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Anno XX, numero 24 (576) - 5/18 dicembre 2015 - www.ilgallo.it - info@ilgallo.it
A Natale te le canto io CaCCia al ladro
Sos del Sindaco
strategia del terrore
Tutti in pericolo
Uggiano la Chiesa, Piconese ai cittadini: “Sono stranieri, viaggiano in Audi o Bmw; segnalate qualunque movimento strano” 4
Parla l’esperto di terrorismo internazionale. “è l’arousal: colpire gente comune nella vita quotidiana, in piazza, al ristorante, al bar...”
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#fotorePorterPerilgallo La fotoreporter che si è aggiudicata il telefonino è Paola Piccinno di Botrugno
6/7 INTEGRAZIONE. Dopo il caso di Rozzano (MI): vietare i canti natalizi? Alcuni studenti, impegnati in Redazione nel progetto di alternanza scuola-lavoro hanno chiesto un parere a 4 dirigenti scolastici della provincia: Anna Lena Manca (“Don Tonino” Tricase/Alessano), Loredana Di Cuonzo (“Palmieri” Lecce), Luigi Martano (Alberghiero Otranto) e Chiara Vantaggiato (“Salvemini” Alessano)
La gente che utilizza il mare come pattumiera comune, dovrebbe rifarsi il... senno
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in bianco e nero
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Poggiardo: come eravamo...
Mezzo secolo di Maffiti. Dal racconto di Vito De Giuseppe, da 50 anni titolare di una macelleria,
il ricordo di com’era una volta e un’analisi su come si è trasformata la realtà nei nostri paesi
Ci
sono esercizi commerciali e artigianali che resistono ai tempi che cambiano, alla logica dei grandi centri commerciali, alla decentralizzazione delle attività artigianali. Sono il cuore pulsante di un Italia dove fino a poco tempo fa (ma anche oggi in diversi casi) i negozi e le piccole botteghe facevano parte del panorama e dell’identità dei nostri paesi. Le insegne dei negozi, le vetrine illuminano le strade che altrimenti sembrerebbero senza vita, ci distraggono e ci accompagnano non solo nel periodo festivo. Spesso i negozi diventano luoghi di incontro in cui non si scambiano solo merci ma anche notizie sulla vita del quartiere, rappresentano la vita delle strade che altrimenti si ridurrebbero a semplici luoghi di passaggio. Impiantata nella frazione di Vaste nel 1965, la macelleria del signor Vito De Giuseppe si è poi spostata a Poggiardo tre anni dopo anche perché la sede iniziale era troppo piccola tanto che il titolare dovette affiggere un cartello recante la scritta “chi è stato servito è pregato di uscire”. Figlio d’arte, originario della vicina Cocumola, il signor Vito ha parole di gratitudine che esprime con viva commozione per Poggiardo che lo ha accolto anche e soprattutto grazie alla sua affabilità e dove ha conosciuto e sposato sua moglie dalla quale ha avuto quattro figli. Dopo il 2000, quando cioè ha lasciato in mano al figlio Marco la gestione della macelleria, ha aperto un’agenzia immobiliare a testimonianza dell’innata vocazione per il commercio. L’attività a conduzione familiare (così come si usava una volta) si è appunto tramandata da generazioni, da padre in figlio: Vito iniziò a lavorare da piccolo insieme ai suoi fratelli in quella dei suoi genitori, nella natia Cocumola prima di trasferirsi a Vaste e Poggiardo (successivamente aprì anche altre macellerie a Santa Cesarea Terme e Ortelle) e la tradizione si è consolidata con suo figlio Marco che gestisce ora l’attività alla quale ha voluto dare il nome che più le è proprio perché più che un soprannome è un vero e proprio marchio. “Maffiti”, infatti, è un nomignolo che deriva dal bulgaro e significa “mediatore”: nei primi del ’900 erano così indicati i macellai della zona che
operavano scambi commerciali con le popolazioni slave che giungevano sulle coste di Santa Cesarea Terme, barattando carne già macellata con grano o altro tipo di merce. In 50 anni la realtà locale, a livello commerciale, culturale, di usi e costumi è cambiata radicalmente e i De Giuseppe sono stati testimoni attenti di questi grandi cambiamenti. “Ho sempre amato il mio mestiere, che ho svolto con passione, e sono grato ai cittadini di Poggiardo e Vaste per tutto ciò che mi hanno dato in tutti questi anni”, racconta il sig. Vito, “con loro si è instaurato un rapporto di fiducia e di affetto reciproco. Erano anni meravigliosi: ricordo che nel 1975 in seguito alla mia partecipazione con un piccolo ruolo in un film ci fu un incremento degli affari che continuò fino alla fine degli anni ’90, fino a quando, cioè, non vi fu l’avvento delle grandi catene di distribuzione”. Era il periodo in cui stavano avvenendo grandi cambiamenti negli usi, nel modo di fare commercio e non solo: difficile adeguarsi ai grandi colossi, a realtà che non guardano in faccia nessuno, alla logica del pesce grosso che mangia quello più piccolo. “Negli anni ’70 e ’80 andavo in giro per l’Italia”, continua il sig. Vito, “per comprare animali da macellare, ed ovunque la stretta di mano valeva come un rogito notarile. Poi è cambiato un po’ tutto: fino a metà degli anni ’90, ad esempio, a Poggiardo c’era il mattatoio, poi è stato chiuso ed abbiamo perso una comodità importante. Basti pensare che un tempo il bestiame si portava a piedi, ora ci si deve recare a Supersano. Ogni mercoledì c’era il mercato del bestiame dapprima in via Montegrappa e poi al campo boario dove dai diversi
paesi venivano contadini a vendere vitelli; il mercato coperto era una vera e propria zona del cibo; c’era, poi, una professionalità diversa degli artigiani che imparavano il mestiere sin da piccoli ed in molti casi lo svolgevano per tutta la vita”. Lo spaccato di Poggiardo che ci offre il racconto del sig. Vito dall’alto della sua esperienza di decano del commercio ci parla di una realtà profondamente mutata, così come in tutti i paesi salentini. Ci sono cose e tradizioni che cercano ancora di resistere ai tempi, alcune usanze, piccoli negozietti e botteghe che vanno avanti con la buona volontà e l’inerzia, sfidando l’evoluzione e la globalizzazione del mercato. Ci sono realtà che esistono ancora ma che sono profondamente mutate. Come, ad esempio, il mercato coperto di Poggiardo dove fino agli anni ‘90 erano allocati fruttivendoli, pescivendoli e si vendevano generi alimentari di ogni tipo. Ora di tutto questo resiste solo la macelleria “Maffiti”: quello che era il mercato coperto, un tempo luogo adibito alla spesa alimentare, ritrovo dei contadini che vendevano la verdura e meta dei “licca-viddhanzie” che frugavano nelle cassette e tra gli avanzi, accontentandosi magari della frutta ammaccata, ora è un complesso di negozi di diversi tipi. Altre cose si sono perse o sono diventate desuete: si pensi alla stessa tradizione familiare di tramandare il mestiere ai figli o ai ragazzini che, il pomeriggio o nei periodi di vacanza scolastica, apprendevano l’arte “allu mesciu”. Tante cose sono cambiate nei Piazza Mercato nel 1930 nostri paesi in questi ultimi cinquant’anni. A resistere ai mutamenti è la passione di persone innamorate del proprio lavoro che non si arrendono alle avversità e che come Vito De Giuseppe le ritrovi lì, nella loro attività, orgogliosi del traguardo raggiunto perché “il più bel festeggiamento per cinquant’anni di professione è stare qui: mi piace ancora troppo respirare l’odore di carne”. Carlo Quaranta
bellezze del Salento
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ITINERARI NATURALISTICI DEL GAL CAPO S. MARIA DI LEUCA L’ITINERARIO “DELLA FEDE”
L’ITINERARIO “DELLE FALESIE”
L’ITINERARIO “NATURALISTICO ARCHEOLOGICO”
L’ITINERARIO “DEI PADULI”
si dispiega lungo la costa orientale salentina ed
prende il via da Nociglia e tocca Montesano Sa-
è fortemente caratterizzato dalle eccellenze na-
lentino, Miggiano, Taurisano, Ruffano ed in
turalistiche e dalle alte coste del Parco Naturale
parte Specchia. Il Parco dei Paduli annoda ri-
Regionale Otranto Santa Maria di Leuca e Bo-
sorse paesaggistiche e culturali con gli eventi
schetto di Tricase. Questo tracciato attraversa
di questa porzione del Salento, come la Danza
Tricase e le sue numerose frazioni assieme ai
delle Spade di San Rocco o il fascino mistico
Comuni di Tiggiano, Corsano, Gagliano del
della zona “Manfio”.
Capo e S. Maria di Leuca. è il più suggestivo. Per scoprire la vera anima
è un ricamo di territori che attraverso numerosi beni archeologici, architettonici, chiese rurali e masserie fortificate di notevole importanza, cuce gli abitati di Ugento, Salve, Morciano di Leuca, Presicce ed Acquarica del Capo. L’itinerario va dalle testimonianze preistoriche rinvenute a Salve, alla messapica Ugento con i suoi Musei e le sue cripte; dai frantoi Ipogei di Presicce e Morciano, alle fortificazioni di Acquarica del Capo fino ai bacini e le aree costiere del Parco Naturale “Litorale di Ugento” .
rurale, religiosa e culturale del Salento ci si deve addentrare nel cuore del territorio e percorrerlo fino alla sua punta meridionale. Un viaggio fra cripte e luoghi di culto più caratteristici del sud Salento, sul tracciato della via Leucadensis, la nota via dei Pellegrini, attraversando Specchia, Tricase, Alessano, Ruggiano (frazione di Salve), Barbarano del Capo (frazione di Morciano), Gagliano del Capo, Patù e Castri-
PER SCARICARE L’APP
gnano del Capo con la sua Marina di Leuca.
