Ilgallo numero24

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Anno 18, numero 24 (524) - 30 nov./13 dic. 2013 - www.ilgallo.it - info@ilgallo.it

iSOPRAVVISSUTI 4/5

RESISTENZA AD OLTRANZA

In tanti hanno già chiuso bottega, altri sono sul punto di farlo ma tanti altri eroicamente resistono. Li abbiamo chiamati “I sopravvissuti”, paragonandoli ai protagonisti del film cult di fantascienza degli anni ’70. Già ma essere “sopravvissuti” ad oggi cosa vuol dire? Un futuro comunque roseo? Macchè! Gli imprenditori salentini ai quali ci siamo rivolti ci hanno fatto capire di essere stufi di questa situazione perché la loro resistenza ad oltranza non sembra premiarli, né offrire loro prospettive di alcun tipo. E sono incazzati neri! Con la casta, i megastipendi negli enti pubblici, i politici incapaci di dare una svolta, l’Euro che ci ha affondato. E con sé stessi per aver sempre subito senza mai ribellarsi...

Sanità, la svolta

Nociglia: “Giù le mani dai pini!”

Intesa Regione-Sindacati

Ambientalisti in catene

Per garantire che le prestazioni a carattere d’urgenza vengano erogate entro 72 ore dalla richiesta. Prevista l’apertura di ospedali e ambulatori fino a mezzanotte nei giorni feriali

Dovrebbero iniziare in questi giorni i lavori per la rimozione degli alberi e l’installazione della pista ciclabile ma gli ambientalisti non hanno intenzione di stare a guardare “lo scempio che si consumerà sotto i nostri occhi”.

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IL GIOCO DEI GALLETTI Trova i galletti mimetizzati tra le pubblicità e telefona allo 0833/545 777 potrai vincere i biglietti per i cinema o uno tra i tanti altri premi inpalio REGOLAMENTO A PAG.

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si gioca al LUNEDÌ 2 dicembre dalle ore 9


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pubblicitĂ

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ora parlo io

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Tricase: “Lo spauracchio della Tares nelle mani della maggioranza”

La

Legge 28.10.13 n.124, di conversione del Decreto Legge 31.08.13 n.102, attribuisce ai Comuni la facoltà di mitigare il pesante impatto della Tares sui cittadini e sulle attività produttive. Difatti, l’art. 5 introduce la grossa novità del regime semplificato della TARES. In sostanza, per il corrente anno, il Comune può decidere di applicare la TARES nello stesso modo in cui si applicava la TARSU. Ma vi è di più! Il Consiglio comunale

può deliberare ulteriori riduzioni ed esenzioni che tengano conto della capacità contributiva della famiglia, anche attraverso l'applicazione dell'indicatore della situazione economica equivalente (ISEE). E può stabilire addirittura esenzioni per i quantitativi di rifiuti avviati all’autocompostaggio. In questi casi, la relativa copertura è disposta attraverso la ripartizione dell'onere sull'intera platea dei contribuenti ovvero -e questa è la confortante novità!- con altre risorse di bilancio con il limite del 7% del costo

complessivo del servizio. Si tratta di misure che vanno ad alleviare le famiglie in forte difficoltà economica e quelle numerose. Ma soprattutto mirano a salvare quelle attività produttive (ristoranti e pizzerie, fruttivendoli, fiorai, pescherie, ecc.) che, già seriamente compromesse dall’attuale recessione economica, avevano visto schizzare alle stelle l’importo dovuto in virtù del nuovo tributo della Tares. Ora il Comune può esercitare tale facoltà, a pena di decadenza, entro il 30 novembre. Per questa ragione abbiamo scritto al Presidente della Commissione Bilancio affinchè sensibilizzi la maggioranza per portare la relativa deliberazione in Consiglio. Consigliere Nunzio Dell’Abate

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Appuntamenti di Natale Invitiamo Enti, Comuni, Pro Loco ed Associazioni ad inviarci gli appuntamenti di Natale (Presepi, Presepi viventi, mostre, spettacoli, ecc.) da pubblicare su “il Gallo” info@ilgallo.it

“Quei buoni regalo sono una truffa!”

Avvocatideiconsumatori Nardò. Un negozio fantasma incassava denaro per Buoni Regalo ma non disponeva della merce. “Pronti ad adire le sedi legali competenti”

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tanno pervenendo in queste ore, presso la sede della Associazione Avvocatideiconsumatori di Nardò, numerose segnalazioni da parte di ignari consumatori, che gridano alla possibile truffa e riferiscono come una nota attività commerciale del Paese, adibita alla vendita di abbigliamento per bambini di un famoso marchio italiano conosciuto in tutto il mondo, abbia emesso, come è d’uso fare, buoni regalo della validità di 6 mesi, contestualmente all’incasso del valore monetario ad essi corrispondente. Fin qui nulla di anomalo, se non fosse che i consumatori, una volta recatisi presso il negozio in questione per “convertire” i buoni-regalo in merce, scoprivano la prima amara verità: gli scaffali del negozio erano quasi tutti completamente vuoti di merce, a parte la presenza di qualche sporadico capo di abbigliamento estivo della passata collezione, così impossibile da indossarsi dai bambini in questa stagione dell’anno, che non permetteva comunque alcuna scelta alternativa anche in termini di taglie e colori disponibili. Le commesse del negozio in questione, a detta di molti consumatori, non fornivano alcuna possibile soluzione e si rifiutavano di restituire il corrispondente e richiesto valore monetario di ogni buono regalo posseduto dai clienti. Vi è di più. Alla data della presente, il negozio in questione risulta, da diversi giorni, chiuso al pubblico mediante l’affissione di un cartello riportante solo la dicitura “Chiuso per inventario”, senza alcuna indicazione della possibile data di riapertura della medesima attività commerciale. Gli ignari consumatori, incappati nella vicenda, gridano a gran voce contro quella che ritengono possa essere una possibile truffa e si sono, per questo, rivolti alla Associazione Avvocatideiconsumatori di Nardò per far valere i propri diritti e le proprie ragioni. “In questi giorni abbiamo ricevuto le segnalazioni di diverse mamme”, fanno sapere le Responsabili di Nardò di Avvocatideiconsumatori, Moira Epifani e Monica Raho, “che possiedono dei buoni regalo di basso-medio valore. E ci sono consumatori e consumatrici che, per fare cosa gradita ai loro cari, hanno regalato buoni di importi corrisposti più consistenti, anche di centinaia di euro. Non riteniamo giusto che, ove il cliente non si sia

inizialmente accontentato di scambiare il buono regalo con le sole e poche proposte “moda” presenti in negozio, oltretutto della passata collezione estiva, gli stessi non siano stati messi poi nella condizione di poterli convertire con i previsti capi di abbigliamento, possibilmente quelli della nuova collezione invernale dato che siamo quasi a dicembre, in quanto la fattiva indisponibilità di merce in negozio non ha permesso loro una scelta consapevole dell’acquisto”. “Chi si reca in negozio in questi giorni, inoltre, lo trova chiuso al pubblico e non sa se, e quando, riaprirà, col rischio di ritrovarsi, nella migliore delle ipotesi, scaduto il buono-regalo, a cui è stata data una validità temporale limitata. A pensar male, invece, molti consumatori temono che si tratti di una probabile truffa macchinata ad hoc già da tempo e che il negozio in questione abbia chiuso battenti. Come Associazione che a Nardò tutela da anni i diritti dei consumatori e degli utenti”, continuano, “riteniamo necessario informare della spiacevole situazione la sede legale nazionale del noto marchio di abbigliamento di moda, di cui il negozio di Nardò esponeva e vendeva i prodotti, affinché la casa madre voglia e possa, anche in termini di ritorno di immagine, rimborsare tutti i loro clienti, da sempre affezionati alla famosa linea di abbigliamento, del relativo importo dei buoni-regalo posseduti, il cui valore monetario è stato, a suo tempo, corrisposto, incassato e, ad oggi, ancora detenuto dal loro punto vendita di Nardò. Ci dichiariamo anche disponibili affinché i consumatori incappati possano utilizzare i buoni-regalo presso altri negozi del gruppo, come da indicazioni che attendiamo. In caso contrario”, concludono, “adiremo le sedi giudiziarie competenti per l’eventuale reato perpetrato in danno dei nostri associati”. Infine, l’Associazione Avvocatideiconsumatori di Nardò segnalerà il caso in questione all’attenzione della redazione della storica trasmissione televisiva “Mi Manda Rai3”, che da sempre e congiuntamente alle associazioni dei consumatori difende e tutela tutti i cittadini vittime di truffe, vessazioni e ingiustizie. Invitiamo gli interessati a richiedere assistenza presso la sede di Nardò di Avvocatideiconsumatori, sita in Via Aldo Moro n. 34, ogni lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 17,00 alle ore 19,30.

Tricase: l’inciviltà non ha limiti

Il

nostro territorio continua ad essere vittima del malcostume e dei comportamenti incivili di una moltitudine di concittadini che depositano rifiuti di ogni genere lungo le strade e nelle campagne. La conseguenza della moltitudine di discariche abusive sparse in maniera piuttosto uniforme in tutto il nostro territorio è un degrado ambientale e paesaggistico impressionante e la riduzione di alcuni luoghi a grandi discariche a cielo aperto. Ormai non passa quasi giorno senza che vengano alla luce aree usate per gettare ferraglia, plastica, elettrodomestici rotti e rifiuti speciali e dannosi di vario tipo. Pervengono infatti a questa Associazione, lamentele riguardanti l’abbandono incontrollato di rifiuti di qualsiasi genere in particolare nella zona industriale di Tricase, precisamente in fondo alla 1ª ,2ª, e 3ª traversa a sinistra del corso principale (lato sud). Da un sopralluogo effettuato dal sottoscritto insieme a nostri volontari abbiamo preso visione dello scempio ambientale e il totale abbandono (non solo industriale) in cui versa la zona . Si ritiene, pertanto, obbligatorio sollecitare tutte le istituzioni pubbliche competenti ad un intervento immediato di bonifica delle zone interessate allo sversamento dei rifiuti. Si fa presente il forte rischio per la salute in quanto sul luogo risultano abbandonati non solo ingombranti ma anche e soprattutto rifiuti pericolosi e nocivi (lastre di eternit, 2 grossi fusti di colore arancione aperti e parzialmente svuotati di cui si intravede materiale semi-liquido non conosciuto sicuramente proveniente da scarti industriali, televisori, frigoriferi, fusti contenenti resti di sostanze chimiche, pneumatici di auto dismessi, serbatoi di acqua in cemento-amianto). Da un’attenta osservazione dei luoghi interessati si può ben classificare il posto “area ad alto rischio di inquinamento ambientale”. Legambiente Cerianthus Tricase


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Imprenditori travolti

”Non ne possiamo più!”. Sono stufi di questa situazione: la resistenza ad oltranza non sembra premiarli, né offrire loro prospettive di alcun tipo di Giuseppe Cerfeda

La

crisi economica che sta coinvolgendo quasi tutti i settori mette in pericolo la sopravvivenza di molte imprese. Tutti si chiedono quando e come si uscirà da questa tempesta ma nessuno è in grado di fare una previsione affidabile. La crisi iniziata nel 2007 ha investito il sistema produttivo italiano nel mezzo di un processo di ristrutturazione. Il contesto competitivo in cui operano le imprese manifatturiere italiane è radicalmente mutato dalla metà degli anni Novanta. Sono entrati sullo scenario internazionale Paesi a basso costo del lavoro (in particolare la Cina) ed è venuta meno la possibilità di ricorrere a svalutazioni competitive dopo l’adozione dell’Euro. Questi fattori hanno eroso il vantaggio competitivo di molte piccole e medie imprese, abituate a competere prevalentemente sui costi di produzione. Ne è conseguito lo stallo della produttività che dura ormai da quindici anni. A questo aggiungiamoci il crollo delle potere d’acquisto della famiglie e la frittata è fatta. La situazione, inutile negarlo, resta assai critica: in tanti hanno già chiuso bottega, altri sono sul punto di farlo ma tanti altri eroicamente resistono. Li abbiamo chiamati “I sopravvissuti”, paragonandoli ai protagonisti del film cult di fantascienza degli anni ’70. Già ma essere “sopravvissuti” ad oggi cosa vuol dire? Un futuro comunque roseo? Macchè! Gli imprenditori salentini ai quali ci siamo rivolti ci hanno fatto capire di essere stufi di questa situazione perché la loro resistenza ad oltranza non sembra premiarli, né offrire loro prospettive di alcun tipo.

“Si naviga a vista”

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aniele Maniglio (“Manufatti Maniglio”, manufatti in cemento e arredo urbano, Castrignano dei Greci e Corigliano d’Otranto) conferma: “Resistenza è forse il termine che meglio illustra questo particolare periodo storico per le imprese”. Come state riuscendo a resistere? “Agendo con grande oculatezza e mettendo in campo le risorse che, grazie a Dio, sono state risparmiate in tempi meno gravi”. Maniglio conferma di esser dovuto ricorrere a misure straordinarie come la Cassintegrazione e per il futuro dice: “Le prospettive non sono certo buone. Si naviga a vista e molto ristretta”.

