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SOMMARIO
Implementazione di sistemi Smart Manufacturing: opportunità e sfide
CYBERARMOR WAGO ELETTRONICA ORANGE1 CARLO SALVI SEDAPTA SCAGLIA INDEVA PNEUMAX CARIMA COSBERG HAINBUCH ITALIA ROHDE & SCHWARZ ITALIA GREENCOBOT
Carburanti sostenibili da idrogeno verde e CO2. Il dimetil-etere (DME) e i suoi oligomeri (OME).
MEGADYNE PBN AIKOM TECHNOLOGY
Le Geo-strutture Energetiche: tecnologie innovative ed ecosostenibili.
INGEGNERIA DEL SOLE
CONSORZIO BONIFICA DESTRA SELE
Innovazione: nasce prima alleanza ricerca-industria per stampa 3D di materiali compositi hitech
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Editor in Chief Luca Coppari
Executive Editor Golkoo Hooshmand
Scientific Supervisor Mor Nguirane
Editorial Board Mor Nguirane Benjamin Pollentes Luca Coppari
Editorial Manager Noemi Morales
Graphic Design Ashkan M.Kalantari
AUTOMAZIONE
Implementazione di sistemi Smart Manufacturing: opportunità e sfide
Lo Smart manufacturing è la tecnologia che utilizza macchine e strumenti interconnessi per migliorare le prestazioni produttive e ottimizzare l'energia e la forza lavoro richieste dall'implementazione dell'elaborazione dei big data, dell'intelligenza artificiale e della tecnologia robotica avanzata e della loro inter-connettività. Il sistema di produzione coinvolge i dispositivi e i sensori smart per la produzione di beni con il minor intervento umano, istruzioni di produzione personalizzate possono essere ottenute direttamente dai clienti finali attraverso l'introduzione di Internet nel processo produttivo.
La competizione tra le società manufatturiere in termini di innovazione, tempi di risposta brevi ai cambiamenti dei mercati, prodotti a basso costo e affidabili per soddisfare le richieste dei consumatori finali e questa concorrenza porta finalmente allo Smart manufacturing, la digitalizzazione del processo e il controllo cyber-fisico negli impianti di produzione fino al punto di vendita. Il vantaggio dello smart manufacturing è evidente secondo il rapporto pubblicato da Plex Systems ‘’State Of Smart Manufacturing Report’’ e basato su un’indagine tra varie società: le aziende che utilizzano tecnologie smart manufacturing hanno beneficiato di un aumento del 26% del loro indice di performance dei ricavi (IPR) e di un aumento del 27% del loro indice di performance dei profitti (IPP), mentre le aziende che non ne fanno utilizzo hanno registrato diminuzioni del 9% nell'IPR e del 2% nel IPP.
Molte delle nuove aziende manifatturiere stanno implementando tecnologie smart e la loro produttività è aumentata parecchio con un migliore utilizzo delle macchine e l'ottimizzazione dell'utilizzo dell'energia da parte dei sistemi di produzione smart Secondo il rapporto del McKinsey Global Institute, l'industria manifatturiera ha il 60% del potenziale di automazione che indica come le tecnologie smart manufacturing possono essere implementate per aumentare la capacità produttiva.
Questi ultimi dati sono ulteriori prove che si aggiungono ad una lista infinita di benefici nell’implementare tecnologie smart manufacturing. Tuttavia, queste implementazioni non sono prive di sfide e rischi ed è bene tenerne presente prima di fare un passo avanti.
I sistemi smart manufacturing possono far fronte a varie sfide e complessità affrontate dalle industrie, tuttavia esistono ancora delle sfide nell'implementare sistemi smart manufacturing. Tra questi che approfondiremo in seguito vi sono problemi di sicurezza, mancanza di integrazione di sistema e interoperabilità, sicurezza nella collaborazione uomo-robot, mancata ritorno sull'investimento in nuove tecnologie e problemi finanziari durante la costruzione e/o l’aggiornamento di nuovi sistemi di smart manufacturing.
Smart manufacturing significa l'uso di un sistema di rete integrato in un sistema di produzione per condividere le informazioni tra le unità di produzione o di lavorazione con i clienti finali. Questo richiede la connettività di rete ed è organizzato soprattutto tramite Internet. La condivisione delle informazioni attraverso Internet richiede la sicurezza dei dati e delle informazioni in vari punti con identificazione univoca globale e crittografia dei dati end-to-end. E quindi, ogni nodo della rete dovrebbe essere protetto da attacchi esterni e uso improprio dei dati. La cosa più importante da considerare durante la progettazione dei sistemi smart manufacturing è garantire la sicurezza del sistema e di tutto il processo.
Un'altra sfida nell'implementare un sistema smart manufacturing è l'integrazione di nuove apparecchiature tecnologiche con quelle esistenti . La compatibilità dei dispositivi esistenti con i nuovi dispositivi causa diversi problemi nell'implementazione delle tecnologie smart manufacturing . I vecchi dispositivi controllati da alcuni protocolli di comunicazione potrebbero essere obsoleti e quelli nuovi potrebbero avere un protocollo diverso. Inoltre, la comunicazione macchina-macchina e l'inter-connettività del sistema richiedono un sistema di comunicazione migliore. I recenti sistemi di produzione richiedono la connettività IPv6 per supportare più dispositivi connessi contemporaneamente.
L'interoperabilità è la capacità di diversi sistemi di comprendere e accedere alle rispettive funzioni in modo indipendente. Questa funzione supporta lo scambio di dati e informazioni tra loro indipendentemente dal produttore dell’hardware o software. Ci sono quattro livelli di interoperabilità di I4.0, ovvero operativo, sistematico, tecnico e semantico. L'interoperabilità operativa correla CPS (Cyber-Physical Systems) con I4.0 e riguarda la struttura concettuale di I4.0. Problemi di interoperabilità sistematica con standard, linee guida, metodologie e modelli principali. L'interoperabilità tecnica stabilisce chiaramente strumenti e piattaforme per l'ambiente tecnico e ICT (Information Communication Technology) e il relativo software. L'interoperabilità semantica riguarda lo scambio di informazioni tra i diversi livelli di istituzioni e persone. Senza un'adeguata corrispondenza dei protocolli e degli standard di comunicazione, la caratteristica dell'interoperabilità potrebbe non essere raggiunta in modo efficiente. Le differenze tra larghezza di banda di comunicazione, frequenza operativa, modalità di comunicazione, capacità hardware ecc. determinano i limiti dell'interoperabilità del sistema.
Un cobot è un particolare tipo di robot leggero che può interagire in sicurezza e fisicamente con gli esseri umani nello spazio di lavoro e può lavorare insieme introducendo nuovi paradigmi dall'interazione uomo-macchina (HMI). La federazione internazionale di robotica definisce la collaborazione uomo-robot come la capacità del robot di coordinarsi con i lavoratori dell'ambiente industriale per svolgere i compiti specializzati. Le considerazioni principali dovrebbero essere fatte con la salute e la sicurezza sul lavoro del personale, qualsiasi ambiente pericoloso dovrebbe essere evitato e dovrebbe essere mantenuta la necessaria salute e sicurezza sul lavoro. L'attenzione principale dovrebbe essere prestata durante l'implementazione del sistema CPS o dei sistemi robotici industriali per ridurre al minimo qualsiasi tipo di rischio meccanico, elettrico, termico, rumore, vibrazione, radiazione sul posto di lavoro .
Mentre si passa a un'altra tecnologia avanzata in un sistema di produzione, l'analisi finanziaria e il ritorno sull'investimento devono essere valutati con molta attenzione. L'investimento fatto per adottare la tecnologia più recente sarà confrontato con le perdite di produzione dovuto ad aggiornamento della tecnologia più vecchia e il tempo acquisito per recuperare il ritorno sull'investimento con il ricavo del sistema esistente.
Varie ricerche sui sistemi di produzione hanno sottolineato come diversi settori industriali intendono aggiornare i loro sistemi di produzione in tecnologie smart manufacturing . La vera sfida per un sistema smart manufacturing è legata ai problemi di compatibilità delle macchine e dei sistemi esistenti con la nuova tecnologia. Quindi è necessaria la dovuta preparazione in senso generale prima di ogni implementazione per sormontare queste sfide sopraelencate e beneficiare delle tecnologie smart manufacturing
CYBERARMOR
CyberArmor: tecnologie innovative contro le minacce digitali
I cyber attacchi e le loro conseguenze sono una minaccia reale ed in crescita.
A maggior ragione in un momento storico come questo, in cui le aziende hanno dovuto fare molto velocemente i conti con la remotizzazione di gran parte del proprio flusso di lavoro.
Dati ed informazioni sono tra gli assets di maggiore valore strategico nelle organizzazioni, proteggerli rappresenta un elemento cardine per il perseguimento degli obiettivi aziendali, in ogni settore. Un argomento critico se si pensa alla pervasività dei sistemi
informativi in tutti i processi aziendali, con scenari di rischio sempre più evoluti e strutturati che minacciano contesti operativi sia esterni che interni.
Non è sufficiente limitarsi a reagire a seguito delle conseguenze di un incidente di cybersecurity, ma è necessario definire una strategia di cybersecurity che identifichi, oltre ai processi di incident response, anche specifiche azioni di prevenzione e mitigazione attraverso un approccio integrato, sia tecnologico che basato sui servizi: questo è il modo più efficace per stare al passo con le minacce informatiche.
E a volte anche davanti. Questo significa riuscire a combattere ad armi pari con gli attaccanti, non più reagire, ma prevenire: gestendo al meglio processi, competenze e tecnologie per fare prevenzione e per accelerare le attività di incident management and response.
CyberArmor difende da anni numerose infrastrutture critiche, gli operatori di servizi essenziali, regolati da normative stringenti come la NIS ed obbligati ad un approccio molto strutturato alla cyber-defence. Da questa esperienza abbiamo creato DeepView™, la nostra piattaforma XDR gestita.
Dopo una analisi strategica accurata, una volta definiti gli obiettivi dell’attività, configuriamo DeepView™ per raccogliere tutte le informazioni di sicurezza che i nostri clienti già possiedono, aggiungiamo poi le nostre informazioni di Cyber Threat Intelligence per dare il massimo valore ai dati che osserviamo.
Inoltre attiviamo una soluzione di Endpoint Protection e una di analisi del traffico (Deep Packet Inspection) per la massima protezione delle reti e dei sistemi, il tutto gestito H24 dal nostro SOC, che quotidianamente si mette in contatto con il cliente sia per la gestione degli allarmi che per la contestualizzazione delle informazioni che raccogliamo.
Le referenze dei servizi offerti sono consolidate nell’ambito specifico delle infrastrutture critiche, servizi realizzati e gestiti presso clienti multi-settoriali, come:
•Gestori aeroportuali
•Ministeri italiani
•Primarie strutture sanitarie
•Aziende multinazionali
•Gestori di servizi idrici
•Altre referenze su richiesta (NDA)
DeepView™ si basa su quattro elementi fondamentali che insieme generano un miglioramento continuo fondamentale per prendere ogni giorno la decisione migliore per la tutela delle infrastrutture e la difesa da qualsiasi minaccia digitale.
Per ulteriori informazioni: www.cyberarmor.ch
WAGO ELETTRONICA
Aumenta facilmente l’efficienza del sistema
“OT meets IT” – WAGO Compact Controller 100 è il nuovo controller IoT per la produzione del futuro. Esso offre agli utenti la massima libertà e registra i dati della macchina e le informazioni sulle perdite in tempo reale. Offre così le migliori condizioni possibili per identificare il potenziale ed espanderlo.
Studi recenti mostrano che l’efficienza media del sistema nelle aziende è compresa nel solo intervallo dal 40 al 60 per cento. Ciò implica che esse producano molto meno efficientemente di quanto potrebbero; ciò significa che hanno un potenziale significativo per aumentare la competitività.
Il controller compatto WAGO 100 con il sistema operativo Linux® in tempo reale offre soluzioni che gli utenti possono utilizzare per ottimizzare rapidamente e facilmente la loro produttività. Fornisce dati per analisi che possono essere successivamente utilizzati per l’ottimizzazione.
Il nuovo Compact Controller 100 di WAGO offre la massima flessibilità ingegneristica. Il nuovo Compact Controller 100, con un sistema operativo Linux® real time, dà agli utenti massima libertà. Questo dispositivo compatto è liberamente programmabile con CODESYS V3, ma può essere utilizzato anche
con software indipendente da IEC 61131, ad esempio, Node-RED, Python o C++. Installazione successiva di Docker® come ambiente di virtualizzazione è anche semplice. Questa aggiunta rende il Compact Controller 100 un vero e proprio Dispositivo IIoT con funzionalità gateway. In questo modo, WAGO combina i requisiti di due domini diversi all’interno di un dispositivo nel miglior modo possibile, portando la sua esperienza sopportare dove “l’automazione incontra l’IT”. Un altro vantaggio del controller compatto 100: può essere montato anche in piccoli quadri di distribuzione grazie al suo design per guida DIN e dispositivo di installazione integrato conforme a DIN 43880. L’unità I/O si trova con il controller in una custodia compatta, quindi non richiede spazio per componenti di controllo aggiuntivi. Il cablaggio è rimovibile tramite connettori estraibili, il che offre vantaggi per l’installazione e la messa in produzione.
Sfrutta i vantaggi dei container:
•Il dispositivo offre anche la massima flessibilità nello sviluppo del software.
•L’utente decide se sviluppare progetti utilizzando CODESYS V3, il noto ambiente di sviluppo IEC 61131, e di generare applicazioni utilizzando librerie classiche, oppure se intraprendere una nuova strada.”
•Gestione dell’impianto digitale presso WAGO. Pertanto, è anche possibile utilizzare microservizi
accedendo a servizi open source esistenti tramite Docker®.
Ad esempio, Node-RED offre un software di ingegneria flessibile e molto efficiente ed è aperto a una ampia varietà di interfacce (nodi). “Utilizzando i nodi (CC100), gli utenti possono apprezzare gli input/ output di WAGO Compact Controller 100 direttamente nel loro flow Node-RED”. Il dispositivo offre quindi le caratteristiche di un dispositivo IoT a tutti gli effetti con funzionalità di gateway.
Per ulteriori informazioni: www.wago.com/it
ORANGE1
Leader europeo nella progettazione e produzione di Motori Elettrici, Avvolgimenti Elettrici, Pressofusione in Alluminio e Torneria di Precisione
Orange1 Holding, gruppo internazionale e leader europeo nella progettazione e produzione di motori elettrici, pressofusione in alluminio e torneria di precisione.
Presente in oltre 70 paesi nel mondo, con fatturato di circa 205 milioni, 10 stabilimenti produttivi, 1.000 dipendenti, produce annualmente oltre 1 milione di motori elettrici asincroni monofase e trifase, 5 milioni di avvolgimenti per motori elettrici asincroni, 60 mila drive per motori elettrici, 12.500 Ton di alluminio pressofuso e 12 milioni di pezzi di torneria di alta precisione per il settore automotive.
Già leader nella produzione di motori elettrici, storico e affermato core business del gruppo, dal 2017 punta alla leadership anche nella pressofusione in alluminio con la divisione Foundry.
Nel 2018 nasce Orange1 Precision , nuova divisione strategica che opera nel settore delle minuterie metalliche tornite di alta precisione.
Con la capacità di crescita in modo costante e la solidità dimostrata, insieme alla lungimiranza progettuale del Presidente Armando Donazzan, Orange1 Holding persegue l’obiettivo di diventare
partner per l’approvvigionamento a 360 gradi di motori e componenti, interlocutore unico per prodotti diversificati.
Leading expertise, globale portfolio prodotti, ricerca, innovazione e capacità di pensare in ottica di sistema integrato, rafforzano la percezione del Brand che è oggi sempre più competitiva.
A completamento della realtà solida e dinamica del mondo Orange1, anche l’impegno nello sport e nel Racing con le divisioni Orange1 Basket Bassano e Orange1 Racing.
La gamma di motori elettrici Orange1 comprende motori asincroni e sincroni, trifase e monofase, in varie grandezze e polarità a seconda delle specifiche applicazioni industriali.
Dai motori elettrici asincroni fino a 3700 Kw ai motori sincroni fino a 2700 Kw, dai generatori idroelettrici fino a 3000 Kw alle turbine eoliche fino a 5000 Kw: il nostro obiettivo è produrre motori elettrici su misura delle richieste di mercato e delle necessità di utilizzo dei clienti.
La gamma di motori elettrici si completa da inverter e azionamenti a frequenza variabile, avvolgitori elettrici per molteplici utilizzi industriali, e dalla produzione di semilavorati pressofusi in alluminio e di torneria di precisione per fornire soluzioni complete a 360°.
Orange1 è un gruppo con oltre 50 anni di esperienza nella progettazione e sviluppo di motori elettrici AC e DC per l’industria, con una produzione 100% made in Italy di alta qualità. Per garantire il massimo standard di qualità e sicurezza, tutti i nostri motori elettrici
sono conformi alle normative di prodotto applicabili in Europa e, su richiesta, in USA e Canada.
La produzione attuale comprende un’ampia scelta di motori elettrici AC e DC, ad alta efficienza IE2 e IE3, motori Atex e motori Brushless, motori a doppia polarità e a basso ingombro, motori elettrici stepper, autofrenanti e vettoriali, generatori e motori speciali.
Riserviamo ai clienti la progettazione di motori elettrici personalizzati, con specifiche tecniche su misura, adatti alle diverse applicazioni industriali: motori elettrici per sistemi idraulici e di ventilazione, motori elettrici per il settore automotive, ferroviario, energetico, tessile o alimentare, per impianti civili di movimentazione, irrigazione, wellness e molto altro.
L’azienda è completamente rivolta allo sviluppo di progetti di miglioramento del consumo energetico.
Per ulteriori informazioni: www.orange1.eu
CARLO SALVI
La Nuova Direzione Di Carlo Salvi La visione strategica di Carlo Salvi orientata al futuro
Carlo Salvi S.p.A. si sta evolvendo sempre di più per trovare soluzioni intelligenti e sostenibili rivolte all’innovazione dell’azienda in ottica green e migliorare il confort di ogni singolo dipendente. Da oltre 80 anni l’azienda offre sul mercato una tecnologia 100% Made in Italy, con stampatrici per fasteners altamente performanti, flessibili e di ottima manifattura. Un brand sinonimo di tutti i valori della tradizione familiare e dell’eccellenza che da sempre il nostro Paese rappresenta a livello globale.
