INTOWN
N째30 TRIMESTRALE
estate 2012
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COSIMA COPPOLA
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N°30 EDITORIALE estate 2012 Cari lettori, in un momento cosi difficile per la nostra cara Italia vi portiamo una carica di colore per celebrare l’estate, forse il periodo dell’anno in cui il nostro paese dà il meglio di sé. A partire dalla moda dall’ispirazione pop, che mette allegria e ottimismo. E quale luogo rappresenta al meglio lo stile di vita italiano durante il lungo periodo estivo se non la bellissima Costa Smeralda? Spiagge uniche, ospitalità di alto livello, mare da sogno, sensazioni senza uguali. Per cinquant’anni la Costa Smeralda ha regalato estati indimenticabili a generazioni di vacanzieri italiani e stranieri, e in questo numero di Intown abbiamo scelto di festeggiarla, proprio in occasione del suo anniversario. Ma l’estate è anche il momento dell’anno in cui finalmente abbiamo il tempo di viaggiare, di scoprire quello che c’è oltre le nostre frontiere e di sognare. Allora vi portiamo alla scoperta di alcuni dei più bei resort in giro per il mondo, per lasciarsi ispirare a seconda dei propri gusti e desideri. Dove il fil rouge che li accomuna resta sempre l’eccellenza. Ottimi spunti per vivere al meglio questa stagione. E poi tanto altro nelle pagine di Intown, dalle storie di giovani italiani che cercano di realizzare i loro sogni, dando vita a start up nel campo della tecnologia e non solo, alle anticipazioni del Salone Nautico di Genova del prossimo ottobre. Intown vuole essere la chiave di accesso a un mondo sempre in evoluzione, presto disponibile anche sul web. Buona lettura EDOARDO CELA ecela@publibrands.it
N°30 SOMMARIO estate 2012
JUST IN TOWN 16 QUIMILANO 22 QUIROMA 26 QUIMONDO RUBRICHE 28 THAT’S NICE! 30 KULTURA 56 WHAT’S UP 98 EVENTS COVER STORY 33 DOVE MI PORTI? UN’ESTATE AL MARE 42 MA CHE SPLENDIDA CINQUANTENNE
BUSINESS HISTORY 48 BUSINESS 2.0
COVER #30: Wallcovering Marimekko3 by Sirpi/ Jannelli&Volpi realizzato, su supporto TNt (tessuto non tessuto).
ARTE DA VENDERE 52 ARIA NUOVA IN CITTÀ PAROLA DI CHEF 58 MASSIMA COLLABORAZIONE, NESSUNA COMPETIZIONE
DEGUSTARE SEGRETI 62 SE 50 ANNI VI SEMBRAN POCHI
VOGLIO VIVERE COSÌ 64 TRA MARE E CIELO E NAVIGAR M’È DOLCE 68 GENOVA, CAPITALE DEL MARE
MODA 72 ISPIRAZIONE POP 82 SMART CORNER
Quest’estate le mie vacanze... tutte un programma!
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PROGRAMMA SOLARE
PROTEZIONE BREVETTATA TECNOLOGIA ANTI-ETÀ Sunific è la nuovissima linea solari di Lierac. Una gamma completa di trattamenti che offre protezione UVA/UVB brevettata e tripla performance anti-età grazie ai filtri solari di nuova generazione e alle tecnologie più vanzate. Texture irresistibilmente piacevoli e profumate, per un’abbronzatura luminosa e sicura. Grazie al programma di protezione solare di Sunific Lierac quest’estate potrai godere di una perfetta abbronzatura nella massima sicurezza.
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IN FARMACIA.
83 SMART CORNER BEAUTYTIME 86 UN VIAGGIO INTERIORE BELL’ESSERE 90 INVECCHIARE? GLI ANNI NON C’ENTRANO
L’ARTE DELLA FUGA 92 MONGOLIA: “ONDA NOMADE”
ON STAGE 104 ONSTAGEMILANO 107 ONSTAGEROMA 110 ONSTAGEMONDO
DAL 6 AL 14 OTTOBRE 2012
FERMATEVI A GENOVA.
genoaboatshow.com
iNautico
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INTOWN
contributors
magazine
ANNO VII – NUMERO 30 – TRIMESTRALE – ESTATE 2012
ANDREA
BERTON
Classe 1970, inizia la sua avventura in cucina a Milano, con Marchesi. Seguono Londra, da Mossiman’s; Firenze, all’Enoteca Pinchiorri, con Carlo Cracco, poi Montecarlo, al Louis XV, da Ducasse. Dal ’97 al 2001 è Chef della Taverna di Colloredo di Monte Albano, che sotto la sua guida, guadagna una stella Michelin. Segue la filosofia dei “sapori primari” con una cucina basata sulla qualità e sulla stagionalità. Ha diretto IL RISTORANTE TRUSSARDI ALLA SCALA, sin dalla sua apertura (2006), con cui ha ottenuto, nel 2008, la prima stella Michelin, seguita nel 2009 dalla seconda.
FELICE
DIRETTORE RESPONSABILE EDOARDO CELA ecela@publibrands.it ART DIRECTOR ALESSANDRA DANI adani@publibrands.it CAPOREDATTORE ILARIA MAGGI imaggi@publibrands.it
PAOLA
SIGNORELLI
Laureata con il massimo dei voti in medicina presso l’Università degli Studi di Milano, si specializza in Scienza dell’Alimentazione e Dietetica. Dal 2007 si dedica alla medicina preventivaantiaging dopo aver conseguito il primo diploma di esperto e consulente in medicina antiaging. Consapevole che “invecchiare fa parte della vita”, da sempre sostiene che “invecchiare bene e in salute è possibile”. Dal 2011 è docente di Scienza della Nutrizione presso la Scuola Post Universitaria di Medicina Antiaging di Milano e dal 1999 è Direttore e Coordinatore Scientifico del personale del Health Club Corso Venezia 50.
LIMOSANI
Nasce professionalmente come Dj degli anni ’80 ’90. È autore di LIMOS - The night goes on, hit europea (London 2001 - Universal-Sony Music). Lavora utilizzando una formula innovativa che combina metafora artistica, design thinking e linguaggi digitali per top brand e gallerie d’arte, ha creato progetti e installazioni per UNESCO, White Chapel Londra, Accademia di Francia Roma, Palazzo Strozzi, Uffizi, Sketch Gallery Londra, Padiglione Mies Van der Rohe Barcellona, La Triennale di Milano, The Climate Project Foundation, Jane Goodall Istitute. Come video artista ha lavorato con Brian Eno, Renè Aubry, Mira Calix/London Sinfonietta.
FASHION EDITOR GLORIA STORCHI gstorchi@publibrands.it EDITORIAL ASSISTANT ALESSIA MERATI redazione@publibrands.it CONTRIBUTORS GAETANO BELLONI, ANDREA BERTON (FOOD), CLAUDIO BURDI (NOVITÀ MILANO), MARCO CARDELLI (FOTO), SAMANTHA COLOCCI (BEAUTY), MAURICIO FUERTES (FOTO), FELICE LIMOSANI, CHIARA LUNGAROTTI (WINE), MARIA RITA MACCHIAVELLI, NICOLA PAGANO (VIAGGI), PAOLA SIGNORELLI (BENESSERE), LUCA STILLITANO (NOVITÀ ROMA), KEL 12 (VIAGGI) CONCESSIONARIA PUBBLICITÀ
EMOTIONAL ADVERTISING SRL VIA MELZI D’ERIL, 29 - 20154 MILANO - ITALIA TEL. +39 0276318838 - FAX +39 0233601695 INFO@EMOTIONALADV.IT WWW.EMOTIONALADV.IT COORDINAMENTO DI TESTATA: ALDO ROSINA SEGRETERIA DI DIREZIONE: EMANUELA BOTTANELLI MATERIALI: SELENE MERATI selenemerati@emotionaladv.it PUBLIBRANDS ITALIA SRL VIA MILAZZO 6, 20121 MILANO - ITALIA TEL. +39 0236636738 - FAX +39 024983358 REDAZIONE@PUBLIBRANDS.IT WWW.INTOWN-MAGAZINE.IT STAMPA MUSUMECI S.P.A. LOC. AMERIQUE 97 11020 QUART (AO) - ITALIA TESTI, FOTOGRAFIE E DISEGNI CONTENUTI IN QUESTO NUMERO NON POSSONO ESSERE RIPRODOTTI, NEPPURE PARZIALMENTE, SENZA L’AUTORIZZAZIONE DELL’EDITORE. INTOWN È REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI MILANO AUTORIZZAZIONE N. 127 DEL 21 FEBBRAIO 2005. QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO ALLA UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA.
CHIARA
LUNGAROTTI
Ha radici profonde in Umbria, dove vive e lavora. Agronomo, è Amministratore unico della Cantina Lungarotti e delle altre società di famiglia nel settore vitivinicolo e turistico. La passione per la terra e per il vino le viene trasmessa dai genitori fin da bambina. Convinta che la cultura del vino e dell’olio continuino ad avere un ruolo fondamentale nello sviluppo della civiltà, il suo obiettivo non è solo di mantenere ed espandere – rispettando il difficile equilibrio tra tradizione e innovazione – ciò che la sua famiglia ha creato, ma anche favorire la conoscenza del vino italiano.
NICOLA
PAGANO
Antropologo e musicista trentino con la passione per il mondo e i suoi popoli. Comincia a viaggiare da piccolo seguendo i genitori nel Sahara e in Africa. Un anno negli Stati Uniti, un lavoro come assistente fotografo, viaggi in Senegal e Mali, dove apprende l’arte di suonare le percussioni. Qui scocca l’amore per l’antropologia. Terminata l’Università, è in Australia, convive per oltre un anno con una famiglia di aborigeni Yolngu. Centinaia di giorni passati in accompagnamento e molte di più a studiare sul campo, solitario, culture e usanze lontane.
49 ROUTE DES JEUNES 1277 GENEVE - SWITZERLAND TEL. + 41 223015919 - FAX +41 223015914 ABBONAMENTI richiedere informazioni a: E-mail: abbonamenti@publibrands.it Fax: +39 024983358 Posta: Publibrands Italia Via Milazzo 6, 20121 Milano - Italia Garanzia dei dati personali (in conformità alla legge 675/96 sulla tutela dei dati personali)
DAL 6 AL 14 OTTOBRE 2012
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JUSTINTOWN
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Quimilano
Tutto quello che c’è da sapere su nuove aperture e locali glamour a cura di Claudio Burdi, Alessia Merati
1. DEPOSITO 54, via Sottocorno 54 Defilato dal circuito dei negozi tradizionali, DEPOSITO54 è un ex magazzino trasformato in moderno showroom, dove perdersi tra bijoux e abiti, magari degustando un tè o un buon vino. I prodotti presentati sono disegnati e realizzati secondo un’idea di moda accessibile, ma esclusiva nel gusto e nella fattura. Lo store è anche un deposito di idee, è infatti disponibile come spazio per vendite temporary, meeting aziendali, mostre. Tel. 02. 49534913
3. Sutor Mantellassi, via Montenapoleone 3 Sutor Mantellassi celebra i suoi 100 anni aprendo una nuova boutique. Il brand ha avuto fra i suoi estimatori D’Annunzio, Pound, la Fallaci, Strehler, Mastroianni, cui si ispirano i 10 modelli della capsule collection. Nel negozio si trovano la galleria espositiva con una selezione di modelli storici e la heritage room, affiancata da un angolo esclusivo, dove è possibile creare la propria scarpa su misura. www.sutormantellassi.com
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4. Bottega Quattro, via Arco 1 Il nuovo store di Bottega Quattro, dove è possibile trovare tutti i marchi di 04 distribuzione Italia, è di sicuro impatto: al sapore “non finito” e alla provocante scelta di tinte forti, si accompagnano pitture floreali realizzate a mano, ricercati lampadari Venini e un banco cassa proveniente dal museo delle scienze naturali di Parigi. Vi troverete in un ambiente ricco di sapori, che ben rappresenta la creatività italiana. www.bottegaquattro.com
Harmont & Blaine, corso Matteotti 5 Inaugura per la settimana della moda il nuovo flagship Harmont & Blaine. Il negozio, di oltre 500 mq, disposti su tre piani, ospiterà l’intero universo delle collezioni del bassotto: dall’uomo alla donna, fino al bambino e agli accessori. www.harmontblaine.it
2. Au Cabaret Vert,
via San Maurilio 14 In un angolo pieno di luce, ha aperto Au Cabaret Vert, che sui suoi scaffali propone i capi di maglieria BiBio, una linea di cachemire ottenuta lavorando un filato esclusivo e pregiato, impreziosito da colorazioni naturali. Presenti in negozio anche altri numerosi marchi, provenienti principalmente da New York e Parigi. www.aucabaretvert-boutique.com
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DESIGN
In occasione del Salone del Mobile, Lago ha inaugurato in via Turati 3 un nuovo store monomarca. Il concept che ispira gli interni è tutto incentrato sulle novità presentate in anteprima al Salone ed è pienamente in linea con la filosofia del brand. Nei 160 mq, disposti su due livelli, è possibile trovare tutta la gamma di prodotti dell’azienda. Da non perdere. www.lago.it
6. Officina Profumo - Farmaceutica di Santa Maria Novella, via Madonnina 11 L’Officina Profumo - Farmaceutica di Santa Maria Novella festeggia i 400 anni di attività, svolta sempre nel nome dell’innovazione e della tradizione, continuando sempre a usare materie prime di alta qualità e seguendo procedimenti artigianali. Per l’occasione inaugura un nuovo negozio, in cui trovare il ricco assortimento dei prodotti dell’antica farmacia. www.smnovella.it
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7. InKitchen LOFT, via Adige 9 Ha aperto in città uno spazio dedicato alla creatività e alla sperimentazione, ricavato dal recupero di un antico laboratorio, ampio e luminoso: si tratta di InKitchen, centro culinario che ospita la scuola di cucina “Incontri con lo Chef”, un format innovativo dove si impara a cucinare con gli Chef e si cena insieme a loro al termine della preparazione. Lo spazio, a richiesta, si presta anche per l’organizzazione di eventi, degustazioni, shooting fotografici, mostre. www.inkitchen.it Space23, corso Garibaldi 104 Dedicato a tutti gli sportivi è il nuovissimo negozio Space23, recentemente inaugurato. Si tratta di uno store dove poter acquistare tutti i prodotti Nike, dall’abbigliamento tecnico, alla linea fashion, ai capi da collezione. Una novità è il Barbershop, che in occasione dell’opening ha visto all’opera l’hair stylist Aldo Coppola. www.nikefootball.com
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8. Emamò, Galleria del Corso 4 All’interno del luxury store Excelsior, al primo piano, è ora possibile trovare il nuovo corner monomarca dedicato a Emamò, brand leader del settore della moda mare di qualità. Costumi, kaftani e parei raccontano la passione per il viaggio e la scoperta, declinati in tessuti e applicazioni preziose, sempre eleganti e sorprendenti. Disponibile anche la preview della linea Sugar Free. www.emamo.it 9. Hilfiger Denim, corso Buenos Aires 6 L’Hilfiger Denim store ha rinnovato il look. Il restyling coglie l’ispirazione da un loft space di Brooklyn, dove uno stile giovane e dinamico, tipico delle metropoli, si incontra con un tocco preppy. Gli elementi vintage e i dettagli di ogni pezzo di arredamento hanno una loro storia: dalle tende dipinte a mano dei camerini alle sedie da giardino riutilizzate, tutto comunica positività e divertimento. eu.tommy.com
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FUORI PORTA
BOLLICINE La passione per le bollicine conquista nuovi spazi in città. Location eleganti e raffinate dove sorseggiare flûte di champagne, classici e rosè, magari serviti con lime o frutti rossi seguendo le nuove tendenze dell’estate o come base per cocktail per appagare gusti più moderni. Tra i nuovi esclusivi indirizzi dove deliziarsi delle etichette più blasonate spiccano il Principe Champagne bar dell’hotel Principe di Savoia (piazza della Repubblica 17, tel. 02.62301, www.hotelprincipedisavoia.com) e il Dom Pérignon Lounge, l’oasi immersa nel verde del giardino del Bulgari Hotel (via F.lli Gabba 7/b, tel. 02.8058051, www.bulgarihotels.com) che propone le specialità della Maison francese.
Il Vicolo, via Vittorio Emanuele 27, Corsico (MI), tel. 02.45103337 Alle porte di Milano un rifugio dove intraprendere un viaggio di tentazioni di mare. Nella corte interna di un’antica stazione della posta dominata da un maestoso Alyantus, l’albero degli dei, si sprigiona l’estro dello chef Remo Briziarelli. Un raffinato ristorante che unisce la qualità dei doni del mare con i profumi della terra, dove non esiste menu ma un tour di sapori. Dalle Saint Jacques al gratin con pomodoro pachino e cacao amaro di Valrhona al millefoglie di ricciola ricoperto di tartufo nero; dai carpacci con germogli di asparago, ravanello o cavolo rosso ai paccheri con cuore di baccalà e pistacchi di Bronte. www.ilvicoloristorante.it
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Nella scenografica cucina Marrone a vista, griglia protagonista per hamburger, tagliate e fiorentina, ma anche ricette gourmet come il “Petto d’anatra laccato con bega scottata e asparagi lardellati”. www.viscontibakeryandfood.it.
1. h-club diana viale Piave 42, tel. 02.20582081 Nuovo look per il lounge bar dello storico hotel Sheraton Diana Majestic. Colori caldi, tavolini serigrafati a mano, divani e poltroncine, per un ambiente firmato Baxter. Ma nella bella stagione l’aperitivo e la cena si godono, spesso accompagnate da performance di sax, violino e djset, anche nei gazebo con pouf e divani sparsi nel giardino. www.sheratondianamajestic.it 2. Visconti Bakery & Food via A. Caretto 4, tel. 02.66985758 Ambienti di una steak-house newyorchese ma dall’eleganza made in Italy per l’ultimo nato dei locali del brand Visconti. In un ex studio fotografico in zona Vittor Pisani ristrutturato ad arte da Stefana Carpini, il Visconti Bakery & Food, propone una cucina della tradizione in versione moderna, dove la carne regna sovrana.
3. Nu via Feltre 19/b, tel. 02.9715451 Nel nuovo design hotel, un ristorante scenografico con splendida terrazza dove pregiarsi della cucina dello chef milanese Alessandro Chiesa. Un’experience del palato che emoziona nell’egregia miscela di sapori speziati, mediterranei e internazionali. Dal risotto mantecato con piselli freschi e ragù di seppie al carrè di maialino croccante con patata viola schiacciata e cipolla rossa di Tropea al sale. Per tutta l’estate la terrazza, in collaborazione con le bollicine Ferrari, incontra la voglia di un rilassante aperitivo con ostriche e sushi. www.nu-hotel.com 4. Su Garden via C. Tenca 12, tel. 02.36746363 A pochi passi da piazza della Repubblica, l’antica tradizione della cucina orientale si sposa con la sperimentazione creativa di chef Chong. Un ristorante dal piacevole design, voluto dai coniugi Wang, per offrire piatti cantonesi, vietnamiti e thai, preparati con ingredienti naturali e freschi – alcuni arrivano periodicamente dalla Thailandia. Gli ospiti, guidati dal personale, possono personalizzare il proprio piatto. www.sugarden.it
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SUI TETTI DI MILANO Con l’arrivo della bella stagione, si aprono le splendide terrazze di locali e hotel milanesi per aperitivi, pranzi e cene sotto le stelle dall’atmosfera unica con il plus di una vista mozzafiato sui tetti della città o su incantevoli scorci dell’architettura meneghina. Party ad accredito e raffinata selezione per chi è alla ricerca di una fuga dal caos e dallo stress in ambienti chic all’aria aperta. 7. Tra le novità dell’estate 2012, al quarto piano del Centro Svizzero di Milano e affacciata sui giardini di Porta Venezia, La Terrazza di Via Palestro (via Palestro 2, tel. 02.76028316 - 0277098406, www.laterrazzadiviapalestro.com) è aperta dal lunedì al sabato, dalle 18.30 alle 21.30, per sontuosi e gustosi aperitivi tra stuzzichini dello chef, deliziosi cocktail e occasionali onenight tematiche. Altro salotto panoramico di recente apertura quello dell’ottavo piano dell’Hotel Milano Scala (via dell’Orso 7, tel. 02.870961, www.hotelmilanoscala.it) dove dalla Sky Terrace è possibile ammirare la città a 360° con particolari viste del quartiere Brera, del Castello Sforzesco e delle guglie del Duomo mentre si combinano cibo, musica, relax e benessere. Qui ogni lunedì, mercoledì e giovedì Listen Events organizza Garden Floor, un aperitivo eco-chic da gustare in un meraviglioso giardino pensile. Sempre il gruppo Listen organizza il martedì Wonderland aperitif, un appuntamento rodato nella cornice della terrazza su strada dell’hotel Maison Moschino (viale Montegrappa 12, tel. 02.29009858, www.maisonmoschino.com), dove tra ombrelloni bianchi e comode sedute ci si delizia di cocktail, djset, moda e design.
Altre serate di punta il mercoledì e il giovedì, con altre gestioni che mantengono alto lo stile dell’entertainment della location.
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5. Comfort, lusso e design per la Roof Terrace all’ottavo piano dell’hotel The Westin Palace (piazza della Repubblica 20, tel. 02.6336, www.westinpalacemilan.it) che, nei suoi settecento metri quadrati costellati di comode sedute di design, diventa luogo privilegiato per aperitivi dall’indiscutibile charme ogni lunedì e mercoledì sera dalle 19 alle 22. 4. Infine tra le new entry, quella ecologica e chic dell’Atm Bobino (Bastioni di Porta Volta 15, tel. 02.89454988, www.atmbobino.it), che nei suoi trecento metri quadrati fa rivivere uno dei meeting point più amati dalla movida. Aperta tutti i giorni, tranne la domenica, per aperitivi e dopocena, ogni venerdì ospita l’appuntamento Fashion night, una serata che inizia con un happy hour con royal buffet per poi continuare come un music club fino alle 2 di notte. 6. Altra novità di quest’anno l’11rooftop (via A. di Tocqueville 7, www.11milano.it), la nuova proposta dell’11clubroom (al civico 11, tel. 02.89281611), il locale modaiolo e scatenato che si sdoppia nelle sue serate offrendo prima la possibilità di godere di un elegante spazio open air per aperitivi, one-night ed eventi firmati dal club di zona corso Como, per poi continuare a divertirsi fino all’alba negli ambienti della sua sede classica.
