L'Informatore 114

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114 MARZO 2018

Per le donne che non si arrendono Bellezza e coraggio: una dedica speciale per l’8 marzo

in questo numero Sulle orme del prof. Amadori: il futuro della lotta contro il cancro in Romagna Intervista al prof. Giovanni Martinelli

La chirurgia oncologica romagnola tra presente e futuro L’opinione del prof. Giorgio Ercolani

In prima linea per le donne in chemioterapia La storia di Lilly Cappelli

Move Your Life: la cura come traguardo, il traguardo come cura Il nuovo progetto IOR per i pazienti

Dalle sedi IOR Cesena: il Gran Gala IOR Faenza: la Tombola CLAI Forlì: Festa della Befana Imola: Aperitivo di Natale Lugo: Sagre Solidali Meldola: l’impegno dei volontari Ravenna: Una Piega per lo IOR Riccione: Cena d’Autunno Rimini: la Lotteria Solidale Santarcangelo: il Mercatino


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INDICE

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Organo Ufficiale dell’Istituto Oncologico Romagnolo Lo scopo di questo periodico è quello di tenervi aggiornati sullo stato dell’arte della lotta contro il cancro, specialmente in Romagna. Una lotta portata avanti da medici, ricercatori volontari ma anche semplici persone: persone come voi, con una storia che vale la pena di raccontare e condividere Direttore responsabile Roberto Gabellini Sede Legale Istituto Oncologico Romagnolo Cooperativa Sociale ONLUS Forlì - via Andrea Costa 28 tel. 0543 35929 info@ior-romagna.it P.IVA: 00893140400 Redazione, marketing e inserzioni Paolo Grillandi Ufficio stampa, comunicazione p.grillandi@ior-romagna.it informatore@ior-romagna.it Progetto grafico e impaginazione Maddalena Fabbri

Editoriale SEDI IOR -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------L’esperto risponde Forlì 4 L’alimentazione via Andrea Costa 28 del paziente oncologico telefono 0543 35929 info@ior-romagna.it ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Meldola c/o IRST Ricerca e innovazione via P. Maroncelli 40 6 Sulle orme del prof. Amadori: telefono 0543 739555 il futuro della lotta contro meldola@ior-romagna.it il cancro in Romagna Cesena -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------via Montalti 48 8 L’impegno di portare l’IRST telefono 0547 24616 cesena@ior-romagna.it ai livelli delle grandi strutture Ravenna di ricerca in Europa via Salara 36/38 -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------telefono 0544 34299 10 La chirurgia oncologica ravenna@ior-romagna.it romagnola tra presente e futuro Faenza ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ via Agostino Tolosano 6/b 12 La tomoterapia, un’arma in più telefono 0546 661505 per i nostri ragazzi faenza@ior-romagna.it Imola --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- via Emilia 34 Aziende in campo telefono 0542 011600 13 Lo IOR nel destino imola@ior-romagna.it ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Lugo Le nostre storie via Tellarini 96 14 In prima linea per le donne telefono 0545 32033 in chemioterapia lugo@ior-romagna.it Rimini ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------viale Matteotti 43/A Eventi telefono 0541 29822 16 Move your life: la cura rimini@ior-romagna.it come traguardo, Riccione il traguardo come cura p.zza Matteotti 5 ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------telefono 0541 606060 Alimentazione riccione@ior-romagna.it Santarcangelo 18 La Ricetta dello Chef p.zza Gramsci 7 ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- telefono 0541 623946 Le nostre storie santarcangelo@ior-romagna.it 19 Oncologia senza frontiere: la storia di Sidonie ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Aziende in campo 20 Insieme contro il cancro ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Dalle sedi IOR 22 Cesena 27 Meldola 23 Faenza 28 Ravenna 24 Forlì 29 Riccione 25 Imola 30 Rimini 26 Lugo 31 Santarcangelo


3 Editoriale

IL NOSTRO IMPEGNO PER LA ROMAGNA Care Amiche e cari Amici, si è concluso un periodo molto impegnativo. La campagna delle festività natalizie, solitamente dedicata a un unico progetto di ricerca, quest’anno è stata suddivisa su otto iniziative di altrettanti comuni della Romagna: scelta dettata dalla volontà di essere ancora più vicino alle esigenze dei singoli territori in cui lo IOR è presente. Questa decisione ci ha portato a intensificare gli sforzi della nostra macchina organizzativa, in primis dei volontari: tuttavia oggi possiamo affermare con una Fabrizio Miserocchi Direttore Generale IOR punta di orgoglio di aver intrapreso la direzione più giusta. La risposta del territorio è stata entusiasta e questo ci conferma come il dialogo diretto che lo IOR ha da sempre con i cittadini romagnoli, a distanza di 39 anni dalla sua fondazione, sia ancora intatto e più che mai saldo. La vostra generosità ci ha permesso di donare all’Ospedale Umberto I di Lugo il Paxman Scalp Cooler, un casco refrigerante che si è dimostrato prezioso per scongiurare la caduta dei capelli nelle donne sottoposte a chemioterapia. A tal proposito possiamo registrare l’avvio del Progetto Margherita, il nostro servizio di fornitura di parrucche gratuite, in altre due sedi IOR, quella di Cesena e di Imola; così come la mobilitazione, davvero commovente, dei parrucchieri romagnoli e la loro adesione a ‘La mia mamma è bellissima’, il cui sorprendente risultato ci porterà ad aiutare circa 330 donne. I nostri servizi si sono impreziositi col ritorno dell’assistenza domiciliare per le sedi di Faenza e Riccione, dove i volontari saranno affiancati da una OSS qualificata per fornire aiuto a chi combatte in prima persona questa malattia e sollievo ai loro famigliari. Abbiamo acquistato un’automobile per accompagnare da casa ai luoghi di cura quei pazienti della provincia di Ravenna che non hanno la possibilità di muoversi in autonomia e molto presto potremo donare all’Ospedale Infermi di Rimini l’endoscopio con tecnologia NBI, che permetterà di individuare in maniera precoce i tumori testa-collo, neoplasia con prognosi complicata se diagnosticata in ritardo. Infine, la ricerca scientifica: il Progetto MODA portato avanti dalla Senologia dell’Ospedale Pierantoni-Morgagni di Forlì insieme all’IRST IRCCS beneficerà del grande impulso delle vostre donazioni e siamo sicuri si rivelerà fondamentale per la qualità di vita delle pazienti costrette a mastectomia. Ci tenevo a presentare quanto realizzato: so che molti di voi hanno fatto la loro parte affinché tutto questo fosse possibile, ed è giusto che sappiate come la vostra generosità viene restituita alle persone che ne hanno bisogno sotto forma di servizi e di migliori strumentazioni. Ma basta parlare di passato: lo IOR è proiettato con grande entusiasmo verso nuove sfide. Sfide che potrete aiutarci a vincere grazie al dono del 5x1000: un gesto che non costa nulla ma che fa un enorme differenza. Segnatevi questo numero - 00893140400 - e riportatelo in sede di dichiarazione dei redditi mettendo la firma nel riquadro “Sostegno del volontariato”. So di poter contare su di voi. Un abbraccio Fabrizio Miserocchi


4 L’esperto risponde

L’alimentazione del paziente oncologico dott.ssa Lorella Bordandini Responsabile dell’Unità Operativa Semplice di Dietetica e Nutrizione Clinica di Ravenna, Faenza e Lugo

Salve, mi chiamo Anna e mio marito è un paziente oncologico. Vi scrivo perché le terapie a cui si sottopone l’hanno portato a una forte perdita di peso, a causa di disturbi come nausea e vomito. I medici mi avevano spiegato che sarebbe potuto accadere, ma in generale la sua mancanza di appetito recente comincia davvero a preoccuparmi: spesso si lamenta che gli alimenti che mangia non abbiano sapore, o addirittura avverte un retrogusto metallico. Si tratta di un altro possibile effetto collaterale della terapia? Esiste un modo per risolvere il problema? Vorrei aiutarlo in qualche modo, lo vedo spesso stanco e affaticato, penso che se ritrovasse il gusto del mangiare potrebbe recuperare qualche chilo e avere un po’ di energie in più per vivere meglio la sua condizione, ma non so come fare… Grazie mille per tutti i consigli che potrete darmi!

Carissima Anna, non conosco nello specifico le problematiche di cui soffre tuo marito, tuttavia quelli che mi hai descritto sono alcuni degli effetti indesiderati o ‘collaterali’ che spesso si accompagnano alle terapie. È importante ricordare che si tratta di disturbi temporanei, che tendono a migliorare quando ci si allontana dal momento della somministrazione delle terapie, fino a scomparire al suo termine. Una corretta alimentazione svolge un ruolo ben preciso nel paziente oncologico che deve affrontare un percorso di cure, a volte difficile e faticoso. Importante è prevenire e controllare un progressivo calo di peso per evitare una condizione di malnutrizione, quindi di fragilità. Purtroppo la malattia può causare alterazioni metaboliche di importanti nutrienti (carboidrati, grassi, proteine), con un aumento delle richieste energetiche, pertanto lo scopo principale di una adeguata alimentazione è quello di soddisfare le richieste dell’organismo e mantenere un ‘corretto’ peso corporeo. La malnutrizione è prevenibile o rever-

sibile, tanto che oramai l’intervento nutrizionale tempestivo viene considerato parte integrante delle terapie. Mantenere un giusto peso corporeo permette di rinforzare le difese immunitarie, ridurre la tossicità dei trattamenti, di meglio tollerarli, addirittura di aumentarne l’efficacia. La fragilità di cui purtroppo soffre il paziente oncologico è spesso anche legata ai problemi che tu mi hai descritto: ma non deve essere in alcun modo considerata un effetto collaterale della malattia, in quanto alcuni accorgimenti dietetici possono attenuare gli effetti indesiderati delle terapie.

Tra questi i più comuni risultano essere nausea e vomito. Per ovviare al problema, i consigli che posso darti sono quelli di preparare a tuo marito spuntini o pasti leggeri, piccoli ma più frequenti, evitando comunque di bere e mangiare nelle due ore precedenti e successive alle terapie. Solitamente la mattina è il momento della giornata in cui tali disturbi sono meno presenti: il suggerimento è quindi quello di fare una buona colazione ad alto contenuto nutritivo e a base di alimenti asciutti, come toast, crackers o biscotti. Le pietanze fritte, grasse, eccessivamente salate o dolci sono da evi-


5 L’esperto risopnde

tare: se l’odore pungente degli alimenti contribuisce a nausea e vomito, prediligi piatti freddi o a temperatura ambiente. Dal punto di vista dell’idratazione, bere preferibilmente lontano dai pasti acqua o bevande gassate come ginger, limonata o tè alle erbe; al contrario, meglio astenersi dal caffè. Prima e dopo aver mangiato, se le energie lo consentono, è consigliabile praticare un po’ di attività fisica, come brevi passeggiate. Evita invece che tuo marito si stenda dopo i pasti: meglio rilassarsi su una poltrona leggermente inclinata. Anche l’alterazione del gusto rappresenta un effetto collaterale piuttosto frequente: solitamente si risolve al termine dei vari cicli di terapie, tuttavia esistono accorgimenti per evitare che il sapore metallico porti ad una diminuzione dell’appetito e del gusto per il mangiare. Innanzitutto, anche in questo caso, meglio non assumere alimenti nelle ore immediatamente precedenti e successive al trattamento. È consigliabile arricchire i cibi con spezie e aromi, alternandoli durante il pasto in modo tale che le papille gustative non si adattino a un determinato sapore. Per quanto riguarda l’idratazione, bere spesso e a piccoli sorsi acqua o liquidi non irritanti, come succo di mela o di pera; per mantenere un sapore piacevole, o evitare la possibile secchezza della bocca, succhiare caramelle a basso contenuto di zucchero o piccoli cubetti di ghiaccio. Un’altra accortezza è quella di sostituire le posate di metallo con quelle di plastica e di bere utilizzando la cannuccia. La sensazione di stanchezza, spossatezza, mancanza di energie può essere direttamente correlata alla malattia di tuo marito, ma potrebbe anche essere espressione di uno stato depressivo associato alla diagnosi: l’insieme dei sintomi fisici e psichici si definisce fatigue, una condizione caratterizzata dal fatto che il riposo o il sonno non

riescono ad alleviarne l’intensità. Per questo motivo il suo trattamento non può limitarsi a meri consigli nutrizionali, ma deve prevedere la combinazione delle terapie dei singoli sintomi con associato un adeguato sostegno psicologico mirato al miglioramento del benessere globale. A livello fisico, una delle principali ragioni della fatigue è l’anemia, dovuta alla riduzione dei globuli rossi che trasportano ossigeno a tutte le cellule e forniscono energia per le principali funzioni dell’organismo. Il suggerimento in questo caso è quello di distribuire le varie attività nel corso della giornata, evitando di accumularle in un unico momento. Cerca di convincere tuo marito a svolgere, quando se la sente, un’attività fisica regolare: frequenti passeggiate (anche di soli 15 minuti), senza richiedere comunque a sé stessi sforzi eccessivi, contribuiscono a contrastare la stanchezza, a migliorare il tono muscolare e a ridurre i sintomi che abbiamo precedentemente preso in considerazione, come nausea e vomito. Per concludere, Anna, questi sono solo alcuni dei suggerimenti che posso darti: ne puoi trovare molti altri nell’opuscolo “Alimentazione e Malattia Oncoematologica”, realizzato recentemente assieme all’Istituto Oncologico Romagnolo proprio per aiutare i pazienti a contrasta-

re possibili stati di malnutrizione. Puoi richiederlo gratuitamente compilando il form che trovi all’indirizzo http://www. ior-romagna.it/alimentazione_malattia_ oncoematologica.html: ti risponderemo al più presto mandandoti la versione in pdf del libretto. Ti ricordiamo che, in caso di importanti limitazioni dell’alimentazione e significativo calo di peso nonostante le indicazioni fornite, è consigliata la valutazione specialistica del medico Nutrizionista o del Dietista. Spero di esserti stata utile. Un abbraccio Dott.ssa Lorella Bordandini

