724_Italiana

Maggio 2014 / Edizione 724 / www.impactoevangelistico.net

La rivista che edifica la tua vita

evangelistico PUBBLICAZIONE UFFICIALE

Letteratura

I Profeti Minori

MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE

Testimonianza

L’uomo che ha perso il suo nome

Eroe della fede

Soldato di Cristo

Disconnessione La paura di essere solo

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MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America • Europa • Oceania • Africa • Asia

2 Impacto evangelistico

EDITORIALE

Accettare la volontà del Signore Rev. Gustavo Martínez Presidente Internazionale del MMM

“Non chiunque mi dice: Signore, Signore!” entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli” Matteo 7:21.

C

aro lettore, chi non obbedisce e accetta la

dicendo: Padre mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice!

volontà di Dio non è adatto, non è degno del

Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi”. Egli sapeva che

Signore. Il fare la volontà di Dio è molto im-

era venuto con una missione, uno scopo, e che nessun

portante ed è al di sopra di tutte i doveri del mondo.

altro avrebbe potuto compierlo. Egli ha ubbidito e fatto

Ricorda che Gesù dice: “Se uno vuol venire dietro a me, rinunci

esattamente ciò che il Padre voleva, e così ha potuto

a se stesso...” (Luca 9:23).

dire: “E’ compiuto”. Egli ha redento l’umanità ed è di-

Se uno vuole essere cristiano, bisogna essere

ventato il sacrificio accettabile davanti al Padre.

d’accordo con Dio, smettere di essere se stesso, rinuncia-

Il Signore ha detto una volta: “Nessuno che abbia messo

re a se stesso. Giovanni Battista dice: “Bisogna che egli cresca

la mano all’aratro e poi volga lo sguardo indietro è adatto per il

e io diminuisca” (Giovanni 3:30). L’apostolo Paolo dice: “Sono

regno di Dio” (Luca 9:62). Bisogna andare avanti, non im-

stato crocifisso con Cristo: non sono più io che vivo, ma Cristo vive

porta ciò che ci aspetta nel sentiero, ciò che il domani ci

in me” (Galati 2:20).

riserva, perché in questo sentiero non si può tornare in

A volte ci sono persone nei ritiri che saltano (che

dietro.

gioia!), ma una volta finito il ritiro rimangono indiffe-

Faremo la volontà di Dio o continueremo con la

renti, carnali, mondane. Anche il leader vive secondo i

nostra volontà? Fare la nostra volontà sembra meglio

pochi che sono nella sua congregazione, ma non passa

perché non abbiamo problemi, nessuno ci rifiuterà, nes-

notti o settimane intere in preghiera e digiuno gridando

suno ci criticherà, nessuno interferirà. Tuttavia, se deci-

a Dio. C’è conformità, c’è una litania. Bisogna fare la vo-

diamo di fare la volontà del Padre, allora avremo molti

lontà di Dio.

problemi, la lotta inizierà, il calvario inizierà, il forno

La Bibbia ci dice in Matteo 26:38-39, quando Gesù ha dovuto affrontare la Sua volontà: “Allora disse loro: L’anima

mia è oppressa da tristezza mortale; rimanete qui e vegliate con me.

E, andato un po’ più avanti, si gettò con la faccia a terra, pregando e

inizierà, le difficoltà inizieranno. Allora davvero si saprà se seguiremo Dio o torneremo indietro.

Dio ti aiuti, fratello! Sei libero di scegliere chi servire oggi

u

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MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE www.impactoevangelistico.net America • Europa • Oceania • Africa • Asia

evangelistico

Director Fundador Rev. Luis M. Ortiz Maggio 2014 / Edizione N° 724 USPS 012-850) PUBBLICAZIONE UFFICIALE DEL MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE Il World-Wide Missionary Movement, Inc. è una chiesa senza scopo di lucro con la visione di piantare nuove chiese negli Stati Uniti d’America e nei suoi territori, e con la visione missionaria di piantare nuove chiese in tutto il mondo, là dove Dio apra nuove porte.

PUBBLICATA MENSILMENTE DAL Movimiento Misionero Mondiale, Inc World-Wide Missionary Movement, Inc San Juan, Porto Rico Washington, D.C. Periodici affrancati a San Juan, Porto Rico 00936 POSTMASTER: Inviare i cambiamenti di indirizzo a Impacto Evangelistico P.O. BOX 363644 San Juan, Porto Rico 00936-3644 Telefono (787) 761-8806, 761-8805, 761-8903 MEMBRI DEL MMM INC. Rev. Gustavo Martínez Rev. José Soto Rev. Rubén Concepción Rev. Rodolfo González Rev. Álvaro Garavito Rev. Margaro Figueroa Rev. Rómulo Vergara Rev. Humberto Henao

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4 Impacto evangelistico

Il Movimento Missionario Mondiale è un'organizzazione religiosa senza scopo di lucro regolarmente registrata a San Juan, Puerto Rico, e nella capitale federale, Washington DC, con sede in entrambe le città, così come in ogni Stato dell'Unione Americana e altri paesi in cui abbiamo fondato opere missionarie.

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• L'ispirazione della Sacra Scrittura: 2 Timoteo 3:15-17, 2 Pietro 1:19-21.

• La divinità adorabile in Tre Persone, Padre, Figlio e Spirito Santo: Matteo 3:16-17, 17: 1-5; 28:19 Giovanni 17: 5, 24, 26, 16:32, 14:16, 23, 18:05, 6, 2 Pietro 1:17,18; Apocalisse 5.

• La salvezza mediante la fede in Cristo: Luca 24:47, Giovanni 3:16, Romani 10:13, Tito 2:11, 3:5-7.

• La Nuova Nascita: Giovanni 3:3, 1 Pietro 1:23, 1 Giovanni 3:9.

• La giustificazione per fede: Romani 5:1, Tito 3:07.

• Il battesimo in acqua per immersione, come comandato da Cristo: Matteo 28:19, Atti 8:36-39.

• Il battesimo nello Spirito Santo, successivo alla salvezza, parlare in lingue secondo: Luca 24:49, Atti 1:04, 8, 2:04.

• La Guarigione Divina: Isaia 53:4, Matteo 08:16, 17, Marco 16:18, Giacomo 5:14, 15.

• I doni dello Spirito Santo: 1 Corinzi 12:1-11.

• I frutti dello Spirito Santo: Galati 5:22-26.

• La santificazione: 1 Tessalonicesi 4:3, 5:23, Ebrei 12:14, 1 Pietro 1:15, 16, 1 Giovanni 2:6.

• Il ministero e l'evangelizzazione: Marco 16:15-20, Romani 10:15.

• La decima e la sostenibilità dell’Opera: Genesi 14:20, 28:22, Levitico 27:30, Numeri 18:21-26, Malachia 3:7-10, Matteo 10:10; 23:23.

• Il sollevamento della Chiesa: Romani 8:23, 1 Corinzi 15:51 - 52, 1 Tessalonicesi 4:16-17.

• La seconda venuta di Cristo: Zaccaria 14:1-9, Matteo 24:30, 31, 2 Tessalonicesi 1:7, Tito 2:13, Eb 14, 15.

• Il Regno Millenario: Isaia 2:1-4, 11:5-10, Zaccaria 09:10, Apocalisse 19:20, 20:3-10.

• Nuovi cieli e nuova terra: Isaia 65:17, 66:22, 2 Pietro 3:13, Apocalisse 21:1.

sommario

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Come si può mai essere solo in questo mondo rumoroso con tante persone dovunque?

Tuttavia, si può essere circondato da persone e sentirsi molto solo.

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COPERTINA

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Rivista Impacto Evangelistico

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Un inno che trasmette un messaggio toccante circa l'incontro con l'Onnipotente. E’ una bella ode cristiana la cui paternità appartiene a Carrie Elizabeth Ellis.

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La stampa nazionale ed internazionale ha fato un ampio servizio sulla marcia di migliaia di peruviani contro il progetto di legge sulla unione civile in Perù.

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Huldrych Zwingli (italianizzato Ulrico Zuinglio) ha dedicato tutta la sua vita alla diffusione del Vangelo ed è diventato il principale promotore della Riforma in Svizzera.

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E’ stato rapito da una occultista quando era un bambino. Diversi anni più tardi è riuscito a fuggire dalla sua rapitrice e ha percorso tutta la Colombia in cerca della madre e la sua vera identità.

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“Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore... perché il nostro Dio è anche un fuoco consumante”1 Giovanni 4:8, Ebrei 12:29.

62 63 Eventi in: Perù, Porto Rico, Panamá, Stati Uniti, Svizzera, Sri Lanka, Ecuador, El Salvador, Olanda

Lettere.

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MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America • Europa • Oceania • Africa • Asia

La paura di

essere solo

Come si può mai essere solo in questo mondo rumoroso con tante persone dovunque?

Tuttavia, si può essere circondato da persone e sentirsi molto solo.

Viviamo in un tempo in cui ci siamo lasciati travolgere dal mondo elettronico, e pensiamo spesso: “Sono solo a una telefonata da un'amicizia”.

6 Impacto evangelistico

COPERTINA

Dr. David Jeremiah

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MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America • Europa • Oceania • Africa • Asia

L

’enorme sfida nella nostra cultura sembra di essere che siamo più tecnologicamente collegati ma più soli che mai nella storia.

Una famosa attrice ha confessato una volta: “La solitudine è ciò che mi piace meno nella vita. Quello che mi preoccupa di più è semplicemente stare sola, senza nessuno che mi ami o senta affetto per me”. Allo steso modo, un regista ha detto: “La solitudine è la cosa più spaventosa nel mondo”.

La disconnessione è l’unico modo per descrivere un mondo in cui la maggior parte delle persone vivono in città impersonali dove l’internet sostituisce la conversazione faccia a faccia, dove il lavoro dura in media solo due anni, dove le persone vanno di matrimonio in matrimonio e si trasferiscono da uno stato all’altro.

Se vi chiedete se siamo effettivamente in un mondo disconnesso, ecco un piccolo campione statistico: le indagini statistiche affermano che nel 2009 gli adulti nordamericani passavano una media di 12 ore a settimana online, il doppio delle ore trascorse nel 2005. Oggi la cifra deve essere molto più alta di quanto non fosse nel 2009. Inoltre, all’inizio del 2009, l’utente statunitense medio con un cellulare inviava e riceveva 400 messaggi al mese, mentre l’adolescente americano riceveva 2.300 messaggi al mese.

E’ anche vero che sempre più persone vivono da sole oggi. Nel 1950, meno del 10% delle famiglie americane consisteva di una sola persona, ma nel 2010 il 27% delle fa8 Impacto evangelistico

miglie negli Stati Uniti erano costituite da una sola persona. Inoltre, un giornale di Los Angeles ha riferito che c’è una crescente paura e fobia che fa parte de la disconnessione: la “nomofobia”, la paura di perdere il cellulare.

Quando leggiamo la Bibbia, scopriamo che questa disconnessione è la prima cosa che Dio dice: “Non è bene che l’uomo sia solo; io gli farò un aiuto che sia adatto a lui” (Genesi 2:18).

Il primo uomo non doveva stare da solo e la Bibbia racconta le esperienze di molti altri. Ad esempio, Agar, che si è messa in problemi domestici ed è finita nel deserto, come vediamo in Genesi 16.

Questa è una delle più grandi esperienze di solitudine.

Davide ha anche sentito una enorme disconnessione, ma non solo la ha sentito, ma la ha anche espresso. Una delle loro espressioni è nel Salmo 102:7, dove David descrive: “Veglio e sono come il passero solitario sul tetto”. Ma penso che il versetto più solitario nella

Bibbia sia nel Salmo 142:4: “Guarda alla mia destra e vedi; non c’è nessuno che mi riconosca. Ogni rifugio mi è venuto a mancare; nessuno si prende cura dell’anima mia”.

Se dovessi scegliere il personaggio che illustra cosa significa “sentire sconnesso” meglio di ogni altro nella Bibbia, sarebbe l’apostolo Paolo.

Lui viveva molto intensamente, ma incredibilmente conosceva molte persone solo per nome.

Nella lettera ai Romani cita per nome trentacinque diverse persone, che lui conosceva e di cui sapeva qualcosa. Allo stesso modo, in 2 Timoteo 4 menziona diciassette persone per nome, e se si va indietro al capitolo 1 aggiunge altri due. Quindi, in questa breve lettera, cita per nome diciannove persone.

Ma Paolo non era solo un prigioniero, era un individuo a cui piaceva stare con gli altri e che non soffriva di solitudine. Era una persona molto socievole, ma poi troviamo un uomo solo e cominciamo

COPERTINA a capire la disconnessione, l’isolamento.

Paolo era stato accusato di sedizione, ha dovuto comparire davanti al Cesare, ed è finito in carcere. In 2 Timoteo 4:06 dice: “Il tempo della mia partenza è giunto”. Non parlava di lasciare Roma, ma della sua morte che era vicina. Sapeva che gli restavano solo un paio di giorni prima della esecuzione della sentenza, e mentre in attesa di essa era disconnesso e solo, detenuto in carcere a Mamertina, Roma.

Il luogo dove si trova la prigione è difficile da descrivere. Si sa che Paolo è stato costretto a spogliarsi completamente, ed è stato lasciato solo con la sua veste. Il cibo era scarso, la prigione in sé era un luogo terribile, non c’erano sistemi di drenaggio, un po’ di paglia faceva di letto, e talvolta i prigionieri erano mangiati dai ratti. Paolo era isolato e solo, l’uomo a cui piaceva molto stare con gente, trascorreva i suoi ultimi giorni da solo. Paolo illustra la disconnessione presente nella nostra cultura attuale: viviamo in un mondo solitario.

Forse in testa alla lista delle disconnessioni è il divorzio. Nulla fa una persona isolare come la rottura di un matrimonio. Alcune donne parlano del crollo totale che si è verificato quando il marito le ha lasciato, e quando con lui tutti gli amici, la famiglia, tutto scompare. Una donna ha detto una volta che non si era mai sentita così sola nella sua vita come nei giorni dopo la fine del suo matrimonio.

Anche le famiglie dei militari conoscono l’isolamento.

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g Perdono alcuni dei loro figli in guerra, sono spesso per settimane senza alcun preavviso di quello che è accaduto, a volte non sono nemmeno autorizzati a comunicarsi per un periodo di tempo.

In fisica, la seconda legge della termodinamica, anche chiamata la legge dell’entropia, dice che le cose che sono isolate spostano verso il deterioramento.

L’entropia opera nel regno spirituale così come nel fisico. I cristiani che sono isolati dagli altri cristiani vanno anche verso il deterioramento.

“Non è bene che l’uomo sia solo”. A volte la disconnessione è solo isolamento. Qui abbiamo Paul isolato in carcere.

Tuttavia, Paolo non sente semplicemente la disconnessione dell’isolamento, ma anche la sofferenza di un diverso tipo di solitudine, che può essere chiamato disconnessione dell’infedeltà.

Leggere gli ultimi versetti del capitolo 4 della Seconda Lettera a Timoteo è come leggere una litania di diser10 Impacto evangelistico

zione e di separazione. Sui diciassette amici di cui Paolo parla, sei sembrano di essere altrove per ragioni giusti.

Guardate nella vostra Bibbia e notate che Crescente è in Galazia, Tito in Dalmazia, Tychicus in Efeso, Carpos in Troade, Gerasto in Corinto, e Trofimo in Mileto. Ma due amici di Paolo dall’Asia lo avevano abbandonato secondo il capitolo 1. 2 Timoteo 1:15 dice: “Tu sai questo: che tutti quelli che sono in Asia mi hanno abbandonato, tra i quali Figello ed Ermogene”.

E quando leggiamo il versetto 10 del capitolo 4, un uomo di nome Demas viene presentato da Paolo: “Perché

Dema, avendo amato questo mondo, mi ha lasciato e se n’è andato a Tessalonica…”. La partenza di Dema è

stata dolorosa per l’apostolo.

Nel versetto 16 del capitolo 4, il caso della solitudine di Paolo continua: “Nella mia prima difesa nessuno si è trovato al mio fianco, ma tutti mi hanno abbandonato; ciò non venga loro imputato!”.

A volte si soffre di disconnessione dell’isolamento e altre di disconnessione

dell’infedeltà, perché si sa che quelli che amiamo di più possono finire per ferirci più profondamente. E poi Paolo dice che c’è una cosa più da aggiungere alla sua disconnessione assoluta e totale in prigione: la disconnessione della interferenza.

Paolo parla di un uomo chiamato Alessandro: “Alessandro, il ramaio, mi ha procurato molti mali.

