InMovimento magazine settembre 2015

settembre 2015

www.inmovimento.eu

InMovimento. Free magazine socio-culturale. Anno 6, numero 77. Copia gratuita.

inmovimento magazine

SOMMARIO inmovimento magazine

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La redazione non risponde delle eventuali variazioni a date o orari e prezzi degli eventi pubblicati.

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#CRAZY WEB

Allegria Virale: Contagiati amici e parenti

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Il 21% del nostro territorio rischia la desertificazione

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Il vostro gatto vi ama

Tecnologia: Chrome blocca Flash

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Suicidio e falsi miti

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Morto di Lavoro

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Agenda Eventi

Scatti nel Tempo

Collaboratori

Direttore

Grafica e impaginazione

Davide Funari

Tonj Ortoleva

Franca Isabella Barzizza Laura Bendoni Alessandro Cannavale Martina Creti Ilaria Forniti Marco Palli Enrica Sabatino

Simona Scarpato

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MOVIDA

La Ricetta dell mese

inside il BAZAR

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il BAZAR il BAZAR

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Amministratore

T E C N O B LO G

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Cinema: Ritorno al Futuro

Registrazione al Tribunale di Latina num. 1035/08

Amori giusti nati al momento sbagliato

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Dismaland il Nuovo Parco Giochi

Anno 6, numero 77 Settembre 2015

Musica: Fabrizio De Andrè

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Lodenice la Madre terra dei Vinili

InMovimento magazine

Musica: LIgabue

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Di Laura Bendoni

L’Oroscopo

Di Laura Bendoni

www.inmovimento.eu Info@inmovimentoaprilia.it InMovimento

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GLOB CIBO "FITNESS" Diversi prodotti alimentari sono commercializzati con l’etichetta “fitness”, che dovrebbe garantire un maggior benessere al nostro fisico. Uno studio condotto dal Politecnico di Monaco di Baviera mostra però come chi si alimenta tramite i cibi “fitness” tenda a consumare più calorie e muoversi di meno di chi invece preferisce i normali prodotti. Chi si nutre di cibo per “fitness” non perde peso così come non migliora il decisivo rapporto tra le calorie assunte e consumate. Il cibo fitness attrae in particolar modo chi vuole perdere peso, ma il consumo di questi prodotti porta però a comportamenti diametralmente opposti agli obiettivi. Il test è stato condotto nel seguente modo; una metà dei partecipanti, composta da chi aveva intenzione di dimagrire, ha consumato un cibo contenuto in una confezione con la scritta “fitness”. L’altra metà ha invece mangiato lo stesso prodotto alimentare, con una confezione neutra. I consumatori del cibo per fitness hanno assunto una quantità più significativa di calorie, tra le 50 e 100 giornaliere in più, e si sono mostrati meno propensi all’attività fisica. I partecipanti allo studio sono stati invitati a svolgere esercizi fisici sull’ergometro, e chi aveva consumato cibo per fitness ha svolto la quantità minore di movimento.

LA CANNABIS RIPARA LE FRATTURE Mentre in Italia si discute della possibile legalizzazione della cannabis anche a scopo ricreativo, le prove della sua utilità, per lo meno in campo terapeutico, continuano ad accumularsi. Oltre ad alleviare i sintomi di patologie come il Parkinson, i tumori e la sclerosi multipla, la marijuana potrebbe infatti risultare benefica anche in un modo forse difficile da immaginare: aiutando a far saldare più rapidamente le ossa fratturate. A suggerirlo è uno studio realizzato dall’Università di Tel Aviv e dalla Hebrew University, e pubblicato sul Journal of Bone and Mineral Research. Nello studio, un gruppo di ratti con frattura del femore ha ricevuto per diverse settimane il cannabidiolo, mentre ad un secondo gruppo di animali, che fungeva da controllo, sono stati somministrati sia Cbd che Thc, per verificare se il principio attivo della cannabis fosse indispensabile per promuovere la formazione di nuovo

tessuto osseo.

Dopo circa otto settimane, le ossa dei ratti di entrambi i gruppi hanno iniziato a guarire ad un ritmo superiore a quello normale. Particolare importante dal punto di vista della ricerca, il Cbd anche in assenza del Thc ha mostrato la stessa efficacia nel promuovere la crescita ossea, ed è risultato inoltre in grado di potenziare la resistenza delle ossa una volta risaldate. .

Il prossimo passo, sarà ora quello di sperimentare l’efficacia del cannabidiolo anche su pazienti umani.

LA FAME RENDE AGGRESSIVI Fame uguale aggressività. Non sempre, ma spesso. Chi non ha mai provato un po' di nervosismo a stomaco vuoto? La spiegazione della cosiddetta 'hangry' (ironica unione delle parole inglesi 'hungry' affamato, e 'angry' arrabbiato) “risiede in alcuni dei processi che avvengono all'interno del nostro corpo quando si ha bisogno di cibo”. A spiegarlo è Amanda Salis, Senior Research Fellow al Boden Institute of Obesity, Nutrition, Exercise & Eating Disorders della University of Sydney, in un articolo ripreso su IflScience.com.

“I carboidrati, le proteine, i grassi e ogni nutriente che mangiamo - ricorda la ricercatrice - vengono digeriti in zuccheri semplici (come il glucosio), aminoacidi e acidi grassi. Passano poi nel flusso sanguigno, da dove vengono distribuiti a organi e tessuti e utilizzati per produrre energia. Con il passare del tempo dopo l'ultimo pasto, la quantità di questi nutrienti che circolano nel sangue inizia a ridursi. Se i livelli di glucosio nel sangue si riducono troppo, il cervello percepisce questa come una situazione di pericolo di vita. Il cervello è strettamente dipendente dal glucosio per svolgere il suo lavoro. E si nota: cose semplici possono diventare difficili da fare quando si ha fame, si fanno errori stupidi, i movimenti sono lenti e anche le parole possono diventare confuse. E, appunto, è difficile anche sopportare gli altri ed essere socialmente corretti”.

Ad amplificare l'effetto hangry c'è anche la produzione di adrenalin, l'adrenalina è uno dei principali ormoni rilasciati nel flusso sanguigno come risposta ad una minaccia, che porta ad aggressività, questo può accadere anche quando si ha fame.

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LA METÀ DEL MONDO NON SI BACIA Uno studio ha mostrato che meno della metà delle 168 civiltà prese in esame prevede l’esistenza del bacio.

Lo studio è stato condotto da tre ricercatori della University of Nevada, Las Vegas e della Indiana University.

Il “bacio” è stato inteso dai ricercatori come «contatto fra labbra che può o può non essere prolungato» e connotato sessualmente: ne è stata trovata traccia solamente in 77 civiltà fra quelle esaminate, cioè il 46 per cento del totale. Di conseguenza non esiste nessuna prova che abbia un carattere “universale”».I ricercatori hanno anche ipotizzato un legame fra la presenza del bacio in una data cultura e il suo livello di complessità, in pratica: più una civiltà è avanzata e più è probabile che i suoi individui si bacino. Il bacio «potrebbe essere un mezzo per testare la salute e la compatibilità genetica di un possibile partner, oltre che per sperimentarne l’interesse affettivo e socio-sessuale nei propri confronti». In alcuni studi viene ad esempio riportato il fatto che gli scimpanzé sono soliti dare un bacio per dimostrare la solidità di un legame.

Esiste però anche la teoria opposta, secondo cui il gesto del bacio è percepito come controintuitivo e dannoso per una certa civiltà: baciarsi è uno dei modi più semplici per scambiarsi batteri e agenti patogeni.

essere gay (o lesbica)” risponde con una sola frase: “non è carino da parte tua”. E come se non bastasse non riconosce la parola “omofobia”. Insomma per la versione italiana di Siri parole come gay, lesbiche o bisessuali rientrano nella categoria insulti e vengono gestiti al pari di epiteti volgari. Eppure Apple è considerato uno dei marchi più attenti alla diversità dei suoi lavoratori. L’anomalia italiana del sistema di risposta di Siri è davvero “strana” e verrebbe da chiedersi se e in quali altre lingue si verifica la stessa cosa.

UN NUOVO PIANETA La NASA ha annunciato di avere scoperto un nuovo pianeta con caratteristiche potenzialmente simili a quelle della Terra. È stato chiamato Kepler-452b, dal nome della missione spaziale organizzata per cercare pianeti negli altri sistemi solari, e si stima che abbia un diametro più grande del 60 per cento rispetto a quello della Terra. Ricerche su altri corpi celesti in passato fanno presumere che possa trattarsi di un pianeta roccioso. Kepler-452b orbita intorno a una stella simile al nostro Sole e si trova nella cosiddetta “zona abitabile”, l’area intorno a una stella dove è possibile che un corpo celeste abbia acqua allo stato liquido sulla sua superficie: una condizione fondamentale per consentire la vita, almeno nelle forme in cui la conosciamo. Kepler-452b si trova in un sistema solare a 1.400 anni luce dalla Terra (circa 13,3 milioni di miliardi di chilometri) e la sua stella di riferimento è stata chiamata Kepler-452. Un anno su Kepler-452b dura 385 giorni, ed è quindi più lungo di circa il 5 per cento rispetto a un anno solare terrestre. I ricercatori della NASA stimano inoltre che il pianeta si trovi in un’orbita un poco più larga, ma non di molto, rispetto a quella della Terra intorno al Sole.

LA MODA DI CAMMINARE A PIEDI NUDI

SIRI È OMOFOBA Siri non è gay-friendly. Almeno non nella versione italiana. Il popolare software - basato sul riconoscimento vocale, integrato da Apple a partire da iPhone 4S e pubblicizzato come "assistente personale" – a quanti volessero porgli domande come “perché due gay (o due lesbiche) non possono sposarsi?”, “come si registra un matrimonio gay” o volessero condividere, anche solo per gioco, affermazioni come “penso di

Ai piedi del mondo. Come dire che alla "base" del benessere ci sono loro. E da loro inizia ogni mossa, ogni cammino, ogni viaggio. Ma spesso non li consideriamo neppure salvo quando sono loro a richiamare la nostra attenzione gridando dal basso in alto il diritto a esistere: quando ci fanno male per un motivo qualsiasi, le terribili scarpe strette, una caduta, una storta e via di questo passo, appunto. Il miracoloso farmaco si chiama Bare Footing ma non é una medicina e non si trova né in farmacia né in erboristeria: significa letteralmente Camminare scalzi, una ginnastica totalmente naturale che tutti possono fare per la gioia e la salute dei piedi. Così facendo i muscoli dell’arco plantare, la caviglia e il polpaccio si possono riequilibrare. Il barefooting ha anche un'influenza positiva sulla circolazione e contribuisce a migliorare la qualità del sonno.

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Q ual' è il traforo più lungo del mondo?

Il tunnel più lungo del mondo non è quello che collegherebbe il Cern di Ginevra al Gran Sasso e che, se esistesse, misurerebbe 730 chilometri.

Dal 15 ottobre 2010, quando la fresatrice TBM "Sissi" ha abbattuto gli ultimi 200 centimetri di roccia della canna est, il tunnel più lungo del mondo è la Galleria di base del San Gottardo, tunnel ferroviario ancora in costruzione lungo 57 chilometri; la messa in esercizio avverrà presumibilmente entro la fine del 2017. Fino ad allora quindi il tunnel operativo più lungo resta quello di Seikan, in Giappone, che collega l'isola di Honshu all'isola di Hokkaido ed è lungo 53,85 chilometri. Segue Eurotunnel, che passando sotto la Manica, collega la Francia con l'Inghilterra (50 chilometri).

Perchè pluto di chiama così?

Pluto è un personaggio della banda Disney, ed è il cane domestico di Topolino, spesso comprimario nelle avventure del suo padrone. Simpatico e giocherellone, ricorda nell'aspetto un cane di razza bracco o bloodhound. Di colore arancione, ha una coda fine e nera.

Il nome Pluto deriva, in originale, dal nome del pianeta Plutone (in inglese Pluto), scoperto nel 1930, lo stesso anno in cui venne introdotto il personaggio.

Come si creano i fulmini?

La scarica del fulmine sarebbe generata dalle particelle negative delle nuvole che vengono attratte dalle particelle positive presenti nel suolo. Tuttavia l'origine del fenomeno non è ancora del tutto chiara. Sono state studiate varie cause che includono le perturbazioni atmosferiche, ma anche l'impatto di particelle provenienti dal vento solare e l'accumulo di particelle solari. La scarica di un fulmine avviene di solito con il metodo seguente: dalla nuvola ha inizio un canale ionizzato che avanza nell'aria verso il basso, muovendosi a tratti con avanzamenti rapidi dell'ordine dei 50 metri e pause nell'ordine di 50 microsecondi, in modo che la velocità media risultante dell'avanzamento sia di circa 1metro/microsecondo. Quando il canale ionizzato, raggiunge il punto di contatto con il suolo fluisce verso terra un'elevata corrente dovuta alla scarica quasi completa del canale ionizzato, la quale inizia dal suolo e si propaga verso la nube con una velocità di circa 0.1 - 0.3 volte quella della luce rendendo luminoso il condotto di fulmine e le sue ramificazioni.

