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Guida per principianti

GOOGLE + Quello che devi sapere sul social network più “amato” dai SEO

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Contenuti 3 The importance of being “Social” 8 Il 2014 sarà l’anno di Google Plus? 12 L’Author Rank: il quarterback della tua squadra di marketing 14 Riflessioni d’autore: Google e la storia dell’authorship 17 Vivere Googleplus in “advanced mode” 20 Si fa o non si fa? 10 cose da evitare su Googleplus 25 Le 10 estensioni per Chrome che “boostano” il tuo Googleplus 29 Google HANGOUT: la videochiamata coi baffi 33 Googleplus e LocalSEO: l’abbinamento perfetto! 38 I segreti di Google+: 6 modi creativi per guadagnare +1

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The importance of being “Social”

(L’importanza di essere “Social”) Il social networking è ormai integrato nella nostra vita quotidiana, soprattutto nella cultura del consumo (che sia consumo di prodotti o di informazioni). È utilizzato da miliardi di persone come un modo veloce e gratuito per comunicare, condividere idee e informazioni su temi importanti, notizie utili o semplicemente per scoprire cosa stanno facendo gli amici!

Perché devi essere sempre più social? Perché è lì che sono i clienti! È quello il mare dove nuotano i capodogli… È lì che le persone si scambiano con il passaparola virtuale informazioni sulla migliore parrucchiera, il miglior negozio di abbigliamento online, e così via.

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Se i clienti sono soddisfatti del servizio che ricevono sono molto più portati a parlare della loro esperienza sui social network, e se “incontrano” dei contenuti interessanti sono molto più portati a ricondividerli con la loro rete di contatti.

FUNDAMENTALS Ma quali sono i punti da tenere bene a mente quando ci si butta nel mare del social media marketing? Cercando di riassumerli ho stilato una lista di 10 punti fondamentali.

1. PIANIFICA I social sono aperti 24/7! Inoltre, a seconda della tipologia di prodotto/servizio che proponi, i tuoi potenziali clienti potrebbero essere presenti in rete a orari molto disparati. E io non ho di certo la forza di alzarmi alle 2 di notte per sparare in rete un post promozionale per un cliente

!!

È quindi importantissimo pianificare la propria strategia di marketing e programmare i posts con programmi gratuiti e non, com per esempio Hootsuite, Friends+Me o Tweetdeck.

2. TIENITI AGGIORNATO Devi tenerti sempre aggiornato, avere una profonda conoscenza del tuo settore e dei continui aggiornamenti sulle novità offerte dal mercato (e perché no, anche dai tuoi competitors…). Effettua ricerche con le parole chiave, con hashtag specifici, tieniti aggiornato sulle ultime news, sugli ultimi trending topics, sui posts degli influencers. Ci sono molte applicazioni che ti possono aiutare in questo senso, come per esempio feedly e scoop.it.

3. ETICHETTA TUTTO Anche il SEO vuole la sua parte. Ogni oggetto deve avere il naming giusto: le tue immagini, i video, i titoli dei tuoi posts. Tutto gira intorno al buon posizionamento dei tuoi contenuti… e Google, come me, apprezza le etichette!

4.INDIVIDUA L’AUDIENCE Non è detto che il tuo brand debba essere per forza presente su tutte le piattaforme social! Scegli quelli giusti per te, e se hai dei dubbi puoi guardare questa infografica di Diego Mozzo e-max s.r.l. via Crispi 3, 20900 Monza (MB) info@e-max.it

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Gplus tip: partecipa a community di settore, non per spammare, ma soprattutto per condividere know-how e contenuti… e farti accerchiare dai tuoi potenziali clienti! Facebook tip: geolocalizza la tua audience (per nazione, lingua, sesso, età) impostando nelle preferenze della tua pagina “Preferenze Privacy e definizione dei destinatari per un post”.

5. DAI VALORE AI CONTENUTI Content is the king. Lo sappiamo. Qui non c’è molto altro da dire. Solo, ricordati di condividere contenuti che siano: ● ● ● ● ●

originali interessanti utili virali VERI

6. INTERAGISCI Sii Social!!! INSOMMA… Sei sui social! Se cerchi di entrare in contatto con la tua audience, anche loro entreranno più volentieri in contatto con te. Fai domande, sondaggi, rispondi a quesiti, chiedi un parere. Anche il customer care è importante! Mostrati disposto a interagire con i clienti, rispondendo e-max s.r.l. via Crispi 3, 20900 Monza (MB) info@e-max.it

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velocemente alle loro problematiche; la gente vedrà che ti preoccupi di dare ai tuoi clienti il miglio servizio possibile e lo apprezzerà.

7. CURA LA TUA IMMAGINE AZIENDALE La tua immagine aziendale deve essere bella, accattivante, con il giusto design; ma soprattutto coerente con quello che sei, con quello che vuoi rappresentare.

8. CREA I COLLEGAMENTI GIUSTI Inserisci i riferimenti alle tue piattaforme social sul tuo sito / blog, renditi visibile, fatti trovare! Connetti insieme tutte le tue piattaforme per creare un percorso unico che i tuoi potenziali clienti possano seguire.

9. SEMINA – E ABBI PAZIENZA Come nell’orto, diceva il buon vecchio nonnino, il trucco è piantare buoni semi e sperare in un buon raccolto. Insomma, se condividi informazioni utili e contenuti interessanti, piano piano le persone saranno portate a cliccarli, “likearli” e condividerli con la loro rete di contatti. Ma abbi della Santa Pazienza, non è un tutto e subito… somiglia più all’andare in palestra! I risultati si vedono sì, ma con CALMA!

10. ANALIZZA Come sempre, analizza! Misura i risultati dei tuoi sforzi. Confronta le campagne che sono andate meglio con quelle che invece hanno fatto fiasco, cerca di capire l’errore, prova qualcosa di nuovo! Google Analytics è un ottimo strumento che ti aiuta a capire quante delle visite effettuate al tuo sito sono arrivate dai social, da quali social, qual è il flusso delle pagine da cui sono entrati e su quali pagine hanno abbandonato al navigazione. Per spiegarti meglio, ti regalo questa infografica con i 10 pilastri per una campagna social perfetta.

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Il 2014 sarà l’anno di GOOGLE PLUS?

Qual’è stato il vostro miglior Buon proposito del 2014? Il mio è stato quello di:

Capire una volta per tutte come funziona questo cacchio di Google+!! Si vociferava infatti che il 2014 sarebbe stato l’anno di Google Plus, oltre che del videomarketing come arma segreta e definitiva per un webmarketing vincente - e così è stato!! Almeno a quanto sembra finora. Quindi mi sono detta: è tempo di rimboccarsi le maniche e mettercisi sul serio! Così sono partita in tromba, mi sono documentata e ho raccolto gli articoli che mi hanno maggiormente aiutato a mettere insieme i pezzi del puzzle! Ecco una personale sintesi delle mie scoperte di inizio anno.

