Hanno anche il sole le piante, poi crescono e diventano un albero!

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“Hanno anche il sole le piante, poi crescono e crescono e diventano un albero!!”

PAROLE E IMMAGINI DAL PROGETTO “FUORI DAL NIDO”


“Fuori dal nido” è un progetto che partendo dalla narrazione di semplici storie accompagna i bambini alla scoperta dell’ambiente naturale intorno a noi, per conoscerne i piccoli abitanti e i loro habitat. I bambini avevano incontrato nel parco lombrichi, scavando avevano trovato semi e radici e visto uccellini affamati in cerca di briciole... Ecco allora che il lombrico Alberico, il seme Ghiandino, il passero Pino e Camilla la farfalla diventano i protagonisti di questo percorso che, iniziando dal sottosuolo reso fertile dai lombrichi consente la crescita di Ghiandino e delle sue radici e termina con lo spuntare di gemme e fiori, indispensabili fonti di nutrimento per la farfalla Camilla. E poi c’è il passero Pino, che chiede aiuto ai bambini per sopravvivere al lungo e freddo inverno. Passo dopo passo, dall’inverno alla primavera, dalla terra dura e gelata alle prime gemme, i bambini hanno seguito le avventure di questi piccoli animali fino a scoprire quanto siano indispensabili per il loro habitat e quanto il loro ruolo sia importante nel cerchio della vita.


Natura è tutto ciò che noi vediamo: il colle, il pomeriggio, lo scoiattolo, l’eclissi, il calabrone. O meglio, la natura è il paradiso. Natura è tutto ciò che noi udiamo: il mare, il tuono, il grillo. O meglio la natura è armonia. E. Dickinson


ESPLORIAMO IL PARCO PERTINI PER RACCOGLIERE I “FRUTTI”DELL’AUTUNNO….

Lorenzo G.: Ho raccolto molte foglie e molte castagne ...erano bellissime perché le ho trovate belle! Erano un po’ nere, erano nell’erba...erano belle lo stesso! Letizia: Io ho trovato le foglioline, e verde e poi è gialla, una fogliolina era un po’ nera e gialla e poi questa è un po’ verde...secca… Denise: questo forse è una noce ….e’ un cappuccio di una ghianda, questa è una mela marcia, è nera...un po’ verde e un po’ marcia.. Giulia: Ho trovato una mela, è verde e un po’ s porcata di fango ,un po’ verdina e un po’ giallina, una ghiandina, sono ghiandine ma marroncine, uno e’ un po’ chiarina l’altra un po’ scurina, questa melina è un rosso scuro e un po’ giallina…” Fatimata: Una mela verde, una foglia un fiore una mela rosa…


Matilde B:una mela, guarda, è un po’ marcina, ci sono delle ghiande, delle foglie e l’erba… La ghianda c’ha il buco, le foglioline sono morbide, verdi.. poi nerine e marroni. Federico: Una foglia è marrone e grossa...è come una culla...un letto. Una ghianda…forse era sull’albero, ha anche le punte...è un bastone non è proprio lungo, lungo, lungo, non è come un albero.. Nicolò: La foglia marrone è dura...è lunga, la melina è gialla e anche bella…. Alice B. E’ una mela coi buchi, perché l’ha mangiata le formiche...un coniglio...è un po’ marcia… Francesco L. Una foglia è grande, è marrone...le castagne sono pesanti...ho raccolto le foglie.. Pablo: la fogliolina, una mela...è rossa!!La foglia è marrone. Matilde M.: La foglia, mela...marrone, un ramo grande ...e foglioline. Eleonora: Ho preso due foglie marroni, una mela marrone perché è come quella di Francesco...marcia...le foglie gialle. Francesco F. :E’ una mela , l’ha mangiata un animale.. il cavallo! la giraffa! Un ‘altra mela anche questa mangiata l’animale ...e una noce è rotta…

“In tutte le cose della natura esiste qualcosa di meraviglioso” Aristotele


COPIA DAL VERO….

OSSERVIAMO I DI MATERIALI NATURALI RACCOLTI NEL PARCO E PROVIAMO A RIPRODURLI IN FORMA GRAFICA Michael: quella è sporca! Giulia: è bianca! Michael: io voglio disegnare quella ghianda

Giulia: io disegno un fiorellino Federico: prima era così, poi è caduta, si è schiacciata ed è diventata così; e questa si è rotta Giulia: è marcio quello!! Federico: No, le formiche hanno fatto i buchini Matilde. Ho fatto una mela con i buchi che hanno fatto le formiche

Giulia: anch’io!!

