InMovimento Magazine Novembre 2015

InMovimento. Free magazine socio-culturale. Anno 6, numero 79. Copia gratuita.

inmovimento novembre 2015

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SOMMARIO inmovimento magazine

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InMovimento magazine

Spectre

Anno 6, numero 79 Novembre 2015 Registrazione al Tribunale di Latina num. 1035/08

Agenda Eventi

Il lutto e la perdita

Amministratore

Collaboratori

Direttore

Grafica e impaginazione

Davide Funari

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La regina della tavola: La zucca

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Scatti nel tempo

il BAZAR

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il BAZAR il BAZAR

Tonj Ortoleva

Franca Isabella Barzizza Laura Bendoni Alessandro Cannavale Martina Creti Ilaria Forniti Marco Palli Enrica Sabatino Enrica Imperiali Simona Scarpato

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Foo Fighters

17 deep in the music

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GLOB RIFIUTI ELETTRONICI

L’Europa nel 2012 ha esportato o gettato in discarica 6,2 milioni di tonnellate di tv, computer, elettrodomestici e cellulari. Rischi per sostanze tossiche come piombo e mercurio e una perdita per l’industria del riciclo tra 800 milioni e 1,7 miliardi di euro all’anno.

L’Europa esporta – anche illegalmente – o abbandona in discarica il 65% dei suoi rifiuti elettrici ed elettronici (Raee), per un totale di 6,2 milioni di tonnellate di televisori, computer, elettrodomestici e cellulari. Tradotto in termini sanitari, montagne di sostanze tossiche dal piombo al mercurio, indicate dalla United Nations University come le responsabili di cancro, danni epatici e renali, sviluppo mentale.

Per chi preferisce il filone economico, invece, tra materiali preziosi abbandonati (come oro e argento) e danni all’industria del riciclo, si parla di una perdita stimata tra 800 milioni e 1,7 miliardi di euro l’anno. Maglia nera all’Italia, dove tra privati e aziende non si riesce ad arrivare neppure a un quarto di materiale elettronico ed elettrico riciclato, restando fermi a uno scarso 22%. Peggio del Belpaese fanno solo Lettonia (21,5%), Spagna (19%) Cipro (18%) e Romania(12%).

In cima alla classifica, invece, Svezia e Norvegia, che possono vantare rispettivamente l’84% e il 77% di Raee riciclati. Altri percorsi che fanno i nostri ex frigoriferi e cellulari?

Circa 1,3 milioni di tonnellate di apparecchiature elettriche ed elettroniche sono spedite illegalmente fuori dall’Ue (senza i documenti di esportazione), di cui il 70% sono apparecchiature ancora funzionanti mentre 400mila tonnellate sono veri e propri materiali di scarto e Raee. Ma la gestione peggiori dei rifiuti non riguarda le esportazioni fuori dal vecchio continente, visto che una quantità dieci volte maggiore a quella dei Raee esportati (circa 4,7 milioni di tonnellate) vede la morte in Europa, dove viene venduta illegalmente o abbandonata nelle discariche.

VACCINO = MANGIARE UNA BANANA I vaccini, sono dei preparati composti da diverse sostanze chimiche che in realtà sono presenti anche in comuni alimenti e che quindi normalmente assumiamo, ma che ci sembrano nocive se indicate su un foglietto illustrativo di un prodotto.

Una delle idee sbagliate di chi si oppone alle vaccinazioni (o ad alcune di esse) è che esista una sorta di divisione binaria tra tutto ciò che è chimico (ritenuto molto cattivo) e tutto ciò che è naturale (ritenuto al contrario molto buono). L’errore è quello di non considerare che la natura tutta è chimica, dal primo all’ultimo elettrone.

MERCURIO: A molti è noto che la quasi totalità delle molecole del nostro organismo sono composte da atomi di idrogeno, ossi-

geno, carbonio e azoto. Ma ci sono in piccola quantità anche elementi come calcio, potassio, zolfo, sodio, cloro, e perfino cobalto, mercurio, arsenico e uranio. Non c’è nulla di cui preoccuparsi. Ma gli oppositori delle vaccinazioni lanciano l’allarme sulla presenza di metalli nei composti che vengono somministrati. La forma di mercurio pericolosa è il metilmercurio, che spesso si accumula nell’ambiente. Il Thimerosal viene utilizzato nei vaccini come conservante e non contiene metilmercurio, bensì etilmercurio, un composto metabolizzato a livello epatico che non viene accumulato nell’organismo.

ALLUMINIO: Per quanto riguarda l’alluminio, esso arriva nei vaccini come adiuvante, per stimolare il sistema immunitario.

I sali di alluminio hanno un ruolo fondamentale nella risposta immunitaria, aumentando in alcuni casi di molto l’efficacia del vaccino. L’Oms sostiene che non esiste alcun rischio legato all’assunzione di alluminio con i farmaci e con l’alimentazione. Gli stessi ingredienti dei vaccini potrebbero essere stati già assunti nei più comuni alimenti, e senza rischi sanitari.

Magari nel latte materno e in quello artificiale. Tutto il resto, con buona probabilità, è solo inutile allarmismo.

DIMAGRIRE IN QUESTA EPOCA Secondo uno studio condotto dalla York University di Toronto, negli anni Ottanta perdere peso sarebbe stato molto più facile rispetto a oggi: gli esperti hanno osservato come, oggi, chi ha come obiettivo quello di dimagrire deve ridurre le porzioni e fare esercizio fisico in misura maggiore rispetto a coloro che si mettevano a dieta tren’anni fa. Telegraph parlano chiaro: con la stessa quantità di attività fisica e con lo stesso apporto calorico giornaliero, gli esperti hanno registrato un aumento del dato medio dell’Indice di Massa Corporea della popolazione, una crescita di 2,3 punti di IMC tra il 1988 e il 2006. Questo, secondo gli scienziati, può voler dire una cosa sola: che oggi ci sono altri fattori.

Lo studio spiega che, a parità di cibo consumato, nel 2008 eravamo del 10% più grassi rispetto al 1971 e che quelli che nel 2006 svolgevano lo stesso tipo di attività fisica di coloro che la svolgevano nel 1988, sono dei 5% più pesanti. Questo significa che quella del “mangiare di meno e muoversi di più” oggi non è più una formula efficace per dimagrire. Ci sono quindi altri fattori in gioco: in primis sicuramente lo stile di vita e l’ambiente in cui si vive, ma anche l’uso di medicinali, gli orari in cui si mangia e, ultimo ma non meno importante, lo stress.

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L’ENERGIA SOLARE SPAZIALE Paul Jaffe è un ingegnere spaziale dell’U.S. Naval Research Laboratory che, ha fatto il punto delle ricerche sugli impianti solari da piazzare in orbita. L’idea non è nuova e sulla carta ha molto senso, perché nello spazio gli impianti raccoglierebbero molta più energia che a terra, non soffrirebbero di blackout notturni e nemmeno delle aggressioni da parte di polvere e agenti atmosferici. Il problema tecnico principale è la trasmissione dell’energia così raccolta a terra, che secondo Jaffe può essere convenientemente trasmessa a terra attraverso le onde radio o le microonde fin sugli impianti dove più ce n’è bisogno, anche se sono tutte da studiare le conseguenze dannose di questo genere d’emissioni.

Il problema maggiore resta l’ostacolo posto dai costi, in particolare quelli necessari a portare in orbita il materiale necessario a costruire stazioni che sarebbero dalla 8 alle 10 volte più grandi della Stazione Spaziale Internazionale. Con i costi di spedizione attualmente a circa 4.600 dollari al chilo l’impresa è proibitiva e si spera che l’ingresso dei privati nel settore possa contribuire ad abbassarlo, il razzo riutilizzabile che sta sperimentando la SpaceX di Elon Musk ha il pregio di ridurre di molto il costo, ma ancora non funziona e forse nemmeno quello farà il miracolo di portarlo fino a 400 dollari come promesso. Una strategia sulla quale puntare potrebbe essere quella di approntare queste fabbriche d’energia in modche possano distribuire anche i segnali radiotelevisi, un espediente che attirerebbe l’interesse e i finanziamenti dei grandi colossi delle telecomunicazioni.

