Invalsitaliano 2

Page 1

I

invals I taliano Annalisa Avvanzo

Carla Iozza

NOVITà: prova semplificata per alunni con disabilità. wProve graduate strutturate in 3 livelli di difficoltà. wAutovalutazione dell’alunno.

2



I

invals I taliano Annalisa Avvanzo

Carla Iozza

2

NOVITà: prova semplificata per alunni con disabilità. wProve graduate strutturate in 3 livelli di difficoltà. wAutovalutazione dell’alunno.


2

la casa editrice la nave dei sogni mette a disposizione i propri libri di testo in formato digitale per gli studenti ipovedenti, non vedenti o con disturbi specifici di apprendimento. L’attenzione e la cura necessaria per la realizzazione di un libro spesso non sono sufficienti a evitare completamente la presenza di sviste o di piccole imprecisioni. Invitiamo pertanto il lettore a segnalare le eventuali inesattezze riscontrate. Ci saranno utili per le future ristampe. Tutti i diritti sono riservati ©2020 www.lanavedeisogni.com info@lanavedeisogni.com è vietata la riproduzione dell’opera o di parti di esse con qualsiasi mezzo, comprese stampa, fotocopie e memorizzazione elettronica se non espressamente autorizzate dall’Editore. Nel rispetto delle normative vigenti, le immagini che rappresentano marchi o prodotti commerciali hanno esclusivamente valenza didattica. L’Editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti. Ristampa 5 4 3 2 1

2024 2023 2022 2021 2020


3 INDICE

Istruzioni per lo svolgimento delle prove.

p. 5

Prova 1 – LIVELLO BASE Autovalutazione

p. 7 p. 19

Prova 2 – LIVELLO BASE Autovalutazione

p. 20 p. 31

Prova 3 – LIVELLO INTERMEDIO Autovalutazione

p. 32 p. 42

Prova 4 – LIVELLO INTERMEDIO Autovalutazione

p. 43 p. 56

Prova 5 – LIVELLO INTERMEDIO Autovalutazione

p. 57 p. 70

Prova 6 – LIVELLO AVANZATO Autovalutazione Prova 7 – LIVELLO AVANZATO Autovalutazione

p. 71 p. 8 5 p. 86 p. 97

Prova 8 – PROVA FINALE Autovalutazione

p. 98 p. 108


4 PRESENTAZIONE TESTO

Ciao, tra qualche mese affronterai la Prova Invalsi di Italiano e forse sarai preoccupato delle possibili difficoltà. Questo libro insieme all’aiuto e ai suggerimenti del tuo insegnante di matematica ti permetterà di affrontare la prova con maggiore serenità e sicurezza. Il testo è composto da: due prove di livello base; tre di livello intermedio; due di livello avanzato; una prova finale; Il fascicolo delle prove ufficiali Invalsi dell’anno scolastico precedente. Ciascuna prova contiene quesiti relativi agli aspetti della comprensione della lettura e agli ambiti grammaticali. Imparerai gradualmente ad affrontare le prove e a dimostrare le conoscenze, le abilità e le competenze raggiunte. Le Prove contengono quesiti simili alle Prove nazionali Invalsi. Ciascuna prova presenta un numero variabile di quesiti. Al termine di ogni prova troverai una tabella di autovalutazione che ti permetterà di riflettere sulle difficoltà incontrate.


5 ISTRUZIONI PER SVOLGERE LE PROVE

La prova è composta da due parti: nella prima troverai un racconto e nella seconda parte esercizi di grammatica. Nella prima parte dovrai leggere il racconto e poi rispondere alle domande. Per ogni domanda ci sono quattro risposte, ma una sola è quella giusta. Prima di ogni risposta c’è un quadratino con una lettera dell’alfabeto: A, B, C, D. Per rispondere, devi mettere una crocetta nel quadratino accanto alla risposta (una sola) che ritieni giusta, come nell’esempio 1. Esempio 1

Quale giorno viene prima del giovedì? A. B.

Lunedì Martedì

C. D.

û Mercoledì Giovedì

Se ti accorgi di aver sbagliato, puoi correggere: devi scrivere NO vicino alla risposta sbagliata e mettere una crocetta nel quadratino accanto alla risposta che ritieni giusta, come nell’esempio 2. Esempio 2

Quale giorno viene dopo il lunedì? A. B.

û Martedì Mercoledì

NO

C. D.

û Domenica Sabato


6 Alcune domande sono un po’ diverse e per rispondere devi mettere una û per ogni riga, come nell’esempio 3. Esempio 3

Quale giorno viene dopo il lunedì? Metti una û per ogni riga.

Sì a. Il martedì viene dopo il lunedì. b. la domenica viene dopo il lunedì.

No

û û

Nella seconda parte, infine, dovrai fare degli esercizi di grammatica. Le domande e gli esempi ti diranno cosa fare.


IL CAGNOLINO INTELLIGENTE

A1 Le informazioni che trovi nel titolo “Il cagnolino intelligente”, fanno già capire alcune cose del racconto che leggerai e fanno nascere alcune domande. Quali domande fanno nascere? Metti una û su “Sì” o su “No” per ogni domanda.

Il cagnolino della storia imparerà qualcosa ?

A.

Il cagnolino avrà un comportamento intelligente?

B.

SI NO

NO

NO

Il padrone del cagnolino sarà un maestro?

Il cagnolino raggiungerà la taglia massima?

C. SI

SI

D.

SI NO

1a Prova

7

LIVELLO BASE


1a Prova

8

LIVELLO BASE IL CAGNOLINO INTELLIGENTE

1 Un vecchio maestro di scuola in pensione viveva con la sola 2 compgnia di un cane barbone. 3 I cani barboni, si sa, sono i più intelligenti e docili fra tutti i cani, 4 tanto che il suo padrone, abituato per anni ad insegnare a qualcuno, 5 decise di fare scuola al suo giovane cagnolino. 6 Dopo due mesi di scuola, il cane aveva fatto molti progressi e a 7 dirgli: “Portami le pantofole, portami le scarpe”, capiva subito. E 8 capiva anche quando gli diceva: “Vai a prendere il bastone e il 9 cappello”. Col bastone e col cappello il professore usciva di casa 10 e andava al caffè, dove alle dieci sfornavano dei bellissimi dolci. 11 Ne comprava uno e faceva colazione. 12 Un giorno il maestro si ammalò e si mise a letto. Gli piaceva molto 13 leggere il giornale, ma ahimè, non aveva nessuno che andasse a 14 comprarglielo. Perciò pensò così: “Se io insegnassi al mio 15 barboncino ad andare a comprarmi il giornale?” 16 Meraviglia delle meraviglie! In otto giorni il barboncino imparò 17 quello che il padrone voleva. 18 Lui prima aveva avvertito il giornalaio così: - Tutte le mattine verrà 19 il mio cagnolino e lei gli darà il giornale. 20 Il maestro metteva i soldi in bocca al suo barboncino e questo 21 scendeva le scale e dopo dieci minuti era di ritorno con il giornale in 22 bocca. Ma una volta guarito, il maestro, passando davanti alla 23 edicola, fu fermato dal giornalaio che gli disse: – Signor maestro, 24 quando vuole, mi farà tanto piacere a darmi i soldi del giornale. 25 – Come? I soldi del giornale? Ma io ho pagato ogni volta. 26 Non viene il mio cane con i soldi a prenderlo?


9

27 – Si signore, viene a prendere il giornale, ma non coi soldi. 28 I primi giorni sì, ma dopo non più. 29 – “Oh, questa è una bella notizia” disse il maestro. – Come va 30 questa faccenda? Dove metti i soldi che ti do? 31 Il giorno seguente il maestro si veste, mette i soldi in bocca al 32 cane e dice, come al solito: - Vai a prendere il giornale. 33 Il cane corre e lui va dietro. E vede subito che il suo barboncino 34 non va dal giornalaio ma entra con sicurezza nel caffè. 35 Si drizza sul banco, posa i soldi, prende un dolce e lo mangia 36 con molta soddisfazione fra l’ammirazione dei presenti; poi 37 va di corsa a prendere il giornale. 38 – Barboncino mio – dice il maestro – ti comporti molto male. 39 Non c’è più da fidarsi nemmeno dei cani barboni? Alfredo Panzini , Storie allegre, Giunti del borgo

1a Prova

LIVELLO BASE


1a Prova

10

LIVELLO BASE

B1. Cosa significa che il maestro era “in pensione” (riga1)? Significa che il vecchio maestro

A.

insegnava in una scuola.

B.

aveva un alberghetto.

C.

voleva insegnare.

D.

non insegnava più da tempo.

B2. Leggi le frasi seguenti. Quali si riferiscono al vecchio maestro? Metti una û per ogni riga.

SÌ a.

Aveva tanti amici.

b.

Non aveva più bambini da educare.

c.

Aveva un vagabondo come amico.

d.

Aveva un cane barbone.

B3. Cosa pensò di fare il maestro (righe 4 – 5)? Pensò:

A.

di proteggere il suo cane.

B.

di giocare con il suo cane.

C.

di educare il suo cane.

D.

di stancare il suo cane.

NO


11

B4. Quale di queste affermazioni corrisponde alle qualitĂ del cane barbone (riga 3)?

A. Sono intelligente e astuto.

C. Sono intelligente e aggressivo.

B. Sono intelligente e infedele.

D. Sono intelligente e obbediente.

1a Prova

LIVELLO BASE


1a Prova

12

LIVELLO BASE

B5. Cosa era capace di fare il cagnolino dopo due mesi di scuola?

Capace di fare Incapace di fare a.

Pulire le scarpe.

b.

Portare le scarpe.

c.

Spazzolare i vestiti.

d.

Portare il bastone.

B6. In quale momento della giornata il maestro andava al “caffè” (righe 9 - 10)?

A.

Il pomeriggio

B.

La sera

C.

La notte

D.

La mattina

B7. Cosa significa l’espressione “meraviglia delle meraviglie” (riga 16)?

A.

Dispiacere

B.

Felicità

C.

Stupore

D.

Indifferenza


13

B8. Cosa imparò a fare il barboncino in otto giorni?

A.

Imparò a scendere le scale.

B.

Imparò ad andare a prendere il giornale.

C.

Imparò a portare il dolce.

D.

Imparò ad andare a scuola.

B9. Perché il giornalaio fermò il maestro davanti all’edicola (righe 22-24)? Perché:

A.

Voleva consegnargli il giornale.

B.

Voleva leggergli il giornale.

C.

Voleva scrivere un articolo di giornale.

D.

Voleva i soldi del giornale.

B10. A cosa si riferisce la parola “caffè” nel testo?

A.

Ad un bar.

B.

Ad una bevanda.

C.

Ad un albergo.

D.

Ad un’edicola.

1a Prova

LIVELLO BASE


1a Prova

14

LIVELLO BASE

B11. Nella frase “Lui prima aveva avvertito il giornalaio così...” (riga18), la parola “lui” si riferisce al...

A.

cane.

B.

professore.

C.

giornalaio.

D.

proprietario del caffè.

B12. Chi pronuncia i seguenti discorsi? Metti una û nella colonna del personaggio giusto. Il professore Il giornalaio

a. Portami le pantofole, portami le scarpe! b.

Viene a prendere il giornale, ma non coi soldi.

c. Come? I soldi del giornale? d.

Non c’è più da fidarsi nemmeno dei cani barboni?


B13. Leggi le frasi seguenti. Quali si riferiscono al comportamento del cane barbone? Metti una û per ogni riga.

NO

Il cane non aveva mai portato all’edicolante i soldi del giornale. Solo alcuni giorni aveva portato b. all’edicolante i soldi del giornale. Il cane aveva portato all’edicolante soldi c. insufficienti a comprare il giornale. Il cane, d’accordo con il giornalaio, d. voleva fare uno scherzo al maestro. a.