L’obiettivo primario di Carlo Salvi è quello di offrire
soluzioni tecnologiche adatte ad ogni esigenza, tutto questo è possibile grazie alla ricerca e allo sviluppo continuo per costruire nuovi modelli di macchine in grado di soddisfare le richieste del cliente a 360°, affiancandolo in tutte le fasi della produzione. Per rispondere ai nuovi obiettivi di crescita della produzione, Carlo Salvi sta investendo sempre di più nello sviluppo di nuovi modelli di stampatrici: doppio colpo per le produzioni di particolari con lunghezze fino a 200mm e modelli integrati con unità di rullatura. Il completamento di questo range di prodotti rappresenta la sfida e l’obiettivo principale che
l’azienda si propone di raggiungere da qui ai prossimi 3-4 anni. “Nel corso del 2022 sono state assunte nuove risorse, in particolar modo personale qualificato e specializzato in grado di accrescere la capacità produttiva dell’azienda. Ci auguriamo di continuare sulla stessa linea d’onda anche per il prossimo anno, proprio per far fronte alla richiesta sempre maggiore del mercato.” afferma Marco Pizzi, Chief Commercial Officer. Per i prossimi anni l’azienda tende ad attuare azioni sotto il profilo della sostenibilità ed in relazione al tema dell’emergenza energetica come ad esempio l’istallazione di una serie di pannelli solari per diventare quanto più indipendenti possibili dal punto di vista energetico.
Il mercato italiano è stato il primo a ripartire dopo la pandemia, confermando un’altra volta che ciò che caratterizza l’Italia e gli italiani è la loro inventiva come ci tiene ad aggiungere Marco Pizzi “soprattutto nel nostro settore le piccole aziende hanno subito reagito in maniera propositiva ponendosi sul mercato con determinazione e voglia di rimettersi in gioco mostrando spirito imprenditoriale. Così è stato anche per noi. Non abbiamo infatti aspettato l’arrivo di nuovi ordini, ma abbiamo cercato di anticipare i tempi portando a termine e studiando nuovi prodotti e tipi di servizio, potenziando così gli investimenti nella ricerca e sviluppo.” L’ultimo biennio è stato caratterizzato da una forte e solida ripresa che permarrà grazie anche al nuovo riassetto delle politiche commerciali globali.
Il mercato del fasteners è molto forte e sensibile alle nuove richieste, e ad oggi i grossi gruppi iniziano a pretendere produzioni localizzate, ciò porterà a una costante crescita che permarrà nei prossimi cinque anni. La sfida principale che Carlo Salvi dovrà affrontare sarà quella di contenere i costi e ridurre i tempi di consegna per risultare sempre più attrattivo e competitivo nel mercato nazionale e internazionale. Così conclude Pizzi “ciò che ci auguriamo per il prossimo futuro è di riorganizzarci, ma soprattutto di investire in nuove risorse che siano in grado di supportare la domanda attuale, guardando anche oltre”.
Per ulteriori informazioni: www.carlosalvi.com
Comau e Siemens per l’integrazione della robotica e dell’intelligenza artificiale nel PLC
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SIMATIC Robot Library e “Comau Next Generation Programming Platform” utilizzano la “Standard Robot Command Interface” di Profinet, protocollo di comunicazione industriale in crescente diffusione
Grazie a questo standard, le imprese manifatturiere possono programmare e guidare in modo semplice e veloce i robot Comau utilizzando software e sistemi di controllo Siemens
L’integrazione tra il PLC Siemens e il controllore robotico non necessita di conoscenze pregresse nella programmazione robotica; semplificando l’integrazione delle automazioni, riduce tempi e costi di lavoro, aumentando l’efficienza produttiva
Milano, 19 ottobre 2022- Nel corso dell’evento “L’integrazione della robotica e dell’intelligenza artificiale nel PLC”, Comau e Siemens hanno presentato questo pomeriggio diversi casi applicativi, a dimostrazione della capacità concreta dei PLC Siemens di comunicare a livello industriale con robot controller Comau. L’evento si è tenuto negli spazi del MADE di Milano, Competence Center per l’Industria 4.0 nato per supportare e accompagnare le imprese manifatturiere italiane nel percorso di innovazione tecnologica e trasformazione digitale.
Grazie alla SIMATIC Robot Library disponibile per i PLC o Programmable Logic Controller S7-1500 di Siemens, e attraverso la “Comau Next Generation Programming Platform, un’innovativa piattaforma presente nei controller dei robot Comau, è di fatto possibile stabilire una connessione basata sullo “Standard Robot Command Interface” di Profinet, protocollo che facilita e migliora sempre di più l’integrazione dei robot Comau con i sistemi di programmazione e di controllo di Siemens.
Durante l’evento, sono stati evidenziati i benefici della loro integrazione, tanto per gli OEM (Original Equipment Manufacturer) quanto per i clienti finali. In più, nel corso dell’iniziativa odierna è stato mostrato l’uso di algoritmi di Intelligenza Artificiale per ottimizzare la gestione dei robot in operazioni di movimentazione (handling), presa (grasping) e in processi di ispezione. Sono state poi illustrate soluzioni robotizzate che, grazie allo “Standard Robot Command Interface”, possono potenziare le applicazioni industriali di settori in forte sviluppo e in cui sta crescendo in modo significativo l’impiego di automazione, come quello alimentare, delle bevande e nel farmaceutico. I vantaggi sono quindi molteplici. Creando un unico ambiente di programmazione, questa soluzione semplifica la gestione delle automazioni su più livelli, dalla movimentazione del singolo braccio robotico, all’integrazione tra robot e macchina automatica, fino all’automazione di un’intera linea di lavoro. Di conseguenza, le imprese possono risparmiare costi e tempi operativi, aumentando la loro efficienza e la produttività.
Più in generale, l’utilizzo della SIMATIC Robot Library con la “Comau Next Generation Programming Platform” consente di ridurre la difficoltà nell’utilizzo di soluzioni d’automazione in aziende che già da tempo adottano un PLC Siemens e che vogliono introdurre nelle proprie linee robot Comau, senza investire in tecnologie complesse o dover affrontare una curva di apprendimento impegnativa.
Infine, grazie a tre livelli di simulazione, i partecipanti all’evento hanno potuto apprezzare il gemello digitale del robot Comau in uno spazio libero e quello all’interno della postazione di lavoro; in aggiunta, il pubblico ha assistito a una simulazione, con il software Process Simulate, del braccio robotico all’interno dell’intera linea produttiva.
“Siamo lieti che il Competence Center MADE 4.0, punto di riferimento per l’innovazione industriale delle imprese manifatturiere italiane, abbia ospitato la presentazione della nuova soluzione che Comau e Siemens hanno sviluppato per semplificare e velocizzare sempre di più la comunicazione tra i robot Comau e i sistemi di programmazione Siemens – spiega Duilio Amico, Head of Sales EMEA Robotics di Comau -. Una tecnologia congiunta utile in molteplici ambiti industriali, incluso settori in grande crescita, tra cui il Food & Beverage e il Pharma, dove l’impiego di un elevato grado di automazione è oggi strategico per abbattere tempi e costi di lavoro”.
“L’evento realizzato quest’oggi al MADE - Competence Center Industria 4.0 di Milano è un incontro volto a mostrare nel concreto come sia possibile integrare i robot industriali nei nostri controllori - afferma Cristian Sartori, Product Management Head Advanced Automation di Siemens. "Grazie alla “Standard Robot Command Interface”, i nostri PLC parlano la stessa lingua dei robot offrendo così una maggiore velocità e flessibilità nella progettazione. Questa novità tecnologica è anche un fattore abilitante per l’integrazione nelle applicazioni di diversi ambiti tecnologici come la robotica e l’intelligenza artificiale.”
La pianificazione e la visibilità nei trasporti La crisi della supply chain globale
La gestione dei trasporti si sta evolvendo per supportare le sempre più complesse sfide della supply chain globale.
Gli ultimi anni hanno evidenziato che tanto più è lunga la catena di fornitura, tanto più sono alti i rischi legati a ritardi, scarsità di risorse e aumento dei costi.
L’origine di queste nuove problematiche non nasce da un’unica causa, o solo da incidenti a livello locale: oggi, a causa della dimensione globale del commercio, un evento critico può causare impatti negativi sull’intera supply chain.
La risposta immediata ai problemi relativi alla catena di fornitura è la possibilità di dotare le aziende di una
soluzione che consenta loro di avere una visibilità più accurata su tutto ciò che concerne il mondo dei trasporti: dal tracciamento delle spedizioni alla gestione della documentazione, fino ad arrivare al supporto per il decision making.
Integrazione tra transportation e production planning come risposta immediata L’integrazione tra il mondo del transportation e la pianificazione della produzione è il primo passo per la risoluzione dei problemi relativi alla supply chain.
In che modo si puo’ ottenere questo? Gestendo tutte le attività di trasporto e logistica attraverso nuovi sistemi che efficientino le attività e che consentano alle aziende di avere una completa e diretta visibilità
sugli ordini in transito ( www.nextroute.it ).
Questi strumenti permettono alle aziende di monitorare in real time il tracking dei servizi forniti dai carrier, pianificare i trasporti e controllare i centri di distribuzione. Tutto questo per avere informazioni affidabili, soprattutto per quanto concerne la data di arrivo (ETA) previsto della merce - al giorno d’oggi sempre più incerta - per poter ripianificare la produzione in modo accurato.
Tracking, Machine Learning e Intelligenza Artificiale
I validi alleati di questi sistemi per il real time tracking in scenari di grande incertezza, sono le tecnologie avanzate come quelle di Machine Learning e Intelligenza Artificiale: soluzioni di fondamentale importanza per tutti i decision makers per una gestione efficace ed efficiente della supply chain anche in caso di forti criticità.
Le moderne tecnologie consento di calcolare una ETA predittiva, analizzando i big data che partono dal sistema di identificazione automatica delle navi (AIS transmission), ed arrivano fino alla congestione dei porti, al comportamento delle navi stesse, alle condizioni meteo, ecc.
Logistica e marginalità
La soluzione più “facile” adottata dalle aziende in questi casi? Decidere una via alternativa di spedizione, ad esempio, decidere di spedire la merce via aerea e non via nave.
Questa decisione, presa senza valutare qual è l’impatto del ritardo della consegna sulla produzione stessa, può implicare un extra-costo per l’azienda che non sempre permette di rientrare nei piani stabiliti sia
a livello di costi che di benefici.
Per questo motivo, prima di prendere una decisione, è importante avere immediata visibilità sui costibenefici. Grazie alla Control Tower (https://www. sedapta.com/it/control-tower-simulativa/), sedApta supporta le aziende in questa fase, dando supporto ai manager nelle fasi più delicate dei processi decisionali, guidandoli verso la soluzione migliore da adottare, sempre con un occhio di riguardo alla tematica della sostenibilità.
Per ulteriori informazioni: www.sedapta.com
“La presentazione odierna relativa alle soluzioni Comau e Siemens rientra in quelle attività che al MADE Competence Center definiamo Demo Experiences. Momenti in cui i nostri partner beneficiano delle infrastrutture e delle tecnologie presenti nel Centro per mostrare il funzionamento di applicazioni innovative a una platea selezionata di impresecommenta Davide Polotto, responsabile dei rapporti con le imprese presso MADE Competence Center. “Momenti come questi rappresentano al meglio le sinergie che, come Centro di Competenza siamo in grado di creare tra i nostri partner e le aziende sul mercato, ampliando il numero di soluzioni che siamo in grado di offrire a chi si rivolge a noi”. Lo “Standard Robot Command Interface” è un protocollo del Consorzio Profinet per la comunicazione industriale. Permette di:
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ridurre il grado di complessità nella progettazione dell’applicazione utilizzare le competenze di automazione e del linguaggio PLC creare un programma universale sia per la macchina che per il braccio industriale.
L'interfaccia offre anche un risparmio tangibile di costi e di tempo, dato che tutti i prodotti e le celle di automazione possono essere gestiti senza competenze specifiche nella programmazione robotica. La soluzione si propone come totalmente flessibile, infatti, oltre alla semplicità di progettazione o riconversione dell’applicazione, facilita anche l’utente finale, che può operare e mantenere un sistema modulare e adattabile da un’unica interfaccia HMI per macchina e robot. Lavorando con un importante cliente del settore automobilistico, Comau ha verificato una riduzione dei costi di configurazione e programmazione utilizzando la risoluzione della cinematica nel controllore del robot, e sfruttando la singola interfaccia di programmazione per PLC e robot. Oltre al settore automobilistico, le applicazioni comprendono tutti i processi di fine linea, il pick and place, la gestione delle operazioni di inscatolamento e pallettizzazione, la logistica e altro ancora. Un altro importante vantaggio è la possibilità di programmare virtualmente i robot Comau con il controllore PLC virtuale Siemens in un'unica operazione. Ciò consente agli utenti finali e agli integratori di sistemi di perfezionare la sequenza di programmazione, scaricare il programma in loco e iniziare immediatamente a far funzionare il robot.
SCAGLIA INDEVA
Ergonomia e Sicurezza nella movimentazione manuale dei materiali
INDEVA® Liftronic® Easy, il manipolatore più veloce al mondo
Grazie alla tecnologia di rilevamento e bilanciamento automatico del peso del carico, i manipolatori INDEVA® consentono di movimentare carichi di peso diverso o carichi con peso variabile (ad esempio: sacchi da svuotare) senza necessità di effettuare alcuna regolazione o preimpostazione del sistema; l’operatore può movimentare carichi di peso diverso in modo intuitivo, preciso e naturale come se stesse lavorando senza l’ausilio di una macchina.
Un manipolatore INDEVA® risponde in tempo reale: si muove con la velocità o la lentezza che l’operatore decide, semplicemente appoggiando le punte di due dita sulla maniglia; ciò consente di sollevare e spostare carichi fino a 320 kg quasi senza sforzo.
Grazie al controllo elettronico, INDEVA consente movimenti precisi e coordinati, con un posizionamento
accurato del carico, riducendo così il rischio di danni al carico e lo stress per l’operatore. L’uso di un manipolatore elettronico INDEVA® aumenta la produttività e migliora l’ergonomia e la sicurezza. Infatti, per migliorare effettivamente il benessere dell’operatore e ottenere operazioni di movimentazione ergonomiche e sicure, è necessario che il manipolatore elimini non solo lo sforzo durante il sollevamento del carico (lungo l’asse verticale), ma anche l’inerzia durante l’accelerazione, la frenata o i cambi di direzione. Questo obiettivo può essere raggiunto solo con un manipolatore a controllo elettronico.
I Manipolatori INDEVA® possono essere abbinati a una varietà di utensili di presa del carico, sia standard che personalizzati, per soddisfare innumerevoli
applicazioni in molti settori industriali. Qui di seguito vi presentiamo 2 dei modelli della gamma INDEVA Manipolatore intelligente Liftronic®Pro con sistema di presa Vac-U-Grip-Panels
Il Liftronic® Vac-U-Grip Panels è la soluzione intelligente all’avanguardia, sicura, ergonomica, affidabile e adatta all’industria 4.0 per la movimentazione di lastre rigide di vetro o metallo con superficie liscia e non porosa, con spessore da 5 a 30 mm e peso fino a 250 kg.
Questo manipolatore presenta tutti i vantaggi di un INDEVA®: controllo elettronico, compattezza degli utensili di presa, movimenti fluidi e precisi, sicurezza contro la caduta accidentale del carico e prevenzione di movimenti incontrollati e rischiosi per l’operatore.
Il sistema Vac-U-Grip PAnels, grazie alla industrializzazione, garantisce un elevato livello di affidabilità ed efficienza.
La gamma comprende 3 modelli: Pick& Place, Tilting (90°), Tilting Rotation (90°). Sono disponibili telai a ventosa di varie dimensioni in base alle dimensioni dei pannelli da movimentare.
I movimenti di salita/discesa e il posizionamento del carico sono eccezionalmente fluidi, veloci e precisi: con uno sforzo quasi nullo (circa 300 gr), l’operatore può sollevare facilmente ed ergonomicamente un pannello fino a 250 kg.
Sono disponibili quattro maniglie di dimensioni standard per adattarsi alle diverse applicazioni e garantire sempre una posizione ergonomica delle braccia e delle mani.
INDEVA® Liftronic® Easy, il manipolatore più veloce al mondo È ideale per applicazioni semplici e cicli di lavoro rapidi
e non complessi. È possibile sostituire rapidamente e con estrema facilità diversi attrezzi di presa per la movimentazione di una grande varietà di carichi. Liftronic® EASY offre gli innumerevoli vantaggi di un INDEVA® a una frazione del costo di un paranco. Rispetto a un paranco o a un manipolatore pneumatico, Liftronic® EASY consente una maggiore velocità di movimentazione, un posizionamento preciso del carico, una grande manovrabilità, il rilevamento automatico del peso, con conseguente aumento della produttività, ergonomia per l’operatore e sicurezza per i carichi delicati.
È semplice da installare, utilizzare e mantenere. I vantaggi tecnologici e il prezzo competitivo fanno di Liftronic® EASY un investimento con ritorno a brevissimo termine.
Per ulteriori informazioni: www.indevagroup.com info@it.indevagroup.com
PNEUMAX
PNEUMAX SpA: Soluzioni per l’automazione industriale e di processo
Da oltre 45 anni Pneumax opera nel settore dell’automazione affiancando i propri clienti come un vero partner tecnologico, caratterizzato dalla ricerca del miglioramento continuo e dell’innovazione costante sia dei prodotti che dei processi produttivi. Oggi Pneumax è uno dei principali player internazionali del settore, presente in oltre 60 Paesi nel mondo, con tre business units dedicate rispettivamente all’automazione industriale, automazione di processo e automotive. Qui tecnici specializzati progettano soluzioni combinando l’affidabilità di prodotti e servizi standard con la flessibilità garantita da processi
produttivi concepiti per gestire al meglio varianti customizzate, integrando tecnologie elettroniche e digitali.
BU Automazione industriale
La gamma di componenti realizzati da Pneumax include attuatori pneumatici ed elettrici, valvole ed elettrovalvole, sistemi seriali, gruppi trattamento aria, manipolazione, raccordi pneumatici, tecnologia del vuoto e componenti per il controllo dei fluidi. A questi si affianca una vasta gamma di prodotti e servizi customizzati: quadri e sistemi pre-assemblati,
L’offerta di Pneumax comprende tecnologia pneumatica, attuazione elettrica e componenti per il controllo dei fluidi
pannelli e kit macchina, prodotti speciali realizzati in co-design con il cliente. Pneumax valorizza il concetto di personalizzazione nell’ambito dell’automazione industriale creando valore per le applicazioni di ogni cliente anche attraverso la produzione ottimizzata di pannelli plug&play con meccanica ed elettronica integrate, la gestione di parti di macchina, la capacità di realizzare prodotti speciali testati e collaudati attraverso un reparto qualità attrezzato con le più moderne tecnologie.
BU Automotive
La divisione Automotive di Pneumax realizza una gamma di prodotti dedicati alle linee produttive del settore, con un focus particolare sulle applicazioni in lastratura. Unità di bloccaggio, unità di centraggio, gripper, unità rotanti e sistemi completi di posizionamento multiasse NC Locator sono sviluppati per garantire la massima affidabilità, precisione, ripetibilità ed efficienza energetica, con dispositivi che permettono il saving più alto offerto nel mercato. Tra le principali novità, le soluzioni legate sia all’elettrificazione dei componenti, che alla sicurezza, ne sono un esempio le unità rotanti Pneumax per la movimentazione della lamiera, dotate di un freno di stazionamento integrato che interviene qualsiasi sia la direzione del movimento e in qualsiasi momento in mancanza di aria.
