BARCHE JUNE 2012

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COP. giugno 2012

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GIUGNO 2012

America’s Cup Rio boat show Yacht Med Festival

COVER

Sanlorenzo SL 94

A BORDO DI

Sarnico Spider 46 Gts Primatist B41’ Absolute 40’ Fly Tempest 700 Sun

Sped. in ap. - 45% - art. 2 comma 20/B legge 662/96 - Milano

EVENTI

INCONTRI RAVVICINATI

PROGETTI

Beniamino Gavio

Azimut 55S • Vismara 42 De Cesari 62 Classic Boat

NAVIGARE NEL PACIFICO

Il viaggio di Exuma SPECIALE

Porti italiani

ANNO 19 • N° 6 • UK £ 6,50 - CH CHS 11,90 - CH Ticino CHS 9 - D € 9 - F € 8,50 - E € 7 - A € 9,90 - GR € 7 - P Cont € 8,10 - B € 7,50

GIUGNO 2012

Only Italy EURO 6


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GIUGNO 2012

America’s Cup Rio boat show Yacht Med Festival

COVER

Sanlorenzo SL 94

A BORDO DI

Sarnico Spider 46 Gts Primatist B41’ Absolute 40’ Fly Tempest 700 Sun

Sped. in ap. - 45% - art. 2 comma 20/B legge 662/96 - Milano

EVENTI

INCONTRI RAVVICINATI

PROGETTI

Beniamino Gavio

Azimut 55S De Cesari 62 Classic Boat Vismara 42 Classic o Sport

NAVIGARE NEL PACIFICO

Il viaggio di Exuma SPECIALE

Porti italiani

ANNO 19 • N° 6 • UK £ 6,50 - CH CHS 11,90 - CH Ticino CHS 9 - D € 9 - F € 8,50 - E € 7 - A € 9,90 - GR € 7 - P Cont € 8,10 - B € 7,50

GIUGNO 2012

Only Italy EURO 6


SARNICO

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SANLORENZO

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editoriale giugno 012

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Passioni AUTO

«Ogni crisi è come una moneta: da una parte porta con sé il pericolo, dall’altra l’opportunità. Capovolgete la moneta. Non perdetevi l’opportunità di emergere da questa crisi più forti e più intelligenti: dei sopravvissuti migliori» Jeffrey J. Davis

turamente. Un passo indietro permetterebbe a tutti noi di avere imbarcazioni meglio progettate, meglio industrializzate, meglio remunerate che permangono sul mercato il più a lungo possibile. Ci sono scelte coraggiose che determinano il nostro futuro, e proprio una di queste riguarda l’argomento summenzionato che ritengo necessiti di essere attentamente valutato da parte dell’impren«Non parteciperemo al Salone di Genova 2012! È una decisione che ditoria nautica». abbiamo preso, dopo lunghe e attente valutazioni, soprattutto di Aldo Cranchi non ha atteso che questo dibattito sulla scelta di carattere economico, in un momento in cui la crisi mondiale un salone biennale producesse un risultato, ha deciso per sé imperversa e continua e mietere vittime, in tutti i settori». Con quecome deve fare ogni imprenditore a cui sta a ste parole il cantiere nautico Cranchi di Piancuore il destino della sua azienda. tedo, in provincia di Sondrio, annuncia in una « Penso che il suo sia anche un modo nuovo per lunga lettera la sua decisione di rinunciare uffi, e confermato da porsi di fronte alle questioni dove realismo e cialmente alla rassegna genovese a cui partecipava ininterrottamente sin dal 1963. Prendentutta l’esperienza storica, pragmatismo sono più forti di ogni velleitarismo. È anche un messaggio chiaro al nostro do in prestito le parole di Francesco De Sanctis, che il possibile non filosofo e politico morto nel 1883, la prima ministro per lo Sviluppo economico che deve cosa che ci viene in mente per commentare verrebbe raggiunto prendere atto della marginalizzazione che questo fatto importante è che molti disputano rischia la nostra industria nello scenario di reale e d’ideale, e spesso senza conclusione, mondiale. È un messaggio al nostro ministro perché manca il concetto chiaro e giusto di delle Finanze: sappia che se non lavora per » questi vocaboli. Si crede che il realismo sia l’opcambiare l’atteggiamento persecutorio delposto dell’ideale e si crede che l’ideale sia seml’agenzia delle Entrate con le sue azioni spetMax Weber plicemente un gioco d’immaginazione, una tacolari di controllo verso i diportisti il mersuperposizione della realtà. Con questi falsi presupposti le dicato italiano è destinato a morire. E, infine, è un messaggio a tutti spute non possono avere nessuna fine ragionevole. Ma allo stescoloro che lavorano nella nautica a essere più coesi, rapidi e “laici” so tempo penso alle parole di Franz Kafka che afferma che non è nel prendere le decisioni che il momento richiede. necessario volare fino al sole, ma trovarsi un posticino pulito sulla Franco Michienzi terra, dove il sole brilli talvolta e ci si possa un pochino scaldare. Due scenari differenti: il realismo della ragione di Cran-

Il mondo è CAMBIATO

È perfettamente esatto

se nel mondo non si ritentasse sempre l’impossibile

chi, l’ottimismo dell’incoscienza di quanti sperano che le cose cambino rinunciando a qualsiasi azione e ritagliandosi un angolino per sopravvivere senza grandi sforzi. Nella sua lettera, pubblicata sul numero di gennaio di Barche, Aldo Cranchi scriveva che era giunto il momento di prendere coraggio e rendere il Salone nautico di Genova un appuntamento biennale. «Si può trarre, a questo scopo, insegnamento da altri settori con fatturati consistenti e di tutto rispetto che hanno già adottato questa politica, i cui numerosi vantaggi potrebbero riassumersi in: riduzione drastica delle spese generali e dei costi da parte delle aziende nautiche; acquisizione di un ritmo di presentazione dei nuovi modelli più intelligente in un settore dedicato a un manufatto complesso, dove i tempi di progettazione e successiva messa in produzione delle imbarcazioni sono molto lunghi e costosi, se si vuole raggiungere un ottimo risultato e costruire un prodotto sicuro e affidabile». Proseguiva Cranchi: «I miei concorrenti seri, e non gli improvvisatori dell’ultima ora, comprendono molto bene questo argomento. Del resto, l’attuale ritmo di presentazione di nuovi modelli è fuori da ogni logica conveniente e remunerativa. L’uscita di molte imbarcazioni, a brevi intervalli, non fa che “drogare” il mercato, alletta, momentaneamente, il cliente e lo spinge all’acquisto del nuovo, sennonché, di lì a poco, è lo stesso cliente a rendersi purtroppo conto che il suo modello invecchia prema-

Editoriale

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CITY LIFE

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CITY LIFE

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IMP. SOMMARIO

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SOMMARIO

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54

60

COVER 118

SANLORENZO SL 94

di Sergio Buttiglieri

LE RUBRICHE

78

84

12

CALENDARIO

14

NEWS ECONOMIA

16

DALL’ITALIA E DAL MONDO

30

NEWS DALLE AMERICHE

32

FOCUS RAPPORTO SUL TURISMO NAUTICO

a cura della Redazione di Diana Merlino di Laura Biazzi

di Elisabetta Pianta

di Laura Biazzi

94

108

102

126

40

INDAGANDO TIPI E MODI

50

AVVOCATO A BORDO

52

NAUTICA E FISCO

74

METEO

78

CHARTER di Silvia Montagna

82

AMBIENTE MARE

84

LA BOUTIQUE

90

LIBRI

92

PASSIONI SIGARI

156

CONCORSI LA BARCA LARIANA

di Decio G. R. Carugati

di Alberto Agnelli

di Martino Vincenti e Michele Tardini

di Daniele Vitri

di Marina Mancuso

di Marina Mancuso

di Laura Biazzi di Mark Bosshard a cura della Redazione

PROGETTI

132

150

42

CRANCHI PANAMA 32

44

AZIMUT 55S

46

DE CESARI 62 CLASSIC BOAT

48

VISMARA 42 CLASSIC O SPORT

SPECIALI

6

54

GUIDA ALL’ACQUISTO

60

PORTI ITALIANI

di Luciano Pau

di Silvia Montagna


FRAUSCHER

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IMP. SOMMARIO

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SOMMARIO EVENTI 94

AMERICA’S CUP

158

SUZUKI

160

RIO BOAT SHOW di Alberto Conti

162

YACHT MED FESTIVAL

di Laura Biazzi

a cura della Redazione

di Diana Merlino

ALTRI MONDI 102

IL VIAGGIO DI EXUMA di Marina Mancuso

INCONTRI RAVVICINATI 108

BENIAMINO GAVIO

di Franco Michienzi

PROVATE PER VOI 126

SARNICO SPIDER 46 GTS

132

PRIMATIST B41’ di Niccolò Volpati

140

ABSOLUTE 40’ FLY

146

TEMPEST 700 SUN di Luciano Pau

di Maurizio Bulleri

di Niccolò Volpati

AZIENDE 150

PRIMO PIANO TIARA

MERCATO 166

COMPRO VENDO

172

BROKER

di Alberto Conti


AZIMUT

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iMP. COLOPHON giu

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BARCHE

®

IL MENSILE INTERNAZIONALE DELLA NAUTICA

www.barchemagazine.com DIRETTORE RESPONSABILE Franco Michienzi (f.michienzi@barcheisp.it)

CONCESSIONARIA ESCLUSIVA PER LA PUBBLICITÀ

Il Sole 24 ORE SpA System

ART DIRECTOR Francesca Villirillo (grafici@barcheisp.it) REDAZIONE Silvia Montagna (caposervizio, silvia.montagna@barcheisp.it) Laura Biazzi (laura.biazzi@barcheisp.it), Marina Mancuso (marina.mancuso@barcheisp.it), SEGRETERIA DI DIREZIONE Anna Tonelli (a.tonelli@barcheisp.it) FOTOGRAFO Andrea Muscatello (andrea.muscatello@barcheisp.it) CORRISPONDENTE DAGLI USA Elisabetta Pianta (elisabetta16@aol.com) EVENTI E SERVIZI SPECIALI Andrea Dini (andrea.dini@gmail.com) SEGRETERIA DI REDAZIONE redazione@barcheisp.it HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Alberto Agnelli, Mark Bosshard, Maurizio Bulleri, Sergio Buttiglieri, Alberto Conti, Decio G. R. Carugati, Giorgio De Santis, Diana Merlino, Luciano Pau, Elisabetta Pianta, Clelia Pirazzini, Michele Tardini, Daniele Vitri, Martino Vincenti, Niccolò Volpati UFFICIO ABBONAMENTI Via Tartini, 13/C - 20158 Milano, tel. 02 39359121 Abbonamento annuo € 60,00; abbonamento estero € 110,00 Europa; € 150,00 resto del mondo; un numero € 6,00; arretrati € 10,00. Pubblicazione mensile registrata al Tribunale di Milano in data 05/04/2004 al n. 233/2004. Tutti i diritti sono riservati. Vietata la riproduzione se non autorizzata per iscritto. Printed in Italy. Distribuzione per C.D.M. Srl - V.le Don Pasquino Borghi 172 - 00144 Roma - Tel 065291419 - Fax 065291425 - www.cdmitalia.it . Gestione rete di vendita e logistica: PRESS-DI Via Cassanese, 224 - 20090 Segrate (MI).

Direzione e Amministrazione Via Carlo Pisacane, 1 – 20016 Pero (Mi), tel. +39 (02) 3022.1/3837/3807 – Fax +39 (02) 3022.3214 direzionegeneralesystem@ilsole24ore.com Responsabile vendite Roberto Oldani Via Carlo Pisacane, 1 - 20016 Pero (Mi), tel. +39 (02) 3022.3770 Mob. +39.348.900.90.88, email roberto.oldani@ilsole24ore.com Agente Liguria Isabella Corti Via Fieschi, 3/15 – 16121 Genova, tel. +39 (010) 586263 – 5531905 – Mob. +39.348.870.04.99, email isabella.corti@ilsole24ore.com Agente Lombardia Trentino A.A. Veneto Friuli V.G. Margherita Del Monaco Via Pisacane, 1 – 20016 Pero (Mi) tel. +39 (02) 3022-3209- Mob. +39.335.801.59.28 email margherita.delmonaco@ilsole24ore.com Agente Emilia Romagna Toscana Umbria Marche Maura Reali Piazza Dè Peruzzi, 4 – 50122 Firenze, tel. +39 (055) 2385238 Mob +39.347.330.95.25, email maura.reali@ilsole24ore.com Agente Piemonte Valle D’Aosta Sara Scalmani Corso G. Ferraris, 108 – 10129 Torino, tel. +39 (011) 51 39838 Mob. +39 3474256216, email sara.scalmani@ilsole24ore.com Agente Centro Sud e Isole Angelo Perruolo Piazza Indipendenza, 23 b/c - 00185 ROMA tel.+39 (06)30226149 – Mob +39.389.514.21.11 email angelo.perruolo@ilsole24ore.com Direzione Estero Tel. +39 (02) 3022.3003 email internationaladvertisingdivision@ilsole24ore.com STAMPA Tipografia Rossi (Nola, Napoli)

EDITORE International Sea Press Srl, via Tartini, 13/C - 20158 Milano Tel. 02 39359111 - Fax 02 39359122 CONFINDUSTRIA

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Manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Gli articoli firmati sono la libera espressione degli Autori e non rispecchiano necessariamente la linea editoriale del giornale. Questo numero è stato chiuso in Redazione il 14 maggio 20012.


MAGNUM

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IMP. CALENDARIO

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Gli eventi DEL MESE

30 maggio

3

30 maggio

3

giugno

giugno

DANA POINT HARBOR BOAT SHOW

COREA BOAT SHOW Hwaseong City (Gyeonggi), Corea www.koreaboatshow.org

Dana Point Harbor (California), Usa www.danaboatshow.com

13 –

13 –

giugno

NANAIMO FLOATING BOAT & MARINE TRADE SHOW

7 10 –

giugno

HANSEBOOT BOAT SHOW

Neustadt in Holstein, Germania Vancouver, Canada www.hanseboot-ancora.com www.vancouverislandboatshow.com

giugno

CHICAGO IN-WATER BOAT SHOW Chicago (Illinois), Usa www.chicagoinwaterboatshow.com

8 10 8 10 15 18 15 17 16 17 –

giugno

NATIONAL HOUSEBOAT ON WATER SHOW Jamestown (Kentucky), Usa www.houseboatexpo.com

8 10 -–

giugno

BEALE PARK BOAT SHOW

Berkshire, Gran Bretagna www.bealeparkboatshow.co.uk

giugno

Magnum Marine Rendez-vous 2012 CAPRI-ISCHIA È il grande raduno europeo di possessori Magnum organizzato per gli armatori che potranno “sfidarsi” in una prova rally da Capri a Ischia. È un evento che celebra il “nostro” Mediterraneo, le acque ideali per questi open che da sempre coniugano esclusività, sicurezza e comodità a prestazioni mozzafiato. Le due località sono state scelte per festeggiare i tanti successi del cantiere fondato a Miami nel 1966 da Don Aronow e acquisito nel 1976 dalla famiglia Theodoli, che ancora oggi ne mantiene la proprietà. L’evento è voluto da Katrin Theodoli, presidente e proprietaria, che ha individuato in Giancarlo Cangiano e nella sua struttura Osg Racing il partner organizzativo ideale. www.magnummarine.com

giugno

DALIAN BOAT SHOW 2012 Dalian (Liaoning), Cina www.dalianboatshow.com

giugno

giugno

St. Michaels (Maryland), Usa www.chesapeakebayacbs.org

La Conner (Washington), Usa www.laconnerchamber.com

ANTIQUE AND CLASSIC BOAT FESTIVAL

18 22 20 23 2024 –

giugno

NEWPORT CHARTER SHOW

Newport (Rhode Island), Usa www.newportchartershow.com

26 giugno

1

giugno

SUPERYACHT CUP

Palma di Maiorca, Spagna www.thesuperyachtcup.com

giugno

HOUSTON SUMMER BOAT SHOW

Houston (Texas), Usa www.houstonboatshows.com

luglio

AMERICA’S CUP WORLD SERIES Newport (Rhode Island), Usa www.americascup.com

27 30 1

29 giugno

giugno

12

LA CONNER BOAT SHOW

luglio

BAYSHORE HARBOUR DAZE FESTIVAL

THE WOODEN BOAT SHOW

Owen Sound (Ontario), Canada www.harbourdaze.ca

Mystic (Connecticut), Usa www.thewoodenboatshow.com

59 –

luglio

MELBOURNE BOAT SHOW Melbourne, Australia www.biavic.com.au


PREDATOR 64

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IMP. NEWS ECONOMIA

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News ECONOMIA

B Italia e Brasile Il Salone di Rio de Janeiro ha confermato il trend positivo di crescita del mercato nautico in Brasile. Nell’ambito del programma di attività all’estero – che Ucina ogni anno sviluppa in coordinamento con il ministero dello Sviluppo economico – rientra la Missione di sistema in Brasile che comprende, nello specifico, una sessione plenaria unificata di apertura che si tiene a San Paolo, per proseguire poi con sessioni parallele in diverse località del Paese. «Il Brasile rappresenta il quarto Paese destinatario delle esportazioni italiane, con quasi il 15% del valore complessivo» ricorda Andrea Razeto, consigliere di Ucina che prende parte alla Missione. In occasione del Rio boat show, inoltre, è stato firmato il memorandum di intesa tra la delegazione italiana e il governo dello Stato di Amazonas per la promozione dello sviluppo di un segmento nauticonavale italiano nel polo navale della zona franca di Manaus.

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a cura di Diana Merlino

Cantieri Sciallino

Yacht Liquidators

Sciallino guarda al futuro con ottimismo puntando su una forte capacità reattiva e abilità nel proporre sul mercato barche versatili dai molteplici usi. Ne è convinto il manager lombardo Carlo Bassi, nuovo socio di Sciallino, che pensa a un rilancio della produzione non solo in Italia, ma soprattutto all’estero, con una rete di punti vendita e assistenza clienti: sono già in calendario eventi di barche Sciallino in Puglia, Sicilia, Croazia e Turchia. Durante la presentazione del nuovo assetto societario svoltasi nella Marina di Loano, Carlo Bassi ha voluto precisare come il cantiere abbia dentro di sé un genio straordinario, tramandato dal suo fondatore Mario Sciallino, maestro d’ascia di grande esperienza, ma che si è evoluto negli anni adeguandosi ai tempi, con un connubio perfetto tra tradizione e innovazione.

È sul mercato l’unità di business fondata da Mediabarche per rispondere al crescente aumento di imbarcazioni oggetto di contenzioso o ritirate ai possessori per insolvenza del leasing. Yacht Liquidators è una piattaforma di vendita alternativa che prende spunto da sistemi di aste pubbliche e private già attuate in vari settori, grazie al quale venditori e acquirenti beneficiano di vari vantaggi: miglior prezzo di vendita sul mercato per le imbarcazioni proposte, attuato grazie ad accordi diretti con i venditori

Clelia Pirazzini

Suzuki Takanori Suzuki assume la carica di chairman di Suzuki International Europe con l’obiettivo di consolidare le attività di vendita e di marketing della casa giapponese sul mercato europeo. Contemporaneamente il presidente Minoru Amano rientra al quartier generale di Suzuki ad Hama-

Brunswick Bilancio del Gruppo Il primo quadrimestre ha visto le vendite del Gruppo ammontare a 974,2 milioni di dollari, scendendo dell’1% rispetto all’anno scorso. I guadagni netti sono 39,7 milioni, in aumento rispetto il 2011. Per il reparto nautico, le vendite dei motori decrescono di due punti percentuali arrivando a 489,4 milioni di dollari. Quelle di Mercury Marine (motori) rappresentano il 39%

matsu, in Giappone, come direttore generale marketing automobili. Takanori entrò in azienda nel 1981 in organico al dipartimento vendite e marketing per l’Oceania e l’Asia sudorientale. Nel 1991 si trasferì in Magyar Suzuki Corporation a Esztergom, in Ungheria, occupandosi delle vendite e del marketing per il mercato interno. Successivamente ha accresciuto ulteriormente la sua esperienza internazionale occupandosi per sette anni del mercato dell’Asia del Nord e ricoprendo la carica di Presidente di Suzuki GB nel Regno Unito dal 2005 al 2010. del totale complessivo e sono scese del 6%. Le imbarcazioni hanno riportato un totale vendite di 306,4 milioni di dollari (+1%) con guadagni operativi di 2,8 milioni di dollari. In Europa Emanuele Pagani lascia Mtu e assume un nuovo incarico in Brunsiwck Marine Emea che prevede la piena responsabilità commerciale per la vendita di sistemi di propulsione entrobordo ed entrofuoribordo per l’Europa, l’Africa e il Medio Oriente.

e a un monitoraggio tempestivo e costante delle dinamiche di oscillazione dei prezzi; nessuna commissione di mediazione a carico dell’acquirente; rapidità di acquisto e vendita grazie all’esistenza di un unico interlocutore tecnico-commerciale responsabile per l’intero iter, che si occupa del ritiro, del trasferimento della gestione tecnica e della vendita dell’imbarcazione; conoscenza diretta delle condizioni delle imbarcazioni proposte mediante visite e verifiche a bordo; assistenza commerciale, tecnica e cantieristica.

Ucina e Assilea È stato approvato un provvedimento per il rilancio del mercato dell’usato nautico, condiviso da Ucina e da Assilea. La novità consiste nell’applicazione del cosiddetto “regime del margine iva” anche alle rivendite di contratti di leasing acquisiti da clienti privati. Il caso esemplificativo è il diporto: a differenza di quanto avveniva fino a oggi dove, nella compravendita di un contratto di leasing, l’iva veniva pagata sia dal primo utilizzatore sia da quelli successivi, con il nuovo provvedimento, nel momento in cui un cantiere subentra in un contratto di leasing ritirando un’unità usata, l’importo dell’iva non verrà più calcolato sull’intero valore del contratto ma sul solo margine di realizzo di vendita, ovvero la differenza tra il prezzo pagato dal cantiere al locatario privato e quello a cui il cantiere lo rivenderà a un nuovo utilizzatore.

Cranchi rinuncia al Salone di Genova Si tratta di una decisione di carattere economico, in un momento in cui la crisi mondiale imperversa e continua e mietere vittime, in tutti i settori. La strategia d’azione per la stagione 2012-2013 si basa su metodi e sistemi che portano a un risparmio. Cranchi sarà presente, invece, al Salone di Cannes, dove saranno presentate in anteprima mondiale le quattro novità: 58 Hard Top, 53 Fly, Panama 32 e Panama 24.


PORTOFINO 48

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IMP. NEWS VARIE

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Dall’Italia e DAL MONDO

a cura di Laura Biazzi

B

Volvo Ocean Race a Miami

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Yare

Salone di Venezia

La seconda edizione della mostra del refitting e delle operazioni di after sales di Viareggio ha visto la partecipazione di 142 aziende su un’area di 10.000 metri quadrati, di cui 2.600 coperti. I visitatori erano comandanti, broker, società di gestione dei grandi yacht, surveyor, tecnici dei registri internazionali, rappresentanti degli armatori e armatori. «Siamo soddisfatti della manifestazione che si è svolta in un momento difficile per la nautica – commenta Paris Mazzanti, direttore di CarraraFiere alla quale è stata affidata l’organizzazione di Yare – e l’attenzione con la quale è stato accolto Yare dimostra che ci sono margini di crescita».

Si è chiuso il NauticShow 2012 con riscontri positivi in termini di vendite e contatti utili per le aziende presenti. C’erano 170 espositori, 220 imbarcazioni su 120 mila metri quadri di area espositiva e 360 metri di pontili dell’area mare. Il focus sulla piccola-media nautica è stato il tratto distintivo della manifestazione. Il Salone è stata l’occasione per tre giovani progettisti di presentare le proprie realizzazioni:

Nicola Scopelliti ha illustrato Calypso 12, prototipo di barca smontabile, i fratelli Gregorio e Mentore Giorgetti hanno mostrato il catamarano 535 Corsa e il progettista Francesco Belvisi è giunto da Palermo per promuovere, nello stand dell’Assonautica Palermo, il gommone a vela Maribella. Presentata inoltre in anteprima l’applicazione per smartphone Marinanow, sistema di booking online del posto barca in porticcioli e marine.

Lombardini cup Si è conclusa la prima tappa del Circuito Lombardini Cup con la premiazione delle regate Roma x 2, Roma x Tutti e Riva x 2. Vittorio Biscarini e il suo equipaggio hanno condotto una splendida regata e nella Roma x Tutti hanno tagliato per primi il traguardo con il Felci Yacht 49 Ars Una, con 3 ore e 20 minuti di vantaggio sui secondi. Solo dopo l’arrivo di tutte le imbarcazioni in gara, si è potuto stilare la classifica Irc che ha stabilito il vincitore della Roma x Tutti: il J122 Christina III di Alessandro Brighenti. Secondo posto per Ars Una e terzo per Tany e Tasky 4. La classifica Orc invece vede al primo posto Ars Una, seguito da Timeriesci e Tany e Tasky 4. Nella Roma x 2, grande vittoria del Vismara 62’ di Michele Galli, coadiuvato da Pietro D’Alì. Nella Riva x 2 (Riva di Traiano-Ventotene-Riva di Traiano), vittoria di Rafale, First 33.7 portato da Paolo Feliciani ed Enrico Bragaglia. Nella Riva x Tutti primo posto in classifica Irc per Bangherang, Comet 41S dell’armatore Fabrizio Venturini, con Giorgio Silvestri alla tattica.

Il team americano Puma Ocean Racing powered by Berg guidato dallo skipper Ken Read ha tagliato la linea del traguardo di Miami dopo 17 giorni, 1 ora, 13 minuti e 59 secondi e oltre 4.800 miglia di navigazione, battendo per poco più di un’ora gli ispano/neozelandesi di Camper guidati da Chris Nicholson, aggiudicandosi nelle acque di casa la sesta tappa della Volvo Ocean Race. Per Puma è la seconda vittoria di tappa consecutiva. Il duello fra Groupama e Telefónica si è risolto con i francesi che sono saliti sul terzo gradino del podio. La classifica generale è più che mai aperta con quattro team che ancora possono aspirare alla vittoria.

Hiswa

Mare Libera

Per incentivare la partecipazione al Salone di Amsterdam (4-9 settembre) Hiswa ha deciso una riduzione del 15% sui costi per lo spazio espositivo a tutte le aziende che abbiano fatto richiesta entro il 31 marzo e a tutti i membri dell’associazione. Al momento le imprese che hanno richiesto di partecipare sono il 15% in più rispetto allo scorso anno (250). La novità principale riguarda la location (molo Ndsm di Amsterdam) e sono attese circa 195 imbarcazioni.

L’isola d’Elba ospita la seconda edizione della festa della vela solidale dal 18 al 20 maggio; si tratta di un evento organizzato da Unione Italiana Vela Solidale in collaborazione con la Fondazione Exodus. Portoferraio diventa per tre giorni capitale della marineria solidale con imbarcazioni provenienti da tutta Italia ed equipaggi formati da persone con disabilità mentale, fisica e sensoriale, con diverse forme di dipendenza, marinai, sportivi, anziani, volontari, adolescenti e giovani con disagio socio economico, operatori. Al centro dei tre giorni di festa il convegno istituzionale che propone il tema dell’inclusione sociale.

“Gita al faro” Dal 29 giugno al 1° luglio si svolge la prima edizione del festival letterario “Gita al faro”, nell’isola di Ventotene, con il patrocinio della Regione Lazio, in collaborazione con il Comune di Ventotene e Aviap (associazione per la valorizzazione dell’arcipelago ponziano), sotto la direzione artistica di Lidia Ravera e ispirato all’omonimo romanzo di Virginia Woolf. «Un coraggioso drappello di militanti della letteratura – spiega Ravera – sarà invitato a trascorrere una settimana sull’isola per scrivere un inedito ispirato a e da Ventotene. Gli autori protagonisti saranno: Barbara Alberti, Marco Baliani, Caterina Bonvicini, Marco Lodoli, Francesco Pacifico, Laura Pariani, Sandra Petrignani e Sandro Veronesi.


POLTU QUATU

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IMP. NEWS VARIE

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Dall’Italia e DAL MONDO

Volvo Penta

Underwater festival Sulla scia della recente apertura del Centro di Biologia Marina, Lux Island resorts Maldives ha lanciato il primo Underwater Festival mai realizzato prima nelle Maldive, dal 14 al 20 maggio 2012. Dominik Ruhl, general manager e appassionato free-diver, ha affermato: «Volevamo creare un evento che permettesse ai nostri ospiti di esplorare il mondo marino non solo attraverso le immersioni, ma soprattutto incontrando gli esperti del mare e avere l’opportunità di scoprire le meraviglie sottomarine in vari contesti». Il festival ha offerto agli appassionanti training di fotografia subacquea, corsi introduttivi di free-diving e la scoperta dell’ultima tecnica di immersione notturna denominata fluo-diving.

I motori cambiano standard Iso (International organization for standardisation) ha votato in favore della bozza per la semplificazione delle normative che riguardano la progettazione di motori marini. L’obiettivo è quello di creare un unico set di norme Iso che regola-

mentino il processo di produzione (a partire dal design) e abbassino il costo finale, evitando i passaggi obbligati attraverso le varie società di certificazione. L’Iso standard sarà un supporto fondamentale per i costruttori di motori marini come Caterpillar, Cummins, Man, Mtu, Volvo Penta ecc.

Yamaha Marine Nautica Shark Inaugurato lo spazio di oltre 4.000 mq dedicato alla nautica. Un’ampia zona showroom accoglie il cliente, 900 mq dedicati ai fuoribordo Yamaha, alle proposte di gommoni e imbarcazioni Cantieri Capelli e alle numerose altre proposte commerciali, oltre a un’interessante offerta di accessori. 500 sono i mq riservati all’area officina per interventi di manutenzione e installazione. Un piazzale di 2.500 mq dotato di gru e muletti è dedicato allo stoccaggio e alla movimentazione dei mezzi.

Pneusnautica Si è svolta la cerimonia di inaugurazione della sede di Pneusnautica, il concessionario Yamaha di Verona. In una struttura di 3.200 mq, offre uno spazio espositivo destinato ai package Yamaha (Cantieri Capelli e Jeanneau), alle imbarcazioni Sessa Marine e ai motori fuoribordo Yamaha, oltre a una zona dedicata agli accessori. Fondamentali sono il reparto di assistenza tecnica, officina e rimessaggio, e una vera e propria “sartoria” destinata al servizio di tappezzeria nautica. 18

Suzuki Genova-Lisbona Si tratta del raid a cui Suzuki prende parte fornendo il DF300AP (introdotto nel mercato in due versioni, a gambo ultra lungo e ultra-ultra lungo) con il sistema Selective Rotation. La partenza è prevista da Genova Pegli il 9 giugno. Il Suzuki Selective Rotation rende il DF300AP un motore provvisto di un unico piede che può funzionare sia come rotante sia come controrotante, riducendo la resistenza dell’avanzamento in acqua e migliorando le performance. Il gommone impiegato è un Prince 28 Cabin guidato da Giovanni Bracco. Collection 2012 La collezione di abbigliamento Suzuki è composta da diverse linee: Fashion, che fonde elementi dello stile classico statunitense e il gusto giapponese; Heritage, che celebra i successi Suzuki in pista; Team, pensata per tutti i fan del marchio; Kids, a uso e consumo dei bambini; Merchandise, accessori; Business, per uomini e donne d’affari; Work, per chi lavora in officina; Riding, dedicata ai motociclisti.

Rebo Yachts e Tiara Rebo Yachts, rappresentata da Francesco Reboldi e Graziano Prataviera, ha siglato un accordo con Corte Lotti Marine per la vendita e l’assistenza delle imbarcazioni Tiara nell’alto Adriatico. Fondata nel 1988, la società svolge attività di assistenza nautica comprendendo anche fornitura e installazione

di impianti e accessori, attività di intermediazione di imbarcazioni usate, vendita e assistenza di barche nuove. Ha sedi nel Marina Punta Gabbiani (Marano Lagunare, Udine) e a Lignano Sabbiadoro.

Per la prima volta in una regata, quale l’America’s Cup di Napoli, sono state utilizzate imbarcazioni come boa. Riuscivano a restare immobili e mantenere la posizione grazie al Dps firmato Volvo Penta. «È il Dinamic Positioning System, – spiega Nicola Pomi, direttore vendite motori marini di Volvo Penta Italia – un’àncora digitale che, grazie a uno speciale doppio ricevitore gps appositamente progettato, consente di mantenere fisse la posizione e la prua dell’imbarcazione in un range estremamente limitato (< 1 m) con la semplice pressione di un pulsante anche in condizioni di vento e corrente. Il dps è un optional che può essere installato su tutti gli Ips.

Fuoribordo Tohatsu Il produttore di fuoribordo prepara il proprio ritorno nel mercato italiano affidandosi a un nuovo distributore: M3 Servizi Nautici. Il brand Tohatsu è sempre stato associato allo sviluppo di prodotti marini innovativi e affidabili, come i recenti 2 tempi Tldi e i 4 tempi. Con oltre 50 anni di esperienza, l’azienda continua a rafforzare la propria immagine investendo per massimizzare le prestazioni dei propri prodotti. «Con circa 200.000 motori all’anno, è il secondo produttore al mondo di fuoribordo. Lavora per conto di Mercury, Brp e Nissan», sottolinea Alessia Dayan, responsabile marketing della società ligure. La presentazione ufficiale avverrà durante il prossimo Salone nautico di Genova.


PORTO DI LOANO

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Antibes yachts show

B Yacht club Costa Smeralda

È stato presentato il calendario sportivo dello Yacht club Costa Smeralda e, oltre agli eventi velici internazionali, il 2012 vedrà il consolidarsi delle attività del club ai Caraibi e il ritorno sul campo di regata dell’Audi Azzurra Sailing Team. Le regate per superyacht a Porto Cervo prenderanno il via con la Loro Piana superyacht regatta (4-9 giugno), per proseguire a settembre con i due eventi classici organizzati con il supporto dello storico partner Rolex: la Maxi yacht Rolex cup - Mini maxi Rolex world championship (2-8 settembre) e la Rolex Swan cup & Rolex Swan 45 world championship (10-16 settembre). Il calendario prevede regate monotipo a livello internazionale come l’Audi Sardinia Cup (11-17 giugno), in cui ciascun team gareggerà a bordo di un TP52 e un Soto 40, e l’Audi European Championship Melges 32 & Audi Sailing Series (28 giugno-1 luglio). 20

È la manifestazione per chi cerca la barca dei propri sogni e per chi, invece, vuole trovare offerte per una vacanza a cinque stelle: Antibes ha accolto visitatori entusiasti ed espositori soddisfatti. In acqua c’erano circa 130 imbarcazioni, dai 15 ai 49 metri, suddivise tra vela, motore e catamarani. In particolare ha colpito l’esposizione di superyacht oltre i 40 metri di lunghezza, in aumento rispetto agli scorsi anni. Oltre alle zone dedicate a charter e broker, sono da segnalare anche quelle destinate agli equipaggi (con oltre 800 presenze) e al refit, arricchite anche da workshop e convegni. E a proposito di seminari, l’area preposta ha accolto 80 partecipanti che hanno assistito a interessanti dibattiti sul mercato e sull’attualità. Tra questi, uno dei più importanti era quello organizzato da Iss (International superyacht society), Myba (Associazione nautica mondiale) e Pya (Professional yachting associaton). Presenti anche alcune auto di lusso, grazie allo sponsor Modena Motors, tra cui una Ferrari e una Maserati, che hanno catturato l’attenzione di molti visitatori. L’organizzazione Eco Crew (che promuove il “riciclo” di tutto ciò che gli equipaggi gettano via dopo una stagione di lavoro) ha raccolto oltre 1.700 euro, mentre la lotteria, con estrazione durante l’ultimo giorno, ha assegnato il primo premio di 12 bottiglie di Chateau l’Arrosée del 2000 a Christofer Bode di Monaco.

Heesen Yachts È stata varata Lady Petra presso lo stabilimento di Oss. Lo yacht è lungo 47 metri e l’armatore è Frans Heesen in persona, il proprietario e fondatore del cantiere. Gli interni sono stati curati da Bannenberg e Rowell che si sono ispirati alle tendenze del XX secolo, alle geometrie ottiche e alle varie forme di design industriale. Il risultato è un interno dinamico che tuttavia risulta accogliente e confortevole. Frank Laupman di Omega architects ha lavorato sul layout ponendo la suite armatoriale nel ponte superiore, mentre le cabine per gli ospiti sono in quello inferiore. Il varo è stata l’occasione per annunciare il ritiro di Frans Heesen dalle funzioni ufficiali in azienda.

Yacht club Loano

Lowrance e Simrad Jeanneau ha scelto Lowrance e Simrad per l’elettronica di bordo di molte barche. Più precisamente, usa il sistema audio SonicHub, gli apparati multifunzione Lowrance Hds e i trasduttori velocità, profondità e temperatura, per equipaggiare una selezione di imbarcazioni a motore della gamma Cap Camarat e Merry Fisher. Per quanto riguarda Simrad, ha scelto IS20 per equipaggiare la selezione di imbarcazioni della gamma Sun Odyssey 30i, 33i, 42DS, 44DS, 379, 409 & 439. Come scelte aggiuntive opzionali saranno disponibili il plotter cartografico NSS8 con touchscreen, il radar a banda larga Broadband 3G, il pilota a barra TP22 e gli autopiloti AP24. Inoltre Simrad annuncia che le sue apparecchiature verranno installate sulla nuova gamma Hudson Bay della Clipper Motor Yachts. La Hudson Bay 50’ è la prima della gamma dei Sedan Cruisers ad essere completamente dotate in modo standard di strumenti Simrad, in particolare di display multifunzione NSS12, Radar a banda larga 3G, autopilota AP24 e server audio marino Sonichub.

Alla presenza di autorità cittadine e di noti esponenti del mondo della vela e della nautica è stato inaugurato lo Yacht club Marina di Loano, una moderna struttura di oltre 3.000 metri quadrati. Si articola su tre livelli, l’ultimo dei quali ospita un ampio solarium e una piscina con vista panoramica a 360° sul grande porticciolo. Il piano inferiore è dedicato

alla club house con reception, uffici e un elegante salotto dotato di una vetrata tipo ponte di comando di una nave, con annesso bar, meeting lounge e sala biliardo. E come fiore all’occhiello i soci potranno disporre, a richiesta, delle nove suite della foresteria. Non manca un ristorante aperto anche al pubblico con accanto il wine bar e cantina vini pregiati. Gli eventi agonistici, tra i quali importanti regate a livello nazionale, saranno gestiti in collaborazione col Circolo nautico Loano. Clelia Pirazzini

Maxi Dolphin Il cantiere ha creato la versione in lingua russa del proprio sito internet www.maxidolphin.it che renderà più facile l’accesso alle informazioni relative al cantiere e alle sue attività. È stato inoltre confermato che Maxi Dolphin ha firmato un accordo con i broker di Nakhimov Yachts per essere da loro rappresentato nei mercati russi e monegaschi.


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Cantieri Estensi La lobster 360 Goldstar Sport è un natante lungo 11,65 metri e largo 3,90 metri che viene omologato anche come imbarcazione. Il pozzetto sfiora i 6 metri quadrati e il prendisole di prua è per tre persone. All’interno l’altezza è di oltre 2 metri e nelle cabine è di 194 cm. Il divano della dinette è lungo 2 metri e potrebbe trasformarsi in

Azimut-Benetti cuccetta. Sottocoperta ci sono quattro posti letto in due cabine. L’armatoriale è arredata con due armadi, un gavone e due cassetti sotto il letto. Scegliendo due unità turbodiesel Fpt Industrial di 280 cv si raggiungono andature di crociera di 24 nodi e una velocità massima di 27,5 nodi. In alternativa è prevista una coppia di motori da 370 cv per una massima di 33 nodi.

