IMQ Informa - Periodico bimestrale Anno XXI - Dicembre 2012 Redazione: IMQ S.p.A. via Quintiliano 43, 20138 Milano www.gruppoimq.it Spedizione in A. P.- 70% - DCB Milano Registrazione al Tribunale di Milano n. 265 del 24/4/92
D A L
G R U P P O
I M Q
FOCUS ON
- ESPORTARE IN CINA (PAGINA 2)
Da IMQ & CQC un aggiornamento su quanto c’è da sapere sugli scambi commerciali con la Cina
- AZIENDE ITALIANE E CLIMA (PAGINA 6)
Ecco i risultati emersi dal CDP Italy 100 Climate Change Report 2012 pubblicato da CDP in collaborazione con Accenture e IMQ (scoring partner)
- SPORT SOSTENIBILE (PAGINA 8)
IMQ porta in Italia ReSport, la certificazione statunitense per gli eventi sportivi
AGGIORNAMENTI NORMATIVI (PAGINA 10)
- Etichette energetiche
EXPORT (PAGINA 11) - Brasile
BREVI IMQ (DA PAGINA 12) - IMQ accreditato per la certificazione delle figure professionali - IMQ accreditato EMAS - IMQ e Agenzia delle dogane: i risultati dei controlli del primo semestre 2012
WORKSHOP (PAGINA 15) - Esportare nei paesi del CIS-CU
PUBBLICAZIONI (PAGINA 15) - Standard elettrici e Import a regola d’arte
VETRINA DELLE AZIENDE (PAGINA 16)
n.120
FOCUS ON
DA IMQ & CQC UN SU QUANTO C’È DA SCAMBI COMMERCI SENZA CERTIFICATO NON SI VA DA NESSUNA PARTE. O PER LO MENO NON SI VA DI CERTO IN CINA. E PER ANDARCI CON I PROPRI PRODOTTI, OCCORRE APPOGGIARSI A UN PARTNER AFFIDABILE, RICONOSCIUTO DALL’ENTE DI CERTIFICAZIONE CINESE. È QUESTO QUANTO EMERSO IN OCCASIONE DI UN SEMINARIO SVOLTOSI PRESSO LA SEDE IMQ, CHE HA RAPPRESENTATO L'UNICA TAPPA ITALIANA DEL ROAD-SHOW DEL CQC-CHINA QUALITY CERTIFICATION CENTRE, L’ENTE CINESE DI RIFERIMENTO PER IL RILASCIO DEL MARCHIO OBBLIGATORIO CCC. 2 IMQ Informa_n.120
FOCUS ON
AGGIORNAMENTO SAPERE SUGLI ALI CON LA CINA Numerosi i partecipanti e altrettante le informazioni fornite, in particolare per i produttori dei settori elettrodomestici e illuminazione, durante l’incontro svoltosi in IMQ con i funzionari dell’ente cinese CQC. Un appuntamento nel quale i rappresentati asiatici hanno ancora una volta sottolineato come il sistema di controlli adottato dal loro Paese tenda alla massima tutela del mercato interno. Un sistema nel quale a chi esporta in Cina è richiesto di soddisfare una serie di requisiti formali e sostanziali, il cui rispetto è sottoposto a una verifica costante da parte degli organismi governativi.
3 Dicembre 2012
FOCUS ON
CERTIFICAZIONE: CONDITIO SINE QUA NON L’esportatore che intende vendere in Cina deve ottenere la conformità ai GB standard (gli standard emessi dalla Standardization
Administration
of
China, il Comitato Nazionale Cinese di ISO e IEC. GB sta per Guobiao, che significa, in cinese, standard nazionale) certificata con il marchio CCC (China Compulsory product Certification). Per tutti i prodotti che hanno l’obbligo del marchio CCC, la strada più rapida per ottenerlo è quella offerta da IMQ. Grazie ad un accordo con il più importante organismo di certificazione cinese CQC (China Quality Certification Centre) e alla presenza in Cina di una sua società (IMQ Certification Shanghai Ltd.), IMQ è infatti in grado di gestire tutte le procedure necessarie all'ottenimento del CCC: dalla richiesta al rilascio del certificato. Tramite IMQ è possibile seguire l’intero iter di certificazione senza che l'azienda cliente debba preoccuparsi di interpretare le richieste tecniche e documentali o in-
di certificazione di durata dai 3 ai 6
l’IMQ, aderisce a un accordo inter-
terfacciarsi con gli uffici cinesi, con i
mesi basato sui seguenti passaggi:
nazionale di mutuo riconoscimento
conseguenti vantaggi in termini di com-
• Domanda presso un ente autoriz-
delle prove (IECEE-CB Scheme) a cui
prensibilità della lingua e di tempo. La
zato (ACB: Authorized Certification
aderiscono 42 paesi.
