Le strade del vino e dei sapori di Ischia

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Le Strade del vino e dei prodotti tipici dell’isola d’Ischia Wine Ways and local products of the island of Ischia

Copyright © 2012 Ischia News S.r.l. Tel: +39 081 4972323 www.ischianews.com www.inarime.it info@ischianews.com Impaginazione / Conceptual Design Dmitry Tereshchenko Maria Mattera Tommaso Pilato Testi / Editorial staff Alessia Impagliazzo Enrico Deuringer Enny Mazzella Filippo Florio Francesco Iacono Giuseppe Mazzella Lidia Ianuario Rossella Guarracino Silvia Buchner Vincenzo Belli Foto / Photo Enzo Ranzo Archivio Ischia News Archivio Aziende Traduzioni / English Translation Milena Barbieri Hanno collaborato / With the collaboration of Associazione Termalisti Isola d’Ischia Assunta Calise Maria Grazia Orlacchio Prima edizione: aprile 2012 Tutti i diritti sono riservati a norma di legge e a norma delle convenzioni internazionali. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta con sistemi elettronici, meccanici, o altri senza l’autorizzazione scritta dell’editore. Finito di stampare nel mese di Aprile 2012 presso Grafica Montese (NA) Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento della Camera di Commercio di Napoli. First Edition: April 2012 All rights reserved according to law and international conventions. No part of this publication may be reproduced or transmitted in any form or by any means, without express written permission of the publisher. Printed in April 2012 at Montese Graphics (NA) The project was realized with the financial support of the Chamber of Commerce of Naples 2

Strade del vino Isola d’Ischia


Sommario / Index

5.

E’ gradevole bere dalla coppa di Nestore

Of Nestor.. The good cup to drink from

11.

Ischia non solo vino

Ischia not only wine

17.

Una Viticoltura millenaria

An ancient wine growing

23.

I vitigni dell’isola d’Ischia

The vines of the island of Ischia

29.

I vini Doc ed IGT dell’isola d’Ischia

Doc and IGT vines of the island of Ischia

35.

Sapori legati al territorio

Flavours linked to the territory

41.

Dal sottosuolo un caldo tepore

Warmth from underground

55. Il cinema ed il vino Ischia, cinema and wine 59. Un giardino in mezzo al Mare A garden in the middle of the sea

69.

Lungo i sentieri del Monte Epomeo

Along the Epomeo paths

77.

Il Regno di Nettuno: il mare e i suoi Tesori

Regno di Nettuno, the sea and its treasure

83.

Una cultura legata al vino

A culture bound by wine

89.

Le Torri nel Paese del vino

Towers in a wine country

95.

Il Folklore a ischia si fa con le sue danze

The folklore is made in Ischia with its dances

101.

Eventi e tradizioni da non perdere

Events and traditions not to be missed

113.

I borghi dell’isola d’Ischia

Villages of the Island of Ischia

125.

Cartina delle Strade del vino

Ischia Wine ways map

Wine ways of the island of Ischia

127.

Le Aziende della strada del vino

The wine ways companies

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Strade del vino Isola d’Ischia


E’ gradevole bere dalla Coppa di Nestore… Of Nestor…the good cup to drink from…

E

’ una storia antica, quella del vino sull’Isola d’Ischia! E’ una storia identitaria di un territorio che affonda le sue radici nel mar Mediterraneo, con i coloni greci di Eubea che, nel decimo secolo avanti Cristo, sbarcarono nella Baia di San Montano per fondare la loro città, portando con sé la pianta della vite che, nel ricco suolo vulcanico ischitano, attecchì magnificamente. Non si sa con certezza se Ischia fu la prima colonia greca d’occidente ma senza dubbio la più settentrionale: in quanto fu conosciuta, fin dai primordi, per l’industria dei vasi di creta dai quali, come narra Plinio, l’isola trasse il suo nome più antico: Pithecusa, l’isola dei vasi. E non a caso è proprio un vaso, un piccolo skiphos , come lo chiamano gli archeologi, il reperto archeologico più importante della necropoli di Pithecusa che, risalente all’ottavo secolo A.C., fu rinvenuto a Lacco Ameno dall’archeologo Giorgio Buchner. Si tratta della così detta Coppa di Nestore, su cui è inciso il più antico testo scritto rinvenuto in Occidente: “E’ gradevole bere dalla Coppa di Nestore… ma chi da questa coppa beve, subito prenderà desiderio di Afrodite dalla bella corona.” Un graffito di tre righe, in versi esametri, inciso con uno stilo di bronzo durante le libagioni di una cerimonia funebre, che allude alla famosa coppa dell’eroe epico