Da dove deriva la parola cattedrale?

Una cattedrale è la chiesa cristiana più importante di una diocesi, di cui costituisce il centro liturgico e spirituale, e che contiene la cattedra del vescovo diocesano. La locuzione "chiesa cattedrale" (ecclesia cathedralis in latino), o ellitticamente "cattedrale", deriva da "cattedra" (cathedra), perché essa ospita la cattedra del vescovo. Una delle prime ricorrenze della locuzione ecclesia cathedralis si dice fosse presente negli atti del Concilio di Tarragona del 516. Un altro nome con cui si indica la cattedrale è ecclesia mater, per indicare che è la "chiesa madre" di una diocesi.

Data la sua importanza è anche detta ecclesia maior. Sempre a causa del suo ruolo di principale "casa di Dio" in una regione, la cattedrale era chiamata anche Domus Dei, da cui deriva il termine italiano duomo (ed il corrispondente Dom in tedesco). Si noti però che in diverse città viene chiamata "duomo", per ragioni storiche, la chiesa principale, anche se non cattedrale.

Perché si dice zitto e mosca?

Quando si dice "non voglio sentire volare una mosca". Nel Grande Dizionario della lingua italiana di Battaglia l’espressione “zitto e mosca” è indicata con valore di interiezione usata nel linguaggio familiare, come esortazione a un silenzio assoluto. Questo detto deriva probabilmente dal riferimento al proverbiale silenzio in cui non si deve sentire neppure volare una mosca. Lo usarono in letteratura Belli, Pirandello, Pavese e Soldati.

Q uale attore italiano ha fatto più film?

Il premio per l'attore Italiano che ha recitato in più films va al grande Alberto Sordi il quale ricorda ben 198 film. E' stato un attore cinematografico, regista, sceneggiatore, doppiatore italiano.

Importante interprete della storia del cinema italiano, con Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman, Nino Manfredi e Marcello Mastroianni fu uno dei "mostri" della commedia all'italiana, nonché, insieme ad Aldo Fabrizi e Anna Magnani, rappresentante della romanità.

Si è cimentato anche in ruoli drammatici dove ha dato prova della sua versatilità di attore.

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#CRAZY WEB

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LODENICE LA MADRE TERRA DEI VINILI

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L’andamento ciclico delle mode li ha fatti tornare

’eco del vintage pare sia un suono inarrestabile, perché il passato è una dimensione che esiste sempre e gli spunti, le mode, le tendenze da riprendere e rivivere non fanno che moltiplicarsi. Nelle teche dei giradischi dei nostri genitori stanno ancora lì, i cari vecchi vinili di quarant’anni fa: Pink Floyd, Deep Purple, Iron Maiden, Jenis Joplin, ci sembra di rivedere sulle copertine quella generazione ribelle degli anni Sessanta con i capelli lunghi e una sete viva di libertà. E forse dentro la sentiamo anche un po’ quella voglia di sentirci liberi, come lo sono stati loro, con la Renault 4 piena di adesivi e il bisogno ardente di cambiare le cose.

Ma se è vero che i tempi cambiano, è anche vero che i vinili restano e tornano come un “must” della nostra generazione.

Quando abbiamo iniziato ad ascoltare musica, usavamo le cassette, poi siamo passati ai CD per arrivare infine ad accedere alla musica senza supporto, con gli mp3, che si trasferiscono sui dispositivi senza avere un corpo proprio e allora chissà, magari proprio questa nostalgia di poter toccare la musica ha fatto tornare il vinile.

Nel 2011 sono stati venduti negli Stati Uniti 3,9 milioni di vinili, che sono saliti a 9,2 milioni nel 2014. Questi dati fiorenti hanno fatto la gioia di una piccola fabbrica della Repubblica Ceca, a Lodenice.

Lodenice si trova a 25 km a ovest di Praga, è abitata da 1.800 persone e l’8% lavora alla GZ Media, un’azienda che produce vinili. Durante il comunismo, il 90% degli abitanti lavorava nella fabbrica, che allora era dello Stato.

La GZ Media era destinata a sparire nel silenzio, insieme ai vecchi vinili, ma questo cambio di rotta gli ha consentito di diventare una delle più prolifiche

al mondo nel settore e ha sicuramente reso felice il suo proprietario Zdenek Pelc.

In passato, l’attività principale a Lodenice era la produzione tessile, ma l’abilità degli abitanti nel lavorare il legno li spinse a costruire, quasi per gioco, le parti in legno dei grammofoni. Le autorità comuniste decisero allora di spostare nelle città a produzione di tutti vinili del paese.

I vinili prodotti a Lodenice erano destinati anche al mercato occidentale, eccetto l’Unione Sovietica. I dischi prodotti per gli abitanti del posto erano destinati ad accompagnare matrimoni,

Alla GZ Media cresce a dismisura la produzione di vinili funerali, celebrazioni patriottiche, oppure erano incisioni di fiabe o successi di artisti autorizzati dal regime.

Con il crollo del comunismo, l’azienda fu privatizzata e Pelc fu prima il principale azionista poi ne divenne unico proprietario.

Pelc, nonostante i tempi si direzionassero verso cassette e CD, decise di non smettere mai di produrre vinili.

Mantenne in funzione solo i macchinari necessari per produrre vinili per i pochi appassionati e conservò gli altri.

Nel 1994 l’azienda produsse 300 mila dischi, nel 2014 sono diventati 14,5 milioni. Quest’anno Pelc si aspetta di produrne 20 milioni.

“Sinceramente se qualcuno mi avesse detto che il vinile sarebbe ritornato, non gli avrei creduto - commenta Pelc.

Negli anni, anche la piccola Lodenice è cambiata, è cresciuta, diventando una

piccola città. È stata costruita un’autostrada che la lega a Praga e permette agli abitanti di arrivarci in solo mezz’ora. Molte persone, stanche di vivere nella capitale, si sono trasferite a Lodenice, favorendone la crescita e lo sviluppo.

Micheal Sterba, direttore esecutivo di GZ Media, spiega che “la richiesta di vinili è cresciuta stabilmente dal 2005 ma si è impennata negli ultimi anni» ma aggiunge che «solo uno scemo può pensare che questa moda durerà per sempre. Forse scomparirà nel giro di pochi anni. Chi lo sa? Nessuno può saperlo”.

Alla GZ Media gli operai incidono con una punta di diamante sottilissimi solchi su una lastra di rame che diventerà la copia madre, questa pratica è ormai poco usata e restano solo ventitré macchine per svolgere questa operazione. Altri invece, scaldano i dischi in vinile, li poggiano su un piatto di nickel tratto dal disco madre e li pressano. A questo punto, il disco deve raffreddarsi e viene posto su un alto perno metallico per sedici ore.

Recentemente, la GZ Media ha fatto realizzare delle nuove presse da un’azienda cieca, sono i primi nuovi macchinari impiegati nella produzione di vinili da decenni. Ma l’azienda preferisce il vintage ed è alla continua ricerca di macchinari abbandonati in giro per il mondo.

Che duri un anno o altri dieci, concediamoci il lusso di comprarne uno, di vederlo girare su quegli attrezzi tanto strani e di sentirci come si sentivano loro, i nostri genitori, e non è nostalgia, ne l’atto forzato di ritornare ad un passato glorioso ma un piacere piccolo, puro che ci regala quell’odore di casa.

Ilaria Forniti

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IO SUONO CON DAMIANO EMOZIONI IN MUSICA AD “IO SUONO CON DAMIANO 2015” Con Piotta, The Niro e Otto Ohm Confermato il successo del festival dedicato a Damiano Malvi “Tante persone, tanta voglia di fare, di stare insieme e di cantare. Solo amore per voi e per Damiano”. Con questo splendido post sulla sua pagina Facebook il Piotta, headliner di Io Suono con Damiano 2015, ha confermato il grande successo della VII edizione del festival musicale nato nel 2009 in ricordo di Damiano Malvi. Come ogni anno la tenacia, la forza di volontà, l'unione hanno reso questo evento imperdibile per tutti coloro che sabato 5 settembre si sono riuniti al campo sportivo “G. Buzzi” di Campo di Carne in nome della musica, dell'amicizia e del ricordo.

Ad aprire il concerto le sonorità introspettive di The Niro, cantautore polistrumentista che ha regalato al pubblico una lunga scia di emozioni intense. La band romana degli Otto Ohm ha fatto invece ballare e cantare il pubblico con il reggae di Crepuscolaria e Amore al terzo piano, ma non sono mancati momenti intensi con canzoni come Come parlo di te e Vedere la vita che va. Piotta ha chiuso il festival con un live energico e trascinante: la musica e le parole di Supercafone, Il mambo del Colosseo, Troppo Avanti hanno fatto vibrare e saltare tutto il campo sportivo. Così anche quest'anno si è ripetuta la magia ed il pubblico si è unito in una voce sola che ha attraversato, come una scossa, le orecchie ed il cuore di tutti i presenti.

ne del festival ha perciò confermato ancora una volta che il solo vero collante e motore di “Io Suono con Damiano” è da sempre l'amicizia.

Laura Alteri Ufficio stampa “Io Suono con Damiano” press@iosuonocondamiano.it Per informazioni: Sito: www.iosuonocondamiano.it Facebook: https://www.facebook.com/iosuono Instagram: iosuonocondamiano Twitter: io suono con damiano; @iosuono

FARTEATRO L'associazione di promozione sociale "Colori nel Mondo", presieduta dal regista apriliano Giuliano Leva, in collaborazione con il "Teatro Europa", avvia il progetto teatrale denominato "farTEatro", un percorso multidisciplinare che ha come obiettivo quello di creare compagnia teatrale stabile di giovani artisti e tecnici. Il percorso "farTEatro", permetterà ai bambini tra i 10 e i 13 anni - sotto la guida di esperti nel settore artistico - di avvicinarsi all'arte teatrale assumendo un ruolo di responsabilità nella compagnia. Le selezioni partiranno ad ottobre e le iscrizioni sono già aperte.

“Lo scopo - ha spiegato l'associazione Colori nel Mondo - è quello di appassionare la nuova generazione, di coinvolgere i giovani in un lavoro di gruppo che permetta loro di sviluppare fantasia, immaginazione e creatività.”

ISCRIZIONI APERTE FINO AL 30 SETTEMBRE 2015

“Tutte le band che suonano sul palco di Io Suono con Damiano capiscono subito il significato della manifestazione e le emozioni che attraversano la serata ed i giorni che anticipano il concerto. Questo ci fa proseguire in questa direzione e ci fa capire che l'amore che c'è intorno al ricordo di Damiano arriva forte e chiaro a tutti”, dichiarano soddisfatti gli organizzatori dell'evento. Il successo di questa edizio-

Per maggiori informazioni, compilare il modulo sul sito web www.farteatro.it oppure contattare direttamente i numeri 347/33.19.260 oppure 328/35.88.915.

Gli incontri per il progetto FARTEATRO, si svolgeranno presso il TEATRO EUROPA DI APRILIA per far vivere ai ragazzi da subito la magia del Teatro.

Durante tutta la durata del corso e durante la realizzazione dello spettacolo, ogni ruolo sarà affiancato e supervisionato da un responsabile ed esperto del settore, che guiderà il lavoro di ogni candidato, monitorati dalla figura della psicologa dell'associazione Colori nel Mondo, che seguirà per tutta la durata del laboratorio le fasi dei diversi corsi.

CONTATTI Ass. Colori nel Mondo: info@colorinelmondo.com www.colorinelmondo.com

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UN’INFIORATA RECORD Un’Infiorata per il Guinness World Records nel 2016, un evento nazionale per l’80esimo Anniversario della Fondazione di Aprilia.

Gioni fai il Sindaco di Aprilia Antonio Terra ha incontrato i rappresentanti dell’Associazione Turistica ProLoco e dei comitati promotori delle Infiorate Cittadine promosse dalle comunità parrocchiali di Campoverde e Maria Madre della Chiesa. All’incontro ha preso parte anche il Consigliere Comunale Alessandro D’Alessandro.

Scopo della riunione discutere preliminarmente il progetto di realizzare un’Infiorata cittadina che superi l’attuale record mondiale di 1400 metri quadrati, realizzato a Genazzano, ed entrare così di diritto nel Guinness World Records.

L’Amministrazione intende così promuovere un evento di rilevanza nazionale nell’ambito delle celebrazioni previste l’anno prossimo per l’80esimo Anniversario della Fondazione di Aprilia.

