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Il Teatro Rossetti e la sua storia
Con una capienza di 156 posti a sedere (la Platea ha 64 posti, il primo palco 28, il secondo 32 e il terzo 32), il Teatro Rossetti è in ordine di tempo rispetto alla data di fondazione (1818-1819), la seconda istituzione pubblica d’Abruzzo. Viene infatti dopo il San Ferdinando di Chieti (divenuto poi Marrucino) costruito tra il 1813 e il 1818, e precede i teatri dell’Aquila (1820), di Lanciano (1841) e di Teramo (1865). Gode di una straordinaria acustica di tutto rispetto, la migliore d’Abruzzo. Ha un palcoscenico con un’ampiezza di 9,50×8,50 metri, un’altezza di un metro dal pavimento e un proscenio di 8,00×1,00 metri. LA STORIA DEL TEATRO ROSSETTI. Inizialmente Real Teatro Borbonico, il Teatro Rossetti venne edificato sul lotto del soppresso monastero di Santo Spirito. I lavori iniziarono su disegno dell’ing. Taddeo Salvini di Orsogna e furono avviati sotto la sindacatura di Domenico Laccetti per poi concludersi dopo un periodo di interruzione nel 1830 con la progettazione delle parti lignee dell’ing. Nicola Maria Pietrocola e con la realizzazione delle stesse ad opera dell’ebanista Pasquale Monacelli. Fu nel 1832 e più precisamente il 15 settembre, che il Teatro venne inaugurato solennemente alla presenza del re Ferdinando II con la
presentazione del sipario dal titolo “L’incoronazione di Lucio Valerio Pudente”. Fu poi con l’Unità d’Italia che il Teatro assunse l’attuale denominazione. Al termine del primo conflitto mondiale la gestione venne affidata a impresari privati come Gaetano Martone (1886-1927) e Michele Martone (1912-1986), suo figlio. L’occupazione militare di Vasto negli anni 1943-1945 ridusse il Rossetti a magazzino. Il degrado dell’istituzione cominciato in questo periodo vede l’episodio più doloroso nel trafugamento dell’ottocentesco sipario. Fu nel 1987 che venne riaperto con il concerto di Severino Gazzelloni. Infine tra il febbraio e il marzo del 2007, con un ciclo di manifestazioni concertistiche che culminarono con il discorso ufficiale per la riapertura da parte del presidente del Senato, il Teatro Rossetti riparte definitivamente sotto la direzione artistica del M° Raffaele Bellafronte che per la prima volta presenta una stagione completa concertistica e di prosa.
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