La dott.ssa Lorella Bordandini è laur eata in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Bologna e specializzata in Gastroenterologia presso l’Ateneo di Ferrara. Attualmente è Responsabile dell’Unità Operativa Semplice di Dietetica e Nutrizione Clinica dei tre ambiti ospedalieri di Ravenna, Faenza e Lugo.


6 Ricerca e innovazione

Sulle orme del prof. Amadori: il futuro della lotta contro il cancro in Romagna Intervista al prof. Giovanni Martinelli, nuovo Direttore Scientifico IRST IRCCS

Il prof. Giovanni Martinelli è, dal 1 gennaio 2018, il nuovo Direttore Scientifico dell’IRST IRCCS di Meldola, succedendo così al prof. Dino Amadori che ha ricoperto la stessa carica durante i 10 anni di esistenza dell’Istituto. Classe 1960, si è laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Verona nel 1985 conseguendo successivamente specializzazioni in Ematologia Generale e Genetica Medica. Professore associato presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Bologna e docente alla Scuola di specializzazione in Ematologia, è autore di oltre 465 pubblicazioni su importanti riviste e membro di società scientifiche e gruppi di lavoro nazionali e internazionali. Sperimentatore clinico e Principal Investigator di 43 protocolli clinici, con altri 17 in fase d’apertura, è considerato tra i massimi esperti di ematologia a livello nazionale e internazionale.

Prof. Martinelli, congratulazioni per la nomina. Si è insediato da poco presso l’IRST IRCCS: che situazione ha trovato? Eccellente: possiamo disporre di attrezzature all’avanguardia, ma soprattutto di un personale di alto livello, preparato e motivato. C’è un giusto equilibrio tra giovani ricercatori entusiasti e medici con esperienza, che dedicano la propria vita allo studio e alla cura di questa patologia. Il lavoro svolto finora è straordinario e ha portato l’IRST al primo posto a livello nazionale come produzione scientifica, come riconosciuto dal Ministero della Salute in base a parametri e indicatori oggettivi. Questo dimostra la vitalità e il fermento che c’è all’interno della nostra struttura. Credo che sia doveroso riconoscere in questo senso i meriti del mio predecessore, il prof. Amadori, che ha prima pensato e poi concepito dal nulla una realtà che, in pochi anni, ha saputo imporsi in maniera determinante nello scenario dell’oncologia nazionale e internazionale.

Prof. Amadori che rimarrà all’interno dell’Istituto in qualità di Direttore Scientifico Emerito. Può spiegarci meglio cosa questo comporti e quale sarà il vostro rapporto? Si è tratta di una nomina più che doverosa. Come ho detto in precedenza, questo Istituto nasce da una meravigliosa idea del Professore, idea che si è presto trasformata in missione e che è stata concretizzata coi risultati che tutti noi abbiamo sotto agli occhi. Tuttavia ci tengo a precisare che non si tratta di un semplice riconoscimento per quanto svolto finora, ma anche e soprattutto in vista di una progettualità futura: c’è ancora tanto bisogno della sua competenza all’interno dell’IRST. Non è una carica puramente formale, ma fattiva. Essere ‘emerito’ significa essersi meritato una funzione importante di direzione e sviluppo. Il nostro rapporto sarà improntato alla più stretta e costruttiva collaborazione e i suoi consigli saranno preziosi

per continuare il lavoro svolto finora e, se possibile, implementarlo. In quest’ottica l’IRST spiega che “la scelta del prof. Martinelli premia sia l’elevata produzione scientifica del nuovo direttore sia la notevole capacità progettuale, ovvero l’aver presentato un convincente progetto per potenziare e indirizzare le attività di ricerca traslazionale”. Ci può anticipare qualcosa di questo progetto? Si tratta di un piano che verte sostanzialmente su due livelli. Il primo è quello della prossimità di cura: il trattamento, per il malato e i suoi famigliari, dev’essere il più confortevole possibile, senza bisogno di accedere a strutture a lui lontane. In seconda battuta, occorre spingere sull’innovazione tecnologica e terapeutica, portandola il prima possibile nel letto del malato di modo che tutti possano usufruire delle migliori terapie. È in questo senso che parliamo di sviluppo di un Comprehensive Cancer


7 Ricerca e innovazione

ne e dell’identificazione precoce della malattia: è fondamentale investire su questo campo dell’oncologia per poter dar seguito alla personalizzazione delle cure, concetto che rappresenta il vero e proprio punto di svolta dei trattamenti oncologici. È finita l’era delle terapie trasversali, che possano andare bene per tutti: occorre essere in grado di identificare la giusta cura, per il giusto paziente, al momento giusto e per la forma tumorale più appropriata. Care Network: una rete di istituzioni pubbliche che insieme alle varie strutture dell’Area Vasta Romagna possa portare avanti questa doppia finalità. Proprio legato a questo aspetto, che ruolo vede nell’immediato futuro per l’IRST all’interno dell’Area Vasta? Pensiamo di poter svolgere un ruolo importante, in collaborazione con le varie realtà dell’azienda. Il nostro Istituto può disporre di grandi strumentazioni: è mia intenzione rendere disponibili i laboratori non solo per i professionisti che lavorano presso l’IRST, ma anche per tutti quei ricercatori che hanno progetti promettenti e voglia di fare la differenza. Tutti gli operatori, e di conseguenza tutti i malati, devono trarre beneficio dalle possibilità che mette a disposizione la nostra struttura. A proposito di ricerca, sono circa 58 gli studi che riguardano la lotta contro il cancro che vengono portati avanti a Meldola. Quali sono i più promettenti? Gli studi coprono gli argomenti più disparati: dall’ambito nutrizionale a quello clinico, dalla radioterapia alla radiomimetica, dalla prevenzione all’individuazione precoce, dall’identificazione delle cellule circolanti alla medicina nucleare. Citarne solo alcuni sarebbe ingeneroso nei confronti degli altri. Quello che posso dire è che sicuramente l’immunoterapia nel prossimo futuro ritengo investirà un ruolo sempre più importante nella terapia dei tumori, e

Il prof. Martinelli tra il dott. Mattia Altini, Direttore Sanitario IRST e il dott. Giorgio Martelli, Direttore Generale IRST

anche l’IRST è in prima linea, per implementare questa opportunità per i cittadini della nostra comunità. Da ematologo avrà seguito con grande interesse la notizia della bimba di 4 anni, malata di leucemia e curata presso l’Ospedale Bambin Gesù grazie alla terapia genica. Si tratta di una notizia straordinaria, sia dal punto di vista scientifico che umano. È molto stimolante sapere di poter contare su una nuova strategia per combattere una malattia grave, e che colpisce anche fasce di popolazione molto giovani, come la leucemia, potendo in questo modo offrire una nuova speranza ai pazienti e ai loro famigliari. Tra l’altro è una tecnologia su cui anche l’IRST si sta impegnando e sta investendo. Da nuovo Direttore Scientifico mi sento di poter promettere che faremo di tutto per implementarla e poterla mettere a punto il prima possibile. La genetica risulta fondamentale non solo dal punto di vista delle cure, ma anche da quello della prevenzio-

La ricerca ha grandi costi; in questo senso la collaborazione con lo IOR è sempre risultata fondamentale a sostenerla. Quali pensa saranno gli sviluppi futuri di questo rapporto? La collaborazione con lo IOR in questi anni ha dato frutti meravigliosi: molto di quanto è stato raggiunto non sarebbe stato possibile senza il sostegno di questa Onlus, che non solo economicamente ma anche moralmente non ha mai fatto mancare il proprio supporto grazie al grande lavoro dei suoi volontari. Spero che questo contributo prosegua. Da parte mia sosterrò in tutti i modi il lavoro dello IOR, che aiuta ogni giorno ad alleviare le sofferenze di centinaia di persone malate. Confermiamo in toto l’impegno che ci siamo presi nei suoi confronti: quello cioè di essere credibili, fattivi e determinati nel concretizzare i benefici economici che ci vengono offerti, trasformandoli in ricerca scientifica di alto livello e in apparecchiature che migliorino l’offerta sanitaria per i nostri pazienti.


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L’impegno di portare l’IRST ai livelli delle grandi strutture di ricerca in Europa L’opinione del prof. Amadori, Presidente IOR e Direttore Scientifico Emerito IRST IRCCS Prof. Amadori, dopo dieci anni lascia la direzione scientifica dell’IRST IRCCS. Ci fa un bilancio di questa avventura? Ritengo che il bilancio sia estremamente positivo. La quantità e la qualità di produzione scientifica che esce dall’IRST IRCCS di Meldola è tale che il Ministero della Salute ha piazzato il nostro Istituto al primo posto per la “ricerca corrente”, grazie a un indicatore che mette assieme diversi parametri oggettivi, tra cui la complessità delle patologie affrontate e le diverse voci dell’efficienza. Poco tempo fa abbiamo avuto l’esito dei bandi di ricerca finalizzata e i progetti del nostro Istituto di Meldola che verranno finanziati saranno ben due, proprio a causa della loro validità e importanza. Un risultato eccezionale se pensiamo che la maggior parte delle strutture di ricerca scientifica in Italia, strutture anche più grandi e con una storia più consolidata alle spalle, ne han visto accettato al massimo uno. La scelta del suo successore, visti i risultati, non dev’essere stata facile. Il prof. Martinelli ha dimostrato una valenza non solo scientifica, ma anche umana, di altissimo livello. Proviene da una struttura d’eccellenza come l’Istituto Seragnoli di Bologna, in particolare dalla scuola del dott. Sante Tura, cosa che rappresenta una garanzia dal punto di vista professionale. Ci sono tutti i presupposti, quindi, non solo per continuare nella direzione intrapresa dall’IRST sotto la mia guida, ma anche per migliorare la qualità della cura e della ricerca oncologica prodotta a Meldola, con l’ambizione di raggiungere un riconoscimento anche al di fuori dei

confini nazionali. Da riconosciuto ematologo quale è sono convinto che darà inoltre un forte impulso all’equipe dell’Istituto stesso. Colgo l’occasione, quindi, per fargli i miei migliori auguri di buon lavoro in questo senso. In realtà la sua nuova carica di Direttore Scientifico Emerito prevede che la sua presenza all’IRST rimanga. Quali saranno i suoi compiti principali? Grazie alla mia lunga esperienza alla guida dell’Istituto, qualora il prof. Martinelli lo ritenga necessario, sarò a sua completa disposizione per affiancarlo in un ruolo di consigliere e di supporto: spero di potergli essere utile nel fornire suggerimenti e informazioni che possano permettergli di svolgere al meglio la sua mansione. Sicuramente il cambio della guardia non comporterà un cambio di direzione sulle linee di ricerca della nostra struttura. Come vede il futuro prossimo dell’IRST? Quali saranno i suoi obiettivi principali? Come ha detto il prof. Martinelli fonda-

mentale sarà lo sviluppo del Comprehensive Cancer Care Network, perché solo in questo modo l’Istituto potrà moltiplicare ulteriormente la sua capacità di produzione scientifica e assistenziale. A questo scopo occorre una sempre maggior integrazione con le attività dell’azienda. Da parte nostra c’è la massima volontà a cooperare in questo senso. Lei manterrà la carica di Presidente dell’Istituto Oncologico Romagnolo. Questa cosa faciliterà il mantenimento del rapporto di cooperazione tra lo IOR e l’IRST? Indubbiamente lo IOR continuerà a dare un forte supporto, in termini economici, alla ricerca di qualità che a Meldola viene svolta quotidianamente, prestando al contempo la massima attenzione alle esigenze del territorio, dove seguiterà a intervenire al fianco e a integrazione delle strutture pubbliche come ha sempre fatto nella sua storia. L’obiettivo rimane lo stesso: essere vicini a chi soffre e insieme a chi cura.