Il Signore gli renderà secondo le sue opere. Guardati anche tu da lui, perché egli si è opposto violentemente alle nostre parole” (vv. 14-15). Alessandro

è diventato il Giuda di Paolo.

Guardate di nuovo questo passaggio e vedrete che abbiamo un uomo deluso.

Non si vuole vedere una fine così triste della vita di Paolo, l’uomo che ci ha dato una grande parte del Nuovo Testamento. Questo uomo, che è stato il grande evangelista missionario che ha stabilito chiese in tutta l’Asia Minore, finisce la sua vita in una prigione orribile, privo di amici, e trattato come un nemico da Alessandro.

La delusione è parte della

COPERTINA

solitudine che affrontiamo e parte del leadership, quindi è a volte difficile, ma è parte della chiamata. Si dice che le persone non devono preoccuparsi di quello che fanno gli altri, ma solo rimanere concentrati sul Signore e rinunciare a se stessi.

Ricordo di aver letto un commento di un pastore: “Spesso la gente non riconosce un leader se non solo quando se ne è già andato, allora erigono un monumento con le stesse pietre lanciate contro di lui durante la sua vita”.

Cosa può essere capita in questo passaggio? In questo passo della Bibbia (2 Timoteo 4) abbiamo dipinto il contesto di Paolo, ora guardate quello che lui ha fatto riguardo a questa situazione, così scopriremo quattro cose sulla disconnessione che possiamo applicare alle nostre vite.

1. ABBIAMO BISOGNO DI AMICIZIA

Qui viene insegnato che Paolo ci dà un avviso: “quando

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MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America • Europa • Oceania • Africa • Asia

g siamo soli, abbiamo bisogno di amicizia”. La Bibbia dice: “Cerca di venire presto da me... Prendi Marco e conducilo con te... cerca di venire prima dell’inverno” (vv. 9, 11, 21 ).

Molti ritengono Paolo un campione del Vangelo, ma qui lui è disconnesso e solo, e implora i suoi amici di andare a vederlo. Incoraggia Timoteo a portare Marco, che una volta aveva abbandonato Paolo, ma che ora era perdonato. Paolo voleva anche stare con Timoteo e lo invita a venire.

Faccio menzione di questo semplicemente perché ho conosciuto nella mia vita come pastore più persone di quanto si possa immaginare che dicono: “Oh pastore, non ho bisogno di nessuno, ho solo Dio”.

Non è vero, le persone hanno bisogno di altre persone.

Certamente abbiamo bisogno di tempo per stare soli, ma Dio non ci ha creato per vivere la vita da soli: “Non è bene che l’uomo sia solo...”. Paolo piangeva per i suoi pari, non era disposto a trascorrere gli ultimi giorni da solo con Lucas come compagnia.

La Bibbia è piena di solleciti sulla verità che le persone hanno bisogno altre persone. Allora trovate il modo di connettervi con gli altri e scoprirete che la vostra salute mentale, spirituale, emotiva e fisica farà un passo verso l’alto, verso quello che dovrebbe essere.

2. ABBIAMO BISOGNO DI COMPASSIONE “Quando verrai porta il mantello che ho lasciato a Troas da Carpo…” (v. 13).

Non solo abbiamo bisogno di compagnia, ma anche di compassione. Quando minis-

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triamo coloro che sono soli, non è semplicemente una questione di essere con loro, ma anche di notare quali sono i loro bisogni e cercare di risolverli. Qui abbiamo Paolo in questa prigione fredda, e lui sa che non porrà superare l’inverno se non ha qualcosa da mantenersi caldo, allora chiede il suo mantello. Paolo era a Roma, l’inverno stava arrivando, e lui voleva il suo mantello.

Quindici secoli dopo l’esperienza di Paolo a Roma, William Tyndale, il grande traduttore della Bibbia, ha avuto un’esperienza simile in Belgio, mentre era in prigione. Nel 1535 ha scritto questa lettera al governatore del castello dove era imprigionato. Leggete queste parole e vedete se non sono familiari: “Prego a Vossignoria che se devo rimanere qui durante l’inverno chieda al commissario di essere così gentile di inviarmi le mie cose che sono in suo possesso. Un berretto

più caldo, perché il freddo mi fa mal di testa, un cappotto più caldo, perché quello che ho è molto sottile, e anche una delle mie camicie di lana”.

Se qualcuno che conoscete è solo e ha bisogno di aiuto, potete invitarlo a prendere un caffè o a pranzo, o qualsiasi altra cosa. Ma non è semplicemente una questione di stare con quella persona, ma anche di interessarsi quando siete con lei.

3. ABBIAMO BISOGNO DEL CORAGGIO DELLA PAROLA DI DIO

Nello stesso passaggio leggiamo che abbiamo bisogno di coraggio. Nel versetto 13 Paolo dice a Timoteo: “Quando verrai porta… i libri, specialmente le pergamene”

Se sono costretto a stare da solo, almeno datemi i miei libri, in particolare la Bibbia.

Qualcosa accade quando uno viene consegnato ad essere solo, sia in ospedale o altrove, ed è presentato con la possibilità di studio prolun-

COPERTINA gato e meditazione, si entra semplicemente nella Parola di Dio e senza notarlo, il tempo è passato.

Io avevo cancro qualche anni fa. Quando si ha la malattia o si conosce qualcuno con cancro, si può cercare di pensare ad altre cose, ma è piuttosto difficile non pensarci. Ma quando si supera lo scoglio, perdersi nello studio della Parola di Dio è come un’isola di gioia in mezzo alle sfide.

Posso vedere Paolo nelle poche ore di luce che aveva attraverso la sua cella divorando le Scritture e trovando la gioia nella verità di Dio in mezzo alle sue condizioni penose. Quando questo è fatto, troviamo passi biblici come questo nella Lettera agli Ebrei 13:5-6: “«Io non ti lascerò e non ti abbandonerò» Così noi possiamo dire con piena fiducia: «Il Signore è il mio aiuto; non temerò. Che cosa potrà farmi l’uomo?»”

4. ABBIAMO BISOGNO DI CRISTO

Quando siamo disconnessi abbiamo bisogno dell’amicizia, della compassione e del coraggio nella Parola di Dio. Ma ecco l’apice di quello di cui abbiamo bisogno: Cristo. Notate ciò che Paolo dice nei versetti 17 e 18: “Il Signore però mi ha assistito e mi ha reso forte, affinché per mezzo mio il messaggio fosse pienamente proclamato e lo ascoltassero tutti i pagani; e sono stato liberato dalle fauci del leone. Il Signore mi libererà da ogni azione malvagia e mi salverà nel suo regno celeste. A lui sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen”.

Gesù Cristo era con Paolo, e sarà lì per noi quando abbiamo bisogno di Lui nei momenti di solitudine. Gesù stesso ha sperimentato questo quando ha notato che i

suoi discepoli lo avrebbero abbandonato, leggiamo le sue parole in Giovanni 16:32: “L’ora viene, anzi è venuta, che sarete dispersi, ciascuno per conto suo, e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me”.

Meditando sulle sfide di essere scollegati, si può dire che “la disconnessione è il titolo della vita”. Tutta vita è una questione di disconnessione. Iniziamo la vita nel grembo sicuro e caldo di nostra madre, ma un giorno siamo scollegati e lanciati fuori nel mondo. Siamo a casa con i nostri genitori che si prendono cura di noi, con l’amore ininterrotto di nostra madre, ma in quei primi anni inizia il lungo processo di disconnessione, primo attraverso il nido per poche ore ogni settimana, poi una mezza giornata. E poi il giorno in cui tutte le madri guardano che i loro piccoli vanno a scuola e passano più tempo esclusivo con un’altra persona. Allora arrivano i giorni del liceo, e non solo le ore del collegio ci disconnettano dai nostri figli, ma anche tutte le attività sociali e fisiche che ci separano durante alcune settimane. Poi arrivano i giorni dell’università.

Infine, arriva il matrimonio. I nostri figli hanno effettivamente seguito il mandato biblico di lasciare il padre e la madre. Ma certamente questo è qualificato come disconnessione. Dopo il matrimonio le cose continuano, ma ad un certo punto verso la fine della strada, si verifica la morte, che è anche molto difficile. La morte è una separazione terribile, non c’è nulla di simile, non c’è modo per descrivere questa separazione.

Tuttavia, c’è un’altra separazione finale. La Bibbia dice che se non riceviamo Gesù Cristo mentre in vita saremo completamente e per sempre separati da Dio dopo la morte.

Ricordate che la prima cosa che a Dio non piaceva era che l’uomo era solo: “Non è bene che l’uomo sia solo...”. E Adamo ed Eva hanno dovuto essere soli dopo essere insieme a causa del loro peccato.

Erano insieme come marito e moglie e poi hanno peccato, e sono stati separati da Dio. La disconnessione nel Giardino dell’Eden ha portato ad una disconnessione più profonda che si è verificata quando Gesù è morto sulla croce, e ha pianto sulla croce: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato” (Matteo 27:46).

Gesù è stato abbandonato dal Padre perché noi (che siamo peccatori, non abbiamo nulla da offrire a Dio, e siamo condannati a morte) non siamo scollegati da Dio. La Bibbia dice: “Perché il salario del peccato è la morte” (Romani 6:23). Questo è disconnessione. Ma Dio è venuto in questo mondo e ha mandato suo Figlio sulla croce. Quando Egli è stato incrociato sulla croce, ha sofferto la disconnessione perché noi possiamo essere collegati con Dio per sempre.

Avete qualche ragione per rimanere solitario in un mondo che è destinato a essere attaccato? Se mettete la vostra fiducia in Lui oggi, potete conoscerlo in modo personale. Potete farlo da dove state, non c’è bisogno di aspettare, potete farlo oggi, vi incoraggio a farlo, connettete con Dio oggi u maggio 2014

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Perché le persone sono isolate?

Uno dei isolamenti più popolari è la solitudine fisica, il cui scopo non è considerato malsano, ma può effettivamente aiutare a raggiungere una migliore concentrazione. Ci sono molte persone allenate che sono in grado di raggiungere elevati livelli di concentrazione indipendentemente dalle circostanze esterne che possono verificarsi. Esse preferiscono vivere lontane dalla società, senza interazione con il mondo fisico.

Inoltre, ci sono malattie infettive che causano l’isolamento dell'individuo, perché in questo modo si protegge coloro dall'ambiente esterno dal contagio. Tuttavia, i sintomi della solitudine emotiva spesso riflettono lo stato emotivo e mentale di un individuo che tende a ritirarsi e rivolgersi alle reti sociali.

Ci sono diversi tipi di solitudine, che spesso possono essere collegati alla concentrazione, alla meditazione, alle malattie contagiose, o al rifiuto di determinate abitudini sociali.

La mancanza di comunicazione nella famiglia è causata dalla cultura di dipendenza cibernetica da tecnologia. Queste dipendenze si trovano più spesso nelle persone tra i 5 e i 15 anni di età, creando così un terreno fertile per altre dipendenze come la droga, l’alcol, o il tabacco.

Solitudine a causa della tecnologia

La tecno-dipendenza è la dipendenza da reti sociali, videogiochi e navigazione cibernetica.

Attualmente, i giovani danno la priorità al contatto elettronico attraverso laptop, tablet, smartphone, TV o cuffie – sono isolati –, e ciò ha portato a non avere più autorità e amore nella famiglia, perché non c'è comunicazione. Questi valori è stato persi a causa della invasione di congegni elettronici nella casa, e la disumanizzazioUna ne porta ai giovani a cercare la felicità artificiale, dipendenza che perché la felicità naturale non esiste. Allora il caratterizza questi riparo sono le dipendenze, in questo caso le tempi? dipendenze elettroniche o tecno-dipendenze, al punto che i giovani non hanno né comunicazione né contatto con le loro famiglie.

“Voglio che i miei figli abbiano ciò che io non ho avuto”, allora li saturano di cose. Questo è sazietà.

Nei bambini da in cinque a quindici anni di età, l’isolamento inizia spesso quando i genitori adottano tre principi a causa della propria ignoranza.

“Voglio che i miei figli possano godere di ciò che io non ho goduto”, allora tutte le fine settimana hanno sbronze e baldorie, vita notturna, club e campeggi, ecc. Questo è edonismo.

Ecco i tre anti-valori.

Tipo di solitudine: Isolamento infettivo

Tipo di solitudine: Isolamento produttivo

Ci sono diversi tipi di solitudine, che spesso possono essere collegati alla concentrazione, alla meditazione, alle malattie contagiose, o al rifiuto di determinate abitudini sociali.

14 Impacto evangelistico

Tipo di solitudine: Isolamento emotivo

La solitudine Genesi 2:18 dice: “Poi Dio il Signore disse: Non è bene che l’uomo sia solo; io gli farò un aiuto che sia adatto a lui”.

Nel Salmo 102:7, David descrive: “Veglio e sono come il passero solitario sul tetto”. Nel Salmo 142:4, Davide dice: “Guarda alla mia destra e vedi; non c’è nessuno che mi riconosca. Ogni rifugio mi è venuto a mancare; nessuno si prende cura dell’anima mia”. 2 Timoteo 1:15 dice: “Tu sai questo: che tutti quelli che sono in Asia mi hanno abbandonato, tra i quali Figello ed Ermogene”. In 2 Timoteo 4:16, Paolo dice: “Nella mia prima difesa nessuno si è trovato al mio fianco, ma tutti mi hanno abbandonato; ciò non venga loro imputato!”.

Salmo 27:10 dice: “Qualora mio padre e mia madre m’abbandonino, il Signore mi accoglierà”. In Ebrei 13:5-6

“Voglio che i miei figli non soffrano quello che io ho sofferto”, allora rendono tutto facile al ragazzo e lui non si sforza più perché i genitori pagano gli nsegnanti, comprano i suoi voti, e gli insegnano la scappatoia più facile.

Da un lato questo è sazietà materialista, e dall'altro lato facilità, cioè, nessun sforzo.

c’è una citazione dal Vecchio Testamento: “«Io non ti lascerò e non ti abbandonerò». Così noi possiamo dire con piena fiducia: «Il Signore è il mio aiuto; non temerò.

Che cosa potrà farmi l’uomo?»”. Notate cosa dice Paolo in 2 Timoteo 4:17-18: “Il Signore però mi ha assistito e mi ha reso forte, affinché per mezzo mio il messaggio fosse pienamente proclamato e lo ascoltassero tutti i pagani; e sono stato liberato dalle fauci del leone. Il Signore mi libererà da ogni azione malvagia e mi salverà nel suo regno celeste. A lui sia la gloria nei secoli dei secoli.

Amen.”

Allucinazioni La solitudine è un confinamento o un isolamento adottato da certe persone verso la società e tutto il loro ambiente esterno.

Dopo un isolamento molto prolungato, gli esseri umani tendono a immaginare situazioni, sentire voci, o parlare da soli per inventare una compagnia. Le allucinazioni tardano un po’ a venire, ma si verificano sempre dopo molte settimane di solitudine.

Ansia

I sintomi più comuni della solitudine

Tipo di solitudine: Isolamento volontario

L’ansia naturalmente aumenta. Lo stato di nervosismo e i monologhi diventano più frequenti. La persona perde spesso la cognizione del tempo, e quindi sperimenta una ansia significativa come mai prima.

Distorsioni percettive Anche se spesso i giovani si adattano migliore all’isolamento rispetto alle persone più anziane, prima o poi tutti sperimentano la distorsione del tempo e dello spazio. Quando si verifica l’isolamento, si perde la cognizione del tempo, anche la nozione della data attuale.

Depressione e aggressività Anche se la depressione può essere una causa importante dell’isolamento, essa è spesso incoraggiata dal ritirarsi. Una persona solitaria e isolata è di solito più depressa e aggressiva di una persona con una vita sociale attiva.

La solitudine danneggia la salute umana Un team di psicologi della Università di Arizona (UA) ha recentemente studiato il fenomeno della solitudine e i suoi effetti sulla salute individuale, con risultati interessanti.

Facebook e Twitter avrebbero lo stesso effetto nella promozione di rapporti superficiali che aumentano l'isolamento.

La solitudine nuoce alla salute umana perché incoraggia cattive abitudini di salute, l’aumento del consumo di droghe, e un più elevato livello di stress. Inoltre, gli effetti nocivi della solitudine possono essere aumentati dai reti sociali come Facebook, favorendo le relazioni superficiali, e quindi i sentimenti di isolamento e di solitudine. Queste sono le conclusioni della ricerca da parte di scienziati americani, che sottolineano anche che la solitudine è curata solo con stretti rapporti personali e di qualità.