Couach La Pellegrina Il cantiere ha varato il 5000 Fly, lungo 50 metri, costruito in fibra di carbonio e kevlar con il processo a infusione. Le linee esterne sono state studiate dall’ufficio tecnico mentre gli interni sono firmati da Jean Pierre Fantini. La Pellegrina inizia a luglio la sua attività di charter e sarà presente, a settembre, al Salone nautico di Monaco.

Gamma 24 Mediterranée Sanlorenzo Experienced Yachts Il cantiere lancia il primo programma organico di gestione e di rilancio del parco usato: Experienced Yachts. Il piano di total refitting, che Sanlorenzo ha messo a punto per la gestione delle imbarcazioni ritirate dai propri armatori e per l’offerta a nuovi, parte dalla certificazione di qualità garantita dal Rina, “Rmqa” (Refitting and maintenance quality assurance). Indipendentemente dalle condizioni specifiche di ogni imbarcazione, su tutti gli yacht del programma Experienced Yachts vengono eseguite le seguenti operazioni: tagliando motori e generatori, igienizzazione delle casse delle acque grigie, nere e delle sentine, sostituzione dei filtri in tutti i fancoil, dei filtri antiodore e degli anodi sacrificali, applicazione di pittura antivegetativa alla carena. Inoltre le barche fruiscono di un anno di garanzia.

Nella cornice del cinese Hanian Boat Show Gamma Yachts International ha presentato la sua ammiraglia, il Gamma 24 Mediterranée, frutto dalla sinergia con lo studio di progettazione Vripack. Luminosità e ampi spazi caratterizzano questo semi-custom dallo scafo in acciaio e sovrastruttura in alluminio, con una lunghezza di omologazione di 23,99 m e 317 mq di volumetria. Pim Dijksman, progettista di Vripack, spieg a :

Esteco Soraya È stato varato il quinto Sanlorenzo SD122, navetta di 38 metri in vetroresina, progettata e prodotta presso i cantieri navali di Viareggio. Soraya ha linee moderne con forme evocative che richiamano i grandi transatlantici da crociera degli anni ’30. Gli interni hanno i pavimenti in parquet di eucalipto a finitura opaca, che accompagnano i mobili realizzati in eucalipto lucido con inserti orizzontali di acciaio. Può ospitare 12 persone più 7 membri di equipaggio. 22

La società è produttrice del software multidisciplinare e multiobiettivo modeFRONTIER e nasce nel 1999 presso l’Area Science Park di Trieste. Questo software esegue analisi numeriche e usa le informazioni in modo intelligente per fornire soluzioni ottimali. In

«Abbiamo mantenuto le linee caratteristiche della serie Gamma come la doppia curvatura della prua. L’allungamento del fly ha poi consentito di regalare maggior spazio alla parte da vivere di giorno in pieno sole e di creare ombra nell’ampio pozzetto principale, proteggendolo anche dall’umidità serale. Generosi gli spazi all’aperto e originale la cabina equipaggio a prua indipendente».

ambito nautico è stato impiegato per l’ottimizzazione del bulbo dell’Iacc (International America’s Cup Class) e Ferrari Gestione Sportiva e Coni hanno collaborato per ottimizzare le performance dell’equipaggiamento dei team italiani di kayak e canottaggio per i giochi olimpici 2012.

Premio È stato assegnato all’azienda di Paolo Vitelli il “Premio imprese per la sicurezza” indetto da Confindustria e Inail, sotto l’alto patronato del presidente della Repubblica. Scopo del Premio è quello di creare cultura di impresa in tema di salute e sicurezza e di diffondere le prassi migliori, premiando le imprese che si distinguono per l’impegno concreto in materia di salute e sicurezza e per i risultati gestionali conseguiti. Behind the quality Il Gruppo ha pubblicato Behind the quality, una guida che apre ai professionisti e al pubblico una finestra sulla tecnologia utilizzata per fare conoscere il valore di un progetto che analizza ogni dettaglio. Sono presenti interventi di Stefano Righini e Carlo Galeazzi, capitoli inerenti la vetroresina, i robot, gli arredi, le certificazioni e gli impianti.

Sno Da oggi sul sito Sno Yachts (www.snoyachts.it) è online la sezione Sno Magazine, dove poter sfogliare la rivista direttamente via internet, leggere le interviste e scoprire le novità. Per tutti gli appassionati di pesca all’interno del sito c’è un’area (Fishapp) dedicata agli armatori che desiderano condividere online le proprie esperienze in mare. Inoltre è recente l’apertura di due nuove sedi in Italia: a La Spezia presso il Porto Mirabello e a Lignano Sabbiadoro presso il Marina di Punta Faro. Infine, è possibile ammirare da vicino il Cabo 44 Hardtop Express, già presente nei cantieri di Olbia, così come il Sunseeker Manhattan 53.


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Perini Navi

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Premio Leonardo Anche quest’anno il Gruppo Perini Navi sceglie di premiare alcuni giovani laureati che abbiano sviluppato tesi su argomenti legati al successo del made in Italy nel settore della nautica, mettendo a disposizione due borse di studio del valore di 3.000 euro ciascuna nell’ambito dei premi di laurea promossi dal Comitato Leonardo, presieduto attualmente dall’imprenditrice Luisa Todini. Il primo bando, intitolato “Progetto di una nave a vela di oltre 40 m con propulsione elettrica”, è rivolto a studenti delle facoltà di Architettura, Ingegneria e delle scuole di design. Gli studenti delle facoltà di Ingegneria

Finanziamenti Mercury Mercury annuncia la proroga della campagna 2012 in collaborazione con AgosDucato. - Mercury 30: senza interessi, in 30 mesi prima rata a 30 giorni, importo da € 1.000 a € 25.000. Valido sino al 18 giugno.

- Package Mercury: fino a 120 mesi, prima rata a 60 giorni, impor to da € 25.000 a € 60.000, tasso standard, Tan e Taeg diversi da zero. Valido sino al 31 dicembre. - 5 anni Mercury: fino a 120 mesi, prima rata a 30 giorni, importo da € 5.000 a € 60.000, tasso standard, Tan e Taeg diversi da zero. Fino al 18 giugno.

- Standard Mercury: fino a 120 mesi, prima rata a 60 giorni, importo da € 1.000 a € 60.000, tasso standard con spese istruttoria, Tan e Taeg diversi da zero. Valido sino al 31 dicembre. 24

Grand Banks Il cantiere presenta il 54 Heritage Eu, lo scafo più grande della gamma Heritage. È un trawler costruito sulla base della carena del GB Aleutian 53 RP, con sistema di propulsione Vdrive. Prevede tre cabine e la utility room multifunzione nel ponte inferiore oltre all’opzione cabina marinaio. Sono disponibili due ulteriori layout. Il ponte

e di Economia e commercio sono invece i destinatari del secondo bando, intitolato “La gestione delle risorse e dei processi per l’ottimizzazione del progetto di un’imbarcazione di grandi dimensioni in termini di tempi e costi”. Per partecipare è necessario inviare il materiale entro e non oltre il 31 ottobre 2012. In Cina Il Gruppo, in occasione dell’Hainan Rendez-Vous, ha presentato al pubblico cinese le navi a vela Perini Navi e quelle a motore Picchiotti. Ha annunciato, inoltre, l’avvio della collaborazione con Enrico Zanella che si occuperà di promuovere i prodotti sul mercato cinese. Zanella vanta una consolidata esperienza nel Paese asiatico dove risiede dal 1999.

principale offre oltre 12 posti a sedere, cucina a U, dinette con divano e tavolo da pranzo, salone. Il fly è dotato di seduta di navigazione doppia posta a centro barca oltre che di un divano e vari punti di stivaggio. Verso poppa ci sono una zona prendisole e spazio per il tender. Al ponte inferiore troviamo la cabina armatore, la vip e una twin con letti pullman.

iDockers È la nuova piattaforma che a partire da giugno 2012 offre un servizio di booking on-line per operatori nautici e privati. Grazie a un’interfaccia grafica semplice e intuitiva, gli iscritti potranno verificare, sia attraverso il portale www.idockers.com che utilizzando le principali piattaforme mobile e quindi con app per iPad e iPhone, Android e Windows Mobile, la reale disponibilità di posti barca e ormeggi. iDockers consentirà di individuare le migliori soluzioni, visualizzando la pianta del marina e di concludere la prenotazione e il pagamento con la massima sicurezza in pochi e semplici passaggi. Gli abbonati al portale potranno trovare inoltre informazioni relative al meteo, alla fruizione di ulteriori facilities e ampie sezioni vetrina dedicate al charter, alla vendita di posti barca, accessori e barche, news e segnalazione di eventi.

Antema Yachting È on-line con la nuova homepage del sito ufficiale di Antema, (www.antemayachting.it), il link dedicato esclusivamente alle navette dislocanti e semidislocanti usate, (www.usatoantema.com), dove si possono trovare le opportunità che il mercato riesce a proporre agli appassionati. Si tratta di una selezione fatta valutando la serietà e la qualità costruttiva del cantiere, la marinità e il rapporto qualità/prezzo.

Second Life Top Yachts Jupiter, società controllata da Cerved Group, ha presentato Second Life Top Yachts, la piattaforma integrata di gestione e rivendita di imbarcazioni usate. Nell’occasione si è svolto anche un convegno in cui si sono delineate le prospettive del merca-

to nautico e affrontati temi come la ricommercializzazione dell’usato e la tassa sulla nautica. Inoltre, sono state messe a disposizione per due giornate le oltre 15 imbarcazioni a motore (tra i 12 e i 35 metri) solitamente esposte presso le banchine di Marina di Genova Aeroporto.


dalla pieta

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Rodman in Asia Il cantiere consolida la propria espansione nel territorio asiatico partecipando ai Saloni nautici locali e facendo conoscere il marchio alla clientela orientale. In particolare, in Cina era al Salone con il dealer Everpeace Yachts e si è focalizzato sulla

gamma Muse; è presente, inoltre, alla manifestazione di Qingdao dove espone in anteprima per questo mercato la serie Rodman Spirit con il 31 Hard Top. In Corea, invece, era al Salone Yacht and boat Korea con il dealer Yusin Hr e partecipa al Korea boat show.

Sconto su eliche Mercury

Princess 56 Il flybridge del cantiere inglese combina interni spaziosi con performance elevate ed esterni confortevoli per la convivialità di bordo. Il pozzetto dispone di tavolo in teak e ai due lati prevede le scalette che conducono alla spiaggetta di poppa che può essere equipaggiata con un meccanismo idraulico per il varo e l’alaggio del tender. Sul fly è possibile cenare grazie al tavolo e all’area bar completa di frigorifero e barbecue. Gli interni hanno un arredamento di stile contemporaneo e godono di grande luminosità. La carena è stata ottenuta con il metodo a infusione per avere una struttura leggera ma resistente allo stesso tempo.

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Benetti

Marina di Varazze

Porto aperto a Livorno In collaborazione con la quinta edizione del progetto Porto aperto, il cantiere, l’Autorità portuale e il Comune di Livorno hanno invitato cittadini e visitatori a scoprire la zona Porta a Mare ed entrare nel cuore dell’area di produzione di Benetti per far conoscere una parte del porto e della città. L’evento si inserisce all’interno delle iniziative per la festa del “Trofeo Accademia Navale e città di Livorno 2012”. Appassionati, curiosi e visitatori hanno avuto la possibilità di visitare gli oltre 160 mila metri quadrati dell’area di produzione, accompagnati da una guida. Benetti Delfino È stato varato nella sede di Viareggio il quarto Delfino 93’, modello di entrata della gamma in composito Benetti Class. Il primo yacht di questa serie C è stato scelto da SeaNet – azienda di fractional yachting –, coniugando la necessità tipica dei charter di approcciare la nautica senza dover sostenere il peso complessivo e continuativo della gestione dello yacht con il piacere di trovare sempre il proprio yacht a disposizione. Delfino 93 è stato scelto come primo yacht del programma di fractional ownership.

Il marina si oppone al depauperamento del settore e con il progetto Mdv Full Yachting Care 2012, che offre servizi a 360° anche alla barca, oltre che all’armatore. Altre novità riguardanti i servizi vedono l’implementazione dei sistemi di sicurezza in porto e un progetto di formazione per gli ormeggiatori, in modo da garantire a chi sceglie Marina di Varazze di affidare in tranquillità la propria barca a personale competente.

Mercury Marine offre ai suoi clienti più di 700 tipi di eliche, atte sia a uso diportistico e professionale che sportivo, e sino al 30 giugno 2012, acquistando presso uno dei concessionari autorizzati presenti sul territorio nazionale, un’elica Mercury, i clienti potranno beneficiare di uno sconto del 25% dal prezzo di listino.

Ilver Nel mese di marzo si è spento a Lissone (MI) Paolino Vergani, fondatore storico del marchio Ilver e conduttore dell’omonimo cantiere fino alla fine degli anni ’90. L’azienda lo ricorda con molta stima.

Distribuzione Mare Pirelli PZero 1400 Cabin PZero era presente alle regate Pirelli Coppa Carlo Negri di Santa Margherita Ligure con il gommone Pirelli Pzero 1400 Cabin. Nato dall’evoluzione del battello 1400 Sport, il Cabin riprende nella sua essenza lo spirito sportivo di PZero; le caratteristiche del progetto di Industrial Design di Pirelli sono la meticolosa ricerca dei materiali, l’attenzione ai dettagli e l’alta qualità delle performance. Un mix di design e tecnologia, dotato di due motori diesel di 370 cavalli con cui raggiungere i 45 nodi e una velocità di crociera di 32 nodi.

Nauticalia Ltd, storica azienda inglese (fondata nel 1974) specializzata in accessori da barca e complementi d’arredo in stile marinaro, ha affidato la rappresentanza e la distribuzione dei suoi prodotti alla Distribuzione Mare di Pesaro (www.dime-italy.com), azienda commerciale e produttrice di complementi d’arredo marinareschi, che vanta anche un vasto assortimento di accessori nautici e numerose altre esclusive nazionali.


AUTIN PARKER

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Marina d’Arechi

B Nadirmarine Folkboat Nasce FolkBoat, un marchio che produce imbarcazioni alla portata di tutti. L’obiettivo è creare prodotti made in Italy di qualità, ma con costi accessibili. Il brand nasce da un’idea del cantiere Nadirmarine, conosciuto come produttore delle barche Eolo dal 1971. Importante inoltre la collaborazione con Navalplastica dei fratelli Tracuzzi che, con i loro 40 anni di storia, hanno ispirato i modelli di Folkboat. Tra i modelli in vendita ci sono i Beluga con le linee Cabin, Open, Gozzi.

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Icon Yachts Seven Sins L’imbarcazione è stata accolta negli stabilimenti di Icon Yachts (Olanda) per un intenso programma di refit. È un 42 metri del 2005, costruito da Heesen Yachts e ha scafo in acciaio. Il restauro prevede pitturazione dello scafo, manutenzione della plancetta di poppa e dei generatori. I lavori saranno guidati dal project manager Jacob de Boer e saranno terminati in sei mesi. Attualmente l’imbarcazione è gestita dalla società di charter Yachting Partners International.

Codecasa I cantieri stanno attualmente costruendo il primo Open di 50 metri, che secondo le previsioni raggiungerà i 28 nodi di velocità massima in condizioni di dislocamento leggero, grazie ai due idrogetti Kamewa Mod. 80 S III e a un booster centrale Kamewa Mod. 71 B III. Sarà dotato di un impianto giroscopico di

Maidelle È stato varato lo yacht di 63 metri Maidelle con esterni progettati da Redman Whiteley Dixon design e interni di Cristiano Gatto. Obiettivo primario per l’armatore era avere molte aree dedicate all’intrattenimento e una zona privata altrettanto ampia e confortevole. Il salone è lungo oltre 17 metri e la suite armatoriale è divisa su due ponti con un passaggio diretto al salone panoramico. Per l’arredamento si sono scelte essenze pregiate come il mogano, l’ebano, il palissandro e il noce canaletto.

stabilizzazione all’àncora Ship Dynamics. Andrea Bacigalupo è l’architetto navale che ha progettato le linee di carena e gli esterni, mentre la progettazione degli interni è stata affidata agli architetti del cantiere, Anna Maria e Franco Della Role, che hanno lavorato in stretta collaborazione con l’architetto della società armatrice.

Nel mese di maggio ha aperto il porto turistico di Salerno, sono stati inaugurati i posti alla banchina di riva e sono pronti per il collaudo quelli della darsena di levante. A seguire gli ormeggi alla banchina sud, per un totale di 480 posti barca disponibili per l’estate 2012. Il presidente di Marina d’Arechi, Agostino Gallozzi, dice: «Vedere le prime imbarcazioni ormeggiare nel nostro porto è il completamento di un lavoro importante e portato avanti grazie alla determinazione e alla competenza di tutta la squadra di Marina d’Arechi».

Moonen Il cantiere olandese ha annunciato la vendita del quarto Moonen 97, con scafo dislocante in acciaio; gli interni sono stati studiati in collaborazione con lo studio Art-Line. Moonen è attualmente impegnato nella costruzione di un 42 metri, Sofia, completamente custom, di una barca con scafo in alluminio di 25,20 metri e di un nuovo Moonen 100 Explorer.

Gruppo Fipa Il cantiere toscano che realizza gli scafi a marchio Maiora, Cbi Navi e AB Yachts è certificato Uni En Iso 14001:2004 e sta lavorando per introdurre dal 2013 la produzione di yacht “sostenibili”. Diverse le novità che coinvolgono ampi settori della produzione, a

cominciare dagli allestimenti interni per i quali l’azienda ha cominciato a utilizzare il legno per i rivestimenti e materiali naturali per la coibentazione e altre lavorazioni. Si sta anche sperimentando l’uso di vernici ecosostenibili e di motori a propulsione ibrida.


BWA_FLYER

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News dalle AMERICHE

a cura di Elisabetta Pianta

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Titan Salvage per Costa Concordia

Delta Yachts

La società americana e l’italiana Micoperi si sono guadagnate la stima mondiale grazie alla loro alta ingegnerizzazione nelle tecniche di salvataggio di relitti affondati o danneggiati con tecniche ed equipaggiamento che nessun’altra compagnia possiede. Ora Titan Salvage deve affrontare la sua sfida più grande: liberare dal fondale e recuperare la nave Costa Concordia all’isola del Giglio in quella che sarà l’operazione più seguita nella storia della Marina. Gage Parrot, il cui padre fondò la Compagnia nel 1980, ha affermato che «pochi (o nessuno) al mondo hanno finora tentato una manovra così complicata».

Il cantiere di Seattle ha annunciato il varo del custom yacht Arianna, lungo 50 metri e con interni molto ampi, tanto che gli spazi dedicati alla vita conviviale di bordo sono quasi 700 metri quadrati. Ha un’autonomia transoceanica e l’arredamento degli interni è ispirato all’arte polinesiana, con essenze pregiate come l’ebano Mascassar, il wengé e il Koa. La suite armatoriale è sul ponte superiore e dispone di area per bambini, zona pranzo, terrazzo privato, ufficio, sauna e palestra.

Refitting per SuRi Bay Ship and yacht co. (Bsy) con base in Alameda, California, in collaborazione con lo studio di architettura navale Kirilloff and Associates di Green Cove Springs, in Florida, e Jeffrey Botwin della Herringbone Design di Los Angeles hanno vinto il contratto per il progetto di refitting e allungamento di scafo e sovrastruttura (un extra 11 metri midbody) dell’expedition yacht SuRi per una nuova lunghezza totale di 63,4 metri. Una “underwater viewing room” sarà costruita per permettere agli ospiti di godere delle bellezze sottomarine. La barca sarà dotata anche di un nuovo pacchetto motori-generatori. Il progetto di refitting sarà unico nel suo genere perché userà il 99% delle risorse e compagnie americane. Tutto il progetto sarà supervisionato dagli uffici della Bureau Veritas, Yacht Classification di Fort Lauderdale, Florida e San Francisco, California.

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Sessa Marine in Usa

Dealer per Regal e Marquis Regal Marine ha nominato Centerpoint Yacht Service come dealer per la regione dei grandi laghi, sfruttando la loro presenza a Milwaukee e a

Kenosha-Southport Marina, in Wisconsin. Anche Marquis ha scelto un nuovo distributore: Marine Sales in Pickwick, Tennessee. La loro area di influenza è la regione intorno al fiume Mississippi.

Bénéteau in Brasile Il cantiere ha aperto uno stabilimento di 10.000 mq a Angra dos Reis in Brasile; l’inaugurazione è avvenuta nella Marina Verolme alla presenza del governatore, Sergio Cabral, del vicegovernatore e coordinatore ufficiale delle infrastrutture, Luiz Fernando Pezao, del Sindaco, Tuca Jordan, e di una rappresentanza del cantiere francese. La nuova sede avrà una capacità iniziale di più di 50 barche in costruzione superiori a 34 piedi all’anno e creerà oltre 600 posti di lavoro.

Già presente da diversi anni a Fort Lauderdale, Florida, con il dealer Fastboats, Sessa Marine rafforza ancora la propria rete sul territorio americano. È stato firmato un primo accordo con Total Marine, per coprire il territorio del nord-est. Inoltre, poco prima del Salone di Miami, anche la società Sunsport Mari-

ne è entrata a far parte della famiglia di distributori. Quest’ultimo accordo permetterà al marchio di essere presente nella regione dei Grandi Laghi. Infine, in un terzo tempo, la politica di rafforzamento della rete distributiva interesserà la California e la grande regione del golfo del Messico, avendo come epicentro il Texas.

Hatteras e Cabo I due marchi hanno creato il centro Hatteras Cabo yacht a Fort Lauderdale per supportare la rete di dealer di entrambi i brand, nella vendita e nell’assistenza ai clienti. Il centro servirà anche come sede per eventi e per organizzare periodi di formazione sui nuovi modelli, sulla costruzione, sulle tecnologie a bordo degli yacht. L’inaugurazione è prevista per settembre.

Il Salone argentino Si è svolto al Centro de exposiciones-parque náutico, San Fernando, la 19a edizione dell’Argentina boat show, organizzato dalla Country’s Marine Association. Il numero di visitatori è aumentato di 2.000 presenze mentre quello degli espositori è cresciuto da 100 a 114 rispetto al 2011. Nonostante i numeri positivi derivanti dalle vendite, l’industria nautica argentina mantiene le sue preoccupazioni circa le restrizioni economiche vigenti sull’import.


RAYMARINE

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Focus RAPPORTO SUL TURISMO NAUTICO

Sotto la lente

Il documento redatto dall’Osservatorio nautico nazionale analizza i riflessi che il diporto genera a livello territoriale, ambientale, produttivo ed economico. Questa terza edizione è arricchita anche da un utile atlante nautico e dal NaQI, indice di qualità dei porti* d dii LLa au urra aB Biia azzzzii

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È un punto di riferimento che, ormai da tre anni, è diventato uno strumento attendibile e utile per chiunque debba pianificare, decidere o investire nel diporto. Oltre a produrre dati e ricerche originali, il Rapporto ha l’obiettivo di mettere a sistema una gran quantità di informazioni esistenti, in modo da ottenere un quadro d’insieme scientificamente sostenibile e farne, appunto, un utile strumento di conoscenza. All’interno vengono trattate varie tematiche, tra cui il parco nautico e la ricettività delle nostre coste, l’evoluzione delle strutture portuali nell’ultimo quinquennio, la gestione dei porti e l’impatto economico del diporto sul territorio. Considerando l’anno 2010, si contano 102.041 unità da diporto iscritte negli uffici marittimi; di queste, 19.247 sono a vela e 82.546 a motore. La grande maggioranza (54,9%) riguarda natanti fino a 10 metri, seguiti dagli scafi da 10 a 12 metri (22,4%) e da quelli tra 12 e 18 metri (19,7%). Quelli superiori ai 24 metri sono solo lo 0,2%. Analizzando la scomposizione per Regione si evidenzia come le prime quattro per unità immatricolate (Liguria, Campania, Toscana e Lazio) arrivano a coprire oltre il 58% del totale parco nautico con più di 59 mila unità. Le barche non immatricolate, secondo un calcolo approssimativo vista la mancanza di fonti ufficiali, dovrebbero attestarsi intorno alle 617.941 unità, ossia l’83,5% del totale complessivo. Si tratta di derive, natanti per uso sportivo, kajak, unità a remi, a vela senza motore, a motore con piccoli fuoribordo.

L’Osservatorio nautico nazionale è nato nel 2008 da un accordo tra i partner fondatori –

Accademia italiana marina mercantile,

Provincia di Genova, , Università degli studi di Genova (Diem-Dipartimento di economia e metodi quantitativi e CersitCentro di ricerca per l’innovazione e lo sviluppo del turismo) sotto la guida scientifica del professore Gian Marco Ugolini.

Ucina

Giorni di utilizzo dell’unità da diporto all’anno 92,8 100

82,3 59,6

80 59,8 60

55,1

40 20 0 Natante

Imbarcazioni minori

Imbarcazioni maggiori

Nave da diporto

Media

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Focus RAPPORTO SUL TURISMO NAUTICO

Le unità da diporto vendute dalle imprese broker per lunghezza e stato 39,4

40 35 30 25 20 15 10 5 0

21

18,2

15,9

2,7

Usate (< 10 m)

Usate (da 10,1 a 24 m)

Nuove (< 10 m)

Nuove (da 10,1 a 24 m)

Nuove (> 24 m)

I sinistri in mare

Nell’ultimo decennio gli incidenti sono stati causati principalmente da urti e incagli, affondamenti e collisioni. 21,2% 3,6% 7%

2,7 Usate (> 24 m)

Il Rapporto ha evidenziato come, dal punto di vista

occupazionale, le strutture portuali generino in media circa 9 addetti diretti a tempo pieno e , dati che, nel caso dei marina, salgono rispettivamente a 12 e 76.

61 addetti nell’indotto

Nel volume si evidenzia per il 2011 l’esistenza di oltre 157.000 posti barca (contro i 153.027 del 2010), concentrati soprattutto in Liguria (21.716, pari al 13,8% del totale) e Sardegna (20.175, pari al 12,8%). Nel quinquennio 2007-2011 il numero di infrastrutture portuali sul territorio nazionale h a r e g i -

strato un incremento di oltre il 7,6% raggiun gendo le 540 unità di cui 348 porti polifunzionali, 116

10,2% 18,8%

12,8% 26,3%

Urti, incagli

Naufragi, affondamenti

Varie

Incendi, esplosioni

Avarie motore

Collisioni

Capovolgimenti

punti di ormeggio e 76 porti turistici. In Italia i posti barca, se rapportati al parco nautico, sono decisamente inferiori agli altri Stati europei: per esempio, in Turchia, Spagna e Francia il rapporto unità/posto barca arriva al massimo al 2,1, mentre nel nostro Paese raggiunge il 3,8. Dal punto di vista della gestione economica, le imprese portuali mostrano evidenti sofferenze non tanto nella gestione caratteristica, quanto nell’area tributaria (a causa dell’esponenziale aumento dei canoni delle concessioni demaniali) e finanziaria. (continua a p. 36)

Indotto in termini di spesa sul territorio nel diportismo stanziale nei marina Zone Alto Tirreno Alto Adriatico Tirreno centrale Sud

Totale 34

Posti barca nei marina

di cui stanziali

Trasporti

TOTALE ANNO (ARROTONDATO) Ristorazione Shopping Intrattenimento

dati in euro Sommatoria

16.394

14.755

14.200.000

185.630.000

124.750.000

6.010.000

330.580.000

12.702

11.432

3.800.000

81.640.000

56.890.000

4.860.000

147.200.000

5.337

4.803

5.510.000

43.190.000

19.640.000

3.020.000

71.360.000

4.298

3.868

1.500.000

49.380.000

18.960.000

1.000.000

70.850.000

38.731

34.858

25.010.000

359.840.000

220.240.000

14.890.000

619.990.000


PRIORITY

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Focus RAPPORTO SUL TURISMO NAUTICO diportisti su tutto il territorio nazionale e riferita all’anno 2010) ha evidenziato che è pari a una media di 102 euro (dai 45,7 dei possessori di natanti, agli oltre 430 di chi naviga su superyacht). Più in particolare, circa 58 euro sono destinati alla ristorazione, mentre 38 vengono spesi in shopping giornaliero. All’anno si calcola una spesa media di 5.949 euro, ma va segnalata la grande differenza tra possessori di navi da diporto (30.499 euro) e, per esempio, natanti (2.872 euro). Infine, ulteriore novità dell’edizione 2012 del Rapporto sul turismo nautico, l’Atlante tematico della nautica, il primo esempio in Italia di un’opera cartografica su scala mondiale, europea, italiana e provinciale (36 tavole) dedicata al settore della nautica da diporto.

Spesa complessiva annua del diportista per tipologia di unità Migliaia di €

30.499

35 30 25 20 15 6.768

10 5

Gli intermediari del diporto

5.949

5.621 2.872

0 Natante

La maggior parte dei “navigatori” italiani sono uomini adulti con più di 40 anni (vedi sotto) la cui spesa annuale per la barca va da 2.872 euro in caso di natanti ai 30.499 euro per navi da diporto.

Imbarcazioni minori

Imbarcazioni maggiori

Nave da diporto

Media

Chi naviga e quanto spende?

(segue da p. 34) I diportisti sono stati oggetto di analisi, dal 2009, con lo scopo di tracciarne un profilo idoneo. I risultati mostrano come l’84,9% di chi va per mare è di sesso maschile, il 31,9% ha un’età compresa tra 41 e 50 anni e il 35,7% tra i 51 e i 70 (tra i 20 e i 40 sono solo il 17,6%). Il 45% circa è diplomato, mentre il 42,6 ha una laurea. La media dei giorni di navigazione annuali si aggira sui 60. Per quanto riguarda la spesa giornaliera procapite dei diportisti stanziali nei marina, l’indagine (realizzata su 110 porti e 850

Lo sviluppo del turismo nautico passa anche per l’attività degli operatori che facilitano l’acquisizione della barca o la mettono a disposizione per il periodo richiesto dal diportista. Il Rapporto ha pubblicato i risultati di un’indagine sul settore dei broker, che comprende varie realtà aventi come core business l’intermediazione alla vendita di unità da diporto. A fianco di tale attività queste aziende possono offrire una serie di servizi accessori e correlati al bene barca (dalla assistenza postvendita a quella per la crociera fino alla locazione e noleggio). Il 57,8% di queste imprese sono società di capitale, mentre il restante è composto da società di persone. Sono ubicate per lo più in Toscana (28,6), Lombardia (14,3%) e Friuli (14,3%) seguite da Liguria (9,5%) e Veneto (9,5%). Per quanto riguarda la loro clientela, si suddivide in italiana (82,5%), Ue (14,8%) e extra Ue (2,7), mentre il fatturato, per la maggioranza di queste società (33,3%) è inferiore ai 50 mila euro (per il 25% è compreso tra 100 e 200 mila euro, per l’8,3% tra 50 e 100, per il 16,7% oscilla tra uno e due milioni di euro). Le barche vendute sono per lo più usate (70,3%) e a motore di lunghezza inferiore ai 10 metri (44,3%), seguite da quelle tra i 10 e i 24 metri (34,9%) e da quelle a vela (16,4%). * Si rimanda allo speciale sui porti a p. 60

I diportisti per professione esercitata e per età Diportisti per classi di età >65 14,5%

31-40 12,6%

Altro 0,9% 20-30 5,3%

51-65 35,7% 41-50 31,9%

36

Diportisti per professione esercitata Imprenditore 30,3%

Dipendente 22,9%

Pensionato 19,0%

Libero professionista 26,9%


CANT.SESTRI

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RIO

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RIO

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IMP. DECIO

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Indagando TIPI e MODI

La bellezza della tecnologia

Architetto e designer, è il padre della lampada Tolomeo: elegante, scandita nel segno lieve, preciso, la lampada è oggetto senza tempo, esclusivo nonché, di fatto, ubiquo di Decio G. R. Carugati

«Penso che il design rappresenti un dibattito sempre aperto – dichiara Michele De Lucchi – e quindi che il ruolo del designer sia proprio quello di attivare il dibattito. Se in passato

scusso sulla totalità dei mercati. «Devo la prima idea a una mia sperimentazione, constatando come, con un piccolo braccio di leva, si può sospendere un’asta alla quale appen-

l’artista era colui che mostrava agli uomini le bellezze della natura, il designer oggi è colui che deve far vedere agli uomini le bellezze della tecnologia». Ecco allora l’importanza dell’approccio, quando «nel campo del design le grandi industrie e anche i grandi Gruppi multinazionali non riescono più a sperimentare, cercano di creare artificialmente ragioni per una ricerca innovativa con molta fatica e pochi risultati». I modi, ancora prima dei mezzi, distinguono il rapporto design industria. Emblematico, sin dal 1987 il caso Tolomeo per Artemide, tra le “macchine minime” di De Lucchi, la più conosciuta. L’apparecchio, Compasso d’Oro nel 1988 è tutt’oggi best seller indi-

Michele de Lucchi 40

dere qualcosa. Presento lo schizzo del meccanismo a Ernesto Gismondi, e i suoi tecnici per lungo tempo tentano invano di farlo funzionare. Ritengo ormai persa la partita,

quando ricevo una telefonata di Ernesto: “Corri subito, la tua macchina funziona”». La flessibilità e l’adattabilità del modello contribuiscono non poco al successo planetario della serie

prestandosi alla declinazione di differenti destinazioni d’uso, da tavolo, da parete, da terra, da lettura, a faretto, a pinza e persino in versione micro, di ridotte dimensioni. La scelta del materiale, alluminio, l’assunto che racchiuso nel piccolo efficace meccanismo asseconda dolce il movimento, la rendono presenza gradita e gratificante, utile in ogni ambito del vivere, dal privato al pubblico, testimone della contaminazione in atto tra i luoghi del lavoro e del domestico. «Il design industriale – conclude De Lucchi – è diverso dall’architettura, ma è come l’architettura. C’è infatti il design nato dal magma del problema, della forma, della tecnologia e quello nato dal magma dell’architettura. I due approcci sono molto diversi e raramente si incontrano. Sono molto contento e soddisfatto comunque perché penso che l’atteggiamento di un architetto-designer sia più ricco e penso che nel futuro questi valori umanistici saranno molto apprezzati».

È, negli anni dell’architettura radicale sperimentale, tra i protagonisti di movimenti quali Cavart, Alchimia e Memphys. Nell’arco del suo fare ideativo disegna prodotti per Artemide, Dada Cucine, Kartell, Matsushita, Mauser, Poltrona Frau. Dal 1992 è responsabile del design Olivetti. Numerosi i riconoscimenti internazionali, dal Good Design (Giappone) al Compasso d’Oro, Premio Smau, Office Design Eimu (Italia), Architektur und Office, Deutsche Auswall, ID Magazine, (Stati Uniti). Opera negli studi di Milano e Roma.


ITAMA

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IMP. CRANCHI

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Progetti

Cranchi Panama32

Sarà presentato al prossimo Salone di Cannes, accanto al nuovo Panama 25, questo progetto del cantiere di Piantedo, con quattro posti letto e due fuoribordo

La propulsione sarà affidata a una coppia di

fuoribordo con una potenza che va da 225 a 250 cavalli di massima. La prima unità Il prezzo ipotizzato presentata sarà parte da motorizzata Honda, ma il (iva esclusa e cantiere ha deciso di non franco cantiere).

euro

99.980

Il layout interno, che si rifà a quello dello

associare nessun pacchetto

Zaffiro 32, prevede

motori all’imbarcazione.

angolo cottura, salone,

Barca dalla plancia ergonomica, il 32 dispone di

separata. I posti per la

un ampio prendisole di prua e uno spazioso pozzetto. La portata massima è di 10

notte saranno quattro, di

persone.

bagno e cabina di poppa

cui due ricavabili dal divano di prua, che si trasforma in letto grazie

LA SCHEDA

a un pistone elettrico.

COSTRUTTORE Cantiere Nautico Cranchi Spa, Piantedo (SO), tel. 0342 683359, sales@cranchi.it, www.cranchi.it PROGETTO Ufficio tecnico del cantiere SCAFO Lunghezza ft m 10,75 • lunghezza m 9,21 • larghezza m 3,64 • peso senza motori kg 4.550 • riserva carburante lt 530 • riserva acqua lt 165 • certificazione Ce categoria B

Un separé in materiale morbido divide il letto dal resto della cabina, garantendo una certa privacy anche in questa zona. 42


VOLVO

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IMP. AZIMUT 55

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Progetti

Azimut 55S

Barca sportiva in cui dinette e pozzetto sono pensati come un unico ambiente. Sarà presentata a Cannes e, grazie a una triplice

motorizzazione con Ips, fa prevedere punte intorno ai 37 nodi

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Il pozzetto di poppa ospita un ampio divano e un’area

porta a vetri a quattro ante, che possono essere

prendisole; un secondo solarium è presente a prua, che

concepiti come un unico spazio. Il divano del pozzetto

accoglie anche un divano a tutto baglio. Come le altre

dispone di un prolungamento che può unirlo a quello

barche della linea S il 55 si caratterizza per avere salone e pozzetto, divisi da una

interno creando in questo modo un’unica seduta per

12 persone.


IMP. AZIMUT 55

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La piattaforma di poppa può essere ribaltata per creare un’ampia terrazza sul mare.

LA SCHEDA COSTRUTTORE Azimut Yachts, Avigliana (TO), customercare@azimutbenettigroup.com, www.azimutyachts.com PROGETTO Stefano Righini (design) • Carlo Galeazzi (interni) • ufficio tecnico del cantiere

Il garage, inusuale per una barca di queste dimensioni, dispone di sistema elettrico per varo e alaggio e ospita un tender Williams. Per renderlo ancora più ampio la cabina del marinaio è stata spostata a prua. Gli interni, disegnati da Carlo Galeazzi, sono composti da tre

cabine e due bagni e arredati con legno zebrano e pelli (con un’alternanza di colori chiari e scuri), nel tipico stile del cantiere.

SCAFO Lunghezza ft m 16,85 • lunghezza m 13,51 • larghezza m 4,70 • cabine 3 + 1 • riserva carburante lt 1.600 • riserva acqua lt 590 • serbatoio acque grigie lt 225 • 3 motori Volvo Ips 600 cv 435 • certificazione Ce categoria B

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IMP. CECCARELLI

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Progetti

De Cesari 62ClassicBoat È una barca di 19 metri fuoritutto dalle linee di carena classiche, con slanci ridotti, poppa rovescia e scafo a V profonda a geometria variabile disegnata per ottenere tenuta di mare e stabilità di rotta. 19 nodi la massima prevista

La coperta è caratterizzata da tuga con fly e un prendisole prodiero che può essere trasformato in un grande living. I boccaporti sono a raso e permettono un’ottima aerazione dei locali sottostanti.

Il pozzetto può essere usato per la pesca d’altura o per il relax in quanto è dotato di divanetto di poppa smontabile. Da qui si accede al fly tramite una scala.

I motori, entrobordo,

Gli interni sono spaziosi e prevedono un salone con

saranno da 405 cavalli

cucina e tre cabine di cui una armatoriale a prua,

ciascuno, con propulsione in linea d’asse ed elica a quattro pale. Si

tutte dotate di servizi indipendenti. Lo stile è classico, semplice e molto marino.

prevede un’andatura di crociera di 14 nodi e una massima di 19.

