Impatto Magazine 13 del 11 giugno 2015

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!MPATTO ISSUE 13 - 11 GIUGNO 2015

#GIUGNOGIOVANI

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GIUGNO GIOVANI !MPATTO MAGAZINE - 1 - 11 GIUGNO 2015


Via Ar m an d o D iaz 3 2

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IMPATTO

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L'esatta composizioene concorso Giovanni Battista Pergolesi

Martina Esposito martina.esposito@impattomagazine.it

Francesca Spadaro

Il concorso intitolato a Pergolesi mette a confronto giovanissimi musicisti. Dalla grande tradizione dei maestri napoletani puo' nascere un'occasione di riscatto per le prossime generazioni.

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10 Il festival del ciclismo Tre giorni di Napoli Bike Un evento unico alla Mostra d'Oltremare per far nascere il desiderio di un nuovo stile di vita: girare la propria citta' e viverla nel quotidiano, dal sellino della propria bicicletta. Contaminare Napoli con la cultura del ciclismo e' la rivoluzione del Napoli Bike Festival.

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ABOUT MAG

MAG COVER - ISSUE #13

Sportivita' partenopea Complicita' e dinamismo Dal 5 al 7 Giugno, #noidigiu'ù Giugno Giovani ha dato visibilita'à ad eventi sportivi per educare alla cultura sportiva.

Artista: Chauchan #Pedaloper - prendere ritmo nella Napoli girata sul sellino di una bici. Un modello a cui ispirarsi per diventare una metropoli internazionale e bike friendly. Tutta n'ata storia! —

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NO SIGNATURE MAG Why are The Economist's writers anonymous?

Antonio Latella al teatro NEST il desiderio dell'arte Quando si vive nella periferia di una citta' fatta di bellezza e rabbia, per sentirsi soli, tra la folla, basta un attimo. Per sentirsi esclusi dal fermento culturale, dal farsi sentire. Urlando, sbracciando, sbraitando. Poi c'e' qualcuno che trasforma questo in desiderio d’ arte.

26 Veg e Veggie a Palepoli 32 Facciamoci i Cavoli Nostri

Ha poche settimane Cavoli Nostri, il ristornate vegetariano vegano che affaccia sul mare. L'isola verde di via Palepoli 32 offre al pubblico esigente o all'avventore curioso, un ritrovo dove il gusto ritrovato delle verdure, rigorosamente a chilometro zero, insegna il sapore di piatti sani e leggeri.

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Storicamente, molte pubblicazioni stampavano articoli senza firme per dare ai singoli autori la liberta' di assumere voci diverse e per permettere ai primi giornali di dare l'impressione che i loro autori fossero piu' numerosi (i primi numeri dell'Economist erano scritti interamente dal fondatore James Wilson). Ma dopo essere nato come un modo di far sembrare che una persona fossero molte, l'anonimato e' poi divenuto un modo per ottenere l'effetto opposto: permette a molti autori diversi di parlare con una voce collettiva. Gli editoriali sono discussi e dibattuti ogni settimana in riunioni a cui partecipano tutti i membri dell’ editorial staff. I giornalisti spesso collaborano sugli articoli. E alcuni articoli sono aggiornati e corretti estesamente. Il risultato e' che gli articoli sono spesso l'opera della coscienza collettiva dell'Economist, piuttosto che di un singolo autore. Ma la ragione maggiore per l'anonimato e' la convinzione che quello che viene scritto sia piu'ù importante di chi lo scrive. Come diceva Geoffrey Crowther, direttore dal 1938 al 1956, l'anonimato mantiene l'autore " non il padrone ma il servitore di una cosa molto piu' importante di lui… e da' al giornale una straordinaria forza di pensiero e principi". —

GO GREEN MAG Per suffragare la propria responsabilita' Green - in base agli usi e costumi dei giornali online del nord Europa - il Gruppo Editoriale Impatto, festeggia ogni 10.000 lettori nuovi con un albero piantato. Altresi'ì il Gruppo Impatto, ha adottato un giardino, l'Impatto Garden, nella provincia di Benevento, il quale, oltre ad essere il luogo dove vengono impianti i suddetti alberi, e' anche un elegante oasi naturale curata e manutenuta con metodologie eco compatibili.


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- GIUGNO GIOVANI 4 GIUGNO 2015 -

NELL’AGORÀ STUDENTESCA —

È sera a piazza del Gesù e ogni spazio risuona di arte. L’arte come estro creativo dei giovani. L’arte come libera espressione del bisogno di esprimersi degli studenti. L’evento “pARTEnopea – festa dell’arte e della creatività studentesca” dà spazio alla musicalità, alla musica indipendente napoletana e, soprattutto, al potenziale umano che può cambiare in meglio la propria città: gli studenti. Una notte per salire su un palco e poter dire: sono qui con le mie emozioni in arte.

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iazza del Gesù. Crocevia napoletano. Piazza antica tra le più antiche d’Europa. Patrimonio dell’umanità. Simbolo dell’arte e della cultura. Snodo e nodo delle strade in piperno, percorse da turisti e studenti avvolti da un passato mai passato di Via Toledo, Piazza Dante, Piazza Monteoliveto, Piazza san Domenico Maggiore. Cammini tra i “vasoli” e tocchi lo stile architettonico delle chiese gotiche e barocche, poliedricità storica tutta napoletana; inspiri l’odore dei libri, sugli stand per strada, sfogliando pagine ingiallite e friabili che sanno di antico; ascolti voci e lingue diverse in un’armonia sinfonica di note multietniche che vibrano all’unisono. Sgrani gli occhi per la sinuosità di corpi che, veloci, l’attraversano: zaini, borse, libri, cartelline, indossate da studenti che vanno, vengono, si siedono sui suoi gradoni o per terra e chiacchierano, ridono, riprendono a camminarla. Vivono di un passato rendendolo presente, immersi in un’ agorà studentesca. Piazza del Gesù racchiude la bellezza di un modo di vivere Napoli. Libera, creativa, accogliente. Giovane! Nessun altro luogo avrebbe potuto ospitare, in un accordo così perfetto e in un’atmosfera dal calibro di tale fascino, l’evento “pARTEnopea” configurandosi proprio come una manifestazione e conseguenza naturale della stessa essenza della piazza. L’arte, espressione libera dell’ingegno creativo giovanile, è protagonista su un palco per manifestarsi. Per consentire a chi ha talento, a chi ha idee e sente scorrere nel sangue il sacro fuoco dell’arte, di esprimersi e scaricare adrenalina. Questo l’obiettivo della Consulta Provinciale degli Studenti di Napoli che, insieme all’USR Campania e al Comune di Napoli, ha organizzato l’evento. Tra le ombre complici della seduzione partenopea, le luci del palco abbagliano. È sera a Piazza del Gesù e l’incanto di una piazza si scuote ai primi accordi di corde strimpellate da dita veloci e ritmate. Capelli scompigliati, barba incolta, stile e sex appeal per la voce calda e la chitarra