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MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America • Europa • Oceania • Africa • Asia

REMINISCENZE dell’

OPERA 16 Impacto evangelistico

IMAGES

1. Gloriosi battesimi in Panama, anni '90, l’opera di Dio continua a diffondersi.

2. Confraternita di Giovani in Panama, fine degli anni '90.

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3. Battesimi in acqua negli anni '80.

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4. Il Rev. José Soto in un'attività internazionale, 1999.

5. Il Rev. Soto predicando nel Tempio di Parque Lefreve, Panama (2003).

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La marcia è stata massiccia e ha riunito le chiese cristiane in Perù.

In difesa della famiglia La stampa nazionale ed internazionale ha fato un ampio servizio sulla marcia di migliaia di peruviani contro il progetto di legge sulla unione civile in Perù.

I

l sabato 3 maggio, oltre 50 mila peruviani sono scesi per le strade di Lima e hanno sfilato contro il progetto di legge che mira a legalizzare le 18 Impacto evangelistico

Migliaia di persone sono scese nelle strade di Lima, capitale del Perù, in di

unioni omosessuali in Perù, mettendo in pericolo la famiglia e il matrimonio consacrato dalla Parola di Dio. Tutti i mezzi di comunicazione nazionali e internazionali hanno dato grande spazio e risonanza all’avvenimento.

“E’ stato un corteo massiccio contro l’unione civile gay in Lima”, ha indicato Correo, uno dei giornali di diffusione nazionale più grandi, mentre il quotidiano La Repubblica ha dichiarato che “una moltitudine di persone ha sfilato contro l’unione civile proposta”.

“I partecipanti hanno percorso alcuni dei viali princi-

pali di Lima, come Brasil, 28 de Julio e De la Peruanidad”, ha detto Radioprogramas del Peru, il più grande emittente del paese.

La convocazione massiccia si è riunita dalle 14:00 e ha radunato diverse organizzazioni sociali e religiose che difendono la famiglia, tra cui il Movimento Missionario Mondiale.

La partecipazione del MMM è stata condotta dal Rev. Luis Meza Bocanegra, Supervisore Nazionale dell’Opera in Perù, accompagnato dagli ufficiali nazionali che inalberavano la bandiera nazionale lungo il viale. Questo atto è stato sa-

ATTUALITÀ

ifesa della famiglia e contro un disegno di legge che mira a legalizzare le unioni civili.

lutato da migliaia di residenti e passanti che hanno assistito alla marcia.

Durante tutto il percorso, le

diverse piattaforme mediatiche di Bethel Television e altri media hanno riportato l’evento. La stampa laica era anche presente per riferire dell’avvenimento, che ha avuto luogo anche in altre città del paese.

Alla fine della manifestazione si è tenuto un raduno dove ogni rappresentante ha parlato contro questo progetto di legge che minaccia la famiglia e le leggi divine.

Ricordiamo che l’unione civile non matrimoniale tra omosessuali è disapprovata da sei su dieci peruviani (61%), secondo un sondaggio condotto da Ipsos Peru u maggio 2014

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I Libri (VII) Apocrifi

Penultima puntata dell’opera fondamentale circa l’invalidità della Versione Popolare della Bibbia in spagnolo.

Rev. Domingo Fernández Dr. César Vidal Manzanares

F

orse una delle battaglie più feroci che i teologi e pastori cristiani hanno dovuto combattere durante gli ultimi due anni è quella contro il liberalismo teologico. Nato con il liberalismo politico ed economico alla fine del secolo XVIII, il suo scopo è sottoporre a critica il testo della Bibbia e privarlo di tutto ciò considerato privo di credibilità e autenticità. Come era facile supporre, il tentativo di giudicare la Parola di Dio, invece di lasciarla giudicare la vita delle persone, ha avuto conseguenze dolorose. Non solo sono state negate quelle dottrine bibliche considerate prive di base reale (la divinità di Cristo, il sacrificio 20 Impacto evangelistico

espiatorio di Cristo, ecc.), ma si ha anche insistito sul fatto che le Scritture non sono infallibili, ma che hanno molti errori e miti.

Come un modo di comprovare queste affermazioni, si è rivolto alla tesi che non si può credere nemmeno che gli autori dei libri della Bibbia sono quelli indicati dal testo sacro.

Le conseguenze del liberalismo teologico sono presto arrivate. Nelle chiese evangeliche dove è entrato, ha segnato l’inizio di un’agonia che solitamente ha causato la morte spirituale di molti nella denominazione. Per quanto riguarda la Chiesa Cattolica, dopo una breve lotta iniziale, il liberalismo teologico è stato accolto al suo interno. Se per il protestantesimo la negazione della Bibbia ha significato un colpo mortale, per la Chiesa Cattolica potrebbe essere anche utile.

In realtà, visto che i dati forniti dalla Scrittura non sono attendibili, è ancora più necessaria la guida teologica extrabibli-

ca, cioè l’autorità del Papa. In questo senso, non c’è da meravigliarsi che per decenni la teologia liberale –riguardo alla Scrittura – viene insegnata nei seminari cattolici e costituisce una parte sostanziale delle note e dei commenti nelle sue edizioni della Bibbia.

L’impronta del liberalismo teologico, contro il quale si è sollevato all’inizio del secolo XX il movimento fondamentalista ora ingiustamente diffamato, è sentita sempre di più nelle note e introduzioni della VP, aiutando così a minare pericolosamente la fede nelle Scritture come Parola di Dio, e preparando la strada per la futura accettazione di una autorità spirituale non fondata sulla Bibbia.

Secondo la VP, il Pentateuco non è stato scritto da Mosè Le Scritture sono molto chiare quando affermano che i primi cinque libri della Bibbia, chiamati il Pentateuco, sono opera di Mosè. Nel Pentateu-

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STORIA

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MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America • Europa • Oceania • Africa • Asia

g co stesso si afferma che Mosè lo ha scritto (Esodo 17:14, 24:4, 34:27, Numeri 33:1-2, Deuteronomio 31:9 e 22), e questa testimonianza si ripete in altre parti del Vecchio Testamento (Giosuè 1:7-8; Giudici 03:04, 1 Re 02:03, 2 Re 14:06, 21:08, 2 Cronache 25:4, Esdra 6:16). Come se non bastasse, la testimonianza di Gesù (Matteo 08:04, Marco 07:10, 10:05, Luca 20:37, Giovanni 5:47, 7:19, ecc.) e degli apostoli (Atti 3:22, 15:5-21, ecc.) è unanime in questo senso: l’autore del Pentateuco è quello indicato dalla Bibbia, cioè, Mosè. Nonostante tale affermazione ovvia, la VP lo nega e segnala che il Pentateuco non è stato completato nel secolo XV a.C. (secolo di Mosè), ma un millennio più tardi.

“Sulla base di questi e altri indizi, la stragrande maggioranza dei moderni studiosi biblici ritengono che il Pentateuco non è stato scritto tutto allo stesso tempo, ma che la sua forma finale si trova alla fine di una lunga storia. All’inizio della storia viene evidenziata la figura di Mosè, il liberatore e legislatore di Israele, che ha segnato in modo indelebile lo spirito e la traiettoria storica del suo popolo. Alla fine del processo è il Pentateuco nella sua forma attuale. La sua versione definitiva può essere localizzata, con ragionevole certezza, nel tempo di Esdra (secolo V a.C.). Tra questi due limiti vi è il lavoro di autori ispirati che hanno raccolto, ordinato e scritto le storie e le collezioni di leggi, molte delle quali erano state trasmesse oralmente nel corso dei secoli.

Pertanto, riconoscere la paternità mosaica del Pentateuco non vuol dire che Mosè è sta22 Impacto evangelistico

“Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. 17 Santificali nella [tua] verità: la tua parola è verità” (Giovanni 17:16-17)

to l’unico autore di tutti i testi, ma che l’eredità spirituale di Mosè è stata accolta dal popolo di Israele come un patrimonio vivente. Questo patrimonio è stato trasmesso fedelmente, ma è stato anche ampliato e arricchito attraverso i secoli” (p. 20 della VP 1995).

Secondo la VP i libri scritti non sono stati scritti dai profeti.

Proprio come Mosè, i profeti sono stati uno dei bersagli preferiti della teologia liberale.

Non solo si ha insistito più e più volte sul fatto che essi non sono stati gli autori dei libri della Bibbia che portano il loro nome, ma si ha anche contes-

tato, come abbiamo già avuto modo di vedere, il compimento delle profezie messianiche in Gesù e anche la veracità delle profezie messianiche. Come vedremo nelle pagine seguenti, la VP avalla anche questi punti di vista, e non solo nega la paternità di alcuni dei libri profetici, in tutto o in parte, ma parla delle profezie messianiche in modo che perdono la loro condizione come tali. a) Isaia non ha scritto tutto il libro di Isaia: La teologia liberale ha insistito sul fatto che il libro di Isaia è stato solo parzialmente scritto da questo profeta.

Secondo lei, mentre i primi capitoli potrebbero essere attribuiti a lui in tutto o in parte, dal capitolo 40 vediamo il lavoro di vari autori del secolo VI a.C., cioè, almeno due secoli dopo Isaia. Il Nuovo Testamento nega questa possibilità

STORIA

e attribuisce a Isaia i testi la cui paternità nega la teologia liberale (Matteo 3:3 citazione di Isaia 40:3; Lucas 4 citazione di Isaia 61:1 e segg., Matteo 8:17 citazioni di Isaia 53:4; Matteo 12:17 citazione di Isaia 42:14).

Ancora una volta vi è il dilemma di scegliere tra la testimonianza della Bibbia e quella della teologia liberale, e ancora una volta la VP ha optato in favore di questa ultima.

“La seconda sezione del libro di Isaia (capitoli 40-55) si apre con un messaggio di conforto agli Israeliti deportati in Babilonia (40.1). Parole di giudizio e di condanna non vengono più ascoltate, ma il profeta annuncia agli esuli, nel nome del Signore, che presto sarebbero stati restituiti al paese da cui erano stati banditi” (p. 857).

“La terza e ultima parte (capitoli 56-66) contiene messaggi

profetici relativi a vari temi: le avvertenze circa il vero digiuno (58:1-12) e l’osservanza del sabato (58:13-14), la critica ai governatori cattivi (56:9-12), le accuse di falsa adorazione e di perversioni morali e religiose (57:4-5, 9, 65:4, 66:3). Questo suggerisce che i destinatari di questi messaggi profetici non erano più, come nella seconda parte, i diportati in Babilonia, ma quelli tornati al loro paese che cercavano di ricostruire la nazione in mezzo a difficoltà interne e minacce esterne” (p.

858). b) Daniele non è stato scritto da Daniele: Tra i testi la cui paternità è stata negata in modo speciale dagli autori liberali è il libro di Daniele. Gesù stesso lo attribuisce a Daniele, un profeta del secolo VI a.C. (Matteo 24:15).

Tuttavia, la teologia liberale insiste che non è stato scritto ma

nel secolo II a.C. da un autore ignoto. Pertanto, le sue profezie non sono in realtà profetiche perché l’opera è stata scritta più tardi. Nel momento di scegliere tra l’insegnamento di Gesù e la teologia liberale, la VP ha nuovamente scelto la seconda.

“Per quanto riguarda la data della composizione del libro, le opinioni sono divise. Alcuni pensano che è stato scritto durante l’esilio in Babilonia, e altri al tempo dei Maccabei (vedi la tabella cronologica).

A favore della seconda data vi sono riferimenti abbastanza evidenti alla profanazione del Tempio di Gerusalemme dal monarca ellenistico e alla persecuzione degli israeliti (09:27, 11:30-35). Ma queste chiare allusioni contrastano in modo notabile con il vago riferimento alla sua morte (11:45), che si è verificata nel 164 a.C. Ciò suggerisce che la versione finale del libro è avvenuta poco prima della morte di Antioco IV, cioè, intorno all’anno 165 a.C.” (p. 1098). c) Zaccaria non ha scritto tutto il libro di Zaccaria: Proprio come il caso d’Isaia o di Daniele, la paternità di Zaccaria è stata anche negata dalla teologia liberale che attribuisce la seconda parte del libro a un autore sconosciuto del secolo IV a.C. Ancora una volta, la VP ha seguito le linee guida del liberalismo teologico.

“Molti interpreti quindi considerano che la seconda parte del libro è stata scritta in un altro momento, magari dopo il passaggio trionfale di Alessandro Magno attraverso le regioni costiere di Siria, Fenicia, Palestina, e Filastinia, cioè, dopo l’anno 330 a.C.” (p.

1205) u maggio 2014

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I Profeti Minori

Scritto dal biblista americano Charles Lee Feinberg, specializzato nella ricerca approfondita del Vecchio Testamento, questo libro è uno studio meticoloso di una parte poco conosciuta della Scrittura.

N

el libro “I Profeti Minori”, il dott. Charles Freinberg ha dimostrato di possedere una insolita combinazione di talenti che hanno contribuito a una straordinaria eccellenza nell’insegnamento di laici cristiani che amano la Bibbia con tutto il cuore. La sua profonda conoscenza dell’ebraico biblico, acquisito nella sua formazione originale, e la sua padronanza del greco del Nuovo Testamento, gli hanno permesso di effettuare uno studio approfondito delle Scritture nelle lingue originali. Con uno stile lucido e chiaro, comunica il messaggio della Scrittura in un modo semplice, ma convincente.

24 Impacto evangelistico

Nato il 12 giugno 1909, Charles Lee Feinbeg è una delle autorità più importanti degli Stati Uniti in storia ebraica, lingue e costumi del Vecchio Testamento, e profezie bibliche. Cresciuto in una comunità ebraica ortodossa, si è convertito al cristianesimo nel 1930. Laureato con lode in scienze presso l’Università di Pittsburgh, ha servito il Signore attraverso una vasta opera intellettuale concentrata sulla ricerca della Parola di Dio. Osea ha ministrato durante i regni di Ozia, Iotam, Acaz ed Ezechia di Giuda, e al tempo di Geroboamo II, figlio di Joas di Israele. Il confronto delle date rivela che Osea ha vissuto molto più di Geroboamo II. Tuttavia, non è necessario sostenere che il suo ministero ha avuto luogo nel primo anno del regno di Uzzia fino all’ultimo di Ezechia, cioè, un periodo di circa un secolo (bisogna ricordare che il regno di Iotam coincide con quello di Uzzia, suo padre lebbroso; la sua malattia ha reso imperativo la coreggenza). Probabilmente Osea

ha profetizzato durante poco più di mezzo secolo. Alcuni sostengono che lo ha fatto per settanta o ottanta anni.

Feinberg, che ha ottenuto il suo master e dottorato in teologia presso il Dallas Theological Seminary tra il 1934 e il 1935, è sempre stato un servitore perseverante dell’Onnipotente.

All’inizio della sua missione evangelica a Dallas, una città nello stato americano del Texas, ha diffuso il credo del Signore attraverso un programma radiofonico e ha servito come pastore di una chiesa evangelica dal 1936 al 1940. Inoltre, ha conseguito la sua laurea magistrale in Antico Testamento presso la Southern Methodist University e un dottorato di ricerca in Archeologia e Lingue Semitiche presso la Johns Hopkins University.

Amos, il cui nome non compare in nessun’altra parte del Vecchio Testamento a parte la sua profezia, è nato nel Regno Meridionale di Giuda a Tekoa.

Non era il figlio di un profeta né

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LETTERATURA

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g un profeta per nascita, ma era un pastore e coltivatore di sicomori.

Non aveva una famiglia nobile, ricca o influente, ma era dedicato alla vita pastorale nella regione accidentata del Tekoa, trovata diciotto chilometri a sud est di Gerusalemme e nove chilometri a sud di Betlemme. Le sue figure e immagini, belle e abbondanti, sono state fatte dalla vita rustica.

Il suo libro si caratterizza per la sua bellezza di espressione e i suoi pensieri elevati.

“I Profeti Minori”, uno dei 26 Impacto evangelistico

capolavori di Feinberg, ci offre un patrimonio cristiano straordinario per tutti coloro che amano la Bibbia con tutto il cuore. In un testo diviso in cinque parti, l’autore presenta una serie di dati utili e arricchenti che rivelano la sua profonda conoscenza del ebreo della Bibbia. Allo stesso modo, Charles Feinberg mostra il suo dominio dell’arte della comunicazione. Con uno stile lucido e chiaro, condivide il messaggio della Scrittura in un modo semplice, ma convincente.