“Ora basta, ribelliamoci”

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ranco Vergallo (“Vergallo”, macchine utensili, Corigliano d’Otranto) come tanti altri è davvero incazzato e non lo nasconde ne-

anche un po’: “Non c’è nessuna crisi, la crisi siamo noi, stupidi, che continuiamo a farci prendere in giro da queste persone. Viviamo in un Paese dove l’Inps è al collasso, senza più soldi ed il suo presidente (Antonio Mastrapasqua, Ndr) guadagna 1,2 milioni di euro! Vogliamo mettere un limite a questi stipendi astronomici o vogliamo continuare come pecoroni a pagare l’Inps con questi che si rubano i soldi? Vogliamo mettere, o no, un freno a questo scempio?”. Vergallo ne ha le tasche piene (e non è una battuta): “Basterebbe che si facessero poche cose per cambiare la situazione ma noi continuiamo a starcene buoni buoni. La colpa è solo nostra, ecco perché dico che non esiste una crisi del lavoro ma solo una crisi delle persone. Se non siamo capaci di dimostrare a questi soggetti il nostro dissenso, non succederà mai nulla. Il sistema lo dobbiamo cambiare noi, perché le istituzioni non ci danno alcuna garanzia né la giusta protezione. Dobbiamo fare tutto da soli e lo potremmo fare creando una società delle imprese, magari decidendo di non pagare l’Inps e farla fallire subito, senza aspettare il 2018. Se, invece,ci sta bene così è un altro discorso...”. Vergallo rincara la dose: “Le imprese della provincia di Lecce e la Confcommercio dovrebbero mettersi d’accordo e a fine mese non pagare nessuno, mandando a quel paese (non abbiamo usato il termine testuale dell’intervistato ma il senso è lo stesso) il Presidente del Consiglio Letta, la Germania e tutti gli altri che manteniamo. Quello che ci vorrebbe è un tetto per chi lavora negli Enti pubblici: lo stipendio non deve superare i 5.000 euro e nessuno deve avere cinquanta incarichi: Che differenza c’è tra il lavoro nostro e quello di uno di questi fortunati? Me lo spiegate? Una differenza ve la dico io: mentre a 60 anni noi, forse, prenderemo una pensione di 600 euro al mese dopo 40 anni di duro lavoro; altri, dopo pochi anni, prendono una buonuscita di 40 milioni di euro!”. Vergallo ne ha anche per gli Istituti di credito: “Hanno avuto un sacco di soldi in finanziamenti, ma li tengono tutti per loro, facendo strapagare a noi gli interessi”. Amara la conclusione: “In queste condizioni è meglio chiudere”. E questo nonostante “ci sia tanto lavoro. Solo che ci siamo rotti, perché non si può lavorare 12 ore invece di otto, per poi averne solo per pagare le tasse. Ma chi ce lo fa fare? Se vado al bar o a pescare forse guadagno di più…”. E quando a Vergallo gli si chiede delle prospettive per il futuro la risposta è ancora più netta: “Prospettive non ce ne possono essere se non ci diamo una mossa, non facciamo capire in tutti i modi che questa situazione non ci sta più bene. La ripresa non ci potrà essere se non cala il costo del lavoro, ci stanno impoverendo a tutti i costi volutamente, non

abbiamo alcuna difesa a livello di giustizia… Il Salento potrebbe essere la zona più ricca d’Italia, siamo al centro del mediterraneo, ma se non ci muoviamo non ci faranno mai riprendere quota. E per favore basta fare i paraculi e difendere il nostro orticello, tanto poi ce lo avvelenano con i rifiuti tossici!”.

“Diciamo basta all’Euro!”

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esistenza ad oltranza è anche la parola d’ordine per Gianfranco Bello (“Stylporte”, Gagliano del Capo): “In queste condizioni è l’unica possibilità che abbiamo. A meno che…”. A meno che? “Quello che dovremmo fare è mandare a casa tutta la classe politica: anche a costo di restare senza un Governo dovremmo mandarli tutti via. Stanno solo temporeggiando, prosciugandoci le tasche in tutti i modi e senza risolvere alcun problema”. Secondo Bello è giunto il momento di “svegliarci e cominciare a cambiare le cose. Lo avessimo fatto qualche hanno fa avremmo evitato la fine di tante aziende, i suicidi e la perdita di tutti quei posti di lavoro. È già tardi, ma possiamo ancora cambiare il nostro destino”. Lunedì 9 dicembre, a Roma, ci sarà una “Manifestazione ad oltranza contro la Politica e la Crisi” alla quale parteciperanno 38 movimenti e tante altre piccole associazioni. Tra queste anche il gruppo di cui Gianfranco Bello fa parte: “Siamo una quindicina di persone, insieme abbiamo messo su un video da distribuire prima del 9 dicembre per sensibilizzare ed informare”. Sui rapporti tra imprenditori e banche, Bello ammette: “Io


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da un insolito destino

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Incazzati! Con la casta, i megastipendi negli enti pubblici, i politici incapaci di dare una svolta, l’Euro che ci ha affondato. E con sé stessi per aver sempre subito senza mai ribellarsi goziare il debito, iniquo ed illegale, e ,così come han fatto altri Paesi in passato e l’Ungheria di recente, mandare via il Fondo Monetario Internazionale, dire no all’Europa, e stampare moneta propria. Con la sovranità monetaria saremmo artefici del nostro destino e potremmo cambiare il finale di questa triste storia. E al Governo, poi, ci vorrebbe un buon padre di famiglia e non per forza un laureato alla “Bocconi”! E se proprio la vogliamo dire tutta, noi italiani senza Governo staremmo anche meglio”. E già, cme si dice? Meglio soli che male accompagnati…

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“Molto dipende dalla politica”

armelo Zappatore (“MPM Ford”, Casarano) ci parla del “mercato dell’auto che rispecchia l’andamento degli altri settori. Siamo impegnati a resistere eliminando i costi, diminuendo il parco auto e ad andare avanti stringendo la cinghia”. Prospettive? “Speriamo cambi un po’ il vento. Credo che molto dipenda dalla politica e dalle scelte che verranno effettuate nell’immediato futuro. Se riusciranno a riavviare il motore probabilmente ne beneficerà anche l’economia”.

per ora non ho avuto problemi, ma conosco storie allucinanti e so di tanti che hanno incontrato grossi problemi perché di contanti in giro non ce n’è!”. Sulle prospettive future l’imprenditore originario di Tiggiano non ha dubbi: “Se continuiamo così è matematico che andremo tutti verso il fallimento. Anche la mia azienda che oggi è sana, non ha esposizioni, ed ha tante commissioni, se non cambieranno le cose entro un paio d’anni, dovrà chiudere i battenti. E prima delle mia, tante altre aziende avranno già chiuso. Se invece prendiamo in mano la situazione, da qui a 5-6 mesi potremmo invertire la tendenza”. Secondo Bello la ricetta è semplice: “Mandare a casa il Governo e rine-

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“In crisi anche l’export”

ntonio Belfiore (Colorificio Belfiore a Salve) fa il punto della situazione: “Quest’anno è peggiore del precedente che a sua volta era peggio di due anni fa…”. Cosa si può fare? “La politica dovrebbe rimetterci al centro delle attenzioni ed aiutarci, piuttosto che continuare a maltrattarci. Cosa potremmo fare ancora noi? Sinceramente non so cosa potremmo fare di più, ci hanno ridotto ai minimi termini. I problemi aumentano ogni giorno, così come i costi, mentre di soldi in giro ce ne sono sempre meno”. E le banche? “Hanno il braccino corto, hanno paura e noi dobbiamo sopravvivere anche con questa nuova realtà”. Prospettive? “Ogni anno si dice che dovrebbe cominciare la ripresa invece va sempre peggio...”. Eppure il Colorificio Belfiore sembrava aver trovato la via giusta con l’export… “Anche all’estero di soldi non ce ne sono e il settore si sta paralizzando pure nel Nord Europa e in Brasile che erano diventati per noi Paesi di riferimento”.

“Soldi solo per metà del mese...”

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econdo Alessio Rizzello (“Rizzello Gas” di Casarano) “lamentarsi è scontato ma giustificato. Purtroppo ci stiamo quasi abituando a questa situazione che vede le famiglie con i soldi contati, dover stringere su tutte le spese. Una volta si diceva che non si arrivava a fine mese, oggi l’andamento delle vendite ci dice che per la prima metà del mese gli affari vanno bene, poi c’è il crollo… Le banche? Bah, finché non chiedi nulla va tutto bene, spero proprio di non averne bisogno!”. Rizzello è quasi rassegnato: “Sembra tutto più grande di noi che non possiamo fare altro che difenderci e resistere. Soltanto un incremento dell’occupazione potrebbe migliorare la situazione. Nell’attesa possiamo solo sforzarci di non abbatterci, se lo facciamo è finita per davvero!”.

Dedicato alle aziende di nuova apertura Catturarti a Tricase Una nuova attività sarà inaugurata a Tricase domenica 8 dicembre, alle 18 in Piazza del Popolo. Si tratta di un laboratorio d’arte denominato “Catturarti” di Rosaria Scarcia che aprirà in Piazza del Popolo, 15. Catturarti abbraccia quelle che sono le nuove strade dell’arte, interpretando oggetti particolari, quasi unici. Non come arte fine a se stessa, ma come opere artistiche da indossare, vivere nella quotidianità delle mura domestiche e tanto altro. Si rivolge a chiunque, perché la bellezza è negli occhi di chi guarda ed ognuno di noi esprime la propria sensibilità e la propria voglia di essere tramite ciò di cui si circonda. Si realizzano complementi d’arredo e design, si effettua servizio di restyling, accessori moda unici e personalizzati. Per info: 3891896942, catturarti@libero.it, scarciarosaria@libero.it

Dei Agre a Felline Altra novità che vogliamo segnalare è quella di Dei Agre a Felline di Alliste: non proprio una matricola: da tre stagioni estive ha aperto un punto vendita (l’azienda produce uva e vino) che si è evoluto in una piccola osteria o enoteca che si voglia chiamare. “Dovendo pagare l’affitto tutto l’anno”, ci ha riferito Marta Cesi, “abbiamo deciso di aprire anche l’inverno e ci siamo resi conto, dai primi accenni di stagione che il supporto della pubblicità serve e davvero può aiutare. Come voi avete ben sottolineato le risorse finanziarie scarseggiano in tutti i settori, e questa tesa di mano la vogliamo agganciare”.

Noi che facciamo il tifo per tutte le aziende salentine ci auguriamo di cuore che queste nuove avventure abbiano un lieto fine per cui, rivolgendoci ai lettori, invitiamo quantomeno a fare una capatina e premiare chi ha il coraggio di rischiare sulla propria pelle. Ed è con lo stesso spirito che invitiamo tutte le aziende di nuova apertura o aperte di recente a contattarci. Scriveremo ancora gratuitamente della loro attività dalle nostre colonne: sarà, se si vuole, anche una forma di pubblicità indiretta ma, soprattutto, la volontà di indicare un esempio ed una speranza. Indicate tipologia di attività, data di apertura, Comune e numero di telefono ad info@ilgallo.it e sarete richiamati. Oppure contattateci in Redazione: 0833/545 777


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Cleopatra

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Maltempo: “Fondi europei al Salento”

SILVESTRIS E BALDASSARRE. Interrogazione all’Europarlamento. Solo per Gallipoli la stima dei danni ammonta a 17 milioni di Euro

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estinare le risorse del Fondo di sviluppo regionale ai terriotori del Salento colpiti dalla tromba d’aria”. E’ quanto chiedono alla Commissione europea in una interrogazione parlamentare gli eurodeputati di Forza Italia, Sergio Silvestris e Raffaele Baldassarre. “Lo scorso 19 novembre a Gallipoli”, si legge nell’interrogazione, “una tromba d’aria che si è abbattuta sul paese ha devastato il litorale, ribaltando decine di barche e danneggiando case ed edifici pubblici come scuole, la sede del Tribunale e la caserma dei carabinieri. La prima stima dei danni è stata fatta dall’ufficio tecnico comunale e dal Sindaco che hanno quantificato in non meno di 15-17 milioni di euro i danni provocati”. Silvestris e Baldassarre hanno chiesto alla Commissione, oltre all’utilizzo del Fondo di svilpullo regionale, quali altre misure urgenti intende assumere al fine di sostenere le popolazioni civili e provvedere al ristabilimento di condizioni minime di vivibilità in quei territori.

2/15 NOV

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Galatone dopo la tempesta

Si contano i danni. L’evento è stato uno dei più impressionanti degli ultimi anni sia in termini di potenza che di danni causati

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assata l’emergenza che ha flagellato il territorio galatonese, l’Amministrazione comunale ha avviato la ricognizione dei danni provocati dalla tromba d’aria e dalle eccezionali precipitazioni temporalesche. Sin dalle prime ore successive all’accaduto è stato attivato il COC, Comitato Operativo Comunale, che ha costantemente monitorato la situazione nei punti di maggiore criticità. In previsione dell’allerta meteo del giorno precedente si era già provveduto ad aprire le caditoie stradali poste nei luoghi riconosciuti più soggetti agli allagamenti. Nell’immediatezza dell’evento calamitoso, il sindaco Livio Nisi, con il Comandante dei Vigili Urbani ed il Responsabile del Settore Lavori Pubblici, ha controllato il territorio e, avendo constatato la gravità della situazione il Sindaco ha convocato d’urgenza la Giunta comunale per adottare il provvedimento deliberativo che ha permesso lo stanziamento di un importo di € 30.000,00 per effettuare gli interventi di somma urgenza atti a scongiu-

rare pericoli per la pubblica incolumità e necessari per la messa in sicurezza ed il ripristino delle vie di comunicazione, la riparazione e la sostituzione di strutture e impianti danneggiati, la rimozione degli alberi abbattuti. Il Sindaco ha inoltre provveduto, considerati i danni ingenti provocati dalla tromba d’aria nell’area cimiteriale ed il gran numero di alberi divelti, ad emettere un’ordinanza sindacale con cui ha interdetto l’accesso ed il transito del pubblico per un periodo di otto giorni, fermo restando che saranno comunque garantiti i servizi essenziali. L’evento verificatosi può considerarsi sicuramente uno dei più significativi ed impressionanti degli ultimi anni sia in termini di potenza che di danni causati alla Comunità. Al momento si contano circa 1.000 alberi divelti, migliaia di metri di muri di cinta caduti nonché notevoli danni alle colture. L’unità di crisi già costituita, composta da componenti dell’U.T.C. e componenti del

Corpo di Polizia Municipale nonché dalla locale Associazione di Protezione Civile, ha effettuato sopralluoghi presso gli immobili di proprietà comunale, monumenti e scuole, ma anche presso le proprietà private danneggiate i cui proprietari hanno fatto richiesta di intervento. Tutt’ora continuano a pervenire segnalazioni e richieste di sopralluogo da parte di cittadini. Tenuto conto del territorio interessato, che coinvolge anche i Comuni limitrofi, Livio Nisi oltre ad aver coinvolto gli Organi Regionali ha avviato un contatto con i rispettivi Sindaci al fine di porre l’attenzione della Regione rispetto a quanto di eccezionale si è verificato, auspicando un fattivo ed immediato riscontro rispetto alle necessità delle comunità. L’Amministrazione comunale intanto ringrazia “tutti i cittadini che hanno dato la loro disponibilità ad affrontare l’emergenza ed, in particolare, la Protezione Civile, la Polizia Urbana, le forze dell’Ordine e tutte le strutture degli Uffici Tecnici Comunali”.


