo il governo sembra aver appena aperto il libro di economia dove alla prima pagina c’è scritto: “Il moltiplicatore Keynesiano è il parametro che indica la percentuale del reddito che
viene reinvestita dai consumatori in consumo stesso”. Cioè se aumenta il mio reddito aumentano i miei consumi e l’effetto è quello di migliorare l’economia in generale. Proprio così non è: il Reddito di Cittadinanza, come l’aumento delle pensioni minime, è una misura momentanea, che probabilmente non aumenterà i consumi e tantomeno gli investimenti, perché sarà appena sufficiente a coprire bisogni primari (mangiare , dormire e vestirsi). Ma è una misura necessaria, è una misura per persone che sono in difficoltà e persone in difficoltà in Italia oggi ce ne sono tante. In un’ottica di medio lungo periodo sarebbe stato più corretto ed intelligente impiegare risorse per abbassare il costo del lavoro e ridurre le imposte per le aziende, in modo da favorire le assunzioni, perché va da sé che uno stipendio è meglio di un sussidio, perché lo stipendio ti permette di programmare, il sussidio no. Oggi però purtroppo l’Italia non può programmare a medio e lungo termine. Oggi il Reddito di Cittadinanza e l’aumento della pensione minima sono misure necessarie perché c’è un terzo della popolazione che vive in una situazione di povertà ed è giusto intervenire con misure immediate. Ultima cosa: il debito pubblico italiano ammonta 2.327 miliardi, costituisce il 132% del PIL. Giusto per capire: per estinguere il proprio debito l’Italia per circa un anno e mezzo non dovrebbe avere uscite, non dovrebbe pagare nulla, né le pensioni, né gli stipendi e tutti dovrebbero lavorare gratis. Luca Borrello (commercialista)
un turista che ha soggiornato nel Salento per una decina di giorni a settembre, amareggiato per aver ricevuto una multa per divieto di sosta e arrabbiato per non avere gli strumenti per far valere le mie ragioni. Il fatto si è svolto in agro di Melendugno, ma il problema esiste anche in molti altri Comuni. L’11 settembre, alle 13 circa, ho parcheggiato l’auto in fila ad altre a sud di Torre dell’Orso (qualche decina di metri dal cartello della località), corsia nord SP366 vicino all’incrocio con SP297. C’è a fianco strada un grande parcheggio a pagamento ed il divieto di sosta sulla banchina della strada; ho parcheggiato non accorgendomi del segnale (colpa mia) ma ampiamente fuori dalla carreggiata per almeno un metro. Dopo qualche ora, ritornato all’auto ho trovato la multa. Ora, le domande e le considerazioni che vorrei porre sono le seguenti: c’è proprio bisogno di un divieto di sosta (lì come in tanti altri casi), oppure è solo per far riempire i parcheggi a pagamento? Perché il cittadino deve rispettare leggi e regolamenti ed una amministrazione pubblica, anziché dare il buon esempio, si permette di installare segnaletica non conforme e magari non rispettare appieno il Codice della Strada? Dico questo perché il CdS prevede (art. 7) che ove ci sono parcheggi a pagamento, ci siano anche parcheggi gratuiti. Dico questo perché il Comune è competente per la segnaletica solo nel centro abitato, salvo deroghe (es. dal proprietario della strada). Dico questo perché il CdS (art. 37 e art. 77 del regolamento di applica-
zione) prevede determinate caratteristiche del cartello tra cui l’indicazione della delibera comunale che ha istituito il divieto; per inciso, il cartello in questione era mancante di questa informazione (vero anche che c’è anche una sentenza della Corte di Cassazione del 2016 che afferma che non è più obbligatoria). Dico questo perché i proventi delle multe dovrebbero essere reinvestiti in viabilità e sicurezza; viene fatto veramente? Come fa il cittadino a verificare se questo non sia un cartello apposto da qualcuno (non il Comune) che ha interesse a non far parcheggiare nessuno? Come fa il cittadino a sapere se ci sono parcheggi gratuiti in zona? Cosa può fare il cittadino (soprattutto il turista) per contestare la multa, quando se pagata entro 5gg viene applicato uno sconto e gli costa una trentina di Euro, mentre se vuole presentare ricorso deve spenderne almeno 43€ e tempo e carte da produrre, per non parlare dell’eventualità di doversi presentare al Giudice di Pace / Prefetto? La sensazione è che si sia trovato il sistema per spillare soldi al cittadino/turista che può confrontarsi solo con … un muro invisibile. Spero che qualcuno che ha più tempo e soldi di me possa far valere queste ragioni. Personalmente non sono certo invogliato a tornare nel Salento; fate attenzione che tanta altra gente non si stanchi come me e tutta questa bella giostra ad un certo punto non si inceppi. Ho scritto anche al sito del Comune di Melendugno ma non mi ha risposto nessuno; non mi aspettavo di certo qualcosa in più! Grazie Vittorio Lago
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finito il processo
Noemi: 18 anni e 8 mesi a Lucio
13/26 ottobre 2018
condannato
di Giuseppe Cerfeda
La sentenza. Fu omicidio volontario premeditato, aggravato da futili motivi, crudeltà e occultamento di cadavere
E
messa la sentenza al processo con rito abbreviato contro Lucio Marzo, il 18enne di Montesardo (Alessano) che ha ucciso a soli 16 anni la sua fidanzata, Noemi Durini di Specchia. Accolta quasi in toto la richiesta del Pubblico Ministero che aveva chiesto 18 anni per l’omicidio più 18 mesi per reati collaterali (ricettazione, furto, lesioni personali e danneggiamento di un’autovettura) mentre è stata rigettata la richiesta dei legali della difesa di una nuova perizia psichiatrica. Per i giudici Lucio dovrà scontare 18 anni e 8 mesi di reclusione per omicidio volontario premeditato e aggravato dai futili motivi e dalla crudeltà e occultamento di cadavere. Le indagini hanno appurato, come del resto lo stesso ragazzo aveva confessato, che Lucio, all’alba del 3 settembre di un anno fa, ha condotto la ragazza in una campagna di Castrignano del Capo e lì l’ha picchiata, ferita con delle pietre, accoltellata alla nuca e sepolta sotto delle pietre di un muretto a secco mentre ancora era in vita. Da una intercettazione ambientale in carcere, durante un colloquio col padre: “Papà, quando l’ho sepolta respirava ancora”. La ragazza, infatti, per il medico legale “è morta per insufficienza respiratoria acuta conseguente ad asfissia da seppellimento mediante compressione del torace e dell’addome”. Dopo una lenta agonia. Il colpo inferto con un coltello da cucina, la cui punta è stata rinvenuta conficcata nella nuca della vit-
tima, non è stato letale, poiché la lama non è entrata nella scatola cranica. Lucio che ha confessato le proprie colpe sin all’inizio delle indagini, dunque, solpevole aldilà di ogni ragionevole dubbio.
Sconterà 18 anni ed 8 mesi che sono il frutto di un calcolo preciso così come previsto dalla legge. Basandosi su quanto richiesto dalla pm Anna Carbonara, i conti sono presto fatti: 25 anni (considerati equivalenti l’aggravante della premeditazione e l’attenuante per la minore età dell’omicida all’epoca dei fatti) a cui aggiungerne altri due per la soppressione del cadavere e il possesso d’armi. Totale 27 anni di reclusione a cui, come previsto quando il processo si svolge con rito abbreviato, bisogna decurtare un terzo della pena. Calcoli evidentemente condivisi dal giudice che ha emesso la sentenza, condannando Lucio Marzo a 18 anni e 8 mesi.
la mamma: “Ci vUOle l’ergaStOlO!” irma rizzo: “Carcere a vita, poi si vedrà come recuperarlo. Intanto deve pagare” il 16 novembre il gip si pronuncerà sull’archiviazione o meno del papà di lucio
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hi non condivide è Irma Rizzo la mamma di Noemi a, cui, ovviamente la condanna non può bastare: “La legge tutela i carnefici e non le vittime. Non se ne può più! E non vale solo per Noemi: nessuno si dovrebbe permettere di usare violenza o addirittura togliere la vita ad un’altra persona. E noi che facciamo? Comminiamo una pena così lieve… se son previsti 30 anni, diamogli almeno quelli, togliamo gli sconti pena! E basta con questa scappatoia del rito abbreviato...”. Si è vista sottrarre la figlia per sempre e la pena comminata a Lucio proprio non le scende. Per questo lancia un appello ai ministri dell’Interno, Matteo Salvini, e della Giustizia, Alfonso Bonafede, ai quali chiede giustizia. “Non mi fermerò qui”, ha chiarito, “insieme a delle associazioni stiamo preparando una petizione, raccoglieremo le firme perché tutto questo cambi”. Lucio era minorenne quando ha ucciso a pietrate Noemi. “Mancavano tre mesi dalla maggiore età”, precisa Imma, “una pena così lieve non è giustificabile”. Quel che colpisce è che l’omicida, nonostante tutto il tempo avuto a disposizione per riflettere, non abbia neanche chiesto perdono per quello che ha fatto. Eppure ne ha avuto l’opportunità: “Il giudice, prima di ritirarsi in camera di Con-
siglio per emettere la sentenza, gli ha chiesto se voleva dire qualcosa. Lui ha risposto con un “no greco” (un suono prodotto dal rapido schioccare delle labbra, accompagnato dallo scuotimento della testa), senza neanche parlare”. Irma, comunque, non vuol sentire parlare di perdono: “Non esiste. Chieda perdono a Noemi e alla sua coscienza”. E adesso? “Continuo, la mia battaglia prosegue. Bisogna che cambi questa giustizia”, insiste la mamma di Noemi, “che cambino queste leggi. Un reo confesso di un delitto consumato con così tanta crudeltà non può usufruire di tante agevolazioni”. Per Irma Rizzo, “bisogna dargli l’ergastolo, poi si vede in che maniera recuperarlo. Intanto deve pagare”.
Si è molto parlato dell’ipotesi, rilanciata da “Quarto Grado” su Rete 4, che Noemi al momento del ritrovamento del corpo avesse indosso abiti diversi da quelli che aveva quando è uscita di casa. Irma smentisce: “I vestiti sono quelli, inutile alimentare ipotesi avventate, si rischia solo di creare confusione”. C’è un ‘altra cosa che non lascia tranquilla Irma Rizzo. “Questa sentenza ha stabilito che Lucio ha agito da solo ma io non ne sono affatto convinta. Anzi: nessuno mi toglie dalla testa che con lui ci fossero uno o anche due complici e per questo io andrò avanti. Dovesse essere provata la presenza di una persona maggiorenne, cambierebbe tutto. Vedremo cosa verrà fuori il prossimo 16 novembre”. Quando cioè il Gip deciderà se archiviare o meno la posizione di Biagio Marzo, padre di Lucio che era stato indagato per concorso nell’occultamento del cadavere. I legali della famiglia di Noemi si erano opposti alla richiesta di archiviazione avanzata dal pm, opposizione che il giudice ha accolto. “Non sto accusando nessuno, sia chiaro. Chiedo solo”, conclude Irma Rizzo, “che niente venga escluso nelle indagini. Aspetto per capire e non avrò pace finche non sarà tutto chiaro. Lo devo a mia figlia”.
cronaca
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Rubò l’incasso al self service: arrestato
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Tre quintali e mezzo di droga a bordo
La Guardia di Finanza ha concluso un’importante operazione aeronavale nel Basso Adriatico, al largo di San Foca (Melendugno). Le unità del Reparto Operativo Aeronavale di Bari, nel corso di un pattugliamento, hanno sottoposto a controllo un natante sospetto, proveniente dalle acque internazionali ed apparentemente adibito al diporto, diretto verso le coste salentine. I finanzieri, insospettiti dalla linea di galleggiamento particolarmente bassa, procedevano ad una meticolosa ispezione del natante, durante la quale scoprivano un doppio fondo, abilmente occultato e accessibile dalla plancia di comando, all’interno del quale venivano rinvenuti 222 involucri contenenti marijuana, per un peso complessivo pari a 352 kg ed un valore di mercato di circa tre milioni di euro. Il mezzo utilizzato per l’illecito traffico, un motoscafo da diporto dotato di un potente motore fuoribordo, è stato condotto agli ormeggi della Sezione Operativa Navale Guardia di Finanza di Otranto e sottoposto a sequestro, mentre il responsabile, un 41enne di Lecce, è stato arrestato e posto a disposizione della competente Autorità Giudiziaria con l’accusa di detenzione e traffico internazionale di stupefacenti. L’operazione conferma l’efficacia del dispositivo di presidio marittimo, messo in atto dalla Guardia di Finanza quale “polizia del mare”, nonché della consolidata collaborazione operativa ed informativa con le Autorità di polizia albanesi, garantita dal Nucleo di Frontiera Marittima della Guardia di Finanza di stanza a Durazzo e dall’Ufficiale di collegamento della Polizia Albanese in Italia. Dall’inizio dell’anno, l’attività di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti perpetrato via mare verso le coste pugliesi ha consentito di sequestrare circa 17 tonnellate di marijuana, 17 imbarcazioni e di trarre in arresto 40 soggetti.