Gli schernitori e scettici si sono chiesti come Giona ha potuto predicare a un popolo che non conosceva, e come ha fatto capire la sua predicazione. Ma gli Assiri lo hanno potuto capire, perché vi era una lingua di uso generale, come accade oggi. L’avviso del giudizio era in sé un messaggio di grazia.

Loro sono stati dati un termine di quaranta giorni durante i quali essi dovevano rivolgersi a Dio dalle loro vie malvagie.

Quaranta è il numero utilizzato

LETTERATURA

nella Scrittura rispetto alle prove... Il nostro Signore ha detto che Giona è stato un segno per i Niniviti.

Nella prefazione a questo libro, l’autore afferma che il suo libro è destinato a soddisfare una esigenza reale riguardo ai trascurati profeti minori, e li inserisce in un contesto appropriato nei confronti di Israele. A questo proposito, Feinberg dice che è incredibile come sono tempestivi e applicabili i messaggi di questi uomini di Dio ad un

momento così particolare come questo. Inoltre, egli osserva che chiunque voglia avere un buon equilibrio sulla verità del Creatore, deve esaminare attentamente i libri di questi profeti.

Il nome “Sofonia” significa “il Signore nasconde” o “colui che il Signore protegge”. Ma non si sa nulla della vita del profeta oltre a questo. La genealogia che appare all’inizio della profezia ha quattro generazioni. Nessun altro profeta presenta una genealogia così dettagliata. Non è cosa usuale nel Vecchio Testamento mostrare l’ascendenza di un uomo al di là del nonno, a meno che ciò non sia destinato ad un uso speciale. Sofonia era di sangue reale, nipote del re pio Ezechia. Le argomentazioni che sono state presentate contro questo punto di vista non sono convincenti. Questo profeta ha ministrato per circa mezzo secolo dopo Nahum.

Il lettore, secondo Charles Feinberg, scoprirà ben presto che le pagine di “I Profeti Minori” contengono una serie di riferimenti incrociati che sono stati raccolti e raffrontati con grande cura e sono essenziali per qualsiasi studio della Bibbia focalizzato sul Vecchio Testamento. Il libro, la cui prima versione ha cinque volumi tra il 1947 e il 1952, ha lo scopo di risvegliare nel mondo evangelico un amore duraturo verso l’Israele, il popolo eletto dall’Onnipotente, e riempirlo con zelo missionario per la sua salvezza.

Il nome “Zaccaria” significa “il Signore (Geova) ricorda”.

E’ il grande profeta dei giorni della restaurazione dopo la cattività babilonese. Insieme con Aggeo e Malachia, è un profeta postesilico. E’ nato a Babilonia, all’interno di una famiglia sacerdotale che è tornata a Geru-

salemme da Babilonia quando circa 50.000 esuli sono ritornati alla loro terra durante il regno di Ciro. Probabilmente suo padre è morto giovane, quindi è stato designato come il figlio di Iddo, che era suo nonno. Propri come Geremia ed Ezechiele, Zaccaria era un profeta e sacerdote. La tradizione ebraica lo ritiene uno dei membri della Grande Sinagoga, una congregazione che si dice ha raccolto e conservato le Scritture.

Dopo una vita dedicata a diffondere la buona notizia, il dott. Charles Feinberg, saggio di concisa lucidità, ha lasciato questo mondo verso il regno di Gesù Cristo il 22 agosto 1995. Nel suo passaggio terreno ha dimostrato di avere un interesse fervente e una sincera preoccupazione per la crescita spirituale dei suoi fratelli nella fede evangelica. Molto spesso è passato dall’interpretazione all’esortazione, come in “I Profeti Minori”, ed è riuscito a convincere del dovere di accettare con amore la volontà di Dio rivelata nella Scrittura.

Malachia è l’ultimo della grande serie di profeti che hanno predetto la venuta del Messia per mille anni. Nulla si sa circa la storia personale del profeta. Alcuni pensano che Malachia, che significa “il mio messaggero” non è nemmeno un nome proprio. In generale, i critici liberali sostengono che il libro era anonimo in origine. Poiché l’ebraico (e il greco) ha la stessa parola per “messaggero” e “angelo”, vari padri della chiesa credevano che il profeta era un angelo incarnato. Questo profeta ha ministrato al tempo in cui Neemia era governatore. E’ chiaro che il suo ministero ha avuto luogo dopo la cattività, perché il tempio era già ricostruito u maggio 2014

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Faccia a faccia

Un inno che trasmette un messaggio toccante circa l'incontro con l'Onnipotente. E’ una bella ode cristiana la cui paternità appartiene a Carrie Elizabeth Ellis.

S

e la musica è l’arte più diretta perché entra attraverso l’orecchio verso il cuore, gli inni composti da Carrie Elizabeth Ellis hanno la particolarità di penetrare l’anima del credente per riempirla di gioia e di speranza. Uno di loro, “Face to Face with Christ, My Savior” (“Faccia a Faccia”), è una bella lode chi parla di uno dei più grandi desideri dei cristiani: vedere il volto di Dio. Questo desiderio, che per molti è una pazzia, è una promessa incrollabile registrata nella Scrittura.

Carrie E. Ellis è nata il 22 gennaio 1855 nella piccola comunità di Walden, a nord dello stato statunitense del 28 Impacto evangelistico

Vermont. Tuttavia, nel 1863, la sua famiglia si è trasferita a Vineland, una città nella contea di Cumberland, nello stato del New Jersey, dove avrebbe vissuto gran parte della sua vita. Là, dove solo si forniva l’istruzione primaria, Carrie eccelleva a causa della sua versatilità per la scrittura e la composizione.

Il dono della scrittura di Carrie è stato incoraggiato da una coppia locale che conduceva una società letteraria per i giovani della comunità.

A causa delle belle canzoni composte da lei, tutte piene di significato e profondità spirituale, Ellis è stata subito riconosciuta come una donna di vasta fede da tutti gli abitanti di Vineland. Più tardi, il 28 maggio 1883, si è sposata all’età di 28 anni con Frank A. Breck, un cristiano profondamente impegnato al lavoro dell’Onnipotente, e ha adottato il cognome del marito.

Carrie ha avuto cinque figlie e ha pienamente compiu-

to il suo dovere come madre.

Anche se i lavori domestici erano ardui, sempre trovava un modo di stare da sola per continuare a scrivere canzoni.

Quella era la sua passione, il modo in cui Gesù poteva parlare e comunicare agli altri la ragione della sua speranza.

Qualche anni più tardi, quando aveva 59, si è trasferita nella città di Portland, nello stato dell’Oregon. Da quel momento, la sua penna prolifica era nel suo periodo di maggiore attività e rilievo.

Anni prima, nel 1898, Cristo “aveva dato” a Carrie il testo di un inno meraviglioso che sarebbe intitolato “Faccia a Faccia”. In una occasione, la signora Breck ha inviato alcune delle sue poesie ad un compositore di inni gospel chiamato Grant Colfax Tullar, nella speranza che lui le metta in musica.

Con grande sorpresa, quando i versi di “Faccia a Faccia” hanno raggiunto le mani di Tuller, lui aveva ap-

MUSICA FACCIA A FACCIA

1 Faccia a faccia col mio Salvatore, Faccia a faccia, come sarà Quando io col rapimento veda Gesù Cristo che è morto per me?

Ritornello Faccia a faccia io Lo vedrò, Ben al di là del cielo stellato; Faccia a faccia in tutta la Sua gloria, Tra poco io Lo vedrò!

2 Solo vagamente ora Lo posso vedere, Vi è un velo buio tra noi due Ma un giorno benedetto arriverà, Quando la Sua gloria vista sarà.

3 Che gioia avrò alla Sua presenza, Quando banditi siano sofferenza e dolore; Quando raddrizzate siano le vie storte, E sincera divenga ogni cosa tenebrosa.

4 Faccia a faccia - oh, momento beato!

Faccia a faccia, per vedere e conoscere; Faccia a faccia con il mio Redentore, Gesù Cristo che mi ama tanto.

pena finito la musica per una canzone con parole che non gli piacevano del tutto. Invece, l’inno composto da Carrie era idoneo per la musica che Tuller aveva sviluppato. La mano di Dio lo aveva fatto.

Da quando è stato pubblicato, “Faccia a Faccia” è apparso in oltre 160 libri di inni.

Carrie Elizabeth Breck, che ha raggiunto il suo massimo splendore musicale nel 1910,

POTENTE POETIZA

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arrie Elizabeth Breck, che soleva scrivere le sue poesie con una delle sue cinque figlie tra le ginocchia, ha composto più di duemila inni di congregazione. Alcune delle più celebri composizioni di Breck, una cristiana che fin da molto giovane aveva Dio come il suo Salvatore e non esitava ad accettare di non avere un grande dono musicale, sono “I Want Everybody To Know” (“Voglio che tutti sappiano”), “Nailed To The Cross” (“Inchiodato sulla croce”), “Help Somebody Today” (Aiuta qualcuno oggi”), tra gli altri u

non aveva mai goduto di ottima salute. Tuttavia, anche nei suoi giorni di maggiore debolezza fisica, sempre aveva al suo fianco un taccuino, una matita, e una Bibbia per quando il Signore potesse darle una “nuova canzone”. Carrie, che è sempre stata una fervente seguace di Gesù Cristo, ha lasciato questo mondo pero andare con l’Onnipotente il 27 marzo 1934 u maggio 2014

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Soldato di Cristo

Huldrych Zwingli (italianizzato Ulrico Zuinglio) ha dedicato tutta la sua vita alla diffusione del Vangelo ed è diventato il principale promotore della Riforma in Svizzera. Il suo amore e rispetto per le Scritture è un valido esempio per tutti i credenti.

Johan Pérez Landeo

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itenuto il terzo uomo della Riforma, dietro a Martin Lutero e Giovanni Calvino, Huldrych Zwingli occupa un posto importante nella storia del cristianesimo. Appassionato della Scrittura e di zelo immutabile per la sana dottrina nonostante le enormi pressioni a cui è stato sottoposto dalla curia romana, Zwingli è rimasto fermo come una roccia a favore dei veri insegnamenti della Bibbia. Era un uomo di principio che non cercava altro onore se non essere riconosciuto come un recluta dell’esercito di Dio. 30 Impacto evangelistico

“Io non voglio portare altro nome se non quello di Gesù Cristo, dal quale sono soldato”, ha detto il gigante della fede.

Huldrych Zwingli è nato il 1 gennaio 1484 nella città di Wildhaus, ex comune del cantone di San Gallo, nel distretto di Toggenburg, una regione storica della Svizzera.

Proveniente da una famiglia di agricoltori benestanti, ha ricevuto una buona educazione. Cresciuto tra bellezze naturali imponenti, è stato presto colpito dalla sensazione di vastità, forza e maestà di Dio. Dalle labbra della sua pia nonna, Huldrych ha sentito belle storie della Bibbia che hanno svegliato in lui una grande curiosità di sapere di più sul “Grande Libro”.

VANGELO RIVELATO

Convinto della sua enorme potenzialità, il padre ha inviato Huldrych a studiare nella città di Berna, che allora possedeva la migliore scuo-

la in Svizzera. L’intelligenza e l’intuizione del ragazzo di tredici anni non sono passate inosservate dai frati che hanno fatto di tutto per indurlo a entrare in convento.

Tuttavia, a causa del modo in cui vivevano, la loro fede, i fasti delle loro cerimonie, e l’ornamento ostentato dei loro templi, Huldrych ha desistito da qualsiasi offerta. In seguito si è trasferito a Basilea, e in quella città ha sentito per la prima volta il Vangelo di Dio. Il suo insegnante, Thomas Wyttembach, professore di lingue antiche, studiando il greco e l’ebraico era venuto in contatto con le Sacre Scritture e grazie a lui il messaggio della verità penetrava nelle menti dei suoi studenti. Il professore dichiarava che la morte di Cristo è l’unico riscatto del peccatore.

Queste parole sono state per Zwingli come il primo raggio di luce che prece-

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EROE DELLA FEDE

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MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America • Europa • Oceania • Africa • Asia

g de l’aurora. Nel 1506 è stato ordinato ministro di Gesù Cristo e nominato pastore di Glarus, una chiesa alpina non lontana dalla valle natia dove avrebbe trascorso i successivi dieci anni. Parallelamente al suo lavoro pastorale, si è consacrato con entusiasmo a leggere e studiare la Bibbia nella sua versione greca. Ha letto e analizzato gli scrittori classici, i trattati dei Padri della Chiesa, e gli insegnamenti di molti umanisti, in particolare Erasmus di Rotterdam e Pico della Mirandola.

Più studiava le Sacre Scritture, più risultava chiaro il contrasto fra la verità e le eresie di Roma. Egli accettava la Bibbia come Parola di Dio, come unica e infallibile regola di vita. Si è impegnato per avvalersi di ogni aiuto che potesse garantirgli una completa e corretta conoscenza del significato della Bibbia. Per questo invocava l’aiuto dello Spirito Santo che, diceva, gli avrebbe rivelato tutto ciò che stava cercando di comprendere tramite la preghiera. “Le Scritture procedono da Dio, non dall’uomo. Quello stesso Dio che ti illumina, ti darà la consapevolezza che quelle parole provengono da lui”, ha detto Zwingli.

Nel 1516, Huldrych Zwingli si è spostato nella città di Einsiedeln, dove per due anni ha servito il suo secondo pastorato. In questo luogo ha poi esercitato come riformatore un’influenza che sarebbe sentita al di là dei suoi Alpi nativi. In Einsiedeln, ha cominciato a predicare contro le indulgenze.

Molti hanno accolto tali dichiarazioni con un certo di32 Impacto evangelistico

sagio. Non riuscivano a capire che il perdono veniva loro offerto gratuitamente dal Cristo. La Grazia di Dio era un concetto completamente nuovo per loro. C’era però un’altra categoria di persone che ha accettato con gioia l’annuncio della redenzione nel Cristo.

LA RIFORMA AVANZA

Quando meno se lo aspettava, i leader della Chiesa gli hanno dato il compito di essere il nuovo predicatore nella cattedrale di Zurigo, la più importante città della confederazione elvetica. Tutta-

via, prima di svolgere il suo nuovo ruolo, i suoi superiori gli hanno dato le istruzioni riguardo ai suoi doveri: esortare e ammonire i fedeli a pagare i censimenti, moltiplicare il reddito dai malati, dalle masse, e in generale da tutto atto ecclesiastico, tra gli altri.

Dopo aver espresso la sua gratitudine per l’onore che gli derivava da una carica così importante, ha spiegato la linea di condotta che intendeva seguire. “La vita di Gesù è rimasta troppo a lungo nascosta al popolo. Io predicherò soprattutto l’intero vangelo di Matteo... attingendo uni-

EROE DELLA FEDE a offenderlo e minacciarlo.

Zwingli sopportava pazientemente e diceva: “Se vogliamo conquistare gli empi al Cristo, dobbiamo chiudere gli occhi su molte cose”.

Nel 1519, si è gravemente ammalato. La sua situazione era così delicata che tutti avevano perso ogni speranza di salvarlo, e in molti luoghi si diceva che era morto. Ma la fede di Huldrych non ha mai vacillato e questa prova sarebbe un’altra testimonianza del potere dell’Onnipotente.

Quando è tornato alla vita dopo aver visto le porte del sepolcro, era pronto a predicare il Vangelo con più fervore che mai, e le sue parole erano ora coperte di nuovo potere.

Era un uomo di principio che non cercava altro onore se non essere riconosciuto come un recluta dell'esercito di Dio. “Io non voglio portare altro nome se non quello di Gesù Cristo, dal quale sono soldato”, ha detto il gigante della fede.

camente alla fonte della Sacra Scrittura, sondandola, confrontando passo con passo, cercando la conoscenza mediante preghiere ferventi e costanti”, ha detto seccamente. Anche se alcuni degli ecclesiastici disapprovavano questo piano e si sforzavano di dissuaderlo dal seguirlo, Zwingli è rimasto fermo.

All’entusiasmo dei primi momenti ha seguito un periodo di opposizione. I monaci si sono messi a ostacolare la sua opera e a condannarne gli insegnamenti. Molti lo schernivano e lo beffavano, mentre altri non esitavano

Nel 1523, già distaccato dalla chiesa tradizionale, ha introdotto i principali insegnamenti della Riforma: la salvezza è l’opera della Grazia e non delle opere del cristiano, e le Sacre Scritture sono l’unica regola di fede e di morale. Lui ha anche rimosso dai tempi le immagini dei santi, ha abolito la messa, le processioni e i sacramenti (tranne il battesimo), e ha introdotto la lettura pubblica della Bibbia.

