Dir. resp. Roberto Gabellini Red. via A. Costa 28 - FORLÌ tel. 0543 35929
119 maggio 2019
Le stelle del volontariato 40 anni di IOR: il regalo di Laura e Biagio
in questo numero Allarme alimentazione: cos’è il “simbiotico” La ricerca della dott.ssa Paganelli e dell’IRST
Studio Pandora: nuove speranze per il tumore del colon-retto L’opinione del dott. Stefano Tamberi
XXXII Giornata dei Volontari IOR Un evento, mille emozioni
Festa della Mamma: l’azalea della Romagna I volontari in piazza per le donne
WhatsApp IOR: un nuovo strumento di dialogo Sempre informati sulla lotta contro il cancro
Dalle sedi IOR Cesena: una laurea per chi soffre Faenza: Infanzia a colori Forlì: grande festa con la Zumba Imola: in partenza la mindfulness Lugo: a tavola contro il cancro Meldola: sulla strada della salvezza Ravenna: Gran Varietà a Piangipane Riccione: Charity Dinner Rimini: Move Your Life Santarcangelo: un fiore che vale
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INDICE Editoriale
Ricerca e innovazione 4 Allarme alimentazione: cos’e’ il “simbiotico” 8 PROF 2: l’importanza della ricognizione farmacologica in oncologia
www.ior-romagna.it
Organo Ufficiale dell’Istituto Oncologico Romagnolo Lo scopo di questo magazine è quello di tenervi aggiornati sullo stato dell’arte della lotta contro il cancro, specialmente in Romagna. Una lotta portata avanti da medici, ricercatori, volontari ma anche semplici persone: persone come voi, con una storia che vale la pena di raccontare e condividere Direttore responsabile Roberto Gabellini Redazione Paolo Grillandi Comunicazione - Ufficio Stampa p.grillandi@ior-romagna.it Marketing e pubblicità Luca Nadiani Responsabile fundraising l.nadiani@ior-romagna.it ior@pec.ior-forli.it Impaginazione grafica Lisa Camporesi Ufficio centrale Istituto Oncologico Romagnolo ONLUS Forlì - via A. Costa 28 tel. 0543 35929 fax 0543 21467 info@ior-romagna.it
SEDI IOR ----------------------------------------------------------------Forlì via A. Costa 28 telefono 0543 35929 info@ior-romagna.it
Meldola c/o IRST via P. Maroncelli 40 telefono 0543 739110 meldola@ior-romagna.it
10 Studio Pandora: nuove speranze per il tumore del colon-retto
Cesena via Montalti 48 telefono 0547 24616 cesena@ior-romagna.it
Eventi 7 IOR per IRST: 1,8 milioni di euro a sostegno della ricerca
Ravenna via Salara 36/38 telefono 0544 34299 ravenna@ior-romagna.it
12 Nove Colli e IOR: binomio vincente che guarda al futuro
Faenza via Agostino Tolosano 6/b telefono 0546 661505 faenza@ior-romagna.it
14 Un regalo speciale ai volontari IOR da Biagio e Laura
Imola via Emilia 34 telefono 0542 011600 imola@ior-romagna.it
16 Festa della mamma 2019 18 8 marzo: vicini alle donne che soffrono, insieme alle donne che curano 19 Whatsapp IOR: un nuovo strumento per dialogare con noi Aziende in campo 20 Fratelli Gardini e IOR: sulle rotte della ricerca Le nostre storie 21 Il viaggio della speranza Dalle sedi IOR 22 Cesena 23 Faenza 24 Forlì 25 Imola 26 Lugo 27 Meldola 28 Ravenna 29 Riccione 30 Rimini 31 Santarcangelo
Lugo via Tellarini 96 telefono 0545 32033 lugo@ior-romagna.it Rimini viale Matteotti 43/A telefono 0541 29822 rimini@ior-romagna.it Riccione c.so f.lli Cervi 172 telefono 0541 606060 riccione@ior-romagna.it Santarcangelo p.zza Gramsci 7 telefono 0541 623946 santarcangelo@ior-romagna.it
3 Editoriale
Un anniversario, una storia, mille emozioni Care Amiche, cari Amici, vi sto scrivendo in un momento un po’ particolare, l’indomani delle grandi emozioni che abbiamo provato tutti insieme durante la XXXII Giornata dei Volontari tenutasi il 13 aprile al Teatro Galli di Rimini: un evento che penso rimarrà impresso nella memoria di tanti di noi. Sebbene sia oramai una bella, consolidata tradizione quella di celebrare i donatori di tempo che ogni giorno, in maniera completamente altruistica, rendono possibili i servizi di assistenza al malato oncologico che forniamo, abbiamo deciso che l’edizione 2019 dovesse rappresentare qualcosa di speciale. Compiere Fabrizio Miserocchi Direttore Generale IOR quarant’anni di storia per una organizzazione non-profit non è affatto scontato: i volontari che hanno reso possibile questo compleanno meritavano dunque un regalo speciale. Ospitare due stelle internazionali come Biagio Antonacci e Laura Pausini per trascorrere un pomeriggio con noi è stata un’idea forse un po’ folle ma che abbiamo voluto col Prof. Dino Amadori con grande determinazione: e vi posso assicurare che, nonostante non sia facile arrivare a comunicare con due celebrità così affermate, nel momento in cui siamo riusciti a metterci in contatto con loro, convincerle è stato davvero la cosa più semplice. Penso che l’amore che provano verso la Romagna e la gratitudine che sentono nei confronti di chi si spende gratuitamente per chi soffre si siano avvertite forti e chiare: ed è una cosa di cui ogni volontario IOR dovrebbe andare orgoglioso. Ma gli eventi di celebrazione del nostro quarantennale, e di chi contribuisce a scrivere questa bella storia ogni giorno, non finiscono qui: altre star internazionali hanno deciso di partecipare a questo anno di festa e solidarietà. Senza svelarvi troppo delle sorprese che stiamo preparando per voi nella seconda parte del 2019, ci tengo a darvi appuntamento domenica 9 giugno dalle ore 20 a Faenza presso Casa Spadoni, quando la tradizione della migliore cucina romagnola incontrerà l’estro e il talento di quattro fantastici chef stellati: Marco Cavallucci, Igles Corelli, Mauro Gualandi e Valentino Marcattilii. “La Cena delle Stelle”, di cui trovate maggiori informazioni all’interno di questo numero de “L’Informatore”, sarà un po’ la chiusura ideale della nostra Giornata dei Volontari, che solitamente ci vede tutti a tavola: per questo abbiamo deciso di tenere un prezzo popolare, di modo che tutti possano partecipare a questo grande evento. Non sarà una cena di raccolta fondi, quanto piuttosto un altro modo per dirvi grazie. A proposito di ringraziamenti, non posso non chiudere questo mio intervento con un accenno ai numeri riguardanti le sottoscrizioni del 5x1000. Per l’anno fiscale 2017 abbiamo infranto il muro del milione di euro di contributi, grazie a quasi 40 mila sottoscrizioni. Sono dati che fotografano una situazione davvero eccezionale: non credo esista infatti in Italia una organizzazione che viva una simbiosi così totale col territorio in cui si trova ad operare. Come dice il prof. Amadori lo IOR è nato come cooperativa sociale, ma si è ben presto trasformato in un popolo e in un vero e proprio movimento d’opinione con obiettivi chiari e ambizioni precise. Questo è il periodo in cui molti di noi vanno dal commercialista per la dichiarazione dei redditi: ricordatevi di indicare il nostro numero, 00893140400 nel riquadro “Sostegno del Volontariato”, per poter così continuare a dare sempre più supporto alla ricerca scientifica che portiamo avanti in Romagna, sempre più armi alle oncologie del territorio per combattere questo male, e sempre più servizi alla persona per i pazienti che soffrono e per le loro famiglie. Un abbraccio, Fabrizio Miserocchi
4 Ricerca e innovazione
Allarme alimentazione: cos’e’ il “simbiotico” L’allarme è stato lanciato durante la prima settimana di aprile dalla rivista specializzata “The Lancet”, rimbalzando presto su tutti i principali quotidiani internazionali: secondo uno studio coordinato dai ricercatori della Università di Washington, la cattiva alimentazione farebbe più vittime del fumo. Il problema non sarebbe solo la malnutrizione, che affligge circa un miliardo di persone a livello globale: dito puntato in particolare contro la “sovralimentazione” e i regimi dietetici sbilanciati, troppo ricchi di cibi sbagliati e poveri di elementi nutrizionali fondamentali. Gli errori a tavola sono costati quasi 11 milioni di decessi nel 2018, contro gli 8 milioni causati dal fumo. Da questo punto di vista, cosa sta facendo la Romagna per cercare di invertire il trend?
Lisa Paganelli è, dal 2015, delegata donna impresa in Coldiretti per le Province di Forlì-Cesena e Rimini. Dopo la laurea in Medicina Veterinaria nel 2008 ha costituito il primo consorzio di allevatori bio del territorio, con lo scopo di fornire carne bovina biologica alle mense scolastiche di Meldola e Forlimpopoli. Da questa esperienza è partita la collaborazione con il dott. Sergio Capaldo de La Granda, il consorzio di allevatori di Razza Piemontese primo presidio Slow Food e l’approccio a nuovi sistemi di agricoltura con il Prof. Giusto Giovannetti, Direttore Scientifico del CCS Aosta che da sempre sperimenta biotecnologie a basso impatto ambientale per individuare modalità di produzione agricola atte a potenziare le colture e bonificare i terreni agrari. Nel 2016 è stata premiata dal Copa-Cogeca (Comitato delle Organizzazione Professionale Agricole dell’UE) per le innovazioni in agricoltura. Dott.ssa Paganelli, cosa si intende per agricoltura simbiotica? Si tratta di un sistema di agricoltura che si basa sull’utilizzo di micorrize, un complesso microbico formato da batteri, lieviti e funghi che, in simbiosi con la radice della pianta, la aiutano a crescere in maniera più resistente alle patologie. Non solo: le permettono di assorbire microelementi benefici che altrimenti non sarebbe in grado di assimilare e che si vanno a localizzare nei siti dove potrebbero insediarsi microrganismi patogeni. In questo modo si modifica la struttura stessa della pianta, che presenta maggiori pro-
prietà organolettiche: cambia la struttura degli amminoacidi, aumentano gli antiossidanti, incrementa la concentrazione di vitamine e sali minerali. Un altro vantaggio è che l’utilizzo di questo complesso torna utile anche nella bonifica dei campi coltivati, per diminuire la presenza di metalli pesanti dovuta all’inquinamento atmosferico: sostanze che altrimenti potrebbero essere assorbite dall’alimento e passare nel nostro organismo quando lo mangiamo. Infine occorre valutare l’impatto positivo su tutta la catena alimentare: i nostri animali, nutrendosi di queste piante, ne assorbono le proprietà. Quindi anche
gli alimenti di origine animale risultano più benefici per l’uomo. L’utilizzo di un complesso fatto di batteri, lieviti e funghi, non pregiudica il sapore dell’alimento? Al contrario: l’aggiunta di questi microrganismi non modifica solo le sue proprietà organolettiche ma ne amplifica il sapore e l’odore. A chiunque sarà capitato di lamentarsi perché i nostri cibi non hanno più lo stesso gusto che avevano una volta: questo tipo di agricoltura non solo ovvia al problema, ma aumentando la concentrazione di antiossidanti si prolunga anche il tempo di conservazione dell’alimento, la durata della sua freschezza. State studiando l’impatto di questa alimentazione sull’organismo? Negli ultimi anni le ricerche condotte, volte a comprendere l’efficacia di un’alimentazione basata su alimenti da agricoltura simbiotica nella prevenzione di malattie metaboliche quali diabete, obesità infantile e fegato grasso, ha dato ottimi risultati. In questi mesi ci stiamo invece concentrando sugli effetti a carico del microbiota intestinale, per cercare di comprendere se aumenti la presenza di microrganismi positivi a discapito di quelli patogeni. In questo caso, ci aspettiamo di vedere
5 Ricerca e innovazione
una diminuzione generale di patologie infiammatorie, da cui possono nascere malattie ben più gravi. In questo senso siamo orgogliosi che un Istituto d’eccellenza come l’IRST abbia accettato di svolgere uno studio a riguardo, tanto più trattandosi di un’eccezione: nei laboratori di Meldola solitamente si testano farmaci per la cura delle neoplasie, mentre in questo caso andremo a vedere come l’alimentazione, e non le medicine, possano prevenirle.