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La chirurgia oncologica romagnola tra presente e futuro Intervista al prof. Giorgio Ercolani

Dottor Ercolani, com’è stato tornare nella ‘sua’ Forlì dopo tanti anni a Bologna? Che situazione ha trovato? La chirurgia è sempre stato un fiore all’occhiello per la nostra città: la professionalità di chi mi ha preceduto, parlo del dott. Domenico Garcea e del dott. Giorgio Maria Verdecchia in particolare, erano di altissimo livello. Possiamo peraltro vantare grandi eccellenze nel campo della chirurgia toracica, dell’urologia, dell’otorinolaringoiatria, tanto che Forlì è sempre stata considerata un punto di riferimento nel campo per la nostra regione. Secondo la mia esperienza la USL romagnola non ha nulla da invidiare alle principali realtà nazionali: l’importante è mantenere la strategia portata avanti negli ultimi anni, che prevede la valorizzazione delle singole realtà in base alle proprie vocazioni. Avere quattro ospedali nei quattro presidi principali che fanno la stessa cosa significherebbe abbassare gli standard e frenare le nostre potenzialità. È giusto vedere l’azienda romagnola come un unico ospedale con quattro “padiglioni” principali: le strutture dei nostri presidi forniscono un buon servizio di base, specializzandosi al contempo in determinati settori per offrire ai cittadini della nostra area il meglio nei vari distretti. Il mio compito

Il prof. Giorgio Ercolani è, da maggio 2016, Responsabile dell’U.O. di Chirurgia e Terapie Oncologiche Avanzate presso l’Ospedale Pierantoni – Morgagni di Forlì. In precedenza aveva svolto l’incarico di medico chirurgo presso l’Ospedale Sant’Orsola di Bologna. Classe 1968, si è specializzato in Chirurgia Generale all’Università degli Studi di Bologna, approfondendo in particolare l’ambito del distretto epatobiliopancreatico. Professore Associato presso lo stesso Ateneo dal 2014, ha ricoperto anche il ruolo di Visiting Professor di prestigiose strutture americane, giapponesi e francesi. Notevole, oltre all’attività clinica, anche la produzione scientifica e di ricerca: il prof. Ercolani è infatti autore di 613 pubblicazioni nonché collaboratore attivo di alcune delle principali riviste di settore internazionali, come Plos One ed Annals of Surgical Oncology.

per quel che riguarda Forlì è quello di cercare di essere all’altezza della tradizione da un lato, provando per quanto possibile a migliorare ancora di più il nostro livello. Da responsabile della U.O. di Chirurgia, quali sono le strategie per alzare ancora di più gli standard? Penso che il nostro modello di riferimento debba essere quello dell’IRST IRCCS di Meldola, dove sono stati identificati dei responsabili per ogni patologia d’organo e di distretto. La cura di un paziente, a maggior ragione se oncologico, è un lavoro d’equipe: se ogni figura professionale di questa squadra si specializza in un determinato ambito sarà più semplice offrire le migliori terapie, stando contemporaneamente al passo con le costanti novità che la ricerca scientifica ci mette a disposizione. A proposito di IRST IRCCS, la sua specializzazione è sempre stata proprio la chirurgia oncologica. Non c’è dubbio che, dietro la mia nomi-

na, abbia giocato un fattore rilevante la presenza di una struttura d’eccellenza come quella di Meldola, onde implementare sempre di più le tecniche di questo tipo di chirurgia a Forlì. La collaborazione con l’IRST IRCCS è a livello personale molto stimolante perché mi permette di approfondire due passioni a cui mi sono sempre dedicato: l’ambito oncologico e quello della ricerca clinica. Già oggi capita sovente che dalla nostra struttura i pazienti vengano mandati a Meldola per seguire il trattamento post-chirurgico, e allo stesso modo che da Meldola si riferiscano a noi per gli interventi sulle neoplasie. Il mio obiettivo è quello di stringere ancora di più questa collaborazione rendendola sempre più redditizia, soprattutto in termini di ricerca scientifica: ricordo per esempio che, oltre a laboratori all’avanguardia, l’IRST IRCCS dispone di un Centro di Risorse Biologiche che rappresenta il punto di riferimento regionale. D’altronde non è possibile trattare clinica e ricerca come


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Il prof. Ercolani mentre utilizza il robot chirurgico dell’Ospedale Pierantoni-Morgagni di Forlì

due aspetti separati, ma sono semmai facce diverse della stessa medaglia: la cura del paziente. Cosa significa fare ricerca in ambito chirurgico? Significa valutare essenzialmente due aspetti: uno di tipo, diciamo così, biomolecolare, e uno prettamente clinico. Da una parte, infatti, vi è la necessità di capire quali meccanismi inducano lo sviluppo di determinate patologie oncologiche, per comprendere quali mezzi farmacologici e chirurgici abbiano un migliore impatto; dall’altra, invece, occorre verificare che determinati approcci, come interventi più o meno estesi o metodi più o meno aggressivi, portino effettivamente a un vantaggio per il paziente. Anche perché spesso, in ambito oncologico, gli interventi risultano particolarmente demolitivi. Assolutamente. Un tempo l’aspetto di principale interesse per il chirurgo era la salvaguardia dell’aspettativa di vita del paziente: tuttavia sappiamo come certe operazioni portino a un peggioramento della sua qualità di vita, quanto meno nell’immediato. In questo senso, l’approccio multidisciplinare di cura dei tumori che si è imposto negli ultimi anni ci ha permesso di rendere obsoleto

il precedente paradigma secondo cui “intanto operiamo, poi vediamo”, tanto è vero che i pazienti negli ultimi anni vengono sottoposti sempre più spesso a chemioterapia ad intento neo-adiuvante e solo successivamente ad intervento chirurgico, allo scopo di migliorarne efficacia e risultati. Tuttavia non è ancora sufficiente: occorre curare il rapporto che il medico, oncologo o chirurgo che sia, ha col paziente e coi suoi famigliari. Serve chiarezza, fiducia e cooperazione, di modo che la scelta sul percorso da intraprendere sia partecipata e condivisa, soprattutto laddove aspettativa e qualità di vita non siano perseguibili di pari passo. Da questo punto di vista il mondo del volontariato si rivela particolarmente prezioso. Associazioni come l’Istituto Oncologico Romagnolo non solo ci permettono, tramite le attività di raccolta fondi che portano avanti, di fare ricerca o di disporre di attrezzature all’avanguardia in un periodo di forte crisi economica, ma contribuiscono a instaurare quella fiducia nel rapporto medico-paziente indispensabile affinché le terapie possano essere veramente efficaci. Come? Proprio grazie al prezioso lavoro quotidiano dei volontari che si interfacciano direttamente col malato.

In ambito chirurgico fare ricerca immagino significhi anche mettere a punto strumentazioni sempre più tecnologiche e all’avanguardia. Ad esempio, è di pochi giorni fa la notizia che un’equipe di chirurghi dello IEO di Milano è riuscita a rimuovere un tumore al polmone prima considerato inoperabile. Al momento una delle limitazioni principali della diffusione della tecnologia robotica è rappresentata dai costi, ma non c’è dubbio che in futuro queste apparecchiature saranno sempre più presenti in sala operatoria. Già oggi circa il 40% degli interventi sui pazienti con neoplasia avvengono con tecnica mini-invasiva, prevalentemente laparoscopica o toracoscopica in caso di tumore al polmone. Una buona fetta di queste operazioni viene svolta per via robotica: un altro fiore all’occhiello della chirurgia della nostra città. In Emilia-Romagna possiamo disporre infatti di tre robot chirurgici: uno a Modena, uno al Sant’Orsola e uno a Forlì. Ma se al Sant’Orsola tale tecnologia è sbarcata solo da tre anni, Forlì ha investito su questa apparecchiatura già dal 2007. Il robot chirurgico non fa la differenza dal punto di vista dell’aspettativa di vita, ma piuttosto della qualità di vita: permette infatti di effettuare incisioni più piccole e interventi più precisi, cosa che consente un recupero post-operatorio migliore, meno doloroso e soprattutto più veloce.


12 Ricerca e innovazione

La tomoterapia, un’arma in più per i nostri ragazzi Da dicembre 2017 la Romagna possiede un’arma in più per la cura dei tumori probabilmente più temuti e odiati: quelli che colpiscono bambini e adolescenti. È stata infatti installata presso l’IRST IRCCS di Meldola la nuova tomoterapia, apparecchiatura all’avanguardia che permette una maggiore precisione nella somministrazione della radioterapia. “Quando si tratta un paziente pediatrico – spiega il dott. Luca Tontini, radioterapista dell’IRST IRCCS di Meldola – va debitamente considerata la sua peculiarità, essendo il suo organismo ancora in crescita. Proprio per questo vanno tenuti sotto stretto controllo tutti quegli agenti esterni che possono interferire negativamente con il suo corretto sviluppo. In particolare, quando si utilizza la radioterapia per un paziente pediatrico si manifesta il problema di erogare una dose curativa senza che, nello stesso tempo, sia dannosa per l’organismo in crescita”. In questo senso la tomoterapia risulta fondamentale, in quanto permette agli specialisti di limitare in maniera più precisa l’area a cui somministrare le radiazioni, circoscrivendola alla zona dove si annida la neoplasia e risparmiando gli organi circostanti. “Tuttavia i vantaggi non si limitano a questo – aggiunge il dott. Tontini – le tecniche di radioterapia standard hanno un raggio d’azione più ristretto: questo significa che, lad-

dove il target terapeutico sia di grandi dimensioni, essa non rappresenta la metodica ottimale in quanto occorre prestare estrema attenzione alle aree di giunzione. Spiegato in parole più semplici, lo specialista è costretto a dividere il trattamento ‘a blocchi’: in questo caso vi è una criticità a carico delle zone che si trovano tra un blocco e l’altro, che possono essere soggette a sovraesposizione o sottoesposizione. Se nel primo caso aumenta la probabilità di effetti collaterali, nel secondo caso il rischio è quello di non eradicare in maniera definitiva la neoplasia presente. La tomoterapia risponde anche a questa criticità, in quanto il suo target terapeutico è più esteso: questo permette allo specialista una somministrazione di radiazioni maggiormente controllata e costante”. L’acquisto di questo dispositivo rivoluzionario è stato il frutto di un grande sforzo corale, che ha visto diverse realtà unite per il medesimo, importante obiettivo: quello di creare un centro di riferimento per la radioterapia pediatrica, struttura che in precedenza non era presente. Particolarmente importante è stato il coinvolgimento dell’Istituto Oncologico Romagnolo nel progetto “La Fabbrica del Sorriso”, iniziativa di solidarietà promossa da Mediafriends dedicata alla lotta dei tumori infantili. “Sebbene il numero di tumori dell’età pediatrica e dell’adolescenza non sia

Francesco, bimbo guarito da Sarcoma di Ewing, coi genitori

rilevante – conclude il dott. Tontini – le neoplasie rimangono, dopo gli incidenti, la più frequente causa di morte dei bambini. In Italia vengono colpiti circa 1.400 bambini ogni anno e 600 adolescenti, di cui 98 in Emilia-Romagna. Non ci aspettiamo quindi grandi numeri, per lo meno non inizialmente: tuttavia, questi ragazzi hanno il diritto di disporre delle migliori cure possibili”. Cure che hanno già dimostrato di essere particolarmente preziose: il 26 ottobre 2016 lo IOR è stato infatti ospite di Mattino 5 assieme a Francesco, bambino romagnolo di nove anni, guarito da Sarcoma di Ewing proprio grazie alla tomoterapia. Il ragazzo, intervistato nel corso della popolare trasmissione da Federica Panicucci, ha raccontato con grande schiettezza e simpatia della sua disavventura e di come, per merito delle terapie, sia riuscito a tornare alla sua grande passione, il calcio.


