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L’Opera di Dio cresce

evangelistico

L’uomo che ha sconfitto il peccato

Testimonianza

Il MMM festeggia il suo 50° anniversario con il grandioso IX Congresso Mondiale in Panamá

MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE

PUBBLICAZIONE UFFICIALE

La rivista que edifica la tua vita

Giugno 2013 / Edizione 713 / www.impactoevangelistico.net


anni Movimento Missionario Mondiale 1963 1963 1981 1984 1989

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Impacto evangelistico

America Europa Oceania Africa Asia


Tappa

Una Nuova

amati,

le nazioni ci aspettano per portaregli il Vangelo. Le nazioni stanno reclamando uomini e donne consacrati a Dio, chiamati da Lui e con una visioneche ha cambiato vite. Il profeta Isaia ha detto: “Guai a me,

sono perduto! Perché io sono un uomo dalle labbra impure e abito in mezzo a un popolo dalle labbra impure; e i miei occhi hanno visto il Re, il Signore degli eserciti!”. (Isaia 6:5). Isaia ha avuto un incontro con la santità, con lo divino, si è reso conto di chi era lui, si è reso conto chenon viveva all’altezza, si è reso conto che non era abbastanza santo, si è reso conto che le sue labbra non erano pulite, che erano impure, che aveva detto cose che non convenivano. Ma quando ha avuto la visione, è stato pulito, è stato purificato, si è arreso ed ha riconosciuto Dio. Isaiaha detto: “Guai a me, sono perduto!”. Senza la vita di Dio siamo perduti, senza il potere di Dio siamo perduti, senza l’unzione di Dio siamo perduti, senza il fuoco di Dio siamo perduti, senza la presenza di Dio siamo perduti, senza la presenza di Dio quest’Opera sarebbe solo un altro gruppo. Perciò non possiamo lasciare che la presenza di Diose ne vada, è la presenza di Dio che ci porta ad attraversare frontiere, èla presenza di Dio che ci chiama, è la presenza di Dio checi incarica, è la presenza di Dio che si

inroduce nel cuore del’uomo e lo porta al servizio di Dio. Quella presenza die Dio ci sta facendo diventare consapevoli che questa è un’Opera di visione, che questa è un’Opera di Dio, che questa non è solo un altro concilio, che questa non è un’azienda. Questa è l’Opera di Dio! Rev. Gustavo Martínez Durante questi 50 anni, Dio ha difeso Presidente Internazionale del MMM la sua Opera,ma d’ora in poi cisarà una tappa maggiore, ci sarà una gloria maggiore, la gloria di questa casa saràmaggiore di que- durante questi 50 anni, Dio ha lla prima. D’ora in avanti, difeso la sua Opera, ma d’ora in Dio va a cominciare a ma- poi ci sarà una tappa maggiore, nifestarsi poderosamente. ci sarà una gloria maggiore, Se fino adesso abbiamo la gloria di questa casa sarà sentito cose meravigliose, maggiore di quella prima. D’ora quello che sucederà a par- in avanti, Dio va a cominciare a tire da ora saranno cose manifestarsi poderosamente. Se grandi, straordinarie. “Ma

fino adesso abbiamo sentito cose

com’è scritto: Le cose che oc- meravigliose, quello che succederà a partire da ora saranno cose chio non vide, e che orecchio grandi, straordinarie. non udì, e che mai salirono nel cuore dell’uomo sono quelle che Dio ha preparate per coloro che lo amano”. (1 Corinzi 2:9); è quello che Dio ha preparato per quest’Opera in questi ultimi tempi. È tempo di impegnarci, di arrenderci, di comprendere la visione. Questa non è l’Opera del Movimento Missionario Mondiale, questa è l’Opera di Dio. Dio vi benedica! u

editoriale

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www.impactoevangelistico.net

evangelistico

Direttore Fondatore: Rev. Luis M. Ortiz Giugno 2013 / Edizione N° 713 (USPS 012-850) PUBBLICAZIONE UFFICIALE DEL MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE Il World-Wide Missionary Movement, Inc. è una chiesa senza scopo di lucro con la visione di piantare nuove chiese negli Stati Uniti d’America e nei suoi territori, e con la visione missionaria di piantare nuove chiese in tutto il mondo, là dove Dio apra nuove porte. PUBBLICATA MENSILMENTE DAL Movimiento Misionero Mundial, Inc World-Wide Missionary Movement, Inc San Juan, Porto Rico Washington, D.C. Periodici affrancati a San Juan, Puerto Rico 00936

POSTMASTER: inviare i cambiamenti di indirizzo a Impacto Evangelistico P.O. BOX 363644 San Juan, Porto Rico 00936-3644 Telefono (787) 761-8806, 761-8805, 761-8903

MEMBRI DEL MMM INC. Rev. Gustavo Martínez Rev. José Soto Rev. Jorge Álvarez Rev. Rodolfo González Rev. Álvaro Garavito Rev. Margaro Figueroa Rev. Rómulo Vergara Rev. Rubén Concepción Rev. Humberto Henao

Presidente Vice-presidente Segretario Tesoriere Direttore Direttore Direttore Direttore Direttore

OPERE FONDATE: Germania Argentina Aruba Australia Austria Belgio Belize Bolivia Bonaire Brasile Camerun Canada Cile Colombia Congo Costa Rica Curacao Danimarca Ecuador El Salvador Spagna US Filippine Francia Gabon Ghana Guatemala Guinea Equatoriale Guyana francese Guiana britannica Haiti Olanda

Honduras India Inghilterra Isola di San Andrés (Col.) Saint Martin Mauritius Rodrigues Island Isole Canarie (Spagna) Isole Hawaii (Stati Uniti) Israele Italia Giamaica Giappone Kuwait Madagascar Malesia Messico Myanmar Nicaragua Nigeria Panama Paraguay Perù Portogallo Puerto Rico Repubblica Dominicana Svezia Svizzera Suriname Trinidad e Tobago Uruguay Venezuela

Deposito legale presso la Biblioteca Nazionale del Perù N° 2011-02.530 Chiesa Cristiana Pentecoste - Movimento Missionario Mondiale: Av. 28 de Julio 1781 - Lima 13 - Perù Stampa: Quad / Graphics Perù SA Av. Los Frutales 344 - Lima 03 – Perú

Il Movimento Missionario Mondiale è un'organizzazione religiosa senza scopo di lucro regolarmente registrata a San Juan, Puerto Rico, e nella capitale federale, Washington DC, con sede in entrambe le città, così come in ogni Stato dell'Unione Americana e altri paesi in cui abbiamo fondato opere missionarie. n Importante Le offerte e le donazioni in denaro, attrezzatura, immobili e lasciti per volontà, date a questa Opera del Movimento Missionario Mondiale, Inc. sono deducibile dall'imposta sul reddito (Income Tax) e le ricevute emesse dal MMM sono riconosciute dal Internal Revenue Service (IRS) del governo federale degli Stati Uniti d'America e delStato Libero Associato di Porto Rico. n Visitate il nostro sito Ottenete informazione edificante sull’Opera di Dio e tenetevi al corrente delle ultime novità. Un accesso personalizzato da qualsiasi parte del mondo: www.impactoevangelistico.net n Se desiderate Scriveteci al nostro indirizzo postale: Movimento Missionario Mondiale, Inc. PO Box 363644 San Juan, P. R. 009363644 n Copyright © 2009 Impacto Evangelistico Movimento Missionario Mondiale, Inc. (World-Wide Missionary Movement, Inc.) Tutti i contenuti di questa rivista e di ogni successiva edizione sono regolarmente registrati presso la Biblioteca del Congresso, Washington DC, Stati Uniti d'America. Tutti i diritti sono riservati. La riproduzione parziale o totale in qualsiasi forma ela traduzione in altre lingue senza il permesso del direttore sono vietate. Secondi gli accordi internazionali sul diritto d'autore è un reato punibile dalla legge. n Dichiarazione dottrinale Il Movimento Missionario Mondiale

aderisce alle dottrine fondamentali della Scrittura, come ad esempio: • L'ispirazione della Sacra Scrittura: 2 Timoteo 3:15-17, 2 Pietro 1:19-21. • La divinità adorabile in Tre Persone, Padre, Figlio e Spirito Santo: Matteo 3:16-17, 17: 1-5; 28:19 Giovanni 17: 5, 24, 26, 16:32, 14:16, 23, 18:05, 6, 2 Pietro 1:17,18; Apocalisse 5. • La salvezza mediante la fede in Cristo: Luca 24:47, Giovanni 3:16, Romani 10:13, Tito 2:11, 3:5-7. • La nuova nascita: Giovanni 3:3, 1 Pietro 1:23, 1 Giovanni 3:9. • La giustificazione per fede: Romani 5:1, Tito 3:07. • Il battesimo in acqua per immersione, come comandato da Cristo: Matteo 28:19, Atti 8:36-39. • Il battesimo nello Spirito Santo, successivo alla salvezza, parlare in lingue secondo: Luca 24:49, Atti 1:04, 8, 2:04. • La guarigione divina: Isaia 53:4, Matteo 08:16, 17, Marco 16:18, Giacomo 5:14, 15. • I doni dello Spirito Santo: 1 Corinzi 12:1-11. • I frutti dello Spirito Santo: Galati 5:22-26. • La santificazione: 1 Tessalonicesi 4:3, 5:23, Ebrei 12:14, 1 Pietro 1:15, 16, 1 Giovanni 2:6. • Il ministero e l'evangelizzazione: Marco 16:15-20, Romani 10:15. • La decima e la sostenibilità dell’Opera: Genesi 14:20, 28:22, Levitico 27:30, Numeri 18:21-26, Malachia 3:7-10, Matteo 10:10; 23:23. • Il sollevamento della Chiesa: Romani 8:23, 1 Corinzi 15:51 - 52, 1 Tessalonicesi 4:16-17. • La seconda venuta di Cristo: Zaccaria 14:1-9, Matteo 24:30, 31, 2 Tessalonicesi 1:7, Tito 2:13, Eb 14, 15. • Il Regno Millenario: Isaia 2:1-4, 11:5-10, Zaccaria 09:10, Apocalisse 19:20, 20:3-10. • Nuovi cieli e nuova terra: Isaia 65:17, 66:22, 2 Pietro 3:13, Apocalisse 21:1.


sommario

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COPERTINA Rivista

10 11 Il Movimento Missionario Mondiale ha tenuto il suo IX Congresso Mondiale dell’Opera di Dio nellacittà di Panama. E' stato una grande gioia.

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Drogato e con un coltello in mano, la criminalità era il suo stile di vita di tutti i giorni per molti anni. E' cresciuto in uno dei quartieri più pericolosi di Panama. Rubando turisti e residenze, Julius Klinger aspettava la morte in un infido pugnale, ma ha trovato il Signore. E’ stato salvato ed è diventato un fedele servitore di Dio.

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Considerato come il “Padre della Riforma del Cristianesimo”, Martin Lutero è stato responsabile diretto della nascita del movimiento religioso che è catalogato come la rivoluzione più importante nella storia dell’umanità.

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Parole di Rev. Luis M. Ortiz.

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Lettere Parole di Rev. Rubén Rosas.

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Riflessione “O Dio, Signore nostro, quant’è magnifico il tuo nome in tutta la terra!...” Salmi 8:1-4.

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Gloria Cinque decenni di

Il Movimento Missionario Mondiale ha tenuto il suo IX Congresso Mondiale dell’Opera di Dio nella città di Panama. E' stato una grande gioia. 6

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sono stati sei giorni pieni di fede in cui tutte le barriere umane sono state messe da parte per adorare Dio. Nessuna lingua provocando separazioni e nessuna cultura provocando divisioni. Solo la Parola di Dio con tutta la sua potenza ha prevalso nell’imponente Figali Convention Center. Migliaia di persone provenienti da cinque continenti sono venute alla capitale di Panama nel rispetto del principio di semplicità, del principio di umiltà e della fraternità. Non c’era differenza di bandiere, razze o inni. C’era solo un popolo in attesa del Signore. Il IX Congresso Mondiale del Movimen-

Tutte le nazioni presenti, più di 10 000 fratelli riuniti ogni giornata del Congresso che ha servito aoffrire le migliori lodi al Signore. Con la presenza de

to Missionario Mondiale ha avuto luogo dal 15 al 19 maggio con l’assistenza di oltre 10 mila seguaci del Signore. Così, affollata e piena di fede, l’Opera di Dio ha celebrato in grande stile il 50° anniversario della sua fondazione. La cerimonia di apertura del IX Congresso Mondiale si è tenuta la sera del 14 maggio presso il Figali Convention Center ubicato nella città di Panama. Il Rev. José Arturo Soto, Vicepresidente Internazionale dell’Opera di Dio, è stato incaricato di avviare la sessione inaugurale del Movimento 8

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con un messaggio in cui ha sottolineato che il motivo centrale del Congresso Mondiale era di glorificare e lodare il Creatore e celebrare il 50° anniversario del MMM. VICTORIA DEL CREATORE

Poi il Rev. Jorge Alvarez, Segretario Internazionale, ha fatto un profilo biografico del Rev. Luis M. Ortiz, fondatore del MMM, e ha mostrato un video con immagini della vita del servo del Signore. Pochi minuti dopo, il Rev. Ruben Rosas è stato premiato per il suo prezioso contributo alla valorizza-


egli Ufficiali Internazionali e una folla, l’evento ha celebrato i 50 anni della fondazione del Movimento Missionario Mondiale, un’opera instancabile.

zione dell’Opera. Poi Ernesto Orillac, Vice Ministro del Turismo di Panama, ha parlato a nome del presidente Ricardo Martinelli e ha ringraziato il Movimento per fare il suo congresso mondiale ancora una volta sul suolo panamense. Successivamente, il Rev. Gustavo Martinez, Presidente Internazionale del Movimento, ha preso la parola e ha osservato che questo evento è stata una vittoria del Creatore. Il 15 maggio, nella prima sessione mattutina del evento internazionale del Movimento Missionario Mondiale, il Figali Conven-

tion Center ha ospitato ancora una volta le migliaia di delegati che hanno partecipato al primo servizio della giornata. Dopo l’intervento del Supervisore dell’Australia, Rev. Ricardo Villamizar, il Supervisore del Brasile, Rev. Henry Ramos, e il Pastore Mahia Mathew, di una delle nuove chiese del MMM in Kuwait, hanno presentato i loro saluti. Le preghiere per le offerte sono state tenute dal Rev. Humberto Henao, Ufficiale Internazionale dell’Opera, mentre la conferenza mattutina è stata consegnata dal Segretario Internazionale, Rev. Jorge Alvarez.

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LO STRUMENTO SCELTO La Giunta di Ufficiali ha sottolineato il contenuto del libro, “Instrumento Escogido” (Lo strumento scelto), pubblicatoin occasione dei 50 anni del MMM e presentato nel Congresso di Panamá.