B14. Quale risposta può sostituire l’espressione “dei presenti” nella frase “…e lo mangia con molta soddisfazione fra l’ammirazione dei presenti” (righe 35-36)? oloro che conoscevano il cagnolino.

A.

Di coloro che conoscevano il cagnolino.

B.

Di coloro che stavano lì dov’era il cagnolino.

C.

Di coloro che non si fidavano del cagnolino.

D.

Di coloro che erano felici per il cagnolino.

1a Prova

15

LIVELLO BASE


1a Prova

16

LIVELLO BASE

B15. Che cosa si racconta in questo testo?

A.

Una storia divertente di un cane.

B.

Una storia vera di un cane.

C.

La storia di un cane pericoloso.

D.

La storia di un cane generoso.

B16. Collega le parole che hanno un significato simile.

a. Soddisfazione

1. Certezza

b. Faccenda

2. Entusiasmo

c. Ammirazione

3. Situazione

d. Sicurezza

4. Piacere


17

RIFLESSIONE LINGUISTICA

C1. Scrivi a fianco di ciascuna delle figure qui sotto la sillaba mancante.

a. FO………. b. CASTA……… c. PE……….. d. CI…….GIE C2. Qual è la divisione in sillabe corretta?

A.

Cap – po – tto

B.

Ca – ppo – tto

C.

Cap – pot – to

D.

Cap – ppot – tto

C3. In quale gruppo di parole è stato rispettato l’ordine alfabetico?

A.

Divano, orologio, lampadina.

B.

Noia, nonna, nanna.

C.

Campana, cartella, castello.

D.

Bambola, bambina, ananas.

1a Prova

LIVELLO BASE


1a Prova

18

LIVELLO BASE

C4. Segna con una û se il nome è di animale, di persona o di cosa.

a. b. c. d.

Pecora Collana Cugino Lampadina

Nome Nome Nome di di animale di persona cosa

C5. Leggi la frase e cancella con una û la parola sbagliata.

A. Marco e Luca bevono il succo con la cannuccia/cannucca. B. D’estate mi piace giocare a palla in sbiaggia/spiaggia. C. Il papà di Mattia è un ingegnere/ ingeniere. D. Noi bambini soniamo/sogniamo a volte ad occhi aperti. E. Lo scoiattolo/ scogliattolo ama mangiare le noccole/ nocciole. F. Le mosce/mosche sono insetti molto vastidiosi/fastidiosi. C6. Dividi le parole con questo segno /. Poi, scrivi la frase sulla riga di puntini.

Ilariagiocaconlapallaincortile. ……………………………………………………………………… Carmenstudiapianofortenellasuastanza. ……………………………………………………………………… Domanipomeriggioandròalcircoconilnonno. ……………………………………………………………………… Biamangiaibiscottiniallavaniglia. ………………………………………………………………………


19 1a Prova

AUTOVALUTAZIONE Come hai trovato la prova che hai affrontato?

facile

difficile

Segna con una û i quesiti a cui hai risposto in maniera corretta e scoprirai l’ambito in cui hai raggiunto maggiori competenze. comprensione del testo

comprensione del testo

A1. A A1. B A1. C A1. D B1. B2. a B2. b B2. c B2. d B3. B4. B5. a B5. b B5. c

B5. d B6. B7. B8. B9. B10. B11. B12. a B12. b B12. c B12. d B13. a B13. b B13. c B13. d B14. B15. B16.

lessico

C1. a C1. b C1. c C1. d C2. C3. A C3. B C3. C C3. D C4. a C4. b C4. c C4. d C5. A C5. B

lessico

C5. C C5. D C5. E C5. F C6. A C6. B C6. C C6. D

In quale ambito hai incontrato più difficoltà?

comprensione del testo.

lessico

Sei riuscito a completare le domande nei tempi indicati dall’insegnante?

no


20

LIVELLO BASE

2a Prova

LE ZEBRE VERDI 1 Al tempo delle zebre verdi, tutti gli animali giocavano a nascondino. 2 – Tanto non ci trovate! – gridavano le zebre verdi, mentre si 3 nascondevano nell’erba alta del prato. 4 – Sì, non le vedo – diceva la talpa, quando le toccava stare 5 sotto a fare la conta. 6 – Non vale, quelle sono più mimetiche di me - si lamentava il 7 camaleonte. 8 – Preferisco giocare con i leopardi – esclamava la giraffa. 9 Così, un lunedì di luglio, nessun animale volle più giocare con 10 le zebre verdi. 11 All’inizio le zebre non se la presero. C’erano tanti altri giochi da fare. 12 Organizzarono un torneo di ping pong con le noci di cocco. 13 Un concertino soffiando forte nelle canne della palude. Una 14 gara di abilità correndo con un uovo di struzzo sulla testa. E 15 alla fine di ogni gioco offrivano pasticcio di formiche e miele a 16 tutti gli animali. 17 – Vi piace? – chiedevano le zebre. 18 – Moltissimo – rispondevano tutti. 19 – Posso averne ancora? - domandava quel maiale del maiale. E 20 dopo essersi rimpinzato ben bene, aggiungeva: – Adesso 21 giochiamo a nascondino, ma le zebre verdi non giocano con noi. 22 Povere zebre. A qualcuna scappò una lacrima, ma a un’altra 23 scappò la pipì. E mentre stava per accucciarsi dietro un cespuglio, 24 scivolò in una pozzanghera e si macchiò il mantello verde con 25 una riga di fango. 26 Allora tutte le bestie, la scimmia in testa e la iena in coda, si


21

27 misero a ridere come matte. 28 Ti vedo, ti vedo! – gridarono in coro. 29 E la leonessa corse alla tana, perché in quel momento toccava 30 a lei star sotto. 31 Così, da quel giorno le zebre sporche di fango tornarono a 32 giocare a nascondino. 33 E siccome le zebre non sono maiali, ma a volte sono più furbe 34 delle volpi, alla zebra pittrice venne un’idea; prese pittura e pennello 35 e dipinse a righe bianche e nere tutto il branco. 36 Da allora le zebre non sono più verdi, ma dicono che quando 37 le si fissa troppo, la vista si confonde come davanti ai giochi di 38 prestigio. E si fa fatica a capire dove sono. 39 E si fa fatica a prenderle. Così nessuno riesce mai ad acchiapparle, 40 ma non ditelo al maiale che continua a gridare ”vi prendo, vi 41 prendo”, e invece di un maiale sembra solo un asino. Emanuela Nava, E da quel giorno, Giunti

2a Prova

LIVELLO BASE


22

LIVELLO BASE

2a Prova

A1. Leggi dalla riga 1 alla 8 e immagina di dover disegnare la scena iniziale di questa storia. Scegli tra i disegni proposti qui sotto, quali utilizzare.

A.

SI NO

B.

SI

NO

C.

SI NO

D. SI

NO

A2. Che cosa si dice di tutti gli animali (riga 1)?

a. Cosa mangiano. SÌ

NO

b. Dove vivono.

NO

c. Cosa stanno facendo.

NO

d. Di che colore sono.

NO


23

LIVELLO BASE

A.

Mimetizzarsi meglio di lui.

B.

Riposarsi meglio di lui.

C.

Annoiarsi meglio di lui.

D.

Trasformarsi meglio di lui.

2a Prova

A3. Di cosa si lamentava il camaleonte? Si lamentava che le zebre sapessero:

A4. Cosa decisero gli animali un lunedì di luglio?

A.

Di giocare con i leopardi.

B.

Di giocare a nascondino.

C.

Di non giocare con le zebre.

D.

Di fare la conta.

A5. Cosa fecero le zebre (righe 9 – 16)? Metti una û per ogni riga.

SÌ a.

Organizzarono una gara di bellezza.

b.

Offrirono da mangiare a tutti gli animali.

c.

Organizzarono una gita.

d.

Organizzarono dei giochi.

NO


24

LIVELLO BASE

2a Prova

A6. Che cosa voleva ancora il maiale (riga 19)?

A.

Le noci di cocco.

B.

L’uovo di struzzo.

C.

Il pasticcio di miele e formiche.

D.

L’acqua.

A7. Con quale verbo si può sostituire “rimpinzato” (riga 20)?

A.

Spogliato

B.

Privato

C.

Nascosto

D.

Abbuffato

A8. Che cosa successe ad una zebra, ad un certo punto (righe 22 – 25)?

SÌ a.

Si nascose dietro un cespuglio.

b.

Scivolò in una pozzanghera.

c.

Si macchiò di fango.

d.

Fece la pipì.

e.

Diventò verde.

NO


25

LIVELLO BASE

A.

una zebra si mise a piangere.

B.

una zebra era in pericolo.

C.

una zebra si nascose dietro un cespuglio.

D.

una zebra si sporcò di fango.

A10. Indica con una û l’animale che iniziò a ridere per primo. (riga26)

A.

B.

D.

C.

A11. Scrivi un’espressione che può essere messa al posto di “branco” nella frase “… prese pittura e pennello e dipinse a righe bianche e nere tutto il branco”.

.............................................. A12. Nella frase “…e mentre stava per accucciarsi dietro un cespuglio...”, come si può sostituire il verbo “accucciarsi”?

A.

Rannicchiarsi

B.

Sdraiarsi

C.

Arrabbiarsi

D.

Lavarsi

2a Prova

A9. Perché le zebre tornarono a giocare a nascondino? Perché...


26

LIVELLO BASE

A13. Quali caratteristiche delle zebre si ricavano dalla lettura del testo?

2a Prova

Si ricava

a.

Pesano centinaia di chili.

b.

Sono furbe.

c.

Sono simili ai cavalli.

d.

Sono molto veloci.

e.

Vivono a contatto con gli altri animali.

f.

Confondono la vista dei predatori.

Non si ricava

A14. Completa il testo con le parole scritte nel riquadro. corpo - zebre – pozzanghera - fatica - abili

Un giorno gli animali non vollero giocare più a nascondino con le zebre verdi perché erano troppo …………………… nel mimetizzarsi. Una di loro cadde in una …………………………….. e si sporcò di fango. Allora gli animali, divertiti, ripresero a giocare con le……………... Da quando il loro ……………. è diventato a strisce bianche e nere si fa tanta ………………. ad acchiapparle. A15. Che cosa significa l’espressione “star sotto” nella frase “… e la leonessa corse alla tana, perché in quel momento toccava a lei star sotto”?

A.

B.

Salvarsi C.

Nascondersi

Riposarsi

Contare

D.


LIVELLO BASE

27

Da allora le zebre non sono più verdi, ma dicono che quando le si fissa troppo, la vista si confonde come davanti ai giochi di prestigio. E si fa fatica a capire dove sono.

A.

Si ha un abbassamento della vista.

B.

Si ha una perdita della vista.

C.

Si ha un miglioramento visivo.

D.

Si ha un inganno visivo.

A17. Perché, alla fine del testo, si dice che il maiale sembra solo un asino? Perché:

A.

Continua a dire che prenderà le zebre.

B.

Si confonde come davanti ai giochi di prestigio.

C.

Torna a giocare a nascondino.

D.

Vuole ancora mangiare.

2a Prova

A16. Che cosa succede se si fissano troppo le zebre? Rileggi la parte di testo nel riquadro per rispondere alla domanda.


28

LIVELLO BASE

2a Prova

A18. In questo racconto chi sono i personaggi?

È un personaggio Non è un personaggio a.

La leonessa

b.

Le zebre

c.

I leopardi

d.

Il maiale

e.

Le formiche

A19. l racconto che hai letto è:

A.

Una storia fantastica.

B.

Una storia per ridere.

C.

Una storia che può succedere.

D.

Una storia vera.

A20. Che cosa vuol farti capire il racconto?

A.

Come mai nella savana ci sono le zebre.

B.

Come mai le zebre vivono in gruppo.

C.

Come mai le zebre giocano a nascondino.

D.

Come mai le zebre hanno le strisce.