13 Aziende in campo

Lo IOR nel destino La storia di Chiara Mackintosh, titolare di Ortomio Ortomio è da anni azienda agricola leader del mercato nazionale e internazionale delle piante da orto e nel settore della produzione vivaistica. Nata nel 1992, le sue serre si distendono per circa 35 ettari di terreno nella provincia di Forlì, producendo qualcosa come 300 milioni di piante. L’azienda collabora con le attività dell’Istituto Oncologico Romagnolo dal 2017: i due titolari, Chiara Mackintosh e Stefano Raffoni, hanno deciso di sottoscrivere un impegno triennale per sostenere il servizio d’accompagnamento gratuito dei pazienti che non hanno la possibilità di raggiungere i luoghi di cura in autonomia.

All’inizio degli anni ’80 Chiara Mackintosh, allora poco più di una bambina, si trovava in vacanza in campeggio assieme alla famiglia in Calabria: più precisamente a Zambrone, località di mare con una vista privilegiata sullo Stromboli. I suoi genitori, scozzese lui, istriana lei, si erano da poco trasferiti per lavoro in Romagna. E anche se all’epoca ancora non lo sapevano, proprio la Romagna, dopo un lungo girovagare, sarebbe diventato il luogo dove metter radici. L’Europa era un concetto ancora piuttosto vago, quasi esclusivamente geografico: figuriamoci la Brexit, evento che ha fortemente amareggiato il signor Mackintosh che, nonostante l’accento, oramai si sente in tutto e per tutto italiano. Ma torniamo in Calabria. Per una strana coincidenza nello stesso campeggio si trovava un signore forlivese: i genitori di Chiara lo conoscevano di nome e di fama, sebbene non avessero mai avuto la possibilità di incrociarlo. Quel signore era Dino Amadori. “Si può dire, in un certo senso, che avessimo lo IOR nel destino”, spiega Chiara, nel frattempo divenuta signora Raffoni, cognome sicuramente più comune rispetto all’originale scozzese per noi romagnoli e titolare,

assieme al marito Stefano, dell’azienda Ortomio: un’eccellenza della nostra terra, riconosciuta a livello nazionale tanto da essere tra i fornitori ufficiali di un programma televisivo di grande successo come Master Chef. “Abbiamo anche ricevuto la gradita visita della troupe di ‘Melaverde’ – aggiunge la titolare – sono stati gentilissimi: assieme a loro abbiamo visitato la centrale termica per il riscaldamento delle nostre serre alimentata ad energia pulita: un fiore all’occhiello della nostra azienda”. Un’azienda che, nonostante il successo, mantiene un’impalcatura fortemente famigliare: d’altronde è l’unione tra l’infinita passione per la produzione vivaistica di Stefano e la creatività a livello di presentazione e imballaggi esteticamente gradevoli e riconoscibili di Chiara che ha creato quell’alchimia necessaria al successo dell’azienda Ortomio. Sono passati quasi quarant’anni da quell’incontro fortuito, ma Chiara e il prof. Amadori non si sono più persi di vista. “Il dottore è stato di grande aiuto quando mio padre si è ammalato di tumore alla prostata – spiega – inoltre ritengo il programma di prevenzione portato avanti sul nostro territorio davvero

fondamentale. Anche per questo motivo, quando l’Istituto Oncologico Romagnolo è venuto a chiederci una mano, ci siamo subito messi a disposizione”. Grazie al prezioso sostegno di Ortomio, lo IOR potrà acquistare in tre anni tre automezzi dedicati al servizio d’accompagnamento gratuito dei pazienti da casa ai luoghi di cura e ritorno: un servizio che permette di essere vicini a chi combatte contro questa malattia, aiutando al contempo ad alleviare il peso che di solito ricade sui famigliari. “Al momento l’impegno che abbiamo preso con lo IOR ha durata triennale – afferma Chiara – ma sicuramente è nostra intenzione proseguire la collaborazione con una realtà che fa tanto per il nostro territorio, magari sostenendo anche i programmi di prevenzione che vengono portati avanti nelle scuole. Dopo l’incontro con il Direttore Generale Fabrizio Miserocchi nostro figlio Alessandro ha deciso di smettere di fumare: se potessimo evitare ai nostri ragazzi di cadere nella tentazione della sigaretta, magari per emulazione dei loro compagni, faremmo un grande passo avanti nella lotta contro questa malattia”.


14 Le nostre storie

In prima linea per le donne in chemioterapia La storia di Lilly Cappelli, volontaria IOR per il Progetto Margherita Nel 2010 una donna minuta ma dal forte temperamento di nome Liliana, per tutti Lilly, si apprestava, alla soglia dei 45 anni, ad affrontare la sfida più complicata di una lunga carriera professionale. L’azienda per cui lavorava già da 25 anni le aveva proposto di recarsi in Iran a tenere corsi di formazione alle parrucchiere del posto. Piccolissimo particolare: sarebbe dovuta andare da sola. All’aeroporto di Teheran la attendeva l’interprete che l’avrebbe seguita come un’ombra nel suo percorso itinerante: peccato che il diverso idioma fosse probabilmente l’ultimo dei problemi che Lilly avrebbe dovuto affrontare. Per chi fosse a digiuno di storia contemporanea del Medio Oriente l’anno prima in Iran si era insediato, tra non poche polemiche, un certo Mahmud Ahmadinejad, politico ostile all’occidente, il cui programma prevedeva tra l’altro di dotare la nazione di armi nucleari per combattere l’egemonia sull’area di Israele, stato di cui auspicava pubblicamente “la sparizione dalla carta geografica”. La sua controversa vittoria alle urne aveva scatenato un clima di forte agitazione, culminato in varie manifestazioni represse nel sangue. Molte persone avevano perso la vita. Lilly guardò negli occhi il suo titolare e chiese solamente: “Quand’è il volo?”. Le immagini di guerriglia che i telegiornali documentavano non contribuirono a mantenere il clima sereno in casa. Certo, il marito, con cui è sposata da 28 anni e il figlio 25 anni, erano più o meno abituati all’assenza della mamma, che trascorreva circa centoventi giorni l’anno all’estero per portare la moda

Lilly e la collega Irene durante la cena a favore del Progetto Margherita

italiana nel mondo: Giappone, Siria, Libano, Australia. D’altronde, quando Lilly era a casa non è che fosse donna da pantofole: pur minuta, nel suo tempo libero ha esplorato ogni collina della Romagna con la sua Ducati Monster. Però quella dell’Iran era tutta un’altra storia. C’era un regime di mezzo, che non vedeva propriamente di buon occhio le indipendenti donne occidentali; c’erano i disordini di piazza; voli interni in trabiccoli da dodici posti che tremavano al solo passaggio di uno stormo di rondini; e per gli spostamenti più brevi un vecchio

Ford Transit, dal cui finestrino si potevano almeno ammirare gli splendidi tramonti degli infiniti deserti poco prima di raggomitolarsi su uno scomodo sedile. “Una volta ci furono turbolenze talmente forti su un aereo – confida – che si aprirono le maschere per l’ossigeno. Nel parapiglia a un passeggero venne un infarto e a me cadde il velo che mi copriva il volto. La hostess ebbe il coraggio di avvicinarsi e dirmi di rimetterlo: nella concitazione la mandai a quel paese”. Nel 2014 una donna minuta ma dal forte temperamento di nome Liliana, per tutti


15 Le nostre storie

Lilly e Irene del salone Event Color

Lilly, si apprestava, alla soglia dei 50 anni, ad affrontare la sfida più complicata a livello personale. Spinta dalla madre Romana, storica volontaria del mercatino di Mezzano in cui le sue stampe romagnole andavano per la maggiore, entrava a far parte di quel manipolo di pionieri di Ravenna che presterà servizio a favore delle pazienti in chemioterapia per il neonato Progetto Margherita. Poteva farlo perché nel frattempo, vuoi per la traumatica esperienza iraniana, vuoi per i fastidi procurati dall’artrite reumatoide, vuoi perché restare lontani dalla famiglia per cento giorni l’anno logorerebbe anche la più indipendente delle madri, aveva aperto il suo salone: l’Event Color di Bagnacavallo. Persino il Ducati Monster era stato venduto, in favore di una più bucolica e discreta Vespa. Liliana ha imposto al suo esercizio commerciale orari flessibili, per venire incontro alle esigenze dei clienti che escono alle 18 dall’ufficio, e per avere il tempo di dedicarsi alle sue passioni: la fotografia, la natura, il volontariato. “Non dimenticherò mai le prime pazienti che ho seguito – spiega – anche perché essendo un progetto nuovo non sapevamo bene cosa aspettarci. Sinceramente mi attendevo persone di una certa età: invece la prima donna che venne fu una ragazza bellissima di ventotto

anni, con il suo bambino di otto mesi in braccio. Ricordo che si provava le parrucche con un entusiasmo contagioso: mano a mano che le metteva il neonato con la manina gliele sfilava dal capo. Si può dire, in un certo senso, che fu lui a scegliere l’acconciatura per la mamma”. Una madre che, nonostante avesse saputo di soffrire di tumore al seno, aveva deciso di procrastinare le cure per portare a termine la gravidanza. “La seconda paziente venne col marito: non era ancora completamente calva, ma i primi effetti collaterali della chemioterapia si facevano già vedere. ‘Guardi, mi rimangono tutti in mano’, mi disse sconsolata. Ma di farsi radere non ne voleva sapere. Così il marito intervenne: ‘Domani li troverai tutti sul cuscino e sarà peggio. Guarda: me li faccio radere anch’io, così la mattina allo specchio siamo uguali’. Una scena meravigliosa, che avevo visto in un film, tanto tempo prima. Iniziai tagliando i capelli a lui, poi a lei: la donna non si volle guardare allo specchio, ma una volta scelta la parrucca fu davvero sollevata e felice”. Dopo quel suo primo giorno di volontariato per lo IOR, da sola in auto, prima di mettere in moto, si sentì finalmente libera di sciogliere in singhiozzo quel groppo che le stringeva la gola, lasciandosi andare ad un pianto incontrollabile. Siamo giunti alla fine del 2017 e Lilly è oramai una volontaria storica dello IOR. Ha imparato ad avere un atteggiamento meno coinvolto con i pazienti che segue, anche se deve andare contro la sua stessa natura. Ha saputo che l’Istituto Oncologico Romagnolo cerca fondi per ampliare il Progetto Margherita alle sedi di Cesena e Imola: a questo scopo ha lanciato un crowdfunding dal titolo “La mia mamma è bellissima” chiedendo ai suoi parrucchieri di svolgere il ruolo di ambasciatori di questa iniziativa. Lilly non ci pensa due volte anche perché

toccata da vicino dalla malattia. “Il marito di una persona a me carissima soffre di un glioblastoma – spiega – ho visto cosa può fare il cancro non solo alle persone che ne soffrono, ma soprattutto a coloro che sono a loro vicini. Per questo, forse, ero così motivata: non c’era cliente che non sapesse dell’iniziativa”. Lilly è talmente convincente che il salvadanaio utilizzato per raccogliere offerte nel suo salone non è mai vuoto. Persino un suo giovanissimo cliente, un ragazzino di 12 anni, decide di contribuire. “Ricordo che si è avvicinato alla cassa, e oltre a pagare il conto ha sfilato dalla cover del suo cellulare 20 euro. Quei soldi erano la sua paghetta. Mi disse: ‘ho sentito del progetto: voglio fare una donazione per la mia mamma, che è stata operata’. Una cosa commovente”. Ma per Lilly non è sufficiente: così decide di organizzare una cena presso Casa Conti Guidi, a Bagnacavallo, il cui ricavato sarebbe andato proprio a favore del Progetto Margherita. Dopo pochi giorni il ristorante è prenotato in ogni ordine di posto. Per l’occasione ha fatto preparare una torta gigante, per cento persone, dalla famosa Pasticceria Babini, che dopo aver saputo la ragione dell’evento ha deciso di donargliela. Di fronte alla sala gremita, Lilly decide di prendere il microfono e aprire il suo cuore ai presenti. Racconta della sua prima paziente di 28 anni, che non ce l’ha fatta. Racconta della donna che non voleva radersi i capelli, e di quel marito meraviglioso che la convinse. Racconta del ragazzino che dona la paghetta per la madre operata. La gente la ascolta, rapita e commossa. Dona ma torna a casa più ricca. Alla fine, tra salvadanaio e cena, porta alla causa qualcosa come 2.536 euro: circa 35 mamme in più che si sentiranno bellissime grazie al forte temperamento di una donna minuta di nome Liliana, per tutti Lilly.


