L'Informatore 109

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Trimestrale - Dir. resp. Roberto Gabellini - Red. C.so Mazzini, 65 - FORLÌ - tel. 0543/35929 - Reg. Tribunale Forlì n. 568 del 18/3/1980 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Forlì. In caso di mancato recapito rinviare all’Ufficio P.T. di Forlì per restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa. COSTO IN ABBONAMENTO 10 euro.

109 DICEMBRE 2016


INDICE L’esperto risponde 4 Progetto ARTHE: tecnica sperimentale contro il tumore del seno 6 I menù della Salute a Tavola 10 La ricetta: Panzanella di cus-cus e ceci 11 Commemorazione dei Defunti: il rendiconto 12 La Maratona di Ravenna sostiene lo IOR 14 Km di vita: il sostegno di Linea Sterile 15 Il nostro Volontariato 16 Inaugurato il Centro Risorse Biologiche (CRB) all’IRST IRCCS 17 I primi 15 anni dell’Hospice di Savignano 18

Il nuovo sito dello IOR è online Dalla sede di Cesena Dalla sede di Faenza Dalla sede di Forlì Dalla sede di Imola Dalla sede di Lugo Dalla sede di Meldola Dalla sede di Ravenna Dalla sede di Riccione Dalla sede di Rimini Dalla sede di Santarcangelo

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LO IOR CHE VERRÀ

Ancora più servizi alla persona Cari Amici, i miei primi due anni allo IOR sono trascorsi intensamente: una corsa entusiasmante con il Prof. Amadori, i volontari, i professionisti e i collaboratori che in modo diverso costituiscono il miracoloso reticolo di relazioni positive che l’Istituto rappresenta per la Romagna. A questa energia è stato necessario dedicare tanto lavoro e impegno per conoscere una realtà complessa, ricca di bellezza, nella quale ogni giorno è sempre una nuova scoperta. Abbiamo cercato tutti insieme di aggiornare e riproporre i valori fondanti dello IOR e confermare la sua missione che, come sintetizza magnificamente la nostra campagna, è “vicino a chi soffre, insieme a chi cura”. Oggi è arrivato il tempo di immaginare cosa sarà lo IOR domani, su quali asset strategici vorrà costruire il suo futuro e per questo abbiamo avviato una riflessione che ci ha riportato al fascino delle origini: la vicinanza alle persone, l’ascolto dei bisogni e le adeguate risposte sono ancora la linfa che ci consente di ottenere un così largo consenso nella popolazione e ci permette di recuperare risorse da destinare al sostegno dei più deboli. Vogliamo ripartire da qui, dalla concretezza e dalla semplicità dei servizi (amorevoli) alla persona, cioè da tutto quel livello di assistenza che con dedizione e professionalità abbiamo messo in campo in questi anni. Lavoreremo per migliorare e rilanciare le attività di supporto materiale durante la fase delle cure che già esistono: servizio di accompagnamento dei pazienti da e per i luoghi di cura, parrucche gratuite per le don-

ne in chemioterapia (Progetto Margherita), progetto “La Forza e il Sorriso” che aiuta le donne a migliorare il proprio aspetto fisico durante e dopo le cure, l’assistenza domiciliare come compagnia e ascoldott. Fabrizio Miserocchi, to che è stata una Direttore Generale IOR delle attività principali dello IOR. Confermeremo il servizio di psiconcologia a supporto di pazienti e famiglie della Romagna così come tutto il nostro impegno possibile negli Hospice e nelle cure palliative. Tutto questo gratuitamente per i cittadini della Romagna. Ci sono anche tante altre attività da sviluppare, bisogni emergenti che ci vedranno impegnati in una nuova progettualità: tutto il tema della fisioterapia post-operatoria, il campo delle scelte consapevoli per nuovi stili di vita come i temi dell’alimentazione, delle diete personalizzate e dell’attività motoria; l’educazione e la conoscenza delle cure integrative per l’equilibrio della persona. Sfide affascinanti sulle quali vogliamo lanciare ancora una volta il cuore oltre l’ostacolo e per le quali, sono certo, non mancheremo di confermare la nostra vicinanza sincera alle persone che soffrono. Colgo l’occasione per augurare a voi, carissimi, un Felice Natale, che sia occasione di pace con tutti quelli che sono nel vostro cuore. Con affetto Fabrizio Miserocchi

GRAZIE DENIS L’Istituto Oncologico Romagnolo, nella persona del Presidente prof. Dino Amadori, unitamente a tutti i Consiglieri e a tutti i Collaboratori, desidera porgere le più sentite condoglianze alla famiglia dell’On. Denis Ugolini, Consigliere IOR. Il suo impegno e la sua generosa, costante presenza rimarranno per sempre nel cuore di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo.

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L’esperto risponde MALATTIA E ADOLESCENZA: IL DIFFICILE RITORNO ALLA NORMALITÀ A cura della dott.ssa Samanta Nucci, Psicologa Oncoematologia Pediatrica Ospedale Infermi, Rimini

Salve, sono una madre di un ragazzo di dodici anni affetto da leucemia. Dopo un lungo periodo passato in ospedale per le cure, è venuto il momento per lui di tornare a scuola. Ovviamente cerco di non farglielo capire, ma io e mio marito abbiamo molta paura: e se fosse troppo presto? Se dopo tanto tempo non riuscisse a seguire le lezioni? O venisse un po’ escluso dai compagni? Lui non vede l’ora di ritrovare i suoi amici, ma mi chiedo se sia la scelta giusta… Quali consigli potete darmi?

Gentile Signora, l’adolescenza è già di per sé un periodo molto particolare e complicato: la malattia non fa altro che renderlo ancor più difficile. Il ragazzo a quell’età tende ad iniziare a cercare la propria autonomia, anche tramite atteggiamenti di aperta ribellione: ma il giovane, quando ha a che fare con un problema come il tumore, sperimenta al contrario un rapporto di forte dipendenza dalla propria famiglia. Come si può ben capire si tratta di due slanci che vanno in direzione opposta, e che spesso disorientano. Il ragazzo finisce quindi per soffrire questo movimento ambivalente di ricerca di autonomia e forzata dipendenza dai propri genitori, che spesso hanno molta più paura dei propri figli del cosiddetto “ritorno alla normalità”. È perfettamente comprensibile un certo timore, ma occorre fare attenzione perché questo aspetto può essere particolarmente pericoloso. Come in tutte le cose è consigliabile un approccio di tipo graduale: il reinserimento in ambiente scolare, come peraltro nelle attività extra, come la pratica sportiva, può dimostrarsi infatti davvero difficile per l’adolescente, per una serie di motivi. Innanzitutto, nel periodo in cui il ragazzo si è dovuto assentare

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per seguire le terapie, il gruppo dei suoi coetanei ha svolto delle attività, ha vissuto delle esperienze: insomma è andato avanti, cosa che può portare ad un senso di esclusione. Gli altri hanno fatto cose che suo figlio non poteva fare a causa del periodo di ospedalizzazione, e parleranno di argomenti che lui non conoscerà: sarà necessario riconquistarsi il proprio spazio all’interno delle relazioni che ha coi suoi amici anche se gli adolescenti, contrariamente a quanto si creda, sovente sanno essere molto più bravi nell’accogliere gli altri rispetto agli adulti. In seconda battuta, il cancro trasforma il ragazzo non solo dal punto di vista fisico, con i noti effetti collaterali che i trattamenti a base di cortisone e la chemioterapia possiedono, ma anche mentale: il giovane che ha attraversato una malattia di questo tipo è molto più maturo rispetto ai suoi coetanei, vuoi a causa della routine imposta dall’ospedalizzazione, vuoi per la percezione di un’effettiva minaccia alla propria vita, cosa che gli altri adolescenti non sperimentano. Un ulteriore aspetto è quello dell’essere rimasti indietro dal punto di vista del programma scolastico: spesso è complicato convincere i pazienti a tornare a sgobbare sui libri, seguire le lezioni e fare


i compiti, anche perché recuperare il terreno perduto richiede uno sforzo immane esponendosi allo smacco di non riuscire a farcela. Per tutti questi motivi noi consigliamo sempre, come detto in precedenza, un approccio di tipo graduale: prima del reinserimento vero e proprio occorre seguire un percorso domiciliare di lezioni su argomenti scelti in collaborazione con la scuola, di modo che il ragazzo non patisca troppo il rientro. Magari di tanto in tanto provi a invitare a casa anche qualche insegnante, o qualche amico. L’importante è che quando deciderà che suo figlio è pronto per tornare sui banchi, o sul campo di calcio, o in palestra, eviti la tentazione di proteggerlo troppo: atteggiamenti come “magari per ricominciare vai solo un paio d’ore” o “se senti che ti fa male fermati subito” sono assolutamente deleteri. Fanno passa-