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il libro“Instrumento Escogido” (Lo strumentoscelto), che riassume l’origine, lo sviluppo e il progresso delMovimento Missionario Mondiale, ha avuto molto sucesso nel IX Congresso Internazionale del MMM realizzato nella cittàdi Panamá. Il volume, elaborato dal gruppo editoriale della rivista Impatto Evangelistico, è passato per le mani di ceintinaia di fratelli che, avendo letto le sue pagine, hanno scoperto il grande lavoro dei pastori e missionari nei più di 60 paesi dove si trova attualmente l’Opera. La giunta di ufficiali internazionali ha sottolineato il contenuto del libro che consta di 190 pagine a colori, oltre al fatto che ha una presentazione e un formato di grande impatto. Il libro é diviso in sette capitoli. I due primi sono dedicati al Rev. Luis M. Ortiz, la sua nascita, la sua crescita, la sua devozione a Dio e la fondazione del Movimento Missionario Mondiale. Il terzo si occupa della fondazione e lo sviluppo dell’Opera in Colombia dal 1963 fino ad oggi. Il quarto e quinto capitolo descrivono lo sviluppo del MMM nei cinque continenti. Il sesto mostra i grandi eventi sviluppati dall’Opera lungo le sue cinque decenni, mentre il settimospiega lo sviluppo dei mezzi di comunicazione dedicati a diffondere la Parola u

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Il Rev. Gustavo Martínez e il Rev. Rubén Rosas. La cerimonia di apertura ha servito a rendere omaggio a uno dei fondatori del MMM.

g Il culto notturno della seconda giornata del IX Congresso Mondiale è stato presieduto dal Rev. David Echalar, Supervisore in Italia. Un coro di fratelli peruviani ha elogiato il Creatore attraverso l’inno “Tu sei degno”. La lettura della Bibbia è stata data dal Rev. Ciro Soto e la testimonianza missionaria dal Rev. Rajan Muniandy, Pastore in Malesia, e il ministro di Dio Aung Kyaw Moe, Pastore in Myanmar. La Parola del Signore è stata offerta dal Rev. Carlos Guerra, Supervisore dell’Opera negli Stati Uniti e in Canada, con il messaggio “La fede di fronte alla sfida della società moderna”. GIORNI EMOTIVI

Il 16 maggio, al mattino, nella terza giornatta delle celebrazioni per il 50° anniversario del Movimento Missionario Mondiale, il Rev. Luis Meza Bocanegra, Supervisore in Perù, è stato responsabile di guidare le celebrazioni del Congresso Mondiale.

Allo stesso modo, Jorge David Veramendi, Pastore in Giappone, e Carlos Contreras, missionario in Svezia, hanno offerto la testimonianza delle sue esperienze missionarie. Il Rev. Romulo Vergara, Ufficiale Internazional, ha pregato per le offerte e ha chiesto al Signore di proteggere il suo popolo. Alla fine, il Rev. Alberto Ortega, Pastore negli Stati Uniti, ha predicato la Parola e ha parlato sulla missione del MMM e il suo effetto sulle nazioni. Ore dopo, nella sezione notturna, questo luogo era di nuovo il centro di una sezione straordinaria di fede. Tutto è iniziato quando il Rev. Carlos Medina, Supervisore in Spagna, ha sottolineato l’emozione che hanno mostrato i più di 10 mila seguaci del Signore che sono venuti a Panama. Più tardi, il Rev. Enrique Centeno ha parlato della seconda venuta di Cristo. Poi Roger Falcon, Missionario in Inghilterra, e Thomas Cordova, Pastore in Israele, hanno discusso sul lavoro di evangelizzazione del MMM. Inoltre,

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un video sulla storia dei 50 anni del MMM è stato mostrato, ed il culto ha concluso con un sermone del Rev. Alvaro Garavito, Ufficiale Internazionale, sul futuro dell’Opera. Il 17 maggio, nella sezione notturna, i membri del Movimento hanno avuto un momento per godere il paesaggio turistico della città di Panama, mentre gli operai e pastori del Signore sono andati al centro congressi per ascoltare le raccomandazioni del Presidente Internazionale dell’Opera, il Rev. Gustavo Martinez, che ha presentato la conferenza “Riaffermando i nostri fondamenti”. Prima di questo, i vari pastori e missionari hanno marciato attraverso la piattaforma principale e hanno presentato il loro lavoro nell’Opera del Signore. In un

altro punto, l’Ufficiale Internazionale Rev. Alvaro Garavito, ha rallegrato la mattina con una lode. NUOVA ACQUISIZIONE

La quarta giornatta del IX Congresso Mondiale è stata guidata dal Rev. Ricardo Manrique, Supervisore in Venezuela, e, come nei giorni precedenti, il popolo di Dio ha goduto di una grande festa spirituale. Il Rev. Pedro Lopez, Ufficiale in Repubblica Dominicana, e il Pastore Ruben Castañeda sono stati incaricati di leggere la Bibbia e gli speciali rispettivamente. Il Rev. Rodolfo Gonzalez, Ufficiale Internazionale e Presidente dell’Opera in Perù, ha parlato sul ruolo della famiglia cristia-

LA FORZA DELL’UNITÀ organizzare il IX Congresso Mondiale del Movimento Missionario Mondiale ha rappresentato una responsabilità che la chiesa di Panamá ha assunto con fermezza. “L’unità, la nostra maggiore forza è l’unità”, dice il Supervisore Nazionale, Rev. Alcides Ramea e spiega i dettagli di un’organizzazione che ha esigito uno sforzo colossale, dato che si tratta dei 50 anni della fondazione dell’Opera. “Abbiamo lavorato più di 1 500 fratelli al giorno, 500 divisi in tre turni. Da novembre dell’anno scorso, durante il ritiro nazionale di operai, si sono formati i gruppi di lavoro e due mesi prima di iniziare il Congresso, tutti i gruppi erano attivi, lavorando sempre”, indica. La chiesa di Panamá ha organizzato commissioni per ognuna delle attività che dovevano realizzarsi: alloggio (nazionale e internazionale), trasporto (aereo e terrestre), turismo, salute, finanze, amminis-

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trazione, elettricità, logistica, protocollo, cucina (spese e provviste), assistenti e sicurezza, pulizia, comunicazioni e suono, infrastruttura interna, infrastruttura esterna e costruzione. Ogni gruppo aveva un presidente che coordinava con il corpo centrale amministrativo presieduto dal Rev. José Soto, Ufficiale Internazionale, e integrato dal Supervisore Nazionale della Chiesa di Panamá, Alcides Ramea; e dai reverendi Eliseo Obando, Epifiano Asprilla, Rolando Griffith e Melvin Bryam. Tutte le commissioni, finito il Congresso, sono rimaste attive per ancora 30 giorni con lo scopo di valutare i risultati del suo lavoro. “Lo Stato è anche stato fondamentale per il successo del nostro Congresso, le autorità di turismo, migrazione e la Polizia Nazionale, sono state toccate da Dio”, commenta il Rev. Ramea u


na nella società e ha annunciato l’acquisto di una proprietà di tre ettari a Carolina del Norte, Stati Uniti, per renderla disponibile a Dio e all’Opera. Nella penultima giornatta, il 18 maggio, il IX Congresso Mondiale del MMM ha avuto una mattinata piena di fede. Il programma della mattina è stato condotto dal Assistente di Supervisione in Africa, Edelmiro Dicombo, che ha dato ai Reverendi Gustavo Martinez e José Soto distintivi africani per la loro direzione. Poi, c’è stata una sfilata delle oltre 60 delegazioni internazionali che sono arrivate nel territorio panamense per partecipare al Giubileo d’Oro dell’Opera. Alla fine, Samuel Mejia, Supervisore in Colom-

bia ed Asia, ha parlato sull’efficacia delle lingue nel compimento della missione. La quinta notte dei festeggiamenti per il 50° anniversario del MMM, che è stata presieduta dal Rev. Gerardo Martinez, Supervisore in Cile e del Cono Sud, ha culminato in una grande esaltazione del Signore Gesù Cristo, dopo l’annuncio del Rev. José Soto, Vicepresidente Internazionale e Supervisore di Europa del Movimento Missionario Mondiale, che ha proclamato che l’Opera di Dio riempirà in breve tempo tutta la terra con la sua Parola e diventarà un’organizzazione globale per la vittoria della visione cristiana e salvatora di Dio Onnipotente. Hanno partecipato anche i reverendi Alexander Roble-

Musica, preghiere edevozione. Il Congresso ha dimostrato che il popolo di Dio è al suo completo servizio.

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ro, Supervisore in Messico, Henry Ramos, Supervisore in Brasile, Darren Richardson, Pastore in Aruba, e Germán Cooper, missionario in Giamaica. IN RUSSIA E CINA

Il giorno dopo, nel’ultimo servizio mattutino del 19 maggio, il Supervisore delle Antille e Africa, Rev. Clemente Vergara, ha presieduto il culto internazionale. L’orchestra sinfonica del congresso ha rallegrato lo spirito del pubblico con belle melodie cristiane. Durante la devozione, la sorella Jomini Sam, moglie del Supervisore dell’India, ha cantato un inno cristiano in Hindi, accattivando i seguaci di Gesù Cristo che hanno stipato il Figali. Poi abbiamo scoltato le conferenze della mattina che sono state emesse dai reverendi Jose Soto, Vicepresidente del Lavoro, e Ruben Concepcion, Ufficiale Internazionale.

Ore dopo, nell’ultima notte del IX Congresso Mondiale, che è stata guidata dal Rev Luis Ayala, Supervisore dell’Opera di Porto Rico e Haiti, c’è stata una attività di chiusura memorabile. La sorella Maria del Carmen Valencia, moglie del Presidente del Movimento Missionario Mondiale, ha lodado il ruolo svolto dalle donne nell’Opera. Infine, il Rev. Arturo Soto, Vicepresidente del MMM, ha apprezzato gli sforzi compiuti dal comitato organizzatore. Egli ha inoltre indicato ch’il lavoro principale del Movimento è quello di diffondere la Parola di Dio a tutti gli esseri viventi in tutto il mondo. Lui ha anche dichiarato che molto presto l’Opera si diffonderà ancora di più e raggiungerà Russia e Cina, un annuncio che ha deliziato il pubblico, perché il Vangelo si sta ancora diffondendo u

UN ESERCITO DI FRATELLI “ma certo che siamo un esercito… un esercito al servizio del Signore”. Il pastore Eliseo Obando cammina nella chiesa di Chorrillo, il temibile Chorrillo, a Panamá. I fratelli preparano il cibo che arriverà tra pochi minuti al Centro Congressi Figali per offrirlo alla migliaia di fratelli che assiste al Congresso del MMM. Si sono formati tre gruppi di lavoro per poter offrire il supporto gastronomico. 150 fratelli si organizzano per ognuno dei tre turni dalle 5:00 alle 22:00. Il pastore Obando, con un grande sorriso e un buonumore, è il coordinatore dell’alimentazione del Congresso, i suoi collaborato-

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ri più vicini: i fratelli Moisés Aguilera e Andrés Becerra. La Chiesa di Chorrillo, data la sua vicinanza a Figali, è stata la centrale operativa per la preparazione del cibo e la dissetante chicha (succo d’ananas, papaia e melone) che il fratello Peña elabora insieme a un gruppo di donne e uomini. “Bisogna avere tutto pronto per mobilitare 150 fratelli in ogni turno, al giorno sono 450 fratelli… un esercito”, dice il pastore Obando, che è anche assistente del Supervisore Nazionale di Panamá. Nei sei giorni del Congresso, ha dimostrato che tutto era veramente ben organizzato u


Il Rev. Samuel MejĂ­a, Carlos Guerra, Humberto Henao, Clemente Vergara e Alberto Ortega hanno fatto parte dei diversi culti che hanno commosso i fratelli e hanno servito ad adorare la presenza del Signore nel vento.

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Rappresentanti del continente europeo: La Spagna e l’Italia; Rev. Carlos Medina e la moglie, e Rev. David Echalar, rispettivamente.

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PREDICAZIONE

I 50 anni del MMM Cinque decenni diffondendo la parola di Dio in ogni parte del mondo significamolto. Durante l'inaugurazione delcongresso internazionale, il presidente dell’Opera ha evidenziato il lavoro effetuato. Rev. Gustavo Martínez

cari fratelli, abbiamo compiuto 50 anni di lavoro missionario. Chi avrebbe mai pensato che quello ch’è iniziato con un piccolo gruppo, 50 anni dopo sarebbe diventato una grande Opera con più di 5.000 chiese in tutto il mondo, esclusi i campi bianchi. E’ stato iniziato con il Rev. Luis M. Ortiz. Dio gli ha dato il peso e la visione di iniziare questo lavoro. Il Rev. Ortiz con sua moglie, sorella Rebecca, e altri fratelli hanno cominciato a lavorare il 13 febbraio 1963 a Porto Rico, sotto il nome di: MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE. Da Ortiz abbiamo imparato ad amare l’Opera, ad essere fedeli, a lavorare disinteressatamente, a darci totalmente a questo nobile lavoro e, soprattutto, ad essere disposti a difendere la sana dottrina. Ricordiamo alcuni dei suoi consigli e parole tempestive. Ecco la citazione:

“I grandi concili, gli influenti ed i milionari, si sbriciolano biblica, dottrinale, spirituale, morale e ministerialmente. I veri frutti di penitenza, di santità e di conversioni autentiche stanno scomparendo. Ma quest’Opera, abbandonata e disprezzata da molti, è sempre aderendo alla Parola di Dio, è sostenuta dalla forza dello Spirito Santo, e continua a dare alla luce bambini. Cari frattelli, in quest’Opera che Dio ha per noi, tutti noi dobbiamo essere al cento per cento e in perfetta unità. Nessuno deve cercare il proprio beneficio né promuovere la propria immagine

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e il proprio ministero, ma tutti dobbiamo essere in perfetta unità, lavorando come una squadra per la crescita dell’Opera di Dio e la gloria del suo nome. Cari frattelli, più cresce l’Opera, più problemi nascono. Questo lo vediamo nella Bibbia, nella Chiesa apostolica, nella storia della Chiesa e oggi tra noi. Questa è un’Opera di testimonianza, pulizia e santità, saldamente radicata nella Parola di Dio. Le cose sbagliate che sorgono e si sviluppano, devono essere corrette, altrimenti smarriremo la via del buon senso, della sana dottrina di Cristo, e riposeremo nell’assemblea dei defunti (Proverbi 21:16). Noi saremmo un altro gruppo di mondani, malvagi e corrotti, e mai nel nome del Signore. Amen”.

A poco a poco si sono unite persone utilizzate con potenza, che sapevano come gestire ogni situazione, e continuamente dipendevano dalla mano del Signore. Non hanno risparmiato alcuno sforzo, ma hanno preferito spesso essere private di comfort al fine di raggiungere qualcosa. La passione che li consumava per ogni anima era più forte e quello ha dato loro la forza di non mollare. Per questo motivo, la visione non è stata chiusa a chiave, ma è stata diffusa. Va ricordato che tra questi uomini fedeli si sono infiltrati quelli che sarebbero essere causa di dolore e lacrime, che cercavano i propri interessi, benefici e posizioni. Come Rev. Ortiz ha dichiarato: “Sono molto cresciuti, ma le loro partecipazioni sono allentate (la preghiera, la santità e la dottrina) e il negozio è in balia di ogni vento di dottrina falsa, di mondanità, di peccato e di divisione”. Altri sono stati danni nel corso della strada. L’abbandono spirituale e la falsa fiducia li hanno fatto deviare dalla verità. Stavano seguendo la via di Balaam, amavano il profitto; si sono ribellati come Core, Datan, Abiram, Absalom e Diotrephes. Ciononostante, siamo ancora in piedi come testimonianza che quest’Opera non appartiene agli uomini, ma a Dio. Viviamo in un tempo di grande aridità ed indifferenza spirituale, di mondanità ed apostasia. Molti non sanno che sono diventati schiavi degli idoli che si sono formati. L’edonismo, il pragmatismo e il relativismo sono alcuni dei più rappresentativi, e questo ci fa ricordare le parole del inglese G. K.


ed al risultato. L’egocentrismo è la motivazione, perché si concentra sul “Io” della persona, dove l’appagamento e la soddisfazione dell’ego hanno la precedenza su tutto. Il senso di voler soddisfare i desideri immediatamente, dove il futuro non conta, basati sulla famosa frase degli epicurei Latini “cogli il giorno”, ha causato il rapido declino dei valori morali e della vita spirituale, dove non contano le conseguenze di domani, dove solo importa soddisfare i bisogni e desideri del momento. Questo ha comportato che l’uomo desse sfogo alle sue passioni. Un altro di quegli dèi è il relativismo, che si riferisce all’idea che tutto è lo stesso, il vero e il falso, il sacro e il profano, l’ammirevole e il dannoso. Ciò che è buono per uno può essere cattivo per l’altro, ma entrambi hanno ragione e le due posizioni meritano rispetto e accettazione. Un buon esempio di questo è l’aborto, l’omosessualità, il consumismo, tra gli altri. Gesù ha detto: “Voi siete il sale della terra ...” Ci sono ancora persone che possono vivere in santità, in purezza, che sono in grado di resistere alle passioni e concupiscenze. Il numero 50 è molto rappresentativo delle Sacre Scritture. 50 giorni dopo la risurrezione, Dio ha dato lo Spirito Santo alla Chiesa. Ogni 50 anni è celebrata la festa del Giubileo ebraico, dove i debiti sono perdonati e gli schiavi liberati. Celebriamo 50 anni, un buon momento per riflettere e sapere che il Signore è stato fedele e non ha mai abbandonato. Tuttavia, non possiamo ignorare le macchinazioni del nostro avversario, ma è anche vero che se Dio ci accompagna, il nemico non può farci del male.

