723_Italiana

Page 1

Aprile 2014 / Edizione 723 / www.impactoevangelistico.net

La rivista che edifica la tua vita

evangelistico OFFICIAL PUBLICATION

WORLDWIDE MISSIONARY MOVEMENT

Devozionale

Fatevi coraggio, io ho vinto Testimonianza

La salvezza di Gast贸n

Perch茅 Dio permette che i cristiani soffrano?

La sofferenza e

la Gloria

aprile 2014

1


MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America • Europa • Oceania • Africa • Asia

2 Impacto evangelistico


EDITORIALE

Il mio atteggiamento nelle prove Rev. Gustavo Martínez Presidente Internazionale del MMM

“Abbiate cura di mettere in pratica tutti i comandamenti che oggi vi do… Ricordati di tutto il cammino che il Signore, il tuo Dio, ti ha fatto fare… per umiliarti e metterti alla prova, per sapere quello che avevi nel cuore…” Deuteronomio 08:01-2.

L

’ATTEGGIAMENTO È UN SENTIMENTO INTERNO ESPRES-

in questo modo, corriamo il rischio di sparlare di Dio,

SO NELLA CONDOTTA, è il nostro comportamento,

amareggiarci i nostri cuori e, naturalmente, distoglie-

è quindi mostra ciò che è nel nostro cuore, ciò

re dalla Sua strada.

che siamo, anche senza dire una parola. Quando at-

Dobbiamo capire che Dio non ci esenterà dalle

traversiamo periodi di prova, di crisi, ci concentriamo

prove, non ci libererà dalle circostanze avverse, ma

spesso su ciò avverso delle circostanze e trascuriamo

bisogna anche tenere a mente che lui sarà presente,

il fatto che le prove hanno uno scopo nel piano di Dio.

Egli sarà lì per aiutarci, sostenerci. Gesù ha detto: “Nel

Ma qual è l’atteggiamento che dobbiamo assumere

mondo avete tribolazione; ma fatevi coraggio, io ho vinto il mon-

durante i periodi critici, di crisi?

do” (Giovanni 16:33). E l’apostolo Paolo ha dichiarato:

In mezzo alle difficoltà capiremo lo scopo di Dio riguardo alle prove, e anche come possiamo imparare

“Noi siamo più che vincitori, in virtù di colui che ci ha amati” (Romani 8:37).

a trarne beneficio ogni volta che le affrontiamo. Altri-

Beato chi è fedele in prova o tentazione. Beato chi

menti, rovineremo le nostre vite, ci sentiremo depres-

esce da una malattia, una situazione difficile, un diffa-

si, falliremo, perché penseremo che Dio ci ha abban-

mazione, una critica. Beato chi è fedele a dispetto delle

donato, ci ha lasciato.

offerte o proposte che gli hanno fatto, o delle sfide che

A volte, quando siamo nel piano e proposito di Dio,

sta affrontando. Beato, perché quella persona riceverà

crediamo che le difficoltà si sono allontanate automa-

la corona incorruttibile, quella persona piacerà a Dio.

ticamente da noi e che le prove, le lotte, e le preoccu-

“Beato l’uomo che sopporta la prova; perché, dopo averla su-

pazioni non verranno mai, perché stiamo obbedendo

perata, riceverà la corona della vita, che il Signore ha promessa a

e onorando Dio. Ma ciò non è vero. Quando pensiamo

quelli che lo amano” (Giacomo 1:12)

u

aprile 2014

3


MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE www.impactoevangelistico.net America • Europa • Oceania • Africa • Asia

evangelistico

Director Fundador Rev. Luis M. Ortiz Aprile 2014 / Edizione N° 723 USPS 012-850) PUBBLICAZIONE UFFICIALE DEL MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE Il World-Wide Missionary Movement, Inc. è una chiesa senza scopo di lucro con la visione di piantare nuove chiese negli Stati Uniti d’America e nei suoi territori, e con la visione missionaria di piantare nuove chiese in tutto il mondo, là dove Dio apra nuove porte. PUBBLICATA MENSILMENTE DAL Movimiento Misionero Mondiale, Inc World-Wide Missionary Movement, Inc San Juan, Porto Rico Washington, D.C. Periodici affrancati a San Juan, Porto Rico 00936 POSTMASTER: Inviare i cambiamenti di indirizzo a Impacto Evangelistico P.O. BOX 363644 San Juan, Porto Rico 00936-3644 Telefono (787) 761-8806, 761-8805, 761-8903 MEMBRI DEL MMM INC. Rev. Gustavo Martínez Rev. José Soto Rev. Rubén Concepción Rev. Rodolfo González Rev. Álvaro Garavito Rev. Margaro Figueroa Rev. Rómulo Vergara Rev. Humberto Henao OPERE FONDATE: Germania Argentina Aruba Australia Austria Belgio Belize Bolivia Bonaire Brasile Camerun Canada Cile Colombia Congo Costa Rica Curacao Danimarca Ecuador El Salvador Spagna US Filippine Francia Gabon Ghana Guatemala Guinea Equatoriale Guyana francese Guiana britannica Haiti Olanda Honduras

Presidente Vicepresidente Segretario Tesoriere Direttore Direttore Direttore Direttore India Inghilterra Isola di San Andrés (Col.) Saint Martin Mauritius Rodrigues Island Isole Canarie (Spagna) Isole Hawaii (Stati Uniti) Israele Italia Giamaica Giappone Kuwait Madagascar Malesia Messico Myanmar Nicaragua Nigeria Panama Paraguay Perù Portogallo Puerto Rico Repubblica Dominicana Svezia Svizzera Suriname Trinidad e Tobago Uruguay Venezuela

Deposito legale presso la Biblioteca Nazionale del Perù N° 2011-02.530 Chiesa Cristiana Pentecoste - Movimento Missionario Mondiale: Av. 28 de Julio 1781 - Lima 13 - Peru Stampa: Quad / Graphics Perù SA Av. Los Frutales 344 - Lima 03 - Peru

4 Impacto evangelistico

Il Movimento Missionario Mondiale è un'organizzazione religiosa senza scopo di lucro regolarmente registrata a San Juan, Puerto Rico, e nella capitale federale, Washington DC, con sede in entrambe le città, così come in ogni Stato dell'Unione Americana e altri paesi in cui abbiamo fondato opere missionarie. Importante Le offerte e le donazioni in denaro, attrezzatura, immobili e lasciti per volontà, date a questa Opera del Movimento Missionario Mondiale, Inc. sono deducibile dall'imposta sul reddito (Income Tax) e le ricevute emesse dal MMM sono riconosciute dal Internal Revenue Service (IRS) del governo federale degli Stati Uniti d'America e del Stato Libero Associato di Porto Rico. n

Visitate il nostro sito Ottenete informazione edificante sull’Opera di Dio e tenetevi al corrente delle ultime novità. Un accesso personalizzato da qualsiasi parte del mondo: www.impactoevangelistico.net n

Se desiderate Scriveteci al nostro indirizzo postale: Movimento Missionario Mondiale, Inc. PO Box 363644 San Juan, P. R. 009363644 n

Copyright © 2009 Impacto Evangelistico Movimento Missionario Mondiale, Inc. (World-Wide Missionary Movement, Inc.) Tutti i contenuti di questa rivista e di ogni successiva edizione sono regolarmente registrati presso la Biblioteca del Congresso, Washington DC, Stati Uniti d'America. Tutti i diritti sono riservati. La riproduzione parziale o totale in qualsiasi forma e la traduzione in altre lingue senza il permesso del direttore sono vietate. Secondi gli accordi internazionali sul diritto d'autore è un reato punibile dalla legge. n

Dichiarazione Dottrinale Il Movimento Missionario Mondiale aderisce alle dottrine fondamentali della Scrittura, come ad esempio: n

• L'ispirazione della Sacra Scrittura: 2 Timoteo 3:15-17, 2 Pietro 1:19-21. • La divinità adorabile in Tre Persone, Padre, Figlio e Spirito Santo: Matteo 3:16-17, 17: 1-5; 28:19 Giovanni 17: 5, 24, 26, 16:32, 14:16, 23, 18:05, 6, 2 Pietro 1:17,18; Apocalisse 5. • La salvezza mediante la fede in Cristo: Luca 24:47, Giovanni 3:16, Romani 10:13, Tito 2:11, 3:5-7. • La Nuova Nascita: Giovanni 3:3, 1 Pietro 1:23, 1 Giovanni 3:9. • La giustificazione per fede: Romani 5:1, Tito 3:07. • Il battesimo in acqua per immersione, come comandato da Cristo: Matteo 28:19, Atti 8:36-39. • Il battesimo nello Spirito Santo, successivo alla salvezza, parlare in lingue secondo: Luca 24:49, Atti 1:04, 8, 2:04. • La Guarigione Divina: Isaia 53:4, Matteo 08:16, 17, Marco 16:18, Giacomo 5:14, 15. • I doni dello Spirito Santo: 1 Corinzi 12:1-11. • I frutti dello Spirito Santo: Galati 5:22-26. • La santificazione: 1 Tessalonicesi 4:3, 5:23, Ebrei 12:14, 1 Pietro 1:15, 16, 1 Giovanni 2:6. • Il ministero e l'evangelizzazione: Marco 16:15-20, Romani 10:15. • La decima e la sostenibilità dell’Opera: Genesi 14:20, 28:22, Levitico 27:30, Numeri 18:21-26, Malachia 3:7-10, Matteo 10:10; 23:23. • Il sollevamento della Chiesa: Romani 8:23, 1 Corinzi 15:51 - 52, 1 Tessalonicesi 4:16-17. • La seconda venuta di Cristo: Zaccaria 14:1-9, Matteo 24:30, 31, 2 Tessalonicesi 1:7, Tito 2:13, Eb 14, 15. • Il Regno Millenario: Isaia 2:1-4, 11:5-10, Zaccaria 09:10, Apocalisse 19:20, 20:3-10. • Nuovi cieli e nuova terra: Isaia 65:17, 66:22, 2 Pietro 3:13, Apocalisse 21:1.


Sommario

Cercaci su:

www.facebook.com/impactoevangelistico

1 2 3

6

4 5 7 8 9

Cosa ha Dio da dire circa la vera sofferenza? Perché Dio permette che i cristiani soffrano? Se voi state affrontando una grande sofferenza nella vostra vita, o se momenti difficili sono a venire,...

10 11

16

12 13

COPERTINA

14 15

Rivista Impacto Evangelistico

17 18 19

Inno dal predicatore, missionario, cantante, e poeta messicano Juan Romero. Di umili origini, l'autore ha cercato il Signore fin dall'infanzia fino al suo incontro all’età di sette anni.

20 21 22 23 24 25 26 27 28

Ricordi in immagini del lavoro di evangelizzazione dell’Opera durante i suoi 50 anni di esistenza.

30 32 33

34

29 31

35 36 37 38 39

41

40 42 43

George Fox è stato coraggioso nell’esporre la verità, valoroso nel difenderla, paziente nel sottoporla, e immobile come una roccia. Uomo di forza spirituale straordinaria.

44 45 46 47

Era un uomo che era stanco della vita e ha pensato al suicidio. Ma Dio è venuto in suo aiuto ed è riuscito a salvarlo all'ultimo minuto. Questo è un altro esempio del potere divino.

48 49

50

51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63

Eventi in: Argentina, Trinidad e Tobago, Italia, Inghilterra, Colombia, Porto Rico, Uruguay, Cile, Belize, Guinea equatoriale.

Lettere.

66

64 65

“Mediante il quale siete salvati, purché lo riteniate quale ve l’ho annunciato; a meno che non abbiate creduto invano. Poiché vi ho prima di tutto trasmesso, come l’ho ricevuto anch’io, che Cristo morì per i nostri peccati, secondo le Scritture;... 1 Corintios 15:2-4, 20-22.

67 68 aprile 2014

5


MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America • Europa • Oceania • Africa • Asia

persecuzione

per amore di

6 Impacto evangelistico


COPERTINA

i Cristo Cosa ha Dio da dire circa la vera sofferenza? Perché Dio permette che i cristiani soffrano? Se voi state affrontando una grande sofferenza nella vostra vita, o se momenti difficili sono a venire, lasciamo che la Parola di Dio ci armi della verità che ci aiuterà quando la difficoltà arrivi, in modo che possiamo resistere fermi ed essere fedeli. Dr. David Jeremiah

aprile 2014

7


MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America • Europa • Oceania • Africa • Asia

C

OME È PRECISA LA BIBBIA quando descrive i risultati della sofferenza nella nostra vita. Romani 8:17-18 dice: “Se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio e coeredi di Cristo… - tutti noi entusiasti, ma poi dice -…, se veramente soffriamo con lui, per essere anche glorificati con lui. Infatti io ritengo che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria che deve essere manifestata a nostro riguardo”. J.I. Packer, il grande teologo, definisce la sofferenza in questo modo: “La sofferenza è ricevere ciò che non si vuole, e volere ciò che non si raggiunge”. Non sto parlando di quelli che si trovano in difficoltà perché violano le leggi di Dio, o che distolgono dai confini morali che sono così chiaramente definiti nella Bibbia. Sto parlando del tipo di sofferenza delle persone che vivono per Dio, e che più di ogni altra cosa vogliono glorificare Dio con la loro vita. LA SOFFERENZA E LA VITA CRISTIANA

Romani 8:17 ci ricorda che la sofferenza e la gloria vanno insieme, sono sposate. Sono sposate nell’esperienza di Cristo, e sono anche sposate nella esperienza del suo popolo, ed solo dopo aver sofferto per un tempo entreremo nella gloria eterna in Cristo. Noi tutti vogliamo la gloria, ma non la sofferenza. Vogliamo la gioia, ma non la tribolazione. Vogliamo la Domenica di Pasqua senza il Venerdì Santo. Ma la strada della gloria ci porta attraverso la sofferenza. C’è un tipo di sofferenza che è il risultato diretto del nostro peccato, ma non stiamo parlando di questo. C’è un altro tipo di sofferenza che patiamo per la causa di Cristo, la sofferenza che viene a causa della nostra profes8 Impacto evangelistico

sione cristiana in un mondo che non vuole avere niente a che fare con Cristo. 1 Pietro 4:12-13 dice: “Carissimi, non vi stupite per l’incendio che divampa in mezzo a voi per provarvi, come se vi accadesse qualcosa di strano. Anzi, rallegratevi in quanto partecipate alle sofferenze di Cristo, perché anche al momento della rivelazione della sua gloria possiate rallegrarvi ed esultare”. Filippesi 1:29 dice: “Perché vi è stata concessa la grazia, rispetto a Cristo, non soltanto di credere in lui, ma anche di soffrire per lui”. La Bibbia insegna che la sofferenza è una esperienza normale, naturale, e attesa dei credenti. Bi-

sogna non stupirsi quando questo accada in qualche modo. Non dite “perché proprio a me? che cosa è successo?”, ma solo capite. E questo non è un atteggiamento disfattista, è un approccio realistico nella vita. Bisogna capire che ci sono delle trappole sulla strada. PERCHÉ DIO PERMETTE LA SOFFERENZA?

Ecco il vero nocciolo della questione, le ragioni della sofferenza. Perché i cristiani soffrono? 1) La sofferenza dimostra la realtà della nostra fede 1 Pietro 1:07 dice: “Affinché la vostra fede, che viene messa alla prova, che è ben più preziosa dell’oro che perisce, e tuttavia è


COPERTINA

provato con il fuoco, sia motivo di lode, di gloria e di onore al momento della manifestazione di Gesù Cristo”. Martyn Lloyd Jones ha detto: “Se state soffrendo come credente e perché siete un credente, questa è una delle prove più sicure che potete mai avere del fatto che siete un figlio di Dio”. Se state attraversando qualcosa adesso e non potete capirlo, forse non c’è peccato nella vostra vita, ma Dio solo vi ha messo nel crogiolo. La Bibbia dice che tutti coloro che vivono piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati (2 Timoteo 3:12). 2) La sofferenza promuove la nostra dipendenza da Dio

2 Corinzi 1:8-9 dice: “Fratelli, non vogliamo che ignoriate, riguardo all’afflizione che ci colse in Asia, che siamo stati grandemente oppressi, oltre le nostre forze, tanto da farci disperare perfino della vita. Anzi, avevamo già noi stessi pronunciato la nostra sentenza di morte, affinché non mettessimo la nostra fiducia in noi stessi, ma in Dio, che risuscita i morti”. Tutti noi sappiamo che è più difficile confidare in Dio quando tutto cavalca l’onda del successo, ma quando arriva una brutta notizia che voi non aspettavate, cosa fate in mezzo alla sofferenza? Voi siete costretto a dipendere da Dio. 2 Corinzi 12:09 dice: “Ed egli

mi ha detto: «La mia grazia ti basta, perché la mia potenza – guardate questo – si dimostra perfetta nella debolezza». Perciò molto volentieri mi vanterò piuttosto delle mie debolezze, affinché la potenza di Cristo riposi su di me”. Dio aveva preso i puntelli da Paolo perché lui non avesse altra scelta che confidare in Lui. 3) La sofferenza purifica il nostro rapporto con Dio Il Salmo 119:67, 71 dice: “Prima di essere afflitto, andavo errando, ma ora osservo la tua parola… È stata un bene per me l’afflizione subita, perché imparassi i tuoi statuti”. In altre parole dice: Dio, tu mi hai fatto attraver-

g aprile 2014

9


MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America • Europa • Oceania • Africa • Asia

g sare alcuni problemi ed essi mi hanno avvicinato a te. Pierre Rouen, pittore francese, soffriva di artrite e le sue mani erano così deformate che semplici operazioni come tenere un pennello erano estremamente dolorose. Nonostante costretto su una sedia a rotelle, non voleva smettere di dipingere, si rifiutava di farlo. Un giorno, il suo amico Enrique Matiz lo ha visitato e ha guardato come brandiva dolorosamente un pennello con la punta delle dita, ma anche come ostinatamente continuava a dipingere. Matiz ha domandato a Rouen: “Perché lo fai? Come puoi dipingere nonostante la tortura?” Il pittore ha detto: “Il dolore passa, ma la bellezza rimane”. Questo è ciò che accade al credente che soffre: il dolore passa, ma la bellezza di un rapporto d’amore più grande e più profondo con Dio è un valore duraturo. Giacomo 1:2-3 dice: “Fratelli miei, considerate una grande gioia quando venite a trovarvi in prove svariate, sapendo che la prova della vostra fede produce costanza”. 4) La sofferenza ci pota per una efficienza più grande La Bibbia dice in Giovanni 15:02: “Ogni tralcio che in me non dà frutto lo toglie via, e ogni tralcio che dà frutto lo pota affinché ne dia di più”. Dio metterà a volte alcune cose da parte, perché uno dei motivi per potare un vigneto è che i germogli crescono sulla vite ed estraggono la linfa che fa crescere il frutto. Così, si percorre la vigna e con le forbici si taglia questi piccoli germogli di vite che non hanno frutta e drenano l’energia della vite che deve puntare alla produzione di frutta. Dio fa questo nella vostra 10 Impacto evangelistico

vita? Egli viene con la pressione, e in mezzo alla pressione voi dite: devo togliere questo dalla mia vita, questo è semplicemente mangiando l’energia che Dio vuole che io usi per un’altra cosa. Penso che non arriveremo mai alla fine di questo processo, perché quando si pensa che è finito succede di nuovo: si è liberato da una cosa e cinque più appaiono. E’ il processo di potatura per una efficienza più grande. 5) La sofferenza spinge coraggio agli altri credenti Filippesi 1:14 dice: “E la maggioranza dei fratelli nel Signore, incoraggiati dalle mie catene, hanno avuto più ardire nell’annunciare senza paura la parola di Dio”. Coloro che sapevano che Paolo era un prigionie-

ro si sono fati coraggio a causa del loro dolore e hanno trovato maggiore audacia nel predicare il Vangelo. Nel nostro tempo, è difficile sopravvalutare l’impatto che il martirio di Jim Elliot, Nate Santo, Ed McCully, Pete Fleming, e Roger Youderian ha avuto sulle generazioni di studenti. La parola che è apparsa più volte nelle testimonianze di coloro che hanno ascoltato la storia dei Huaorani è stata “dedizione”. Ma molto spesso è in realtà la forza delle mogli di questi uomini ciò che ci ha fatto sentire il desiderio di essere dedicato. Barbara Youderian, la moglie di Roger, scrive nel suo diario quella notte nel gennaio del 1956: “Stasera il capitano ci ha detto che


