MATERIALI PER IL PIANO PLURIENNALE ECONOMICO SOCIALE DEL PARCO DEL PO PIEMONTESE

Page 1

Individuazione di linee guida propedeutiche alla stesura del Piano socio-economico del futuro Parco naturale del Po piemontese Prima parte – linee guida generali


Individuazione di linee guida propedeutiche alla stesura del Piano socio-economico del futuro Parco naturale del Po piemontese, per definirne gli aspetti procedurali e delinearne le fasi attuative, a partire dalla documentazione già prodotta in passato dall’Ente di gestione delle Aree protette del Po torinese e dall’Ente di gestione delle Aree protette del Po vercellese-alessandrino.

L’attività connessa alle linee guida propedeutiche alla stesura del Piano socioeconomico del futuro Parco naturale del Po piemontese assume un ruolo non di carattere accessorio, come purtroppo spesso sono considerati i PPES anche a livello nazionale, in particolare nelle esperienze dei Parchi nazionali (A PARTE QUALCHE RARA ECCEZIONE ISPIRATA DA AMMINISTRAZIONI E DIREZIONI CON FORTE SENSIBILITA’TERRITORIALE), che sono chiamati con maggiore puntualità dal Ministero dell’Ambiente a rispondere alle disposizioni di legge in merito.


Impronta territoriale delle aree protette sul territorio italiano


Impronta economica delle aree protette sul territorio italiano

16.631.904

1.060.915


Due esempi di modelli: Gran Paradiso Alta Murgia








PATTO AMBIENTALE ECOSISTEMA MURGIA La Legge Quadro sulle Aree protette, n. 394/91 e ss.mm.ii., all’art. 1 comma 5 prevede che “Nella tutela e nella gestione delle aree naturali protette, lo Stato, le regioni e gli enti locali attuano forme di cooperazione e di intesa ai sensi dell'articolo 81 del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, e dell'articolo 27 della legge 8 giugno 1990, n. 142. Per le medesime finalità lo Stato, le regioni, gli enti locali, altri soggetti pubblici e privati e le Comunità del parco possono altresì promuovere i patti territoriali di cui all'articolo 2, comma 203, della legge 23 dicembre 1996, n. 662”.


Nei casi ordinari il PPES costituisce in sostanza una collezione di progetti senza che di questi sia motivata la connessione con il contesto economico sociale e strategico delle Regioni nei quali sono collocati. PPES – Piani d’azione con strumenti attuativi e non solo elenco di progetti

Non si accompagnano inoltre a patti attuativi specifici, rischiando di restare in realtà documenti che duplicano gli obiettivi di lavoro ordinari dell’istituto e dell’Ente di gestione dell’Area protetta. I documenti oggi disponibili ed anche approvati si configurano più come “programmi” di attività che come Piani, e come tali sono interpretati e trasformati in soli e semplici cataloghi di progettualità.


PPES – Azioni per il dialogo con le comunità locali

L’esempio Torino.

Piattaforme integrative territoriali tra aree protette e dinamiche socioeconomiche locali nel torinese La connessione con la Strategia SS nazionale e regionale

Il Piano Pluriennale Economico Sociale risponde all’obiettivo di integrazione tra sviluppo locale e tutela ambientale. Un passo fondamentale per superare l’idea delle comunità locali che l’azione di salvaguardia del territorio sia un vincolo che interferendo con parte delle attività con ricaduta socioeconomica, non genererebbe ricadute territoriali positive, nemmeno alla scala locale. Queste valutazioni di carattere generale sono poi ed inoltre da connettere allo sviluppo in questi ultimi anni di una serie di strumenti e politiche che hanno ampliato nel torinese quella visione sistemica e strategica che il tema ambientale necessita per essere davvero e sino in fondo affrontato e gestito, abbandonando approcci separativi, sia tematicamente che territorialmente. Ed inoltre con la Strategia regionale per i SDGs.


1. da un lato il tema dei Millenium Goals e della necessità di integrare maggiormente le tematiche del progresso locale con la piattaforma della sostenibilità. (Strategia Nazionale/Regionale Sviluppo Sostenibile) 2. dall’altro l’esperienza di natura complessiva e globale che l’area del torinese ha sviluppato con il riconoscimento MaB CollinaPo nel programma Man and Biosphere, al cui interno sono contenuti elementi di forte innovazione ed evoluzione in ordine alle tecniche ed ai modelli da utilizzare per la stesura di una azione, di piano. 3. In terzo luogo la maturazione delle attività svolte dalla Pianificazione strategica, che nel territorio dell’area metropolitana torinese ha visto ben tre fasi di aggiornamento, per giungere con l’ultima, terminata nel 2016 a regia dell’Associazione Torino Internazionale, alla stesura del Piano strategico dell’area metropolitana III edizione, che ha ripreso la prospettiva territoriale del programma Corona Verde.


4. Il Percorso dei /Progetti Piani strategici dell’Autorità di Bacino del Fiume Po. Dal PSS Valle del Po dell’ex Autorità di Bacino all’attuale processo strategico dell’Autorità distrettuale del Bacino del Po


ECO GOALS




L’esperienza di natura complessiva e globale che l’area del torinese ha sviluppato con il riconoscimento MaB CollinaPo nel programma Man and Biosphere, al cui interno sono contenuti elementi di forte innovazione ed evoluzione in ordine alle tecniche ed ai modelli da utilizzare per la stesura di una azione, di piano. IL PIANO D’AZIONE DELLE RISERVE DELLA BIOSFERA


Strategic Action Area A. The

Strategic Action Area B. Inclusive,

World Network of Biosphere Reserves consisting of effectively functioning models for sustainable development

dynamic and result-oriented collaboration and networking within the MAB Programme and the World Network of Biosphere Reserves

Strategic Action Area C. Effective

Strategic Action Area D.