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dai Comuni
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Ladri ad Uggiano, il sindaco: “Aiutateci!” Appello alla popolazione. “Segnalate tempestivamente alle Forze dell’Ordine qualsiasi movimento o presenza sospetta sul territorio”. I malviventi hanno accento straniero e viaggiano su Audi o Bmw
SOS
paese, svaligiando le abitadal Comune zioni il cui accesso furtivo è di Uggiano la “facilitato” da giardini e Chiesa. L’ alavviso larme lo ha lanciato il sindaco o cortili. Nella nota, riporpubblic tata di seguito, venSalvatore Piconese. Quella del gono anche segnalate primo cittadino è una richiesta di delle auto sospette sulle collaborazione alla cittadinanza. In una nota sul sito web istituzionale del Co- quali i ladri si muoverebbero. mune di Uggiano La Chiesa, il sindaco “Ignoti, dal forte accento straniero”, rePiconese chiede l’aiuto degli uggianesi cita l’avvertimento alla popolazione, “ per “individuare un gruppo di malviventi viaggiano in quattro su una di queste che stanno lentamente depredando il autovetture: Audi A6 berlina nera,
Audi A4 SW nera, Bmw SW serie 3 nera”. Su queste auto già sono stati effettuati dei controlli basati sulle segnalazione e “tutte le targhe risultano clonate”. Il sindaco poi avverte che “i furti avvengono solitamente tra le 17 e le 20” e i ladri “scelgono case con doppia uscita/giardino”. Pertanto Piconese “chiede la collaborazione di tutti segnalando tempestivamente alle Forze dell’Ordine qualsiasi movimento o presenza sospetta sul territorio”.
A Marittima il Natale è equo e solidale Sotto l’albero. Una serie di appuntamenti nel rispetto delle regole etiche del commercio
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orremmo tutti una forma di commercio che da un lato garantisca un trattamento economico equo ai piccoli produttori dei Paesi del sud del mondo e dall’altro rispetti regole e norme etiche per un progetto di crescita sostenibile del proprio territorio. Tutto questo esiste già: si chiama commercio equosolidale. È caratterizzato da una filiera corta che permette la rintracciabilità dei prodotti favorendo un equilibrio tra Paesi in via di sviluppo e paesi economicamente avanzati con la cooperazione e la formazione di piccole aziende artigianali o agricole. Oggi il mercato tradizionale è dominato dalle multinazionali e dalle grandi catene commerciali di distribu-
zione che impongono prezzi e sistemi di concorrenza a danno dei piccoli produttori. Il mercato equo-solidale, invece, si propone di stimolare le istituzioni internazionali a compiere scelte economico-commerciali rispettose dell’ambiente, della biodiversità e dei piccoli produttori. Nel concreto, nei Paesi importatori (come l’Italia), ci sono già consorzi senza scopo di lucro che coordinano e curano la filiera corta del mercato equo e solidale: da piccoli produttori o cooperative fino alla distribuzione nelle “botteghe del mondo”. A Marittima, da ormai
un decennio, si promuove questo progetto. Un gruppo di giovani volontari della Caritas organizza campagne di sensibilizzazione per la formazione di una coscienza critica del consumatore stimolandolo, difatti, ad interrogarsi e a confrontarsi sui temi del comportamento etico, del rispetto dell’ambiente, dello sviluppo sostenibile. Con la loro bottega, i giovani di Marittima, attuano il vero e proprio commercio equo-solidale, vendendo prodotti Bio e con una tracciabilità trasparente. E in occasione del Natale daranno vita a numerosi progetti.
“Un Natale Equo” è uno di questi: promuove la possibilità di effettuare regali utilizzando articoli equo-solidali. Nei giorni 6, 8, 13 e 20 dicembre, la “Serata dell’assaggio” darà a tutti l’opportunità di degustare alcuni prodotti di questo particolare commercio. Per il giorno della befana, invece, si potranno acquistare calze piene di squisiti prodotti equo-solidali grazie all’iniziativa “Un’Epifania Equa”. Maggiori informazioni si possono ottenere al sito internet equomarittima.jimdo.com, scrivendo alla mail esmarittima@libero.it, o recandosi presso la bottega in via Della Conciliazione, a Marittima. f.c.
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#prayforparis
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Daesh o Califfato, ecco perché temerlo Mario Avantini, esperto di cyberterrorismo. “Durante l’addestramento, sono soggetti
ad un processo di de-umanizzazione delle vittime e di sé stessi nella propria mente”
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lla luce dei recenti attentati risulta chiaro come quella islamica possa essere considerata una delle minacce più cruente della storia del terrorismo. Abbiamo cercato di approfondire la questione con Mario Avantini, analista ed esperto di cyber terrorismo e autore di numerose pubblicazioni di settore, (ha anche svolto attività di vicepresidenza per il Centro Italiano di Strategia e Intelligence CISINT). Qual è il fattore del terrorismo jiha- “facilmente” raggiungibili, anche dista che colpisce di più? “La recru- se la sicurezza dei Paesi, soprattutto descenza. I seguaci del Daesh occidentali, è di alto livello. Un tercolpiscono l’opinione pubblica per rorista, oltre ad ingenerare l’aroui tratti particolarmente efferati degli sal, deve anche riuscire a atti di cui si macchiano. “Parlano” mantenerlo: per far questo quale attraverso scene di decapitazioni, di mezzo si rivela più efficace se non prigionieri costretti a quello di colpire luoscavarsi la fossa da ghi pubblici, piazze, soli prima di essere aeroporti, stazioni, decapitati, mostrano stadi, in ogni caso la propria avanzata luoghi affollati? Ridi massa su pick up cordiamoci che i terarmati, si servono di roristi non rispettano immagini scioccanti norme di guerra e che mostrano corpi non fanno alcuna didalle teste mozzate ristinzione tra civili e versi per le strade coaltri”. Mario Avantini sparse di sangue, Intanto ci si interroga esecuzioni di massa e prigionieri arsi vivi, paventano al mondo immagini di bambini armati, utilizzati in quella che pare essere un’escalation di follia e perversione; non ultimo la distruzione di città, di luoghi di culto e siti archeologici, oltre alle minacce di ciò che di terrificante promettono di fare”. Tricase. 38enne con esperienza Più in generale, su che cosa “gioca” pluriennale cerca lavoro come il terrorismo? “Come ha scritto segretaria e affini. 328/6144328 Alex P. Schmid: “provocare l’angoscia estrema di diventare vittima, di Si effettuano lezioni di dopociò che pare essere una violenza arscuola per elementari e medie. bitraria”. Ha chiaramente scopi imZona Tricase, esperienza, risulmediati ed a lungo termine: quelli tati garantiti. 346/1299622 immediati di creare/ingenerare angoscia, tensione, paura e confuTricase. Vendo 2 (due) damisione nella gente, destabilizzare la giane 50 litri con plastica dura a società e dividerla, creare un clima € 20. 333/7636660 di apprensione continua, ossia ciò che nel gergo viene definito “arouTricase. Vendesi abitazione sal”, uno stato attentivo cognitivo piano terra, indipendente a due di vigilanza; gli scopi a lungo termine, gli obiettivi reali, sono quelli di provocare uno stravolgimento istituzionale, una destabilizzazione internazionale dei governi”. Perché allora colpire la gente comune? “Colpire i vertici istituzionali implica grandi difficoltà operative per i terroristi, che ripiegano così i loro atti violenti su quegli obiettivi che credono più
sul Daesh (è il nome nuovo affibiato all’Isis: ha un suono, per gli arabi, simile a quello di parole che significano calpestare, distruggere, sbattere contro qualcosa, causare tensione. Più che mai azzeccato vista la ferocia dei suoi adepti. Questo termine ha il merito, tra le altre cose, come ha spiegato il ministro degli esteri francese Fabius, di non dare al gruppo la dignità di Stato). C’è perfino chi sostiene si tratti di finzione cinematografica. “Gli accadimenti e le scene atroci mostrate sono reali, sono scene di vita reale, narrate con i mezzi e gli strumenti della cinematografia. Nel Califfato, l’informazione, la disinformazione, sono multimediali. Hanno tutti gli passi dal centro: 100 mq, garage, giardino e area solare edificabile di pertinenza. 349/8303266 Vendo Suzuki Burgman, 650 Executive ABS, 2007, ottime condizioni, motore perfetto, cambio nuovo. € 3mila non tratt. 347/1393981 Vendo Ape 50, anno 2001, ultimo modello a 2 fari. Catalitico, perfetto, visibile a Racale. € 1.900 tratt. 349/4034263 Vendesi vaso bidet, nuovo, ancora imballato, Globo Genesis Geb 02-Bi a terra, altezza 52 cm, scarico a muro o a terra, completo di tavoletta coperchio. 3282329515
strumenti per poter trasmettere in diretta i video dei martiri, le decapitazioni e le loro gesta in docufilm, ma tutto è spaventosamente reale, il sangue è vero e i morti pure! Posseggono più di 40 case di produzione cinematografica, la guerra Daesh è combattuta essenzialmente per mezzo della loro capacità mediatica e informatica, le notizie giungono in tempo reale tramite i social media ed altri sistemi di messaggistica istantanea. Il Daesh si serve dei social media per farsi conoscere, divulgare il verbo e arruolare nuovi adepti. E’ arrivato anche ad avvalersi di chat criptate come Telegram per le proprie comunicazioni”. Possibile che degli esseri umani non provino nulla prima o durante un attentato così efferato? “La gente comune è portata a pensare che il terrorista sia un pazzo: è assai difficile poter credere che una persona esente da patologie psichiche possa compiere atti così atroci. In verità i terroristi non hanno particolari psicopatologie accertate. Potremmo affermare che, come tutti gli esseri umani, siano soggetti a dei livelli di stress e utilizzino delle modalità di