Chesterton, che ha detto: “Da quando gli uomini non credono più in Dio, non è vero che non credano più a nulla: credono a tutto”.

Il pragmatismo è arrivato per indebolire le verità assolute, si basa sulle domande: mi serve o non mi serve? Mi funziona o non mi funziona? Nessuno domanda se è buono o cattivo, se è vero o falso, e in questo modo l’etica ed i principi sono soggetti a l’utilità

“Ti scongiuro [dunque], davanti a Dio e a Cristo Gesù[a] che deve giudicare i vivi e i morti, per la sua apparizione e il suo regno: predica la parola, insisti in ogni occasione favorevole e sfavorevole, convinci, rimprovera, esorta con ogni tipo di insegnamento e pazienza. Infatti verrà il tempo che non sopporteranno più la sana dottrina, ma, per prurito di udire, si cercheranno maestri in gran numero secondo le proprie voglie, e distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno alle favole. Ma tu sii vigilante in ogni cosa, sopporta le sofferenze, svolgi il compito di evangelista, adempi fedelmente il tuo ministero”. (2 Timoteo

4:1-5). Amen

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Dai cinque continenti, dall’America, dall’Europa, dall’Asia, dall’Oceania edall’Africa,sono arrivate delegazioni. Tutti, a modo loro, con le loro abitudini, hanno mostrato la loro devozione a Dio. 20

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PREDICAZIONE

Cinquant’anni ... Ora che cosa? Il Movimento Missionario Mondiale è cresciuto avendo come principio la semplicità e l’umiltà. Rev. José Soto

non dobbiamo smettere di lodare il Signore, perchè quando lodiamo, attiriamo la benedizione del cielo nella nostra vita. Quando lodiamo il Signore, Lui è in mezzo al suo popolo. In cielo lo loderemo per sempre. Lì, nella casa del Signore, nessuno si ricorderà nulla, né la faccia che Lui ci ha dato in questa terra, né la buona macchina che abbiamo provato per la prima volta, nemmeno la bella famiglia che abbiamo avuto. Noi tutti ricorderemo, per tutta l’eternità, che Lui ci ha redento con il suo sangue prezioso. Abbiamo compiuto 50 anni e forse alcune persone si aspettano cose negative, forse aspettano che abbandoniamo i principi che abbiamo sostenuto nel corso degli anni. Quelli che aspettano questo, dovranno trovare un letto e una sedia per sedersi e aspettare e poi distendersi, perché quel tempo non arriverà mai. I principi sono e saranno gli stessi per la grazia di Dio. Dio non cambia. E’ lo stesso oggi e sempre. Cristo non ha mai sbagliato. Ciò che ha detto, l’ho detto come proprietario e signore della storia, come sovrano di tutte le cose. Egli conosce il passato, il presente ed il futuro. Egli è da sempre e per sempre. Cinquanta anni e ora che cosa? In primo luogo continuare a mantenere lo stesso spirito. Questo non può cambiare. Dobbiamo mantenere gli stessi principi, lo stesso spirito in questa santa Opera. Vi è un principio che è conosciuto dall’inizio del Movimento: il principio dell’umiltà, il principio della semplicità. Quando quest’Opera è iniziata 50 anni fa, purtroppo molti si sono burlati e hanno

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detto che non saremmo andati da nessuna parte. Il Primo Congresso ha avuto luogo nel 1968 con 68 persone. La gente ha riso e ha detto: Che cosa è quello Congresso? Tuttavia, la gente non dovrebbe sottovalutare piccoli inizi. Dio ha insegnato a quest’Opera il principio della semplicità. Noi non formiamo fratelli in un nuovo concetto attuale che parla di una mega chiesa. Che Dio benedica le chiese numerose. Io non giudico nessuno. Quello che ci giudica è il Signore. Il regno di Dio non è veramente interessato a questo aspetto, perché dove due o tre persone sono riuniti nel suo nome, lì è il Signore in mezzo a loro. Quindi dobbiamo mantenere totale dipendenza da Dio e lo spirito di umiltà. Non importa se siete troppo benedetti, se Lui vi dà cose materiali, e forse un po’ di fama. Portate tutto ciò sempre ai piedi del Signore. E’ anche molto importante mantenere, dopo 50 anni, il principio di comunione e di fraternità. A questo proposito, dobbiamo stare molto attenti, perchè il diavolo è sottile e intelligente. La comunione è indispensabile per ricevere la benedizione di Dio. Cari fratelli, dobbiamo mantenere questa comunione e curare con zelo spirituale questa fraternità. Allo stesso modo, dobbiamo continuare a predicare il messaggio del Vangelo. Non possiamo cambiare il fuoco del nostro messaggio. Il nostro messaggio ha un fuoco, ha un centro, e non è possibile cambiarlo, è Cristocentrico. Vi prego di capirmi, cari fratelli, cari amici, con tutto il rispetto: non avete il diritto di modificare il fuoco del messaggio di Dio. Il Vangelo è un confronto dell’uomo peccatore con il Dio Santo, l’unico che può perdonare i peccati e cambiare la vita. Questo è il Vangelo. Il Vangelo è Potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede. E’ un verbo che trasforma, salva e rende nuove creature. Il alcolista diventa un uomo sobrio. Il truffatore e il ladro diventano uomini onesti. Il adultero abbandona il adulterio per vivere una vita che piace a Dio. Il Vangelo è un cambiamento totale. Questo è il cuore del messaggio evangelico. Nessun altro. Cari compagni, ricordate che il nostro impegno è con Gesù Cristo e non con gli uomini. Un giorno dovremo rendere conto a Lui. Noi non neghiamo che Dio può benedire,


non neghiamo che Dio può dare buoni posti, ma quello non è il centro della predicazione evangelica. Dobbiamo predicare la santità, perché senza santità nessuno vedrà il Signore. Dobbiamo predicare, fratelli miei, che la vita cristiana è vissuta nella santità. E la santità si riflette dall’interno, ma inevitabilmente, si deve mostrare dall’esterno. Da ora in poi dobbiamo mantenere la visione che Dio ci ha dato. Tutto quello che Lui vuole è trovare bicchieri su cui versare questa visione, trasmettere questo sentimento. Quella visione, o fratelli, è in tutto il mondo e quindi quest’Opera si chiama Movimento Missionario Mondiale. Il MMM è in quasi tutti i blocchi geografici mondiali. Noi portiamo a compimento il grande mandato: Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo.

Questa è la visione del Movimento, e non può cambiare, a tutti i costi. Per la gloria di Dio ci attende ora la fredda Russia. C’è un fratello di Cuba che vuole andare lì. Questo fratello studia e si prepara per predicare il Vangelo. E’ un toc-

co del Signore che sta aprendo una porta per noi e si deve arrivare lì per prendere la sua Parola benedetta. Ci sono anche fratelli che si sentono di invadere la Cina, che è il secondo blocco geografico mancante del MMM. Fratelli, dobbiamo assaltare le trincee del diavolo, è necessario soddisfare i propositi di Dio e diffondere la parola di Cristo. Vorrei dire ancora una cosa: Bethel Television è un potente strumento per questo. Bethel ha un grande impatto ed è la verità di Dio. Dovete sapere che ci sono tracce di Bethel in tutta Europa, Africa, Oceania, Asia e America. Vorrei dire molto semplicemente che dobbiamo sostenere Bethel. Voi potete inviare la vostra offerta missionaria per sostenere questa stazione televisiva del Signore. Infine, concludo dicendo a tutti i miei colleghi, in questo santo ministero, che dobbiamo anche riconoscere che il lavoro che facciamo è solo un supplemento nell’intero scopo di Dio. Continueremo, con l’aiuto di Dio, ad agire potentemente in Gesù Cristo. Con questo potere noi perdureremo u giugno 2013

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Il Rev. GonzĂĄlez ha difeso il valore della famiglia e ha chiesto ai fratelli di mantenere unita e vigente uno dei pilastri della societĂ .

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PREDICAZIONE

Dove va l’Opera? Se non c'è visione non c’è proiezione, se non c'è visione non ci sono obiettivi da raggiungere, se non c'è visione non c'è direzione. Rev. Jorge Álvarez

parlare di visione è parlare della percezione da l’organo della vista, cioè le cose che Dio permette a alcune persone di vedere. Per noi la parola “visione” è molto importante. Si trova nella Bibbia 97 volte, e questo significa che è molto importante. E quello che noi possiamo dichiarare è quello che abbiamo imparato dal fondatore di quest’Opera. Uno dei miei compagni diceva che il fratello Ortiz avrebbe potuto essere una di quelle persone scelte ogni 500 anni e che non c’è nessuno come lui perché lo stampo è rotto. Dio ha scelto il fratello Ortiz per iniziare l’Opera del MMM quando lui è arrivato dal suo viaggio missionario a Cuba, dove è rimasto fino al 1960 e dove Dio gli ha detto di andarsene perché aveva una grande Opera da fare, perché da lì non sarebbe stato in grado di eseguirla. Nel 1961 questa visione ha cominciato a correre, e una rivista missionaria è nata: Impacto Evangelistico. Questa rivista aveva quattro pagine, ma lui aveva nel suo cuore l’intenzione d’iniziare questa grande Opera: “Devo cominciare a scrivere, scrivere tutto su un tavolo che non può essere eliminato, che è perpetuo, che è eterno”. E come il Signore aveva detto che quest’Opera sarebbe stata alzata negli ultimi giorni, quando la revoca della Chiesa sarebbe venuta, lui ha cominciato a scrivere la rivista sotto un tema principale: “sulle strade d’America e del mondo”. Con questo messaggio, stava mostrando che la visione e il suo scopo non ave-

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vano limiti, perché era una visione che non aveva confini, era oltre i limiti umani e terreni. I lavori sono iniziati nel 1961 con la rivista Impacto Evangelistico, e nel 1963 con gli altri mezzi di comunicazione. Sempre sotto il tema: “Impacto Evangelistico”. A Puerto Rico non c’erano stazioni radio cristiane. Ora abbiamo più di 25 stazioni radio e TV. Nel 1963 lui è entrato in due stazioni a Puerto Rico e nello stesso anno a New York. La terze è stata a Panama. Nel 1963 ha iniziato il Istituto Biblico Elim con la sorella Matilde Romano a Puerto Rico. Quest’Opera è stata iniziata dalla preghiera. Ortiz non voleva chiamarla Consiglio, e un giorno una delle sorelle gli ha detto: “Tu incoraggi il movimento, chiamiamola Movimento”. Poi un’altra sorella ha detto: “Ma non può essere solo Movimento. Tu sei un missionario, chiamiamola Movimento Missionario”. Hanno continuato a pregare, il fratello Ortiz lo sapeva, poiché Dio l’aveva confermato. Poi hanno detto: “No, quest’Opera non sarà per Puerto Rico. E’ una grande Opera, un’Opera che attraverserà le frontiere, che arriverà in tutti i continenti. E’ un’Opera che raggiungerà la fine di questa terra. Chiamiamola anche Mondiale”. E questa è l’Opera del MMM. Quando la rivista è uscita, ha cominciato a correre di mano in mano. I mezzi di comunicazione e le risorse che abbiamo ora, non esistevano, ma è stata letta e inviata ad altri dai fratelli. Così correva la rivista ed è stata portata da un paese ad un altro: “Non so come la rivista è arrivata in Sud America e America Centrale, mi hanno chiamato da tutti i paesi”. Così il fratello Ortiz ha introdotto una visione di fede nella visione ampia. Mi ricordo che una volta il fratello Ortiz è arrivato piagendo molto eccitato, perché due paesi l’avevano convocato. Attraverso una lettera ci ha detto che altro consiglio voleva unirsi al MMM, ma quando gli hanno detto: “Qual è la copertura che hai per noi? Quanti soldi ottenerremo?”, il fratello Ortiz ha detto: “Scusi, ma questa non è la visione che ho ricevuto. Questa non è la visione che ho preso, ma una visione di fede”.


Qui noi non chiediamo e chiediamo, diamo e diamo. Nella visione di fede, Dio dà, Dio provvede, Dio risponde, Dio dà in base ai bisogni. Abbiamo imparato che la visione deve essere eseguita con fede, dipendendo interamente da Dio e da coloro a cui Dio ha parlato e coloro che Lui sta dirigendo. Quest’Opera non dispone di risorse economiche, non fa grandi mara-

tone, non ha grandi fondi nelle banche. E’ un’Opera interamente di fede. Il fratello Ortiz diceva: “Ci rallegriamo nel dire che questa è un’Opera di fede e di sacrificio, ma se pensiamo a questo, dobbiamo essere nel sacrificio, perché molti dicono che sono nell’Opera di fede e non lo sono”. Questo è come un matrimonio: se c’è fede, ci deve essere sacrificio. Se c’è sacrificio, ci deve essere fede. Vorrei menzionare i seguenti principi fondamentali del Vangelo: - La salvezza. - La guarigione divina. - Il battesimo nello Spirito Santo. - La seconda venuta di Cristo. - La santità. Quest’Opera è iniziata con santità e dobbiamo continuare in santità. Non possiamo fermare la santità, non possiamo essere un ostacolo alla santità. L’uomo deve vestirsi come un uomo e la donna come una donna. Viviamo in un tempo in cui tutto è per lei e per lui e non importa se usano lo stesso. A volte vediamo qualcuno e non sappiamo se è veramente un uomo, perché ha i capelli più lunghi e usa vestiti più stretti che le donne. Si deve essere uomo o donna. Dobbiamo seguire i principi della Parola, la visione di quest’Opera. Abbiamo bisogno di continuare questa visione, e questo è il nostro impegno: la santità del nostro Dio. Stiamo riprendendo, riaffermando, stabilendo questi principi che devono continuare. Questo non fermarà. Coloro che non vogliono continuare a fare questo sono vigliacchi e i vigliacchi non appartengono a quest’Opera. Abbiamo bisogno di operai che predicheranno la santità a tutti i costi. Ci sono persone che lasciano le chiese per questo motivo e vanno a altre chiese dove sono ricevuti. Noi rispettiamo le loro decisioni, ma vogliamo un popolo santo e coperto nella santità del nostro Dio. Dobbiamo vivere in santità, dobbiamo essere santi, e qui abbiamo bisogno di operai santi per predicare messaggi santi e di santità e nella libertà dello Spirito del nostro Dio u giugno 2013

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Sei giorni di devozione e lodi, il Centro Congressi Figali ha riunito migliaia di fratelli provenienti da diverse parti del mondo.

