!MPATTO ISSUE 14 - 18 GIUGNO 2015
#GIUGNOGIOVANI
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GIUGNO GIOVANI !MPATTO MAGAZINE - 1 - 18 GIUGNO 2015
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!MPATTO MAGAZINE - 2 - 18 GIUGNO 2015
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IMPATTO
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Impatto magazine e' una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Napoli con decreto presidenziale numero 22 del 2 Aprile 2014.
DIRETTO DA Stefano Telese stefano.telese@impattomagazine.it
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Pierluigi Patacca pierluigi.patacca@impattomagazine.it
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Adriano Destro
Napoli spicca il volo con Volotea intervista alla Country Manager Valeria Rebasti
adriano.destro@impattomagazine.it
Liliana Squillacciotti liliana.squillacciotti@impattomagazine.it
La compagnia aerea Volotea offre la possibilita'à di raggiungere medie e piccole destinazioni senza scali intermedi, perche' daà valore al tempo. La country manager Valeria Rebasti racconta Volotea, attraverso i progetti e gli obiettivi che la societa'à prospetta, specialmente sull'aereoporto di Capodichino a Napoli.
Martina Esposito martina.esposito@impattomagazine.it
Francesca Spadaro francesca.spadaro@impattomagazine.it
Emanuela Guarnieri manuela.guarnieri@impattomagazine.it
CONTRIBUTORS Valerio Varchetta Laura Santomarco Anna Ambrosio Roberto Rossi Roberto Fabozzi
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12 La liberta' e la tenacia Tutto cio' che libera tutto cio' che unisce La Fondazione Silvia Ruotolo ha promosso la giornata “ 'Tutto cio'ò che libera e tutto cio'ò che unisce. Il coraggio di denunciare, l'uso della bellezza come deterrente, la voglia di ascoltare e indottrinarsi con letture. La forza dell'Assessore Alessandra Clemente.
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!MPATTO MAGAZINE - 4 - 18 GIUGNO 2015
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ABOUT MAG
MAG COVER - ISSUE #14
Notti del Nilo e il Silent Style Antonio Prisco e la musica nelle cuffie A Piazza Nilo, nel cuore di Napoli, si balla e si canta con la musica dentro. Dentro le cuffie, per due mondi paralleli.
In memory of Johdie Dentro le cuffie, due mondi paralleli che si uniscono in un'unica realta'. E' ritmo giovane, e' la movida dell'estate. E' il silent party! Dal silenzio di fuori fino a catapultarti nell'uragano del divertimento musicale. —
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NO SIGNATURE MAG Why are The Economist's writers anonymous?
Argentina Napoli e Vanitango il ballo invade il lungomare Il tango, patrimonio culturale dell'umanita', con Vanitango, invade le strade del lungomare liberato e conquista la notte napoletana con la sua sensualita'. Gli organizzatori raccontano emozioni, curiosita' ed effetti benefici di una disciplina che ha cambiato la loro vita fin dal primo ballo.
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Arte e Musica Giovane di Frame Ars Arts Nel segno di chi crede nelle nuove generazioni Ambizioni, sogni e passioni. Un trampolino di lancio verso il futuro. L'organizzazione Arte Giovane prende sotto la sua ala un gruppo di giovani musicisti che vogliono condividere con il pubblico un sogno. Frame Ars Arts lascia un segno indelebile nelle persone che credono ancora nelle nuove generazioni.
!MPATTO MAGAZINE - 5 - 18 GIUGNO 2015
Storicamente, molte pubblicazioni stampavano articoli senza firme per dare ai singoli autori la liberta' di assumere voci diverse e per permettere ai primi giornali di dare l'impressione che i loro autori fossero piu' numerosi (i primi numeri dell'Economist erano scritti interamente dal fondatore James Wilson). Ma dopo essere nato come un modo di far sembrare che una persona fossero molte, l'anonimato e' poi divenuto un modo per ottenere l'effetto opposto: permette a molti autori diversi di parlare con una voce collettiva. Gli editoriali sono discussi e dibattuti ogni settimana in riunioni a cui partecipano tutti i membri dell’ editorial staff. I giornalisti spesso collaborano sugli articoli. E alcuni articoli sono aggiornati e corretti estesamente. Il risultato e' che gli articoli sono spesso l'opera della coscienza collettiva dell'Economist, piuttosto che di un singolo autore. Ma la ragione maggiore per l'anonimato e' la convinzione che quello che viene scritto sia piu'ù importante di chi lo scrive. Come diceva Geoffrey Crowther, direttore dal 1938 al 1956, l'anonimato mantiene l'autore " non il padrone ma il servitore di una cosa molto piu' importante di lui… e da' al giornale una straordinaria forza di pensiero e principi". —
GO GREEN MAG Per suffragare la propria responsabilita' Green - in base agli usi e costumi dei giornali online del nord Europa - il Gruppo Editoriale Impatto, festeggia ogni 10.000 lettori nuovi con un albero piantato. Altresi'ì il Gruppo Impatto, ha adottato un giardino, l'Impatto Garden, nella provincia di Benevento, il quale, oltre ad essere il luogo dove vengono impianti i suddetti alberi, e' anche un elegante oasi naturale curata e manutenuta con metodologie eco compatibili.
!MPATTO MAGAZINE - 6 - 18 GIUGNO 2015
- L ’ IN CO N T R O -
RI-GENERAZIONE —
L’Assessore alla Cultura e al Turismo, Gaetano Daniele, e la sua Napoli: “In cento metri il viaggio di una vita. Scendi dal porto di Napoli, ti rechi alla stazione di Piazza Municipio e puoi andare dovunque: due passi e hai il Maschio Angioino, uno dei posti al mondo che lascia senza fiato. Altri due passi e arrivi al San Carlo, a Piazza del Plebiscito e a Palazzo Reale”. Napoli e il Movie tour, Napoli e il festival del Pensiero libero. Napoli immersa nella grandiosità della sua cultura e della sua storia.
S
ignori si nasce e io lo nacqui. Una frase, un simbolo. Il contrassegno dell’essere signori dentro. Si riconosce all’istante un signore “dentro”. Sali le scale di Palazzo San Giacomo, nell’imponenza derivante da un luogo di potere, chiedi di lui che è lì, già pronto ad accogliere con la gentilezza e la delicatezza racchiuse in una stretta di mano ed un sorriso. L’incontro con l’Assessore alla Cultura e al Turismo Gaetano Daniele è un dialogo intessuto di progetti, passioni, iniziative per coltivare l’interiorità. Troppo spesso messa da parte, troppo spesso dimenticata. Fulcro dell’animo umano da tener vivo. Un dialogo che diventa piacere d’ascoltare chi di cultura vive e che di cultura vuol far vivere Napoli e i napoletani. Il ricordo di un Maggio dei monumenti conclusosi con una Notte dei filosofi, in un percorso da Piazza San Domenico alle porte spalancate del Convento, lungo un cammino tra idee, pensieri, musiche e persone. La voce, la bellezza, la giustizia, il tempo, il corpo, lo spirito, personificate da Talamo, Albanese, Danieli, nelle carismatiche atmosfere dell’arte racchiuse in una notte tutta napoletana. Un progetto blogger per scoprire una Napoli a livello internazionale. Blogger ospitati per il fine settimana visitano Napoli, ne osservano le realtà per poi parlarne sui loro blog. L’importanza del libro emerge in ogni progetto dell’assessorato: “Un (lungo)mare di libri” in una Caracciolo inondata dalle pagine aperte al vento della conoscenza, tra fogli bianchi che prendono vita con l’inchiostro impregnato di pensieri, con copertine in pelle dall’odore del sapere antico. Progetto che riprenderà il 21 giugno e ora sostituito da “Un’altra galassia, una scuola di scrittura per ogni forma di scrittura” realizzato da Valeria Perrella. L’Assessorato alla cultura sta investendo molto in questo ambito: “Cerchiamo di arrivare alle periferie attraverso le biblioteche comunali. Abbiamo investito
molto per potenziare il patrimonio librario: un mutuo di 200mila euro per acquistare nuovi libri e a Forcella si realizzerà la Biblioteca Annalisa Durante.” La sfida è arrivare nei luoghi difficili e l’assessorato vuol vincere la sfida attraverso l’arte, la musica e la lettura. Attraverso Progetti di Ri-Generazione urbana. Per una ri-generazione della comunità. Per una generazione diversa che sia consapevole delle proprie potenzialità e, al contempo, dell’impegno per metterle in atto. I maestri di strada, per l’assessore Daniele, svolgono un ruolo significativo: “Collaboriamo molto con i maestri di strada che agiscono contro la dispersione scolastica . Perché motore di tutto è la scuola. Creiamo collaborazione con istituti formativi dell’arte, con l’accademia di belle arti che realizzano la comunicazione delle nostre manifestazioni.” Daniele ci racconta la Napoli su cui si vuole agire: la Napoli delle donne di Forcella, selezionate per partecipare al Festival del Sacro a Lucca, in un percorso teatrale per formare figure tecniche per un riscatto sociale nei luoghi della città in cui le realtà sono più complicate. Nella Napoli dei fantasmi, l’assessorato ha creato l’iniziativa “Fantasmi a Napoli. Percorsi tra esoterismo e sacralità”. Nella Napoli del mistero, in cui storie leggendarie si confondono e fondono nell’immaginario collettivo. Da Virgilio mago che, nelle Leggende napoletane della Serao, “camminava con la testa curva e mormorando certe sue frasi, in un linguaggio strano che niuno poteva comprendere. Onde fu detto mago e molti furono i miracoli della sua magia”, all’alchimia del Sansevero per giungere alla Napoli- città della scienza con i suoi musei di anatomia, zoologia e mineralogia. “Abbiamo un patrimonio scientifico enorme. È imparagonabile ad altri quel che abbiamo noi!” e Daniele continua con un aneddoto: “Si dice ci sia un fantasma al Museo di anatomia. Quello di Giuditta e si sta progettando di ricostruirne il volto partendo dal teschio di Giuditta”. E poi, Piano city format con case che, di sera, spalancheranno le proprie porte per far volare la note di un pianoforte di cui Napoli intera risuonerà. Diffondere cultura è l’obiettivo di un assessore che signore lo nacque. Modestamente.