controllo, peraltro piuttosto semplici e fondate sull’auto-persuasione e sulla spinta a compiere un’azione di valenza spirituale. Inoltre, durante il loro addestramento, sono soggetti a un processo di de-umanizzazione delle vittime nella propria mente, ma anche deumanizzazione di sé stessi. Possono altresì compiere dei piccoli rituali per neutralizzare la tensione, prima di porre in atto un attacco terroristico, ad esempio la stessa preghiera. Non solo: numerosi sopravvissuti agli attentati dichiarano di aver riscontrato una sorta di tranquillità nei comportamenti degli attentatori. Si tratta di una forma di scissione, di distacco emotivo, uno stato che può essere raggiunto mediante il processo di de-umanizzazione, ma anche per mezzo di droghe, ad esempio assumendo una particolare droga sintetica conosciuta come “captagon” (fenethlline), un’anfetamina che migliora le prestazioni, neutralizzando il senso di fame e di sonno per lungo tempo e il cui sovradosaggio rende particolarmente violenti”. Antonella Marchisella
“Truppe di terra unica soluzione”
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alla nascita dello Stato Islamico più di 60 Stati combattono contro gli uomini del califfo al-Baghdadi. Ma qual è la situazione attuale? Lo abbiamo pchiesto a Marco Marsili, esperto di terrorismo, anMarco titerrorismo, difesa e sicurezza, Research Assistant del CEI-IUL (Centro studi internazionali) dell’ISCTE-IUL (Istituto Universitario di Lisbona), Ricercatore del CINAMIL (Centro di ricerca, innovazione e sviluppo dell’Accademia Militare/Esercito Portoghese), autore di numerose pubblicazioni tra cui “The Islamic State: A Clash within the Muslim Civilization for the New Caliphate” saggio pubblicato da Taylor & Francis, tra le maggiori riviste al mondo del settore. “L’affermazione dello Stato Islamico”, spiega, “è dovuta essenzialmente ai contrasti interni al mondo musulmano in Medio Oriente. Le divisioni all’interno del mondo arabo sono la causa principale del successo dello Stato Islamico. L’opzione militare sul terreno è inevitabile, se
si vogliono debellare le milizie di al-Baghdadi, ma ciò non è possibile senza un accordo tra le potenze regionali e i loro partner internazionali Russia, Cina e Usa”. Perché la situazione è così Marsili complessa? “La complessità della situazione è dovuta alla posizione della Turchia nei confronti dei curdi e dell’Egitto, e quella di Israele e di Washington nei confronti di Hamas, Hezbollah e del loro sponsor Teheran. Il quadro è complicato dall’atteggiamento di Usa e alleati occidentali nei confronti del regime di Assad e dallo sgretolamento del confinante Iraq”. Qual è la soluzione? “Non esiste una soluzione militare, né una esclusivamente politica: per sradicare lo Stato Islamico è necessario un accordo tra potenze regionali e partner internazionali, che apra la strada all’invio di un contingente multinazionale di truppe di terra”. a.m.
Antonella Marchisella, autrice di numerose pubblicazioni e libri, redattrice per gli esteri del quotidiano milanese “La Voce d’Italia”. Si è occupata di cronaca, criminalità e sicurezza. Ha curato le relazioni esterne del Centro Italiano di Strategia e Intelligence CISINT.
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l’inchiesta
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ell’ambito di un progetto di alternanza scuola-lavoro, la nostra Redazione ha goduto in questi ultimi giorni dell’entusiasmo di alcuni ragazzi del Liceo Classico/Scientifico “Stampacchia” di Tricase. Gli studenti hanno toccato con mano la vita di redazione. Abbiamo anche dato loro il compito, con la nostra supervisione, di redigere delle inchieste come dei veri e propri giornalisti. A Diana Volpe, Paolo Martella, Michele Wilde, Carlo Vallo, Alessia Chiuri, Matteo De Giorgi, Michele Rossi, Francesco Casciaro, Carlotta Ruberto, Luigi Ruberto, Alessandro Amico (III A e III B Liceo Classico - nella foto), seguiti dalla professoressa Apollonia Chiarello, il compito di interpellare alcuni dirigenti scolastici della provincia di Lecce e chiedere loro un parere sul divieto ai “suoi” ragazzi, da parte del preside di un Istituto Comprensivo di Rozzano (MI), di preparare e portare in scena uno spettacolo di canti natalizi. Il tutto in nome dell’integrazione. Agli studenti hanno risposto i seguenti dirigenti scolastici: Loredana Di Cuonzo (Liceo Classico “G. Palmieri” Lecce), Anna Lena Manca (Professionale “Don Tonino Bello” Tricase-Alessano), Luigi Martano (Alberghiero Otranto e Liceo Artistico Poggiardo) e Chiara Vantaggiato (IISS “G. Salvemini” Alessano). Pur interpellati, non hanno invece ritenuto opportuno dare il loro contributo alla discussione: Paolo Aprile (Alberghiero Santa Cesarea), Annarita Corrado (Classico Da Vinci di Maglie) Gabriella Margiotta (Liceo Capece di Maglie) e Maria Rita Meleleo (Classico Colonna, Galatina).
“Tu
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Un divieto non fa i
scendi dalle stelle” e “Adeste fideles” non si devono cantare! Lo ha deciso il dirigente scolastico di un Istituto comprensivo di Rozzano, in provincia di Milano “nel rispetto delle minoranze religiose”. Stessa motivazione che lo aveva portato ad inizio anno a rifiutare la richiesta di alcuni genitori di appendere il crocifisso nelle aule. Ovviamente la decisione di quel dirigente scolastico ha acceso la discussione in un momento in cui la tensione è alle stelle, dopo i noti accadimenti di Parigi, e l’integrazione è più che mai un argomento dibattuto. Abbiamo chiesto ad alcuni dirigenti scolastici del Salento come si sarebbero comportati fossero stati al posto del loro collega milanese e più in generale di fornirci il loro parere.
“Si educhi alla bellezza dell’incontro”
“Conoscenza reciproca non divieti”
“Il dialogo presuppone identità”
Decisa la risposta di Luigi Martano (d.s. Alberghiero Otranto e Liceo Artistico Poggiardo): “Assolutamente non proibirei i canti di Natale a scuola. Fanno parte della tradizione del nostro Paese, al massimo li integrerei con canzoni di carattere religioso interculturale. La nostra scuola vive esempi quotidiani di integrazione, grazie alla presenza di alcuni alunni provenienti da altri Paesi. Questo processo va favorito con lo scambio di conoscenza reciproca delle culture. Un piccolo esempio: alcuni studenti, confrontando i nomi degli animali in dialetto salentino e in marocchino, hanno scoperto che gatto si dice in entrambi i casi musciu. Questo potrebbe indicare la mescolanza delle lingue e l’appartenenza ad una sola realtà”.
Per Anna Lena Manca (d.s. IISS “Don Tonino Bello” Tricase e Alessano), “è necessario vivere la situazione per poter comprendere bene le motivazioni che hanno portato il dirigente di Rozzano ad assumere quei provvedimenti. Posso comunque dire che mi sarei comportata in modo differente. Abbiamo necessità di coesione nel rispetto dei diritti ma anche dei doveri di ognuno. Le guerre di religione non dovrebbero più avere cittadinanza. Sarebbe a mio avviso molto interessante uno studio approfondito della storia delle religioni per poter effettuare un approccio sistemico e olistico, cercando sempre di educare alla bellezza dell’incontro con chi è diverso da noi per cultura, credo e colore della pelle”. E conclude con un monito: “Parigi mai più!”. Sulla stessa lunghezza d’onda Chiara Vantaggiato (d.s. IISS “G. Salvemini” Alessano): “Non penso che non presentarsi per quello che si è, aiuti la reciproca conoscenza. Nel nostro Salento, da decenni, si festeggia il Natale mettendo insieme le varie tradizioni, i diversi canti ed i diversi culti. Lecce ha per molti anni celebrato il Natale dei Popoli ed iniziative analoghe si sono poi diffuse nell’intera provincia. Lavoro ad Alessano e vivo a Tricase, luoghi entrambi che hanno conosciuto il Profeta della convivialità delle differenze (Don Tonino Bello, Ndr), in un’idea nella quale la diversità, anche religiosa, non costituisce ostacolo ma momento di arricchimento e di gioia. Ogni dialogo presuppone una identità che non deve essere intesa come
alcuni diplomandi del Classico “stampacchia” al lavoro in redazione
imposizione ma come conoscenza. Pertanto”, precisa, “non condivido la scelta del collega di Rozzano anche se mi sembra essere, più che una provocazione, la risposta ad una problematica complessa. Ma proprio perché complessa deve essere inquadrata in un più ampio discorso di dialogo e di integrazione. Una scuola è chiamata a rispettare la cultura nella quale opera, laicamente ma non avulsa dal contesto, anche di tradizioni, nel quale è inserita. Il rispetto delle minoranze è sacrosanto”, conclude la dirigente, “ma rispetto non può mai voler dire soffocare la propria identità”.