16 Eventi

Move your life: la cura come traguardo, il traguardo come cura La comunità scientifica è concorde sul ruolo preponderante dell’attività fisica come strumento di prevenzione di svariate malattie, tra cui patologie cardiovascolari e neoplasie, le principali cause di morte secondo i dati ISTAT. Non solo, l’esercizio fisico rappresenta anche una valida abitudine da affiancare alle cure del paziente oncologico. Le proprietà di una ‘dose’ di movimento regolare permettono infatti di incrementare l’efficacia delle terapie, rendendone al contempo maggiormente tollerabili gli effetti collaterali. Tuttavia spesso è complicato per un paziente oncologico, già demoralizzato nell’animo e debilitato nel corpo da malattia e trattamenti spossanti, trovare la voglia e le energie necessarie a portare avanti un’attività fisica costante. Proprio per questo motivo è nato “Move Your Life”, il nuovo progetto IOR legato a “La Salute in Movimento” rivolto proprio ai pazienti oncologici. “Si tratta di coinvolgere le persone che stanno vivendo il difficile momento della malattia – spiega la dott.ssa Elisa Ruggeri, psicologa IOR e ideatrice del programma – in un percorso lungo

tre mesi che li porterà a prendere parte alla Rimini Marathon, che si terrà domenica 29 aprile. Assieme a Danilo Ridolfi, personal trainer, incontreremo i pazienti due volte a settimana a partire dal 20 febbraio con l’obiettivo di stilare un piano di preparazione atletica personalizzato in base ovviamente alle possibilità fisiche di ciascun partecipante. Chiaramente ogni paziente potrà scegliere il proprio traguardo sportivo: che sia la camminata o la corsa, che sia la 10 km o la 16 km, la cosa fondamentale sarà raggiungere la meta”. L’obiettivo non si limiterà dunque alla cura del paziente dal punto di vista fisico, per migliorare il suo stato di salute e contrastare quella che in gergo oncologico è denominata fatigue, ovvero il senso di stanchezza percepita, ma anche e soprattutto dal punto di vista psicologico. “Il raggiungimento di un traguardo sportivo – prosegue la dott.ssa Ruggeri – per mezzo di un programma strutturato e pensato appositamente per ciascuno dei pazienti, rappresenta una forte spinta a superare la malattia e a guardare avanti. Inoltre non dimentichiamo come, nonostante all’atto pratico


17 Eventi

ciascuno dei partecipanti farà corsa a sé, al passo che più gli è congeniale, tutta la fase precedente di preparazione verrà svolta in gruppo. L’appartenenza ad una squadra composta da persone che conoscono quello che l’altro sta attraversando si dimostrerà fondamentale per incoraggiarsi a vicenda, per mantenere alte le motivazioni e per scongiurare eventuali abbandoni nei periodi in cui la malattia e le terapie faranno sentire le loro ripercussioni più gravose, che saranno affrontate in questo modo non come singolo paziente, solo con le sue sofferenze, ma appunto come team che si infonde forza”.

La squadra IOR si incontrerà quindi ogni martedì dalle 9 alle 10, e ogni giovedì dalle 11 alle 12, presso Rimini Terme, che da partner entusiasta dell’iniziativa ha concesso le sue strutture a titolo gratuito. Come spiegato, durante gli allenamenti i pazienti saranno personalmente seguiti dall’occhio attento di un professionista: il personal trainer Danilo Ridolfi, che ha già collaborato con lo IOR proprio nell’ambito del progetto “La Salute in Movimento” durante precedenti progetti legati ad altri grandi eventi del calendario sportivo romagnolo, come la Granfondo Internazionale Nove Colli

o la Maratona di Ravenna Città d’Arte. “L’attività fisica in chi sta facendo cure oncologiche – spiega il coach – ha come primo obiettivo quello di potenziare il sistema immunitario, agire come antidepressivo, aiutare nel controllo del peso e contribuire a liberare la mente. L’attività verrà svolta all’esterno, nei parchi o in spiaggia, e all’interno in palestra quando le condizioni climatiche saranno avverse. Durante gli incontri verranno tenute lezioni teorico-pratiche per apprendere i principi e i meccanismi attraverso cui il movimento ha effetti benefici sulla salute di chi affronta la neoplasia. Verrà svolto un programma di avvicinamento e allenamento per portare a termine in sicurezza e autonomia la distanza di 10 km camminando, o correndo per chi sarà idoneo a farlo”. Lungo tutto il percorso che li preparerà a tagliare il proprio traguardo personale, i pazienti saranno seguiti anche a livello psicologico proprio dalla dott.ssa Ruggeri, che terrà frequenti incontri a tu per tu per verificare che i partecipanti si sentano perfettamente integrati nel progetto. “É importante che ciascuno di loro – spiega – trovi il proprio ruolo all’interno del gruppo in base alle proprie inclinazioni e caratteristiche. Tutti dovranno sentirsi coinvolti e, in un certo senso, responsabili dell’impegno che si prenderanno. Fare parte di un gruppo significa condividere anche aspetti che vanno al di là dell’attività fisica: ascoltare come gli altri hanno affrontato alcune situazioni può rappresentare una grande risorsa. Il cancro tende a isolare il paziente: con questo progetto vogliamo spezzare questa solitudine, facendo al contempo capire ai partecipanti che, nonostante la malattia, sono e devono essere comunque in grado di porsi degli obiettivi per il futuro e di vincere le sfide che la vita gli pone”.


18 Alimentazione

Palombo al verde La Ricetta dello Chef Luca Zannoni

Il palombo è un pesce magro ma ricco di proteine: apporta un’ottima quantità di sali minerali, soprattutto ferro, potassio, calcio, fosforo e vitamine, come quelle del gruppo B. L’assenza di spine lo rende adatto anche alle ricette destinate a bimbi e anziani.

Ingredienti per 4 persone: • palombo/cagnetto 1200 gr • olio 150 gr • 3/4 acciughe • aglio in camicia 50 gr • capperi 50 • prezzemolo q.b. • vino bianco q.b. • sale e pepe • succo di limone

Procedimento: Sciogliere in una casseruola 2 o 3 acciughe: aggiungere aglio e capperi tritati. Unire le fettine di palombo e farle rosolare nel trito, poi coprire con abbondante vino bianco. Salare e pepare con coperchio, lasciarlo sobbollire per 15’, cospargere con prezzemolo tritato e servire.


19 Le nostre storie

Oncologia senza frontiere: la storia di Sidonie “L’Associazione Tison non si occupa esclusivamente della lotta contro il cancro in Tanzania ma promuove collaborazioni con varie progettualità africane”, spiega la dott.ssa Patrizia Serra, Coordinatore Data Manager presso l’IRST IRCCS. Tra queste risulta particolarmente emblematica la cooperazione intercorsa con la Fondazione Akbaraly: organizzazione umanitaria creata da Cinzia Catalfamo, Console Onorario italiano in Madagascar, nata dalla sua stessa esperienza di malattia, un tumore al seno. “Dopo aver affrontato e sconfitto la neoplasia in Italia – prosegue – Cinzia si è resa conto che le donne malgasce non hanno la stessa fortuna di poter disporre di farmaci e attrezzature adeguate: per loro, una diagnosi di cancro equivale a una sentenza”. Per questo motivo ha deciso di spendersi in prima persona, creando un grande progetto di cure oncologiche per tutta l’Africa sub-sahariana. Uniti dalla stessa mission, l’Associazione Tison e la Fondazione Akbaraly hanno cominciato a collaborare. I primi frutti di questa alleanza hanno portato alla formazione della durata di un anno di un medico malgascio, il dott. Christian Rakotomamonjy, presso le strutture romagnole dell’IRST IRCCS. “L’oncologo africano ha lavorato in particolare a stretto contatto con il dott. Fabio Falcini, Responsabile del Centro di Prevenzione Oncologica, – afferma la dott.ssa Serra – perché laddove non si possa disporre di medicinali e dispositivi d’avanguardia per lottare ad armi pari contro il tumore, conoscere le metodologie per evitare la neoplasia o giungere ad una diagnosi precoce diventa quanto mai fondamentale”.

L’Associazione Tison nasce nel gennaio 1999 su iniziativa del prof. Dino Amadori e di alcuni amici e colleghi di Vittorio Tison, stimato anatomopatologo tra i soci fondatori dell’Istituto Oncologico Romagnolo e impegnato in opere di volontariato in Tanzania. E proprio in Tanzania l’Associazione ha deciso di realizzare una serie di interventi per il controllo del cancro. La sede prescelta è la città di Mwanza che sorge sul lago Vittoria e dove ha sede il Bugando Medical Center, ospedale con circa 800 posti letto. Una volta completato il periodo di formazione, i cui costi sono stati interamente coperti dall’Associazione Tison, il dott. Rakotomamonjy è tornato in Madagascar, per dirigere l’ambulatorio di prevenzione senologica creato nel frattempo dalla Fondazione Akbaraly, appannaggio di tutte le donne malgasce. Ed è proprio presso l’ambulatorio che il medico ha conosciuto Sidonie. “Sidonie è una donna di 28 anni che ha già subito una mastectomia del seno sinistro, a causa di un sarcoma, nel 2011 presso l’Istituto Pasteur di Antananarivo – spiega la dott. ssa Serra – mentre il seguente percorso radioterapico necessario a debellare completamente la malattia venne svolto in Italia presso l’IRST IRCCS grazie proprio all’Associazione Tison”. Tuttavia due anni dopo, nel 2013, Sidonie si ripresenta all’ambulatorio malgascio con un tumore al seno destro, scoperto durante alcune visite di controllo a cui si è sottoposta durante la sua gravidanza. “Ebbene sì: non si sa se la causa fosse una recidiva o si trattasse di un nuovo caso – specifica – ma Sidonie si è ritrovata a lottare nuovamente contro il cancro proprio mentre aspettava un bambino”. Un caso complicato, per cui il dott. Rakotomamonyj chiede subito consigli ai professionisti dell’IRST IRCCS:

il prof. Amadori, il dott. Toni Ibrahim, il dott. Andrea Rocca e la dott.ssa Casadei si trovano per discutere la strada migliore da percorrere, nonostante la paziente si trovi a migliaia di chilometri di distanza. Alla fine sono concordi: chemioterapia neoadiuvante per ridurre le dimensioni del tumore, con successivo intervento chirurgico di rimozione della mammella. “Poco prima di Natale c’è giunta la notizia: Sidonie sta bene – conclude la dott.ssa Serra – ed è ora madre di una splendida bimba. Si tratta di un mezzo miracolo viste le enormi difficoltà: ma è per questo che è nata la nostra Associazione”. Il migliore esempio di quanto di buono si possa fare grazie alla stretta collaborazione di professionisti anche lontani tra loro; e di come l’oncologia non debba conoscere confini, soprattutto quando si tratta di salvare una giovane vita, anzi due.