BU Automazione di processo L’offerta di soluzioni per l’automazione di processo di Pneumax comprende una vasta gamma di componenti realizzati in acciaio inox o alluminio per applicazioni che possono trattare gas, petrolio e altri prodotti
chimici e petrolchimici nel rispetto delle certificazioni internazionali. Alle valvole ed elettrovalvole e ai gruppi trattamento aria si affiancano soluzioni con manifold integrati totalmente customizzati realizzati nel rispetto degli standard qualitativi internazionali, dalle certificazioni ISO 9001:2015, ISO14001:2015, e ISO 45001:2018 ai certificati di prodotto Atex, EAC, FM, Nepsi e CU_ TR012 sino ai certificati SIL (Safety Integrity Level) relativi all’affidabilità dei prodotti. Tra le novità il Volume Booster ad alta capacità della serie Flowplus, ideale per tutte le applicazioni che richiedono elevati flussi in uscita in condizioni ambientali anche difficili (-60°C<T<+150 °C) ed ora disponibile anche con filtro integrato.
Per ulteriori informazioni: www.pneumaxspa.com info@pneumaxspa.com
L’associazione in comunità energetiche condominiali permette alle famiglie di ottenere importanti benefici economici, che possono arrivare fino a dimezzare la spesa elettrica annua, salvaguardando l’ambiente. Le quindici nuove comunità energetiche di Edison Energia eviteranno l’emissione in aria di circa 200 tonnellate di CO2 all’anno
Milano, 13 ottobre 2022- Edison Energia, la società del Gruppo Edison attiva nella vendita di energia elettrica e gas naturale cui si affiancano offerte, servizi e soluzioni sostenibili, presenta un ambizioso piano di sviluppo delle comunità energetiche condominiali con l’obiettivo di realizzarne 200 in Italia entro il 2024. La società, in Partnership con Gabetti Lab, ha avviato i lavori per lo sviluppo di due comunità energetiche residenziali a Bergamo che entreranno in esercizio all’inizio del 2023 e ne ha in pipeline altre tredici, tra cui quella che diventerà la più grande d’Italia, a Vimercate, con una potenza di circa 150 kW. L’associazione in comunità energetiche permetterà alle circa 400 famiglie dei quindici condomini di ottenere non solo benefici economici importanti, che possono arrivare fino a dimezzare la spesa elettrica annua, ma anche di produrre un rilevante impatto positivo per l’ambiente evitando l’emissione in aria di circa 200 tonnellate di CO2 all’anno.
Le comunità energetiche condominiali sono associazioni tra produttori e consumatori. Nel caso di Edison Energia, l’investimento e i costi di manutenzione sono sostenuti dalla società, mentre i condòmini mettono a disposizione la superficie del tetto e cooperano così alla produzione di energia rinnovabile destinata al proprio fabbisogno: gli abitanti di un condominio diventano, quindi, prosumer, ossia produttori e al tempo stesso consumatori dell’energia che producono attraverso i pannelli fotovoltaici installati sul tetto dell’edificio. Le comunità energetiche possono dare un contributo concreto alla transizione ecologica del nostro Paese, un uso consapevole dell’energia da parte dei consumatori nonché la riduzione dei costi energetici delle famiglie.
Le prime due comunità energetiche condominiali di Edison, che entreranno in esercizio all’inizio del 2023, si trovano a Bergamo e a Dalmine (BG) e ospitano trenta famiglie ciascuna. Il Condominio Biava di Bergamo avrà una potenza di 51 kW in grado di produrre oltre 52 MWh di energia rinnovabile evitando di immettere in atmosfera 14 tonnellate di CO2 all’anno, pari alla piantumazione di 645 alberi. Il Condominio Gardenia di Dalmine avrà una potenza di 43 kW per una produzione annua di 46 MWh che permetterà di risparmiare 13 tonnellate di CO2 all’anno, equivalenti a 581 alberi.
L’esperienza delle prime due comunità energetiche in ambito condominiale di Edison Energia a Bergamo ha suscitato l’interesse dei condòmini e degli amministratori e ha innescato un effetto volano per cui ad oggi la società ha firmato altri tredici contratti preliminari in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto. Queste comunità energetiche hanno una potenza media di 42 kW e l’adesione di circa il 75% delle unità familiari del condominio. Eccezione virtuosa è la comunità energetica di Vimercate, la più grande in Italia, con una potenza di circa 150 kW, e a cui hanno aderito ad oggi già 125 condòmini.
Edison Energia accelera il piano di sviluppo delle comunità energetiche condominiali: 13 accordi stipulati e 2 in fase di realizzazione
“Le comunità energetiche possono dare un contributo concreto alla transizione ecologica del nostro Paese agendo su due leve: da un lato, grazie all’installazione di nuovi impianti rinnovabili destinati all’autoconsumo delle famiglie, dall’altro inducendo un uso più consapevole delle risorse da parte delle famiglie stesse che producono autonomamente l’energia per i propri bisogni – dichiara Tommaso Galassi, Responsabile partnership di Edison Energia –. Inoltre, portano anche a importanti benefici economici, una sostenibilità a 360° che contraddistingue l’approccio Edison. I condomini di Bergamo e Dalmine e gli altri tredici in pipeline rappresentano il primo passo di Edison nel settore delle comunità energetiche in ambito residenziale: il nostro obiettivo è di realizzare 200 comunità energetiche condominiali in Italia nei prossimi due anni”.
Edison si occupa dell’installazione e della manutenzione degli impianti fotovoltaici sul tetto del condominio a “costo zero” per chi vi abita, riconoscendo un beneficio economico alla comunità energetica. Il beneficio economico che Edison riconosce ad ogni membro della comunità energetica è quantificabile, in media, nel risparmio di 2-3 mensilità della bolletta elettrica ogni anno per 20 anni. Se i membri della comunità aderiscono all’offerta Edison di luce e gas e seguono comportamenti virtuosi di autoconsumo il risparmio può ulteriormente crescere fino a raddoppiare, arrivando quindi a dimezzare la spesa elettrica annua media di un’utenza residenziale. Il beneficio economico per ogni membro della comunità è massimo se il condomino consuma nel momento in cui l’impianto fotovoltaico produce. Ciò induce il condomino a modificare i suoi comportamenti, spostando i consumi dalle fasce orarie pomeridiane/serali a quelle diurne, e scegliendo elettrodomestici elettrici (piano induzione, caldaia elettrica e pompe di calore) rispetto a quelli a gas.
Oltre alle Comunità energetiche in ambito residenziale, Edison è impegnata nello sviluppo di Comunità energetiche di imprese agricole. Nella Piana di Fondi (Latina) ha avviato insieme a Cesab (Centro di Ricerche interuniversitario di Scienze Ambientali) AgriGreen di Fondi con l’obiettivo di trasformare l’area agricola locale in un laboratorio di sostenibilità, da replicare su scala nazionale.
La sicurezza nell’ambiente di lavoro è irrinunciabile; negli ambienti fortemente automatizzati diventa ulteriormente determinante.
L’esperienza maturata in collaborazione con i leader mondiali nel mercato delle macchine utensili, dell’industria automobilistica, degli impianti di confezionamento e di pallettizzazione, consente a ReeR di offrire un’ampia gamma di dispositivi di sicurezza quali barriere fotoelettriche, controllori programmabili, fotocellule, laser scanner e interfacce in grado di soddisfare ogni necessità applicativa.
ReeR è da sempre all’avanguardia anche nelle barriere optoelettroniche per automazione, misura e controllo.
www.reersafety.it info@reer.it
CARIMA
Un’azienda europea leader nella produzione di lubrificanti a base d’acqua sia per fibre ottiche che per cavi
elettrici
Chi siamo
Carima è una azienda leader del mercato europeo nella produzione e formulazione di lubrificanti e scivolanti a base d’acqua, per l’installazione di fibre ottiche e cavi elettrici. Con 30 anni di esperienza alle spalle, l’azienda è in continua crescita grazie all’integrità e all’entusiasmo del suo team. La nostra azienda viene fondata nel 1982 e si conferma immediatamente come una delle più innovative nel settore della produzione di lubrificanti per cavi, grazie ai continui investimenti in ricerca & sviluppo, agli alti standard dei lubrificanti e all’esperienza sviluppata su scala internazionale. Carima è un’azienda chimica situata a Gessate, vicino a Milano (Italia), che cerca di soddisfare da sempre i propri clienti con prodotti innovativi e tempi di conferma brevi, in un processo
continuo di valutazione qualitativa e miglioramento. La nostra filosofia Supportiamo i nostri clienti producendo vari tipi di lubrificanti che soddisfino i metodi di lavoro di ciascun installatore. Per esempio, se un tecnico ha sempre lavorato con un lubrificante in gel, Carima farà in modo di fornirgli il gel più corretto per le sue esigenze. Non vogliamo cambiare le abitudini degli installatori tecnici, al contrario desideriamo aiutarli durante le loro attività giornaliere. Possiamo offrire una soluzione ottimale per ogni richiesta. Teniamo anche molto all’ambiente: ecco perché tutti i nostri prodotti sono a base acqua e non contengono derivati del petrolio. Inoltre tutta l’energia elettrica di cui CARIMA ha necessità proviene dal sole. Per
trasparenza sul nostro sito al link http://fv.carima. biz vi sono i dati di produzione del nostro sistema fotovoltaico aggiornati in tempo reale ogni 15 minuti. Produciamo e vendiamo prodotti specifici per facilitare l’installazione di fibra ottica e cavi elettrici, elaborati in modo specifico per ridurre l’attrito che si crea nei tubi inserendo fibra ottica o cavi elettrici. Tutti i nostri prodotti sono Made in Italy e, attraverso un processo industriale qualificato, sono garanzia di performances ottimali in tutti i settori: industriale, civile e edile. Sempre riguardo alla nostra consapevolezza dell’ambiente che ci circonda, tutta l’energia che ci occorre la prendiamo dal sole; numerosi pannelli fotovoltaici sono stati installati sui nostri tetti in modo da dare energia al nostro lavoro quotidiano.
Carima produce e vende differenti prodotti.
Proponiamo:
•Lubrificanti a base d’acqua per l’installazione di fibra ottica e cavi elettrici con ogni tipo di procedimento tecnico.
•Monocomponenti e bicomponenti siliconici per l’isolamento elettrico.
•Solventi e detergenti per rimuovere i grassi sigillanti dai cavi e per pulire la fibra ottica prima di giuntare (a base d’acqua e a base di solvente).
•Spray e vernici per tracciatura a base d’acqua per operazioni abituali.
•Altri accessori che permettono di utilizzare i nostri
prodotti in maniera più semplice.
Certificazioni
Carima è un’azienda certificata ISO 9001. Abbiamo anche prodotti certificati biodegradabili e IEEE 1210.
A seconda della richiesta del cliente, siamo in grado di fornire certificati di conformità. Carima presta molta attenzione alle regolamentazioni che governano le sue attività; infatti, possiamo garantire che tutti I componenti e le sostanze usate nei nostri prodotti sono conformi alle regolamentazioni REACH and CLPL.
Le formulazioni dei nostri prodotti sono stabili nel tempo sia ad alte che a basse temperature. In aggiunta, tutti i nostri prodotti hanno un numero di lotto che permette una piena tracciabilità.
La storia Carima nasce nel 1982 con lo scopo di produrre scivolanti e lubrificanti per l’installazione di cavi elettrici. Ovvero portare sul mercato un prodotto che permettesse agli elettricisti di lavorare con minor fatica e senza danneggiare cavo o tubazioni. L’idea principale è quella di supportare i tecnici installatori che si trovano ad affrontare il faticoso problema di infilare un cavo elettrico in tubazione, anche nell’ipotesi in cui nella conduttura stessa siano già presenti altri fili. Il requisito è che il lavoro
La sua idea si concretizza nel prodotto GLISS® ovvero uno scivolante liquido a base acqua che consente di ridurre drasticamente l’attrito che si genera quando si infila un cavo elettrico, ricoperto da guaina in gomma o plastica, in tubazione.
In seguito ai primi positivi test di laboratorio, il prodotto viene immesso sul mercato che ne decreta un vero successo.
Il mercato del GLISS® si consolida negli anni, e nasce l’esigenza di trovare un nuovo prodotto che sappia soddisfare le richieste più esigenti provenienti dal settore dagli installatori di impianti industriali.
Le fibre ottiche iniziano a essere installate con maggiore diffusione e la risposta di Carima al mercato è il prodotto GLISS® F.
Dal 1990 il GLISS® F accompagna le migliaia di chilometri di fibra ottica installati in tutta Europa ottenendo omologazioni dai diversi attori del settore delle telecomunicazioni. Nel 1998 le richieste del mercato, e le esigenze dei nostri clienti ci portano alla formulazione di un nuovo prodotto che fosse diverso dai precedenti. Lo sviluppo di GLISS® GEL è la risposta di Carima. Tale formulazione, non più liquida come i precedenti ma in formato viscoso, GEL appunto, è di immediato successo.
Il GLISS® GEL si afferma sul mercato e conferma Carima come leader nella produzione e formulazione di scivolanti per installazioni elettriche e di fibra ottica Con il passare del tempo la linea dei prodotti CARIMA si amplia fornendo sempre maggiori soluzioni agli installatori. Attualmente, data la notevole varietà dei sviluppati e prodotti da Carima specifici di questo settore, siamo in grado di fornire supporto e soluzioni in funzione delle esigenze tecniche di installazione, fornendo anche soluzioni ad hoc.
Ne sono un esempio prodotti specifici per la posa di fibre ottiche con tecnica Blowing Machine. Piuttosto che l’introduzione di prodotti spray di carattere tecnico, anche a base acqua, che permettono di supportare gli installatori nel risolvere i piccoli problemi quotidiani. Non ci siamo mai fermati. Sono statti sviluppati e formulati, sempre nel nostro laboratorio, prodotti siliconici per isolamento elettrico, sia mono che bicomponenti. I diversi tipi di confezionamenti, dalla cartuccia al kit, passando per la singola tasca divisa in due scomparti, permettono di soddisfare le diverse esigenze del mercato. Lo sviluppo, la formulazione e la produzione sia di scivolanti a base acqua che di isolanti elettrici a base siliconica sono chiave del nostro successo confermato dalla certazione ISO 9001:2015 acquisita del 2018.
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water based
prosegue la crescita nell’economia circolare
Inaugurato il nuovo impianto per il trattamento della frazione organica dei rifiuti urbani nel polo di Giussago (PV) - Lacchiarella (MI) 100.000 tonnellate all’anno capacità di trattamento autorizzata 8 milioni di metri cubi all’anno di biometano prodotto e immesso in rete 20.000 tonnellate all’anno di compost certificato per agricoltura
Milano, 14 ottobre 2022- Prosegue l’impegno di A2A per lo sviluppo sostenibile della Regione Lombardia: è stato inaugurato, alla presenza dell’Amministratore Delegato del Gruppo Renato Mazzoncini, il nuovo impianto di trattamento e recupero della frazione organica dei rifiuti urbani nel centro di Giussago - Lacchiarella. Realizzato da A2A Ambiente, consentirà di trattare opportunamente i rifiuti organici, nel pieno rispetto dei principi dell’economia circolare.
I rifiuti in questione proverranno dalla frazione organica delle raccolte differenziate, ma anche dagli sfalci e dalle potature del verde pubblico e privato. Una volta trattati, potranno essere reimpiegati per produrre materia - il compost - ed energia - il biometano: attraverso le tecnologie utilizzate, tutto ciò si potrà trasformare in risorsa, diventando quindi un’opportunità preziosa per il territorio.
Dall’attività dell’impianto integrato – digestione anaerobica e compostaggio – sarà possibile ottenere ogni anno 8 milioni di metri cubi di biometano (pari al fabbisogno annuo di circa 20.000 persone), e 20mila tonnellate di compost certificato per l’agricoltura. L’impianto, che annualmente può trattare 100.000 tonnellate tra umido e verde urbano, favorisce la riduzione della dipendenza da combustibili fossili, e, grazie al fertilizzante naturale prodotto che sarà messo a disposizione dei coltivatori, permetterà di minimizzare l’utilizzo di concimi chimici.
“L’esperienza e la leadership nel trattamento e nel recupero di materia ed energia consentono al nostro Gruppo di coniugare efficacemente economia circolare e processi produttivi, a beneficio della collettività e dell’ambiente. – ha dichiarato Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A – L’impianto di Lacchiarella rappresenta un ulteriore passo avanti nel nostro percorso di crescita e un’importante opportunità di sviluppo per gestire virtuosamente l’intero ciclo dei rifiuti. Siamo convinti che questa filiera, oltre ad essere una leva per la circolarità, sia un abilitatore strategico per contribuire alla crescita di autonomia energetica di cui il Paese ha bisogno. In Italia con i dovuti investimenti e in accordo con istituzioni e comunità locali, potremmo attivare la produzione di oltre 6 miliardi di metri cubi di biometano, un potenziale energetico importante in particolare in un momento come quello che stiamo attraversando.”
Cosberg: Genialità negli impianti di Assemblaggio
Cosberg realizza impianti di assemblaggio capaci di garantire un’efficienza produttiva elevata e costante, offrendo così la serenità di un ritorno dell›investimento rapido e sicuro.
Veniamo subito al punto. Se voi avete qualcosa da assemblare, vi basta sapere che da sempre ci viene riconosciuta una dote davvero rara: la Genialità. Un autentico pensiero laterale che, da quarant’anni, ci consente di progettare e costruire impianti di assemblaggio su misura estremamente performanti e competitivi, per aziende manifatturiere provenienti da ogni parte del mondo nei settori automotive, elettromeccanico, ferramenta e accessori per mobili, rubinetteria e valvolame, gioielleria e orologeria, elettrodomestici e tanti altri ancora.
Soluzioni che garantiscono ai nostri clienti benefici tangibili: la soddisfazione di avere un’efficienza
produttiva elevata e costante e la serenità di un ritorno dell’investimento rapido e sicuro.
Le nostre macchine sono infatti “Ready To Run”, ovvero pronte per essere facilmente trasportate e installate in qualsiasi parte del mondo e studiate per ridurre al minimo ogni tipo di fermo macchina. Già durante il collaudo i vantaggi sono molteplici in quanto avviene in modo oggettivo e produttivo e può essere eseguito da remoto, consentendo al cliente di assistere comodamente dalla sua sede, con conseguente risparmio di tempo e risorse. La delicata fase di installazione richiede mediamente solo due giorni e il ramp-up solamente 4 ore. Mentre durante
l’intero ciclo produttivo, si può contare su cambi produzione immediati o della durata di pochi minuti e su interventi di manutenzione facilitati e quindi più rapidi. Infine, se l’esigenza produttiva cambia, gli impianti di montaggio Cosberg possono essere riconfigurati in tempi davvero contenuti.
Le nostre soluzioni sono inoltre orientate alla sostenibilità perché dotate di sistemi per monitorare e ridurre i consumi energetici e per individuare eventuali perdite pneumatiche. Ciò significa, per i Clienti, controllo dei costi e sprechi azzerati.