di Claudio Domestico, in arte Gnut, ospite della serata con la sue emozioni in musica. La musica indipendente napoletana diventa istrionica, ironica e cosmopolita con gli Psychopatic Romantic e i suoni dei diversi strumenti per un gruppo dal “materiale non destinato al consumo umano”. Una serata per premiare giovani talenti in cui crede il Presidente della Consulta Provinciale degli Studenti di Napoli, Pietro Montesarchio. Nell’ambito della formazione di una persona, la libertà e la possibilità di esprimersi sono fondamentali e la Consulta ha deciso di farlo attraverso l’arte. L’iniziativa è il seguito di DiversArte che focalizzava l’attenzione sulla diversità, sulla lotta alle discriminazioni. Quest’anno abbiamo accentrato l’interesse sul bisogno di esprimersi e sull’arte che non è valorizzata abbastanza. Con pARTEnopea – evento incluso in Giugno Giovani e conclusivo delle proposte progettuali della Consulta abbiamo voluto dare la possibilità ai giovani studenti di esibirsi andando oltre i confini di Napoli ma estendendo il concorso alle zone periferiche e a tutta la Campania. Il nostro obiettivo è stato valorizzare Napoli come patrimonio artistico e culturale. Una Napoli vista e raccontata attraverso gli occhi dei ragazzi che la vivono. Piazza del Gesù è il fulcro dell’energia studentesca. Come ritiene si possa spingere i ragazzi all’impegno sociale in un contesto complesso come quello napoletano? Per i giovani, possiamo essere un mezzo per fare di più. Possiamo rappresentare un ottimo strumento di formazione ed è questo l’obiettivo che ci prefissiamo sempre. Lavorando per i ragazzi grazie all’interesse delle istituzioni. Le luci in Piazza del Gesù si spengono. Gli strumenti vengono riposti ma la musica no. La musica si è diffusa nell’aria, ha invaso i corpi e le menti. Si è insinuata tra le chiese, nei vicoli che, come un cadenzato saliscendi, si diramano dalla piazza. L’adrenalina giovanile è sprigionata ormai per continuare a vivere nel nodo e nello snodo dell’arte che ha la sua anima in una piazza. Una piazza intrisa di un passato mai e poi mai passato.

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GIUGNO GIOVANI 4 GIUGNO 2015 -

Concorso Pergolesi

l’esatta Composizione —

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n insegnante ti chiama. Tu vai, un po’ tremante, emozionato. Ti siedi, cerchi di ricordare se hai pensato a tutto, non vuoi nemmeno ipotizzare un possibile errore. No, non è un’interrogazione di fine anno, di quelle che lo studente vede come il confine tra la bocciatura e la promozione; è il momento in cui è chiamato a esibirsi ogni studente che partecipa al concorso intitolato a Giovanni Battista Pergolesi, ospitato nella casa della cultura e del giovane a Pianura dal 4 al 6 Giugno. È visibile l’emozione sul viso dei ragazzi quando sono chiamati dall’insegnante che li accompagna, si tratta in fondo di ragazzi delle scuole medie provenienti da vari istituti della provincia. Un confronto sano, al quale arrivano dopo una preparazione svolta con i loro insegnanti, fino al momento in cui si trovano davanti alla giuria, e poco importa se scappa qualche imperfezione, una nota troppo lunga o una piccola stecca. È importante la scelta di Pianura, diventata famosa nel Mondo qualche anno fa per ragioni che con la musica e l’arte hanno poco a che vedere; almeno per questi ragazzi il nome di questo quartiere sarà associato anche a un momento emozionante e importante della loro vita. Luigi Ottaiano, promotore dell’iniziativa ed ex insegnante al conservatorio di Napoli ha proposto all’assessorato alle politiche giovanili questo concorso con l’idea di coltivare i giovani talenti musicali. I semi da gettare sono buoni, bisogna preparare il terreno e curarli bene, in una città che in mezzo ai vari problemi può vantare una tradizione musicale di altissimo livello, che va dai grandi violinisti come Curci alla scuola di pianoforte del mastro Vitale. Se si lavora e si costruisce qualcosa, continua Ottaiano, allora si può realizzare qualcosa di importante, e la musica può diventare per questo territorio una grande occasione di riscatto sociale. Riscatto che passa attraverso il riscoprire una parte bella e importante della nostra tradizione, che può dare nobiltà e lustro al di là dei soliti stereotipi sulla città, e che porta un insegnante di conservatorio in pensione ad emozionarsi di fronte alla musicalità di un ragazzino di 12 anni.

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01 NBF: 15000 presenze registrate. Un Festival trasversale che ha coinvolto studenti, famiglie, sportivi, appassionati, ma anche pubblico generico attratto dalla possibilitĂ di scoprire tutti i segreti della bicicletta. Ph. Francesca De Caro Napoli Bike Festival

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- GIUGNO GIOVANI 5 GIUGNO 2015 -

#PEDALOPER Un evento unico alla Mostra d’Oltremare per far nascere il desiderio di un nuovo stile di vita: girare la propria città e viverla nel quotidiano, dal sellino di una bicicletta. Contaminare Napoli con la cultura del ciclismo è la rivoluzione del Napoli Bike Festival. L’Olanda, parter ufficiale e modello a cui ispirarsi per diventare una metropoli internazionale bike friendly.