La dott.ssa Patrizia Serra è Coordinatore Data Manager presso l’U.O. di Biostatistica e Sperimentazioni Cliniche dell’IRST IRCCS di Meldola. Laureatasi nel 1992 in Scienze Biologiche presso l’Università di Bologna collabora attivamente con l’Istituto Oncologico Romagnolo, di cui è stata borsista ad inizio carriera, per le attività che concernono la sensibilizzazione della popolazione all’importanza di una corretta alimentazione per la prevenzione delle neoplasie. Dott.ssa Serra, ci può raccontare qualcosa in più riguardo allo studio portato avanti assieme alla dott.ssa Paganelli? Come già spiegato dalla dott.ssa Paganelli, la ricerca che stiamo portando avanti andrà a studiare gli effetti dell’alimentazione da agricoltura simbiotica sul microbiota umano, che altro non è che l’insieme di microrganismi che convivono nel nostro organismo. In un individuo sano vige una sorta di equilibrio tra batteri buoni e cattivi presenti
nella nostra flora intestinale. Quando questo equilibrio si scompensa subentra una condizione denominata disbiosi, che per la verità è molto comune a causa della cattiva alimentazione e dello stile di vita moderno. La disbiosi può portare ad uno stato infiammatorio, che come sappiamo è uno dei fattori di rischio primari per lo sviluppo di neoplasie. Se i risultati dello studio dimostreranno un impatto positivo non solo sugli aspetti metabolici, ma anche sugli indicatori dell’infiammazione, l’alimentazione da agricoltura simbiotica potrà aggiungersi ai vari interventi di prevenzione primaria volti alla riduzione del rischio di insorgenza dei tumori più direttamente legati alla nostra dieta, come quelli a carico della mammella, della prostata, dello stomaco, del colon-retto e del tratto gastrointestinale in genere. Come sta procedendo la sperimentazione? Dopo aver scritto il protocollo e ottenuto il consenso del Comitato Medico Scientifico dell’IRST e l’approvazione del Comitato Etico, si è proceduto con una prima fase di arruolamento. Lo studio è stato pianificato per arruolare 60 soggetti dei quali fino ad oggi 31 hanno completato il periodo di alimentazione controllata. L’intervento
alimentare prevede l’assunzione per un mese di cibi provenienti da agricoltura simbiotica senza tuttavia modificare le abitudini alimentari dei partecipanti. Questo significa che non abbiamo modificato il regime alimentare, abbiamo semplicemente fornito carni e verdure provenienti da questo tipo di coltivazione. I dati preliminari emersi dal confronto dei campioni prima e dopo l’intervento alimentare ci hanno incoraggiano a proseguire. I successivi saranno reclutati entro i prossimi tre mesi e si prevede che lo studio possa essere completato entro l’anno. Solo allora potranno essere analizzati i dati e potranno essere pubblicati i risultati definitivi. Quali problematiche pone uno studio come questo? I problemi sono diversi. In primo luogo quello della scelta della popolazione eleggibile nello studio ed in secondo luogo la messa in atto di tutte le procedure per garantire l’aderenza dei soggetti in studio alle prescrizione dietetiche e alla raccolta dei materiali biologici per la valutazione scientifica dei risultati. Altre ricerche saranno programmate nell’ambito della progettualità che l’Istituto sta portando avanti sui temi della prevenzione primaria legata ai fattori di rischio alimentari.
LA CENA DELLE STELLE
4 CHEF STELLATI PER 40 ANNI DI SOLIDARIETÀ
MARCO CAVALLUCCI
IGLES CORELLI
MAURO GUALANDI
VALENTINO MARCATTILII
Domenica 9 giugno 2019 Casa Spadoni, Faenza ore 20.00
Per informazioni e prenotazioni vai sul sito www.ior-romagna.it
7 Eventi
IOR per IRST: 1,8 milioni di euro a sostegno della ricerca Per il bene della ricerca oncologica e di tutti i cittadini della Romagna, si conferma, con ancora maggior forza, la collaborazione tra Istituto Tumori della Romagna (IRST) IRCCS e Istituto Oncologico Romagnolo (IOR), due anime – quella prettamente di cura e ricerca e quella di volontariato – che perseguono la medesima missione: la lotta alle patologie neoplastiche. Se un centro di riferimento oncologico per l’intero territorio regionale non sarebbe neppure nato senza l’impegno dello IOR e del suo fondatore, il prof. Dino Amadori, il sostegno dell’Istituto Oncologico Romagnolo non è mai venuto meno e quotidianamente si concretizza nelle principali attività IRST, rendendo possibile lo studio dei tumori, la messa a punto delle migliori strategie terapeutiche, l’utilizzo di innovative strumentazioni e nei progetti di supporto ai pazienti. Giovedì 7 marzo questo impegno è stato confermato con la firma dell’accordo per il finanziamento IOR di progetti di ricerca IRST per il triennio 2019-2021. Grazie a questo patto, IRST potrà contare su 600mila euro l’anno – cifra incrementabile a seconda delle disponibilità economiche e delle esigenze –
a copertura parziale o totale dei costi sostenuti in risorse umane, materiali, strumentali o formative, dei propri studi. Progetti identificati all’interno delle linee IRST e condivisi con il Comitato Consultivo Medico Scientifico IOR sulla base della loro innovatività e dei loro potenziali effetti positivi sulla popolazione. L’Accordo rinnova il precedente impegno del 2016-2018 che ha permesso ai ricercatori dell’Istituto di ricovero e cura di Meldola di portare avanti importanti studi come quelli dedicati a valutare nuovi approcci per la ricostruzione del seno delle donne che devono sottoporsi a mastectomia, a cure per il glioblastoma (tumore cerebrale), epatocarcinoma, tumore al seno; o quelli per analizzare le potenzialità delle cellule staminali contro alcune neoplasie polmonari, la messa a punto di nanotecnologie per “mimare” in laboratorio quanto avviene a livello molecolare in vivo, i fattori biologici predittivi del tumore prostatico avanzato, i trattamenti radioterapici ipofrazionati, le cellule tumorali circolanti e i nuovi dispositivi per la cosiddetta biopsia liquida, immunoterapia e terapie cellulari per tumori solidi. «A partire dalla condivisione di valori e di scopo che fin dalle origini costituisce la trama di rapporto tra IOR e IRST – ha spiegato il Direttore Generale IOR, Fabrizio Miserocchi – oggi siamo di fronte ad un percorso che sintetizza anche la piena collaborazione operativa tra i due istituti. Uno straordinario lavoro condiviso che porterà lo IOR a investire in un triennio 1.800.000 euro su nuovi progetti di ricerca e l’IRST
a sviluppare, grazie a questo contributo, nuove possibilità terapeutiche e di cura. Generare speranza è il nostro mandato e questo accordo è perfettamente coerente con il patto di fiducia che ogni giorno i nostri volontari stabiliscono con le tante persone che incontrano. Infine, si tratta di un eccellente esempio di rapporto pubblico – privato non-profit che permette di avere più risorse quindi più opportunità nella battaglia contro il cancro». «Si tratta di progetti e ricerche che – commenta il Direttore Generale, Giorgio Martelli – in alcuni casi sono valsi riconoscimenti e pubblicazioni su riviste di valore scientifico assoluto. Da rimarcare che è grazie a questi finanziamenti che alcuni nostri giovani ricercatori hanno potuto recarsi presso i più prestigiosi centri europei e statunitensi per lunghi periodi di stage e così formarsi e riportare in IRST quanto appreso su nuove metodiche e le più recenti tecnologie. Riponiamo grandi aspettative anche sui progetti identificati quali meritevoli del finanziamento IOR per l’anno 2019».
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PROF 2: l’importanza della ricognizione farmacologica in oncologia Intervista alla dott.ssa Martina Minguzzi La dott.ssa Martina Minguzzi attualmente collabora con l’IRST IRCCS per progetti di ricerca nel campo della sicurezza farmacologica, dopo essere stata Direttrice della Farmacia Oncologica dello stesso Istituto Tumori di Meldola dal 2008 al 2014. In precedenza aveva diretto il Dipartimento di Farmacia dell’Ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna prima e Pierantoni-Morgagni di Forlì in seguito. Ha coordinato il primo progetto di farmacovigilanza multicentrico regionale sull’intercettazione delle ADR in campo oncologico. Dott.ssa Minguzzi, innanzitutto cosa si intende per ricognizione farmacologica? La ricognizione farmacologica è la rilevazione dei farmaci, fitoterapici ed alimenti che vengono assunti normalmente dai pazienti, a casa loro o in una particolare situazione, per poterne poi valutare la compatibilità con l’assunzione di altri farmaci aggiuntivi o sostitutivi, sia prescritti dal medico che nel caso di auto-prescrizione. Questa valutazione di compatibilità si chiama riconciliazione farmacologica ed è fondamentale per la sicurezza e l’efficacia delle terapie e dei pazienti specie in oncologia, dove si utilizzano medicinali da cui ci si aspetta effetti terapeutici importanti, da cui spesso dipende la vita stessa del paziente. Prevenire possibili interazioni farmacologiche significa maggior sicurezza per il malato, nonché maggior probabilità di ottenere i risultati che ci aspettiamo da uno specifico trattamento. Tuttavia, per quanto importante, è una prassi complicata da portare avanti.