1. PERCHE’ Google+ Lo spiega molto bene questa frase, tratta da un articolo di Jeff Korhan su Business2Community, che vi consiglio di andare a leggere (lo trovate a questo link: http://www.business2community.com/google-plus/google-content-marketing-fire-0727483)

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“Google+ is Content Marketing on Fire” Ci dice infatti che Google+ dovrebbe meritare la nostra attenzione, semplicemente perché è di Google! Insomma dai, lo sanno tutti che se ti fai amico il figlio prediletto del motore di ricerca, sarà più facile per i tuoi contenuti apparire nei risultati di ricerca (sempre che quello che scrivi sia ben farcito di “valore aggiunto”, conditio sine qua non.) Inoltre Google Plus è una “piattaforma dove profilare l’identità degli autori”, il che non guasta, dato che con la rivoluzione di Google Hummingbird tre sono diventati i punti fondamentali che il colibrì utilizza per analizzare la query e individuarne il significato: ● la posizione dell’utente; ● la sua identità; ● la cronologia delle richieste precedenti. Google sta integrando sempre più servizi che contribuiscono a ottimizzare i risultati della SERP secondo queste caratteristiche. Parliamo di Google Local per la geolocalizzazione, degli hashtags automatici che vengono aggiunti ai contenuti per trasformare i nostri post in contenuti facilmente rintracciabili, ma anche della Google Authoship per dare paternità (e quindi identità e autorità) ad un contenuto. Persino youtube ormai ha integrato i commenti con le identità di di Googleplus! L’equazione torna.

2. COME SCRIVERE su Google+? Capito il motivo per cui non posso più ignorare Google Plus, come si fa a scrivere un post con tutti i crismi?? Voglio dire, è come avere in mano una spada laser, e non sapere come si accende!! Qui mi è venuta in aiuto (come spesso accade, devo ammettere) Cinzia di Martino, con il suo articolo sul post perfetto. (qui il link http://lnx.cinziadimartino.it/blog/post-perfetto-googleplus/)

E non posso fare altro che riportare testualmente le 4 regole fondamentali: e-max s.r.l. via Crispi 3, 20900 Monza (MB) info@e-max.it

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1. Un titolo in grassetto, accattivante, che contenga le keyword per cui vuoi essere trovato. 2. Una descrizione (breve) del problema e della soluzione (20 righe, manciata più, manciata meno) 3. Link esterno all’articolo o al relativo pin su pinterest, magari con un invito a completare la lettura o approfondire il contenuto 4. Hashtag di riferimento, senza esagerare! (poco è meglio) 5. Sostituisci la preview del link esterno indicato con un’immagine, per massimizzare l’effetto +1 sul tuo post.

3. CON CHI Google+ Bene. Ora l’invito ce l’ho… il vestito pure… che mi manca? Ah certo… la lista degli altri invitati! Così saprò sempre di cosa parlare e con chi. Qui entrano in gioco le cerchie e Riccando Scandellari che in un articolo a dir poco illuminante mi spiega che, oltre a utilizzare le cerchie di Google plus per segmentare i miei contatti e dividerli in modo da poter condividere i miei contenuti solamente con chi penso possa essere interessato, le stesse cerchie possono essere anche una valida alternativa ai Feed Rss.

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Infatti, creando una cerchia relativa ad un settore particolare che mi interessa, posso sempre seguire le ultime novità e tenermi informata e collegata con quelli che, secondo me, sono gli Evangelisti del settore. Liste e rss… tutto in un colpo solo!

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L’Author Rank: il quarterback della tua squadra di marketing

Una piccola parentesi sull’Authorship e sull’Author Rank. Già dai suoi esordi moltissime aziende made in USA intuirono che Google+ sarebbe stato un social network importante per il loro business. In Italia siamo molto più indietro nella considerazione di questo nuovo fenomeno sociale che è stato in grado di far registrare 500 milioni di utenti e una crescita smisurata a partire dal Gennaio del 2013. Non sto certo parlando della qualità del social in sé stesso rispetto agli atri, Google+ si sta diffondendo a macchia d’olio perché è una piattaforma di partenza per funzionalità add-on, integrazioni con altri prodotti Google, ma soprattutto è la base per dare un’autorità agli autori dei contenuti web che verranno indicizzati e posizionati sul motore di ricerca di Mountain View.

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Google e Author Rank Se consideriamo che i segnali sociali, in particolare i Google+1 e i Facebook shares sono diventati altamente determinanti per il posizionamento del nostro sito sul motore di ricerca, possiamo facilmente intuire come la combinazione di Google+ e dell’Author Rank sia una delle chiavi che apre il “paradiso del posizionamento” e che ci aiuta a scalare posizioni nelle classifiche di Google. Dimostrare la paternità (Authorship) degli articoli scritti, ma soprattutto crearsi un’autorevolezza sul web sarà il futuro del posizionamento sulle SERP e non solo. Le faccine o snippet di fianco al risultato di ricerca incrementerebbero del 150% (fonti Catalyst) il Click-through-rate rispetto ai risultati che ne sono sprovvisti. Dati che sembrano impressionanti, ma credo sia normale scegliere qualcosa che si conosce o del quale si è già testato il valore. Insomma, attorno al concetto di Author Rank si sta rivoluzionando l’intero universo del web marketing. Ecco perché per capirne meglio l’importanza ho deciso di personalizzarlo (tanto per restare in tema) nella figura del quarterback ideale della nostra squadra di specialisti web:

1. Realizza dei touchdown L’Author Rank è un punteggio che Google dà alla qualità dei contenuti che un autore ha pubblicato. Se un autore pubblica contenuti su un determinato argomento, il suo punteggio (Author Rank) aumenterà e sarà considerato più autorevole per quello specifico argomento, posizionando al meglio le sue pagine web.

2. Guadagna le conversioni Google ha confermato che c’è un vantaggio nascosto nell’Author Rank: se un utente visita un articolo di un autore, quando fa clic sul pulsante “Indietro” per tornare alla pagina dei risultati di ricerca trova la lista degli articoli pubblicati da quell’autore. Un lettore occasionale può diventare così un follower dei nostri articoli e di conseguenza del nostro prodotto fino a trasformarsi, nella migliore delle ipotesi, in un cliente.