I carabinieri hanno tratto in arresto per furto aggravato Alessandro Caraccio, 28 anni di Casarano. Il provvedimento scaturisce a seguito di una approfondita attività investigativa, comprensiva dell’acquisizione delle immagini dei sistemi di video-sorveglianza presenti nella zona, svolta dai carabinieri di Casarano. Raccolti molteplici elementi di colpevolezza nei
confronti di Caraccio in relazione al furto perpetrato il 14 agosto scorso all’interno di un distributore di carburanti di Casarano. Il 28enne, con destrezza si era impossessato di un borsello contenente l’incasso delle colonnine selfservice ammontante ad euro 5.900 in banconote di vario taglio. Per l’arrestato si sono così aperte le porte del carcere di Lecce.
Così padre e tre figli terrorizzavano il paese
I carabinieri della Compagnia di Campi Salentina hanno arrestato padre e tre figli: Cosimo (56 anni), Mario (40 anni), Luigi (49 anni) ed Alfredo (50 anni) Emiliano, tutti di Porto Cesareo. Gli arresti scaturiscono dall’occupazione abusiva da parte dei quattro di un’intera area già di proprietà della Regione Puglia, ex Ersap, sita in località “Palude Fede” vicino le spiagge di Porto Cesareo. Sin dal 2008 la famiglia Emiliano, ricorrendo a minacce, violenze, danneggiamenti e più atti intimidatori posti in essere nei confronti dei legittimi proprietari, ha tentato di occupare sempre più terreni nella zona, interessandosi anche alle aree di parcheggio di pertinenza degli stabilimenti balneari vicini a quello che veniva considerato il loro parcheggio abusivo, incuranti del fatto che queste invece fossero state assegnate ai legittimi proprietari tramite regolari concessioni. I carabinieri hanno ricostruito il clima di terrore che ha aleggiato nel corso degli anni in quella località. Gli Emiliano, pur di raggiungere il loro fine, hanno posto in essere attività finalizzate a danneggiare econo-
cede sOlaiO e precipita nel vuOtO
Tragico incidente a Galatina. Ha perso la vita Paolo Rizzo, 55 anni titolare dell’officina Rizzo Idroguide, in Contrada Granzani, specializzata nella revisione di pompe e idroguide per veicoli industriali, di cilindri idraulici. Paolo era andato sul terrazzo per verificare la tenuta di alcune lastre del solaio, all’improvviso queste hanno ceduto e l’uomo è precipitato al suolo. Uno volo di quasi sei metri senza alcun appiglio. Il fratello Pietro, anche lui al lavoro, non si è accorto di nulla perché era da un’altra parte della grande officina. Quando sono arrivati i primi soccorsi, Paolo era ancora vivo ma a nulla è servita la pazza corsa in codice rosso verso l’ospedale, dove è morto poche ore dopo.
micamente i proprietari dei terreni e dei lidi su cui avevano concentrato la loro attenzione, sottoponendoli anche a continue vessazioni ed aggressioni fisiche, il tutto finalizzato ad impossessarsi proprio di quelle aree da adibire a parcheggio a pagamento e in grado di ospitare centinaia di auto; naturalmente gli automobilisti erano all’oscuro della situazione di illegalità con con cui veniva gestito. L’occupazione del parcheggio “abusivo” da parte degli Emiliano è perdurata in maniera continuativa nel corso degli anni: inizialmente l’area era stata riservata ai camper (addirittura erano stati installati un impianto elettrico e servizi igienici, senza alcuna autorizzazione e con scarichi fognari che sversavano direttamente a mare). Tale situazione e’ andata avanti sino all’agosto del 2014, fino a quando cioè la Compagnia Carabinieri di Campi Salentina, gli agenti della Polizia Municipale di Porto Cesareo e gli uomini della Capitaneria di Porto, hanno esegito un decreto di sequestro emesso dalla Procura della Repubblica di Lecce facendo sgombrare l’intera area dai numerosi
veicoli presenti e restituendo lo spazio all’ente pugliese, legittimo proprietario. I carabinieri, però, hanno anche verificato come la condotta criminale degli Emiliano fosse rimasta invariata nel tempo. Tramite l’acquisizione di video e specifici servizi di osservazione sul posto da parte dei carabinieri mimetizzati tra i bagnanti, è stata verificata nuovamente la presenza degli Emiliano nell’area interessata e la gestione illecita della stessa che è ritornata ad essere, a tutti gli effetti, un parcheggio abusivo. Agli arrestati,in particolare, vengono contestati, oltre a eventi accaduti tra il 2008 e il 2014, recenti episodi di particolare interesse. Nel luglio di quest’anno è stato preso di mira un lido in quell’area e sono state danneggiate le recinzioni e il parcheggio, ritenuto in concorrenza con quello abusivo degli Emiliano, nonché le insegne pubblicitarie. Tutte azioni accompagnate da minacce esplicite e dirette, culminate il 20 luglio scorso, con un lancio di sassi all’indirizzo dei proprietari dello stabilimento, davanti ai bagnanti rimasti attoniti.
Cursi: 3 morti per un parcheggio Tutto nasce da un litigio per un parcheggio davanti casa. Tre persone sono morte e una è rimasta gravemente ferita. Il fattaccio è avvenuto a Cursi. Le vittime sono Franco e Andrea Marti, rispettivamente padre e figlio di 63 e 36 anni. Gravemente ferita la madre del giovane, mentre la zia, Maria Assunta Quarta che era
stata portata in ospedale in gravissime condizioni, è morta poco dopo. A sparare è stato Roberto Pappadá, 57 anni, ex operaio, disoccupato, che si prendeva cura della sorella disabile. Pare che la lite sia nata per strada, in via Tevere, dove Pappadà abita di fronte all’abitazione della famiglia Marti. Pappadà ha estratto la pistola ed
ha sparato contro Andrea Marti, che era da poco arrivato in auto. I parenti che erano in casa sono usciti non appena hanno sentito gli spari e così la furia omicida si è abbattuta contro il padre, la madre e la zia di quest’ultimo. I rapporti tra le due famiglie erano molto tesi per ripetuti contrasti. Pappadà é stato arrestato.
Scontro e fuga di gas a Pescoluse
Solo il pronto intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Tricase ha evitato che l’incidente, avvenuto nella tarda mattinata del 3 ottobre a Pescoluse, avesse ben più gravi conseguenze. Sulla litoranea, infatti un sinistro stradale ha visto coinvolto un tir che trasportava GPL. Dopo il tamponamento ha avuto inizio una enorme perdita di gas. Dopo un’oretta i vigili del fuoco sono riusciti a bloccare la perdita di gas anche grazie all’arrivo dei mezzi speciali (dislocati a Lecce), attrezzati ed equipaggiati per fronteggiare tutti i tipi di rischi. N. B. C. R. , nucleare, batteriologico, chimico e radiologico. In azione anche mezzi speciali per effettuare il travaso del GPL rimasto nella botte.
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viaggiando
leCCe tra le deStinaziOni tUriStiChe dell’annO Dopo aver fatto incetta di turisti, la città va ai Food and Travel awards
La
città di Lecce è nella short list delle località che ambiscono ad essere riconosciute come “destinazione dell’anno” dalla rivista Food and Travel. Al Forte Village a Santa Margherita di Pula (12 ottobre), sulla base delle preferenze dei lettori, degli esperti del settore enogastronomico e turistico e della redazione del magazine l’assegnazione degli Awards Food and Travel Italia 2018. A rappresentare la città ci sarà l’assessore al Turismo Paolo Foresio. I Food and Travel Awards sono dedicati “alle eccellenze italiane ed internazionali che si saranno contraddistinte per la loro qualità e per i loro servizi”. Oltre alla destinazione dell’anno saranno premiati il ristorante, l’hotel, il sommelier, il maitre, il vino, lo chef, la regione e il territorio che si sono contraddistinti nel 2018 nei settori dell’ospitalità, dell’accoglienza e del turismo di qualità. Alla manifestazione saranno presenti gli editori di tutto il mondo Food and Travel, sponsor, personalità, istituzioni, giornalisti di settore. Food and Travel Magazine è un bimestrale internazionale, nato in Gran Bretagna nel 1995, editato nel mondo in inglese, tedesco, spagnolo, portoghese, arabo, italiano e turco. I suoi contenuti sono considerati di altissima qualità e spaziano dal mondo del food ai viaggi e al lifestyle. “Per Lecce l’estate 2018 ha rappresentato una stagione di crescita”, dichiara l’assessore Paolo Foresio, “gli operatori hanno riscontrato un aumento di stranieri e testimoniato il prolungarsi della stagione turistica piena a tutto settembre incluso. C’è ancora tanto da fare, in primis sul fronte del miglioramento dei servizi al turismo e ci stiamo impegnando su questo fronte. Lecce può attrarre turisti tutto l’anno ma la strada è ancora lunga. Ci rechiamo fiduciosi al Forte Village, e chissà che Lecce non possa strappare il primo posto come ‘destinazione dell’anno’ come ci auguriamo che sia”.
turismo & cultura
13/26 ottobre 2018
Grecìa Salentina e Nissolungi al gemellaggio
Insieme si può. Valorizzazione delle comuni radici culturali e linguistiche e prospettive di interscambio economico e commerciale
Ha
superato le più rosee aspettative la missione esplorativa del vicepresidente della Grecìa Salentina, Fabio Tarantino, nella città martire di Missolungi, capitale della regione greca dell’Etolia-Acarnica. Oltre alla valorizzazione delle comuni radici culturali e linguistiche, nella serie di incontri tenuti dalla delegazione della Grecìa Salentina con le Autorità regionali e comunali greche, sono emerse interessanti prospettive di interscambio economico e commerciale e un vivace interesse delle autorità locali per le eccellenze manifatturiere della nostra isola ellenofona. La Presidente della Regione ellenica, Cristina Starakà (nella foto a destra, in alto, l’incontro nella sede regionale) ha accolto con entusiasmo l’iniziativa di gemellaggio ed ha assicurato il sostegno economico ed organizzativo della Regione. Gli svariati aspetti della collaborazione legata al progetto del gemellaggio, sono stati analizzati nel dettaglio in un lungo ed intenso scambio di opinioni tra la delegazione della Grecìa Salentina e la delegazione greca, guidata dal Sindaco di Missolungi, Nikos Karapanos.
Dopo il consueto scambio di doni, è stato fatto un ampio esame delle prospettive di integrazione economica tra le due realtà e sono stati individuati notevoli punti di forza e di reciproco vantaggio. L’inaugurazione della terza Rassegna Regionale dei Prodotti e dei Servizi, tenutasi, alla presenza di un folto pubblico nella vivace area portuale di Missolungi, in cui sono intervenuti, oltre alla autorità regionali, numerosi sindaci dell’area, ha dato l’occasione a Fabio Tarantino, Cristina Starakà, Nikos Karapanos ed al presidente della periferia della Grecia del Sud, Apostolos Katsifaras per ribadire pubblicamente le interessanti prospettive di collaborazione emerse nei colloqui bilaterali.
A tutti gli incontri ed alla visita al Parco degli Eroi di Missolungi, dove una stele “donata dal popolo italiano” ricorda i tragici avvenimenti legati alla lotta per l’indipendenza negli anni 1821-1826, hanno preso parte i rappresentanti delle associazioni che hanno promosso l’iniziativa di gemellaggio: Lef Dakalakis, per gli “Amici della Cultura di Missolungi” e gli instancabili Fernando Pensa e Antonio Chirivì, che hanno inoltre curato lo stand della Grecìa Salentina all’interno della rassegna, per l’Associazione “Nuova Koinè” di Castrignano dei Greci. Per concludere l’iter preparatorio, è attesa per il prossimo dicembre la visita del Sindaco Karapanos nella Grecìa Salentina.
il convegno
13/26 ottobre 2018
“Il pericolo degli allagamenti nel Salento”
ilgallo.it
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paesi nell’acqua
A Maglie. Venerdì 19 ottobre convegno e presentazione del saggio del geologo Francesco Forte. Nel corso degli anni, quasi tutti i Comuni salentini sono stati colpiti da questi eventi naturali, compreso Tricase…
Di
recente, come nel passato, il territorio del Salento leccese è stato vulnerato da allagamenti, generati da piogge cadute con forte intensità, ancorché esso sia privo di importanti corsi d’acqua. Gli eventi di pioggia accadono sovente e con elevata energia nei mesi autunnali e invernali, saltuariamente e con straordinaria intensità nei mesi estivi. Di conseguenza, si generano alluvioni lampo i cui effetti pericolosi sono amplificati dalle naturali caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio salentino e, soprattutto, da una frenetica attività antropica iniziata negli anni Settanta del secolo scorso e tuttora in atto. Le alluvioni possono causare situazioni di allarme e panico alla popolazione, danni alle strutture e infrastrutture e a ogni tipo di bene socio–economico. Inoltre, esse rendono acquitrinosi estesi terreni e, quando l’acqua si infiltra nel sottosuolo, possono provocare interferenze alla falda acquifera sot-
adottando linee d’intervento che mirino alla reale mitigazione e, ancor meglio, alla prevenzione del rischio di allagamento.
terranea. Nel corso degli anni, quasi tutti i Comuni salentini sono stati colpiti da questi eventi naturali, compreso Tricase. Qui, infatti, dopo abbondanti piogge, l’acqua alluvionale ha attraversato l’abitato e si è riversata, dapprima, in un’ampia depressione topografica che cinge il paese a Sud
e a Est, abbattendo alcune serre e, poi, è sfociata nel mare. Nelle campagne, invece, le alluvioni hanno ristagnato per lungo tempo sulle terre rosse, impermeabili, rovinando diverse colture. Ancora oggi, le alluvioni continuano ad arrecare danni agli edifici del centro urbano, come pure
alle infrastrutture stradali, tra cui i viali Ottaviano Augusto e Monteverdi, i vicoli del centro storico, alcune vie del rione di Caprarica e le strade provinciali n. 75, n. 81, n. 335. Parimenti, nelle frazioni di Depressa, Lucugnano e Tutino, a Marina Serra ed a Tricase Porto.
