la mia scuola è l'agorà

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I.C. Carpi 2 Scuola dell’infanzia “Agorà”

LA MIA SCUOLA E’ L’AGORA’!

Nidia: la piazza di Carpi

A.S. 2014 / 2015

Sezione 5 anni


A cura di: i bambini e le bambine della sezione 5 anni Maura Marastoni - Rita Morellini - Francesca Campanaro Amalia Matarese - Vittoria Nascimbeni


Sara: l’anfiteatro

Il cambio d’intestazione della scuola diventa occasione per intraprendere un percorso di indagine con i bambini sul significato della parola piazza (Agorà), attraverso occasioni di dialogo fra le idee, le domande e i saperi diversi di cui ogni individuo è portatore. L’Agorà è un luogo privilegiato di incontro-confronto e dialogo dove una comunità forma la sua identità, fonte di sentimenti di appartenenza, di solidarietà, di condivisione. Il progetto intende documentare sotto forma narrativa e fotografica la ricerca dei bambini intorno al significato della parola piazza (Agorà), anche attraverso testimonianze di adulti e tramite la ricerca di dati e informazioni presso la biblioteca Loria di Carpi.


INAUGURAZIONE DELL’ ANFITEATRO… PUNTO DI PARTENZA DEL NOSTRO PROGETTO


FOTO TRONCHI

ANFITEATRO: FATTO COME …

Sono i tronchi dalla fila, in curva, due file in curva… in circolare. Martina D

Sono fatte ad arcobaleno. Davide Senza righe colorate. Federico È come una bocca…sembra una bocca sorridente. Sara


Sembra un ponte. Sofia Per passare sopra un fiume. Francesco Un ponte che se tu cammini sopra il ponte vai dall’altro lato... che se sono staccate unisce le cose. Nicolò Un ponte che unisce e fa passare le cose belle. Sofia Come quando facciamo la squadra, o che uno passa sul ponte da un amico o che torna per stare da solo… Martina D.

Jacopo S.: l’anfiteatro

Sembrano milioni di O. Francesco O tanti zero. Federico La O è più tonda, lo 0 sembra più una riga (è più stretto). Nidia Sembrano anche delle corna, le corna

del Minotauro.

Nicolò

A me sembra una montagna. Aurora Dalla montagna si vede altissimo Nicolò Anche dai tronchi si vede da lontano. Davide Anche dall’alto. Sofia Sembra una capanna. Nicolò Un mare. Nidia

Un’onda del mare. Elisa Martina D : l’anfiteatro


PUO’ SERVIRE PER … I tronchi là sembrano dritti e invece sono a curva. Leonardo Come qui (foto assemblea), una curva uguale a quella dei tronchi. Davide Siamo più curva noi. Nidia Noi siamo più stretti, i tronchi sono più larghi. Francesca I tronchi sono una curva, noi una rotonda perché siamo messi in rotonda. Alessandro A ferro di cavallo. Federico Allora è un posto portafortuna!!! Gabriele I tronchi in quella foto erano in comunione che dovevamo parlarci di cose. Sara Ci si mette così per fare una riunione. Martina D. Per parlare e dire cosa dobbiamo fare. Melissa


Si può parlare perché sono 30 (i tronchi), sono più di noi. Gabriele Ci possiamo fare il compleanno. Aurora È per fare uno spettacolo. Elisa Per ballare… Martina F. Quando abbiamo pulito il mondo i papà e le mamme hanno ascoltato la musica del flauto. Sara Possono venire tutti perché è uno spazio grande, così si può fare tutte le cose che si vuole. Alessandro Si deve avere uno spazio più grande così puoi fare una festa, se no come facciamo. Tommaso Nell’atelier ci stanno solo i bambini perché è piccolo, là anche i grandi. Riccardo


Quante cose che si possono fare… è un posto pieno di cose interessanti… Davide Si può pensare … immaginare dei giochi… Riccardo Giocare in pace, da soli. Lorenzo Che stai in santa pace… che giochi tranquillamente. Nora Si fa fuori le feste in giardino perché sulla scuola c’è uno spazio piccolo. Giulia Anche in salone si può fare le feste perché c’è tanto spazio. Alessandra Si può fare la festa di Halloween e ti vesti come vuoi e fai la festa con gli amici. Miriam È un posto per sedersi sopra e raccontare la storia delle bottiglie. Però si può fare anche altre cose, tipo uno spettacolo con i bimbi della nostra sezione. Daniel