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S L “ d l d r p d c v i
, i a a e i , e e , e
tradizione
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integrazione
“Tolleranza non è rinuncia” Secondo Loredana Di Cuonzo (d.s. Liceo Classico “G. Palmieri” Lecce) “la situazione di Rozzano è inquadrabile tra quelle eccezionali. Il collega ha sottolineato che nel corso dello spettacolo dello scorso anno i ragazzi musulmani sono scesi dal palco. È proprio questo il segnale della eccezionalità. Probabilmente la costruzione di quello spettacolo doveva essere pensata con l’idea di una inclusione anche di chi non ha la
stessa confessione religiosa. Una costruzione rispettosa della diversità, con un percorso condiviso, finalizzato al dialogo e al rispetto reciproco. Tolleranza non significa rinunciare, assumendo una posizione neutra che annulla le differenze. Dobbiamo lavorare per ciò che abbiamo in comune per costruire la tolleranza su ciò che è differente”. La preside propone quindi un’ipotetica soluzione che a Rozzano si sarebbe potuta adottare: “Si poteva fare una prima parte del concerto comune, una pausa, il tempo per i ragazzi di fede diversa di lasciare tra gli applausi il palco, e continuazione del concerto. L’idea che deve prevalere è aprire al dialogo, alla accettazione della ricchezza che viene da pensieri diversi. Una frase che trovo molto bella è quella di Rumi, poeta sufi: “La verità è uno specchio caduto dalle mani di Dio ed andato in frantumi: ogni pezzo restituisce a chi lo tiene una parte di verità». Dobbiamo imparare, tutti, ad accettare, che siamo portatori di una parte di verità”. Parti di verità che hanno anche molto in comune: invece di trovare le differenze, dobbiamo lavorare per ciò che abbiamo in comune per costruire la tolleranza su ciò che è differente”.
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Tarantismo, tra mitologia, storia e cultura popolare
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alento, terra il cui fascino scaturisce da bellezze naturalistiche, artistiche e culturali legate a tradizioni antichissime che connotano il territorio fino ad identificarne i tratti. Come la pizzica, espressione più imponente del folklore salentino, che affonda le sue radici in riti magico-simbolici tipici dell’Italia meridionale, in generale, e del Salento in particolare. Nel ricchissimo patrimonio di miti, rituali e costumi popolari salentini, a metà strada tra arcaiche credenze e pratiche religiose, si colloca il fenomeno del Tarantismo che poneva al centro del suo essere e del suo manifestarsi la taranta. Questo non meglio identificato aracnide il cui morso sarebbe in grado di indurre nello sfortunato destinatario del veleno, il tarantato, o meglio le tarantate (essendo stato il Tarantismo un fenomeno prevalentemente femminile nel Salento), un’alterazione del suo stato fisico e mentale, un tipico malessere, che solo un rito esorcistico-purificatorio concretizzato in una terapia coreutica, musicale e cromatica poteva curare. Dell’argomento ne abbiamo parlato con Immacolata Tempesta, docente di Sociolingiustica dell’italiano nell’Università del Salento. “Il Tarantismo”, esordisce la prof.ssa Tempesta, “è oggi un tema di moda, che però noi abbiamo trattato dal punto di vista della sua originale tradizione. Per cui non il tarantismo rivisitato, ovvero, una rielaborazione musicale della Taranta attuale, quanto piuttosto il fenomeno del Tarantismo legato ai miti localizzati nella città di Galatina. In tale luogo, a parte i riti di purificazione e di grazia che queste tarantate andavano a svolgere, si recitavano preghiere, o meglio si elaboravano preghiere ad hoc da rivolgere a San Paolo, Patrono delle Tarantate, oppure rivolte semplicemente alla Taranta, cioè a questo aracnide che si pensava fosse responsabile di questo fenomeno. Esistono preghiere, che definirei piuttosto espressioni di dolore, di sofferenza, che queste donne esternavano, attraverso le quali in qualche modo “pre-
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gavano”, chiedendo a San Paolo la grazia, oppure alla Taranta di lasciarle stare, di farle guarire. Questi erano i due elementi del Tarantismo, da una parte la taranta che pungeva e creava questa difficoltà, una sorta di simbolo (a tal proposito negli anni 60 ci fu un dibattito sul fatto che il fenomeno potesse essere qualcosa di reale o un problema semplicemente culturale), dall’altra San Paolo come protettore, come donatore della desiderata grazia. Per questi due elementi ci sono anche delle produzioni linguistiche in dialetto, prodotte soprattutto da donne perché il tarantismo salentino è stato soprattutto femminile ed alcuni di questi testi sono rimasti nella memoria collettiva di queste comunità, per cui nel corso delle nostre ricerche abbiamo raccolto testimonianze dalla viva voce delle persone”. Il fenomeno ha avuto luogo principalmente a Galatina, dunque? “In modo particolare a Galatina, ma abbiamo testimonianze anche nei paesi vicini, poichè le tarantate provenivano anche da Specchia, Taurisano, ecc. Si recavano poi tutte a Galatina, nel mese di giugno, in occasione della festa del Santo patrono delle tarantate, San Paolo per l’appunto. Si compivano questi riti particolari. Sono noti anche i testi delle canzoni, eseguite con i tamburelli, con cui venivano curate queste tarantate, che non sono perfettamente uguali ai testi attuali, essendo questi ultimi legati al moderno business della taranta. Erano dei ritmi incalzanti, meno commerciali rispetto a quelli che circolano oggi, ritmi legati a quei fenomeni suonati da tamburellisti locali che venivano pagati per dare questo tipo di disponibilità”. Queste ricerche sono state raccolte in un volume sul tarantismo (“Cultura letteraria e tradizioni linguistiche in Puglia” di Tempesta I., Bitonti A.) presentato nel castello di Tricase, nel corso di una cerimonia organizzata con l’Università del Salento. Donatella Valente
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verso Natale
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Festa di Santa Lucia a Taviano
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centro storico di Taviano in occasione della festa di Santa Lucia sarà addobbato di tutto punto con disegni armoniosi e lucenti che ricordano la festa più bella dell’anno. Domenica 13 si partirà con i riti liturgici dedicati a Santa Lucia, l’inaugurazione del mercatino natalizio in Piazza del Popolo, nel cuore del centro storico (ore 19) e l’apertura della degustazione dei prodotti tipici tavianesi. Lunedì 14, alle 16,30, la solenne processione. Alle 20 il cielo sarà illuminato dai variopinti fuochi pirotecnici che ricordano il periodo natalizio. Alle 21 il concerto della orchestra di musica leggera “Sapore d’Estate” chiuderà i battenti della festa. Giuseppe Aquila
L’Immacolata a Casarano
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itto di eventi l’appuntamento dell’Immacolata a Casarano; con il patrocinio del Comune e il supporto della Pro Loco, parte proprio martedì 8 dicembre il periodo delle feste che vivacizzerà la fine dell’anno. Alle 17, dalla collina della Campana, partirà la tradizionale “Carovana di Babbo Natale” che si snoderà attraverso le strade della città e che, in corrispondenza di un noto negozio di giocattoli, Roberta darà la possibilità a tutti i bambini Memmi di consegnare le proprie letterine direttamente al barbuto protagonista del Natale. La carovana approderà infine in piazza Indipendenza, dove ci sarà l’accensione di uno dei due alberi natalizi che illumineranno il centro. Valerio Zelli e Riccardo Cherubini degli O.R.O. e la casaranese Giorgia Pino (lo scorso anno finalista a “The Voice”) i protagonisti canori della serata, mentre alla scuola di danza “Stelle Danzanti” sarà affidato lo show dance. In serata l’esibizione del gruppo “La Strana Famiglia” che, guidata dal maestro Dario Cota, canterà Gaber e Jannacci. Fil rouge della serata il premio, messo in palio da Vittoria Assicurazioni, per i casaranesi che sono riusciti a far ben parlare della propria città. I premiati saranno il chitarrista Mirko Piazzolla, la già citata Giorgia Pino e la giovanissima Roberta Memmi, soprano lirico drammatico ed anche finalista al Miss World Peace ad Hong Kong. Consegnerà i premi il noto attore televisivo Ettore Bassi.
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I Concerti del Chiostro di Galatina Galatina. La città torna al centro del panorama concertistico nazionale Rossana Casale. “È un Natale dove c’è il bene, ma c’è anche il male...”
