IMQ Informa - Periodico Anno XXIV - Luglio 2015 Redazione: IMQ S.p.A. via Quintiliano 43, 20138 Milano www.gruppoimq.it Registrazione al Tribunale di Milano n. 265 del 24/4/92
D A L
G R U P P O
n.124
I M Q
- ESPORTARE PRODOTTI GAS IN NORDAMERICA (PAGINA 4)
Firmato MoU tra IMQ e UL per agevolare i produttori europei di apparecchi a gas e misti nelle esportazioni in nordamerica
- NOVITÀ NORMATIVE (PAGINA 6)
- Pubblicati i primi Regolamenti di applicazione della Direttiva ErP anche per gli apparecchi professionali - Pronti i draft finali della ISO 9001 e ISO 14001 edizione 2015
- Regolamento UE prodotti da costruzione (CPR): da dicembre 2016 obbligatorio anche per i cavi
- NUOVI SERVIZI IMQ (PAGINA 9)
- IMQ Security Network - IMQ Industry - Verifiche periodiche delle attrezzature di lavoro - Apparecchi a LED e prove per la verifica della protezione contro le sovratensioni di rete
- FIGURE PROFESSIONALI (PAGINA 10)
- TUTELA DEL MERCATO (PAGINA 12)
- SPORT SOSTENIBILE (PAGINA 13)
- VETRINA DELLE AZIENDE (PAGINA 14)
IMQ ANCHE A DUBAI Con l’apertura di IMQ Gulf a Dubai IMQ da oggi è presente anche negli Emirati Arabi. (PAGINA 2)
FOCUS ON
IMQ ANChE A DUbAI
CON L’APERTURA DI IMQ GULF A DUBAI IMQ DA OGGI È PRESENTE ANCHE NEGLI EMIRATI ARABI. Tutte le aziende interessate a esportare nei Paesi del Golfo potranno in questo modo fare sempre più affidamento su IMQ che, tramite la nuova società, potrà supportarle con maggiore tempestività ed efficacia nell’ottenimento delle certificazioni obbligatorie per quei mercati.
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I produttori potranno beneficiare dei numerosi riconoscimenti che IMQ ha ottenuto dalle Autorità locali oltre che dei vantaggi derivanti dalla presenza di una società in loco. Per quanto riguarda i riconoscimenti, ricordiamo i principali: • L’autorizzazione da parte dell’ESMA (Emirates Authority for Standardization and Metrology) a operare sia in qualità di agenzia ispettiva sia di ente riconosciuto per supportare le aziende nell’ottenimento dei certifi-
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cati di conformità necessari per esportare negli Emirati. L’autorizzazione ottenuta dal SASO (Saudi Standards, Metrology and Quality Organization) quale laboratorio registrato per le prove di performance su elettrodomestici e per le procedure di “application” dell’etichetta energetica richiesta in Arabia Saudita. L’autorizzazione da parte della Civil Defence degli Emirati Arabi Uniti e
CORPORATE
DOPO LA CINA, LA SPAgNA E LA POLONIA, IMQ APRE UNA SEDE ANChE A DUbAI. UNA REALTà VOLUTA PER MEgLIO SUPPORTARE LE AzIENDE SEMPRE PIù PRESENTI NEI MERCATI MEDIO ORIENTALI E PER POTENzIARE LE ATTIVITà DI ISPEzIONE CONDOTTE INTERNAzIONALMENTE.
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della Civil Defence del Kuwait e del Qatar ad agire in qualità di laboratorio di prova ed ente di certificazione per numerosi prodotti regolamentati da queste Autorità quali, ad esempio, i sistemi antintrusione e antincendio e gli apparecchi di illuminazione d’emergenza. A ciò si aggiunga l’accreditamento internazionale ISO 17025 dei laboratori di IMQ e dunque la possibilità di offrire un servizio di testing accre-
ditato, per quanto riguarda sia gli aspetti di safety sia di performance, requisito cogente per esportare nei Paesi del Golfo. “La costituzione di una società vicina ai Paesi del Golfo” ha dichiarato l’ing. Antonella Scaglia, Presidente e AD di IMQ “rappresenta una conferma della volontà di IMQ di proseguire nel suo percorso di crescita e internazionalizzazione, privilegiando una strada che assicuri il presidio diretto dell’attività svolta lo-
calmente”. Una scelta che andrà a beneficio delle aziende clienti che potranno usufruire di una maggiore flessibilità e tempestività dei servizi offerti, oltre che di un concreto supporto nell’identificazione preventiva dei requisiti e delle regolamentazioni necessarie per esportare, con i conseguenti vantaggi legati alla riduzione del time-to-market.
3 Luglio 2015
FOCUS ON
ESPORTARE PRODOTTI A gAS IN NORDAMERICA
gRAzIE AL RECENTE MEMORANDUM OF UNDERSTANDINg SIgLATO TRA IMQ E UL, I PRODUTTORI DI APPARECChIATURE A gAS E MISTI POTRANNO RIVOLgERSI DIRETTAMENTE A IMQ PER I TEST DI CONFORMITà AgLI STANDARD NORDAMERICANI. UN’OPPORTUNITà DI INDUbbIO VANTAggIO, ChE CONSENTE ALLE AzIENDE DI VELOCIzzARE L’IMMISSIONE DEI PRODOTTI SUL MERCATO E DI MANTENERE COME REFERENTE – ANChE PER IL NORDAMERICA – IL PROPRIO CONTATTO IN IMQ.