LA SCHEDA COSTRUTTORE Cantiere navale De Cesari, Milano Marittima (RA), tel. 0544 974040, info@cantierenavaledecesari.it, www.cantierenavaledecesari.it PROGETTO Giovanni Ceccarelli (Ceccarelli Yacht Design & Engineering) SCAFO Lunghezza ft m 19 • lunghezza m 17,90 • larghezza m 5,4 • immersione m 1,5 • peso kg 30.000 • riserva acqua lt 1.750 • riserva carburante lt 3.000 • 2 motori Cummins cv 405 • certificazione Ce categoria A

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TWIN

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IMP. VISMARA 42

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Progetti

Vismara 42 Classic o Sport

Linee d’acqua ottimizzate

Il baglio massimo e la

La coperta è libera da

murate svasate: in questo

grande ma ben gestibile.

poppa arretrata

manovre, che passano

modo è possibile

La poppa, aperta in

sfruttando gli studi fatti

garantiscono un

tutte incassate, con oblò e

entrambe le versioni, ha

osteriggi a filo. Il pozzetto

collocare una o due zattere, sotto le sedute

ampio e protetto prevede

dietro i timoni.

perfettamente verticale

sull’onda e una grande

un tavolo a scomparsa e le

Il piano velico ha un

nella Sport e inclinata per

potenza nelle andature

sedute possono

triangolo di prua piuttosto

portanti. Albero e boma

trasformarsi in divani per

importante anche se il

aumentare lo spazio di stivaggio nella Classic.

sono in carbonio.

le soste in rada. A poppa

fiocco è al 106% per

lo spazio utilizzabile è

facilitare le manovre. La

LA SCHEDA

randa ha una superficie

COSTRUTTORE Vismara Marine, Viareggio (LU), tel. 0584 371194, info@vismaramarine.it, www.vismaramarine.it PROGETTO Alessandro Vismara SCAFO Lunghezza ft m 13,18 • lunghezza m 12,47 • larghezza m 3,76 • immersione m 2,10 (Classic) – m 2,70 (Sport) • peso kg 6.000 • area velica totale mq 105 • genoa mq 47,4 • randa mq 57,6

sui più recenti disegni Vismara dal V46 al V80, prua

verticale e spigoli evolutivi

passaggio molto morbido

notevole, grazie anche alle per aumentare la lunghezza Il layout prevede due cabine, due bagni e dinamica grande dinette centrale con cucina a L nella Classic e due dello cabine e un bagno nella Sport. scafo e dare maggiore appoggio alle andature di bolina e

limitare lo sbandamento 48

due soluzioni:


VULKAN

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IMP. AVVOCATO

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Avvocato a BORDO

Da cosanasce… causa Come funziona la procedura di risarcimento del danno derivante da un sinistro tra natanti: scopriamo quando è possibile agire direttamente nei confronti della nostra compagnia assicurativa

di Alberto Agnelli

In un recente viaggio a Istanbul ho avuto modo di verificare, ancora una volta, quanto siano vari i comportamenti umani e sociali, anche in relazione alle regole, alle norme e alla loro applicazione. Affacciato al ponte di Galata, ho assistito casualmente a un incidente sul Bosforo tra un traghetto di linea e un piccolo mezzo da diporto, fortunatamente senza danni alle persone. Dopo l’urto, che è stato violento e con evidenti danni materiali, anche il piccolo natante è stato comunque in grado di proseguire la navigazione e questo, infatti, è stato l’esito dello scontro: nessuna delle due imbarcazioni si è fermata, ma entrambe hanno proseguito come nulla fosse accaduto. Questa nota di colore vale solo a ritornare a svolgere alcune considerazioni in tema di responsabilità nella navigazione, assicurazione delle unità da diporto e procedure di risarcimento in caso di sinistri. Tempo fa, infatti, avevamo commentato la sentenza del Giudice di pace di Pozzuoli del 21 giugno 2010, il quale aveva affermato il principio per cui «solo nel caso che un’unità da diporto procuri danni a persona sono applicabili, in quanto compatibili, le norme previste per l’assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore». Cosa comportava in termini concreti questa decisione? All’esito del giudizio, il Giudice di pace aveva dichiarato inammissibile la domanda di risarcimento diretto promossa dal ricorrente nei confronti della sua impresa di assicurazione, alla luce dell’art. 123 del D.Lgs. 209/05. Il caso allora trattato era questo: Tizio, a bordo del suo gommone, veniva urtato da un’imbarcazione di proprietà di Caio. In conseguenza dell’urto, il motore marino montato sul gommone di Tizio, regolarmente assicurato con la compagnia assicurativa Zeta Spa, riportava danni materiali per € 1.500. L’imbarcazione di Caio risultava a sua volta assicurata con la compagnia Ipsilon Spa. In seguito al sinistro, il signor Tizio si rivolgeva alla propria assicurazione Zeta, inviando una raccomandata in cui invitava formalmente a risarcire i danni subiti al motore, ai sensi dell’art. 149 del decreto legislativo 7 settembre 2005 n. 209, meglio conosciuto come Codice delle assicurazioni. 50


IMP. AVVOCATO

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In sostanza, Tizio avviava la cosiddetta “procedura di risarcimento diretto”, secondo cui, in caso di sinistro tra due veicoli a motore identificati e assicurati per la responsabilità civile obbligatoria, dal quale siano derivati danni ai veicoli coinvolti o ai loro conducenti, i danneggiati devono rivolgere la richiesta di risarcimento alla propria impresa di assicurazione e non a quella della controparte. La compagnia assicurativa di Tizio si era però rifiutata di liquidare il danno e quindi Tizio aveva fatto causa alla sua assicurazione. La tesi della compagnia era che, nel caso di specie, non fosse applicabile la disciplina del risarcimento diretto, in quanto la copertura assicurativa per la responsabilità civile verso terzi, per le unità da diporto, è obbligatoria solo per danni alle persone. Trattandosi invece di “danno a cosa” non è applicabile la normativa di cui al Codice delle assicurazioni. Il giudice ha dato ragione alla compagnia di assicurazione. La norma applicabile in queste situazioni è quella dell’art. 123 del Codice che riprende il contenuto già previsto dall’art. 2 della vecchia legge in materia di assicurazione obbligatoria (Legge 990/69, ora abrogata). I princìpi applicativi sono quelli già dettati dalla giurisprudenza della Cassazione in relazione alla vecchia normativa. Di conseguenza, «per i danni alle cose prodotti da natante non sono riconosciute al danneggiato né l’azione diretta contro l’assicuratore, né la garanzia del Fondo per le vittime della strada […] con riferimento ai soli danni per i quali vi è obbligo di assicurazione, atteso che l’art. 2 della stessa legge limita tale obbligo, per i natanti, alla sola copertura dei danni alle persone» (Cass. Sez. 3, Sentenza n. 8816 del 18/06/2002). Ne consegue, dunque, che «in materia di assicurazione della responsabilità civile, l’azione diretta contro l’assicuratore non è proponibile per i natanti in caso di danni a cose, per i quali non vi è obbligo di assicurazione (art. 2 legge cit.)» così che si dovrà applicare la regola generale già citata (Cass. Sez. 3, Sentenza n. 10156 del 28/11/1994). Dopo oltre un anno, un’altra sentenza ha confermato questa impostazione. Il Tribunale di Piacenza, con provvedimento in data 18 ottobre 2011, ha infatti sancito che «nonostante l’equivoca formulazione letterale dell’art. 2 L. n. 990/1969 ratione temporis vigente,

deve ritenersi non configurabile l’azione diretta del danneggiato contro l’assicuratore di unità da diporto nel caso di danni alle sole cose», richiamando altresì un precedente simile costituito dalla sentenza della Cassazione n. 10.156 del 1994. In questo caso la controversia traeva origine da un sinistro nautico avvenuto presso il Porto Massimo di La Maddalena, allorquando il natante dell’attore, che stazionava ormeggiato con a bordo il conducente, veniva urtato da un’altra imbarcazione. In entrambe le decisioni citate, secondo i giudici, il ricorrente danneggiato per ottenere il risarcimento avrebbe dovuto citare in giudizio il proprietario dell’unità da diporto danneggiante, il quale, a sua volta, avrebbe potuto chiamare in garanzia la propria compagnia di assicurazione. Ciò a patto che il natante danneggiante fosse stato assicurato anche per i danni alle cose, essendo obbligatoria la copertura per i soli danni alle persone. La raccomandazione è quindi di verificare sempre l’estensione della polizza assicurativa che si va a stipulare, controllando che copra anche i danni alle cose di proprietà di terzi, oltre che quelli alle persone; in difetto, l’assicurazione non coprirà e i danni dovranno essere risarciti direttamente dalla persona responsabile dell’accaduto.

In breve • La copertura assicurativa per la responsabilità civile verso terzi, per le unità da diporto, è obbligatoria solo per danni alle persone. Trattandosi invece di “danno a cosa” non è applicabile la normativa di cui al Codice delle Assicurazioni • In entrambe le sentenze citate nell’articolo, secondo i giudici il ricorrente danneggiato per ottenere il

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La copertura assicurativa per la responsabilità civile verso terzi, per le unità da diporto, è obbligatoria solo per danni alle persone e non alle cose. In apertura, il Viking 60C. Sopra, un Rose Island ilanciato ad alta velocità.

risarcimento avrebbe dovuto citare in giudizio il proprietario dell’unità da diporto danneggiante, il quale, a sua volta, avrebbe potuto chiamare in garanzia la propria compagnia di assicurazione. • È bene verificare sempre l’estensione della polizza assicurativa che si va a stipulare, controllando che copra anche i danni alle cose di proprietà di terzi, oltre che quelli alle persone.


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Nautica e FISCO

Nuovo istituto del noleggio occasionale La L. 24 marzo 2012 n. 27 ha convertito in legge il D.L. 24 gennaio 2012 n. 1 recante

disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo e la competitività e in particolare – per quello che qui ci attiene – ha

introdotto misure volte a incentivare la nautica da diporto e il turismo nautico, con l’aggiunta del nuovo articolo rubricato «Noleggio occasionale» di Martino Vincenti e Michele Tardini (*)

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Il “Decreto liberalizzazioni” (D.L. 24 gennaio 2012 n. 1) ha introdotto un nuovo articolo (art. 49-bis, rubricato «Noleg-

re persona fisica» abbia voluto escludere la possibilità di effettuare noleggio occasionale a soggetti utilizzatori diverse dalle persone fisiche. gio occasionale») nel D.Lgs. 18 luglio 2005 n. 71 Sotto il profilo oggettivo l’art. 49-bis prevede che le unità che possono essere messe a disposizione del noleggio occasionale (cd. “Codice della Nautica da diporto”), volto a introdurre una sono quelle superiori a 10 metri (con obbligo di patente nautica disciplina meno rigida in tema di attività di noleggio nautico: per quelle da 10 a 24, e di titolo professionale per quelle superiallacciandoci, pertanto, a un argomento già in parte trattato riori a 24 metri). nell’articolo di Barche di luglio 2011, esamineremo nel proseguo La nuova norma, inoltre, prevede espressamente che il nolegle novità in tema di noleggio di unità da diporto. Fino a oggi, infatti, l’attività di noleggio è stata vincolata a rigidi gio in forma occasionale non costituisce uso commerciale delschemi burocratici: un privato proprietario di un’unità da diporl’unità messa a disposizione. Ciò significa che le unità da to intenzionato a intraprendere un’attività di noleggio avrebbe diporto utilizzate per svolgere noleggio occasionale non sono dovuto, innanzitutto, aprire un’attività commerciale da iscrivesoggette – a differenza di quanto avveniva fino a oggi per re nel Registro delle imprese della Camera di intraprendere un’attività di noleggio – all’apLe unità che commercio come ditta individuale o come plicazione dell’art. 2 del Codice della nautica da società avente a oggetto l’attività di noleggio nel possono essere messe diporto e, in particolare, al regime di annotasettore nautico. Avrebbe poi dovuto annotare zione nei registri di iscrizione (da riportare sulla a disposizione del l’utilizzazione dell’unità da diporto per l’attivilicenza di navigazione) nonché, soprattutto, al tà di noleggio negli appositi registri marittimi regime di esclusivo utilizzo di unità adibita a d’iscrizione, specificando il nome del propriefini commerciali. tario/armatore, l’attività svolta nonché gli estrePer poter diventare noleggiatore occasionale sarà sono quelle mi dell’iscrizione nel Registro delle imprese. però prima necessario effettuare una comunicasuperiori a 10 metri. zione, mediante modalità telematiche, all’AgenInoltre, come disposto dall’art. 16 del Codice della nautica, tali dati erano da annotare anche zia delle entrate e alla Capitaneria di porto terrisulla licenza di navigazione. torialmente competente, così come all’Inps e all’ICon l’introduzione del nuovo art. 49-bis il governo ha inteso – nail qualora nell’attività di noleggio occasionale ci si avvalesse nell’ambito della più ampia fase delle “liberalizzazioni” – venidi personale. Da notare che in assenza di comunicazione alla re incontro alle attese dei piccoli operatori del settore della nauCapitaneria di porto, ci si espone alle sanzioni di cui all’art. 55, tica da diporto senza velleità imprenditoriali, che da tempo comma 1 del Codice della Nautica da diporto (da 2.066 a 8.263 auspicavano l’introduzione di una disciplina più flessibile in euro), così come in assenza di comunicazione all’Inps o all’Inail tema di esercizio del noleggio da affiancare a quella più rigida le sanzioni applicabili sono quelle di cui all’art. 3, comma 3 del volta a chi del noleggio ne avesse voluto fare attività commerD.L. n.12/2002. ciale. Infine, per quanto attiene il profilo impositivo, il comma 5 del Nello specifico, la nuova norma prevede che il titolare persona nuovo art. 49-bis, prevede che l’attività di noleggio è soggetta (a fisica, ovvero l’utilizzatore a titolo di locazione finanziaria, di richiesta del percipiente) a un’imposta sostitutiva delle imposte imbarcazione e navi da diporto può effettuare, in forma occasui redditi e delle relative addizionali del 20%, per i corrispettisionale, attività di noleggio della predetta imbarcazione o nave vi conseguiti fino a 30.000 euro. da diporto. Tale imposta sostitutiva è versata entro il termine stabilito per il Con la locuzione «utilizzatore a titolo di locazione finanziaria» versamento a saldo dell’imposta sul reddito delle persone fisinon viene fatta distinzione tra persona giuridica e persona fisiche, mentre non rileva in sede di calcolo dell’acconto. Concludiamo avvertendo che la mancata predetta comunicazione all’Aca, per cui potrebbe sorgere il dubbio se – in caso di leasing – il genzia delle entrate comporta il venir meno di tale regime trinoleggio occasionale possa essere effettuato anche, per esembutario sostitutivo. pio, da società. * Dottori commercialisti Studio tributario Deiure Milano-Roma Si ritiene che la norma, facendo espresso riferimento al «titola-

noleggio occasionale


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Ragionevoli dubbi

I periodi difficili, come quello che la nautica sta attraversando, vanno vissuti anche come una fase di “dialisi� del settore, a tutela della clientela, del mercato e dei produttori stessi d dii LLu ucciia an noo P Pa au u

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Speciale GUIDA ALL’ACQUISTO

I prodotti hanno cominciato a somigliarsi (chi più chi meno) un po’ tutti tra loro,

la clientela è stata sempre più disorientata e il risultato è che la guerra che io chiamo “dei poveri”

si è andata a fare sui prezzi.

Quando si parla di crisi è inevitabile pensare ai licenziamenti, al fallimento di aziende o, nel migliore dei casi, a un loro

do: questo atteggiamento è spesso un’ulteriore conferma di mancanza di responsabilità e maturità imprenditoriale. C’è chi decide di mantenere uno stile commerciale corretto e di drastico e doloroso ridimensionamento che porta guadagnare il giusto ogni volta che si confronta con il pubblico, disoccupazione. È drammatico, ma è altrettanto vero che que- reinvestendo i guadagni nella propria attività, e chi si butta sul mercato con una politica prezzi aggressiva, se non addirittura in sti momenti favoriscono una certa selezione del comparto, facenremissione, non emettendo le fatture e non pagando le tasse, do restare sul palcoscenico solo chi ne ha diritto a pieno titolo, a oppure sperperando i guadagni. tutela di tutti. C’è chi acquista materie prime e accessori “sicuri”, di quaLa nautica è stata troppo spesso considerata un settore in cui era lità e certificati e chi merci scadenti a discapito della sicurezza e facile arricchirsi con pochissimi sforzi, ma non è così. Con questo errato pensiero, tra una stregua fortunatamente corposa di dell’affidabilità dei prodotti. Chi si accorge di che tipo di vetroresina “imprenditori veri” se ne sono annidati anche tanti “improvvisati” si usa o di quale tessuto gommato viene impiegato? Da una parte c’è e sono proprio questi a rischiare di più, visto che spesso non vanla scelleratezza di chi produce, ma dall’altra c’è l’impreparazione tectano strutture, progetti, idee e capacità imprendinica e la disinformazione. Si acquista sempre più uno scontoriali. to, e non un prodotto. Si vende applicando uno sconto del 20-25% sul prezzo di listino e non, invece, illustrando i pregi di ciò che è ogget« to della trattativa. Quando le cose vanno male è Questo si traduce in un rischio per troppo facile attribuire la causa tutti, anche per i consumatori finali esclusivamente ai momenti criIl mondo è in crisi, quindi…». che possono ritrovarsi tra le mani tici che si stanno attraversanDetto così il concetto ha sicuramente una un prodotto che a distanza di breve sua logica, tempo potrebbe avere dei problemi tecnici o un bene che non ha ancora meglio, più valore commerciale perché l’azienda è uscita dal mercato.

Le colpe

Se sono in difficoltà non è colpa mia!

ma scarta a priori l’errore o, l’incapacità umana di prepararsi al peggio anche quando le cose sembrano andare bene.

Chi merita di farcela…

Le aziende che da svariati anni sono presenti sul mercato in modo serio, diventando un punto di riferimento per la clientela, sono quelle che usciranno a testa alta dalla crisi e quelle su cui il cliente può sempre fare affidamento. Aziende strutturate per progettare, per produrre e per commercializzare. Aziende che contano maestranze a libro paga, che pagano le tasse e i fornitori e che se hanno i debiti non alzano le spalle, ma si fanno carico dei propri impegni, in un modo o nell’altro. Aziende che spendono soldi per avere manodopera specializzata, che acquistano prodotti di qualità per la finitura dei propri scafi, che hanno uffici di progettazione (interni o esterni), che investono in materiali e tecnologie, che fanno regolarmente certificare i loro prodotti dagli organi preposti e che costruiscono secondo i crismi prescritti.

…e chi no Ci sono società che non vanno commiserate se non se la passano bene, perché dalla scellerata gestione dei loro proprietari ne usciranno tutti male, tranne (forse) proprio i proprietari stessi. Pagheranno gli errori aziendali i loro dipendenti, i loro fornitori e anche i loro clienti. Le imprese falliranno lasciando alle loro spalle debiti, pendenze verso terzi e tante famiglie nella disperazione e magari, dopo qualche anno – se non qualche mese –, i componenti societari riapriranno con altro nome e altri siti ma con le stesse facce dietro le scrivanie. Si avvarranno di una giustizia lenta per non pagare le loro colpe o, se non altro, per ritardarne gli effetti, ma saranno pronti a ripetere gli errori commessi e, soprattutto, a mietere nuove vittime. 56


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Rendetevi conto voi stessi che se

la differenza tra un marchio e un altro è notevole, può

anche essere che non stiate comprando

la stessa qualità di prodotto. Da qualche parte

l’inghippo ci deve essere.

La clonazione e la certificazione Nel mondo della piccola e media nautica c’è stato il proliferare di vere e proprie “clonazioni” di prodotti, debitamente marchiati con nomi nuovi. Si tratta di società esistenti sotto un profilo giuridico, ma vuote al loro interno di ogni qualsivoglia contenuto, a cominciare da quello basilare: la progettazione. È proprio quest’ultima che, infatti, abbatte i guadagni ed espone a rischi d’insuccesso. Perché azzardare e non affidarsi, invece, a ciò che altri hanno già sperimentato a loro spese, magari facendogli concorrenza sui prezzi? Questa sembra essere la filosofia seguita nell’ultimo decennio da molti “pseudo-imprenditori”. Non possiedono strutture, non occupano maestranze e si limitano a immettere sul mercato a loro nome prodotti realizzati e progettati da altri. Il vero problema, poi, nasce quando questi cantieri non si preoccupano di omologare i prodotti e per metterli in commercio si avvalgono di certificazioni rilasciate dagli enti preposti a chi costruisce il mezzo, non a loro. Di conseguenza si avranno mezzi a marchio “X” che navigano con certificazioni a marchio “Y”, il che è tutt’altro che regolare. Ho visto carene di fortunati scafi copiate e spacciate come “frutto di progettazioni tecnologicamente avanzate” da pseudo-cantieri che, a parte la

Consigli per il primo acquisto 1. Informarsi sulla reputazione del cantiere, sui suoi bilanci e sulla qualità dei materiali utilizzati per i componenti. 2. Controllare le certificazioni del mezzo fornite dal cantiere. 3. Valutare i dealer in base ai servizi offerti prima, durante e dopo la vendita e alle garanzie. 4. Analizzare la documentazione della trattativa fin dall’inizio; il contratto deve essere su carta intestata e qui indicare tutto ciò che state comprando, accessori inclusi, nei minimi dettagli e con tutti i prezzi. 5. Fare timbrare e firmare per ricevuta e farsi rilasciare originale del contratto. 6. Le condizioni di vendita devono essere sempre chiare (tempi di consegna, condizioni di pagamento ecc.) 7. Prima di pagare il saldo controllare che quanto acquistato sia conforme a quanto pattuito (compresa la certificazione).

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sede legale, non avevano neppure un capannone. Ho visto, nel campo dei gommoni, dichiarare l’impiego di un certo tipo di tessuto gommato (il cui valore si esprime in dtex) che non aveva nulla a che vedere con quello impiegato realmente. Che dire poi delle parti in vetroresina? Se oltre oceano il peso di uno scafo è sinonimo di robustezza, e quindi visto come un pregio, da noi è sinonimo di maggior costo (visto che la resina lavorata si vende un tot a chilogrammo), pertanto alcune aziende non rispettano i capitolati costruttivi, cercando di alleggerire il più possibile gli scafi a discapito della sicurezza e a beneficio dei loro portafogli.

A che cosa serve? Siete così sicuri che valga la pena di risparmiare acquistando “un buon prezzo” e non un buon prodotto? A che cosa serve risparmiare in fase d’acquisto se poi si deve spendere una congrua differenza per ripristinare quelle parti che sono fatte male, che si rovinano velocemente o che si ossidano o, ancor peggio, si arrugginiscono, in quanto prodotte con materiali low cost? A che cosa serve risparmiare se poi, quando nasce un problema, non si può contare sull’assistenza del produttore perché il post-vendita è inesistente? Infine, a che serve risparmiare se dopo un anno, volendo vendere il proprio mezzo nautico, si scopre che non ha mercato?


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A nulla! Serve solo a illudere di essere stati furbi e bravi, ma è un’illusione destinata a svanire presto.

ti è impossibile sopravvivere, a meno che non si paghino tutte queste spese...

Anche le

Cantieri e dealer

Come salvaguardarsi?

così come i

Quanto detto per i cantieri vale anche per i concessionari. Questi, a forza di combattere con gli sconti praticati da una concorrenza senza freni, si trovano a stabilire prezzi con margini esageratamente esigui. Da una parte la cantieristica cerca di vincolarli con target, obblighi di acquisto per avere l’area geografica di loro interesse a disposizione, dall’altra il mercato negli ultimi anni si è ristretto e con tali margini minimi non può sopravvivere. E dove si va a risparmiare allora? Sulla manodopera qualificata, sulla bontà dei servizi e sui materiali impiegati. E la sicurezza dell’equipaggio e degli ospiti? Non importa, ciò che conta è aver venduto. Ho sentito alcuni di loro fare questo tipo di ragionamento: «Ho il 35% di sconto dalla casa madre, per venderlo bene io pratico uno sconto del 20% e condizioni di pagamento molto allettanti (leggasi post-datati, peraltro vietati dalla legge, ndA)». Ma come fanno costoro a far quadrare i loro bilanci? Un’azienda, grande o piccola che sia, ha costi fissi (affitti, mutui, dipendenti, utenze), gli imprevisti e le tasse. Se si praticano questi scon-

Cari diportisti, non cercate di fare i furbi e non pensate solo al prezzo, ma anche alla qualità dei materiali impiegati, alla garanzia sul prodotto, all’assistenza in caso di problemi e alla certificazione. Scegliete dealer fidati, in grado di seguirvi dalla A alla Z nel coronamento del vostro sogno, anche sotto il profilo del riconoscimento eventuale di una garanzia. Cercate sin dall’inizio di prendere visione con la documentazione della trattativa, stipulate contratti su carta intestata e indicate tutto ciò che state comprando, accessori inclusi, nei minimi dettagli e con tutti i prezzi elencati a fianco, fate timbrare e firmare per ricevuta e fatevi rilasciare l’originale del contratto. Fate in modo che siano ben chiare le condizioni di vendita (tempi di consegna, condizioni di pagamento ecc.) e prima di pagare il saldo controllate che quanto acquistato sia conforme a quanto pattuito, compresa la certificazione rilasciata che potrà garantirvi o meno di essere in regola con la legge, ma soprattutto documentatevi! Oggi attraverso i media di ogni genere è più facile arrivare dove un tempo era impensabile… Altrimenti valga per voi il detto: «Chi è causa del suo mal pianga se stesso».

omologazioni, progetti, costano ma se non si è in grado di farle

sarebbe bene stare fuori dal mercato.

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Porto nostrum 157 mila, approdo più approdo meno, è il numero di posti barca contati nel nostro Paese che, nonostante burocrazia, critiche e

problemi congiunturali, prova a migliorare la situazione dei porti, costruendone nuovi e ampliando quelli già esistenti. In alcune Regioni c’è l’imbarazzo della scelta, in altre meno, ma una cosa è certa:

la nostra costa è tutta da visitare di Silvia Montagna

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La portualità è sempre stata un argomento molto dibattuto in Italia: la carenza di posti barca, i servizi non all’altezza delle aspettative dei diportisti, i costi mediamente elevati. Il nostro Paese con i suoi numerosi chilometri di coste – oltre 7.500 – e le sue regioni turistiche è a tutti gli effetti un luogo ideale per trascorrere le vacanze in barca e quindi si stanno compiendo molti sforzi per cercare di migliorare la situazione della portualità, ma è spesso la burocrazia che frena le iniziative private, a partire dalle autorizzazioni per il via a lavori che comunque richiedono anni per la realizzazione. Le strutture ricettive si dividono, secondo il Rapporto sul turismo nautico 2011 (studio di riferimento dal quale abbiamo preso i dati numerici di questo articolo), in marina, porti turistici a tutti gli effetti, porti polifunzionali – costituiti da una pluralità di tipologie di strutture al cui interno vi è una porzione utilizzata esclusivamente per la nautica da diporto e prevalentemente di proprie-

tà ma a gestione pubblica – e punti di ormeggio, ossia tutte quelle infrastrutture stagionali non dotate di banchine fisse. Ma qual è la situazione attuale? C’è da dire che negli ultimi anni, il numero delle strutture ricettive è cresciuto molto in tutta la penisola, anche se non in modo omogeneo, e vi sono ancora molte zone costiere con una scarsa possibilità di ormeggio. Nel 2011 sono stati contati 157.000 posti barca (contro i 153.027 del 2010) concentrati soprattutto in Liguria (21.716, pari al 13,8% del totale) e Sardegna (20.175, pari al 12,8%). La Sicilia è la regione in cui negli ultimi anni è stato maggiore lo sviluppo, seguita da Emilia Romagna e Veneto. Semplificando in un discorso generale, che comprenda tutte le tipologie di approdo esclusa quella industriale commerciale, si può affermare che le strutture portuali vocate al diportismo nautico sul territorio sono concentrate soprattutto in Sicilia (86), Sardegna (78), Liguria (51), Friuli Venezia Giulia (38), Veneto (48), Toscana (43), Puglia (45) Lazio (28), Emilia Romagna (24). All’ultimo posto si trovano il Molise (2), la Basilicata (3), l’Abruzzo (8), le Marche (11) e la Calabria (13).

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Speciale PORTI ITALIANI

Una soddisfacente vacanza in barca non può prescindere da

una struttura ricettiva adeguata che,

oltre ai requisiti base, come il rifornimento carburante, acqua ed energia elettrica in banchina, offra anche

servizi complementari più turistici

Si sa che negli anni le lunghezze delle imbarcazioni sono aumentate molto e una ricettività efficiente dovrebbe prevedere (dove i fondali lo consentono) di fare ormeggiare imbarcazioni superiori ai 24 metri. Sono 195 le strutture in tutta Italia in grado di farlo e molte di quelle esistenti si sono adeguate con lavori di ristrutturazione e di ampliamento. La leadership di questo settore è in mano alla Sicilia, seguita dalla Sardegna e dalla Liguria. Se si dà uno sguardo generale alla cartina dell’Italia (Figura 1, p. 65) si può affermare quindi che la maggior parte dei posti barca sono disponibili nei porti affacciati sul mar Tirreno (57,9% del totale), mentre il restante è suddiviso tra l’Adriatico, quasi un terzo, e lo Ionio (compresa la costa meridionale della Sicilia) con poco più del 10% del totale.

E quanto costano? Per quanto riguarda le tariffe delle imbarcazioni in transito – e quindi quelle che interessano di più il diportista in vacanza – sono ovviamente influenzate dalla tipologia di struttura e dalla loro localizzazione, ma il Rapporto ha definito una forbice che va dai 27 ai 45 euro al giorno per i natanti, da 42 a 70 euro per le imbarcazioni dai 10 ai 12 metri, da 69 a 107 euro per le imbarcazioni tra i 12 e i 18 metri, da 120 a 191 euro per quelle superiori ai 18 e dai 200 ai 494 per le navi da diporto (oltre 24 metri). È al Sud che si risparmia di più e, a seguire, nell’alto Adriatico, mentre le tariffe maggiori si riscontrano nell’alto Tirreno e centrale.

Quali devono essere i servizi presenti in un porto? Partendo dal presupposto che requisiti primi e fondamentali richiesti in una struttura ricettiva dovrebbero essere la gentilezza e la cortesia del personale che accoglie il diportista, in un porto efficiente non devono mancare mai rifornimento carburante, acqua, energia elettrica in banchina, scivolo, scalo d’alaggio, gru, travel lift, servizi igienici, servizi antincendio, servizi meteo, assistenza motori e attività di manutenzione. A questo si devono aggiungere la presenza di cime e bitte per legare bene la barca, il sistema di evacuazione delle acque nere di bordo e la raccolta dei rifiuti o una connessione wi-fi accessibile dai diportisti. In una buona struttura portuale, inoltre, la banchina dovrebbe potere essere comodamente raggiunta da un parcheggio limitrofo, e vicine, se non al suo interno, dovrebbero trovarsi alcune attività commerciali come bar, supermercato, farmacia, bancomat, lavanderia e un’infermeria. Molti nuovi marina si contraddistinguono per avere dei servizi più raffinati, come il catering per organizzare feste e cene a bordo, la consegna della spesa o la pulizia. Altri offrono addirittura appartamenti da affittare per chi non volesse dormire in barca, da tenere per la sola stagione o da comprare se si decidesse di eleggere quel porto ideale per lasciare durante l’anno la propria imbarcazione. Di seguito vi presentiamo una selezione di porti divisi per regioni, riassumendone le caratteristiche, per aiutarvi a scegliere almeno una tra le belle mete dove trascorrere una vacanza in barca.

LIGURIA È la regione con il più alto numero di posti barca (21.716) ma, considerata la sua vicinanza ai luoghi turistici più strategici e al flusso di due grandi regioni interne come la Lombardia e il Piemonte, spesso, soprattutto d’estate, è molto difficile trovare un luogo dove ormeggiare la barca, in particolare se di piccola e media grandezza.

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Marina degli Aregai

Loano

Dal 1992, anno della sua apertura, offre una gamma di servizi completa e di elevato standard qualitativo. Ospita 25 attività commerciali (tra le altre, cinque agenzie nautiche, un bar, tre ristoranti, una spiaggia attrezzata). L’offerta residenziale propone un complesso composto da quattro costruzioni, per un totale di oltre 200 appartamenti. POSTI BARCA 989 LUNGHEZZA MAX 40 m FONDALI Da 3 a 7 m SERVIZI Assistenza all’ormeggio 24 h su 24 (ascolto su chn. Vhf 9) - acqua ed elettricità in banchina - sorveglianza - distributore carburante - servizio meteo servizi igienici e docce - cantiere con travel lift 100 ton - officine meccaniche - elettroniche e veleria raccolta acque nere - lavanderia self service - scivolo e scalo di alaggio.

Accanto a strutture eccellenti per la barca, questo marina propone molti servizi esclusivi. I materiali con i quali è stata costruita la sua struttura sono rigorosamente naturali con un minimo impatto ambientale. POSTI BARCA 827 stanziali + 100 transiti LUNGHEZZA MAX 40 m FONDALI Da 3,5 a 5 m SERVIZI Assistenza ormeggio 365 gg, 24 h su 24 - erogazione acqua - scarico acque nere - servizio di vigilanza 24 h su 24 - smaltimento rifiuti, pulizia dello specchio d’acqua interno - raccolta differenziata dei rifiuti urbani e inquinanti - bagni e docce - videosorveglianza - controllo ormeggi - bunkeraggio - sommozzatori - impianto antincendio - scivolo - alaggio gru - travel lift - riparazioni motori ed elettriche lavori meccanica - falegnameria e carpenteria metallica.


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Marina di Varazze

Marina Genova Aeroporto

Offre ormeggi e residenze, è stato insignito con l’Overseas Living Award 2010-Best Luxury Marina Development per l’eccellente sviluppo nei servizi e standard qualitativo complessivo. POSTI BARCA 800 LUNGHEZZA MAX 35 m FONDALI Da 3 a 6 m SERVIZI Distributore di benzina, gasolio e miscela in banchina (h. 8.00/12.00 – 15.00/19.00) - prese acqua ed energia elettrica - illuminazione banchine - servizio wi-fi (Bluwireless) - scivolo - scalo di alaggio - gru mobile fino a 35 ton - travel lift fino a 100 ton - rimessaggio all’aperto/coperto riparazione motori, elettriche ed elettroniche, scafi in legno, vtr e acciaio, vele - guardianaggio - pilotaggio ormeggiatori - sommozzatori - servizi antincendio - ritiro rifiuti - servizio meteo - servizi igienici e docce - rifornimento alimentare - rivendita ghiaccio - parcheggio auto.

È un marina privato che dispone di 500 posti barca per imbarcazioni fino a 90 metri di lunghezza che si trova entrando nel bacino di Sestri sulla dritta, attiguo alla diga aeroportuale. È dotato di tutti i più moderni sistemi di servizi per imbarcazioni e navi a vela anche di grandi dimensioni con fondali profondi fino a 15 metri. POSTI BARCA 500 LUNGHEZZA MAX 90 m FONDALI Da 8 a 15 m SERVIZI Distributore di benzina e gasolio in banchina (h. 8.00/20.00) anche Sif - prese acqua ed energia elettrica illuminazione banchine - gru mobile da 25 ton - riparazione motori, riparazioni elettriche ed elettroniche, scafi in legno, vtr e acciaio - riparazione vele - wi-fi - guardianaggio - pilotaggio - ormeggiatori - sommozzatori - servizi antincendio - ritiro rifiuti - meteo - servizi igienici e docce - rifornimento alimentare - rivendita ghiaccio - parcheggio auto.

Porto Mirabello

Porto Lotti

Si trova nella Rada di La Spezia tra la Darsena Duca degli Abruzzi e il Porto Mercantile, su un’isola artificiale, appositamente realizzata nel golfo. È in fase di realizzazione un ponte pedonale come collegamento tra Porto Mirabello e il futuro waterfront che partirà dall’attuale passeggiata Morin. POSTI BARCA 470 LUNGHEZZA MAX 100 m FONDALI Da 3,5 a 9 m SERVIZI Distributore di benzina, gasolio e gasolio Sif in banchina (h 09/20) - prese acqua ed energia elettrica - illuminazione banchine - scalo di alaggio - gru mobile fino a 60 ton travel lift da 160 ton - rimessaggio all’aperto/coperto - riparazione motori, elettriche ed elettroniche, scafi in vtr, vtr e acciaio, vele - servizio wi-fi - guardianaggio - pilotaggio ormeggiatori - sommozzatori - servizi antincendio - ritiro rifiuti - servizio meteo - servizi igienici e docce - rifornimento alimentare - rivendita ghiaccio - parcheggio auto.

A due passi dalle suggestive mete delle Cinque Terre, Portovenere e Lerici, si trova in una posizione ineguagliabile per raggiungere molteplici luoghi di escursioni. Struttura di lusso, l’ospite gode di una privacy assoluta. POSTI BARCA 516 LUNGHEZZA MAX 80/100 m FONDALI Da 3 a 9 m SERVIZI Distributore di benzina e gasolio in banchina (h. 09/13 - 15/19) - prese acqua ed energia elettrica - prese telefono - illuminazione banchine - scivolo - scalo d’alaggio - gru fissa fino a 50 ton - gru mobile fino a 12 ton travel lift da 160 ton - rimessaggio all’aperto/coperto riparazione motori, elettriche ed elettroniche, scafi in legno, vtr e acciaio, vele - guardianaggio - pilotaggio ormeggiatori - sommozzatori - servizi antincendio - ritiro rifiuti - servizio meteo - servizi igienici e docce - rifornimento alimentare - parcheggio auto - cabina telefonica.

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TOSCANA La regione ha 17.145 posti barca contati nel 2011 con 43 porti lungo la costa per lo più polifunzionali. I marina in questa zona sono mediamente funzionali e offrono i requisiti base richiesti dai diportisti.

Marina di San Vincenzo

Marina di Scarlino

È il nuovo porto turistico del comune di San Vincenzo, in provincia di Livorno. Sarà inaugurato ufficialmente il 13 giugno di quest’anno. I 283 posti barca disponibili consentono l’ormeggio di una nuova classe di imbarcazioni fino a 18 metri (la VI). Il 15% degli ormeggi disponibili è riservato al transito. POSTI BARCA 283 LUNGHEZZA MAX 27 m FONDALI Da 3 a 4,5 m SERVIZI Vigilanza e video sorveglianza a circuito chiuso 24 h su 24 - torre di controllo per la supervisione del traffico marittimo ed emissione dei notiziari meteomarini - rifornimento carburante con pompe di aspirazione acque nere e acque di sentina - colonnine per la fornitura di elettricità 220 V, e 380 V per le imbarcazioni di maggiori dimensioni - acqua potabile in banchina - assistenza all’ormeggio - cantiere nautico - parcheggio coperto riservato a ciascun posto barca - un piccolo nucleo di attività commerciali si aggiungerà a quelle attualmente presenti.

Sorge ai piedi della Rocca di Scarlino, a poche miglia dall’Elba e dalle altre isole dell’arcipelago toscano. Le residenze sono composte da 39 appartamenti, da 60 a 120 mq, a due o quattro posti letto, su un piano o due, con spettacolari terrazze, da 50 a 150 mq. Massima qualità nelle finiture, nel comfort, nei servizi. POSTI BARCA 566 LUNGHEZZA MAX 40 m FONDALI Da 2,5 a 4,5 m SERVIZI Distributore di benzina e gasolio in banchina (h 09/13 – h14/19) - prese acqua ed energia elettrica - illuminazione banchine - scivolo - scalo di alaggio - gru mobile fino a 32 ton - travel lift da 100 ton - rimessaggio all’aperto/coperto - riparazione motori, elettriche ed elettroniche, scafi in legno, vtr e acciaio, vele - guardianaggio - pilotaggio - ormeggiatori - sommozzatori - servizi antincendio - ritiro rifiuti - servizio meteo - servizi igienici e docce - rifornimento alimentare - parcheggio auto - wi-fi.

LAZIO La regione ha 8.504 posti barca distribuiti in porti per lo più polifunzionali che rappresentano l’80% di tutte le strutture presenti.