Cinzia Akbaraly assieme a Sidonie e al suo bimbo


20 Aziende in campo

Insieme contro il cancro Un ringraziamento particolare a A.L.A. Ricambi Srl Lugo Birra Amarcord Spa Rimini Boscolo Srl Imola C.O.S.M.I. Spa Ravenna Cam Impianti Industriali Ravenna Cediss Srl Villanova di Castenaso

Centro Petroli Baroni Srl Santarcangelo di Romagna Ciclat Trasporti Ambiente Soc. Coop. Ravenna Colas Pulizie Industriali Soc. Coop. Ravenna Colas Pulizie Locali Soc. Coop. Ravenna Con. Eco.Trasporti Ravenna Con. S.A.R. Soc. Coop. Cons. Ravenna

Concorde Snc Forlì Conserve Italia Soc. Coop. San Lazzaro di Savena Cse Consorzio Servizi Bancari San Lazzaro di Savena Cse Consulting Srl San Lazzaro di Savena Cse Servizi Srl San Lazzaro di Savena Curti Costruzioni Meccaniche Spa Castel Bolognese

Di.Co. Service Srl Ozzano dell Emilia Ecotech Srl Cesena Fiorini Imballaggi Srl Forlì Foris Index Eredi di B. Natale Srl Conselice Free Srl Forlì Fustelpack Spa Capocolle Gel Frigor Srl Cesena

Autosette di Togni Denis & C. Snc Gambettola Azienda Agricola Fungar Snc Coriano Babbini Spa Civitella di Romagna Baldini Riccardo Forlì Batani Matteo e Barbara Cervia Beltrami Sergio Imola Bersani Otello Ravenna Bianchi Mauro Snc Forlì Bingo Baccara Srl Lugo Boghi Serena Parrucchiera Morciano di Romagna Bortolotti Sergio Filo D’Argenta Brighi Srl Santarcangelo di Romagna Buscaroli Giancarlo Massa Lombarda C&G Servizi di Chiara Aldini Ravenna Cabec Snc Forlì Casadei & Pellizzaro Srl Forlì Centro HT di Stefano Sirri & C. Snc Cesena Co.Fa.Co. Cooperativa Facchini Cotignola

Computer Line Associates Srl Piacenza Consorzio Caiec Soc Coop Cesena Consorzio Frutteto Spa Cesena Cooperativa Bagnini Riccione Srl Riccione Chiadini Cristina Forlì Csd Centro Servizi Doganali Cesena Deca Spa Serravalle RSM Di Girolamo Mirella Imola Dibimont Srl Ravenna Dolcetti Loredana Forlì Duravit Italia Srl Ravenna Ecologia Edile Srl - Moroni Nerio Faenza Ecomavi Srl Massa Lombarda Economisti Associati Srl Bologna Edil Color Srl Imola Effeti Srl Fontanelice Eltec Sas Forlì Etichettificio Lgl Srl Santarcangelo di Romagna

Euroclean Sas Forlì F.lli Franchini Srl Rimini Fabbri Giordano Forlì Fabio Poggioli Cesena Fabo S.I. Srl Massalombarda Fam Batterie Srl Meldola Farolfi Alberto Forlì Femca Cisl Romagna Ravenna Figurella Ravenna Snc Bologna Fitofarmaceutica Medica Srl Mercato Saraceno Fiuzzi David Cesena Focaccia & Minguzzi Srl Russi Franco System Srl Fusignano Garden e Service Sas Cesena Gemar Srl Ravenna Grar Soc. Coop. Ravenna Gsm Sas Cesena Inspecta Srl Forlì

Biesse Sistemi Srl Ravenna C.P.N. Srl Montemarciano (An) Coibent Plastic Srl Forlì Manuten Co.M.I.C. Srl Ravenna Consorzio Rmb Ravenna Cosnav Costruzioni Navali Srl Genova

Domenicali Srl Ravenna Linear Form Srl Ravenna Montanari Andrea Srl Ravenna Pompe Garbarino Spa Acqui Terme (Al) Precision Fluid Controls Srl Milano Scaioli Srl Ravenna

Solving Italia Srl Lesa (No) Verlicchi Romano Srl Ravenna Gusberti Marcello Srl Monza Prosider Spa Ravenna Baglietto Srl La Spezia Bergo Impianti Srl Taglio di Po (Ro)

Un ringraziamento anche a Astra Soc. Cons. Faenza A.R.C.O. Trasporti Cotignola Ably Srl Argelato Agriflex Srl Forlì Ali Srl Longiano Antonelli Srl Cesena Antonellini Chiara Ravenna Aqua Plus Faenza Ar Fer Srl Castrocaro Terme e Terra del Sole Argelli Srl Fusignano Aristide Brini Lugo Art Campenter Srl Rocca San Casciano Artigiana Legno Srl Russi Asita Srl Faenza Associazione Lavoratori Agricoli Cesenati Cesena Atlanta Stretch Spa Poggio Berni Autocarrozzeria Mentana Lugo

Fornitori Rosetti Marino SpA Menotti Poverini Srl Ravenna Italmet Srl Ravenna Siderurgica Ravennate 2.0 Srl Ravenna Bullonerie Riunite Romagna Spa Forlì Amedea Servizi Srl Sasso Marconi Bologna Be.Ta. Srl Mercato Saraceno (Fc)


21 Aziende in campo

Sono tante le realtà imprenditoriali del territorio che hanno deciso di augurare Buon Natale a clienti e fornitori con le nostre strenne solidali.

Golfera in Lavezzola Spa Conselice Granfrutta Zani Soc. Coop. Agricola Faenza Graziani Roberto e F.lli & C. Sas Mercato Saraceno I.M.A. Service di Gori P. & C. Sas Cesena Icel Soc. Coop. Lugo Infia Srl Bertinoro

Mb Mangimi Spa Longiano Metal Service Srl Forlì Omaf Srl Faenza Paresa Spa Cesena Plasfor Srl Forlì Plastica Cesena Srl Forlimpopoli

Pro.s.it. Soc. Coop. Forlì Romagna Acque Spa Forlì Saeg Srl Gambettola Siron Srl Faenza Smurfit Kappa Italia Spa Massa Lombarda Studio Commerciale Boldrini Rimini

Target 2000 Spa Riccione Teapak Srl Imola Termo Idraulica Faentina Faenza Tubozeta Srl Forlì Union Ricambi Srl Rimini Vincenzo Sospiri Racing Srl Forlì

Italconstruction Srl Ravenna La Base Revisioni Srl Forlì La Splendida Srl Cesena Laboratorio Odontotecnico Frattini Faenza Lattanzi Srl Novafeltria Linea Persona Moda Capelli di Ancarani Ines Lugo Logikem Srl Ravenna L’ortolano Srl Cesena M.I. Tech Srl Imola Martini Vittorio Srl Ravenna Mascioli Cristina Ravenna Maxisald Srl Bertinoro Meccanica Imolese Srl Imola Mengozzi Srl Forlì Metano Faenza Sas Faenza Milani Massimo Alfonsine Modulsnap Srl Coriano

Mordenti Service Srl Cesena Mordenti Srl Cesena Morigi Roberto Srl Forlì Nanni Silvia Fusignano Nemo Industrie Spa Mercato Saraceno Nitrocolor Forlì Srl Forlì Nuova ME.G.A. Srl Ravenna Officina dell’ambiente Spa Conselice Ogf Plastica di Olivieri Rimini Olivieri Andrea e Mirka Fusignano Omega Engineering Srl Imola Omgm Srl Imola Optima Srl Forlì Oremplast Srl Massa Lombarda Orgraf Ticketing Srl Coriano Pagliaccio Annamaria Lugo Pagliarani Stefano Srl Cesenatico Pansecchi Dott. Davide Ravenna

Pazzaglini Lino&C. San Giovanni in Marignano Prefabbricati Para Srl Forlì R.F. Resina Forlivese Srl Forlì Radio Lux Snc Forlì Renzi Isabella Riolo Terme Riviera Congressi di Vizzini Cristina Rimini Romagna Spedizioni Srl Ravenna Rondinelli Gino Lugo S.C.A.R. Autotrasporti Savio Saf Srl San Giovanni In Marignano Sanzani Nicoletta Ravenna Seico Compositi Srl Forlì Sia Studio Ingegneri Associati Castrocaro Terme e Terra del Sole Sintoni Guido Ravenna Siroli Corrada Voltana Sirotti Laura Ravenna Soleado Srl Panighina - Bertinoro Star Lift Srl Rimini

Stella Marina Sas Cattolica Studio Comm.le e Trib. Scialdone Lugo Studio Comm.le Lombardini Matteoni - Berti e Associati Rimini Studio Economisti Associati Bologna Studio Reno e Samoggia Forlimpopoli Studio Rivalta Lugo Studio Trippitelli Rimini Succi Claudio Rappresentanze Srl Forlì Tecnoteam Srl Ravenna Teco Srl Ravenna Torrefazione Caffè Canario Forlì Tropical Lane Spa Coriano Urbinati Srl San Mauro Pascoli Vaccari Enrico Fusignano Vertaglia Porte Srl Sant’Ermete Wintrade Srl Bentivoglio Zaganelli Franca Voltana

Consorzio Blue Line Group Monfalcone (Go) E.Qu.A. Srl Ravenna Maya Tecnologie per l’ambiente Srl Ravenna O.M.G. Officine Metalmeccaniche Generali Marina di Strongoli (Kr) Sandvik Italia Spa Milano

Secom Service Srl Ravenna Tecnosald Ravenna Srl Ravenna C.r.a. Inox Srl Piobbico (Pu) Camerani & Meldolesi Srl Ravenna Rafar Multiservice Soc. Coop. Ravenna Fase Service Srl Forlì

Tifernogas Srl Città di Castello (Pg) KSB Italia Spa Concorezzo (Mb) 3B Technology Srl Ravenna FCF Srl Ravenna Team Engineering Srl Ravenna

CM-TS Srl Taranto Consorzio Metallurgico R.E.K. Sermoneta (Lt) Farina Srl Faenza Coop. Montaggi Elettrostrumentali Veneta Mira (Ve) Gencantieri Spa Magenta (Mi)


22 Dalle sedi

CESENA IX Edizione Gran Gala IOR

Mercoledì 6 dicembre si è tenuto presso il Teatro Verdi di Cesena il Gran Gala IOR, appuntamento che rappresenta oramai un classico giunto alla nona edizione e evento di punta del calendario invernale dell’Istituto Oncologico Romagnolo. Se nel 2016 la serata, dedicata al Progetto ARTHE del prof. Giovanni Paganelli presso l’IRST IRCCS di Meldola, aveva portato a circa 36.000 euro di incasso, quest’anno il ricavato ha sfondato il muro dei 40.000, attestandosi a 42.000 euro. Un grande risultato, dovuto principalmente alle incredibili emozioni vissute dai partecipanti nel corso della cena a sostegno del Progetto Margherita, il

servizio di assistenza gratuito dello IOR attivo ora anche a Cesena, volto a preservare la bellezza delle donne sottoposte a chemioterapia. Grazie dunque a tutte le aziende partner dell’iniziativa (in ordine alfabetico): Agenzia Immobiliare Rubboli, Apofruit, Gruppo Arca, Bakery, Baruzzi Prefabbricati, Cooperativa Agricola Cesenate, Camac-Crealab, Campomaggi&Caterina Lucchi, Cantina di Cesena, Centrale del Latte di Cesena, Cesena Fiera, CNA, Co.M.Ce., Confartigianato, Confcommercio, Consorzio di Bonifica della Romagna, Consorzio Il Frutteto, Coop - Gruppo IGD, Credito Cooperativo Romagnolo, Essegicolor, Giemme,

Gruppo Martini, Gruppo Trevi, Ima Service-Gel Frigor, Infia, Mercato Ortofrutticolo, Mordenti, Orogel-Fondazione Fruttadoro, Pasticceria Romagna, PLT Energia, PMI Rete Romagna, Premiato Stabilimento Tipografico dei Comuni, Progel, Siropack, Sorma-Netpack, Technogym e Wellness Foundation, Unicredit, Unindustria, Viaggi Manuzzi.