Destreggiarsi nel panorama delle regolamentazioni del mercato globale è una sfida complessa e ambiziosa che può diventare ancora più tortuosa e costosa se associata all’utilizzo di laboratori esterni. Grazie all’accordo tra IMQ e UL, invece, i produttori di apparecchiature a gas - quali
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piani cottura a gas e misti, boiler, scaldacqua, valvole etc - potranno usufruire di un servizio di riconosciuta qualità, in grado di velocizzare l’immissione dei prodotti sul mercato, conformemente a quanto previsto dalle normative locali.
Le procedure di test applicate permetteranno di rispondere ai requisiti degli standard sia del mercato europeo sia di quello nordamericano. I prodotti costruiti all’interno dell’Unione Europea potranno essere testati localmente presso i laboratori di IMQ, accelerando così la distribuzione
FOCUS ON EXPORT
EXPORT
nel mercato nordamericano. Allo stesso modo, i clienti del Nord America potranno beneficiare dei laboratori locali di UL. Inoltre i clienti continueranno a lavorare con il loro principale contatto all’interno di IMQ o UL, che a sua volta coinvolgerà le parti interessate per mettere in atto un processo coordinato. “Il MoU siglato con UL” ha commentato Fulvio Giorgi, direttore della business Unit Prodotto di IMQ, “ha l’obiettivo di rispondere alle esigenze sempre più glocal del mercato. Si tratta di una collaborazione virtuosa tra enti impegnati nella tutela della sicurezza e della qualità, che comporterà vantaggi concreti per i produttori ma anche per i consumatori e, più in generale, per il mercato. Teniamo molto alla collaborazione con UL per migliorare la crescita e la sicurezza dei prodotti a gas e di tutte le apparecchiature miste a livello globale”. “L’accordo con IMQ è stato intrapreso avendo sempre chiari in mente i bisogni dei nostri clienti” ha affermato Marco Crosignani, direttore europeo della divisione Appliances, HVAC e Lighting presso UL. “Attraverso l’offerta di un servizio locale per un accesso globale, i nostri clienti avranno la possibilità di accedere al mercato più velocemente, di ottimizzare i budget e di allargare la loro rete di distribuzione. Siamo orgogliosi di lavorare con un ente che si oc-
cupa di sicurezza con grande autorevolezza per offrire ai clienti un servizio ed un valore ancora più elevati”. Il MoU tra IMQ e UL è stato confermato lo
scorso 24 Giugno a Milano da Antonella Scaglia, presidente e amministratore delegato di IMQ e da Jeff Smidt, vice presidente della divisione di Appliances, HVAC e Lighting di UL
SISTEMI DI SICUREZZA: DESTINAZIONE BELGIO Le aziende del settore sistemi di sicurezza, interessate a esportare in Belgio e Olanda, potranno rivolgersi a IMQ per l’esecuzione delle prove necessarie secondo la nota tecnica CEB T031:2014. IMQ ha infatti ottenuto l’accreditamento per la norma CEB T031:2014. certificazione.prodotto@imq.it
5 Luglio 2015
NOVITà NORMATIVE
ETIChETTA ENERgETICA E DIRETTIVA ErP: PUbbLICATI I PRIMI REgOLAMENTI ANChE PER gLI APPARECChI PROFESSIONALI
Sono stati pubblicati sulla G.U.U.E dello scorso 8 luglio i primi Regolamenti Europei per l’applicazione della Direttiva ErP anche agli apparecchi professionali. Scopo della direttiva, lo ricordiamo, è quello di promuovere un quadro per l'integrazione degli aspetti ambientali nella progettazione delle apparecchiature. La progettazione ecologica dei prodotti rappresenta infatti un elemento fondamentale della strategia comunitaria sulla politica integrata dei prodotti. Tale impostazione preventiva ha come obiettivo l'ottimizzazione delle prestazioni ambientali dei prodotti mantenendo contemporaneamente le proprie qualità funzionali.
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Regolamenti attualmente pubblicati: • Regolamento Delegato (UE) 2015/1094 della Commissione del 5 maggio 2015 che integra la direttiva 2010/30/UE del Parlamento europeo e del Consiglio in merito all'etichettatura energetica degli armadi frigoriferi/congelatori professionali • Regolamento (UE) 2015/1095 della Commissione del 5 maggio 2015 recante misure di esecuzione della direttiva 2009/125/CE del Parlamento europeo e del Consiglio in merito alle specifiche per la progettazione ecocompatibile degli armadi refrigerati professionali, degli abbattitori, delle unità di condensazione e dei chiller di processo.
IMQ è in grado di eseguire le misure di assorbimento e le valutazione di conformità alla misura di esecuzione su tutte le tipologie di apparecchi professionali sopra citati.
gaetano.bonarrigo@imq.it
NOVITà NORMATIVE
ISO 9001 E ISO 14001 EDIZIONE 2015
Come gestire la transizione dalla vecchia alla nuova norma. IL PROCESSO DI REVISIONE DELLE NORME ISO 9001 E ISO 14001 hA RAggIUNTO LO STADIO DI FDIS (FINAL DRAFT INTERNATIONAL STANDARD) ED ENTRO LA FINE DEL 2015 L’ISO PUbbLIChERà LA NUOVA VERSIONE DELLE DUE NORME. PER LE AzIENDE gIà CERTIFICATE SECONDO LE EDIzIONI PRECEDENTI DELLA NORMA, COME AVVERRà LA TRANSIzIONE?