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JUSTINTOWN
Quiroma
Tra buotique e locali: i nuovi arrivati nella Capitale a cura di Alessia Merati e Luca Stillitano
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1. Officina Slowear, via Campo di Marzio 73 In una zona ricca di storia e di personalità, si trova Officina Slowear, una boutique originale con interni dal gusto retrò: le armadiature citano il design di Jean Prouvé e gli scaffali, Charlotte Perriend. La parte dei camerini si distingue per un allestimento più intimo, con poltrone e tavolini di modernariato e pezzi vintage unici, che restituiscono il sapore di un ambiente raffinato e insieme domestico. www.slowear.com/it Miss Bikini Luxe, via del Babuino 52 Nuova apertura per Miss Bikini, che ha inaugurato una boutique nella suggestiva via dello shopping capitolino. Un concept giocato
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3. Agent Provocateur, via del Babuino 77/81 Sensualità, irriverenza, provocazione. È un opening ad alto tasso di seduzione quello che ha coinvolto la Capitale: all’interno di Gente Roma, il celebre store di lusso, Agent Provocateur ha inaugurato un negozio di 25 mq, in cui è possibile trovare tutte le creazioni del brand. Lo spazio è caratterizzato da una carta da parati originale, realizzata dall’artista Michael Angove, e da luci decorative dal design anni Settanta. www.agentprovocateur.com
2. La Perla, via Bocca di Leone 28 Uno spazio luminoso, disegnato da una tavolozza di tinte neutre che esaltano la delicatezza e la leggerezza dei sofisticati capi: ecco come si presenta la nuova boutique La Perla. In esclusiva per il monomarca romano è stata proposta una capsule collection composta da un set di lingerie e un coprispalle di macramè e tulle nero; completa la proposta l’abito da sera in chiffon di seta e macramè. www.laperla.com
sul contrasto total black e total white, che ospita la collezione 2012: interi, bikini e fasce impreziositi da ricami e applicazioni ricercate. Un progetto che vede la speciale partnership con Osklen, il prestigioso brand di ready to wear Made in Brazil. www2.missbikini.com
4. Gioielleria Trucchi, via Veneto 177 L’orologeria Trucchi ha aperto una nuova boutique, inaugurando con un cocktail party all’insegna del lusso e della tradizione. Protagonisti, gli orologi da collezione di Scavia e di Chopard, alle quali è dedicata un’ampia parte del negozio, senza però dimenticare la migliore produzione di orologeria contemporanea come Audemars Piguet, Franck Muller, Greubel Forsey, Roger Dubuis e Richard Mille. www.trucchiorologeria.it
La Coquetterie, via della Croce L’irriverente e malizioso brand di haute lingerie La Coquetterie inaugura in una delle zone più centrali della città. Pizzi e sete disegnano pezzi caratterizzati da lusso e seduzione, tutto in uno store che rappresenta il punto d’incontro ideale per rimanere aggiornati su tutte le novità della moda: da Londra a Parigi, da New York a Miami. www.lacoquetterie.it
Maria Luisa Rocchi Flowers, via Domenico Chelini 36/38 Il flagship Maria Luisa Rocchi Flowers è uno spazio moderno, dove fiori, piante ornamentali e aromatiche convivono con oggetti di design. Notevole è la parte dedicata alla Floral Architecture, per la progettazione della scenografia floreale di eventi e ricevimenti. www.marialuisarocchiflowers.com
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camiceria
24 1. L’è piazza Euclide 45, tel. 06. 80687522 Il bar di piazza Euclide, aperto il primo marzo del 1950, ha fatto la storia del quartiere: sessantadue anni di delizie dolci e salate. Sul suo lunghissimo bancone si sono succedute generazioni della “roma bene” tra politici, imprenditori, vip nostrani e stranieri. Una sfilata quotidiana di persone e personaggi che vengono a gustare nello storico “bar dei Parioli” non solo pasticcini, gelato e gastronomia ma emozioni. Oggi il bar ha cambiato nome ma non lo stile: L’è rappresenta la continuità della tradizione, il luogo dove le mode arrivano prima (e talvolta nascono), dove si chiudono accordi commerciali e storie d’amore. Un’istantanea dei tempi che passano, raccontata attraverso i cornetti, i pasticcini, i supplì, il gelato, l’hamburger con il pane fatto in casa, la pizza: tutto da consumare al bancone, nella sala da tè al piano superiore o ai tavolini all’aperto “con vista” sui Parioli. Con una sola regola: la qualità artigianale.
2. L’Adriano via di Pallacorda 2, tel. 06. 68802451 Più che un hotel, l’Adriano può essere considerato una casa a tutti gli effetti: il luogo ideale dove soggiornare quando si arriva nella Capitale. Un piccolo salotto nel centro della città, all’interno di uno storico palazzo del ‘600 a due passi dal Pantheon, dove gli arredi accolgono con calore e familiarità. Il tocco è quello di Barbara Ricci, la proprietaria, che ha scelto personalmente i quadri, i sofà, i mobili, gli oggetti di design, i colori e tutti i dettagli di quest’albergo-boutique. La clientela, di altissimo livello, è super affezionata, grazie soprattutto alla discrezione e all’eleganza con cui viene accolta. Da segnalare, l’appuntamento fisso per “l’aperitivo del mercoledì”, punto d’incontro da settembre a giugno di professionisti, politici, giornalisti e imprenditori, dedicato solo agli “amici” e dove si succedono mostre d’arte, appuntamenti culturali e gastronomici. www.hoteladriano.com
2 1 SWEET ROME C’era una volta la Sicilia con i suoi sapori, le sue tradizioni secolari in cucina, le sue ricette e i suoi prodotti. Oggi, tutta quella sicilianità si trova anche a Roma nelle due botteghe di Nonna Vincenza: una catanese DOC che, dal 1932, diffonde in tutta Italia il suo amore per i dolci, per la tradizione, per gli antichi ricettari e per i sapori della sua terra d’origine. Cassate, dolci ai pistacchi, rosoli, cannoli,“latte di vergine”, biscotti secchi e pasticcini con tutti i profumi di agrumi e cannella. Le suggestioni dell’Etna invadono questa enclave siciliana nella Capitale che delizia i palati di una clientela sempre più ampia e raffinata. A dare una mano a Nonna Vincenza ci sono i figli, i nipoti e tutti quelli che non vogliono che si perdano quei sapori antichi che hanno fatto la storia dei nostri nonni, della nostra Italia. piazza Monte Citorio 116, tel. 06. 69942185 via Arco del Monte 98, tel. 06. 92594322 www.dolcinonnavincenza.it
l’intervista Maurizio Bertone
Professione: avvocato d’affari. Niente tribunale please... Piatto preferito: arancini fatti in casa, meglio se da me... Il vino preferito: barbaresco Ristorante preferito al mondo: “El Bulli” di Ferran Adrià Ristorante preferito a Roma: è tosta... le Colline Emiliane! “Carbonara” o “gricia”, “trippa” o “pajata”: la carbonara di mio fratello Non rinunceresti mai: a un buon vino con un buon pasto e gli amici giusti In cucina: devo essere solo Il tuo dolce è: il tiramisù di Felice: ucciderei... La tua ricetta è: pasta con pesce spada, melanzane fritte con pinoli e uvetta. E non dico altro Un pranzo di lavoro: gustoso ma leggero, per forza Andresti a cena con: uno che mi fa ridere e beve bene Mai a cena con: uno che non capisce niente di cibo. Mi irrita dividere un momento così con uno che non apprezza quello che mangia Cosa porteresti a Roma e da dove: lo stile degli svedesi nel saper valorizzare quello che hanno Cosa ti poteresti di “romano” in valigia: le battute a freddo. Inimitabili Una ricetta romana da “tutelare”: la trippa
3 3. Daruma Sushi piazza del Parlamento 37, tel. 06. 68301001 C’è un posto a Roma, che è riuscito a mettere d’accordo la politica. Aperto da pochi mesi, Daruma Sushi all’ora di pranzo è diventato il punto d’incontro dei palazzi romani con voglia di oriente nel piatto. Non importa se si è in forza alla maggioranza o all’opposizione, quello che conta è avere all’ora di pranzo il proprio angolo per gustare nigiri, sashimi, maki e spaghetti di soia. Qui c’è un alto tasso di Vip della politica e delle Istituzioni che hanno votato in modo unanime: sì al sushi! www.darumasushi.com
TUTTI AL MARE Be Beach via Silvi Marina, 21 Fregene, tel. 06.61968469 L’indirizzo preferito dai romani per la gita fuori porta è il Be Beach, stabilimento e ristorante sulla spiaggia. Qui, ci si fa ammaliare dalla cucina di pesce dello chef Massimo Petrarolo, detto “Il Maresciallo” e dal suo aiuto Faitù. Le ricette sono quelle tipiche della tradizione romana legata al pesce: spaghetti con le vongole, bruschetta con le telline, moscardini in umido e fritti, sautè di cozze e vongole, frittura di paranza. L’ambiente è informale ma accogliente, si respira aria di casa. Nel fine settimana è d’obbligo la prenotazione. www.bebeach.it
4. Tricolore via Urbana,126, tel. 06.88976898 Nel cuore del quartiere Monti, nasce Tricolore: un laboratorio di architettura alimentare e di food design che si snoda su un lungo bancone con 13 posti e dove i cibi si assaggiano con la vista prima ancora che con il palato. Da Tricolore si va a tutte le ore del giorno, per un panino gourmet, per un corso di cucina creativa, per acquistare un utensile da cucina delle migliori marche per professionisti, per un filone di pane o semplicemente per curiosare nella cucina sul retro. Tutti gli ingredienti sono selezionati con passione tra quanto di meglio possa offrire il panorama nazionale e internazionale, con una grande attenzione alle materie prime, spesso di origine protetta e certificata. Le lavorazioni, rispettose e con un occhio alla tradizione, esaltano la naturalità degli ingredienti e si sposano perfettamente con il pane a lievitazione naturale, prodotto con farine biologiche e appena sfornato. Il risultato è straordinario: baguette con culatello di zibello, pane di patate e polpo, pane al nero di seppia con salsiccia di tonno, Filet-O-Fish di lattarini, hamburger di arzilla con broccoli e ketchup di pomodori del Piennolo e tante altre idee che regalano deliziose pause nell’arco della giornata. Se non avete tempo, c’è la soluzione take away o del kit-à-emporter, confezione da asporto contenente le istruzioni e tutti gli ingredienti nelle giuste dosi per realizzare a casa le ricette del menu settimanale ma, per favore, non chiamateli solo panini! www.tricoloremonti.it
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5. La cucina di Sora Margherita piazza delle Cinque Scole 30, tel. 06.6874216 Un minuscolo locale nel cuore della Roma del Ghetto che propone da oltre 75 anni le vere ricette della tradizione giudaico-romanesca: trippa, cacio e pepe, carciofi alla romana e alla “giudia”, polpette al sugo, salsiccia di manzo, broccoli ripassati, dolci alla ricotta e tanto altro ancora. Qui, si sceglie prima la pasta (fatta in casa e “a mano”) poi il sugo, il vino è bianco o rosso e l’atmosfera è spartana ma accogliente e familiare. Non sarà facile riuscire a godere dell’esperienza: Sora Margherita è un associazione culturale e fuori non ci sono targhe “segnaletiche”. Insomma, sarà dura ma vale la pena tentare.
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JUSTINTOWN
MIAMI Armani/Casa, 10 N.E. 39th Street Il terzo negozio Armani/Casa negli USA ha aperto nel cuore del Design District di Miami. Il concept della boutique crea un’atmosfera unica, pervasa da una luce soffusa, tesa a valorizzare gli articoli che spaziano dai mobili all’illuminazione, dagli accessori al tessile per la casa. Le aree espositive sono modulate da pannelli in bronzo, incorniciati da profili neri in metallo lucido. Completa l’arredamento il tatami argento sul pavimento. www.armanicasa.com
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Quimondo mondo
COSTA AZZURRA SAINT TROPEZ 1. Chanel, 1, avenue du Général Leclerc Rimane fino a ottobre, la boutique effimera di Chanel: qui in esclusiva, la borsa da spiaggia in edizione limitata. E se passate da Capri, non perdetevi l’altro nuovo temporary della maison. www.chanel.com Missoni, place aux Herbes Atmosfera minimale, i toni neutri e pouf firmati Missoni Home: divisa su due livelli, la nuova boutique ospita le collezioni Donna e Mare. www.missoni.it CANNES 2. REDValentino, 23, rue du Commandant André Boutique total white, con dettagli in legno laccato e rivestimenti in cotone matelassè: da REDValentino l’esperienza dello shopping è unica e sognante. www.redvalentino.com Kiton, 6, rue Frédèric Amouretti Il nuovo store di Kiton si distingue per un concept lineare e per un design ricercato, che riflette la qualità e la raffinatezza dei prodotti del brand. www.kiton.it Moncler, boulevard de la Croisette Spazi luminosi, interni dallo stile elegante e disteso, in sintonia con l’atmosfera scintillante dalla città per il nuovo store di Moncler. http://moncler.com
Le ultime novità tra boutique e indirizzi gourmand
a cura di Claudio Burdi, Ilaria Maggi, Alessia Merati
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3 SHANGHAI 4. Pomellato, 77 East Beijing Street Sofisticato e elegante: il monomarca di Pomellato si trova all’interno di Yifeng, mall dedicato al lusso raffinato e cosmopolita. La boutique è annunciata da grandi vetrine ombreggiate da shed in legno laccato che lasciano scorgere gli interni in avorio. www.pomellato.com Bottega Veneta, 99 East Beijing Street All’interno del mall Yifeng, Bottega Veneta ha aperto una boutique di 530 mq, disposta su due piani: al primo si trovano i capi prét-àporter e la collezione casa; al secondo, invece, si apre uno spazio d’arte permanente, che ospita mostre durante tutto l’anno. www.bottegaveneta.com
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DUBAI 5. Roberto Coin, Mall of the Emirates Roberto Coin inaugura un monobrand all’interno del celebre Mall of the Emirates e per l’occasione lancia una nuova collezione di gioielli, che comprende collane, bracciali orecchini e anelli in oro bianco e diamanti (in foto). www.robertocoin.it Audemars Piguet, Dubai Mall La seconda boutique di Audemar a Doubai si distingue per l’utilizzo di materiali naturali e pregiati. Al centro dello store si trova un lungo tavolo su cui risaltano eleganti cubi di vetro che contengono le preziose collezioni del brand. Nell’area lounge gli ospiti possono provare le ultime creazioni di Le Brassus. www.audemarspiguet.com
1 NEW OPENING
IBIZA 1. Downtown Ibiza, paseo Juan Carlos I, nr. 17 Eleganza, semplicità e design per il nuovissimo locale dello storico brand Cipriani. Due piani e vista sul porto, il Downtown Ibiza inaugura la stagione estiva e mira a diventare il posto perfetto per una cena all’aperto, gustando le specialità alla griglia di una cucina semplice e raffinata. E dopo cena il ristorante si trasforma in un locale con musica dal vivo e spettacoli, dove ballare, rilassarsi e godersi l’atmosfera che solo quest’isola sa creare. www.cipriani.com E per chi è di passaggio a Londra, magari per le Olimpiadi, non si può perdere una sosta al secondo ristorante che porta sempre la firma di Cipriani, nel quartiere chic di Mayfair (15 New Burlington Place): interni made in Italy, disegnati dal designer fiorentino Michele Bonan, legno e bronzi antichi, marmo e mosaici veneziani, per una cucina italiana dal forte legame con la tradizione. In estate anche all’aperto sulla terrazza coperta. www.downtownmayfair.com
SAN SEBASTIAN Arzak, avenida Alcalde Elosegui 273 Qui c’è il maggior numero di stelle Michelin pro capite al mondo (16). Cucina basca che gode dell’influsso della nouvelle cuisine francese, da Arzak, tre stelle Michelin, dove Juan Mari Arzak e la figlia Elena stanno definendo i nuovi cardini della cucina mondiale. www.arzak.info/index.html LONDRA Aubaine, 4 Heddon street A pochi passi dalla frenetica Regent’s street un nuovo angolo di paradiso della catena di ristoranti dedicata agli amanti di una cucina mediterranea tradizionale. Ambiente gradevole e moderno, accoglienza e servizio friendly che rende molto piacevole la food experience proposta. Dal breakfast alla cena, tra delizie di pasticceria e panetteria francesi fatte in casa ogni mattina al gazpacho, dal pesce alla carne cucinati semplicemente e presentati divinamente. www.aubaine.co.uk FORTE DEI MARMI Lux lucis, viale Amm. Morin 67 Classe 1984, gavetta da Cracco e Berton, Valentino Cassanelli è il nuovo head chef del ristorante Lux lucis all’interno dell’hotel Principe Forte dei Marmi. Cambio di guardia che corrisponde a un restyling dell’ambiente,
caratterizzato da ampie vetrate che lo inondano di luce – da qui il nome. Carta dei menu con attenzione alle materie prime del territorio: la palamita, tipo di pescato peculiare del Tirreno o la bottarga di Orbetello o il prosciutto di Cinta Senese, per “saldare tradizione e innovazione”. www.principefortedeimarmi.com
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DUBROVNICH 2. Eastwest Beach, Frana Supila 4 Siete a St. Tropez? No. in Croazia. Più precisamente a Dubrovnich, gioiello della Dalmazia. Molto più di un semplice beach club, qui si prende il sole di giorno, si sorseggia un drink al tramonto e si viene a cena la sera, magari scegliendo uno dei tavoli sulla spiaggia, con i piedi letteralmente nella sabbia. www.ew-dubrovnik.com
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CENA CON “SCALO” Come rendere le ore di scalo aereo piacevoli e iniziare così al meglio la vacanza? Sfruttando i tempi morti concedendosi una cena davvero top 3. BANGKOK. Al nahm, situato al pianoterra dell’hotel Metropolitan, cucina thai con incursioni europee grazie allo chef David Thompson. Provate il granchio in salsa di curry e cocco con lime per calarvi subito nei profumi e aromi asiatici, anche grazie all’atmosfera intima e rilassata. 27 South Sathorn Road, Tungmahamek, Sathorn. www.metropolitan.bangkok.como.bz/eat-and-drink/nahm 4. SAN PAOLO. È uno degli chef del momento e il suo D.O.M. sta diventando richiamo per tutti i viaggiatori golosi di passaggio nella capitale brasiliana. Lui è Alex Attala e la sua è una cucina attenta al territorio, ai suoi prodotti – come la pupunha, un particolare cuore di palma, e la priprioca, radice della regione amazzonica – e alla sostenibilità ambientale. Rua Barao de Capanema 549 Jardins, www.domrestaurante.com SINGAPORE. Materia prima di ottima qualità e attenzione alla stagionalità da Iggy’s, dal soprannome del suo fondatore Ignatius Chan. Inserito tra i 50 World’s Best Restaurant San Pellegrino, i suoi piatti sono ricordi dei suoi viaggi con ingredienti e accostamenti che si ispirano all’Europa, all’Asia e all’Australia. The Hilton Hotel, 581 Orchard Road Level 3. www.iggys.com DUBAI. Una cena nel ristorante più alto del mondo? Da At.mosphere, al 122° piano del Burj Khalifa, l’avveniristico grattacielo di cristallo a forma di prisma nel centro della capitale degli Emirati Arabi Uniti. Un concentrato di stile e personalità dove gustare le specialità dello chef stellato Dwayne Cheer, dalla carne wagyu al soft shell crab, dalle ostriche alle aragoste, godendo di un panorama mozzafiato. Nell’area lounge un’importante selezione di te provenienti dalle più rinomate piantagioni. Burj Khalifa, www.atmosphereburjkhalifa.com
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that’s nice a cura di Felice Limosani
LA COMUNICAZIONE (DAL LATINO CUM = CON, E MUNIRE = LEGARE, COSTRUIRE E DAL LATINO COMMUNICO = METTERE IN COMUNE, FAR PARTECIPE) NON È SOLTANTO UN PROCESSO DI TRASMISSIONE DI INFORMAZIONI. ANCHE UNA FEDERA PUÒ COMUNICARE! AMARE O AMARSI È SEMPRE VALIDO, SIA SE FOSSE QUALCUNO A DIRCELO, SIA SE FOSSIMO NOI STESSI A RICORDARCELO. LA COMUNICAZIONE È UNO DEGLI ASPETTI FONDAMENTALI DEL MARKETING ED È IL MEZZO ATTRAVERSO IL QUALE PASSANO TUTTE LE INFORMAZIONI. MA NON VUOL DIRE SOLO PUBBLICIZZARE. COMUNICARE AMORE RESTA SEMPRE LA PARTE MIGLIORE DELL’UMANITÀ, ANCHE SE SPESSO SE NE DIMENTICA. LOVE DOVEY PILLOWCASE SET, GREENHOUSE DESIGN STUDIO HTTP://GREENHOUSEDESIGNSTUDIO.COM
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KULTURA
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Da sinistra, in senso orario: un ritratto di Stefano Pilato; creature marine in multimateria riciclata. In basso: tagliere colllezione Pesce Fresco, KnIndustrie.
© Francesco Ferrara
A cosa stai lavorando? È il secondo anno in cui io e il mio amico collaboriamo, l’anno scorso abbiamo creato dei nidi di cicogna sugli alberi di una piazza di Livorno, con legno recuperato, e come base per testa e collo degli uccelli degli asciugacapelli. Cico Cico on the trees si chiamava. Quest’anno facciamo atterrare un’astronave in una piazza del centro, sempre con materiale di recupero. Un aneddoto curioso di uno dei “recuperi”? Ho realizzato una balena con un aspirapolvere: una mattina ho visto una ragazza che cercava di appoggiarlo al cassonetto ma non trovava il punto d’equilibrio. La guardavo e dopo due, tre tentativi, quando finalmente è riuscita, arrivo io a prenderlo di forza e a portarlo via. Inizialmente recuperavo in spiaggia, poi è diventata una ricerca più ampia. Siamo arrivati al punto che conoscendomi in tanti invece di buttare nel cassonetto portano a me! In un oggetto ci vedi già l’opera? Spesso sì. A volte nasce dal pezzo, ad esempio da una tavola consumata dal mare. Poi negli anni ci sono elementi che hanno acquisito una loro codificazione, materiali che so che mi servono per una pinna o la bocca di un pesce. Perché i pesci? È stato casuale, i primi pezzi che trovai sulla spiaggia mi ricordavano un pesce spada. Ho continuato con questo filone, all’inizio in maniera abbastanza realistica, poi più astratta. I pesci sono quelli che mi danno da vivere! C’è una richiesta costante… per fortuna! Ci sono momenti precisi in cui vai alla ricerca? Cerco di farlo coincidere con un momento di piacevolezza e di relax. D’inverno c’è tranquillità e solitudine sulle spiagge quindi è ideale. Però, ripeto, il raggio d’azione è totale, sto parlando appoggiandomi allo scooter e intanto mi guardo intorno! È capitato di non poter portare via qualcosa?