Comprehensive, modern, open, and transparent communication, information and data sharing

external partnerships and sufficient and sustainable funding for the MAB Programme and the World Network of Biosphere Reserves

Strategic Action Area E. Effective

governance of and within the MAB Programme and the World Network of Biosphere Reserves


Strategic Action Area A. The World

Network of Biosphere Reserves consisting of effectively functioning models for sustainable development





Strategic Action Area B. Inclusive,

dynamic and result-oriented collaboration and networking within the MAB Programme and the World Network of Biosphere Reserves


Strategic Action Area C.

Effective external partnerships and sufficient and sustainable funding for the MAB Programme and the World Network of Biosphere Reserves


Strategic Action Area D. Comprehensive,

modern, open, and transparent communication, information and data sharing


Strategic Action Area E. Effective

governance of and within the MAB Programme and the World Network of Biosphere Reserves


In terzo luogo la maturazione delle attività svolte dalla Pianificazione strategica, che nel territorio dell’area metropolitana torinese ha visto ben tre fasi di aggiornamento, per giungere con l’ultima, terminata nel 2016 a regia dell’Associazione Torino Internazionale, alla stesura del Piano strategico dell’area metropolitana III edizione, che ha ripreso la prospettiva territoriale del programma Corona Verde integrando un sistema di azioni , tra le quali Paesaggio e Cibo rappresentato due cardini di eccellenza, tra di loro con l’obiettivo di costruire una piattaforma di sviluppo per il territorio.


Importante supporto alla gestione complessa ed onerosa dei sistemi del verde a forte impatto sociale e fruitivo (parchi pubblici e servizi, gestione sicurezza e vandalismo)



L’esperienza del Po torinese e la collaborazione con la Collina torinese.

L’indagine condotta dal Parco torinese è partita comprendendo l’ambito amministrativo dei 37 Comuni in cui ricadono le aree protette della fascia fluviale del Po tratto torinese e quelle della Collina Torinese. Per quest’ambito il progetto è volto ad individuare gli elementi culturali e simbolici, di cui occorre tenere conto in un’azione di rivitalizzazione dell’area fluviale e della Collina. In particolare, sono stati individuati gli aspetti di seguito riportati:


L’esperienza del Po torinese e la collaborazione con la Collina torinese. Un contesto territoriale. Corona Verde

Marca Terre dei Savoia Po Confluenze Nord Ovest


a) la ricostruzione del mito del Po, recuperandone i contenuti attraverso l’analisi di feste, cerimonie, leggende, canzoni, proverbi, modi di dire, etc., e verificandone lo spessore attraverso il richiamo a testimonianze della vita materiale (piloni e cappelle, memorie di mestieri e attività imprenditoriali pertinenti, etc.);


b) il tracciato dei confini del Fiume, vale a dire, le aree perifluviali e i siti paesaggistici in cui tale complessità di simboli è operante indagando in particolare il rapporto con i territori circostanti e con l’area collinare con la quale esiste una forte integrazione dal punto di vista territoriale(e può quindi plausibilmente venire riproposta ai visitatori attraverso percorsi, eventi, etc.);


c) i territori della collina come ambito interessato sia dalle sue connessioni con il Po che la cinge, sia con la realtà più ampia e più prettamente di entroterra che guarda al versante sud del sistema collinare di Torino e che costituisce il contesto di riferimento e di relazione, sia nei suoi rapporti con la storia che con le recenti dinamiche di suo uso scientifico e didattico.


Le linee guida per la redazione del PSE sono state strutturate su quattro temi strategici, ritenuti prioritari per lo sviluppo economico e sociale dell’ambito territoriale considerato (aree protette della fascia fluviale del Po e della collina torinese):

- sviluppo delle attività agricola - fruizione dei territori - tutela e valorizzazione delle emergenze e dei sistemi storico-culturali, - valorizzazione ambientale, naturalistica e paesaggistica


- sviluppo delle attività agricola e loro inserimento all’interno di un sistema di marchio integrato, individuazione di prodotti tipici, filiere, etc., quali attività fondamentali per il miglioramento dell’assetto paesaggistico ed ambientale generale delle aree e come aspetti di presidio sul territori volto a garantire adeguati standard di manutenzione ed anche di sicurezza;


- fruizione dei territori sia in termini naturalistici, sia in termini turistici, attraverso l’attivazione di nuovi percorsi di navigazione e di rinaturazione dei laghi di cava (con fruizione balneare, sportiva e turistica). Un insieme di azioni volte ad interpretare l’organizzazione della fruizione come strumento per la tutela, e risposta organizzativa all’aumento della efficienza della tutela e della salvaguardia dei valori ecologici che devono rimanere inalterati ed anzi trovare forme di sostegno all’incremento del loro stato di equilibrio;


- tutela e valorizzazione delle emergenze e dei sistemi storicoculturali, attraverso azioni di salvaguardia, di diffusione della conoscenza e di promozione per il corretto collocamento della straordinaria rete dei beni storici presenti in entrambi i territori collinari e fluviali, anche in stretta correlazione con elementi di carattere culturale afferenti al tema dei parchi letterari ed alle locali attività di recupero delle tradizioni e della memoria storica;


- valorizzazione ambientale, naturalistica e paesaggistica con particolare riferimento alle attività compatibili localizzate nelle aree protette e ad eventuali elementi di criticità da contestualizzare relativamente alla pianificazione strategica di area ed al nuovo Piano paesaggistico regionale ovvero agli ambiti di paesaggio individuati.





STRATEGIE PER I TERRITORI

URBANISTICO

ANTROPO-SOCIOLOGICO

SOCIO-ECONOMICO


TERRITORIALIZZARE


STRATEGIA

PARTECIPAZIONE

ANALISI

VERIFICA INT.