Gli interlocutori hanno convenuto nel ritenere rilevante il progetto, che coinvolgerà centinaia di volontari, artisti, nonché le aziende del settore florovivaistico del territorio apriliano, uno dei maggiori produttori del Lazio.

SCUOLA ELEMENTARE '56 '57 '58 Il 29 agosto, presso il Pidocchietto di Aprilia, si sono riuniti, a distanza di quasi 60 anni, alcuni componenti della Scuola elementare Marconi di Aprilia del 1956, 1957 e 1958. 16 “alunni” con il professor San Filippo.

La cena-evento è stata organizzata grazie a 2 componenti della scuola: Fernando Funari e Francesco Allegretti che, grazie anche a Facebook, sono riusciti a riunire quanti più partecipanti possibile. In realtà questa è la seconda “rimpatriata”, preceduta da quella avvenuta 25 anni fa.

Di seguito l’elenco dei partecipanti alla cena del 29 agosto 2015: Prof. Sanfilippo, Lanari, Santangelo, Funari, Lorenzon, Riezzo, Simeoni, Spada, Pallidinelli, Pennacchi, Zecchi, Francesconi, Allegretti, Ceccarelli, Cacciani.

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IL 21% DEL NOSTRO TERRITORIO RISCHIA DI DIVENTARE UN DESERTO

Clima, allarme cnr: l'Italia del sud rischia di diventare un deserto in meno di un secolo

S

tiamo lentamente diventando un deserto. L'assenza di piogge di questa estate è solo l'ennesimo tassello di un processo che sta in moto da tempo e che nel medio lungo periodo rischia di trasformare il 21% del territorio italiano in deserto. Non una mera eventualità ma un allarme vero e proprio messo nero su bianco dal CNR, Consiglio nazionale delle ricerche, con uno studio presentato nel corso di Expo 2015.

“Le aree siccitose coprono oltre il 41% della superficie terrestre e vi vivono circa due miliardi di persone. Il 72% delle terre aride ricadono in paesi in via di sviluppo, la correlazione povertàaridità è dunque chiara. Se si guarda all'Italia, gli ultimi rapporti ci dicono che è a rischio desertificazione quasi 21% del territorio nazionale, il 41% del quale si trova nel sud”. A parlare è Mauro Centritto, direttore dell'Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree del Consiglio nazionale delle ricerche e coordinatore della conferenza "Siccità, degrado del territorio e desertificazione nel mondo" all'Expo di Milano. “In Sicilia le aree che potrebbero essere interessate da desertificazione sono addirittura il 70%, in Puglia il 57%, nel Molise il 58%, in Basilicata

il 55%, mentre in Sardegna, Marche, Emilia Romagna, Umbria, Abruzzo e Campania sono comprese tra il 30 e il 50%”, continua il ricercatore. Uno scenario inquietante, che non lascia spazio a dubbi sull'urgenza di azioni strategiche per arginare o mitigare i cambiamenti climatici.

La ricerca nel CNR presentata all'Expo 2015.

Nel mondo sono 2 miliardi le persone che vivono in ambienti siccitosi.

“Entro la fine di questo secolo le previsioni parlano, per il bacino del Mediterraneo, di aumenti delle temperature tra 4 e 6 gradi e di una significativa riduzione delle precipitazioni, soprattutto estive: l'unione di questi due fattori genererà forte aridità. Paradossalmente continua il ricercatore del Cnr -, men-

tre per mitigare i cambiamenti climatici sarebbe sufficiente cambiare in tempo la nostra politica energetica, per arrestare la desertificazione questo non sarà sufficiente, poiché il fenomeno è legato anche alla cattiva gestione del territorio", aggiunge Centritto. Il quale richiama anche l'espressione inglese "dust bowlification" (da dust, polvere, e bowl, conca). “E' un concetto differente dalla desertificazione, giacché anche i piu' estremi deserti sono comunque degli ecosistemi (le aree aride includono il 20% dei centri di biodiversità e il 30% dell'avifauna endemica), mentre le conche di polvere sono un punto di non ritorno”.

La diffusione di questi territori sempre più inospitali acuirebbe ovviamente le ondate migratorie in atto. Ad essere colpiti dalla siccità sono infatti i paesi del bacino Mediterraneo, tra i piu' fragili dal punto di vista ambientale e antropico. Molte persone che arrivano da noi non fuggono dalla guerra, ma da aree rese invivibili dalla desertificazione, sono rifugiati ambientali.

Tonj Ortoleva

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IL VOSTRO GATTO VI AMA… E VE LO DICE IN TANTI MODI 25 modi che ha un gatto per dimostrarvi affetto

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l gatto, animale fiero, scaltro, pieno di orgoglio e di eleganza. Allo stesso tempo è territoriale, scostante, opportunista e spesso anche antipatico. Tuttavia, riescono ad essere generosi ed affettuosi come nessuno. Merito della loro intelligenza e della loro indipendenza.

Il Guardian ha raccolto 25 modi che ha un gatto per dirvi che vi ama e per comunicarvi che vuole un rapporto da pari a pari. Qui di seguito ve li proponiamo.

Il gatto ti aspetta alla porta di casa. Un gatto è in grado di riconoscere il suono di un’automobile particolare in una strada trafficata.

Il gatto ti segue e ti osserva. Il micio in genere quando segue i componenti della famiglia è in realtà molto curioso di scoprire come le persone passano il tempo.

Il gatto ti fissa. Quando lo fa sembra inquietante. Ma si limita a farlo solo con le persone a cui vuole bene o che comunque lo incuriosiscono.

Che significa quando il gatto fa l'occhiolino? Vuol dire che vi vuole bene.

Per loro questo gesto equivale ad un bacio.

I gatti non si accontentano di un rapporto freddo distaccato, ma vogliono un rapporto alla pari, fatto di rispetto ed equilibrio. Se glielo date avrete il loro affetto incondizionato Miagolio. I gatti non miagolano mai ad altri felini ma solo agli esseri umani. Parlano con noi e cercano di dirci qualcosa, anche attraverso le fusa.

l gatto tollera l'affetto umano. Quando un micio si lascia accarezzare e baciare lo fa perché vi vuole bene.

Il gatto ti ha morso, non gli piaci. Se un gatto non ti morde sei fortunato, gli vai a genio.

A volte si morde per gioco. A volte capita qualche morso, ma quando sono lievi e non dolorosi rappresentano un nuovo slancio affettivo.

Testate cariche di amore. Quando il gatto strofina la sua testa contro il vostro viso in realtà sta depositando sulla pelle dei ferormoni che vi marcano come “sua proprietà”.

I gatti sono autoritari. Provate a sparire per qualche minuto. Dopo un po’ il felino di casa verrà a cercarvi e, una volta trovati, inizierà a miagolare per farsi seguire o per ottenere un po’ d’attenzione.

Non esistono porte chiuse. Il micio vuole entrare in una stanza chiusa? Inizierà a graffiare tutto ed a miagolare. Che si fa? Lo si mette in un’altra stanza.

inmovimento | 17 I gatti toccano. Nonostante tutto, i gatti a volte esprimono il loro stato d’animo con del contatto fisico.

Il gatto ti lecca, ti considera un parente. Se il gatto vi lecca vi considera come un membro del suo clan. Potrete considerarlo un cugino, da quel momento in poi.

Il gatto fa la posta, ti crede sua madre.

Quando un micino fa la pasta con le zampe in realtà risveglia un gesto istintivo da cucciolo, quando preme sulle mammelle della mamma per bere più latte.

Il gatto ti porta un topo, è un regalo.

Se il vostro gatto vi vuole davvero bene di tanto in tanto vi porta qualche regalino: topi, uccellini, lucertole. Accettatelo di buon grado e dategli un premio. Non punitelo, non capirebbe il motivo.

o con le braccia occupate da roba pesante.

Occhio ai dispetti. Il gatto è maestro nell’arte del dispetto. Se c’è qualcosa che non va ve lo farà notare in modo sottile, come fare la cacca su un tappeto.

Non fatelo sentire ignorato. State sempre con lui e portatelo con voi nei vostri viaggi. Gli farà molto piacere e non si sentirà da solo.

Le ginocchia? Comodissime. I gatti adorano sedersi sulle ginocchia. Vai a capire perché.

Niente ginocchia? Vanno bene gambe, braccia, testa. Ogni parte del corpo umano va bene.

I gatti sono gelosi. Attenti a dargli le giuste attenzioni. Potrebbero arrabbiarsi, in caso contrario.

Se vi mostrano il ventre si fidano di voi. Il ventre è la loro part e più vulnerabile. Se lo fanno hanno davvero molta fiducia in voi.

Adorami. Questo vi dice il vostro gatto quando si butta ai vostri piedi, possibilmente quando siete in difficoltà, di fretta

La casa, tutta loro. Voi siete solo dei simpatici co-inquilini.

Il silenzio vale più di mille miagolii.

Perché se non reagiscono quando parlate loro, vuol dire che va tutto bene.

Non antropomorfizzate il vostro gatto. E’ un gatto, non ragiona come gli umani. Lasciategli esprimere la propria vita felina senza condizionamenti umani.

R.I.

18 | inmovimento

DISMALAND È LA FINE DELLE FAVOLE

L’ultima avvincente creazione di Bansky

C

hi di noi non si è imbattuto almeno una volta, magari anche senza saperlo, sul web o direttamente sul posto, nei celebri stencil del più noto esponente della street art?

Stiamo parlando di Bansky, un nome senza volto che tappezza da anni i muri dell’Inghilterra.

Nato e cresciuto a Bristol, ma senza un nome da diffondere, le sue opere d’arte sono l’unica cosa che lo descrivono e così continua a farsi strada a suon di bombolette per manifestare le sue idee.

Un sovversivo, un innovatore, uno spirito creativo e originale, un uomo che ha scelto di essere arte prima che fama e artista prima che star.

I suoi stencil hanno iniziato a coprire i muri di Bristol, poi quelli di Londra e ad oggi, sono arrivati nelle maggiori capitali d’Europa. Una carriera niente male per uno che non ha nemmeno un nome!

L’ultima e forse la più vistosa delle creazione di questo artista esuberante è Dismaland, l’immagine antitetica del parco giochi, dove i protagonisti delle favole finiscono “infelici e scontenti”.

Weston-super-Mare, nel Sommerset, è da tempo che non vede orde di turisti, ma con l’apertura di Dismaland sono arrivate migliaia di persone al giorno, decise a fare file chilometriche per aggiudicarsi l’ingresso a questo parco sorprendente.

Dismaland ha aperto i battenti il 22 Agosto e resterà aperto per cinque settimane, ogni giorno accadrà al suo interno qualcosa di diverso, con spettacoli, documentari, comici e i concerti dei Massive Attack e dei Pussy Riot.

Le code per entrare nel parco nel giorno dell’inaugurazione sono durate ore ed è circolata voce che l’accesso negato all’acquisto dei biglietti online facesse parte del gioco.

I primi fortunati ad avere accesso al parco sono stati 1000 cittadini dello stesso Sommerset, estratti con una lotteria.

All’interno, ogni dettaglio è curato, non ci sono biglietti cartacei ma timbri sui

Il nuovo parco divertimenti da incubo.

Lasciate ogni speranza, voi ch’entrate. polsi, la ruota panoramica costa 1£ e ti lascia sospeso davanti alla Cornovaglia, dove l’orizzonte è freddo e malinconico, c’è una carrozza capovolta con una principessa morta e una pesca “alla paperella” che in realtà è un piccolo mostriciattolo. Eppure, a dire di chi lo ha già visitato “è stata un’esperienza fantastica e meravigliosa”.

Nonostante le fattezze grottesche e un po’ macabre, Dismaland è anche un posto per bambini. Il libro della mostra, in vendita allo shop, inizia proprio così “Sorry kids, the fairytale is over”.

In queste poche parole si addensa il manifesto di Bansky, la favola è finita

ed egli vuole tagliare via l’incanto e svelare il mondo per quello che è.

I bambini si trovano così a giocare con barchette telecomandate che hanno le sembianze dei grossi barconi pieni di profughi arresi.

A Dismaland non c’è più spazio per la magia, per il lieto fine ma al posto delle bacchette, ci sono palloncini con scritto “Sono un imbecille”. È un luogo dove passi continuamente dal riso all’indignazione, un spazio visionario dove il bello e il brutto si mescolano creando ad un’esperienza onirica estremamente originale.

Tra gli autori chiamati a partecipare alla collettiva, nessun nome italiano ed il perché è abbastanza ovvio, l’Italia è un paese di moderati e Dismaland è un vero e proprio festival di controcultura.

Tra i nomi celebri, invece, spicca quello di Damien Hisrt, un altro genio dell’arte britannica contemporanea.