conoscenza delle norme cinesi di rife-
Body). Gli organismi abilitati sono
• Ispezione preliminare del luogo di
rimento, delle procedure, della termi-
solo cinesi. Il più importante è lo
produzione ad opera dell’ente di cer-
nologia, nonché l’esperienza acquisita
stesso CQC (China Quality Certifica-
da IMQ in tanti anni di attività, per-
tion Centre).
mette infatti di evitare tutti quegli eventuali
ritardi
e
malintesi,
spesso
• Prove tipo sul prodotto effettuate presso un laboratorio autorizzato
tificazione cinese. • Valutazione dei risultati con conseguente rilascio del certificato • Ispezione annuale di controllo sul
frequenti quando si affronta un paese
(ATL: Authorized Testing Labora-
luogo di produzione. (IMQ opera
complesso come la Cina.
tory) che può essere localizzato
come agenzia ispettiva, per le visite
anche in Europa (in quest’ultimo
di mantenimento del marchio CCC).
L’ITER
caso sono comunque necessarie
Per ottenere il marchio cinese la procedura standard prevede un processo
4 IMQ Informa_n.120
delle verifiche parziali presso i labo-
Se è vero che per esportare in Cina
ratori cinesi riconosciuti dall’ente ci-
la maggior parte dei prodotti deve ri-
nese). Il CQC infatti, così come
portare il marchio CCC (l’elenco sud-
FOCUS ON diviso in macrocategorie e sottocategorie
è
riportato
sul
sito
http://www.ccc-mark.com), è altrettanto vero che esistono delle apparecchiature
le
quali,
sebbene
formalmente non rientrino tra quelle sottoposte al CCC, in caso di dubbio rischiano di venire bloccate alle Dogane perché prive di marchio. Per evitare tale eventualità, l’unica strada percorribile è quella dell’ente cinese CIQ (China Inspection and Quarantine) al quale rivolgersi per richiedere una dichiarazione che certifichi l’esclusione dal marchio CCC.
L’IMPORTANZA DEL GIUSTO PARTNER Quanto detto sopra deve far riflettere sul fatto che non ci si può improvvisare
degli interlocutori ufficiali in Cina. Ecco che emerge ancora una volta l’importanza del partner a cui affidarsi, fondamentale sia in termini di tempi necessari per l’ottenimento della certificazione, sia in termini di efficienza dell’impegno dedicato.
esportatori verso la Cina. Esportare stabilmente in Cina richiede una strategia di prodotto ad hoc, che parta dalla progettazione e che coinvolga tecnici e responsabili della qualità. A ciò si aggiunga che sono fondamentali
GLI
ATTI DELL’INCONTRO
POSSONO ESSERE RICHIESTI A
IMQ
CQC COMPI-
LANDO IL FORM AL SEGUENTE INDIRIZZO:
www.imq.it/it/area_riservata/form_richiesta_atti_Cina
la conoscenza e l’applicazione dei requisiti tecnici, alle quali si deve affiancare la conoscenza delle procedure e
5 Dicembre 2012
FOCUS ON
AZIENDE ITAL CAMBIAMENT MIGLIORANO LE GRANDI AZIENDE E L’IMPEGNO
ALLA
SOSTENIBILITÀ
SI
VIENE AD AFFERMARE SEMPRE DI PIÙ COME UN RATING FONDAMENTALE PER LE DECISIONI DI INVESTIMENTO DEI PRINCIPALI
STAKEHOLDER,
RICONO-
SCIUTO ANCHE DALLA BORSA. I RISULTATI EMERSI DAL CDP ITALY 100 CLIMATE CHANGE REPORT 2012, PUBBLICATO DA CDP IN COLLABORAZIONE CON ACCENTURE E IMQ (SCORING PARTNER).