AZIONI

CONSEGNA


STRATEGIA


AREE PROTETTE DEL PO PIEMONTESE O IN PIEMONTE ... Indispensabile continuità di progetto


PIANO SVILUPPO REGIONE PIEMONTE STRATEGIA SVILUPPO SOSTENIBILE REGIONE PIEMONTE LINEE GUIDA PPES SISTEMA AREE PROTETTE DEL PIEMONTE LINEE GUIDA PPES PO E COLLINA TORINESE

PIANO AREA TURISTICA E FORNITORI - QUALITA’ AMBIENTALE PO VERCELLESE ALESSANDRINO PO TO STRATEGIA 2010 PIANO AZIONE RISERVA BIOSFERA COLLINAPO MAB UNESCO PIANO STRATEGICO AREA METROPOLITANA TORINO PISL POTORINESE – PISL NATURA VC-AL

STRATEGIA


PO TO STRATEGIA 2010

CON QUALE METODO E SPIRITO...

INVESTIRE IN NATURA...


PO TO STRATEGIA 2010

ARCIPELAGO PARCHI...

NON SOLO CONSERVAZIONE...

COMUNITA’ IN UNA IDENTITA’...


PO TO STRATEGIA 2010

NON DA SOLI ...

IN TEMPO ...


PO TO STRATEGIA 2010

Strumento struttura personale ...

Tutela natura/controllo


PO TO STRATEGIA 2010

Urbano periurbano/Sostenibilità

Paesaggio....

Fruizione e turismi...


PO TO STRATEGIA 2010

Educazione e coscienza ambientale

Contesti condivisi di area vasta


PIANO VALORIZZAZIONE TERRITORIALE LEGGERE TRAME


PIANO GESTIONE ZPS PO VC AL Norme di attuazione del Piano di gestione 22 schede progetto di dettaglio


PIANO VALORIZZAZIONE TERRITORIALE PO & COLLINA - COLLINAPO


PIANO GESTIONE SIC TRATTO POTORINESE

Norme di attuazione del Piano di gestione schede progetto di dettaglio


PIANI DI VALORIZZAZIONE MONVISO – PIT PITER UNESCO MAB


OBIETTIVI STRATEGICI MATERIALI ED IMMATERIALI

MAT/IMMAT

DALLA LEGGE DI RIFERIMENTO E DAGLI OBIETTIVI DESUNTI DALLO STATO LOCALE

NECESSITA’ DI UN AGGIORNAMENTO LEGISLATIVO RELATIVO AGLI OBIETTIVI

MAT/IMMAT

MAT/IMMAT

MAT/IMMAT

MAT/IMMAT


ANALISI


La geografia e l’identità del Po piemontese


La geografia e l’identità del Po piemontese


La geografia e l’identità del Po piemontese

1) da Paesana al Ponte di Saluzzo (tratto montano) 2) dal Ponte di Saluzzo alla confluenza del Pellice (alta pianura)

fluvio/periurbano piano/collinare

piano/collinare pianura

urbano

3) dalla confluenza del Pellice a Moncalieri (alta pianura) 4) da Moncalieri a San Mauro (tratto urbano)

fluvio/periurbano

5) da San Mauro a Crescentino (tratto piano/collinare)

pianura

6) da Crescentino a Casale (tratto piano/collinare) alta pianura

montano

7) da Casale (pianura)

al

Tanaro


La geografia e l’identità del Po piemontese


Caratteri territoriali sociali – demografici - economici


Catalogo progettualità materiali e immateriali

MAT/IMMAT

PISL POTORINESE PISL NATURA VC-AL PVT COLLINAPO PVT LEGGERE TRAME PIT E PITER AREA MONVISO PIANOGESTIONE MAB MONVISO

MAT/IMMAT

MAT/IMMAT

MAT/IMMAT

MAT/IMMAT


AZIONI


AZIONI 1. CATALOGO PROGETTUALITA’ IN ESSERE 2. NUOVE PROGETTUALITA’

Organizzazione sistema di monitoraggio e risorse umane ed economiche. Piano di accompagnamento socio-ambientale PASA del piano.


PATTO AMBIENTALE ECOSISTEMA PO PER l’ATTUAZIONE DEL PIANO SOCIO ECONOMICO DEL SISTEMA DELLE AREE PROTETTE DEL PO IN PIEMONTE

PATTO AMBIENTALE ECOSISTEMA PO PER L’ATTUAZIONE DEL PIANO SOCIOECONOMICO

TRA Regione Piemonte Enti di gestione del Po Piemontese e Parco del Monviso Territori comunali interessati Città metropolitana di Torino Provincie di Cuneo, Vercelli, Alessandria Premesso che LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID

La Legge Quadro sulle Aree protette, n. 394/91 e ss.mm.ii., all’art. 1 comma 5 prevede che “Nella tutela e nella gestione delle aree naturali protette, lo Stato, le regioni e gli enti locali attuano forme di cooperazione e di intesa ai sensi dell'articolo 81 del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, e dell'articolo 27 della legge 8 giugno 1990, n. 142. Per le medesime finalità lo Stato, le regioni, gli enti locali, altri soggetti pubblici e privati e le Comunità del parco possono altresì promuovere i patti territoriali di cui all'articolo 2, comma 203, della legge 23 dicembre 1996, n. 662”.


PROGRAMMA SPECIALE STRATEGICO

PO PIEMONTE

Un territorio vasto, complesso e quindi con necessità di interventi a cavallo tra programma della Regione e programma dell’Ente per l’area a parco. Azioni incrociate tra ambito di influenza diretta ed ambito influenza indiretta.


PROGRAMMA SPECIALE STRATEGICO

PROGETTO TERRITORIALE

PO PIEMONTE

PO 2.0

PIANO PLURIENNALE ECONOMICOSOCIALE DEL SISTEMA DELLE AREE PROTETTE DEL PO PIEMONTESE 1 E 2

PIANO D’AREA DEL SISTEMA DELLE AREE PROTETTE DEL PO IN PIEMONTE


Individuazione di linee guida propedeutiche alla stesura del Piano socio-economico del futuro Parco naturale del Po piemontese Seconda parte – ipotesi di sviluppo operativa


AREE PROTETTE DEL PO PIEMONTESE O IN PIEMONTE ... Indispensabile continuità di progetto. Le fasi delle attività di Piano.