Cleopatra

30 NOV./13 DIC. 2013

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Ugento: ora restano i perchè...

Ingenti i danni anche Torre San Giovanni. Lo studioso Cristian Rovito spiega come si sarebbe potuto evitare tutto ciò

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La scuola elementare (fermo immagine da Top Video) Il mare in tempesta a T.S. Giovanni

opo il dramma vissuto nei giorni scorsi, ancora una volta, dalla bella città messapica, Ugento, dove un temporale di pochi minuti ha praticamente distrutto il viale della scuola elementare “Aldo Moro” (abbattendo anche alberi secolari, per fortuna la scuola era chiusa), rotto alcune vetrate del grande palazzetto dello sport; nella marina di Torre San Giovanni onde alte 6 metri hanno allagato numerosi esercizi commerciali sul lungomare ed il devastante impeto della pioggia ha fatto esondare il grande canale di bonifica creando un lago artificiale alto 2 metri a largo alcuni chilometri con danni ingentissimi alle strutture alle abitazioni. Abbiamo chiesto un parere a Cristian Rovito Sottoufficiale del Corpo delle Capitanerie di Porto Guardia Costiera, Perito per Trasporto Marittimo e ReCristian sponsabile della sezione ambiente marino della teRovito stata giornalistica online www.dirittoambiente.net. Soprattutto gli abbiamo chiesto perché sul feudo di Ugento, marine comprese, le calamità naturali avessero da tempo queste dimensioni straordinarie. Così Rovito: “Il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare ha stimato in circa 40 miliardi di euro i fondi necessari per porre in sicurezza l’intero territorio nazionale, minacciato da gravi problemi di dissesto idrogeologico. Fondi che oggi apparentemente non si troverebbero, ma che in realtà possono facilmente essere reperiti se tenessimo conto che annualmente in “tasse ambientali” lo Stato percepisce all’incirca 45 miliardi di euro. Il Consorzio di bonifica Ugento – Li Foggi, deputato ex lege alla difesa idraulica e idrogeologica,”, scende nei particolari l’esperto, “evidenzia che nel proprio “piano di classifica”, per rendere efficiente la rete idrografica e quindi evitare problemi idraulici sul territorio una costante e periodica manutenzione ordinaria, specialmente per quanto riguarda i recapiti finali e le foci a mare che interessano zone abitate ed a forte vocazione turistica. Opere queste che vanno manotenute anche più volte all’anno a seconda degli eventi meteorologici. Per il programma annuale 2012, lo stesso Consorzio ha previsto tutti quegli interventi ritenuti urgenti e non procrastinabili che consistono sinteticamente nella rimozione

del materiale accumulato dalle acque in corrispondenza delle foci e delle vore, asportazione delle alghe che si sviluppano nei canali a marea (problema pluriennale di T.S. Giovanni), dragaggio delle materie sedimentate, ripristino argini e sistemazione di ponti. Per quanto concerne, invece, il “programma triennale 2012 – 2014”, il Consorzio ha ritenuto che le lavorazioni debbano riguardare non solo la sistemazione delle opere esistenti, ma anche la costruzione di nuovi canali con sistemi naturalistici e di sostenibilità ambientale, in modo da ridurre drasticamente il rischio idraulico sul territorio di competenza. Quindi”, punta il dito Rovito, “il problema è da attribuire alla mancanza di risorse, di un’adeguata programmazione oppure a tutta una serie di fattori che molto spesso vengono nascosti sotto il tappeto perché non si ha la volontà e soprattutto il coraggio di dire le cose come stanno? Ed ancora, perché si registra un’incapacità gestionale e di spesa delle risorse disponibili considerato che nonostante i soldi spesi negli anni ci si ritrova sempre punto e a capo, con effetti che sono sotto gli occhi di tutti? Se poi aggiungiamo”, attacca ancora, “la pigrizia, la superficialità e la mancanza di senso civico del cittadino (“che a mio avviso, dovrebbe essere la prima sentinella del territorio”), nonché l’incapacità politica (“ ahimè più orientata ad interessi clientelari ed elettoralistici piuttosto che a definire un quadro strategico che possa portare alla risoluzione ed alla gestione/controllo/monitoraggio dei problemi del territorio attraverso un approccio multi – interdisciplinare”) di una gestione del territorio e dell’ambiente conforme ai parametri normativi, è chiaro che siamo dinanzi ad una situazione molto complessa”. Cosa andrebbe fatto subito? “Sarebbero urgenti”, conclude Cristian Rovito, “lavori a forte tutela ambientalista del territorio: sistemi di ingegneria naturalistica e rimboschimenti potrebbero tenere sotto controllo le acque selvagge in montagna e sulle aree collinari (Ugento è a circa 108 m dal livello del mare)”. Perché nessuno un giorno abbia a dire: “Ma io cosa ne potevo sapere?”... Giuseppe Aquila


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Il Comitato “Liberi dai Veleni” vuole incontrare il Prefetto

rifiuti tossici

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Rifiuti tossici: le mappe dei terreni sono online

Ecco i terreni. I luogi ritratti riguardano il Comune di

Supersano, fra la Masseria “Li Belli” e la vicina pineta, luogo del presunto interramento di rifiuti pericolosi

In

seguito all’incontro pubblico sulla scottante questione dei rifiuti tossici, tenutosi presso l’Auditorium Comunale di Casarano lo scorso 10 novembre, che ha visto la partecipazione di tantissimi cittadini e numerose associazioni, il 18 novembre, in una affollata riunione, si è costituito formalmente il Comitato Provinciale “Liberi dai veleni e dai rifiuti tossici” al quale aderiscono, oltre a centinaia di cittadini, anche le seguenti realtà associative: LILT – Sez. Prov. di Lecce; Legambiente di Casarano; Comitato civico “Io conto” di Ugento; Cittadinanzattiva – Tribunale per i Diritti del Malato; Libera contro le mafie, presidio di Casarano; CSV Salento; Associazione SOS Costa Salento di Alessano; Associazione “Gaia” di Corsano; Comitato per l’ambiente e la salute di Taurisano; CSTSA Comitato Supersanese di Tutela della Salute e dell’Ambiente; Forum Amici del Territorio – Cutrofiano; Forum Ambiente e Salute; Associazione “Punto e a capo” di Vernole; Associazione “Idee Insieme” di Casarano e tantissimi liberi cittadini. In linea con quanto stabilito nella riunione di costituzione, il Comitato si pone in un’ottica di collaborazione con tutte le Istituzioni, da quelle locali (Comuni, Provincia, Regione, ASL), a quelle nazionali (Prefettura, Governo); al contempo il Comitato ribadisce con fermezza la volontà di fare chiarezza su questa allarmante vicenda, perché i cittadini hanno diritto di conoscere la verità. Per queste ragioni, si è provveduto a richiedere un incontro urgente con il Presidente della Provincia ed il Prefetto, per illustrare le preoccupazioni delle popolazioni dell’intera provincia, e per chiedere estrema chiarezza su quanto è emerso, affinché venga garantita la tutela della salute dei cittadini.

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perazione trasparenza su rifiuti tossici e crimine organizzato in Salento, Puglia. Il Movimento 5 Stelle ha messo in rete in Rete, a disposizione di tutti i cittadini, le foto aeree relative alle deposizioni del collaboratore di Giustizia Silvano Galati. L’operazione trasparenza è stata avviata dal vice presidente della Commissione Giustizia del Senato Maurizio Buccarella, che una volta venuto in possesso della documentazione ha deciso di renderla pubblica. Il documento prodotto nel 2008 dalla DDA di Lecce per la Commissione Bicamerale per il ciclo dei rifiuti, evidenzia con foto aeree, le zone dove secondo le indicazioni di Galati potrebbero essere presenti rifiuti tossici nel sottosuolo. Col recupero di

queste mappe, si rende pubblico un altro pezzetto di verità a tutela degli interessi dei cittadini del Salento che per troppo tempo sono stati abbandonati e tenuti all’oscuro di verità scomode. Nelle immagini MIVIS del Comando Carabinieri Tutela Ambiente di Napoli, scattate nell’estate 2004 ed elaborate dal CNR, sono indicati i terreni che presentano una temperatura superiore a quella media delle aree circostanti. I luogi ritratti riguardano il Comune di Supersano, fra la Masseria denominata “Li Belli” e la vicina pineta, luogo del presunto interramento illecito di rifiuti pericolosi prodotti da un’azienda del settore produzione e cromatura di fibbie per scarpe e borse, il cui titolare è stato condannato in via definitiva.


attualità

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Sanità: che sia la (s)volta buona?

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Corso di formazione per Assistente alla Comunicazione Lis

Intesa. Tra l’assessore regionale Elena Gentile e i sindacati:

per “garantire che le prestazioni a carattere di urgenza vengano erogate entro 72 ore dalla richiesta”

“G

arantire che le prestazioni a carattere di urgenza vengano erogate entro 72 ore dalla richiesta”. Questo l’obiettivo della Regione Puglia che, per tramite dell’assessore regionale alla Salute, Elena Gentile, ha siglato un’intesa con i sindacati per risolvere l’annoso problema delle chilometriche liste d’attesa che in alcuni casi arrivano già al 2015. L’accordo per l’abbattimento delle liste, che sarà sperimentato fino a maggio del prossimo anno, prevede l’apertura Elena di ospedali e ambulatori fino a Gentile mezzanotte nei giorni feriali e dalle 8 alle 20 nei giorni festivi. Al termine della fase sperimentale verrà poi deciso se mantenere questo assetto oppure cambiare strategia. Soluzione già adottata da altre regioni come Veneto ed Emilia Romagna, dove però sono stati stanziati diversi milioni di euro per l’acquisto di nuove attrezzature e per le retribuzioni del personale sanitario. In Puglia, invece, esistono i vincoli stabiliti dal Piano di rientro sanitario che impone alle Asl di spendere ciascuna “fino al 20% della spesa sostenuta nel 2009, e fino alla concorrenza di un nuovo limite non eccedente il 50% la spesa”. Ovviamente viene spontaneo chiedersi in che maniera si potrà adempiere a queste nuove prescrizioni, che rappresentano una vera e propria rivoluzione, in considerazione del fatto che esistono problemi di non poco conto quali il blocco del turn over che di fatto impedisce l’assunzione di nuovo personale e un bilancio non proprio florido. Il direttore generale della Asl di Lecce, Valdo Mellone, si dimostra fiducioso dichiarando che “sette mesi saranno sufficienti per ottenere un buon abbat-

timento delle liste d’attesa. L’intervento però non è risolutivo. Bisognerà poi controllare attentamente l’appropriatezza delle prestazioni prescritte ai pazienti per evitare che, una volta smaltita la fila di coloro che sono in attesa di una Tac o di una risonanza, ambulatori e ospedali si ingolfino di nuovo con richieste ed esami superflui”. Nel frattempo la Asl di Lecce sta raccogliendo le adesioni del personale sanitario disposto a fare gli straordinari per poi elaborare un piano di lavoro e di spesa. Prima però occorrerà sgrossare le liste d’attesa provvedendo ad erogare quelle prestazioni prescritte con carattere di urgenza. Solo dopo aver adempiuto a queste incombenze la Asl procederà all’apertura dei servizi sanitari per dodici ore dal lunedì al sabato. Qualora l’organico fosse insufficiente a coprire i turni, allora si potrà ricorrere alle prestazioni di lavoro aggiuntive. Solo successivamente, se non si riuscisse ad ottenere un abbattimento consistente delle liste d’attesa, il direttore generale potrà autorizzare l’effettuazione delle prestazioni come prescritto dalla Regione. Ma le novità in tema sanitario non finiscono qui. A breve il Comitato Regioni - Ministero della Salute approverà un protocollo di intesa secondo il quale i medici di base si dovranno riunire in “aggregazioni funzionali territoriali” e “unità complesse di cure primarie” che permetteranno l’assistenza sanitaria per 24 ore al giorno, sette giorni su sette. Ciò consentirà ai pazienti di non ricorrere al Pronto soccorso per le prestazioni non urgenti, consentendo l’ottimizzazione delle risorse e dei servizi offerti. Massimo Alligri

Il

corso di formazione per “Assistente alla Comunicazione Lis”, organizzato dall’Associazione “Amici Insieme” di Nardò, concede una proroga per le iscrizioni, considerate le numerosissime richieste. Grazie al patrocinio della Provincia di Lecce, l’Associazione “Amici Insieme” ha incrementato l’attività di tali corsi che hanno come obiettivo il formare assistenti alla comunicazione per i sordi , attraverso le seguenti materie di insegnamento: L.I.S. (lingua italiana dei segni), psicologia dell’handicap, legislazione sociale. Sotto l’aspetto tecnicoprofessionale, lo scopo è quello di divulgare il linguaggio dei segni per favorire la socializzazione e l’integrazione della persona non udente nella società. Il corso, della durata di 500 ore (con frequenza obbligatoria per almeno il 75% delle ore), è organizzato e diretto da personale specializzato. Potrà parteciparvi chi è in possesso del diploma di scuola media inferiore e/o superiore. Alla fine del corso verrà rilasciato un Diploma formativo con il relativo voto di merito (sufficiente, buono, distinto, ottimo). Le domande di iscrizione devono essere presentate entro venerdì 6 dicembre 2013. Per ulteriori informazioni contattare il 389/5858806 oppure scrivere mail ad amiciinsieme@libero.it


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scuola

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Casarano e i Poli: tanto rumore per nulla Nota stonata. La strumentalizzazione che alcuni docenti fanno dei bambini e delle famiglie, indotte a protestare contro un qualcosa che, alla fine, non ha nessun impatto su di essi...