Gli studi compiuti, in accordo con le leggi 183/89, 267/98, 365/2000, il DPCM del 27 febbraio 2004, il decreto-legge la Direttiva 152/06, 2007/60/CE e il relativo decreto-legge 49/2010 di attuazione, possono essere un indirizzo utile per avviare un’accurata politica di gestione e pianificazione del territorio,
Tali studi saranno argomenti di un Convegno che si terrà venerdì 19 ottobre, alle ore 18,30, presso la Galleria “Francesca Capece”, a Maglie e nel quale il geologo Francesco Forte presenterà il saggio dal titolo “Le alluvioni e le avversità del tempo atmosferico nel Salento leccese”. L’evento si terrà Francesco Forte è geologo e dottore di ricerca in Geomorfologia e Dinamica ambientale con una specializzazione in Telerilevamento e Sistemi Informativi Geografici per la valutazione dei rischi naturali all’Istituto internazionale per le Scienze Geoinformatiche e l’Osservazione della Terra di Enschede, in Olanda. Collabora con Università e Società di Geologia e Ingegneria; è autore di diverse pubblicazioni scientifiche e membro di Case editrici internazionali.
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I Love Puglia
ilgallo.it
13/26 ottobre 2018
Anche New York balla la pizzica #WeAreInPuglia
Puglia al Columbus Day. Al compleanno dell’America spettacolo ricco di emozioni con La Notte della Taranta Il governatore Michele Emiliano: “Grande occasione di promozione turistica, raddoppiati gli arrivi dagli Usa”
La
Notte della Taranta ha fatto ballare New York City. Oltre un milione di persone hanno assistito, sulla Fifth Avenue, alla Columbus Day Parade che per la prima volta quest’anno ha visto sfilare la Regione Puglia. Guidata dal presidente Michele Emiliano la delegazione istituzionale composta dall’assessore Raffaele Piemontese, Luca Scandale (coordinatore del Piano strategico del Turismo Puglia365), Bernardo Notarangelo (responsabile delle Politiche internazionali della Regione), Massimo Manera (presidente Fondazione La Notte della Taranta) ha sfilato nella prima parte del corteo, insieme a una rappresentanza dei Pugliesi nel Mondo di New York e di America.
“Una grande occasione di promozione turistica della Puglia negli Stati Uniti d’America”, ha dichiarato il governatore Emiliano, “partecipare al Columbus Day ci ha consentito di raggiungere non solo i tantissimi visitatori presenti alla parata ma anche milioni di americani che seguono l’evento in diretta televisiva. La Puglia ha avuto enorme visibilità, la musica e i balli della Notte della Taranta hanno coinvolto un pubblico enorme. La missione adesso proseguirà con incontri istituzionali di grande rilievo e con il mondo dell’impresa”. I musicisti e i ballerini dell’Orchestra Popolare, dopo il successo alle Olimpiadi invernali di Seoul e alla festa dei cittadini del presidente della Repubblica federale tedesca, sono sbarcati per la prima volta al Columbus Day. Icona culturale perfetta per celebrare la rinascita della Puglia, dei luoghi incontaminati, dell’arte e dell’innovazione, La Notte della Taranta, per festeggiare il compleanno dell’America ha proposto uno spettacolo ricco di emozioni con le potenti ed esplosive pizziche della tradizione salentina che hanno ormai varcato i confini nazionali conquistando il pubblico e i turisti. Diretti dal maestro Daniele Du-
rante voleranno a New York il trombettista Frank Nemola, Roberto Chiga (tamburello) Antonio Amato (voce e tamburello) e Nico Berardi (fiati). Una marching band accompagnata dai danzatori Laura Boccadamo, Lavinia Ottolini, Cristina Frassanito, Andrea Caracuta, Marco Martano e Fabrizio Nigro. I tamburelli colorati con le zagareddrhe tricolore e la t-shirt con scritto I Love Puglia e #WeAreinPuglia hanno lanciato un messaggio di condivisione della bellezza di una regione pronta ad accogliere i turisti americani. “È motivo di grande orgoglio rappresentare la cultura pugliese”, spiega Massimo Manera, presidente della Fondazione La Notte della Taranta, “un’iniziativa speciale che, grazie alla Regione Puglia, offre la possibilità di promuo-
vere l’attrattiva culturale della musica popolare all’estero e per lo sviluppo del turismo verso la Puglia, consolidando la competitività del Salento nell’autorevole palcoscenico internazionale”. L’hashtag ufficiale #WeAreInPuglia su due grandi striscioni ha accompagnato la delegazione pugliese nel corso di tutta la parata, per indirizzare in maniera efficace e mirata il grande pubblico sui canali social di promozione della Puglia.
vOlO direttO usa - puglia
Uno degli scopi della missione infatti è quello di promuovere la Puglia in America come meta turistica, avendo la possibilità di raggiungere un pubblico così ampio. Gli Stati Uniti, insieme al Canada, rappresentano un mercato di grande interesse per la
Puglia; un mercato che è cresciuto moltissimo negli ultimi anni, con un vero e proprio raddoppio negli arrivi dal 2010 a oggi (+ 108% gli arrivi e + 85% le presenze). Nella top ten delle presenze turistiche, gli Usa sono al settimo posto e rappresentano il terzo mercato che cresce di più nei primi sette mesi del 2018, dopo Paesi Bassi e Polonia. Grande è l’interesse dei buyer USA di cui è prevista un’ampia partecipazione anche alla edizione del Buy Puglia 2018. E, oltre ai numeri, si riscontra sui media americani più prestigiosi una grande attenzione per la Puglia: le sue masserie/resort, il cibo pugliese, i paesaggi rurali, i borghi e le cattedrali, le tradizioni. Le potenzialità sono straordinarie per la Puglia. Per il mercato USA la regione rappresenta un luogo di relax, capace di coniugare mare, attività ed eventi sportivi (golf, equitazione, orienteering, sport acquatici, trekking etc.) e itinerari artistici e culturali, con un ventaglio di proposte che spaziano dall’enogastronomia, al wellness, all’escursionismo. Ed è il clima mite uno dei principali fattori di attrazione, come dimostra l’andamento mensile degli arrivi che si concentrano da maggio a settembre.
dai Comuni
13/26 ottobre 2018
SS 275: ipotesi di tracciato a Tricase
ilgallo.it
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appuntamenti
Adunanza aperta. Convocato per venerdì 12 ottobre alle 17. Saranno presenti l’ing. Paglialunga dell’Anas, i rappresentati istituzionali del territorio, i sindaci dei Comuni del Capo di Leuca, associazioni e comitati
Un
consiglio comunale monotematico (adunanza aperta) per parlare della Strada Statale 275. La convocazione, firmata dal presidente del consiglio comunale Dario Martina, è per le 17 di venerdì 12 ottobre. S discuterà in particolare dello “stato dell’arte” e si farà una “analisi
delle ipotesi di tracciato per Tricase”. Alla seduta, oltre ovviamente ai rappresentanti politici tricasini, sarà presente l’ing. Gianfranco Paglialunga, dirigente dell’Anas e responsabile del procedimento relativo ai lavori di ammodernamento della SS 275. L’invito a partecipare sarà esteso anche
ai rappresentanti provinciali in Parlamento e alla Regione, agli assessori regionali, al presidente della Provincia, ai sindaci di Alessano, Andrano, Castrignano del Capo, Corsano, Gagliano del Capo, Montesano Salentino e Tiggiano, alle associazioni attive su l territorio tricasino ed ai comitati SOS 275 e Pro 275.
Ai tremendamente vivi, Microfinanza: a Tricase in ricordo di Don Tonino la Giornata Europea
A Tricase. Mostra di Arti Visive: evento artistico, letterario e musicale sul Vescovo col Grembiule
N
el corso del 2018, XXV anniversario del “dies natalis” del Servo di Dio, Don Tonino Bello, sono stati numerosi e di notevole spessore culturale gli appuntamenti che hanno ricordato un sacerdote che, ancora oggi, sono molti coloro che sentono vicino, grazie ai suoi insegnamenti profetici, come ha tenuto a ricordare Papa Francesco, lo scorso 20 aprile rendendo omaggio all’ultima dimora del prelato di Alessano. Anche il Centro Artistico Internazionale del Mediterraneo e il Centro Artistico Spirituale “Angeli”, con il partenariato dell’Associazione di Alta Cultura Musicale “W. A.Mozart”, renderanno omaggio al Vescovo di Molfetta con “Ai tremendamente vivi Mostra di Arti Visive”. Un evento artistico, letterario e musicale, in cui gli estratti delle omelie e degli scritti di don Tonino Bello, sapientemente innestati, evidenzieranno l’importanza e dell’attualità del grande patrimonio che rappresentano il pensiero e la testimonianza di uno dei più illustri figli di Puglia. Una collettiva ospitata nelle sale di Palazzo Gallone di Tricase, da domenica 21 ottobre a mercoledì 31 ottobre prossimo, che vedrà la partecipazione di artisti di chiara fama come: Giuseppe Alessio, la palestinese Reema Almozayyen, Maria Bomanduce, Mimmo Camassa, Andrea Cangiani, Giulio Giancaspro, Fabio Giannotta, Don Gianluigi Marzo, i siriani Burhan e Zahi Issa, Giovanni Morgese, Rita Protopapa, Miryam Risola, Rosario Rosafio, Vito Russo e Luigi Sergi. La collettiva sarà inaugurata Domenica 21 Ottobre, alle ore 19.00, da Mons. Vito Angiuli, Vescovo di Ugento – S. Maria di Leuca, da Carlo Chiuri, Sindaco di Tricase, da Sebastiano Leo, Assessore Regionale alla Pubblica Istruzione e da Pamela Licchelli, Dirigente Istituto Comprensivo di Gagliano del Capo. Nella stessa occasione, sarà possibile assistere al concerto dell’Orchestra scolastica dell’Istituto Comprensivo di Gagliano del Capo e ascoltare le testimonianze di alcuni fedeli che hanno conosciuto personalmente Don Tonino Bello. Inoltre, nelle sale del maestoso palazzo, si potrà visitare la Mostra fotografica e documentale “libro vivente” a cura del Gruppo “Don Tonino” della Parrocchia Natività B.V.Maria. Con la musica, in prima assoluta, il prossimo 28 Ottobre, nella Chiesa di San Domenico a Tricase, sarà ricordato il Servo di Dio, grazie all’Associazione di Alta Cultura Musicale “W.A. Mozart” guidata dal Maestro Giovanni Calabrese, con l’opera “Ai tremendamente vivi – cantata per don Tonino Bello”.