Durata periodo transitorio Avrà la durata di 3 anni, a partire dalla data di pubblicazione delle norme; durante tale periodo sarà possibile effettuare l’audit per l’adeguamento alle nuove edizioni. Validità delle edizioni precedenti Le certificazioni rilasciate a fronte delle normeISO 9001:2008 e ISO 14001:2004 saranno valide sino alla fine del periodo transitorio. Audit di adeguamento Già dalla data di pubblicazione delle nuove norme sarà possibile, su richiesta, effettuare il relativo audit di adeguamento, anche in occasione delle visite ordinarie di sorveglianza o rinnovo. IMQ provvederà a fornire ai propri clienti
informazioni dettagliate sulla durata dell’audit di adeguamento. Qualora esso venga effettuato in concomitanza con la visita ordinaria di sorveglianza/rinnovo, sarà necessario valutare l’adeguatezza dei tempi attualmente previsti. Gap analysis Ai clienti IMQ verrà offerta la possibilità di pianificare attività di gap-analysis, finalizzate a valutare il grado di allineamento del Sistema di Gestione alle nuove norme. Link utili - www.uni.com - www.iso.org/iso/iso9001_revision - www.iso.org/iso/iso14001_revision
Approfondimenti IAF (International Accreditation Forum www.iaf.nu) ha definito un piano di implementazione per favorire una transizione graduale, oltre ad alcuni documenti di sintesi sui principali cambiamenti apportati: • Transition Planning Guidance for ISO 9001:2015 (www.iaf.nu/upFiles/IAFID9Transition9001PublicationVersion.pdf) • Transition Planning Guidance for ISO 14001:2015 (www.iaf.nu/upFiles/IAFID9Transition9001PublicationVersion.pdf) angela.galleani@imq.it
7 Luglio 2015
NOVITà NORMATIVE
REgOLAMENTO UE PRODOTTI DA COSTRUzIONE: DA DICEMbRE 2016 ObbLIgATORIO ANChE PER I CAVI Dal 1 dicembre 2016 per poter immettere sul mercato europeo i cavi di energia, comando e comunicazioni, non sarà più sufficiente la marcatura CE di conformità alla Direttiva Bassa Tensione. A seguito della pubblicazione sulla G.U.U.E. del 10.07.2015, della norma armonizzata EN 50575:2014 "Cavi di energia, comando e comunicazioni - Cavi per applicazioni generali nei lavori di costruzione soggetti a prescrizioni di reazione al fuoco”, anche i produttori di cavi dovranno infatti attenersi a quanto previsto dal Regolamento UE n. 305/2011, relativo ai prodotti da costruzione (Regolamento CPR). N.b. Su base volontaria, l’applicazione del Regolamento CPR è possibile dal 1.12.2015. IL REGOLAMENTO CPR Il Regolamento Europeo CPR stabilisce le condizioni per l'immissione o la messa a disposizione sul mercato di una vasta gamma di prodotti da costruzione e materiali per l’edilizia, fabbricati per essere installati/utilizzati in modo permanente negli edifici e nelle infrastrutture. Lo scopo principale è quello di assicurare la sicurezza delle persone e dei beni in casi di incendio, attraverso la determinazione di criteri di valutazione delle prestazioni che i prodotti che devono soddisfare in caso di incendio. Un ruolo preponderante lo giocano naturalmente i cavi, di potenza, controllo, comunicazione, in rame, alluminio e fibra ottica, per installazione all’interno di edifici. IL REGOLAMENTO CPR SUI CAVI: COSA CAMBIA PER I COSTRUTTORI L’applicazione ai cavi del Regolamento CPR comporta per il costruttore l’obbligo di predisporre una Dichiarazione di Prestazione che deve contenere informazioni sulle caratteristiche essenziali del cavo. In particolare deve riportare la Classe di reazione al fuoco di appartenenza, definita in base alle caratteristiche di rilascio di calore e propagazione della fiamma, secondo le seguenti 6
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Euroclassi, in ordine decrescente di prestazione: A, B1, B2, C, D, E. Accanto alla Classe vanno indicati altri parametri addizionali quali l’acidità dei gas (a), l’opacità dei fumi (s) e il gocciolamento (d). Ai fini della Dichiarazione di Prestazione e dell’apposizione della Marcatura CE, le prestazioni del prodotto, e quindi l’effettiva appartenenza ad una determinata Classe, devono essere controllate e certificate da organismi indipendenti (Organismi Notificati). LA CLASSIFICAZIONE AL FUOCO Le Autorità nazionali devono adottare la CPR nei pro-
pri regolamenti e nella propria normativa. Spetta dunque alle Autorità di ogni Paese determinare quali Classi di prestazione si applicano nei differenti ambiti. PER SAPERNE DI PIÙ PARTECIPA AL WORKSHOP GRATUITO ORGANIZZATO DA IMQ A MILANO, IL 23 SETTEMBRE. WWW.IMQ.IT
claudio.mazzucchi@imq.it
NUOVI SERVIzI
NUOVI SERVIzI IMQ Verifiche periodiche delle attrezzature di lavoro
ALLEGATO VII D.LGS. 81/2008 E DM 11.04.2011
Certificazione degli istituti di vigilanza
Certificazione dei professionisti della security
Certificazione delle centrali operative e di telesorveglianza
MILANO, Via Quintiliano 43 - 20138 - Tel. +39 0250731 - Fax +39 0250991500 ROMA, Via Nazionale 230 - 00184 - Tel. +39 065020158 - Fax +39 0650992505 info@imq.it - www.imq.it