STRUTTURA ALIENA NELLA VIA LATTEA Si chiama Kic 8462852.

Ed è una stella a dir poco bizzarra. Invisibile a occhio nudo, si trova nella Via Lattea e dista circa 1500 anni luce dalla Terra. La particolarità sta nel fatto che la luce che emette, come ha evidenziato la sonda Kepler, cacciatore ufficiale di esopianeti per conto della Nasa, che la sta tenendo d’occhio da oltre quattro anni, ha delle insolite oscillazioni, non periodiche e abbastanza estreme.

Il che sembra indicare, come sostiene uno studio appena pubblicato sul server di pre-print ArXiv, che un insieme di oggetti misteriosi – o un unico grande oggetto, dalle dimensioni molto maggiori perfino rispetto ai super-pianeti del Sistema solare, come Giove e Saturno – copre la stella, oscurandone la luminosità. Un fenomeno finora mai osservato, che qualcuno ha addirittura pensato di spiegare tirando in ballo misteriose civiltà extraterrestri che avrebbero costruito delle megastrutture orbitanti attorno alla stella.

Un momento. Torniamo con i piedi per terra. “Gli alieni”, spiega aThe Atlantic Jason Wright, astronomo della Penn State University,“sono davvero l’ultima ipotesi da considerare.

Ma sembra che le cose stiano diversamente: Kic 8462852 è una stella matura. E vi orbita attorno una massa abbastanza grande da oscurarne un quinto della luce emessa: il paradosso è che, se questa massa avesse la stessa età della stella, si sarebbe già dovuta addensare per effetto della gravità. O, al massimo, sarebbe dovuta essere ingoiata dalla stella stessa. Ma sembra non essere così.

Quale, allora, la spiegazione? Il punto è proprio questo: non ci sono, almeno per ora, spiegazioni credibili. L’ipotesi più accreditata, ma tutta da verificare, prevede che una gigantesca nube di comete, trascinata da un’altra stella, sia finita nell’orbita di Kic 8462852. E che questi oggetti si stiano lentamente disgregando per effetto del moto di rivoluzione, il che potrebbe aver originato un pattern di luminosità così bizzarro.

Wright, comunque, ha fatto notare che si tratta di un’ipotesi abbastanza controversa: “È difficile immaginare come delle comete possano oscurare così tanto la luce della stella: dovrebbero essere davvero tante. E saremmo dovuti essere stati così fortunati da averle osservate proprio nel momento in cui transitavano in blocco davanti alla stella”. In ogni caso, per ora, si tratta della spiegazione più plausibile. Alieni a parte.

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POUR PARLEr Perché non rìtrasmettono più candy candy ?

La serie non è trasmessa da diversi anni sulle tv italiane. Ma non per l’immensa tristezza che provocavano le sue peripezie bensì per problemi legati ai diritti del cartone. L’ultima replica – come sottolinea il sito Antonio Genna – risale all’anno 1997 prima su Canale 5 e poi su Italia 1. Di fronte al successo internazionale della serie animata, che fu tradotta in diverse lingue. Le due coautrici del manga sono entrate in lotta a partire dai primi anni ’90. Yumiko Igarashi ha rivendicato l’intero copyright dell’opera. Kyoko Mizuki e la Toei, hanno dato hanno iniziato una lunga battaglia legale conclusasi nel 2001. La Corte Suprema del Giappone ha stabilito che l’illustratrice (Iragashi) non poteva vendere le merci basate sulla serie, senza il consenso di Mizuki. Nonostante la sentenza il litigio sui gadgets della bionda bambina continuano. Così il cartone rimane ancora bloccato: dal 1997.

Perchè il cane abbaia al postino?

La vista di un estraneo vestito con un giubbotto catarifrangente eccita Fido, che si mette ad abbaiare. Anche se il vostro non è un cane da guardia, percepisce il postino come un intruso, e il suo compito è quello di cacciarlo via. Il postino si avvicina, il cane abbaia, il postino lascia le lettere nella cassetta e se ne va. Il cane, a questo punto, pensa qualcosa tipo: «Ehi, ha funzionato! Basta abbaiare e l’invasore si dà alla fuga!».

Il giorno dopo la storia si ripete. Fido “sa” che basta abbaiare per cacciare via il postino, il cui compito, invece, è soltanto quello di consegnare la posta e girare i tacchi.

Chi era davvero Heisenberg?

Parliamo di Werner Heisenberg, inventore della meccanica quantistica e premio Nobel per la fisica nel 1932.

Come il personaggio interpretato da Bryan Cranston, nella serie Breaking Bad anche l’Heisenberg in carne e ossa ha avuto una vita scandita non solo da grandi successi scientifici, ma anche da luci e ombre sul piano morale, e vicende relativamente avventurose. Ricordiamola insieme. Nato il 5 dicembre 1901 a Würzburg, in Germania, WernerHeisenberg studia matematica e fisica alla Ludwig Maximilian Universität di Monaco, completando il suo dottorato nel 1922, e recandosi poi l’anno successivo in Danimarca, per continuare le sue ricerche sotto la guida di Niels Bohr. Qui il suo lavoro si concentra sulla formalizzazione della meccanica quantistica, completata nel 1925 e culminata nel 1927 con l’introduzione del celebre Principio di indeterminazione. Divenne poi professore di fisica teorica presso l’università di Lipsia, Heisenberg; così come in Breaking Bad.

HOW

WHERE

WHEN

WHY

WHO

Perché il computer si chiama così?

Computer, una delle parole chiave della nostra contemporaneità trae origine dal latino. Computer viene infatti da computare, calcolare nell’italiano moderno, e questo nome ha indicato per diversi secoli gli uomini esperti nel far di conto. La parola inglese è stata utilizzata per la prima volta nel ‘600, e ha assunto il significato attuale solo a partire dal secondo dopoguerra. La prima traccia della parola computer in inglese è rintracciabile in un libro di inizio 1600, e indicava un uomo che eseguiva calcoli. Computare, in latino, l’etimo del sostantivo inglese. Nel Medioevo il verbo to compute, da cui proviene computer, descriveva le persone, come gli astronomi, che eseguivano lunghi calcoli.

Q uanto guadagna il sindaco della capitale?

Roma. Lo stipendio netto del sindaco è di circa 4.500 euro al mese; il suo costoazienda per l’amministrazione comunale, però, è di oltre il doppio (9.762): nello stesso bilancio del Comune è facile trovare compensi superiori, e anche di molto, per figure interne non politiche.

Poi ci sono, naturalmente a parte, i rimborsi per le spese documentate sostenute nelle missioni, che – guardando per esempio il secondo trimestre 2015 – nel caso di Marino ammonterebbero a cifre ragionevoli (304 euro a giugno, pare). Ma se ci metti la carta di credito comunale, e il plafond infinito, è tutto un altro discorso. Prima ancora che di merito, allora, la domanda è di metodo: quanto è razionale tutto ciò?

Chi ha costruito le statue dei presidenti?

La montagna Rushmore deve il suo nome a Charles Rushmore, un avvocato di New York che nel 1885 stava conducendo uno studio sull'estrazione mineraria nelle Black Hills. Sembra che Rushmore chiese quale fosse il nome di quella spettacolare montagna e, visto che non ne aveva uno, gli diedero il suo. Su una grande parete di roccia, lo scultore Gutzon Borglum, coadiuvato dal mastro carpentiere italiano Luigi Del Bianco scolpì i volti di quattro famosi presidenti americani: (da sinistra a destra) George Washington, Thomas Jefferson, Theodore Roosevelt e Abraham Lincoln, scelti rispettivamente come simboli della nascita, della crescita, dello sviluppo e della conservazione degli Stati Uniti.