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Riflessioni d’autore: Google e la storia dell’authorship E adesso parliamo di Authorship. Durante tutta la prima metà dell'anno è andata crescendo l'importanza dell'attribuzione della paternità dei contenuti. Infatti, sembrava proprio che ci dovessimo adeguare alla regola:

“You’re nobody ’til Google loves you”. Se non piaci a Google, non andrai lontano. Google è in grado di giudicare l’autorità di un sito web sulla base di una serie di fattori chiave come il traffico, la qualità dei contenuti, ecc., ma finché non ti vedeva in faccia, è difficile che ti consideri. L'authorship è (o sarebbe meglio dire ERA) una metrica che identifica l’affidabilità della pagina web. Rappresenta l’appartenenza di un contenuto a un’entità, possibilmente un essere umano reale. Linkare i tuoi contenuti al tuo profilo G+ sembrava un modo efficace per aiutare Google a rendere quello stesso contenuto più vero, più affidabile e quindi più “meritevole” di essere visto dai lettori del web, perché quel contenuto era rilevante per la loro specifica query di ricerca. E fu così che implementammo il rel="author" in tutti i nostri siti e blog, per avere il nostro faccione a fianco dei nostri contenuti e acquisire autorevolezza. Ma non durò molto.

In un post pubblico del 29 agosto John Mueller (Google Webmaster Trends Analyst) ha confermato infatti che Google ha deciso di rimuovere dai risultati di ricerca ogni informazione relativa all’autore.

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Ecco il post ed ecco sotto riportata la mia traduzione

"Sono stato coinvolto nel progetto da quando abbiamo iniziato a testare il markup "authorship" e la sua visualizzazione nei risultati di ricerca. Abbiamo ricevuto un sacco di feedback utili dai webmaster e dagli utenti, e abbiamo ottimizzato, aggiornato e affinato il riconoscimento e la visualizzazione delle informazioni di paternità. Purtroppo, abbiamo anche osservato che questa informazione non è utile ai nostri utenti come avevamo sperato, e in alcuni casi può anche distrarre. Tenendo a mente queste osservazioni, abbiamo preso la difficile decisione di interrompere la visualizzazione dell'authorship nei risultati di ricerca. (Se siete curiosi - nei nostri test, la rimozione dell'authorship in generale non sembra ridurre il traffico ai siti né aumentare i clic sugli annunci a pagamento. Facciamo questo tipo di modifiche per migliorare l'esperienza dei nostri utenti...)

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Nota personale: è stato divertente e interessante percorrere la strada dell'authorship con tutti voi. Ci sono state stranezze, bug, alcuni spam a combattere, ma la cosa più gratificante è stata (e continuerà ad essere) l'interazione con i webmaster. Ci rendiamo conto che l'authorship non è stata facile da implementare, e apprezziamo molto lo sforzo che mettete nel migliorare costantemente i siti per gli utenti. Grazie! Guardando avanti, siamo fortemente impegnati a continuare ad espandere il nostro sostegno ai markup strutturati (come schema.org). Questo markup aiuta tutti i motori di ricerca a comprendere meglio il contenuto e il contesto delle pagine sul web, e noi continueremo ad usarlo per mostrare Rich Snippets nei risultati di ricerca. E' anche opportuno ricordare che gli utenti della ricerca potranno ancora vedere i post di Google+ degli amici e delle pagine che seguono quando sono pertinenti alla query di ricerca - sia nei risultati principali, che sul lato destro. La modifica sull'authorship di oggi non influisce su queste caratteristiche social. Come sempre, continueremo a migliorare l'insieme di strumenti gratuiti che offriamo per rendervi più facile l'ottimizzazione dei vostri siti. Grazie ancora, e continuate ad inviarci i vostri feedback".

Sembra quindi che l'esperimento di Google sia fallito, ma che non dobbiamo preoccuparci poiché, secondo i test effettuati, l'authorship non avrebbe mai aiutato in maniera davvero considerevole a portare traffico verso i nostri siti. Mueller ci consola dicendoci che Google continuerà a dare importanza ai dati strutturati (schema.org), che invece sembra aiutino davvero i motori di ricerca a comprendere meglio il contenuto e il contesto delle pagine sul web. Quindi, archiviamo la parentesi dell'authorship ma continuiamo a creare autorevolezza con i nostri profili Googleplus e le nostre pagine, perché se i tuoi contenuti sono rilevanti per una determinata query di ricerca, potranno ancora essere visti all'interno dei risultati personalizzati delle persone che ti seguono. Ed è per questo che nelle prossime pagine ti spiegherò cosa SI FA e cosa NON SI FA su Googleplus e come sfruttare questo strumento al meglio delle sue potenzialità.

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Vivere Googleplus in “advanced mode”

Nella prima fase della sperimentazione hai imparato cosa sono le cerchie e come usarle, e come scrivere un post degno di visibilità. A questo punto, credo che sia giunto il momento di entrare davvero nella fase “advanced”, e ho deciso di cominciare implementando l’uso di tools e applicazioni di terze parti per sfruttare al massimo tutto quello che questa piattaforma social può offrire. Vorrei darti una lista di 3 tools che per me sono diventati indispensabili per risparmiare tempo, gestire contatti e contenuti, e monitorare i risultati delle campagne social.

CIRCLOSCOPE

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Circloscope è uno strumento di gestione delle cerchie che ho scoperto grazie a Michela Matichecchia. È fantastico perché aiuta a gestire i contatti come il buon vecchio “Unfollowers” aiutava con twitter. Ti indica quali sono gli utenti attivi e quali inattivi, quali ti accerchiano e quali no, quali sono quelli che condividono, commentano, o fanno +1 sui tuoi posts. In questo modo puoi eliminare gli utenti inattivi o segmentare le cerchie in maniera funzionale. Oltretutto esiste anche l’estensione per chrome… comodissima!

FRIENDS+ME Ecco, Friends+me è quel tool che, quando lo provi, non smetti più! Un tool gratuito (almeno fino a 3 accounts collegati) che ti permette di condividere automaticamente i tuoi post pubblici da Google Profile e Pagine Google+ a più profili di Facebook / pagine / gruppi, profili Twitter, profili Linkedin / pagine / gruppi e blog Tumblr.

Spendiamo qualche parola extra per questo tool. Il primo motivo per cui è figo (perchè ce ne sono altri…) è che funziona perfettamente con i post sparati da qualsiasi dispositivo (smartphone, tablet, computer portatile o desktop). Il secondo motivo è che puoi attivare la condivisione automatica in tempo reale, oppure schedulare degli intervalli di tempo regolari. Ogni 10, 25, 80 minuti, il sistema

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“scandaglia” il tuo profilo o pagina googleplus e se trova nuovi posts li ripubblica sui social di destinazione associati. Un’altra funzionalità che adoro di questa piattaforma è che si possono aggiungere degli hashtag specifici alla fine dei post per indicare al sistema su quale piattaforma ripubblicare i contenuti. Per esempio: ● #ftl riposterà su Facebook, Twitter and LinkedIn ● #ft riposterà su Facebook e twitter ● #noshare o #ns non condividerà il vostro post su nessun’altra piattaforma. Ovviamente esistono diversi piani di pagamento, a seconda delle esigenze, ma la versione free ha comunque moltissime caratteristiche fondamentali, tra le quali: ● numero illimitato di posts ● integrazione con Bit.ly link shortener ● selezione di alcuni intervalli di tempo per il repost ● immagini allegate ai post di Twitter

ALLMYPLUS Per monitorare i risultati delle campagne e visualizzare le statistiche del tuo account o della tua pagina googleplus. Ti puoi collegare automaticamente con il tuo profilo/pagina, oppure inserire l’url di una pagina (anche di un competitor, perché no!) che vuoi monitorare. Nella sezione “panoramica” potrai vedere il numero totale di posts (originali e ricondivisi), località, foto, commenti, +1 e ricondivisioni. Nelle altre sezioni puoi verificare, in base a un intervallo di date prestabilito, quali sono i tuoi post più popolari, quelli che hanno ricevuto il maggior numero di commenti e/o di condivisioni, quali sono le persone che apprezzano o condividono maggiormente i tuoi contenuti.