I primi commenti sui social network sono un tripudio di entusiasmi, è “eccezionale”, “meraviglioso”, “profondamente scioccante” e quindi non proprio “deludente” come aveva dichiarato lo stesso Bansky.

Si lascia il parco con il volto arrabbiato, l’animo inquieto e i pensieri attivi ed è forse proprio questo che vuole Bansky, lasciarci toccare e respirare le brutture tutte insieme per poterci rendere conto di come stanno veramente le cose e magari, per poter cambiarle.

Ilaria Forniti

20 | inmovimento

RITORNO AL FUTURO I 30 anni di culto del film che ha viaggiato nel tempo

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li adolescenti degli anni ’80 hanno vissuto, senza dubbio, la miglior decade cinematografica dedicata all’avventura, alla fantasia e al divertimento. Nel 1985 Robert Zemeckis diresse il primo film di una delle saghe più famose di tutti i tempi: Ritorno al Futuro. Nel 1989 e nel 1990 uscirono nelle sale gli unici due seguiti di questa geniale commedia fantascientifica in cui i protagonisti rimbalzano nel tempo a bordo di una DeLorean.

Il 21 ottobre 2015 sarà una data molto importante per i fan di questa trilogia prodotta da Steven Spielberg, non solo perché coinciderà con il 30° anniversario del primo film ma perché è la data che viene configurata da Doc per portare Marty nel Futuro.

Le 10 invenzioni diventate realtà Come accadde già per le saghe de Il Padrino e Terminator, il secondo episodio di Ritorno al Futuro riscosse lo stesso successo del primo e in questo caso il merito venne attribuito soprattutto al gran lavoro svolto dallo staff per ricreare quello che all’epoca chiamavano “Futuro”. Nel secondo episodio, uno scienziato pazzo con un ragazzo e la sua fidanzata volano nel tempo fino al 2015 interagendo con molti oggetti che all’epoca era possibile vedere solo in un film di fantascienza.

Nel frattempo molte di queste invenzioni fluttuano ancora nella nostra immaginazione, altre invece hanno ispirato molti progettisti a tal punto da diventare realtà:

1. LA VIDEOCHIAMATA

La storia della tecnologia racconta di diversi progetti che avrebbero dovuto rivoluzionare il nostro modo di vivere e che poi sono miseramente falliti. Uno dei più recenti è proprio il videotelefono. Le diverse compagnie telefoniche provarono a propinarci, anche se per un breve periodo, degli oggetti goffi e costosi ma poi furono soppiantati dalla diffusione dell'universo VoIP. Oggi basta uno smartphone - ormai più comune degli aspirapolvere - con una connessione dati ed ecco il faccione di chi vuoi davanti a te. Il tutto pressoché gratis.

Anche se i Google Glass non hanno avuto il successo sperato dagli appassionati di tecnologia e di fantascienza hanno sicuramente avviato l’era dei computer indossabili che ormai si è concentrata sugli smartwach e gli occhiali per la realtà virtuale come gli Oculus Rift.

3. I TABLET Sono una realtà già da diversi anni e al giorno d’oggi vengono utilizzati in qualsiasi campo, dall’istruzione alla medicina passando per la ristorazione.

4. SCHERMI PIATTI O FLESSIBILI Anche qui, la tecnologia LED ci ha permesso di arrivare ad avere schermi spessi solo qualche millimetro e con gli OLED (LG sta lavorando ad un modello per il 2017) sarà possibile anche avvolgere come un telo la propria TV. 5. CELL TV

2. COMPUTER INDOSSABILI

C’è troppa televisione ma non ne abbiamo mai abbastanza e ne vogliamo sempre di più. I tempi in cui c’era una TV per quartiere sono preistoria, una tv per

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Gli appuntamenti per il 30° anniversario di Ritorno al Futuro saranno tantissimi tra cui la proiezione al cinema con alcuni contenuti speciali. casa medioevo, una tv per stanza roba del secolo scorso. Nel film vediamo Marty Jr guardare sei canali televisivi contemporaneamente. Il trend attuale segue quell’idea. Toshiba ha pensato bene di creare una costosissima matrioska post-catodica, la CELL TV, in modo da poter vedere 9/12 canali alla volta.

E comunque l’interazione con diversi programmi contemporaneamente rappresentata nel film coincide con l’attuale interazione spasmodica che c’è con i diversi social network e app di messaggistica.

7. VIDEOGAME INTERATTIVI Al Cafe 80’s, il piccolo Elijah Wood debutta dicendo a Marty che usare le mani per giocare ai videogame è obsoleto. Oggi, ci sono le console senza controller come la Xbox con Kinect.

8. RICONOSCIMENTO D’IMPRONTE DIGITALI Nella famosa scena Jennifer, la fidanzata di Marty, chiede a Doc come si apre una porta senza maniglia e lui risponde: “Premi la placca con il pollice!”.Oggi i sistemi di riconoscimento biometrici, per esempio attraverso le impronte digitali, sono presenti su molti dispositivi.

La Gartner (multinazionale leader mondiale nella consulenza strategica, ricerca e analisi nel campo dell'Information Technology) prevede che entro il 2016 il 30% delle aziende userà l’autenticazione biometrica sui device mobili.

9. HOVERBOARD

6. PAGAMENTI ONLINE

Nel nostro 2015, seduto comodamente sul proprio divano, è possibile comprare ciò che vuoi con un semplice click.

E non solo, è possibile anche inviare, ricevere e gestire denaro dall’app del tuo smartphone.

Dopo diversi video fake girati sulla rete (il più famoso era quello del HURv con l’ingannevole presenza dell’attore Christopher Lloyd, il compositore Moby e lo skateboarder statunitense Tony Hawk) è arrivato finalmente un progetto reale di Hoverboard. Ci ha pensato Lexus a farlo diventare realtà. La tavola volante chiamata Slide funziona ad azoto liquido ed ha bisogno di una 'pista' di magneti, caratteristiche che ne renderanno difficile la commercializzazione.

Provato da skater professionisti ha però mostrato tutte le sua potenzialità 'volando' anche sull’acqua come i Pit Bull hoverboard usati dalla banda di Biff.

10. SCARPE AUTOALLACCIANTI

Lo stupore di Marty per le scarpe con gli autolacci faceva sembrare la cosa irrealizzabile. Dopo trent’anni, però, qualcuno ci è riuscito. Il prototipo di scarpe che si allacciano da sole esiste.

Già nel 2011 la Nike realizzò 15.000 paia delle Nike Air MAG (questo il nome delle scarpe usate nel film) in edizione limitata i cui proventi furono destinati alla Michael J. Fox Foundation, fondazione creata dallo stesso Fox per la ricerca sul Morbo di Parkinson. Mancava solo un piccolo dettaglio: Non erano autoallaccianti. Ma il 5 gennaio di quest’anno a Long Beach, California, il capo e designer della Nike, Tinker Hatfield, ha confermato che la società è attualmente a lavoro nello sviluppo delle iconiche scarpe da ginnastica “autoallaccianti”.

Non ci resta che aspettare il 21 ottobre e sperare che vengano presentate per celebrare il 30° anniversario.

Alessandro Cannavale mfwom.altervista.org

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MORTO DI LAVORO RISCHI E PERICOLI DI CHI LAVORA TROPPO

É

capitato a tutti di trattenersi a lavoro fino a tardi, ore di straordinario, lavoro trascinato a casa e completato in tarda notte per rispettare una scomoda scadenza.

Attenzione, però, secondo una ricerca, pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica "Lancet", chi lavora troppo rischia la salute. La ricerca spiega come chi lavora 55 ore o più a settimana ha il 33% di chances in più di essere colpito da ictus rispetto a chi, invece, è solito lavorare 40 ore settimanali o meno. Per gli studiosi, il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari sarebbe il 13% più alto nelle persone che si trattengono per troppo spesso sul posto di lavoro più del dovuto.

Lo studio è ricco e si basa su 17 ricerche precedenti, con un campione di riferimento che conta circa 530mila donne e uomini, seguiti per un periodo di tempo di 7 anni. I dati derivati dalla ricerca, hanno permesso ai ricercatori di rilevare che superare abitualmente le 40 ore lavorative a settimana, significa aumentare i rischi per la propria salute.

I dati sono sorprendenti: da 41 a 48 ore lavorative di media il rischio di ictus aumenta del 10% mentre tra le 49 e le 54 ore aumenta del 27%.

La ricerca esamina anche 25 studi precedenti condotti su 600mila uomini e donne residenti in Europa, Stati Uniti e Australia e monitorati per un periodo di tempo di 8 anni e mezzo.

Questa ulteriore indagine ha permesso di considerare l’aumento di rischio di incorrere in malattie cardiovascolari: un aumento del 13% della probabilità di incappare in questo genere di patologie

per coloro che passano a lavoro più di 55 ore a settimana, rispetto a chi, invece, si limita alle 40 ore. “I numeri che abbiamo avuto a disposizione durante la nostra ricerca ci hanno permesso di esaminare con grande precisione il collegamento tra le ore lavorate e le chances di sviluppare patologie che interessano il cuore”, ha spiegato l'autore dello studio Mika Kivimaki della University College

Lavorare troppo fa male alla salute, una ricerca sul prestigioso "Lancet": "Rischio ictus e malattie cardiovascolari". Lavorare per vivere o vivere per lavorare? La comunità scientifica risponde.

London, “I dipendenti che lavorano a lungo devono sapere che rischiano molto di più rispetto a chi, invece, si attiene agli standard”, sottolineano i ricercatori.

La ricerca interessa non solo il mondo scientifico, ma una legislazione negli ultimi anni più permissiva nei confronti di ore di straordinario e lavoro prolungato.

Urban Janlert della Umea University in Sweden, ci tiene a sottolineare come

“La Turchia ha il più alto numero di lavoratori 'instancabili' (il 43%), soliti lavorare più di 50 ore a settimana, mentre i Paesi Bassi hanno il numero più basso (meno dell'1%). Nonostante alcuni Paesi abbiamo messo in atto delle politiche per evitare gli eccessi, c'è ancora molta strada da fare”.

Lo scopo della ricerca era evidentemente quello di comprendere se gli orari eccessivi di lavoro comportano maggiori rischi per la salute dell'individuo, prescindendo dal tipo di lavoro effettuato.

Molto spesso infatti si è portati a considerare usuranti alcune tipologie di impiego a discapito di altre, lasciando intendere in sostanza che per alcuni lavori un orario più lungo sarebbe comunque sopportabile. Invece la ricerca britannica pubblicata su Lancet smentisce questo assunto, ribadendo come in ogni tipologia lavorativa c'è il rischio concreto di far aumentare le possibilità di contrarre malattie cardiovascolari all'aumentare dell'orario di lavoro. Questo dovrebbe imporre un maggiore riflessione da parte delle istituzioni relativamente alle politiche lavorative adottate.

Il mondo scientifico, mette in allerta amministrazioni, sindacati, imprenditori e i lavoratori stessi, confermando il detto “lavorare per vivere, non vivere per lavorare”, soprattutto se lavorare troppo può mettere a rischio la vita stessa.