29

LIVELLO BASE

B1. Collega i nomi maschili con Carlo e i nomi femminili con Maria.

amico moglie stazione ragazzo televisione studente orologio mare luce madre patata onde nave dottoressa professore Maria

Carlo

B2. Trasforma le parole dal SINGOLARE al PLURALE. B2.

Singolare a. b. c. d. e. f. g. h. i.

Plurale

poeta dentista orologio amica arancia ginocchio uovo ciliegia dito

B3. Cerchia in ogni gruppo la parola che non sta bene con le altre.

A. Lavastoviglie – frigorifero – lavello – ferro da stiro – gelatiera. B. Pantaloncino – gonna – camicia – cuscino – maglione. C. Ilaria – Carmen – Francesco – Chiara - Giulia. D. Mela – ananas – fragola – uva – insalata.

2a Prova

RIFLESSIONE LINGUISTICA


30

LIVELLO BASE

2a Prova

B4. Per ogni parola scritta nella prima colonna, trova qual è l’articolo determinativo giusto. Guarda bene l’esempio poi continua tu. Metti una û per ogni riga.

Parola Esempio: specchio

Articolo il

û

lo

la

a. albero

il

lo

l’

b. zio

i

gli

lo

c. sedia

la

le

il

d. strade

la

le

gli

e. sceriffo

l’

lo

gli

f.

lo

la

le

g. zaini

il

gli

lo

h. isola

il

l’

la

iene

B5. Cerchia in ogni gruppo il nome comune di cosa.

A. B. C. D. E.

Milano – cugino – profumo – gatto – mangiato; maestra – lepre – principe – castello – pittore; pastello – coniglio – Gigi – attore – dentista; formica – pizza – sorella – alto – parrucchiera; Alice – cane – scolaro – cespuglio – pilota.


31

LIVELLO INTERMEDIO AUTOVALUTAZIONE Come hai trovato la prova che hai affrontato? facile

difficile

Segna con una û i quesiti a cui hai risposto in maniera corretta e scoprirai l’ambito in cui hai raggiunto maggiori competenze. comprensione

comprensione

comprensione

del testo

del testo

del testo

A1. A A1. B A1. C A1. D A2. a A2. b A2. c A2. d A3. A4. A5. a A5. b A5. c A5. d A6. A7. A8. a

A8. b A8. d A8. c A8. d A8. e A9 A10. A11 A12. A13. a A13. b A13. c A13. d A13. e A13. f

lessico

B1. B2. a B2. b B2. c B2. d B2. e

A14. A15 A16 A17 A18. a A18. b A18. c A18. d A18. e A19. A20

B2. f B2. g B2. h B2. i B3. A B3. B B3. C B3. D B4. a B4. b B4. c

lessico

B4. d B4. e B4. f B4. g B4. h B5. A B5. B B5. C B5. D B5. E

In quale ambito hai incontrato più difficoltà?

comprensione del testo.

lessico

Sei riuscito a completare le domande nei tempi indicati dall’insegnante?

no

3a Prova


32

LIVELLO INTERMEDIO

3a Prova

LA FONTANA DI DOMENICO 1 Vicino a casa mia c’è un parco con una grossa fontana. Io la 2 chiamo, la fontana dei racconti, perché è una fontana che, 3 attraverso i suoi mille zampilli d’acqua, racconta tante storie, 4 aneddoti curiosi, favole e racconti reali o fantastici. Basta 5 indicarle un tema, un argomento o anche un personaggio, e 6 lei si mette a narrare, con la stessa naturalezza con cui fa 7 sgorgare l’acqua. Di questa fontana, si dice, che fu progettata 8 tanti anni fa da un bravissimo architetto che sapeva fare molte 9 cose. 10 L’architetto si chiamava Domenico Bernoni, ma tutti in città lo 11 chiamavano “lo zio Domenico” perché era sempre garbato e 12 sorridente. Qualunque persona, Domenico, incontrasse per strada, 13 la salutava chinando lievemente la testa e sfoggiando il suo bel 14 sorriso, spesso indossava il cappello e quando incontrava 15 delle signore lo sollevava dalla testa in segno di rispetto. Si dice 16 che, oltre a progettarla, lui stesso si dedicò alla costruzione di 17 questa fontana prodigiosa. Era così ansioso di completarne la 18 multiforme struttura, che vi lavorava di giorno e di notte. Mentre 19 operava, lo zio Domenico parlava con i mattoni, con il marmo, 20 con le colonne, con i capitelli, con le sculture, con tutti quegli 21 elementi che avrebbero costituito l’imponente costruzione 22 architettonica a cui stava dando una forma davvero straordinaria. 23 Ci vollero quasi cinquant’anni per edificare quella fontana, ma 24 quando fu compiuta apparve come un’opera davvero gigantesca 25 e straordinaria. La fontana fu presto incorniciata da un bellissimo 26 giardino di cui si occupava un allegro giardiniere. Un giorno,


33

27 mentre Florenzo, così si chiamava il buon uomo, era intento a 28 potare le sue siepi, ad innaffiare le sue aiuole, di pansè, di salvia 29 e agerato, sentì una voce leggera e dolce che sembrava 30 raccontare qualcosa, si voltò ma non vide nessuno, continuò, 31 come se niente fosse, a zappettare e ad estirpare la gramigna 32 che in primavera tentava di invadere anche quelle zone riservate 33 ai fiori. Sentì di nuovo quella voce nitida e chiara, come l’acqua 34 che fluiva dalla fontana di Domenico, prestò l’orecchio e si 35 accorse che la voce proveniva proprio da quella fonte, sembrava 36 che parlasse, non, sembrava, la fontana parlava davvero e 37 raccontava. Descriveva tante cose, con la spontaneità di chi 38 possiede il dono della dialettica fresca e fluida. 39 Naturalmente Florenzo non disse nulla ad anima viva, per non 40 essere considerato pazzo, ma non tardarono ad arrivare altri 41 testimoni di quel prodigio, e in breve tempo, di una fontana che 42 sapeva raccontare fiabe e storie, che essa stessa aveva sentito 43 raccontare dallo zio Domenico, che in cinquant’anni di lavorazione, 44 ne aveva raccontate di cose a quella sua “creatura” di marmo. 45 La fontana, molto diligentemente, aveva assorbito tutto come 46 una spugna, ed ora, rendeva indietro tutte quelle parole 47 amorevolmente pronunciate da chi le aveva dato vita con 48 passione e dedizione e a cui si era rivolto come ad un figlio, 49 che si genera e si vede crescere giorno, dopo giorno.. Paola Fontana, L’Acchiappasogni - La fontana dei ricordi, I Saperi

3a Prova

LIVELLO INTERMEDIO


34

LIVELLO INTERMEDIO

3a Prova

A1. Leggi le righe 1 – 7. La fontana come faceva a narrare? Alla fontana bisognava:

A.

Indicare una storia falsa.

B.

Indicare una storia curiosa.

C.

Indicare un tema, un argomento o un personaggio.

D.

Indicare una data.

A2. Che cosa si diceva di questa fontana?

A.

Che sapeva fare tante cose.

B.

Che era stata progettata da un architetto.

C.

Che era magica.

D.

Che era finta.

A3. Come era chiamata la fontana?

A.

La fontana dei libri.

B.

La fontana dei desideri.

C.

La fontana dei miracoli.

D.

La fontana dei racconti.


LIVELLO INTERMEDIO

35

a.

Eleganza

b.

Semplicità

c.

Bellezza

d.

Sincerità

A5. Chi costruì la fontana? Scrivilo tu.

........................................................................................................................ A6. Quanto tempo venne impiegato per costruire la fontana?

A.

Cinque giorni.

B.

Cinquant’anni.

C.

Un giorno.

D.

Cinque anni.

A7. Quale forma aveva la fontana?

A.

Rettangolare

B.

Quadrata

C.

Ovale

D.

Multiforme

3a Prova

A4. La parola “naturalezza” alla riga 6 del testo, si può sostituire con:


36

LIVELLO INTERMEDIO

3a Prova

A8. Quale pianta NON veniva innaffiata dal giardiniere?

A.

Salvia

B.

Agerato

C.

Gramigna

D.

Pansé

A9. Come si può sostituire l’espressione “ad anima viva” nella frase “Naturalmente Florenzo non disse nulla ad anima viva”?

A.

A nessuno.

B.

A qualcuno.

C.

A tutti.

D.

A chiunque.

A10. Quali degli aggettivi riportati in tabella si riferiscono a Domenico Bernoni? Metti una û.

SÌ a.

Era sorridente.

b.

Era gentile.

c.

Era incapace.

d.

Era grasso.

NO


37

LIVELLO INTERMEDIO

A.

Dono della vista.

B.

Dono della voce.

C.

Dono del linguaggio.

D.

Dono dell’acqua.

3a Prova

A11. Nella frase “Descriveva tante cose, con la spontaneità di chi possiede il dono della dialettica fresca e fluida”, con quale espressione si può sostituire “dono della dialettica”?

A12. Nel testo dalla riga 27 alla riga 31 vengono date le quattro informazioni che seguono. Quali informazioni riguardano il giardiniere Florenzo? Metti una û per ogni riga.

Sì, riguarda a.

Indossa il cappello.

b.

Pota le siepi.

c.

Sente una voce dolce.

d.

Parla con la fontana.

Non riguarda

A13. Cosa significa la parola “prodigio” alla riga 41?

A.

Segreto

B.

Miracolo

C.

Piacere

D.

Racconto


38

LIVELLO INTERMEDIO

3a Prova

A14. Come si sparse la notizia di una fontana narrante?

A.

Florenzo raccontò a tutti della fontana narrante.

B.

Domenico raccontò a tutti della fontana narrante.

C.

Tutte le persone videro la fontana narrante.

D.

Tutte le signore videro la fontana narrante.

A15. Come considerava la fontana lo zio Domenico?

A.

Come una madre.

B.

Come una figlia.

C.

Come un’estranea.

D.

Come un’amica.

A16. Indica se gli avvenimenti accadono prima o dopo il completamento della fontana. Metti una û per ogni riga.

Prima Dopo a.

Lo zio Domenico lavorava di giorno e di notte.

b.

Venne creato un bellissimo giardino. Lo zio Domenico parlava con gli elementi della fontana. Il giardiniere innaffiava le aiuole.

c. d.


39

LIVELLO INTERMEDIO

3a Prova

A17. Dopo aver letto tutto il racconto, quale di queste fontane potrebbe essere la fontana di Domenico?

A.

C.

B.

D.


40

LIVELLO INTERMEDIO RIFLESSIONE LINGUISTICA

3a Prova

B1. Collega ogni parte della colonna A con una parte della colonna B. Collega le parti in modo che il loro significato vada d’accordo. Le frasi da ricomporre sono 5.

Colonna A

a. La farfalla b. Il nonno c. I poeti d. La pallonata e. Le stelle

Colonna B 1. illuminano il cielo. 2. si posa sulla margherita. 3. ruppe i vetri della finestra. 4. recitavano alcune poesie. 5. legge il giornale sul divano.

B2. La frase: “Oh, che meraviglia!” termina con:

A.

Un punto fermo.

B.

Una virgola.

C.

Un punto esclamativo.

D.

Un punto interrogativo.

B3. In questa frase manca il verbo (azione). Quale potrebbe essere?

Giacomo …………… con le palette sulla spiaggia. A.

Felice C. Gioca

B.

Corre D. Spesso


41

LIVELLO INTERMEDIO

Parole a) ASCOLTATE

Gruppo 1

b) INDOSSIAMO c) GUARDATE d) CHIAMATE e) LEGGIAMO f) TELEFONIAMO g) CANTATE h) VIAGGIAMO i) VISITATE

Gruppo 2

3a Prova

B4. Le parole dell’elenco possono essere divise in due gruppi. Una parola è già stata collegata al Gruppo 1, e un’altra al Gruppo 2. Osserva bene gli esempi e poi collega con una freccia le altre al Gruppo 1 o al Gruppo 2.


