BARCHE APRIL 2018

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In edicola dal 24 Marzo - April

Sirena Yachts 58 RACING BOATS

CIGARETTE RACING 515 PROJECT ONE BOATS

RIVA 100’ CORSARO • BAGLIETTO MV19 • GLASTRON GT 245 • ZAR FORMENTI 79 SL • BÉNÉTEAU OCEANIS 51.1 •

2018 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 4 6) art. 1, comma 1, LO/MI

COVER

ENGINES

• YAMAHA F175 C • MERCURY V6 FOURSTROKE

ARTISTS

AMBRO MOIOLI

HISTORY

ITALO SVEVO THE IDEA FACTORY

COMPANIES

• FULVIO DE SIMONI

• BLU SERVICE

• SERGIO CUTOLO

• CANTIERI NAVALI DI SESTRI

EVENTS

BENETTI YACHTMASTER

ANNO//year 25 • N° 4 • AUT 9,00 € • BE 9,00 € • Côte d’Azur 10,60 € • F 10,50 € • D 11,00 € • PTE CONT. 8,00 € • UK 10 £ • E 8,00 € • CH 9,00 Chf • CH CT 8,50 Chf

Aprile//April 2018

Euro 6 Italy only





LA MONOTONIA

La barca è uno strumento efficace per vincere questo stato dell’animo umano, ma deve rispondere a requisiti molto precisi

MONOTONY

A boat is the perfect way to overcome this human state of mind, but it has to meet some very specific requirements by Francesco Michienzi

“Che uomini sono quelli che preferiscono la monotonia del mare? Mi sembra che siano di quelli che hanno scrutato troppo a lungo, troppo profondamente nel groviglio delle cose interiori, per non cercare in quelle esteriori una cosa sola, la semplicità...” Con queste parole Thomas Mann ci aiuta ad entrare nel complesso tema della monotonia. Un ambito molto interessante anche nel mondo delle barche. Per gli armatori di oggi la monotonia è una chiave importantissima nella decisione d’acquisto. Fortunatamente oggi stiamo superando la fase storica nella quale gli oggetti sono sostituiti per inseguire l’ultima moda e dove il desiderio trova appagamento nel loro possesso. Il campo della fiction economy è invaso da griffe che fanno lievitare il loro valore simbolico a prescindere dai requisiti di qualità, rarità ed esclusività. La necessità più forte è quella di superare la fase della “finzione” entrando in quella della funzionalità dove gli oggetti servono a “raccontare storie”, a costruire immagini per il nostro personale benessere e non per essere mostrati agli altri. Oggi, chi compra una barca cerca di assicurarsi una felicità più duratura. Il viaggio in mare consente di vedere posti nuovi, provare cibi diversi, incontrare gente sconosciuta. È un modo per avere dentro se stessi una

sensazione di felicità destinata a perdurare nel tempo. Questo spiega anche il successo degli explorer vessel. L’esperienza del viaggio diventa immediatamente parte intrinseca della nostra anima sfuggendo, perciò, a quel senso di monotonia nemico del nostro appagamento. Lo strumento barca è perfetto per vincere la routine. Naturalmente i prerequisiti funzionali, ergonomici e tecnici sono indispensabili. Tuttavia, il valore dell’oggetto barca risiede nel suo potenziale simbolico dove la sua estetica si apre a varie categorie interpretative come quella dell’immaginazione. Secondo il critico, filosofo e scrittore Gillo Dorfles: “L’immagine mitica che un oggetto deve presentare, per essere idoneo allo scopo per cui è stato ideato, può essere considerata una sorta di nuova norma ergonomica, purché non diventi fine a se stessa e trasformi gli aspetti superficiali della moda in esigenze feticistiche.” Il piacere che aiuta a vincere la monotonia non è dato solo dalla bellezza, ma dalla soddisfazione nel raggiungere facilmente e efficacemente l’obiettivo. La progettazione infatti non è orientata solo sul “cosa” possiamo fare, ma anche sul “come” possiamo compierlo, ovvero senza stress e piacevolmente. Per i progettisti nautici e i cantieri costruttori di barche si tratta della vera sfida del futuro.

“What sort of men prefer the monotony of the sea? Those, I think, who have looked so long and deeply into the complexities of the spirit, that they ask of outward things merely that they should possess one quality above all: simplicity”. With these words, Thomas Mann helps us to engage with the complex theme of monotony. It is an extremely interesting area, even in the world of boats. Monotony plays a very important role in buying decisions among today’s boat owners. Fortunately, we are now moving beyond that phase during which objects were replaced merely to follow the latest trend and desire found fulfilment in their ownership. The image economy has been invaded by brands that inflate their symbolic value regardless of quality, rarity and exclusivity requirements. The most pressing need is to overcome this “fictional” image-based phase and enter the functional phase, in which objects “have a story to tell” and construct images for our personal wellbeing, not for showing off to others. Today, those who buy a boat are trying to ensure longer-lasting happiness for themselves. Travelling by sea allows us to see new places, try different foods and meet new people. It gives us a feeling of happiness inside, which is destined to last over time. This

also explains the success of explorer vessels. The travelling experience immediately becomes an intrinsic part of our soul, thereby evading the sense of monotony that is so prejudicial to our sense of self-fulfilment. A boat is the perfect way of overcoming routine. Naturally, certain functional, ergonomic and technical prerequisites are indispensable. However, the value of the boat as an object lies in its symbolic potential, where its appearance opens up to various categories of interpretation, such as the imagination. According to the critic, philosopher and writer Gillo Dorfles: “The mythical image that an object has to present in order to be suited to the purpose for which it was created may be considered a sort of new ergonomic rule, as long as it does not become an end unto itself and transforms the superficial aspects of fashion into fetishistic requirements”. The pleasure that helps us overcome monotony is not just provided by beauty, but by the satisfaction of easily and effectively reaching our objective. In fact, design is not only targeted at “what” we can do, but also at “how” we can achieve this in a stress-free and enjoyable manner. This is the real challenge of the future for nautical designers and boat builders. n

T

April-Aprile 2018

BARCHE 3




RUBRICHE//Columns 018

News

032

Economy British Marine

042

Avvocato a bordo//Lawyer on Board

048

Fisco a bordo//Inland revenue

056

Galley Gourmet Gianni D’Amato

060

Resort Las Ventanas Al Paraiso

068

Cars Bentley Continental GT

072

Business Aviation Gulfstream G500

074

Artists Ambro Moioli

082

Boutique

LA FABBRICA DELLE IDEE//The Idea Factory 090

Absolute Navetta 48

092

Fulvio De Simoni

102

Sergio Cutolo

EVENTI//EVENTS 062

Nonino Award

112

Benetti Yachtmaster

T TEST//Trials and tests 120

Riva 100’ Corsaro

134

Baglietto MV19

150

Sirena 58

166

Glastron GT 245

172

Zar Formenti 79 SL

206

Bénéteau Oceanis 51.1

144

Cigarette Racing 515 Project One

RACING BOATS

AZIENDE//COMPANIES 160

Blu Service

190

Cantieri Navali di Sestri

HISTORY 198

Italo Svevo

MOTORI//ENGINES 178

Mercury V6 FourStroke

184

Yamaha F175 C

MERCATO//Trade

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Aprile-April 2018

214

Charter

216

Brokerage Section











BARCHE

®

FULL ENGLISH TEXT

MONTHLY INTERNATIONAL YACHTING MAGAZINE

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REGGIANI ARTI GRAFICHE S.r.l. Via Dante Alighieri, 50 - 21010 Brezzo di Bedero (VA) Questo numero è stato chiuso in Redazione il 9 marzo 2018. This issue ended 9th March 2018.

Area Centro Sud Enrico De Gregorio +39 347 1904896 degregorioenrico1@gmail.com

CONFINDUSTRIA

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Aprile-April 2018

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NEWS

STILE A BORDO

Decio Giulio Riccardo Carugati è l’autore di un elegante volume illustrato dedicato a Sanlorenzo. Un cantiere la cui produzione va ben oltre la corretta interpretazione delle funzioni primarie ed essenziali attinenti alla navigabilità: un progetto nel progetto, design squisitamente discrezionale, sartoriale.

IMPERIAL SOLD DAMEN 67M

Imperial è lieta di annunciare la vendita del Fast Support Vessel 6711, uno yacht Damen esclusivo di 67 metri, della gamma Sea Axe, che è entrato nel brokerage nell’estate del 2017. Questa vendita arriva solo due mesi dopo quella di Nobiskrug, di 73.5 metri. Imperial era l’agente di vendita esclusivo, il prezzo rimane confidenziale.

STYLE ABOARD

Decio Giulio Riccardo Carugati is the author of an elegant illustrated book about Sanlorenzo. A yard whose production goes above and beyond the correct interpretation of the essential and primary functions related to navigability: a project in the project, exquisitely discretionary yet tailor-made design.

Imperial is delighted to confirm the sale of Fast Support Vessel 6711, an exclusive 67-metre Damen yacht from the Sea Axe range, which entered the brokerage during the summer of 2017. This sale comes only two months after the sale of Nobiskrug 73.5m. Imperial was the exclusive Central Agent for sales, the selling price remains confidential.

FLASH

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ACQUERA YACHTING

L’azienda di Acquera Group offre servizi ai superyachts e ai loro armatori su scala globale, grazie alla conoscenza e all’esperienza di Stefano Tositti e del suo team. Thanks to the knowledge and experience of Stefano Tositti and his team, the Acquera Group company offers services to superyachts and owners worldwide.

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BALSAMICO BONINI

L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop Bonini ha ottenuto il certificato Kosher, valido anche per la Pasqua ebraica. www.balsamicobonini.it The Traditional Balsamic Vinegar of Modena Dop Bonini has obtained the Kosher certificate, valid also for Passover.

Il radar Chirp Raymarine Quantum 2, con tecnologia Doppler, è in grado di rilevare esattamente lo slittamento in frequenza dell’eco radar di ritorno da bersagli mobili rispetto a quelli fissi. La funzione Safety Sector evidenzia e codifica con colori eventuali bersagli statici potenzialmente pericolosi entro 200 metri dalla prua, facilitando il riconoscimento di pericoli imminenti per la navigazione. The Chirp Raymarine Quantum 2 radar, with Doppler processing, is able to detect the return radar echo frequency shift from moving versus stationary targets. The Safety Sector function highlights and colorcodes any potentially dangerous static targets within 200 meters in front of the vessel, making it easier to recognize immediate hazards to navigation.



NEWS

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2

BENETTI 116’

Mr Loui, l’ultimo modello di Mediterraneo 116’, con interni di Ezequiel Farca, è stato presentato al Miami International Boat Show.

BENETTI 116’

TRE CRISTI

Dario Pisani, chef napoletano, è a capo della brigata del ristorante Tre Cristi, nel quartiere futurista di Porta Nuova Varesine a Milano.

TRE CRISTI

Mr. Loui, the latest model of the Mediterraneo 116’ range, with interiors by Ezequiel Farca, was presented at the Miami International Boat Show.

Neapolitan chef Dario Pisani heads the kitchen brigade of the Tre Cristi restaurant, in the futuristic district of Porta Nuova Varesine in Milan.

FLASH

OCEANCO 90 METERS Lo scafo è in acciaio, le sovrastrutture sono in alluminio per il 90 metri di Oceanco, messo in acqua ad Alblasserdam, in Olanda. Project Shark è largo 14,2 metri, ha quattro ponti è ed un progetto di Nuvolari Lenard per gli interni e di Luiz De Basto per il design esterno. In sala macchine ci sono 2 motori Mtu di 4.828 cavalli ciascuno. This 90-meter long yacht by Oceanco, launched in Alblasserdam, Holland, features a hull made of steel and aluminium superstructure. Project Shark is 14.2 meters wide, it is split over four decks. The project is by Nuvolari Lenard, for the interiors and Luiz De Basto for the exteriors. In the engine room there are two Mtu engines, of 4828 hp each.

COR D. ROVER TENDER 28

Lo studio di design Cor D. Rover ha annunciato il varo del suo Tender 28. Il Concept Yachting 3.0 con il Tender 28 rappresenta una nuova visione rivoluzionaria nel mondo dei tender, progettati specificatamente per i moderni armatori di oggi.

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COR D. ROVER TENDER 28

Cor D. Rover design studio has announced the launch of its Tender 28. Concept Yachting 3.0 with Tender 28 represents a revolutionary new vision in the world of tenders, designed specifically for today’s modern yacht owners.

SPRING POP UP 2018 Il Cluster Yachting Monaco ha annunciato la seconda edizione del Spring Pop Up, che si terrà al marina dello Yacht Club di Monaco il 3 maggio 2018 dalle 10 alle 17. Quest’anno ci saranno 12 yacht in mostra per la vendita o il charter, oltre a sessioni di workshop interattivi per i partecipanti professionisti. The Cluster Yachting Monaco has announced the second edition of the Spring Pop Up, which will be held at the marina of the Monaco Yacht Club on 3rd of May 2018 from 10am to 5pm. This year there will be 12 yachts on display for sale or charter, alongside interactive workshop sessions for professional attendees.

SIGNATURE SERIES

SIGNATURE SERIES

Fusion ha annunciato il lancio dei loro altoparlanti Signature Series, completamente ridisegnati. Con prestazioni raffinate e un aspetto più elegante, la serie Signature offre un’esperienza audio straordinaria senza precedenti anche nelle condizioni marine più difficili. La griglia dinamica Sport White e Sports Chrome degli altoparlanti della serie Signature è stata completamente ridisegnata con una finitura elegante e realizzata per integrarsi perfettamente con l’arredamento di qualsiasi imbarcazione moderna.

Fusion has announced the launch of their newly redesigned Signature Series speakers. With refined performance and a sleeker look and feel, the Signature Series offers an unparalleled premium audio experience even in the harshest marine conditions. The dynamic Sports White and Sports Chrome grille of the Signature Series speakers have been completely redesigned with an elegant finish and crafted to perfectly blend with the decor of any modern vessel. www.fusionentertainment. com

IL BUSTO DI MICHELANGELO Restaurato il busto di Michelangelo Buonarroti realizzato da Daniele da Volterra. La scultura bronzea è visibile nella Galleria dei Prigioni all’interno della Galleria dell’Accademia di Firenze. La scultura è stata realizzata nel 1564.

THE BUST OF MICHELANGELO The bust of Michelangelo Buonarroti, realized by Daniele da Volterra, has been restored. The bronze sculpture is visible in the Prison Gallery inside the Accademia Gallery in Florence. The sculpture was created in 1564.



NEWS

CONFINDUSTRIA TOSCANA

A Giovanni Costantino, presidente di Italian Sea Group, è stato affidato il coordinamento della commissione nautica di Confindustria Toscana. Il primo incontro tra la commissione e i rappresentanti della Regione si è focalizzato sulle concessioni e sulla pianificazione urbanistica di portualità e infrastrutture e sulle opportunità di sviluppo previste dagli strumenti a sostegno dell’innovazione.

CONFINDUSTRIA TOSCANA

Giovanni Costantino, president of the Italian Sea Group, has been entrusted with the coordination of the nautical commission of Confindustria Toscana. The first meeting between the commission and the representatives of the Region focused on the concessions and urban planning of ports and infrastructures and on the development opportunities foreseen by the tools to support innovation.

GARMIN GPSMAP I nuovi chartplotter touchscreen, disponibili anche con modulo ecoscandaglio integrato nella versione xsv, sono chiari nella visualizzazione sia di giorno sia di notte grazie all’ampio display luminoso da 12”.

HEESEN VanTom 50M

Il design esterno di Heesen VanTom, fino ad ora noto come Project Alba, è dell’inglese Omega Architects, con cui il cantiere di Oss collabora da lungo tempo. Gli interni sono opera di Francesco Paszkowski e Margherita Casprini. La nave ha un’autonomia di 3.100 miglia e in sala macchine ha una coppia di Mtu 16V4000 M73L Diesel, per una velocità massima raggiungibile, in condizioni meteo standard, di 23 nodi.

The exterior design of VanTom by Heesen, known up to now as Project Alba, is by the English Omega Architects, a team with which the yard from Oss has been collaborating for a long time. The interiors are by Francesco Paszkowsky and Margherita Casprini. The ship has a range of 3100 miles and in the engine room there are two MTU 16V4000 M73L Diesel engines, able to reach a maximum speed of 23 knots, with standard weather conditions.

GARMIN GPSMAP Thanks to the large 12 “light display, the new touchscreen chartplotters, also available with an echosounder module integrated in the xsv version, are clear in both day and night viewing.

FLASH

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IL CONTROLLO DELLE BIO-INCROSTAZIONI

AkzoNobel sviluppa soluzioni pionieristiche di prevenzione di incrostazioni marine basate sulla tecnologia UV-LED.

THE CONTROL OF BIOFOULING

AkzoNobel develops pioneering marine fouling prevention solution based on UV-LED technology.

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ALVAR AALTO

Il Vitra Design Museum ha pubblicato il catalogo di Alvar Aalto (1898-1976), l’architetto e designer finlandese più famoso al mondo.

ALVAR AALTO

The Vitra Design Museum has printed the catalogue of Alvar Aalto (1898-1976), the most famous Finn architect and designer in the world.



NEWS

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FLASH

Il catamarano a energia solare di Race for Water è arrivato a Lima in Perù, nuova tappa della campagna di salvaguardia ambientale degli Oceani. www.raceforwater.org The Race for Water solar powered catamaran has arrived in Lima, Peru, a new stage in the Oceans environmental protection campaign.

AZIMUT YACHTS FRANCE Azimut Yachts France ha inaugurato l’inizio della sua attività sul territorio francese con un evento nella Damiani Boutique in Place Vendôme, nel cuore di Parigi. Nella foto Vincenzo Soria, Giovanna Vitelli e Giorgio Damiani. Azimut Yachts France è operativa con una sede al numero 58 del Boulevard la Croisette a Cannes. Azimut Yachts France has inaugurated the beginning of its activity on the French territory with an event in the Damiani Boutique in Place Vendôme, in the heart of Paris. In the picture, Vincenzo Soria, Giovanna Vitelli and Giorgio Damiani. Azimut Yachts France is operating with an office in Boulevard la Croisette 58, in Cannes.

FERRETTI GROUP IN USA

Ferretti Group al Miami Yacht Show ha presentato tre première americane: Riva 56’ Rivale, Ferretti Yachts 920 e Custom Line Navetta 33. Annunciati anche tre nuovi concept: Riva 66’ Ribelle, Custom Line 106’ (nella foto) e Pershing 170.

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RACE FOR WATER

FERRETTI GROUP IN USA

At the Miami Yacht Show, Ferretti Group presented three American premières: Riva 56’ Rivale, Ferretti Yachts 920 and Custom Line Navetta 33. The Group has also announced three new concepts: the Riva 66’ Ribelle, the Custom Line 106’ (in the picture) and the Pershing 170.

NORTHROP & JOHNSON

Inaugurata la sede di Northrop & Johnson nel Principato di Monaco. Michael Payne sarà il capo della sede europea della compagnia statunitense. A new Northrop & Johnson office has opened in the Principality of Monaco. Michael Payne will be the chief of the European branch of the American company.

Il Centro Velico Caprera ha preso parte alla cerimonia della firma ufficiale della Charta Smeralda, codice etico per condividere i principi e le azioni a tutela dei mari, promosso da One Ocean Foundation di cui il Centro Velico Caprera - CVC è fra gli Enti Patrocinanti. The Caprera Sailing Center, the most important sailing training school in the Mediterranean, took part in the ceremony for the official signing of the Charta Smeralda, a code of ethics with the aim of sharing the principles and actions for the protection of the seas, promoted by One Ocean Foundation of which the Center Velico Caprera - CVC is among the sponsoring bodies.

PIRELLI J33 BY TECNORIB Il Pirelli J33 - Azimut Special Edition, è il primo tender della gamma con motore a idrogetto che Tecnorib produrrà in esclusiva per il cantiere di Avigliana. Disponibile nelle versioni Burgundy Charm e Grey Elegance, ha vari optional customizzati come volante estraibile, remo telescopico, parabrezza abbattibile, tubolari, cuscineria e cruscotto brandizzati Azimut. Pirelli J33 - Azimut Special Edition, is the first tender in the range with a hydrojet engine that Tecnorib will produce exclusively for Azimut. It will be available in Burgundy Charm and Grey Elegance versions, with many customized details like the extractable steering wheel, telescopic oar, foldable windshield, tubulars, cushions and dashboard with the Azimut brand.

BAGLIETTO 40 M

Horacio Bozzo ha firmato un Fast Displacement di 40 metri, venduto a un armatore americano, che si aggiunge ai 4 progetti attualmente in costruzione presso il cantiere spezzino: un 54m, un 55m T-Line, un 43m Fast Line ed un nuovo 48m T-Line.

BAGLIETTO 40 M

Horacio Bozzo has designed a 40 meter long Fast Displacement, sold to an American shipowner, which has been added to the four projects currently under construction at the yard from La Spezia: a 54m, a 55m T-Line, a 43m Fast line and a new 48m T-Line.









ECONOMY British Marine

Vento in poppa per l’industria nautica britannica in crescita per il sesto anno consecutivo con un tasso medio di sviluppo del 3,4 per cento Smooth sailing for British boating sector, which has posted its sixth consecutive year of growth by Barbara Borgonovo

Good results

Dati positivi

L

L’industria da diporto britannica ha confermato il suo sesto anno di crescita, secondo una ricerca condotta dall’associazione British Marine. I dati sono stati comunicati lo scorso mese di Gennaio, in occasione dell’apertura del London Boat Show. Le entrate di tutto il settore sono cresciute del 3.4% nel 2017, con un aumento di 3.12 miliardi di sterline, il più alto livello dalla crisi del 2007/2008. Il settore ha contribuito direttamente per

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più di 1.3 miliardi di sterline nell’economia britannica tra Marzo 2016 ad Aprile 2017, supportando più di 33.000 lavoratori full time, dell’industria manifatturiera e di servizi. Mentre la produttività britannica rimane lenta rispetto agli stati membri del G20, il settore nautico continua ad avere prestazioni sopra la media se paragonato alle altre industrie del Paese, con una produzione a valore aggiunto lordo per lavoratore stimata ad oltre 39.000 sterline. Howard Pridding, CEO di British Marine, ha detto: «Queste cifre dimostrano come l’industria abbia incassato con successo la svalutazione della sterlina dal referendum sulla Brexit nel 2016. Nel 2017 il valore dell’export in UK è cresciuto del 4.7% per un totale di 924 milioni di sterline, con la sterlina debole che ha reso le imbarcazioni e i prodotti di fabbricazione britannica più competitivi all’estero». Il favore del business in questa industria è continuato a crescere negli ultimi sei mesi, con un bilancio del 41% di membri della British Marine positivi riguardo le prospettive future. Anche il

settore del turismo appare aver beneficiato della Brexit, con più del 60% degli operatori delle marine che hanno registrato un aumento delle vendite nella stagione estiva. Le marine e i cantieri sono stati il secondo settore in positivo, un bilancio netto con il 47% delle aziende che hanno riportato una crescita. Merito anche dell’aumento delle vacanze “a casa” che ha aiutato i due settori ad andare particolarmente bene durante l’estate. Da quando la Gran Bretagna ha votato per lasciare l’Europa nel giugno 2016, la sterlina ha perso il 10% contro il dollaro e il 20% contro l’euro, rendendola troppo cara

«Siamo lieti di annunciare che l’industria nautica inglese continui a crescere, dimostrando il suo valore per l’economia inglese».

«We are delighted to announce that the English boating industry continues to grow, demonstrating its value for the British economy». (Howard Pridding)



ECONOMY British Marine

e noi ci aspettiamo un’ulteriore crescita nel 2018. Comunque abbiamo anche chiare le sfide che stiamo affrontando come industria dovute alla Brexit, incluso il potenziale impatto sulla catena lavorativa e sull’aumento dei costi dovuti all’approvvigionamento estero. L’industria nautica Britannica è in buona salute, ma un cattivo rapporto con l’UE rischia di capovolgere il nostro successo». Anche il London Boat Show 2018, ha fornito una piattaforma essenziale per mostrare il meglio dell’industria nautica a un pubblico globale. I cambiamenti apportati hanno avuto successo. L’offerta del format su 5 giorni ha permesso di attrarre più espositori, alcuni dei quali alla loro prima esperienza a Londra, come non era mai successo prima. British Marine è un’organizzazione che rappresenta più di 1600 soci di tutta la filiera nautica. British Marine is an organisation representing more than 1600 members in the boating sector.

per i vacanzieri britannici per trascorrere le ferie all’estero. Mr. Pridding ha commentato: «Man mano che la sterlina è diminuita, molti inglesi hanno riacceso il loro amore per le house boat, la vela, le vacanze con gli sport acquatici e le crociere sui canali all’interno e attorno alla nazione. La fiducia nel settore è ai suoi massimi livelli dalla stretta creditizia

L’ECONOMIA DELL’INDUSTRIA NAUTICA NEL REGNO UNITO

The UK’s leisure marine industry has achieved its sixth consecutive year of growth, according to research conducted by the British Marine Federation. This data was published last January at the opening of the London Boat Show. Industry revenues increased by 3.4% in 2017 – up by £3.12bn - their highest level since the financial crisis of 2007/08.

THE BOATING ECONOMY IN THE UK

3.12

miliardi di sterline il valore della crescita. Growth worth £3.12bn.

3.4 %

3,4% crescita dei ricavi del settore nautico del Regno Unito. UK boating sector revenues up by 3.4%.

60%

41 %

33.000 lavoratori full time.

33,000 full-time employees.

39.000 sterline il valore aggiunto

60% degli operatori delle marine hanno registrato un aumento delle vendite nella stagione estiva. 60% of marine tourism operators reported increased sales over the summer.

41% membri della British Marine che ritengono positive le prospettive future. 41% of British Marine members are confident about the future.

601.580 Parco nautico

lordo stimato della produzione per lavoratore. £39000 estimated Gross Valued Added output per worker.

Nautical fleet

EXPORT

4.7 % 34 BARCHE

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4.7% il tasso di crescita dell’export in UK nel 2017. UK marine industry exports grew by 4.7% in 2017.

924

milioni di sterline il valore dell’export di settore nel 2017. £924m boating exports value in 2017.



ECONOMY British Marine

The sector directly contributed over £1.3bn to the UK economy between March 2016 – April 2017, while supporting over 33,000 full-time equivalent jobs in the UK’s manufacturing and service industries. While UK productivity remains sluggish compared to its G20 rivals, the marine sector continues to perform above average in comparison with other UK industries, with an estimated Gross Valued Added output per worker of over £39,000. Howard Pridding, Chief Executive Officer of British Marine, said: «These figures demonstrate how the industry has successfully

cashed in on the pound’s devaluation since the Brexit referendum in 2016. In 2017, UK marine industry exports grew by 4.7% for a total of £924m, with the weak pound making Britishmade boats and products more competitive abroad». Business confidence in the industry has also continued to increase over the last 6 months, with a net balance of 41% of British Marine members positive about their future prospects. The UK’s boating tourism sector also appears to have been a key beneficiary of Brexit, with over 60% of marine tourism operators reporting increased sales over

I NUMERI DEL LONDON BOAT SHOW

347 espositori 347 exhibitors

the summer. Marinas and boatyards were the second most positive sector, with a net balance of 47% of companies reporting revenue growth. British Marine said a rise in staycations helped explain why the two sectors had fared particularly well over the summer. Since the UK voted to leave the EU in June 2016, the pound has fallen 10% against the dollar and 20% against the euro, making it more expensive for UK-based holidaymakers to take foreign holidays. Mr Pridding commented: «As the pound has dipped, many Brits have rekindled their love for barges, yachting, water-sports holidays and canal cruises in and around the UK. Confidence in the sector is at its highest since the credit crunch and we expect to see further growth into 2018. However, we are also clear on the potential challenges we are facing as an industry due to Brexit, including its potential impact on the labour supply chain and rising costs related to overseas procurement. British boating is in good health, but a bad deal with the EU risks capsizing our success». The 2018 London Boat Show also provided an essential platform to showcase the very best of the marine industry to a global audience. The changes implemented have been successful. The offer of a five-day format has allowed the organizers to attract more new and first-time exhibitors than ever before. n

Il portfolio dei saloni nautici di British Marine contiene due eventi di livello internazionale, il salone nautico di Southampton a settembre e il Salone nautico di Londra a gennaio.

THE FIGURES OF THE LONDON BOAT SHOW

11

anteprime mondiali inclusi: Ci sono state There have been 11 world debuts including:

Princess V50

94 nuovi prodotti lanciati 94 new product launches

Il Sunseeker 76 è stata la barca più grande esposta

Hanse 348

10.000

visitatori al giorno è stata l’affluenza media 10,000 average daily attendance

The Sunseeker 76 has been the biggest boat on display

Rodman Spirit 42 Coupè

36 BARCHE

Aprile-April 2018

The British Marine Boat Show portfolio contains two world-class events, the Southampton Boat Show in September and the London Boat Show in January.







LAWYER ON BOARD

YACHT ENGAGED IN TRADE Con il programma YET per le imbarcazioni di lunghezza superiore a 24 mt c’è la possibilità di essere immatricolate come yacht pleasure nel Registro Navale delle Isole Cayman Thanks to the Yet programme, all the boats with a length exceeding 24 meters can be enrolled as pleasure yachts in the Cayman Islands Shipping Registry by Federico Santini*

I

Il 19 dicembre 2017 l’Autorità Marittima delle Isole Cayman ha emanato la circolare marittima (Shipping Notice) n. 03/2017 con la quale ha introdotto la possibilità per yacht di lunghezza superiore a 24 mt. immatricolati come yacht pleasure nel registro delle Isole Cayman di svolgere attività commerciale in acque comunitarie fino ad un massimo di 84 giorni anche non consecutivi per ciascun anno. In realtà la circolare chiarisce che, allo stato, la possibilità di svolgere attività commerciale è limitata alla Francia ed al Principato di Monaco. Si tratta in buona sostanza di una terza forma di registrazione, in aggiunta a quella pleasure ed a quella commercial, denominata “Yacht Engaged in Trade” (YET) che consente la possibilità di un doppio utilizzo dello yacht, sia pleasure che commerciale, quest’ultimo con il solo limite degli 84 giorni per anno, senza necessità di passare di volta in volta dall’una all’altra registrazione, evitando quindi i tempi ed i costi connessi al cambio di registrazione. La Shipping Notice n. 03/2017 chiarisce che possono beneficiare del programma YET solo yacht registrati come pleasure nel Registro delle Isole Cayman che abbiano assolto l’IVA ovvero operino in regime di Temporanea Importazione nelle acque comunitarie e che rispettino i requisiti indicati nella stessa Shipping Notice, nonché nel codice per yacht commerciali (Large Yacht Code) delle Isole Cayman e gli altri requisiti nazionali ed internazionali applicabili. In particolare, la Shipping Notice prescrive che lo yacht deve essere in classe e deve operare sempre, sia che sia impiegato in attività di charter sia che sia utilizzato privatamente dall’armatore, nel rispetto di tutte le norme e convenzioni applicabili a yacht commerciali, tra cui la

42 BARCHE

Aprile-April 2018

Maritime Labour Convention (MLC 2006), l’International Convention for the Prevention of Pollution from Ships (MARPOL), l’International Safety Management (ISM) Code, l’International Ship and Port Facility Security (ISPS) Code. I vantaggi applicabili agli yacht che utilizzano il programma YET sono sostanziali e sono elencati nella Shipping Notice citata: 1) la persona fisica, beneficiaria economica finale della struttura che è proprietaria dello yacht, può utilizzare privatamente lo yacht con l’opzione di noleggiarlo a terzi su base occasionale al fine di compensare i costi di gestione annuale; 2) non è necessario fare il cambio

Utilizzando il programma YET non è necessario fare il cambio di registrazione da pleasure a commerciale e viceversa ogni volta che SI CAMBIA IL TIPO DI USO DELLO YACHT.

di registrazione da pleasure a commerciale e viceversa ogni volta che si cambia il tipo di uso dello yacht; 3) non sono richieste formalità doganali ai fini dell’importazione o dell’esportazione né l’uscita dello yacht dalle acque comunitarie con raggiungimento di un porto extra-UE ogni volta che si passa dall’uso pleasure all’uso commerciale; 4) il beneficiario economico dello yacht può usare privatamente lo yacht senza necessità di firmare un contratto di charter; 5) il

beneficiario economico armatore dello yacht non deve quindi pagare l’IVA per l’uso privato dello yacht; 6) non c’è rischio di sanzioni in caso di uso privato prolungato dell’armatore; 7) si applica l’esenzione IVA per gli yacht in temporanea importazione sui lavori di manutenzione e refitting, ma non sulla fornitura di gasolio e di oli lubrificanti; 8) il periodo di appuramento di 18 mesi di importazione temporanea è sospeso ogni volta che lo yacht è utilizzato per attività commerciale. A parere di chi scrive quest’ultimo aspetto pone forti dubbi di compatibilità con il nuovo Codice Doganale dell’Unione Europea introdotto con il Regolamento UE n. 952 del 9.10.2013 ed entrato in vigore il 1° maggio 2016, che non prevede assolutamente una simile ipotesi di interruzione del termine di appuramento ed anzi ha fortemente limitato le ipotesi di interruzione ai soli casi di lavori manutenzione e refitting, eliminando l’ipotesi prima consentita del rimessaggio. Non resta che attendere l’applicazione pratica di questa iniziativa, che, in linea di principio, dovrebbe costituire per la Francia e per Monaco l’ennesimo strumento per attrarre mega-yacht e rafforzare la propria economia, ad ulteriore discapito dei paesi limitrofi come l’Italia. On 19 December 2017, the Maritime Authority of the Cayman Islands issued Shipping Notice no. 03/2017 allowing vessels registered as pleasure yachts over 24m. in length in the Cayman Islands to charter through European waters for a maximum of 84 days each year, even if not consecutive. In reality, the circular clarifies that, at present, the possibility of doing business is limited to France and the Principality of Monaco. It therefore essentially creates a third form of registration, in addition to pleasure and commercial registration, named “Yacht Engaged in Trade” (YET), which allows the yacht to be used for both pleasure and commercial purposes (the latter limited to 84 days per year), avoiding the need to switch between registration forms each time and the associated time and costs. Shipping Notice no. 03/2017



LAWYER ON BOARD

The YET program allows you to avoid having to switch registration between pleasure and commercial use each time YOU CHANGE THE YACHT’S TYPE OF USE.

L’avvocato Federico Santini è managing partner dello Studio Legale Santini & Partners di Roma. È specializzato in diritto internazionale ed in diritto marittimo, ha una consolidata esperienza nel settore dello yachting, con particolare riguardo a transazioni relative a super yacht, nuove costruzioni navali, finanziamento per la costruzione di navi, registrazione di yacht, arbitrati internazionali, questioni assicurative e fiscali connesse. È membro dell’Associazione Italiana di Diritto Marittimo ed è consulente di primari studi legali, di istituzioni ed associazioni internazionali nel settore dello yachting.