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PREDICAZIONE

L’impatto della famiglia cristiana Il grande progetto di Dio è quello di formare un grande esercito con le famiglie della terra che credono in Lui e seguono la Sua Parola. Rev. Rodolfo González

quando si fa la predica della Parola di Dio a una nazione, questo ha un impatto sulle persone e le famiglie. Il principio della creazione è senza dubbio un fatto storico. Molte persone stanno ancora indagando, facendo credere alla gente che Dio non esiste, che l’uomo è stato fatto da solo e tutta la creazione è stata fatta da sola. Molti scienziati vogliono abbattere la veridicità del libro sacro della Bibbia, in cui si afferma che Dio creò l’uomo e la donna a sua immagine e somiglianza. Questo principio aveva uno scopo, perché Dio non fa nulla per caso. C’era un progetto e questo progetto è ancora in piedi: formare un grande esercito con le famiglie della Terra che credono in Lui e obbediscono alla Sua Parola. La Parola dice che Dio creò l’uomo e la donna a sua immagine. Dice: “maschio e femmina li creò”. Egli non creò due uomini, non creò due donne, ma creò l’uomo e la donna. Dio fa piccole cose per renderle più grandi in seguito. Migliaia di anni fa c’era una coppia, oggi siamo più di sette miliardi e mezzo di esseri umani. Ma la Parola di Dio dice anche che una volta completato il numero dei salvati, la tromba suonerà e la Chiesa ascenderà e andremo alla casa che Dio ci ha preparato. Dio ha benedetto la famiglia e ha detto: “Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite la terra”. Questa è l’ordine che Lui ha

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dato e che non è ancora sospesa. Alcuni dicono che la terra è piena. Questo è falso. La terra ha ancora molto spazio. E ci sono quelli che dicono che non c’è cibo per tante persone. Vorrei dirvi che solo nei mari c’è abbastanza cibo per tutti. Dio provvederà sufficiente. Coraggio, non tiriamoci indietro, non pensiamo come alcuni che dicono che dobbiamo ridurre la famiglia, e non facciamo come molte delle famiglie chiamate cristiane che utilizzano contraccettivi. C’è un risveglio della “pillola del giorno dopo”, che viene utilizzata dai giovani smarriti che stanno commettendo fornicazione. Usano quelle pillole per non concepire. La Bibbia dice che i fornicatori non piacciono a Dio. Il Signore ha istituito il matrimonio, e per questo motivo ha creato l’uomo e la donna. Nel versetto 31 del capitolo 1 della Genesi si legge: “Dio vide tutto quello che aveva fatto, ed ecco, era molto buono. Fu sera, poi fu mattina: sesto giorno”.

Tutto ciò che Dio aveva creato era buono. Dio ci ha creato maschio e femmina per unirci in matrimonio, per sposarci e non per fornicare. Questo è fatto dai quelli che non hanno conosciuto Dio. La fornicazione è un peccato che Dio condanna, e la parola dice: “i fornicatori non entreranno nel regno dei cieli”.

Quando Dio ha istituito il matrimonio è stato consapevole della sua creazione: si riprodurrano e concepiranno e quindi i bambini saranno nati. Credete che Dio non ha detto a Adamo ed Eva come dovevano guidare i loro figli? Lo ha fatto. La Bibbia dice che Dio ci ha creato per la sua gloria e lode, per servirlo, per benedirci. Dio creò l’uomo con la possibilità di vivere per sempre, ma la disobbedienza dell’uomo nel giardino di Eden ha causato angoscia, tristezza e dolore per la famiglia umana. Abbiamo la testimonianza del caso di Caino e Abele, i primi due fratelli. I suoi genitori, Adamo ed Eva, avevano insegnato loro ad avere responsabilità. Uno lavorava la terra e l’altro pascolava le pecore. Un giorno, Dio ha chiesto loro attraverso Adamo di portare una offerta. Abele ha offerto con buona disposizio-


il mondo e ancora all’interno delle famiglie chiamate cristiane, perché non obbediscono alla Parola di Dio. Alla fine del capitolo 4 della Genesi, leggiamo: “Adamo conobbe ancora sua moglie ed ella partorì un figlio che chiamò Set, «perché», ella disse, «Dio mi ha dato un altro figlio al posto di Abele, che Caino ha ucciso». Anche a Set nacque un figlio, che chiamò Enos. Allora si cominciò a invocare il nome del Signore”.

Così è stata completata la restaurazione della promessa di Dio di benedire la famiglia umana. Adamo ed Eva sono stati benedetti e la gloria di Dio è stata con loro perché sono rimasti obbedienti a Dio. Il matrimonio formato nella volontà di Dio è qualcosa meravigliosa dall’inizio della creazione. Gli uomini che hanno avuto le loro famiglie in obbedienza alla Parola di Dio, sono stati benedetti e si sono moltiplicati. E’ una potente testimonianza delle sue convinzioni, onestà, moralità e dell’istruzione che i genitori hanno dato ai loro figli secondo il capitolo 6 di Deuteronomio, dove dice che devono inculcare ai loro figli i comandamenti di Dio. Inoltre, Dio disse ad Abramo in Genesi 12:03: “Benedirò quelli che ti benediranno e maledirò chi ti maledirà, e in te saranno benedette tutte le famiglie della terra”. Questo è

ne un sacrificio a Dio, ma Caino non ha portato una buona offerta. Caino ha visto che Abele era felice, perché Dio aveva gradito Abele e la sua offerta, e per questo motivo era arrabiato con lui. Attualmente ci sono molti fratelli che si odiano e questo sta accadendo in tutto

sempre stato il desiderio di Dio: benedire tutte le famiglie della terra, non solo quelle che sono qui, non solo quelle del Movimento Missionario Mondiale. Dio vuole benedire la vostra famiglia. Dio vuole che noi siamo riempiti con la Sua Parola. Inculchiamo ai nostri figli e parliamo con loro del regno di Dio. Parlare del regno di Dio e predicare il Vangelo è una benedizione per noi, è una benedizione per la nostra famiglia. Il mondo è pieno di odio. Il mondo è senza speranza. Solo un matrimonio che vive la vita cristiana è speranza affinché le persone possano rifletere. Dobbiamo essere un esempio. Il mondo ha molte cose fuorvianti che ci attirano, ma quando vediamo una famiglia cristiana ben formata, questo ci induce al cambiamento e alla trasformazione u giugno 2013

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Sfilata delle diverse delegazioni partecipanti, capeggiando gli Ufficiali Internazionali, il Rev. Gustavo Martínez e il Rev. José Soto. Sotto: due fondatori storici; il Rev. Rodolfo González eil Rev. Rubén Rosas.

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CRISTO VIVE Bel motto presentato da un gruppo di fratelli degli Stati Uniti d’America. Cristo vive: sentire che è stato presente dall’inaugurazione fino alla chiusura dell’evento. Fervore e allegria del popolo di Dio, espressi in lodi e applausi. Cristo vive, la Chiesa vive.

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Tutti i continenti, tuttelerazze e tutte le origini. Alcuni dei 65 paesi dove è presente l’Opera a livello mondiale sfilando davanti al podio principale.

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PREDICAZIONE

La Chiesa e la venuta di Cristo La chiesa in attesa di Cristo non è un popolo qualsiasi, non è un popolo abbassato. La chiesa del Signore è di prima classe. Rev. Álvaro Garavito

abbiamo ascoltato che il Movimento Missionario Mondiale è nato il 13 febbraio 1963. Da allora, il messaggio di Dio è stato trasmesso e predicato attraverso i diversi mezzi di comunicazione. Questi stessi mezzi che in quei tempi non erano delle migliori, sono evoluti nel tempo. Oggi abbiamo mezzi di comunicazione molto potenti. Attualmente stiamo raggiungendo tutte le parti del mondo. Tutti i mezzi si sono attivati per trasmettere questo congresso, ma c’è una ragione molto importante, una ragione fondamentale e non possiamo risparmiare gli sforzi del Movimento Missionario Mondiale, perché stiamo annunciando il Vangelo da molti anni fa. Dalla nascita di quest’Opera, abbiamo detto che Cristo verrà presto sulla Terra. Milioni di persone in tutto il mondo hanno ascoltato per duemila anni di storia cristiana ed attraverso diversi mezzi che Cristo tornerà per rapire la sua chiesa che è sparsa su tutta la terra. Naturalmente, ci sono ancora beffardi che non vogliono ascoltare che Cristo viene sulla terra, ma così come ci sono beffardi, c’è un popolo in attesa. Vorrei che la Chiesa sia rapita stasera e che la sua gente vada in cielo con il Signore. Ma ci sono almeno cinque caratteristiche vitali insostituibili. La Parola di Dio ci parla in Efesini 5:26-27 sulle cinque caratteristiche che la chiesa andrà fino al cielo: “per santificarla

dopo averla purificata lavandola con l’acqua della parola, per farla comparire davanti a sé,

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gloriosa, senza macchia, senza ruga o altri simili difetti, ma santa e irreprensibile”.

La prima caratteristica è che non siamo un popolo qualsiasi. Il popolo che sarà rapito, il popolo in attesa del Signore, non è una religione. Non sono religiosi, non sono un gruppo religioso sociale. Si tratta di un gruppo di uomini e donne sparsi in tutto il mondo, che hanno lavato le loro vesti, le loro anime e le loro vite nel sangue di Cristo, e i cui nomi sono scritti nel libro della vita. Pertanto, non è un popolo qualsiasi. La seconda caratteristica è che Cristo portarà una chiesa gloriosa, degna di onore e di lode. La chiesa primitiva è stata piena di gloria e era degna di lode, degna di onore. Quando la gloria di Dio è all’interno di una chiesa, all’interno di una congregazione, all’interno di una persona, quella persona è degna di rispetto. E’ rispettata dal’inferno, dal Diavolo e dai demoni, e le forze del male restano soggette, perché c’è autorità in quella gloria che la chiesa possiede. Benedetto sia Dio! La terza caratteristica di questa chiesa che un giorno ascenderà con il Signore, è che si tratta di una chiesa senza macchia. Nel libro di Apocalisse 3:04, ci viene detto che tutti coloro che non hanno contaminato le loro vesti, sono degni. Solo è degno colui che ha imbiancato le sue vesti nel sangue dell’Agnello. In Apocalisse 22:14, dice: “Beati coloro che lavano le loro vesti”, e il capitolo 3 versetto 4 ci dice: “Tuttavia a Sardi ci sono alcuni che non hanno contaminato le loro vesti; essi cammineranno con me in bianche vesti, perché ne sono degni”. Benedetto sia Dio!

La quarta caratteristica di questa chiesa è che non ha rughe, e la parola “ruga” signfica la piega che si deforma, la piega deforme o irregolare fatta in indumenti o qualsiasi tessuto flessibile. Tutti abbiamo bisogno di stirare i vestiti per indossarli. Ogni persona sa usare un ferro da stiro per i vestiti e altre cose in cui si formano pieghe che deformano il carattere e la forma del pezzo di stoffa. Ma il Signore dice anche che la sua Chiesa non avrà rughe. Che cosa vuole dire? Che dobbiamo avere un ferro da stiro? Io conosco un ferro potente, il ferro della Parola di Dio. D’altra parte, la quinta caratteristica


della chiesa che andrà in paradiso è nella Parola di Dio, in 2 Corinzi 6: 17-18 e 7:1, che parla di santità. Questa è la caratteristica dei buoni cristiani. Il termine “santo” viene da una radice greca che significa “consacrato”, “messo a parte per Dio”. Il popolo che andrà con il Signore non può lasciarsi trasportare dal mondo attuale, perché colui chi ama il mondo diventa un nemico di Dio, ma colui che ama Dio deve tornare nemico del mondo. Nei libri di 1 Pietro 1:15 e Ebrei 12:14, la Bibbia dice che senza pace e senza santità nessuno vedrà il Signore. La chiesa in attesa di Cristo non è un popolo qualsiasi, non è un popolo abbassato. La chiesa del Signore è di prima classe. Voi siete un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio si è acquistato, perché proclamiate le virtù di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa. Alleluia! In cielo nulla di impuro può entrare, perché quello impuro è sporco, lercio ed immondo. La chiesa che andrà con il Sig-

nore è una chiesa santa dentro e fuori e in tutto il suo modo di vivere. Pertanto, gli altari non hanno bisogno di ministri freddi e apatici, uomini addormentati negli altari. Ci vogliono uomini svegli a pregare la voce di Dio, a trasmettere la Parola al popolo, la Parola rivelata dal cielo. Benedetto sia il suo nome! Infine, in 2 Pietro 3:9-14 e in Apocalisse 21:27, la Parola ci dice: “Nulla di impuro vi entrerà” e abbiamo visto che la definizione del termine “impuro” è sporco, lercio, immondo. Pertanto, in cielo non entrerà un credente qualsiasi, ma solo quelli che sono scritti nel libro della vita, perché il popolo che entrerà in paradiso sarà un popolo diverso dagli altri. Il popolo che andrà con il Signore, è un popolo santo! Non può essere un popolo intrecciato, non può essere un popolo macchiato, non può essere un popolo piegato, non può essere un popolo senza purificare. E’ un popolo glorioso, che conserva la gloria della presenza di Dio nella sua essenza. Benedetto sia il suo nome per sempre u giugno 2013

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Delegazioni dell’Australia, dell’Olanda, del Messico e del Guatemala presenti nel Congresso.

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I mezzi di comunicazione contribuendo alla sua missione evangelizzatrice. Trasmettendo al mondo intero, attraverso sei satelliti. La rivista Impatto Evangelistico ha inviato un gruppo di professionisti per la copertura.

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PREDICAZIONE

Formazione teologica di fronte al postmodernismo Il Movimento Missionario Mondiale deve affrontare le sfide dell'era postmoderna ed è indispensabile mantenere e conservare gli insegnamenti teologici ricevuti. Rev. Rubén Concepción

quando parliamo del Movimento Missionario Mondiale, diciamo che si tratta di un’Opera che nasce dalla visione di un uomo chiamato Luis M. Ortiz. 50 anni sono passati e ora l’Opera è molto ampia. Oggi abbiamo diverse lingue e diversi ministeri, ma vi è una sola formazione. Il concetto di formazione deriva dalla parola “formato” ed è associato con il verbo “formare”. Quello che vorrei dirvi, cari frattelli, è che siamo molte membri, ma uno solo è il corpo. Abbiamo un grande impegno. Il lavoro della chiesa non è sociale, non è politico e non è religioso. Abbiamo il grande impegno di far conoscere il vero Dio. Abbiamo ascoltato molti sermoni su ciò che quest’Opera è nell’era postmoderna, ed una delle caratteristiche fondamentali di questa epoca è che la gente non prende nulla sul serio. Vi è una mancanza di impegno, e che tristezza quando il popolo ha una fede emotiva vana. Oggi viviamo in mezzo a un popolo e a una società che vivono una fede emotiva. Ci sono altri che non hanno fede, perché hanno perso la fede nella chiesa. La domanda che dobbiamo porci questa sera, non è cosa dico io di noi, ma: Cosa dice il mondo di noi? Cosa dice la gente di noi? Qui siamo tutti santi, qui tutti abbiamo lodato il Signore. Qui c’è