!MPATTO MAGAZINE - 7 - 18 GIUGNO 2015
L’INTERVISTA VOLOTEA -
V al eri a R e basti - Count r y Manage r
NAPOLI SPICCA IL VOLO CON VOLOTEA
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abrera Infante scriveva: “La geografia è più importante della storia perché la contiene”. Viaggiare per lavoro, divertimento, amore, fuga, ritorno, sogno o sogno infranto è sinonimo di cambiamento. Il viaggio inizia ancora prima di salire su un aereo. È un viaggio mentale a ritroso mentre ti rechi all’aeroporto, prepari la valigia, ultimi gli acquisti, scegli la meta, decidi a quale compagnia aerea affidarti. Scali continui, voli diretti, costi elevati. Come risparmiare tempo e denaro? E così cerchi, t’informi sul web ed ecco il nome di una compagnia aerea europea con collegamenti tra piccole e medie città con voli diretti e mete da scegliere. Numerose. Il viaggio mentale ha inizio. Euforicamente, tra Olbia, Palermo, Nantes, Bordeaux, Creta, Mykonos, Skiathos e Santorini, ti perdi immaginando la possibilità di sorprenderti e aprirti a nuove percezioni, di unirti con realtà diverse dalla tua. Ti rechi all’aeroporto e sei pronto ad immergerti in un volo, quello vero, in simbiosi con quello mentale. Volotea si pone quest’obiettivo: coinvolgere viaggiando, cosi come raccontato dalla country Manager Italia, Valeria Rebasti. Il network napoletano ha un forte richiamo su Volotea. Quale sviluppo state prospettando? Abbiamo lanciato già quest’anno due nuove rotte dall’aeroporto di Capodichino che sono Skiathos, novità estate 2015, e i voli per Verona, altra novità che inizierà a dicembre. Ogni anno analizziamo una serie di rotte che in genere diventano operative nel periodo estivo, per cui nel caso di Verona, è eccezionale averla lanciata per diventare operativa dal periodo invernale. Entro l’inizio di ottobre andremo ad annunciare le rotte che saranno attivate
entro la prossima estate. L’obiettivo è continuare a crescere, ampliarci e forse lanciare tratte spagnole, a partire dall’estate 2016. Recentemente avete superato i 5 milioni di passeggeri. Da quando Volotea ha deciso di sviluppare le tratte da Napoli ha totalizzato più di 180mila viaggiatori. In che modo si vuol ampliare il pacchetto clienti? Contestualmente come verranno perseguite ulteriori strategie per la fidelizzazione? La crescita su Napoli è continua. Quest’anno abbiamo in vendita oltre 250mila biglietti; dunque l’obiettivo è ampliarci su questo aeroporto che riteniamo strategico. Abbiamo svariate modalità di fidelizzazione dei nostri clienti che possono scegliere di acquistarci sia direttamente sia tramite agenzia viaggi. Per tutti coloro che ci utilizzano più di una volta l’anno il prodotto più giusto è Supervolotea. Un programma che consente - versando una quota annuale e diventando membri di un club privatodi avere accesso per primi a qualsiasi promozione lanciata. Promozioni che tavolta partono da un euro incluse tasse. Infine SuperVolotea consente di avere tariffe sempre più basse rispetto agli altri consumatori che non fanno parte del club. Insomma, l’obiettivo è premiare chi vola con noi. Il cinque milionesimo passaggero della vostra compagnia è stato un ragazzo di Salerno a cui Volotea ha regalato un anno di voli in partenza da Capodichino. Aneddoto che comprova il rapporto della compagnia con la Campania. Quali operazioni promozionali Volotea ha in programma per mantenere stretto il legame con la nostra regione? Al momento abbiamo appena finito la partnership con Wine & the City, in quanto sponsor di questa manifestazione. Nei prossimi mesi continueremo senz’altro il consolidamento del legame. Dunque Stay Tuned! u
!MPATTO MAGAZINE - 8 - 18 GIUGNO 2015
!MPATTO MAGAZINE - 9 - 18 GIUGNO 2015
Si chiama Gianluca Napoli, 34enne di Salerno impiegato presso il Port Village Marina d’Arechi, il 5.000.000 fortunato passeggero di Volotea, festeggiato a Napoli. Volotea a Capodichino
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u I competitor commerciali utilizzano i social
network e il web per promuovere il brand e le offerte. Quali strategie digital marketing ha in cantiere Volotea? Cercherà di segmentare la comunicazione geolocalizzando e targettizzando i potenziali clienti? Al momento già targettiziamo la nostra comunicazione perché abbiamo prodotti diversi da regione a regione. Il target campano è diverso rispetto a quello siciliano o veneto, non solo in termini numerici ma anche per tipologia di destinazioni. Dunque per esigenze commerciali da sempre ci muoviamo su un target geolocalizzato. Digitalmente, abbiamo una pagina Facebook che oggi conta oltre 73.000 fan. Un portale attraverso il quale diamo informazioni su promozioni, attività e su qualsiasi evento; e dove offriamo anche spunti in merito al turismo delle destinazioni da noi raggiunte, indicazioni che si ricollegano il più delle volte a quelli che sono gli eventi programmati nelle città. Per noi, inoltre, è fondamentale il database e, dunque, i registrati alla newsletter ricevono informazioni ogni settimana. Su questa forma di comunicazione ci muoviamo in diversi modi. Un’area è dedicata ai registrati a cui arrivano notizie dalla propria area di partenza ma anche informazioni generali e promozioni. Mentre altra attività che stiamo portando avanti sul nostro sito - perché gran parte della comunicazione online si sviluppa sul nostro portale - è quella di allargare i leads del database. Un’operazione che facciamo dando un vantaggio a chi vola con noi e decide di condividere a sua volta Volotea. Per questo puntiamo forte su alcune campagne dove chi porta un amico riceve una promo sia per se stesso che per il nuovo viaggiatore. Cerchiamo di essere presenti e fornire non solo informazioni ma vantaggi ai passeggeri. Come immagina Volotea tra qualche anno? Siamo nati con l’obiettivo di collegare città medie e piccole tra loro, di offrire collegamenti diretti tra destinazioni che in precedenza chiedevamo uno scalo intermedio, creando così un risparmio in termini di tempo e denaro. In questo segmento vogliamo crescere ed è in questa prospettiva che guardiamo al futuro di Volotea. Una domanda personale: com’è Napoli? Conosco Napoli da tanto tempo perchè ho lavorato per altre compagnie aeree i cui voli partivano anche da li. Posso senz’altro dire che è una delle mie città preferite in Italia: affascinante e viva. Ci sono stata l’ultima volta a maggio ed è riuscita di nuovo a sorprendermi. Il bello di Napoli è che ogni volta che ci vai scopri qualcosa che non avevi ancora visto! !MPATTO MAGAZINE - 1 1 - 18 GIUGNO 2015
- GIUGNO GIOVANI 11 GIUGNO 2015 -
LA LIBERTÀ LA TENACIA La Fondazione Silvia Ruotolo ha promosso “Tutto ciò che libera e tutto ciò che unisce”. Il coraggio di denunciare, l’uso della bellezza come deterrente, la voglia di ascoltare e indottrinarsi con letture. La forza dell’Assessore Alessandra Clemente. Una gerbera vive di luce e di aria. Ha bisogno di protezione. Una gerbera sembra morire nei mesi freddi mentre, in silenzio, si prepara a rifiorire in primavera. Non muore, è sempre lì, come humus della terra. Un fiore reciso mai appassito. Gerbere gialle, arancioni, rosse spiccano a Piazza Medaglie d’Oro. Il fiore preferito di Silvia. I colori che Silvia ama. Tra luce e libertà, tutto ciò che libera unisce. Libero è il sorriso di Silvia. Libera è la tenacia dell’agire a Napoli contro la malavita. La si chiami malavita e non camorra per non farla apparire lontana. La malavita ci accomuna, ci vive attorno, s’insinua finché non decidiamo di bloccarla. Denunciandola, per fermarne la contaminazione, per poter camminare a testa alta portando sulla pelle una ferita. Una cicatrice a cui dare un senso. Alessandra Clemente ha una mentalità sociale. Come si riesce a rielaborare il male in bene? Parto dall’esperienza di grande forza di mio padre. Dalla dignità che ci ha trasmesso, nella serenità. Le ferite si rimarginano e resta la cicatrice ma senza infezioni. Quando si subisce una violenza, si crea una frattura nei confronti della società, per ricomporla è fondamentale non solo il pilastro giudiziario ma anche quello sociale. Quando tutto questo manca, la grande rabbia può schiacciare verso il basso. È un meccanismo di difesa perché non puoi permettere che altri linguaggi ti feriscano ancora di più. Essere portatori di un’ingiustizia crea disagi amplificati dall’omertà o dall’abitudine all’indifferenza. La società sta cambiando? Ho vissuto sulla mia pelle l’esperienza di disagio perché di criminalità e di camorra, parola che mi aveva sconvolto la vita e tolto mamma, nessuno parlava. La vivevo come grande tabu. Sono stata silenziosa durante gli anni di liceo. Oggi è diverso. La scuola napoletana e italiana è impegnata nel formare i ragazzi alla legalità e al senso di giustizia. La scuola è la spina morale perché si tratta di una battaglia economica, finanziaria e militare ma è anche una battaglia morale.