IMQ Security Network Con l’entrata in vigore del Decreto del Ministero dell’Interno n. 115 del 4 giugno 2014, è diventata obbligatoria la certificazione degli istituti di vigilanza privata da parte di un Organismo accreditato. IMQ, Organismo accreditato Accredia e con una trentennale esperienza maturata nel settore, si pone come punto di riferimento quale unico ente di certificazione italiano ad aver avviato uno schema di certificazione per le apparecchiature, i servizi, gli operatori e gli impianti del settore security e delle centrali di telesorveglianza. In particolare con la proposta Network security IMQ offre: - Certificazione degli istituti di vigilanza - Certificazione delle centrali operative e di telesorveglianza - Certificazione dei professionisti della security security@imq.it
IMQ Industry È il nuovo network di IMQ voluto a supporto delle aziende del settore industriale. Operativo internazionalmente, il network si offre in particolare ai settori chimica e fertilizzanti, infrastrutture, metalli e minerali, oil e gas, energia. I servizi offerti invece sono i seguenti: - Ispezioni di seconda e terza parte - Formazione - Expediting - Preshipment - Energy audit - Valutazione fornitori - Valutazione e certificazione sistemi di gestione - Energy Audit - Operation and Maintenance - Project Quality Management - Independent, Owner’s, Lender’s Engineer mkt@imq.it
Apparecchi a LED e prove per la verifica della protezione contro le sovratensioni di rete Dallo scorso aprile, nei Laboratori IMQ, accanto alle verifiche “standard” in ambito EMC (ad esempio norma EN 61547, EN 55015, ecc.) è possibile eseguire test per la verifica della protezione contro le sovratensioni di rete, sia di modo comune sia differenziale, fino a 12 kV (1,2/50 µs Generatore di Tensione) e 6 kA (8/20 µs Generatore combinato di corrente).
Verifiche periodiche delle attrezzature di lavoro IMQ è Soggetto Abilitato Privato ai sensi dell’Art. 2 del D. M. 11 aprile 2011 per la verifica di tutte le attrezzature di lavoro elencate nell’allegato VII del D.lgs. 81/2008 e s.m.i. Gruppo SP (Sollevamento persone) • Scale aeree a inclinazione variabile • Ponti mobili su carro ad azionamento motorizzato o manuale • Ponti sospesi e relativi argani • Piattaforme di lavoro autosollevanti su colonne • Ascensori e montacarichi da cantiere Gruppo SC (Sollevamento Materiali) • Apparecchi di sollevamento mobili (es. autogru), trasferibili (es. gru a torre) e fissi (es. carroponte) di portata superiore a 200 kg • Carrelli semoventi a braccio telescopico • Idroestrattori a forza centrifuga Gruppo GVR (Gas, Vapore, Riscaldamento) • Recipienti contenenti fluidi con pressione maggiore di 0,5 bar • Tubazioni contenenti gas, vapori e liquidi • Generatori di vapore e acqua surriscaldata • Generatori di calore con potenzialità maggiore di 116 Kw • Forni per le industrie chimiche e affini • Insiemi verifiche.impianti@imq.it
certificazione.prodotto@imq.it
9 Luglio 2015
NUOVI SERVIzI FOCUS ON
CERTIFICAzIONE FIgURE
IMQ è ORgANISMO ACCREDITATO ACCREDIA IN bASE ALLA NORMA ISO 17024 PER OPERARE IN QUALITà DI ORgANISMO PER LA CERTIFICAzIONE DEL PERSONALE.
Accanto agli accreditamenti relativi ai frigoristi (personale e Imprese) secondo i Regolamenti 303-304-305/2008 e ai fotografi, in base alla norma UNI 11476, le altre figure professionali per i quali IMQ è accreditato sono: Amministratori condominiali e immobiliari - UNI 10801 L’iter di certificazione consiste nel superamento di un esame al quale possono accedere i professionisti in possesso dei prerequisiti indicati nelle “Prescrizioni Particolari Schema UNI 10801”. L’esame viene condotto alla presenza di una Commissione d’esame e prevede: • La valutazione di un fascicolo Immobiliare; • Una prova scritta e una prova orale aventi come argomento le tematiche relative all’ambito della pratica professionale applicata e alle disposizioni, norme e leggi che regolano il condominio e la sua corretta amministrazione. L’ottenimento della certificazione rappresenta uno strumento efficace per accrescere il riconoscimento professionale dei singoli professionisti, per offrire riferimenti certi ed adeguate garanzie di qualità al mercato, per distinguersi
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sul mercato e offrire alla committenza un immediato strumento di orientamento della scelta. Certificazione dei Valutatori immobiliari - UNI 11558 Il valutatore Immobiliare è la figura professionale che possiede le necessarie qualifiche, conoscenze, abilità e competenze per esercitare l’attività di stima e valutazione immobiliare. Tra le competenze specifiche richieste a questa figura professionale, che deve avere maturato un’esperienza nel settore di almeno tre anni, rientrano le conoscenze in estimo, principi di economia e mercati immobiliari, sistema catastale, fiscalità immobiliare, certificazione ambientale e, più in generale, competenze in diritto urbanistico, matematica finanziaria, statistica, scienza e tecnica delle costruzioni. L’iter di certificazione consiste nel superamento di un esame che prevede l’esecuzione di una prova scritta e di una prova orale. L’ottenimento della certificazione rappresenta uno strumento di garanzia per lo svolgimento di un’attività professionale che presenta risvolti di estrema importanza, al di là del mero valore economico del bene oggetto di valutazione,
in funzione delle motivazioni che la rendono necessaria e dei soggetti committenti quali ad esempio: istituti di credito, tribunali, società immobiliari, organi di vigilanza, società di revisione.
