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IL PARMIGIANO REGGIANO È “4.0” ANCHE GRAZIE ALLA RETE

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La trasformazione “4.0” ha raggiunto anche un’attività tradizionale come la produzione casearia, inclusa quella di alimenti simbolo del made in Italy quale il Parmigiano Reggiano. L’utilizzo di sensori, connettività Internet of Things e automazione è la strada scelta da Fienilnuovo 1644, un’azienda agricola di Palidano di Gonzaga (Mantova), che ha nel Parmigiano il proprio core business. L’intera filiera è in loco, dall’allevamento del bestiame (tremila capi che popolano 600 ettari di terreno) alla trasformazione del latte, e anche la produzione energetica è realizzata internamente grazie a un mix di biogas, fotovoltaico ed elettricità ricavata da fonti rinnovabili. Una costellazione di sensori, collegati in rete e installati nei vari locali di lavorazione, permette a Fienilnuovo di tenere sotto controllo i parametri di produzione del formaggio Dop, il cui monitoraggio è necessario per poter

LA SOLUZIONE rientrare nel Disciplinare di produzione. L’azienda casearia ha installato una serie di centraline che sovrintendono al funzionamento delle caldaie, mentre nelle sale adiacenti (dedicate al “riposo” delle forme e alla salatura) altre centraline controllano le altre fasi della produzione e immagazzinano i dati necessari per il monitoraggio degli standard e il rilevamento di eventuali difformità.

La rete dedicata del caseificio impiega 14 access point Wi-Fi Cambium CN Pilot E410, con interfaccia Gigabit Ethernet e doppia banda di frequenza (5 GHz e 2,4 GHz), e due switch Cambium da 24 porte, eventualmente espandibili in futuro.

Esistevano, tuttavia, non meglio identificati problemi di rete che impedivano a tutte queste apparecchiature di funzionare correttamente. Fienilnuovo si quindi è rivolta a Uniontel, system integrator di Parma focalizzato sui servizi di telecomunicazione, informatica e cybersicurezza, che ha identificato la causa esatto: gli indirizzi disponibili per gli apparati erano finiti, ovvero non era sufficiente una sola subnet per gestire e interconnettere tutti i sistemi progressivamente aggiunti alla rete (rete che, fra le altre cose, era condivisa tra il caseificio condivideva la stessa rete con l’amministrazione). Bisognava, quindi, attivare una rete specifica per ogni area di interesse, una per l’amministrazione, una per le stalle, una per il caseificio, una per la videosorveglianza, e così via. E poiché il sito al momento era raggiunto da semplice connettività Adsl, si è deciso di iniziare dal caseificio, cioè dall’area che presentava le necessità più urgenti. La struttura, caratterizzata da altezze notevoli e locali poco o per nulla agibili, ha reso l’opera non semplice. L’installazione ha coperto tutta la lunghezza della struttura, nel controsoffitto. La scelta tecnologica è ricaduta su Cambium Networks: sono stati installati 14 access point Wi-Fi e due switch espandibili. Sulla rete si appoggiano le centraline che sovrintendono alle caldere del latte e quelle che controllano ogni fase della produzione, compreso il trasporto automatizzato delle forme da una stanza all’altra attraverso ganci. “La soluzione implementata da Uniontel ha risolto brillantemente i problemi che avevamo riscontrato sulla rete, consentendoci di fare un passo importante verso automazione e controllo della produzione nel più rigoroso rispetto del Disciplinare”, ha commentato Giuseppe Di Salvo, referente tecnico di Fienilnuovo. Il progetto ha consentito di eliminare i conflitti di rete e di garantire, con un network dedicato, una copertura completa in tutto il caseificio. In generale le apparecchiature comunicano correttamente tra di loro e i tutti i processi sono fluidi e coordinati. I sensori, sempre connessi, permettono di monitorare il rispetto delle regole del Disciplinare e, in caso di necessità, di intervenire tempestivamente per minimizzare l’eventuale scarto. Le performance della rete dedicata al caseificio hanno permesso di ottenere anche il pieno controllo da remoto.

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