Stefano Pilato/ in arte Pesce Fresco. livornese doc, artista, l’ispirazione arriva da quello che il mare lascia sulla spiaggia. irriverente e scanzonato come le sue opere, vorrebbe avere due o tre vite, perché “se dormo non vendo pesci”/di Ilaria Maggi È un problema che mi perseguita. Lo spazio dove sono è piccolo, in un quartiere storico vicino al porto, devo continuare a vuotare e ri-riempire. Quanto ti influenza lo spirito livornese? Sempre. Un po’ di irriverenza, a volte irascibilità, ma al tempo stesso ironia e buona fede, per sdrammatizzare o incrementare l’aspetto grottesco. Ci tengo al positivo del livornese, che non è molto... ha aspetti deleteri, ma sarà la situazione ambientale... c’è il sole e diventa apatico, e va al mare... Prima di “darsi” ai pesci? Facevo il grafico pubblicitario, il che mi influenza. Sto facendo un lavoro in esclusiva usando mappe nautiche su cui inserisco sculture, forme grafiche, dove forte è il mio passato, ma non lo considero tale, lo uso per scopo artistico. Poi ho lavorato in un servizio psichiatrico, doveva essere una parentesi tonda e invece è diventata graffa... 4 anni fa ho preso questa strada, sono contento, mi ritengo una persona fortunata. Quanto ha dell’artista? L’ego e la vanità c’è, ma quando mi accorgo di parlare troppo di me mi fermo. Non mi piace chi si dà arie, la mia origine da grafico è un po’ distante dall’arte, basata su qualcosa di immediato. Ho bisogno di fare in continuazione. Capitano lavori su commissione? Sì, o per lo meno mi danno indicazioni poi faccio come mi pare. Ma sono rigoroso, è una scommessa anche adeguarsi alle richieste. Un’opera a cui sei legato? Tutte. Forse questa Balena di cui parlavo, ma anche il Piccolo Sceriffo, o pezzi che ho recuperato da anni ma non ho ancora usato. Ogni tanto li contemplo. Dove hai mangiato il miglior cacciucco? A casa di un amico, preparato dalla mamma! Sono un godereccio, mangio spesso fuori, è buono alla Cantina Senese, dove andrò tra dieci minuti! Ho fatto un’opera, Enjoy Cacciucco, concettuale. E poi ho brevettato una linea con il logo che riprende il lettering di Enjoy Coca Cola: T-shirt, gadget, ma voglio sfruttarlo commercialmente in maniera più completa.
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MEDITERRANEO DA SCOPRIRE Parti con Darwin Airline, le tue vacanze non sono mai state così vicine
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D’estate si vola su un’isola delle Baleari, scelta tutti gli anni come meta prediletta dai vacanzieri, per le sue due anime: quella più glamour e giovane, della movida notturna; e quella più silenziosa, fatta di mare e belle spiagge. È Ibiza, oggi ancor più vicina grazie alla nuovissima rotta estiva di Darwin Airline, studiata per offrire ai viaggiatori nuove possibilità per le vacanze: si parte ogni domenica, dall’8 luglio fino al 26 agosto, da Lugano, alle 10.00, e si atterra direttamente a Ibiza alle 12.15. Orari comodi anche per il ritorno, con partenza alle 13.25 e arrivo a Lugano alle 15.30. Esiste anche una formula “week end”, con partenza da Lugano e scalo a Ginevra, al venerdì, e rientro con volo diretto la domenica. E per chi volesse invece godere le bellezze del Bel Paese, un’altra fresca novità: con Darwin Airline si può raggiungere Catania in sole due ore,
partendo ogni sabato, da Lugano, alle 7.35 e tornando con un volo diretto da Catania alle 14.55. Le incantevoli località della Sicilia non sono mai state così vicine! E per tutte le rotte, il check-in all’aeroporto di Lugano è di 20 minuti solo prima della partenza. Darwin Airline ha sede a Lugano ed è stata fondata nel 2003 con lo scopo di offrire viaggi puntuali, veloci, di alta qualità. Propone anche charter per aziende, enti e Tour Operator internazionali e opera, per conto di Swiss International Airlines, la tratta Lugano-Zurigo, con quattro voli giornalieri. Prenotazioni su www.darwinairline.com, o al numero verde 800.789.568 dall’Italia, +41 848 177 177 dall’estero, o tramite agenzia viaggio.
DOVE MI PORTI? C’è chi ama il relax e chi non può stare fermo un attimo, c’è chi sceglie la meta per soddisfare il palato e chi secondo solidi principi ecologici. O ancora chi adora il mare, ma full option, e chi vuole essere circondato da una natura selvaggia… e voi quale destinazione scegliereste? testo di Ilaria Maggi
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COVERSTORY
Wild Life Italia. Selvaggia e solitaria, la zona sud-ovest della Sardegna cela paesaggi inesplorati, natura incontaminata, mare cristallino: all’Hotel Le Dune di Piscinas, www.leduneingurtosu.it Grecia. Sono tante le isolette del mar Egeo, alcune un po’ affollate, altre lasciate intatte: come Folegandros, dove domina il bianco e l’azzurro, rocce e natura brulla, greggi di pecore e cascate di bouganville. Al Blue Sand Hotel per non farsi mancare il comfort. www.bluesand.gr Botswana. Per avvistare i Big Five, si alloggia in una delle tende in perfetto stile coloniale del Mombo Camp, nella riserva sul Delta dell’Okavango. (in foto d’apertura) www.mombo.co.uk Ecuador. Isolate e custodi di specie animali rare, le isole Galapagos, nell’Oceano Pacifico, sono quanto di più selvaggio e per vivere l’esperienza appieno il Safari Camp, nove tende che come palafitte si ergono nel pieno della foresta. Intorno natura e il mare all’orizzonte. (in foto) www.galapagossafaricamp.com
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Profumo di mare Francia. O meglio Corsica, a sud, poco sopra Bonifacio, un angolo di costa con baia privata, macchia mediterranea dove sono adagiate le ville rustiche, dallo stile country chic del Domaine Murtoli. (in foto d’apertura) www.murtoli.com Filippine. Il Paradiso esiste ed è a Pamalican, isola privata a sud-ovest di Manila. Soggiorno ad Amanpulo resort il cui nome significa “isola pacifica” e non occorre aggiungere altro. (in foto) www.amanresorts.com/amanpulo/home.aspx Caraibi. L’isola di Anguilla è diventata il buen retiro dei vip, alla ricerca di sole, mare e ogni comfort. Al Viceroy Hotel, dall’arredamento di super design. www.viceroyhotelsandresorts.com/en/anguilla Cambogia. Un gioiello privato a soli 30 minuti dalla costa: è l’Isola di Song Saa. 27 ville con vista sull’oceano, sabbia bianca e pace totale. http://songsaa.com
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Gourmand
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Italia. Bianco e azzurro, luce e mare, per il ristorante Il Riccio, del Capri Palace Hotel & Spa, una splendida terrazza, con cucina a vista decorata dalle maioliche locali, dove gustare le delizie isolane, pesce freschissimo in primis, con aragoste, ricciole, polipi e moscardini e ovviamente i dolci ricci. (in foto) www.capripalace.com Italia. Sull’isola di Salina (Eolie) si va per il silenzio, il mare cristallino, ma soprattutto per la buona cucina annaffiata da una delle migliori cantine: a Capofaro Malvasia & Resort della famiglia Tasca d’Almerita il ristorante La vigna e il mare, guidato da un Jeunes Restaurateur d’Europe, Riccardo di Giacinto. www.capofaro.it Portogallo. È l’unico ristorante stellato – ben due – del Portogallo, all’interno del relais di charme Vila Joya in Algarve. A guidare la cucina l’austriaco Dieter Koschina, si può addirittura cenare alla “tavola dello chef”, solo 4 posti e lo chef al lavoro proprio di fronte a voi. (in foto d’apertura) www.vilajoya.com
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Eco
Grecia. Salvaguardare l’ambiente circostante è stata una delle priorità per Costa Navarino, rifugio di lusso in uno degli angoli più incontaminati e preservati del Peloponneso, grazie a un’architettura bioclimatica – di cui sono realizzate le ville e il resort – e una ripiantumazione degli ulivi. (in foto d’apertura) www.costanavarino.com Seychelles. Qui risiede un team di zoologi attivi costantemente nel recupero e nella tutela della flora e fauna isolane, uniche nel loro genere: siamo a Fregate Island, oasi lussureggiante e privata. (in foto) www.fregate.com Indonesia. Promuove un turismo sostenibile il resort Alila Villas Uluwatu sull’isola di Bali, il primo ad aver ottenuto la certificazione più alta come eco design e risparmio energetico di tutta l’Indonesia. Oltre ad avvalersi della comunità locale così da promuoverne le attività. www.alilahotels.com/uluwatu Costa Rica. A El Silencio Lodge avete a disposizione addirittura un Eco-concierge che vi accompagna alla scoperta della cultura locale e della natura. E tra le attività proposte, il “tree planting” per salvaguardare l’ecosistema. www.elsilenciolodge.com
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Spagna. Tra i più bei green d’Europa, con vista mare e sole 325 giorni all’anno, al Marbella Club Hotel – Golf Resort & Spa con campo 18 buche – par 72. (in foto) www.marbellaclub.com Repubblica Domenicana. Sull’isola dei Caraibi non c’è solo il mare: i più avventurosi possono praticare il Canopy Tour, che consiste nel lanciarsi da un albero all’altro appesi a delle funi, al Casa Bonita Tropical lodge. www.casabonitadr.com Oman. Destinazione molto in, al Six Senses Zighy Bay si arriva via terra, via mare oppure via parapendio per abbracciare la vista dell’intera baia da una prospettiva davvero insolita. (in foto d’apertura) www.sixsenses.com/SixSensesZighyBay/index.php Maldive. Su una delle tante isolette sparse nell’Oceano Indiano, al The Residence Maldives ci si dedica a una delle attività più in voga: immersioni, per ammirare i meravigliosi fondali e le tante varietà di pesci. www.theresidence.com
Sport & Leisure
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Relax Italia. Si vive l’esperienza delle terme al chiaro di luna alle Terme di Saturnia Spa & Golf Resort, dove dal 23 giugno fino a inizio settembre, le sue piscine termali grazie alla sorgente al centro del resort – con idromassaggio, percorsi vascolari, cascate a effetto tonificante – restano aperte dalle 22 alla 1 di notte. www.termedisaturnia.it Francia. In Provenza, più precisamente nella regione del Var, a Tourrettes, è custodito il Four Seasons Resort, dove lasciarsi sedurre dalla pace che regna intorno o da uno dei tanti trattamenti e massaggi proposti all’interno della Spa. (in foto d’apertura) www.fourseasons.com/provence India. Yoga e ayurveda con terapie di purificazione profonda del corpo nei 2500 mq di spa dell’Ananda Resort in the Himalayas, www.anandaspa.com Marocco. Olio di argan e sapone nero sono i due ingredienti più usati all’interno di una delle Spa più belle al mondo, quella all’interno de La Mamounia, leggendario hotel di Marrakech. (in foto) www.mamounia.com
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UN’ESTATEALMARE
MA CHE SPLENDIDA
CINQUANTENNE
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1962-2012: la Vip Coast sarda, più vitale che mai, festeggia il mezzo secolo con eventi d’eccezione e itinerari inediti, tutti da scoprire
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testo e illustrazioni di Maria Rita Macchiavelli
Esiste soltanto una coetanea di Madonna in grado di contenderle il primato di fama, glamour, fascino e vigore. Non è una persona, ma un luogo: la Costa Smeralda, che quest’anno compie ufficialmente mezzo secolo. Cinquant’anni portati sulla cresta dell’onda, o meglio delle onde, quelle di un mare limpido come nessun altro, dove si fonde l’azzurro del cielo e il verde della macchia mediterranea fino a creare quella tonalità smeraldo che, alla fine degli anni Cinquanta, stregò il giovane principe ismaelita Karīm al-Husaynī, Sua Altezza l’Āgā Khān IV. Personaggio singolare, dotato di uno spirito imprenditoriale mirabolante, nel giro di pochi anni riuscì a trasformare quell’angolo aspro e selvaggio di costa sarda in un paradiso destinato al jet set nostrano e internazionale e non badò certo a spese nel trasformare oltre 30 mila ettari di splendida costa nel più ambito “refuge pour riches” del Mediterraneo. All’inizio degli anni ’60 reclutò gli archistar dell’epoca, Michele Busiri Vici, Luigi Vietti e Jacques Couelle per progettare ville e alberghi archetipi di uno stile architettonico
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destinato a diventare per tutti lo “stile Sardegna” e adesso, estate 2012, si festeggiano i cinquant’anni dell’impresa con una serie di eventi di rilievo. Primo fra tutti il concerto di Elton John, che il 16 luglio si esibirà all’Hotel Cala di Volpe, consueto palcoscenico estivo per gli artisti più famosi del mondo. Poi, dalla musica sotto le stelle, ai pranzi “con” le stelle. Questa volta quelle ambitissime che la guida Michelin attribuisce ai migliori chef. Dal 21 giugno al 27 settembre, ogni giovedì, i cuochi stellati membri del Chic (Charming Italian Chef ) si alterneranno alla guida dei ristoranti Starwood per proporre rielaborazioni in chiave locale di loro storiche ricette. Poi ancora la mostra fotografica itinerante “50 years of natural glamour”. 40 scatti d’eccezione selezionati dall’archivio di Nello di Salvo, fotografo dell’Aga Kan e testimone della leggenda “smeralda” abitata da personaggi come i Principi di Monaco (Grace e RanieriIII), Peter Sellers e Ringo Starr, Margaret d’Inghilterra e Soraya. Per cavalcare l’emozione “vintage” le cene danzanti di Ferragosto rigorosamente anni ’60 e ’70. La sera del 14 agosto l’appuntamento è all’Hotel Romazzino e il 15 al Pitrizza. Ma non solo di mondanità si nutre la Costa. Questo angolo di bell’Italia sa rinnovarsi in una continua avant-garde come accade a Porto Cervo, il centro più vivace della Costa Smeralda dove da pochi anni è nata la “Promenade du Port”. Un’idea coraggiosa, perché questa piccola isola di 350 metri è un concentrato di eleganza, di lusso senza ostentazioni e di stimoli culturali. Una sfida intrapresa con la direzione di Andrea Brugnoni la cui mission è quella di sfatare il cliché di una Costa Smeralda vista solo come palcoscenico del gossip. La “Promenade du Port” si sviluppa tra il Porto Vecchio e la piazzetta di Porto Cervo. Sembra un borghetto di paese, protetta da piccoli portici in stile sardo che accolgono boutique particolari, gallerie d’arte internazionali, caffè, ristorantini, lounge bar e negozi di design. Ed è qui la novità. Nella pagina accanto: la Costa Smeralda vista dalla spiaggia dell’Hotel Romazzino. In questa pagina: dall’alto, il ristorante Romazzino, al centro i portici dell’Hotel Cala di Volpe e in basso la balconata della Promenade Du Port.
Insieme agli yacht più belli del mondo (L’Eclipse di Abramovich o l’Atzeca del messicano Salinas Pliego qui sono di casa) in Costa è approdato il design. Una sfida culturale che vede in prima linea lo Spazio Rossana Orlandi, la guru milanese dello stile che ha portato in Italia l’eccellenza del design contemporaneo, qui con una
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In alto: il design approda in Costa allo Spazio Rossana Orlandi nella Pomenade du Port di Porto Cervo. Sotto: una delle barche scultura in vendita presso la Libreria dell’Isola sempre in Promenade.
selezione dei suoi pezzi unici. Ancora avanguardia internazionale tra arte e design con la presenza di gallerie di fama come la Gallery Fumi di Londra, la Louise Alexander Gallery e la Bel Air Fine Art di Ginevra. Poi un susseguirsi di luoghi speciali, come lo store “Society”, il nome che ha reinventato il modo di vestire la casa con i suoi famosi lini tinti in capo e i tessuti tecnologici adorati dagli interior designer o l’Atelier à Parfum di Lady Lu dove farsi creare un profumo personale a “misura di pelle”. Su misura anche gli zoccoli della designer Patrizia Shelabarger (quella degli occhiali da sole di culto) realizzati al momento da un maestro artigiano nella boutique Patty Paillette. Ancora design esclusivo per borse e scarpe della creativa tedesca Judith Orlishausen. Tutto qui sa di pezzo unico come le coloratissime Vespe icona anni’60 restaurate da Scooter Vintage, il negozio sotto i portici dove i “paperoni” di tutto il mondo che scendono dagli yachts si contendono i modelli più originali. C’è comunque ancora qualcosa di unico in Costa Smeralda che non è in vendita: il mare e l’entroterra. Quello che fece innamorare il giovane Āgā Khān è ancora tutto lì da godere. Spesso rapiti dalla bellezza delle acque cristalline, ci si dimentica di visitare l’entroterra che riserva tuttora stupende sorprese. Un giro
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con il trenino verde della Sardegna che va da Arzachena a Palau con una sosta doverosa al paesino di Martis per vedere la quasi sconosciuta Foresta Pietrificata di Carucana: il resto di un bosco del Miocene sul fondo di un antico lago. Un’escursione al Parco archeologico di Arzachena-Costa Smeralda con una visita al complesso nuragico di La Prisgiona aperto al pubblico da pochissimi anni, una scampagnata alla ricerca di un agriturismo dove mangiare un’autentica zuppa gallurese. Un aiuto arriva dal sito del COTA, il Consorzio Operatori Turistici di Arzachena (www.cotaonline.it) sempre esaustivo e aggiornatissimo. E per finire i festeggiamenti della splendida cinquantenne non resta che vedere la Costa Smeralda dall’alto. A San Pantaleo il paesino arroccato sui monti di Cugnana, dove non può mancare un giovedì speso tra le bancarelle di uno dei più bei mercatini estivi della Sardegna e un aperitivo seduti all’ombra dei tigli dell’antica piazzetta. E se ancora la voglia di shopping non fosse sedata, non si può lasciate il paese senza aver fatto una sosta nella boutique di Yashu e Prem, geniali stilisti che è riduttivo definire originali. Ma si sa, questa è la Costa.
In basso, in senso orario: uno scorcio dell’antico nuraghe la Prijona; particolare di “cascjatini” e “preschi”, tipici dolci sardi; una air view del golfo di fronte all’Hotel Cala di Volpe.
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BOTTA E RISPOSTA CON SIMONA GALLARATE DIRETTRICE DEL NEGOZIO SOCIETY La “Promenade du Port” è davvero un luogo così speciale? E’ il terzo anno che vengo in trasferta da Milano per l’apertura estiva del negozio Society e l’esperienza della Promenade du Port è una continua evoluzione, in vera controtendenza. Anche per noi è stata un po’ una sfida, sa, il corredo per la casa non fa parte del consueto shopping vacanziero. Invece per chi possiede le ville nei dintorni e per chi approda con le barche, trovare le collezioni “Home couture” di Society è un po’ come sentirsi al centro del mondo. Noi siamo a New York, Sidney, Parigi… In Promenade non si vedono le solite firme, è diversa anche la clientela? Di qui passano tutti ma sicuramente il pubblico che ama la Promenade è quello che riconosce l’eleganza fatta di particolari, il lusso delle cose non troppo esibite oppure in contrapposizione il fascino della cosa eccentrica, pensata, fatta per chi ha una forte personalità. Non le sembra inadeguato il soprannome di “Cultural District” per la Promenade? Per niente. In pochi metri qui si concentrano gallerie d’arte, spazi con l’avanguardia del design e una libreria che organizza incontri letterari, booksigning con gli autori e letture. Un posto così come lo vorrebbe chiamare?
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BUSINESSHISTORY
BUSINESS 2.0 Nascono un po’ per sfida, un po’ per combattere la crisi. Si sviluppano sulla rete e sono il frutto della mente creativa di giovani che si mettono in gioco, nella convinzione che il lavoro non solo si cerca, ma si può anche creare. Parliamo di start up
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testo di Alessia Merati
Parlare di start up oggi significa andare a scovare energie nuove nel nostro Paese, che potrebbero creare crescita, sviluppo, innovazione. Negli ultimi tempi si è registrato grande fermento intorno all’argomento, grazie anche all’istituzione da parte del ministro Passera di una task force, che si occuperà di attività legate alla web economy: tra i membri, Riccardo Donadon, fondatore di H-FARM. La sfida: sconfiggere la diffidenza diffusa nei confronti dell’economia digitale e della rete. C’è un’altra Italia che sta crescendo nei cascinali di Ca’ Tron, dove ha sede H-FARM, prima venture incubator italiana, la cui mission è favorire lo sviluppo di start up basate su innovativi modelli di business, fornendo il seed capital necessario all’avvio delle operazioni. E la scelta della location non è casuale, come ci confida Donadon, “nasce dalla mia volontà di ridare vita a queste tenute agricole, che in passato sono state protagoniste di uno sviluppo economico rurale e che oggi invece possono rivivere grazie all’economia digitale”.
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In apertura: Riccardo Donadon, fondatore di H-FARM. A destra e in basso: i cascinali di Ca’Tron, dove i giovani hanno la possibilità di lavorare collegati a internet stando anche sotto un albero. Sotto: l’Open day di Italia Start Up, cui ha partecipato il ministro Passera.
Ma far incontrare investitori e start upper non è semplice: nonostante le nuove iniziative si muovano su internet e abbiano quindi una platea virtuale molto ampia, spesso il network di conoscenze non supera i confini del territorio, del passaparola. Qui entra in gioco il progetto coraggioso di SiamoSoci, primo marketplace online, che permette alle start up non quotate di raccogliere capitali da finanziatori privati. Come spiega il cofondatore e CEO Dario Giudici, l’idea di SiamoSoci nasce da un’esperienza concreta di private banking: “Negli ultimi anni abbiamo seguito i nostri clienti non solo su investimenti sul mondo del quotato, ma anche su iniziative nascenti che ci venivano da loro stessi presentate; oppure erano progetti che arrivavano sul nostro tavolo e, quando vedevamo qualcosa di particolarmente intelligente, lo proponevamo”. Ecco allora
SiamoSoci, il cui scopo è creare un ponte di collegamento tra investitori e start up, rispondendo così alle nuove esigenze del mercato. Quelle presenti sulla piattaforma non sono semplici business ideas, ma sono start up scelte per il progetto, il team credibile e sono aiutate a rendere il loro business trasparente e leggibile. La sfida è allargare la platea degli investitori, avvicinando a progetti innovativi anche imprenditori, professionisti e manager, i quali non portano solo capitale, investendo in attività che conoscono, capiscono, ma anche competenza e esperienza (www.siamosoci.com).