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edalare è prendere ritmo. Come una canzone di Pino Daniele. In sella alla propria bicicletta, cuffia nelle orecchie e via. Partono le prime note, leggere, di un pianoforte e di una chitarra elettrica, che accompagna i tasti fino ad aprirsi, e i piedi spingono più veloci. Pedalo per andare, pedalo per divertirmi, pedalo per correre, pedalo per dimagrire, pedalo per imparare, pedalo per fermare il consumo di petrolio, pedalo per partecipare alle 18:00 del 5 giugno alla pedalata ufficiale della 4° edizione del NBF. Il #pedaloper, la voce di Pino Daniele nelle cuffie ed è Tutta n’ata storia! Piazza Municipio, la svolta pedonale e ciclabile di Napoli, invasa da biciclette per la pedalata serale verso la Mostra d’Oltremare, nel verde incontaminato, per realizzare una bici umana da guinness dei primati. Tre giorni per 10 itinerari, 100 km percorsi, bike tour e dj set, installazioni artistiche. La Mostra trasformata in un Bike Village tra rivenditori e produttori, con bike polo per i più piccoli, e con i trofei NBF XC Eliminator e Pump track challange. Con l’obiettivo di diventare bike friendly!

Luca Simeone, organizzatore dell’edizione 2015 del NBF, ci racconta i risvolti e l’importanza di un evento che rivoluziona una forma mentis. Napoli bike festival è alla sua 4° edizione. Quali sono le sue impressioni a conclusione dell’evento? È stata un’esperienza incredibile. La pedalata del venerdì è stata la pedalata collettiva e di gruppo più grande che la nostra città abbia mai visto. C’erano oltre 400 persone che hanno partecipato. Abbiamo raggiunto gli stessi numeri di visitatori dell’anno scorso: oltre 10 mila visitatori soddisfatti. Entusiasti anche gli espositori per le relazioni e i rapporti che hanno instaurato con il pubblico. Tante sono state le iniziative e attività che si sono svolte con successo. Il lavoro messo in campo è stato davvero positivo.

Partership è stata l’Olanda, Stato in cui la bicicletta è rinnovamento urbanistico ed attrazione turistica. Napoli è lontana anni luce dalla realtà olandese. Su cosa si deve agire per cambiare il mondo di “vivere” per le strade di Napoli? Con un processo di educazione culturale all’ utilizzo della bicicletta, come mezzo di trasporto nel quotidiano. Perché la bici è efficiente, ecologica ed economica. Tre aspetti fondamentali per qualsiasi città. Perché ci sono problemi ambientali di cui qualcuno dovrà farsi carico, perché la vita dell’ automobilista è una vita stressata. Perché le ore che si passano in macchina, in fila, sono assolutamente incredibili rispetto alle distanze che si percorrono. La bicicletta è uno strumento che facilita la vita di chi ha deciso di utilizzarla ma anche di chi non la utilizza. È necessaria un’ attenzione degli enti locali e delle istituzioni per promuovere una corretta applicazione di norme di sicurezza per i ciclisti. Come la creazione di piste ciclabili e il miglioramento di trasporto pubblico locale. Non si può parlare di utilizzo della bici se poi il sistema di trasporto pubblico non funziona. L’esperienza dell’Olanda è da considerare un esempio di chi è riuscito a realizzare con successo un cambiamento ambientale e urbanistico. NBF è stato un evento innovativo e dinamico. Qual è il messaggio forte della 4° edizione? Il forte legame e il rapporto tra ciclista e tutela dell‘acqua pubblica. Chi usa la bici sa quanto sia necessario trovare dei presidi di qualità dell’ambiente perché una fontanina di acqua pubblica rappresenta una fonte di vita fondamentale e un simbolo che va tutelato. È così. L’acqua è fonte e simbolo. È il panta rei perché tutto è in divenire. Tutto scorre. Come le ruote di una bici che solcano tracce di cambiamento. E, dal sellino di una bici, i 400 ciclisti della NBF per tre giorni hanno goduto, per davvero, di una Napoli che è...tutta n’ata storia!

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- GIUGNO GIOVANI 5 GIUGNO 2015 -

02 I tre giorni della Napoli Bike Festival dieci itinerari, cento chilomentri di percorsi. Un south youth tour dal respiro internazionale. Ph. Francesca De Caro Napoli Bike Festival

H A I VOLUT O LA BI CI CLETTA? ADESSO PEDALA! —

La bicicletta è la trascrizione della energia in equilibrio, l’esaltazione dello slancio, l’immagine visibile del vento.

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03 La gara di mountain bike XC Eliminator organizzata dai Carbonari Bikes con oltre 150 partecipati eil successo della pump track challenge. Ph. Francesca De Caro Napoli Bike Festival

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Alla Mostra d’Oltremare, il Napoli Bike Festival per mostrare ai più piccoli che la città girata in bicicletta è più bella e più sana. Ph. Francesca De Caro Napoli Bike Festival

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- GIUGNO GIOVANI 5 GIUGNO 2015 -

NAPOLI BIKE FESTIVAL

un olandese a napoli —

In occasione del Napoli Bike Festival, il rappresentante dell’Ambasciata olandese, Aart Heering ha avuto modo di osservare Napoli dalla sella della sua bicicletta. L’Olanda, il buon senso comune, i miglioramenti e le trasformazioni da mettere in atto a Napoli affinché il mondo del ciclismo esca dal ghetto, diventando così simbolo di una antica Capitale che risorge internazionalmente.