Mercatini di Natale

Come da tradizione, i Volontari IOR di Cesena si sono impegnati nel lungo periodo antecedente il Natale nei consueti mercatini natalizi, presso l’Ipercoop del Savio, il Famila di Torre del Moro e la Fiera Natalissimo a Pievesestina. La distribuzione in cambio di offerte di prodotti artigianali, capi realizzati a mano e mazzi di vischio ha così reso possibile un incasso record di oltre 5.400 euro. La volontaria Rosalba col Direttore IOR al mercatino di Torre del Moro

La splendida cornice del Teatro Verdi in occasione del Gran Gala IOR


23 Dalle sedi

FAENZA Insieme per la speranza

Martedì 21 novembre, presso Casa Spadoni, si è tenuto il primo Charity Dinner IOR della sede di Faenza, dal titolo “Insieme per la Speranza”. L’evento di raccolta fondi a favore dell’importante servizio di assistenza domiciliare oncologica dedicato ai pazienti del nostro territorio si è svolto di fronte a circa 60 persone, per lo più rappresentanti delle istituzioni, come il sindaco Giovanni Malpezzi, e medici dell’Ospedale Civile, come il Primario della Chirurgia Generale, il dott. Giampaolo Ugolini e il Responsabile della U.O. di Oncologia, il dott. Stefano Tamberi: segno tangibile di quanto la necessità di assistenza domiciliare sia avvertita non solo dalla popolazione, ma anche dal mondo del sistema sanitario. Il tessuto sociale di Faenza non è rimasto insensibile a questa esigenza: il ricavo dell’evento è stato infatti di 5.100 euro, frutto non solo del contributo di chi ha partecipato al Charity Dinner, ma anche dei molti che non hanno potuto prendere parte alla serata ma che hanno voluto comunque contribuire ad una causa tanto importante. Fondamentali sono state le donazioni elargite da tre realtà imprenditoriali cittadine: Granfrutta Zani, Super Conad Arena e Ascom Faenza.

Festa del Sangiovese e della Fiorentina

Giovedì 21 dicembre, nella sala della BCC Romagna Occidentale di Castel Bolognese, il Comitato della Sagra della Fiorentina e del Sangiovese ha promosso la cerimonia di consegna delle donazioni alle varie associazioni invitate: fra queste lo IOR. È stato devoluto a nostro favore un contributo di 1.000 euro alla presenza del nostro direttore Fabrizio Miserocchi e del volontario referente per il comune di Castel Bolognese, Francesco Mambelli.

Tombola natalizia CLAI

Venerdì 12 gennaio, presso la sala del Circolo La Quercia di Faenza, si è svolta la tradizionale tombola natalizia dei dipendenti della Cooperativa CLAI, storica

azienda agroalimentare che opera sia nel settore dei salumi che in quello delle carni fresche bovine e suine nelle sedi di Imola e Faenza. Il ricco montepremi per le varie tombole e per la lotteria finale è costituito dalle strenne ricevute da clienti e fornitori e messe a disposizione

per un evento di solidarietà. I soci della Cooperativa hanno deciso quest’anno di devolvere l’incasso della serata a favore dello IOR. Alla presenza di un folto pubblico, il Presidente Bettini e il Direttore D’Angeli della CLAI hanno brevemente illustrato le motivazioni dell’iniziativa e della scelta della destinazione dei fondi. Ha preso poi la parola il consigliere IOR sig. Pelliconi che ha ringraziato dirigenti e dipendenti e ha precisato che il ricavato dell’iniziativa sarebbe stato impiegato nel nuovo servizio gratuito di assistenza domiciliare a favore di pazienti oncologici in grave disagio, effettuato attualmente da una OSS che, su segnalazione del medico di base e dei responsabili delle terapie oncologiche e palliative, si reca quotidianamente al domicilio di detti pazienti prestando loro la propria professionalità nelle tante mansioni che un ammalato non può svolgere. La serata è stata condotta con il consueto brio dal famoso intrattenitore dialettale Sgabanaza che ha strappato ai presenti applausi e calorose risate con le sue battute. Fragranti e gustose pizze sono state preparate e servite da un’equipe di valorosi volontari cuochi. La piacevole serata ha permesso di devolvere a favore del nostro servizio di assistenza domiciliare oncologica l’importante cifra di 2.000 euro.


24 Dalle sedi

FORLÌ Forlì ricca di eventi

La sede di Forlì ha visto negli ultimi mesi del 2017 tanti eventi IOR che hanno contribuito in maniera importante a finanziare il suo progetto territoriale: il Progetto di Ricerca MODA, una nuova metodica ricostruttiva per le pazienti con tumore al seno. Tante le iniziative spontanee nate. Tra queste, ringraziamo il Conad Aeroporto per avere donato 1 euro per ogni scontrino emesso arrivando all’importante cifra di 1.300 euro; la Scuola di ballo Son Cubano che ci ha donato l’incasso del saggio di Natale per un totale di 900 euro; il Club De Pasador e il sig. Radames che hanno devoluto allo IOR il ricavato della festa della Befana di

Forlimpopoli pari a 550 euro; Eataly di Piazza Saffi a Forlì che ci ha donato 200 euro per l’evento Pizza Gourmet del 17 gennaio 2018.

Punti IOR I ragazzi dell’ITC Matteucci

Mercatini di Natale

Ringraziamo i nostri volontari che hanno organizzato e gestito i mercatini di Natale a Forlì e nei Punti IOR regalandoci grandi risultati. Sono stati più di 16.000 gli euro ricavati dai vari stand sparsi su tutto il Comune: un risultato meraviglioso che ha dato un contributo fondamentale al Progetto MODA.

Charity Dinner IOR

Radames insieme agli altri volontari alla festa della Befana di Forlimpoli

MODA. Ringraziamo per la preziosa collaborazione gli studenti dell’Istituto Tecnico Commerciale Carlo Matteucci e i fantastici ragazzi del Servizio Civile, Andrea e Celeste, che hanno aiutato i nostri collaboratori per la preparazione e l’accoglienza durante l’evento.

Un ringraziamento speciale a Vidmer Valmori, che ci ha sostenuto nell’organizzazione del primo Charity Dinner IOR tenutosi presso Eataly in piazza Saffi lo scorso 11 dicembre 2017 e a tutte le aziende e le persone che con la loro partecipazione ci hanno consentito di raccogliere in una sola serata ben 6.710 euro a sostegno del Progetto

Ringraziamo di cuore tutti i Volontari dei nostri Punti IOR di Bertinoro, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Dovadola, Forlimpopoli, Meldola, Predappio, Premilcuore, Rocca San Casciano e San Piero in Bagno per la discreta ma fedele dedizione con la quale si dedicano ogni giorno dell’anno a sostegno delle attività a favore del nostro Istituto.

Progetto Margherita La mia mamma è bellissima

Un grande grazie vogliamo rivolgerlo anche ai parrucchieri volontari del Progetto Margherita che si sono spesi in prima persona con il cuore a sostegno del progetto crowdfunding “La mia mamma è bellissima” raccogliendo fondi presso i propri saloni e organizzando eventi dedicati a questo importante progetto. Per merito della loro professionalità e umanità, offerta a titolo gratuito a servizio dello IOR, abbiamo potuto raccogliere quasi 3.000 euro.


25 Dalle sedi

IMOLA Aperitivo di Natale

Mercoledì 13 dicembre si è tenuto presso la Pasticceria “La Rocca” il primo Aperitivo IOR di Imola, evento volto ad intercettare i giovani della città per sensibilizzarli sulle attività di lotta contro il cancro che l’Istituto Oncologico Romagnolo porta avanti per i pazienti del territorio. In particolare il ricavato della serata era a sostegno del Progetto Margherita, il servizio di fornitura di parrucche gratuite alle pazienti oncologiche alle prese con uno degli effetti collaterali

di vita, persino sulla risposta alle terapie. Ben settanta persone hanno preso parte all’evento, stipando la Pasticceria “La Rocca” in ogni ordine di posto. Alla fine l’incasso ha sfiorato i 1.500 euro.

Lo spirito del Natale porta solidarietà

Desideriamo rivolgere un caloroso ringraziamento al Bottonificio Due Colonne, alla Ferramenta Parenti, a il Ghiottone, alla Merceria Floranna e a Daniela Tarroni che hanno gentilmente

I volontari di Imola distribuiscono le Stelle di Natale solidali

La Pasticceria “La Rocca” gremita per il primo Aperitivo IOR

più gravosi da affrontare della chemioterapia. Per molte donne la caduta dei capelli causata dai trattamenti antitumorali risulta difficile da accettare, a tal punto dal rappresentare un evento con una ripercussione negativa sul proprio benessere psico-emotivo, sulla qualità

donato materiale utile ai volontari per realizzare gli oggetti natalizi venduti in occasione del mercatino di Natale. Grazie quindi a coloro i quali hanno dato sfogo per mesi alla creatività per rendere possibile tale mercatino e hanno portato le Stelle di Natale in piazza, realizzando

un incasso di oltre 1.500 euro devoluti a favore del progetto Margherita.

Prossimi appuntamenti

Vi aspettiamo in centro storico a Imola, in via Emilia 149, in prossimità del centro cittadino sabato 3, 10, 24 e 31 marzo, in occasione del mercato ambulante con le uova di Pasqua solidali.


26 Dalle sedi

LUGO Cinque sagre per lo IOR

Straordinaria cornice di pubblico per le manifestazioni del 2017 della sede di Lugo. La terza Sagra del Cappelletto Invernale, organizzata dai Volontari di Massa Lombarda il 28 e 29 gennaio, ha portato ad un ricavo di circa 5.000 euro. Ottimi risultati anche per la Sagra del Pesce Azzurro di Filo, giunta alla trentaduesima edizione, con 3.700 euro destinati allo IOR. La trentacinquesima Sagra della Porchetta e del Tortellino di Lavezzola ha portato ad un ricavo netto di 6.400 euro, mentre la Sagra del Cappelletto Estivo di Massa Lombarda 12.200 euro. Grande successo anche per la trentatreesima Sagra del Tortellone Sanpatriziese con 16.000 euro di contributo, cui si aggiungono i 505 euro donati dalla Società sportiva UISP Territoriale Faenza – Imola.

Rotaract Lugo per “La mia mamma è bellissima”

Il 14 dicembre il Rotaract di Lugo ha organizzato una cena solidale al Ristorante “I tre fratelli” per sostenere il Progetto Margherita, nell’ambito della campagna “La mia mamma è bellissima”, alla presenza della parrucchiera Lilly Cappelli che ha portato la sua toccante testimonianza. Alla serata hanno partecipato una cinquantina di persone e sono

Natale alla cioccolata

Il Presidente Rotaract Club PHF Elisa Forlani

stati raccolti oltre 600 euro, donati allo IOR. Un ringraziamento doveroso va al Presidente Rotaract Club PHF Elisa Forlani, che ha organizzato con tenacia l’iniziativa, con il prezioso supporto dei suoi collaboratori.

Mani di donna

Il mercatino “Mani di donna” di Massa Lombarda viene organizzato dalle volontarie dell’Associazione Volontari e Amici dell’Istituto Oncologico Romagnolo. Gli ultimi mercatini in ordine di tempo si sono tenuti in concomitanza della Sagra del Cappelletto Estivo, portando ad un risultato di oltre 1.700 euro di ricavo. Un bel risultato per una delle iniziative più longeve e apprezzate: dal 2008, anno della prima edizione, le signore che lo organizzano hanno portato alla causa della lotta contro il cancro in Romagna circa 23.000 euro.

Alla vigilia di Natale, nell’area pubblica antistante il salone di Anthony Papa, il titolare ed i suoi collaboratori hanno offerto ai clienti e ai passanti cioccolata calda per raccogliere fondi al fine di sostenere il Progetto Margherita, nell’ambito della campagna “La mia mamma è bellissima”. L’iniziativa è stata apprezzata dai clienti che, con le loro offerte, hanno permesso una raccolta di oltre 200 euro. Un ringraziamento particolare a: ............................ Linea Persona di Ancarani Ines & C. che per il secondo anno consecutivo, in occasione delle festività natalizie ha sensibilizzato la propria clientela raccogliendo offerte a favore del Progetto Margherita per un totale di oltre 200 euro. ............................ Associazione “Dedalicious” di Lugo che ha versato la somma di 2.000 euro, raccolta in occasione di un’iniziativa sociale, a favore dell’Hospice Benedetta Corelli Grappadelli. ............................ Federazione Italiana della Caccia, Sezione di Lugo, in collaborazione con Stuoie Sport e Società, in occasione di una cena sociale, organizzata nel mese dicembre, ha donato 800 euro a favore dell’Istituto Tumori di Meldola.


