SaloneSatellite 2018 Africa & Latin America Rising Design / Design Emergente AFRICA
LATIN AMERICA
HICHAM LAHLOU, Casablanca (Morocco) CURATORE / CURATOR
FERNANDO AND HUMBERTO CAMPANA, São Paulo (Brazil) CURATORI / CURATORS
DESIGNER / DESIGNERS
DESIGNER / DESIGNERS
AHD BENZIDAN - Casablanca (Morocco) AMWA DESIGNS - London (UK) CHARLES O. JOB, DESIGN & ARCHITECTURE - Zürich (Switzerland) DAMOLA RUFAI - Lagos (Nigeria) DESIGN WITHOUT BORDERS FOUNDATION - Oslo (Norway), Kampala (Uganda) DZETA - Tunis (Tunisia) EXPAND DESIGN - London (UK) FATYLY - Dakar (Senegal) FLEURY ATALLAH ARCHITECTS AGENCY - Toulon (France), La Marsa (Tunisia) IDIR MESSAOUD - Yakouren (Algeria), Marseille (France) JEAN SERVAIS SOMIAN DESIGN - Grand Bassam (Ivory Coast), Paris (France) JOMO - Fairfax, Washington DC (USA) MABEO - Gaborone (Botswana) NOUMBISSIDESIGN - Paris (France), Douala (Cameroon) PEOPLE OF THE SUN - Blantyre (Malawi), The Hague (The Netherlands) STUDIO LANI - New York City (USA), Lagos (Nigeria), Toronto (Canada) TEKURA - Accra (Ghana) VAKAY - Sfax (Tunisia)
ALEXANDRA AGUDELO - Bogotá (Colombia) ANABELLA GEORGI - Caracas (Venezuela), Berlin (Germany) CAROL GAY STUDIO - São Paulo (Brazil) CINCOPATASALGATO - San Salvador (El Salvador) CRISTIÁN MOHADED STUDIO - Buenos Aires (Argentina), Milan (Italy) ESTUDIO GUTO REQUENA - São Paulo (Brazil) FRONTIS 3D - Bogotá (Colombia) GLORIA CORTINA - Mexico City (Mexico) GT2P (GREAT THINGS TO PEOPLE) - Santiago (Chile) HECHIZOO - Bogotá (Colombia) MENINI NICOLA - Montevideo (Uruguay) MOBLE - São Paulo (Brazil) MT OBJECTS - Mexico City (Mexico) RODOLFO AGRELLA DESIGN STUDIO - Caracas (Venezuela), New York (USA) STUDIO TETÊ KNECHT - São Paulo (Brazil), Lausanne (Switzerland) THIERRY JEANNOT - Mexico City (Mexico) TRIBUTO - Guadalajara (Mexico) TU TALLER DESIGN STUDIO - Medellín (Colombia)
I nomi Africa e Latin America indicano precise aree geografiche e portano l’eco di antiche e nobili civiltà. Ma sempre di più, nel contemporaneo, mirano a presentare le tante singolarità che sommano al proprio interno. La mostra “AFRICA & LATIN AMERICA Rising Design/Design Emergente”, voluta da Marva Griffin, intende rendere visibile la misura di questa coralità di segni e significati. Perciò ognuna delle due sezioni è stata affidata a chi conosce la vastità del proprio territorio. Fernando e Humberto Campana, per il Latin America. Hicham Lahlou, per l’Africa. D’altro canto, la mostra nasce in primo luogo per creare lo scenario del tema portante del SaloneSatellite 2018. Non stupirà quindi non vedere oggetti esposti. Per non creare sovrapposizioni e gerarchie con quanto presentato dai protagonisti del SaloneSatellite, i trentasei, fra studi e designer scelti dai curatori, appaiono in video. Ognuno ha mandato un messaggio che esorta a riflettere sul significato di identità e appartenenza, nel mondo del design. Ciò che emerge è il patrimonio culturale, inteso come qualcosa che agisce a prescindere da ogni intento, anche quando non si vive più nel proprio luogo di origine. E, quando trova sbocco nel progetto, fondendosi con la cultura universale del design, diventa uno strumento affilato per comunicare e per innovare. Un mezzo di conoscenza, fra influenze e specificità, che dichiara appartenenza.
The names Africa and Latin America denote precise geographical areas and still resonate with the echo of ancient and noble civilisations. Increasingly these days, however, they encapsulate the many distinctive singularities contained within their interiors. The “AFRICA & LATIN AMERICA Rising Design/Design Emergente” exhibition, conceived by Marva Griffin, is intended to bring this vast multiplicity of marks and meanings to light. Each of the two sections has therefore been entrusted to figures familiar with the vastness of their own countries - Fernando and Humberto Campana, with Latin America and Hicham Lahlou, with Africa. The exhibition also originally came into being to set the scene for the overarching theme of SaloneSatellite 2018. It will thus come as no surprise to see objects on exhibition. In order to avoid creating overlaps and hierarchies with the pieces being showcased by the SaloneSatellite protagonists, the thirty-six studios and designers appear on video. Each has sent a message calling for reflections on the meaning of identity and belonging in the design world. What has emerged is cultural heritage, understood as something that manifests itself quite unintentionally, even when one no longer lives in one’s own place of origin. When this finds its outlet in design, becoming bound up with the universal culture of design, it becomes a finely tuned instrument for communication and for innovation. A knowledge tool, built of influences and specifics, which is a declaration of belonging.
Hicham Lahlou CURATORE / CURATOR
AFRICA
HICHAM LAHLOU (nato nel 1973), figura di spicco del design nazionale marocchino nel mondo e uno dei principali leader di quello internazionale africano e arabo, è una figura emblematica della scena del design da più di vent’anni. Le sue raffinate creazioni sono sempre impregnate di riferimenti culturali e identitari, sottilmente integrati in linee moderne e il suo tocco personale gli ha permesso di essere notato in questo ambiente elitario e codificato. Nel 2014 ha fondato il progetto The Africa Design Award Days (ADA & ADD). Come piattaforma di design internazionale in Africa, ADA & ADD, è ora un nuovo hub di design nel continente. Lahlou è ora stato eletto membro del Consiglio direttivo dell’Organizzazione Mondiale del Design (WDO). HICHAM LAHLOU (born nel 1973), global figurehead of Moroccan national design and one of the leading figures in international African and Arab design, is an emblematic representative of the design sphere for more than two decades. His refined creations are always imbued with cultural and identity references, subtly integrated into modern lines, and it is his very personal touch that has taken him to the forefront of this elite and codified field. In 2014 he founded The Africa Design Award Days project (ADA & ADD). An international design platform in Africa, ADA & ADD has become a new design hub for the continent. Lahlou is now an elected member of the Board of Directors of the World Design Organisation (WDO).