Tavola rotonda con il Ministro. Uno strumento per combattere l’esclusione sociale e finanziaria
In
questi ultimi anni, segnati da una pesante crisi economica congiunturale, sono molti i piccoli imprenditori che si sono trovati in grosse difficoltà, con poche possibilità a reperire sostegni finanziari, portandoli a rivolgersi alla Fondazione Mons. Vito De Grisantis, organismo della Diocesi di Ugento – S.Maria di Leuca, la quale, perseguendo finalità di solidarietà sociale, aiuta nell’avvio di attività imprenditoriali soggetti disoccupati o in situazione di svantaggio sociale. Negli ultimi anni il sodalizio ha creato opportunità di impresa ed ha incoraggiato la nascita di quasi ottanta piccola attività imprenditoriali nel territorio diocesano, tutte realizzate da giovani disoccupati, adulti che hanno perso il lavoro e immigrati regolarmente residenti. Ha inoltre sostenuto famiglie in difficoltà economica, contribuendo a prevenire il dilagare della piaga dell’usura, riscuotendo apprezzamenti e consensi in ambito sociale a livello nazionale, meritandosi di celebrare in Italia, da parte dalla rete per il microcredito italiana ed europea (RITMI e EMN), a Tricase, la IV Giornata Europea per la microfinanza, dopo che lo stesso evento si era già svolto a Torino 2015, Verona 2016 e Siracusa 2017. Lunedì 22 ottobre, nella Sala del Trono di Palazzo Gallone, si svolgerà una tavola rotonda dal tema: “L’impatto del microcredito per l’inclusione delle persone non bancabili”, con la partecipazione di diversi attori sociali del Capo di Leuca, con l’obiettivo di dimostrare che la microfinanza può essere uno strumento per combattere l’esclusione sociale e finanziaria. Di alto spessore i relatori che si avvicenderanno: Barbara Lezzi, Ministro per il Sud; Mons. Vito Angiuli, Vescovo di Ugento – S. Maria di Leuca; Michele Emiliano, presidente Regione Puglia; Don Antonio Morciano, presidente Fondazione “Mons. De Grisantis”; Jorge Ramirez, EMN General Manager; Giampietro Pizzo, Presidente di RITMI; Guglielmo Forges Davanzati, Docente Economia Politica UniSalento; Don Andrea La Regina, Responsabile Microcredito Caritas Italiana; Don Stefano Ancora, Presidente Parco Culturale Ecclesiale “De Finibus Terrae”; Maurizio Raeli, Direttore CIHEAM. Saranno presentate alcune esperienze di microcredito che hanno avuto un impatto sulla vita concreta delle persone escluse. Insieme ad altri qualificati interventi, contribuiranno al dibattito, in quanto nei prossimi anni, il sostegno di fonti di finanziamento innovative sarà fondamentale per l’ulteriore e buon sviluppo del settore e la creazione di nuove opportunità per gli “imprenditori scomparsi”. Maurizio Antonazzo
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l’intervista
ilgallo.it
all’ospedale di Tricase
in un annO al “card. panicO”
1.000 dipendenti 38.000
metri quadri
23.000 ricoveri
40.000
400
posti letto
12.000
interventi chirurgici
accessi al pronto Soccorso
1.199.996.119
prestazioni ambulatoriali
13/26 ottobre 2018
Un giorno in Pronto Soccorso:
Nell’unità operativa. Tra codici rossi, banchi e verdi, poco spazio all’inventiva, bisogna procedere subito, con professionalità ed efficienza e, possibilmente, senza sbagliare!
G
iocare a fare Dio non è da tutti. Quando si ha a che fare con la vita e la morte della gente, il fardello dell’etica della responsabilità supera ogni dissertazione intellettuale e ti riporta subito con i piedi per terra. Nulla è più reale dell’esistenza e della vita, soprattutto quando viene messa in pericolo: non c’è tempo per divagare, cazzeggiare o disquisire sull’accaduto. In una unità operativa, o se preferite in un pronto soccorso, lo spaccato di vita umana che sfila fra le dita degli operatori quotidianamente, fra codici rossi, gialli, bianchi e verdi, fra emergenze di ogni tipo, fra categorie umane, pazienti, che superano tutte le “mazzette” dei colori, lascia poco spazio all’inventiva, bisogna procedere subito, con professionalità ed efficienza e, possibilmente, senza sbagliare! Questo è quello che vive ogni giorno il responsabile del pronto soccorso di Tricase, dottor Antonio Angelelli, 64 anni, insieme all’equipe di medici, infermieri e collaboratori. Quanti accessi avete avuto quest’anno? “Quasi duemila accessi in più in confronto al 2107, e siamo ancora ad ottobre. L’altro anno abbiamo avuto circa 37mila accessi, quest’anno ci attesteremo sopra i 40mila. Consideri che nel 2102
erano 32mila, quindi, negli anni, un crescendo rossiniano”. Molti nostri lettori lamentano tempi d’attesa lunghi, pronto soccorso quasi sempre sold out… “Questo iper afflusso spesso è legato ai periodi”. Spieghi meglio. “Ad esempio l’inverno aumentano i pazienti broncopatici, asmatici, persone anziane, che si rivolgono a noi. Spesso in assenza dei posti letto rimangono in attesa in unità, in osservazione breve, per poi ricoverarli”. D’estate invece? “Aumenta l’afflusso soprattutto di codici bianchi e verdi. Ciò si spiega col fatto che, spesso, chi viene qui in vacanza non ha il medico di base e le guardie mediche non sempre sono adeguatamente attrezzate e, pertanto, sono costretti a farci visita.
Il dottor Antonio Angelelli
I medici di base vi danno una mano? “Pochi. Non tutti. Cominciamo col dire che collaboro con tutti i medici di base, anche se molti di loro rimandano il paziente al pronto soccorso per… ulteriori accertamenti. A volte il paziente vorrebbe un check up completo in tempi brevi e viene da noi per cancellare i tempi d’attesa. Spesso giungono in pronto soccorso con sintomi accusati da giorni e, nonostante questo, senza aver consultato il medico curante”. Potrebbero collaborare un po’ di più? “Certo. Infatti, in alcune regioni i medici di base fanno da soli per i codici bianchi e verdi, dandoci così una grossa mano. Sono appena stato a Bologna ad un congresso dell’Accademia dei Direttori dei pronto soccorso: le problematiche organizzative di cui si è discusso, sono sempre le stesse, l’afflusso, la scarsa collaborazione con i medici del territorio, le lunghe attese... Si è fatto un calcolo e si è appurato che molte volte il 40% del tempo di attesa è dovuto ai pazienti in attesa di ricovero”. Come gestite i pazienti che arrivano? “Innanzitutto dipende dal codice. Se è un codice rosso ha priorità sugli altri, va da sé. Abbiamo una
zona rossa all’interno, dove il paziente riceve subito le cure di cui ha bisogno e viene stabilizzato dai nostri medici o dai medici di reparto che sono stati preallertati dal centro operativo e sono presenti in sala all’arrivo dell’ambulanza: anestesisti, pediatri, ortopedici, cardiologi, ecc. Una volta stabilizzato e individuato il percorso diagnostico terapeutico, si decide il da farsi, se ricoverarlo o dimissionarlo. A volte arrivano dei pazienti con codice verde, con sintomatologie varie che poi risultano essere malattie di una certa gravità, lì occorre tutta la
al pronto soccorso
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“Nervi saldi e tanta pazienza”
ilgallo.it
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di Luigi Zito
Dottor Antonio Angelelli. “Mi gratifica molto incontrare spesso, anche a distanza di molti anni, dei pazienti che mi ringraziano per un intervento chirurgico riuscito, per l’ascolto dato o per avergli salvato la vita”
bravura del medico per valutare la priorità e l’urgenza del caso. In poco tempo deve formulare una diagnosi d’urgenza per un immediato trattamento terapeutico. Ne va della vita delle persone”. È mai successo che qualcuno dopo essere stato dimissionato, una volta a casa è stato male? “Ci sono stati dei casi, certo. Seguiamo un protocollo al quale ci atteniamo: se il paziente, dopo aver eseguito degli esami generali che indicano una certa sintomatologia ed una certa cura, rientra nella norma, lo riman-
diamo a casa. Alcune volte facciamo anche una “dimissione protetta”. Sarebbe? “Mi spiego: è come se ci fosse un tutor che segue il paziente dopo essere stato da noi, al quale diciamo: in qualsiasi momento, qualsiasi dubbio doveste avere, tornate. Però, lo ribadisco, i rischi sono sempre tanti: molti afflussi, poco tempo, tanto stress da lavoro. Tutto questo aumenta la probabilità d’errore. Siamo umani. E poi… mi faccia spezzare una lancia a favore del “Cardinale Panico”. Lo faccia. “L’afflusso dipende anche dal fatto che il nostro ospedale, ha tante specialità: cardiologia, interventistica con sala emodinamica, chirurgia vascolare, maxilofacciale, otorino, oculistica, pediatria, ginecologia, rianimazione… e poi, non vorrei
“
QuandO va male
Se si ha a che fare con ragazzi, pazienti giovani, bambini o un caso complicato, viviamo il dramma e il dolore come fossimo parte della famiglia. L’impotenza è il sostantivo forse che descrive più di altri, insieme alla rabbia, ciò che proviamo
La “zona rossa” del Pronto Soccorso di Tricase
dimenticare qualcuno, ha un ottimo servizio di radiologia. Dopo aver depauperato il territorio di ospedali, il nostro bacino d’utenza si è allargato moltissimo ed oggi arriva sino alle porte di Lecce. In alcuni casi poi, ci arrivano pazienti di altri pronto soccorso che non hanno le nostre specialità”. Cosa ti angustia di più? “Il fatto che spesso, sempre a causa dello stress, ci poniamo con il paziente in modo indisponente e invece bisogna avere sempre nervi saldi e tanta pazienza”.
E cosa invece ti gratifica? “Incontrare spesso, anche a distanza di molti anni, dei pazienti che mi ringraziano per un intervento chirurgico riuscito, per l’ascolto dato o per avergli salvato la vita. Questo mi emoziona sempre, perché poi in fondo alla fine della carriera è quello che rimane”. Cosa si prova quando “perdete qualcuno”? “Quando si ha a che fare con pazienti giovani, ragazzi, bambini o qualche caso complicato, viviamo il dramma e il dolore come fossimo parte della famiglia. L’impotenza è il sostantivo forse che descrive più di altri, insieme alla rabbia, quello che proviamo. Come in una clessidra, si accumula giorno dopo giorno, si soffre e non ci si abitua mai!” Cosa cambieresti, se potessi, in questa unità operativa? “Cominciamo col dire che ho degli ottimi collaboratori, sia medici che infermieri. Poi, per gestire meglio l’attuale afflusso, avremmo bisogno di altri medici e altri infermieri e spazi più ampi. Inoltre, è importante la formazione continua di tutti gli operatori di pronto soccorso, cosa che già facciamo con corsi di aggiornamento periodici”. Siete iscritti ad un sindacato medico specifico? “Personalmente no”.
Avete delle assicurazioni che vi tutelino? “Certo. C’è l’assicurazione dell’ospedale e, poi, ognuno di noi è assicurato, come per legge, per colpe gravi, oltre ad avere una propria assicurazione legale”. Avete mai subito delle aggressioni come accaduto in altri pronto soccorso? “No, solo piccole baruffe di poco conto. Può sempre capitare il villano di turno che si sente in diritto di alzare la voce. Io predico sempre l’armonia ed in alcuni casi basta che si parli con la gente e tutto rientra. Poi è bene spiegare, se non l’ho fatto prima, che una volta preso in carico il paziente e stabilita la diagnosi, a volte bisogna aspettare anche delle ore perché la Tac o il medico, magari impegnato in sala operatoria, si liberi, ma di questo nessuno ha colpa. In fondo, siamo un ospedale!”. Pazienti eccellenti che sono passati dal vostro pronto soccorso? “Cito per tutti Patty Pravo e Mogol passati da noi l’anno scorso. Ci sono stati anche tantissimi turisti che, una volta dimissionati, basiti, ringraziano, perché credevano di trovare una sanità allo stremo ed allo sbando e invece sono stati assistiti in un polo d’eccellenza”.
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varie
ilgallo.it
attualità
millevOglie ai BaraWardS 2018
il locale di Specchia e lo chef giuseppe zippo tra i finalisti
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illevoglie a Specchia tra i finalisti ai Bar Awards 2018, sezione Locali – Passticcerie, Gelatiere dell’anno; il pluripremiato chef Giuseppe Zippo concorre, a titolo personale, anche nella sezione Professionisti – pasticciere, gelatiere
dell’anno. Sono aperte le votazioni on line di Barawards 2018, il premio volto a valorizzare la professionalità e l’innovazione nei bar, ristoranti e hotel italiani, promosso da Bargiornale, Ristoranti, Dolcegiornale e Webar. Come per le tre precedenti edizioni, anche quest’anno sono tantissime le candidature, sia da parte dei locali e professionisti, per le loro rispettive categorie, sia di nuovi prodotti, attrezzature e servizi presentate dalle aziende del settore per il premio Innovazione dell’anno. Il panel di esperti selezionati dalle redazioni delle riviste le ha passate al vaglio per arrivare a stilare la lista dei candidati alla vittoria. Si può esprimere la propria preferenza online (https://www.surveygizmo.com/s3/4598478/BarAwards-2018LOCALI-E-PROFESSIONISTI): si può votare una sola volta esprimendo fino a 3 preferenze per categoria. Le votazioni online si chiuderanno mercoledì 31 ottobre e la classifica finale sarà frutto della somma dei voti online (40%) e delle votazioni dei panelist (60%). I vincitori di Barawards 2018 saranno svelati durante la Dinner Gala in programma il prossimo 10 dicembre che, anche quest’anno, si terrà all’Unicredit Pavillion di Piazza Gae Aulenti, nel cuore del nuovo distretto dei grattaceli di Milano. Una grande festa per celebrare i grandi protagonisti dell’ospitalità made in Italy.