44 BARCHE

Aprile-April 2018

The lawyer Federico Santini is a managing partner of Santini & Parterns Law office in Rome. He is specialized in international law and maritime law and has a consolidated experience in the yachting field especially in terms of super yacht transactions, the registration of yachts, international arbitration, insurance issues and related tax. He is a member of the Italian Association of Maritime law and advisor of the most important law offices and of the international yachting associations.

clarifies that it only applies to Cayman Islands registered pleasure yachts that have paid VAT or operate under the Temporary Admission regime in EU waters. They must also fully comply with the requirements of the Shipping Notice, the commercial yacht code (Large Yacht Code) of the Cayman Islands and all other applicable national and international requirements. In particular, the Shipping Notice requires that the yacht must be in class and must operate in full commercial compliance at all times, whether engaged in trade or not, including compliance with all national requirements and international conventions applicable to commercial yachts. These include the Maritime Labour Convention (MLC 2006), the International Convention for the Prevention of Pollution from Ships (MARPOL), the International Safety Management (ISM) Code, and the International Ship and Port Facility Security (ISPS) Code. The advantages applicable to Yachts Engaged in Trade are substantial and are listed in the Shipping Notice: 1) the natural person and ultimate beneficial owner of the yacht can use their yacht privately with the option to charter on an occasional basis to offset the annual running costs; 2) there is no need to switch between pleasure and commercial registration each time the yacht is to change its mode of operation and use; 3) there is no need to proceed to export/ import custom formalities and to leave the

EU and visit an non-EU port each time the yacht needs to switch between pleasure and commercial use; 4) ultimate beneficial owners do not need to sign a charter agreement when using their yacht on a private basis; 5) ultimate beneficial owners do not need to pay VAT on their own use; 6) there is no risk of penalties for extended pleasure use; 7) VAT exemption applies to yachts in the Temporary Admission regime for maintenance and refit works, but not for supplies of fuel and lubricants; 8) the 18-month Temporary Admission allowance period is paused each time the yacht is used for charter. I personally doubt that this last advantage granted to Yachts Engaged in Trade complies with the new European Union Customs Code, introduced by EU Regulation 952 of 9.10.2013 and which came into force on 1 May 2016, since this new code does not provide any similar suspension of the Temporary Admission allowance period. On the contrary, it has strictly limited the suspension to maintenance and refit works only, eliminating the case of suspension for drydock mooring. We will have to wait for the practical application of this new initiative, which in principle may represent another instrument for France and Monaco to attract mega yachts and strengthen their own economies, causing further damage to neighbouring countries such as Italy. n




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INLAND REVENUE

IL REGIME FISCALE DEL DIPORTO THE PLEASURE CRAFT TAX REGIME

48 BARCHE

Aprile-April 2018


THE NEW CODE

L’iscrizione delle navi da diporto nel Registro Internazionale, ai fini delle imposte sui redditi, comporta l’applicazione di una normativa fiscale di favore Vessels listed in the International Registry as pleasure crafts benefit from a reduced income tax rate by Vincenzo Cristiano*

April-Aprile 2018

BARCHE 49


INLAND REVENUE REGULATIONS

A 50 BARCHE

Aprile-April 2018

Ai fini delle imposte sui redditi, l’iscrizione delle navi da diporto nel Registro Internazionale comporta l’applicazione di una normativa fiscale di favore fondata sostanzialmente su una forma di agevolazione binaria. In primo luogo, ai sensi dell’art. 4 c. 2 del D.L. 457/1997, la quota di reddito (di impresa) derivante dall’esercizio di tali navi concorre alla determinazione del reddito imponibile del soggetto solo in misura pari al 20% del totale. Questa agevolazione vale solo per il reddito assoggettato ad I.Re.S. o I.R.Pe.F. e non anche per le altre imposte dirette. Ed invero, le imprese armatrici, individuali o in forma societaria, che svolgono un’attività di noleggio di navi per finalità turistiche iscritte nel R.I., possono fruire di un abbattimento della base imponibile dell’I.Re.S. o I.R.Pe.F. pari all’80% del reddito da queste generato. Nessuna imposta è ovviamente dovuta in caso di perdite (al

riguardo, e per ulteriori approfondimenti si rinvia alla risoluzione n. 47/E del 23/03/1999). In secondo luogo, ai sensi dell’art. 4 c. 1 del D.L. cit., ai medesimi soggetti è attribuito un credito di imposta in misura corrispondente all’I.R.Pe.F. dovuta sui redditi di lavoro dipendente o di lavoro autonomo corrisposti al personale di bordo imbarcato sulle unità iscritte al R.I., da valere ai fini del versamento delle ritenute alla fonte inerente tali redditi. Per quanto riguarda i contributi sociali previsti dalle norme interne, le imprese armatrici sono esonerate dall’obbligo del versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali, normalmente dovuti per legge sui compensi corrisposti ai dipendenti, in relazione al personale imbarcato su navi iscritte nel Registro Internazionale. Lo stesso personale viene esonerato dal versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali per la


THE NEW CODE

Il legislatore ha ridefinito i criteri per la corretta individuazione del requisito della “territorialità” delle prestazioni di servizi sia nell’ambito dei rapporti “business to business” sia in quelli “business to consumer”. The legislator has redefined the criteria for identifying the location where services are provided in both business-to-business and business-to-consumer relationships.

parte che sarebbe normalmente a suo carico. Per quanto concerne l’I.R.A.P., si rammenta che l’art. 12 c. 3 del 15 dicembre 1997, n. 446 e ss.mm.ii., esclude dalla base imponibile la quota parte del valore della produzione derivante dall’attività esercitata mediante utilizzo di navi iscritte al R.I. (cfr. circolare n. 263/E del 12/11/1998) Per quanto attiene il regime I.V.A. dei contratti di utilizzo delle unità da diporto ad uso commerciale, la disciplina fondamentale è contenuta negli artt. 7, 7-ter, 7-quater e 7-sexies del d.P.R. 633/1972, disposizioni – da ultimo – modificate ad opera del decreto legislativo 11 febbraio 2010, n. 18 che, per quanto qui di interesse, è entrato in vigore con decorrenza dal 1° gennaio 2013. Rilevano anche gli artt. 8 ed 8-bis lett. e) del medesimo d.P.R. In particolare, il legislatore del 2010 ha ridefinito i criteri per la corretta individuazione del requisito della

“territorialità” delle prestazioni di servizi sia nell’ambito dei rapporti “business to business” (di seguito, “B2B”) sia in quelli “business to consumer” (di seguito, “B2C”) e, dopo avere fornito le definizioni normative necessarie per l’applicazione di tali previsioni, ha individuato alcune regole generali, che in questa prima analisi esporremo, ed una serie di eccezioni a queste ultime che, specie per quanto concerne il mondo della nautica, sono di notevole importanza. Le definizioni normative, contenute nell’art. 7 del d.P.R. 633/1972, sono le seguenti. A) Soggetto passivo stabilito nel territorio dello Stato, inteso come il soggetto passivo d’imposta stabilito nel territorio dello Stato o ivi residente che non abbia stabilito il domicilio all’estero, ovvero una stabile organizzazione nel territorio dello Stato di un soggetto domiciliato e residente all’estero,

limitatamente alle operazioni da esso rese o ricevute. Per i soggetti diversi dalle persone fisiche, si considera residenza il luogo in cui si trova la sede effettiva e domicilio il luogo in cui si trova la sede legale. B) Parte di un trasporto di passeggeri effettuato all’interno della Comunità , definita come la parte di un trasporto che non prevede uno scalo fuori della U.E. tra il luogo di partenza e quello di arrivo del trasporto passeggeri. Il luogo di partenza è definitivo come il primo punto d’imbarco di passeggeri previsto nella U.E., eventualmente dopo uno scalo fuori del suo territorio; luogo di arrivo è invece individuato nel punto di sbarco previsto nella U.E., per passeggeri imbarcati nella U.E., eventualmente prima di uno scalo fuori della Comunità. C) Trasporto intracomunitario di beni, inteso come il trasporto di beni il cui luogo di partenza ed il luogo di arrivo sono situati April-Aprile 2018

BARCHE 51


INLAND REVENUE

Sintesi della rilevanza territoriale delle prestazioni di locazione, anche finanziaria, noleggio e simili non a breve termine rese nei confronti di committenti B2B Luogo di messa a disposizione dell’unità da diporto / Luogo di utilizzo dell’unità da diporto

Luogo di stabilimento del prestatore

Luogo di stabilimento del committente

Titolo giuridico di rilevanza territoriale a fini I.V.A.

Indifferente

Soggetto passivo stabilito in Italia

Soggetto passivo stabilito in Italia

Art. 7-ter

Indifferente

Non soggetto passivo stabilito in Italia

Soggetto passivo stabilito in Italia (vi è obbligo di reverse charge)

Art. 7-ter

Territorio (acque territoriali) dello Stato italiano

Soggetto passivo stabilito in Italia

Soggetto passivo stabilito in un Paese membro della U.E. o in uno Stato extra U.E.

Art. 7-ter

Territorio (acque territoriali) di un Paese membro U.E. diverso dall’Italia o di uno Stato extra U.E.

Soggetto passivo stabilito in Italia

Soggetto passivo stabilito in un Paese membro della U.E. o in uno Stato extra U.E.

Non territorialmente rilevante a fini I.V.A.

Indifferente

Non soggetto passivo stabilito in Italia

Soggetto passivo stabilito in un Paese membro della U.E. o in uno Stato extra U.E.

Non territorialmente rilevante a fini I.V.A.

Summary of the definition of location for leasing, financial leasing, rental and similar services provided to B2B customers under non-short-term contracts Location where the craft is provided/used

Location of lessor’s establishment

Location of lessee’s establishment

Legal reference for VAT jurisdiction

Indifferent

Subject to Italian taxation

Subject to Italian taxation

Art. 7-ter

Indifferent

Not subject to Italian taxation

Subject to Italian taxation (with reverse charge obligation)

Art. 7-ter

Italian waters

Subject to Italian taxation

Subject to taxation in another EU or non-EU state

Art. 7-ter

EU waters other than Italy, or non-EU waters

Subject to Italian taxation

Subject to taxation in another EU or non-EU state

Not subject to territorial VAT

Indifferent

Not subject to Italian taxation

Subject to taxation in another EU or non-EU state

Not subject to territorial VAT

52 BARCHE

Aprile-April 2018

nel territorio di due Stati membri diversi. Per luogo di partenza si considera il luogo in cui inizia effettivamente il trasporto dei beni, senza tenere conto dei tratti compiuti per recarsi nel luogo in cui si trovano i beni; per luogo di arrivo si intende il luogo in cui il trasporto dei beni si conclude definitivamente. D) Locazione, anche finanziaria, noleggio e simili a breve termine di mezzi di trasporto definita come la condizione di possesso o l’uso ininterrotto del mezzo di trasporto per un periodo non superiore a 30 giorni, aumentato a 90 giorni qualora il mezzo sia un natante. In linea generale, i requisiti di “territorialità” per le prestazioni di servizi sono individuati dall’art. 7-ter cit. al riguardo, la regola generale in materia di territorialità delle prestazioni di servizi è principalmente incentrata sulla condizione del soggetto che riceve la prestazione, piuttosto che su quella del soggetto che la eroga, e ciò per l’evidente necessità di attrarre ad imposizione I.V.A. i servizi che sono effettivamente fruiti all’interno del territorio italiano (si rinvia alla circolare n. 37/E del 29/07/2011). Quella appena esaminata, però, è la regola generale che soffre non poche eccezioni ad opera dei citati artt. 7-quater, 7-quinquies e 7-sexies. Rinviando per esigenze di sintesi alla lettura delle disposizioni richiamate, si veda la tabella di lettura facilitata. For income tax purposes, tax legislation offers two forms of benefit for pleasure craft entered on the International Registry. First of all, pursuant to art. 4, paragraph 2 of Decree Law (DL) 457/1997, only 20% of the (business) income from using the vessels will be subject to taxation. This concession is only valid for income subject to IRES (corporate income tax) or IRPEF (personal income tax), and not for other direct taxes. This means that shipyards, run as either sole traders or companies, that charter tourism vessels listed in the International Registry can reduce their IRES or IRPEF tax base generated by the yachts by 80%. Of course, no tax is due if you make a loss (for further details see Resolution 47/E dated 23/03/1999). Secondly, as set out in art. 4 paragraph 1 of the DL above, the same companies will receive a tax credit for the IRPEF due on employment or self-employment remuneration paid to the crew on board vessels in the International Registry, to be used when paying withholding taxes on this income. Shipyards are also exempt from paying the Italian social security or welfare contributions normally due on employee remuneration, for personnel employed on board yachts entered on the International Registry. The personnel themselves are also exempt from paying normal social security and welfare contributions. Turning to IRAP (regional tax), art. 12 paragraph 3 of DL 446, dated 15 December 1997, and subsequent modifications and amendments, excludes production value earned on vessels registered in the International Registry from the tax base (see Circular 263/E dated 12/11/1998). The main reference for VAT taxation of contracts for the use of pleasure craft for commercial use is found in articles 7, 7-ter,



INLAND REVENUE

Sintesi della rilevanza territoriale delle prestazioni di locazione, anche finanziaria, noleggio e simili non a breve termine rese nei confronti di committenti B2C Luogo di messa a disposizione dell’unità da diporto

Luogo di utilizzo dell’unità da diporto

Luogo di stabilimento del prestatore

Titolo giuridico di rilevanza territoriale a fini I.V.A.

Teritorio (acque territoriali) dello Stato italiano

Territorio (acque territoriali) dello Stato italiano

Soggetto passivo stabilito nel territorio dello Stato italiano

Art. 7-sexies c. 1 lett. e-bis) primo periodo

Territorio (acque territoriali) di uno Stato extra U.E.

Territorio (acque territoriali) dello Stato italiano

Territorio del medesimo Stato extra U.E. in cui l’unità viene messa a disposizione del committente

Art. 7-sexies c. 1 lett. e-bis) secondo periodo

Territorio (acque territoriali) di un Paese membro della U.E. o di uno Stato extra U.E. diverso da quello in cui è stabilito il soggetto prestatore

Territorio (acque territoriali) dello Stato italiano o di altro Paese membro U.E. + Domicilio in Italia del committente o residenza in Italia senza domicilio all’estero

Territorio di uno Stato diverso da quello in cui l’unità viene messa a disposizione del committente

Art. 7-sexies c. 1 lett. e) giusta richiamo ex lett. Ebis) ultimo periodo

Territorio (acque territoriali) di un Paese membro della U.E. o di uno Stato extra U.E. diverso da quello in cui è stabilito il soggetto prestatore

Territorio (acque territoriali) dello Stato italiano, anche se il committente è residente o domiciliato all’estero

Territorio di uno Stato diverso da quello in cui l’unità viene messa a disposizione del committente

Art. 7-sexies c. 1 lett. e) giusta richiamo ex lett. Ebis) ultimo periodo

Summary of the definition of location for leasing, financial leasing, rental and similar services provided to B2C customers under non-short-term contracts Location where the craft is provided

Location where the craft is used

Location of lessor’s establishment

Legal reference for VAT jurisdiction

Italian waters

Italian waters

Taxable person established in Italy

Art. 7-sexies, par. 1 lett. e-bis) first sentence

Non-EU waters

Italian waters

Same non-EU state where the craft is provided to the lessee

Art. 7-sexies par. 1 lett. e-bis) second sentence

EU waters or non-EU waters other than those where the lessor is established

Italian or EU waters + Lessee domiciled or resident in Italy without domicile abroad

State other than that where the craft is provided to the lessee

Art. 7-sexies par. 1 lett. e) ref. ex lett. Ebis) last sentence

EU waters or non-EU waters other than those where the lessor is established

Italian waters, even if the lessee is resident or domiciled abroad

State other than that where the craft is provided to the lessee

Art. 7-sexies c. 1 lett. e) ref. ex lett. Ebis) last sentence

54 BARCHE

Aprile-April 2018

7-quater and 7-sexies of Presidential Decree (PD) 633/1972. The legislation was most recently amended by Legislative Decree (LD) 18 dated 11 February 2010 which, for our purposes, came into effect on 1 January 2013. Articles 8 and 8-bis lett. e) of the same PD also apply. In particular, the 2010 legislator redefined the criteria for identifying the territory in which services are provided, both in business-to-business (B2B) and business-to-consumer (B2C) relationships. Furthermore, after providing the regulatory definitions necessary for the application of such provisions, the legislator set out some general rules, which we will look at below, and a series of exceptions that are particularly important in the nautical world. Art. 7 of PD 633/1972 sets out the following definitions: A) A taxable person established in the territory of the State, understood as the taxable person established in the territory of the State or resident there who has not established domicile abroad, or a permanent establishment in the territory of the State of a person domiciled and resident abroad, limited to transactions made or received. For persons other than natural persons, the place where the effective office is located is considered residence, and the place where the registered office is located is considered domicile; B) Part of a passenger transport carried out within the EU, defined as the part of a transport that does not stop anywhere outside the EU between the place of departure and arrival of the passenger transport. The place of departure is defined as the first passenger embarkation point in the EU, possibly after a stopover outside its territory; the place of arrival is instead identified as the point of disembarkation in the EU, for passengers boarded in the EU, possibly before a stopover outside the EU; C) Intra-Community transport of goods, understood as the transport of goods whose place of departure and place of arrival are located in the territory of two different Member States. Departure point is defined as the place where the goods transport actually begins, without taking into account the sections taken to go to the place where the goods are located; the place of arrival means the place where the transport of the goods ends definitively; D) Leasing, including financial, rental and similar short-term means of transport, is defined as the condition of possession or uninterrupted use of the means of transport for a period not exceeding 30 days, increased to 90 days if the means is a vessel. In general, the “territoriality” requirements for providing services are set out in art. 7-ter above. The general rule for defining where services are provided focusses mainly on the location of the subject receiving the service, rather than the service provider. This is due to the obvious need to apply VAT to services that are actually used within the Italian territory (see Circular 37/E dated 29/07/2011). However, this rule has numerous exceptions under articles 7-quater, 7-quinquies and 7-sexies above. For reasons of space, we refer to the legislation itself for further information, and attach a simplified table. n



GALLEY GOURMET

56 BARCHE

Aprile-April 2018


Gianni D’Amato

Il Caffè Arti e Mestieri di Federico e Gianni D’Amato, nel centro di Reggio Emilia, offre una cucina della tradizione rivisitata con ponderata creatività. Spettacolare il calamaretto farcito con cipolla borettana, crema di patate al nero, uovo e tartufo uncinato Federico and Gianni D’Amato’s Caffè Arti e Mestieri, in the centre of Reggio Emilia, offers traditional cuisine which has been re-examined with careful creativity. The baby squid filled with Borettane onions, creamed potato with black squid ink, egg and autumn truffles, is spectacular by Paola Turner – photo Paolo Picciotto

L

«La cucina mi appartiene, è dentro di me fin da bambino quando il nonno cucinava e si sentivano i profumi giù dalle scale; questo è un ricordo che porterò con me per sempre, e che, con le varie sfumature proverò a trasmettere a chi ha cercato sempre di seguirmi». Sono le parole che un grande chef come Gianni D’Amato dedica al figlio Federico. Con la moglie Fulvia, ad Aulla, nel 1987, apre un suo ristorante: Il Rigoletto. Nel 1998 il desiderio di trovare una sede più confacente ai loro sogni porta Gianni

e Fulvia a trasferirsi a Reggiolo in una splendida Villa, costruita nella tarda metà del 1700. Nella cittadina emiliana, Gianni impara a conoscere la sua nuova terra e inizia a interpretare i prodotti del territorio. Con sé porta la creatività e il bagaglio delle esperienze accumulate, per seguire il nuovo percorso che la vita gli ha posto di fronte. Nel 2002 la cucina de Il Rigoletto viene premiata con la prima stella Michelin, seguita due anni dopo dalla seconda. A causa del terremoto che ha colpito l’Emilia, nel maggio 2012 Il Rigoletto si vede costretto a chiudere i battenti. Inizia così l’attività di Rigoletto Itinerante, esperimento unico nel suo genere con cui D’Amato, grazie al supporto di colleghi e amici ristoratori e all’aiuto di Relais & Chateaux, ha la possibilità di portare le proprie ricette in altre cucine, continuando a perseguire il suo progetto di vita. Al Rigoletto Itinerante si affianca il nuovo locale stabile, il Rigolettino–osteria moderna, perché lo chef crede “che un appoggio a Reggiolo sia importante”. Nel febbraio 2013 D’Amato, insieme al figlio Federico, apre le porte del Caffè

Gianni e Federico D’Amato. In apertura, Piccione Rosso su Rosso. A fianco, Cremoso di zucca. Al centro, Baccalà con castagne, fagioli, aglio nero e ceci. Gianni and Federico D’Amato. On the opening page, “Red on Red” pigeon. At the side, creamy pumpkin. In the middle, cod with chestnuts, beans, black garlic and chickpeas. April-Aprile 2018

BARCHE 57


GALLEY GOURMET Sotto, Trippa di crosta di Parmigiano, uovo fritto e tartufo nero. A fianco, Calamaretto farcito con cipolla borettana, crema di patate al nero, uovo e tartufo uncinato. Below, Parmesan rind tripe, fried eggs and black truffles. At the side, Baby squid stuffed with Borettane onions, creamed potato with black squid ink, eggs and autumn truffles.

Arti e Mestieri, in via Emilia S. Pietro, 14 a Reggio Emilia. Il locale si trova all’interno di uno storico palazzo nel cuore della città, luogo che è stato in passato la sede di un teatro dialettale e poi culla della tradizione gastronomica reggiana. Grazie alla famiglia D’Amato questo luogo diventa un palcoscenico per la cucina del territorio e non solo. È dedicato a coloro che vogliono una cucina di alto livello in un ambiente famigliare e accogliente. Nel 2015 il ristorante è entrato a far parte delle Soste, associazione che raggruppa la migliore ristorazione italiana. «Cooking belongs to me, it is inside me. It started with my childhood, when my grandfather cooked and the smells permeated all the rooms. That is a memory I will always have with me, and which, with various variations, I will try to transmit to those who have always tried to follow me». These are the 58 BARCHE

Aprile-April 2018

words that the great chef Gianni D’Amato addressed to his son Federico. With his wife Fulvia, in 1987 he opened his restaurant, Il Rigoletto, in Aulla. In 1998 the wish to find a location more in line with their dreams led Gianni and Fulvia to move to a splendid villa, built in the mid/late 18th century, in Reggiolo. In this town in Emilia-Romagna, Gianni learnt to understand his new region, and started to interpret its produce. He brought creativity with him, and the baggage of the experience accumulated, to follow the new route that life had put in front of him. In 2002 the kitchen of Il Rigoletto was awarded its first Michelin star, followed two years later by the second. Because of the earthquake that hit Emilia Romagna, Il Rigoletto was forced to close its doors in May 2012. That is how the Rigoletto Itinerante began – a unique experiment with which D’Amato, thanks to the support of colleagues and restaurateur friends, and the help of Relais & Châteaux,

had the chance to take his recipes to other kitchens, continuing to follow his life’s project. The Rigoletto Itinerante was joined by a new, fixed, location, Rigolettino–osteria moderna, because the chef felt it was important to have a base at Reggiolo. In February 2013, D’Amato, together with his son Federico, opened the doors of the Caffè Arti e Mestieri, at no. 14 Via Emilia San Pietro in Reggio Emilia. The restaurant is located inside an historic block in the heart of the city, which in the past housed a theatre where plays were performed in the local dialect, and then became the cradle of the gastronomic tradition in Reggio Emilia. Thanks to the D’Amato family, the location has become a stage for the region’s cuisine, and not just that. It is dedicated to those who want high-level cuisine in a welcoming, family environment. In 2015, the restaurant joined the Soste association, which brings together the best Italian restaurants. n



RESORT Il Resort offre una meravigliosa SPA olistica, acclamata per i suoi trattamenti di altissima qualità e per le terapie ispirate alle culture di tutto il mondo. La cucina di Las Ventanas può essere gustata nei tre ristoranti. The Resort offers a marvellous holistic SPA, which is famed for its very high quality treatments and therapies inspired by cultures from all over the world. The cuisine of Las Ventanas can be enjoyed in its three restaurants.

LAS VENTANAS AL PARAISO

Nel 2015 è stato “Miglior Hotel del Messico”. C’è anche uno yacht a disposizione degli ospiti per lussuosi charter giornalieri alla scoperta di baie appartate, leoni marini e balene lungo le coste della Baja California In 2015 it was voted “Best Hotel in Mexico”. There is even a yacht available for guests for luxury daily charters to search out secluded bays, sea lions and whales along the coast of Baja California by Paola Turner - photo by Blake Marvin - Hks Inc Per Jacques Cousteau la costa che si affaccia sul Mare di Cortez, nel Golfo di California, era l’acquario del mondo. Le spiagge di questa baia naturale sono lunghe e dorate e la temperatura del mare è tiepida, ideale per vacanze tutto l’anno. La cittadina di San

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60 BARCHE

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Felipe è la più tipica di questa regione messicana. Il punto più suggestivo è nella Baia degli Angeli, qui il mare è blu cobalto da cui spuntano alcune isole e intorno si intravedono le montagne. Proprio affacciata sul Mar di Cortez, si trova Las Ventanas Al Paraiso. Un resort extralusso, con viste mozzafiato sul paesaggio locale e piscine a sfioro private in alcuni alloggi,

tra i più esclusivi al mondo sin dalla sua apertura nel 1997. Las Ventanas al Paraiso dispone di 83 spaziose suite, impreziosite da arredi di ottimo gusto e complementi originali creati a mano da esperti artigiani messicani. Ogni suite è inoltre dotata di un telescopio per ammirare le stelle e le viste panoramiche mozzafiato. www.rosewoodhotels.com

Jacques Cousteau considered the coast which looks onto the Sea of Cortez, in the Gulf of California, the world’s aquarium. The beaches of this natural bay are long and golden, and the sea is warm, making it ideal for holidaying year round. The town of San Felipe is the most characteristic of this region of Mexico. The most picturesque spot is in the Bahia de los Angeles, where the sea is cobalt blue, dotted with a few islands and there is a view of the mountains. Right on the Sea of Cortez you can find Las Ventanas al Paraiso. An extra-luxurious resort, with breathtaking views over the local landscape and infinity pools in some of the rooms. It has been amongst the most exclusive hotels in the world since it opened in 1997. Las Ventanas al Paraiso has 83 spacious suites, which have been made more beautiful by furnishings in excellent taste and original additions, hand-made by Mexican craftsmen. Every suite is also equipped with a telescope to admire the stars and the breathtaking, panoramic views. n



EVENTS

La Giuria del Premio Nonino, presieduta da V.S. Naipaul, premio Nobel per la Letteratura 2001, e composta da Adonis, John Banville, Ulderico Bernardi, Peter Brook, Luca Cendali, Antonio R. Damasio, Emmanuel Le Roy Ladurie, James Lovelock, Claudio Magris, Norman Manea, Edgar Morin ed Ermanno Olmi ha assegnato il Premio Internazionale Nonino 2018 al poeta, romanziere, autore di saggi e sceneggiatore albanese Ismail Kadare. Il Premio Nonino 2018 a ‘un Maestro del nostro tempo’ è stato assegnato a Giorgio Agamben che spesso traduce la sua filosofia in pura poesia immersa nella natura. Mirabile la descrizione tratta dal suo ultimo libro, Autoritratto nello studio: “L’erba è Dio. Nell’erba sono tutti coloro che ho amato. Per l’erba e nell’erba e come l’erba ho vissuto e vivrò”. Il Premio Nonino Risit d’Aur - Barbatella d’Oro 2018 è stato assegnato a P(our), unione delle parole Our e Pure, cioè nostro e puro.

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PREMIO NONINO

Si è svolta a Ronchi di Percoto, nel prosieguo delle celebrazioni per i 120 anni delle Distillerie Nonino, la consegna dei Premi Nonino Quarantatreesimo Anno

NONINO AWARD

The Nonino Awards, now in their forty-third year, were presented in Ronchi di Percoto, continuing the celebrations to mark 120 years of Nonino Distilleries by Paola Turner

The Nonino Award jury, chaired by V.S. Naipaul, Nobel Prize Winner for Literature 2001, and comprised of Adonis, John Banville, Ulderico Bernardi, Peter Brook, Luca Cendali, Antonio R. Damasio, Emmanuel Le Roy Ladurie, James Lovelock, Claudio Magris, Norman Manea, Edgar Morin and Ermanno Olmi, assigned the 2018 International Nonino Award to the Albanian poet, novelist, essayist and playwright Ismail Kadare. The 2018 Nonino Award for “a Master of our times” was awarded to Giorgio Agamben, who often translates his philosophy into pure poetry immersed in nature. The description taken from his latest book, Autoritratto nello studio, is truly admirable: “L’erba è Dio. Nell’erba sono tutti coloro che ho amato. Per l’erba e nell’erba e come l’erba ho vissuto e vivrò” (“Grass is God. All those whom I have loved are in grass. For grass and in grass and as grass I have lived and will live.”). The 2018 Risit d’Aur – Barbatella d’Oro Nonino Award went to P(our), a combination of the words Our and Pure. n 62 BARCHE

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CARS Bentley Continental GT

ELEGANZA MUSCOLARE MUSCULAR ELEGANCE by Luca Sordelli

La coupĂŠ del marchio inglese arriva alla sua terza generazione completamente rinnovata. Rimane il lusso, aumentano le prestazioni, si riduce il peso The coupĂŠ from the British manufacturer has been totally refurbished for its third generation. The luxury stays, performance is enhanced, weight is reduced 68 BARCHE

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Silver Arrows Marine

April-Aprile 2018

BARCHE 69


D CARS Bentley Continental GT

Dentro ci sono 10 m2 di legno. Non è il pozzetto di uno splendido Riva, ma l’abitacolo della nuova Bentley Continental GT. La supersportiva di superlusso inglese è arrivata alla sua terza generazione e non smette di stupire. Se infatti la tecnologia costruttiva è sempre più sofisticata, con carrozzeria in alluminio, nuova piattaforma modulare MSB, condivisa con Porsche e Audi, e motore installato longitudinalmente, la raffinatezza dell’arredo interno e la qualità dei materiali (si può scegliere tra 15 diverse pelli e altrettante moquette) non si smentiscono restando il meglio di quanto si può trovare

sul mercato. C’è anche un nuovo futuristico impianto multimediale con display da 12,3 pollici a scomparsa che all’occorrenza può essere spento e rimpiazzato da tre strumenti analogici. Sotto al cofano della nuova Continental GT pulsa un W12 biturbo di 6 litri di 635 CV di potenza, 45 in più rispetto alla precedente, e 900 Nm di coppia. Il tutto scaricato a terra tramite le quattro ruote motrici. Le sospensioni sono pneumatiche, collegate a barre antirollio e regolabili a seconda dei programmi di guida. Di base i cerchi in lega sono da 21”, ma in opzione si possono avere da 22”. Le prestazioni? Scatta da 0 a 100 orari in 3,7 secondi e arriva ad una velocità massima di 333 km/h. Non male per un mezzo da 4,8 metri lunghezza e 2.200 kg di “dislocamento”, comunque 80 chili in meno rispetto alla vecchia GT. Quanto costa? Si parte da 207.000 Euro. Inside there are 10 m2 of wood. It’s not the cockpit of a sumptuous Riva, but the interior of the new Bentley Continental GT. The English super-luxury sports model reaches its third generation and does not cease to amaze. While the build technology is increasingly

sophisticated, with aluminium bodywork, the new MSB platform - shared with Porsche and Audi - and longitudinal engine installation, the exquisiteness of the interior decor and the quality of the materials (there’s a choice of 15 different leathers and a similar number of carpets) is equally impressive, constituting the very best the market can offer. There’s even a futuristic new multimedia system with a 12.3-inch foldaway display, which, when required, can be turned off and replaced by three analogue instruments. Purring under the bonnet of the new Continental GT there’s a 6-litre twin-turbo W12 engine delivering 635 bhp, 45 more than the previous model, and 900 Nm of torque. All put on the road by the four driving wheels. Suspension is pneumatic, linked to roll control bars and adjustable according to the drive set-up. The standard wheels are 21”, but a 22” option is also available. And the performance? It achieves 0-100 km/h in 3.7 seconds and has a maximum speed of 333 km/h. Not bad for a vehicle 4.8 metres long and with a “displacement” of 2.200 kilos; it’s 80 kilos less than the old GT. How much does it cost? Let’s start from 207,000 euros. n

Gli interni esprimono al meglio il concetto di lusso sportivo che sta dietro alle creature della Casa inglese. Qui si scoprono i materiali lavorati a mano, le sellerie in pelle e una decina di radiche di legno tra cui scegliere per gli inserti.

70 BARCHE

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The interior is the maximum expression of the concept of sporty luxury that underlies the creations of the English manufacturer. Here we find hand-crafted materials, leather upholstery and a choice of a dozen wood varieties for the inserts.



BUSINESS AVIATION

GULFSTREAM G500

È un jet estremamente affidabile e con eccellenti prestazioni. La sua cabina, normalmente è divisa in tre zone separate, compresa la cucina di bordo It is an extremely reliable jet with excellent performance. The cabin is normally divided into three areas, including an on-board galley by Francesco Michienzi

Il Gulfstream G500 è un Super Large Jet in grado di viaggiare su distanze notevoli, collegando facilmente Mosca a New York o Londra a Dubai, ad una elevata velocità di crociera. Ciò è in buona parte dovuto al design ottimizzato

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delle ali e al motore turbofan del G500 che gli permettono di volare più velocemente e ad una maggiore altitudine rispetto a qualsiasi altro velivolo commerciale, evitando il traffico aereo e condizioni meteorologiche avverse. L’ampia cabina a 3 zone ospita fino a 14 passeggeri nella configurazione “giorno” o fino a 7 passeggeri

nella configurazione “notte”. La cabina è anche dotata della più avanzata tecnologia di intrattenimento, compresa una connessione WiFi per garantire un viaggio gradevole. The Gulfstream G500 is a Super Large Jet which can cover a significant distance, easily doing Moscow-New York

or London to Dubai, at high cruising speed. That is in large part because of the optimised wing design and the turbofan engines of the G500, which mean it can fly faster and higher than any other commercial plane, avoiding air traffic and adverse weather conditions. The large, three-area cabin takes up to 14 passengers in the “day” configuration, or up to seven when set up in the “night” configuration. The cabin also has the latest entertainment technology, including WiFi connection to ensure a pleasant flight. n www.gulfstream.com

Il Gulfstream G500 ha un’autonomia di volo di oltre 10 mila chilometri e raggiunge una velocità di 937 chilometri all’ora. The Gulfstream G500 has a range of over ten thousand kilometres, and a top speed of 937 kilometres an hour. 72 BARCHE

Aprile-April 2018



ARTISTS

Senza perdere la tenerezza Without losing any TENDERNESS

Ambro Moioli è uno scultore eclettico che sa dialogare con la materia, adattandola in modo personale e innovativo al suo essere uomo e artista Ambro Moioli is an eclectic sculptor who understands how to manage materials, adapting them in a personalised and innovative style to himself as a person and as an artist by Niccolò Volpati photo by Andrea Muscatello

74 BARCHE

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AMBRO MOIOLI

April-Aprile April-Aprile 2018 2018

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ARTISTS

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«L’ultima scultura è sempre quella che ti dà più soddisfazione», afferma Ambro Moioli. E l’ultima sono in realtà due, perché si tratta dei due famosi tori che sfidano le leggi della fisica e che sono stati esposti per la prima volta sotto il Palazzo della Regione Lombardia in occasione della chiusura di Expo a Milano. Da lì sono poi stati richiesti per essere esposti in molti altri luoghi. «La scultura l’ho sempre avuta nelle mani. Quando, in passato, facevo l’imprenditore, il tempo era poco. Dagli anni ’90 ho avuto più tempo e così nella struttura dove svolgevo la mia attività, mi sono messo a realizzare molte sculture». Ambro Moioli ha iniziato all’accademia di Lissone, il suo maestro è stato Ermes Meloni, ma l’idea di iniziare a scolpire nasce come una folgorazione. Il padre, ebanista e intarsiatore, faceva nascere dal nulla creazioni originali. È stato proprio osservando il padre che riusciva a far prendere corpo a un’idea

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AMBRO MOIOLI

«Ambro non cerca mai le belle forme, non è quello l’obiettivo della sua ricerca. Cerca invece di dare anima ad esse, di infondere un messaggio, di renderle interpreti di uno stato d’animo». Luigi Cavadini «Ambro’s goal is never the beauty of a shape; that is never his ultimate aim. Instead he tried to give them life, to instil a message, to make them the interpreters of a state of mind». Luigi Cavadini

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BARCHE 77


ARTISTS Ambro Moioli, nato nel 1952, si è formato artisticamente alla scuola di Ermes Meloni, nei corsi della Famiglia Artistica Lissonese, ed ha ottenuto negli ultimi anni una serie di positivi riscontri con premi e partecipazioni a significative esposizioni. Ambro Moioli was born in 1952 and trained at Ermes Meloni’s school, in the courses held by the Famiglia Artistica Lissonese. In recent years his work has been well received and awarded prizes, and has been displayed in major exhibitions.

che ha deciso di dedicarsi alla scultura. Ha iniziato con i giocattoli, gli oggetti di arredamento e la personalizzazione delle sue moto. Ha frequentato a Carrara i corsi con gli scalpellini sul marmo e la voglia di affrontare nuove sfide l’ha portato a realizzare delle sculture monumentali. I suoi lavori non sono semplici oggetti statici, bensì figure in movimento: aquile, cavalli e poi i tori che trasmettono potenza e irruenza. «Mi piace l’immediatezza, vorrei che chi osserva il mio lavoro entri subito in contatto con le mie emozioni», racconta. È per questo che è attratto dal figurativo. La notorietà gli ha dato l’opportunità di poter scegliere. «I galleristi mi chiedono di lavorare su commissione – racconta Moioli – ma così non mi piace. Manca la passione in quello che crei. Inoltre, i galleristi non riconosco né il merito, né il talento. L’unica cosa che riconoscono sono i soldi e quindi la loro attività esclusiva è quella di lucrare sulle opere altrui». 78 BARCHE

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ARTISTS

Non si è ancora stancato di fare tori che, ovviamente, sono molto richiesti. «Vorrei però rappresentare anche la bellezza e la grazia, per questo vorrei scolpire anche delle ballerine», ci spiega. E il vantaggio di non lavorare su commissione è proprio quello di poter scegliere di rappresentare l’irruenza, senza mai perdere la tenerezza. «The sculpture which gives you most satisfaction is always your most recent one», says Ambro Moioli. And his latest work is actually two pieces of work, because they are the two famous bulls that defy the rules of physics and which were displayed for the first time beneath the headquarters of the Region of Lombardy at the end of the Milan Expo. After that, a lot of other places have wanted to display them. «I have always had sculpture in my hands. When, in the past, I worked as a businessman, I didn’t have much time. From the 1990s onwards I’ve had more

«Ambro Moioli impiega la linea in tutta la sua magnificenza ed elastica eleganza, volta a racchiudere l’AMPIA SPAZIALITÀ DINAMICA». Renata Ghiazza «Ambro Moioli uses the line in all its glory and elastic elegance, aimed at encapsulating a WIDE DYNAMIC SPATIALITY». Renata Ghiazza

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time and so, using the location where I had my business, I dedicated myself to making a lot of sculptures». Ambro Moioli started out at the academy in Lissone, where he was taught by Ermes Meloni, but the idea of beginning to sculpt came as a flash of inspiration. His father was an ebony sculptor and inlayer who made original creations spring from nothing. And it was watching his father managing to give shape to an idea that made him decide to focus on sculpture. He started with toys, pieces of furniture and by customising his motorbike. He went, chisel in hand, to marble sculpture courses in Carrara, and his love of new challenges led him to make some very large sculptures. His pieces aren’t simple, static objects, but rather figures in movement: eagles, horses and then the bulls that express power and impetuousness. «I like immediacy, I want people who look at my work to immediately come into contact with my emotions», he says. That is why he is attracted by figurative works. Fame has given him the freedom of choice. «Gallery owners ask me to work on commissions, but I don’t like doing that. There isn’t the passion for what you create. Also, gallery owners don’t recognise merit, or talent. The only thing they recognise is money, and so the only thing they do is make money out of other people’s work». He hasn’t yet tired of making bulls which are, of course, much sought after. «But I also want to represent beauty and grace, that is why I also like to make sculptures of dancers», he explains. And the advantage of not working on commission is that he can choose to reflect impetuosity, without ever losing tenderness. n



BOUTIQUE

ABITARE IL TEMPO DWELL THE TIME

Credits: Leo Torri

by Barbara Borgonovo

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GROUNDPIECE BY FLEXFORM

Disegnato da Antonio Citterio, Groundpiece ha rivoluzionato il concetto di divano e introdotto proporzioni e misure nuove. È comodamente profondo, particolarmente basso e originalmente destrutturato con ampie cuscinature in piuma d’oca. Componibile all’infinito, conta su un abaco di elementi che lo trasformano in divano, pouf, chaiselongue, scaffale contenitore. Nell’immagine di apertura Groudpiece arreda il living di un Sanlorenzo SD126. www.flexform.it

GROUNDPIECE BY FLEXFORM

Designed by Antonio Citterio, Groundpiece has revolutionized the concept of the sofa, introducing new proportions and measurements. It is comfortably deep, particularly low, and originally deconstructed with large goosedown cushions. For infinite combinations, a range of components can transform it into a sofa, an ottoman, a chaise longue, a storage unit. On the opening page, Groundpiece furnishes the living area of a Sanlorenzo SD126.