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Si fa o non si fa? 10 cose da evitare su Googleplus

Eccoci arrivati alla terza lezione di “Quant’èffigo Quant’èbbello googleplus“. All’inizio abbiamo parlato del perché ormai se non usi googleplus sei OUT, passando per usi e consumi di cerchie e community, fino ad arrivare a qualche consiglio per i pro. Oggi andiamo di liste. Ma di liste di pro e di cose da fare su googleplus ne ho viste tante. Ho visto però che tante aziende, complice il fatto che googleplus è ancora un pianeta sconosciuto (soprattutto in Italia) e poco abitato, non riescono a gestire in maniera efficace la loro presenza su questa piattaforma. Inoltre Googleplus ogni giorno sforna una o due caratteristiche nuove, e molte aziende non vanno molto in profondità nell’utilizzo di tutte le features. Ed è un vero peccato, perché “The big G” è un canale potenzialmente perfetto per connettersi con i clienti, approfondire le relazioni con i consumatori e promuovere la propria azienda.

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Ispirata da alcuni errori visti in rete, oggi vorrei quindi fare una lista di DON’TS, da regalare a te, alle aziende e a tutti quelli che vogliono iniziare la loro relazione d’amore con googleplus, e farla durare a lungo.

1. Non hai inserito un pulsante +1 Ça va sans dire… ma dove vai, se il +1 non ce l’hai? Assicurati che le pagine del tuo sito/blog o prodotti, abbiano i pulsanti di condivisione sociale, in particolar modo il pulsante g+1.

2. Non hai completato correttamente il proprio profilo Ormai l’abbiamo letto e ce l’hanno detto in tutte le salse: Googleplus aiuta il tuo SEO. QUINDI: se imposti la tua pagina aziendale devi preoccuparti di compilare correttamente tutte le informazioni! Descrivi la tua attività, con quelle belle parole chiave che ti caratterizzano, inserisci la tua posizione (Google Places docet) e i dati di contatto per farti trovare.

3. Non dare per scontato che il tuo sito sia già stato verificato da Google Dal momento che stai configurando la pagina della tua azienda su Googleplus, magari pensi che inserendo il tuo sito nelle informazioni, il sistema lo colleghi e verifichi direttamente. SBAGLIATO!! Sei tu che devi preoccuparti di verificare la tua pagina e collegarla al tuo sito aziendale. Inserisci il seguente snippet di codice nel tag del codice HTML del tuo sito: <a href="https://plus.google.com/{IDpaginaGoogle+}" rel="publisher" />

e verifica la tua pagina appena possibile per proteggere la tua credibilità. TIP: visto che Google ti offre la possibilità di inserire un sacco di informazioni, includi anche i link a tutti gli altri profili social.

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4. Non ingolfare di parole chiave il tuo profilo

Lo so che poco fa ti ho detto di completare la descrizione della tua attività con le parole chiave relative al tuo settore, ma non esagerare! Troppe keywords fanno venire l’indigestione a Google! La ricerca semantica di Google infatti è un processo tecnico complesso ma, in parole povere, funziona come un grosso setaccio che classifica le pagine di un sito in base alla qualità e alla pertinenza dei contenuti. Imbottire il tuo profilo di parole chiave uguali e consequenziali (parrucchiere, parruchieri, parrucchiere) non farà altro che far venire un grosso mal di pancia a Google, che vi risputerà fuori come spam.

5. Non utilizzare un’immagine di copertina scadente! Qualche tempo fa googleplus ha effettuato un restyling della visualizzazione profilo, includendo un’immagine di copertina più grande. Sfruttala per attirare l’attenzione della tua audience! Di certo una foto sgranata e pixellosa non è molto accattivante (a meno che tu non abbia un’azienda che produce videogame anni ’80

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Cerca di seguire le proporzioni e dimensioni consigliate (le trovi in questo articolo di Davide Licordari “le dimensioni contano” - link http://www.davidelicordari.com/dimensioni-immagini-socialmedia/) .

Se non sei un grafico, rivolgiti a dei professionisti che si prendano cura delle tua immagine aziendale a 360 gradi.

6. Non farti venire un “cerchio” alla testa Google Plus consente di segmentare le persone che segui in cerchie; quindi cerca di mantenere una gestione schematica e categorizzata di tutti i tuoi contatti! Se li riunisci tutti in una cerchia senza significato (es. “PERSONE CHE SEGUO”) ti troverai in difficoltà quando cercherai di inviare messaggi mirati e targettizzare le tue promozioni. Prova a dividerli in “clienti – partner – membri dello staff – amici – specialisti”, e così via. Potrai orientare i tuoi post G+ a specifici mercati di riferimento.

7. Non spammare Né nelle cerchie, né nelle communities. Ti ho appena detto che le cerchie sono un ottimo modo per indirizzare i tuoi post a segmenti specifici di pubblico. Non ne abusare però. Se pubblichi un post e lo condividi con una specifica cerchia (parliamo di pubblico, non di colleghi di lavoro), non inviargli sempre anche la mail di notifica. Può essere davvero fastidioso, o meglio “spammoso”. E soprattutto MAI MAI MAI spammare nelle community. Usale per confrontarti con persone che condividono i tuoi stessi interessi; usale per condividere i tuoi aggiornamenti, ma che siano coerenti con l’argomento della community. Non usarle soltanto come bacheca per farti bello, i membri della community lo noteranno e non farai certo bella figura!

8. Non condividere soltanto informazioni promozionali Ogni social media, e googleplus non fa eccezione, è pensato per condividere, ma anche per interagire con i propri clienti.

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Alla gente non piace chi si pavoneggia sempre, e non apprezzeranno una pagina in cui l’azienda scrive solo di se stessa. Sei sui social? SII SOCIAL La migliore regola è quella dell’80/20. L’80% dei tuoi post dovrebbe essere un mix di condivisione di contenuti di altri, di post di clienti, di contenuti divertenti, e il 20% dovrebbe essere su di te e i tuoi prodotti.