STRATEGIA - I materiali di base 0 - INDISPENSABILE CONTINUITÀ DI PROGETTO SULL’ASTA DEL PO

1 RAPPORTO STRATEGIA SVILUPPO SOSTENIBILE REGIONE PIEMONTE IRES 2020

2 STESURA STRATEGIA 2035 POPIEMONTE In coordinamento con i MaB UNESCO (CollinaPo e Monviso) e sviluppo Accordo quadro regionale Piano strategico del Po (Autorità di Bacino)

Sviluppo locale 3 MODELLO IPOTESI DI LAVORO PO PIEMONTESE materiali 2010 di RIFERIMENTO DA AGGIORNARE Po Piemonte 4 PIANI DI VALORIZZAZIONE TERRITORIALE LEGGERE TRAME (Po VCAL) e PO&COLLINA (PoTo) E PROGRAMMI «PIT» PO MONVISO

PROGRAMMI PARCHI PO


STRATEGIA - Ipotesi percorso di azioni da attivare 1 - Accordo di cooperazione con Ente Parco del Monviso (*) per la condivisione di strategie per la redazione del PPES. (*) L’Ente non ha ancora avviato le sue procedure di stesura.

2 –Piano di lavoro con incarico a IRES sul PPES del Po in Piemonte con oneri a carico parte a Regione Piemonte e parte ai componenti della Comunità del Parco ed alle organizzazioni di categoria delle attività economiche o altri soggetti coinvolti. Campagna di crowdfunding.

Proporre in parallelo a Regione Piemonte un percorso di lavoro che veda un contratto di attività di ricerca e supporto con IRES Piemonte per la stesura di uno schema quadro dei PPES delle Aree protette per il Piemonte con oneri a carico di Regione. Necessità di disporre di un quadro omogeneo di riferimento regionale per poter poi collegare le attività con i piani interassessorili regionali e le politiche e flussi finanziari (UE, leggi regionali).


STRATEGIA- Ipotesi percorso di azioni da attivare Stesura piano di lavoro sul PPES del Po in Piemonte con oneri a carico parte a Regione Piemonte e parte ai componenti della Comunità del Parco ed alle organizzazioni di categoria delle attività economiche o altri soggetti coinvolti. Campagna di crowdfunding.

Il mandato di lavoro a IRES deve essere appoggiato su due documenti che devono essere approvati nella seguente sequenza: 1 - Uno schema di orientamento preventivo approvato dalle due Comunità del Parco POPiemonte e Monviso e redatto a cura dell’Ente Parco. Una carta di intenti molto semplice e snella che orienta l’azione di sviluppo del Piano che sarà curata da IRES. 2 - Una convenzione di accordo, anche sviluppata mediante le piattaforme di Crowfunding, che sulla base di una prima adesione di tutti i soggetti pubblici coinvolti con una loro singola quota economica assunta sulla base della Carta di intenti, apre alla contribuzione dei soggetti privati delle organizzazioni del territorio alla fase di avvio del PPESPo Piemonte, per dotarlo delle energie finanziarie e/o di servizio offerte in forma di scambio necessaire. A compimento di queste due fasi stimabili in 6 mesi di attività, far partire la procedura di stesura del Piano con l’apertura del contratto con IRES Piemonte.


1 - Accordo di cooperazione con Ente Parco del Monviso per la condivisione di strategie per la redazione del PPES. Sulla base della indispensabile programmazione di piano che permetta la continuità di progetto sull’asta dell’intero Fiume Po in Piemonte, si prevede la sottoscrizione di un Protocollo di intesa tra l’Ente del Po Piemontese e l’Ente Parco del Monviso (*) per la condivisione di strategie per la redazione del PPES per la parte connessa al sistema fluviale del Po. Premesse del Protocollo di intesa Carta di intenti: • Importanza di sviluppare una azione di gestione del territorio nel quadro degli obiettivi dello sviluppo sostenibile e della Strategia nazionale; • necessità di garantire una gestione unitaria dell’asta del PO in particolare relativamente alle azioni connesse allo sviluppo locale ed alla gestione delle risorse naturali connesse alle attività antropiche presenti e sviluppabili nel territorio protetto e nelle aree contermini; • cooperazione del Parco Monviso per il contributo da sviluppare per l’asta del Po e per le problematiche ad essa connesse; occasione di acquisizione di una metodologia per lo sviluppo del PPES più complessivo dei restanti territori montani in gestione all’Ente; • azione da considerarsi pilota nel quadro dei programmi delle aree interne e delle loro relazioni con i sistemi planiziali e metropolitani (cd. profilo della pianificazione metromontana); • utilità dello sviluppo di tale azione come segmento delle attività di programmazione strategica dell’Autorità di Bacino distrettuale del Fiume Po e quindi sotto legida della stessa Autorità;


1 - Accordo di cooperazione con Ente Parco del Monviso per la condivisione di strategie per la redazione del PPES. Contenuti del Protocollo di intesa Carta di intenti: 1. Condivisione del principio del PPES come strumento guida delle azioni gestionali dell’Ente. 2. Posizionamento delle attività di piano nel quadro delle azioni per consentire il mantenimento di qualità ambientale delle aree protette e di garantire una adeguato assetto territoriale delle aree geografiche contermini; 3. Promuovere la gestione sostenibile delle attività economiche e l’incremento delle politiche nel campo della responsabilità di impresa degli operatori economici del territorio e dello sviluppo dell’economia circolare; 4. Utilizzare il PPES come leva per la creazione di fondi e circuiti finanziari locali per il sostengo alle attività ambientalmente compatibili, e la riconversione di quelle a basso tasso ambientale oltre che per l’accesso alle rispose regionali, nazionali e comunitarie; 5. Inserire lo strumento della valutazione e gestione dei Servizi ecosistemici nella gestione del territorio fluviale e contermine. 6. Definire tramite il PPES gli obiettivi di sviluppo del territorio da utilizzare come elementi guida per la Pianificazione territoriale dei territori protetti; 7. Utilizzare nel processo di Piano i cataloghi di progettualità dei rispettivi enti coinvolti per il loro recupero quando compatibili con l’attuale quadro e la ricollocazione nei processi di attuazione. 8. Svolgere le attività come componente di sviluppo dei Piani di azione dei siti UNESCO Riserve della Biosfera Monviso e CollinaPo; 9. Istituzione di un comitato di coordinamento costituito dai Presidenti dei due Enti, dai rappresentanti delle Riserve della Biosfera e dai Direttori degli Enti Parco, aperto alla partecipazione di un rappresentante della Regione Piemonte e dell’Autorità di Bacino del Po.