È un posto per sederci e chiacchierare o pensare a cose belle. Leonardo Per divertirci. Gabriele Anche un posto dove si può suonare… Jacopo A. È un posto un po’ speciale… Francesco Perché si possono fare tante cose… Nidia Come l’arcobaleno, un posto dove essere felici perché non c’è mai la pioggia, ma anche un posto fantastico. Davide Un posto dove si sorride perchè c’è la felicità. Nicolò


Si può riciclare. Gabriele Costruire e inventare… Francesco È un posto che mi piace perché è bello, si può andare a passeggio. Aurora Si può immaginare delle cose. Sofia Sognare quello che vuoi. Nidia Giulia: l’anfiteatro

È il posto delle idee che hai in testa e puoi portarle a scuola. Francesco E se mi siedo mi può carezzare il vento. Nicolò

Martina F: l’anfiteatro

Puoi dire le parole, quelle magiche. Elisa Puoi dire delle cose di fantasia. Federico Puoi dire una storia, oppure la puoi immaginare, e possiamo immaginare tutto quello che vogliamo. Martina D. E allora è libertà… Nicolò Perché nella tua mente puoi pensare tutti i giochi che vuoi!!! E se non li hai nella mente, pensi a quelli che hai fatto! E poi puoi fare una specie di TV e regalare le parole… Martina D.



Melissa: l’anfiteatro


CORNA DI MINOTAURO

MONTAGNA

MILIONI DI

O ARCOBALENO

ONDA

A FORMA DI … ZERI

CAPANNA PONTE

FERRO DI CAVALLO SORRISO


COSTRUIRE

SI PUO’ …


I bambini scrivono al computer le parole individuate e le collocano, insieme alle grafiche, su un cartellone


DAL GIARDINO … ALLA SCUOLA Esiste uno spazio nella scuola dove possiamo fare tutte le cose che abbiamo detto? La parola ai bambini… In salone! C’è tantissimo spazio. Riccardo Vero! E’ un ottima idea! Federico C’è tanto spazio, Nidia Per tutti, anche per i genitori!!! Federico Come la colazione che si fa in salone così c’è più spazio, che se arriva tanta gente può sedersi che c’è posto. Sara E il Carnevale che si fa in salone perché c’è anche la mia sorella e i bimbi di tre anni e i bimbi dei quattro. Martina F. In salone si può fare delle feste di Natale, la festa di Halloween… perché è uno spazio grande. Alessandro

Francesca: la piazza di Carpi

Alessandra: la piazza di Carpi

Francesco: la piazza di Carpi

Gabriele: la piazza di Carpi


Non si può fare in sezione perché se uno prende contro a quello (mobile), cade giù tutto. Martina D. Anche nell’atelier non si può perché c’è uno spazio troppo piccolo. Giulia Si può fare anche in sezione però la possiamo fare solo noi la festa perché è un po’ piccolo e un pò grande, anzi medio. Alessandro Non ci si sta tutti qua in sezione, siamo in trentamila! Io direi di andare in salone quando siamo in tanti e in sezione quando siamo in pochi e fuori se siamo tantissimi. Francesco In salone si può fare molte cose con i tre e con i quattro, tipo giocare con i nostri amici piccoli e grandi, dondolare sopra l’amaca insieme, costruire, disegnare… si può fare anche una assemblea perché ci mettiamo tutti seduti per terra e la maestra si appoggia sui divani e comincia a parlare con i bambini. Elisa È bello il salone, si può fare tutto. Davide

Giulia: la piazza di Carpi

Tommaso: la piazza di Carpi

Riccardo: la piazza di Carpi


DALLA SCUOLA … ALLA CITTA’ Esiste uno spazio in città dove possiamo fare le stesse cose? La parola ai bambini… Federico la piazza di Carpi

In piazza! In piazza si può fare una grande festa, una gara e si può ballare perché la piazza è bella grande. Francesco È più grande del nostro giardino. Alessandro Io un giorno ero andata in piazza con il mio papà e c’era dei signori tutti neri nella faccia che suonavano e c’era delle persone che guardavano ma non seduti, in piedi. Sara Possiamo fare tipo in piazza le feste oppure qua a scuola, così c’è più spazio. Leonardo Vi ricordate quando c’era la festa del Flash-Mob? Martina D. C’erano tutti i bimbi, le mamme e i papà, i nonni, c’era tutta la gente che guardava noi perché stavamo ballando. Melissa

