Anno 5 - Numero 1 2018 ISSN 2499-9253
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Appuntamento a Spazio Nutrizione
Futuri possibili per la farmacia
I numeri dell’insonnia
I teenager e la cosmesi
editoriale
no doping
Una vita I più attenti tra voi avranno notato in copertina, sotto la testata, la presenza del nuovo logo NDL, che vedete anche qui sotto. È il logo di No Doping Life, un’associazione di cui abbiamo parlato nello scorso numero (InPharma Magazine n. 5-2017), che promuove la cultura della vita “no doping” attraverso il sostegno a stili di vita corretti,
un’alimentazione equilibrata e una sana attività fisica. La nostra casa editrice è entrata nell’associazione, perché ne condivide il manifesto etico e l’impegno a diffonderne i valori, attraverso le attività di informazione e formazione dei farmacisti. Il tema, com’è noto, non riguarda soltanto gli atleti professionisti, ma tocca da vicino anche i non professionisti. Basta una ricerca on line per capire quanto sia vasta l’offerta di “aiuti” poco ortodossi per migliorare la performance sportiva. Nel sentire comune le sostanze dopanti appartengono per lo più alla sfera dei farmaci, registrati o sperimentali, spesso usati impropiamente e con gravi rischi per la salute degli atleti. L’attenzione ora si sposta sul mondo dei nutraceutici, dove c’è un vero e proprio vuoto normativo in materia di doping e dove è alto il rischio che alcuni prodotti che promettono prestazioni eccezionali vengano importati dall’estero attraverso canali non controllati.Tutelare a livello scientifico la salubrità e la sicurezza dei nutraceutici nella pratica sportiva è un altro degli scopi di NDL. Attraverso la farmacia passa l’acquisto del 90% circa degli integratori alimentari venduti nel nostro Paese. Significa che il consiglio professionale è fondamentale per educare e guidare nel loro uso i cittadini, sportivi inclusi. Ci sembra importante, quindi, che i farmacisti siano preparati su questi temi e che siano i primi promotori di una vita libera da ogni forma di doping.
Raffaella Tavan
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Magazine
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Editore: GLM Media s.n.c. Direttore Responsabile: Raffaella Tavan raffaella@inpharmamag.it General Manager: Stefano Mazzù stefano@glmmedia.it Art Director: Emanuela Gazzetta emanuela@inpharmamag.it Scientific Advisor: Anna Caretti Ospedale San Paolo, Milano anna.caretti@n4h.it Marketing, comunicazione, pubblicità: Mary Mazzù mary@glmmedia.it Tel. 02.84216680 Manuela Pavan manuela@glmmedia.it Tel. 348.2441914 Iscrizione al Tribunale di Milano: Registrazione n. 151 del 23.04.2014 Iscrizione al ROC n. 26466. Direzione, Redazione: Via Medeghino, 10 - 20141 Milano Tel. 02.84216680 - Fax. 02.39195775 redazione@inpharmamag.it Amministrazione e abbonamenti: amministrazione@glmmedia.it Abbonamento annuale 5 numeri - Italia euro 20,00 Per informazioni: amministrazione@inpharmamag.it Stampa: Arti Grafiche Turati Srl - Desio MB Crediti fotografici: Fotolia Staff editoriale: Cesare Betti, Marco Beccaria, Rosa Cotone, Tina Grave, Silvia Maffi, Camilla Mazzù, Terry Romano, Maria Eva Virga Seguici anche qui:
SONNO
PROVA L’INNOVATIVA TECNOLOGIA BISTRATO
Integratore alimentare a base di: MELATONINA, VALERIANA, PASSIFLORA ed ESCOLZIA
sommario
14
28
Ricerca e sviluppo
Intervista
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Health coaching
Integratori per il sonno
EDITORIALE
1
I NOSTRI ESPERTI
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CONGRESSI Integrazione & salute
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Vetrinistica
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Nutraceutica
VETRINISTICA Nel punto vendita
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INTERVISTA Febbre galenica
28
ATTUALITÀ Futuri possibili
10
INTEGRATORI Insonnia: i numeri
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RICERCA E SVILUPPO Quanto costa l’innovazione
14
BEAUTY CONSUMER La freschezza della gioventù
32
PHARMACY HEALTH COACHING Il tuo consiglio fa la differenza
18
NUTRACEUTICA FISIOLOGICA Sempre attive
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AVVOCATO Incompatibilità
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IN STORE
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LE NOSTRE AZIENDE
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Magazine
i nostri esperti
Barbara Aghina Biologa con specializzazione in biologia molecolare e marketing farmaceutico, ha seguito un percorso di sviluppo professionale nell’area Healthcare in diverse realtà farmaceutiche. Come responsabile della linea nutraceutica di integrazione alimentare e dispositivi medici in Guna S.p.A, leader nella produzione e distribuzione di farmaci omeopatici e omotossicologici, si occupa della gestione dello sviluppo tecnico-scientifico e di marketing di progetti articolati che comprendono la ricerca formulativa, la commercializzazione e la comunicazione nei canali professionali. È formatrice della rete professionale e relatrice presso diversi eventi informativi e congressuali.
Francesco Ascioti Avvocato, laureato presso l’Università “L. Bocconi” di Milano, si occupa principalmente di diritto amministrativo, di diritto civile e di diritto commerciale, con particolare riferimento al diritto delle obbligazioni e dei contratti (di impresa, di vendita, di appalto), al diritto delle successioni e al diritto societario, fornendo consulenza specifica per ogni esigenza dell’impresa. Da sempre interessato alle tematiche relative al diritto sanitario, farmaceutico e della sicurezza alimentare, è autore di numerosi contributi sul tema, con riferimento ai quali partecipa abitualmente a convegni, tavole rotonde e corsi di formazione in qualità di relatore. Collabora inoltre con la cattedra di Diritto pubblico della Bocconi di Milano. www.agsassociati.it - fascioti@agsassociati.it - tel. 02.45483788
Chiara Cossu Giornalista e content specialist in area salute e benessere, è project manager presso We! wellness. Fa parte inoltre del team di progetto Pharmacy Beauty Coach come coordinatrice dell’area FAD ed esperta di tendenze beauty. www.we-wellness.com
Sarah Cossu Professionista in marketing communications, executive e sales coach, nella sua lunga esperienza nel mondo della salute, del benessere e della cosmesi, ha supportato primarie aziende nazionali e multinazionali e formato migliaia tra professionisti, imprenditori, manager e formatori. Managing director di We! wellness, con la squadra disegna e realizza progetti di empowerment dedicati a team di lavoro, reti commerciali, reti di trainer. È ogni giorno al fianco dei farmacisti in laboratori formativi e attività di coaching mirati alla crescita e a un nuovo approccio competitivo. www.we-wellness.com www.pharmacybeautycoach.it
Stefanina Molinari Consulente d’immagine e docente di formazione, dal 1990 si occupa di visual merchandising, vetrinistica, packaging, stand, eventi e kit scenografici per immagine coordinata, con l’obiettivo di valorizzare il brand aziendale e l’intero punto vendita. Nel 2010 ha dato vita a Oltre la Vetrina, per mettere a disposizione il know how accumulato negli anni in diverse realtà merceologiche, tra cui va evidenziato con particolare rilievo il canale farmacia. Saper affascinare e sedurre il cliente finale è una delle sue prerogative vincenti per rendere un punto vendita Il Punto Vendita che vuole differenziarsi dalla concorrenza. www.oltrelavetrina.it - info@oltrelavetrina.it
Cosimo Violante Farmacista, è consulente scientifico specializzato sulla qualità delle materie prime e consulente per farmacie sullo sviluppo del laboratorio galenico, sulla formazione del personale e sulla gestione della farmacia. È esperto di legislazione e fitoterapia e formulatore di integratori alimentari. Docente di corsi Ecm per medici e farmacisti, è tesoriere della Società italiana farmacisti preparatori (SIFAP) e direttore della Galenic scientific association (GSA). cosimoviolante@gmail.com
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congressi di Raffaella Tavan
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Integrazione
&
SPAZIO NUTRIZIONE 2018 23-24 marzo 2018 Milano, Centro Congressi Hotel Marriott
Due giornate ricche di appuntamenti congressuali, con oltre 120 relatori, per fare il punto sulle nuove evidenze scientifiche in tema di nutrizione e integrazione alimentare. Ma anche una vasta esposizione tecnico-scientifica con i principali attori del mercato del food, dell’integrazione, degli alimenti speciali, dei dispositivi medici, dei sistemi
ACCREDITAMENTO ECM: Akesios Group, provider standard n° 403, ha conferito i crediti ECM a tutte le professioni sanitarie. Il Corso è stato accreditato per singolo giorno (di conseguenza sarà possibile ottenere i crediti ECM partecipando a una o a
informatici, degli apparecchi elettromedicali e via dicendo. Spazio Nutrizione 2018 è un’occasione davvero preziosa di aggiornamento e condivisione per tutti coloro che fanno del consiglio professionale in campo di nutrizione e alimentazione uno strumento di lavoro. L’edizione 2018 di Spazio Nutrizione si concentra in due giornate, venerdì 23 e sabato 24 marzo, e si terrà presso il Centro Congressi dell’Hotel Marriott di Milano. Ospiterà in contemporanea
entrambe le giornate).