Non solo. A tutto questo si aggiunge la capacità delle macchine Cosberg di essere “Smart”, ovvero flessibili e destinate a diventare - nel tempo - autonome, quindi in grado di trovare soluzioni in caso di imprevisti o anomalie.
Genialità, lunga esperienza in svariati settori e oltre il 10% del fatturato costantemente investito in Ricerca e Sviluppo ci permettono di garantire ai clienti questi risultati.
costruttiva denominata “Pit-Stop”, orientata a ridurre fortemente i tempi di fermo macchina per massimizzare la produttività. La competitività delle aziende infatti si sta giocando sempre più nei momenti di fermo dell’impianto dovuti a qualsiasi situazione, proprio come avviene in un Gran Premio di Formula 1, dove vittoria o sconfitta si determinano durante i fermi. Per questo, sulle macchine automatiche diventa vitale studiare sistemi che riducano al minimo i tempi di qualsiasi intervento che richieda lo stop della produzione, permettendo all’azienda di vincere il proprio “Gran Premio”.
Da 40 anni infatti, Cosberg progetta e costruisce impianti di montaggio speciali capaci di rispondere alle esigenze produttive e qualitative di aziende manifatturiere provenienti da ogni parte del mondo. I risultati sopra descritti sono frutto di una filosofia
Per ulteriori informazioni: www.cosberg.com sales-ci@cosberg.com
HAINBUCH ITALIA
HAINBUCH
Linea AC (cambio automatico) il nuovo standard industriale per l’automazione del serraggio
Nella sfera privata come nei reparti di produzione, tutto sta diventando sempre più “smart” e automatico. La crescente individualizzazione dei prodotti, fino a una produzione efficiente di lotti di una sola unità, porta a un cambio di mentalità nella pianificazione della produzione.
Macchine e impianti devono essere flessibili e offrire una preparazione autonoma e automatizzata. È
proprio qui che entrano in gioco le nostre soluzioni di automazione. Con il loro supporto le vostre macchine saranno più efficienti e si attrezzeranno autonomamente in tempi brevissimi, riducendo i costi a vostro carico.
Con i nostri mandrini di serraggio TOPlus AC e SPANNTOP AC, le pinze di serraggio e gli appoggi del pezzo possono essere sostituiti automaticamente.
Questo consente la preparazione e la produzione senza operatore con diversi diametri di serraggio, profili di serraggio e profondità di appoggio.
Cambio automatico dei dispositivi di serraggio Se è richiesta la sostituzione di interi dispositivi di serraggio, potete utilizzare le nostre interfacce CENTREX duo AC e centroteX AC, che possiamo adattare in base alle vostre specifiche esigenze. Questo renderà la vostra produzione totalmente flessibile e vi permetterà di sostituire automaticamente mandrini di serraggio e mandrini a espansione.
Facciamo un breve passo indietro: ci occupiamo da decenni della riduzione dei tempi di preparazione e del cambio rapido. Le nostre interfacce quick change centroteX garantiscono una precisione micrometrica e sono utilizzate con successo da migliaia di clienti offrendo risparmi enormi. Noi, però, non ci accontentiamo e vogliamo ulteriormente semplificare e rivoluzionare i processi tecnici di serraggio. Per noi, il futuro è l’automazione.
Caratteristiche principali
•Cambio automatico delle pinze di serraggio con o senza la battuta di appoggio del pezzo
•Cambio automatico di mandrini di serraggio e mandrini a espansione
•Processi sicuri perché già utilizzati con successo da tanti clienti
•Produzione flessibile ed efficiente, anche per un singolo pezzo
Con i nostri mandrini
AC è possibile un cambio combinato della pinza di serraggio e appoggio del pezzo. Può essere utilizzato su macchine con mandrino rotante orizzontale o verticale ed è adatto anche per l’uso stazionario (centro di lavorazione, macchina misuratrice…).
Il risultato è eccezionale in quanto è possibile una preparazione automatizzata di vari diametri di serraggio e profondità di appoggio in un’unica operazione. L’insieme della pinza di bloccaggio con la battuta di appoggio del pezzo, infatti, rende superflua una operazione di allestimento. Tutto questo mantenendo la precisione di concentricità e di posizionamento identiche a quelle dei mandrini di serraggio TOPlus e SPANNTOP.
Ciò permette un notevole aumento del tempo di utilizzo della macchina, in quanto è possibile anche effettuare turni non presidiati senza rinunciare alla sicurezza dei processi.
Sempre con TOPlus AC e SPANNTOP AC è possibile anche un cambio separato della pinza di serraggio e dell’appoggio del pezzo. In questo caso la preparazione automatizzata di vari diametri di serraggio e profondità di appoggio avviene in due operazioni di preparazione distinte, ma molto spesso famiglie di pezzi con diametri di serraggio diversi non richiedono un cambio dell’inserto di arresto, per cui c’è un grande risparmio di elementi da sostituire.
BLOCCAGGIO INTERNO - CENTREX duo AC
Con l’interfaccia CENTREX duo AC è possibile un cambio automatizzato di mandrini a espansione MAXXOS e MANDO precedentemente preparati. La bussola di serraggio e la battuta di appoggio, infatti, vengono preparati separatamente al di fuori della macchina che procederà poi alla presa e alla lavorazione. Questo sistema permette di ottimizzare anche i tempi del personale, in quanto una volta effettuata la preparazione esterna, può dedicarsi alla gestione di altre macchine.
Il processo avviene mantenendo la precisione di concentricità e di posizionamento identiche a quelle dei mandrini a espansione utilizzati, oltre alla precisione di cambio dell’interfaccia CENTREX duo AC [≤ 0,003 mm]
SERRAGGIO INTERNO ED ESTERNO – centroteX AC
L’interfaccia centroteX AC per il cambio automatizzato di mandrini di serraggio e mandrini a espansione precedentemente preparati può essere utilizzata su macchine con mandrino rotante orizzontale o verticale, l’inserimento del dispositivo di serraggio avviene tramite meccanismo a baionetta con attuatore meccanico [p. es. utensile avvitatore].
centroteX AC permette un cambio automatizzato di diversi dispositivi di serraggio completi, quindi è
l’ideale per i pezzi più svariati. Le parti intercambiabili possono essere preparate sulla macchina o separatamente ottimizzando così il lavoro di preparazione a seconda del tipo di lavorazione.
Per ulteriori informazioni: www.hainbuch.it
Perché HAINBUCH
PER MIGLIORARE LE VOSTRE PERFORMANCES !
flangia di adattamento alla macchina
flangia di adattamento all’attrezzatura di serraggio con
autocentrante a griffe InoFlex portapinze TOPlus mini mandrino a espansione MAXXOS
Interfaccia di cambio rapido centroteX S standardizzata per mandrini più piccoli!
Il risultato:
tempi di allestimento macchina più brevi
rapido ammortamento dell’investimento
miglior gestione delle macchine
ROHDE & SCHWARZ ITALIA
Oscilloscopio di nuova generazione Rohde & Schwarz MXO4
Rohde & Schwarz, multinazionale tedesca leader di mercato nella produzione di strumenti di test e misura, ha lanciato sul mercato un nuovo modello di oscilloscopio, MXO4, dalle caratteristiche innovative e rivoluzionarie per il settore.
Per questo modello, presente sempre con 4 canali di acquisizione + 16 digitali, con bande da 200 MHz a 1,5 GHz, è stato sviluppato internamente un nuovo ASIC capace di processare 200 Gbps, permettendo alla macchina di raggiungere il sensazionale tasso di acquisizione di forme d’onda di 4,5 Milioni al secondo.
È soltanto uno degli innovativi blocchi tecnologici inseriti nella catena di acquisizione dello strumento.
Il Dr. Andreas Werner, Vice President Oscilloscopes di Rohde & Schwarz, commenta così: “i nuovi elementi hardware e software insieme alla nuova filosofia architetturale dello strumento hanno permesso al nostro team di sviluppo di raggiungere una svolta storica, di quelle che capitano una volta in dieci anni. I nostri clienti sperimenteranno nuovi livelli in termini di prestazioni e misure, con il miglior rapporto prezzo-prestazioni, mai visto sul mercato.”
Lo strumento incorpora convertitori analogico-digitali a 12 bit di nuova generazione, che lavorano a piena banda e a qualsiasi frequenza di campionamento, e grazie alla catena di acquisizione a bassissimo rumore è possibile raggiungere i 18 bit di risoluzione verticale tramite la modalità HD, unica nel suo genere. Per poter caratterizzare un segnale molto piccolo in ampiezza sovrapposto ad una componente continua molto elevata, lo strumento dispone del range di offset impostabile più elevato per oscilloscopi della stessa classe, potendo impostare fino a +/- 5V con scala verticale da 500 µV/div.
Oltre ad una rapida acquisizione ed un dettaglio elevato nella risoluzione verticale, la macchina è dotata di 400 milioni di punti di memoria per ogni canale: 100 volte più grande degli strumenti di pari fascia. Grazie a questa profondità di memoria è quindi possibile immagazzinare una quantità di dati temporalmente più lunga senza perdere in definizione e campionamento.
A livello di trigger, lo strumento incorpora un’architettura che prima era disponibile soltanto su macchine di alta fascia, ovvero il trigger digitale, capace di triggerarsi, ovvero stabilire con quale criterio i dati vengono immagazzinati in memoria e “congelati” a schermo, con una sensibilità elevatissima, pari a
1/10.000 di divisione verticale. Tale parametro diventa fondamentale quando si vogliono isolare anomalie sul layer fisico difficili da individuare. L’architettura dello strumento a 18 bit unita al trigger digitale permette all’utente di catturare qualsiasi dettaglio, ed il tempo cieco dello strumento, ovvero il tempo di processing della macchina in cui non viene analizzato ed acquisito il segnale reale, è ridotto al minimo.
Facendo leva sulla sua supremazia tecnologica in ambito radiofrequenza, gli sviluppatori di Rohde & Schwarz hanno voluto assecondare tutti quei progettisti che hanno necessità di verificare e testare i propri dispositivi non solo nel dominio del tempo, ma anche in quello della frequenza e, spesso, in entrambi in contemporanea, come in ambito di compatibilità elettromagnetica o durante misure di integrità di segnale. Difatti lo strumento, oltre ad una moltitudine di misure nel dominio del tempo, possiede capacità di misura anche nel dominio della frequenza uniche nella sua classe, che permettono allo strumento di processare 45.000 FFT (Fast Fourier Transform) al secondo (oscilloscopi di pari fascia si attestano sulle decine), rendendolo un analizzatore di spettro in tempo reale. La potenza del nuovo ASIC e l’architettura progettata, inoltre, fanno sì che queste superbe prestazioni non vengano intaccate dall’attivazione di altre funzioni quali misure, cursori ecc., permettendo
quindi un’analisi approfondita e continua del proprio segnale.
L’interfaccia utente risulta facile ed intuitiva, grazie all’innovativo Smart Grid permette una gestione flessibile e multi-finestra dei segnali che, coadiuvata da un ampio display a 13.3” Full HD con touchscreen capacitivo, consente una visione sempre nitida. È possibile, inoltre, connettere lo strumento ad un monitor esterno tramite porta HDMI, mentre per sfruttare al meglio lo spazio a disposizione sul banco di lavoro è possibile collegare l’oscilloscopio MXO4 a
dei supporti metallici tramite i connettori VESA, oltre alla possibilità di integrare lo strumento in rack.
Esistono numerose opzioni per aggiornare e potenziare l’MXO4, la maggior parte delle quali sono software, ovvero sbloccabili tramite l’acquisto e l’inserimento di un codice alfanumerico.
Tra le opzioni degne di nota, riveste un ruolo importante la possibilità di attivare il generatore arbitrario a 2 canali installato a bordo dello strumento. Con una banda massima di 100 MHz,
questo generatore permette non soltanto di generare onde più basiche e ripetitive come onde quadre, sinusoidi, onde triangolari ecc., ma anche di generare forme d’onda arbitrarie, realizzate esternamente alla macchina tramite tool di generazione oppure acquisite internamente replicando uno dei canali dell’oscilloscopio.
Attraverso il generatore arbitrario è possibile sfruttare una funzione fondamentale per chi realizza circuiti retroazionati o ha necessità di caratterizzare in frequenza un componente, ovvero la Frequency Response Analysis, che consente di generare un’armonica dal generatore e misurare in contemporanea la tensione in due punti del circuito. Attraverso il rapporto tra queste due tensioni è possibile misurare valori quali il guadagno e la fase, e facendo poi sweepare la frequenza in uscita al generatore è possibile andare a definire il criterio di stabilità del proprio circuito retroazionato tramite il calcolo dei parametri di margine di guadagno e di fase. I punti misurati vengono rappresentati graficamente tramite diagramma di Bode, e i valori di guadagno e fase sono distinti grazie ad una diversa colorazione. Per un’analisi più approfondita è possibile impostare quanti punti per decade di frequenza misurare, arrivando ad un massimo di 500, parametro tra i leader negli strumenti di pari fascia. È anche possibile impostare l’ampiezza in tensione dell’armonica in uscita dal generatore frequenza per frequenza, evitando così di iniettare segnali troppo elevati, che saturerebbero il circuito, o troppo bassi, che potrebbero essere dispersi sotto il fondo di
rumore della macchina se il rapporto di guadagno è molto basso.
L’oscilloscopio MXO4, presentato ufficialmente a fine Settembre 2022, è già disponibile per l’acquisto sia presso il canale di vendita diretto Rohde & Schwarz che tramite i distributori autorizzati, con diversi strumenti già in stock e pronti per la consegna.
Per maggiori informazioni visitate il nostro sito internet: www.rohde-schwarz.com/it o contattateci scrivendo a: rsi.info@rohde-schwarz.com
Fotoluminescenza ed efficienza nelle celle solari a perovskite
17 ottobre 2022- L’utilizzo delle perovskiti come materiale attivo nelle celle solari ha subito un notevole incremento negli ultimi anni, grazie ad alcune peculiarità di questi materiali, in particolare il basso costo, l’elevato assorbimento della luce visibile, ed altre proprietà legate alla produzione e al trasporto della carica elettrica.
La fotoluminescenza è una delle tecniche di caratterizzazione più usate per le perovskiti e la loro proprietà di emettere luce viene spesso correlata con le prestazioni della cella solare a perovskite. Tuttavia, la grande variabilità nella morfologia delle perovskiti, la bassa riproducibilità nel processo di sintesi e la mancanza di sistematicità in molti studi di caratterizzazione, hanno finora impedito di ottenere una correlazione chiara tra fotoluminescenza ed efficienza di conversione della cella solare a perovskite.
In un nuovo lavoro, i ricercatori dell’Istituto per la microelettronica e i microsistemi (Cnr-Imm) e dell’Istituto di struttura della materia (Cnr-Ism), entrambi del Consiglio Nazionale delle Ricerche, dell’Istituto di struttura della materia del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ism) in collaborazione con il CHOSE (Polo Solare Organico della Regione Lazio), hanno utilizzato un approccio sistematico per studiare tale correlazione, considerando un numero elevato di celle con efficienze che vanno dal 5.63% al 21.5%, realizzate a partire da diversi tipi di perovskite e con diversi processi di fabbricazione. Gli autori sviluppano un modello semplice che permette di stimare alcune proprietà di trasporto della carica elettrica nella cella solare. E dimostrano come la diminuzione della fotoluminescenza misurata in condizioni di circuito aperto e circuito chiuso possa essere utilizzata in maniera diretta per valutare l’efficienza di una cella solare con estrema precisione e con un elevato livello di generalità.
Questo tipo di misure è estremamente semplice e necessita di una strumentazione economica e compatta, che può essere facilmente implementata sia nella produzione delle celle solari su larga scala, sia nei piccoli laboratori di ricerca e sviluppo, fornendo una stima rapida e a basso costo dell’efficienza della cella prodotta.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Solar RRL con il titolo “Re-evaluation of Photoluminescence Intensity as an Indicator of Efficiency in Perovskite Solar Cells", da Valerio Campanari, Faustino Martelli, Antonio Agresti, Sara Pescetelli, Narges Yaghoobi Nia, Francesco Di Giacomo, Daniele Catone, Patrick O'Keeffe, Stefano Turchini, Bowen Yang, Jiajia Suo, Anders Hagfeldt e Aldo Di Carlo.
Metal top contact Interlayer Electron transport layer Metal halide Perovskite Hole transport layer
Transparent electrode
Glass
Per informazioni:
Valerio Campanari
Cnr - Istituto di struttura della materia valerio.campanari@ism.cnr.it
Faustino Martelli, Cnr-Imm, email: faustino.martelli@cnr.it
INDUSTRIAL TECHNOLOGY
editorial office www.industrialtechmag.com marketing@industrialtechmag.com
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ABB Ability™ Cyber Security Workplace consolida gli strumenti di sicurezza in un'unica piattaforma digitale, semplificando la visualizzazione di informazioni complesse e riducendo l'esposizione al rischio
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Zurigo 27 Settembre 2022- ABB ha lanciato ABB Ability Cyber Security Workplace (CSWP), soluzione che migliora la protezione delle infrastrutture industriali critiche consolidando i sistemi e software di sicurezza di ABB e di terze parti in un'unica piattaforma digitale semplice e completa. Grazie a CSWP le informazioni sulla sicurezza informatica saranno più accessibili e facili da gestire, in questo modo i tecnici e gli operatori potranno identificare e risolvere rapidamente i problemi, riducendo così l'esposizione ai rischi.
Secondo la società di ricerca Cybersecurity Ventures, i costi globali della criminalità informatica derivanti dal furto di proprietà intellettuale, dall'interruzione delle operazioni e dal danneggiamento dei beni fisici dovrebbero crescere del 15% all'anno nei prossimi cinque anni1. Per le aziende, questo potrebbe rappresentare un costo annuale approssimativo di 10,5 trilioni di dollari entro il 2025,2 pari al 50% del PIL statunitense2.
La nuova soluzione di ABB aiuta ad affrontare questa crescente minaccia e a proteggere in modo più efficiente gli asset operativi, rendendo la manutenzione dei controlli di sicurezza una parte fondamentale delle attività quotidiane e riassumendo le informazioni in un'unica vista. Molti degli strumenti di sicurezza informatica esistenti nel settore sono isolati, costringendo gli operatori a passare da un sistema all'altro per comprendere le informazioni di base, eseguire attività di manutenzione o risolvere un incidente. Inoltre, le informazioni sono spesso presentate in modo troppo complesso per chi non è uno specialista di sicurezza informatica o non ha familiarità con un'applicazione specifica, il che può trasformarsi in lacune nella sicurezza e rischi per gli asset.
"La soluzione CSWP di ABB consente di superare queste difficoltà semplificando le informazioni sullo stato dei controlli di sicurezza e consentendo l'accesso da remoto, rendendo possibile ai tecnici esperti di ABB di collegarsi direttamente al loro impianto quando è necessario un supporto aggiuntivo", ha commentato Matthew Virostek, product owner di CSWP di ABB. "La tecnologia operativa e le reti informatiche sono inoltre isolate in modo da identificare più rapidamente gli elementi di rischio, portando a decisioni più consapevoli e basate sui dati. Questo può aiutare a ottimizzare le prestazioni e l'uso delle risorse, contribuendo così a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità".