COPERTINA hanno trovato quattro corpi nel fiume. Uno aveva una maglietta e blue-jeans. Roger era l’unico che li indossava. Dio mi ha dato questo versetto due giorni fa: Salmo 48:14, “Questo è Dio, il nostro Dio in eterno; egli sarà la nostra guida fino alla morte”. Quando ho sentito la notizia della morte di Roger, il mio cuore era pieno di lode. Lui era degno di andare a casa. Aiutami, Signore, ad essere mamma e papà”. A causa di questa testimonianza, centinaia e centinaia di candidati sono andati al campo di missione. Giovanni 12:24 dice: “Se il granello di frumento caduto in terra non muore, rimane solo; ma se muore, produce molto frutto”. 6) La sofferenza offre l’opportunità di testimonianza Paolo in Filippesi 1:12-13 dice: “Desidero che voi sappiate, fratelli, che quanto mi è accaduto ha piuttosto contribuito al progresso del vangelo; al punto che a tutti quelli del pretorio e a tutti gli altri è divenuto noto che sono in catene per Cristo”. Ogni giorno, per periodi di quattro ore, due guardie erano incatenati a lui. Paolo aveva così un pubblico prigioniero per il Vangelo; volevano allontanarsi da lui, ma non potevano, e lui faceva la testimonianza a loro. Dio ha messo Paolo in prigione e gli ha dato l’opportunità di testimoniare sulla grazia di Dio. Una delle più potenti illustrazioni dello scopo della sofferenza e della testimonianza è presentata in un episodio che Michael Card racconta su un uomo di nome Joseph che è venuto a Cristo dalla religione musulmana. Lo scrittore dice: “Un giorno, Joseph stava camminando sulle strade calde e sporche di Africa, e ha incontrato qualcuno che ha condiviso

il vangelo di Gesù Cristo con lui. Lui ha accettato Gesù come il suo Signore e Salvatore, e il potere dello Spirito ha iniziato a trasformare la sua vita. E’ stato riempito di tanta emozione e gioia che la prima cosa che voleva fare era ritornare al suo villaggio e condividere la Buona Novella con i membri della sua tribù locale. Joseph è andato da porta a porta, parlando a tutti sulla Croce di Gesù e la salvezza che offriva, e aspettandosi di vedere che i loro volti si illuminassero come il suo. Con sua grande sorpresa, gli abitanti del villaggio non solo lo hanno ignorato, ma sono diventati violenti. Gli uomini del villaggio lo hanno preso e tenuto a terra mentre le donne lo hanno picchiato con fili spinati. Lo hanno trascinato dal villaggio e lasciato morire da solo nella boscaglia. Joseph è riuscito a strisciare verso una pozza d’acqua, e dopo giorni perdendo e riprendendo conoscenza, ha trovato la forza di alzarsi. Si chiedeva perché aveva ricevuto una accoglienza così ostile da persone che aveva conosciuto tutta la vita. Doveva aver omesso qualcosa o raccontato la storia di Gesù in modo errato. Dopo ripassare il messaggio che aveva prima ascoltato, ha deciso di tornare e condividere la sua fede ancora una volta. Joseph ha zoppicato verso le capanne e ha proclamato Gesù. “Egli è morto per voi, perché voi possiate trovare il perdono e conoscere il Dio vivente”, ha dichiarato. Ancora una volta è stato preso dagli uomini del villaggio mentre le donne lo hanno picchiato, riaprendo ferite che avevano appena cominciato a guarire. Ancora una volta lo hanno trascinato incosciente dal villaggio e lo hanno lasciato morire. Sopravvivere al primo pes-

g aprile 2014

11


MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America • Europa • Oceania • Africa • Asia

g taggio era davvero notevole, ma sopravvivere al secondo era un miracolo. Ancora una volta, giorni dopo, Joseph si è svegliato nel deserto, livido, ferito e determinato a tornare. E’ tornato al piccolo villaggio, e questa volta lo hanno attaccato prima di avere la possibilità di aprire la bocca. Mentre lo hanno colpito per la terza e probabilmente l’ultima volta, ha di nuovo parlato loro di Gesù Cristo, il Signore. Prima di svenire, ha visto che le donne che lo stavano picchiando hanno cominciato a piangere. Questa volta si è svegliato nel suo letto. Quelli che lo avevano gravemente picchiato stavano ora cercando di salvare la sua vita e curarlo. Tutto il villaggio 12 Impacto evangelistico

era stato convertito a Cristo.” Che storia! 7) La sofferenza ci prepara a regnare con Cristo Romani 8:17 dice: “Se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio e coeredi di Cristo, se veramente soffriamo con lui, per essere anche glorificati con lui”. In 2 Timoteo 2:12-13, la Bibbia dice: “E abbiamo costanza, con lui anche regneremo; se lo rinnegheremo anch’egli ci rinnegherà”. John Piper scrive: “Seguire Gesù significa che ovunque l’obbedienza ne abbia bisogna accetteremo il tradimento, il rifiuto, la sculacciata, la derisione, la crocifissione e la morte. Gesù ci assicura che se lo seguiamo ogni Venerdì Santo in questa

vita, risusciteremo con Lui ogni giorno di resurrezione”. C’era un vecchio credente che una volta ha obiettato sui piani di John Paton, il grande missionario, di andare alle isole del Mare del Sud. Gli ha detto: “Se vai, i cannibali vi mangeranno”. Paton ha detto: “Signor Dickson, voi siete già attempato e la vostra prospettiva è essere messo presto in una tomba dove sarete mangiato dai vermi. Confesso che se tutto quello che posso fare è vivere e morire servendo e onorando il Signore Gesù, non mi interessa se sono mangiato da cannibali o vermi, perché nel Grande Giorno il mio corpo di resurrezione come il vostro si alzerà a somiglianza del nostro Redentore risorto”.


COPERTINA

RISPOSTA ALLA SOFFERENZA NELLA VITA CRISTIANA

La risposta alla sofferenza nella vita cristiana è prima di tutto la preparazione. Ad esempio, in 1 Tessalonicesi 3:2-4 dice: “E mandammo Timoteo, nostro fratello e collaboratore di Dio nel vangelo di Cristo, per confermarvi e confortarvi nella vostra fede, affinché nessuno fosse scosso in mezzo a queste tribolazioni; infatti voi stessi sapete che a questo siamo destinati. Perché anche quando eravamo tra di voi, vi preannunciavamo che avremo dovuto soffrire, come poi è avvenuto, e voi lo sapete”. Paolo dice loro che dovevano essere preparati per questo. Richard Wurmbrand ha

sopportato quattordici anni di reclusione, e ha fatto un ministero segreto e clandestino dopo che i comunisti hanno preso la Romania e hanno tentato di controllare la Chiesa per i loro scopi. E Wurmbrand sottolinea l’enorme necessità di prepararsi spiritualmente per soffrire: “Che cosa dobbiamo fare con queste torture? Siamo in grado di sopportarle? Se non lo faccio, metterò in prigione altri cinquanta o sessanta uomini che conosco, perché ciò che i comunisti vogliono è che tradisca quelli intorno a me”. Wurmbrand ha scritto: “Sarà troppo difficile prepararsi quando i comunisti ti hanno già messo in prigione. Ricordo la mia ul-

tima lezione prima di lasciare la Romania: ho portato un gruppo di dieci o quindici ragazzi e ragazze, non alla Chiesa, ma allo zoo. Di fronte alla tana del leone ho detto: i vostri antenati sono stati gettati alle belve per la loro fede, dovete sapere che anche voi soffrirete. Non sarete gettati ai leoni, ma avrete a che fare con uomini che saranno peggio di leoni, allora decidete se giuggerete fedeltà a Cristo. Tutti avevano lacrime agli occhi, e tutti hanno detto: Sì”. Quando sappiamo che ci saranno alcuni momenti difficili perché siamo in Cristo, il loro arrivo non è una sorpresa, perché attraversiamo con coraggio e forza. • MEMORIZZAZIONE. Quando si attraversa momenti difficili, non si ha il tempo di tornare indietro e memorizzare. E’ meraviglioso sapere alcuni versi. Per esempio: “Quando dovrai attraversare le acque, io sarò con te; quando attraverserai i fiumi, essi non ti sommergeranno; quando camminerai nel fuoco non sarai bruciato e la fiamma non ti consumerà” (Isaia 43:2). • DEDIZIONE. Paolo era così dedicato che anche quando la sofferenza faceva parte della sua esperienza, lui era disposto ad affrontarla. Essere un credente nella cultura di oggi è sempre più difficile. E’ facile essere quasi tutto, ma non un credente. Potete credere in quello che volete, potete dire quello che volete, potete fare quello che volete, ma se dite pubblicamente che siete un credente, potete essere sicuro che prenderanno da voi il microfono. Andate alle scuole dove si può parlare di buddismo, induismo, confucianesimo, e ogni altro affare stravagante, ma dove chi parla di Cristo è emarginato u aprile 2014

13


MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America • Europa • Oceania • Africa • Asia

14 Impacto evangelistico


aprile 2014

15


MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America • Europa • Oceania • Africa • Asia

REMINISCENZE dell’

OPERA 16 Impacto evangelistico

1

2

3


IMAGES

1. La classe 1969-1970 dell’Istituto Biblico ELIM, in Puerto Rico. 2. La classe 1960-1961 dell’Istituto Biblico ELIM, in Puerto Rico. 3. La classe 1978-1979 dell’Istituto Biblico ELIM, in Puerto Rico.

aprile 2014

17


MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America • Europa • Oceania • Africa • Asia

Dittatura della minoranza?

Una minoranza cerca di soggiogare il diritto della stragrande maggioranza. Anche la libertà di espressione potrebbe essere superata dai nuovi diritti gay che si vuole stabilire in Europa.

I

L PARLAMENTO EUROPEO ha approvato il martedì 4 febbraio il “Rapporto Lunacek”, un documento che delinea le basi di quello che sarà una legislazione europea più forte quando si tratta di “proteggere” i diritti di lesbiche, gay, bisessuali, transgender, o intersessuali (il gruppo di popolazione conosciuto come LGBTI). Lo scopo di questo gruppo è quello di stabilire una “tabella di marcia europea contro l’omofobia e la discriminazione per motivi di orientamento sessuale e identità di genere”. Il documento mira a creare “una strategia o un piano d’azione” che porti a 18 Impacto evangelistico

unire tutte le agenzie europee e nazionali alla fine di “sensibilizzare l’opinione pubblica per quanto riguarda i diritti delle persone LGBTI”. Il testo ricade nell’area dell’educazione, dicendo che “la Commissione dovrebbe promuovere l’uguaglianza e la non discriminazione per motivi di orientamento sessuale in tutti i suoi programmi per la gioventù e l’istruzione”. La legislazione relativa alla parità dovrebbe includere “l’identità di genere”, dice il testo approvato. Il rapporto approvato, dunque, incoraggia a creare una unica dottrina unitaria in tutti i paesi dell’Unione Europea che proteggerà e promuoverà i diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuali. ALTRI PRIVILEGI

L’approvazione del documento che preparerà la strada dell’ideologia in termini

“Benché si dichiarino sapienti, sono diventati stolti, e hanno mutato la gloria del Dio incorruttibile in immagini simili a quelle dell’uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili. Per questo Dio li ha abbandonati all’impurità, secondo i desideri dei loro cuori, in modo da disonorare fra di loro i loro corpi...” Romani 1:22-32.

LGTBI in Europa, ha ricevuto tutti i tipi di critiche da parte di coloro che credono che la creazione di “diritti e privilegi speciali” per alcuni cittadini calpesterà necessariamente sulla libertà di espressione, coscienza e religione di milioni di cittadini. “Adottando questo rapporto che difende i privilegi giuridici gay, e rifiutando allo stesso tempo la proposta alternativa che chiedeva all’Unione europea e ai suoi membri di garantire il godimento pieno e paritario dei Diritti Umani da parte di tutti i cittadini, il Parlamento ha messo un grosso punto interrogativo dietro la sua presunta condizione di istituto che tutela i Diritti Umani”, ha opinato J.C. von Krempach, un commentatore di diritto europeo. “In altre parole, il voto del Parlamento Europeo ha respinto il principio universale dei Diritti Umani. E’ un giorno di vergogna”, aggiunge.


INTERNATIONALE etero o altro, sono sufficientemente protetti dalla legge britannica, e non abbiamo né il bisogno né la volontà che l’Unione Europea divida la nostra società e la nostra popolazione in diverse categorie di diritti e privilegi”. ALTRI COMMENTI

Nel frattempo, la Dignitatis Humanae Institute ha espresso attraverso il suo presidente Luca Volontè: “Quando si cerca di codificare alcuni diritti, privilegi ed esenzioni sulla nostra attuale definizione di Diritti Umani, e di applicarli solo a un gruppo di persone mentre si nega tali diritti ad altri gruppi, Lunacek sta distruggendo l’uguaglianza fondamentale del nostro sistema giudiziario”. “Se cominciamo a fare la nostra comprensione giuridica con leggi che non sono universali in natura e solo danno diritti a gruppi politicamente favoriti, saremo responsabili per la creazione di un sistema a due livelli. Questa gestione irresponsabile minerà fatalmente il fondamento più importante del concetto di Diritti Umani: l’universalità della sua applicazione”, dice. L’Istituto, che mira a “proteggere e promuovere la dignità umana” sulla base di una

visione del mondo cristiana, crede che se le leggi future pro-LGBTI sono basate su questo rapporto, le lobby omosessuali potranno porre il veto su qualsiasi legislazione che vada contro i loro interessi, in qualsiasi paese dell’Unione Europea. IMPOSIZIONE DI UNA DOTTRINA

L’intenzione del “Rapporto Lunacek” è anche la creazione del concetto di “crimini di odio omofobici” come categoria distinta dai generali “crimini di odio”. In questo senso, Nirj Deva, eurodeputato e presidente del Comitato Internazionale sulla Dignità Umana, ritiene che il documento approvato “cerca di imporre una dottrina sociale a tutti gli Stati membri, senza rispettare i parlamenti nazionali o le culture nazionali”. Rappresentante del Partito Conservatore Britannico, Deva ricorda che “i diritti del popolo britannico, sia gay,

Nel frattempo, mezzi di comunicazione cattolici come l’agenzia Zenit interpretano il voto come un segno che “in breve, le istituzioni dell’UE e gli Stati membri dovranno impegnarsi a incorporare un prospettiva globale omosessualista in tutti i settori delle politiche pubbliche, compresi non solo quelli che corrispondono alle giurisdizioni nazionali classici – come la salute pubblica e l’istruzione –, ma anche all’occupazione, all’asilo e alle relazioni esterne. Il “Rapporto Lunacek” comprende un meccanismo a veto in tutta l’UE per la comunità LGBT: Nessuna futura legislazione dell’UE sarà in grado di contraddire gli interessi degli attivisti gay”. “Inoltre, la tabella di marcia sarà manipolata per forzare gli Stati membri a consentire il matrimonio tra persone dello stesso sesso per tutti, e consentirà di utilizzare la scusa di “discorsi di odio” per tacere i critici dell’omosessualità e dell’attivismo LGBT”, continua Zenit Dopo l’adozione del “Rapporto Lunacek” nel Parlamento Europeo, si prevede che le lobby LGTBI continueranno a potenziare passi verso una legislazione europea (attivamente e in tutti i paesi membri) che promuova diritti speciali per lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuali u aprile 2014

19


MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America • Europa • Oceania • Africa • Asia

I Libri (VI) Apocrifi

Ecco la quinta puntata di questa opera che rivela le falsità della Versione Popolare della Bibbia in spagnolo. Rev. Domingo Fernández Dr. César Vidal Manzanares

P

ER L’ACQUIRENTE evangelico della Versione Popolare (VP) ci sono due circostanze che, fin dal primo momento, sono particolarmente scioccanti. La prima è la presentazione inclusa prima dell’Indice Generale e firmata da Raymundo Damasceno Assis, vescovo ausiliare di Brasilia e segretario generale del CELAM, cioè, il Consiglio Episcopale Latinoamericano. La seconda è l’inclusione dei libri apocrifi o deuterocanonici nelle pagine di questa versione. Questo secondo aspetto viene già trattato dal pastore Domingo Fernandez in una delle appendici di questo libro in modo che non ci riferiremo ad esso. Ma la 20 Impacto evangelistico

prima circostanza non può essere più rivelatore. Il testo della presentazione da parte del Segretario Generale del CELAM dice: “Il Consiglio Episcopale Latinoamericano-CELAM ha espresso la sua soddisfazione perché il suo programma di Dialogo con le Società Bibliche Unite-SBU ha portato alla pubblicazione della BIBBIA DI STUDIO “DIOS HABLA HOY” (“DIO PARLA OGGI”), che comprende i libri deuterocanonici e le note pastorali ed esplicative preparate in collaborazione con biblisti cattolici e destinate ad essere utili per tutti i cristiani. Lasciamo alla discrezione delle Conferenze Episcopali dell’America Latina la divulgazione di questa Bibbia di Studio che aiuterà le persone è soprattutto i gruppi di catechesi che vogliano entrare nella Parola di Dio per capirla e viverla meglio, in particolare quando nel Continente della Speranza abbiamo iniziato il cammino di una nuova evangelizzazione”.