Leonardo: la piazza di Carpi

Elisa: la piazza di Carpi


Io c’ero con la mia mamma, ero in mezzo vicino a Alle e poi abbiamo ballato, erano tutti felici, era una cosa bella, fantastica. Davide Si va in piazza perché è grande, così ci possono andare tutti quelli che vogliono. Si può giocare, andare con i cani, con la sorella … Nora Io ci vado con i nonni a prendere un braccialetto con la bici perchè non si può andare con la macchina. Martina F. Ci può andare solo i vigili e l’ambulanza se qualcuno si è fatto male. Martina D. Ci stanno i vigili che dicono che non si può perché dopo rompono le giostre che ci sono nella piazza. Jacopo S. Perché se ci sono delle persone che fanno una festa o devono passeggiare le macchine le possono schiacciare e se passa un bambino è molto pericoloso, è vietato. Tommaso In piazza si possono comprare delle cose, dei vestiti nuovi. Jacopo S.

Lorenzo: la piazza di Carpi

Sofia: la piazza di Carpi

Alessandro la piazza di Carpi


Io una volta ho incontrato Lorenzo con la bici, era nella piazza e abbiamo parlato. Martina D. Io ho incontrato la Martina in piazza. Leonardo Una volta ho incontrato i miei amici e abbiamo giocato. C’era Lory e il suo fratellino che correvamo perché c’è uno spazio grande e si può correre. Davide Poi in piazza c’è la biblioteca dove si leggono i libri. Sofia Io in piazza ho visto gli spettacoli con le marionette. Francesca Si può suonare, io ho visto dei maschi e uno cantava. Gabriele Io una sera ho visto i fuochi artificiali. Miriam E il cinema: prima fanno i pezzi, poi le scale, poi mettono il cinema e poi guardano un cartone. Jacopo A. La piazza si chiama così perché ci possono andare le persone che ci si può incontrare. Nidia Dei signori ci lavorano. Elisa Una volta che non si fa niente si va in piazza che si trova un’amica e poi ci giochi. Francesca E si può andare anche a prendere un libro o un gelato… Elisa Nella piazza si possono fare i mercatini, io una volta ho visto un mercatino. Tommaso

Daniel: la piazza di Carpi

Miriam: la piazza di Carpi

Davide: la piazza di Carpi


COM’È FATTA LA PIAZZA? La piazza è fatta tipo una strada. Leonardo No, la piazza è fatta con le mattonelle di San Pietrino però è grande e un po’ lunga ma meno di una strada. Lorenzo È fatta media. Nora È diversa dalla strada perché nella strada può girare le macchine, le persone e anche le moto, la piazza solo le persone così possono andare tranquillamente. Alessandro Nella piazza io con la mamma ho comprato dei vestiti, però nei negozi fuori. Giulia Nel mercato che è in mezzo alla piazza. Alessandra Tutto messo dritto. Nicolò Ci sono anche i negozi dove c’è il portico, i bar, la libreria… Gabriele Poi c’è il castello con le storie di re e le regine… Giulia Il museo. Nidia Jacopo A: la piazza di Carpi


Il teatro dove fanno gli spettacoli, anche noi ci siamo andati a vedere gli spettacoli. Alessandra Poi il bar teatro che io ci vado sempre e ho visto uno scartafaccio grossissimo! Nicolò Io ho visto una piazza con la fontanella con i sassi intorno. Leonardo Ci sono trentamila piazze… io non conosco bene la piazza di Carpi. Riccardo Io conosco la piazza di Bardolino: ce n’è solo una con la fontanella. Elisa C’è la piazza grande e quella piccola dove c’è la ludoteca. Tommaso A Carpi, ci sono 2 piazze: una è la Piazzetta piccola e una la piazza grande. Nicolò Nella piazza piccola c’è la fontanella per esprimere i desideri, ci butti un soldino… Martina D. Ci sono le rocce intorno? Ma è una fontana rotonda con dei pesci che io e mio padre abbiamo pescato e dopo li abbiamo messi li…. Nicolò Io so dove c’è una piazza con la fontana, a Santa Croce dove vanno le persone a pregare. Martina D. A Carpi c’era una piazza con l’elmo al centro. Lorenzo Il centro del castello. Aurora Se era più grande poteva essere una piazza. Francesca Per me quel posto potrebbe essere una piazza. Alessandro No, una piazza è uno spazio grande… Daniel Deve essere gigante perché le persone ci possono andare. Riccardo Nicolò: l’elmo nel cortile del palazzo dei Pio


ANDAR PER PIAZZE:

a Correggio…

A Correggio c’era la statua di Allegri Fanti (Antonio Allegri), detto il Correggio. Tommaso Aveva nella mano le cose da disegnare, il pennello… Elisa E la tavolozza con i colori. Tommaso Hanno fatto la statua per ricordarsi che lui era un bravo pittore, che era molto bravo a dipingere. Davide Perché era un pittore famoso. Leonardo Ma è morto adesso. Martina D.