È stato presentato a novembre, alla Borsa di Milano il CDP Italy 100 Climate Change Report 2012, quest’anno intitolato “Catalyse business agility through climate change management”. Il report analizza nel dettaglio le risposte di 46 tra le 100 più grandi aziende italiane per capitalizzazione di mercato quotate alla Borsa Italiana, su nove diversi settori di mercato. Dal report emerge che, sebbene siano ancora scarsi gli obiettivi di riduzione a lungo termine, l'impegno delle aziende nel Carbon Management è comunque in cre-
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scita. Quest'anno si è infatti registrato un significativo aumento del numero di rispondenti del campione italiano (+30%), che è salito a 46 contro i 35 del 2011, oltre a un sensibile incremento del livello di importanza attribuito dalle aziende al cambiamento climatico. I risultati dimostrano inoltre come le aziende stiano comprendendo sempre più l’importanza della verifica dei dati. Il numero di aziende italiane che ha fornito certificati di verifica approvati dal CDP è quasi raddoppiato dal 2011 al 2012 (passando da 12 a
21). Le valutazioni necessarie per l'assegnazione dei punteggi, sono state condotte da IMQ che ha valutato disclosure e performance delle aziende. In pratica, per quanto riguarda la disclosure, è stato assegnato un punteggio (da 1 a 100) alla completezza, alla trasparenza e alla qualità delle informazioni dichiarate da ciascuna azienda su impatti e interventi in ottica di emissioni di gas effetto serra e climate change. Un requisito importante in termini di utilità e trasparenza delle informazioni fornite a clienti e investitori. Succes-
FOCUS ON
LIANE E TO CLIMATICO
posto per credibilità.
sivamante, per le aziende con punteggio in disclosure pari o superiore a una votazione di 50, è stata data una valutazione in termini di performance, ovvero sulla qualità delle azioni condotte in termini di climate change (valutazione dalla A, la più alta, alla E) in base a criteri di trasparenza, mitigazione, adattamento. Un'informazione questa, indicativa della comprensione e della capacità di gestione, da parte dell'azienda, degli effetti del cambiamento climatico sul proprio business. Le aziende con i migliori risultati di disclosure e
performance sono incluse rispettivamente nel Carbon Disclosure Leadership Index (CDLI) e nel Carbon Performance Leadership Index (CPLI) del CDP. Entrambi gli indici sono utilizzati dagli investitori per valutare la preparazione aziendale ai cambiamenti indotti dal riscaldamento dell’atmosfera e lo sfruttamento sostenibile delle risorse, e per guidare le decisioni di investimento. Due indici che, secondo la classificazione di "rate the raters" (sondaggio di valutazione degli indici di sostenibilità), risultano al primo
Per quanto riguarda i risultati in dettaglio, nel 2012 in cima al Carbon Disclosure Leadership Index (CDLI) troviamo FIAT con 95 punti, che si conferma quindi tra i leader per il terzo anno consecutivo. Seguono STMicroelectronics, ENEL, Fiat Industrial, Intesa Sanpaolo, ENI, Buzzi Unicem, A2A, Italcementi e Pirelli. Lo scorso anno i settori ricoperti dai primi dieci in classifica erano cinque. Quest'anno sono invece rappresentati sette settori (Consumer Goods, Energy, Finance, Materials, Industry, Information Technology e Utility). Il numero di società con scoring maggiore di 70 (gli 'High Scorers') è cresciuto da 13 del 2011 a 20 del 2012. A livello invece di performance nei confronti del cambiamento climatico, al top della classifica si trovano ENI, Fiat e Intesa San Paolo. Per informazioni e per visionare il report completo: ambiente@imq.it
7 Dicembre 2012
FOCUS ON
QUANDO LO DIVENTA SOSTENIBILE
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FOCUS ON
MILANO CITY MARATHON ‘13, PRIMA COMPETIZIONE SPORTIVA IN ITALIA A IMPEGNARSI PER L'OTTENIMENTO DELLA "RESPORT", CERTIFICAZIONE
SPORT
PER LA SOSTENIBILITÀ DEGLI EVENTI SPORTIVI RILASCIATA DA IMQ.