Secondo l'ultimo rapporto del World Economic Forum (WEF), l'economia globale si trova ad affrontare una carenza di oltre 2,7 milioni di professionisti3 nel campo della sicurezza informatica, che sebbene in costante diminuzione, è ancora troppo ampia. Secondo il 2021 Cybersecurity Workforce Study di (ISC) 3, i professionisti della sicurezza informatica devono crescere del 65% per difendere efficacemente gli asset industriali critici dal crescente numero di attacchi ransomware.
Semplificando la gestione delle informazioni sulla sicurezza informatica, il CSWP di ABB mira a incoraggiare e reclutare una nuova generazione di specialisti nel settore. Con una spesa globale prevista di 7.000 miliardi di dollari per la trasformazione digitale dal 2020 al 20234, mantenere una solida pipeline di talenti nel campo della sicurezza informatica è essenziale per proteggere sia le infrastrutture critiche, sia i mezzi di sussistenza delle persone in tutto il mondo.
ABB lancia una soluzione per la cyber security per semplificare e migliorare la protezione delle infrastrutture industriali
GREENCOBOT
Innovazione e sostenibilità: l’automazione collaborativa multipurpose di GreenCobot
GreenCobot è una startup che progetta e realizza nuovi modelli di robot e software applicativi, specializzata soprattutto nella realizzazione di impianti di pallettizzazione e movimentazione prodotti. Dall’esperienza dell’azienda nasce MIA Cobot, una innovativa unità di automazione multipurpose brevettata, convertibile per infinite tipologie di attività per la produzione in ambienti alimentari, farmaceutici e industriali.
La robotica collaborativa, forma di automazione che consente la stretta collaborazione tra uomo e macchina, si è fatta largo negli ultimi anni in quasi tutti i settori produttivi, acquisendo maggiore importanza ed efficienza. Da parte delle aziende vi è una richiesta sempre più crescente di Cobot in grado di semplificare il lavoro delle persone, al fine di creare un ambiente lavorativo sicuro, maggiormente produttivo, e processi gestibili intuitivamente da operatori non
specializzati. Questi modelli di automazione possono essere applicati in diversi ambiti, dall’assemblaggio al controllo qualità, passando per molteplici lavorazioni con macchine utensili.
GreenCobot, startup nata dall’esperienza pluridecennale dei fondatori di B.Meccanica con sede a Zanè (VI), si occupa di ricerca e sviluppo applicata a commesse su misura di cliente, progettando e realizzando nuovi modelli di cobot e software applicativi. Nello specifico, GreenCobot sviluppa soluzioni collaborative per l’industria, con applicazioni dedicate a tutte le fasi della catena produttiva e un particolare focus per le opere di pallettizzazione e movimentazione prodotti.
A contraddistinguere GreenCobot è una spiccata attenzione verso lo sviluppo di robot collaborativi sostenibili, soprattutto nel settore dell’alimentazione, soddisfacendo le necessità dell’attuale industria 4.0:
un’industria maggiormente interconnessa, sicura e attenta all’ambiente e al benessere di chi lavora. GreenCobot si rivolge soprattutto alle produzioni altamente specializzate, con alta frequenza di cambio gamma o di cambio formato prodotto. Si tratta soprattutto di piccole e medie aziende, agili e dinamiche, che per diversi motivi non possono o non vogliono espandersi eccessivamente in termini di spazio produttivo. Progettate pensando a queste realtà, le automazioni GreenCobot sono estremamente flessibili e compatte, occupano minime porzioni di spazio e possono facilmente interagire con gli esseri umani. Tra i robot collaborativi più funzionali firmati GreenCobot si distingue MIA Cobot una innovativa unità di automazione multipurpose brevettata in grado di far fronte a tutte le necessità produttive. MIA Cobot nasce per rispondere alle esigenze variabili delle realtà produttive, offrendo alte prestazioni e una versatilità estrema a fronte di un consumo minimo di spazio ed energia. Caratteristica principale di MIA Cobot è la sua estrema flessibilità. L’unità è convertibile per infinite tipologie di attività produttive e dispone di una ampia gamma di accessori personalizzabili per rispondere alle più particolari esigenze. Grazie al rapido sistema di montaggio e di smontaggio, MIA Cobot consente un cambio di layout macchina praticamente immediato. L’applicazione base di MIA Cobot è nelle operazioni di fine linea e pallettizzazione e l’unità è integrata da un software gestionale di ultima generazione ideato da GreenCobot per essere altamente leggibile e fruibile anche da personale non specializzato.
Per qualsiasi necessità di installazione custommade, MIA Cobot è la risposta. Grazie alle prese intercambiabili, a pinza, ventosa, con dita pneumatiche o Soft Picker per oggetti sfusi, e alle terminazioni sostituibili ad hoc per torniture, filettature e altre lavorazioni meccaniche, non c’è compito a cui MIA Cobot si tiri indietro. Per tutta la linea produzione, GreenCobot ha la soluzione giusta per semplificare il
lavoro con l’unità collaborativa custom più adatta. L’azienda ha inoltre sviluppato una serie di utensili collaborativi in piani spugna o pian ventosa che possono essere installati senza l’utilizzo di protezioni antinfortunistiche, evitando qualsiasi tipologia di pericolo per il lavoratore e valorizzando il principale plus dei cobot rispetto ai robot tradizionali: la possibilità di lavorare anche senza protezioni antinfortunistiche vicino ad un essere umano, affiancando l’operatore nelle varie applicazioni.
Green Cobot ha partecipato con successo alle più importanti manifestazioni fieristiche del settore tra cui IPACK-IMA, la fiera B2B dedicata all’industria del largo consumo e beni durevoli tenutasi nel Polo fieristico milanese dal 3 al 6 maggio 2022 e MECSPE 2022, la fiera B2B dedicata all’industria manifatturiera che si è svolta al polo BolognaFiere dal 9 all’11 giugno 2022 e sta implementando azioni di marketing e di comunicazione sui media tradizionali e digitali.
Per ulteriori informazioni: www.greencobot.com info@greencobot.com
PETROLCHIMICO
Carburanti sostenibili da idrogeno verde e CO2.
Il dimetil-etere (DME) e i suoi oligomeri (OME).
Il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile e di mitigazione del cambiamento climatico [1, 2] richiede avanzamenti tecnologici volti alla definizione di un sistema energetico integrato e libero da fonti fossili che inglobi la produzione di elettricità, di calore, la mobilità, l’industria chimica e della produzione in generale [3]. Nonostante le fonti primarie di energie di origine fossile resteranno dominanti ancora per diversi anni, scenari recenti sottolineano un ruolo sempre crescente delle fonti rinnovabili [4]. La ulteriore diffusione di queste ultime e la completa trasformazione dello scenario dipenderanno in buona sostanza dalla disponibilità di idrogeno rinnovabile (green, blu) e dalla capacità dei sistemi di stoccaggio energetico su vasta scala.
Per il settore del trasporto molta attenzione è attualmente rivolta, oltre che ai veicoli elettrici, alla sintesi di carburanti sostenibili da utilizzare in motori a combustione interna [5]. Lo sviluppo contestuale di nuove tecnologie motoristiche, di carburanti sostenibili e dei loro processi produttivi ha come obiettivo quello di massimizzare l’efficienza, diminuire l’impatto inquinante sia in termini sistemici globali (zero CO2, negative CO2) che locali (NOx, particolato, VOC, etc.).
Molti tra questi carburanti alternativi sono composti da molecole ossigenate, come gli alcoli, gli eteri, gli esteri, i chetoni e i composti furanici. Tutti possono essere prodotti da biomassa cellulosica [6] o sintetizzati tramite CO2 ottenuta da cattura (CCS) e H2 da fonti rinnovabili [7]. Questa ultima categoria comprende il dimetil etere (DME) e i suoi oligomeri (eteri ossimetilenici, OME) con formula chimica CH3O(CH2O)nCH3 (Figura 1), dove il DME può essere considerato il più piccolo composto della famiglia (n=0).
assistente Professore Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica Politecnico di Milano, Italia Figura 1. Struttura molecolare degli eteri ossimetilenici CH3O(CH2O)nCH3
Questi carburanti sono ottenibili da filiere relativamente semplici (uno step o due step) come discusso da Deutz e collaboratori [7]. In particolare la filiera riduttiva diretta prevede la trasformazione del metanolo con CO2/H2 che, per via catalitica, produce l’unità centrale CH2 delle molecole oligomeriche (Figura 2).
Figura 2. Produzione diretta per via riducente dell’OME1
In funzione delle specifiche proprietà di combustione, diversi membri di questa famiglia di eteri oligomerici ha potenziale sia come additivo che come fuel “drop-in” (i.e. gestibile in motori commerciali esistenti) a ridotto impatto inquinante [8]. Tra le proprietà estremamente vantaggiose degli OME ci sono la bassa tendenza a formare particolato a causa della mancanza di legami carbonio-carbonio nella struttura molecolare, così come la tendenza a ridurre le emissioni di NO x a causa della possibilità di lavorare con portate maggior di ricircolo gas esausti [9].
Studi recenti riportano una panoramica sulla capacità produttiva, l’impatto inquinante e le caratteristiche di questi attrattivi carburanti, andando ad includere studi sperimentali e modellistici specifici di caratteristiche chiave dal punto di vista motoristico quali la propa gazione di fiamme e la tendenza all’autoignizione, di particolare interesse, questa ultima, per motori diesel [10] ad accensione spontanea per compressione. Schemme e collabora tori [5] hanno recentemente valutato diversi potenziali E-carburanti, basati cioè su una filiera produttiva che sfrutta direttamente energia elettrica da fonti rinnovabili (e.g. solare, eolico), tra cui metanolo, etanolo, butanolo, ottanolo, DME, un blend OME1-diesel (24-76% wt) e una miscela OME3-5 più rappresentativa dell’output del processo industriale di cui alla Figura 2.
In generale, la sintesi di DME presenta la maturità tecnologica più elevata, insieme al metanolo, la più alta efficienza power-to-fuel e i minori costi produttivi. Il DME dunque non rappresenta solamente una molecola modello per la comprensione della reattività e della tendenza a formare inquinanti di oligomeri più complessi, ma è di per sé un fuel che potrebbe rivelarsi determinante nella transizione energetica. L’interesse è confermato dall’ampio numero di studi modellistici e sperimentali emersi negli ultimi anni nell’ambito della scienza ed ingegneria dei processi di combustione.
Da una analisi del ciclo di vita l’OME1 risulta essere un eccellente additivo sostenibile in ambito decarbonizzazione. La sostituzione del 24% in massa di diesel convenzionale con OME1 comporta infatti una riduzione del 22% del potenziale di surriscaldamento globale, del 43% in emissioni di NO x e del 75% in emissioni di particolato.
References
[1] Sustainable Development Goals, United Nations department of economic and social affairs, https://sdgs.un.org/goals
[2] Van Vuuren, Detlef P., et al. "Alternative pathways to the 1.5 °C target reduce the need for negative emission technologies." Nature climate change 397 391 :(2018) 8.5
[3] Buttler, Alexander, and Hartmut Spliethoff. "Current status of water electrolysis for energy storage, grid balancing and sector coupling via power-to-gas and power-to-liquids: A review." Renewable and Sustainable Energy Reviews 2454 2440 :(2018) 82
[4] BP energy outlook 2020, https://safety4sea.com/wp-content/uploads/09/2020/BP-Energy-Outlook09 2020 2020 .pdf
[5] Schemme, Steffen, et al. "H 2based synthetic fuels: A techno-economic comparison of alcohol, ether and hydrocarbon production." International journal of hydrogen energy 5414 5395 :(2020) 45.8
[6] Leitner, Walter, et al. "Advanced biofuels and beyond: chemistry solutions for propulsion and production." Angewandte Chemie International Edition 5452 5412 :(2017) 56.20
[7] Deutz, Sarah, et al. "Cleaner production of cleaner fuels: wind-to-wheel–environmental assessment of CO 2based oxymethylene ether as a drop-in fuel." Energy & Environmental Science 11.2 343 331 :(2018)
[8] Bokinge, Pontus, Stefan Heyne, and Simon Harvey. "Renewable OME from biomass and electricity—Evaluating carbon footprint and energy performance." Energy Science & Engineering :(2020) 8.7 2598 2587
[9] Omari, Ahmad, et al. "Potential of long-chain oxymethylene ether and oxymethylene ether-diesel blends for ultra-low emission engines." Applied energy 1249 1242 :(2019) 239
[10] Cai, Liming, et al. "Auto-ignition of oxymethylene ethers (OMEn, n= 4 2) as promising synthetic e-fuels from renewable electricity: shock tube experiments and automatic mechanism generation." Fuel 116711 :(2020) 264
Autore
Matteo Pelucchi1,*
1 CRECK Modeling Lab. Department of Chemistry, Materials and Chemical Engineering Politecnico di Milano
Contacts
Matteo Pelucchi
Tenure-track Assistant Professor Department of Chemistry, Materials and Chemical Engineering Politecnico di Milano, Milan, Italy
Email: matteo.pelucchi@polimi.it
MEGADYNE
Megadyne presenta Rollpower™: più efficienza nel settore della Logistica
Megadyne, leader riconosciuto nel mondo delle soluzioni di trasmissione di potenza per la logistica, introduce Megadyne Rollpower™: la nuova cinghia elastica Poly-V in gomma ad elevate prestazioni che richiede meno manutenzione rispetto alle opzioni standard e offre risparmi sui consumi energetici.
Industria della Logistica: le maggiori sfide L’industria della Logistica spinge verso soluzioni
innovative, perché oggi più che mai i magazzini e i centri di distribuzione sono sotto pressione, forzati a funzionare più a lungo e a velocità più elevate garantendo precisione ed efficienza delle prestazioni.
Soluzione? Megadyne Rollpower™
Il centro Ricerca & Sviluppo Megadyne ha analizzato queste esigenze e proposto la nuova Rollpower™, progettata con cord in poliammide elastico extra-
resistente per una maggiore flessibilità e una maggiore durata della cinghia. Rollpower™ ha una maggiore durata di esercizio e le sue qualità antistatiche prevengono l’accumulo di polvere e dissipano le cariche elettrostatiche. Inoltre, la cinghia si adatta ad un ampio range di temperature d’utilizzo, da -40°C a 120°C.
Sebbene Rollpower™ sia stata originariamente sviluppata per applicazioni nella Logistica (comprese linee di ricevimento, picking degli ordini, smistamento, trasferimento…), trova impiego anche nel settore degli elettrodomestici e del fitness.
Quali sono i vantaggi di Rollpower™?
In primo luogo, Rollpower™ significa maggiore efficienza. Garantisce un funzionamento regolare, affidabile e silenzioso, con un’elevata resistenza all’usura, all’invecchiamento e all’abrasione. La cinghia dura più a lungo e questo si traduce in un risparmio sui costi. La cinghia inoltre riduce il fabbisogno energetico fino al 5%.
L’installazione è facile e veloce. Rollpower™ è in grado di movimentare anche 50 rulli insieme. Non è necessario utilizzare tenditori. Non si verifica alcuno slittamento grazie alla precisione del design delle nervature e dell’attrito accumulato sul fianco.
Questa soluzione innovativa richiede anche una
minore manutenzione. Il processo di sostituzione è semplice e i tempi di fermo della linea sono notevolmente ridotti.
Contatta gli esperti Megadyne I team di Megadyne è a tua disposizione per aiutarti a scegliere la soluzione migliore per la tua applicazione. Per qualsiasi informazione, contatta Megadyne e visita il sito www.megadynegroup.com
Per ulteriori informazioni:
Per ulteriori informazioni: www.megadynegroup.com
PBN
Curve in ingresso al ventilatore: perché devi evitarle?
Capita abbastanza di frequente di trovarsi con un ventilatore che non riesce a fornire i valori di portata e pressione dichiarati dal costruttore.
Ovviamente il primo istinto è quello di puntare il dito verso il fornitore, accusandolo di aver fornito una macchina non performante.
Nella realtà dei fatti però, in diverse occasioni la causa non è il ventilatore quanto piuttosto il modo in cui è stato installato.
Le curve di prestazione dei ventilatori sono infatti tracciate eseguendo dei test in laboratorio che prevedono un ingresso dell’aria uniforme, senza vortici e senza distorsioni del profilo di velocità. Le norme tecniche di riferimento richiedono per
questo motivo un tratto di tubazione rettilineo molto lungo tra il punto di misura e la bocca aspirante del ventilatore.
Sul campo poi i ventilatori vengono installati in modo totalmente diverso da come sono stati testati in laboratorio, spesso con una o più curve molto vicine alla bocca aspirante.
In questo modo all’ingresso della girante arriva un flusso non uniforme, con presenza di vortici e in casi estremi con delle “zone morte” dove il gas ricircola senza proseguire oltre.
Le prestazioni di un ventilatore che lavora in queste condizioni sono difficilmente prevedibili, ma sicuramente saranno inferiori rispetto a quelle
dichiarate dal fornitore. Facilmente si può ottenere una riduzione del 20%-30% della portata a causa di una curva troppo vicina all’aspirazione del ventilatore. Come ovviare a questi drastici cali di prestazione?
In alcuni casi si può risolvere il problema installando dei deflettori all’interno della curva, in modo da avere in uscita un flusso uniforme e senza vortici.
Nel caso in cui però ci siano più di una curva in serie prima del ventilatore, nemmeno i deflettori risolverebbero il problema. L’unica soluzione è cercare di inserire un tratto di tubazione rettilineo tra il ventilatore e la curva più vicina. La lunghezza di questo tratto dovrebbe essere almeno 3 volte il diametro del condotto.
Ovviamente il modo migliore per evitare problemi di scarse prestazioni, è progettare correttamente l’impianto prevedendo nel layout un tratto rettilineo tra l’aspirazione del ventilatore e qualsiasi curva. Se poi il fornitore della macchina viene coinvolto in fase di stesura del layout, è possibile configurare il ventilatore in modo da trovare il miglior compromesso tra esigenze di spazio in impianto e prestazioni effettive.
Chi produce ventilatori standard a catalogo sarà
poco propenso ad assistere in questa fase, ma molti costruttori – come noi di PBN srl – che progettano i prodotti su misura per i clienti sono abituati a questo tipo di co-ingegneria tra cliente e fornitore.
Per richiedere un colloquio con un tecnico PBN e valutare al meglio l’installazione di un ventilatore evitando problemi di prestazioni, è possibile compilare il modulo di richiesta contatto sul sito www.pbnventilatori.it
Per ulteriori informazioni:
Per ulteriori informazioni: www.pbn.it www.pbnventilatori.it diego.perfettibile@pbn.it
Alkeemia investe in sostenibilità: al via la trasformazione dello stabilimento di Porto Marghera. Finanziamento di 10 milioni di euro da Intesa Sanpaolo con Garanzia Green di SACE
20 ottobre 2022- È finalizzato all’acquisto di macchinari di ultima generazione, più efficienti, meno energivori e con un minor impatto ambientale, l’investimento di Alkeemia a Porto Marghera. L’azienda, tra i leader mondiali nella chimica del fluoro, si impegnerà complessivamente per 21 milioni di euro, 10 dei quali concessi dalla filiale Intesa Sanpaolo di Cagliari, a seguito della valutazione positiva del Circular Economy Desk di Intesa Sanpaolo Innovation Center, assistiti dalla Garanzia Green di SACE.