l’International Meeting of Sport Nutrition organizzato dall’European
Il Congresso Spazio Nutrizione
Sport Nutrition Society (ESNS). Il programma degli eventi (che
è a numero chiuso. È possibile iscriversi on line accedendo al sito www.spazionutrizione.it
trovate sintetizzato nella timetable di pagina 8) è realizzato con la supervisione di un Comitato scientifico d’eccellenza, che comprende Sergio Bernasconi, Luigi Bonizzi, Michele Carruba, Antonio Paoli, Claudia Sorlini e Tiziana Stallone, e grazie alla collaborazione con il ministero della Salute, il ministero
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salute
È l’appuntamento dell’anno sui temi della nutrizione e dell’integrazione
alimentare legati alla salute. Spazio
Nutrizione ospita in due giorni di congresso medici, farmacisti,
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA) e con l’Università degli Studi di Milano. La manifestazione verrà inaugurata venerdì 23 marzo alle 9,00, con una tavola rotonda su un tema molto d’attualità, l’etica della scienza, della produzione e dell’informazione alimentare. Oltre al focus sulla nutrizione sportiva, che si svolgerà su entrambe le giornate, venerdì 23 si parlerà di nutrizione pediatrica, delle linee di indirizzo sui disturbi del comportamento alimentare, dell’integrazione alimentare in ambito ginecologico e ostetrico e di aminoacidi. Sabato 24 marzo saranno presentate le linee guida 2017 del CREA per una sana alimentazione italiana. Inoltre, si parlerà di PNEI e nutrizione, di benessere della donna, di nutrizione nelle fasi della crescita, di alimentazione nei pazienti con diabete di tipo 1 e di ambiente e salute. L’evento ha il patrocinio di molte società scientifiche: l’Accademia di nutrizione e medicina anti-aging (AINMA), l’Associazione nazionale dietisti (ANDID), l’Associazione medici italiani anti-aging (AMIA), Pediatria Funzionale, la Società italiana di fitoterapia e integratori in ostetricia e ginecologia (SIFIOG), la Società italiana delle cure primarie pediatriche (SICuPP) e la Società italiana di endocrinologia e diabetologia pediatrica (SIEDP). Patrocinano anche l’Ente nazionale di previdenza e di assistenza a favore dei biologi (ENPAB) e l’Ente nazionale di previdenza e di assistenza per gli psicologi (ENPAP). z
biologi e tutti gli operatori sanitari legati alla filiera dell’alimentazione, con il supporto di importanti
società scientifiche, università e istituzioni
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congressi
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TIME TABLE VENERDÌ 23 MARZO 2018 SALA GAZEBO
SALA MANZONI
09.00
INAUGURAZIONE
NUTRIZIONE E INTEGRAZIONE NELLA MEDICINA ANTI AGING
INAUGURAZIONE
INTEGRAZIONE E SALUTE
HOT POINTS IN NUTRIZIONE PEDIATRICA
INTERNATIONAL MEETING OF SPORT NUTRITION
HOT POINTS IN NUTRIZIONE PEDIATRICA
INTERNATIONAL MEETING OF SPORT NUTRITION
BREAK NUTRIZIONE E INTEGRAZIONE NELLA MEDICINA ANTI AGING
LINEE DI INDIRIZZO SUI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE
16.30 17.00
SALA LE BARON
BREAK
13.30
14.30
SALA FOSCOLO
INTERNATIONAL MEETING OF SPORT NUTRITION
11.00
11.30
SALA PORTA
INTEGRAZIONE E SALUTE
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BREAK LINEE DI INDIRIZZO SUI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE
NUTRIZIONE E INTEGRAZIONE NELLA MEDICINA ANTI AGING
INTEGRAZIONE E SALUTE
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HOT POINTS IN NUTRIZIONE PEDIATRICA
INTERNATIONAL MEETING OF SPORT NUTRITION
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SABATO 24 MARZO 2018
09.00
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SALA MANZONI
SALA MONTI
SALA GAZEBO
SALA FOSCOLO
SALA LE BARON
LINEE GUIDA PER UNA SANA ALIMENTAZIONE ITALIANA 2017
PNEI E NUTRIZIONE: LA PSICHE INCONTRA IL CIBO E LA MATRICE CONNETTIVALE
BENESSERE DONNA: DALLA TEORIA ALLA PRATICA
NUTRIZIONE E CRESCITA
INTERNATIONAL MEETING OF SPORT NUTRITION
NUTRIZIONE E CRESCITA
INTERNATIONAL MEETING OF SPORT NUTRITION
ALIMENTAZIONE NEI PAZIENTI CON DIABETE DI TIPO 1
INTERNATIONAL MEETING OF SPORT NUTRITION
ALIMENTAZIONE NEI PAZIENTI CON DIABETE DI TIPO 1
INTERNATIONAL MEETING OF SPORT NUTRITION
BREAK
11.00 11.30
LINEE GUIDA PER UNA SANA ALIMENTAZIONE ITALIANA 2017
PNEI E NUTRIZIONE: LA PSICHE INCONTRA IL CIBO E LA MATRICE CONNETTIVALE
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LINEE GUIDA PER UNA SANA ALIMENTAZIONE ITALIANA 2017
AMBIENTE E SALUTE
BENESSERE DONNA: DALLA TEORIA ALLA PRATICA BREAK
16.30 17.00
BENESSERE DONNA: DALLA TEORIA ALLA PRATICA
LINEE GUIDA PER UNA SANA ALIMENTAZIONE ITALIANA 2017
AMBIENTE E SALUTE
BENESSERE DONNA: DALLA TEORIA ALLA PRATICA
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attualità di Maria Eva Virga
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Futuri possibili
Dopo un percorso di diversi anni, quest’estate è diventato legge il Ddl concorrenza. Com’è noto, la nuova legge prevede che le farmacie possano avere come titolari non più solo i farmacisti, ma anche altri soggetti, comprese, appunto, le società di capitali. Ma il mercato è pronto per questi cambiamenti? È la domanda cui ha tentato di rispondere Erika Mallarini, SDA Professor di Public Management and Policy della SDA Bocconi School of Management nel corso della settima tavola rotonda “DHL Supply Chain Life Sciences & Healthcare” organizzata dalla nota società di spedizioni a Milano. «La sensazione è che non siamo pronti» ha dichiarato Mallarini all’apertura dei lavori. Sono diverse le criticità emerse innanzitutto dall’analisi dei dati: oggi soltanto il 60% dei farmaci distribuiti in Italia passa dalla farmacia; la distribuzione diretta e la dispensazione ospedaliera valgono circa il 40% (solo per i farmaci di fascia A e C). Senza contare i farmaci “innovativi”, in particolare i biologici, un mercato di circa 4 miliardi, che rappresenta il 18% della spesa farmaceutica in Italia di farmaci rimborsabili e che oggi passa dal canale farmacia per la maggior parte, ma che vi passerà sempre di meno.
Gli scenari possibili
in una situazione di concorrenza diretta con gruppi
«Il primo soggetto che impatterà la nuova legge sarà
che presenteranno volumi di acquisto più elevati.
quello della distribuzione intermedia» ha dichiarato
Ma non solo: ci potrà essere anche un problema di
la docente della Bocconi «e la concentrazione del
approvvigionamento. Se la distribuzione intermedia
retail, come avviene in altri settori, potrebbe portare
sarà in difficoltà, chi porterà fisicamente il prodotto
una sostituzione dei grossisti con i cosiddetti CEDI
al consumatore? Poiché ci si aspetta, infine, una
(centri di distribuzione, ndr)». Uno degli scenari più
percentuale elevata di soggetti che si riuniranno
evidenti che scaturiranno dalla nuova legge sarà
in catene, anche per le aziende farmaceutiche si
costituto dalle singole farmacie che si troveranno
tratterà di ripensare la propria struttura organizzativa.
Si riflette sugli effetti possibili della legge Altri tre fenomeni in atto Per Erika Mallarini bisogna tenere conto di altri tre fenomeni “sanitari” che stanno già impattando il mercato della farmacia: l’evoluzione dei terzi paganti privati; il Piano nazionale delle criticità, le interdipendenze competitive. Il mondo dei “terzi paganti”, ovvero dei fondi o delle assicurazioni sanitarie, finora è stato marginale nel
124/17, scenari probabili, problemi e opportunità, in una tavola rotonda con gli attori della filiera
nostro Paese, poiché, secondo i dati della Bocconi, è stato utilizzato solo dal 6% della popolazione italiana. Ma è un settore in crescita. «I terzi paganti
farmacia. A oggi sono stati approvati il piano della
stanno cambiando il loro modello di business,
Lombardia, delle Marche e della Campania (con tempi
diventando aggregatori di domanda» spiega infatti
più lunghi sulla piena attuazione).
Mallarini. «Questo fatto avrà un’accelerazione con
Erika Mallarini ha aperto una finestra anche sulle
la costituzione di catene di farmacie». Ciò potrebbe
cliniche private: «A livello internazionale esistono
significare che se i TPA, i soggetti che creano reti
già ambulatori che gestiscono il paziente a 360°,
convenzionando strutture sanitarie sul territorio (centri
dispensandogli anche il farmaco. Si chiamano retail
medici, ospedali, centri odontoiatrici e così via) oggi
clinic e Walmart Care Clinic ne è forse l’esempio più
“pilotano” i pazienti da un centro all’altro, potranno
lampante. Nel nostro Paese, per fare un esempio,
spostarli anche da una farmacia all’altra, magari
Humanitas ha aperto un medical center nel centro
offrendo una scontistica significativa anche sui farmaci.
commerciale di Arese, dove il paziente ha accesso
In che modo invece il Piano nazionale delle criticità
diretto, così come il gruppo Villa Maria ha costituito i
riguarderà la nuova farmacia che potrà radunarsi in
GVM Point, un sistema di franchising con centri sparsi
catene? Il Pnc prevede che il paziente sia preso in
in Italia, tra cui anche farmacie».
carico da un unico soggetto “azienda”, pubblica o privata. Inoltre, per i pazienti non verrà più stilato un PDTA (percorso diagnostico terapeutico assistenziale) ma un PAI, percorso assistenziale individualizzato. E quindi tale azienda potrebbe anche dispensare il farmaco, senza passare più dal canale
Alcuni luoghi comuni Prima di tutto sono gli stessi farmacisti, talvolta, a pensare che “mettersi in rete” possa essere conveniente solo per piccole farmacie, quelle che “da sole non ce la farebbero”. Inoltre, il concetto di rete è assimilato a quello di omologazione: si pensa che la creazione di catene comporterà la perdita della propria indipendenza. In terzo luogo, sembra che i titolari delle farmacie rurali pensino che il problema distributivo non li toccherà. «Ma se il distributore intermedio perderà farmacie importanti, riuscirà a distribuire anche a loro?» si chiede Mallarini. Ancora:
le ultime leggi sulla farmacia
Cambiamenti legislativi significativi nel retail del farmaco
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attualità
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molti professionisti credono che il cambiamento
Un problema o un’opportunità?
riguarderà solo i prodotti di libera vendita. «Non
Naturalmente l’aggregazione in catene di farmacie,
accadrà, perché sono stati già liberalizzati i margini
che saranno guidate da banche, aziende innovative,
e i prezzi al pubblico». C’è da chiedersi, inoltre, se
insegne della grande distribuzione, dalle retail clinic
il criterio della prossimità sarà sempre quello che
o anche da cooperative, comporterà almeno dei fee,
guiderà il paziente nella scelta di una farmacia: se le
dei contributi di ingresso, che molto probabilmente
farmacie faranno parte di gruppi o saranno in rete
saranno elevati: secondo le analisi della Bocconi sotto
con assicurazioni che concedono prodotti a prezzi
i 50mila euro sono da considerarsi ”impensabili”.
inferiori, il consumatore finale forse sarà invogliato
Quindi la nuova legge sulla concorrenza costituisce
a spostarsi. Ma al di là degli aspetti commerciali,
un problema o un’opportunità per la rete capillare di
in alcune Regioni, come per esempio in Emilia
farmacie che operano quotidianamente sul territorio
Romagna, i farmacisti di distretto si stanno spostando
italiano? A questa domanda rispondono, sembra
nelle Uccp (unità complesse di cure primarie).
positivamente, i protagonisti dell’intera filiera.
che cosa succederà nel settore della distribuzione in seguito alla nuova legge?
Risponde Mauro Giombini, presidente ADF «Tra le due realtà rappresentative del settore, probabilmente sarà più facile vedere farmacie che si aggregheranno in Federfarma, perché sono più omogenee tra di loro. In Adf sono presenti invece realtà molto differenti. Per il momento non vi è alcun problema di approvvigionamento delle farmacie, anzi credo che ci sia addirittura un eccesso di servizio. Aggiungo però che da quando siamo entrati in una logica di riduzione del margine, oggi il costo, soprattutto del trasporto, incide tantissimo sul fatturato di noi distributori. A questo si aggiunge la difficoltà finanziaria di alcune farmacie. Quelle che avevano già problemi patrimoniali, probabilmente, sono destinate per prime a passare di mano. Insieme a Federfarma Servizi, però, ci siamo dati l’impegno di lavorare sulla “cultura”, per costruire un sistema che faccia crescere il livello della farmacia in chiave di professionalità. Perciò mi aspetto sviluppi positivi». che cosa sta facendo federfarma per prepararsi all’impatto che la nuova legge avrà sulle farmacie?