Nel corso degli anni, come hai rielaborato quel che era accaduto? Sembra difficile da capire ma si cresce con una profonda vergogna. Mi vergognavo perché mia mamma non aveva compiuto nessun gesto eroico come invece i magistrati o i poliziotti. Non c’era qualcosa della quale potessi andare fiera. Crescendo ho maturato l’idea dell’eroicità dell’uomo normale. Così ho conquistato la riabilitazione di mia madre. Ti sei ritrovata sotto i riflettori in un istante. Non ti è mai capitato di sentirti schiacciata dalla storia della tua vita? Mi sono formata e fortificata in quanto figlia che rivendicava. Poi c’è stata la trasformazione in cittadina. Adesso non c’è più solo Alessandra che è figlia di una donna vittima di camorra ma c’è Alessandra che interpreta se stessa. Come avvocato ora come assessore che porta dentro quelle radici ma che le ramifica con il proprio essere. “Tutto ciò che libera, tutto ciò che unisce”. Una parola per racchiudere il “tutto”? Denuncia. Chi dice: “Se denuncio ho paura”, usa un alibi perché non si vogliono conoscere i percorsi di assistenza accurata. Se si convive si è in pericolo. Quando si denuncia, no. Se pensi alla libertà, qual è l’immagine che ti viene in mente? La libertà di essere abbracciata da mia madre. Di vedere mio fratello abbracciato a lei. Se la malavita decide delle nostre vite, io non lo permetto più. È un impeto di non sottomissione. Alessandra e il suo percorso di vita richiamano una frase di Baudelaire: I veri viaggiatori partono per partire e basta: cuori lievi, simili a palloncini che solo il caso muove eternamente. Dicono sempre “Andiamo”. I loro desideri hanno le forme delle nuvole.
!MPATTO MAGAZINE - 1 2 - 18 GIUGNO 2015
- GIUGNO GIOVANI 11 GIUGNO 2015 -
A LESSA N D RA CLE MENTE - PH. FERNANDO ALFI ERI —
Via del campo c’è una bambina con le labbra color rugiada, gli occhi grigi come una strada, nascon fiori dove cammina...
!MPATTO MAGAZINE - 1 3 - 18 GIUGNO 2015
Alessandra e Francesco Clemente tra i colori delle gerbere per raccontare Silvi Ruotolo a e per ricordare che, uniti in società , la malavita si può affrontare. Ph. Fernando Alfieri
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!MPATTO MAGAZINE - 1 4 - 18 GIUGNO 2015
GIUGNO GIOVANI 11 GIUGNO 2015 -
Tutto cio ' che libera, tutto cio ' che unisce
NEL NOME DI UN RICORDO VIVO
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i sono date che non sono come tutte le altre. Date che rimandano la mente di tutti a eventi ben precisi, come il 25 Aprile, il 1° Maggio, il 25 Dicembre. Altre invece scorrono senza clamori, giorni come altri che si succedono nel calendario. Date che, invece, segnano un’esistenza, non solo la propria ma quella di una comunità, e diventano un momento da tener vivo per una città intera. È il caso dell’11 Giugno, una data di inizio estate che, però, per la municipalità Vomero - Arenella non è una come tutte le altre. Una corona di fiori posta sotto una lapide in Piazza Medaglie d’Oro ricorda Silvia Ruotolo, 18 anni dopo quell’11 Giugno del 1997 in cui un proiettile vagante la strappò alla vita e cambiò per sempre quella della sua famiglia. È un ricordo che non vuole, né deve, essere una semplice commemorazione, un qualcosa che resta lì, fermo, confinato al suo contesto. Non può essere un semplice ricordo. Se lo si traduce in azione, ribellione diventa vivo e presente, come afferma il Presidente della V Municipalità Mario Coppeto. Una memoria dalla data perenne. Una memoria che costituisca la spinta per lavorare, per dare un futuro migliore alla città, perché il nome di Silvia Ruotolo non sia uno dei tanti, troppi nomi di innocenti le cui storie per molti rappresentano quasi la normalità. Perché il nome di Silvia sia segno tangibile di una società che si ribella e si indigna. Coppeto ricorda che non bisogna abbassare la guardia, si deve lottare ancora per voltare definitivamente pagina. Il ricordo di Silvia vive nelle iniziative in suo nome, nella passione che i suoi figli e suo marito hanno messo in questa città per dare un segno di speranza e di rinnovamento.
A
lessandra Clemente ha spronato i cittadini a manifestare l’amore per questa città, non con mere parole, non con frasi fatte e stereotipi, ma con l’impegno. “L’amore per la città non sia detto, ma fatto”: con queste parole ha richiamato tutti ad un sussulto di amore vero e concreto per Napoli. La normalità non può essere rappresentata dalla cronaca di un morto innocente, la normalità deve essere costituita da una vita libera dalle paure e dai drammi che spesso ci troviamo a vivere. E questa normalità, ribadisce l’assessore Clemente, va urlata, va affermata con tutte le nostre forze. La voglia di libertà e la voglia di vita sono state pronunciate a voce alta durante la mattinata in memoria di Silvia, anche attraverso la musica con cui i ragazzi delle scuole, preceduti dall’incredibile performance del coro giovanile del San Carlo che ha consentito di ascoltare dal vivo dei talenti eccezionali, hanno animato la seconda parte dell’evento, presentata da Francesco Clemente, fratello di Alessandra. Occhi trasparenti di vitalità e un sorriso aperto all’accoglienza. Una vita non immersa nel grigio, ma portata in alto in un arcobaleno di colori, nelle sfumature della speranza. Assumono un particolare significato le tinte con cui i ragazzi dell’accademia delle belle arti decoreranno le fontane della legalità che Libera sta installando a ricordo delle vittime innocenti della criminalità. Un segno di speranza ma anche un monito a rimboccarsi le maniche, secondo l’invito rivolto dal questore Guido Marino, affinché l’11 Giugno diventi definitivamente una data di rinascita. Una data perenne nel ricordo vivo di un nome.