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al 1998, “I Concerti del Chiostro” si sono contraddistinti per la qualità degli spettacoli, per il talento e la professionalità degli artisti che si sono esibiti. La rassegna, patrocinata da Comunità Europea, Regione Puglia, Comune di Galatina, Conservatorio Di Musica “T. Schipa” di Lecce, Fondazione Cassa Di Risparmio Di Puglia, Fiera Salento e Club Unesco Galatina, prevede un ricco e variegato programma con artisti di fama internazionale. Si inizierà giovedì 3 dicembre, alle ore 20, presso la Sala Congressi della Fiera Salento, con il concerto del giovanissimo pianista Nicolas Bourdoncle. Classe 1998, il pianista francese eseguirà brani di Beethoven, Ravel, Chopin e Balakirev. Giovedì 10, alle 20, sempre presso la Sala Congressi della Fiera Salento, il concerto del trio Fabio Battistelli (clarinetto), Anton Niculescu (violoncello), Luigi Fracasso (pianoforte) che eseguiranno brani di Beethoven e Brahms. Di Scarlatti, Händel, Händel-Moszkowsky, Bach-Godowsky e Bach-Busoni saranno i brani eseguiti al pianoforte dal maestro Roberto Cominati. L’appuntamento è fissato per g iovedì 17, sempre presso la Sala Congressi della Fiera Salento alle 20. Il Teatro “Cavallino Bianco”, martedì 22, alle ore 20, ospiterà il concerto di Rossana Casale Quartet. A distanza di sei anni dal cd “Merry Christmas in Jazz”, l’artista pro-
pone un altro modo di parlare del Natale e lo fa sulla coda del tour “Il Signor G e l’amore”, con il forte desiderio di far sì che siano ancora le parole a condurre il racconto, come ha fatto Gaber per lei. “Non possiamo girare la testa dall’altra parte”, afferma Rossana Casale, “dobbiamo essere presenti e seri nel vivere. Questo non vuole dire essere tristi ma anzi, come ci insegna il blues, vuole dire guardare in faccia il dolore per essere uomini coscienti che vogliono creare un nuovo futuro. È un Natale dove c’è il bene ma c’è anche il male e bisogna usare tatto e intelligenza per dirlo. Al di là delle vetrine illuminate, ci sono tante storie da raccontare, quelle vere e quelle immaginate, quelle col sorriso e quelle a denti stretti”. Per questo ha scelto brani scritti da cantautori del mondo: Maria Bethania, Tom Waits, George Brassens, Gilberto Gil, Edith Piaf,
Henry Salvador e come nel concerto dedicato al Signor G, completa la scaletta con la poesia di Fernando Pessoa (Poema do Menino Jesus), di Gianni Rodari (Un abete speciale) e con un passo tratto dal bellissimo libro di Erri De Luca “Nel nome della madre”, dove Maria, dopo aver partorito, sola con il suo piccolo, implora Dio di lasciare il suo Jeshus a un futuro più normale. “Finiremo il concerto”, anticipa l’artista, “con il gioco che la musica ci aiuta a regalare al pubblico (“perché in fondo vogliamo anche essere tutti bambini a Natale”), con un brano che cantava Luis Armstrong: Zat you Santa Claus?”. La XVIII edizione de “I Concerti del Chiostro”, si concluderà martedì 29 dicembre, alle ore 20, presso il Teatro “Cavallino Bianco” con il Concerto di Capodanno. Protagonista sarà il maestro Nicola Piovani con i solisti dell’Ensamble Aracoeli per “La Musica è pericolosa – Concertato”. La direzione artistica de “I Concerti del Chiostro” è affidata come sempre al maestro Luigi Fracasso: “Galatina tornerà al centro del panorama concertistico nazionale, grazie alla presenza di artisti riconosciuti in tutto il mondo. Vorrei esprimere la mia emozione per poter utilizzare, anche se per poche volte, il Teatro Cavallino Bianco, di fresca ristrutturazione, un simbolo culturale per la città di Galatina”. Info: 329.2198852 e www.iconcertidelchiostro.it
IISS “Don Tonino Bello”: filo diretto col mondo del lavoro
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IISS “Don Tonino Bello” di Tricase ed Alessano è sempre più un trampolino per il mondo del lavoro. Al fine di far conoscere nel concreto agli studenti realtà aziendali ed aspetti pratici e applicativi di specifiche attività, l’istituto d’istruzione secondaria superiore ha realizzato, nell’anno scolastico 2014/15, una serie di progetti di alternanza scuola-lavoro. Esperienze importanti nel percorso formativo individuale che hanno attuato, nelle classi quarte, modalità di apprendimento flessibili ed equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo, rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo. I progetti hanno collegato sistematicamente la formazione in aula con l’esperienza pratica nelle aziende dei settori di riferimento. La classe quarta del settore Produzioni Tessili Sartoriali ha seguito il progetto “A scuola in Atelier…di Moda”. Nel settore Manutenzione Impianti, invece, le due classi hanno seguito i progetti “Domotica degli Impianti Termotecnici per il controllo del bilancio energetico” e “Domotica degli impianti illuminotecnici e forza motrice”. Gli alunni del settore Servizi Socio Sanitari-Sociali hanno preso parte a “Crescere Socializzando”, mentre gli studenti dei Servizi Commerciale e Pubblicitario hanno seguito “La Grafica Professionale nella Comunicazione Visiva e Pubblicitaria”. Il progetto “Gestione contabile, amministrativa e fornitura di servizi alle imprese” ha impiegato la quarta classe dei Servizi Commerciali, mentre i ragazzi dell’Odontotecnico sono stati protagonisti nella “Progettazione e costruzione di protesi in metallo ceramica”. Tutti progetti che hanno arricchito l’esperienza scolastica degli studenti, permettendogli di toccare con mano gli elementi chiave delle professioni che puntano ad esercitare e fornendogli fondamentali conoscenze per affrontare, un domani, il salto nel mondo del lavoro.
P. O . PUGLIA FSE 2007/2013 - Avviso Pubblico n. 2/2015 PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO - IV CLASSI A. S. 2014/2015 TITOLO PROGETTO SETTORE DI RIFERIMENTO A scuola in Atelier…..di Moda
4/A classe del settore Produzioni Tessili Sartoriali
Domotica degli Impianti Termotecnici per il controllo del bilancio energetico
4/A classe del settore Manutenzione Impianti
Domotica degli impianti illuminotecnici e forza motrice
4/B classe del settore Manutenzione Impianti
Crescere Socializzando
4/A classe del settore Servizi Socio Sanitari-Sociali
La Grafica Professionale nella Comunicazione Visiva e Pubblicitaria
4/A classe del settore Servizi Commerciale e Pubblicitario
Gestione contabile, amministrativa e fornitura di servizi alle imprese
4/A classe del settore Servizi Commerciali
Progettazione e costruzione di protesi in metallo ceramica
4/A e 4/B del settore Odontotecnico
verso Natale
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L’Eco Natale di Zollino
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Cultura ecosostenibile. Riciclo, riuso e il primo mercato contadino
biologico. Torna il concorso di decorazioni che… abbatte le tasse!
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orna a Zollino l’appuntamento con l’Eco-Natale (IV edizione), manifestazione promossa dall’amministrazione comunale, che celebra e valorizza in un unico programma le feste e le usanze locali tipiche del mese di dicembre, soprattutto quelle legate al mito della luce e del fuoco. Il Natale diventa così l’occasione per alimentare una nuova cultura ecosostenibile, all’insegna del riciclo, del riuso e alla scoperta dei prodotti tipici locali. Quest’anno, tra le novità in programma, l’appuntamento con il primo Mercato Contadino Biologico, promosso dal Laboratorio Urbano “Salento Km0 – To kalò fai”, e il Mercatino dell’artigianato, del riuso e del riciclo. Sabato 12 (dalle 17 alle 20,30) e domenica 13 dicembre (10-13 / 1720,30), le viuzze del centro storico ospiteranno un vero e proprio mercato della biodiversità, dove sarà possibile trovare le varietà locali, come la fava e il pisello nano di Zollino, il cece nero, la cicoria di Galatina, la cicoria bianca di Tricase e molto altro. Tra gli stand, sarà inoltre possibile incontrare e conoscere numerose realtà salentine che
si occupano di agricoltura sociale (come Laboratorio Rurale Luna, Diritti a Sud, Karadrà, Banca dei Semi Salentina, ecc.). Sarà dunque possibile reperire e acquistare olio, conserve, farine, pasta, salsa, ortaggi, miele, frutta, pane e prodotti da forno: il tutto realizzato con metodi di produzione sostenibili e prodotto da aziende locali. Continua il percorso della promozione delle produzioni di eccellenza, con importanti iniziative nel campo dell’agricoltura sociale, in grado di favorire l’incontro e il confronto con altre culture. In seguito alla conven-
zione per l’adozione della aiuole di Piazza Pertini, siglata tra il Comune di Zollino e l’associazione Philos che gestisce il progetto Sprar “Kalos Irtate”, i ragazzi extracomunitari pianteranno le leguminose tipiche del paese (pisello nano, fava di Zollino, cece nero) con la collaborazione del Laboratorio Urbano “Salento Km0 – To kalò fai” e la Cooperativa di comunità “Jemma”. Appuntamento domenica 13 dicembre, a partire dalle ore 10. Le giornate del 12 e 13 dicembre saranno inoltre arricchite da una serie di incontri, spettacoli e proiezioni
Nardò in festa... for Christmas
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associazione Ardire, giovane realtà culturale neretina, organizza per sabato 5 dicembre, nel centro storico, la seconda edizione dell’evento “Nardò in festa… for Christamas”, con il patrocinio del comune di Nardò. Dopo il grandissimo successo dello scorso anno, ritorna l’evento dicembrino che unisce il fascino del borgo antico con la bellezza degli spettacoli proposti. Dalle 18, le principali vie del centro storico saranno allietate dalle performance di mangiafuoco, trampolieri, zampognari, babbi natale ed animatori per la gioia e felicità non solo dei più piccoli. Per chi, invece, ha voglia di immergersi nell’ampio mondo culturale, vi sarà un’intera area dedicata a stand espositivi di vario genere. Con l’approssimarsi della sera, si susseguiranno i principali spettacoli musicali che vedranno, alle 20, presso la Basilica Cattedrale, l’esibizione di Noa & Gil Dor (evento previsto dalla rassegna “Natale nel Borgo”), alle 22, dei Futura; alle 23 musica popolare salentina con Giancarlo Paglialunga, Giulio Bianco, Rocco Nigro, Rachele Andrioli, Max Però e Massimiliano De Marco (per la prima volta tutti insieme sullo stesso palco). È prevista, inoltre, un’intera area da dedicare alla gastronomia con vari stands dove assaporare prodotti tipici natalizi. Nell’ambito di “Natale all’ombra del Barocco”, la Proloco di Nardò allestirà i mercatini di Natale domenica 13 e domenica 20 dicembre, con animazione natalizia ed artisti di strada in piazza Salandra.