O

gnuno di noi ha il proprio modo di accorgersi del tempo che passa: gli studenti con i quadrimestri che si susseguono e le vacanze estive, i contadini con l’alternarsi fra semina e raccolto e i commercianti con la merce che va dall’estivo, al natalizio sino al primaverile. Anche i Sindaci in fondo hanno i loro parametri ed in questo periodo dell’anno, dopo aver partecipato alla processione del 4 novembre, l’angosciosa pietra miliare autunnale si chiama “riassetto della rete scolastica”. Io già immagino la faccia del Sindaco Gianni Stefàno quando ha aperto la busta inviatagli dall’Ufficio Scolastico Regionale che gli chiedeva di proporre le misure da adottare per l’anno scolastico futuro: collo alto ed occhi al cielo… ricordando i malesseri ed i mal di pancia che quella stessa lettera gli procurò solo un anno fa, con genitori, alunni e docenti sul piede di guerra; una proposta frutto di un parto travagliato ed alla fine la Regione che si faceva beffe di tutti, prendendo una propria arbitraria decisione. Ed allora il Sindaco Stefàno ha voluto fuggire da quei (simbolici) cani dello scorso anno e per farlo si è andato a rintanare proprio nella tana dei coccodrilli! Ma andiamo con ordine. La popolazione studentesca casaranese (relativamente alla sola scuola primaria) si aggira intorno alle 2.200 unità. La sua distribuzione, frutto di una miriade di fattori che non possiamo certo affrontare in un articolo, non è però omogenea ma vede 1° e 3° Polo attestarsi intorno alle 600 unità ed il 2° Polo superare abbondantemente le 1.000. Il contenimento della spesa pubblica mette dei paletti alle autonomie per cui, per rimanere “indipendenti” (e cioè con un proprio Dirigente ed un proprio segretario amministrativo) ogni Polo deve contare almeno 600 studenti (per ora, perché è già “consigliata” quota 900 e non è escluso che tale soglia diventi tassativa). È intuitivo che questo fatto comporti che, mentre il 2° Polo può impiegare tutte le proprie energie alla formazione didattica dei suoi alunni (com’è giusto e consigliabile che sia), 1° e 3° Polo devono invece spendere buona parte delle proprie risorse a “convincere” gli studenti ad iscriversi presso di loro, per mantenere almeno quella quota che ne garantisce l’esistenza stessa. Lo scorso anno il Sindaco, non ancora scottatosi con la

bollente “pentola” della scuola, prese la decisione non solo più saggia ma quella semplicemente più intelligente: accorpare 1° e 3° Polo lasciandone solo due che avrebbero avuto più di 1.000 iscritti, con la possibilità per entrambe di pensare allo studio e non al marketing. Apriti cielo! Il 1° Polo di via Ruffano (che un Dirigente nemmeno lo aveva per via del fatto che l’anno prima a 600 non era arrivato) scese in piazza con striscioni e fiaccolate a difendere non si sa bene cosa visto che, per alunni e famiglie, non sarebbe cambiato praticamente nulla in quanto

qualunque accorpamento non prevede certo la chiusura degli edifici e quindi nessun disagio e nessuna necessità per alunni e famiglie di cambiare abitudini o edificio scolastico e nemmeno la maestra. Il Sindaco però tenne ferma la barra di comando ed uscì con la proposta dei 2 soli Poli. Dovete sapere che tutto questo accapigliarsi, agitarsi e manifestare, è un bell’esercizio democratico ma non serve praticamente a nulla perché la proposta avanzata a livello comunale, qualunque essa sia, non è vincolante per la Regione che infatti lo scorso anno negò l’accorpamento proposto e disse al Sindaco: “arrangiati su come fare a mantenere i numeri ma i Poli rimangono tre”. Immaginabile quindi, quanto quest’anno il Sindaco Stefàno attendesse con ansia questa lettera; meno immaginabile però la cervellotica decisione di dividere in due un edificio scolastico e “regalare” 10 classi al 1° Polo togliendole al 2° ed andandosi così ad impegolare in un ginepraio di problemi e proteste che fanno impallidire quelle dell’anno passato. Caro Sindaco, accetti un consiglio spassionato: la soluzione più ovvia e naturale non è quella di spostare bambini come i cambi di pacco che fa Flavio Insinna in tv, ma semplicemente quella di riproporre due soli Poli; la Regione quest’anno magari le risponderà diversamente (anche perché alcune “eminenze grigie” sono state nel frattempo poste in pensione). Io lo so che i sindacati degli insegnanti si sono opposti a questo, minacciandola con lo spauracchio della perdita dei posti di lavoro ma, lei è un commercialista e lo sa meglio di me che nessuno perderà il posto di lavoro… quello è accaduto per davvero agli operai della Filanto! In questo caso invece, il Dirigente, il Segretario e gli eventuali docenti in esubero, invece che lavorare a Casarano, andrebbero a Matino o giù di lì. L’unica cosa fastidiosamente dissonante (indipendentemente dal Polo che manifesta) è la strumentalizzazione che proprio alcuni docenti generalmente fanno dei bambini e delle loro famiglie, indotte a protestare platealmente contro un qualcosa che, alla fine, non ha nessun impatto su di essi se non quello di andare una volta l’anno in una segreteria piuttosto che in un’altra. Antonio Memmi


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il caso

Rigurgiti fascisti a Casarano

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Galatina la scuola a respiro europeo

Soprattutto tra i giovani. Molti ragazzi, assai probabilmente

senza avere ben chiaro ciò di cui parlano, si dichiarano fascisti...

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ci si avvicina a dei ragrato al grido di guerra de “l’Italia agli Il muro del “Vanini”, il giorno gazzi in età da scuola su- dopo la morte del boia italiani”. Ogni giorno vedo poi in giro periore o poco più grandi, delle Ardeatine, Erich Pirebke giovanissimi indossare T-shirt con su e gli si chiede cosa penscritto ‘Boia chi molla’, e molto diffusa sino del fascismo, c’è il ‘comunista’ che constato essere una linea di abbiglianon manca di parlare di assenza di limento denominata ‘Calci&Pugni’ ribertà, dittatura, violenza, esercizio del conducibile a un movimento di estrema potere fine a se stesso, razzismo, guerra destra. Altra cosa, non meno inquiee morte; di contro, però, c’è il ragazzo tante: su un sito esclusivamente dediaffascinato da questa ideologia e così cato alle cronache cittadine, ho potuto inizia parlarti di fascismo come ordine, leggere l’intervento di uno stimato dorigore, potenza, unione, legalità, giustizia, azione, rinnovamento, cente cittadino, persona con dichiarati, e del tutto legittimi beninpatria, libertà, amore, famiglia, lavoro. Ho poi ripetuto lo stesso teso, orientamenti di destra che nel suo scritto si scagliava, con “esperimento” in casa, con un mio cugino ventenne, e con altri suoi argomentazioni demagogiche e stereotipate contro l’ipotesi, in fase coetanei presenti. Molti di loro, compreso il mio congiunto, profes- di valutazione in questi tempi, di un condono o amnistia. Ora, alsano il “credo fascista”. cune valutazioni potrebbero farsi circa la capacità di influenza che Ora, il giorno successivo la morte di Priebke, a Casarano, sui muri tali idee, a mio giudizio espresse in modo avventato, possano eserdel Liceo Scientifico Vanini sito in via Reno, si sono visti campeg- citare in quei giovanissimi che gli capiti di leggerle, e sull’opportugiare inni omaggianti all’ufficiale nazista da poche ore scomparso. nità che tutto ciò avvenga in questi tempi e in questa realtà sociale Seppure con un ritardo di due giorni, si è poi provveduto a cancel- dove pare si difetti della facoltà di ponderazione agganciandosi al larli, e nell’indifferenza dei più su portali locali si sono agitate le so- contrario a quella spinta pulsionale che vuole il “galeotto”, anche lite e immancabili polemiche ideologiche, con i partiti “comunisti” quello macchiatosi di reati minimi e financo dettati dalla necessità, sempre pronti a propinare le loro omelie attraverso la diramazione come irredimibile, non più riscattabile. Poi, ancora, sono sempre più di note e comunicati ufficiali con quel tipico fare soverchio e spoc- numerosi gli interventi che cercano di conciliare sentimenti contrachioso che li caratterizza e contraddistingue, quasi come se essi soli stanti e contraddittori come il cordoglio per le stragi in mare degli ritenessero di possedere l’esclusiva del civismo e dell’antinazifa- immigrati con il respingimento di questi quando arrivano da noi adscismo, e con quelli di “destra-centro”, oggi maggioranza al Co- ditandoli come uno dei mali sociali, e oltremodo si inneggia alla lemune, totalmente silenti sull’accaduto. galità, si invoca l’ordine e se necessario il manganello per C’è da dire che non si tratta di un episodio isolato, infatti si perce- ri-stabilirlo rifacendosi al ventennio fascista portandolo a esempio di pisce, qui a Casarano, una marcata fascinazione, soprattutto nei più efficienza in questo senso, azzardando un revisionismo fai da te giovani, esercitata dai movimenti di destra, e talora da quella quando non del tutto delirante, sempre spicciolo e adattato di coestrema. Molti ragazzi con nessun imbarazzo, e assai probabilmente modo, accomodando la storia e i suoi eventi e sviluppi come più e senza avere ben chiaro ciò di cui stanno parlando, asseriscono di es- meglio sembra tornare utile al proprio credo fascista. Questo è ciò sere di destra, e alcuni si dichiarano apertamente fascisti. Tutto que- che si percepisce in giro. E quello che si vede. Sui muri della città. sto, oltre che angosciare, dovrebbe far interrogare, poiché non sono A Casarano, infatti, ma non solo lì, nei suoi più diversi luoghi si posrari gli episodi che rivelano come dal pensiero si tenda a passare al- sono “ammirare” scritte murarie inneggianti al Duce, al nazifascil’azione. In tempi recenti a Casarano la cronaca ci ha infatti parlato smo, nostalgiche di quell’epoca segnata e marchiata da aberranti di aggressioni di marca ideologica a danno di extracomunitari, con infamie e crudeli violenze. ragazzi poco meno che ventenni che si scagliavano contro l’immiAlessandro De Blasi

D

opo il prestigioso gemellaggio con la Scuola 1251 di Mosca, il Polo 3 ha ottenuto anche il finanziamento per il Progetto di Partenariato Scolastico Multilaterale Comenius, dal titolo “Rediscovering vanishing handicrafts-contemporary tribute”(Riscoperta dei lavori artigianali che stanno scomparendo-tributo contemporaneo). Il Progetto vede coinvolta la Scuola Secondaria di 1° grado con attività da svolgersi dal 1° agosto 2013 al 31 luglio 2015, insieme ai partner europei Spagna, Ungheria, Turchia e Polonia. Il Progetto ha come obiettivo quello di creare un museo virtuale di lavori artigianali, per insegnare alle nuove generazioni a rispettare il valore della cultura dei vari popoli europei. In queste attività saranno coinvolti docenti e alunni della Scuola Secondaria di 1° grado di tutti i Paesi partner, in particolare la fascia d’età che va dai 12 ai 13 anni. Sono previste mobilità per studenti e docenti, da intendersi in tutte le fasi del Progetto. Una bella soddisfazione per la dirigente dell’Istituto Comprensivo Polo 3 di Galatina, Rosa Anna Di Donfrancesco. Il compito di tutti i Paesi partner, e quindi anche dell’Italia, è quello di raccogliere materiale di vario tipo sui lavori artigianali tipici del territorio cui la Scuola appartiene, che stanno scomparendo (lavorazione della creta e della pietra leccese, la cartapesta…), analizzarlo e selezionarlo, preparare presentazioni multimediali (filmati, interviste, disegni, musiche…) organizzare workshops, che docenti e alunni terranno in presenza e a distanza sul web. Tutti i lavori saranno prodotti in lingua inglese. Le comunicazioni transazionali avverranno attraverso il coordinatore nazionale di progetto Prof.ssa M. Antonella Marrocco, attraverso internet, e forum speciali creati appositamente. Il primo incontro, solo per i coordinatori di ogni Paese si è appena svolto in Polonia e tutti i Paesi partner hanno tracciato le linee generali di intervento.


