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E editoriale
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| di Alessandro Bignami
Il nuovo regolamento imballaggi proposto dalla Commissione europea tocca sul vivo alcuni problemi profondi che la transizione ecologica deve considerare per poter proseguire il suo percorso senza pesanti conseguenze sul piano economico e sociale. È chiaro che la gestione corretta dei rifiuti, l’economia circolare e la riduzione di peso e quantità dei materiali di confezionamento richiedono nuove abitudini di consumo e nuovi comportamenti. Nessuna lotta al cambiamento climatico sarebbe concepibile, d’altronde, senza un ripensamento radicale dei metodi di produzione e consumo. Anche e forse soprattutto nel settore alimentare. Si tratta di un percorso, tuttavia, irto di difficoltà e bisognoso di continui aggiustamenti in corsa. Aggiustamenti che, per esempio, Coldiretti ha subito invocato, in occasione della fiera Tuttofood, per il regolamento europeo sugli imballaggi. Desta la preoccupazione degli attori della filiera food, in particolare, la proposta di eliminare dallo scaffale le buste monouso di frutta e verdura per le confezioni inferiori a 1,5 kg. È un provvedimento che mette in luce quanto sia difficile porre nella stessa direzione la transizione verde con le trasformazioni da tempo in atto nella società. Le confezioni piccole di insalata e prodotti ortofrutticoli si sono infatti imposte sul mercato inseguendo l’evoluzione di una domanda sem-