invitiaMo enti, Comuni, Pro loco ed associazioni ad inviarCi gli aPPuntaMenti del natale salentino da pubblicare su “il gallo” info@ilgallo.it
dedicati alla tradizione popolare natalizia. Ad inaugurare il Mercatino EcoNatale, sabato 12 alle ore 17, in Piazza Pertini, sarà la Banda dell’ Associazione musicale della Grecìa salentina che riproporrà i principali canti tradizionali di Natale. Alle 18,30, sempre in piazza Pertini, appuntamento con la presentazione del libro-cd “Voci per un presepe”, di Rocco Nigro e Wilma Vedruccio, edito da Kurumuny: un’antologia di brani, tradizionali e d’autore, affidati a una lunga schiera di magistrali interpreti della scena musicale salentina. Domenica 13, invece, a partire dalle ore 18, sarà il locale coro Comu Veri Cantori che intonerà i canti simbolo della tradizione popolare natalizia della Grecìa Salentina, tra i quali la famosa strina e Ce ninna nanna calò Bambinuddhi. Durante i due giorni di “mercatino”, Meditfilm curerà uno spazio dedicato alla proiezione di documentari e approfondimenti sul tema dell’agricoltura e del paesaggio rurale. Entrambe le giornate si concluderanno con lo spettacolo dal vivo “Natale in Casa Cupiello”, promosso dalla Bottega del Teatro, che si svolgerà presso l’Auditorium Centro Anziani di Zol-
lino. Anche quest’anno, all’interno del programma Eco-Natale, spazio al concorso di decorazioni natalizie, promosso dall’amministrazione comunale: cittadini, scolaresche e commercianti sono chiamati a raccolta per addobbare la cittadina con oggetti creati riutilizzando creativamente scarti e materiali che altrimenti andrebbero gettati tra i rifiuti. Al bando possono partecipare i cittadini di Zollino per l’allestimento delle abitazioni civili (il vincitore si vedrà decurtare l’intero importo della tassa annuale sui rifiuti) e gli operatori economici per l’allestimento dei locali commerciali (il vincitore si aggiudicherà una campagna promozionale gratuita su media locali). Le installazioni dovranno essere concluse entro il 18 dicembre, data nella quale inizieranno le operazioni di valutazione, e restare esposte fino al 6 gennaio, data della premiazione. L’intera manifestazione rientra nel progetto “Lumèra – Tradizioni di luce nuova” del Comune di Zollino, nell’ambito del cartellone di eventi finanziati dal GAL Isola Salento denominato “PrideSalento: Informazione al servizio del Salento Rurale”. Info su www.comune.zollino.le.it.
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attualitĂ
5/18 dicembre 2015
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Camping Santa Maria di Leuca: riapre il Villaggio di Babbo Natale
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el Capo di Leuca, a soli 3 Km da Santa Maria di Leuca, dopo il grande successo dello scorso anno per la prima edizione, ha riaperto le porte il Salento Santa Claus Village. Il Camping Santa Maria di Leuca, posizionato fra Gagliano del Capo e Leuca lungo la SS 275, si trasformerà nel Villaggio di Babbo Natale, un parco a tema con fantastiche ambientazioni interne ed esterne in perfetto stile Santa Claus. Gli Elfi Guida accompagnano i visitatori nel magico percorso ed ovviamente Babbo Natale fa gli onori di casa. L’idea, nata un anno fa dalla condivisione del magico progetto tra la responsabile del Camping Santa Maria di Leuca, Erminia Licchelli e il responsabile dello staff di animazione del villaggio Leo Bianchi, prende nuovamente forma con il prezioso lavoro e la piena collaborazione di tutti i componenti dello staff del Camping che rappresenta uno dei punti di forza dell’attività. Il Camping Santa Maria di Leuca è una struttura turistica situata in una splendida pineta che da oltre 35 anni offre ricettività 365 giorni l’anno. Erminia Licchelli è da sempre impegnata nel proporre nuove offerte tese a destagionalizzare, sottolineando quanto il territorio salentino ed in particolare il Capo di Leuca sia naturalmente predisposto a concedersi in tutte le stagioni dell’anno, anche quelle più “fredde”. Il Salento Santa Claus Village offre l’occasione per visitare il Capo di Leuca in un periodo non balneare e consente di scoprire ed apprezzare, forse anche meglio che in estate, la bellezza del territorio, i profumi, i colori e i sapori dell’estremo lembo del Salento. Il progetto “Salento Santa Claus Village” si pone l’obiettivo di regalare un’esperienza davvero unica al di fuori delle mura scolastiche e/o
domestiche. La magia del Natale e la fantasia diventano realtà. Dalla Fantasia alla Realtà… il Villaggio c’è e si può visitare trascorrendo momenti di svago immersi nella candida atmosfera Natalizia in compagnia di Babbo Natale e dei suoi aiutanti che permetteranno di conoscere le sue abitudini, incontrare i suoi collaboratori, ascoltare le sue storie fantastiche e visitare tutte le stanze del suo regno. Non mancheranno attivitá ludiche, spettacoli e momenti creativi. Il Salento Santa Claus Village resterà aperto al pubblico fino al 6 gennaio tutte le domeniche e i festivi, dalle 10 alle 21 (ultimo ingresso entro le 18,30); fino a mercoledì 23 dicembre dal lunedì al sabato l’ingresso è riservato ai gruppi organizzati (scolaresche, associazioni, parrocchie) che potranno prenotare la visita nelle due opzioni: solo visita dalle 9,30 alle 13, oppure visita e pranzo dalle 9,30 alle 15. Le scuole avranno la possibilità di fare esibire il proprio coro o spettacolo scolastico nell’area spettacolo. Durante la visita del villaggio, il personale esperto e appositamente formato, accompagnerà i visitatori per tutta la durata e, rigorosamente in costume elfico, farà costantemente interagire i bambini con il mondo di Babbo Natale. Lungo il percorso del Salento Santa Claus Village sarà possibile visitare aree allestite in perfetto stile “Santa Claus”: l’Ufficio Postale, la Banca di Babbo Natale, la Stanza dei Racconti, la Camera di Babbo Natale, la Cucina di Santa Claus, l’Officina degli Elfi, nuove ambientazioni, nuove attrazioni e tante altre novità; a conclusione del tour il Christmas Show con nuovi spettacoli e l’incontro con l’atteso Babbo Natale.
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Natale nel Borgo ad Acquarica del Capo
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Borgo in festa. Esposizioni, musicisti e attrazioni per tutti
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naugura la sua seconda stagione “Natale nel Borgo” con un palinsesto ricco di spettacoli, attrazioni e cultura. Il mercatino natalizio nell’antico borgo di Acquarica del Capo è organizzato dall’assessorato alla cultura e dall’amministrazione comunale, con il patrocinio del GAL Capo Santa Maria di Leuca. Si inizia domenica 13 dicembre, alle ore 19: ogni corte sarà animata da sapienti artigiani della terracotta e del legno ed ogni vicolo sarà pervaso dall’odore dei prodotti da forno, delle caldarroste e di tutte le specialità che il nostro territorio è capace di offrire. Spazio anche alla cultura con esibizioni al pianoforte e un reading teatrale liberamente tratto dall’omonimo romanzo di C. Dickens con Antonio D’Aprile (voce narrante), Roberta Mazzotta (violino), Stefano Rielli (contrabasso), Marco Girardo (percussioni). Infine, alle 20,30, suggestioni musicali riempiranno le navate della Chiesa di San Giovanni grazie al concerto jazz di Marco Puzzello e l’Officina degli artisti. Da non
perdere la mostra di moto d’epoca, i maestri cartapestai e i presepi. Domenica 20 si bisserà l’evento del 13 dicembre con varianti musicali a tema: nella Chiesa di San Giovanni, alle 18, il concerto di chitarre dei Junior Talent, diretto dal M° Maurizio Mangia; a seguire il concerto gospel del Coro di “S.Maria degli Angeli” diretto dal M° Anacleto Tamborini. Imperdibile per i più piccoli il villaggio di Babbo Natale allestito all’interno del suggestivo Castello Medievale. Durante le due serate per le vie del centro l’odore della cera e del Natale si fonderà con le aree natalizie intonate dagli zampognari e i balli delle majorettes. L’ evento è stato realizzato grazie all’amministrazione comunale, al Gal Capo di Leuca, alla LILT e alle associazioni del territorio: “Micaela Greco”, “La Quadriglia”, “Le Majorettes”, “Comitato Sagra del Grano”, “Presepe salentino”, “Civico16”, FIDAS, “Criticalfood 2.0”, “Azione Cattolica Acquarica del Capo”, Junior Talent Orchestra. M.Maddalena Bitonti
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Corigliano: Focara per Santa Lucia
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origliano d’Otranto ha sempre mostrato una particolare devozione nei confronti di Santa Lucia; in suo onore, infatti, il 12 dicembre, giorno della vigilia, ogni rione organizzava un piccolo falò. Con il passare del tempo la tradizione è andata sempre più affievolendosi, fino ad essere quasi del tutto dimenticata. Da un po d’anni, però, l’associazione “Gli amici della focara’’ ha deciso di riportare alla luce questa usanza, impegnandosi nella realizzazione di un’unica grande focara che riunisca tutta la comunità. La focara è stata realizzata con i rami ricavati dalla potatura degli ulivi e ha impegnato gli organizzatori fin dalla metà di ottobre. Con il patrocinio del Comune, la collaborazione della Pro loco e di tutti gli sponsor, l’accensione avverrà sabato 12 dicembre, alle ore 19,30, nei pressi della circonvallazione, in zona Paladonbosco. Il programma prevede dapprima la benedizione della focara e successivamente una grandiosa e spettacolare accensione con fuochi d’artificio a cura della ditta Francesco Mega di Scorrano. Immancabile il lancio dei palloni aerostatici a cura della ditta Dario Pulli di Veglie. La serata sarà poi allietata dalla musica popolare di Ninfa Giannuzzi e “Ta Zematari” e saranno allestiti stand gastronomici. In caso di cattive condizioni del meteo la manifestazione sarà posticipata a domenica 13.
