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A Parma e Piacenza: CASTELLI DEL DUCATO

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MALVASIA E…

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Luoghi d’altri tempi, tra storia e leggenda. Ecco quali sono quelli da visitare. E perché!

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Ii meraviglioso mistero e fascino dei castelli è qualcosa di ancestrale, che incanta sempre grandi e piccini, lasciandoci quasi indifesi di fronte alla maestosità dei luoghi e alla forza della rievocazione storica, che questi ci trasmettono. Un’atmosfera magica regna tra le imponenti mura di edifici risalenti a molti secoli fa, dove ancora sembrano echeggiare le voci degli antichi abitanti, mentre noi attraversiamo le stanze da semplici visitatori. E’ forse anche questo il grande successo del circuito dei castelli del Ducato di Parma e Piacenza, che dà visibilità, offre servizi e mette a sistema, 33 Castelli (20 nel parmense, 12 nel piacentino, 1 in Lunigiana). Fanno parte del circuito dei Castelli del Ducato 25 Comuni con monumenti e borghi storici, 9 luoghi d’arte e musei. Questo è il network-circuito che dal 1999 riunisce, coordina e promuove rocche, fortezze e manieri tutti aperti al pubblico, nei territori di Parma, Piacenza e Pontremoli, muovendo circa 600.000 visitatori all’anno. Grazie ad un consistente novero di proprietari privati ed enti pubblici, riuniti in rete in associazione senza scopo di lucro, In alcuni Castelli del Ducato abitano ancora oggi Principi, Conti, Marchesi, discendenti diretti di importanti casate che hanno contribuito a determinare, nei secoli, la storia d’Italia ed Europa: ad esempio, i nobili Gonzaga, Landi, Pallavicino, Meli Lupi. Abbiamo provato a proporvi un itinerario scegliendo quelli che secondo noi sono da visitare per primi, anche se, a chi avesse la fortuna di poterlo fare, consigliamo di dare una “sbirciatina” a tutti. Iniziamo dal Castello di Bardi, occupa una posizione spettacolare, dominando dall’alto la valle e il borgo. Varcato il ponte levatoio, i cortili e gli esterni della fortezza trasmettono forza e richiami di antiche battaglie. Gli interni, invece, sono principalmente spogli ed ospitano alcuni spazi espositivi o ricostruzioni d’epoca. Il Castello di Bardi è accompagnato da una leggenda secondo la quale il fantasma di un cavaliere, Moroello, si aggirerebbe alla ricerca della sua amata Soleste. I due innamorati si tolsero la vita convinti l’uno della morte dell’altro, lasciando una scia di mistero che ancora aleggia nel castello. Un altro luogo unico è la Reggia di Colorno, il Palazzo Ducale di Maria Luigia d’Austria duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla. La piccola Versailles. Luogo che richiama antichi splendori e ricchezze lontane. Una

A fianco: una veduta dall’alto del castello di Bardi, nella valle del Ceno che sorge su una roccia di Diaspro Rosso. La fortezza è conosciuta anche come castello dei Landi

In basso: Castello Malaspina Dal Verme, donato nel 1360 da Galeazzo Visconti a Isabella di Francia, diventa di proprietà della famiglia nel 1436. Si trova nel comune di Bobbio visita guidata permette di ammirare l’immensa estensione del palazzo con le sue sale affrescate ricche di decorazioni barocche. Gli arredi originali si sono persi, ma si può visitare l’antica chiesa e il bellissimo parco, il cui ingresso è gratuito. Se però ci si volesse immergere in quello che ancora oggi è uno dei luoghi che più di altri rievoca il passato, si deve visitare la Rocca Sanvitale di Fontanellato, che si erge, incantevole, al centro del borgo, circondata da un ampio fossato colmo d’acqua: racchiude uno dei capolavori del manierismo italiano, la saletta dipinta dal Parmigianino nel 1524 con il mito di Diana e Atteone. All’interno della Rocca si può ammirare, ancora intatto, l’appartamento nobile dei Sanvitale. Nella Rocca Sanvitale di Fontanellato, è inoltre visitabile l’unica Camera Ottica infunzione in Italia, all’interno della quale un sistema di specchi riflette l’immagine della piazza antistante su uno schermo. Un piccolo gioiello, ripreso anche da Bernardo Bertolucci, in uno dei suoi film. Poco distante la Rocca Meli Lupi di Soragna si presenta esterna- mente con un aspetto affascinante, ma austero. Questo è dovuto ai numerosi interventi di ampliamento e ristrutturazione intervenuti nel corso dei secoli. L’interno, invece, è molto ricco e la visita guidata permette di attraversare splendidi saloni ancora

