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LA RIVISTA CHE CONSTRUISCE LA TUA VIDA
Gennaio 2017 / Edizione 756
evangelistico
TESTIMONIANZA
MOTTO
La liberazione di Jorge
“Responsabilità”
EROE DELLA FEDE
Il pescatore di anime
PUBBLICAZIONE UFFICIALE
MOVIMIENTO MISSIONARIO MONDIALE
CHE COSA È IL PECCATO?
Risposte a una domanda che molte persone si chiedono
Gennaio 2017 / Impacto evangelistico
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In questo anno 2017, Dio ci dà un nuovo motto che ci accompagnerà per i prossimi 365 giorni. Una virtù che ogni credente deve sottolineare. “Quindi ciascuno di noi renderà conto di se stesso a Dio”
MISIONERO MUNDIAL 2 MOVIMIENTO América • Europa • Oceanía • África • Asia
editoriale
RESPONSABILITÀ Rev. Gustavo Martínez Presidente internazionale del MMM
“Quindi ciascuno di noi renderà conto di se stesso a Dio”. Romani 14:12.
I
l termine “RESPONSABILITÀ” deriva dal la-
più scarsi nel mondo, e la sua assenza ha portato
tino responsum. Responsabilità è quindi la ca-
molte persone a fallire, nella vita materiale e spi-
pacità di rispondere delle proprie azione, di pren-
rituale. La responsabilità costruisce la fiducia, e
dersi e mantenere un impegno. Responsabilità,
per la sua mancanza perdiamo opportunità, non
come valore, è importante perché da lei dipende la
cresciamo più, pervertiamo la legge e ci mettiamo
stabilità dei rapporti personali, perché garantisce il
su una cattiva strada.
rispetto degli impegni e genera fiducia e pace tra
Tutti siamo responsabili del nostro atteggia-
le persone. E’ anche preziosa perché, pur essendo
mento davanti a Dio. Egli conosce la motivazio-
una qualità dell’essere umano e un’esigenza morale
ne che ci spinge a fare le cose che facciamo; Egli
assolutamente necessaria, è difficile da raggiunge-
conosce il modo in cui facciamo ciò che ci è stato
re. Per avere responsabilità bisogna rendersi conto
affidato. Siamo responsabili di ogni pensiero che
che il non attendersi a un impegno ha una conse-
abbiamo.
guenza.
Bisogna quindi prendere sul serio la nostra
Tutti siamo responsabili di noi stessi davanti a
responsabilità, interiorizzarla, fare di lei una qua-
Dio, e non c’è alcuna scusa valida che ci protegga. Il
lità presente nella nostra vita. Bisogna essere res-
problema dell’uomo parte dai primi capitoli della
ponsabili con il nostro tempo, non sprecarlo in
Genesi, in cui viene presentato come il più grande
attività che vanno contro la nostro responsabilità;
della creazione. Lo scopo era, tuttavia, che l’uomo
il tempo passa in fretta e torna più. Bisogna rinun-
governasse su tutta la creazione come reggente di
ciare al conformismo e alle scuse per eludere le
Dio, diventando così un essere responsabile a cui
responsabilità, essere cristiani esemplari, e supe-
Dio chiede obbedienza.
rare gli ostacoli fissando lo sguardo su Dio.
Tutti siamo responsabili di non essere do-
Carissimi, quest’anno mettiamola in pratica la
minati dal peccato. I primi capitoli della Bibbia
responsabilità, al fine di contribuire al progresso
sottolineano la gravità del peccato e la condizio-
e alla crescita dell’Opera del Signore. L’apostolo
ne disperata in cui l’uomo cadde a causa di esso.
Paolo, alla fine della sua vita, disse: “Ho com-
L’irresponsabilità dell’uomo gli ha portato gravi
battuto il buon combattimento, ho finito la
conseguenze.
corsa, ho conservato la fede” (2 Timoteo 4: 7).
Dopo la nuova nascita, l’uomo diviene ancora più responsabile. La responsabilità è uno dei valori
Dio vi benedica grandemente, vi auguro un felice anno di RESPONSABILITÀ 2017 l
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evangelistico Direttore Fondatore: Rev. Luis M. Ortiz GENNAIO 2017 / EDIZIONE N° 756 USPS 012-850) PUBBLICAZIONE UFFICIALE DEL MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE Il World-Wide Missionary Movement, Inc. è una chiesa senza scopo di lucro con la visione di piantare nuove chiese negli Stati Uniti d’America e nei suoi territori, e con la visione missionaria di piantare nuove chiese in tutto il mondo, là dove Dio apra nuove porte. PUBBLICATA MENSILMENTE DAL Movimiento Misionero Mondiale, Inc World-Wide Missionary Movement, Inc San Juan, Porto Rico Washington, D.C. Periodici affrancati a San Juan, Porto Rico 00936 POSTMASTER: Inviare i cambiamenti di indirizzo a Impacto Evangelistico P.O. BOX 363644 San Juan, Porto Rico 00936-3644 Telefono (787) 761-8806, 761-8805, 761-8903 MEMBRI DEL M.M.M. INC. Rev. Gustavo Martínez Rev. José Soto Rev. Rubén Concepción Rev. Rodolfo González Rev. Álvaro Garavito Rev. Margaro Figueroa Rev. Rómulo Vergara Rev. Humberto Henao Rev. Luis Meza
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• L'ispirazione della Sacra Scrittura: 2 Timoteo 3:15-17, 2 Pietro 1:19-21. • La divinità adorabile in Tre Persone, Padre, Figlio e Spirito Santo: Matteo 3:16-17, 17: 1-5; 28:19 Giovanni 17: 5, 24, 26, 16:32, 14:16, 23, 18:05, 6, 2 Pietro 1:17,18; Apocalisse 5. • La salvezza mediante la fede in Cristo: Luca 24:47, Giovanni 3:16, Romani 10:13, Tito 2:11, 3:5-7. • La Nuova Nascita: Giovanni 3:3, 1 Pietro 1:23, 1 Giovanni 3:9. • La giustificazione per fede: Romani 5:1, Tito 3:07. • Il battesimo in acqua per immersione, come comandato da Cristo: Matteo 28:19, Atti 8:36-39. • Il battesimo nello Spirito Santo, successivo alla salvezza, parlare in lingue secondo: Luca 24:49, Atti 1:04, 8, 2:04. • La Guarigione Divina: Isaia 53:4, Matteo 08:16, 17, Marco 16:18, Giacomo 5:14, 15. • I doni dello Spirito Santo: 1 Corinzi 12:1-11. • I frutti dello Spirito Santo: Galati 5:22-26. • La santificazione: 1 Tessalonicesi 4:3, 5:23, Ebrei 12:14, 1 Pietro 1:15, 16, 1 Giovanni 2:6. • Il ministero e l'evangelizzazione: Marco 16:15-20, Romani 10:15. • La decima e la sostenibilità dell’Opera: Genesi 14:20, 28:22, Levitico 27:30, Numeri 18:21-26, Malachia 3:7-10, Matteo 10:10; 23:23. • Il sollevamento della Chiesa: Romani 8:23, 1 Corinzi 15:51 - 52, 1 Tessalonicesi 4:16-17. • La seconda venuta di Cristo: Zaccaria 14:1-9, Matteo 24:30, 31, 2 Tessalonicesi 1:7, Tito 2:13, Eb 14, 15. • Il Regno Millenario: Isaia 2:1-4, 11:5-10, Zaccaria 09:10, Apocalisse 19:20, 20:3-10. • Nuovi cieli e nuova terra: Isaia 65:17, 66:22, 2 Pietro 3:13, Apocalisse 21:1.
SOMMARIO Ci trovate in
www.facebook.com/impactoevangelistico
16 / INTERNAZIONALE. Magnicidio in Turchia
40 / INTERVISTA. “L’ideologia di genere colpisce la famiglia” DEVOZIONALI 42 /LA VERGOGNA DEL PECCATO. Rev. Luis M. Ortiz 44 / UNA GRANDE PIOGGIA È IN ARRIVO. Rev. José Arturo Soto Benavides 46 / IL CAMMINO È TROPPO LUNGO PER TE. Rev. Carlos Guerra
El significado del pecado
6
Storie di vita
30 / EROI DELLA FEDE. Il pescatore di anime
Salute
28 / MUSICA. Ci riuniremo al fiume?
Attualità
24 / LETTERATURA. Ebrei
Copertina
20 / SCIENZA. Il cervello e le lingue
La liberazione di Jorge Malattie allergiche
La fede li ha salvato
22 18
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48 - 64 / EVENTI INTERNAZIONALI. Dios aviva tu Obra 65 / ALTRI EVENTI.
14 / Grafica.
66 /LETTERE-AGENDA.
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IL SIGNIFICATO DEL
PECCATO
“
Ci sono molte cose cattive nel mondo: male, malvagità, oppressione, conflitto, guerra, morte, sofferenza. Quindi la domanda sorge spontanea: Come è entrato il peccato nel mondo? Questa domanda ha lasciato molti perplessi. La Bibbia ha la risposta di Dio”. Myer Pearlman. Myer Pearlman
Che cosa è il peccato? La Bibbia ha diversi termini per descrivere questo male morale. Uno studio di questi termini in ebraico e greco fornirà la definizione biblica del peccato.
NEL VECCHIO TESTAMENTO Diverse parole ebraiche presentano il peccato nelle seguenti sfere: La sfera della moralità. Ecco le parole utilizzate per descrivere il peccato. 1) Il termine più usato per descrivere il peccato significa “mancare”, nel senso di a) fallire il bersaglio; proprio come un arciere che lancia la freccia ma sbaglia, il peccatore manca il vero obiettivo della nostra esistenza; b) sbagliare la strada; proprio come il viaggiatore che si perde o si smarrisce; c) essere trovato colpevole nella bilancia di Dio. In Genesi 4: 7, in cui il termine è usato per la prima volta, il peccato è personificato come una bestia appostata spiando alla porta pronta a dominare l’uomo. 2) Un altro termine usato per descrivere il peccato significa letteralmente “distorsione” ed è spesso tradotto come “perversità”. Allora è contrario alla giustizia, che significa “ciò che è giusto o in conformità all’uguaglianza”. 3) Un alto termine comune per descrivere il peccato viene tradotto come “male” e fornisce l’idea di violazione o inosservanza delle leggi di Dio. La sfera del comportamento fraterno. Per i peccati in questa sfera il termine usato significa violenza (Genesi 6:11; Ezechiele 7:23; Proverbi 16:29). Mettendo da parte l’influenza edificante della legge, l’uomo maltratta e opprime i suoi prossimi. MISIONERO MUNDIAL 6 MOVIMIENTO América • Europa • Oceanía • África • Asia
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La sfera della santità. I termini che descrivono il peccato in questa sfera suggeriscono che il trasgressore non è più in un rapporto con Dio. Israele era una nazione composta da sacerdoti che erano in comunione con Dio e a contatto con il tabernacolo santo. Tutti gli israeliti erano quindi santi, separati a Dio, e tutte le sue attività erano governate dalla legge della santità. Ciò escluso dalla legge era profano (il contrario di santo) e coloro che ne facevano parte erano ritenuti impuri (Levitico 11:24, 27, 31, 33, 39). Se recidivano, erano considerati profani (Levitico 21:14; Ebrei 12:16). Se si ribellavano e ripudiavano deliberatamente la giurisdizione della legge della santità, erano ritenuti colpevoli e malfattori (Salmo 37:38; 51:13; Isaia 53:12). La sfera della verità. I termini che descrivono il peccato sottolineano l’elemento ingannevole e vano del peccato. I peccatori agiscono e parlano con bugia e inganno (Salmo 58: 3; Isaia 28:15), travisano la verità e attestano il falso testimone (Esodo 20: 16; Salmo 119: 128; Proverbi 19: 5, 9). Questi atti sono vanità (Salmo 12: 2, 24: 4, 41: 6), in quanto sono vuoti, senza valore. Il primo peccatore fu un bugiardo (Giovanni 8:44); il primo peccato iniziò con una menzogna (Genesi 3: 4); e ogni peccato contiene l’elemento di inganno (Ebrei 3:13). MISIONERO MUNDIAL 8 MOVIMIENTO América • Europa • Oceanía • África • Asia
CONSEGUENZE DEL PECCATO
IL PECCATO è atto e stato. Come ribellione alle leggi di Dio è un atto di volontà dell’uomo; come separazione da Dio, diventa uno stato peccaminoso. Due conseguenze si verificano: il peccatore fa del male a se stesso per le sue cattive azioni, e incorre in colpa davanti a Dio. Due cose, quindi, devono essere distinte: le cattive conseguenze che seguono l’atto del peccato, e la punizione subita al giudizio. Tutto questo può essere illustrato come segue: un padre proibisce il figlio di fumare e lo mette in guardia da due conseguenze: fumare produce malattia e anche punizione per la disobbedienza. Allo stesso modo, le Scritture descrivono due effetti del peccato su quelli colpevoli: è seguito da conseguenze disastrose per le loro anime e porterà su di sé il decreto positivo di condanna di Dio. La sfera della saggezza. L’uomo agisce con iniquità perché non pensa in maniera logica a ciò che è giusto o perché si rifiuta di farlo. Sia per incuria che per ignoranza deliberata, non conduce la sua vita secondo la volontà di Dio. 1) Ci sono molte esortazioni ai semplici (Proverbi 1: 4, 22;
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8: 5). L’uomo semplice è l’uomo naturale, senza sviluppo verso il bene o il male, senza principi fissi, con una naturale inclinazione verso il male che può essere sfruttata per sedurlo. No ha scopi fissi né fondamenti morali. Ascolta ma dimentica, ed è quindi facilmente portato a peccare (Matteo 7:26). 2) Leggiamo spesso di persone prive di senno (Proverbi 7: 7; 9: 4); loro sono vittime del peccato per mancanza di senno piuttosto che per inclinazione peccaminosa. Dato che la loro saggezza è difettosa, giudicano avventatamente e imprudentemente la provvidenza di Dio e le cose che sono al di là della loro comprensione. E quindi cadono in empietà. I semplici e i privi di senno non hanno scuse, perché le Scritture presentano il Signore offrendo liberamente anche chiedendo loro di accettare (Proverbi 8: 1-10) ciò che darà loro saggezza per cercare la salvezza. 3) Il termine tradotto come “stolto” (Proverbi 15:20) spesso descrive la persona che, anche se in grado di fare del bene, è vincolata da legami carnali ed è facilmente portata al peccato per le sue inclinazioni peccaminose. Non si disciplina e non guida le sue tendenze o predisposizioni secondo la legge divina. 4) Lo “schernitore” (Salmo 1: 1; Proverbi 14: 6) è il peccatore che giustifica la sua malvagità con argomentazioni ragionate contro l’esistenza o la realtà di Dio e contro lo spirituale in generale. Così il termine “schernitore” nel Vecchio Testamento è equivalente a ateo o libero pensatore, e il termine “sedersi in compagnia di schernitori” probabilmente si riferisce alla società pagana locale.