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A Natale... Promuovi Scorrano Intorno alle luminarie. Nel cuore della piazza e del centro storico
una serie di iniziative per vivere un momento tipico della tradizione
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luminarie di Scorrano sono ormai un fenomeno di livello internazionale. Gli addobbi ornamentali che, in occasione dei festeggiamenti in onore della Patrona Santa Domenica, fanno accorrere visitatori da tutto il mondo nel Salento, illumineranno le notti del Santo Natale e accoglieranno il nuovo anno con forme diverse e con una caratterizzazione natalizia. Il clima delle festività ha indotto un gruppo di appassionati di tradizioni ad unire questa peculiarità scorranese ai prodotti della nostra terra che rappresentano le eccellenze della Puglia enogastronomica nel mondo. Luci, musica, olio, vino, prodotti tipici sono l’essenza con cui la neo costituita associazione di volontariato “Promuovi Scorrano” vuole accogliere nel centro salentino quanti vorranno tuffarsi nel cuore della piazza e del centro storico per vivere un momento tipico della nostra tradizione. Dal 6 dicembre 2015 al 6 gennaio 2016 ci si potrà divertire con la pista di ghiaccio, assistere allo spettacolo dell’accensione delle luci a ritmo di musica natalizia, ai fuochi piromusicali, visitare gli stands enogastronomici e quelli dell’artigianato locale. Inoltre ci saranno delle serate particolari con cori musicali, preparazione e distribuzione gratuita di pietanze e dolci tipici del Natale. Una occasione per passare qualche ora diversa e ritrovarsi in un clima di fratellanza e serenità.
la Pace 4X4. Domenica 6 dicembre alle 19 l’accensione musicale delle luminarie a cura della Ditta De Cagna con abbinato spettacolo piromusicale a cura della Dita Angelo Mega. Nell’occasione verrà accesa, sempre con le luminarie, una grande colomba della pace, delle dimensioni di 4X4 metri , che segnerà l’inizio del mese di riflessione. Sempre domenica 6 l’apertura della pista di ghiaccio, degli stand enogastronomici e di oggettistica varia. Ospite della serata Alessandra De Masi De Luca. Domenica 13 a Scorrano è il giorno dedicato alla celebrazione della Fiera di Santa Lucia. Questa è una fiera che risale al 1839 e nelle sue prime edizioni era talmente vasta da durare per ben quattro giorni consecutivi. In quei tempi alla
Fiera ci si poteva rifornire di tutto quel materiale che serviva per superare l’inverno, compresi gli animali e la frutta. Ai tempi nostri continua a vivere con tutte le bancarelle che espongono per l’intera giornata i più svariati prodotti del mercato. Da venerdì 18 via alla colonna sonora del Natale scorranese, alle 19, il concerto dell’Orchestra giovanile dell’istituto comprensivo di Scorrano. Sabato 19, invece, il concerto della Schola Canthorum Francescana. Nell’antivigilia di Natale, mercoledì 23, il concerto del Coro Gospel “Dove c’è musica” di Tony Frassanito. Martedì 29 sarà distribuita gratuitamente un succulento piatto tipico salentino del periodo: “vermiceddhi con baccalà”. Il primo dell’anno nuovo, accensione piromusicale delle luminarie con brani natalizi a cura della ditta “Francesco Mega”. Sabato 2 gennaio, alle 19, distribuzione gratuita del Vin brulè (deliziosa e aromatica bevanda, che va servita calda; preparata con vino rosso corposo, spezie e agrumi). Il giorno della Befana, alle 19, infine, distribuzione di cioccolata calda. Le luminarie saranno accese ogni sera dal 6 dicembre al 6 gennaio; i Mercatini Natalizi saranno aperti nei giorni 12, 13, 19 e 20 dicembre.
musica
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Talento salentino in... Aula 39
Ad Amici su Italia 1. Il gruppo a forti tinte salentine con Manuel Botrugno, di Tricase e Agostino Acquaviva, di Galatina
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gostino Acquaviva, Manuel Botrugno, Giovanni Seidita, Luca Tosoni, quattro giovani talenti, quattro bravi ragazzi uniti nello studio, ritrovati nella stessa Aula… numero 39, e nella loro emozionante passione per la musica. Dopo l’ esordio a fine luglio 2013 con il videoclip del loro primo singolo, “Scrivimi”, gli Aula39 hanno pubblicato il videoclip de “L’isola”, a fine ottobre dello stesso anno. L’11 marzo 2014 è stata la volta di “Scarpe Nuove”, il loro terzo singolo. Lo stile musicale è un frizzante e nuovo pop italiano, con aperture e suggestioni vicine al pop/rock internazionale. Cantautori e musicisti, la freschezza, la leggerezza, la poesia, l’avventura e la solida preparazione musicale sono i concetti alla base del progetto degli Aula39. Due dei quattro membri del gruppo sono salentini. Agostino Acquaviva, 22 anni, di Galatina, studia Ingegneria dell’Informazione presso l’Università del Salento. Cresciuto a pane e musica, provenendo da una famiglia che annovera fra i suoi membri strumentisti e cantanti lirici, suona il pianoforte e ama artisti come Giorgia, Laura Pausini, Eros Ramazzotti, Alex Baroni, Robbie Williams e Michael Jackson. Solare ed ottimista, è l’incaricato all’aria positiva all’interno del gruppo. Allo stesso
tempo serio e organizzato, nell’occasione di un’intervista, dichiarava: “Anche se far parte di una boyband è un impegno costante, continuiamo tutti e 5 a studiare perché lo studio è al primo posto e non bisogna dedicarsi unicamente alla propria passione. Certo, c’è tanto da fare: studiare le materie scolastiche, studiare musica e canto, studiare singolarmente i brani per la boyband, provarli poi in gruppo. Il tempo libero si riduce al minimo, ma consideriamo questo sacrificio come un investimento per il futuro; ci stiamo impegnando tanto e crediamo molto in quello che facciamo”. Manuel Botrugno, 23 anni, di Tricase, studia presso la Facoltà di Economia all’Università La Sapienza, a Roma. Manuel ha calcato il suo primo palcoscenico ancora bambino, all’età di 4 anni; a 13
anni ha conseguito il diploma di solfeggio al conservatorio Tito Schipa di Lecce; suona la chitarra ed il banjo e ama i cantautori italiani (Tiziano Ferro, Cesare Cremonini, Samuele Bersani) e internazionali (Bruno Mars, James Morrison, Paolo Nutini). “La nostra è una musica artigianale, romantica, rivoluzionaria e… retrò”, dichiara con orgoglio ed emozione, umile e genuino, il leader del gruppo. I due giovani talenti salentini fanno parte dell’Accademia musicale “Dove c’è musica”, ideata e sviluppata dal M° Tony Frassanito, vocal coach e strumentista poliedrico diplomato in pianoforte al Conservatorio Tito Schipa di Lecce. Grazie alla sua professionalità, impegno e passione, dedicata alla crescita dei talenti musicali che fanno parte del suo team, vanta numerose collaborazioni televisive e discografiche e opera scouting per XFactor. I tanti successi ottenuti garantiscono l’ingresso di Frassanito nella cerchia dei vocal coach migliori d’Italia, vantando tra i suoi allievi numerosi nomi in rampa di lancio come Sara Vita Felline, Davide Mogavero, Simone Perrone, Giorgia Pino e tanti altri protagonisti di vari programmi televisivi e concorsi canori nazionali ed internazionali. Ludovica Luceri
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Bruxelles e Barcellona: I Calanti esportano la pizzica in Europa La pizzica di San Vito. Nella musica del cortometraggio “El libro blanco”
I
Calanti, gruppo di musica popolare tradizionale salentina con una carriera quasi ventennale, musicano il cortometraggio “El libro blanco” della regista francese Isabelle Montoya, girato a Buenos Aires nel 2013, con la “Pizzica di San Vito”, brano tra i più rappresentativi della tradizione. Il cortometraggio è stato presentato al “Festival Bibliocurts” di Barcellona il 18 novembre scorso ed il 26 novembre allo Short Screens di Bruxelles. Il 13 dicembre, invece, verrà pubblicato il nuovo video ufficiale del brano “Vogliamo le bambole”, prodotto da Filmutopia Video Making e Vito Solidoro per la regia di Riccardo Primiceri in collaborazione con l’associazione di promozione sociale “Mauro Carratta” e l’ assessorato a spettacolo e politiche giovanili di Ugento.
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attualità
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5/18 dicembre 2015
L’Half Marathon della Corrinpiazza a Sternatia S Grecìa Salentina
econda edizione della gara podistica provinciale Fidal che si terrà a Sternatia domenica 6 dicembre e denominata “Corrinpiazza a Sternatia”. La manifestazione è valida come ultima prova del circuito “Salento che corre”. La distanza da coprire è di km 9 in due giri con partenza e arrivo in Piazza Umberto I. Ritrovo giuria e concorrenti alle 8 di domenica 6; partenza della gara alle 9,30; premiazione alle 11,30.