Federico: ho fatto i bruchini!

Federico: io vorrei una foglia

Alice B.: ho fatto una mela grossa!

Michael: io vorrei anche un ramo

Federico: ho fatto un ramo lunghissimo!

Federico: guarda ha i rami!

Alice B.: ho fatto un ramo!

Giulia: ho fatto il ramo!

Giulia: questo è una foglia

Federico: le foglie sono lunghe

Federico: ho fatto una mela e i puntini sono la

Alice B.: è una foglia!

tana delle formiche. Io voglio fare una foglia

Michael: ho fatto una ghianda piccolina Matilde B.: io una mela Federico: io disegno quella foglia lunga

rotonda e una mela!


Giulia: le mele sono rosse e verdi!

Eleonora: è una mela

Denise: a me piace questo

Lorenzo G.: ho fatto questa foglia come questa grande, un ghiaccio che

Agnese: io ho raccolto questi

lo fa la pioggia, questa qua è una ghianda!

Denise: è lungo fino a qua

Francesco F.: una mela con il bastoncino dentro, dentro alla mela, ho

Letizia: ho fatto una ghianda!

fatto tutto da solo! Un bastoncino lungo lungo lungo, è una noce poi

Agnese: ho fatto la ghianda! Denise: questo è un bastone piccolo e questa è una mela grande e marcia. Io volevo disegnare un fiore Letizia: ho fatto una mela Denise: è così grande questo fiore Agnese: io voglio disegnare questa grandissima Agnese: è una grande mela e quella è bianca perché è sporca! Sebastiano: questa è la ghianda e il letto delle ghiande, io sto facendo una grossa mela, un rotondo e uno stecchino Agata: ho fatto la melona, una fogliolona, grande così, la mela più grande!

un’altra mela Fatimata: una mela grande, le mele, questo è un bastoncino, un bastione Francesco L.: un bastoncino, io ho fatto questa mela piccola


STORIA DEL LOMBRICO ALBERICO

Il lombrico Alberico viveva sotto un grande albero…..ma sotto sotto, tra le sue radici…. proprio sottoterra! Come tutti i lombrichi Alberico amava scavare tante gallerie, tunnel e cunicoli; sottoterra dormiva, cercava da mangiare, giocava a nascondino con i suoi amici ed era felice. in autunno gli alberi facevano cadere le loro foglie, ormai secche, di cui il lombrico era ghiotto e Alberico, scavando di qua e di là, rendeva la terra morbida , nutriente ed accogliente per i suoi amici alberi. Un giorno Alberico spuntò in superficie e trovò, tra l’erbetta del prato, un seme di nome Ghiandino che il vento spazzino dell’autunno aveva staccato dal suo albero. Alberico gli disse: “Non ti preoccupare se vuoi ti posso ospitare a casa mia, così sarai al riparo da tutto, nessuno potrà mangiarti e quest’inverno non morirai di freddo. Alberico aiutò Ghiandino a sistemarsi sottoterra e gli promise che sarebbe andato a trovarlo tutti i giorni. Ma un bel giorno Alberico disse a Ghiandino: “Sai Ghiandino da oggi non posso più andare in superficie perché sta arrivando l’inverno e fa troppo freddo per me, è meglio che mi accoccoli qui vicino a te e riposi fino a che non arriva la primavera”. G: “Ma non hai visto che sono cambiato? Non ti sei accorto di niente?” A: “A guardarti bene dovresti andare dal barbiere, ti è spuntato un ciuffo in testa!!” G: “Ma che ciuffo e ciuffo….sono germogliato!


Il LOMBRICAIO

I BAMBINI RACCONTANO COME HANNO CREATO UNA CASA CALDA E ACCOGHLIENTE PER I LOMBRICHI... Matilde B.: è venuta una tata che ci ha raccontato una storia dei vermi Federico: uno finto e tanti veri Roberto: e un semino Federico: il semino diventava una pianta Lorenzo G.: aveva una bacchetta magica Federico: c’era della terra finta e l’erba e le foglie Matilde B.: siamo andati a fare la casetta del verme Pablo: c’era la bacchetta magica del verme Matilde M.: abbiamo preso l’erba e la terra Francesco L.: e la sabbia Lorenzo: ci abbiamo messo i vermi Agata: io ne ho presi due ed erano mollicci Giulia: i vermi hanno bisogno dell’acqua Lorenzo G.: anche di mangiare e gli abbiamo dato delle foglie Agata: i vermi vanno sottoterra Denise: perché il verme vanno sottoterra perché piace a loro Giulia: e li curiamo Agata: con le cose da mangiare, le foglioline piccole, la terra, l ’acqua, le bucce della mela, mettiamo tutto quello!