IL DESIGN HA UN RUOLO FONDAMENTALE da giocare nell’interesse di tutti per anticipare meglio il futuro. I progetti di domani dovranno considerare e rispettare la somma di tutte le peculiarità, storie, patrimoni del passato e retaggi del presente legati al continente e considerati una vera ricchezza che rappresenta valori da onorare di generazione in generazione. PENSARE AL DOMANI, al territorio, immaginare quale sarà per le generazioni future la combinazione migliore tra funzionale, utile, bello e il bisogno di tramandare sono i valori chiave che dobbiamo instillare nei talenti africani emergenti, dando loro l’opportunità di farsi conoscere partecipando a questo momento di slancio del continente grazie alla loro creatività, buon senso e impegno civico. L’EDIZIONE DI QUEST’ANNO è un progetto che fa leva su una tematica unica che intende accendere i riflettori sul design emergente nei continenti di Africa e America Latina. La parte di mostra dedicata all’America Latina è curata dai famosi fratelli Campana, mentre Marva Griffin mi ha invitato e mi ha dato l’opportunità di essere curatore della sezione sull’Africa, e per questo le sono incredibilmente grato. LA MIA IDEA era di proporre un mix omogeneo tra giovani designer africani emergenti e altri consolidati che hanno già una certa notorietà sia nel loro continente che a livello internazionale. Questo progetto offre la possibilità di raccontare la storia di un design emergente mettendo in mostra più di una generazione di talenti provenienti dai quattro angoli del continente che è, a mio avviso, un vero e proprio crogiolo di creatività, un continente di colori, musica, diversità, creatività e migliaia di idiomi. PENSO che quando parliamo di design e arte in generale non parliamo di una sola Africa, ho avuto l’occasione di esplorare molti angoli del continente per incontrare i creativi che formano una grande famiglia di iconici designer, artisti, cantanti… e sono molto orgoglioso di farne parte, e ciò che posso dire è che ogni territorio africano ha la sua parte di patrimonio creativo e culturale che alla fine converge in un unico melting-pot.
DESIGN HAS A MAJOR ROLE to play in the interests of us all to better anticipate the future. Future projects will have to respectfully consider the sum of all the particularities, histories, past patrimonies and living heritages of this continent that make up a true wealth of values to be honoured by generations to come. IMAGINING TOMORROW in the territory, it is our task to work out the best combination of function, use and aesthetics to pass on to future generations. We must appreciate the need to transmit these core values and instil them in emerging African designers, whilst allowing them the opportunity to forge their own paths and in turn do their bit to fuel the momentum of the continent with their creativity, their common sense and their civic commitment. THE THEME OF THIS YEAR’S EDITION is underscored by a project that aims to showcase emerging design across both the African and Latin American continents. While the Latin American part of the exhibition is being curated by the renowned Campana Brothers, Marva Griffin invited me to curate the African side, an opportunity for which I am truly grateful. MY IDEA was to create an homogeneous mix of emerging young African and affirmed designers who have already gained something of a foothold, both within the continent and internationally. This allows the story of rising and emergent design to be told through the showcasing of more than one generation of talented people from all four corners of a continent that is a true melting pot of many different creative hubs, a continent of colours, music, diversity, creativity and thousands of different languages. IN MY OPINION, when we talk about design and art in general, we are not talking about a single Africa. I’ve had the opportunity to explore many pockets of the continent in order to meet its creators, who constitute a great big family of iconic designers, artists, singers … that I’m really proud to be a part of. What I can say is that every part of Africa has its own raft of creative and cultural patrimonies, which, in the end, converge into one single melting pot.
Fernando e Humberto Campana CURATORI / CURATORS
LATIN AMERICA
DAL 1983, i fratelli Fernando (nato nel 1961) e Humberto (nato nel 1953) Campana hanno consolidato la loro carriera, raggiungendo il riconoscimento nazionale e internazionale. Il loro lavoro incorpora l’idea di trasformazione e reinvenzione. Dare preziosità a materiali poveri, quotidiani o comuni porta non solo la creatività nel loro design, ma anche le caratteristiche molto brasiliane: i colori, le miscele, il caos creativo, il trionfo di soluzioni semplici. Con sede a San Paolo, Estudio Campana è costantemente alla ricerca di nuove possibilità nella produzione di mobili. Crea ponti e dialoghi in cui lo scambio di informazioni è anche fonte di ispirazione. Lavorare in collaborazione con comunità, fabbriche e industrie mantiene fresco il repertorio dello studio. SINCE 1983, brothers Fernando (born 1961) and Humberto (born 1953) Campana have been solidly building their career, achieving both national and international recognition. Their work incorporates the idea of transformation and reinvention. Adding value to poor, everyday or common materials not only enriches creativity in design but also imbues it with very Brazilian characteristics – the colours, the mixtures, the creative chaos and the triumph of simple solutions. Based in Sao Paulo, Estudio Campana is constantly exploring new possibilities in furniture making. It creates bridges and dialogues where the exchange of information is also a source of inspiration. Working in partnership with communities, factories and industries keeps the Estudio Campana repertoire fresh.