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stata una unità dello Spirito, ma questa unità è vera? Il Movimento Mondiale Missionaria ha compiuto 50 anni di lavoro missionario e affronta quest’era postmoderna con fermezza ed integrità. Pertanto, è indispensabile mantenere e conservare gli insegnamenti teologici che abbiamo ricevuto. Dio ha assegnato alcuni uomini per ci guidare, e quest’Opera è ora gestita da un Consiglio Internazionale ed è presieduta dal Rev. Gustavo Martinez. Con lui, ci sono altri otto uomini che collavorano a questo lavoro, perché quest’Opera ha un’autorità delegata da Dio. Quando Dio ha chiamato il Rev. Luis M. Ortiz, gli ha delegato l’autorità che è stata iniziata con un piccolo gruppo di uomini. Ma oggi, dopo 50 anni, si tratta di un’Opera molto ampia e grande grazie a questo Consiglio Direttivo Internazionale, che è incaricato di mantenere l’ordine di quest’Opera. Nel 1987, durante il V Congresso Mondiale tenuto a Panama, il Rev. Luis M. Ortiz ha fornito uno studio intitolato “Ministeri integrati”, e ci ha insegnato in quel momento che ci sono “Ministeri paralleli”. Questi ministeri sono quelli che corrono da un lato, ma non sono mai integrati. Il Rev. Luis M. Ortiz ha anche parlato sui “Ministeri Personalisti”, che sono sempre segnati dal Io: quello che ho fatto, quello che faccio, quello che ho, quello che ho raggiunto. Sono come lo spirito di Nabucodonosor, che ha detto: “La grande Babilonia che io ho costruito”. Il Rev. Ortiz ha parlato anche sui “Ministeri mascherati”. Ci sono persone che hanno un abbigliamento sacro e l’aspetto di pecore, ma basta togliere l’abito di santo e cercare la sua anima e il suo cuore per incontrare qualche sorprese: pecore all’interno e lupo all’esterno. Travestiti, cantano, lodano Dio, parlano in lingue, predicano, profetizzano, possono fare molte cose, ma non sono pecore!, perché non obbediscono, non sono sommessi, non vivono nella Parola. Sono persone travestite, sono ministri travestiti. Il Rev. Ortiz ha parlato anche sui “Ministeri falsi”. E come possiamo identificarli? Proprio in questo modo: colui che sa che ha conosciuto Dio deve essere traspa-


rente, e non come quei ministeri falsi. Ci sono molti falsi negli altari che non sanno che l’altare è un processo, è un tempo nella nostra vita pastorale. Non sanno che la trasparenza e l’amicizia sono per sempre. Questi ministeri sono falsi, perché sembrano brillare, ma sono tutti falsi. Il Rev. Ortiz ha anche menzionato che ci sono “Ministeri Fugaci”. Li ha anche chiamato ministeri internazionale, interconfessionale, intercontinentale, interplanetari, interessati, provvisori, falsi, stelle erranti, ed ogni vento di dottrina li porta fuori del loro sito. Ma dopo 50 anni, nel Movimento Missionario Mondiale ci sono ancora uomini che sono sopra il fondamento della Parola. Oggi possiamo alzare le nostre bandiere e dire a Dio: io sono sopra il fondamento. Non mi sono mosso. Venti hanno soffiato, colui che ha camminato accanto a me è venuto per cercare i propri interessi, ma io ho imparato a seguire le orme del maestro. Ad andare lungo il sentiero stretto. Sia lodato il nome del Signore. Alleluia! E’ necessario imparare ad essere uniti in una singola formazione e in una buona difesa di fede, ma anche una buona difesa contro mio fratello. Perché? A che serve la fede se devo pugnalare mio fratello alle spalle? Devo imparare a formare una unità del mio spirito col mio fratello nel campo di battaglia dove lui alza la bandiera, per-

ché quando il nemico attacca, colui che mi sta attaccando è purtroppo il mio fratello. Attualmente, vi è un’Opera che è una fonte di uomini e donne di coraggio e di dedizione. Si tratta della Repubblica di Colombia, che è una fonte di missionari, di uomini e donne fedeli. Si tratta dell’Opera che ha dato molti martiri. Nelle vicinanze, Dio ha detto: “Ripartirò questo lavoro, un uomo andrà con una visione in Perù”, e lì abbiamo i mezzi di comunicazione che non possono funzionare senza le risorse umane. Questo non significa che Perù, Colombia o Porto Rico sono il capo, perché il capo è Cristo. Cosa è successo a Porto Rico?, È stato sepolto? No, perché l’origini è stato lì e rimarrà lì, perché Dio ci ha affidato questa preziosa Parola, e diamo gloria al Signore per Porto Rico, Colombia e Perù che collaborano nell’Opera. Chi risponderà alla chiamata e dirà al Signore “Eccomi”? Gli dirai “Non sono falso, non sono trasvestito, non sto camminando in parallelo, sono integrato nell’Opera? Eccomi, Signore, Eccomi, Signore! Chi risponderà alla chiamata? Eccomi, Signore, voglio formare persone, volgio formare nazioni. Alleluia! Ecco il Signore e tutti integrati siamo un unico popolo con culture e lingue diverse, ma c’è un solo Dio, un solo Signore, un solo Spirito. Non dimenticate: siamo uno! u giugno 2013

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Le visite del pastore Edwin à lvarez della Comunità Osanna eil Viceministro del Turismo di Panamå, Ernesto Orillac, che si è presentato in rappresentanza del presidente panamense.

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Impacto evangelistico

congresso mondiale


Alcuni Ufficiali internazionali, Supervisori Nazionalie Pastori della Colombia, di Israele, dell’India, degli Emirati Arabi Uniti, di Porto Rico e del PerÚ.

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Dramma missionario, lezione obiettiva sulla Chiesa del Signore, che non deve dormire sul lavoro evangelizzatore.

Arrivo di fratelli, area ristoranti e sicurezza. L’organizzazione dell’evento ha coperto tutti i dettagli. 46

Impacto evangelistico

congresso mondiale


giugno 2013

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Il Congresso dei 50 anni Con la partecipazione di più di diecimila persone da tutto il mondo, il Movimento Missionario Mondiale ha organizzato dal 14 al 19 di maggio, nella Repubblica di Panama, il suo IV Congresso Mondiale, e ha celebrato i 50 anni dell'Opera di Dio creata nel cuore del Signore e fondata dal reverendo Luis M. Ortiz il 13 febbraio 1963. All’evento, sviluppato per sei giorni nel Figali Convention Center della Città di Panama, hanno partecipato oltre 60 delegazioni provenienti dai cinque continenti.

Distribuzione del Figali Convention Center

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Palco in cui si trova la banda

Personale ed attrezzatur a di trasmissione

40.0 mts

72.0 mts

Impianti Audio Altare

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Compagnie aeree Copa, Avianca, Taca, Lacsa, Iberia, KLM, Delta, Air France e United Airlines sono state le compagnie aeree utilizzate per trasportare i nostri fratelli.

Modulo di Stampa Impacto Evangelistico

Area del pubblico

Schermo gigante

Gastronomia Internazionale

Area di vendita alimentare

Schermo gigante 120.0 mts

Mobile di transmissione

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Gruppo di Lode e Adorazione

Sfilata di nazionali Il Congresso ha disposti di 1 gru di televisione per catturare le migliori immagini dell'evento. Più di 6 telecamere HD sono state usate per coprire questo evento.

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Repubblica di Panama

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Stato di lingua spagnola la cui capitale è Città di Panama. E’ stata la nazione che ha ospitato il IX Congresso Mondiale dell’Opera di Dio e le celebrazioni del 50º anniversario. La sua posizione privilegiata e orografia le permetteno di avere l'unico collegamento marittimo possibile tra l'Oceano Pacifico e il Mar dei Caraibi attraverso i 80 km. del Canale di Panama. Ha una popolazione di 3.242.173 abitanti lungo i suoi 75.517 km2 e 2.490 km2 di coste. Ha circa 1.500 isole e la sua massima altezza è 3.475 metri nel Vulcano Baru.

partecipanti

Martedì 14 maggio

Notte: Discorso: “Congresso Mondiale e celebrazione dei 50 anni del MMM”, Rev. Gustavo Martinez, Presidente Internazionale. - Omaggio al Rev. Ruben Rosas per il loro prezioso contributo alla valorizzazione dell’Opera. - Il Vice Ministro del Turismo di Panama, Ernesto Orillac, ha parlato a nome del Presidente della Nazione e ha ringraziato il MMM per tenere l'evento sul suolo panamense.

apross. per servizio.

Mercoledì 15 Maggio

Mattino: Conferenza: “Visione storica del MMM”, Rev. Jorge Alvarez, Segretario Internazionale. Notte: Messaggio: “La Fede di fronte alle sfide della società contemporanea”, Rev. Carlos Guerra, Supervisore negli Stati Uniti e in Canada.

Giovedi 16 maggio

Mattino: Conferenza: “La Missione della MMM e il suo effetto sulle nazioni”, Rev. Alberto Ortega, Pastore negli Stati Uniti. Notte: Messaggio: “La Chiesa di fronte alla imminente venuta di Cristo”, Rev. Alvaro Garavito, Ufficiale Internazionale. - Video sulla storia dei 50 anni del MMM.

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Aeroplani apross. sono stati necessari per trasportare i nostri fratelli.

Venerdì 17 maggio

Mattino: Riunione dei Operai Conferenza: “Riaffermando i nostri fondamenti”, Rev. Gustavo Martinez, Presidente Internazionale. Notte: Messaggio: “L'impatto della Famiglia Cristiana”, Rodolfo Gonzalez, Tesoriere Internazionale.

16 Commissioni

Sabato 18 maggio

Mattino: Conferenza: “L'efficacia delle lingue nel compimento della missione”, Rev. Samuel Mejia, Supervisore in Colombia e in Asia. Notte: Messaggio: “Cinquanta anni di lavoro ... ora che cosa?”, Rev. José Soto, Vicepresidente Internazionale e Supervisore di Europa. - L’assistente di Supervisione in Africa, Edelmiro Dicombo, ha dato ai Reverendi Gustavo Martinez e José Soto distintivi africani per la loro leadership. - Si è svolta la sfilata delle più di 60 delegazioni internazionali. - Dramma missionario dove si ha sottolineato che la Chiesa non deve adagiarsi sul suo lavoro di evangelizzazione.

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Domenica 19 maggio

Mattino: Conferenza: “Il Governo e l'Amministrazione del MMM”, Rev. José Soto, Vice Presidente Internazionale. Conferenza: “La formazione teologica di fronte alle sfide del post-modernismo”, Rev. Ruben Concepcion, Ufficiale Internazionale. Notte: Messaggio: “La visione e la sua importanza per le nazioni”, Rev. Gustavo Martinez, Presidente Internazionale.

erano responsabili per l'organizzazione del Congresso.

Commissione Trasporto.

Fratelli

hanno lavorato al giorno e suddivisi in tre turni durante il Congresso.

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50 años

Il pastore Julio Klinger e suamoglie, la sorella Ana Yanire. Ha sconfitto i suoi tormenti più duri ed è uscito dall’oscurità.

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Impacto evangelístico

Movimiento Misionero Mundial 1963-2013

1963 1963 1981 1984 1989

historia de vida

América Europa Oceanía África Asia


aveva l’abitudine di perdersi per tre o quattro giorni. Non gli importava che la sua famiglia sarebbe morta di fame. Anche se la sua ragazza aveva l’asma, lui non ascoltava le sue lamentele. Lei cominciò a cercare Dio. Un fratello, residente di El Chorrillo, la invitò alla chiesa del Movimento Missionario Mondiale. Nella stessa casa, Ana Yanire leggeva la Bibbia, mentre Julio vendeva droga. Lui ha cominciato a vederla trasformata et si è rassegnato a perderla. “Mi lascerà per qualcun altro” pensava. Lei è andata a un ritiro di digiuno con i suoi due figli. Ha narrato suoi problemi ed i fratelli hanno pregato per lui. Un mese dopo, una mattina, mentre lui stava sotto l’effetto di droghe, Julio ha chiamato Dio per la prima volta, senza conoscerlo. Zoppica con la gamba sinistra, appena, ma zoppica. Dice che il dolore persistente al ginocchio è una profonda traccia lasciata dal suo tempo come gangster e rapinatore. Una ferita che alla fine è diventata un disagio cronico e l’eredità di un tempo sordido de la sua vita di alcool, sesso e droga. Una lotta con uno dei suoi “migliori amici” è finita con un bicchiere sbattito contro la rotula. Un infortunio che Julio Klinger ricorda come parte di un passato in cui ha perduto anche il suo nome, diventando semplicemente “Gallito”. Un combattente di strada, senza legge né scrupoli. E’ cresciuto nel temuto quartiere El Chorrillo, un luogo nel centro urbano di Panama fondato nel 1915 dai neri delle Antille e poi diventato un enorme tugurio con

molte bande che disputano il dominio delle strade e delle imprese illegali. Pericoloso oggi come 30 anni fa. “Sono nato a El Chorrillo il 15 agosto 1961”, dice Klinger. Nella sua casa mancava una figura paterna. Sua madre era responsabile dell’educazione di Julio e altri due figli, Gisela e José. Nel corso del tempo, lui ha scoperto che sua madre è stata adottata dai suoi nonni. Le sue radici si sono perse. Aveva 13 anni quando ha perso la sua innocenza. Ha cominciato con il diluente, inalando e distruggendo i suoi polmoni con questo derivato dal petrolio. Così ha iniziato il suo cammino verso la perdizione e la criminalità. Poco tempo dopo lui è stato già coinvolto in piccoli furti. “Non avevo bisogno di farlo, perché mia madre lavorava nel Canale di Panama e mi ha dato quello che mi serviva, ma le cattive compagnie hanno rotto la mia volontà”, confessa. LE DROGHE, LE SUE CATENE

A 16 anni, ha scoperto che il suo patrigno aveva portato a casa sacchetti di marijuana da vendere nel quartiere. Il business della droga è stato fissato a pochi metri dalla sua camera. Ha visto come questo vecchio uomo ha smesso di essere un pescatore per diventare un ladro di turisti nel Puente de las Américas (Ponte delle Americhe). Da un giorno all’altro, la madre del giovane Julio ha cominciato a regalargli orologi, anelli e collane

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Peccato Senza

Drogato e con un coltello in mano, la criminalità era il suo stile di vita di tutti i giorni per molti anni. E' cresciuto in uno dei quartieri più pericolosi di Panama. Rubando turisti e residenze, Julius Klinger aspettava la morte in un infido pugnale, ma ha trovato il Signore. E’ stato salvato ed è diventato un fedele servitore di Dio. Foto: Roberto Guerrero e archivio personale

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Il pastore Klinger nel presente e nel passato. Ha superato la tappa di delinquenza e droghe e si è dedicato al Signore nella sua gioventù, insieme a sua moglie e ai suoi piccoli figli.