Con questa operazione Alkeemia, che da fine 2021 fa capo alla società d’investimento londinese Blantyre Capital Limited, realizza un importante passo verso il completo revamp del proprio sito industriale, collocato in un territorio strategico per l’industria chimica e caratterizzato da una forte concentrazione di competenze manageriali e tecniche. L’investimento è finalizzato alla realizzazione di una nuova sezione d’impianto, la generazione di acido fluoridrico, che renderà il sito di Porto Marghera il più evoluto e moderno in Europa.
Ad inizio anno Alkeemia è stata tra le 12 imprese italiane selezionate dal Ministero dello Sviluppo Economico per il secondo Importante Progetto di Interesse Comune Europeo (Ipcei) sullo sviluppo di celle e sistemi di batteria innovativi, coerentemente con i nuovi modelli di economia circolare richiesti da Bruxelles.
Lorenzo Di Donato, Amministratore Delegato di Alkeemia, ha dichiarato: “Lo stabilimento di Porto Marghera punta a diventare la nuova piattaforma europea per la ricerca, lo sviluppo e la produzione di processi legati al fluoro, in particolare per quelli orientati all’industria delle batterie a ioni di Litio, un forte impegno per lo sviluppo sostenibile nell’ambito dell’industria europea della mobilità elettrica e dello stoccaggio di energia. La nostra ambizione è diventare tra i primi produttori di sali di litio per le batterie destinate all'elettromobilità. I sali di litio oggi vengono prodotti solamente in Giappone, Corea e Cina. L'Europa è in ritardo e noi vogliamo colmare questo vuoto”.
Entro il 2026 Intesa Sanpaolo ha in programma erogazioni a medio lungo termine per oltre 410 miliardi di euro, di cui 120 destinati alle PMI, con i quali contribuire attivamente alla ripresa economica del Paese in stretta correlazione con gli obiettivi del PNRR.
SACE ha un ruolo di primo piano nella transizione ecologica italiana. L’azienda, infatti, può rilasciare garanzie green su progetti domestici in grado di agevolare la transizione verso un'economia a minor impatto ambientale, integrare i cicli produttivi con tecnologie a basse emissioni per la produzione di beni e servizi sostenibili e promuovere iniziative volte a sviluppare una nuova mobilità a minori emissioni inquinanti. Questa operazione rientra nell’ambito della convenzione green con Intesa Sanpaolo, nella quale SACE interviene con una garanzia a copertura di finanziamenti destinati sia a grandi progetti di riconversione industriale sia alle PMI che intendono ridurre il proprio impatto ambientale e avviare una trasformazione sostenibile.
office www.industrialtechmag.com marketing@industrialtechmag.com
AIKOM TECHNOLOGY
Un
nuovo slancio per la produttività. Comunicazioni unificate e connessione fra i reparti in tempo reale
L’automazione, i big data, le moderne tecnologie smart e IoT offrono ai produttori sempre nuove opportunità per aumentare l’ efficienza della propria azienda e, con essa, la sicurezza e ricavi. Tuttavia, il bene più importante di cui dispone un imprenditore restano le risorse umane. Poter comunicare con la propria squadra, tempestivamente e in ogni situazione, è un importantissimo fattore competitivo: quando i team di collaborano in modo istantaneo senza barriere, di rete o dispositivo, l’ efficienza e la produttività aumentano, e i lavoratori si sentono più sicuri. Poter reagire rapidamente agli incidenti e avere un controllo completo del flusso di lavoro, può fare davvero la differenza. I prodotti Motorola Solutions, distribuiti in Italia da Aikom Technology, sono pensati proprio per questo: avvicinare persone, team di lavoro e luoghi, in
modo efficiente, sicuro e veloce.
Motorola Solutions ha strutturato un programma in 15 punti per potenziare i team di lavoro attraverso le comunicazioni unificate per ambienti industriali, tutti riconducibili a tre aspetti chiave: produttività, continuità operativa, sicurezza. Dalle comunicazioni vocali, al software collaborativo, alla video intelligence, alla localizzazione GPS e alla scansione dei codici a barre, Motorola Solutions mette a disposizione del mondo manifatturiero e industriale la tecnologia per far comunicare i reparti in tempo reale, tramite un semplice pulsante, tutto a vantaggio della produttività. Ogni team è così connesso agli altri, indipendentemente dal dispositivo e dalla rete che utilizzano o dalla loro posizione, grazie alla tecnologia push-to-talk a banda larga.
Motorola Solutions è anche sinonimo di sicurezza del personale, grazie all’offerta di telecamere indossabili, videocamere con monitoraggio intelligente e software di video analytics. Tecnologie che consentono di sorvegliare l’attività quotidiana e ricevere avvisi quando accade qualcosa di insolito, così da permettere un intervento immediato.
Un ecosistema completo Le soluzioni dell’ecosistema Motorola Solutions sono molteplici, a cominciare dalle radio per le comunicazioni professionali, , passando per le comunicazioni PTX (Push to Talk over cellular) che, strano a dirsi, solo oggi iniziano ad affermarsi nel mondo manifatturiero ed industriale in Europa, per arrivare al mondo della sicurezza, videosorveglianza e controllo accessi. Le piattaforme MOTOTRBO™ , WAVE PTX e Avigilon Control Center offrono i dispositivi e i sistemi più adatti alle esigenze di qualsiasi realtà produttiva, con soluzioni di comunicazione unificata scalabili e flessibili. Il PTT (push-to-talk), cuore della comunicazione vocale istantanea, consente una comunicazione istantanea all’interno dell’intero team, dalla sala di controllo ai reparti produttivi, alle squadre in movimento sul territorio. Le radio sono dotate di un’avanzata elaborazione del segnale digitale
che garantisce integrità e chiarezza vocale vocale anche nelle situazioni più difficili. Le funzionalità Motorola Solutions sono accessibili anche tramite il proprio dispositivo cellulare, con l’installazione di una semplice licenza.
I sistemi TETRA, poi, sono utilizzati per comunicazioni mission critical. Vengono distribuiti in oltre 100 paesi, a supporto anche di società di servizi pubblici, centrali elettriche, raffinerie di petrolio e impianti chimici. Tecnologia radio, POC broadband e TETRA dialogano fra loro, garantendo una assoluta sicurezza del dato, anche in ambito SCADA.
Videosorveglianza e controllo accessi
Il brand canadese Avigilon e l’americano Pelco, di proprietà di Motorola Solutions e distribuiti in Italia sempre da Aikom Technology, permettono di creare soluzioni complete di videosorveglianza e di controllo degli accessi. Le avanzate tecnologie di compressione, trasmissione e tecnologia preservano l’ integrità dell’immagine e permettono la massima copertura dell’inquadratura. Le soluzioni di Intelligenza Artificiale e autoapprendimento che caratterizzano i sistemi TVCC in gamma Motorola Solutions evidenziano attività e movimenti insoliti
di persone, oggetti o veicoli. Inoltre ritrovare questi elementi nel filmato è immediato, grazie ad un motore di ricerca estremamente sofisiticato.
Safety Reimagined Safety Reimagined il nome che Motorola Solutions ha dato alla sua suite di tecnologie perfettamente integrate per la comunicazione unificata in ambito business critica di luoghi, eventi e persone. Grazie all’integrazione delle soluzioni radio di Motorola Solutions e quelle video di Avigilon e Pelco, le tecnologie Safety Reimagined consentono comunicazioni multimediali affidabili e in tempo reale, per costruire ambienti di lavoro sicuri ed efficienti, coprendo ogni esigenza di monitoraggio, informazione e dialogo tra gli operatori.Telecamere, bodycam, radio e smartphone comunicano in modo istantaneo e sicuro che identificano, comunicano e risolvono immediatamente le situazioni. Il coordinamento delle emergenze e degli allarmi è gestito attraverso un sistema software di controllo centralizzato e automatizzato, basato su cloud.
- Aikom SolutionsAikom Technology è distributore italiano di prodotti e tecnologie per le telecomunicazioni, fra cui Motorola Solutions. L’azienda si pone sul mercato come “Innovation Enabler”, credendo fortemente che investire in competenze crei valore per l’azienda, per la filiera in cui opera e dunque per tutto il sistema economico. Una sinergia virtuosa per il canale ICT e TELCO italiano, trainata da produttori con valori positivi e valori sociali forti, come Motorola Solutions-
ottimo esempio di come i temi della innovazione e della sostenibilità siano strettamente legati. Raffaele Bianchi, sales and marketing director di AikomTechnology, sottolinea: “Gli eventi di questi anni hanno hanno scardinato le routine del sistema produttivo, generando un aumento delle competenze richieste in ambito digitale, a tutti i livelli aziendali. Le organizzazioni pubbliche e private, , richiedono oggi al mondo IT, con il quale Aikom quotidianamente si confronta, soluzioni tecnologiche unificate, con l’obiettivo di snellire le procedure e mettere al sicuro spazi fisici e team di lavoro, soluzioni per una comunicazione efficiente, flessibile e business critical”. Esigenze evolute, che mostrano nel tessuto imprenditoriale italiano consapevolezza e fiducia nelle nuove tecnologie per essere competitivi su un mercato che richiede alle aziende processi sostenibili e un ambiente di lavoro piacevole e sicuro per il proprio team.
Aikom Technology è l’unico distributore per l’Italia dell’intero portafoglio di soluzioni Motorola Solutions. Insieme alla rete di partner Motorola Solutions certificati, ha già installato sistemi Safety Reimagined presso importanti aziende del settore alimentare, farmaceutico e moda. L’esperienza sul campo in diversi contesti dimostra come questi sistemi siano semplici e veloci da installare: il sistema radio oggi si può rendere operativo in poche ore perché viaggia su Cloud, e non ha bisogno di nessuna infrastruttura dedicata, integrandosi anche con tecnologie esistenti in totale semplicità.
La collaborazione con TrinseoTM per la trasmissione di annunci sonori e la gestione delle comunicazioni in situazioni di emergenza TrinseoTM è una multinazionale statunitense che fornisce soluzioni per materiali e produce materie plastiche; l’azienda ha recentemente acquisito il business del polimetilmetacrilato (PMMA). Gli stabilimenti chimici italiani di TrinseoTM - situati a Porto Marghera (Venezia) e a Rho (Milano)- sono soggetti alla direttiva Seveso, una politica comune dell’UE per la prevenzione dei rischi industriali. Pertanto, sono in vigore norme di sicurezza rigorose, anche riguardo alla telecomunicazione. TrinseoTM si è dunque affidata ad Aikom Technology e al fornitore hardware ERT srl, e oggi utilizza la tecnologia Motorola Solutions come standard all’interno dell’azienda.
La rete MOTOTRBO ha aperto opportunità significative per TrinseoTM, come l’uso potenziale del secondo “time-slot” per chiamate selettive da radio a radio, annunci di servizio o chiamate fuori della rete, e un’ulteriore integrazione con il sistema analogico tramite il ponte ripetitore. Ha così facilmente rinnovato il sistema di allarme di emergenza alla tecnologia più recente, rendendo possibile inviare centralmente messaggi ai diversi canali di comunicazione istantaneamente. La tecnologia e le radio MOTOTRBO hanno dato ottimi risultati, e l’azienda si dichara entusiasta
delle opportunità nate dall’introduzione del canale digitale e della flessibilità e sicurezza associate per sviluppi futuri.
Per ulteriori informazioni:
Per tutte le informazioni sulle soluzioni Motorola Solutions e molto di più: www.aikomtech.com
Assegnato a Nextchem contributo per
€194 Milioni nell’ambito del progetto europeo “IPCEI Hy2USE” per lo sviluppo del primo impianto Waste to Hydrogen al mondo
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ll progetto costituisce l’Hydrogen Valley di Roma, il primo incubatore tecnologico su scala industriale per lo sviluppo dell’intera filiera nazio-nale dell’idrogeno
L’impianto waste-to-hydrogen potrà produrre a regime fino a 20.000 ton-nellate/anno di idrogeno, utilizzando come materia prima 200.000 tonnel-late/anno di rifiuti solidi non riciclabili
Milano, 22 settembre 2022 - Maire Tecnimont S.p.A. annuncia che alla sua controllata NextChem, nell’ambito del progetto europeo denominato "IPCEI Hy2Use", è stato assegnato un contributo di €194 milioni a fondo perduto per lo sviluppo di un impianto waste-to-hydrogen. Il progetto costituisce l’Hydrogen Valley di Roma, il primo incubatore tecnologico su scala industriale per lo sviluppo della filiera nazionale per la produzione, trasporto, accumulo e utilizzo dell’idrogeno per la decarbonizzazione dei processi industriali e per la mobilità sostenibile.
Il contributo verrà erogato durante il periodo di costruzione dell’impianto. Le prossime fasi riguardano l'avvio dell'attività progettuale e di tutta la permessistica necessaria, in modo da garantire l'entrata in funzione dell'opera nella prima metà del 2027, come previsto dal finanziamento europeo. Nella fase iniziale si prevede la produzione di 1.500 tonnellate/anno di idrogeno e 55.000 tonnellate/anno di etanolo. La produzione di idrogeno crescerà in funzione dell’evoluzione della domanda, fino a 20.000 tonnellate annue, riducendo proporzionalmente i volumi di etanolo. La tecnologia proprietaria di NextChem, sviluppata dalla propria controllata MyRechemical, permetterà di utilizzare come materia prima 200.000 tonnellate/anno di rifiuti solidi non riciclabili, dando così un contributo anche alla chiusura del ciclo dei rifiuti romani attraverso un processo di conversione con una riduzione significativa delle emissioni totali di CO2
Il progetto europeo include inoltre un contributo di circa €4 milioni destinati ad attività di ricerca per ulteriori sviluppi della tecnologia waste-to-hydrogen, avvalendosi di partner scientifici tra cui Enea, Fondazione Bruno Kessler ed Università La Sapienza di Roma.
Il contributo a fondo perduto IPCEI supporta le attività svolte dai soggetti coinvolti nella realizzazione degli Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo (Important Project of Common European Interest, IPCEI). Il Fondo, sostenuto dal ministero dello Sviluppo Economico italiano, permetterà che lo schema industriale del Gruppo Maire Tecnimont diventi una best practice a livello mondiale per la valorizzazione dei rifiuti e la produzione di idrogeno ed altri prodotti chimici con riduzione significativa delle emissioni di CO2
Alessandro Bernini, Amministratore Delegato del Gruppo Maire Tecnimont e di NextChem, ha commentato: “Siamo orgogliosi del traguardo raggiunto dal Gruppo Maire Tecnimont con NextChem, e del riconoscimento delle competenze industriali e tecnologiche del nostro Paese da parte dell’Unione Europea per sviluppare un’economia dell’idrogeno a bassa impronta carbonica ed a basso costo. Questo progetto, unico al mondo, rappresenta una pietra miliare nello sviluppo delle tecnologie che combinano economia circolare e chimica verde, riconoscendoci pionieri nella decarbonizzazione dell’industria hard-to-abate, con un modello che potrà essere replicato in altri Paesi”.
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Aikom Technology srl viale Lambrusco, 1 47838 Riccione, Italy www.aikomtech.com
ENERGIA
Le Geo-strutture Energetiche: tecnologie innovative ed ecosostenibili.
La necessità di diversificare le fonti di energia rinnovabile e la crescente domanda di energia sono le principali ragioni della ricerca di nuove tecnologie per lo sfruttamento delle energie rinnovabili negli ultimi decenni. Le Geo-strutture Energetiche (GSE) si collocano in questo contesto e rappresentano nel loro insieme una tecnologia innovativa per la climatizzazione degli edifici che sfrutta l’energia geotermica, una risorsa energetica rinnovabile e a basso impatto ambientale.
Le Geo-strutture Energetiche sono elementi strutturali in cemento armato inseriti nel terreno e termicamente attivi, in quanto inglobano scambiatori termici con lo scopo di utilizzare il sottosuolo per estrarre calore in inverno e disperderlo in estate. L’attivazione termica è ottenuta installando delle serpentine nelle GSE, all’interno delle quali circola un fluido termovettore che estrae o inietta calore da o nel terreno; l’estrazione del calore dal fluido termovettore viene eseguita dalle pompe di calore.
Il vantaggio di questa tecnologia è lo sfruttamento di elementi strutturali per l’installazione degli impianti geotermici, senza richiedere ulteriori lavori di perforazione o scavi aggiuntivi per le sonde energetiche, con i rispettivi costi e relativi risparmi energetici. In sostanza, il fine è quello di garantire il riscaldamento e il raffrescamento degli edifici o il de-icing delle infrastrutture sfruttando la capacità di immagazzinamento termico del terreno come sistema di accumulo di energia e svolgere il ruolo di elemento strutturale di supporto.
Mor Nguirane Dott. Ing. ChimicoLe GSE possono essere pali di fondazione o platee, diaframmi, muri contro terra e conci di rivestimento in calcestruzzo per gallerie etc. La maggior parte delle applicazioni pratiche è relativa a pali di fondazioni o strutture di contenimento mentre sono pochi gli esempi di applicazioni in galleria. Infatti, i pali di fondazione sono stati i primi ad essere utilizzati come geo-strutture termiche a partire dagli anni ’80 in Austria e Svizzera, seguiti dai diaframmi, fondazioni superficiali, muri di sostegno e, più recentemente, gallerie. Vediamo in cosa consistono alcuni di questi elementi strutturali.
Pali di fondazioni o pali energetici: Sono opere di fondazione profonde in cemento armato al cui interno vengono equipaggiati dei tubi in polietilene (PE) che fungono da scambiatori. Il materiale PE deve avere eccellenti proprietà di resistenza alle cricche da stress e di resistenza ai carichi puntuali e il fluido termovettore deve avere buone capacità termiche e un punto di congelamento basso. Il primo vantaggio dei pali energetici è l’abbattimento dei costi di realizzazione poiché si sfrutta una perforazione già fatto per scopi geotermici. Questo ne consegue un cospicuo risparmio economico e di terreno. Un ulteriore vantaggio è dato dal calcestruzzo circostante la sonda che ha una conducibilità termica e una capacità di accumulo termica maggiore rispetto alla malta bentonitica utilizzata normalmente nelle perforazioni tradizionali. Queste caratteristiche gli rendono degli efficienti scambiatori di calore. Infatti, l’efficienza per l’utilizzo del calore per il riscaldamento ed il raffreddamento è circa 85%, valore molto alto.
Fig. 1: esempio di pali energetici, con tubazioni PE in vista.Pareti energetiche:
Le pareti energetiche permettono, oltre alla funzione di sostegno svolta dai diaframmi, di sfruttare l’energia geotermica del sottosuolo attraverso dei tubi scambiatori di calore, sepolti nel calcestruzzo.