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Porto di Ponza

Marina di Nettuno

È delimitato a nord dal molo Musco, riparato da una scogliera che corre parallelamente a esso; la banchina Tenente di Fazio si trova nella parte sud del porto: può ospitare solo piccole imbarcazioni a causa del limitato pescaggio. POSTI BARCA 200 LUNGHEZZA MAX 35 m FONDALI Da 2 a 4 m SERVIZI Distributore di carburante in banchina (h. 08/19) - prese acqua ed energia elettrica - illuminazione banchine - scivolo - scalo d’alaggio - gru mobile rimessaggio all’aperto/coperto - riparazione motori, elettriche, scafi in legno e vtr - ormeggiatori - sommozzatori - servizio meteo (c/o Cooperativa Ponza Mare) - rifornimento alimentare - rivendita ghiaccio c/o pescherie - cabina telefonica

Il porto è in fase di ampliamento; i lavori già iniziati da alcuni mesi prevedono la realizzazione di ulteriori posti barca (saranno 170 in più) da 40 metri che aggiungendosi ai già presenti 800 completeranno e rivoluzioneranno l’aspetto esterno del porto turistico. Ci saranno 180 ulteriori posti auto, con un cantiere per piccole imbarcazioni che completerà l’attuale. Verrà inoltre realizzato un eliporto (collegamento con le isole Pontine) che sarà utilizzato h 24 per emergenze sanitarie (118). POSTI BARCA 1.000 LUNGHEZZA MAX 40 m FONDALI Da 3 a 4 m SERVIZI Distributore di benzina, gasolio e miscela in banchina (h. 07.30/20.30 orario continuato) - prese acqua ed energia elettrica - scivolo - scalo di alaggio - gru mobile 50 ton - travel lift fino a 100 ton - rimessaggio all’aperto/coperto - riparazione motori, elettriche ed elettroniche, scafi in legno, vtr e acciaio - servizio wi-fi - guardianaggio - ormeggiatori - sommozzatori - servizi antincendio - ritiro rifiuti servizio meteo - servizi igienici e docce - parcheggio auto.


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Numero posti barca 2011

13.865 12.062 5.526 8.144 600 3.084 10.537 11.273 8.147 290 1.284 3.817 1.796 8.041 9.133 97.599 280

147 266 1.161 200 4.969 3.194 1.028 748 2.370 1.475 15.285

60 922 982

60 1.170

200 150

1.580

TOTALE PUNTI DI ORMEGGIO

305 1.174 761 450 730 919 264 385 5.266 1.437 11.691

RADA

2.000 4.847 2.395 300 730 100 1.040 1.287 2.170 4.380 19.249

SPIAGGIA ATTREZZATA

742 1175 137 1.150 2 448 3 733 4.390

APPRODO

DARSENA

10.818 6.041 2.370 6.669 600 2.947 8.937 9.811 6.680 290 1.284 2.510 124 605 2.583 62.269

TOTALE PORTI POLIFUNZIONALI

PORTO CANALE

MARINA 7.584 3.647 2.978 2.409 1.200 205 2.710 5.708 948 0 1.250 2.210 3.170 2.881 4.801 41.701 549

PUNTI DI ORMEGGIO

PORTO INDUSTRIALE/COMMERCIALE

53 43 28 47 3 15 89 79 47 2 8 12 24 48 42 540 291

PORTI POLIFUNZIONALI

PORTO

Liguria 21.716 Toscana 17.145 Lazio 8.504 Campania 11.714 Basilicata 1.800 Calabria 4.611 Sicilia 18.093 Sardegna 20.175 Puglia 10.123 Molise 290 Abruzzo 2.534 Marche 6.027 Emilia R. 5.714 Veneto 13.292 Friuli 15.409 totale 157.409 Dimensione media

N. INFRASTRUTTURE

TOTALE

REGIONE

PORTI TURISTICI

267 1.436 0 1.161 0 1.322 4.846 3.194 1028 0 0 0 748 2.370 1.475 17.847 154

Numero di posti barca per regione. Anno 2011 No infrastrutture da 1 a 5.500 da 5.501 a 11.000 da 11.001 a 16.500 da 16.501 a 22.000

15.409

Ripartizione per tipologia di infrastruttura

13.292

Porto turistico Porto polifunzionale Punto di ormeggio 6.057 = n° posti barca

5.714

Sperlonga Il porticciolo è in fase di ampliamento. Costituito da una piccola darsena alla quale si accede attraverso una stretta canaletta protetta da un molo di sopraflutto e dall’ultimo tratto del molo di sottoflutto, sarà dotato dopo i lavori di consolidamento e ampliamento di ulteriori 200 posti barca e colonnine servizi. POSTI BARCA 100 LUNGHEZZA MAX 10 m FONDALI Da 0,8 a 1,30 m SERVIZI Distributore carburante in v. C. Colombo, a 200 m dal porto (h 07.00-12.30/15.00-19.00) - illuminazione banchine - prese acqua ed energia elettrica gru mobile fino a 15 ton - rimessaggio all’aperto - riparazione motori - assistenza elettrica - guardianaggio riparazione scafi in vtr - cabina telefonica.

21.716 6.057

Scala 0

50

100 km

17.145 2.534 290 10.123

8.504

1.800 20.175

11.714

4.611 18.093

Figura 1

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FRIULI VENEZIA GIULIA La regione dispone di 15.409 posti barca concentrati soprattutto in strutture di maggiore qualità, i porti turistici. Viceversa è la regione dove si riscontra il numero minore di porti polifunzionali, con un indice pari al 6,1%.

Marina Punta Gabbiani

Marina San Giorgio

Nella laguna di Marano, tra Venezia e Trieste, il complesso nautico Marina Punta Gabbiani (Aprilia Marittima) si presenta come base ideale per la nautica da diporto nell’Alto Adriatico e come centro di benessere. Una darsena di 300 posti barca da 12 a 25 metri con dotazioni complete. POSTI BARCA 295 LUNGHEZZA MAX 25 m FONDALI Da 2 a 3 m SERVIZI Rifornimento benzina, gasolio e miscela ad Aprilia Marittima a circa 300 m (08.30-18.30) - prese acqua ed energia elettrica - illuminazione banchine - fontanella acqua - scalo d’alaggio - gru fissa - gru mobile - travel lift da 30 e 60 ton - rimessaggio all’aperto - riparazioni motori, elettriche ed elettroniche, scafi in legno, vtr e acciaio - riparazioni vele - guardianaggio - ormeggiatori - sommozzatori - servizio antincendio - servizio meteo - servizi igienici e docce - ritiro rifiuti - parcheggio auto - rifornimento alimentare - cabine telefoniche.

Struttura dotata di tutti i servizi e situata sul fiume Corno, in acqua dolce, a circa 4 miglia dal mare aperto e raggiungibile con qualsiasi condizione di marea grazie a un canale navigabile di 6,5 metri di profondità e 100 metri di larghezza delimitato da bricole. POSTI BARCA 300 LUNGHEZZA MAX 26 m FONDALI Da 3,5 a 5 m SERVIZI Distributore di benzina, gasolio e miscela in banchina (h. 08/12 - 14/17) - 300 prese per manichetta ed energia elettrica - illuminazione banchine - scalo di alaggio - gru mobile fino a 25 ton - travel lift da 80 ton - rimessaggio all’aperto /coperto - riparazione motori - assistenza elettrica ed elettronica - riparazione scafi di tutti i tipi - riparazioni vele - guardianaggio - sommozzatori - servizi antincendio - ritiro rifiuti - servizio meteo - servizi igienici e docce - parcheggio auto - cabina telefonica.

EMILIA ROMAGNA La regione offre 5.714 posti barca distribuiti prevalentemente in porti polifunzionali (83,3%). È tra le regioni che hanno registrato un valore inferiore alla media nazionale di incremento dei posti barca (12,6%) nell’ultimo quinquennio.

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Marina di Rimini

Marinara - porto turistico di Ravenna

Con i suoi 622 posti e uno specchio d’acqua che supera i 100.000 metri quadrati, è un porto molto frequentato in Adriatico. Il bacino del Marina è dotato di un sistema di riciclo forzato delle acque in grado di assicurare il ricambio dell’acqua in sole 72 ore. POSTI BARCA 630 LUNGHEZZA MAX 43 m FONDALI Da 3,5 a 5 m SERVIZI Distributore di carburante in banchina (h. 07.30/20.30) - 650 prese acqua ed energia elettrica illuminazione banchine - scalo d’alaggio - gru mobile da 25 ton - travel lift da 100 ton - rimessaggio all’aperto - riparazione motori, elettriche ed elettroniche, scafi in legno e vtr, vele - guardianaggio - ormeggiatori sommozzatori - ritiro rifiuti - servizio meteo - servizi igienici e docce - rifornimento alimentare - rivendita ghiaccio - parcheggio auto - cabina telefonica.

È una vera e propria cittadella sul mare. La grande piazza ospita la galleria commerciale in cui potete trovare bar, ristorante, rosticceria da asporto, gelateria, profumeria, abbigliamento, intimo, ricambi tecnici, servizi di charter nautico, noleggio imbarcazioni. POSTI BARCA 750 LUNGHEZZA MAX 40 m FONDALI Da 4 a 6 m SERVIZI Distributore di benzina, gasolio e miscela in darsena pescherecci - prese acqua ed energia elettrica - illuminazione banchine - prese telefono individuale scivolo - scalo d’alaggio - gru fissa - gru mobile - travel lift da 100 ton- rimessaggio all’aperto - riparazione motori, elettriche ed elettroniche, scafi in legno, acciaio e vtr, vele - guardianaggio - ormeggiatori - sommozzatori - servizi antincendio - ritiro rifiuti - servizio meteo - servizi igienici e docce.


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CAMPANIA In questa regione ci sono 11.714 posti barca. Negli ultimi anni è aumentato soprattutto il numero di approdi per imbarcazioni di lunghezza superiore ai 24 metri, che oggi sono 22.

Porto turistico di Capri

Marina d’Arechi

Il fascino di questa isola incanta da secoli il mondo intero: mondana e cosmopolita. Il porto è protetto da due grandi moli, quello principale a Ovest, a tre bracci, banchinato internamente e molo di sopraflutto a Est, a tre bracci, banchinato internamente, dal quale dipartono alcuni pontili gallegianti. POSTI BARCA 300 LUNGHEZZA MAX 65 m FONDALI Da 2 a 9 m SERVIZI Assistenza ormeggio, sommozzatori, distributore carburante e gru semovente da 30 ton - impianto antincendio - raccolta rifiuti solidi di bordo - olii esausti e batterie scariche - servizio meteo - attrezzature antinquinamento - pulizia dello specchio acqueo videosorveglianza - sorveglianza h 24 su 24 - assistenza e ascolto h 24 - servizi igienici e docce - distributore acqua potabile - yacht club - bar - gelateria - internet point - prelievo acque nere e sentina.

L’idea progettuale nasce tra il 2000 e il 2002 con l’intenzione di creare un porto staccato da terra per preservare la linea di costa e l’ambiente marino. Il marina, infatti, è separato dal litorale da un canale largo circa 70 metri ed è collegato a terra tramite ponti carrabili e pedonali. Con i suoi 1.000 posti barca da 10 fino a oltre 80 metri, sarà uno dei più grandi marina del Mediterraneo. Da maggio scorso ne ha attivi 400. POSTI BARCA 484 LUNGHEZZA MAX 80 m FONDALE Da 3 a 8 m SERVIZI Prese acqua ed energia elettrica - illuminazione banchine - scalo di alaggio - travel lift - rimessaggio all'aperto/coperto - riparazione motori , elettriche ed elettroniche , scafi in legno, vtr e acciaio, vele - guardianaggio pilotaggio - ormeggiatori - sommozzatori - servizi antincendio - ritiro rifiuti - servizio meteo - servizi igienici e docce - parcheggio auto.

BASILICATA In questa regione sono presenti 1.800 posti barca. La cifra molto bassa è proporzionale alla limitata estensione delle zone di mare, anche se è la regione in cui prevale la tipologia dei porti turistici, il 66,7% del totale.

Marina di Policoro

Porto degli Argonauti

Sorge nel cuore del golfo di Taranto, sulla costa jonica lucana, nel comune di Policoro (MT). Costruito per accogliere nel massimo comfort e in sicurezza armatori esperti e diportisti, offre circa 750 posti barca annessi alle unità abitative. POSTI BARCA 850 LUNGHEZZA MAX 40 m FONDALE 3,5 m SERVIZI Distributore di benzina e gasolio in banchina (h.08/20) - prese acqua ed energia elettrica - illuminazione banchine - scivolo - scalo di alaggio - gru mobile fino a 3,5 ton - travel lift da 100 ton - rimessaggio all’aperto/coperto - riparazione motori, elettriche ed elettroniche, scafi in legno, vtr e acciaio, vele - wi-fi - guardianaggio - ormeggiatori - sommozzatori - servizi antincendio - ritiro rifiuti meteo - servizi igienici e docce - rifornimento alimentare rivendita ghiaccio - parcheggio auto.

È un porto turistico in grado di ospitare 450 imbarcazioni. Le darsene sono circondate dal verde di una fitta pineta da un lato e dall’Argonauti Resort dall’altro. Quest’ultimo è una struttura turistica residenziale e ricettiva con case in stile mediterraneo, piazzette, ritrovi e vetrine. POSTI BARCA 450 LUNGHEZZA max 40 m FONDALI Da 3 a 3,5 m SERVIZI Distributore di benzina e gasolio in banchina (h 8/20) - prese acqua ed energia elettrica - illuminazione banchine - scivolo - scalo di alaggio - gru mobile da 30 ton - travel lift da 80 ton - rimessaggio all’aperto - riparazione motori - riparazioni elettriche ed elettroniche - riparazione scafi in legno, vtr e acciaio - riparazione vele - wi-fi - guardianaggio - pilotaggio - ormeggiatori sommozzatori - servizi antincendio - ritiro rifiuti - meteo - servizi igienici e docce rifornimento alimentare - rivendita ghiaccio - parcheggio.

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Speciale PORTI ITALIANI

CALABRIA La regione ha 4.611 posti barca ed è quella con meno strutture per i diportisti e con una qualità inferiore, a eccezione di poche nuove costruzioni, anche se negli ultimi anni ci sono stati aumenti significativi per quanto riguarda gli approdi.

Marina di Diamante

Tropea

Ancora in costruzione, propone servizi d’alto profilo, su valori tecnici di primo livello e sulla cura del dettaglio. Riuscita integrazione tra lo splendido borgo turistico e la struttura: grande attenzione è stata riservata alla prateria di posidonia, che caratterizza i fondali circostanti l’infrastruttura, il cui stato di salute è continuamente monitorato da un’equipe di biologi marini. POSTI BARCA 100 LUNGHEZZA MAX 18 m FONDALI Da 1,5 a 5 m SERVIZI Rifornimento carburante tramite piccola cisterna - prese acqua ed energia elettrica - illuminazione banchine - scivolo - scalo d'alaggio - gru mobile fino a 40 ton - rimessaggio all’aperto/coperto - riparazione motori, elettriche ed elettroniche, scafi in vtr - guardianaggio - ormeggiatori - servizi antincendio - servizio meteo - internet point - ritiro rifiuti - rifornimento alimentare - rivendita ghiaccio c/o le pescherie - parcheggio auto.

Struttura moderna e confortevole in un’area turistica affascinante, base nautica per il diporto e il charter. Una curiosità: dal 2005 l’area del porto turistico di Tropea viene utilizzata per le riprese televisive della fiction Gente di Mare. POSTI BARCA 650 LUNGHEZZA MAX 50 m FONDALE Da 2,5 a 4/5 m SERVIZI Distributore di benzina, gasolio e miscela (estate h 09.30/18.30; periodo invernale su chiamata) - prese acqua ed energia elettrica - illuminazione banchine - scivolo - scalo d’alaggio - gru mobile - travel lift - rimessaggio all’aperto/coperto - riparazioni motori, elettriche ed elettroniche, scafi in legno, vtr e acciaio - servizio wi-fi - guardianaggio ormeggiatori - servizi antincendio - ritiro rifiuti - servizio meteo - servizi igienici e docce - parcheggio auto.

PUGLIA La regione ha 10.123 posti barca, concentrati per lo più in porti polifunzionali (10,9%), mentre pochi sono i marina turistici, solo il 2,6%. I porti presenti, inoltre, anche a causa dei fondali, non sono in grado di ospitare navi da diporto oltre il 30%.

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Porto Gaio – Gallipoli

Porto turistico Santa Maria di Leuca

È un piccolo approdo privato attrezzato e in grado di offrire una completa assistenza alle imbarcazioni da diporto; situato a nord-est del porto di Gallipoli è costituito da un avamporto, una darsena banchinata e un molo foraneo orientato per nord. All’interno dell’avamporto vi è un pontile galleggiante di 100 metri circa. POSTI BARCA 200 LUNGHEZZA MAX 18 m FONDALI Da 1,8 a 5 m SERVIZI Distributore di benzina, miscela e gasolio in banchina - prese acqua ed energia elettrica - illuminazione banchine - scivolo - gru fissa fino a 15 ton - travel lift fino a 65 ton - rimessaggio all’aperto/coperto - riparazione motori, elettriche, scafi in legno acciaio e vtr, vele - guardianaggio - ormeggiatori sommozzatori - servizi antincendio - ritiro rifiuti - meteo - servizi igienici e docce - rifornimento alimentare - rivendita ghiaccio - parcheggio auto.

Tra Punta Meliso e Punta Ristola, a sud-ovest del faro si estende il piccolo porto di Santa Maria di Leuca costituito da una diga foranea di sopraflutto a tre bracci e da un molo di sottoflutto posto a circa 650 m dalla radice della diga foranea. Ha moli galleggianti e una banchina destinata alla pesca di 480 metri con 150 punti di attracco illuminati da faretti. POSTI BARCA 253 LUNGHEZZA MAX 40 m FONDALI Dai 3 ai 7 m SERVIZI Distributore di benzina, gasolio e miscela in banchina (h 08 - 20) - prese acqua ed energia elettrica - illuminazione banchine - scivolo - scalo di alaggio - gru fissa - gru mobile fino a 20 ton (nel porto turistico) - travel lift da 100 ton (nel porto vecchio) - rimessaggio all’aperto - riparazione motori, elettriche ed elettroniche, scafi in legno e vtr, vele guardianaggio - ormeggiatori - sommozzatori - servizi antincendio - ritiro rifiuti - meteo - servizi igienici e docce.


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Numero di porti per regione. Anno 2011 N° infrastrutture per regione No infrastrutture da 1 a 23 da 24 a 46 da 47 a 69 da 70 a 89

42

Ripartizione per tipologia di infrastruttura

48

Porto turistico Porto polifunzionale Punto di ormeggio 12 = n° infrastrutture

24

Roccella Jonica 53

Denominato “Porto delle Grazie” è uno dei più grandi e tra i più moderni e funzionali di tutto il mezzogiorno continentale, costeggiato da una meravigliosa pineta. È situato a nord-est del paese ed è collegato attraverso la statale 106 o mediante la strada che costituisce il prolungamento del lungomare della cittadina. A livello geografico riveste una importanza fondamentale è l’unico approdo nel tratto di mare che va da Crotone a Reggio Calabria. POSTI BARCA 447 LUNGHEZZA MAX 44 m FONDALI Da 3 a 5 m SERVIZI Rifornimento carburante tramite autobotte (chiedere autorizzazione all’Autorità Marittima h 07-19) - prese acqua ed energia elettrica - scivolo - scalo di alaggio - gru mobile fino a 30 ton (a richiesta con ditta specializzata) - rimessaggio all’aperto riparazione motori, elettriche ed elettroniche, scafi in legno, vtr e acciaio, vele - pilotaggio - ormeggiatori - sommozzatori - servizio meteo - servizi igienici e docce - rifornimento alimentare rivendita ghiaccio - parcheggio auto - cabina telefonica.

12

Scala

0

50

100 km

43 8 2 47

28

47

3

79

15 89

69

Otranto

Vieste

Si presenta come un piccolo golfo nel quale sostano imbarcazioni di vario tipo. La Lega Navale è ormai presente da quasi 40 anni. Nell’antichità fu una realtà molto rilevante per tutto il Salento, in quanto costituiva il legame con l’Oriente, importante per i commerci ma anche dal punto di vista strategico e militare. POSTI BARCA 390 LUNGHEZZA MAX 20 m FONDALI Da 1 a 6 m SERVIZI Distributore di benzina, gasolio in banchina (h 8/12 - 15/19) - fontanella - acquaiolo - 2 prese per manichetta - scalo di alaggio - gru fissa 45 ton - gru mobile - travel lift 25 ton - riparazione motori, elettriche ed elettroniche, scafi in legno e vtr - ormeggiatori - pilotaggio - ritiro rifiuti - servizi igienici - internet point - sommozzatori - rifornimento alimentare - cabine telefoniche.

Il Gargano è un territorio ricco di possibilità di escursioni, itinerari, eventi culturali e vita notturna. Da qui si raggiungono facilmente le Tremiti e la Croazia, il Montenegro e l’Albania. POSTI BARCA 200 LUNGHEZZA MAX 30 m FONDALI Da 1,6 a 3,8 m SERVIZI Distributore di benzina, gasolio e miscela in banchina (h 08/18) - prese acqua ed energia elettrica illuminazione banchine - scivolo - scalo di alaggio - gru fissa fino a 7 ton - gru mobile fino a 35 ton - rimessaggio all'aperto/coperto - riparazione motori, elettriche ed elettroniche, scafi in legno e vtr - guardianaggio ormeggiatori - sommozzatori - servizi antincendio - ritiro rifiuti - servizio meteo - servizi igienici e docce rifornimento alimentare - cabina telefonica


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Speciale PORTI ITALIANI

MOLISE Nella regione ci sono 290 posti barca e le uniche due strutture ricettive appartengono alla tipologia porto. Il marina Le Marinelle di fatto si trova in Abruzzo, ma è un comodo punto di approdo anche per chi vuole navigare sulle coste molisane.

NaQI, Nautical Quality Index

Le Marinelle È situato tra il Gargano e Pescara, a Vasto San Salvo. La spiaggia, dalla sabbia bianca e finissima, è molto ampia e, grazie alle sue acque pulite, alla qualità della costa e dei servizi, la città ha conquistato per diversi anni, e tuttora detiene, la Bandiera Blu d’Europa POSTI BARCA 216 LUNGHEZZA MAX 16 m FONDALE Da 2 a 2,5 m SERVIZI Prese acqua ed energia elettrica - illuminazione banchine - scivolo - scalo di alaggio - rimessaggio all’aperto - riparazione motori, elettriche ed elettroniche, scafi in legno, vtr e acciaio - guardianaggio ormeggiatori - sommozzatori - servizi antincendio - ritiro rifiuti - servizio meteo - servizi igienici e docce rifornimento alimentare - rivendita ghiaccio - parcheggio auto.

ABRUZZO Nella regione ci sono 2.534 posti barca e anche qui sono per lo più inseriti all’interno di porti polifuzionali che rappresentano oltre l’80% delle strutture. Mancano del tutto i punti di ormeggio.

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È l’indicatore che misura la “qualità nautica” delle province costiere italiane, uno strumento realizzato dall’Osservatorio nautico nazionale e utile ai diportisti per scegliere le località dove poter trascorrere le proprie vacanze. NaQI classifica la “qualità nautica” delle 62 province di mare italiane in base alla sommatoria ponderata dei risultati ottenuti nei quattro indicatori sintetici che lo costituiscono: A. offerta territoriale di porti e posti barca (densità dei porti, numero di posti barca per residenti e percentuale di marine, le strutture portuali a maggiore vocazione diportistica); B. qualità dei servizi portuali (possibilità di ospitare navi da diporto, presenza di servizi dedicati, disponibilità di refitting); C. presenza di altri turismi del mare (numero di diving center, numero di associati Fiv e presenza Questo indice tiene di aree marine protette); conto non solo del D. accessibilità e afflusso (accessibilità stradale e indice di pressione, ma anche del espresso nel numero di posti barca ogni 1.000 territorio capace di potenziali diportisti che offrire beni e servizi gravitano su quel terrilegati alla nautica e al torio). Al primo posto si è posizionata la provincia di Lucca, giudicata la pro. vincia più a misura del diportista, principalmente grazie all’elevata qualità dei servizi presenti all’interno del porto di Viareggio (collegamenti elettrici, fornitura di carburante, servizi di antincendio, scalo di alaggio ecc.) e all’elevata concentrazione di società di refitting, manutenzione e servizi sul territorio. Al secondo posto si colloca la provincia di Genova, in virtù della qualità e dell’offerta complessiva di infrastrutture e servizi portuali mentre sul terzo gradino del podio si colloca la provincia di Matera grazie alla presenza di due importanti strutture di portualità turistica, Marina di Policoro e Porto degli Argonauti. Esaminando le classifiche di ciascun indicatore sintetico, invece, spicca il primo posto della Provincia di Olbia Tempio sia per l’offerta territoriale di porti e posti barca, sia per l’accessibilità e l’afflusso; Lucca rimane in vetta per la qualità dei servizi portuali mentre Livorno è al primo posto per la presenza di altri turismi del mare.

mare e delle coste

turismo in generale

Fossacesia – Marina del Sole Si trova nel cuore del tratto più bello della costa abruzzese. È aperto tutto l’anno e offre servizi di ormeggio fino a 12 metri, con controllo accessi continuo (h 24/24). POSTI BARCA 404 LUNGHEZZA Da 6 a 12 m FONDALI Da 2,5 a 2,9 m Servizi Distributore di benzina, gasolio e miscela in banchina - prese acqua ed energia elettrica - illuminazione banchine - scivolo - gru fissa fino a 15 ton rimessaggio all’aperto - riparazione motori - riparazioni elettriche ed elettroniche - riparazione scafi in legno e vtr - guardianaggio - pilotaggio - ormeggiatori - sommozzatori - servizi antincendio - ritiro rifiuti - servizio meteo - servizi igienici e docce - parcheggio auto.


IMP. SPECIALE PORTI

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MARCHE La regione dispone di 6.027 posti barca di cui un terzo si trovano all’interno di porti turistici così da poter essere annoverata tra le regioni maggiormente virtuose per questa tipologia di strutture.

Marina di Porto San Giorgio

Fano – Marina dei Cesari

Posto al centro dell’Adriatico, è stato progettato per offrire ai diportisti il piacere di un approdo all’avanguardia dal punto di vista funzionale e tecnologico nel massimo del comfort e della sicurezza. POSTI BARCA 860 LUNGHEZZA MAX 50 m FONDALI Da 3,50 a 4 m SERVIZI Distributore di benzina, gasolio e miscela in banchina (h. 24) - 860 prese per manichetta ed energia elettrica - illuminazione banchine - scivolo solo per derive - scalo d’alaggio - gru mobile fino a 30 ton - travel lift fino a 100 ton - rimessaggio all’aperto - riparazione motori, elettriche ed elettroniche, scafi in legno, vtr e acciaio, vele - guardianaggio - ormeggiatori - sommozzatori - servizi antincendio - servizi igienici e docce - servizio meteo - rivendita ghiaccio presso mercato ittico (a 100 m dal porto) - ritiro rifiuti - parcheggio auto - rifornimento alimentare a 500 m circa.

È il giovane e attrezzato porto turistico di Fano, la storica Fanum Fortunae, terza città nelle Marche, ricca di monumenti, negozi e attività culturali. POSTI BARCA 450 LUNGHEZZA MAX 35 m FONDALI In banchina 2,8 m; i fondali sono sogget-

ti a insabbiamento SERVIZI Distributore di benzina e gasolio in banchina (h. 09-12/15-19) - prese acqua ed energia elettrica illuminazione banchine - scivolo - scalo d'alaggio - travel lift fino a 75 ton - rimessaggio all’aperto/coperto riparazione motori, elettriche ed elettroniche, scafi in legno, vtr e acciaio - guardianaggio - ormeggiatori - servizi antincendio - servizio meteo - servizi igienici e docce - rifornimento alimentare - rivendita ghiaccio parcheggio auto.

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VENETO La regione ha 13.292 posti barca distribuiti equamente tra le tre tipologie di strutture di accoglienza: marina, porti polifunzionali e punti di ormeggio. Il Veneto ha aumentato del 14,8% la disponibilità dei posti barca negli ultimi cinque anni.

Marina del Cavallino

Porto Turistico di Jesolo

Fondato nel 1970 si trova nelle immediate vicinanze di Venezia e della sua laguna. Dispone di 400 posti barca dotati di tutti i servizi. La struttura offre ai suoi ospiti, tra le altre cose, un ristorante e un residence, entrambi con piscina, un fitness center e un centro shopping. POSTI BARCA 400 LUNGHEZZA MAX 30 m FONDALI Da 3 a 6 m SERVIZI Distributore di benzina, gasolio e miscela in banchina (h 08/12 - 14/18) - prese acqua ed energia elettrica - illuminazione banchine - scivolo - scalo di alaggio - gru fissa fino a 15 ton - travel lift fino a 80 ton - rimessaggio all’aperto/coperto - riparazione motori, elettriche ed elettroniche, scafi in legno e vtr, vele guardianaggio - sommozzatori - servizi antincendio ritiro rifiuti - servizio meteo - servizi igienici e docce rifornimento alimentare - parcheggio auto.

Otre 600 ormeggi per imbarcazioni fino a 35 metri, 125 unità residenziali di pregio, un centro direzionale e aree di servizio attrezzate, coperte e a cielo aperto. POSTI BARCA 600 LUNGHEZZA MAX 35 m FONDALI Da 3,5 a 4,5 m SERVIZI Distributore di benzina e gasolio in banchina (h 08/12 - 14/18) - prese acqua ed energia elettrica a ogni posto barca - illuminazione banchine - scalo di alaggio - gru fissa fino a 10 ton - gru mobile - travel lift fino a 100 ton rimessaggio all’aperto/coperto - riparazione motori, elettriche ed elettroniche, scafi in legno, vtr e acciaio - riparazione vele - wi-fi - guardianaggio - ormeggiatori - sommozzatori - servizi antincendio - ritiro rifiuti - meteo - servizi igienici e docce - rifornimento alimentare a 300 m - rivendita ghiaccio - parcheggio auto.


IMP. SPECIALE PORTI

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Speciale PORTI ITALIANI

SARDEGNA Con i suoi 20.175 posti barca concentrati nei porti turistici, la Sardegna è al secondo posto in Italia per ricettività di imbarcazioni. Al suo interno si riscontrano però disomogeneità in quanto la maggior parte dei posti barca sono concentrati per lo più nelle zone della Costa Smeralda e della Gallura. Insieme alla Sicilia è la regione in cui la maggior parte dei porti presenti può ospitare navi da diporto.

Marina di Portisco

Marina di Porto Rotondo

È da sempre bandiera blu d’Europa per la limpidezza del mare e per i fondali incontaminati. Grazie alla favorevole posizione geografica è il punto di partenza per numerose escursioni nei parchi della Maddalena e di Tavolara, o lungo le coste della Corsica e delle isole di Cavallo e Lavezzi. POSTI BARCA 589 LUNGHEZZA MAX 90 m FONDALE Da 2 a 10 m SERVIZI Distributore di benzina, gasolio e miscela in banchina (h 08-20) - prese acqua ed energia elettrica - illuminazione banchine - scivolo - scalo di alaggio - gru mobile fino da 45 ton - travel lift da 70 ton - rimessaggio all’aperto - riparazione motori, elettriche ed elettroniche, scafi in legno e vtr - guardianaggio - pilotaggio - ormeggiatori - sommozzatori - servizi antincendio - ritiro rifiuti - servizio meteo - servizi igienici e docce - rifornimento alimentare - rivendita ghiaccio - parcheggio auto - cabina telefonica.

Esternamente al porto è stata realizzata una banchina capace di ospitare grandi imbarcazioni (superyacht): è protetta da un molo frangiflutti segnalato in testata un fanale di atterraggio a settori. È un marina in grado di offrire tutti i più moderni servizi. POSTI BARCA 655 LUNGHEZZA MAX 80 m FONDALI Da 1 a 6 m SERVIZI Distributore di benzina, gasolio e miscela in banchina (h. 08,30-18,00) - 655 prese acqua - 680 prese energia elettrica - illuminazione banchine - scivolo - scalo di alaggio - gru fissa da 20 ton di tipo “a bandiera” - rimessaggio all'aperto/coperto - riparazione motori, elettriche ed elettroniche, scafi in legno, vtr e acciaio, vele - servizio wi-fi - guardianaggio - ormeggiatori - sommozzatori - servizi antincendio - ritiro rifiuti - servizio meteo - servizi igienici e docce rivendita ghiaccio - parcheggio auto.

Il costo di un posto barca per un natante varia dai

27 ai 45 euro al giorno,

da 42 a 70 euro per una imbarcazione compresa tra i 10 e i 12 metri, per barche di misure tra i 12 e i 18 metri. È al sud che si risparmia di più, mentre il Tirreno centrale è il luogo mediamente più caro in Italia.

da 69 a 107 euro

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Marina di Villasimius

Porto Carloforte isola di San Pietro

È situato all’interno dell’Area marina protetta di Capo Carbonara, a ridosso dell’omonimo promontorio. L’ampia disponibilità di spiagge e calette e le splendide isole di Cavoli e Serpentara costituiscono una risorsa ambientale di raro pregio. POSTI BARCA 800 LUNGHEZZA MAX 55 m FONDALI Da 1 a 6,5 m SERVIZI Distributore di benzina e gasolio in banchina (dalle 08.00 alle 20.00) - prese acqua ed energia elettrica - illuminazione banchine - scivolo - scalo di alaggio - gru fissa da 60 ton - rimessaggio - riparazione motori, elettriche ed elettroniche, scafi in legno, vtr e acciaio - wi-fi - guardianaggio - pilotaggio - ormeggiatori (dalle 07 alle 22) - sommozzatori - servizi antincendio - ritiro rifiuti servizio meteo - servizi igienici e docce - rifornimento alimentare - rivendita ghiaccio - parcheggio auto.

Si trova sulla costa est dell’Isola di San Pietro ed è protetto da due moli (molo della Sanità a nord e molo San Vittorio a sud). All’interno ci sono delle banchine in cemento e alcuni pontili galleggianti gestiti da privati. POSTI BARCA 600 LUNGHEZZA MAX 50 m FONDALI Da 3 a 6,30 m SERVIZI Distributore di carburante in banchina (fondale massimo 2 metri h 07-18) - prese acqua ed energia elettrica - illuminazione banchine - scivolo (nel porticciolo pescatori) - scalo d’alaggio - gru mobile fino a 35 ton - travel lift - rimessaggio all’aperto/coperto - riparazione motori, elettriche, scafi in legno e vtr - guardianaggio - ormeggiatori - sommozzatori - servizi antincendio - ritiro rifiuti - meteo - servizi igienici e docce - rifornimento alimentare - rivendita ghiaccio - parcheggio auto.


IMP. SPECIALE PORTI

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SICILIA La regione ha 18.093 posti barca ed è quella che negli ultimi cinque anni ha registrato il maggior incremento (56%) con la realizzazione di tre porti. Questa è anche la regione in cui si concentra il maggior numero di porti polifunzionali e punti di ormeggio. È al primo posto anche per capacità di ospitare navi da diporto, in 44 infrastrutture.

Marina di Riposto – Porto dell’Etna

Porto Marina di Ragusa

Un bacino da diporto attrezzato all’interno delle attuali strutture del porto di Riposto, a 6 miglia dal mare di Taormina e ai piedi dell’Etna, fruibile tutto l’anno. È raggiungibile in soli 30 minuti dall’aeroporto internazionale di Catania, Fontanarossa. POSTI BARCA 382 LUNGHEZZA Da 8 a 70 m FONDALI Da 3,5 a 7 m SERVIZI Distributore di benzina e gasolio in banchina prese acqua ed energia elettrica - illuminazione banchine - scalo di alaggio - gru fissa e mobile fino a 40 ton - travel lift da 160 ton - rimessaggio all’aperto/coperto - riparazione motori, elettriche ed elettroniche, scafi in legno, vtr e acciaio - riparazione vele - wi-fi c/o torre di controllo guardianaggio - pilotaggio - ormeggiatori - sommozzatori - servizi antincendio - ritiro rifiuti - meteo - servizi igienici e docce - parcheggio auto a pagamento.

Si trova a pochi chilometri da Ragusa verso sud, è affacciata sul mare africano ed è la più apprezzata e rinomata località turistico-balneare della Sicilia Sud-Orientale, dal clima mediterraneo ideale per oltre 8 mesi l’anno. POSTI BARCA 720 LUNGHEZZA MAX 50 m FONDALI Da 2 a 5 m SERVIZI Distributore di benzina e gasolio in banchina (dalle 07,00 al tramonto) - prese acqua ed energia elettrica - illuminazione banchine - scalo di alaggio - gru fissa fino a 10 ton - gru mobile fino a 60 ton - travel lift da 160 ton - rimessaggio all’aperto/coperto - riparazione motori, elettriche ed elettroniche, scafi in legno e vtr, vele - guardianaggio - ormeggiatori - sommozzatori - servzio antincendio - servizio meteo - servizi igienici e docce - parcheggio auto.

Sono 15 le Regioni italiane dove si può navigare,

ognuna diversa dall’altra, con le sue peculiarità e bellezze. Che si scelga il sabbioso litorale adriatico o

la

cristallina Sardegna una cosa è certa: non si rimarrà delusi.

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Marina di Cala del Sole

Marsala

Marina di Cala del Sole è il porto turistico di Licata, nella grande darsena a dritta entrando nel porto, su uno specchio d’acqua di 252.000 mq. Delle tre darsene del porto di Licata, quella di levante è dedicata esclusivamente al turismo nautico. POSTI BARCA 265 LUNGHEZZA MAX 70 m FONDALI In banchina da 4 a 6 m SERVIZI Prese acqua ed energia elettrica - illuminazione banchine - scivolo (darsena commerciale) - scalo di alaggio (darsena commerciale) - gru fissa (darsena commerciale) travel lift (darsena commerciale) - rimessaggio all’aperto/coperto - riparazione motori, elettriche ed elettroniche, scafi in legno, vtr e acciaio - wi-fi - guardianaggio - pilotaggio - ormeggiatori - sommozzatori - servizi antincendio - ritiro rifiuti - servizio meteo - servizi igienici e docce - rifornimento alimentare - parcheggio auto.

È un porto artificiale protetto da due moli costieri curvilinei e da un molo foraneo. Nella parte sud del porto, alla radice del molo di levante, c'è un approdo turistico in grado di ospitare imbarcazioni fino a 35 m di lunghezza. POSTI BARCA 200 LUNGHEZZA MAX 35 m FONDALI In banchina da 1 a 3,5 m; ingresso 7 m SERVIZI Distributore di carburante in banchina (06.30/19.00) - prese acqua ed energia elettrica - illuminazione banchine - scali d’alaggio fino a 150 ton gru fissa - travel lift - rimessaggio all’aperto/coperto riparazione motori, elettriche ed elettroniche, scafi in legno e vtr - guardianaggio - pilotaggio - ormeggiatori - sommozzatori - ritiro rifiuti - servizio meteo - servizi igienici e docce - rifornimento alimentare.


IMP. METEO

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Meteo

Condizioni atmosferichee consumi L’incidenza del costo del carburante sul bilancio delle imbarcazioni è diventata più importante che in passato. Per questo è bene scegliere una rotta che consideri con di Daniele Vitri* attenzione i consumi, spesso legati anche al meteo

Il consumo di carburante ovviamente è strettamente collegato alle prestazioni dell’imbarcazione e alle qualità nautiche dello

Con un forte vento o onde alte in prua il consumo di carburante può aumentare molto per coprire una determinata distanza, specialmente sulle lunghe traversate.