TRE DOMANDE A: UNO SCAMBIO DI BATTUTE CON RICCARDO DONADON Perchè fondare H-Farm? Nel 2003 ho lasciato E-TREE perché volevo fare ancora qualcosa di mio e nel 2004 mi sono dedicato al giardinaggio. Ed è tagliando l’erba e curando il mio giardino che ho pensato che sarei ripartito in mezzo ai campi. Sono partito con l’ingenuità ed il romanticismo di realizzare una piattaforma che potesse aiutare i giovani a realizzare il loro sogno. Cosa vorrebbe cambiasse nel nostro Paese? Vorrei che cambiasse la mentalità. Vorrei che la televisione e i giornali raccontassero ogni giorno le storie di ragazzi o imprenditori che ci provano e ce la fanno. Vorrei non vedere più invidia per chi riesce, sarcasmo per chi sogna, critiche per chi si prende dei rischi. Vorrei un paese consapevole del suo passato ma proiettato a costruire un futuro ancora migliore. Quali i vantaggi dei nuovi modelli di business? Sicuramente l’esplosione dell’economia digitale è molto importante per la ripresa economica. Apre uno scenario ricco di opportunità per i giovani che possono comprendere rapidamente questo cambiamento ed entrare nel mondo del lavoro con energia fresca. Viviamo un momento storico che offre moltissimo a chiunque abbia un progetto e la voglia di metterlo in pratica. Non nego l’immobilismo, la gerontocrazia. Ma piangersi addosso non è la soluzione. Il resto del mondo, perché è su questa scala che bisogna ragionare, non è un paese per vecchi. Avete un polo educativo d’eccellenza? Sì. Nel 2011 è nata Digital Accademia, prima scuola di digitale in Italia. A marzo è partito il primo MasterLab (il secondo a ottobre) in Digital Economics & Entrepreneurship rivolto a chi vuole fare una start up, ma anche crescere e lavorare nel digitale. www.digitalaccademia.com
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Matteo Cascinari, Alberto d’Ottavi, Nicola Junior Vitto, founder team di Blomming, piattaforma di e-commerce, per vendere oggetti online senza intermediari. Ha vinto il Premio Nazionale per l’Innovazione. www.blomming.com Come nasce? Da Nicola Junior Vitto, che ha apprezzato la potenza del commercio elettronico, potenziato con i social network. Con Alberto D’Ottavi il modello ha preso la forma attuale e si è affermato creando la prima esperienza di social commerce. A chi si rivolge? Blomming si rivolge alla cosiddetta “coda lunga”: individui, artigiani, negozianti, piccole e medie imprese che si avvicinano al commercio elettronico. Il punto di forza? L’estrema semplicità di utilizzo. In pochi minuti si può aprire un negozio online, senza la necessità di avere competenze tecniche particolari, senza costi, senza burocrazia. E il negozio crato su Blomming può essere trasportato sul proprio sito, blog, pagina facebook. Gianni Gaggiani, fondatore di Grow the Planet, Social Web Application per appassionati e professionisti di orticoltura. www.growtheplanet.com Come nasce? Dalla mia esperienza di blogger su Florablog.it dove ho dato libero sfogo alla mia passione per le piante e dove ho potuto imparare tanto sul rapporto con gli utenti e sulle loro reali necessità. A chi si rivolge? Avendo come obiettivo quello di diffondere la coltivazione dell’orto e l’autoproduzione di ortaggi, si rivolge a tutti, anche a chi ha poco tempo, poco spazio o vive in città; e anche a chi si dichiara “pollice nero”! Il punto di forza? L’aspetto che rende speciale Grow the Planet è che finalmente una tecnologia Internet riesce ad uscire dal puro ambito virtuale e ha il coraggio di “sporcarsi le mani” e occuparsi di qualcosa di reale. Andrea Lorini, Co-founder di Styloola, social fashion platform che intende fornire uno strumento utile e divertente per lo shopping online. www.styloola.com Come nasce? Con un duplice obbiettivo: aumentare la percentuale del commercio moda che viene mediata digitalmente; offrire uno strumento utile e divertente per vestirsi meglio spendendo meno. A chi si rivolge? Alle donne tra i 15 e i 35 anni, ma viene incontro alle esigenze di tutti: il blogger affermato che amplia le possibilità di interazione, la fashion victim che tiene traccia delle tendenze, la casalinga che vuole vestirsi meglio spendendo meno grazie allo StyleWizard. Il punto di forza? “Milanesità” e “Italianità”. Crediamo che questi possano essere fattori decisivi nel settore della moda, sia la creatività italiana, sia la possibilità di trovare sul territorio milanese i contatti e le risorse umane più preparate nel settore.
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ARIA NUOVA IN CITTÀ Una boccata d’aria fresca. È quella che vogliono portare a Milano e in Italia in generale, per smuovere, e forse un po’ cambiare, il mercato e il sistema dell’arte. Loro sono Artcurial, casa d’aste giovane per i giovani testo di Ilaria Maggi
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“Siamo la prima casa d’aste francese, abbiamo più di 20 specialità quindi spaziamo dall’arte antica alla moderna, dai gioielli alle auto d’epoca, dai fumetti al design, alle Hermes vintage; siamo una casa d’aste piuttosto completa”. Si presenta così Gioia Sardagna Ferrari, giovane direttrice di Art Curial, veneziana d’origine ma da anni in giro per il mondo, vanta un curriculum che vede studi di arte alla Sorbona di Parigi e collaborazioni con la Gagosian gallery di NY. Una casa d’aste relativamente giovane – “festeggiamo i dieci anni in autunno” – che vuole rivolgersi ai privati – “in Francia abbiamo già un network che tocca privati e galleristi; in Italia ci siamo resi conto di essere più conosciuti da galleristi e mercanti” – e soprattutto ai giovani. E che dopo le sedi di Bruxelles e Pechino ha scelto Milano, con un’inaugurazione a inizio maggio e due giornate di expertise aperte al pubblico, perché “la casa d’aste ha un approccio semplice e spero che la gente si sia resa conto che non c’è una barriera tra il mondo reale e il mondo delle aste”. Come si pone Artcurial nel sistema arte? La volontà di Art Curial è quella di essere un polo culturale di base, non solo una casa d’aste, ma anche una libreria d’arte: abbiamo dibattiti, conferenze, un consulente scientifico – l’ex direttore del Musée d’Orsay, Serge Lemoine; un polo scientifico, con diverse specialità: siamo stati i primi ad avere aste come l’art graffiti, l’arte indiana contemporanea, poi in tanti hanno seguito questa strada ma siamo stati i primi a prenderci dei rischi su delle specialità dove gli altri non si erano ancora cimentati. In autunno organizzeremo qui a Milano conferenze, dibattiti, un programma culturale scandito ed è la stessa cosa che vorremmo fare a Bruxelles. Il mondo delle aste non deve essere solo mercato. Sono andata un paio di settimane fa a una tavola rotonda sul diritto di seguito, erano presenti galleristi, artisti, tutti gli attori del mercato e c’è stato un in-
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teressante scambio di idee. Questo è quello che vorremmo fare. Perché Milano? Perché abbiamo da sempre un buon numero di clienti italiani e volevamo offrire un servizio su misura. Questo si può fare solo con una vicinanza geografica. Io per prima volevo sviluppare il network e toccare una clientela diversa. Milano è un mercato interessante perché è una delle città più attive d’Italia dove ci sono tante collezioni e tanti appassionati d’arte, ma è tutto un po’ nascosto, discreto, che è un bene, però è vero che sono più difficili d’approccio. È anche un challenge scoprire le passioni delle persone mentre in Francia quando una persona ha una collezione di solito si sa. Ci sono differenze tra la clientela italiana e quella francese? Diciamo che in Francia sempre di più i giovani sono protagonisti del mercato, comprano magari stampe, che hanno un costo più basso; in Italia ci arriveranno un po’ alla volta, i giovani sono ancora titubanti ma, essendo una casa d’aste, giovane ci terremmo molto a toccare questa fascia di mercato. Quale il ruolo di una casa d’aste nel sistema arte? La casa d’aste è il termometro del mercato. Lo guida o lo asseconda? Su tanti artisti lo guida, per artisti magari non molto in voga, basta che facciano un super prezzo in un asta e tutti cominciano a riconsiderarli. Il mercato è cambiato, un tempo erano le gallerie e i galleristi a dare la temperatura del mercato, oggi sempre più la referenza sono le case d’aste.
In apertura: una delle sale dello Spazio Vhernier a Milano dove si è svolta l’inaugurazione di Artcurial lo scorso 11 e 12 maggio, con un’esposizione, due giornate di expertise e un’asta in beneficienza (photo: Stefano Massè). In questa pagina, da sinistra: Gioia Sardagna Ferrari, direttore in Italia; Francis Briest, copresidente di Artcurial, insieme a François Tajan, qui nelle vesti di battitore; la sede di Bruxelles e quella parigina in avenue Montaigne.
Cosa ne pensa delle fiere d’arte? Io frequento le fiere, sono un altro modo per sentire la temperatura, per capire che cosa tira, a cosa le persone sono interessate, quali sono i gusti del momento. È importantissimo per chi lavora nelle case d’aste avere un contatto diretto con il mercato e il contatto reale sono le fiere. Com’è l’andamento del mercato in questo momento? In Italia la crisi si sente, in Francia devo dire un po’ meno, nel 2011 abbiamo avuto il nostro miglior anno, abbiamo fatto +27%, probabilmente perché i beni artistici sono considerati beni rifugio quindi sempre di più la gente investe nell’arte. O vende un’opera se ha bisogno di realizzare rapidamente. Ma l’acquisto di un opera d’arte va fatto per passione e non per mero investimento... Sono d’accordo, io stessa sono collezionista quindi compro per passione ma purtroppo il mercato non funziona solo così, ci sono coloro che investono in un’opera d’arte perché hanno una somma di denaro da destinare in questo modo. Chiaramente ci sono i collezionisti di cuore, ma sarebbe sbagliato credere che il mercato funzioni solo così. C’è forse più il rischio di prendere cantonate se si pensa solo al lato economico? Io colleziono da quando ho 18 anni – in particolare giovani artisti – ed è stata una sola la volta in cui ho comprato un’artista che pensa-
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Dall’alto in senso orario: alcuni Top Lots del 2011, come Andy Warhol, Detail of Renaissance paintings (Sandro Botticelli, Birth of Venus) (1984); Ferrari 275 GTB/4 Berlinette Pininfarina (1968); Georges Rouault, Correspondance inédite à Claude Roulet; la Birkin di Hermès; Jean-Michel Basquiat, Santo (1985).
vo potesse salire nelle sue quotazioni, credevo nell’artista ma non mi piacevano più di tanto le sue opere, fatto sta che l’opera l’ho mandata nella mia casa a Venezia, per non vedermelo al muro, perché una cosa è vivere con qualcosa che ami... E ho pensato “ben mi sta”. Ci sono settori, come l’arte contemporanea rispetto all’antica, che risentono di più la crisi? Con la crisi sono stati eliminati tanti artisti contemporanei giovani perché il mercato era arrivato a un tale livello di speculazione che i prezzi di certi artisti poco conosciuti erano al pari di un disegno di Matisse... ci deve essere un equilibrio, non era possibile continuare così. La crisi è servita a ripulire e a lasciare spazio alla qualità. È un mercato sempre più selettivo. Cosa ne pensa delle aste on line? Credo sia il mercato del domani. Anche le nostre aste si possono seguire on line. Con la vita frenetica che abbiamo non sempre ci si può spostare, seguendo l’asta on line è possibile vede come se si fosse nella sala, a differenza che al telefono dove hai solo una parte della realtà. Abbiamo avuto investimenti anche su 40-50 mila euro di compratori on line, cosa che non avrei mai creduto fino a qualche anno fa. È un mercato che sta cambiando. Tra gli artisti più ricercati? Boetti, chiaramente Fontana, Castellani, Bonalumi. Funziona molto anche a mode. Non c’è la volontà di organizzare aste a Milano?
No, la strategia è quella di centralizzare tutto a Parigi, anche a Bruxelles e Pechino non faremo aste. In realtà è il contrario di quello che fanno Sotheby’s e Christie’s. La nostra idea è quella di riunire e dimostrare che sul mercato francese un’opera d’arte si può vendere bene così come in America o in Inghilterra perché il mercato è mondiale. Abbiamo fatto un record del mondo su un quadro di De Staël, pochi mesi fa venduto a otto milioni di euro, avrebbe fatto lo stesso prezzo a NY o a Londra? Chissà, però il nostro scopo è dimostrare che il mercato francese è forte e internazionale. Il collezionista tipo? Nel nostro mestiere hai a che fare con diverse tipologie di persone che si appassionano per una cosa piuttosto che per un’altra, è una società eclettica. Prendi ad esempio lo street art: ci sono tante signore di una certa età che comprano i graffiti, non lo diresti mai. Hai qualche sorpresa ogni tanto. Poi ci interessa coinvolgere i giovani: in Francia per esempio ho creato un gruppo di young collectors con i quali facciamo visite agli atelier d’artisti, mostre in preview, visitiamo collezioni private. Mi piacerebbe poter toccare un pubblico così in Italia, che dovrebbe essere preso per mano. Ricorda la sua prima asta? Certo! C’erano tutti artisti del XX secolo italiano, da De Chirico fino a un paio di proposte di giovani artisti contemporanei che proponevo come investimento quindi mi divertivo molto perché parti dagli storici e arrivi fino ai contemporanei.
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WHAT’ Relax in città
Estate in Salento
Voglia di mare, di sole e di relax, voglia di vacanza. Un suggerimento? Il primo Equinoxe Resort Le Capase in Puglia, che inaugurerà il 15 luglio a Cala Badisco, nel cuore del Parco Naturale Regionale Costa Otranto. A due passi dal mare, il resort è frutto del recupero di un immobile degli anni ’70 e richiama le eleganti masserie del Salento, utilizzando materiali locali e lavorazioni artigianali. Potrete nuotare in una grande piscina a sfioro, che si armonizza con il paesaggio circostante o cenare al ristorante, che ha un’incantevole vista sul mare: la cucina è curata da un rinomato chef, che allieterà i vostri palati con piatti golosi della tradizione salentina. www.equinoxe.it
STREET FOOD
Punta sulla generazione di chef anticonformisti e rock’n roll il nuovo appuntamento per Le Fooding, a Milano, questa volta il 4 e 5 luglio. Tema sarà “Pelle all’arrabbiata”: perché? Per la passione dei suo cast di chef per i tatuaggi, oltre che per la cucina. Un gruppo di giovani un po’ fuori dagli schemi della gastronomia e pronti a mettere in tavola uno street food contemporaneo. Tra i protagonisti Andreas Dahlberg e Wade Brown (Bastards, Malmo), Vinny Dotolo e John Shok (Animal, Los Angeles), Eugenio Roncoroni e Beniamino Nespor (Al Mercato, Milano). Atmosfera street grazie alla location, la Segheria di via Meda 24 e al dj set di Nicola Guiducci. www.legrandfooding.com
BOLLICINE IN SPIAGGIA
Non bisogna per forza aspettare il rito dell’aperitivo: Moët Ice Impérial è così fresco e fruttato da essere perfetto anche di giorno, in spiaggia, per rendere ancora più piacevoli – e glamorous – i pomeriggi passati al sole, nel totale relax. L’elegante bottiglia total white è un invito a un inimitabile drinking experience, che voi siate a bordo piscina, in un roof garden o seduti su una terrazza vista mare. Servito in grandi calici, guarniti con foglie di menta, una scorza di lime o un tocco di frutti rossi per esaltarne freschezza e aromi. Ora anche in formato Magnum. www.moet.com
Mancava una Spa la prairie a Milano. Ma a partire da luglio, i tanti estimatori ancora in città avranno il loro indirizzo di culto dove dedicare il tempo solo a se stessi. La Spa nasce all’interno del Four Seasons Hotel di Milano, un nome una garanzia, che si riflette anche in questa nuova oasi di benessere, il cui design è stato affidato a Patricia Urquiola. Ceramica, bassorilievi color cipria o beige spigato, rovere e travertino fumé, tutti i materiali sono volutamente italiani e rifiniti con serigrafia o laser, per creare un forte impatto emotivo. 7 sale trattamenti viso, corpo e massaggi, sauna e bagno turco, pool, jacuzzi, area fitness e hair spa, affidata al metodo Rossano Ferretti, compongono questo rifugio di beauty&wellness, con trattamenti firmati la prairie, che uniscono puro benessere e alte prestazioni. www.fourseasons.com/milan
Londra in stile Bulgari È l’anno di Londra: il Giubileo della Regina, le Olimpiadi in vista, e dove poteva scegliere Bulgari di aprire il suo terzo hotel – dopo Milano e Bali – se non qui? Vicino a Hyde park, nel quartiere di Knightsbridge, un edificio dalle linee essenziali, tutto realizzato da produttori italiani che hanno lavorato artigianalmente e su misura. Filo conduttore l’argento, di cui si compongono le decorazioni e i dettagli. Su design di Antonio Citterio e Patricia Viel and Partners, ha inaugurato lo scorso12 giugno le sue 85 camere e suite, il bar e il ristorante dove trionfa ancora una volta il made in Italy con menu ispirati alla tradizione. Completano l’hotel la Spa su due piani, un cinema privato e una cineteca ben fornita. Il tutto creato secondo i requisiti di massima sostenibilità ambientale. www.bulgarihotels.com
’SUP Appassionati di lirica? Per non perdervi neppure un evento del 90esimo Festival Lirico all’Arena di Verona (fino al 2 settembre), ora c’è una App che fa al caso vostro. Sviluppata per iPhone, iPad e dispositivi Android, permette di acquistare direttamente i biglietti per le serate, scegliere il posto e scoprire trame e curiosità di una delle 50 serate in programma. www.arena.it Questo non è (solo) un albergo Cosa succede quando un famoso chef decide di darsi all’ospitalità? Nasce un resort che è un viaggio esperienziale attraverso tutti i sensi. A partire ovviamente dal gusto. L’idea è di Antonello Colonna, chef romano, che ha creato Antonello Colonna Vallefredda Resort & SPA. Alle porte di Roma, a Labico, un luogo che non può definirsi solo resort: è casa privata, albergo, azienda agricola, ristorante, temporary gallery e spazio per eventi. Soddisfatta la vista con il meraviglioso panorama, appagato il palato e l’olfatto con le prelibatezze preparate dal Resident Chef Adriano Baldassarre, con la supervisione di Antonello Colonna, il centro benessere completa l’esperienza rilassando l’udito e stimolando il tatto. www.antonellocolonnaresort.it
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Fondazione Bisazza Ha inaugurato a giugno, la Fondazione Bisazza, un nuovo spazio culturale dedicato al design e all’architettura contemporanea, voluto dalla famosa azienda di mosaici. Nella sede di Montecchio Maggiore (Vicenza), su un’area di circa 6000 metri quadrati, in passato riservata alla produzione aziendale, recuperata grazie al progetto di riqualificazione dell’architetto Carlo Dal Bianco, la Fondazione ha l’obbiettivo di interagire e dialogare con fondazioni e musei di design e architettura creando un network per la presentazione di progetti inediti in Italia. Accoglie infatti una ricca collezione permanente con opere e installazioni in mosaico – figurano Aldo Cibic, Jaime Hayon, Alessandro Mendini, Fabio Novembre, Andrée Putman, Ettore Sottsass e Marcel Wanders – e mostre temporanee. Come quella inaugurale, John Pawson - Plain Space. www.fondazionebisazza.it
UN PATRIMONIO DA SALVARE
È il settimo anno di collaborazione tra La Mer e Oceana, la più grande organizzazione internazionale per la difesa degli Oceani. L’8 giugno si è festeggiata la Giornata Mondiale degli Oceani e La Mer continua a sostenere la Campagna di Protezione degli Habitat che mira a sensibilizzare l’opinione pubblica non solo sulla bellezza e la potenza rigenerante del mare, ma anche sulla sua fragilità. Ha così creato la crema in edizione limitata, in un vasetto da 100ml ispirato all’Oceano e ha contribuito mediante una donazione. Una collaborazione che coinvolge tutti, grazie al concorso fotografico “Gli Oceani La Mer”, in collaborazione con National Geographic: fino al 31 luglio, è possibile presentare fino a tre fotografie al sito www.nationalgeographic. com/LaMerOceans, sarà un esperto di National Geographic a giudicare e a scegliere il vincitore. www.lamer.com/ worldoceansday
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aroladichef
massima collaborazione, nessuna competizione/quella tra Andrea Berton e Gennaro Esposito de La Torre del Saracino. Appuntamento questa volta in Costiera per FestaVico, per parlare di passione, sacrifici e lanciare un messaggio alle nuove generazioni /a cura di Andrea Berton
© Cristian Parravicini e Guido Rizzuti
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Gennaro Esposito: ogni giorno ci dicono “faccio l’avvocato, ma voglio fare lo chef”, “faccio un altro lavoro, ma mi piace troppo la cucina”, insomma tutti guardano questo mondo dalle notizie che arrivano dai giornali, dalla tv, spesso hanno una percezione un po’ deformata, distante dalla realtà, perché la ristorazione italiana è fatta da persone speciali, che hanno fatto grandi sacrifici, lunghi percorsi formativi, tanta gavetta. Spesso tutto questo non è percepito nel modo adeguato, a volte sembra tutto un grande show, altre volte sembra un lavoro facile, invece come tutti i lavori anche la cucina è un lavoro complesso, che richiede tanta passione, manualità, esperienza. Andrea Berton: quando ho iniziato io non era tutto così mediatico, se ti fai prendere dall’entusiasmo mediatico parti subito male. Devi avere passione, entusiasmo, quando ho iniziato io, in tempi non sospetti, in pochi sono riusciti a fare bene. Bisogna studiare, impegnarsi sotto vari aspetti, chi lo faceva solo perché pensava di poter trovare lavoro facilmente, dopo pochi anni è stato completamente smentito. GE: io ho cominciato a lavorare giovanissimo perché ne avevo bisogno, oggi non è più così; quindi vedere un giovane che fa una scelta di sacrificio così forte non avendone un bisogno concreto, è ancora più bello. AB: il motivo per cui ho iniziato a fare questo mestiere era che mi incuriosiva la trasformazione degli ingredienti, il perché accadevano certi cambiamenti durante la cottura, un’evoluzione scientifica. Da lì è nato il motivo di approfondire e far diventare questa passione in lavoro. Ci devono essere delle motivazioni valide, non deve essere solamente il fatto di vedere gli chef che fanno tv, altrimenti dopo qualche anno crolli. GE: posso dire solo una cosa, oggi in cucina ci sono davvero dei ragazzi in gamba, bravissimi e molto disponibili al sacrificio e molto motivati, a volte ci sono luoghi comuni sui giovani, invece nel nostro mondo continuo a incontrare ragazzi speciali, armati di buona volontà. AB: devi essere anche disciplinato, avere un equilibrio mentale perché è un lavoro talmente articolato in tutte le sue sfaccettature che senza un ordine mentale non si riesce a portarlo avanti nel modo giusto. Chi decide di intraprendere questa professione deve capire che ci vogliono conoscenze che vanno oltre la cucina, conoscenze quasi manageriali: la gestione del ristorante è a carico dello chef di cucina, oltre a scegliere i piatti e individuare gli ingredienti giusti, deve essere creativo, creare un team di lavoro con persone motivate e sempre seguite nel modo giusto, creare un interesse quotidiano, forse questa è la cosa più difficile, sia con il team sia con il cliente. Ci vuole una capacità di gestione continua e costante, è come fare una partita di calcio due volte al giorno, l’aspetto psicologico deve essere sempre molto controllato. GE: la rivoluzione avvenuta nel food riguarda vari aspetti, il pubblico è sempre più appassionato perché la comunicazione è cambiata, questo ha lati positivi e negativi, ma oggi tutto sommato il nostro ruolo è quello di essere anche dei bravi comunicatori per raccontare cosa facciamo, come lo facciamo, soprattutto perché lo facciamo, per creare un’interazione più forte ed efficace tra noi e i nostri clienti. AB: è la dimostrazione che il lavoro fatto negli ultimi anni ha trasmesso un messaggio valido, che il pubblico ha recepito nel modo giusto ma siamo ancora agli inizi, quindi chi verrà dopo di noi dovrà portare avanti questo messaggio e questo sistema, un sistema Italia, un sistema cucina che deve andare oltre i confini, che si confronti con l’estero, con chi vive altre realtà e culture gastronomiche per far crescere sempre di più la qualità di questo lavoro.