È STATO un grande onore vedersi affidare da Marva Griffin la selezione relativa a “AFRICA & LATIN AMERICA Rising Design / Design Emergente” e per tante ragioni questo incarico emoziona molto. Prima di tutto per il nostro modo di pensare, Fernando da piccolo credeva di essere africano e Humberto un indiano indigeno e non dimenticheremo mai la sensazione che provammo quando Massimo Morozzi ci scelse. È stato un momento di gioia estrema misto a gratitudine e orgoglio. È difficile descrivere la stima che avevamo e sempre avremo per Massimo, non solamente per l’occasione che ci ha dato, ma per la fiducia che ci ha accordato. Siamo entrati a far parte di un meccanismo in continua evoluzione. Riteniamo sia molto importante sostenere le generazioni future e come sempre passeremo il testimone a loro. La cosa più importante che possiamo fare è trovare il modo di tramandare alcuni messaggi, forse il design è la bottiglia ideale in cui inserire il messaggio. Con la comprensione dell’estetica delle culture antiche attraverso l’archeologia futura, forse domani ci sarà un’intelligenza che farà buon uso della nostra estetica. Come abbiamo fatto per un breve periodo con il Radical Design che ci ha ispirato a ridefinire il Modernismo Tropicale. Chiediamo alle generazioni future di portare con sé qualcosa dei loro Maestri e di rendere omaggio al passato, poiché il futuro dipende dalla dignità del genere umano. Se dobbiamo estinguerci, che sia almeno con buon gusto e una certa eleganza. IL NOSTRO TERRITORIO ha tradizioni, materiali, competenze e una certa qualità in comune. Questa qualità nasce dal fatto che la storia dei nostri paesi è legata a un tipo di esseri umani, razze, usi e costumi, modi di concepire, sviluppare progetti e lavoro manuale. Il processo sviluppato nei secoli è
WE FELT very honoured by Marva Griffin’s decision to entrust us with the Africa-Latin America selection, which for all sorts of reasons has triggered a lot of emotions. First of all because, in our own minds, as children Fernando thought of himself as African and Humberto as Indigenous Indian, and we will never forget how we felt when Massimo Morozzi chose us. It was a moment of extreme joy mixed with pride and gratitude. It is difficult to describe the appreciation we had and always will have for Massimo, not just for the opportunity he gave us, but also for the trust he put in us. We became part of a constantly evolving mechanism. We believe that it is very important to support future generations and to continue to spread the light. The most important thing we can do is to find a way to drive certain messages forward, and design is perhaps a good bottle for our message. Just as archaeology helps us understand the aesthetics of ancient cultures, there may be skills in the future that will make good use of our own aesthetic. As we did in the short term with Radical Design, which then inspired us to redefine Tropical Modernism. We ask future generations to take something of their Masters with them and to honour the past, since the future rests on the dignity of humanity. If we are to be extinguished, let it at least be with good taste and a certain degree of elegance. OUR TERRITORY has traditions, materials, skills and a particular quality all of its own. This particular quality is born of the fact that the history of our countries is built by humans, races, habits, ways of conceiving, developing projects and manual work. The process that has evolved over the centuries is related to European examples, colonial histories and a distinctive African Latin quality. We are proud of our quality and, as Massimo Morozzi’s wife Cristina put it, our design is liquid, it is not restrained, and it flows in many different directions.
collegato a esempi europei, storie coloniali e una differente qualità afro-latina. Siamo orgogliosi della nostra qualità e come detto dalla moglie di Massimo Morozzi, Cristina, il nostro design è liquido, non è contenibile, e si diffonde in varie direzioni. IL NOSTRO DESIGN traduce ciò che è il Brasile, e le nostre radici afro-latine ne fanno parte. La comprensione di questa dimensione ci ha dato il privilegio di scegliere un sistema creativo che ci permette di osservare le capacità artigianali del nostro continente con una prospettiva ben precisa. Abbiamo dedicato molta attenzione all’analisi dei materiali utilizzati e siamo felici quando vediamo come le diverse qualità sono intrecciate anche attraverso l’ispirazione naturale, ma è anche uno strumento fondamentale per capire la morfologia di ciò che si potrebbe sviluppare in futuro. Abbiamo visto la sostenibilità come strumento fondamentale di espressione fin dall’inizio del nostro percorso creativo e il riciclo è un gesto che per noi ha assunto vari livelli di profondità. Un concetto importante è la consapevolezza della dimensione sociale. Quando ci siamo ispirati alla ricchezza dei poveri nelle favelas brasiliane, la loro capacità di reinventare dai rifiuti pezzi funzionali dall’estetica superba, sapevamo che era come Nostra Signora di Aparecida (un pescatore pescò da un fiume la statua della Vergine Maria, e divenne un simbolo brasiliano di grazia ricevuta). DAL 1983, quando abbiamo fondato lo studio, sviluppiamo i nostri concetti e siamo consapevoli di quanto abbiamo ricevuto dalle persone più inaspettate. Ci sono tantissimi trendsetter, tantissimi opinion maker sulle strade, e tutti ci hanno aiutato. Il nostro lavoro ha incorporato l’idea di trasformazione e
OUR DESIGN translates what Brazil means, and our Afro Latin roots are part of it. Understanding this dimension has allowed us to choose a creative system that lets us explore the working skills of our continent from a particular perspective. We have taken great care in looking into the materials used and we are happy when we see how the different qualities are woven together, incorporating natural inspiration. It has also helped us understand the morphology of what could be developed in the future. We have always seen sustainability as a fundamental means of expression and recycling as a many-layered concept. An important part of this is the awareness of the social dimension. When we were inspired by the richness of the poor in the Brazilian Favelas and their skill at reinventing functional pieces with a superb aesthetic from found materials, we were struck by the comparison with Our Lady of Aparecida (the statue of the Virgin Mary found a river by a fisherman, which became a Brazilian symbol of mercy). SINCE WE SET UP OUR STUDIO IN 1983, we have been building our concepts and become aware of just how much we have gained from the most unexpected people. There are so many trendsetters, so many opinion makers on the streets and they have all helped us. Our work has incorporated the idea of transformation and reinvention. Adding value to poor, everyday or common materials not only enriches creativity in design but also imbues it with very Brazilian characteristics – the colours, the mixtures, the creative chaos and the triumph of simple solutions. Creating bridges and dialogues where the exchange of information is also a source of inspiration. WE STARTED to craft our own line of limited editions and unique handmade pieces in 2002 at the studio in Sao Paolo. We always made our own pieces and