Risponde Roberto Tobia, tesoriere di Federfarma «Questa legge presenta ancora tantissime zone grigie su cui bisognerà far luce. Per esempio: il “paletto” del 20% è una sorta di presa in giro per una farmacia che vuole rimanere libera e indipendente. Questa legge cambierà la farmacia italiana in maniera radicale, perciò Federfarma sta cercando di crearle una sorta di “rete di protezione”. In collaborazione con un primario istituto internazionale di studi stiamo cercando di mappare le reti presenti sul territorio su cui elaboreremo un modello che garantisca serenità al sistema, non solo alla farmacia, ma a tutta la filiera, anche al cittadino. Inoltre, per supportare il farmacista nelle funzioni “gestionali”, bisognerà distinguere due aspetti: la farmacia dei servizi e i servizi in farmacia. La farmacia dei servizi deve essere l’attività che è al centro della professione vera e propria: la presa in carico del paziente, l’aderenza alla terapia e tutti quegli aspetti che saranno sempre più fondamentali per la farmacia del domani. A lato occorre creare una struttura, per il farmacista che vuole essere imprenditore di se stesso, all’interno di una rete. In questo senso il nostro centro studi sta lavorando affinché il farmacista possa avere un’adeguata formazione in merito».
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meglio un mercato frammentato o aggregato?
Risponde Fabio Mazzotta, general manager Sanofi Consumer Healthcare, vicepresidente Assosalute «Innanzitutto dobbiamo chiederci come impatterà sull’utente finale questa riorganizzazione della filiera. Quale differenza fa per lui acquistare da una parte o dall’altra? La mia sensazione è che noi aziende ci stiamo concentrando tantissimo sull’intermediazione logistica e commerciale, sull’approvvigionamento, senza capire come tutto questo si “scarichi” a valle. Di fatto oggi il valore aggiunto che distingue una farmacia è la professionalità del farmacista. E non è detto che una catena o un gruppo dequalifichi la professione: potrebbe anzi portare efficienza là dove serve. Finché non concentriamo gli sforzi sul rapporto col paziente, non aiutiamo la creazione di un valore e non qualifichiamo la professione. Tutti gli aspetti che riguardano la negoziazione commerciale, l’approvvigionamento o la gestione possono essere esternalizzati, come accade all’estero, dove i modelli di retail sono più evoluti. Anche perché il consumatore si aspetta di ricevere in farmacia un servizio, un consiglio sulle terapie, sull’utilizzo dei prodotti: questo è il terreno su cui il farmacista deve esprimere la propria professionalità».
il farmacista è davvero favorito nell’offrire un servizio migliore con la nuova legge?
Risponde Andrea Mandelli, presidente Fofi e vicepresidente V Commissione Bilancio del Senato «La Federazione degli Ordini è stata contraria al Ddl concorrenza fin dall’inizio e l’abbiamo detto in tutte le sedi possibili. Non possiamo però arroccarci sulle nostre posizioni, anche perché il cambiamento sta accelerando e bisogna guardare al futuro. È evidente che la legge sulla concorrenza va a favorire gli oligopoli, però la protesta ci confina nel passato e invece io sono più affezionato alla “proposta”. In questi dieci anni in Fofi abbiamo fatto un percorso molto chiaro: nel 2006 abbiamo lanciato la farmacia dei servizi, che purtroppo non decolla per le difficoltà di standardizzare questo percorso. Se però entreranno in campo le catene, avremo la possibilità di standardizzare i risultati. Nel prossimo triennio, grazie a un emendamento alla Legge di Bilancio, in nove regioni proseguirà la sperimentazione delle attività di supporto all’aderenza alle terapie e l’erogazione dei servizi cognitivi previsti dai provvedimenti del 2009. Vorrei ricordare anche il lavoro svolto dalla Fofi dal 2006 sull’aderenza alla terapia. Due anni fa, in legge di bilancio, sono riuscito a inserire la remunerazione della professione. Il ruolo del farmacista sulla farmacovigilanza, inoltre, è sempre più importante. Infine, nella convinzione che la sanità italiana debba essere digitalizzata, nel “decreto del fare” col governo Letta abbiamo inserito il fascicolo elettronico farmaceutico, che stiamo sviluppando in collaborazione con i medici. Dobbiamo creare noi per primi un’alternativa alla legge sulla concorrenza, perché il farmacista giochi da protagonista. Nel percorso di rinnovamento della professione dobbiamo avere la volontà di cambiare, insieme. Abbiamo gli strumenti e la professionalità per adattarci al futuro». z
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ricerca e sviluppo di Cesare Betti
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l ’innovazione
Quanto costa
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Una delle aree di maggior innovazione farmacologica riguarda l’oncologia. In Italia, ogni giorno oltre 1.000 persone si ammalano di tumore e centinaia di ricercatori lavorano per mettere a punto cure in grado di migliorare la loro sopravvivenza, passata dal 39% degli anni 1990-94 al 54% degli anni 2005-2009 per gli uomini e dal 55% al 63% per le donne. In base al numero delle citazioni e all’H-Index (il criterio usato a livello internazionale per valutare l’impatto scientifico di un autore e la prolificità delle sue pubblicazioni), il nostro Paese è tra i primi 5 al mondo per qualità delle pubblicazioni scientifiche e al quarto nella ricerca oncologica. Il vero punto debole sono i tempi troppo lunghi prima che l’innovazione arrivi a chi ne ha bisogno. Oggi la fase che segue l’immissione in commercio è considerata sempre più importante per capire se un farmaco può avere altre indicazioni, come migliorarne la somministrazione o come evitarne gli effetti collaterali.
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«Se in passato per sviluppare un farmaco occorrevano
spesa farmaceutica in ambito oncologico
quasi 15 anni, adesso una nuova molecola può arrivare
Nel 2016, la spesa farmaceutica nazionale pubblica e
nella pratica clinica in un tempo molto più breve, meno
privata è stata di 29,4 miliardi di euro, di cui il 77,4% è
di 3-5 anni» dice Giuseppe Curigliano, direttore della
stato rimborsato dal Sistema sanitario nazionale.
Divisione sviluppo nuovi farmaci per terapie innovative
La spesa farmaceutica territoriale pubblica è stata pari
all’Istituto europeo di oncologia di Milano. «La scoperta
a 13.874 milioni di euro (circa 228,7 euro pro capite),
delle basi genetiche del cancro e la possibilità di
con un aumento del 3,5% rispetto allo stesso periodo
identificare bersagli su cui costruire un farmaco ha reso
dell’anno precedente. Da 10 anni, il rapporto spesa
possibile la personalizzazione delle cure e ha moltiplicato
farmaceutica/prodotto interno lordo in Italia è stabile
le possibilità. Il numero dei farmaci sta crescendo
all’1%, rispetto all’1,2% dei grandi Paesi europei. Nello
esponenzialmente con l’aumentare dei pazienti che
stesso 2016, la spesa sanitaria pubblica e privata è stata
potranno beneficiare di ogni singolo specifico farmaco
pari a 147.724 milioni di euro, con un’incidenza sul Pil
innovativo».
dell’8,9%. In Italia, la spesa sanitaria totale in rapporto
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I successi messi
a segno
dalla ricerca nello sviluppo di terapie
innovative
non sono spesso accessibili ai pazienti a causa dei
costi
che gravano sulla spesa
farmaceutica
rispettivamente dell’11,4% e del 19,9% - e degli inibitori del fattore di necrosi tumorale alfa (10,2 euro pro capite). Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, le categorie che nel 2016 hanno evidenziato i maggiori incrementi nella spesa sono state quella degli antiandrogeni (+63,4%), degli inibitori dell’interleuchina
al Pil (9,1%) è più bassa rispetto a quella di altri Paesi
(+34,7%) e delle sostanze ad attività immunosoppressiva
come Stati Uniti (16,9%), Giappone (11,2%) e 15 paesi
(+24,4%).
dell’Unione Europea (10%). I farmaci antineoplastici e immunomodulatori sono
i criteri aifa
la prima categoria a maggior spesa pubblica, pari a
I criteri per la classificazione dei farmaci innovativi e
quasi 4,5 miliardi di euro (74,1 euro pro capite). Per
dei farmaci oncologici innovativi sono stati pubblicati
quanto riguarda l’assistenza farmaceutica ospedaliera e
dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) il 18 settembre
ambulatoriale, sedici principi attivi di antineoplastici e
2017. Previo parere della Commissione tecnico
immunomodulatori sono presenti tra i primi trenta principi
scientifica, l’Aifa stabilisce che un farmaco si possa
attivi a maggior incidenza sulla spesa.
ritenere innovativo quando soddisfa tre requisiti:
In relazione ai farmaci antineoplastici e
• bisogno terapeutico, cioè risponde alle esigenze
immunomodulatori acquistati dalle strutture sanitarie
terapeutiche di una popolazione di pazienti. Il bisogno
pubbliche, i dati dimostrano una crescita rispetto al
terapeutico può essere fissato in cinque livelli (massimo,
2015 della spesa (circa +9%) e un aumento dei consumi
importante, moderato, scarso, assente);
(+8,3%).
• valore terapeutico aggiunto, cioè apporta
Le categorie a maggior spesa sono quelle degli anticorpi
benefici rispetto alle alternative disponibili.
monoclonali (16,7 euro pro capite) e degli inibitori della
Il valore terapeutico aggiunto può essere
proteinchinasi (12,1 euro pro capite) – entrambi hanno
di cinque livelli (massimo, importante,
fatto registrare un incremento di spesa rispetto al 2015
moderato, scarso, assente);
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ricerca e sviluppo
agazine fasi di sviluppo del trial clinico FASE
PARTECIPANTI (NUMERO E GENERE)
SCOPI E ALTRE INFORMAZIONI
1*
• Numero esiguo di persone • Generalmente volontari sani, ma possono anche essere pazienti**
• Valutare la sicurezza e la tollerabilità (vs efficacia) • Basso dosaggio del farmaco somministrato sotto stretta sorveglianza • Aumento graduale del dosaggio per valutare: la risposta al farmaco dei partecipanti; le reazioni dell’organismo al farmaco (assorbimento, valori ematici, secrezione, metabolismo); dosaggi che hanno profili di sicurezza accettabili e sono ben tollerati
2*
• Di solito decine di persone • Di solito pazienti**
• Valutazione dell’efficacia, così come della sicurezza e tollerabilità • Determinare il dosaggio più efficace del farmaco e la forma di somministrazione più adatta (compresse, iniezioni)
3
• Di solito centinaia di pazienti**
• Fornire prove necessarie a valutare i rischi e benefici del farmaco • Spesso studi clinici controllati randomizzati (RCTs) e con trial in doppio-cieco progettati per evitare risultati falsati
4***
• Di solito migliaia di pazienti***
• Effettuati dopo l’approvazione regolatoria del farmaco • Fornire più informazioni su rischi, benefici e uso ottimale a lungo termine • Gli studi possono richiedere molti anni per essere completati
* Prime sperimentazioni nell'uomo ** Pazienti con la malattia che il farmaco intende curare *** Chiamati spesso “studi post-marketing”
16 |
• qualità delle prove, cioè è supportato da prove
sopravvivenza da un farmaco, spesso dipendono anche
scientifiche. La qualità delle prove potrà essere alta,
da quello che il farmaco rappresenta: accessi frequenti
moderata, bassa, molto bassa.