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Minestra di pasta mista, con piccoli pesci di scoglio e crostacei Gennaro Esposito
GE: quest’anno per la prima volta abbiamo fatto una serata inaugurale dove abbiamo invitato tre chef sudamericani con cui abbiamo creato un bellissimo clima, in cucina si respirava un ambiente molto vero e molto professionale. AB: è molto stimolante, è un incontro della massima professionalità della cucina italiana e Gennaro ha avuto un’idea geniale a organizzare questo tipo di evento, perché coinvolge in un luogo bellissimo della Costiera, tutta la cucina italiana, in una situazione amichevole e festosa, ma anche professionale. Gennaro era già proiettato in una certa dimensione, ha visto lontano. Questo è avere le idee chiare! GE: questo è stato il nono anno. Un momento di magia, sentito dagli chef, molto partecipato da un pubblico di gourmet e appassionati. Non potrei desiderare di più. Poi il gruppo di chef che forma FestaVico è un gruppo che sta volentieri assieme, che parla, si confronta, si scambia opinioni, che
interagisce, quindi non è stato difficile coinvolgerli tutti perché c’è grande stima e grande solidarietà tra di noi. AB: noi, la nostra generazione oggi, siamo il passato, il presente e anche un po’ il futuro, perché in passato ci sono stati pochi chef che insieme hanno portato avanti un sistema, erano molto individualisti. È un segnale importante per i giovani che devono capire che solo così si può andare avanti e portare la cucina a certi livelli. GE: lo scambio avviene naturalmente e anche chi entra in un club così ben affiatato si sente subito a suo agio, il confronto è fondamentale perché da un lato hai la consapevolezza di quello che fai e di quello che sbagli, i tuoi limiti, dall’altro hai un nuovo modo di vedere che è alla base della crescita e della cultura. AB: c’è massima collaborazione e scambio d’idee, nessuna competizione. GE: secondo me questo sistema, questo grande gruppo di amici non potrà che migliorare e trasferire alle future generazioni questo rispetto e questa filosofia di lavoro, che credo sia destinata a fare ancora più grande la cucina italiana agli occhi del mondo. AB: oggi la cucina italiana ha un parterre così importante che dovrebbero rendersene conto di più anche le istituzioni italiane, dare un supporto perché può portare interesse forte per il turismo. Dovrebbe essere tenuto più in considerazione. GE: penso ci sia anche un altro aspetto: il popolo
di gourmet che visita i nostri luoghi deve sentirsi tra amici, in un salotto familiare. Ognuno di noi si esprime in modo diverso, con prodotti diversi e tecniche diverse, su territori diversi quindi la diversità e varietà unita a questo clima di amicizia e rispetto creano nel cliente delle condizioni importanti di piacere. Dobbiamo considerare sempre il cliente al centro del nostro lavoro, per cui guardare a loro e al mutamento dei loro bisogni e delle loro esigenze, perché oggi il gourmet è una persona che viaggia, che ha grande cultura e che vuole emozionarsi, ed è giusto così, per questo noi dobbiamo impegnarci. AB: è la dimostrazione che in Italia oggi ci sono zone frequentate perché c’è una grande cucina, con chef che dicono la loro, per valorizzare il nostro territorio a livello di cucina. GE: come in Alta Badia, dove Norbert (Niederkofler, ndr) ha inventato, un anno dopo di noi, FestaVico al nord, dove mancava un appuntamento così. Noi amiamo definirci i “cugini del Sud” perché lui è sudtirolese mentre io sono del sud Italia. AB: il confronto può portare a grandi risultati perché il cibo è cultura, il cibo è vita. GE: poi nascere in Italia e fare lo chef significa avere grandi possibilità di esprimersi. Da nord a sud
abbiamo solo che da divertirci. L’Italia è un grande paese di materie prime. AB: e la Costiera è una delle zone migliori, sono al massimo della loro espressione. GE: penso che ciascuno debba cercare di impegnarsi e fare meglio e non guardare dove gli altri sbagliano o cosa fanno, se ti impegni puoi fare bene anche tu e questo oggi è molto chiaro. AB: bisogna essere sempre aggiornati, sempre contemporanei, al passo con i tempi, con le proposte, le cotture, deve essere tutto “a portata d’uomo”, quello che mangi non deve appesantirti quindi sono importanti le cotture, gli abbinamenti, lo stimolo al palato. Creare la curiosità di provare certe cose. GE: io mi esprimo attraverso i prodotti di questo posto, cercando di fare una cucina che si ispiri alle tradizioni e alla cultura della Campania e in generale del Mediterraneo. Siamo il paese della dieta mediterranea quindi è giusto che questa filosofia e stile di vita venga subliminata attraverso il lavoro dello chef che deve avere conoscenza del prodotto, padronanza delle tecniche, ma soprattutto deve essere un maestro rinascimentale, cioè deve rispondere del suo sapere e assecondare a seconda dei suoi allievi.
Spaghetti al pomodoro, crema con mozzarella di bufala, sfoglia croccante al balisico Andrea Berton
© Cristian Parravicini e Guido Rizzuti
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se 50 anni vi sembran pochi/storia di vigna, di famiglia, di valori e di futuro/a cura di Chiara Lungarotti
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50, un anniversario importante, e non soltanto per noi: in questo arco di tempo, infatti, intorno a Lungarotti e al Rubesco anche l’Umbria del vino è cresciuta e si è affermata. Così abbiamo voluto festeggiare questo compleanno con un vino speciale: un Sangiovese in purezza, fiero ed elegante, frutto prezioso di selezioni e ricerca in vigna. Un Sangiovese testimone della continuità e della dinamicità Lungarotti, da oggi sempre più presente anche in Rubesco, il vino nato 50 anni fa da mio padre, Giorgio Lungarotti, per rappresentare le nostre belle colline umbre. IGT Umbria, vendemmia 2010, una delle migliori degli ultimi anni. L’abbiamo chiamato “50” e ne abbiamo prodotto soltanto 1962 magnum per segnare inequivocabilmente che da quella data – il 1962 – tutto è cominciato. E “50” – come si legge in etichetta – porta con sé la storia del futuro. Hugh Johnson, uno dei capostipite della critica del vino a livello mondiale, ha scritto che mio padre “ha disegnato l’Umbria nella mappa enologica mondiale”. In effetti quando nel 1962 rivoluzionò in modo moderno e innovativo l’azienda di famiglia a Torgiano, la sua visione fu di vera avanguardia: tecniche agronomiche e di cantina, e, a poco a poco, negli anni, insieme a mia madre, cultura e ospitalità. E soprattutto la voglia di far conoscere la sua terra fuori dai confini regionali e nazionali, ai mercati di tutto il mondo, nel segno di una moderna enologia. Tutto ha fatto parte di un disegno preciso per portare il mondo a Torgiano: qualità e impegno nella produzione, assieme all’intuizione del vino come forte elemento culturale e catalizzatore di turismo specializzato. Sul fronte della cultura, negli anni ’70 nacque il MUVIT- Museo del Vino Torgiano, considerato l’anno scorso dal New York Times il più bello e completo d’Italia. E, sempre in quegli anni, Le Tre Vaselle, allora uno dei primi Resort del vino, oggi una realtà di charme completa persino di Spa con vinoterapia! E ancora: fu sempre lui a interessarsi per primo alla zona di Montefalco dove al tempo non avevamo neanche un filare, ma di cui aveva intuito le potenzialità produttive, tant’è che impostò la richiesta della denominazione. Non immaginava nemmeno che un giorno avremmo scelto di costruirvi la nostra seconda cantina… Perciò quanto scriveva Hugh Johnson descrive esattamente il ruolo forte di sprone della Lungarotti nei confronti dell’Umbria del vino: quanto fatto si è tradotto in una sferzata, un esempio di successo che ha saputo risvegliare un’intera regione. È proprio questo il significato più alto di questi 50 anni! Ed è di questo che l’Umbria deve essere veramente grata a Giorgio Lungarotti. Oggi a 13 anni dalla scomparsa, mia madre, mia sorella Teresa e io, portiamo avanti questa visione impegnandoci nella realizzazione di vini profondamente umbri – di cui il Rubesco Riserva Vigna Monticchio è senz’altro uno degli esempi più significativi per eleganza e longevità – e anche sul fronte della eco-sostenibilità. Le tecniche colturali che adottiamo non hanno mai smesso di innovarsi attraverso la sperimentazione sul campo, senza mai perdere di vista la salvaguardia ambientale con una viticoltura ecosostenibile a Torgiano e vigneti in riconversione biologica a Montefalco. Infine non è un caso se in collaborazione con l’Università di Perugia e il supporto del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali abbiamo creato già da anni il primo impianto a biomasse in filiera completa per l’autoproduzione di energia dagli scarti di potatura delle viti. L’energia che deriva dai nostri 250 ha di vigna permette di soddisfare in gran parte i consumi termici dell’azienda: acqua calda per il riscaldamento invernale; acqua fredda per il condizionamento estivo; vapore per il processo di sterilizzazione; acqua refrigerata per il condizionamento dei serbatoi d’acciaio per le vinificazioni a freddo. Grazie a questo progetto pilota abbiamo già ricevuto il premio Sviluppo Sostenibile per la green economy “made in Italy” nel settore delle energie rinnovabili e il premio Premio Bioenergy Migliori Pratiche - Best Pratices 2011 ma, considerando la “storia” che ci ha preceduto… sappiamo che questi sono solo i primi passi.
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TRA MARE E CIELO
Un rifugio sulla costa cilena, intorno il solo rumore del mare e il cielo stellato a fare da soffitto: rigore e praticitĂ in open space testo e foto di Mauricio Fuertes, styling di Andrea Pussin
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A nord di Santiago, sulla costa della cittadina di Huentelauquén, battuta dal vento e bagnata dalle fredde acque del Pacifico, tra cactus e una vegetazione aspra si raggiunge la W house, chiaro esempio di semplicità e austerità, praticità e pragmatismo. Budget limitato e zona fuori dagli interessi delle grandi compagnie di investitori e costruttori, questa abitazione, così come è stata concepita dagli architetti – lo studio 01ARQ –, vuole avere un animo “local”, che si concretizza con l’utilizzo sia di manodopera del luogo, sia di materiali locali come il legno di pino, il vetro e la pietra. Intorno una natura austera e selvaggia con la quale la W house si integra perfettamente grazie a questo sapiente uso dei materiali. Il legno che compone la struttura esteriore e la pietra che funge da pavimentazione si combinano in maniera
armoniosa e naturale con i cactus e il deserto, veri elementi distintivi del paesaggio. Una casa costantemente rivolta verso l’esterno, grazie alle ampie vetrate che invadono di luce l’intera abitazione e consentono ai proprietari di godere appieno dell’ambiente che la circonda e che diventa parte integrante del progetto. Di pianta rettangolare allungata, l’abitazione prende forma attraverso aree comuni disposte in maniera trasversale e collegate tra loro da un lungo corridoio. Dal corpo centrale, sono state ritagliate due sorte di cortili interni, così da godere del piacere di stare all’aria aperta, ma senza essere costantemente esposti al vento che qui soffia anche molto forte. L’insieme di questi volumi, a cui si aggiunge un sapiente gioco di spazi e una facciata interamente in vetro, consentono alla zona centrale, adibita a salotto, e alla grande terrazza che guarda il Pacifico di divenire uno spazio unico da adattare a diversi usi e situazioni. All’interno, un design semplice, solo oggetti essenziali che lasciano lo spazio semi vuoto. Le pareti in legno dipinte di bianco e il pavimento donano una sensazione di relax e pace, tipica delle case al mare. L’area centrale, dove trovano posto il salotto, la sala da pranzo e la cucina sono un open space interrotto solo dal camino, che funge da elemento divisorio delle stanze e consente l’utilizzo dell’abitazione anche d’inverno. Nel salotto, vige il rigore: una sedia, una poltrona e una libreria, a malapena sottraggono il ruolo da protagonista che ha qui l’architettura e il paesaggio. Anche in sala da pranzo, pochi oggetti, il tavolo disegnato dagli stessi architetti, le sedie realizzate da un artigiano locale e la lampada, per poi passare in cucina, dove un’isola centrale rivela la passione dei proprietari per il cucinare. Nel patio centrale ci si rilassa sotto le stelle grazie alle sdraio disposte in cerchio. www.01arq.cl
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Un rifugio poco distante dalla metropoli cilena, a cui hanno lavorato gli architetti Cristian Winckler, Pablo Saric e Felipe Fritz dello studio 01ARQ, dando vita a un progetto che rispecchia fedelmente l’intento e il desiderio dei suoi proprietari. Loro anche buona parte degli oggetti di arredamento, dalle linee essenziali ed eleganti.
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ENAVIGARM’ÉDOLCE
GENOVA,
CAPITALE DEL MARE Il capoluogo ligure accoglie la tradizionale nove giorni di eventi e proposte, per scoprire anticipazioni e tendenze del mercato nautico testo di Gaetano Belloni
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Estate, tempo di mare. Ma anche il momento più indicato per pianificare importanti affari nel mondo della nautica; e pensare al 2013. Per chi è a caccia dell’imbarcazione ideale, l’occasione per scoprire chicche e anticipazioni dei migliori cantieri è il 52° Salone Nautico Internazionale, l’evento organizzato da Fiera di Genova e Ucina-Confindustria Nautica, l’associazione italiana dell’industria nautica da diporto, che animerà Genova dal 6 al 14 ottobre. «La parola d’ordine dell’edizione 2012 è qualità», commenta Anton Francesco Albertoni, Presidente di UCINA Confindustria Nautica. «Nonostante la crisi che ha colpito duramente anche il comparto della nautica, il Salone Nautico 2012 mantiene la leadership internazionale che lo ha contraddistinto in tutti questi anni e che ha contribuito in maniera determinante al suo successo. Vogliamo consegnare agli espositori che investono e credono in questa manifestazione un salone ancor più efficace per le proprie strategie di business e a tutti i visitatori un evento unico nel panorama delle manifestazioni fieristiche dedicate al settore». Queste le premesse, tutte positive. Va detto però che l’evento è ancora relativamente aperto a ulteriori novità.
«Fino al giorno dell’apertura possiamo dire di essere un puzzle», sottolinea il presidente della Fiera Sara Armella, «dove i singoli tasselli, le nuove idee e le nuove soluzioni, prendono posto. Abbiamo lavorato in maniera incisiva sui buyers esteri e sulle presenze business ampliando la nostra rete di contatti e di partnership, consapevoli delle aspettative riposte nel Salone in questa fase di crisi. Stiamo lavorando per dare risposte personalizzate, consapevoli che i nostri espositori, tra cui annoveriamo tutti i più importanti player del mercato, cercano nel Salone uno strumento di business efficace ma anche un’atmosfera positiva che riaccenda la passione e la voglia dell’andar per mare». Gli organizzatori della kermesse, insomma, puntano a un miglioramento ulteriore, rispetto agli anni precedenti, dei servizi offerti agli espositori e ai visitatori. Obiettivo: creare un evento unico, di qualità altissima, completo nel presentare una panoramica adeguata di tutti i segmenti e decisamente attento alla dimensione internazionale. Per superare la crisi del settore, insomma, il Salone scommette sulla disponibilità di spesa e sul potenziale (anche in termini di passione) delle nuove generazioni, che sembrano puntare sempre di più su uno
stile di vita che privilegia la semplicità e il contatto con la natura. Ovvio, quindi, che tutte le attenzioni siano per il segmento del turismo nautico responsabile ed eco-compatibile, che si tradurrà non solo in maggiori spazi dedicati agli eco-espositori, ma anche in una serie di eventi, presentazioni e incontri per avvicinarsi al lato green del diporto. Il Salone si presenterà così con un nuovo layout, che permetterà di privilegiare e di mettere in evidenza tutto il mondo della vela, settore cruciale per la promozione e la diffusione della cultura del mare, e tanto più importante in un momento in cui tutta la nautica fatica a ritornare alle performance di prima della crisi. Inoltre, si punterà sulle iniziative di successo già inaugurate nel 2011. Innanzitutto, GenovaInBlu, il fuori salone che ha acceso la città con 28 eventi di cultura, arte, spettacolo e shopping. Inoltre, l’apertura serale dell’evento punta a potenziare, in termini quantitativi, l’offerta, ma anche a proporre agli ospiti un’atmosfera e una dimensione nuova all’interno delle quali ammirare le più interessanti imbarcazioni. Infine, ci sarà più spazio per le prove in mare, un elemento certamente utile per incoraggiare i potenziali clienti nelle fasi decisive degli acquisti.
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GLI EVENTI DA NON PERDERE Si parte dal progetto speciale realizzato insieme alla Federazione Italiana Vela: un team di istruttori federali sarà presente per spiegare le nozioni fondamentali della vela, mentre gli atleti della squadra olimpica sveleranno segreti ed emozioni del lato competitivo della disciplina. Nasce invece da una collaborazione con il Coni, con le federazioni degli sport del mare, con la Lega Navale, la Guardia Costiera, la Società di Salvamento e l’Acquario di Genova l’evento “Navigar m’è dolce”, un viaggio alla scoperta del mare, pensato per i più giovani. Al “Teatro del Mare”, invece, saranno affidate le performance di scrittori e personaggi del mondo dello sport e della moda. La manifestazione sarà arricchita anche dal percorso sulle nuove tendenze dello yacht design (nato dalla collaborazione tra le Università di Genova e Miami e Yacht Design) animato da docenti, studenti, esperti della cantieristica e dell’arredo.
Dall’alto: Numarine HT 78, disegnato da Tommaso Spadolini, è il motoryacht più performante del cantiere turco; Pershing 82’. Lungo 24,87 metri, largo 5,50, è l’ultimo modello ideato da Fulvio De Simoni in collaborazione
con l’AYT ed il Centro Stile Ferrettigroup. Raggiunge i 45 nodi e ha 300 miglia di autonomia. Verrà presentato ai saloni nautici autunnali; il superyacht Benetti Lyana sarà uno dei protagonisti del Salone Nautico di Genova.
UNA RETE DI SERVIZI Sono più di 20 i pacchetti che gli operatori turistici hanno preparato per il Salone, e combinano la possibilità di visitare l’esposizione con quella di godere eventi culturali, visite alla città, itinerari gastronomici, golf, wellness... Operatori e ospiti stranieri possono approfittare della collaborazione diretta con Alitalia e Darwin Airline (promocode sul sito www.genoaboatshow.com), e utilizzare una delle numerose navette disponibili dall’aeroporto, dalle stazioni ferroviarie e dai principali alberghi. Il Salone accoglierà i visitatori dalle 10 alle 18.30, tutti i giorni. Il biglietto d’ingresso costa 15 euro (13 il ridotto, ingresso gratuito per i ragazzi fino a 14 anni se accompagnati).
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ISPIRAZIONE servizio di Gloria Storchi, foto di Marco Cardelli@ MKS
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IMPERMEABILE OTTANIO, HERNO; DECOLLETテ右 IN VERNICE BALDININI; BORSA IN PELLE GIALLA COCCINELLE; COLLANA ARIA QUERIOT. WALLPAPER COLLEZIONE ALBEMARLE AL JVSTORE DI JANNELLI&VOLPI.
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ABITO A FANTASIA IN SETA, SCAPA ROMA; COLLANA MULTI FILI E PERLE, CHANEL; DECOLLETÈE IN VERNICE CON PLATEAU, BALDININI. WALLPAPER COLLEZIONE STRIPES ONLY AL JVSTORE DI JANNELLI&VOLPI.
CAMICIA ROSA, 76 CAMICERIA REDAVATI; SCARPE IN CAMOSCIO ROSSO E SCATOLA IN PELLE TESTA DI MORO TOD’S; PANTALONI SPORTIVI DOCKER’S. WALLPAPER COLLEZIONE CATALINA ESTRADAOWLS AL JVSTORE DI JANNELLI&VOLPI. TAVOLO IN LEGNO MULTI LAMINARE DI ALPI, DESIGN MATTEO RAGNI PER JANNELLI&VOLPI.
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CAMICIA AZZURRA, CAMICERIA REDAVATI; PANTALONE ROSSO CILIEGIA, BERWICH; SCARPE IN PELLE GIALLA CAR SHOE; SCARPA IN CAMOSCIO VERDE, TOD’S. WALLPAPER COLLEZIONE FLAMENCO AL JVSTORE DI JANNELLI&VOLPI.