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l mood dei Paesi Bassi è gezelligheid ovvero rispetto e trasgressione, tolleranza e gusto del proibito. Si legalizza e liberalizza in una miscela di razze, comportamenti individuali, tradizione e tecnologie. Una macchina perfetta i cui ingranaggi sono messi in movimento dai pedali di una bicicletta. Sì, tra i canali di Amsterdam si va controcorrente e lo si fa in sella ad una due ruote! La bicicletta ha assunto la dignità di scelta culturale per persone di qualsiasi età e condizione economica. Non si può pensare ad Amsterdam senza far affiorare l’immagine di una bicicletta. Se la togli, si cancella il paesaggio. Un dipinto incompleto mancante della pennellata fondante. 1800 km di piste ciclabili e 1019 km percorsi in media in un anno da ogni abitante. Un mondo a parte per chi vive in una città in cui i percorsi sono lasciati spesso a metà finché arriva qualcuno che prova a terminali i percorsi e ci crede dando vita al Napoli Bike Festival. Così l’Olanda diventa modello per NBF e ospita il portavoce dell’Ambasciata olandese, Aart Heering. Un olandese a Napoli che, pedalando tra le strade della città, osserva, valuta e propone. Com’è riuscita l’Olanda a creare uno stile di vita fondato sull’uso della bicicletta? L ‘Olanda di adesso non è assolutamente quella di 40 anni fa. Anche l’Olanda, 40 anni fa, adorava la dea macchina. Adesso molto meno ma è stato un processo a lungo termine. La politica in difesa della cultura della bicicletta e del trasporto pulito non deve essere necessariamente una politica di sinistra o di destra. I due sindaci di Londra ne sono un esempio. Il primo Ken Livingstone, di sinistra, ha iniziato una politica in favore dell’uso delle bici e il sindaco successivo, attualmente in carica, Boris Johnson, di destra, ha proseguito, semplicemente, la stessa politica. Il risultato è che Londra è diventata una città gradevole per l’uso delle

biciclette. Questo è successo anche in Olanda. Una volta la bici era appannaggio o di sinistra o dei verdi ma ormai è una questione di buon senso comune. Cosa pensa delle strutture ciclabili a Napoli? Alcune piste ciclabili a Napoli sono molto belle, soprattutto quelle del lungomare, però non c’è coerenza nel seguito. Finisce lì. Mancano le strutture e la segnaletica. Bisogna rendersi conto che per creare una pista ciclabile non basta dipingere una biciclettina per terra. Bisogna eliminare gobbe, buche. Proteggere le piste ciclabili, evitando il parcheggio delle macchine e bisogna evitare che la pista non finisca per poi ricominciare dopo 100 m. Si deve educare gli automobilisti perché dove ci sono bici e macchine non si può andare oltre i 30 km all’ ora. Gli esperimenti in Olanda hanno dimostrato che quando si rispetta la regola del 30 km all’ora non c’è neanche bisogno del casco. In quale maniera Napoli può cambiare mentalità? Frequento Napoli dal G8 . Molte cose stanno migliorando e credo che ci sia anche un’amministrazione che sia più sensibile alle esigenze della bici. Vorrei che anche a Napoli il mondo del ciclismo uscisse dal ghetto. Vorrei vedere uomini d affari, politici, avvocati, andare a lavoro in bicicletta. Ci vuole una struttura, naturalmente. Io vado a lavoro in bicicletta. Arrivo in ufficio e ho una doccia. Anche questo è un aspetto pratico determinante. Si dovrebbe solo capire che con più bici e meno macchine, la città diventa più pulita, più vivibile. Anche più bella. La rivoluzione comincia dal basso. Aprendo la porta di casa, cerchiamo di dimenticare le chiavi dell’auto. Rispolveriamo una bici che probabilmente occupa uno spazio in garage. Saliamoci su e pedaliamo. Pedaliamo per noi stessi perché la città appartiene a noi.

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- GIUGNO GIOVANI 5 GIUGNO 2015 -

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GIUGNO GIOVANI 5 GIUGNO 2015 -

complicità e dinamismo —

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a frase “lo Sport a Napoli”, in automatico, fa partire dei flash mentali, in sequenza perfetta, in cui si susseguono: striscioni, bandiere, Stadio San Paolo, partite, goal, fuorigioco, arbitro venduto. Calcio! E invece no. Una volta tanto il dio Calcio è stato lasciato tra le braccia di Morfeo e Napoli ha onorato ben altre discipline dell’Olimpo sportivo. Sul monte sacro agli dei, accanto allo Zeus calcistico Maradona, spostando di poco poco lo sguardo, si noterà che il dio degli dei se la ride e se la gioca con altri fuoriclasse divini. Son sempre stati lì, statuari e immortali come immortale è lo spirito che anima lo sport. Qualsiasi sport! E Napoli vuol parlare di sport e vuole praticarlo. Per le strade, tra la gente comune. Rendendo protagonisti gli sport nel week end dedicato alle discipline agonistiche. Perché lo sport non ha lo scopo di costruire la personalità. Ha la capacità di rivelarla! Rivela la grinta e la determinazione, il dinamismo e il mettersi in gioco, il cadere ed il rialzarsi. Anche di una città. Rivelare e svelare la forza lavica di Napoli attraverso gli sport nei tre giorni in cui per le strade di Partenope podisti, improvvisati e non, hanno sfrecciato correndo, ciclisti su due ruote hanno guardato gli angoli intrigati e le sconfinate vedute da una prospettiva diversa, le vele si son dispiegate al vento e alla brezza marina e ogni sport è stato adottato metaforicamente dalla città.

La Napoli che va sempre di corsa si è trasformata, in una Napoli in corsa. E lo ha fatto per il piacere di correre, di stare insieme, di star bene, di aiutare e divertirsi. Dal 5 al 7 Giugno, il Lungomare Caracciolo ha vissuto la XV edizione della Caracciolo Gold Run, manifestazione inclusa nella rassegna Giugno giovani #noidigiu’ e nella Giornata nazionale dello sport CONI. Una corsa sociale e solidale perché gli incassi saranno devoluti al Progetto Itaca, Abio Napoli e Action Aid. Tre giorni per effettuare visite mediche gratuite, tre giorni per animare il Villaggio Benessere e Salute, tre giorni di sport, movimento, socializzazione, confronto in una Napoli da vivere a pieni polmoni. Il Gran Fondo del Ciclismo, la Caracciolo Gold Run, la regata velica Memorial Beppe Panada (il dio, velista guerriero, al fianco destro dello Zeus calcistico), le venticinque discipline sportive: per educare i giovani ad uno stile di vita pulito e formativo. La piccola olimpiade napoletana si è conclusa con l’evento, dal titolo estremamente simbolico, Adotta uno sport, in Via Bisignano. Nella strada notturna dei “baretti”, ci si ferma per un cicchetto ed una sigaretta ma, questa volta, la si spegne per fumarla dopo. O non fumarla più. Intanto, dall’alto dell’Olimpo, Zeus e gli altri dei se la ridono e se la giocano tra una corsa, una regata, una mossa di karate e un calcio al pallone dato da Morfeo.