Wine ways of the island of Ischia

I

t is an old story, that one of the wine on the Ischia Island! It is a story of identity of an area that has its roots in the Mediterranean Sea, with the Greek colonists from Euboea, in the tenth century BC. They landed at the San Montano Bay to found their city, bringing with them the plant of the vine that, in the rich volcanic soil of Ischia, rooted beautifully. No one knows for sure if Ischia was the first Greek colony of the West, but without doubt the most northern. From the very beginning, Pliny tells us that because of the industry of clay pottery derives the oldest name of the island: Pithecusa, the vases island. And not by chance that a vase, a small skiphos, as archaeologists call it, the most important archaeological find of the necropolis of Pithecusa that dates back to the eighth century BC, was discovered in Lacco Ameno by the archaeologist Georgio Buchner. This is the so-called Cup of Nestor, engraved with the oldest written text found in the West: “Of Nestor ... the good cup to drink from, but whoever drinks from this cup, will quickly be taken by the desire to love the beautiful crowned Aphrodite”. A graffito of three lines in hexameters verses, engraved with a stylus of bronze during the libations of a funeral ceremony, which alludes to the famous epic hero’s cup, Nestor, described by Homer in his work, 5


E’ gradevole bere dalla Coppa di Nestore…

Of Nestor…the good cup to drink from…

Nestore, descritta da Omero nell’Iliade. Una testimonianza inequivocabile della conoscenza che dell’Epos omerico avevano i coloni greci. L’antica Pithecusa era un crocevia internazionale di scambi tra l’oriente e l’occidente. Si può affermare, quindi, che la storia documentata della scrittura nasce proprio a Ischia. E da qui, attraverso i coloni greci e i loro scambi, la scrittura alfabetica si è diffusa tra i popoli italici e gli Etruschi insieme all’antica sapienza nel vinificare le uve delle viti ischitane, trasformandole in quel nettare degli dei che è il vino e che ha cadenzato nei millenni la storia dell’isola. Oggi Ischia è un territorio maturo dal punto di vista turistico, una meta che non ha problemi di appeal, grazie anche al termalismo, ma che per puntare ad una destagionalizzazione dei flussi e ad un turismo che duri dodici mesi all’anno deve assolutamente promuovere, accanto alle sue bellezze culturali e paesaggistiche, i sapori e i saperi della sua terra, perché possano diventare gli attrattori di un territorio ancora largamente incontaminato. In quanto Ischia è soprattutto un’isola di terra per la sua rigogliosa vegetazione che le ha guadagnato l’appellativo di isola verde. Bisogna riscoprire quindi i suoi orti disseminati un po’ovunque. I suoi oltre 400 ettari di vigneti per la produzione del vino d’Ischia, uno dei primi vini in Italia ad avere la denominazione di origine controllata. Le tradizioni contadine di tanti isolani che ancor oggi in oltre 5000 risultano iscritti alla Coldiretti e che rappresentano il vero valore aggiunto per il rilancio turistico dell’isola in ogni stagione dell’anno. Un rilancio rivolto alla destagionalizzazione dell’offerta turistica in cui crede fortemente 6