CAPPOTTO IN RASO DALLA SCELTA MOLTO VIVACE DEI COLORI, FAY; ZEPPA ARANCIO E FUXIA CON RIFINITURE GIOIELLO BALDININI; PETTORINA IN PELLE ARANCIONE CO|TE. WALLPAPER COLLEZIONE CHANCE AL JVSTORE DI JANNELLI&VOLPI.
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NELLA PAGINA ACCANTO: ABITO SAGOMATO IN MUSSOLINA CON RICAMI FANTASIA IN PIZZO E CINTURA IN PERLE, CHANEL. POCHETTE CON CHIUSURA A GIRELLO E TRACOLLA STACCABILE ROSA, ZAGLIANI. WALLPAPER COLLEZIONE ORIENT EXPRESS AL JVSTORE DI JANNELLI&VOLPI. IN QUESTA PAGINA: MAGLIETTA COLOR SABBIA, MALLONI; VESTITO FUXIA E POCHETTE MULTI COLORE, FAY; BRACCIALE SULTANA E BRACCIALE CIXI, QUERIOT. WALLPAPER COLLEZIONE KARIM RASHID AL JVSTORE DI JANNELLI&VOLPI.
IL SERVIZIO FOTOGRAFICO È STATO REALIZZATO NELLO SPAZIO GALLERY DELLO SHOWROOM JANNELLI&VOLPI MILANO WWW.JANNELLIEVOLPI.IT
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osare/l’estate è colore, l’estate è leggerezza, l’estate è esclusività: quello che non può mancare nella valigia/di Gloria Storchi
CONSTELLATION CANDY, TOUCH SCREEN, FIRMATO VERTU, È IL PERFETTO EQUILIBRIO TRA ARTIGIANALITÀ E MODERNA TECNOLOGIA. CON UNA NUOVA PALETTE DI COLORI ESTIVI.
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BORSETTA IN PELLE COLOR SMERALDO CON CHIUSURA GIOIELLO A TESTA DI SERPENTE SMALTATO E D’ORO CON GLI OCCHI DI MALACHITE, BVLGARI.
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ABITO CON DETTAGLI IN SWAROSKY E PIETRE PREZIOSE, IMPERO COUTURE.
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organizzato/l’estate maschile impone un look colorato, accessori pregiati e tecnologia all’avanguardia/di Gloria Storchi
PADFONE, IL NUOVO NATO NELLA FAMIGLIA ASUS. UN PERFETTO MIX TRA TABLET E SMARTPHONE, PERMETTE QUALUNQUE TIPO DI ATTIVITÀ CON UN’INCREDIBILE VERSATILITÀ. OROLOGIO CON MOVIMENTO MECCANICO A CARICA AUTOMATICA, INDICAZIONE 24 ORE E GIORNO/ NOTTE PER I 24 FUSI ORARI, QUADRANTE ORO «GUILLOCHÉ» A RAGGI DI SOLE, CENTRO GRIGIO, INDICI APPLICATI IN ORO. BRACCIALE IN ORO CON FERMAGLIO «DÉPLOYANTE», PATEK PHILIPPE.
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GIACCA DESTRUTTURATA IN TESSUTO CREPE IN LINO/COTONE, COLOR NATURALE, PANTALONE SLIM FIT COLOR VERDE PASTELLO E POLO IN COTONE/LINO BIANCA, BORSA IN CAMOSCIO BICOLORE CON INSERTO IN PELLE DI VITELLO, SUL FONDO, ERMENEGILDO ZEGNA.
CAPPELLO A FANTASIA IN LINO, BORSALINO.
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Adesso fermati. Passare dal tempo del fare al tempo dell’essere
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un viaggio interiore/certi riti hanno il sapore della catarsi, della possibilità, del cambiamento o diventano il punto di contatto con il sé per liberarsi/di Samantha Colocci
Ci hanno insegnato che il tempo si divide tra passato e memoria, presente e visione, futuro e prospettiva. Ci hanno insegnato che il tempo è cadenza, ritmo: il battito cardiaco del bambino ancora nel ventre della madre, la successione del respiro quando il petto si alza e si abbassa nell’uomo. Il giorno che scende a poco a poco e diventa notte, i colori delle stagioni che cambiano, l’arancione caldo dell’autunno, il bianco silenzioso dell’inverno, il verde intenso della primavera, il giallo bruciante dell’estate. Ci hanno insegnato a rincorrere il tempo, a
contarlo, a rubarlo, a vincerlo. Perché il tempo fugge. E se cambiassimo prospettiva? Che cosa ho imparato? Ho imparato che la pazienza è un’arte, che il sapere aspettare è benefico. Perché in quel tempo di attesa ho la possibilità di concentrarmi su cosa è veramente rilevante, prendere il proprio tempo, connettersi alla terra, respirare e leggere quali sono le priorità vere, cosa voglio essere che è molto più importante del cosa voglio fare, le passioni da coltivare, le voci amiche da sentire, gli incontri preziosi, le lettere scritte a mano sbavate di lacrime, le canzoni da urlare a squarciagola, le risate con l’amica del cuore, quel ti amo sussurrato. Ho imparato che bisognerebbe mettersi in pausa e fermarsi. Il non fare non è un tempo vuoto. Anzi. “Imparare a fermare tutto il fare e passare alla modalità dell’essere, imparare a dedicare il tempo a se stessi, a rallentare il ritmo e a nutrire la calma, la contemplazione e l’accettazione, imparare a osservare il flusso dei propri pensieri e a lasciarli scorrere senza esserne coinvolti o dominati e cogliere l’interconnessione di tutte le cose sono i tratti fondamentale della consapevolezza.” Così ci racconta Annamaria Previati, esperta di discipline orientali, bioenergetica, fitoaromaterapia, cristalloterapia, cromoterapia, estetica olistica. Annamaria ci parla di un’esperienza in cui il corpo diventa la porta di accesso: “attraverso i sensi, l’uomo comincia a conoscere e si lascia andare, si concede il tempo di essere interiormente a un livello profondo, a contatto con la propria essenza e di fare esperienza di vera vita”. Sembra altisonante parlare di viaggio interiore se si parla di un semplice massaggio, ma quando ci affidiamo a mani esperte il massaggio semplice diventa rito, diventa qualcosa di sacro e le mani sono il con-tatto magistrale per dilatare l’esperienza del tempo interiore, aumentare la memoria e fermare il tempo, almeno per un’ora.
PER CONTINUARE A PRENDERSI DEL TEMPO A CASA GIÀ DAL MOMENTO DELLA SUA APPLICAZIONE, LA CARNAGIONE APPARIRÀ PIÙ RADIOSA E VITALE E RISULTERÀ SENSIBILMENTE PIÙ MORBIDA E COMPATTA AL TATTO. PERCHÉ SKIN CAVIAR LUXE CREAM DI LA PRAIRIE (1) È UNA CREMA DALLA TEXTURE RICCA CHE ASSICURA LA MASSIMA CONCENTRAZIONE DI PRINCIPI ATTIVI, ESERCITANDO UN’AZIONE SUPERIDRATANTE E RASSODANTE. MIGLIORA SENSIBILMENTE L’ELASTICITÀ E IL TONO DELLA PELLE. IL CAVIAR EXTRACT RICCO DI PROTEINE AIUTA AD ASSICURARE NUTRIMENTO ED ENERGIA ALLA PELLE, AFFINANDONE LA TEXTURE E RENDENDOLA MORBIDA COME SETA.
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DA 1 A 3 VOLTE ALLA SETTIMANA, SECONDO LE ESIGENZE DELLA PELLE, HYDRAMAX + ACTIVE MASQUE HYDRATATION ACTIVE DI CHANEL (2) È UNA MASCHERA CHE VA APPLICATA SULLA PELLE DETERSA E ASCIUTTA, EVITANDO IL CONTORNO OCCHI. DOPO 10 MINUTI, VA ELIMINATO DELICATAMENTE IL PRODOTTO IN ECCESSO CON UNA COMPRESSA DI COTONE. PER UN BENESSERE ASSOLUTO, SI FA ASSORBIRE LA MASCHERA CON UN LEGGERO MASSAGGIO. LA CONSISTENZA AZZURRATA È UN VERO INVITO AL RELAX. FRESCA E CREMOSA, DENSA E GENEROSA, AVVOLGE IL VISO IN UN’INTENSA SENSAZIONE DI BENESSERE E DI SOLLIEVO, SPRIGIONANDO UNA DELICATA FRAGRANZA FRUTTATA DI PESCHE BIANCHE SU UN TENERO BOUQUET DI FIORI DI GELSOMINO. PERFETTAMENTE IDRATATA E NUTRITA, LA PELLE È STRAORDINARIAMENTE MORBIDA, SETOSA E VELLUTATA AL TATTO. UN TRATTAMENTO DAVVERO TRASFORMATIVO, THE REPARATIVE BODY LOTION DI LA MER (3) VEICOLA IL POTERE ANTIINVECCHIAMENTO DI UN SIERO AL CORPO, RINNOVANDO E LEVIGANDO AL CONTATTO. RICCO DI NUTRIENTI MIRACLE BROTH™, INSIEME AL THE REPARATIVE FERMENT E L’ESCLUSIVO MARINE FERMENT AIUTANO VISIBILMENTE A RENDERE LA PELLE PIÙ TONIFICATA E RINVIGORITA. LA PELLE È ISTANTANEAMENTE IDRATATA E LUMINOSA CON L’ATTENUARSI DELL’ARIDITÀ. I DANNI VISIBILI VENGONO RIPARATI E LE IRRITAZIONI SONO LENITE. CON IL TEMPO, LE MACCHIE DELL’ETÀ SONO SCHIARITE, LA PELLE È AMMORBIDITA, LINEE E RUGHE SONO MENO VISIBILI. IDRATATA IN MODO CONTINUATIVO E PROFONDAMENTE AMMORBIDITA ATTRAVERSO UNA TECNOLOGIA DI TRATTAMENTO ALTAMENTE PERFORMANTE, LA PELLE APPARE PIÙ TONIFICATA E PIÙ RADIOSA CON UN ASPETTO PIÙ GIOVANE.
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BEAUTY ON PRIMA E DOPO UNA GIORNATA DI SOLE Le esposizioni al sole ripetute donano sicuramente un aspetto salutare ma accelerano anche l’invecchiamento della pelle, con la comparsa anche di macchie. Anche se molto protetta durante il giorno, la sera la pelle ha bisogno di confort. Sisleÿa con Soin après-soleil anti âge, con la sua texture leggera e non grassa, prolunga
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invecchiare? gli anni non c’entrano/ecco perché è possibile ritardare o addirittura contrastare l’invecchiamento, con qualche piccolo accorgimento e un nuovo approccio alla vita/a cura di Paola Signorelli
L’invecchiamento è un fenomeno naturale che inizia già dopo i 30 anni. Credete sia presto? In realtà non è una questione di anni. L’età cronologica infatti non esprime necessariamente l’età biologica di una persona: ognuno ha una propria età biologica, inquadrabile come l’età che una persona esprime in rapporto alla qualità biologica dei suoi tessuti, organi e apparati, comparati a valori standard di riferimento. A determinare quando il nostro corpo inizia a invecchiare non è la natura ma, per un terzo, sono fattori genetici e, per due terzi, fattori correlati all’ambiente e al proprio stile di vita. Quindi invecchiare non significa “essere vecchi”, ma perdere velocemente la capacità di essere giovani. Una volta individuato il perché dell’invecchiamento, possiamo cercare di rallentarlo o almeno di contrastarlo, come? Affidandoci all’AGE MANAGEMENT: la corretta gestione del nostro corpo, del nostro stile di vita (in ogni sua espressione) al fine di combattere i fattori degenerativi che portano all’invecchiamento. Per essere più tecnici consiste ne: • diminuire gli effetti negativi metabolici e ambientali al DNA. • aumentare la capacità di riparazione del DNA: il modo in cui il nostro codice genetico si esprime è influenzato anche dalle nostre abitudini alimentari – per esempio l’assunzione di verdure a foglia verde, ricche di acido folico, lo rende più capace di “autoripararsi” (es. carciofi, asparagi, cavolini di bruxelles, pomodori pachino).
✓ • incrementare la funzionalità del proprio sistema immunitario: parte del nostro sistema immunitario è influenzato dalla flora batterica intestinale – l’utilizzo adeguato di probiotici, frutta, verdura, cereali ricchi di fibre può influenzarne l’efficienza. • bilanciare gli aspetti chiave dell’equazione relativa: il carico glicemico della dieta, ossia l’assunzione di cereali raffinati, dolci e gli eccessi calorici in genere, determinano un’alterazione delle proteine del nostro corpo (glicazione); porre più attenzione alla qualità e quantità di ciò che mangiamo è importante per modulare l’invecchiamento. • ottimizzare e rendere più prossimi ai valori giovanili i livelli relativi agli ormoni e alle sostanze bioumorali coinvolti nell’aging: GH, IGF-1, insulina, glucagone, Dhea, melatonina, ecc.; l’attività fisica e le nostre abitudini alimentari sono determinanti ai fini della modulazione di questi ormoni. • rendere funzionale la propria alimentazione e l’impiego di integratori ad azione nutraceutica. • garantire una buona funzionalità enterica ed epatica così da ottimizzare la capacità di detossificazione dell’organismo e la sua eubiosi, essenziale per una corretta assimilazione di quanto introdotto all’interno dell’organismo: mantenere una pulizia intestinale e una flora intestinale ottimale è importante così come evitare di sovraccaricare la funzione del fegato con alcolici, cibi eccessivamente ricchi di grassi per mettere il corpo in condizione di potersi detossificare in modo autonomo e fisiologico. Dopo aver accennato il “perché” medico, uno degli atteggiamenti positivi da adottare è mangiare poco per proteggerci dall’invecchiamento e dalle malattie. I diversi studi scientifici sulla RESTRIZIONE CALORICA hanno dimostrato che essa stessa rappresenta un potente modo per prevenire le malattie correlate all’età: importante è che la dieta sia contenuta per quanto riguarda le calorie che spettano a ognuno di noi, ma ricca di nutrienti essenziali. Le ricerche sulla restrizione calorica negli animali hanno dimostrato l’aumento dell’aspettativa di vita e della qualità di quest’ultima, mentre nell’uomo hanno dimostrato un netto miglioramento dei markers di invecchiamento e della frequenza di malattia. La restrizione calorica, senza eccessi, nell’uomo determina questi benefici: • Riduce l’invecchiamento cardiovascolare; • Riduce i valori di pressione arteriosa; • Riduce il colesterolo totale, il colesterolo ldl, i trigliceridi; • Riduce la formazione delle placche aterosclerotiche; • Riduce i valori di glicemia, ovvero gli zuccheri nel sangue; • Riduce l’infiammazione; • Riduce i livelli di alcuni fattori di crescita ( per es IGF1) riducendo il rischio di cancro; • Migliora la cognitività.
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Non si pensi che basti mangiare poco (e meglio!). Infatti per invecchiare meglio l’alimentazione è importante ma allo stesso modo lo è il nostro approccio alla vita. Alcuni esempi? L’ATTIVITA’ FISICA: Invecchiando perdiamo massa muscolare: l’attività fisica costante, aerobica ma anche di resistenza, almeno 2 volte alla settimana aiuterà a bloccare la perdita di massa muscolare e l’osteoporosi. ATTEGGIAMENTO POSITIVO: La capacità di sorridere e ridere va coltivata: è bene cercare sempre l’aspetto “funny” della vita; non lasciamo che gli anni ci facciano diventare troppo seri. LA QUALITA’: Non solo la quantità è importante, ma anche la qualità del cibo. Cerchiamo di cucinare il più possibile a casa. E’ importante avere pasti regolari ed intelligenti per mantenere valida la nostra digestione. Così sapremo cosa mangiamo, come è stato cucinato e in che dosi. CURIOSITA’ Stimolare la nostra curiosità mette in movimento e stimola molte parti del nostro corpo e cervello: attiviamole adottando un atteggiamento sempre propenso a nuove esperienze e, perché no, imparando cose sempre nuove.
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Si fluttua tra onde di colline senza fine, praterie punteggiate di tende e mandrie al pascolo. Qui vive un popolo umile e ospitale, forgiato dall’immutabilità dell’ambiente e in perenne contrasto tra nomadismo e sedentarietà a cura di Kel 12, testo di Nicola Pagano
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MONGOLIA: “ONDA NOMADE”
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Ulan Bator è un’isola, baluardo di stanzialità in un oceano nomade. Metropoli assediata da un mare di steppa. Fino al 1911 (anno dell’invasione russa) essa non esisteva neppure e, sotto forma di grande accampamento, seguiva gli spostamenti dei suoi abitanti in perenne ricerca di pascoli per le mandrie. Prima di installarsi nella posizione attuale la capitale della Mongolia fu spostata più di venti volte. Oggi raccoglie quasi la metà dell’intera popolazione che è di soli tre milioni di persone. Enkh Talvny Orgon Choloo (la via della Pace) seziona il centro cittadino da est a ovest tra boutique di grandi firme, negozi di souvenir, bar, irish pub, ristoranti multietnici e grattacieli avveniristici. I giovani vestono all’ultima moda, ascoltano la musica rap e ostentano un comportamento moderno. Il traffico, caotico e assordante, non ha mai sosta; è formato principalmente da grandi fuoristrada e auto di lusso, frutto del recente boom economico del Paese. Ma l’anello periferico, invaso da migliaia di gher (le tende mongole), perpetua lo storico contrasto, mai risolto, tra nomadismo e sedentarietà.
Appena fuori città ci si risveglia bruscamente da questa giungla di cemento inaspettata. Si fluttua letteralmente tra onde di colline senza fine, praterie punteggiate di tende e mandrie al pascolo. I pastori nomadi raccontano che la loro ricchezza è rappresentata dagli oltre 30 milioni di capi di bestiame divisi tra cavalli, mucche, yak, pecore, capre e cammelli. Lo stretto legame tra gli abitanti di questa terra selvaggia dagli spazi immensi e i loro animali è sorprendente. Qui, gli inverni rigidissimi (-40°C nel Gobi), le estati torride (+40°C), l’immutabilità dell’ambiente e la libertà di spostarsi con le greggi hanno forgiato un popolo umile, ospitale, duttile, sempre allegro e tenace. Un popolo degno discendente del grande condottiero Chinggis Khaan (11621227) che nel XIII sec. diede vita al più vasto impero che il mondo avesse mai visto. Kharakorum, l’antica capitale voluta da Chinggis prima di morire, ma completata dal figlio Ogodei, ebbe vita breve e oggi è un fantasma. Pochi resti sono sopravvissuti alla furia vendicativa dei Manciù che la rasero al suolo nel 1388. Al suo posto, come una visione nella vasta pianura, sorge la bianca e maestosa
In apertura: nomade pastore Khalkha, nella regione del Medio Gobi. In questa pagina, in basso: pastore con l’”urga”, il tipico “lazo” mongolo, nella zona di Khogno Khan. Sopra, da sinistra in senso orario: anziana donna durante il Festival del Naadam; pastore nomade con il vestito tradizionale; scorcio del villaggio di Bulgan, nel deserto del Gobi.
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LE PROPOSTE IN MONGOLIA FIRMATE KEL 12 Gobi sconosciuto – 14 giorni Un itinerario collaudato in anni di esperienza che ci conduce nel cuore del Deserto del Gobi. Un’esperienza in cui attraversare un territorio, osservarlo e conoscerlo costituisce la sua caratteristica fondamentale. Per questo il nostro viaggio è ovviamente previsto tutto via terra, perché è l’unico modo per incontrare più da vicino luoghi e persone, per capire il territorio e godere degli svariati aspetti in cui si offre, per assaporare la libertà dello spazio infinito e cercare di entrare nei ritmi di vita dei nomadi. Prossime partenze con gli accompagnatori Kel 12: 21 luglio, 04 agosto e 18 agosto
Il Festival della caccia con l’aquila – 9 giorni Un viaggio per scoprire una tradizione antichissima dell’etnia kazaka, l’unica minoranza consistente in Mongolia, che abita la regione di Bayan-Olgii, al confine con il Kazakistan e la Cina: la caccia con l’aquila. Una volta l’anno, in nome di quest’antica usanza, i pastori kazaki tenendo sull’avambraccio sinistro aquile addestrate dalla vista acutissima, si ritrovano per celebrare un aspetto della loro cultura che è al contempo prova di abilità e destrezza. Avremo modo di osservarli e di vivere alcuni giorni in mezzo a pastori e aquile che in simbiosi danno frutto a uno stile di vita che è insieme rito e arte. Prossima partenza con l’accompagnatore Kel 12: 02 ottobre
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cinta muraria dell’Erdene Zuu Khiid, il primo monastero buddhista edificato in Mongolia (XVI sec.). 108 stupa (reliquari) caratterizzano il complesso monastico che racchiude ancora numerosi templi di grande interesse storico, artistico e religioso. A est del monastero, dietro morbide colline e rocce di granito, serpeggia il fiume Orkhon. Nella sua ampia valle, plasmata da antichi ghiacciai, si varca la soglia di un mondo bucolico. Mandrie di cavalli galoppano nelle praterie, yak e pecore si abbeverano nei ruscelli cristallini e i pastori, che in estate sono sempre molto occupati, trovano il tempo di preparare l’airag, la tradizionale bevanda alcolica che si ottiene con il latte di giumenta fermentato. Nei primi giorni di luglio è facile imbattersi in gruppi di giovani mongoli che si allenano per i giochi del Naadam, l’evento sportivo più importante dell’anno in Mongolia. E’ una festa di origini antiche che richiama le adunate stagionali dei nomadi e degli eserciti. Si praticano la corsa di cavalli con i fantini-bambino, il tiro con l’arco e l’amatissima lotta mongola. Intorno a queste tre attività principali si svolgono altri giochi, lotterie, banchetti e piccoli mercati che attirano le famiglie dei dintorni e diventano occasione di incontro e di condivisione. Ogni paese o accampamento festeggia il suo piccolo Naadam mentre quello ufficiale si svolge nello stadio della capitale. Le piste portano a sud attraverso paesaggi sempre diversi. Le praterie verdeggianti lasciano spazio a immense distese di steppa arida, battuta dal vento. Le brulle colline di Ongiin, dove sorgono gli splendidi resti
dell’omonimo monastero, preludono il Gobi, un deserto affascinante e terribile dove si verifica la maggiore escursione termica stagionale al mondo. Le sabbie colorate e le rocce basaltiche sono macchiate di saxaul, piccoli arbusti incredibilmente resistenti, unica vegetazione. La luce, sempre obliqua, crea forti contrasti tra cielo e terra come quando, prima del tramonto, i raggi del sole illuminano le falesie di arenaria a Bayanzag, non a caso dette “rocce fiammeggianti”. In questa regione, che comprende il grande Parco Naturale di Gurvan Saikan (le tre bellezze), l’esploratore americano Roy Chapman Andrews, negli anni ‘20 scoprì i più famosi resti di dinosauro mai rinvenuti. Più a sud, addentrandosi tra le ultime propaggini orientali dei monti Altai, si scopre Yolyn Am, la valle delle aquile. In fondo alla vallata, ricca di flora e fauna, un canyon ombreggiato conserva, anche d’estate, uno spesso ghiacciaio, freddo testimone delle rigide giornate invernali. Più a est, seguendo un corridoio sabbioso che si allunga a occidente, appaiono le Kongorin Els, le “dune cantanti”, in un ambiente di aspre montagne, sabbia, rocce e fiumi dove pascolano placidamente i cammelli bactriani. Qui le piste da seguire diventano evanescenti, si diramano in tutte le direzioni formando mappe che durano il tempo di una stagione e appartengono solo alla memoria di chi le percorre. All’improvviso tutte le strade confluiscono, nel guadare un fiume o nel superare un valico, per poi perdersi nuovamente. Si naviga a vista, come marinai con le stelle.