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dai Comuni

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Salentini fioristi d’eccellenza Incetta di riconoscimenti. Tra i premiati anche Andrea Portaccio e Mariangela Gravili di Taviano e Fabio Pedone di Alessano, primo salentino Campione del Mondo

N

ella grande sala settecentesca della Camera di Commercio di Bari sono stati premiati i fioristi, i giornalisti, i produttori e addobbatori, i coltivatori, più bravi di Puglia che hanno sbaragliato la concorrenza ottenendo riconoscimenti a vario titolo in tutte le competizioni organizzate in tutti i Paesi del mondo. A fare da corollario all’evento le tante variopinte composizioni frutto dell’attento lavoro e della genialità dei protagonisti della serata, i fioristi, che hanno dato alla manifestazione un colore tutto particolare. Ha aperto i lavori il Presidente delle Fiera di Bari, Patroni Griffi, il quale in un breve intervento ha ringraziato i fautori della nuova Associazione Fioristi di Puglia, nella persona del presidente Emilio Lo Russo, ed in particolare i tanti presenti in sala, sottolineando come il settore del florovivaismo può essere la strada maestra per superare questo grave periodo di crisi globale, specificando come fosse importante conseguire riconoscenze e meriti alle nostre maestranze in tutti i mercati mondiali. Presenti al tavolo dei relatori, imprenditori del settore, funzionari della Regione Puglia, l’assessore delegato della Provincia di Bari, Vito Perrelli, e l’assessore del Comune di Taviano, Eliano Olive, delegato al Mercato dei Fiori e alla sua promozione sul territorio. Tra i premiati salentini Andrea Portaccio e la consorte Mariangela Gravili titolari dell’azienda “Rosa Tea” per la direzione artistica di Salento Flower 2012 a Taviano, ai quali è

Fioristi Pugliesi che oggi mi premia. Dedico il titolo a tutti i salentini che in questo periodo vivono un momento di difficoltà”. Anche l’assessore al mercato dei fiori di Taviano Eliano Olive esprime tutta la sua soddisfazione “per l’incetta di premi che hanno fatto i fioristi salentini qui a Bari. Questo dimostra che stiamo perseguendo le giuste politiche agricole, creando ponti ideali di collaborazione tra istituzioni, fioristi, e associazioni di categoria come la costituenda Fabio Pedone

stata riconosciuta la straordinaria bravura e competenza nella composizione degli addobbi che hanno fatto passare l’evento alla storia della nostra terra. Ancora incredulo per tanto fragore Andrea Portaccio: “Ringrazio di cuore l’assessore Eliano Olive ed il sindaco di Taviano Carlo Portaccio per la fiducia che ci hanno dato nell’organizzare un evento così importante come Salento Flower 2012. Non abbiamo lesinato energie”, spiegano, “abbiamo lavorato ad agosto con 42° all’ombra, un panino ed una bottiglia d’acqua… nessuno del nostro comitato organizzatore si è tirato indietro perchè tutti amiamo questo lavoro. Dedicho questo premio a chi mi è stato vicino, a mia moglie, alla mia città, e soprattutto a quelli che amano il fiore. Non dimentichiamo che noi

fioristi non vendiamo beni da consumo ma beni da cornice e per poter sopravvivere credo occorra saperlo fare al meglio”.

Il Campione del Mondo

T

ra i pluripremiati della serata anche Fabio Pedone di Alessano che in Olanda, ad Amsterdam, si è laureato campione del mondo confrontandosi con i più bravi fioristi del pianeta: è il primo salentino a riuscire in questa impresa: “Ancora non ci posso credere, mi inorgoglisce molto sapere di avere vinto un titolo mondiale e di aver portato in alto il nome del Salento. Il nostro settore deve essere valorizzato per come merita, con tutti i suoi lustri, anche per questo motivo ho aderito alla nuova Associazione

Associazione Fioristi Pugliesi. Noi a Taviano abbiamo già dimostrato quando abbiamo a cuore il mondo del florovivaismo, avendo voluto e ottenuto la gestione diretta comunale del Mercato dei Fiori, sino a poco tempo in mano a società private costituite con scelte opinabili”. Giuseppe Aquila


verso Natale

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Che feste saranno?

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Nociglia: “Nessuno tocchi quegli alberi di pino”

Codacons. Le famiglie pugliesi spenderanno 600 milioni in meno con consumi in calo dell’8% rispetto allo scorso Natale

Un

Natale all’insegna dell’austerity quello delle famiglie della Puglia, costrette a tagliare le spese relative alle festività. Questa la fotografia scattata dal Codacons, l’associazione che ogni anno esegue un monitoraggio sulle previsioni di spesa degli italiani durante le feste di Natale. Si prevede che le famiglie della regione spenderanno complessivamente circa 600 milioni di euro durante il periodo di Natale, tra addobbi per la casa, regali, alimentari, ristorazione, viaggi, spese per la cura della persona, ecc. I consumi generali faranno però segnare un calo medio dell’ 8% rispetto allo scorso anno (contro una media nazionale del -7,5%). Si tratta di una contrazione molto forte, afferma l’associazione, soprattutto se si considera l’andamento negativo delle vendite di Natale in re-

gione negli ultimi cinque anni. La costante perdita del potere d’acquisto delle famiglie, associata ad una pressione fiscale sempre più elevata e ad una crisi economica che non cessa di far sentire i suoi effetti nel nostro paese, porterà i consumatori a tirare la cinghia anche sulle spese di Natale. In tale contesto, gli acquisti durante le festività natalizie saranno improntati alla prudenza e al risparmio, ma non mancheranno i regali per i bambini e le spese alimentari. In base alle stime del Codacons, infatti, durante il Natale le famiglie della regione ridurranno i consumi nel settore abbigliamento e calzature, viaggi, ristorazione, arredo per la casa, mentre reggeranno il comparto giocattoli, quello alimentare e l’elettronica.

Natale con l’Ail SEZIONE SALENTO. Anche quest’anno su tutto il territorio raccolta fondi tramite la vendita delle Stelle di Natale, del braccialetto Filo Rosso e delle Stelle di Natale di Cioccolato

L’

AIL sviluppa la propria attività intorno al malato ematologico, nel totale rispetto della persona e della dignità umana; lo affianca nel lungo e sofferto percorso della malattia; ne sostiene la famiglia e le persone a lui care: un mondo di persone tra ematologi, ricercatori, infermieri e volontari che ruota intorno alla vita del paziente. Anche quest’anno, in occasione del Natale, l’AIL Salento, Sezione AIL della provincia di Lecce, sarà impegnata su tutto il territorio nella raccolta fondi tramite la vendita delle Stelle di Natale nelle principali Piazze venerdì 6, sabato 7 e domenica 8 dicembre (donazione minima 12 euro). Inoltre, proporrà il bellissimo braccialetto “Filo rosso” Cruciani - AIL (donazione minima 7 euro) e le Stelle di Natale di Cioccolato puro, fondente e al latte, (300 gr.) (donazione minima 10 euro).

In

questi giorni Nociglia è teatro di uno “scempio ambientale” che ha come obiettivo la rimozione di ventidue alberi di pino in perfetta salute. Si tratta dei Pini della specie Pinus pinea che cederanno il posto a un nuovo progetto: sarà creata una pista ciclabile con annessi quaranta alberi di canfora, pianta alloctona che, come afferma l’agronomo paesaggista Cristian Casiglia, “recherà danni assai peggiori del dislivello del manto stradale che potrebbe creare il Pinus pinea”. Dovrebbero iniziare in questi giorni i lavori per la rimozione degli alberi e l’installazione della pista ciclabile ma gli ambientalisti non hanno intenzione stare a guardare “lo scempio che si consumerà sotto i nostri occhi”. Nella mattinata di lunedì 25, infatti, in via on. Manfredi dov’è presente il viale alberato sono intervenuti gli ambientalisti del Forum Ambiente e Salute tra cui Antonio Baldari, Vice brigadiere A.E.Z.A. (guarda nazionale), Paolo Palmisano, comandante provinciale A.E.Z.A., con Marcella Invidia del Forum Ambiente e Salute, Mara Paolini, l’architetto Rossano Ruggeri, Leyla Carlyle (ambientalista londinese), Roberto Malerba (Salento gelsi) e Cristian Casiglia (agronomo paesaggista) per protestare e salvare i pini in questione, ma nessuno dell’Amministrazione ha fatto visita agli ambientalisti che, ad un certo punto della mattinata come gesto dimostrativo, hanno anche voluto incatenarsi. Molti gli striscioni appesi sul muro adiacente al viale o anche tenuti in mano. Milena Gnoni, facente parte dell’opposizione, ha fatto capolino durante la mattinata affermando che gli alberi devono essere tolti a causa dei problemi che hanno causato sul manto stradale che, pare, siano arrivati fino all’impianto fognario, e con molta decisione ammette che i nocigliesi sono tutti convinti che sia la miglior cosa da fare. La natura, protagonista indiscussa dell’umanità e della nostra stessa vita è, spesso, vittima d’interessi politici e di lucro che, di certo, non si fermeranno davanti agli ambientalisti che vogliono, a tutti i costi, mantenere il viale alberato anche proponendo essi stessi una soluzione innovativa. Eleonora Marsella

Natale Insieme, tutti per i bimbi di Pediatria a Tricase

Tricase. Zona ospedale, affittasi piccolo appartamento ben arredato, brevi o lunghi periodi. 368/7755747 Vendesi a Tricase cartolibreria bene avviata nei pressi di due edifici scolastici € 35.000. 347/0672194 Tricase. Piazzetta dei Mandorli vendo negozio minimarket - generi alimentari. Vero Affare. 347/7646974

Il

Balletto, diretto da Elena De Donno, in collaborazione con XPOVOS, diretto da Marita Pedaci, e l’Associazione Micaela Greco, organizzano la seconda edizione di “Natale Insieme” spettacolo di musica e danza. Lo spettacolo di solidarietà (pro Reparto Pediatria dell’Ospedale “Cardinale Giovanni Panico”), al quale parteciperanno 104 bambini (dai 5 ai 13 anni), si terrà presso la Sala Convegni del Polo Didattico del nosocomio tricasino, domenica 8 dicembre alle ore 18,30. Presenterà la serata Erina Pedaci. L?intento è quello di contribuire all’acquisto di nuove attrezzature per la Terapia Intensiva Neonatale dell’A.O.”Card. G. Panico” di Tricase, che assiste neonati pretermine e/o di basso peso, specialmente se nati al di sotto delle 32 settimane di età gestazionale o con un peso alla nascita inferiore a 1500 gr., neonati a rischio provenienti anche da altri ospedali con patologie respiratorie, cardiache, neurologiche, malformative, infettive. Ringraziamenti: per la disponibilità al vocal coach Alberto Costantini a Settenote di Tricase e Pegaso Serivce di Miggiano e Imago di Tricase.

Cerchiamo estetista diplomata e collaboratrice parrucchiera da inserire nel nostro centro. Si richiedono spiccate doti di comunicazione e vendita. Beauty Hair Center, Patù. 347/8856853 33enne diplomato in cucina all’alberghiero, valuta proposte a Lecce eprovincia presso strutture ristorative, anche in aziende, negozi, volantinaggio, supermercati, ecc. 340/9174713

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Agricoltura: incontro sulla PAC a Tricase

L’

Amministrazione Comunale di Tricase in collaborazione con la Confederazione Italiana Agricoltori organizza per giovedì 28 novembre alle ore 18, presso le ex Scuderie di Palazzo Gallone un incontro divulgativo sulla Nuova Pac 2014 – 2020 (integrazione olio-seminativi-vitivinicolo). Interverranno: Antonio Coppola, sindaco di Tricase; Roberto Negro, responsabile provinciale C.A.A C.I.A; Andrea Panico, agronomo consulente C.I.A; Giulio Sparascio, presidente Provinciale C.I.A.

Il Museo delle Scienze dedicato alla prof.ssa Santacroce

La

prof.ssa Erminia Santacroce, nasce a Tricase il 22 luglio 1947 e si laurea in Scienze Naturali presso l’Università degli studi di Bari. Inizia ad insegnare giovanissima e, dopo quarantaquattro anni di carriera, decide di salutare il Liceo Stampacchia, da sempre considerato come la “sua scuola”, lasciando uno speciale ricordo: una mostra permanente allestita, su sua iniziativa, nei locali del laboratorio di scienze. La prof.ssa ha amato il suo lavoro, spendendo moltissime ore del suo tempo, dedicandosi con affetto ai suoi allievi, organizzando con loro settimane Scientifiche, mostre fotografiche, film e ricerche che hanno dato lustro all’istituto. Il 23 novembre presso la sede centrale dell’Istituto Stampacchia in piazza Galileo Galilei è stata svolta la cerimonia commemorativa della Prof.ssa Erminia Santacroce, nella quale le è stato dedicato il Museo delle Scienze.

Salignano: festa di Sant'Andrea Apostolo

A

Salignano, frazione di Castrignano del Capo, la Chiesa Madre è dedicata a Sant'Andrea Apostolo. La sua costruzione fu iniziata nel 1788, ma i lavori furono bloccati a metà dell'opera e ripresero solo nel 1846, per essere poi completati nel 1854 dopo un'altra interruzione. L'anno successivo, in occasione della festa del protettore, la chiesa venne consegnata ai fedeli. Sabato 30 novembre, in occasione dei festeggiamenti del Santo Protettore, alle ore 15:30 avrà inizio la Processione, seguirà in Chiesa Madre la solenne celebrazione eucaristica. A chiudere i riti religiosi sarà lo spettacolo di fuochi pirotecnici. In serata la festa proseguirà presso la Casa Canonica per un momento di musica e di allegria.

dai Comuni

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Tricase: esperimento traffico: la lettera dei commercianti Sant’Eufemia. Gli esercenti scrivono al Sindaco: “Potremmo incontrarla prima che vengano prese decisioni definitive ed assurde?