9. Non ignorare i commenti negativi Un altro DON’T è quello di non affrontare i commenti negativi ai tuoi post. Te ne faranno sempre, i social sono una piazza pubblica piena di persone completamente diverse (una fauna variegata insomma :D). Non tutti saranno d’accordo con te o apprezzeranno ciò che condividi. Come azienda, è importante mantenere il controllo della tua reputazione social. È importante ascoltare il cliente, anche se dice cose che non ti piacciono, ed è giusto dimostrare di saper gestire i commenti negativi in maniera rapida e intelligente. Se non riesci a trasformare un commento negativo in uno positivo, almeno avrai provato a comunicare! E gli altri lo noteranno.

10. Non fare il maleducato! Non dimenticare l’etichetta, anzi la NETIQUETTE! Menziona sempre le fonti dei post che condividi e ricordati di dire GRAZIE; ai clienti, ai lettori, alle fonti, ai fans, ai delatori… insomma a tutti! Anche a quelli più piccoli

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Le estensioni per Chrome che “boostano” il tuo Googleplus

Trotterellando per il bosco di Googleplus ignara di cosa stava per succedermi, come cappuccetto rosso intenta ad andare dalla nonnina, mi imbatto in questo post, un po’ datato ma non troppo (a riprova che i contenuti di valore hanno davvero LUNGA VITA su Googleplus). Eccola qui, l’arma definitiva, la katana del geek-samurai. Una LISTA ENORME, INFINITA, SENZA FONDO, di estensioni per Chrome. ->

http://www.plusyourbusiness.com/google-chrome-extensions

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E c’è proprio di tutto, perfettamente diviso in categorie di utilizzo, per facilitare la lettura: ● Developer ● Screen Capture ● Security/Privacy ● Task Manager ● URL Shorteners ● Data Management ● ….

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Insomma, solo le categorie sono una lista lunghissima!! La prima cosa che ho fatto, oltre ad una standing ovation a Martin Shervington e a tutto il gruppo di Plusyourbusiness, è stata quella di salvare questo articolo tra i miei “must-have”. Poi, una volta finito l’effetto “sbronza”, ho pensato a come potevo utilizzare queste nozioni ed estrapolare una mini-lista di estensioni che fosse utile (a me e anche ai lettori di questo post spero!) per il mio lavoro di social-cosa in divenire e smanettona tuttofare. Innanzitutto, il presupposto per trarre beneficio da questo articolo è che usiate il browser Chrome sul vostro computer. Non mi voglio soffermare sulle caratteristiche tecniche del browser, e nemmeno aprire un’enorme parentesi sui benefici di un browser rispetto all’altro. Vi dico la mia: per me è il miglior browser in assoluto, non solo perché è di Google (già sentita questa eh?), ma anche perchè è veloce, l’interfaccia è semplice e intuitiva, ed inoltre ha un sacco di possibilità di “espansione” grazie agli extra, alle app e alle estensioni disponibili. Come appunto Google ci dice, le estensioni di Chrome sono “Piccoli programmi che aggiungono nuove funzioni al tuo browser e personalizzano la tua esperienza di navigazione”. In questa lista trovate davvero di tutto, sia che siate dei programmatori, grafici, SEO, social media manager, analisti, panettieri… Ma quali sono le estensioni che rendono la mia vita di social-cosa più semplice?

1. LINK SHORTENER: “BIT.LY” Che ve lo dico a fare! Il più famoso tra i link shorteners, funziona che è una meraviglia! Anche perché, oltre a fornirvi uno short link da condividere, vi permette di salvare i vostri link in gruppi e vedere le analytics dei click ricevuti. Oltretutto potete anche creare degli short links per i vostri gplus post! Ah…l’ho usata anche per fare tutti gli shortlink di questo articolo! La trovate qui -> http://bit.ly/1jQHunh

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2. EDITOR PER GPLUS: “POST EDITOR” Questa estensione vi permette di formattare in maniera semplice i vostri posts, aggiungendo grassetto, sottolineato e corsivi senza utilizzare i codicini * _ ecc. Molto utile per gli “utenti occasionali”, ma anche per snellire il lavoro ai più esperti. La trovate qui -> http://bit.ly/1jdo7VQ

3. PROGRAMMAZIONE DEI POST SU GPLUS: “DO SHARE” Ottimo per chi fa un sacco di posts su gplus e ha bisogno di programmarli (per ottimizzare il proprio tempo). Inoltre al momento è l’unico tool che fornisce questa possibilità. La trovate qui -> http://bit.ly/1jdBZNF

4. GESTIONE DELLE CERCHIE: “CIRCLECOUNT” Un’applicazione davvero interessante che permette di gestire in maniera ottimale le proprie cerchie, saperne di più sugli utenti Gplus, trovare gli influencers di un determinato settore. Funziona sia per i profili che per le pagine e le community. E a anche una parte di analytics per controllare la propria “follower history”, il numero medio di +1 sui propri post, le condivisioni e i commenti che abbiamo ricevuto. Ora (e già da un po’…) anche in versione “Chrome extension”. La trovate qui -> http://bit.ly/1pgrD72

5. HANGOUTS: “GOOGLE HANGOUTS” Per chi utilizza gli hangout per lavoro (come alternativa a skype ve lo consiglio caldamente) è un po’ scomodo avere sempre aperta la propria scheda personale googleplus. Con questa estensione avrete hangout sempre connesso, con ricezione delle chiamate in tempo reale. La trovate qui -> http://bit.ly/1jQHKTn

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6. CONDIVIDERE SU GOOGLEPLUS: “GOOGLE +1 BUTTON” Carina, un’estensione che vi permette di regalare un +1 o condividere una pagina web che magari non ha integrato il pulsante di condivisione google (AHHH ERESIA!! Lo sapete che non si fa??) La trovate qui -> http://bit.ly/1r4PYZ6

7. STAY TUNED: “NOTIFICHE GOOGLE+” Molto utile per vedere in tempo reale l’amata campanellina colorarsi di rosso quando qualcuno vi “plussa”, vi condivide, vi cita, anche se non avete aperto il vostro profilo gplus. La trovate qui -> http://bit.ly/1qUsg3D

8. SALVA IN GOOGLEDRIVE: “SEND TO GOOGLEDRIVE” Stai leggendo una pagina web con contenuti interessanti? Vuoi condividere il layout di un sito che ti piace? Questa estensione ti permette di salvare una versione pdf della pagina web che stai visitando direttamente nel tuo Google Drive (e magari salvarla in una cartella condivisa con altri utenti). La trovate qui -> http://bit.ly/1pgrKiQ

9. CONDIVISIONE IMMAGINI: “PIN IT” Lo so, questa non è un’estensione “direttamente collegata” con Googleplus. Ma, come vi spiegavo tempo fa, i social network vincenti nel prossimo futuro sono Googleplus e Pinterest. Quindi un “Pinterest Tip” è d’obbligo, per chiudere in bellezza! Questa estensione è un semplice pulsante PIN IT a portata di click che ti permette di pinnare tutto quello che trovi sul web. Facile, veloce e gratuita! La trovate qui -> http://bit.ly/QtdeEH

