Già da diversi anni in occasione della “Giornata della Memoria” coinvolgiamo tutti i bambini e le bambine della nostra scuola in un progetto che viene caratterizzato di volta in volta da attività differenti. La scelta di commemorare questa giornata, ci permette di affrontare con i bambini il tema della pace e della guerra attraverso l’utilizzo di immagini, video, letture, scambi di pensieri e idee… ma soprattutto ci permette di coinvolgere adulti e famiglie in queste riflessioni perchè crediamo che la “memoria” sia importante
quale strumento vitale per costruire un futuro di pace.
Anche quest’anno in occasione della Giornata della Memoria, vorremmo offrire un segno tangibile del nostro percorso coinvolgendo sempre di più il quartiere e le famiglie dei bambini attraverso una canzone e piantando dei fiori di pace realizzati dai bambini del nido Melarancia, infanzia Agorà e primarie Pertini e Leonardo da Vinci perché: “Non si è mai troppo vecchi per desiderare un mondo migliore, non si è mai troppo giovani per iniziare a costruirlo”.
Essere partecipi, condividere le stesse riflessioni dei bambini aiuta a volte gli adulti stessi a coltivare una memoria che è storia; la propria storia, la storia di tutti.
foto di : Massimo Plessi
Parliamo di pace
Io delle volte faccio la pace, dico scusa e la verità. Nicole Delle volte si combinano dei guai, poi si fa la pace. Amedeo Io delle volte faccio il birichino e allora chiedo scusa. Lorenzo Si fa: “Pace, pace, mille patate con le tette colorate!!!” Giuseppe La pace è quando fai: «OOOOMMMMMMMMMM» che stai bene. Sofia Non stare bene è avere la varicella. Emma Litigare e picchiare è brutto… dopo per tornare amici si può prendere la mano, abbracciarsi. Sebastiano O dire scusa, non lo faccio più. Matteo Ti do un bacino…. Francesca Bisogna fare le cose della PACE. Martina Potremmo fare un libro della pace. Giuseppe Con tutte le canzoni della pace. Emma
L’altra volta avevamo fatto le bandiere della pace, la mia era tutta colorata. Mattia C. La mia era di tutti i colori! Mattia M. Perché la pace è fatta di tutti i colori dell’arcobaleno. Anna Quando qualcuno dorme sogna l’arcobaleno della Pace. Nicole Possiamo fare un libro della pace con i giochi della pace, i librini. Emma I giochi della pace sono come angeli che fanno un girotondo. Anna Un girotondo fa parte delle cose che si pregano così le persone morte stanno bene. Amedeo Il girotondo è un pochino brutto se si prega. Giuseppe Il girotondo è un gioco, che fa stare bene. Mattia M. Che si sente la mano dell’amico. Emma (Canta) Giro giro tondo casca il mondo… Lorenzo No, correre è un gioco allegro. Riccardo Se è divertente è una cosa della pace… a me piace rotolare nell’erba! Mattia M.
Banksy Artista e writer inglese, considerato uno dei maggiori esponenti della street art.
Tratto dal film:
Pulp fiction
Hanno le banane dei cattivi! Daniele Loro credono che le banane sono delle pistole! Amedeo Sparano che c’è un cattivo per finta. Mattia C. Con quelle pistole sparano le bucce! Riccardo Ma sono finte. Martina Una banana è rotta. Matteo Forse ne hanno mangiato un pezzo. Giuseppe Forse con le pistole-banane giocano. Andrea G. Come bambini. Amedeo Non sono cattivi, volevano giocare solo un pochino. Nicole Loro sono bianchi con le banane gialle. Martina Sono colorati sul muro. Mattia C.
Quei signori sono un po’ impazziti, non potevano usare delle pistole finte? Amedeo Però se avevano la pistola finta, pensavo che facevano davvero. Mattia M.
Hanno la «x» della croce rossa. Matteo Loro sono dottori e la bimba sta sanguinando. Amedeo Ha il vomito rosso, è sangue. Mattia C. Sta male… Mattia M. Ho paura… Giuseppe Io non vedo neanche una casa. Riccardo
È venuto un terremoto, e qualcosa è caduto in testa alla bambina e allora è insanguinata. Amedeo O dei cattivi le hanno dato una botta. Nicole Però c’è uno che le fa una foto e sta scrivendo qualcosa. Matteo Vuole tenere lontani i dottori. Amedeo Ma a lei sanguina il naso, io penso che è morta a momenti. Riccardo Devono curarla! Giuseppe Invece le guardano il sangue! Daniele A me i dottori mi hanno curato subito, e lei no… Perché?!? Non sono mica tanto bravi!!! Giuseppe Vero, le fanno le foto! Andrea G.