42 AUTOVALUTAZIONE Come hai trovato la prova che hai affrontato?

facile

difficile

Segna con una û i quesiti a cui hai risposto in maniera corretta e scoprirai l’ambito in cui hai raggiunto maggiori competenze. comprensione del testo

A1. A2. A3. A4. A5. A6. A7. A8. A9. A10. a A10. b A10. c A10. d A11. A12. a A12. b A12. c

comprensione del testo

A12. d A13. A14. A15. A16. a A16. b A16. c A16. d A17

lessico

B1. a B1. b B1. c B1. d B1. e B2 B3 B4. a B4. b B4. c B4. d B4. e B4. f B4. g B4. h B4. i

In quale ambito hai incontrato più difficoltà?

comprensione del testo.

lessico

Sei riuscito a completare le domande nei tempi indicati dall’insegnante?

no


43

LIVELLO INTERMEDIO LA STREGA TESTARDA

A1. Leggendo il titolo cosa ti aspetti che ci sia nel racconto? Rispondi mettendo una û per ogni riga della tabella.

a.

Una donna che fa ridere.

b.

Una donna che è esperta in incantesimi.

c.

Una donna che vuole fare sempre di testa propria.

d.

Una donna che si arrabbia facilmente.

e.

Una donna che è appassionata di libri.

f.

Una donna che fa sempre il contrario di ciò che fanno gli altri.

g.

Una donna che indossa abiti colorati.

A2. Indica con una û il disegno che si riferisce al titolo del racconto.

A.

B.

C.

D.

NO

4a Prova

Mi aspetto che nel racconto ci sia:


44

LIVELLO INTERMEDIO

4a Prova

LA STREGA TESTARDA 1 C’era una volta una strega che si vantava in tutto il paese di 2 conoscere ogni tipo di maleficio e stregoneria. La gente aveva 3 cercato di convincerla in tutti i modi: “Devi smetterla di fare la 4 strega. Diventa fata o casalinga o pittrice o quello che ti pare. 5 Ma finiscila di fare la strega!” 6 Però lei era testarda come un mulo: “A me piace moltissimo fare 7 la strega e quindi farò la strega finché campo”. 8 Un bel giorno la gente del paese si riunì in Municipio e decise 9 di catturarla per poi spedirla in qualche posto lontanissimo, tipo 10 Timbuctu o Canicattì o Ramengo. Vennero scelti dieci ragazzoni 11 coraggiosissimi che presero una rete grande come un tendone 12 da circo, delle fiale di sonnifero e una specie di trappola per 13 topi, però molto più spaziosa. E si avviarono verso la casa della 14 strega, che non era proprio una vera casa perché somigliava di 15 più a una grotta cavernosa o ad una caverna grottigliosa. 16 La strega stava appunto rintanata lì, circondata dai suoi gatti 17 neri, lucertole, ragni velenosi, cornacchie portasfortuna e ogni 18 altro genere di animale fetente e disgustoso. Ma a lei piacevano, 19 anzi: ci era proprio affezionata. 20 Mentre era intenta a preparare una pozione magica che voleva 21 usare per ridurre al silenzio quella pettegola della fruttivendola, 22 sentì un gran baccano proprio vicino all’ingresso. 23 “Chi va là?” (alla strega piacevano molto i racconti ambientati 24 nei castelli medievali, con i ponti levatoi e le sentinelle che 25 guardavano l’orizzonte dagli spalti, e quindi “Chi va là” le 26 sembrava proprio una bella cosa da dire in quell’occasione).


45

27 “Esci fuori, brutta strega, perché, dobbiamo catturarti”. 28 “Non se ne parla nemmeno” gridò la strega. 29 “Andatevene o vi faccio un maleficio e vi ritrovate tutti con facce 30 da maiale, zampe da capretta, penne da gallina e chi più ne 31 ha più ne metta”. 32 “Ecco, lo vedi perché dobbiamo catturarti? Ci metti sempre in 33 agitazione. Non sappiamo mai se ci sveglieremo con una coda 34 di tasso appiccicata sulla fronte o se spariremo come nebbia 35 da un momento all’altro. Siamo stanchi di vivere nella paura”. 36 “Ma quale paura?” rispose la strega. “Lo sapete che dico tanto 37 per dire. Non ho mai trasformato nessuno in lupo mannaro o in 38 barbagianni cogli occhi rossi. E dire che non siete neanche 39 gentili con me, quindi ve lo meritereste proprio. 40 Ma io, nonostante tutte queste ottime pozioni malefiche e il mio 41 naso bitorzoluto e la scopa volante, che tra parentesi avrebbe 42 bisogno di andare dal carrozziere, non ho mai fatto male neanche 43 a una mosca. Cioè, forse a una mosca sì, perché le mosche 44 sono parecchio noiose, ma solo a loro”. “Ha ragione”. 45 “In effetti...” 46 “Non ha mica tutti i torti...” 47 I dieci coraggiosi ragazzoni si guardavano perplessi e gli altri, 48 che si tenevano dietro di loro a distanza di sicurezza, si domandavano: 49 “Ci sarà pure qualche cattiveria...Adesso cerco di ricordarne 50 una terribile...” Ma a nessuno veniva in mente un esempio della 51 malvagità della strega. 52 “E chi ci dice che non comincerai a fare malefici da domani 53 mattina? “Ve lo dico io. Oltretutto non sono neanche più sicura 54 di saperli fare. Dai tempi della scuola di stregoneria sono passati 55 più di centoventinove anni, quindi sono parecchio arrugginita...

4a Prova

LIVELLO INTERMEDIO


46

LIVELLO INTERMEDIO

56 E adesso sciò! Altrimenti cerco i miei libroni e mi metto a ripassare...” 57 La gente se ne andò e finalmente la strega si rimise a mescolare 58 la sua pozione, che nel frattempo rischiava di traboccare dal 59 pentolone.

4a Prova

Anna Vivarelli, Piccole storie matte, Interlinea junior


LIVELLO INTERMEDIO

47

A.

Ogni tipo di mistero.

B.

Ogni tipo di parola.

C.

Ogni tipo di magia.

D.

Ogni tipo di desiderio.

B2. PerchĂŠ la strega era testarda come un mulo (righe 6 - 7)? PerchĂŠ...

A.

voleva fare la strega.

B.

voleva fare la fata.

C.

voleva fare la casalinga.

D.

voleva fare la pittrice.

B3. La gente del paese, che cosa decise di fare?

A.

Di uccidere la strega.

B.

Di catturare la strega.

C.

Di avvelenare la strega.

D.

Di bruciare la strega.

4a Prova

B1. Di cosa era orgogliosa la strega? Era orgogliosa di conoscere:


48

LIVELLO INTERMEDIO

4a Prova

B4. A cosa somigliava l’abitazione della strega?

A.

Ad una vera casa.

B.

Ad un castello.

C.

Ad un tendone da circo.

D.

Ad una grotta.

B5. Nella frase “La strega stava appunto rintanata lì”, come si può sostituire l’espressione “stava rintanata”?

A.

Stava nascosta.

B.

Stava seduta.

C.

Stava ferma.

D.

Stava in guardia.

B6. Leggi le righe (20 – 21). La pozione magica doveva servire a far tacere:

A.

La strega.

B.

I ragazzoni.

C.

La fruttivendola.

D.

Gli animali.


LIVELLO INTERMEDIO

49

B8

A.

Un ronzio.

B.

Un chiasso.

C.

Un eco.

D.

Un applauso.

Leggi le righe (23 -26). “Chi va là?” (alla strega piacevano molto i racconti ambientati nei castelli medievali, con i ponti levatoi e le sentinelle che guardavano l’orizzonte dagli spalti, e quindi “Chi va là” le sembrava proprio una bella cosa da dire in quell’occasione). La strega con l’espressione “Chi va là?” voleva ordinare a qualcuno:

A.

Di allontanarsi.

B.

Di fermarsi e farsi riconoscere.

C.

Di allontanarsi e farsi desiderare.

D.

Di fermarsi.

B9. La strega, che cosa voleva fare ai ragazzoni se non se ne fossero andati da casa sua?

A.

Un inganno.

B.

Un discorso.

C.

Un dispetto.

D.

Un incantesimo.

4a Prova

B7. Cosa sentì la strega vicino all’ingresso (riga 22)?


50

LIVELLO INTERMEDIO

4a Prova

B10. Cosa significa che i coraggiosi ragazzoni si guardavano perplessi (riga 47)? I ragazzoni si guardavano:

A.

indecisi

B.

arrabbiati

C.

contenti

D.

tristi

B11. Perché i ragazzoni volevano catturare la strega? Perché...

A.

erano stanchi di vivere nella paura.

B.

erano stanchi di ritrovarsi con facce da maiale.

C.

erano stanchi di ritrovarsi con zampe da capretta.

D.

erano stanchi di ritrovarsi con penne da gallina.

B12. Cosa significa “traboccare” nella frase “…la strega si rimise a mescolare la sua pozione, dal pentolone che nel frattempo rischiava di traboccare dal pentolone”?

A.

Evaporare

B.

Filtrare

C.

Entrare

D.

Fuoriuscire


51

LIVELLO INTERMEDIO B13. Collega le parole che hanno un significato simile.

a. Sonnifero b. Nebbia c. Trappola d. Paura

1. Foschia 2. Timore 3. Calmante 4. Tranello

B14. Quanti anni sono passati da quando la strega ha frequentato la scuola di stregoneria?

A.

Diciannove anni.

B.

Nove anni.

C.

Centodiciannove anni.

D.

Centoventinove anni.

4a Prova


52

LIVELLO INTERMEDIO

B15. Quali sono gli animali che vivevano con la strega? Metti una รป per ogni riga.

Sร a.

4a Prova

b.

c.

d.

e.

f.

g.

NO


53

LIVELLO INTERMEDIO B16. Segna con una Ý se è vero o è falso.

a.

Alla strega piaceva preparare pozioni magiche.

b.

La strega si spostava con una scopa volante.

c.

La strega era golosa di cioccolata.

d.

La strega aveva un bel naso.

e.

La strega era malvagia.

f.

La strega aveva nella sua casa libri di stregoneria.

F

B17. Quali sono i personaggi di questa storia?

A.

La strega e i ragazzoni.

B.

La strega e gli animali disgustosi.

C.

La strega e la fruttivendola.

D.

La strega e le sentinelle.

B18. Come finisce la storia?

A.

I ragazzoni catturarono la strega.

B.

I ragazzoni si allontanarono dalla casa della strega.

C.

I ragazzoni addormentarono la strega.

D.

I ragazzoni bruciarono la casa della strega.

4a Prova

V


54

LIVELLO INTERMEDIO Riflessione linguistica

C1. Inserisci la punteggiatura nei cerchi vuoti, solo quando è necessaria.

4a Prova

A. La nonna è andata dal fruttivendolo e ha comprato le banane e le albicocche.

B.

Alice disse Quanto costa

C.

Nel giardino andare in bici.

le mele

Che bella questa maglietta mi diverto a giocare

D. Luca guarda la televisione Anna parla al telefono.

Marco mangia un gelato

E.

Dove sei stato oggi allenarmi.

F.

Ti andrebbe di venire a casa mia domani volentieri

Sono andato al campo di calcio per

C2. In quale “tempo“ si svolge l’azione?

L’estate scorsa pioveva sempre. A.

Presente

B.

Passato

C.

Futuro

D.

Non si sa

a correre e ad

Certo

molto


55

LIVELLO INTERMEDIO

C3. Per ogni parola scritta nella prima colonna, trova qual è la parola che ha significato contrario. Guarda bene l’esempio e poi continua tu. Metti una û per ogni riga. Contrario

Es: ragazzo

fanciullo

a.

gioia

felicità

tristezza

contentezza

b.

chiuso

sbarrato

serrato

spalancato

c.

forte

debole

potente

muscoloso

d.

errore

sbaglio

svista

esattezza

e.

ricco

povero

milionario

benestante

û anziano

giovinetto

C4. Leggi con attenzione e individua la frase minima.