Come mai? Molti sono i punti da presidiare e inizialmente abbiamo perciò elaborato un progetto pilota dedicato alla omogeneizzazione della ricognizione farmacologica che contenesse campi strutturati, in modo da rilevare farmaci, fitoterapici e alimenti critici: tuttavia richiede molto tempo da parte del medico, tempo che in parte rischia di essere sottratto al paziente. Per questo motivo abbiamo deciso di realizzare uno studio che potesse creare un ponte tra la piattaforma elettronica dell’IRST che gestisce la cartella clinica del malato e quella delle farmacie di territorio, affinché l’oncologo potesse disporre automaticamente di un elenco delle sostanze assunte dal paziente a casa sua. Il progetto è stato denominato PROF 1 in onore del prof. Amadori, che ha fortemente creduto e voluto questa ricerca. Lo studio ha coinvolto 120 farmacie del territorio della Romagna: per poterlo portare avanti con la massima precisione abbiamo debitamente formato 160 farmacisti ai processi
terapeutici e assistenziali del malato oncologico. Il PROF 1 si è avvalso della collaborazione di 131 pazienti che hanno fornito il loro consenso informato allo studio, arruolati in un momento qualunque del loro percorso di terapia, che si sono recati presso la farmacia a loro più vicina tra quelle a noi segnalate dalle loro Associazioni per dichiarare integratori, fitoterapici e medicinali assunti a domicilio, compresi anche i chemioterapici orali. È emerso che la media dei farmaci assunti a domicilio era circa di 6 e 2,7 quella di integratori e alimenti critici impiegati da circa un terzo dei partecipanti. Per fortuna non abbiamo riscontrato gravi interazioni con i farmaci oncologici prescritti. Tra i sei progetti portati avanti in IRST che lo IOR ha deciso di sostenere figura anche lo studio PROF 2. In cosa è diverso rispetto al PROF 1? Come spiegato in precedenza, i pazienti coinvolti nel PROF 1 sono stati arruolati in un momento qualunque del loro percorso di terapia: ma da subito abbiamo
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capito come fosse fondamentale avviare il percorso di ricognizione farmacologica fin dall’inizio dei trattamenti e seguirlo nel tempo. Il PROF 2, dedicato questa volta al prof. Giovanni Martinelli, si prefigge proprio questo: monitorare prima di ogni nuovo ciclo di terapia le variazioni di medicinali e altre sostanze verificando continuamente la loro compatibilità coi farmaci oncologici in corso. Per iniziare la ricognizione prima del primo ciclo di terapie e mantenerla nel tempo, stiamo studiando la realizzazione e l’implementazione anche di materiale informativo da rendere disponibile, sia alle farmacie che al malato: le terapie del paziente oncologico sono lunghe, questo significa che il farmacista diventa un professionista di riferimento fondamentale per il malato. Se debitamente formato, e se coinvolto sin dal principio, tale figura professionale potrà intervenire subito laddove, ad esempio, vengano fatte richieste di integratori o fitoterapici che possono influire negativamente sul buon esito del trattamento, magari consigliando quelli più appropriati e condivisi con lo specialista. Mi auguro inoltre che questa seconda fase possa andare a coinvolgere altre figure fondamentali per il paziente, come il medico di famiglia, il caregiver e, perché no, gli operatori socio-sanitari, a loro volta fondamentali per garantire sicurezza e aderenza terapeutica soprattutto dei medicinali assunti a domicilio e dei chemioterapici orali. Il progetto partirà a giugno e vedrà il coinvolgimento di 100 pazienti, per un totale di circa 600 ricognizioni farmacologiche. Il sostegno dello IOR in questo senso sarà fondamentale non solo per un aspetto economico, ma anche per poter sfruttare la capillarità che tale organizzazione possiede in Romagna per la diffusione degli strumenti che andremo a utilizzare. In un mondo in cui il paziente oncologico è sempre più anziano, sapere
come prevenire le possibili interazioni farmacologiche risulta fondamentale. Assolutamente: l’età media dei pazienti che hanno preso parte al PROF 1 era di circa 60-65 anni, e gran parte dei farmaci dichiarati erano volti al trattamento di comorbilità come patologie cardiovascolari. D’altronde, per la gestione e la prevenzione dei possibili effetti collaterali delle terapie vengono spesso prescritti alimenti, fitoterapici e integratori: non prendersi cura di questi aspetti a volte può compromettere la possibilità del paziente di proseguire il proprio percorso di cura. Intendiamoci: non vogliamo assolutamente privare il malato della possibilità di assumere determinate sostanze. Al contrario il nostro obiettivo è che queste stesse sostanze, che sovente aiutano molto il paziente a gestire certi effetti collaterali, siano inserite adeguatamente all’interno del percorso di cura che la persona deve seguire. Per questi studi risultano centrali delle figure professionali che non siamo abituati a vedere coinvolti nel
percorso di cura del paziente: gli informatici. L’ingegnere Roberto Vespignani, coordinatore del servizio informatico dell’IRST, è stata una figura centrale del PROF 1 e continuerà ad esserlo anche per il PROF 2. La sua professionalità è stata determinante per la creazione di un ponte tra la piattaforma web dell’Istituto Tumori di Meldola e quelle dell’associazione delle farmacie pubbliche e private. È gratificante vedere come anche l’informatica si possa mettere a disposizione del malato secondo i dettami del prof. Amadori, che ripete sempre come il paziente debba essere al centro di ogni nostra attività. D’altronde è oramai assodato come una strategia multidisciplinare rappresenti in assoluto la maniera più adeguata di approcciarsi all’oncologia. In questo senso PROF 2 è un piccolo grande esempio perché punta al coinvolgimento di figure professionali come oncologi, palliativisti, farmacisti, dermatologi, medici di famiglia, operatori socio-sanitari, informatici e degli stessi pazienti.
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Studio Pandora: nuove speranze per il tumore del colon-retto
Intervista al dott. Stefano Tamberi Dott. Tamberi, è corretto dire che l’immunoterapia sta dando grandi risultati in oncologia su numerosi tipi di neoplasie, ma che tra queste non sono compresi i tumori a carico del colon-retto? Sicuramente l’immunoterapia si è imposta come uno dei capisaldi dell’oncologia per il trattamento di leucemie, linfomi, carcinoma polmonare e molti altri. Purtroppo è altrettanto vero che fino ad ora i tumori del tratto gastroenterico non hanno dato risposte altrettanto soddisfacenti: tuttavia qualcosa si sta sicuramente muovendo. Il primo dato emerso da numerose pubblicazioni è che esiste una piccola percentuale di pazienti con cancro al colon-retto avanzato, intorno al 5%, che presentano un particolare indicatore biologico,
denominato “instabilità dei microsatelliti”, per cui il trattamento immunologico sembra dare ottimi risultati, con tassi di risposta che superano il 50% e che si dimostrano duraturi. Questo significa che per la maggior parte delle persone studiate la malattia ha subito una cronicizzazione che ha superato qualsiasi aspettativa. In più, siamo orgogliosi di affermare che molto presto la Romagna sarà in prima linea per portare avanti nuove ed innovative sperimentazioni a riguardo. Cosa significa? Come detto in precedenza, l’instabilità dei microsatelliti si presenta solo nel 5% dei pazienti: questo significa che esistono ancora ampi margini di ricerca sul restante 95%. La sfida della Ro-
Il dott. Stefano Tamberi è, dal 2010, Direttore della U.O. di Oncologia dell’Ospedale Infermi di Faenza. Laureato in Medicina e Chirurgia a pieni voti presso l’Università di Bologna, ha ottenuto la specializzazione in Oncologia presso il medesimo ateneo prima, per poi conseguire il Dottorato di Ricerca a Modena. I suoi campi di interesse specifici sono i tumori del tratto gastroenterico ed epatobiliopancreatico: per questo tipo di neoplasie ricopre il ruolo di Responsabile di ricerca in Romagna, con mansioni di coordinamento. magna, e in particolare della rete dei tumori del tratto gastroenterico che coordino, è quella di essere capofila di un progetto di ricerca che possa indagare l’utilizzo dell’immunoterapia in prima linea nelle neoplasie avanzate a carico del colon-retto, a prescindere dall’esistenza o meno di questo particolare parametro. Lo studio, denominato Studio Pandora, che partirà tra poco e di cui sono Principal Investigator, ci vedrà come coordinatori di istituti d’assoluta eccellenza in Italia, come l’Università di Modena, di Ferrara, il Centro di Verona e l’Istituto Tumori di Milano. L’obiettivo è quello di dimostrare un principio già confermato per altre patologie, ovvero
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che l’esposizione al trattamento chemioradiante rende anche il tumore al colon-retto sensibile all’immunoterapia. Siamo già nella fase dell’arruolamento dei pazienti, che saranno circa 60: contiamo di cominciare agli inizi del 2020, per poi presentare i risultati della ricerca presso i principali congressi mondiali verso la fine del prossimo anno. La bontà di questa intuizione penso sia data dal fatto che esiste solo un altro studio simile nel mondo, portato avanti contemporaneamente al nostro da uno dei gruppi americani maggiormente riconosciuti: il National Surgical Adjuvant Breast and Bowel Project (NSABP). La Romagna si conferma quindi un forte polo d’innovazione mondiale dal punto di vista oncologico. Direi proprio di sì: questo dimostra che in Romagna, grazie alla collaborazione con IRST e con tutte le figure fondamentali dell’oncologia, possiamo realizzare idee di ricerca mai indagate in precedenza. Inoltre le nostre strutture non solo partecipano agli studi delle altre eccellenze nazionali, ma anche le altre eccellenze nazionali partecipano ai nostri, come qualsiasi buona collaborazione impone. D’altronde, che l’Ospedale di Faenza disponga di grandi eccellenze, lo dimostra anche il fatto che il prof. Giampaolo Ugolini, Primario di Chirurgia, e i suoi collaboratori, sono stati invitati per una presentazione orale all’ASCO di Chicago, uno dei principali congressi di oncologia nel mondo. Peraltro, andranno a esporre i risultati nell’ambito del trattamento chirurgico proprio del tumore del colon-retto. Nello scorso numero de L’Informatore il Direttore Scientifico dell’IRST, prof. Giovanni Martinelli, ci disse che l’indicazione del Ministero della Salute era, per il momento, di somministrare l’immunoterapia a pazienti relativamente giovani per evitare possibili
controindicazioni. Eppure, il tumore del colon-retto colpisce prevalentemente anziani. Sicuramente ci saranno criteri di eleggibilità per cui certi pazienti non potranno essere selezionati: in questo risulterà fondamentale il ruolo della nostra geriatra, dott.ssa Anna Garutti, la cui professionalità ci viene fornita grazie al sostegno dello IOR. Assieme a lei verificheremo le caratteristiche cliniche e sociali dell’anziano, le capacità di compliance al trattamento, come le comorbilità possono impattare sul suo percorso, le possibilità di supporto di un caregiver. Ciò nonostante non esiste un limite d’età per somministrare esclusivamente immunoterapia: esistono indicazioni secondo cui occorre prestare particolare attenzione al suo utilizzo concomitante a farmaci chemioterapici sugli over-70. Tuttavia con lo Studio Pandora andremo ad intervenire dopo che il paziente si è sottoposto al trattamento standard e successivamente all’intervento chirurgico.
Per i pazienti che invece presentano instabilità dei microsatelliti, la Romagna è pronta ad intervenire con l’immunoterapia? Al momento, per questo tipo di tumore, l’immunoterapia può essere somministrata solo all’interno degli studi clinici. Tuttavia uno degli obiettivi dell’Azienda USL della Romagna, e in particolare della rete che collabora sulle neoplasie a carico del tratto gastroenterico, è quello di inserire, in accordo con gli anatomo-patologi, all’interno delle analisi di tutti i pazienti operati di neoplasia al colon-retto, l’analisi per scoprire se tale anomalia viene espressa. In questo modo non solo capiremo se l’immunoterapia possa essere un’opzione valida, ma ci permetterà di fare anche prevenzione sulla base di fattori genetici. L’obiettivo sarà quindi quello di trovare eventuali famigliarità attraverso ulteriori indagini cliniche, e nel caso sottoporre a screening precoci una popolazione che altrimenti non avrebbe fatto controlli prima dei 50 anni canonici. Ricordo infatti che, se in fase avanzata di malattia solo il 5% dei pazienti presenta instabilità dei microsatelliti, in fasi più precoci tale percentuale sale al 15%. Non sembra un dato eclatante, ma su una popolazione superiore a un milione di persone significa avere la possibilità di salvare molte vite.
