In due settimane era difficile rivoltare la squadra come un calzino, ma lo spirito gettato in campo a Castellammare giustifica il cambio di conduzione tecnica. Sì, perché nelle ultime due prestazioni sotto la guida di Stroppa, la Cremonese ha avuto un approccio a dir poco disastroso, che ha condizionato il risultato contro Brescia e Bari. E questo atteggiamento della squadra è stato fatale al tecnico di Mulazzano, oltretutto ostinatamente arroccato nel suo credo calcistico, malgrado una resa non in linea con le aspettative della società. Partire bene era determinante per la classifica, ma è presto per cantare vittoria, perché la Cremo deve ora cambiare marcia nei turni casalinghi, inspiegabilmente diventati un fardello per la squadra. Per questo motivo le sfide con Salerninata (oggi pomeriggio) e Pisa (fra una settimana) ci diranno se i grigioorssi hanno finalmente imboccato la strada giusta e se potranno quindi tenere fede ai pronostici di inizio stagione.
Il rendimento è altalenante, ma la rosa è di tutto rispetto
Dopo tre anni nella massima serie, ripartire dalla cadetteria è sempre difficile. Ne sa qualcosa lo Spezia, che la scorsa stagione si è salvato in extremis della caduta in serie
C. Per evitare rischi, la Salernitana ha allestito sulla carta una rosa competitiva, che però ha avuto un rendimento altalenante in questa prima parte di stagione e la sconfitta casalinga con lo Spezia ha suscitato il malumore dei tifosi, con conseguente critica nei confronti del tecnico Martusciello, storico assistente di Sarri e in cerca di fortuna da capo allenatore. Eppure i buoni giocatori non mancano, come il
ELEMENTI DI VALORE
Sulla carta i campani dispongono di giocatori quotati, soprattutto in attacco, ma che faticano ad incidere
portiere Sepe (tornato a Salerno, dopo l’esperienza poco felice alla Lazio), il difensore Ferrari, cercato a gennaio dalla Cremo e svincolatosi a giugno dal Sassuolo, i laterali Ghiglione (ex grigiorosso) e Jaroszynski, tornato in Italia dal KS Cracovia, i centrocampisti Soriano, tornato a giocare dopo un anno di inattività e con alle spalle nove campionati di serie
A e il nazionale australiano Hrustic, gli attaccanti Torregrossa (dal Pisa),
FRANCO VÁZQUEZCENTROCAMPISTA
L’ultima sfida allo Zini con la Salernitana risale alla giornata numero 38 della serie A, giocata il 3 giugno 2023. Allora vinsero i grigiorossi allenati da Ballardini per 2-0 con gol di Buonaiuto su rigore e Tsadjout. Giornata triste per la Cremonese, perché fu l’ultima giocata nella massima serie, conquistata solo un anno prima. Durante la partita dalla curva Favalli piovvero in campo numerosi fumogeni e l’arbitro fu costretto a sospendere la gara per 8 minuti. Una protesta per il fallimentare campionato della squadra. Per andare al successo precedente in casa si deve tornare addirittura al 10 marzo del 1991 in serie B, con Giagnoni in panchina da due giornate dopo l’esonero di Burgnich. I grigiorossi si imposero per 2-1 con gol di Dezotti nel primo tempo (nella foto) , autorete di Ceramicola e gol dello stesso Ceramicola nella ripresa. Prima vittoria dell’era Giagnoni alla guida
Da Dezotti sono passati ben 32 anni per rivedere la
della squadra, la svolta per conquistare dopo un solo anno il ritorno in serie A. Da quella partita la Cremonese non perse più sino alla fine del campionato. Tanti pareggi, qualche vittoria di misura, il necessario per chiudere al terzo posto in classifica dietro a Foggia e Verona e davanti di un solo punto all’Ascoli. Comunque il bottino
casalingo dei grigiorossi con i campani è nettamente a favore: su 13 incontri vanno segnalate sette vittorie, cinque pareggi ed una sola sconfitta nel campionato di serie B il 23 novembre 2020. Allora decise un colpo di testa di Djuric (ex di turno) ad inizio gara per la squadra allenata da Castori, con Pecchia che le provò tutte per recupera-
re il risultato. Ma nella storia delle sfide fra le due squadre c’è anche quella di Salerno del 5 novembre 2022 in serie A. Siamo all’83’, la Cremonese è sotto per 2-1, l’arbitro Marchetti non vede un fallo in area su Zanimacchia ma il Var lo richiama. Fallo evidente e dunque penalty. Sul dischetto va Ciofani, ma il suo destro viene respinto dal portiere Sepe. Irrompe Castagnetti e infila la palla del 2-2. L’arbitro concede il gol, ma il Var lo richiama di nuovo: Castagnetti è entrato in area qualche centimetro prima di tutti gli altri. Si ripete il calcio di rigore. Ciofani manda palla sulla destra, ma Sepe con la mano aperta riesce ancora a respingere. Sulla traiettoria c’è però ancora Ciofani che mette dentro la palla del 2-2 finale.