Carmen e Carolina studiano insieme la tabellina del nove.

A.

La tabellina del nove insieme.

B.

Carmen e Carolina studiano.

C.

Carmen e Carolina studiano insieme.

D.

Carmen e Carolina la tabellina.

4a Prova

Parola


56 AUTOVALUTAZIONE Come hai trovato la prova che hai affrontato?

facile

difficile

Segna con una û i quesiti a cui hai risposto in maniera corretta e scoprirai l’ambito in cui hai raggiunto maggiori competenze. comprensione del testo

A1. a A1. b A1. c A1. d A1. e A1. f A1. g A2. B1. B2. B3 B4. B5. B6. B7. B8. B9. B10.

comprensione del testo

comprensione del testo

B11. B12. B13. a B13. b B13. c B13. d B14 B15. a B15. b B15. c B15. d B15. e B15. f B15. g B16. a B16. b B16. c

B16. d B16. e B16. f B17. B18.

lessico

C1. A C1. B C1. C C1. D C1. E C1. F C2. C3. a C3. b C3. c C3. d C3. e C4.

In quale ambito hai incontrato più difficoltà?

comprensione del testo.

lessico

Sei riuscito a completare le domande nei tempi indicati dall’insegnante?

no


LIVELLO INTERMEDIO

57

1 Una decina di monelli, maschi e femmine, giocavano sulla via 2 Appia facendo una gran confusione. I ragazzini giocavano con 3 una palla leggera, di quelle piene di piume. Epidio Floriano, il 4 falegname, lavorava nella sua bottega un po’ infastidito e un 5 po’ divertito da quell’allegro vociare. A un tratto però decise che 6 era giunta l’ora di farsi sentire. Così prese in mano una lunga 7 tavoletta di legno e uscì fuori. In realtà non voleva picchiare 8 nessuno, avrebbe usato la tavoletta solo per minacciare i bambini 9 e allontanarli. Ma quando fu fuori restò senza parole: non c’era 10 neppure un bambino in vista. 11 Nemmeno uno. 12 Il falegname rientrò scuotendo la testa, pensando di aver sognato. 13 In realtà Epidio Floriano non aveva affatto sognato: i bambini 14 c’erano. Anzi, erano ancora lì e stavano ancora giocando. Solo 15 che si erano nascosti tutti perché avevano cambiato gioco. 16 Avevano incollato a terra, su una pietra della strada, un’asse, 17 una monetina di poco valore, con la pece di betulla che Manlio 18 si era procurato nella bottega del calzolaio che stava nella sua 19 insula. 20 I bambini aspettavano nascosti che qualche passante si accorgesse 21 della monetina e cercasse di raccoglierla. Per questo Epidio 22 Floriano non li sentiva più. Non dovettero aspettare molto: lungo 23 la strada veniva una donna con una conca di bronzo in testa. 24 Era stata alla fontana a prendere l’acqua e ora tornava a casa. 25 La donna vide la monetina e si fermò. Si tolse la pesante conca 26 dal capo e l’appoggiò a terra.

5a Prova

LA MONETA


5a Prova

58

LIVELLO INTERMEDIO

27 Poi si chinò a prendere la monetina, ma questa non si lasciava 28 afferrare e restava saldamente attaccata alla strada. 29 La donna cercò di staccarla dalla pietra una, due, tre volte, poi 30 i bambini non ce la fecero più e si misero a ridere forte. 31 La donna a quel punto capì che era uno scherzo, arrossì, si 32 rimise la conca sulla testa e ripartì tutta arrabbiata, gridando 33 minacce contro i ragazzini. Dopo di lei toccò ad un contadino 34 che stava portando un paio di polli al mercato per venderli. 35 Anche lui si fermò e cercò di staccare in tutti i modi l’asse dalla 36 pietra a cui era incollato. Ma la pece di betulla del calzolaio 37 faceva ottima presa, e neppure il contadino ebbe successo. A 38 premiare i suoi sforzi ci fu soltanto la sferzante risata di scherno 39 dei bambini, che uscirono dai propri nascondigli, fecero le boccacce 40 al poveretto e poi scapparono via come conigli. 41 Il contadino, rosso in volto, riprese i suoi polli e si allontanò. 42 Epidio Floriano, il falegname, richiamato nuovamente fuori dalle 43 risate dei bambini, aveva visto la scena e aveva capito tutto. 44 Decise così che avrebbe giocato lui uno scherzo ai bambini. 45 Prima che passasse qualcun altro, avanzò sulla strada e fece 46 l’atto di raccogliere la monetina. La colla non gli permise nemmeno 47 di muoverla, ed Epidio Floriano sentì dietro di sé le prime risatine 48 soffocate dei monelli. 49 Allora tolse di tasca una sgorbia di metallo, uno dei suoi attrezzi 50 da falegname, e lavorando con pazienza staccò da terra l’intera 51 pietra piatta sulla quale era stata incollata la moneta. Poi con la 52 grossa pietra sotto il braccio tornò tranquillamente indietro. 53 – Ehi, quella moneta è mia! – strillò uno dei bambini. 54 Ma Epidio Floriano rientrò nella sua bottega senza neppure


LIVELLO INTERMEDIO

59

55 rispondergli. I monelli si guardarono un attimo perplessi, indecisi 56 su cosa fare. Poi si allontanarono. LÏ c’era gente troppo furba 57 per fare giochi divertenti. Meglio trovare un altro posto.

5a Prova

Stefano Bordiglioni, Piccole storie di ROMA antica, Einaudi Ragazzi


60

LIVELLO INTERMEDIO

A1. Leggi le seguenti frasi. Come giocavano i bambini? Metti una û per ogni riga.

5a Prova

SÌ a.

I bambini giocavano con la palla.

b.

I bambini giocavano con la corda.

c.

I bambini giocavano con i birilli.

d.

I bambini giocavano all’aperto.

e.

I bambini giocavano al chiuso.

f.

I bambini giocavano con le pietre.

NO

A2. Com’erano i giochi dei ragazzini?

A.

Calmi

B.

Rumorosi

C.

Noiosi

D.

Pericolosi

A3. Perché il falegname uscì dalla sua bottega con una tavoletta di legno?

A.

Perché voleva picchiare i bambini.

B.

Perché voleva allontanare i bambini.

C.

Perché voleva giocare con i bambini.

D.

Perché voleva osservare i bambini.


LIVELLO INTERMEDIO

61

A4. Perché il falegname rimase senza parole quando andò fuori dalla bottega?

A.

Perché non trovò i bambini.

B.

Perché i bambini erano spaventati.

C.

Perché vide solo un bambino.

D.

Perché i bambini erano fermi.

........................................................................................................................ A6. Quanto tempo i bambini aspettarono nascosti che qualche passante si accorgesse della monetina e cercasse di raccoglierla (righe 20 – 23)?

A.

Tanto tempo.

B.

Tutta la mattinata.

C.

Poco tempo.

D.

Un giorno intero.

5a Prova

A5. Con che cosa i bambini riuscirono ad incollare a terra la monetina? (righe 16 -18) Scrivilo tu.


62

LIVELLO INTERMEDIO

A7. “Avevano incollato a terra, su una pietra della strada, un’asse, una monetina di poco valore, con la pece di betulla che Manlio si era procurato nella bottega del calzolaio che stava nella sua insula”. Dal testo si capisce che la parola latina “insula” si riferisce a:

A.

Un giardino.

B.

Un’isola.

C.

Un condominio.

D.

Un negozio.

5a Prova

A8. Chi era Manlio?

A.

Il calzolaio.

B.

Il falegname.

C.

Il contadino.

D.

Un bambino.

A9. Come si può sostituire la parola “conca” nella frase “lungo la strada veniva una donna con una conca di bronzo in testa”? Si può sostituire con:

A.

Tavola

B.

Statua

C.

Recipiente

D.

Moneta


LIVELLO INTERMEDIO

63

A10. Leggi le righe 27 – 28. “Poi si chinò a prendere la monetina, ma questa non si lasciava afferrare e restava saldamente attaccata alla strada”. Quale di queste parole può sostituire “ma”?

A.

Perché

B.

Forse

C.

Però

D.

Se

A.

Una volta.

B.

Due volte.

C.

Tre volte.

D.

Quattro volte.

A12. I bambini, che cosa volevano fare alla donna?

A.

Un regalo.

B.

Uno scherzo.

C.

Una sorpresa.

D.

Un piacere.

5a Prova

A11. Quante volte la donna cercò di staccare la monetina dalla pietra?


64

LIVELLO INTERMEDIO

A13. Cosa significa l’espressione “faceva ottima presa” nella frase “... la pece di betulla del calzolaio faceva ottima presa”? Significa che la pece di betulla:

A.

bagnava

B.

sporcava

C.

brillava

D.

aderiva

5a Prova

A14. Chi riuscì a prendere la moneta?

A.

Il calzolaio.

B.

Il falegname.

C.

La donna.

D.

Il contadino.

A15. Con quale strumento si staccò da terra l’intera pietra?

A.

Con un bastone.

B.

Con una sgorbia.

C.

Con un pennello.

D.

Con una tavoletta.


65

LIVELLO INTERMEDIO A16. Indica con una รป la figura che NON si collega agli avvenimenti del racconto.

B.

C.

D.

A17. Riordina gli eventi del racconto in ordine cronologico, numerandoli da 1 a 6.

Il contadino prova a staccare la moneta. La donna cerca di staccare la moneta. Il falegname esce dalla sua bottega. Il falegname non trova i ragazzini. Il falegname riesce a prendere la moneta. I ragazzini giocano con la palla.

5a Prova

A.


66

LIVELLO INTERMEDIO

A18. Quale altro titolo daresti al brano?

A.

Uno scherzo finito male.

B.

Un contadino saggio.

C.

Il sogno di un falegname.

D.

Dieci ragazzi dispettosi

5a Prova

A19. Quali sono le parole che all’interno del testo fanno intuire che si tratta di un racconto ambientato nell’antica Roma? Metti una û per ogni riga.

SÌ a.

Pece di betulla

b.

Insula

c.

Calzolaio

d.

Palla piena di piume

e.

Conca di bronzo

f.

Bottega

g.

Tavoletta di legno

h

Via Appia

NO


67

LIVELLO INTERMEDIO A20. Leggi le ultime righe del racconto. Indica con una Ăť la vignetta che rappresenta la conclusione della storia.

A. Cerchiamo un altro posto dove giocare?

C.

Prendiamo delle canne e giochiamo alla guerra!

B. E adesso, dopo una giornata in giro torniamo alle nostre insulae.

D.

5a Prova

Che sete! Andiamo a prendere l’acqua alla fontana.


68

LIVELLO INTERMEDIO RIFLESSIONE LINGUISTICA

B1. Trova l’intruso: sottolinea la parola che NON sta bene con le altre.

Bracciale

A

Bottone

Braccio

B

5a Prova

Gamba

Cantare

C

Abitare

Torrone Limone

Televisione Bastone

Spalla Calza

Parlare Alveare

Polso Piede

Chiamare Giocare

B2. In quale gruppo sono scritti solo aggettivi? (qualità)

A.

Gustoso – freddo – torta.

B.

Verde – amicizia – salato.

C.

Lento – minestra – vivace.

D.

Bollente – ruvido – inquinato.


LIVELLO INTERMEDIO

69

B3. Quale gruppo di parole contiene un nome astratto?

A.

Amico – carta – orso.

B.

Fantasia – bambino – bosco.

C.

Quadro – sincero – simpatico.

D.

Bottega – buono- lontano.