re il messaggio che siamo convinti che il ragazzo non ce la possa fare a reggere l’urto di un intero programma giornaliero: di lì a inculcare nell’adolescente la convinzione di essere ancora malato, il passo è purtroppo brevissimo. Lasciamo che vada a scuola e torni ai suoi doveri esattamente come gli altri suoi coetanei: sarà poi lui, nel caso, a dirci se non ce la fa. Ma, nella mia esperienza, posso dire che i giovani che affrontano una malattia possiedono una forza tale che difficilmente non riescono a reggere l’urto del rientro, per quanto effettivamente complicato. L’importante è capire qual è il nostro ruolo, e non smetterne mai i panni: sebbene sia umano avere la tendenza a viziarli il più possibile, anche nella malattia per il loro bene è opportuno mettere dei paletti e mantenere la propria figura educativa. Sembra paradossale, ma la mancanza di un freno spaventa l’adolescente: essere troppo permissivi lo porta a pensare di essere più grave di quanto pensi. Per concludere, una raccomandazione: può sembrare banale, ma non bisogna mai perdere di vista l’identità del ragazzo. Suo figlio ha una malattia, non è una malattia. Purtroppo, anche a causa della trasformazione avvenuta sia esternamente sia internamente nell’adolescente, molti genitori tendono a guardare il proprio figlio e a vedere il tumore. Va da sé che si tratta di un atteggiamento involontario, che assumiamo anche inconsciamente, tuttavia dobbiamo essere consapevoli del pericolo e agire di conseguenza. Anche quando perde i capelli, anche quando è gonfio a causa del cortisone, bisogna rifuggire la tentazione di identificare l’adolescente con il problema che ha. Nostro figlio rimane una persona, con le sue esigenze, le sue necessità, i suoi timori, le sue speranze: impariamo ad ascoltarle, a capirle, e tutto andrà per il meglio. Spero di esserle stata utile. In bocca al lupo per tutto, dott.ssa Samanta Nucci Psicologa Oncoematologia Pediatrica Ospedale Infermi, Rimini

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PROGETTO ARTHE: TECNICA SPERIMENTALE CONTRO IL TUMORE DEL SENO Intervista al prof. Giovanni Paganelli

Il prof. Giovanni Paganelli è attualmente direttore dei dipartimenti di Medicina Nucleare, Medicina Nucleare Diagnostica e Medicina Radiometabolica dell’IRST IRCCS di Meldola. Grande pioniere della lotta contro il tumore del seno, ha messo a punto nel 1995 la tecnica di linfoscintigrafia nel linfonodo sentinella nel carcinoma mammario e ideato nel 1996 un nuovo sistema di localizzazione delle lesioni non palpabili, denominato ROLL. Dopo essersi laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Bologna nel 1980, specializzandosi successivamente in Geriatria - Gerontologia e Medicina Nucleare, nel 1987 ha beneficiato di una borsa di studio IOR per trasferirsi presso l’Oncology Group dello Hammersmith Hospital, Royal Postgraduate Medical School di Londra, dove ha messo a punto un nuovo metodo di imaging e terapia tumorale mediante anticorpi monoclonali basato sul sistema avidina-biotina. Una volta rientrato in Italia è stato nominato Direttore della Divisione di Medicina Nucleare dell’Istituto Europeo di Oncologia, carica che ha ricoperto dal 1994 al 2013. Autore di oltre 290 articoli scientifici pubblicati sulle principali riviste internazionali di settore, nel 1998 ha ricevuto dalla European Association of Nuclear Medicine il Marie Curie Award, assegnato alle persone che si distinguono particolarmente nel campo della ricerca scientifica. Nell’ambito dei progetti di ricerca compiuti presso l’IRST IRCCS di Meldola e sostenuti dall’Istituto Oncologico Romagnolo, impegno che ha portato lo IOR a contribuire alla lotta contro i tumori per quasi un milione di euro nell’arco dell’anno 2016, il più promettente è sicuramente il Progetto ARTHE, portato avanti proprio dal prof. Paganelli e dal suo staff.


Professor Paganelli, innanzitutto: cos’è il Progetto ARTHE? Si tratta di una tecnica sperimentale per il trattamento del tumore del seno non palpabile, che non si riesce cioè ad individuare col tatto. Ad oggi l’approccio terapeutico a questo tipo di neoplasia, che rappresenta comunque il 30% delle lesioni mammarie tumorali complessive, è quello classico dell’intervento chirurgico e radioterapia complementare. Questo rappresenta sicuramente un iter efficace, che tuttavia possiede effetti collaterali ben noti, sia da un punto di vista fisico che emotivo. Innanzitutto, stiamo pur sempre parlando di un intervento chirurgico: senza dubbio un evento mentalmente gravoso e stressante, che pur essendo oramai di routine presenta sempre la sua piccola percentuale di rischio. In secondo luogo, l’asportazione totale o parziale di una mammella non è qualcosa che la paziente possa affrontare a cuor leggero: il seno rappresenta la femminilità, l’identità di una donna, le ripercussioni psicologiche di una cicatrice sul petto sono enormi. Infine, la radioterapia: un trattamento che presenta comunque possibili effetti collaterali per l’organismo. Per tutti questi motivi, abbiamo deciso di studiare l’efficacia di una tecnica sperimentale volta ad evitare alla paziente l’intervento chirurgico in caso di tumore del seno non palpabile. ARTHE è un acronimo che sta per Avidination for Radionuclide Therapy: si tratta di un acronimo particolarmente azzeccato, perché se dimostrassimo che funziona sarebbe davvero un lavoro fatto a regola d’arte. Di norma, le lesioni mammarie non palpabili vengono identificati nell’ambito di uno screening oncologico e confermate come maligne attraverso una biopsia: in parole povere, si estrae un piccolo pezzo di neoplasia e lo si studia per capirne la natura. Questo esame lascia ovviamente un piccolo buco all’interno della massa tumorale, nel punto in cui è avvenuta la biopsia: l’idea alla base di questa nuova tecnica è di introdurre al suo

interno una sostanza chiamata avidina, una proteina presente in natura, ad esempio nell’albume delle uova. L’avidina in questo modo si diffonde nel sito dell’iniezione dove si trovano ancora le cellule malate. Dopo pochi minuti si inietta in vena la biotina: una semplice vitamina (H) , che noi trasformiamo in laboratorio in una sostanza debolmente radioattiva. Sembra particolarmente complesso come procedimento… In realtà non lo è: l’avidina è così denominata proprio per la particolare avidità con cui si lega alla biotina. È la natura che unisce queste sostanze, in maniera

tenace e praticamente irreversibile, tanto che ogni molecola di avidina può legare a sé ben quattro molecole di biotina. In laboratorio, per i nostri studi, utilizziamo queste sostanze praticamente ogni giorno. Tornando al trattamento sperimentale: in che modo il legame tra avidina e biotina può risultare utile nella cura del tumore del seno? La nuova tecnica che stiamo studiando prevede, come dicevo, l’utilizzo di una forma radioattiva di biotina, che viene somministrata alla paziente per via endovenosa. La sostanza, entrando nell’organismo della paziente, riconosce l’avidina precedentemente iniettata nella sede tumorale e va a legarsi con essa, concentrandosi nel sito della biopsia. A quel punto rilascia le radiazioni specificatamente in quella zona, andando a distruggere le cellule tumorali ancora pre-

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senti. Insomma: con questa tecnica saremo in grado di circoscrivere le radiazioni solo ed esclusivamente dove la malattia si è presentata. Una sorta di bomba intelligente contro i piccoli tumori. Introdurre all’interno dell’organismo una sostanza radioattiva non è pericoloso? Da oltre 50 anni somministriamo iodio radioattivo nei tumori della tiroide con ottimi risultati e pochissimi effetti collaterali. D’altronde, la biotina somministrata sarà debolmente radioattiva: e grazie all’avidina che funge da calamita o per meglio dire da recettore si concentrerà solamente nell’area interessata. La sostanza viene smaltita naturalmente dalla paziente tramite le urine, in maniera assolutamente naturale: dunque, gli effetti collaterali attesi sono minimi. Negli studi di fattibilità abbiamo trattato oltre 35 pazienti con questa metodica senza alcun effetto collaterale. Nel caso in cui i vostri studi confermassero l’efficacia, quali sono i risultati attesi? Dopo qualche settimana, al momento dell’intervento chirurgico a cui la paziente viene sottoposta secondo la normale pratica clinica, l’anatomopatologo valuterà se nel tessuto asportato permangono cellule tumorali oppure se il radiofarmaco è stato in grado di eliminarle tutte. Se il protocollo sperimentale confermerà che le radiazioni sprigionate da avidina-biotina-DOTA90Y fossero sufficienti a distruggere i residui lasciati

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dalla biopsia diagnostica, la logica conseguenza è che l’intervento chirurgico per questi piccoli tumori puo essere evitato. La donna sarebbe guarita, libera da tumore, grazie ad una tecnica minimamente invasiva che non prevede ne chirurgia ne ricovero. Le nostre donne sarebbero libere di tornare alla vita quotidiana nel giro di qualche giorno.