CARTA DI INTENTI

CON QUALE METODO E SPIRITO...

PIU’ OBIETTIVI PER LA CONSERVAZIONE... NON DA SOLI ... Il raggiungimento di obiettivi di qualità del territorio è garantito solo da una forte cooperazione verticale e orizzonte

L’azione di gestione è efficace solo sostenuta da una rete virtuosa di cooperazione tra enti parco con la guida della Regione

La conservazione della natura deve essere perseguita tramite azioni di controllo e gestione ma anche da attività di avvicinamento e partecipazione e con l’approccio SISTEMICO tra le filiere.

COMUNITA’ IN UNA IDENTITA’...

Deve essere raggiunto un livello di riconoscimento delle comunità nel territorio protetto per costruire un fattore di identità base per la spinta a generare azioni positive

ARCIPELAGO PARCHI...

IN TEMPO ...

INVESTIRE IN NATURA... La natura e le sue componenti geo e biologiche oltre agli elementi aria, suolo, acqua sono beni di valore fondante e tutte le azioni di spesa per la loro corretta gestione e conservazione hanno un valore economico.

Le azione e le progettualità devono essere ispirate al principio della gestione proattiva, attuando iniziative che anticipino l’insorgere di problematiche di gestione, al fine di evirare il più possibile attività ispirate all’emergenza.


Basi per una STESURA STRATEGIA 2035 POPIEMONTE

CARTA DI INTENTI 1 - Uno schema di orientamento preventivo approvato dalle due Comunità del Parco POPiemonte e Monviso e redatto a cura dell’Ente Parco. Una Carta di intenti COME LINEA DI INDIRIZZO PER UNA STRATEGIA POPIEMONTE, molto semplice e snella che orienta l’azione di sviluppo del Piano che sarà curata da IRES. Alcuni PRINCIPI/TEMI base ipotizzati:

Attori interni . La Comunità degli amministratori. Comunità degli Attori esterni. Partecipazione. Patrimonio di competenze. Strumento della comunità della struttura e personale dell’Ente.

Contesti condivisi di area vasta (Strategia Pio Piemonte) e prospettive Internazionali UNESCO Sostenibilità e Servizi Ecosistemici

Urbano periurbano Sostenibilità

Tutela natura/controllo

Centralità gestione agroforestale

Fruizione e turismi Paesaggio del Po e delle Colline Torino-Valenza

Educazione e coscienza ambientale Economia circolare

Prevenzione dei rischi (idrogeologico e cambiamento climatico) Alleanza progetti di Cultura&Arte e Natura Salute e benessere


CARTA DI INTENTI Il quadro di raccordo con gli SDGS Contesti condivisi di area vasta (Strategia Po Piemonte) e prospettive Internazionali UNESCO Sostenibilità e Alleanza progetti di Cultura&Arte e Natura Servizi Ecosistemici

Tutela natura/controllo

Fruizione e turismi Urbano Paesaggio del Po e delle periurbano Colline Torino-Valenza Sostenibilità Educazione e Prevenzione dei rischi coscienza (idrogeologico e ambientale cambiamento climatico) Economia circolare Centralità gestione Salute e agroforestale benessere

MAT/IMMAT

MAT/IMMAT

MAT/IMMAT

MAT/IMMAT

MAT/IMMAT


CARTA DI INTENTI

Alcuni OBIETTIVI base ipotizzati:

La SPOP2035 per:

1. garantire una gestione unitaria dell’asta del PO in Piemonte 2. contribuire ai programmi delle aree interne e delle loro relazioni con i sistemi planiziali e metropolitani (cd. profilo della pianificazione metromontana); 3. le attività di programmazione strategica dell’Autorità di Bacino distrettuale del Fiume Po e quindi sotto l'egida della stessa Autorità; 4. realizzare strumento guida delle azioni gestionali dell’Ente. 5. Inserire lo strumento della valutazione e gestione dei Servizi ecosistemici nella gestione del territorio fluviale e contermine. 6. garantire una adeguato assetto territoriale delle aree geografiche contermini; 7. per promuovere la gestione sostenibile delle attività economiche e l’incremento delle politiche nel campo della responsabilità di impresa degli operatori economici del territorio e dello sviluppo dell’economia circolare; 8. come leva per la creazione di fondi e circuiti finanziari locali per il sostengo alle attività ambientalmente compatibili, e la riconversione di quelle a basso tasso ambientale oltre che per l’accesso alle rispose regionali, nazionali e comunitarie; 9. elemento guida per la Pianificazione territoriale dei territori protetti; 10. partecipare allo sviluppo dei Piani di azione dei siti UNESCO Riserve della Biosfera Monviso e CollinaPo;


CARTA DI INTENTI

Basi per una STESURA STRATEGIA 2035 POPIEMONTE

La Carta di Intenti promossa dagli Enti Parco del Po, rappresenta l’avvio del processo di candidatura alla Regione Piemonte per l’adozione di una Strategia regionale PoPiemonte 2035 redatta di intesa con l’Autorità di Bacino del Fiume Po e costituente anche la base per il Progetto territoriale Operativo Po 2.0


LA CONVENZIONE PER IL RECUPERO DELLE RISORSE E PER IL PROCESSO DI PIANO 2 - Una convenzione di accordo, anche sviluppata mediante le piattaforme di Crowdfunding, che sulla base di una prima adesione di tutti i soggetti pubblici coinvolti con una loro singola quota economica assunta sulla base della Carta di intenti, apre alla contribuzione dei soggetti privati delle organizzazioni del territorio alla fase di avvio del PPESPo Piemonte, per dotarlo delle energie finanziarie e/o di servizio offerte in forma di scambio necessaire.