!MPATTO MAGAZINE - 1 5 - 18 GIUGNO 2015
!MPATTO MAGAZINE - 1 6 - 18 GIUGNO 2015
GIUGNO GIOVANI 12 GIUGNO 2015 -
I n terv ista ad A nto ni o P r i s c o
NOTTI DEL NILO E IL SILENT STYLE
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el momento in cui il lavoro diventa creatività, il risultato è un’opera d’arte differente. Dinamica, youth, divertente, dirompente per l’energia comunicativa che sprigiona. Il Silent è così perché è così la persona che ne ha generato l’idea. Antonio Prisco, responsabile dell’evento le Notti del Nilo , racconta il suo Silent Party, una festa per rendere lo spazio più ballabile, più vivibile e più condivisibile. Com’è nata l’idea del Silent Party? Il Silent è nato per la rassegna Giugno Giovani dell’anno scorso. Poiché all’interno della nostra organizzazione lavoriamo tanto sui progetti open source, abbiamo sviluppato, tramite Arduino, un sistema che ci permette la radio trasmissione su frequenza e la modificazione delle cuffie per realizzare un sistema radiofonico interno tutto nostro. Il venerdì sera Piazzetta Nilo si trasforma: la musica si ferma, cuffie in testa e due realtà prendono forma. Un continuo in e out. Qual è l’effetto che ti giunge? L’effetto ottenuto si basa su due realtà parallele: Ragazzi con e senza cuffie. Come due mondi sovrapposti tra di loro. Sostanzialmente l’importante è vedere qualcosa di nuovo. Qualcosa di diverso che si muove in città e che prova a creare una piccola alternativa alla staticità della movida tradizionale e alla condivisione degli spazi. Come sono i giovani di Napoli? La Napoli dei giovani è stupenda se gli si permette di esprimersi. È attiva se si dà spazio anche nell’utilizzare luoghi pubblici in una maniera meno burocratizzata. Si deve dare la possibilità a tutti di esprimersi
al massimo! Solo questo darebbe a Napoli quell’assalto in avanti, quell’impeto che solo i giovani possono mettere in atto perché vedono la situazione da un’altra prospettiva che è diversa da quella statica e storica di questa città. Una prospettiva che non deve essere dimenticata ma chiaramente non può durare in eterno. Le notti del Nilo sono sinonimo di Silent ormai? Piazzetta Nilo è la piazzetta del Silent. Ne ha segnato la storia: dall’anno scorso si son fatti ben dodici eventi. È in quella piazza che è nata l’idea del Silent e lì continua a vivere in maniera ciclica. Perché ormai se si dice Silent si dice Piazza Nilo. Per la realizzazione del Silent, collaborate con altre associazioni? Il progetto Silent party è partito con il rapporto tra Unione degli Universitari, soggetto fondatore, Unina, come associazione universitaria, e due commercianti di Piazzetta Nilo: Paninazz e O’cafè. Quest’anno si è aggiunta la rassegna MutArte che ha curato la direzione artistica. Abbiamo deciso di fare l’ennesimo step: il concerto delle 22 per dare inizio alle 24 al Silent. La Musica del Silent che scopo ha? Si tratta di musica intesa come linguaggio immediato ma anche di musica vista sotto un altro occhio. Non parliamo di musica dirompente ma di un ritmo che va a creare un filo reale ed invisibile tra le persone. Perché la percezione è questa quando si assiste al Silent. Difatti la scelta del repertorio è stata consequenziale a quesa idea: erano canzoni che si possono trovare su qualsiasi lettore Mp3 . Progetti futuri? Vogliamo allargare ancor di più il fenomeno, rilegato a 200 cuffie procurate con autotassazione e con partnership economiche da parte di vari sponsor.
!MPATTO MAGAZINE - 1 7 - 18 GIUGNO 2015
03 La notte scura, un venerdì caldo, Piazzetta Nilo. Centro di Napoli. Su una parete, una scritta: Il futuro. Il futuro è nell’energia della Napoli giovane che si diverte, in una piazza storica incontro di sinergie innovative. Ph. Martina Esposito Impatto Magazine
!MPATTO MAGAZINE - 1 8 - 18 GIUGNO 2015
- GIUGNO GIOVANI 12 GIUGNO 2015 -
#FAISILENT! A Piazzetta Nilo, nel cuore della Napoli universitaria, si balla e si canta con la musica dentro. Dentro le cuffie, per due mondi paralleli che si uniscono in un’unica realtà. È ritmo giovane di una metropoli cosmopolita, è la movida dell’estate. È il silent party dei Venerdì al Nilo! Dal silenzio fuori, per catapultarti nell’uragano musicale del divertimento.
L
finché la musica cambia. Sweet dreams degli Eurythmics, il pop nella testa e la voce di Annie Lennox ricorda che i dolci sogni son fatti di questo. Tra chi vuole usarti, abusare o essere usato, tutti sono in cerca di qualcosa. Ovunque. E quindi MOVIN ‘ON! La voce della Raffaella nazionale e, zan zan, un maracaibo, con caschetto indietro per cantare al ritmo caraibico. Un “color me your color, baby. Color me your car, darling” e le distanze scompaiono. Si balla con le cuffie e dimentichi di essere osservato come una scimmia in gabbia che penzola da una fune. Si canta a squarciagola e non t’importa che attorno, senza cuffie, ascoltino te. Stonato, fuori nota. Sei dentro la musica e l’unica cosa che ti interessa è divertirti. Quindi…shhh!
IN - Una bibita. Due euro e la musica dentro. Cuffie rosse in testa, luce da toccare. Ritmo a palla. Brani mixati e canzoni da cantare. Da ballare, insieme. La cuffia non è un io. Non isola. La cuffia è noi. Aumenta la velocità. Bending del dj. Canzoni da cantare. Di quelle che canti senza pensare. Di quelle della storia della musica. Da Grease alla voce di Renato Zero che convince, senza pentirsi, a seguirlo per cambiare zona e itinerario con indirizzo: la follia. I sorcini si esaltano urlando Mi vendo
OUT - Nevermind dei Nirvana e poi il silenzio. Il palco si svuota. Gli strumenti vengono riposti. Il dj riparte. Gente con cuffie e luci da toccare. Non c’è musica o, per lo meno, non c’è musica fuori. La musica è dentro. Dentro le cuffie. Si sente cantare, a cappella. Osservi e sorridi. È surreale. Si balla insieme, si canta in coro. E da fuori ti diverti nell’analizzare questo mondo parallelo che fluttua nella musica. Ti giri e una moderna Carrà per poco non si spezza in due per un caschè. Mentre un personaggio, per l’immedesimazione totale allo Zero nazionale, si dimena senza freno e il suo indirizzo sembra essere davvero la follia! Corpi che si muovono senza musica fuori, che sembrano ripetere i movimenti dei nostri antenati cantando canzoni da sempre conosciute. Voci stonate e ritmi mancati, non si isolano. No, creano un noi. Un noi anche con chi è fuori dalla musica. Con chi osserva e si diverte. Con chi gira tra di loro e si ferma ad osservare, a fotografare. Perché, si sa, il selfie ci sta. Sempre. La notte in Piazzetta Nilo è la notte del Silent! È una piazza tra in e out. E si va avanti così fino a notte fonda. Con le cuffie, la piazza potrà dormire. Le statue dai palazzi continueranno ad osservare questi strani uomini con cuffie sulla testa che ridono e saltano. Cantando la loro musica dentro .
a notte del Nilo in piazzetta. È una birra in mano, conoscersi, un sorriso sul viso, stringersi per mano. È vestirsi in libertà, sciolti nello stile e nel comunicare, vedersi per ridere e parlare. Rilassarsi, senza pensare. È una luna che cresce, la movida che parte. È aria d’estate, ritmo giovane, scirocco in faccia, incrocio di sguardi, riconoscersi e salutarsi. È un palco tra la folla, una console da azionare, due cuffie da indossare, una mano sul cross-fader. Allineamento del battito al minuto, frequenze da armonizzare, volumi da livellare. È la batteria, drumsticks sul piatto, battuta 4/4, rullante con fruscio di risonanza . Ritmo vibrante. Si alza il volume, è musica dal vivo. Corde di chitarra, microfono acceso, casse acustiche amplificate. Una voce da ascoltare. La notte in Piazzetta Nilo è movida in città. È esprimersi in libertà. Senza schemi, ma in prospettive differenti. Nessuna cesellatura nell’irruenza di emozioni. La musica richiama, il palco attrae e Nicola Caso comincia ad elucubrare. Si salta, ci si abbraccia, senza distinzioni, senza muri sociali. Persone tra persone solo per star bene. La musica incalza, la piazza si riscalda. Nevermind dei Nirvana e l’adrenalina sale. Corpi in movimento, mani su alla luna che decresce, battiti accelerati dalle vibrazioni acustiche. È mezzanotte e, d’improvviso… shhh! Silent party time! Il palco si svuota, parte il dj set. In e out per due realtà parallele.