C’è un uccello con le foglie in bocca, forse deve fare il nido. Amedeo Qualcuno sta mirando nel cuore, forse una guardia… un altro soldato. Giuseppe Lui no perché ha il mitra che punta a terra. Mattia M. Ha una pianta in bocca e li vicino c’è una gabbia. Poi ha una cintura di sicurezza così non si fa male. Andrea S. Ma lì c’ha una croce. Emma
Perché c’è uno che mira con il mitra: quel soldato non lo ha visto, ma l’altro si. Riccardo È un’aquila. Bahia Una cicogna! Riccardo Un piccione… Emma Sì è un piccione! Anzi una colomba! Anna Ha la faccia così perché è arrabbiato che ha paura. Matteo
C’è un sole, dei fiori, un ragazzo con un fucile con un sacco di matite… forse spara tutti i colori!!! Lorenzo Forse spara delle matite colorate, ma se arrivano negli occhi… Mattia C. Dopo si fa male e piange. Bahia Se spari nel muro ci viene un disegno Matteo Come una macchia a forma di farfalla! Andrea G. Diventa divertente, non è più brutto. Amedeo Non si fa più male nessuno se spari dei disegni, tutti ridono e sono felici. Sofia
Ci sono i militari… Giuseppe Uno pittura il segno dell’aereo e l’altro fa la guardia. Matteo Fa un disegno a forma di volante! Amedeo Stanno colorando un cerchio con la croce. Daniele È per trovare un tesoro. Lorenzo È il simbolo della pace, me l’ha fatto vedere la mamma sulla lavagna a casa mia. Matteo Quello usa il fucile perche vuole sparare ai cattivi. Martina Lo difende. Matteo Tanto i buoni vincono sempre. Mattia M
È un signore… vuole sparare… ma lui mette fiore! Bahia Un bambino lo prende e ci mette il fiore, lo mette nel buco del fucile così spara i fiori. Francesca Quel signore è vestito da poliziotto! Sebastiano No, da soldato. Nicole È divertente sparare i fiori! Sebastiano Che sono tutti colorati! Giuseppe E hanno tutti i profumi! Riccardo Così dopo i soldati non sono più i cattivi. Matteo
È un signore che lancia dei fiori, che vuole giocare. Sofia Di solito così si lanciano le bombe. Amedeo Lancia i fiori che cadono a terra così arrivano le ragazze. Nicole Li lancia perché ha il cuore spezzato che una ragazza si è innamorata di un altro e lui è triste. Riccardo Sembra un bandito. Giuseppe Forse fa uno scherzo! Amedeo Se lanci i fiori tutti s’innamorano. Anna Se tutti i militari tirano i fiori diciamo: «Evviva!!!» Amedeo Libertà!!! Andrea G. Festa!!! Matteo Se tirano le bombe è guerra, se tiro i fiori è festa! Amedeo È PACE!!! Sofia
Ma è quella dell’esplosione dell’anno scorso. Giuseppe Della guerra. Francesca Con il palloncino a cuore che sono innamorati. Riccardo
La bimba ha lanciato il palloncino a cuore così la guerra va via. Anna Quello è uguale al nostro quadro quello li con le bombe. Matteo
Video di Michael Jackson Heal The World
Ci sono dei bimbi che si sono fatti male… c’è un carroarmato. Riccardo Ma vogliono sparare ai bambini?!? Non possono perché buttano via i fucili. Martina Perché avevano capito che la pace è bella. Sofia Sono stati i bimbi a farlo capire. Martina Quella bimba vuole dire al soldato di fare la pace con i fiori. Nicole Poi corrono tutti che vogliono la pace. Daniele Poi gli mette il fiore. Sofia Che dentro (il mitra) c’era il fuoco e allora i soldati capiscono che fare il fuoco non è bello. Martina
Hanno capito che non si fa più. Sofia Forse vogliono imparare la pace. Andrea G. Hanno buttato via tutte le pistole e non sputano più il fuoco. Daniele Gli hanno dato un fiore da annusare. Andrea S. Per fare la pace… Mattia C. Una cosa gentile. Anna Poi finisce che hanno in mano le candeline. Martina Stavano festeggiando il momento della pace. Sofia Il fuoco dei soldati fa morire, quello delle candele era bello. Nicole Era felice. Sofia Che fa ridere poi si abbracciano Martina Perché sono felici. Francesca
Fiori di pace
Ho fatto i piatti di giornata di memoria. Ho preso i colori e ho disegnato un fiore. Bahia
Ho preso il gesso giallo, arancione e blu e dopo ho girato per farlo tutto colorato e poi la Rita ha spruzzato (il fissatore), nel piatto. Nicole Prima ho disegnato con il gesso e poi ho colorato con la mano. Mattia C. Io ho fatto quattro fiori della pace: uno con i gessi, con i pennelli e con i tubetti. Lorenzo