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- GIUGNO GIOVANI 6 GIUGNO 2015 -

A N T ON IO LA T EL L A - PH. ANDREA PI ZZALI S —

Quando si riesce a focalizzare l’attenzione su altre prospettive, di colpo i testi diventano epici.

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- GIUGNO GIOVANI 6 GIUGNO 2015 -

IL DESIDERIO DELL’ARTE Quando si vive nella periferia di una città fatta di bellezza e rabbia, per sentirsi soli, tra la folla, basta un attimo. Per sentirsi esclusi dal fermento culturale, dal farsi sentire. Urlando, sbracciando, sbraitando. Poi c’è qualcuno che trasforma questo in desiderio d’arte. Quando si vive in una città dagli spigoli vivi, il rischio di farsi davvero male, adagiandosi, si profila come una certezza assoluta. Quando si vive in una città fatta di eccessi, bisogna imparare a saperci convivere. Sia con quell’eccessiva bellezza che toglie il fiato, sia con l’eccessiva rabbia che nasce dal veder martoriata un’anima così fuori dal comune. Quando si vive in una città fatta di bellezza e rabbia, è necessario riuscire a non diventare vittime innocenti di quest’ultima. È necessario imparare a trasformarla in determinazione e spirito di sacrificio, mettendola a pieno servizio di quella dirompente bellezza, lasciata, troppo spesso, allo stato brado. Quando si vive in una città del genere, ogni angolo deve trovare il proprio posto. Ogni tassello, ogni attimo, ogni momento. Quando si vive in un luogo del genere, dove tutto è enfatizzato, netto, deciso, i margini sono davvero tali. I confini, invisibili, diventano quasi barriere invalicabili. In primis, per la mente. Quando si vive nella periferia di una città del genere, per sentirsi soli, tra migliaia di persone, basta un attimo. Per sentirsi esclusi dal fermento culturale, dalla voglia di rinascere, di farsi sentire.Urlando, sbracciando, sbraitando. Poi esiste chi riesce a rimboccarsi le maniche, chi riesce a trasformare palestre dismismesse in teatri, poli culturali, centri di scambio in un angolo ad est dell’attenzione , del vociare, del noto. Due attori napoletani, Francesco Di Leva ed Adriano Pantaleo, quattro anni di sacrifici all’attivo, voglia di crescere e di far crescere un quartiere; come quello di San Giovanni a Teduccio, che il Lungomare Liberato non ce l’ha, ma che può puntare alla liberazione delle menti, dell’intelletto, della periferia. Il Nest, il teatro ad est di Napoli, ha recentemente ospitato un incontro con Antonio Latella. Un ritorno in terra d’origine per l’attore e regista di Castellammare che divide la propria vita e la propria attività tra l’Italia e Berlino. Il continuo ritorno all’andirivieni artistico, con una compagnia che presenta essa stessa come “Stabilemobile”; nomen omen.

Un’eccellenza del mondo teatrale che (ri)incontra Napoli. I punti di partenza che diventano tappe di un percorso più ampio e spiralizzato. L’opportunità data alla periferia di spostarsi da est, al centro. Giugno giovani punta a questo. Aprire la città, tutta la città, al movimento, alla cultura, all’arte, alla dinamicità. Il singolo coniuga se stesso in ogni accezione possibile, attraverso l’altro. Ascoltare, avere l’opportunità di assorbire, come una spugna, le testimonianze di chi parte, per tornare. Di chi parte per (ri)incontrare. La periferia apre le proprie porte alla coniugazione di quell’ “io” che diventa, inevitabilmente, “noi”. #Noidigiù, è appartenenza. Quell’appartenenza sana, e mai ghettizzante, pronta a fare in modo che l’unico punto cardinale a cui dare risalto sia, appunto, quel “Noi” tanto voluto e tanto cercato, a giugno come sempre.

“Prima pensavo che fare questo lavoro fosse una necessità; oggi, invece, posso dire che penso che sia soprattutto un dovere, rispetto a me stesso e alle generazioni che verranno: c’è bisogno che ci sia qualcuno che testimoni da tutti i punti di vista – storico, politico, artistico - c’è bisogno di qualcuno che racconti cos’era il teatro una volta, così come che cos’è stato il male del Novecento. Anche se credo che sia difficile dare una risposta o esprimere un giudizio, ma penso che il dovere del teatro, oggi, sia più di ogni altra cosa la testimonianza e, attraverso la scelta di cosa testimoniare, probabilmente è possibile far capire cosa se ne pensa”.

!MPATTO MAGAZINE - 2 1 - 11 GIUGNO 2015

(Intervista al il Tamburo di Kattrin)


Un mare sconfinato, fatto di lacrime, sorrisi, paure e gioie, si leva una vela che si piega con fierezza alle raffiche di vento. Sullo sfondo Napoli, come uno specchio azzurro. Ph. Mathieu Compain

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GIUGNO GIOVANI 7 GIUGNO 2015 -