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polemiche per i nuovi divieti e dell’esperimento traffico in zona sant’Eufemia non sembrano sgonfiarsi. I Commercianti di Sant’Eufemia ora hanno anche scritto al sindaco, Antonio Coppola: “Siamo dei commercianti, cittadini ed elettori di Tricase Sant’Eufemia che pagano regolarmente le tasse”, scrivono, “e tentano di sopravvivere a questa crisi che ormai distrugge tutto; visto che lavoriamo in un quartiere periferico del paese e siamo costretti ad inventarci continuamente qualcosa per sopravvivere. In questo modo ci avete completamente emarginati. Come fare a sopravvivere se alla crisi si aggiungono le sconsiderate decisioni del Comune? È da quando è iniziato l’esperimento traffico, che prevede un senso unico che dall’ASL fa convogliare le auto in Corso Roma insieme ad altri sensi unici, che le nostre attività hanno registrato un brusco calo da cui difficilmente riusciremo a riprenderci, soprattutto se le cose dovessero continuare così. Al che ci siamo chiesti: chi è che sta traendo vantaggio da questa situazione poiché tra i commercianti e gli abitanti del quartiere non c’è quasi nessuno che si stia dimostrando entusiasta del provvedimento? Gli autobus? Forse i camionisti? Non crediamo, dal momento che sono costretti a fare un giro più lungo e scomodo! O ne traggono vantaggio alcuni cittadini che vogliono parcheggiare la propria auto in camera da letto? Non sarebbe più facile e più utile mettere un semplice divieto di sosta a fasce orarie, poiché a quanto sembra il problema riguarda la congestione del traffico che si verifica sostanzialmente al mattino all’apertura e chiusura delle scuole? O c’è altro? Noi non capiamo e non capiscono neanche le innumerevoli persone che fre-

quentano abitualmente quelle strade e che ora sono costrette a fare il giro del mondo. Abbiamo presentato al Comune una petizione popolare ma a quanto sembra, come al solito, la voce del popolo viene ancora una volta ignorata. La domanda è sempre la stessa: perché? Lei saprebbe rispondere? Non era Lei che durante le votazioni diceva che voleva che la popolazione di Tricase partecipasse alla Res pubblica? Sindaco ci aiuti a capire perché noi tuttora non abbiamo capito l’utilità e il vantaggio di questi scomodi sensi unici”. I commercianti chiudono con un invito al sindaco: “Potremmo noi commercianti avere un incontro con lei sulla questione prima che vengano assunte decisioni definitive ed assurde?”.


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attualità

La mezza maratona di Corigliano d’Otranto Half Marathon. Organizzata dalla Atletica

Amatori, il 1° dicembre XV edizione di una delle competizioni salentine più impegnative

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Half Marathon di Corigliano d’Otranto è giunta all’edizione numero 15. Si tratta di una delle competizioni salentine più impegnative, organizzata dall’attiva Atletica Amatori Corigliano, che per quest’occasione gioca in casa (www.amatoricorigliano.org). Come ogni anno la partecipazione di atleti, amatori e dilettanti, sarà nutrita. La gara podistica che avrà luogo domenica 1° dicembre sarà l’ultima di cinque tappe del circuito “…nel cuore del Salento”. Tutti pronti, ai nastri di partenza per circa 21 Km di sudore e passione! Si partirà intorno alle 9:30 nei pressi del Municipio di Corigliano. Dopo aver attraversato strade comunali e provin-

ciali chiuse al traffico delle vicine Melpignano, Castrignano de’ Greci, Martano e Zollino si rientrerà al punto di start, dove agli affamati corridori spetterà un panino imbottito con mortadella. Inoltre, pacco-gara, cento premi e l’omaggio di una maglia dell’Half Marathon della Grecìa Salentina per i primi mille iscritti: ci sarà da divertirsi prima, durante e dopo. In una vita in cui si è sempre di corsa… si corre anche la domenica. Amici sportivi, mettetevi in gioco e iniziate a correre (nervi saldi, perché una mezza maratona non è roba da poco!). E soprattutto non mollate mai! Stefano Verri

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Ferrovie Sud Est:finalmente! 4 NUOVI TRENI. Sergio Blasi: “Ottima notizia per il turismo e per i pendolari l’ammodernamento della rete ferroviaria salentina”

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Unione europea ha garantito il cofinanziamento a un’opera davvero importante per il Salento: l’ammodernamento della rete delle Ferrovie del Sud Est su numerose tratte salentine e l’acquisto di quattro nuovi treni. “Sono anni”, ci ha detto sergio Blasi, coordinatore regionale del Pd, “che la rete delle Sud Est è pronta per diventare una grande metropolitana di superficie ecologica grazie alla quale ridurre l’uso delle automobili e dei pullman per spostarsi da un capo all’altro della provincia. Spero, e mi adopererò per questo, che i lavori siano presto appaltati e svolti con celerità e oculatezza. Il trasporto pubblico locale è uno dei fattori cruciali per migliorare la qualità della vita delle comunità locali, in particolare di studenti e impiegati pendolari, e dei tantissimi turisti che attraversano il Salento ogni anno. Con i suoi colori, la sua vegetazione e le numerose storie che racconta, il paesaggio salentino è di per sé una attrazione turistica che grazie a una rete ferroviaria locale più moderna ed efficiente dobbiamo saper valorizzare. Raggiunto questo obiettivo”, continua Blasi, “dobbiamo subito puntare al collegamento delle Ferrovie del Sud-Est con l’aeroporto di Brindisi. Basta immaginare i risultati che si potrebbero ottenere dal punto di vista della crescita del turismo e della mobilità per tutti i cittadini del Salento. Se riuscissimo ad attraversare il Salento da Gagliano del Capo fino a Brindisi, e viceversa, in treno. Oggi siamo ancora costretti a vedere turisti che spendono poche decine di euro per percorrere in volo l’Europa e poi spendere di più una volta atterrati per andare da Brindisi alle località turistiche del Salento. Allora, per raggiungere questo obiettivo, mi auguro che la Regione si muova all’interno della prossima programmazione 2014 – 2020”.


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èL’INVERNO arr ivato il Gallo (522) - 30 novembre/13 dicembre 2013 - www.ilgallo.it - info@ilgallo.it

Riscaldamento Consigli utili per risparmiare Per riuscire a mantenere la casa calda senza svenarsi per il riscaldamento durante l’inverno

Che inverno ci aspetta? PREVISIONI CONTRO. Sui siti web è già iniziato il totometeo: ci sono quelli che prevedono un clima caldo in tutta Europa e soprattutto in Italia e anche quelli che sono certi che il freddo la farà da padrone (sarebbe il sesto anno consecutivo). A chi dobbiamo credere?

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Impianti a confronto La scelta La questione centrale per l’acquirente è trovare soluzioni efficaci ed a costi contenuti 19

A PELLETS CONVIENE Anche per le agevolazioni fiscali Utilizza energia rinnovabile ed ha un elevato rendimento. In più si può godere delle agevolazioni fiscali

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arriva l’inverno

La guerra dei meteo

Che stagione sarà? Da una parte chi prevede un “inverno brutale”, dall’altra chi lo aspetta con “temperature sopra la media”. Infine, c’è chi boccia le previsioni a lungo termine...

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ome sarà l’inverno 2013-2014? Caldo e umido o freddo e nevoso? Sui siti web è già iniziato il totometeo: da una parte quelli che prevedono un clima caldo in tutta Europa e soprattutto in Italia e dall’altra coloro che sono certi che il freddo lo farà da padrone (sarebbe il sesto anno consecutivo). La scenetta più spassosa su meteoweb.eu: sullo stesso sito due previsioni esattamente all’opposto! Tra i sostenitori dell’inverno “caldo” c’è meteoland che sostiene ci attendae un inverno con temperature non particolarmente rigide. Sulla stessa linea d’onda meteoweb che propone la tesi di Guido Visconti, direttore del Cetemps, Centro di eccellenza del Ministero dell’Università e Ricerca su tecniche di telerilevamento e modellistica numerica per la previsione di eventi meteorologici severi e ordinario di Fisica atmosferica all’Università dell’ Aquila. Il super-esperto prevede un inverno con temperature al di sopra delle medie stagionali, in particolare nel Mediterraneo e almeno fino a febbraio 2014. Secondo il luminare temperature più alte nel sud Europa, in particolare in Grecia e in Albania. In Italia parliamo di uno o due gradi al di sopra della media. Secondo Visconti, un’estate più calda fa sì che in autunno i mari rimangano più caldi. E se il mare mantiene le temperature per un periodo più lungo favorisce anche fenomeni meteo estremi. MA non sono tutti così ottimisti. Ancora su meteoweb, l meteorologo Joe Bastardiriporta i dati del National Centers for Environmental Prediction (NCEP) e del National Center for Atmospheric Research (NCAR) per il 2013/14. Le tabelle indicano “un inverno brutale per l’Europa”. Le previsioni vedono infatti un blocco ed una Oscillazione Nord Atlantica (North Atlantic Oscillation, NAO) negativa. Secondo il metereologo “la SST (Sea Surface Temperature), combinata con un basso ciclo climatico e solare (simile a quello degli anni ’50) conducono ad un brutto inverno europeo”. Anche il meteorologo tedesco Dominik Jung ha twittato un’immagine estratta dal servizio meteorologico francese CFS che mostra davvero un pessimo inverno in arrivo a gennaio. Inoltre il sito tedesco web.de, titola: “L’inverno 2013/14 sarà molto freddo”, citando “uno dei migliori e più conosciuti modelli a lungo termine dell’American

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Al caldo sì, a secco no

CONSIGLI UTILI. Per mantenere la casa calda senza svenarsi per il riscaldamento

Weather Service”. secondo il il sito tedesco “il flusso d’aria fredda che si muoverà dall’Europa dell’Est all’Europa Centrale potrebbe diventare più consistente. […] Inoltre il freddo potrebbe inoltrarsi fino a febbraio ed il sud-ovest potrebbe essere colpito dalla bestia russa da est. Questo scenario potrebbe anche arrivare fino a marzo. Dopo gli ultimi cinque inverni molto freddi, questo evolversi degli eventi non sarà una grande sorpresa e sarà una possibilità tangibile”. Dovessero azzeccarci i tedeschi, sarebbe il sesto inverno di fila più freddo rispetto alla norma. E un inverno così lungo e protratto potrebbe renderlo uno dei peggiori degli ultimi 100 anni. Non tutti i meteorologi però, sono sconcordi sull’efficacia delle previsioni a luingo termine. Il meteorologo Jörg Kachelmann, infatti, schernisce questi maghi del clima relegandoli “nel dipartimento dei ciarlatani”. Tra i pessimisti pure il sito meteolive dove gli esperti sostengono che l’inverno comincerà bruscamente a dicembre con una importante frenata della corrente a getto, la formazione di un anticiclone termico sulla Russia, l’interazione con depressioni in affondo sul Mediterraneo e conseguente condizioni perturbate di tipo invernale, cioè favorevoli a precipitazioni nevose a bassa quota. Al sud, però, le temperature sembrerebbero attestarsi intorno alla norma.

Chiedere ad un professionista di intervenire con una telecamera a infrarossi per individuare le zone di perdita di calore Scegliere i doppi vetri per le finestre, in modo da evitare il più possibile la dispersione del calore Utilizzare un umidificatore per far abbassare il termostato e mantenere calda la casa Isolare la soffitta, in modo che l’aria fredda non penetri anche negli altri piani Sigillare le crepe che si trovano intorno a porte e finestre con del materiale idoneo Evitare di lasciare i riscaldamenti accesi se non siete in casa Cercare di bloccare il freddo con tappeti e tende e lasciare sempre una coperta sul divano o a portata di mano


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Conti in tasca: impianti di riscaldamento a confronto

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offerta di impianti di riscaldamento si fa sempre più ampia, più differenziata e quindi meno trasparente per i consumatori. La questione centrale per l’acquirente è trovare soluzioni di riscaldamento efficaci e a costi contenuti, laddove la convenienza economica è diventata un fattore chiave a causa del continuo aumento dei prezzi dei combustibili fossili come il petrolio e il metano. Per avere una panoramica dei tipi di impianti disponibili sul mercato e dei loro costi si puó utilizzare il “termometro dei costi del calore”, un utile strumento di orientamento per i consumatori.

Il termometro dei costi di calore Si tratta di un grafico comparativo che illustra i costi connessi ai diversi sistemi di riscaldamento per uso domestico. Il raffronto si basa su un edificio che necessita di una caldaia da 15 kW ed ha un fabbisogno calorifico annuo di 15.000 kWh. I dati della tabella tengono conto non solo del prezzo di acquisto della caldaia, bensì anche dei costi per il combustibile e la manutenzione dell’impianto. Costi del calore Come si nota dalla tabella riportata a fianco, gli

impianti di minor prezzo si rivelano poco convenienti quando si passa a considerarne anche i costi di esercizio. All’ultimo posto di questa classifica vi sono gli impianti a gas liquido seguiti da quelli a gasolio. Tra il sistema piú caro (a gas liquido) e quello piú conveniente (caldaia a legna spezzata) esiste una differenza di costi pari al 63%. Va tuttavia precisato che le caldaie come quelle a legna spezzata richiedono un maggiore lavoro dovuto alla ricarica manuale del combustibile. Gli impianti a gasolio e a pellets offrono un comfort pressoché identico, tuttavia i costi degli impianti a pellets sono circa il 37%.

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Comparazione dei costi TIPO DIÌ IMPIANTO

CONFRONTO DEL PREZZO

a gasolio

100%

a metano

61%

a GPL

120%

a legna

45%

a minuzzoli di legna

55%

a pellets

63%

teleriscaldamento

52%

pompa di calore geotermica (tuchi terra)

89%

pompa di calore geotermica (collettori superficiali)

73%

Caldaia a condensazione: conviene se...