in ospedale, visite, esami, somministrazioni, e sono
I farmaci vengono riconosciuti come innovativi quando
vincolati a un rapporto continuativo con l’ospedale. Tutto
bisogno e valore terapeutico aggiunto sono entrambi
questo ha risvolti positivi dal punto di vista medico, ma
al livello “massimo” o “importante” e quando sono
ha un enorme impatto sulla qualità di vita dei malati e
supportati da una qualità delle prove “alta”.
sull’organizzazione sanitaria».
la partecipazione dei pazienti
divario tre regione e regione
«L’efficacia dei nuovi farmaci fa sì che i pazienti
Mentre i pazienti chiedono di anticipare sempre di più
considerino fondamentale partecipare già a studi clinici
l’accesso alle cure, a fronte della vorticosa accelerazione
di fase I, visti come un’opportunità per avere accesso ai
dello sviluppo di nuovi farmaci, in Italia fa da contrasto
farmaci nuovi prima che vengano immessi in commercio»,
il rallentamento dei tempi di approvazione. Nel nostro
precisa Filippo de Braud, direttore di Oncologia medica,
Paese il tempo richiesto per l’accesso al mercato dopo
Fondazione Irccs all’Istituto nazionale tumori di Milano.
l’autorizzazione dell’Ema è vicino ai 12 mesi, con un
«L’innovazione sta diventando parte delle cure e come
divario rilevante rispetto ad altri importanti Paesi.
tale deve essere riconosciuta anche dalle istituzioni.
A creare il divario è l’elevato numero di vincoli
D’altra parte, un farmaco innovativo che ha bersagli
burocratici e la duplicazioni di adempimenti regionali
molecolari o è in grado di attivare l’immunità contro il
e locali affinché il nuovo farmaco diventi prescrivibile
tumore può realmente prolungare la vita del paziente.
e utilizzabile. I tempi necessari per le autorizzazioni
Tuttavia, quando i pazienti dipendono per la loro
regionali variano tra le varie regioni da 31 a 293 giorni
| N. 1 DUEMILA18
in media sostenibilità, che può comportare interventi
Gli addetti R&S delle aziende italiane sono 6.200, in
per limitare l’uso di alcune molecole. Come risultato,
crescita dell’1,6%, pari al 9,7% del totale degli addetti.
l’uso dei nuovi farmaci per quanto riguarda i consumi
In confronto all’industria manifatturiera, la farmaceutica
pro-capite rimane più basso rispetto ai maggiori Paesi
pesa per il 6,9% dell’occupazione ricerca e sviluppo
dell’Unione Europea (19% in meno di farmaci lanciati tra
rispetto all’1,7% dell’occupazione totale.
il 2012 e il 2016).
Finanziati dalle imprese per oltre il 90%, gli investimenti
«Il farmaco innovativo uscito dalla fase di
in R&S delle aziende farmaceutiche rappresentano il
sperimentazione controllata entra nel mondo reale,
7% del totale della ricerca fatta in Italia, un valore molto
dove i pazienti sono assai più complessi» avverte
superiore al loro peso in termini di addetti e fatturato.
Carlo Alberto Tondini, direttore dell’Unità di oncologia
Con il 26% della produzione totale e il 19% del
all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. «In
mercato, l’Italia è il secondo produttore farmaceutico
questa fase, la cosa più importante è tener d’occhio il
dell’Unione Europea. Sempre nel nostro Paese, tra il
cambiamento di contesto, perché potrebbero emergere
2000 e il 2015 sono stati effettuati circa 10.700 studi
rischi che non si sono manifestati chiaramente durante
clinici, con un aumento del 14% nel solo 2016. In
la sperimentazione. Questa fase di impiego controllato,
particolare, il 25% ha riguardato malattie rare e il 32%
di post-marketing del farmaco, può durare alcuni
farmaci biotech, con oltre 300 prodotti biotech in fase
anni, durante i quali il farmaco immesso in commercio
di sviluppo.
continua a essere un osservato speciale anche grazie
Investire in studi clinici significa non solo rendere
al meccanismo della farmacovigilanza che richiede
disponibili terapie innovative, ma anche assicurare al
segnalazioni spontanee, base per ulteriore studio del
Ssn importanti risorse e meno costi, poiché le imprese
farmaco se diventano numerose».
si fanno carico di tutte le spese a essi connesse (in oncologia, per 1 euro investito, il Sistema sanitario
r&s di nuovi farmaci: le cose da sapere
nazionale ne risparmia 2,2).
Nel 2016, le aziende farmaceutiche italiane hanno
Nel 2015, le prime tre aree terapeutiche per numero
investito in ricerca e sviluppo 1.470 milioni di euro,
di sperimentazioni sono state le neoplasie, le
con un aumento del 3,9% rispetto al 2015, e 3 terapie
malattie del sistema nervoso e le malattie del sistema
avanzate su 6 autorizzate in Europa sono nate dalla
cardiovascolare, rispettivamente con 249 (37,1%), 49
ricerca italiana.
(7,3%) e 42 (6,3%) sperimentazioni in totale. z
i passi fondamentali della procedura centralizzata nell’unione europea
Parere CHMP*
Fase III o dati cruciali
EC** autorizzazione all’immissione in commercio
Rimborso locale***
Paziente * Committee for medicinal products for human use ** EC-European Commission *** Valutazione dell’autorità sanitaria locale
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pharmacy health coaching di Sarah Cossu - managing director We! wellness
Il tuo consiglio fa
la differenza?
18 |
Qualunque sia la formula scelta per innovare e
condiziona il nostro modo di agire come utenti e
competere, sappiamo che la ricetta ha diversi
come erogatori di servizi, è proprio nell’accostare
ingredienti da dosare e non sarà mai definitiva.
relazione a competitività che rischiamo di sottrarre
Dovremo infatti aggiornarla con costanza, proprio
complessità, ma anche valore.
come si aggiorna un software, assicurandoci che
Succede quando le scelte su come gestire i clienti e
anche l’hardware sia sempre al passo con i tempi e
il servizio sono guidate soprattutto da paure: quella
che tutta la squadra in farmacia abbia implementato
di perdere tempo, delle conseguenze della coda,
con convinzione l’aggiornamento. Mai, quindi,
paura che il collaboratore non tragga sufficiente
chiudersi a riflessioni sull’essenza stessa del servizio.
ROI dal tempo speso al banco. È allora che si cade
Elevare il livello di engagement all’interno di una
nell’optare per un modello di dispensazione fin
shopper experience multi-livello e omnicanale
troppo essenziale.
è il diktat in tutto il mondo retail. In farmacia è
Così, a mio avviso, non soltanto si abdica a una
importante farlo tenendo presente la complessità del
parte nobile del proprio ruolo, ma si perde profitto,
bene che si vende: la salute nella sua accezione più
non capitalizzando ciò in cui risiede tecnicamente il
ampia.
maggior picco di engagement del cliente-paziente,
Le aspettative intime e profonde del consumatore
la relazione di consiglio. La strada c’è ed è imparare
sulla qualità della vita richiamano una ferrea etica
a gestirla in modo tanto esperto da calibrare quanto
professionale e sono protagoniste di una wellness
tempo sia utile e remunerativo dedicare a ogni
customer journey caratteristica e ad alto contenuto
cliente e come ottenere il meglio, per lui e per la
relazionale.
farmacia, usando specifiche competenze ed energie
Nella ricerca di semplificazione e velocità che
personali.
| N. 1 DUEMILA18
Quello del
farmacista è un mestiere di relazione: il colloquio con il cliente non è una “faccenda da sbrigare”, ma un moltiplicatore di valore, se si conoscono gli strumenti della comunicazione trasformativa Quindi, fermo restando che la relazione al banco
comunicazione, non sono le parole lo strumento
è uno dei touch point in un’esperienza globale in
principale del lavoro del farmacista?
store dei clienti, e che questi sono differenti tra
Nella relazione esperta c’è la chiave della missione
loro e in momenti diversi possono gradire una
come presidio della salute e c’è un moltiplicatore di
ridotta componente relazionale, il punto cruciale
fatturato. Data per assodata la preparazione tecnico-
della competitività è sviluppare una capacità di
scientifica, è questo il tool professionale che fa la
colloquio che:
differenza.
• dosi con flessibilità tempo ed energia;
Quando insieme alla mia squadra alleno i farmacisti
• dia risultati specifici nell’indagine al banco con
coach della salute con il metodo 5D4 Health
domande in algoritmi mirati;
Coaching™, le nuove competenze sono vissute
• massimizzi l’espansione della vendita;
come una grande scoperta che si concretizza in
• contribuisca a un vero e proprio behavioral
numeri, in soddisfazione e benessere personale, in
branding, un set di comportamenti che, pur
ottimizzazione dell’immagine della farmacia.
preservando le caratteristiche individuali, comunichi il brand della farmacia, lo stile per cui sarà scelta nuovamente dai clienti.
perché un farmacista coach della salute?
Complesso? Sfidante e gratificante per chi ama
Nel nostro percorso di pharmacy health coaching
questa professione e sa che, di fatto, è un mestiere
parto sempre mettendo al centro la salute e
di relazione.
questa sua semplice e potente definizione:
Perciò pochi sconti, ma buoni affari, quando si
“la salute è un processo costante,
investe nelle skill relazionali. D’altra parte, non è la
quotidiano, di mantenimento
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pharmacy health coaching
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dell’equilibrio del nostro sistema
La salute non nasce dal processo sequenziale automatico: “ti
mente-corpo in un’interazione
vendo servizi/prodotti, tu paghi e il bene è acquisito”. Ci vuole,
dinamica tra l’ambiente interno
abbiamo detto, ben di più. Ci vuole una relazione cooperativa
e l’ambiente esterno, in continuo
con il cliente che, per entrare nei fundamental del nostro
cambiamento”.
metodo 5D4 Health Coaching, contiene 3 ingredienti chiave:
Ovvero, non basta collezionare informazioni, oggi sovrabbondanti e accessibili con un click. Il grande tema
1
la partecipazione attiva, causativa e costante del cliente
all’obiettivo di benessere indicato dal farmacista. Ne derivano una giusta aspettativa sul farmaco/prodotto, una puntuale
è discernere, superare la confusione, personalizzare e, soprattutto, agire
aderenza terapeutica, l’attenzione allo stile di vita contestuale alla
con tempismo e costanza. La salute
terapia e in ottica preventiva. Il farmacista coach della salute getta
vera, insomma, è agita, è il risultato
ogni giorno un seme e fa crescere la cultura della salute nei clienti
di comportamenti che diventano
non con grandi discorsi, ma, come insegna il percorso 5D4 Health
buone abitudini. Ed è qui che ogni
Coaching, con tecniche di colloquio che inoculano una nuova
cittadino-paziente trova prezioso
visione e un nuovo atteggiamento verso la cura.
un coach che lo orienti, lo motivi, lo sproni a raggiungere il suo obiettivo di benessere con un piano su
2
riconoscimento di ruolo e fiducia nel farmacista.