Ho fatto un piatto di colore con i tubetti, ho rovesciato il blu e il giallo, solo delle gocce, il piatto girava e dopo il blu ha spruzzato quando si è fermato. Daniele Thomas metteva un pochino di gocce e poi ci veniva l’arcobaleno, era contento perchÊ rideva. Emma Ci piaceva moltissimo. Francesca
Ho messo le gocce, scendevano e poi l’ho rotolata quella goccia verde con le mie mani e poi l’ho messo ad asciugare. Sebastiano
Io ho dipinto con il pennello: prendevo il colore e l’acqua e poi pitturavo il piatto. Ogni tanto venivo lì a muoverlo così si pitturava tutto e faceva le stradine. Matteo Erano i fiori sgocciolati, poi ho dipinto tutte le parole della pace. Anna
Ho fatto il fiore della memoria: ho preso il piatto ci ho messo intorno il rosa e poi ci ho messo dei pezzettini di carta blu e poi è diventato rosso perché ha cambiato colore. Emma Thomas ha preso i colori e ha fatto il piatto per la pace con tutti i colori che c’era. Riccardo A me e a Thomas ci piace tantissimo pitturare, vuole pure sporcarsi le mani e poi l’ha guardato e ha pensato: “ Forse è un arcobaleno”. Sofia
I postini
Abbiamo fatto i postini, abbiamo portato tutte le lettere. Francesca Siamo andati da tante case, in gruppo. Amedeo Abbiamo portato le letterine di memoria. Bahia Le cartoline, alle persone che vengono a vedere il girotondo della pace che facciamo noi. Martina PerchÊ noi facciamo tutte le cose della pace. Daniele Le abbiamo messe anche nelle cassette della posta delle case, in quelle lÏ che sono un po’ vicine. Matteo
Io ho dato la cartolina a un signore per invitarlo alla festa, alla giornata della memoria. Ha detto che ci sarĂ . Giuseppe Voleva venire perchĂŠ voleva vedere il nostro girotondo. Martina Io ho dato la cartolina a una signora. Amedeo Un signore era dalla finestra e ci ha detto “Cosa fate?â€? e poi ci abbiamo dato il biglietto. Nicole
Se noi non ce le diamo non sanno dove venivano. Giuseppe Ci vogliono le cartoline così sai dove devi andare. Mattia M. Che devono andare qua dalla nostra scuola. Andrea S Però li dalla strada. Andrea G. Questa strada la chiudono e noi facciamo il girotondo con tutti. Sofia Tutti i bimbi grandi e quelli piccoli. Sebastiano Con le mamme e i papà. Andrea G. Con le nonne. Matteo E le sorelle. Francesca SARA’ BELLISSIMO! Anna
I preparativi
Per terra c’erano dei bastoncini per mettere i fiori dentro. Mattia M. Serve un buco e dei bastoncini così non cadono i fiori. Sebastiano C’era un bastoncino corto che si metteva il gambo del fiore. Lorenzo Io piantato tre fiori con Francy e Sofia, sull’erba e a scuola di mio fratello. Bahia
Abbiamo piazzato i fiori e poi li abbiamo guardati tutti, erano milletrecento! Lorenzo
Sembrava dei fiori veri invece erano i fiori della pace che abbiamo fatto noi. Riccardo Li abbiamo fatti tutti noi e i bimbi piccoli e quelli della scuola di Anna (sorella). Francesca C’era una fila lunghissima e dei signori li guardavano perchÊ sono belli. Andrea S. Erano tutti mischiati perchÊ siamo tutti amici. Emma
VenerdĂŹ 27 gennaio 2017
foto di: Danilo Baraldi
foto di: Danilo Baraldi
I preparativi ‌
foto di: Danilo Baraldi
foto di: Danilo Baraldi
Ci siamo messi la giacca e ho dato la mano a Mattia e siamo andati a vedere i fiori e a cantare la canzone della pace. Emma foto di: Danilo Baraldi
foto di : Danilo Baraldi
foto di : Danilo Baraldi
Abbiamo camminato, camminato, camminato, perchĂŠ li abbiamo visti tutti i fiori, siamo andati fino in fondo, erano duemila. Andrea S. foto di : Danilo Baraldi
foto di: Danilo Baraldi
foto di : Maurizio Bergianti
foto di : Maurizio Bergianti
foto di : Maurizio Bergianti
foto di : Danilo Baraldi foto di : Maurizio Bergianti
C’era tanti fiori e tanti bambini. Martina Perché tutti i bambini volevano fare i fiori della PACE! Sofia E abbiamo fatto il girotondo con i genitori. Daniele Con i bimbi, le mamme, i papà e i nonni che ci guardavano. Sebastiano Erano gli ultimi perché erano i più grandi, perché se no non si vedevano i bimbi. Martina Abbiamo fatto tantissimi cerchi, i genitori ci guardavano ma cantavano anche perché abbiamo dato gli inviti a tutti. Riccardo Ma veramente i genitori non hanno cantato ma ci hanno solo guardato perché solo i bimbi dovevano cantare. Amedeo