C’era la chiesa e tutte le mattonelle per terra. Martina F. I sanpietrini. Sara Anche nel nostro paese ci sono i sanpietrini. Leonardo Nell’altra piazza ci sono le ciotole, tipo dei sassi e c’era l’angelo scudiero che aveva lo scudo. Sara Era l’angelo guerriero. Ce l’hanno messo perché c’erano delle persone morte nella tomba e l’angelo serviva per ricordare quelle persone lì. Alessandro L’angelo guerriero aveva uno scudo e ci hanno messo un angelo guerriero dove c’era i nomi di quelle persone che sono morte così le proteggeva. Sopra c’era l’orologio grande. Francesco


C’era il municipio del sindaco con le bandiere attaccate. Dentro c’è un librone grande che c’è segnato i bambini che sono nati. Lorenzo Ci sono due bandiere: una dell’Italia bianco, verde, rosso e una bandiera blu con le stelle gialle americana. Martina F. No è dell’Europa. Alessandro Con 12 stelle. Nicolò Nella piazza a Correggio c’era i portici con i negozi i bar… e poi c’era delle righe per terra che così le macchine con le ruote ci andavano sopra. Melissa Le hanno fatte per le carrozze perché così andavano più meglio. Jacopo S. Perché se andavano sui sassi tremava tutta la gente che c’era sulla carrozza. Lorenzo Nei portici c’era le gelaterie, anche dei negozi che vendono i giocattoli, i giornali… perché così se qualcuno vuole comprare qualcosa può andare in piazza. Nora


… a Carpi La nostra piazza di Carpi è una delle piazze più grandi di tutto il mondo. Nicolò C’è il castello dei Pio, è grande e molto bello, ci sono le campane, l’orologio, ci ha una punta e poi ci abitava un principe tanto tempo fa. Francesca C’è la torre, il castello dei Pio e poi c’è la torre dell’uccelliera. Sofia Poi c’è il Duomo, è come una chiesa grande e sopra c’è la croce e la gente va lì a pregare. C’è anche la statua della Madonnina che si chiama Assunta. Nidia Le persone ci vanno dentro perché debbono pregare a Dio. Sofia Pregano Dio per fare le persone più buone e più gentili. Giulia Nella piazza di Carpi ci sono i sanpietrini come a Correggio. Sono quadrati e tutti grigi e sono piantati nella strada. Non ci possono passare le macchine sui sanpietrini, se no traballa tutto. Riccardo


C’è il portico lungo, si chiama così perché è molto lungo, sotto al portico c’è tutti i negozi, i bar, i negozi delle scarpe, delle magliette… Alessandra Sono sotto al portico così la gente non si bagna se piove. Giulia I portici sono alti, sono come delle montagne, io ci vado a passeggiare con la mia mamma a guardare i negozi. Aurora Quando finisce un portico ne inizia subito un altro. Ce ne sono tanti, li hanno messi vicini perché così le persone non si bagnano. Nidia


Nella piazza c’è la biblioteca dei libri da leggere, c’è il teatro che noi ci siamo andati a vedere degli spettacoli. Jacopo A. Poi c’è la casa del sindaco, ci abita il sindaco che da i permessi alle macchine per andare sui sanpietrini che se li vedono i vigili senza il permesso, ci darebbero la multa. Miriam Nel municipio ci sono le bandiere, ce ne stanno tre: quella dell’Italia, quella dell’Europa e quella bianca e rossa è quella di Carpi. Federico Ci sono le case intorno alla piazza, sopra i portici. I portici sono fatti di mattoni e sollevano le case. Giulia Una volta in mezzo alla piazza c’era la statua di un cavaliere, poi l’hanno messa al parco dell’ospedale. Gabriele Si chiamava Manfredo Fanti, adesso ci sono delle statue vicino al teatro. Sofia


Piazza dei Martiri oggi… Nella piazza c’è il Castello dei Pio, il portico Lungo e il Teatro. Melissa C’è il torrione degli Spagnoli è una torre molto grossa per difendere il Castello. Jacopo S La torre Passerino, è molto alta e gli attaccanti del Castello non potevano entrare. Miriam Il Duomo di Maria Assunta. Daniel .