Il riconoscimento di competenze e ruoli è un prezioso argine al fai da te e risponde all’esigenza di un punto di riferimento
misura, passando dal sapere al fare consapevole e causativo.
accessibile con costanza. La fiducia si ottiene dimostrando
E dal momento che la salute è un bene
competenza e prima ancora conquistando “la pancia” dei clienti
vitale mai acquisito definitivamente,
con un mix di intelligenza emotiva e amabilità.
da tenere in equilibrio attraverso l’ascolto e la cura costante delle sue dimensioni fisica, emotiva e sociale, chi meglio del farmacista sul territorio può
3
l’efficacia del farmacista nell’innescare comportamenti.
Ampliare gli orizzonti dei clienti e conquistare la loro fiducia crea il terreno armonico per il terzo fondamentale ingrediente:
fare da allenatore del benessere nel suo
la capacità di attivare comportamenti virtuosi nella vita del cliente-
divenire con la necessaria continuità?
paziente. Comportamenti che includono gesti ripetuti e stabili, sia
Un ruolo da svolgere sia come anello
nel disagio contingente che dopo. Lo si può fare con poche giuste
prezioso di una catena della salute che
parole, con l’uso di trigger spazio-temporali per esempio.
coinvolge medici di medicina generale,
20 |
specialisti, operatori del benessere, sia
Si delinea così una relazione che incrementa le occasioni di contatto
nello spazio di gestione di un servizio
e quindi di consiglio, supporta l’aderenza al trattamento, cementa
per il benessere integrato e completo.
la fedeltà a fronte di una collaborazione di valore e non solo
Il colloquio con il cliente diventa così
dell’urgenza o del prezzo più basso. E fa bene anche ai “conti”
non una “faccenda da sbrigare”,
della farmacia.
un “dazio da pagare”, ma un
Non resta che scegliere se essere dispensatori, se dare valore
moltiplicatore di valore per tutti da
alla propria dimensione di “prescrittori” (entro i limiti del proprio
dirigere con maestria, quella che deriva
ruolo) o se fare il passo successivo, e cioè essere tutto questo a
non solo da anni al banco, ma da
seconda della circostanza di consiglio, con in più le competenze
studio specifico.
di un coach della salute.
| N. 1 DUEMILA18
comunicazione trasformativa vs comunicazione informativa
La qualità del coinvolgimento del cliente-paziente e la cooperazione che nasce con il farmacista, prima e dopo la vendita, sono determinanti per l’esito del trattamento e per il suo benessere. Certamente il coach della salute fa una prima scelta: alla comunicazione “informativa” preferisce la “magia” della comunicazione trasformativa. Ai farmacisti suggerisco sempre di farsi una domanda, proprio quando al banco la stanchezza rischia di delegare troppo al pilota automatico: “insieme al prodotto, che cosa ho dato di nuovo e utile a questo cliente? Quale piccolo cambiamento ho innescato nella sua consapevolezza o nei suoi comportamenti?”. Nessuna perla di saggezza o predicozzi non richiesti, ma calibrare a chi, quando e quanto è la prima grande abilità da sviluppare. Gli incontri che aprono la mente del cliente e lo fanno sentire accudito e compreso possono durare una manciata di minuti… o il tempo di una domanda potente!
Il coach orienta, motiva e sprona il cittadino a raggiungere il suo obiettivo di benessere
Questo per il farmacista significa avere al proprio arco frecce cognitive, emotive e linguistiche da comunicatore che crea e trasforma, da coach. La carezza di un sorriso o di una rassicurazione, la domanda in più che verifica la comprensione del farmaco e non lascia al caso ciò che è importante per l’efficacia della terapia, il consiglio integrativo su stile di vita e alimentazione, una domanda
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aperta o abilmente direzionale, il ricalco del linguaggio sintomatico o della metafora somatica usata dal cliente stile informativo
per descrivere il suo bisogno ed entrare così nel suo
Contenuto corretto e credibile portato con una
mondo, sono il primo step per guidarlo rapidamente
comunicazione distaccata, priva di empatia ed enfasi
verso un nuovo comportamento, e magari un passo
emotiva e su un piano cognitivo-razionale.
terapeutico nuovo.
Attiverà poco l’attenzione, non contribuirà alla motivazione e cultura di chi lo riceve, non modificherà
condizionamenti emotivi
eventuali comportamenti errati e non ne ispirerà di
placebo e nocebo
nuovi e virtuosi.
Nel momento in cui il cliente è davanti al farmacista (in modo non così distante da quel che accade davanti a un
stile trasformativo
È caratterizzato da presenza, ascolto attivo e coinvolgimento. Oltre che con stimoli cognitivorazionali raggiunge il cliente con stimoli emotivi e àncore neurolinguistiche che accedono a livelli profondi, modificano convinzioni e attivano nuovi comportamenti del cliente.
medico) il suo sistema limbico attiva i “radar cerca-verità” per dedurre se è bene credere e accettare la proposta. Nelle parole e nei gesti cerca un meta-messaggio che provi che il farmacista è per primo convinto di ciò che propone. Lo facciamo tutti ogni giorno: guardiamo, sentiamo, percepiamo ogni sfumatura della comunicazione dell’altro cercando nei segni della sua convinzione la prova che sì, possiamo fidarci.
Allenare e potenziare le suggestioni pro-salute
Parliamo di un condizionamento emotivo, una suggestione che può avere un effetto “placebo” o “nocebo” rispetto al percorso di benessere suggerito. Fortunatamente si può scegliere di allenare e potenziare una suggestione pro-salute. Il primo lavoro che facciamo durante il percorso 5D4 Health Coaching è proprio ripulire la comunicazione da parole e segnali involontari dall’effetto depotenziante e nocebo. «Una scoperta da cui non si torna più indietro» mi dicono i farmacisti health coach dopo il corso «perché in noi e attorno a noi vediamo e sentiamo quello che prima non sapevamo esistesse». Bernard Lown disse “words are the most powerful tool a doctor possesses, but words, like a two-edged sword, can maim as well as heal”. Non è molto diverso ciò che le parole rappresentano nella relazione cliente-farmacista. Lo vedremo nel prossimo appuntamento, dove esploreremo alcune delle più comuni espressioni nocebo al banco, il loro effetto e come sostituirle con espressioni che fanno bene al benessere. z
22 |
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l’avvocato per la farmacia di Francesco Ascioti, avvocato, Studio Professionale AGS Associati, Milano
L
Incompatibiltà Giuristi ed esperti
Le cosiddette incompatibilità
farmacia nell’esclusivo interesse del
compatibili stanno appassionando
pubblico, così impedendo un accesso
gli addetti ai lavori, non domi e
“dalla porta di servizio” ai produttori o
non rassegnati alle novità del DDL
ad altri operatori del settore sanitario.
Concorrenza dell’agosto scorso.
Ravviso solo, non senza
Occorre partire da una premessa:
preoccupazione, il venir meno
non vi è dubbio che le incompatibilità
dell’incompatibilità per la figura
elencate agli articoli 7 e 8 della Legge
del grossista (“intermediazione”)
n. 362/1991 non sembrano essere
la quale, se non altro, garantiva una
coerenti con quanto introdotto dalla
qualche libertà alla farmacia in ordine
previsione della Legge 124/2017.
alle scelte di politica sugli acquisti.
Le dette limitazioni sono:
L’aspetto tuttavia più interessante in
• lo svolgimento di attività nel settore
ordine a tutta questa disquisizione
della produzione e informazione
risiede nella sfera di ciò che non è
scientifica del farmaco;
espressamente normato e, quindi,
• l’esercizio della professione medica.
nel novero di tutte quelle attività prima
Non vi è nulla di rivoluzionario in tutto
certamente incompatibili sulle quali
Occorrerà, quindi, un decalogo delle
ciò, atteso che nella versione della
oggi si discute per il mancato venir
incompatibilità compatibili con la
legge del 1991 era espressamente
meno in forma espressa di taluni divieti.
nuova previsione legislativa e appare
vietato svolgere attività che fossero
In prima battuta non si possono non
questa l’unica strada possibile e
di “produzione, intermediazione e
considerare le questioni riferibili
pensabile per un approccio corretto
informazione scientifica del farmaco”.
al tema delle incompatibilità per
alle novità in essere.
Per quanto, in ordine all’esercizio
“qualsiasi rapporto di lavoro”.
Diversamente -e ciò va detto con
della professione medica, quel divieto
In sostanza occorre che siano oggi
chiarezza- sarebbe fin troppo semplice
va ritenuto già esistente nel passato
gli operatori, attraverso un lavoro
superare e arginare preistorici ostacoli
e, in particolare, annoverabile entro il
razionale ed equilibrato, a realizzare in
normativi mediante il ricorso ad
più generale divieto allo svolgimento
via meramente interpretativa quanto
architetture societarie a incastro
di “qualsiasi altro lavoro”. Non
non è stato fatto dal legislatore, non
(vedi holding) idonee, comunque, a
ritengo utile dilungarmi sull’analisi
già realizzando una fredda fusione
coinvolgere più o meno direttamente
della ratio di talune scelte di politica
fra le previsioni di legge del 1991
anche figure che erroneamente
legislativa, stante il fatto che ritengo
e quelle del 2017, bensì rivedendo
oggi riterremmo, con gli
le stesse facilmente ravvisabili nella
quanto non espressamente normato
occhi del passato,
necessità di garantire e preservare
alla luce delle più recenti novità (con
escluse dalle
l’indipendenza e la libertà di
lo sguardo vigile sulla volontà e sul
novità della
svolgimento di un’attività in seno alla
fine perseguito dal legislatore).
legge. z
si interrogano sul tema delle
limitazioni, questione lasciata aperta dalla legge
124/2017
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vetrinistica di Stefanina Molinari - visual expert - Oltre la vetrina
Il tavolo display collocato all’interno del punto vendita è uno strumento per attirare l’attenzione dei clienti su una precisa selezione di prodotti. È posto generalmente nelle aree di attesa in coda, sotto lo sguardo delle persone che hanno fatto il proprio ingresso in farmacia e aspettano di diventare clienti serviti al banco. Le attese in coda “annoiano”: è un dato acquisito che, dopo solo 90 secondi, il tempo trascorso aumenta in modo irreale ed esagerato e nella percezione dei clienti pochi minuti diventano quarti d’ora. Per questo è necessario fornire alcuni diversivi che catturino l’attenzione e che creino una store atmosphere che faccia sentire i clienti a proprio agio e li faccia uscire dopo l’acquisto con la voglia di ritornare. Questi accorgimenti si ottengono attraverso strategie diverse, come per esempio un’impeccabile esposizione a scaffale dei prodotti di libera vendita, monitor con comunicazione continuamente aggiornata, promoter preparate e anche tavoli display, tutti validi aiuti per movimentare la farmacia e favorire gli acquisti d’impulso.
|
come allestire un tavolo display
|
Un tavolo display è una “vetrina” posta all’interno del punto vendita e, come tale, deve perseguire le medesime finalità: • dare emozione; • stimolare acquisti complementari; • evidenziare novità e promozioni; • creare un link di continuità con la vetrina esterna, rafforzando il messaggio in essa esposto. Allestirlo correttamente è dunque un compito di tutto rispetto! Spesso però il tavolo interno diventa un’opportunità in più per appoggiare disordinatamente un’accozzaglia di prodotti ed espositori che non trovano posto sul banco principale o altrove. Ecco allora mascara vicino a spazzolini, rossetti accanto a integratori, creme viso di fianco a prodotti per i piedi.... tutto nella vana speranza che qualcuno ne venga attratto e li acquisti. Non è proprio così che dovrebbe essere! Esporre tutto insieme, disordinatamente e senza logica, equivale a non esporre niente e la perdita delle vendite ne è l’inevitabile conseguenza. Un tavolo all’interno di qualsiasi attività commerciale non è un semplice mezzo di supporto, ma è superficie vendente e come tale va trattato. Vediamo di seguito qualche esempio per capire meglio la differenza tra prodotti semplicemente appoggiati e prodotti invece esposti e quanto questi ultimi possano essere valorizzati grazie a una tecnica corretta e a un pizzico di buon gusto. 24 |
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vendita
Nel punto
Prodotti appoggiati o prodotti esposti: la differenza tra un tavolo display che vende e una superficie inutile
visione laterale
visione frontale
Sul tavolo display, una linea viso in promozione, esposta anche in vetrina, abbinata al suggerimento di un integratore.