Il testo non può essere più illuminante. La Conferenza di vescovi cattolici latinoamericani ha espresso la sua soddisfazione riguardo alla VP per ragioni che non sono nascoste: contiene gli Apocrifi, e un certo numero di studiosi cattolici


STORIA

sono stati coinvolti nella sua preparazione. Non c’è da stupirsi che sia raccomandata come strumento della “Nuova Evangelizzazione” che la Chiesa cattolica ha iniziato nel continente. Non c’è da stupirsi, perché, come vedre-

mo nelle pagine seguenti, la VP ha compiuto sforzi notevoli per adattare il testo biblico al dogma cattolico, anche in quelle aree dove si scontra direttamente con quello insegnato dalle Scritture. Testi tradotti in favore della tesi cattolica:

a) Modifiche nei testi che fanno riferimento a Maria: Un ruolo particolarmente importante nei testi cattolici adattati al gusto cattolico – come previsto – corrisponde a quelli che parlano di Maria.

g

aprile 2014

21


MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America • Europa • Oceania • Africa • Asia

g

Come è noto, la teologia cattolica non solo afferma che lei era vergine prima, durante e dopo il parto, ma sottolinea anche il suo ruolo di mediatrice tra Dio e gli uomini. Entrambe le credenze hanno trovato la loro riflessione nella VP. Matteo 1:25 VP. “E non ebbe con lei rapporti coniugali, ma ella partorì un figlio; e Giuseppe gli pose nome Gesù” (La VP sopprime il riferimento al fatto che Maria si è astenuta dal sesso solo fino alla nascita di Gesù e che lui era suo figlio primogenito. Inoltre, una nota al piè di pagina di Matteo 12:46 indica che – secondo la dottrina cattolica – i “fratelli” non sono solo i figli degli stessi genitori, ma “persone unite da altri gradi di parentela”. Così, sostiene la dottrina della verginità perpetua di Maria). 1 Timoteo 2:5 VP. “Infatti c’è un solo Dio e anche un solo uomo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù” (La VP sostituisce il fatto che c’è solo un mediatore – Cristo uomo – con il fatto che l’unico uomo mediatore è Cristo. Questo apre la possibilità che vi sia anche una donna mediatrice: Maria). b) Modifiche nei testi circa il governo della chiesa: 1 Timoteo 3:1-2 VP. “Certa è quest’affermazione: se uno aspira all’incarico di responsabile della comunità, desidera un’attività lodevole. Bisogna dunque che il responsabile sia irreprensibile, marito di una sola moglie, sobrio, prudente, dignitoso, ospitale, capace di insegnare” (La VP sopprime la parola “vescovo” e quindi oscura il fatto che tra i primi cristiani era normale che il vescovo sia una persona sposata).

22 Impacto evangelistico

Tito 1:6 -7a VP. “Quando si trovi chi sia irreprensibile, marito di una sola moglie, che abbia figli fedeli, che non siano accusati di dissolutezza né insubordinati. Infatti bisogna che il responsabile della comunità sia irreprensibile, come amministratore di Dio…” (La VP sopprime la parola “vescovo” e quindi oscura il fatto che tra i primi cristiani era normale che il vescovo sia una persona sposata). Testi tradotti in favore della tesi avventista: Tuttavia, la Chiesa cattolica non è l’unica confessione religiosa che è stata accordata concessioni nel testo della VP. Il secondo beneficiario è la setta nota come gli “Avventisti del settimo giorno”. La teologia avventista è la base fondamentale degli insegnamenti dei Testimoni di Geova, che ne hanno preso la convinzione che Gesù è l’arcangelo Michele e la negazione delle dottrine bibliche della immortalità dell’anima e dell’inferno. Inoltre, gli avventisti affermano, tra le altre tesi anti bibliche, che Dio ha posto su Satana il peccato dell’umanità, che l’espiazione non è stata consumata fino al 1844 quando Cristo è entrato nel santuario ce-

leste, che le chiese evangeliche sono figlie della Grande Meretrice dell’Apocalisse, e che gli scritti della loro profeta Ellen White sono ispirate. In connessione con loro – e con la teologia liberale – la VP ha cercato di sfumare l’insegnamento biblico circa l’inferno come un luogo di punizione eterna e consapevole dei dannati. Ecco alcuni esempi: Marco 9:44 e 46 RVR. “Dove il verme loro non muore e il fuoco non si spegne… dove il verme loro non muore e il fuoco non si spegne”. La VP sopprime totalmente i versi 44 e 46. Filippesi 1:28 RVR. “Per nulla spaventati dagli avversari. Questo per loro è una prova evidente di perdizione, ma per voi di salvezza; e ciò da parte di Dio”. VP. “Per nulla spaventati dagli avversari. Questo per loro è una prova evidente di distruzione, ma per voi di salvezza; e ciò da parte di Dio” (La VP utilizza “distruzione” al posto del termine corretto che appare in greco e quindi sembra di appoggiare la tesi avventista e geovista dell’annientamento dei dannati). 2 Tessalonicesi 1:09 RVR. “Essi saranno puniti di eterna rovina, respinti dalla presenza del Signore e dalla gloria della sua potenza” VP. “Essi saranno puniti di eterna distruzione, respinti dalla presenza del Signore e dalla gloria della sua potenza” (La VP utilizza “distruzione” al posto del termine corretto che appare in greco – “rovina” – e quindi sembra di appoggiare la tesi avventista e geovista dell’annientamento dei dannati).


STORIA

2 Timoteo 2:14 RVR. “Ricorda loro queste cose, scongiurandoli davanti a Dio che non facciano dispute di parole; esse non servono a niente e conducono alla rovina chi le ascolta”. VP. “Ricorda loro queste cose, scongiurandoli davanti a Dio che non facciano dispute di parole; esse non servono a niente e conducono al danno chi le ascolta” (La VP utilizza “danno” al posto del termine corretto che appare in greco – rovina – e quindi priva il testo della sua potenza e sembra di appoggiare la tesi avventista e geovista dell’annientamento dei dannati). 2 Pietro 2:03 RVR. “Nella loro cupidigia vi sfrutteranno con parole false; ma la loro condanna già da tempo è all’opera e la loro rovina non si farà aspettare”. VP. “Nella loro cupidigia vi sfrutteranno con parole false; ma la loro condanna già

da tempo è all’opera, perché essi sono lungo tempo fa condannati” (La VP utilizza “condannati” al posto del termine corretto che appare in greco – “rovina” – e questo attutisce il passaggio). 2 Pietro 2:12 RVR. “Ma costoro, come bestie prive di ragione, destinate per natura a essere catturate e distrutte, dicono male di ciò che ignorano, e periranno nella propria corruzione”. VP. “Ma costoro, come bestie prive di ragione, destinate per natura a essere catturate e distrutte, dicono male di ciò che ignorano, e come bestie periranno” (La VP utilizza “come bestie periranno” al posto dei termini corretti che appaiono in greco – “periranno nella propria corruzione” – e quindi sembra di appoggiare la tesi avventista e geovista dell’annientamento dei dannati). Apocalisse 17:08a

RVR. “La bestia che hai vista era, e non è; essa deve salire dall’abisso e andare in perdizione…”. VP. “La bestia che hai vista era, e non è; essa deve salire dall’abisso e andare in distruzione…” (La VP utilizza “distruzione” al posto del termine corretto che appare in greco – “perdizione” – e quindi sembra di appoggiare la tesi avventista e geovista dell’annientamento dei dannati). Questi esempi servono come un segno che la VP non ha obiezioni quando si tratta di mutilare il testo biblico, come abbiamo visto nel capitolo 1, e anche di adattarlo ai corsi teologici di alcuni dei suoi più importanti clienti, tra cui la Chiesa Cattolica e la Avventista. Purtroppo, non solo queste circostanze rendono la VP una edizione sfortunata della Bibbia. A loro si aggiunge il carattere apertamente liberale delle sue note u aprile 2014

23


MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America • Europa • Oceania • Africa • Asia

Nell’arena della fede (III)

Con questa pubblicazione abbiamo completato le puntate del libro “Nell'arena della fede”, dal scrittore e teologo Erich Sauer.

P

ER LA GIOIA CHE GLI ERA POSTA DINANZI” egli ha sopportato tutta questa sofferenza. Ma che gioia? Non è la gloria del Logos che aveva già come “Parola” prima della Sua incarnazione. Non è la gioia nel mondo che il Tentatore gli avrebbe dato se lui avesse preso dalla sua mano tutta la gloria dei regni di questo mondo invece di andare la via della croce (Matteo 4:8-10). Non è la semplice gioia del liberarsi dalle sofferenze umane terrestri che lui avrebbe potuto evitare se non si fosse sottoposto alla croce. Ma la futura gioia che Cristo ha visto davanti a Lui: la redenzione completata, l’Ekklesia che un giorno sarà ottenuta, la glorificazione del Padre, la sua posizione personale come Vincitore nella gloria dopo aver completato la sua opera. Solo la gioia che Egli avrebbe se resistesse fermamente fino alla fine. 24 Impacto evangelistico

Nella dichiarazione “Per la gioia che gli era posta dinanzi egli sopportò la croce”, la parola greca anti, tradotta in italiano come “dinanzi”, potrebbe anche significare “al posto di”, in modo da esprimere che Cristo ha avuto la scelta tra il godimento delle benedizioni celesti o terrene, da un lato, e l’umiliazione fino alla morte nella croce, dall’altro, e che egli si è sottoposto alla croce “al posto di” questa gioia. Ma la parola potrebbe anche avere un altro significato: “per” – “per” raggiungere qualcosa di prezioso si deve fare o subire qualcosa, “per” guadagnare o ottenere qualcosa. Cristo si è sottoposto alla croce “per la gioia che gli era posta dinanzi”. La parola anti viene qui utilizzata con lo stesso significato di Ebrei 12:16, dove si dice che Esaù aveva venduto la sua primogenitura per una pietanza. Tuttavia, il fattore determinante che anti qui significa “per” è il contesto, che nel simbolo della corsa parla dell’atleta che fissa lo sguardo sul premio, e allo stesso tempo situa la parola “posta dinanzi” (in greco, prokeimenos) in connessione con la paro-

la “gioia”. Si deve anche osservare che questa parola greca prokeimenos è spesso usata con riferimento ai regali pubblici destinati a onorare una persona. Questi regali sono stati utilizzati come premi nelle gare greche e sono stati pubblicamente esposti, cioè, “posti dinanzi” agli occhi di tutti gli spettatori. Così, Gesù nella sua “corsa” ha fissato lo sguardo sulla gioia futura. Egli non ha distolto lo sguardo dal futuro per qualcosa connessa con il presente. La sua sofferenza ha avuto luogo nella previsione della gioia. La sua fede, quando Egli era adornato con la corona di spine, era allo stesso tempo una speranza sicura della corona regale della gloria celeste. E Dio ha dato la Sua approvazione a questo atteggiamento di fede e di speranza nel Crocifisso.


LETTERATURA

Quindi vediamo colui che è stato fatto di poco inferiore agli angeli, cioè Gesù, coronato di gloria e di onore a motivo della morte che ha sofferto. Le parole in Ebrei 2:9, “a motivo della morte che ha sofferto” si riferiscono a “coronato” e non a “fatto di poco inferiore”. Il testo qui non vuol dire che Gesù è stato fatto di poco inferiore agli angeli al fine di poter morire, ma che è stato esaltato “perché” Egli era disposto a morire: coronato di gloria e di onore a motivo della morte. Il testo non parla dell’incarnazione, ma dell’ascensione. L’idea è la stessa che quella dietro Filippesi 02:09: “Perciò Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome”. Cristo è passato dall’umiliazione alla glorificazione, dal rifiuto al riconoscimento, dalla croce alla corona. La

sua auto-umiliazione è la ragione per cui Egli è ora “in mezzo al trono”, nella gloria come “Agnello in piedi, come immolato”, portando le ferite del suo amore (Apocalisse 05:06). E per questo stesso motivo viene cantato “un cantico nuovo”: “Tu sei degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli, perché sei stato immolato e hai acquistato a Dio, con il tuo sangue, gente di ogni tribù, lingua, popolo e nazione, e ne hai fatto per il nostro Dio un regno e dei sacerdoti; e regneranno sulla terra” (Apocalisse 5:9-10). Gesù, come l’Agnello di Dio e per mezzo della gloria del Padre, è il Perfezionatore altamente esaltato e trionfante del mondo. Quando Paolo parla di questa esaltazione di Colui che è stato precedentemente umiliato, sente che è quasi impossibile trovare

una parola che esprima la piena misura di questa esaltazione e glorificazione. Come spesso accade, trova qui che la lingua greca, anche se ricca e molteplice, non possiede una parola adeguata per esprimere ciò che deve essere espresso. Il fatto è che la lingua degli uomini non possiede una parola adeguata semplicemente perché l’esperienza umana non ha raggiunto la materia da essere espressa. Così, Paolo inventa una nuova parola e dice che Dio non semplicemente ha “esaltato” o “esaltato altamente” Gesù, ma che Egli lo ha “super-esaltato” (in greco, hyperhypsosen). Tutta altra esaltazione è nulla in confronto alla Sua esaltazione. Questa è la risposta di Dio alla fede incrollabile e la speranza del Crocifisso. Ma tutte queste parole si trovano nelle Scritture per servire un fine pratico. Quando siamo esortati a guardare a Gesù, e quando Egli si presenta ai nostri occhi nella sua eroica fermezza, nella sua fede perfetta, e nella sua speranza risoluta, tutto questo è scritto nella Parola di Dio per incoraggiarci ad essere veri e propri discepoli nella vita e nella pratica. Nell’arena della fede: “Fissando lo sguardo su Gesù”. Egli si è sottoposto alla croce: 4. Come l’Esempio che deve incoraggiarci e rinforzarci come i suoi seguaci. Lo scopo del l’esortazione “Fissando lo sguardo su Gesù” è, nel contesto della lettera agli Ebrei: Fissando lo sguardo su Gesù, abbiamo il coraggio di seguirlo nell’arena della fede. Lo sguardo sul Crocifisso ci dà nuovo coraggio in ogni situazione. Anche la sofferenza è portata dalla croce nella sua giusta prospettiva. Al fine di soppesare le nostre difficoltà rettamente, bisogna considerare quello

g

aprile 2014

25


MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America • Europa • Oceania • Africa • Asia

g che Gesù ha sofferto e riflettere sulla contraddizione di peccatori che Lui ha sopportato. Questo è l’incoraggiamento che nasce dal fissare lo sguardo su Gesù. Il significato esatto della parola greca usata per “considerare” (analogizesthai) è “fare i conti, contare il costo, verificare un calcolo, calcolare con attenzione”. Quindi dobbiamo “calcolare” ciò che Gesù ha sofferto, e proprio come Lui era risoluto anche noi dobbiamo essere risoluti. Egli ha esercitato la fede, quindi dobbiamo vivere anche nella fede. Egli sperava mentre soffriva e guardava avanti alla corona, quindi dobbiamo anche fissare lo sguardo sullo scopo. Cristo, il Crocifisso, non è solo il nostro Salvatore, ma anche il nostro Esempio. Noi non abbiamo solo lo scopo di gettare uno sguardo su di Lui, ma anche di seguirlo. Bisogna non solo meditare su di Lui, ma anche rispondergli. Bisogna non solo ammirarlo, ma anche obbedirgli e rispettarlo. Non dimentichiamo: La croce non solo porta la redenzione, ma anche l’obbligo, non solo ci libera, ma anche ci lega, non solo ci scioglie dai nostri peccati, ma prende possesso di noi, al fine di rendere possibile una nuova vita santa. Non si può credere nella verità sul Crocifisso, senza allo stesso tempo fare della sua esperienza sulla croce il principio della nostra vita e del nostro comportamento. “Poiché a questo fine Cristo è morto, è risuscitato ed è tornato in vita: per essere il Signore sia dei morti sia dei viventi” (Romani 14:9). Rinunciare a tutto (Luca 14:33), prendere la propria croce (Matteo 16:24), perdere la propria vita in modo da conservarla in vita eterna (Giovanni 12:25), questo è l’atteggiamento mentale che il Crocifisso richiede dei suoi. Solo questo atteggiamento porta alla vera comunione della croce con lui. Solo così è possibile vivere una vita 26 Impacto evangelistico

felice di comunione con Lui come il Risorto (Romani 6:1-14). Durante i miei viaggi ho visitato spesso luoghi ben noti attraverso la vita di Martin Lutero. In realtà, ho visitato la maggior parte di essi: Eisleben, dove è nato ed è morto; Eisenach, dove è andato a scuola e ha studiato i classici; Erfurt, dove ha visitato l’università e poi nella cella del monastero ha cercato un Dio misericordioso con molti sospiri e molte lacrime; Wittenberg, dove è stato professore e dove ha inchiodato le sue tesi e bruciato la bolla di scomunica dal papa; Wartburg, dove ha tradotto il Nuovo Testamento; Worms, dove ha confessato la sua buona confessione davanti all’imperatore e alla Dieta Imperiale; Marburg, Coburg, e Halle. Nella maggior parte di questi luoghi si vede la cosiddetta “rosa di Lutero” sulle porte e le pareti delle case o nelle collezioni di lettere e documenti del grande Riformatore. Questa rosa rappresenta la stemma di Lutero creata da se stesso. Per mezzo di questa rosa Lutero ha voluto esprimere i principi della sua fede e della sua esperienza personale di salvezza. E’ il “simbolo della mia teologia”, ha detto una volta. Al centro c’è una croce nera in mezzo a un cuore rosso circon-

dato da una rosa bianca su uno sfondo blu, e tutto incorniciato da un anello d’oro. Con questa stemma, Lutero ha voluto esprimere simbolicamente in forma e colore ciò che una volta ha scritto in una lettera a Lazzaro Spengler, il cancelliere della città di Norimberga. Ha scritto il 8 luglio 1530, durante il suo soggiorno nel castello di Coburg, durante la Dieta Augsburg: “Prima dev’esserci una croce: nera nel cuore, che ha il suo colore naturale, affinché io mi ricordi che la fede nel Crocifisso ci rende beati. Poiché il giusto vivrà per fede, per la fede nel Crocifisso. Ma il cuore deve trovarsi al centro di una rosa bianca, per indicare che la fede dà gioia, consolazione e pace; perciò la rosa dev’essere bianca e non rossa, perché il bianco è il colore degli spiriti e di tutti gli angeli. La rosa è in campo celeste, che sta per la gioia futura. Il campo è circondato da un anello d’oro, per indicare che tale beatitudine in cielo è eterna e che non ha fine e che è anche più eccellente di tutte le gioie e i beni, così come l’oro è il minerale più pregiato, nobile ed eccellente”. In un’altra occasione Lutero si è espresso sullo stesso argomento come segue: Su rose va il cuore cristiano, anche se la croce ne fa parte. Quando la fede nel Crocifisso