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AS FILM FESTIVAL 2015 Si tiene il 14 e il 15 novembre prossimi - a ingresso gratuito fino ad esaurimento posti - la terza edizione di As FilmFestival, coordinato da Giuseppe Cacace e realizzato con la partecipazione attiva di giovani nella condizione autistica. Tante novità per la terza edizione di ASFF che si svolgerà sotto l'Alto Patrocinio del Parlamento Europeo e con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dell'ANG Agenzia Nazionale per i Giovani. Per il secondo anno consecutivo la locandina del festival è stata scelta tra le centinaia inviate da artisti che si riconoscono nella condizione autistica ed è risultata vincitrice la giovane artista Bianca Corradi. Tra gli ospiti previsti: ​l'attrice e regista Valentina Carnelutti (Squadra antimafia) ​già vincitrice con RECUIEM​ del premio ASFF e del premio del Pubblico per l'edizione 2014; l'attore e compositore​Stefano Fresi (Noi e la Giulia, Smetto quando voglio), il giornalista Toti Naspri e lo staff de I Fantastici 15 la rivista di Verona (l'unica italiana sul modello del francese Le Papotin) curata da una redazione di giovani nella condizione autistica.

Il festival prevede una sezione competitiva, Punti di vista, ovvero il cinema come sguardo sulla realtà apre agli autori internazionali: in programma una selezione di 45 opere (25 internazionali e 20 italiane) selezionate tra i 1400 lavori giunti da 80 Paesi di tutto il mondo. Tra gli italiani LA SEDIA DI CARTONE di Marco Zuin, CHILD K di Vito Palumbo e Roberto De Feo e DUE PIEDI SINISTRI di Isabella Salvetti. Tra le opere internazionali si segnalano: THE CHUNK AND THE WHORE di Antoine Paley, YOUNAISY, del regista cubano Juan Pablo Daranas Molina, BEFORE WE LOSE di Cristhian Andrews.

La vetrina Ragionevolmente differenti dedicata al cinema come strumento per raccontare la condizione autistica prevede la proiezione di 20 lavori realizzati da autori internazionali: tra gli altri, in anteprima italiana, CIRCLES di Jesse Cramer e Micha Levin​; THE ROUTINE di Dimitris Andjus; FOR THE LOVE OF DOGS di Tim O'Donnel; BUMBLEBEE di JENNA KANEL e GOD'S LAMB di Kees-Jan Mulder. Le mattinate del festival saranno dedicate ad ANIMATION NOW!, la vetrina dedicata ai cortometraggi d'animazione. V ​ enti le opere selezionate tra le oltre 400 giunte da tutto il mondo. Tra gli italiani, RITORNELLO D'AMORE di Silvia Capitta.

Frontiere è il titolo della vetrina "Cinema per raccontare il

sociale". Tra le opere in programma: FEBRUARY, del regista afghano Siar Sedig, SCHLEIRHAFT di Tim Ellrich e NAMNALA di Nacho Solana.

AS Film Festival è un progetto ideato e realizzato da NotEqual con la collaborazione di FONDAZIONE MAXXI, CONFRONTI, GRUPPO ASPERGER LAZIO ONLUS. La Sindrome di Asperger (SA, o AS, dall'inglese Asperger Syndrome) è collocata, come l'autismo, tra i Disturbi Pervasivi delle Sviluppo ma si discute tuttora,​se essa debba considerarsi una forma mite di autismo (ad alto funzionamento o con bisogno di supporto non intensivo)​, o se costituisca un disturbo a sé stante. Poco nota in Italia, è sempre più rappresentata al cinema e in televisione: personaggi con Sindrome ​di AS sono lo Sherlock televisivo e il matematico Alan Tourig del film The imitation game, entrambi interpretati da Benedict Cumberbatch, o la protagonista della serie The Bridge interpretata da Diane Kruger. Si parla di Asperger anche nelle serie tv Silicon Valley, Community, Parenthood, Boston Legal, The Big Bang Theory e Grey's Anatomy. Inoltre sono diversi i volti noti che hanno dichiarato di avere la sindrome di Asperger, tra gli altri gli attori Dan Aykroyd (The Blues Brothers, Ghostbusters) e Daryl Hannah (Kill Bill) e la cantante Susan Boyle.

Per informazioni: www.asfilmfestival.org info@asfilmfestival.org www.facebook.com/Asfilmfestival

CONCERTI ALL'EX MATTATOIO Si annuncia un novembre elettrizzante all'ex mattatoio. L'associazione Arci La Freccia proporrà infatti quattro live imperdibili. Il clou è rappresentato dal concerto di Edoardo Pesce (componente dell'Orchestraccia) che venerdì 13 novembre si esibirà sul palco con i The St. Peter Stone's portando la sua carica di blues e soul in versione romanesca.

Ma durante il mese ci sarà spazio anche alla musica indipendente con i concerti di Black Tail e Flying Vaginas (6 novembre), al country neo melodico di Giancane (20 novembre) che porterà ad Aprilia il suo ultimo lavoro: Una vita al top. Infine il 27 novembre, direttamente dall'etichetta di Martelabel, spazio allo spettacolo folk-rock di UNA (Marzia Stano) che presenterà i brani del suo ultimo album.

Facebook ExMattatoio: facebook.com/lafreccia.arci?fref=ts Twitter: twitter.com/exmatta Sito: exmattatoio.it EXMATTATOIO OFFICINA CULTURALE Associazione Arci La Freccia Via Cattaneo 2, APRILIA (LT) - www.exmattatoio.it Info: 06 90288364 - info@exmattatoio.it

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STAGIONE TEATRALE 2016 Dopo lo stop forzato dell’anno scorso, causato dagli ormai superati problemi di agibilità del Teatro Europa, torna ad Aprilia la Stagione Teatrale, rassegna di prosa che vanta una storia ormai ventennale sotto la direzione artistica e l’organizzazione della compagnia Teatro Finestra.

La manifestazione, che parte ufficialmente il prossimo 10 gennaio con il primo di sei spettacoli in tabellone, ha il patrocinio del Comune di Aprilia, dell’Atcl (Associazione Teatrale tra i Comuni del Lazio), della Regione Lazio e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Attualmente il programma è ancora in via di definizione, seppur gli organizzatori scommettono su una rassegna di alto profilo culturale e sull’ottimo livello artistico delle rappresentazioni teatrali, selezionate dal teatro classico e da quello contemporaneo.

Anche allo scopo di rilanciare la rassegna teatrale ed offrirla ad una platea più vasta possibile, è stato scelto di mantenere inalterati i prezzi al botteghino rispetto all’ultima stagione (2013/2014), con riduzioni su abbonamenti e biglietti per giovani ed over 65.

MEDAGLIA PER IL CONSIGLIERE Questa mattina il Sindaco Antonio Terra ha ricevuto presso il suo ufficio la signora Ornella Pistolesi e il Maestro Fijlkam Maurizio Amato del Centro Sportivo Dilettantistico Aprilia.

La signora Pistolesi, che ricopre attualmente il ruolo di Consigliere Comunale, recentemente ha conquistato la medaglia di bronzo nel karate femminile, specialità kata categoria 55+, agli European Master Game, giochi internazionali dedicati a chi non pratica più sport a livello agonistico e aperti a tutti senza limiti di età.

I giochi, tenutisi a Nizza e giunti alla loro terza edizione, sono organizzati dall’International Master Game Association (Imga) e hanno visto la partecipazione di circa 7200 atleti (il più grande d’età ha 95 anni), partecipanti a 27 diverse discipline sportive.

Il capo dell’Amministrazione ha espresso vive congratulazioni al Consigliere Comunale Pistolesi per l’importante risultato sportivo.

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ARRIVA L’AUTUNNO: LA REGINA DELLA TAVOLA... LA ZUCCA Quando i cibi di stagione sono degli alleati

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’autunno è la stagione in cui si parte di buoni propositi: tornati dalle vacanze estive si riprendono le normali attività, si scandiscono i ritmi “dimenticati” durante il periodo estivo e si definiscono quelli che sono i “rimedi” per tornare ad uno stile di vita sano.