Martina Creti

Eventi Teatrali Musicali

24 | inmovimento

INTERPOL

JOE SATRIANI

DAVID GARRETT

MAX PEZZALI

LINKIN PARK

ENRICO GIARETTA

CARMEN CONSOLI

EROS RAMAZZOTTI

BAGLIONI-MORANDI

SELAH SUE

STEVEN WILSON

FABRI FIBRA

STEVE HACKETT

CESARE CREMONINI

MIKA

MALIKA AYANE

LORENZO FRAGOLA

DEEP PURPLE

Roma – Ippodromo Capannelle 02/09 21:45 – 25,00€ Info e prevendita Cabril Viaggi Tel. 06 92708192/3 Roma – Auditorium Conciliazione 06/09 – da 35,00€ a 55,00€ Info e prevendita Cabril Viaggi Tel. 06 92708192/3 Roma – Ippodromo Capannelle 06/09 21:45 - 50,00 € Info e prevendita Cabril Viaggi Tel. 06 92708192/3 Roma – Campo Boario Testaccio 10/09 21:30 – 25,00€ Info e prevendita Cabril Viaggi Tel. 06 92708192/3 Roma – Il Centrale Live dal 10 al 22/09 – da 33,00€ a 85,00€ Info e prevendita Cabril Viaggi Tel. 06 92708192/3 Roma – Auditorium Conciliazione 22/09 – da 35,00€ a 45,00€ Info e prevendita Cabril Viaggi Tel. 06 92708192/3 Roma – Teatro Brancaccio 23/09 21:00 Info e prevendita Cabril Viaggi Tel. 06 92708192/3 Roma – Palalottomatica 29/09 21:00 - da 35,00 € a 55,00 € Info e prevendita Cabril Viaggi Tel. 06 92708192/3 Roma – Atlantico 02/10 21:00 – 18,00€ Info e prevendita Cabril Viaggi Tel. 06 92708192/3

Roma – Auditorium Parco della Musica 07/10 20:30 – da 34,00€ a 60,00€ Info e prevendita Cabril Viaggi Tel. 06 92708192/3 Roma – Palalottomatica 8/10 Info e prevendita Cabril Viaggi Tel. 06 92708192/3 Roma – Auditorium Parco della Musica 10/10 21:00 Info e prevendita Cabril Viaggi Tel. 06 92708192/3 Roma – Palalottomatica 14 e 15/10 21:00 - da 40,00€ a 70,00€ Info e prevendita Cabril Viaggi Tel. 06 92708192/3 Roma – Orion Live Club 23/10 22:30 – 20,00€ Info e prevendita Cabril Viaggi Tel. 06 92708192/3 Roma – Atlantico 24/10 21:00 – 25,00€ Info e prevendita Cabril Viaggi Tel. 06 92708192/3 Roma – Palalottomatica 27/10 21.00 - 36,00 € Info e prevendita Cabril Viaggi Tel. 06 92708192/3 Roma – Auditorium Conciliazione 03/11 – da 25,00€ a 45,00€ Info e prevendita Cabril Viaggi Tel. 06 92708192/3 Roma – Palalottomatica 06/11 21:00 – da 30,00€ a 45,00€ Info e prevendita Cabril Viaggi Tel. 06 92708192/3

Eventi Teatrali Musicali

inmovimento | 25

BRIGA

Roma – Atlantico 7 e 8/11 21:00 – da 10,00€ a 25,00€ Info e prevendita Cabril Viaggi Tel. 06 92708192/3

SCORPIONS

Roma – Palalottomatica 9/11 21:00 – da 45,00€ a 60,00€ Info e prevendita Cabril Viaggi Tel. 06 92708192/3

RAF

Roma – Auditorium Conciliazione 13/11 21:00 Info e prevendita Cabril Viaggi Tel. 06 92708192/3

SIMPLY RED

Roma – Palalottomatica 14/11 Info e prevendita Cabril Viaggi Tel. 06 92708192/3

TIZIANO FERRO

Roma – Palalottomatica 21 e 22/11 Info e prevendita Cabril Viaggi Tel. 06 92708192/3

NEK

Roma – Auditorium Parco della Musica 25/11 21:00 – da 35,00€ a 45,00€ Info e prevendita Cabril Viaggi Tel. 06 92708192/3

NEGRAMARO

Roma – Palalottomatica 26/11 Info e prevendita Cabril Viaggi Tel. 06 92708192/3

MARCO MASINI

Roma – Auditorium Conciliazione 26/11 Info e prevendita Cabril Viaggi Tel. 06 92708192/3

JOVANOTTI

Roma – Palalottomatica 27 e 28/12 Info e prevendita Cabril Viaggi Tel. 06 92708192/3

LINKIN PARK Questa edizione del Rock in Roma 2015 avrà come ospite una band d’eccezione: i Linkin Park, famosi a livello mondiale. Si tratta di un evento unico nel suo genere e di seguito troverete: data, prezzo dei biglietti e scaletta del concerto.

Questo è stato un anno molto impegnativo per i Linkin Park, poichè il loro “The Hunting Party Tour” li sta portando a girare il mondo in lungo e in largo: saranno finalmente presenti nella capitale il giorno 6 Settembre, una data da tenere bene a mente. Il concerto si terrà all’Ippodromo delle Capannelle e si preannuncia un evento in grande stile.L’apertura delle porte è fissata per le ore 16 ed il concerto inizierà alle 21,45. Il biglietto è unico, costa 50€ più diritti, per un totale di 57,50€. Se si possiede la carta prepagata PostePay si può usufruire di uno sconto del 15% oppure dell’accesso prioritario, a propria scelta. Questo evento vanta inoltre una collaborazione davvero invidiabile: il concerto sarà infatti aperto dai Simple Plan. Si preannuncia una serata adrenalinica, tra il sound nu-metal e l’energia dei componenti della band, soprattutto quella di Chester Bennington, un vero animale da palcoscenico!

Scaletta delle canzoni.

La scaletta del concerto sembra ormai certa: i Linkin Park delizieranno i loro numerosi fans con un mix di canzoni, dalle vecchie e famosissime a quelle più recenti dell’ultimo album: Guilty All the Same – Given Up – From the Inside – One Step Closer – Blackout – Papercut – Runaway – Wastelands – Castle of Glass – Leave Out All the Rest – Shadow of the Day – Iridescent – Robot Boy – Burn It Down – Waiting for the End – Final Masquerade – Wretches and Kings – Remember the Name – Skin to Bone – Numb – In the End – Faint – A Place for My Head – New Divide – Crawling – What I’ve Done – Bleed It Out.

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SCATTI NEL TEMPO Roma By Night

Tra luci e colori, la città eterna immortalata in una notte d’estate

R

oma di notte si rivela con luci ed effetti grandiosi, particolarmente intensi e scenografici. Un fotografo che abbia l'occasione di gironzolare per il centro di Roma in una bella serata estiva non può lasciarsi sfuggire l'occasione di far lavorare la propria macchina fotografica, fissando immagini suggestive della Città Eterna nella sua affascinante veste notturna. E’ proprio quello che è accaduto martedì 11 agosto 2015 nell’evento “Roma by night”, organizzato dal Canon Club Lazio.

Un numeroso gruppo di appassionati della fotografia ha potuto ammirare da vicino Roma nella sua bellezza, scoprendola in visuali ed angolazioni inconsuete. In queste pagine abbiamo raccolto degli scatti della serata. Per informazioni sui prossimi eventi: Presidente: Massimiliano Di Maio Vice Presidente: Valter Zannini lazio@canonclubitalia.com

Andrea Leone - Altare della Patria - F/10 T 6" 14mm

Andrea Leone. Piazza della bocca della verita' - iso 400- 1/400 - f9 - 24mm

Andrea Leone - Arco di giano - 3 scatti uniti; +1, 0,- 1 - iso 500 - f/5,6 - 14mm

Alessandro Nobili - Piazza Venezia Iso 100 F/11 13s Canon 40D Samyang 14mm 2.8

Antonella Corradi - Via Margutta - iso 200 F/4.4 T 1,60"

Carola Fedele - Roma - nikon d7100, tokina 11-16, iso 160, F/7.1, 30 sec

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Valter Zannini - Torre delle Milizie F/13 T 19" Iso: 160 Focale: 24mm Canon 5Dmk2 + 24-105

Massimiliano Di Maio - Roma - Canon EOS 6D EF35mm f/2 IS USM É/3.5 35.0 mm T 25"" Iso 160

Carola Fedele - Campidoglio - nikon d7100, tokina 11-16 iso 100, f/8, T 10"

Sara De Santis - Piazza Venezia, Altare della Patria - f/ 8 T 20 " iso 200 Lunghezza focale 15mm

Matteo Ruta - Monumento altare della patria 18mm iso-100 F/14 T 20"

Valentina Tassini - Via Monte Tarpeo angolo Via del Campidoglio - T 20" F/9 ISO: 800

Alessandro Nobili - Colosseo - Iso 100 F/11 T 8" Canon 40D Samyang 14mm 2.8

Giacomo Salomone - Roma - Canon 7D e lente Canon 17-40L F/74 con diaframma impostato su F/9 iso 100

Giacomo Salomone - Roma - Canon 7D e lente Canon 17-40L f74 con diaframma impostato su f/9 gli iso a 100

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“Campovolo 19/09/2015: La Festa!”

S

abato 9 Maggio, in collegamento in diretta alla trasmissione Che tempo che fa condotta da Fabio Fazio, l'inviato Fabio Volo ha consegnato a Luciano Ligabue il 7° disco di platino (corrispondente a 350.000 copie) per le vendite di Mondovisione, ultima fatica discografica in studio del rocker di Correggio (RE), datato Novembre 2013.

Mondovisione non è però l’ultima uscita discografica di Ligabue, il 14 aprile è uscito Giro del mondo, disco live che testimonia l’ultimo trionfale tour che ha portato Ligabue, come dice il titolo stesso, in giro per il mondo, da Roma a Sydney e, facendo dappertutto sold out, testimonianza dell’enorme fama di cui ormai Ligabue gode non solo nel nostro paese.

Il 6 Maggio, con una conferenza stampa presso Campovolo, l’aeroporto di Reggio Emilia, Ligabue ha ufficializzato quello che molti esperti del settore affermavano da tempo,il terzo concerto a Campovolo il 19/09/2015.

Come ha affermato lui stesso sarà il suo concerto più lungo di sempre, dato che quest’anno corrono diversi anniversari importanti della carriera di Ligabue: 25 anni di carriera, 20 anni dalla pubblicazione di Buon Compleanno Elvis, il disco che tutt’ora è il più venduto della carriera con più di 1 milione di copie vendute, e 10 anni dal primo concerto a Campovolo che detiene il record europeo di spettatori paganti per un unico artista, oltre 180.000.

In questo concerto, come ha detto Ligabue, suonerà e canterà dal vivo: • Tutto l’album Ligabue accompagnato dai ClanDestino.

• Tutto l’album Buon Compleanno Elvis accompagnato La Banda.

•

Tutto il meglio di Giro del mondo accompagnato da Il Gruppo.

L’inizio del concerto è programmato alle ore 20.30 (apertura al pubblico dalle ore 8.00). Costo unico del biglietto è di 50,00 euro (incluso diritto di prevendita), i tagliandi sono disponibili sul circuito Ticketone.

Sarà il concerto più lungo della carriera di Ligabue,suonerà e canterà dal vivo integralmente sia “Ligabue” che “Buon compleanno Elvis” e il meglio di “Giro del mondo” Quello per CAMPOVOLO – La festa 2015 sarà molto più di un semplice biglietto. Tutti coloro che acquisteranno il titolo d’accesso al concerto, infatti, riceveranno in esclusiva lo “SPECIAL BOX CAMPOVOLO 2015” (che non sarà possibile acquistare o ricevere in altro modo), che conterrà: • Un dvd con i videoclip di “Balliamo sul Mondo” e “Certe Notti”, i filmati degli stessi brani eseguiti dal vivo durante il “Mondovisione Tour”, e il videoclip di “C'è sempre una canzone”.

• Un biglietto “memorabilia” per entrare subito nel cuore dell'evento. Con i codici personali stampa-

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ti sul biglietto si potrà accedere a contenuti esclusivi dal backstage e dalle prove, oltre a videodirette e aggiornamenti in tempo reale su campovolo.ligabue.com.

La ristampa di 2 foto cartoline ufficiali utilizzate ai tempi dell'uscita di “Ligabue” e “Buon compleanno Elvis”, oltre a 3 foto cartoline live.

Un booklet di 40 pagine con i racconti della nascita di “Ligabue” e di “Buon Compleanno Elvis”.

A Campovolo i festeggiamenti cominceranno con un giorno di anticipo con ASPETTANDO CAMPOVOLO: dalle ore 15.00 alle ore 24.00 di venerdì 18 settembre il Liga Village, all’interno dell’area di Campovolo, sarà infatti aperto al pubblico che ha acquistato il biglietto per il concerto. L'area sarà animata da “intrattenimento da strada” (artisti, giocolieri professionisti e musicisti) e dalla proiezione dei film "Radiofreccia" e "Da zero a dieci" di cui il Liga è stato regista. Oltre a numerosi punti di ristorazione (i cui prezzi saranno controllati dall'organizzazione), l’area ospiterà il LigaStory, dove si potrà ripercorrere attraverso immagini e oggetti la carriera di Luciano, e un’Area Mongolfiere dove il pubblico potrà godere dall'alto del panorama e della grande festa nel pieno del suo svolgimento.

Inutile dire che dal giorno dell’annuncio “Campovolo 2015” si candida a diventare l’evento musicale della stagione, con gli hotel e luoghi di ristoro presi d’assalto nei pressi di Reggio Emilia e aeree limitrofe. Un buon modo di dare un contributo anche in maniera diretta all’economia del paese,e con i tempi che corrono ben vengano eventi del genere.

Marco Palli

inmovimento | 29

FABRIZIO DE ANDRÈ

F

abrizio De Andrè è stato senza dubbi uno dei più grandi cantautori di tutti i tempi. Nessuno come lui è riuscito a scrivere canzoni apparentemente semplici, che abbiamo cantato in gita con una birra in mano e altre che per capirle non sono bastati libri e discussioni con gli amici.

Insieme a Luigi Tenco, Gino Paoli e altri artisti è stato uno degli esponenti di spicco della Scuola Genovese che negli anni Sessanta ha dato un’impronta decisiva alla canzone d’autore.