NEL NUOVO TESTAMENTO D’altra parte, il Nuovo Testamento descrive il peccato come segue: Mancare il bersaglio. Con lo stesso significato del Vecchio Testamento. Debito (Matteo 6: 12). L’uomo deve a Dio l’osservanza dei Suoi comandamenti. Tutto il peccato commesso diviene un debito. Quando non si è in grado di pagare, l’unica speranza è il perdono o la remissione del debito. Dissolutezza. Il peccatore è ribelle e idolatra, perché chi viola deliberatamente un comandamento sceglie la propria volontà, piuttosto che la legge di Dio. Peggio ancora, la propria volontà diventa la sua legge e, di conseguenza, fa un dio di se stesso. Il peccato ebbe inizio nel cuore dell’angelo esaltato che disse “salirò” in opposizione alla volontà di Dio (Isaia 14: 1314). L’anticristo è dissoluto (traduzione letterale di “empio”) perché s’innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio o oggetto di culto (2 Tessalonicesi 2: 4). Il peccato è essenzialmente ostinazione, e l’ostinazione è essenzialmente peccato. Disubbidienza. La disubbidienza è l’attitudine di non eseguire o ascoltare gli ordini ricevuti, è trasgredire (Ebrei 2: 2). “Attenti dunque a come ascoltate” (Luca 8: 18). Trasgressione. Trasgredire è letteralmente “oltrepassare i limiti” (Romani 4: 15). I comandamenti di Dio sono recinti MISIONERO MUNDIAL 10 MOVIMIENTO América • Europa • Oceanía • África • Asia
o confini, per così dire, che impediscono l’uomo da entrare in territorio pericoloso e quindi danneggiare la sua anima. Caduta. O caduta per terra (Efesini 1: 7) in lingua greca. Quindi l’espressione comune “cadere nel peccato”. Peccare è cadere da un livello di condotta giusto. Sconfitta. Ha il significato di caduta oppure diminuzione (Romani 11:12). Respingendo Cristo, la nazione ebraica subì una sconfitta e sbagliò il proposito di Dio. Empietà. Il termine proviene da una parola che significa
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“senza culto o senza pratica religiosa” (Romani 1:18; 2 Timoteo 2:16). L’empio è chi dà poca o nessuna attenzione al sacro. Il sacro non produce in lui alcun senso di paura apparente. E’ senza Dio, perché non ama Dio. Errore. Il termine descrive i peccati commessi per incuria o ignoranza, che differiscono da quei peccati commessi con presunzione. L’uomo che si propone ostinatamente di fare il male è più colpevole di colui che per debolezza cade in un errore.
TEORIE FALSI Attraverso la storia sono state proposte teorie che negano, presentano erroneamente o minimizzano il peccato e la sua natura. 1. Ateismo. Negando l’esistenza di Dio, l’ateismo nega anche il peccato, in quanto, a rigor di termini, possiamo solo peccare contro Dio. In ultima analisi, ogni cattiva azione è diretta contro Dio. 2. Determinismo. Egli dice che il libero arbitrio è un’illusione e un’irrealtà. Immaginiamo che siamo liberi di sce-
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gliere quando in realtà la nostra scelta è dettata da stimoli interni e circostanze al di fuori del nostro controllo. Secondo questa teoria, l’uomo è semplicemente uno schiavo delle circostanze. Una delle conseguenze pratiche del determinismo è quella di considerare il peccato una malattia, il peccatore deve quindi essere ritenuto degno di pietà, e non qualcuno che dovrebbe essere punito. Tuttavia, il senso del dovere impiantato nella coscienza dell’uomo confuta questa teoria. 3. Edonismo. Questo termine deriva dal greco che significa “piacere”. Secondo questa teoria, il bene più grande della vita è quello di ricercare il piacere ed evitare il dolore. Non tutti gli edonisti vivono una vita viziosa, ma generalmente tendono a chiedere un occhio sul peccato con denominazioni quali: “debolezza innocente”, “abbaglio”, “capriccio”, “entusiasmo gioMISIONERO MUNDIAL 12 MOVIMIENTO América • Europa • Oceanía • África • Asia
Il peccatore è ribelle e idolatra, perché chi viola deliberatamente un comandamento sceglie la propria volontà, piuttosto che la legge di Dio. Peggio ancora, la propria volontà diventa la sua legge e, di conseguenza, fa un dio di se stesso. Il peccato ebbe inizio nel cuore dell’angelo esaltato che disse “salirò” in opposizione alla volontà di Dio.
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vanile”. Scusano il peccato con detti quali: “Errare è umano”, “ciò che è naturale è bello e ciò che è bello è buono”. Naturalmente, questo rappresenta spesso un tentativo di giustificare l’immoralità. 4. Cristianesimo scientista. Questo movimento nega la realtà del peccato. Il peccato non sarebbe qualcosa di positivo, ma semplicemente l’assenza di bene. L’esistenza reale del peccato è un “errore della mente mortale”. Le Sacre Scritture denunciano il peccato come violazione positiva contro la legge di Dio, si tratta di una vera e propria violazione. 5. Evoluzione. Questa teoria considera il peccato l’eredità dell’animalità dell’uomo primitivo. Gli animali non peccano, ma vivono secondo la loro natura e non sperimentano senso di colpa. E’ vero che l’uomo ha una natura fisica, ma questa è creata da Dio ed è soggetta ad un’intelligenza illuminata da Dio.
L’ORIGINE DEL PECCATO Il terzo capitolo della Genesi offre le chiavi che caratterizzano la storia spirituale dell’uomo. Esse sono: la tentazione, il peccato, la colpa, la punizione, la redenzione. 1. TENTAZIONE a) La possibilità della tentazione. Il secondo capitolo della Genesi dà conto della caduta dell’uomo. Parla della prima casa dell’uomo, della sua intelligenza, del suo servizio nel giardino di Eden, dei due alberi e del primo matrimonio. Si fa menzione particolare dell’albero della conoscenza del bene e del male e dell’albero della vita. Perché erano stati piantati lì? Al fine di fornire la prova per cui l’uomo poteva scegliere di servire Dio in amore e libertà. Senza il libero arbitrio, l’uomo sarebbe stato una semplice macchina. b) La fonte della tentazione. E’ ragionevole dedurre che il serpente fu l’agente impiegato da Satana (Ezechiele 28: 1317; Isaia 14: 12-15). Per questa ragione Satana viene descritto come “il serpente antico, che è chiamato diavolo e Satana” (Apocalisse 12: 9). c) La sottigliezza della tentazione. La sottigliezza è menzionata come una caratteristica eccezionale del serpente (Matteo 10:16). Egli presenta con astuzia suggerimenti che, quando sono abbracciati, causano desideri peccaminosi e azioni peccaminose. Il serpente si rivolse alla donna (Genesi 2: 16-17) e attese fino a quando era sola (Genesi 3: 1). Allora seminò astutamente il dubbio nel suo cuore e suggerì che aveva la formazione necessaria per essere un giudice per quanto riguarda la giustizia di tale divieto. 2. COLPA a) Le parole del serpente (Genesi 3: 5) si avverarono, ma la conoscenza ottenuta fu diversa da quella aspettata. Invece di sentirsi come Dio, Adamo ed Eva sperimentarono un terribile senso di colpa. Si noti che la nudità del corpo è un simbolo di una coscienza nuda o colpevole. Quando peccarono, la comunione fu interrotta, il corpo sconfisse lo spirito, e il conflitto tra spirito e carne ebbe inizio (Romani 7: 14-24), causando molta
miseria. b) Proprio come la consapevolezza della nudità rappresentava una coscienza colpevole, il tentativo di coprire la nudità era un tentativo di nascondere la colpa sotto il manto dell’oblio o delle scuse. Ma solo una tunica fatta da Dio è in grado di coprire il peccato (Genesi 3: 21). c) L’uomo colpevole cerca di nascondersi da Dio, di fuggire da Egli, proprio come Adamo ed Eva cercarono di nascondersi tra gli alberi. 3. PUNIZIONE a) La punizione del serpente. Il serpente era un animale bello, fine, ma diventò lo strumento della caduta dell’uomo; allora divenne un animale maledetto e degradato. Ma se il serpente era semplicemente uno strumento di Satana, perché fu punito? Perché Dio rese la maledizione sul serpente una figura e profezia della maledizione sul diavolo e su tutte le forze del male. b) La punizione della donna. Alla donna disse: “Io moltiplicherò grandemente le tue pene e i dolori della tua gravidanza; con dolore partorirai figli; i tuoi desideri si volgeranno verso tuo marito ed egli dominerà su di te” (Genesi 3: 16). c) La punizione dell’uomo. L’uomo già lavorava (Genesi 2: 15), ma la punizione era la difficoltà del lavoro e le delusioni che esso comporta. d) La pena di morte. L’uomo fu creato per non morire fisicamente. Lui avrebbe potuto vivere indefinitamente se avesse conservato la sua innocenza e continuato a mangiare dall’albero della vita. Anche se può ricuperare la sua comunione con Dio (e vincere la morte spirituale) per mezzo del pentimento e della preghiera, tuttavia, è necessario tornare al Creatore attraverso la tomba. 4. REDENZIONE I primi tre capitoli della Genesi contengono i tre ricorsi di Dio che per mezzo delle Scritture sono contenuti in tutti i rapporti di Dio con l’uomo. La redenzione promessa. 1) Il serpente cercò di formare un’alleanza con Eva contro Dio, ma Dio romperà questa alleanza. In altre parole, ci sarà una lotta tra l’umanità e le potenze del male che causarono la sua caduta. 2) Quale sarà il resultato di questo conflitto? La vittoria dell’umanità attraverso il rappresentante dell’uomo, il seme della donna. “Questa progenie [il seme della donna] ti schiaccerà il capo”. Cristo, il seme della donna, venne nel mondo per schiacciare il potere del diavolo (Matteo 1:23, 25; Luca 1: 3135, 76; Isaia 7: 14; Galati 4: 4; Romani 16:20; Colossesi 2: 15; Ebrei 2: 14-15; 1 Giovanni 3: 8, 5: 5; Apocalisse 12: 7-8, 11; 20: 1-3, 10). 3) Tuttavia, la vittoria non sarà senza sofferenza. “Tu [il serpente] le ferirai il calcagno”. Sul Calvario, il serpente ferì il calcagno del seme della donna, ma quella ferita fornì Sanità all’umanità (Isaia 53: 3-4, 12; Deuteronomio 9:26; Matteo 4: 1-10; Luca 22: 39- 44, 53; Giovanni 12:31-33, 14: 30-31; Ebrei 2: 18; 5: 7; Apocalisse 2: 10) l
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La lingua bugiarda Gli occhi alteri
Gli occhi sono lo specchio dell'anima. Attraverso gli occhi riflettiamo amore o odio, compassione o crudeltà. Quando c'è alterigia nel cuore, lo sguardo riflette superbia e orgoglio, non riflette amore, compassione, pietà. La Bibbia dice: “Gli occhi alteri e il cuore superbo, lucerna degli empi, sono peccato” (Proverbi 21: 4). “Sì, eccelso è il Signore, eppure ha riguardo per gli umili, e da lontano conosce il superbo” (Salmo 138: 6).
zogna Men
Cose che Dio odia
Conosciamo le cose che Dio aborrisce di più. Ci sono pratiche peccaminose che facciamo continuamente, ma che Dio vuole che evitiamo perché la Sua anima le odia e condanna. La Bibbia dice: “Sei cose odia il Signore, anzi sette gli sono in abominio: gli occhi alteri, la lingua bugiarda, le mani che spargono sangue innocente, il cuore che medita disegni iniqui, i piedi che corrono frettolosi al male, il falso testimone che proferisce menzogne e chi semina discordie tra fratelli”. Proverbi 6: 16 -19.
MISIONERO MUNDIAL 14 MOVIMIENTO América • Europa • Oceanía • África • Asia
a
Alt eri gi
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Dio odia la menzogna, perché distrugge le famiglie, le chiese, i posti di lavoro. Tutti coloro che praticano il peccato della menzogna mostrano che sono figli del diavolo. Non credi? Vediamo cosa dice Gesù: “Voi siete figli del diavolo, che è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin dal principio e non si è attenuto alla verità, perché non c’è verità in lui. Quando dice il falso parla di quel che è suo, perché è bugiardo e padre della menzogna” (Giovanni 8:44).
Le mani che spargono sangue innocente
Si tratta di uno dei peccati che Gesù aborre e detesta di più. Ciò a cui assistiamo oggi nella nostra società, uomini crudeli e spietati che uccidono gli altri, non è altro che l'adempimento delle parole profetiche di Gesù: “Poiché l’iniquità aumenterà, l’amore dei più si raffredderà. Ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato” (Matteo 24:12 -13).
Il cuore che medita disegni iniqui La natura corrotta dal peccato produce milioni di pensieri malvagi nel cuore che si traducono in azioni. Gesù disse: “Ma ciò che esce dalla bocca viene dal cuore, ed è quello che contamina l’uomo. Poiché dal cuore vengono pensieri malvagi, omicidi, adultèri, fornicazioni, furti, false testimonianze, diffamazioni” (Matteo 15: 18-19).
Omic idio
cia ali M
Chi semina discordie tra fratelli
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Maldicenza
Le persone che seminano la discordia tra fratelli sono persone contenziose, gelose e amareggiate le cui azione distruggono molte famiglie e chiese. Sono persone che si lasciano usare da Satana per seminare discordie per mezzo di pettegolezzi e critiche, con una saggezza che è terrena, naturale e diabolica perché il suo obiettivo è quello di distruggere l'Opera di Dio, sia consapevolmente che inconsapevolmente. La Bibbia dice: “Ma se avete nel vostro cuore amara gelosia e spirito di contesa, non vi vantate e non mentite contro la verità. Questa non è la saggezza che scende dall’alto; ma è terrena, naturale e diabolica. Infatti, dove c’è invidia e contesa, c’è disordine e ogni cattiva azione” (Giacomo 3:14 -16). Solo Gesù può liberarci da ogni cattiva azione di manipolazione di Satana sulle nostre emozioni. Rinunciamo ai pettegolezzi e alle critiche e santifichiamo i nostri cuori al Signore.
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Il falso testimone che proferisce menzogne
Il 9° comandamento dice: “Non attestare il falso contro il tuo prossimo” (Esodo 20:16). Questo punto è simile al secondo, e le conseguenze sono le stesse. La Bibbia dice: “Chi la verità proclama ciò che è giusto, ma il falso testimone parla con inganno” (Proverbi 12:17). “Le labbra bugiarde sono un abominio per il Signore, ma quelli che agiscono con sincerità gli sono graditi” (Proverbi 12:22). Il consiglio del Signore è “Trattieni la tua lingua dal male e le tue labbra da parole Lo sapevi che i nostri membri obbediscono a ciò bugiarde. Allontanati dal male e fa’ il bene; cerca la pace e che il nostro cuore dice loro di fare? Un'altra cosa che adoperati per essa” (Salmo 34:13 -14). Dio odia sono i piedi che sono pronti a fare il male. Dio disse: “I loro piedi corrono al male, essi si affrettano a spargere sangue innocente; i loro pensieri sono pensieri iniqui, la desolazione e la rovina sono sulla loro strada” (Isaia 59: 7).