13/26 ottobre 2018
Nasce il Movimento giovani imprenditori
Confartigianato Imprese. Per incentivare sviluppo e consolidamento dell’imprenditoria giovanile, diffondere la consapevolezza della funzione socio-politica dell’impresa artigiana e della piccola impresa
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asce il Movimento giovani imprenditori di Confartigianato Imprese Lecce. Si tratta di un’articolazione finalizzata a promuovere obiettivi di carattere sociale, ad incentivare lo sviluppo ed il consolidamento dell’imprenditoria giovanile, a diffondere la consapevolezza della funzione socio-politica dell’impresa artigiana e della piccola impresa, nonché ad incentivare, più in generale, lo sviluppo delle politiche giovanili. Hanno dato il benvenuto nella «famiglia» di Confartigianato il presidente provinciale Luigi Derniolo e il segretario regionale Dario Longo. Fanno parte del Comitato di presidenza Antonio Bentivenga (presidente), Teresa Stifani (vicepresidente) e i componenti Alessia De Matteis, Beniamino Indino, Elisa Cazzato, Emilio Colaci, Giuseppe Zippo, Libera Francioso, Serena Primiceri. In particolare, il gruppo giovani si propone lo studio dei problemi e la progettazione di nuovi scenari economici, tecnici, sindacali, assistenziali e sociali attinenti i giovani imprenditori artigiani; lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile, anche attraverso la creazione di condizioni ottimali per il passaggio generazionale; l’individuazione di modalità e percorsi atti a formare saperi, metodi e tecnologie per il successo imprenditoriale; la predisposizione di programmi specifici atti a favorire la formazione del giovane imprenditore e l’acquisizione delle competenze manageriali per la gestione dell’impresa; l’individuazione di percorsi formativi per la gestione del cambiamento; lo sviluppo del rapporto fra istituzioni scolastiche, politiche, enti di formazione e mondo del lavoro; il potenziamento della funzione dell’associazionismo e della rappresentanza; la promozione di ini-
ziative di carattere culturale e di aggregazione. Le imprese giovanili in provincia di Lecce sono 8.567 (di cui 7.431 attive) e rappresentano circa il 13 per cento del totale delle aziende salentine (al 30 giugno scorso). Riguardo alla forma giuridica, si contano 6.314 ditte individuali; 1.576 società di capitale; 417 società di persone; 227 cooperative e 33 attività in altre forme. Le attività più avviate e gestite dagli «under 35» sono il commercio al dettaglio (2.335), le attività dei servizi di ristorazione (824), i lavori di costruzione specializzati (733), le coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali (639), le attività di servizi per la persona (483), il commercio all’ingrosso (426), il commercio all’ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli (235), le costruzione di edifici (202), le strutture di alloggio (188), le attività finanziarie e assicurative (156), le industrie alimentari (89), le attività di servizi per edifici e paesaggio (87), le attività immobiliari (87), le attività di supporto per le funzioni d’ufficio (80), le altre attività professionali, scientifiche e tecniche (79), le attività sportive, di intrattenimento e di divertimento (78). A seguire le altre attività con quote sempre più decrescenti.
Agricoltura in ripresa, ma prospettive incerte
Analisi del settore. Aumentano le aziende, gli operai dipendenti e i lavoratori autonomi, in controtendenza con il trend registrato negli anni più bui. Frutti della terra: produzioni in crescita e in calo
L’
agricoltura è in ripresa: aumentano le aziende, gli operai dipendenti e i lavoratori autonomi, in controtendenza con il trend registrato negli anni più bui. Dall’analisi del settore primario nel suo complesso, però, emerge un quadro in chiaroscuro, fatto di luci, ma anche di ombre. È quanto emerge dallo studio condotto dall’Osservatorio economico, diretto da Davide Stasi, e presentato nel corso dell’assemblea programmatica dei giovani di Confagricoltura al «Tiziano» di Lecce, alla presenza di Emanuele Savona, vicepresidente dell’Associazione nazionale giovani agricoltori (Anga) per l’area Sud e Donato Chieffo, membro del comitato di presidenza di Anga. In base a questo lavoro, illustrato da Davide Stasi e Carlo Guarini, imprenditore vitivinicolo, alcuni indicatori o performance economiche risultano davvero incoraggianti, altri lo sono meno, tant’è che le prospettive future dell’intero comparto possono apparire, tuttora, incerte. Per comprendere meglio quali siano le dinamiche di medio - breve periodo che hanno interessato l’agricoltura, sono stati elaborati, a partire dagli ultimi cinque anni, i principali dati relativi alle estensioni delle superfici agricole (espresse in ettari), nonché alle produzioni totali (espresse in quintali), suddivise per coltivazioni. In particolare, sono state misurate le variazioni che hanno riguardato i seminativi, gli ortaggi, la frutta, gli
agrumi, l’olivo, la vite. I fattori che hanno inciso sulla qualità e sulla quantità dei frutti della terra sono molteplici, ma, su tutti, hanno giocato un ruolo determinante le condizioni atmosferiche. Le anomalie meteo-climatiche, sempre più frequenti, hanno influito, in certi casi pesantemente e negativamente, su alcune importanti filiere. Ma anche la diffusione di parassiti o batteri di vario genere ha ridotto, in termini di volumi, le produzioni agricole. Riguardo alla produzione, si devono tenere in considerazione fattori climatici (durata della stagione, temperatura, umidità, radiazione solare e acqua); fattori biotici (insetti, malerbe, patogeni, uccelli); fattori legati al suolo (lavorazioni, umidità, fertilità, variabilità, struttura e temperatura); fattori gestionali
(scelta della varietà della coltura, tempestività della semina e della raccolta, trattamenti, meccanizzazione). Alcuni fattori sono stabili, come la fertilità del suolo (o pH), la presenza di malerbe permanenti e i problemi legati al drenaggio; altri, invece, sono più erratici, come il meteo e la diffusione di patogeni. D’altro canto, va sottolineato che l’aumento della produzione di alcune colture è stata possibile grazie alla crescente meccanizzazione dell’agricoltura, attraverso l’utilizzo di trattori e mietitrebbiatrici, all’uso di moderne tecniche d’irrigazione e di fertilizzanti e antiparassitari chimici, che però possono causare anche fenomeni di inquinamento dei suoli e delle acque. I terreni agricoli risultano molto frammentati (tra strade ed insediamenti urbani in genere) e per tale motivo non presentano caratteri molto estensivi.
Chi Sale
In Puglia, risultano, in crescita, le produzioni di cece +160,1% (da 10.360 quintali a 26.950); pomodoro +157,5% (da 365.300 quintali a 940.750); vino +121,4% (da 4.097.000 quintali a 9.070.112); grano tenero +86,8% (da 188.400 quintali a 352.000); clementina
+83,5% (da 674.100 quintali a 1.237.275); cavolo cappuccio +59,8% (da 159.250 quintali a 254.450); uva da vino +59,8% (da 8.630.000 quintali a 13.788.000); cipolla +57,3% (da 261mila quintali a 410.500); fichi +54,7% (da 20.200 quintali a 31.250); cavolo verza +38,9% (da 195.400 quintali a 271.500); carota e pastinaca +33,7% (da 233.100 quintali a 311.750); finocchio +27,9% (da 1.054.500 quintali a 1.349.000); grano duro +25,6% (da 7.508.100 quintali a 9.430.000); fava da granella +24,4% (da 81.475 quintali a 101.325); lattuga +18,8% (da 800.100 quintali a 950.370); patata primaticcia +17,6% (da 377.400 quintali a 443.750); indivia (riccia/scarola) +13,6% (da 600.250 quintali a 681.600); mandorle +11,3% (da 247.280 quintali a 275.100); limone +9,1% (da 42.810 quintali a 46.725); cavolfiore e broccolo +8,7% (da 761.000 quintali a 826.900).
Chi SCende
Calano, invece, le produzioni di avena 42,1% (da 897.200 quintali a 519.250); orzo -20,3% (da 617.800 quintali a 492.450); olive 19,9% (da 11.332.400 quintali a 9.073.740); carciofo -18,1% (da 1.483.225 quintali a 1.214.750); patata comune -15,7% (da 276.600 quintali a 233.200); uva da tavola 15% (da 6.558.700 quintali a 5.573.700); cavolo altre varietà -13,9% (da 498.200 quintali a 428.800); radicchio o cicoria -11,3% (da 328.400 quintali a 291.300); mandarino 2,4% (da 26.650 quintali a 26mila); pomodoro da industria -1,4% (da 17.398.500 quintali a 17.146.500); arancio -1,0% (da 931.880 quintali a 922.250).
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Mettiamo in moto la solidarietà
dai Comuni
appuntamenti
Per un sorriso in più. Bmw Motorrad Club Salento a favore dell’Onco-Ematologia Pediatrica: percorso filantropico fatto di strada, cultura, tradizione, amicizia e soprattutto solidarietà
Un
fine settimana, quello di sabato 13 e domenica 14 ottobre, in cui tutti i motociclisti del Salento ed altri provenienti da altre regioni si mobiliteranno per il 19° giro del Salento. Infatti il Bmw Motorrad Club Salento, in collaborazione con l’Associazione dei genitori dei bambini dell’Oncologia Pediatrica di Lecce “Per un sorriso in più” mette in strada un percorso filantropico fatto ovviamente di strada (concentramento alle ore 17 di sabato 13 presso ospedale V.Fazzi di Lecce), oltre che di cultura, tradizione, amicizia e soprattutto solidarietà; infatti questo giro che anticipa l’anniversario del ventennale sarà dedicato e quindi devoluto (tutti gli incassi) al centro Oncologico pediatrico di Lecce. È lo stesso presidente Alfio Zaurito ad indicare in un video su www.bmwmcsalento.it la mission e lo spirito con cui centinaia di motociclisti sabato 13 e domenica 14 ottobre lasceranno a casa la propria quotidianità, indossando casco e sorriso e percorreranno insieme le strade del Salento, volendo cosi regalare ai piccoli amici del reparto di onco-Ematologia che combattono ogni giorno come dei leoni per vivere anche un’istante in più una speranza, un sorriso, una dolce carezza che ne determinerà un ulteriore stimolo per combattere. Alle ore 18 di sabato 13 davanti al reparto di Oncologia dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce si muoverà un corteo di moto fino ad arrivare a Villa Baldassarri, dove i partecipanti saranno accolti dalla musica ed il buon cibo salentino. Il tour è aperto a tutte le moto, infatti tutti i motoclub Salentini hanno dato già la loro disponibilità (nell’occasione saranno premiati con un ricordo dell’evento).
Domenica 14, invece, con partenza da Piazza Libertini a Lecce (raduno ore 8 e partenza alle ore 9) ci si muoverà attraverso i vari paesi (Merine, Acaya, Vanze, San Foca, Sant’Andrea, Borgagne, Martano, Castrignano dei Greci) fino ad arrivare a Corigliano d’Otranto presso la Masseria Sant’ Andrea, per le sole Bmw. Il Bmw Motorrad Club Salento, da sempre sensibile alle tematiche sociali, oltre che alla promulgazione della conoscenza capillare del Salento, ha da sempre dimostrato un motivo di orgoglio per il Salento intero, oltre ad essere tra i motoclub più longevi e più popolati d’Italia, sa che in ognuno di noi risiede un’ animo buono e vuol dare l’occasione a tutti i motociclisti di dimostrarlo. Passare pochi minuti in compagnia di questi bambini può solo far bene, questa è l’occasione per farlo e riuscire a donare “Un sorriso in più”. Rombo di cilindrata, sorriso e altruismo per mettere in moto la solidarietà, perché guarire si può! Info: www.bmwmcsalento.it
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perSOnale di dOn gianlUigi marzO
morte e resurrezione in Caravaggio a miggiano
Mostra. Delle opere del parroco di Patù
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ichelangelo Merisi, in arte Caravaggio, ripreso e rivisitato dalla sensibilità e dal genio artistico di un giovane sacerdote e pittore, don Gianluigi Marzo, parroco di Patù e direttore del Museo Diocesano della Diocesi di Ugento Santa Maria di Leuca. Il Vecchio Palazzo municipale ospita, fino al 19 ottobre (dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 20 - anche nei giorni di Expo 2000), una mostra quasi mistica e certamente affascinante, ricca di mistero e realismo. Il personale estro e la mano talentuosa di don Gianluigi danno vita ad un allestimento di opere pittoriche che catturerà l’animo del visitatore e non solo perché straordinariamente simili alle originali, ma anche e soprattutto perché quasi per magia o per miracolo ci si ritrova in un gioco artistico e sensoriale ricolmo di sottili dettagli. Tutto rimanda al maestro indiscusso del barocco e dell’arte italiana, ai suoi momenti più intimi, alla sua personalità irrequieta, alla disperazione dei suoi giorni, passati da prigioniero eppur così così straordinariamente creativi. Questo evento non sarà una visita, una esplorazione, ma una vera e propria immersione nel naturalismo storico che fa di Caravaggio uno degli artisti più discussi, rivoluzionari e apprezzati in tutto il mondo. L’atmosfera realistica proposta da Don Gianluigi Marzo e il tema forte del più grande mistero cristiano, sono gli ingredienti di una esposizione che promette davvero di stupire. In un gioco di luci e ombre, le tele, a grandezza naturale, si presentano allo sguardo, immerse negli ambienti altrettanto misteriosi dello storico Municipio miggianese.