Un’autentica rivoluzione rispetto alla situazione attuale, che descriveva in precedenza. Assolutamente: il progetto ARTHE potrebbe cambiare radicalmente l’approccio terapeutico a una malattia, il tumore del seno, che purtroppo continua a rappresentare la neoplasia maggiormente comune nella donna di ogni fascia d’età. Le statistiche fornite dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica affermano che oggigiorno una donna su otto, in Italia, si ammalerà di carcinoma mammario nel corso della


propria esistenza, e si stima che nel corso del 2015 siano stati diagnosticati circa 48.000 nuovi casi. La Romagna non fa eccezione: anche da noi la neoplasia alla mammella rappresenta la più comune, rappresentando addirittura il 41% dei casi totali tra le donne al di sotto dei 49 anni. La tecnica ARTHE si applicherebbe esclusivamente alle pazienti che presentano un tumore del seno non palpabile: che, come detto in precedenza, sono comunque il 30% della totalità delle lesioni sottoposte ad intervento chirurgico. Pensate cosa potrebbe significare, per queste donne, sia in termini fisici che psicologici, evitare un’operazione che le priva di una parte fondamentale della loro persona. Senza contare quelle che potrebbero essere le ripercussioni positive sul sistema sanitario nazionale, sulla ricerca scientifica italiana e romagnola in particolare: l’IRST IRCCS è già riconosciuta come struttura d’eccellenza in Italia, ma essere i primi al mondo a perfezionare una tecnica tanto rivoluzionaria, comporterebbe un salto di qualità agli occhi della comunità medica internazionale. Sembra davvero un progetto ambizioso… Lo è, ma d’altronde la ricerca scientifica è giusto che lo sia. Senza ambizione, senza la volontà di cambiare, non esisterebbe il progresso. Nello specifico del tumore del seno, siamo passati dalla mastectomia a interventi chirurgici più conservativi, fino ad arrivare al linfonodo sentinella e alla tecnica ROLL, in cui si vanno ad individuare i tumori non palpabili tramite una sonda per raggi gamma. Molto è già stato fatto, ma è giusto proseguire con la ricerca: occorre avere rispetto per le donne e per la loro integrità fisica, perché esse sono le nostre figlie, le nostre sorelle, le nostre madri. Bisogna avere il coraggio di cambiare: ogni volta che qualcuno si presenta con una novità, ogni passo avanti, produce una schiera di proteste, di pregiudizi. Modificare lo status quo spaventa: ma questo è il fine ultimo della ricerca scientifica che deve essere controllata e rigorosa.

A che punto è lo studio di questa nuova tecnica? I primi segnali sono assolutamente incoraggianti, ma occorre proseguire nella sperimentazione. Durante il prossimo protocollo di studio gia approvato dal Comitato Medico Scientifico dell’IRST testeremo la tecnica ARTHE su centoventi donne che vorranno sottoporsi a questo studio. Ovviamente lo faranno in tutta sicurezza: le pazienti seguiranno il normale iter terapeutico. In più, andremo a intervenire subito anche con il radiofarmaco, di modo da bombardare immediatamente la malattia: prima di essere sottoposte all’intervento chirurgico verificheremo l’efficacia del mix biotina radioattiva – avidina. Se la ricerca confermerà i risultati sperati, uno step ulteriore sarà quello di testare la tecnica su di un campione ancora più numeroso di pazienti. Quindi, come si può capire, il cammino è ancora lungo, e presenta costi notevoli: per questo abbiamo bisogno di supporto. In questo senso, l’impegno dell’Istituto Oncologico Romagnolo nel sostegno economico a lungo termine di un progetto tanto importante per tutte le donne è davvero fondamentale: sapere di avere al proprio fianco un’organizzazione seria ed affidabile, che dal 1979 tanto ha fatto e tanto continua a fare nella lotta contro i tumori, è la miglior garanzia che noi ricercatori potremmo chiedere.

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Eventi “I 1 MENÙ DELLA SALUTE A 2 TAVOLA”: BOOM DI PARTECIPAZIONI 3 TITOLO RUBRICA

Grande successo per l’iniziativa che ha visto IOR e Conad uniti per la prevenzione: “I Menù della Salute a Tavola” ha fatto il pieno di presenze in ogni città in cui è stato presentato, segno tangibile della rinnovata sensibilità della popolazione romagnola nei confronti del tema dell’alimentazione. I tre incontri pubblici tenuti dalla dott.ssa Annamaria Acquaviva, nutrizionista con laurea in Dietistica e Farmacia, e dal dott. Alberto Farolfi, medico oncologo dell’IRST IRCCS di Meldola, tenuti presso l’Auditorium Cariromagna

dott. Alberto Farolfi, medico oncologo IRST IRCCS

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di Forlì, il N a u t i c o dott.ssa Annamaria Acquaviva, Dietista e Farmacista Hotel di Riccione e i Magazzini del Sale di Cervia, hanno registrato il tutto esaurito: in totale sono state circa 600 le presenze accorse per avere consigli concreti su come costruire un menù sano e bilanciato lungo tutto l’arco della settimana, con una particolare attenzione per la salute dei bambini. L’iniziativa non si è limitata alle conferenze teoriche, ma ha vissuto anche una parte pratica: veri e propri corsi di cucina, tenuti dallo chef consulting Luca Zannoni. In ogni città si sono svolte tre diverse dimostrazioni, ognuna con argomento dedicato: la costruzione di un menù per adulti; la costruzione di un menù per bambini; e come preparare una pizza di qualità. Anche in questo caso la risposta di pubblico è stata entusiastica: un bel successo nella lotta contro i tumori, visto che diversi studi scientifici hanno dimostrato che il 30% delle neoplasie potrebbe essere prevenuto semplicemente mangiando meglio. Per aiutare tutte le persone, non solo quelle che hanno partecipato agli eventi, ad orientarsi nella scelta, nei Conad della Romagna, delle Marche e Repubblica di San Marino che aderiscono all’iniziativa si possono trovare gli alimenti che vanno a comporre “I Menù della Salute a Tavola”, segnalati con delle bandierine.


L’alimentazione PANZANELLA DI CUS-CUS E CECI, GAMBERI E CICALE CON OLIO, LIMONE E MENTA a cura di Luca Zannoni Chef e Volontario IOR

LA RICETTA Ingredienti per 4 persone:

Cus-cus integrale gr 200, Ceci secchi gr 80 o ceci cotti Alce Nero gr 240, 2 Cipollotti , 1 busta di menta, 3 pomodori ramati rossi, 10 canocchie fresche, 8 Mazzancolle fresche, olio, sale, pepe, aceto, limone q.b., alga conbu

Preparazione:

lessare i ceci dopo averli lasciati in ammollo almeno 12 ore partendo da acqua fredda ed aromi a piacere ed un pezzetto di alga conbu per renderli piĂš digeribili. Salare solo verso fine cottura. Cuocere il cus-cus come indicato nella confezione, sgranarlo bene e condirlo con i cipollotti tritati, i pomodori spellati e tagliati in concasse, gamberi sminuzzati, olio, aceto, sale, pepe e menta. Con il coppa pasta, preparare una forma tonda al centro del piatto e decorare con i gamberetti rimasti lasciati con la codina e aperti, le canocchie bollite e sbucciate, foglioline di menta e il suo olio limone e menta.

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Commemorazione Defunti Cari Amici, grazie di cuore per l’impegno e la generosa disponibilità che, con grande spirito di sacrificio, avete dedicato alla Commemorazione dei Defunti. Senza la vostra presenza tutto ciò non sarebbe stato possibile ed è bello vedere che questa partecipazione si rinnova con puntuale dedizione. I dati che trovate di seguito descrivono una crescita rispetto al 2015. Questo importante risultato è solo merito Vostro. Grazie di cuore Fabrizio Miserocchi, Direttore Generale SEDE DI FORLI’ E MELDOLA Forlì - Monumentale Forlì - Monumentale (Via Tripoli) Forlì - Bussecchio Forlì - Ronco Forlì - San Varano Forlì - Coriano Forlì - Vecchiazzano Forlì - Villa Rovere Forlì - Carpinello Forlì - Villanova Forlì - Fioristi San Martino in Strada Forlimpopoli Castrocaro/Terra del Sole Rocca San Casciano Meldola Bertinoro/S.Maria Nuova/Fratta Santa Sofia Galeata Dovadola Predappio e Fiumana Oggettistica Ufficio Totale Forlì

2016 4.351,91 433,88 1.929,31 890,24 1.208,75 867,34 1.075,38 577,51 233,34 2.660,56 641,00 1.433,34 173,14 1.002,00 1.848,20 84,45 676,60 1.700,56 204,00 285,00 22.276,51

2015 3.665,64 454,62 1.518,68 636,30 1.407,36 920,64 724,36 42,50 87,81 234,80 201,20 2.698,44 915,20 1.095,33 157,74 873,20 1.880,71 161,10 652,65 1.942,69 503,00 20.773,97