The Iliad. A clear testimony of the Epos knowledge, belonging to the Greek settlers. The ancient Pithecusa was a crossroads of international trade between the East and West. It can be said, therefore, that the documented history of writing is born in Ischia. And from here, through the Greek colonies and their trade, the alphabetic writing has spread among the people of Italy and the Etruscans with the ancient wisdom in the grapes harvesting, transforming them into the nectar of gods, the wine that has measured for millennia the island’s history. Today Ischia is a ripe area from the tourist point of view, a destination of great appeal, thanks to the hot springs, but it also wants to point to a seasonal adjustment of tourism that will last twelve months a year, absolutely to promote. In addition to its cultural and natural beauty, the tastes and knowledge of its land, become the attractors of an area still largely untouched. Ischia is above all an island of land for its lush vegetation, and for this reason it has earned the nickname of Green Island. Therefore, it is important to rediscover their gardens located everywhere. Its more than 400 hectares of vineyards are used to produce wine of Ischia, one of the first wine in Italy to have the designation of origin. The peasant traditions of many islanders, who are still over 5000 members in the Farmers Confederation, represent the real value added for the tourism revival all year round. A revival aimed for balancing the tourism seasons in which strongly believes Maurizio Maddaloni, president of the Naples Chamber of Commerce. The island of Ischia has a great added value to adjust seasonally the Strade del vino Isola d’Ischia


E’ gradevole bere dalla Coppa di Nestore…

Of Nestor…the good cup to drink from…

Maurizio Maddaloni, Presidente della Camera di Commercio di Napoli, da noi intervistato. L’isola d’Ischia ha un grande valore aggiunto per destagionalizzare l’offerta turistica: i suoi giacimenti culturali come il Castello Aragonese, la Torre di Michelangelo, il Museo Archeologico di Villa Arbusto, la Colombaia di Luchino Visconti, i “Giardini La Mortella” ma soprattutto i sapori e saperi della sua enogastronomia che non sempre vengono promossi come meritano. Quali strategie per valorizzarli e migliorarne la fruibilità in ogni stagione dell’anno? Innanzitutto puntando su eventi che allunghino la stagionalità turistica. Realizzare attrattori turistici e culturali è un impegno di chi ha a cuore le sorti dell’isola, ma anche e soprattutto delle istituzioni. La Camera di commercio di Napoli è impegnata in prima linea su questo fronte e contribuiamo a realizzare iniziative con alto valore aggiunto su tutto il territorio isolano. Con le amministrazioni locali poi, c’è un dialogo permanente su tutti i temi legati allo sviluppo delle attività turistiche e terziarie in generale. Nella Provincia di sua competenza sono 4 le Strade del vino che hanno come obiettivo la creazione e promozione di un’offerta congiunta e coordinata di risorse territoriali che, oltre alle produzioni enologiche, abbracci, produzioni tipiche, bellezze artistiche e paesaggistiche, gastronomia, artigianato, storia, tradizioni e cultura attraverso una rete, il più coesa possibile, di attori pubblici e privati. Di cosa hanno veramente bisogno per rappresentare il territorio di cui sono la naturale emanazione? Wine ways of the island of Ischia

Maurizio Maddaloni

presidente della Camera di Commercio di Napoli president of the Naples Chamber of Commerce

tourist offer: its cultural fields such as the Aragonese Castle, the Tower of Michelangelo, the Archaeological Museum of Villa Arbusto, Luchino Visconti’s La Colomabia, ‘La Mortella Gardens’ but most of all tastes and knowledge of its food and wine that are not always promoted as they deserve. What strategies can be enhanced to improve the usability in every season of the year? First, focusing on events that lengthen the tourist season. Making tourist and cultural attractions is a commitment to those who care about the future of the island, but also and above all of the institutions. The Naples Chamber of Commerce is at the forefront of this matter and we are helping to implement initiatives with high added value throughout the island. With local government, there is an ongoing dialogue about all issues concerning the development of tourism in general and tertiary. In your Province, there are 4 Wine ways that aim for the creation and promotion of a joint and coordinated offer of local resources that, in addition to wine production, hugs, typical products, artistic and natural beauty, gastronomy, 7