COSA E’ SUCCESSO AI LOMBRICHI??

I BAMBINI SI DOMANDANO SUL PERCHE’ I LOMBRICHI NON SONO PIU’ VISIBILI E FANNO IPOTESI SU DOVE POSSONO ESSERE ANDATI... Matilde B. :“Perché gli abbiamo dato troppo da mangiare, si sono riempiti troppo la pancia. Francesco F.: “E’ successo che sono morti…” Letizia: “ Perché forse sono sottoterra che stanno dormendo, stanno sotto alle coperte..” Michael “Sottoterra che giocano con la palla , poi dormono…. Sebastiano: “ I vermetti non vedono in alto...stanno dormendo sottoterra…” Roberto :“ Forse c’è troppa terra quindi non li vediamo perché sono andati molto sottoterra…” Lorenzo G. :“ Saranno morti perché forse c’è troppa terra e si potrebbe Affogare!” Agata: “C’era un vermetto….era vivo!!Gli altri sono sottoterra…” Alice B.: “Sono morti perché hanno mangiato troppo...troppe foglie..! Denise: “Forse perché sono andati sottoterra o sono andati via nell’erba fuori...prima quando erano lì c’era un buco e poi sono usciti…” Sabrine: “Sono fuori..” Federico: “Sono dentro non sono fuori perché sono malati sottoterra!” Eleonora: “ Sono malati hanno la febbre…” Nicolò: “Stanno male…” Fatimata: “Si sono malati perché gli fa male la pancia…” Aurora:” Piange anche…”


STORIA DI PINO, L’UCCELLINO AFFAMATO

Era inverno e il passero Pino volava sconsolato tra le case della città. Faceva un gran freddo, il cielo era grigio e cupo. Pino era affamato. Aveva una tale fame che il suo pancino brontolava continuamente. Ogni tanto Pino cercava di mangiare vicino alle case degli uomini ma oggi non trovava neppure una briciolina e poi c’era talmente freddo che in giro non si vedeva proprio nessuno . Ad un certo punto Pino atterrò su un prato coperto di neve e vide delle foglioline spuntare da sotto la neve. G.” Mamma mia, come tremi, devi avere tanto freddo e sembri essere stanchissimo” P: “ Chi ha parlato ?” G: “ Sono io , qui, davanti a te, nascosto dalla neve. Mi chiamo Ghiandino e sto aspettando che passi l’inverno per diventare una piccola pianta di quercia Sapessi che fame ho! Io sono un passero e mangio semi, grano, bricioline…ma oggi non trovo proprio niente e ho freddo . Come fai tu a stare in mezzo alla neve ? Io ho già le zampe gelate ! “ G: “ La neve per me è un riparo ,mi protegge, ma per crescere ho bisogno dei baci caldi del sole. G:Intanto potresti andare a vedere se in quella ciotolina c’è qualcosa che ti possa piacere da mangiare; ’hanno messa lì dei bambini della scuola ”P: “Pensi che ci sia qualcosa di buono per me? Di solito i bimbi qualche briciolina me la danno ma adesso sono sempre in casa e non li incontro mai…” PINO VA A VEDERE MA LA CIOTOLA E’ VUOTA

P: “Credo proprio che tu ti sia sbagliato…non c’è niente!” BAMBINI METTERANNO DEI SEMI NELLA CIOTOLA

P: “Non credo ai miei occhi! Ci sono dei semini prelibati! Mi farò una bella mangiata !”


