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La prima bike non si scorda mai

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Cineforum bambini

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DALLA BALANCE BIKE AGLI SKILL PARK: PICCOLI CAMPIONI CRESCONO SULLE DUE RUOTE

Qual è il mezzo migliore per imparare ad andare in bicicletta? Arriva dal Nord Europa ma è sempre più diffusa anche in Italia: è la “balance bike” ovvero la bici “a bilanciamento”, utile per sviluppare l’equilibrio e stimolare la propriocezione, ovvero la percezione che bambine e bambini hanno del loro corpo in relazione con il mondo esterno. E se utilizzata nei parchi pubblici o negli skill park, l’esperienza è ancora più emozionante!

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Che caratteristiche ha questa mini bici?

Ce lo illustra Alessio Migazzi, CEO di Dolomeet, l’outdoor and tourism lab che ha sede a Malè (TN) e che ha sviluppato la “Primabici” insieme a Garelli (storico marchio milanese di motocicli): «Senza rotelle né pedali, è utilizzabile dai 18 mesi d’età. Inizialmente il bambino la userà come sostegno per camminare. Dopodiché si siederà sul sellino per poi imparare a spingersi e a gestire il manubrio. Infine potrà sperimentare la guida “fuori sella»

Come si sceglie la balance bike perfetta?

«L’importante è avere un mezzo con sella regolabile e della taglia giusta, in base all’età e all’altezza del “cavallo” del baby ciclista. Verso i 3-4 anni, senza fretta, si potrà passare alla bici con i pedali senza introdurre le rotelline, che darebbero troppo sostegno ritardando l’apprendimento del gesto della pedalata».

Vivere parchi e piazze in bici quali vantaggi può dare?

Ci risponde la dott.ssa Melissa Pattacini, responsabile dei servizi psicoeducativi del centro Psy&App di Parma: «Facendo attività nel quartiere e in città, adotteranno sempre più comportamenti a forte impatto ecologico, poiché il contatto con l’ambiente li orienterà verso il rispetto del territorio. Dunque avremo bimbi più felici, attenti a non inquinare e con minore probabilità di soffrire di patologie psico-fisiche. È infatti scientificamente provato che le emozioni positive derivanti dalla bellezza dei luoghi possono influenzare lo stato di salute di tutti».

Quali sono invece i benefici che apporta a livello cognitivo l’utilizzo delle balance bike?

«Favorisce lo sviluppo sociale ed emotivo, soprattutto nelle occasioni di gioco spontaneo e con i coetanei. Facilita l’autonomia ma anche le relazioni tra pari che, come evidenziano gli studi, favoriscono condizioni uniche per apprendere abilità che non si possono imparare dagli adulti. Se utilizzata nello skill park, già a partire dai 2 anni, consentirà poi ai piccoli di avvicinarsi a difficoltà ed ostacoli senza paura».

Ma che cos’è uno skill park?

Ce ne parla Matteo Pulli, direttore di Gea Fun Experience, l’azienda di Langhirano (PR) che ha messo a punto insieme a Dolomeet le giuste attrezzature per il divertimento e l’apprendimento: «Si tratta di un ambiente adatto a migliorare le tecniche di guida della bike. Prevede la creazione di percorsi, con scopi didattici, all’interno di parchi giochi all’aperto, bike school o palestre. Il giovane ciclista può così sperimentare, in contesto sicuro, situazioni di guida che difficilmente troverà in città o sulle piste ciclabili».

Come viene realizzato?

«Gli ostacoli naturali spesso non bastano e gli skill park di sola terra richiedono manutenzione giornaliera poiché con l’uso si deformano. Per avere percorsi sempre performanti, inseriamo su prato o asfalto elementi artificiali modulari ed ostacoli, permanenti o temporanei. Le composizioni vanno da quelle più basiche per i principianti a quelle più strutturate per i bikers esperti. Accompagniamo così il bambino a diventare un piccolo atleta!». di Arianna Torelli, giornalista e ideatrice della pagina Instagram @parchidiparma

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