Cantautore ma anche scrittore e attivista politico: Fabrizio De Andrè nella sua vita si è sempre schierato con gli ultimi, gli emarginati, i ribelli, quelli che vorrebbero cambiare il mondo ma alla fine non ci riescono. Perché la poesia sta proprio in un sogno impossibile da raggiungere se non in un’opera destinata a rimanere immortale. Nasce a Genova (Pegli), in Via De Nicolay, il 18 febbraio 1940.

Dopo aver trascorso gli anni della guerra in campagna a Revignano d’Asti, la famiglia De Andrè fa ritorno a Genova, in Via Trieste n° 13.

Fabrizio studia al liceo Cristoforo Colombo e dopo il diploma si iscrive all’università, frequentando con poca convinzione prima medicina e lettere, poi giurisprudenza, dove supera diciotto esami senza arrivare però alla laurea. La sua è una normale gioventù da figlio di agiata famiglia della buona borghesia: la scuola, tre mesi di villeggiatura al mare, variegate letture nella biblioteca di casa, ma anche lunghe serate trascorse con Paolo Villaggio, Luigi Tenco, Gino Paoli e il poeta Remo Borzini a parlare di letteratura, di poesia e di cantautori francesi. A sedici anni compra la sua prima chitarra e il primo amplificatore e si mette a suonare jazz con un gruppo guidato dal pianista Mario De Santis, nel quale capita spesso Luigi Tenco col suo sax tenore; De Andrè

si ispira alle sonorità e allo stile del chitarrista americano Jim Hall, suo idolo.

I successivi passi nella musica li muove cantando e suonando in una formazione country e western che si chiama The Crazy Cowboy and Sheriff One, con cui si esibisce nelle feste studentesche.

Nello stesso periodo butta giù le sue prime composizioni, canzoni strane e crude che parlano di suicidi, prostitute , drogati e impiccati. Nel 1958 incide il suo primo 45 giri, Nuvole barocche, passato praticamente inosservato.

Si sposa a ventidue anni con Erica Rignon (detta Puny) e diventa padre di Cristiano a meno di ventitrè.

In quel periodo alterna ancora l’hobby della musica ad un impiego negli istituti privati del padre (che aveva a Genova un paio di scuole per ragionieri, periti e geometri).

Il suo primo grande successo è La canzone di Marinella, brano che viene interpretato da Mina nel 1965 diventando subito un best seller.

Nel 1966 esce il suo primo album, Tutto Fabrizio De Andrè. Nel 1976 dopo aver incontrato la cantante Dori Ghezzi, sua compagna da allora e da cui ha avuto la figlia Luisa Vittoria (Luvi), acquista un’azienda agricola in Sardegna, nella zona di Tempio Pausania.

Il 28 agosto 1979 viene sequestrato insieme a Dori Ghezzi e per quattro mesi la coppia rimane prigioniera sulle montagne sarde.

Fin dalle sue prime incisioni De Andrè si è imposto come il cantautore italiano che più di ogni altro si è accostato al genere musicale di grandi autori come Jacques Brel, Leonard Cohen e Bob Dylan; è stato il primo in Italia a dare alla canzone contenuti nuovi rispetto a quelli tradizionali, dimostrando che attraverso la canzone

si potevano anche raccontare storie fino a quel momento riservate agli scrittori o ai poeti. Alla sua attività di autore e interprete ha affiancato quella di traduttore dei testi di Georges Brassens, Dylan e Cohen. Mentre i suoi album continuavano a uscire, De Andrè si rifiutava di fare televisione e di esibirsi in pubblico. Il suo primo concerto lo ha tenuto il 18 marzo 1975 alla Bussola di Focette, affiancato dai New Tolls. Da allora le sue esibizioni dal vivo sono state comunque rare.

L'11 gennaio 1999 Fabrizio De André muore a Milano, stroncato da un male incurabile. I suoi funerali si svolgono il 13 gennaio a Genova alla presenza di oltre diecimila persone.

Marco Palli

DISCOGRAFIA COMPLETA ALBUM IN STUDIO: 1966 - Tutto Fabrizio De Andrè 1967 - Volume I 1968 - Tutti morimmo a stento 1968 - Volume III 1970 - La buona novella 1971 - Non al denaro, non all'amore né al cielo 1973 - Storia di un impiegato 1974 - Canzoni 1975 - Volume 8 1978 - Rimini 1981 - Fabrizio De André 1984 - Crêuza de mä 1990 - Le nuvole 1996 - Anime salve

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ALLEGRIA VIRALE CONTAGIATI AMICI E PARENTI L’allegria è contagiosa, ce lo conferma uno studio dell’Università di Manchester e Warwick

G

li amici siano il veicolo più rapido ed efficace per trasmettere il buonumore. Da cosa dipende la felicità? L'allegria si può allenare? Le risposte degli esperti e qualche curiosità dal mondo della ricerca.

Sorridere alla vita è il modo migliore per superare le difficoltà, una bella serata goliardica, una risata di cuore, le battute umoristiche di un amico, sono gli antidoti migliori ad un periodo negativo. Sembrano tutte affermazioni condivisibili, quasi banali ma se a confermarlo è una strutturata ricerca dell’Università di Manchester e Warwick, assumono valore scientifico. E così il vecchio detto “Sorridi alla vita e la vita ti sorriderà” viene confermato da uno studio condotto su un campione di 2.000 adolescenti americani delle scuole superiori.

La ricerca mette in evidenza, in particolare, un aspetto della contagiosità della felicità: se ad essere felice è un caro amico, allora l’effetto contagio è molto più probabile, un vero toccasana contro la depressione.

L’influenza delle persone che ci sono accanto, può quindi diventare lo strumento con cui superare i propri momenti di difficoltà, come se a specchio potessimo trasformare la felicità e la proattività delle persone care, in stimoli per superare le avversità. Una sorta di inconscio buon esempio.

Quanto tempo ci vuole per essere contagiati dalla felicità altrui? La ricerca ci fornisce una risposta: dai 6 ai 12 mesi di contatto con una persona felice. Un periodo di momenti spensierati e risate strappate, porta ad affrontare con maggiore probabilità di successo un periodo di depressione.

Il professor Thomas House, responsabile della ricerca per l'Università di Warwick,

spiega come la felicità sia d’aiuto alle persone con peculiari difficoltà, spiega infatti il professore come la felicità e l’allegria “siano fondamentali per combattere lo status di sofferenza di alcune persone con particolari disagi sociali, persone malate di solitudine, o anche di persone vittime di

Sorridi alla vita e la vita ti sorriderà: una sorta di terapia contro il cattivo umore, un vero e proprio antidoto contro la depressione. abusi subiti durante l'infanzia.” Il risultato della ricerca, che può sembrare non dica nulla di nuovo rispetto al comune sapere, porta ad una morale da lieto fine da film per famiglie: “Chi trova un amico, trova un tesoro”, promuovere relazioni di amicizia sana, duratura e spensierata è un’efficace soluzione per rendere i ragazzi più forti nell’affrontare momenti di difficoltà, attraverso l’aiuto di buoni amici, con i quali condividere momenti di positività e sane abitudini.

Quindi felici si nasce o si diventa?

“La felicità è legata al sistema gratificazione-frustrazione - spiega Vittorino Andreoli, autorevole esperto di psichiatria in Italia - un meccanismo comune a tutte le specie viventi e fondamentale per la soprav-

vivenza. Essere gratificati significa essere apprezzati e mostrarsi vincenti davanti agli altri. La frustrazione, al contrario, è una disposizione d'animo che si avverte di fronte a un fallimento. Per sopravvivere, Darwin insegna, bisogna essere vincenti: essere felici vuol dire, in quel determinato momento, essere vincente. La depressione (ovvero un continuo stato di frustrazione) porta invece spesso al suicidio e quindi all'auto-annientamento”.

Dal punto di vista evolutivo non è facile spiegare cosa spinga l’uomo a cercare la felicità, nonostante sia evidente l’effetto benefico di un radicato buonumore nella vita delle persone e di chi gli è accanto. La scienza azzarda ipotesi sulla predisposizione genetica alla felicità, ma non temete, se non siete tra i fortunati “geneticamente felici”, potete rimediare con un po’ di sano allenamento. In un recente esperimento Barbara Fredrickson dell'Università del North Carolina ha sottoposto un campione di volontari a un esercizio quotidiano di meditazione incentrato sul pensare positivamente a uno dei propri cari, estendendo poi questo pensiero positivo a persone che invece non ci sono altrettanto vicine.

Dopo 7 settimane, di quotidiano training di qualche minuto, i partecipanti hanno dimostrato di aver raggiunto livelli più alti di speranza, gratitudine, ottimismo e di aver migliorato le proprie relazioni sociali, rispetto al gruppo di controllo. Questi miglioramenti nell’atteggiamento sono persistiti per alcuni giorni anche dopo la fine della terapia.

Martina Creti

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SCOPERTA UNA SPECIE UMANA SCONOSCIUTA

H

omo naledi. Si chiama così la nuova specie umana scoperta da un gruppo di scienziati internazionali. L’eccezionale ritrovamento è avvenuto in una grotta a 90 metri di profondità all’interno del Rising Star, un sito archeologico a circa 50 km da Johannesburg, patrimonio mondiale dell’Unesco e già in passato al centro di importanti scoperte antropologiche.

La specie umana scoperta sarebbe una specie ponte tra i primi bipedi e l’homo erectus e secondo le prime ricostruzioni avrebbe sembianze umane molto primitive: un encefalo molto ridotto, simile a quello di un gorilla e un busto ancora in parte ripiegato, paragonabile a quello di una scimmia. Oltre alla sua fisionomia, snello, ma non molto alto intorno al metro e mezzo, ciò che ha impressionato gli scienziati è la struttura dei piedi, quasi identici ai nostri. La forma delle mani

suggerisce che l'Homo Naledi poteva usare utensili, anche se le sue dita sono più ricurve di ogni altra specie ominide.

Questo dimostrerebbe notevoli doti di arrampicata.

In una grotta in Sudafrica sono stati rinvenuti i resti di 15 corpi. Gli esperti concordano sul fatto che questa è una scoperta straordinaria.

A destare particolare sorpresa è proprio il contesto in cui sono stati ritrovati i fossili. Dalle prime ricostruzioni, infatti, la postura delle ossa e la profondità della scoperta farebbe pensare che Homo naledi seppelliva i suoi morti e la sepoltura fino ad oggi era considerata una pratica iniziata con l’uomo moderno, risalente a 200mila anni fa con l’homo sapiens. “Fino a questo momento” - afferma Lee Berger – “abbiamo sempre ritenuto che l'idea di comportamenti rituali funebri fosse un'esclusiva dell'Homo sapiens. Ora

abbiamo visto che un'altra specie aveva questa stessa capacità. Questa è una scoperta straordinaria”.

La scoperta di questa nuova specie è sicuramente la notizia scientifica dell'anno che ad oggi lascia anche quanche domanda aperta. Ad esempio, dove sono finite le caratteristiche umane? Ossia, perché le caratteristiche “umane” del naledi non sono state trovate nelle specie successive, ma si ritrovano solo un paio di milioni di anni dopo? Le risposte possono essere tante, ma potrebbe essere che in realtà non abbiamo trovato ancora quelle specie che le hanno mantenute, mentre per il momento sono venute alla luce solo specie che hanno cavalcato un’altra linea evolutiva. Oppure che le caratteristiche umane si persero perché non erano le più adatte per la sopravvivenza in quel periodo geologico.

Quello che è certo, come spiega anche Lee Berger, professore sull’evoluzione della specie umana alla Wits University di Johannesburg, “Una scoperta destinata a lasciare il segno sugli studi paleontologici, mai si era riusciti a ricomporre un fossile umano così nei dettagli”. Per John Hawks, un ricercatore che ha preso parte alla scoperta, “la scoperta dell’homo naledi cambia le certezze sulla storia dell’evoluzione umana”.

R.I.

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CHI SI SOMIGLIA SI PIGLIA O GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONO?

Ovvero: la scelta di partner sempre uguali

omanda: R. mi chiede una considerazione sulle modalità con cui scegliamo i partner: cerchiamo le copie dei nostri genitori? Perché i/le compagni/e che scegliamo hanno caratteristiche simili tra loro? E qualcuno si chiede: se ne può uscire?

In effetti è frequente accorgersi delle caratteristiche che accomunano i partner sentimentali che si scelgono, delle similitudini nelle discussioni intavolate con loro, addirittura delle congruenze relative a come le storie finiscono.

Questo accade perché ci sono aspetti di noi e degli altri di cui non è semplice essere immediatamente consapevoli, ma che da qualche parte dentro di noi cogliamo e sulla base dei quali ci muoviamo nelle relazioni.