MANGIATOIE PER GLI UCCELLINI

BEATRICE, ESPERTA DEL CEAS, CI RACCONTA LA STORIA DI UN UCCELLINO AFFAMATO E CI AIUTA A COSTRUIRE DELLE MANGIATOIE CHE RIEMPIAMO DI CIBO PER GLI UCCELLINI… Agata : la Beatrice! Denise: c’aveva la bacchetta magica, ce l’aveva bianca! Giulia: per fare le storie dell’inverno Matilde B. : dell’autunno! Agnese: la storia di un uccellino.. Denise: anche quella delle foglie… Lorenzo G.: c’era un uccello che non trovava da mangiare perché c’era tutta della neve in giro, aveva nascosto il cibo… Matilde B.: ma dopo noi gli abbiamo dato i semini …. Eleonora: l’uccellino volava e c’era la neve, voleva la pappa…ma c’era la neve! Matilde M .:aveva fame! Sebastiano: e noi gli abbiamo dato i semini. Alice B. :con il sale.. Federico: abbiamo messo i semini piccoli nel vasetto rosso. Roberto: abbiamo fatto le

palline..

Federico: col burro, il grissino in pezzettini.. Denise: c’era un po’ di farina marrone, c’era anche il piatto verde.


Matilde B. :dove c’erano le palline.. Roberto: in una bottiglia! Federico: ha fatto una porta.. Matilde M.: un buco! Francesco L.: abbiamo fatto le palline coi grissini, abbiamo fatto una porta dentro alla bottiglia. Fatimata: Gli abbiamo messi sugli alberi. Sebastiano: col nodo con la bottiglia e una corda che teneva strette e gli uccellini dalla porta vengono dentro e mangiano…. Letizia: anche sul cespuglio attaccata con la corda. Nicolo’: gli uccellini mangiano.. Francesco F.: ho messo le cose dentro alla bottiglia...il burro e c’erano i grissini. Alice B.: vanno a mangiare gli uccellini , il burro e i pezzi di grissino. Hamza: Per gli uccellini.. Sabrine: La pappa degli uccellini ...sull’albero!


“UNA MANGIATOIA ERA QUASI FINITA!!”

I BAMBINI OSSERVANO CHE IL CIBO DENTRO ALLE MANGIATOIE SCARSEGGIA… Federico: “ Sai cosa ho visto io? Ho visto una mangiatoia che era quasi finita!!” Denise: “Ho visto tre bottiglie che non erano quasi finite però c’è tanto mangiatoio…” Fatimata: “Ho visto che gli uccellini hanno...hai sentito il rumore degli uccellini??pio pio...erano lontani!!” Federico: “ Ma uno è venuto in un albero vicino a me! Hamza: “Uccellini...il pane..” Federico: “Gli uccellini quando mangiano dalla nostra mangiatoia mangiano le briciole per terra e sul marciapiede…”

Federico: “Ma possiamo fare ancora di pappa…” Denise: “ ….degli uccellini…”

Denise: “Io non ho visto gli uccellini che stavano

Agata: “Ci serve la farina e anche i grissini..”

Federico: “Eravamo nell’ombra…”

Michael: “ Anche il pane…”

Eleonora: Sono lontani, non sanno dove sono

Denise: “E abbiamo aspettato…”

le mangiatoie….

Matilde M. : “Un uccellino nella mangiatoia...a

SIAMO POI USCITI IN GIARDINO PER VERIFICARE SE I NOSTRI AMICI UCCELLINI MANGINO LA NOSTRA PAPPA….

tavola una mangiatoia l’avevano finita! “

Pablo : Uccellino!!!Dove sei???...Vieni…

Pablo: C’è la pallina!!

mangiando, uno se ne andava...perché io e Hamza Giulia: “Il burro!” Federico: “Il burro resta attaccato col grissino!” abbiamo riso e dopo l’uccellino se n’è andato!”

Alice F. Per gli uccellini, sull’albero…

Alice F.: Sono tante….


“UN PEZZETTO

Sebastiano: Profumo di neve

D’INVERNO”

Lorenzo G. Perché è freddo

LEGGIAMO UN LIBRO, IN CUI UN CONIGLIETTO CONSERVA PER IL SUO AMICO PORCOSPINO UN PEZZETTO DEL FREDDO INVERNO…. Agnese: Un coniglietto… Sebastiano: Un porcospino.. Lorenzo G. : Stanno andando a casa...scrive che vuole un pezzetto d’inverno per vedere com’è fatto…” Sebastiano: Va sotto tana...mangia. Lorenzo G: Va sopra all’albero a dormire… però il coniglio gli ha conservato un pezzetto d’inverno… Sebastiano: L’inverno è andato via, si è sciolto… Aurora: Si è svegliato il coniglio...ha saltato! Pablo: C’è un pochino di marrone. Lorenzo G.: C’è un pezzettino d’inverno! Sebastiano: Tira via le foglie secche Agata: C’era un pezzetto d’inverno, una palla di neve piccola…

Agata: Sul grand’albero si abbracciano! Pablo: E la storia è finita! Aurora: Il coniglio scivola ! Lorenzo G.: Sulla neve! Sebastiano: Fa una palla di neve piena di foglie... Agata: E dopo arriva la primavera… Lorenzo G. E’ blu! E’ nel cielo! Aurora: E’ giallo! Agata: Anche rosso...è il mio colore preferito! Agnese: Anche giallo...il sole! Lorenzo G.:I l cielo è azzurro ...i fiori..i o ne ho raccolti gialli e blu...le margherite… Agata: Anche gli occhi della Madonna...l e violette!