COLLEZIONE BLACK BELT BY VENINI Peter Marino ha progettato una collezione, in edizione limitata, declinata in quattro forme differenti, in un armonico gioco di contrasti fra la trasparenza del vetro e le fasce in colore nero che avvolgono i vasi in decori lineari unici. BLACK BELT COLLECTION BY VENINI Peter Marino has designed a limited-edition collection, expressed in four different shapes. Each element is a harmonious play of contrasts between the transparency of the glass and the black bands that envelop the vases in unique linear decorations.

LA MAGIA DI ARABESQUE

Decorazioni antiche, seducenti geometrie immaginarie realizzate in micromosaico, ricamano chimere fantastiche, illuminate da diamanti bianchi e sostenute da un rubino rosso magnetico. Gli orecchini e l’anello ‘Arabesque’ trasformano le forme in figure libere, acrobatiche, che trasmettono un gradevole senso di sinuosità ed intrigante bellezza. www.sicis.com

THE MAGIC OF ARABESQUE

Antique decorations, seductive imaginative geometries made of micromosaic, embroider fantastic chimeras, illuminated by white diamonds and supported by a magnetic red ruby. The earrings and the ‘Arabesque’ ring transform the shapes into free, acrobatic figures, which convey a pleasant sense of sinuousness and intriguing beauty. April-Aprile 2018

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BOUTIQUE

SUZUKI SV650X-TER

La nuova Suzuki SV650X-TER è dedicata a chi vuole possedere una moto esclusiva e perfetta per godersi ogni momento della guida, ma capace di scatenare forti emozioni anche da ferma, per il raffinato gusto che esprime in ogni dettaglio. Il motore è il bicilindrico a V Euro 4 di 56 kW (76 cv). I dispositivi Easy Start System e il Low RPM Assist facilitano avviamenti e partenze.

SUZUKI SV650X-TER

The new Suzuki SV650X-TER is dedicated to those who want to own an exclusive and perfect motor bike to enjoy every moment of driving, but able to trigger strong emotions even when stationary, for the refined taste that it expresses in every detail. The engine is a V-shaped two-stroke Euro 4 developing an outlet mechanical power of 56 kW (76 hp). The Easy Start System and Low RPM Assist device facilitate start up and pulling away.

EMERGENCY POCKET SHELL e VEST Rh+ propone abbigliamento e accessori per lo sport ad alte prestazioni. I suoi giubbini sono leggeri e pratici, proteggono dal vento e dalla pioggia poco intensa. Sono proposti nei colori: nero/reflex, bianco/nero reflex e giallo fluo/nero reflex. EMERGENCY POCKET SHELL e VEST Rh+ offers highperformance clothing and accessories for sport. Its jackets are light, practical, windproof and waterproof (light rain). Available in the following colours: black/reflex, white/ black reflex and yellow fluo/black reflex.

Stilografica Alessandro Manzoni

La Stilografica Alessandro Manzoni è un omaggio al soggiorno fiorentino del grande scrittore avvenuto nel settembre del 1827. Realizzata artigianalmente nelle Officine Stipula di Firenze, in resina Nero di Marte con tornitura dal pieno, ha particolari metallici in argento microfuso e pennino in oro 14 carati. www.firenze1903.it

Alessandro Manzoni Fountain pen

The Alessandro Manzoni fountain pen is a tribute to the Florentine stay of the great writer which took place in September 1827. Handcrafted in the Officine Stipula of Florence, in black resin of Mars with full turning, it has metallic details in micro-cast silver and a 14 carat gold nib. 84 BARCHE

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BOUTIQUE

BICI 3T STRADA La bici Strada ha un telaio disegnato dal co-proprietario di 3T, Gerard Vroomen. Questo nuovo telaio rivoluziona il concetto di bici da strada tradizionale: niente pneumatici stretti, freni classici e trasmissione a doppio ingranaggio. Il risultato è un flusso d’aria più efficiente intorno ai tubi Arcfoil, ottenendo prestazioni da competizione e maggior comfort. www.3Tcycling.com

3T STRADA BIKE The Strada bike has a chassis designed by 3T co-owner, Gerard Vroomen. This new chassis has revolutionized the concept of traditional road bikes: no narrow tyres, classic brakes and double gear transmission. The result is a more efficient flow of air around the Arcfoil tubes, achieving performance and greater comfort.

JAMES OTTER Queste tavole da surf in legno, realizzate a mano dal maestro artigiano James Otter, sono costruite con tecniche tradizionali e un design contemporaneo. Sono belle, funzionali ed eleganti anche quando sono appese a un muro. These Wooden surfboards, handmade by master craftsman James Otter, are built using traditional techniques and contemporary design. They are beautiful, functional and refined even when hung on a wall. www.ottersurfboards.co.uk

EPOS 3435 VERSO Il calibro ETA 6497 a carica manuale funge da base per l’EPOS 3435 Verso. Avvolto in una cassa in acciaio inossidabile larga 42,5 mm e resistente all’acqua fino a 50 metri, questo orologio offre un modo elegante e unico per raccontare il tempo. Il pulsometro sul fondello è una funzionalità aggiunta rara e gradita che integra perfettamente l’estetica riccamente decorata.

EPOS 3435 VERSO

The hand-wound ETA 6497 caliber serves as the trusted base for the EPOS 3435 Verso. Wrapped in a 42.5mm wide stainless steel case that water resistant up to 50 metres, this watch offers an elegant, yet unique way of telling the time. The pulsometer on the case-back is a most welcome and rare added functionality that neatly supplements the lavishly decorated aesthetic. 86 BARCHE

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THE IDEA FACTORY

PIANETA GEMME

Azienda frutto dell’esperienza trentennale di incisore e mosaicista di Alessandro Taurini e delle doti imprenditoriali di Marta Caccaro The company is the result of the thirty years experience as an engraver and mosaicist of Alessandro Taurini combined with the entrepreneurial skills of Marta Caccaro by Barbara Borgonovo

Pianeta Gemme nasce e cresce nel mondo della gioielleria e della moda, distinguendosi per la personalizzazione di ogni progetto, dalla ricerca del materiale alla possibilità applicativa, arrivando fino all’arredamento ed alla realizzazione di oggetti di design. Le fasi di sviluppo di ogni singolo lavoro consentono di plasmare i più diversi materiali permettendo la combinazione della pietra con raffinati tessuti, pellami pregiati, metalli preziosi e legni. Non ci sono limiti all’applicazione delle pietre ad ogni oggetto e superficie, per rendere così unico e prezioso qualsiasi spazio.

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I lavori di Pianeta Gemme impreziosiscono anche gli interni di esclusivi superyachts grazie a lavorazioni di grande impatto scenico. A lato una creazione in madreperla bianca e blu. The works of art by Pianeta Gemme embellish the interiors of exclusive superyachts too, thanks to art installations of great scenic impact. At the side, a creation in blue and white Mother of Pearl.

88 BARCHE

Aprile-April 2018

Pianeta Gemme is born and grows in the world of jewellery and fashion, distinguishing itself for the personalization of every project, from the research of the material to the use of it, even going as far as the furnishing and the realization of design objects. The development steps of every single work allow the team to mold the most different materials allowing the combination of stone with refined fabrics, fine leathers, precious metals and woods. There are no limits to the application of stones to each object and surface, thus making any space unique and precious. n www.pianetagemme.it



THE IDEA FACTORY

ABSOLUTE NAVETTA 48

Si tratta del quarto modello della gamma Navetta che comprende la 52, la 58 e l’ammiraglia 73. Tutte con motorizzazione Volvo Penta e trasmissioni Ips This is the fourth model of the Navetta range, which includes the 52, the 58 and the flagship 73. All powered by Volvo Penta with IPS transmissions by Massimo Longoni

Il cantiere nautico Absolute, fondato da Patrizia e Angelo Gobbi, presenta la Navetta 48, il cui arrivo è previsto per la prossima stagione estiva con debutto ufficiale al Cannes Boat Show di settembre. Questo nuovo modello è l’entry level della gamma Navetta,

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un segmento di mercato che Absolute ha interpretato in chiave moderna. Efficienza in navigazione e contenuti estetici e funzionali, nel layout di esterni e interni, sono gli elementi caratterizzanti di questa tipologia di barca. Le grandi zone prendisole sul fly e a prua, i volumi interni con tre cabine doppie, oltre a quella del marinaio a poppa, garantiscono

una crociera famigliare molto comoda. La motorizzazione è affidata a due Volvo Penta con trasmissione a elica traente Ips a garanzia di bassi consumi, prestazioni elevate, buona manovrabilità e ridotte emissioni sonore. Absolute shipyard, founded by Patrizia and Angelo Gobbi, presents Navetta 48, which is scheduled to be launched next

summer, with the official debut at the Cannes Boat Show in September. This new model is the entry level of the Navetta range, a market segment that Absolute has interpreted in a modern way. The key features of this boat are efficiency at sea and aesthetic yet functional elements for both the exteriors and interiors. The large sunbathing areas on the fly and at bow, the interior layout with three double cabins, plus the crew ones astern, ensure a comfortable family cruising. The propulsion has been entrusted to two Volvo Penta engines with IPS transmissions and forward propeller, allowing low fuel consumption, high performance, good manoeuvrability and low noise emissions. n

La configurazione standard prevede due cabine con letto matrimoniale e una con due singoli. C’è anche la cabina marinaio con bagno privato. The standard layout features two cabins with double beds plus one with two single beds, There’s also the crew cabin with private bathroom. 90 BARCHE

Aprile-April 2018



THE IDEA FACTORY

92 BARCHE

Aprile-April 2018


FULVIO DE SIMONI

Fulvio De Simoni Una grande cultura nautica, unita ad un gusto particolare per il bello, fanno del designer italiano una delle firme più conosciute nel mondo The country’s great nautical culture, combined with a unique appreciation of beauty, have made Italian designer one of the best-known styles in the world by Francesco Michienzi

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La prima intervista che ho pubblicato di Fulvio De Simoni risale all’aprile del 1999. Un servizio di 16 pagine in una rivista di 160. Gli avevo dedicato il dieci per cento di tutto il magazine perché non avevo osato tagliare neanche una virgola di quel testo poiché riportava una serie di riflessioni di grande spessore culturale. De Simoni ha la fama di essere una persona dal carattere difficile. In realtà è più semplicemente una persona con un carattere determinato, un uomo che non transige sulle sue idee che porta avanti con grande forza. I compromessi non fanno per lui. Avevo scritto che lui ha scelto fin dall’inizio la via della sperimentazione, intesa come elemento portante di una continua ricerca di forme finalizzate alla

definizione di uno spazio preciso e ricco di vincoli come quello di una barca da diporto. A circa vent’anni di distanza questa ricerca è ancora più forte. Non fa alcuna differenza che si tratti del Pershing 37 di quell’epoca o del Pershing 170 di oggi. «Sono le tipologie di imbarcazioni che possono essere più o meno adatte ad un certo mercato per questioni ambientali e culturali. Gli yacht non sono un prodotto di massa pertanto ogni armatore ha una sua personalità e specifiche esigenze a prescindere dalla sua nazionalità». Fulvio De Simoni è un progettista che può vantare oltre 3000 imbarcazioni al suo attivo. Ha sempre cercato di individuare nuove strade che avessero come comune denominatore l’equilibrio tra una barca bella e una efficiente. Spezzino di nascita e milanese d’adozione, con un curriculum vitae che molti gli invidiano, De Simoni inizia la sua attività di progettista navale nel 1972 a Milano, presso lo studio di Alberto Mercati. Nel 1977 fonda la Yankee Delta in collaborazione con Massimo Gregori e dal 1983 è unico titolare della Italprojects di Milano e principale protagonista della Fulvio De Simoni Design, azienda creata insieme ai suoi collaboratori più fidati. Gli abbiamo chiesto quale è la barca di cui è più orgoglioso tra le tre mila che ha disegnato. April-Aprile 2018

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Pershing 9X.

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FULVIO DE SIMONI

«Il Pershing 88 è comparso su più di cinquanta copertine in tutto il mondo. È stato un caso eclatante, come il Tiger di Caliari trent’anni fa, tanto che tutti gli open hanno seguito quel modello. Però non mi interessa stupire, come nel caso di oggetti senza capo né coda, creati solo con il fine di essere snob, per nulla pratici e difficili da manovrare. La difficoltà è fare un oggetto delle stesse dimensioni, come il Pershing 115, che segua le norme e navighi bene; o del Pershing 140, prossimo al varo». Il Pershing 140 è il risultato di molte sinergie. Si tratta di un grande lavoro in team di eccellenze progettuali, innovazioni ingegneristiche e competenze produttive. «Questa ammiraglia è fortemente innovativa, come è da sempre nel Dna del marchio. Al tempo stesso, abbiamo pensato a un cambiamento che fosse il meno invasivo possibile, salvaguardando quegli elementi

Fulvio De Simoni ha firmato tutti i modelli Pershing. Nell’anno 2000 l’88 fu la barca apparsa sulla copertina delle principali riviste del mondo con oltre 50 pubblicazioni. Sopra, la prima immagine in esclusiva del nuovo Pershing 170. Fulvio De Simoni has designed all the Pershing models. In 2000 the 88 appeared on the front cover of over fifty major magazines all over the world. Above, exclusive on the first Pershing 170 image.

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di design iconici che rendono ogni Pershing inconfondibile sin dal primo sguardo. E proprio questa evoluzione coerente, conforme a una visione della nautica che esprime ogni volta grande originalità, regala al Pershing 140 una cifra stilistica inedita e in linea con una storia di cui sono fiero di far parte». Chiediamo a Fulvio se il design conta ancora molto nella scelta dell’armatore per quanto riguarda la tipologia di barca da acquistare. «Conta perché è il primo approccio insieme alla fiducia nel cantiere. L’aspetto emozionale conta ancora tantissimo. Il mercato si sta dividendo tra coloro che vogliono una barca più piccola, consumare meno percorrendo più miglia, e quelli che hanno poco tempo da dedicare alla navigazione perché hanno mille interessi e quando vogliono andare in barca desiderano correre più veloci e sentire anche un po’ di adrenalina». Il passaggio da barca molto veloce a dislocante presenta però un

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differente approccio. «Per me è un tema che vivo molto serenamente. Mi sono sempre occupato di tutto e vedo la barca sempre come una sfida progettuale. Sono felice sia quando disegno barche veloci sia quando disegno barche lente. Non faccio differenza tra una barca più piccola e una più grande. In quella più piccola ci sono ugualmente un numero elevato di disegni e se la vuoi fare veramente bene i dettagli devono essere curati in modo maniacale». In merito alla definizione di design, l’architetto risponde: «Potrebbe essere un po’ romantica, nel senso che questo aspetto spiega la mia passione per i dipinti di barche e per tutti gli oggetti antichi che si richiamano alla nautica. Recentemente ho comperato quattro libri antichi di navi. In realtà mi piace il design, mi piace costruire delle forme, come una barca». Per Fulvio De Simoni lo stile ha un linguaggio universale. Le sue proporzioni, la cura dei dettagli ed il movimento delle superfici sono istintivamente apprezzabili da chiunque. «Di solito non mi lascio condizionare dalle tendenze, ma sono attento ai

cambiamenti delle abitudini e delle esigenze degli armatori». Il concetto su cui si basa il lavoro di uno dei progettisti italiani più famosi nel mondo è molto chiaro: «Vetrate ampie, linee ben definite, barche più semplici ed economiche da gestire, confortevoli ed accoglienti non possono essere considerate tendenze, ma miglioramenti del modo di vivere in mare. Un tempo le barche erano per soli appassionati disposti anche a sacrifici pur di assecondare la propria voglia di andare per mare. Oggi gli armatori hanno aspettative differenti. La barca deve essere un ambiente in cui passare piacevolmente e senza pensieri il poco tempo libero. La tecnologia ha certamente migliorato la qualità di vita a bordo intervenendo sulla tenuta in mare, sulla riduzione dei moti e più in generale sulla fruibilità». De Simoni ha progettato barche per i più importanti cantieri navali in Italia e nel mondo. Marchi come Pershing, Antago, Mochi Craft, Ilver, Gianetti, Raffaelli, Abacus Marine, Astondoa, Austin Parker, Evomarine, Rodman, Sea Share, Wider hanno costruito yacht che portano la sua firma. Più recentemente si sono aggiunti Rossinavi e Ocea Yacht.


FULVIO DE SIMONI

«Il Pershing 140 è fortemente innovativo, come è da sempre nel Dna del marchio. Al tempo stesso, abbiamo pensato a un cambiamento che fosse il meno invasivo possibile, salvaguardando quegli elementi di design iconici che rendono ogni Pershing inconfondibile sin dal primo sguardo». Fulvio De Simoni «The Pershing 140 is highly innovative, something which has always been in the brand’s DNA. At the same time, we tried to make the changes as unobtrusive as possible, safeguarding the iconic design features that make every Pershing unmistakable at first glance». Fulvio De Simoni

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La nave da diporto di 50 metri di lunghezza Aurora, costruita in alluminio da Rossinavi a Viareggio, ha forme sorprendenti ed eleganti caratterizzate dal particolarissimo disegno della prua. The 50-metre Aurora yacht, built in aluminium by Rossinavi in Viareggio, has surprising and elegant forms, and stands out thanks to its highly unusual bow design.

The first interview I published with Fulvio De Simoni was back in April 1999, a 16-page article in a 160-page magazine. I dedicated 10% of the magazine to him because I didn’t dare cut out even a single comma of the text, which contained a series of reflections of huge cultural importance. De Simoni is renowned for having a difficult character. In reality, it is more that he is determined; he is someone who does not renege on his ideas, but carries them forward forcefully. He is not one for compromises. Back then, I wrote that he had chosen the path of experimentation right from the start, making it the key aspect of his constant research into forms that aimed to define the precise, highly limited space represented by a yacht. Around twenty years on, this research is even more intense. It 98 BARCHE

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doesn’t make any difference whether you’re talking about the Pershing 37 from those years or the Pershing 170 of today. «For environmental and cultural reasons, various types of boat can be more or less suitable for a certain market. Yachts are not mass produced, and therefore every shipowner has their own personality and specific needs, regardless of their nationality». Fulvio De Simoni is a designer with over 3,000 boats to his name. He has always sought out new directions to take, while maintaining a constant balance between beauty and efficiency in his boats. Born in La Spezia and an adopted resident of Milan, with a CV that is the envy of many, De Simoni began his career as a naval architect in 1972 at Alberto Mercati’s studio in Milan. In 1977 he founded Yankee Delta in partnership with

Massimo Gregori, and since 1983 has been the sole owner of Italprojects in Milan, and the key figure at Fulvio De Simoni Design, a company he founded along with some of his most trusted colleagues. We asked him which of the 3,000 boats he has designed he is most proud of. «The Pershing 88 appeared on more than fifty magazine covers all over the world. It was an exceptional boat, like Caliari’s Tiger thirty years ago, so much so that all the open yachts since have followed that model. However, I’m not interested in wowing people, as happens with certain boats built without rhyme or reason, not at all practical and difficult to manoeuvre, created only to make an impression. The difficulty comes in creating an object with the same dimensions, but which also follows the rules and navigates well, like the Pershing 115,


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or the Pershing 140, which is nearing its launch». The Pershing 140 stems from many different partnerships. It is a great example of teamwork, combining design excellence, engineering innovation and manufacturing ability. «This flagship design is highly innovative, something which has always been in the brand’s DNA. At the same time, we tried to make the changes as unobtrusive as possible, safeguarding the iconic design features that make every Pershing unmistakeable at first glance. This consistent evolution, which goes hand-in-hand with a highly original vision of all aspects of sailing, gives the Pershing 140 its unusual signature style, in line with a history in which I am proud to play my part». We ask Fulvio whether design still has a large bearing on an owner’s choice of which boat to buy. «Yes, it matters, because it is a client’s first consideration, along with trust in the shipbuilder. The emotional aspect is still worth an awful lot. The market is dividing up into those who want a smaller boat that consumes less while travelling further, and those who have little time to dedicate to sailing because they’ve got lots of other interests, and so when they get into a boat

Navetta 30.

Il Wider 150 è un concentrato di idee affascinanti e soluzioni interessanti. Una nave da diporto di 47 metri di lunghezza e 391 tonnellate di stazza sulla quale De Simoni ha introdotto nuovi stilemi.

The Wider 150 is a concentrated blend of fascinating ideas and interesting solutions. It is a 47-metre yacht with a tonnage of 391 tonnes, to which De Simoni has added new stylistic features.

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Il team dello studio di progettazione Fulvio De Simoni Yacht Design: da sinistra, Rossella Boari, Claudio Locarno, Enrico Lotti, Antonio Iacuzio, Cristiano Tonarelli, Lorenzo Rivelli. Fulvio De Simoni Yacht Design’s team: from the left, Rossella Boari, Claudio Locarno, Enrico Lotti, Antonio Iacuzio, Cristiano Tonarelli, Lorenzo Rivelli.

they want to go faster and enjoy a bit of an adrenaline rush». Moving from a very fast boat to one with a displacement hull, however, involves a different approach. «It isn’t something that worries me at all. I have always done a bit of everything; I simply see boats as a design challenge. I am happy designing both quick boats and slow boats, and I don’t differentiate between smaller or bigger craft. A small boat still contains a large number of design

elements, and if you want to do the details well, they require a maniacal approach». When asked for his definition of design, the architect responds: «I could say something slightly romantic, in the sense that this aspect explains my passion for paintings of boats and all old objects connected to sailing. I recently bought three ancient books of ships. In reality I just like design, I like putting shapes together, as you do for a boat». Fulvio De Simoni believes that style

has a universal language. Its proportions, attention to detail and the movement of the surfaces can be instinctively appreciated by anyone. «I don’t usually allow myself to be influenced by trends, but I watch changes in the customs and requests of shipowners carefully». The work of one of the most famous Italian designers in the world is based on a very clear concept: «Large windows, clearly-defined lines, and boats that are simpler, cheaper to run, comfortable

Passions Design object

Car

Song

Movie

Panton chair

Ferrari 612

Leonard Cohen

L’aventure c’est l’aventure

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FULVIO DE SIMONI

and welcoming: these cannot be considered trends, they are simply improvements in how people can live at sea. In the past boats were only for enthusiasts, people willing to make sacrifices to fulfil their desire to travel the seas. Today shipowners have different expectations. Boats have to be places where one can enjoy one’s spare time without a care in the world. Technology has undoubtedly improved the quality of life on board,

improving seakeeping, reducing rolling and increasing accessibility more generally». De Simoni has designed boats for leading shipyards in Italy and across the world. Brands of the calibre of Pershing, Antago, Mochi Craft, Ilver, Gianetti, Raffaelli, Abacus Marine, Astondoa, Austin Parker, Evomarine, Rodman, Sea Share and Wider have all built yachts bearing his signature. Rossinavi and Ocea Yacht are more recent additions to this list. n

La filosofia delle navi da diporto progettate per Ocea risponde alle esigenze di quegli armatori che desiderano esplorare zone di mare al di fuori delle rotte più battute con navi con grande autonomia, molto marine, pratiche, più spartane e con ampie possibilità di trasporto di mezzi di ogni genere.

Book

City

Artist

Pet

Ulysses

Genova

Piero della Francesca

My cat

The philosophy of the yachts designed for Ocea is a response to the demands of shipowners who want to explore parts of the sea that are off the beaten track. This requires ships with a high degree of autonomy, practical and with a wide range of options for transporting vehicles of all types.

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Sergio Cutolo UN INGEGNERE FILOSOFO DAL VOLTO UMANO E DALLA GRANDE CULTURA DEL MARE CHE CON IL SUO TEAM DI HYDRO TEC PROGETTA OGNI SINGOLO ASPETTO DELLA BARCA, DALLA CARENA ALL’ULTIMO DETTAGLIO DI DESIGN A part-engineer, part-philosopher, with a friendly demeanour and an extraordinary passion for sailing who, with his team at Hydro Tec, designs every single aspect of the boat, from the hull to the tiniest design details by Luca Sordelli - photo by Andrea Muscatello

U

Un approccio diverso dagli altri. Ingegnere, ma non immaginatevelo all’interno dei normali stereotipi: “Gli ingegneri non vivono, funzionano”, oppure “Non hanno il cuore, ma una pompa ad alta pressione”. Anzi. Sergio Cutolo ci ha accolto nel suo studio di Ovada ed è partita subito una lunga e piacevole chiacchierata su barche, cantieri e progettisti. Ha messo subito in mostra una visione quasi filosofica, sicuramente molto

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romantica, del suo lavoro. Sentirlo parlare è un piacere, per il bel accento napoletano, per la sconfinata cultura nautica. Progetta barche a motore ma è “velista dentro”. In un concetto, come descriverebbe Hydro Tec? «Prima di tutto siamo progettazione integrata. Siamo nati come studio di progettazione navale, ma poi ci siamo evoluti. Io sono stato direttore tecnico di Baglietto fino al 1995, quando ho iniziato in proprio, e ovviamente sono

partito da quell’approccio. Poi è arrivata quella che era un’evoluzione naturale, con i Naumachos dei Canteri di Pesaro, piccoli Explorer e ci siamo confrontati con la necessità di dare una forma alla funzione. E da lì è iniziata la nostra strada e quel concetto Explorer si è evoluto passando dai Cantieri di Pesaro ai Canteri delle Marche. Le persone erano più o meno le stesse però la discontinuità ha portato ai Darwin.


SERGIO CUTOLO

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Era l’inizio di un percorso che ci ha portato a proporci come uno studio che può partire dalla pura progettazione navale, per arrivare fino al dettaglio di allestimento. Il cantiere che si rivolge a noi sa che ha a disposizione un ampio raggio d’azione, dipende da come è strutturato, di cosa ha bisogno». Intende anche design esterno «Si, abbiamo abbinato anche quell’aspetto. Rappresenta una parte piccola della nostra forza lavoro complessiva, ma ormai il 60% dei nostri lavori sono di progettazione integrata. Dalla carena al design esterno. Sugli interni non ci proponiamo, ma sappiamo collaborare in maniera efficace con altri professionisti». Quella di Hydro Tec la definirebbe una struttura famigliare? «Famigliare perché ci lavora la mia famiglia, ma anche perché ormai, della famiglia, fanno parte anche i ragazzi dello studio. Mi piace l’idea di riprendere il concetto di bottega rinascimentale. Ha presente, con le debite differenze, quello che poteva essere lo studio di Leonardo da Vinci? Inventore, scultore, pittore, umanista... Così come succedeva allora, adesso viviamo in un secolo debole dal punto di vista politico, ma che eccelle dal

punto di vista dell’artigiano. Nelle botteghe del rinascimento costruivano oggetti bellissimi, costosissimi. E del tutto inutili. Avanzatissimi dal punto di vista tecnologico, ma che non servivano a niente». Beh, come paragone con il mondo della nautica non è niente male. Al momento come è il lavoro nella vostra bottega? Possiamo definirlo frenetico? «Si, in effetti abbiamo molti fronti aperti. Stiamo lavorando molto con Cantiere delle Marche che al momento ha sei barche in lavorazione. E una sta per arrivarci. Con loro c’è un rapporto particolare, siamo cresciuti insieme. Siamo dentro la produzione, seguiamo il dialogo con subfornitori, non è una questione solo di progettazione. Poi stiamo lavorando sul 40 metri che era di Mondomarine e che stiamo finendo a Viareggio; e sul Toy 51 di cui stiamo rivedendo tutto il progetto». E poi c’è il Columbus 80 metri... «Una barca gigantesca, una sfida pazzesca. Anche in termini di tempo: firmato il contratto nel 2016, la barca deve essere pronta per il prossimo ottobre». Cosa è cambiato in questi 23 anni di attività? «Questo mondo è molto cambiato. Quando ho iniziato la presenza di un ufficio

Sergio Cutolo, con la sua società Hydro Tec, è in grado di sviluppare un progetto navale completo: dallo scafo all’ingegneria di bordo, dagli allestimenti esterni alla progettazione degli impianti. Senza dimenticare le linee esterne e le compartimentazioni. Sergio Cutolo, at his company Hydro Tec, is able to develop an entire naval design: from the hull to the on board engineering, from the exteriors to the design of the plants. Not forgetting the external lines and the layouts.

Concept Crossbow 100 meters. 104 BARCHE

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tecnico in un cantiere era una rarità. Baglietto era uno dei pochi ad averlo. Ricordo che quando ci arrivai ebbi la sensazione di gigantismo di quella realtà. Ero una parte, un ingranaggio, di un sistema monumentale, complesso, bellissimo con un lato anche un po’ romantico della creazione di un grande yacht. Oggi questo aspetto è scomparso. È diventato un vero e proprio processo industriale, anche nella sua parte creativa. E questo, soprattutto in termini di elaborazione di un pensiero originale, è un limite». Di mezzo, però, tra la nautica “romantica” a quella industriale ci sono state altre fasi intermedie. «Certo, abbiamo visto il passaggio da un mondo artigianale, quello grandioso dei Paolo Caliari o degli Aldo Cichero, alla nautica finanziaria, quella dei leasing. Fino alla nautica in braghe di tela, quella del 2008. Quando il mondo era interessato ad altro». E poi? Adesso che epoca stiamo vivendo? «La nautica delle grandi concentrazioni, deve essere più forte, più affidabile. Due esempi su tutti, Feadship e Lürssen». A proposito di esempi, i primi due nomi nella sua storia di progettista che le vengono in mente come i suoi “fari”? «Gianni Morace e Alcide Sculati, prima di tutto per l’integrità morale». E un suo progetto per cui le piacerebbe essere ricordato? «Sono molto legato al Columbus 40 Sport Hybrid, c’è molto della mia storia professionale vissuta in Baglietto. Una barca in lega leggera che supera agilmente i 20 nodi e che sa consumare poco. E in più c’è il discorso della barca ibrida, siamo stati i primi.


SERGIO CUTOLO

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Columbus Yachts Sport Hybrid.

Dello SportHybrid 40 metri Cutolo ha curato l’architettura navale e le linee esterne. La nave naviga a 22 nodi di velocità massima. Con i propulsori elettrici da 60 kW per asse, la velocità è di 8 nodi con un consumo di circa 30 litri/ora. The 40 meter long SportHybrid is a project in which Cutolo has been responsible for the naval architecture and external lines. The vessel can reach the maximum speed of 22 knots. With the electric propulsion of 60 kW each shaft, a speed of 8 knots is estimated, burning about 30 liters per hour.

La certificazione Classe Hybrid del Rina è nata su quella barca. Una bella combinazione tra design e ingegneria». Continuiamo con il gioco degli esempi, tre barche che l’hanno colpita, non necessariamente firmate Cutolo o Hydro Tec: «Non posso non partire dal Baglietto Adler, un 35 metri, anno 1987, un progetto in lega leggera a cui ho contribuito anche io. Linee, ancora bellissime, di Alberto Mercati. Una barca epica, grandiosa, nata per un

Columbus Yachts MY Prima.

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cliente americano con propulsioni idrogetto, a cui poi è stata aggiunta una turbina a gas per superare i 45 nodi. Io sono sempre stato affascinato dalla velocità». Difficile mantenere l’ingegnere in riga quando comincia a parlare di barche... parte come un fiume in piena. Mancherebbero ancora due esempi: «Ah si certo. Beh poi direi le barche di Gerhard Gilgenast, prima di tutto quelle per l’Aga Khan, come Shergar. Più recentemente direi Aviva di Abeking & Rasmussen. Non posso non considerare l’aspetto tecnico. Vedendo come naviga, pensando all’idrodinamica, alla sua scia, non posso che restare incantato». Ecco l’ingegnere romantico si emoziona davanti ad una scia. Passiamo allora ad una domanda più da architetto, da designer: cos’è il lusso? E qui si ferma un attimo, ci pensa. «Il lusso? Non esiste. Non è un qualcosa di materiale, è uno stato d’animo, è quello che ci consentiamo di permetterci. Ognuno secondo le sue possibilità». Interessante, inaspettato, soprattutto detto da chi progetta megayacht. «Le faccio qualche esempio. Può essere un orologio costosissimo, un’auto da 200.000 euro, se sei molto ricco. Ma può essere il lusso di alzarsi, una volta, alle dieci del mattino.


SERGIO CUTOLO Cantiere delle Marche MY Storm.

Cantiere Navale di Pesaro Naumachos 82.

Cutolo ha progettato per il Cantiere delle Marche la famiglia di navette dislocanti in acciaio Darwin Class, imbarcazioni in grado di solcare gli oceani senza rinunciare al comfort, permettendo di trascorrere lunghi periodi a bordo. For Cantiere delle Marche, Cutolo has designed the Darwin Class, a line of displacement Navette made of steel. These vessels can cut through the oceans, without giving up the comfort and spending long periods aboard.

M40 Explorer. April-Aprile 2018

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Columbus 80 M

Oppure di decidere di andare a vivere su una barca a vela di dieci metri e girare il mondo». Restiamo nell’ambito delle domande filosofiche, come sarà la barca del futuro? «Una volta la nautica era uno stile di vita. Ora è il prodotto che si sta piegando alle esigenze del cliente. Gli yacht di una volta, di conseguenza, appaiono noiosi. E come si vince la noia? Con tanti giocattoli. E quindi tanti water toys, veri tender, elicotteri, sommergibili... L’armatore deve poter stare in rada, su un mezzo stabile

e autonomo, e poi muoversi in maniera agile. La noia si vince anche andando a cercarsi mete alternative, posti nuovi, esplorando. I proprietari di questo genere di barche sono stanchi dei soliti luoghi». Tornando al concetto del lusso possiamo dire che non si è più portati all’ostentazione di semplici oggetti, ma alla ricerca delle esperienze? «Esatto. Stiamo imparando anche noi, dai nostri armatori. Averne alcuni che sono già al loro secondo explorer ci fa comprendere molte cose».

Ma, chiudendo proprio sull’oggetto barca, negli ultimi anni ci si è concentrati molto sull’idea della trasparenza, delle sconfinate superfici vetrate. Adesso cosa succederà? «Sarà il momento dello yacht trasformista, bisognerà sempre più convertire gli spazi esterni in spazi protetti, e viceversa». He has a different approach from the others. He’s an engineer, but don’t imagine him conforming to the normal stereotypes

Passions Design object

Car

Song

Movie

Moka Bialetti

Porsche 918 Spyder

Anthem (L.Cohen)

Master and Commander

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of ‘Engineers don’t live, they function’ or ‘They don’t have a heart, they have a highpressure pump’. Indeed, quite the opposite is true. Sergio Cutolo welcomed us into his studio in Ovada in north-west Italy, and we immediately settled into a long and pleasant chat on boats, shipyards and designers. He immediately displayed an almost philosophical, and definitely very romantic, vision of his work. Hearing him speak is a pleasure, both because of his wonderful

Neapolitan accent and his boundless passion for sailing. He may design motorboats, but he’s a ‘sailor inside’. How would he describe Hydro Tec as a concept? «Above all we offer integrated design. We began as a naval architecture studio, but we’ve evolved since then. I was technical manager at Baglietto until 1995, when I started my own business, and naturally that was the approach I used to begin with. Then things evolved naturally,

with the Naumachos from Cantieri di Pesaro, small Explorers, and we realised we had to give the boats form as well as function. That’s how our journey began, and the Explorer concept evolved, moving from Cantieri di Pesaro to Canteri delle Marche. The people were more or less the same, but the change led to the Darwins. It was the beginning of a shift towards marketing ourselves as a studio that can start with pure naval engineering, but then also move on to the fitting out.