Spesso però l’accorciarsi delle giornate non agevola la messa in pratica nello smaltimento del peso dei di chili presi durante le ferie. Ecco così che si ricorre a rimedi sempre più drastici e spesso errati, con la speranza di ottenere risultati nella modalità del “tutto e subito”.

Purtroppo i chili di troppo non scendono con la stessa facilità con cui “cadono le foglie in autunno”, e per non incorrere in sbagli nutrizionali, sarebbe opportuno non stressare ulteriormente il nostro organismo con rimedi categorici , ma cercare di rafforzarlo per far fronte al periodo invernale.

Fortunatamente la natura ci mette a disposizione cibi non solo ad alto valore energetico, ma anche ricchi di vitamine ed antiossidanti che ci aiutano nel mantenere un buono stato di salute e nel prevenire malanni stagionali.

La zucca, i fichi, i fichi d’india, l’uva, i frutti di bosco, il melograno, le castagne, i funghi, le pere, il radicchio, i cachi….

Non stiamo elencando gli ingredienti di una ricetta, ma stiamo solamente parlando di un concentrato di sostanze nutritive fondamentali racchiuse in alimenti di ottima appetibilità e di ottimo sapore!

Seguire infatti la stagionalità dei vari tipi di cibi, come frutta e verdura, sicura-

mente può rappresentare un’arma per la prevenzione di numerose patologie.

La zucca sicuramente fa da regina in questo periodo, non solo per la sua disponibilità, ma anche per la versatilità culinaria alla quale si presta.

Essa è ricchissima in betacarotene, Vit A, Vit B, Vit C, Vit E, in fibre, Sali minerali (calcio, ferro, magnesio, manganese,

La zucca è un ortaggio povero di zuccheri e ricco di vitamine e minerali.

Possiede proprietà antidiabetiche e antipertensive.

I ricercatori hanno osservato che questo ortaggio è efficace nel controllo del metabolismo degli zuccheri.

zinco, potassio), amminoacidi (arginina, triptofano, acido aspartico). Inoltre quasi per il 92% è composta da acqua e povera di zuccheri. Tale caratteristica le conferisce così la proprietà di essere un alimento “ipocalorico”, infatti, si stima che per 100 gr di polpa il valore energe-

tico corrisponda a circa 26 Kcal.

Non sono, inoltre, da trascurare le sue proprietà lassative e diuretiche.

Esistono molteplici tipologie di zucca: rossa, gialla, tonda, allungata,… ma tutte hanno similari proprietà nutrizionali e virtù.

Inoltre, non è da sottovalutare l’alto potere saziante di tale ortaggio, che consumato sotto forma di creme, zuppe, risotti , fa sì che tale alimento venga utilizzato nei regimi dietetici ipocalorici.

In cucina, inoltre, vengono utilizzati anche i semi, che nonostante non rappresentino un alimento “dietetico”, hanno la loro importanza avendo proprietà antiossidanti, antimicrobiche e nella regolazione dell’insulina.

Infatti contengono un’elevata quantità di Vit E, di fenoli, di triptofano, magnesio, zinco, ferro, fitosteroli, ed acidi grassi sotto forma di omega 3.

Sicuramente, la zucca non rappresenta un “elisir di lunga vita”, ma sicuramente è un ottimo prodotto, gustoso e salutare da utilizzare come alimento di supporto e per la prevenzione di numerose patologie.

Dott.ssa Enrica Imperiali Nutrizionista

389.9073555 nutrizionista@enricaimperiali.it

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inside Cari lettori, il cocktail che vi presento questo mese si chiama

nel 1889, nel 1919 fondò a Treviso l'"Industria Liquori Negroni", oggi denominata "Distillerie Negroni" e realizzò tra i vari prodotti l'omonimo

NEGRONI

"Antico Negroni 1919".

TIPOLOGIA: Cockatail alcolico T. DI PREPARAZIONE: 3 minuti

INGREDIENTI:

LA STORIA Fu ideato a Firenze nel 1919-20 dal conte Camillo Negroni. Negli anni ’20 il Conte frequentava l'aristocratico Caffè Casoni in Via de' Tornabuoni a Firenze (ora è chiamato Caffè Giacosa ed è di proprietà di Roberto Cavalli) e, stanco del solito aperitivo Americano, chiese al barman Fosco Scarselli, una spruzzatina di Gin in sostituzione del seltz al suo Americano in onore agli ultimi viaggi londinesi. Quello che per il conte era «il solito», divenne per gli altri un "Americano alla moda del conte Negroni" ovvero un Americano con un'aggiunta di gin e prese il nome del conte che tanto lo amava.[2] Oggi il Negroni è considerato uno dei più famosi aperitivi italiani, e in tutto il mondo è conosciuto semplicemente come "Negroni". Cavalcando l'onda del successo, un imprenditore, Cavaliere Guglielmo Negroni, nato a Villanova sull'Arda vicino a Busseto

3 cl (1oz) di gin 3 cl (1oz) di bitter Campari 3 cl (1oz) di vermut rosso dolce Mezza fettina d'arancia

PREPARAZIONE:

Raffreddare un bicchiere Old fashioned con ghiaccio, una volta freddo scolare l'acqua con uno strainer. La ricetta IBA consiglia di preparare il drink direttamente nel bicchiere "On the rocks", versando 3 cl di London dry gin, 3 cl di bitter Campari e 3 cl di vermut rosso. Quindi mescolare delicatamente con un bar spoon.

Completare con una mezza fetta (o scorza strizzata) di arancia. Servire senza cannuccia.

Elmin Antonellini

ISTRUTTORE BTD presso Bartender Professional Academy

3314829488 BTD.profesionalacademy

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CONTAMINAZIONI Festival autogestito dagli allievi dell'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio d'Amico".

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iunto alla nona edizione, nasce nel 2007 da un'iniziativa di Giancarlo Nanni, allora Direttore del Teatro Vascello di Roma, con l'intento di offrire uno spazio per liberi esperimenti teatrali agli studenti dell'Accademia "Silvio d'Amico". Nelle successive edizioni il festival è stato aperto al contributo degli studenti delle altre Istituzioni della capitale appartenenti all'AFAM (Alta Formazione Artistica e Musicale) nello spirito di realizzare una contaminazione tra le differenti competenze artistiche in formazione. Il festival è stato ideato con l'intento di creare all'interno dell'Accademia uno spazio dove ogni allievo possa realizzare un'autonoma sperimentazione artistica, verificare gli insegnamenti appresi durante il percorso accademico, collaborare e confrontarsi con i propri compagni e le problematiche non solo artistiche, ma anche am-

Fotografo: Riccardo Freda

ministrative e burocratiche che riguardano la messa in scena di uno spettacolo.

Fotografo: Riccardo Freda

Fotografo: Riccardo Freda

Fotografo: Riccardo Freda

Fotografo: Riccardo Freda

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Fotografo: Riccardo Freda

Fotografo: Riccardo Freda

Fotografo: Riccardo Freda

Fotografo: Riccardo Freda

Fotografo: Riccardo Freda

Fotografo: Riccardo Freda

Fotografo: Riccardo Freda

Fotografo: Riccardo Freda

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l mese di Novembre per quanto riguarda la musica dal vivo quest'anno sarà molto caldo in due città che non sono propriamente miti per quanto riguarda il clima: Bologna e Torino.

Il motivo? Le tappe italiane del Sonic Highways Tour dei Foo Fighters.

La rock band attualmente numero 1 al mondo, capitanata dal leader carismatico Dave Grohl, farà tappa nel nostro paese il 13 Novembre alla Unipol Arena di Bologna e il 14 al PalaAlpitour di Torino.