Le

caldaie a condensazione sono quelle che consentono di ottimizzare al meglio i consumi: al contrario delle tradizionali, infatti, permettono di recuperare e sfruttare anche il calore dei fumi prodotti dalla combustione (di metano, gpl o gasolio) e del vapore acqueo che i fumi contengono. Questo consente di sfruttare una risorsa di calore in più, dunque, che nelle caldaie tradizionali invece va dispersa e, di conseguenza, guadagnarci durante l’uso risparmiando sui consumi di combustibile. Dal punto di vista dell’efficienza le caldaie a condensazione ottengono ottimi risultati in gran parte dei casi e in tutte le differenti condizioni di utilizzo. Benché il loro prezzo sia in calo (negli ultimi

cinque anni è sceso di circa 500 euro), però, rispetto alle tradizionali le caldaie a condensazione continuano a costare molto di più, spesso oltre il doppio. Un costo che, in alcuni casi, è possibile ammortizzare bene nel tempo grazie, appunto, ai risparmi sui consumi energetici. In altri casi, probabilmente, ci si può accontentare di una caldaia vecchio stile. La caldaie a compensazione hanno le prestazioni migliori a temperature basse, quindi quando i termosifoni sono regolati in modo da non essere troppo caldi; comportamento possibile se, ad esempio, la vostra casa è adeguatamente isolata per non disperdere calore: uno dei metodi più adatti a questo tipo di caldaia è quello dei pannelli radianti, che si tro-

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vano dietro le pareti, il tetto o il pavimento e sfruttano il calore attraverso un apposito sistema di tubazioni. Inoltre un buon risparmio si avrà quanto più si spende in riscaldamento: quindi quanto più la casa è grande e il clima freddo. Una caldaia tradizionale può essere preferibile anche se la casa è spesso vuota durante il giorno e quindi la caldaia è spenta per molte ore. I risparmi di metano, rispetto all’uso di caldaie tradizionali, ci sono comunque, ma, per riuscire a recuperare in un tempo ragionevole l’elevato costo di acquisto della condensazione, se la casa è piccola e ha solo i radiatori, va bene anche usarne una tradizionale, che costa molto meno.


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Caro, vecchio camino

Pellet: la scelta è giusta

Evoluzione tecnologica. Oggi si possono

Molto meglio del caminetto. Utilizza energia

scegliere apparecchi in grado di riscaldare in maniera efficace e confortevole

rinnovabile con un elevato rendimento. Per questo puo’ godere di agevolazioni fiscali...

tradizionali camini a focolare aperto sono ancora oggi uno degli elementi d’arredo più amati e ricercati. Il camino, infatti, consente di godere della vista e del calore del fuoco, oltre che di poter cucinare alla brace e allo spiedo. Dal punto di vista energetico, però, presenta un’alta inefficienza. A causa dell’eccessiva quantità di aria aspirata in fase di combustione, gran parte del calore sprigionato non va a riscaldare l’ambiente interno, ma se ne esce attraverso la canna fumaria. È proprio la mancanza di un sistema di controllo e dosaggio dell’aria comburente, la principale ragione della scarsa efficacia dei camini tradizionali. La loro efficienza media è di circa il 20-25%: ciò significa che almeno 3/4 del calore fuoriesce dalla canna fumaria e viene così sprecato. I camini ventilati possono essere una soluzione per riscaldare gli ambienti in maniera più efficace, mantendendo inalterata struttura e dimensioni del camino a focolare aperto. Attraverso un’intercapedine che funge da scambiatore di calore, l’aria prelevata dall’ambiente interno o esterno viene riscaldata e quindi diffusa nel locale attraverso delle griglie poste nella parte alta del camino. Con un caminetto ventilato si può ottenere un buon risparmio in termini di legna utilizzata e un riscaldamento più confortevole. In ogni caso, non è adatto per riscaldare grandi ambienti, e una buona parte del calore va comunque spre-

stufa a pellet è un interessante “invenzione”, molto utile per chi vuole alternare (o sostituire) il riscaldamento a metano con quello che utilizza i cilindretti di scarto della lavorazione del legno chiamati per l’appunto “pellet”. Possiamo considerarlo come un caminetto che presenta alcuni vantaggi rispetto all’originale. Infatti, questo tipo di stufa è considerato un prodotto che utilizza energia rinnovabile e, in più, ha elevato rendimento (non inferiore al 70%). Per questo puo’ godere di alcune agevolazioni fiscali, ad esempio si possono detrarre i costi di acquisto dalla dichiarazione dei redditi. Inoltre, tra i vantaggi rispetto ad un caminetto tradizionale, è notevole la possibilità di automatizzare le ore di accensione e di spegnimento. Poi non serve più farsi la scorta di legna vicino al caminetto per alimentarlo continuamente “a mano”. L’alimentazione dei pellet nella camera di combustione è automatica, in funzione dei parametri di riscaldamento impostati. Solo una volta ogni tanto occorre rimpinguare il serbatoio di pellet, situato tipicamente nella parte alta e retrostante la stufa. L’autonomia dipende dal tipo di stufa e di regolazione,

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cata. Un modo più efficace per migliorare la resa energetica del proprio camino consiste nell’installazione di un caminetto da incasso, una stufa-camino. Si tratta di un camino a focolare chiuso, facilmente inseribile all’interno di un camino preesistente. La presenza di uno sportello apribile in vetro ceramica limita le dispersioni termiche e aumenta l’efficienza della combustione fino a valori intorno al 70%, senza precludere la vista del fuoco e la possibilità di cucinare i cibi. Il telaio del caminetto da incasso è di solito realizzato in acciaio, mentre gli altri componenti sono in ghisa o in materiale ceramico. Questi materiali, utilizzati anche nelle stufe a legna, sono in grado di accumulare notevoli quantità di calore e di rilasciarlo sotto forma radiante all’ambiente interno. Mentre il tradizionale camino riscalda (con scarsa efficacia) soprattutto per irraggiamento, il camino da incasso fornisce calore sia per irraggiamento che per convezione. L’aria calda prodotta può essere anche opportunamente canalizzata, in modo da riscaldare alcuni locali adiacenti (difficilmente più di 100 m² complessivi). L’evoluzione tecnologica consente oggi di scegliere apparecchi in grado di riscaldare gli ambienti in maniera efficace e confortevole. Se si vuole fare in modo che il proprio camino possa svolgere le funzioni di una caldaia, bisogna optare per un termocamino.

La

ma nei moderni prodotti di questo tipo, può raggiungere i 4 giorni. I vantaggi dal punto di vista fiscale iniziano quasi subito. Infatti, le spese di installazione godono della tariffa di Iva agevolata al 10% anziché il 22 %. Il costo della stufa stessa è soggetto alla normale Iva al 22%. Interessante è poi la possibilità di detrarre le spese di acquisto e di installazione della stufa a pellet dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) per il 50%. Naturalmente, per ottenere questo, occorre certificare le spese tramite le fatture d’acquisto, la certificazione energetica rilasciata dal produttore nonché il bonifico bancario o postale completo di causale (comprendente il numero della legge relativa allo sgravio fiscale) e codice fiscale sia dell’acquirente che del venditore. Per la detrazione vera e propria della somma pagata per l’intervento di ristrutturazione dell’abitazione legato all’acquisto della stufa a pellet, occorre riportare sul modello 730 i dati catastali della casa stessa dove si è operato l’intervento. Nelle apposite sezioni riguardanti le spese per le quali spettano le detrazioni di imposta presenti sul modello 730 si indicheranno gli importi.


varie

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Il Salento alla conquista dell’Asia

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Crociate d’arte. Grande successo per il “Made in Salento” ad Hong Kong con citazioni per le Luminarie De Cagna di Maglie e l’enopittrice Arianna Greco di Porto Cesareo

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artistiche luminarie della ditta “L.C.D.C. - Luminarie Cesario De Cagna” di Giuseppe De Cagna & Fratelli da Maglie, azienda salentina a conduzione famigliare da tre generazioni, sono giunte in uno dei centri finanziari più importanti al mondo, catturando l’attenzione dei visitatori e della stampa internazionale. Le luminarie De Cagna sono state allestite in occasione dell’inaugurazione di un grande centro commerciale. Migliaia i visitatori che hanno preso parte all’inaugurazione e, soprattutto, agli eventi collaterali organizzati per l’importante occasione. Così, le luminarie salentine De Cagna, che in Salento trovano la massima espressione nella festa estiva dedicata a Santa Domenica a Scorrano, dopo aver illuminato città come Valencia, Tokyo, Seul, Gerusalemme, Ginevra e tante altre nel resto del mondo, hanno fatto nuovamente tappa in Cina. Oltre ad Hong Kong, l’azienda nei giorni scorsi è stata impegnata anche Bruxelles dove ha allestito la riproduzione della Tour Eiffel per un importante festival mondiale di luci dal titolo “Festival Light 2013”.

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entinaia di curiosi hanno preso d’assalto lo stand italiano, tutto dedicato al vino, quello buono, il Re dei vini italiani: il Barolo d’Alba. Tantissimi visitatori di ogni nazionalità attratti in primis dalla performance “live” dell’ormai celebre artista del vino, la salentina di Porto Cesareo Arianna Greco che si è esibita per tre giorni di seguito ad Hong Kong realizzando quattro opere davanti ai Arianna continui flash di curiosi di ogni nazionalità che, increduli, annusavano quel liquido col color rosso granato in cui l’artista intingeva i suoi pennelli, constatando così che si Sultano trattava proprio di vino! A far da sfondo all’esibizione, uno scenario ricco d’Arte, nel del quale i cavalletti sorreggevano nove riproduzioni di opere dell’Artista del Vino, abbiBrunei nate ad altrettanti prodotti cosmetici. Vino quale filo conduttore: impiegato sia per realizzare opere d’Arte sia come ingrediente di un’ampia gamma di creme e di fluidi per il viso e per il corpo. I polifenoli contenuti nell’uva, infatti, possiedono proprietà antiossidanti e combattono i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento precoce della pelle. . Dopo Hong Kong il Baro’ Cosmetics Team inizierà un tour nelle migliori location italiane ed estere in cui la presentazione dei prodotti verrà accompagnata dalle performances “live” dell’artista del vino, con la possibilità per i ristoratori, gli enotecari e tutti coloro che amano l’Arte, il buon vino e la qualità, di ospitare permanentemente una sua opera, quella realizzata in loco, nella propria struttura. Si ricorda a tal proposito che opere di Arianna Greco son depositate presso importanti Musei Italiani e alcune fanno parte di Collezioni private di alto pregio. Il successo ottenuto ad Hong Kong è solo l’inizio di un’avventura destinata a raggiungere altissimi livelli grazie alla qualità e alle intelligenze italiane.

Le ngiurie di Poggiardo Il libro. Un dizionario dei soprannomi di poggiardesi e

vastesi sarà presentato al Palazzo della Cultura sabato 30 Dopo tre anni di lavoro, di studi, di ricerche, di fonti e di intrecci vari due autori locali, Anacleto Vilei e Gabriele Barone, sono riusciti a ricostruire la mappa dei soprannomi locali e presenteranno il “Dizionario dei soprannomi di Poggiardo e Vaste”, sabato 30 novembre, alle ore 18,30, presso il Palazzo della Cultura alla presenza del Sindaco Giuseppe Colafati, dell’Assessore alla Cultura Alessandro De Santis e della docente della Scuola Secondaria (ed autrice della prefazione del libro) Rita Pizzoleo. Questa raccolta, eseguita con molto garbo e rispetto delle persone e delle famiglie menzionate, nasce dalla ancestrale sete di curiosità dell’essere umano che si manifesta sin da bambino. Una curiosità sana, dunque per nulla intesa come pettegolezzo bensì come voglia di scoprire, di conoscere, di esplorare, di approfondire. Da questo presupposto parte la ricerca di Vilei e Barone che nel loro libro spiegano le radici del soprannome, ne tracciano le distinzioni rispetto all’agnome ed al patronimico e classificano quelli di poggiardesi e vastesi in due grandi categorie: funzionali (etnici, patronimici e legati al mestiere) e ludici (di carattere offensivo, elogiativo, ironico, espressivo, biografico, onomatopeici e legati a personaggi popolari). Ed inevitabilmente lo studio dell’origine dei soprannomi ed i rapporti che li legano ai nomi e ai cognomi come ai mestieri, ai luoghi e ai momenti della vita cittadina rappresenta il filo conduttore per inquadrare il profilo storico, culturale e sociale di una piccola cittadina quale Poggiardo. In ogni paese salentino e non solo il ricorso al soprannome è quasi fisiologico per identificare le persone, soprattutto nei centri più grandi in cui i casi di omonimia

Gallo PERIODICO

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curiosirsi e divertirsi andando a ritroso nel tempo conoscendo anche la propria storia o quella del proprio parente o vicino rivivendola attraverso aneddoti tramandati di generazione in generazione ed ora raccontati, nella maggior parte dei casi, dai concittadini più anziani. “In alcuni casi”, racconta Gabriele Barone, “risalire all’origine dei soprannomi è stato piuttosto faticoso e scoraggiante anche perché abbiamo registrato in alcune persone una sorta di tabù difficile da scardinare ma alla fine siamo riusciti a completare l’opera intrapresa”. “Le oltre seicento “ngiurite” poggiardesi”, gli fa eco Anacleto Vilei, “le abbiamo raccolte un po’ per diletto, un po’ per curiosità, estraendole da antichi documenti o dalle testimonianze orali di concittadini anziani. Di alcuni agnomi sappiamo ancora decifrare il lessema originario, di altri no. Una cosa è certa: noi autori del volume non abbiamo voluto offendere nessuno. A noi interessava il fenomeno che ha precise connotazioni antropologiche e anche scientifiche”. Chissà, forse questa ricostruzione certosina potrebbe far invelenire qualche cittadino particolarmente suscettibile ma, nell’epoca della globalizzazione, i soprannomi, così come i nomi ed i cognomi riconducono all’appartenenza, raccontano storie, tradizioni, aneddoti, dettagli che vanno custoditi e consegnati alle nuove generazioni perché, anche attraverso questi, avvertano il desiderio della riscoperta delle loro radici. Carlo Quaranta