Book

City

Artist

Animal

Il vecchio e il mare

Napoli

Caravaggio

Bear April-Aprile April-Aprile2018 2018

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Shipyards that turn to us know we offer a wide array of options, depending on how they are structured and what they need». Including designing the exterior? «Yes, we’ve added that aspect too. It only accounts for a small part of our total workforce, but 60% of our work now involves integrated design. From the hull to the exterior design. We don’t offer interior design, but we are well-versed in working effectively with other professionals». Would he call Hydro Tec a family business? «It’s a family affair because my family works there, but also because the guys in the studio are all part of one big family. I like the idea of reviving the concept of a Renaissance workshop. Laying to one side the obvious differences, try to imagine what Leonardo da Vinci’s studio might have been like. He was an inventor, sculptor, painter and humanist... Like then, we now live in a century that is weak politically, but excellent in terms of craftsmanship. In the Renaissance workshops they built beautiful and extremely expensive yet completely useless objects. Highly advanced from a technological point of view, but with no practical purpose at all». Not unlike the world of sailing. How are things in his ‘workshop’ at the moment? Would ‘frenetic’ be the right word? «Indeed – we’re currently working on several fronts. We’re working a lot with Cantiere delle Marche, which currently has six boats in production, with one which is coming. Because we grew up together, we’ve got a special relationship with them: we are around during production, we follow their discussions with subcontractors – it’s not just about design. Then we’re working on a 40-metre boat, owned by Mondomarine, which is now finishing off in Viareggio; and the Toy 51, for which we’re revising the entire design». And then there’s the 80-metre Columbus... «That’s a huge boat, and an incredible challenge. The timescales are crazy too: we signed the contract in 2016, and the boat has to be ready by next October». What has changed in his 23 years in business? «This world has changed a lot. When I started, it was unusual for there to be a technical office in a shipyard. Baglietto was one of the few to have one. I remember when I arrived the company felt enormous. I was a small part, a little cog, in a monumental, complex and beautiful machine, which still retained a slightly romantic notion of creating a big yacht. Today that aspect has disappeared. It has become a genuinely industrial process, including the creative part. And this is a limiting factor, especially when it comes to developing an original idea». But there were intermediate stages between the “romantic” world of shipbuilding and the industrial one. «Of course – we’ve seen a shift from a world of craftsmen, the grand world inhabited by the likes of Paolo Caliari and Aldo Cichero, to financial shipbuilding and leasing. Through to the completely broke shipbuilding world of 2008, when the world had other things on its mind». But what about after that? What era are we living through now? «Highly concentrated shipbuilding, which has to be stronger and more reliable. The two leading examples of this are Feadship and Lürssen». 110 BARCHE

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SERGIO CUTOLO

Talking of examples, which are the two more examples: «Ah yes, no problem. and travel the world on a ten-metre sailing first two names to come into his head as Well I’d say Gerhard Gilgenast’s boats, and boat». ‘guiding lights’ in his life as a designer? especially those made for Aga Khan, like Remaining in the field of philosophical «Gianni Morace and Alcide Sculati, above the Shergar. More recently I’d say Aviva by questions, what will the boat of the future all for their moral integrity». And the project Abeking & Rasmussen. The technical aspect look like? «Sailing used to be a lifestyle. Now for which he would like to be remembered? is always crucial for me. Watching it in the the product is bending to the needs of the «I am very prowd of the Columbus 40 Sport water, I never fail to be enchanted when client. As a result, the yachts of days gone Hybrid; where there’s a lot of my professional thinking about its hydrodynamics and its by seem boring. And how do you overcome life spent at Baglietto. It is a lightweight wake». Yes, the romantic engineer is now boredom? With lots of toys. Water toys, real alloy boat that easily goes above 20 knots getting excited about a boat’s wake. tenders, helicopters, submersibles... The and is efficient in its owner has to be able fuel consumption. And to stay in the marina then there’s the item of Sergio Cutolo è uno specialista della progettazione di scafi tecnologici on a stable and selfhybrid boats, which we sufficient boat, but also e complessi. La sua esperienza nasce a metà degli anni ’80 quando did first. It was the first entra in Baglietto fino a diventare capo dell’ufficio tecnico di Varazze be able to move around boat to receive Hybrid You can also partecipando alla progettazione di yacht che hanno fatto la storia della easily. Class certification overcome boredom by nautica moderna. by Rina. A perfect seeking out alternative Sergio Cutolo is an expert in designing technological and complex hulls. destinations and new combination of design His experience has dated back to the mid-80s when he joined Baglietto and engineering». places; by exploring. Continuing this where he became head of the Varazze technical office participating in the The owners of this game of examples: type of boat are sick design of yachts, which have made the history of modern boating. three boats that have of the usual places». made an impression on Going back to luxury, you, not necessarily made by Cutolo or Let’s turn to a question more related to is it true to say that people are no longer Hydro Tec: «I have to begin with the architecture and design: what is luxury? He content to show off objects, but instead want Baglietto Adler, a 1987 35-metre boat made of stops and thinks for a moment. «Luxury? It experiences? «Precisely. We are also learning lightweight alloy that I helped to create. The doesn’t exist. It isn’t something tangible, it’s from our clients: having clients already on design, which still looks beautiful today, was a state of mind, it’s what we allow ourselves their second Explorer helps us grasp a lot of the work of Alberto Mercati. It was an epic, to spend. Each to what they can afford». This things». But, returning to boats themselves grand boat with pump-jet propulsion for an is an interesting and unexpected answer, to finish with, in recent years there’s been American client, to which we then added a especially from someone who designs mega a lot of focus on the idea of transparency, of gas turbine so it could go beyond 45 knots. yachts. «I’ll give you a few examples. It unbroken glass surfaces. What will happen I’ve always been fascinated by speed». It’s could be an extremely expensive watch or a now? «The time of the convertible yacht will difficult to keep the engineer on track when £200,000 car if you’re very rich. But it could come: increasingly outdoor spaces will have to he starts talking about boats... His words also be the luxury of staying in bed until ten be able to be converted into covered spaces, pour out like a river in flood... We still need in the morning for once. Or deciding to go and vice versa». n April-Aprile 2018

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Gioco di squadra TEAMWORK

Il 18esimo Benetti Yachtmaster ha visto la partecipazione dei comandanti di navi da diporto arrivati da tutto il mondo. Nel programma ci sono state attivitĂ di formazione, workshop, conferenze, interviste ai membri degli equipaggi presenti, momenti di networking e attivitĂ di team building The 18th Benetti Yachtmaster attracted captains from all over the world. The programme included training sessions, workshops, conferences, interviews with members of the crews present, networking opportunities and teambuilding activities by Carla Pagani photo by Ameller

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BENETTI YACHTMASTER

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Il campo è di un verde acceso. È freddo ma il sole ogni tanto fa capolino. Venti minuti per i lanci di prova e poi si inizia per davvero. «Grande! Hai visto dove l’ho buttata?». «Bravissimi! Avete fatto 50 buche!». Ci sono gli esperti, ma anche chi è alle prime armi con il gentlement sport, il golf. Sono i partecipanti del 18esimo Benetti Yachtmaster, edizione europea, l’evento internazionale che ormai da molti anni chiama a raccolta comandanti di yacht da tutto il mondo. Tre giorni sulle colline toscane, a pochi chilometri da Volterra. Innovazione, formazione, lavoro di squadra, condivisione. Sono queste le parole chiave dello Yachtmaster, un momento di dialogo per creare sinergie, confrontarsi, fare rete, migliorare il lavoro, scambiarsi opinioni, e interloquire anche con tutte le grandi aziende che ruotano attorno alle produzioni Benetti, eccellenza italiana, primo leader al mondo nella grande nautica da diporto. Alzano la mano per fare domande, come a scuola. Cercano di lanciare al meglio la palla, per far vincere la propria squadra sul campo da golf. Che sia durante l’approfondimento sui cyber attacchi, o a cena, o davanti un buon bicchiere di vino o in sella alle bellissime Moto Morini, ogni momento è un istante prezioso per creare una comunità che anno

dopo anno rinsalda il legame e progetta il futuro. «Ormai si fa parte di un gruppo. Siamo una rete fatta di colleghi, ma anche di sponsor e partner che lavorano con noi e che possiamo contattare direttamente se abbiamo un problema a bordo – dice Andrea Segato, comandante del Miamaa, un superyacht di 32 metri costruito nel 2012 – Lo Yachtmaser serve a lavorare meglio». Il general manager di Benetti, Christos Ramnialis, insieme al Sales Manager Toby Walker, illustrano in apertura della tre giorni il piano di lungo periodo dell’azienda. Si chiama Benetti futuro. Il progetto più ambizioso è Oasis 130’, la nuova generazione di yacht. Eleganza, qualità, stile, design: Benetti offre sul mercato prodotti altamente innovativi in grado di soddisfare al meglio le esigenze degli armatori, avvalendosi delle più significative innovazioni tecnologiche. A lavorare è un’orchestra intera e quando ha ultimato il lavoro serve il tocco finale: un direttore che faccia salpare la nave, il comandante. E per una grande azienda come Benetti i feedback che arrivano direttamente dai direttori d’orchestra sono assolutamente importanti perché possono contribuire a migliorare la qualità di ciò che si fa. «È una grande emozione guidare il frutto di un lavoro collettivo – dice Segato – Noi siamo nel mezzo di questo processo corale. La mia barca è fatta di 4 milioni di pezzi, tutti assemblati a mano». Ma quali sono gli ingredienti segreti per essere un buon comandante? «È fondamentale la capacità di ascolto. Bisogna essere capaci di supervisionare e aiutare tutti per rendere felice l’armatore e i suoi ospiti» – spiega Segato – «Bisogna essere sempre pronti ad ascoltare un marinaio se ha un problema o ha bisogno di confrontarsi, anche su aspetti personali». Roberto Cuomo è un altro comandante di lungo corso ed è

dello stesso avviso. È alla guida dello yacht Lejos 3 Benetti, 38 metri. «Quando si sceglie l’equipaggio ovviamente contano il curriculum, le referenze e l’esperienza. Ma l’elemento umano è fondamentale. Non tutti sanno lavorare in barca. Serve pazienza, disponibilità. Bisogna essere capaci di una convivenza forzata, perché può accadere che per mesi non si scenda mai a terra», spiega Cuomo. «Serve passione per fare questo lavoro e anche impegno. Io ho iniziato a 16 anni – racconta il giovane comandante Nicolò Ghione, 32 anni, alla guida dello yacht Botti by Benetti – Bisogna imparare a essere un gruppo, a creare armonia. C’è sempre un piano professionale di massima serietà ma c’è anche il momento ludico, altrettanto importante». E poi bisogna sapere affrontare il pericolo e gli imprevisti. Ilja Dimitrijevic, 44 anni, comandante di Ocean Paradise, ci racconta di quando si trovò in Tunisia durante gli attacchi terroristici: «L’equipaggio voleva andare via e io non sapevo come fermare undici persone. In queste situazioni non bisogna farsi prendere dallo stress né dal panico, bisogna prendere la decisione giusta. E poi non dimenticherò mai la tempesta di 92 nodi di vento tornando dal Mar Rosso», aggiunge. Ghione ci dice che sullo yacht non si ha tempo di avere paura: «Una volta eravamo fuori dalle isole croate con mare forza 5 e 40 nodi di vento. Dopo venti minuti il timone è andato in tilt. Devi essere pronto ad affrontare il pericolo e non perdere il controllo». Allo Yachtmaster tanti sono i workshop e i momenti di studio. Relatori prestigiosi. L’attenzione massima. Tra i temi più caldi quello della cyber sicurezza a bordo. Già, perché il pericolo di attacchi è sempre più frequente: gli yacht sono interconnessi sempre e ovunque e la mole di dati enorme. Rina offre una mappatura dei possibili April-Aprile 2018

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EVENTS

sistemi per difendersi e offre anche un addestramento a bordo, e non solo: linee guida, certificazioni, software security, test e molto altro ancora. Ci sono poi anche le questioni pratiche legate alla navigazione, tasse, regolamenti, regole di ingaggio, procedure da seguire nelle acque territoriali. A offrire un utile compendio su questi temi è il workshop a cura di Fraser Yacht sulle linee guida per navigare nel Mediterraneo, con un focus specifico sulla Francia. E ancora, come rapportarsi con un equipaggio giovane, a volte giovanissimo? Per i comandanti spesso il dialogo intergenerazionale è un problema. Diversi sono i ritmi, l’utilizzo della tecnologia, il tipo di attitudini, una percezione differente delle gerarchie. Impact Crew fornisce ai comandanti indicazioni utili su come armonizzare l’equipaggio. Benetti Yachtmaster è anche un momento importante per la presentazione di nuovi prodotti e tecnologie. Come lo stabilizzatore della toscana CMC Marine: «Stabilis Electra è un dispositivo silenzioso e facile da installare. Anche sotto le cabine degli armatori non dà alcun fastidio», spiega Maria Cappiello. Di innovazioni importanti nella nautica ce ne sono state molte negli ultimi anni. Il comandante Cuomo ne ricorda due in particolare: il motore a propulsione Rolls Royce che impiega materiali compositi leggeri ma resistentissimi e garantisce prestazioni diverse, soprattutto per le barche semidislocanti come la sua: «Con questo sistema, anche a 24 nodi, si possono controllare molto meglio i consumi». E poi c’è la domotica, il controllo remoto, che Cuomo annovera senza alcun dubbio tra le innovazioni più significative che hanno trasformato lo yachting. Ci sono anche le criticità. «Più che cose da cambiare direi che nel mondo della nautica ci sono regole da definire meglio», dice Dimitrijevic. «Più largo ai giovani», dice Ghione. «Bisogna lavorare a una tecnologia che possa leggere organicamente la mole infinita di dati che abbiamo a disposizione su uno yacht», suggerisce Segato. Per Cuomo invece bisognerebbe lavorare sul versante della normativa: «È penalizzante in Italia. Ci sono troppe restrizioni. E a causa dei cavilli legislativi finiamo per avere molti più equipaggi stranieri che non italiani». È proprio per pungolare il sistema a cambiare le regole che Cuomo insieme ad altri comandanti ha fondato l’Associazione Italian Yachtmaster che vuole promuovere la marineria italiana. Per tutti i partner dell’evento è un’ottima occasione per presentare le novità: Awlgrip, Boero, Jotun, Rolls-Royce, Slam, Vraer, Peninsula Petroleum, Yacht Transport, Sevenstar Yacht Transport. Come pure per gli sponsor: Cgt Cat, Cmc Marine, Fraser, Lubsen, Valletta Superyacht, Mtv, Naiad

Molto fitto il programma di workshop e conferenze, con relatori che hanno suggerito spunti interessanti su tematiche attuali e concrete. In alto, il general manager di Benetti Christos Ramnialis. 114 BARCHE

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There is a packed programme of workshops and conferences, with speakers who provided interesting thoughts regarding topical issues. At the top, Christos Ramnialis, General Manager of Benetti.



EVENTS

Dynamics, Rina, SeaSatCom, Team Italia, Yachtique. Una rete fatta di eccellenze e qualità, in dialogo con chi lavora in mare. Spazio anche agli armatori. Ospite di quest’anno Matty Zadnikar, dal Belgio. Racconta come si possa fare business con lo yachting. «La qualità e le persone sono gli ingredienti fondamentali», dice. E a proposito di armatori, stando a quanto raccontano i comandanti, tra le mete preferite c’è il Mediterraneo con le Cinque Terre, la Costiera Amalfiana, la Sardegna. Ma anche i Caraibi, le Maldive e le Baleari, la costa croata e anche le isole del Venezuela. Il Mediterraneo è nel cuore non solo degli armatori, ma anche dei comandanti. Segato ci mostra una foto sul suo cellulare: è un tramonto, in Sardegna. L’ha scattata lui, con una macchinetta usa e getta, per di più scaduta. Ritrae un mare unico e un cielo mozzafiato: «Forse questo è stato per me il momento di maggiore emozione, in tanti anni di carriera», dice quasi con gli occhi lucidi. The course is a brilliant shade of green. Although it’s cold, the sun peers out from behind the clouds every so often. Twenty minutes for a few test shots and then things really get underway. «Great! Did you see where I hit it?». «Well done! You’ve completed fifty holes!». Some are experts, but others are real beginners in the gentlemanly sport of golf. These are the participants in the 18th Benetti Yachtmaster, European edition, the international event that has been attracting captains from all over the world for many years now. Three days on the Tuscan hills, just a few kilometres from Volterra. Innovation, training, teamwork and sharing. These are the key words at Yachtmaster, an opportunity for dialogue and establishing synergies, coming together, forming networks, introducing improvements, swapping opinions and making

contact with all the biggest firms that revolve around the production of Benetti, a top Italian firm and world leader in the large yachting sector. They raise their hands to ask questions, just like at school. They try to hit the ball as best they can to make their team win on the golf course. Whether during the session on cyberattacks, or at dinner with a good glass of wine, or riding a breathtaking Morini motorbike, every moment is an invaluable one for creating a community that reinforces its links and plans for the future, year after year. «A group has been formed now. We are a network of colleagues, but also of sponsors and partners who work with us and whom we can contact directly if we have a problem on board», says Andrea Segato, captain of the Miamaa, a 32-metre superyacht built in 2012. «Yachtmaster helps us to work better». Christos Ramnialis, General Manager of Benetti, together with Toby Walker, Sales Manager, illustrate the company’s long-term plan at the start of the three-day event. It is called Benetti Futuro and its most ambitious project is the Oasis 130’, the new yacht generation. An entire orchestra is working on it, and when its work is finished, it is time for the final touch: a conductor to sail the ship, the captain. For a large firm like Benetti, feedback that comes directly from conductors is of the utmost importance because it helps to improve the quality of what it does. «It’s really exciting to steer the result of a collective project», says Segato. «We are in the midst of this choral process. My boat is formed of four million pieces, all assembled by hand». But what is the secret to being a good captain? «Listening ability is fundamental. You have to be able to supervise and assist everyone in order to make the owner and their guests happy», explains Segato. «You need to be constantly ready to listen to sailors’ problems,

including personal issues». Roberto Cuomo is another master mariner who shares the same opinion. He is at the helm of the 38-metre Benetti Lejos 3: «When choosing a crew, obviously their curriculum, references and experience are important. But the human element is fundamental. Not everyone knows how to work on a boat. You need patience and willingness. Living with others is unavoidable and you need to be able to deal with this, as you may remain on the boat for months», explains Cuomo. «You need passion to do this kind of work, and commitment too. I started at the age of 16», explains the 32-year-old captain Nicolò Ghione, at the helm of the Benetti Botti. «You need to learn to work as a team, in harmony. There is always the serious professional level, but there is also an aspect of playfulness, which is equally important». What is more, you have to know how to face danger and unexpected events. Ilja Dimitrijevic, the 44-year-old captain of the Ocean Paradise, tells us about when he was in Tunisia during the terrorist attacks: «The crew wanted to leave and I didn’t know how to stop eleven people. In situations like these you must never allow yourself to be overwhelmed by stress or panic. You have to make the right decision. And I will never forget the 92-knot storm when returning from the Red Sea», he adds. Ghione tells us that you don’t have time to be afraid on a yacht: «Once we were off the Croatian islands in a force-5 sea and 40-knot winds. After twenty minutes the rudder seized up. You have to be ready to face danger and not lose control». There are plenty of workshops and study sessions at Yachtmaster. Prestigious speakers. The highest levels of attention. One of the hottest topics is cyber security on board. This is because the risk of attacks is becoming more and more frequent.

Allo YACHTMASTER si è discusso anche di sicurezza informatica e del ruolo della comunicazione nella gestione di una crisi. IT security and the role of communication in crisis management was also a subject of discussion at YACHTMASTER.

Andrea Segato.

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Ilija Dimitrijevic.

Roberto Cuomo.



EVENTS

Yachts are always interconnected, wherever they are, and the amount of data involved is huge. Rina can map out potential defence systems and also offers on-board training, and more: guidelines, certifications, security software, tests, and so on. There are also practical issues linked to navigation, taxes, regulations, overlap rules, procedures to be followed in territorial waters. A useful compendium covering these themes comes in the form of the workshop run by Fraser Yacht on guidelines for sailing in the Mediterranean, focusing specifically on France. Another issue is how to relate to a young, or sometimes very young crew? Intergenerational dialogue can be a problem for captains. Their rhythms, technology use and attitudes are different, as is their perception of hierarchies. Impact Crew provides captains with useful information on how to foster harmony within the crew.

However, Benetti Yachtmaster is also an important opportunity to present new products and technology. Such as the stabiliser from the Tuscany-based CMC Marine: «Stabilis Electra is a silent device that is easy to install. It isn’t disturbing at all, even under the master cabin», explains Maria Cappiello. There have been many major innovations in yachting over recent years. Captain Cuomo recalls two in particular: the Rolls Royce propulsion engine that uses light-weight yet highly resilient composite materials and guarantees different performances, particularly for semi-displacement boats like his: «This system gives you much better control over consumption, even at 24 knots». And then there is domotics, or remote control, which Cuomo confidently counts as one of the most significant innovations that have transformed yachting. Despite this, there are also a

number of critical factors. «Rather than things to be changed, I would say that there are rules that need to be better defined in the world of yachting», says Dimitrijevic. «More space for young people», says Ghione. «We need to develop technology that can read the infinite mass of data we have available on a yacht as a whole», suggests Segato. For Cuomo, on the other hand, work needs to be done in terms of regulations: «It puts us at a disadvantage in Italy. There are too many restrictions. Legislative quibbles mean that we have far more foreign crews than Italian crews». In fact, it is precisely in order to goad the system into changing the rules that Cuomo and other captains have founded the Associazione Italian Yachtmaster, which seeks to promote Italian seafaring. It is an excellent opportunity for all the partners in the event to present their latest innovations: Awlgrip, Boero, Jotun, Rolls-Royce, Slam, Vraer, Peninsula Petroleum, Yacht Transport, Sevenstar Yacht Transport. And this applies to the sponsors too: Cgt Cat, Cmc Marine, Fraser, Lubsen, Valletta Superyacht, Mtv, Naiad Dynamics, Rina, SeaSatCom, Team Italia, Yachtique. A network built upon excellence and quality, establishing a dialogue with those who work at sea. There is also space for owners. This year’s guest is Matty Zadnikar, from Belgium. He talks about business opportunities through yachting. «Quality and people are the fundamental ingredients», he says. And talking of owners, the captains tell us that their favourite destinations include the Mediterranean with the Cinque Terre, the Amalfi Coast and Sardinia. But also the Caribbean, the Maldives and the Balearic Islands, the Croatian coast and the islands of Venezuela. The Mediterranean is in the heart not only of the owners, but also of the captains. Segato shows us a photo on his mobile. It’s a sunset in Sardinia. He took it with an out-ofdate disposable camera. It shows a unique sea and a breathtaking sky: «This was perhaps the most emotional moment I have experienced in my long career», he tells us with almost glistening eyes. n

I workshop e le conferenze sono stati come di consueto affiancati da momenti di socializzazione e divertimento come il torneo di golf.

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As usual, the workshops and conferences were accompanied by opportunities for socialising and fun, such as the golf tournament.



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Purosangue TRUEBORN

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29.90m La firma di Officina Italiana Design è inconfondibile, così come lo è lo stile di questo brand che è divenuto un’icona nel mondo dello yachting by Maria Roberta Morso photo by Alberto Cocchi

Officina Italiana Design’s work is unmistakable, as is the style of the brand, which has become iconic in the yachting world

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Con raffinatezza e abilità non comuni, Riva è riuscito a trasferire il fascino e lo stile intramontabile dei suoi motoscafi sui modelli di grande dimensione che coronano una gamma che spazia dal piccolo Iseo, poco più di 8 metri, all’88’ Florida in versione open e Super Domino coupé. Il nuovo modello, il flybridge Riva 100’ Corsaro, top di gamma, ne è un chiaro esempio. A breve verrà varato anche un Riva 50 metri in acciaio che, nelle premesse e aspettative, conterrà e esalterà tutti gli stilemi del marchio. Punto di partenza nello sviluppo del progetto del Corsaro è stato il profilo esterno. Ci sono voluti mesi di studio e lavoro di affinamento per arrivare alla purezza e all’armonia che lo contraddistingue. È stato un lavoro

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minuzioso. Il concept, è stato sviluppato nel minimo dettaglio stilistico, lavorando sui centimetri tolti o aggiunti, sui gradi di una curva, sul rapporto tra elementi di forma e materiali diversi. Il disegno complessivo è composto, dinamico, fluido. Non ci sono segni incongrui. Il colore fa il resto. Mauro Micheli e Sergio Beretta lavorano sempre sugli accostamenti cromatici. In questo caso il grigio argento metallizzato dello scafo, Shark Grey, è segnato dalle bande nere delle lunghe vetrate e dai dettagli Bright Black che sottolineano la sovrastruttura, mentre un aggraziato hard top in carbonio corona la sovrastruttura. «Con il 100’ Corsaro, Riva torna protagonista nel segmento flybridge», ha dichiarato Stefano de Vivo, Chief Commercial Officer del Gruppo Ferretti, alla presentazione di questo modello. Non gli si può dare torto. Il Corsaro si impone per il suo carattere e l’ineffabile eleganza. Il mercato sembra abbia risposto molto prontamente con numerose commesse da Asia, Medio Oriente e Europa. Il cantiere di La Spezia, per il momento l’unico del Gruppo che sta producendo questo modello, lavora a ritmo serrato per stare al passo con le commesse. Il Corsaro è presentato come semi-custom e, in effetti, il grado di personalizzazione è


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alto. Tra la prima unità consegnata ad Hong Kong, Bernadette e la seconda, Wild One, che abbiamo visitato, ci sono molte differenze sia di stile che di layout. Ottemperando alle richieste dell’armatore orientale, a prua del ponte principale di Bernadette è stato realizzato un salotto a tutto baglio attrezzato con sofisticati sistemi audio/video e immancabile impianto per il karaoke. L’armatoriale è stata spostata sottocoperta, pressoché a centro nave, e occupa lo spazio che, nella versione standard, è destinato a due cabine ospiti. Nella versione ‘europea’ l’armatoriale è a prua del ponte principale e quattro cabine ospiti sono sul ponte inferiore. Gli interni di Wild One sono estremamente coerenti con il design esterno. Lo stile è molto sofisticato. Legno, pelle, acciaio, marmo, elementi decorativi in carbonio, linee rigorose, dettagli da scoprire, uno a uno, nella loro complessità. Oltre a design e stile, il Corsaro è anche ingegneria. Un esempio a portata di mano

è all’estrema poppa dove il portellone, con poche e semplicissime movimentazioni, si abbatte e inclina per fare scivolare in acqua il tender e altri water toys. La parte centrale può essere portata sotto il livello dell’acqua, a profondità diverse, per agevolare l’entrata e l’uscita dall’acqua, oppure, quando emersa, costituisce un’ampia spiaggetta dove intrattenersi dopo una nuotata. Il pozzetto, molto ampio, è arredato con un lungo tavolo rettangolare dove pranzare o cenare all’aperto riparati dell’aggetto della sovrastruttura. Superata la vetrata scorrevole, si accede ad un ambiente arioso e fresco, molto marino. Le finestre sono grandissime e il panorama irrompe all’interno del salone. Adiacente al pozzetto, la zona conversazione è arredata con un divano ad L di Minotti rivestito in tessuto di colore neutro fronteggiato da due raffinate poltrone in pelle rossa Brooklin di Poltrona Frau. Mentre il pavimento della zona conversazione è in moquette, la zona pranzo è delimitata da una

La plancia di comando si apre a un’ampia visuale frontale e laterale. Timoneria e sistemi di navigazione e monitoraggio fronteggiano l’ergonomico sedile in pelle nera del comandante. A raised helm station opens up onto a broad view forward and to the sides. Steering and navigation systems are placed opposite the captain’s ergonomic seat upholstered in black leather.

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superficie in marmo Calacatta Vagli Rosato. Il tavolo per otto commensali di Acerbis International con piano in vetro è circondato da sedie Fitzgerald di Poltrona Frau in pelle color panna. In corrispondenza della zona pranzo, a sinistra, una vetrata dà accesso al camminamento laterale dove una sezione dell’impavesata si ribalta trasformandosi in balconcino. Si tratta di una piccola superficie, ma la sensazione di apertura sul mare è di notevole impatto. Rientrati nel salone, ammiriamo le pareti lisce in Noce Rigatino sottolineate da profili in acciaio e i quadrotti in pelle testa di moro con cuciture a mano. Il calore e il colore del legno e della pelle creano un’atmosfera molto accogliente e la luce che pervade l’ambiente diventa morbida, non accecante. L’uso sapiente di superfici a specchio, come le porte che separano il salone dalla lobby e dalla suite armatoriale, crea profondità e moltiplica lo spazio. Lo stesso ‘artificio’, è usato nelle cabine ospiti dove pareti rivestite in specchio fumé allargano gli ambienti e moltiplicano la luce. Nel salone, vani contenitore sono stati realizzati un po’ dovunque. Verso prua i percorsi si sdoppiano. A sinistra si accede alla suite armatoriale e a destra si arriva ad una piccola lobby da cui partono le scale per il ponte inferiore. La cucina occupa un ampio quadrato sulla destra del ponte, tra il blocco scale e la cabina armatoriale. Attrezzata con elettrodomestici Miele, comprende anche una graziosa dinette che può essere usata sia dall’equipaggio sia dagli ospiti. La timoneria, in posizione centrale, sta su un mezzo ponte al quale si accede dal ponte principale o dal fly. Tornati nel salone, entriamo nell’armatoriale che si distingue per dimensioni ed eleganza. Un dettaglio: la porta dalla quale si accede dal salone alla suite, una volta aperta, si integra totalmente nella parete. Sul corridoio d’accesso alla cabina si apre un ampio dressing. Nella cabine, come nel salone, il design estremamente lineare è ammorbidito dall’uso del Noce Rigatino abbinato alla pelle testa di moro. L’ambiente è caratterizzato da colori caldi e neutri vivacizzati da accenti di rosso come lo sgabello del vanity in pelle di Hermes e i cuscini in chachemire, sempre di Hermes. Il bagno, a tutto baglio e rivestito in marmo Magic Brown, è diviso in sezioni che ne garantiscono la funzionalità. Centralmente ci sono due lavabi, a sinistra la doccia e a destra una cabina con water e bidet. Sottocoperta, quattro cabine ospiti si aprono su un ampia lobby. Tre sono matrimoniali e una doppia. Le tre matrimoniali hanno il letto posizionato per baglio con la testata sulla fiancata sovrastata da una grande finestra con oblò apribile. Come nell’armatoriale, copriletto e plaid sono firmati Ivano Redaelli. Le suite ospiti sono arredate con i medesimi materiali dell’armatoriale, unica differenza il marmo del bagno che nel caso degli ospiti è Amani Brown. Risaliamo di due livelli e usciamo nel fly. Questa zona, interamente dedicata al relax all’aria aperta, è parzialmente protetta da un hard top in carbonio dal disegno elegante.


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Sul fly si può pranzare/cenare comodamente seduti a tavola, prendere un aperitivo al bancone del bar o intrattenersi a poppa sui divani con schienale mobile della serie Orlando di Paola Lenti o le poltrone Sand. Anche l’area poppiera può essere ombreggiata montando un leggero tendalino sostenuto da quattro pali in carbonio. A prua del fly, la postazione di guida esterna è sulla destra mentre a sinistra ci sono altre due poltrone per chi desidera stare accanto al timoniere e seguirne l’attività da vicino. Le aree esterne non finiscono qua. Davanti alla timoneria, raggiungibile da una scala che si trova alla fine del passaggio laterale di dritta del ponte principale, c’è un’ampia zona dedicata alla tintarella e al relax. Questa zona, attrezzata con prendisole e un divano a C fronte marcia, si sviluppa su due livelli. Sia i prendisole che il divano possono essere protetti da tendalini color antracite sorretti da pali in carbonio. Wild One è dotato di due motori Mtu 16V 2000 M93 che consentono allo scafo planante una velocità di punta di 26.5 nodi. Per i trasferimenti, alla velocità economica di 11,5 nodi i due motori consumano 100 litri ora. Il modello è offerto anche con motori più potenti. L’unità numero 1, ad esempio, monta due Mtu serie M94 che consentono una velocità di punta di circa 28 nodi. Dalla numero 5 in poi il cantiere ha invece adottato motori MTU 16V 2000 M96 e M96L. With extraordinary refinement and skill, Riva managed to transfer the charm and timeless style of its motorboats to largerscale models, in a range encompassing everything from the small Iseo, just over 8 m long, to the 88’ Florida open yacht and the Super Domino coupé. The new model, the top-of-the-range Flybridge Riva 100’ Corsaro, is a perfect example of this. A 50-metre Riva is also due to be launched soon, and the previews and all expectations suggest it will both feature and show off all of the brand’s stylistic traits. The starting point in the development of the design for the Corsaro was the shape of the exterior. It took months of research and meticulous honing to achieve the purity and harmony that sets it apart. The concept was developed with the utmost attention to stylistic details, adding or removing a centimetre here or there, adjusting the gradient of a curve or altering the relationship between various elements and materials. The final design is multifaceted, dynamic and fluid, with nothing incongruous sticking out, and the colour does the rest. Mauro Micheli and Sergio Beretta are always working on colour pairings. In this case, the metallic silvery grey of the hull, Shark Grey, is broken up by the black strips of the long windows and the Bright Black details that highlight the superstructure, crowned in turn by a graceful carbon-fibre hardtop. «With the 100’ Corsaro, Riva is once more a leading player in the flybridge market», Stefano de Vivo, Chief Commercial Officer of the Ferretti Group, declared at the presentation of this model. And it’s hard to argue with him. 126 BARCHE

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La zona pranzo è caratterizzata da un pavimento in marmo Calacatta, da un tavolo firmato Acerbis International e da 8 sedie Fitzgerald di Poltrona Frau. The dining area is characterized by the magnificent Calacatta marble flooring and by the Acerbis International table, surrounded by eight Fitzgerald chairs by Poltrona Frau. April-Aprile 2018

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TRIALS AND TESTS

La zona nobile sottocoperta è introdotta da una grande lobby con parete specchiata e ampi storage, che si apre sulle 4 cabine ospiti. Il decoro ricalca quello del ponte principale con un elegante gioco materico e cromatico fra essenze, laccati bianchi, cornici e dettagli in acciaio inox lucido e un ampio utilizzo di pellami marrone scuro. At the entrance to the main area below deck is a large lobby with a mirrored wall and ample storage compartments, which opens up onto the four guest cabins. The décor echoes that of the main deck with an elegant interplay of tones, textures and materials that includes several types of wood, surfaces in white enamel, polished stainless steel frames and trim, and ample use of dark brown leather.

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The Corsaro makes an impression with its character and ineffable beauty. And it seems the market has responded well to it, with orders flooding in from Asia, the Middle East and Europe. The shipyard in La Spezia, currently the only one in the Group producing this model, is having to work flat out to keep up with orders. The Corsaro is described as a semicustom boat, and the level of customisation available is certainly high. There are many differences in style and layout between Bernadette, the first unit delivered to Hong Kong, and the second, Wild One, which we visited. At the request of the Asian owner, there is a full-beam lounge at the bow of the main deck, equipped with sophisticated A/V systems and, most importantly of all, a karaoke machine. The owner suite has been moved to the lower deck, near the centre of the boat, and occupies the area, which, in the standard version, houses two guest cabins. In the ‘European’ version, the owner suite is at the bow end of the main deck, with four guest cabins on the lower deck. The interior of Wild One matches its exterior design very closely. The style is highly sophisticated, with wood, leather, steel, marble, carbon-fibre decorations, severe lines, and details worth investigating one at a time, in their entirety.


RIVA 100’ CORSARO

PRESTAZIONI

TEST RESULTS RIVA YACHT Ferretti Group info@riva-yacht.com www.riva-yacht.com

CONDIZIONI DELLA PROVA CONDITIONS ON TEST

Velocità max nodi //Top speed knots

Località//Place Mare//Sea state Vento forza//Wind speed Direzione//Wind Direction Altezza onda//Wave hight Persone a bordo//Number of people on board Combustibile imbarcato//Fuel volume on board Acqua imbarcata//Water volume on board Motore//Main propulsion Stabilizzatori//Stabilizers Pinne//Fins

Velocità in NODI

Speed in knots

La Spezia calmo//calm 0 nodi//kn 0 30 cm//30 cm 10 50% 0 2 MTU 16V 2000 M93 1790kW n°2 Seakeeper G9 2

Consumi Lt/h

Fuel consumption L/h

Rpm

26.5

11.5

1200

100

13

1400

210

Autonomia mn //Range nm

15

1600

350

16

1800

420

19

2000

580

22

2200

720

26.5

2450

900

385 Rapporto peso kg potenza kW //Mass outlet power

30.7 Rapporto lung./larg. //L/W

4.4

max//top speed

Giri/min Engine rotational speed 1/min 1200 1400 1600 1800 2000 2200 2450

Velocità kn Boat speed in knots

Consumi totali l/h Total Fuel consumption (as volume flow) l/h

Consumi litro miglio Total Fuel consumption (as volume hanging) l/ na mi

11.5 13 15 16 19 22 26.5

100 210 350 420 580 720 900

8.6 16.1 23.3 26.2 30 32.7 33.9

Autonomia mn Range na mi 1035 557 385 342 294 275 265

PROGETTO: Officina Italiana Design (Exterior design) • Officina Italiana Design (Interior design) • Ferretti Group Engineering (Architettura navale & engineering) SCAFO: Lunghezza f.t. 29,90m • Lunghezza al gall. 22,30m • Larghezza 6,70m • Immersione 2,26m • Dislocamento a pieno carico 110t • Capacità serbatoi carburante 9.000 l • Capacità serbatoi acqua 1.320 l • Materiale costruzione vetroresina • Cabine ospiti 5 • Cabine equipaggio 3 MOTORI: 2 x Mtu 16V2000 M93/94/96/96L • Potenza M93 2.400bhp a 2.450giri/ min 1.790kW • M94 2.600bhp a 2.450giri/min 1.939kW • M96 2.400bhp a 2.450giri/min 1.790kW • M96L 2.600bhp a 2.459giri/min 1.939kW • Trasmissione in linea d’assi Certificazione: CE Cat. B+F+Aa (sound emission) RINA PREZZO: su rischiesta * Dati prestazioni relativi a MTU 16V 2000 M93 PROJECT: Officina Italiana Design (Exterior design) • Officina Italiana Design (Interior design) • Ferretti Group Engineering (Naval architecture & engineering) HULL: LOA 29.90m • Waterline length 22.30m • Beam 6.70m • Draft 2.26m • Full mass displacement 110t • Fuel tank volume 9000l • Water tank volume 1.320l • Building material fiberglass • Guest cabins 5 • Crew cabins 3 MAIN PROPULSION: 2 x Mtu 16V2000 M93/94/96/96L • M93 2.400bhp at 2.450 rpm 1.790kW • M94 2.600bhp at 2.450 rpm 1.939kW • M96 2.400bhp at 2.450 rpm 1.790kW • M96L 2.600bhp at 2.459 rpm 1.939kW • In line transmission Certification: EC Cat. B+F+Aa (sound emission) RINA Price: on demand

* the performance have been taken with a MTU 16V 2000 M93 engine

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TRIALS AND TESTS

As well as design and style, the Corsaro is also a great piece of engineering. One obvious example is at the extreme stern, where the garage door, with a few, very simple movements, can be lowered and tilted so the tender and other water toys slide into the water. The central part can be moved to different depths below water to make getting in or out of the water easier, or, when above water, it provides a small but ample beach to relax after a swim. The very spacious cockpit is furnished with a long, rectangular table for an al-fresco lunch or dinner, shaded by the overhang of the superstructure. A sliding door leads to an airy and fresh environment, with a definite maritime feel. The windows are huge, and the panorama seems to infiltrate the saloon. Next to the cockpit, the sitting area is furnished with an L-shaped Minotti sofa upholstered in a plain-coloured fabric, facing two 130 BARCHE

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sophisticated red leather Brooklyn armchairs from Poltrona Frau. While the sitting area has a carpeted floor, the dining area is marked by a Calacatta Vagli Rosato marble surface. The eight-seater Acerbis International table, with a glass top, is surrounded by Poltrona Frau Fitzgerald chairs in cream-coloured leather. To the left of the dining area, a glass door offers access to the side walkway, where a section of the bulwark is folded over to create a balcony. It is only a small area, but the feeling it creates of opening out onto the sea is striking. Having returned to the saloon, we admire the smooth rift walnut walls, enhanced with steel edges, and dark brown hand-stitched leather tiles. The warmth and colour of the wood and leather create a very welcoming atmosphere, and the light that pervades the environment is soft, not blinding. The expert use of mirrored surfaces, like the doors that separate the

saloon from the lobby and the owner suite, create depth and expand the space. The same trick is used in the guest cabins, where the smoked glass mirrors on the walls make the rooms feel larger and increase the amount of light. There are storage compartments throughout the saloon. Towards the stern the layout splits. To the left is the owner suite, while on the right is a small lobby, with stairs down to the lower deck. The galley takes up a large, square space on the right of the deck, between the stairway and the owner cabin. Equipped with Miele appliances, it also includes an elegant dinette, which can be used either by the crew or by guests. The steering gear, positioned centrally, is on a half deck accessed via the main deck or the flybridge. Returning once again to the saloon, we go into the owner suite, which is impressively large and refined. One noteworthy detail is


RIVA 100’ CORSARO

Le rubinetterie sono firmate Taps Elka, gli accessori Pomd’Or. Sottocoperta i marmi nei bagni ospiti sono AMANI BROWN. The taps are by Elka and other bathroom accessories are by Pomd’Or. In the guest bathrooms underdeck the marbles are AMANI BROWN.