SEDE DI LUGO Lugo (sede) Conselice Massalombarda S.Patrizio Giovecca Totale Lugo

2016 2.004,00 2.176,20 6.822,88 2.586,21 253,00 13.842,29

2015 1.948,90 2.690,40 7.265,39 2.917,23 282,00 15.103,92

Totale Imola

2016 4.678,64 4.678,64

2015 3.404,90 200,00 3.604,90

SEDE DI CESENA Cesena Borello Gambettola/Longiano/Gatteo San Mauro Pascoli Cesenatico/Ruffio/Sala Cervia Sarsina Savignano/Sogliano Ufficio Totale Cesena

2016 12.648,90 1.623,70 13.207,43 3.725,00 5.928,20 2.893,20 5.600,00 135,00 45.761,43

2015 12.681,70 2.213,00 12.641,05 3.824,00 5.102,00 2.736,00 170,30 4.721,00 70,00 44.159,05

SEDE DI IMOLA Imola Ufficio

SEDE DI RAVENNA Ravenna Marina di Ravenna Ducenta Cervia (vedi sede di Cesena) Mezzano Ufficio Totale Ravenna

2016 4.121,25 641,09 652,32 2.100,50 795,00 8.310,16

2015 1.556,50 657,30 556,55 1.805,50 675,00 5.250,85

Totale Faenza

2016 6.543,75 2.204,79 2.462,00 2.991,62 97,00 217,88 441,04 760,86 249,00 279,30 16.247,24

2015 6.392,07 2.338,00 2.848,81 2.611,35 176,71 261,35 239,45 551,66 386,71 268,75 16.074,86

Totale Rimini

2016 6.303,52 788,75 1.004,37 600,63 540,31 286,75 388,59 200,00 10.112,92

2015 6.171,20 769,24 1.179,76 823,17 362,20 121,10 150,00 9.576,67

SEDE DI RICCIONE Riccione sede Riccione Cimitero Nuovo Riccione Cimitero Vecchio Cattolica San Giovanni in Marignano Misano Coriano Totale Riccione

2016 189,00 2.065,12 2.331,67 1.259,93 954,46 1.742,90 8.543,08

2015 270,00 2.010,31 2.180,72 1.133,40 446,96 1.093,19 1.338,07 8.472,65

SEDE DI SANTARCANGELO Santarcangelo/Poggio Berni Villa Verucchio Pietracuta San Leo Totale Santarcangelo

2016 3137,17 3569,11 305,25 130,00 7.141,53

2015 2.710,01 3.480,54 529,20 6.719,75

SEDE DI FAENZA Faenza Brisighella Casola Valsenio Castel Bolognese Granarolo Faentino Modigliana Reda Riolo Terme Solarolo Tredozio SEDE DI RIMINI Rimini Casalecchio San Vito Bellaria Bordonchio San Lorenzo in C. San Lorenzo Monte Santa Maria in Cerreto Santa Giustina Ufficio

TOTALI

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2016 2015 Totale Generale 136.913,80 129.736,62


lotteria ior 2016

27 GRANDI PREMI IN PALIO

6 Gennaio 2017 Centro Commerciale Le Befane Ore 15.00 Festa della Befana IOR Ore 17.00 Estrazione Premi

Biglietti disponibili presso le SEDI IOR di Rimini, Riccione e Santarcangelo e nel POINT IOR all’interno del Centro Commerciale Le Befane.

PREMI 1° Automobile RENAULT New Twingo 2° Buono spesa € 1.000 PENSARECASA 3° Bicicletta elettrica Old Town 4° ombrellone e due lettini b bagno 26 rimini stagione 2017 5° Smartphone huawei La lotteria sostiene il progetto ARTHE, che mira a studiare una nuova tecnica sperimentale, che permetta di trattare le lesioni tumorali al seno non individuabili al tatto, senza dover ricorrere all’intervento chirurgico.

Per informazioni: Sede IOR di Rimini, Viale Matteotti 43/A - Tel. 0541 29822 Sede IOR di Riccione, Piazza Matteotti 5 - Tel. 0541 606060 Sede IOR di Santarcangelo, Piazza Gramsci 7 - Tel. 0541 623946 www.ior-romagna.it

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Eventi LA MARATONA DI RAVENNA SOSTIENE LO IOR

“Alla vigilia ero teso e dubbioso, invece sono soddisfatto della marea di gente che si è riversata in città per correre”. È lo stesso Stefano Righini, presidente di Ravenna Runners Club, che certifica il successo della XVIII edizione della Maratona internazionale di Ravenna. Alla fine sono state 8.000 circa le presenze totali: un fiume di gente che ha deciso di gareggiare, di mettersi in gioco o semplicemente di muoversi per sentirsi meglio. L’Istituto Oncologico Romagnolo è stato presente in tutto il weekend di gare, ma non solo. La collaborazione tra IOR e Maratona di Ravenna ha abbracciato tutto il 2016, con un grande obiettivo comune: sensibilizzare le persone sull’importanza del movimento e fare la differenza per le pazienti oncologiche romagnole. Stefano Righini e tutto lo staff di Ravenna Runners Club, hanno infatti deciso di donare 5.000 euro allo IOR per

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sostenere il Progetto Margherita, un importante servizio rivolto alle pazienti in trattamento oncologico che, grazie al supporto di parrucchiere volontarie, dona ed insegna ad acconciare al meglio parrucche alle donne che stanno affrontando il percorso di cura. Il pettorale più bello di tutto il week end è sicuramente stato quello di Sara, la runner che ha partecipato, e vinto, il contest Movember Romagnolo, organizzato dallo IOR per sensibilizzare la popolazione sulle problematiche legate ai tumori maschili. Tantissime persone si sono sfidate per vincere il prezioso pettorale per la 10 km, postando le loro foto con baffi creativi e divertenti. “Una collaborazione che ha unito due eccellenze del nostro territorio, unite dal comune obiettivo di essere ogni giorno vicino a chi soffre e insieme a chi cura – ha detto il direttore generale IOR Fabrizio Miserocchi – Per questo ringrazio di cuore gli organizzatori della Maratona di Ravenna e tutte le persone che hanno reso possibile questa importante collaborazione”.

Il Presidente di Ravenna Runners Club, Stefano Righini, durante la consegna del pettorale IOR


Insieme KM DI VITA: IL SOSTEGNO DI

Linea Sterile è una realtà aziendale del settore sanideve affrontare: ovviamente non tutte hanno lo tario che ha deciso di mettere al centro la qualità: stesso peso e la stessa importanza, ma ognuna qualità del lavoro a 360 gradi, dal risultato finale influisce a modo suo sulla persona malata e sulla all’attenzione di chi il lavoro lo svolge. Qualità che sua famiglia. Così, anche la logistica del trasporto si crea anche ponendo attenzione ai bisogni della sino ai luoghi di cura può diventare fonte di stress, comunità, come ben spiega Mauro Ravaglia, amdi disagio e di spese economiche per il paziente e ministratore delegato di Linea Sterile: “in tempi difper i suoi cari. ficili di crisi economica noi crediamo sia comunque Nel primo semestre 2016 sono stati trasportati 397 possibile e fondamentale unire l’obiettivo di migliopazienti unici e percorsi ben 95.663 km. Grazie rarsi continuamente nel proprio ambito a quello di a 58 volontari e 9 automezzi sono stati effettuati promuovere iniziative utili per l’accrescimento del 2.445 viaggi. Solo qualche dato per delineare l’imbenessere collettivo.” É proprio per dare seguito alla patto di questo servizio che continua a crescere mission “Oltre il pulito” che Linea Sterile ha deciso anno dopo anno, anche grazie a Linea Sterile, da tempo di aiutare l’Istituto Oncologico Romagnolo e a tutte le aziende e realtà che hanno deciso ad essere vicino a chi soffre e insieme a chi cura. di sostenerlo, dando una risposta ad un bisogno Già nel 2012 ha donato due nuovi frigoriferi per lo concreto e crescente dei pazienti. stoccaggio dei tessuti da analizzare all’Istituto Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori di Meldola (IRST IRCCS). Ma l’impegno di Linea Sterile non si limita a questo: lo scorso Natale ha scelto di sostenere il servizio di trasporto dello IOR per il 2016. L’Istituto Oncologico Romagnolo ha particolarmente a cuore il servizio d’accompagnamento. Per il paziente il periodo della terapia per la lotta contro il tumore è un insieme di emozioni, di ansia, di speranza, di solitudine, di cambiamento. Fabrizio Miserocchi, direttore IOR assieme a Mauro Ravaglia, AD Linea Sterile Sono tante le problematiche che

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Racconti IL NOSTRO VOLONTARIATO La storia di Alessia Esposito, parrucchiera IOR del Progetto Margherita

