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Qualità e velocità per rispondere ai cambiamenti del mercato (A. Bignami

Acquisendo l’acciaio da fornitori d’eccellenza e mantenendo al proprio interno tutte le lavorazioni, Bruno Wolhfarth non solo ha mantenuto le alte prestazioni delle sue pompe, ma anche la puntualità nelle consegne. Con il risultato di ampliare il parco clienti.

|di Alessandro Bignami

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QUALITÀ E VELOCITÀ PER RISPONDERE

AI CAMBIAMENTI DEL MERCATO

In alto, elettropompa serie HRS La fase economica che stiamo vivendo sta portando importanti cambiamenti nelle dinamiche del mercato. Lo dimostra il fatto che in certi casi qualità sta facendo davvero rima con velocità. Questo almeno insegna il caso di Bruno Wolhfarth, un’azienda che ha sempre puntato al top dei materiali e seguito internamente le lavorazioni al fine di produrre elettropompe e filtri per applicazioni esigenti. Una strategia che da un lato consente di legarsi a fornitori affidabili di materiali d’alta gamma che non hanno ridotto le produzioni né ritardato le consegne; e dall’altro si basa sul mantenimento delle lavorazioni meccaniche all’interno dell’azienda, che può controllare meglio la qualità e non dipendere dai tempi altrui. Così Wolhfarth, che da oltre 50 anni produce pompe da barra piena, ha visto negli ultimi tempi aumentare ulteriormente le richieste e la mole di lavoro. Ne abbiamo parlato con la seconda e la terza generazione alla guida dell’azienda di famiglia: Rossella Wolhfarth e il figlio Marco Parapetti.

Come siete riusciti a mantenere i vostri consueti tempi di consegna in questo complicato scenario? Marco Parapetti: La velocità è stato uno dei nostri plus determinanti in questa fase. Da sempre acquistiamo il materiale dalle migliori acciaierie europee che, al contrario di altre, non hanno ridotto e rallentato le produzioni a causa del caro energia, garantendo l’affidabilità delle consegne. Per noi d’altronde è indispensabile lavorare con acciaio inox di ottima fattura, poiché ricaviamo il corpo pompa direttamente dalla barra piena. Si tratta di lavorazioni complesse e impegnative: un materiale non eccellente finirebbe per usurare velocemente le macchine, gli utensili, gli inserti per la tornitura, costringendoci a frequenti fermi produttivi. Inoltre, siamo abituati a non dipendere dai

subfornitori esterni, perché svolgiamo praticamente tutte le lavorazioni all’interno, con il vantaggio di avere un controllo diretto sull’avanzamento degli ordini. In sostanza, puntando su forniture di alto livello e producendo tutto internamente, abbiamo mantenuto la puntualità e la capacità di soddisfare i clienti, per altro sempre più numerosi. Molte aziende, infatti, non potendo attendere i lunghi tempi di consegna di altri fornitori, hanno cominciato a rivolgersi a noi.

State quindi vivendo una fase di crescita. Rossella Wolhfarth: Sì, rispetto all’anno scorso il fatturato è in notevole aumento. Tolto l’incremento attribuibile all’inflazione, stiamo parlando di una tendenza che supera il +15%. Parapetti: Da un lato i clienti storici continuano a darci fiducia. Dall’altro stiamo raggiungendo anche quelle aziende che si rivolgevano altrove perché le loro applicazioni non avevano bisogno di pompe ad elevate prestazioni. Tuttavia, messe in difficoltà dai ritardi delle catene di fornitura, ora bussano alla nostra porta per avere la garanzia della consegna entro tempi certi e ravvicinati. E spesso, una volta conosciuto il nostro prodotto, non lo lasciano più.

Le difficili sfide di questi anni hanno dunque cambiato alcune dinamiche della domanda? Wolhfarth: Sì, noto che le scelte stanno premiando maggiormente la qualità e l’affidabilità garantita nel tempo. C’è un ritorno all’investimento in beni duraturi e alla manutenzione dell’esistente, rispetto alla corsa alla soluzione “usa e getta” a basso prezzo. Inoltre si tende a cercare fornitori vicini, in grado di dare assistenza e risposte rapide, e a rivolgersi meno alle filiere globali.

Da che settori provengono i nuovi clienti? Parapetti: I settori di applicazione sono gli stessi in cui già lavoriamo molto. Penso in particolare alle applicazioni con prodotti viscosi e di valore, come quelli dell’industria cosmetica, che quest’anno per noi ha vissuto una forte accelerazione. Sta andando bene anche la farmaceutica.