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BARCHE 131


TRIALS AND TESTS

that the door between the saloon and the suite, once open, integrates fully with the wall. A large dressing room opens onto the corridor leading to the cabin. In the cabin, like the saloon, the highly linear design is softened by the use of rift walnut and dark brown leather. The environment features warm, plain colours, enlivened by red accents, like the dressing table stool made of Hermes leather and the Hermes cashmere cushions. The full-beam bathroom is clad in Magic Brown marble and divided into sections for optimum functionality. There are two basins in the centre, showers to the left and a cubicle with toilet and bidet to the right. In the lower deck, four guest cabins face onto a large lobby – three double rooms and one twin room. The three double beds are positioned along the beam, with the headboard against the side of the boat beneath a large window with an openable porthole. The bedspreads and blankets are made by Ivano Redaelli, as in the owner’s cabin. The guest suites are furnished with

Il pozzetto è allestito con grande tavolo da esterni, lungo divano a poppa e tre eleganti sedute Seax di Dedon con rivestimenti dei braccioli in legno. The cockpit boasts a large outdoor table, a long sofa at aft and three sophisticated Seax chairs by Dedon with armrests finished in wood.

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the same materials as the owner’s suite, with the only difference being the marble in the bathroom, which for guests is Amani Brown. Next we go up two levels and go out onto the flybridge. This area, dedicated in its entirety to relaxing outdoors, is partially shaded by a sophisticated carbon-fibre hardtop. Here you can eat lunch or dinner in comfort around the table, sip a cocktail at the bar or enjoy the Paola Lenti Orlando sofas with adjustable backs and Sand armchairs at the stern. Shade can also be created in the stern area by erecting a lightweight awning, supported by four carbon-fibre poles. The outdoor helmsman’s station is on the right at the stern end of the flybridge, while on the left there are two more armchairs for those who want a close view of what the helmsman is up to. And the outdoor areas don’t stop there. Next to the steering gear, accessed via a set of stairs at the end of the starboard-side passageway on the main deck, is a large area on two levels dedicated to sunbathing and relaxation, and equipped with a sunbed and a C-shaped forward-facing sofa. Both the sunbed and sofa can be shaded by charcoalgrey awnings supported by carbon-fibre poles. Wild One has two MTU 16V 2000 M93 engines, giving the boat a top coasting speed of 26.5 knots. For transfers, at an economical speed of 11.5 knots, the two engines consume 100 litres per hour. The model is also available with more powerful engines. For example, unit no. 1 has two M94 series MTU engines, with a top speed of approximately 28 knots. From number 5 onwards, however, the shipyard opted for MTU 16V 2000 M96 and M96L engines. n


ROLLA

12-11-2014

11:04

Pagina 1


MOTOR MOTORYACHTS YACHTS

Ricordati di osare sempre Remember to always DARE

È la naturale evoluzione di MV13. Lunga 19,50 metri, porta la firma di Francesco Paszkowski e dell’ufficio tecnico di Baglietto che ha curato carena, impianti e propulsione It is the natural evolution of the MV13. 19.50 metres long, it was designed by Francesco Paszkowski and Baglietto’s technical department, which was responsible for the hull, onboard equipment and propulsion system by Nicolò Volpati - photo by Maurizio Paradisi

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BAGLIETTO MV19

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MOTOR MOTORYACHTS YACHTS

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BAGLIETTO MV19

M

Motoscafo Armato Silurante. Nome in codice MAS. A cosa servivano? Ad avvicinarsi quatti, quatti, senza farsi notare, a prendere la mira e a sganciare uno o due siluri contro il sommergibile nemico. Poi, sia che si era fatto centro, sia che non ci si era riusciti, si alzavano i tacchi e si tornava a casa. Possibilmente senza farsi scoprire. I MAS erano motoscafi di 20/30 tonnellate di dislocamento, forniti di potenti motori dell’Isotta Fraschini, capaci di sfrecciare fino a 45 nodi, armati di siluri, bombe di profondità e mitragliatrici. Sono stati impiegati durante la Prima Guerra Mondiale e una delle imprese più audaci fu la cosiddetta “Beffa di Buccari”, quando i soldati della Regia Marina Italiana, insieme a Gabriele D’Annunzio, entrarono fino in fondo alla Baia di Buccari in Croazia e attaccarono la flotta austroungarica. L’impresa riuscì e portò un beneficio soprattutto psicologico. Dopo la disfatta di Caporetto, infatti, per l’esercito italiano, riuscire ad attaccare le navi austroungariche in un territorio considerato, fino ad allora, sicuro, ebbe una notevole eco. Prima di lasciare la Baia di Buccari, D’Annunzio gettò in acqua un messaggio contenuto in una bottiglia agganciata a un galleggiante. Il messaggio conteneva la scritta: “Memento Audere Semper”, ovvero ricordati sempre di

Le aree relax sul ponte comprendono i prendisole a prua e a poppa e una comoda DINETTE CENTRALE COPERTA, alle spalle della plancia di comando. The external relaxation space includes the sunbathing areas, both forward and astern and a sheltered DINETTE AMIDSHIPS, just behind the dashboard.

osare, lo stesso acronimo, MAS, del motoscafo che era stato utilizzato per compiere l’operazione. Francesco Paszkowski e il cantiere Baglietto hanno fatto proprio il motto dannunziano. Hanno osato e si sono anche ispirati ai vecchi MAS. MV19 non passa inosservato e ce ne siamo accorti alcuni mesi fa al Salone di Cannes, quando è stato presentato in anteprima. Originale e audace nel design, ma anche con molte somiglianze con il Motoscafo Armato Silurante. MV19 ricorda in particolare il MAS 96, proprio quello utilizzato da D’Annunzio a Buccari e oggi esposto al Vittoriale di Gardone Riviera. MV19 misura diciannove metri e mezzo e ha un dislocamento di 32 tonnellate, anche grazie all’alluminio utilizzato per lo scafo. In coperta si trovano prendisole, divanetti, tavoli e aree living. Tutto quel che serve per rilassarsi e godersi la vita all’aria aperta. In sala macchine i motori sono due MAN da 1.324 kW, in grado di spingere la barca fino a 42 nodi di velocità massima e 30 in crociera. Notevole la capacità dei serbatoi. Quelli del carburante tengono addirittura 4.000 litri, che, in autonomia, si traduce in 300 miglia a velocità di crociera. Questa caratteristica fa sì che MV19 non sia solo una day boat, magari con un bella cabina, ma sia stata pensata per crociere a medio e lungo raggio. April-Aprile 2018

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MOTOR YACHTS

La linea MV di Baglietto ripercorre in chiave moderna alcuni stilemi di carattere militare. La V profonda dello scafo garantisce all’imbarcazione alte prestazioni ed un’ottima tenuta di mare. The MV line by Baglietto retraces some stylistic features of a military character in a modern key. The deep V shape of the hull guarantees the boat high performance and excellent sea keeping.

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Tra le Baleari e la Sardegna, per esempio, le miglia sono 200. Un’autonomia di 300 significa perciò che si può navigare in lungo e in largo per tutto il Mediterraneo. Chi non pensa alle lunghe navigazioni, invece, può apprezzare comunque la capienza del serbatoio perché gli permetterà di ridurre al minimo le puntate al bunkeraggio. Per gli interni, oltre a Francesco Paszkowski, il cantiere si è avvalso della collaborazione di Margherita Casprini. Il risultato è un allestimento che gioca sui contrasti. Le pareti sono bianche laccate lucide, mentre

i pavimenti in rovere invecchiato scuro e i rivestimenti in noce canaletto. Il layout prevede un’armatoriale a prua e due cabine ospiti a centro barca. Per questo primo esemplare, l’armatore ha scelto di avere anche una cabina marinaio con accesso diretto dalla coperta. Quello che più si fa apprezzare di questo primo modello della nuova gamma MV di Baglietto è il coraggio di osare. Alcune scelte possono piacere più di altre, ma le va riconosciuta una personalità fuori dal comune. E non è facile, soprattutto di questi tempi. È un genere che va per la maggiore


BAGLIETTO MV19

SCHEDA TECNICA BAGLIETTO SPA Viale San Bartolomeo 414 I - 19126 La Spezia Tel. +39 0187 59831 baglietto@baglietto.com www.baglietto.com

PROGETTO: Francesco Paszkowski (interni e coperta) • Baglietto SpA (architettura navale) Margherita Casprini (interni) SCAFO: Lunghezza fuori tutto 19,50 m • larghezza massima 5,10 m • pescaggio 1,60 m • dislocamento a mezzo carico 32t • serbatoio carburante

TECHNICAL DATA 4000 l • serbatoio acqua 830 l • materiale dello scafo alluminio MOTORI: 2xMAN V 12 1800 • 12 cilindri a V 90° • potenza 1.324 kW (1.800 cv) ciascuno • cilindrata 24,2 litri • alesaggio per corsa 128x157 mm • regime di rotazione massimo 2.300 giri/minuto CERTIFICAZIONE CE: Cat. B per 10 persone

PROJECT: Francesco Paszkowski (interiors and exterior) • Baglietto SpA (naval architecture) • Margherita Casprini (interiors) HULL: LOA 19.50m • Maximum beam 5.10m • Draft 1.60m • Displacment (at half load) 32t • Fuel tank volume 4000 l • Water tank volume 830 l • Building material aluminium

MAIN PROPULSION: 2xMAN V 12 1800 • 12 cilinders 90°V-shaped • 1.324 kW (1.800 hp) each • swept volume 24.2 litri • Bore & Stroke 128mm x157mm • Maximum rotational speed 2.300/min EC CERTIFICATION: Cat. B 10 people

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MOTOR YACHTS

Margherita Casprini ha curato il progetto di interior design creando un ambiente dall’atmosfera retrò, ma nel contempo moderno, con rivestimenti in legno di noce Canaletto e pareti bianche laccate lucide mentre i pavimenti sono in rovere invecchiato scuro. Margherita Casprini was responsible for the interior design project, creating an ambience with a retro, yet modern, atmosphere, using Canaletto walnut wood paneling and glossy lacquered white walls, while the floors are in dark aged oak.

infatti negli ultimi mesi abbiamo assistito al proliferare di motoscafi open tra 40 e 50 piedi di lunghezza, con una o più cabine sottocoperta. Ce ne sono tanti e abbiamo la sensazione che molti altri ne arriveranno nell’immediato futuro. Motor Torpedo Boat, Motoscafo Armato Silurante, known as MAS. What were they used for? To creep up, without being seen, to take aim and release a torpedo or two against an enemy submarine. Then, whether you hit the target or not, you got a move on and went home. Preferably without being seen. The MAS were 20 to 30 tonne motorboats, fitted with powerful Isotta Fraschini engines, which could take off at speeds of up to 45 knots, armed with torpedoes, depth charges and machine guns. They were deployed during the First World War and one of their most daring exploits was the so-called “Bakar Mockery” raid, when the men of the Italian Royal Navy, including Gabriele D’Annunzio, 140 BARCHE

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MOTOR YACHTS

went right to the end of the Bakar inlet in Croatia and attacked the Austro-Hungarian fleet. The exploit succeeded and had largely psychological effects. Managing to attack the Austro-Hungarian ships in a location that thus far had been considered safe had a resounding effect on the Italian army, especially after the defeat at Caporetto. Before leaving Bakar Bay, D’Annunzio threw a message in a bottle attached to a float into the water. The message contained the adage: “Memento Audere Semper” - remember to always dare - with the same acronym, MAS, as the motor boat that had been used to carry out the operation. Francesco Paszkowski and

the Baglietto yard have made the D’Annunzio motto their own. They have dared, and they were also inspired by the old MAS boats. MV19 doesn’t go unnoticed, and it caught our attention a few months ago at the Cannes Boat Show, when it was given a preview. It has an original and daring design, but at the same time also looks a lot like the Motoscafo Armato Silurante. The MV19 especially reflects the MAS 96, which was precisely the one used by D’Annunzio at Bakar and which is now on display at the Shrine of Italian Victories in Gardone Riviera. The MV19 is nineteen and a half metres long, and displaces 32 tonnes, in part because of the aluminium

used in the hull. The deck has a sun area, sofas, tables and a living space. Everything that you need to relax and enjoy outdoor life. There are two MAN engines, developing an outlet mechanical power of 1,324 kW each, which can power the boat to a top speed of 42 knots, and 30 knots cruising speed. The storage capacity of the tanks is notable. The fuel tanks hold as much as 4,000 litres, which in range terms means 300 nautical miles at cruising speed. That means that the MV19 isn’t just a day boat with a nice cabin, but has been created for medium and long range cruising. For example, it is 200 nautical miles between the Balearic Islands and Sardinia. So, a 300-mile range means that you can go up and down the whole Mediterranean. People who are not thinking of lengthy trips can nevertheless appreciate the tank capacity because it means they will be able to minimise refuelling stops. For the interiors, as well as Francesco Paszkowski, the yard has benefited from working with Margherita Casprini. The outcome is a set-up which plays with contrasts. The walls are white, gloss lacquer, while the floors are in dark, aged oak and the finish is in black walnut. The layout has an owner’s cabin in the bow, and two guest cabins amidships. For this first unit, the owner has chosen to also have a crew cabin, with direct access from deck. What you can most appreciate from this first model of Baglietto’s MV range is the courage to dare. Some choices might be more pleasing than others, but its very unusual character has to be recognised. And that isn’t easy, especially in these times. This kind of boat has become really popular, and over the past few months we have actually seen a growth in 40 to 50 foot long motor boats, with one or more cabins below decks. There are a lot of them, and we have the feeling that a lot more will appear shortly. n

Nel ponte inferiore è stata ricavata una cabina armatoriale a prua, 2 cabine per gli ospiti e una suite nella parte centrale, nonché una cabina per il capitano con accesso esterno separato. Spaziosa la dinette con comodi divani e cucina completamente attrezzata. The lower deck hosts an owner suite forward, two guest cabins and a suite at amidships, plus the cabin for the captain with separate entrance. The dinette has plenty of room, with two comfortable sofas and a well-equipped galley.

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RACING BOATS

TREMILA HP SULLE ONDE 3000 HP FOR CUTTING THROUGH THE WAVES

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Cigarette Racing Silver515 Arrows Project Marine One

Il Cigarette 515 Project One è stato presentato all’ultimo salone nautico di Miami. Ispirato alla hypercar di Mercedes Amg ha due motori Mercury Racing di 1550 cavalli ciascuno The Cigarette Racing 515 Project One was presented at the last Miami boat show. Inspired by the Mercedes AMG Project One supercar, it has two Mercury Racing engines packing 1550 horsepower each by Massimo Longoni

October-Ottobre April-Aprile 2018 2017

BARCHE 145


RACING BOATS

N

Nella gamma Special Edition di Cigarette ci sono già missili come 50 Marauder Gt R, il 50 Amg Black Series, il 50 Amg Gt S e il Maurader SS. 515 Project One è una barca completamente nuova e ancora più estrema, ispirata alla supersportiva Mercedes-AMG Project ONE. Chi ama la velocità la ama sia tra i cordoli di una pista sia cavalcando le onde in mare aperto. La sensazione di velocità e potenza accompagna sia chi è al volante sia chi è al timone. Il Cigarette 515 Project One è più lungo e ha un baglio massimo decisamente maggiore rispetto al 50’. Nel complesso ha anche una superficie calpestabile a bordo decisamente maggiore. Ma le prestazioni sono sempre impressionanti: 140 mph (121 nodi). È realizzato in composito di carbonio, vetroresina e rinforzi strutturali in kevlar e pesa solo 6.400 chilogrammi. In sala macchine ci sono due Mercury Racing 1.350/1.550 QC4v disassati con trasmissioni con piedi poppieri M8 per una potenza complessiva di 3.100 cavalli. I motori hanno una doppia mappatura selezionabile: quella “umana” con la potenza tarata a 1.350 cavalli per motore, utilizzando la benzina a 91 ottani, o quella race per sfruttare invece tutta la cavalleria a disposizione, utilizzando però carburate specifico da gara. Due parole le merita anche la Mercedes AMG Project ONE da cui Cigarette Racing 515 ONE prende ispirazione: è una “showcar” supersportiva a

Passeggeri e pilota sono seduti su speciali sedili con guscio in fibra di carbonio, proprio come la MercedesAMG Project One. Il super motoscafo statunitense infatti non si ispira solo nel nome alla Project ONE, ma ne riprende anche contenuti estetici e tecnici. Passengers and helmsman are seated on special carbon fibre shelled seats, just as in the Mercedes AMG Project One. Indeed, the American powerboat not only takes its name from the Project ONE supercar, but also incorporates its aesthetics and technology. 146 BARCHE

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RACING BOATS

Come la Project ONE anche il Cigarette Racing vuole essere il più leggero possibile e per farlo i progettisti hanno utilizzato materiali come fibra di carbonio e kevlar, grazie ai quali il 515 Project ONE riesce a pesare circa 2 tonnellate in meno rispetto al fratello più piccolo, Cigarette Racing 41’ SD GT3. Cigarette Racing wanted to make the craft as light as possible, just as the Project ONE supercar, and, to do this, the designers used materials such as carbon fibre and Kevlar that bring down the weight of the 515 Project One to approximately 2 tons less than its younger sibling, the Cigarette Racing 41’ SD GT3.

due posti e porterà la più recente tecnologia ibrida Formula 1 dalla pista alla strada. Avrà il motore V6 centrale e oltre 1.000 cavalli di potenza e una velocità massima di oltre 340 km/h a 11.000 giri/minuto. «Per 11 anni, Cigarette Racing è stato il nostro partner di fiducia che ci ha permesso di estendere i nostri principi di performance dalla terra all’acqua», ha dichiarato Tobias Moers, presidente del consiglio di amministrazione di Mercedes AMG GmbH. «Traducendo direttamente la tecnologia di Formula 1 dalla pista alla strada, il Mercedes-AMG Project ONE è il nostro veicolo più ambizioso ed emozionante. È incredibile vedere la nostra visione reinventata per l’acqua in una forma così impressionante e convincente». In Cigarette Racing’s Special Edition range, there are already certain ‘missiles’ such as the 50 Marauder Gt R, the 50

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AMG Black Series, the 50 Amg Gt S and the 50 Maurader SS. But the 515 Project One is a completely new and even more extreme boat, inspired by the Mercedes AMG Project ONE supercar. Those who love speed are certain to love it both veering between track curbs and cutting through waves on the open sea, and the sensation of power combines equally those at the wheel and those at the helm. Yet the Cigarette 515 Project One is longer and has a much wider beam than the 50’. Overall, it also has a much greater walkable surface onboard. But the performance is, in any case, outstanding, with a top speed of 140 mph (or 121 knots). It is made of carbon composite and E-glass, with Kevlar structural reinforcements, and weighs in at only 6,400 kilograms. In the engine room, there are two Mercury Racing 1550/1350 Quad Cam 4 Valve engines offset with dry sump M8 stern drive transmissions for a total 3,100 horsepower. The engines have dual calibration, the standard calibration set to 1350 horsepower per engine for use with 91 octane gas, and a race calibration set to exploit the full horsepower available, on the condition that specific race fuel is used. Two words should also be spared for the Mercedes AMG Project One from which the boat took its inspiration. This is a two-seater supersports showcar, which brings the latest Formula 1 hybrid technology from the race track to the road. It has a mid-centred V6 engine with over 1,000 horsepower and a top speed in excess of 350 km/h, or 217 mph, and 11,000 rpm. «For 11 years, Cigarette Racing has been our trusted partner that has allowed us to extend our likeminded core performance principles from the land to the water», said Tobias Moers, Chairman of the Board of Management of Mercedes AMG GmbH. «By directly translating Formula 1 technology from the track to the street, the MercedesAMG Project ONE is our most ambitious and awe- inspiring vehicle yet. It is incredible to see our vision reimagined for the water in such an impressive and highly compelling form». n



TRIALS AND TESTS

18.68m

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Perfetta sintesi

SIRENA 58

A perfect combination

Parola d’ordine? Efficienza, per navigare bene sia in regime dislocante che in planata. Un 18 metri che coniuga perfettamente la comodità di una barca a motore con l’ecocompatibilità e il fascino di uno scafo a vela The watchword? Efficiency, sailing well both in displacement mode and when planing. An 18-metre boat that perfectly marries the convenience of a motorboat with the green credentials and the charm of a sailing boat by Luca Sordelli - photo by Jeff Brown

April-Aprile2018 2018 April-Aprile

BARCHE 151


TRIALS AND TESTS La barca ha un dislocamento medioleggero di 30 tonnellate, costruita per infusione con un processo che garantisce maggior robustezza e resistenza, regolarità nella distribuzione dei pesi. The boat has a mediumlight displacement of 30 tonnes. It has been built using a high-technology infusion process that ensures greater strength, resistance and constancy in weight distribution.

C

Ci hanno provato in molti, pochi ci sono riusciti: mettere insieme velisti e chi invece arriva dal mondo del motore. Come? Con navette, trawler, explorer, long range. Chiamatale come volete, quasi ogni cantiere ha la sua versione di “barca di mezzo”, sempre partendo da una carena semidislocante, nelle sue infinite variazioni. Sirena Yachts ha però nel suo DNA tutti gli strumenti per farlo partendo da un punto

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di vista privilegiato: un po’ perché nella sua storia c’è anche molta vela, parte di Sirena Marine sono infatti anche Azuree ed Euphoria; e un po’ perché per fare le sue powerboat ha chiamato due personaggi che da sempre rappresentano il perfetto punto di incontro tra questi due universi, due firme raffinate: German Frers e Tommaso Spadolini. Il primo si è occupato del design esterno e delle carene, il secondo ha invece pensato alla progettazione degli interni. Il cantiere ha deciso di puntare sul sicuro, sulla tradizione, sulla cultura del mare. Sirena 58 è il secondo modello della gamma, arriva dopo il successo del 64 e sarà tra poco seguito dalla nuova ammiraglia, l’85. Denominatore comune sono le forme eleganti e (come chiedono i velisti) il piacere del viaggio: scafi da vivere non solo in rada e in porto, ma per macinare tante miglia, godendosele sempre. Alla base di tutto c’è sempre un’efficiente carena semiplanante che ottimizza il rendimento sia quando si viaggia tanto in dislocamento che in regime di planata.


SIRENA 58

La parola d’ordine è EFFICIENZA, sia in planata che in dislocamento. L’autonomia massima è di 850 miglia a 10 nodi, ma si può viaggiare anche a 25. The watchword is EFFICIENCY, both when planing and in displacement mode. Top range is 850 nautical miles at 10 knots, but it can also reach 25 knots.

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TRIALS AND TESTS

I lay-out sono due, con due o tre cabine. Molto interessante la prima, con due vere armatoriali e ingressi separati. There are two layouts available, with two or three cabins. The first is very interesting, with two real owner’s suites and separate entrances.

Sirena 58 spinto da due CAT C12.9 ha un’autonomia di 850 miglia navigando alla velocità economica di 10 nodi. Raggiunge la velocità massima di 25 nodi, mentre quella di crociera veloce si attesta sui 16 nodi La parola d’ordine è quindi efficienza, risparmiare in termini di peso in fase di costruzione e di cavalli in sala macchine. Si riducono consumi, ingombri, vibrazioni. Altro punto fermo, come dicevamo, è il piacere di navigare, quindi regnano un silenzio da biblioteca e una grande funzionalità. A bordo ogni centimetro utile è sfruttato al meglio, la circolazione è perfetta. Per gli interni sono previsti due lay-out, a due o tre cabine (più quella per il marinaio, con accesso separato da poppa). Particolarmente interessante è la prima che prevede due vere suite armatoriali. A quella “normale”, full-beam e a centro barca, prevista anche nella versione con tre locali notte, si aggiunge quella di prua, altrettanto ampia e luminosa e che ha anche un suo secondo accesso, con una scala che 154 BARCHE

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SIRENA 58

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TRIALS AND TESTS

conduce direttamente al ponte superiore, a prua. Gli spazi all’aperto sono suddivisi in tre grandi aree. La prima a prora dove troviamo una zona living con divano e prendisole. La seconda al “piano di sopra” con un fly di 27.5 m2 che si allunga fino allo specchio di poppa e può essere protetto da un hard-top,

con zona centrale apribile. Infine abbiamo il pozzetto di poppa, dal quale si raggiunge da un lato la piattaforma affondabile larga ben 5.35 m, dall’altro la cucina del grande salone principale. Una soluzione, questa, che ci piace molto e che rende questa barca estremamente vivibile: è qui, intorno alla cucina che, in

Il Sirena 58 si caratterizza per gli ampi spazi a disposizione degli ospiti. Il fly è sconfinato, 27,5 m2. Tra gli optional anche un hard top con la PARTE CENTRALE APRIBILE. The Sirena 58 features large external areas for use by guests. The flybridge is huge, 27.5 m2. The options include a hard top whose CENTRAL SECTION CAN BE OPENED.

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fondo, si svolge tutta la vita durante le crociere. Il collegamento tra queste tre aree è assicurato da due larghi passavanti ben protetti dalle impavesate e da una scala per accesso al fly dai larghi gradini e dai robusti tientibene, messi al posto giusto. Many have tried; few have succeeded. The aim being to bring together sailors who turn to the wind for power, and those who look to engines. How? With shuttles, trawlers, explorers and long range boats. Call them what you like, but practically every yard has its version of a “hybrid” boat, and these are always based on a semi-displacement hull, in its infinite variations. But in its DNA, Sirena Yachts has got all the tools to manage this starting from a privileged viewpoint. In part because its history has a lot of sailing: Azuree and Euphoria belong to Sirena Marine. And in part because to make their powerboats they called upon two people who have always encapsulated the perfect meeting point between these two worlds: two prestigious


SIRENA 58

PRESTAZIONI

TEST RESULTS SIRENA YACHTS Marinturk Istanbul City Port Bati Mahallesi 34890 Pendik – Istanbul, Turkey tel +90 216 3906505, www.sirenayachts.com

CONDIZIONI DELLA PROVA CONDITIONS ON TEST

Velocità max nodi //Top speed knots

Velocità in NODI

Autonomia mn //Range nm

478 23 Rapporto lung./larg. //L/W

3.11

Speed in knots

Mar di Marmara - Turchia Quasi calmo//Almost calm 10 nodi//10 kn Est 40 cm 2 20% 0 2 Cat C8.7 650 HP

Consumi Lt/h

Fuel consumption L/h

Rpm

25

Rapporto peso kg potenza kW //Mass outlet power

Località//Place Mare//Sea state Vento forza//Wind speed Direzione//Wind Direction Altezza onda//Wave hight Persone a bordo//Number of people on board Combustibile imbarcato//Fuel volume on board Acqua imbarcata//Water volume on board Motore//Main propulsion

max//top speed

Giri/min Engine rotational speed 1/min

1000 1200 1400 1600 1800 2000 2300

8.7

1000

24

10

1200

43

11.1

1400

65

13

1600

98

15.2

1800

137

19.5

2000

161

25

2300

237

Velocità kn Boat

Consumi totali l/h Total Fuel consumption

Consumi litro miglio Total Fuel consumption

Autonomia mn Range

speed in knots

(as volume flow) l/h

(as volume hanging) l/ na mi

na mi

2.7 4.3 5.8 7.5 9.0 8.2 9.4

1305 837 615 478 399 436 380

8.7 10 11.1 13 15.2 19.5 25

24 43 65 98 137 161 237

Progetto: Frers Naval Architecture and Engineering (Design esterni & concept) • Tommaso Spadolini (Design interni) • Frers Naval Architecture and Engineering (Design carena) Scafo: Lunghezza f.t. 18,68m • Lunghezza scafo 16,20m • Lunghezza al galleggiamento 16,00m • Baglio massimo 5,35m • Pescaggio 0,98m • Dislocamento a pieno carico 30 Ton. (con 2 x CAT C8.7) • Serbatoi carburante 3600 l • Serbatoi acqua 800 l • Serbatoi acque nere 450 l • Serbatoi acque grigie 225 l • Cabine 3 standard + 1 (optional crew) • Cuccette 6 + (1 crew) • Bagni 3 + (1 crew) Motori: 2 x CAT C 8.7 - 650 HP (CAT C 12.9 – 850 Hp x 2 – Optional) • Velocità massima 24,6 nodi a mezzo carico (CAT C 12.9 : 29,4 nodi a mezzo carico) • Velocità di crociera 16 nodi - Velocità di crociera economica 10 nodi • Autonomia a 10 nodi (con 10% riserva) 850 miglia nautiche Certificazione CE: CAT A Project: Frers Naval Architecture and Engineering (Exterior design & concept) • Tommaso Spadolini (Interior design) • Frers Naval Architecture and Engineering (Hull design) Hull: LOA 18.68m • Length 16.20m • Waterline length 16.00m • Maximum beam 5.35m • Draught 0.98m • Full mass displacement 30 t (with 2 x CAT C8.7) • Fuel tank volume 3600 l • Fresh water tank volume 800 l • Waste water tank volume450 l • Grey water tank volume 225 l • 3 standard cabins + 1 (optional crew) • 6 Berths + (1 crew) • 3 bathrooms + (1 crew) Main propulsion: 2 x CAT C 8.7 • 650 HP (CAT C 12.9 – 850 Hp x 2 – Optional) • Maximum speed 24.6 knots at half load (with CAT C 12.9 : 29.4 knots at half load) • Cruising speed 16 knots • Econimic cruising speed 10 knots • Range at 10 knots (with 10% supply) 850 nautical miles EC Certification: CAT A

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TRIALS AND TESTS

names, German Frers and Tommaso Spadolini. Frers took charge of the external design and the hull, while Spadolini planned the interiors. The yard decided to play it safe, and focus on tradition and maritime culture. Sirena 58 is the second model of the range, coming after the success of the 64, and will be followed shortly by the new flagship, the 85. They share elegant outlines and (as requested by yachtsmen) the pleasure of the journey: they are boats designed to be enjoyed not just at anchor or moored in harbour, but also while travelling many miles, loving every single one. Behind everything there is always an efficient semi-planing hull which optimises output both when sailing in displacement mode and when planing. The Sirena 58, driven by two CAT C12.9s, has a range of 850 nautical miles sailing at the fuel-saving speed of 10 knots. It reaches a top speed of 25 knots, and its fast cruising speed is around 16. So the watchword is efficiency, savings in terms of weight during the construction phase, and reduction of horsepower in the engine room. Less fuel is used, bulk and vibration are minimised. Another crucial point, as we said earlier, is the pleasure of travelling, so silence - worthy of a library - and great functionality hold sway. On board, every centimetre is exploited to the utmost, and the way people move around is perfectly thought out. Two layouts are available for the interiors, with either two or three cabins (plus a crew one, with a different entrance from the stern). The first model is especially interesting, as it has two proper owner suites. The “normal” one is full-beam and amidships, including in the three-cabin version. The other is in the bows, which is just as large and light, and also has a separate entrance, with stairs that lead straight to the upper deck. The exterior areas are split into three large areas. The first, in the bow, where we find a living area with a sofa and sun lounger. The second is on the “upper floor” with a 27.5-m2 flybridge that extends up to the transom and which can be protected by a hard top with a section in the centre that can be opened. Finally, we have the cockpit, from which on one side you can get to the submergible platform which is a full 5.35 metres wide, and from the other the galley of the large main living area. We really liked this solution as it makes the boat extremely liveable: it is here, around the galley, that you essentially spend all your time during a cruise. The connection between these three areas is ensured by two wide gangways which are well protected by bulwarks, and by the wide staircase to get up to the flybridge which has strong grab bars, which are located just in the right place. n

Per il progetto della carena sono stati impiegati programmi di Computational Fluid Dynamics al fine di ridurre la resistenza all’avanzamento e l’ottimizzazione dell’assetto in dislocamento e in planata. 158 BARCHE

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Computational Fluid Dynamics programmes were used to design the hull so as to reduce resistance to the boat’s forward movement and to optimise the set-up when planing and in displacement mode.



COMPANIES

Il service è sempre più BLU INCREASINGLY Blue Service

Hanse si affida alla famiglia Cesana per rilanciare in Italia i suoi brand a motore: Sealine e Fjord Hanse has called upon the Cesana family to relaunch its motorboat brands, Sealine and Fjord, in Italy by Niccolò Volpati

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L

«La nostra storia è legata ai cantieri inglesi», afferma Piero Cesana. E si tratta di una storia lunga 40 anni, dove tutta la famiglia si è dedicata a fare da dealer di marchi prestigiosi. Oggi, un po’ come tutta la nautica da diporto, si riparte e lo si fa con nuove sfide. Hanno fondato una nuova società che si chiama Blu Service, la sede è sempre a Portosole a Sanremo, ma ai brand tradizionali ne hanno anche affiancati due nuovi. Si tratta

BLU SERVICE

di Sealine di cui sono diventati importatori esclusivi per l’Italia e Fjord. Entrambi fanno parte del gruppo tedesco Hanse, anche se Sealine nasce e si sviluppa in Inghilterra e Fjord in Norvegia. «È un cantiere moderno e molto ben organizzato», mi raccontano. La laminazione si fa in Polonia e in Germania si assembla. Il management è giovane e la struttura ideale per i dealer. «Si comunica spesso via web, si utilizzano moduli e schede e, solo se è proprio necessario, arriva anche il contatto telefonico». Insomma, si lavora e lo si fa bene. L’organizzazione del gruppo Hanse si vede non solo nella parte commerciale, ma anche in quella produttiva. Gli scafi sono in infusione, le motorizzazioni Volvo Penta Ips, a parte quelle dei modelli più piccoli, e il design è stato completamente rinnovato. «Le forme sono più aggraziate, sportive e accattivanti – racconta Piero Cesana – non a caso suscitano molto interesse. A Genova, durante il salone nautico, avevamo in esposizione tra gli altri modelli, il Sealine S330. Lo abbiamo ormeggiato in banchina all’inglese in modo

che si potesse osservare da tutti i lati. In poco tempo si è formata la fila di visitatori che non è mai scemata per tutta la durata della fiera». Il bello del 330 è che è omologato natante ed è disponibile in due versioni. La sigla S indica quella più sportiva, aperta e forse più mediterranea. La sigla C, invece, indica la versione Cruiser che contempla il portellone per chiudere la dinette e separarla così dal pozzetto. In ogni caso si tratta di una barca facile da gestire che, nonostante rimanga sotto i dieci metri di omologazione, offre tanto spazio sia sopra, sia sottocoperta. Il gruppo Hanse sta continuando a investire per completare la gamma Sealine. A Düsseldorf, nel gennaio scorso, ha presentato il 430 Fly e l’anno prossimo ha già in programma un 39 piedi. In generale, tutti i modelli sono disponibili in tre versioni: Sport, Cruiser e Fly. In questo modo è facile incontrare i gusti di un armatore, a qualsiasi latitudine intenda navigare. Quello che invece non è cambiato nel passaggio dall’Inghilterra alla Germania, sono le caratteristiche che hanno determinato

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COMPANIES

il successo di queste imbarcazioni. Tanto spazio a bordo, versatilità e, soprattutto, ottime doti di navigazione. Sealine come Fjord sono sinonimi di sicurezza. Sono barche fatte per navigare, progettate per la famiglia. Fjord, in particolare per i modelli più piccoli della gamma, come il 36, il 40 e il 42, è ideale per chi ama una day boat. Anche in questo caso la carena è stata progettata per affrontare mari impegnativi e per garantire sempre stabilità e sicurezza in navigazione. «È una specie di Range Rover del mare, può navigare sempre, in ogni condizione», spiega Piero Cesana. Un Fjord è semplice da gestire e consente di ritornare a navigare con piacere, anche macinando parecchie miglia. C’è anche chi lo sceglie come tender di barche a motore o a vela. «Il lavoro non manca, le richieste arrivano un po’ da tutte le parti d’Italia. La ripresa si percepisce perché non interessa solo la Liguria o la Toscana. Molti contatti arrivano dalla Sardegna, da Napoli, dall’Adriatico e dalla Puglia». Il plus offerto dalla famiglia Cesana non è solo l’esperienza quarantennale, ma anche l’after sales. Gli armatori sono seguiti per tutta l’eventuale assistenza di cui hanno bisogno. Questo avviene grazie al personale della Blu Service o attraverso una rete costruita in tanti anni. Gli armatori meno esperti vengono seguiti dall’inizio e fino a quando non si sentono sicuri di poter affrontare il mare in autonomia. E, infine, organizza anche raduni per stare insieme piacevolmente. Come dire che una volta entrati a far parte della famiglia, non ne esci più. «Our history is linked to English shipyards», says Piero Cesana. And it is a story that goes back 40 years, during which the entire family has worked as dealers of prestigious brands. Nowadays, a bit like the whole world of sports yachting, it is taking off again with new challenges. They have founded a new company called Blu Service, which also has its base at Portosole in Sanremo, but they have brought new brands alongside the traditional ones. These brands are Sealine, for whom they have become exclusive importers for Italy, and Fjord. Both are part of the German group Hanse, even though Sealine was created and is developed in England, and Fjord in Norway. «It is a modern and well organised shipyard», they tell me. The lamination is done in Poland and they are put together in Germany. The management is young, and the structure is ideal for dealers. «People often communicate with each other via Internet, they use modules and forms, and – only when strictly necessary – contact is also made by phone». All in all, they work and they do it well. The organisation of the Hanse group isn’t just seen in sales, but also in production. Hulls are infusion moulded and they are powered by Volvo Penta IPS engines, except for the smallest models, and the design has been completely updated. «The shapes are more graceful, sporting and captivating», says Piero Cesana. «It is no coincidence that a lot of people are interested in them. The Sealine S330 was amongst the models we had on display at the Genoa Boat 162 BARCHE

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Show. We tied up alongside the quay, so that every side of the boat could be seen. Not long afterwards people started to stand in line to visit it, and the queue didn’t disappear for the whole show». The nice thing about the 330 is that it is certified and available in two versions. The version with an S in its name is more sporty, open and perhaps more Mediterranean. Whereas the C is for the cruiser version, which includes a door to close off the dinette and thus separate it from the cockpit. In any case, the boat is easy to handle, and despite the fact that it officially comes in at under ten metres, it provides a lot of space both above and below decks. The Hanse group is continuing to invest to complete the Sealine range. It presented the 430 Fly in Düsseldorf last January, and it has a 39-footer scheduled for next year. All the models are normally available in three versions: Sport, Cruiser and Fly. In that way, it is easy to give owners what they want, for whatever latitude they want to sail in. But what hasn’t changed in the move from England to Germany are the characteristics behind the success of these boats. There is a lot of room on board, it is versatile and – most of all – handles really well when sailing. Both Sealine and Fjord are synonymous with safety.