Casarano, Parabita, Taurisano: Impariamo a Crescere Insieme
Progetto da 450mila euro. Per attuare un percorso di educazione alla legalità, di sensibilizzazione e di sostegno ad alcuni soggetti socialmente emarginati che vivono in condizioni di disagio evidente
“I
mpariamo a Crescere Insieme” è questo il nome del progetto approvato e finanziato dalla Regione Puglia che ha l’obiettivo di cercare di attuare un percorso di educazione alla legalità, di sensibilizzazione e di sostegno ad alcuni soggetti socialmente emarginati che vivono pertanto in condizioni di disagio evidente. Il progetto è stato presentato giusto un anno fa dall’assessorato alle politiche sociali dell’amministrazione di Casarano in qualità di capofila di un gruppo di Comuni limitrofi e la sua approvazione garantirà l’arrivo di 450mila euro necessari per la realizzazione. Il progetto prevede inoltre l’utilizzazione di beni pubblici confiscati alla mafia che diventeranno le sedi per ospitare le varie attività da realizzare. Saranno tre gli anni di tempo a disposizione per la sua completa attuazione che parte ov-
viamente dall’individuazione dei soggetti che ne saranno beneficiari ed il loro orientamento e preparazione. Il progetto prevede la realizzazione di laboratori artistici che vanno dal teatro alla musica, alla produzione di manufatti e di laboratori in grado di fornire professionalità da sfruttare nel mondo del lavoro. L’intera for-
mazione sarà però incentrata su alcune tematiche di importanza fondamentale quali l’educazione alla legalità oppure l’antimafia sociale e l’educazione alla cittadinanza attiva ma anche la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale del nostro territorio. Oltre a Casarano il progetto vede la partecipazione
anche di Parabita e quello di Taurisano ma anche della Fondazione Div.ergo Onlus di Lecce, della società cooperativa “Euforia” di Lecce, l’Associazione Santa Cecilia Onlus di Casarano, l’Istituto Istruzione Secondaria Superiore “Giannelli” di Parabita, il Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento, l’Ispa Centro Servizi Formativi (Poggiardo) e la Cooperativa sociale “Peter Pan” di Matino. “Sono molto soddisfatto del risultato conseguito”, ha dichiarato l’assessore ai servizi sociali, Daniele Gatto, “siamo riusciti ad ottenere un finanziamento molto importante per la legalità e per il sociale. Gli obiettivi di progetto e le conseguenti azioni da realizzare contengono i semi positivi della società che vogliamo. Appena perfezionate le procedure”, conclude l’assessore, “gli uffici comunali saranno a disposi-
zione per fornire tutte le informazioni e gli strumenti utili a quanti vorranno intraprendere con noi questo percorso”. Altrettanto soddisfatto il sindaco Gianni Stefàno: “Queste sono le risposte concrete che come amministrazione comunale ci piace dare sul tema della legalità”, dichiara, “nella qualità di comune Capofila ci siamo fatti promotori del progetto e siamo riusciti ad ottenere un finanziamento di 450 mila euro. Questo è il modo concreto per affrontare il tema della legalità, questo è il modo per impiegare i beni confiscati alla mafia per diffonde messaggi tangibili per le nostre comunità. Azioni concrete e positive che apportano benefici ai cittadini e non (con una stoccata alle opposizioni) semplici enunciazioni di principio o sterili polemiche che diffondono solo confusione e messaggi di negatività”. Antonio Memmi
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SALENTO in Fiera
EXPO 2000: Industria, Agricoltura ed Artigianato si ritrovano a Miggiano Anno XXIII, numero 20 (647) - 13/26 ottobre 2018 - www.ilgallo.it - info@ilgallo.it
Dal 18 ottobre. I migliori operatori commerciali dei settori cardine della rassegna si danno appuntamento nel quartiere fieristico per proporre le ultime novità alle migliaia di visitatori che arrivano da ogni parte della Puglia lu pOrcu meu a murO leccese
20 e 21 ottobre. Da 35 anni la terza domenica di ottobre, è sinonimo di buon cibo con la gustosissima festa dedicata a una delle carni più succulente e saporite ed amata da sempre
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martanO: è tempO di vOlìa cazzata 21
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E non solo! Dal 18 al 21 ottobre vengono offerte a tutti i visitatori insieme ai tanti prodotti della cucina tipica locale e al buon vino. Tanto divertimento con musiche e canti tradizionali
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Salento in fiera
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L’Expo di Miggiano, la fiera più grande ed importante a nel sud della Puglia la campionaria
Inaugurazione con la Capone. Ultimo taglio del nastro con la fascia tricolore per il sindaco Giovanni Damiano: “Sono stati anni intensi, densi di soddisfazioni e di obiettivi raggiunti, ma anche di impegno e dedizione”
A
umentano gli espositori e lo spazio dedicato alle energie rinnovabili in questa nuova edizione di EXPO 2000 - Industria, artigianato ed agricoltura del Salento, a Miggiano, dal 18 al 21 ottobre. I migliori operatori commerciali dei tre settori cardine della rassegna si daranno appuntamento nel quartiere fieristico appositamente allestito per proporre le ultime novità alle migliaia di visitatori che da ogni parte della Puglia arrivano a Miggiano per visitarla. Sono circa 250 gli espositori che hanno già confermato la propria presenza, continuando nel lodevole sforzo a non mancare ad un appuntamento importante dal punto di vista commerciale ed istituzionale come EXPO 2000. Uno sforzo che si affianca a quello dell’amministrazione comunale, promotrice da sola di questo grande evento e da sempre fortemente impegnata affinché esso costituisca pungolo e stimolo ad una ripresa economica del territorio. “Quest’anno sarà l’ultimo in cui inaugurerò la Fiera di Miggiano con la fascia tricolore”, commenta il sindaco Giovanni Damiano, “sono stati dieci anni intensi, densi di soddisfazioni e di obiettivi raggiunti, ma anche di impegno e dedizione. Nelle ultime edizioni abbiamo assistito alla grande incertezza causata
il prOgramma di eXpO 2000
17 - 20: Morte e gio 18 resurrezione in Caravaggio, presso Info Point di piazza Municipio. 19: inaugurazione con l’ assessore regionale Loredana Capone. 19,30: Premio Miggiano. 22: Civico 22 in concerto
9,30 – 12,30: Scuola in ven 19 Fiera. 10 - 12 e 17 - 20: Morte e resurrezione in Caravaggio, presso Info Point. 19: Internazionalizzazione delle pmi nel nuovo scenario globale. Opportunità per piccole e medie imprese. Agevolazioni... 21: presentazione squadra di calcio del Miggiano (III Cat.) ore 22: Accademia Folk Live in concerto
sab 20 9,30 – 12,30: Scuola in Fiera 19,30: Sagra del maiale 22: Salento Ciociaria Orchestra in concerto
8: Fera de Miscianu dom 21 10: MistoBand 17-19: Ottobre Rosa, campagna di sensibilizzazione 22: Avana Quartet in concerto
cOnvegnO netprOF
Apertura lavori: Maria Bramato (consiglio dir. Net Prof). Saluti: Giovanni Damiano (sindaco di Miggiano); Angelo Fanizzi (Pres. ass. Net Prof). Relatore: Roberto Bucci. Moderatore: Cosimo Magnolo
dalla xylella, che ha distrutto centinaia di oliveti e piegato gli agricoltori, mettendo in seria difficoltà anche coloro che qui in fiera portavano ogni anno le ultime novità in materia di attrezzature per la raccolta delle olive. A chi ha scelto di esserci quest’anno nonostante le tante difficoltà va il mio ringraziamento speciale, oltre che l’augurio che tutto si risolva al più presto e che si torni a parlare di olivi in quanto rigogliosi e fertili simboli della nostra terra e non più vittime di questa terribile epidemia”. L’inaugurazione, alla presenza di Loredana Capone, assessore all’industria turistica e culturale Regione Puglia, e della massime autorità amministrative locali e provinciali, si terrà giovedì 18 ottobre alle ore 19. Ricco di appuntamenti aperti a visitatori e stakeholders, il programma prevede la conferma di appuntamenti molto apprezzati già nelle precedenti edizioni, a cominciare dal Premio Miggiano, attestato di riconoscenza a persone meritevoli distintesi per l’esemplarità delle loro opere, nella serata inaugurale di giovedì 18. I protagonisti della mattina di venerdì 19 saranno invece gli studenti. Dalle 9,30 alle 12,30, infatti, la Fiera sarà visitata
dalle scolaresche accompagnate dai docenti alla scoperta dei prodotti d’eccellenza del Salento. Così anche la mattinata di sabato 20. A partire dalle 19,30, torna l’appuntamento enogastronomico con la Sagra del maiale. Ricette storiche e nuove preparazioni soddisferanno i palati più esigenti di tanti buongustai. Un’occasione anche per ritrovarsi intorno allo stesso tavolo, davanti a buon cibo e vino rigorosamente locale, sulle note dei concerti musicali che si terranno ogni sera sul grande palco, alternando prestigiose band a suggestive voci. La giornata conclusiva di domenica 21 comincerà alle 8 del mattino con la tradizionale Fera de Miscianu. Durante l’intera giornata, infine, nel Theatrum e in Piazza Municipio, un medico senologo effettuerà visite gratuite e risponderà alle domande delle donne interessate, spiegando l’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce: iniziativa nell’ambito di “Ottobre in Rosa”: presso il Theatrum e Piazza Municipio ed in collaborazione con la sede di Montesano Salentino della Lilt. Nell’occasione sarà anche possibile la prenotazione di mammografie screening.