Sulla base dell’atto di approvazione della Carta di intenti le Comunità approvano una Convenzione di impegno economico che definisce: 1. Il fondo economico pubblico 2. Il fondo derivante da contributi privati 3. La destinazione delle risorse 4. La costituzione della piattaforma digitale e del programma di dialogo con il territorio 5. L’individuazione della struttura IRES come ufficio di Piano 6. I tempi del processo di Piano e della raccolta dei contributi sul territorio


LA CONVENZIONE PER IL RECUPERO DELLE RISORSE PER IL PROCESSO DI PIANO Le premesse della Convenzione: • • •

• • •

La legge stabilisce che la redazione del Piano PES è compito affidato alla Comunità del Parco; La Carta di Intenti approvata dalla Comunità individua i temi, il percorso e le categorie coinvolte nel processo di Piano; La Comunità considera il PPES uno strumento utile per affiancare alle azioni di tutela del territorio, misure per favorire, attraverso la componente attrattiva dell’area protetta, lo sviluppo nei territori dei Comuni interessati e dell’area contermine di attività economiche locali compatibili e coerenti con il principio dello sviluppo sostenibile e dell’economia circolare. Il processo del Piano deve coinvolgere gli attori economici a vario titolo del territorio dei diversi comparti, produttivi agricoli, silvopastorali, artigianali, industriali nonché commerciali. Il Piano assume inoltre una valenza rispetto ai processi di appartenenza della comunità ai valori identitari del proprio territorio e quindi anche ricadute di natura sociale. Per il processo di redazione del Piano le risorse devono vedere la compartecipazione oltre che dei fondi regionali, anche del territorio, prevedendo l’impegno delle amministrazioni pubbliche coinvolte ed anche dei soggetti privati che a vario titolo intendano partecipare alla redazione del Piano.


LA CONVENZIONE PER IL RECUPERO DELLE RISORSE PER IL PROCESSO DI PIANO La Convenzione di impegno economico che definisce: 1.

Il fondo economico pubblico, costituito da una quota di adesione per ogni amministrazione comunale stabilita su base equa e distribuita.

2. Il fondo derivante da contributi privati, raccolti attraverso forme di reperimento locale e progetti di crowdfunding. 3. La costituzione della Assemblea di Comunità del Piano composta dalle categorie sociali, associative ed economiche del territorio, quale spazio di dialogo con le istanze del tessuto sociale, economico e culturale del territorio coinvolto della quale fanno parte di diritto gli organismi per lo sviluppo economico istituiti per legge presso gli Enti parco.

4. La destinazione delle risorse nelle diverse attività del Piano (partecipazione, ascolto e reporting sul territorio, piattaforma per la condivisione pubblica dei dati, analisi del territorio, stesura del piano strategico, definizione delle progettualità, strumenti attuativi). 5. La costituzione della piattaforma digitale e del programma di dialogo con il territorio per il processo di Piano. 6. L’individuazione dell’Ufficio di Piano con il supporto della struttura regionale IRES.


ANALISI


La geografia e l’identità del Po piemontese

1) da Paesana al Ponte di Saluzzo (tratto montano) 2) dal Ponte di Saluzzo alla confluenza del Pellice (alta pianura)

fluvio/periurbano piano/collinare

piano/collinare pianura

urbano

3) dalla confluenza del Pellice a Moncalieri (alta pianura) 4) da Moncalieri a San Mauro (tratto urbano)

fluvio/periurbano

5) da San Mauro a Crescentino (tratto piano/collinare)

pianura

6) da Crescentino a Casale (tratto piano/collinare)

montano alta pianura

7) da Casale (pianura)

al

Tanaro


La geografia e l’identità del Po piemontese

Costruire un percorso di avvicinamento del pubblico alla percezione geografico identitaria della fascia del Fiume Po


La geografia e l’identità del Po piemontese

Sviluppare un lavoro di natura culturale per il recupero e o la costruzione di una appartenenza ai valori territoriali del Po e delle sue colline, utilizzando la già presente piattaforma dei Granai della Memoria dell’Università delle Scienze Gastronomiche e l’esperienza sviluppata con i progetti delle Mappe di Comunità attuati dagli enti parco del Po


La geografia e l’identità del Po piemontese

Valorizzare progetti già avviati sul territorio


La geografia e l’identità del Po piemontese

Riprendere il programma di attività che venne sviluppato con l’avvio del Progetto Po negli anni ‘80 da Regione Piemonte con l’acronimo «Un Po più vicino».


La geografia e l’identità del Po piemontese

Riprendere il programma di attività che venne sviluppato con l’avvio del Progetto Po negli anni ‘80 da Regione Piemonte con l’acronimo «Un Po più vicino».


La geografia e l’identità del Po piemontese

Riprendere il programma di attività che venne sviluppato con l’avvio del Progetto Po negli anni ‘80 da Regione Piemonte con l’acronimo «Un Po più vicino».


La geografia e l’identità del Po piemontese

Un progetto culturale ed identitario orientato al tema della rete idrografica oltre che del solo Fiume Po, collettore completo dei sistemi idrici piemontesi e sistema di territori di confluenza di forte impatto paesaggistico e naturalistico. Organizzazione di mostre tour teatrali iniziative social etc... In cooperazione con l’Assessorato alla Cultura Regione Piemonte.