1 visione frontale
visione posteriore
2 Nel tavolo display a tema natalizio, utili idee regalo per grandi e piccini.
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vetrinistica
agazine Un piccolo tavolo display con la sua offerta promo-
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zionale, collocato in un punto strategico. Non è questione di dimensione e quantità, ma di qualità!
Un mobile a ripiani in centro farmacia diventa un bel tavolo display. Nella parte bassa, igiene intima in promozione e, sopra, prodotti viso e corpo
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con elementi scenografici in sintonia con quelli delle vetrine.
5
6
Questo display evidenzia come coltivare la propria forma con il giusto sostegno.
Suggerimenti di gennaio per il dopo-feste. Tra i peluche in promo, uno in particolare, guarda caso un maialino, è salito sul ripiano superiore per evidenziare simpaticamente il tema del sovrappeso.
Vi ricordo che potete seguire le mie proposte anche sul sito inpharmamag.it Se volete consigli o informazioni scrivetemi a redazione@inpharmamag.it
pop up
Sonni TRANQUILLI
C’
IP
Magazine
Aquilea Sonno è la linea di integratori a base di melatonina ed estratti vegetali utili per favorire l’addormentamento ed evitare risvegli notturni
è chi fatica a prendere sonno, chi si risveglia ripetutamente durante la notte, chi desidera dosaggi flessibili o ha problemi di deglutizione: i tre integratori alimentari della linea Aquilea Sonno a base di Melatonina ed estratti vegetali consentono di rispondere alle esigenze di tutti, grazie a formulazioni e tecnologie specifiche, in cui la scienza si allea con la natura. Aquilea Sonno Compresse favorisce il sonno di qualità: la sua formula in compresse con tecnologia bistrato consente di modulare il rilascio degli ingredienti durante il corso della notte. Il primo strato libera rapidamente la Melatonina, che contribuisce alla riduzione del tempo richiesto per prendere sonno, mentre il secondo strato rilascia progressivamente gli estratti di Valeriana, Passiflora ed Escolzia, che favoriscono il rilassamento e un sonno senza interruzioni. Aquilea Sonno Gocce è l’integratore in gocce con Melatonina, Camomilla e Melissa, adatto a tutta la famiglia. La formulazione in gocce permette una maggiore flessibilità di dosaggio e viene incontro alle difficoltà di deglutizione. Infine, il nuovo Aquilea Sonno Express è l’integratore alimentare in spray sublinguale a base di Melatonina, utile a favorire un rapido addormentamento. In formato tascabile e pratico anche da viaggio. La tecnologia in nanoemulsione permette un migliore assorbimento della Melatonina. Privi di effetti collaterali e interazioni farmacologiche note, i prodotti possono essere utilizzati anche per lunghi periodi, senza rischi di assuefazione.
Giornata mondiale del sonno In occasione del 16 marzo 2018, giorno in cui si celebra la Giornata mondiale del sonno, organizzata ogni anno dalla World Association of Sleep Medicine, Aquilea distribuirà 5.000 kit del sonno brandizzati nelle farmacie partner e altri 5.000 a chi effettuerà il check-in presso i più importanti Hotel Business e Hotel Spa Benessere d’Italia. Il kit sonno di Aquilea contiene tappi per le orecchie, una mascherina per gli occhi e una confezione campione di Aquilea Sonno Compresse. Via Vicinale di Parabiago 22 | 20014 Nerviano (MI) Tel. 0331.415253 | Fax 02.93667338 www.laborest.com
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intervista di Raffaella Tavan
Febbre
galenica Una vita dedicata alla farmacia: Cosimo Violante, nel corso della sua vita, finora, è stato farmacista titolare, membro fondatore della Sifap, Società italiana di farmacisti preparatori, consulente esperto per il laboratorio galenico per aziende e farmacie, formulatore di prodotti e integratori alimentari, docente, formatore e molto altro ancora. La sua passione, la sua visione lungimirante e l’entusiasmo con cui trasmette il suo sapere sono noti a tutti quelli -e sono molti- che hanno partecipato ai suoi corsi o hanno assistito a un suo intervento.
z Dottor Violante, non è anacronistico di questi tempi parlare di laboratorio galenico? Assolutamente no, anzi quello attuale è un
momento favorevole da molti punti di vista. Pensiamo all’impatto della Cannabis terapeutica: oggi i quantitativi prodotti non riescono a soddisfare le richieste del mercato. In questo momento il laboratorio ha ripreso vivacità e molti
Incontriamo Cosimo
Violante,
autore di un libro che affronta il tema della galenica in farmacia in un modo nuovo e rivoluzionario
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farmacisti sono stati contagiati dalla “febbre della galenica”. Ma il punto è che la galenica si fa bene o non si fa. È una risorsa sociale importante per la collettività, perché permette di personalizzare prodotti e terapie (pensiamo ai farmaci per alcune malattie rare, per esempio), ma è anche un’attività che può portare al bilancio della farmacia ricavi importanti, soprattutto con i preparati officinali e i prodotti a base di erbe. Non a caso parlo di galenica imprenditoriale.
Cosimo Violante
Introduzione alla galenica imprenditoriale è un’agile guida pensata per avvicinare
Introduzione alla
Galenica imprenditoriale
i farmacisti di oggi e di domani alla galenica, attività che affonda le radici nella tradizione della professione, ma che oggi può diventare una formidabile leva di marketing per tutta la farmacia. Il laboratorio, infatti, promuove la funzione sociale, la sostenibilità e la resilienza necessarie all’impresa farmacia attuale. Il libro è corredato da due prefazioni, che formano una staffetta tra il passato e il futuro della professione: una di Mario Porcu, socio fondatore della Società italiana farmacisti preparatori (Sifap), l’altra di Davide Petrosillo, presidente della Federazione nazionale giovani farmacisti. Il cuore della trattazione è il marketing del laboratorio galenico, frutto di una strategia imprenditoriale oculata e responsabile. Non troverete, perciò, né ricette né norme, argomenti trattati in modo esaustivo da tanti libri già in circolazione e facilmente reperibili anche online, quanto piuttosto indicazioni su come gestire il laboratorio come se fosse una business unit dell’azienda. Il volume, disponibile in formato e-book, è in vendita sullo store Amazon a euro 9,90.
z Quali sono i criteri attraverso cui capire se nella propria farmacia si può sviluppare il laboratorio?
un ramo produttivo in perdita della vostra impresa. Se
di vendere posso sviluppare la galenica. Il problema
chi ha le attrezzature adatte alle forme farmaceutiche
Rispondo in modo provocatorio: se ho un banco capace non è imparare a preparare o procurarsi l’attrezzatura necessaria, ma saper vendere quel che si produce. Naturalmente bisogna distinguere tra prodotto
magistrale, che dipende dalla ricetta medica, e prodotto officinale. Per vendere il primo tipo di prodotti devo avere una rete di medici prescrittori, per il secondo mi basta un cliente, appunto il banco della farmacia, che richiede
questo è il vostro caso, meglio fare “catena” con i colleghi e lasciare che si occupi dei magistrali chi è specializzato, evolute, chi sa maneggiare con le dovute cautele anche molecole citotossiche. Oggi non si può più fare galenica a 360° soltanto con l’attrezzatura obbligatoria e senza una formazione specifica. Abbiamo una legge anacronistica che obbliga ogni farmacia ad avere il laboratorio e nessuno giudica chi sa fare e chi no. Fare galenica imprenditoriale è anche mettere dei paletti.
prodotti.
z Questo non è il classico volume sull’arte galenica. Perché questa scelta? Non vedevo il bisogno di fare l’ennesimo libro che propone formule. Queste informazioni si trovano dappertutto: basta un minimo di ricerca per documentarsi su che cosa si può allestire senza ricetta medica. Invece, mi sembra che sia molto più utile favorire il diffondersi di una visione diversa del laboratorio, che può delinearsi come una vera e propria business unit dell’azienda farmacia. Ripeto, non esiste soltanto il magistrale e il farmacista può lavorare sui prodotti officinali e i preparati a base di erbe in modo imprenditoriale, sempre secondo scienza e coscienza, con obiettivi specifici, strategie,
z Quali risultati si possono ottenere con un approccio imprenditoriale al laboratorio?
Si aggiunge una risorsa economica importante all’attività della propria azienda, in un momento di incertezza e di passaggio come quello che la farmacia sta attraversando. Si fidelizza la clientela alla farmacia perché si offrono soluzioni personalizzate alle esigenze di salute e benessere, e ci si distingue in un modo unico da tutti gli altri canali di vendita, perché la galenica è attività peculiare del farmacista, unico professionista che può esercitarla con responsabilità e conoscenza. È un’arte antica che però interpreta pienamente gli aspetti più moderni della medicina, che va
analisi del mercato. Se il laboratorio si regge su qualche
verso terapie e soluzioni sempre più
sporadica ricetta magistrale, molto probabilmente sarà
personalizzate. z
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integratori
agazine
di Stefano Mazzù
Insonnia: i numeri F
Fatica ad addormentarsi, frequenti risvegli notturni, poche ore di sonno consecutive: questi alcuni dei disturbi del sonno più comuni che minano la serenità del riposo e danneggiano la qualità della vita. Mentre dormiamo, infatti, si mettono in atto nell’organismo processi riparativi, sia a livello cerebrale sia dei tessuti, e chi dorme poco e male è meno attento e reattivo durante il giorno, è più esposto a incidenti domestici, stradali o sul lavoro e più indifeso rispetto alle malattie, come dimostra la recente letteratura scientifica. Nel nostro Paese sono circa 7 milioni e 500 mila gli adulti che hanno difficoltà ad addormentarsi o che non riescono a dormire ininterrottamente per tutta la notte. Secondo il GfK Supplement Monitor (luglio 2017), circa il 15% degli italiani adulti ha sofferto di insonnia in modo continuativo. Un problema molto diffuso, quindi, che ogni persona affronta in modo diverso e con rimedi diversi. Sono 3,1 milioni i nostri connazionali che hanno scelto di utilizzare un integratore alimentare per risolvere i problemi di sonno nell’ultimo anno e, di questi, circa 760mila vi fanno ricorso regolarmente. identikit dell’utilizzatore di integratori
Chi sceglie un integratore alimentare per dormire meglio o per addormentersi più velocemente? Soprattutto le donne (69%) e chi ha tra i 35 e i 54 anni, con punte molto alte dopo i 64 anni. Le difficoltà sul lavoro, lo stress della carriera, le attenzioni da dedicare ai figli, alla famiglia e ai genitori anziani sono tra le cause di stress che più facilmente si intravedono dietro la difficoltà a godersi un sonno ristoratore.Tra gli utilizzatori di
30 |
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utilizzo integratori
quanti italiani ne soffrono?