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sono più diffusi tanto che spesso dal soprannome si arriva al cognome così come peraltro è avvenuto storicamente. L’origine del soprannome affonda le proprie radici all’epoca degli antichi romani e già da allora si usava indicare le persone con nome, cognome e soprannome e spesso con quest’ultimo la Storia ricorda personaggi illustri quali ad esempio il terzo imperatore romano, Gaio Giulio Cesare Germanico, per tutti “Caligola” (soprannome derivato dall’abitudine di girare sempre coi sandali militari “caligae”). Persino gli abitanti di un paese hanno una sorta di soprannome, un nomignolo assegnato in questo caso da abitanti di paesi limitrofi e gli autori non omettono di citare quello dei poggiardesi detti “licca-viddhanzie” (letteralmente lecca-bilance) per indicare la caratteristica antica della gente di Poggiardo, nei giorni di mercato settimanale, di aspettare le ultime ore della vendita per fare gli acquisti confidando nel fatto che i commercianti abbassassero il prezzo della merce per timore che restasse invenduta. Per quanto riguarda i singoli (o le famiglie che fatalmente ne prendono l’eredità), l’elenco alfabetico dei circa seicento soprannomi abilmente tradotti sia dal punto di vista etimologico che da quello interpretativo comprende dai nomignoli appartenuti a singole persone che vengono ricordate quasi come leggende per la loro tipicità e le loro peculiarità (Pippi Sala, Tore Ianni, Totu Fiata, Totu Puloniu) a quelli più diffusi (Bbabbaru, Gissu, Pipirussu, Sabbatinu) o a quelli più pittoreschi, spesso composti da due parole che sottendono un’azione caratteristica (Cacafave, Caminatata, Castraporci, Culitisa, Lattannenne, Manciasurgi, Scancapirite, Sparaceddhri). Il risultato è stato un’opera per la quale il lettore potrà in-

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Sport

il Gallo (524) - 30 nov./13 dic. 2013 - www.ilgallo.it - info@ilgallo.it

C’era una volta il calcio: così perdono tutti

C

apitolo primo. Salerno, Stadio “Arechi”, 10 novembre 2013. Si gioca il campionato di Lega Pro, quella che un tempo era l’infernale Serie C, dove “iniziava a vedersi un po’ di calcio vero”, dove gli ultras erano liberi di accendere un fumogeno e di esporre uno striscione, dove la gente riempiva gli stadi nelle gelide e ventose domeniche autunnali e invernali. Oggi, niente di tutto ciò. Gli spalti vuoti danno tristezza, le curve non cantano più e quando lo fanno i loro cori sono ormai freddi e quasi afoni. Andare allo stadio è proibito! Ai Nocera “boys” non è consentito di guardare dal vivo il derby con la Salernitana, “per motivi di ordine pubblico”. Il resto lo conoscono tutti: chi ha acceso la tv in questi venti giorni ne avrà sentito parlare. I calciatori (professionisti!!!) della Nocerina, forse costretti da minacce di ultras o forse mossi dallo spirito di solidarietà nei confronti dei propri supporters assenti, scelgono la strada meno dignitosa per sospendere il match: entrano in campo e nei primissimi minuti di gioco esauriscono tutti e tre i cambi a disposizione (forse per la prima volta nella storia). Quindi inscenano una serie di improbabili infortuni, malori improvvisi, infarti, contusioni dopo scontri col nulla, che portano l’arbitro a decretare la fine delle ostilità: tutti a casa, 30 a tavolino per i granata padroni di casa e… figura meschina del nostro calcio! Non ci è dato sapere quale sia stata la causa di questo gesto sicuramente poco esemplare, resta il fatto che il normale svolgimento della gara non si è verificato e questo già di per sé non mette allegria. In più, dai professionisti ci si aspetterebbe un comportamento diverso, nel rispetto di tutto il mondo del calcio. Non sta a noi giudicare la passione e il modo di manifestare l’attaccamento verso la squadra da parte della tifoseria

e viceversa, ma è fuori di dubbio che episodi come quello di tre settimane addietro non dovrebbero andare in scena. Il calcio italiano torna vergognosamente a far parlare di sé. E all’estero intanto se la ridono. Si ride di noi come si rideva per Stanlio e Ollio. È poco credibile la tesi che vedrebbe i calciatori nocerini aver preso l’iniziativa, ma se così fosse stiamo parlando di un vero e proprio suicidio del pallone. La Nocerina è infatti ultima in classifica dopo un terzo di stagione già andato via, in un “campionato farsa”: con l’unione della Prima e Seconda Divisione di Lega Pro prevista per il prossimo anno, infatti, le retrocessioni dalla Prima alla Seconda saranno solamente virtuali, fittizie. La Nocerina non aveva nulla da perdere! Non è irrilevante il pericolo che corre un calciatore professionista nel caso in cui venga a galla un ipotetico misfatto organizzato. E consideriamo che nella ex Serie C lo stipendio è bastevole ad assicurare una vita serena post-carriera, ma non ai livelli delle prime due categorie: terminare la carriera troppo presto a causa di un’eventuale squalifica non è certamente auspicabile, come non lo è incorrere in una salata multa. Per non parlare, altresì, dell’instabilità in cui si trova un calciatore della Lega Pro oggi: molta gente è costretta a scendere di due o più categorie, finendo nel dilettantismo, dopo una stagione fallimentare, è un dato di fatto. Tutte condizioni, queste, che avvalorano l’altra tesi, quella che sostiene che in realtà a spingere i ragazzi rossoneri ad abbandonare il campo non sia stata la voglia matta di essere solidali con i tifosi… ma questo non ci riguarda. Su questo si esprimeranno nei prossimi giorni o mesi o anni la giustizia sportiva e quella ordinaria. Capitolo secondo. Dopo due settimane dall’accaduto, allo Stadio “San Francesco”

di Nocera Inferiore, va in onda la partita Nocerina-Lecce. Anzi no. Questa volta addirittura la partita non si gioca, lo si sa già cinque giorni prima. Il motivo è sempre lo stesso, lo stabilisce il Prefetto: sicurezza e ordine pubblico. Piove sul bagnato, perché non consentire a due squadre di affrontarsi significa partire prevenuti (e non “prevenire gli scontri fra tifoserie”…). Non vince nessuno, nemmeno un pareggio, perché non si gioca proprio, perdono tutti. Calcisticamente parlando, il nostro Lecce non esce avvantaggio dall’ultima decisione. Rinviare la partita significherà interrompere una striscia di incontri in cui i giallorossi sembravano essere tornati “grandi”; rigiocarla infrasettimanalmente magari in un periodo cruciale della stagione è penalizzante dal punto di vista fisico-mentale. E non si giocherà in Campania nemmeno il derby Paganese-Nocerina del primo dicembre. Se questo è calcio, giocatelo voi…! Un gravissimo atto antiprofessionale e non edificante sta sollevando un polverone che sta coinvolgendo inevitabilmente diverse compagini. Capitolo terzo (ma solo per far capire a tutti che non c’è davvero fine al peggio). Quindici ultras nocerini sono stati appena arrestati per fatti relativi al mese di agosto. Tutta Nocera è finita nell’occhio del ciclone mediatico-sportivo con ripercussioni gravi anche su chi davvero non c’entra nulla con tutto ciò: i ragazzi del settore giovanile. È notizia di pochi giorni fa che cinque giovani Allievi nocerini, che avevano solo la colpa di indossare la divisa della propria squadra, sono stati aggrediti da un folto gruppo di quasi coetanei in un bar di Salerno. Vi lascio commentare… I calciatori, le autorità competenti, gli ultras, la scarsa tutela, i dirigenti delle società: di chi è la colpa? Non vogliamo scaricarla su qualcuno, anche perché in questo marasma non ne saremmo capaci. Ci rimane una sola domanda: quando, in Italia, torneremo a parlare di... calcio giocato? Stefano Verri


tempo libero

30 NOV./13 DIC. 2013

mazione in program bre em dal 27 nov LECCE - MULTISALA MASSIMO TEL. 0832/307433 Sala 1

Al cinema GALLIPOLI - CINEMA ITALIA TEL. 0833/568653

UN SORRISO ON LINE vignette sul web UFFÀ STA CRISI

17 - 18,45 - 20,40 - 22,30

sole a catinelle Sala 2

Sala 1

Sala 2 16,15 (dom)-18,15-20,30-22,45

Thor: the dark world

17,15 - 19 - 20,40 -22,20

Sala 3 16,45 (dom)-18,45-20,45-22,45

stai lontana da me Sala 4

fuga di cervelli

17 - 18,50 - 20,40 - 22,30

fuga di cervelli Sala 5

GALLIPOLI - CINEMA SCHIPA TEL. 0833/568653

18,10 (3D) - 20,20 - 22,30

Thor: the dark world

chiuso per lavori restauro palcoscenico

SURBO - THE SPACE CINEMA TEL. 0832/812111 Sala 1

15,30 - 18,45 -22

Sala 2 15,30 - 17,50 - 20,15 - 22,40

di Eugenio Musarò (www.eugeniomusaro.it)

Sala 3

16,55 - 19,40 - 22,25

Sala 6

hunger games: la ragazza di fuoco

In solitario

stai lontana da me

MAGLIE - MULTISALA CINEMA MODERNO TEL. 0836/484100

22,45

Sala 7

Sala 1

15,45 - 19 - 22,15

La forma fisica, dovrebbe essere buona, grazie al sestile di Marte, il quale, vi aiuterà anche ad essere più determinati nelle scelte.

Venere in trigono vi rende più affettuosi e romantici. Saturno e Plutone, inoltre, continuano a darvi man forte sul piano pratico.

Bilancia

Scorpione

Sagittario

I transiti negativi non mancano: Giove, Plutone e Urano sono contro di voi. Pertanto, è meglio rimandare a tempi migliori eventuali progetti.

Saturno, Nettuno, Plutone, Giove e ora anche Venere, sono tutti favorevoli. Siete da invidiare. Astrologicamente, non avete nulla di cui lamentarvi.

Marte in sestile, vi regala una buona forma fisica. Approfittatene per praticare un po’ di sport e scaricare questo eccesso di energia.

la mafia uccide solo d’estate

hunger games: la ragazza di fuoco

hunger games: la ragazza di fuoco 16,30 - 19 - 21,30

Sala 2

sole a catinelle

sole a catinelle

Sala 9 15,35 - 17,50 - 20,10 - 22,30

Sala 3

sole a catinelle

la mafia uccide d’estate

Sala 8

17,30 - 19,30 - 21,30

17 - 19,30 - 22 17,30 - 19,30 - 22

TRICASE - CINEMA PARADISO TEL. 0833/545386

17 - 19,15 - 21,30

17,30 - 19,30 - 21,30

fuga di cervelli

- settegiorni

Vergine

I transiti negativi non mancano: Plutone è sempre in opposizione e Urano in quadratura, ai quali ora, si aggiunge anche la quadratura di Marte. Pazientate.

TRICASE - CINEMA AURORA TEL. 0833/545855

l’ultima ruota del carro

sabato 30 domenica 1 mattina

Leone

Marte in trigono, vi aiuta ad essere più determinati e combattivi. Il transito, in genere, conferisce anche una buona dose di energia fisica.

18,15 - 21

21

Sala 5 15,35 - 17,50 - 20,10 - 22,30

pomeriggio

Cancro

Il trigono di Venere, vi spinge a mettere in risalto le questioni sentimentali. Probabilmente sarete più disponibili e tolleranti verso il partner.

Gemelli

sera

L’opposizione di Marte (il vostro pianeta guida), potrebbe rendervi un po’ nervosetti, impazienti e poco tolleranti.

Toro

TRICASE - CINEMA MODERNO TEL. 0833/545855

CALIMERA - CINEMA ELIO TEL. 0832/875283 (lunedì chiuso)

Thor: the dark world

Ariete

stai lontana da me

16,15 - 19 - 21,45

Thor: the dark world (3D) Sala 4

17 (dom) - 19 - 21

16: planet 17,45-19,30-21,35: stai lontana da me

fuga di cervelli vembre dal 30 no bre 2013 al 13 dicem

CASARANO - CINEMA MANZONI TEL. 0833/505270

GALATINA - CINEMA TARTARO TEL. 0836/568653

hunger games: la ragazza di fuoco

lo dicono le stelle

17 - 19,45 - 22,30

hunger games: la ragazza di fuoco

16,30 (dom) - 18 - 20,40

hunger games: la ragazza di fuoco Sala 3

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lunedì 2

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Si gioca lunedì 2 dicembre dalle ore 9 Capricorno

Acquario

Venere in congiunzione dovrebbe addolcire un po’ la vostra indole un po’ dura e fredda. Urano in quadratura, però, vi disturba sul piano pratico.

Saturno continua ancora a frenare molti vostri progetti, anche se Urano vi stimola ad andare avanti. Marte in trigono vi aiuterà ad essere più determinati.

Pesci Il sestile di Venere, in aggiunta ad altri transiti positivi dei pianeti lenti, rende il vostro segno, uno dei più favoriti dello zodiaco.

.In palio i BIGLIETTI per i CINEMA ; un COLLONE offerto da TRENDI a Tricase; 1/2 kg di MIGNON offerti dalla pasticceria DOLCEMENTE di Tricase: DUE APERITIVI al

MENAMÈ di TRICASE PORTO; DUE APERITIVI al BAR MAL GLEF a MIGGIANO; DUE APERITIVI presso DOLCI FANTASIE di SAN CASSIANO; BUONO SCONTO di EURO da applicare sull’acquisto di occhiali da sole o da vista presso OTTICA MORCIANO di TRICASE, ANDRANO, TIGGIANO e CASTRO; 2 bottiglie da un litro di VINO da LE VIGNE DEL SALENTO di SALVE e TRICASE; CORNETTO e CAPPUCCINO al BAR LEVANTE di TRICASE. NON SONO AMMESSI GLI STESSI VINCITORI PER ALMENO 3 CONCORSI CONSECUTIVI. NON SI ACCETTANO NOMINATIVI DELLA STESSA FAMIGLIA

Telefona

LUNEDÌ

2

NOVEMBRE

dalle ore 9: 0833/545 777

50


24 ilgallo.it

ultima

30 NOV./13 DIC. 2013


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