Certificazione dei Professionisti della Security - UNI 10459 Il professionista della Security è la figura professionale in possesso delle conoscenze, abilità e competenze nel campo della security tali da garantire le gestione complessiva del processo di security o di rilevanti sottoprocessi. L’attività professionale viene distinta in tre livelli specialistici in funzione dei contesti organizzativi di diversa complessità al fine di costituire un utile supporto per le organizzazioni, che possono meglio orientare le scelte sul professionista con il livello più adatto alle proprie esigenze, così come per tutte le altre parti interessate: Professionista della Security di primo livello (operativo - Security Expert): orientato a una
NUOVI SERVIzI
PROFESSIONALI
ALTRE FIGURE PROFESSIONALI
“media” complessità di security, considerate l’Organizzazione e le attività svolte. Professionista della Security di secondo livello (manageriale - Security Manager): orientato a una “medio-alta” complessità di security, considerate l’Organizzazione e le attività svolte. Professionista della Security di terzo livello (alto manageriale - Senior Security Manager): orientato alla “massima” complessità di security, considerate l’Organizzazione e le attività svolte. L’iter di certificazione consiste nel superamento di un esame che prevede l’esecuzione di un test scritto, lo svolgimento di un caso di studio e un colloquio conclusivo per approfondire il livello delle conoscenze acquisite dal candidato. L’ottenimento della certificazione rappresenta uno strumento efficace per accrescere il riconoscimento professionale dei singoli professionisti, per offrire riferimenti certi ed adeguate garanzie di qualità al mercato, per distinguersi sul mercato e offrire alla committenza un immediato strumento di orientamento della scelta.
Figure professionali operanti sugli impianti a gas di tipo civile alimentati da reti di distribuzione - UNI 11554 La norma UNI 11554:2014 “Figure professionali operanti sugli impianti a gas di tipo civile alimentati da reti di distribuzione – Requisiti di conoscenza, abilità e competenza” definisce i requisiti relativi all’attività professionale di coloro che operano sugli impianti a gas combustibili di tipo civile alimentati da reti di distribuzione, ossia che: • progettano, installano, rimuovono, ispezionano, sottopongono a collaudo, prova o verifica, mettono in servizio e mantengono in stato di sicuro funzionamento gli impianti alimentati a gas; • scelgono, installano, rimuovono, sottopongono a prova o verifica, mettono in servizio e manutengono gli apparecchia a gas e loro componenti. Nella descrizione dell’attività professionale si è ritenuto opportuno distinguere tre differenti profili specialistici: • Responsabile tecnico; • Installatore; • Manutentore. Sono stati inoltre individuati, in funzione della portata termica degli apparecchi asserviti e della pressione di alimentazione, i seguenti due livelli per ognuno dei profili specialistici, sopra elencati: • 2° livello: Impianti domestici e similari per l’utilizzazione di gas combustibili, asserviti ad apparecchi aventi portata termica nominale singola non maggiore di 35 kW • 1° livello: impianti al servizio di edifici adibiti ad usio civile per l’utilizzazione di gas combustibili, asserviti ad apparecchi aventi portata termica nominale singola maggiore di 35 kW (o complessiva maggiore di 35 kW se installati in batteria) e alimentati a pressione maggiore di 0,5 bar. Tali impianti sono funzionali a: • climatizzazione di edifici e di ambienti; • produzione centralizzata di acqua calda sanitaria; • climatizzazione di edifici ed ambienti e produzione centralizzata di acqua calda sanitaria; • ospitalità professionale di comunità ed ambienti similari. Il processo di certificazione prevede la verifica dell’esperienza professionale del candidato e, successivamente, la valutazione del suo livello professionale mediante una prova teorica (scritta per misurarne le conoscenze tecniche, orale per approfondire il livello delle conoscenze) ed una pratica con la simulazione di una situazione operativa reale. Ogni prova deve essere positivamente superata per poter svolgere la prova successiva. L’ottenimento della certificazione rappresenta uno strumento efficace per accrescere il riconoscimento professionale dei singoli professionisti, per offrire riferimenti certi ed adeguate garanzie di qualità al mercato, per distinguersi sul mercato e offrire alla committenza un immediato strumento di orientamento della scelta.