Caratteri territoriali sociali – demografici - economici


Caratteri territoriali sociali – demografici - economici

AMBITO METROPOLITANO

AMBITO MACRO FLUVIALE

Analisi problematiche sociali produttive economiche di 4 macro ambiti territoriali specifici

AMBITO MONTANO

AMBITO COLLINARE


Catalogo progettualità materiali e immateriali

10 MACROOBIETTIVI Catalogo azioni materiali ed immateriali orientate rispetto ai SDGs ed al Action Plan MaB

MAT/IMMAT

MAT/IMMAT

MAT/IMMAT

MAT/IMMAT

MAT/IMMAT

PISL PO TORINESE

MAT/IMMAT

MAT/IMMAT

MAT/IMMAT

MAT/IMMAT

MAT/IMMAT

PIT E PITER MONVISO – PIANO AZIONE MAB MONVISO

LEGGERE TRAME POVCAL

PROGETTUALITA’ ENTI PARCO

PROGETTUALITA’ AMMINISTRAZIONI COMUNALI

BUONE PRATICHE DI COMUNITA’

BUONE PRATICHE AZIENDE E PRIVATI


Catalogo progettualità materiali e immateriali MAT/IMMAT

MAT/IMMAT

MAT/IMMAT

MAT/IMMAT

MAT/IMMAT

MAT/IMMAT

MAT/IMMAT

MAT/IMMAT

MAT/IMMAT

MAT/IMMAT

Modello Action Plan MaB

Strategic Action Area A. sustainable development Strategic Action Area B. networking within the MAB Strategic Action Area C. partnerships and sufficient and sustainable funding Strategic Action Area D. communication, information Strategic Action Area E. governance


Catalogo progettualità materiali e immateriali

Azioni e progetti micro – meso - macro Enti pubblici

micro – meso - macro

Aziende private micro – meso - macro


Catalogo progettualità materiali e immateriali

Azioni: la mappa delle risorse per costruire progetti orizzontali di filiera e sistemici (Systemic approach) Poli Torino

Caso esempio MaB CollinaPo


Catalogo progettualità materiali e immateriali

Caso esempio MaB Monviso


Catalogo progettualità materiali e immateriali

Caso esempio MaB Monviso


Catalogo progettualità materiali e immateriali

Caso esempio MaB Monviso


Catalogo progettualità materiali e immateriali

Caso esempio MaB Monviso


AZIONI


micro – meso - macro

AZIONI Contesti condivisi di area vasta (Strategia Pio Piemonte) e prospettive Internazionali UNESCO

Cooperazione Autorità di Bacino del Po

Cooperazione strategia regionale SDGs

Alleanza UNESCO MaB

Sostenibilità e Servizi Ecosistemici

Facilitazione processi di trasformazione urbanistica del PdA

Area scheda progetto Barauda

Urbano periurbano Area progetto Meisino

Contabilità servizi ecosistemici fascia del Po

Efficientamento energetico territori ed edilizia

Sostegno programma Corona Verde

Area progetto Mezzaluna Settimo San Mauro

Po dei laghi e progetti aree estrattive

Area progetto Basse di Stura

Area progetto Vallere


AZIONI

micro – meso - macro

Piani naturalistici

Progetto foresta condivisa Tutela natura/controllo

Monitoraggio delle specie sensibili (ittiofauna, avifauna, teriofauna)

Piani di gestione aree SIC

Centralità gestione agroforestale

Catalogo imprese agro silvo pastorali Progetto gestione forestale aree pubbliche

Prevenzione dei rischi (idrogeologico e cambiamento climatico)

Aree campione progetti agroecologia Biodistretti TO e VCAL


micro – meso - macro

AZIONI Città Romana Industria Fruizione e turismi

Centro fruizione Vallere Grinto Rete sentieri Colline del Po

Ciclovia del Monviso e Po dei Laghi VENTO – Ciclovia Po

Parchi da Gustare –filiera enogastronomica

Beni culturali Fiumi di Storia

Sport d’Acqua – Canottaggio Canoa

Progetto Equilibri naturali formazione

Attività sociale assistenziale

Cooperazione turismo Collina torinese

Agriturismo Turismo equestre

Salute e benessere

Cooperazione turismo Colline Monferrato

Canale Cavour

Progetto cooperazione ASL Progetto Nordic Walking


AZIONI Paesaggio del Po e delle Colline TorinoValenza

Educazione sensibilizzazione e coscienza ambientale

micro – meso - macro Osservatorio del Paesaggio – coordinamento Commissioni locali del Paesaggio

Scuola Parco Educazione outdoor

Iniziative avvicinamento cittadini e percorsi percettivi

Summer e winter school Eventi sensibilizzazione

Teatro Alleanza progetti di Cultura&Arte e Natura

Arte & Natura Musica

Danza Fotografia


AZIONI Economia circolare

micro – meso - macro Imprese green e progetti integrati (sussidiario Green)


AZIONI Economia circolare

1. AZIENDA AGRICOLA e/o FORESTALE 2. ATTIVITÀ PROFESSIONALE – Edilizia, urbanistica, ambiente e paesaggio, design, gestione del territorio 3. IMPRESA MANIFATTURIERA (o di Servizi) - Piccola, media o grande impresa 4. IMPRESA DEL SETTORE ENERGIA E DEL SETTORE SERVIZI AMBIENTALI 5. SERVIZIO DI RISTORAZIONE

6. SERVIZIO DI OSPITALITÀ – Hotel, B&B, foresteria, agriturismo, villaggio vacanze, campeggi, albergo diffuso, 7. IMPRESA TURISTICA – Agenzia di viaggio, tour operator, associazione o ente di promozione turistica, servizi di accompagnamento, ecc. 8. SERVIZIO CULTURALE – Museo, associazione, parco, centro scientifico, ecc. 9. ISTITUZIONE PUBBLICA DI GOVERNO e GOVERNANCE – Ente territoriale/ locale, parco, consorzio, ecc. 10. ISTITUZIONE: SCOLASTICA, DI FORMAZIONE, RICERCA, CONSULENZA SCIENTIFICA


Contesti condivisi di area vasta (Strategia Pio Piemonte) e prospettive Internazionali UNESCO