3,1 milioni di italiani hanno utilizzato integratori
insonnia:
per dormire negli ultimi 12 mesi
fa più di un ciclo
40%
{
la sofferenza nella popolazione italiana adulta (ultimi 12 mesi)
modalità di assunzione nei 12 mesi più di
nell’ultimo anno lei ha sofferto in modo
3 cicli (4)
continuativo/per un certo periodo di insonnia?
~ 7.500.000 di individui
5% hanno sofferto
3 cicli (3)
24%
6%
di insonnia
15%
lo usa sempre
non hanno
29%
2 cicli (2)
sofferto
1 ciclo/periodo (1)
85%
36%
Fonte: GfK Supplements Monitor Luglio 2017 Fonte: GfK Supplements Monitor Luglio 2017
media di cicli nei 12 mesi: (su chi lo usa sempre)
1.72
Sono 3,1
milioni questo rimedio il 24% lo utilizza tutti i giorni, mentre circa il 40% ne fa uso per più di un ciclo di trattamento, dove la durata media della “terapia” è di 3,2 settimane, poco meno di un mese. Indesiderati risvegli notturni (42%) e fatica ad addormentarsi (35%) sono i motivi più frequenti per cui si usa un integratore; un periodo di particolare ansia (25%), o stress e irritabilità (21%) seguono a ruota. Il 7% del campione fa ricorso a un aiuto per
gli italiani che utilizzano un
integratore
dormire per annullare gli effetti del jet leg o di viaggi in generale.
alimentare
dove si acquistano e a chi si chiede consiglio
per dormire
La farmacia è il punto vendita di elezione per l’acquisto di questa tipologia di integratori alimentari e il farmacista è il principale “prescrittore”. Circa il 70% degli utilizzatori ha infatti acquistato il prodotto in farmacia (61%) o in parafarmacia (19%). La GDO e l’e-commerce seguono praticamente alla pari a molta distanza (rispettivamente 15% e 14%) e chiudono la classifica l’erboristeria (6%) e i negozi specializzati (5%). Tra chi li utilizza, il 25% è stato consigliato da un farmacista, il 16% dal medico di famiglia e il 7% da uno specialista. Sempre valido il passaparola, che ha fatto
meglio. E per acquistarlo chiedono
consiglio
presa sul 22% degli utilizzatori. Influiscono sulla scelta dell’integratore anche le
soprattutto
informazioni trovate nei luoghi di acquisto: per quanto riguarda la farmacia, nella
in farmacia
scelta l’esposizione del prodotto a scaffale o sul banco pesa per il 14% e per il 7% l’informazione presa da depliant o pubblicità presenti sul punto vendita. In generale, le informazioni utili che hanno influenzato la scelta di assumere un integratore vengono dalla farmacia (40%), dal medico (26%), da internet e dalla pubblicità. z
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beauty consumer di Chiara Cossu - We! wellness
La freschezza della gioventù Nell’arco della vita ogni donna interpreta la ricerca della propria bellezza in modi differenti, che cambiano man mano che avanza l’età e dai quali emergono esigenze specifiche. A determinarli sono diversi fattori: culturali, come le mode, legati alla personalità, al grado di benessere generale e allo stile di vita e fisiologici, come il naturale processo di invecchiamento cellulare e le variazioni ormonali. Ci sono, inoltre, condizioni peculiari, che non riguardano necessariamente tutte, in cui l’intreccio tra cambiamenti fisici e aspetti psicologici genera un ulteriore e nuovo bouquet di esigenze. La farmacia è il luogo eletto per rispondere con professionalità ed efficacia a ognuno di questi bisogni e a misura di ogni singola cliente. Fondamentale è andarle incontro, leggerla, ascoltarla, interpretare il suo mondo, creare per lei il migliore programma di bellezza, accompagnandola verso gli obiettivi e l’armonia tra immagine esteriore e benessere globale. Un approccio, questo, di concreto Health&Beauty Coaching, che ripaga con il consolidamento di un patto di fiducia proficuo per tutti.
5 donne, 5 target significativi per il reparto
cosmetico e per la farmacia: in questa puntata cominciamo con le teenager
la pelle a 16 anni
Iniziamo da Francesca, adolescente di 16 anni che non frequenta assiduamente la farmacia, ma che proprio lì può trovare risposta ad alcuni bisogni, oggi molto importanti per lei, e domani, quando sarà una donna adulta e magari una mamma, confermare per sé e per la propria famiglia la fiducia nel consiglio del farmacista. Il suo è l’universo dei teenager della generazione Z che oggi hanno tra i 14 e i 19 anni. È dunque una nativa digitale, cresciuta con i social media (Facebook, Instagram, Youtube, Snapchat…) che ne caratterizzano il modo di socializzare, di conoscere e condividere gli interessi, i trend e i consumi in ogni ambito. Rispetto alla sorella maggiore, ne fa però un uso più consapevole, attento a preservare la privacy e così, più che per “postare” informazioni personali, li utilizza per condividere notizie, contenuti pubblicati dai brand preferiti, curiosità. Un posto di rilevo nelle sue ricerche su web è occupato dai video-tutorial perché, come le
durante l’adolescenza, dall’impatto profondo sulla dimensione psicologica, sull’autostima e sulla relazione con gli altri. Un problema estetico non risolto, infatti, può mettere a rischio la serenità e la sicurezza in sé stessi in modo molto serio. Rispetto alla propria immagine esteriore, comunque, Francesca pensa che la diversità individuale sia un valore di cui essere orgogliosa e che la sua stessa unicità sia bellezza in sé… una bellezza che il make up può valorizzare con risultati a prova di selfie, traguardo non semplice se ci si mette di mezzo l’acne, un autentico tormento. Per Francesca, come per le sue amiche, la passione per il beauty al momento si concentra soprattutto sul make up, che acquista in quantità, varietà e frequenza maggiori rispetto alle coetanee della generazione precedente e nell’uso del quale è tendenzialmente più esperta e sofisticata. Anche lei, nello spirito del tempo, è una consumatrice multicanale che fluttua tra negozi
sue coetanee, ama imparare a fare da sé quello
monomarca, profumeria, GDO e farmacia,
che le piace, make up prima di tutto, per poi
quest’ultima soprattutto in caso di problematiche
scattarsi un selfie -tecnica in cui è abilissima- con
dermatologiche.
lo smartphone da cui non si separa neanche
Dal momento che non ha ancora accesso
quando va a dormire, e metterlo come immagine
autonomo alla carta di credito, il web non è
del profilo Whatsapp o condividerlo su Instagram.
un luogo per lo shopping, ma influenza le sue
Sì, perché l’immagine esteriore per Francesca è
preferenze più del parere delle amiche o delle
davvero importante e deve essere impeccabile.
altre donne della famiglia. In particolare, le
Superficiale dite? Non scherziamo… Francesca è
sue fonti di ispirazione sono le influencer di
una ragazza che crede nel valore della famiglia,
professione, blogger appassionate di moda e
che guarda al futuro con un’inconsueta saggezza
make up i cui consigli però non hanno sempre
realista che infonde concretezza ai suoi sogni
basi solide di affidabilità.
e che la rende intraprendente nell’approccio al
Fortunatamente Francesca, alla continua ricerca
mondo e alle esperienze. Informata e sensibile,
di dritte utili e valide, è aperta e recettiva al
ha a cuore la tutela dell’ambiente e i temi
consiglio di valore e qualificato. In farmacia può
sociali; come i suoi idoli d’altra parte, e come i
quindi trovare un’offerta completa di soluzioni
suoi brand preferiti. Il fatto è che, lo sappiamo,
efficaci, caratteristica indispensabile per lei nella
l’aspetto è da sempre un tema delicatissimo
valutazione di un acquisto, sicure e appaganti.
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beauty consumer
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topic dermocosmetici: la hit di francesca
Vediamo più da vicino i temi dermocosmetici a cui è più sensibile Francesca e alcuni esempi di iniziative per coinvolgerla e vivacizzare la dinamica commerciale. sos acne
Anche Francesca, come circa l’80% dei suoi coetanei, soffre di acne. C’è chi si rivolge al medico specialista e affronta il problema con il supporto di una terapia farmacologica mirata, ma nel 70% dei casi, e Francesca è tra questi, l’approccio è quello del “fai da te” o del passaparola. In farmacia la Beauty Coach può aiutarla in diversi modi, a partire dal consiglio dermocosmetico basato sulla scelta di prodotti mirati per la detersione, l’idratazione e il make up correttivo, di cruciale importanza perché strumento strategico per una relazione più serena con la propria immagine e con gli altri. Parliamo di prodotti non comedogeni, privi di ingredienti ad azione occlusiva e preferibilmente con filtri UV, ricordando che saranno particolarmente preziosi il correttore verde (O/A), per coprire le parti eritematose, e il fondotinta compatto oil-free, in crema o in polvere. Inoltre, la Beauty Coach può suggerire a Francesca di consultare il dermatologo e, quindi, incoraggiarla a essere costante e paziente nel seguire la terapia, e magari fornirle consigli utili sull’alimentazione e sullo stile di vita. make up
Abbiamo visto quanto sia centrale nell’approccio di Francesca alla bellezza in cui la dimensione funzionale del cosmetico è sempre associata a quella ludica. Il suo ricco “arsenale di trucchi”, infatti, nasce dal piacere di giocare con le possibilità di trasformazione del viso -e delle unghie- in base al mood o all’evento a cui parteciperà. Se è vero che per ragioni di assortimento, budget e multicanalità il reparto dermocosmetico della farmacia non può essere il suo punto riferimento unico, è vero però che può diventarlo per le referenze di base e per quelle che hanno un contatto più diretto con parti del viso a volte particolarmente sensibili, come gli occhi. Ecco che il consiglio esperto della Pharmacy Beauty Coach in merito a BB Cream, CC cream, fondotinta, correttori e mascara può conquistare Francesca, certamente recettiva nei confronti dell’opportunità di tutelare la salute della sua pelle con una base trucco adeguata, sicura e dall’ottima performance. Allo stesso modo sarà recettiva verso i consigli sulla cura delle unghie, stressate e rovinate da continue sollecitazioni tra smalti semipermanenti, decorazioni e ricostruzioni in gel. Dalla manicure periodica ai trattamenti rinforzanti, anche qui l’aiuto della Beauty Coach sarà apprezzato, accolto e seguito.