reinvenzione, dato preziosità a materiali poveri, quotidiani e comuni che portano non solo la creatività nel loro design ma anche caratteristiche molto brasiliane, i colori, gli abbinamenti, il caos creativo, il trionfo di soluzioni semplici. Quella creazione di ponti e dialoghi dove lo scambio dove lo stesso scambio di informazioni è anche una fonte d’ispirazione. ABBIAMO INIZIATO a realizzare la nostra linea di edizioni limitate e pezzi unici realizzati a mano nel 2002 nello studio di San Paolo. Abbiamo sempre realizzato noi i pezzi e i prototipi, ci piace lavorare con le nostre mani e nella manualità e nei gesti leggiamo molti messaggi tradotti in forme di decorazione. Il 2002 è stato un anno importante per noi perché abbiamo anche iniziato a produrre in partnership con comunità di artigiani e ONG brasiliane. Queste partnership avevano l’obiettivo di valorizzare l’artigianalità, rallentare il percorso d’estinzione di tradizioni artigianali locali e antiche in varie regioni del Brasile e recuperare queste tecniche. È anche un modo di aumentare l’autostima oltre che il reddito di queste persone e creare opportunità di lavoro nel campo, portando la cultura brasiliana in altri paesi del mondo. NEL 2009 abbiamo fondato l’Instituto Campana, il cui obiettivo principale è trasformare la società attraverso il design. Questa associazione privata, di stampo no-profit, lavora per questi obiettivi grazie a partnership e accordi di cooperazione con istituti nazionali e stranieri, organizzazioni ed entità private. UNA DELLE NOSTRE caratteristiche principali è che la nostra ispirazione viene dalla natura, dall’ambiente - anche metropolitano - e ovviamente dal passato, che abbiamo tradotto in tecniche artigianali tradizionali originarie di
prototypes, we like to work with our hands and we translate ideas and meanings into forms or decoration through our manual skills and gestures. The year 2002 is important to us because we also started to produce pieces in partnership with artisan communities and NGOs in Brazil. These partnerships aimed to empower craftsmanship, slow the path of extinction of local and long-established artisan traditions in various parts of Brazil and to recover these techniques. It is also a way to increase the self- esteem of those involved, as well as their income, and create job opportunities in this field while taking Brazilian culture to other countries around the world. IN 2009, we founded the Campana Institute and our primary goal is the transformation of society through design. The private, non-profit civil association accomplishes this through partnerships and cooperation agreements with foreign and national institutions, organisations and private entities. ONE OF OUR main attributes is that our inspiration comes from nature, our environment – including the urban environment - and obviously the history of the past, which we translate into traditional craft techniques from different parts of Brazil, where these were affected by European Colonial demands. Without a doubt a great many skills were transmitted and the beauty of our nation is this fusion, which started earlier then anywhere else. It was precisely the proximity to these different realities that gave the initial impetus for creating an organisation with two main areas of work. FIRSTLY - the rehabilitation of these manual techniques; this comprises both traditional craft skills in danger of disappearing as well as artistic concepts and techniques developed by us. When we collaborate with craftsmen we rescue traditions and we promote their métier. This helps to restore their self-esteem and is hugely
varie parti del Brasile, dove sono state contaminate dalle richieste dei coloni europei. Senza dubbio sono state trasmesse molte competenze e la bellezza della nostra nazione è la fusione, iniziata molto tempo prima di chiunque altro. È stata proprio la prossimità a queste realtà differenti che ha dato l’impeto iniziale alla creazione di un’organizzazione con due aree principali di lavoro. PRIMA DI TUTTO il recupero di queste tecniche artigianali comprende sia competenze artigianali tradizionali in pericolo di estinzione che concetti artistici e tecniche sviluppati da noi. Quando collaboriamo con gli artigiani manteniamo una tradizione e promuoviamo il loro métier. Questo aumento di autostima genera in loro e in noi un forte arricchimento, professionale e produttivo. La freschezza che cerchiamo di creare nella discussione su come sviluppare un pezzo è fondamentale per entrambi. Da una parte identifichiamo un certo approccio kitsch che dall’altro lato potrebbe costituire la bellezza del pezzo. Ascoltiamo la loro opinione ed è un grande aiuto per la creatività, per lo sviluppo del progetto e per il risultato. In questa analisi di gruppo leggiamo una sorta di esercizio che vogliamo trasmettere anche alle generazioni future. Il gruppo può offrire rimedio e l’unione fa la forza. IL SECONDO PUNTO è arrivato da solo, lo sviluppo dell’inclusione sociale e dell’istruzione come mezzo per migliorare la vita delle persone, con la creazione di programmi d’educazione all’arte e al design assieme a conferenze e mostre degli archivi degli istituti e anche di terze parti. Il nostro lavoro ha sollevato una serie di critiche sulla nostra società attuale, sull’industrializzazione, la massificazione, la disuguaglianza e attraverso l’Instituto Campana vogliamo far emergere lo sforzo di istituzionalizzare il
enriching for us, professionally as well as in terms of production. The freshness that we try to create when discussing how to develop a piece is fundamental for both of us. On one hand we detect a somewhat kitsch approach that on the other hand could be transformed into beauty. We listen to what they have to say and this is a powerful boost for creativity, for the development of the project as well as for the result. We see this group analysis as a particular exercise that we also want to pass down to future generations. Group work is therapeutic, and the coming together fuels the power. THE SECOND - the development of social inclusion and education as means of improving the lives of the people - happened spontaneously, with the creation of art and design education programmes along with lectures and exhibitions of the Institute’s archives and then other events. Our work has raised a range of issues facing our society today - industrialisation, massification and inequality, and we want through the Campana Institute to push back against the attempt to institutionalise our universe. We want to promote projects that encourage social intervention from a design perspective. Life has given us so much and now it is our turn to give something back through the steady promotion of cultural and educational activities. IN TERMS OF OUR EXPERIENCE, we wanted to channel a particular message to those we have chosen to work with. Certainly they all come from the same environment and have similar backgrounds, but the joy of growing, of positioning oneself is so important, and the most important thing of all is the ability to transmit this feeling to the next generation. We want to create beautiful design with a powerful conscience, but we also want to be part of passing on the passion of creation, development and manual skills. No doubt the technology of the future will be able
nostro universo. Vogliamo promuovere progetti che incoraggino l’intervento sociale attraverso prospettive di design. La vita ci ha dato così tanto che ora è il nostro turno di restituire qualcosa attraverso una costante promozione di attività culturali ed educative. DESCRIVENDO LA NOSTRA ESPERIENZA volevamo tradurre un certo messaggio a chi abbiamo scelto. Certo, vengono tutti dalle nostre parti e hanno background simili, ma la gioia di crescere, di posizionarsi, è importantissima e ancor più importante è la capacità di trasmettere questo sentimento alle generazioni future. Vogliamo creare un design bello e ricco di consapevolezza, ma vogliamo anche essere parte di questa trasmissione della passione per la creazione, per lo sviluppo e per le cose meravigliose che può fare la manualità. Con tutta la tecnologia che senza dubbio sostituirà in modo molto più preciso le capacità umane, mancherà qualcosa. La passione che si infonde nella realizzazione di una certa parte di un oggetto è tanto importante quanto la passione che si genera per i propri maestri. Passione d’imparare, di creare, di commuovere, perché la paura busserà sempre alla porta quando si devono presentare nuove idee. Queste sono le cose che contano e questo è quello che ci ha fatto decidere. Abbiamo riflettuto molto sulle nostre scelte e volevamo restituire un piccolo tesoro a chiunque avesse la capacità e la bellezza di donare in tutte le direzioni un design liquido. Solamente gli elementi fluidi possono arrivare fin negli angoli più reconditi dei cuori più freddi. E noi dobbiamo cercare di scaldarli.