Fjord Nascono in Norvegia e sono

stati acquisiti anche loro dal gruppo tedesco Hanse. Sono barche molto aperte e quindi ideali anche per il Mediterraneo. La più piccola è il 36, mentre la maggiore è un 48 piedi. Si caratterizzano per un’ottima navigabilità e per il tanto spazio a disposizione in coperta. Sono ideali anche come tender di barche grandi. They originated in Norway and they too were acquired by Germany’s Hanse group. They are very open boats, and so are also ideal for the Mediterranean. The smallest is the 36, while the largest is a 48-footer. They feature excellent sailing characteristics and a lot of space on deck. They are also ideal as tenders for large yachts.


BLU SERVICE

In alto e a fianco, il Fjord 42 Open. Nella pagina a lato, il Fjord 36 Express. Above and at the side, the Fjord 42 Open. On the opposite page, the Fjord 36 Express. April-Aprile 2018

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PREVIEW COMPANIES

Sealine La gamma comprende il 330,

omologato natante, il 430 e il 530. Tutti i modelli sono disponibili in tre versioni. La sigla S indica quella più sportiva e aperta, la C la versione Cruiser con il portellone che chiude la dinette e F che è sinonimo di Fly. Il gruppo Hanse ha già in programma per il prossimo anno un 39 piedi e per il futuro un nuovo modello ogni anno. The range includes the 330, the 430 and the 530. All the models are available in three versions. The S models means they are more sporty and open, the C boats are cruisers with doors that close off the dinette, and the F versions, which have a flybridge. The Hanse group has already scheduled a 39-footer for next year, and a new model every year. Blu Service Italia, Portosole, Via del Castillo 17, I - 18038 Sanremo (IM), T. +39 0184 524288, info@bluserviceitalia.com, www.bluserviceitalia.com

Il Sealine F530 è dotato del sistema di propulsione Ips di Volvo Penta ed è proposto con tre differenti potenze. Il design delle linee esterne e degli interni è di Bill Dixon. The Sealine F530 is equipped the IPS propulsion system by Volvo Penta and it is offered with three different powers. The design of the external lines and the interiors are by Bill Dixon.

They are boats that are made to be used, and are designed for families. Fjord, especially with the smallest models of the range, such as the 36, the 40 and the 42, is perfect for people who are looking for a day boat. Here too, the hull was designed to deal with rough seas, and to always ensure stability and safety when under way. «It is a kind of Range Rover for the sea, it can go anywhere, in any conditions», explains Piero Cesana. A Fjord is always easy to handle, and allows you to start enjoying sailing again, even if you are really going a long way. There are also people who choose them as tenders for motor or sailing boats. «There is no lack of work, requests come in from all over Italy. The economic upturn can be felt because it doesn’t just involve Liguria or Tuscany. A lot of contacts come from Sardinia, from Naples, the Adriatic and Apulia». The Cesana family don’t just bring forty years of experience to the table, but also after-sales service. They help owners with any form of assistance that they may need. That is done thanks to the Blu Service staff, or through a network which has been developed over a number of years. Less expert owners are accompanied as they start out, until they feel confident in taking to the sea on their own. And, finally, they also organise gatherings so the owners can enjoy getting together. Which is a way of saying that once you become part of the family, you don’t ever leave it. n 164 BARCHE

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TRIALS AND TESTS

Giocare sull’acqua Playing on the WATER

Un vero bow-rider in stile americano dalla sconfinata superficie calpestabile e dalle buone prestazioni. Una coperta estremamente funzionale, mezzo perfetto per dedicarsi a qualsiasi tipo di “gioco d’acqua” A real American-style bowrider with endless usable deck space and great performance. An extremely functional boat, the perfect vehicle for any kind of water sports by Luca Sordelli

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S

GLASTRON GT 245

Se c’è qualcuno, nel mondo, che sa fare i bow-rider, questa è la Glastron. Lassù a Cadillac, nel Michigan, le fanno da 60 anni. È un marchio iconico per questo genere di imbarcazioni dalla prua aperta, fatte per navigare veloci sui laghi americani e per dedicarsi ad ogni genere di sport acquatico, uscite in giornata, per andar a fare il bagno in tanti, ma comodi. La filosofia non è certo cambiata da quando, poche stagioni fa, il marchio americano è entrato a far parte del Gruppo Bénéteau e anche il modello che abbiamo provato noi, il GT 245, ben si allinea a questi principi. Lungo poco più di 7 metri per 2,5 di larghezza ha una quantità sconfinata di spazio da vivere nei suoi due pozzetti collegati da un ampio passaggio centrale largo 50 centimetri. Ai due lati di quest’ultimo ci sono la postazione di guida e un vano perfetto per

stivare qualsiasi tipo di bagaglio o un wc marino (l’altezza massima è 121 cm). Ci sono molto piaciute soluzioni molto funzionali come l’estensione per la plancia di poppa, il poggia schiena a scomparsa per il prendisole di poppa (da 200 x 99 cm) e l’infinità di gavoni nascosti ovunque. La nostra prova si è svolta in condizioni complicate per un barca come il GT 245, con un vento teso a circa 20 nodi e un po’ più di un metro d’onda. Condizioni in cui l’armatore di uno scafo come questo di certo neanche pensa di mettere la prua fuori dal porto. Non lo abbiamo quindi testato al massimo della velocità, ma comunque abbiamo potuto metterlo bene sotto torchio. La potenza, con il V8 Volvo Penta a benzina da 300 hp, è più che sufficiente per uno scafo come questo. Si gode prima di tutto di una bella accelerazione, la barca schizza

7.62m April-Aprile 2018

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TRIALS AND TESTS

divertente. In queste condizioni con il GT 245 un’andatura ragionevole è sui 13 nodi, tra i 2.550 e i 3.000 giri, appena sopra il limite della planata. Abbiamo in particolar modo apprezzato il bel disegno della postazione di guida e l’efficacia del parabrezza nel riparare il pilota anche dagli schizzi più insidiosi in questo genere di condizioni. In condizioni normali, su acqua piatta, secondo i dati ufficiali delle prove del cantiere, si raggiungono i 43 nodi. In crociera si viaggia a circa 22 nodi (a regime economico), a 28 per chi ha più fretta.

In poco più di 7 metri di lunghezza ci sono due pozzetti, collegati da un passaggio centrale di 50 cm.

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In a length of just over 7 meters, there are two cockpits, which are connected with a central passage of 50 cm.

via veloce ed è molto rapida nelle reazioni. Tutto questo siamo riusciti a capirlo facendo dei bei bordi veloci ben al ridosso della parte più agitata del Golfo di Le Lavandou. Alla fine abbiamo raggiunto 4.500 giri, sui 5.800 a disposizione, toccando per qualche istante i 36 nodi. Evidentemente una prova estrema e piuttosto bagnata. In realtà anche molto

If there’s one firm in the world that knows how to make a bowrider, it’s Glastron. Over in Cadillac in the state of Michigan, they’ve being doing it for 60 years. It’s an iconic brand for this type of open-bow boat, designed for fast movement on the American lakes and for any kind of water sport or day trip; for going swimming with a crowd, but in comfort. The philosophy certainly hasn’t changed since the US company joined the Bénéteau Group a few years ago, and the model we tested - the GT 245 - stays faithful to the original principles. Just over 7 metres long by 2.5 metres wide, the boat has a huge amount of usable space in its two cockpits, linked by a central walkway 50 centimetres wide. On either side of this are the helm and a space that’s perfect for stowing any kind of luggage or for a marine toilet (maximum height is 121 cm). We were very impressed with highly functional solutions such as the extension to the stern platform, the foldaway backrest


GLASTRON GT 245

PRESTAZIONI

TEST RESULTS GLASTRON 925 Frisbie St Cadillac, MI 49601 www.glastron.com Nautica Pezzotti Via Papa Giovanni XX|||, 24 I-25049 Pilzone D’Iseo (Bs) tel. +39.030.980.531 info@nauticapezzotti.com www.nauticapezzotti.eu

CONDIZIONI DELLA PROVA CONDITIONS ON TEST

Località//Place Mare//Sea state Vento forza//Wind speed Direzione//Wind Direction Altezza onda//Wave hight Persone a bordo//Number of people on board Combustibile imbarcato//Fuel volume on board Acqua imbarcata//Water volume on board Eliche//Propellers Motore//Engines

Le Lavandou, France Mosso//Rough 20 kn NE 100 cm 3 40% 0% FH5 1 x Volvo Penta 300 HP

Velocità max nodi //Top speed knots

Rapporto peso kg potenza kW //Mass /outlet power

Rapporto lung./larg. //L/W

Velocità kn Boat speed in knots

8.03

3

36

Giri/min Engine rotational speed 1/min 600 1.000 1.500 2.000 2.500 3.000 3.500 4.000 4.500

5,6 6,5 7,1 12 17 19 28 36

SCAFO lunghezza ft 7,62m • larghezza massima 2,54m • immersione 86 cm • dislocamento vuoto 1800 kg • Capacità serbatoio carburante 151 l • Capacità serbatoio acqua 45 l MOTORE 1 Volvo Penta V8 -300 C • Potenza 224 Kw (300 hp) • Numero di cilindri 8 • Alesaggio per corsa 96mm x92mm • Cilindrata 5.3 l • Rapporto di compressione 11.00:1 • Regime di rotazione massimo 5800/min • Peso 450 kg Categoria CE 13 persone PREZZO 54.500 € (IVA Esclusa) HULL LOA 7.62m • Maximum beam 2.54m • Draft 86 cm • Ligh mass displacement 1800 kg • Fuel tank volumes 151 l • Water tank volume 45 l MAIN PROPULSION 1 Volvo Penta VP V8 -300 C • Outlet mechanical power 224 Kw (300 hp) • Number of cylinders 8 • Bore & Stroke 96mm X 92mm • Total swept volume 5.3 l • Compression ratio 11.00:1 • Maximal rotational speed 5800/min • Weight 450 kg EC Certification Category 13 people Price 54,500 € (Exclusive VAT)

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TRIALS AND TESTS

Il motore è un brillante efb V8 da 300 hp Volvo Penta. La velocità massima è di 43 nodi. The engine is a lively V8 sterndrive of 300 hp by Volvo Penta. The maximum speed is of 43 knots.

for the stern sun bed (200 x 99 cm) and the numerous lockers concealed everywhere. Our sea test took place in complicated conditions for a boat like the GT 245, with a stiff wind of some 20 knots and waves of just over a metre. Conditions in which the owner of a boat like this wouldn’t dream of heading out. This meant we didn’t test it at maximum speed, but we gave it a good going-over nevertheless. With a 300 hp petrol-fuelled V8 Volvo Penta engine, there’s more than enough power for a boat like this. First of all the acceleration is excellent: the boat shoots away and reacts very quickly. We managed to discover this by doing some fast turns just before reaching the choppiest part of the Gulf of Le Lavandou. We eventually reached 4500 rpm, out of the 5800 available, touching 36 knots for a few seconds. It was an intense test, and rather wet. Great fun too, to tell the truth. In these conditions, a reasonable speed for the GT 245 is around 13 knots and between 2550 and 3000 rpm, just over the planing limit. We particularly liked the great design of the helm and the effectiveness of the windscreen to shelter the driver from the biggest splashes in these conditions. In normal circumstances on calm water, the boat can do 43 knots, according to official data from the manufacturer’s trials. Cruising speed is around 22 knots (for economy), or 28 if you’re in a hurry. n

Il GT 245 è un vero bow-rider in stile USA nato per correre sui loro sconfinati laghi interni. The GT 245 is a true US style bow-rider born to race on their endless inner lakes.

170 BARCHE

Aprile-April 2018



TRIALS AND TESTS

Senza perdere il controllo Without losing CONTROL

7.90m

172 BARCHE

Aprile-April 2018


ZAR FORMENTI 79 SL

Stabile, equilibrata e performante. La carena del nuovo Zar è esattamente così. Il battello è maneggevole, naviga bene, risponde prontamente alle minime correzioni sulla rotta Stable, balanced and with good performance. That’s the hull of the new Zar. The boat can be easily manoeuvred, moves well, quickly responds to the smallest corrections in steering by Niccolò Volpati photo by Andrea Muscatello

April-Aprile 2018

BARCHE 173


L

TRIALS AND TESTS

La coperta presenta ottime soluzioni che forniscono molto spazio, sia come prendisole, sia per le sedute.

The deck has some excellent solutions that provide a lot of space, both as a sunbathing area and also for chairs.

La carena si comporta come deve, ma questa non è una notizia. Sarebbe una notizia il contrario, ovvero, se Zar facesse una carena che naviga male. Le linee d’acqua dei battelli pneumatici di Formenti mi ricordano i Bertram degli anni d’oro. Quando ne trovavi uno che, non dico andasse male, ma semplicemente non fosse eccezionale, la notizia rimbalzava di bocca in bocca. La squadra di Formenti è sempre la stessa. La collaborazione è stracollaudata e il lavoro di chi si occupa del progetto e di chi segue la produzione continua a fornire ottimi risultati. Non a caso, anche il 79 Sport Luxury ci ha dato questa sensazione. L’ho provato sul lago in un giorno in cui non c’era né vento, né un minimo accenno di onda. Facile, direte voi. Vero, tutti si comportano bene quando l’acqua è piatta. Ma la buona sensazione che trasmette questa carena è l’equilibrio. La V, come al solito, è molto profonda, così da affrontare anche le onde più impegnative. Nonostante questo, il battello è maneggevole, naviga bene, risponde prontamente alle minime correzioni sulla rotta e le prestazioni sono piuttosto sorprendenti. In planata, per

esempio, ci arriviamo già a 2400 giri con poco più di dieci nodi di velocità. Il motore che abbiamo a poppa spinge molto, anche perché è la potenza massima installabile su questo gommone. Si tratta, infatti, di un 300 cv Suzuki. Logico quindi che riesca a fornire spinta e, di conseguenza, anche ottime prestazioni. Ma non bastano tanti cavalli a poppa per planare con facilità. Serve anche un disegno della carena capace di favorire questa caratteristica. E i tunnel longitudinali dello scafo del 79 SL servono proprio a questo: sostenere l’uscita dall’acqua della carena e ridurre il beccheggio. La maneggevolezza si fa apprezzare quando chiudo una virata stretta. Per compiere una rotazione di 360° servono meno di 40 metri di diametro. Virare anche a tutta barra è facile e lo si fa senza mai perdere quella sensazione di equilibrio che questo gommone fornisce. I 300 cv, inoltre, consentono di ottenere ottimi risultati in accelerazione e in velocità. Per planare bastano 3 secondi e per arrivare alla massima 24. La massima è di ben 47 nodi, una velocità da “smanettoni” più che da amanti della crociera confortevole. Zar 79 SL ne ha per tutti. Carena e fuoribordo potente regalano buone performance anche sotto il profilo dei consumi. Per navigare a 25 nodi di velocità, infatti, sono sufficienti 25 litri/ora, mentre per raggiungere i 30, il motore ha bisogno di 37,5 litri/ora. L’unica cosa che non mi ha convinto di questo battello, l’ho trovata in coperta. Il cantiere ha scelto una consolle di guida a due posti: pilota e copilota. E, per consentire al timoniere di essere il più possibile al centro del gommone, la consolle è disassata, cioè è spostata a dritta. Il problema è che il copilota risulta quasi ingabbiato. Se vuole accedere a prua deve farlo salendo sul tubolare. Mi sembra che sia una soluzione che complica la possibilità di muoversi a bordo. Forse si poteva optare per una consolle singola oppure per una collocazione più centrale. Per il resto, la coperta presenta ottime soluzioni che forniscono molto spazio, sia come prendisole, sia per le sedute. La classica assenza del tubolare a prua consente di avere tanto spazio per il gavone dell’ancora. Il divanetto di poppa è assai versatile e c’è una parte di schienale collocata su una sorta di cancelletto. Assomiglia alla soluzione degli yacht e permette di accedere a poppa con grande facilità. Non serve saltare, scavalcare e nemmeno arrampicarsi sui tubolari. Basta spingere e il cancelletto si apre. Infine, così come ti aspetti da uno Zar, i volumi per lo stivaggio sono davvero grandi. Un po’ ovunque, da prua a poppa, si trovano gavoni di diverse dimensioni per riporre tutto quel che serve. The hull behaves as it ought to, but that isn’t news. The opposite would be news, if Zar were to make a hull that doesn’t move well. The waterlines of the Formenti inflatable boats remind me of the Bertrams from the golden years. If you ever found one that - without even being bad – simply wasn’t exceptional, the news spread like wildfire. The Formenti team is still the same.

174 BARCHE

Aprile-April 2018


ZAR FORMENTI 79 SL

PRESTAZIONI

TEST RESULTS ZAR FORMENTI SRL Vigna della Pace 2/2 I - 20086 Motta Visconti (MI) tel. +39 02 90000788 info@zar-formenti.com www.zar-formenti.net Scafo Lunghezza fuori tutto 7,90 m • larghezza massima 2,86 m • diametro tubolari 0,58 m • 6 compartimenti • serbatoio carburante 400 litri • serbatoi acqua 67 litri • dislocamento a secco 1.100 kg • potenza massima applicabile 300 cv • potenza consigliata 150-200 cv Motore Suzuki DF 300 APL • ciclo operativo 4 tempi • 6 cilindri a V 55° • 4 valvole per cilindro • cilindrata 4.028 cc • potenza 220 kW (300 cv) • alesaggio per corsa 98 mm x89 mm • alimentazione elettronica multipoint sequenziale • regime di rotazione massimo 5.700-6.300 giri/minuto – peso 290 kg Certificazione CE cat. B per 14 persone Prezzo 55.500,00 € (IVA esclusa) Solo scafo

CONDIZIONI DELLA PROVA CONDITIONS ON TEST

Velocità max nodi //Top speed knots

47

Velocità in NODI

316 5.9 Rapporto lung./larg. //L/W

2.7

Speed in knots

Lago Maggiore//Lake Maggiore 0 0 4 300 l Tre pale 16x20//Three blades 16x20

Consumi Lt/h

Fuel consumption L/h

Rpm minimo di planata //minimum speed to glide

Autonomia mn //Range na mi

Rapporto peso potenza kg //Mass hp /outlet power

Località//Place Vento//Wind speed Onde//Wave high Persone a bordo//People on board Carburante imbarcato//Fuel volume on board Elica//Propeller

max con trim alzato //with trim up

Giri/min Engine rotational speed 1/min 2400 3000 3500 4000 4500 5000 5500 6000 6100

10.7

2400

16.2

18.0

3000

21.0

24.5

3500

31.0

29.0

4000

37.8

33.0

4500

53.7

37.4

5000

65.1

40.5

5500

89.2

46.8

6000

92.9

47.0

6100

96.6

Velocità kn Consumi totali l/h Consumi litro miglio Autonomia mn Rumore su scala A (in plancia) dB Boat Total Fuel consumption Total Fuel consumption Range Sound level on scale A speed in knots (as volume flow) l/h (as volume hanging) l/ na mi na mi (at the dashboard) dB 10,7 16,2 1.5 264 74 18,0 21,0 1.1 382 76 24,5 31,0 1.2 316 77 29,0 37,8 1.3 306 78 33,0 53,7 1.6 245 82 37,4 65,1 1.7 229 83 40,5 79,5 1.96 204 83 46,8 92,9 1,98 201 84 47,0 96,6 2.05 194 86

Hull LOA 7.90 m • Maximum beam 2.86 m • Tubes diameter 0.58 m • 6 compartments • Fuel tanks volume 400 l l • Water tank volume 67 l l • Displacement 1100 kg • Max power rated 300 hp • Power suggested 150200 hp Main Propulsion Suzuki DF 300 APL • 4 stroke • 6 cilinder V-shaped 55° • 4 valves each cylinder • Swept volume 4.028 cc • Outlet mechanical power 220 kW (300 cv) • Bore&Stroke 98mm x89mm • Fuel delivery system Multi Point Sequential Electronic Fuel Injection • Maximal rotational speed 5700/min • 6300/min • Weight 290 kg EC Certificazione CAT. B 14 people Price 55,500.00 € (Exclusive VAT) Bare boat

Da 0 a planata in 3 secondi Gliding time span of 3s for a speed change from 0 to 10.7 knots minimum to glide Da 0 a max in 24 secondi Gliding time span of 24s for a speed change from 0 to 47 knots – maximum speed Da 0 a 30 nodi in 8 secondi Gliding time span of 8s for a speed change from 0 to 30 knots

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BARCHE 175


TRIALS AND TESTS

Virare anche a tutta barra è facile e lo si fa SENZA MAI PERDERE quella sensazione di equilibrio che questo gommone fornisce. Turning with the helm right down is easy, and you can do it WITHOUT LOSING the feeling of balance that this inflatable gives you.

176 BARCHE

Aprile-April 2018

The partnership is well tried and tested, and the work carried out by the people in charge of the project and those who handle production continues to produce excellent results. It is no coincidence then that the 79 Sport Luxury also gave us that feeling. I tried it on the lake on a day on which there wasn’t any wind, and not even the hint of a wave. You’ll say that’s easy. True, everything behaves well when the water is flat. But the good feeling that this hull gives is the balance. The V-shape, as normal, is very deep, so it can handle even the most testing waves. Despite that, the boat can be easily manoeuvred, moves well, quickly responds to the smallest corrections in steering and has fairly surprising performance levels. When planing, for example, we already get to 2,400 rpm at just over ten knots. The engine we have in the stern generates a lot of thrust, and is actually the most powerful that can be installed on this inflatable. It is actually a 300 hp Suzuki. So it is normal that it can produce some thrust, and consequently excellent performance. But just having all of that horsepower in the stern is not enough to plane easily. You also need a hull design that can help. And the longitudinal tunnels of the hull of the 79 SL do just that: helping water leave the hull and to reduce pitching. I appreciated the manoeuvrability when I closed out a tight turn. To do a 360° turn you need a circle of less than 40 metres’ diameter. Turning with the helm right down is easy, and you can do it without losing the feeling of balance that this inflatable gives you. And the 300 horsepower means you can get excellent results when accelerating and going at speed. You only need 3 seconds and

24 to get to top speed, which is as much as 47 knots. That’s the kind of figure that speed freaks like, rather than cruising fans. The Zar 79 SL has got something for everybody. The hull and the powerful outboard engine perform well, including in fuel consumption terms. To go at 25 knots, you actually only need 25 litres per hour, while to get up to 30, the engine needs 37.5 litres/hour. The one thing that didn’t convince me about the boat was something I found on the deck. The yard has chosen a two-man driving console: pilot and co-pilot. And to allow the helmsman to be located as centrally as possible, the console is off centre, so moved to the right. The problem is that the co-pilot is practically caged in. If he or she wants to go to the bow, they have to get there by climbing onto a tube. That feels as if it is a solution that complicates options of moving around on board. Perhaps they could have gone for a single console, or a more central positioning. Apart from that, the deck has some excellent solutions that provide a lot of space, both as a sunbathing area and also for chairs. The classic lack of tube in the bow means that there is a lot of space for the anchor storage area. The stern couch is very versatile and there is a part of the seat back which is fitted on a kind of gate. It looks like a solution from a yacht, and means you can reach the stern very easily. You don’t have to jump or hop, and not even climb over the tubes. You just have to push the gate and it opens. Finally, and just as you would expect from a Zar, the storage volumes are really large. They are located all over the place, from bow to stern you can find lockers of various sizes to stow whatever is needed. n



ENGINES

178 BARCHE

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Mercury V6 FourStroke

Il peso della leggerezza The power of LIGHTNESS Mercury Marine ha presentato una nuova linea di fuoribordo Mercury V6 FourStroke e un’estensione della sua gamma SeaPro Mercury Marine has unveiled a new Mercury V6 FourStroke outboard line-up and expansion of its SeaPro range by Massimo Longoni

I

Il lancio ufficiale è avvenuto in occasione del Miami International Boat Show 2018. La nuova gamma di fuoribordo V-6 FourStroke da 175 CV, 200 CV e 225 CV nasce con l’idea di bissare il successo ottenuto dai FourStroke 80-150 cavalli. Stupisce per il disegno della livrea, totalmente differente rispetto al passato, frutto di uno studio attento sulle forme che devono trasmettere già dal primo sguardo un’idea di modernità, evoluzione tecnologica e proiezione verso il futuro. Obiettivo ampiamente centrato, vista la lunga coda di appassionati impazienti di provare i nuovi motori fuoribordo durante il salone di Miami, montati sullo specchio di poppa di numerose barche ormeggiate al Marine Stadium di Key Biscayne. La piattaforma è il Mercury V6 che, nelle parole di John Pfeifer, presidente di

Mercury Marine: «Consentirà a Mercury di sviluppare una leadership di prodotto nella categoria di fuoribordo 175-225 hp che si rivolgono ad applicazioni sia da diporto che commerciali, rafforzano il cuore della nostra gamma basandosi sul successo dei nostri recenti programmi e fornendo prestazioni date dalle richieste dei nostri clienti globali». Il Mercury V6 3.4 litri è un blocco motore, aspirato e a quattro valvole per cilindro con albero a camme in testa, il piede è progettato per ridurre l’attrito grazie al suo disegno idrodinamico, ed è decisamente leggero con i suoi 216 chilogrammi. Sono vari gli elementi di forza che il propulsore americano propone sul mercato. Uno sportello di ispezione nella parte alta della calandra che consente un controllo rapido del April-Aprile 2018 BARCHE

179


ENGINES

livello dell’olio e, nel caso, un veloce rabbocco senza rimuovere tutta la calandra. La possibilità di caricare le batterie al minimo, che protegge contro l’assorbimento di corrente a bordo derivante dall’utilizzo di sempre più apparecchiature elettroniche, con una capacità di carica di 20A a 650 rpm. Inoltre, c’è la funzione di controllo adattivo della velocità che mantiene costante il regime di rotazione del motore anche in caso di cambiamento di carico o di condizioni. «Questa è una grande aggiunta alla gamma»,

ha detto Martin Bass, presidente Mercury Marine EMEA, «Questi motori sono leggeri e silenziosi; avere un V6 che è più leggero di un quattro cilindri è semplicemente incredibile». In aggiunta alla livrea Nero Mercury, la nuova linea prevede anche la colorazione bianca per le potenze 200 hp e 225 hp e, per la prima volta, Mercury offrirà anche la possibilità di installare pannelli di 3 colori diversi per la personalizzazione da parte dei proprietari. Al Boat Show americano Mercury ha presentato anche il SeaPro 200 hp 3,4l V6, realizzato per lunghi tempi di esercizio, per la massima

Migliorato il rapporto peso potenza grazie alla diminuzione di peso che permette un miglioramento dell’ accelerazione e della coppia. 180 BARCHE

Aprile-April 2018

Improved power to weight ratio thanks to a weight reduction that allows better acceleration and torque.

affidabilità e con una calibrazione specifica per uso commerciale. In particolare gode del sistema “Advanced Range Optimization/ Aro”, sviluppato per ottimizzare l’autonomia a velocità di crociera. La centralina regola l’apporto di combustibile automaticamente in modo continuo e impercettibile per il guidatore. The official launch took place on occasion of the Miami International Boat Show 2018. The new range of V6 FourStroke 175 hp, 200 hp and 225 hp outboards came into being with the idea of repeating the success of the FourStroke 80-150 horsepower products. The new aesthetic design is striking and totally new, the result of a careful re-evaluation of forms aimed at transmitting, from first glance, the idea of modernity, technological evolution and projection into the future. It seems to have hit the mark, given the long line of enthusiastic fans at the Miami Show eager to try out the new outboard engines on several boats in the Key Biscayne Marine Stadium. The new Mercury V6 platform, in the words of John Pfeifer, President of Mercury Marine, «Will position Mercury to advance product leadership in the 175-225hp outboard category, and deliver across the board on consumer needs, addressing applications across recreational and commercial applications and strengthening our core product line-up by building off the success of our recent programs and delivering on the requirements of our global customers». The Mercury V6 3.4-litre is an aspirated, four-valve per cylinder engine block with


Mercury V6 FourStroke

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BARCHE 181


ENGINES

SCHEDA TECNICA MERCURY MARINE W6250 Pioneer Road P.O.Box 1939 Fond du Lac Wisconsin, USA BRUNSWICK MARINE IN ITALY Via Liguria 20 I-20068 Peschiera Borromeo (MI) N° verde 800 013695 T. +39 02553811 www.mercurymarine.com

TECHNICAL DATA

Tipo 4 tempi V6 Potenza 225 – 200 – 175 cv Giri/min 5200-6000 / 50005800 / 5000-5800 Cilindrata 3,4 l Distribuzione 24 valvole DOHC Start SmartStart Elettrico Rapporto piede 1.85:1 Alternatore 85 A Peso 215 kg

Engine Type: V-6 Horsepower: 225 / 200 / 175 hp WOT RPM 5200-6000 / 50005800 / 5000-5800 Displacement: 3.4L Induction: 24-valves, DOHC Starting: SmartStart Electric Gear Ratio: 1.85:1 Alternator: 85 amp Dry Weight 215 kg

Migliorati i consumi grazie al sistema “Advanced Range Optimization” (ARO) che permette un risparmio di carburante fino al 15 per cento. Improved fuel efficiency thanks to the ‘ARO - Advanced Range Optimization’, saving up to 15% consumption.

overhead camshaft and hydrodynamic footprint designed to reduce friction, and weighs in decidedly light at only 216 kilograms. There are various advantages that the American engine brings to the market. A service hatch on the top part of the cowl allows for a quick oil check and top-up without removing the whole cowl. There is

also the possibility to charge the batteries to a minimum, which protects against current absorption from the on-board use of ever more electronic equipment, and a charging capacity of 20A at 650 rpm. Additionally, there is an adaptive speed control function that keeps the engine rpm constant in the event of load and condition changes. «This is a great addition to the portfolio», says Martin Bass, President of EMEA Mercury Marine, «These engines are light and quiet. To have a V6 that’s lighter than a four-cylinder is just incredible». To the classic Mercury black styling, the new line adds white for the 200 hp and the 225 hp, and, for the first time, the possibility to install panels of 3 different colours for owner personalization. At the Miami Boat Show, Mercury also presented the SeaPro 200 Hp 3.4l V6, designed specifically for long operating times with maximum reliability and a specific calibration for commercial use. In particular, it exploits the ‘ARO - Advanced Range Optimization’ system, developed to optimize cruising fuel efficiency through constant and imperceptible automatic adjustments to the fuel supply. n

Con l’introduzione delle strisce di colore rosso, blu, grigio chiaro o grigio scuro, è possibile personalizzare il motore secondo il proprio gusto. With the introduction of red, blue, light grey or dark grey stripes, you can personalize the engine to your taste.

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TRIALS AND TESTS

Drive by Wire

184 BARCHE

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YAMAHA F175 C

Manetta elettronica ed elica SDS con parastrappi per ridurre la rumorosità durante l’innesto della marcia. Il comfort arriva anche sui 150 e 175 Electronic throttle and SDS propeller with flexible coupling to reduce noise when changing gear. Comfort also comes to the 150 and 175 by Niccolò Volpati - photo by Andrea Muscatello

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BARCHE 185


TRIALS AND TESTS

È

È un dato di fatto che non possiamo più rinunciare al comfort. Così, anche chi produce motori fuoribordo, si preoccupa, giustamente, di soddisfare questa esigenza. Nella già vasta gamma Yamaha mancava un propulsore da 150/175 cv con la manetta elettronica. L’azienda giapponese ha presto rimediato e proprio un anno fa ha presentato l’F175C al Miami Boat Show. Disponibile anche nella versione 150 cv, ha fatto il suo debutto europeo la scorsa estate, portando

la tecnologia Drive by Wire anche in questa fascia di potenza. In pratica, si è trattato di rendere compatibile una manetta elettronica con questo fuoribordo e anche di aumentare la silenziosità del cambio. Il comfort lo si ottiene con la manetta e con l’elica SDS con parastrappi che attutiscono l’innesto della marcia dal folle alla marcia avanti o indietro. Per la prova abbiamo avuto a disposizione un Capelli Tempest 700 Sun con il 175 sullo specchio di poppa. Appena mollati gli ormeggi, abbiamo affondato la manetta lentamente per verificare la risposta. È stata buona e decisamente pronta. Il ritardo è ormai praticamente inesistente e, da questo punto di vista, le performance sono ormai molto simili a quelle di una manetta meccanica. Con l’elettronica il comfort è sicuramente maggiore, anche perché l’erogazione della potenza è molto progressiva e regolare. Merito anche del propulsore che non tradisce la filosofia Yamaha e ha una grande cubatura con ben 2.785 cc. La cilindrata si fa sentire soprattutto ai bassi e medi regimi. Con quattro persone a bordo, per navigare al minimo di planata bastavano 2900 giri, 14 nodi di velocità con un consumo di 15 litri/ ora. Un ottimo risultato, così come tutti i

dati rilevati fino a 5000 giri, incluso quello della rumorosità contenuta. Per tirare fuori gli ultimi cavalli è necessario spingere e trimmare e, inevitabilmente, il consumo sale. Alla massima il fuoribordo beve quasi 62 litri raggiungendo una velocità di 40 nodi. Non male, così come l’accelerazione. La spinta è tanta e infatti il cronometro si ferma a 4 secondi per raggiungere la planata, poco più di sei per arrivare a 20 nodi e meno di dieci per toccare i 30 nodi di velocità. Insomma, tutte caratteristiche che non deluderanno gli smanettoni amanti delle performance, che potranno sfrecciare senza rinunciare al comfort. Me ne rendo conto soprattutto all’ormeggio. L’elica SDS non è solo silenziosa, ma anche molto precisa. Ogni volta che si inverte la marcia non si sentono colpi secchi né rumorosi, basta un leggero tocco per passare dal folle alla marcia indietro o avanti. La funzione Variable Trolling Speed (VTS), invece, sarà particolarmente apprezzata dai pescatori. È un sistema che consente di tenere il regime minimo più basso e di poterlo regolare a sbalzi di 50 giri/minuto per volta. Ideale per chi si dedica alla traina, ma anche per chi non vuole correre il rischio di superare i limiti di velocità in porto.

Il Capelli Tempest 700 Sun può essere motorizzato con un fuoribordo fino a 225 cavalli; con lo YAMAHA DI 175 CAVALLI ha superato, durante la nostra prova, i 40 nodi di velocità massima. The Capelli Tempest 700 Sun can have an outboard engine of up to 225 hp fitted; with the 175 HORSEPOWER YAMAHA it exceeded 40 knots during our test.

186 BARCHE

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TRIALS AND TESTS

It is a fact that we can’t make do with comfort any more. So, even companies that make outboard engines are focussing, and rightly so, on meeting this requirement. The very wide Yamaha range was lacking a 150/175 hp engine with electronic throttle. The Japanese company quickly addressed the issue and just last year presented the F175C at the Miami Boat Show. Also available in the 150 hp version, it made its European debut last summer, bringing drive by wire technology to this power range as well. In practice they have tried to make an electronic throttle compatible with this outboard engine and also to reduce gear change noise. Comfort comes from the throttle and with the SDS propeller with flexible coupling, which muffles the sound of the changing from neutral to forward or reverse gears. For the test, we had a Capelli Tempest 700 Sun available fitted with a 175 on the transom. We slipped moorings and right away slowly opened the throttle up to see how it responded. It was good, and definitely ready to go. There is practically no delay at all, and from that point of view, the level of performance has now become very similar to that of a mechanical throttle.