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Google HANGOUT: la videochiamata coi baffi

PREFAZIONE No, non è un omaggio alla viralissima pubblicità di Maurizio Costanzo degli anni ’80 e alle sue camicie. E nemmeno al fantastico chef tatuato e baffuto (anche lui virale a più non posso!) che fa battere i cuori a tante donzelle e riempire gli stomaci agli italiani. In questo capitolo vorrei parlare di Google Hangout, un’altra delle fantastiche features che Google ci mette a disposizione. Qui ti snocciolo 7 meravigliosi motivi per cui d’ora in poi (se già non lo facevi prima…) non potrai più smettere di usare la funzione Hangout di Google! Attenzione: l’uso continuativo di questa lista può causare effetti collaterali, come ad esempio l’ira funesta di Madre che non capisce perché non potrà più utilizzare Skype per chiamarti, dopo averci messo 6 mesi solo per imparare ad “accenderlo”

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Pronti? VIA Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana, Google ha deciso di implementare nel suo superecosistema anche la funzione Hangout, che serve per le video chiamate/video conferenze, chat virtuali…quelle robe lì. E non si è inventato niente di nuovo a dire la verità. Quello che ha fatto in più degli altri però è stato pimparlo alla grande e conferirgli una super valenza SEOCIAL in modo da renderlo un’arma infallibile per il vostro business. Infatti, oltre alla classica funzione di videochiamata o videochiamata di gruppo, Google ha integrato Hangout e Youtube, creando Hangout on Air (in diretta), che possono essere trasmessi anche su Youtube, attraverso il canale collegato al profilo o pagina googleplus dalla quale la funzione viene attivata. Gli Hangout on Air sono pubblici, il che significa che sono aperti al pubblico globale e non soltanto alle persone che partecipano alla videochiamata. Quante cose puoi fare con la funzione Google Hangout (e Hangout on Air) per dare una sferzata di vitalità al tuo business?

1. Lavorare con il tuo team a distanza In un mondo in cui il lavoro è sempre più dinamico e non sempre i tuoi collaboratori sono “fisicamente” nel tuo stesso ufficio, hai bisogno di uno strumento collaborativo valido. Sul mercato ce ne sono moltissimi, ma io continuo a preferire Google Hangout quando devo fare una videochiamata, una riunione stretegica, un brainstorming di gruppo con gli altri membri del team. Funziona perfettamente, non si inchioda (QUASI) mai e ha tutto quello che mi serve: chat integrata, sistema di condivisione file e gadgets per aggiungere un cappellino e dei baffi alla mia immagine video!

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2. Parlare con i tuoi clienti Per gli stessi motivi di cui sopra, anche con i clienti Hangout è un livello sopra agli altri strumenti di videochiamata o videoconferenza. Inoltre non hai nemmeno bisogno di uscire da google per mostrare o modificare documenti, perchè con Google Docs puoi condividere files, modificarli in tempo reale e confrontarti con il tuo cliente per creare insieme la soluzione migliore per le sue esigenze.

3. Fornire assistenza ai clienti Forse ancora non ci hai pensato, ma puoi usare Hangout anche per fornire un customer service da sballo ai tuoi clienti! Puoi attivare una video chat per il tuo servizio di assistenza tecnica, e con la funzione Screensharing puoi visualizzare il desktop del cliente e capire subito qual’è il problema, il che è un vantaggio enorme per quelle aziende che integrano un sistema di supporto tecnico, ma anche per web designer o sviluppatori web, perché possono mostrare in tempo reale i progressi di un progetto al cliente. E’ anche un ottimo sistema per aumentare il coinvolgimento dei vostri clienti o potenziali clienti…pensa alle potenzialità del tuo team di vendita, che potrà spiegare “live” al cliente il funzionamento di un determinato prodotto e rispondere alle sue perplessità, guardandolo negli occhi e cercando di convincerlo che di quel prodotto non potrà più fare a meno.

4. Fornire sessioni di coaching on line Se il tuo lavoro è quello di coach, consulente o insegnante, Hangout è un ottimo strumento, perché ti permette di tenere lezioni private o di gruppo, e dato che è un mezzo visivo puoi integrare le tue lezioni con delle presentazioni, oppure ottenere un feedback diretto dai tuoi studenti e correggerli in tempo reale! Guarda ad esempio come Chefhangout.com ha trasformato un corso di cucina in un corso di cucina virtuale fighissimo!! Puoi fare domande allo chef in tempo reale mentre stai tentando di cucinare qualcosa che assomiglia alla ricetta gourmet originale Inoltre puoi registrare le sessioni e ricondividerle con il tuo cliente che potrà conservarle per ripassare quando vuole.

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TOP TIP

Se vuoi tenere un Hangout on Air che sia aperto al pubblico, promuovilo creando un evento attraverso la tua pagina Googleplus!

Un titolo e un banner accattivante possono fare la differenza. Completa tutte le informazioni importanti (ora, data, ecc) e manda l’invito alle persone presenti nelle tue cerchie. Il tuo evento sarà un successo!

5. Creare contenuti video per il tuo blog Con Hangout puoi registrare interviste a esperti del settore, presentazioni di prodotti o videotutorial per i tuoi clienti, e inserirli negli articoli del tuo blog o sul tuo canale youtube. In questo modo, anche le persone al di fuori delle tue cerchie Googleplus potranno usufruire dei tuoi contenuti.

6. Fare un colloquio di lavoro Hai ricevuto un curriculum davvero interessante, ma la persona che vorresti conoscere si trova in un’altra città ed è difficile organizzare un incontro di persona. Perché non gli fai il colloquio via Hangout? È una maniera facile e abbastanza informale per conoscere l’intervistato. Inoltre puoi invitare altri colleghi (vicini e lontani) ad assistere al colloquio, in modo che possano anche loro fare delle domande pertinenti (o impertinenti) al povero candidato! E che te lo dico a fare? Puoi chiedergli di farti vedere alcuni suoi progetti, magari una presentazione che si è preparato per l’occasione…e se è amore a prima vista, inviargli direttamente il contratto da firmare!

7. Chamare la mamma! BEH!! Cosa c’è di più importante che chiamare Madre e non impazzire perché si blocca il video ogni tre secondi?? E se contemporaneamente vuoi fare una conversazione anche con la zia che abita in Australia? No problem, nella videochiamata di gruppo ci stiamo tutti! e-max s.r.l. via Crispi 3, 20900 Monza (MB) info@e-max.it

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Googleplus e LocalSEO: l’abbinamento perfetto!