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scafo. Ad esempio, nel caso di barche dislocanti di notevoli dimensioni, il consumo è basso quando l’andatura è moderata, ma aumenta in modo esponenziale al raggiungimento della “velocità critica”. Uno scafo di lunghezze importanti è in genere più pesante di uno planante, con il vantaggio di una maggiore stabilità in condizioni meteomarine avverse. Gli yacht plananti veloci, invece, a parità di velocità e di condizioni climatiche consumano meno (in assetto di planata) in quanto sono studiati per sollevarsi sul pelo dell’acqua offrendo meno resistenza, a vantaggio di un aumento di velocità, ma a discapito di una perdita di stabilità. Sono pertanto più sensibili alle condizioni del mare del momento e in certi casi governare il natante diventa difficile o, addirittura, pericoloso. Non è solo la velocità d’impatto delle onde ad avere conseguenze sul natante, ma anche la loro forma e direzione: la condizione peggiore per ogni crocerista è viaggiare in direzione contraria a quella dell’onda perché la distanza di tempo che intercorre tra un impatto e l’altro è più breve. Se il mare si alza e le onde diventano sempre più accentuate ci si può trovare in una situazione in cui la prua del natante non è ancora stabilizzata dopo aver colpito un’onda prima d’impattare su quella successiva. Queste “fastidiose” bordate hanno inevitabilmente un’influenza negativa sul consumo del carburante ed è importante regolare la velocità e usare i flap in modo adeguato.

L’introduzione delle eliche a passo variabile ha rappresentato un importante sviluppo tecnologico: sono più efficienti dei normali motori di eliche a passo fisso, poiché hanno un miglior rendimento, ottimizzando i consumi. Notevoli riduzioni nei costi del carburante si possono anche ottenere mediante l’impostazione di adeguati rapporti velocità/potenza, di un assetto ottimale. Altro fattore importante è rappresentato dall’introduzione dei sistemi stabilizzatori (pinne e flap), utili da usare con clima avverso. Quando l’altezza dell’onda aumenta, i consumi degli scafi plananti sono più alti di quelli dislocanti perché i primi non riescono a raggiungere, per questioni di stabilità, la velocità di planata, e anche piccoli aumenti del moto ondoso possono essere incisivi. È importante valutare l’accuratezza nella comunicazione delle condizioni climatiche fornite dalla persona che si occupa delle previsioni all’equipaggio che poi le userà per ottimizzare velocità, assetto e prestazioni. La variabile meteo è tanto più rilevante quanto è maggiore la distanza da percorrere. Conoscono bene il problema delle distanze le società charter e fare affidamento su previsioni corrette o accurate non può che essere vantaggioso per ottimizzare il consumo del carburante. L’abilità di chi fa le previsioni non sta solo nell’informare il comandante su condizioni del mare, velocità del vento e direzione, ma anche nel consigliare come evitare zone pericolose, anticipando o ritardando una partenza e cambiando rotta. È chiaro che tutte queste sono decisioni vitali da prendere, ricordando che spesso la rotta più breve non è sempre la più veloce e la migliore. (continua a p.76)


MANO

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IMP. METEO

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Meteo

Lungo la rotta il comandante di una barca planante deve

valutare bene eventuali cambiamenti

significativi dell’altezza delle onde e dedurre se attraversare l’area dove o optare per una rotta alternativa .

il mare aumenterà

sicura

più

(segue a p. 74) Per esempio, quando nell’emisfero settentrionale si deve attraversare un sistema di basse pressioni che si dirige da ovest verso est, è necessario valutare l’entità del peggioramento o del miglioramento del tempo, determinando le variazioni di velocità e direzione del vento, altezza e provenienza delle onde. Nel caso di un natante che effettua una rotta verso ovest nell’area di bassa pressione, sarà più opportuno procedere verso la parte a nord per trovare condizioni più favorevoli, perché nella parte meridionale i venti e le onde si dirigeranno in direzione opposta a quella del movimento del natante dando luogo a un consumo maggiore di carburante (vedere figura). In sintesi, il comandante deve rivalutare l’autonomia dell’imbarcazione in base alle condizioni meteomarine che incontrerà sulla sua rotta e il tempo reale, non teorico, che impiegherà per arrivare a destinazione. Bisogna considerare anche che le condizioni possono mutare mentre si è in viaggio, a volte anche notevolmente, specie nei viaggi lunghi e osservare costantemente i dati del tempo reale e della frequenza degli aggiornamenti meteo. Spesso il consumo programmato del carburante è soggetto a variazioni in seguito a modifiche dell’itinerario, se si effettua per esempio una tappa di interesse turistico su richiesta dei passeggeri invece che attenersi a una pianificazione a tavolino, e per giungere a destinazione al comandante si possono presentare

più possibilità di rotte. Solo il tempo favorevole però gli permetterà di scegliere a piacere. Anche l’ora di partenza deve essere tenuta ben presente, onde mettersi in viaggio prima che il tempo peggiori o aspettare che subentri un miglioramento. Anche quando si parla di miglioramento, però, bisogna stare attenti e considerare che da quando il vento si attenua per un certo periodo di tempo il mare può ancora rimanere mosso o molto mosso con un’onda lunga (o morta) che può essere fastidiosa se proviene dalla direzione opposta al moto, causando quindi un aumento del consumo del carburante. È importante inoltre capire per quanto tempo l’imbarcazione si troverà in condizioni sfavorevoli lungo la rotta. Se il maltempo è di breve durata, si potrebbe ipotizzare uno scalo tecnico per lasciare passare il rinforzo dei venti e l’aumento del mare, oppure una deviazione della rotta (alternativa), che potrebbe fare aumentare il consumo di carburante in un range accettabile. Al contrario, quando per gran parte della navigazione si manifesteranno condizioni impegnative (come nel caso di un esteso sistema depressionario) e le correzioni di rotta sono eccessive, ciò avrà un impatto maggiormente negativo sul consumo del carburante. Per anticipare un cambiamento atteso delle condizioni meteomarine o la necessità di raggiungere un porto entro una certa data si può modificare la velocità di crociera, specie negli attraversamenti più lunghi. Anche se le barche moderne sono attrezzate con avanzati sistemi di software, le informazioni devono essere interpretate nel modo migliore e non sempre il comandante dispone del tempo necessario per verificare regolarmente le condizioni meteomarine. Viene spesso colto di sorpresa da cambiamenti atmosferici, soprattutto locali, quindi le informazioni provenienti da un centro di previsioni gli danno un grande aiuto, specialmente quando si reca in zone che non conosce. * www.navimeteo.it

La furia del mare vista da Winter Water dalla prua della nave mercantile Georgette durante una tempesta tropicale (© Noaa-Mariners Weather Log). 76


DELLA PASQUA

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CHARTER

Salpare

senza pensieri L’estate è arrivata a bordo di yacht e motorsailer pronti a farvi navigare per i mari del mondo, senza le preoccupazioni legate alla messa in acqua della barca dopo un inverno passato a riposo, ma solo con

la voglia di rilassarvi

d dii SSiillvviia aM Moon ntta aggn na a

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IMP. CHARTER

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Nauta Yachts

LA SCHEDA

Farewell è uno sloop di oltre 30 metri varato nel 2006, costruito dal cantiere sudafricano Southern Wind Shipyard con progetto di Farr Design e Nauta Yacht. La barca alloggia otto ospiti in quattro cabine ensuite di cui a prua una master con letto matrimoniale, un divano e tv, plasma scorrevole, a metà barca una ospiti con letto matrimoniale e divano e, per finire, a poppavia due ampie cabine twin con letti in piano. Sulla destra, con accesso diretto alla master cabin, si trova lo studio dell’armatore con poltrona in pelle stile capitonet e una scrivania. Aria condizionata e impianti audiovisivi come tv, stereo, dvd, play station sono presenti in ogni cabina. Naviga nel Mediterraneo occidentale (Riviera, Corsica e Sardegna, Napoli Sicilia), Croazia, Grecia e Turchia. La base è il porto di Riva Traiano, a 30 minuti dal nord di Roma.

Portorosa Charter È un Abacus di 22 metri il motoryacht offerto da Portorosa Charter con base di navigazione a Marina di Portorosa (ME), sito in una strategica posizione sul mar Tirreno meridionale, direttamente affacciato sulle isole Eolie, distanti solamente 16 miglia. L’imbarcazione, con quattro cabine doppie e due persone di equipaggio, può essere noleggiata anche per solo un giorno ma offre spazi confortevoli per crociere lunghe. Sul ponte principale si apre il living con salotto e zona pranzo con cucina separata (e chef di bordo). Tra le caratteristiche dell’Abacus 70 c’è l’ampio flybridge dove si trova un’area sole con bar e barbecue. Sono 18 gli ospiti che possono essere imbarcati giornalmente.

LA SCHEDA FAREWELL Costruttore Southern Wind Shipyard • anno 2006 • lunghezza m 30,20 • larghezza m 6,7 • immersione m 3,6 • cabine 4 • posti letto 8 • equipaggio 4 • prezzo € 49.000 alla settimana in alta ed eventi INFO NAUTA YACHTS (Luca Pedol e Francesco Vitale), Milano, tel. 02 4814317, charter@nautayachts.com

ABACUS 70 Costruttore Abacus Marine • lunghezza m 21,47 • larghezza m 5,43 • immersione m 1,7 • riserva carburante lt 4.600 • cabine 4 • cabine equipaggio 2 • posti letto 8 + 2 • riserva acqua lt 1.600 • velocità di crociera 31 nodi • velocità max 36 nodi • consumo lt/h 300 • prezzo € 1.500 al giorno; per oltre 6 gg/ € 3.000 al giorno PORTOROSA CHARTER

Messina, tel. 333 7221717, info@portorosacharter.com, www.portorosacharter.it

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IMP. CHARTER

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CHARTER

Nuova Caledonia

E poi ancora… Dream è un superyacht Feadship di oltre 50 metri per 10 di larghezza con sei cabine per 12 ospiti. 12 sono anche i membri dell’equipaggio. Naviga nel Mediterraneo occidentale. Costa € 260.000 a settimana. FRASER YACHTS, Monaco, tel. + 377 93100450, charter@fraseryachts.com, www.fraseryachts.com In Sardegna a luglio su un catamarano Lagoon 400 con quattro cabine e dieci posti letto. Costa € 5.300 a settimana, se si vuole lo skipper in aggiunta € 1.050 a settimana. MARATTICUS SRL, Milano, tel. 02 4818446, info@maratticus.it, www.maratticus.it

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Ombak Puthi

Si trova a sud ovest dell’oceano Pacifico e a nord del Tropico del Capricorno. Il suo status ufficiale è quello di Pays d’outre-mer (Paese d’oltremare), titolo che possiede dal 1998 ed è il più sperduto tra i possedimenti francesi. È formata dall’isola principale (Grande Terre, con la capitale Noumea, sede dell’aeroporto internazionale) e da piccole isole che la circondano come Lifou, Marè e Ile des Pins, tutte caratterizzate da spiagge straordinarie protette da una barriera corallina lunga 1.600 chilometri, che si estende per 22 mila chilometri quadrati, la più vasta del mondo. Lontana 1.500 chilometri dalla terra più vicina, l’Australia, il suo nome fu coniato dal capitano James Cook, che notò molte somiglianze con la Scozia (Caledonia, suo nome in origine). Grazie al suo isolamento, ha conservato un’autentica diversità biologica: delle 3.400 piante viventi, 2.500 crescono solo qui. La Grande Terre è la più estesa e la più popolata, mentre l’isola dei Pini, a solamente 70 chilometri di distanza e a 40 minuti di volo, è ricca di atmosfere suggestive, caratterizzata da lunghissime spiagge bianche e rosa, lagune azzurre e turchesi e da tanti verdi pini colonnari. La Nuova Caledonia con i suoi fondali è ideale per le immersioni e lo snorkeling.

È un classico Phinisi Schooner lungo 36 metri, in grado di imbarcare fino a 24 passeggeri. Tutte le cabine sono dotate di aria condizionata e bagno privato. Il ponte è molto spazioso, ci sono un ampio salone e una vasta area rialzata per la vita all’aria aperta. Ombak Puthi è costruita con legni pregiati teak e iron wood. La crociera di sette giorni prevede un itinerario che tocca alcune isole a est di Bali, nell’arcipelago indonesiano. Costa € 1.650 a persona.

LA SCHEDA OMBAK PUTHI Lunghezza ft m 36 • larghezza m 10 • superficie velica 600 mq • velocità di crociera 6-7 nodi • posti letto 24 • prezzo € 1.650 a persona PT WATERGAMES INTERNATIONAL-Suci Tour, Bedizzole (BS), tel. 345 3445912, info@watergamesinternational.com, www.watergamesinternational.com, www.sucitour.ea29.com


Yacht Controller

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IMP. AMBIENTE

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Ambiente MARE

Fauna e turbine L’energia eolica fa bene al mare, in tanti sensi. Uno studio condotto dalla Technical University di Copenaghen ha dimostrato che l’installazione di turbine eoliche offshore ha effetti positivi sull’ecosistema. Le ricerche, durate quasi sette anni, sono state compiute nel più grande parco marino danese e hanno preso in considerazione i

a cura di Marina Mancuso

pesci intorno all’impianto e gli organismi che vivono sul fondo marino. L’impianto installato su fondo sabbioso a 20 metri di profondità è stato popolato negli anni da specie mai osservate prima in quell’habitat. Come mai? Le rocce usate per stabilizzare le turbine sono diventate una barriera artificiale e hanno portato all’insediamento di ben 11 nuove specie.

Happy news for Happy Feet Buffi, affascinanti e dall’aria simpatica, amati da piccoli e grandi (soprattutto dopo il successo di La marcia dei pinguini e Happy Feet), dei pinguini imperatore si parla spesso con preoccupazione per la diminuzione del numero di esemplari e lo scioglimento dei ghiacci. Ebbene, arriva una belle notizia: quello in Antartide è il doppio rispetto alle stime finora diffuse. Lo ha rivelato un un gruppo internazionale di scienziati, dopo averli contati dallo spazio grazie a una mappatura satellitare. Peter Fretwell, geografo del British Antarctic Survey, e alcuni colleghi hanno usato immagini satellitari ad altissima definizione e una tecnica chiamata pan-sharpening, calibrando poi ulteriormente l’analisi, per arrivare alla fatidica cifra: gli esemplari contati lungo la costa antartica sono 595 mila, mentre le stime precedenti si attestavano fra le 270 e le 350 mila unità.

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Il pesce Homer Occhi a palla sgranati poco espressivi. Certo non bellissimo, ma un mito per molti: Homer Simpson ha una “copia acquatica”. In Indonesia Mark Webster ha immortalato un pesce che assomiglia in maniera impressionante al celebre capofamiglia di Springfield. «Nonostante tentasse di mimetizzarsi coprendosi con della sabbia nera, ho subito notato l’incredibile somiglianza», ha detto il fotografo britannico. Per altro Matt Groening, inventore della serie, aveva profetizzato l’avvento di questo esemplare inserendo in una puntata del 1997 un pesce con le sembianze di Homer.

Migrazioni sul mare Si è svolto il 29° campo internazionale per lo studio e la protezione dei rapaci e delle cicogne in migrazione sullo stretto di Messina, sugli splendidi monti Peloritani in Sicilia, dove i volontari provenienti da tutta Europa hanno censito numerosi esemplari, appartenenti a 21 specie, di cui alcune molto rare. Lo stretto di Messina si è rivelato essere la rotta migratoria più importante al mondo in primavera per ben tre specie, due delle quali a rischio a livello globale (Albanella pallida e Grillaio).

FareAmbiente

Usa e Cuba L’Environmental defense fund (Edf), uno dei più importanti gruppi ambientalisti degli Usa, e il Club nautico Internacional Hemingway (Cnih) cubano hanno siglato un patto (senza implicazioni economiche e giuridiche) per la salvaguardia della biodiversità marina lungo le coste del golfo del Messico e dei Caraibi.

Movimento ecologista europeo che opera per rendere possibile lo sviluppo sostenibile sul territorio nazionale, FareAmbiente ha presentato la sua “sezione” dedicata al mare. L’intenzione è quella di stimolare un’azione legislativa specifica rivolta alla valorizzazione e allo sviluppo sostenibile dell’intera filiera del mare: dalla salvaguardia delle tradizioni marinare alle questioni connesse all’inquinamento e agli abusi sulle fasce costiere; dal trasporto marittimo, dall’intermodalità e dalla portualità alla promozione e valorizzazione dei porti turistici, del turismo marino e nautico, degli sport e di ogni attività che valorizzi, anche dal punto di vista gastronomico, la risorsa ittica del Paese.

Immersioni virtuali Il Noaa, l’agenzia americana per gli oceani e l’atmosfera, mette a disposizione in tempo reale le immagini del sottomarino telecomandato Little Hercules che, nell’ambito del programma Okeanos Explorer, ispeziona il fondo del golfo del Messico. Sul sito sono disponibili le immagini in diretta trasmesse dal veicolo, esattamente le stesse che esaminano gli scienziati, oltre a video e foto estratti tra quelli già girati. Molti appassionati si stanno collegando al sito, immergendosi “virtualmente” in un’esperienza davvero suggestiva.


RANIERI

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La boutique

Una gara senza fine Il Salone del mobile ha portato una ventata di novità a un settore già di suo in perenne fermento. L’arredamento di interni continua a stupire e illuminare con forme inedite e originali. Soluzioni ingegnose si inseguono in una gara senza fine. E, forse, qualcuna di queste salirà a bordo

dei nostri amati yacht di Marina Mancuso

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Lucecrea Class

Firmato dalla designer Grazia Azzolin, la collezione La Primavera vuole esprimere un concetto d’illuminazione legato al decoro e a una realizzazione artigianale. Lucecrea Class si occupa di luci di alta qualità, per dare un tocco di originalità a ogni ambiente. La struttura è in metallo bianco opaco mentre le rose sono dipinte a mano in bianco, rosso e nero. www.lucecreaclass.com

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Lucerni

La collezione Spirale è stata creata per unire creatività, colore ed esperienza artigianale. Il suo design si basa su un armonioso ricciolo di vetro colorato o neutro che emana luce e calore, dedicato agli ambienti moderni. La struttura è in acciaio cromato, mentre i vetri spiraliformi in cristallo trasparente o nei colori fluorescenti arancio, giallo/verde e azzurro. www.lucerni.com

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La boutique

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Altamoda Italia

“Toy Jewel”, in edizione limitata, è firmata Virtus&Vanilla. Lo schienale della seduta è arricchito da centinaia di “charm” dorati ricamati a mano, di varie forme e misure (si tratta dei ciondoli portafortuna indossati dalle donne più glamour degli anni ’50 e poi diventati vero must per Madame Coco e oggi di moda, nel campo dell’arredamento). Le gambe dalla seduta, dalla particolare forma svasata, che ricorda anche gli arredi anni ’50, sono arricchite da decorazioni rotonde asimmetriche in legno colorate. Come ogni creazione di Altamoda Italia questa poltrona è personalizzabile, con la possibilità di scelta fra diversi colori, tessuti e pellami. www.altamodaitalia.it

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Marioni Home Collection

La nuova linea di Marioni si distingue per soluzioni pensate per ambienti raffinati e confortevoli, per appagare sia l’estetica che la funzionalità. In questa foto una consolle rettangolare in legno con gambe lavorate. Le dimensioni sono 78 x 57 x 160 cm. Nello stesso stile sono disponibili anche il tavolo da pranzo, da fumo e i comodini. www.marioni.it

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Kreoo By Decormarmi

Il bagno pensato come un universo di sensazioni tattili, estetiche e cromatiche che si esprime in un ricco vocabolario di materiali, forme e dettagli è l’ambizioso progetto che guida Decormarmi. La famiglia dei lavabi della collezione Nabhi permette di scegliere tra più di 350 combinazioni di modelli (rotondi, quadrati, ovali, rettangolari, a fazzoletto e il nuovo Loto) unici nella lavorazione per la perfezione dei sottili spessori, tipologie di sostegno (caval-

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letti in legno naturale, consolle e mobili di contenimento con o senza vassoio poggia-ciotola di diverse misure) finiture e colori a catalogo. Moltissime le possibilità di personalizzare anche pavimenti e rivestimenti che propongono a catalogo 12 modelli e grande varietà di colori e finiture. Ci sono, poi, i mobili di contenimento, equilibrate variazioni modulari di piani verticali e orizzontali in marmo-legno o interamente in marmo o in legno di larice. www.kreoo.com


BRUNSWICK

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IMP. SHOPPING

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La boutique

Officine Gullo

Il brand di Restart Firenze, specializzato nella produzione di macchine di cottura altamente performanti, propone una vasta gamma di apparecchi personalizzabili con innumerevoli combinazioni per il piano di cottura, che può essere equipaggiato con fry top, vaporiere, cuoci-pasta, barbecue in pietra lavica ecc. P70 è la macchina da cottura professionale, realizzata completamente in acciaio ad alto spessore con piano di cottura dotato di bruciatori di potenza massima pari a 7,5 kW, vasche e piani in acciaio inox satinato antigraffio, maxiforno GN2/1 con capacità di otto teglie. I cassetti in acciaio satinato ad alto spessore sono dotati di sistema di chiusura rallentata. www.officinegullo.com

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Zenoni&Colombi

Azienda produttrice di tessuti e biancheria per la casa di grande pregio, Zenoni&Colombi per festeggiare i 30 anni di attività presenta cinque collezioni di coordinati casa in 100% lino biologico, 100% ecocompatibile, 100% personalizzabile. Tutti i capi, pensati per arredare ogni ambiente abitativo, non richiedono stiratura grazie alla particolare lavorazione del filato che acquista una goffratura “naturale” dopo il lavaggio (effetto delavé) e possono essere personalizzate con misure e rifiniture secondo le specifiche necessità. Florence, Cannes, Venice, Nido D’ape, Corallo sono i nomi di queste linee di lenzuola, copri-piumini, tende e tendaggi, vis-àvis e copritavoli. www.zenoniecolombi.com

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Molteni&C e Dada

Ron Gilad ha disegnato la collezione di Molteni&C: tavoli, specchi, tavolini e mensole che abbinano l’ingegno concreto al gioco estetico. Dada, invece, ha rinnovato Hi-Line 6, il progetto di Ferruccio Laviani, con nuovi moduli compositivi, con l’intenzione di unire la rigorosa e lineare geometria della cucina con le esigenze della vita di

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tutti i giorni, attraverso maggior volume delle strutture e piani di lavoro più alti, più spazio all’interno dei contenitori, mensole di spessore minimo (12 mm) e cappe integrate. La mensola sospesa, aperta sui due fronti dell’isola, incorpora la barra con due binari attrezzabili, il sistema illuminante a led e la cappa aspirante sottilissima. Possono poggiare sui contenitori, sui ripiani in alluminio o direttamente a muro. www.molteni.it


NUOVA JOLLY

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IMP. LIBRI

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LIBRI

di Laura Biazzi

Venezia capitale dei libri È la straordinaria avventura imprenditoriale e culturale della prima industria moderna, ambientata nei primi decenni del Cinquecento, quando a Venezia si inventa quasi tutto ciò che noi conosciamo del libro e dell’editoria. Era una

Lo storico naufragio La notte tra il 14 e il 15 aprile 1912, durante il quinto giorno del viaggio inaugurale, il Titanic striscia contro un iceberg con la fiancata destra. Meno di 200 minuti dopo si spezza e scompare nell’oceano immobile. In quel momento inizia il “mito”, simbolo perpetuo della fallibilità della tecnica sostenuta dal

40 anni di subacquea È un racconto avvincente delle avventure di un sommozzatore professionista che indirettamente dà anche uno spaccato dell’Italia del dopoguerra e della storia delle immersioni a Genova, dove si sono formati i subacquei più famosi dell’epoca, come Duilio Marcante, Egidio Cres-

Nautica su tela Il volume racconta, attraverso le opere di Tinteri, la storia della navigazione e della marineria mediterranea, attraverso la rappresentazione delle diverse tipologie d’imbarcazione costruite nei secoli. Sono presenti anche le foto di alcuni piatti in maiolica raffiguranti leudi, 90

multinazionale del libro, con le più grandi tipografie del mondo, in grado di stampare in qualsiasi lingua la metà dei testi pubblicati nell’intera Europa. Committenti stranieri ordinavano volumi in inglese, tedesco, ceco e serbo. Appena pubblicati, venivano diffusi in tutto il mondo e Aldo Manuzio è il

genio che inventa la figura dell’editore moderno. La Serenissima resta la capitale dei libri finché la Chiesa, che considerava la diffusione della conoscenza un pericolo, non riuscirà a imporre la censura dell’inquisizione. E la libertà di stampa cercherà nuovi rifugi nell’Europa del Nord.

Alessandro Marzo Magno, L’alba dei libri, 2012, Garzanti Libri, Milano, € 22,00

delirio di onnipotenza degli uomini. Il gioiello della White Star Line si è inabissato portando con sé circa 1.500 persone e le loro storie. Una tragedia mondiale, quasi un prologo delle catastrofi che di lì a poco avrebbero travolto il mondo. Una matassa di reticenze e menzogne ha coperto i responsabili della catena implacabile: errori, omissioni, incuria e negligenze

che hanno provocato il disastro destinato a essere il manifesto e il simbolo del Novecento. Quella che riemerge da queste pagine è una storia dove il dio denaro e il potere commerciale sui mari si intrecciano con la miseria e la frenesia dei mass media. E il dolore con l’amore, l’indifferenza, l’eroismo, la viltà. Una metafora eterna del nostro tempo.

Donatello Bellomo, Titanic, l’altra storia, 2012, Mursia, Milano, € 16,00

si, Luigi Ferraro e Ludovico Mares. Cresciuto nei bassifondi della città vecchia, l’autore è protagonista, assieme a un gruppo ristretto di amici e collaboratori, delle fasi salienti dell’evoluzione tecnologica della subacquea, che li vede operare su impianti e piattaforme petrolifere in svariate parti del mondo. I testi sono

corredati da numerose foto in bianco e nero dell’epoca. L’autore ha iniziato il suo percorso di sommozzatore nel 1963, acquisendo i brevetti di basso e alto fondalista e l’abilitazione al comando di navi da diporto. Attualmente è istruttore subacqueo e gestisce un centro diving a Genova.

Gaetano Tappino, Immerso in una bolla d’aria, 2012, Il Frangente, Verona, € 15,00

gozzi e brigantini. Dalle barche arcaiche quali shardane, fenicie, egizie, greche e romane a quelle contemporanee utilizzate per l’emigrazione italiana, albanese e africana, l’interesse dell’artista si concentra sulla diversa funzione delle imbarcazioni nella storia dei popoli del Mediterraneo, come mezzo

necessario alla storia stessa. Tra le opere, di particolare rilevanza sono quelle dedicate al varo e all’affondamento della nave Principessa Jolanda del cantiere di Riva Trigoso e la partenza della Biancamano per la guerra d’Etiopia.

Odo Tinteri, Barche nella storia: barche del Mediterraneo, 2011, Edizioni La Linea, Bologna, € 18,00


ORGANIZZAZIONE

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IMP. SIGARO

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Passioni SIGARI

Cuba nell’humidor - I. Il budget prima puntata dei miei personaQualche dritta, a Nella lissimi consigli, segnalerei sigari “facilmente puntate, dedicata ai lettori della rivista che vorrebbero inserire nell’humidor una selezione di

sigari cubani capaci di rappresentare adeguatamente le diverse “anime” dei puros dell’isola caraibica di Mark Bosshard

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abbordabili”. E partirei con i belicosos di Sancho Panza (morbidi, facili e piacevoli) e i petit coronas di Bolivar (piccole “bombe” di forza e gusto). Quanto ai “piccoli formati” suggerirei anzitutto i Montecristo n. 5 (un vero evergreen capace di rappresentare, nonostante le dimensioni modeste, il tipico gusto del sigaro cubano) e le ottime ed equilibrate Panatelas di Rafael Gonzales che consentono una fumata veloce ma appagante. Aggiungerei anche – questa volta per i formati medi – i classici Cedros deluxe n. 5 di Romeo & Julieta e i raffinati Palmas extra di Hoyo de Monterrey, per chiudere con un figurado rappresentato dagli Exlusivos di Cuaba, forti e talora piccanti e con gli short di Partagas, tipico esempio in piccolo del “piccante” della nota marca. Questa selezione – come dicevo – dovrebbe offrire un sufficiente panorama delle varie declinazioni del sigaro cubano senza inquietare eccessivamente il portafoglio. Nella prossima puntata tratterò “i grandi classici”, ossia la selezione di vitolas e marche che hanno contribuito a costruire nel tempo il mito del sigaro cubano. Il sigaro del mese fotografato su un’opera di Salvador Dalì intitolata Il grande masturbatore.

La Escepción-Selectos finos, esclusiva per l’Italia Per questa edizione dedicata al nostro Paese Habanos “ripesca” una marca storica, nota in passato soprattutto per la forza dei suoi sigari. Di questa, però, – complice anche una vitola lunga con cepo stretto – qui non si rinviene traccia alcuna. Il sigaro si presenta con una capa chiara, liscia e regolare. La fumata si apre con una punta piccante e un gusto erbaceo che, nel progredire della fumata, si muta in un sapore di mandorla. L’ultimo terzo vede smorzarsi il piccante e virare il gusto verso note, quasi inafferrabili, di cacao. Una forza sempre moderata durante tutta la fumata, unita a una combustione e a un tiraggio regolari completano il quadro di un sigaro godibile e non impegnativo.


BAVARIA

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Eventi AMERICA’S CUP

«Maestà, non c’è secondo» Un trofeo che ha oltre 150 anni di storia, una regata dove la competizione e l’abilità sportiva degli uomini si combinano con la tecnologia più avanzata per dare vita ad azioni spettacolari. Una gara d’eccellenza in cui gli alleati più importanti rimangono, da sempre, il mare e il vento ddii LLaauurraa BBiiaazzzzii

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Eventi AMERICA’S CUP

Seguire la Coppa America è come immergersi in un sogno “alternativo”, lontano dalle dinamiche e dalle logiche “terrestri”. È un sogno colorato di blu, quello del mare, in cui poter ritrovare il fascino storico che animava i primi navigatori della goletta America nel 1851 e dove poter vivere le emozioni che solo il più antico trofeo sportivo internazionale può regalare. Ma è anche tecnologia, ricerca, duro lavoro, preparazione fisica e tecnica, tattica e… scontri legali. Tralasciando, però, gli aspetti meno poetici – che hanno fatto comunque la storia – è affascinante farsi coinvolgere dal mondo dell’America’s Cup per riscoprire il valore di una competizione che punta all’eccellenza. Esemplare è, infatti, il preludio, l’episodio da cui tutto ebbe inizio, a metà del XIX secolo. America era una goletta di un gruppo di soci del New York Yacht Club che attraversò l’Atlantico per sfidare gli yacht inglesi. Il 22 agosto partecipò alla Coppa delle Cento Ghinee, la regata intorno all’isola di Wight organizzata nel quadro della prima Esposizione Universale, e vinse davanti a 14 imbarcazioni inglesi. «Maestà, non c’è secondo» è la storica risposta del capo segnalatore dello yacht reale alla Regina Vittoria, presente quel giorno sul campo di regata. Per gli ameri-

cani fu un vero trionfo, perché la conquista del titolo simboleggiava la vittoria del nuovo mondo sul “vecchio” e America tolse alla Gran Bretagna il ruolo di principale potenza marittima del mondo. Quando il commodoro John Cox Stevens e il resto dell’equipaggio tornarono a New York, donarono il trofeo al New York yacht club con un Deed of Gift, che stabiliva che lo stesso sarebbe diventato il premio di una competizione amichevole tra nazioni. Da allora nacque la America’s Cup (nome assegnato in onore della goletta) e, oggi come ieri, è senza dubbio il trofeo più difficile da conquistare nel mondo sportivo. In più di 150 anni da quella prima regata nelle acque del Solent solo quattro nazioni si sono aggiudicate la celebre Coppa (Usa, Australia, Svizzera, Nuova Zelanda).

Un po’ di storia Una volta che il trofeo passò alla giovane democrazia statunitense, ci volle circa un secolo prima che fosse sottratta al New York yacht club. La prima sfida fu presentata da James Ashbury, che nel 1870 affrontò una flotta composta da scafi appartenenti al club americano e finì al decimo posto. In seguito è da segnalare l’impresa di Sir Thomas Lipton, facoltoso imprenditore del tè che, tra il 1899 e il 1930 si impegnò in cinque campagne di Coppa Ameri-

I team Artemis Racing, challenger of record, Svezia. Skipper: Terry Hutchinson (Usa) Bar (Ben Ainslie Racing), sfidante, Regno Unito. Skipper: Ben Ainslie (Uk) China Team, sfidante, Cina. Timoniere: Fred Le Peutrec (Francia) Emirates Team New Zealand, sfidante, Nuova Zelanda. Skipper: Dean Barker (Nuova Zelanda) Energy Team, sfidante, Francia. Skipper: Loïck Peyron (Francia) GreenComm Racing, sfidante, Spagna. Skipper: Vasilij Îbogar (Slovenia) Luna Rossa, sfidante, Italia. Skipper: Max Sirena (Italia) Oracle Racing, defender, Usa. Skipper: Darren Bundock, James Spithill (Usa) Team Korea, sfidante, Corea. Skipper: Nathan Outteridge (Australia)

Nel 2003 lo sfidante Alinghi della Société nautique de Genève a Auckland

batte il defender Emirates team New Zealand ed Ernesto Bertarelli, leader del sindacato,

riporta la coppa in Europa dopo 152 anni.

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È stato progettato dal team design di Oracle Racing che lo ha sviluppato per conto dell’intera comunità dell’America’s Cup. È un catamarano high-tech di ultima generazione, spinto da un’ala alta oltre 20 metri e ha dimostrato eccellenti prestazioni in condizioni di vento che spaziano dai 5 ai 30 nodi. In grado di risalire il vento a una velocità prossima ai 30 nodi, l’AC45 è stato pensato per restare agile durante i match race previsti dall’America’s Cup race management (Acrm). La sfida consisteva nel progettare una barca che non solo soddisfacesse determinati criteri di velocità, ma che si potesse trasportare all’interno di un container di 40 piedi, metodo con cui le barche vengono trasferite in occasione degli act dell’America’s Cup World Series.

21,50 m

AC45

La scheda Lunghezza m 13,45 m • larghezza m 6,90 m • altezza albero m 21,50 • pescaggio m 2,70 • peso kg 1.400 • ala rigida mq 85 • fiocco mq 48 • gennaker mq 125 • equipaggio 5 persone, 85 kg/persona 13,45 m


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Eventi AMERICA’S CUP ca. Non vinse mai, ma fu il primo a introdurre le sponsorizzazioni nel mondo dello sport. Inoltre, nella regata del 1930, si gareggiò a bordo dei nuovi J-Class, affascinanti imbarcazioni che sfruttavano un’impressionante superficie velica. L’inizio della seconda guerra mondiale segnò la fine dell’era dei JClass e quando si tornò a regatare, nel 1958, la scena fu dei 12 Metri S.I. Gli statunitensi difesero la Coppa per altre otto volte nel corso dei successivi 25 anni. Nel 1970 più di uno yacht club lanciò la sfida dell’America’s Cup e così si diede vita a un grande evento al fine di determinare lo sfidante che avrebbe dovuto affrontare il Defender, il New York yacht club. La francese Louis Vuitton Malletier fu coinvolta a partire dal 1983, sostenendo la regata di selezione dei challenger: l’evento prese il nome di Louis Vuitton Cup. L’Australia, nel 1983, si presentò con lo scafo Australia II, che sott’acqua celava una chiglia alata che ha dato al 12 metri velocità e prestazioni superiori nella maggior parte delle condizioni meteo. Gli australiani mantennero il segreto sino all’ultimo, raggiunsero la finale e si aggiudicarono la prima Louis Vuitton Cup. Fu una stagione epocale: qualcuno aveva finalmente posto fine all’egemonia americana e per la prima volta in 132 anni l’America’s Cup lasciava il New York yacht club. Cinque anni dopo, il piccolo catamarano di Dennis Conner (l’americano sconfitto nell’edizione precedente) superò con disarmante facilità il 134 piedi dei kiwi e l’esito del duello fu confermato al termine di una lunga battaglia legale.

Nel 2013 si festeggerà il 30° anniversario della Louis Vuitton Cup che venne disputata per la prima volta nel 1983 a Newport. Sin dal principio apparve chiaro che la regata era utile a soddisfare due obiettivi: selezionare lo sfidante ufficiale e preparare i team in vista del confronto con il Defender.


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AC72

Sulla piattaforma di un AC72

ci stanno 3 AC45

40 m

Dotato di un’ala rigida alta quasi 40 metri, si stima che l’AC72 possa arrivare a superare anche i 60 km orari. Rispetto ai precedenti team l’equipaggio è stato ridotto, composto da 11 persone e senza la possibilità di imbarcare passeggeri. Un aspetto fondamentale di questi scafi è la capacità di essere governati sia con venti leggeri che forti (dai 3 ai 30 nodi), per ampliare il ventaglio di condizioni di gara. Il progetto è stato sviluppato da Pete Melvin della Morrell & Melvin Design & Engineering, assieme all’US Sailing, l’organo amministrativo americano degli sport a vela. Ogni team dell’America’s Cup sviluppa il proprio AC72 nel Paese di appartenenza, basandosi sul progetto e sulle relative specifiche. La regola di stazza dell’AC72 introduce una certa flessibilità di progettazione, seppure entro limiti ben definiti e verrà calato in acqua all’inizio di luglio 2012.

Dimensioni principali Lunghezza scafo m 22 • larghezza m 14 • altezza albero m 40 • pescaggio massimo m 4,40 • peso kg 5.900 22 m


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Eventi AMERICA’S CUP

La 34a edizione Negli anni la struttura della regata si è modificata varie volte fino a giungere ai multiscafi dei giorni nostri. Contrariamente alle precedenti edizioni, la 34a America’s Cup si svolgerà in due fasi e in ognuna verrà utilizzata una specifica classe di imbarcazioni, poiché per disputare la Louis Vuitton Cup e l’America’s Cup sono stati introdotti i maxi catamarani ad ala rigida AC72, una vera e propria rivoluzione. Per consentire a equipaggi, designer, velai e shore team di familiarizzare con questo nuovo tipo di imbarcazioni, il Defender ha progettato una classe di catamarani monotipo ad ala rigida simili agli AC 72, ma di dimensioni molto più ridotte e con la ricerca e sviluppo limitati alle sole vele di prua: gli AC45. Prima fase, America’s Cup World Series. È un circuito di regate che si disputano con gli AC 45 in diverse località del mondo fino a maggio 2013 e che permette ai team di prepararsi in vista della Louis Vuitton Cup, delle Defender Series (se necessarie) e delle finali dell’America’s Cup. In questa fase, obbligatoria, i punteggi accumulati non contano ai fini della Louis Vuitton Cup o dell’America’s Cup, ma solo per l’attribuzione del trofeo America’s Cup World Series. Seconda fase, Louis Vuitton Cup e America’s Cup. Il diritto di sfidare il Defender verrà acquisito dal team che si aggiudicherà la Louis Vuitton Cup, in programma nel luglio 2013 nella baia di San Francisco. Vedrà sfidanti provenienti da ogni angolo del mondo darsi battaglia nel tentativo di aggiudicarsi il posto nelle seguenti finali dell’America’s Cup che vedranno il vincitore della Louis Vuitton Cup gareggiare contro il team americano Oracle Racing, attuale Defender del trofeo. Per la prima volta dopo diciotto anni, la 34a America’s Cup riporterà la competizione per il trofeo sportivo più antico nella storia dello sport negli Stati Uniti.

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Luna Rossa Challenge 2013 ha vinto l’America's Cup World Series di Napoli. Il catamarano Luna Rossa Piranha, con a bordo Chris Draper (timoniere), Francesco Bruni (wing rimmer), Pierluigi de Felice (trimmer), Nick Hutton (trimmer) e Dave Carr (freestyler) ha conquistato l’ultima prova della tappa napoletana, la più importante in termini di punteggio. Al secondo posto si è classificato Oracle Racing-Bundock, precedendo Emirates Team New Zealand, terzo con 60 punti.