Gli organizzatori molto probabilmente hanno sottovalutato l’importanza che attualmente (e a ragione) ha la rock band statunitense,prova ne è che a meno di 10 minuti della messa in vendita on-line dei biglietti per le due date italiane, il sito ticketone.it che si occupava della vendita dei tagliandi, ha registrato il sold-out e questo fa capire l’attesa spasmodica che si respira nell’avvicinarsi delle due date.

A dir la verità in molti hanno temuto la cancellazione delle due date il 12 giugno scorso: durante la tappa svedese a Goteborg, Dave Grohl è caduto dal palco rompendosi la gamba.

Nonostante ciò, dopo essere stato in ospedale a farsi medicare,il frontman è tornato sul palco e ha portato a termine il concerto su una sedia a rotelle.

Dopo una breve pausa per ovvi motivi, che ha portato alla cancellazione delle due date a Wembley, a cui la band teneva particolarmente, il tour dei Foo Fighters ha ripreso il suo naturale corso e in ogni data succede qualcosa di insolito, a partire dalla “postazione” di Dave Grohl, che canta su un trono di chitarre.

Per capire il grande seguito che hanno i Foo Fighters in Italia, basta guardare, per i pochi che ancora non lo hanno fatto (nel momento di scrittura dell’articolo il video ha la bellezza di oltre 23 milioni di visualizzazioni su YouTube),il video dei Rockin1000.

I CONCERTI DEL MESE: FOO FIGHTERS

Per i pochi che ancora non conoscessero la storia la riassumiamo in breve: Fabio Zaffagnini, abitante di Cesena e fan sfegatato dei Foos, circa un anno fa, in concomitanza con la pubblicazione dell’ultimo disco e del conseguente annuncio del tour, ebbe un’idea un po’ folle: riuscire a portare i Foo Fighters a Cesena,luogo in cui cantarono per l’ultima volta nel 1997. Ma come fare? Convincerli a farli venire registrando un video dove 1000 persone, divise in vari ruoli da cantanti a chitarristi a batteristi e così via, che suonano insieme il loro pezzo “Learn to fly”. L’idea era come detto un po’ folle e abbastanza costosa, così il

I biglietti per assistere ai due live sono andati esauriti in poco meno di 10 minuti buon Fabio chiese a tutti i fan italiani dei Foos tramite la pagina ufficiale del Fan Club su Facebook, che attualmente conta 8226 iscritti, di diffondere la notizia, mandare un video e x chi era disponibile di fare un’offerta libera per rendere possibile la sua idea. Ebbene, il sogno è divenuto realtà,e dopo aver raccolto la cifra di 44.000 euro,necessari per l’affitto del luogo adibito alla registrazione,di telecamere all’avanguardia e tutto ciò che è indispensabile per un bel risultato,il 26/7/2015, presso l’ippodromo di Cesena i 1000 musicisti si sono ritrovati e hanno registrato il video,diretti dal famoso direttore d’orchestra Marco Sabiu,che si è offerto di dirigere gratis dopo aver letto ed essere rimasto entusiasta dall’idea.

Il 30 luglio il video era on-line.Dave Grohl e tutta la band lo hanno visto, e hanno promesso di venire a suonare a Cesena.

Il video è a dir poco emozionante,e ha avuto un enorme successo in tutto il mondo,cosa resa possibile dal potere di internet.

Dave Grohl, ex batterista dei Nirvana,e da oltre 20 anni frontman della band,si è saputo reinventare come cantante. I testi li scriveva già durante il periodo in cui faceva parte della storica band capitanata dal suo grande amico Kurt Cobain.

E’ innegabile che i Foo Fighters stanno avendo ora il loro punto più alto di successo,merito soprattutto di Dave, artista eclettico che ha nella passione per la musica il suo punto forte.

Prova ne sono i molti progetti a cui ha preso parte, dalla partecipazione ad alcune canzoni dei Queens of the stone age come batterista,al progetto Them Crooked Vultures e Teenage Time Killers,e molti altri. Ha avuto successo anche nei progetti di Documentari musicali mettendosi dietro alla macchina da presa,e la serie tv “Sonic Highways” trasmessa dalla famosa emittente HBO, che ha portato alla realizzazione del loro ultimo disco di inediti datato Novembre 2014, progetto che ha portato la band in 8 diverse città dell’America, in altrettanti studi di registrazione e in compagnia di musicisti nativi di ogni diversa città presi come guest star e che hanno partecipato alle 8 tracce che compongono il disco. Ora, per i fortunati possessori del biglietto,non bisogna far altro che godersi lo show che la band offrirà e se manterranno le premesse e saranno simili agli show americani,saranno due spettacoli belli densi di emozioni e ottime canzoni,che i Foo Fighters ormai scrivono da oltre 20 anni.

Marco Palli

deep in the music

I

Nirvana sono il gruppo più rappresentativo del movimento grunge.

In pochi anni e con una manciata di album all’attivo, sono riusciti a imporsi come la vera leggenda della scena di Seattle. Il sacrificio del loro leader, Kurt Cobain, ha certamente alimentato il mito, ma l’impatto della musica dei Nirvana sugli anni ’90 è indiscutibile e si può paragonare per certi versi a quello avuto dagli Rem e dagli U2 sul decennio precedente.

Kurt Cobain (canto e chitarra), Chris Novoselic (basso) e Chad Channing (batteria) formano i Nirvana.

In realtà, nessuno dei tre è di Seattle: Cobain è nato a Hoquiam (Washington), Novoselic e Channing sono californiani.

Ma i loro dischi, insieme a quelli di Pearl Jam e Soundgarden, trasformeranno questa piccola città del Nord-Ovest degli States in una fabbrica di successi miliardari.

I Nirvana esordiscon con Bleach (1989),E Cobain si rivela subito l’anima del gruppo. Un sound duro e spigoloso, che mescola il blues-rock sporco di Rolling Stonese Stooges con la tradizione hard-rock (dai Led Zeppelin agli Aerosmith) e con il fervore hardcore di Husker Du e Pixies.

Ingaggiato alla batteria Dave Grohl (Warren, Ohio), il trio firma con la major Geffen e, nel settembre 1991, pubblica Nevermind. Prodotto da Butch Vig e mixato da Andy Wallace, è un disco destinato a entrare di diritto nei classici

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NIRVANA di sempre,eppure Kurt Cobain, a registrazioni ultimate, non era soddisfatto.

Non perdonava a Gary Gersh e a Andy Wallace, rispettivamente discografico e produttore, di aver voluto mettere le mani sul materiale, accentuandone dinamica e profondità, e smussandone gli angoli. Stava commettendo un errore colossale.L'album (quasi 10 milioni di copie vendute, contro le 30mila dell'esordio) diventerà uno dei maggiori successi discografici di tutti i tempi, senza alienare tuttavia ai Nirvana le simpatie delle frange più "dure e pure" del loro pubblico.

Nel settembre del 1993, dopo una serie di speculazioni sullo stato di salute di Cobain, esce In Utero. Prodotto da Steve Albini, guru della scena alternative e del punk più duro, il disco viene inciso in due sole settimane. L’album riflette soprattutto l’odissea personale di Cobain, sposatosi nel frattempo con Courtney Love delle Hole. Il disco ottiene un buon successo di vendite, anche se aliena in parte al gruppo le simpatie di quella "Mtv generation" che li aveva consumati come l’ennesima “sensazione” del momento.

Ma proprio su Mtv i Nirvana ripropongono, in un’affascinante chiave acustica, molti dei loro successi, incidendo il fortunatissimo Unplugged in New York, ma il successo non servirà a guarire il biondo idolo punk di Seattle. Come prima di lui Jimi Hendrix e Jim Morrison, anche Kurt Cobain porterà ad estreme conseguenze la sua autodistruzione.

Dopo lunghi e dolorosi mesi dedicati a un tour europeo, l'8 aprile 1994 il leader dei Nirvana si toglie la vita con un colpo di pistola, consacrandosi per sempre al culto dei fan.