Direte voi: c’è qualcosa che GOOGLEPLUS non fa?? Risponderò io: NO…o meglio…forse il caffè!! Scherzi a parte, l’avevano previsto, lo stavano studiando, adesso l’hanno capito:

GOOGLEPLUS IS CONTENT (e non solo) MARKETING ON FIRE! Come dicevamo all’inizio, google sta integrando sempre più servizi che contribuiscono a ottimizzare il tuo sito nei risultati della SERP. Uno tra i più importanti riguarda Google local e la geolocalizzazione.

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Nella pagina iniziale di Google Places for business, troviamo una call to action che non lascia scampo:

“Fatti trovare sul Web “Renditi visibile nella Ricerca Google, su Maps, su Google+ e sui dispositivi mobili” E siete ancora lì a chiedervi se la local SEO è importante?!?! Ma andiamo con ordine.

Che cos’è un business locale? E’ una particolare azienda/attività/impresa che viene visualizzata nei risultati di ricerca quando cerchiamo una particolare attività in una determinata zona. Un ottimo esempio di business locali possono essere ristoranti, catene di fast food, banche o alberghi. Ma anche piccole imprese artigianali, commercianti, avvocati, idraulici. In generale, le piccole imprese hanno bisogno di “mostrarsi” ed essere ben visibili per un pubblico principalmente locale, non hanno bisogno di combattere con le multinazionali o le grandi società. Se state cercando una pizza ad asporto, non scriverete soltanto pizza ad asporto, ma aggiungerete “nomecittà”, per essere sicuri che il pizzaiolo non debba venire da Napoli fino a Milano per consegnarvi una pizza che avete ordinato due giorni fa!! Quindi è importante che le piccole imprese online siano ottimizzate in particolar modo per le ricerche locali e per “parole chiave località”, anziché per i termini di ricerca generici.

Come migliorare i risultati della ricerca locale? Senza addentrarsi nei fondamentali della SEO e dell’ottimizzazione di un sito, che sono comunque i pilastri su cui deve basarsi tutto il lavoro, diciamo soltanto che basterà aggiungere un pizzico di Local SEO, orientando la tradizionale SEO on-page verso il vostro mercato geografico di riferimento. E’ necessario quindi che il vostro sito web e tutto ciò che avete collegato contenga le informazioni giuste per essere visualizzato da Google. Le regole di base sono sempre quelle: e-max s.r.l. via Crispi 3, 20900 Monza (MB) info@e-max.it

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- un contenuto di qualità e contenente le parole giuste e “rilevanti” per l’azienda e per i servizi che offrite; - informazioni corrette e verificate, che includano le informazioni locali (comune, frazione, indirizzo corretto, numero di telefono) - interazione con i social medial, quelli giusti però, come ad esempio “googleplus” (tanto per cambiare) Guardate qui per esempio, come googlemaps ci permette di ridurre la ricerca selezionando i “luoghi” delle proprie cerchie, oppure tra i recensori più attivi.

Come usare Google+ per una LOCAL SEO che spacca! E dunque, senza ulteriore indugi, siamo arrivati al punto cruciale! Avete bisogno di fare tutte le belle cose sopradescritte? Che problema c’è, ci pensa Googleplus! Con le pagine locali. Invece di aprire una semplice pagina aziendale googleplus, aprite una scheda local, e con una supercombo sbaragliate la concorrenza! Registrare una pagina local vi darà accesso a un sacco di incredibili risorse per contribuire a rafforzare la vostra campagna di search marketing locale, aiuterà l’indicizzazione nelle SERP di google e vi darà la possibilità di gestire campagne di social media marketing geolocalizzate attraverso messaggi targettizzati per le vostre cerchie (segmentate ovviamente!). e-max s.r.l. via Crispi 3, 20900 Monza (MB) info@e-max.it

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Quando fate una ricerca locale su google, il motore di ricerca includerà le pagine Google+ Local nei risultati di ricerca, insieme ai vostri dati di contatto ben visibili, il vostro indirizzo “pinnanto” sulla google map, le recensioni dei vostri clienti e i contatti delle vostre cerchie che eventualmente apprezzano quella particolare scheda. Allora, come piace tanto a me, di seguito una piccola lista di TO DO, per completare la vostra scheda google+ local al meglio e rendervi attraenti per il motore di ricerca:

1. Completate il vostro profilo Includete i dati del vostro sito web, il nome corretto della vostra azienda e una descrizione del vostro settore di mercato e dei prodotti che offrite. E’ molto importante che ci sia corrispondenza dei dati tra quello che inserire su gplus e quello che c’è scritto sul vostro sito web. In uno studio Moz spiega che nelle ricerche di google prevalgono infatti quei siti che hanno una corrispondenza perfetta tra i dati pubblicati sul sito e quelli pubblicati sulla pagina google local. INDIRIZZO Inserite l’indirizzo completo e assicuratevi che il PIN che Google posiziona sulla mappa sia corretto; eventualmente spostatelo voi! NUMERO DI TELEFONO Fornite un solo numero di telefono, che sia possibilmente il numero di telefono principale della sede. Non è una buona pratica fornire un numero verde; eventualmente indicatelo come servizio di cortesia, o servizio secondario. ORARI DI APERTURA Indicare gli orari di apertura e chiusura della vostra attività crea un senso di “autorità” e “affidabilità” sia per gli utenti, sia per il motore di ricerca . FOTO E VIDEO Includete almeno un’immagine profilo e un’immagine copertina nella vostra pagina Google+ Local, purché sia di alta qualità e rilevante per l’azienda (il logo della società, una foto della sede principale o dei vostri prodotti).

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2. Verificate la proprietà del profilo Sempre per il principio della qualità secondo il quale Google fornisce all’utente solo dati verificati e “certificati”, è importante verificare la proprietà del profilo e della scheda google local – verifica che può essere attuata con un PIN inviato da google attraverso una cartolina postale all’indirizzo dell’azienda indicato nella scheda, oppure con una telefonata in azienda.

3. Scegliete la categoria giusta Compilate il campo categoria scegliendo ALMENO una tra le categorie disponibili da Google. Sceglietene anche più di una, purché siano riferite a ciò che la vostra azienda fa o fornisce. Più le categorie saranno dettagliate e specifiche, più gli utenti saranno in grado di trovarvi nella ricerca locale.

4. Incoraggiate le recensioni degli utenti Un fattore importante nella ricerca locale sono le recensioni. Google infatti prende in considerazione le recensioni dei clienti per determinare quali attività forniscono il miglior servizio per gli utenti. Inoltre, dato che le recensioni scritte dai vostri clienti su Googleplus sono visualizzate nella ricerca di google, ottenere recensioni su questa piattaforma (in particolar modo quelle positive – ma che ve lo dico a fare! ) è davvero importante! Se non le avete ancora, invitate i vostri clienti a scriverne una in maniera spontanea: un lento e pro​gres​sivo aumento della quan​tità delle recensioni è segno, per Goo​gle, di auten​ti​cità e veri​di​cità. Una lenta e gra​duale acqui​si​zione è quindi il vostro obiettivo per una “great on-line repu​ta​tion” (Parola di Moz!!).