5a Prova

B4. Quale frase si riferisce al disegno?

A.

La signora taglia i capelli alla parrucchiera.

B.

La parrucchiera taglia la signora i capelli.

C.

La parrucchiera taglia i capelli alla signora.

D.

La signora con la parrucchiera taglia i capelli.

B5. Quale parola è scritta correttamente?

A.

Stagnio C. Aquazzone

B.

Colazzione D. Custode


70 AUTOVALUTAZIONE Come hai trovato la prova che hai affrontato?

facile

difficile

Segna con una û i quesiti a cui hai risposto in maniera corretta e scoprirai l’ambito in cui hai raggiunto maggiori competenze. comprensione del testo

A1. a

comprensione del testo

A12. A13. A14. A15. A16. A17. A18. A19. a A19. b A19. c A19. d A19. e A19. f A19. g A19. h A20.

A1. b A1. c A1. d A1. e A1. f A2. A3. A4. A5. A6. A7. A8. A9. A10.

lessico

B1. A B1. B B1. C B2. B3. B4. B5.

A11. In quale ambito hai incontrato più difficoltà?

comprensione del testo.

lessico

Sei riuscito a completare le domande nei tempi indicati dall’insegnante?

no


LIVELLO AVANZATO

71

P Gli elefanti sono i più grandi animali terrestri. Ci sono soltanto due specie di questi mammiferi: l’elefante africano, che come dice il nome vive in Africa, e l’elefante asiatico, dell’Asia meridionale. P Il più grande dei due è l’elefante africano. P Il corpo è di colore grigio scuro – marrone e provvisto di peli sparsi. P Ha orecchie molto grandi che l’elefante agita per disperdere il calore. P L’elefante africano ha un naso che è trasformato in una lunga proboscide molto flessibile che nasce dal labbro superiore. P Ai lati della proboscide sono presenti due zanne di avorio. P Le zampe nella parte finale hanno un cuscinetto di grasso che serve all’animale per sostenere il peso del corpo. Adattato da www.elicriso.it/it/animali regno/loxodonta africana/

6a Prova

L’elefante africano


72

LIVELLO AVANZATO

A1. Qual è il più grande mammifero che vive sulla terra?

A.

6a Prova

B.

C.

D.


LIVELLO AVANZATO

73

A2. Quale materiale si può ricavare dalle zanne di un elefante?

A.

Avorio

B.

Argento

C.

Oro

D.

Rame

A.

In Africa.

B.

In Asia.

C.

In Africa e in Asia.

D.

In Africa, in Asia e in America.

A4. Perché gli elefanti hanno le orecchie grandi? Perchè vivono in zone molto calde e grazie alle orecchie:

A.

Possono rinfrescarsi.

B.

Possono sostenere il peso del corpo.

C. Possono lavarsi aspirando acqua e poi spruzzandola. D.

Possono usare e sollevare tutte e 4 le zampe insieme.

Hai appena letto un testo con alcune informazioni sull’ elefante. Ora troverai un testo con il racconto di un elefantino particolare.

6a Prova

A3. Dove si trovano gli elefanti?


74

LIVELLO AVANZATO

6a Prova

L’ELEFANTE FICCANASO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25

Nel tempo in cui gli elefanti non avevano ancora la proboscide, nacque un elefantino che i genitori chiamarono Palla, ma i vicini, ben presto, lo ribattezzarono Ficcanaso, perché era curioso, si interessava di tutto e rivolgeva la parola al primo venuto senza essere stato presentato. - Palla, Pallino mio - gli diceva la mamma – non ficcare il naso negli affari degli altri. Pensa per te, che è abbastanza. Sì, mamma – rispondeva Palla Ficcanaso. Ma appena fuori di casa si dimenticava di pensare soltanto a se stesso. Per esempio, vedeva una vecchia elefantessa che tornava dalla foresta con un grosso fascio di legna sulla schiena e subito le correva incontro: - Nonnetta, non è troppo pesante per voi, quel fascio? - Sì, che è pesante. - Volete che vi aiuti? - Magari, figliolo, ma il fascio sarà pesante anche per te. - Facciamo metà per uno. E così facevano. Poi incontravano il figlio dell’elefantessa, un bighellone che passava le giornate all’osteria, e quello montava su tutte le furie e sgridava la madre: - Ecco, per portare due stecchi avete bisogno dell’aiutante. Tutto per farmi fare brutta figura con la gente. Sgridava anche Palla: - E tu, ficcanaso, quando imparerai a occuparti degli affari tuoi? Un’altra volta Palla notava che il tetto di una capanna stava per crollare e diceva al suo padrone: Volete che vi dia una mano a ripararlo?


26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44

75

Quello lo allontanava con un calcio e gli brontolava dietro: - Ficca il naso negli affari tuoi, brutto screanzato. Palla si rattristava, giurava di tenere gli occhi chiusi per il resto dei suoi giorni, ma poi si dimenticava del giuramento, li riapriva e vedeva un cuccioletto che attraversava la strada distrattamente, rischiando di finire sotto un tram: si precipitava a salvarlo, lo riportava alla sua mamma, che stava a chiacchierare con le amiche e riceveva un’altra dose di male parole. - Impiccione, pensa ai fatti tuoi! Guardate un po’ che deve venirci a insegnare a badare ai nostri figlioli… Ma Palla non si scoraggiava. Aveva il cuore troppo grande per occuparsi solo di se stesso e se ne vedeva la necessità, cercava di aiutare il suo prossimo come poteva. Trovò anche della gente che faceva come lui. E una mattina, specchiandosi nel ruscello, trovò che il naso gli era cresciuto, era diventato una proboscide. - Che bellezza! - gridò -. Non è come se avessi una mano in più per aiutare chi ne ha bisogno? Così Palla fu il primo elefante con la proboscide al posto del naso. Gianni Rodari, Io e gli altri Nuovi giochi di fantasia, Editori Riuniti

6a Prova

LIVELLO AVANZATO


76

LIVELLO AVANZATO

B1. Leggi da riga 1 a 8. Quali informazioni riguardano l’elefante appena nato? Metti una û per ogni riga.

Sì a.

Si presentava a tutti.

b.

6a Prova

NO

Non rivolgeva la parola a nessuno.

c.

Si intrometteva nelle faccende degli altri.

d.

Si dimenticava degli altri.

e.

Era curioso.

f.

Pensava solo per sé.

B2. Com’era il fascio di legna che portava la vecchia elefantessa sulla schiena?

A.

Era pesante solo per la vecchia elefantessa.

B.

Era pesante solo per Palla.

C.

Era pesante per la vecchia elefantessa e per Palla.

D.

Non era pesante.


LIVELLO AVANZATO

77

B3. Cosa fece Palla Ficcanaso quando vide la vecchia elefantessa?

A.

La rimproverò

B.

L’aiutò

C.

La salvò

D.

La ignorò

A.

Pigrone

B.

Buffone

C.

Cafone

D.

Furbone

B5. Dove passava le sue giornate il figlio dell’elefantessa (riga 18)?

A.

Per strada

B.

In un parco

C.

In una cantina

D.

A letto

6a Prova

B4. Cosa significa il termine “bighellone” nella frase “Poi incontravano il figlio dell’elefantessa, un bighellone che passava le giornate all’osteria?”


78

LIVELLO AVANZATO

B6. Perché Palla si rattristava?

A.

Perché tutti gli dicevano di essere un ficcanaso.

B.

Perché non aveva la proboscide.

C.

Perché non riusciva a chiudere gli occhi.

D.

Perché la mamma lo sgridava.

6a Prova

B7. Chi NON rimproverò l’elefante Ficcanaso?

A.

La vecchia elefantessa.

B.

Il padrone della capanna.

C.

Il figlio dell’elefantessa.

D.

La mamma del cucciolotto.

B8. Scrivi l’ordine in cui Palla incontra i vari personaggi. Numera da 1 a 4.

La vecchia elefantessa. La madre di un cuccioletto. Il padrone di una capanna. Il figlio dell’elefantessa.


LIVELLO AVANZATO

79

B9. Perché il figlio della vecchia elefantessa, quando incontrò sua madre e Palla si arrabbiò? Perché temeva di:

A.

Fare brutta figura con la gente.

B.

Di non andare più all’osteria.

C.

Di rompere il fascio di legna.

D.

Di rivolgere la parola a Palla Ficcanaso.

A.

Perché voleva stare sempre al centro dell’attenzione.

B.

Perché aveva un cuore grande.

C.

Perché era insicuro.

D.

Perché era sempre in cerca di compagnia.

B11. .Quando Palla si specchiò nel ruscello, che cosa scoprì?

A.

Che gli era caduto il naso.

B.

Che gli si era accorciato il naso.

C.

Che gli era cresciuta una mano in più.

D.

Che gli era cresciuta una proboscide.

6a Prova

B10. Perché Palla voleva aiutare sempre gli altri?


80

LIVELLO AVANZATO

B12. Per Palla, la proboscide sarebbe stata uno strumento utile per:

A.

Lottare con il prossimo.

B.

Aiutare il prossimo.

C.

Mandare via chi lo avesse indispettito.

D.

Mandare via il calore dal corpo.

6a Prova

B13. Nel testo c’è scritto “Quello lo allontanava con un calcio e gli brontolava dietro: - Ficca il naso negli affari tuoi, brutto screanzato.” Subito dopo ci sono altre due frasi riportate qui sotto. In ciascuna di esse c’è una parola che ti aiuta a capire che cosa significa “screanzato”. Sottolinea in ciascuna frase la parola che ha un significato simile a “screanzato”.

1. “Speriamo che le parole di quel maleducato non siano di malaugurio” – pensò Luca preoccupato. 2. “Non sopporto quel bambino, è troppo scostumato e viziato!” B14. Collega le parole che hanno un significato simile.

a. b. c. d.

bellezza bisogno aiuto giuramento

1. promessa 2. favore 3. splendore 4. necessità


LIVELLO AVANZATO

81

B15. A chi si riferisce ciascuna delle seguenti informazioni? Scrivilo, tenendo conto di quanto hai letto nel testo.

a. b. c. d.

........................................................... attraversava la strada. ........................................................... tornava dalla foresta. .......................................................... si dimenticava del giuramento. .......................................................... passava le giornate all’osteria.

A.

Arrabbiarsi.

B.

Aumentare tutta la forza.

C.

Calmarsi.

D.

Andare in fretta e in furia.

B17. Nella frase “Quello lo allontanava con un calcio e gli brontolava dietro”(riga 26), a chi si riferisce la parola ”quello”?

A.

Al prossimo.

B.

Al figlio dell’elefantessa.

C.

Al padrone della capanna.

D.

Al cucciolotto.

6a Prova

B16. Che cosa significa l’espressione “montare su tutte le furie” (righe 18 – 19)?


82

LIVELLO AVANZATO

B18. Quale delle seguenti immagini potrebbe rappresentare l’elefante Ficcanaso dal cuore grande?

B.

6a Prova

A.

C.

D.


83

LIVELLO AVANZATO Riflessione linguistica

C1. Leggi le frasi nella tabella e metti una û nella colonna con ha oppure con a.

ha

a

a. La mamma ..... i capelli biondi. b. Maria gioca ..... palla con le sue amiche. c. La maestra ..... scritto i compiti alla lavagna. d. Mio cugino ..... una cartella nuova. e. ..... chi hai telefonato? f. Ho dimenticato le chiavi ..... casa di mia zia. g. ..... regalato al papà un maglione rosso. i. Lo zio mi ..... aiutato nella risoluzione del problema.

C2. Leggi il breve testo e cerchia tutti i nomi.

Vicino alla mia scuola c’è un giardino grandissimo. Io e i miei compagni andiamo sempre a giocare a palla. Quanti nomi sono?

A.

Tre

C.

Cinque

B.

Quattro D. Sei

6a Prova

h. Il mio cellulare ..... una custodia di tanti colori.