STORIA DELLA FARFALLA CAMILLA

La farfalla Camilla era appena arrivata in città perché voleva andare a trovare la zia Artemisia. Camilla abitava in un bel prato di campagna e non aveva mai visto una città . Non sapeva dove si trovasse ma c’erano tanti colori e lei li scambiava sempre per fiori, ritrovandosi poi brutte sorprese. Volando arrivò finalmente in un grande prato verde e qui si posò guardandosi intorno per capire dove fosse. G: “Ciao bella farfalla, come ti chiami?” C:” Io sono Camilla, ma chi è che parla?” G: “Sono il ciuffo verde qui nel prato; mi chiamo Ghiandino e non sono erba. Finalmente è arrivata la primavera e io posso distendere le mie piccole foglie al sole che mi scalderà e mi farà crescere fino a diventare una piccola quercia!” C: “Ciao Ghiandino, sai dirmi dove sono? Credo di essermi persa!” G: “Io non sono molto pratico della zona perché non giro molto, ma posso chiedere al mio amico Alberico di aiutarti! C: “Ciao Alberico, mi chiamo Camilla e mi sono persa, devo andare da mia zia Artemisia, la conosci?” A:Ma certo, abitava nel giardino qui accanto ma visto che hanno tagliato tutti i fiori se ne è dovuta andare perché non trovava più cibo C: “ Andata via? Ed ora cosa faccio? Sono troppo stanca per tornare a casa, dove posso posarmi a riposare” A: “Ho un’idea…perché non chiediamo a questi bimbi di piantare dei fiori nel nostro prato? Così diventerà più bello e tu potrai stare ad abitare qui con me, Ghiandino e Pino, che ne dici? E voi bambini cosa ne dite?” C: “Che meraviglia, guardate che colori….mmmmmh e che profumi. Credo proprio che resterò con voi e con questi nuovi amici!!


“ABBIAMO MESSO I FIORI NEL PRATO”

DOPO IL RACCONTO DELLA FARFALLA CAMILLA SEMINIAMO I FIORI CHE DARANNO CIBO A LEI E ALLE SUE COMPAGNE... Lorenzo G. : Bea ci ha raccontato di una farfalla Michael :Camilla! La salutavo...cercava i fiori! Fatimata: Cercava sua zia.. Non trova i fiori perché sono tutti tagliati e poi abbiamo messo i fiori.. Eleonora: Artemisia! Federico: Non c’era da mangiare... Agnese: Abbiamo messo i fiori nel prato… Sebastiano: Per lei...la farfalla

Lorenzo G.: Io ho messo i semini, erano fiori che andavano piantati con la terra. Agata: Ho messo dentro la terra nel ..non mi ricordo.. Michael: nel vascone! Agata: Messo il cartellino nella terra… Lorenzo G.: Per dire che lì ci sono le carote… Letizia: Abbiamo preso la terra dal sacchettone Alice B.: Abbiamo versato la terra nei vasi…

Matilde M. : Andava cercando cercando...ha volato

Sebastiano : La terra nera c’erano i vermi e abbiamo

su Alice B...è una bambina! Stava cercando i fiori..

rovesciato la terra con i lombrichi dentro al vaso…

Lorenzo G. : per far mangiare le sue amiche...a loro

Eleonora: Li abbiamo messi con le mani…

ci piacciono i fiori...quel che c’è Federico: Ha volato ha volato ed è andata sulla testa della Matilde dentro! Lorenzo G.: Abbiamo preso la terra e ci abbiamo messo i semi… Roberto: Ho rastrellato per smuovere un po’ la

Sebastiano: Li abbiamo messi nella terra per far crescere l’insalata, le carote, i rapanelli.. Nicolò: I fiori! Hamza :Ho seminato.. Sabrine: seminato i fiori bianchi.. Letizia: Ho messo i semini rosa… Pablo: poi si mette l’acqua.