Neanche Kurt Cobain sfuggirà purtroppo all'immancabile operazione commerciale post-mortem, che porterà alla "riesumazione" del suo ultimo brano prima del suicidio, "You Know You're Right", allo scopo di vendere qualche copia in più dell'antologia The Best Of Nirvana.

Nell’aprile di quest’anno,precisamente il 28/04/2015,per pochi giorni nelle sale dei cinema è stato proiettato “Cobain – Montage of heck”, un docu-film sulla vita del leader dei Nirvana,e il 13 di questo mese uscirà sul mercato discografico la colonna sonora del film, particolarmente atteso perché trattasi del disco postumo del tormentato Kurt,uno degli eventi musicali del 2015.

Marco Palli

DISCOGRAFIA ALBUM IN STUDIO: 1989 – Bleach

1991 – Nevermind 1993 – In Utero

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SPECTRE

I

Il ventiquattresimo 007 diretto da Sam Mendes e interpretato dall’ormai affermato Daniel Craig nei panni di James Bond.

Con questo film si conclude il contratto dell’attore britannico in questa quadrilogia messa in atto da Neal Purvis e Robert Wade che ha permesso di rilanciare il personaggio di Bond facendolo diventare il più umano degli eroi postmoderni.

I morti sono vivi Con queste parole si aprirà la prima scena del nuovo film di James Bond ambientata non a caso a Città del Messico durante la festa del Giorno dei Morti. L’agente britannico riceverà una commissione addirittura dall’aldilà con un video lasciatogli in eredità da M: l’obbiettivo è l’esecuzione di Marco Sciarra, un affiliato dell’organizzazione segreta chiamata Spectre. Purtroppo la missione diventerà un incidente diplomatico internazionale che allontanerà immediatamente le simpatie del nuovo M, interpretato da Ralph Fiennes, e soprattutto quelle di Max Dentigh, protegé del ministro dell’interno inglese che sfrutta le intemperanze di Bond per affondare il colpo nei confronti dell’MI6 e della secondo lui obsoleta sezione 007, a favore di un siste-

ma di sorveglianza globale che accorpi le nove intelligence mondiali (i Nove Occhi).

Se quest’unica organizzazione, però, dovesse essere gestita dalle mani sbagliate come quelle della Spectre potrebbero esserci ripercussioni catastrofiche a livello mondiale. Per questo l’agente Bond, che come sempre vede più lontano di tutti e comprende quanto un sistema del genere possa far comodo ai villain mondiali, decide di agire da solo pur se sempre con l’apporto dei fedeli Q e Moneypenny.

Un Vodka Martini agitato, non mescolato L’attore britannico ha negli anni sconvolto molti dei clichè cui si erano abituati i fan della saga: l’affronto, se così si può chiamare, più importante riguarda sicuramente il cocktail preferito dall’agente segreto: il dry martini.

Drink che ogni James Bond ha sempre gradito shakerato, non mescolato. Con Craig esso si è dapprima tasformato in un più moderno Vodka Martini e, soprattutto, l’attore ha dimostrato di non avere preferenze sulle modalità di preparazione, rispondendo con un secco “ma cosa vuole che me ne freghi” alla richiesta del barman.

SPECTRE GENERE: azione PAESE: usa DURATA: 148 min.

REGIA: Sam Mendes CON: Daniel Craig, Léa Seydoux, Ralph Fiennes, Ben Whishaw, Naomie Harris

Daniel Craig: Non sono James Bond nella vita Durante un’intervista all’Esquire, Craig ha affermato di essere completamente diverso dal personaggio che ha interpretato magnificamente in questi quattro film, anzi ha detto di essere addirittura poco coraggioso. Forse è proprio grazie a queste incongruenze che il suo James Bond sia diventato più umano - e amato dal pubblico - che mitologico.

Qui di seguito riportiamo parte dell’intervista: C’è un personaggio del cinema, a parte i precedenti Bond, a cui ti sei ispirato per l’interpretazione?

Una delle ispirazioni per il personaggio è Indiana Jones, specialmente nei Predatori dell’Arca Perduta. L’aspetto più geniale dell’interpretazione di Harrison Ford è che appare così poco infallibile

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da risultare comico. Sai che potrebbe mandare tutto a rotoli in qualunque momento, e da ciò deriva senso di pericolo, eccitazione e gioia.

(La conversione si è poi spostata sulle presenze femminili) Spero che il mio Bond non sia altrettanto sessista e misogino. Il mondo è cambiato, e io non sono quel tipo di persona. Lui lo è, quindi cosa comporta? Comporta che devi scritturare ottime attrici e rendere le loro parti le migliori possibili.

Nonostante tutte le sue conquiste, Bond in realtà è molto solo Si, è molto triste. Si fotte queste donne bellissime, ma poi loro se ne vanno ed è…triste. E quando un uomo sta invecchiando non è bello, potrebbe essere un sogno di tanti – il che è discutibile – ma dopo un paio di mesi la realtà dei fatti sale a galla.

Come vede il futuro di questo franchise?

Non lo so, davvero non lo so. Non sto cercando di fare il prezioso, ma ora come ora non ho voglia. Ho una vita e devo recuperare un po’ di cose. Ma vedremo.

Il mio nome e Bond, James Bond La saga con protagonista James Bond l’agente 007 del MI6, i servizi segreti britannici, è più longeva del cinema di Hollywood, oltre che una delle più note e apprezzate. Il primo film, Agente 007 – Licenza di uccidere, usci nel 1962 (Il titolo originale era Dr. No) e il suo più recente capitolo è Spectre. Dal 1962 James Bond è stato interpretato da sei attori e non sono mai passati più di sei anni tra un film e l’altro.

Sean Connery Il primo e forse e più celebre interprete della saga creata da Ian Fleming è Sean Connery. È lui il volto icona con cui si identifica più comunemente James Bond.È stato lui lo 007 dei primi

cinque film: Licenza di uccidere (1962), Dalla Russia con amore (1963), Missione Goldfinger (1964) (nella foto), Thunderball: Operazione tuono (1965), Si vive solo due volte (1967).Stanco del ruolo, dopo questi titoli divenne un problema per la produzione scritturarlo. Dopo una parentesi con George Lazenby nei panni dello 007, tornò a essere lui la famosa spia in Una cascata di diamanti (1971).

George Lazenby L'attore australiano George Lazenby fece una breve apparizione nei panni di James Bond, nell'unico episodio Al

Un criptico messaggio proveniente dal passato, mette Bond sul sentiero per scoprire una sinistra organizzazione. servizio segreto di Sua Maestà (1969) che non ebbe subito un buon riscontro ma che negli anni è stato molto rivalutato.Lazenby sul set ebbe enormi contrasti con il regista Peter R. Hunt e dopo questa parte rifiutò un contratto per altri sette film della serie.

Roger Moore Ci volle Roger Moore per far tornare ad amare James Bond e fronteggiare l'icona di Sean Connery.L'attore britannico interpretò con grande ironia lo 007 ben sette volte dal 1973 al 1985: Vivi e lascia morire (1973), L'uomo dalla pistola d'oro (1974), La spia che mi amava (1977) (nella foto), Moonraker - Operazione spazio (1979), Solo per i tuoi occhi (1981), Octopussy - Operazione piovra (1983), Bersaglio mobile (1985).

Timothy Dalton A Timothy Dalton toccò il difficile compito di accattivarsi le simpatie del pubblico dopo l'uscita di scena di Roger Moore.L'attore britannico recitò in due film dell'Agente 007, Zona pericolo (1987) e Vendetta privata (1989) (nella foto, con Carey Lowell). Alcune dispute legali riguardo alla proprietà della licenza del film portarono alla cancellazione di un possibile terzo film con Dalton nel 1991.Dopo un'interruzione della serie di sei anni Dalton perse la voglia di riprendere il ruolo, agì su una clausola del suo contratto e si dimise.