E’ gradevole bere dalla Coppa di Nestore…

Of Nestor…the good cup to drink from…

C’è bisogno innanzitutto di una regia e di una programmazione unica sugli eventi. L’ente camerale partenopeo, per attitudine istituzionale, è impegnato senza sosta per realizzare le condizioni per una nuova governance territoriale. Nel corso della Convention mondiale delle Camere di commercio italiane all’estero che si è tenuta a Napoli dal 22 al 26 ottobre, abbiamo lanciato un nuovo modello di sviluppo per il turismo, puntando proprio sulla collaborazione istituzionale e sul ruolo di pivot dell’ente camerale. L’enoturismo rappresenta un segmento del più ampio settore del turismo rurale. Può esso avere un impatto positivo non solo sulle aziende agricole, ma anche sul territorio nel suo complesso? Certamente. A condizione però che l’enoturismo sia compreso nella programmazione e nella promozione delle attività turistiche da parte delle istituzioni preposte. Ma scontiamo troppi ritardi nella definizione e nel varo di una legge di riforma regionale del turismo. Attualmente c’è troppa frammentazione nella promozione e anche l’enoturismo è relegato, a torto, nella nicchia delle offerte destinate ad un numero limitato di turisti-clienti. Da che dipende secondo lei il successo di una Strada del vino, al di là delle mete e degli itinerari, per attrarre l’enoturista? Dipende sicuramente dalla capacità di realizzare un evento da segnare in rosso nel calendario delle manifestazioni ad alto valore aggiunto. Nella capacità quindi di aggregare anche e soprattutto l’offerta turistica legata al segmento enologico. Realizzando iniziative lungo tutto l’anno e in collaborazione con le istituzioni locali. 8

handicrafts, history, traditions and culture through a network, as cohesive as possible, of public and private actors. What do they really need to represent the territory and its natural emanation? We need first of all a direction and unique programme and events. The Chamber of Naples, for the institutional attitude is relentlessly committed to achieve the conditions for a new territorial governance. During the World Convention of Italian Chambers of Commerce abroad, held in Naples October 22 to 26, we launched a new model for tourism development, focusing on the institutional collaboration and the role of pivot to the Chambers entity. The Wine-tourism is a segment of a broader field of rural tourism. Can it have a positive impact not only on farms but also on the whole territory? Certainly. Provided, however, that wine tourism is included in the planning and promotion of tourism activities by the responsible institutions. But we notice too many delays in the definition and enactment of a bylaw with respect to tourism. Currently there is too much fragmentation in promoting and also the wine- tourism is relegated, wrongly, in the niche of the offers for a limited number of tourists-clients. What does the success of a wine way depend on, beyond the destinations and routes, to attract the wine - tourist? Certainly it depends on the ability to create an event to mark in red on the calendar of events with high added value. In this way it is important to aggregate even and especially the tourist offer relative to the wine in order to implement initiatives throughout the year and in collaboration with local institutions. Strade del vino Isola d’Ischia


E’ gradevole bere dalla Coppa di Nestore…

Of Nestor…the good cup to drink from…

Sono 20 milioni gli italiani che affermano, secondo un rapporto del Censis, di aver svolto una qualche attività turistica inerente al vino e alla gastronomia del territorio pur non considerandosi esperti. Come si può attrarre nel territorio di sua competenza questo esercito di vacanzieri, fidelizzandolo al prodotto della nostra terra? La Camera di Commercio può essere un esempio di come realizzare iniziative trasversali. Un evento turistico legato alla terra e al vino, deve necessariamente coinvolgere le associazioni che rappresentano i produttori, i coltivatori, ma anche gli operatori commerciali e quelli che si occupano della vendita dei prodotti turistici. C’è bisogno di lavoro di squadra, senza protagonismi e adottando scelte condivise con gli operatori locali. Serve un nuovo passo, voglio ancora sottolinearlo e con forza, per ripensare le politiche del turismo. Partendo dal territorio, dalle vocazioni delle singole località, puntando sulle diversità e sulla capacità di allungare e consolidare l’offerta. E poi, sempre secondo il Censis, c’è un universo che si fa sentire! Quello delle donne, sempre più attratte, intorno al 25%, dal variegato mondo dell’enoturismo che, pensiamo, debba poter promuovere pacchetti turistici dedicati al gentil sesso? Se, come accertato, nella scelta di una località c’è quasi sempre l’input femminile, allora ben vengano tutte le iniziative che puntano a coinvolgere il gentil sesso. In molti paesi europei è già un mercato forte quello delle donne single. E l’isola d’Ischia in particolare, rappresenta una meta ideale per l’offerta termale, di bellezze naturali e di divertimento di qualità. Wine ways of the island of Ischia