I motori F150 e F175 hanno un alternatore particolarmente potente (50 Amp) che assicura il funzionamento di tutta l’elettronica di bordo e la predisposizione al collegamento di un cavo per la ricarica della batteria dei servizi.

The F150 and F175 engines have a particularly powerful alternator (50 amps) which ensures the workings of all the on-board electronics and which is set up to have a cable attached to recharge the battery for onboard services.

PRESTAZIONI

TEST RESULTS

CANTIERI CAPELLI S.R.L. Via delle industrie, 19 I-26020 Spinadesco - Cremona (Italy) Tel. +39 0372 491399, info@cantiericapelli.it www.cantiericapelli.com

Capelli Tempest 700 Sun Lunghezza fuori tutto 7,15 m • larghezza massima 2,85 m • tubolari in neoprene Hypalon Orca 1670 dtex • peso 1.050 kg

Yamaha Motor Italia Via Tinelli 67/69, I-20050 Gerno di Lesmo (MI) Tel +39 039 60961, www.yamaha-motor.it

CONDIZIONI DELLA PROVA CONDITIONS ON TEST

• serbatoio carburante 220 litri • potenza massima installabile 225 cv omologazione CE cat. C • portata persone 16

Località//Place Onda//Wave Vento//Wind speed Persone a bordo//People on board Carburante imbarcato//Fuel volume on board

Da 0 a planata in 4’’ Gliding time span of 4s for a speed change from 0 to 14.1 knots Da 0 a 20 nodi in 6,6’’ Gliding time span of 6.6s for a speed change from 0 to 20 knots Da 0 a 30 nodi in 9,6’’ Gliding time span of 9.6s for a speed change from 0 to 30 knots Da 0 alla massima velocità in 20’’ Gliding time span of 20s for a speed change from 0 to 40.3 knots

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Aprile-April 2018

Giri/min Engine rotational speed 1/min

2900 3000 3500 4000 4500 5000 5300 5600

Comfort levels definitely increase with the electronic throttle, in part because the power is fed through in a very gradual and regular way. That is also the merit of the engine, which by being large doesn’t betray the Yamaha approach, with a full 2,785 cc. The engine capacity can be felt even at low and medium revs. With four people on board, we needed just 2,900 rpms and 14 knots to start planing, and used 15 litres an hour. That’s an excellent outcome, as were all the figures we noted up to 5,000 revs, including the one relating to noise containment. To deploy the last few remaining horsepower, you have to push and trim, so inevitably fuel usage increases. At top speed, the outboard engine uses about 62 litres, reaching a speed of 40 knots. Not bad, as was the acceleration. There is a lot of thrust and our stopwatch showed that four seconds were needed to glide, and not much more than six seconds to get to 20 knots and less than ten seconds to hit 30 knots. Overall, these are not figures that will disappoint people who are obsessed with performance data, who will be able to zip around without missing out on comfort levels. I notice it above all when mooring. The SDS propeller isn’t just quiet, but also very precise. Every time that you change direction, you don’t hear any banging or noise, you just need a light touch to go from neutral to forward or reverse gears. The Variable Trolling Speed (VTS) will be especially liked by fishermen. It is a system that means you can keep the minimum rev level lower, and set it in with steps of 50 rpm each time. Which is perfect for anyone who wants to troll, and also for anyone who doesn’t want to break the speed limit in harbours. n

Lago d’Iseo//Lake Iseo 0 0 4 105 l

LOA 7.15m • Maximum beam 2.85m • Tubes made of Naoprene Hypalon Orca 1670 dtex • Displacement 1050 kg

• Fuel tank volume 220 l • Maximum power rated 225 hp • EC Certfication Cat C • maximum people onboard 16

F175 C Ciclo operativo 4 tempi • 4 cilindri in linea • 16 valvole DOHC • cilindrata 2.785 cc • potenza 128.7 kW (175 cv) • regime di rotazione massimo 5000/min • 6000/min • alternatore 50° • peso a secco con elica 227 kg • elica 14,5x17

Engine Type: 4 stroke • 4 cylinders in-line • Configuration: 16 valve DOHC • Swept volume 2.785 cc • Outlet mechanical power 128.7 kW (175 cv) • Maximum rotational speed 5000/min • 6.000/min – Alternator 50° • Dry weight (With propeller) 227 kg • Propeller 14,5x17

Velocità kn Consumi totali l/h Rumore su scala A (in plancia) dB Boat Total Fuel consumption Sound level on scale A speed in knots (as volume flow) l/h (at the dashboard) dB

14,1 16,0 21,9 26,3 30,0 33,8 36,5 40,3

15,2 17,2 21,8 27,6 35,6 49,0 59,5 61,8

78 79 80 81 82 83 85 88

Note

minimo di planata//Minimum to glide

max con trim alzato//Maximum speed with trim up



COMPANIES

LA MIA AFRICA MY AFRICA

Un intervento particolare su uno yacht del 1930 interamente realizzato in teak. Il refitting è servito per proteggere Over The Rainbow dal clima particolare dell’equatore. La sua nuova destinazione, infatti, è la Tanzania A very special refurbishment on an all-teak 1930s yacht. The refit served to protect Over The Rainbow from the particular climate conditions of the equator. Its new destination is Tanzania by Niccolò Volpati photo by Andrea Muscatello

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CANTIERI NAVALI DI SESTRI Fulvio Montaldo e le sue maestranze hanno messo le mani su un bel po’ di barche che hanno fatto la storia dello yachting come Over The Rainbow varata nel 1930. Fulvio Montaldo and his skilled team have had their hands on quite a few boats that have made yachting history, like Over The Rainbow, launched in 1930.

Q

Quando nel 1939 Judy Garland cantava “Somewhere over the rainbow” nel film Il Mago di Oz, il motor yacht Over The Rainbow aveva lasciato le banchine del cantiere Dickie & Sons nel Nord del Galles già da nove anni. Chissà, magari è stato l’autore della canzone a ispirarsi alla barca e non viceversa. Oppure, il nome della barca è arrivato in un secondo momento. Non lo sappiamo con certezza perché la storia di questo bellissimo 35 metri si perde nel tempo. Di lei sappiamo che durante la

Seconda Guerra Mondiale fu sequestrata e utilizzata come pattugliatore. Nel dopoguerra, invece, fu utilizzata come casinò galleggiante, al largo della Grecia. Nel 2004 ha subìto un importante intervento di refitting ed è stata utilizzata in epoca recente come barca da charter in Mediterraneo. Ci lavoravano cinque persone di equipaggio e gli ospiti a piena capienza erano dieci. «Al di là della vita avventurosa che ha avuto, la barca è sempre stata molto ben tenuta», racconta Fulvio Montaldo, titolare dei

Cantieri Navali di Sestri. “Over The Rainbow” è infatti passata nelle sue mani. «La consegna era il 15 dicembre scorso e siamo riusciti a mantenere l’impegno con l’armatore», prosegue. Il nuovo proprietario è svedese, già cliente dei Cantieri di Sestri che, quindi, ha deciso di affidarsi alle loro sapienti mani per un nuovo refitting. «La sfida era quella di fare un lavoro di alto livello, come i precedenti, adattandola al nuovo contesto, senza alterarne le caratteristiche», spiega Montaldo. E qual è il nuovo contesto? April-Aprile 2018

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COMPANIES

Grazie a importanti interventi di restauro, realizzati dagli uomini del Cantiere Navale di Sestri, sono tornate a navigare in tutto il loro splendore, prestigiose barche d’epoca, come America, La Vagabunda, SeaHome, Riva Caravel e ora anche Over The Rainbow ritratta in queste immagini. Thanks to significant restoration works, carried out by the team of Cantiere Navale di Sestri, some prestigious ships like America, La Vagabunda, SeaHome, Riva Caravel and now even Over The Rainbow (in these pictures) have returned to sail in all their majesty.

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L’armatore, ci spiega, è proprietario di un’isola che si trova a 70 miglia dalla costa della Tanzania. E così Over The Rainbow sarà destinata a navigare nell’Oceano Indiano al servizio degli ospiti dell’armatore. L’intervento è stato abbastanza particolare perché è facile immaginarsi che in Tanzania le condizioni meteomarine siano estreme. La barca è tutta in teak, interni e fasciame. «Oggi non potresti nemmeno sognarti di costruire qualcosa di simile perché questo teak non esiste più». Mentre lo afferma, a Fulvio Montaldo gli occhi diventano quasi lucidi. Si vede che è affezionato al suo lavoro e alle barche. La Tanzania è poco sotto l’Equatore e il sole picchia tutto l’anno. Inoltre, l’acqua dolce a disposizione è poca. I marinai e l’equipaggio di uno scafo d’epoca sono abituati a lavare la barca ogni volta che rientrano in porto, ma su un’isola al largo della Tanzania, non è detto che questo sia sempre possibile. «Abbiamo usato una vernice particolare di Awlgrip», spiega il titolare del cantiere. Si tratta di un bicomponente che catalizza all’aria. È più duro e resistente di un classico bicomponente. Questo dovrebbe offrire una protezione più duratura nel tempo al sole e alla salsedine dell’Oceano Indiano. Il costo è ovviamente molto differente. «Un buon flating – ci spiega Montaldo – costa 30 o 40 euro al litro.


CANTIERI NAVALI DI SESTRI

Over The Rainbow è stata varata il 24 aprile del 1930. È interamente realizzata in teak, lunga 35 metri e larga 6. I motori da 230 cv ciascuno hanno 60 anni, poco meno dell’età della barca. Nel 2004 è stato fatto un primo intervento di refitting. Per la vernice è stato usato un nuovo bicomponente di Awlgrip che costa più di 100 € al litro. Il nuovo armatore intende portarla in Tanzania e ha scelto di farlo imbarcandola su un container. Ha scartato l’ipotesi di navigare fino all’Oceano Indiano in convoglio perché avrebbe dovuto tenere una velocità di crociera di 11 nodi. Over The Rainbow naviga a 13 nodi di massime e 10 di crociera, un nodo in meno rispetto ai convogli. Over The Rainbow was launched on 24th April 1930. It’s made entirely in teak, 35 meters long and 6 meters wide. The 230 hp engines are 60 years old, a little younger than the boat. An initial refit was carried out in 2004. A new bicomponent coating from Awlgrip was used, costing more than €100 per liter. The new owner plans to take the yacht to Tanzania, and has decided to load it onto a container ship. He dismissed the idea of sailing to the Indian Ocean in a convoy, because it would have had to sustain a cruising speed of 11 knots. Over The Rainbow sails at a maximum of 13 knots and 10 when cruising, one knot less than the convoy speed.

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COMPANIES

L’operatività logistica dei Cantieri di Sestri è in continua evoluzione e si incrementa costantemente anche grazie ai progressivi investimenti. The logistical operations of Cantieri di Sestri are constantly evolving and are constantly increasing thanks to progressive investments.

Over The Rainbow Costruttore Dickie & Sons, Londra Varo 1930 Progetto Exterior design: Jean-Michel Folon e Luc Bouvet Interior design: Sydac e Jean-Michel Folon Scafo Lunghezza fuori tutto 35m • larghezza 6m • pescaggio 2,8m • dislocamento 145.000 kg • velocità di crociera 10 nodi • velocità massima 13 nodi • 4 cabine ospiti • 3 cabine equipaggio Motori Gardner 8L3B • 2x171,51 kW (230 cv) • cilindrata 24,13 l • regime di rotazione massimo 1.150 giri/minuto Shipyard Dickie & Sons, London Year 1930 Project Exterior design: Jean-Michel Folon and Luc Bouvet Interior design: Sydac and Jean-Michel Folon Hull LOA 35m • Beam 6m • Draft 2.8m • Diplacement 145,000 kg • Cruising speed 10 kn • Maximum speed 13 kn • 4 guest cabins • 3 crew cabins Main Propulsion Gardner 8L3B • 2x171,51 kW (230 hp) • Swept volume 24.13 l • Maximal rotational speed 1150/min

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CANTIERI NAVALI DI SESTRI

Quello che abbiamo utilizzato per Over The Rainbow supera i 100». L’intervento non si è limitato a una bella sverniciata. È stata aggiornata tutta la strumentazione di bordo. Anche se la barca era già ben equipaggiata con strumenti moderni, sono state installate antenne in grado di funzionare alla perfezione anche a quelle latitudini. I motori, due Gardner da 230 cv ciascuno, di ben sessant’anni d’età, girano invece ancora alla perfezione. Per loro è stato sufficiente un controllo di routine. La parola controllo ci fa venire in mente che un lavoro del genere ne avrà avuti parecchi. «Il comandante della barca – racconta Montaldo – è una persona molto puntigliosa. Il primo surveyor è lui. E poi ci sono ben due enti che hanno verificato il nostro lavoro: il RINa e l’MSA (Marine Shore Assistance)». Oltre al refitting, anche il trasporto sarà particolare. È stata scartata la navigazione via mare perché avrebbe dovuto procedere in convoglio alla velocità media di crociera di 11 nodi. Over The Raimbow ne fa dieci e il convoglio non ti aspetta. Basta un nodo in meno e si rischia di rimanere distanti e questo potrebbe rappresentare un pericolo, soprattutto lungo alcune coste spesso teatro di atti di pirateria. Meglio metterla su un container per spedirla in Tanzania. «La barca è come uno Stradivari, molto delicata», spiega Montaldo. Non si può imbarcare con il rischio che subisca dei danni. E così l’armatore, su suggerimento del cantiere, ha scelto di far realizzare due selle in acciaio, apposta per il trasporto. Le selle saranno attaccate allo scafo mentre la barca è in acqua. Di questo lavoro si occuperanno dei sommozzatori specializzati. Dopodiché la gru solleverà la barca prendendola per le selle. Questa soluzione dovrebbe preservare il prezioso fasciame di Over The Rainbow. «Mi dispiacerebbe se si rovinasse», afferma Fulvio Montaldo. E mentre me lo dice, si percepisce la passione per il suo lavoro. Lui non è l’unico “restauratore” a Genova. Le aziende che lavorano nel diporto sono molte, anche se spesso si tende ad immaginare il porto come un luogo di movimentazione di container o per le demolizioni navali tipo Costa Concordia. «Genova dovrebbe diventare sempre di più un polo di attrazione per il diporto – racconta – per questo abbiamo creato un gruppo di lavoro che metta in rete i cantieri che si occupano di refitting e i porti turistici». I numeri sono dalla loro parte. Le aziende sono più di 20, il fatturato complessivo, indotto compreso, si aggira sui 300 milioni e gli addetti sono 1.500. Perché dovrebbero avere meno voce in capitolo di quanta ne ha l’Italsider? «Abbiamo appena iniziato, ma le istituzioni hanno risposto positivamente», prosegue Montaldo. Tre mesi fa hanno presentato al pubblico quella che potrebbe diventare l’embrione di una nuova associazione e la risposta è arrivata dalla Regione, dal Comune, dagli assessori e dalla Camera di Commercio. «Non vogliamo pestare i piedi a nessuno, semplicemente incrementare quello che già c’è. Genova può diventare un polo d’attrazione per tanti yacht che girano per la Liguria e dintorni. Qui c’è la cultura dello yacht, da sempre. Quando a Lavagna c’erano i Sangermani e a Varazze i Baglietto,

in Costa Azzurra non sapevano ancora come fosse fatto uno yacht», afferma con un pizzico di orgoglio. Genova può assistere barche da sei a cento metri di lunghezza e lo spazio in porto non manca. «Alle aziende come la nostra interessa promuovere Genova per farla diventare il polo più importante d’Italia per il diporto – prosegue Montaldo. – Non vogliamo sostituirci a nessuno e non vogliamo fare la guerra ad altre associazioni». E questa è già una notizia. Una buona notizia. When Judy Garland sang “Somewhere over the rainbow” in The Wizard of Oz in 1939, the motor yacht Over The Rainbow had already been nine years out of the Dickie & Sons shipyard in North Wales. Who knows, maybe the songwriter was inspired by the boat, not the other way round. Or perhaps the boat was named later on. We don’t know for sure, because the story of this gorgeous 35-metre yacht is lost in time. We know that during the Second World War it was commandeered and used as a patrol

boat. Then, after the war, it was used as a floating casino off the Greek coast. In 2004 it underwent a major refurbishment, and in recent years has been used for charters in the Mediterranean. It carried a crew of five, and the guests, at full capacity was ten people. «Regardless of the adventurous life it’s had, the boat has always been very wellmaintained» says Fulvio Montaldo, owner of the Cantieri Navali di Sestri. “Over The Rainbow” has now come into his hands. «The delivery date was 15th December, and we managed to meet the owner’s deadline», he continues. The new owner is Swedish and an existing client of the Sestri Shipyard who decided to put his trust in their skilled hands for a new refit. «The challenge was to do a topquality job, as had been done previously, to adapt the boat to its new life without altering its character». And what is its new life? He explains that the owner has an island 70 miles off the coast of Tanzania. And so Over The Rainbow is destined to sail the Indian Ocean at the service of the owner’s guests.

Legno, alluminio, acciaio, ma anche kevlar e carbonio. Non c’è barca che NON POSSA ESSERE RISTRUTTURATA dai Cantieri di Sestri. Wood, aluminium and steel, but also kevlar and carbon. There’s no boat that CAN’T BE RESTORED at Cantieri di Sestri.

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The task was somewhat unusual because, as you might expect, the weather and sea conditions in Tanzania tend to be extreme. The boat is made entirely in teak, interiors and cladding. «These days you couldn’t even imagine building something similar, because that kind of teak no longer exists». As he says this, Fulvio Montaldo’s eyes are almost wet. It’s obvious that he loves boats and the work he does. Tanzania is just below the equator and the sun shines all year round. What’s more, there’s very little fresh water available. Sailors and crews of vintage yachts are accustomed to washing their boats every time they arrive in port, but on an island off the Tanzanian coast, it’s unlikely that this will always be possible. «We used a special coating from Awlgrip», explains the shipyard owner. It’s a bicomponent that catalyses in the air. It’s tougher and more resistant than a conventional bicomponent. This should give longer-lasting protection from the sun and salt in the Indian Ocean. The cost is obviously far higher. «A good flating agent», Montaldo explains, «costs 30 or 40 euros a litre. The type we used for Over The Rainbow cost more than 100». But the work didn’t stop at a good coat of paint. All the on-board instruments were updated. Although the boat was already well-equipped with modern instruments, antennas were installed to ensure perfect functioning even at that latitude. The engines, however - two 230 cv Gardners at least 60 years old - still work perfectly. A routine checkover was all they needed. The word check makes us think that the boat must have gone through many similar ones. «The captain of the boat, says Montaldo, is an extremely punctilious person. He himself is the first surveyor. And then our work was checked by two other bodies: RINa and MSA (Marine Shore Assistance)». Besides the refitting, transporting the boat was tricky. Moving it by sea was not possible,

because it would have had to travel in a convoy at an average cruising speed of 11 knots. Over The Rainbow does ten knots, and the convoy won’t wait for you. Just one knot less and you risk falling behind, and this could be dangerous, especially along certain stretches of coast where piracy is sometimes a problem. It was better to put it on a container ship and send it to Tanzania. «This boat is like a Stradivarius, extremely fragile», says Montaldo. You can’t load it up with the risk of damaging it. And so the owner, at the suggestion of the shipyard, decided to have two steel brackets made specifically for the transport. The brackets will be attached to the hull while the boat is in the water. This will be done by specialised divers. After this, the boat will be lifted by crane, held by the brackets. This operation should safeguard Over The Rainbow’s valuable cladding. «I’d hate it to get ruined», says Fulvio Montaldo. And as he says it, his passion for his work is evident. He is not the only ‘restorer’ in Genoa. There are many firms operating in the leisure sector, although we often imagine the port as a place for container shipping or naval demolitions, like the Costa Concordia. «Genoa should become an increasingly attractive place for the leisure sector», he tells me, «and that’s why we’ve established a working group to create a network of firms operating in refitting and tourism». The numbers are on their side. There are more than 20 firms, with an overall turnover - including satellite businesses - of some 300 million, and around 1,500 employees. Why should they have any less say than the giant Italsider? «We’ve just got started, but the response from the institutions is positive», Montaldo continues. Three months ago they presented to the public what could be the embryo of a new association, and the response came from the Region, the municipality, from councillors and the Chamber of Commerce. «We don’t want to step on anyone’s toes, just increase what’s already there. Genoa can become an attractive hub for the many yachts travelling around Liguria and the surrounding area. Here there’s always been a yacht culture. When Sangermani were in Lavagna and Baglietto in Varazze, on the Cote d’Azur they didn’t even know how a yacht was made», he claims, with a touch of pride. Genoa can accommodate yachts from six to 100 metres, and there’s plenty of room in the port. «For businesses like ours, it’s in our interests to promote Genoa and turn it into Italy’s most important leisure port», Montaldo continues. «We’re not trying to replace anyone and we’re not looking for conflict with the other associations». And this is news. Good news. n

La lavorazione dei metalli, principalmente acciai e alluminio, è gestita per la quasi totalità dalle maestranze interne del cantiere. 196 BARCHE

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The processing of metals, mainly steels and aluminum, is almost entirely managed by the shipyard’s internal workers.



HISTORY

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ITALO SVEVO

Una questione di famiglia Italo Svevo non è stato solo un famoso scrittore, ma anche un dirigente d’azienda. Parte del successo delle antivegetative Veneziani lo si deve a lui

A family AFFAIR

As well as being a famous writer, Italo Svevo was also a company director. Part of the success of Veneziani’s antifouling products is down to him by Niccolò Volpati

C

Cominciamo dalla fine. È finita la prima Guerra Mondiale e Italo Svevo può dedicarsi pienamente al suo romanzo di maggior successo: “La coscienza di Zeno”. Per farlo, può finalmente limitare il suo impegno di dirigente d’azienda. Di cosa si occupava? Vernici antivegetative. La famosa pittura sottomarina Moravia, prodotta e venduta dalla Veneziani di Trieste, deve buona parte del suo successo commerciale proprio a Italo Svevo. È soprattutto merito suo, infatti, se l’antivegetativa Veneziani veniva prodotta anche a Londra, oltre che a Trieste e a Murano, e riforniva la Royal Navy britannica, ma non solo. Anche la carena di Shamrock V, il J Class con cui Sir Thomas Lipton, quello del tè, tentò, nel 1930, di conquistare la Coppa America, allora conosciuta come Coppa delle cento ghinee, utilizzava l’antivegetativa Veneziani. E anche Sir Lipton era un cliente conquistato da Italo Svevo. Facciamo però un passo alla volta. Questa storia inizia più o meno nella seconda metà del 1800 a Trieste. Giuseppe Moravia

produceva grasso per carri, ma si trattava di una merce povera, di poco guadagno. I suoi figli, Olga e Guido, furono perciò costretti a cercare fortuna a Marsiglia. In Francia, Olga si sposò con un droghiere: Gioachino Veneziani. Quando nel 1885 morì il padre, Olga rientrò a Trieste. In eredità, Giuseppe Moravia, lasciò principalmente dei debiti, ma nel testamento c’era anche una clausola misteriosa. Nel testo, infatti, si menzionava una formula segreta che riguardava la “pittura delle carene dei navigli” e nelle ultime volontà di Giuseppe Moravia era previsto che questo segreto venisse tramandato alla moglie Francesca, meglio conosciuta come Fanny. Fanny era una donna energica e per nulla dimessa. Decise di impiantare una fabbrica vicino a casa per meglio sorvegliare gli operai e per farci lavorare i figli. Comprò una ex fabbrica di stoviglie, già con i forni adatti per produrre la segretissima pittura per le carene dei navigli. La primissima vernice antivegetativa è stata prodotta da John Hay, un inglese. All’interno c’era catrame vegetale, olio minerale rettificato, perossido di rame e altre sostanze. In Inghilterra molti inventori si sbizzarrirono alla ricerca della formula magica per evitare la formazione di alghe e denti di cane sulle carene. Ma nessuno riuscì a sviluppare un prodotto davvero efficace. Quando nel 1885 Fanny ereditò la formula segreta del marito Giuseppe, non era più tanto giovane. Decise perciò di affidare la produzione al genero Gioachino Veneziani. Il problema fu che continuò lei a mantenere il segreto. Né Gioachino, né la moglie Olga, né gli operai April-Aprile 2018

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HISTORY

che lavoravano nella fabbrica, sapevano realmente che cosa ci fosse all’interno della misteriosa pittura sottomarina. Gioachino Veneziani faceva il droghiere a Marsiglia dove si produceva il famoso sapone di Marsiglia. Riuscì a modificare la formula segreta del suocero aggiungendo soda caustica e resina vegetale. Ottenne così lo stesso vantaggio che offriva il sapone di Marsiglia. A caldo, infatti, la pittura si stendeva perfettamente sulla carena, ma una volta raffreddata si induriva e aderiva perfettamente allo scafo. La vernice aveva anche il vantaggio di “lavare” lo scafo perché a contatto con l’acqua di mare si scioglieva lentamente e progressivamente. Nel 1887, solo due anni dopo che aveva iniziato l’attività, la vernice Moravia prodotta da Gioachino Veneziani, ebbe un enorme successo. Tutte le navi del Lloyd che transitavano per il porto di Trieste vennero trattate con questa nuova antivegetativa. La produzione crebbe rapidamente e alla fabbrica di Trieste se ne aggiunse un’altra a Murano, vicino a Venezia. Il vero e proprio direttore di produzione era Olga, moglie di Gioachino. Come la madre Fanny era spiccia e risoluta. Preferiva assumere operai non

particolarmente svegli perché quelli troppo intelligenti potevano carpire il segreto della formula della vernice antivegetativa. Per comunicare tra la fabbrica di Trieste e quella di Murano utilizzava un vero e proprio linguaggio cifrato per evitare lo spionaggio industriale. Olga in persona misurava l’esatta e segretissima temperatura delle caldaie per

Olga Moravia e Gioachino Veneziani ebbero quattro figli e una di queste, Livia, sposò Ettore Schmitz, ovvero Italo Svevo. Olga Moravia and Gioachino Veneziani had four children and one of them, Livia, married Ettore Schmitz, otherwise known as Italo Svevo.

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produrre la vernice e, soprattutto, stava col fiato sul collo degli operai per evitare che la produzione rallentasse. Nel giro di qualche anno, Gioachino si trasferì in campagna e lasciò la moglie a occuparsi di tutto. Ma cosa c’entra Italo Svevo con questa storia? Olga Moravia e Gioachino Veneziani ebbero quattro figli e una di queste, Livia, sposò Ettore Schmitz, ovvero Italo Svevo. Ettore Schmitz nacque a Trieste nel 1861. A quattordici anni fu mandato, insieme ai fratelli, a studiare il tedesco in Baviera. Poi fece rientro a Trieste e per ben diciannove anni fu impiegato in banca. Un lavoro che non lo appagò. Iniziò a scrivere romanzi e nel 1892, con lo pseudonimo di Italo Svevo pubblicò “Una vita” a cui seguì, sei anni più tardi “Senilità”. Entrambi questi romanzi rimasero quasi del tutto sconosciuti. Né il pubblico, né la critica li apprezzarono. Nel 1896 sposò Livia Veneziani e nel 1899, dopo essersi dimesso dall’impiego in banca, fu assunto nell’azienda del suocero Gioachino Veneziani. L’attività di romanziere era quasi del tutto stata accantonata dopo i due insuccessi. Olga però non si fidava pienamente di lui. Era un tipo con troppi grilli per la testa. Appassionato di letteratura, assiduo frequentatore di biblioteche e voleva perfino fare lo scrittore! Ma all’inizio del ‘900 si presentò l’occasione per mettere all’opera questo genero così bizzarro. Si dice che a Malta un ammiraglio inglese notò una nave austriaca mentre entrava in porto per i lavori di carenaggio. Rimase stupito della pulizia della carena e informandosi venne a sapere che la precedente pitturazione era stata fatta più di sei mesi prima. Come era possibile? Quale miracolosa pittura sottomarina aveva? La vernice Moravia, ovviamente, prodotta dalla ditta Veneziani di Trieste. E così la Royal Navy decise di rifornirsi di quell’eccezionale prodotto. Olga inviò a Londra Ettore Schmitz e, come raccontò allo scrittore Umberto Saba, costui era molto in tensione per quella trattativa con la Marina Militare più potente del mondo. Quando incontrò l’ammiragliato britannico, fu introdotto in una stanzetta spoglia, poco dopo arrivò un ufficiale in borghese che gli pose poche semplici domande e lo rassicurò che la pratica era già conosciuta: l’affare era concluso! Svevo si dedicò allora alla produzione e nel 1903 a Charlton, un


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La Fabbrica Vernici e Intonaci Sottomarini Gioachino Veneziani S.A. viene fondata a Trieste nel 1863 da Giuseppe Moravia che ne affida la gestione alla figlia Olga Moravia ed al genero Gioachino Veneziani per la produzione e la commercializzazione della Vernice Moravia, prodotto sottomarino per le carene delle navi per evitare la proliferazione di alghe ed altri vegetali e realizzato con una formula a lungo segreta.

The Fabbrica Vernice e Intonaci Sottomarini Gioachino Veneziani S.A. was founded in Trieste in 1863 by Giuseppe Moravia, who entrusted its running to his daughter Olga Moravia and his son-in-law Gioachino Veneziani. It produced and marketed Moravia paint, an underwater product for the hulls of ships that helped prevent the proliferation of algae and other plant life, using a formula that was kept secret for many years.

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HISTORY

sobborgo di Londra vicino a Greenwich e all’Arsenale, aprì la sede inglese della ditta Veneziani. Tutta la pratica fu seguita da Italo Svevo: scelta del luogo, acquisto della struttura, assunzione degli operai. Italo Svevo era ormai un famoso uomo d’affari e viaggiava di continuo spostandosi da Trieste e Murano a Londra. Aveva bisogno di migliorare il suo inglese e per questo si rivolse a un insegnante privato che abitava a Trieste. Costui, altro non era che lo scrittore James Joyce con il quale strinse un forte legame d’amicizia. Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, Gioachino Veneziani, che era cittadino italiano e per di più sospettato di irredentismo, riparò, insieme con la moglie Olga, prima in Italia, poi a Zurigo e a Londra. Il regolamento di guerra imponeva che ogni fabbrica avesse a capo un cittadino austriaco. E così Ettore Schmitz, che aveva il passaporto austriaco, divenne unico titolare della ditta Veneziani. Il 10 dicembre 1917 due MAS italiani affondarono la corazzata Wien alla fonda nel porto di Muggia, proprio davanti alla casa e alla ditta Veneziani. Ettore Schmitz e Livia Veneziani, contravvenendo alle disposizioni sull’oscuramento, accesero le luci, permettendo così ai marinai scampati di raggiungere la villa dove vennero anche rifocillati. Alla fine della guerra, Trieste era ormai diventata territorio italiano e Olga Moravia poté riprendere il suo posto nella conduzione della fabbrica di famiglia. Ettore Schmitz ritornò a essere Italo Svevo e, incoraggiato dal suo ex insegnante d’inglese James Joyce, poté dedicarsi alla stesura del suo romanzo di maggior successo: “La coscienza di Zeno”. Let’s start from the end. The First World War is over and Italo Svevo can now devote himself fully to his most successful novel: Zeno’s Conscience. In order to do so, he can finally cut down on his commitments as a company director. What was his

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business? Antifouling paints. The famous underwater paint called Moravia, produced and marketed by Trieste-based Veneziani, owes much of its commercial success to Italo Svevo himself. In fact, it is primarily due to him that Veneziani antifouling products were also produced in London, as well as Trieste and Murano, and used to supply the British Royal Navy, among others. Even the hull of the Shamrock V, the J Class with which Sir Thomas Lipton, the famous tea merchant, attempted to win the America’s cup in 1930, then known as the Hundred Guinea Cup, was treated with Veneziani antifouling paint. And Sir Lipton was one of the clients won over by Italo Svevo. However, let’s take it one step at a time. This story begins more or less in the second half of the nineteenth century in Trieste. Giuseppe Moravia produced cart grease, but it was a cheap product with very little profit. His children, Olga and Guido, therefore had to seek their fortunes in Marseille. While in France, Olga married a grocer: Gioachino Veneziani. When her father died in 1885, Olga returned to Trieste. Giuseppe Moravia had mainly left debts, but his will also included a mysterious clause. In fact, the text mentioned a secret formula for “paint for ship hulls” and the last wishes of Giuseppe Moravia were that this secret be handed down to his wife Francesca, better known as Fanny. Fanny was a dynamic and not at all demure woman. She decided to set up a factory near her home so she could supervise the workers better and get her children to work there. She purchased a former dish factory, already fitted with furnaces suitable for producing the top-secret paint for ship hulls. The first antifouling paint had been produced by the Englishman John Hay. It contained vegetable tar, rectified mineral oil, copper peroxide and other substances. Many English inventors went wild searching for a magical formula to prevent algae and barnacles forming on hulls. But no one managed to develop a truly

effective product. When Fanny inherited the secret formula from her husband Giuseppe in 1885, she was no longer a young woman. She therefore decided to entrust its production to her son-in-law Gioachino Veneziani. The problem was that she continued to keep the secret. Neither Gioachino, nor his wife Olga, nor the workers at the factory, really knew what was in the mysterious underwater paint. Gioachino Veneziani had been a grocer in Marseille and also dealt in the famous soap of Marseille there. He managed to modify his father-in-law’s secret formula by adding caustic soda and plant resin. This produced the same advantage offered by soap of Marseille. In fact, when it was heated it could be applied smoothly and evenly to the hull, but once it cooled it hardened and adhered perfectly to the structure. The paint also offered the benefit of “washing” the hull, because when in contact with the seawater it dissolved slowly and gradually. In 1887, just two years after starting the business, the Moravia paint produced by Gioachino Veneziani was an enormous success. All the ship’s owned by Lloyd that travelled through the port of Trieste were treated with this new antifouling product. Production grew rapidly and a new factory was built in Murano, near Venice, in addition to the one in Trieste. The actual production director was Olga, Gioachino’s wife. Like her mother Fanny, she was brusque and resolute. She preferred to employee workers who were not

Italo Svevo ha lavorato presso Fabbrica Vernici e Intonaci Sottomarini Gioachino Veneziani S.A., in quanto genero di Gioacchino Veneziani, come direttore della filiale Veneziani di Charlton.

Italo Svevo worked at the Fabbrica Vernici e Intonaci Sottomarini Gioachino Veneziani S.A., as the son-in-law of Gioacchino Veneziani, and was the director of the Veneziani branch in Charlton.


ITALO SVEVO

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HISTORY

Bibliography Fulvio Anzellotti, Il segreto

di Svevo, Comunicarte, 2011 Valeria Isacchini, Italo Svevo e la vernice sottomarina, Marinai d’Italia, 2017

Thanks Museo Sveviano di Trieste, www.museosveviano.it

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too bright, as anyone who was too intelligent even wanted to be a writer! Early in the might be able to work out the secret formula twentieth century she had the opportunity to for the antifouling paint. She also used her set this bizarre son-in-law to work! It is said own encrypted language for communications that an English admiral in Malta noticed between the factories in Trieste and Murano, an Austrian ship as it entered the port for to avoid industrial espionage. Olga personally bottom clearing and painting work. He was measured the exact, top-secret temperature amazed by how clean its hull was and made of the boilers used to produce the paint and inquiries, discovering that it had previously constantly breathed down the workers’ necks been painted more than six months earlier. to stop production from slowing down. Within How was it possible? What miraculous the space of a few years, Gioachino moved underwater paint had been used? Moravia to the countryside and left his wife to handle paint, obviously, produced by Veneziani in everything. But what does Italo Svevo have Trieste. And so the Royal Navy decided to to do with this story? Olga Moravia and procure that exceptional product for its own Gioachino Veneziani had four children and use. Olga sent Ettore Schmitz to London and, one of them, Livia, married Ettore Schmitz, as he recounted to the writer Umberto Saba, otherwise known as Italo Svevo. Ettore he was very tense about the negotiations Schmitz was born in with the most Trieste in 1861. At the Oggi i marchi Veneziani Yachting, powerful navy in the age of 14, he and his world. When he met Boero YachtCoatings e Attiva brothers were sent the British Admiralty, Marine sono di proprietà del to Bavaria to study was brought into a Gruppo Boero. La Business Unit he German. He then bare little room, and Yachting comprende una linea returned to Trieste, shortly afterwards completa di antivegetative; primer an officer in plain where he worked at epossidici; stucchi; fondi; smalti e clothes asked him a a bank for nineteen years. He didn’t find few simple questions vernici. this work fulfilling. He and assured him Today the Veneziani Yachting, began writing novels that the practice was Boero YachtCoatings and Attiva and, in 1892, under already known: the Marine brands are owned by the the pseudonym Italo deal was done! Svevo Boero Group. The Yachting Business then devoted himself Svevo, he published Unit comprises a complete line of to production and in A Life, followed by As antifouling products: epoxy primers; 1903, in Charlton, a Man Grows Older six years later. Both sealants; basecoats; enamels and a London suburb these novels remained near Greenwich paints. almost unknown. and the docks, he They were not opened the English appreciated by the public or critics. In 1896 branch of Veneziani. The entire procedure he married Livia Veneziani and, in 1899, after was supervised by Italo Svevo: choice of leaving his job at the bank, he was employed location, purchase of the structure, hiring in the family firm by his father-in-law of the workers. Italo Svevo had now become Gioachino Veneziani. His work as a novelist a famous business man and travelled was almost entirely set aside following the continuously between Trieste, Murano and two flops. However, Olga did not completely London. He needed to improve his English trust him. He was a man with a head full of and this is why he contacted a private strange ideas. Passionate about literature, teacher living in Trieste. This teacher was he was often to be found in libraries and none other than the writer James Joyce, with whom he established a firm friendship. At the outbreak of the First World War, Gioachino Veneziani, who was an Italian citizen and, moreover, one suspected of irredentism, sought refuge with his wife Olga, firstly in Italy, then in Zurich and London. War regulations meant that every factory had to be run by an Austrian citizen. And so Ettore Schmitz, who had an Austrian passport, became the sole owner of Veneziani. On 10 December 1917, two Italian MAS boats sunk the Wien battleship in the port of Muggia, immediately opposite the Veneziani home and factory. Ettore Schmitz and Livia Veneziani broke the blackout regulations and turned on the lights, enabling the surviving sailors to make their way to their villa, where they gave them food and drink. At the end of the war, Trieste had become Italian territory and Olga Moravia was able to resume her place at the head of the family factory. Ettore Schmitz went back to being known as Italo Svevo and, encouraged by his former English teacher James Joyce, he was able to devote himself to writing his most successful novel: Zeno’s Conscience. n



TRIALS AND TESTS

15.95m

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Mai nervosa BÉNÉTEAU OCEANIS 51.1

Never NERVOUS

Volumi, prestazioni e comfort. La gamma Oceanis si rinnova partendo dallo scafo e dalle linee d’acqua per soddisfare le esigenze dei crocieristi moderni

Space, performance and comfort. The Oceanis range has been updated, starting from the hull and the waterlines, so as to meet the needs of modern owners by Niccolò Volpati Photo by Guido Barbagelata and Gilles Martin-Raget

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I

TRIALS AND TESTS

Il 51.1 rappresenta la settima generazione della gamma Oceanis. Il capostipite fu il 350 che vide la luce circa a metà degli anni ’80. Da allora le barche sono cambiate molto. L’obiettivo però è sempre lo stesso: realizzare la miglior barca possibile per la crociera. Le barche sono cambiate perché è cambiato il modo di andare in barca. Le prime volte che in vita mia sono salito su un cabinato, se facevi cinque nodi sottovela, ti sembrava di volare. Oggi probabilmente non srotolerei nemmeno il genoa se sapessi di navigare a soli cinque nodi di velocità. La velocità è un aspetto non trascurabile. Come fare per essere veloci senza rinunciare al comfort e ai volumi? Berret Racoupeau ha ridisegnato lo scafo di questo nuovo Oceanis. E lo ha fatto mantenendo un’opera viva piuttosto stretta in modo da non precludere le performance e da garantire un buon passaggio sull’onda.