!MPATTO MAGAZINE - 1 9 - 18 GIUGNO 2015
- GIUGNO GIOVANI 12 GIUGNO 2015 -
04 Cuffie in testa e la musica dentro. Il Silent Party in Piazzetta Nilo è il must del venerdì sera durante la rassegna eventi Giugno Giovani. Ph. Martina Esposito Impatto Magazine
PIA ZZE T TA N ILO - ARDUI NO - CUFFI E - FEL I CI TÀ —
No alarms and no surprises Silent, silent
!MPATTO MAGAZINE - 2 0 - 18 GIUGNO 2015
05 Antonio Prisco, responsabile del Silent Party, e la sua empatia contaminante per riappropriarsi degli spazi e dei tempi da condividere. Ph. Martina Esposito Impatto Magazine
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Tra i colori del divertimento, il movimento dell’energia per star bene insieme, nella notte, senza barriere o muri sociali. Ph. Martina Esposito Impatto Magazine
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!MPATTO MAGAZINE - 2 3 - 18 GIUGNO 2015
Mascherina, cappellino con visiera americano, orecchino, bomboletta nella mano destra. Napoli cambia colore, Napoli cambia pelle. Napoli diventa giovane. Napoli diventa nuova. Ph. Simona Giove
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!MPATTO MAGAZINE - 2 4 - 18 GIUGNO 2015
GIUGNO GIOVANI 13 GIUGNO 2015 -
V enti anni di G r affi ti a N ap o li
STILL ALIVE JAM GRAFFITI - LIFESTYLE
N
on c’è napoletano che non associ, alla parola mercato, l’apposizione Poggioreale. Uno status, il luogo dei luoghi. Dove si è pronti a perdersi, tra bancarelle e urla teatrali. Così accade che ad una domanda generica segua una risposta ben precisa tale da far apparire la domanda incompleta! “Signora scusat’ per Poggioreale?”. “Sempre diritto giuvinò, però oggi non fanno il mercato eh”. La gentile signora, a cui ho chiesto, informazione non ha avuto torto! Il tradizionale mercato, quello caratterizzato da venditori pittoreschi e prezzi stracciati in risposta alla crisi, oggi che è sabato, non ci sarà. Avrei dovuto saperlo! Niente scarpe scontate, costumi per andare a mare, verdure o frutta di stagione. In realtà, oggi il mercato di Poggioreale ospiterà un evento insolito: avrà come protagonista la street art. Le tristi e ingrigite mura che circondano la grande struttura verranno inondate da innumerevoli colori grazie ai circa duecento writers provenienti da tutta Italia e dall’estero, riunitisi per festeggiare in nome dell’amore che li lega verso questa singolare quanto affascinante forma d’arte. Still Alive Jam, questo il nome dell’evento, facente parte ancora una volta del ‘Giugno Giovani 2015’, al quale hanno partecipato ragazzi, adulti e bambini, uniti in un pomeriggio all’insegna di una passione come quella dei graffiti. Una passione non sempre vista di buon occhio all’interno di un pensiero comune che, oggi più che mai, intende ‘rigenerare’, in alcuni suoi aspetti, il quartiere proprio come le tristi mura grigie del mercato di Poggioreale prima dell’avvento di questo colorato evento. Stare per circa quattro ore insieme alla
crew (che in gergo rappresenta la compagnia) e parlare con loro, mi ha fatto rendere conto che quella di fare graffiti è un’arte tanto complessa, ma allo stesso tempo semplice e pura nella sua eticità. Quello che tutti chiamano ‘life style’ tra queste persone si traduce come passione e gioia nel condividere l’emozione di ravvivare luoghi spenti e degradati delle città. Uno stile di vita dunque, che rispetta al massimo la sacralità dei luoghi pubblici e condanna qualsiasi forma di vandalismo, etichetta infangante da sempre l’alta etica di chi fa il writer. Coscienza, è questa la dote che più mi ha colpito. Ognuno di loro aveva la consapevolezza di fare qualcosa di positivo. Dall’indomani in poi, la gente di Poggioreale che andrà al mercato, non sarà più circondata da un degradato e triste muro grigio, ma da una acceso ventaglio di colori che certamente non potranno che allietare quantomeno a livello visivo il tempo trascorso all’inte rno di quelle mura. Ed è sempre così, chi fa graffiti come queste persone, non utilizzerà mai una sola bomboletta spray per danneggiare, sporcare o deprezzare le mura delle città; chi fa graffiti come queste persone, ama i luoghi che vive e cerca di farli rinascere laddove essi sono abbandonati a loro stessi. Parlando con Gianluca, writer di vecchia data, nonché organizzatore di questo evento ho avuto modo di percepire tutto ciò, ma più di tutto mi ha colpito una frase pronunciata da lui, presa in prestito da Martin Luther King, che fa così: ‘La mia libertà finisce dove inizia quella dell’altro’. Forse una frase come questa, più di altre mille parole, rispecchia in modo chiaro quanto di buono è racchiuso in questo affascinante e variegato mondo colorato. Vado via, ripercorro il mercato immaginando le bancarelle, le urla e i venditori teatralmente in posizione sui loro scanni inchinarsi come Pulcinella alla vita colorata che ora occupa lo spazio di un muro.
!MPATTO MAGAZINE - 2 5 - 18 GIUGNO 2015
08 Dalle grotte di Lascaux ai graffiti al mercato di Poggioreale, un unico bisogno: creare arte in lifestyle. Scegliere un muro, riunirsi nella crew, immaginare cosa potrĂ diventare quel luogo per comunicare e poi...spray! Colore! Ph. Simona Giove
!MPATTO MAGAZINE - 2 6 - 18 GIUGNO 2015
!MPATTO MAGAZINE - 2 7 - 18 GIUGNO 2015
- GIUGNO GIOVANI 15 GIUGNO 2015 -
ARGENTINA NAPOLI TANGO —
Il tango argentino, patrimonio culturale dell’umanità, con Vanitango invade le strade del lungomare liberato e conquista la notte napoletana con la sua sensualità. In un’intervista gli organizzatori raccontano emozioni, curiosità ed effetti benefici di una disciplina che ha cambiato la loro vita fin dal primo ballo, per un evento che, giunto ormai alla sua quarta edizione, coinvolge i turisti e porta Napoli in giro per il mondo.