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Nove Colli e IOR: binomio vincente che guarda al futuro
Dopo il successo della prima edizione, torna l’iniziativa che vede uniti Istituto Oncologico Romagnolo e GC Fausto Coppi: la #NoveColli4Children, una gara di solidarietà all’interno della cicloturistica più antica del mondo a favore dei bambini del reparto di Oncoematologia Pediatrica di Rimini. Anche nel 2019 un gruppo di campioni del ciclismo e dello sport in generale si cimenteranno nella “breve”: il percorso di 130 km, da completare all’interno delle 4 ore per aumentare l’importo della donazione a sostegno dei progetti che lo IOR porta avanti presso il Centro di Riferimento della Romagna per il trattamento dei tumori pediatrici. Tali progetti sono volti alla presa in carico del piccolo paziente e della sua famiglia, per permettere loro di vivere il periodo di ospedalizzazione, a volte lungo, nella maniera meno stressante possibile, permettendo così allo stesso tempo al personale sanitario di svolgere la propria fondamentale missione verso chi soffre con una maggiore compliance da parte di chi viene curato. Se da un lato è confermatissimo il servizio di pet therapy che lo IOR porta avanti assieme agli operatori del Dog Galaxy Centro Cinofilo e ai loro
abilissimi cuccioli, la stessa non-profit romagnola ha deciso che, in occasione dei festeggiamenti per il quarantennale, valesse la pena dare il la, grazie alla rinnovata collaborazione con Nove Colli, a un nuovo progetto innovativo, con pochissimi eguali in Italia. L’Istituto Oncologico Romagnolo ha infatti contattato la Softcare Studios per avviare l’iter per dotare anche l’Ospedale Infermi di Rimini di TOMMI: un gioco in realtà virtuale progettato per rilassare i giovani pazienti riducen-
do gli stati di stress, cosa che permette di diminuire la necessità dell’utilizzo di farmaci sedativi per somministrare le terapie salvavita. Giocando i bimbi potranno essere meno spaventati dai trattamenti, con minor carico d’ansia sia per loro che per i genitori che li vedono soffrire. Per questo è lecito affermare che Nove Colli e Istituto Oncologico Romagnolo hanno dato vita ad un binomio vincente che guarda al futuro.
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Bomboniere Solidali Le nostre storie
Scegli una Bomboniera Solidale IOR e donerai, con una piccola offerta, una grande e concreta speranza a chi vive la malattia oncologica. Contatti e informazioni: Sede IOR ForlĂŹ tel. 0543 35929 (Manuela) bomboniere@ior-romagna.it Oppure consulta il catalogo completo www.ior-romagna.it/come_aiutarci.html
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Un regalo speciale ai volontari IOR da Biagio e Laura Doveva essere una grande sorpresa, e grande sorpresa è stata: Laura Pausini e Biagio Antonacci, nonostante i numerosi impegni per il tour, hanno voluto comunque essere presenti al Teatro Galli di Rimini in occasione della XXXII Giornata dei Volontari IOR, per festeggiare assieme ai 700 partecipanti i primi 40 anni dell’Istituto Oncologico Romagnolo. I due artisti hanno intrattenuto la platea: soprattutto Laura Pausini è sembrata molto a suo agio nella terra natia, dialogando anche in dialetto e ottenendo applausi scroscianti. «Sono romagnola ed orgogliosa di esserlo – ha spiegato Laura – sono sicura che le mie radici abbiano contribuito molto al mio successo. Ci tengo a dire che le vere stelle siete voi: tutti quelli che dedicano la propria vita agli altri
possiedono una luce che gli altri non hanno. Chissà, magari un giorno scriveremo insieme a Biagio l’inno dell’Istituto Oncologico Romagnolo. Ammiro con tutto il cuore le persone come voi che donano il proprio tempo a chi soffre. Anch’io, come tanti, ho avuto problemi in famiglia e sono stata aiutata dal prof. Dino Amadori, cui mi lega una amicizia speciale. Da quando è nata mia figlia ho un’accortezza maggiore nel portare avanti misure di prevenzione a causa di vicissitudini personali che poi si sono risolte per il meglio: non manco mai di sensibilizzare i miei cari sull’importanza di queste pratiche. Noi cantanti scriviamo pezzi in primis per noi per rispondere alle nostre angosce ed esigenze – ha aggiunto Laura in risposta a una domanda giunta dalla platea dei volontari sull’importanza della musica
quale veicolo di messaggi importanti di solidarietà – tuttavia è molto bello sapere che in quei versi qualcuno che soffre può trovare un sollievo, una comprensione, una carezza.». Anche Biagio ha dato il suo contributo al tema: «So cosa vuol dire conoscere la speranza, aspettare una buona parola per andare avanti. Nel nostro piccolo auspichiamo di essere portatori di speranza tramite le nostre canzoni: d’altronde è questa la magia della musica, non sai a chi possa arrivare, ma sai che comunque a qualcuno arriverà sicuramente. Il fattore spirituale, nel combattere la malattia come in tutti i campi della vita, secondo me è importantissimo: e la musica in questo senso è un veicolo portentoso per raccontare anche la meraviglia di tutti quelli come voi che dedicano la propria vita agli altri. Il volontariato per me è un’esperienza incredibile, un esempio, per questo sono orgoglioso di essere qui con voi oggi.». Il cantautore ha poi approfondito il rapporto che lo lega alla nostra terra. «Sono molto affezionato alla Romagna, tanto è vero che pur non essendoci nato l’ho scelta come posto in cui vivere: amo la vostra capacità di accoglienza, che si esprime
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sempre con discrezione e rispetto della persona che viene da fuori. Nelle mie “incursioni” in questa terra ho avuto modo di conoscere non solo l’eccellenza dello IOR e dell’IRST, ma della persona che più di tutti ha contribuito a creare queste due bellissime realtà: il prof. Amadori, che stimo molto.». Pieno di significati anche l’intervento del prof. Dino Amadori, presidente dello IOR: «Mentirei se dicessi che non sono emozionato a trovarmi su questo palcoscenico oggi, se non altro perché ho 40 anni in più di quelli che ne avevo quando abbiamo fondato l’Istituto Oncologico Romagnolo assieme agli altri 12 volenterosi pieni di entusiasmo che assieme a me ci hanno creduto in quel lontano giorno di luglio del 1979. Penso che una struttura come lo IOR sarebbe stata impossibile da creare in altre parti del mondo se non da noi: abbiamo un cuore grande, generoso, come dimostrato dai nostri volontari. Mai avrei immaginato che quella che era nata come una semplice cooperativa benefica potesse diventare un vero e proprio popolo, che non solo ha assorbito i valori che ci contraddistinguono ma che si è reso primo portavoce degli stessi. Perché è nato lo IOR? Il contesto quarant’anni fa era drammatico: solo il 40% dei pazienti sopravviveva ai 5 anni a fronte di una presa in carico molto deficitaria. Ci mettemmo così all’opera per introdurre il valore dell’assistenza oncologica e della ricerca nel nostro sistema. Ci ponemmo obiettivi ambiziosi, come il
potenziamento tecnologico dei vari reparti; la creazione del Registro Tumori per capire meglio la situazione; e l’introduzione dell’assistenza domiciliare grazie alla nostra volontaria Graziella Salaroli. Dopodiché abbiamo imposto il valore della ricerca, formando tanti professionisti tramite borse di studio anche all’estero e creando l’Istituto Tumori della Romagna a Meldola, da anni oramai al top per produzione scientifica in Italia. Grazie a tutto questo il nostro territorio è oggi l’area in cui si sopravvive di più in Italia e coi tassi più alti di tutta Europa e del mondo: ma non ci fermiamo qui, c’è ancora tanto da fare. Concludo con un piccolo appello: l’indifferenza è il
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grande male dei nostri tempi, occorre combattere il disinteresse con la solidarietà, quella di cui i volontari IOR si fanno portavoce ogni giorno. Solo così potremo sperare in un nuovo Umanesimo.».
LA CENA DELLE STELLE
4 CHEF STELLATI PER 40 ANNI DI SOLIDARIETÀ
MARCO CAVALLUCCI
IGLES CORELLI
MAURO GUALANDI
VALENTINO MARCATTILII
Domenica 9 giugno 2019 Casa Spadoni, Faenza ore 20.00
Per informazioni e prenotazioni vai sul sito www.ior-romagna.it
In occasione dei festeggiamenti del quarantesimo anniversario dell’Istituto Oncologico Romagnolo la Giornata dei Volontari, che tradizionalmente si esaurisce con il grande pranzo al termine dell’evento, si sdoppia. L’appuntamento a tavola è infatti rimandato a domenica 9 giugno: a Casa Spadoni dalle ore 20 si terrà “La Cena delle Stelle”, cui prenderanno parte dei big della cucina internazionale. Saranno infatti presenti i 4 chef stellati che hanno studiato il menu: Marco Cavallucci, Igles Corelli, Mauro Gualandi e Valentino Marcattilii. Nonostante le personalità in campo, che proporranno piatti di altissima qualità, il prezzo della cena rimarrà comunque popolare – 25 euro – in ossequio allo spirito della serata: non già un evento di raccolta fondi ma un momento di celebrazione e festa dei volontari IOR e della Romagna che lotta contro il cancro. Vista la prevedibile eco che avrà su tutto il territorio, per partecipare a “La Cena delle Stelle” occorre recarsi direttamente presso la Sede IOR più vicina a partire dal 2 maggio e prenotare il posto a tavola saldando il prezzo per conferma d’adesione. Tuttavia esiste un altro modo per prendere parte all’evento da grandi protagonisti: chiunque abbia scelto l’Istituto Oncologico Romagnolo come destinatario del proprio 5x1000 ha diritto ad essere selezionato tra i commensali che si siederanno al tavolo del prof. Dino Amadori, presidente dello IOR. Le modalità di questo piccolo contest sono molto semplici: dopo aver indicato il codice 00893140400 nel riquadro “Sostegno del Volontariato” in sede di dichiarazione dei redditi, basta collegarsi entro il 20 maggio al sito www.ior-romagna.it/5xmille e raccontare cos’è per te la ricerca seguendo le modalità riportate nella pagina web. Gli autori delle dieci migliori descrizioni non avranno solo un posto riservato, ma potranno gustarsi le pietanze degli chef in maniera completamente gratuita!