FEDELE FINO ALLA MORTE

Con coraggio e fervore lodevole, Zwingli, che era già

sposato con la vedova Anna Reinhart, ha diffuso il Vangelo negli altri cantoni svizzeri.

Bibbia in mano, è riuscito a estendere il suo insegnamento ai Cantoni di Berna, San Gallo, Costanza e Basilea, che formavano una lega di cantoni protestanti, e ha cercato l’appoggio dei principi tedeschi che si opponevano agli Asburgo, gli alleati dei cantoni cattolici in Svizzera.

Di tutte le sue pubblicazioni, la principale è stata “Commentarius de vera e falsa religione” (Commento sulla vera e falsa religione), scritta nel 1525. Questo libro contiene i principi della dottrina evangelica in 29 capitoli. Inoltre, in collaborazione con Leo Jud, un noto riformatore svizzero del tempo, ha tradotto la Bibbia tra il 1524 e il 1529 in un tedesco con caratteristiche svizzere marcate. Questa traduzione è ora conosciuta come la “Bibbia di Zurigo”, la traduzione protestante più completa e antica.

Nel 1529, l’ostilità tra i cantoni ha portato a un conflitto armato che si è concluso con la vittoria dei cantoni montuosi a Kappel am Albis.

Tuttavia, due anni dopo, nello stesso luogo, un nuovo conflitto è stato risolto con la sconfitta dei riformisti.

L’11 ottobre 1531, a 47 anni, Huldrych Zwingli ha lasciato questo mondo. Era caduto in battaglia come il buon soldato di Cristo che era. Il suo corpo è stato smembrato e bruciato, ma il suo forte impegno con l’autorità delle Scritture e la sua diligente diffusione della riforma evangelica lo hanno elevato al rango di eroe della fede u maggio 2014

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L’uomo che ha perso il suo nome

E’ stato rapito da una occultista quando era un bambino. Diversi anni più tardi è riuscito a fuggire dalla sua rapitrice e ha percorso tutta la Colombia in cerca della madre e la sua vera identità. L’avventura lo ha portato a nuove vicissitudini fino a quando non ha trovato la strada di Dio. Marlo Pérez Fotos: Archivio di famiglia

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“

n bambino è stato rapito!” era la sorprendente notizia che una mattina del 1985 si è sparsa nei villaggi del comune di Aguadas, nel dipartimento colombiano di Caldas.

Una donna di circa 50 anni era scomparsa con il figlio di Nuria Acebedo Arias, che le aveva chiesto di guardarlo per alcuni minuti mentre faceva qualche commissioni.

Un’enorme ondata di commenti e speculazioni ha invaso la regione. Alcuni contestavano la responsabilità della madre e altri denunciavano l’esistenza di 34 Impacto evangelistico

una mafia organizzata che rapiva i bambini.

La donna disperata ha riferito l’accaduto alla polizia e ha iniziato una ricerca incessante per mesi, ma tutto era inutile.

Non riusciva a trovare il suo figlio da nessuna parte. La rapitrice era una occultista, che ingannando il bambino con dolci era fuggita dalla scena come un fulmine per nascondersi nel dipartimento di Caquetá.

La donna ha cominciato a vivere con il piccolo, che fino a quel momento non aveva un nome, e qualche mese più tardi ha conosciuto un marinaio con cui ha avuto un rapporto sentimentale. Quando il rapporto è diventato formale, hanno deciso di iscrivere il bambino come loro figlio sotto il nome di Víctor Hernando Marín Arenas. Erano i cognomi dei presunti genitori, e il certificato di nascita indicava che il bambino era nato il 18 luglio 1983.

Con questa nuova identità, si sono trasferiti a Cartagena del Chairá e più tardi a Río Negro,

nello stesso dipartimento. Gli abitanti di questa zona sono noti per la loro tendenza alla stregoneria e allo spiritismo.

A quel tempo la violenza era prevalente nella regione colombiana a causa della rivolta delle guerriglie. Gli scontri tra l’esercito colombiano e le forze sovversive erano un evento quotidiano.

La violenza era anche una cosa di tutti i giorni nella casa della rapitrice, dove il bambino era trattato crudelmente senza motivo. La donna che fingeva di essere la madre, inventava punizioni per tormentarlo, e maltrattarlo era diventato il suo divertimento. Ad esempio, inviava il bambino a fare commissioni, ma lui doveva tornare prima che il fiammifero si spenga o che l’acqua bolla. Se arrivava in ritardo, lui doveva inginocchiarsi su chicchi di mais o tappi. Quando cercava di fuggire dalle sue grinfie era peggio. Lei lo appendeva spesso ad una corda, tirava i suoi capelli

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STORIE DI VITA

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g con estrema crudeltà, o metteva la sua testa sotto l’acqua fino a quando era quasi annegato.

- Ora so che era il demonio che sempre mi tormentava, ricorda.

Lì, Víctor Hernando Marín Arenas, noto anche come Tato, ha visto morire un bambino di nome Jorgito. Entrambi erano sottoposti a abusi fisici e psicologici fino a quando il suo piccolo compagno è morto a causa di una malattia rara e della mancanza di cure mediche.

- Penso che sia stato parte di un’offerta a Satana, perché la donna faceva patti con il diavolo. Io ero il prossimo, assicura molti anni più tardi.

La donna consumava co-

(…) dopo cinque tentativi, Víctor Hernando Marín Arenas ha finalmente sfuggito alle grinfie della strega, e si è imbarcato in una delle avventure più intense per un bambino della sua età. Ha percorso molti villaggi con l'unico scopo di impedire che la suo rapitrice riesca a trovarlo. Camminava da un luogo ad un altro, vendeva sigarette e caramelle per le strade, dormiva in parchi (…)

caina quasi ogni giorno e faceva la stregoneria. La gente le chiedeva aiuto, e lei faceva il suo lavoro con sigari cubani.

Nelle sue allucinazioni, Satana la usava, quindi la casa aveva un’atmosfera diabolica.

LA FUGA

Quando aveva otto anni, e dopo cinque tentativi, Víctor Hernando Marín Arenas ha finalmente sfuggito alle grinfie della stre36 Impacto evangelistico

ga, e si è imbarcato in una delle avventure più intense per un bambino della sua età.

Ha percorso molti villaggi con l’unico scopo di impedire che la suo rapitrice riesca a trovarlo. Camminava da un luogo ad un altro, vendeva sigarette e caramelle per le strade, dormiva in parchi e giardini, appena mangiava, e viaggiava da clandestino in decine di autobus interprovinciali.

All’età di 10 anni, già conosceva diverse città colombiane, come Doncello e Florencia a Caqueta, e Bogotá. Poi è arrivato a Cali, nella Valle del Cauca e, infine, a Palmira. In quest’ultimo luogo ha conosciuto un uomo che ha avuto pietà e si è preso cura di lui come il padre che non aveva mai avuto. Tre mesi più tardi, l’uomo lo ha portato ad una stazione di polizia perché lo aiutino.

STORIE DI VITA Nuestra Señora del Palmar. Lì è rimasto per i prossimi sei anni della sua vita con bambini che non conoscevano l’alfabeto e vivevano la tragedia di non avere una famiglia.

In questo orfanotrofio ha ricevuto una buona educazione che lo ha aiutato a cambiare il suo vocabolario di strada, ma le sue allucinazioni sono anche iniziate. Individui oscuri notturni irrompevano nei suoi sogni che diventavano incubi. I ricordi della sua terribile infanzia nella casa della strega lo invadevano costantemente. Sentiva come se un branco di animali fosse dentro di lui. A causa di questi possessioni, ha subito svenimenti e convulsioni.

LA RICERCA

Mentre un gruppo di poliziotti cercava la sua vera famiglia, il bambino ha conquistato la fiducia di tutti. Era diligente nei compiti intrapresi volontariamente, faceva i letti, lucidava gli stivali, faceva commissioni, e la gente ha cominciato ad affezionarsi a lui. Tuttavia, non poteva rimanere lì per sempre.

Pochi mesi più tardi è stato trasferito in un centro di accoglienza per minori chiamato

In questo orfanotrofio ha ricevuto una buona educazione che lo ha aiutato a cambiare il suo vocabolario di strada, ma le sue allucinazioni sono anche iniziate. Individui oscuri notturni irrompevano nei suoi sogni che diventavano incubi. I ricordi della sua terribile infanzia nella casa della strega lo invadevano costantemente.

Sentiva come se un branco di animali fosse dentro di lui. A causa di questi possessioni, ha subito svenimenti e convulsioni.

All’età di 16 anni, Víctor Hernando Marín Arenas è stato selezionato per essere adottato da una famiglia benestante e senza figli. Anche se questo significava lasciare la casa di accoglienza e vivere comodamente, ha desistito dalla opportunità perché sentiva che i suoi nuovi genitori si sarebbero opposti alla ricerca della sua famiglia reale.

Un anno dopo ha iniziato a lavorare come consulente presso la stessa istituzione che lo aveva ospitato ed è riuscito a risparmiare abbastanza soldi per viaggiare a Río Negro, interrogare la donna che lo aveva rapito, e scoprire dove si trovava la sua vera famiglia. La rapitrice non era a casa, ma uno dei suoi parenti gli ha dato il numero di telefono e l’indirizzo della sua vera madre.

Quando è tornato alla casa di accoglienza, ha deciso di effettuare la chiamata al numero di telefono fornito. Ha composto con le mani tremanti, il telefono

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g ha squillato, e dall’altro lato della linea la voce femminile della sua vera madre ha risposto. “Io sono il tuo figlio”, ha detto e lei non si è fermata a piangere dalla felicità.

- Mi avevano detto che non vivevi più, che eri morto, ha detto la donna.

Giorni più tardi, la donna è arrivata alla casa di accoglienza per rivederlo dopo tredici anni.

L’incontro è stato incredibile.

Erano così simili fisicamente che sembravano il prodotto della clonazione, come ha detto la direttrice dell’istituto.

Sono finalmente ritornati a casa, nel comune di Aguadas, dipartimento di Caldas. Iniziava un nuovo futuro che aveva le proprie difficoltà. Quando Víctor Hernando Marín Arenas è arrivato alla sua nuova casa ha trovato molti problemi familiari e poche possibilità di proseguire l’istruzione superiore.

Ha conosciuto i suoi otto fratelli più giovani e ha notato che c’era una disputa tra la madre e la zia per l’amore di un uomo che era di fatto suo padre.

Quando si è scontrato contro questa dura realtà, le sue speranze di trovare una casa stabile e sicura sono crollate ed è caduto nel mondo della droga. Aveva trovato la sua famiglia, ma si sentiva come un orfano.

Alla fine dello stesso anno, si è arruolato nella caserma dell’esercito a Manizales.

Quando si è ritirato nel 2001, si è dilettato con il calcio fino a quando è stato ferito. Poi la musica, la pittura e il teatro sono diventati la sua via di fuga per continuare a camminare attraverso la vita. Ma la tentazione del denaro facile attraverso il 38 Impacto evangelistico

STORIE DI VITA traffico di droghe è nuovamente apparsa.

LA RIVELAZIONE

Una volta, all’età di 7 anni, Víctor Hernando Marin Arenas ha preso i soldi che il marito della strega aveva rubato a un guerrigliero. Quando quest’uomo si è reso conto, lo ha minacciato di morte, e una notte di domenica lo ha portato alla foresta, ha tirato fuori un revolver calibro 38 e lo ha puntato contro la sua testa. Poi, due persone sono arrivate, lui ha nascosto la pistola e ha messo la mano sulla spalla di Víctor. Quando le due persone se ne sono andate, nuovamente ha puntato la pistola, ma non ha potuto sparare.

- Queste due persone erano due angeli di Dio che sono venuti in mio soccorso. Sono sicuro, dice.

Quando è tornato alla casa di accoglienza, ha deciso di effettuare la chiamata al numero di telefono fornito. Ha composto con le mani tremanti, il telefono ha squillato, e dall'altro lato della linea la voce femminile della sua vera madre ha risposto. “Io sono il tuo figlio”.

Questo è stato l’origine di molte rivelazioni. Diversi anni più tardi e ancora indossando la divisa militare, molte altre rivelazioni lo hanno inseguito come un’ombra. All’età di 20 anni, ha cercato risposte nelle chiese e nei pastori, fino a trovarle nelle labbra del predicatore colombiano Enrique Gómez Montealegre, attraverso l’emissione del Centro Missionario Bethesda.

Allora il suo approccio al regno dei cieli si è avverato.

Le rivelazioni hanno rafforzato la sua fede e ha cominciato a leggere la Bibbia. Dopo alcuni mesi, si è trasferito a Buenos Aires, Argentina, per studiare presso un prestigioso istituto teologico nel 2002. Due anni più tardi, ha conosciuto la sana dottrina che predica il Movimento Missionario Mondiale e si è stabilito nella capitale federale.

Ora è un uomo totalmente consacrato a diffondere la Parola u maggio 2014

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Insegnamenti e prediche dei più rinomati predicatori, che espongono la Verità del Signore con una testimoninaza pura e dedicata a Dio. La Bibbia dice: “Voi investigate le Scritture perché pensate di avere per mezzo di esse vita eterna… Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi.” Giovanni 5:39; 8:32.

DEVOZIONALE

Amore e Fuoco

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“Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore... perché il nostro Dio è anche un fuoco consumante”1 Giovanni 4:8, Ebrei 12:29.

Rev. Luis M. Ortiz

40 Impacto evangelistico

ella Scrittura ci sono due affermazioni su Dio che sembrano contraddirsi a vicenda, e sembra impossibile che facciano riferimento alla stessa persona. La prima è “DIO È AMORE”, e la seconda è “DIO È UN FUOCO CONSUMANTE”.

A prima vista sembra impossibile conciliare queste due affermazioni. E’ facile comprendere la prima affermazione che “Dio è amore”, ma è difficile capire la seconda che “Dio è un fuoco consumante”. Tuttavia, è molto più difficile capire che Dio è allo stesso tempo Amore e Fuego Consumante.

Naturalmente, la manifestazione per eccellenza dell’amore di Dio è quella di inviare il proprio Figlio, nostro Signore Gesù Cristo, in questo miserabile mondo di peccato e di male, e dare la sua vita preziosa in riscatto della corrotta e perduta umanità. Il testo sacro dice: “Dio invece mostra il proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi” (Romani 5:8). Dice anche: “Vedete quale amore ci ha manifestato il Padre, dandoci di essere chiamati figli di Dio!” (1 Giovanni 3:1). Allo

stesso modo, la Scrittura dice: “Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna” (Giovanni 3:16).

Quindi la verità che Dio è amore diviene chiara e comprensibile, ma per alcuni l’altra verità che Dio è un fuoco consumante è difficile da capire.

Se Dio è Amore, come può essere allo stesso tempo Fuoco Consumatore?

Ci sono molte ragioni per cui alcuni non possono capire questa realtà. Ma una delle più diffuse sono i falsi concetti che molti hanno di Dio, concetti che loro stessi si sono fatti e che li hanno portato alle credenze e religioni che professano. Molti hanno un concetto molto leggero di Dio. Un concetto molto convenzionale per loro è che, se Dio esiste, esiste nello spazio sconosciuto, Dio è là e loro sono

qui. Essi danno a Dio il modo e la forma che vogliono, fanno di Dio il loro giocattolo, e certamente hanno l’idea che Dio, o il Dio del loro concetto, deve rispondere a tutti i loro capricci buoni o cattivi. Come se non bastasse, puniscono Dio quando credono che Lui non ha risposto come deve: non vanno in chiesa o a messa, non danno l’elemosina, non fanno le loro devozioni, ecc., tutto per rappresaglia al loro Dio. Fanno come quelle persone che, dopo aver portato frutta, denaro, rum e tabacco ai santi, e vedendo che il loro santo non ha dato loro quello che gli hanno chiesto, tolgono tutte le offerte, capovolgono il santo, e lo picchiano selvaggiamente.

Il santo deve sopportare tutto questo, perché naturalmente è santo. E vogliono anche applicare tutte queste idee folli a Dio, perché Dio è amore.

Per loro, Dio è amore, ma non per accettare tutto ciò che offre questo amore (la salvezza dell’anima, il pentimento), ma per sopportare, tollerare, chiudere un occhio, e ignorare i loro peccati, la loro malvagità, le loro ingiustizie, i loro vizi, ecc.