Oltre mille atleti. Tra Corigliano, Melpignano, Castrignano dei Greci, Martano e Zollino
L’
Associazione Sportiva Dilettantistica Atletica Amatori Corigliano organizza la XVII edizione della Half Marathon della Grecìa Salentina, gara podistica di livello nazionale di 21,097 Km. Partecipata ogni anno da oltre mille atleti provenienti da tutt’Italia, si snoderà attraverso i Comuni delle Grecìa Salentina e precisamente: Corigliano d’Otranto (partenza e arrivo), Melpignano, Castrignano dei Greci, Martano e Zollino. La manifestazione podistica, in programma per domenica 13 dicembre, offrirà un’interessante connubio fra sport, turismo e tradizioni storico-culturali della nostra terra. “L’iniziativa”, dicono gli organizzatori, “ci consente di rivolgerci ad un pubblico interessato alla pratica sportiva diretta, fatta di fatica e sudore, lontana dai fragori e dai compensi dello sport spettacolo, in cui lo sport diventa un’occasione sociale straordinaria di aggregazione e divertimento; questa corsa è un vero e proprio viaggio nella storia, un inno all’ospitalità e all’accoglienza salentina. La nostra passione, il nostro impegno organizzativo, l’incessante contributo dei nostri Sponsor/Associazioni locali, il costante desiderio di migliorare e, non
Trasferta dorata per i karateka salentini
Il
da ultimo, la bellezza dei paesaggi rurali che fanno da cornice al nostro percorso, rappresentano la nostra carta vincente. Un vivo augurio e un ringraziamento a tutti i partecipanti a questa XVII edizione che continua nel solco già tracciato negli anni dai tantissimi podisti di tutte le età, agonisti e dilettanti”, concludono, “che hanno avuto modo di conoscere il nostro territorio, la nostra ospitalità, la nostra organizzazione”.
“team Salento” dell’A.S.D. Combat Dragon di Maglie torna vittorioso dal Campionato Internazionale Championship di Karate Seiwakai Kumite (wkf) tenutosi a Londra. Guidati dai maestri Silvano Serrano di Acquarica del Capo, Gianpiero Borgia di Maglie, Salvatore Renna di Trepuzzi, Sandro Spennato e Susi Del Genio di Taurisano, i componenti del team Alessia Congedo, Davide Portaluri, Pierluigi Monteduro, Alessandro Cirillo, Marcello De Giorgi, Cristiano Negro, Vito Ciullo ed Andrea Ciullo, hanno portato a casa nelle categorie individuali 8 medaglie d’oro, 6 d’argento e 3 di bronzo. Risultati che hanno permesso ai salentini di aggiudicarsi, oltre ai gradini più alti dei podi, la competizione internazionale di karate “wkf”. Anche la categoria a squadre ha portato grandi soddisfazioni con la vittoria della Nazionale Italiana FIKK (Federazione
Italiana Karate Kick boxing) composta da Gianpiero Borgia, Alex Longo, Vito Ciullo, Donato Zecca e Francesco Marongiu. La kermesse ha registrato la presenza di Belgio, Svezia, Olanda, Inghilterra, Bulgaria, Svizzera, Francia e Danimarca e vedrà i vari team sfidarsi in Salento nel prossimo appuntamento, gli Internazionali di Trepuzzi di karate Kick boxing previsti per il prossimo mese di marzo.
tempo libero
5/18 dicembre 2015
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Premiere leCCe - Multisala MassiMo TEL. 0832/307433 Sala 1
18,45 - 20,30 - 22,15
one in programmazi dal 3 dicembre UN SORRISO ON LINE vignette dal web
chiamatemi francesco Sala 2
20,15 - 22,45
Sala 3 16,30 (dom)-18,30-20,30-22,30
loro chi?
18,30 - 20,30 - 22,30
il sapore del successo
galliPoli - CineMa sChiPa TEL. 0833/568653
18,15 - 21
heart of the sea - Moby Dick
16,30 (sab e dom) - 18,30: Pan 20,30 - 22,30: Matrimonio al sud
surBo - the sPaCe CineMa TEL. 0832/812111 Sala 1
16,10 - 19,10 - 22,10
heart of the sea - Moby Dick Sala 2
17,10 - 19,40 - 22,10
the visit (v.m. 14 anni)
lo dicono le stelle
dal 5 al 18 dicembre
di eugenio musarò (www.eugeniomusaro.it)
Sala 3 20: premonition 22,30: matrimonio al sud Sala 4
Ariete Il trigono favorevole di Saturno aiuta la prima decade. Per la 2a, la quadratura di Plutone non da tregua ma Urano, stimola a cambiare molte cose.
Cancro Nettuno in trigono aiuta ancora la prima decade. Gli altri devono fare i conti ancora con Plutone e Urano in aspetto negativo.
Bilancia La prima decade va a gonfie vele grazie a Saturno in sestile. Gli altri, devono subire ancora i transiti negativi di Urano e Plutone.
Toro Plutone e Nettuno continuano a fare positivamente la loro parte, appoggiati anche dallo splendido trigono di Giove.
Leone Saturno e Urano in trigono, sono due pianeti che lasciano il segno. Avete le possibilità di cambiare molte cose in meglio!
Scorpione Giove e Plutone, sono due pianeti legati al denaro e a voi favorevoli. Avete le possibilità di aumentare le entrate o diminuire le spese.
Capricorno
Acquario
A parte la seconda decade, che deve fare i conti ancora con Urano, gli altri capricorni, possono godere di buoni transiti.
Urano, Saturno e Marte, sono uniti per lanciare la vostra vita al meglio. Datevi da fare e non resterete delusi dai pianeti!
Gemelli Gli appartenenti alla prima decade, frenati da Nettuno, devono ancora pazientare. Gli altri, invece, possono sfruttare il potente sestile di Urano.
Vergine La prima decade, continua ad essere penalizzata a causa di Nettuno e Saturno. Plutone, invece, continua a sostenere bene, molti altri vergini.
Sagittario Nettuno crea problemi ancora alla prima decade. Gli altri sagittari, invece, sono favoriti dal trigono di Urano, ottimo per dare una svolta a tante cose.
Pesci La prima decade è ancora confusa a causa della congiunzione di Nettuno. Ma gli altri pesci, sono sempre ben voluti dai pianeti.
16,30 - 19 - 21,30
chiamatemi francesco Sala 5
16,40 - 19,30 - 22,20
regression Sala 6
16,45 - 19,25 - 22
Sala 7
21,20
Adam Jones
heart of the sea - Moby Dick Sala 8
21,05
hunger games, il canto... (II) Sala 9 18,45: 007 - spectre 22,20: chiamatemi francesco
17,30 - 20 - 22,30
Sala 2 16,30 (dom)-18,30-20,30-22,30
18,50 - 20,40 - 22,30
Sala 5
Sala 1
gli utlimi saranno ultimi
dobbiamo parlare Sala 4
galliPoli - CineMa italia TEL. 0833/568653
hunger games, il canto... (II)
la felicità è un sistema... Sala 3
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galatina - CineMa tartaro TEL. 0836/568653 17,30 - 19,30 - 21,30
chiamatemi francesco
CaliMera - CineMa elio TEL. 0832/875283 19 (sab e dom.) - 21 (chiuso lun.)
dobbiamo parlare
17,30 - 19,30 - 21,30
chiamatemi francesco Sala 2 17,30: Il viaggio di Arlo 19,30 - 21,30: dobbiamo parlare Sala 3
17 (sab. e dom.) - 19 - 20,30
matrimonio al sud triCase - CineMa Moderno TEL. 0833/545855 16,45 (sab e dom) - 19,15 - 21,45
hunger games, il canto... (II)
Maglie - Multisala Moderno TEL. 0836/484100 Sala 1
Casarano - CineMa Manzoni TEL. 0833/505270
17 - 19,30 - 22
heart of the sea - Moby Dick
Telefona mercoledì 9 dicembre alle ore 9,30: 0833/ 545 7777
triCase - CineMa aurora TEL. 0833/545855 17,30 (sab e dom) - 19,30 - 21,30
gli ultimi saranno ultimi
triCase - CineMa Paradiso TEL. 0833/545386 17,10 (sab e dom) - 19,15 - 21,30
Pan, viaggio sull’isola...
Trova i Galletti, telefona mercoledì 9 dicembre Cerca tra le pubblicità e individua i 3 galletti “mimetizzati” e telefona mercoledì 9 dicembre dalle 9,30 allo 0833/545777. In palio: i BIGLIETTI per i CINEMA; 1/2 kg di MIGNON offerti dalla pasticceria DOLCEMENTE di Tricase; UN APERICENA al ristorante MENAMè di TRICASE; CORNETTO e CAPPUCCINO offerto dal CAffè PISANELLI DI TRICASE; CORNETTO e CAPPUCCINO offerto dal BAR LEVANTE di TRICASE; DUE APERITIVI al Bar MENAMè di TRICASE PORTO; DUE APERITIVI al BAR MAL GLEf a MIGGIANO; DUE APERITIVI presso DOLCI fANTASIE di SAN CASSIANO; BUONO SCONTO di EURO 50 da applicare sull’acquisto di occhiali da sole o da vista presso OTTICA MORCIANO di TRICASE, ANDRANO, TIGGIANO e CASTRO; una bottiglia di VINO da DELIZIE SALENTINE TRICASE. NoN soNo ammessi gli stessi viNcitori per almeNo 3 coNcorsi coNsecutivi. NoN si accettaNo NomiNativi della stessa famiglia
telefona mercoledì 9 dicembre dalle ore 9,30: 0866/545 777
#fotoreporterperilgallo, il vincitore L’ultimo vincitore del concorso #fotoreporterperilgallo è Antonio Pirrone di Casamassella (Uggiano La Chiesa). Con la foto “Integrazione: e se gli uomini provassero a prendere esempio dagli animali?”, si è aggiudicato uno Smartphone offerto dalla Vodafone Tricase
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