Nella pagina accanto: cercatori d’oro nel fiume Orkhon, nell’omonima valle. Sopra: veduta delle Khongorin Els, nel deserto del Gobi.
KEL 12: CHI SIAMO KEL 12 È UN TOUR OPERATOR CHE SI RIVOLGE A VIAGGIATORI ATTENTI E CURIOSI, PROPONENDO DESTINAZIONI ESCLUSIVE, IN TUTTO IL MONDO, SCELTE IN TANTI ANNI DI ESPERIENZE E DI RICOGNIZIONI, SELEZIONANDO I MIGLIORI E PIÙ AFFIDABILI CORRISPONDENTI LOCALI, CON GRANDE ATTENZIONE ALLA QUALITÀ DEI SERVIZI E ALLA SODDISFAZIONE DEL VIAGGIATORE. CON SEDE UNICA NEGLI UFFICI DI MILANO, KEL 12 SI AVVALE OGGI DI UN TEAM DI ESPERTI, CHE PROGRAMMA E PIANIFICA VIAGGI DI GRUPPO E REALIZZA SOLUZIONI SU MISURA. LO STILE KEL 12 SI È CONSOLIDATO IN PIÙ DI 30 ANNI D’ESPERIENZA. DA SEMPRE L’OBIETTIVO È PERCORRERE LUOGHI DA SCOPRIRE, INCONTRARE GENTI PER CONOSCERNE LA STORIA, L’ARTE, LA RELIGIONE, FACENDOLO CON NOTEVOLE PREPARAZIONE, CON OTTIMA CONOSCENZA DEI LUOGHI E DELLE CULTURE LOCALI, CON ACCOMPAGNATORI DI ALTO LIVELLO, CON GRANDE PASSIONE E RISPETTO.
KEL 12 TOUR OPERATOR VIA SANTA MARIA VALLE 7 - MILANO, TEL. 02 2818111 - BOOKING@KEL12.COM - WWW.KEL12.COM
a cura di Alessia Merati
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2 1 I RED CARPET DA SOGNO… Red carpet dopo red carpet, anche sulla Croisette quest’anno hanno sfilato i più celebri volti del cinema e della moda. Questo è stato un anno importante per l’Italia: presidente della giuria del 65° Festival del cinema di Cannes è stato Nanni Moretti (1, in Giorgio Armani), che ha premiato Matteo Garrone (2, in Giorgio Armani) con il Gran Prix, per il suo film Reality. Presente anche Brad Pitt (3, in Gucci) per presentare Killing them Softly, in cui recita la parte di un criminale. Non sono mancati party esclusivi, come quelli al Carré Grey Goose, cui hanno partecipato Jeremy Irons e TerryGilliams (4). Al gala benefico dell’amfAR hanno invece partecipato le modelle Liya Kebede (5 in Roberto Cavalli) e Irina Shayk, (6, con gioielli de Grisogono). Il 4 maggio si è invece conclusa la premiazione dei David di Donatello che hanno visto trionfare Pierfrancesco Favino (7, in Giorgio Armani), miglior attore non protagonista per il film Romanzo di una strage; Paolo Sorrentino (8, in total look Giorgio Armani) e Umberto Contarello, che hanno ricevuto la statuetta per la migliore sceneggiatura, grazie a This must be the place.
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MISTERY GAME Una villa, un delitto e un caso da risolvere: è il mistery game tenutosi il 26 maggio all’Albereta di Erbusco. Pisa Orologeria e Patek Philippe hanno invitato alcuni ospiti famosi, a passare un week-end insolito e provare le delizie dello chef Gualtiero Marchesi (in foto con Ileana Pisa).
CREAZIONE, INNOVAZIONE E PERFEZIONE: È SWAROVSKI Il 15 maggio, nella boutique di Swarovski a Milano, si è tenuto un evento per il lancio del nuovo spot della maison, tutto italiano, che ha come protagonista la splendida modella Eva Riccobono, qui fotografata come madrina della serata.
INSIEME A FIN DI BENE A Milano, dall’8 e al 12 giugno si è tenuto Convivio, la Mostra-Mercato organizzata a scopo benefico per raccogliere fondi a favore dell’Associazione Nazionale per la lotta contro l’AIDS. Numerosi gli stilisti che hanno messo in vendita le loro creazioni e, alla cena di gala, Violante Placido (in foto) con clutch e scarpe Rodo Firenze.
LA PERLA SCEGLIE LA CAPITALE Cocktail glamour con tanti ospiti per l’apertura della nuova boutique La Perla a Roma, in via Bocca di Leone 28. Alessandro Gassman (in foto), Natasha Stefanenko, Eleonora Giorgi, Anna Safroncik, per citarne alcuni, non sono voluti mancare.
VERTU CELEBRA L’ARTE Vertu ha sponsorizzato l’evento di TAR Magazine, tenutosi nella splendida cornice di Palazzo Clerici a Milano. A illuminare il chiostro, un’installazione di Carlo Bernardini e fra gli ospiti Bianca Brandolini D’Adda (in foto).
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1 I PROTAGONISTI DEL SALONE Anche quest’anno l’appuntamento con il Salone del Mobile di Milano si è confermato ricco di eventi. Gli appassionati di design e di arredamento hanno potuto scoprire tutte le novità presentate in fiera e godere dei tanti appuntamenti che hanno caratterizzato il Fuori Salone. Da Kartell, ospiti Philippe Stark e Lenny Kravitz (1, qui con Claudio Luti, Presidente di Kartell), che ha ripensato la sedia Mademoiselle. In Triennale, il premio Oscar Adrien Brody e la ballerina russa ètoile alla Scala e al Bolshoi, Svetlana Zakharova (2) hanno celebrato i 40 anni di Royal Oak, orologio icona di Audemars Piguet. Benedetta Mazzini (3, con Roberto e Eva Cavalli) è stata vista al lancio della nuova collezione Roberto Cavalli Home. Pisa Orologeria e SKITSCH hanno fatto vivere il lusso milanese con un cocktail che ha visto la presenza di Luca Bombassei, Laura Morino Teso, Chiara Pisa e Davide Oldani (4). Da Tod’s, in via della Spiga, cocktail party esclusivo cui hanno partecipato Daniela Virgilio, Andrea Della Valle ed Edoardo Natoli (5). Nell’abitazione di Lapo Elkann, si sono dati appuntamento designer, stilisti, manager e architetti di fama, per il lancio di Lifestylemirror.it. Fra i più noti: Emanuele Della Valle, ideatore del progetto, Zaha Hadid, Francesco Bonami e Fabio Novembre (6).
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ONE NIGHT ONLY IN BEIJING A Pechino, Giorgio Armani ha fatto sfilare le collezioni uomo e donna Emporio Armani e Giorgio Armani Autunno/ Inverno 12/13 e la Giorgio Armani Privè Primavera/Estate 2012, alla quale sono stati aggiunti quindici look creati per l’occasione come vero e proprio tributo alla Cina. Al termine della sfilata, un party con performance di Mary J Blige.
BULGARI ARRIVA A LONDRA Dopo Milano e Bali è stata scelta Londra per inaugurare, il 12 giugno, il terzo Hotel Bulgari al mondo. Per celebrare l’evento sono stati invitati tanti ospiti vip, tra cui la celebre attrice Rosamund Pike, qui con gioielli e accessori Bulgari.
UN RITORNO CON STILE Frida Giannini ha celebrato il suo ritorno a Shanghai con tre eventi esclusivi: un cocktail in onore di Li Bing Bing (in foto), volto della nuova campagna pubblicitaria; una sfilata della collezione Autunno-Inverno 2012-13; e per finire un party privato al GUCCI CLUB, dove è presente una mostra di abiti da sera Gucci Première.
MET BALL Riflettori puntati sulle celebrities che hanno partecipato al Met Ball, il gran ballo di gala che si tiene ogni anno a inizio maggio per celebrare l’apertura delle mostre sulla moda al Metropolitan Museum di New York. Fra le star, la bellissima Cate Blanchett (in foto con bracciale Van Cleef & Arpels).
FERRAGAMO SFILA AL LOUVRE Per la prima volta nella storia del Louvre un evento mondano è stato organizzato negli spazi museali: una sfilata con le installazioni del visual artist Felice Limosani. Fra le star, Hilary Swank (in foto con gioielli de Grisogono) e Freida Pinto, insieme alla cena che ha fatto seguito alla presentazione della collezione Resort di Ferragamo.
OnSTAGE
a cura della redazione
In foto: il poster della mostra Valentina Movie in corso a Palazzo Incontro, Roma. Š Guido Crepax, immagini concesse da Archivio Crepax.
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CITY SOUND Dal 2 al 30 luglio Ippodromo del Galoppo http://citysoundmilano.com Tra gli eventi chiave: 3 LUGLIO JOAN BAEZ 5 LUGLIO GIPSY KING 11 LUGLIO MARILYN MANSON 13 LUGLIO ANASTACIA
ADDIO ANNI ‘70 Palazzo Reale Fino al 2 settembre Un viaggio attraverso opere, artisti e situazioni protagonisti a Milano nel decennio compreso tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Ottanta. Curatori Francesco Bonami e Paola Nicolin, che hanno posto l’accento sul sistema dell’arte a Milano e sulla produzione culturale legata alle arti visive che caratterizzò la scena cittadina di quegli anni, attraversati dalla tempesta della politica. Non tanto una mappa cronologica, ma piuttosto una lettura possibile di quegli anni, una sequenza di opere e voci che diventano progressivamente rivelatori di una situazione viva, mettendo a confronto opere di pittura, scultura, fotografia, video e film d’artista, installazioni, documentazione video e sonora. Dalla Milano di Ugo Mulas a quella di Gianni Berengo Gardin e Gabriele Basilico, dalle installazioni di Luciano Fabro e di Luise Nevelson alle sculture di Arnaldo Pomodoro, da Christo alla biro su carta di Alighiero Boetti. A dimostrazione che negli anni Settanta Milano sia stata una delle capitali europee dell’arte e della cultura. www.comune.milano.it
OnSTAGE MILANO Fotografia, arte, concerti e appuntamenti di varia “natura”. Tutto il meglio del trimestre
17 LUGLIO THE STONE ROSES 18 LUGLIO ALANIS MORISSETTE 19 LUGLIO KASABIAN 20 LUGLIO GIORGIA 30 LUGLIO ALICE COOPER
La Milanesiana Dal 30 giugno al 18 luglio Un intenso tour fra le arti, all’insegna della contaminazione e del bisogno inesauribile di costanti sollecitazioni e riflessioni critiche, per un totale di 19 giornate de La Milanesiana 2012 e tanti ospiti che si confronteranno negli ambiti della letteratura, cinema, scienza, teatro e filosofia. Tema di questa edizione l’imperfezione, indagata attraverso tre sezioni per creare un dialogo tra i saperi che è cifra costante della rassegna. Tra i luoghi coinvolti, il Teatro dal Verme, Villa Reale, l’Auditorium dove si svolgeranno letture, spettacoli teatrali, mostre, concerti, proiezioni con i migliori protagonisti a livello internazionale, da Umberto Eco a Paul Harding, da Filippo Timi a Laura Morante, da Amos Gitai a Moni Ovadia. www.provincia.milano.it/cultura/ progetti/la_milanesiana
Heineken Jammin’ Festival Fiera di Milano-Rho Dal 5 al 7 luglio Dopo Imola e Venezia, il festival, alla sua quattordicesima edizione, si sposta alla Fiera di Milano-Rho. Non cambia la qualità del cartellone che propone sempre alcuni tra i nomi più noti del panorama rock mondiale. Tre giorni di concerti, dal pomeriggio a tarda sera, dal 5 al 7 luglio. Le star della prima giornata sono i Red Hot Chili Peppers e il nuovo progetto dell’ex leader degli Oasis Noel Gallagher, gli High Flying Birds. La seconda serata sarà la volta dell’elettronica dei Prodigy, preceduti da Chase and Status ed Evanescence, mentre l’ultima sera vedrà due nomi storici della new wave inglese, Cure e New Order. www.heineken.com
ZINGARI DI JOSEF KOUDELKA Fondazione Forma per la Fotografia Fino al 9 settembre Zingari è senza dubbio uno dei lavori fotografici più celebri del Novecento. La mostra presentata a Forma, in prima mondiale, rispecchia fedelmente la sequenza e il menabò del volume Cikáni (zingari in ceco) che lo stesso Koudelka aveva progettato nel 1970, prima di lasciare la Cecoslovacchia, e rimasto a lungo inedito. Da un lato, le immagini raccontano la quotidianità delle comunità gitane negli anni Sessanta in Boemia, Moravia, Slovacchia, Romania, Ungheria e in alcuni casi in Francia e Spagna. Dall’altro, testimoniano lo sguardo penetrante e insolito dell’autore, la sua capacità di fermare, in momenti unici per la perfetta composizione formale e la pregnanza dell’azione, scene di vita familiare, momenti di festa, di gioco e di ritualità collettiva. www.formafoto.it
TRIBUTE TO CAPRI Palazzo Morando - il Museo del Costume e della Moda Fino al 1 luglio Organizzata dall’Associazione della Via MonteNapoleone in collaborazione con il Comune di Capri, la mostra fa rivivere i fasti e il glamour dell’isola azzurra nei favolosi anni ’60, attraverso gli scatti del fotografo
KITSCH Triennale Fino al 26 agosto “Se non esiste la dimensione culturale, ogni forma d’arte è destinata a cadere nella trappola di un kitsch più o meno consapevole. È necessario conoscerlo, anche frequentarlo e, perché no, qualche volta utilizzarlo, senza farsi mai prendere la mano. Perché il cattivo gusto è sempre in agguato”. Esordisce così Gillo Dorfles, che per primo ha contribuito a definire il concetto di kitsch e l’evoluzione del “cattivo gusto” dell’arte moderna. La mostra Gillo Dorfles. Kitsch-oggi il kitsch è curata da Dorfles stesso e si accompagna a un libro-catalogo (edito da Editrice Compositori, www.editricecompositori.it). www.triennale.it
Valerio Di Domenico, considerato il padre dei paparazzi, e di alcuni inediti di differenti archivi. Stelle del cinema, protagonisti del jet set internazionale, personaggi che resero Capri un luogo celebre in tutto il mondo: Brigitte Bardot, Liz Taylor, Richard Burton, Sophia Loren, Clarke Gable, Audrey Hepburn, Ingrid Bergman, Gina Lollobrigida, Vittorio Gassman, Greta Garbo e molti altri ancora. www.associazionemontenapoleone.it
Si chiama “Estate al museo 2012” ed è l’iniziativa del Comune di Milano che prevede l’ingresso gratuito per due mesi, dal 19 giugno al 26 agosto, in tutti i musei civici milanesi. Per l’occasione è stato anche creato un circuito: MMM che sta per Museo Metropolitano Milano e raggruppa la rete museale. www.comune.milano.it
MITO Milano – Torino Dal 5 al 23 settembre È giunto alla sesta edizione, il Festival Internazionale MITO SettembreMusica che si è fatta spazio negli appuntamenti cittadini diventando punto di riferimento per appassionati e nuovi adepti. Per un mese il Festival si prende letteralmente le città di Milano e di Torino, grazie al ricco programma di concerti e spettacoli, dalla classica al jazz, rock e pop, dalla musica antica a quella d’avanguardia, fino alle tendenze musicali più innovative, coinvolge il pubblico nella scoperta non solo della grande musica, ma anche dei luoghi più suggestivi e nascosti delle città. Inaugurazione il 6 settembre al Teatro alla Scala con l’Orchestre National de France diretta da Daniele Gatti in un omaggio a Claude Debussy nel centocinquantenario della nascita. Focus anche su rock, pop e jazz, tra gli appuntamenti da non perdere il trombettista Paolo Fresu che torna in concerto con Uri Caine. www.mitosettembremusica.it
FUORI PORTA BILL VIOLA Varese, Villa Panza Fino al 28 ottobre Undici videoinstallazioni documentano la ricerca artistica di Bill Viola dalla metà degli anni Settanta al primo decennio del Duemila e sono state pensate e scelte dall’artista stesso appositamente per Villa Panza, celebre nel mondo per la collezione d’arte contemporanea che Giuseppe Panza di Biumo vi ha raccolto a partire dagli anni ‘50. I lavori di Viola dialogheranno, quindi, in una “affinità elettiva” con l’humus della collezione di Giuseppe Panza, in un progetto che trasformerà lo spazio espositivo delle Scuderie e di un’ala del primo piano della Villa in un percorso di spiritualità, un viaggio tra luce, colore e misticismo, un viaggio interiore alla ricerca del Sé. www.fondoambiente.it/eventi/billviola-reflections-.asp DIVISIONISMO Pinacoteca di Tortona Nel Palazzetto Medievale, è stato inaugurato il nuovo allestimento della Pinacoteca dedicata al Divisionismo. Un’eccezionale collezione che racchiude un numero consistente di opere di Pellizza da Volpedo e dei pittori con cui intrecciò rapporti umani e artistici, da Plinio Nomellini ad Angelo Morbelli a Giovanni Segantini, pilastri della corrente divisionista che ebbe il suo fulcro nell’Italia settentrionale. In mostra anche esponenti di rilievo come Daniele Ranzoni, Giacomo Balla e Umberto Boccioni. www.fondazionecrtortona.it
ELAD LASSRY PAC - Padiglione d’Arte Contemporanea Dal 6 luglio al 16 settembre È la più ampia panoramica mai realizzata sul lavoro dell’artista israeliano. Lavoro caratterizzato da una riflessione sull’ubiquità dell’immagine nella società contemporanea e sulla possibilità di ridefinire codici visivi conosciuti e abitudini interpretative. In mostra un’ampia selezione di opere a parete, quattro film, nuove opere di scultura e un’installazione che fonde fotografia, scultura e architettura realizzata appositamente per il PAC. Di grande impatto le fotografie, con soggetti all’apparenza familiari – persone, animali, luoghi e oggetti più o meno banali – ma resi in modo da produrre un effetto ambiguo e straniante. www.comune.milano.it/pac
COMING SOON C’è grande attesa per una delle mostre più interessanti dell’autunno: l’antologica dedicata a Picasso, in programma a Palazzo Reale, dal 20 settembre al 6 gennaio 2013. Dipinti, sculture, fotografie e film per raccontare il maestro spagnolo, la sua filosofia e la sua visione dell’arte e della vita. Il percorso espositivo è arricchito da stampe e libri illustrati. www.comune.milano.it
NUOVO FUTURISMO Spazio Oberdan Fino al 9 settembre Fondato, tra la fine del 1983 e l’84 da Luciano Inga-Pin, intraprendente critico e gallerista, scomparso di recente, il gruppo del Nuovo Futurismo porta in dote l’eredità che gli undici artisti - Gianantonio Abate, Clara Bonfiglio, Dario Brevi, Gianni Cella, Andrea Crosa, Marco Lodola, Battista Luraschi, Luciano Palmieri, Plumcake, Umberto Postal, Gianni Cella - traggono proprio dal Futurismo storico e, in particolare, dall’ala rappresentata da Balla e Depero, assai diversa da quella rappresentata da Boccioni. La mostra parte proprio da qui e presenta alcune opere proprio di Giacomo Balla e Fortunato Depero, cofirmatari del “Manifesto della ricostruzione futurista dell’universo”, permettendo in tal modo di stabilire un confronto puntuale tra le opere dei padri e i risultati di questi efficaci nipoti. www.provincia.milano.it/cultura
SAVE THE DATE VILLA ARCONATI FESTIVAL Castellazzo di Bollate (MI) www.festivalarconati.it 26 GIUGNO PAOLO CONTE
ROCK IN IDRHO Formula peculiare per la quinta edizione del Rock in Idrho. Due giorni di concerti ma suddivisi su due mesi: un’anteprima il 13 giugno e il festival vero e proprio il 21 luglio alla Fiera di Milano-Rho. La prima sera saranno di scena gli Offspring, gli svedesi Hives, i canadesi Billy Talent e i Lagwagon, esponenti di punta dell’hardcore melodico. A luglio saliranno sul palco le stelle di prima grandezza del festival: la punk band Rancid, la formazione pop-punk svedese Millencolin, gli Specials, storico gruppo ska inglese. E soprattutto i P. I. L. dell’ex Sex Pistols John Lydon che, nella loro unica data italiana, presenteranno il nuovo album “This Is P. I. L.”. www.rockinidrho.com
30 GIUGNO AFTERHOURS 2 LUGLIO LA NOTTE DELLA TARANTA CON LUDOVICO EINAUDI 7 LUGLIO ERYKAH BADU 11 LUGLIO GABER SE FOSSE GABER 13 LUGLIO PAOLO NUTINI 23 LUGLIO PATTI SMITH
ONEGIN Teatro alla Scala 7 settembre Dopo il successo della stagione 2009/2010, Roberto Bolle e Maria Eichwald tornano a commuovere l’affezionato pubblico nei ruoli di Onegin e Tat’jana. Va in scena Onegin, esempio perfetto di moderno “dramma in danza” ispirato al romanzo in versi di Aleksandr Puškin¸ che John Cranko riscrisse con maestria e sensibilità: una grande storia d’amore infelice narrata con passi a due di straordinaria potenza espressiva, personaggi scolpiti con precisione e una splendida galleria di danze d’insieme. Repliche: 10, 11, 12, 13, 14, 15, 17, 18/09. www.teatroallascala.org
FOODIES ONLY Trasloca da Milano a Roma, l’appuntamento con le eccellenze dell’enogastronomia della capitale. È il primo anno per Taste of Roma, in programma dal 20 al 23 settembre. Location scelta a ospitare l’evento, l’Auditorium Parco della Musica, che come era stato per l’Ippodromo del Galoppo a Milano lo scorso maggio, si trasformerà in grande temporary restaurant a cielo aperto, per radunare i migliori chef della capitale e i tanti foodies e appassionati del genere. Il Pagliaccio, Glass Hostaria, Il Convivio, Imago, Agata e Romeo, Giuda Ballerino sono alcuni dei 12 ristoranti romani che hanno già confermato la partecipazione all’evento. Un pic nic immerso nel verde, una festa, a cui si aggiunge un ricco programma di showcooking, corsi di cucina e degustazioni. www.tasteofroma.it
OnSTAGE ROMA Arte, festival, sport e ovviamente cinema. Ecco cosa succede in città
COMING SOON AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA www.auditorium.com DAL 12 AL 21 SETTEMBRE FESTIVAL BUENOS AIRES TANGO 17 SETTEMBRE NORAH JONES 22 SETTEMBRE LUDOVICO EINAUDI 23 SETTEMBRE ALVA NOTO/RYUICHI SAKAMOTO 28 SETTEMBRE DANILO REA/ GINO PAOLI
VALENTINA MOVIE Palazzo Incontro Fino al 30 settembre Curata da Archivio Crepax e Vincenzo Mollica, è la prima mostra romana dedicata a Valentina. Nata nel 1965 dalla penna di Guido Crepax, la donna più complessa e sensuale del fumetto italiano si presenta in un’esposizione “anarchica” ed emozionale, costituita da sale tematiche che avvolgono il pubblico in un’atmosfera sempre in bilico tra sogno e realtà. Sagome di Valentina a grandezza naturale guidano gli spettatori lungo il percorso, raccontando il mondo di Crepax e fornendo spunti dal ricco bagaglio culturale che caratterizza le storie della saga. Il tutto, amplificato da ambientazioni e spettacolarizzazioni di grandi dimensioni tratte dai disegni, animato da installazioni e contributi video e valorizzato da 120 tavole originali scelte tra le circa 2.600 che quest’Autore ha dedicato a Valentina.