ALLA SCOPERTA DELLE RADICI!!

I BAMBINI SCOPRONO COS’E’ LA RADICE E QUALE E’ LA SUA FUNZIONE. Matilde M : è arrivato l’autunno! Agata: e poi l’inverno Matilde M.: e sotto cosa c’è?? Denise: ha preso la forma della scatola Lorenzo G.: la pianta mangia con le radici Agata: abbiamo scoperto le radici Matilde M.. L’abbiamo staccate dalla terra Francesco F.: ha il ciuffo! Denise: sembrano dei capelli Lorenzo G.: le radici servono per mangiare e per bere Roberto: i ciuffetti erano incastrati nella terra Lorenzo G: era un semino e poi è diventato grande Roberto: a Ghiandino è cresciuta l’erba sopra Federico: Ghiandino è andato sottoterra!

Lorenzo G.: per trovare da mangiare Federico: e ha trovato il verme Michael: per fare amicizia Fatimata: la radice è grossa Roberto: ma la radice non esce dalla terra Matilde B.: la terra sta attaccata alla radice Denise: ne abbiamo prese di piccole e di grandi Federico: questi rami sembrano dei vermi Giulia: i vermi fanno dei buchi e le radici entrano nei buchi Michael: succhiano la pianta Federico: hanno anche il sole le piante, poi crescono e crescono e diventano un albero!! Letizia: le radici sono dei bastoni Letizia: c’è un ciuffo Sebastiano: ho visto della terra


“SONO DELLE GEMME E SARANNO DEI FIORI!”

OSSERVIAMO DA VICINO CON LA LENTE D’INGRANDIMENTO LE GEMME SPUNTATE SU UN RAMO... . Matilde B.: sono dei boccioli

Michael; pungono

Federico: sembrano delle spine

Agate: le rose pungono!

Sabrine: sono fiori belli

Giulia: sono morbide

Giulia: sono delle

Agata: sono morbide, sono anche nere

gemme e saranno dei

Pablo: sono tutte grandi

fiori

Lorenzo G.: hanno la forma di un ba-

Michael: con la

stone

primavera

Denise: sono ben attaccate al ramo Orlando: sono dei serpenti

Giulia: con l’acqua

Eleonora: sono lunghe

Agata: sembrano le code dei topi

Fatimata: sembrano dei capelli

Francesco F: sono venuti fuori con il bocciolo Sebastiano: c’era un buchino e sono venuti fuori Lorenzo G.: con il sole che c’era fuori Roberto: forse c’era un po’ di acqua e dopo esce il fiore Lorenzo G.: bevono l’acqua con le radici. Denise: assomigliano a dei rami Lorenzo G.: sono fatte di terra

La primavera è un’esplosione di colori e profumi., La natura si rigenera e il vento trasporta una grande varietà di ODORI.

Federico: i fiori sembrano dei vermi Roberto: i fiori sono belli Pablo: sono rossi e verdi


“CON LA MIA FORZA BRUTA HO

SPACCATO LA TERRA!”

IDOPO AVER IMPARATO A SEMINARE FIORI, DECIDIAMO DI INIZIARE UN’ALTRA AVVENTURA: COLTIVARE UN ORTO!! Matilde B.: io con la mia nonna ho seminatoi peperoncini. C’ho messo della terra in un vaso e ho innaffiato Agata: io e il nonno abbiamo piantato degli zucchini Francesco F.: io ho piantato dei bulbi con la zia. Crescono dei fiori Roberto: io con la nonna ho piantato una piantina Orlando: con la mia mamma ho piantato dei lamponi, ho fatto crescere i semini con l’acqua. Con l a mia nonna ho piantato i fiori Fatimata: la mia nonna ha comperato un sacchetto di terra Denise: nel mio giardino stanno crescendo le fragole Sebastiano: io con la nonna ho piantato le zucche. Con le zucche faccio una torta Aurora: io ho piantato l’albero Letizia: io ho piantato le carote con la mamma. Ho preso un vaso e dopo ho messo i semini e dopo ho aspettato che crescevano le carote


Matilde B.: la nonna c’ha una piantina coi fiorellini secchi e li abbiamo tolti. Agata: abbiamo seminato Pablo: i semi piccoli Letizia: seminato vuol dire semi Denise: sono per metterli nella terra Matilde B.: abbiamo seminato le