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Festa della mamma 2019
Le piazze della solidarietà romagnola CESENA sabato 11 e domenica 12 maggio: piazza del Duomo, Ipermercato Famila di Torre del Moro, Centro Commerciale Montefiore, Ipercoop Lungosavio, piazzetta di Calisese sabato 11 maggio: Famila di piazza Magnani, Conad Super Store di Ponte Abbadesse, Economy lungo la via Romea Cesenatico sabato 11 e domenica 12 maggio: corso Garibaldi, area antistante Farmacia Ioli sabato 11 maggio: Coop in via Saffi Gambettola sabato 11 e domenica 12 maggio: Mostra Scambio in corso Mazzini sabato 11 maggio: A&O in via del Lavoro Longiano sabato 11 e domenica 12 maggio: piazza del Municipio sabato 11 maggio: Economy di Ponte Ospedaletto Sant’Angelo di Gatteo sabato 11 e domenica 12 maggio: piazzale della Chiesa Milano Marittima sabato 11 e domenica 12 maggio: area antistante rotonda I Maggio San Mauro Pascoli sabato 11 e domenica 12 maggio: piazza Battaglini Savignano sul Rubicone sabato 11 e domenica 12 maggio: ingresso n.2 del Romagna Shopping Valley, centro storico di Savignano in corso Vendemini FAENZA venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 maggio: Hospice Villa Agnesina sabato 11 e domenica 12 maggio: piazza del Popolo, Centro Commerciale Le Maioliche, Centro Commerciale La Filanda Brisighella sabato 11 e domenica 12 maggio: piazza Carducci, Bar Stazione, Conad Casola Valsenio sabato 11 e domenica 12 maggio: piazza
Oriani Castelbolognese sabato 11 e domenica 12 maggio: piazza Bernardi Marradi sabato 11 maggio: Loggiato Comunale in piazza Scalelle Marzeno sabato 11 maggio: Panificio Pasticceria Modigliana sabato 11 e domenica 12 maggio: Loggiato Comunale in corso Garibaldi Riolo Terme sabato 11 e domenica 12 maggio: corso Matteotti Solarolo domenica 12 maggio: piazza Gonzaga Tredozio sabato 11 e domenica 12 maggio: via XX Settembre FORLÌ da giovedì 2 a venerdì 10 maggio: Ospedale Pierantoni-Morgagni venerdì 10 maggio: corso della Repubblica ingresso Cariromagna sabato 11 e domenica 12 maggio: piazza Saffi angolo via Allegretti, piazzale Pieve a San Martino in Strada, piazzale Kennedy, piazzale della Vittoria ingresso Giardini Pubblici, viale Roma al Bar all’Angolo sabato 11 maggio: Super Store Conad Bengasi, Sma Via Balzella, Super Store Conad Cava, Coop Curiel, Conad Ravaldino, Conad Stadium domenica 12 maggio: Iper Punta di Ferro Bagno di Romagna sabato 11 e domenica 12 maggio: piazza Ricasoli, Giardini Pubblici Castrocaro Terme e Terra del Sole sabato 11 e domenica 12 maggio: viale Marconi ingresso Terme di Castrocaro, Piazza d’Armi, Conad City Terme via Cantarelli, Conad Castrocaro via del Lavoro Civitella di Romagna domenica 12 maggio: piazza Matteotti
Fiumana sabato 11 maggio: piazza Pertini Forlimpopoli venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 maggio: piazza Garibaldi Galeata sabato 11 e domenica 12 maggio: piazza Gramsci Meldola da giovedì 2 a sabato 11 maggio: IRST IRCCS sabato 11 e domenica 12 maggio: Piazza Orsini, Conad Bidente Predappio sabato 11 maggio: viale Matteotti 90, Chiesa di piazza Sant’Antonio, piazza Garibaldi Predappio Alta sabato 11 maggio: piazza Cavour Premilcuore sabato 11 e domenica 12 maggio: piazza dei Caduti, via Roma Rocca San Casciano sabato 11 e domenica 12 maggio: piazza Garibaldi Santa Sofia domenica 12 maggio: Parrocchia di Santa Lucia IMOLA da lunedì 6 a domenica 12 maggio: CNA, Centro Sociale San Prospero, Centro Sociale La Stalla, Bar Mood martedì 7, giovedì 9, sabato 11 e domenica 12 maggio: via Emilia 121 venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 maggio: Centro Leonardo domenica 12 maggio: Chiesa di San Prospero, Chiesa della Croce Coperta, Chiesa del Santo Spirito LUGO sabato 11 e domenica 12 maggio: Ipercoop-Globo, piazza Baracca sabato 11 maggio: Crai Pagliuti Alfonsine sabato 11 maggio: piazzale Coop, piazza Gramsci, piazza Monti
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Bagnacavallo sabato 11 e domenica 12 maggio: via Mazzini Portico Opere Pie sabato 11 maggio: Conad La Fonte di Tiberio, Centro Commerciale La Pieve Bagnara sabato 11 maggio: piazza Marconi Barbiano sabato 11 maggio: piazza Alberico Bizzuno sabato 11 maggio: Crai Conselice sabato 11 e domenica 12 maggio: piazza Foresti sabato 11 maggio: Coop, Conad Cotignola sabato 11 maggio: Conad, Crai Pagliuti, piazza Vittorio Emanuele II Filo d’Argenta venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 maggio: Sagra del Pesce Azzurro Fusignano sabato 11 e domenica 12 maggio: piazza Corelli Giovecca sabato 11 maggio: vicino al Forno Lavezzola sabato 11 maggio: piazzale Coop Masiera sabato 11 maggio: vicino al Forno Massalombarda sabato 11 e domenica 12 maggio: piazza Matteotti sabato 11 maggio: Coop, Conad, Crai Sant’Agata sul Santerno sabato 11 maggio: piazza Umberto I, Conad La Caveja San Bernardino sabato 11 maggio: piazza San Bernardino San Lorenzo sabato 11 maggio: piazza 8 Marzo San Patrizio sabato 11 maggio: piazza Mameli San Potito sabato 11 maggio: vicino al Forno Santa Maria in Fabriago sabato 11 maggio: piazza Versari Traversara sabato 11 maggio: vicino alla Farmacia Villa San Martino sabato 11 maggio: piazzetta dott. Montevecchi Villanova di Bagnacavallo sabato 11 maggio: piazza Martiri Voltana sabato 11 maggio: piazza Unità RAVENNA mercoledì 8, giovedì 9 e venerdì 10 maggio: Ospedale Ravenna ingresso via Missiroli e via-
le Randi, CMP Centro Medicina e Prevenzione via Fiume Abbandonato 447 sabato 11 maggio: piazza Einaudi, piazza XX Settembre, Chiesa San Domenico via Cavour, ESP Shopping Center, Conad Galilei, Conad La Fontana, Eurospar via Romea 148 domenica 12 maggio: piazza San Francesco, Piazza XX Settembre Cervia sabato 11 maggio: Coop viale Roma, Coop via Mazzotti, Conad via Caduti della Libertà Marina di Ravenna sabato 11 e domenica 12 maggio: Piazza Dora Markus vicino a Farmacia Mezzano sabato 11 maggio: Coop via Borghi, DPiù Via Reale 290 Pinarella sabato 11 maggio: Conad via Platone Porto Corsini sabato 11 maggio: Farmacia Comunale 3 via Po angolo XXV Aprile Porto Fuori sabato 11 maggio: Conad via Staggi 27 Punta Marina sabato 11 maggio: Conad viale dei Navigatori 88 Russi venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 maggio: piazza Farini sabato 11 maggio: Coop, Conad San Pietro in Vincoli venerdì 10 maggio: via Farini 89 San Zaccaria sabato 11 maggio: Conad via del Sangiovese 3 Sant’Alberto sabato 11 maggio: Conad via Guerrini 152 Savarna sabato 11 maggio: Coop via dei Martiri 1 Savio di Cervia sabato 11 maggio: Forno Saviotti via Romea Nord 220 Savio di Ravenna sabato 11 maggio: Conad via Saviazzo 12 RICCIONE venerdì 10 e sabato 11 maggio: Ospedale Ceccarini, corso Fratelli Cervi angolo viale Diaz sabato 11 e domenica 12 maggio: piazzale Turismo, Centro Commerciale Perla Verde, portocanale viale Dante Cattolica venerdì 10 e sabato 11 maggio: Ospedale Cervesi sabato 11 e domenica 12 maggio: piazzale Nettuno sabato 11 maggio: piazza De Curtis Coriano sabato 11 e domenica 12 maggio: piazza Don Minzoni
Gabicce Mare sabato 11 e domenica 12 maggio: piazza Matteotti domenica 12 maggio: Chiesa Gabicce Mare, Chiesa Ponte Tavollo Misano Adriatico venerdì 10 e sabato 11 maggio: Conad Rio Agina domenica 12 maggio: piazza della Repubblica Morciano sabato 11 maggio: Conad, Fratelli Del Magno Pianventena venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 maggio: edicola Serafini Paolo San Giovanni in Marignano domenica 12 maggio: piazza Silvagni RIMINI sabato 11 e domenica 12 maggio: piazza Tre Martiri, piazza Cavour, Arco d’Augusto, piazzale Fellini, Le Befane Shopping Centre, Conad Tiberio, Centro Commerciale Malatesta Bellaria sabato 11 e domenica 12 maggio: Isola dei Platani, Conad Miramare sabato 11 e domenica 12 maggio: Chiesa Sacro Cuore Sant’Agata Feltria sabato 11 e domenica 12 maggio: Conad Torre Pedrera sabato 11 e domenica 12 maggio: piazza Sacchi, Farmacia Lido Viserba sabato 11 e domenica 12 maggio: Conad La Fonte, piazza Pascoli SANTARCANGELO venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 maggio: piazza Ganganelli venerdì 10 e sabato 11 maggio: Ospedale Franchini sabato 11 e domenica 12 maggio: Coop Fornace via Costa Montecopiolo venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 maggio: piazza Centrale Pietracuta venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 maggio: Chiesa Parrocchiale viale Umberto I, Bar Sport via Gramsci San Leo venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 maggio: piazza Alighieri Verucchio venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 maggio: piazza Malatesta Villa Verucchio sabato 11 e domenica 12 maggio: piazza Europa, Conad, Simply, Coal
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8 marzo: vicini alle donne che soffrono, insieme alle donne che curano L’8 marzo, Giornata internazionale della Donna, è da qualche anno un appuntamento segnato con un cerchio rosso sul calendario dell’Istituto Oncologico Romagnolo. Durante questa ricorrenza, infatti, non solo i volontari tornano sulle piazze di tutto il territorio con le mimose a sostegno del Progetto Margherita, servizio tipicamente pensato per le pazienti che affrontano l’effetto collaterale psicologicamente più gravoso della chemioterapia, ovvero la caduta dei capelli; ma anche e soprattutto perché la celebrazione è il pretesto per un gesto completamente gratuito che è diventato oramai una gradita consuetudine. Quel giorno infatti lo IOR si presenta nelle corsie degli ospedali della Romagna per omaggiare tutte
quelle donne che non possono prendere parte ai festeggiamenti, perché impegnate in esami di routine, ricoverate o semplicemente nell’atto di svolgere il loro lavoro. Le pazienti, le infermiere e le dottoresse dei luoghi di cura e degli hospice si sono viste quindi recapitare un piccolo dono: un fiore appunto, più precisamente una gerbera, simbolo proprio del Progetto Margherita. «Il motto dell’Istituto Oncologico Romagnolo è ‘vicino a chi soffre, insieme a chi cura’ – spiega il Direttore Generale IOR, Fabrizio Miserocchi – ma per l’8 marzo ci sembra doveroso cambiarlo in ‘vicino alle donne che soffrono, insieme alle donne che curano’. È bellissimo vedere risplendere un sorriso sui volti delle pazienti in terapia,
stupite e grate di ricevere il fiore. Un ringraziamento speciale va a quelle infermiere e a quelle dottoresse che svolgono un lavoro fondamentale nella lotta contro il cancro, sperando, con questo piccolo gesto, di aver comunicato loro quanto sia importante, e quanto apprezziamo, il loro impegno e la loro professionalità; e ovviamente anche ai nostri volontari, senza cui tutto questo sarebbe stato impossibile da realizzare.». L’impegno di questi ultimi nella distribuzione delle mimose ha portato alla causa del Progetto Margherita una cifra che supera i 33.000 euro: un’ottima notizia per un’attività di cui, solo nel 2018, hanno usufruito ben 451 donne su tutta la Romagna.