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I segreti di Google+: 6 modi creativi per guadagnare +1

Se facciamo una ricerca su google digitando “Googleplus“, troveremo milioni di risultati che ci spiegano quali e quanti (DAVVERO TANTI!) sono i vantaggi dell’utilizzo di questa piattaforma per il vostro brand, ma anche per il vostro PERSONAL branding. Per un novizio di questa piattaforma, sono tutti dei #mustread, e anche noi in questi mesi ne abbiamo parlato in tutte le salse! Abbiamo visto cosa sono le cerchie, le community, cosa si fa e COSA NON SI FA SU GOOGLEPLUS, abbiamo parlato dell’utilità di GoogleLocal per la Local Seo, e della questione dell’Authorship. Oggi, sull’onda della creatività, voglio condividere con voi altri modi alternativi di sfruttare questa piattaforma!

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1. CREA ALBUM FOTOGRAFICI TEMATICI Lo sai già, le tue foto su Googleplus possono essere raccolte in album fotografici, e gli album condivisi in un post. Quali e quanti modi creativi puoi trovare per utilizzarli? Te ne indico solo alcuni: ● racconta una storia: la tua azienda si sta impegnando in un nuovo progetto? Gli scatti più divertenti o significativi li puoi raccogliere in un album e condividerli con il tuo pubblico, per renderlo partecipe della tua iniziativa! Più storytelling di così ● crea un album di ricette: sei una food blogger? Tieni corsi di cucina online? Crea degli album fotografici tematici dove tutti possono vedere le tue creazioni finite, e nella descrizione inserisci lo shortlink alla pagina del tuo blog con la ricetta completa! ● presenta un menù fotografico: ristoratore, ecco un ottimo modo per presentare le tue specialità culinarie! ● fornisci istruzioni e tutorial: le foto le puoi usare per tutto! Quante volte mi hanno chiesto dei piccoli manuali di istruzioni con degli screenshots a prova di imbranato per capire meglio il procedimento da seguire? Beh, perché non farlo con Googleplus? Se i passaggi sono pochi, puoi utilizzare un unica gif animata, ma se cominciano a diventare molti, meglio raccogliere i passaggi in un album, corredando le foto di brevi descrizioni dei singoli passaggi! ● implementa gallery fotografiche per alberghi e locations: la prima cosa che vado a vedere quando scelgo un posto per le vancaze sono le foto (..e dopo le recensioni!). Se sei una struttura alberghiera (ma anche un piccolo albergatore), su Googleplus puoi integrare tantissimi vantaggi – dalla Local Search, al servizio di recensioni, all’organizzazione di eventi. E allora, integra anche le photogallery! Puoi presentare le camere, le foto della struttura e dei dintorni, ma anche alcuni scatti relativi alle attività esterne che proponi, cosicché tour guidati, gite in barca, e passeggiate a cavallo diventino dei veri foto album che raccontano le storie di chi si è divertito grazie a te!

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2. USA GLI HANGOUT PER TOUR VIRTUALI Avevamo già parlato dei 7 meravigliosi modi di utilizzare Google Hangout per il proprio business. Oggi ne aggiungo un altro, e ti dico che Hangout è perfetto per creare dei tour virtuali, che possono essere visualizzati in tempo reale con Hangout on Air, o registrati per condividerli e visionarli in futuro. Le possibilità? Anche qui, infinite! Sei un agente immobiliare? Puoi far fare al tuo cliente che abita lontano un tour in diretta della villa che vorrebbe comprare. Sei un artista? Offri ai tuoi fans un tour virtuale del backstage del tuo prossimo concerto! Sei un brand? Condividi la tua storia! Come ha fatto Coca Cola qualche anno fa, organizzando un Hangout on Air nel quale ha presentato ai suoi fans un tour virtuale degli archivi, regalando un “dietro le quinte” davvero memorabile!

3. ENTRA IN MODALITA’ PARTY Lo sapevi che gli eventi creati in Google Plus dispongono di una funzione di condivisione di foto built-in chiamata “Party Mode”? Se organizzi un evento collettivo, devi per forza attivarla! In questo modo, permetterai a tutti i partecipanti al tuo evento di caricare automaticamente le proprie foto o video in un singolo “punto di raccolta” (il tuo evento) a cui tutti possono accedere. I partecipanti al tuo evento che hanno risposto “Sì” al tuo invito, riceveranno una notifica che chiede loro di attivare la modalità Party quando inizia l’evento. L’effetto ECO è garantito!

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4. INVIA LE TUE NEWSLETTER Ebbene sì, Riccardo Esposito e Salvatore Russo mi hanno svelato che Googleplus si può utilizzare ANCHE per inviare le newsletter al proprio pubblico! Utilizza le cerchie per segmentare il tuo pubblico, e crea dei post con contenuti interessante da condividere con la tua cerchia “newsletter”, inviando al tempo stesso una notifica via mail ai destinatari con la funzione “invia anche un’email a [nome della cerchia]“.

Per i dettagli vi rimando alle guide ufficiali: SALVATORE RUSSO -> Google Plus: usare le Cerchie come una Newsletter (link http://www.salvatore-russo.it/google-plus-usare-le-cerchie-come-una-newsletter/

RICCARDO ESPOSITO -> Come trasformare Google Plus in una Newsletter (link http://www.mysocialweb.it/2014/06/09/trasformare­google­plus/

5. CONDIVIDI I TUOI POSTS SULLE ALTRE PIATTAFORME SOCIAL. Il cross posting è sempre un ottimo sistema per aumentare la propria visibilità. Inoltre i posts di Google+ sono unici nel loro genere, in quanto sono trattati come singole pagine web, con indirizzo URL personale, e vengono indicizzati nella ricerca. Quindi, come direbbe Salvatore Russo, #SMARMELLA i tuoi post su facebook, pinterest, scoop.it e twitter, e convergi il traffico diretto a altre piattaforme social anche su Googleplus! *TOP TIP* Anche a twitter piace Googleplus! Poco tempo fa, Twitter ha introdotto la funzione “Riepilogo” per i posts di Googleplus. Se twitti un URL plus.google.com/blablabla e clicchi su “Riepilogo”, potrai vedere un’anteprima del titolo e di circa 150 caratteri della descrizione.

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6. GOOGLEPLUS PER IL NO PROFIT Come per rimarcare che Googleplus proprio non ha limiti, Valentina Lepore ci regala un bellissimo intervento raccolto in uno slideshare, dove ci spiega come organizzazioni no profit, onlus e associazioni possono trarre vantaggio da Googleplus per farsi conoscere e condividere le proprie idee e i propri valori con un numero maggiore di utenti. Le slide dell’intervento le trovate qui https://www.slideshare.net/Valinaa/google-plus-per-il-non-profit con tanti ringraziamenti all’autrice!!

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