I piedi che corrono frettolosi al male
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MAGNICIDIO IN
TURCHIA
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'omicidio dell'ambasciatore russo in Turchia, Andrei Karlov, per mano di un poliziotto che faceva parte della polizia antisommossa in quel paese, ha generato un forte impatto sulla regione e sul mondo. Il motivo dietro l’attacco criminale sarebbe stato la situazione ad Aleppo, città nel nord della Siria dove le truppe di quel paese, con il supporto delle forze aeree russe, hanno sconfitto una coalizione di gruppi armati, per lo più islamisti con collegamento con Al-Qaeda, che avevano occupato molti dei suoi quartieri nel 2012. “Noi moriamo ad Aleppo, tu muori qui!” e “Uccidete innocenti ad Aleppo!”, gridò il giovane di 22 anni dopo sparare al diplomatico russo come rappresaglia per il presunto massacro che si avrebbe verificato in quella città durante l’ultima offensiva del governo. Nonostante i timori che questa nuova crisi avrebbe provocato tensione tra i due paesi, la reazione russa è stata controllata, come nel caso precedente. Il governo di Vladimir Putin optò per la prudenza, chiedendo che la sicurezza intorno all’ambasciata fosse aumentata e ribadendo che l’incontro tra i ministri della Russia, dell’Iran e della Turchia per discutere la situazione in Siria si sarebbe verificato comunque. Se un anno fa Putin decise di punire la Turchia economicamente – colpendo fortemente la sua economia già debole – per aumentare la sua presenza militare in Siria, la crisi attuale può consentire di recintare ancora di più il governo di Recep Tayyip Erdogan, che è sempre più isolato a causa della sua repressione contro l’opposizione di sinistra, la ripresa della guerra contro i curdi e il suo sostegno alle organizzazioni islamiste in Siria. Chi era dietro l’attacco? Media e leader turchi e russi sono stati pronti a biasimare i servizi di intelligence occidentali, cercando di colmare il divario tra i due paesi. La risposta più probabile, tuttavia, punta a nuovi giovani membri delle forze armate che si sono radicalizzati a causa del conflitto siriano e nella mano con i gruppi fondamentalisti. È questo un segno che una nuova guerra tra grandi potenze è più vicina? Al contrario. La principale conseguenza internazionale sembra essere una Turchia ancora più subordinata alla Russia, catturata nella retorica islamista e conservatrice del suo leader Erdogan, e la decomposizione dell’apparato statale. MISIONERO MUNDIAL 16 MOVIMIENTO América • Europa • Oceanía • África • Asia
internazionale
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Nonostante i timori che questa nuova crisi avrebbe provocato tensione tra i due paesi, la reazione russa è stata controllata, come nel caso precedente. Il governo di Vladimir Putin optò per la prudenza, chiedendo che la sicurezza intorno all'ambasciata fosse aumentata.
Ciò che è chiaro è che l’uso e il sostegno irresponsabile dei vari governi di gruppi islamisti estremisti – i talebani in Afghanistan, i ribelli in Libia, i Fratelli Musulmani in Siria e un lungo eccetera – rimane sempre una spada a doppio taglio. E’ una lezione che purtroppo non ha imparato la NATO dopo il suo fallimento in Afghanistan, dove ha finito per incubare lo stesso gruppo terroristico che attaccò l’11 settembre 2001 negli Stati Uniti e attualmente distrugge la Siria l
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LA FEDE LI HA
SALVATO
T
re giocatori di calcio, un’assistente di volo, un tecnico di volo e un giornalista sono sopravvissuti all’incidente aereo in Colombia in cui quasi tutti i giocatori del Club Chapecoense del Brasile sono morti. Quattro dei sei sopravvissuti dell’incidente avvenuto il 28 novembre sono cristiani evangelici. Guillermo León, direttore della Clinica San Juan de Dios di La Ceja, ha detto che un “miracolo” ha permesso loro di sopravvivere. “E’ un miracolo. Non c’è alcun dubbio. E’ altamente improbabile sopravvivere a un tale incidente. Per fortuna non ci fu un’esplosione, perché il bilancio delle vittime sarebbe stato completo”, ha detto. Nell’incidente, che si è verificato in una zona vicina alla città di Medellin, verso cui si dirigeva il club brasiliano per la finale della Copa Sudamericana contro il locale Atlético Nacional, sono morte 71 persone, principalmente membri del Club Chapecoense. L’incidente aereo, prodotto secondo le autorità perché l’aeromobile della società Lamia non aveva abbastanza carburante, scatenò un’ondata di solidarietà in Colombia, che ha preso la tragedia come propria. Ximena Suárez, l’assistente di volo di Lamia, è boliviana e MISIONERO MUNDIAL 18 MOVIMIENTO América • Europa • Oceanía • África • Asia
frequenta una chiesa evangelica. Lei era nelle migliori condizioni di salute e tornò nel suo paese dopo la dimissione. Secondo i referti medici, la sua posizione al momento dell’impatto “fece possibile il miracolo della sua sopravvivenza”. Come si può leggere sul suo profilo di Facebook, numerosi messaggi di incoraggiamento riconoscono la mano di Dio nella sua sopravvivenza al disastro aereo: “La tua vita è un miracolo di Dio”, “Mia bella ragazza, Dio ti ama, proprio come ti amano la tua famiglia e i tutti i tuoi vicini di casa. Ximenita, Dio è grande”. Anche due dei tre giocatori di calcio del Chapecoense che sopravvissero appartengono alla fede cristiana evangelica. “La situazione è complicata, difficile. Solo Dio può dare
attualità
In un'intervista qualche ora prima del disastro aereo, Neto parlò della cura di Dio nel processo di guarigione di una ferita: “Ho ricevuto una ferita grave, e non mi aspettavo che migliorasse così bene. E’ stata una situazione che Dio ha permesso nella mia vita”.
forza ora. Grazie per il tuo aiuto, Signore”, scrisse su Instagram Amanda, moglie di Alan Ruschel, poco dopo di confermarsi che il calciatore del Chapecoense era sopravvissuto ed era stato portato in un ospedale, dove rimase stabile. “Stiamo
pregando per tutti coloro che non sono ancora stati salvati, e per forza per tutta la famiglia”, aggiunse. Poche ore dopo l’incidente, è stato rivelato che il giocatore Hermito Helio Neto era stato trovato vivo e portato in un ospedale, ma la sua salute era delicata. Secondo JM Noticia, Neto è cristiano evangelico. In un’intervista qualche ora prima del disastro aereo, Neto parlò della cura di Dio nel processo di guarigione di una ferita: “Ho ricevuto una ferita grave, e non mi aspettavo che migliorasse così bene. E’ stata una situazione che Dio ha permesso nella mia vita”. Inoltre, è noto che c’era un quarto evangelico tra i sopravvissuti: Erwin Tumiri, musicista cristiano e tecnico di volo l
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IL CERVELLO E LE
LINGUE
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a ricerca mostra che seguiamo regole universali per l'organizzazione del linguaggio, sia parlato che scritto. Il processo biologico dell’apprendimento rimane un mistero in molti modi. Gli scienziati e gli specialisti non si mettono ancora d’accordo se il linguaggio dipende completamente dall’apprendimento o se abbiamo strutture innate per il suo sviluppo. Tuttavia, sappiamo che il cervello umano “impara” le lingue in modo identico, indipendentemente dalla lingua. In uno studio che coinvolge ricercatori da diverse università è stato dimostrato che nel decifrare il linguaggio sia parlato che scritto si attivano aree comuni nel cerebro. Il fenomeno è stato osservato in parlanti di cinese, ebraico, inglese e spagnolo, quattro lingue molto diverse tra loro. In effetti, l’inglese e l’ebraico sono lingue opache, perché non si legge come si scrive. Lo spagnolo è proprio l’opposto, perché ogni lettera ha un suono unico. E il cinese ha un alfabeto logografico in cui ogni segno rappresenta una parola. Sono lingue molto diverse tra loro che si scrivono, leggono e parlano in modi molti differenti. Tuttavia, nel cervello dei loro parlanti si attivano aree comuni per decodificare il linguaggio scritto o parlato.
EFFICIENTE E ORGANIZZATO La ricerca, condotta dal Basque Center on Cognition, Brain and Language (Spagna), dall’Università di Yale (Stati Uniti), dall’Università Ebraica di Gerusalemme (Israele) e dall’Università Nazionale Yang-Ming di Taipei (Taiwan), suggerisce che “si tratta di un principio universale di organizzazione cerebrale”, secondo Kepa Paz-Alonso, ricercatore presso il centro basco e autore dello studio. E’ stato dimostrato che quando delle parole vengono lette o udite si attivano aree del cervello comuni. Anche se per leggere un testo o sentire una voce lo facciamo attraverso diversi sensi (vista e udito, rispettivamente), ci sono aree nel nostro cervello che si attivano quando eseguiamo qualsiasi di questi compiti. Questa sovrapposizione tra le reti neurali di lettura e comprensione della lingua è stata osservata nel cervello dei MISIONERO MUNDIAL 20 MOVIMIENTO América • Europa • Oceanía • África • Asia
parlanti delle quattro lingue analizzate, i ricercatori ritengono quindi che questo è un principio universale. In questo studio, pubblicato nella rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS), i ricercatori hanno studiato il cervello di 84 volontari, 21 per lingua. Quando leggevano o sentivano diverse parole, la loro attività cerebrale
scienza
più o meno somiglianze in termini di reti cerebrali responsabili per elaborare le informazioni”, spiega Paz-Alonso. “Dato che in spagnolo si legge come si scrive, ma in inglese e in ebraico no, si potrebbe pensare che i parlanti di queste ultime lingue dovrebbero attivare reti cerebrali diverse, ma non è così. Le stesse aree sono attivate in tutte le lingue, anche in cinese, che segue un sistema completamente diverso”, aggiunge.
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veniva analizzata da una tecnica nota come risonanza magnetica funzionale, attraverso la quale si osservano le aree cerebrali coinvolte in un particolare compito. “Abbiamo scelto lingue molto diverse tra loro, perché in questo modo abbiamo potuto vedere meglio se il modo in cui si legge e si comprende il linguaggio parlato in una lingua ha
COME IMPARIAMO A LEGGERE? I ricercatori ritengono che il processo naturale di apprendimento ci porta a sviluppare, fin dai primi mesi di vita, la rete neurale responsabile per la comprensione del linguaggio parlato, e su di essa viene supportata la rete che si occupa di decifrare il linguaggio scritto quando impariamo a leggere, verso la fine della prima infanzia. Così si verifica una convergenza tra le due reti, perché la rete del cervello dedicata alla comprensione della lingua parlata funge da impalcatura per la lettura. Dal momento che questo fenomeno è stato osservato in parlanti di lingue molto diverse come quelle qui sopra, i ricercatori credono di aver scoperto “un principio universale di organizzazione cerebrale del linguaggio”, nelle parole di PazAlonso. “Questo implica una certa economia nell’organizzazione del cervello: sarebbe inefficiente avere due sistemi completamente separati o poco convergenti per i processi di comprensione e lettura, soprattutto quando uno di loro si è sviluppato precedentemente”, spiega. A seguito di questi risultati, sorgono nuove domande tra i ricercatori. Ad esempio, se in diverse lingue si attivano le stesse aree cerebrali, queste si comunicano in modo simile o diverso? In che misura viene influita la capacità di leggere dal modo in cui è stabilita la rete cerebrale dedicata alla comprensione, che si forma prima dello sviluppo del linguaggio? l
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MALATTIE
ALLERGICHE L
e malattie allergiche sono un problema di salute pubblica in tutto il mondo, e sembra che la loro frequenza aumenterà a medio e lungo termine. Sono considerate la grande epidemia non infettiva dei paesi sviluppati e di molti paesi in via di sviluppo. Walter Menchola Vásquez
Si stima che nel mondo, almeno 1 su 4 persone soffre di qualche tipo di allergia. La prevalenza (persone affette da una malattia per un periodo di tempo) delle malattie allergiche nel mondo continua ad aumentare. Il termine allergia significa “reagire in modo diverso” e la sua comparsa può verificarsi in isolamento o in combinazione con condizioni quali asma, rinite, orticaria, dermatite atopica, tra gli altri.
COSA È L’ALLERGIA? È una reazione dell’organismo contro sostanze estranee che si comportano come stimoli che generano risposte immunitarie esagerate. Se una persona è esposta a tali sostanze estranee (allergeni), il corpo, attraverso il sistema immunitario, reagisce con una serie di meccanismi biologici complessi che causano la produzione di anticorpi (difesa) destinati a neutralizzare gli allergeni. Ciò accade nella prima esposizione delle persone allergiche alla sostanza estranea. Dalla seconda esposizione, la reazione di queste persone è esagerata, causando sintomi e segni di allergia caratteristici: prurito, gonfiore e arrossamento della zona colpita, malessere, lacrimazione, starnuti, febbre nei casi più gravi. A volte la situazione è così grave che può causare l’occlusione delle vie aeree superiori e anche la morte se la persona non è trattata con urgenza; questa forma grave è nota come anafilassi o crisi anafilattica. Le reazioni possono essere diverse: vie respiratorie (starnuti, prurito al naso, ostruzione, rinorrea, spasmi e parziale ostruzione dei bronchi), occhi (prurito, lacrimazione, gonfiore delle palpebre), pelle (gonfiore, prurito, arrossamento); apparato gastrointestinale (diarrea, gonfiore), malessere, insonnia. I casi gravi di allergia possono causare la morte, motivo per cui le cure mediche devono essere immediate. In queste MISIONERO MUNDIAL 22 MOVIMIENTO América • Europa • Oceanía • África • Asia
situazione non c’è molto tempo, se si verifica difficoltà respiratoria, collasso cardiovascolare (pressione sanguigna bassa o molto bassa, polso debole o assente), perdita di coscienza o sensazione di perdita di equilibrio, la persona deve quindi essere portata immediatamente al pronto soccorso più vicino o ricevere adeguatamente l’adrenalina.
salute
pevoli delle sue allergie. Le manifestazioni cliniche più frequenti osservate nei soggetti allergici si presentano nel tratto respiratorio (rinite allergica, asma bronchiale), negli occhi (congiuntivite) e nella pelle (orticaria, eczema).
PREVENZIONE E TRATTAMENTO Per prevenire, si deve identificare l’allergene ed evitare il contatto con il paziente allergico, dopo cui bisogna non prendere il cibo, i medicamenti o le sostanze allergenici. Un’altra misura è l’iposensibilizzazione (immunoterapia), che è un trattamento lungo che consiste nell’esposizione periodica a diverse dosi dell’allergene al fine di desensibilizzare la persona allergica; ci sono diverse tecniche. Ci sono altre misure semplici: non fare la pulizia a secco della casa, ma utilizzare stracci umidi o un aspirapolvere e non utilizzare scope, perché sollevano polvere; rimuovere tappeti e tende; lavare la biancheria da letto in acqua calda per eliminare gli acari; utilizzare biancheria da letto in fibra sintetica, non in lana, cotone o piume. Il trattamento medico di casi lievi e moderati può essere effettuato con antistaminici per via orale di prima generazione (clorfenamina) che, anche se hanno effetti collaterali (principalmente sonnolenza), il loro effetto sui sintomi allergici è intenso. Si può anche utilizzare antistaminici di seconda generazione, che hanno meno effetti collaterali, ad esempio, la loratadina, la ceterizina, solo per citarne alcuni. I corticosteroidi dovrebbero essere riservati per i casi gravi.
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Una precauzione essenziale è portare sempre in portafoglio, borsa o cellulare un elenco delle sostanze a cui si è allergico. In questo modo, in una situazione critica, il personale medico sarà a conoscenza delle allergie della persona ed eviterà di usare farmaci o sostanze dannosi; a volte la persona può perdere i sensi, e la famiglia o gli amici non sono consa-
Tenete a mente il vecchio principio greco: “Tutto è veleno, e nulla esiste senza veleno. Solo la dose fa in modo che il veleno non faccia effetto” l (*) Internista e Master in Gestione e Politiche Pubbliche Fonte: Medicina Interna di Harrison, Manuale Washington di Terapeutica Medica.