Alessia ha appena festeggiato i 24 anni: è una giovane ragazza, ma ciò nonostante è una presenza costante della vita dello IOR di Ravenna ormai da ben tre anni. Possiede una forte personalità, che traspare anche dal suo aspetto esteriore: alcuni tatuaggi ne decorano le dita e le mani, simili a quelli delle donne orientali che si dipingono con l’henné naturale come rito propiziatorio. Un carattere originale, per una ragazza che ha colpito chiunque l’abbia conosciuta per l’incredibile dolcezza con cui si approccia al suo lavoro. Il lavoro di Alessia è dei più preziosi e delicati: è una delle parrucchiere Volontarie che collaborano nell’ambito del Progetto Margherita, servizio di assistenza gratuito in cui le pazienti che affrontano la perdita dei capelli a causa della chemioterapia vengono assistite nella scelta della parrucca. Un momento particolarmente delicato e difficile per tutte le donne che affrontano la battaglia contro il tumore, le cui ripercussioni non si limitano semplicemente a mere questioni estetiche. “Per me sin dal primo giorno è stata una grande emozione – afferma Alessia – diventare Volontaria per lo IOR mi ha cambiato in meglio e mi ha fatto capire molte cose. Nella mia esperienza ho avuto modo di conoscere molte donne, ognuna con una storia diversa, un’espressione diversa, ma tutte accomunate da una caratteristica: la forza di andare avanti e sorridere”. Vivere e sorridere dei guai, diceva Vasco Rossi in una famosa canzone: mantenere il buonumore anche nella sfortuna rimane una medicina potentissima,

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come conferma la stessa Alessia. “Sebbene sappia che stanno affrontando un momento delicato cerco sempre di farle divertire e di rimanere positive. Sorridere, essere forti e positivi e non arrendersi mai: questo è il segreto”. Scegliere la parrucca che meglio si adatta al viso di una paziente e insegnarle come indossarla è molto di più di un vezzo estetico: permette alla donna di mantenere la patologia in una sfera più privata, personale. Gli occhi delle persone a volte guardano, ma tutto quello che riescono a vedere è il cancro. Per questo il lavoro delle Volontarie IOR è tanto importante: un lavoro che, Alessia non si vergogna a dirlo, le ha cambiato l’esistenza. “Il progetto Margherita mi ha regalato tante soddisfazioni, mi ha fatto capire e approfondire il valore della vita e dell’aiutarsi a vicenda sempre, anche tra noi donne. Soprattutto tra noi donne”. “Vorrei ringraziare lo IOR per questa bellissima iniziativa – conclude – spero in futuro di potervi dedicare sempre più tempo perché è qualcosa in cui credo davvero tanto. Vorrei mandare un grande abbraccio a tutte le donne che ho conosciuto in questi anni. Ogni sorriso e ogni lacrima mi sono rimaste nel cuore: ho imparato tanto da voi e spero di avervi lasciato un ottimo ricordo, che vi faccia coraggio nei momenti bui o difficili”. Vicino a chi soffre, insieme a chi cura: un impegno che l’Istituto Oncologico Romagnolo può portare avanti solo ed esclusivamente grazie al lavoro quotidiano di insostituibili Volontari, come Alessia.


EVENTI INAUGURATO IL CENTRO RISORSE BIOLOGICHE (CRB) ALL’IRST IRCCS

Non può esserci ricerca medica – tanto meno in campo oncologico – senza la possibilità di studiare e analizzare direttamente in laboratorio molecole, cellule e tessuti. Per questo, un ruolo fondamentale nella comprensione dei meccanismi biomolecolari che portano allo sviluppo e al propagarsi dei tumori, è svolto dalle strutture di raccolta e conservazione di materiali biologici umani e dei relativi dati clinici. A tal fine, l’Istituto Tumori della Romagna (IRST) IRCCS ha avviato e portato a compimento la creazione e attivazione di un Centro di Risorse Biologiche (CRB). In quanto unica biobanca per tessuti oncologici approvata dalla Regione Emilia-Romagna, il CRB IRST si configura quale struttura di riferimento per le attività di ricerca medico-scientifica presente e futura dell’intero territorio. Questa nuova facility è stata inaugurata lunedì 21 novembre dal Presidente della Commissione assembleare IV Politiche per la Salute e Politiche sociali della Regione Emilia-Romagna, Paolo Zoffoli, Marialuisa Lavitrano (Coordinatore BBMRI Italia), Gianluca Zattini (Sindaco di Meldola), del Presidente IRST IRCCS, Renato Balduzzi, Dino Amadori (Direttore scientifico IRST IRCCS), dell’Amministratore delegato CIA Conad, sostenitore del progetto, Luca Panzavolta, Massimo Guidoboni ( Responsabile Immunoterapia, TCS e CRB IRST IRCCS) e Valentina Ancarani (Referente Centro Risorse Biologiche IRST IRCCS). Per biobanca si intende una struttura che fornisce un servizio di conservazione e gestione del materiale biologico umano e dei relativi dati clinici, in accordo con i codici di buon utilizzo, corretto comportamento

e indirizzi forniti da Comitati Etici. La ricerca traslazionale, ovvero quella branca della ricerca che permette di portare le scoperte scientifiche dal banco del laboratorio al letto del paziente, si basa proprio sulla possibilità di reperire materiale biologico umano di qualità, associato ai dati clinici e/o genetici. I materiali raccolti, prelevati durante biopsie, interventi chirurgici o prelievi, sono conservati dietro consenso del paziente, in totale sicurezza. I ricercatori appartenenti a qualsiasi istituzione di ricerca nazionale ed internazionale potranno richiedere campioni biologici raccolti e conservati presso il CRB IRST previa valutazione di specifici progetti da parte del Comitato Medico Scientifico e del comitato Etico di AVR. Tutto questo ad assicurare che l’utilizzo di materiale così prezioso possa condurre ad avanzamenti nella diagnosi della terapia dei tumori. Il CRB IRST IRCCS è già attivamente inserito nel network di biobanche oncologiche a livello nazionale (RIBBO) ed europeo (BBMRI-IT).

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Eventi I PRIMI 15 ANNI DELL’HOSPICE DI SAVIGNANO

Grande traguardo per l’Hospice di Savignano sul Rubicone, prima struttura pubblica del genere della Regione Emilia Romagna e oggi punto di riferimento locale della rete di cure palliative dell’Azienda USL della Romagna, che il 18 ottobre 2016 ha spento le quindici candeline. Nato nel 2001 per rispondere ai bisogni clinici, assistenziali, psicologici e spirituali del paziente e della sua famiglia, attraverso prestazioni sanitarie residenziali appropriate e di qualità, oggigiorno l’equipe del centro può contare su una coordinatrice infermieristica, otto infermiere, sette operatrici socio-sanitarie, tre medici, una psicologa dell’Istituto Oncologico Romagnolo, un Data Manager

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IOR, e tantissimi Volontari: una squadra davvero nutrita e ben assemblata, per garantire al paziente i diritti e la dignità che ogni persona merita, anche laddove la malattia non possa essere curata. La struttura dispone di 14 posti letto, di cui 2 con tecnologie adeguate per pazienti in ventilazione meccanica 24 ore su 24: 12 camere di degenza singole e 1 camera doppia, dotate di ogni comfort. Ad oggi, i pazienti accolti in struttura sono stati 3220; 4660 le persone seguite a domicilio, di cui 20 affette da Sclerosi Laterale Amiotrofica. In questi 15 anni, più di 7800 famiglie hanno trovato una risposta al bisogno di cura per il proprio caro, quando la guarigione, per una malattia grave, non era più raggiungibile. L’Hospice di Savignano è riconosciuto sul territorio nazionale come un’eccellenza nel campo delle cure palliative: branca della medicina che, tra l’altro, ha vissuto l’11 novembre una giornata nazionale specificatamente dedicata, con la campagna di sensibilizzazione “Vivila Tutta”. La campagna è stata ideata dalla Federazione Cure Palliative, portavoce di 80 organizzazioni in tutta Italia impegnate a preservare la qualità della vita dei malati e delle loro famiglie offrendo sollievo dal dolore, controllo dei sintomi invalidanti e supporto psicologico. Dal momento della diagnosi di inguaribilità, le persone malate hanno il diritto, sancito dalla legge 38/2010, di fruire gratuitamente delle Cure Palliative qualunque sia la loro malattia. L’Hospice di Savignano, da ben quindici anni, è in prima linea in questa battaglia.


Per celebrare il prestigioso traguardo, si è svolto sabato 10 settembre al Teatro Moderno di Savignano sul Rubicone, in concomitanza con la Notte Bianca e il SIFEST, lo spettacolo musicale “Rock Cover Photo. I Grandi Fotografi del Rock”: un evento musicale culturale organizzato dal Rotary Club Valle del Rubicone, che in questo modo ha confermato il suo tradizionale impegno a favore della comunità locale. In particolare l’associazione aveva già offerto il suo aiuto all’Hospice di Savignano, donando una autovettura per il servizio domiciliare e pompe infusionali per la terapia del dolore, oltre ad aver elargito un contributo per la realizzazione di una struttura informatica e per iniziative di diffusione della cultura delle cure palliative. L’obiettivo dell’evento non era solo quello di festeggiare i quindici anni della struttura, ma anche raccogliere fondi da destinare al Service dell’annata 2016/2017, che si propone di acquistare nuove poltrone letto per i famigliari che assistono i pazienti ricoverati presso il centro. Alla presenza del Sindaco di Savignano sul Rubicone Filippo Giovannini, che ha portato il suo saluto e sostegno al progetto, della dott.ssa Francesca Righi, Direttore del

Distretto, della Responsabile dell’Hospice Cristina Pittureri e del Presidente del Rotary Club Valle del Rubicone Kitty Montemeggi che ha fatto gli onori di casa, la serata ha visto la partecipazione di un pubblico numeroso che offrendo un contributo all’ingresso, ha così decretato il successo dell’evento benefico. Lo spettacolo, che vantava il patrocinio del Comune di Savignano e dell’ASL della Romagna, è stato presentato da Teresio Massimo Troll, che nel corso della serata ha condotto con maestria il pubblico in un percorso musicale fatto di immagini, tratte dalle cover dei dischi più famosi, abbinate ai brani musicali che hanno fatto la storia del Rock, abilmente interpretati dai chitarristi e vocals Gilli Bubani e Federico Franzolini.

