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L’anno della svolta?

FINISCE IL 2021 E INIZIA IL 2022, TUTTI IN ATTESA DI CAPIRE SE SARÀ FINALMENTE SCONFITTO IL VIRUS

Le festività del 2020, sono state diverse da quelle a cui eravamo stati abituati in passato. Una “decisione non facile, sofferta”, diceva l’ex Presidente del Consiglio Conte in quasi completo lockdown. Era obbligatorio avere sempre con sé i dispositivi di protezione e indossarli nei luoghi al chiuso diversi dalle proprie abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto. Erano vietati gli spostamenti in entrata e in uscita tra regioni diverse. Nei giorni festivi vigeva la zona rossa ma era consentita la visita ad amici o parenti in massimo due persone e verso una sola abitazione al giorno; nei rimanenti giorni delle festività, persisteva la zona arancione dove erano consentiti gli spostamenti all’interno del proprio comune. Quest’anno le feste sono state più vicine alla normalità, anche se qualche regione rischia, a breve, di cambiare colore. Si prospettano festività decisamente diverse grazie, soprattutto, alle vaccinazioni e all’uso del green pass che consentiranno maggiore socialità e la ripresa dei viaggi e degli spostamenti. In zona bianca saranno aperti i ristoranti e i locali, con nessuna restrizione per il numero di posti a tavola. In zona gialla, invece, nei ristoranti al chiuso, non si potrà stare in più di quattro persone a tavola (esclusi i conviventi). La capienza in cinema e teatri scenderebbe al 50%. Gli esperti raccomandano comunque di mantenere il distanziamento sociale, anche durante le cene a casa e di indossare le mascherine negli ambienti al chiuso con molte persone, soprattutto se si è in presenza di anziani o pazienti

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comuque considerati fragili. Per quanto riguarda lo shopping natalizio, quest’anno si è salvato e nelle città, quasi ad esorizzare quello che sarebbe potuto accadere, si è iniziato a respirare l’aria di festa con largo anticipo, già da fine novembre. Eppure quelle che si pospettano sono festività spezzate in due: un Natale relativamente tranquillo, un capodanno più controllato e sorvegliato. Le ultime disposizioni del Governo, infatti, vanno verso misure più restrittive, per cercare di contenere la variante Omicron, che ha fatto schizzare verso l’alto il numero dei contagiati. Una corsa contro il tempo, insomma. Il nuovo decreto Covid comunicato all’alba della Vigilia di Natale, detta la nuova stretta per tutte le festività (ma non solo) per contenere l’avanzata dei contagi Covid. Cambia così anche il calendario dei nuovi obblighi e divieti. Dalla durata del Green pass alle mascherine, fino a cinema, palestre, bar e ristoranti ora riservati a chi ha fatto il vaccino. Intanto il decreto resterà in vigore fino alla fine dello stato di emergenza, quindi il 31 marzo 2022. Ma andiamo con ordine, intanto i fondamentali: il Green pass “rafforzato” (cosiddetto Super Green pass) è rilasciato a chi è vaccinato o guarito dal Covid, mentre quello ‘base’ si ottiene con il solo tampone (se molecolare ha validità 72 ore, antigenico di 48 ore). Con il provvedimento, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, entrano in vigore le nuove norme. E allora scattano già degli obblighi, a partire dalle masche-

rine da indossare anche all’aperto (anche in zona bianca, fino al 31 gennaio 2022), mentre le Ffp2 (obbligatorie fino al 31 marzo) occorrono sui mezzi di trasporto, ma anche per spettacoli aperti al pubblico che si svolgono all’aperto e al chiuso in teatri, sale da concerto, cinema, locali di intrattenimento e musica dal vivo (e altri locali assimilati) e per gli eventi e le competizioni sportivi che si svolgono al chiuso o all’aperto. Divieto di consumare cibi e bevande in tutti questi luoghi. E’ necessario, inoltre, il Green pass rafforzato (con vaccino o guarigione da Covid) per accedere a bar e ristoranti al chiuso, cinema e teatri, stadi ed eventi sportivi, cerimonie pubbliche. Quello base, invece, è necessario per palestre e piscine, centri sportivi, spogliatoi per l’attività sportiva, alberghi, aerei, treni, navi, autobus, tram e metropolitane. Scatta anche la chiusura delle discoteche fino al 31 gennaio 2022. Ecco poi tutte le tappe, data per data. Dal 27 dicembre, estensione della terza dose ai giovani tra i 16 e i 17 anni e agli adolescenti fragili tra i 12 e i 15 anni. A dirlo, per limitare la diffusione del Covid, è la circolare del ministero della Salute che fissa l’inizio delle prenotazioni a partire dal 27 dicembre. Dal 30 dicembre, obbligo di green pass rafforzato per entrare nelle strutture residenziali e socio sanitarie. Chi ha effettuato la seconda dose è obbligato ad esibire l’esito negativo di un tampone antigenico o molecolare. Dal 10 gennaio, estensione del Green pass rafforzato (ovvero quello che si ottiene con la vaccinazione o dopo la guarigione) anche ad altre attività: al chiuso per piscine, palestre e sport di squadra; musei e mostre; al chiuso per i centri benessere; centri termali (salvo che per livelli essenziali di assistenza e attività riabilitative o terapeutiche); parchi tematici e di divertimento; al chiuso per centri culturali, centri sociali e ricreativi (esclusi i centri educativi per l’infanzia); sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò Inoltre, alla vigilia di Natale è stata emanata la circolare che consente la terza dose a quattro mesi di distanza dall’ultima somministrazione di vaccino. Le regioni dovranno aggiornare il sistema di prenotazione in accordo con il commissario Francesco Paolo Figliuolo a partire dal 10 gennaio. Dal 31 gennaio poi, scadono i divieti per feste e concerti: il governo ha deciso che fino al 31 gennaio 2022 saranno vietati gli eventi, le feste e i concerti che implichino assembramenti all’aperto. Lo stesso vale per le sale da ballo, discoteche e locali assimilati dove si svolgono eventi, concerti o feste. Dal 1 febbraio la durata del Green pass si riduce: a partire dal primo febbraio, infatti, la validità scende da nove a sei mesi. Il 31 marzo scade lo stato di emergenza per la pandemia. Fino a questa data, quindi, si prevede l’estensione dell’obbligo del Super Green Pass nei ristoranti e nei bar anche per il consumo anche al banco. Insomma pare che il passaggio dal 2021 al 2022 sia ancora segnato da un’emergenza che si cerca di controllare, riducendo al minimo il rischio e la libertà delle persone, un passaggio simbolico nell’anno che verrà, che tutti sperano sia migliore

di Erika Corso

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