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d’oro. Poi lui ha capito l’origine del denaro: “Anche mia madre trafficava marijuana” e lui ha anche aderito il business. “Ero sempre fatto, vendevo e mi drogavo. Continuavo a rubare, principalmente turisti, perché sapeva che erano solo di passaggio, che non avrebbero denunciato il furto e non sarebbe rimasti in città per accusarmi”, dice. Un giorno è stato catturato per la prima volta in una struttura minorile, ma lui non è rimasto qui per lungo tempo, è escappato. E’ tornato in strada ed è stato catturato dalla polizia di nuovo e inviato a un luogo chiamato Escuela de Chapala (nel quatiere di Arraiján, alla periferia della capitale). E’ scappato di nuovo. Più esperto e sempre più violento, ha sperimentato con altre drogue, la marijuana non era più sufficiente, così ha provato con le pillole che macinava e aspirava. Si stava avvicinando alla cocaina, la quale lo ha finalmente catturato. Sua madre ha cercato di salvarlo e lo ha mandato a Chitre, la capitale della provincia di Herrera nell’interno di Panama, ma quando è tornato a casa ha continuato a rubare e drogarsi. Armato di un coltello, rubava residenze e turisti e si difendeva dalle bande rivali. IL CARCERE, IL SUO TORMENTO

Aveva 19 anni quando è stato di nuovo catturato per aver rubato auto a mano armata, ma questa volta è andato alla prigione della Isla de Coiba, conosciuta anche come la Isola del Diavolo, che si trova nelle acque remote dell’Oceano Pacifico ed è circondata da un mare popolato da squali. E’ stato im52

Impacto evangelistico

storie di vita

prigionato 14 giorni, ma nessuno ha sporto una denuncia. Julio cercò di raddrizzare la sua vita, perché aveva un figlio da un rapporto giovanile, ma aveva già perso il controllo della sua vita. Le strade lo hanno sempre catturato. In questo cammino senza meta ha incontrato la persona che sarebbe diventata sua moglie. Lui aveva quasi 21 anni e lei aveva 15 anni. Le confessò che aveva un’altra coppia e un bambino, ma che la relazione era quasi finita. Pochi mesi dopo conoscersi, una rissa di strada quasi distrugge il suo ginocchio, un dolore costante a oggi. “Sono stato portato in ospedale e operato incurantemente, hanno danneggiato il mio tendine del ginocchio. Ho pianto perché non potevo camminare, ma lei mi ha visitato, ha avuto pietà ed è venuta a vivere con me per prendersi cura di me senza essere sposati”. Ana Yanire ha lasciato i suoi nonni ed all’età di 15 anni si è presa cura di un ragazzo ferito, apparentemente senza futuro. Nonostante la sua giovane età, ha mostrato una maturità che ha sorpreso il delinquente indomabile. Una volta guarito, ha dimenticato lo sforzo della sua ragazza ed è tornato in strada per rubare e drogarsi. Ana Yanire era incinta. Julio è nato, due anni dopo anche Joel. Con due bambini, lui si è specializzato nella vendita di drogue per mantenerli. Aveva l’abitudine di perdersi per tre o quattro giorni. Non gli importava che la sua famiglia sarebbe morta di fame. Anche se la sua ragazza aveva l’asma, lui non ascoltava le sue lamentele. Lei cominciò a cercare Dio. Un fratello, residente di El Chorrillo, la invitò


alla chiesa del Movimento Missionario Mondiale. Nella stessa casa, Ana Yanire leggeva la Bibbia, mentre Julio vendeva droga. Lui ha cominciato a vederla trasformata et si è rassegnato a perderla. “Mi lascerà per qualcun altro” pensava. Lei è andata a un ritiro di digiuno con i suoi due figli. Ha narrato suoi problemi ed i fratelli hanno pregato per lui. Un mese dopo, una mattina, mentre lui stava sotto l’effetto di droghe, Julio ha chiamato Dio per la prima volta, senza conoscerlo. DIO, LA SUA SALVEZZA

“E’ stato strano”, ricorda. Anni fa aveva ascoltato la parola in carcere da un criminale che era un assassino. Aveva ascoltato il Salmo 51: ... Liberami dal sangue versato... “Quella parte mi piaceva e ho chiesto a Dio di auitarmino a non camminare più con le armi, perché non voleva uccidere nessuno, e di proteggermi per non essere ucciso. Pare che Dio ha ascoltato questa richiesta e mi ha tenuto perché non ho mai ucciso nessuno”, dice. Con il cuore duro ma disperato, ha avuto pensieri suicidi. E’ entrato nel mare ed è andato dritto tra le onde. Voleva annegarsi, ma una luce è andata direttamente ai suoi occhi. Si è fermato ed è tornato a terra. “Dio mi mandava segnali, dovevo ascoltare” dice. “Sono stanco di questa vita”, gridò. Un giorno ha detto alla sua ragazza: “per favore andiamo a vedere i fratelli”. Era Sabato, e la stessa notte sono andati al servizio dei giovani. Una sorella ha posato le sue mani sulla testa di Julio, e alcuni fratelli hanno aiutato a ministrare il momento. E’ stato portato all’altare, e si

TEMPI DURI

sette anni fa ho passato un momento molto difficile: il mio figlio maggiore è morto. E’ stato catturato con droga e gli ha datto un attacco di cuore, aveva 23 e ha lasciato sei figli. Era il figlio da un rapporto precedente al suo matrimonio. Pochi mesi dopo, sua madre è morta, mentre sua sorella era in prigione. “Tutto stava accadendo allo stesso tempo, ma Dio mi ha aiutato ancora una volta. Sono stati mesi duri, ho dovuto essere forte e pregare molto per forza. Io sono totalmente impegnato nell’Opera. Abbiamo visto la mano di Dio, e io non dimentico da dove Dio mi ha preso”, dice il pastore Julio Klinger u

ha sentito liberato. Julio aveva 25 e Ana Yanire 19. Ha chiesto di essere tolto dal mondo oscuro e di trovare un lavoro per coprire le spese della sua famiglia. Dieci giorni dopo andare nella chiesa del MMM a El Chorrillo, un ex compagno delle strade, qui vendeva droghe, è venuto a visitare. “Non puoi venire a casa mia”, gli ha detto. Il tipo è tornato poco dopo. “Tu sei in questo business, io posso farti un chilo di droga da vendere”, ha promesso. Julio si ha difeso: “Ti sgridi il Signore”. Quindici giorni dopo è stato trovato morto in strada. Un mese dopo la conversione, ha fatto un sogno: un uomo gli ha offerto droghe, lui ha detto di no, ma era un avvertimento. “Un uomo che ha servito in prigione con me è venuto a trovarmi e voleva cambiare alcuni vestiti per soldi e droga”, raconta. “L’ho portato a fare il business, ma gli ho detto che non avevo intenzione di prendere le drogue, che ero lì solo per aiutarlo quel giorno. Sono andato con lui, e mentre lui è entrato in una casa, io aspettavo. Quando ho cominciato a pensare, mi ho detto: Sto facendo la stessa cosa. Ho chiesto al Signore che l’uomo non tornasse mai e lui non è più tornato”, dice. Sei mesi dopo è stato battezzato dal Pastore Melvin Bryam. Poi sua figlia Yaziel e suo figlio Aldair sono nati. Ha cominciato a lavorare nel Canale di Panama come assistente d’idrografia il 1 maggio 1987, questo è stato il primo esempio del potere del Signore. Lui ha attraversato vari esami dopo aver confessato di aver usato droghe. Ogni due mesi è stato sottoposto a test ma il risultato è stato sempre negativo, come se il corpo non aveva mai provato nessuna sostanza tossica. -Lei sta dicendo la verità, come è possibile?, gli hanno domandato. -Cristo mi ha cambiato, mi ha salvato, mi ha guarito, ha proclamato Julio. “Non ho finito il sesto anno, ma oggi io lavoro como responsabile amministrativo nella ufficina”, dice. Julio Klinger è ora pastore nel quartiere di La Chorrera, Balboa, ed è presidente della Gioventù a Panama a livello nazionale. Ha predicato e testimoniato negli Stati Uniti e Costa Rica. “Tutto ciò grazie a Dio”. Ulteriore prova del suo grande potere u giugno 2013

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50 anni Movimento Missionario Mondiale 1963-2013

1963 1963 1981 1984 1989

America Europa Oceania Africa Asia

Grande Il

riformatore

Considerato come il “Padre della Riforma del Cristianesimo”, Martin Lutero è stato responsabile diretto della nascita del movimiento religioso che è catalogato come la rivoluzione più importante nella storia dell’umanità.

Pablo Burgess (*)

mentre girolamo savonarola,

al centro del mondo civilizzato, lottava per la purezza della morale delle credenze cristiane, cresceva nelle foreste teutoniche un bambino che più tardi dovrebbe realizzare il sogno di questo predicatore e concretizzare la colossale opera della Riforma del Cristianesimo. Si chiamava Martin Lutero. Era nato vicino ad Eisenach, in Germania, il 10 novembre 1483, in seno a una famiglia di umili condizioni che però si impegnò a dare un’educazione a suo figlio. Finiti i suoi studi elementari nel suo villaggio, Lutero frequentò durante un anno una scuola a Magdeburgo e, dopo, una scuola religiosa ad Eisenach. La mancanza di risorse dei suoi genitori lo obbligò a vivere come “studente povero”, cioè, ricevendo un alloggio libero e chiedendo elemosine ai ricchi. Ad Eisenach fu accolto dalla famiglia Cotta, che si interessò a lui al punto di offrirgli un posto a casa loro. Posteriormente, nel 1501, iniziò gli studi superiori all’Università di Erfurt, in quel tem54

Impacto evangelistico

eroi della fede

po centro della vita intellettuale della Germania. Suo padre aveva avuto successo come minatore e decise di farlo avvocato. VITA MONASTICA

Lutero progredì nei suoi studi di avvocatura fino al 17 luglio 1505 quando, all’improvviso, li abbandonò per entrare in un monastero della città di Erfurt. Su quest’avvenimento, ci sono varie leggende che spiegano questo cambiamento inaspettato, ma l’unica cosa


reale che si conosce dai suoi propri scritti è che certi “dubbi” riguardo allo stato della sua anima lo spinsero a prendere i voti monastici. Questi dubbi lo tormentavano proprio dopo entrare nel convento. Si sentiva peccatore e anelava il perdono di Dio. Non trovava quello che la sua anima desiderava nelle abitiudini e pratiche monastiche, nonostante le sue continue confessioni ai superiori e le punizioni che si infliggeva con un ascetismo rigoroso. Deluso da queste cose, se dedicò allo stu-

dio delle Sacre Scritture, una copia delle quali aveva trovato incatenata a un pilastro della biblioteca dell’università. Grazie a queste e alle spiegazioni di un anziano fratello del monastero, riuscì a capire che il perdono di Dio non si raggiunge per mezzo delle penitenze e delle “buone opere”, ma semplicemente mediante l’accettazione del perdono che il suo amore previde. In questo modo, dopo due anni di lotta, la sua anima trovò la pace che anelava.

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Nell’anno 1510, i suoi superiori lo inviarono a Roma per realizzare una commissione del convento. Aveva sperato di trovare, nel Sommo Pontefice e la sua corte, maniere della vita cristiana, ma rimase perplesso e inorridito quando osservò la corruzione che esisteva in quei luoghi che considerava veramente santi. Tuttavia, considerò necessario seguire le abitudini dei pellegrini a Roma e così, tra l’altro, salì la “Scala Santa” in ginocchio. All’improvviso ricordò la dichiarazione del profeta Abacuc, che dopo sarebbe citata dall’apostolo Paolo: “Il giusto vivrà per la sua fede” e pensò che tutte quelle penitenze e preghiere forzate non valevano nulla. CONTROVERSIA PER LE INDULGENZE

Dopo tornare al convento nel 1512, Lutero ricevette il grado di Dottore delle Sacre Scritture all’Università di Erfurt e accettò il professorato di teologia alla piccola e nuova Università di Wittenberg. All’inizio della sua attività come professore, insegnava la medesima teologia che aveva imparato ad Erfurt. L’unica differenza con gli altri professori era che lui basava i dogmi sull’esperienza al posto che sui principi filosofici o sull’autorità del Papa o della Chiesa. Ma a poco a poco riuscì a capire che era impossibile riconciliare i suoi principi con quelli della teologia classica. Così trascorsero cinque anni. Nel 1517 un frate chiamato Johann Tetzel arrivò vicino a Wittenberg raccogliendo denaro per finire la costruzione della chiesa di San Pietro a Roma, dando in cambio indulgenze con l’autorizzazione dello stesso Papa e del arcivescovo di Magonza. Tetzel affermava che ogni volta che si sentiva il suono delle monete quando cadevano entro il salvadanaio, si liberava un’anima dal purgatorio. Il popolo capì che si comprava non solo il perdono dei peccati passati ma anche il diritto di peccare durante alcuni giorni di più, dottrina che diede libero sfogo all’immoralità. Lutero conobbe il disastroso effetto della vendita delle indulgenze per mezzo del cofessionale e, indignato, scrisse le sue famose 95 tesi e le inchiodò alle porte della chiesa del Castello di Wittenberg il giorno prima della festa di Ognisanti, affinché fossero lette da quelli che arrivassero alla celebrazione di quel giorno. 56

Impacto evangelistico

eroi della fede

In queste tesi, Lutero sosteneva che il Papa Leone X non poteva che assolvere le punizioni che lui stesso aveva imposto e che queste non si estendevano oltre la morte; che l’assoluzione era per tutti i penitenti e che non era indispensabile. Chiese anche perché il Papa non liberava tutte le anime dal purgatorio in un solo colpo, se realmente aveva quel potere, mosso dalla commiserazione per le sue sofferenze, al posto di farlo a poco a poco per soldi. Queste tesi causarono dopo una grande dicussione che si intensificò durante circa tre anni. SCOMUNICA PAPALE

Il Papa Leone X, dopo tre anni di discussione, si rese conto che non era possibile di convincere Lutero e decise di farlo tacere a forza poiché non era riuscito a farlo per mezzo dei suoi argomenti. Per quello, il 15 giugno 1520, emanò la bolla di scomunica, condannando 41 delle tesi luterane e ordi-


nando a tutti magistrati, se Lutero non si ritrattava entro sessanta giorni, di fermarlo e consegnarlo a Roma. Durante tre anni di discussione, grandi masse del popolo e molti dei principi tedeschi avevano riconosciuto in Lutero la persona che poteva salvarli dal giogo e dalla corruzione romana. Dunque, pubblicò un opuscolo rispondendo a quello che denominò “la bolla dell’anticristo” e il 10 dicembre 1520, nella Piazza principale di Wittenberg, davanti a un’assemblea composta da professori dell’università, studenti e altre molte persone, bruciò la bolla papale con il libro della legge canonica e altri libri romanisti. Il 3 gennaio 1521 fu pubblicata la bolla papale mediante la quale Leone X scomunicava Lutero. DIETA DI WORMS

Per quel tempo, dopo molte negoziazioni diplomatiche, fu accettato come imperatore della Germania, il re spagnolo Carlo I, con il titolo di Carlo V. Era un giovane monarca, energico e spassionato, e qualche volta abastanza transigente rispetto alle questioni religiose. Quando salì sul trono imperiale, vide con allarme che una grande parte dei suoi sudditi aveva accettato la dottrina di Lutero e che l’Impero era in gravi difficoltà con il Papa Leone X. Con la speranza di calmare la situazione, chiamò Lutero a comparire davanti alla Dieta di Worms, sotto la sua protezione. Dopo arrivare a Worms, il 16 aprile 1521, Lutero si presentò davanti all’assemblea, composta dallo stesso imperatore e i suoi ministri, alti prelati, sacerdoti, nobili e principi dell’impero e dottori delle università. Gli mostrarono i suoi libri e gli chiesero se erano della sua proprietà. A questa domanda rispose di sì. In seguito gli lessero alcuni brani di questi stessi libri e gli chiesero se ritrattava quello che aveva scritto. La presenza di tante alte personalità all’assemblea bloccò un poco il carattere energico di Lutero, che quando sentì l’importante domanda che gli posero, chiese un giorno per rispondere. Quel giorno lo passò pregando nella sua camera e chiedendo che Dio gli desse potere per confessare il suo sbaglio, se ne aveva commesso alcuno, o per mantenersi fermo, se quello che aveva detto era vero. Quando comparve nuovamente davanti al tribunale il giorno dopo e quando gli si ripetette la

domanda, rispose di non ritrattarsi mentre non si provasse, con argomenti basati sulle Sacre Scritture o su una rigorosa logica, che le sue dottrine erano false. Quando gli si chiese una risposta finale e categorica, sulla ritrattazione, disse che la sua coscienza non le permetteva di ritrattarsi. “Sono qui, non posso agire in un altro modo, Dio mi aiuti, Amen”, rispose. Immediatamente uscì dall’assemblea senza essere disturbato e poi si diresse verso Wittenberg sotto lo salvacondotto dello stesso imperatore, mentre lui e il consiglio dei ministri accordavano di metterlo sotto la protezione dell’impero. Mentre Lutero seguiva il suo camino, si incontrò con uno squadrone di cavalieri che lo arrestarono e lo portarono a Wartburg,castello inespugnabile della Turingia. Questi furono dei suoi propri sostenitori che avevano elaborato questo falso rapimento allo scopo di tenerlo in salvo. Rimase nel castello per un anno, periodo che usò per fare una traduzione del Nuovo Testamento al tedesco. EREDITÀ DI LUTERO