E quando si dice che Dio è un fuoco consumante, loro divengono allarmati, offesi, violenti. Il Dio del loro concetto è un dio burattino, un dio fittizio, un dio tontolone. E’ vero che Dio è Amore, ma quelli che disprezzano o rifiutano questo amore sono al di fuori della portata di tale amore. Dio deve escluderli e consumarli a causa di quel grande amore che essi hanno respinto, perché il peccato alla fine sarà giudicato, punito ed escluso dalla creazione dell’universo e solo esisterà nel lago ardente di fuoco e

di zolfo dove saranno per sempre il diavolo, i demoni, e tutti i mortali che non credono né obbediscono al Vangelo, e che respingono il grande amore di Dio manifestato sulla croce del Calvario, nella persona del nostro Signore Gesù Cristo. Se Dio lasciasse che i peccatori vadano al Cielo, il Cielo non sarebbe Cielo.

Dio nel suo amore ha distrutto il mondo con un diluvio perché voleva un nuovo inizio per la razza umana che era quasi tutta corrotta. Dio nel suo amore ha distrutto le città di Sodoma e Gomorra perché voleva togliere la mela marcia.

Dio nel suo amore ha aperto il Mar Rosso per lasciare passare il popolo di Israele, e quelli che hanno respinto il suo amore sono morti. Dio nel suo amore ha mandato il suo Figlio nel mondo, e coloro che lo accettano sono salvati, coloro che lo rifiutano sono già condannati.

Caro amico, Dio è Amore e Fuoco, amore che perdona e fuoco che consuma. Non c’è niente di contraddittorio in questo, Dio è santo e giusto, e non assolverà il peccatore. Tu puoi scegliere se sarai protetto dal suo amore o perito dal suo fuoco. Cosa farai?

Caro amico, è meglio accettare il suo amore. Se non accetti il suo amore in questo momento, un giorno dovrai inevitabilmente accettare la sua rabbia e indignazione. È necessario accettare in questo momento il suo amore divino in Cristo Gesù, perché molti lo hanno rimandato a domani, e domani conosceranno l’ira e il giudizio di Dio. Amico, ricevi e accetta il Signore Gesù Cristo come il tuo grande Salvatore personale. Amen u maggio 2014

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La spazzatura del mondo “La causa di Dio è affidata agli uomini. Dio stesso si fida degli uomini. Uomini di preghiera sono i vicereggenti di Dio che fanno la sua opera e realizzano i suoi piani” E.M. Bounds.

Perché il risveglio tarda a venire E. Leonard Ravenhill Capitolo 17

42 Impacto evangelistico

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osa è la spazzatura del mondo? (1 Corinzi 4:13). E’ il grembo maligno di cui il sindacato criminale è nato? E’ il genio del male che opera nella sollevazione internazionale? E’ Babilonia? E’ Roma? E’ il peccato? È una tribù di spiriti maligni che porta questo nome ripugnante? Sono le MST? Un migliaio di congetture

DEVOZIONALE santo dei santi, il Koh-i-Noor dei diamanti. Paolo dice: “[Noi, gli apostoli, siamo diventati] come la spazzatura del mondo” (1 Corinzi 4:13).

Poi per aggiungere al danno la beffa, accresce l’infamia, approfondisce l’umiliazione, e dice “[Noi, gli apostoli, siamo diventati] come il rifiuto di tutti” (1 Corinzi 4:13).

L’ uomo che si ritiene “spazzatura del mondo” non ha ambizioni, quindi non ha nulla di cui essere geloso. Non ha reputazione, quindi non ha nulla per cui lottare. Non ha possedimenti, quindi non ha nulla di cui preoccuparsi. Non ha diritti, quindi non può subire torti. Benedetto! Lui è già morto, quindi nessuno può ucciderlo.

In un tale stato di mente e di spirito, non c’è da meravigliarsi che gli apostoli abbiano rovesciato il mondo. I santi ambiziosi dovrebbero riflettere su questo atteggiamento apostolico verso il mondo. Gli evangelisti indenni e famosi che vivono in stile Hollywood dovrebbero riconsiderare il suo modo di vita.

Ciò che feriva Paolo più delle sue 195 righe, 3 lapidazioni e 3 naufragi, era la critica polemica e carnale dei corinzi. Questa chiesa era divisa dalla carnalità e dal denaro. Alcuni avevano raggiunto la celebrità ed erano diventati i principi mercanti della città. Quindi Paolo dice: “Già a questa domanda potrebbe fornire un migliaio di risposte, tutte sbagliate. La risposta giusta è l’antitesi della nostra aspettativa. Questa “spazzatura del mondo” non sono né uomini né diavoli. Non è qualcosa cattiva, ma buona, e non solamente buona, ma la migliore di tutte.

Non è materiale, ma spirituale. Non è di Satana, ma di Dio. Non è solo un santo, ma il più

siete sazi, già siete arricchiti, senza di noi siete giunti a regnare!” (1 Corinzi 4:8).

E nel versicolo 9-11 dice: “Siamo diventati uno spettacolo al mondo, agli angeli e agli uomini… Noi siamo pazzi a causa di Cristo… siamo deboli… disprezzati… nudi…e senza fissa dimora”.

Non è stato difficile per Paolo dire dopo tutto questo che era il minimo fra tutti i santi. Poi, Paolo conduce tutta questa verità contro coloro la cui fede aveva perso la sua concentrazione.

Questi corinzi erano pieni, ma

non liberi (come un uomo fuggito dalla sua cella che continua a trascinare la sua catena). Paolo non era addolorato perché loro avevano sovrabbondanza e lui niente. Lui gemeva perché la loro ricchezza aveva portato debolezza dell’anima. Avevano comodità, ma non la croce.

Erano ricchi, ma non erano rimproverati per l’amore di Cristo.

Paolo non dice che loro non erano cristiani, ma che cercavano una via senza spine verso il cielo. Egli dichiara: “E fosse pure che voi foste giunti a regnare”. Se fossero effettivamente giunti a regnare, allora Cristo sarebbe venuto, il Millennio sarebbe stato lì. E Paolo aggiunge: “Affinché anche noi potessimo regnare con voi!”

Ma chi vuole essere disonorato, disprezzato, svalutato?

Tale verità è rivoluzionaria e sconvolgente per il nostro corrotto insegnamento cristiano.

Potremmo sentire gioia di essere ritenuti sciocchi? Sarebbe facile vedere i nostri nomi espressi come qualcosa cattiva?

Il regime ateo tiene gli uomini giù, ma Cristo li aiuta ad alzarsi! Il vero cristianesimo è molto più rivoluzionario del regime ateo (e non è violento). Le ruspe di questo regime hanno cercato di spingere in terra le colline della ricchezza e coprire le valli della povertà. Pensavano che con l’educazione potevano raddrizzare le vie storte, ma un atto del parlamento e un semplice sventolio di bacchetta politica non porteranno il Millennio.

Oggi molte persone sono ricche facendo altri poveri, ma Paolo dice dei discepoli: “Poveri, eppure arricchendo molti” (2 Corinzi 6:10). Grazie a Dio la borsa di Simon Mago non ottiene ancora l’attenzione dallo Spirito Santo!

Se non abbiamo ancora stati in-

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MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America • Europa • Oceania • Africa • Asia

g segnati come affrontare “le ricchezze ingiuste”, come saremo affidati con le vere ricchezze?

Paolo, fallito materialmente e socialmente, è stato categorizzato come “la spazzatura del mondo”. Certamente questo lo ha aiutato a capire che, come spazzatura, sarebbe stato calpestato dagli uomini.

Anche se poteva rispondere a filosofi, stoici ed epicurei sull’Areopago, per amore a Cristo è stato volentieri classificato come un “sciocco”. Riguardo a Gesù, l’antagonismo del mondo era fondamentale e perenne.

Fratelli, è questa la nostra scelta? E’ davvero spiacevole essere classificati come uomini ignoranti e sciocchi, anche se un uomo ignorante e sciocco è stato l’autore dell’Apocalisse, che ancora sconcerta gli eruditi? Soffriamo oggi da una piaga di ministri che sono preoccupati perché le loro teste siano riempite di conoscenze e non perché i loro cuori siano riempiti di fuoco. Se un predicatore preferisce le conoscenze, allora che passi i suoi anni di formazione prima di entrare al pulpito. Una volta lì, lui ci sarà per sempre. La formazione non importerà, perché 24 ore al giorno non saranno sufficienti affinché lui porti i nomi del suo gregge davanti al Grande Pastore e compia la responsabilità parallela di preparare il cibo della loro anima. Allora il fatto è che le cose spirituali devono essere giudicate spiritualmente (non psicologicamente).

Né Dio né i suoi giudizi sono cambiati. Con la sua prerogativa, ci sono ancora cose “nascoste dai sapienti e rivelate ai piccoli” (Matteo 11:25). I piccoli, fratelli, non hanno intelletti 44 Impacto evangelistico

colossali! La chiesa di oggi si vanta del quoziente intellettivo del suo ministro, che è il più alto nella storia. Ma aspettate un minuto prima di trionfare nella carne. Abbiamo anche un minimo storico di nascite spirituali, perché il diavolo non rabbrividisce, fratello Apollo, di fronte ai vostri Niagara verbali!

La linea di demarcazione dal mondo è distinta, intenzionale e screditata. I pellegrini di John Bunyan che passano per la Feria della Vanità erano uno spettacolo. In abito, parola, interesse e senso di valori, differivano dai mondani. È così nella nostra vita oggi?

Durante la seconda guerra

mondiale, un generale britannico ha detto: “Bisogna insegnare ai nostri uomini a odiare, perché gli uomini combattono ciò chi odiano”. Abbiamo sentito parlare molto (anche se non abbastanza) dell’amore perfetto, ma abbiamo anche bisogno di conoscere il “adiratevi e non peccate”. Il credente pieno dello Spirito odierà l’iniquità, l’ingiustizia e l’impurità, ed egli lotterà contro queste. Dato che Paolo odiava il mondo, il mondo odiava Paolo. Anche noi abbiamo bisogno di questa tendenza all’opposizione.

Henry Stanley ha scritto “Darkest Africa” e il generale William Booth “Darkest

DEVOZIONALE

England” in mezzo a una opposizione devastante. Il primo ha visto la foresta alta, impenetrabile, con i suoi leopardi in agguato, serpenti sottili e abitanti delle tenebre. Booth ha visto le strade inglesi come Dio le ha visto, con la concupiscenza in agguato, le fogne del peccato, l’avidità del gioco, il pericolo della prostituzione, e ha sollevato un esercito di Dio per combatterli. Le nostre strade sono ormai campi di missione.

Dimenticate la cultura, perché una persona ben educata, ben curata, e di voce pacata, potrebbe essere così lontana da Dio come la madre Mau Mau con la sua gonna di erba. Le

nostre città vivono attraverso l’impurità.

Un cristiano che sogna davanti alla sua televisione ogni notte, ha un cervello morto e un’anima in bancarotta. Lui farebbe meglio a convincere Dio a farlo lasciare questo mondo, se è così fuori da questo tempo lassista, dissoluto e licenzioso che la cecità del peccatore non strappa più la sua anima.

Ogni strada è ora un fiume di diavoleria, ubriachezza, divorzio, oscurità e dannazione.

Se state prendendo posizione contro tutto questo, non c’è da meravigliarsi, fratello, che il mondo vi odii. “Se foste del mondo, il mondo amerebbe quello che è suo” (Giovanni 15:19).

Paolo dichiara: “Il mondo, per me, è stato crocifisso” (Galati 6:14). È questo è al di là dei cristiani del secolo XX? Il Golgota è stato il testimone di molte folle che andavano a vedere l’umiliazione dei loro malfattori. C’era carnevale presso la Croce, c’era scherno della miseria. Ma chi andava la mattina successiva a vedere le vittime? I primi erano gli avvoltoi, per beccare i loro occhi e graffiare le loro striscia.

Poi i cani mangiavano gli arti che pendevano da queste sventurate vittime. Così distorto e decorato con le sue viscere, il criminale era uno spavento. Ma per Paolo, il mondo crocifisso era così spaventoso!

Noi potremmo anche ripetere interiormente con le labbra tremanti questa frase: Il mondo per me è stato crocifisso. Solo quando siamo “morti per il mondo, tutti i suoi giocattoli, la sua pompa indolente, e le sue gioie dissolute”, potremo sentire la libertà che Paolo sentiva. Il fatto è che noi, i seguaci di Cristo, rispettiamo il mondo, le sue opinioni, i suoi apprezzamenti e le sue qualifiche.

Un critico moderno dice che per noi, i credenti, l’oro è il nostro Dio e l’avidità è il nostro credo (solo coloro che sono colpevoli si arrabbieranno con quella battuta!). Tuttavia, io conosco alcuni santi su entrambi i lati dell’Atlantico che indossano abiti smessi degli altri per risparmiare tutti i loro soldi in cereale da macinare nel mulino di Dio. Con la sua forte separazione, c’è da meravigliarsi che Paolo abbia mai avuto convertiti.

Questo uomo benedetto, per cui il mondo è stato crocifisso, era considerato “pazzo”.

Inoltre, Paolo ha così presentato il suo messaggio che gli altri cercavano la sua morte, perché “vi era pericolo che il ramo della loro arte cada in discredito”. Questi beati apostoli, con il loro sano disprezzo per il mondo e i suoi uomini, ci rimproverano. Come un poeta ha detto: Seguirono il sentiero che ascende al Cielo Con grande pericolo, angoscia e dolore.

Oh Dio, dacci la grazia, spirito e zelo Per seguirli con uguale fervore.

Presto arriverà il addio alla mortalità e il benvenuto all’eternità. Pertanto, caro lettore, vorrei per voi un servizio dedicato a Colui che ha sacrificato così tanto per noi. Che anche noi possiamo finire la nostra corsa con gioia.

“Il risveglio non è un miracolo più di un raccolto di grano. Il risveglio viene dal cielo quando le anime eroiche entrano in conflitto, decisi a vincere o morire, o, se necessario, vincere e morire. Il regno dei cieli è preso a forza e i violenti se ne impadroniscono” Charles C. Finney. u maggio 2014

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La fiducia di Policarpo Policarpo era un pastore a Smirne, attualmente nota come Izmir, Turchia.

Probabilmente era il pastore, “l'angelo”, della Chiesa di Smirne, quando le lettere alle chiese sono state spedite nei capitoli due e tre dell’Apocalisse.

P

olicarpo è stato bruciato come un martire nell’anno 155 d.C. Poco prima della sua morte, ha detto: “Sono ottantasei anni che lo servo e non mi ha fatto nessun torto. Come potrei bestemmiare il mio re, il mio salvatore?”.

Ireneo, un famoso discepolo di Policarpo, ha scritto che quando Policarpo era giovane aveva conosciuto ed era stato in contatto con l’apostolo Giovanni. Policarpo è stato l’ultimo dei pastori viventi che ha conosciuto qualsiasi degli apostoli del Signore. E’ stato come il legame tra la Chiesa Apostolica e Post-Apostolica. E’ stato la più importante figura del secondo secolo del cristianesimo in Asia Minore.

Policarpo è stato un grande difensore della sana dottrina, ha combattuto i valentiniani (i gruppi 46 Impacto evangelistico

segreti che affermavano di essere salvi a causa della sua misteriosa conoscenza spirituale), e ha lottato contro gli gnostici che dicevano che l’incarnazione, la morte e la risurrezione di Cristo sono state un fenomeno immaginario che solo aveva un valore mitologico.

Il martirio del fedele e coraggioso Policarpo si è verificato nell’anno 155 d.C. Questo documento è riconosciuto da tutti come autentico.

Ecco un estratto di questa storia: Quanto a Policarpo, uomo meraviglioso, udendo che volevano la sua morte, non si spaventò. In un primo tempo avrebbe preferito restare in città, ma tutti i fratelli lo esortarono a uscire.

Si ritirò perciò in un podere poco lontano, e ivi si trattenne con alcuni fidati, non facendo altro, notte e giorno, che pregare per tutti ed in particolare per le comunità cristiane di tutta la terra, come era sua abitudine. E avvenne che mentre stava in preghiera, tre giorni prima della cattura, ebbe una visione: vide il suo guanciale arso dalle fiamme.