La scelta del partner si basa sul modo con cui, da piccoli e nel rapporto con i genitori, abbiamo imparato come si “stacon”. All’interno di quella relazione, infatti, ci costruiamo un complesso schema di convinzioni, valori, percezioni e atteggiamenti: in base alle nostre esperienze, a come abbiamo interpretato (con l'immatura logica di bambini) i messaggi di mamma e papà, in base all’impatto che ciò che abbiamo visto e vissuto ha avuto su di noi, decidiamo quale strada imprimere al nostro percorso di vita. Per semplificare, possiamo scegliere un percorso simile o opposto a quello che abbiamo percepito essere proprio dei nostri genitori, e questa decisione influenzerà ogni scelta futura, compresa quella dei partner sentimentali. Ma poiché tale decisione è avvenuta in tempi remoti e, anche allora, al di fuori della consapevolezza, non è semplice accorgersene e cambiare rotta. Arriva un momento, magari dopo aver attraversato svariate relazioni caratterizzate dalle stesse modalità che non ci piacciono, in cui ci chiediamo: ma

sbaglio io? Ho una calamita per questo tipo di persone? Direi che la risposta a entrambe le domande è: no. Non esiste un errore in nessuno di noi, né attiriamo le persone a prescindere dalla nostra o dalla loro volontà. Ciò che accade è che la parte più antica di noi, in qualche modo, entra in contatto con la parte più antica di chi incontriamo e i messaggi che inviamo e riceviamo vanno ben oltre il “detto”: si tratta di sguardi, espressioni del viso, gestualità, modi di fare e di vivere. Non è inusuale, per esempio, credere di aver accanto una persona diversa dal-

Scegliamo chi ci permette di restare nei binari che abbiamo deciso per il nostro cammino, ma se questi binari non ci piacciono più... nulla è perduto! le precedenti, ma i punti di similitudine risiedono in qualcosa di particolarmente intangibile e talvolta emergono chiari solo dopo qualche tempo. In definitiva, i partner scelti sono quelli che ci permettono di procedere sulla strada che abbiamo deciso per noi sin da piccolini, una strada agganciata a un processo simile o opposto a quello che abbiamo vissuto nella relazione con i nostri genitori.

Ora, quando le esperienze di vita sono servite a prendere decisioni nella direzione del proprio benessere, l’individuo sceglie ciò che è buono per sé. Ma se ci si accorge di trovarsi ricorsivamente

in situazioni poco piacevoli, è utile capire se e come è possibile modificare quelle decisioni precoci, che sono state utili nell’infanzia per mantenere il legame con i propri genitori (tale infatti era la loro funzione in origine), ma che nel momento attuale possono non essere funzionali.

Si può iniziare un percorso di conoscenza intima di sé, della propria storia e dei processi attivi fuori dalla consapevolezza: essi legano l'individuo al là-e-allora, creando un “elastico” che mantiene i propri modelli cognitivi e affettivi agganciati a dinamiche ormai vecchie, senza capire che c'è differenza tra ciò che ci è successo ed eravamo là-e-allora e ciò che ci succede e siamo qui-ed-ora.

Questo lavoro mira all’autonomia dalle decisioni infantili e consente maggiore consapevolezza, spontaneità e intimità. A volte è possibile farlo da soli; se, invece, le esperienze infantili sono state difficili o gli schemi relazionali molto complessi, è d’aiuto un percorso psicoterapeutico, allo scopo di comprendere meglio se stessi, così da muoversi nelle relazioni sganciati dall’elastico e genuinamente coerenti con le circostanze attuali. Ciò aiuta anche a chiarirsi rispetto a quali persone si è disposti ad avvicinare e nei confronti di quali, invece, ci si può prendere il potere di allontanarsi in maniera definita.

Per le tue domande alla Dott.ssa Enrica Sabatino, invia una mail a: enrica.sabatino@tiscali.it Dott.ssa Enrica Sabatino Psicologa, Psicoterapeuta e Analista transazionale

328 358 89 15 enrica.sabatino@tiscali.it Enrica Sabatino Psicologa-Psicoterapeuta

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AMORI GIUSTI NATI AL MOMENTO SBAGLIATO

L

eggo quest’interessante articolo di Lauren Skirvin per l’Elide Daily, scrittrice e filmmaker, e vengo letteralmente rapita dall’argomento.

Un tuffo al cuore e una consapevolezza: è accaduto a tanti, non sono sola.

Faccio mente locale e, riordinando i pensieri, ricordo che tantissime persone mi hanno raccontato di un grande amore che ha segnato in modo indelebile la loro vita.

Ne verranno altri mille, ci saranno distrazioni, incontri ad alto impatto, tenere storie, ma non passerà giorno in cui “quel” grande amore non si paleserà prepotentemente nei pensieri e nel cuore rendendolo pesante…

Sarebbe così semplice un colpo di spugna e via, cancellare tutto, ma non è possibile.

Resta la convinzione che un giorno, come per magia, questo amore tornerà sulla nostra strada, in qualche modo, e ci verrà offerta la seconda possibilità.

La scrittrice Skirvin definisce “il purgatorio dell’amore” quest’attesa che fa impazzire, anche mascherata da falsi nuovi amori.

Il tempo mette da parte, ma il cuore non lascia mai andare davvero.

La tragedia di incontrare l’amore di una vita nel momento sbagliato: ma perché sbagliato?

Magari uno dei due non è libero, è impegnato continuamente e non ha spazi da donare, non si abita vicini e i chilometri mettono barriere, qualcuno fugge e non comprende che è quello il vero amore.

L’altro subisce la decisione univoca e soffre doppiamente perché non ha

avuto spiegazioni, solo silenzi, enormi e smisurati silenzi.

Così finiscono la maggior parte delle storie in modo tristemente muto.

Ci sono però testimonianze di persone che non hanno mai smesso di credere in quel grande Amore, con la A maiuscola, e un giorno hanno coronato il sogno di una vita, ringraziando il destino per un dono così grande.

Tante storie d'amore finiscono. Il tempo cura tutto e lascia posto a relazioni nuove. Ci sono alcuni amori, però, che non si esauriscono mai completamente: gli amori giusti nati al momento sbagliato Allora è vero che un filo invisibile lega gli animi tra loro e se il filo è forte, dopo mille giri, si ricongiungerà con l’altro capo.

Sorridono le coppie che hanno avuto amori semplici, che correvano su binari lineari, mai una curva, mai un intoppo.

Non si capacitano di non essere immediatamente ricambiati o ricambiati in parte, per loro è tutto così facile.

Il luogo comune: “Se non trovi una storia complicata, non sei contento/a” fa sembrare degli incontentabili tutti

gli esseri umani che hanno incontrato l’amore nel momento sbagliato.

Giudicare è facile, visti da fuori, possono sembrare un esercito di pazzi post romantici, residui ottocenteschi dei migliori romanzi d’appendice.

E qui si apre un altro grande quesito: ma che cos’è oggi l’amore?

In questa epoca frenetica e multimediale un amore va e uno arriva e se sono due o tre meglio ancora.

Per curiosità mi soffermo ancora sull’articolo e leggo i commenti di tante “vittime” che si sentono coinvolte, vengo sommersa dalle sensazioni e dalle delusioni, dalle persone “vincitrici” e purtroppo dai “vinti”.

Mi colpisce la definizione di amori che non si sono consumati fino in fondo, forse non importanti, ma fonte di emozione rimasta inespressa, idealizzata nel nostro immaginario.

Forse è proprio così, erano amori partiti con un grande fuoco, ma interrotti presto, sul nascere, generatori di attese, illusioni, desideri.

Persone che volevano qualcosa di speciale, diverso dagli altri, persone che non si sono accontentate di qualcuno solo perché facile, comodo, a portata di mano.

Oggi è molto più semplice afferrare al volo ciò che passa che aspettare ciò che veramente vogliamo.

Il “purgatorio dell’amore” è sedersi in attesa di un ritorno, ci si incontrerà una seconda volta, per forza, come in un film. Nel frattempo, sarà solo una sfiancante attesa fatta di malinconia e distrazioni.

Franca Isabella Barzizza

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CHROME BLOCCA FLASH

G

ià da tempo si vociferava che Google avrebbe, prima o poi, bloccato l'utilizzo di Adobe Flash e così è stato.

Dal 1° settembre il browser di Mountain View ha definitivamente dato l'addio al plug-in più utilizzato, discusso e odiato dagli esperti informatici e di sicurezza.

Negli ultimi tempi Adobe Flash si è fatto cattiva pubblicità su diversi fronti. E' stato spesso il vettore per attacchi mirati al fine di iniettare nel sistema script malevoli e criticato per l'uso cospicuo di risorse. Dopo un lungo periodo di test, la prossima versione di Google Chrome bloccherà le animazioni in Adobe Flash. Con questa nuova feature gli utenti avranno tre grandi benefici: pagine web meno assillanti; un possibile miglioramento dell'autonomia del proprio portatile durante la navigazione visto che Adobe Flash è sempre piuttosto esoso in termini di impiego delle risorse di sistema; un miglioramento generale della sicurezza. Riguardo quest'ultimo tema, l'attacco hacker ad Hacking Team, azienda milanese che produce software spia per i governi di mezzo mondo, ha evidenziato qualche settimana fa proprio la vulnerabilità e le falle di Flash, comunemente usato da milioni di utenti.

A farne le spese di questa decisione di Google potrebbe essere, però, il

mercato pubblicitario che da quando ha appreso la notizia ha accelerato la migrazione verso HTML5 per la produzione di banner, facendo così gioire gli sviluppatori più ortodossi.

Anche Apple dice basta alle pubblicità La prossima versione di iOS permetterà agli utenti di installare app per bloccare la comparsa di inserzioni pubblicita-

Google blocca l'utilizzo di Adobe Flash. La batteria dei portatili ringrazia, i pubblicitari un po' meno. rie. Una possibilità a portata di mano di centinaia di milioni di persone dotate di iPhone e iPad rischia di mandare in tilt un mercato del marketing mobile che annualmente vale 70 miliardi di dollari.

In esso gruppi editoriali e aziende tecnologiche sperano di generare ancor più ricavi grazie a un'audience in crescita ma se sempre più utenti vedranno meno messaggi promozionali, dal momento che si sono mossi due giganti come Google e Apple, quel giro d'affari

verrà colpito negativamente per agevolare l’esperienza d’utilizzo degli utenti.

Come spiegato al Wall Street Journal da Sean Blanchfield - amministratore delegato di Pagefair, azienda che aiuta gli editori a lottare contro il blocco delle pubblicità - "Apple sta per creare nei consumatori un appetito enorme per le app che bloccano la pubblicità”.

La mossa di Apple porta insomma a nuovi livelli questa minaccia, tanto che secondo l'osservatorio Wells Fargo i danni complessivi al mercato pubblicitario, causati da questi software arriveranno a 12,5 miliardi di dollari nel 2016.

Va fatta però una precisazione: Apple non permetterà il blocco delle pubblicità all'interno di app, considerato che all’azienda di Cupertino va il 30% dei ricavi totali, ma solo nel browser Safari.

Apple giustifica questa differenza di trattamento facendo notare che solo la pubblicità web danneggia prestazioni e durata della batteria su cellulare. Tutelare l'altro tipo pubblicità fa comunque gli interessi di Apple. E' infatti una fonte di sostentamento per molti sviluppatori che popolano di app il suo stesso negozio e che quindi portano valore all'ecosistema della mela morsicata.

Alessandro Cannavale

T E C N O B LO G Twitter elimina gli sfondi Twitter cambia. Ma la novità non piace agli utenti. Il social network cinguettante ha rimosso le immagini di sfondo dalla homepage e dalla timeline.

Gli utenti vedono adesso uno sfondo totalmente bianco. Gli sfondi restano dove gli utenti hanno la visualizzazione pubblica. Twitter non ha spiegato perché ha deciso di togliere le immagini di sfondo, limitandosi a confermare che le immagini di sfondo sono state tolte, sia quelle pre-impostate sia quelle personalizzate. Twitter ha iniziato già lo scorso anno coi nuovi profili a togliere le immagini. L’obiettivo è quello di pulire i profili. Gli utenti, infuriati per la scelta unilaterale del social, potranno comunque personalizzare la pagina anche se lo sfondo non c’è più. E gli utenti si lamentano, sempre su Twitter.

GoPro, la novità!

GoPro ha trovato un nuovo modo per 'monetizzare' con i video mozzafiato fatti grazie alla famosa telecamera sportiva. La società che produce fotocamere ha acquistato di diritti di centinaia di clip, per farne un portale su abbonamento come Getty Images o Associated Press. I video a disposizione sono circa 600 al momento, ma ogni clip costerà all'eventuale azienda interessata almeno 1.000 dollari, con il prezzo che varia in base alle persone coinvolte e al tipo di utilizzo. La piattaforma è stata lanciata da qualche settimana ed ha raccolto già i primi contratti, con la GoPro che punta ad aumentare la propria offerta nei prossimi mesi, sfruttando l'arrivo di una nuova app.