Sotto: la Rocca Viscontea a Castell’Arquato, in provincia di Piocenza, domina la Val d’arda ed è stata eretta a partire dal 1342 da Luchino Visconti arredati. Lasciando la provincia di Parma, e inoltrandosi nel piacentino fino ad arrivare ad Agazzano, si trovano il Castello e la Rocca. Entrambi sono degli edifici davvero splendidi e imponenti, anche se hanno risentito del passare del tempo. La Rocca, più antica, presenta un interessante mix tra architettura difensiva medioevale e linee più signorili adatte ad una dimora rinascimentale. Il Castello di Agazzano, invece, è una residenza estiva nobiliare del XVIII secolo, ancora arredata con mobili d’epoca e suppellettili. Un luogo incantevole e che resta nella memoria di chi lo visita è il borgo medievale di Castell’Arquato, sempre a Piacenza. Ci si può perdere tra le antiche stradine, splendidamente ristrutturate, finché, si accede alla Piazza del Municipio: un tripudio di meraviglie medievali! Anche della Rocca Viscontea non rimane ormai molto, ma la salita al mastio, l’alta torre del castello, regala un panorama splendido che spazia tra il borgo e le colline circostanti. Tra i castelli più belli del Ducato di Parma e Piacenza c’è sicuramente anche il Castello di Gropparello, a Piacenza. Circondato da un bel bosco e collocato in posizione strategica, è stato sapientemente organizzato dagli attuali proprietari, che ancora ci vivono, per ospitare e affascinare i più piccini con numerose iniziative ludiche e ricreative. E’ possibile, inoltre, visitare gli interessanti interni del palazzo. Tra i castelli visitabili c’è anche quello di Rivalta (Piacenza), che presenta ancora degli interni splendidamente conservati, si attraversa un piccolo borgo medievale davvero molto caratteristico. La visita del castello spazia dalla torre di guardia alle segrete, dalle cucine ad un piccolo museo con cimeli interessanti, dagli splendidi saloni ammobiliati alla cantina. Infine,

A destra il castello di Compiano, un tempo parte dello Stato dei Landi e Zecca, oggi inserito nel circuito dei Borghi più belli d’Italia

Sotto la Reggia di Colorno, Venaria Reale costruita in stile neoclassico dall’architetto petitot, che intervenne sul progetto originario di Bigaud un luogo che sembra catapultarci in un mondo ormai passato: stiamo parlando del minuscolo borgo medievale di Vigoleno: un gioiellino. All’arrivo, il borgo si presenta con una ampia piazza antistante l’ingresso, una porta su un rivellino medievale fortificato. Già da qui appaiono le mura merlate e le due torri principali. Si entra nel

Di Letizia Riccoboni

Èdisponibile su Amazon Prime Video il nuovo documentario sulla vita dell’allenatore di Fusignano “Arrigo Sacchi, la favola di un visionario”, diretto da Nevio Casadio, del quale la Fondazione Solares ha firmato la produzione esecutiva (distribuzione Medusa, produzione Verdiana). Arrigo Sacchi è uno dei personaggi più conosciuti al mondo e uno degli allenatori più proficui degli ultimi cinquant’anni, con due Coppe Campioni vinte e una finale Mondiale persa ai rigori. Conosciamo i suoi trofei, ma ora la sua storia viene ripercorsa anche attraverso le testimonianze di campioni, ma anche dei compaesani, per aiutarci a conoscerne gli aspetti più

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