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EBREI I
l teologo Simon Kistemaker analizza scrupolosamente la lettera indirizzata ai primi ebrei convertiti al cristianesimo. Un libro con un importante messaggio.
Se c’è un libro nel Nuovo Testamento che esorta i cristiani a rimanere fedeli “in questi ultimi giorni”, quel libro è la Lettera agli Ebrei. Questa lettera contiene un messaggio speciale per un tempo caratterizzato dall’apostasia; si rivolge al credente che, tra l’incredulità e la disobbedienza prevalenti, deve rimanere saldo nella fede. La Lettera agli Ebrei è, quindi, una esortazione alla fedeltà. Anche se Ebrei insegna la superiorità di Cristo rispetto agli angeli e a Mosè, Giosuè, Aaron e Melchisedec, le esortazioni liberamente disperse fra le sezioni dottrinali danno il tono. Pubblicato per la prima volta nel 1984, Ebrei un libro contenente una sequenza di esegesi che aiuta a comprendere uno dei ventisette libri del Nuovo Testamento. Scritto da Simon Kistemaker, dottore in teologia e noto studioso delle Scritture, questo libro fa anche parte di una serie di diciotto opere di commenti fedeli alla Bibbia scrisse dal professor William Hendriksen, morto il 12 gennaio 1982. Dio parlò ai padri nei giorni che precedono la nascita di Gesù e diede loro la Sua rivelazione. Dio è il creatore della rivelazione. Egli ne è la fonte, il fondamento e il soggetto. Nell’era del Vecchio Testamento, Dio usò i profeti per presentare la Sua Parola al popolo, ma Egli non era limitato a parlare per mezzo dei profeti. Il primo versetto dichiara che Dio mandò la Sua rivelazione al popolo “molte volte e in molte maniere”. I termine “volte” e “maniere” hanno un posto di rilievo nel originale greco: si trovano al primo posto della frase.
GRANDI RIFLESSIONI Scritto con lo scopo di continuare il lavoro iniziato dal Dr. Hendriksen, Ebrei fornisce riflessioni teoriche adeguate che possono contribuire allo sviluppo di un sermone o supportare uno studio della Bibbia. Diviso in tredici capitoli, questo libro è privo di termini e frasi tecnici. Inoltre, il lettore può trovare tra le sue pagine molti aiuti e applicazioni semplici tratte dal contenuto del Nuovo Testamento. Uno dei legami tra il primo capitolo e il secondo sono i riferimenti diretti e indiretti che lo scrittore fa all’investitura tripla di Cristo: profeta, sacerdote e re. Nel primo capitolo, l’autore descrive il Figlio come la persona attraverso la quale Dio parlò profeticamente, come sommo sacerdote che fece “la MISIONERO MUNDIAL 24 MOVIMIENTO América • Europa • Oceanía • África • Asia
literatura
Dio parlò ai padri nei giorni che precedono la nascita di Gesù e diede loro la Sua rivelazione. Dio è il creatore della rivelazione. Egli ne è la fonte, il fondamento e il soggetto. Nell'era del Vecchio Testamento, Dio usò i profeti per presentare la Sua Parola al popolo, ma Egli non era limitato a parlare per mezzo dei profeti. Il primo versetto dichiara che Dio mandò la Sua rivelazione al popolo “molte volte e in molte maniere”.
purificazione dei peccati” e che, circondato da splendore regale, “si è seduto alla destra della Maestà nei luoghi altissimi”. Lo scrittore continua questa enfasi sul secondo capitolo, che descrive Cristo come Signore che come un profeta annuncia la salvezza, che come re è “coronato di gloria e d’onore”. L’opera svolta da Simon Kistemaker in Ebrei esplora quali sono i tratti caratteristici di questa epistola, chi la scrisse, qual è il suo messaggio, perché fu respinta nei primi secoli, quando fu scritta, chi furono i primi lettori e come può essere esposta. In questo senso, l’autore afferma che si tratta di una parte della Bibbia il cui obiettivo principale è quello di esortare i fedeli a mantenere la fedeltà a Dio. Il privilegio di essere chiamato da Dio è accompagnato da un mandato. Il mandato non è difficile né complicato, i fratelli possono adempiergli. Essi sono invitati a mettere i loro pensieri su Gesù e farlo diligentemente. Sembra che i lettori della lettera non lo facevano al momento, a quanto pare stavano perdendo la strada. In Ebrei 2: 1, lo scrittore li esorta ad applicarsi ancora di più al Vangelo udito, in quanto la conoscenza di Gesù è essenziale. Quando parla di Gesù, non lo chiama Gesù Cristo, Figlio di Dio, Figlio dell’uomo, Signore o Salvatore, ma Apostolo e Sommo Sacerdote. Nel suo libro, il reverendo Kistemaker, laureato presso il Calvin College, il Calvin Theological Seminary e la Libera Università di Amsterdam, dice che “una caratteristica determinante di Ebrei è la scelta delle parole, l’equilibrio delle frasi, il ritmo retorico del greco e l’eccellente stile”. Inoltre, osserva che “anche attraverso la traduzione, il lettore oggi percepisce la magnificenza dell’abilità letteraria del testo”. Bisogna stare attenti a non criticare i destinatari originali di questa epistola, dal momento che noi stessi esibiscono tali caratteristiche. Noi, che abbiamo ascoltato il Vangelo proclamato nel corso di molti, molti anni, anche fin dall’infanzia, spesso non mostriamo discernimento spirituale. Anche se abbiamo la rivelazione di Dio nel Vecchio e Nuovo Testamento, rimaniamo studenti lenti. Le indagini condotte da pastori locali o agenzie cristiane rivelano invariabilmente che i membri
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della Chiesa non conoscono i principi di base delle Scritture o, quando li conoscono, non sono in grado di applicare questi insegnamenti di base.
SENSO DEL PECCATO Ebrei non è stato l’unico contributo del teologo Kistemaker alla serie di libri di commentari biblici guidata dal suo collega William Hendriksen. Questo studioso credente scrisse anche testi circa Apocalisse, Atti e Corinzi, e le epistole di GiacoMISIONERO MUNDIAL 26 MOVIMIENTO América • Europa • Oceanía • África • Asia
mo, Giovanni, Pietro e Giuda. Dobbiamo anche sottolineare che quattro di queste opere riceverono la Medaglia d’Oro dell’ECPA (Evangelical Christian Publishers Association). Il patto che Dio aveva fatto con il popolo di Israele aveva un grave difetto: non poteva togliere il senso del peccato. Il
literatura
Il patto che Dio aveva fatto con il popolo di Israele aveva un grave difetto: non poteva togliere il senso del peccato. Il sangue degli animali macellati non poteva togliere il peccato. Solo il sangue di Cristo, versato una volta per tutte, tolse il peccato e liberò dalla colpa la coscienza dell'uomo. Il sacrificio di Cristo pose fine ai sacrifici previsti dalla legge del Vecchio Testamento. “Cristo è il termine della legge”, dice Paolo.
sangue degli animali macellati non poteva togliere il peccato. Solo il sangue di Cristo, versato una volta per tutte, tolse il peccato e liberò dalla colpa la coscienza dell’uomo. Il sacrificio di Cristo pose fine ai sacrifici previsti dalla legge del Vecchio Testamento. “Cristo è il termine della legge”, dice Paolo (Romani 10: 4). Lo scrittore di Ebrei suggerisce una variante: Cristo è il termine dei sacrifici dell’antica alleanza. Offrendo se stesso in sacrificio, Cristo segnò la fine del sacerdozio levitico con i suoi sacrifici e le sue offerte. In Ebrei, Simon Kistemaker, che servì per diciotto anni nella Società Teologica Evangelica (ETS), prima come presidente e poi come tesoriere, dice che “uno sguardo rapido alla Lettera agli Ebrei dice ai lettori che il suo contenuto è sostenuto da numerose citazioni dal Vecchio Testamento; inoltre, lo scrittore costantemente esorta in modo pastorale ai lettori; e, infine, lo sviluppo della parte dottrinale segue una sequenza logica”. La parola “santo” ci fa pensare a una persona che cammina con le mani giunte, gli occhi fissi al cielo e con un alone intorno alla testa. In qualche modo abbiamo l’impressione che il santo non è uno di noi. Ma quando lo scrittore di Ebrei ci porta attraverso la galleria del Vecchio Testamento e ci mostra le immagini di Gedeone, Barac, Sansone, Iefte, Davide, Samuele e gli altri, ci pone di fronte a immagini di persone in azione. Questi santi sono i nostri fratelli nella fede. Le immagini sono scene di battaglie, esempi di coraggio e istanze di sofferenza. Le persone in queste immagini sono uomini e donne comuni l
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CI RIUNIREMO
AL FIUME? I
nno toccante scritto dal compositore Robert Lowry per evidenziare l'importanza del fiume dell'acqua della vita che scaturisce dal trono di Dio e dell'Agnello.
L’inno cristiano “Ci riuniremo al fiume?” ci porta, attraverso la sua poesia, agli ultimi passi delle Scritture in Apocalisse 22: 1, che parla del fiume dell’acqua della vita che scaturisce dal trono di Dio e dell’Agnello. Scritta la sera del 4 luglio 1864 dal compositore evangelico Robert Lowry, questa canzone, con i suoi più di cento e cinquanta anni di storia, trasmette speranza e gioia. Lowry, nato il 12 marzo 1826 negli Stati Uniti, scrisse questa ode mentre rifletteva sulla sua fede evangelica nel suo studio a New York. Nella su mente si affollarono idee e immagini dell’Apocalisse, del Signore, del Suo trono, di un fiume celeste e del raduno dei santi. Poi, Robert sentì il bisogno di scrivere una lode che parlasse della vita. Allora, le parole fluirono dalla penna e si trasformarono in una bella poesia. Quando una volta gli chiesero dell’origine specifica della composizione, Robert Lowry, che era ministro di Dio e professore di letteratura, raccontò che il più sorprendente circa “Ci riuniremo al fiume?” era la velocità con cui scrisse il ritornello. Il servo del Signore disse: “Cominciai a chiedermi il motivo per cui così poco era stato scritto sull’acqua pura della vita quando, improvvisamente, le parole iniziarono a inondare i miei pensieri. Così fu creato l’inno”. L’importanza di “Ci riuniremo al fiume?” non si limita solo al mondo cristiano, ma anche coinvolge l’ambiente secolare, perché è stato parte della colonna sonora dei film più famosi del regista John Ford, ritenuto uno dei più influenti MISIONERO MUNDIAL 28 MOVIMIENTO América • Europa • Oceanía • África • Asia
del ventesimo secolo, che la considerava suo inno preferito. “Ombre rosse”, “Sfida infernale”, “In nome di Dio”, “Sentieri selvaggi” e “The Oregon Trail” sono alcuni dei film in cui è stata impiegata. Autore di circa cinquecento canzoni gospel, Lowry raggiunse prestigio attraverso le sue creazioni musicali, tra cui
musica
CI RIUNIREMO AL FIUME? 1 Ci riuniremo al fiume, Su cui i piedi degli angeli camminano, La cui marea cristallina scaturisce Per sempre dal trono di Dio? RITORNELLO Sì, ci riuniremo al fiume, Il bello, bellissimo fiume. Ci riuniremo con i santi al fiume Che scaturisce dal trono di Dio. 2 Sul margine del fiume che porta A riva uno spruzzo d'argento, Parleremo e adoreremo Durante tutto il giorno d'oro. 3 Prima di raggiungere il fiume lucente, Deponiamo tutti i nostri fardelli; Grazia ai nostri spiriti consegnerà, E una veste e una corona fornirà. 4 Ci riuniremo al sorridente fiume, Specchio del volto del Salvatore, Dove i santi che la morte non può toccare, Cantano le loro canzoni di salvezza. 5 Presto raggiungeremo il fiume d'argento, Presto il nostro pellegrinaggio cesserà; Presto i nostri cuori felici tremeranno Con la melodia della pace e felicità.
“Solo il sangue di Gesù”, “Nella tomba giaceva Gesù” e “Come potrei smettere di cantare?”. Tuttavia, lui avrebbe preferito essere riconosciuto per il suo lavoro pastorale. Robert costantemente affermava che “la musica è qualcosa di secondario. Io preferisco predicare la Parola che scrivere un inno. Mi sono sempre considerato un predicatore”.
Editore musicale all’azienda Biglow & Main Publishing e amico delle compositrici Annie Hawks e Fanny Crosby, Robert Lowry morì il 25 novembre 1899, dopo aver servito il Signore per più di quarantacinque anni. Associato alla notorietà raggiunta da “Ci riuniremo al fiume?”, chiamata in origine “Hanson Place”, passò alla storia del cristianesimo come une delle figure più importanti della musica gospel l
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IL PESCATORE DI C
ANIME
harles McCallon Alexander era un credente che riuscì a guadagnare un numero incalcolabile di soldati a Gesù Cristo. Lui girò il mondo condividendo la Parola di Dio. La sua vita di preghiera era profonda e Daniel Whitesell costante. “Charlie è stato il più infaticabile lavoratore personale che abbia mai conosciuto”, scrisse il pastore Reuben Archer Torrey quando apprese della morte improvvisa del suo caro compagno di evangelizzazione. Il prolifico scrittore evangelico Samuel Dickey Gordon disse: “Charles sempre si buttò a capofitto nella conquista di anime a Gesù Cristo. Tutta la potenza della sua accattivante e carina personalità era consacrata senza riserve al servizio che tanto amava”. Charles McCallon Alexander, celebre successore del compositore e cantante Ira David Sankey, era senza dubbio uno dei migliori rappresentanti della musica gospel della sua epoca, e forse di tutti i tempi. Tutti i suoi doni personali e musicali pose ai piedi di Gesù e li consegnò alla conquista di anime. Questo servo del Signore fece un lavoro personale coraggioso per il Vangelo e invitò altri a farlo. Dio gli diede un insolito dono di persuasione. Nato il 24 ottobre 1867 in una fattoria nel Tennessee, negli Stati Uniti, e cresciuto in una famiglia pia, Charles imparò dalla tenera età ad amare Dio e cantare le canzoni di Sion. Poi, a 13 anni, arrese la sua vita al Signore. Alla Maryville Academy, vicina alla casa dei suoi genitori, Alexander eccelse in musica e atletismo. Era anche uno studente popolare tra gli insegnanti e i compagni di classe. Dopo un anno di formazione musicale avanzata al Washington College, la Maryville Academy riconobbe il suo potenziale e lo assunse come il suo primo insegnante di musica.