Gallerie energetiche:
All’interno del rivestimento in calcestruzzo della galleria sono incorporati i tubi in polietilene, nei quali scorre il fluido termovettore che scambia calore con il sottosuolo. Il calore può successivamente essere trasferito in superficie con dei tubi. Rispetto ai pali energetici, le gallerie energetiche hanno il vantaggio di interessare una maggiore superfi cie per lo scambio di calore e la capacità di raggiungere profondità tali da consentire lo sfruttamento di elevati gradienti geotermici.
L’attivazione termica del rivestimento può avvenire principalmente in due modi: per i rivestimenti gettati in opera mediante tubi in PE reticolato ad alta densità fissati al geo-tessuto posto tra il rivestimento di prima fase e quello definitivo o per i rivestimenti in conci mediante la prefabbricazione in stabilimento con tubi già inclusi.
L’energia termica ricavata può essere utilizzata per il riscaldamento o il raffreddamento delle stazioni ferroviarie o di edifici, oppure per prevenire la formazione di ghiaccio su binari, ponti e passaggi.
Fig. 2: esempio di galleria energetica.
Tuttavia, progettare geo-strutture energetiche non è un gioco da ragazzi. Come fanno notare in uno studio del Politecnico di Torino, in fase di progettazione di Geo-strutture Energetiche occorre considerare la struttura soggetta ad una combinazione di carichi meccanici e termici.
Quindi va fatta idoneamente uno studio comportamentale nelle varie condizioni di lavoro per una corretta progettazione energetica e strutturale. È importante essere consapevoli che non si tratti più di una progettazione convenzionale che non tiene conto dei carichi termici e che le variazioni tensionali e termiche della struttura e del sito devono essere studiate con modellazione numerica, validando il modello attraverso evidenze sperimentali. Una buona progettazione permette di godere pienamente dei molteplici vantaggi delle tecnologie GSE.
Tra i molteplici vantaggi (di diversa entità in base alla specifica tecnologia) delle GSE vi sono: sfruttamento di una fonte di energia completamente rinnovabile, pulita e a basso impatto ambientale, riduzione delle emissioni di CO2 e polveri fini in atmosfera, minime variazioni strutturali necessarie in fase progettuale, integrazione in componenti costruttive già previste (pali, solette, pareti della cantina), elevata durata di vita e affidabilità. Inoltre, si ha una elevata efficienza rispetto alle pompe di calore ad aria: quanto maggiore è la temperatura della fonte di calore e quanto minore è la temperatura di utilizzo (da parte del riscaldamento), tanto migliore è l’efficienza dell’impianto a pompa di calore e sono redditizie a medio termine, perché normalmente i costi d’investimento vengono ammortizzati dopo alcuni anni; il periodo d’ammortamento è influenzato dai prezzi dell’energia elettrica.
Invece lo svantaggio principale riguarda il fatto che le GSE sono realizzabili solo in edifici e infrastrutture di nuova costruzione.
Nonostante le GSE siano poco diffuse rispetto alle sonde geotermiche verticali (circa l’%1 di tutti gli impianti a pompa di calore che sfruttano la geotermia riceve calore dalle GSE), ultimamente sono interesse di molti studi e rappresentano una valida alternativa di fonti rinnovabili per le nuove costruzioni di edifici e infrastrutture di grandi dimensioni. Sfruttare l’energia geotermica attraverso tecnologie GSE rappresenta un modo estremamente ecologico di ottenere acqua calda per riscaldare e/o raffrescare abbattendo le emissioni di CO2 e di polveri fini migliorando in questo modo la qualità dell’aria e facendo un passo in avanti verso una società più ecosostenibile.
INGEGNERIA DEL SOLE
In un contesto di sigle che cambiano, un punto fermo dal 1999
Ingegneria del Sole è una società attiva nel settore delle rinnovabili in generale con una particolare e spiccata esperienza nel settore del solare fotovoltaico. La nuova denominazione sociale - Ingegneria del Sole S.r.l. - è una pura conseguenza di Ingegneria del Sole di Giuseppe Forte azienda operante nel settore delle rinnovabili dal 1999.
Amministratore e fondatore dell’azienda è Giuseppe Forte, nato a Napoli, dal 1999 impegnato nel settore, ha ampliato le sue conoscenze nel campo dell’energia grazie agli studi ingegneristici svolti presso il Politecnico di Napoli della Federico II e grazie alla partecipazione a diversi master e convegni nazionali ed internazionali sul tema delle energie rinnovabili ed in particolare grazie alla partecipazione nei primi anni 2000 nella realizzazione di grossi impianti fotovoltaici realizzati in Germania.
La società è specializzata sia nell’effettuazione di
progettazioni di nuovi sistemi di generazione da fonte solare, nonché nell’effettuazione di analisi tecniche direttamente in campo su impianti esistenti e di nuova costruzione.
Riportiamo alcune delle attività che vengono eseguite in campo:
-Analisi Radiative e campionatura dei sensori di irraggiamento;
-Analisi di Curve IV sui Moduli Fotovoltaici; -Analisi di DARK IV sui Moduli Fotovoltaici; -Verifiche Voc,Isc, Riso; -Ortomosaici Termici dell’intero generatore (mediante l’ausilio di dispositivi SAPR innovativi);
-Termografia su ciascun componente d’impianto; -Test Elettroluminescenza direttamente in campo; -Analisi di Power Quality dei convertitori statici; -Verifica del rendimento di conversione dei convertitori statici;
-Calcolo del PRcc, PRp e PRe di impianto;
Altro aspetto di primaria importanza per la società è la gestione tecnico-amministrativa degli impianti esistenti e di nuova costruzione.
Curiamo infatti per conto dei nostri clienti i rapporti con i seguenti enti:
-Agenzia delle Dogane e Monopoli; -Terna;
-E-Distribuzione (ed altri); -GSE; -Arera;
-Trader per il ritiro dell’energia prodotta.
La società, inoltre, si occupa anche della gestione di tutto l’iter necessario alla connessione di un impianto di produzione alla rete elettrica nazionale curando tutti gli aspetti con il distributore locale di riferimento e tutti gli enti coinvolti.
Effettua inoltre il servizio di Telelettura dei misuratori
di produzione al fine di consentire al cliente la corretta verifica dei valori rilevati dal distributore e pertanto la corretta contabilizzazione degli stessi.
Per ulteriori informazioni:
Rimandiamo alla nostra pagina Instagram per un approfondimento sui lavori da noi svolti: www.instagram.com/ingegneriadelsole
CONSORZIO BONIFICA DESTRA SELE
Consorzio Destra Sele : efficacia, efficienza ed energia
Il Consorzio di Bonifica Destra Sele è al fianco degli agricoltori da oltre 90 anni.
L’Ente, con sede a Salerno, opera soprattutto nei campi della difesa del suolo, dell’irrigazione, della tutela dell’ambiente e della valorizzazione del territorio agricolo.
Un impegno quotidiano di fondamentale e strategica importanza per il settore primario.
L’area di competenza è di circa 70.963 ettari e
abbraccia i comuni di Acerno, Battipaglia, Bellizzi, Campagna, Castiglione dei Genovesi, Contursi Terme, Eboli, Giffoni Sei Casali, Giffoni Valle Piana, Montecorvino Pugliano, Montecorvino Rovella, Olevano sul Tusciano, Pontecagnano Faiano, Salerno, San Cipriano Picentino e San Mango Piemonte. La piana del Sele rappresenta il primo polo produttivo di quarta gamma in Italia, grazie ad un sistema efficiente di irrigazione, prevenzione del rischio idrogeologico, tutela ambientale.
Il Consorzio Destra Sele produce, inoltre, energie rinnovabili per complessivi 3 milioni e 630mila kWh attraverso impianti di produzione di energia alternativa (idroelettrico, eolico e fotovoltaico) volti ad abbattere i costi energetici a rispondere all’impronta carbonica.
Il Consorzio gestisce, infatti, il servizio di distribuzione irrigua per oltre 11mila aziende agricole e cura la realizzazione di nuove opere pubbliche, oggetto di specifici finanziamenti, oltre alle attività di manutenzione e ammodernamento di quelle esistenti.
I circa 17mila ettari di territorio sono stati attrezzati con irrigazione tubata ad alta pressione, sistemi telecontrollati a distanza, vasche di accumulo della capacità totale di circa 300.000 metri cubi, impianti di energia elettrica alternativi, per azzerare gli sprechi di acqua, accrescere la competitività sul mercato del territorio, ridurre i costi a carico delle aziende.
La capillare rete di canali riesce inoltre a distribuire l’acqua alle imprese agricole che hanno bisogno di irrigare senza turnazioni anche per 16 ore su 24 per 12 mesi all’anno, anche in periodi di forte siccità, proprio come questo 2022 che potrebbe essere l’anno più secco di sempre a livello globale, il tutto garantendo sempre un costante monitoraggio della risorsa acqua per evitare qualsiasi contatto con possibili fonti di inquinamento.
Una sfida nel segno della sicurezza che si rinnova ogni giorno, grazie alla competenza e alla professionalità del Consorzio di Bonifica campano.
La nostra azione – aggiunge il Presidente Busillo – a tutela e salvaguardia del territorio è fondamentale
per la valorizzazione di una filiera agroalimentare di alta qualità.
Nel corso degli anni – conclude – siamo riusciti ad anticipare le esigenze di un mondo agricolo che si è evoluto ed è diventato settore chiave per l’economia del paese”.
Innovazione: nasce prima alleanza ricerca-industria per stampa 3D di materiali compositi hitech
La competizione tra le società manufatturiere in termini di innovazione, tempi di risposta brevi ai cambiamenti dei mercati, prodotti a basso costo e affidabili per soddisfare le richieste dei consumatori finali e questa concorrenza porta finalmente allo Smart manufacturing, la digitalizzazione del processo e il controllo cyber-fisico negli impianti di produzione fino al punto di vendita. Il vantaggio dello smart manufacturing è evidente secondo il rapporto pubblicato da Plex Systems ‘’State Of Smart Manufacturing Report’’ e basato su un’indagine tra varie società: le aziende che utilizzano tecnologie smart manufacturing hanno beneficiato di un aumento del 26% del loro indice di performance dei ricavi (IPR) e di un aumento del 27% del loro indice di performance dei profitti (IPP), mentre le aziende che non ne fanno utilizzo hanno registrato diminuzioni del 9% nell'IPR e del 2% nel IPP.
Molte delle nuove aziende manifatturiere stanno implementando tecnologie smart e la loro produttività è aumentata parecchio con un migliore utilizzo delle macchine e l'ottimizzazione dell'utilizzo dell'energia da parte dei sistemi di produzione smart. Secondo il rapporto del McKinsey Global Institute, l'industria manifatturiera ha il 60% del potenziale di automazione che indica come le tecnologie smart manufacturing possono essere implementate per aumentare la capacità produttiva.
Questi ultimi dati sono ulteriori prove che si aggiungono ad una lista infinita di benefici nell’implementare tecnologie smart manufacturing. Tuttavia, queste implementazioni non sono prive di sfide e rischi ed è bene tenerne presente prima di fare un passo avanti.
I sistemi smart manufacturing possono far fronte a varie sfide e complessità affrontate dalle industrie, tuttavia esistono ancora delle sfide nell'implementare sistemi smart manufacturing. Tra questi che approfondiremo in seguito vi sono problemi di sicurezza, mancanza di integrazione di sistema e interoperabilità, sicurezza nella collaborazione
uomo-robot, mancata ritorno sull'investimento in nuove tecnologie e problemi finanziari durante la costruzione e/o l’aggiornamento di nuovi sistemi di smart manufacturing Lo Smart manufacturing è la tecnologia che utilizza macchine e strumenti interconnessi per migliorare le prestazioni produttive e ottimizzare l'energia e la forza lavoro richieste dall'implementazione dell'elaborazione dei big data, dell'intelligenza artificiale e della tecnologia robotica avanzata e della loro inter-connettività. Il sistema di produzione coinvolge i dispositivi e i sensori smart per la produzione di beni con il minor intervento umano, istruzioni di produzione personalizzate possono essere ottenute direttamente dai clienti finali attraverso l'introduzione di Internet nel processo produttivo.
Pubblicato da Enea.
Per maggiori informazioni Sergio Galvagno, ENEA - Laboratorio Nanomateriali e dispositivi, sergio.galvagno@enea.it
[1] Additive Manufacturing e automazione processo per materiali Ibridi e Compositi
[2] PON Ricerca e Innovazione 2014-2020 e FSC, Asse II, area di specializzazione “Fabbrica Intelligente”
[3] Residuo della lavorazione di materiali o prodotti vari.
office
CAMEC
Il riciclo dei materiali ferrosi: una scelta di responsabilità per Camec
Le cesoie della linea CR2A di CAMEC sono macchine per lo smaltimento del rottame ferroso e metallico da raccolta sfuso o in balle pressate, carcasse di automobili ed alluminio. Nello specifico sono trituratori progettati espressamente per la linea ferro, in grado di sostenere cicli di lavoro particolarmente gravosi e pesanti.
Nel settore dei rottami ferrosi e metallici, dove si trattano anche materiali pesanti, e non di rado anche di grande dimensione, (ingombranti), il trattamento dei rifiuti, sicuramente complesso da gestire,
presenta grandi riflessi sull’ambiente. Spesso, infatti, il rottame viene abbandonato nell’ambiente deturpandolo gravemente.
Per CAMEC il riciclaggio è una scelta di responsabilità: un minor sfruttamento delle materie prime permette di ridurre gli sprechi economici e di evitare l’eccessivo inquinamento dell’ecosistema. I materiali ferrosi hanno infatti la caratteristica positiva di poter essere riciclati un numero illimitato di volte, con notevoli risparmi di materie prime ed energia e una conseguente riduzione di rifiuti,
altrimenti destinati alle discariche.
Nella nostra epoca, il consumo di materie prime, quelle direttamente ottenute dall’estrazione e destinate ad essere prima o poi esaurite, è diventato enorme. Inoltre, più una materia prima inizia a scarseggiare, più il suo costo aumenta.
Per CAMEC il rifiuto non è mai stato un problema, bensì un’opportunità per esprimere le proprie competenze tecniche e tecnologiche sempre più innovative.
Il rottame ferroso e metallico con le CESOIE della linea CR2A di CAMEC può iniziare il suo percorso di recupero che lo tramuterà in nuova M.P.S. (materia prima seconda) pronta ad essere reintrodotta nel ciclo produttivo e sul mercato.
La struttura ampiamente dimensionata della Linea CR2A è in grado di resistere alle sollecitazioni di flesso-torsione anche sui materiali più tenaci e resistenti.
La motorizzazione è idraulica, rendendo il trituratore CR2A altamente performante per il rifiuto ferroso, leggero e medio pesante, garantendo un consumo energetico notevolmente ridotto in proporzione alla grandezza della macchina.
Le modalità di carico e scarico dei materiali possono variare a seconda dei diversi utilizzi del trituratore, della frequenza di uso e della quantità di materiale da trattare e così via; i trituratori CAMEC sono infatti
customizzabili a seconda delle specifiche esigenze del cliente, con elementi e tecnologie studiati ad hoc per ogni singolo progetto.
Il cuore dell’offerta di CAMEC è quello di comprendere dettagliatamente le peculiarità dei bisogni del cliente e di fornire una soluzione su misura, pensata per fornire la risposta giusta ad ogni specifico problema.
www.camec.net
www.camec.net info@camec.net
JACQUET NOVA
JACQUET NOVA: l’azienda specializzata in acciai inossidabili e leghe di nichel svolta verso il green
JACQUET Nova, con sede a Basiano in provincia di Milano, fa parte del Gruppo Jacquet Metals, ed è una realtà leader nel campo della distribuzione di acciai inossidabili e leghe di nichel in Italia.
Jacquet Nova offre un servizio di taglio differenziato utilizzando quattro principali tecnologie: Taglio
Plasma, Taglio Laser, Taglio Sega, Taglio Waterjet. Il marchio JACQUET vanta un’importante esperienza nella gestione degli approvvigionamenti e può inoltre consegnare merci a clienti industriali in qualsiasi parte del mondo in pochi giorni, grazie alla sua efficienza e al suo importante livello di stock,
come spiega l’amministratore delegato dell’azienda, Roberto Morciano.
Stoccaggio e distribuzione di metalli di alto valore Jacquet Nova dispone di uno stock di lamiere di larghezza 3000 mm e di lunghezza 8000 mm, che possono essere fornite intere o tagliate a disegno, secondo le specifiche e le esigenze del singolo cliente.
Il sales team dell’azienda Jacquet Nova è composto da venditori altamente qualificati e sempre disponibili, al servizio del cliente per riuscire a consigliare ogni volta la migliore soluzione di taglio, e garantire la migliore qualità della scelta.
Mercato e clienti
JACQUET Nova è pronta ad essere il miglior Partner per le imprese clienti, grazie all’attenta focalizzazione sul prezzo di mercato.
I maggiori clienti operano nei seguenti settori: lavorazione agricola, trattamento acque energetiche, dissalazione, chimico e farmaceutico, cartiere, lavorazione meccanica e lamiera, oil & gas, industria energetica e ambiente.
Le principali ragioni che rendono gruppo Jacquet Metals un leader mondiale del settore sono:
•Certificazione di qualità ISO 9001;
•Materiale a magazzino in tutta la gamma di acciaio inossidabile, con spessori variabili da 2 a 150 mm, in diversi formati e fogli standard;
•Taglio a misura;
•Impianti di produzione all’avanguardia a livello Europeo e Mondiale.
Oltre all’altissima professionalità del suo team, in grado di garantire costantemente elevati standard di qualità e velocità nelle consegne, JACQUET Nova ha deciso di investire nelle energie green e rinnovabili installando sull’intera superficie superiore del capannone produttivo dei pannelli solari che forniscono energia per il funzionamento dei macchinari.
I pannelli solari producono elettricità sufficiente a soddisfare interamente il fabbisogno energetico dell’azienda rendendola così energivora e abbattendo sia consumi che costi.
Per ulteriori informazioni:
www.myjacquet.com j.nova@myjacquet.com
Trotec - made in Germany
Riscaldamento professionale, depurazione d’aria, deumidificazione, raffrescamento, ventilazione e altro... anche a noleggio!
Trotec è da più di 25 anni uno dei principali partner di attrezzature per l’industria e il commercio e nelle soluzioni di trattamento dell’aria. Offriamo sistemi di deumidificazione, depurazione aria e dispositivi per la climatizzazione (riscaldamento, raffrescamento, umidificazione, ventilazione), in vendita e a noleggio.
La nostra gamma di prodotti vi offre le corrette soluzioni per tutte le classi di prestazione e per
qualsiasi scenario. Forniamo anche strumenti di misura per l’assicurazione della qualità e la manutenzione industriale, la diagnostica degli edifici e la misurazione ambientale.