Il 19 aprile 1529 si riunirono a Spira le autorità del Sacro Romano Impero, con l’obiettivo di sistemare gli affari religiosi che avevano colpito lo Stato tedesco. In questa riunione si dispose che in tutti i luoghi dove si era già stabilita la dottrina evangelica poteva continuare, ma che nelle regioni dove non si era ancora diffusa doveva essere vietata completamente. Immediatamente, i principi tedeschi evangelici protestarono contro questa disposizione e questa fu la ragione storica per la quale tutti i sostenitori della nuova Chiesa si chiamarono “protestanti”. Gli ultimi anni della vita di Martin Lutero furono di allegria e amarezza, ma la sua norte, accaduta il 18 febbraio 1546, fu quella di un cristiano che, come Paolo, aveva combattuto la buona battaglia, aveva conservato la fede ed aspettava la ricompensa che il Signore, il giusto giudice, gli darebbe quel giorno. Così, Lutero ebbe la gioia di vedere più di mezza Europa commossa dalla Riforma del Cristianesimo della quale lui era stato la pietra angolare. Un successo che sirvì alla restaurazione della verità evangelica e che fu possibile grazie al suo coraggio, fede e perseveranza u giugno 2013

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“Quando tutti i nostri nemici lo vennero a sapere e tutte le nazioni che ci stavano attorno lo videro, si sentirono grandemente abbattuti, perché si resero conto che quest’opera si era compiuta con l’aiuto del nostro Dio” Neemia 6:16. Rev. Luis M. Ortiz

all’eterno appartiene tutto (Salmo 24:1). Lui è il Signore della mèsse (Matteo 9:38). Lui ha tutto il diritto (Matteo 20:15). Senza di Lui non possiamo fare nulla (Giovanni 15:5). Con Lui possiamo fare ogni cosa (Filippesi 4:13). QUEST’OPERA È STATA ORDINATA DA DIO. Nella sua preveggenza, Dio ha previsto la triste e allarmante decadenza spirituale e la mondanità delle chiese, soprattutto delle chiese e dei consigli pentecostali, e ha deciso d’istituire quest’Opera per questo tempo della fine. In questi 50 anni, Dio ha portato quest’Opera a 65 paesi, ci ha aiutato a costruire più di 5.000 nuove congregazioni e ci ha dato un corpo ministeriale di circa 6.000 compagni. “Ma Dio ha scelto le cose stolte del mondo per

svergognare le savie; e Dio ha scelto le cose deboli del mondo per svergognare le forti; e Dio ha scelto le cose ignobili del mondo e le cose spregevoli e le cose che non sono per ridurre al niente quelle che sono, affinché nessuna carne si glori alla sua presenza” (1

Corinzi 2:27-29). E proprio perché non siamo nulla, è che Dio è glorificato in noi! QUEST’OPERA È GOVERNATA DA DIO. Noi crediamo e pratichiamo la direzione di Dio, “poiché tutti quelli che sono condotti dallo Spiri58

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devozione

to di Dio sono figli di Dio” (Romani 8:14). L’Opera

di Dio non può essere governata da qualsiasi sistema umano di governo, sia l’anarchia, la dittatura, l’autocrazia o la democrazia. Tra questi sistemi umani, alcuni sono peggiori di altri. Il sistema democratico è un po’ costante, ma dato ch’è anche umano, è pieno di manipolazione, corruzione e appropriazione indebita. Tali sistemi non sono per l’Opera di Dio. L’Opera di Dio è governata da Dio. “Infatti è parso bene allo Spirito Santo e a noi...” (Atti 15:28). Questo è ciò in cui crediamo e cui pratichiamo. QUEST’OPERA È PROMOSSA DA DIO. Noi non andiamo su e giù, di città in città, di paese in paese, da continente a continente, commercializzando e comprando congregazioni e templi, coscienze e pastori. Dato che quest’Opera è di Dio, è Lui che la promuove. Coloro di cui Dio ha bisogna sono chiamati con segni, miracoli e rivelazioni. Quando qualcuno è ferito, diventa materialista o commette adulterio, dato che non è più un “esempio ai fedeli” (1 Timoteo 4:12), ha caduto in disgrazia, ha perso la sua dignità ministeriale, è stato squalificato come ministro del Signore, Dio lo porta fuori da quest’Opera. QUEST’OPERA È DIFESA DA DIO. Gli attacchi dell’oscurità, degli strumenti di Sa-


tana, dei falsi operai e dei nemici della croce di Cristo sono costanti. Noi non rispondiamo agli attacchi, ma li rimettiamo a Dio, il quale “ci fa sempre trionfare in Cristo ... e le porte dell’inferno non potranno vincere la chiesa” (2 Corinzi 2:14, Matteo 16:18, VCR 1569).

Ma coloro che cadono nel peccato, che non preservano la loro testimonianza personale o la loro dignità ministeriale, sono rimossi da Dio. Coloro che diventano arroganti, sono rimossi da Dio. Coloro che sono bellicosi e pettegolezzi, sono rimossi da Dio. Coloro che non possono perdonare o fare pace con il fratello, sono rimossi da Dio. Coloro che ricorrono alle bugie e alla falsità per cercare di giustificare le loro malefatte, sono rimossi da Dio. Coloro che sono ambiziosi di grandezze e posizione umane, sono rimossi da Dio. Coloro che antepongono i loro interessi personali agli interessi dell’Opera di Dio, sono rimossi da Dio. E quando qualcuno è rimosso da Dio, quella persona è da compatire. Noi continueremo ad amarli, ma non possiamo prendere parte ai suoi atti malvagi. E quando Dio remuove qualcuno che deve essere rimosso, Lui versa più grandi benedizioni e vittorie sull’Opera. Gloria a Dio! QUEST’OPERA PROSPERA IN DIO. La prosperità di quest’Opera non è nel settore immobiliare, nei templi favolosi, nelle grandi quantità di denaro nelle banche, o nell’influenza politica, ma la prosperità di quest’Opera è nei valori spirituali ed eterni: nelle anime salvate e trasformate, nelle vite di consacrazione e di santità, nell’obbedienza

alla Parola e nella sana dottrina, nello sforzo e nel lavoro, nello Spirito Santo e nella Pentecoste. E quando noi “cerchiamo prima il regno di Dio e la sua giustizia” (Matteo 6:33), Lui benedice e fa prosperare l’Opera, le dà crescita e sviluppo. QUEST’OPERA È SOSTENUTA DA DIO. Questa è un’Opera di fede e di sacrificio, di fede vittoriosa nelle immutabili promesse di Dio e di gioioso sacrificio da noi. Diamo grandi passi di fede e faciamo compromessi favorevoli all’Opera di Dio, e Dio risponde e provvede. Lui tocca i cuori, muove le volontà, parla, ispira molti a pregare e collaborare economicamente con quest’Opera. Dio la sostiene miracolosamente, anche tramite la cooperazione di coloro che “in mezzo all’abbondanza di gioia e la loro estrema povertà affiorò nel ricco generosità” (2 Corinzi 8:02).

QUEST’OPERA È UTILIZATA DA DIO. Lui la utilizza come un’Opera di progresso, di avanguardia missionaria ed evangelista, come portatrice di sana dottrina e testimonianza pura, come un campione della Pentecoste, come un araldo dell’insurrezione imminente della Chiesa. QUEST’OPERA DÀ TUTTA LA GLO-

RIA A DIO. Potremmo dire quello che ha detto il grande Neemia: “Quan-

do tutti i nostri nemici lo vennero a sapere e tutte le nazioni che ci stavano attorno lo videro, si sentirono grandemente abbattuti, perché si resero conto che quest’opera si era compiuta con l’aiuto del nostro Dio” (Neemia 6:16). Lodate il suo nome!

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Una vita

hiamata a servire

“Saulo intanto, spirando ancora minacce e strage contro i discepoli del Signore, si recò dal sommo sacerdote, e gli chiese lettere per le sinagoghe di Damasco affinché, se avesse trovato alcun seguace della Via, uomini o donne, li potesse condurre legati a Gerusalemme. Or avvenne che, mentre era in cammino e si avvicinava a Damasco, all’improvviso una luce dal cielo gli folgorò d’intorno. E, caduto a terra, udí una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?». Ed egli disse: «Chi sei, Signore?». E il Signore disse. «Io sono Gesú, che tu perseguiti; ti è duro recalcitrare contro i pungoli». Allora egli, tutto tremante e spaventato, disse: «Signore, che vuoi ch’io faccia?». E il Signore: «Alzati ed entra nella città, e ti sarà detto ciò che devi fare”. Atti 9:1-6. Rev. Rubén Rosas

lo spirito santo mi chiamava e mi diceva: Ho bisogno di te. Ed io ho risposto: Non conti su di me. La mia condizione era critica, avevo il lato destro del mio inguine distrutto, il femore rotto, la vescica perforata, l’uretra separata dalla vescica, e la colonna vertebrale colpita. Ma ho continuato a dire: Non conti su di me per il pastorato. L’uomo viene scelto e preparato dallo Spirito Santo per svolgere compiti specifici nell’Opera di Dio. Tuttavia, ci sono alcuni che, quando Dio comincia a toccare la loro vita, cominciano a resentirsi e si sentono un po’intimiditiper consacrarsi completamente. Ma c’è qualcosa meravigliosa: Colui che ci chiama, ci anche addestrarà e ci darà potere ed autorità. Nella Bibbia ci sono uomini chiamati da Dio per un compito specifico, ma che hanno dovuto passare attraverso un processo per prendere la decisione di accettare la sfida. Questi includono Mosè, Paolo, ecc. La vita di Mosè è stato un processo di apprendimento. Durante i suoi primi 40 anni, nonostante essere stato adottato dalla figlia del faraone, lui ha ricevuto una educazione nella

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casa dei genitori, con gli israeliti. Questo apprendimento elementare e fondamentale della sua infanzia è stato profondamente inciso nel suo cuore. I suoi abiti di principe e la formazione egiziana gli hanno permesso di sedere sul trono, ma le sue inquietudine interiore non gli hanno permesso di identificarsi con qualsiasi popolo. Nella sua gioventù, la sua mente e il suo cuore non lo hanno condotto ad essere come gli altri nobili della corte del faraone, o ad aspirare ad avere ricchezze, harem, palazzi, guardie o seguiti. All’inizio del processo divino, Mosè intercede e si identifica con uno schiavo ebreo. In questo modo lui è stato sottoposto alla scuola divina che supera ogni filosofia umana, perché Lui ci porta alla scuola dell’esperienza quotidiana al Suo servizio. Dalla mia esperienza personale, Dio ha cominciato a toccarmi fin dalla mia infanzia. Durante il culto familiare, mia madre mi metteva alla sinistra e mio fratello alla destra, teneva le nostre mani e pregava: Signore, ti do i miei due figli, fai di loro i tuoi servi. Quando avevo 9 anni, ero già a conoscenza


di tutte le sofferenze, le lotte e le lacrime dei miei genitori, che erano pastori. Nella mia testa dicevo: Signore, non conti su di me per la tua Opera, prendi il mio fratello maggiore. Nonostante le mie preghiere, sono rimasto attivo nella Chiesa guidata dai miei genitori, e sono diventato un insegnante di bambini quando avevo solo 12 anni e un insegnantedi giovani a17 anni. In ogni servizio, dove c’era una mossa speciale dallo Spirito Santo, mentre molti godevano, io piangevo di tristezza, perché a 9 anni aveva detto al Signore: Piuttosto morire che essere un pastore. Fratelli, è triste quando nell’equilibrio de la nostra vita ci sono cose che sono più pesate. Ho detto di no al Signore, perché volevo studiare presso l’Università di

Puerto Rico a Mayagüez ed avere un grande futuro. Nella chiesa ho voluto essere un semplice membro. Dio mi aveva detto: Ho bisogno di te. E quando Egli chiama, Egli non dimentica. Caro lettore, forse non avete avuto la possibilità di servire Dio fin dall’infanzia o dall’adolescenza, maColui che chiama, lo fa senza distinzione di età, classe sociale o razza. Lui non ha fatto nessuna distinzione quando ha chiamato Saulo di Tarso sulla via di Damasco. Le intenzioni di Saulo non erano delle migliori, perché aveva lettere e titoli per arrestare e imprigionare i cristiani in tutta la regione. Per lui si trattava di un servizio a Dio, ma si sbagliava. Le sue preghiere sono state ascoltate da

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Gesù, che è apparso sulla strada e lo ha chiamato: «Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?» Egli domandò: «Chi sei, Signore?» E il Signore: «Io sono Gesù, che tu perseguiti. Ti è duro recalcitrare contro il pungolo». (Atti 9:4-5).

E’difficile e pericoloso calciare contro il Signore, perché forse non avrai l’opportunità che io ho avuto. Nella mia lotta, sono entrato nell’esercito e andato in un campo di battaglia in Corea. Tre mesi e mezzo dopo, un’offensiva massiccia ha lasciato le truppe dell’ONU et degli Stati Uniti intrappolate e isolate. Durante la ritirata, io stavo conducendo un gruppo di texani e la mia vita era in pericolo, ma il Signore mi ha salvato, forse per darmi l’opportunità di accettare la chiamata. Eravamo tre americani isolati in “terra di nessuno” per tre giorni senza cibo né acqua. Durante il giorno ci nascondevamo, e la sera uscivamo per cercare di arrivare dove si trovava il resto dei compagni. Nonostante la situazione, non ho chiesto al Signore di salvarmi oppure di avere pietà, perché nel mio cuore c’era qualcosa che mi diceva: Se chiedi pietà, deviarrenderti e accettare la chiamata di Dio. Sulla nostra strada, abbiamo trovato una fila di camion tra i quali c’erano alcuni portoricano. Ho chiesto loro di darmi un po’ di cibo, perché non avevamo mangiato per tre giorni. Loro han62

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no risposto: Meglio un soldato morto che due, noi stiamo andando verso il fronte di battaglia. Tuttavia, siamo stati mandati in camion alla ricerca di cibo a Seoul, su una strada tortuosa tra le montagne. Dopo un’ora di cammino c’è stata un’esplosione, ma solo mi ricordo di aver volato in aria. Sono stato incosciente per sette giorni in un ospedale di Seoul. Quando ho preso un po’di energia, ho cercato di pregare, come al solito, ma nel mio cuore lo Spirito Santo mi chiamava e mi diceva: Ho bisogno di te. E io ho risposto: Non conti su di me. La mia condizione era critica, avevo il lato destro del mio inguine distrutto, il femore rotto, la vescica perforata, l’uretra separata dalla vescica, e la colonna vertebrale colpita. Ma ho continuato a dire: Non conti su di me per il pastorato. Poi mi sono trasferito dalla Corea al Giappone per essere operato per la seconda volta. Sono stato portato in una stanza che aveva una porta versoel frigo dell’ospedale, dove sono stati collocati i morti. Nella mia condizione, ho potuto vedere che il mio tavolo era di fronte al frigo. Dopo pochi minuti ho notato che la persona cheera di fronte a me è stata presa in frigo, poi quella che era dietro di me. E’ scesa la notte e io ho dovuto rimanere vigile, perché se mi addormentavo, avrebbero potuto pensare che ero morto. Ho trascorso tre giorni in questo luogo e


quindi hanno deciso di trasferirmi negli Stati Uniti. Sono stato portato alle 7:00 del mattino su una barella verso la pista dell’aeroporto in Giappone, maabbiamo dovuto aspettare per l’aeroplano fino a 19 ore. Il ritardo è stato causato perché l’aereo aveva due motori danneggiati. Quando Giona si rifiutò di andare a Ninive e andò a Tarsis, questo è diventato un problema come il mio. C’erano 225 feriti, ma la mia condizione era la più critica. Dopo tre ore di volo, l’aereo ha cominciato ad avere problemi, era in discesa. Tutte le ferite avevano giubbotti di salvataggio, ma io sono stato iniettato e mi sono addormentato. Ho davvero sofferto la mia stupiditàper aver detto al Signore: Non conti su di me. Dio, nel suo amore e misericordia, mi ha fatto subire la scuola della sofferenza e della prova in modo che potessi reagire. Quando Dio chiamò Mosè, lui pascolava le pecore di suo suocero sulle pendici del monte Oreb. Mosè vide qualcosa di eccezionale, un pruno tutto in fiamme, ma non si consumava. Poi si avvicinò e “allora Dio lo chiamò di mezzo al pruno e disse: «Mosè! Mosè!» Ed egli rispose: «Eccomi». Dio disse: «Non ti avvicinare qua; togliti i calzari dai piedi, perché il luogo sul quale stai è suolo sacro». (Esodo 03:4-5). Quaranta lunghi anni

sono passati in modo che Mosè udisse la voce di Dio che lo chiamava. Caro fratello, non so quanto tempo è passato affinché tu avessipotuto ascoltare la voce di Dio, ma il Signore ci chiede diportare via tutto ciò che ci impedisce di essere nella Sua presenza ed obbedire La sua chiamata. A causa del guasto, l’aereo è stato costretto ad atterrare su una piccola isola vicina alle Hawaii. Ero quasi morto quando mi sono svegliato, e l’aereo aveva già decollato verso gli Stati Uniti. Abbiamo dovuto atterrare di nuovo, questa volta alle Hawaii, ed io avevo un’emorragia profonda. Lì, l’ambulanza mi aspettava e sono stato immediatamente portato al tavolo operatorio. Ho trascorso una giornata nel recupero e poi abbiamo continuato il viaggio in California, dove sono andato di nuovo al tavolo operatorio. Senza dubbio era la misericordia di Dio, che mi ha tenuto. Dopo qualche tempo in California, sono stato trasferito a San Antonio, Texas, e sono stato portato in sala operatoria di nuovo. Nonostante tutto quello che è successo, io non chiamava Dio perché dentro di me c’era una sola risposta: Signore, non conti su di me.