Pierce Brosnan A Pierce Brosnan va il merito di aver rivitalizzato la serie dell'Agente 007.Ha recitato in quattro film come James Bond, ottenendo grande successo: GoldenEye (1995), Il domani non muore mai (1997) (nella foto), Il mondo non basta (1999), La morte può attendere (2002).Per evitare di essere identificato solo con la celebre spia Brosnan però chiese e ottenne il permesso a lavorare ad altri progetti durante la serie.

Daniel Craig L'ultimo e attuale James Bond è Daniel Craig. Con Casino Royale ha fatto ricominciare da zero la saga, creando uno 007 più realistico, non invincibile e più cupo. Con successo. L'attore britannico ha realizzato anche Quantum of Solace (2008) ed è ora atteso nel nuovo episodio Skyfall, che uscirà in Italia il 31 ottobre 2012.

Alessandro Cannavale

mfwom.altervista.org

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Eventi Teatrali Musicali DEEP PURPLE

Roma – Palalottomatica 06/11 21:00 – da 30,00€ a 45,00€ Info e prevendita Cabril Viaggi Tel. 06 92708192/3

BRIGA

Roma – Atlantico 7 e 8/11 21:00 – da 10,00€ a 25,00€ Info e prevendita Cabril Viaggi Tel. 06 92708192/3

SCORPIONS

Roma – Palalottomatica 9/11 21:00 – da 45,00€ a 60,00€ Info e prevendita Cabril Viaggi Tel. 06 92708192/3

RAF

LANDO e DINO L’arte di strappare un sorriso con le loro barzellette “Ciao Lando! Ciao Dino! Un caffè? No, un crodino”.

Con questo scambio di battute, con tutte le varianti possibili, si aprono le ormai famose barzellette della coppia marchigiana “Lando & Dino”.

La barzelletta fa da sempre parte della cultura popolare, tuttavia bisogna saperla raccontare. E’ proprio grazie alla loro capacità di raccontare, al dialetto appignanese e alla loro irriverenza nei confronti di tutto e tutti, Fabrizio Tantucci e Gianfranco Bronzini, in arte “Lando e Dino” hanno fatto delle barzellette il loro successo.

Appuntamento assolutamente da non perdere, venerdì 20 novembre 2015, con cena spettacolo.

Prenota subito allo 069275620 oppure al 3382033789.

Il Pidocchietto - Aprilia Via dei Lauri, 19 Tel. 06 92 75 620 e-mail: info@pidocchietto.it web: www.pidocchietto.it

Roma – Auditorium Conciliazione 13/11 21:00 Info e prevendita Cabril Viaggi Tel. 06 92708192/3

SIMPLY RED

Roma – Palalottomatica 14/11 Info e prevendita Cabril Viaggi Tel. 06 92708192/3

LE PRINCIPESSE

Aprilia – Il Pidocchietto 15/11 16:00 Info e prevendita Il Pidocchietto Tel. 06 9275620

LANDO E DINO

Aprilia – Il Pidocchietto 20/11 Info e prevendita Il Pidocchietto Tel. 06 9275620

TIZIANO FERRO

Roma – Palalottomatica 21 e 22/11 Info e prevendita Cabril Viaggi Tel. 06 92708192/3

NEK

Roma – Auditorium Parco della Musica 25/11 21:00 – da 35,00€ a 45,00€ Info e prevendita Cabril Viaggi Tel. 06 92708192/3

Eventi Teatrali Musicali

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NEGRAMARO

Roma – Palalottomatica 26/11 Info e prevendita Cabril Viaggi Tel. 06 92708192/3

MARCO MASINI

Roma – Auditorium Conciliazione 26/11 Info e prevendita Cabril Viaggi Tel. 06 92708192/3

ANTONELLO COSTA

Aprilia – Il Pidocchietto 11/12 Info e prevendita Il Pidocchietto Tel. 06 9275620

MAURIZIO BATTISTA

Roma – Teatro Olimpico 08 e 31/12 21:00 Info e prevendita Cabril Viaggi Tel. 06 92708192/3

GIGI PROIETTI

Roma – Parco della Musica 31/12 22:00 - da 90,00€ a 180,00€ Info e prevendita Cabril Viaggi Tel. 06 92708192/3

EFFERVESCENTI NATURALI Aprilia – Il Pidocchietto 31/12 Info e prevendita Cabril Viaggi Tel. 06 92708192/3

JOVANOTTI

Roma – Palalottomatica 27,28,30/12 Info e prevendita Cabril Viaggi Tel. 06 92708192/3

SUBSONICA

Roma – Spazio Novecento 04/02 21:30 - 25,00€ Info e prevendita Cabril Viaggi Tel. 06 92708192/3

ENRICO BRIGNANO

Roma – Auditorium Conciliazione dal 27/01 al 21/02 - da 25,00€ a 55,00€ Info e prevendita Cabril Viaggi Tel. 06 92708192/3

SUBSONICA Arriva ora, per rispondere alla pressante richiesta da tutta Italia, l’atteso annuncio del nuovo tour dei Club “UNA FORESTA NEI CLUB” UN NUOVO SHOW ED UNA SCALETTA SPECIALE Dopo oltre 7 anni i SUBSONICA tornano ad esibirsi nella dimensione dei club con uno nuovo spettacolo ancora più coinvolgente, a stretto contatto con il pubblico.

Per l'attesissimo ritorno i Subsonica proporranno un concept speciale: il racconto della loro storia musicale dalla metà degli anni ’90 ad oggi attraverso tre brani di ognuno dei sette album. Una narrazione cronologica e intima che prevederà anche la presenza in scaletta di brani insoliti che i fan durante i concerti reclamano da tempo. E il finale sarà a sorpresa.

Il club tour arriva dopo lo straordinario successo del tour estivo che ha visto i Subsonica protagonisti assoluti dell'estate live italiana con oltre 100.000 spettatori complessivi. Un regalo che la band ha voluto fare a tutti coloro che hanno condiviso l'energia dei loro concerti.

UNA FORESTA NEI CLUB partirà il 12 dicembre dal Cage Theatre di Livorno e proseguirà il 14 e 15 dicembre a Torino al Teatro della Concordia di Venaria Reale. Il 14 gennaio sarà la volta del New Age di Roncade (TV), il 15 all’Estragon di Bologna, il 21 a Perugia all’Afterlife, il 29 al Phenomenon di Novara, il 30 a Il Deposito Giordani di Pordenone. Il 4 febbraio allo Spazio 900 di Roma, il 12 al Velvet di Rimini, il 13 a Taneto di Gattatico (RE) al Fuori Orario, il 18 al Viper di Firenze, il 20 al C.S. Rivolta di Marghera (VE) e si concluderà al Fabrique di Milano il 24 febbraio.

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IL LUTTO E LA PERDITA La possibilità di mantenere il legame con chi non c’è più

L

a possibilità di mantenere il legame con chi non c’è più “La morte non è un atto, nemmeno un evento, per colui che muore. È invece entrambe le cose per chi resta. Invece potrebbe e dovrebbe essere solo una transazione” (E. Berne).

La transazione è uno stimolo seguito da una risposta; secondo Berne avrebbe senso vivere la morte come uno scambio tra persone, integrato nella vita. Tuttavia è più frequente che la perdita di un caro rappresenti un momento tragico: compaiono rimpianti per ciò che non è stato, colpa per quanto accaduto, senso di “sospeso” per situazioni che non potranno essere risolte, dolore per un legame ritenuto irrimediabilmente spezzato. Spesso si ha la convinzione di non poter fare nulla: è andata così, ora non c’è soluzione. Invece si può fare molto per sé, per onorare la vita che chi resta ha il privilegio di avere. Si può elaborare la perdita.

L’elaborazione del lutto implica raccontare e rivivere l’esperienza di perdita per comprenderla e simbolizzarla. Essa aiuta a dare senso all’evento luttuoso, a spiegarsi perché sia accaduto (per esempio nei casi di suicidio) e a trovare il dono che da un momento tanto tragico si può ricevere (come imparare a cambiare priorità).