P
assione e sensualità. Eleganza ed improvvisazione. In un’atmosfera quasi surreale, lunedì sera i tangheri di Napoli e dintorni si sono riuniti a Via Partenope per riportare il tango alle sue accezioni d’origine, quando tra i sobborghi di una Buenos Aires ancora giovane, il popolo si unì in uno degli abbracci più sensuali di sempre. In strada dunque ma non solo. Ad accompagnare il ritmo lento e allo stesso tempo frenetico dei tangheri, il suggestivo lungomare napoletano. “Questo panorama è una cartolina. È bellissimo ballare un tango romantico con questo tramonto” dice Massimo Sarno, uno degli organizzatori che, con Ilaria Tarallo, Lucia Scotto, Adele Castagnola e Vincenzo Spina, ha lavorato all’organizzazione dell’evento, inserito per l’occasione nella cornice di Giugno Giovani. Organizzazione a cui hanno collaborato anche l’associazione culturale Napoli Moderna ed il Vanilla Cafè, luogo di ritrovo per i tangheri napoletani. “Non è stato facile arrivare fin qui” precisano. “Abbiamo sofferto parecchio in passato a causa di alcuni disagi.” Nel 2013, ad esempio, durante uno degli eventi del Vanitango, giunto quest’anno alla sua quarta edizione, i vigili urbani intimarono agli organizzatori di cessare la diffusione della musica e decretarono la fine di uno spettacolo che coinvolge di fatto non solo gli appassionati ma anche passanti e turisti audaci o semplicemente curiosi ed ammaliati dalla sensualità con cui due corpi si fondono divenendo “un animale a quattro gambe e due teste”. D’altronde “il tanghero è vanitoso” scherzano loro “più lo guardi, più avrà piacere nel farsi guardare”. Il portamento e lo sguardo fiero degli uomini e l’estrema femminilità delle donne, avvolte in svolazzanti abiti colorati che rendono i corpi sinuosi, ne sono un esempio. Caratteristiche che possono addirittura imbarazzare e scoraggiare chi è alle prime armi, faccio notare. Ma il Tango è di tutti, dicono. Chiunque può imparare a ballarlo, magari proprio lì nelle sere d’estate ma, soprattutto, chiunque può imparare
ad essere sensuale, femminile o galantuomo. Il Tango si insegna, dunque ma soprattutto insegna. A riscoprirsi, a dedicarsi del tempo, a fidarsi del prossimo e soprattutto dell’uomo (perché come ebbe modo di affermare Maria Nieves, una delle più note ballerine della danza argentina uruguaiana della storia, “All’inizio il tango era un ballo maschilista, ma ora fortunatamente non è più tanto così”) che sceglie la donna attraverso un gioco di sguardi dalle sfumature un po’ retrò e la guida in una danza in cui non conta conoscersi per fondersi. Ma è anche una terapia vera e propria. “Molti psicologi indirizzano i loro pazienti verso il tango” raccontano. “Tutti coloro che sono autoritari o che hanno problemi relazionali possono trovare nel tango un modo per imparare a gestirsi. Il tango ha delle regole. E questo può aiutare molto”. Effetti benefici sulla psiche dell’individuo dunque. Effetti che hanno provato gli stessi tangheri, a cui s’illuminano gli occhi quando chiedo “Cos’è il tango per voi?”. “E’ come una droga” affermano “quando provi il tango non puoi farne a meno”, sorridendo raccontano di come questa danza abbia cambiato la loro vita quotidiana quando dismettono gli abiti eleganti e sensuali dei tangheri e ritornano persone comuni. Ciò che conta è la danza - una danza del popolo, che nasce come espressione popolare, come affermava Miguel Ángel Zotto. E quando la musica prende corpo, il loro universo si accende. L’imbarazzo dei primi passanti nel vederli destreggiarsi lì in strada si trasforma poco dopo in sorpresa ed ammirazione. Molti si fermano, rubano una foto, un istante di quella danza così intima. “I turisti ci fotografano e quello che facciamo fa il giro del mondo” dicono gli organizzatori. La maggior parte, infatti, sono turisti che, ammaliati, si gettano nella mischia e provano a riprodurre figure di danza: qualcuno balla un semplice lento, qualcun altro improvvisa i passi tipici della tarantella, perché in fondo sono sempre a Napoli. Molti invece restano lì, in un angolo del lungomare liberato che ora appartiene alla gente, ad osservare estasiati. Così come accade ogni lunedì d’estate, al tramonto a Via Partenope quando l’atmosfera si carica di magia e la strada si trasforma in una pista per tutti e la musica del tango invade la notte napoletana.
!MPATTO MAGAZINE - 2 8 - 18 GIUGNO 2015
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!MPATTO MAGAZINE - 3 0 - 18 GIUGNO 2015
- GIUGNO GIOVANI 16 GIUGNO 2015 -
ARS-ARTS Ambizioni, sogni e passioni. Un trampolino di lancio verso il futuro. Anche questa volta, l’organizzazione Arte Giovane prende sotto la sua ala un gruppo di giovani musicisti che, attraverso l’arte della musica di strumenti a fiato, vogliono condividere con il pubblico un sogno. Frame Ars Arts lascia un segno indelebile nelle persone che credono ancora nelle nuove generazioni.
P
A volte basta un’emozione. L’emozione che Paola Pozzi, organizzatrice del progetto ArteGiovane, ha provato di fronte al suo primo artista. Sensazioni ed emozioni che l’hanno spinta a sostenere giovani talenti nel valorizzare le loro passioni e ad aiutarli per non distruggere i sogni. Quei sogni che talvolta, la realtà sociale partenopea infrange. Il tutto iniziò con una visita al mercatino dell’usato della Mostra d’Oltremare, quartiere fieristico situato a Napoli, quando notò tra le varie bancarelle un quadro d’arte contemporaneo poggiato a terra. All’acquisto del quadro, Maurizio Renzullo (nome d’arte Piro) che è l’artista dell’opera, si commosse; non credeva che qualcuno potesse essere interessato realmente alla sua prestazione. Durante l’intervista Paola Pozzi racconta di un aneddoto, da cui poi nascerà il nome FRAME ARS ARTES. “Una notte un auto si scagliò contro il garage distruggendo la serranda. Con un garage ormai inagibile, in memoria di mio marito, è nata l’idea di trasformare il garage in uno spazio dedicato all’arte dove i giovani possono esporre e vendere i loro lavori” racconta Paola Pozzi, concludendo la storia dicendo “ho realizzato il sogno di mio marito.” La sezione Arte Giovane di Frame Ars Arts, così come è successo gli scorsi anni, anche questa volta prende parte al “GiugnoGiovani” organizzato dall’assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Napoli. Iniziativa organizzata con il “Museo del Mare di Napoli”; un incontro musicale con il quartetto di fiati Aeolus composto da giovani musicisti, giovani che aprono le porte al proprio futuro. Artisti in erba dotati di forte personalità, di grandi sentimenti che talvolta, non si lasciano condizionare dai meccanismi del mercato. Un’espressione rituale che intende essere un’opportunità per i giovani per far maturare le loro capacità artistiche, rendendoli sempre più consapevoli delle loro abilità.
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rteGiovane è un progetto ampio che comprende arte contemporanea e musica, che ha come obiettivo primario quello di coinvolgere i giovani e, attraverso essi, arrivare anche agli adulti. Tramite questo progetto, dunque, è possibile avvicinare non solo la generazione 2.0 alla musica classica, che oggi sembra essere sempre più estranea a questo genere, ma anche la vecchia generazione a questa tipologia di arte. Il quartetto si è esibito in brani di musica classica, regalando al pubblico una “visione prospettica” del loro animo e dei loro sogni. Quartetto che ha deciso di condividere con tutti le loro esperienze e le loro emozioni e probabilmente, il loro percorso attraverso l’arte della musica, in particolar modo attraverso diversi strumenti a fiato. Dinanzi a composizioni del genere nasce la necessità di una sensibilità capace di capire opere del genere, nasce la necessità di un’educazione musicale. “ArteGiovane è una possibilità per tutti i giovani” afferma Paola Pozzi che nel corso dell’intervista ha tenuto a precisare come il prezzo stabilito sia un sostegno necessario non per l’organizzazione in sé, quanto per i ragazzi esibitasi. I giovani, infatti, pur essendo per l’appunto giovani, “devono essere comunque retribuiti quando eseguono un lavoro”. Attraverso questa iniziativa insomma vediamo una Napoli che non si arrende, che vuole cambiare e che vuole dare opportunità. “Io ritengo che il comune di Napoli ci abbia affiancato adeguatamente in questo percorso di valorizzazione - ha affermato la Pozzima forse ciò non traspare del tutto perché, talvolta, si tende a gettare luce più sugli aspetti negativi dell’operato di De Magistris piuttosto che su quelli positivi.” Trenta giorni meravigliosi a Napoli, a cui si aggiunge questo evento, che permette di diffondere e allo stesso tempo reclutare, nella città partenopea, artisti in ascesa lasciando un taglio indefinibile nel cuore di Napoli.
!MPATTO MAGAZINE - 3 1 - 18 GIUGNO 2015
Via Ar m an d o D iaz 3 2
!MPATTO MAGAZINE - 3 2 - 18 GIUGNO 2015
!MPATTO MAGAZINE - 3 3 - 18 GIUGNO 2015
09 In cattedra Lorenzo Cherubini, assieme al professore Lello Savonardo, docente di Comunicazione e Culture Giovanili, e l’università esplode. Tra interventi, domande e pensieri in movimento, il seminario si contamina di sostanza. Ph. Diana Fevola
!MPATTO MAGAZINE - 3 4 - 18 GIUGNO 2015
- INTERVISTA LELLO SAVONARDO -
INFINITE CONTAMINAZIONI —
L’impatto dell’empatia comunicativa di Jovanotti giunge a Napoli per parlare di innovazione, contaminazione, tensione e spazi di innamoramento tra Voltaire, Calvino, Marco Polo. In concomitanza con il 791° compleanno dell’Università Federico II, Lorenzo Cherubini discute con i giovani napoletani in un susseguirsi di percorsi mentali. Un incontro tra i linguaggi della creatività e della musica organizzato da Lello Savonardo, docente di Comunicazione e Culture giovanili.