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Whatsapp IOR: un nuovo strumento per dialogare con noi Molte organizzazioni non-profit riconoscono il valore di una relazione “uno a uno” con i propri sostenitori: un rapporto vero e personale con donatori e volontari, incentrato sull’individuo a cui ci si rivolge e su quelle che egli avverte come priorità ed esigenze. Anche l’Istituto Oncologico Romagnolo non considera il proprio pubblico un semplice destinatario di messaggi che, per quanto importanti, siano solo indistinti e uguali per tutti; per questo ha deciso di avviare un nuovo servizio legato a una piattaforma, quella di WhatsApp, che è oramai di uso comune e quotidiano per chiunque possieda un telefono cellulare. WhatsApp IOR permetterà a tutti coloro che lo vorranno di essere aggiornati in tempo reale sulle principali notizie relative alla lotta contro il cancro che provengono non solo dalla Romagna, ma da tutto il mondo: un modo per apporre un “sigillo di qualità” certificato dai tanti professionisti che gravitano attorno l’Istituto Oncologico Romagnolo, scremando le news autentiche dalla miriade di informazioni di dubbia autorevolezza che ogni giorno bombardano l’utente del web. Tuttavia, collegarsi al nostro profilo permetterà anche di mantenersi informati sulle varie attività ed eventi che vengono portati avanti; ascoltare opinioni e testimonianze toccanti; e, perché no, far sentire la propria voce, tramite
sondaggi e un rapporto il più diretto possibile con lo IOR. Iscriversi a Whatsapp IOR non significa infatti entrare a far parte di una delle innumerevoli chat che infestano i nostri telefonini e da cui, di tanto in tanto, sentiamo la sana esigenza di eclissarci. Al contrario, significa attivare un canale privilegiato con l’Istituto: un’autentica relazione “uno a uno”, un botta e risposta in cui chi si iscrive può far sentire la propria voce, con la garanzia di essere ascoltato e, nel caso, ottenere una risposta. Per attivare questo servizio sono necessari pochi semplici passi: basta accedere ad internet dal proprio smartphone e recarsi sulla pagina insieme.ior-romagna.it/whatsapp. «Nonostante siamo una realtà profondamente legata alla tradizione, come dimostrano i nostri 40 anni di storia – spiega il Direttore Generale Fabri-
zio Miserocchi – vogliamo dimostrare di essere comunque una struttura dinamica, che non solo va incontro alle nuove esigenze del paziente e dell’utente in generale, ma che utilizza le novità tecnologiche del mondo moderno declinandole a vantaggio di chi ci segue. Dal 1979, anno della nostra nascita, il progresso ha portato a novità eclatanti: il risultato è che le persone oggigiorno spesso sentono di subire tali novità più di quanto riescano a utilizzarle a proprio beneficio. Con questa novità vogliamo provare a dare la nostra personale risposta a questo problema: rimettere la tecnologia al nostro servizio, almeno per quel che riguarda la lotta contro il cancro. Una lotta che oramai riguarda tutti noi e rispetto a cui nessuno può dirsi estraneo.».
20 Aziende in campo
Fratelli Gardini e IOR: sulle rotte della ricerca L’amore verso la ricerca dà sempre grandi risultati. È stata lanciata proprio a San Valentino, Festa degli Innamorati, la partnership tra due eccellenze del territorio forlivese: l’Istituto Oncologico Romagnolo e F.lli Gardini, oramai un’istituzione mondiale del cioccolato d’autore, tanto da meritarsi anche nel 2018 ben otto premi agli International Chocolate Awards World Competition. L’iniziativa si chiama “Sulle Rotte della Ricerca” e prende in considerazione in particolare un prodotto dell’azienda con quartier generale a Vecchiazzano: il cofanetto “Sulle Rotte del Cacao”, un viaggio degustazione alla scoperta dei sapori provenienti da nove differenti parti del mondo il cui costo è dieci euro. Chiunque acquisti questa confezione contribuisce a sostenere lo IOR e la ricerca scientifica: in particolare il ricavato dell’iniziativa, tuttora in corso, andrà a favore degli studi riguardanti
l’immunoterapia cellulare avanzata, portati avanti presso l’IRST IRCCS di Meldola dal dott. Massimo Guidoboni e dal suo team. Per questo motivo anche durante la Pasqua, presso i numerosi stand presidiati dai volontari dello IOR, oltre alle classiche Uova, chi avesse voluto sostenere la lotta contro il cancro in Romagna poteva optare anche per il cofanetto Gardini: un’alternativa sicuramente meno tradizionale ma di altissima qualità. «Abbiamo deciso di lanciare questa partnership proprio durante i giorni di San Valentino per dare la possibilità a chiunque di dimostrare il proprio amore non solo verso gli affetti più cari, ma anche verso tutte quelle persone che soffrono e che lottano contro il tumore. – afferma Fabrizio Miserocchi, Direttore Generale IOR – Chi vuole potrà trovare la confezione “Sulle Rotte del Cacao” presso tutte le nostre sedi, presso i rivenditori dei F.lli
Gardini o anche ordinarli online, tramite il loro sito. Ringraziamo di cuore i F.lli Gardini: un’azienda romagnola che, nonostante i successi internazionali, ha conservato quello spirito famigliare e d’accoglienza tipico del nostro territorio.» «Questo cofanetto è frutto di una ricerca delle migliori fave di cacao presenti in varie parti del mondo. – spiega Fabio Gardini, uno dei titolari assieme al fratello Manuele della ditta – Ci piaceva l’idea di creare un ponte tra questa ricerca e quella, ben più importante, che viene fatta ogni giorno in laboratorio contro il cancro. Siamo da sempre vicini allo IOR e alla sua missione per ragioni personali: speriamo in questo modo di contribuire a sottrarre futuro ai tumori, tramite il sostegno di uno studio che si è dimostrato particolarmente promettente e che viene portato avanti qui in Romagna.»
21 Le nostre storie
Il viaggio della speranza Spesso capita, parlando delle nostre vacanze o ascoltando le disavventure dei nostri amici, di utilizzare o sentire il termine “viaggio della speranza”. Avviene soprattutto laddove ci spostiamo verso i litorali più frequentati con la nostra auto, rimanendo inesorabilmente imbottigliati in code chilometriche di asfalto e lamiere. Niente che non possa essere risolto dal pulsante dell’aria condizionata e dalla pratica, sfortunatamente desueta, di un minimo di sana pazienza. Senza cadere nella facile retorica, migliaia di chilometri più a sud, la stessa espressione ha tutto un altro significato. Ad esempio per Athumani, un bimbo di 10 anni che abita a Iringa, un piccolo villaggio della Tanzania, con tanta voglia di giocare coi suoi coetanei, andare a scuola e stare bene. Per settimane non ha potuto frequentare la sua classe perché ha una fastidiosa febbriciattola e un rigonfiamento delle ghiandole del collo che ne fiaccano la naturale vitalità. Inizialmente i genitori provano a rivolgersi a chi pratica in paese la medicina tradizionale, che gli prescrive un mix di erbe officinali per una probabile infiammazione: ma la situazione non migliora. La famiglia si
rivolge quindi al piccolo centro ospedaliero di Iringa, perché nel frattempo il gonfiore anziché calare aumenta a vista d’occhio: ma anche in questo caso il trattamento di due settimane anti-tubercolosi non dà i risultati attesi. Nel frattempo, a 934 km da Iringa ma sempre in Tanzania, si sta tenendo presso il Centro Oncologico di Mwanza il più importante convegno di oncologia di tutta l’Africa Sub-Sahariana: un evento destinato ai medici dell’area ma con un’eco mediatica non indifferente. Per l’occasione infatti saranno presenti anche alcuni dei professionisti italiani che lavorano presso l’IRST di Meldola. La voce giunge agli operatori del piccolo ospedale di Iringa, che decidono di contattare i medici del Centro e sottoporre loro il caso di Athumani, che nel frattempo fa sempre più fatica a respirare e a deglutire. Dai sintomi elencati il dott. Nestory Masalu, medico oncologo di Mwanza formatosi proprio in IRST grazie all’Associazione Tison, sospetta subito che possa trattarsi di Linfoma di Hodgkin a cellule miste: diagnosi poi confermata dagli esami cui il bimbo sarà sottoposto dopo più di un mese.
Già, perché nel frattempo Athumani è sparito: nessuno sa più dove sia. Una volta ritrovato, gli spiegano la situazione e che dovrà affrontare un viaggio lungo settimane verso Mwanza per potersi finalmente curare. La prima opzione, quella di mandare i farmaci all’Ospedale di Iringa, viene infatti scartata: nessuno sa come somministrare chemioterapici. Ad Athumani non resta che prendere la prima corriera, assieme ad uno dei suoi dieci fratelli, e affrontare un vero e proprio “viaggio della speranza” all’interno di un bus affollato e asfittico. Lui che, a causa del rigonfiamento dei linfonodi del collo e del tempo trascorso, respira con un filo di fiato, sottolineato da un sibilo. Dopo varie rocambolesche vicissitudini, Athumani riesce infine a raggiungere Mwanza: il linfoma risponde subito al primo ciclo di farmaci somministrati dal dott. Masalu, che nel frattempo si fa inviare il resto della terapia dall’Italia grazie all’Associazione Tison. Dopo tre cicli di trattamento il bimbo sta benissimo: è tornato a ridere, a giocare, ma soprattutto è tornato a lezione. Non a Iringa, ma lì a Mwanza, dov’è ospite presso la Guest House del Centro Oncologico e dove un insegnante fa lezione ai piccoli pazienti che devono seguire le terapie più lunghe, in modo che il cancro non faccia perdere loro l’anno scolastico. Ha da poco fatto un safari assieme ai suoi nuovi amici e al dott. Masalu al Parco Nazionale del Serengeti: ne aveva sempre sentito parlare, ma mai avrebbe pensato di andarci.
22 Dalle sedi
CESENA Festa della Donna
Il 7 e 8 marzo, come da tradizione, i volontari IOR di Cesena si sono dati appuntamento per celebrare la Festa della Donna con la consueta distribuzione di mimosa in piazza del Duomo, presso l’Ipercoop del Savio, al Famila di Torre del Moro e al Romagna Shopping Valley di Savignano. Alla generosità dei passanti si è aggiunta quest’anno anche quella di Confartigianato, Confcommercio e dell’Agenzia Immobiliare Rubboli, che hanno deciso di donare alle proprie clienti, collaboratrici e dipendenti i rametti di mimosa solidale IOR. Tutto ciò ha reso possibile una raccolta record di oltre 5.300 euro.
Pasqua Solidale IOR Anche quest’anno la Pasqua Solida-
le IOR si è riconfermata nel cesenate con ottimi risultati, grazie alla distribuzione delle uova di cioccolato nei weekend antecedenti la Pasqua. Oltre che ai nostri volontari, presenti a Cesena e a San Mauro Pascoli, un sentito ringraziamento va ai parrucchieri del Progetto Margherita e all’estetista Annamaria Foschi di Cesenatico del progetto La Forza e il Sorriso, che hanno esposto nei loro saloni queste dolci tentazioni.
Laurea all’insegna della solidarietà Desideriamo ringraziare sentitamente Luigi Ceccaroni e Alessandro Ehsani che, in occasione dei festeggiamenti di laurea, hanno chiesto a parenti e amici un gesto di solidarietà in luogo dei tradizionali regali. La donazione di
oltre 1.000 euro sarà dunque impiegata a sostegno delle principali attività IOR.
In forma col cuore La scuola di Pilates Just Pilates Studio ha promosso nei primi mesi dell’anno “Le giornate del cuore”, durante le quali il ricavato delle lezioni è stato devoluto in beneficenza, assieme alle eventuali offerte libere degli iscritti. Diverse le associazioni coinvolte, fra le quali la nostra.
Anima e Coraggio Sono proseguite nel corso dei primi mesi di quest’anno le presentazioni nel cesenate dell’autobiografia “Anima e Coraggio” del Presidente IOR Dino Amadori. Il Liceo Scientifico Righi di Cesena, il Museo della Marineria di Cesenatico e la Biblioteca Comunale di San Mauro Pascoli sono state le location di questi incontri, che hanno registrato come di consueto una grande partecipazione.
23 Dalle sedi
FAENZA Festa della Donna
Anche quest’anno, in occasione dell’8 marzo, sono state diverse le iniziative proposte alle aziende del nostro territorio per raccogliere fondi da destinare al Progetto Margherita, servizio che consiste nel fornire gratuitamente parrucche alle pazienti oncologiche. Hanno rinnovato il loro sostegno gli Show Food Delithia e le Carrozzerie del Gruppo Nitrocolor, a loro si è aggiunto il distributore Montevecchi - Total Erg di viale Marconi. Grazie di cuore a queste realtà imprenditoriali che ci sostengono con generosità dimostrando grande sensibilità verso le nostre attività a supporto delle donne in terapia. Inoltre, in virtù della convenzione tra il nostro Istituto e il Liceo Torricelli
Ballardini, i diciassette alunni della classe 3C ad indirizzo linguistico hanno allestito all’interno dei quattro plessi scolastici banchetti di sensibilizzazione e di raccolta fondi. In ultimo, sempre per festeggiare questa ricorrenza, i nostri volontari sono entrati nei reparti di oncologia e di chirurgia dell’ospedale manfredo e nelle stanze di degenza dell’Hospice Villa Agnesina per un omaggio, una bellissima gerbera bianca, a tutte le donne presenti. La distribuzione delle gerbere è stata possibile grazie al generoso contributo offerto dal Ristorante - Pizzeria Felix di Mario Gentile.