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“Expo 2000 la vetrina più attesa dell’anno” industria, agricoltura, artigianato
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Maria Antonietta Mancarella. “Orgogliosa dell’aumento del numero di espositori, in particolare del settore delle energie rinnovabili, che si aggiungono a volti nuovi e partner fedeli dei tre settori cardine della rassegna”
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on estremo orgoglio, con grande sacrificio e con immensa soddisfazione”, il consigliere comunale con delega Alla Fiera, Maria Antonietta Mancarella annuncia che “tutto è pronto per il taglio del nastro di EXPO 2000, Industria, Agricoltura e Artigianato del Salento, la vetrina più bella ed attesa dell’anno”. Mancarella si dice anche “particolarmente orgogliosa dell’aumento del numero di espositori in generale ed in particolare di quelli del settore delle energie rinnovabili. A questi si aggiungono volti nuovi e partner fedeli dei tre settori cardine della rassegna (industria, artigianato ed agricoltura, appunto) che si daranno appuntamento nel quartiere fieristico appositamente allestito per proporre le ultime novità alle migliaia di visitatori che nei quattro giorni animeranno e popoleranno il paese”. Circa 250 espositori ma avrebbero anche potuto essere di più: “Le richieste sono tante, purtroppo, però, dobbiamo fare i conti con gli spazi a disposizione e più di tanto non possiamo. Giocoforza qualcuno, con nostro dispiacere, rimane fuori”. Nota dolente quella del settore agricolo: “La xylella ha messo in ginocchio la nostra agricoltura. Quasi tutte le aziende pre-
Malgrado la riduzione dei consumi che induce a risparmiare quel poco che si guadagna, Expo 2000 riesce sempre ad offrire occasioni ghiotte. Lo sforzo degli espositori si affianca a quello dell’amministrazione, promotrice da sola dell’evento, ed impegnata affinché esso costituisca uno stimolo all’economia della nostra terra
senti negli anni precedenti hanno confermato la loro partecipazione all’Expo. Ci hanno voluto ancora dare fiducia e confidano anche nella campionaria per risollevare le loro sorti. Ci dispiace davvero tanto di questa situazione, anche perché Expo 2000, sin dalla sua nascita, ha sempre avuto un occhio di riguardo per il settore agricolo. Speriamo davvero ci possa essere un’inversione di tendenza”. In aumento invece il numero di espositori nel settore dell’arredamento. L’Expo si conferma una campionaria “con radici antiche ed uno sguardo rivolto al futuro. La tradizionale Fera de Miscianu è ancora una volta il frutto di un lavoro assiduo che ha come ri-
sultato l’accensione dei riflettori sul basso Salento. A beneficiarne, innanzitutto, i miggianesi che la sostengono orgogliosamente, poi gli espositori che vi investono ed i visitatori che la raggiungono da ogni parte della regione in cerca di affari. Consapevoli del perseverare della difficile congiuntura economico-produttiva italiana, e malgrado la riduzione dei consumi che induce a risparmiare quel poco che si guadagna, Expo 2000 riesce sempre ad offrire occasioni ghiotte. Lo sforzo degli espositori si affianca a quello dell’amministrazione comunale, promotrice da sola di questo grande evento e da sempre fortemente impegnata affinché esso costituisca uno stimolo
all’economia della nostra terra” In linea con il programma ben collaudato nelle precedenti edizioni, è confermato anche quest’anno l’atteso appuntamento enogastronomico con la tradizionale Sagra del maiale, “un’occasione di convivialità che affonda le radici nella nostra tradizione”. La Fiera sarà anche in diretta su web grazie all’accordo con Radio Waves Tricase: “Ci saranno tre webcam in giro per il quartiere fieristico e andranno in onda, in diretta, tutte le immagini, gli interventi, le interviste, ecc.”. Anche quest’anno avranno un ruolo da protagonisti le associazioni che operano sul territorio: “New entry di cui sono fiera,
quella dell’Admo, l’Associazione Donatori di Midollo Osseo di Andrano” Confermata anche Scuola in Fiera con la presenza costante dell’Istituto Comprensivo di Miggiano e dell’Istituto Comi di Tricase e quella di altre scuole del territorio del basso Salento. Altro appuntamento a cui il consigliere delegato alla Fiera tiene molto è quello con “Ottobre in Rosa” presso il Theatrum e Piazza Municipio: “Un medico senologo effettuerà visite gratuite e risponderà alle domande delle donne, spiegando l’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce. L’iniziativa, in collaborazione con la Lilt di Montesano Salentino, sarà anche l’occasione per la prenotazione di mammografie screening”. Senza dimenticare gli intrattenimenti culturali e musicali previsti in cartellone. “Dal 18 al 21 ottobre”, conclude Maria Antonietta Mancarella, “vi aspettiamo per vivere con noi l’edizione 2018 di Expo 2000, sempre all’insegna della novità e della tradizione”. Sin dal giorno dell’inaugurazione, giovedì 18 ottobre alle ore 19. Taglierà il nastro il sindaco Giovanni Damiano insieme a Loredana Capone, assessore all’industria turistica e culturale della Regione Puglia. Giuseppe Cerfeda
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l’inserto
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Porcu Meu, da 35 anni a Muro Leccese
Salento in fiera
Protagonista indiscusso. Il maiale è il re della festa in cui si incontrano i sapori della gastronomia autunnale, il divertimento e la buona musica
SalentO CiOCiaria OrkeStra, dUe pOpOli, Una mUSiCa
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Salentociociaria Orchestra sarà la novità musicale fra gli eventi legati all’edizione 2018 di Expo 2000. Ha annunciato l’evento dalle nostre colonne l’assessore alla cultura del Comune di Miggiano, Michele Sperti: “Si tratta di un Ensemble di musicisti e cantanti del Salento e della Ciociaria. Un gruppo che fonde le due tradizioni popolari creando un unico originale sound”. Ascolteremo “una musica originale nel suono e nelle melodie: le mandole e i mandolini, i tamburelli, le magnifiche voci, la fisarmonica, gli organetti, la zampogna, le percussioni, le chitarre, il basso, tutto per realizzare delle pizziche degli stornelli e dei saltarelli, nel rispetto delle reciproche culture”. Sabato 20 ottobre, a partire dalle 22, dunque, in Piazza Giovanni Paolo II a Miggiano si esibirà la SalentoCiociaria Orchestra, progetto che vede la condivisione del palco da parte di alcuni tra i migliori musicisti delle due parti d’Italia citate nel nome, il tutto con la direzione artistica del pregevole mandolinista salentino Matteo Cacciatore. Che così ha commentato l’evento in programma sul suo profilo facebook: “Un progetto che ho sempre desiderato, che finalmente sta di-
ventando realtà. Grazie a tutti i professionali componenti dell’ Orchestra, nomi illustri della musica popolare salentina che non smetterò mai di ringraziare, grazie ai nostri fratelli ciociari componenti del rinomato gruppo. Sul palco ci saranno due culture diverse ma un unico sound”. In piazza Giovanni Paolo II si esibiranno: Stella Grande, Anna Cinzia Villani, Adele Bassi, Rossella De Benedetto, Anna Sabato (voci femminili); Bruno Rizzello, Carlo Canaglia (voci maschili); Federico De Pascali (mandola, mandolino, bouzouki); Matteo Cacciatore (direzione artistica e mandola e mandolino); Adamo Fratarcangeli (violino); Lorenzo Rea (voce e organetto) Salvatore Alessio (organetto); Lorenzo Pio, Luciana Romano (fisarmonica); Canaglia Carlo de Pascali (tamburo e voce), Paolo De Pietro Zaira Giangreco (tamburreddhi); Alessandro Mauti (ciaramella, zampogna, flauti); Michele Nocerino (tromba e trombone); Emiliano Stogura (percussioni); Giuseppe de Iaco (chitarra battente e voce); Francesco D’Aversa Tiziano Leone (chitarre); Mario Bruni (basso). Speaker della serata sarà Stefania Spedicato.
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Muro Leccese il 20 e 21 ottobre appuntamento con la festa de “lu Porcu meu”. Da trentacinque anni, la terza domenica di ottobre, è dedicata al buon mangiare con la gustosissima festa dedicata a una delle carni più succulente, saporite ed amata da sempre. La festa, diventata una tradizione dell’autunno salentino, è nata per caso una sera, oltre trenta anni fa, da un gruppo di amici, che per divertirsi e trascorrere una sera in compagnia, decisero di cucinare un maiale intero da condividere tutti insieme, in ogni sua parte. Oggi, come ieri, il maiale è il re della festa, protagonista indiscusso di una due giorni, in cui si incontrano i sapori della gastronomia autunnale, il divertimento e la buona musica. Tra i vari stand allestiti nell’Area Mercatale sono tante le bontà che si potranno gustare, l’immancabile bollito, la carne alla griglia e altre prelibatezze a base di carne e diverse specialità tipiche. Quest’anno uno stand sarà dedicato al gluten free, tutti coloro che mangiano senza glutine potranno gustare le pietanze in tutta tranquillità ed in compagnia dei loro amici. Sabato 20, alle ore 19, start della festa con l’apertura degli stand enogastronomici. La serata sarà animata dalla musica popolare e della pizzica del Trio Salento. In seconda serata il publico sarà trascinato dalla pizzica e dal ritmo degli Alla Bua.
Il Gruppo Direttivo
ro Mu cese Lec
Domenica 21 si entrerà nel clou della festa: la mattina, come da antica tradizione, dalle 8, le bancarelle per le vie del paese messapico animeranno la fiera mercato. Alle 17 appuntamento imperdibile con la storica “Cuccagna de lu Porcu meu” un gioco ed ormai un rito che si ripete nel tempo, negli ultimi anni, infatti, partecipano attivamente moltissimi giovani. Dalle 19 il via alle degustazioni tra gli stand con le succulente e saporite pietanze preparate con la carne di maiale ed altre specialità salentine. Nel corso della serata sul palco si alterneranno la tromba di Cesare Dell’Anna e gli Opa Cupa preceduti dal gruppo folk “Li Cumpari” del murese Pippi “Bettega” Carrapa. Nelle due giornate saranno presenti a Muro Leccese giornalisti di riviste nazionali e food blogger che racconteranno le bellezze della cittadina messapica e vivranno il folklore della festa.
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Salento in fiera
Martano, la volìa cazzata e la gioia di stare insieme
ilgallo.it
Dal 18 al 21 ottobre. Non solo olive, anche tanti prodotti tipici della cucina locale (pittule, pezzetti di cavallo, arrosti, carne di maiale lessa, cicoreddhe con legumi), il tutto sempre accompagnato da buon vino e da musiche e canti tradizionali
al 18 al 21 ottobre si svolgerà a Martano presso gli stand di Largo I Maggio la XXIX edizione della Sagra de la Volia Cazzata. La prima edizione fu organizzata nel 1986 all’interno del frantoio dell’azienda agricola “Nuova Generazione”, sulla provinciale Martano - Borgagne. Da allora la sagra rivive ogni anno il tradizionale uso di far festa per l’augurio di un buon raccolto. la voglia di stare insieme tra la gente ricordando quei tempi antichi in cui, ritornati dal lavoro nei campi, bastava poco per essere felici, ritrovandosi tutti davanti ad una tavola la cui cucina tipicamente contadina faceva dimenticare la fatica del giorno. È proprio con questo spirito che l’Associazione Culturale “Cosimo Moschettini” rinnova ogni anno l’invito a partecipare. Nel corso degli anni la sagra ha cambiato 2 volte la propria sede, passando dal centro storico, in Piazza Assunta, dove è rimasta fino al 1996, all’attuale collocazione in Largo I Maggio. Ogni anno vengono offerte a tutti i visitatori, le “volie cazzate” (ulive schiacciate a mano 15 giorni prima della sagra e lasciate maturare in acqua), oltre naturalmente ai tanti prodotti della cucina locale (pittule, pezzetti di cavallo, arrosti, carne di maiale lessa, cicoreddhe con legumi), accompagnati da un buon vino e da musiche e canti tradizionali. Dal 1996 la Sagra de la Volia Cazzata è gemellata con la Festa del Risotto di Vil-
limpenta (Mantova). Il gemellaggio tra le due feste popolari prevede una scambio culturale in occasione delle rispettive feste. Si potranno così degustare, in occasione a Martano, i piatti tipici della tradizione villimpentese, come il risotto alla villimpentese, la polenta, gli insaccati e i formaggi e l’ottimo lambrusco prodotto nella zona. “Negli anni”, fanno sapere gli organizzatori, “abbiamo cercato di migliorare il nostro servizio, per gustare al meglio e comodamente questi prelibati piatti, miglioramento che ci ha spinto a predisporre stand gastronomici sempre all’avanguardia, arrivando a realizzare delle strutture coperte che possono ospitare fino a 2mila posti a sedere e che ci permettono lo svolgimento dell’evento anche in caso di pioggia”. Inaugurazione giovedì 18 alle 19,30; alle 21 pizzica e musica popolare salentina con i Kardiamundi.
Venerdì 19 si canta e si balla con le hits degli anni ottanta dei Vega 80. Sabato 20, dalle 22,30, il Fomenta Project di Antonio Castrignanò. Il 21 ottobre, ultimo giorno con il pranzo della domenica a partire dalle 13 (menù fisso a 15 € presso gli stand della sagra). Gli organizzatori sin dai primi anni hanno scelto questa giornata per dedicarla a tempo pieno alla festa partendo proprio dal pranzo fino ad arrivare a notte fonda. Inizialmente era solo un appuntamento per chi alla sagra ci lavorava come volontario, un modo per condividere la gioia e la stanchezza che i primi tre giorni avevano riservato ed anche un modo per socializzare con gli amici di Villimpenta. Con il passare degli anni sempre più gente ha scelto di trascorrere la domenica mattina alla sagra, evidentemente i profumi e il buon umore sprigionato dai
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volontari della sagra si è propagato nella popolazione martanese e non solo. Sono infatti numerose le presenze extramurali che partecipano festanti al rito culinario della Domenica. Una domenica all’insegna delle “cazzate”, le “volie” ovviamente. Una buona abitudine che con gli anni è entrata a pieno titolo nel programma della sagra e che attira centinaia di persone che scelgono di condividere qualcosa con gli altri: un sorriso, un buon piatto di pasta, un bicchiere di vino. Il pranzo della domenica rappresenta l’esaltazione del “vivere la sagra”, la sua autenticità e singolarità dettata dal periodo “giusto” del prodotto, le olive schiacciate, ed il suo aspetto più importante la socialità e la condivisione di un momento di gioia. Per info e prenotazione posti 338/7454622, info@voliacazzata.it o rivolgersi alle casse durante la manifestazione. Le prenotazioni termineranno entro mezzanotte del sabato sera. Il pranzo si svolgerà anche in caso di pioggia direttamente presso gli stand della sagra all’interno della tendocopertura permanente da oltre 2500 mq con 2000 posti a sedere. La domenica proseguirà con i Carambola Show (ore 20), folk salentino e balli di gruppo; a seguire, Gli Avvocati Divorzisti (ore 21,30), musica anni 60/70 e cover italiane.