There are 20 million Italians say, according to a report of Censis, have done some tourist activities related to wine and gastronomy of the area while not considering themselves experts. How can you attract in this area of competence a very army of holidaymakers, respecting the product of our land? The Chamber of Commerce can be an example of how to implement cross-cutting initiatives. A tourist event tied to the land and the wine, must necessarily involve the associations representing producers, growers, but also traders and those who deal with the marketing of tourist products. We need teamwork, without grandstanding but taking decisions shared with local operators. We need a new step, and I still want to emphasize it strongly, to rethink about the politics of tourism. It is important to start from the territory, the vocations of the individual localities, focusing on diversity and the ability to stretch and strengthen the offering. And then, according to Censis, there is a universe in a state of ferment! A universe of women, more and more attracted, about 25%, to the diversified world wine - tourism that, as we think, should be able to promote tourist packages dedicated to the fair sex? If, as established in the choice of a location, there is almost always a female input, and then we welcome all initiatives aimed at involving the fair sex. In many European countries is already present a strong market of single women. And the island of Ischia in particular, is an ideal destination for the thermal offer of natural beauty and quality entertainment. 9


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Strade del vino Isola d’Ischia


Ischia non solo vino Ischia not only wine

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’isola d’Ischia è uno scrigno che racchiude tutto il fascino del Golfo di Napoli (Sei i Comuni: Ischia, Casamicciola, Lacco Ameno, Forio, Barano e Serrara-Fontana), diventando un tesoro più unico che raro per alcune peculiarità che ha sviluppato in modo autoctono. Un percorso che abbraccia tutti i sensi e regala ai turisti, ma anche ad altrettanti campani, la sensazione di riscoprire un’isola sempre inedita dall’alba al tramonto. Abbracciata dal mare, che nasconde un modo sommerso in cui fauna e flora sono particolarmente ricche, accarezzata dal vento, con i profumi della macchina mediterranea che ritemprano corpo e spirito, l’estate lascia il posto all’inverno che riserva comunque temperature miti. I suoi luoghi raccontano un affascinante romanzo, gli eventi la animano spaziando dal cinema alla musica, dall’enogastronomia tradizionale agli appuntamenti patinati. Percorrendola con la classica Ape Calessino, che riporta in auge gli anni ’60 e il fascino della Dolce Vita, si nota che i vigneti cedono il passo agli agrumeti dominando il panorama e facendo capolino, tra l’altro, in diverse ricette e nella produzione di liquori particolarmente rinomati. Dalla tradizione di Ischia Sapori, infatti, oltre al classico Limoncello l’amaro che conquista con la sua nota unica a base di erbe è il Rucolino.

Wine ways of the island of Ischia

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he island of Ischia is a gem that beautifully captures all the charm of the Gulf of Naples (Six municipalities: Ischia, Forio, Lacco Ameno, Forio, Barano and SerraraFontana), becoming a unique treasure for some peculiarities that has developed autonomously. A path which embraces all the senses and offers to tourists, but also to many Neapolitan people, the feeling of discovering an island still original, from sunrise to sunset. Surrounded by the sea, that hides an underwater world in which flora and fauna are particularly rich, the island is caressed by the wind, the scents of the Mediterranean maquis that restore body and mind and the summer air gives way to winter, which reserves in any case mild temperatures. The places tell about a fascinating novel, the events ranging from animated movies to music, from traditional food to fashion events. Moving by the classic Ape Calessino (a typical taxi of the island), La Dolce Vita and the 60’s make a comeback. One notices that vineyards give way to citrus groves dominating the landscape and peeping out in different recipes and liquor production particularly renowned. From the tradition of Ischia Sapori, in addition to the classic limoncello, the bitter that wins with its unique herbal notes is Rucolino. 11