figure.professionali@imq.it
11 Luglio 2015
TUTELA MERCATO
AgENzIA DELLE DOgANE E DEI MONOPOLI E IMQ: ANCORA INSIEME PER LA TUTELA DEgLI ITALIANI L’88% DEI PRODOTTI ELETTRICI SOSPETTATI DALLE DOgANE DI NON ESSERE A NORMA ED ESAMINATI DA IMQ NEI PRIMI SEI MESI DEL 2015 è RISULTATO NON CONFORME
Sei mesi di lavoro intenso, di controlli e ispezioni condotti in nome della sicurezza del mercato elettrico. La prima parte del 2015 ha visto ancora una volta l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e l’Istituto Italiano del Marchio di Qualità IMQ, leader italiano nel settore delle certificazioni, collaborare con l’obiettivo di preservare i consumatori italiani dall’acquisto e dall’utilizzo di prodotti realizzati senza rispetto delle normative sulla sicurezza. Durante questi primi sei mesi, i laboratori di IMQ, su richiesta dell’Agenzia, hanno eseguito 70 interventi di ispezioni e prove di verifica su un campione rappresentativo di oltre 47.000 prodotti elettrici selezionati, sulla base di una sofisticata analisi dei rischi, da numerosi Uffici dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
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I controlli effettuati hanno confermato l’efficacia dei criteri di selezione dato che ben l’88,06% dei campioni di merce prelevati dalle dogane (corrispondente a un totale di circa 41.000 pezzi) è risultato essere non conforme ai requisiti di sicurezza e qualità previsti dalle attuali direttive europee. I prodotti per i quali è stata richiesta l’ispezione presso i laboratori di IMQ sono quelli che, a un primo controllo da parte degli operatori doganali, presentavano alcune criticità come: l’assenza della marcatura CE o la sua riproduzione grafica non conforme; documentazione tecnica non conforme alle direttive; scarsa qualità dei materiali. Tra le categorie di prodotti che si sono rivelate più spesso non conformi a seguito delle verifiche, segnaliamo: caricabatterie, lampadine
e tubi a LED, trasformatori e alimentatori, ma anche lampadine fluorescenti, apparecchi di illuminazione, adattatori USB, apparecchi per manicure e pedicure. I controlli effettuati nella prima metà dell’anno hanno messo in evidenza dei dati importanti, che dimostrano ancora una volta quanto sia necessario il monitoraggio congiunto condotto dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e da IMQ sulla merce elettrica importata. Non a caso, la collaborazione tra i due operatori della sicurezza prosegue già da diversi anni con l’obiettivo di tutelare il mercato del nostro Paese dalla presenza di prodotti potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori.
SPORT SOSTENIbILE
SPORT SOSTENIbILE
IMQ PORTA AL gOLD LA SUISSEgAS MILANO MARAThON 2015 SUISSEgAS MILANO MARAThON 2015 SI CONFERMA LEADER IN EUROPA PER SOSTENIbILITà AMbIENTALE: RAggIUNTO IL LIVELLO gOLD DELLA COUNCIL FOR RESPONSIbLE SPORT CERTIFICATION, LA CERTIFICAzIONE MADE IN USA ChE PREMIA L’ATTENzIONE ALL’AMbIENTE E ALL’IMPATTO SOCIALE NELL’ORgANIzzAzIONE E NELLO SVOLgIMENTO DEgLI EVENTI SPORTIVI.
Un traguardo autorevole, per raggiungere il quale RCS Sport, l’ente organizzatore della maratona meneghina, ha lavorato per più di nove mesi in collaborazione con IMQ, Sustainability Partner dell’evento e partner esclusivo per l’Italia del Council for Responsible Sport
R Risultati isultati
#R #RUNGREEN UNGREEN
Oltre € 2 290.000
AAttraverso ttraverso “R “Rete ete del Dono Dono””
USTE ESAUSTE ARPE ESA SCARPE SC CCOLLTTE RACCOLTE RA ATTE DESTINATE E DESTINA RICICLOO AL RICICL
BUONE
CIBOO DONA DONATO CIB ATTO Banco AAlimentare limentare Milano
50 lt 127.750
INDUMENTI RA RACCOOLTI CCOOLLTTI
RACCOLTA % RA C C OLT A DIFFERENZIATA DIFFERENZIA ATA
0 2.200 kg
BAMBINI
MILANO ALLAA MILANO TI ALL ISCRITTI ISCRIT MARATHON SCHOOL MARATHON
AACQUA CQUA CCONSUMATA ONSUMA UMAATA
790 t
150 kg
DI CCOO 2 EMESSE VENTO DDAA EEVENTO NEUTRALIZZ ATE E NEUTRALIZZATE
DONATI FRANCESCOO DONA ATI A OPERA OPE S. FRANCESC
3.027 7
Obiettivo pienamente centrato grazie alle numerose iniziative messe in essere in ottica di sostenibilità ambientale e sociale classificabili in 5 macroambiti: pianificazione e comunicazione, acquisti e appalti, gestione delle risorse, accessibilità ed equità, coinvolgimento e impatto sulla comunità.
€
70 kg
PPARTECIPANTI ARTECIP ECIPPANTI
PERSONAL FUNDRAISING
LE
Nel 2013, la maratona milanese fu la prima in Europa a ottenere la certificazione statunitense, con il livello Silver. La soddisfazione data dai risultati raggiunti e dalle azioni messe in atto, così come l’apprezzamento da parte sia degli sponsor sia degli atleti, hanno portato per il 2015 gli organizzatori a voler alzare l’asticella e a impegnarsi per raggiungere il livello successivo della certificazione: il Gold.