to replicate human skills with even greater precision, but this will leave a yawning gap, since the passion that we put into the manufacturing of a certain part of an object is as important as the passion that one generates for one’s masters. The passion to learn, to create, to be vulnerable, because fear will always assail you when it comes to presenting new ideas. These are the things that matter and this is what has sharpened our focus. We put a tremendous amount of thought into what we do and we wanted to give a small something back to everyone with the ability and sensitivity to share a design that is liquid. Only fluid elements can permeate and trickle into the most unexpected corners of cold hearts. It is our job to try to warm them up.
© Heba O. Al-Saafeen
Africa Rising Design / Design Emergente
Africa Rising Design / Design Emergente
AHD BENZIDAN 1993, Morocco. Dal/From 2015 Casablanca (M0ROCCO) Penso che nessun designer abbia bisogno di concentrarsi sulle proprie radici e di sottolinearle. Che lo vogliamo o no, ci guidano sempre nel nostro io più profondo. I don’t think any designer should feel the need to affirm and concentrate on his roots because, whether we like it or not, we are always guided by them in our innermost selves.
DAMOLA RUFAI 1986, Nigeria. Dal/From 2009 Lagos (NIGERIA) Affermare una cultura è un modo per ricordare un popolo o un luogo, e per diffondere quella cultura al resto del mondo, ma è anche importante che il design utilizzi l’innovazione e la tecnologia dove possibile. Affirming a culture is a way of remembering a people or a place, and of passing on that culture to the rest of the world, but it’s also important for design to make use of innovation and technology where possible.
Diwan Chair, 2018 > benzidanahd@gmail.com
Oya, 2017 > instagram.com/damolarufai/
CHRISSA AMUAH 1982, UK. Dal/From 2014 AMWA DESIGNS, London (UK) Il design africano è fortemente radicato nell’umanità e agisce con una sensibilità a cui non siamo più abituati in Occidente. Attualmente parla con una chiarezza che non ha eguali in nessun’altra parte del mondo. African design is strongly rooted in humanity and operates with a sensitivity to which we have become somewhat numb in the West. It currently speaks with a clarity that is incomparable to anywhere else in the world.
ANNA KIRAH 1960, USA, ABIGAIL TURINAYO 1989, Uganda. Dal/From 2014 DESIGN WITHOUT BORDERS FOUNDATION Oslo (NORWAY), Kampala (UGANDA) DwB Uganda utilizza il design come strumento per risolvere problemi e sfide dei paesi a reddito medio-basso. Per farlo, occorre non avere preconcetti culturali e concentrarsi di più sui bisogni delle persone. DwB Uganda, is an organisation that uses design as a tool to solve problems and challenges in low and middle income countries. This means that we have had to put aside our own cultural biases in order to focus more on the needs of the people.
Fusion Lights, Kaledoiscope ‘Asesegua’, AMWA Designs & The Bespoke Boutique, 2017 > .amwadesigns.com
Twogere, Family Planning Assessment Tool, Uganda 2017-2018 > designwithoutborders.com
CHARLES O. JOB 1960, Nigeria. Dal/From 2000 CHARLES O. JOB DESIGN & ARCHITECTURE Zürich (SWITZERLAND) La gente dice che il mio lavoro è minimalista e io penso che lo sia anche la produzione africana di design. Partiamo dal poco e cerchiamo di esprimere il più possibile con il meno possibile. People say my stuff is minimalistic and I think African design production is also very minimalistic. We start with very little and we try to express as much as possible with as little as possible.
MÉMIA TAKTAK 1973, Tunisia, AZZA M’KHININI AYACHI 1974, Tunisia. Dal/From 2001 DZETA Tunis (TUNISIA) Il nostro lavoro è influenzato direttamente o indirettamente dalla nostra cultura, arricchita da varie civiltà, punica, romana, bizantina, araba, andalusa, occidentale. Porta i segni di questo patrimonio, ma li reinterpreta. Our work is influenced directly or indirectly by our culture, which is enriched by various civilisations - Punic, Roman, Byzantine, Arab, Andalusian, Western. It bears the marks of this heritage, but it reinterprets them.
Sketch, prototype 2018 > charlesjob.com
Sérielle Collection, Dorémail Designers, 2018 > dzeta.com.tn
© Expand Design and Arme Soyer Portrait: Jean Claude Thoret
© Nguka: Franck Boyer
© Jonathan Perugia
Africa Rising Design / Design Emergente
Africa Rising Design / Design Emergente
IFEANYI OGANWU 1979, Nigeria. Dal/From 2008 EXPAND DESIGN London (UK) Uso il design come un luogo per indagare la relazione del corpo con lo spazio, la forma e la tecnologia. Questo apre molteplici dialoghi, tra cui quello della mia connessione con la Nigeria. I use design as a place to explore the body’s relationship with space, form and technology. This therefore opens up a multiplicity of dialogues, including that of my connection to Nigeria.