F ede raz ione Ve la - N ap o li ne l v e nto

THE ANSWER IS BLOWIN’ IN THE WIND

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ettici una mattinata di domenica, con l’estate alle porte, un sole che picchia tanto da rendere quasi irrespirabile l’aria e la frenesia di tanti bambini che oggi hanno in programma lezioni di windsurf e vela in spiaggia. Mettici poi che sei a Napoli, sul Lungomare Caracciolo e di fronte a te hai una tela infinita di un azzurro acceso, come il mare, e un cielo pastello che non lascia spazio alla più veterana nuvola. Se per un attimo poi dai le spalle al mare, ovviamente con il suo permesso, ti accorgi che nell’aria c’è qualcosa di bello, che rende l’insopportabile caldo un po’ più vivibile e ti fa venir voglia di restare lì, fermo ad osservare e godere di quello che ti circonda: giovani coppie con l’amore in faccia, famiglie intere che passeggiano fianco a fianco tendendosi per mano, persone non più così giovani che fanno jogging con encomiabile dedizione, quasi come se l’età che avanza per loro fosse solo una irrilevante convenzione, e infine, bambini. Tanti bambini. Tutti, ma proprio tutti accomunati da un unico comune denominatore: il sorriso. Di quelli contagiosi, che ci mettono un po’ ad andar via dai volti di chi li indossa. Senza pretese, queste persone, nonostante il tutto e i tutti che affollano le menti, si godono il giorno appena iniziato e non chiedono nient’altro di quello che già hanno. È tutto perfetto. Circondato da questa travolgente umanità, scorgo con la coda dell’occhio, in un angolo di Piazza Armand Diaz, uno stand bianco con all’interno delle persone ed un prototipo di vela in scala piazzato proprio all’entrata. Lo riconosco subito!

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o stand della Federazione Italiana Vela per il progetto “Napoli Nel Vento”, uno dei cento eventi in programma per Giugno Giovani 2015, rassegna promossa dall’Assessorato ai Giovani, Creatività ed Innovazione del Comune di Napoli. Mi avvicino, incuriosito, ad una vela, in scala. Non sarà di certo la vela che i bambini avrebbero dovuto utilizzare per le attività sulla spiaggia che erano in programma. Programmi slittati, infatti, per i soliti problemi burocratici, che non hanno permesso alla FIV(Federazione Italiana Vela) di svolgere in spiaggia le attività stabilite e pensate appositamente per i più piccoli ma trasformatesi in una simulazione dei movimenti che svolge una barca a vela in mare. Un modellino in scala su terraferma diventa protagonista della Napoli nel vento. Ecco, ci risiamo, sembrava tutto fin troppo perfetto. E ora chi lo dice ai bambini che la vela e il surf in spiaggia non ci saranno? Riprendo ad osservare quello che ho attorno e nonostante ciò, continuo a scorgere volti di bambini sorridenti di fianco ai loro genitori; tutto ha un senso, è ovvio che sia così, non potrebbe essere altrimenti, penso. In fondo, metti che sei a Napoli, è domenica, c’è un sole che splende ed un mare che riflette i colori di questa città; con uno spettacolo del genere ed un gelato comprato in uno degli innumerevoli chalet del lungomare, qualsiasi bambino, anche il più capriccioso, ritroverebbe il sorriso guardando una vela dondolare verso un mare sconfinato.

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Via Ar m an d o D iaz 3 2

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- VEG & VEGGIE -

FACCIAMOCI I CAVOLI NOSTRI Ha poche settimane Cavoli Nostri, il ristornate vegetariano vegano che affaccia sul mare. L’isola verde di via Palepoli 32 offre al pubblico esigente o all’avventore curioso, un ritrovo dove il gusto ritrovato delle verdure, rigorosamente a chilometro zero, insegna il sapore di piatti sani e leggeri.

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n linea con la filosofia di un lungo mare libero, liberato dagli eccessi di una metropoli frenetica e caotica, nasce Cavoli Nostri, ristornate vegetariano e vegano libero dagli eccessi di una cucina smodata e ipercalorica. Giovane come Tiziana, la sua ideatrice, nuovo nell’idea e nell’aspetto, Cavoli Nostri è l’isola verde di via Palepoli 32, che offre al pubblico esigente o all’avventore curioso, un ritrovo dove il gusto ritrovato delle verdure – rigorosamente a Km 0 – insegna il sapore di piatti sani e leggeri. Il concept del ristorante si fonda su tre binari: sostenibilità, etica e salute. Procediamo con ordine. È ecosostenibile perché le verdure, la frutta, i semi e i vegetali tutti, di cui si serve il ristorante, provengono da agricoltura certificata e diretta del territorio campano. È etico perché sceglie di risparmiare gli animali, dando luogo ad una cucina che può fare della salute il proprio vanto. Ai fornelli si alternano due chef di provenienza diversa: un milanese con pregresse esperienze di cucina vegetariano-vegana e un’irpina, che modula e modera l’estro, riportando pensiero e creazione nei canoni della tradizione. Ma in cucina c’è anche l’aiuto cuoco vegetariano, ex vegano, fortemente voluto da Tiziana, per le sue competenze teorico pratiche, dalla conoscenza delle materie prime a ciò che di personale e umano c’è dietro determinate scelte. Dallo scambio fecondo delle tre menti, in cucina nascono piatti dal sapore incredibile come il “crudista” per eccellenza: spaghetti di zucchine, leggermente essiccati con poco sale, conditi con un pesto alla siciliana alleggerito della ricotta, quindi a base di soli pomodori secchi, semi di girasole e capperi o ancora, le polpette di legumi al finto ragù. Ardua, infine, è l’impresa dei dolci vegani, di cui si occupa la chef irpina, di scuola pasticciera. Senza uova, senza latte, senza burro, eppure rari e deliziosi, nascono con il preciso scopo di accontentare tutti i palati che siederanno al ristorante.

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na piccola area del locale è inoltre dedicata al “market”, piccoli banconi di frutta e verdura, da agricoltura biologica o diretta, da cui attingere, comprare e provare a creare a casa. Tante idee, progetti, ambizioni. Giovani tutti i ragazzi che fanno parte di questa nascente realtà, realtà che non vuole essere vincolo limitante, ma ulteriore possibilità di scelta. Vuole dare a chi ha particolari preferenze o a chi persegue credo o filosofie l’opportunità di fondere, in un solo boccone, il buono per lo spirito e il buono per il corpo. E vuole dare prova ai troppi diffidenti, carnivori incalliti dissacranti, che una cucina in cui siano bilanciati gusti, profumi e consistenze, in assenza di proteine animali, sia possibile. Oggi, in una Napoli che è metropoli e come tale terra dove si “parlano” diverse cucine, accanto al sushi, al kebab, alla pizza e al cuoppo fritto, c’è il vegano e il vegetariano. C’è Cavoli Nostri.