Maratone e competizioni sportive stanno diventando sempre più numerose e il loro impatto economico cresce ogni giorno. Stiamo infatti parlando di un’industria che rappresenta il quinto business al mondo e il terzo in Italia per impatto economico. Secondo il Libro Bianco dello Sport Italiano (CONI, 2012) il valore della produzione direttamente e indirettamente attivato dallo sport in Italia è pari a 53,2 miliardi (circa il 3,3 % del PIL nazionale), il saldo import-export è positivo per 240 milioni di euro, mentre la stima delle entrate delle Pubbliche Amministrazioni attribuibili allo sport è di 5 miliardi. Gli occupati direttamente in imprese legate all'attività sportiva sono poco meno di 30 mila (29.537). Un settore in continuo movimento, fortunatamente anche nei confronti della sostenibilità. In particolare per quanto riguarda le Maratone per le quali, dagli Stati Uniti, arrivano segnali di grande sensibilità ambientale, come dimostra la diffusione della ReSport, una certificazione nata per attestare pratiche e comportamenti incentrati sul rispetto del clima e dell’ambiente, nonché della responsabilità sociale delle competizioni sportive. Dopo essere stata richiesta da competizioni quali la Big Sur Marathon, la Bank of America Chicago Ma-
rathon, la Nike Marathon, la Men’s and Women’s Olympic Trials Marathon, la 40th Annual Chevron Houston Marathon, l’Aramco Houston Half Marathon, El Paso Corporation 5K e la ABB Team Challenge, la ReSport approda ora anche nel nostro Paese, grazie a IMQ, partner esclusivo per l’Italia del Council for Responsbile Sport. Prima a farne richiesta, la Milano City Marathon, organizzata da RCS Sport, in programma il 7 aprile 2013, guadagnandosi il secondo primato in sostenibilità (il primo fu nel 2009 quando ricevette il riconoscimento quale prima maratona in Italia ad aver neutralizzato le emissioni CO2 prodotte dagli spostamenti degli atleti, dai pettorali utilizzati, dall’uso della carta per i volantini e manifesti dell’evento grazie alla piantumazione di 18.000 alberi in un’area verde tra Milano e Pavia). L’impegno “verde” ora richiesto è ancora maggiore. Perché per ottenere la ReSport, gli organizzatori dell’evento si devono impegnare su numerosi fronti, ponendosi tra i principali obiettivi la riduzione di rifiuti, sprechi ed emissioni oltre al rispetto di alcuni temi legati alla responsabilità sociale. Finalità da raggiungere con il coinvolgimento di tutta l’organizza-
zione, dai fornitori fino ai partecipanti alla Maratona, intervenendo sulla sostenibilità dei materiali utilizzati, sulla riutilizzabilità delle strutture, sull’ecologicità dei prodotti distribuiti, sulle modalità di trasporto, sulle attività di formazione avviate a contorno dell’evento e finalizzate al miglioramento dello stile di vita e di consumo della collettività, fino ad arrivare ad aspetti quali la redistribuzione dei prodotti commestibili in termini di donazione o attività di coinvolgimento anche delle minoranze etniche o sociali. Della ReSport Certification e della sostenibilità degli eventi sportivi se ne è parlato anche lo scorso ottobre durante un convegno organizzato da IMQ dove hanno partecipato, tra gli altri, Keith Peters, Executive Director Council for Responsible Sport (ReSport Certification); Lorenzo De Salvo, Responsabile Business Development RCS Sport - organizzatore della Milano City Marathon; Shaun McCarthy, Chairman of Commission for a Sustainable London 2012 e IMQ partner in Italia del Council for Responsible Sport. Chi non avesse potuto partecipare e fosse interessato a visionare gli atti e le registrazioni potrà contattare: mkt@imq.it
9 Dicembre 2012
AGGIORNAMENTI NORMATIVI
AGGIORNAMENTI NORMATIVI
I PASSI AVANTI DELLA DIRETTIVA 2010/30/UE Nuovi regolamenti di applicazione della Direttiva sull’etichettatura energetica stanno per entrare in vigore e altri entreranno a breve. Focus sul Regolamento 626/2011/UE relativo ai condizionatori e sul Regolamento 874/2012/UE relativo ad apparecchi di illuminazione. Dal 1° gennaio 2013 le etichette che indicano il consumo energetico dei condizionatori d'aria (di tipo ariaaria) ad uso domestico fino a 12 kW cambieranno, secondo quanto previsto dal Regolamento n. 626/2011/UE. A parte l'aspetto grafico dell'etichetta, il nuovo Regolamento introduce nuove scale di efficienza energetica e ne modifica le prove, introducendo sistemi di valutazione basati sulla verifica dell'efficienza stagionale. Il nuovo metodo di progettazione, determinazione e calcolo delle prestazioni porterà, dal 1° gennaio 2013, a classificare tutti i condizionatori d'aria ad uso domestico (ad eccezione di unità a singolo e a doppio condotto che non sono soggette a stagionalità) secondo la nuova scala di efficienza energetica stagionale A-G. Tra il 2015 ed il 2019 saranno poi gradualmente introdotte nuove classi a efficienza energetica più elevata (A+, A++ e A+++), con la possibilità, per i costruttori, di anticiparne l’uso rispetto alle date previste di entrata in vigore. Per quanto riguarda i condizionatori d'aria a singolo e a doppio condotto, già dal 1° gennaio 2013 dovranno utilizzare la nuova classificazione con la scala da A+++ a D. Per tutte le tipologie l'etichetta prevede inoltre l'indicazione obbligatoria dei livelli di potenza sonora a caratterizzazione delle prestazioni acustiche e quindi della rumorosità di questi apparati. Quanto detto per i condizionatori in termini di etichettatura energetica, non è l'unica novità prevista per il 2013.