PREDICATORE MONDIALE La morte del padre di Charles, avvenuta nel 1890, lo colse tra una seria analisi sulla direzione della sua vita. Poi si rivolse al servizio cristiano a tempo pieno e si impregnò di un profondo desiderio di guadagnare anime al Salvatore. Avendo sentito parlare molto bene della musica gospel biblica e della formazione pratica al Moody Bible Institute, lasciò MISIONERO MUNDIAL 30 MOVIMIENTO América • Europa • Oceanía • África • Asia
Cosa rese Alexander un grande pescatore di anime? Lui era interamente dedicato a questo proposito. Fleming H. Revell, il suo amico ed editore a cui chiamava affettuosamente “Zio Fleming”, affermò: “L'unico scopo della sua vita sembrava essere la conquista di altri al servizio di Dio. Non ho mai conosciuto nessuno più uniformemente possesso di questa passione maestra, sia in privato che in pubblico”.
eroi della fede
Tennessee nell’autunno 1892 e se ne andò a Chicago. Durante gli anni di formazione a Chicago, Charles era sotto l’influenza di giganti spirituali come Dwight Lyman Moody, Reuben Archer Torrey, Daniel Webster Whittle, Fleming Revell, Henry Varley, Arthur Tappan Pierson e John McNeill; e compositori di fama come Ira David
Sankey, Hugh Henry McGranahan, Daniel Brink Towner, George Stebbins e James Burke. Alexander crebbe rapidamente in conoscenza, comprensione e potere cristiani per servire il Signore, e lavorò tra il 1892 e il 1902 in campagne evangeliche condotte dal pastore Milan Bertrand Williams nel Midwest degli Stati
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Come evangelizzava Alexander? Non aveva regole fisse, ma era motivato dall'amore di Cristo e disciplinato dalla sensibilità dello Spirito Santo. Per quanto riguarda questo punto, Charles disse: “L'unico modo per imparare a fare il lavoro personale è farlo, e il punto di partenza è il primo punto che sia aperto. Portate la vostra Bibbia con voi tutti i giorni, e utilizzatela per indicare la strada della vita”.
Uniti. Sotto l’impatto del lavoro di Williams e Alexander, dodicimila persone si arresero a Dio in 34 città. Poi, il pastore Ruben Archer Torrey chiese a Charles di accompagnarlo nel viaggio evangelico mondiale che aveva in mente di fare. Dopo una risposta affermativa, Torrey e Alexander lavorarono insieme tra il 1902 e il 1906 in campagne globali che toccarono Australia, Tasmania, Nuova Zelanda, India, Inghilterra, Irlanda, Scozia, Canada e gli Stati Uniti. Nel 1904, Charles sposò Helen Cadbury, da Birmingham, una fedele cristiana che faceva parte di una ricca famiglia inglese. Con il sostegno della moglie, fece un secondo giro del mondo tra il 1906 e il 1907, che gli permise di continuare a predicare la Parola di Dio. Più tardi, nel 1908, Charles McCallon Alexander si unì al predicatore John Wilbur Chapman, con cui girò il mondo più volte per portare la buona notizia del Signore. L’opera più significativa di questi due servitori di Dio si verificò nei campi militari della prima guerra mondiale, quando guadagnarono un numero incalcolabile di soldati a Cristo.
UOMO DI FEDE Cosa rese Alexander un grande pescatore di anime? Lui era interamente dedicato a questo proposito. Fleming H. Revell, il suo amico ed editore a cui chiamava affettuosamente “Zio Fleming”, affermò: “L’unico scopo della sua vita sembrava essere la conquista di altri al servizio di Dio. Non ho mai conosciuto nessuno più uniformemente possesso di questa passione maestra, sia in privato che in pubblico”. La vita di preghiera di Charles era profonda e costante. Pregava per tutto con la fede e la speranza di un bambino. Amava, leggeva e utilizzava costantemente la Bibbia. Non smesse mai di sottolineare i fondamenti cristiani. La moglie, Helen Cadbury, disse che “sempre insisteva sul fatto che ci sono tre elementi ugualmente importanti per garantire la crescita nella grazia: la comunione con Dio attraverso la preghiera, l’arricchimento della vita spirituale attraverso la Parola di Dio, e lo sviluppo del muscolo spirituale attraverso la conquista di anime”. MISIONERO MUNDIAL 32 MOVIMIENTO América • Europa • Oceanía • África • Asia
eroi della fede
Alexander affermava che seguire Gesù Cristo comprendeva la pesca di uomini. A proposito, la moglie disse che “fra tutti gli ordini di Dio, Charles riteneva i più urgenti e decisivi le parole agli apostoli Pietro e Andrea: Venite dietro a me e vi farò pescatori di uomini”. Il giornale Philadelphia Evening Telegraph, nella sua edizione del 13 aprile 1906, condivise un abbozzo della personalità di Charles: “Immaginate un giovane uomo di media altezza, ben rasato, una testa quasi calva, un cervello che non dorme mai, un paio di occhi luminosi che brillano e danzano con la gioia di vivere, una bocca che sorride sempre, labbra che trasmettono simpatia per i poveri, incoraggiamento per i depressi, speranza per i caduti e parole di verità e saggezza per tutti”. Inoltre, il giornale osservò: “Charles M. Alexander è un uomo magnetico. E’ religioso dalla pianta dei piedi fino alla sommità del capo. E’ così pieno di buoni pensieri e buone opere che loro traboccano. Egli li trasuda da tutti i pori. Non si può essere in sua presenza sessanta secondi prima di essere colpito dalla sua personalità”.
EVANGELIZZATORE LUMINOSO Come evangelizzava Alexander? Non aveva regole fisse, ma era motivato dall’amore di Cristo e disciplinato dalla sensibilità dello Spirito Santo. Per quanto riguarda questo punto, Charles disse che “l’unico modo per imparare a fare il lavoro personale è farlo, e il punto di partenza è il primo punto che sia aperto. Portate la vostra Bibbia con voi tutti i giorni, e utilizzatela per indicare la strada della vita”. Alexander manteneva questo spirito ovunque: in riunioni evangeliche, viaggi, luoghi di lavoro, barberie, ristoranti e a casa. Lui non smetteva mai di parlare di Dio ai facchini, tassisti, portabagagli, lustrascarpe, poliziotti e ogni essere umano che attraversava il suo percorso. “Per lui, ogni nuova anima che conosceva lo faceva tremare con un ardore così fresco come se fosse la prima persona a cui si rivolgeva per portare a Gesù”, disse la moglie. Durante gli ultimi anni della sua vita, Charles promosse il Pocket Testament League, come il canale più efficace di condividere il messaggio del Signore. Una iniziativa simile era stata creata dalla moglie anni prima di conoscere Alexander. Questo lavoro permise un milione di soldati inglesi e americani di avere una copia del Nuovo Testamento durante la seconda guerra mondiale. Alexander, figura importante della musica gospel, editore di inni e pescatore di anime, visse solo 53 anni. Charles McCallon morì il 13 ottobre 1920 nel Regno Unito, dopo tre decenni di servizio al Signore. In tempi come i nostri, in cui le personalità accattivanti sono così esigenti nel mondo degli affari, dell’educazione, del divertimento e della religione, non onorerebbe e piacerebbe a Dio se più pescatori come Alexander si dedicassero al salvataggio di anime perdute? l
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storie di vita
LA LIBERAZIONE DI I
JORGE
l buio può diventare luce? Dalla vita più sordida, Jorge Dionisio Montejo Mateo conferma ancora una volta la potenza infinita del Signore. Nessuno pensava possibile che avrebbe potuto liberarsi dall’omosessualità, dalla droga e dall’alcol, ma per Dio nulla è impossibile. Marlo Pérez Foto: Salvador Carillo y Archivo familiar
Jorge prende la sua piccola Bibbia e si reca nella comunità di La Laguna, nella città di Jacaltenango, in Guatemala. Una volta nel campo bianco (come vengono chiamati dalla Chiesa del Movimento Missionario Mondiale i luoghi in cui l’Opera sta iniziando), fa pulizia e invita i pochi fratelli che vi abitano. Jorge ha adempiuto questo compito di evangelizzazione dai suoi primi passi di fede nel cristianesimo. Come buon cristiano, sa che deve combattere una dura battaglia contro il diavolo, strappando da lui le centinaia di anime che abitano in questo luogo e vincendole a Cristo come un giorno lo fecero con lui quando era perso nell’alcol, nelle droghe e nell’omosessualità. Un’esperienza che cambiò la sua vita.
INFANZIA CONFUSA Oggi, con 30 anni di età e con un amore incessante per le anime perdute, Jorge Montejo confessa apertamente che era omosessuale. Lo dice a tutti coloro che gli chiedono del suo passato. Non ha paura di ciò che dice la gente, perché l’Onnipotente liberò dal peccato Jorge e il suo ex compagno nel maggio 2010, quando entrambi sono nati di nuovo e diventati nuove creature per volontà del Creatore. Jorge si ricorda anche delle molestie subite nella sua infanzia, provocando in lui gravi conflitti di identità sessuale. “Non so che cosa mi portò a quel comportamento ... Io ero così ma cercavo di cambiare, di essere diverso, ma non vi riuscivo”, ricorda. Jorge aveva un modo diverso di essere, parlare e camminare e si lasciò trasportare dai suoi istinti precoci di fronte ai suoi compagni di classe. Il suo comportamento attirava l’attenzione e fu considerato un ragazzo effeminato.
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Dopo la scuola media, Jorge si stancò di condurre una doppia vita, confessò di essere omosessuale ed ebbe un rapporto con un uomo sposato, che lo portò a scoprire più profondamente il mondo malvagio nella sua piccola cittadina guatemalteca. In questo ambiente era chiamato “Yorch” e frequentava bar e discoteche dove decine di giovani come lui si scatenavano. “Mi chiamavano effemminato, non ero accettato e mi insultavano”, disse. Già nella scuola media, la presenza di Jorge era sempre sinonimo di divertimento e scherno, e in ogni momento sentiva come la sua privacy era violata e esposta. Ciò lo portò alla depressione, all’odio e alla solitudine. I suoi genitori, Baltasar Montejo Hernández e Catarina Mateo Díaz non facevano nulla per raddrizzare il loro ultimo figlio. “Penso che i miei genitori notassero il mio comportamento, perché una volta MISIONERO MUNDIAL 36 MOVIMIENTO América • Europa • Oceanía • África • Asia
chiesi giocattoli di bambina ... Si erano resi conto, ma non conoscevano la Parola di Dio, allora non sapevano come aiutarmi oppure allontanarmi da quello stile di vita”, ricorda.
VITA DURA Dopo la scuola media, Jorge si stancò di condurre una doppia vita, confessò di essere omosessuale ed ebbe un rapporto con un uomo sposato, che lo portò a scoprire più profondamente il mondo malvagio nella sua piccola cittadina guatemalteca. In questo ambiente era chiamato “Yorch” e frequentava bar e discoteche dove decine di giovani come lui si scatenavano. Poco gli importavano i pettegolezzi della sua famiglia e degli altri circa il suo orientamento sessuale. Jorge si accettò così come era. “Ci vestivamo da rocker, con i capelli pettinati verso l’alto, con gli occhi e le sopracciglia truccati, con le unghie dipinte, con lenti a contatto per attirare l’attenzione”. Jorge iniziò così la sua frenesia, conoscendo da vicino la vita caotica di molti giovani omosessuali. Inoltre, si diede all’alcol e alla droga, il che lo portò alla sua rovina e a un vuoto profondo. “Molti dei giovani si prostituiscono per denaro. Buttati fuori casa dai genitori, si travestono da donna, scendono in
storie di vita
piazza e vendono il proprio corpo. Molti giovani vengono uccisi dai loro amanti per gelosia o da omofobi. Ci sono casi di giovani che vengono rapiti, torturati, smembrati e uccisi”. Già con 20 anni e nuovi vizi, fece della promiscuità sua bandiera ed ebbe rapporti occasionali con diversi giovani. La sua vita linceziosa lo portò a visitare città vicine come Quetzaltenango e Città del Guatemala, dove divenne noto in bar e discoteche gay. “In quei luoghi c’erano molta infedeltà, molti conflitti, molte risse... Molti rubavano i compagni agli altri, alcuni addirittura uccidevano per odio ... Molte volte mi chiedevo perché era lì, quel luogo non era per me… Nella mia ignoranza volevo cambiare; non volevo essere in droghe e alcol, ma volevo essere una persona diversa”, dice.
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Due anni più tardi, Jorge cominciò a studiare infermieristica professionale con una borsa di studio all’Università Rafael Landívar. Tuttavia, dopo sei mesi lasciò la sua formazione medica e si unì alla carriera di sviluppo umano e sport presso l’Università Galileo nella capitale del suo paese. Dopo un MISIONERO MUNDIAL 38 MOVIMIENTO América • Europa • Oceanía • África • Asia
anno, si fece prendere dai suoi istinti mondani e abbandonò gli studi.
LA VERITÀ VI FARÀ LIBERI A metà del 2009, Jorge fece l’insegnante in un istituto e co-
storie di vita
Ancora una volta in mezzo a quel mondo, Jorge mise di nuovo in dubbio la sua esistenza a causa del vuoto che aveva nel cuore. Tuttavia, una lettura della Bibbia cambiò la sua vita. “Una notte parlavo con l’uomo con cui vivevo e lui mi chiese se era possibile cambiare la mia vita. Io rispose di no, perché tutto era troppo radicato in me e non vi sarebbe riuscito. Lui mi insegnò la Parola di Dio e mi parlò per la prima volta di Gesù Cristo, allora lo Spirito Santo aprì la mia comprensione e la Sua Parola entrò nel mio cuore e nel suo”, ricorda Jorge. Qualche settimana dopo, cercando di uscire dall’omosessualità, Jorge si rese conto attraverso una serie di circostanze che stava combattendo contro il diavolo, che lo voleva fuori dei suoi domini. Fu attaccato da un criminale e quasi perse la vita, e la sua fede in Dio fu testata quando apprese che il suo compagno soffriva di HIV. Fortunatamente questa malattia fu scartata negli esami.
nobbe un giovane omosessuale che in precedenza era stato un cristiano evangelico; si innamorarono e affittarono insieme una piccola stanza in una città vicina al suo villaggio. Qualche mese dopo, costituirono una piccola azienda di prodotti medicali i cui profitti sprecavano in bar, discoteche e feste.
UOMO DI DIO Pochi mesi più tardi, Jorge e il suo ex compagno decisero di arrendersi a Cristo ed entrambi parteciparono a una campagna evangelistica tenutasi per le strade della loro città. Ciò avvenne il 24 maggio 2010, data importante per loro perché furono trasformati e ottennero una nuova natura. Nel corso del tempo, Jorge si unì al Movimento Missionario Mondiale. “Dio fece un cambiamento completo in me. Nelle Sue mani siamo creature nuove. Anche se mi giudichino, Gesù mi ha perdonato e il Suo sangue ha purificato i miei peccati”, dice Jorge l
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“L’IDEOLOGIA DI GENERE COLPISCE I
LA FAMIGLIA”
l Rev. Humberto Henao, Ufficiale Internazionale del MMM, alza la voce per difendere i valori fondamentali della convivenza sana e fruttuosa. L’ideologia di genere sta corrodendo la società e mettendo in pericolo il mondo intero.