Basket Solidale I nostri volontari erano presenti al PalaCattani in occasione delle partite Rekico Faenza vs Orva Lugo e Rekico Faenza vs Super Flavor Milano, con un punto informativo e di distribuzione delle uova pasquali solidali. Desideriamo sentitamente ringraziare la società Raggisolaris Faenza per averci dato la possibilità di raggiungere tanti spettatori e di informarli dell’esistenza sul territorio faentino di due importanti servizi gratuiti alla persona: l’accompagnamento e il servizio di assistenza domiciliare.
“Infanzia a colori” a Gatteo Nell’ultima settimana di marzo, l’Istituto Comprensivo di Gatteo con i suoi plessi di Gatteo, Gatteo Mare e Sant’Angelo, è stato protagonista del progetto “Infanzia a colori”, coordinato dal gruppo di prevenzione IOR, con base presso la sede faentina. Le attività sono state gestite dalla biologa Franca Gentilini con la collaborazione delle ragazze del Servizio Civile: Aleksandra, Chiara e Valeria. Sono state coinvolte circa 33 classi tra le scuole primarie di primo e secondo grado. Tanti bambini hanno fatto esperienza di sane abitudini attraverso il gioco e il divertimento, mostrando interesse e attenzione ai temi proposti dal progetto.
24 Dalle sedi
FORLÌ Dedicato alle donne che lottano
Un 8 marzo solidale: in occasione della Festa della Donna le nostre mimose hanno invaso la città di Forlì. Grazie alle nostre volontarie presenti in piazza Saffi e presso l’Ospedale Pierantoni-Morgagni per raccogliere fondi in favore del Progetto Margherita dedicato alle pazienti oncologiche, abbiamo ottenuto un bellissimo risultato di oltre 9.800 euro. Ringraziamo sentitamente le aziende che anche quest’anno ci hanno sostenuto scegliendo le mimose solidali IOR: Superstore Bengasi e Conad Via Vassura, Formula Servizi, Dorelan, Climatek, AB Parrucchieri, Unipol Assicoop, Conad Ville Unite di San Pietro in Vincoli.
Il dono della Gerbera Anche quest’anno eravamo presenti presso l’Ospedale Morgagni-Pierantoni per donare alle pazienti e alle operatrici dei reparti di Prevenzione Oncologica, Day Hospital Oncologico, Ortopedia, Senologia e Chirurgia, la gerbera simbolo del Progetto Margherita. Ringraziamo i Direttori delle Unità Operative e tutte le operatrici dei Reparti per l’accoglienza riservata alle nostre volontarie che hanno regalato 400 gerbere e moltissimi sorrisi.
Auguri Guido e Moranda
Zumbathon
In occasione del loro 60° anniversario di matrimonio Guido Grassi e Moranda Talenti hanno deciso di rinunciare ai regali a fronte di contributi per il Progetto Margherita. Durante la festa in loro onore, circondati dall’affetto dei loro cari, hanno raccolto la somma di 830 euro. Un bellissimo dono a favore delle pazienti oncologiche che ha coronato i loro primi 60 anni di vita insieme. Grazie e auguri da parte di tutto lo IOR.
Doveva essere una grande festa di movimento e solidarietà, e grande festa è stata: sono state oltre 500 le persone che hanno affollato il Palavending di Forlimpopoli in occasione dello “Zumbathon” a favore dello IOR, in programma domenica 24 marzo. Numerosi i pullman arrivati per l’occasione anche da fuori del territorio, per un pomeriggio di ballo e divertimento da trascorrere assieme a due presenter di fama internazionale: Vicky Zagarra, zumba education specialist, e Alessandro Belletti, zumba jammer. L’evento, nato dall’esperienza di Progetto Margherita di una grande appassionata di Zumba, Cristina Fiorini, e dall’amicizia della donna con Martina Marchi e lo stesso Alessandro Belletti, ha portato a un contributo superiore a 8.000 euro a favore delle pazienti che soffrono.
25 Dalle sedi
IMOLA Uova Solidali
I nostri volontari assieme ai dipendenti della Tea Pak erano presenti, durante il periodo prepasquale, in centro storico a Imola distribuendo le uova solidali. Ringraziamo di cuore le tantissime persone che hanno scelto di fare la differenza, acquistando un uovo di finissimo cioccolato al latte o fondente con la finalità di sostenere la ricerca oncologica in Romagna.
Imola Rugby I nostri volontari sono stati ospitati dalla società Imola Rugby in occasione del match contro Er-Lux Rugby Forlì 1979: le uova pasquali del banchetto allestito vicino agli spalti sono andate a ruba in poche ore, grazie ai tantissimi giovani presenti che hanno abbracciato con vivo entusiasmo la nostra causa.
Corso Mindfulness Martedì 2 aprile è stato presentato, presso il Thymos Centro Yoga di Via Lambertini, 1 a Imola, il Corso di Mindfulness tenuto dalla psicologa IOR dottoressa Elisa Ruggeri e rivolto a tutti i pazienti oncologici e ai loro famigliari. Il corso si compone di 8 incontri della durata di due ore ciascuno, dove
vengono affrontate tutte le preoccupazioni che accompagnano una diagnosi di tumore, con conseguenze importanti nella vita del malato e dei suoi cari. La pratica della Mindfulness aiuta la persona a non entrare nella tormenta
dei suoi pensieri ma ad osservare con una mente silenziosa e calma quello che sta accadendo, favorendo un atteggiamento consapevole, curioso, esplorativo e vitale.
COSA SIGNIFICA PARTECIPARE A UN PERCORSO DI MINDFULNESS? Vivere intenzionalmente nella consapevolezza del momento presente; risvegliarsi dal pilota automatico o da comportamenti abitudinari per essere presenti nella nostra vita, senza giudicare o rifiutare il momento presente; osservare le conseguenze delle azioni; discernere ciò che è utile da ciò che è danno; stare completamente nell’esperienza di ogni nuovo momento, anziché ignorare il presente aggrappandosi al passato o cercando di afferrare il futuro.
26 Dalle sedi
LUGO Le nostre Sagre: 51.000 euro contro il cancro nel solo 2018
L’aria di primavera combacia con l’avvio delle varie manifestazioni tipiche del territorio lughese: eventi che da
sempre fanno rima con solidarietà. Nel 2018, infatti, le sagre della Bassa Romagna hanno portato ad un ricavo complessivo di 51.000 euro: cifra importante, che fa ben comprendere il livello di partecipazione delle varie comunità e la sensibilità che le stesse dimostrano nei confronti della lotta contro il cancro. Più in particolare, la quarta edizione della Sagra del Cappelletto Invernale, organizzata dai volontari di Massa Lombarda, ha portato ad un ricavo di oltre 5.000 euro. La Sagra del Pesce Azzurro di Filo d’Argenta ha donato allo IOR 5.000 euro. La Sagra della Porchetta e
del Tortellino di Lavezzola ha portato a 5.480 euro di donazione. La Sagra del Cappelletto Estivo di Massa Lombarda ha stabilito un incasso totale di 19.000 euro. Fondamentale infine anche la Sagra del Tortellone Sanpatriziese, con 16.000 euro di contributo, cui si aggiungono i 648 euro donati dalla Società sportiva UISP Territoriale Faenza - Imola. Grazie a tutti i volontari e amici che da tantissimi anni si prodigano per la buona riuscita di queste bellissime manifestazioni.
Festa della Donna In occasione della Festa della Donna sono state tante le realtà che hanno contribuito al Progetto Margherita e alla causa delle pazienti che lottano contro il cancro. Conad “La Rotonda” di Lugo ha donato 400 euro; il Circolo Ricreativo Organizzativo Calpo ha dato il proprio contributo con 150 euro; infine il Comune di Cotignola ha organizzato un concerto il cui ricavato di 350 euro è stato devoluto anch’esso alla fornitura di parrucche gratuite per le signore in chemioterapia. Un ringraziamento speciale alle “Donne di Giovecca” che hanno elargito 500 euro per sostenere la ricerca.
27 Dalle sedi
MELDOLA Sulla strada della salvezza
“I volontari ci portano sulla strada della salvezza”: è l’affermazione di Renata, una paziente cesenate che così definisce il tragitto di andata e ritorno percorso per oltre venticinque giorni da Cesena a Meldola grazie al servizio d’accompagnamento gratuito dello IOR. Durante questi viaggi Renata ha avuto occasione di incontrare altre signore che, come lei, venivano a curarsi presso l’IRST e con le quali si è subito creata un’atmosfera di simpatia e solidarietà, sfociata, poi, in un sincero sentimento di affetto. Per dimostrare la loro gratitudine, le amiche hanno elaborato una testimonianza scritta che ci hanno donato insieme ad un’ottima torta preparata da Cinzia: “«La radioterapia durerà un mese… tutti i giorni.». Queste sono le parole che ci siamo sentite dire prima di iniziare una nuova tappa del nostro percorso di cura, seguente un lungo percorso di malattia, tosto, difficile ed impegnativo, fatto di interventi e chemioterapia, debilitante sia psicologicamente che fisicamente. Tuttavia, la certezza di poter usufruire di un servizio di trasporto gratuito, giornaliero, puntuale e capillare ci ha alleggerito dal peso personale e
famigliare di raggiungere l’IRST di Meldola ogni giorno. I viaggi mattutini, che abbiamo condiviso, sono stati anche l’occasione per noi “ragazze” di creare un rapporto di allegra amicizia e di avere la possibilità di ridere e scherzare insieme. La presenza, la cordialità e la discrezione dei nostri carissimi autisti Alessandro, Angelo, Giuseppe, Mario, Mauro e Roberto hanno reso ancora più gradevole e gioioso il clima creatosi durante i nostri “viaggi quotidiani”. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza la speciale e attenta organizzazione della signora Pucci: sempre pronta, gentile e disponibile ad incastrare cambiamenti di turni ed orari di terapia. Per tutto ciò ringraziamo davvero di cuore tutto lo IOR e i suoi operatori. Annalena D’Altri, Annetta Mina, Cinzia Giorgetti, Leda Missiroli e Renata Pieri”.
Le testimonianze di Mario e Mauro L’amicizia fra i pazienti trasportati, e fra i pazienti e i nostri volontari, non è più una sorpresa. Ne sono una tangibile dimostrazione anche le parole dei nostri autisti. A tal proposito Mario ci scrive: “Fare il volontario è una cosa che devi sentire dentro di te, una cosa che ti fa emozionare fin dalla prima volta che si va a prendere i pazienti. A volte è difficile instaurare un dialogo, ci sono persone che non gradiscono parlare e noi rispettiamo il loro silenzio, sempre col sorriso sulle labbra. Ma ci sono anche pazienti, come le simpaticissime signore di Cesena che ci hanno scritto, che hanno proprio voglia di chiacchierare e parlano di tutto, ad eccezione dei loro problemi di salute. Io penso che abbiano una grande forza interiore per riuscire a far finta di nulla: le ammiro sinceramente. Aiutare chi ha veramente bisogno e sentirmi dire da tanti “per fortuna che ci siete voi!” è la soddisfazione più grande che si possa avere.”. Anche Mauro lo conferma: “La gratificazione più grande per un volontario come me è quando un paziente ti elogia personalmente e fa i complimenti per il servizio.”.