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Dal 1 settembre 2013, infatti, entrerà i vigore il Regolamento 874/2012/UE relativo alle lampade elettriche ma anche alle apparecchiature di illuminazione. Per quanto riguarda le modifiche attinenti all'etichetta per lampade, il Regolamento estende l'attuale etichettatura alle lampade direzionali e a quelle definibili come professionali, introduce nuove classi superiori alla classe A (eliminando le Classi F e G), per consentire la differenziazione delle caratteristiche dei LED ad alta efficienza rispetto a quelle delle lampade compatte fluorescenti che fino ad oggi hanno occupato la parte alta della scala. L'etichetta per gli apparecchi di illuminazione, indicherà le classi di efficienza energetica delle lampade con cui tali apparecchi sono compatibili, comprese le classi di efficienza energetica delle lampade eventualmente incluse nelle confezioni di vendita di tali apparecchi. Altra novità riguarda l'introduzione del concetto di "detentore finale" accanto a quello di utilizzatore finale. Una distinzione fondamentale per individuare gli obblighi dei fornitori (es. produttori) e quelli dei rivenditori.
EXPORT
EXPORT
VERSO IL BRASILE È diventata la sesta potenza economica mondiale e per il mercato italiano costituisce un interlocutore in continua crescita. Interessante per i produttori di elettrodomestici, computer e prodotti audio-video, che per accedere al mercato brasiliano devono ottenere la certificazione da parte di un organismo di certificazione accreditato INMETRO e portare il marchio dell’organismo stesso, oltre al marchio obbligatorio INMETRO. Certificazione obbligatoria - Sicurezza:
Con una popolazione di quasi 200 milioni di persone e due importanti eventi “alle porte” - i mondiali di Calcio del 2014 e le Olimpiadi del 2016 - il Brasile è una delle economie più floride e ricettive degli ultimi 15 anni. Caratterizzato da un boom economico che viaggia ad un ritmo di crescita del PIL di + 3,4% medio dal 1999 ad oggi, è uno dei maggiori attori sullo scenario dei Paesi BRICS. In termini di requisiti richiesti per la circolazione delle merci, da novembre 2011 il Paese non aderisce più allo schema CB e all’IECEE, ma ha adottato un proprio sistema di certificazione nazionale, attraverso l’apposizione del marchio INMETRO, cogente per numerose categorie di prodotto.
INMETRO redige la lista di prodotti (tra cui diversi dispositivi elettrici/elettronici) soggetti alla certificazione obbligatoria di conformità agli standard nazionali di sicurezza. Esiste inoltre una lista di prodotti che possono essere sottoposti alla certificazione volontaria.