capelli
Come per la maggior parte delle amiche, anche per Francesca i capelli sono importantissimi nella costante ricerca di bellezza e autoaffermazione. Ma se alcune sono pienamente appagate da una chioma naturale nel colore e nella forma, per Francesca non è così. Il capello naturalmente ondulato da oltre un anno è vittima della sua ossessione per il liscio estremo che ottiene con meticolose sessioni di piastra dopo ogni lavaggio. E neanche sul piano del colore trova pace, sempre intenta a sperimentare nuove nuance che a volte richiedono importanti passaggi di decolorazione… Il risultato? La sua chioma oggi non ha un aspetto sano e lucente. Crespi 34 |
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e stopposi, i capelli hanno bisogno di cure che restituiscano loro salute, morbidezza e lucentezza. In farmacia, a seguito di un’accurata analisi del capello, Francesca può ricevere dalla Beauty Coach un consiglio completo e su misura sia sul piano della detersione sia dei trattamenti nutrienti, ristrutturanti, rivitalizzanti e che curino la lunghezza del capello. I prodotti saranno dunque a base di sostanze come keratina, ceramidi, microproteine del grano, cimentrio, biocimentina, burro di karitè, olio di avocado, e comprenderanno anche una soluzione per lo styling, un prodotto termoprotettore che difenda il capello dal calore di phon e piastra, a base di olii vegetali come argan, semi di lino, jojoba, vitamina E, proteine della soia. Da non dimenticare, infine, il consiglio di un aiuto dall’interno, ovvero un integratore specifico e quello di una tinta di qualità, sicura e della nuance che più valorizza Francesca.
idee per coinvolgere francesca
La sua comunicazione quotidiana passa spesso dal touch screen dello smartphone, quindi raggiungila sui social con una programmazione di post dedicati ai temi a lei cari, magari con qualche video-tutorial, ma non dimenticare che gradisce essere coinvolta in un’esperienza ad alto contenuto relazionale diretto. Invitala quindi in farmacia perché veda nel tuo reparto un luogo piacevole e intimo di scambio e supporto e in te un vero alleato. Organizza un evento dedicato alla bellezza “teen” o, meglio ancora, un ciclo di eventi. Ecco alcuni focus tematici che possono coinvolgere Francesca: • la corretta routine cosmetica della pelle acneica, dalla detersione all’idratazione fino alle tecniche e ai prodotti di «camouflage». Puoi organizzare appuntamenti individuali nel pomeriggio, oppure creare un evento con aperitivo “educazionale” a base di ricette “sane e gustose”. L’alimentazione contribuisce infatti all’esacerbarsi dei sintomi e i teenager, anche nella generazione Z, sono grandi consumatori di junk food, cibi nemici della salute e della pelle. Comunica l’evento valorizzando i tuoi canali social oltre al contatto diretto in farmacia. • l’importanza del make up di qualità per la salute della pelle e delle unghie con dimostrazione pratica e magari qualche pillola di stile. Nell’occasione puoi dare un buono omaggio per un check up beauty con l’esperta, o uno sconto per un kit make up sicuro e personalizzato. • capelli in primo piano. Sono la cornice del volto, uno strumento di espressione di stile e creatività… e sono belli quando sono sani. Proponi quindi attenzioni quotidiane per proteggerli e omaggia un check up del capello gratuito associato a una facilitazione all’acquisto di trattamenti specifici per le sue esigenze. Se organizzi l’evento prima dell’estate, dedica attenzione alla protezione dei capelli dal sole, dalla salsedine e dai lavaggi frequenti insieme a un buono sconto per l’acquisto del kit vacanza. • l’idea regalo: il “Piano personale di bellezza”. Proponi la sessione di beauty coaching personalizzata come idea regalo per il compleanno da parte della mamma, di un’amica o come acquisto diretto. Questi spunti presentano alcune costanti: l’offerta di cultura dermocosmetica con consigli pratici, efficaci, concreti, requisiti indispensabili per accendere la scintilla dell’interesse della teenager; l’uso dei social network, fondamentali per comunicarle in modo efficace le attività, le promozioni e i contenuti speciali sviluppati appositamente per lei; l’investimento da parte della farmacia di tempo e risorse. Un investimento, quello che mira ad avvicinare l’adolescente alla relazione di fiducia con la farmacia, che porta frutti oggi e lo farà soprattutto domani. Dopotutto le previsioni sono incoraggianti: Francesca e le sue amiche saranno le big spender dei prossimi 10 anni. z
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Sempre attive nutraceutica fisiologica
di Barbara Aghina - dipartimento scientifico Guna
Il delicato equilibrio a cui è legato il benessere della donna si evolve in modo fisiologico nel corso negli anni. Al mutare delle condizioni psico-fisiche nel passaggio da un’età all’altra, spesso si associano numerose sollecitazioni esterne determinate dagli stili di vita contemporanei e dalle crescenti responsabilità. Accompagnare naturalmente l’organismo, proteggendolo e sostenendolo nelle varie necessità, è la giusta risposta per mantenerne l’equilibrio e l’efficienza, assicurandone il benessere e la piena funzionalità. Dopo aver parlato, nello scorso articolo, delle carenze di ferro e dei supporti per la fase menopausale della vita della donna, affrontiamo oggi il tema della salute delle articolazioni e delle ossa e quello dell’equilibrio intestinale.
ARTICOLAZIONI, CARTILAGINI, OSSA E PELLE
Hamamelide, Malva), che migliorano la funzionalità
L’acido ialuronico è una sostanza naturalmente
intestinale e l’assorbimento dei componenti.
presente in molti distretti dell’organismo. Per
36 |
di calcio e magnesio, ed estratti vegetali (Finocchio,
citarne soltanto alcuni, nella pelle, in particolare nel
L’EQUILIBRIO DELL’INTESTINO
derma, nelle cartilagini e nei tendini. Con l’avanzare
Stress psico-fisico, alimentazione sbilanciata,
dell’età o in presenza di particolari patologie, la
antibiotici, alcol o disturbi gastrointestinali mettono a
produzione diminuisce e, di conseguenza, c’è
rischio l’ecosistema intestinale. Favorire il riequilibrio
un assottigliamento e una perdita dell’elasticità
quali-quantitativo della microflora intestinale è
e della resistenza delle articolazioni, del tessuto
fondamentale per il benessere dell’organismo,
osseo e anche della pelle, che perde compattezza
e la colonizzazione delle mucose intestinali deve
e densità. Per questo l’integrazione di acido
avvenire con batteri selezionati vivi e vitali. Proflora
ialuronico è particolarmente indicata per sostenere
è l’integratore alimentare simbiotico che, grazie
la funzionalità articolare, l’elasticità e la resistenza
all’impiego di un innovativo processo produttivo
delle ossa e per mantenere elasticità e idratazione
brevettato, contiene 6 ceppi di microrganismi
della pelle. L’integratore alimentare Profos contiene
probiotici in forma microincapsulata gastroprotetta.
acido ialuronico in forma di sale ialuronato, nel
La componente probiotica (Bifidobatteri e
polimero vegetale brevettato ExceptionHYAL® a
Lattobacilli) assicura la colonizzazione rapida e
elevato dosaggio. Il polimero associa medi e alti
protratta nel tempo dei diversi segmenti intestinali
pesi molecolari di acido ialuronico, per ottenere la
(grazie all’elevata adesività alla mucosa epiteliale,
massima bio-disponibilità e attività. La formulazione
in particolare del Lactobacillus salivarius LS03).
contiene anche magnesio, silicio e vitamina A,
La componente prebiotica è costituita da frutto-
componenti utili per il metabolismo osseo e
oligosaccaridi (FOS), che stimolano selettivamente
muscolare, fibre vegetali ad attività prebiotica (frutto-
lo sviluppo dei ceppi probiotici presenti in Proflora.
oligosaccaridi a catena corta FOSsc), che favoriscono
I FOS svolgono, inoltre, un ruolo positivo sul
l’equilibrio intestinale e promuovono l’assorbimento
metabolismo dei carboidrati e dei lipidi, migliorano
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la struttura della mucosa intestinale, aumentandone l’effetto barriera, e favoriscono l’assorbimento di alcuni minerali particolarmente utili per il benessere della donna, quali in particolare calcio e magnesio. Proflora è privo di glutine, lattosio, glucosio e
Articolazioni e ossa, pelle e intestino sono target particolarmente delicati per il benessere delle donne
di sostanze potenzialmente allergizzanti, in conformità con la Regolamentazione europea, ed è consigliato, quindi, a soggetti allergici o con intolleranze alimentari. z
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intensivo) e 0,12% (trattamento mese)
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nel nuovo formato monodose. Ogni
ripristina la componente acquosa delle lacrime, e acqua di Hamamelis
bustina contiene 10 ml di prodotto,
(5%) e Fiordaliso (5%), che attenuano rapidamente prurito, bruciore e
la quantità necessaria per effettuare
stanchezza. Infine, l’acido ialuronico (0,2%) forma un film protettivo stabile
lo sciacquo, senza sprechi e senza
sulla superficie oculare, mantiene il corretto grado di idratazione e favorisce
bisogno di bicchieri o dosatori. Questo
il ripristino della funzione lubrificante del film lacrimale. Con pH isolacrimale e
confezionamento, inoltre, garantisce la
senza parabeni, si possono utilizzare anche con le lenti a contatto.
conservazione inalterata, senza rischio di
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1
consente di portare con sé il collutorio, favorendo l’aderenza dei pazienti alle
raccomandazioni fornite dall’odontoiatra o dall’igienista dentale. (astuccio da 12 bustine, 9,80 euro)
Timodore si arricchisce del nuovo dispositivo medico Gel Unghie Antimicosi, studiato per il trattamento e la prevenzione delle micosi delle unghie di piedi e mani. La formula in gel agisce alterando il pH della sede di applicazione e creando un ambiente sfavorevole allo sviluppo dei miceti. Inoltre, si trasforma in un film protettivo che limita e impedisce
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Scrub&Peel è la crema esfoliante levigante, con il
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10% di complesso peeling associato a microsfere
spugna per stendere e sfumare il prodotto
vulcaniche leviganti, che a contatto con l’acqua
anche fuori casa. Arricchito con acido
si trasforma in un latte idratante (tubo 150 ml,
ialuronico e vitamina E, ha una texture
26,90 euro). Nutri-modelling è il balsamo nutriente
cremosa che si trasforma in polvere a
e snellente, con il 5% di caffeina, collagene, oli
contatto con la pelle. Adatto a tutte le
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È un gel fluido reticolato a rilascio
biotecnologico e Tensi Smooth booster dell’effetto
graduale con una texture fluida dal
tensore, vitamina E e acido ialuronico a basso
tocco secco. In soli 5 giorni riduce
peso molecolare). Il trattamento ha una texture
le imperfezioni, attenua i segni
acquosa, che velocizza l’assorbimento del
residui e rende la pelle luminosa e
prodotto e prepara la pelle all’applicazione dei
opacizzata. (tubo 40 ml, 15,90 euro)
trattamenti quotidiani ed è un’ottima base per il trucco (30 fiale da 1 ml, 47 euro)
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