IDIR MESSAOUD 1988, Algeria. Dal/From 2016 Marseille (FRANCE) La mia cultura Berbera ha un ruolo fondamentale, per i riferimenti a forme e materiali degli oggetti e agli aspetti visuali e grafici, come l’alfabeto e i tatuaggi. Ma ciò che mi interessa è ricercare il senso radicale del design. My Berber culture has a fundamental role, to reference the forms and materials of objects along with the visual and graphic aspects, such as the alphabet and tattoos. But what interests me is the quest for the radical sense of design.
Blue Milk, Expand Design, 2014 > expand-design.com
AFAW Lamp, 2016 > azar.art13@gmail.com
FATY LY 1970, Senegal. Dal/From 2001 FATYLY Dakar (SENEGAL). La scelta coraggiosa di riferirmi al mio patrimonio culturale con grafiche vistose può essere ciò che viene dopo la molteplicità delle immagini o ciò che viene dopo la novità che svanisce. La differenza si nota e può essere un modo di innovare. For me the courageous decision to reference my cultural heritage with bold patterns may be what comes after the multiplicity of visuals or what comes next after novelty wears off. Difference gets noticed and can be a form of innovation.
JEAN SERVAIS SOMIAN 1971, Côte d’Ivoire. Dal/From 2000 JEAN SERVAIS SOMIAN DESIGN Grand Bassam (IVORY COAST), Paris (FRANCE) Penso che la qualità e la vitalità del design prodotto oggi nel continente africano rappresenti un’evoluzione positiva. Credo che stiamo offrendo al mondo un’altra forma di design e di produzione, varia ed eclettica. I think that the quality and the vitality of the design produced on the African continent today represents a positive evolution. I believe that we are offering another form of design and production, varied and eclectic, to the world.
Nguka, 2015 > fatyly.com
Afiba Coffre, 2017 > jeanservaissomian-design.com
CHACHA ATALLAH 1983, Tunisia. Dal/From 2012 FLEURY ATALLAH ARCHITECTS AGENCY Toulon (FRANCE), La Marsa (TUNISIA) Il design si ispira a un’identità culturale, ma non credo che debba ribadirla. Progettare oggetti è un modo per riflettere il nostro tempo e le esigenze di chi li usa. Design is inspired by a cultural identity, but I don’t think that you need to affirm it. Designing objects is a way of reflecting our time and the needs of users.
JOMO TARIKU 1968, Kenya. Dal/From 2017 JOMO Fairfax/Washington DC (USA) La ricca cultura in cui sono cresciuto è qualcosa a cui continuo a dare energia perché porta il mio lavoro a distinguersi da ciò che le persone sono abituate a vedere. Likewise, the rich culture I grew up in is something I keep tapping into as it also makes my work stand out from what people are used to seeing.
Bridge Shelve, Slow Edition 2017 > fa-architects.com
Nyala Chair, 2018 > jomofurniture.com
Africa Rising Design / Design Emergente
Africa Rising Design Rising Design / Design Emergente
PETER MABEO 1971, Botswana. Dal/From 2006 MABEO Gaborone (BOTSWANA) A Mabeo cerchiamo di riconciliare ciò che è andato perso, a proposito delle nostre tecniche e tradizioni culturali, con ciò che è possibile sviluppare in futuro, coinvolgendo persone provenienti da diverse parti del mondo a lavorare con noi. At Mabeo we try and reconcile what’s been lost, in terms of our traditional and cultural techniques, with what may potentially be possible in the future, engaging people from different parts of the world to work with us.
LANI ADEOYE 1989, UK. Dal/From 2014 STUDIO LANI New York City (USA) Lagos (NIGERIA), Toronto (CANADA) Il risveglio del design africano rischia a volte di essere interpretato con preconcetti e immaginari precisi. Bisogna guardare anche altro, per esempio, all’ondata Afrofuturistic. Potrebbe introdurre scenari completamente inediti. The revival of African design sometimes risks being interpreted with preconceptions and precise imagery. We must also look at other things, at the Afrofuturistic wave, for example. It could trigger completely new scenarios.
Zezuru Dining Chair, Ines Bressand for Mabeo, 2017 > mabeofurniture.com
Sisi Eko, 2017 > studio-lani.com
SIMON COSTANTIN TAM 1987, Cameroon. Dal/From 2014 NOUMBISSIDESIGN Paris (FRANCE) - Douala (CAMEROON) Abbiamo scelto di concentrarci sull’aspetto culturale del design. A Noumbissidesign promuoviamo identità, tradizioni e usi africani per portarli nel mondo. Perché possano essere utili alle persone. We have chosen to focus on the cultural aspect of design. At Noumbissidesign we are promoting African identities, traditions and customs in order to bring them to the world. So that they can be useful to people.
AUDREY FORSON 1987, Ghana. Dal/From 2000 TEKURA Accra (GHANA) Avere un forte senso della storia e delle tradizioni culturali, mi dà uno scopo nel lavoro che faccio e la competenza per condividerlo con il resto del mondo. Having a strong sense of cultural history and tradition gives me purpose in the work that I do and the skill to share it with the rest of the world.
Higoma, 2016 > noumbissidesign.com
Djembe table, Julian McGowan for The Djembe Collection, Tekura, 2014 > designtekura.com
MARIA HARALAMBIDOU 1977, Greece. Dal/From 2013 PEOPLE OF THE SUN Blantyre (MALAWI) - The Hague (THE NETHERLANDS) Sono cresciuta ad Atene e ho studiato architettura a Londra. Poi la passione per il design come strumento di trasformazione sociale mi ha portata in Malawi, in Africa, dove ho avviato People of the Sun. I was raised in Athens, and I studied architecture in London. Then, a passion for design and how to use it as a tool for social change brought me to Malawi in Africa where I started People of the Sun.
SOULAIMEN GHORBEL 1988, Tunisia, KAMEL FAKHFAKH 1985, France. Dal/From 2013 VAKAY Sfax (TUNISIA) Siamo affascinati dalle diverse forme d’arte lasciate in eredità dai nostri antenati, e ci dispiace che stiano morendo. Alcuni artefatti raccontano storie meravigliose di chi ci ha preceduto, così abbiamo scelto di raccontarle di nuovo. We are fascinated by the different forms of art passed down by our ancestors, and it distresses us that they are dying. Some artefacts tell wonderful stories about those who came before us, so we chose to tell them again.