Organismi di Certificazione:
Gli enti di certificazione devono essere accreditati da INMETRO (National Institute of Metrology, Standardization and Industrial Quality)
Norme di sicurezza:
NBR sono le norme nazionali del Brasile (principalmente armonizzate con quelle europee)
Marchio di Certificazione obbligatorio:
Marchio dell'ente di certificazione (OCP - Organismo de Certificação de Produto) accompagnato dal marchio INMETRO
Prove EMC:
Sono previste per il rilascio del marchio INMETRO
Ispezioni in Azienda:
Una durante il processo di certificazione e, quindi, delle visite ispettive di routine
Apparecchiature per le telecomunicazioni:
L’ente di regolamentazione in Brasile è ANATEL (Agenzia Nazionale di Telecomunicazione) che definisce i requisiti richiesti per le apparecchiature
Richiesta campioni nel paese:
Sì
I SERVIZI IMQ IMQ fornisce il supporto per l’ottenimento della certificazione richiesta per esportare alcune tipologie di prodotto in Brasile, tramite gli accordi sottoscritti con enti di certificazione brasiliani, accreditati da INMETRO. Contattaci per saperne di più anche sul programma di etichettatura energetica, PBE, vigente in Brasile - mkt@imq.it
11 Dicembre 2012
BREVI IMQ
BREVI IMQ
IMQ CERTIFICA LE FIGURE PROFESSIONALI IMQ ha ottenuto da ACCREDIA l'accreditamento in base alla norma ISO 17024 per operare in qualità di Organismo per la Certificazione del personale addetto a svolgere le seguenti attività: • Personale docente dei soggetti formatori per i lavori
sotto tensione effettuati su impianti elettrici alimentati a frequenza industriale a tensione superiore a 1000V ai sensi del Decreto 04 febbraio 2011; • Addetto a svolgere attività su apparecchiature fisse
di refrigerazione, condizionamento d’aria e pompe di calore contenenti taluni gas fluorurati ad effetto serra (ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 27 gennaio 2012, n. 43 e del Regolamento CE n. 303/2008); • Addetto a svolgere attività su impianti fissi di prote-
zione antincendio ed estintori contenenti taluni gas fluorurati ad effetto serra (ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 27 gennaio 2012, n. 43 e del Regolamento CE n. 304/2008); • Addetto al recupero di taluni gas fluorurati ad effetto
serra da commutatori ad alta tensione (ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 27 gennaio 2012, n. 43 e del Regolamento CE n. 305/2008); • Addetto al recupero di taluni solventi a base di gas
fluorurati ad effetto serra dalle apparecchiature che li contengono (ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 27 gennaio 2012, n. 43 e del Regolamento CE n. 306/2008). Per informazioni: ambiente@imq.it
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EMAS: IMQ È ACCREDITATO A OPERARE COME VERIFICATORE AMBIENTALE SECONDO LE DISPOSIZIONI DEL REGOLAMENTO EMAS
BREVI IMQ
BREVI IMQ
EMAS consiste nel promuovere miglioramenti continui delle prestazioni ambientali delle organizzazioni anche mediante: • l'introduzione e l'attuazione da parte delle organizza-
zioni di un sistema di gestione ambientale • l'informazione sulle prestazioni ambientali • il dialogo aperto con il pubblico ed altri soggetti inte-
ressati anche attraverso la pubblicazione di una dichiarazione ambientale. Il sistema di gestione ambientale richiesto da EMAS è basato sulla norma ISO 14001 di cui sono richiamati tutti i requisiti, mentre il dialogo aperto con il pubblico viene
Numero accreditamento IT-V-0017
perseguito prescrivendo che le organizzazioni pubbli-
IMQ è Verificatore Accreditato n. IT-V-0017 per la verifica
tale in cui sono riportati informazioni e dati salienti
e la convalida delle Dichiarazioni Ambientali ai fini della
dell'organizzazione in merito ai suoi aspetti e impatti am-
chino (e tengano aggiornata) una Dichiarazione Ambien-
Registrazione EMAS. EMAS, lo ricordiamo, è il Regola-
bientali. Per ottenere (e mantenere) la registrazione
mento europeo (CE n.1221/2009) che riguarda l'ade-
EMAS, le organizzazioni devono sottoporre la propria Di-
sione volontaria delle organizzazioni ad un sistema
chiarazione ambientale ad un Verificatore Accreditato,
comunitario di ecogestione ed audit. EMAS è principal-
quale IMQ, per ottenerne la convalida. La Dichiarazione
mente destinato a migliorare l'ambiente e a fornire alle
deve essere resa pubblica e inviata all'Organismo Com-
organizzazioni, alle autorità di controllo ed ai cittadini (al
petente (il Comitato per l’Ecolabel e l’Ecoaudit – sezione
pubblico in senso lato) uno strumento attraverso il quale
EMAS Italia). L’iter si conclude con l’iscrizione dell’impresa
è possibile avere informazioni sulle prestazioni ambientali
nell'apposito registro comunitario e con la possibilità di
delle organizzazioni. EMAS promuove la realizzazione di
utilizzare il logo EMAS.