WARHOL: HEADLINES Gnam – Galleria Nazionale d’Arte Moderna Fino al 9 settembre È la prima grande mostra dedicata al rapporto di Andy Warhol con l’informazione giornalistica da cui nacquero le Headline Works, le opere-titolo che rielaboravano prime pagine o ritagli stampa. Circa 80 opere tra dipinti, disegni, stampe, fotografie, sculture, film, video e televisione, basate in larga misura sulle notizie dei tabloid – in particolare il Daily News e il New York Post – dalle quali trapela l’ossessione per il lato sensazionale dei media che caratterizzò tutta la carriera dell’artista. I pettegolezzi sulle celebrità (da Margaret d’Inghilterra a Madonna) e gli eventi catastrofici (dai disastri aerei ai terremoti), ma anche gli articoli di critica sociale diventano per l’artista emblema della mercificazione delle passioni e delle catastrofi della vita contemporanea operata dalla cronaca. Il percorso espositivo inizia con i disegni della metà degli anni ’50, prosegue con i dipinti degli anni ’60, continua con le serigrafie, le stampe, le fotografie e le opere su supporto elettronico, e si conclude con i lavori eseguiti insieme ai celebri graffitisti Michel Basquiat e Keith Haring. www.gnam.beniculturali.it
SAVE THE DATE ROCK IN ROMA Ippodromo delle Capannelle www.rockinroma.com
18 LUGLIO KASABIAN
5 LUGLIO NEGRITA
19 LUGLIO ELIO E LE STORIE TESE
7 LUGLIO BOYS NOIZE
20 LUGLIO CAPAREZZA
8 LUGLIO JUSTICE
22 LUGLIO GORAN BREGOVIC
9 LUGLIO THE CURE
23 LUGLIO BEN HARPER
10 LUGLIO RAY MANZAREK AND ROBBY KRIEGER OF THE DOORS
25 LUGLIO SUBSONICA
11 LUGLIO J-AX 12 LUGLIO GARBAGE 13 LUGLIO ARMIN VAN BUUREN
RE-GENERATION MACRO Testaccio Dal 27 giugno al 9 settembre Prendendo come punto di riferimento alcuni artisti storici quali Gino De Dominicis, Vettor Pisani, Fabio Mauri, Luigi Ontani, Gianfranco Baruchello, Alighiero Boetti e Pino Pascali, la mostra s’interroga sull’attualità e il ritorno di alcuni elementi distintivi dell’estetica dei ‘grandi maestri’ che hanno lavorato e vissuto a Roma, quali la teatralità e la performatività, l’alchimia e il rito, l’ironia e il gioco, rintracciandone alcune linee nell’attuale produzione dell’arte a Roma.A partire dagli artisti che hanno scelto la città come propria base, passando attraverso un’analisi di Roma come tappa di un nuovo Grand Tour e prendendo in considerazione il proliferare di voci critiche e curatoriali, Re-generation proverà a restituire la grande vitalità, spesso nascosta e poco conosciuta al pubblico, della scena artistica contemporanea della città. www.macro.roma.museum
26 LUGLIO THE BEACH BOYS 27 LUGLIO SIMPLE MINDS 28 LUGLIO LITFIBA
16 LUGLIO NINA ZILLI
30 LUGLIO SONATA ARCTICA
17 LUGLIO LENNY KRAVITZ
2 AGOSTO PLACEBO
Estate al Museo Molto più di un museo, il MAXXI è polo culturale, luogo di incontro e di aggregazione. Anche durante l’estate, quando scende in campo con mostre, eventi, musica. A partire dall’installazione UNIRE/UNITE (fino al 4 novembre) dello studio newyorkese/romano Urban Movement Design, vincitore della seconda edizione di YAP MAXXI -Young Architects Program. Opera che, attraverso un nastro lungo e sinuoso fatto di legno e prato che attraversa la piazza del MAXXI, ne accentua proprio il valore di spazio pubblico e “vissuto” dalla città: pensiline coperte di rampicanti e dotate di nebulizzatori creano ombra e refrigerio mentre di sera, i LED nascosti tra le pieghe dell’installazione e la scritta UNIRE/ UNITE in vernice fosforescente si trasformano in scenografici segnali luminosi. In contemporanea, fino al 23 settembre, la mostra YAP MAXXI 2012: un percorso ricco e vivace tra progetti, video, modelli e immagini che racconta l’intera storia di YAP, a partire dal 1998 quando Frederick Fisher progettò il cortile del MoMA PS1 a Long Island City. In mostra le cinque proposte finaliste di YAP MAXXI 2012, con rendering, disegni e video interviste ai progettisti. E poi ancora, lezioni di yoga, ogni martedì, giovedì e venerdì in pausa pranzo o dopo il lavoro; incontri sul design, con il progetto Design 4x100 – incontri con 4 designer italiani e internazionali; nella rassegna Architektur!, 5 studi di architettura italiani si confrontano con altrettanti studi tedeschi. E ogni sabato Happy YAP: birra, patatine e hotdog nella piazza del MAXXI portano a Roma il sapore di New York. www.fondazionemaxxi.it
NEON MACRO - Museo d’Arte Contemporanea Fino al 4 novembre Negli ampi spazi della Sala Enel saranno in mostra circa settanta opere di più di cinquanta artisti per illustrare l’utilizzo del neon dagli anni Quaranta ad oggi. Si inizia con Gyula Kosice, pioniere degli anni Quaranta-Cinquanta, si prosegue poi con artisti come Pier Paolo Calzolari, François Morellet, Maurizio Nannucci e Grazia Varisco per documentare l’evoluzione avuta negli anni Sessanta e Settanta; le opere di Dan Flavin, Joseph Kosuth, Mario Merz e Bruce Nauman e altri testimoniano gli anni Ottanta e Novanta, fino ai contemporanei Tracey Emin, Claire Fontaine, Piero Golia, Jason Rhoades, Pascale Marthine Tayou, Vedovamazzei. www.macro.roma.museum
TERME DI CARACALLA Dal 30 giugno al 7 agosto Un luogo unico e magico dove ogni estate si ripete il rito degli spettacoli en plein air allestiti in una cornice unica dell’antichità. Alle Terme di Caracalla infatti da 70 anni il Teatro dell’Opera trasferisce la sua stagione estiva trasformando questo luogo denso di storia in un palcoscenico per spettacoli di danza e opera.
GIARDINI DI LUGLIO Giardini dell’Accademia Filarmonica Romana e Sala Casella Dal 25 giugno al 8 luglio La stagione estiva della Filarmonica Romana, in programma in Sala Casella e Giardini della Filarmonica (via Flaminia 118) si apre con Va’, vecchio John, due giorni dedicati alla creatività, alla fantasia, all’ironia di John Cage di cui quest’anno si festeggia il centenario della nascita. Un rivoluzionario allestimento sonoro del Centro Ricerche Musicali dove le piante celano gli strumenti, i diffusori di altissima tecnologia sembrano alberi e il Bosco filarmonico trasformato in un inedito, avvolgente spazio d’ascolto, dove la musica di Cage si incontrerà con quella dei compositori del nostro tempo. In programma per due settimane musica, mostre, incontri, danza, visite guidate e le giornate con le cinque Nazioni ospiti (Norvegia, Austria, Armenia, Iran, Burkina Faso).
LUGLIO SUONA BENE DAL 25 GIUGNO AL 1 AGOSTO Auditorium Parco della Musica www.auditorium.com 25 E 26 GIUGNO GIORGIA 28 GIUGNO FRANCESCO RENGA 29 GIUGNO ORCHESTRA “LA NOTTE DELLA TARANTA” DIRETTA DA LUDOVICO EINAUDI 30 GIUGNO VOLA VOLA VOLA – OPI DIRETTA DA AMBROGIO SPARAGNA, CON LA PARTECIPAZIONE DI FRANCESCO DE GREGORI 2 LUGLIO CRANBERRIES 6 LUGLIO JOAN BAEZ 7 LUGLIO MORRISSEY 8 LUGLIO BOBBY MCFERRIN 9 LUGLIO EMELI SANDÉ 14 LUGLIO PAT METHENY 15 LUGLIO TONY BENNETT
In cartellone quest’anno: Dal 30 giugno al 10 luglio Giselle, balletto su coreografia di Patrice Bart, etoile Svetlana Zakharova, Leonid Sarafanov. 7 luglio Aleksandr Nevskij, musiche di Prokof’ev, direttore Jurij Temirkanov. Dal 10 al 15 luglio Il combattimento di Tancredi e Clorinda, regia di Mario Martone. 11 luglio Cocciante canta Cocciante. 20 luglio Roberto Bolle in Trittico Novecento. Dal 21 luglio al 8 agosto Norma, musiche di Bellini, regia di Andrea De Rosa. 27 luglio Concerto con l’Orchestra Giovanile del Teatro dell’Opera, direttore Nicola Paszkowksi. Dal 30 luglio al 6 agosto Una serata con Gigi Proietti. Dal 31 luglio al 7 agosto Attila, musiche di Verdi, direttore Donato Renzetti.
16 LUGLIO PAOLO NUTINI 20 LUGLIO PATTI SMITH AND HER BAND 21 LUGLIO ALANIS MORISSETTE 22 LUGLIO GILBERTO GIL 23 LUGLIO TINDERSTICKS 24 LUGLIO JAMES MORRISON 26 LUGLIO VINICIO CAPOSSELA 27 LUGLIO FIORELLA MANNOIA 28 LUGLIO PINK MARTINI 29 LUGLIO KEITH JARRETT TRIO 30 LUGLIO DAMIEN RICE 31 LUGLIO BUENA VISTA SOCIAL CLUB 1 AGOSTO NOEMI 2 AGOSTO ALEX BRITTI / STEFANODI BATTISTA SEXTET
N.B. Prorogata fino al 23 agosto la mostra Mirò! Poesia e Luce dedicata all’artista spagnolo, in corso al Chiostro del Bramante. Per tutta l’estate i visitatori potranno ammirare le oltre 80 opere, per la prima volta esposte in Italia, tra cui 50 olii, terrecotte, bronzi, acquarelli. E ancora più interessante, la ricostruzione dello studio dell’artista: si può fisicamente “entrare” nello stesso studio che l’artista frequentò sino alla sua morte, avvenuta a Palma di Maiorca nel 1983, quello stesso studio dove Miró potè finalmente essere in contatto diretto con la luce e la natura, così da lavorare su opere di grandi dimensioni. www.mostramiro.it
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SHANGHAI Van Cleef & Arpels, Timeless Beauty MOCA – Museo di Arte Contemporanea Fino al 15 luglio Gioielli, orologi, accessori e oggetti d’arte, ma anche disegni e documenti d’archivio: la storia della maison è messa in mostra, per la prima volta in Cina, con oltre 370 pezzi della collezione, oltre a creazioni provenienti da privati. Quattro i settori tematici per una scenografia curata da Patrick Jouin e Sanjit Manku: esotismo, natura, eleganza e femminilità. Per scoprire il savoir faire, ma anche le storie che stanno dietro alla creazione di queste opere d’arte. Come la parure Océan – diadema in oro bianco tempestato di diamanti e zaffiri – offerta alla Principessa Charlene in occasione del matrimonio con il Principe Alberto di Monaco. www.mocashanghai.org
A RITMO DI JAZZ Umbria Jazz Festival, dal 6 al 15 luglio E’ il festival jazz italiano più conosciuto. Umbria Jazz Festival, per dieci giorni, trasforma Perugia in una città della musica. Un cartellone eterogeneo che si apre con il duo Chick Corea e Stefano Bollani (6 luglio), prosegue con Herbie Hancock Band (7 luglio), Sonny Rollins (13 luglio) e chiusura affidata a Sting per una data del suo Back To Bass Tour, il 15 luglio. www.umbriajazz.com Time in jazz, dal 9 al 16 agosto Creato dal jazzista Paolo Fresu, che porta nella sua terra, la Sardegna, alcuni dei più interessanti artisti del panorama jazzistico italiano e internazionale, tra cui Bill Frisell, Omar Sosa, Trilok Gurtu, Maria Pia De Vito, Antonello Salis, Daniele Sepe, Paolo Angeli, Gaetano Curreri e Fabrizio Foschini. Nel segno del “Fuoco” la venticinquesima edizione che si svolge a Berchidda e comuni limitrofi. www.timeinjazz.it Montreux Jazz Festival, dal 29 giugno al 14 luglio Jazz ma non solo, sul palco si alterneranno Chick Corea e Alanis Morissette, Paco De Lucia & Band e Noel Gallegher; Lana Del Rey e Bob Dylan, Jane Birkin e Anastacia. www.montreuxjazzfestival.com
BERLINO Diane Arbus Martin-Gropius-Bau Dal 22 giugno al 23 settembre Ha rivoluzionato l’arte della fotografia. L’audacia dei temi, l’approccio fotografico, l’effetto di straniamento che era in grado di creare, aprendo nuove prospettive. Diane Arbus, con il suo talento, ha dato vita a un lavoro spesso scioccante nella sua purezza. Molti dei soggetti appartengono a New York, sua città natale, un territorio da lei esplorato come qualcosa di familiare e al tempo stesso esotico, in oltre 200 immagini. www.berlinerfestspiele.de
OnSTAGE MONDO Impazzano i festival, dalla lirica al jazz, dal teatro al cinema. Quest’estate è vietato annoiarsi!
CAPRI Roberto Coda Zabetta Museo della Certosa di San Giacomo Dal 28 luglio al 2 settembre La mostra prende spunto dalla memoria di quanti hanno sofferto la detenzione in uno dei più spietati sistemi di prigionia del mondo: quello delle carceri brasiliane, durante il periodo di dittatura dal 1964 al 1984. Bambini, giovani e donne sparirono senza lasciare traccia, se non quella indelebile nei ricordi di tutti coloro che indirettamente vissero quella tragica esperienza. Due le sezioni: Tables, dodici opere di piccolo formato, con cornici settecentesche in cui sono incastonati oggetti di uso comune o religiosi; Escudos, quindici dipinti di grande formato, realizzati su vecchi tessuti, raffiguranti volti quasi uguali, un ripetersi di immagini con una storia piena di materia. 27 lavori inediti, in anteprima italiana, che verranno poi spostati al MAC di Niterói a Rio de Janeiro dal 30 settembre al 3 novembre www.arteas.org
LOS ANGELES Herb Ritts The Getty Center Fino al 26 agosto È stato uno dei fotografi più acclamati negli anni d’oro della moda, i mitici anni ’80, gli anni delle top model e della fotografia di moda sperimentale e appena nata. I suoi ritratti in bianco e nero sono un insieme indissolubile di sensualità, proporzioni e complessità psicologica che affiora a tratti. Scomparso nel 2002, Herb Ritts ha fatto della California e dei suoi contrasti di luce il suo tratto distintivo; la sua era una visione classica del corpo umano, ritratto spesso nudo, ma mai volgare,per renderlo in tutta la sua bellezza e perfezione. La mostra ripercorre tutta la carriera del grande fotografo, i cui scatti sono apparsi sulle tante testate di moda, oltre ad aver firmato campagne pubblicitarie per diverse case di moda, come Cartier e Chanel. www.getty.edu
ESTATE IN MUSICA Concerti e festival in tutta Italia. Ecco un assaggio: FESTIVAL LIRICO – si apre con il Don Giovanni per la regia di Zeffirelli e prosegue con Aida, Carmen, Romeo et Juliette, Turandot e Tosca per il 90° Festival Lirico. Arena di Verona, dal 22 giugno al 2 settembre. www.arena.it I SUONI DELLE DOLOMITI – rassegna che ha per location le meravigliose Dolomiti, dove si alternano incontri, jam session, reading. Apre le danze Malika Ayane (30 giugno); immancabile Erri De Luca (8 luglio); e ancora Gilberto Gil, Rava, Paolo Fresu. Dal 30 giugno al 31 agosto, www.isuonidelledolomiti.it PUCCINI FESTIVAL – dedicata al compositore, la seguita rassegna comprende Tosca, Madama Butterfly, La Bohème e la Traviata. Torre del Lago, dal 20 luglio al 25 agosto, www.puccinifestival.it SUMMER FESTIVAL LUCCA – accoglie in piazza Napoleone
NEW YORK in pillole Solomon R. Guggenheim Museum, “Art of Another Kind: International Abstraction and the Guggenheim, 1949–1960”, 90 opere di 67 differenti artisti tra cui Louise Bourgeois, Alberto Burri, Yves Klein e Jackson Pollock. Dal 8 giugno al 12 settembre. www.guggenheim.org Whitney Museum, Yayoi Kusama, dal 12 luglio al 30 settembre. http://whitney.org/ Exhibitions/YayoiKusama MOMA, Alighiero Boetti: Game Plan, dal 1 luglio al 1 ottobre. www.moma.org Bryant Park Summer Film Festival, proiezioni cinematografiche dal 18 giugno al 20 agosto. www.bryantpark.org
Laura Pausini (7 luglio); Norah Jones (14 luglio); Gossip (19 luglio). Dal 29 giugno al 28 luglio, www.summer-festival.com PISTOIA BLUES FESTIVAL – con un’anteprima dedicata al rock italiano dei Subsonica, il festival vede salire sul palco B.B.King (13 luglio) e John Hiatt & The Combo (15 luglio). Dal 12 al 15 luglio, http://pistoiablues.com FERRARA SOTTO LE STELLE – concerti in piazza Castello
e nel cortile del Castello, con Afterhours (22 luglio); Bon Iver (19 luglio). Dal 25 giugno al 27 luglio, www.ferrarasottolestelle.it
LONDRA Olimpiadi 2012 Dal 27 luglio al 12 agosto Sul sito è partito il countdown: l’attenzione è tutta catalizzata su Londra ma soprattutto sugli atleti chiamati ad affrontarsi sulle più diverse discipline. L’Olympic Village è fresco di costruzione, in una delle zone più trendy della città, gli East End, che stanno tornando a nuova vita. www.london2012.com
COMING SOON 69° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica Venezia, Lido, dal 29 agosto al 8 settembre I titoli dei film in concorso saranno resi ufficiali solo a fine luglio ma intanto fervono i preparativi per la 69esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, tra gli appuntamenti più attesi, e senza dubbio tra i più glamour, del panorama cinematografico internazionale. Presidente della giuria di quest’anno è il regista, sceneggiatore e produttore statunitense Michael Mann mentre a presiedere la giuria della sezione Orizzonti sarà Pierfrancesco Favino, attore tra i migliori della nuova generazione italiana. Leone d’Oro alla carriera quest’anno al grande cineasta Francesco Rosi, di cui verrà proiettato Il caso Mattei in versione restaurata. www.labiennale.org
FOCUS ON... TEATRO Festival dei Due Mondi, Spoleto, dal 29 giugno al 15 luglio Opera, musica, teatro, danza e arte, in un insieme di tradizione e contemporaneità. Inaugura l’opera Il giro di vite, capolavoro di Britten dal celebre racconto di Henry James, per la regia di Giorgio Ferrara e con l’Orchestra Verdi di Milano. Con Lulu di Frank Wedekind, archetipica incarnazione di una scandalosa femme fatale, torna il Berliner Ensemble, per la regia di Robert Wilson e con musiche e canzoni di Lou Reed; mentre Mikhail Baryshnikov è il carismatico protagonista di In Paris, storia d’amore sul tema della solitudine e della perdita, diretto da Dmitry Krimov, acclamato regista del teatro d’avanguardia russo, che mescola musica e poesia, danza e mimo, video e fotografia. www.festivaldispoleto.com Festival d’Avignon, dal 7 al 28 luglio È alla sua 66esima edizione ed è una delle rassegne più interessanti del teatro contemporaneo. Si svolge per tutta la città anche se il luogo prediletto resta il cortile d’onore del Palazzo dei Papi. Qui si alternano incontri, spettacoli, reading, tutta la città è in fermento ed è questo il luogo dove conoscere in che direzione sta andando il teatro contemporaneo. www.festival-avignon.com Edinburgh International Festival, dal 9 agosto al 2 settembre Festival eclettico, dedicato all’opera, alla musica, alla danza ma anche alla visual art. www.eif.co.uk
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