Blantyre Vases, 2018 > peopleofthesun.net
Mamma Africa, sunglasses, 2017 > vakayeyewear.com
© Marcos Cimardi
© Juan Manuel Aguayo
Latin America Rising Design / Design Emergente ALEXANDRA AGUDELO 1959, Colombia. Dal/From 2007 Bogotà (COLOMBIA) Analizzo attentamente il design contemporaneo per stabilire un dialogo permanente tra passato e presente. Come dice Borges: “Osservando la cultura locale, siamo in grado di creare un linguaggio universale”. I carefully analyse contemporary design to establish a permanent dialogue between the past and the present. As Borges said: “By observing our local culture, we are able to create a universal language”. Cálice, 2018 Courtesy Alexandra Agudelo, Cristina Grajales Gallery, New York > alexandraagudelo.com
Latin America Rising Design / Design Emergente ROBERTO DUMONT 1979, El Salvador, JOSE ROBERTO PAREDES 1974, El Salvador. Dal/From 2004 CINCOPATASALGATO El Salvador (SAN SALVADOR) La cultura non è statica, quindi ogni nostro gesto influenza quella di domani. Così, la domanda più eccitante è: come possiamo esistere in questo panorama culturale in continua evoluzione in cui viviamo? Culture is not static so everything one does impacts on tomorrow’s culture. So, the most exciting question is this: how can we exist in this everchanging cultural landscape? Canasto Lamp, The Carrot Concept, 2016 > cincopatasalgato.com
ANABELLA GEORGI 1975, Venezuela. Dal/From 1999 Berlin (GERMANY) Le tradizioni fanno parte delle mie esperienze di vita. Odori, sapori, suoni, luce, natura, mescolanze, varietà, quando progetto tutto si traduce in colori, forme, trame, ritmi che danno al design un’identità venezuelana. Traditions are part of my life experiences. When I design, smells, flavours, sounds, light, nature, mixtures, variety are translated into colours, shapes, textures, rhythms that inject the design with a Venezuelan identity.
CRISTIÁN MOHADED 1980, Argentina. Dal/From 2008 CRISTIÁN MOHADED STUDIO Buenos Aires (ARGENTINA) - Milan (ITALY) Il mio lavoro si basa sulla manipolazione dei materiali, cerco quindi nuovi punti di partenza nel corto circuito tra tecniche artistiche, artigianali e industriali, coltivando nuove forme espressive del design argentino. My work consists of the manipulation of materials, so I find new starting points in the clash between artistic, craft and industrial techniques, cultivating new forms of expression in Argentine design.
Selva, 2017 > anabellageorgi.com
Ninho Collection, 2017/2018 > cristianmohaded.com.ar
CAROL GAY 1976, Brazil. Dal/From 2000 CAROL GAY STUDIO São Paulo (BRAZIL) Nella ricerca di se stessi e delle proprie radici culturali, spesso ci si perde tra un’infinità di informazioni tecnologiche. Il design è uno strumento di connessione, che comunica attraverso i suoi aspetti culturali. In searching for our true self and our cultural roots, we often get lost amongst a multitude of technological information. Design is a means of connection that communicates through its cultural aspects.
GUTO REQUENA 1979, Brazil. Dal/From 2008 ESTUDIO GUTO REQUENA São Paulo (BRAZIL) Il lavoro che sta sviluppando il mio studio è molto legato all’identità brasiliana e alle tecnologie digitali. Il modo in cui ci avviciniamo al nuovo mondo digitale è legato alle emozioni, all’amore e a quel melting pot che è il mio paese. The work that my studio is developing is closely related to the Brazilian identity and to digital technologies. The way we approach this new digital new world relates to emotions, love and the melting pot that is my country.
Amethyst Crystal Collection, 2018 > carolgay.com.br
Nóize Chair, 3D self production, 2012 > gutorequena.com/new-page
Latin America Rising Design / Design Emergente RODRIGO VELASCO 1974, Colombia. Dal/From 2012 FRONTIS 3D Bogotà (COLOMBIA) Non vediamo la tradizione nel design come una replica di forme e processi produttivi del passato. Consideriamo la cultura come un lavoro attivo. Cioè, comprendere i problemi comuni locali e risolverli in modi nuovi. We don’t see tradition in design as the replication of shapes and production processes of the past. We see culture as an ongoing mission, which means understanding common local problems and finding new ways of solving them.
JORGE LIZARAZO 1968, Colombia. Dal/From 2000 HECHIZOO Bogotá (COLOMBIA) Hechizoo nasce dall’ammirazione per la tradizione artigianale colombiana, e cresce con la conoscenza di altre culture e la fusione con il design contemporaneo. È il nostro modo di esprimerci e con cui vogliamo mostrarci al mondo. Hechizoo was inspired by our admiration of Colombian craft tradition. It grows through the knowledge of other cultures and the fusion with contemporary design. It is our means of expression and it is the way we want to show ourselves to the world.
Facciata/Facade, SEM Ingeniería, Bogotà 2014 > frontis3d.com
Tapete Nudo de los Pastos, 2016 > hechizoo.com
GLORIA CORTINA 1972, Mexico. Dal/From 2009 Mexico City (MEXICO) Il Messico è il nostro linguaggio. Siamo interpreti contemporanei del nostro vasto patrimonio culturale. È essenziale avere un’identità che rispecchi questa eredità: è il modo con cui diamo valore a ciò che creiamo. Mexico is our design language. We are contemporary interpreters of our vast cultural heritage. It is essential to have a unique identity that reflects our Mexican legacy: it’s how we give value to what we create.
AUGUSTÍN MENINI 1980, Uruguay, CARLO NICOLA 1975, Uruguay. Dal/From 2008 MENINI NICOLA Montevideo (URUGUAY) In paesi come il nostro, dove l’industria quasi non esiste, in passato si cercavano soluzioni altrove, che non riflettevano la nostra identità. Oggi ci piace pensare che stiamo lavorando sul processo inverso, per riscoprire noi stessi. In the past, in countries with almost no industry, like our own, people sought solutions elsewhere, that did do not reflect our identity. Today we like to think that we are working to reverse this and rediscover ourselves.