uno sviluppo economico sostenibile ponendo in rilievo il ruolo e le responsabilità delle imprese. L'obiettivo di
13 Dicembre 2012
BREVI IMQ
BREVI IMQ
IMQ E AGENZIA DELLE DOGANE ANCORA INSIEME PER LA SICUREZZA DEL MERCATO I risultati dei controlli del primo semestre 2012 Anche nel primo semestre del 2012 è proseguita l’azione congiunta tra IMQ e l’Agenzia delle Dogane, che nei primi sei mesi dell’anno hanno condotto insieme più di 70 inter-
venti di ispezioni e prove di verifica su migliaia di prodotti elettrici provenienti dall’estero che stavano per essere immessi nel nostro mercato. IMQ ha svolto presso i suoi laboratori verifiche su un campione rappresentativo di circa 40.000 prodotti elettrici selezionati, sulla base di una sofisticata analisi dei rischi, da numerosi Uffici dell’Agenzia delle Dogane. I controlli effettuati hanno confermato l’efficacia dei criteri
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di selezione in quanto tutti i campioni di merce prelevati dalle Dogane sono risultati non conformi alla normativa vigente. Nel 25% dei casi la gravità delle irregolarità rilevate ha comportato il conseguente divieto di commercializzazione, mentre nei restanti casi i prodotti, prima di essere immessi sul mercato, sono stati sottoposti a procedure di conformazione. Tra le principali categorie di prodotto giudicati non conformi da IMQ e quindi potenzialmente pericolosi, ci sono: apparecchi d’illuminazione sia con sorgenti tradizionali sia con sorgente LED, lampadine a risparmio energetico, piccoli elettrodomestici (ad esempio: pentole, ventilatori, asciugacapelli e piastra per capelli) e utensili elettrici per il fai da te. Per IMQ, da sempre impegnato nella tutela della sicurezza e nella qualità dei prodotti immessi nel mercato italiano, la collaborazione con l’Agenzia delle Dogane si conferma ancora una volta fondamentale per la salvaguardia dei consumatori.
WORKSHOP E FORMAZIONE
WORKSHOP E FORMAZIONE
PUBBLICAZIONI STANDARD INTERNAZIONALI
ESPORTARE NEI PAESI DEL CIS-CU (RUSSIA, BIELORUSSIA E KAZAKHSTAN): COSA CAMBIERÀ DAL 15 FEBBRAIO Milano, 17 gennaio 2013 Nuove regole unificate e marchio di conformità EAC (EurAsian Conformity Mark): dal 15 febbraio l'export nei paesi CIS - Custom Union cambia linea. Quali le novità, ma soprattutto quali le opportunità offerte in termini commerciali. Se ne parlerà il prossimo 17 gennaio durante il workshop a partecipazione gratuita, organizzato da IMQ in collaborazione con l’ente di certificazione Russo ELMAS Ltd.
Programma Ore 09.00 - Registrazione Ore 09.15 - Apertura lavori Ore 09.30 - BRICS - Paesi emergenti e nuove possibilità di sviluppo dell’Export: Focus Russia (Ing. Giuseppe Sonzogni - IMQ) Ore 10.00 - Nuove regolamentazioni tecniche e marchio EAC: cosa cambia nell’introduzione dei prodotti sul mercato Russo ed Euroasiatico (Ing. Alexey Luchenko - ELMAS Ltd. - Moscow) Ore 12.00 - Q&A Ore 12.30 - Chiusura lavori
A chi è rivolto il workshop A tutti i produttori ed esportatori interessati al mercato CIS. In particolare nei settori: prodotti, apparecchiature e dispositivi a bassa tensione; ascensori; apparecchiature elettroniche (EMC); apparecchiature utilizzate in ambiente esplosivo; macchine; dispositivi utilizzatori di combustibile a gas. Per iscrizioni: http://www.imq.it/it/area_riservata/Form_iscrizione_russia
Paese che vai, spina che trovi. Ovviamente stiamo parlando di spine elettriche, oltre che di prese, tensioni e di frequenze in vigore in tutto il mondo. Per dare una panoramica generale, utile a chi con frequenza si deve confrontare con gli standard internazionali, IMQ insieme all’Associazione Componenti e Sistemi per Impianti (CSI) di ANIE, ha realizzato un pieghevole a poster, disponibile gratuitamente a tutte le aziende che ne facciano richiesta. Per richiederlo: mkt@imq.it