è il vero possesso del nostro cuore e il centro della nostra vita, a noi appartengono la santa gioia, la natura celeste, e la gloria eterna. La croce non è un simbolo di distruzione ma di vita, ed è inestricabilmente collegata nella Scrittura con la risurrezione. La morte di Cristo è allo stesso tempo la morte della nostra morte e quindi la vita e la beatitudine eterna. “Fissando lo sguardo su Gesù”. Nella croce è la nostra salvezza. Ma se Gesù deve essere il nostro Esempio, Lui, il Crocifisso, deve essere prima il nostro Salvatore. Prima che la croce possa essere la nostra santificazione, bisogna averla sperimentato come la nostra giustificazione. Prima che il “nuovo” possa cominciare, il “vecchio” deve scomparire. Alcuni anni fa, un artista ha dipinto un notevole e altamente simbolico quadro che mostrava solo una bocca sputando, un occhio fiammeggiante, e un pugno chiuso: nessuna rappresentanza di Cristo o qualsiasi altra figura umana. Sotto questa immagine sono le parole: “Indovina, Cristo! Chi ti ha percosso?”. Il significato di questo quadro è chiaro. Ci dice: Tutti voi che Mi guardate, compilate le parti di questo quadro che mancano con voi stessi. Voi avete percosso Cristo. Questa bocca sputando è la vostra bocca. Questo occhio fiammeggiante è il vostro occhio. Questo pugno chiuso è il vostro pugno. Voi avete portato Cristo alla sua profonda sofferenza. Non guardate intorno a voi, ma guardate in voi stessi. Percuotete il proprio petto, e confessate con umiltà e vergogna: O capo insanguinato di Cristo mio Signor, Di spine coronato, colpito per affioro Perché sono spietati gli uomini con te?

Tu porti i miei peccati: Gesù, pietà di me! Nell’ ora della morte il Padre ti salvò. Trasforma la mia sorte: con te risorgerò. Contemplo la tua croce, trionfo del mio Re, E chiedo la tua pace: Gesù, pietà di me! Bernardo di Chiaravalle, secolo XII d.C.

Come è meravigliosa e esauriente la potenza redentrice del Crocifisso! I nostri peccati erano innumerevoli. Come è insondabile la nostra colpa! E’ assolutamente impossibile rendere diritta la nostra storta vita davanti a Dio con le nostre forze e senza aiuto. In un modo molto impressionante questo è stato illustrato ai discepoli dal Signore nella Sua parabola del servo spietato. Ha parlato di un re di cui uno degli schiavi gli doveva diecimila talenti, un debito che lui gli ha condonato (Matteo 18:23-24). Diecimila talenti avrebbero oggi un valore di circa tre milioni di sterline in oro. Il potere d’acquisto sarebbe, tuttavia, molto più grande. Bisogna confrontare questi valori con i valori monetari e salariali di quei tempi, al fine di comprendere la grande forza di questa parabola. Un talento consisteva di 6 000 denari. Questo significa che 10 000 talenti sono stati pari a 60 milioni di denari. Due capitoli più avanti, la parabola dei lavoratori della vigna ci dice che il salario giornaliero per un lavoratore del raccolto era un denaro (Matteo 20: 2-10-13). Ciò significa che se il servo in questione avesse dovuto guadagnare il denaro nel raccolto sul campo come operaio, avrebbe dovuto lavorare 60 milioni giorni esclusivamente per pagare il capitale che doveva al suo re e signore. In altre parole più chiare: Avrebbe dovuto lavorare 164 mila anni

senza vacanze, senza domeniche o altro congedo. E anche allora avrebbe pagato solo il capitale, senza aver pagato gli interessi. Anche se il tasso di interesse fosse stato molto piccolo, sarebbe stato più grande dei pochi denari che il debitore fosse stato in grado di guadagnare. Così diventa chiaro perché il Signore ha usato questo tremendo, quasi allarmante confronto (cfr. modi di dire simili utilizzati dal Signore, quando Egli parla del “pagliuzza” nell’occhio del tartufo (Matteo 7:3), della “cruna dell’ago” attraverso il quale un cammello dovrebbe passare (Matteo 19:24), o del cavare l’occhio destro e la mano destra, che sarebbe meglio piuttosto che peccare (Matteo 5:29-30). Gesù utilizza questi modi di dire per farci capire che la nostra colpa davanti a Dio è così immensamente grande che è impossibile pagarla dai nostri propri sforzi. L’auto-redenzione è assolutamente insufficiente e impossibile. Ma la misericordia di Dio è così meravigliosa che supera tutte le relazioni e i confronti terreni. Gesù ha pagato il prezzo di riscatto per la nostra grande colpa di peccati di omissione e commissione. Lo ha fatto sul Golgota. Che redenzione! che Salvatore! Allora bisogna ricordare i doveri che questo porta con sé, tra cui servirlo nell’amore e mostrare l’atteggiamento mentale che corrisponde alla natura e alla bontà del Dio che perdona. Quindi, se non Lo avete ancora preso come il vostro Salvatore personale, non esitate più. Fatelo adesso. Egli non vuole rubarvi nulla. Lui vuole solo darvi. Egli non vuole impoverirvi, ma arricchirvi. La fede non fa povero, ma ricco. C’è vita nello sguardo sul Crocifisso C’è vita in questo momento per voi! Fissando lo sguardo su Gesù! u aprile 2014

27


MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America • Europa • Oceania • Africa • Asia

C’erano cento pecore

Inno dal predicatore, missionario, cantante, e poeta messicano Juan Romero. Di umili origini, l'autore ha cercato il Signore fin dall'infanzia fino al suo incontro all’età di sette anni.

T

UTTE LE MIE CANZONI sono ispirate da Dio”, ha detto pochi anni fa il missionario, pastore, insegnante, cantante e compositore messicano Juan Romero. E basta ascoltare alcune delle sue canzoni per credere le parole di questo uomo di Dio. “Eran cien ovejas” (“C’erano cento pecore”), una delle sue canzoni più celebri, è un grande esempio di come il Signore condivide con i suoi discepoli tutto il suo amore. E’ un inno che ricorda al credente che Cristo lo cerca quando è perduto, e dopo averlo trovato e guarito, lo porta di nuovo alle sue braccia. E una volta nel branco, lo invita a andare in cerca di altre pecore perdute. 28 Impacto evangelistico

Juan Romero, un uomo segnato dalla grazia dell’Onnipotente, è nato il 11 gennaio, 1929 nella città di Monterrey, capitale del Nuevo León, nel nord-ovest del Messico. La sua famiglia, che professava la religione tradizionale, viveva in pessime condizioni economiche. Erano così poveri che i Romero erano chiamati “i poveri” dai senzatetto. Tuttavia, guidati dalle loro abitudini religiose, viaggiavano ogni anno a San Felipe, una piccola città nello stato di Guanajuato, per fare sacrifici e penitenze. Con molta fede e fervore, andavano in ginocchio dal centro della città alla cattedrale. All’età di sette anni, il 10 maggio 1936, Juan è stato invitato a una chiesa evangelica da una ragazza di quattordici anni. Nonostante l’opposizione del padre, Romero, suoi fratelli e sua madre hanno seguito la chiamata di Dio. Sono arrivati nel tempio imbevuti perché aveva piovuto a catinelle tutta la mattina. Una volta dentro,

hanno sentito il piano di salvezza dalle labbra di una missionaria di nome Louise Jeter. Lei era venuta qui in cerca di anime e ha trovato quella di un ragazzo a piedi nudi, scarmigliato, ignorante e sporco a chi ha parlato immediatamente di Cristo. Quel ragazzo era nientemeno che Juan Romero. Sette anni più tardi, Juan è diventato un insegnante nella scuola dominicale della sua congregazione. Poi, nel 1948, si è laureato presso l’Istituto Biblico e ha ricevuto la chiamata missionaria che più tardi lo ha portato a predicare la Parola in tutto il mondo. Inoltre, si è innamorato di Aurora Orozco, direttore del coro della chiesa che frequentava, e con cui si è sposato il 12 giugno 1949. L’anno successivo si è trasferito negli Stati Uniti, e ha lavorato come insegnante nel Latin American Bible Institute. Ha anche viaggiato in tutta l’America Latina per quindici anni, con la missione di preparare e distribuire materiali didattici per gli inseg-


MUSICA 1 Nel suo gregge c’erano cento pecore Di cui Egli si è preso cura con amore. Una sera però quando le ha contato, Una mancava, e triste ha pianto. Ritornello Le novantanove ha lasciato E ha cercato la mancante, Gemendo la ha trovato. Dopo aver guarito le sue ferite La ha portato sulle spalle E sono tornati all’ovile. 2 Questa stessa storia sempre si ripete Ci sono ancora pecore che vanno erranti; Con l’anima spezzata vanno oltre le colline, Nel mondo senza Dio e senza luce vaganti.

nanti delle scuole domenicali di tutto il continente. Anche se un giorno una maestra gli ha detto che lui non valeva una lira, Juan ha consacrato la sua vita al servizio del Signore attraverso la musica. Così, nel corso della sua lunga vita, ha inciso 29 album e ha fatto un totale di 437 canzoni. Tra le sue composizioni più importanti si può menzionare gli inni “Oh Jesús,

TROVATORE RICONOSCIUTO

P

ER LA SUA DEDIZIONE, impegno, eccellenza e grande contributo alla causa di Gesù Cristo, Juan Romero, che con 85 anni serve ancora il Signore, ha ricevuto riconoscimenti significativi negli ultimi tempi. Nel mese di ottobre 2008, ad esempio, il cosiddetto “Trovatore Latinoamericano” ha ricevuto il Premio Speciale di Arpa 2008. Mesi prima, nel mese di giugno, gli hanno reso onore durante la National Hispanic Prayer Breakfast che si tiene ogni anno a Washington. Inoltre, nel 2009, è stato il primo rappresentante cristiano a ricevere un Grammy Latino per l’Eccellenza Musicale.

creo en ti” (“O Gesù, credo in te”), “Alborada” (“Alba”), e le canzoni per bambini “Pedrito” e “Juanito”. Tuttavia, “C’erano cento pecore”, conosciuta anche come “Visione pastorale” è la creazione più importante dalla sua penna. Questa canzone, che ha attraversato le frontiere e le barriere delle lingue, ci ricorda l’obbligo di condividere il Vangelo come un compito primario u aprile 2014

29


MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America • Europa • Oceania • Africa • Asia

L’inglese errante

Notevole predicatore del secolo XIX, Charles Haddon Spurgeon ha segnato un'epoca nella storia del cristianesimo mondiale. Instancabile figlio del Signore, si stima che ha predicato la Parola di Dio a circa dieci milioni di anime.

L

A TESTIMONIANZA di George Fox denota il suo profondo amore e la sua fedeltà al Signore Gesù Cristo. Di umili origini e carattere indomito, il fondatore del movimento quacchero è stato un uomo straordinario. La sua passione per le Scritture e il suo impegno per l’evangelizzazione lo hanno portato a sviluppare un lavoro missionario instancabile. A causa di questo compito, ha affrontato diverse prove, come l’essere arrestato molte volte, ma nessuna è stata un ostacolo per continuare a proclamare con passione la buona notizia. Fox è nato nel mese di luglio 1624, in una famiglia umile

g

30 Impacto evangelistico


EROE DELLA FEDE

aprile 2014

31


MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America • Europa • Oceania • Africa • Asia

g e pia in un piccolo villaggio vicino a Leicestershire, nel nord dell’Inghilterra. Sua madre, Mary Lago, che discendeva da una famiglia di martiri, era una persona di qualità straordinarie. Suo padre, Christopher Fox, era un povero ma onesto tessitrice soprannominato “Christer il giusto” dai loro vicini. In questo clima di totale rispetto alle Scritture, e Dio come l’obiettivo principale della loro esistenza, è stato allevato chi anni più tardi sarebbe stato il conducente di un risveglio spirituale in suolo inglese. PREOCCUPAZIONI SPIRITUALI

A causa dei suoi umili origini, George Fox non ha potuto ricevere una educazione formale, in modo che ha imparato a leggere e scrivere in modo autodidatta. E’ stato quindi allevato lontano dai centri di influenza e di potere politico, economico, intellettuale e religioso del suo tempo. Dal adolescenza, ha cominciato a sperimentare grandi preoccupazioni spirituali, e ha pensato di diventare sacerdote. Tuttavia, si è dedicato alla calzaturiera, un lavoro giusto per il suo temperamento contemplativo, ed è diventato popolare per la sua diligenza tra i commercianti di legno che avevano affari con il suo capo. Considerato dallo storico Williston Walker come “uno dei pochi geni religiosi della storia inglesa”, Fox era un uomo riflessivo e giudizioso. Una volta, quando aveva 19 anni, ha visto il cattivo comportamento di alcuni fratelli della chiesa che frequentava, che bevevano alcolici, e ha deciso di circondarsi solo di persone veramente credenti. Allora, il suo scopo di trovare un luogo dove “la sana dottrina” sia predicata lo ha portato a visitare 32 Impacto evangelistico

diverse congregazioni stabilite e separatiste. Nel 1647, quando aveva 23 anni e dopo una lunga ricerca in chiese stabilite e separatiste, Fox ha avuto una esperienza spirituale personale di conseguenze di vasta portata. A questo proposito, ha scritto sul suo diario personale: “Un giorno, mentre camminavo attraverso la campagna, il Signore mi ha fatto capire che l’essere stato educato a Oxford o Cambridge non era abbastanza per preparare e rendere degli uomini degni d’essere ministri di Cristo”.

George aveva così ricevuto la rivelazione da Dio che, nonostante la sua scarsa istruzione, lui doveva predicare “la sana dottrina” “in ogni occasione favorevole e sfavorevole”. IL SUO MINISTERO

Nel 1648 ha iniziato a praticare il suo ministero nei mercati pubblici, nei campi, nei luoghi segnati, e talvolta nelle “case col campanile”, quando i sacerdoti erano usciti. La sua predicazione, piena di un vero zelo cristiano, gli ha valso nemici ferventi, ma la sincerità delle sue azioni,


HÉROE DE LA FE che erano perfettamente coerenti con le sue parole, gli ha anche valso numerosi seguici del suo “modo di intendere il cristianesimo”. Così è stata stabilita la Società degli Amici, un gruppo guidato da George Fox che predicava con passione e incoraggiava alla popolazione a svegliarsi dal letargo spirituale in cui era immersa. Molto più tardi, questo gruppo sarebbe stato noto come i Quaccheri. Un giorno, Fox è stato portato davanti a un giudice e gli ha detto: “Trema dinanzi alla Parola di Dio”. Il giudice ha deriso e lo ha chiamato quaker (“tremante”), e da allora tutti i seguaci di Fox sono stati associati a questo nome. I quaccheri hanno sviluppato una buona organizzazione evangelistica e hanno presto “invaso” tutta l’Inghilterra con i loro insegnamenti. Oltre a questioni strettamente spirituali, i quaccheri hanno anche lottato per la schiavitù, il trattamento umano dei prigionieri e la cura dei più deboli e poveri. La più grande espansione del movimento quacchero ha avuto luogo tra il 1650 e il 1690 in suolo inglese e poi in altre parti del mondo. Per un certo tempo è stato il movimento cristiano a più rapida crescita in tutto il mondo occidentale. Su questo punto, l’autore cristiano John Driver stima che circa 20 mila persone si sono unite ai quaccheri nei primi cinque anni. PRIGIONIERO RELIGIOSO

George Fox, un uomo sincero nella sua critica delle autorità e dei capi religiosi del suo tempo, è stato imprigionato fino otto volte: a Derby (1650), Carlisle (1653), Londra (1654), Launceston (1656), Lancaster (1660 e 1663), Scarborough (1666) e

Worcester (1674), in oscure prigioni sotterrane e con crudeltà. Ma in carcere la sua penna non ha riposato e la sua voce non era meno potente. La sua reclusione più lunga è durata due anni e otto mesi, ed è stata causata dal rifiuto di prestare il giuramento di fedeltà richiesto dall’autorità civile. Anche se è stato imprigionato in carceri oscure ed è stato sottoposto a tutti i tipi di abusi, non ha mai smesso di predicare e insegnare la “sana dottrina”. Le guardie e gli altri prigionieri erano il suo “nuovo pubblico”. Neanche i suoi seguaci hanno potuto evitare tali prove. Migliaia di quaccheri, uomini e donne, sono stati imprigionati e torturati. Durante i primi

Nel 1648 ha iniziato a praticare il suo ministero. La sua predicazione, piena di un vero zelo cristiano, gli ha valso nemici ferventi, ma la sincerità delle sue azioni, che erano perfettamente coerenti con le sue parole, gli ha anche valso numerosi seguici del suo “modo di intendere il cristianesimo”.