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Web IL NUOVO SITO DELLO IOR È ONLINE

L’Istituto Oncologico Romagnolo cambia look: è stato pubblicato in questi giorni il nuovo portale della ONLUS. Il dominio rimane lo stesso, www.ior-romagna.it, ma il cambiamento è radicale. Un’opera di rinnovamento a tutto tondo, svolta non per mere questioni estetiche ma con un obiettivo preciso: valorizzare e dare più spazio alle storie dei protagonisti della guerra contro il cancro in Romagna. Una guerra iniziata nel 1979, che ha portato finora grandi risultati: se il nostro territorio era una sorta di fanalino di coda dal punto di vista della mortalità e della casistica dei tumori, oggigiorno può al contrario vantarsi di essere una delle zone in cui si sopravvive di più alla malattia in tutta Europa. In questo lungo cammino, che ha portato la ONLUS a investire oltre 65 milioni di euro in progetti di ricerca scientifica e assistenza pazienti, lo IOR ha incontrato migliaia di persone: Volontari, donatori, collaboratori, pazienti, medici e ricercatori, ognuno con una storia e un vissuto particolare, che vale la pena di

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raccontare e conoscere. È proprio questo l’obiettivo del nuovo www.ior-romagna.it: dare voce a chi dona, ha donato e continuerà a donare il proprio personale contributo nella battaglia contro i tumori. Perché è giusto che tutti conoscano i protagonisti silenziosi che, ogni giorno, portano avanti questa missione. Accanto alle storie di cui è ricca la vita dell’Istituto, ci sarà comunque spazio per tutte quelle che sono le attività dello IOR: eventi, progetti, servizi, consigli pratici da seguire per un corretto stile di vita che minimizzi il più possibile il rischio di tumore. Il tutto incorniciato in una veste grafica responsive e user-friendly: perché l’Istituto Oncologico Romagnolo è una ONLUS molto legata alle proprie radici e tradizioni, ma dimostra comunque di voler sempre più innovativa, per poter dialogare anche con le generazioni più giovani. “Siamo molto soddisfatti del risultato finale – afferma il Direttore Generale dello IOR, Fabrizio Miserocchi – da tempo sentivamo l’esigenza di un portale che valorizzasse maggiormente le storie delle persone con cui parliamo ogni giorno. Storie emozionanti, commoventi, mai banali, anche se così comuni in quella che è la battaglia contro il cancro. Essere vicino a chi soffre e insieme a chi cura significa anche questo: far capire a chi vive la malattia di non essere solo, e dare il giusto risalto a quei medici e ricercatori che ogni giorno, nell’ombra, contribuiscono a fare un piccolo passo avanti nella sconfitta dei tumori. Insomma, col nuovo sito ci proponiamo di essere una cassa di risonanza di storie di straordinaria speranza: condividete con noi la vostra”.


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Scegli una Bomboniera Solidale IOR e donerai, con una piccola offerta, una grande e concreta speranza a chi vive la malattia oncologica.

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DALLA SEDE DI XXXXXXXXX DI CESENA

OTTAVO GRAN GALA IOR

Giovedì 1 dicembre, presso il Teatro Verdi di Cesena, si è svolta l’Ottava Edizione del Gran Gala IOR. L’evento ha sostenuto quest’anno il progetto di ricerca “ARTHE”, sviluppato nei laboratori dell’IRST IRCCS di Meldola. Oltre alle numerose realtà partner dell’iniziativa, hanno partecipato il Presidente IOR prof. Dino Amadori, rappresentanti della Regione, Autorità locali, i vertici dell’AUSL unica della Romagna, ricercatori IRST e, ovviamente, i nostri Volontari. Vorremmo rivolgere un ringraziamento particolare Siropack, partner Ufficiale di questa edizione che, assieme a tutte le altre realtà imprenditoriali del territorio, ha reso possibile nei mesi antecedenti l’iniziativa una raccolta di oltre 31.000 euro.

FESTA DEL LATTE

Domenica 25 settembre, presso la Centrale del Latte di Cesena, si è svolta la consueta Festa del Latte, nel corso della quale i Volontari di Cesena sono stati invitati a diffondere materiale istituzionale. L’incasso della giornata ha così reso possibile una donazione di 750 euro, per la quale ringraziamo sentitamente il Presidente Ginaldo Tontini ed il Direttore Daniele Bazzocchi.

Grazie a: Siropack, Gruppo Martini, Unicredit, Agenzia Immobiliare Rubboli, Consorzio di Bonifica della Romagna, Gel Frigor, Orogel e Fondazione Romagna Solidale, Campomaggi & Caterina Lucchi, Infia, Confartigianato, Camac, Crealab, Gruppo Trevi, Technogym e Wellness Foundation, Cac, Giemme, Centrale del Latte di Cesena, Mercato Ortofrutticolo di Cesena, Viaggi Manuzzi, Apofruit, CNA, Mordenti, Unindustria Forlì-Cesena, Credito Cooperativo Romagnolo, Prefabbricati Baruzzi, Cesena Fiera, Co.m.ce, Gruppo Hera, Media Tip, Paresa, Centro Commerciale Lungo Savio, Gruppo Arca, Pasticceria Romagna e Cantina Di Cesena.

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DALLA SEDE DI FAENZA

FAENZA WALK&RUN 4 HEALTH

Sabato 1 ottobre, grazie alla collaborazione con la Leopodistica, in Piazza del Popolo a Faenza si è svolta la prima edizione della Faenza Walk&Run. La camminata è stata preceduta da una conferenza pubblica su sport e salute tenuta dal dott. Alberto Farolfi, medico oncologo IRST di Meldola e dal personal trainer Danilo Ridolfi. L’incasso è stato di oltre 1.500 euro. Si ringrazia di cuore la BCC Ravennate ed Imolese e il Superstore Conad La Filanda per il prezioso sostegno.

PEDALANDO TRA LE VIGNE TROFEO TIZIANO PALLI

Sabato 10 settembre, al campo sportivo di Borgo Tuliero, si è disputato il V° Trofeo Tiziano Palli, quadrangolare di calcio fra le squadre esordienti 2005 delle seguenti società sportive: A.C. Bagnacavallo, U.S.D. Virtus Faenza, A.S.D. Borgo Tuliero e Faenza Calcio. Su tutti ha trionfato la solidarietà: è stata raccolta l’importante somma di 501,32 euro e a tutti i calciatori in erba è stato distribuito un piccolo trofeo.

TRAIL IN VENA

Domenica 25 settembre l’A.S.D. Valdamone di Galeotti Riccardo ha organizzato il Trail in Vena a Brisighella. I più sportivi hanno potuto cimentarsi in un impegnativo percorso di 25 km dal centro storico fino alla chiesa di Monte Mauro, mentre tutti gli altri hanno potuto scegliere tra due incantevoli passeggiate alla scoperta delle meraviglie brisighelle. Al nostro Istituto è stata donata la somma di 100 euro.

Anche quest’anno è stata riproposta la “Pedalata tra le vigne” edizione 2016, manifestazione non competitiva che vede un percorso su strada da fare in bicicletta o con qualsiasi mezzo sostando nelle varie cantine di Santa Lucia di Faenza. Questa edizione, “bagnata” dalla pioggia, ha visto la partecipazione di circa ottanta persone. Un ringraziamento va alle cantine ospitanti, la Spinetta Monti, Daniele Amorino podere Ancarani, Paolo Zoli che hanno contribuito insieme al Circolo di Santa Lucia e gli organizzatori “Picio” della Roda Reda, “Renzo Ranzi” di Santa Lucia, “Carbo e Mora” della Piscina di Faenza e UISP allo svolgimento della manifestazione. Invece uno speciale “Grazie a tutti” a chi ha contribuito e non partecipato perché sapeva dello scopo benefico, non preoccupandosi delle condizioni meteo. È stata raccolta la cifra di 270 euro. Un affettuoso pensiero e un grazie di cuore va allo scultore Domenico Spada per la graditissima targa realizzata e donata alla sezione casolana del nostro Istituto. Mille grazie anche al Sig. Giacomo Lasi per la collaborazione prestata.