SUST SUSTAINABILITY TAINABILITY PARTNER PARTNER
CARTA C AR T A RISPARMIATA RISP ARMIAT A CCON ON ISCRIZIONI ON LINE
150 kg
MOZZICONI RACCOLTI MOZZIC ONI RA CCOLLTI
filippo.mutti@imq.it
13 Luglio 2015
VETRINA DELLE AzIENDE
SCAbEC - REgIONE CAMPANIA QUANDO LA QUALITà
VALORIzzA IL TERRITORIO Ha scelto la qualità del Sistema di Gestione certificato la SCABEC, società per azioni nata per valorizzare e promuovere i beni culturali della Campania, in qualità di attrattori turistici e fattori di sviluppo della Regione Campania. La Scabec S.p.A. è una società regionale, con partnership pubblico-privata, al cui interno operano società leader nel settore dei beni culturali, specializzate nei servizi di accoglienza, di gestione museale, di allestimento mostre, sino alla promozione e comunicazione. Una società dinamica, snella nella struttura, capace di attivare collaborazioni internazionali e di essere allo stesso tempo radicata sul territorio, con azioni e progetti che in questi anni hanno dato forza al sistema di fruizione dei beni culturali campani e fatto crescere l'offerta culturale della Regione, anche attraverso specifici strumenti di promozione e incoming turistico. Oggi Scabec progetta e realizza diversi azioni di valorizzazione dei beni culturali: dalla gestione museale integrata del museo MADRE, all’organizzazione di mostre ed eventi, dalla gestione del sistema integrato musei-trasporti Campania>Artecard ai progetti di valorizzazione quali Grand Tour, Musica nelle Chiese, Forum Europeo del Turismo, Wellcome in Campania. L'auditor di Terza parte ha rilevato che: "Il sistema di gestione per la qualità è risultato ben impostato, conforme alla norma UNI EN ISO 9001:2008 ed al campo di applicazione dichiarato. Pur se di recente implementazione, lo stesso risulta interpretato come un importante ‘strumento di lavoro’ a supporto di tutti i processi operativi, gestionali e strategici-direzionali condiviso con tutte le funzioni aziendali che, coadiuvate da una attenta Direzione ed una tenace Responsabile Qualità, hanno dimostrato consapevolezza e preparazione rispetto agli argomenti discussi". Per la validazione completa del campo di applicazione l’audit ha interessato 3 progetti di interesse regionale con l’evidente attività di coordinamento e responsabilità contrattuale
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per acquisizione, pianificazione e controllo di servizi commissionati ad affidatari per la fruizione pubblica e la valorizzazione dei beni e delle attività culturali in Campania: a) Grand Tour – progetto di valorizzazione del patrimonio culturale campano e di sviluppo di iniziative territoriali sul tema; b) Musiche nelle Chiese – progetto che pone la musica come elemento di valorizzazione di giovani in aree territoriali difficili e di valorizzazione della musica nei luoghi sacri; c) Gestione Ordinaria Museo Madre – progetto di coordinamento e responsabilità contrattuale per acquisizione, pianificazione e controllo di servizi commissionati ad affidatari per: biglietteria, manutenzione, pulizia, assistenza di sala, vigilanza, etc. Di particolare interesse lo specifico campo di applicazione del certificato che non è certo convenzionale nell'applicazione della Norma di riferimento data la singolarità dei servizi certificati. Di rilievo anche le modalità dell'Azienda nell'interagire sistematicamente con tipologie di interlocutori diversi: la Pubblica amministrazione - Regione Campania - che rappresenta il socio di maggioranza e anche l’unico Committente; il Raggruppamento di Imprese private che rappresenta il Socio di minoranza,
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anche affidatario di una buona parte dei servizi, con necessità di diverse tempistiche e prassi che spesso inducono ad interpretare con ulteriore elasticità i dettami della Norma.Il Direttore Generale della Società, ing. Maciocia, ha evidenziato che: "Pur se di recente istituzione, il Sistema di Gestione per la Qualità attivo in SCABEC ha costituito un valido strumento che ha consentito di: • Migliorare la formalizzazione dell'organizzazione dei processi,specificando in maniera più esplicita responsabilità e compiti propri dei vari attori all'interno della Società • Definire una pratica di audit metodica ed una procedura per il riesame periodico di tale Sistema nell'ottica di un miglioramento aziendale continuo • Sistematizzare un metodo quantitativo per il monitoraggio dei servizi erogati con sistemi di indicatori e target da definire in base allo specifico ambito e da affinare progressivamente nelle successive applicazioni”. L'Amministratore Delegato, Dr. Tumino, ha sottolineato che: "Ottenere la certificazione di qualità da parte di un ente esterno ha permesso di: migliorare, da parte dei soggetti esterni, la visibilità della gestione aziendale dei processi, ufficializzando l’adozione di un Sistema non solo condiviso in ambito SCABEC, ma anche riconosciuto da un ente esterno, appositamente strutturato e accreditato; favorire la comunicazione con le altre realtà aziendali, definendo un linguaggio comune e condiviso con affidatari e fornitori che, pure sono certificati, sempre nell’ottica di una sinergica tensione al miglioramento del servizio erogato; poter contare su una guida esterna e imparziale, in merito ad uno strumento di concreto controllo e miglioramento del livello qualitativo del servizio come il Sistema di Gestione della Qualità".