25 anni del movimento, 15.000 quaccheri sono stati arrestati, e alcuni di loro, come a Boston, sono stati impiccati sulla piazza pubblica. Ma queste afflizioni non li hanno portato a tirarsi indietro nel loro impegno di predicare il Vangelo. Al contrario, hanno cercato di farlo con più determinazione e perseveranza e per questo hanno preso ogni occasione: hanno testimoniato ai carcerieri, ai magistrati, ai governanti, al popolo. A tutti senza distinzione di classi sociali. George Fox si è sposato con Margaret Fell nel 1669, una signora di alta posizione sociale e una delle sue prime convertite. Due anni più tardi è andato a

Barbados e altre colonie inglesi a continuare la sua missione di evangelizzazione. E’ stato anche nei Paesi Bassi, tra il 1677 e il 1684, dove ha insegnato e stabilito nuove società di amici. I suoi seguaci si sono ampiamente diffusi in Scozia, Irlanda, Giamaica e gli Stati Uniti, e questo in gran parte a causa dell’impatto della sua predicazione, basata sulle Scritture ed efficace per la sensazione di intensa esperienza personale che era in grado di trasmettere. La vita di Fox, noto come “il predicatore errante”, può essere riassunta nella sua costante preoccupazione per cercare la semplicità nella vita, nel suo attaccamento alla umiltà e all’abbandono di ogni tipo di lusso, e soprattutto nel suo impegno implacabile per “cercare e trovare ciò che era perduto”. Secondo George, l’unica prova di essere un vero cristiano è una vita cambiata. Non si stancava mai di ripetere che se una persona non ha sperimentato la nuova nascita, tutto il resto è invano. Così radicale e scritturale era quest’uomo che, secondo William Penn, uno dei suoi più grandi discepoli, “conosceva e viveva più vicino al Signore di altri”. George Fox, “l’uomo che era coraggioso nell’esporre la verità, valoroso nel difenderla, paziente nel sottoporla, e immobile come una roccia”, è morto il 13 gennaio 1691 nella città di Londra. E’ stato sepolto nel cimitero quacchero di Bunhill Fields nella capitale britannica, soprannominato il “Cimitero dei dissidenti”. In onore del suo lavoro missionario appassionato negli Stati Uniti, vi è una istituzione che porta il suo nome dal 1949: George Fox University in Oregon, fondata come Pacific College nel 1891 u aprile 2014

33


MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America • Europa • Oceania • Africa • Asia

La salvezza di Gaston

Era un uomo che era stanco della vita e ha pensato al suicidio. Ma Dio è venuto in suo aiuto ed è riuscito a salvarlo all'ultimo minuto. Questo è un altro esempio del potere divino. Marlo Pérez Fotos: Archivio di famiglia

G

ASTÓN IGNACIO AVILÉS ZAMORA ha cominciato a scuotersi e perdere sangue dalla bocca e dal naso. Era svenuto sul pavimento e non poteva alzarsi. Era in agonia mentre i soccorritori che erano venuti a salvarlo perdevano ogni speranza. Aveva preso dieci grammi di alcaloide e abbastanza alcole per uccidersi. In quei momenti drammatici, la sua vita di eccessi e peccati è passata davanti ai suoi occhi come un film inquietante, mentre il suo corpo sudava freddo. Quando la sua sofferenza era grande e gli spasimi della morte si avvicinavano, 34 Impacto evangelistico

una immagine gli è venuta in mente all’improvviso. Era un cristiano che gli aveva detto un giorno che Cristo lo amava e che Lui era la risurrezione e la vita. E’ stato il momento culmine. Voleva vivere, si pentiva della decisione che aveva preso, e ha deciso di fare appello al potere divino. - Dammi la possibilità di vivere. Rompi le mie catene e salvami, perché sto morendo e andrò all’inferno. Se mi lasci vivere, predicherò la tua Parola, si è detto. All’improvviso, una luce brillante è apparsa e l’uomo ha sentito un calore che è entrato nella sua testa e ha fatto tremare il suo corpo. Pochi secondi più tardi, l’emorragia si è fermata e l’energia ha cominciato a invadere di nuovo il suo corpo. Senza aiuto si è alzato, si è diretto verso la strada per cercare un’ambulanza che lo porti in ospedale.

g


STORIE DI VITA

aprile 2014

35


MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America • Europa • Oceania • Africa • Asia

g - E ‘un miracolo che sia vivo – gli hanno detto i soccorritori. Questa esperienza, che si è verificata il Natale 2009 a Barcellona, gli ha servito per poter sperimentare la potenza del Dio che lo ha salvato dalla morte e dalla dipendenza e ha fatto di lui un buon uomo dopo tanti anni di sventura e peccato, affondato nella droga e nella criminalità. L’INFANZIA

La storia di questo uomo non inizia lì, ma trent’anni fa in Ecuador. Nonostante la crisi

Quando la sua sofferenza era grande e gli spasimi della morte si avvicinavano, una immagine gli è venuta in mente all'improvviso. Era un cristiano che gli aveva detto un giorno che Cristo lo amava e che Lui era la risurrezione e la vita. E’ stato il momento culmine. Voleva vivere, si pentiva della decisione che aveva preso, e ha deciso di fare appello al potere divino.

economica del paese, Pascual Avilés Villamar ed Esperanza de Jesús Zamora hanno concepito un bambino. Così è nato Gastón Ignacio Avilés Zamora il 17 maggio 1979 nella città di Guayaquil, una delle più grandi e popolate dell’Ecuador. Il bambino è nato in una relazione extraconiugale e questo ha avuto conseguenze. Un giorno, il padre se ne è andato con la sua vera moglie e li ha abbandonato in mezzo a tutti i bisogni economici. Per questo motivo, la povertà ha sempre fatto parte della sua infanzia e giovinez36 Impacto evangelistico

za, e non ha mai potuto godere delle comodità di base. Suoi primi tre fratelli – figli di un altro padre – e sua madre hanno dovuto lavorare in una mensa per ottenere il cibo. Quando è cresciuto si è reso conto della sofferenza di sua madre che non aveva nessuno per aiutarla a affrontare il peso familiare. Quindi ho dovuto lavorare dalla tenera età per pagare l’affitto e il cibo. Da allora la sua vita è stata divisa in giorni feriali. A 19 anni ha cercato di applicare all’università per studiare legge o psicologia, ma le opportunità economiche erano scarse. Non aveva altra scelta che lavorare in una società dove ha guadagnato un salario decente e sperava di costruire una vita migliore. Ma le sue ambizioni erano oltre i confini della sua casa e del suo paese. Lui aveva fissato lo sguardo sul Vecchio Continente, dove c’erano migliori opportunità per cristallizzare i suoi sogni di fama e denaro. Tre anni più tardi, uno dei suoi fratelli è andato in prigione, mentre un altro ha viaggiato a Barcellona, Spagna. Gastón Ignacio Avilés Zamora, che aveva dei risparmi e la sua liquidazione, ha pensato alla migrazione come alternativa ai suoi problemi economici. Ha viaggiato alla penisola iberica nel giugno 2002 e ha lavorato in tutti i tipi di lavori: costruzione, fusione dei metalli, cameriere, e barista. I posti non erano però stabili e i contratti erano a tempo determinato, perché gli mancavano i documenti necessari. La mancanza di documenti è stata la spada di Damocle che lo minacciava in modo perma-

nente, perché poteva perdere il posto di lavoro in qualsiasi momento. LE BANDE

Nel 2005, il suo desiderio di grandezza lo ha portato a conoscere i Latin Kings, una delle bande più violente degli anni ‘40 negli Stati Uniti che si è stabilita in gran parte dell’America Latina e della Spagna. Altre bande simili hanno attraversato l’Atlantico e hanno raggiunto uguale pericolosità. Anni prima, Gaston Ignacio Zamora Avilés ha praticato le arti marziali ed ha partecipato nel 1997 a un torneo sudamericano presso uno stadio a Guayaquil. Aveva imparato kick boxing per difendere sua madre e la sua famiglia, che erano state molestate da alcolisti e tossicodipendenti nel quartiere. La pratica dello sport gli ha permesso di resistere il violento rito iniziatico che ogni candidato deve superare per unirsi ai Latin Kings. Alcuni dei candidati si storpiavano o entravano in coma. Nel corso del tempo, questa banda è diventata la nuova famiglia adottiva del giovane ecuadoriano che ha lottato per diventare uno dei principali leader dell’organizzazione. Anche se si dedicavano all’arte, alla musica, alla danza e altre forme di espressione culturale, i Latin Kings agivano con violenza contro altre bande come Ñetas (rivale principale), Dominican Dont Play, tra gli altri. Gli scontri avevano luogo in piazze, parchi o altri luoghi pubblici della provincia spagnola. Lottavano nelle strade con coltelli e bastoni, e molti sono morti.

g


STORIE DI VITA

aprile 2014

37


MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America • Europa • Oceania • Africa • Asia

g TRAFFICO DI DROGA

Non solo la polizia ha cominciato a seguire i passi del giovane ecuadoriano, ma anche la mafia delle droghe. I trafficanti di droga si erano reso conto che i membri delle bande erano sempre nelle strade, nelle discoteche e nei concerti di reggaeton, un mercato adeguato per le loro merci mortali. Quindi hanno cercato di mettersi in contatto con loro per trasformarli in venditori. Gastón Ignacio Avilés Zamora sarebbe presto caduto nelle grinfie della mafia. Da allora ha avuto un periodo di presunta bonanza. Viveva comodamente grazie al commercio illegale, ma allo stesso tempo ha cominciato a sniffare i rifiuti della droga che era in suo potere. A poco a poco la dipendenza lo ha divorato come un mostro gigante. Prima si drogava solo nei fine settimana e poi ogni giorno del mese. Si drogava e beveva alcolici tutto il giorno. Stava morendo. Entro la fine del 2009 era un tossicodipendente compulsivo e la mafia ha finito per rovinarlo. Lo stesso è accaduto nel suo posto di lavoro, con la famiglia e con la sua ragazza, che lo hanno sorpreso più di una volta a rubare e vendere gli articoli della casa per comprare un po’ di cocaina e alcuni dei suoi derivati, ad esempio il “bazuco”. LA LUCE

A volte, nei momenti di lucidità, Gastón Ignacio Avilés Zamora pregava per uscire da quel tunnel buio e tempestoso, ma la sua volontà era ancora molto debole. I suoi demoni interiori erano in 38 Impacto evangelistico

possesso di lui e ha pensato al suicidio fino a due volte. Nel novembre del 2010 ha avuto il suo primo incontro con Dio. Quando stava per commettere un assalto, i membri della banda si sono rifugiati in un locale vuoto vicino a una discoteca. La musica ha cominciato a fallire e hanno sentito la lode di una chiesa accanto. Mentre ascoltava la musica cristiana, ha sentito una voce che gli dice-

va che Dio lo amava e aveva una nuova opportunità per lui, e che gli chiedeva di non commettere il crimine. Dopo aver ascoltato la lode, ha lasciato i suoi complici, se ne è andato in lacrime, e ha acceso il computer per ascoltare la musica di Hector El Father, un cantante famoso di reggaeton. Grande è stata la sua sorpresa quando ha guardato in tv che il cantante era diventato un cristiano evan-


STORIE DI VITA

gelico. “Molti mi applaudivano e gridavano il mio nome, ma niente di esso riempiva il mio cuore e la mia anima...” ha testimoniato l’artista. Quando ha sentito quelle parole, Gastón Ignacio Avilés Zamora è entrato in crisi e ha pensato al suicidio. Allora si è fatto un’overdose di droghe e alcool e ha aspettato la morte. Col passare dei minuti, gli effetti hanno cominciato a farsi sentire e i dolori hanno

invaso il suo corpo. La crisi è iniziata e qualcuno ha chiamato i soccorritori. E’ stato in queste circostanze che Dio lo ha salvato. Quando si è ripreso, sapeva che doveva ringraziare l’autore della sua salvezza ed è andato in una chiesa locale. Dentro il suo portafoglio ha trovato una delle propagande che un cristiano gli aveva dato quando commetteva crimini nei parchi di Barcellona.

- Mi sono sempre drogato utilizzando i fogli che avevo nel mio portafoglio, ma non ho preso mai quella propaganda, dice. Il foglio mostrava la direzione di una chiesa evangelica a Barcellona, ci è andato ed è entrato. Da quel giorno, 28 novembre 2010, Gastón Ignacio Avilés Zamora si è reso al Signore e la sua vita è completamente cambiata. Non si droga mai e vive consacrato alla Parola di Dio u aprile 2014

39


MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America • Europa • Oceania • Africa • Asia

Insegnamenti e prediche dei più rinomati predicatori, che espongono la Verità del Signore con una testimoninaza pura e dedicata a Dio. La Bibbia dice: “Voi investigate le Scritture perché pensate di avere per mezzo di esse vita eterna… Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi.” Giovanni 5:39; 8:32.

DEVOZIONALE

Conquiste del Cristo morente!

“Mediante il quale siete salvati, purché lo riteniate quale ve l’ho annunciato; a meno che non abbiate creduto invano. Poiché vi ho prima di tutto trasmesso, come l’ho ricevuto anch’io, che Cristo morì per i nostri peccati, secondo le Scritture; che fu seppellito; che è stato risuscitato il terzo giorno, secondo le Scritture…Ma ora Cristo è stato risuscitato dai morti, primizia di quelli che sono morti. Infatti, poiché per mezzo di un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo di un uomo è venuta la risurrezione dei morti. Poiché, come tutti muoiono in Adamo, così anche in Cristo saranno tutti vivificati” 1 Corinzi 15:2-4, 20-22. 40 Impacto evangelistico

Rev. Luis M. Ortiz

M

OLTO È STATO INSEGNATO E PREDICATO in questi giorni circa LE SETTE PAROLE del nostro Signore Gesù Cristo sulla croce del Calvario. Oggi Egli è quasi sempre presentato come un Cristo affamato, impotente, vittima, al fine di causare


sentimentalismo superficiale e battiti sul petto nelle stesse persone che vivono tutto l’anno senza ricordare Cristo o il suo sacrificio di sangue sulla Croce. Ma Cristo sulla croce è stata una grande vittoria, perché così è stato compiuto il piano divino delineato “prima della fondazione del mondo” in cui Dio attraverso un patto di sangue ha assicurato la salvezza eterna dell’uomo caduto, perduto e corrotto (Efesini 1:3-7). Nostro Signore Gesù Cristo era conscio di questo. Naturalmente, le sue sofferenze erano reali ed erano doppie, sofferenza fisica e sofferenza spirituale, perché portava il fardello terribile dei peccati di tutto il genere umano per tutte le generazioni. Sulla croce del Calvario il Signore era sul campo di battaglia di fronte a tutte le potenze infernali, e ogni parola di Cristo sulla croce è stata una grande vittoria sulle potenze del male. Il Signore ha trasformato il patibolo della croce nel trono sul quale dà ordini nel mezzo della battaglia. • “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno” Luca 23:34 Quando tutti aspettavano maledizione e disprezzo per i torturatori – come era usanza –, le labbra immacolate di Gesù si sono aperte per fare una preghiera di intercessione e di perdono per i suoi nemici: “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno” (Luca 23:34). E’

stata la vittoria dell’amore e del perdono sull’odio e sul peccato. Conquiste del Cristo morente! • “Io ti dico in verità, oggi tu sarai con me in paradiso” Luca 23:43 Uno dei ladri che era accan-

to a lui ha implorato il Signore: “Ricordati di me quando entrerai nel tuo regno” (Luca 23:42). In risposta

a questo clamore Gesù gli ha detto: “Io ti dico in verità, oggi tu sarai con me in paradiso” (Luca 23:43). Questa è stata una promessa per colui che ha capito che Egli, anche se crocifisso, era il Re e aveva un regno. E quando la fede di Pietro si è spezzata, la fede di quel ladro è nata. Conquiste del Cristo morente! • “Donna, ecco tuo figlio... Ecco tua madre” Giovanni 19:26-27 Sua madre, Maria, lo aveva accompagnato alla croce. Anche se la sua sofferenza fisica e la sua lotta spirituale per redimere l’umanità erano terribili, lui non ha dimenticato i suoi, ma ha trovato il tempo di occuparsi di loro. A sua madre ha detto: “Donna, ecco tuo figlio” (Giovanni 19:26). A Giovanni ha detto: “Ecco tua madre” (Giovanni 19:27). E’ stato un doppio incarico che il Capitano della nostra Salvezza ha impartito in battaglia. Conquiste del Cristo morente! • “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” Matteo 27:46; Marco 15:34 Il peso dei nostri peccati, da Adamo fino all’ultimo mortale, era sopra Cristo. I poteri dell’inferno e delle tenebre si precipitavano sul Calvario. A causa di questa scena orribile, il sole ha negato la sua luce, e le tenebre sono apparse. Ma peggio delle ombre infernali sul calvario, e peggio dell’oscurità fisica causata dalla mancanza di luce solare, il Signore ha sentito profondamente e intensamente la mancanza del Padre che ha dovuto distogliere lo sguardo da questa scena raccapricciante, e allora ha detto: “Dio mio, Dio mio,

perché mi hai abbandonato?” (Marco

15:34). Lui proclamava al Cielo, alla Terra, all’inferno, allo spazio, al tempo e all’eternità che stava portando da solo il peso dei nostri peccati. Nessuno poteva aiutarlo, nessuno lo ha aiutato. Non ci potevano essere co-redentori o co-redentrici, solo il nostro Redentore. E quello che sembrava una lamentela, sono in realtà Conquiste del Cristo morente! • “Ho sete” Giovanni 19:28 Gesù era nel bel mezzo della lotta e ha detto: “Ho sete” (Giovanni 19,28). Sentiva sete fisica, ma anche il suo spirito sperimentava la sete dell’anima in pena, come il ricco che nel tormento ha chiesto a Dio di mitigare la sua sete. Ha sofferto lì l’intensità dell’inferno e ha avuto sete in modo che noi non soffriamo la sete dell’inferno. Conquiste del Cristo morente! • “E’ compiuto” Giovanni 19:30 La derisione è aumentata intorno al Maestro e celebravano già la sua sconfitta finale. Ma è stata ascoltata la voce che assorda lo spazio e spaventa l’inferno: “E’ compiuto” (Giovanni 19:30). E’ un grido di vittoria. La Redenzione è compiuta, non c’è nulla da aggiungere, nulla da rimuovere, è completa, è una opera perfetta. Conquiste del Cristo morente! • “Padre, nelle tue mani rimetto lo spirito mio” Luca 23:46 Ora il Signore inclina la sua testa e, come se permettesse alla morte di avere la sua parte solo fino alla mattina della Risurrezione, prega il Padre e dice: “Padre, nelle tue mani rimetto lo spirito mio” (Luca 23:46). CONQUISTE

DEL CRISTO MORENTE!

u

aprile 2014

41


MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America • Europa • Oceania • Africa • Asia

Dammi dei figli, altrimenti muoio “Rachele, vedendo che non partoriva figli a Giacobbe, invidiò sua sorella, e disse a Giacobbe: «Dammi dei figli, altrimenti muoio»” Genesi 30:1. Perché il risveglio tarda a venire E. Leonard Ravenhill Capitolo 16