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DALLA SEDE DI XXXXXXXXX DI FORLÌ

TORNA A FORLÌ “LA SALUTE A TAVOLA”

Venerdì 7 ottobre 2016 presso la splendida cornice dell’Auditorium Cariromagna di Forlì si è tenuta la Conferenza “I Menù La Salute a Tavola” alla presenza di 252 partecipanti, 10 Volontari IOR, Enrica Mancini per Commercianti Indipendenti Associati Conad e l’Assessore Francesca Gardini in rappresentanza del Comune di Forlì. La dott.ssa Annanamaria Acquaviva, dietista, e il medico oncologo IRST IRCCS dott. Alberto Farolfi hanno inaugurato in questa piacevole occasione la nuova stagione IOR dedicata alla prevenzione oncologica a tavola. Dopo il grande interesse riscosso nel 2015, infatti, grazie al contributo di Commercianti Indipendenti Associati Conad e a Cariromagna che ci ha gentilmente ospitati, anche quest’anno l’Istituto Oncologico Romagnolo ha potuto riproporre l’importante tema della prevenzione oncologica primaria legata all’alimentazione, per essere più consapevoli di quello che mangiamo, come lo cuciniamo, e come educhiamo i nostri figli a questo fondamentale e corretto stile di vita. La dott.ssa Annamaria Acquaviva insieme

all’oncologo dott. Ridolfi hanno infatti posto l’accento sull’importanza dell’educazione alimentare fin dai primi anni di vita di una persona, perché “se li curiamo oggi li aiutiamo solo oggi, se li educhiamo li aiutiamo per tutta la vita”.

Durante la conferenza sono stati inoltre introdotti i corsi di cucina, che si sono tenuti facendo il tutto esaurito nelle serate del 21 - 28 ottobre e 4 novembre presso l’Istituto Superiore Pellegrino Artusi di Forlimpopoli. Sono stati una importante occasione per mettere in pratica nella quotidianità, insieme agli Chef Luca Zannoni e Roberto Cerbara e tutto il loro fantastico staff, i buoni consigli raccolti dagli esperti in conferenza per programmare all’interno della settimana un menù salutare e molto gustoso per tutta la famiglia, con un momento dedicato solo ai bambini e una serata rivolta esclusivamente alla pizza insieme a Fabiola Nardi. GRAZIE a Donatella che durante la Fiera dei Frutti del Sottobosco di Portico ha distribuito palloncini IOR e raccolto offerte per 108,65 euro.

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DALLA SEDE DI IMOLA

40° MOSTRA SCAMBIO

Quest’anno si è tenuta la 40° edizione della tradizionale Mostra Scambio, il più importante appuntamento per gli appassionati di auto, moto, biciclette e ricambi d’epoca a cui hanno partecipato anche i Volontari IOR con un banchetto distribuendo, in cambio di offerte, il merchandising ufficiale appartenente al mondo della MotoGP, donato allo IOR da Lucio Cecchinello, manager del Team LRC Honda. ll Club Romagnolo Auto e Moto d’Epoca che organizza la mostra scambio all’interno del circuito Enzo e Dino Ferrari di Imola, ha richiamato nel fine settimana del 9, 10 e 11 settembre quasi duemila espositori nel paddock e lungo la pista. Cinquant’anni di passione e successi: così si può sintetizzare l’attività del C.R.A.M.E. (Club Romagnolo Auto e Moto d’Epoca) di Imola, nato nel 1966. Cinquant’anni sempre vissuti con lo stesso spirito: quello di diffondere e tutelare il restauro e la conservazione di veicoli di interesse storico. Gli instancabili Volontari IOR hanno raccolto complessivamente nei 3 giorni di manifestazione circa 1.500 euro da destinare al trasporto gratuito dei pazienti oncologici nei luoghi di cura.

CERCHIAMO VOLONTARI

Unisciti al gruppo di Imola dei Volontari IOR, una grande famiglia mossa da sentimenti di vicinanza e solidarietà. I Volontari rappresentano la forza e la risorsa più preziosa dello IOR e permettono di portare avanti tantissime iniziative di grande impatto nella lotta contro il cancro. Contatta la Sede per informazioni: tel. 0542.011600.


DALLA SEDE DI XXXXXXXXX DI LUGO

MERCATINO DELLA SOLIDARIETÀ “RICICLARE SI PUÒ”

Anche quest’anno, il mese di giugno del Mercatino della Solidarietà di Villanova di Bagnacavallo, è stato dedicato allo IOR per sostenere la ricerca oncologica in Romagna. I Volontari dell’Associazione Mercatino della Solidarietà di Villanova di Bagnacavallo hanno consegnato, sabato 3 settembre al Vice Presidente Rositano Tarlazzi, un assegno di 5.000 euro, frutto del ricavato dalle vendite del mese di giugno. L’Istituto Oncologico Romagnolo desidera rinnovare i più sentiti ringraziamenti a tutti i Volontari dell’Associazione Onlus “Mercatino della Solidarietà – Riciclare si può” per il costante e fondamentale sostegno alle attività del nostro Istituto, avviato nel 2007, raggiungendo uno straordinario totale di 50.000 eurodonati in questi 9 anni.

IN RICORDO DI GIANNI

La FULGUR di Bagnacavallo il 25 giugno scorso, con il patrocinio del Comune, ha organizzato “Day Grill Volley”. Sport, cibo e tanta allegria: è così che gli amici di Gianni Zama “Zamino” hanno voluto ricordarlo, non dimenticandosi della solidarietà, con un ricavato di quasi 1.600 euro.

LUGO SI È MOBILITATA PER LA CAMMINATA ROSA

Lunedì 17 ottobre si è svolta a Lugo la “Camminata Rosa”, evento organizzato dalla società ciclistica amatoriale “Pedale Bianconero”: una passeggiata di circa 5 chilometri, assolutamente non competitiva e ad offerta libera. L’iniziativa ha portato ad una incredibile partecipazione di pubblico: ben 450 persone

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hanno accolto in maniera entusiastica l’invito, per un totale di 1.880 euro di ricavato devoluti interamente all’Istituto Oncologico Romagnolo.

DAL 2004, 24.000 EURO ALLO IOR, DAI FORNAI DELLA BASSA ROMAGNA

26ª Fiera Biennale di Lugo. Per la 7ª edizione consecutiva i panettieri hanno scelto l’Istituto Oncologico Romagnolo come beneficiario delle offerte ricevute dalla distribuzione dei loro prodotti nell’ambito della Fiera. Generoso è stato l’apporto dei volontari del Rione De’ Brozzi, che hanno coadiuvato i fornai nei nove giorni della manifestazione. L’iniziativa ha riscosso un enorme successo che si è concretizzato in una raccolta di 3.500 euro. L’assegno è stato consegnato il 27 ottobre al Direttore dello IOR dott. Fabrizio Miserocchi e al Vice Presidente Rositano Tarlazzi presso l’Ascom di Lugo, alla presenza del Direttore dott. Luca Massaccesi dei rappresentanti dei fornai e del Presidente del Panificatori, Giuseppe Reggi. Il totale del ricavato in questi 13 anni di collaborazione ammonta a ben 24.000 euro.


DALLA SEDE DI MELDOLA

GRAZIE A TUTTI I NOSTRI VOLONTARI

Ancora una volta vogliamo rivolgere ai nostri Volontari autisti, a tutti i Volontari che prestano servizio in accoglienza, in degenza e in Day Hospital ed ai Volontari meldolesi, sempre presenti in piazza o davanti ai cimiteri, un sentitissimo ringraziamento per l’opera che, con tanta continuità e disponibilità, svolgono al servizio del paziente ed a sostegno dello IOR.

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DALLA SEDE DI XXXXXXXXX DI RAVENNA

LA GRANDE SENSIBILITÀ DELLA MUSICA

Una bella sinergia di intenti quella della 4a edizione del Gala Operistico che quest’anno si è svolto il 10 settembre scorso in ricordo di Franca Giardini e Alla Volkova al Teatro Alighieri di Ravenna. Una meravigliosa opportunità per ascoltare musica da grandi capolavori operistici e pianistici e al tempo stesso per sostenere le attività di Villa Adalgisa Hospice di Ravenna per il quale è stato devoluto l’intero ricavato di 730 euro. Grazie ancora una volta quindi alle ideatrici dell’evento Monica De Rosa McKay e Cristina Gualdi e a tutti coloro che hanno contribuito all’ottima riuscita della serata.

Un rinnovato e sentitissimo grazie ai volontari di Ravenna e Mezzano che seguono le attività dei Mercatini, anche estivi, grazie ai quali è stata realizzata la bella somma di 2.500 euro. Ha concluso l’attività estiva la bella e popolarissima “Rimessa del Sale” che si è svolta a Cervia lo scorso mese di settembre. Grazie al Gruppo Culturale Civiltà Salinara per aver devoluto anche quest’anno la bella offerta di 1.500 euro Ha invece inaugurato l’attività autunnale la oramai consueta Tombola in Piazza che si è svolta a Russi lo scorso settembre nell’ambito della “Fira di sett dulur”. Grazie al Lions Club di Russi per aver devoluto anche quest’anno la preziosa somma di 1.000 euro. Un’altra bella tombola si è svolta a Porta Nova a Russi il 5 ottobre scorso che ha fruttato quasi 700 euro. Festa di Godo. Riproposto quest’anno il torneo di burraco e altre iniziative dedicate allo IOR nell’ambito della Festa che hanno permesso di devolvere più di 1.600 euro.