foto di: Danilo Baraldi
foto di : Maurizio Bergianti
foto di: Danilo Baraldi
foto di : Danilo Baraldi
Un minuto di silenzio…
foto di : Maurizio Bergianti
La Manuela aveva un orologio perché dovevamo sapere che ore sono e quando era ora di cantare. Nicole Perché dovevamo pensare i nostri fiori, così ci ricordiamo la pace. Mattia M. E non alla guerra perché è brutta che fa morire le persone. Sofia Se muoiono tante persone è bruttissimo, bisogna nascondersi o proteggersi e fare venire la pace con i fiori e con la canzone. Giuseppe C’era tanta gente, che sono venute a vedere il cerchio e hanno pensato la pace. Emma Non si doveva parlare, solo pensare con la testa. Amedeo
foto di : Maurizio Bergianti
foto di : Maurizio Bergianti
‌ per non dimenticare
foto di : Valter Turchi
foto di : Massimo Plessi
foto di: Maurizio Bergianti
foto di: Maurizio Bergianti
foto di: M. Bergianti
Poi noi abbiamo cantato forte la canzone della pace e allora viene la pace. Matteo Pace pace mille patate e facciamo: “Uniamo le forze e la pace sarà”. Bahia È venuta la mia nonna e il nonno per ascoltare quella canzone che era bella. Andrea G.
foto di: Massimo Plessi
foto di: Massimo Plessi
Abbiamo cantato due volte se no facevamo in frettissima e finiva subito. Mattia C. Quando è finita la canzone Mattia (Agostelli), ha cominciato a ridere perché gli piaceva, faceva i saltini. Riccardo Gli piaceva perché era bella. Francesca Forse era felice perché c’erano tanti bambini. Anna Thomas mi ha dato la mano, rideva, era contento di cantare. Matteo Si divertiva perché ci piacciono le canzoni. Lorenzo
"Poichè le guerre cominciano nella mente degli uomini, è nella mente degli uomini che si devono costruire le difese della Pace.” Costituzione dell’UNESCO Organizzazione delle Nazioni Unite Per l’Educazione, le Scienze e la Cultura
foto di: Massimo Plessi
Cos’è la Memoria?
La memoria è quella per ricordare quello che hai detto un giorno. Riccardo Serve per ricordarti i ricordi. Amedeo Serve per ricordare tutto. Giuseppe È fatta per la pace così nessuno va in guerra. Matteo C. La memoria è la pace. Bahia La Memoria è una pace che fa stare bene e così non si fa mai male nessuno... io ho tanta memoria. Sebastiano La memoria è perché se uno si picchia poi si deve la pace. Daniele La memoria fa stare bene. Nicole Ci sono due memorie: una è per non fare la guerra e una è per ricordare cosa hai detto un giorno. Riccardo Foto di: Danilo Baraldi
La memoria è una cosa bella che serve per fare le cose che vuoi fare, che ti piacciono. Anna E una cosa che ti devi ricordare. Mattia M. Tutti hanno la memoria perché così uno si ricorda le cose, i pensieri. Matteo È dentro la testa e quando pensi ti viene in mente una cosa che volevo fare. Martina È dentro il cuore perché così non la perdi. Sofia Se la perdi non ti ricordi più niente. Emma E dopo non puoi più ricordare le cose, i giochi che ti piacciono. Andrea S. La memoria serve per ricordarsi che la guerra è brutta, che non si deve fare. Lorenzo Il mio papà non ci va mai alla guerra! Francesca Neanche il mio papà, non ci piace. Andrea G. Foto di: Danilo Baraldi
Un grazie di cuore per la preziosa collaborazione a Diletta e Tiziano per la canzone, alla associazione Grandangolo per le fotografie, al quartiere e a tutte le famiglie che con la loro partecipazione hanno reso ancora piĂš bella questa esperienza.
foto di: Danilo Baraldi
A cura di: i bambini e le bambine della sezione quattro anni: Mattia A. - Thomas - Riccardo - Bahia - Sebastiano - Matteo - Daniele - Mattia C. Andrea G. - Francesca - Emma - Martina - Mattia M. - Amedeo - Nicole - Sofia Lorenzo - Andrea S. - Anna – Giuseppe. le insegnanti: Maura Marastoni, Rita Morellini, Diletta Ronzoni, Ilenia Rocchi, Vittoria Nascimbeni, Jessica Cerchiari. Associazione Grandangolo: Claudio Montali, Danilo Baraldi, Massimo Plessi, Maurizio Bergianti, Valter Turchi.