Determinato a difendere i valori della famiglia e sostenuto dalla Parola di Dio, il Rev. Humberto Henao, Ufficiale Internazionale del MMM, parla della sua lotta contro l’ideologia di genere che ha cercato di affermarsi in Colombia e che attualmente minaccia diversi paesi dell’America latina. Come è connesso il cosiddetto processo di pace con le FARC con l’ideologia di genere che vuole imporsi in Colombia? Quando siamo andati a conoscere il contenuto di questi colloqui di pace e sulla ideologia di genere, abbiamo appreso che un mese prima dell’approvazione degli accordi erano già stati firmati senza che il popolo sapesse niente, ciò che ha causato un rifiuto ... Una vasta maggioranza ha votato per il No, non perché non vogliamo la pace, ma perché il contenuto (ideologia di genere) colpisce la famiglia come nucleo sociale. Che cosa contiene il materiale distribuito nelle scuole colombiane circa l’ideologia di genere? Questi libricini contengono un sacco di veleno, perché dicono che il bambino e la bambina devono decidere il sesso con cui si identificano, il che è un’assurdità dal punto di vista scientifico, antropologico e biologico… Vogliono cancellare il concetto di uomo e donna, che è qualcosa di chiaro da millenni; non è un concetto arcaico e primitivo, ma è biblicamente, socialmente, geneticamente e antropologicamente una realtà. Questo mina quindi il fondamento della società, vale a dire la famiglia. Come è il popolo colombiano dopo questo processo? Il popolo colombiano è altamente polarizzato, e questo non è bene per il paese perché genera violenza. Noi preghiamo, ma anche facciamo sapere al governo che ci sono alcuni aspetti di cui dovrebbe tener conto, perché l’ideologia di ge-
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nere è qualcosa che tocca le corde più sensibili della nostra anima in quanto ha a che fare con la famiglia e i valori cristiani, etici e morali, e non è sano per la società colombiana. Questo tipo di movimenti di identità sessuale si diffondono in tutta l’America Latina, Lei che ne pensa? L’ideologia di genere si sta muovendo in tutto il mondo, soprattutto in America Latina; questo è lo scopo del movimento LGTBT… America latina è ritenuta terzo mondo perché dicono che siamo arretrati in tradizioni di natura familiare ... Ci considerano radicali, e lo siamo in tal senso. In America Latina, c’è un grande bastione del cristianesimo (protestanti e cattolici), per cui cercano di influenzare questa parte del mondo. Lei pensa che il popolo cristiano deva essere rappresentato da funzionari che difendano i valori della famiglia? Penso che la politica sia dannosa dal punto di vista umano, molti cristiani sentono quindi avversione e antagonismo verso di lei; ma la politica dal punto di vista biblico è buona. La Bibbia parla di re e di consiglieri, tra cui molti profeti che davano consigli ai governanti. Ci vogliono quindi uomini e donne con valori chiari e precisi che alzino la voce in segno di protesta contro le regole e leggi che violano la Bibbia, ma anche persone che parlino e fanno sapere ai governanti che Dio deve essere preso in considerazione. A proposito di tutto questo sviluppo pericoloso che minaccia la famiglia naturale in diversi paesi, il Movimento Missionario Mondiale farà una dichiarazione o un messaggio ufficiale? L’abbiamo fatto in Colombia perché il nostro presidente, il Rev. Gustavo Martínez, è colombiano e ha letto gli accordi che hanno generato l’allarme. Ma a parte le prediche, che ovviamente mirano a prevenire questo male, non abbiamo fatto una dichiarazione ufficiale. In ogni servizio si predica ciò che dice la Parola su di esso, ma non so se eventualmente il soggetto sarà discusso, perché ha a che fare con lo sviluppo e il progresso della Chiesa ... I politici sanno già che il cristianesimo si oppone all’ideologia di genere, perché crediamo che l’uomo sia nato uomo e la donna sia nata donna, e che la famiglia è il vincolo tra un uomo e una donna l
intervista
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LA VERGOGNA DEL
PECCATO
“La giustizia innalza una nazione, ma il peccato è la vergogna dei popoli”. Proverbi 14:34.
Rev. Luis M. Ortiz
U
NA VERGOGNA è qualcosa che causa discredito o che merita condanna e riprovazione. Una persona può sembrare molto sana esternamente, mentre un cancro terribile sta divorandola internamente, ma prima o poi il cancro si manifesterà. Allo stesso modo, una persona può sembrare molto onorevole esternamente, mentre in privato commette atti vergognosi, ma prima o poi tali atti diventeranno pubblici e lei proverà vergogna. Spesso diamo la colpa a Dio delle nostre disgrazie, delle nostre tragedie, dei nostri mali. Ma Dio vuole la nostra felicità, la nostra prosperità, il nostro benessere. Egli vuole che noi viviamo in prosperità spirituale e materiale. “Carissimo, io prego che in ogni cosa tu prosperi e goda buona salute, come prospera l’anima tua” (3 Giovanni 1: 2). L’assenza di prosperità nell’anima è l’assenza di prosperità in tutto il resto, anche se a volte sembra che siamo prosperi in tutto il resto, tranne nell’anima. In altre parole, la presenza del peccato nella nostra anima è la nostra vergogna come individui e come popoli, e causa diversi problemi nella nostra vita. Quando la nostra anima non è giusta davanti a Dio per la presenza del peccato, non ci può essere benedizione, non ci può essere amore fraterno, non ci può essere pace, non ci può essere vera prosperità, non ci può essere spirito di comprensione, non ci può essere spirito di perdono, non ci può essere pentimento. “Il peccato è la vergogna dei popoli”. Il peccato sfigura la nazione, svilisce il popolo, distrugge le riserve morali e spirituali; il peccato ruba dalla nazione la giustizia, la gloria, la benedizione della prosperità, la felicità della convivenza fraterna. “Il peccato è la vergogna dei popoli”. Uno dei peccati che sono la vergogna del mondo è il peccato dell’idolatria. Questo peccato è la rovina del popolo, perché è un atto apertamente contro Dio, una trasgressione violenta del primo e grande comandamento che dice: MISIONERO MUNDIAL 42 MOVIMIENTO América • Europa • Oceanía • África • Asia
“Non avere altri dei oltre a me. Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il Signore, il tuo Dio” (Esodo 20: 3-5). Si noti la grande vergogna in questo peccato, come scritto dall’apostolo Paolo: “Benché si dichiarino sapienti, sono diventati stolti, e hanno mutato la gloria del Dio incorruttibile in immagini simili a quelle dell’uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e
devozionale
La ausencia de prosperidad en el alma significará la ausencia de prosperidad en todo lo demás, aunque a veces parezca que estamos en prosperidad en todo lo demás, menos en el alma; dicho en otra forma, la presencia del pecado en nuestra alma nos afrentará como individuos y como nación, y causará trastornos indecibles en nuestra vida. Cuando nuestra alma no está bien delante de Dios por la presencia del pecado, no puede haber bendición, no puede haber amor hermanable.
di rettili. Per questo Dio li ha abbandonati all’impurità, secondo i desideri dei loro cuori, in modo da disonorare fra di loro i loro corpi; essi, che hanno mutato la verità di Dio in menzogna e hanno adorato e servito la creatura invece del Creatore, che è benedetto in eterno. Amen. Perciò Dio li ha abbandonati a passioni infami: infatti le loro donne hanno cambiato l’uso naturale in quello che è contro natura; similmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono infiammati nella loro libidine gli
uni per gli altri commettendo uomini con uomini atti infami, ricevendo in loro stessi la meritata ricompensa del proprio traviamento. Siccome non si sono curati di conoscere Dio, Dio li ha abbandonati in balìa della loro mente perversa sì che facessero ciò che è sconveniente…” (Romani 1: 22-32). Un altro peccato che è una vergogna del popolo è l’abuso di alcol e droghe, che colpisce la vita, la famiglia, le aziende, le industrie, e che è la causa diretta della stragrande maggioranza di reati e incidenti. Anche il peccato del gioco d’azzardo, che porta l’uomo a perdere l’onore del lavoro e lo fa diventare un parassita e un lavativo. Molti altri peccati che nel passato erano così vergognosi che erano praticati in segreto oggi vengono commessi apertamente e senza vergogna e, come se ciò non bastasse, si cerca di giustificare tali peccati, tra cui l’omosessualità, il lesbismo, la pornografia. Sì, il peccato è la vergogna dei popoli e dell’individuo. Ma c’è un rimedio efficace per tutto questo. Ascolta la voce di Dio per mezzo del profeta Isaia, che dice: “«Poi venite, e discutiamo», dice il Signore; «anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come la neve; anche se fossero rossi come porpora, diventeranno come la lana... Ti rimetterò la mano addosso, ti purificherò delle tue scorie, come fa la potassa, e toglierò da te ogni particella di piombo»” (Isaia 1:18, 25). Inoltre, Dio dice: “Vi aspergerò d’acqua pura e sarete puri; io vi purificherò di tutte le vostre impurità e di tutti i vostri idoli” (Ezechiele 36:25). Anche ci dice: “Il sangue di Gesù Cristo, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato” (1 Giovanni 1: 7). Caro amico, proprio lì dove sei, accetta Gesù Cristo come il tuo grande Salvatore. Se lo accetta, sarà rimossa da te la vergogna del peccato che ti denigra e ti trattiene. Amen l
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UNA GRANDE PIOGGIA
È IN ARRIVO
“Poi Elia disse ad Acab: «Risali, mangia e bevi, poiché già si ode un rumore di grande pioggia»” 1 Re 18:41. Rev. José Arturo Soto Benavides
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EI GIORNI DI ELIA, il popolo di Israele era in una situazione spirituale critica. Una parte decise di abbandonare il Signore e rivolgersi agli dei pagani, e un’altra respinse Dio come sovrano e chiese Samuele di stabilire su di loro un re come nelle altre nazioni (1 Samuele 8: 5-22). Il cambiamento politico generò nella nazione un declino religioso e morale. Alla morte del re Salomone, questo problema pegMISIONERO MUNDIAL 44 MOVIMIENTO América • Europa • Oceanía • África • Asia
giorò fino a verificarsi la divisione del regno. Le guerre nazionali causarono, inoltre, nuove alleanze con le nazioni pagane e idolaltre. Il re Omri d’Israele fece un patto con il re dei sidoni che fu suggellato con il matrimonio tra suo figlio Acab e Izebel (1 Re 16:32). La donna era molto gelosa del suo dio Baal e stabilì il baalismo come religione nazionale. Nel frattempo, Elia iniziò il suo ministero profetico ed entrò nella corte di Acab per condividere la Parola del giudizio divino: “Com’è vero che vive il Signore, Dio d’Israele, che io servo, non ci sarà né rugiada né pioggia in questi anni, se non alla mia parola” (1 Re 17: 1). Secondo la profezia di
devozionale
Elia, non ci fu pioggia in Israele per tre anni consecutivi (1 Re 18: 1). La siccità causò fame nel paese, ma Dio protesse Elia e gli diede sostentamento nel bel mezzo della crisi: acqua dal torrente di Cherit e carne attraverso i corvi. Poi, quando il torrente si asciugò, Dio gli mandò una vedova a Sarepta; con solo un pugno di farina e un po’ di olio sopravvissero il profeta, la vedova e il figlio di questa.
PRIMA SALITA DI ELIAS AL MONTE CARMELO Quando Dio decise di far cadere la pioggia di nuovo sulla terra di Israele, Acab mandò a chiamare Abdia e gli chiese di andare alla ricerca di erba per alimentare i cavalli e i muli (1 Re 18: 5). Abdia era il sovraintendente del palazzo, un uomo pio e timorato di Dio che nascose e nutrì cento profeti del Signore in spelonche quando Izebel scatenò una persecuzione contro di loro. Mentre Abdia era in viaggio, gli venne incontro Elia, e quest’ultimo gli commissionò un messaggio per Acab. Con le sue prime parole Acab accusò il profeta Elia di mettere scompiglio in Israele. Elia, investito dell’autorità di Dio, gli disse che lui era stato il responsabile dello scompiglio e gli ordinò di radunare tutti i profeti di Baal sul monte Carmelo per fare sacrifici in cui “il dio che risponderà mediante il fuoco, lui è Dio” (1 Re 18:24). Era ora che la gente smettesse di zoppicare tra i dei pagani e il Signore! Elia era un servo di Dio con un grande senso dell’umorismo e non esitò a mettere in ridicolo i profeti di Baal. Era necessario farlo affinché le persone capissero che gli idoli non potevano né ascoltarle né fare assolutamente nulla (Salmo 135: 15-18). Ora, quando la gente si convinse che Baal non avrebbe
risposto con il fuoco, Elia riparò l’altare al Signore. E affinché non ci fosse alcun dubbio che Dio era lì, agli occhi di tutti, il profeta fece un fosso intorno all’altare e lo riempì d’acqua; lui anche versò l’acqua sull’altare e sul sacrificio (1 Re 18: 34-35). Dopo i preparativi, Elia chiamò Dio (1 Re 18: 36-37). Elia non doveva mettere su uno spettacolo per ore come i profeti di Baal né tagliarsi o farsi del male; con una semplice preghiera di fede, Dio rispose con il fuoco e consumò il sacrificio.
SECONDA SALITA DI ELIA AL MONTE CARMELO A seguito di questi eventi, la gente prese i profeti di Baal, e Elia li sgozzò tutti al torrente Chison affinché non tornassero a imbrogliare. Poi Elia annunciò l’arrivo della pioggia e disse Acab di scendere in modo che la pioggia non lo fermasse sulla strada. Il profeta salì per la seconda volta al Monte Carmelo per pregare e cercare il volto di Dio, mentre il suo servo auscultava il cielo per qualsiasi segno della venuta di pioggia. Quando il servo gli disse che non vedeva nulla, Elia lo mandò a svolgere lo stesso compito di sette volte.
Con le sue prime parole Acab accusò il profeta Elia di mettere scompiglio in Israele. Elia, investito dell'autorità di Dio, gli disse che lui era stato il responsabile dello scompiglio e gli ordinò di radunare tutti i profeti di Baal sul monte Carmelo per fare sacrifici in cui “il dio che risponderà mediante il fuoco, lui è Dio" (1 Re 18:24). Era ora che la gente smettesse di zoppicare tra i dei pagani e il Signore!
