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Sindrome di Münchhausen

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Cineforum bambini

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La sindrome di Münchhausen

LA DOTT.SSA PAULILLO, MEDICO PSICHIATRA PRESSO L’AUSL DI PARMA, CI SPIEGA DI COSA SI TRATTA, QUALI SONO LE CAUSE E COME SI PUÒ CURARE

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Cosa è la sindrome di

Münchhausen?

«La sindrome di Münchhausen - afferma la dott.ssa Paulillo, medico psichiatra - è un disturbo mentale che colpisce principalmente le donne; queste tendono ad arrecare per lo più danno fisico ai propri figli con l’obiettivo di attirare l’attenzione su di sé. La mamma, in questo modo, gode della stima e dell’affetto delle altre persone perché viene considerata come un genitore che si occupa della salute del/la proprio/a figlio/a. Però, di fatto, per i danni che può arrecare, questo comportamento viene considerato come un abuso».

Come avviene la diagnosi?

«La diagnosi – spiega la dott.ssa - avviene principalmente per esclusione; la mamma fa continuamente richieste di esami clinici e diagnostici rispetto al proprio figlio, il quale poi non risulta essere affetto da alcuna patologia di quelle dichiarate dalla madre. Questo orienta lo specialista, che può essere uno psichiatra, uno psicologo, o un assistente sociale, a formulare una diagnosi di questo tipo. Non è semplice scoprire questo tipo di disturbo, anche perché i casi non sono così frequenti, fortunatamente. Talvolta, le caratteristiche personologiche della mamma e come vengono formulate le richieste possono orientare in tal senso, perché probabilmente si ha a che fare con una donna che presenta delle proprie “convinzioni” o delle reazioni paranoidi rispetto al fatto che il proprio figlio sia affetto da una patologia e che debba essere assolutamente curato e sottoposto a innumerevoli esami che non danno riscontro positivo rispetto alle preoccupazioni espresse».

Cosa fare quando si manifesta? Quali sono le strade possibili?

«Prima di tutto bisogna mettere in sicurezza il bambino e occuparsi della sua condizione introducendo strategie per la sua tutela. La seconda cosa da fare è prendersi cura della mamma, del caregiver, o della persona che sottopone a vittima, solitamente, il bambino. Occuparsi di queste dimensioni richiede Dott.ssa Paulillo Medico psichiatra una pluralità di interventi: viene coinvolta una rete di figure quali lo psicologo, lo psichiatra, l’assistente sociale o gli educatori che possono occuparsi del bambino e cercare di trovare delle soluzioni possibili per fare in modo che ci si possa prendere cura sia della sua salute che di quella della mamma».

Quali sono le cause che portano alla manifestazione di questo disturbo?

«Le cause perlopiù sono da ritrovare nella storia personale di queste donne e mamme, che risultano spesso essere state altrettanto vittime di situazioni di questo tipo e vissute in famiglie con delle problematiche relazionali e di abuso».

Si sono mai verificati dei casi nella città di Parma?

«Nella mia personale esperienza clinica – conclude la dott.ssa Paulillo - non mi è mai capitato di incontrare casi di questo tipo, poiché, per fortuna, non è una diagnosi che si pone così facilmente. Al giorno d’oggi non ci sono dati italiani, ma anche quelli degli altri paesi non sono così elevati; per esempio, nel Regno Unito l’incidenza di casi di bambini sotto l’anno di età è di circa 2,8 su 100.000 all’anno».

di Ludovica Sarais

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