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Luna Rossa Luna Rossa lancia la sfida alla 34a America’s Cup tramite il Circolo della Vela Sicilia e firma un accordo di collaborazione con Emirates Team New Zealand. Gli scafi dell’AC72 Luna Rossa vengono costruiti in Italia e tutti gli altri componenti in Nuova Zelanda. Come per la sfida del 2000 il programma è intenso e impegnativo: apertura di una base ad Auckland, in Nuova Zelanda (dal gennaio 2012), allenamenti in Nuova Zelanda, partecipazione a tutti gli eventi del circuito America’s Cup World Series (Acws) con due catamarani ad ala rigida classe AC 45’ (Luna Rossa Piranha e Luna Rossa Swordfish) e varo del catamarano ad ala rigida AC 72’ che parteciperà all’America’s Cup. Da marzo 2013 il team Luna Rossa continuerà la propria preparazione sportiva e lo sviluppo tecnico del catamarano AC 72’ a San Francisco, partecipando a tutti gli eventi previsti dal programma. Patrizio Bertelli è il presidente di Luna Rossa Challenge 2013, mentre Massimiliano Sirena è lo skipper, che ha vinto la 33a America’s Cup con Bmw Oracle Racing quale responsabile dell’albero alare ed è stato lo skipper dell’Extreme 40’ Luna Rossa, primo al campionato Extreme Sailing Series del nel 2011. Con il team Luna Rossa ha partecipato anche alle campagne di Coppa America del 2000, vincendo la Louis Vuitton Cup, 2003 e 2007 con il ruolo di aiuto prodiere.

Calendario La conservazione degli oceani e la tutela dell’ambiente saranno argomenti fondamentali lungo tutta l’America’s Cup. L’Acea (America’s Cup event authority) si è associata ad alcune delle più importanti autorità nell’ambito della conservazione marina, tra cui Mission Blue, OceanElders, Sailors for the Sea, One World One Ocean e la Iucn.

America’s Cup World Series VENEZIA, ITALIA, 15-20 maggio 2012 NEWPORT, USA, 26 giugno- 1 luglio 2012 SAN FRANCISCO, USA, 21-26 agosto 2012 SAN FRANCISCO, USA, 4-7 ottobre 2012 VENEZIA, ITALIA, 16-21 aprile 2013 NAPOLI, ITALIA, 14-19 maggio 2013 Ogni evento è una combinazione di allenamenti e regate di campionato, con una sessione di pratica direttamente sul campo di regata Louis Vuitton Cup SAN FRANCISCO, USA, 4 luglio-1 settembre 2013? America’s Cup (finali) SAN FRANCISCO, USA, 7-22 settembre 2013


IMP. VIAGGIO EXUMA

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Altri mondi IL VIAGGIO DI EXUMA

Esplorazione pacifica «Il viaggio è una specie di porta attraverso la quale si esce dalla realtà», ha detto Guy de Maupassant. Exuma, in effetti, sembra aver varcato l’ingresso di una realtà parallela, una visione onirica da sempre vagheggiata da noi tutti d dii M Ma arriin na aM Ma an nccu ussoo

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Ognuno ha il suo sogno, ci mancherebbe. E magari anche più d’uno. Tutti noi, però, almeno una volta nella vita abbiamo sognato – e ardentemente desiderato – di trovarci in un panorama come quelli che vedete in queste pagine. Di abbandonare temporaneamente il freddo, gli impegni, la quotidianità e di andare là. Dove? Dall’altra parte del mondo, in tutti i sensi. In terre incontaminate, o quasi, circondate da acque cristalline e popolate da animali di ogni specie e colore, intrise di storie misteriose, di scoperte e conquiste, a volte simili a invasioni, di vita primitiva e di profumi ancestrali. Se poi si ha la fortuna di viaggiare su uno yacht con interni di comfort e spazi esterni destinati al relax, ancora meglio. Questa è la storia di quel sogno, del sogno di tutti, realizzato. Un gigante di 50 metri di nome Exuma ha attraversato un intero oceano e navigato per oltre 20.000 miglia marine (finora): un viaggio di 18 mesi che chi ha avuto la fortuna di compiere non esita a definire «il più bello della mia vita», come racconta il capitano Adolfo Oria. La carena è stata progettata da un architetto di fama mondiale, soprattutto per le barche a vela, come Philippe Briand, che si era proposto come obiettivo quello di assicurare la massima sostenibilità ambientale possibile. Briand è riuscito nel suo intento e la nave ha ottenuto un certificato Green Plus Platinum ed è stata riconosciuta come Green Yacht dell’anno per il suo impegno a favore della riduzione delle emissioni di anidride carbonica.

La velocità di crociera di Exuma è di circa 12 nodi (con un range di 5.500 miglia nautiche), mentre 16,5 nodi è la massima. I posti letto per l’equipaggio sono 9 e 8 sono quelli destinati agli ospiti. Gli interni sono realizzati in quercia naturale e spazzolata con patina grigia, marmo cipollino apuano, pavimenti in teak e rivestimenti in cuoio e tessuti.

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Altri mondi IL VIAGGIO DI EXUMA Exuma, per altro, è stata concepita fin dall’inizio come una nave d’esplorazione, con una sovrastruttura visivamente poco importante, carena dislocante e immersione limitata (2,30 metri) per navigare su bassi fondali, peso contenuto e volumi di stivaggio consoni all’autonomia oceanica. Per questo è il mezzo ideale per un’impresa del genere: è stato come ripercorrere i tragitti dei grandi esploratori occidentali del ’700, cercando di riviverne lo stupore, ma distinguendosi da questi per il rispetto dell’ambiente e degli ecosistemi, delle popolazioni e delle tradizioni. Partenza da Panama e arrivo in Nuova Zelanda, i fortunati ospiti di Exuma, dopo aver navigato tra i Caraibi – Isole di San Blas, Las Perlas e Leeward – e aver fatto tappa a San Diego, hanno visitato le Marchesi, uno dei luoghi più remoti al mondo. Gruppo di isole vulcaniche della Polinesia Francese, alcune delle quali disabitate, sono state scoperte dagli spagnoli e sono terre selvagge e montagnose, dalle coste frastagliate e battute dalle correnti, punteggiate da molte baie naturali.

Come ci ha raccontato il comandante Adolfo Oria, i consumi di Exuma sono stati intorno ai . Il tragitto tra San Diego e Tahiti (44.000 miglia nautiche circa), compreso un intero mese di navigazione tra le Marchesi e le Tuamotu, è stato fatto con un unico pieno di carburante.

litri orari

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Sabbia bianca e acque turchesi, giungle incantate, pesce e frutti di mare, barriera corallina e fondali trasparenti sono i paesaggi che hanno scandito le giornate a bordo della nave Picchiotti, che aveva in dotazione diversi tender e moto d’acqua, tra cui un Hovercraft Hov Pod, due Castoldi, due scooter elettrici e un jet sky SeaDoo. In queste due pagine, panorami delle isole Figi, dove, grazie al tender anfibio Iveco (a sinistra), hanno potuto sbarcare a Yagasa Levu, isola del gruppo delle Levu che viene visitata solo occasionalmente dai locali per essiccare la noce di cocco.


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lega d’alluminio

400

La totale costruzione della nave con ha reso favorevole il rapporto peso/volume: con le sue , Exuma pesa la metà di una nave similare costruita in acciaio, con la conseguente riduzione di consumi e delle emissioni di CO2.

tonnellate di dislocamento

Bora Bora è circondata da una laguna e da una barriera corallina. Al centro dell’isola ci sono i resti di un vulcano estinto. Non mancano i resort e gli alberghi di lusso, ma grazie al tender Iveco è stato possibile anche andare alla scoperta delle baie meno conosciute.

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Exuma ha poi esplorato le Tuamotu, con gli atolli di Fakavara e Rangiroa, famosi in tutto il mondo per la bellezza delle loro immersioni. Gli ospiti della nave si sono addentrati tra le meravigliose spiagge di Tonga, stato insulare dell’Oceania, per poi navigare verso l’arcipelago delle Figi, dove – grazie al tender anfibio Iveco – hanno potuto sbarcare a Yagasa Levu, isola del gruppo delle Levu che viene visitata solo occasionalmente dai locali per essiccare la noce di cocco. Poi è stata la volta dell’arcipelago delle Lau, a est del mare di Koro, che comprende circa un centinaio di isole, di cui solo un terzo abitate. Situate fra le Figi Melanesiane e Tonga (Polinesia), sono un punto di incontro tra due culture, i villaggi sono ancora molto tradizionali e gli isolani sono noti per le sculture di legno, i tessuti tapa e i dipinti masi. Exuma ha raggiunto Fulaga, in questo arcipelago, a forma di mezzaluna, circondata da una laguna puntellata da isolotti le cui basi si sono erose nel tempo, che ricordano dei funghi ricoperti di vegetazione lussureggiante. La tappa successiva è stata


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Tafahi, altra tappa di questa esplorazione, è detta anche Cocos Eylant (isola del cocco), è a nord dell’ , ha la tipica forma conica di un vulcano e i suoi Oneata, cirabitanti . condata da La darsena è costituita da una barriera c o rallina, un’apertura nella scogliera e ha famosa per le un basso fondale. grandi canoe a

arcipelago di Tonga

coltivano la vaniglia

bilanciere dei nativi. Lasciate le Figi Exuma ha fatto rotta verso Bora Bora (arcipelago delle Isole della Società), paradiso polinesiano che sorge in una laguna. Abitata sin dal IV secolo d.C., fu scoperta dagli europei solo nel ’700 e oggi vive grazie alla pesca e al turismo. È stata poi la volta delle Cook Islands (dal nome dell’esploratore James Cook che le scoprì), con la visita all’atollo di Suwarrow, definito dalla moglie di Robert Louis Stevenson «l’isola più romantica del mondo» durante la lunga crociera nel Pacifico che diede lo spunto al celebre scrittore per comporre L’isola del tesoro. Si tratta di un luogo disabitato, con l’eccezione di due guardiani che si fermano durante la stagione velica per sei mesi. È anche un santuario ornitologico, scelto da 11 specie di uccelli marini per riprodursi. È qui, per altro, che l’eremita Tom Neale ha vissuto e scritto Da solo su un’isola deserta. Nuova Caledonia, Vanuatu, Isole Salomone, Papua, Nuova Guinea e Nuova Zelanda rappresentano le ultime tappe di questo viaggio attraverso il più grande oceano del mondo che da sempre – e per sempre – attrae esploratori, scrittori e artisti di ogni parte del globo, alla ricerca della natura autentica e della bellezza originaria.

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ARCADIA COSTRUTTORE Picchiotti Srl, Perini Navi Group, La Spezia, tel. 0187 28371, info@cantierepicchiotti.it, www.perininavigroup.it PROGETTO Vitruvius (disegno generale) • Philippe Briand (navale) • ufficio tecnico Perini Navi Group (assistenza) SCAFO Lunghezza ft m 50 • lunghezza al galleggiamento m 48,90 • larghezza m 9,50 • immersione m 2,30 • un appartamento armatore • 3 cabine doppie per ospiti • una cabina doppia comandante • 3 cabine doppie equipaggio • riserva combustibile lt 75.000 • riserva acqua lt 17.000 • materiale di costruzione scafo e sovrastruttura lega d’alluminio • dislocamento ton 400 • rapporto peso/potenza imbarcata 0,10 ton/cv (rif. kg 103,89) MOTORI Due turbodiesel Caterpillar • mod. C 32 Acert • 4 tempi • iniezione diretta • 12 cilindri a V • alesaggio x corsa mm 145 x 162 • cilindrata

32.160 cc • turbo con aftercooler • controllo elettronico • potenza cv 1.925 (1.417 kW) • regime 2.300 giri/m • peso a secco kg 3.152 • rapporto peso/potenza 1,63 kg/cv EQUIPAGGIAMENTI Mezzo anfibio Iveco/Castoldi m 5 con motore di 170 cv • overcraft Hox pod 12’ • tender Castoldi 21’ • tender Castoldi 13’ • 2 Seabob • 2 scooter elettrici • jet ski SeaDoo Rxt 250 • 2 generatori da 115 kW • generatore da 86 kW • una passerella telescopica • 2 convertitori elettrici di frequenza 50-60 Hz • 2 ancore a prua • àncora a poppa • centrale dell’aria condizionata • 2 stabilizzatori zero speed • apparato per trattamento acque di scarico AREE UTILI Aree comuni mq 97 • area armatore mq 53 • area ospiti mq 80 • area equipaggio mq 96 • timoneria mq 20 • stive e garage mq 115 CLASSIFICA ABS A1 Yachting Commercial Service, Ams, Mca


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I cantieri Baglietto hanno trovato in Beniamino Gavio l’uomo

deciso a riportare il valore del marchio al livello della sua antica e importante storia, in Italia e nel mondo di Franco Michienzi

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Cosa significa essere determinati? Qual è il vostro atteggiamento quando siete intenzionati a raggiungere un obiettivo? Io me lo sono chiesto molte volte e ho analizzato come stavo e come pensavo quando mi sentivo determinato a raggiungere un obiettivo prefissato. Sono arrivato alla conclusione che ci si sente carichi, si sa come raggiungerlo al 100%, si provano emo -

zioni positive e si ha un forte desiderio di conse guirlo. Tutte queste caratteristiche hanno il pensiero come fattore in comune. Quando ho incontrato Beniamino Gavio per prima cosa ho capito che la determinazione in certi uomini ha una valenza straordinaria. La nautica italiana ha trovato un nuovo alfiere per rilanciare il suo valore nel mondo. Aver comprato Baglietto non è il capriccio di un ricco signore che si annoiava tra autostrade e megacostruzioni di infrastrutture, come l’allargamento del canale di Panama, ma la consapevolezza che salvando un marchio che ha fatto la storia dell’industria del diporto nautico italiano avrebbe reso un servizio anche alla nostra cultura. Ecco che torniamo al valore del pensiero. Sono molto pochi gli imprenditori italiani che guardano ai loro business con gli occhi che vedono più lontano dell’oggi e del domani mattina. Baglietto è una operazione complessa e impossibile per chi deve incassare subito il dividendo di un investimento importante. Avere la capacità di sostenere un’operazione economico finanziaria di questa natura consentirà a tutta la filiera nautica di trarne beneficio. La seconda volta che ho incontrato Beniamino Gavio ho avuto la conferma di un uomo molto concreto, con le idee chiare, per nulla arrogante, molto rispet -

toso del lavoro dei suoi colla -

Gruppo Gavio L’attività si svolge attraverso società collegate e/o controllate dalla holding Aurelia Spa, in diversi settori e realizza, con l’impresa Itinera Spa, anche attraverso lo strumento del Project Financing, grandi opere pubbliche infrastrutturali (lavori aeroportuali, stradali e ferroviari, restauri conservativi e monumentali, opere idrauliche e marittime), ed edili (edilizia pubblica e privata) sia in Italia che all’estero. È poi attivo nei settori delle costruzioni e manutenzioni di infrastrutture stradali e autostradali e della prefabbricazione e dispone di numerose cave ed impianti di produzione di calcestruzzi e di conglomerati bituminosi. Recentemente, inoltre, il Gruppo ha investito in diversi porti commerciali italiani sviluppare aree di stoccaggio e modernizzando gli scambi intermodali connessi. Le aree attualmente gestite sono Genova, Trieste, Civitavecchia, Taranto. Possiede anche una partecipazione di circa il 30% di Impregilo Spa, general contractor leader in Italia e nel mondo per la costruzione di grandi infrastrutture e impianti tra cui l’ampliamento del canale di Panama.

Fatturato 2010 per settore (milioni di euro) Autostrade Energia Trasporti e logistica Costruzioni Engineering Telecomunicazioni Altri Il fatturato totale è di 2 miliardi di euro.

ilmadeinItaly

849,91 468,68 321,68 229,42 21,14 18,87 78,82

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Incontri ravvicinati BENIAMINO GAVIO

boratori, per niente visionario, con una grande capacità di ascolto e una certa freschezza di idee. Non mette il sale nell’insalata e beve il caffè amaro, segno che le cose gli piacciono naturali e senza orpelli inutili. Immagino che non si tratti di vezzi e che rappresentino un po’ la sua filosofia di vita. Non ama la mondanità, ha un alto senso della famiglia e della Patria. È un uomo del fare, uno di quelli da cui compreresti un’auto usata. Figlio di Marcellino Gavio, Beniamino è a capo dell’omonimo Gruppo da quando è scomparso il padre (2009), che aveva iniziato la sua attività di imprenditore negli anni ’70, a Tortona (AL). Il suo Gruppo è entrato nel settore dei cantieri navali nel 2011 e la sua intenzione è investire nel miglioramento delle attuali infrastrutture produttive per diventare un attore dell’industria nautica che r i l a n c i e r i v i t a l i z z i i m a r c h i a c q u i s i t i (Baglietto e Cerri), valorizzi il design, la progettazione e il knowhow italiano (combinando standard di qualità e di efficienza produttiva tipici del modello olandese) e (continua a p. 112)

Natori, del 2009 di 41 metri Il soggiorno è diviso dal pranzo da un mobile compatto polimaterico in ebano, pelle, acciaio, crema orientale con estremi arrotondati e piano in pergamena e ospita uno schermo tv 42 pollici a scomparsa. Il tavolo da pranzo è stato costruito su disegno di Bannenberg ed è completato da 12 sedie imbottite in stoffa beige. La paratia di prua è rivestita in galushà naturale con lavorazione a patchwork, color cognac e porta al centro un quadro a tinte brunite in nero, rosso e marrone che rappresenta dei musicanti.

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Diego Deprati

amministratore delegato di Baglietto

In questo settore vanta una esperienza di molti anni. Quando ha cominciato? Il cantiere Mondomarine è stata la mia esperienza più importante nel settore nautico. Già con loro erano gli anni pioneristici del diporto moderno. Quell’esperienza fatta da umiltà, consapevolezza dei propri mezzi, ambizioni e voglia di lavorare mi ha fatto comprendere che il successo si basa su questi principi. Oltre e soprattutto alla costruzione di un team affiatato. Per questa ragione ho voluto con me Angelo Giaccone come direttore tecnico. Quali sono gli obiettivi che si è prefissato per riportare all’eccellenza una macchina complessa come un cantiere navale di questo tipo? Rispetto dei tempi, raggiungimento della perfezione come

elemento per valorizzare i nostri yacht, la cura del più piccolo dettaglio. Vogliamo fare la differenza e non accetteremo alcuna commessa con tempi di consegna al limite, prezzi sottomercato o modifiche improbabili in corso d’opera. Abbiamo un know how e un’ingegnerizzazione di altissimo livello che ci consente di non essere secondi a nessuno. Come è cambiato il settore nautico, sia per i cantieri che per gli armatori? Negli anni del boom abbiamo assistito al nascere di progetti stravaganti sia dal punto di vista industriale che da quello architettonico. Dopo la grande euforia dei primi anni del 2000 si sta tornando a una nautica di pochi numeri con armatori molto esigenti e qualificati. Cosa pensa delle leggi varate dal governo riguardanti la nautica? La legge Monti ha rischiato di affossare la nautica italiana, ma il cambiamento di rotta permetterà ai grandi yacht di navigare nel Mediterraneo senza problemi. Dobbiamo riconquistare la fiducia dei mercati esteri.


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Incontri ravvicinati BENIAMINO GAVIO (segue da p. 110) sviluppi attività di refitting nel Mediterraneo per barche fino a 100 metri di lunghezza. Beniamino Gavio ha 46 anni, sposato con Michela Soldini, è da sempre appassionato di nautica e il suo obiettivo è rilanciare il patrimonio italiano con grandi investimenti ma senza alcun intendimento speculativo: «Ho un grande rispetto per il marchio del made in Italy, sinonimo di eccellenza nel mondo. Siamo determinati a restituirgli l’onore che merita – dichiara. – Mi piace costruire le cose, vengo da una famiglia che ha sempre creduto nel valore del lavoro, nel fare. E che cosa c’è di più bello che dare forma ai materiali per trasformarli in oggetti che fanno sognare?». Come armatore, ha iniziato nel ’96 con una barca di 48 piedi, mentre l’ultima – prima del Cerri 86 – è stata un Hatteras 78: «Mi piace navigare a 25 nodi, ho sempre poco tempo per andare in mare e non potrei farlo ad andature minori, ma adoro anche andare a vela». Nonostante la sua grande passione per le barche a vela l’attività di Baglietto resterà nell’ambito del motore per i prossimi anni. L’impegno nel-

l’industria del diporto nautico lo pone di fronte a sfide importanti di cui è perfettamente conscio: «Normalmente i grandi cantieri sul mare sorgono su aree demaniali con concessioni limitate nel tempo che impediscono agli imprenditori di fare investimenti importanti. È fondamentale, quindi, che le concessioni siano lunghe. Per competere con i grandi player del mondo si deve avere strutture industriali all’altezza. Per questa ragione abbiamo messo a punto un progetto per la ristrutturazione del sito di La Spezia che prevede, otre al rinnovamento degli edifici esistenti, l’allungamento della darsena da 80 a 100 metri, la costruzione di un capannone con bacino di carenaggio per navi fino a 90 metri e una struttura coperta per navi fino a 55 metri. Sono lavori che richiedono circa tre anni e un investimento di circa 20 milioni di euro, oltre ai 18 spesi per l’acquisizione del marchio e della concessione.» Dal punto di vista della produzione si parte nel segno della continuità con la tradizione del cantiere: «A regime saremo in grado di costruire due barche da 90 (continua a p. 117)

Ancòra del 2009 di 43 metri Ogni elemento è studiato e integrato nell’insieme sia nell’arredamento sia nello scafo con maniacale attenzione e nulla è lasciato al caso. Il ponte principale è suddiviso per creare una serie di ambienti dedicati principalmente all’armatore; si pensi al salone di oltre 60 mq dove questi ha optato per la presenza di solo quattro poltrone, indice di chi vuole godere di alcuni spazi riservati a pochi intimi familiari o amici. La qualità dei materiali è ineccepibile; i mobili sono realizzati in parte in ebano, in zebrano con essenze chiare e scure o legno laccato lucido con superfici rivestite in pelle; l’aggiunta di marmo Forest Brown contribuisce, grazie alle caratteristiche venature, a realizzare un ambiente dinamico.

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Incontri ravvicinati BENIAMINO GAVIO 1906 Giuseppina, una barca da 22,60 m di lunghezza e 33 tonnellate. È considerato il più grande yacht da crociera con “motore a esplosione” (con vela ausiliaria) mai costruito in Italia fino ad allora.

1915 In questo periodo i cantieri Baglietto costruiscono per il governo idrovolanti e Mas (una piccola e veloce imbarcazione usata come mezzo d’assalto dalla Regia Marina durante la I e II Guerra Mondiale.

1923 Baglietto I trionfa a Monaco battendo il record di velocità nella sua categoria e conseguendo un doppio primato: è infatti la prima imbarcazione italiana a ottenere un record mondiale.

La storia di Baglietto

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Fondatore del cantiere è Pietro Baglietto, originario di Varazze, classe 1841. La data di nascita dell’azienda è 1854 e la location è un capanno di un orto a 100 metri dal mare dove Pietro inizia con la costruzione di piccoli scafi di gozzi e canotti e per poi orientarsi verso lo yachting e imbarcazioni da diporto. La prima barca da regata è il cutter Rosy (7,50 m), costruito per il conte Giuseppe Ponza di San Martino. Nel 1888 nasce la Barchetta, commissionata da un gruppo di notabili genovesi e offerta in dono a Papa Leone XIII in occasione del suo giubileo sacerdotale e per il Rowing Club di Genova.

1881: il cantiere è ancora un cortile, 200 metri quadrati di superficie all’interno dell’abitato di Varazze, lontano dalla spiaggia. Nel 1890 Pietro ottiene la prima concessione di arenile; in questo stesso periodo nascono i primi club nautici e Baglietto acquista sempre più visibilità. Nel 1891 Henry Cassinelli gli affida la modifica di un famoso yacht da regata, il Miss Mary. L’ultimo decennio dell’’800 è caratterizzato dalla produzione di scafi passati alla storia: Ry, Mignon, Febo, Eolo, Cisco, Nibbio, Furia, Baby, Nemo, Elena. All’inizio del ’900 Pietro vara i suoi primi motoscafi e nel 1906 ottiene un nuovo pri-

mato: dai Cantieri Baglietto prende il largo il più grande yacht da crociera con “motore a esplosione” (con vela ausiliaria) mai costruito in Italia fino ad allora: Giuseppina, (22,60 m di lunghezza e 33 tonnellate). Nel 1911 muore Pietro Baglietto e la direzione del cantiere passa al figlio Bernardo. Fino alla metà del ’900 l’azienda è impegnata principalmente dalle commesse governative (Mas e idrovolanti), mentre il dopoguerra segna il ritorno alla realizzazione d’imbarcazioni da diporto con una clientela che annovera personalità come Virginie Hèriot, il re di Spagna Alfonso XIII,

1968 Negli anni ’60 l’avvento del compensato marino consentì di applicare nuove tecniche costruttive, tra cui la prefabbricazione degli interni. Elemento dirompente fu la comparsa del flybridge.

1973 Il 18M2 è da molti ritenuto il modello più riuscito di Baglietto per il mix di abitabilità e prestazioni in dimensioni “giuste”. Lungo 17,5 metri raggiunge la velocità massima di 27,5 nodi.

1974 Con gli anni ’70 inizia l’era dell’alluminio che caratterizzerà da quel momento la produzione Baglietto per tutti gli anni a venire.


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1929 Vincenzo Vittorio Baglietto progetta il primo 12 m costruito in Italia: La Spina. È dotata di un salone, due cabine, una saletta nautica, una cucina, un bagno, locale equipaggi ecc.

Pietro Baglietto junior firma la sua prima importante imbarcazione nel 1951, un III classe Rorc Lanzerota che si caratterizza per l’estrema leggerezza e la modernità anticipatrice delle soluzioni adottate.

1963 Nasce Ischia 1000, lunga 16,12 metri, larga 4,14 e in grado di raggiungere la velocità massima di 23 nodi, mentre quella di crociera è di 21 nodi.

Guglielmo Marconi e l’allora principe ereditario Umberto II. Gli anni ’20 e ’30 sono segnati da importanti successi conseguiti nelle più prestigiose competizioni europee e d’oltreoceano. Nel 1923 Baglietto I trionfa a Monaco battendo il record di velocità nella sua categoria e conseguendo un doppio primato: è la prima imbarcazione italiana a ottenere un record mondiale. Nel 1929 Vincenzo Vittorio Baglietto, laureatosi in ingegneria navale a Glasgow dopo la fine della prima guerra mondiale, torna a casa e diventa il nuovo progettista del cantiere: suo è il progetto del primo 12 metri costruito in Italia, La Spina.

A partire da questi anni il cantiere partecipa alle più importanti esposizioni nazionali e internazionali. La Fiera Campionaria di Milano era un appuntamento importante per l’industria italiana dell’epoca e al suo interno, già nei primi anni ’30, Baglietto si era ritagliato uno spazio nel settore delle imbarcazioni da diporto, a vela e a motore, grandi e piccole. Gabriele D’Annunzio affida a Baglietto la realizzazione della propria barca. Nel 1948 Riccardo Preve decide di dedicare la sua nuova barca all’amata compagna Carolina Preve da Alassio e nasce Caroly, uno yawl progettato da Vittorio Baglietto, (23,66 metri per 54 tonnellate, costruito con essenze di

teak, iroko, mogano) che, appena varata, parte per l’attraversata dell’Atlantico, che compie in meno di quattro mesi. Lo yawl viene poi donato alla Marina militare. Dopo la seconda guerra mondiale si mettono al timone dell’azienda Pietro Baglietto junior e il cugino Giampietro che segue il settore commerciale. Pietro firma la sua prima importante imbarcazione nel 1951: il III classe Rorc Lanzerota, che si caratterizza per l’estrema leggerezza e la modernità anticipatrice delle soluzioni adottate. Proprio negli anni ’50 e ’60 i cantieri riprendono il filo di una tradizione agonistica ricca di vittorie con la costruzione di vari 5,5 metri.

1987 L’inizio degli anni ’80 rappresenta un altro traguardo grazie alla costruzione del primo megayacht moderno della storia: Adler, stilizzato da Alberto Mercati e lungo 35 metri.

1991 Con Maffy Blue, costruito interamente in alluminio, Aldo Cichero introduce una svolta stilistica radicale. Nasce il concetto di “serie” che verrà sviluppato nella produzione contemporanea.

1994 Dalla penna di Francesco Paszkowski nasce Opus, primo grande open sportivo di 29 metri, che può navigare a 40 nodi.

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Incontri ravvicinati BENIAMINO GAVIO 2000 Charly Boy, varato a Varazze e con scafo in alluminio di 30 metri, è stato progettato da Paszkowski, per le linee esterne, mentre gli interni sono firmati Maurizio Agahennone.

2001 Nasce Thunderball, sempre dalla matita di Paszkowski con interior design di De Montis. Lungo 34 metri e largo 7,2, ha un pescaggio di 2,6 metri.

2002 Spago è uno yacht in alluminio di 28 metri di lunghezza, largo 6,50. All’interno ha tre cabine, l’armatoriale e due per gli ospiti.

La storia di Baglietto

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Nel 1960 il marchio Baglietto riconverte in parte la sua produzione ritornando a piene vele alla costruzione di barche da regata e da diporto, alcune frutto della “trasformazione” di imbarcazioni militari. Nei primi anni ’60 Baglietto partecipa a molte manifestazioni campionarie o di settore, a cominciare dal primo Salone nautico di Genova. L’avvento del compensato marino consente di applicare nuove tecniche costruttive, tra cui la prefabbricazione degli interni. Negli anni ’70 inizia l’era dell’alluminio e delle soluzioni tecnologiche d’avanguardia, come la

propulsione a idrogetto del Chato che consente a un motoryacht di 26 metri di raggiungere i 62,5 nodi. Negli anni ’80 viene costruito il primo megayacht moderno della storia, Adler, stilizzato da Alberto Mercati, lungo 35 metri, spinto da idrogetti e che era in grado di raggiungere oltre 36 nodi di velocità massima. Nel 1991 viene varato il megayacht planante Maffy Blue, costruito interamente in alluminio e firmato da Aldo Cichero. Nel 1994 Francesco Paszkowski, progettista di riferimento per la linea di Baglietto, crea Opus, primo

grande open sportivo di 29 metri, che poteva navigare a 40 nodi. Due anni dopo, con l’acquisizione dell’ex Cantiere Ferrari di La Spezia, Baglietto entra in una nuova fase e aumenta enormemente la propria capacità produttiva, estendendola anche a serie di modelli dislocanti. L’ultima fase prima dell’acquisizione da parte di Beniamino Gavio è stata quella del Gruppo Camuzzi di Ruggero Massimo Jannuzzelli e Fabrizio Garilli che nel 2004 comprarono lo storico marchio. A loro si devono le costruzioni più recenti come Blu Scorpion, Natori, Gitana, Ancòra e Baraka.

2002 Lungo 33 metri, My Space può ospitare fino a 10 persone più sei membri dell’equipaggio. Gli interni sono di Getulio Alviani e Claudio Cicconetti. Nel 2009 è stata completamente ristrutturata.

2004 Si chiama Bellissima ed è lunga 38,81 metri. Gli interni sono stati studiati da William Dailey, mentre gli esterni, come sempre, sono di Francesco Paszkowski.

2007 Lunga oltre 50 metri, Blue Scorpion raggiunge una velocità di crociera di 15,5 nodi, mentre l’autonomia a 12 nodi è di 4.500 miglia.


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(segue da p. 112) metri contemporaneamente. Attualmente produciamo navi plananti da 38 a 42 metri, semidislocanti in alluminio fino a 50 metri e superyacht in acciaio e alluminio oltre i 90 metri. Stiamo anche lavorando per ripartire nel settore delle barche militari e, inoltre, la nuova struttura con i bacini di carenaggio coperti secondo gli standard qualitativi dei cantieri nord europei ci consentirà di puntare anche sul refitting.» Il suo grande senso civico di uomo abituato a lavorare su importanti progetti di interesse pubblico gli fa dire che: «È necessario sviluppare al massimo e valorizzare il made in Italy. Coinvolgere tutta la filiera fatta da aziende di eccellenza in un progetto di grande respiro che evidenzi la nostra capacità innovativa».

Sito produttivo di La Spezia Il rilancio del cantiere affianca alle nuove costruzioni un’attività di riparazioni e ricostruzioni navali di alta qualità a marchio Baglietto e il recupero della tradizione militare. Esteso per oltre 32.000 mq e affacciato in pieno Golfo del Tigullio, il cantiere prevede la creazione di due bacini coperti per imbarcazioni fino a 90 metri oltre a un capannone dedicato alle navi fino a 55 metri che, unitamente alle banchine esistenti, permetteranno, a regime, di poter ospitare fino a 12 scafi contemporaneamente, di cui tre nuove costruzioni all’anno.

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Viste per voi SANLORENZO SL 94

Sinfoniesul mare Uno yacht in due versioni – americana ed europea – con linee esterne modulate dal “fratello maggiore” (SL104) e un fly ampio e personalizzabile. Gli interni, a firma Paszkowski per l’Europa e Marty Love per gli Usa, si caratterizzano per una grande ricchezza di materiali di Sergio Buttiglieri

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In una società permeata di virtuale, di sensazioni mediate dalla rete, di rapporti indiretti – e solo se c’é “campo” –, l’esperienza di stare su uno yacht, e a maggiore ragione su questo SL 94, è un’occasione rara per percepire la sostanza della materia, la complessità degli spazi, il piacere del pensiero, la relazione con le persone care, in un ambiente ad alta densità emozionale. Come è da sempre nella tradizione manifatturiera di Sanlorenzo questa barca esprime al meglio l’eccellenza del nostro made in Italy nautico costituito da una serie di conoscenze specifiche delle esigenze dell’ambiente liquido associate alla sensibilità verso le forme dell’abitare in movimento. Si tratta, per altro, di un progetto assolutamente coerente con gli stilemi del suo precedente, SL 104.

Il prototipo che Sanlorenzo ha esposto per la prima volta al Salone di Genova è una vera e propria sinfonia di materiali. Diretti dalla mano di Paszkowski, questi rendono possibile un armonico mondo di assoluto relax, fatto da materiche superfici mutuate dalla tecnologia dell’impressione a caldo della pelle, trasposta sulle superfici lignee, che in questa maniera evocano texture tessili, dalla trama tridimensionalmente complessa, come è, ad esempio, per i mobili a murata dall’aspetto simile a un “lino grezzo”, che invece è un’essenza scura tridimensionale. Così come il pavimento che ha quel sapore di assi piallate a mano in cui si vede ancora la mano dell’uomo che ha “tentato” di regolarizzarne la superficie senza nasconderne la vera natura. Il pavimento, poi, ama specializzarsi con materiali diversi a seconda delle funzioni degli ambienti: nell’area conversazione del salone, arredato con poltrone LC1 di Le Corbusier per Cassina e diva-

L’innovazione tecnica più significativa riguarda la configurazione della poppa: lo specchio di poppa si apre per rivelare un garage che ospita un tender di 4,50 metri per baglio grazie a un sistema di movimentazione che consente di stivare un tender di queste dimensioni e allo stesso tempo di conservare le due scale laterali al portellone di collegamento tra il pozzetto e la spiaggetta.


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Nella versione europea (nelle foto di queste pagine) tutti i legni sono naturali e trattati tridimensionalmente: le paratie sono in rovere sbiancato e piallato, mentre gli elementi di arredo in legno hanno un effetto “essenza tessuto”. I pannelli invece sono laccati in colore metallescente.

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ni Hamilton di Minotti, customizzati a misura per le esigenze spaziali di Sanlorenzo, si tramuta in una spessa moquette. Nella cabina armatore, passa da moquette a travertino silver permettendo una piacevole permeabilità degli ambienti. Tutta la barca è in fondo un elogio del virtuosismo spiazzante delle materie: i soffitti cangianti sembrano di velluto mentre sono il frutto di una complessa ricerca sulle possibilità di mutare forma alla pelle effettuata con maestria dalla Foglizzo, che oltre che imprimerle una texture l’ha resa simile a un metallico quanto morbido tessuto. Il laccato dove compare è anch’esso ricco di riflessi

metallici con calde nuance. Le paratie hanno nuovamente una superficie mossa, che imprime movimento e le rende piacevoli al tatto pur essendo lignee. Questo SL 94 ha a centro nave, dopo l’ampio salone, una zona pranzo formale, con una grande tela dipinta appositamente per questo ambiente dal padre di Francesco Paszkowski, noto pittore con piacevoli rimandi al nostro ’800 italiano. Una sala da pranzo con tavolo su disegno in acciaio e cristallo e sedie Back Light di Minotti, che ricorda anch’essa quelle delle nobili case del primo ’900 e che riconquista la necessaria privacy spesso dimenticata in tante barche. A prua del main deck entriamo nella cucina, orchestrata al meglio, con grande pulizia formale e alto tasso tecnologico da Boffi, brand che da tempo collabora con Sanlorenzo modificando i prodotti per le esigenze nautiche. Gli elettrodomestici sono tutti Gaggenau, marchio svizzero di alta qualità. Scendendo nelle cabine attraverso una scala aerea, che non nasconde ma esalta le sue parti strutturali, troviamo una hall che distribuisce l’accesso alle due cabine ospiti a centro barca, alla generosa vip a prua e alla cabina armatore in cui Paszkowski ha mostrato un nuovo modo di vivere l’ambiente maggiormente vocato al relax. Entrando si percepisce subito una permeabilità fra l’ambiente bagno e la cabina vera e propria: una scenografica parete di fondo in pietra scavata rende piacevole la cabina con al centro una sorta di totem ligneo che racchiude il grande tv al plasma e che dietro contiene l’ampia doccia passante fra i due locali a murata per i sanitari e per il lavabo. I letti su disegno di Francesco Paszkowski,


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La cabina dell’armatore (sopra) è un monovolume open space con doccia compenetrata e un angolo studio a destra nave; è dedicata grande privacy all’area toilet e lavabo. Qui sotto, il disimpegno con le scale che portano sottocoperta. Nella pagina di sinistra, in alto, il salone e in basso, separata, la zona pranzo.

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caratterizzati dalla scomparsa degli angoli a spigolo vivo e dagli importanti maniglioni in acciaio per i cassettoni, sono sempre caratterizzati dai legni materici e dalla forma a C con dei funzionali cabinet porta telefonini/libri, con luce integrata. Altro dettaglio prettamente nautico è la scomparsa degli spigoli vivi sulle pareti. Una fuga nera separa le superfici e rende più soft il percorso nelle cabine. L’enorme fly, libero da ingombri come tender e jet sky alloggiati nel garage di poppa, è un loft all’aria aperta. I piú sofisticati arredi per l’outdoor realizzati da Paola Lenti, che conferiscono un’inimitabile atmosfera lounge in cui conversare e prendere il sole, associati al blocco cucina Boffi di Norbert Wangen dal top scorrevole e l’ampia zona pranzo con tv integrato nello schienale del sedile guida rendono il fly di questo nuovo Sanlorenzo una vera e propria esperienza sensoriale per godere del mare in assoluta privacy e con la necessaria ombreggiatura fornita dall’hardtop. Esiste poi, una seconda versione per il mercato Usa, esposta il febbraio scorso al Miami boat show, reinterpretata nell’interior dalla mano di Marty Love che ha giocato con nuance più chiare e con arredi di grande fascino, come il magnifico divano “Cestone” di Flexform e le due aeree poltroncine Timeless, sempre su disegno di Antonio Citterio per Flexform. Il tavolo da pranzo, in acciaio e cristallo trasparente, è di Monica Armani per b&b mentre le sedie impilabili, rivestite di cuoio, escono dalla mano di Mario Bellini per Cassina. Tutti gli arredi esterni sono forniti da Manutti, azienda belga specializzata nell’outdoor.


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Dentro il design SANLORENZO SL 104

La percezione degli spazi è “raccontata” da una luce calda grazie all’apporto di Artemide che da alcuni anni collabora organicamente con Sanlorenzo per mettere a punto, con corpi illuminanti progettati ad hoc, un’illuminazione indiretta a led ma che abbia il calore delle alogene.

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La

versione americana (come si può vedere in queste pagine) utilizza per gli interni nuance più chiare. Il divano bianco è “Cestone” di Flexform e le due poltroncine sono firmate Antonio Citterio sempre per Flexform.