27 Dalle sedi

MELDOLA Un grande grazie a Meldola

Grazie a tutti i nostri volontari meldolesi che, in occasione delle recenti festività, hanno partecipato ad una vera e propria gara di solidarietà, offrendo, ognuno in più modi, il proprio preziosissimo contributo, che ha reso possibile la realizzazione di un Natale coinvolgente e veramente sentito. Grazie a Mario che, con l’aiuto di Daniela, Marilena, Emanuela, Maria, Novella, Bruna, Miria, Stefano, Maria Pia, Anita e Graziella, ha organizzato i tradizionali mercatini di Piazza Orsini; grazie a Ivan

per la realizzazione dell’addobbo delle colonne di via Cavour; grazie a Maria e a Guerrino per i loro apprezzatissimi presepi; grazie a Emanuela per aver addobbato i nostri 100 alberini e realizzato altrettante confezioni augurali e per l’allestimento continuo durante l’anno del banco IOR situato all’ingresso dell’IRST. Un grazie veramente commosso a chi ha voluto ricordare i propri figli scomparsi offrendoci bellissimi oggetti per il nostro banco: come Cesarina, che da anni ci dona le sue splendide confezioni in ricordo di Sabrina; o Marina, un’altra

mamma, che ci ha portato i simpaticissimi pupazzi confezionati dalla zia Alina in ricordo di Giorgia. Infine, un pensiero sentito a tutti i volontari Virgilio, impegnati nelle attività di servizio accoglienza e trasporto, per l’assistenza con cui, con tanta dedizione e professionalità, tutti i giorni da ormai nove anni, seguono i pazienti in IRST, riscuotendo da parte degli utenti continue manifestazioni di gratitudine per il grande sostegno offerto. Il prof. Amadori e il Direttore Generale Fabrizio Miserocchi assieme ai volontari di fronte all’IRST


28 Dalle sedi

RAVENNA Le Iniziative

Il Comitato Cittadino di Classe si è confermato ancora una volta vicino alla IOR offrendo l’incasso, di 847 euro, della Festa di San Martino, tenutasi l’11 novembre scorso. Un grazie anche ai promotori, agli organizzatori, ai numerosi sostenitori e a tutti gli intervenuti del Pranzo per lo IOR al Centro Sociale di Cervia, che ha portato ad un incasso di quasi 1.300 euro. Infine un caro saluto ai volontari di Sant’Antonio, che ci hanno sostenuto con un pomeriggio dedicato ai bimbi e alle loro famiglie: all’evento era presente anche la dott.ssa Serena Magi, membro della Skin Cancer Unit dell’IRST IRCCS di Meldola. L’evento ha superato i 900 euro di ricavato: grazie a tutti i partecipanti.

Gala IOR

La terza edizione del Gala di Ravenna quest’anno era a sostegno del servizio di accompagnamento pazienti. L’evento, tenutosi alla presenza del Sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, del Presidente IOR, prof. Dino Amadori, e del prof. Giovanni Paganelli, Direttore U.O. Medicina Nucleare dell’IRST IRCCS, ha portato ad un ricavato di 12.000 euro. Un rinnovato e sentito ringraziamento al Prefetto per l’ospitalità e l’accoglienza offerta anche per questa edizione.

Le stampe romagnole delle volontarie IOR

Un momento del Gala di Ravenna

Gli eventi delle festività

Anche quest’anno a Ravenna, a Russi e a Pisignano presso l’ambulatorio veterinario di Alfio e Patrizia, diversi volontari si sono messi a disposizione di chi desiderava regalare qualcosa di bello e allo stesso tempo utile a sostenere le attività dell’Istituto. La loro dedizione ha portato ad un ricavato totale di oltre 3.500 euro. L’8 dicembre scorso a Piangipane, presso la Sala Rotondi, le volontarie del Laboratorio stampe artigianali, in collaborazione con un gruppo di volontari del posto, hanno organizzato una bella e divertente serata allietata da musica, mercatini e buon cibo. L’incasso è stato di 1.400 euro. Un rinnovato ringraziamento a tutti gli artisti che da diversi anni collaborano all’iniziativa ‘Ravenna incontra l’arte’ in Galleria Diaz anche per il generoso contributo offerto di 300 euro.

Infine, il 7 gennaio scorso a San Pancrazio di Russi si è tenuta la Super Tombola, che ha fruttato ben 1.600 euro.

La mia mamma è bellissima

Molto belle le iniziative organizzate nell’ambito della campagna “La mia mamma è bellissima”, il crowdfunding a sostegno del Progetto Margherita. La volontaria Tonina si è prodigata per organizzare “Una piega per lo IOR” il 26 novembre scorso, in collaborazione con IAL Accademia dell’Estetica e del Benessere di Ravenna e con molte altre professioniste che hanno partecipato con grande disponibilità. Più di 40 signore hanno aderito all’iniziativa e deciso di farsi belle, portando ad un incasso totale di 1.400 euro. Come non citare poi la cena che Lilly Cappelli ha organizzato il 30 novembre scorso a Casa Conti Guidi di Bagnacavallo: l’ampia e sentitissima adesione di oltre 100 persone ha portato un incasso totale di 1.069 euro.


29 Dalle sedi

RICCIONE Una Giornata per la Ricerca

7.710 euro sono stati consegnati dalla dott.ssa Paola Risso, direttrice Parco Oltremare, al Prof. Dino Amadori in occasione della visita all’IRST del 5 ottobre, come incasso della giornata dedicata alla Ricerca nei tre Parchi Costa della riviera.

Il momento della consegna dell’assegno per l’evento Una Giornata per la Ricerca

Iniziative di Natale

Tante le iniziative che hanno coinvolto i volontari riccionesi: dal confezionamento dei pacchi ad Acqua&Sapone alla distribuzione dei palloncini e dei biglietti della Lotteria IOR. Sono stati offerti anche gli oggetti donati da Roberto Casadei, dalla Dolciaria Rovelli e dalla Società Agricola l’Oro del Daino, per un ricavato di 1.332 euro. Non potevamo inoltre mancare alla Festa della Befana con i

nostri palloncini, che hanno permesso un ricavo di 589 euro. Infine i volontari amici e sostenitori della sede si sono ritrovati al Tacabanda per la Cena degli Auguri: 1.104 euro raccolti.

Coriano

Domenica 19 e 26 novembre le volontarie erano presenti alla Fiera dell’Oliva con i palloncini ed il gioco dei tappi: per l’occasione il ricavato ha superato i 500 euro. Grazie alla Proloco, che ci ha ospitati anche quest’anno, il 22 novembre le volontarie hanno deliziato con i loro manicaretti i 150 partecipanti a Coriano in Piazza per lo IOR: tra i presenti anche il Sindaco Domenica Spinelli, il direttore Fabrizio Miserocchi, la dott.ssa Elisa Ruggeri ed il Vicesindaco Gianluca Ugolini. La lotteria organizzata per l’occasione ha permesso un ricavato di 2.394 euro. Come non citare inoltre la Tombolissima: la Tropical Coriano ha devoluto per l’occasione 600 euro in favore dell’assistenza domiciliare a favore dei pazienti di Riccione e dintorni.

Mondaino

In occasione del Palio del Daino i volontari della piccola cittadina hanno partecipato alle serate di festa: raccolti 1.000 euro.

Morciano di Romagna

Si riconferma un grande successo lo spettacolo teatrale Nel Blu, svoltosi il 18 novembre presso il Palafiera, diretto dal maestro Fabio Masini con la partecipazione di artisti del territorio. Un grazie sentito al dott. Geo Agostini e ai volontari per l’organizzazione della serata, che ha portato ad un contributo di 2.643 euro.

San Giovanni in Marignano

Quest’anno Elisa e Roberto Polisano hanno deciso di devolvere l’utile di Musica per Vita al nostro Istituto. Il pranzo si è tenuto al Centro Sociale di San Giovanni in Marignano ed i partecipanti hanno ballato con l’Orchestra di Roberto Polisano. 1.470 euro l’utile. Infine, la nostra Gabriella era presente dall’8 al 13 dicembre presso la Fiera di Santa Lucia: grazie ai suoi palloncini il raccolto è stato di 224,95 euro.

Cena d’Autunno a Cattolica

Sabato 25 novembre i volontari hanno organizzato la cena al Ristorante Il Mulino. A fare gli onori di casa il Sindaco di Cattolica Mariano Gennari e il dott. Mario Nicolini. L’apprezzata serata ha avuto un ricavo di 3.334 euro. I volontari si sono ritrovati il 21 dicembre al Centro Giovannini - Vici per la Tombola: 785 euro raccolti.


30 Dalle sedi

RIMINI Dare Voce a Rimini

L’Istituto Oncologico Romagnolo, la LILT Rimini, l’Associazione Mutilati della Voce UIMdV Rimini, l’AOVAM di Novafeltria e Associazione Crisalide si sono unite per rispondere all’appello dell’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale Infermi che richiedeva l’acquisto di una nuova strumentazione diagnostica all’avanguardia: il video endoscopio NBI. Tale tecnologia riuscirebbe a individuare i tumori delle vie aero-digestive superiori in una fase iniziale o addirittura lesioni in fase pre-neoplastica.

Grazie alle diagnosi precoci realizzabili con questa nuova strumentazione sarà possibile migliorare sensibilmente l’aspettativa e la qualità della vita del paziente. Un ringraziamento sincero va a tutti i partner, associazioni, gruppi che hanno partecipato alla raccolta fondi del 24 novembre scorso. La serata, dal titolo “Dare Voce a Rimini”, ha visto la partecipazione di numerosi ospiti e si è conclusa con il sorprendente risultato di oltre 14.000 euro di ricavo.

Burraco solidale 2017

Anche quest’anno nel mese di novembre

2017 c’è stato l’ormai famoso torneo di Burraco. Ringraziamo il centro sociale Sempre Giovani per la gentile ospitalità che da tempo ci dimostra. Il ricavato ottenuto, di 1.000 euro, sarà devoluto per il Progetto Margherita a favore delle pazienti oncologiche.

Sant’Agata Feltria

Ottobre: tempo di festa, tempo di tartufo. Alla Fiera del Tartufo i nostri volontari hanno concluso la manifestazione con un contributo di 1.101,84 euro; successivamente, con l’evento “Il Paese di Natale”, nonostante la neve, siamo riusciti ad incassare un totale di offerte pari a 899,17 euro, a riprova che le iniziative e la causa dello IOR sono sempre più sentiti dalla popolazione.

Lotteria Solidale IOR

Anche quest’anno un risultato davvero positivo per la Lotteria Solidale IOR che grazie al notevole ricavato di 43.000 euro andrà ad attivare l’assistenza domiciliare per i pazienti di Rimini e provincia: un servizio gratuito fondamentale sia per chi affronta la malattia sia per i famigliari che potranno contare sull’appoggio di un’equipe multi-disciplinare che li sollevi, per quanto possibile, dal carico emotivo e gestionale della malattia. Il momento del taglio della torta durante ‘Dare Voce a Rimini’


31 Dalle sedi

SANTARCANGELO Stelle e mercatino solidale: torna la tradizione del Natale

Il periodo natalizio è tradizionalmente il momento dell’anno durante il quale le Volontarie dello IOR di Santarcangelo si mobilitano, uscendo sulle piazze con le Stelle di Natale solidali e con i lavori artigianali del laboratorio creativo. Instancabili come sempre, anche quest’anno hanno scelto non solo di confermare il loro impegno, ma di aumentare la presenza sia nei tradizionali punti di Santarcangelo, da Piazza Ganganelli all’ingresso dell’Ospedale Franchini, che

nei territori di Verucchio, Villa Verucchio, San Leo e Pietracuta, grazie all’ormai insostituibile supporto dei diversi gruppi di volontari locali. L’impegno è stato premiato con un’importante crescita in ogni attività, che ha permesso un incasso praticamente doppio rispetto allo stesso periodo del 2016. Grazie infatti alla distribuzione di oltre 480 stelle di Natale e agli splendidi oggetti del mercatino artigianale, diventato ormai per molti santarcangiolesi l’occasione per arricchire il tradizionale regalo natalizio di un forte valore solidaristico, la Sede IOR di Santarcangelo e Verucchio

Il Sindaco di Santarcangelo Alice Parma durante la tradizionale visita al Mercatino di Natale

è riuscita a superare i 5.600 euro di incasso. A questo va sommato il consueto impegno per la Lotteria IOR, dal titolo “A Natale vinci per aiutare”, dove i volontari hanno confermato una buona distribuzione dei biglietti, staccando prima dell’estrazione quasi 570 tagliandi. A tal proposito, tutta la nostra Sede IOR desidera ringraziare un importante partner del territorio, Pensarecasa, il noto negozio di mobili che sostiene la nostra attività durante tutto l’anno e che ha ancora scelto di donare, per la terza edizione consecutiva, il secondo premio in palio nella Lotteria di Natale IOR.


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visual designer: Maddalena Fabbri

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