Nel frattempo, il profeta continuava a pregare e confidare nella Parola che Dio gli aveva rivelato. La settima volta, il servo di Elia vide una nuvoletta come il palmo della mano, cioè, qualcosa di insignificante. Tuttavia, Elia vedeva in lei la grande pioggia del Signore: “E la settima volta il servo disse: «Ecco una nuvoletta grossa come la palma della mano, che sale dal mare». Allora Elia ordinò: «Sali e di’ ad Acab: “Attacca i cavalli al carro e scendi, perché la pioggia non ti fermi”». In un momento il cielo si oscurò di nuvole, il vento si scatenò e cadde una gran pioggia. Acab montò sul suo carro e se ne andò a Izreel. La mano del Signore fu sopra Elia, il quale si cinse i fianchi e corse davanti ad Acab fino all’ingresso di Izreel” (1 Re 18: 44-46). Per il nostro pianeta, la pioggia è vita e benedizione, in quanto permette alla vegetazione di crescere e dare i suoi frutti, e rallegra i cuori degli uomini. Nel regno spirituale, ci parla anche di purificazione, pulizia, ristoro spirituale, vivificazione, crescita e potere. Dio continui a benedirvi! l
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IL CAMMINO È TROPPO
LUNGO PER TE
“L’angelo del Signore tornò una seconda volta, lo toccò e disse: «Alzati e mangia, perché il cammino è troppo lungo per te»”. 1 Re 19: 7. Rev. Carlos Guerra
D
OPO SALOMONE, re d’Israele, diversi re che salirono al trono. Tutti erano cattivi, empi, malvagi, mondani, idolatri, sciolti, deboli, ubriaconi, liberali, gnostici. Nessuno era buono e il loro epitaffio diceva che avevano fatto ciò che è male agli occhi del Signore. Tra di loro era Geroboamo, che fece due vitelli d’oro e disse al popolo che era salito abbastanza a Gerusalemme. Inoltre, creò sacerdoti prese dal popolo, che non erano figli di Levi, cioè, uomini che non erano stati chiamati da Dio. Questo segnò l’inizio dell’apostasia, della corruzione dei sacerdoti e dei ministri creati dall’uomo. Erano passati 58 anni da quando il regno fu diviso; Israele non aveva mai caduto prima in una condizione così povera; era il tempo più buio nella storia di Israele. A quel punto, Dio suscitò il profeta Elia nel bel mezzo di una terribile apostasia. Gesù disse in Matteo 7: 21-23: “Non chiunque mi dice: “Signore, Signore!” entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Molti mi diranno in quel giorno: “Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome tuo e in nome tuo cacciato demoni e fatto in nome tuo molte opere potenti?” Allora dichiarerò loro: “Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, malfattori!”. Dopo Geroboamo, suo figlio Nadab regnò sopra Israele due anni, ma Baasa lo uccise e regnò 24 anni. In seguito, governò un ubriaco chiamato Ela, che fu ucciso da Zimri, uno dei comandanti del suo esercito. Zimri, militare cospiratore, non durò MISIONERO MUNDIAL 46 MOVIMIENTO América • Europa • Oceanía • África • Asia
devozionale
a lungo nel regno, appena sette giorni; lui si uccise quando fu assediato da Omri, capo dell’esercito. Omri agiva peggio di quelli prima. Una lista di bugiardi, suicide, cospiratori, ubriachi e, per coronare il tutto il figlio di Omri: Acab. Acab era il più grande peccatore di tutti: assassino, vile, pagano, cattivo, idolatra e imbroglione. Lui sposò Gezabele, figlia di un re pagano, e cominciò ad adorare Baal. L’adorazione del Signore che era santa, riverente e unta fu inquinata dalla dissipazione, sensualità e dissolutezza. I sacerdoti di Baal cominciarono a crescere e costituire congregazioni. Il baalismo diventò una moda con la sua nuova dottrina, la sua nuova musica, i suoi nuovi ritmi, la sua nuova lode, i suoi nuovi metodi. Come se non bastasse, insegnavano che Dio era morto e che con lui erano morti le sue leggi, la sua musica e i suoi ministri.
“Il Signore è morto!” dicevano; ma in mezzo a questa immoralità, apostasia, mondanità e eresia, quando sembrava che la porta della sana dottrina si era chiusa, che la luce si era spenta, che il diavolo aveva il controllo di tutto, apparve un uomo unto, sconosciuto agli uomini, ma conosciuto in Cielo. Non si conosce il nome dei suoi genitori, ma era stato scelto da Dio: Elia il Tishbita. Il suo nome significa “Il mio Dio è Yahweh” e parla della sua profonda convinzione. Questo sconosciuto, che era stato indurito dalla vita e era abituato a vivere in solitudine, apparve sulla scena con un messaggio diverso da quello della gente, da quello di Baal. Non aveva retorica né eloquenza umana, perché non voleva piacere, non aveva diploma in teologia; era un uomo semplice con un messaggio che non era molto popolare, uno ostacolo al re Acab e alla regina Gezabele che avrebbe fatto i ministri di Baal tremare. Un ministero potente, un ministero per risvegliare il popolo dalla mondanità, dall’idolatria, dall’indifferenza, dall’apostasia; un ministero che facesse tornare il popolo sulla via della santità. Dio non suscitò Elia per essere uno fra tanti, ma per essere un servo diverso; coraggio, fede, perseveranza e sforzo fisico e mentale sarebbero stati necessari perché lo scoraggiamento e la solitudine lo sarebbero andato a visitare. Ci fu un tempo in cui si sentì solo, in cui pensò che non potesse più perché il popolo non si svegliava, in cui anche volle morire. Forse ti senti così, senti che non puoi più. Elia pensò la stessa cosa, ma Dio gli disse che c’era ancora una lunga strada, che non aveva finito, che doveva ungere due re e il suo successore, che doveva alzarsi, che il cammino era troppo lungo per lui l
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Una breve relazione del lavoro sviluppato tramite il lavoro del movimento del mondo missionario sulle strade d’America e nel mondo. La Santa Bibbia ci dice: “E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio… Il Signore aggiungeva al loro numero ogni giorno quelli che venivano salvati.” (Atti 2:46, 47).
DIO DÀ VITA ALL'OPERA TUA
C
on una notevole presenza di fedeli e dello Spirito Santo, l’Opera in Nicaragua tenne il suo glorioso Convegno Nazionale.
Con il tema “Dio dà vita all’Opera tua”, l’Opera del Movimento Missionario Mondiale in Nicaragua tenne il suo 14° Convegno Nazionale dal 24 al 27 novembre 2016, presso il centro sportiMISIONERO MUNDIAL 48 MOVIMIENTO América • Europa • Oceanía • África • Asia
vo di Granada, una delle principali città del paese. A questo evento parteciparono il Rev. Gustavo Martínez Garavito, Presidente Internazionale del MMM; il Rev. Álvaro Garavito, Direttore Internazionale; il Rev. Gustavo Chay, Supervisore Nazionale del Guatemala; il Rev. Epifanio Asprilla, Supervisore Nazionale del Panama, e diverse delegazione delle chiese dell’Opera in America centrale. I servizi si tennero il giovedì 24 novembre in due turni: alle 9:00 e alle
18:00. La Parola di Dio fu predicata dal Rev. Gustavo Martinez attraverso il messaggio “La fedeltà a Dio ci fa eredi delle Sue benedizioni”, sulla base di Genesi 26. La mattina del venerdì 25 di novembre, il Rev. Alcides Ramea, proveniente da Panama, condivise il messaggio “Ciò di cui la Chiesa ha bisogno”, basato su Atti 2: 1. Di notte, il Rev. Álvaro Garavito, Direttore Internazionale dell’Opera, condivise un messaggio biblico basato su 2 Pietro 2: 15-17.
eventi
La mattina del sabato 26 novembre, il Rev. Gustavo Chay, Supervisore del Guatemala, diede un messaggio intitolato “Il giovane negli scopi di Dio”, sulla base di Salmi 32: 8. E di notte, il Rev. Epifanio Asprilla, Supervisore del Panama, fece il suo discorso con la domanda “E tu chi vedi?”, sulla base di Isaia 6: 1-8. All’ultimo servizio di questo grande evento, il Rev. Martínez Garavito presentò il tema “Se vuoi continuare a vincere, sorgi dalla sconfitta”, sulla base di Giosue 7: 1-13. Con la potente presenza dello Spirito Santo si tenne questo glorioso convegno; i risultati sono stati notevoli. Dio continui a benedire il Nicaragua! l
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GESÙ PER LA FELICITÀ
DELLA FAMIGLIA
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’Opera del Signore in Bolivia tenne la sua 8° Confraternita di popoli indigeni.
Il Movimento Missionario Mondiale in Bolivia tenne la sua 8° Confraternita di popoli indigeni nella città mineraria di Llallagua, nel dipartimento di Potosi. L’evento, tenutosi dal 6 al 9 novembre 2016, si svolse con il tema “Gesù per la felicità della famiglia” presso il Teatro Sindical del Minero. I pastori indossarono abiti tradizionali al fine di identificarsi con il pubblico. Così, i ministri del Signore si sentiMISIONERO MUNDIAL 50 MOVIMIENTO América • Europa • Oceanía • África • Asia
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rono più sicuri nel trasmettere la buona notizia di Dio agli indigeni boliviani. Allo stesso modo, si disse ai giovani dello Stato Plurinazionale della Bolivia di non vergognarsi delle loro radici. Il Rev. Ciro Alfonso Soto, Supervisore Nazionale del MMM in Bolivia, stabi-
lì che la Confraternita fosse organizzata dai pastori Enrique Valenzuela, Daniel Zárate, Arturo Saavedra e Ramiro Campos. Inoltre, questo gruppo di quattro servi del Signore predicò la Parola durante i tre giorni della festa spirituale. La 8° Confraternita di popoli indige-
ni del Movimento Missionario Mondiale in Bolivia, che comprese una marcia evangelistica per le vie principali di Llallagua, fu trasmessa dalle diverse piattaforme informative dell’Opera di Dio in Bolivia. Allora, tutto l’evento fu trasmesso da televisione, radio e Internet l
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SIGNORE, ECCO LA
TUA SERVA
L
’Opera di Dio in Panama tenne il suo 20° Convegno Nazionale di Donne con la partecipazione di molti sorelle. Il 20° Convegno Nazionale di Donne del Movimento Missionario Mondiale in Panama si tenne dal 16 al 19 novembre 2016 presso il campeggio dell’Opera di Dio a Chilibre. All’evento, il cui tema fu “Signore, ecco la tua serva”, parteciparono molte seguaci panamense del Signore. Trasmesso in diretta dalla catena radio e televisione Oasis de Santidad, il convegno iniziò con il messaggio “Signore, ecco la tua serva” dalla sorella Ada Luz Simití, Presidente Nazionale di Donne del MMM in Panama. Nel suo discorso, la sorella Simití sottolineò la
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necessità di predicare il Vangelo del Signore in questi ultimi tempi. Al mattino del secondo giorno, il Rev. Epifanio Asprilla, Supervisore Missionario del Movimento Nazionale Mondiale in Panama, condivise la Parola di Dio. Di sera, la sorella Sheyla de Hernández evangelizzò tutti i partecipanti. Il terzo giorno, il Rev. Eliseo Obando, Assistente Supervisione, e la sorella Esmeralda Obando condivisero la buona notizia di Gesù Cristo. Il pastore Obando sviluppò il tema “Lascia i come a Dio”, mentre la sorella Obando tenne il discorso “Per fede continueremo a conquistare regni”. Il quarto giorno, il Rev. José Arturo Soto, Vice Presidente Internazionale dell’Opera di Dio, predicò la Parola del Signore. Infine, al termine del convegno, la sorella Elizabeth Calderon annunciò il Vangelo di Gesù Cristo l
eventi
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MINISTRI CHE EDIFICANO
IN RETTITUDINE I
l Movimento Missionario Mondiale in Porto Rico tenne un Ritiro di operai nel comune di Trujillo Alto. Con il tema “Ministri che edificano in rettitudine”, sulla base di 1 Corinzi 3:10, il Movimento Missionario Mondiale in Porto Rico tenne dall’1 al 3 dicembre 2016 il suo Ritiro di operai presso il Centro Evangelistico Metropolitano (La Finca) nel comune di Trujillo Alto. Vi partecipò un gran numero di fedeli provenienti da diverse parti dell’Isola dell’Agnello.
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Il Rev. Alberto Ortega, Supervisore Missionario del MMM in Haiti, fornì gli insegnamenti durante i tre giorni del Ritiro di operai. Guidato dal Signore, il pastore Ortega condivise messaggi potenti che toccarono i fratelli presenti. Il giorno di apertura, il Rev. Ortega sviluppò il tema “Stai attento al
tuo ministero”, sulla base di 1 Corinzi 3:10. Nel suo discorso, il ministro di Gesù Cristo invitò i presenti a mantenere l’umiltà. Egli anche sottolineò che i membri del Movimento Missionario Mondiale devono essere appassionati della sana dottrina dell’Opera nei cinque continenti.
All’inizio del secondo giorno, il Rev. Ortega condivise la Parola di Dio attraverso il messaggio “Gestione dei profili”. Ore dopo, al servizio serale, trasmesse la buona notizia di Gesù Cristo attraverso il messaggio “Costruttori o ristrutturatori”. Alla chiusura dell’evento fece il discorso “I limiti del nome” l
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IL SEGRETO DELLA FELICITÀ
U
ruguay tenne il suo 10° Convegno Nazionale con la partecipazione di delegazioni provenienti da diversi paesi della regione. Con un prezioso servizio di adorazione a Dio, il Movimento Missionario Mondiale in Uruguay tenne il suo 10° Convegno Nazionale nella città di MonMISIONERO MUNDIAL 56 MOVIMIENTO América • Europa • Oceanía • África • Asia
tevideo. L’evento si tenne dal 3 al 6 novembre 2016 presso il Club Defensores de Maroñas e la sala congressi El Dorado. Il convegno, il cui tema fu “Il segreto della felicità” e il cui scopo fu quelli di toccare più persone, iniziò con la presentazione delle delegazioni nazionali e quelle provenienti di Argentina, Perù, Colombia e altri paesi vicini. Uno dei primi predicatori della buona notizia fu il Rev. Gerardo Martínez,
Supervisore del Cile e Supervisore Missionario del Sud America, attraverso il messaggio “Sorgi e avanza”, basato su Esodo 14:15. Il popolo ricevé questa Parola di forza e incoraggiamento con grande entusiasmo, dando così un inizio glorioso al convegno. Il secondo servizio si svolse Venerdì 4 al mattino. Il Rev. Marcos Rau, Ufficiale Nazionale dell’Opera in Perù, condivise il messaggio “La preparazione è finita, è ora di andare, è ora di agire”, sulla
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Fotos: Gerard Porras
base di Giosuè 6. In seguito, il Signore diede parole di forza al popolo uruguayano attraverso il Rev. Humberto Henao, Ufficiale Internazionale, con il suo discorso “Un po’ più di sforzo”. Il quarto servizio si rivolse alla stragrande maggioranza dei giovani presenti. La Parola del Signore fu predicata dal Rev. Bernardo Neyra, Ufficiale in Perù, che condivise le sue esperienze con il Signore. Quella stessa notte, con grande partecipazione, la Parola fu condivisa dal Rev. Ismael Parrado, Supervisore dell’Argentina, attraverso il messaggio “Non vogliamo cristiani di due pesi e due misure nelle nostre chiese”. Il popolo del Signore rispose in umiltà davanti all’altare, in cerca di aiuto e misericordia di Dio. L’ultimo giorno, con il locale pieno di persone che adoravano e ascoltavano la Parola del Signore, si tenne un glorioso Servizio Missionario in cui il Rev. Humberto Henao predicò sul tema “La missione di ciascuno”. Fu una vittoria per l’Opera del MMM in Uruguay, che riprese la sua forza di andare avanti l
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SII FORTE E
CORAGGIOSO C
on la presenza di fratelli italiani, l’Opera in Svizzera tenne la sua 7° Confraternita Nazionale. All’evento venne costituito il nuovo Consiglio Nazionale di quel paese.