S
e la Postmodernità è prendere ciò che esiste per ri-assemblarlo con combinazioni infinte attraverso l’arte, la musica e il cinema per ribaltarne il senso, i seminari che si tengono all’Università Federico II ad opera del Professor Lello Savonardo rappresentano un microcosmo postmoderno di mescolanze concettuali in cui si dà la possibilità agli studenti di ascoltare e discutere con artisti per poter inventare, rielaborare e ricomporre significati e significanti. La più alta forma di educazione e formazione spinge a pensare, a mettersi in discussione e ad esporsi per agire e reagire. Nel chiuso di un’aula, la facoltà si apre così ad un universo di valori. Professor Savonardo, com’è nata l’idea di portare gli artisti all’Università? Da circa 15 anni con l’Università Federico II e, in particolare, con il dipartimento di Scienze Sociali ho avviato una serie di seminari sui Linguaggi della creatività e della musica, i linguaggi giovanili, con la presenza di artisti quali Luciano Ligabue , Lucio Dalla, Alex Britti, i Subsonica. Abbiamo creato una serie d’incontri affinché gli studenti si potessero confrontare con gli artisti in quanto testimoni privilegiati dei cambiamenti culturali sociali e artistici. Attraverso le loro canzoni raccontano la società italiana, raccontano non solo le emozioni individuali e collettive ma anche ciò che accade, interpretando i mutamenti e i cambiamenti rilevanti che si determinano nei passaggi significativi - sia su un piano culturale e sociale, tecnologico e comunicativo - che investono la società contemporanea. Perché proprio Jovanotti alla Federico II nei giorni in cui si festeggia il compleanno dell’Ateneo? Dopo il Digital music forum, che ha visto tutta la discografia italiana a Napoli in un seminario alla Federico II a discutere delle tecnologie digitali e del modo in cui la musica cambia nell’era digitale- sia da un punto di vista della fruizione sia da un punto di vista della produzione
- il team di Jovanotti mi ha chiamato per chiedermi se fossi disponibile a tenere una lezione sui linguaggi della creatività, il seminario tipico in cui ospito gli artisti. È capitato che i giorni corrispondessero con i festeggiamenti per il compleanno dell’ Università. Il giorno prima della ricorrenza c’è stato Jovanotti e, contestualmente, l’iniziativa si è inserita virtualmente nei programmi di Giugno giovani. Coordino l’Osservatorio dal 2003 e al fianco dell’Assessore Clemente abbiamo realizzato molto di più che in passato progettando insieme e partecipando a convegni e seminari organizzati da noi e dall’università o dal Comune stesso. Qual è stato il focus del seminario? Con Jovanotti abbiamo discusso di futuro, di speranza, di memoria, invenzione, innovazione e creatività. Ha mostrato una cultura, seppur non accademica, profonda esprimendo concetti che in sociologia vengono espressi da teorici e sociologi e lo ha fatto a modo suo, secondo il suo linguaggio richiamando concetti chiave per interpretare anche il contesto sociale. Lanciavo parole chiave e lui le ha commentate affrontando temi di varia natura, soffermandosi anche su Pino Daniele, sulla città e su quello che Napoli rappresenta nella musica italiana. Ha ribadito e invitato i ragazzi ad esserci, ad esporsi, a mettersi in gioco, ad essere protagonisti senza sottrarsi. Quale segno ha lasciato l’incontro con Jovanotti? La grande capacità di comunicazione e, anche, il mettersi a disposizione. La qual cosa mi ha colpito particolarmente. Jovanotti ha detto ai ragazzi: Mettetevi in gioco. Lui, in primis, si mette in gioco in tutte le sue forme. Con spontaneità, ha dichiarato di essere un’azienda. Non ha mascherato la sua attività di artista che appartiene all’industria discografica e culturale con tutte le logiche dello start sistem ma, nel dichiararlo in modo sincero, ha trasmesso quello che realmente è. Non c’è una scena o retroscena evidente ma c’è una sua capacità di comunicare se stesso. E i quattrocentocinquanta studenti sono stati capaci di interloquire con lui non da fan ma con competenze, profondità e interesse. Ritengo sia questo un finale molto importante.
!MPATTO MAGAZINE - 3 5 - 18 GIUGNO 2015
10 Il professore Lello Savonardo e Jovanotti tra parole chiave e riflessioni sulla creatività, sull’invenzione, sull’arte in uno scambio comunicativo stimolante per un seminario di vita. Ph. Diana Fevola
!MPATTO MAGAZINE - 3 6 - 18 GIUGNO 2015
!MPATTO MAGAZINE - 3 7 - 18 GIUGNO 2015
- INTERVISTA GIANLUCA SILIMBRI -
GIANLUCA & SILY Due facce della stessa medaglia. Sogni ed umiltà. Venticinque anni da compiere ed un ottovolante personale, fatto di musica ed emozioni. Condividere la passione di Gianluca, che diventa Sily grazie ad una consolle e tanta determinazione. Sily che torna Gianluca dietro i banchi dell’università.
C
lasse ’90, a un passo dai venticinque, ed un mucchio di sogni. Così tanti, che in un cassetto non ci starebbero nemmeno volendo. I Sogni, pane quotidiano per un venticinquenne degli anni duemila, ma anche umiltà da vendere, merce molto più rara, di questi tempi. Gianluca Silimbri, aka SILY, è un giovane deejay e producer napoletano. Testa tra le cuffie, ma ben piantata sulle spalle. Una vita votata alla Dea Musica ed un animo introspettivo.
Hai avuto l’opportunità di suonare back-to-back con deejay emergenti del panorama mondiale, What’s next? A Luglio ospiteremo uno dei top100 deejay del panorama mondiale. E’ un deejay e produttore discografico olandese, un sostenitore della “Dutch House “. L’ennesimo spettacolo! Cosa hai imparato da loro professionalmente ed umanamente? Professionalmente, la tranquillità e la padronanza con la quale tengono lo stage oltre alla sintonia che riescono ad avere con il pubblico. Dal punto di vista personale, ho trovato la loro umiltà e disponibilità sorprendenti, li sento più vicini. Deejay e producer preferiti? Primo su tutti, Alesso, è la mia fonte di ispirazione. La mia formazione è però avvenuta ascoltando Axwell Λ Ingrosso, Daft Punk, Stadiumx, Daddy’s Groove e Deniz Koyu. Vorrei citare anche Mindshake, una realtà tutta napoletana; esempio e motivazione per continuare a sognare. Gianluca in una frase e quattro aggettivi? Io sono la mia stessa determinazione; mi sono sempre fatto guidare da quest’ultima, in ogni mia passione. Introspettivo, solitario, sensibile, intuitivo. Quando hai capito che era giusto investire del tempo
nella tua Musica e cos’è per te, oltre ad una passione? Da sempre. La musica mi ha regalato forti emozioni, ed io, in cambio, le ho dedicato gran parte della mia vita. Il video “Years” di Alesso, rappresenta per me un segno. Quasi una spinta verso l’impossibile. Vederlo mi ha spinto a trasformare la mia cantina in uno studio di registrazione e produzione. Un giorno sarebbe bello poter vivere di questo. Musica, Università e Famiglia, che rapporto c’è tra i 3 nella tua vita? È tutto collegato! L’università è sempre stata nei miei progetti. Anche durante le ore di studio, è la musica a permettermi di dare il massimo e di concentrarmi al meglio. La mia famiglia è sempre stata di grande supporto. Mio padre è un grande fan dei Beatles e musicista. Tutto ciò, mi ha sicuramente influenzato. Che impatto pensi di avere quando suoni? Vorrei provocare sensazioni sempre diverse. La musica, per me, è come un ottovolante. Non a caso sono un follower della cultura progressive, un sottogenere della musica house. Immagino sempre che il pubblico inizi un viaggio; salite, discese e ad ognuno la propria emozione. L’aneddoto - Gennaio 2015. NO_ID era riuscita a bloccare Dave Till, ed era in programma un back-to-back con me. Dave decise di dedicarmi un po’ di tempo in chat e di scaricare il mio ultimo mashup da Soundcloud. Mesi dopo, scoprì che l’aveva suonato in uno dei Festival ai quali era stato ospite. La soddisfazione più grande ad oggi! Veder riconoscere i propri sforzi, da chi ha fatto di questa passione il proprio lavoro. Domanda a Giorgio Scognamiglio ed Enzo Busiello, creatori di NO_ID Un sogno da realizzare in questa città? Il nostro sogno è quello di creare un vero Festival nella nostra città, ma siamo notevolmente limitati dall’attuale legislazione in materia. L’unico evento che si è riusciti a realizzare è il “Sensation White”,ma non ha resistito più di un anno. Stanno nascendo piccole realtà, coraggiose come la nostra, che cercano di diffondere questo genere e combattere contro queste limitazioni a nostro parere retrograde, che non ci permettono di creare, in Italia, ciò che c’è in tutto il mondo.