42 Impacto evangelistico

U

NA GIOVANE e un giovane di diciassette anni possono essere fisicamente preparati per diventare genitori ed essere legalmente sposati, ma questo giustifica che procreino? Hanno la sicurezza finanziaria per coprire interamente i costi? Sono mentalmente maturi per educare i loro figli? Il risveglio morirebbe in una settimana in molte chiese “bibliche”, perché


DEVOZIONALE Predicatore, se la tua anima è sterile, se non ci sono lacrime nei tuoi occhi, se non ci sono convertiti nel tuo pulpito, non trova conforto nella vostra popolarità, rifiuta la consolazione dei tuoi titoli o dei libri che hai scritto. Onesta e appassionatamente invita lo Spirito Santo a riempire il tuo cuore di dolore perché non sei spiritualmente in grado di partorire.

lavoro e di dolore. Lo stesso accade con la nascita di un figlio spirituale. Gesù ha pregato per la sua Chiesa, ma per raggiungere la sua nascita spirituale ha dato se stesso alla morte. Paolo pregava “notte e giorno intensamente” (1 Tessalonicesi 3:10) per la Chiesa, e “ha sentito le doglie” per i peccatori. “Ma Sion, non appena ha sentito le doglie, ha subito partorito i suoi figli” (Isaia 66:8) ci dice il Vecchio

Testamento. Anche se i predicatori gridano settimana dopo settimana: “Dovete nascere di nuovo”, quanti degli attuali predicatori possono dire come Paolo: “Poiché anche se aveste diecimila precettori in Cristo, non avete però molti padri; perché sono io che vi ho generati in Cristo Gesù mediante il Vangelo” (1 Co-

dove sono le madri in Israele che si prenderanno cura dei risvegliati? Quanti dei nostri credenti sono in grado di portare un’anima dalle tenebre alla luce? Avere nascite spirituali nelle condizioni attuali di alcune chiese sarebbe così sensato come mettere un bambino in un congelatore. La nascita di un figlio naturale è preceduta da mesi di

rinzi 4:15)? Egli li ha partorito. Non dice semplicemente che pregava per loro, ma che li ha dato alla luce proprio come una madre che dà alla luce figli. Se durante l’ultimo secolo il tasso di nascite fisiche fosse stato così basso come quello delle nascite spirituali, la razza umana sarebbe già quasi estinta. Bisogna pregare per vivere la vita cristiana, ma la verità è che bisogna vivere la vita cristiana per pregare veramente. Agli evangelisti vengono attribuiti molti successi che spesso prendiamo come nostri quando non lo sono realmente. C’è una donna in Irlanda che

prega per ore per me, questo povero balbuziente. Molti mi hanno detto: “Non passa giorno in cui non preghi per voi”. E loro hanno dato alla luce anime che sono state attribuite a me, ma io sono solo l’ostetrica di tali nascite spirituali. Nel giudizio saremo stupiti di vedere che grandi ricompense vanno a discepoli sconosciuti. A volte penso che i predicatori che attiriamo di più l’attenzione del pubblico saremo i meno premiati. Io conosco predicatori che predicano sermoni che hanno già predicato venti anni fa, ma che non danno mai alla luce. Questi predicatori pregavano prima, e non lo fanno mai. Uno mi ha detto: “Fratello, non prego oggi tanto quanto lo ho fatto prima, ma il Signore capisce”. E’ vero che la scienza ha attenuato alcune delle sofferenze delle nostre madri quando danno alla luce, ma la scienza non potrà mai ridurre i lunghi mesi di gravidanza. Allo stesso modo, noi predicatori abbiamo trovato modi più facili di portare persone all’altare per la salvezza o per essere riempiti dello Spirito Santo. Per la salvezza, si chiede alle persone di alzare il loro braccio, ma non ci sono mai gemiti di pentimento. Per essere ripieni dello Spirito, si chiede alle persone di alzarsi in piedi, perché l’evangelista pregherà per loro e saranno riempiti. Che vergogna! Fratello, prima che il miracolo si verifichi, bisogna sentire le doglie del vero risveglio e della rinascita delle anime. Proprio come l’arrivo di un bambino nel mondo trasforma il corpo della madre, la crescita del corpo del risveglio e delle doglie dell’anima trasforma la

g

aprile 2014

43


MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America • Europa • Oceania • Africa • Asia

g Chiesa. Proprio come la gestante si esaurisce sempre di più quando il tempo della nascita si avvicina (spesso sperimentando ore di veglia e di lacrime), le lampade del santuario esauriscono l’olio di mezzanotte quando i mediatori portatori di peccati riversano le loro anime per le iniquità della nazione. Proprio come la gestante spesso perde il desiderio di mangiare, e a causa dell’amore per suo bambino evita certe cose, la negazione di cibo e l’amore consumante davanti a Dio dominano sui credenti che si vergognano della sterilità della Chiesa. Proprio come la gestante si nasconde dallo sguardo del pubblico quando il tempo della nascita si avvicina, coloro che sentono le doglie della nascita di anime evitano la pubblicità e cercano la faccia del Dio santo. E’ evidente che Giacobbe amava Rachele più di Lia, ma Lia gli aveva dato figli. Giacobbe ha servito quattordici anni per Rachele, ma questa splendida devozione non era consolazione per la donna ferita a causa della sua sterilità. Giacobbe mostrava il suo amore con gioielli, come era consuetudine in quel tempo, ma la bigiotteria non la ha confortato. Anche se Rachele era bella, la sterilità non veniva compensata dalla sua bellezza e dall’ammirazione degli altri. La terribile verità era che Lia aveva quattro figli, e gli uomini e le donne si facevano beffe di Rachele la sterile e allungavano il labbro. Posso immaginare Rachele – con gli occhi rossi dal pianto, i suoi capelli spettinati e la voce roca – chiedendo a grande voce a Giacobbe, disperata dalla sterilità, umiliata 44 Impacto evangelistico

dalla disperazione per la sua condizione: “Dammi dei figli, altrimenti muoio” (Genesi 30:1). Questo grido ha ferito il cuore di Giacobbe più di una spada conficcata nella carne. Per spiritualizzare questo, la sua preghiera non era rutinaria, ma disperata, perché lei era sopraffatta dal dolore, stordita dalla vergogna, e prostrata dalla sterilità. Predicatore, se la tua anima è sterile, se non ci sono lacrime nei tuoi occhi, se non ci sono convertiti nel tuo pulpito, non trova conforto nella vostra popolarità, rifiuta la consolazione dei tuoi titoli o dei libri che hai scritto. Onesta e appassionatamente invita lo Spirito Santo a riempire il tuo cuore di dolore perché non sei spiritualmente in grado di partorire. Oh, il rimprovero dell’altare sterile! Lo Spirito Santo si diletta nei nostri organi elettrici, nei

nostri corridoi ricoperti con moquette, e nei nuove decorazioni, quando la culla è vuota? NO! Oh, che il silenzio sepolcrale del santuario sia rotto dal benedetto grido dei neonati spirituali! Jonathan Edwards aveva molte congregazioni e nessun problema finanziario, ma lui era perseguitato dalla stagnazione spirituale. La vergogna della mancanza di nascite lo ha fatto piegare il ginocchio e ha ferito il suo spirito al punto che la sua anima ha singhiozzato in silenzio davanti al Trono della Misericordia fino a quando lo Spirito Santo è sceso su di lui. La Chiesa e il mondo conoscono la risposta alla sua vigilia vittoriosa. I voti che ha fatto, le lacrime che ha versato, le urla che uscivano dalla sua bocca, tutto ciò che è scritto nelle cronache delle cose di Dio. Edwards, Zinzendorf, Wesley,


DEVOZIONALE ecc, erano parenti spirituali, perché vi è un’aristocrazia dello Spirito proprio come vi è una della carne. Questi uomini disprezzavano gli onori della fama e cercavano la lode dello Spirito Santo. Le donne della Bibbia che erano state sterili hanno partorito i figli più nobili. Sara, sterile fino all’età di 90, ha partorito Isacco. Rachele, il cui doloroso grido: “Dammi degli figli, altrimenti muoio” è stato ascoltato, ha partorito Giuseppe, che ha liberato la nazione. La moglie di Manoà ha partorito Sansone, un altro liberatore del suo paese. Ana, una donna spezzata che singhiozzava nel santuario e faceva voti in una preghiera incessante che a causa dell’ignoranza ha originato il rimprovero di Eli, riversava la sua anima davanti a Dio e ha ricevuto in risposta a Samuele, che è diventato il grande profeta di Israele. La vedova sterile Rut ha ricevuto la misericordia e ha partorito Obed, che ha generato Isai, il padre di Davide, dai cui discendenti è venuto il nostro Salvatore. Da Elisabetta, sterile per molti anni, è venuto Giovanni il Battista, di cui Gesù ha detto che non c’è nessun profeta più grande fra i nati di donna (Luca 07:28). Se la vergogna dell’infertilità non avesse dominato su di queste donne, la storia avrebbe perso uomini veramente potenti! Proprio come il bambino mostra segni di vita nel grembo della madre, così accade con il risveglio. Nel XVI secolo, Knox ha parodiato il grido di Rachele: “Dammi la Scozia, altrimenti muoio!”. Knox è morto, ma mentre la Scozia viva, Knox sempre vivrà. Zinzendorf, addolorato e vergognoso per lo stato sterile senza

amore dei Moravi, è stato fuso e motivato dallo Spirito Santo fino a quando all’improvviso si è verificato un grande risveglio il 13 agosto 1737 alle 11 ore. Il risveglio Moravo è iniziato con un incontro di preghiera che ha durato 200 anni. Da quella riunione è venuto un movimento missionario che ha raggiunto i confini della terra. Il predicatore e la chiesa, troppo impegnati a pregare, sono più impegnati di quanto il Signore li impegnerebbe. Se diamo tempo a Dio, Egli ci darà anime eterne. Se ci nascondiamo nella nostra impotenza dell’anima e invochiamo il suo nome, Egli darà vita alla nostra luce. La Chiesa ha molti consulenti, ma dove sono coloro che agonizzano? Le chiese che si vantano sem-

Le chiese che si vantano sempre dei loro grandi pubblici devono ammettere il suo basso livello di nascite spirituali. Possiamo aumentare le nostre chiese senza aumentare il Regno di Dio. Conosco una famiglia in cui tutti i bambini sono adottati, e molti di noi predicatori abbiamo più adozioni di nascite.

pre dei loro grandi pubblici devono ammettere il suo basso livello di nascite spirituali. Possiamo aumentare le nostre chiese senza aumentare il Regno di Dio. Conosco una famiglia in cui tutti i bambini sono adottati, e molti di noi predicatori abbiamo più adozioni di nascite. Il nemico della moltiplicazione è la stagnazione. Quando i credenti che mancano nascite si sentano tristi e siamo sopraffatti dalla sterilità spirituale, i nostri cuori batte-

ranno con timore santo, pregheremo con fervore santo, e la fertilità santa si verificherà. Nel banco di Dio non ci sono giorni di svendita, perché il prezzo del risveglio è sempre lo stesso: LE DOGLIE. Sicuramente questa razza rovinata ha bisogno di un risveglio. Citate parzialmente un versetto e farete che la Bibbia dica tutto quello che volete. Ad esempio, Efesini 3:20 dice: “Or a colui che può… fare infinitamente di più di quel che domandiamo o pensiamo” ma questo non è completo.

Questo versetto citato erroneamente lascia la mancanza di risveglio nei gradini del trono di Dio. Bisogna citarlo tutto: “Or a colui che può, mediante la potenza che opera in noi, fare infinitamente di più di quel che domandiamo o pensiamo”.

Tutto completo significa che il canale è bloccato, che Dio non può fare oggi ciò che ha fatto ieri a causa della mancanza di potere nella Chiesa. La mancanza di risveglio è colpa nostra. Finney ha detto: “Dio è un risveglio latente”, e possiamo avere un risveglio “mediante la potenza che opera in noi”, perché “riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi” (Atti 1:8). Abbiamo la potenza dello Spirito Santo per abbattere le roccaforti del diavolo e ottenere le promesse di Dio? Cari amici, buttiamo tutte le cose insignificanti, dimentichiamo i distintivi confessionali e “continuiamo a dedicarci alla preghiera e al ministero della Parola”, “la fede viene da ciò che si ascolta” (Romani 10:17). Vergognosi dell’impotenza della Chiesa, imbarazzati del monopolio del diavolo, chiediamo a grande voce con gli spiriti tormentati: “DAMMI DEI FIGLI, ALTRIMENTI MUOIO”. Amen u aprile 2014

45


MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America • Europa • Oceania • Africa • Asia

Fatevi coraggio, io ho vinto “«Vi ho detto queste cose in similitudini… In quel giorno chiederete nel mio nome; e non vi dico che io pregherò il Padre per voi, poiché il Padre stesso vi ama, perché mi avete amato e avete creduto che sono proceduto da Dio. Sono proceduto dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio il mondo, e vado al Padre». I suoi discepoli gli dissero: «Ecco, adesso tu parli apertamente e non usi similitudini. Ora sappiamo che sai ogni cosa e non hai bisogno che nessuno ti interroghi; perciò crediamo che sei proceduto da Dio». Gesù rispose loro: «Adesso credete? L’ora viene, anzi è venuta, che sarete dispersi, ciascuno per conto suo, e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me. Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me. Nel mondo avete tribolazione; ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo».” Giovanni 16:25-33. 46 Impacto evangelistico

Rev. Gustavo Martínez

I

N QUESTO PASSAGGIO, la Parola di Dio ci parla della grande vittoria che il nostro Salvatore ha ottenuto sul diavolo, sul peccato, sulla tomba, sulla paura, sulla tristezza, sull’ignoranza e sulla trasgressione. Infatti, attraverso la Sua morte, il Signore ha sconfitto per sempre le tenebre e la morte, e quindi lo stesso potere che ha operato nella Sua risurrezione vivificherà i nostri corpi mortali, ci


DEVOZIONALE porterà al Cielo, e ci trasformerà in un batter d’occhio. Gesù Cristo è venuto nel mondo e ha compiuto perfettamente il piano di redenzione del Padre. E attraverso quel sacrificio, sono stati soddisfatti l’amore e la giustizia di Dio, aprendosi così le porte della grazia a chi vuole accettarlo. LA VITTORIA SUL DIAVOLO E SUL PECCATO

Il Vangelo di Matteo 4:1-11 racconta le tre tentazioni che Cristo ha affrontato durante il suo ritiro nel deserto. Tuttavia, Egli ha vinto Satana con la Parola, citando le Scritture che Dio aveva dato all’uomo nel passato. “Sta scritto: “Non di pane soltanto vivrà l’uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio”

(Deuteronomio 8:03, Matteo 4:04). “È altresì scritto: “Non tentare il Signore Dio tuo”” (Deuteronomio 6:16, Matteo 4:07). “Sta scritto: “Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi il culto”” (Deuteronomio 6:13,

Matteo 4:10). Un punto importante è che Cristo ha sconfitto il diavolo come un semplice uomo per darci la libertà, e in modo che noi possiamo anche sconfiggerlo: “Poiché dunque i figli hanno in comune sangue e carne, egli pure vi ha similmente partecipato, per distruggere, con la sua morte, colui che aveva il potere sulla morte, cioè il diavolo, e liberare tutti quelli che dal timore della morte erano tenuti schiavi per tutta la loro vita”

(Ebrei 2:14-15). Il peccato ci teneva anche schiavi, e nessuno poteva liberarci dal suo potere, ma Dio stesso: “Non sapete voi che se vi offrite a qualcuno come schiavi per ubbidirgli, siete schiavi di colui a cui ubbidite: o del peccato che conduce alla morte o dell’ubbidienza che conduce alla giustizia? Ma sia ringraziato Dio, che eravate

schiavi del peccato, ma avete ubbidito di cuore a quella forma d’insegnamento che vi è stata trasmessa; e, liberati dal peccato, siete diventati servi della giustizia”

(Romani 6:16-18). Durante la dispensazione della legge, i sacrifici di espiazione per i peccati erano imperfetti. In primo luogo, perché solo coprivano il peccato; e in secondo luogo, perché gli offerenti dovevano presentare i propri peccati prima di sacrificare per conto del popolo. Tuttavia, anche se durante la sua permanenza sulla terra il nostro Signore ha vissuto in un corpo mortale ed è stato tentato in ogni cosa come un

Anche se Cristo ha detto più volte che sarebbe morto e risorto il terzo giorno, i discepoli non avevano mai interiorizzato quelle parole. Per loro, la crocifissione aveva segnato la fine del loro discepolato, e ognuno è tornato a casa alle loro rispettive professioni. Ma Cristo è apparso per ripristinare la gioia, e quando ha insegnato loro le sue ferite e il suo costato, le prove inconfutabili che Egli era Gesù, essi si sono molto rallegrati.

essere umano, il peccato non ha dominato su di Lui. Questo ha fatto che il suo sacrificio espiatorio fosse perfetto, e che Lui potesse purificarci dal peccato e annientare il suo potere di condanna. Così, quando Cristo è entrato nel tabernacolo celeste portando il suo sangue puro e senza macchia, Egli è diventato il nostro sommo ed eterno Sacerdote. Attraverso il Suo sacrificio misericordioso, il trono della grazia è stato aperto per noi, e quindi siamo in grado di avvicinarci a Dio

senza timore, perché Egli per primo si è avvicinato a noi: “Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovare grazia ed essere soccorsi al momento opportuno” (Ebrei 4:16).

Quindi, quando ci accostiamo a Dio, bisogna farlo confidando che il suo sacrificio è sufficiente per purificarci, per operare su di noi una nuova nascita, e per sostituire la nostra vecchia natura inclinata verso il peccato e il male. Come è bello ricordare, inoltre, che avendo sperimentato in prima persona tutte le tentazioni che possono avere gli uomini e le donne, il Signore Gesù può simpatizzare con noi, capirci e aiutarci a superare il peccato, come dice la Lettera agli Ebrei: “Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, poiché egli è stato tentato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato” (Ebrei 4:15).

Tuttavia, è anche il dovere di chiunque è nato da Dio l’astenersi dal peccato e l’essere salvo. Così, in queste condizioni, il diavolo non potrà mai toccarlo: “Chiunque è nato da Dio non persiste nel commettere peccato, perché il seme divino rimane in lui, e non può persistere nel peccare perché è nato da Dio” (1 Giovanni 3:9). “Noi sappiamo che chiunque è nato da Dio non persiste nel peccare; ma colui che nacque da Dio lo protegge, e il maligno non lo tocca” (1 Giovanni

5:18).