L’Opera del Movimento Missionario Mondiale in Svizzera tenne la sua 7° Confraternita Nazionale dal 4 al 6 novembre 2016 con il tema “Sii forte e coraggioso” (Giosuè 1: 9). Vi parteciparono molti pastori provenienti dall’Italia, tra cui l’Assistente Supervisione del Blocco B di Europa Rev. David Echalar, il Rev. Leonel Cedeño (Milano) e il Rev. Galo Fiori (Bergamo); nonché pastori nazionali, tra cui il pastore Rev. Jimy Ramírez e il Rev. Elvis Chávez. Tutti predicarono la Parola del Signore. Erano anche presenti il pastore César Gonzales e sua moglie, Rafaela; la sorella Rebeca Yamberla e la sorella Elizabeth Vanegas e suo marito Pascuale, tra gli altri che vennero da città svizzere
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come Langenthal, Losanna e Ticino. All’incontro cristiano anche parteciparono circa 150 fratelli da tutto il paese, tra cui i servi del Signore che predicarono il Vangelo di Gesù Cristo. Tutti lodarono e adorarono il Creatore in atmosfera di spiritualità perpetua e presenza di Dio. Durante l’evento fu costituito il Consiglio Nazionale di Ufficiali: il Rev. Jimy Ramírez come Presidente del Consiglio di Svizzera, la sorella Mercedes Lechón come Tesoriere, e il pastore Elvis Chávez come Segretario. Il Rev. David Echalar e il popolo di Dio presente pregarono perché il Signore guidi il loro lavoro. “Gloria e onore al Re dei re per il Suo supporto e la Sua guida in ogni momento per svolgere questa attività gloriosa, che è stata una grande benedizione per molte vite. Ringraziamo Dio per la trasmissione attraverso il web, la radio Ebenezer Svizzera e il nostro canale YouTube. Quindi diamo gloria a Dio. Alleluia!”, disse il Rev. Jimy Ramírez. Poi ringraziò tutti i presenti, in particolare gli ospiti Mercedes Lechón (Basilea) e Benila Zephyr (Boupin) l
Fotos: Gina Saavedra
eventi
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IN CRISTO SIAMO PIÙ
CHE VINCITORI
I
l Ritiro di Pastori del Blocco A del Movimento Missionario Mondiale in Spagna si tenne nella città di Terraza. Un folto gruppo di collaboratori e pastori del Blocco A del Movimento Missionario Mondiale in Spagna partecipò al Ritiro di Pastori organizzato MISIONERO MUNDIAL 60 MOVIMIENTO América • Europa • Oceanía • África • Asia
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dall’Opera del Signore nella città di Terraza dal 10 al 12 novembre 2016. All’incontro i partecipanti ascoltarono la Parola di Dio e consolidarono il pieno impegno della comunità cristiana spagnola con il Vangelo. Il giorno di apertura, la sera del 10 novembre, il Rev. Carlos Medina, Supervisore Nazionale del MMM in Spagna e del Blocco A di Europa, condivise la buona notizia. Nel suo discorso “Guardiani dell’Opera”, il pastore Medina invitò gli operai a svolgere i compiti assegnati da Dio. Il secondo giorno, il Rev. Medina predicò ancora una volta il Vangelo attraverso il messaggio “Colonne di un
ministero vittorioso”. Sulla base delle Scritture, il ministro di Gesù Cristo disse: “Pastore, sei speciale. Dio ti ha dato un cuore per accogliere le sofferenze degli altri”. Ore dopo, il Rev. Salomón Ramírez condivise i messaggi di Cristo. Basato su 1 Samuele 12:13, il pastore sviluppò il tema “Cogliere le opportunità”, in cui parlò della importanza di essere fedeli al
Signore. Inoltre, il Rev. Ramírez incoraggiò i pastori dell’Opera a lottare contro il male. In seguito, alla cerimonia di chiusura, si tenne un incontro in cui i leader del MMM in Spagna parlarono della crescita del Vangelo nella penisola iberica. Inoltre, si svolse una conferenza sui media cristiani tenuta dalla squadra di Avivamiento Producciones l
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LA VISITA
DEL SIGNORE
I
l Signore visitò El Salvador attraverso il suo glorioso Convegno Nazionale, trasmesso da vari media e social network.
Con il tema “Il tempo della tua visita”, il Movimento Missionario Mondiale in El Salvador tenne il suo 8° Convegno Nazionale dal 3 al 6 novembre 2016 presso la sala polivalente El Palmar, nella città di Santa Ana. Alla festa spirituale parteciparono l’Ufficiale Internazionale Rev. Rubén Concepción, il Rev. Margaro Figueroa e il Rev. Alvaro Garavito, tra gli altri preMISIONERO MUNDIAL 62 MOVIMIENTO América • Europa • Oceanía • África • Asia
Fotos: Yaakob Parada Gomez
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dicatori. Inoltre, vi parteciparono delegazioni da altri paesi, tra cui Guatemala, Honduras, Nicaragua, gli Stati Uniti, Porto Rico e Colombia. Uno dei primi messaggi fu condiviso dal Rev. Alvaro Garavito: “L’opportunità che tutti abbiamo sulla Terra” (1 Timoteo 1: 12). Egli disse: “Tutti dobbiamo capire il tempo della nostra visita. Cosa hai fatto con l’opportunità e il privilegio che Dio ti ha dato?”. In un altro messaggio condiviso dal Rev. Margaro Figueroa, “Quando il tempo di Dio è perduto” (Marco 03:24, 27),
lui parlò della crescita della Chiesa, che può costruire scuole bibliche e centri congressi per vincere più anime fino ad andare in altri paesi: “Dio non aspetta coloro che non decidono di cogliere l’opportunità. Egli ha un piano in atto, e se qualcuno non prende una decisione, Egli cercherà un sostituto”. Sabato mattina, il Rev. Arnaldo Ramírez parlò di “Il carattere della vita cristiana” (Giosuè 1: 1-9). Egli disse che l’America centrale ha attraversato il proprio deserto, ma il Signore non ha mai dimenticato questa regione perché
Egli mantiene tutte le sue promesse in tempo. “Dio ci ha chiamato a crescere, a prosperare, a raggiungere le città ... ma devi mantenere le promesse”, disse. Domenica mattina, il Rev. Rubén Concepción predicò ancora una volta la Parola di Dio con il discorso “Non temere” (Luca 5: 10), e chiese la seguente domanda: “Perché vuoi che Dio ti visiti?”. Il predicatore affermò che il Signore ha dato alla sua Opera una parola impegnativa, ma anche una promessa. “E’ dichiarato che grandi cose sono in arrivo”, disse l
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BATTESIMI IN MADAGASCAR L
'Opera del Signore tenne una importante cerimonia per il consolidamento della fede sull’isola situata nell'Oceano Indiano. Il Movimento Missionario Mondiale in Madagascar tenne il 18 ottobre 2016, nella regione di Sava, una cerimonia di battesimo in cui tre credenti si arresero al Signore. L’evento, che faceva parte della Confraternita Nazionale del MMM in Madagascar, fu guidato dal Rev. Alberto Ortega, Supervisore Missionario del MMM in Haiti, che anche condivise la Parola di Dio. Davanti a decine di fedeli, il pastore Ortega invitò i nuovi membri dell’Opera del Signore a scendere nelle acque del battesimo. Così, il Madagascar, uno stato insulare situato nell’Oceano Indiano al largo della costa sud-est del continente africano, sta consolidando la sua unione con Gesù Cristo. Dopo la cerimonia, Ortega, ministro di Gesù Cristo, sottolineò che il MISIONERO MUNDIAL 64 MOVIMIENTO América • Europa • Oceanía • África • Asia
MMM in Madagascar è una filiale in crescita con membri impegnati al cristianesimo. Inoltre, il reverendo disse
che presto saranno visibili i frutti del lavoro di evangelizzazione svolto dal MMM nel paese l
Altri Eventi
PAESI BASSI Prima Scuola Biblica Estiva
Alla prima Scuola Biblica Estiva, tenutasi dal 28 al 30 luglio 2016 ad Almere, nei Paesi Bassi, parteciparono bambini tra i 4 e i 12 anni. Attraverso storie, canti, artigianato e giochi, i bambini impararono circa la misericordia e la fede. “Dio ci ha dato il dono più grande possibile: il suo Figlio Gesù (pietà). Per riceverlo, bisogna prima ringraziare il Padre e poi invitare Gesù a entrare nei nostri cuori. Gesù ha preso il nostro posto e i nostri peccati e ci ha dato una nuova vita (fede). I bambini hanno ricevuto le loro corone; ora sono figli di Dio”. Ringraziamo Dio per permettere ai bambini di ricevere il Suo amore.
MESSICO Confraternita a Coatzacoalcos
La Confraternita del MMM in Messico si tenne il 18 ottobre 2016 presso il Salon d'Caché, nella città di Coatzacoalcos, nello Stato del Veracruz. Vi parteciparono il Rev. Alvaro E. Garavito, Ufficiale Internazionale del MMM; il Rev. Alejandro Roblero González, Supervisore Nazionale; il Rev. Adam Verdugo Gómez, Presbitero della Zona V; nonché pastori dagli stati del Chiapas, Tabasco, Puebla e Messico e dalla Guatemala. Il Rev. Garavito presentò il messaggio della Parola di Dio con il tema “Sdraiato sulla strada senza chi mi possa aiutare” (Luca 10: 25-35). Le persone risposero alla chiamata e riconobbero Gesù Cristo come il loro unico Salvatore. Al mattino, i pastori si riunirono presso la Chiesa locale di questa città per pregare al nostro Padre celeste. Nel pomeriggio ebbe luogo l'evangelizzazione per le strade di Coatzacoalcos attraverso canzoni evangeliche e volantini. Quella notte, il Rev. Garavito condivise il messaggio “Non eravamo un popolo” (Giovanni 1: 11-14), in cui parlò del rimanente conservato per Dio. Il potere del Salvatore si manifestò e le anime accettarono Cristo.
eventi
GUINEA EQUATORIALE Confraternita a Ikunde
Una gloriosa Confraternita si tenne dal 16 al 18 settembre 2016 presso la Chiesa del MMM a Ikunde, nella città di Bata, in Guinea Equatoriale. Il tema dell’evento era “Guarire la nostra terra”. A questa festa spirituale, Dio versò la sua potenza su dei partecipanti. Venerdì 16 settembre, il pastore Antonio Yombo condivise il messaggio divino intitolato “E’ stato gettato giù l'accusatore” (Apocalisse 12: 9-10). Sabato 17 settembre, all’Incontro di Operai, il Presbitero della Zona Rev. Benjamín Engono presentò il messaggio “Il pastorato è qualcosa di serio”. Quella notte, il pastore José Antonio condivise il messaggio intitolato “Pulizia della Chiesa di Cristo”. Alla chiusura, Domenica 18, il Rev. Cornelio Esono fece un discorso dal titolo “Uscire di fronte a Dio”. L’ultimo giorno della Confraternita, molti salirono all'altare.
CILE Confraternita Regionale a Osorno
“Fare ciò che è giusto agli occhi di Dio” fu il tema della Confraternita Regionale Zona Sud, tenutasi nella città di Osorno, in Cile, il 9 e il 10 settembre 2016. Vi parteciparono il Supervisore Nazionale Rev. Gerardo Martinez e il Presbitero della Zona Abel Cabeza. Il primo messaggio fu condiviso dal Rev. Gerardo Martínez, con il tema “Rafforzamento spirituale” (Isaia 40), in cui esortò a togliere via tutto ciò che ostacola la vita spirituale. Sabato mattina l'attività iniziò con una intercessione per l'Opera del Signore. Poi, il Rev. Gerardo Martínez predicò la Parola con il messaggio “Pericoli per il credente”, in cui esortò a fare attenzione e discernere tra le diverse dottrine che sono emerse. Nel pomeriggio, l'ultimo messaggio fu presentato dal pastore Abel Cabeza, con il tema “Non ti allontani dalla promessa, perché ci sono decisioni che hanno conseguenze” (Rut 1: 15-17). Il presbitero spiegò l'importanza di rimanere calmi e confidare in Dio.
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CI SCRIVONO… cartas@impactoevangelistico.net
PROGRAMMA GLOBALE 2017 GENNAIO 2-5 Congresso Nazionale in Porto Rico 9-16 Congresso Nazionale in Colombia (Medellin)
LINA MARÍA TAUTIVA Io leggo la rivista da qualche mese ed è stata per me un’esperienza gratificante e piena di benedizioni. Ho ricevuto grande nutrimento spirituale e ho imparato cose interessanti circa l’opera missionaria. Gloria a Dio! Da Villavicencio, Colombia.
CARMEN VÁSQUEZ Dio benedica tutti i fratelli della squadra meravigliosa della rivista, che è una benedizione per i membri della chiesa e le persone non convertite. Da El Carmen de Bolívar, Colombia.
LUIS LOAYZA A Dios no ceso de dar gracias por la linda bendición y el gran privilegio de sentirme ser parte del ministerio de esta Obra. Quiero decirles que siempre recibo la revista y gozo mucho al leer tan edificantes temas que vienen en la misma. También siento gozo al ver las fotografías y vistas de las variadas actividades que se realizan en diferentes lugares. Desde Mayagüez, Puerto Rico.
JUAN PAULO MARTÍNEZ Estaba leyendo los mensajes de la revista y me han resultado de mucha bendición. Andaba buscando revistas cristianas, y antes leía otras que me dejaban muy desconcertado, pero desde que llegó a mis manos esta revista he sentido que se han aclarado muchas de mis inquietudes. Muchas gracias nuevamente. Desde Monterrey, México.
CARLOS ROMERO Amados hermanos, Dios les bendiga de manera especial. Dios les siga dando sabiduría y gracia para con este ministerio, la revista Impacto evangelístico, que ha sido de bendición para nosotros y nuestras amistades. Su publicación y su información doctrinal
MARIO ALBERTO SÁNCHEZ Es un honor compartir con ustedes, al dar la cobertura a nivel mundial a su Obra misionera, por tanto, lo que nos resta es darle todo reconocimiento a nuestro Redentor. Dios les Bendiga. Desde Villahermosa, México.
han motivado a muchas personas a asistir a la Iglesia. Invito a los hermanos en Cristo que obsequiemos esta revista en los lugares públicos más visitados, dejemos al alcance este medio informativo espiritual. Invierta en la salvación de las almas, Dios le recompensará, el Señor bendiga su apoyo espiritual. Desde Cali, Colombia.
DIEGO PIÑEROS Cuando llega una nueva edición de la revista me alegro mucho, pues Dios me habla a través de las enseñanzas bíblicas, los testimonios me conmueven, las fotos del avance de la Obra me inspiran y sobre todo siento el reto de hacer algo también para el Señor. Sigan adelante con este bello proyecto y que Dios les siga dando de su sabiduría y gracia. Desde Bogotá, Colombia.
ANTONIO SOLIER Sigan mostrando temas de actualidad con enfoques bíblicos. Felicito al grupo de trabajo y Dios siga tratando con sus vidas. Dios los bendiga. Desde Lima, Perú.
È possibile scaricare il lettore di codici QR gratis da queste piattaforme: n Eventi n Eventi eseguendo
evangelistico
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Direttore fondatore: Rev. Luis M. Ortiz Comitato di redazione: Rev. Luis Meza Bocanegra, Jacqueline Rovira, Samuel Martínez, Rev. Andrés Espejo Coordinatore editoriale: Rev. Julián Morón Caporedattore: Víctor Tipe Sánchez Redattore: Jaime Tipe Sánchez Redattore grafico: Roberto Guerrero Progetto grafico: Adolfo Zubietta Redazione: Johan Pérez Landeo, Marlo Pérez. Layout: Lesly Sánchez, Jorge Cisneros Web master e Infografica: Julio de la Cruz. Illustrazioni: Pablo Vilca. Trascrizione: Yomi Solórzano Comunity manager: Juan Becerra, Denisse Barrientos. Distribuzione: Huber Moreno.
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Sto guardando il programma insieme con la mia famiglia. Dio vi benedica.
Un programma di molta benedizione. Saluti!
DOMENICA 8:30H / COLOMBIA
Grazie ai suoi 7 satelliti e Internet, Bethel Television – il canale del Movimento Missionario Mondiale – trasmette al mondo intero il messaggio della Parola di Dio attraverso la sua programmazione culturale ed educativa da Lima-Perù.
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È conoscere il vero Dio.
LUNEDÌ-SABATO 13H/PERÙ
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Bethel TV, il canale del Movimento Missionario Mondiale trasmetti il messaggio della Parola di Dio attraverso dei 7 satellite, da Lima-Perú per il mondo intero.