Definizione relazioni sistemiche principali tra gli ambiti delle azioni di progetto

Sostenibilità e Servizi Ecosistemici

Paesaggio del Po e delle Colline TorinoValenza

Urbano periurbano

Tutela natura/controllo

Centralità gestione agroforestale

Educazione sensibilizzazione e coscienza ambientale

12

Fruizione e turismi

Salute e benessere Prevenzione dei rischi (idrogeologico e cambiamento climatico)

Economia circolare Alleanza progetti di Cultura&Arte e Natura


PATTO AMBIENTALE ECOSISTEMA PO PER l’ATTUAZIONE DEL PIANO SOCIO ECONOMICO DEL SISTEMA DELLE AREE PROTETTE DEL PO IN PIEMONTE

PATTO AMBIENTALE ECOSISTEMA PO PER L’ATTUAZIONE DEL PIANO SOCIOECONOMICO

TRA Regione Piemonte Enti di gestione del Po Piemontese e Parco del Monviso Territori comunali interessati Città metropolitana di Torino Provincie di Cuneo, Vercelli, Alessandria Premesso che LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID LOREM IPSID

La Legge Quadro sulle Aree protette, n. 394/91 e ss.mm.ii., all’art. 1 comma 5 prevede che “Nella tutela e nella gestione delle aree naturali protette, lo Stato, le regioni e gli enti locali attuano forme di cooperazione e di intesa ai sensi dell'articolo 81 del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, e dell'articolo 27 della legge 8 giugno 1990, n. 142. Per le medesime finalità lo Stato, le regioni, gli enti locali, altri soggetti pubblici e privati e le Comunità del parco possono altresì promuovere i patti territoriali di cui all'articolo 2, comma 203, della legge 23 dicembre 1996, n. 662”.


PIANO PLURIENNALE ECONOMICOSOCIALE DEL SISTEMA DELLE AREE PROTETTE DEL PO PIEMONTESE 1 E 2

PATTO TERRITORIALE AMBIENTALE DELL’ECOSISTEMA PO PIEMONTE PER L’ATTUAZIONE DEL PIANO SOCIOECONOMICO all'articolo 2, comma 203, della legge 23 dicembre 1996, n. 662

1. Catalogo 12 aree di intervento 2. Multifondo orientato composto da: Misura ProgettoPo 2020-2027, Ministero dell’Ambiente, Comuni, Contributo di IREN, SMAT, Fondazioni Bancarie ed Assicurative.

12 AZIONI

3. Ufficio speciale presso Ente di gestione con dotazione personale a progetto per attuazione Piano. 4. Cabina di Indirizzo con Presidenti Comunità Parco, Presidenti Enti di gestione Monviso e Po Piemontese, Coordinatori siti MaB e rappr. Presidenza della Giunta regionale del Piemonte.


PIEMONTEforPO


PROGRAMMA SPECIALE STRATEGICO

Un territorio vasto, complesso e quindi con necessità di interventi a cavallo tra programma della Regione e programma dell’Ente per l’area a parco. Azioni incrociate tra ambito di influenza diretta ed ambito influenza indiretta.

PO PIEMONTE


PROGRAMMA SPECIALE STRATEGICO

PROGETTO TERRITORIALE

PO PIEMONTE

PO 2.0

PIANO PLURIENNALE ECONOMICOSOCIALE DEL SISTEMA DELLE AREE PROTETTE DEL PO PIEMONTESE 1 E 2

Ente Parco

PIANO D’AREA DEL SISTEMA DELLE AREE PROTETTE DEL PO IN PIEMONTE


Il processo complessivo

Ufficio speciale presso Ente di gestione con dotazione personale a progetto composto da: Ente, Regione Piemonte, IRES, esperti a contratto per le 6 macro aree di progetto a cui ricondurrei 12 ambiti di progetto: 1. Territorio 2. Ambiente 3. Fruizione 4. Economia 5. Salute & Benessere 6. Sistema di monitoraggio comunicazione e reporting - Piano di accompagnamento socioambientale del processo di piano.

1. Carta Intenti Po Piemontese / Monviso

2. Convenzione avvio del processo Assemblea di indirizzo

Compito. Redazione 5 dossier: Programma speciale strategico Po Piemonte 2035. Progetto territoriale Po 2.0 (area approfondimento paesaggistico regionale) Piano socioeconomico Po Piemonte Patto territoriale ambientale dell’ecosistema Po Piemonte Piano d’Area Fascia fluviale del Po


Analisi geografie & progetti

Azioni: Analisi geografie & progetti

Contesti condivisi di area vasta (Strategia Pio Piemonte) e prospettive Internazionali UNESCO

Alleanza progetti di Cultura&Arte e Natura

Sostenibilità e Servizi Ecosistemici

Educazione sensibilizzazione e coscienza ambientale

Urbano periurbano Prevenzione dei rischi (idrogeologico e cambiamento climatico)

Territorio

Paesaggio del Po e delle Colline TorinoValenza Fruizione e turismi

Fruizione Analisi geografie & progetti

Economia

Analisi geografie & progetti

Azioni: Centralità gestione agroforestale

Azioni:

Azioni:

Economia circolare

Tutela natura/controllo

Ambiente

Ufficio di Piano e 6 macroaree organizzative

Analisi geografie & progetti Azioni: Salute e benessere

Salute Reporting Sistema di monitoraggio comunicazione e reporting. Piano di accompagnamento socio-ambientale PASA del piano.


Compito dell’ufficio di Piano con indirizzo Assemblea del Piano redazione 5 dossier e riassunto dei relativi organi di approvazione: 1 Programma speciale strategico Po Piemonte 2035. 2 Progetto territoriale Po 2.0 (area di approfondimento PPR Piano paesaggistico regionale) Ente Parco 3 Piano socioeconomico Po Piemonte Ente Parco 4 Patto territoriale ambientale dell’ecosistema & partners

Po Piemonte

Ente Parco

5 Piano d’Area Fascia fluviale del Po


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.