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- VEG & VEGGIE -

L’ISOLA VERDE DI VI A PAL EPOL I 32 —

Noi uomini non osavamo neppure assaggiare la carne bovina, non immolavamo animali vivi, ma libagioni, frutti guarniti di miele e altre offerte di analoga purezza. (Platone)

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- IMPASTO PROLUNGATO MATURAZIONE LUNGA -

POZZUOLI & #CONCEPTPIZZA

ADESSO AMMACCàMM —

Dopo i successi del Nord, l’imprenditore Nicola Taglialatela riparte dal Sud: giovedì 4 giugno nasce il suo nuovo progetto, apre Ammaccàmm, pizzeria nel centro di Pozzuoli. Taglialatela che non è nuovo ai successi e alle idee brillanti. Da sempre gastronauta e appassionato, dopo diverse esperienze, riparte da Trieste. Lì, con Pietro, da vita al progetto “Peperino pizza&grill”. Un format vincente che in poco tempo si diffonde virale.

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ome imperativo, s’impone. S’affaccia e sovrasta la piazza centrale della cittadina di Pozzuoli: Ammaccàmm è una pizzeria, un concept, una sfida. Percorrendo la rotonda di Piazza Capomazza, i volti dei due maestri pizzaioli che colorano l’insegna, sorridono. Con gli occhi ti invitano, non può sfuggire. Non resta che sedere. Fortemente voluta dall’imprenditore napoletano Nicola Taglialatela, Ammaccàmm rappresenta un unicum nel panorama delle pizzerie napoletane. Per la prima volta sono due i maestri pizzaioli a collaborare, sudare, sgobbare dietro al calore del forno. Ma anche creare, progettare, studiare. Fianco a fianco, Salvatore Santucci, maestro pizzaiolo dell’AVPN (Associazione Verace Pizza Napoletana) e Giovanni Improta, storico pizzaiolo della Pizzeria al 22 nella Pignasecca, hanno testato farine e ingredienti. Oltre un anno di studi, condotti direttamente all’interno del molino Pasini, per dare forma, colore e sapore a “Triticuma”, il blend di farine (una miscela di grano integrale, che mantiene gli oli essenziali del germe e del grano saraceno) riservato alle pizze Gourmet. In tutto i blend sono tre, a quello appena citato, si aggiungono quello “estivo” (con farine “00”, impasto prolungato e maturazione lunga, per questo leggero e digeribile) e quello “invernale”, di cui ne sapremo di più nei prossimi mesi. In realtà, ciò che viene svelato sulle diverse farine e le dosi di ogni mix, sono solo briciole, perché il valore aggiunto di ogni grande maestro pizzaiolo – come sostiene lo stesso Nicola Taglialatela –

è la segretezza del suo blend. Se i maestri pizzaioli sono le braccia di Ammaccàmm, attenzione a non tralasciarne la mente: l’imprenditore e avvocato napoletano Nicola Taglialatela che non è nuovo ai successi e alle idee brillanti. Da sempre gastronauta e appassionato, nel 1998 da avvio alla sua prima avventura nel mondo dell’imprenditoria gastronomica, con Pizza Margherita alla Riviera di Chiaia. Dopo diverse esperienze, per caso e per fato, riparte da Trieste. Lì, con Pietro, amico pallanuotista napoletano, nel 2007 danno vita al progetto “Peperino pizza&grill”. Il format è vincente e in poco tempo si diffonde virale. Al marchio Peperino, si affiancano, poi, “Mezza Libbra burger&bakery” e “Marinato - pizzeria e cucina di mare”. Leitmotiv che unisce i diversi brand è l’attenta e minuziosa ricerca di materie prime di altissima qualità. Aspetto che non poteva mancare in Ammaccàmm. Obiettivo dell’imprenditore è fare della pizzeria il core business dei suoi progetti «da qui partirà la formazione dei giovani pizzaioli, grazie agli insegnamenti di Salvatore Santucci e Giovanni Improta» rivela Nicola Taglialatela che, affiancato dalla bellissima moglie, Flavia Ricchi, mostra a tutti – amici, blogger e giornalisti accorsi per l’inaugurazione – il suo nuovo locale. Nota di merito spetta all’appena citata moglie, che da sempre sostiene Nicola, non solo moralmente: è curatrice dell’immagine dei locali, degli arredi e della grafica dei marchi. Trade union troppo spesso tralasciato, “ammaccare” è l’arte che lega l’impasto e la cottura. “Ammaccàm” è un’esortazione, un gesto sapiente che l’esperto pizzaiolo compie, è il delicato passaggio intermedio tra il concepimento e la nascita di una vera pizza napoletana.

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!MPATTO MAGAZINE - 2 9 - 11 GIUGNO 2015


GIUGNO GIOVANI 100 EVENTI 50 LOCATION

NAPOLI 30 MAGGIO 30 GIUGNO

MAPPA DEGLI EVENTI dal 11 giugno al 17 giugno

Giovedi' / 11 giugno - 10.00 A cura di Giangi Animation: Mercatino dell'Ingegno. Via Cesario Console

Sabato / 13 giugno - 10.30 A cura di Vascitour: A spasso al Decumano Superiore. Partenza da via Sapienza

Giovedi' / 11 giugno - 11.00 A cura di Fondazione Silvia Ruotolo Onlus: Tutto cio'ò che libera, tutto cio'ò che unisce. Piazza Medaglie d'Oro

Sabato / 13 giugno - 15.00 A cura di Municipalita'à II e Liceo Classico Vittorio Emanuele II: Music Contest delle scuole del centro storico. Largo Berlinguer

Giovedi' / 11 giugno - 18.00 A cura di Comitato UANMA: Welcome Princess” Happening. Scale Principessa Iolanda a Capodimonte.