Ho passato un anno in ospedale, io ero solo pelle e ossa. Ho subito sei operazioni, ma la mia condizione rimaneva critica. Una volta ho cercato di leggere la Bibbia, e quando l’ho aperto, il Signore mi ha portato a Geremia. Allora il mio cuore ha cominciato a battere più velocemente e ho chiuso il testo sacro senza fermare a dire al Signore: Non conti su di me. Le Natale di 1951 è arrivato, era 10 ore quando i medici sono venuti a prendere le mie misure. Quando i medici sono partiti, il maggiore Chanon è rimasto con me e mi ha detto che dovevo essere pronto per essere spostato alla base di Aguadilla, Porto Rico,per condividere con la mia famiglia e gli amici. Più tardiavrebbe dovuto tornareper continuare con ulteriori trattamenti eduna chirurgia. In quei giorni sono stato rimosso di tutti gli antibiotici,perché era immunizzato contro di loro. Questo ha causato la decomposizione del mio corpo, mi stava marcendo. Dopo aver visto la mia condizione, i medici hanno deciso di operarmi di nuovo senza anestesia e per la settima volta. C’era ancora un altro trattamento: l’innesto cutaneo. Se questo non funzionava,avrebbero messo la pelle del mio braccio sinistro nel mio addome, perché questo avrebbe prodotto tessuto cutaneo. Quando il medico mi ha raccontato su l’intero processo, ho avuto paura e pensato che nessuno mi poteva salvare. La mia condizione era triste, ero costretto a letto e paralizzato dalla vita in giù. L’ultima cosa che il medico mi ha detto è stata che se questo non funzionava, avrebbe dovutorimuovere la mia vescica. Fu allora che ho meditato profondamente sul Signore e gli ho detto: mi arrendo, se rendi possibile non essere operato di nuovo, mi rendo incondizionatamente perfare la tua volontà qualunque, ovunque e in qualsiasi momento, ma guariscimi. Mi sono arreso al Signore il 14 dicembre 1951, e gli ho dato tutti i miei obiettivi e aspirazioni. Il giorno dopo, nessun medico e nessun infermiere sono arrivati, e io non avevo antibiotici. Il 16 dicembre sono stato visitato dal maggiore Chanon, sette specialisti edun infermiero. Quando mi hanno tolto le bende, hanno scoperto che ero completamente sano. Dio Onnipotente aveva ascoltato la mia preghiera e aveva messo la sua mano di guarigione sul mio corpo. Alleluia u giugno 2013

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Archeologia L’

e la Bibbia

Le scoperte relative agli scenari e ai periodi de l’umanità hanno chiarito il contesto culturale della maggior parte degli eventi registrati, verificando in tal modo la credibilità della Bibbia. ecco alcune scoperte archeologiche che sono fondamentali per lo studio della Bibbia: 1. Le iscrizioni di Behistun (1835): Queste iscrizioni, scolpiti nella pietra in tre lingue cuneiformi, hanno dato la possibilità di decifrare le scritture cuneiformi: sono conosciute come “la chiave per altri chiavi”. L’iscrizione di Behistun, scolpita sul lato di una scogliera, contiene lo stesso testo in tre lingue e racconta la storia delle conquiste del re Dario I. Viene anche illustrata con immagini scolpite del sovrano e altri personaggi presenti. 2. La Stele di Mesha (1868): Racconta la storia della vittoria di Mesha, re di Moab, contro Acab e Joram, due re di Israele. L’iscrizione risale alla tarda età del ferro (840 aC) e la sua importanza negli studi biblici è triplice: (1) Sostiene lo studio dell’antica scrittura (paleografia). La lingua moabita è strettamente legata alla Bibbia ebraica. Un confronto tra le due ci permette di capire lo stile di scrittura ebraica in quel momento. Aiuta a fissare la data di altre registrazione e altri scritti per mezzo del confronto tra gli stili delle lettere. (2) La Stele di Mesha aiuta anche nella religione perché ci dà una prospettiva al dio Moloch. (3) Lei ha valore storico perché può confermare un evento storico raccontato nella Bibbia (2 Re 3:1-27).

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scoperte

3. L’impero ittita (1871, 1906): Un evento chiave fu la scoperta nel 1906 degli archivi dello stato ittita, con più di 20.000 testi cuneiformi, Accadi e Ittiti. L’interpretazione dei testi ittiti è stata iniziata nel 1915. La cosa più importante della scoperta di questi testi sono i trattati di vassallaggio o di sovranità, il cui modello è presente, in un modo o nell’altro, in varie parti del Vecchio Testamento. Da gli studi di Mendenhall, questi trattati hanno aiutato a capire l’importante questione del patto (accordo) nel Vecchio Testamento. Alcuni elementi culturali al tempo dei patriarchi sono stati informati da queste scoperte. 4. Il Codice di Hammurabi (1901): La stele con questo codice di leggi è stata ritrovata nel 1901 da archeologi francesi. È stata scritta da Hammurabi, re di Babilonia. Questo re ha vissuto quattrocento oppure cinquecento anni prima di Mosè, ma ci sono molte somiglianze tra le leggi di Hammurabi e le leggi Mosaiche. Nel testo di Hammurabi, la legge del taglione è presente. Questa scoperta ha aiutato gli studi biblici a situare le leggi mosaiche in un contesto più ampio e a aprire gli occhi di molti scettici che non accettano l’età delle leggi Mosaiche. D’altra parte, le leggi di Hammurabi sono in grado di riconoscere la differenza tra le leggi generali e universali, e quelli che caratterizzano il popolo di Dio.


5. Nuzi e Mari (1925 e 1936): In Nuzi sono stati ritrovati più di 20.000 tavolette del XV secolo aC. Della stessa epoca sono quelle di Mari (più di 20.000). Queste due scoperte hanno fatto luce su il contesto storico e culturale dei patriarchi, le storie sul rapporto tra Abramo e Agar (Genesi 16) e tra Jacob e Bila (Genesi 30), e l’adozione di uno schiavo come erede (Genesi 15: 2). Tutti questi casi sono corroborati dai costumi dei contemporanei di Abramo raccontati nelle tavolette di Nuzi. 6. Le Lettere di Lachis (1935): La stanza della sentinella del vecchio forte Lachis ha fornito 21 frammenti di vasi. Essi descrivono in dettaglio gli ultimi giorni di Giuda. Questi scritti sono stati fatti in velocità e sotto pericolo di un attacco. Gli eserciti babilonesi avvicinarono e la sentinella ha scarabocchiato le cattive notizie su pezzi di argilla. Questa scoperta è importante per lo studio della Bibbia, perché parla di un profeta che proclama un messaggio di avviso. Si trattava senza dubbio del profeta Geremia, perché molte espressioni negli scritti di Lachis sono presenti anche negli scritti del profeta (Geremia 06:01 38:4, cfr. 34:7). Le lettere di Lachis forniscono una forte evidenza per sostenere la storicità della prigionia e l’esilio. Loro sono anche importanti perché mostrano come la paleografia ebraica è stata scritta al momento.

7. I Manoscritti del Mar Morto (1947): E’ la più famosa scoperta archeologica dei tempi moderni. Gli scavi sul sito (Qumran) hanno fornito informazioni sulla vita e le usanze della setta ebraica detta degli Esseni. La cosa più importante è stata la scoperta di un gran numero di manoscritti e frammenti (più di 600). Questi manoscritti sono stati conservati in undici grotte. La setta ebraica degli Esseni ha vissuto tra il II secolo aC e il I secolo dC. Questa importante scoperta ha fatto diversi contributi: a) Tutti i libri del canone ebraico sono stati trovati a Qumran, tranne il libro di Ester. Questo non solo fornisce alcuni fatti interessanti del canone, ma offre, specialmente ai ricercatori, un testo ebraico di mille anni più vecchio di quello utilizzato nelle edizioni critiche (scienziati) dell’ebraico biblico. Lo studio del testo dei manoscritti permette di conoscere le diverse tradizioni testuali e di valutare meglio il Testo Masoretico (TM). E’ importante sapere che alcuni manoscritti e frammenti sono più vicini alla traduzione greca detta dei Settanta (LXX) che al TM. b) A Qumràn sono stati ritrovati targumim (traduzioni in aramaico di libri biblici). Ad esempio, il Targum di Giobbe, scritto nel II secolo aC. Grazie a loro, i ricercatori possono ricostruire l’ebraico, che è stato la base per la traduzione in aramaico. Loro aiutano anche a comprendere la storia dell’interpretazione, perché mostrano come un passaggio particolare è stato capito in quel momento. c) I libri più conosciuti come “Pseudepigrapha” sono stati ritrovati (Enoch, Giubilei, i Testamenti dei Dodici Patriarchi). Ora abbiamo libri in aramaico ed ebraico che in precedenza erano conosciuti solo nelle traduzioni etiopi del greco. Questi libri sono molto importanti per ricostruire la diversità di pensiero teologico del giudaismo intertestamentario del primo secolo. Gran parte di questa teologia si riflette in diversi libri del Nuovo Testamento. d) Infine, molti di questi manoscritti sono documenti scritti dagli Esseni stessi. Questo ci dà la possibilità di conoscere nel dettaglio le caratteristiche teologiche di una delle sette principali del giudaismo. I ricercatori hanno trovato una grande quantità di caratteristiche comuni tra gli Esseni e il Nuovo Testamento u giugno 2013

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Ci scrivono... cartas@impactoevangelistico.net FÉLIX CRUZ Amati fratelli in Cristo, con la presente voglio salutarvi e ringraziarvi per la rivista Impatto Evangelistico, che è di molta edificazione per noi. Quando ricevo la rivista mi sento come a casa perché siamo nati in quest’Opera. Ricevete un cordiale saluto da suo fratello in Cristo. Da Schenectady, stato di New York, Stati Uniti.

MATÍAS E SUA MOGLIE OLGA MÉNDEZ Mi congratulo con voi per la rinnovazione della rivista Impatto Evangelistico, la migliore rivista fino adesso, nei miei 50 anni del ministero, "La Fonte della Cristanità". Non smettete mai di inviarmela. La aspetto con ansia. Continuate per campi e cittàcostruendo opere per il Signore! Da Mayagüez, Porto Rico.

YUNEIDYS LÓPEZ MUGUENCIA Innanzitutto ringrazio Dio e poi voi che mi avete aiutato nella mia crescita spirituale offrendomi queste riviste che edificanola mia vita attraverso ogni edizione. Ero preoccupata perché avevo solo ricevuto un'edizione e aveva perduto le speranze di ricevere un’altra. Ma proprio in quel momento ne ho ricevute 2 insieme e ho già cominciatoa leggere e meditare. Grazie mille e che Dio vi benedica riccamente e abbondantemente. Da Holguín, Cuba.

JUAN PABLO DELGADO Ringrazio Dio per permettermi di fare parte di quest’Opera di fede e sacrificio, e per avere questa impressionante rivista che edifica veramente le nostre vite con ognuno degli altri temi che essa tratta. Dio benedica i fratelli che realizzano questo nobile lavoro che ha portato la salvazione a migliaia di persone. Che Dio continui a benedire quest’Opera. Da Isnos, dipartimento di Huila, Colombia.

DEIBY RODRÍGUEZ FLOR Durante molti anni sono stata benedetta ed edificata dalla versione stampata della revista. Oggi, trovo con grande allegria questa versione virtuale, di grande qualità, ricchezza dottrinale e spirituale. Da Puerto Limón, Costa Rica.

JORGE GABRIEL GUERRERO Alcuni mesi fa, prima di ricevere l’edizione 708 della rivista, il Signore mi ministrava con la sua poderosa Parola in Apocalisse 3:11. Dopo ricevere la rivista e prima di leggerla, ho cominciato a pregare per ogni persona che aveva scritto un articolo su essa, per questo prezioso ministero e affinché il Signore parlasse alla mia vita. Quando ho cominciato a lleggere l’articolo del Rev. Gustavo Martínez, ho ricevuto un impatto dello Spirito Santo quando ho letto il suo titolo: “Tieni fermamente quello che hai”. Vorrei ringraziare Dio per voi e la sua Parola, per il suo aiuto ed appoggio spirituale e congratularmi con voi per i 50 anni del ministero. Da Holguín, Cuba.

NELY MARTIARENA Che Dio benedica riccamente tutto il gruppo di Impatto Evangelistico. È un lavoro importantissimo, perché per mezzo della rivista possiamo conoscere il progesso dell’Opera in tutto il mondo. Ringrazio il mio Signore per permettermi di fare parte di questa pregiata Opera, creata per questi ultimi tempi. Siete nelle nostre preghiere.Da Formosa, Argentina.

AGENDA GLOBALE 2013

GENNAIO 2-5 Convenzione in Puerto Rico 7-14 Convenzione in Colombia

FEBBRAIO 11-13 Incontrodi supervisori in America Centrale 14-17 Convenzione in Belice 14-17 Convenzione in Paraguay (Asuncion) MARZO 4-7 Riunione del Consiglio Internazionalein Panama MAGGIO 14-19 Congresso Internazionale in Panama GIUGNO 18-21 Convenzione in Colombia (Pastori e giovani) 26-29 Convenzione in India LUGLIO 4-6 Convenzione in Messico 24-27 Convenzione in Republica Dominicana AGOSTO 6-10 Convenzione in Venezuela 15-18 Convenzione in Ecuador (Santo Domingo Tsáchilas) 15-18 Convenzione in Haiti 28-31 Convenzione in Africa OTTOBRE 3-6 Convenzione in Australia (Melbourne) 4-6 Confraternità Nazionale in Canada 8-11 Convenzione Nazionale di Donne in Colombia 22-24 Convenzione nell’Isola Rodrigues 24-27 Convenzione in Uruguay (Montevideo) 25-27 Convenzione in Mauritius 31 – 3nov. Cile (Santiago) NOVEMBRE 5-10 Convenzione in Perù 20-24 Convenzione in Guatemala DICEMBRE 5-8 Convenzione Nazionale in Brasile (Manaus)

GUIDO ROMERO MONTES Come studente di Teologia nel Centro Evangelistico dove mi riuno, la rivista Impatto Evangelistico soddisfa tutte le aspettative per conoscere meglio Dio. Che Dio continui a illuminarvi. Da San José, Costa Rica.

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n Eventi

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Impacto evangelistico


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anni Movimento Missionario Mondiale 1963 1963 1981 1984 1989

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Impacto evangelistico

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