IMPORT A REGOLA D’ARTE Quando un prodotto è libero di poter circolare nell’Unione Europea? Quali sono i requisiti di un prodotto sicuro? Quali sono le nuove responsabilità degli importatori e dei distributori nella immissione sul mercato dei prodotti? Cosa dicono le direttive europee e le novità introdotte dal nuovo quadro normativo? Quali sanzioni sono previste in caso di commercializzazione di prodotti non sicuri? Sono solo alcune delle domande alle quale la guida realizzata da IMQ “Import a regola d’arte” intende rispondere. Un vademecum di rapida consultazione, disponibile gratuitamente per tutti gli operatori del settore interessati ad aggiornarsi e svolgere il proprio operato con competenza e rispetto del mercato. Per richiederlo: mkt@imq.it
15 Dicembre 2012
VETRINA DELLE AZIENDE
VETRINA DELLE AZIENDE
ELECTROLUX PROFESSIONAL RICEVE LA CERTIFICAZIONE CSQ-H&S (BS OHSAS 18001) A conclusione di un percorso rivolto all’attenzione per la qualità, l’ambiente e la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, il sito dell’Electrolux Professional di Vallenoncello ha ottenuto anche la certificazione CSQ-H&S secondo lo standard BS OHSAS 18001."Questa certificazione è la prova che il Gruppo è fortemente impegnato affinché le attività industriali tendano verso il miglioramento continuo nell'ambito della sicurezza nell'ambiente di lavoro, con l’obiettivo di raggiungere ‘zero infortuni’" ha spiegato Alberto Zanata, Presidente di Electrolux Professional e ora anche di Electrolux Italia. "Una certificazione frutto del coinvolgimento del management team e di tutti i dipendenti che sempre più acquistano consapevolezza del loro ruolo attivo nel miglioramento delle condizioni di sicurezza dell’ambiente di lavoro” ha aggiunto, sottolineando anche il ruolo degli ispettori dell’Organismo di Certificazione, il cui sguardo da esterni può mettere in risalto gli aspetti di miglioramento che la consuetudine non fa più vedere. Durante la premiazione Carlo Concini, coordinatore per la Sicurezza e l’Ambiente in Italia, ha ricordato come, nell’ambito dei sistemi di gestione per l’ambiente, la prima certificazione in assoluto sia stata ottenuta proprio dall’Electrolux Professional di Vallenoncello, con la certificazione del sistema di gestione ambientale secondo la norma BS 7750 (standard precedente all’attuale ISO 14001). Il direttore delle Industrial Operations, Franco Panno, ha ribadito che il traguardo raggiunto è in realtà un punto di partenza: “Queste sono le fondamenta che ci permetteranno di costruire e consolidare un approccio volto agli “zero infortuni”. “Farò in modo che questa certificazione venga percepita dai clienti nel modo giusto” ha invece dichiarato Mario Lobbia, Direttore Commerciale “come un plus che è corretto riconoscere anche economicamente, in un mercato sempre più attento al comportamento etico delle aziende”. L’importanza della certificazione è stata quindi sottolineata anche da Claudio Provetti, direttore del sistema CSQ di IMQ, come strumento utilizzato da oltre vent’anni dal Gruppo Electrolux nel suo lungo percorso di miglioramento continuativo.
IMQ Informa - Redazione IMQ S.p.A. tel. 0250731 - fax 0250991500 - mkt@imq.it - www.imq.it Direttore Responsabile: Roberta Gramatica Coordinamento grafico: Antonio Fortarezza Periodico registrato presso il Tribunale di Milano in data 24/4/92 al n.265
CLAUDIO PROVETTI (IMQ) CONSEGNA LA CERTIFICAZIONE AD ALBERTO ZANATA, PRESIDENTE DI ELECTROLUX PROFESSIONAL.
CLAUDIO PROVETTI, FRANCO PANNO, MARIO LOBBIA.
Stampato da Mediaprint In conformità a quanto previsto dal D.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 (Codice in materia di protezione dei dati personali), e fatti salvi i diritti dell'interessato ex ART. 7 del suddetto decreto, l'invio di IMQ Informa autorizza IMQ stesso al trattamento dei dati personali ai fini della spedizione di questo notiziario.