!MPATTO MAGAZINE - 3 8 - 18 GIUGNO 2015
Michael Calfan, Wolfpack, Boosted Kids, NEW_ID, Dave TIll, Mindshake, Hardaway i back - t0 - back di Sily. Deejay, producer, studente. Un giovane #digi첫 degli anni duemila. Deejay Sily
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!MPATTO MAGAZINE - 3 9 - 18 GIUGNO 2015
GIUGNO GIOVANI 100 EVENTI 50 LOCATION
Giovedi' / 18 giugno - 10.00 A cura di Giangi Animation: Mercatino dell'Ingegno. Via Cesario Console Giovedi' / 18 giugno - 10.00 A cura di Muricena Teatro: Pulcinella e la sciantosa. Piazza Bisignano - Barra Giovedi' / 18 giugno - 10.00 A cura delle associazioni della Municipalita' VI: Let's do it Ponticelli. Piazza Egizio San Domenico - Ponticelli Giovedi' / 18 giugno - 10.30 A cura di Fad-Factory: Arte & Design Made in Napoli. Chiesa San Biagio Maggiore, Via San Gregorio Armeno Giovedi' / 18 giugno - 18.00 A cura di Scuola di Danza Madrilena di Mariangela Attanasio: Gli Scugnizzi di Napoli. Piazzale antistante la Cumana di Montesanto Giovedi' / 18 giugno - 18.00 A cura di Comitato UANMA: Welcome Princess” Happening. Scale Principessa Iolanda a Capodimonte.
NAPOLI 30 MAGGIO 30 GIUGNO
MAPPA DEGLI EVENTI dal 18 giugno al 24 giugno
Venerdi' / 19 giugno - 21.00 A cura di Arteteka e Keste': Pazz Yes I am - Primavera 2015. Largo San Giovanni Maggiore Pignatelli Venerdi' / 19 giugno - 22.00 A cura di UdU e ViviUnina: Silent Party. Piazzetta Nilo Sabato / 20 giugno - 9.00 A cura di Scuola di Yoga Integrale:“ V Giornata Mondiale dello Yoga. Piazza Dante Sabato / 20 giugno - 10.00 A cura di Giangi Animation: Mercatino dell'Ingegno. Via Cesario Console Sabato / 20 giugno - 10.00 A cura di Muricena Teatro: Pulcinella e la sciantosa. Piazza San Domenico Maggiore Sabato / 20 giugno - 10.00 A cura di Associazione Lux in Fabula e Naku: Giardini da (Condi)vivere. Parco del Poggio
Domenica / 21 giugno - 21.00 A cura di Arteteka e Keste': Pazz Yes I am - Primavera 2015. Largo San Giovanni Maggiore Pignatelli Domenica / 21 giugno - 21.00 A cura dell'Associazione La Terza Classe:“ Festa Europea della Musica 2015. Cortile del Complesso di San Domenico Maggiore Lunedi' / 22 giugno - 10.30 A cura di Fad-Factory: Arte & Design Made in Napoli. Chiesa San Biagio Maggiore, Via San Gregorio Armeno Lunedi' / 22 giugno - 18.00 A cura di Tycho: Anteprima Festival del cortometraggio O' Curt XV. Mediateca Santa Sofia Lunedi' / 22 giugno - 19.00
A cura di Associazione Napoli Moderna: Vanitango. Via Partenope
Giovedi' / 18 giugno - 19.00 A cura di Moses Village: Festival Parco dei Camaldoli. Parco dei Camaldoli
Sabato / 20 giugno - 10.30 A cura di Fad-Factory: Arte & Design Made in Napoli. Chiesa San Biagio Maggiore, Via San Gregorio Armeno
Giovedi' / 18 giugno - 19.00 A cura di Nomen srl: Rassegna artistico musicale SoundGarden. Mostra d'Oltremare
Sabato / 20 giugno - 19.00 A cura di Moses Village: Festival Parco dei Camaldoli. Parco dei Camaldoli
Martedi' / 23 giugno - 10.30 A cura di Fad-Factory: Arte & Design Made in Napoli. Chiesa San Biagio Maggiore, Via San Gregorio Armeno
Giovedi' / 18 giugno - 21.00 A cura di Arteteka e Keste': Pazz Yes I am - Primavera 2015. Largo San Giovanni Maggiore Pignatelli
Sabato / 20 giugno - 19.00 A cura di Nomen srl: Rassegna artistico musicale SoundGarden. Mostra d'Oltremare
Martedi' / 23 giugno - 12.00 A cura di Officina Smile, FotoNapoli, So.ReadyLab: Smile Wall. Complesso Monumentale San Domenico
Sabato / 20 giugno - 21.00 A cura di Arteteka e Keste': Pazz Yes I am - Primavera 2015. Largo San Giovanni Maggiore Pignatelli
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Venerdi' / 19 giugno - 10.00 A cura di Giangi Animation: Mercatino dell'Ingegno. Via Cesario Console
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Venerdi' / 19 giugno - 10.00 A cura di Muricena Teatro: Pulcinella e la sciantosa. Piazza del Plebiscito
Domenica / 21 giugno - 9.00 A cura di Scuola di Yoga Integrale:“ V Giornata Mondiale dello Yoga. Piazza Dante
Venerdi' / 19 giugno - 10.30 A cura di Fad-Factory: Arte & Design Made in Napoli. Chiesa San Biagio Maggiore, Via San Gregorio Armeno
Domenica / 21 giugno - 10.00 A cura di Federazione Italiana Vela: Napoli nel Vento. Rotonda Diaz
Venerdi' / 19 giugno - 11.00 A cura della Municipalita'à VI: Inaugurazione monumento in ricordo delle vittime della criminalita'. Piazza Egizio San Domenico Venerdi' / 19 giugno - 11.00 A cura di Assessorato ai Giovani: Informagiovani Itinerante Noi di giu'. Piazza Dante Venerdi' / 19 giugno - 19.00 A cura di Moses Village: Festival Parco dei Camaldoli. Parco dei Camaldoli
Domenica / 21 giugno - 10.00 A cura di Muricena Teatro: Pulcinella e la sciantosa. Via Partenope Domenica / 21 giugno - 10.00 A cura di Giangi Animation: Mercatino dell'Ingegno. Via Cesario Console Domenica / 21 giugno - 10.30 A cura di Fad-Factory: Arte & Design Made in Napoli. Chiesa San Biagio Maggiore, Via San Gregorio Armeno
Venerdi' / 19 giugno - 19.00 A cura di Nomen srl: Rassegna artistico musicale SoundGarden. Mostra d'Oltremare
Domenica / 21 giugno - 15.00 A cura di Municipalita'à II e Liceo Classico Vittorio Emanuele II: Music Contest delle scuole del centro storico. Largo Berlinguer
Venerdi' / 19 giugno - 19.00 A cura di Associazione Larsec: Secondigliano Block Party. Parco San Gaetano Errico
Domenica / 21 giugno - 19.00 A cura di Moses Village: Festival Parco dei Camaldoli. Parco dei Camaldoli
www.giugnogiovani.it www.comune.napoli.it !MPATTO MAGAZINE - 4 0 - 18 GIUGNO 2015
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Mercoledi' / 24 giugno - 10.30 A cura di Fad-Factory: Arte & Design Made in Napoli. Chiesa San Biagio Maggiore, Via San Gregorio Armeno Mercoledi' / 24 giugno - 11.00 A cura di Spazio Re.Work: Napoli Smart city ante litteram. Spazio Re.Work - Centro Direzionale Mercoledi' / 24 giugno - 12.00 A cura di Officina Smile, FotoNapoli, So.ReadyLab: Smile Wall. Complesso Monumentale San Domenico Mercoledi' / 24 giugno - 17.00 A cura di CEICC e Tavolo di Cittadinanza: Giornata Mondiale del Rifugiato. CEICC, via Partenope Mercoledi' / 24 giugno - 17.30 A cura di Trerrote: Genius in loci - il teatro si fa in strada. Da Piazza Dante a Piazza San Domenico Mercoledi' / 24 giugno - 18.00 A cura di Comitato UANMA: Welcome Princess” Happening. Scale Principessa Iolanda a Capodimonte. Mercoledi' / 24 giugno - 21.00 A cura di Arteteka e Keste': Pazz Yes I am - Primavera 2015. Largo San Giovanni Maggiore Pignatelli