Si voltò e disse ai suoi: “Devo essere arso vivo!”. (…)

Un venerdì, all’ora di cena, le guardie e un corpo di cavalleria uscirono armati, come se dovessero dare la caccia ad un bandito. Giunsero sul far della sera e lo trovarono ormai coricato in

una stanzetta al piano superiore. Avrebbe potuto ancora fuggire a rifugiarsi in un altro nascondiglio ma ricusò e disse “Sa fatta la volontà di Dio!”. Sentendo dal frastuono che ormai erano arrivati, scese e cominciò a conversare con loro, che restarono attoniti per la sua veneranda età e per la sua calma (FIDUCIA IN DIO); e si chiedevano perché mai un tale spiegamento di forze, solo per catturare quell’uomo così anziano. Subito egli ordinò di offrire loro da mangiare e da bere a loro gradimento, e chiese che gli fosse concessa un’ora per pregare tranquillamente.

Glielo permisero. Restò in piedi, cominciò a pregare a voce alta, tanto pieno di amore di Dio che per due ore non si poté interromperlo; e le guardie, udendolo restarono colpite. Anzi, molte sentirono il rimorso di essere venute a catturare un vecchio così santo.

Finalmente terminò la preghiera, nella quale aveva ricordato tutti quelli che in vita aveva conosciuto, piccoli e grandi, umili o illustri, e soprattutto la Chiesa cattolica sparsa in tutto il mondo. Giunse così il momento di andare.

Lo fecero sedere su un asinello e lo condussero in città. (…) Lo fecero salire sul cocchio e, seduti al suo fianco, cercavano di persuaderlo dicendogli: “Ma che male c’è a dire – Cesare è il Signore, oppure offrire incenso o compiere gli

RIFLESSIONI

latri riti, e così salvare la vita?”. Dapprima non rispose (CON FIDUCIA IN DIO). Ma quelli insistevano. Alla fine Policarpo disse: “Non ho intenzione di seguire i vostri consigli”. Allora quelli, non riuscendo a persuaderlo con le buone maniere, uscirono in parole ingiuriose e lo spinsero fuori dal cocchio tanto precipitosamente che, nello scendere, si scorticò uno zinco. (…)

Quando Policarpo entrò nello stadio (FIDUCIOSO IN DIO), si fece udire dall’alto una voce: “Sii forte, Policarpo, mostrati eroico!”. Nessuno comprese queste parole; solo i nostri che erano presenti le udirono. (…) Comparso davanti al Proconsole, questi gli chiese: “Sei tu Policarpo?”. Egli annuì.

Allora il Proconsole cercò di salvarlo e gli disse: “Pensa alla tua età!”, ag-

giungendo poi altre esortazioni, com’è nel loro stile, per esempio: “Giura per il genio (divinità) di Cesare – cambia idea – grida “Morte agli atei!”. (….)

Egli rispose (CON PIENA FIDUCIA IN DIO): “Sono ottantasei anni che lo servo e non mi ha fatto nessun torto.

Come potrei bestemmiare il mio re, il mio salvatore?”. (…) Rispose il Proconsole: Cerca di persuadere il popolo!”. E Policarpo a lui: “Te solo io stimo degno di ascoltare le mie parole, perché ci è stato insegnato di rispettare i magistrati e le autorità stabilite da Dio in modo conveniente, senza danno per la nostra coscienza.

Ma costoro non li stimo degni di ascoltare la mia difesa”. Disse allora il Proconsole: “Ho le belve! Ti getto ad esse se non cambi idea”. “Chiamale! Noi cris-

tiani non ammettiamo ce si cambi idea passando dal bene al male. Bisogna, invece, cambiare idea quando si tratta di convertirsi dal peccato alla giustizia”.

E quegli di nuovo: “Ti farò consumare dal fuoco, giacché non ti importa delle belve e non vuoi cambiare idea”. Policarpo rispose: “Tu mi minacci un fuoco che brucia un poco e poi si spegne; ma non conosci il fuoco del giudizio futuro, della pena eterna riservata agli empi.

Ma perché indugi! Suvvia! Fa quello che vuoi”. (…) Allora si misero a gridare tutti insieme che Policarpo fosse arso vivo. (…) Tutto poi avvenne più in fretta di quanto si possa dire: all’istante il popolo si lanciò a raccogliere legna e sarmenti dai bagni pubblici e dalle officine; soprattutto i giudei compatti si dettero da fare con accanimento. Quando il rogo fu pronto, Policarpo, sciolta la cintura e deposte le vesti, cominciò a slegarsi i calzari (…). Subito gli furono posti intorno gli attrezzi del rogo, e lo avrebbero inchiodato, ma egli disse: “Lasciatemi così! Colui che mi dà la forza di sopportare il fuoco, mi concederà anche, senza bisogno di chiodi, di restare immobile sul rogo”.

Perciò non lo inchiodarono, ma solamente lo legarono. Avvinto con le mani dietro la schiena, come un agnello contrassegnato, scelto da un grande gregge per il sacrificio ed olocausto accetto a Dio. Alzandogli occhi al cielo, pregò: “(…) Io ti benedico perché mi hai fatto degno di questo giorno, di quest’ora (…) Ti lodo per tutte le cose e Ti glorifico per mezzo dell’eterno celeste sacerdote Gesù Cristo. (…)

Amen!”. Appena ebbe rialzato al cielo il suo Amen e conclusa la preghiera, gli addetti la rogo lo accesero. Mentre la fiamma divampava gigantesca, noi vedemmo un prodigio; a noi almeno ai quali fu concesso e siamo sopravvissuti per narrarlo agli altri: la fiamma fece una grande sacca, come una vela gonfiata dal vento. (…)

Questo è il resoconto del martirio di Policarpo. Un grande esempio di una forte fede nel Signore u maggio 2014

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MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America • Europa • Oceania • Africa • Asia

La Santa Bibbia ci dice: “E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio… Il Signore aggiungeva al loro numero ogni giorno quelli che venivano salvati.” (Atti 2:46, 47).

EVENTI

Battesimo in acqua in Perù Tremila peruviani si sono convertiti da marzo scorso in una cerimonia impressionante. L’Opera di Dio continua a crescere in Perù.

L

unedì 31 Marzo ha segnato l’inizio di una nuova fase per circa tremila peruviani che sono stati immersi sotto le acque del batte48 Impacto evangelistico

simo nel corso di una impressionante ceremonia che il Movimento Missionario Mondiale ha organizzato a Lima, Perù.

Durante il battesimo,

il Rev. Rodolfo González ha esposto un messaggio memorabile sulla base di Romani 6:1-11, in cui ha spiegato l’allegoria tra la morte di Cristo e la rinascita

spirituale del credente attraverso il battesimo, la sua risurrezione e la vita nuova.

Il battesimo è una confessione pubblica della fede in Cristo ed è l’impegno per essere sempre fedeli a Dio, dopo aver ricevuto per qualche mesi l’insegnamento dei principi fondamentali del cristianesimo e aver dimostrato una vita di dedizione e consacrazione al Signore.

Questo grande battessimo si è tenuto presso il

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MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America • Europa • Oceania • Africa • Asia

50 Impacto evangelistico

EVENTI

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Centro Recreacional de las Fuezas Armadas nel sud della città, dove tremila fratelli dei 43 quartieri della capitale (Lima) sono venuti a questo locale situato sulla riva del mare.

Una volta che i candidati sono scesi nella grande piscina del centro ricreativo, si ha dato inizio al servizio spirituale con la presenza del Rev. Rodolfo González, Presidente del MMM-Perù, del Rev. Luis M. Bocanegra, Supervisore Nazionale, e del Consiglio Nazionale

di Ufficiali e parte dei 24 presbiteri della città.

Un’ora dopo, migliaia di aspiranti con abiti bianchi sono scesi nella piscina, inondati dalla gloria di Dio e dalla sua santa unzione. Tra le folle, c’erano persone con disabilità fisiche e diversi anziani. Una di loro aveva circa 104 anni.

Dopo mezzogiorno, i fratelli, i pastori, e le famiglie dei battezzati hanno celebrato con gioia e allegria questa nuova raccolta per la chiesa di Dio u maggio 2014

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Confraternita Speciale a Trujillo Alto Come parte della celebrazione della Seconda Confraternita dell’anno in Puerto Rico, è stato riconosciuto il Rev. Jorge Álvarez, una persona molto speciale in quest’Opera.

S

abato 15 marzo è stato un giorno di grande gioia per l’Opera del Movimento Missionario Mondiale in Puerto Rico, perché, come parte della celebrazione della 52 Impacto evangelistico

Seconda Confraternita dell’anno, un uomo molto speciale è stato riconosciuto in quest’Opera: servo dedicato, unto, pieno dello Spirito Santo, servitore, amico, fratello, compagno, pastore e padre, il

Rev. Jorge Álvarez.

L’evento, promosso dalle chiese della Zona 3, presieduta dal Rev. Federico Cabrera, si è svolto nelle strutture centrali dell’Opera a Trujillo Alto e vi hanno anche parteci-

pato il Rev. Rubén Concepción e il Rev. Margaro Figueroa, Segretario e Direttore Internazionale, rispettivamente.

Il messaggio pieno del potere di Dio è stato portato dal Supervisore Nazionale di Puerto Rico, il Rev. Luis Ayala. Poi si è tenuto il riconoscimento dell’uomo di Dio per i suoi 20 anni come membro del Consiglio Internazionale di Direttori del Movimento Missionario Mondiale dal 1994 al 2014.

Come parte del rico-

EVENTI

noscimento, si ha presentato un video speciale di tutta la traiettoria cristiana e ministeriale del Rev. Álvarez, ed altri video di saluti speciali. In seguito, è stato accordato diversi regali, tra cui una rivista speciale completamente dedicata alla sua vita, e il riconoscimento come ambasciatore dell’Opera del Movimento Missionario Mondiale di Puerto Rico nel mondo.

All’attività hanno anche partecipato le figlie del Rev. Álvarez: Irene, Liamara e Vanessa u maggio 2014

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Congresso Nazionale a Panama Sono stati quattro giorni in cui lo Spirito di Dio si è manifestato in mezzo al suo popolo, e migliaia di fratelli da tutto il paese si sono riuniti per lodare il nome del Signore.

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l Movimento Missionario Mondiale ha tenuto il suo XXV Congresso Nazionale dal 1 al 4 marzo presso il Teatro Anayansi della Sala Congressi ATLAPA a Panama, Repubblica di Panama.

Vi hanno partecipato il Rev. José Arturo Soto Benavides, Vice Presidente Internazionale, il Rev. Ruben Concepción, 54 Impacto evangelistico

Segretario Internazionale e Supervisore Nazionale della Repubblica Dominicana, il Rev. Margaro Figueroa, Ufficiale Internazionale, e sua amata moglie, sorella Edith de Figueroa. Tra i partecipanti troviamo anche il Rev. Manuel Zuñiga, Supervisore Nazionale di Costa Rica, il Rev. Marvin Cooper, Presbitero in Costa Rica, sua amata moglie, so-

rella Rocío de Cooper, e il Rev. Carlos Guerra, pastore a La Valencia de Heredia.

Il servizio di apertura è iniziato alle 01:00 con una cerimonia formale dove la sorella Rosalba de Asprilla ha cantato il glorioso inno nazionale di Panama in compagnia di tutti i presenti. Più tardi, il Rev. Alcides Ramea, Supervisore Nazionale e ospite, ha dato il ben-

venuto ai visitatori internazionali, presbiteri, pastori e fratelli congressisti.

Il Rev. José Arturo Soto è stato responsabile di esporre il potente messaggio della Parola e ha esortato il popolo di Dio a continuare a conservare i principi cristiani.

Durante la seconda mattinata del convegno, il messaggio della Parola di Dio è stato dato dal Rev. Margaro Figueroa di Puerto Rico, che ha parlato sul tema: “L’armatura del cristiano”.

Nel servizio serale, il Rev. Manuel Zúñiga è stato responsabile del messaggio, e ha predicato sul tema: “Al sicuro siamo nella nostra salvezza”.

EVENTI Durante la mattina del terzo giorno del congresso, si è tenuta la Riunione di Operai nella Chiesa Centrale di Parque Lefevre, mentre la congregazione generale si è riunita per celebrare il Servizio di Giovani che è stato presieduto dal Consiglio Nazionale di Giovani, guidato dal Rev. Julio Klinger. Il Rev. Marvin Cooper è stato incaricato del messaggio della Parola.

La sorella Daisy Elid Soto, Vice Presidente Nazionale dei Giovani, ha annunciato il Terzo Vertice Nazionale di Leader che avrà luogo dal 23 al 24 maggio nella Chiesa di Parque Lefevre. Lei ha esortato tutti i leader della Zona e i presidenti di giovani delle chiese locali di tutte le province a non perdere questa attività che sarà una benedizione per i giovani.

Nel servizio serale del terzo giorno, la predicazione è stata data dal rev.

Ruben Concepción sul titolo: “Vieni, vieni”. Egli ha esortato l’assettato a cercare Cristo, che placa la sete degli esseri umani. La gloria di Dio è discesa durante il messaggio, e battesimi nello Spirito Santo si sono verificati attraverso la predicazione.

Il quarto servizio del convegno è stato molto speciale, perché in primo luogo si è tenuta una cerimonia formale dove targhe di riconoscimento sono state accordate ai pastori che hanno prestato servizio come presbiteri per

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g un determinato periodo nell’Opera di Dio. Il Rev. José A. Soto ha anche accordato una targa di riconoscimento per il grande lavoro ministeriale fatto al Rev. Melvin Byram e la sorella Ana Felipa de Byram, che hanno preso la decisione di consegnare in vittoria il pastorato della Chiesa di Chorrillo. Un dono è stato anche dato al Rev. Margaro Figueroa, in memoria del IX Congresso Mondiale 50 anni, a cui per motivi di salute non aveva potuto partecipare.

Il servizio di Promozione di Operai si è anche tenuto come prova dei progressi dell’Opera in questo paese. In questa occasione, 15 nuovi Predicatori Laici sono entrati nei ranghi del ministero. 9 Predicatori Laici sono stati anche promossi a Predicatori Laureati e 5 Predicatori Laureati a Ministri Ordinati.

Durante l’ultimo giorno, il Rev. Carlos Guerra ha predicato sul tema: “Il messaggio che nessuno vuole sentire”. Lui ha parlato della realtà del Vangelo “leggero” che viene predicato oggi in molte chiese, dove non si insegna più circa il pentimento del peccato e la santità perché nessuno si senta a disagio.

I media hanno eseguito un lavoro speciale durante questo grande evento, trasmesso attraverso il Canale 55 di Cable and Wireless, Bethel TV, e i siti web: www.victoriacristiana.tv, www.oasisdesantidad.org e www. radioalegria.org u 56 Impacto evangelistico

EVENTI

Seminario Nazionale di Operai negli Stati Uniti La Chiesa del Movimento Missionario Mondiale negli Stati Uniti ha tenuto dal 11 al 14 marzo un Seminario Nazionale di Operai nella città di Dallas, Texas.

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l Rev. Humberto Henao, Ufficiale Internazionale dell’Opera del MMM, è stato l’oratore principale di questo seminario con il tema: “Etica ministeriale”.

Questa formazione è necessaria per lo sviluppo della chiesa locale e anche per contribuire allo sviluppo di questa grande nazione attraverso il progetto VISIÓN USA. Le parole e consigli finali del Rev. Humberto Henao a tutto il corpo ministeriale del MMM negli Stati Uniti sono stati: “Guardate, l’Opera a cui Dio ci ha portato ha carattere, principi, credenze, santità e purezza, così è l’Opera del Movimento Missionario Mondiale per la gloria di Dio” u maggio 2014

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Confraternita di Uomini a Zurigo In questi due giorni di confraternita, i fratelli che hanno visto il potere di Gesù Cristo hanno condiviso le loro testimonianze viventi del potere di Dio, che sono state di grande ispirazione.

I

l Movimento Missionario Mondiale a Zurigo, Svizzera, ha tenuto dal 01 al 02 marzo la Quinta Confraternita di Uomini con il tema: “Convinzione”.

Con grande gioia, l’operaia a 58 Impacto evangelistico

Zurigo, sorella Ruth Suerio, ha ricevuto la visita del Rev. Jimy Ramírez, Presbitero dell’Opera in Svizzera, del Rev. Hugo López, Presbitero nella Zona A d’Italia e pastore a Busto Arsizio, Italia, di

Ramón Ortega, pastore a Torino, Italia, e di Moisés Romero, pastore a Biella, Italia.

Vi hanno anche partecipato i pastori svizzeri Fratello César Gonzáles e sua moglie, Sorella Rafae-

la Gonzáles (Languental), Sorella Elizabeth Vanegas (Ticino), e Sorella Mercedes Lechón (Basilea). I Campi Bianchi si Laussanne, Olten, Wintertur, Solothour, Buchs e Luzerne sono stati anche presenti.