Quattro statue degli uomini famosi da una parte e quattro statue di famosi da un’altra parte. Daniel La Torre dell’Orologio c’è dentro un orologio molto grande così la gente può vedere che ore sono, se uno vuole sapere che ora è lo può guardare, basta che alza su il collo. Jacopo A. Vicino al castello c’è la torre dell’Uccelliera, si chiama così perché il principe ci teneva gli uccelli, degli uccelli molto rari, adesso non ci sono più. Daniel C’è la casa del Sindaco. Alessandra Il municipio che c’è tre bandiere: quella dell’Italia, quella blu con le stelline… 12 stelline e quella di Carpi, bianca e rossa con lo stemma del Carpi. Francesco No è diverso non è come quello del calcio, è quello del Sindaco. C’è la corona del Castello dei Pio e c’è un albero e un uccellino sopra. Nicolò

Si chiama Carpine che si è appoggiato il falco. Prima il principe era andato a caccia e aveva perso il suo falcone che si era appoggiato sul carpine e poi quando lo ha trovato il principe ha fatto costruire lì la città e siccome quello era un carpine ha chiamato la città: Carpi. Tommaso


… e ieri Una volta non c’erano i sanpietrini, c’era la terra, non c’erano le macchine, c’erano gli asinelli e i cavalli. Alessandra Nella piazza c’era tutte le cacche per terra perché ci andavano le mucche e i cavalli che andavano al mercato. Jacopo S. C’era la statua di Manfredo Fanti quello con il cavallo. Sofia Ci hanno fatto una festa. Melissa Una sorpresa, era tutto coperto con un lenzuolo. Nora Poi l’hanno messo da un’altra parte, lì dal parco dell’ospedale. Sofia

C’era dei signori con la giacca e il cappello, anche i bimbi avevano il cappello e i pantaloni un po’ corti. Elisa Le signore avevano la gonna lunga e i capelli tutti su. Sara


REALIZZIAMO LA MAPPA DELLA PIAZZA DI CARPI

Disegniamo i monumenti …

… scriviamo il loro nome…


‌ infine assembliamo la mappa con il computer!




LA PIAZZA DI CARPI REALIZZATA CON IL DAS


PIAZZA DEI MARTIRI


LEZIONE MAGISTRALE a cura del prof. Pietro Marmiroli

“LA PIAZZA DALLE ORIGINI DELL’ AGORA’ FINO AI NOSTRI GIORNI” per gli adulti della scuola …



… per i bambini “NARRAZIONE DELLA LEGGENDA DI RE ASTOLFO E DEL SUO FALCONE” …


Il signor Marmiroli ha detto che qui da noi c’era tante piante da frutta. Sara Dei frutteti. Lorenzo Prima però c’era la palude con i coccodrilli, i serpenti… Federico E anche i cinghiali, si cacciava e Re Astolfo Re Astolfo era un Re della Germania, dei Longobardi. Nicolò Dalla lunga barba e dalla lunga barda. Nidia cacciava lì con il suo falcone. Riccardo Re Astolfo e il suo falcone avevano visto un uccello fantastico ma però era una ragazza che aveva un cavallo bianco e si poteva trasformare in un uccello fantastico. Sara Si chiamava Carpos che vuol dire frutto. Lorenzo Poi Re Astolfo non ha più visto il suo falcone e allora ha chiesto aiuto ad un signore vecchio che era stato bastonato. Gli ha detto: “ ti posso aiutare a cercare il tuo falcone” e l’ha portato in una chiesa dove c’era un frate. Martina D. Erano dei briganti che gli volevano rubare i soldi e il bastone ma Re Astolfo li ha mandati via. Jacopo S. Gli ha detto che deve andare a sud e a nord e poi l’ha trovato il suo falcone, l’hanno trovato sul carpine. Leonardo


Grazie a una ragazza che si chiamava Carpos che però gli chiede di costruire lì dove c’è il suo falcone una città. Elisa Doveva costruire una città e ci doveva dare il suo nome: Carpos perché è come Carpi. Francesco E ha fatto la piazza piccola. Miriam E si chiama: piazza di Re Astolfo. Gabriele Ma era una favola? Lorenzo No, era la verità. Martina D. Era una leggenda. Nidia Era una leggenda di tanti anni fa. Nicolò Una specie di storia che si racconta. Sofia È qualcosa che è successo tanti anni fa quando eravamo ancora in cielo. Elisa la leggenda è una cosa che non è vera. Davide Una parte della leggenda era vera, una parte no. Francesco No, è una cosa che non si sa, però spesso una parte è vera e una parte no. Tommaso


… e “ILLUSTRAZIONE DELLA PIAZZA: NELL’ ANTICA GRECIA E OGGI”.