Roberto: abbiamo trovato dei vermetti, poi abbiamo messo l’acqua Sebastiano: i semi della zucca si mettono in punta in alto e la nonna ha piantato il rosmarino Lorenzo G.: i semi sono fatti di terra Orlando: i semi si possono mettere dentro la terra Federico: si innaffia e viene fuori la pianta Matilde M.: dopo io semi abbiamo messo la terra

carote, i rapanelli

Lorenzo G.: con il rastrello abbiamo tirato la terra

Giulia: e l’insalata

Denise: può passare un uccello e mangia il semino

Matilde B.: abbiamo schiacciato

Giulia: i semi sotto la terra sono al riparo

la terra

Lorenzo G.: sono coperti

Lorenzo G. : per metterla nei vasi Francesco F.: con la mia forza

IPOTESI DI CRESCITA

bruta ho spaccato la terra

Denise: devono stare 5 ore

Giulia: abbiamo messo la terra

Giulia: dobbiamo aspettare

marrone Giulia: era morbida Matilde M.: l abbiamo presa con le palette Aurora: io ho messo pochino la terra

Aurora: 2 Lorenzo G.: 7 ore


L’inizio della fiaba di un giardino è sempre un seme, grande o piccolino, appena è in terra si incomincia a imparare: diventi giardiniere a forza di osservare.


La terra tra le mani da manipolare, annusare e lavorare, osservare i semi così piccoli e così diversi e immergerli nella terra per poi smuoverla, innaffiarla con attenzione e costanza, averne cura, giorno dopo giorno e restare in paziente attesa del primo segnale di vita, del primo ciuffo verde. Questa è stata la quotidianità che abbiamo vissuto dal momento in cui abbiamo intrapreso la creazione del nostro piccolo orto. Per rendere i bambini maggiormente consapevoli e partecipi della crescita delle nostre piantine e di come lo scorrere dei giorni ne cambia gradualmente l’aspetto, abbiamo annotato su un diario le trasformazioni visibili all’occhio: sono semplici “appunti” che i bambini hanno messo su carta, segni che esprimono la capacità di ciascuno di cogliere quanto osservato.


PRENDIAMOCI CURA DELL’INSALATA

1ᵃ SETTIMANA

4ᵃ SETTIMANA

6ᵃ SETTIMANA

CURIAMO LE CAROTE

1ᵃ SETTIMANA

4ᵃ SETTIMANA

6ᵃ SETTIMANA


I RAPANELLI….DA UNA PALLINA ALLA VERDURA!

1ᵃ SETTIMANA

4ᵃ SETTIMANA

6ᵃ SETTIMANA

I NOSTRI FIORI CRESCONO…..

1ᵃ SETTIMANA

4ᵃ SETTIMANA

6ᵃ SETTIMANA


Agata: Coi petali….con le foglie...sono grandini.. Sebastiano : “Ci sono le piantine, con la terra e sono piccole…

Orlando: C’è la terra e tutte le piantine piccoline”.. Letizia: “Sono grandi, sono verdi a cuore le piantine…” Matilde M.: “Sono basse...sono morbidine..” Francesco F.: “Le foglioline sono morbide…” Federico: Ci sono le foglioline piccole”…. Francesco L.: “Ci sono l’erba, le foglie e la terra….le foglie sono rotonde!” Agnese: “Sono basse verdi, assomigliano a piante…”


Aurora: “C’è la terra e le foglioline e sono grandi…” Eleonora: “Io ho visto solo la terra…” Aurora: “Disegnato la terra, la salata...cresciuta tanto, è su in alto, è cresciuta su grossa!” Pablo: “ci sono i fiori!!” Alice F. “I petali grandi...e le foglioline” Giulia: Le foglioline sono a forma di farfalla”


All’ascolto di storie, racconti e di attività manipolative ha fatto seguito la realizzazione di disegni da parte dei bambini: questo ha favorito il processo di interiorizzazione di quanto osservato e vissuto.


Hanno accudito il giardino e i suoi abitanti...

Hamza

Alice B.

Sebastiano Agnese

Michael Alice F.

Francesco F. Letizia

Lorenzo G.

Federico Pablo

Sabrine Giulia

Roberto

Eleonora Matilde M. Denise

Matilde B.

Orlando

Francesco L. Lorenzo M.

Nicolò Fatimata

Agata Aurora


Scuola dell’infanzia Agorà Anno scolastico 2014–2015


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