Ischia non solo vino

Ischia not only wine

Chi associa l’isola ai pescherecci, che all’alba attraccano seguiti da una scia di gabbiani, un po’ dovrà ricredersi, scoprendo che Ischia è soprattutto un’isola di terra. Famoso è il Coniglio di Fossa, presidio Slow Food, folcloristiche e onnipresenti le trecce di aglio e peperoncino, i pomodorini del piennolo. Sorprendente la produzione genuina di capocollo, guanciale, pancetta, prosciutto e salsiccia a opera di Ischia Salumi e della famiglia Di Costanzo. Tra i prodotti del territorio non manca il nettare degli dei, il miele. A Barano, le api della ditta Buono sono laboriose e instancabili in un andirivieni che assomiglia a una sinfonia degna dei più grandi artisti di musica classica. Direttore d’orchestra, il lavoro dell’apicoltore che, assecondando le note sinfoniche della natura, detta i tempi e in pochi semplici passaggi restituisce intatto il suo prodotto. Rinomata per l’ospitalità e il calore familiare della sua gente, nel vostro viaggio potreste incontrare, magari alla Chiesa del Soccorso dove sosta spesso, un’anziana signora intenta a lavorare cestini o ventagli di rafia. Un’abilità consolidata con i manufatti utili alla coltivazione e alla pesca realizzati grazie all’arte dell’intreccio, come la nassella un vassoio a forma di goccia utilizzato per far seccare al sole i fichi o i pomodori. Che dire poi dei canesti di vimini di Salvatore Scotto di Minico che un tempo le donne portavano in equilibrio sulla testa colmi di prodotti della terra? Sono loro che continuano a mantenere in vita una memoria che diversamente andrebbe persa. “A Ischia si mangia si beve e si fischia”. Un famoso detto racconta così l’isola e allora a Casamicciola il signor Mennella ha inventato corni di ceramica nei quali fischiare seguendo un simpatico rituale, contro 12

Those who associate the island to fishing boats that dock at dawn followed by seagulls, should change mind, discovering that Ischia is above all an island of land. Famous is the Cave Rabbit, Slow Food’s members, folk and ubiquitous are the strings of garlic and chilli, piennolo, tied bunches of cherry tomatoes. Amazing is the production of genuine capocollo (salted and smoked pork meat taken from the neck), bacon, ham and sausage by means of Ischia Salumi and Di Costanzo family. Among the products of the territory does not lack the nectar of the gods, honey. In Barano, the bees by Ditta Buono are industrious in a relentless that looks a symphony worthy of the Greatest Artists in Classical Music. The beekeeper is a director who, supporting symphony notes of nature, sets out time and in a few easy steps returns an intact product. It is renowned the hospitality and family warmth of people. On your journey, you could encounter, perhaps at the Soccorso Church, where often an old woman busily herself with raffia fans or baskets. A proven ability with artifacts useful in the cultivation and fishing made thanks to the art of weaving, such as the ‘nassella’, a tray in the shape of a teardrop used to make sun-dried tomatoes or figs. What do we tell about the wicker baskets (called ‘canesti’) by Salvatore Scotto di Minico that once the women brought on their heads filled with products of the earth? They are the ones who continue to keep alive a memory that would otherwise be lost. “In Ischia one eats, drinks, and whistles”, a famous saying describes the island and for this reason Mr. Mennella in Casamicciola invented ceramic horns in which one can whistle following a nice ritual, against Strade del vino Isola d’Ischia


Ischia non solo vino

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la sfortuna, l’infelicità d’amore e così via. L’artigianato sull’isola è particolarmente ricco e contempla sculture di pietra come quelle di Gabriele Renzullo, Nino Basile, Giovanni De Angelis, quelle in ferro battuto e lavorazioni in ceramica. La ceramica è sinonimo di cultura e viene praticata sin dai tempi del Neolitico. Una lunghissima tradizione che si coniuga in piatti, vasi, manufatti decorativi che impreziosiscono le abitazioni ischitane come i loro ingressi, tant’è vero che i numeri civici si distinguono per le maioliche dipinte a mano. Le botteghe di ceramisti sono numerose. C’è Mennella punto di