La mattina del 1 marzo è stata iniziata la grande festa, e fratelli, bambini, adolescenti, giovani, signore e signori di diversi cantoni della Svizzera e dell’Italia si sono riuniti per festeggiare insieme e in armonia. La predicazione del sabato mattina è stata data dal pastore Ra-

EVENTI

món Ortega con il tema: “Nella crisi solo loda Dio” (2 Re 6:24). A sera, il messaggio è stato portato dal Rev. Hugo López con il tema: “Determina le tue convinzioni” (1 Re 21:2).

I fratelli che hanno visto il potere di Gesù Cristo hanno condiviso testimonianze del potere di Dio, che sono state di grande ispirazione. Cori, lode e adorazione sono state anche offerte al nostro Creatore con i bambini dell’Opera di Ginevra. Lo Spirito Santo è stato sentito in tutti i visitatori.

Domenica 2 marzo, il messaggio della Parola di Dio è stato condiviso dal Rev. Hugo López con il tema: “Profeti con un messaggio che trasforma” (Geremia 01:09). Così è finito l’evento di un modo vittorioso e potente nel Signore.

Dio nella sua misericordia ci ha visitato in ogni culto con la sua bella presenza attraverso la potente Parola che il Signore ci ha dato. Guarigione, restauro, liberazione e fermezza si sono verificati nel popolo di Dio u maggio 2014

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Chiese nascenti in Sri Lanka Le Chiese di Batticaloa e Badulla sono stati visitati dal Pastore Sharon Devaprassannam, Tesoriere Nazionale del MMM in India.

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l pastore Sharon Devaprassannam, Tesoriere Nazionale del Movimento Missionario Mondiale in India, ha visitato le chiese nascenti in Sri Lanka 60 Impacto evangelistico

dal 15 al 22 marzo di quest’anno.

Le chiese si trovano nella Provincia Orientale dello Sri Lanka-Batticaloa e nella Provincia Centrale Badulla. Il fratello Thiru-

chelvam (Batticaloa) e il fratello Dhinagaran (Badulla) sono gli operai nativi incaricati delle chiese in questi luoghi.

Durante questa visita missionaria, cinque

nuovi membri sono stati aggiunti alla Chiesa di La Batticaloa. I nuovi fratelli sono stati battezzati in acqua il 15 marzo. E’ stato un servizio battesimale che ha avuto luogo nel mare a 40 km della Chiesa.

Inoltre, una nuova porta si è aperta per un altro servizio nella città di Batticaloa, dove circa 15 a 20 fedeli si sono riuniti per adorare il Signore.

La chiesa a Badulla ha

EVENTI

come pastore il fratello Dhinagaran che, insieme al pastore Yogendran, sta lavorando febbrilmente per ingrandire l’Opera.

Questa chiesa è situata nella zona collinare dove

i credenti vivono in povertà e lavorano per il salario minimo. Tuttavia, sono ricchi nella Parola di Dio. Il fratello Dhinagarn ha una piccola proprietà

che ha donato per l’Opera di Dio. La costruzione del tempio qui sta per iniziare. Quando l’attività è finita, si ha fatto una preghiera speciale per questo progetto u

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Congresso Nazionale di Giovani in Ecuador Dal primo giorno, Dio ha versato la sua gloria su di tutti. I temi trattati sono stati molto utili ed edificanti per il popolo del Signore.

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l Movimento Missionario Mondiale in Ecuador ha tenuto dal 3 al 6 aprile di quest’anno il IXX Congresso Nazionale di Giovani nel Seminario Teologico Sudamericano Campeggio Nazareno a Quito, capitale dell’Ecuador.

Vi ha partecipato il Rev. Humberto Henao, Ufficiale Internazionale del MMM, che ha condiviso il messaggio di 62 Impacto evangelistico

Dio. Il Consiglio Nazionale e altri pastori che accompagnavano i giovani di questa nazione sono stati anche presenti.

I giovani si sono riuniti da tutto il paese, dalle regioni delle montagne, della costa ed dell’est.

L’attività è iniziata con il tema: “CONSERVATI PURO” (1 Timoteo 5:22).

I temi sono stati: “Formati nella via di Dio” (Genesi 37:2; 41:46; 50:26), “Il Profilo del Giovane Cristiano” (I Parte), “Convinzioni cristiane” (Daniele 1:1-8, 17-18; 3:8-24), “Il Profilo del Giovane Cristiano” (II Parte), “Quello che facciamo riflette chi siamo” (2 Re 5:1-6), e “Cinque passi per obbedire a Dio” (Rut 3:1-5) u

EVENTI

Confraternita in Messico Si è svolta una grande confraternita a Ciudad Victoria, Messico, con circa centocinquanta persone riunite.

S

abato 15 marzo si è svolta la confraternita della Zona 4 del Movimento Missionario Mondiale a Ciudad Victoria, Tamaulipas, Messico.

Erano presenti le chiese di Matamoros, Monterrey, Cadereyta, Victoria, Reynosa e Tampico. Vi hanno partecipato centocinquanta persone.

Il Presbitero, Rev. Anthony Sosa, ha predicato sul tema: “Le lotte nel servire il Signore” (Esodo 03:11).

Le anime sono state toccate dalla Parola di Dio, e lo Spirito di Dio è stato presente in questa gloriosa confraternita u maggio 2014

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Altri Eventi PORTO RICO

ECUADOR

EL SALVADOR

PAESI BASSI

INSTALLAZIONE DI PASTORI NELLA CHIESA DI DORADO

RITIRO GLORIOSO DI PASTORI A GUAYAQUIL

CONFRATERNITA DI GIOVANI NELLA CHIESA DI PINO

BELLO CULTO MISSIONARIO DI BAMBINI

La Chiesa del Movimento Missionario Mondiale nella città di Dorado, Puerto Rico, ha installato i nuovi pastori della congregazione il giovedì 13 febbraio.

Si sono riuniti il Rev. Jimmy Ríos, Direttore Nazionale, e la sorella Norma Santiago, Tesoriere Nazionale. Vi hanno anche partecipato il Presbitero della Zona 4, Rev. Dan Moyeno, e pastori, operai, dirigenti, tra gli altri.

Più tardi, il Rev. Jimmy Ríos ha predicato sul tema: “La conoscenza della verità vi fara liberi”, basato sul libro di Giovanni 8:31-32.

Alla fine del messaggio, si è tenuta la cerimonia di installazione, dove il fratello Edwin Maldonado e sua amata moglie, sorella Rosa E. Benítez, sono stati installati come nuovi pastori di questa congregazione.

64 Impacto evangelistico

Il Ritiro di Pastori del Movimento Missionario Mondiale si è tenuto dal 12 al 14 marzo di quest’anno, nella città di Guayaquil, Ecuador. Il luogo d’incontro è stato il Colosseo Santa María Eufrasia.

Vi hanno partecipato il Rev. Gustavo Martínez, Presidente Internazionale, il Rev. José Soto, Vice Presidente Internazionale, il Rev. Luis Meza, Supervisore Nazionale del Perù, il Rev. Eugenio Masías, Presbitero in Perù, il Consiglio Nazionale, e i pastori del paese, che si sono riuniti per ricevere le nuove benedizioni e per rafforzare la fede.

Il Movimento Missionario Mondiale nella Repubblica di El Salvador ha svolto il 12 aprile una confraternita di giovani a livello nazionale nella Chiesa Centrale di Pino.

Il ministero è stato fatto dai giovani provenienti da diverse chiese.

L’evento è iniziato con la testimonianza dell’operaio Carlos Balmore Mejía. In seguito, si ha ministrato a coloro che hanno rinnovato i loro voti a Dio, e poi i gruppi di giovani delle chiese hanno partecipato con canti e lezioni obiettive.

Dopo la pausa si sono svolti due seminari: “La battaglia di tutti gli uomini giovani” e “La stima delle donne”.

Il 23 febbraio di quest’anno, i figli della Chiesa di Almere, Paesi Bassi, sono stati incaricati del Culto Missionario e hanno partecipato alle varie attività della giornata.

In questa occasione, il Pastore Stanley Martis ha predicato sotto il tema: “Qualità importanti per il missionario”.

Tutte le persone sono state ministrate in un modo speciale. I bambini e i genitori sono stati benedetti dal Signore. Ringraziamo Dio per permettere eventi così belli nella presenza del Signore.

CURIOSITÀ

La Famiglia Cristiana 1The Master Plan of Teaching, da Matt Friedeman (in inglese), cita questo studio nelle pagine 214 e 215. Fonte originale: Leonard Ravenhill, America is Too Young to Die (Minneapolis: Bethany Fellowship, 1979), p. 112.

Fino a che punto provenire da una famiglia cristiana fa differenza? Uno studio dei discendenti di Jonathan Edwards e Max Jukes illustra la possibilità di una grande differenza. Questi due uomini erano contemporanei.

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onathan Edwards era un teologo, pastore della congregazione, e missionario per i nativi americani durante il periodo coloniale, noto soprattutto per il suo sermone: “Peccatori nelle mani di un Dio adirato”. Quando si ha fatto lo studio, lui aveva 1.394 discendenti del suo matrimonio con Sarah, anche cristiana. Tra questi discendenti c’erano 100 predicatori e missionari, 100 avvocati, 80 funzionari pubblici, 75 ufficiali dell’esercito e della marina, 65 professori d’università, 60 scrittori di rilievo, 60 medici, 30 giudici, 13 rettori, 3 senatori degli Stati Uniti, 1 Vice Presidente degli Stati Uniti, e 295 laureati, alcu-

ni dei quali sono diventati governatori e ministri inviati ad altri paesi.

Max Jukes era un ateo dichiarato che conduceva una vita empia. Sui suoi 540 discendenti conosciuti, 310 sono morti in povertà, 150 erano criminali, 100 erano alcolisti, 7 sono stati uccisi, e più della metà delle donne erano prostitute.

Anche se nessuno può garantire che chi è cresciuto in una famiglia cristiana seguirà

Cristo e avrà una vita pia e feconda, la Parola di Dio ci assicura che coloro che seguono i disegni di Dio per la casa, proveranno le Sue benedizioni.

In questa unità metteremo in evidenza che Dio ha un piano per la famiglia. Impareremo che i figli sono una benedizione, e che i genitori hanno la responsabilità di allevarli ed educarli.

Una causa di problemi in molti matrimoni e molte famiglie è il denaro. Se le famiglie applicassero i principi biblici per gestire il denaro, molti dei problemi che distruggono famiglie sarebbero evitate e si fiderebbe più di Dio per la soddisfazione dei bisogni.

La buona comunicazione è essenziale per una vita familiare sana. Questa inizia con la nostra decisione di ascoltare.

Quando insegni questa unità, adattate le sezioni per riflettere la situazione dei vostri studenti nella vita. Aiutateli ad applicare la Parola a tale situazione u maggio 2014

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CI SCRIVONO...

MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America • Europa • Oceania • Africa • Asia

cartas@impactoevangelistico.net ERNESTO ROCA LEÓN Molte benedizioni. Andate avanti senza svenire, avete già la vostra ricompensa. Da Lima, in Perù.

MARZO 1-4 19-22

Ringrazio Dio per la rivista, è molto edicante per la mia vita. La leggo su internet ma mi piacerebbe ricevere la rivista e vorrei sapere che devo fare, la voglio in casa mia per condividerla con la mia famiglia e amici, vorrei conoscere i passi. Grazie mille in anticipo, che Dio continui a benedire quest’Opera. Dalla Spagna.

APRILE 16-20 17-20 MAGGIO 3-5 20-25

EVA N. RIVERA Saluti. Mi piace tanto la vostra rivista, è una benedizione, molto ben scritta e aggiornata.

Dio vi benedica. Da Camuy, Puerto Rico.

JENNY JIMÉNEZ Grazie a Dio per la sua grande misericordia che ci ha portato fuori di questo mondo pieno di bugie e ci ha tolto la benda dagli occhi. Ora bisogna chiedere sempre per la nostra vita spirituale in modo da non tornare indietro. Dal Venezuela.

Saluti. Il mio nome è María Croes, mi impressiona la rivista Impacto Evangelistico.

Sono da Aruba e vado alla Chiesa Pentecostale del MMM. Vorrei distribuire la rivista e mi piacerebbe avere le indicazioni.

Da Aruba.

SONIA MIRANDA Mi è piaciuta molto la rivista e il sito web, è una grande benedizione! Dal North Carolina, Stati Uniti.

CLAUDIA Ogni volta che leggo la rivista trovo una grande benedizione. Dal Cile.

GENNAIO 1-4 CONGRESSO PUERTO RICO 7-14 CONGRESSO COLOMBIA

FEBBRAIO 7-9 CONGRESSO PARAGUAY (ASUNCION) 13-16 CONGRESSO ARGENTINA (BUENOSAIRES) 20-23 CONGRESSO BELIZE

KATHY C. V.

MARÍA CROES

AGENDA GLOBALE 2014

ALIAN ZAMORA HERNÁNDEZ Benedizioni, miei fratelli. Vostro lavoro è molto bello, ho potuto vedere il vostro sito ed è bellissimo, e ha molto materiale di edifiazione. Mi chiedevo se potreste inviarmi qui a Cuba ogni numero della rivista Impacto Evangelistico in formato digitale. Vi prego di considerare la mia domanda, forse in un CD in formato PDF per essere inviate per posta.

Miei fratelli, vi prego di perdonarmi per prendermi la libertà di chiedervi questo, ma ho deciso di scrivervi perché mi piacerebbe leggere i vostri testi e condividerli con gli altri. Non posso pagarvi e so che tutto questo ha un costo. Mi scuso di nuovo per la mia richiesta, se non vi è possibile farlo, allora va bene, ma non smettete di scrivermi per salutarmi. Che Dio continui a benedirvi così tanto. Da Cuba.

È possibile scaricare il lettore di codici QR gratis da queste piattaforme:

GIUGNO 25-29 17-20

LUGLIO 3-6 8-11

8-12 9-12

24-27 AGOSTO 3-6 5-9 7-10 14-17 14-17

14-17 27-30 28-31

CONGRESSO DI PANAMA CONGRESSO HONDURAS CONGRESSO GUATEMALA CONFRATERNITA NAZIONALE AUSTRALIA (SYDNEY) CONGRESSO GIAPPONE CONGRESSO PERÙ (LIMA) CONGRESSO INDIA CONGRESSO DI GIOVANI E OPERAI COLOMBIA CONGRESSO BOLIVIA (SANTA CRUZ) CONGRESSO STATI UNITI (BIRMINGHAM, AL) CONGRESSO COSTA RICA CONGRESSO ANTILLE OLANDESI (CURACAO) CONGRESSO MESSICO (GUANAJUATO) CONGRESSO EL SALVADOR CONGRESSO VENEZUELA (BARQUISIMETO) CONGRESSO SPAGNA CONGRESSO ITALIA CCONGRESSO GUYANA, GUYANA & FRANCESE, SURINAME & TRINIDAD CONGRESSO ECUADOR (GUAYAQUIL) CONGRESSO AFRICA CONGRESSO HAITI

SETTEMBRE SÁBADO 27 GIORNATA MONDIALE DELLE MISSIONI OTTOBRE 10-12 CONFRATERNITA NAZIONALE CANADA 23-25 CONGRESSO REPUBBLICA DOMINICANA 23-26 CONGRESSO MAURITIUS 26-28 CAMPAGNA MADAGASCAR 30-2 (NOV) CONGRESSO CILE (SANTIAGO) NOVEMBRE 7-10 CONGRESSO URUGUAY (MONTEVIDEO) 27-30 CONGRESSO NICARAGUA DICEMBRE 4-7 CONGRESSO BRASILE (MANAUS)

n Eventi

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Direttore fondatore: Rev. Luis M. Ortiz Comitato di redazione: Rev. Luis Meza Bocanegra, Jacqueline Rovira, Samuel Martínez, Rev. Andrés Espejo Coordinatore editoriale: Rev. Julián Morón Caporedattore: Víctor Tipe Sánchez Redattore: Jaime Tipe Sánchez Redattore grafico: Roberto Guerrero Progetto grafico: Adolfo Zubietta Redazione: Johan Pérez Landeo, Marlo Pérez. Layout: Lesly Sánchez, Cesia Heredia.

Web master e Infografica: Julio de la Cruz. Illustrazioni: Julio Limachi.

Trascrizione: Fanny Vidal, Ana Rodriguez.

Comunity manager: Juan Becerra, Denisse Barrientos. Distribuzione: Javier Arotinco.

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