LA VITTORIA SULLA MORTE

Il diavolo aveva schiavizzato l’umanità per il peccato e per la paura della morte. Ma Cristo è venuto a rovesciare gli imperi e i poteri delle tenebre, e ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su

g aprile 2014

47


MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America • Europa • Oceania • Africa • Asia

g di loro per mezzo della croce del Calvario (Colossesi 2:15). Nella visione dell’Apocalisse, Giovanni ha pianto quando ha visto che non c’era nessuno degno di aprire il libro dei sette sigilli (Apocalisse 5:04). Perché piangeva Giovanni? Semplicemente perché è stato sopraffatto dalla paura, dall’idea che saremo perduti per sempre. Tuttavia, l’Agnello di Dio è venuto e ha preso il libro dalla destra di Dio, e allora il canto di lode dei quattro esseri viventi è stato: “Tu sei degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli, perché sei stato immolato e hai acquistato a Dio, con il tuo sangue, gente di ogni tribù, lingua, popolo e nazione, e ne hai fatto per il nostro Dio un regno e dei sacerdoti; e regneranno sulla terra” (Apocalisse

5:9-10). La tomba non poteva lasciare sepolto il Figlio di Dio; e il terzo giorno dopo la crocifissione, lo Spirito di Dio è sceso su di lui, e lo ha risuscitato dai morti. Marco 16:4-6 dice: “Ma, alzati gli occhi, videro che la pietra era stata rotolata; ed era pure molto grande. Entrate nel sepolcro, videro un giovane seduto a destra, vestito di una veste bianca, e furono spaventate. Ma egli disse loro: Non vi spaventate! Voi cercate Gesù il Nazareno che è stato crocifisso; egli è risuscitato, non è qui; ecco il luogo dove l’avevano messo”.

Con la sua risurrezione, Cristo ha distrutto il dardo della morte, e ha tolto tutto il potere alla tomba. Le Scritture rivelano che il dardo della morte era il peccato e che il potere del peccato era nella legge che ci condannava. Tuttavia, quando Cristo ha annientato il potere del peccato sulla croce del Calvario, la morte non poteva più minacciarci: “«La morte è stata som48 Impacto evangelistico

mersa nella vittoria». «O morte, dov’è la tua vittoria? O morte, dov’è il tuo dardo?». Ora il dardo della morte è il peccato, e la forza del peccato è la legge; ma ringraziato sia Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo” (1

Corinzi 15:54-57). E poiché il nostro amato Salvatore ha sconfitto, le porte dell’inferno non possono e non potranno prevalere sulla Chiesa, perché: “E’ stato gettato giù l’accusatore dei nostri fratelli, colui che giorno e notte li accusava davanti al nostro Dio. Ma essi lo hanno vinto per mezzo del sangue dell’Agnello …” (Apoca-

lisse 12:10-11). Cari lettori, non dobbiamo temere la morte o qualsiasi altra cosa, al contrario, dobbiamo fare nostre le parole di colui che ha esortato le donne a non avere paura. Infatti, in Cristo la paura è stata vinta, e quando andiamo a Lui, il Suo amore perfetto distrugge la paura che può sopraffarci:

Quando Dio vuole manifestarsi a una persona lo fa sempre attraverso la Scrittura. Queste producono la fede, e la fede conduce a Cristo, spezzando l'incredulità del cuore (Romani 10:17). La fede genuina non permette che nessuno ci separi dall'amore sublime di Dio, nemmeno la morte, perché la nostra vita è fondata sulla roccia di Cristo.

“In questo l’amore è reso perfetto in noi: che nel giorno del giudizio abbiamo fiducia, perché quale egli è, tali siamo anche noi in questo mondo. Nell’amore non c’è paura; anzi, l’amore perfetto caccia via la paura…” (1 Giovanni 4:17-18).

Il cristiano non può vivere sconvolto, disperato e impaurito, perché l’opera redentrice di Dio in noi ci ha dato completa fiducia. E quindi,

agli occhi di Dio, la morte dei giusti non è qualcosa di male, perché chi muore nel Signore sa che la sua anima sarà riunita finalmente con Lui. LA VITTORIA SULLA TRISTEZZA E SULL’IGNORANZA

Prima di sapere che Gesù era risorto, i discepoli erano in uno stato di prostrazione e di tristezza inimmaginabile. Fino al punto che, quando Maria Maddalena è andata ad annunciare la risurrezione, essi piangevano e si lamentavano e non credevano (Marco 16:11). Anche se Cristo ha detto più volte che sarebbe morto e risorto il terzo giorno, i discepoli non avevano mai interiorizzato quelle parole. Per loro, la crocifissione aveva segnato la fine del loro discepolato, e ognuno è tornato a casa alle loro rispettive professioni. Ma Cristo è apparso per ripristinare la gioia, e quando ha insegnato loro le sue ferite e il suo costato, le prove inconfutabili che Egli era Gesù, essi si sono molto rallegrati. C’è un concetto sbagliato secondo il quale il cristiano cammina lungo un sentiero di rose, e nessun dolore può incidere su di lui, perché ciò significherebbe che Dio non è mai con questa persona. Tuttavia, questa idea contraddice le parole di Gesù Cristo, che ha detto che su questa terra non saremo esenti da tribolazioni, ma che promette di darci la sua pace divina. “Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me. Nel mondo avete tribolazione; ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo” (Giovan-

ni 16:33). La nostra vittoria è nel proclamare che attraverso la fede abbiamo vinto il mondo con Cristo. Inoltre, Cristo ha vinto non solo la tristezza, ma an-


DEVOZIONALE

che l’ignoranza. Dopo aver risorto, si è presentato davanti a due discepoli che andavano alla campagna, ma essi non lo hanno riconosciuto, e anche lo hanno chiamato “forestiero”. Sentendo queste parole, il nostro Salvatore ha rimproverato la loro ignoranza, dicendo: “O insensati e lenti di cuore nel credere a tutte le cose che i profeti hanno dette!” (Luca 24:25). Allora

Cristo si è rivolto alla Parola per ripristinare la gioia che viene dalla fede. Ma quando essi hanno raccontato questo agli altri apostoli, nessuno ha creduto loro (Marco 16:12). Così, quando Cristo è apparso davanti a loro, ha rimpro-

verato la durezza del loro cuore (testardaggine) e la loro incredulità. Quando Dio vuole manifestarsi a una persona lo fa sempre attraverso la Scrittura. Queste producono la fede, e la fede conduce a Cristo, spezzando l’incredulità del cuore (Romani 10:17). La fede genuina non permette che nessuno ci separi dall’amore sublime di Dio, nemmeno la morte, perché la nostra vita è fondata sulla roccia di Cristo. Chi ci farà dubitare della sua esistenza quando abbiamo ricevuto la testimonianza che Gesù Cristo vive nei nostri cuori? Che Egli è reale?

Che il suo perdono è ancora valido per chiunque si avvicina al trono della grazia? Caro lettore, forse non avete mai sperimentato la gioia della salvezza, o, avendola sperimentato, le attività della vita vi hanno allontanato da Dio. Dio vi chiama ora e vi dà la possibilità di accettarlo. Se lo fate, Egli vi riceverà e vi farà erede del Regno dei Cieli all’istante. Tuttavia, se siete già salvato, gioite della vostra salvezza in ogni momento. La morte è stata inghiottita nella vittoria di Cristo sul Calvario, non abbiamo nulla da temere. Dio vi benedica ora e sempre! u aprile 2014

49


MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America • Europa • Oceania • Africa • Asia

La Santa Bibbia ci dice: “E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio… Il Signore aggiungeva al loro numero ogni giorno quelli che venivano salvati.” (Atti 2:46, 47).

EVENTI

Congresso Nazionale in Argentina Dal 13 al 16 febbraio si è tenuto un mega evento dell’Opera del MMM nel Centro Sportivo Ministro Rivadavia, nella città di Buenos Aires. Più di mille persone hanno partecipato all’evento. 50 Impacto evangelistico

C

ON GRANDI ASPETTATIVE si è tenuto il Quattordicesimo Congresso Nazionale dell’Opera del MMM presso il Centro Sportivo Ministro Rivadavia nella città omonima e all’interno dell’area metropolitana della città di Buenos Aires.


L’evento è stato inaugurato il 13 febbraio di quest’anno, ma le delegazioni delle chiese si sono riunite giorni prima nella capitale in attesa del grande congresso che ha segnato il ritmo di lavoro per il resto dell’anno. Gli Ufficiali Internazionali del MMM hanno cominciato ad arrivare giorni prima, tra cui il Rev.

Gustavo Martínez, Presidente dell’Opera, il Rev. Rómulo Vergara, Ufficiale Internazionale, e il Rev. Gerardo Martínez, Supervisore Missionario di Sud America. Il 13 febbraio, come era programato, la giornata è stata iniziata con la partecipazione dei pastori e fratelli delle undici province del paese.

Nel corso del congresso, il Rev. Gustavo Martínez ha avuto diversi incontri con i membri del Consiglio Nazionale e ha dato i consigli giusti per il consolidamento dell’Opera nel paese. Si noti la presenza della squadra di Bethel TV con le loro telecamere, attrezzature e professionalità. Dopo una serie di ostacoli

dell’ultimo minuto, hanno potuto trasmettere questo congresso in diverse parti del mondo, grazie ai media di comunicazione utilizzati con professionalità dai fratelli del Perù. Vi hanno partecipato pastori e fratelli del Perù, e anche il Supervisore dell’Opera nella Repubblica Orientale dell’Uruguay, il Rev. Alfonso Martínez, con una delegazione del paese vicino. Nell’ultima giornata si è tenuto un culto missionario, in cui alcuni dei missionari stabiliti per diversi anni hanno raccontato in poche parole e in modo speciale come Dio li ha chiamato a questo servizio e quale sono state le motivazioni che li hanno portati a lasciare tutto e dare la loro vita al servizio del Signore. Il congresso si è concluso con un culto di promozione e presentazione dei nuovi operai, in cui 5 nuovi fratelli sono stati arruolati nei ranghi ministeriali, ed uno è stato promosso dal grado di predicatore laureato a quello di Ministro Ordinato. Quest’ultimo è stato convocato dal Consiglio Internazionale per riempire un posto vacante nel Consiglio Nazionale, e così ci sono di nuovo i cinque membri stabiliti fin dall’inizio. Il Rev. Ismael E. Parrado, Supervisore Nazionale del MMM in questo paese, ha espresso profonda gratitudine al Signore per tutto quello che è successo in questo glorioso Congresso u aprile 2014

51


MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America • Europa • Oceania • Africa • Asia

Trinidad e Tobago è stata visitata da Dio La Chiesa del Movimento Missionario Mondiale nella Repubblica di Trinidad e Tobago è stata visitata dai missionari della Chiesa La Concordia, Bucaramanga, Repubblica di Colombia.

D

AL 28 GENNAIO AL 5 FEBBRAIO, un gruppo di membri della Chiesa del MMM de La Concordia, a Bucaramanga, ha visitato la 52 Impacto evangelistico

Chiesa di Trinidad e Tobago sotto l’autorizzazione e la supervisione del Rev. Samuel David Mejía Ibáñez. Il gruppo missionario è stato condotto dal

co-pastore della Chiesa della Concordia, il Rev. José Obed Mora. Quando il gruppo missionario è arrivato, giornate d’evangelizzazione

si sono subito tenute nei pressi della chiesa. Nei giorni 29, 30 e 31 gennaio si è svolta una conferenza per la famiglia sotto il tema “La famiglia nell’Ordine di Dio”; il predicatore principale è stato il Rev. José Obed Mora. Il pastor Luis Manuel Martínez, responsabile della Chiesa nella città di Matanza, in Colombia, ha offerto la sua testimonianza. Lui ha raccontato come fosse la sua vita senza Cristo, immerso nel mondo della


EVENTI

tossicodipendenza, e come il Signore l’abbia portato via di questo mondo e l’abbia trasformato, e come gli permetta ora di predicare la Sua Parola per la gloria e l’onore di Nostro Signore Gesù Cristo. I predicatori hanno anche visitato due carceri: di giovani e di adulti. In entrambi luoghi, i prigioneri e i funzionari delle prigioni hanno ricevuto la Parola di Dio. Dopo la visita del gruppo missionario, si è svolto

un servizio speciale nella città di Cumoto, dove un gruppo di fratelli e amici si sono riuniti per esaltare il nome del Signore. L’Opera di Trinidad e Tobago si è iniziata circa sei anni fa, quando i missionari Alexander Ortega Pereira e Juliana Navarrete sono stati arrivati. Loro erano membri della Chiesa del MMM di La Concordia a Bucaramanga, Repubblica di Colombia, e sono andati all’isola obbedendo alla chiamata di Dio per gestire la Chiesa. Nel passare degli anni, la Chiesa in Trinidad e Tobago ha combattuto numerose battaglie sotto la grazia e il potere di Dio. Il Signore Gesù Cristo le ha concesso la grande benedizione di essere un faro che guida ai peccatori a riconciliarsi con Dio e alla Chiesa a santificarsi di più ed essere pronta per la venuta di Cristo u aprile 2014

53


MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America • Europa • Oceania • Africa • Asia

Anniversario della Chiesa di Ventimiglia Con questa attività il fratello Javier Macías e sua moglie, la sorella Nancy Arrieta, responsabili per l’Opera nella città di Ventimiglia, hanno celebrato il secondo anniversario della Chiesa.

L

A CHIESA DEL MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE a Ventimiglia, in Italia, ha celebrato il suo secondo anniversario per la gloria di Dio il 15 febbraio di quest’anno. Questo 54 Impacto evangelistico

evento ha riunito ai fratelli della Zona 4 del Presbiterio Nord, che comprende le chiese di Imperia, Savona, Sanremo, Ventimiglia, e Genova 2. Durante il primo servizio, il portatore del

messaggio di Dio è stato il Rev. Hugo Lope, Tesoriere Nazionale e Presbitero della Zona Nord, che ha predicato sul tema: “Rianimando le nostre convinzioni”, basato su Giovanni 2:10. Ha incora-

ggiato le persone a cercare di più da Dio e a non contentarsi di ciò che è già stato dato, ma a continuare a conquistare. Nel secondo servizio, il Rev. David Echalar, Supervisore Nazionale in Italia e Assistente del Supervisore Missionario del Blocco B in Europa, ha condiviso il potente messaggio della Parola di Dio sotto il tema “Esci del covo”, basato sul Salmo 57. Il fratello Javier Macías e sua moglie, la sorella Nancy Arrieta, stanno guidando quest’Opera nella città di Ventimiglia u


EVENTI

aprile 2014

55


MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America • Europa • Oceania • Africa • Asia

Campagna della famiglia a Ginevra La campagna si è concentrata sul tema “La famiglia con uno scopo”, che mostra il pericolo in cui si trovano i bambini.

I

L MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE A GINEVRA, in Svizzera, ha tenuto dal 14 al 16 febbraio di quest’anno una campagna gloriosa per la Famiglia. Il Rev. Jimy Ramírez, pastore a Ginevra e presbitero in Svizzera, ha gestito l’evento. In questi giorni è stato sottolineato che si deve inculcare l’amore di Dio nei figli. “Come genitori 56 Impacto evangelistico

dobbiamo sostenerli ogni giorno, ed spiegare loro la realtà in cui viviamo. Per esempio, il sesso e il pericolo di farlo fuori dalla volontà di Dio, ciò che porta la diffusione dell’AIDS, il cancro, le infezioni genitali, le gravidanze indesiderate o precoci, gli aborti, o infine la morte”, ha spiegato il Pastore. Ha anche detto che i genitori devono essere vigili con i loro figli, perché i genitori sono guide e insegnanti. In questa occasione il tema è stato: “Famiglia con uno Scopo”, e il luogo di riunione è stato l’edificio ICC (Route de Prés-Bois 20, 1215 Genève 15), con la partecipazione di oltre 60 persone u


EVENTI

Nuovo Tempio in Inghilterra La congregazione di Londra si è mobilitata per l’inaugurazione di un tempio nella città di Reading.

U

NA CAMPAGNA È STATA SVOLTA IL 1 E 2 MARZO nella città di Reading con la partecipazione del Rev. Christian Giordadino, pastore presso la Chiesa di Parigi, Francia. Sabato 1 marzo è stato inaugurato un tempio nella città di Reading. La Chiesa di Londra si è mobilitata completamente alla città di Reading. Vi hanno partecipato 50 persone . Domenica 2 marzo si è tenuto un bello Culto Missionario a carico della società di donne. Le donne hanno dato il loro speciale e un bello dramma missionario. Il tempio era pieno u aprile 2014

57


MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America • Europa • Oceania • Africa • Asia

Campagna Evangelistica nel quartiere Valadares Diversi culti all’aperto si sono svolti nel quartiere di Valadares, dove lodi sono state cantate e la Parola di Dio è stata predicata a molte persone.

L

A CAMPAGNA EVANGELISTICA, organizzata dal Movimento Missionario Mondiale, si è svolta domenica 3 marzo di quest’anno a Valadares, comune di Bello, dipartimento di Antioquia, Repubblica di Colombia. 58 Impacto evangelistico

In quest’attività si sono svolti vari culti all’aperto, dove lodi sono state cantate e la Parola di Dio è stata predicata a molte persone. Si sono anche distribuiti trattati e la rivista Impacto Evangelistico. L’attività si è tenuta con la guida della sorella Vilma Elena Noreña, che ha ricevuto il sostegno dei capi della congregazione e di tutti i fratelli che sono stati in grado di partecipare. Lo scopo è quello di continuare a eseguire questi lavori evangelistici l’ultima domenica di ogni mese u


EVENTI

Insediamento di Pastori in Puerto Rico Diversi culti all’aperto sono stati svolti nel quartiere di Valadares, dove lodi sono state cantate e la Parola di Dio è stata predicata a molte diverse. Con l’insediamento di nuovi pastori, la Chiesa di Riíto e il campo bianco del villaggio di Naranjito si uniscono per formare un’unica congregazione.