Con soluzioni molto funzionali, come i tavolini bassi nel pozzetto che con uno speciale sistema basculante dei top in pietra grigia, permettono un uso anche per un pranzo informale. Uno yacht, quello decorato da Marty Love, con una sua interessante rilettura delle opere grafiche delle artiste americane come Georgia O’Keefe e con l’inserimento mirato delle foto di Shelli Breidenbach.

Esterni e motori Le linee esterne sono contemporanee e modulate sugli elementi compositivi del più grande SL104 tramite alcuni interventi sulla linea di cintura, sulle finestrature, sulla composizione della poppa e del fly. Gli elementi distintivi sono gli oblò a scafo rettangolari, le grandi superfici vetrate sulle finestrature del piano di coperta, le potenze personalizzabili con colore in armonia con l’hardtop, che è un optional, consentendo di avere due versioni, con flybridge parzialmente coperto o con roll-bar e soft-top. L’innovazione tecnica più significativa riguarda la configurazione della poppa: lo specchio di poppa si apre per rivelare un capiente garage.

SL94 e l’ambiente La barca è stata progettata tenendo conto delle normative della Rina Green Plus Platinum usando materiali ecocompatibili e rispettando normative e istruzioni di bordo sul riciclo dei materiali. Per migliorare i consumi la sovrastruttura è laminata in fibra di carbonio tramite il processo di infusione, che ne riduce notevolmente il peso. È stata usata, poi, una nuova tecnologia ecocompatibile per la difesa della carena dal fouling: l’Intersleek 900, fluoropolimero la cui superficie combina proprietà “idrofiliche” e “idrofobiche” tali da ridurre l’adesione chimica ed elettrostatica di un’ampia gamma di organismi, senza l’impiego di alcun biocida. Questo processo, per altro, diminuisce anche l’esigenza del trattamento di pulizia alla carena. Per ridurre i carichi d’olio nelle operatività di bordo le stabilizzazioni della barca sono gestite elettricamente. Il bow thruster e le pinne stabilizzatrici agiscono a unisono con i motori comandate da un unico joystick. Le pinne elettriche sono molto efficaci e silenziose. La timoneria elettrica, particolarmente performante, ottimizza le prestazioni nelle accostate sfruttando angoli differenti tra timone destro e sinistro.


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125 È stato possibile alloggiare un tender di 4,50 metri per baglio grazie a un sistema di movimentazione che consente di stivare il tender e allo stesso tempo di conservare le due scale laterali al portellone di collegamento tra il pozzetto e la spiaggetta. È stata scelta questa soluzione per massimizzare i volumi interni dello yacht senza avanzare la posizione della sala macchine. La spiaggetta è mobile e può scendere sotto il livello dell’acqua per facilitare la risalita a bordo dei bagnanti e dei water toys. Le motorizzazioni proposte sono due: una coppia di Caterpillar C32 Acert da 1.890 cavalli che assicurano una velocità massima di 27 nodi e una di crociera a 25, oppure due Mtu 16V 2000M92 da 2.100 cavalli, per una massima di 29 nodi e una di crociera a 26.

Nella foto sopra e in quella a sinistra, il ponte superiore in versione giorno e notte. L’ambiente è funzionale per trascorrere una giornata di sole o per intrattenersi in un aperitivo o cena serale. Sotto, il Sanlorenzo 94 in navigazione mostra la sua linea sobria ma di impatto con lo scafo bianco e le finestrature scure.

LA SCHEDA COSTRUTTORE Sanlorenzo Spa, Ameglia (SP), tel. 0187 6181, welcome@sanlorenzoyacht.com, www.sanlorenzoyacht.com PROGETTO Francesco Paszkowski design e ufficio tecnico del cantiere (linee esterne) • Francesco Paszkowski design (interior design versione Europa) • Marty Love (interior design versione Usa) SCAFO Lunghezza ft m 28,60 • lunghezza al galleggiamento m 23,90 • larghezza m 6,75 • immersione a pieno carico m 1,93 • altezza di costruzione m 3,27 • peso a mezzo carico ton 97 • peso a pieno carico ton 104 • posti letto 8 • posti letto equipaggio 4 • riserva combustibile lt 10.440 • riserva acqua lt 2.000 • serbatoio acque nere lt 800 • serbatoio acque grigie lt 400 + 230 • velocità di crociera 25-26 nodi (secondo il motore scelto) • velocità max 27-19 nodi (secondo il motore scelto) MOTORI Due Caterpillar C32 Acert • cilindrata cc 2.670 • alesaggio x corsa mm 162 x 145 • potenza cv 1.890 (kW 1.415) a 2.300 giri/m • In alternativa due Mtu 16V 2000 M92 • cilindrata cc 2.230 • alesaggio x corsa mm 156 x 135 • potenza cv 2.100 (kW 1.630) CERTIFICAZIONE CE Categoria A


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Provate per voi SARNICO SPIDER 46 GTS

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Piacere

ed efficienza

Linee firmate Nuvolari e Lenard e prestazioni Victory Design, questo secondo modello della linea Spider rievoca la tradizione e lo stile dei grandi open sportivi, dedicando attenzione agli spazi e al comfort di bordo anche a 30 nodi di velocitĂ d dii M Ma au urriizziioo B Bu ulllleerrii

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Provate per voi SARNICO SPIDER 46 GTS

Anche i “non addetti ai lavori” possono intuire che questo open è prodotto speciale. Non ci stiamo riferendo alla raffinatezza sportiva della livrea color oro e nero lucido, ma al progetto nel suo complesso, dal design alle prestazioni. Non è un caso che lo abbiano disegnato

Il pozzetto è libero da arredi e con i divani laterali si lascia molto spazio per il passaggio e il movimento delle persone a bordo.

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due grandi studi di progettazione. Nuvolari e Lenard hanno tracciato il profilo riprendendo gli stilemi tipici del brand, ritrovando linee che avevano decretato il successo del precedente modello Spider; poi sono andati oltre, mostrando ancora una volta la loro abilità di creatori di stile con un hardtop ampio ma nello stesso tempo leggero nel profilo. Linee sinuose accompagnano il ponte prodiero verso il parabrezza mentre a poppa il digradare delle mastre verso la plancetta bagno assume forme quasi sensuali. Per le prestazioni ci si è avvalsi invece dell’opera di Brunello Acampora e della sua azienda, Victory Design, che ha curato le linee d’acqua e l’intero impianto di propulsione, alla ricerca della velocità e dell’efficienza dinamica attraverso le propulsioni supercavitanti Flexidrive. Il layout moderno e il grande spazio abitabile della coperta assumono un ruolo importante nella vita di bordo. Il cockpit

è volutamente libero da arredi affinché offra la possibilità di abitarlo come si vuole. Fa eccezione il capiente mobile cucina che può essere attrezzato con ogni sorta di elettrodomestico. All’occorrenza si può aggiungere un tavolo da pranzo di forma e misura da definire. Immancabile il prendisole prodiero incastonato a raso della coperta. La grande plancetta bagno offre il piacere di stendersi a pochi centimetri dall’acqua e una porzione immergibile premette di varare e alare il tender in modo facile. Le tappezzerie, le laccature, i dettagli di lusso fanno la differenza con altri prodotti.

La prova Al posto di guida ci si sente perfettamente a proprio agio e il contatto con il mezzo è favorito da una plancia molto compatta ed ergonomica. È uno yacht di classe, silenzioso, ma è anche sportivo e lo rivela immediatamente con la rapidità di virata e una velocità massima di 37,6 nodi. La capacità di tenere la rotta e di superare le onde in modo deciso permettono di osare sul mosso, tenendo velocità di crociera impossibili per altri open. (continua a p. 131)


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Sul ponte inferiore lo spazio è diviso in quattro ambienti separati. Il quadrato è un vano reso arioso dalla grande porta di accesso dal pozzetto; dispone di un divano di fronte al quale è posto il televisore e con un angolo cottura ben attrezzato. Si nota la cura e la qualità dell’arredamento osservando con attenzione il mobilio: i fuochi, ad esempio, sono recessati, in modo che il piano di marmo possa contenere le pentole, evitandone lo scivolamento. C’è un solo bagno, ma molto ampio e con il box doccia separato. La cabina matrimoniale di prua potrebbe essere quella dell’armatore: ampia, alta, con armadi e cassetti. Ma quella centrale è ancora più grande e più luminosa, grazie alle due ampie finestrature laterali, e ha tre posti letto. In questo modo a bordo possono pernottare cinque persone. L’essenza utilizzata sull’esemplare che abbiamo provato è il lacewood, un legno di quercia originario dell’Australia, che si riconosce per la sua “occhiolinatura”, così detta perché al posto delle tradizionali venature ha disegni che sembrano occhi.

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LE PRESTAZIONI CONDIZIONI DELLA PROVA Località Portofino (GE) • 4 persone a bordo • carburante lt 250 • acqua lt 50 • mare calmo • vento 3 nodi • elica 800 x 900 Note: tempo ingresso planata 15 sec. • minima velocità di planata a 2.600 giri/m 13 nodi

GIRI/M

3.400 3.300

37,6

3.200

36,5

3.100

35

3.000

33,5

2.900

32,5

2.800

31

2.700

30

2.600

25 13

VELOCITÀ IN NODI

0

5

10

15

20

25

30

35 40

rievoca la tradizione dei grandi open sportivi italiani e americani, ma rompe con le linee del passato È un’imbarcazione che

3.400 3.300

94

3.200

88

3.100

80

3.000

72

2.900

67

2.800

62

2.700

58

2.600

48

GIRI

38 0

20

40

60

80

100

CONSUMO LT/H TOTALE

Giri 2.600 2.700 2.800 2.900 3.000 3.100 3.200 3.300 3.400 130

Autonomia Autonomia teorica in ore teorica mn 21,1 274 16,7 417 13,8 414 12,9 400 11,9 388 11,1 372 10 350 9,1 332 8,5 320

Consumi litri/miglio 5,8 3,8 3,9 4 4,1 4,3 4,6 4,8 5

Nella foto in alto, il profilo del Sarnico 46 in navigazione. A destra, il passaggio centrale in mezzo ai divanetti di poppa che conduce alla plancetta bagno. Sotto, l’ingresso sottocoperta, tra la plancia e la chaise-longue.


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(segue da p. 128) La potenza non è esagerata; due motori turbodiesel da 480 cavalli potrebbero sembrare appena sufficienti per un 46 piedi, eppure le prestazioni sono brillanti. Occorre spingere sul gas e attendere qualche secondo per portarlo in planata, ma quando raggiunge l’assetto corretto la spinta delle propulsioni supercavitanti provoca eccitazione e non smetteresti mai di pilotarlo. L’andatura di crociera di 30 nodi a solo 2.800 giri/m è ideale per compiere lunghe tratte. La regolazione di trim e flap permette di ottimizzare assetto, velocità e consumi, ma non è critica; se vorrete impegnarvi in finissime regolazioni, potrete cogliere tutte le soddisfazioni che è in grado di darvi questa Gran Turismo Special.

LA SCHEDA COSTRUTTORE Cantieri di Sarnico Spa, Capriolo (BS), tel. 030 7461165, info@cantieridisarnico.it, www.cantieridisarnico.it PROGETTO Victory Design (scafo e sistema di propulsione) • Nuvolari-Lenard (linee esterne) • ufficio tecnico del cantiere (compartimentazione e arredamento) SCAFO Lunghezza ft m 14,65 • lunghezza m 13,44 • larghezza m 4,28 • immersione m 0,9 • peso a vuoto kg 14.000 • peso a pieno carico kg 14.200 • materiale di costruzione vetroresina • riserva carburante lt 1.600 • riserva acqua lt 395 • portata max 10 persone • posti

letto 5 • rapporto lunghezza/larghezza 3,42 • rapporto peso/potenza 14,8 kg/cv MOTORI Due diesel Cummins Qsb5.9 • potenza cv 480 (kW 352) • 6 cilindri • cilindrata 5.900 cc • alesaggio x corsa mm 102 x 120 ALCUNE DOTAZIONI STANDARD Verricello elettrico con comando in plancia e a prua • àncora e blocco di prua in acciaio inox con 50 m di catena • parabrezza con struttura in acciaio inox con cristalli temperati • tergicristalli con lavavetro • doccetta a prua e poppa • prendisole a prua• scaletta bagno a poppa • teak nel pozzetto • teak piattaforma e

gradini • microcomandi elettronici • chartplotter Garmin 5008C touchscreen • caricabatterie automatico • presa di banchina a 220 V • tv colori lcd • radiostereo cd/dvd/Mp3 con presa iPod • luci perimetrali nel pozzetto ALCUNE DOTAZIONI OPTIONAL Aria condizionata (€ 14.900) • elica di prua (€ 7.100) • generatore 11 kW (€ 11.400) • hardtop (€ 23.500) • passerella elettroidraulica (€ 17.300) • lavasciuga (€ 3.700) • lavastoviglie (€ 4.900) CERTIFICAZIONE CE Categoria B PREZZO € 636.000 (con motori i motori della prova)

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Come prima,


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più di prima… Il 41’ è stata la barca di maggior successo di Primatist. Pensare di rifarla è una sfida molto impegnativa che è stata raccolta dal cantiere e dallo Studio Pininfarina Extra tteessttoo d dii N Niiccccoollòò V Voollp pa attii ffoottoo d dii A An nd drreea aM Mu usscca atteelllloo

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«Non la rifarò mai», Marco Abbate sembrava non avere dubbi in proposito. Il G41 è stata una sorta di marchio di fabbrica. Pensavi a Primatist e ti veniva in mente il 41, una barca studiata e progettata per correre sull’acqua. Bruno Abbate, pluricampione di offshore, la considerava la sintesi perfetta di come intendeva la navigazione. Adrenalina pura. La sensazione unica di affondare la manetta e scaricare tutta la potenza dei motori. Il figlio Marco ha avuto il coraggio di raccogliere il guanto di sfida: provare a rifarla, cercare di duplicarne il successo. L’ha convinto lo Studio Pininfarina, quel gruppo di designer all’apparenza così distante dalla cultura e dalla tradizione della cantieristica italiana. Eppure ci sono riusciti. Francesco Lovo e Antony Margiasso sono persone abituate alla progettazione 3D, al Cad Cam, alla fresatura numerica. Il cantiere Abbate, come molti altri in Italia, è da sempre fatto di gente che ti fa l’analisi del sangue prima di mettersi a parlare di barche. Vuole controllare quanti globuli rossi “nautici” scorrono nelle tue vene. Le imbarcazioni si disegnano su carta, tendenzialmente con uno schizzo, e poi si materializzano in cantiere. Il risultato è frutto dell’esperienza di chi naviga molto, da tanto tempo e, soprattutto, di chi corre veloce sull’acqua. Ma Marco Abbate ha capito la potenzialità di quegli “oscuri figuri” che, prima di stendere anche un solo centimetro di vetroresina, hanno studiato tutto, progettato tutto, 134


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calcolato tutto. Per loro la barca si materializza sullo schermo di un computer, prima ancora che in cantiere. Per quanta esperienza puoi avere, ottieni certe soluzioni solo progettando. La differenza è culturale. I problemi non li risolvi, li devi anticipare, prevedere. E così è nato il B41’.

La prova Quella che abbiamo testato in mare è la numero uno. La carena è sempre la stessa, del resto non si capisce perché dovrebbe cambiare. Le modifiche riguardano interni e coperta. Sono sostanziali e quando si sale a bordo te ne accorgi rapidamente. I motori sono i D6 della Volvo Penta. Quelli su cui abbiamo appoggiato il fondoschiena noi sono da 400 cavalli, ma è possibile scegliere lo stesso propulsore con 370 cavalli di potenza. Il giorno della prova sul lago c’è un po’ di vento rafficato che solleva una leggera ondina. Niente di sconvolgente, ma tanto basta, a volte, per mettere in difficoltà certe barche da “sparo”. Non ci resta che affondare le manette. La spinta dei due piedi poppieri arriva con leggero ritardo, ma quando entra si sente. A 2.000 giri, controvento, stiamo già navigando in decisa planata, non al limite e senza paura di perderla. Ci sono ancora quasi 1.500 giri per spingere al massimo i due D6 della Volvo. La velocità di crociera sta tutta lì, in quell’ampio range che va poco più di 14 a quasi 38 nodi. A tutto gas non si prova mai una sensazione di insicurezza. Non sembra nemmeno di andare così veloci. Il Primatist B 41 è un hardtop e forse è merito di una postazio-

In queste immagini, gli ambienti sottocoperta. Qui a fianco, il bagno della cabina armatoriale (sotto) che, oltre al letto matrimoniale, dispone di un divano. Nel tondo la cabina di prua. Nella pagina a fianco, in alto, il living con dinette e angolo cucina, di cui si vede il dettaglio nella foto in basso a sinistra.

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Provate per voi PRIMATIST B41’

La sinergia tra la tradizione del cantiere e il lavoro dello

Abbate Studio Pininfarina Extra

funziona da un po’ di anni. I tempi erano maturi per raccogliere la sfida più impegnativa e

cimentarsi con il 41 piedi.

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LE PRESTAZIONI CONDIZIONI DELLA PROVA Località lago di Como • 7 persone a bordo • carburante lt 675 • acqua lt 300 • carena pulita • vento rafficato tra 6 e 10 nodi Note: da 0 a planata in 5 secondi e 86 • da 0 alla velocità massima in 29 secondi e 83 3.450 3.000

37,9

2.500

32,1

2.000

23,6

1.500

14,3 10,5

TRIM -5 -5 -5 -5 0 +1 +5

In alto e qui sotto, la dinette dietro alla postazione di comando con il tavolino ribaltabile e le sedute a C. Nella pagina di sinistra, sequenza di particolari, strumentazione e componenti a bordo dell’imbarcazione.

7,7

600

4,8

VELOCITÀ IN NODI

0

5

10

15

20

25

30

35 40

3.450 3.000

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2.500

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2.000

86

1.500

66

1.000 600

137

30 6,2 4

GIRI

GIRI 600 1.000 1.500 2.000 2.500 3.000 3.450

GIRI/M

1.000

ne di guida così protetta e riparata. Per renderti conto che stai andando davvero forte, devi navigare da una sponda all’altra del lago, allora anche l’occhio comincia a percepire la velocità. Dopo poco che hai affondato la manetta, bisogna togliere gas perché una delle tante ville del lago di Como, che sembrava molto distante, è diventata eccezionalmente vicina. Ma la sensazione di sicurezza non è data solo dalla protezione dell’hardtop. La barca è sempre ben piantata sull’acqua. Abbiamo provato a virare, in tutte le direzioni, a favore o controvento e la carena è sempre incollata sulla superficie. Con i motori Volvo c’è anche il Powertrim. La regolazione del piede è automatica e questo rende certo più facile la conduzione. L’unico limite di questo sistema si può registrare nel caso si compia una virata stretta alla massima velocità. Il Powertrim, infatti, non avverte una riduzione di giri, il piede rimane sollevato e in caso di virata stretta si può rischiare di cavitare leggermente. A bordo ci sono anche i flap. Noi non ne abbiamo sentito il bisogno, ma è probabile che con mare più formato possano tornare utili. In questo caso, non c’è nessuna “assistenza”, come per il trim. La regolazione si fa premendo il pulsante per farli scendere o alzare. Si presume però

minimo di planata

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Provate per voi PRIMATIST B41’

che chi acquista una barca come questa sappia farli funzionare. La Volvo fornisce anche il joystick per semplificare le manovre di ormeggio. Quando rientriamo in banchina, il vento è rinforzato e su questa barca non ci sono i piedi Ips, ma due entrofuoribordo: l’efficacia del joystick non è la stessa. Il 41 non riesce a traslare con forte vento laterale. Per fortuna, c’è sempre un’elica di prua che ti assiste. Quello di cui abbiamo sentito la mancanza sono un paio di tientibene: uno a lato della scaletta per l’accesso sottocoperta e l’altro per il copilota. Ma si tratta per lo più di scelte estetiche che l’utilizzo porta a risolvere senza problemi. A fianco, il parabrezza e i finestroni sono davvero ampi e la visibilità è sempre ottima, sia seduti sia in piedi. L’occhio non ha la percezione di trovarsi in un ambiente chiuso e riparato e l’assenza di vento in faccia regala una sensazione di sicurezza totale. In alto, il Primatist B41 in accelerazione.

LA SCHEDA COSTRUTTORE Primatist by Bruno Abbate, Grandola e Uniti (CO), tel. 0344 31581, primatist@primatist.it, www.primatist.it PROGETTO Ufficio tecnico del cantiere • Centro studi Pininfarina Extra SCAFO Lunghezza ft m 12,70 • lunghezza al galleggiamento m 10,30 • larghezza m 4,06 • altezza di costruzione m 1,98 • immersione m 0,80 • peso a pieno carico kg 12.860 • riserva carburante lt 900 • riserva acqua lt 390 • portata max 12 persone • posti letto 5 • rapporto lunghezza/larghezza 3,13 • rapporto peso/potenza 16 kg/cv MOTORE Volvo Penta D6 di cv 400 (kW 294) • potenza all’asse elica cv 382 (kW 281) • regime di rotazione 3.500 giri/m • cilindrata 5.500 cc • cilindri 6 • alesaggio x corsa mm 103 x 110 • 138

rapporto di compressione 17,5:1 • trasmissione Volvo Penta DuoProp Dph ALCUNE MISURE IN CM Altezza sottocoperta 194 • larghezza accesso area notte 54 • divanetto a L 191 x 90 • tavolino 44 x 82 • altezza in entrata cabina di prua 190 • cuccetta di prua 200 x 150, altezza sopra la cuccetta 96 • altezza bagno cabina di prua 193 • altezza cabina armatore di poppa 196 • cuccetta 195 x 170, altezza sopra la cuccetta 86 • altezza bagno armatore 191 • larghezza accesso cabina 44 • divanetto pilota e copilota 110 • altezza in dinette 186 • divanetto a U in dinette 205 x 178 x 205 • tavolo 70 x 110 • altezza in zona pranzo 175 • chaise-longue 240 x 95 • prendisole di poppa 205 x 200 • piattaforma di poppa 96 x 406 • passavanti laterale 21 • altezza battaglio-

la 33 • prendisole di prua 230 x 196 ALCUNI OPTIONAL Pacchetto Standard (€ 15.000) con frigorifero esterno, grill esterno, regolatore di pressione, doccetta lavaggio catena àncora, faro orientabile, alzacofano elettrico, cassaforte, elica di prua, flap e pozzetto in teak • Pacchetto Premium (€ 30.000) con tutti gli accessori del pacchetto standard e in più impianto acque nere, gruppo elettrogeno, luci sotto la plancetta di poppa, passerella idraulica • Pacchetto Gold (€ 50.000) con il Pacchetto Premium e tv lcd 19’’, dvd, antenna satellitare, pilota automatico, joystick e aria condizionata CERTIFICAZIONE CE Categoria B PREZZO € 414.000 + iva versione prova. In versione standard costa € 349.000 + iva


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Provate per voi ABSOLUTE 40’ FLY

A prova di fisco Per una crociera con tanto spazio a bordo, semplicità di conduzione e senza dover pagare la tassa. Per provare ancora, nonostante tutto, il piacere di navigare d dii N Niiccccoollòò V Voollp pa attii

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L’importante nella vita è avere un obiettivo. A cosa servono i settori “ricerca e sviluppo” se non sanno cosa cercare e come sviluppare? Il mondo della nautica è bello perché vario. Ognuno ha la sua meta da raggiungere. C’è chi, per esempio, studia le stratificazioni dei compositi per renderli il più possibile sottili, leggeri e resistenti (in questo caso è molto probabile che il progetto riguardi uno scafo di Coppa America), altri si dedicano a curve di coppia, spinte e cavalli… Anche Absolute ha un obiettivo e lo persegue pervicacemente da anni: ottimizzare gli spazi a bordo e sfruttare ogni minimo centimetro. A volte, più che avere a che fare con un cantiere, sembra di assistere allo spettacolo di un mago che estrae il coniglio dal cilindro. Nel nostro caso il coniglio è il nuovo Absolute 40’ Fly. Il modo più ovvio per ottenere molto spazio a bordo è quello di realizzare due ponti. L’ufficio tecnico deve essersi chiesto se era possibile e come creare un’imbarcazione con il fly senza perdere il vantaggio dell’immatricolazione come natante. Devono averlo ritenuto un gioco da ragazzi, visto che Patrizia Gobbi ci aveva già abituato anni fa a magie simili. In passato riuscì a realizzare una barca con il fly quando il limite dei natanti era 7,5 metri, figuriamoci con 10. Il trucco è conosciuto: bisogna togliere pulpiti e plancette per ottenere uno scafo che non superi i 999 cm. Anche se già sappiamo come si tira fuori il coniglio dal cilindro, si rimane sempre ammirati perché non tutti ci riescono e, soprattutto, perché conta anche come lo si fa. Osservando il 40’ Fly dalla banchina del Venice Boat Service di Chioggia ne apprezziamo proprio l’esecuzione. Non assomiglia a un “natantone” con delle appendici appese in qualche modo. La forma dello scafo e le linee della coperta accompagnano il pulpito, così come la piattaforma di poppa. A colpo d’occhio, la sensazione è quella di avere a che fare con un vero e proprio 12 metri.

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Provate per voi ABSOLUTE 40’ FLY

Ma è a bordo che la “magia” lascia ancora più a bocca aperta. Sottocoperta ci sono due cabine e due bagni. L’armatoriale è a prua e i centimetri indicano un’abitabilità vera. La cuccetta ha la larghezza di un letto a una piazza e mezza abbondante e l’altezza è “a prova di corna” perché supera i 190 centimetri. Potreste avere dei problemi solo se oltre alle corna avete anche una statura da cestista. Per tutti gli altri, ce n’è abbastanza. Non meno sorprendente sono le volumetrie a poppa. La cabina ha letti singoli separati, all’entrata l’altezza consente di rimanere in piedi per poi scendere progressivamente in prossimità dei letti e sopra la cuccetta. A poppa c’è un secondo bagno, leggermente più piccolo di quello armatoriale di prua, ma comunque più che dignitoso. Per ottenere l’altezza massima, non c’è una pavimentazione lineare. Il fondo del bagno di poppa, infatti, sfrutta tutti i centimetri a disposizione e per arrivare a 180° segue la curvatura della fiancata della barca. Gli spazi esterni non sono da meno. Il pozzetto è stato leggermente sacrificato per garantire una dinette più ampia. Divanetto e tavolo da pranzo si trovano all’interno. Fuori dalla grande porta scorrevole di poppa c’è solo un divanetto lineare. Se ci si vuole sdraia142

re si va a prua e l’accesso è agevole perché nonostante il passavanti sia largo solo 20 cm è ben circondato da battagliola e tientibene. E poi c’è anche il fly, con una seconda postazione di guida e una seduta che si trasforma in un altro prendisole. Tutto questo spazio si trova applicato a uno scafo che misura 9,97 metri. La scelta di rimanere nel campo dei natanti crediamo non sia tanto dettata dall’ossessione di non pagare la nuova tassa di possesso. Primo perché questa imbarcazione è nata quando il governo Monti non esisteva ancora, ma soprattutto perché, così come si è delineata adesso, corrisponde a poco più di un pieno di carburante. Il vantaggio di un natante non è solo fiscale. Non immatricolare significa evitarsi il Rina e tanta burocrazia che una targa disegnata su una fiancata implica necessariamente. È tutto più facile. E per rimanere fedele a questa filosofia, il cantiere non poteva che scegliere gli Ips di Volvo. Con questi piedi la conduzione è molto semplice e le manovre in porto con il joystick sono un gioco da ragazzi. L’armatore può rilassarsi, con il 40’ Fly ha molto spazio a bordo e una barca facile da condurre. Quello che non ci è piaciuto è la lunga lista di optional non com-


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In questa pagina, da sinistra in senso orario: l’angolo cucina, la cabina di poppa (in cui c'è tanta aria e, nei limiti del possibile, parecchio spazio, nonostante ci si trovi sotto la dinette e attaccati alla sala macchine), il bagno armatoriale e la cabina di prua con i grandi oblò quadrati che offrono luce e vista mare.

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Provate per voi ABSOLUTE 40’ FLY presi nel prezzo. È comprensibile che, soprattutto oggi, la concorrenza con altri cantieri si giochi soprattutto sul prezzo di listino. Crediamo però che forse varrebbe la pena offrire un pacchetto con tutti gli accessori necessari, una sorta di “chiavi in mano”, come si fa per le auto. Niente di obbligatorio, se un armatore preferisce occuparsi di ogni cosa voce per voce lo fa, se invece predilige una navigazione “no problem” sceglie il pacchetto “chiavi in mano” e inizia a navigare.

La prova

Sul Fly si trova la seconda postazione di pilotaggio e una seduta (nel tondo) che si trasforma in prendisole. Nella pagina di destra, in alto, il divanetto di poppa e, in basso, l’Absolute 40’ Fly in navigazione.

Abbiamo effettuato il test nella laguna di Venezia e le condizioni erano quelle tipiche del luogo: totale assenza di onda e di vento. La sensazione non è negativa. Pur trovandoci in cima a un fly e sopra a uno scafo non molto lungo, il risultato è abbastanza equilibrato. La barca stringe bene la virata, senza dare la sensazione di precipitare sull’acqua dal piano di sopra. Le prestazioni sono quelle da crociera e forse la cosa più importante non sono i nodi, ma i litri. Alla massima siamo comunque arrivati a poco meno di 29 nodi e con 15 si plana. I consumi sono interessanti perché si passa dai 66 litri ora totali del minimo di planata ai 77 della crociera economica e agli 88 della crociera veloce. L’unico inconveniente dei motori è un po’ di vibrazione ai bassi regimi. Affondando la manetta del gas i due D4 Volvo non producono più vibrazioni.

LA SCHEDA COSTRUTTORE Absolute, Podenzano (PC), tel. 0523 354011, info@absoluteyachts.com, www.absoluteyachts.com PROGETTO Absolute research and development lab SCAFO Lunghezza ft m 12,05 • lunghezza di omologazione m 9,97 • larghezza m 4,05 • peso a secco kg 10.700 • peso a pieno carico kg 12.980 • immersione a pieno carico m 1,13 • riserva carburante lt 900 • riserva acqua lt 250 • serbatoio acque nere lt 112 • posti letto 4 + 3 • portata max 10 persone • materiale di costruzione vetroresina • tipo di eliche DP T3 per Ips rapporto lunghezza/larghezza 2,97 • rapporto peso/potenza 21,6 kg/cv MOTORI Due Volvo Penta D4 con Ips 400 • potenza 300 cv (221 kW) • 4 tempi • 4 cilindri • alesaggio x corsa mm 103 x 110 • rapporto di compressione 17,5:1 • cilindrata 3.700 cc • regime di rotazione massimo 3.500 giri ALCUNE MISURE IN CM Altezza cabina di prua 192 • cuccetta di prua 140 x 198 • accesso cabina di prua 52 • altezza bagno di prua 190 (in 144

entrata) e 195 (nel box doccia) • cucina a L 130 x 110 • altezza cabina di poppa 177 in entrata, in prossimità dei letti 130 e sopra le cuccette 82 • cuccette di poppa 73 x 190 • altezza bagno di poppa 180 • altezza in dinette 193 • sedile pilota 57 x 49 • tavolo 110 x 80 • divanetto a U 130 x 203 x 130 • divanetto lineare in pozzetto 286 x 47 • piattaforma di poppa 405 x 144 • larghezza passavanti 25 • prendisole di prua 184 x 190 • prendisole sul fly 206 x 144 DOTAZIONI STANDARD Salpancora • pulpito di prua • tergicristallo con lavavetri • cuscineria prendisole • boiler • caricabatterie • flap idraulici • forno a microonde ALCUNI OPTIONAL Àncora (€ 800) • antivegetativa (€ 1.500) • aria condizionata 25.000 Btu (€ 16.500) • aria condizionata 36.000 Btu (€ 22.300) • bimini per il fly (€ 3.500) • capottina chiusura pozzetto (€ 2.250) • elica di prua (€ 3.600) • finestre elettriche del salone (€ 1.250) • generatore da 3,5 kW (€ 7.000) • generatore da 7 kW (€ 12.500) • plotter 12’’ (€ 3.200) • grill e frigorifero in mobile fly (€ 1.550) • passerella

elettroidraulica a scomparsa (€ 16.500) • passerella idraulica telescopica interna (€ 5.900) piattaforma di poppa idraulica (€ 14.000) • pilota automatico (€ 6.550) • vhf con Dsc (€ 1.400) • seconda porta di accesso al bagno di prua (€ 800) • tavolo in vetroresina asportabile per fly e per trasformazione dinette in doppio letto (€ 830) • telo copertura fly (€ 1.300) • tenda porta scorrevole salone (€ 1.600) • tv lcd 19’’ per cabina di poppa con lettore dvd (€ 1.800) • tv lcd 26’’ per cabina di prua con lettore dvd (€ 2.400) • tv lcd 32’’ a scomparsa nel mobile salone con lettore dvd (€ 4.300) • montaggio Pod, eliche e antenne (€ 1.150) CERTIFICAZIONE CE Categoria B PREZZO € 385.000 (+ iva) con 2 D4 da 300 cv Volvo Penta e Ips 400 (modello della prova) • € 395.000 (+ iva) con 2 D6 da 370 cv Volvo Penta e Ips 500 € 353.000 (+ iva) con 2 D4 da 300 cv Volvo Penta e piede poppiero € 363.000 (+ iva) con 2 D6 da 330 cv Volvo Penta e piede poppiero


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LE PRESTAZIONI CONDIZIONI DELLA PROVA Località Chioggia (VE) • cielo sereno • vento assente e mare piatto • tre persone a bordo con serbatoi acqua e carburante al 50% Note: da 0 a planata in 4 secondi e 7 - da 0 alla velocità massima in 34 secondi

3.600 28,9

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23,5

2.900

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crociera veloce crociera economica planata

4,4 0

5

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VELOCITÀ IN NODI

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L’accesso a prua, dove si trova il prendisole, è agevole perché, nonostante il passavanti sia largo solo 20 cm, è ben circondato da .

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3.000

88

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83

2.500

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2.000

66

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7,6 2,8

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battagliola e tientibene

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0

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CONSUMO TOTALE LT/H

RUMORE IN DBA

80

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74 69

70 64 60

60 59

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61 59

78 74

64 61

700 1.000 1.500 2.000 2.500 2.900 3.000 3.150 3.600 dBA armatoriale dBA plancia


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Provate per voi TEMPEST 700 SUN

Semplicemente “solare”

È un modello open, “aitante” e sportivo, studiato dai Cantieri Capelli per rapidi spostamenti. Sostituisce la versione Tempest 690, dalla quale eredita alcuni elementi ma non la carena, che è stata

completamente riprogettata d dii LLu ucciia an noo P Pa au u

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Il nome “Sun” dichiara l’uso primario a cui questo gommone di sette metri è destinato. Commercializzato da Yamaha Motor Italia in package con i suoi motori, è una delle novità di quest’anno. Fulcro del natante è la coperta, con una consolle di guida centrale che divide l’area di prua e quella di poppa, l’una con un solarium, l’altra – trasformabile anch’essa in prendisole con l’apposito kit – con un divanetto. Questo occupa i 3/4 del baglio di coperta ed è dotato di schienale ribaltabile e di cuscino fissato direttamente sul coperchio, che può essere aperto per accedere al sottostante vano servizi. È qui che passano le tubazioni e alcuni cablaggi, lasciando comunque al centro lo spazio per alloggiare le dotazioni di bordo, almeno in parte, o i cuscini.

La coperta è autovuotante statica e il risultato si ottiene attraverso due ombrinali posti alla base del divano di poppa. Il piano di calpestio è lavorato con antiscivolo e in opzione si può coprire con Flexiteek. Il leaning post del pilota si staglia su un cassero di vetroresina che nella parte posteriore ha dei portabicchieri e portalattine e un tavolino in legno abbattibile, che offre un piano di appoggio per alcune stoviglie. Un portello alla base della postazione permette l’accesso interno al cassero. La consolle ha linee decisamente classiche, senza rastrematura alla base per le gambe del pilota, e gode di un’estensione verso l’alto con parabrezza trasparente e tientibene in acciaio perimetrale che offrono presa e protezione dal vento senza perdere in visibilità. Frontalmente è attrezzata con un divanetto ma, pur presentando in alto una sagomatura evidente, non ha uno schienale.

Sono previste tre soluzioni a livello di potenza. Si parte da quella minima di 150 cavalli per raggiungere il top con 225 cavalli, tutte in soluzione mono-motore.

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Provate per voi TEMPEST 700 SUN La prua (a fianco) offre un comodo prendisole e sui tubolari sono installati abbondanti tientibene. Sotto, il tavolino in legno abbattibile sul leaning post. Nel tondo, attrezzature sotto il sedile di poppa.

LE PRESTAZIONI CONDIZIONI DELLA PROVA Località Varazze (SV) • cielo soleggiato • mare mosso 3 scala Douglas, onde 50-60 cm; vento 15/18 nodi proveniente da Nord • persone a bordo 4 • combustibile imbarcato lt 120 Note: tempo di planata 3,2 sec • tempo per raggiungere la velocità massima dal minimo di planata 21 secondi a 2.200 giri/m max

5.000

42

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39,4

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36,4

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31,6

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26,2

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2.200

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1.500

10,4

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6,6

GIRI/M

5.300

4,7

crociera

mim planata

0

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VELOCITÀ IN NODI

5.300 5.000

84

4.500

71,7

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55,3

3.500

42,6

3.000

30

2.500

23 17

2.200 1.500 GIRI/M

1.000

LA SCHEDA

16 8,1 5,1 0

20

40

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CONSUMO TOTALE LT/H

Giri 1.000 1.500 2.200 2.500 3.000 3.500 4.000 4.500 5.000 5.300

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Autonomia teorica mn 235 210 164 163 209 221 188 166 139 127

Trim in % 0 0 0 0 0 0 10 10 10 10

PROGETTO E COSTRUZIONE Capelli Ribs Division DISTRIBUTORE Yamaha Motor Italia Spa, Gerno di Lesmo (MI), tel. 848 580569, www.yamaha-marine.it SCAFO Lunghezza ft m 7,15 • lunghezza interna m 5,88 • larghezza ft m 2,80 • larghezza interna m 1,50 • diametro dei tubolari m 0,58 • numero compartimenti stagni 6 • portata max 16 persone • potenza max applicabile cv 225 (kW 165) • carrellabile da sgonfio • riserva combustibile lt 220 • riserva acqua lt 60 • dislocamento a vuoto kg 1.050 • rapporto lunghezza/larghezza 2,55 • rapporto peso a vuoto/potenza installata 4,66 kg/cv • elica Sds 19” MOTORE Yamaha F225F • iniezione elettronica Efi • 6 cilindri a V 60° Dohc 24 valvole • alesaggio x corsa mm 96 x 96 • cilindrata cc 4.169 • potenza max cv 225 (165,5 kW) a 5.500 giri/m • peso a secco kg 260 versione Fetx

ALCUNE DOTAZIONI STANDARD Consolle di guida con timoneria idraulica • parabrezza • bussola • tientibene in acciaio inox su consolle • cruscotto portastrumenti • cuscineria di prua • panca guida a leaning post • luci di navigazione • pompa di sentina • tromba • rollbar in acciaio inox • tavolo • gavone àncora • scaletta bagno • gonfiatore • musone di prua in vtr • divano di poppa ALCUNI OPTIONAL Asta sci (€ 705) • impianto doccia con serbatoio da lt 60 (€ 790) • Flexiteek pozzetto (€ 3.270) • Flexiteek trincarini (€ 1.115) • prendisole addizionale poppa (€ 1.210) • impianto stereo con radio cd e casse (€ 1.075) • roll-bar in vetroresina (€ 3.060) • telo copriscafo (€ 990) • telo copriconsolle e panca (€ 375) • tendalino parasole per roll-bar (€ 1.235) • verricello elettrico (€ 2.100) CERTIFICAZIONE CE Categoria B PREZZO € 51.200 (iva compresa) con un F 225 Yamaha


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E così arriviamo a prua, la cui area rialzata propone centralmente un gavone che sfrutta tutta l’ampiezza interna, diventando ideale per dotazioni di bordo (anulare incluso), borsoni o per le stesse pagaie. Il coperchio ha chiusura unica centrale ed è munito di pistoni a gas. L’estremità prodiera termina con una plancia in vetroresina che si appoggia su entrambi i tubolari, già includente una delfiniera che termina con un musone salpancora e presenta alla base un coperchio con vano sottostante ove posizionare l’eventuale verricello elettrico. Sulla stessa plancia sono anche presenti le bitte e due strozzascotte.