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terzultima
ilgallo.it
spettacolo
I Maneskin a novembre nel Salento P er la gioia dei tanti loro fans salentini arrivano i Maneskin, una delle band emergenti della musica italiana Vincitori morali dell’edizione del 2017 di X Factor (I fan del gruppo romano sono rimasti molto delusi e la polemica è impazzata sul web), hanno subito trovato
Ora più che mai Ale e Cristina
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ome nasce questo pezzo: “Intanto, mi presento: sono Alessandro Mele, in arte Ale, ho 19 anni e sono di Tricase. La ragazza che vedete nel video è Cristina Ciardo, è di Gagliano, ha 16 anni e frequenta il Liceo Linguistico Comi, di Tricase. Ci siamo conosciuti per caso proprio al Liceo Comi, durante gli Open days in quanto anche io, fino all’anno scorso, lo frequentavo ed è li che è nata la collaborazione. Ho iniziato a cantare quasi per caso 3 anni fa, Cristina canta da quando aveva 5 anni, ha frequentato diverse scuole di canto e partecipato a diverse gare. Tutto nasce per gioco, ma da una ferma volontà di realizzare qualcosa che ci rappresenti e che rappresenti la realtà dei giovani di oggi” . Ci sono anche degli attori nel videoclip? “Si. Sono Claudio Bitonti ed Eleonora Ciardo. Il video è stato girato nel Salento e più precisamente a Leuca (Colonia Scarciglia), a Caprarica di Tricase (Madonna di Fatima), e nel salotto di mio nonno. Le riprese ed il mon-
il favore del pubblico e le loro canzoni sono già conosciutissime soprattutto tra il pubblico più giovane. Originali, sprezzanti e molto glamour di loro sentiremo parlare molto a lungo. Dopo l’uscita del loro primo album “Il ballo della vita” (26 ottobre), Damiano
su youtube
taggio sono di Emanuele Stefanazzi. Una ballata, Ora più che mai, nel solco della musica R&B, una canzone che inneggia all’amore: “Sai, ora più che mai, la vita è difficile se non sei con me”, canta Cristina; ed Ale le fa eco nel refrain: “Non sono mica un rapper, ma nemmeno un cantante, sono solo un poeta che su un foglio scrive d’arte…”.
ono triste.. Aiutatemi a diffonderlo. Brutta domenica. Annullato il concerto, dal prete don Antonio. Dove? A Felline (Alliste) il 22 ottobre. Motivi? Pregiudizi. Non voglio crederci. C’era il contratto. Dopo ottobre smetto, basta umiliazioni! Che schifo! Che i cari fellinesi sappiano”. Con queste parole sul suo profilo facebook Giuseppe Povia presenta un video in cui certo non le manda a dire. Nel video, della durata di 6 minuti, esterna tutta la sua rabbia e la delusione per il secondo concerto annullatogli nel Salento dopo quello di Lecce dello scorso aprile. Se la prende soprattutto con il parroco, don Antonio Verardi, che a suo dire avrebbe cancellato il concerto per la festa patronale di Sant’Antonio da Padova: “Si è messo a gamba tesa, rifiutandosi di dare spiegazioni con un contratto firmato”, contratto che Povia mostra nel suo video. Il contratto è controfirmato da tale “Mauro Palese ufficialmente il 23 agosto ma con accordo verbale risalente ad aprile. Nessun motivo economico, solo ideologico e con tanti pregiudizi da parte del prete. Avrei dovuto cantare in un concerto festa come faccio sempre…”.
Povia poi attacca: “Cari fellinesi, cambiate parroco o lui deve cambiare mestiere. Che il parroco si sia messo in mezzo l’ha confermato il signor Palese. Passo sempre per fascista, comunista, omofobo: questi sono i motivi veri”. Secondo quanto trapela da Felline, però, il contratto sarebbe stato firmato a titolo personale da Palese che non fa parte del Comitato Festa e si sarebbe avvalso di sponsorizzazioni per sostenere l’iniziativa. Non nasconde un certo fastidio il parroco che ha fatto sapere di non aver “annullato alcunchè, non è stato firmato nessun contratto dal presidente del comitato. Non so chi abbia firmato. Quando ne sono venuto a conoscenza ho anche proposto di mantenerlo nel programma ma che restasse un’iniziativa privata senza conivolgere il Comitato”. Don Antonio aggiunge anche che gli è stato chiesto di “stravolgere il programma religioso per il concerto e qui ho puntato un po’ i piedi”. Poi l’affondo: “Povia, abbia la bontà di essere un po’ più educato, respingo decisamente le accuse. Ha pensato di percuotere il pastore per disperdere le pecore. Ma io lo perdono…”.
David (voce e front man della band), Thomas Raggi (chitarra), Ethan Torchio (batteria) e Victoria De Angelis (basso) faranno tappa a Lecce mercoledì 28 novembre (a partire dalle 17) presso la MediaWorld per l’instore tour promozionale..
Salento e Giamaica Questione di Sound
Root of the music. Il giamaicano Richie Stephens, vincitore del premio Grammy, e la salentina Ska Nation Band pubblicano il nuovo album Il 13 ottobre a Kingston la presentazione ufficiale
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felline: pOvia COntrO il parrOCO
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talia e Giamaica si abbracciano in “Root of the music”, il nuovo album (il secondo), frutto della fortunata collaborazione tra il “Grammy” Richie Stephens e The Ska Nation, ensemble dei producer e cantanti salentini Rankin Lele e Papa Leu. Registrato tra l’Adriatic Sound Studio di Trepuzzi e il Pot of gold Studio di Kingston, il disco è disponibile in tutti gli store digitali distribuito da Vpal. Con questo album Richie Stephens rende omaggio alla cultura della Giamaica, il suo paese natale, e all’Italia, che nell’ultimo periodo lo ha adottato artisticamente. Nell’intro della title track, “Root of the Music“, Richie Stephens apre il discorso ponendo le basi per un divertente viaggio musicale tra reggae e ska. Traccia dopo traccia, il vocalist offre solide e audaci prestazioni vocali in inglese e italiano, insieme alle incursioni di Rankin Lele e Papa Leu in stile dancehall (come in “You can’t run away”). Il tutto è abilmente supportato dalla Ska Nation Band, ensemble di affermati musicisti salentini, caratterizzato da un suono genuino e una grande musicalità. I due classici, “’O Sole mio” e “Volare”, insieme all’intramontabile successo pop, “Ti amo” di Umberto Tozzi (fresca di celebrazione dei 40 anni), rivisti e rinfrescati da una ventata ska, sono i tre brani deputati a rappresentare tutta la passione e l’amore dell’artista giamaicano per il Belpaese. Nel disco, ricco di celebri “ospitate”, spiccano le tracce “Country Bus” e “Joy”, che accoglie Toots Hibbert (mitica voce dei Toots & the Maytals), poi la hit “Bad Boys in Town”, realizzata in collaborazione con Bounty Killer. Quindi il brano “No G.M.O.”, una vera e propria protesta “collettiva”, in cui intervengono in coro i maggiori esponenti della musica e della cultura reggae giamaicana, primo tra tutti Mutabaruka, poeta dub, personalità di rilievo del movimento rasta e portavoce del riscatto sociale del popolo nero sin dagli anni
Richie Stephens
‘70, che introduce Freddie Mc Gregor, Cocoa Tea, Ninja Man, Louie Culture, Romain Virgo, Tammi T, Ed Robinson e Wanye J, giovanissimo (appena 12 anni) talento della scena giamaicana. Dopo aver partecipato, lo scorso 6 agosto, ai festeggiamenti per l’indipendenza nazionale della Giamaica, la band salentina sarà nell’isola caraibica per presentare ufficialmente il nuovo album il prossimo 13 ottobre, al Ranny Williams Entertainment Center a Kingston, durante la settimana di “Heritage Week”, rassegna ricca di eventi culturali in tutta l’isola. “Sono molto orgoglioso di questo album”, ha dichiarato Richie Stephens, “ specialmente perché contiene dei classici giamaicani e italiani. “‘O Sole Mio” è il simbolo dell’Italia nel mondo. Mi è sempre rimasta impressa la versione del mio cantante preferito, Luciano Pavarotti, e ho deciso di farne una cover! “Volare” è una canzone conosciuta nel mondo, oltre che da tutti i giamaicani: quando lo ascolti ti senti davvero “Nel Blu Dipinto di Blu”, e rappresenta il sogno di una società migliore. “Ti Amo” la conosco da quando ero ragazzo, anche se sono cresciuto credendo fosse un classico americano. Dopo aver scoperto che è un brano di Umberto Tozzi, mi è sembrato naturale interpretarla con Tammy T che è una grande vocalist e che è anche la nostra backing vocal nella Ska nation band.”
la sKa natiOn Band
Richie Stephens (voce), Rankin Lele (voce), Papa Leu (voce e chitarra), Maestro Garofalo (tastiere), Ottie Lewis (tastiere), Fossa Drummer (batteria), Leo Klaus (basso), Morello Selecta (efx e machine), Luca Manno (sax e arrangiamenti) Gianluca Ria (tuba e trombone), Gaetano Carrozzo (trombone), Andrea Perrone e Giancarlo Dell’Anna (tromba), Tammy T (backing vocals).
tempo libero
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in programmazione al cinema
LECCE - MULTISALA MASSIMO TEL. 0832/307433
SURBO - THE SPACE CINEMA TEL. 0832/812111
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Sala 1
16 - 19,05 - 22,10
Sala 2
18,45 - 20,40 - 22,30
Sala 2
16,50 - 19,50 - 22,30
Sala 3
16,05 - 19,05
Sala 4
21,30
Sala 5
21,25
Sala 6
20,10 - 22,40
Sala 7
16,40 - 19,35 - 22,20
Sala 8
19,15
Sala 9
17,20 - 19,40 - 22
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Jhonny English colpisce ancora
the predator
Sala 3 18,30: smallfoot 20,30 - 22,30: venom
gli incredibili 2
Sala 4 18,50: zanna bianca 20,30 - 22,30: the wife
Sala 5
a star is born
18,30 - 20,30 - 22,30
the predator
venom
MAGLIE - MULTISALA MODERNO TEL. 0836/484100 Sala 2
the nun - la vocazione del male
CHIUSA
Sala 2
venom
19 - 21,30
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a-x-l: un’amicizia extraordinaria
Sala 3 18 - 20: smallfoot 19,45 - 22: venom
Jhonny English colpisce ancora
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dall’11 ottobre
Cerca tra le pubblicità, individua i 3 galletti “mimetizzati” e segnalaceli lunedì 15 ottobre dalle 9,30, telefonando allo 0833 545 777. In palio: i biglietti per i cinema, 2 BUONI SPESA da
GALATINA - CINEMA TARTARO 0836/568653 (CHIUSO LUNEDÌ)
TEL.
17,30: small foot 19,15 - 21,30: venom
CASARANO - CINEMA MANZONI TEL. 0833/505270 17 (sab e dom) - 19 - 21
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TRICASE - CINEMA MODERNO TEL. 0833/545855
GALLIPOLI - CINEMA ITALIA TEL. 0833/568653
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TRICASE - CINEMA AURORA TEL. 0833/545855
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17,30(sab, dom e mer)-19,30- 21,30
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TRICASE - CINEMA PARADISO 0833/545386 (CHIUSO LUNEDÌ)
GALLIPOLI - CINEMA SCHIPA TEL. 0833/568653
TEL.
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the predator
15 euro offerti dal MERCATONE di via Apulia e via Botallo a TRICASE; 1/2 kg
di MIGNON offerti dalla pasticceria DOLCEMENTE di Tricase; caffè e cornetto offerti dal BAR DELLA LIBERTÀ di MAGLIE; COLAZIONE X 2 offerta da GOLOSA a TRICASE; APERITIVO SALENTINO con calice di vino a scelta e prodotti tipici salentini offerto dall’ENOTECA LE VIGNE DEL SALENTO ad ALESSANO; un LAVAGGIO PIUMONE
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Ricominciate a credere in voi stessi e alle vostre potenzialità, sia nel lavoro ( nuove opportunità) – sia in amore, nei mesi precedenti dall’andamento incerto.
Siete pronti per rendere più solide molte delle situazioni lasciate in sospeso. In amore ancora poche novità. State calmi che tra un po’ vedrete tramonti rosa all’orizzonte.
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Fase un po’ complessa perché dovrete fare i conti con la fattibilità dei vostri desideri. Per non far saltare tutto (l’amore è delicato), non portate a casa il lavoro.
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In questo periodo sentite uno stranissimo desiderio di sistemare la vostra vita. Avete proprio voglia di qualcuno che vi tenga caldo lo spazietto sul divano!
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Tanti impegni di lavoro, numerose preoccupazioni e dovete fare per tre: tenete duro. In amore non mettetevi a litigare, alcune crisi potrebbero diventare irrecuperabili.
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Siete estremamente sensuali e soprattutto con meno voglia di litigare. Le coppie forti sembrano solidissime e invincibili, chi vuole conquistare non deve che provarci.
CORRISPONDENTI Massimo Alligri Giuseppe Aquila Gianluca Eremita Vito Lecci Valerio Martella Antonio Memmi Luana Prontera Carlo Quaranta Donatella Valente Stefano Verri Lorenzo Zito
In amore qualcosa non va come dovrebbe andare, soprattutto per quanto riguarda le coppie che vivono lontane l’uno dall’altro. Faticate a trovare il vostro equilibrio.
La collaborazione sotto qualsiasi forma è Gratuita. La Direzione si riserva di rifiutare insindacabilmente qualsiasi testo e qualsiasi inserzione. Foto e manoscritti, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Riproduzione vietata. Stampa: SE.STA. srl via delle Magnolie 23 Zona Industriale - Bari
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