L

’OPERA DEL MMM in Puerto Rico, presiduta dal Rev. Luis Ayala e dal Consiglio Nazionale, ha tenuto un nuovo insediamento di pastori giovedì 20 febbraio presso la Chiesa del Barrio Nuevo, Settore Riíto, a Bayamón. Vi hanno partecipato il Rev. Margaro Figueroa, Direttore Internazionale; il Rev. Luis Ayala, Supervisore Nazionale di Puerto Rico; la sorella Jacqueline Rovira, Segretaria Nazionale e Direttrice Generale del MMM; la sorella Norma Santiago, Tesoriera

Nazionale; il Rev. Albert Rivera e il Rev. Jimmy Ríos, Direttori Nazionali. Vi hanno anche partecipato diversi presbiteri, tra

cui il Rev. Edgar de Jesús e il Rev. Dan Moyeno, della Zona 1 e della Zona 4 rispettivamente. Altri pastori delle Zone 4 e 5 erano anche

presenti con parte delle loro congregazioni. Il cambiamento arriva dopo quasi quattro anni di un lavoro pieno di sforzo e di successo dei pastori uscenti, il Rev. Héctor Gautier e sua moglie, la sorella Irma Velásquez, un matrimonio con una grande carriera ministeriale e missionaria. Il Rev. Albert Rivera, Presbitero della Zona 5, ha presentato tutti i pastori, le congregazioni e gli ospiti presenti. Lui ha anche colto l’occasione per parlare della traiettoria dei pastori in uscita e congratularsi con loro per il buon lavoro svolto nella zona e per il suo sforzo di andare ogni giorno dalla sua casa a lavorare nell’opera e celebrare il culto Dio con la loro congregazione. Ha inoltre annunciato che, con l’insediamento dei nuovi pastori, la chiesa di Riíto e il campo bianco del villaggio di Naranjito si uniranno per formare un’unica congregazione, che passa dalla Zona 4 alla Zona 5. Il messaggio della Parola di Dio è stato portato dal Rev. Jimmy Ríos sotto il tema “Affrontando il turbamento”, basato sul libro di 1 Re 18:17-21. Dopo il messaggio, il Rev. Margaro Figueroa e alcuni dei membri del Consiglio Nazionale hanno pregato per i pastori uscenti e hanno installato il Fratello Luis González Adams e sua moglie, la sorella Rebeca Jiménez, come i nuovi pastori della Chiesa Cristiana Pentecostale del Movimento Missionario Mondiale del Settore Riíto, a Bayamon u aprile 2014

59


MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America • Europa • Oceania • Africa • Asia

Ritiro di Giovani a Toledo, Uruguay I giovani sono stati rinnovati per affrontare l’anno con forti convinzioni e seguire la strada stabilita dal Signore.

60 Impacto evangelistico

D

AL 21 AL 23 FEBBRAIO si è svolto il Terzo Ritiro di Giovani del MMM in Uruguay nella Chiesa della città di Toledo. Oltre venti giovani delle chiese di Canelones, Montevideo e Cerro Largo hanno goduto nella presenza del Signore. Il ritiro è iniziato con il tema: “Giovane, sforzati e sii molto coraggioso”. L’insegnamento è stato portato dal pastore Alfonso Martínez, Supervisore Nazionale del MMM in Uruguay, dai pastori Daniel Lapaz e Rumalda Martínez, e dal fratello Fernando Paniagua, da Argentina. Temi come “Il Fidanzamento Cristiano”, “Originali o copie?”, “È necessario che il fuoco bruci nella tua vita”, tra gli altri, sono stati anche esposti durante il ritiro u


EVENTI

Battesimi in acqua a Santiago del Cile Diciannove candidati sono scesi nelle acque battesimali, aumentando così il numero di fratelli e sorelle in Cile.

C

ON LO SCOPO DI FARE NUOVI discepoli in tutti i paesi e battezzarli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, il 1 febbraio di quest’anno si è tenuta una cerimonia di Battesimo in Acqua nella zona di Los Duraznos, comune La Pintana.

Diciannove fratelli della Chiesa Centrale e La Portada sono stati battezzati. Questo servizio è stato presieduto dal Rev. Gerardo Martínez, Supervisore Nazionale del MMM in Cile, accompagnato dal pastore Ariel León, della Chiesa di La Portada u aprile 2014

61


MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America • Europa • Oceania • Africa • Asia

Congresso Nazionale in Belize L’attività nazionale si è svolta con il tema: “Anno di coraggiosi per la battaglia” nel Gala Lange, a Orange Walk, Belize.

I

L CONGRESSO NAZIONALE DEL MMM in Belize si è svolto dal 20 al 23 febbraio presso il Gala Lange, a Orange Walk. Quest’attività si è tenuta con il tema: “Anno dei co62 Impacto evangelistico

raggiosi per la battaglia”. Il servizio è iniziato alle 18:30 il 20 febbraio, e alle 9:30 il resto delle giornate con la preghiera presso l’altare. Vi ha partecipato il Rev. En-

rique Álvaro Garavito, Ufficiale Internazionale dell’Opera, Supervisore Nazionale del MMM in Guatemala, e Supervisore Missionario di Centroamerica.

L’insegnamento della Parola di Dio è stato dato dal Rev. Álvaro Garavito. Quattro pastori del Guatemala hanno anche ministrato la Parola del Signore. Sabato 22 febbraio è stato svolto un culto ministrato dai giovani, e domenica mattina, un glorioso Culto Missionario. Il pastor Álvaro Garavito ha testimoniato il grande potere di Dio, e il Pastore Juan José Chamale dal Guatemala ha ministrato la Parola in questa occasione u


EVENTI

Confraternita di Pastori a Malabo Più di quattrocento persone hanno partecipato alla Confraternità di Pastori che ha avuto luogo in Guinea Equatoriale, l’unico paese di lingua spagnola in Africa.

L

’OPERA DEL MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE ha tenuto una gloriosa Confraternità di Pastori dal 13 al 16 febbraio nella città di Malabo, Guinea Equatoriale. Erano presenti la Zona 1 (Malabo), la Zona 2 (Bata) e la Zona 3 (entroterra). Durante il giorno tutti i pastori si sono riuniti presso la Chiesa di Rebola, il cui pastore è il Rev. José Mariano Mba, per condividere gli studi della Parola di Dio e alcuni orientamenti per un miglior rendimento all’interno del corpo ministeriale. Nelle sere hanno partecipato a un culto generale nella Chiesa Centrale, del Rev. Edelmiro, con tutte le chiese della zona. Più di quattrocento persone hanno partecipato all’attività u aprile 2014

63


MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America • Europa • Oceania • Africa • Asia

Altrui Eventi CILE

PORTO RICO

PANAMA

PARAGUAY

MARCIA E CAMPAGNA EVANGELISTICA

INSEDIAMENTO DI PASTORI, CHIESA DI MOROVIS

INSEDIAMENTO DI NUOVO PASTORE NELLA CHIESA DI METETÍ

BELLO CONGRESSO NAZIONALE DEL MMM

Il Movimento Missionario Mondiale ha svolto il 15 febbraio una marcia e campagna evangelistica a La Legua, un quartiere trovato a sud della città di Santiago. Ricordiamo che questo quartiere è uno dei più problematici del paese, il peccato abbonda qui. Un gruppo della Chiesa Centrale, in compagnia dei fratelli provenienti da diverse chiese della città di Santiago, ha marciato e testimoniato il potere di Dio. Più tardi, si è conclusa con una campagna evangelistica, dove il potere di Dio si è manifestato in molte vite.

64 Impacto evangelistico

L’opera del MMM in Puerto Rico, sotto la supervisione del Rev. Luis Ayala, ha fatto cambiamenti per il bene dell’Opera. Così, domenica 8 dicembre 2013 si ha colto l’occasione per installare i nuovi pastori di questa chiesa. Dopo la Scuola Domenicale, il Rev. Federico Cabrera, pastore uscente, ha iniziato il culto principale – una volta finiti il devozionale e gli inni spirituali –, e ha presentato i visitatori e pastori presenti. Vi hanno partecipato il Rev. Jimmy Ríos, Ufficiale Nazionale; il Rev. Oscar Martínez, Pastor a Barceloneta; e il Rev. Arcadio Romás, Pastore a Manatí. Dopo i saluti di quei pastori, il Rev. Jimmy Ríos ha predicato sul tema: “Vi è una risposta nella casa di Dio”, sulla base di 2 Cronache 20:1-12. Alla fine del messaggio, il Rev. Jimmy Ríos ha iniziato la cerimonia di insediamento ufficiale dei nuovi pastori, il Rev. Miguel Rodríguez e sua amata moglie, la sorella Lucy Castillo.

L’11 gennaio, il Rev. Ismael Simití e sua moglie, la sorella Senaida di Simití, sono stati formalmente insediati come i nuovi pastori in una fiorente congregazione del Movimento Missionario Mondiale a Metetí, nella provincia di Darien. L’atto è stato presieduto dal Rev. Alcides Ramea, Supervisore Nazionale del MMM in Panama, che ha simbolicamente consegnato le chiavi della chiesa di Metetí al Rev. Simiti e sua moglie. Vi hanno anche partecipato gli operai e i fratelli provenienti da diverse chiese della città di Panama e Colón, che hanno testimoniato la manifestazione dello Spirito Santo in questo bellissimo culto.

Il Movimento Missionario Mondiale ha tenuto una nuova edizione del Congresso Nazionale dal 7 al 9 febbraio di quest’anno in Paraguay. Il Teatro Municipale ha ospitato questo grande evento nella città di San Lorenzo. Il Rev. Luis Rivera, Supervisore Nazionale dell’Opera in questo paese, ha osservato che questo evento è stato molto nutrito dalla Parola potente di Dio. La Parola è stata esposta dal Rev. Gustavo Martínez, Presidente Internazionale del MMM, dal Rev. Rómulo Vergara, Ufficiale Internazionale, e dal Rev. Gerardo Martínez, Supervisore Missionario di Sud America.


CURIOSITÀ

L’universo ha un significato e uno scopo? Scienziati stupiti esprimono occasionalmente la loro sorpresa per la semplicità, l’armonia e l’eccellenza assoluta trovate nell'universo fisico.

L

’ASTROFISICO PAUL DAVIES DICE che “l’universo si adatta a un piano ordinato e non a un disordine arbitrario di eventi”. Egli riconosce che questo ci fa chiedere, “con Dio o senza Dio, se vi è qualche significato dietro tutto” (The Goldilocks Enigma [L’enigma di riccioli d’oro], 2006, pp. 15-16). “Quando io considero i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai disposte, che cos’è l’uomo perché tu lo ricordi? Il figlio dell’uomo perché te ne prenda cura? Eppure tu lo hai fatto solo di poco inferiore a Dio e lo hai coronato di gloria e d’onore” Salmo 8:3-5. “I cieli raccontano la gloria di Dio, e il firmamento annuncia l’opera delle sue mani. Un giorno rivolge parole all’altro, una notte comunica conoscenza all’altra. Non hanno favella, né parole; la loro voce non s’ode, ma il loro suono si diffonde per tutta la terra, i loro

accenti giungono fino all’estremità del mondo. Là, Dio ha posto una tenda per il sole, ed esso è simile a uno sposo che esce dalla sua camera nuziale; gioisce come un prode lieto di percorrere la sua via.” Salmo 19:2-6. “Poiché quel che si può conoscere di Dio è manifesto in loro, avendolo Dio manifestato loro; infatti le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo, essendo percepite per mezzo delle opere sue; perciò essi sono inescusabili” Ro-

mani 1:19-20. Anche se la Bibbia dà grande significato all’universo

(Salmo 8:3-5, 19:1-6, Romani 1,19-20), molti scienziati sono ciechi al suo scopo. Il fisico Richard Feynman ha dichiarato: “La grande accumulazione di conoscenze su come si comporta il mondo fisico non fa che convincerci del fatto che questo comportamento ha una sorta di assenza di significato” (citato da Davies, “Beyond Belief” [Oltre la fede] conferenza, 6 novembre 2006). Il cosmologo Steven Weinberg ha detto qualcosa di simile: “Quanto più l’universo appare comprensibile, tanto più sembra privo di scopo” (The First Three Minutes [I primi tre minuti], 1977, pag 149). Le menti di alcuni intellettuali di questo mondo sono accecati al sorprendente significato dell’universo e come si inserisce dentro il grande piano e lo scopo di Dio per l’umanità. Gesù Cristo ha detto: “Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli” Matteo 11:25 u aprile 2014

65


CI SCRIVONO... MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America • Europa • Oceania • Africa • Asia

cartas@impactoevangelistico.net MARIANA MATOS Cari fratelli in Cristo, che il Signore vi benedica. Vi ringrazio per questa rivista che è ispirata dallo Spirito Santo, perché né togliete né aggiungete alla Sua Parola. E' una gioia per la mia vita ogni volta che la ricevo, e non la lascio fino a leggerla tutta perché è una benedizione. Dopo leggerla, la dono alle persone che non servono ancora il Dio Onnipotente. Chi vi ama nell’amore di Cristo. Da Cabo Rojo, Portorico.

CARMEN D. CARRIÓN Movimento Missionario Mondiale, faro di luce che illumina tutte i paesi e li fa brillare, portando salvezza e vita eterna. Faro che trasforma l’anima assetata del Vangelo della Pace, che illumina il cammino che si deve prendere senza guardare indietro. Luce che splende giorno e notte, ovunque vada, e trasforma molte anime con il suo bagliore. Sei la luce della gloria di Cristo che fa brillare ovunque vai. Movimento Missionario mondiale, Dio ti benedica tanto. Da Arroyo, Portorico.

ANA LUISA MARTÍNEZ Dio benedica la Rivista Impacto Evangelistico, e soprattutto a Lei, Presidente Internazionale del MMM, Rev. Gustavo Martinez. Grazie per avermi inviato la rivista che è una grande benedizione per la mia vita, proprio

GENNAIO 1-4 CONGRESSO PUERTO RICO 7-14 CONGRESSO COLOMBIA

FEBBRAIO 7-9 CONGRESSO PARAGUAY (ASUNCION) 13-16 CONGRESSO ARGENTINA (BUENOSAIRES) 20-23 CONGRESSO BELIZE MARZO 1-4 19-22 APRILE 16-20 17-20

ROBERTO RODRÍGUEZ Cari fratelli del MMM, che il Signore vi benedica e favorisca notevolmente. Vi scrivo per ringraziarvi dal profondo del mio cuore per la rivista Impacto Evangelistico. Da quando ho iniziato a leggerla, Dio ha influenzato la mia vita in modo sorprendente e speciale. Ha cambiato il mio modo di essere e di pensare. La mia fede e la mia speranza in Cristo sono cresciute notevolmente, e sono attualmente molto attivo nell’Opera del Signore qui in prigione. Da quando ho ricevuto la rivista, sono nelle vie del Signore e ogni giorno vivo una vita vittoriosa in Cristo Gesù. Dio benedica tutto il personale del MMM. Da Graceville, Florida, Stati Uniti d’America..

AGENDA GLOBALE 2014

MAGGIO 3-5 20-25

ANTONIO SÁNCHEZ

Cari fratelli, voglio ringraziare tutti per lo splendido lavoro che fanno per guadagnare anime per Gesù Cristo. Che Dio Onnipotente continui a benedirvi grandemente. Vi mando tanto amore e gratitudine per il vostro duro lavoro. Vostro fratello in Cristo, Antonio Sánchez. Da Gardner, MA, Stati Uniti.

come l’essere nei cammini del mio Padre Celeste. Quando arriva la rivista, è una grande benedizione per la mia vita e quella dei miei fratelli, e tutti noi vogliamo leggerla nello stesso momento. Un saluto a tutti i membri della rivista. Da Holguín, Cuba.

LILY Il messaggio del Pastor Zúñiga Manuel su “Il pericolo della fama” è vero. Gloria a Dio per la rivista che trasmette un messaggio di verità in mezzo al male che viene trasmesso in questi tempi. Da Costa Rica.

È possibile scaricare il lettore di codici QR gratis da queste piattaforme:

GIUGNO 25-29 17-20 LUGLIO 3-6 8-11 8-12 9-12 24-27 AGOSTO 3-6 5-9 7-10 14-17 14-17 14-17 27-30 28-31

CONGRESSO DI PANAMA CONGRESSO HONDURAS CONGRESSO GUATEMALA CONFRATERNITA NAZIONALE AUSTRALIA (SYDNEY) CONGRESSO GIAPPONE CONGRESSO PERÙ (LIMA) CONGRESSO INDIA CONGRESSO DI GIOVANI E OPERAI COLOMBIA CONGRESSO BOLIVIA (SANTA CRUZ) CONGRESSO STATI UNITI (BIRMINGHAM, AL) CONGRESSO COSTA RICA CONGRESSO ANTILLE OLANDESI (CURACAO) CONGRESSO MESSICO (GUANAJUATO) CONGRESSO EL SALVADOR CONGRESSO VENEZUELA (BARQUISIMETO) CONGRESSO SPAGNA CONGRESSO ITALIA CCONGRESSO GUYANA, GUYANA & FRANCESE, SURINAME & TRINIDAD CONGRESSO ECUADOR (GUAYAQUIL) CONGRESSO AFRICA CONGRESSO HAITI

SETTEMBRE SÁBADO 27 GIORNATA MONDIALE DELLE MISSIONI OTTOBRE 10-12 CONFRATERNITA NAZIONALE CANADA 23-25 CONGRESSO REPUBBLICA DOMINICANA 23-26 CONGRESSO MAURITIUS 26-28 CAMPAGNA MADAGASCAR 30-2 (NOV) CONGRESSO CILE (SANTIAGO) NOVEMBRE 7-10 CONGRESSO URUGUAY (MONTEVIDEO) 27-30 CONGRESSO NICARAGUA DICEMBRE 4-7 CONGRESSO BRASILE (MANAUS)

n Eventi

evangelistico

66 Impacto evangelistico

Direttore fondatore: Rev. Luis M. Ortiz Comitato di redazione: Rev. Luis Meza Bocanegra, Jacqueline Rovira, Samuel Martínez, Rev. Andrés Espejo Coordinatore editoriale: Rev. Julián Morón Caporedattore: Víctor Tipe Sánchez Redattore: Jaime Tipe Sánchez Redattore grafico: Roberto Guerrero Progetto grafico: Adolfo Zubietta Redazione: Johan Pérez Landeo, Marlo Pérez. Layout: Lesly Sánchez, Cesia Heredia. Web master e Infografica: Julio de la Cruz. Illustrazioni: Julio Limachi. Trascrizione: Fanny Vidal, Ana Rodriguez. Comunity manager: Juan Becerra, Denisse Barrientos. Distribuzione: Javier Arotinco.


aprile 2014

67


MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America • Europa • Oceania • Africa • Asia

68 Impacto evangelistico


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.