Il destino della SIM card Da piccola a piccolissima fino a scomparire. Dopo essere diventata “micro” e “nano”, la schedina in plastica con il chip potrebbe evaporare definitivamente, sostituita da un più pratico sistema elettronico. L’indiscrezione arriva dal Financial Times che rivela di un piano segreto - ma nemmeno troppo - fra Apple, Samsung e la Gsma per la nascita e la diffusione di una SIM elettronica. In pratica, spiega l'autorevole testata britannica, ogni terminale di nuova generazione arriverebbe sul mercato con una SIM virtuale già integrata a livello software, associabile in modo pressoché istantaneo allo specifico piano tariffario siglato dall'utente con il proprio operatore telefonico.

Droni, il nuovo regolamento Il nuovo regolamento sui Sistemi aeromobili a pilotaggio remoto (Sapr), in vigore dal 15 settembre, introduce alcune novità che hanno il sapore di un’apertura verso i droni; resta qualche dubbio che l’Enac dovrà chiarire, soprattutto per quanto riguarda l’uso amatoriale. Ecco cosa cambia per l’uso professionale: I piloti autorizzati possono usare i droni anche sopra le aree urbane purché venga evitato il sorvolo di gruppi nutriti di persone, ad esempio in caso di manifestazioni e cortei. I piloti potranno restare a 500 metri dai velivoli che potranno alzarsi fino a 150 metri in più dovranno sottoporsi al checkup medico previsto per chi vuole conseguire la licenza di pilota Lapl. Il mondo dei droni per amatori e aeromodellisti è più compresso: 200 metri in orizzontale e 70 in altezza sono le distanze massime consentite, così come la possibilità di fare volare i Sapr solo in zone lontane da edifici.

La privacy non è invece stata affrontata nel nuovo regolamento, restano quindi le sanzioni amministrative da 6mila a 36mila euro per la violazione della privacy dei cittadini mentre il trattamento illecito dei dati contempla la reclusione fino a 3 anni.

Apple Watch, flop?

Diversi analisti rimarcano come l’interesse così come i numeri delle vendite online del primo smartwatch di casa Apple siano deludenti. Apple Watch ha fornito brillanti prestazioni all’inizio, ma dopo l’entusiasmo della sua uscita, non sembra che questo prodotto possa rivoluzionare il mercato dell’IT come ha fatto iPhone. Quando Apple Watch è uscito è stato comprato per 35 mila volte al giorno ad aprile. Nelle settimane successive Apple Watch però non ha confermato i numeri iniziali. Secondo Business Insider la Borsa Usa non crede più che Apple Watch possa garantire un’ulteriore crescita significativa ai già eccellenti conti dell’azienda di Tim Cook. Nei giorni scorsi un report della società Slice Intelligence aveva stimato in sole 5 mila vendite giornaliere la quota di Apple Watch venduti. Dato che si riferisce alle sole vendite dei siti di ecommerce, sicuramente non esatti, ma che indicano il raffreddamento dei consumatori per questo dispositivo. Apple Watch è difficilmente considerabile un flop, visto che appare lo smartwatch più venduto e apprezzato al mondo. Questo segmento di mercato non è però stato rivoluzionato come gli analisti si sarebbero attesi.

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SUICIDIO E FALSI MITI

Il 10 settembre è la Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio. Ma quanto veramente si sa su questo argomento ?

I

n media nel mondo si registra una morte per suicidio ogni 40 secondi e un tentativo di suicidio ogni 3 secondi. In pratica muoiono più persone a causa del suicidio che per i conflitti armati e per gli incidenti automobilistici.

Il 10 settembre è la giornata mondiale della prevenzione del suicidio, e il sito Panorama.it ha colto l'occasione per approfondire il tema ed analizzare le convinzioni sbagliate, sfatando alcuni miti. Qui di seguito i 5 falsi miti raccolti dal sito.

Chi vuole suicidarsi davvero non ne parla.

Non è vero, spesso chi sta pensando di togliersi la vita dà alcuni segnali verbali della propria intenzione. Gli studi riportano che almeno due terzi degli individui morti a causa del suicidio avevano espresso la loro intenzione di metterlo in atto. Occorre fare molta attenzione in questi casi, perché parlare di suicidio e di morte è considerato uno dei segnali di rischio imminente.

Le persone suicide sono determinate a morire.

Molte persone sono indecise sul vivere o sul morire, e “scommettono” con la morte, lasciando agli altri il compito di salvarli. Quasi nessuno commette il suicidio senza lasciar sapere agli altri come si sente. Proprio su questo fa per-

no la prevenzione: è quasi sempre possibile intervenire prima che sia successo l'irreparabile, convincere la persona che vale la pena vivere.

Il servizio per la prevenzione del suicidio, attivo presso l'ospedale Sant'Andrea d Roma, ha organizzato un convegno di due giorni, giovedì 10 e venerdì 11 settembre, presso l'aula magna del Rettorato dell'Università La Sapienza.

Un suicida lo è per sempre.

Anche questa è una convinzione errata. In genere chi pensa alla morte lo fa perché si trova in un periodo particolarmente difficile, nel quale prova angoscia per la propria situazione. Ma le persone che vogliono uccidersi sono “suicide” solo per un periodo limitato di tempo.

Aiutare la persona a superare quel brutto momento può quindi voler dire sal-

varlo dal suicidio per sempre.

Un miglioramento che segue una crisi di suicidio significa che il rischio è passato.

Molti suicidi avvengono nell’ambito dei tre mesi che seguono l’inizio del miglioramento, quando l’individuo ha l’energia sufficiente per mettere in atto i suoi pensieri. Spesso è proprio l'aver finalmente deciso il quando e il come a rendere la persona più serena: sa che presto porrà fine alle proprie sofferenze.

Un miglioramento improvviso e inspiegabile dell'umore dopo una depressione è proprio uno dei segnali di rischio di suicidio imminente.

Parlare di suicidio può dare l’idea di commettere il gesto.

Nei momenti di crisi le persone hanno bisogno di sentirsi ascoltate, capite e rispettate. Molte persone alle prese con problematiche psichiche e fisiche hanno già considerato il suicidio. La discussione aperta dell’argomento, lungi dal fornire loro l'idea, le può invece aiutare a capire meglio i propri problemi e le possibili soluzioni e spesso fornisce sollievo e comprensione.

R.I.

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Il Pidocchietto - Aprilia 06 92 75 620

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inside Cari lettori, il cocktail che vi presento questo mese si chiama

Sex on The Beach É un cocktail gustosissimo, molto fruttato e abbastanza alcolico.

Perfetto se bevuto in dolce compagnia (con la tua lei o il tuo lui) al bancone del bar di un locale tranquillo e raffinato.

Il tipico cocktail di classe.

La storia Durante gli anni settanta non venne creato nessun cocktail contenente la parola sex, poiché ritenuto sconveniente nei locali statunitensi.

Nacquero quindi prima il fun on the beach e poi il peach on the beach, quest'ultimo composto da 2 cl di vodka, 2 cl di midori, 2 cl di chambord, succo di ananas e di mirtillo rosso, che avevano l'effetto di scurire enormemente il cocktail e donargli un gusto molto dolce. Tuttavia nel continente europeo, all'inizio degli anni Ottanta, il midori non era facilmente reperibile: è dunque la formula dell'iniziale fun on the beach ad affermarsi in Europa, modificando poi il proprio nome con quello attuale.

La ricetta del sex on the beach è stata poi modificata con quella attuale che prevede: • • • •

3/10 di vodka bianca 3/10 di liquore alla pesca 3/10 di succo d'arancia 1/10 di succo di mirtillo

Preparazione: Nello shaker pieno di ghiaccio aggiungere la vodka, il liquore alla pesca e il succo d'arancia. Shakerare forte per qualche secondo e servire in un bicchiere alto da long drink.

Aggiungete un cucchiaino di succo di ribes ma senza mescolare, in modo che si depositi sul fondo creando così un cocktail di due colori.

Guarnire con una fetta d'arancia o, ancor meglio, con uno spiedino di frutta mista.

La variante italiana, che noi chiameremo "Due picconate sul Sabbione" prevede: 2/11 Vodka liscia 2/11 Vodka alla pesca 3/11 Succo all'arancia 3/11 Succo all'ananas 1/11 Sciroppo di granatina e Ghiaccio A voi la scelta.

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L’Oroscopo Di Laura Bendoni Il Giardino dei Cristalli Ass. Culturale di Discipline Umanistiche - Via Pasubio, 9 Aprilia (Casalazzara) Tel. 347.73.29.631 - info@ilgiardinodeicristalli.it

Ariete

(21/03 - 20/04)

Cancro

(22/06 - 22/07)

Bilancia

(23/09 - 22/10)

Capricorno (22/12-20/01)

Toro

(21/04 - 21/05)

Leone

(23/07 - 22/08)

Scorpione

(23/10 - 22/11)

Acquario

Gemelli

(22/05 - 21/06)

Vergine

(23/08 - 22/09)

Sagittario

(23/11 - 21/12)

Pesci

La sensazione che avrete sarà quella di “guardarvi dentro”... di entrare sempre più in contatto con la vostra dimensione personale; “osservazione e pazienza” saranno le vostre alleate che vi permetteranno di sostituire l’impulsività con la stabilità per realizzare poi i vostri intenti creativi...

ecco un nuovo periodo di vita dove la vostra forza sarà sostenuta dai migliori pensieri creativi semplicemente ignorando i piccoli tiranni attivati da certe ansie! potrete realizzare tante buone cose e la vostra autostima crescerà.. e sapete perché? scoprirete di essere voi i “padroni di casa”!

Sentimenti e vita personale, saranno i vostri punti di riferimento che vi permetteranno di aprire il cuore ad un sistema di vita assolutamente creativo perché basato sulla spontaneità! Mettete il vostro cuore in primo piano e “lasciate che sia...” riuscirete a dar vita a qualsiasi tipo di desiderio!

Avete elaborato con grande forza, un periodo di crescita personale non poco difficile; certi limiti e difficoltà vi hanno resi più grandi dentro.. adesso dovrete imparare ad indirizzare nel modo più giusto le vostre energie creative.. pronti per inventate la vostra nuova realtà di vita? si parte!

Sudoku

il cielo vi chiede di attivare le vostre energie nel sistema di vita personale.. normalmente siete molto inclini a pensare e a realizzare cose che riguardano l’aspetto pratico della vostra vita.. ma questo è un buon momento per riscoprire le cose semplici che colmeranno d’amore il vostro cuore...

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(19/02 - 20/03)

I vostri rapporti relazionali avranno bisogno di essere rivisti e corretti.. o forse i pianeti si riferiscono solo al vostro modo di relazionarvi e questo soprattutto nel sistema sentimentale.. osservatevi e soprattutto “ascoltatevi”, chiedetevi spesso “come sto?”… una simile domanda necessita di una risposta certa..!

difficile

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Forse un po’ di “strana” pesantezza frena il vostro volo verso l’alto.. evidentemente non dovete usare le ali per volare ma i piedi per camminare.. non sogni ma realtà..! e questo avviene semplicemente osando.. puntate verso gli obbiettivi da raggiungere e siate pratici...il resto arriverà

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(21/01 - 18/02)

Siete riusciti a “vedere” ciò che nella vostra vita stonava? di cosa si trattava di un disagio che veniva da fuori o da dentro? c’è da dire che il cielo ha creato uno specchio per rimandarvi la vostra immagine.. ora potete affermare ciò che avete visto.. o cambiare tutto: dipende da voi...

medio 7

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il maestro “Saturno” vi ha chiesto molto in questi ultimi anni.. apparentemente vi sembrerà di aver perso un po’ della vostra naturale grinta.. mentre in realtà, avete solamente imparato a “lasciar andare” ciò che non vi rappresenta più.. cambiate abito, abbozzate un sorriso e ricominciate..!

Giove nel vostro cielo attiverà in voi il bisogno di allargare i vostri confini.. di aprire la porta alla “possibilità” senza timore di rischiare..!! probabilmente qualcosa che ha a che fare con un sistema che poco vi rappresenta, vi inclinerà a pensare in modo costruttivo andando oltre certi ruoli...

facile

Quale verità si nasconde dietro la vostra stanchezza ed inquietudine...? Forse una frase simile rende l’idea: “ho bisogno di andare verso il nuovo... basta con le regole imposte; ho bisogno di me... di essere ciò che sono..” potrete così rispettare le vostre esigenze personali e sorridere di più...

Sembra proprio che il cielo da lassù guidi i vostri passi.. pensiero e azione seguiranno la stessa via.. “lasciar andare” sarà il vostro mantra in questo periodo importante dove la vita vi inviterà a realizzare nuovi progetti che se ben sostenuti attraverso il vostro impegno, vi porteranno tanto bene...

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