ESTATE, MARE, VACANZE, E SOLIDARIETÀ

Ancora una volta grazie alla Coop. Capannisti Tempo Libero di Porto Corsini per la bella offerta di 800 euro raccolta in occasione della oramai consueta giornata dedicata allo IOR lo scorso mese di agosto E sempre grazie ai volontari e a tutti coloro che hanno contribuito allo svolgimento della bella serata che si è svolta a Marina di Ravenna lo scorso mese di agosto nell’ambito della Festa del Mare. Anche in questa occasione, l’impegno ha permesso di realizzare la bella cifra di quasi 800 euro.

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Un ringraziamento speciale al Signor Bruno Baldini per averci regalato ancora una volta tanti bellissimi oggetti in ferro battuto che verranno proposti in occasione di eventi organizzati dai volontari per raccogliere fondi per lo IOR


DALLA SEDE DI RICCIONE

“UNA GIORNATA PER LA RICERCA” OLTRE 4.500 EURO RACCOLTI

Domenica 18 settembre oltre 600 persone hanno potuto visitare il Parco Oltremare di Riccione, ad un prezzo agevolato, sostenendo i Progetti di Ricerca che lo IOR porta avanti con l’IRST IRCCS di Meldola. Nella Laguna con i delfini erano presenti l’Assessore al Bilancio del Comune di Riccione Giovanni Bilancioni, la dott.ssa Annalisa Curcio Dirigente dell’U.O. Senologica di Forlì, Ilva Melotti Consigliera dell’Associazione Volontari e Amici dello IOR ed il Direttore dello IOR Fabrizio Miserocchi che ha ringraziato la Famiglia Costa per l’ospitalità e la sensibilità dimostrata ancora una volta a favore della Ricerca. Non potevano mancare i nostri testimonial: la campionessa nazionale Elisa Celli e Simone Sabbioni, reduce dai Giochi Olimpici di Rio.

dott. Alberto Farolfi, medico oncologo dell’IRST di Meldola e della dott.ssa Annamaria Acquaviva, dietista, sulle corrette abitudini alimentari per adulti e bambini.

FESTA DELLA SOLIDARIETÀ DOMENICA 23 OTTOBRE MISANO ADRIATICO

I volontari del Punto IOR di Misano Adriatico, in collaborazione con il Centro Sociale Del Bianco, sono riusciti a deliziare i palati di oltre 160 persone. Presenti al pranzo il Sindaco di Misano Adriatico Stefano Giannini, il dott. Massimo Guidoboni Responsabile dell’Unità Operativa di Immunoterapia e Terapia Cellulare Somatica dell’IRST ed il Direttore Fabrizio Miserocchi. La festa è stata allietata dall’Orchestra “I Ragazzi di Romagna” e da una ricca lotteria, per finire con il taglio della torta offerta dalla Pasticceria Garden. Grazie di cuore ai Volontari, agli Amici e Sostenitori che hanno permesso di realizzare un utile netto di oltre 5.100 euro. I Volontari di Morciano sono stati impegnati nell’ultimo weekend di luglio alla Sagra degli Spaghetti con i palloni colorati.

GRANDE SUCCESSO PER LA CONFERENZA “I MENÙ LA SALUTE A TAVOLA”

Sabato 22 ottobre presso l’Hotel Nautico di Riccione, 170 persone di Riccione e della Provincia di Rimini si sono ritrovate per ascolare i preziosi consigli del

I Volontari del Punto IOR di Misano Adriatico sono stato impegnati dal 31 agosto al 11 settembre con un punto di raccolta fondi durante il Campionato Italiano AICS di pattinaggio artistico e danza, presso il Palazzetto di Misano Adriatico. Anche quest’anno i Volontari riccionesi non potevano mancare, con i tradizionali palloni dello IOR, a Ciocopaese raccogliendo 600 euro.

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DALLA SEDE DI XXXXXXXXX DI RIMINI

FESTA DEL BORGO

Anche quest’anno una delle feste più antiche e famose di Rimini era ricca di cibo, musica e soprattutto solidarietà. Anche lo IOR, che sempre aspetta con piacere questo momento, ha partecipato e potuto beneficiare dei bei momenti di allegria e della generosità dei riminesi. Il nostro piccolo stand, posto davanti alla chiesa di San Giuliano, ha portato un contributo di 444,11 euro. Le offerte aiuteranno lo IOR nella sua lotta contro la malattia oncologica.

CORSO PER VOLONTARI IOR 2016

È tornato dopo tanto tempo il Corso di Formazione per Volontari IOR. Tanti gli argomenti ed eccellenti i relatori. I primi due appuntamenti hanno visto la partecipazione di oltre 60/70 persone di tutte le età. Un’occasione importante sia per entrare a far parte del volontariato IOR, sia, senza alcun impegno, quello di informarsi su come, con poco, si possa essere vicino a chi soffre, insieme a chi cura.

BURRACO 2016

È tornato il divertente torneo di burraco che si è svolto il 30 ottobre presso il centro sociale “I SEMPRE Giovani”, davanti all’ospedale di Rimini. Il po-

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meriggio è stato allietato da un ricco buffet durante il break . Dieci le coppie che si sono aggiudicate

prestigiosi premi. Il contributo è stato di 1.067,20 euro che andrà anche quest’anno a sostegno del Progetto Margherita, dedicato all’assistenza gratuita delle donne che, nella malattia, devono sopportare l’ulteriore peso della perdita dei capelli. Ringraziamo chi ci ha ospitato, i volontari e tutti i giocatori che hanno partecipato.


DALLA SEDE DI SANTARCANGELO

AL VIA IL NATALE SOLIDALE

Tantissime coppie, 108 partecipanti, si sono ritrovate in allegria e sfidate al tavolo verde per quello che è ormai diventata una tradizione per la Sede di Santarcangelo: il torneo di burraco solidale. Con un utile netto di oltre 800 euro, il quarto torneo di Burraco solidale organizzato dai Volontari IOR venerdì 7 ottobre presso il ristorante “Il Domiziano” a Villa Verucchio, è stato un momento non solo ludico, ma anche un’occasione per ritrovarsi e supportare il lavoro che l’Istituto Oncologico Romagnolo sta portando avanti nella Valmarecchia. Tutte le coppie presenti hanno infatti contribuito, grazie alla loro partecipazione, a raccogliere fondi per la ricerca oncologica e per questo sono state premiate con bellissimi premi donati dalle aziende sponsor del territorio, che storicamente sostengono la Sede IOR di Santarcangelo e Verucchio. Le volontarie del laboratorio creativo, inoltre, sono state impegnate negli ultimi mesi per realizzare creazioni artigianali da poter esporre nel mercatino solidale. Questo è diventato ormai un appuntamento fisso

per il nostro territorio e un vero e proprio punto di riferimento per tutti i santarcangiolesi, e non solo, che vogliono dare al classico regalo natalizio una grande valenza solidaristica. I Volontari vi aspettano, come ogni anno, per tutto il periodo natalizio, presso la sede IOR di Santarcangelo in Piazza Gramsci, con le loro nuove creazioni. Lo IOR ha inoltre lanciato negli ultimi mesi, su tutto il territorio, la campagna “porta un amico allo IOR”, per far conoscere attraverso incontri, il lavoro del nostro Istituto e per accogliere nel gruppo degli storici volontari tutti coloro che intendono essere in prima fila vicino a chi soffre e insieme a chi cura. Un grande ringraziamento infine a tutto il gruppo di volontari che hanno garantito il loro impegno durante la commemorazione defunti, organizzando banchetti nei principali cimiteri della Valmarecchia e che vi aspettano a dicembre in tutte le piazze di Santarcangelo, Verucchio, Villa Verucchio, San Leo e Pietracuta con le Stelle di Natale Solidali IOR.


COSA POSSO FARE IO PER LA LOTTA CONTRO IL CANCRO?

Alessandra Bollini ex-paziente

Puoi sostenere le attività dell’Istituto Oncologico Romagnolo in molti modi:

Siamo qui, con i nostri volontari, medici e ricercatori perchè da sempre crediamo nella Solidarietà e nella Ricerca Oncologica Con il vostro aiuto continueremo a farlo Per avere ulteriori informazioni è possibile consultare il nostro sito www.ior-romagna.it oppure telefonare allo 0543 35929

graphic design: Maddalena Fabbri

1. con una donazione nel C.C. postale 10839470 2. con un lascito o un legato 3. devolvendo i proventi di un evento/manifestazione 4. aderendo alle nostre occasioni speciali (bomboniere, strenne natalizie, ecc.) 5. aderendo alle nostre iniziative dedicate alle aziende 6. collaborando come Volontario 7. destinando il Tuo 5 per mille allo IOR C.F. 00893140400


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