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STUDIO MONTEDORO: UNA STORIA DI QUALITà LUNgA 10 ANNI
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LA QUALITà COME SCELTA STRATEgICA E IRREVERSIbILE. LA QUALITà COME UN “DOVERE” NEI CONFRONTI ANChE DEL CLIENTE. CLIENTE I CUI INTERESSI SONO AL CENTRO DELL’ATTIVITà DELLO STUDIO COMMERCIALE DI TREIA, IN PROVINCIA DI MACERATA, ChE QUEST’ANNO FESTEggIA I 10 ANNI DI CERTIFICAzIONE ISO 9001.
“La Certificazione – quindi la conferma, l’attestazione, da parte di un Ente terzo – che l’organizzazione opera secondo un modello di gestione conforme agli standard di qualità, efficacia ed efficienza, previsti dalla normativa europea – è stato un forte sentimento interno, una vera scelta organizzativa. Abbiamo ritenuto che per quanto compete l’esercizio della professione del commercialista ci sono già le regole di legge e anche gli Ordini preposti al controllo e alla tutela del mercato e per il cliente, fino a prova contraria, l’elemento discriminante è la fiducia. Il cliente non sempre riesce a valutare e ad esprimere un giudizio con immediatezza rispetto alle competenze messe in campo dal professionista. Di certo, però, il cliente saprebbe valutare e mettere a confronto il modo ed il sistema col quale le prestazioni ed i servizi gli vengono prestati”. È racchiusa in questa breve testimonianza di Claudio Montedoro, titolare dello Studio Montedoro di Treia, la motivazione che 10 anni fa ha portato lo Studio a ottenere la certificazione del Sistema di Gestione per la Qualità secondo i requisiti previsti dalla ISO 9001. Una motivazione nata dalla volontà di avere sempre, come obiettivo finale, la soddisfazione e gli interessi del cliente. Un obiettivo da confermare e migliorare ogni giorno, anche attraverso la formazione e il miglioramento continuativo del sistema di gestione dello studio.
“La scelta della Qualità è diventata strategica ed irreversibile, per raggiungere la finalità primaria della massima efficienza e dell’assolutezza del livello di qualità dei servizi” ha affermato ancora Montedoro. “Ammettiamo ed apprezziamo come i clienti, a loro volta, abbiano capito lo scopo e le ragioni sottostanti alla scelta, ci abbiano incoraggiati, abbiano collaborato. Oggi, dopo aver testato l’utilità ed i vantaggi anche per loro stessi, si può dire che condividano con noi il Sistema. Tutto ciò ha comportato a un effettivo innalzamento del-lo standard dei servizi e ci ha consentito di occupare, nel campo professionale di competenza e nel contesto geografico di azione, posizioni di vertice in termini di professionalità, qualità e buon nome. Sono proprio i nostri clienti i testimonial più efficaci per il nostro Studio e, grazie a questo, possiamo anche dire di essere diventati un punto di riferimento. Ovviamente l’investimento di risorse umane e di tempo è stato ed è ogni giorno importante per la riduzione delle inefficienze, l’eliminazione delle non conformità e la messa in campo di azioni preventive. Consapevoli di dover alimentare senza soluzione di continuità questo circolo virtuoso, abbiamo anche imparato bene che una volta raggiunto un traguardo, proprio da lì si deve ripartire per darsene uno nuovo e maggiormente
• DEFINIRE CHIARAMENTE, SOLO PER ISCRITTO ATTRAVERSO UNA LETTERA D’INCARICO, LE MODALITÀ E I TERMINI DELL’IMPEGNO PROFES SIONALE CHE LO STUDIO SI ASSUME CON OGNI CLIENTE
LE BUONE “NORME” DELLO STUDIO
MONTEDORO
• MANTENERE SISTEMATICA E QUOTIDIANA LA PREPARAZIONE E LA PROFESSIONALITÀ CON L’ATTIVITÀ DI GRUPPO
• LAVORARE PER ASSICURARCI IL DIRITTO ALLA CERTIFICAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ E PER MIGLIORARLO CONTINUAMENTE • GARANTIRE SULLA COSTANZA DEGLI INVESTIMENTI IN OGNI NUOVA TECNOLOGIA O MEZZO CHE POSSANO COMPORTARE MIGLIORAMENTI
• CONSEGNARE AI CLIENTI LA CARTA DEI SERVIZI DELLO STUDIO PER ESSERE TRASPARENTI SU IMPEGNI ASSUNTI E IMPEGNI MANTENUTI
• FORNIRE AL CLIENTE OGNI INFORMAZIONE E OGNI RISCONTRO NEL CASO DOVESSERO ESSERE ACCERTATE “NON CONFORMITÀ” ASCRIVIBILI ALLO STUDIO, CON IL FINE PRIMARIO DI LIMITARNE AL MASSIMO O, ADDIRITTURA ANNULLARNE, LE RICADUTE NELLA SUA ORGANIZZAZIONE.
sfidante”. Lo Studio Montedoro ha tradotto in un vero e proprio “Piano di miglioramento” gli obiettivi e le aree verso cui concentrare il massimo delle energie e l’impegno, assumendolo come proprio Codice di comportamento, allo scopo di rinnovare ed accrescere la soddisfazione del cliente. L’obiettivo per questo diviene il perseguire con crescente determinazione una concreta “innovazione del valore” affinché la professionalità dello Studio possa rappresentare un’opportunità per quanti scelgono lo Studio come partner.
15 Luglio 2015
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