Sabato / 13 giugno - 15.00 A cura di 400 ml: Still Alive Jam _ 20 anni di graffiti a Napoli. Mercato di Poggioreale a via Marino Di Caramanico

Giovedi' / 11 giugno - 19.00 A cura di Galleria Frame Artes: Arte Giovane. Corso Vittorio Emanuele, 423

Sabato / 13 giugno - 17.00 A cura di Sii Turista della tua citta': Sbaria'. Piazza del Gesu'ù

Giovedi' / 11 giugno - 19.00 A cura di Moses Village: Festival Parco dei Camaldoli. Parco dei Camaldoli

Sabato / 13 giugno - 19.00 A cura di Galleria Frame Artes: Arte Giovane. Corso Vittorio Emanuele, 423

Giovedi' / 11 giugno - 19.00 A cura di Nomen srl: Rassegna artistico musicale SoundGarden. Mostra d'Oltremare

Sabato / 13 giugno - 19.00 A cura di Moses Village: Festival Parco dei Camaldoli. Parco dei Camaldoli

Martedi' / 16 giugno - 10.30 A cura di Fad-Factory: Arte & Design Made in Napoli. Chiesa San Biagio Maggiore, Via San Gregorio Armeno

Giovedi' / 11 giugno - 21.00 A cura di Arteteka e Keste': Pazz Yes I am - Primavera 2015. Largo San Giovanni Maggiore Pignatelli

Sabato / 13 giugno - 19.00 A cura di Nomen srl: Rassegna artistico musicale SoundGarden. Mostra d'Oltremare

Martedi' / 16 giugno - 19.00 A cura di Galleria Frame Artes: Arte Giovane. Corso Vittorio Emanuele, 423

Sabato / 13 giugno - 20.00 A cura di Cittadinanza Attiva per Barra: Spettacolo con le eccellenze artistico musicali barresi. Via Bisignano - Barra

Martedi' / 16 giugno - 19.00 A cura di Galleria Frame Artes: Musica Giovane. Sala del Vasari Chiesa S. Anna dei Lombardi

Sabato / 13 giugno - 21.00 A cura di Arteteka e Keste': Pazz Yes I am - Primavera 2015. Largo San Giovanni Maggiore Pignatelli

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Venerdi' / 12 giugno - 10.00 A cura di Giangi Animation: Mercatino dell'Ingegno. Via Cesario Console Venerdi' / 12 giugno - 11.00 A cura di Rete Informagiovani del Comune di Napoli Assessorato ai Giovani: Informagiovani Itinerante Noi di giu'. Piazza Dante

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Venerdi' / 12 giugno - 19.00 A cura di Associazione Le Comete: L'Agora' della Musica. Piazza Quattro Giornate

Domenica / 14 giugno - 10.00 A cura di Giangi Animation: Mercatino dell'Ingegno. Via Cesario Console

Venerdi' / 12 giugno - 19.00 A cura di Moses Village: Festival Parco dei Camaldoli. Parco dei Camaldoli

Domenica / 14 giugno - 19.00 A cura di Enjoyclubbing Napoli: Don't touch women. Ingresso Parco Virgiliano.

Venerdi' / 12 giugno - 19.00 A cura di Nomen srl: Rassegna artistico musicale SoundGarden. Mostra d'Oltremare

Domenica / 14 giugno - 19.00 A cura di Galleria Frame Artes: Arte Giovane. Corso Vittorio Emanuele, 423

Venerdi' / 12 giugno - 21.00 A cura di Arteteka e Keste': Pazz Yes I am - Primavera 2015. Largo San Giovanni Maggiore Pignatelli

Domenica / 14 giugno - 19.00 A cura di Moses Village: Festival Parco dei Camaldoli. Parco dei Camaldoli

Venerdi' / 12 giugno - 22.00 A cura di UdU e ViviUnina: Silent Party. Piazzetta Nilo

Domenica / 14 giugno - 21.00 A cura di Arteteka e Keste': Pazz Yes I am - Primavera 2015. Largo San Giovanni Maggiore Pignatelli

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Sabato / 13 giugno - 10.00 A cura di Giangi Animation: Mercatino dell'Ingegno. Via Cesario Console

Lunedi' / 15 giugno - 10.30 A cura di Fad-Factory: Arte & Design Made in Napoli. Via San Gregorio Armeno

www.giugnogiovani.it www.comune.napoli.it !MPATTO MAGAZINE - 3 0 - 11 GIUGNO 2015

Lunedi' / 15 giugno - 11.00 A cura di Assessorato ai Giovani: Inaugurazione Sviluppo Napoli 'Tile'. Via F. De Pinedo, 55 - Secondigliano Lunedi' / 15 giugno - 19.00 A cura di Associazione Napoli Moderna: Vanitango. Via Partenope Lunedi' / 15 giugno - 19.00 A cura di Galleria Frame Artes: Arte Giovane. Corso Vittorio Emanuele, 423

Martedi' / 16 giugno - 10.30 A cura delle associazioni della Municipalita' VI: Let's do it Ponticelli. Piazza Egizio San Domenico - Ponticelli

Mercoledi' / 17 giugno - 10.30 A cura delle associazioni della Municipalita' VI: Let's do it Ponticelli. Piazza Egizio San Domenico - Ponticelli Mercoledi' / 17 giugno - 10.30 A cura di Fad-Factory: Arte & Design Made in Napoli. Chiesa San Biagio Maggiore, Via San Gregorio Armeno Mercoledi' / 17 giugno - 18.00 A cura di Comitato UANMA: Welcome Princess” Happening. Scale Principessa Iolanda a Capodimonte. Mercoledi' / 17 giugno - 18.00 A cura di Scuola di Danza Madrilena di Mariangela Attanasio: Gli Scugnizzi di Napoli. Piazzale antistante la Funicolare di via Toledo Mercoledi' / 17 giugno - 21.00 A cura di Associazione Astra: Viaggio attraverso le idee - Sala Cimminiello. Casa della cultura e dei giovani di Pianura, via Grottole Mercoledi' / 17 giugno - 21.00 A cura di Arteteka e Keste': Pazz Yes I am - Primavera 2015. Largo San Giovanni Maggiore Pignatelli


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