84

LIVELLO AVANZATO

C3. Leggi le frasi nella tabella e metti una û nella colonna con è oppure con e.

è

e

a. Il nonno ha fatto la spesa ..... ha comprato la verdura. b. Carmen suona il pianoforte ..... la chitarra. c. Giulia uscirà con la cugina ..... la sua migliore amica. d. La crostata di frutta della nonna ..... molto buona. e. Stasera mangerò la pizza ..... le patatine fritte. f. Il gatto ..... un animale furbo. g. Marco ..... andato al museo con la sua classe. h. La casa di Luca ..... in campagna. i. Il quaderno ..... l’astuccio sono sul banco.

6a Prova

C4. Segna con una û il cartellino corretto per completare la frase.

cera

ci sono

c’è

Nello zoo ............... tante giraffe. C5. Leggi la frase.

La maestra dice

“Mi porti il libro di lettura, per favore?”

Quale segno di punteggiatura manca?

A. Punto fermo B. Due punti C. Punto e virgola D. Virgola


85 AUTOVALUTAZIONE Come hai trovato la prova che hai affrontato?

facile

difficile

Segna con una û i quesiti a cui hai risposto in maniera corretta e scoprirai l’ambito in cui hai raggiunto maggiori competenze. comprensione del testo

comprensione del testo

A1. A2. A3. A4. B1. a B1. b B1. c B1. d B1. e B1. f B2. B3. B4. B5. B6. B7. B8.

lessico

C1. a C1. b C1. c C1. d C1. e C1. f C1. g C1. h C1. i C2. C3. a C3. b C3. c C3. d C3. e C3. f C3. g

B9. B10. B11. B12. B13. B14. a B14. b B14. c B14. d B15. a B15. b B15. c B15. d B16. B17. B18.

lessico

C3. h C3. i C4. C5.

In quale ambito hai incontrato più difficoltà?

comprensione del testo.

lessico

Sei riuscito a completare le domande nei tempi indicati dall’insegnante?

no


86

LIVELLO AVANZATO VITA DELLE PIANTE

7a Prova

La più grossa differenza tra gli animali e le piante è quella che gli animali mangiano e le piante no, perché sono capaci di produrre da sole il proprio cibo. Neppure gli uomini sono in grado di farlo.

Le foglie hanno in sé una meravigliosa sostanza che permette di ricavare dall’aria e dall’acqua, con l’aiuto della luce del sole, tutto il cibo di cui hanno bisogno. In ogni cellula della foglia ci sono dei sacchetti pieni di sostanze colorate. In estate una sostanza, quella verde, copre tutte le altre ed è per questo che le foglie sono verdi. Adattato da, I Quindici I Libri Del Come E Del Perché, Vol. 4, 1974


LIVELLO AVANZATO

87

A1. Chi è capace di produrre da sé il cibo?

A.

Le piante.

B.

Gli animali.

C.

Gli uomini.

D.

Tutti gli esseri viventi.

A2. Quando la foglia produce la sostanza verde?

A.

Nei periodi più freddi.

B.

Nei periodi più caldi.

C.

Nei periodi più piovosi.

D.

Nei periodi più umidi.

Perché ........................................................................................................... ........................................................................................................................ Hai appena letto un testo con alcune informazioni sulle foglie. Ora troverai un testo con il racconto di due foglie particolari.

7a Prova

A3. Perché le foglie sono verdi? Nel testo c’è l’informazione che risponde a questa domanda. Copiala.


88

LIVELLO AVANZATO IL DESTINO DELLE FOGLIE

7a Prova

Dalla grande quercia sul margine della prateria cadevano le foglie. Cadevano da tutti gli alberi. Un ramo della quercia più alto degli altri, si protendeva di parecchio sulla prateria. Alla sua estremità portava due foglie vicine. «Non è più come prima», diceva l’una all’altra. «No,» rispondeva questa. «Anche stanotte se ne sono andate tante belle nostre sorelle. Ormai noi siamo quasi le uniche del ramo.» «Non si sa mai a chi tocca. Quando il sole era ancora caldo, più di una volta una bufera o un acquazzone portò via tante delle nostre sorelle, benché fossero ancora giovani. Non si sa mai a chi tocca.» «Ora il sole splende così di rado!» sospirò la seconda foglia «e anche quando splende, non dà forza.» «Chissà se è vero che al nostro posto, quando noi ce ne siamo andate, ne vengono altre e poi altre, e poi altre ancora.» «Certo che è vero,» mormorò la seconda foglia, «soltanto che la mente vi si smarrisce… è più di quanto noi possiamo capire.» «E reca anche tristezza», aggiunse la prima. Tacquero per un po’, poi la prima disse piano: «Perché dobbiamo andarcene?» La seconda chiese: «Che cosa succede di noi quando ci stacchiamo dal ramo?» «Andiamo giù.» «Che cosa c’è giù?» «Non so. Chi dice una cosa, chi dice un’altra, ma nessuno lo sa.


LIVELLO AVANZATO

89

Nessuna di quelle che sono cadute è mai tornata a darcene notizia.» Tacquero di nuovo. Poi la prima foglia disse con tenerezza all’altra: «Non affliggerti tanto, tremi tutta.» «Tremo per così poco ora! Non ci si sente più tanto salde al proprio posto.» «Ma non parliamo di queste cose.» «Non parliamone,» rispose la seconda foglia. «Di che dobbiamo parlare allora?» Tacque e riprese: «Chi di noi due dovrà andarsene per prima?» «Ricordiamo piuttosto le belle ore lontane», disse l’altra. «Quando il sole ci rovesciava addosso tanto calore, e pareva gonfiarci di salute. Ricordi? E poi la rugiada del mattino, e le notti soavi, deliziose.» «Ora le notti ci fanno paura, non finiscono mai», gemette la seconda foglia.

«Ah… ora…» disse l’altra foglia «io…» Le mancò la voce. S’era staccata dal ramo e cadeva ondeggiando. Felix Salten, rid. da Bambi, trad. di G. Prampolini, Garzanti

7a Prova

Un vento umido e freddo passò sulla cima dell’albero.


90

LIVELLO AVANZATO

B1. Che cosa si dice delle foglie all’inizio del racconto? Si dice:

a. Come sono fatte le foglie.

NO

b. Dove vivono le foglie.

NO

c. Da quanto tempo le foglie sono lì.

NO

d. Com’è l’umore delle foglie.

NO

e. Che cosa succede alle foglie.

NO

B2. Non si sa mai a quale foglia tocca...

A.

tornare

B.

rispondere

C.

capire

D.

cadere

7a Prova

B3. Collega le parole che hanno un significato simile.

a. bufera

1. malinconia

b. notizia

2. dolcezza

c. tenerezza

3. tempesta

d. tristezza

4. annuncio


LIVELLO AVANZATO

91

B4. Cosa significa l’espressione “così di rado” nella frase “Ora il sole splende così di rado!”?

A.

continuamente

B.

raramente

C.

timido

D.

raggiante

B5. Perché la seconda foglia trema?

A.

Ha freddo.

B.

Non sa cosa le succederà.

C.

Non si sente ben salda al ramo.

D.

Ha perso le sue sorelle.

A.

Sui rami.

B.

Sul tronco.

C.

Sulle radici.

D.

Sul ceppo.

7a Prova

B6. In quale parte dell’albero si trovano le foglie?


92

LIVELLO AVANZATO

B7. Numera da 1 a 4 i seguenti fatti in ordine cronologico:

Le foglie non sanno cosa ci sia giù dall’albero.

Alle foglie risulta difficile capire che al loro posto arriveranno nuove foglie. Le foglie sono le uniche del ramo. La prima foglia consola la seconda e le ricorda le ore felici.

B8. In questo racconto chi sono i personaggi?

è un personaggio a.

7a Prova

b.

c.

d.

Non è un personaggio


93

LIVELLO AVANZATO

B9. La prima foglia decide, ad un certo punto, di cambiare discorso. Di cosa vuole parlare con l’altra foglia? Vuole parlare:

A.

Di cosa c’è giù dall’albero.

B.

Delle loro sorelle.

C.

Dei momenti felici.

D.

Di quando erano giovani.

B10. “S’era staccata dal ramo e cadeva ondeggiando”. Leggendo questa frase si capisce come cade una foglia. Numera i seguenti momenti da 1 a 4.

Si dondola nell’aria. Fa un piccolo volo. Si posa a terra.

B11. Chi pronuncia i seguenti discorsi? Metti una û nella colonna del personaggio giusto.

Che cosa succede di noi quando ci stacchiamo dal ramo? b. Che cosa c’è giù? c. Non affliggerti tanto. d. Perché dobbiamo andarcene? a.

La prima foglia

La seconda foglia

7a Prova

La foglia si stacca dall’ albero.


94

LIVELLO AVANZATO

B12. Immagina di continuare il racconto. Quale finale è più adatto al racconto che hai letto?

A. La prima foglia si appoggia al suolo silenziosamente, stanca e triste, e insieme alle sue sorelle aspetta di morire. B. Il vento fa giocare la prima foglia, la solleva e la riporta sul ramo. C. La prima foglia mentre cade, cambia direzione e vola verso il mare. D. Nell’attimo prima di cadere a terra, la seconda fogliolina raggiunge la prima e la sfiora per l’ultima volta.

B

C

D

7a Prova

A


95

LIVELLO AVANZATO Riflessione linguistica

C1. Completa le frasi scritte qui sotto con le parole mancanti, scegliendo tra le due scritte, accanto ad ogni frase. Guarda bene l’esempio.

Esempio: La maestra uscì dall’aula. Gli usci delle case del mio palazzo sono bianchi.

usci/uscì

A. Quando papà va in moto indossa il .................. casco/cascò Elisa .................. nella pozzanghera mentre correva. B.

Domani .................. un giro in bici con i miei amici. faro/farò Il .................. illumina il porto per le navi.

D. Ora non posso: .................. più tardi da te! passero/passerò ll .................. si lascia accarezzare. E. Sono .................. Marco per prendere la mia palla. da/dà Luca mi .................. i compiti di matematica per domani: ero assente. F. C

Il pescatore .................. una sogliola. I fiori del .................. sono molto profumati.

pesco/pescò

7a Prova

C. L’attore .................. dietro le quinte del teatro. spari/sparì Ho sentito degli .................. di fucile provenire dal bosco.


96

LIVELLO AVANZATO

C2. Metti una รป sulla casella degli aggettivi che concordano con il nome.

A. Lavagna

sporche

nera

nuova

rotte

grande

verdi

piccolo

colorati

intero

comodo

grigio

stretti

rattoppati

B. Occhi

azzurri

C. Costume

fiorato

D. Pantalone

corto

7a Prova

C3. Metti una crocetta accanto alla parola scritta correttamente.

A.

cuoio

quoio

B.

taccuino

taqquino

C.

cirquito

circuito

D.

innocuo

innoquo

E.

cuore

quore

F.

squotere

scuotere

G.

cuoco

quoco

H.

cucina

qucina


97

LIVELLO AVANZATO AUTOVALUTAZIONE Come hai trovato la prova che hai affrontato?

facile

difficile

Segna con una û i quesiti a cui hai risposto in maniera corretta e scoprirai l’ambito in cui hai raggiunto maggiori competenze. comprensione del testo

A1. A2. A3. B1. a B1. b B1. c B1. d B1. e B2. B3. a B3. b B3. c B3. d B4. B5. B6.

comprensione del testo

B7. B8. a B8. b B8. c B8. d B8. e B9. B10. B11. a B11. b B11. c B11. d B12.

lessico

C1. A C1. B C1. C C1. D C1. E C1. F C2. A C2. B C2. C C2. D C3. A C3. B C3. C C3. D C3. E C3. F C3. G C3.H

In quale ambito hai incontrato più difficoltà?

comprensione del testo.

lessico

Sei riuscito a completare le domande nei tempi indicati dall’insegnante?

no


98

PROVA FINALE COME I FIUMI ARRIVANO AL MARE

Una volta i fiumi non arrivavano al mare, andavano dove volevano. Erano giovani, allora, e corti come serpentelli. Ma soprattutto erano molto vivaci e disubbidienti, tanto che la terra, per quanto facesse, non riusciva a disciplinarli perché scappavano di qua e di là. E il risultato era una terribile confusione. Non contava che dicesse: «State buoni, mettetevi in ordine…» No, si buttavano uno addosso all’altro, si attorcigliavano fino a quando non riuscivano più a districarsi, oppure correvano da tutte le parti. A1. Che cosa si dice dei fiumi nelle prime righe del racconto? Per ogni riga scegli una risposta.