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Azzerare gli odori con le coperture in vetroresina
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della coesistenza tra gli impianti di depurazione e l’habitat circostante, nel rispetto dell’ambiente.
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21 ottobre 2022- Al via la nuova piattaforma di Business Matching digitale di SACE, una vera e propria “piazza virtuale”, dove le piccole e medie imprese italiane possono mettersi in contatto con le multinazionali estere dei settori di loro interesse per accrescere le opportunità di business. Sono già oltre 40 i buyer esteri selezionati da tutto il mondo. La piattaforma di SACE è stata lanciata in concomitanza con un incontro di business matching con Sumec, primaria realtà cinese, che si è presentata a oltre 20 imprese italiane attive in numerosi settori della meccanica strumentale, tra cui i macchinari agricoli, tessili e per la lavorazione di plastica e altri materiali.
In dettaglio, la nuova piattaforma si rivolge a tutte le imprese, soprattutto PMI, che potranno iscriversi gratuitamente nell’Area riservata su sace.it e avere la possibilità di consultare i profili dei buyer coinvolti nelle numerose iniziative di business matching di SACE. L’iscrizione consentirà di restare aggiornati su nuove iniziative e richiedere incontri bilaterali o consulenze ad hoc con il supporto di un team dedicato e sottolinea l’impegno di SACE verso la digitalizzazione dell’offerta di prodotti e servizi. L'iniziativa si inserisce nell'ambito dell’intensa attività di digitalizzazione dell’offerta del Gruppo SACE e di Business Promotion, un programma dedicato a facilitare occasioni di incontro tra aziende italiane, in particolare PMI, e buyer esteri attivi in paesi ad alto potenziale per l’export italiano. Diversi buyer esteri del programma beneficiano di linee di finanziamento “Push Strategy” garantite da SACE con l’obiettivo di promuovere il Made in Italy e incrementare le forniture italiane, infatti ad oggi sono stati generati 1,6 miliardi di euro di contratti.
Dal 2018 a oggi, SACE ha organizzato più di 100 eventi di business matching, sia in presenza che digitali, coinvolgendo più di 4mila imprese italiane e 128 buyer esteri facilitando direttamente più di 1400 incontri bilaterali grazie a un team di esperti dedicato. SACE e SUMEC hanno collaborato in passato a diverse iniziative con il coinvolgimento circa 400 PMI italiane e il supporto di soluzioni finanziario/assicurative SACE dedicate per il mercato cinese.
L’iniziativa risponde all’esigenza delle imprese di poter accedere digitalmente, in maniera facile e veloce, ogni giorno dell’anno ed esattamente quando ne hanno la necessità con buyer esteri coinvolti in grandi progetti internazionali altrimenti difficili da raggiungere. Si tratta di un ulteriore e importante tassello in questo percorso di supporto alla crescita del tessuto imprenditoriale reso possibile anche grazie alle sinergie fra la Rete Domestica e Internazionale di SACE che uniscono domanda estera di beni e servizi con l’offerta italiani di tali beni e servizi. Il programma peraltro beneficia della collaborazione con i partner del Sistema Italia.
“Siamo molto lieti di poter fornire alle piccole e medie imprese italiane una piattaforma sul business matching che permetta di connettersi in modo semplice e veloce con grandi buyer esteri, coniugando la facilità d’utilizzo del digitale con il supporto dedicato di un team di esperti – ha dichiarato Luca Passariello, Head of Supply Chain & Business Promotion di SACE - siamo orgogliosi di poter lanciare questa iniziativa con il business matching con Sumec, un partner con cui abbiamo consolidato un’ottima relazione in questi ultimi 4 anni facilitando le esportazioni dall'Italia alla Cina e sostenendo le relazioni commerciali tra SUMEC e le PMI italiane”.
Online da oggi la piattaforma di business matching digitale di SACE per connettere PMI italiane e grandi buyer esteri
XRD TOOLS
Misure reticolari per diagnosi precoci e non distruttive
Figura 1: DifRob®: Prototipo per misure reticolari in loco, non distruttive e non invasive. Lo strumento raccoglie dati in loco, utili a qualificare le proprietà dei materiali per l’idoneità all’uso.
Origine della Società e suo sviluppo XRD-Tools s.r.l. è nata come spin-off dell’Università di Pisa. Tre soci compongono la squadra di XRD-Tools s.r.l. e Giovanni Berti, l’ispiratore e fondatore ne ha larga maggioranza. Il suo know-how accademico è stato rilasciato con apposita delibera del Rettore. È titolare
Figura 2: Esempio di dato raccolto da una superficie tal quale con il fit e la decomposizione. Il processo di riduzione degli effetti di superficie è composto da un processo di elaborazione a cinque livelli di crescente complessità e raffinamento.
di quattro famiglie di brevetti per 56 concessioni internazionali; ha marchio grafico continentale DifRob® ed uno nazionale. Altri avanzamenti sono in corso.
Il prodotto di punta è il diffrattometro robotizzato: DifRob®. È costituito da un’unità operativa con
Figura 3: Applicazione di DifRob® all’intradosso di un soffitto ai fini della valutazione del rischio sfondellamento.
oggetti in esercizio (inspection in service by on site XRD).
Contesto geografico in cui opera Interessanti prospettive sono possibili nei mercati italiani, medioeuropei, USA, Asia orientale e medio orientale.
Le dimensioni dell’impresa attualmente consentono di operare in tre regioni nazionali. Esegue misure reticolari. È una diagnosi precoce che abilita il manager a monitorare impianti ed infrastrutture per interventi di manutenzione in sicurezza e preventivi. Recenti sviluppi hanno indicato il percorso per migliorare l’affidabilità delle raccolte di dati da superfici tal quali in loco. Riducono il problema storico, legato al trattamento pre-analisi dei materiali. Trattare i materiali prima dell’analisi implica inevitabilmente perdere le proprietà qualificanti per l’uso.
Struttura organizzativa
La realizzazione dell’hardware e del software sono eseguite in parte all’interno ed in maggior misura all’esterno ed assemblati.
Si realizzano sia prove di concetto per nuove applicazioni, sia servizi di misura per applicazioni ormai stabili.
Campi di attività nell’ambito PnD
Questa tecnologia può essere sfruttata in differenti
Figura 4: Applicazione di DifRob® all’analisi di CLS in provino 15x15x15 cm (a sinistra) e direttamente su un pilastro (destra).
nove gradi di libertà, dall’elettronica di controllo e di servizio; è montato su un carrello cingolato con altri tre propri gradi di libertà e possibilità di movimento anche su ruote pivotanti. Tutto ciò offre grande flessibilità di utilizzo in numerosi scenari operativi dove serve analizzare il materiale di
settori industriali: meccanica, chimica, costruzioni e monumenti, beni culturali, bioingegneria e medicina, alimenti, ambiente, attività forense e controlli doganali ed altri settori civili e militari. Ciclica, generazione di nuove fasi, resistenza dei cementi e dispersione di microplastiche, etc. Le procedure diagnostiche
05/04/ 03/05/ 05/05 10/06 08/07 04/08
Quarzo 20,00% 21,00% 21,00% 12,00% 22,00%
05/04/ 03/05/ 05/05 10/06 08/07 04/08
Calcite 49,00% 46,00% 37,00% 32,00% 58,00%
Quarzo 20,00% 21,00% 21,00% 12,00% 22,00%
C2S 12,00% 15,00% 19,00% 12,00% 6,00%
Calcite 49,00% 46,00% 37,00% 32,00% 58,00%
C2S 12,00% 15,00% 19,00% 12,00% 6,00%
C3A 10,00% 9,00% 9,00% 23,00% 5,00%
C3A 10,00% 9,00% 9,00% 23,00% 5,00%
C3S 9,00% 9,00% 14,00% 21,00% 9,00%
C3S 9,00% 9,00% 14,00% 21,00% 9,00%
RM40h 49,9 49,39 51,05 44,06 41,5
RM40h 49,9 49,39 51,05 44,06 41,5
Figura 5: serie di dati raccolti da provini 15x15x15 cm prima dello schiacciamento
sono indirizzate all’analisi di materiali, all’assetto dell’integrità strutturale e ai controlli prognostici di monitoraggio. I controlli determinano la qualità delle saldature, la ruvidità delle superfici, la porosità, la densità, la granularità e la sua dispersione, la composizione delle leghe e delle misture, attrito, usura. Tali proprietà qualificano l’integrità del materiale e sono originate alla scala micro-nano-metrica, dove la presenza di tensioni residue, creep e microstrutture influenzano la reologia del reticolo alle sollecitazioni esterne fisiche, chimiche, meccaniche e termiche.
Prove non Distruttive su Calcestruzzo
La prova può essere fatta indistintamente in laboratorio, in cantiere, su provini o direttamente sul manufatto. L’obiettivo è il riconoscimento della composizione che influenza la resistenza al carico. Il DifRob® è uno strumento trasportabile ad ampio spettro le fluttuazioni del segnale sono effetti sistematici della superficie analizzata che sono analizzate rispetto a standard. Nella Figura 5 le linee colorate raccordano i valoro attesi dei componenti individuali. La Tabella rileva, che in corrispondenza del provino con maggiore percentuale di Alluminato tricalcico (Celite), la resistenza a schiacciamento dopo 40 ore è minima.
Per ulteriori informazioni: www.xrd-tools.it www.difrob.it Info@xrd-tools.it
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INDUSTRIAL TECHNOLOGY
energia rinnovabile
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TECHNE
TECHNE: eccellenza bresciana senza eguali
DAVIDE PELI - Amministratore Delegato TECHNE SRLUna realtà bresciana giovane e, al tempo stesso, con una grande esperienza alle spalle: TECHNE, nata nel 2008 dalla passione e dedizione di Davide Peliche ne è il Presidente e CEO -, è specializzata nella fornitura di servizi nel settore della metrologia.
Oggi TECHNE, con un fatturato in continua crescita e importanti investimenti in macchinari all’avanguardia, conta 25 professionisti, tutti interni, che lavorano in sinergia con un unico obiettivo: aiutare le aziende a garantire performance superiori. Per questo obiettivo fornisce servizi integrati di metrologia di assoluta qualità in tempi rapidi e con un livello di servizio elevato capace di portare all’eccellenza i propri clienti.
Come dimostra anche la certificazione di Centro Accredia. TECHNE, infatti, è Centro Accredia per la taratura di sensori di temperatura, calibratori e indicatori di temperatura (anche on-site) e per la taratura di igrometri e termoigrometri (umidità relativa).
Un punto di partenza, non di arrivo, per l’azienda oramai leader nel settore che mira, con un progresso costante, alla perfezione.
Questo è stato un anno di ulteriore sviluppo per TECHNE, in termini di nuove sfide e traguardi importanti. Oltre a promuovere una cultura d’impresa nell’ambito della metrologia, il 2022 ha visto il team
3D – servizio tomografia
impegnato in diverse iniziative: TECHNE ha portato la propria eccellenza alla fiera BIMU a Milano, ha aderito al Patto per la Sostenibilità Brescia 2050 e, non per ultimo, è stata selezionata fra le aziende che faranno parte del nuovo polo di ricerca del parco tecnologico NOI Techpark Südtirol.
«Essere selezionati dal NOI Techpark è un’importante occasione per comunicare la nostra passione per la metrologia e l’innovazione. Da questa esperienza –afferma l’Amministratore Delegato Davide Peli – ci auguriamo di accrescere le nostre competenze e di poter di collaborare col maggior numero di start-up presenti e con la facoltà di Ingegneria di Bolzano. I settori serviti da TECHNE sono diversi, ma da sempre dedichiamo particolare attenzione ai settori dell’automotive e dell’automation. Per questo stiamo seguendo con molto interesse anche gli sviluppi della nuova sede a Bolzano».
Un riconoscimento che è anche un modo per confrontarsi con i giovani; «avvicinare i ragazzi al mondo imprenditoriale - spiega Davide Peli - ci sta a cuore. Abbiamo bisogno di menti brillanti e capaci di portare idee nuove. Con la partecipazione al NOI Techpark metteremo esperienza e conoscenze e in cambio avremo una spinta verso il futuro».
Davide Peli si impegna da tempo in questa direzione, offrendo la possibilità ai giovani studenti di misurarsi con il mondo del lavoro e della tecnologia. TECHNE è, infatti, promotrice di C-Lab, in collaborazione con l’Università degli Studi di Brescia, iniziativa che avvicina i ragazzi al mondo del lavoro e un’opportunità per allenare i talenti; e sostiene concretamente
Prospecto, una start-up innovativa di neo-laureati che ha l’obiettivo di supportare, in modo innovativo, le aziende agricole.
Nella filosofia imprenditoriale dell’azienda bresciana non può mancare l’attenzione verso il territorio e lo sport, importante strumento per veicolare valori come passione, dedizione, costanza e impegno. Per questo, TECHNE è socio del Museo Mille Miglia e sostiene le più importanti attività territoriali nell’ambito della cultura, come la fiera Librixia; nel mondo dello sport, invece, è sponsor di FC Lumezzane e, per la terza stagione consecutiva, è a fianco della Pallacanestro Brescia.
Un’eccellenza che si misura non solo a parole, bensì a fatti, concreti.
Per ulteriori informazioni:
www.technemetrologia.it info@technemetrologia.it
Candidature aperte fino al 1 febbraio 2023 - Annunciati i finalisti della quinta edizione: 2WATCH e Ubiquicom
Milano, 29 settembre 2022 - Vodafone Italia annuncia la sesta edizione di “Action for 5G”, il bando dedicato a startup, piccole e medie imprese e imprese sociali che vogliano contribuire con le loro idee e progetti allo sviluppo di soluzioni innovative grazie al 5G in Italia. Anche per l’edizione di quest’anno Vodafone mette a disposizione delle imprese finanziamenti, risorse tecniche e supporto per lo sviluppo di progetti in grado di sfruttare al meglio il potenziale della tecnologia 5G. Le imprese finaliste della quinta edizione sono 2WATCH e Ubiquicom.
Action for 5G supporta le imprese nelle varie fasi del programma, dalla progettazione allo sviluppo del prototipo fino al rilascio della prima release di prodotto e alla validazione di mercato. Vodafone offre investimenti, consulenza e servizi dedicati, il suo Open Lab con Edge Computing 5G e un network di clienti e partner con cui poter testare sul campo la soluzione realizzata. Da quest’anno alle startup e imprese che entreranno a far parte nel programma Action for 5G sarà inoltre dato accesso a strumenti e supporto per integrare le applicazioni legate alla mobilità nell’innovativa piattaforma pan-europea STEP – Safer Transport for Europe Platform di mobilità cooperativa di Vodafone. STEP è una piattaforma progettata per migliorare la sicurezza stradale, in grado di abilitare un ecosistema unico e interconnesso grazie alla condivisione dei dati (come quelli riguardanti i rischi stradali) generati in modo rapido ed efficiente ad esempio dai veicoli, dai gestori delle infrastrutture e dagli utenti della strada.
A partire da oggi e fino al 1 febbraio 2023 possono candidarsi startup e imprese italiane o internazionali che intendono sviluppare il loro progetto in Italia nei seguenti settori: Digital Health & Wellbeing, Green Economy & Energy Management, Secure, Sustainable & Connected Mobility. Potranno accedere al programma Action for 5G i progetti che utilizzano in maniera strutturale il 5G e le sue caratteristiche distintive, come la latenza al millisecondo o l’Ultra-Mobile Broadband, l’Edge Computing (MEC) per soluzioni altamente scalabili, di intelligenza distribuita e orchestrazione di oggetti connessi, e la piattaforma avanzata di mobilità cooperativa STEP.
Sul sito www.actionfor5g.it startup e imprese possono iscriversi al Workshop “Action for 5G” e prenotare un incontro individuale con gli esperti Vodafone per confrontarsi sul progetto che intendono realizzare e avere ulteriori informazioni sulla candidatura al bando. Action for 5G è realizzato in collaborazione con PoliHub, l’Innovation Park & Startup Accelerator del Politecnico di Milano gestito dalla Fondazione dell’Ateneo, che mette a disposizione di startup e imprese i suoi esperti per consulenze tecnico-specialistiche mirate e coaching durante tutto il programma.
Dal 2017 a oggi sono stati valutati oltre 1.800 progetti, 17 sono stati finanziati e sono stati realizzati cinque trial in campo. Nell’edizione in corso i progetti selezionati come finalisti e ora entrati nella fase di “Sviluppo Prototipo” sono due: 2WATCH e Ubiquicom. 2WATCH è una media-tech company di Napoli che opera in ambito e-sport e gaming che realizzerà il primo Virtual Idol: uno streamer virtuale generato e animato attraverso la tecnica CGI (Computer Generated Imagery, applicazione nel campo della computer grafica 3D per la resa degli effetti speciali digitali) e che potrà interagire con il mondo reale grazie al 5G, alle tecnologie di motion capture e alla modellazione 3D. Il Virtual Idol potrà effettuare live streaming e creare contenuti sui principali social network, entrare e uscire dai metaversi ma anche partecipare ad eventi dal vivo. Ubiquicom è un’azienda di Milano che offre soluzioni IoT avanzate di localizzazione e tracciamento in tempo reale (RTLS –Real-Time Locating System) per l’efficienza e la sicurezza nell’industria, nella logistica e nell’healthcare. Grazie ad Action for 5G realizzerà il servizio di diagnostica da remoto in 5G delle anomalie dei carrelli elevatori e dei veicoli per la movimentazione nell’intralogistica e la loro configurazione da remoto, che consentirà di ridurre gli spostamenti on-site dei tecnici con impatti positivi sulla produttività e sulla riduzione dei costi.
Per informazioni: www.actionfor5g.it
“Action for 5G”, al via la sesta edizione del bando di vodafone dedicato a startup e pmi per lo sviluppo di progetti in 5G
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Inoxdadi: qualita’ e garanzia
Inoxdadi s.r.l. è produttore e distributore di bulloneria standard e speciale dal 1973.
Un importante stock di prodotti finiti (dadi, bulloni, viti, tiranti, barre filettate, rondelle, dadi in gabbia, dadi di sicurezza, dadi a saldare, dadi a pressare) ci permette di rispondere celermente alle esigenze dei nostri clienti.
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L’ampia gamma di materiali trasformati, acciaio, acciaio inox, superleghe, ottone, alluminio, bronzo, titanio, hastelloy, inconel, nimonic, ASTM, refrattari,... porta i nostri prodotti in molteplici campi di utilizzo quali le costruzioni, navale, medico, automotive, alimentare, energetico, trattamento delle acque, chimico, aerospaziale, nucleare, elettronico così come nelle applicazioni più comuni del vivere quotidiano.
Garantiamo per i nostri prodotti la tracciabilità completa così come la loro conformità chimica e meccanica, attraverso l’emissione di certificati 2.2 , 3.1 , 3.2 , PPAP , VDA , certificati d’origine , certificati di conformità.
Al fine di poter offrire un livello qualitativo d’eccellenza, l’azienda dispone di un reparto di selezione e controllo video che ci permette di garantire dei livelli di PPM (part per million) molto performanti. Inoxdadi s.r.l...........dove la qualità è di casa
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