Un altro obiettivo è l’integrazione della morte nella propria vita, in modo che possa trasformarsi da momento di rottura degli equilibri a esperienza che entra di fatto nella propria storia, nel quadro di sé. Si ha, poi, la possibilità di modificare la narrazione di sé, cioè il modo con cui ognuno racconta se stesso per organizzare la propria identità: un fatto sconvolgente apporta cambiamenti nei processi psichici, tanto da mutare il proprio modo di essere. L’elaborazione del lutto aiuta, inoltre, a mantenere un legame col defunto: mentre in passato si riteneva importante superare velocemente il dolore

così da rompere ogni filo che legava alla persona scomparsa, oggi è chiaro quanto sia importante tenere vivo tale legame, allo scopo di preservare i ricordi dei momenti condivisi. La ragione è che tali esperienze fanno invariabilmente parte di noi, della nostra storia e in alcun modo potranno essere cancellati: non si può perdere tutto; non si può perdere ciò che è stato.

Certamente si tratta di un processo doloroso che alcuni tendono a evitare. Tuttavia questa scelta comporta un blocco, una sofferenza costante nel proprio cuore che non trova sbocco per liberarsi, né energia per trasformarsi in rassegnazio-

“Quando mio padre morì alla vigilia del mio dodicesimo compleanno, un mondo finì e un altro cominciò” (R.A. Neimeyer) ne e ri-organizzazione di sé. Se ci si aggrappa al dolore o, al contrario, si tenta di reprimerlo, si resta ancorati al passato: in entrambi i casi non si vive nel qui-edora ma nel là-e-allora e ciò non consente consapevolezza di sé nel presente.

Cosa è utile fare? Mettersi in profondo ascolto della propria tristezza: solo la consapevolezza di sé può sostenere nel percorso di elaborazione, rendersi ciechi rispetto al proprio vissuto non consente di superare il lutto. È anche fondamentale curarsi nel corpo e nelle relazioni sociali, in quanto la propria vita continua e merita di essere onorata. È importante tenere vivo il ricordo del defunto, non tentare di spezzarlo: col tempo si sarà in

grado di provare contemporaneamente nostalgia per la persona e gioia per aver potuto condividere delle cose con lei. Infine è utile un’analisi di sé, delle proprie competenze di ri-costruzione e ri-strutturazione della quotidianità.

Il rito del funerale ha la duplice funzione di celebrare ciò che è stato e di lasciare andare ciò che non può più essere, conservando la possibilità di tenere dentro di sé la rappresentazione del defunto; è sano raggiungere un equilibrio tra il distacco dalla persona e il mantenimento del legame, anche ritagliandosi dei momenti in cui rivolgerle delle parole, poiché questo processo permette di preservare l’affetto, la lealtà, i ricordi e le esperienze vissute insieme che fanno parte di noi e che neppure la morte ha il potere di cancellare. .

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T E C N O B LO G La foto profilo video di Facebook

Gli hacker parlano con il tuo Siri

Facebook sta testando la nuova versione dei Profili, e le novità sono molte. Prima tra tutte, lanuova versione della foto profilo che potrà, a piacimento dell’utente, diventare un video di 7 secondi. Niente panico: la vostra timeline non sarà invasa da profili in movimento con gli audio che si sovrappongono. Le clip andranno in loop soltanto visitando il profilo dell’utente e non quando un suo contenuto comparirà nella sezione Notizie. Nel News Feed infatti la foto profilo sarà un fermo immagine del video scelto dall’utente, come una normale foto. Stessa cosa per l’audio: funzionerà solo cliccando sul video. Un altro test in corso è la foto profilo temporanea: l’utente potrà scegliere di impostarla “a tempo”, in modo che, trascorsa la paretesi, il sistema imposti da solo la precedente foto profilo. Utile se si partecipa a un evento e si vuole mostrare una veste ufficiale per qualche ora, o se si vuole comunicare ai propri contatti di essere in ferie.

Quando Siri o Google Now sono accesi, il telefono è accessibile anche se è in blocco e protetto da una password o dal riconoscimento delle impronte digitali. Partendo da questo presupposto due ricercatori francesi José Lopes Esteves e Chaouki Kasmi, hanno escogitato la maniera di «parlare» loro in maniera silenziosa e all’insaputa di tutti. Con questo sistema è possibile per gli hacker impartire ogni genere di ordine allo smartphone, fargli visitare, siti, aprire allegati e altro ancora, fino a trasformarlo in una centrale di sorveglianza o un hub per diffondere virus ad amici e conoscenti.

La necessaria presenza delle cuffie -con microfono – e il raggio d’azione ridotto potrebbero far sottovalutare la minaccia, ma i due ricercatori hanno immaginato che un uomo con uno zaino sulle spalle e gli strumenti al suo interno potrebbe invettare centinaia di persone al giorno frequentando posti affollati. Vittime alle quali potrebbe rubare dati o denaro senza che possano capire come sia stato possibile che, ad esempio, a loro insaputa il loro telefono abbia chiamato un numero a pagamento. La raccomandazione dei ricercatori è innanzitutto quella di disattivare l’assistente vocale quando il telefono è in blocco rivolta agli utenti

L’USB che frigge i computer L’idea è venuta a un gruppo di hacker russi che si fa chiamare Dark Purple ha messo a punto la seconda versione di una chiavetta USB che al suo interno nasconde un dispositivo in grado di bruciare qualsiasi dispositivo elettronico con una scarica a 220 volt. Tablet, TV, stereo o computer non fa differenza, basta che abbiano un’uscita USB. L’azione della USB killer è elementare e brutale e si va ad abbattere sulla scheda madre, scaricando una tensione enorme su elementi che invece sono costruiti per sopportare un voltaggio molto inferiore. La cosa positiva da sapere è che i russi non intendono metterla sul mercato e che un attacco del genere comunque non pregiudica i dati contenuti negli hard disk. Il dispositivo quindi può essere usato solo per procurare dei danni all’hardware altrui e non puà essere usato dai criminali come ultima risorsa per cancellare al volo dati compromettenti.

Le bufale di Facebook

Starbucks e Primark stanno davvero per aprire a Roma? Gli eventi che girano su Facebook in merito a fantomatiche nuove aperture sono niente altro che fake: basta fare un paio di verifiche per scoprire come sia tutto una bufala. Per esempio, chiamare l’ufficio stampa di Porte di Roma. Volendo poi essere proprio precisi: intanto è sparito l’evento ‘Inaugurazione Starbucks Coffe – Porta di Roma’ dell’1 dicembre, che avrebbe coinciso con l’altra presunta nuova apertura di Primark. Insomma, si rincorrono eventi bufala – Starbucks a Cosenza è un altro divertente caso – e c’è chi cade nella trappola. Nessun frappuccino per i romani.

La falla di WinRaR WinRAR, uno dei software più usati al mondo per la compressione e l’archiviazione dei file, è a rischio vulnerabilità. La falla nella sicurezza di WinRAR è stato trovata e segnalata dal ricercatore iraniano Mohammad Reza Espargham: un “buco” che permetterebbe ai malintenzionati di installare un malware sul computer degli utenti nel momento in cui questi utilizzano WinRAR per aprire un programma eseguibile. La criticità riguarderebbe la versioneWinRAR 5.21: il problema, spiega Espargham, sarebbe localizzato nella funzione “Text and Icon” del modulo “Text to display in SFX window” che permetterebbe a un potenziale hacker di generare codice malevolo sul computer dell’ignaro utente. Come spiega Punto Informatico, il ricercatore iraniano avrebbe trovato il modo per evitare che la falla possa aprirsi, esponendo il computer al rischio di intrusione. Nel frattempo è arrivata anche la risposta di RARLAB, la società che commercializza WinRAR, che avrebbe cercato di spegnere le polemiche sostenendo che più che a una criticità nella sicurezza del software, si deve prestare attenzione ai file che si utilizzano tramite winRAR, quasi sempre scaricati dal web e quindi potenzialmente dannosi.

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