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RAVENNA A tavola con la solidarietà
Sono stati numerosi gli eventi del territorio di Ravenna che hanno unito buona cucina e beneficenza. Il 27 gennaio al Circolo di Chiesuola di Russi è stato realizzato un incasso di 1.200 euro a favore dei nostri progetti di lotta contro il cancro. Il 31 gennaio, a Bagnacavallo, siamo stati invitati dalla nostra volontaria Lilly Cappelli presso il Ristorante Bocon Divino: 1.535 euro il ricavato che andrà a sostegno del nostro servizio di fornitura di parrucche gratuite. Il 24 febbraio l’impegno dell’Associazione San Zaccaria Insieme ha permesso di realizzare un incasso di 1.523 euro. Grazie di cuore a tutti gli organizzatori, ai volontari e ai partecipanti di queste belle manifestazioni.
Festa della Donna
In occasione della Giornata Internazionale della Donna anche a Ravenna i nostri volontari sono andati a trovare pazienti, infermiere e dottoresse dell’Ospedale Santa Maria delle Croci per un omaggio: la gerbera simbolo del Progetto Margherita. Sono state numerose anche le realtà imprenditoriali che hanno scelto le nostre mimose solidali: Event Color by Lilly Cappelli Parrucchiera, Dacci un Taglio di Michela Maccarelli Parrucchiera, ImmaginHair Parrucchieri di Anna Maria Saitta, Tonina Parrucchieri, Bar Traffic – Gardini
Gest srl, Coffee House by Grano Nero – F. Zarattini, Karma Parrucchieri Savio, Officina della Musica Ravenna, Sanzio Srl Tribeca Lounge Cafè, Delta Novel Srl.
Gran Varietà
Grazie al contributo e all’impegno delle volontarie del Laboratorio Stampe di Piangipane si è svolta la quarta edizione della serata dedicata allo IOR e alla ricerca. Un Gran Varietà, con musica, canti, balli, piacevoli sorprese e solidarietà per sostenere le sperimentazioni contro il cancro e il Progetto Margherita. La serata è stata resa ancor più speciale per la partecipazione dell’Orchestra e Coro dei ragazzi della Scuola Media Don Minzoni di Ravenna, accompagnati e diretti dai professori di musica Luca Loreta e Franco Emaldi. Una presenza che ha aggiunto un valore significativo ed educativo alla manifestazione, oltre a rappresentare una ventata di leggerezza legata al piacere dell’ascoltare le loro esecuzioni. Successivamente si è esibito il gruppo Unotango: tre coppie ben assortite hanno eseguito balli sulle note di musica argentina. Successivamente,
come ormai da tradizione, è stato dedicato un momento al dialetto, nostro patrimonio linguistico culturale, segno della nostra identità. Osiride Guerrini ha richiamato al valore del romagnolo, la nostra lingua “madre”, come idioma che va difeso e salvaguardato. In seguito è stato presentato il coro A voi cantè neca me, diretto da Patrizia Strocchi. Le interpretazioni, alcune in dialetto, hanno espresso momenti del nostro vivere, come la recita delle Azdore della poesia che, fra ironia e satira, hanno offerto piacevoli momenti, come quelli donati anche da Anna Bicocchi e Luciano Ghinassi, che hanno recitato altre poesie dialettali. Il ricco e gustoso buffet è stato offerto dalle volontarie di Piangipane e da Romagna Piada. L’incasso della bella serata è stato di 1.900 euro.
L’Associazione Volontari e Amici dello IOR ringrazia sentitamente la Famiglia Natali e quanti hanno sottoscritto la generosa offerta in memoria della cara Claudia Baccanelli in Natali. L’offerta andrà a sostenere la ricerca scientifica e i servizi offerti ai pazienti e alle loro famiglie.
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RICCIONE Charity Dinner
Venerdì 29 marzo, presso l’Hotel Abner’s di Riccione, si è tenuta la cena di raccolta fondi il cui ricavato finanzia il progetto di immunoterapia cellulare avanzata portato avanti dal dott. Massimo Guidoboni presso l’IRST di Meldola. Durante la serata le biologhe Jenny Bulgarelli e Marcella Tazzari hanno spiegato l’importanza dello studio e quanto le donazioni dello IOR possano incrementare le sperimentazioni portate avanti presso l’Istituto Tumori. Presenti come sempre il Direttore IOR Fabrizio Miserocchi, la responsabile della Sede IOR di Riccione Ilva Melotti ed il Sindaco Renata Tosi, accompagnata dall’Onorevole Elena Raffaelli e da alcuni rappresentanti del Consiglio Comunale. Grazie anche ai
sostenitori Banca Malatestiana, SIS, Conad Fontanelle e Camping Adria, agli esercenti che hanno donato i premi per la lotteria e a tutti i presenti il ricavato è stato di 8.400 euro.
Festa della Donna In occasione dell’8 marzo le volontarie del servizio di compagnia e ascolto, con il contributo dell’Inner Wheel di Riccione, hanno portato una gerbera alle pazienti in terapia presso il Day Hospital dell’Ospedale Cervesi di Cattolica. Inoltre i nostri donatori di tempo hanno confezionato mazzolini di mimose che sono stati distribuiti presso i nostri banchetti dislocati sul territorio e offerti ad attività ed esercenti per farne omaggio ai loro utenti, con un ricavato di 911 euro.
Dai Punti IOR
Sabato 2 febbraio, a Cattolica, il prof. Dino Amadori ha presentato la sua autobiografia professionale “Anima e Coraggio” presso il Teatro Snaporaz in un evento svolto in collaborazione con l’amministrazione comunale. Giovedì 14 febbraio, presso il Teatro “G. Villa” di Sant’Andrea in Casale, il gruppo “La Compagnia” di Cattolica ha presentato lo spettacolo “Parroco per tre giorni”. Tante le risate e parte dell’incasso, 316 euro, devoluto al Punto IOR di Misano Adriatico. Domenica 17 febbraio Roberto ed Elisa Polisano hanno organizzato, presso il Centro Sociale di San Giovanni in Marignano, il pranzo-evento allietato dalla Polisano Band dal titolo “Musica per la Vita – 1° Memorial Barbara Bonfiglioli”, in ricordo dell’ex Vicepresidente IOR scomparsa prematuramente l’11 ottobre 2018. La raccolta è stata di 2.536 euro. Sabato 23 febbraio, presso il Teatro Comunale di Gradara, Mario Magi ha presentato il suo libro “El mi non el giva”: il ricavato della vendita di 600 euro è stato devoluto allo IOR. Infine dal 9 al 17 marzo, in occasione della Fiera di San Gregorio, i volontari di Morciano, come tutti gli anni, erano presenti presso i padiglioni della manifestazione con palloncini colorati e uova pasquali.
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RIMINI Move Your Life
I nostri ‘guerrieri’ hanno deciso di intraprendere, chi per il secondo anno consecutivo, chi come nuova esperienza, un percorso di attività fisica in preparazione alla Strarimini 2019, in programma il 28 aprile. Per l’occasione sono stati seguiti dalla nuova personal trainer Lorenza Parangoni e periodicamente dalla psicologa Elisa Ruggeri. Gli allenamenti si sono svolti presso la palestra di RiminiTerme e in spiaggia, due volte alla settimana. La speranza è che il traguardo tagliato durante la manifestazione di running possa regalare rinnovata forza a tutti coloro che stanno ancora cercando di arrivare alla meta più ambita: quella della guarigione definitiva.
Grandi Donne Le nostre volontarie hanno realizzato circa 4.000 mazzolini di mimose che sono state prontamente distribuite alle
varie attività commerciali e offerte presso le maggiori piazze di Rimini e circondario. Il ricavato è stato 12.882 euro e sarà utilizzato per l’acquisto di parrucche finalizzate al Progetto Margherita, progetto dedicato a tutte le donne in terapia oncologica che stanno affrontando il delicato momento della caduta dei capelli. Grazie di cuore alle nostre splendide volontarie e alle aziende ed associazioni del territorio che hanno deciso di sostenere l’iniziativa.
Una Piega per lo IOR Domenica 10 Marzo si è svolto l’evento “Una Piega per lo IOR”, organizzato insieme ad Obiettivo Bellezza by FORMart. Numerosissimi i parrucchieri e
le estetiste che gratuitamente si sono messi a disposizione: più di 220 clienti si sono sottoposti ai loro trattamenti di messa in piega e trucco. Il ricavato è stato di 2.649 euro, interamente devoluto al Progetto Margherita. Grazie di cuore al team di FORMart e a tutte le persone che, per l’occasione, si sono fatte belle di domenica.
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SANTARCANGELO Un fiore, un gesto un grande significato
Quando un fiore smette di essere un semplice fiore e diventa il tramite di un messaggio importante? Certamente succede quando questo è il modo per dire ai pazienti “noi ti siamo vicini”. Proprio con questo spirito i volontari di Santarcangelo, come tutti gli altri volontari dello IOR in Romagna, hanno omaggiato nella mattina dell’8 marzo tutte le donne del reparto di Senologia dell’Ospedale Franchini con la Gerbera dello IOR, simbolo da ormai tre anni del nostro impegno verso il Progetto Margherita. Sempre in occasione della Festa della Donna, i nostri donatori di tempo hanno confezionato centinaia di mazzi di mimose, offrendoli poi nei banchetti organizzati in piazza a Santarcangelo, a Verucchio, villa Verucchio, Pietracuta, San Leo e, da quest’anno, anche a Montecopiolo. Ma l’impegno non si è limitato a questo: armati di fantasia e con la solita abilità i nostri volontari hanno anche realizzato segnaposti e piccoli mazzi per i ristoranti, bar ed esercizi commerciali della zona che, come sempre, hanno dimostrato la loro vicinanza aderendo numerosissimi all’iniziativa. Grazie al loro straordinario impegno e lavoro sono riusciti a ricavare un incasso davvero notevole
di 5.300 euro, ben superiore al già ottimo risultato dell’edizione passata. Una cifra che marcherà una differenza tangibile per il Progetto Margherita dello IOR, che offre gratuitamente parrucche alle donne che si trovano ad affrontare il delicato momento delle terapie oncologiche. Terminato il lavoro in occasione della Festa della Donna, la squadra dei volontari si è subito buttata con impegno in un’altra “dolce” tradizione: la Pasqua Solidale. Presenti con le Uova IOR in piazza su tutto il territorio da Santarcangelo fino a San Leo, passando per Pietracuta, Verucchio e Villa Verucchio, hanno dato la possibilità ad ogni romagnolo della Valmarecchia di aggiungere al classico dolce di cioccolato un ulteriore importante significato. Tutto il ricavato dell’iniziativa ha infatti permesso di continuare a finanziare i grandi progetti di ricerca attivi presso l’IRST IRCCS di Meldola, con l’obiettivo di
rendere il futuro dell’oncologia sempre più presente. Tutta la sede IOR di Santarcangelo e Verucchio desidera infine ringraziare la Compagnia teatrale dialettale Sammartinese, che giovedì 14 marzo ha messo in scena, alla Sala del Lavatoio di Santarcangelo, la commedia dal titolo “Separèd in chesa”, scritta da Pierpaolo Gabrielli, donando al nostro Istituto l’utile netto dell’iniziativa. La differenza sul territorio la fanno questi importanti gesti: quelli dei volontari sempre impegnati e motivati; quelli di chi decide di chi ci supporta col proprio lavoro e le proprie iniziative; e quelli di tutte le persone che decidono, in tante occasioni, di scegliere gli oggetti dello IOR come dono per le diverse ricorrenze. Grazie a questo gioco di squadra possiamo continuare ancora, dopo oltre quarant’anni di attività, ad essere ogni giorno vicino a chi soffre e insieme a chi cura.
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IL TUO
Dalle sedi
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