La prova Abbiamo effettuato il test con un F225F esacilindrico con una cilindrata di 4 litri e un’elica abbinata Sds di passo 19”. Ques’ultima non è risultata la più adatta, anche perché al massimo regime siamo riusciti a ottenere solo 5.300 giri/m contro i 6.000 raggiungibili da scheda tecnica. Tuttavia i risultati prestazionali sono stati eccellenti visto che è stata toccata la vetta di 42 nodi in presenza di un mare formato che non ci ha consentito di “lavorare” debitamente sul trim. Consideriamo pertanto tale valore come massimo per quanto riguarda il nostro test, ma inferiore alle effettive possibilità del gommone abbinato a questo motore, in condizioni marine meno turbolente e con l’elica giusta. Il peso dello scafo a vuoto di oltre una tonnellata non penalizza e basta attendere 3,2 secondi dal via del cronometro attivato in concomitanza con la pressione totale sul monoleva per planare. Non

Commento tecnico sullo scafo Il gommone open è dedicato all’uso diurno dello scafo e acquisisce una nuova carena che, grazie alle linee particolarmente idrodinamiche, garantisce ottima stabilità anche in presenza di mare mosso. I due piani di scivolamento sono attraversati longitudinalmente da tre pattini e il raggio di prua del cavallino è mediamente avanzato, mentre il deadrise a poppa si aggira intorno ai 20°. La costruzione delle componenti in vetroresina vede l’impiego di multistrati stratificati con all’interno una struttura composta da longheroni e madieri. Il tessuto gommato è un Orca 1.670 dtex che viene disegnato e tagliato per ottenere sei compartimenti stagni, a cui corrispondono altrettante valvole, con la parte terminale dei tubi chiusa da calotte realizzate con lo stesso tessuto gommato usato per il resto dei tubi. Il bottaccio è doppio, mentre sono incollati esternamente quattro maniglioni in gomma sagomati a bitta. Il diametro dei tubi completati ha valore di 58 centimetri fisso e internamente gli stessi sono fissati alle componenti in vetroresina attraverso fettucce di tessuto gommato. La presenza nella parte superiore di manigliette tientibene in tessuto gommato offre presa ai passeggeri.

si manifestano cabrate in questa fase, né tantomeno quando ci metteremo prua alle onde. In alcuni casi, sollecitando il motore proprio in prossimità della cresta dell’onda, decolliamo, ma senza ripercussioni sull’equipaggio (anche se ovviamente ci dobbiamo tenere agli appositi maniglioni distribuiti in coperta) o sulla conduzione, in quanto ammara dolcemente sull’acqua con le linee di carena praticamente parallele alla superficie, pronto a ripartire. La manovra di tracciatura del cerchio si compie in un raggio di 25 metri, con una piena rispondenza prestazionale che non dà vita a perdite di controllo o di velocità. Anche in navigazione lineare e in velocità il sollevamento dei terminali poppieri dall’acqua non crea sintomi di rollio evidenti. I consumi restano nel complesso abbastanza abbordabili, visto che al massimo regime di giri ottenuti sono pari a 84 lt/ora a 42 nodi di velocità, e che a 4.000 giri, pari a 31,6 nodi, si consumano poco più di 42 litri ogni ora, garantendo un’autonomia con il serbatoio pieno (220 litri) di oltre 188 miglia. Abbiamo inteso infatti questo valore come quello più adatto alla crociera veloce, un’andatura confortevole e facilmente sostenibile anche per lunghi tratti da percorrere che fa registrare nel complesso consumi poco esosi. Le condizioni del mare con onde frastagliate non consigliano di sollevare troppo il trim, soprattutto quando incrementiamo la velocità, pertanto manteniamo il regolatore di assetto su un valore massimo che sfrutta solo il 10% della sua corsa in positivo. Con questa regolazione a 5.000 giri otteniamo oltre 39 nodi di velocità, mentre in scaduta i valori minimi per mantenere l’assetto planato vedono una velocità di 10,4 nodi a 2.200 giri.

Postazione di guida. La consolle dispone di portello con cassettino per i documenti sotto al volante e di piani superiori a livelli sfalsati dove vengono sistemati gli strumenti multifunzione dei motori, la bussola (in apposito rialzo conico in alto), i monoleva e gli interruttori stagni.

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Gli yacht Tiara hanno misure e costi di mantenimento non elevati. Dalla linea semplice ma accattivante, sono pensati per chi ama davvero il mare e, molto spesso, la pesca. Per questo due veri appassionati hanno scommesso sul marchio di Alberto Conti

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Corte Lotti Marine, con base operativa nell’omonimo porto spezzino, è

Sopra, da sinistra Raoul Zunino e Andrea Lotti.

specializzata nel brokeraggio di barche usate – occupandosi anche della trattativa commerciale e del disbrigo delle pratiche amministrative – e nella vendita di imbarcazioni nuove. Tra queste alla fine dello scorso anno ha aggiunto il marchio Tiara, di cui è importatore esclusivo. Come mai Andrea Lotti e Raoul Zunino hanno scelto questo brand? In questa intervista ce lo spiegano… Come nasce Corte Lotti? ANDREA LOTTI Dalla passione che ci lega al mare e, soprattutto, dalla necessità di una serie di servizi complementari al nostro “core business” (attività portuale). L’azienda sopperisce alle richieste commerciali che la società gestrice di Porto Lotti non poteva esaudire. Abbiamo sempre voluto vendere prodotti nei quali crediamo, senza seguire troppo le mode. Perché avete scelto di vendere le barche Tiara? ANDREA LOTTI Ci piace l’oggetto in sé e riteniamo che siano barche adatte a questo particolare momento del mercato: sono piuttosto contenute nelle dimensioni e hanno costi di gestione abbastanza modesti nonostante un livello di qualità e di immagine piuttosto alto. A Miami Tiara ha presentato un natante… ANDREA LOTTI Sì, il Coroner 3600, una barca molto interessante e “più europea” rispetto alla versione precedente. Quante barche di questo marchio navigano nel Mediterraneo in questo momento?

ANDREA LOTTI Oltre 400, di ogni misura. Esiste ancora una grande differenza tra il prodotto industriale statunitense e quello europeo? RAOUL ZUNINO Dal punto di vista qualitativo sì: quelle americane sono barche molto più semplici nella costruzione, ma di qualità molto alta a livello di impianti, vetroresina e meccanica. Uno dei punti di forza di Tiara, infatti, è l’affidabilità. In fiera ad Atene abbiamo conosciuto un cliente inglese che ha un Tiara 3200, in Grecia, con cui nel giro di tre anni ha fatto 5.000 ore di navigazione ed è molto soddisfatto. La connotazione fisherman piace solo a chi va a pescare? ANDREA LOTTI Il 50% la usa proprio per andare a pesca e l’altro 50% apprezza le linee della carena, il fatto che siano barche più marine e, magari, le usa anche solo come un cruiser. RAOUL ZUNINO Il fatto è che chi compra un fisherman Tiara è un vero appassionato di nautica e non lo fa per ragioni di status symbol. Riuscite a interloquire con il cantiere per quanto riguarda eventuali esigenze legate ai clienti europei? ANDREA LOTTI A volte si presentano dei problemi, perché i costruttori tendono a ragionare attraverso i grandi numeri del mercato globale e qualsiasi modifica è considerata un momento di fermo della linea di produzione con una quantificazione improponibile in termini di costo. RAOUL ZUNINO In ogni caso la politica di Tiara è risultata vincente, perché ci è capitato di incontrare tanti clienti, per esempio al

The new entry: 3600 Coronet È stato presentato all’ultimo Salone di Miami e si presenta con doppi motori, benzina o diesel, disponibile anche con trasmissioni Zf Pod Drive. Dispone di cucina, cabina di prua e soggiorno con divano convertibile in posto letto. L’hardtop ha il tetto apribile e le rifiniture per guida, piattaforma da bagno e pozzetto sono in teak. Il colore standard dello scafo è il bianco, ma può essere personalizzato.

La scheda Progetto Ufficio tecnico del cantiere Scafo Lunghezza ft m 13 • lunghezza scafo m 11,90 • larghezza m 4,04 • immersione m 1,91 • peso a secco kg 8.633 • riserva carburante lt 1.325 • riserva acqua lt 265 • serbatoio acque nere lt 102 • motori Mercury cv 375 in linea d’asse – Cummins cv 380 diesel in linea d’asse – Cummins cv 30 diesel trasmissione Zf Pod Drive 152


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Le barche 3100 Coronet La più piccola della gamma, ha una carena con inclinazione dello specchio di poppa di 14°. Scafo e coperta sono in gelcoat bianco, mentre la linea di galleggiamento è in carbonio Imron. Con quattro posti letto, è arredata con interni in teak.

Scheda Progetto Ufficio tecnico del cantiere Scafo Lunghezza m 9,95 • larghezza m 3,81 • immersione m 0,80 • peso a secco kg 5.999 • riserva carburante lt 794 • riserva acqua lt 124 • serbatoio acque nere lt 75 • posti letto 4

3100 Open Tra gli equipaggiamenti standard c’è l’hardtop in composito con chiusura frontale rigida e chiusure laterali trasparenti, maniglie di sicurezza, aperture, diffusori di luce nel pozzetto e luci a led. Il pozzetto di poppa dispone di doccia e divanetto nello specchio di poppa abbattibile.

Scheda Progetto Ufficio tecnico del cantiere Scafo Lunghezza m 9,95 • larghezza m 3,81 • immersione m 0,80 • peso a secco kg 5.999 • riserva carburante lt 794 • riserva acqua lt 124 • serbatoio acque nere lt 75 • posti letto 4

3200 Open Gli interni di questo open prevedono un salotto/dinette con sedute per quattro persone, un tavolo con finitura in teak trasformabile in cuccetta (singola o doppia a castello). La camera armatoriale, invece, è separata dal salotto da una tenda e dispone di un letto matrimoniale.

Scheda Progetto Ufficio tecnico del cantiere Scafo Lunghezza m 10,70 • larghezza m 3,96 • peso a secco kg 7.235 • riserva carburante lt 969 • riserva acqua lt 143 • serbatoio acque nere lt 75 • posti letto 4

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Le barche 3600 Open Vicino al posto di guida troviamo un mobile bar e un sedile posteriore, oltre a un lungo divano curvo. Omologata per dieci persone, il 3600 dispone di cinque posti letto.

Scheda Progetto Ufficio tecnico del cantiere Scafo Lunghezza m 11,90 • larghezza m 4,04 • peso a secco kg 8.663 • riserva carburante lt 1.514 • riserva acqua lt 265 • posti letto 5

3900 Convertible Barca progettata per chi ama pescare (tra gli standard ci sono quattro canne da pesca, di cui due a babordo e due a tribordo), dispone di una plancetta timone con elettronica, pannello con valvola e timone da 15’’ orizzontale in alluminio. Gli interni, in teak, prevedono un salone/dinette (con tv, lettore cd/dvd, impianto di aria condizionata), cucina, cabina armatoriale e ospiti (con due cuccette con letti a castello).

Scheda Progetto Ufficio tecnico del cantiere Scafo Lunghezza m 11,96 • larghezza m 4,44 • immersione m 1,06 • peso a secco kg 13.664 • riserva carburante lt 1.798 • riserva acqua lt 416 • serbatoio acque nere lt 143 • posti letto 6

3900 Open L’inclinazione dello specchio di poppa è di 18°. Il salone dispone di una scala in vetroresina con gradini in teak e impianto stereo. La dinette ha forma a U e sedute per 5/6 persone, mentre l’armatoriale ha una porta scorrevole con chiusura di separazione dal salone.

Scheda Progetto Ufficio tecnico del cantiere Scafo Lunghezza m 11,96 • larghezza m 4,57 • peso a secco kg 11.113 • riserva carburante lt 2.025 • riserva acqua lt 454 • serbatoio acque nere lt 148 • posti letto 5

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Salone di Genova, che hanno avuto tre o quattro barche di questo brand. Da quanto tempo commercializzate Tiara? ANDREA LOTTI A luglio dell’anno scorso abbiamo fatto l’accordo ma il vero inizio è stato in occasione dell’ultimo Salone di Genova. La gamma va da 31 a 58 piedi. In Italia sono presenti quasi tutte, a eccezione dell’ultima che è stata presentata a Miami e di alcuni modelli della serie Sovran. Avete dei problemi con l’acquisto in dollari? ANDREA LOTTI Lavoriamo con il listino americano pubblicato su internet e facciamo contratti sia in dollari che in euro. Quali sono le vostre aspettative per i prossimi anni? ANDREA LOTTI Si tratta di una previsione difficile, ma

dopo aver preso anche l’agenzia per Montecarlo abbiamo visto che i Paesi con noi confinanti sono sicuramente più ottimisti o hanno un mercato migliore, quindi bisogna cercare di ragionare estendendo i confini del nostro Paese. RAOUL ZUNINO Negli anni passati l’Italia era al secondo posto del mercato mondiale per Tiara, dopo gli Stati Uniti, e la differenza riguardava poche unità all’anno. Fare almeno la metà di quello che veniva fatto negli anni scorsi sarebbe già un ottimo risultato perché comunque erano arrivati a vendere più di 50 barche all’anno in Italia. Pensate di organizzare qualche evento? RAOUL ZUNINO Abbiamo in programma una gara di pesca per il 7 settembre. La prima edizione dell’anno scorso ha avuto un grande successo, con 25 barche partecipanti e sponsor come Jaguar, Raymarine e Yamaha.

La gamma Tiara comprende anche i modelli 3500 Sovran, 4500 Sovran e 4800 Convertible. Il Tiara Owner's Club Italia fornisce tutte le informazioni e una vasta selezione di imbarcazioni usate e promuove attività sportive e ricreative. L’iscrizione consente di avere una serie di agevolazioni: condizioni particolari su polizze assicurative del gruppo Zurich, sconti sull’iscrizione alle gare di pesca organizzate dal club, “Aqua Card” gratuita per accumulare punti-spesa su tutti gli acquisti presso le attività convenzionate.

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5800 Sovran 4800 Convertible

4500 Sovran

«Abbiamo costituito il Tiara Owners Club per fidelizzare i clienti già presenti in Italia e avere modo di censirli. Vogliamo investire sui clienti già esistenti, riuscire a farli crescere e a far loro rinnovare il parco barche in Italia». Andrea Lotti


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Concorsi

La Barca lariana

Le Camere di commercio di Como e di Lecco lanciano il concorso di idee finalizzato a progettare un moderno taxi boat che reinterpreti la tradizione artigiana della nautica del territorio coniugando qualità, design, innovazione e sostenibilità ambientale

È tempo di valorizzare i talenti: designer, architetti e ingegneri, ma anche imprese che siano accomunate nella filiera della nautica lariana da una strategia che sfrutta il design come leva primaria per innovare e competere sul mercato. L’obiettivo è la realizzazione della “Barca lariana”, destinata al trasporto pubblico/turistico e che sia caratterizzata da un approccio sostenibile nei confronti dell’ambiente per quanto riguarda i materiali, i processi di costruzione e le motorizzazioni. In questo modo – e seguendo il Patto per lo sviluppo della nautica lariana sottoscritto a marzo 2011 – si intende valorizzare la creatività e le competenze tecniche, traducendo idee innovative in una realizzazione concreta attraverso il coinvolgimento diretto dei cantieri e delle imprese di produzione del territorio di Como e Lecco. Il progetto (i cui dettagli verranno inviati agli iscritti) riguarda il design della sovrastruttura e delle linee stilistiche, degli interni, degli elementi caratterizzanti di un’imbarcazione (dalla bitta alle sedilerie, dal pulpito alla passerella, agli accessori di comfort) e la progettazione della motorizzazione, della trasmissione e dell’impiantistica. Il vincitore passerà alla fase di prototipazione che prevede la collaborazione di una rete d’imprese lariane, da identificare attraverso una successiva procedura di selezione, e il sostegno finanziario degli enti camerali di Como e Lecco. 156

Le date del concorso 30 GIUGNO 2012. Entro questa data i progettisti interessati ad aderire al concorso devono compilare la scheda di iscrizione on-line sul sito della Camera di commercio di Como (www.co.camcom.it) e trasmetterla all’indirizzo e-mail: nautica@co.camcom.it 30 AGOSTO 2012. È il termine per la presentazione dei progetti, che dovranno essere consegnati in forma anonima (pena l’esclusione dalla gara) per garantire l’imparzialità della valutazione. FINE SETTEMBRE 2012. Entro questo periodo sarà comunicato l’esito della procedura di selezione, affidato a un comitato tecnico di valutazione composto da esperti rappresentanti del mondo della cultura, del design, della nautica, dell’imprenditoria. OTTOBRE 2012. I progetti premiati e quelli oggetto di menzione speciale saranno esposti in occasione di una mostra presso il Salone nautico di Genova (6-14 ottobre).

Ai progetti vincitori verranno assegnati dei premi in denaro per un valore complessivo di 15.000 euro (7.000 al primo, 5.000 euro al secondo e 3.000 euro al terzo).

SCHEDA TECNICA INDICATIVA Lunghezza ft m 9-11 • larghezza m 3,30-3,70 • carena planante a V profonda • materiale composito • riserva carburante min. lt 1.000 • riserva acqua min. lt 200 • velocità min. a vuoto 32 nodi • motori 2 (diesel o ibrida o migliorativa rispetto l’ecosostenibilità) • trasmissione Pod, Ips, pedi poppieri, linea d’asse diretta o V-drive


MARTINI

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IMP. SUZUKI

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Eventi SUZUKI

Un gommone “green”

Il piccolo tender di casa Suzuki si è trasformato in una buca di un campo da golf per il campione Matteo Manassero, la rappresentativa nazionale e tanti ospiti a un evento organizzato a Torino a cura della Redazione

La giovane promessa del golf italiano, Matteo Manassero, il golf club Royal Park “I Roveri” di Torino e il Suzukino sono stati i protagonisti di una giornata all’insegna di sport e divertimento. Ancorato a circa 60 metri dalla riva di un lago presente all’interno del circolo torinese, il tender della casa giapponese si è trasformato per un giorno in green e buca per sfidare tutti gli invitati, guidati da Manassero e dalla Nazionale, a fare “hole in one”. La cornice era rappresentata da un esclusivo circolo golfistico, con due campi da 18 buche ciascuno disegnati da architetti di fama internazionale, cir-

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condato dalla catena montuosa delle Alpi e immerso nel Parco regionale della Mandria. Il gommone è caratterizzato da un peso contenuto e misure (da 185 a 245 centimetri) che ne facilitano il trasporto e le operazioni di rimessaggio. Le versioni più pratiche sono quelle con fondo a stecche e pagliolato gonfiabile grazie al borsone, di dimensioni ridotte, utile per contenerli una volta ripiegati. Anche la versione in vetroresina, con misure da 220 e da 245 cm, è maneggevole grazie alla possibilità di abbattere lo specchio di poppa e

rimessare così il motore fuoribordo all’interno del tender, senza necessità di smontarlo. L’ingombro del battello motorizzato risulta così esattamente uguale a quello senza motore. I tender Suzuki sono prodotti in Italia, con l’impiego di materie prime italiane. Il tessuto utilizzato è il «1100 dtex» (poliestere alta tenacità) ricoperto con plastomero. Momenti della giornata dedicata a sport (golf e nautica) e relax. Nel tondo, il campione Matteo Manassero.


MASE

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Eventi RIO BOAT SHOW

Il carnevale della nautica

Se il mercato europeo Sembra l’Italia di 10 anni fa, quando i visitatori delle fiere di nautica erano armatori e i soffre, gli italiani cantieri alla fine del Salone contavano i contrat-

cercano nuove zone di crescita

facendo leva sulle tradizionali caratteristiche che ci contraddistinguono, design e capacità tecniche: il Rio boat show 2012 sembra dimostrare che

il Brasile sia la prima di queste aree

di Alberto Conti

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ti firmati. I numeri del 15° Rio boat show parlano chiaro: più di 100 cantieri hanno generato un volume d’affari di oltre 270 milioni di reais (circa 115 milioni di euro), in aumento dell’8% rispetto all’edizione del 2011. Insomma, una bella dimostrazione di crescita: d’altronde il Brasile non solo è uno dei cinque Paesi del Brics, con un Pil in grande aumento e le classi media

e alta in espansione ma è anche un Paese latino dove il sole manca raramente e il divertimento e l’amore per le cose belle hanno una certa importanza. Inoltre, ci sono 8 mila km di coste e 45 mila km (esatto, 45 mila) di acque interne navigabili: ecco che si spiega il successo di questo Salone nautico, non ancora così grande ed esteso come quelli europei ma, per le possibilità che offre oggi e le potenzialità che promette per domani, di sicuro richiamo. E ovviamente, i primi a interessarsi sono stati i più importanti cantieri italiani. La presenza più massiccia è


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stata quella, ça va sans dir, dei Gruppi Ferretti e Azimut. Il primo, che ha inaugurato nel 2011 il più grande cantiere navale dell’America Latina con 145 mila mq di area e capacità per 120 barche all’anno, era presente con cinque modelli Ferretti (Ferretti 530, 620, 660, 830 e 881 Hard Top) e due Pershing, il 55’ e il 64’. Il Gruppo Azimut, che produce anche in Brasile, esponeva un’ampia selezione della sua gamma attraverso il suo dealer Yacht Brasil: della linea Atlantis erano presenti il 44 e il 48, di Azimut la serie Flybridge con i 43, 53, 60, 70 e 82. Mancava solo l’Azimut 78, proprio quello che è recentemente salito alla ribalta delle cronache brasiliane per essere il modello acquistato da Neymar, astro nascente della nazionale verdeoro. Tra i grandi Gruppi non poteva mancare Bénéteau, presente con tutti i suoi marchi e che proprio durante il Salone ha inaugurato il cantiere nella vicina baia di Angra dos Reis. Il Gruppo francese esponeva, inoltre, i modelli di Montecarlo Yachts Mcy76 e Mcy65. Anche Sessa Marine produce in Brasile, in un cantiere nel sud del Paese: era presente con diversi modelli, tra cui, in prima assoluta per il mercato locale, il Sessa F45. Nel nord invece, a Manaus, in piena Amazzonia, dove i disagi di carattere logistico sono compensati da vantaggi fiscali (è un porto franco nel quale le imposte sono ridotte al minimo) un altro cantiere italiano costruisce le barche destinate al mercato locale: Cranchi che al Rio boat show esponeva due modelli, Zaffiro 36 e

Smeraldo 40. Infine qualche parola sul settore dei megayacht, a noi italiani molto caro, che, per quanto ancora acerbo, offre prospettive interessanti. Ne è una prova la presenza dei manager di tre tra i più importanti cantieri di megayacht italiani, come Vincenzo Poerio di Benetti, Lamberto Tacoli di Crn e Custom Line e Massimo Perotti di Sanlorenzo che a Rio aveva uno stand di prestigio e i modellini delle barche più grandi, come il 40 Alloy.

Il Salone brasiliano quest’anno si è dovuto tenere al Pier Mauà, nel porto commerciale di Rio, invece che nella bellissima Marina da Gloria, impegnata da lavori di restauro in vista delle prossime Olimpiadi.

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Da sinistra a destra Tommaso Bilotta, Vincenzo Poerio e Fabrizio Scerch del Gruppo AzimutBenetti; Franco Netto di Cranchi e Carla De Maria di Montecarlo Yachts.

Da sinistra, Massimo Perotti di Sanlorenzo; Gianpaolo Sacchini e Alberto Perrone da Zara del Gruppo Ferretti.

A lato, Massimo Radice di Sessa Marine; al centro, Lamberto Tacoli di Crn e, infine, Marcio Dottori, consulente tecnico della fiera.


IMP. YMF

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Eventi YACHT MED FESTIVAL

Puntare

sul Mediterraneo Provenivano da tutta Italia, dalla Lombardia fino alla Puglia, ma è da segnalare soprattutto la presenza degli espositori di Lazio e Campania, grazie al lavoro svolto da Regio Prima, il protocollo di intesa siglato tra le Camere di commercio di Caserta, Latina, Napoli, Roma, Salerno e Viterbo. In tutto erano 120, mentre 160 erano le imbarcazioni coinvolte, dai 5 ai 24 metri, di cui 120 in banchina e 40 in transito tra regate, dimostrazioni, attività di pesca e passaggio generico.

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Cuore della manifestazione era lo Yacht Village, con espositori che rappresentavano tutta la filiera nautica (68 nell’area yacht, 52 per la subfornitura). Sono state coinvolte, inoltre, imprese operanti in settori diversi, dall’oggettistica ai motori, dalle eliche ai tessuti, dai componenti d’arredo all’assistenza, dai servizi alla portualità. Grande soddisfazione tra gli espositori, alcuni dei quali hanno avuto l’occasione di chiudere importanti contratti di vendita di imbarcazioni. Numerose, infine, le prove a mare effettuate dai cantieri navali presenti lungo la banchina. Gianni Gargano, il delegato alla nautica della giunta della Camera di commercio

All’inizio del “villaggio” c’era un’area dedicata agli antichi mestieri della nautica: sono state messe in mostra l’esperienza e la sapienza manuale degli artigiani del legno e dei maestri d’ascia.


IMP. YMF

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Supera le aspettative la quinta edizione del Salone laziale che si prepara già al prossimo appuntamento previsto a Gaeta ad aprile 2013. Cantieri, subfornitura, charter e servizi di assistenza sono stati al centro dell’attenzione, con approfondimenti sull’economia del settore e momenti di puro intrattenimento di Diana Merlino foto di Francesco Rastrelli

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IMP. YMF

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Eventi YACHT MED FESTIVAL

Molto suggestiva la sfilata notturna di venerdì 27, con circa 40 barche illuminate che hanno percorso un tratto del lungomare di Gaeta. Tra queste anche quelle della

Capitaneria di Porto, della Polizia e della Guardia di Finanza.

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di Latina, ha dichiarato: «In un momento come questo di demonizzazione del settore e di crisi della cantieristica, le nostre scelte hanno pagato. Il carattere gratuito dell’operazione non ha prezzo». Grande successo ha regalato anche Med Village, area dedicata all’enogastronomia, all’artigianato artistico, a In artis e alle Pro Loco d’Italia. Il Villaggio Emissioni Zero, invece, ha ospitato le eccellenze italiane in termini aziendali e di ricerca tecnologica legate all’eco-compatibilità, con momenti di confronto intorno alle tematiche della sostenibilità ambientale, del risparmio energetico e dell’eco-edilizia. Regina dello Yacht Med Festival era la Nave scuola della Guardia di Finanza Giorgio Cini, posta al centro del villaggio, che ha ospitato la Biblioteca internazionale del mare. «La nostra partecipazione – ha detto il Colonnello Marzocca – a questo evento risponde prima di tutto a un obiettivo formativo verso i giovani, in linea con la nostra attività principale». «Ci auguriamo – ha sottolineato la presidente della Regione Lazio Renata Polverini – che questa manifestazione lasci un segno tutto l’anno come fa da cinque edizioni. C’è una filiera istituzionale che crede in questa iniziativa, ed è uno dei motivi del suo successo. È un Festival in crescita: la presenza di tante aziende e istituzioni significa che è un evento che funziona e può rilanciare l’economia del territorio». Tre i momenti all’interno del programma di maggior rilievo: il 1° Forum nazionale sull’economia del mare, il Salone della nautica accessibile e la serata spettacolo Viva il mare con la consegna dei Mediterranean Awards 2012 e la partecipazione di Roberto Vecchioni.

Analisi e prospettive Ispo, Istituto di ricerca sociale, economica e di opinione, guidato dal professor Renato Mannheimer, ha intervistato un campione di 100 imprese italiane attive nell’“economia del mare” per stimare l’ampiezza di questo mercato e del suo peso sul Pil italiano e per indagare le opinioni e gli atteggiamenti di tutte le imprese che vi confluiscono. Presentato durante il Festival (Forum sull’economia del mare), sono emersi alcuni dati secondo i quali prevalgono, di poco, i pessimisti, mentre il 45% delle aziende esprime fiducia, almeno parziale. Sembrano più negative, invece, le aspettative sul futuro del settore: il 42% ritiene che la situazione peggiorerà e pochi meno, il 40%, pensano che il contesto rimarrà nella condizione non certo rosea in cui si trova ora. Il diporto conferma la sua importanza: secondo il 29% delle imprese la priorità è incentivare il turismo legato all’economia del mare e, oltre a questo, un quarto delle aziende indica come fondamentale il rilancio della cantieristica commerciale. Il maggiore elemento di difficoltà, che porta a un’elevata apprensione per il futuro, è – per metà delle aziende – la pressione fiscale troppo elevata. Preoccupano anche la contrazione del mercato e gli eccessivi vincoli burocratici. La principale strategia anticrisi consiste nello sviluppo di politiche di riduzione dei costi, poco meno di due imprese su dieci hanno invece puntato sull’innovazione e sulla ricerca, aumentando gli investimenti a esse dedicati. Considerando l’economia del mare nel suo complesso, emerge un quadro di forte apprensione e preoccupazione per il Paese: per il 91% delle aziende il peggio della crisi non è ancora passato, e per il 77% non si intravedono neanche segnali di ripresa.


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Numerose le prove a mare effettuate dai cantieri navali presenti lungo la banchina. Sono già state stabilite le date per il prossimo Yacht Med Festival, in programma dal

20 al 28 aprile 2013.

Tra i momenti di maggior successo della manifestazione c’è stata l’esibizione di Roberto Vecchioni (nel tondo).

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IMP. COMPRO GIUGNO 2012

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Anno 2007, motori 2 x 1224 MAN, ore di moto 500, colore scafo verde, unico proprietario, ottima opportunità.

Anno 2007, 2 x 710 Caterpillar, ore di moto circa 350, 2 cabine, 2 bagni, colore scafo oro, bandiera italiana, leasing in corso, ottima opportunità.

Anno 2010, 2 x 1100 MAN, 120 ore di moto, Leasing in corso, opportunità unica.

Anno 2004, 2 x 1670 Caterpillar, circa 450 ore di moto, 2 cabine, 2 bagni, bandiera italiana, elettronica completa.

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Anno '02 - 2x Volvo kad44 260hp manette elettroniche dinette trasformabile, due cabine. Installati dal cantiere norvegese € 145.000 visibile Tirreno.

Anno '04 - 2x Volvo kad 43 231 hp. Solo 136 ore. Due cabine, finiture di pregio, pozzetto estendibile, teak, salone, elica, € 95.000 non trattabili visibile Liguria.

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Anno 2001, 2 x 315 Yanmar, 100 ore di moto, perfette condizioni usata solo sul lago, nel 2009 portata a nuovo la coperta in mogano, scafo verde.

Anno 2007, 2 x 370 Volvo Penta ore di moto 225 scafo blu - pacchetto Raymarine generatore, n.4 portacanne leasing in corso.

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Anno 2010 – 2 x 320 Cummins elettronici ben accessoriato e in perfette condizioni, possibile permuta.

Anno 2005, 2 x 800 Man scafo blu, imbarcazione full, optional, perfetta, leasing in corso.

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Anno 2006, 2xVolvo d6 310hp Common rail. 170 ore di moto. Come nuova sempre rimessata al coperto tutto refittato 2011. € 130.000 non trattabili.

Anno '01 - 2xVolvo 270 hp benzina 350 ore di moto ben tenuta, natante letto fisso a prua, dinette trasformabile cuccetta a poppa. Visibile Liguria. € 54.000.

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Anno 2009, 2 x 260 Volvo Penta C.Rail, scafo blu – Imbarcazione ben accessoriata e in ottime condizioni, uniproprietario, leasing in corso.

Anno 2006 – 2 x 350 Volvo Penta imbarcazione ben accessoriata e in perfette condizioni leasing in corso.

Anno '01 - 2xVolvo 225hp 5.0 gx benzina natanteben tenuta. Letto fisso a prua dinette e cuccetta a poppa poche ore di moto. € 64.000.

Anno '00, 2xVolvo kad 44 260 hp manette elettroniche, garage per tender, pilota, gen, pozzetto teak, refitting totale 2009 ben tenuta, visibile alto adriatico.


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2002, mt. 21,20, 2 x 1300 MAN, ore moto 710, generatore, Kohler 17 KW 2009, 3 cabine con bagno + equipaggio, full optional, ottime condizioni, € 690.000 (iva pagata).

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Anno 2001, mt. 10,60; 2x300 hp Yanmar, h 375 ca; ottime condizioni, 2 cabine + bagno, vhf, gps, caricabatterie, aria condizionata C/F, passerella idraulica. Vis. Sud Francia.

2011, 14.10 mt, 2 Volvo Penta IPS D6-435 cv 435, 2 cabine, posti letto 6+2, mobili rovere sbiancato, € 500.000,00, visibile Olbia.

2010, Cruise Edition, 14.10 mt, 2 Volvo Penta IPS D6435 cv 435, 2 cabine, posti letto 6, mobili rovere sbiancato, € 450.000,00, visibile Olbia.

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anno '07 2 x Volvo D4 260 poche ore di moto tenuta benissimo, rimessata in inverno, molto simile a quando nuova. Elica, teak pozzetto. Visibile Costa Azzurra.

Anno 2005 2 x Volvo 5.0 benzina aria cond. / generat. bellissima comoda e sportiva visibile lago maggiore.

Anno 2006 2x D3 160 HP Volvo diesel.Nuova, 80 hr. di moto, due cabine. Natante richiesto solo subentro residuo leasing € 85.000 rata da 650 + iva agevolata.

Anno 2004 2xvolvo kad 43 231hp aria condizionatateak pozzetto, elica di prua- refitting interni '11 molto bella visibile Liguria.

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Amberjack bellissima, 370 ore, 2 X Cat linea d'asse dinette fissa a prua, divano letto nel salone ampio pozzetto anche uso pesca. € 95.000 visibile lago Maggiore.

1988 lunghezza 19,60 mt, motori 2X835 gm, posti letto 6, cab 3, servizi 3, aria condizinata, pilota automat. radar, gps. Visibile a Lavagna. Prezzo € 230.000.

1996, lunghezza 9,00 mt, cantiere Carnevali, motori Volvo 2x231, pilota automatico. Visibile in Cantiere a Marina di Ravenna. Prezzo € 70.000

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1990, 10,80 mt, Della Pasqua Carnevali, 2X300hp Cummins, interni laccati, ottime condizioni, visibile in Cantiere a Marina di Ravenna. Prezzo € 85.000

1991, 11,30 mt, Cicala & Bertinetti, 2x300hp Aifo, refitting motori 2007, interni pelle bianca. Visibile in Cantiere a Marina di Ravenna Prezzo € 50.000.

2000, lunghezza 10,80 mt, motori 2x200hp Volvo, elica di prua, 2 cabine, 4 posti letto + 2 visibile in Cantiere a Marina di Ravenna. Prezzo € 100.000

2005, 22 mt, Carnevali, Man 2x1300 hp, interni in rovere sbiancato in ottime condizioni full optional. Visibile in Cantiere a Marina di Ravenna. Prezzo € 700.000.


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Anno 2007, 1 x Mecruiser 4.3 L, cuscineria completa, tendalino parasole, copri pozzetto, vericello elettrico, lavello pozzetto, radio stereo. Euro: 28.000,00

Anno 2005, 2 x Volvo Penta 4.3 Gxi, cuscineria completa, copri pozzetto, teletta parasole, scaletta bagno, doccetta, GPS, Impianto 220/12v, radio CD-mp3, vericello

Anno 2008, 1 x Mecruiser 350 MAG, cuscineria completa, capotte completa, copri pozzetto, ecoscandaglio,WC marino, frigor, vericello elettrico. Euro: 56.000,00

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Anno 2007, 1 x Mercury F100 del 2010, cuscineria completa, teletta parasole, luci di via, carrello. Euro: 22.000,00

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2005, 14,50 mt, Caterpillar 2x510, posti letto 6+1, servizi 2, cabina marinaio. Ottime condizioni, passerella idraulica, gps, radar. Visibile a Marina di Ravenna. Prezzo €430.000.

1997, lunghezza 14 mt, 2x435hp Aifo, interni in ciliegio opaco, 3 cabine, 3 bagni, pozzetto in teak, gruppo, elica di prua. Visibile a Marina di Ravenna - Prezzo € 190.000.

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tel. 0185 232024, cell. 335 8263146, commerciale@yachtservicerapallo.it

NATANTE, 2xIPS400 D4 Volvo, 2 cabine, 2 bagni, salone, cucina, gps a colori Garmin, autopil, flaps con indicatori, generatore 7 kw. Nuova pronta consegna.

1992, mt. 11.77, 2x285 hp Volvo, ore moto 500 ca, perfette condizioni, 1 cabina, 1 bagno, dinette, boiler, gen., vhf, eco, plotter/gps Geonav; passerella idr. Vis. Ionio.

tel. 335 5424835

Absolute 53 fly

Donzi ZR 35

Yacht Service Rapallo tel. 0185 232024, cell. 335 8263146, commerciale@yachtservicerapallo.it

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3xips 600 d6 Volvo, 3 cabine, 2 bagni, salone, cucina, radar, 2 gps ray 14, autopil, joystick, generatore 12 kw. Prezzo interessante. Si valutano permute.

2007, mt 10.74, 2x425 hp Mercruiser, ore moto 100 ca, perfette condizioni, 2 posti letto, wc elettrico, impianto stereo, scarichi sportivi, cover motori acciaio. Vis. Baleari.

Primatist G 48

Rio 750

Yacht Service Rapallo

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1997, mt. 13,75, 2x610 hp Volvo Penta Tamd 122 A-P, ore moto 850 ca, barca pari al nuovo, 3 cabine, dinette trasformabile, refitting completo 2011. Vis. Sardegna.

2005, mt. 8,66, 2x122 hp Mercruiser D, ore moto 340 ca, ottime condizioni, letto matrimoniale, ampia dinette trasformabile, 1 bagno, gps, vhf, tendalino. Vis. Liguria.

Sessa Key Largo 36

Bayliner Ciera 3055

Yacht Service Rapallo

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2010, mt. 11,50, 2x350 hp Yamaha FB, ore moto 50 ca, pari al nuovo, 2 cabine, 1 bagno, boiler, elica di prua, vhf, gps/chart plotter, leasing in corso. Vis. Medio Adriatico.

Anno 2000 mt. 9,61, 2x250 HP Mercruiser B, h 150 ca, ottime condizioni, n.2 cabine, dinette trasformabile, bagno, boiler, autoclave, vhf; eco; plotter/gps. Rimini.

Primatist G 46 Primatist by Bruno

Cigarette 39

primatist@primatist.it

Yacht Service Rapallo tel. 0185 232024, cell. 335 8263146, commerciale@yachtservicerapallo.it

2009, 2 Volvo Penta IPS D6-435 cv 435, 2 cabine, posti letto 6+2, mobili rovere sbiancato, € 390.000,00, visibile Arbatax.

Anno 2007, imm. 2009, mt. 13,78 3x275HP Mercury FB B Verado, h 200 ca, interni personalizzati “Sport”; package elettronici Raymarine; hard top da pesca. Visibile Toscana.

Abbate S.r.l. Tel. +39034431581 www.primatist.it


PRIMATIST

9-05-2012

9:50

Pagina 1


BARBERINI

14-05-2012

15:09

Pagina 1


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