8a Prova

VERO FALSO

a. Si dice come sono i fiumi.

b. Si dice da dove nascono i fiumi.

c. Si dice dove arrivano i fiumi.

d. Si dice cosa sono i fiumi.

e. Si dice cosa stanno facendo i fiumi.


99

FINALE FINALE

A2. Dopo aver letto queste prime righe, immagina di dover disegnare i fiumi descritti nel testo. Come li disegneresti? Indica con una รป la risposta corretta.

A.

B.

D.

8a Prova

C.


100

PROVA FINALE

8a Prova

Il racconto continua Una volta i fiumi non arrivavano al mare, andavano dove volevano. Un giorno la terra perse la pazienza ed esclamò: «Ah, se qualcuno mi aiutasse!» La sentì il sole, che dall’alto guardava quella confusione e ribolliva dalla rabbia. «Ci penso io a domarli!» disse tutto convinto. «Io pure!» fischiò il vento del Nord, sicuro di essere il più forte. E la terra li ringraziò. Stavano per mettersi all’opera, il vento e il sole, quando si alzò da qualche parte una vocina un po’ tremante: «Potrei provare anch’io?» La terra, il sole e il vento si guardarono attorno senza capire da dove provenisse. Finalmente videro due manine chiare spuntare dal terreno e poi un musetto aguzzo. Era una talpa. «Tu?!! Ma se non vedi oltre il tuo naso!» «Tu?!! Ma se conti meno di un topo!» Il sole e il vento scoppiarono in una risata così fragorosa, che la terra sussultò. «Però, se proprio vuoi provare…» disse il sole, che già pensava di divertirsi molto. «Che cosa ne dici, vento del Nord?» «Ehm…» rispose il vento del Nord, che pensava di divertirsi altrettanto. «Non si potrebbe gareggiare con le talpe, che sono, ehm, i pidocchi della terra.» Tuttavia, facendo un’eccezione… «Vediamo chi di noi riuscirà a fare meglio,» concluse il vento, che era sicuro di non avere rivali.


101

«Bene,» disse il sole, che era altrettanto certo. «E vinca il migliore!» Intanto i fiumi continuavano a scorrazzare in libertà. Incominciò il sole, che allungò verso la terra alcuni raggi per acchiappare i fiumi più vivaci; e fu subito il disastro. Il loro terribile calore li seccò in un momento e di loro rimase solo un’impronta nella sabbia. «Guarda che cosa hai combinato!» gongolò il vento del Nord. E il sole, pieno di vergogna, si ritirò dietro le nuvole. «Pazienza, sarete i fiumi del deserto,» disse la terra ai fiumi secchi. Intanto il vento del Nord, dopo aver fatto un giro per mostrare tutta la sua forza, cominciò a soffiare sui fiumi per radunarli, come fa un cane con le pecore. Ma soffiava tanto che molti fiumi si gonfiarono, uscirono dai loro letti e riempirono le pianure. «Guarda che cosa hai combinato!» gongolò il sole uscendo dalle nuvole. E il vento del Nord, pieno di vergogna, scappò via. «Pazienza, voi sarete i laghi,» disse la terra. «E adesso posso provare io?» chiese la talpa. La terra, che con la talpa era in buoni rapporti, le disse subito di sì. E la talpa che cosa fece? Andò vicino a un piccolo fiume e cominciò a scavare un solco: curioso, il piccolo fiume ci si infilò dentro e la seguì. La talpa scavava e lui la seguiva: era un gioco nuovo e molto divertente. Scava scava, la talpa fece un solco lungo tutta la pianura, finché arrivò al mare. E il fiume dietro di lei. E quando fu arrivato, gli piacque tanto l’acqua salata che ci si rimescolò tutto e non tornò più indietro. E i fiumi più grandi, quando videro che il piccolo fiume era così contento, lo seguirono. Ecco come una talpa portò i fiumi al mare. Angela Nanetti da “Venti… e una storia” Einaudi Ragazzi

8a Prova

FINALE FINALE


102

PROVA FINALE

B1. Perché la Terra ringraziò il sole e il vento?

A.

Perché avevano deciso di ridurre i fiumi.

B.

Perché avevano deciso di domare i fiumi.

C.

Perché avevano deciso di gareggiare con i fiumi.

D.

Perché avevano deciso di inquinare i fiumi.

B2. Com’era il musetto della talpa?

A.

Gonfio

B.

Tondo

C.

Appuntito

D.

Allungato

8a Prova

B3. Come si può sostituire l’espressione “non vedi oltre il tuo naso” nella frase “Tu?!! Ma se non vedi oltre il tuo naso!”?

A.

Tu?!! Ma se ci vedi poco!

B.

Tu?!! Ma se arricci il naso!

C.

Tu?!! Ma se hai poco fiuto!

D.

Tu?!! Ma se hai un naso grosso!


PROVA FINALE

103

B4. Perché il sole allungò verso la terra alcuni raggi?

A.

Per acchiappare alcuni fiumi.

B.

Per seccare alcuni fiumi.

C.

Per gonfiare alcuni fiumi.

D.

Per radunare alcuni fiumi.

B5. I fiumi secchi che cosa sarebbero diventati? Scrivilo tu.

........................................................................................................................ B6. Il vento del Nord soffiava tanto che molti fiumi si gonfiarono, uscirono dai loro letti e riempirono le pianure. La Terra, allora, che cosa decise di fare?

Decise che i fiumi sarebbero diventati .....................................................

A.

Perché voleva ripararsi dal vento.

B.

Perché era curioso.

C.

Perché voleva nascondersi.

D.

Perché voleva ripararsi dai raggi del sole.

8a Prova

B7. Perché il piccolo fiume seguì la talpa nel solco?


104

PROVA FINALE

B8. Che cosa fece il piccolo fiume quando arrivò al mare?

A.

Tornò indietro.

B.

Diventò più calmo.

C.

Si mescolò con il mare.

D.

Diventò più impetuoso.

B B9. Numera i seguenti fatti da 1 a 7, nell’ordine in cui sono avvenuti.

Alcuni fiumi diventarono secchi. Il vento del Nord soffiò sui fiumi. I fiumi più grandi seguirono il piccolo fiume. La talpa cominciò a scavare un solco. Molti fiumi riempirono le pianure. Il sole allungò verso la terra alcuni raggi, per acchiappare i fiumi più vivaci.

8a Prova

Il piccolo fiume seguì la talpa. B10. Nel testo c’è scritto: «Guarda che cosa hai combinato!» gongolò il sole.Ora leggi le due frasi e in ciascuna di esse sottolinea le parole con significato simile a “gongolare”. B11 .

1. Anche se questa volta hai vinto tu, non fare salti di gioia.” 2. È naturale gioire per una bella notizia.


105

PROVA FINALE B11. Metti una û per ogni riga. Questo racconto spiega:

SÌ a.

Come i fiumi arrivano al mare.

b.

Come nascono le pianure.

c.

Come nascono i laghi.

d.

Come nascono i deserti.

NO

B12. Le talpe vengono considerate dal vento “i pidocchi della terra”. Perché?

A.

Danneggiano la terra.

B.

Sono marroni come i pidocchi.

C.

Sono gli esseri più insignificanti della terra.

D.

Scavano sotto terra.

B13. Quale parte del fiume è il “letto”?

Il luogo dove il fiume nasce.

B. Il luogo dove il fiume si riposa dal rumore delle sue onde. C.

Il luogo in cui il fiume scorre.

D.

l luogo dove il fiume sbocca nel mare.

8a Prova

A.


106

PROVA FINALE RIFLESSIONE LINGUISTICA

C1. Osserva queste coppie di parole. In alcune di esse, le due parole hanno lo stesso significato (SINONIMO), in altre le due parole hanno significato opposto (CONTRARIO).

a. Buono – Affettuoso (sinonimo) b. Buono – Cattivo (contrario) c. Cattivo – Crudele (sinonimo) Ora completa la tabella mettendo una û nella casella SINONIMO, se le due parole della coppia vogliono dire la stessa cosa, o una û nella casella CONTRARIO, se le due parole della coppia vogliono dire il contrario. Guarda bene gli esempi nelle prime due righe e poi continua tu.

8a Prova

Le due parole sono: Esempio 1

simpatico

divertente

Esempio 2

dolce

amaro

a.

povero

ricco

b.

pulito

sporco

c.

caldo

bollente

d.

sempre

mai

e.

lontano

distante

f.

amico

nemico

g.

antico

nuovo

Sinonimo

Contrario

û û


107

FINALE FINALE

C2. Rimetti in ordine i pezzetti (SINTAGMI) di ogni frase, come nell’esempio:

La pizza

nel forno

sta cuocendo

La pizza

nel forno

sta cuocendo

1

3

2

La risposta giusta è:

Ora continua tu: A.

di Luca

è pesante

Lo zaino

B.

ha messo

una toppa

La nonna

alla tuta

c.

Franco

si allena

di pallavolo

d.

una fetta

a Roberta

Adele

di torta

offre

8a Prova

per la partita


108 AUTOVALUTAZIONE Come hai trovato la prova che hai affrontato?

facile

difficile

Segna con una û i quesiti a cui hai risposto in maniera corretta e scoprirai l’ambito in cui hai raggiunto maggiori competenze. comprensione del testo

A1. a A1. b A1. c A1. d A1. e A2. B1. B2. B3. B4. B5. B6. B7. B8. B9. B10. B11. a

comprensione del testo

B11. b B11. c B11. d B12. B13.

lessico

C1. a C1. b C1. c C1. d C1. e C1. f C1. g C2. A C2. B C2. C C2. D

In quale ambito hai incontrato più difficoltà?

comprensione del testo.

lessico

Sei riuscito a completare le domande nei tempi indicati dall’insegnante?

no


109


I

invals I taliano w Il quaderno operativo presenta attività graduate per livelli di difficoltà che hanno lo scopo di verificare, e nello stesso tempo potenziare le competenze, in vista delle prove invalsi ufficiali. w Al termine di ciascuna prova sono presenti tabelle per l’autovalutazione che permetteranno agli alunni di verificare le conoscenze acquisite. w La guida per il docente contiene griglie con soluzioni dei quesiti, gli ambiti di riferimento, i compiti che l’alunno deve svolgere, la valutazione da attribuire ai quesiti. Per agevolare il lavoro dei docenti nella valutazione di ciascun alunno, è presente un registro di valutazione collettiva. w In omaggio per il docente: testo; guida con soluzioni; l’ultima prova ufficiale invalsi.

2 za no lia oz I ta I ls oz va in an vv A

Questo volume, sprovvisto del talloncino a fronte (o opportunamente punzonato o altrimenti contrassegnato) è da considerarsi copia di SAGGIO-CAMPIONE GRATUITO, fuori commercio (vendita e altri atti di disposizione vietati: art 17 c. 2 L.633/1941). Esente da I.V.A. (D.P.R. 26/10/1972, n° 633, art.2 lett. d). Esente da bolla di accompagnamento (D.P.R. 6/10/1978, n° 627, art.4 n°6). ISBN 978-88-32178-17-3

€ 5,80 9 788832 178173


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.