The Bullet, 2016 Courtesy Cristina Grajales Gallery, New York > gloriacortina.mx
© Aryeh Kornfeld
Latin America Rising Design / Design Emergente
Cerros, Paisaje Oriental (Eastern Landscape), 2017 > menini-nicola.com
TAMARA PÉREZ, GUILLERMO PARADA, SEBASTIAN ROZAS, VICTOR IMPERIALE Dal/From 2010 GT2P (GREAT THINGS TO PEOPLE) Santiago (CHILE) Il mix tra un sapere globale, come il design parametrico, e il nostro patrimonio culturale e territoriale è un campo fertile per la sperimentazione, e per generare conoscenze utili allo sviluppo delle economie locali. The combination of a global skill, such as parametric design, and our cultural and territorial heritage has provided fertile ground for experimentation, generating knowledge that can be useful in the development of local economies.
BRUNO CHIARIONI THOMÉ, JOÃO PAULO DAOLIO, THIAGO NATAL DUARTE Dal/From 2016 MOBLE São Paulo (BRAZIL) Moble investe in ricerca e sperimentazione di tecniche, funzioni e linguaggi. La nostra identità culturale dialoga con i classici del design brasiliano, ma introduce anche il metallo come componente nuovo di un linguaggio contemporaneo. Moble invests in research into and experimentation with techniques, functions and languages. Our cultural identity dialogues with the Brazilian design classics, but also introduces metal as a new component of a contemporary language.
Remolten Revolution Series, Friedman Benda Gallery, 2014/2016 > gt2p.com
Tamanduá, 2016 > moble.com.br
© Violette Bule | NYC © Andres Otero
© jacob Williams | NYC
Latin America Rising Design / Design Emergente
Latin America Rising Design / Design Emergente
TONY MOXHAM 1971, Australia, MAURICIO PANIAGUA 1970, Guatemala. Dal/From 2015 MT OBJECTS Mexico City (MEXICO) Il nostro focus è quasi al 100% pre-ispanico. Come residenti relativamente nuovi in Messico, ci reputiamo fortunati ad avere alcune delle più complesse culture e storie del mondo sull’uscio di casa. Our focus is almost 100% pre-Hispanic. As relatively new residents in Mexico, we are fortunate to have some of the world’s most complex cultures and histories on our doorstep.
THIERRY JEANNOT 1963, France. Dal/From 1996 Mexico City (MEXICO) Progettare un lampadario fatto con bottiglie di PET trovate nella spazzatura per me significa creare un collegamento fra un’icona del design francese e la realtà messicana che osservo tutti i giorni. Designing a chandelier made with PET bottles found in the trash means forging a link between iconic French historical design and the Mexican reality that I see every day.
Tarantula Vase 01, Cerámica La Mejor, 2017 > ceramicalamejor.mx > Instagram: @mtobjects
Transmutation 778, 2014 > thierryjeannot.com
RODOLFO AGRELLA 1984, Venezuela. Dal/From 2010 RODOLFO AGRELLA DESIGN STUDIO Caracas (VENEZUELA), New York (USA) Facendo parte della “diaspora venezuelana” e vivendo a New York, sono più che convinto che è estremamente importante esprimere le nostre radici, la nostra identità. Being part of the Venezuelan diaspora, and living in New York, I’m now more than sure that it is extremely important to express our roots, our identity.
LAURA NORIEGA 1980, México. Dal/From 2013 TRIBUTO Guadalajara (MÉXICO) Più che importante, penso che sia naturale per alcuni designer affermare un’identità culturale nei loro progetti, ma credo anche che il design debba essere universalmente compreso in termini di valori e risoluzione dei problemi. More than important, I think it is natural for some designers to affirm a cultural identity in their projects, but I also believe design must be universally understood in terms of values and problem solving.
15% Collection, 2018 > rodolfoagrella.com
La Bonita Chair, 2017 > tributo.mx
ANDREA KNECHT 1971, Brazil. Dal/From 1999 STUDIO TETÊ KNECHT São Paulo (BRAZIL) - Lausanne (SWITZERLAND) Sono svizzera-brasiliana, il mio lavoro è un mix fra artigianato brasiliano, libero, colorato, esuberante, e il rigore dell’estetica svizzera. Ma quest’idea di rigore è contraddittoria, perché mi piace ciò che si evolve senza costrizioni. I am Swiss-Brazilian, my work is a mix of Brazilian craftsmanship, free, colourful, exuberant, and Swiss rigor and aesthetics. But this rigor is contradictory, because I like things that evolve without restrictions.
DAVID DEL VALLE 1988, Colombia. Dal/From 2012 TU TALLER DESIGN STUDIO Medellín (COLOMBIA) Lavoriamo tra l’artigianale e il digitalcraft. Si tratta di capire come questa visione, così preziosa per l’America Latina, possa contribuire al mondo. Our work straddles artisan and digital craftsmanship. It’s about understanding how this vision, so crucial for Latin America, can contribute to the world.
Elliot Chair, 2017 > ttknecht@bluewin.ch
Mortar Afil, 2017 > tutallerdsn.com
AFRICA & LATIN AMERICA RISING DESIGN / DESIGN EMERGENTE APRILE/APRIL 17-22 UNA VIDEO MOSTRA / A VIDEO EXHIBITION SALONESATELLITE 2018 DA UN’IDEA DI / IDEA BY MARVA GRIFFIN WILSHIRE FOUNDER AND CURATOR SALONESATELLITE CURATORI / CURATORS HICHAM LAHLOU (AFRICA) FERNANDO AND HUMBERTO CAMPANA (LATIN AMERICA) COORDINAMENTO / COORDINATION PORZIA BERGAMASCO PROGETTO ALLESTIMENTO / EXHIBITION DESIGN RICARDO BELLO DIAS CATALOGO / CATALOGUE STUDIO LEGRENZI MONTAGGIO VIDEO / VIDEO EDITING ERMANNO MENINI MATERIALI E ARREDI / MATERIALS AND FURNITURE MAGIS MUTINA RIVA 1920 ALLESTITORI / TECHNICAL SERVICE WAY SPA PRODOTTA DA / PRODUCED BY SALONE DEL MOBILE.MILANO STAMPATO DA / PRINTED BY GRAFICHE MARIANO SRL