Sta ottenendo buoni risultati l’innovativa pompa HRS (Hygienic Rapid Sanitaria), studiata per applicazioni che richiedono alti standard di igiene? Parapetti: Sì, abbiamo installato finora circa 15 unità. Una delle più recenti e interessanti applicazioni riguarda un importante produttore alimentare di Roma, che aveva la necessità di travasare in una tramoggia – all’interno di una linea di confezionamento – un sugo all’amatriciana, quindi un fluido viscoso ma anche con parti solide consistenti. La pompa HRS si è dimostrata particolarmente efficace nella fase di pulizia, grazie all’innovativo sistema di drenaggio che

Marco Parapetti e Rossella Wolhfarth, terza e seconda generazione alla guida dell’azienda fondata da Bruno Wolhfarth

Un’immagine frontale dell’elettropompa serie HRS

Marco Parapetti: “Rifornendoci da acciaierie europee d’eccellenza non abbiamo mai avuto problemi di ritardi nelle consegne delle pompe e questo plus ci ha portato nuovi clienti”

rimuove ogni residuo non solo all’interno della pompa, ma anche nei tubi dell’impianto, che alla fine del travaso tornano puliti e asciutti. Wolhfarth: È stato un test significativo, in quanto avvenuto in condizioni molto complesse, che rappresentano proprio l’ambiente di lavorazione per il quale la pompa HRS è stata progettata. È già in corso l’iter per il conseguimento del brevetto del sistema di drenaggio, che verrà completato in vista della vetrina ufficiale della fiera Cibus Tec, nell’ottobre 2023.

L’Hygienic Rapid Sanitaria è molto apprezzata per le sue finiture. Parapetti: Sì, perché riesce a garan-

tire uno standard di rugosità delle superfici migliore rispetto allo 0,5 micron richiesto per esempio in ambito pharma. Il centro di lavoro automatico ci consente di arrivare fino a 0,2 micron. Il passaggio alle tecnologie automatiche per le finiture ha migliorato in realtà le caratteristiche di tutta la gamma delle nostre pompe, anche per quelle destinate ad applicazioni meno esigenti. Wolhfarth: E nel frattempo abbiamo già fatto un ulteriore passo avanti con lo sviluppo della pompa UHRS, Ultra Hygienic Rapid Sanitaria, con una doppia camera che permette di lavorare ad alte pressioni e ottenere una prevalenza più elevata. La soluzione va incontro alle tante richieste per pompe ad alta pressione e al contempo drenanti.

Anche nei modelli innovativi riuscite a mantenere le qualità tradizionali che hanno finora caratterizzato le vostre pompe? Parapetti: Certamente: mantenia-

Lo stabilimento di Wolhfarth a Sordio, in provincia di Lodi

Il taglio dell’acciaio dalla barra piena mo scrupolosamente, come accennavo, l’alta qualità dell’acciaio AISI 316L e la cura delle finiture. Al contempo, per tutta la gamma rimangono costanti anche le caratteristiche degli accessori, fino ai dettagli. Questo agevola il cliente quando ha bisogno di un pezzo di ricambio. Le guarnizioni di tenuta e le giranti, per esempio,

hanno sempre le stesse dimensioni, così come non cambia la modalità di accoppiamento tra corpo pompa e motore. Innoviamo la gamma, ma senza stravolgerla. Wolhfarth: È una scelta progettuale che risale al fondatore dell’azienda, mio padre Bruno Wolhfarth. Crediamo sia un segno di serietà, anche nei confronti dei tanti clienti storici che ormai da decenni si affidano alle nostre soluzioni. Recentemente uno di loro ci ha chiesto di ripristinare una pompa installata nel 1973, ma sul mercato se ne trovano in funzione ancora alcune costruite a metà degli anni Sessanta. Poniamo grande attenzione alla continuità produttiva del cliente, che ha bisogno di pezzi di ricambio facilmente sostituibili e in tempi rapidi. Noi diciamo spesso che la pompa è come il cuore di un impianto. E non è solo un modo di dire, perché se si ferma la pompa si ferma anche la produzione. La continuità e l’affidabilità hanno un va-

lore strategico per gli utilizzatori, che quando acquistano un sistema di pompaggio devono poter contare su un’assistenza e una ricambistica puntuale ed efficace.

Rossella Wolhfarth: “Noi diciamo spesso che la pompa è come il cuore di un impianto. E non è solo un modo di dire, perché se si ferma la pompa si ferma anche la produzione”

All’estero stanno emergendo altre opportunità oltre alle storiche collaborazioni con i rivenditori in Francia e Belgio? Wolhfarth: Stiamo iniziando una collaborazione con un rivenditore in Corea del Sud, mentre continuiamo a vendere con successo in Sudamerica, soprattutto presso industrie alimentari che cercano tecnologie di qualità per il travaso di prodotti come ragù, marmellata, miele e cioccolato.

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