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Dalla linea di galleggiamento in su, i volumi crescono. Lo si nota anche dallo spigolo che parte da prua e arriva fino a poppa. Questa non è l’unica soluzione pensata per navigare veloci. Esistono anche diverse versioni. Quella più “corsaiola” ha un pescaggio extralungo che misura ben 280 cm e una zavorra di poco più di 3.000 kg. Cambia anche il piano velico. Quello standard, ultra comodo, prevede una randa avvolgibile e un fiocco auto virante. La tela così è piuttosto poca. Scegliendo il genoa al 105% si dispone di 13 m 2 in più e lo stesso vale per la randa. Quella tradizionale offre 10 m 2 di tela in più rispetto a quella avvolgibile. Il modello che abbiamo testato a Port Ginesta vicino a Barcellona aveva queste caratteristiche, con in aggiunta un albero in carbonio che il cantiere propone sempre come optional. L’aria catalana non era né eccessiva, né troppo risicata. Una condizione ideale per la crociera, con un vento compreso tra 8 e 14 nodi. Il 51.1 si è comportato bene, sia a vele bianche, sia con il Code 0. Abbiamo navigato sempre sopra i sei nodi, sfiorando a volte gli otto. Una prestazione più che sufficiente per chi ama andare in crociera. La barca fa venire voglia di issare la randa e srotolare la vela di prua. Fa venire voglia di navigare, anche perché la conduzione è molto semplice. Tutte le manovre sono rinviate in pozzetto e con il winch elettrico, anche l’issata di randa è un gioco da ragazzi. Il timone è equilibrato: sensibile e mai troppo duro. L’accelerazione è progressiva. La barca non è nervosa, né reattiva come un racer.


BÉNÉTEAU OCEANIS 51.1

Ottimi i volumi grazie alla nuova forma dello scafo che regala un baglio maggiore rispetto alle precedenti versioni di Oceanis. Ottima anche la tanta luce naturale in tutti i locali. Molte le versioni a disposizione: si passa da 3 cabine e 2 bagni fino a 5 cabine e 3 bagni.

The interiors are excellent, thanks to the new shape of the hull which gives a beam that is larger than in the previous versions. The large amount of natural light in all the rooms is also excellent. There is a wide choice of versions available, ranging from 3 cabins and 2 bathrooms up to 5 cabins and 3 bathrooms. April-Aprile 2018

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TRIALS AND TESTS

PRESTAZIONI

TEST RESULTS BÉNÉTEAU SA Zone Industrielle des Mares F-85270 Saint Hilaire de Riez, Francia Tel +33 2 51 55 83 05 www.beneteau.com

CONDIZIONI DELLA PROVA CONDITIONS ON TEST

Velocità max di bolina nodi //Hauling max speed in knots

7.8 Superficie velica m2 //Sailing surface m2

93.9 Rapporto lung./larg. //L/W

3.3 Dislocamento ton //Displacement t

14 210 BARCHE

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Località//Place Persone a bordo//People on board Carburante imbarcato//Fuel on Board Acqua imbarcata//Water on board Mare//Sea state Vento//Wind speed

Port Ginesta – Barcellona (Spain) 6 200l 50l calmo//calm Tra 8 e 14 nodi//Between 8 and 14 knots

PRESTAZIONI A MOTORE UNDER POWER PERFORMANCE Giri/min Velocità kn Rumore su scala A (cabina poppa) dB Engine rotational Boat Sound level on scale A speed 1/min speed in knots (at the cabin astern) dB 1000 1500 2000 2500 3000 3300

3.6 5.5 7.3 8.3 8.8 8.9

Il diagramma polare mostra la propensione di Oceanis 51.1 a dare il meglio di sé alle portanti. Buone le performance di bolina, anche se non è eccezionale la capacità di stringere il vento.

64 68 73 80 82 85

The polar diagram shows the tendency of the Oceanis 51.1 to show its best qualities when sailing with the wind. The performance close to the wind is also good, even though its ability to sail close-hauled is not exceptional.

PRESTAZIONI A VELA UNDER SAIL PERFORMANCE Andatura Point of sail Bolina stretta//Close wind Bolina stretta//Close wind Bolina//On the wind Bolina//On the wind Bolina larga//Close reach Bolina larga//Close reach Traverso//Beam reach Lasco//Broad reach

Angolo Angle 35° 40° 45° 50° 60° 60° 90° 120°

Velocità Nodi Speed knots 6.2 7.4 7.8 6.9 5.3 7.6 7.1 6.1

Vento Reale Nodi Real Wind knots 12.3 13.3 14.0 - Code 0 13.0 9.9 10.4 - Code 0 8.6 - Code 0 8.3 - Code 0

Note Remarks

Progetto: Berret Racoupeau Yacht Design (architettura navale) e Nauta Design (interni e coperta) Scafo: Lunghezza fuori tutto 15,95m • lunghezza scafo 14,98m • lunghezza al galleggiamento 14,52m • baglio massimo 4,80m • pescaggio lungo 2,30m • pescaggio corto 1,85m • pescaggio versione “performance” 2,80m • peso chiglia lunga 3.396 kg • peso chiglia corta 3.604 kg • peso chiglia “performance” 3.198 kg • dislocamento a vuoto 13.930 kg • serbatoio carburante 200 l • serbatoio acqua 440 l • sup. velica randa avvolgibile 45,8 m2 • sup. velica randa tradizionale 55,8 m2 • sup. velica genoa autovirante 48,1 m2 • sup. velica genoa 105% 61 m2 • sup. velica Code 0 140 m2 • sup. velica spinnaker 180 m2 Motore: Yanmar 4JH110 • potenza 80,9 kW (110 cv) • regime di rotazione massimo 3.300 giri/minuto • cilindrata 1.995 litri • peso a secco 224 kg • linea d’asse e tre pale abbattibili Certificazione CE: Cat. A 13 persone • cat. B 14 persone • cat. C 16 persone Prezzo: 530.750 €, Iva esclusa, versione prova Project: Berret Racoupeau Yacht Design (naval architecture) and Nauta Design (interiors and superstructure) Hull: LOA 15.95m • Length 14.98m • Waterline length 14.52m • Maximum beam 4.80m • Deep draught 2.30m • Shallow draught 1.85m • “Performance” version draught 2.80m • Deep ballast weight 3,396 kg • Shallow ballast weight 3,604 kg • “Performance” version weight 3,198 kg • Light mass displacement 13,930 kg • Fuel tank volume 200 l • Water tank volume 440 l • Furling mailsail 45.8 m2 • Mainsail 55.8 m2 • Selftacking jib 48.1 m2 • Genoa (105%) 61 m2 • Code 0 140 m2 • Spinnaker 180 m2 Main Propulsion: Yanmar 4JH110 • Outlet mechanical power 80.9 kW (110 cv) • Maximum rotational speed 3300/min • Swept volume 1995 l • Dry weght 224 kg • In-line propulsion • Three foldable blades propeller EC Certification: Cat. A 13 people • Cat. B 14 people • Cat. C 16 people Price: 530,750 €, (Exclusive VAT)- As Tested


BÉNÉTEAU OCEANIS 51.1

Aumenta la velocità quando il vento s’intensifica, ma senza strappi. Anche questa caratteristica contribuisce al comfort in navigazione. Non si ha, infatti, mai la sensazione di perdere il controllo. Durante il test, l’onda di scia di qualche mercantile presa di ¾ di poppa, non ci ha disturbato. Non ho mai avuto la sensazione di rischiare una strambata involontaria. Il timone contrasta bene l’onda, anche quando è formata e la barca mantiene facilmente la rotta. Della coperta, mi sono piaciuti i volumi dei tanti gavoni, la zattera autogonfiabile ubicata all’interno del tavolo del pozzetto e la soluzione per il tender. Non c’è il garage, anche perché avrebbe tolto tanto spazio sia ai gavoni del pozzetto, sia alle cabine di poppa. La soluzione adottata da Bénéteau prevede due gruette telescopiche a scomparsa. Quando non servono, non si vedono nemmeno, mentre se si vuole appendere il tender a poppa, basta estrarle. Gli interni, curati da Nauta come la coperta, beneficiano dei volumi disponibili grazie al nuovo scafo. Colpiscono l’abitabilità in tutti i locali, la tanta luce naturale e i tientibene collocati in tanti punti strategici. Dai corrimano per scendere le scale dal pozzetto, a quelli sul soffitto che tagliano a metà la dinette. In ogni luogo c’è un tientibene a cui attaccarsi. I layout degli interni sono, come era facile immaginarsi, assai numerosi. Si può scegliere la versione più armatoriale con tre cabine e due bagni oppure quella con tre cabine e tre bagni, quattro cabine e quattro bagni o, infine, il layout con cinque cabine e tre bagni. Quella che abbiamo provato era la versione più armatoriale con una grande cabina a prua e due gemelle a poppa. Quella armatoriale di prua è molto ampia con tanto spazio per lo storage, una cuccetta matrimoniale larga ben 160 cm e il bagno sdoppiato in due: locale wc da una parte e box doccia dall’altra. Ottimo anche lo spazio destinato al carteggio che si trova subito a ridosso della cabina armatoriale. Si tratta di una vera e propria postazione. Il tutto corredato da un design e da finiture decisamente curate.

also a sign of it. That isn’t the only choice that has been made to maximise speed. The boat is available in many versions. The more “racing” one has an deep draught of as much as 280 cm, and displaces just over 3,000 kg. The sail plan is also different. The standard, extremely comfortable one, has a furling mainsail and a self-tacking jib. There isn’t a lot of sail. By choosing the 105% genoa you get 13 m 2 extra sail, and the same goes for the mainsail. The traditional option is 10 m 2 bigger than the furling one. The model that we tried out at Port Ginesta near Barcelona had these characteristics, and additionally a carbon fibre mast that the yard always offers as an option. There wasn’t an excessive amount of wind in the Catalan waters, and nor was there too little. They were ideal cruising conditions, with wind between 8 and 14 knots. The 51.1 handled well, both with the main sails, and with the Code 0. We were always above six knots, and at times touched eight. That was a good enough level of performance for people who like to cruise. The boat makes you want to raise the main sail and unfurl the foresail. It makes you want to sail, not least because it is very easy to steer. All the rigging can be handled from the cockpit and with the electric winch, and even hoisting the main sail is child’s play. The helm is well balanced: sensitive and never too firm. The acceleration is gradual. The boat isn’t nervous, and neither does it react like a racer. It increases speed when the wind increases, but without sudden bursts. This is another characteristic which contributes to feeling comfortable while sailing. Indeed you never get the feeling that you are losing control. During the test, the bow waves produced by cargo ships, taken ¾ on the stern, didn’t trouble us.

The 51.1 is the seventh generation of the Oceanis range. Their forerunner was the 350, which was launched in the mid-1980s. Boats have changed a lot since then. But the aim has always been the same: to produce the best possible boat for cruising. Boats have changed because the way we use them has changed. The first times that I ever went on board a sail boat with a cabin, it felt as if you were flying if you did five knots under sail. Nowadays I probably wouldn’t get out the genoa if I only knew I would only be sailing at five knots. Speed is something that shouldn’t be overlooked. But how can you be fast without neglecting comfort and space? Berret Racoupeau has redesigned the hull of this new Oceanis. And it’s done so by keeping the bottom fairly narrow so as not to affect performance and to make sure that it cuts through the water well. From the waterline upwards, the volumes increase. The gunwale line, which starts at the bow and goes as far as the stern, is April-Aprile 2018

BARCHE 211


TRIALS AND TESTS

I never got the feeling that I was in danger of gybing without wanting to. The steering takes the force of the waves well, and the boat holds its course even when the waves are rough. What I liked on the deck are the size of all the lockers, the self-inflating raft located inside the cockpit table and the solution for the tender. There isn’t a garage, in part because that would have taken away a lot of space both from the cockpit lockers, and also from the stern cabins. The solution adopted by Bénéteau is to have two telescopic cranes which fold away. You can’t even see them when they aren’t in use, while if you want to hang the tender from the stern, you just have to get them out. The interiors, which like the superstructure were designed by Nauta, benefit from the volumes available because of the new hull. All areas are surprisingly liveable, with impressive amounts of natural light and grab rails located in a lot of strategic positions. From the railings to go up the stairs from the cockpit, to those on the ceiling that bisect the dinette. There are grab bars to hold on to everywhere. As expected, there are many interior layouts to choose from. One can opt for the most owner-friendly version, with three cabins and two bathrooms, or the one with three cabins and three bathrooms, four cabins and four bathrooms or, finally, a layout with five cabins and three bathrooms. The one we tried was the most owner-friendly version, with a large cabin in the bow and two twin rooms astern. The owner cabin in the bow is very large, with plenty of space for storage, a double berth which is as much as 160 cm wide and the bathroom divided into two: a WC area on one side, and a shower cubicle on the other. The chart table, immediately next to the owner’s cabin, is also excellent. It is a real workstation. All of it is carefully designed and finished. n

Studiata per garantire buone performance sottovela, senza necessità di equipaggi numerosi. Tutto è rinviato in pozzetto e ogni manovra è facile da fare. Si può scegliere tra un piano velico con randa avvolgibile e fiocco auto virante e uno più racer con 10 m2 di tela in più per la randa e un genoa al 105%. The deck has been designed to ensure good performance under sail, without the need for a big crew. Everything can be controlled from the cockpit every manoeuvre is easy to execute. You can choose between a sail plan with furling mainsail and a selftacking jib and a racer with 10 m2 of extra main sail and a 105% genoa. 212 BARCHE

Aprile-April 2018



CHARTER BROKERAGE SECTION

AT LAST Cabin Configuration: 1 Master3 Double1 Twin1 Pullman Length 145 ft, Beam 28 ft, Draft 7 ft, Built 1990 | 2017 Construction Aluminium Engines 2 x MTU (2,535HP) Cruising speed 12 Knots Builder Heesen Exterior designer Gerhard Gilgenast Interior designer Tui Pranich From $135,000 per week + expenses u Northrop & Johnson +1 954 522 3344, press@northropandjohnson.com

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Length: 73.55m, Builder: Nobiskrug, Built/Refit: 2012/ 2016, Cruising Speed: 14 Knots, Crew: 20, Guests: 12, Cabins: 7 Price: from 600 000 € / week + VAT + All u Monaco Yachting Agency +37799900003 www.monacoyachtsagency.com

PHOENIX II

SAVANNAH

Length: 90.02m, Builder: Lurssen, Built/Refit: 2010/2011, Guests: 12, Cabins: 6. Price: 1 000 000 $ / week + VAT + All. Available in the Mediterranean for summer 2018 u Monaco Yachting Agency +37799900003 www.monacoyachtsagency.com

Length: 83.5m, Builder: Feadship Built: 2015, Cruising Speed: 14 Knots, Cabins: 6. Price: 1 000 000 € / week + VAT + All. Available in the Mediterranean for bookings in July 2018. u Monaco Yachting Agency +37799900003 www.monacoyachtsagency.com

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Bernard Gallay

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SOUTHERN STAR

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EURO SAIL YACHT

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BROKERAGE SECTION 59’ Marquis

ELEONORA

Length: 59 ft, Year: 2007, Hull Material: Fiberglass, Location: Miami, FL, United States Price: $ 799,000

Year: 2000, Cabins: 4, LOA: 49.50m, Beam: 8.11m, Draft: 5.20m, Flag: British. Asking Price: € 7 950 000 EUR

u Florida Yachts International

u

Bernard Gallay

sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com

+33 (0)4 67 66 39 93. info@bernard-gallay.com www.bernard-gallay.com

BENETEAU - 57

DYNAMIQ JETSETTER

Lunghezza fuori tutto: 17.60 m, Larghezza: 4,98 m, Dislocamento: 21500 kg Prezzo: 359.000,00 €

Length 128 ft, Beam 25 ft Draft 6 ft, Built 2017, Exterior designer Dobroserdov Design ASKING PRICE € 10,900,000 (Approx $13,537,000 ) u Northrop & Johnson +34 971 707 900 www.northropandjohnson.com

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EURO SAIL YACHT

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Dalla Pietà DP 58’ HT

Dalla Pietà DP 72’ HT

GB 46 CL

GB 47EU

Serenity 19 M

Mostes Offshore 31

Year 2006. Engines: MAN CR - 2 X 1100 HP - 560 hours. Very good conditions, Full optional. LOA: 18,67 mt, BEAM: 5,00 mt. Price Euro 440.000,00 u Giorgio Dalla Pietà –

Year 2006. Engines: Caterpillar C32 X 1675 HP – 1500 hours. Full optional. LOA: 23,02 mt, BEAM: 5,81 mt. Price Euro 950.000,00 u Giorgio Dalla Pietà –

2005 2 x 450 Cummins 2 cabine 2 bagni galley down EUR 385.000 u Giaroli sas + 41 79 5524951, + 39 337 704059 info@giaroli.it, www.giaroli.it

2011 2 x 500 Cummins 3 cabine 2 bagni EUR 540.000 u Giaroli sas + 41 79 5524951, + 39 337 704059 info@giaroli.it, www.giaroli.it

L.O.A 19.2 m, Metirial Epoxi Laminated Mahagohni, Year Built/ Refit 1991/2008, Crusing Speed 8 Knots, Guests 6 Cabines 1X Master, 2X Twin Crew 2 Location Asking price - 290,000 Euros

Anno 2012. Visibile a Como in capannone. Offshore è caratterizzato da una linea sportiva ma al contempo elegante. Prezzo €113.000,00.

Archipelago Cell +39 333 7886745 info@archipelagodp.it, www.archipelagodp.it

Archipelago Cell +39 333 7886745 info@archipelagodp.it, www.archipelagodp.it

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YACHT MARINE LTD

www.yacht-marine.com +905439538678 eliad@yacht-marine.com

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Valbroker

tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com

April-Aprile 2018

BARCHE 217


BROKERAGE SECTION

ORIENT PEARL Cabin Configuration: 1 Owner2 Double2 Twin Length 90 ft, Beam 22 ft, Draft 10 ft Built 1997 | 2017 Construction Epoxy/Mahogany/Iroko Frames Cruising speed 7.5 Knots Builder Custom Built Schooner Exterior designer Custom Built TENDERS: Double seated kayak, 2x single seat kayak Standup paddle board, Snorkel gear ASKING PRICE: $995,000 USD u Northrop & Johnson +1 954 522 3344, press@northropandjohnson.com

ILLUSION OF THE ISLES Length 100 ft, Beam 22 ft, Draft 12 ft, Built 2006 | 2014 Construction Carbon Fibre/Kevlar Cruising speed 8 Knots. ASKING PRICE € 3,975,000 u Northrop & Johnson +1 954 522 3344 press@northropandjohnson.com

DUFOUR YACHT - 36 CC Lunghezza fuori tutto: 11.10 m, Larghezza: 3,77 m, Anno di costruzione: 2001 Prezzo: 53.000,00 €

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EURO SAIL YACHT

+ 39 0431 70 610 +39 346 37 88 888 info@eurosailyacht.com

TRASFERIMENTI YACHT TRANFERS Ci occupiamo per l’intero arco dell’anno del trasferimento via mare d’imbarcazioni e navi da diporto a motore e vela. We take care the whole year to transfer motor and sailing boats, by sea. Inmar snc | Via Orsato, 30 30175 Marghera - Venezia | fax +39 041 8020034 | cell. +39.329.0907407 | cell. +39 348 1250078 | info.inmar@gmail.com | www.inmar.it 218 BARCHE

Aprile-April 2018

SHU SHE Length 101 ft, Beam 25 ft, Draft 4 ft, Displacement 105 short ton Built 2009, Engines 2 x MTU (2,400HP), Builder Azimut. ASKING PRICE € 3,995,000 (Approx $4,954,000) u Northrop & Johnson +1 954 522 3344 press@northropandjohnson.com

MY SOO TOO Length 96 ft, Beam 22 ft Draft 7 ft, Built 2015 Engines 2 x MTU (2,635HP) Cruising speed 27 Knots Builder Ferretti, ASKING PRICE € 5,450,000 (Approx $6,758,000) u Northrop & Johnson +1 954 522 3344 press@northropandjohnson.com


BROKERAGE SECTION DR NO NO Length 163 ft, Beam 31 ft, Draft 10 ft, Built 1998 | 2018, ASKING PRICE € 10,500,000 (Approx $13,021,000) u Northrop & Johnson +1 954 522 3344 press@northropandjohnson.com

MYTHOS Length 72 ft, Beam 18 ft, Draft 6 ft, Built 2003 | 2017 Construction GRP, Cruising speed 22 Knots, Builder Sanlorenzo ASKING PRICE € 990,000 (Approx $1,228,000 ) u Northrop & Johnson +1 954 522 3344 press@northropandjohnson.com

Sanlorenzo SL82

Ferretti Yachts 880

Dominator 780 S

Year: 2007 Length: 24,95m Engines: 2 x CAT 1670hp Max speed: 30 knots Lying: France € 1.300.000 u TRIDENT YACHT ALLIANCE + 44 (0) 207 523 5313 info@trident-yacht.com www.trident-yacht.com

Year: 2004, ength: 27,03m Engines: 2 x MTU 2000hp Max speed: 31 knots Lying: Spain € 1.600.000 u TRIDENT YACHT ALLIANCE + 44 (0) 207 523 5313 info@trident-yacht.com www.trident-yacht.com

Year: 2009, Length: 23,95m Engines: 2 x MAN 1800hp Max speed: 28 knots Lying: Greece € 1.990.000 u TRIDENT YACHT ALLIANCE + 44 (0) 207 523 5313 info@trident-yacht.com www.trident-yacht.com

BENIGUET Shipyard: Garcia, France Type: Garcia 86 QR Year: 2005, Cabins: 5, LOA: 26.33 m, Beam: 6.85 m, Draft: 2.5/4 m Asking € 1 495 000 EUR

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Bernard Gallay

+33 (0)4 67 66 39 93. info@bernard-gallay.com www.bernard-gallay.com

BRIO Length 125 ft, Beam 24 ft, Draft 8 ft, Displacement 125 tonnes, Gross Tonnage 277, Built 1988 | 2017, Construction Aluminium, Engines 2 x Deutz (1,479HP), ASKING PRICE $5,995,000 USD u Northrop & Johnson +1 954 522 3344 press@northropandjohnson.com

Sunseeker Portofino 46

Astondoa 72 GLX

Menorquin 120

Anno: 2003, motori: 2x480 hp Volvo, Prezzo: 179.000 € u Mercedes Morales Tlf: 914175943 www.marinayacht.com mercedesmorales@ marinayacht.com

Anno 2000, motori: 2 Man D2842 LE 406 882 kW 650.000 € u Mercedes Morales Tlf: 914175943 www.marinayacht.com mercedesmorales@ marinayacht.com

Anno: 2006, Motori: 2x240 HP Yanmar, 165.000 € u Mercedes Morales Tlf: 914175943 www.marinayacht.com mercedesmorales@ marinayacht.com

April-Aprile 2018

BARCHE 219


BROKERAGE SECTION

TRASFERIMENTI YACHT TRANFERS Ci occupiamo per l’intero arco dell’anno del trasferimento via mare d’imbarcazioni e navi da diporto a motore e vela. We take care the whole year to transfer motor and sailing boats, by sea. Colombo 31 Super Ht Costr. 1990, varo 1991; mt. 9,40; 2x200 hp Volvo Diesel; ore moto 0 ca; ottime condizioni. refit totale 2017; Vis. Lago di Como; Prezzo di richiesta: € 78.500,00 (+ comm.)

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Inmar snc | Via Orsato, 30 30175 Marghera - Venezia | fax +39 041 8020034 | Sarnico 58 Cigarette 38 Top Gun Gt Airon Marine 425 Sunseeker Portofino 47 cell. +39.329.0907407Anno | cell. +39 348 1250078 | info.inmar@gmail.com | Anno 2002; mt 17,65; 2x1050 2007; mt. 12.65; 2x600 Anno 2004 visibile in Liguria, Anno 2008: Vera imbarcazione hp Man D; ore moto 1285 ca; hp Mercury. ore moto 175 ca; vicino La Spezia. Area pozzetto sportiva motorizzata volvo D9 www.inmar.it ottime condizioni; Vis. Puglia. Prezzo di richiesta € 225.000,00 TRATTABILI (+ comm.)

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perfette condizioni. Visibile Campania; Prezzo di richiesta € 225.000,00 IVA ASSOLTA (+ comm.)

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molto ampia, grande anche la plancetta di poppa. Volvo Penta D62x350 hp con consumi bassissimi. Prezzo € 119.000,00 iva pagata.

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common rail 575 hp in linea d’asse. Colorazione speciale beige. Leasing in essere. Visibile in Liguria. Prezzo € 300.000,00.

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PERIZIE EXPERTISES Come periti ed Esperti garantiamo un servizio di perizia finalizzato alla determinazione del corretto valore dell’unità e/o trovare gli eventuali vizi occulti. As Expert and Surveyor, we can provide our service in expertises in order to define the correct value of vessels and / or find possible hidden damages. Inmar snc | Via Orsato, 30 30175 Marghera - Venezia | fax +39 041 8020034 | cell. +39.329.0907407 | cell. +39 348 1250078 | info.inmar@gmail.com | www.inmar.it 220 BARCHE

Aprile-April 2018

Fairline Phantom 48 Anno 2008, model year 2009. Bellissima Motori VOLVO PENTA D9 575 solo 400 ore di moto leasing € 360.000 iva agevolata.

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BROKERAGE SECTION

Cayman 52 wa - Anno 2005 2 x 710 Caterpillar EB TD - € 189.000

Abati 46 Newport - Anno 2008 2 x 550 MAN EB TD - € 340.000

Pursuit OS 375 - Anno 2008 3 x 300 Mercury Verado FB B - € 199.000 + iva

FA TT U

RA

BI LE

Azimut 50 Fly - Anno 2006 2 x 670 Caterpillar EB TD - € 330.000

IMBARCAZIONI NUOVE DA MOTORIZZARE DC 7 Elite DC 9 Elite DC 14 SL Fly

Cranchi Smeraldo 37 - Anno 2000 2 x 260 Volvo Penta EFB TD - € 59.000

Wellcraft 35 Scarab - Anno 2010 3 x 350 Mercury Verado FB B - € 119.000

Kelt White Shark 285 - Anno 2006 2 x 275 Mercury Verado FB B - € 69.000

I&P Mira 37 - Anno 2009 2 x 300 Volvo Penta EFB TD - € 109.000

Sessa C35 - Anno 2008 2 x 260 Volvo Penta EFB TD - € 100.000

USATO GARANTITO DC 7 SEDAN

1978

1 x 130 hp d Volvo

DC 7 SEDAN

1980

1 x 160 hp Volvo td efb (1982)

DC 12

1997

2 x 400 hp Iveco td

DC 18 Fly

2003

2 x 1050 Man TD

Gozzo 30’

1992

1 x 304 hp Caterpillar td eb

Sciallino 33

1989

2 x 200 hp Volvo diesel

Cigala Bertinetti

1990

2 x 380 hp Caterpillar td

Sarca 13 Fly

1979

2x270 Cummins diesel

Sea Ray 275 Sundancer - Anno 2006 1 x 300 Mercruiser EFB B - € 44.000

April-Aprile 2018

BARCHE 221


BROKERAGE SECTION

Azimut 80

Serenitas 32 m

Sarnico 45

Admiral 30

White Eagle

Ferretti 53’ Fly

Length 80 ft, Year: 2008, Hull Material: Fiberglass, Draft: 5 ft 11 in, Number of Engines:2, Location: Aventura, FL, United States. Price: $ 1,699,000 u Florida Yachts International 2550 South Bay Shore Drive, Suite 102, Miami, FL 33133

L.O.A 31.7 m / 104.00 ft Metirial Steel / Aluminum Super-Structure Builder Mengi Yay Shipyard. Asking price - 7,750,000 Euro

Anno costr.2004, imm. 2005; mt. 14,85; 2x630 hp Man; ore moto 750 ca; ottime condizioni. Vis. Campania; Prezzo di richiesta € 150.000,00 (+ comm.) u Yacht Service Rapallo +393358263146, commerciale@yachtservicerapallo.it

Anno 2000 - mt. 30,80 - MTU 2x2283 hp - ore 1700 - full optional - n.5 cabine Euro 1.200.000. u FLORIO YACHT tel. +39 0184 532626 www.florioyacht.it, info@florioyacht.it

Shipyard: Palmer Johnson, Year: 1967, Cabins: 3, LOA: 25.12m, Beam: 5.43m, Draft: 2.07/3.90m Asking Price: € 450 000 EUR

Year 2002. Engines: Caterpillar 3196 DITA- 2 X 660 HP. 1350 hours. LOA: 16,30 mt, BEAM: 4,70 mt. Price Euro 245.000,00 u Giorgio Dalla Pietà –

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YACHT MARINE LTD

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Bernard Gallay

+33 (0)4 67 66 39 93. info@bernard-gallay.com www.bernard-gallay.com

Archipelago Cell +39 333 7886745 info@archipelagodp.it, www.archipelagodp.it

FERRETTI ALTURA 690

LEOPARD 3

L.O.A 21 m / 68.90 ft Metirial GRP, Year Built/Refit 2009, Crusing Speed 29 Knots, Guests 6 Cabines 1X Master, 1X VIP, 1X Twin Crew 2.

Year: 2007, Cabins: 3, LOA: 30.00 m, Beam: 6.80 m, Draft: 5.50 m Flag: United Kingdom Located: Palma, Spain, Asking Price: € 3 250 000 EUR

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YACHT MARINE LTD

www.yacht-marine.com +905439538678 eliad@yacht-marine.com

Sunreef 114 Year: 2010, Size 111 FT, Beam 42 FT, Draft 8.2 FT, Engine Model Cummins 455HP, Price € 4,975,000 u NG YACHTING info@ngyachting.com www.ngyachting.com

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Bernard Gallay

+33 (0)4 67 66 39 93. info@bernard-gallay.com www.bernard-gallay.com

SEALINE SC 47 2008 2x Cummins 480 sistema joystick zeus, soft top scorrevole, 2 cabine, 2 bagni, visibile Liguria, leasing in essere. € 300.000,00.

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Valbroker

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M V 2 w

A

222 BARCHE

Aprile-April 2018

U


BROKERAGE SECTION GIGRECA

DAMAHWIL

Shipyard: The Italian Sea Group Architect: Jacques Fauroux Year: 2015, Cabins:5, LOA: 23,15 m, Beam: 5,90 m, Draft: 2,93 m Asking Price: € 2 300 000 EUR

Shipyard: Manufacturer, Architect: Ed Dubois, Year: 2010, Cabins: 4, LOA: 36.98m, Beam: 8.36m, Draft: 3.73m, Asking Price: € 4 995 000 EUR

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Bernard Gallay

u

Bernard Gallay

+33 (0)4 67 66 39 93. info@bernard-gallay.com www.bernard-gallay.com

+33 (0)4 67 66 39 93. info@bernard-gallay.com www.bernard-gallay.com

STRIKER 62

CLORINDA

Length 62 ft, Beam 21 ft, Draft 4 ft, Built 1986, Builder Hakvoort Scheepswerf. TENDERS 1 Nautica 14-foot hard-bottomed RIB with 50hp outboard ASKING PRICE. $290,000 USD u Northrop & Johnson +34 971 707 900 www.northropandjohnson.com

Length 120 ft, Beam 24 ft Draft 4 ft, Displacement 170 tonnes, Built 2017, Construction GRP, Engines 3 x MTU (2,399HP) Cruising speed 27 Knots ASKING PRICE € 11,900,000 u Northrop & Johnson +34 971 707 900 www.northropandjohnson.com

Dalla Pietà DP 50’ HT

Atlantis 50X4

Uniesse Marine 40

Tornado 38 Sport

Intrepid 400 CC

Dominator 680 S

Year 2008. Engines: Caterpillar C12 - 2 X 715 HP - 690 hours. Full optional. LOA: 16,30 mt, BEAM: 4,29 mt. Price Euro 320.000,00 u Giorgio Dalla Pietà –

Anno 2010 – 2 x 510 Caterpillar con trasmissioni zeus. FullOptional – Perfette condizioni Leasing in corso € 310.000,00 u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it

Anno 1993, prezzo € 77.000,00. Imbarcazione tenuta in modo attento dall’armatore.Motori 2 x 435 Hp - Caterpillar 3208 TA-435.

Anno 2010 Immatricolato 2011 2 x 370 Volvo Penta D6 – Ottime condizioni – Unico Proprietario € 135.000,00 u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it

Anno 2015, mt. 12,45; 3x350 hp Mercury; ore moto 490 ca; ottime condizioni. Vis. Liguria; Prezzo di richiesta € 400.000,00 + IVA (+ comm.) u Yacht Service Rapallo +393358263146, commerciale@yachtservicerapallo.it

200.000 EURO u MEDUSA

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YACHTAUKTIONEN ma.fink@medusayachtauktionen.com www.medusa-yachtauktionen. com

La Marina del Lago Maggiore

Marina di Verbella srl Via delle Ferriere, 15 - tel. +39 0331/92.11.08 21018 Sesto Calende (VA) Lago Maggiore www.verbella.it

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April-Aprile 2018

BARCHE 223


BROKERAGE SECTION SARNICO 60 Anno 2006; mt. 18,57; 2x900 hp Man; ore moto 435 ca; ottime condizioni unico proprietario. Vis. Sud Tirreno; Prezzo di richiesta € 450.000,00 + IVA (+ comm.) u Yacht Service Rapallo +393358263146 commerciale@yachtservicerapallo.it

SEA LION 27 m L.O.A 27 m / 88.58 ft Year Built/Refit 2011 Crusing Speed 15 Knots 990,000 Euro

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YACHT MARINE LTD

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Black Shark

Bertram 630

Leopard 32

Year: 1982, Cabins: 3, LOA: 23.19 m, Beam: 6.09 m, Draft: 3.96 m Flag: Guernsey, Located: Monaco Asking Price : € 390 000 EUR

2007/08, m.20,35, MTU 2x1823 hp, ore 700, 2 generatori, bow thruster, stabilizzatori giroscopici, 3 cabine + crew. € 935.000,00 u FLORIO YACHT tel. +39 0184 532626 www.florioyacht.it, info@florioyacht.it

2006, m.32,16, Mtu 3x2400 hp, ore 280, 4 cabine + crew. € 2.300.000,00+IVA u FLORIO YACHT tel. +39 0184 532626 www.florioyacht.it, info@florioyacht.it

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Bernard Gallay

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SANLORENZO SL 62 Anno 2007, m.19,00, Mtu 2x1100 hp, ore 980, aria cond., bowthruster, 3 cabine + crew, eccellenti condizioni. Euro 810.000 u FLORIO YACHT tel. +39 0184 532626 www.florioyacht.it, info@florioyacht.it

FERRETTI CUSTOM LINE NAVETTA 26 Year: 2008, Length: 26,22m Engines: 2 x MAN 900hp Max speed: 16 knots Lying: Spain, € 2.600.000 u TRIDENT YACHT ALLIANCE + 44 (0) 207 523 5313 info@trident-yacht.com www.trident-yacht.com

Sealine S34

Zaffiro 34

Riva 72 Splendida

Anno 2003. Imbarcazione da noi venduta nuova nel 2004; usata solo su lago fino al 2010, successivamente spostata su fiume Magra a La Spezia. Prezzo € 92.000,00.

Anno 2003 – 2 x 231 Volvo Penta Imbarcazione ben accessoriata e in perfette condizioni € 65.000,00 u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it

Bellissimo modello di Riva Coupé del 2000. Motori 2x MAN 1300 hp. Barca bellissima, unica, molto curata visibile il Liguria. Prezzo ribassato a 550.000,00 €

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224 BARCHE

Aprile-April 2018

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