Tanti anni fa c’era una piazza in basso o in alto, non mi ricordo, si chiamava Agorà. Sara Perché tanti anni fa le piazze si chiamavano Agorà. Francesca Come la piazza dei Martiri. Jacopo S. Perché Agorà in greco vuol dire piazza. Sofia La città di Carpi tanti anni fa, c’era solo una palude. Nicolò E c’erano i cinghiali. Sara Il professor Marmiroli ci ha detto che la piazza piccola a Carpi l’ha fatta per primo Re Astolfo. Sofia Re Astolfo l’ha chiamata così perché l’ha costruita lui e dopo l’altra piazza un altro Principe. Sofia Il III° Pio. Nidia Ha costruito piazza dei Martiri. Sofia Ci ha detto che c’erano tanto tempo fa due piazze, una sopra e una sotto che si chiamava “Agorà” e quella sopra “piazza piccola” che c’era sopra una chiesetta. Erano unite, c’erano delle scale che le univano. Sara Poi ci ha fatto vedere le piazze della Grecia. Gabriele Che si chiamavano Agorà, anche la piazza grande e anche la piazza piccola. Nora Adesso non si chiamano più Agorà, adesso si chiamano piazza e noi abbiamo (ci chiamiamo), Agorà come la piazza. Federico L’hanno chiamata scuola Agorà perché la volevano chiamare come in Grecia. Alessandro L’abbiamo chiamata Agorà perché abbiamo fatto il Flash-Mob in piazza. Aurora Perché la nostra scuola sembra una piazza. Martina D.


Forse perché a noi ci piace la piazza. Nidia Perché fuori c’è tanto posto e si può giocare, ascoltare delle storie… Federico In salone si può fare la festa di Halloween e la festa della scuola in giardino. Melissa Si può prendere il gelato in piazza… anche qui si può mangiare il gelato. Martina F. Dai tronchi si può fare delle feste, giocare… anche nella piazza si può fare. Alessandra L’abbiamo chiamata Agorà perché si possono fare tutte le cose che si può fare in piazza. Sofia L’abbiamo chiamata Agorà perché è importante. Tommaso Forse perché volevamo dare un senso alla nostra scuola. Sara Perché si possono fare tante cose che si fanno in piazza… come trovare degli amici. Nicolò


“La scuola d’infanzia Bollitora in via Atene cambia nome e lo fa al termine di un percorso che ha coinvolto i bambini e le loro famiglie. - La mia scuola è l’Agorà! – è il progetto ideato dalle insegnanti che hanno intrapreso un percorso di indagine con i bambini sul significato della parola Agorà, piazza, attraverso occasioni di dialogo fra le idee, le domande, i saperi diversi di cui ogni individuo è portatore. Il professor Pietro Marmiroli che ha incontrato i genitori lunedì 4 maggio nei locali della scuola per una lezione Magistrale dalle origini dell’Agorà fino alle piazze di Carpi. - La scuola d’infanzia mi mancava ha esordito Marmiroli che fra i presenti ha subito

individuato numerosi suoi ex allievi. Il suo viaggio attraverso le immagini è iniziato dalla città greca di Atene e, attraverso alcune delle piazze più belle d’Italia, da Todi a Trieste, Lucca, Venezia, Roma, è approdato alle piazze di Carpi per alcune riflessioni che hanno rapito e incantato i genitori presenti. Il professor Marmiroli incontrerà anche i bambini a cui racconterà la leggenda di Re Astolfo. Non è mai troppo presto - ha concluso - per avviare i nostri bambini all’amore del sapere e alla curiosità rispetto alla vita della piazza che è cultura, politica, religiosità”. Sara Gelli Tratto da il giornale il TEMPO di Carpi di venerdì 8/5/2015


Un ringraziamento speciale al prof. Pietro Marmiroli che coinvolgendo adulti e bambini della scuola ci ha permesso di: “Fare cultura, parlando di un luogo in cui incontrarsi, scambiarsi idee, creare legami, offrire a tutti lo stimolo per allargare i propri orizzonti�.


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