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misfortune, unhappiness in love and so on. The craftsman on the island is particularly rich and includes stone sculptures like those ones by Gabriele Renzullo, Nino Basile, Giovanni De Angelis, in wrought iron and pottery. Ceramic is synonymous with culture and has been practiced since the Neolithic Age. A long-standing tradition that combines plates, vases, decorative artifacts that adorn the homes of Ischia with the entrances, so much so that the street numbers stand out for hand-painted tiles. The shops of potters are numerous. There is Mr. Mennella, landmark of an immortal art thanks to the work that is handed down from generation to generation, known in Italy and

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Ischia non solo vino

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riferimento di un’arte immortale grazie al lavoro che si tramanda di generazione in generazione fatta conoscere in Italia e all’estero e Keramos che ha unito tradizione, fantasia e creatività plasmando gli elementi primordiali che danno via alle cose: l’acqua, la terra e l’aria, mentre il fuoco trasforma l’argilla in ceramica per produrre oggetti che richiamano i colori del mare, della terra e del cielo di Ischia. Sulla collina panoramica di Campagnano, invece, potrete trovare il laboratorio di Ceramiche Artistiche di Rosario Scotto di Minico dove si realizzano pezzi unici, rigorosamente fatti a mano e personalizzati, dettati da un’attenta scelta dell’argilla e da un’accurata ricerca di smalti e colori. C’è solo l’imbarazzo della scelta. E’ proprio il colore usato sapientemente a ricreare opere di incredibile suggestione, come quelle dei pittori Bolivar Patalano, Aldo Pagliacci, Antonio Macrì, Luigi Coppa, Mario Mazzella, Peperone, Vincenzo Funiciello, Mariolino Capuano, Malaspina, solo per citarne qualcuno. A Ischia non manca anche l’arte del ricamo. A Lacco Ameno è da oltre cinquant’anni che la tessitura De Vivo produce oggetti pregiati. Capi in lino e canapa riproposti con lo stesso amore di sempre e con quei dettagli di fresca eleganza che vestono le case e rendono preziosa la biancheria. Particolarmente rinomati i prodotti termali, grazie all’origine vulcanica dell’isola, come quelli di Ischia Termae, un’azienda che ha le sue origini all’inizio dell’800 con la produzione dei famosi fanghi (presso le antiche fangaie), perfezionata in seguito con l’istituzione dell’ “Antica Fabbrica di Cosmetici”. Da allora, la preparazione dei trattamenti di bellezza è stata oggetto di continui perfezionamenti al fine di ottenere la miglior combinazione 14

abroad, and Keramos that combined tradition, imagination and creativity shaping the primordial elements that give away things: water, earth and air, while the fire transforms the clay to produce ceramic objects that recall the colors of the sea, earth and sky of Ischia. On the panoramic hill of Campagnano, however, you will find the workshop of Ceramiche Artistiche di Rosario Scotto di Minico where it is possible realize unique, strictly handmade and custom objects, dictated by a careful choice of the clay, glazes and a careful search of colors. You’ll be spoiled for choice. It is just the colour used wisely to create works of unbelievable beauty, like those ones by painters such as Bolivar Patalano, Aldo Pagliacci, Antonio Macrì, Luigi Coppa, Mario Mazzella, Peperone, Vincenzo Funiciello, Mariolino Capuano, Malaspina, just to name a few. In Ischia does not lack the art of embroidery. In Lacco Ameno is over fifty years that the De Vivo texture produces valuable objects. Garments made of linen and hemp, replicated with the same love and with those details of dress in cool elegance, make valuable houses and linen. Particularly renowned the spa products, thanks to the volcanic origin of the island such as Ischia Termae, a company that has its origins at the beginning of the 1800 with the production of the famous mud (at the old muddy place), completed later by the establishment of the “Antica Fabbrica di Cosmetici”. Since then, the preparation of beauty treatments has been the subject of ongoing refinement in order to obtain the best combination of thermal water, mud exfoliating and cleansing properties, very precious for the preparation of masks for the face and body and other natural ingredients used in the processing. Strade del vino Isola d’Ischia


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tra acqua termale, fango dalle proprietà esfolianti e purificatrici, per la preparazione di pregiatissime maschere per il viso e per il corpo e gli altri ingredienti naturali impiegati nella lavorazione. Isola Verde dunque, ma anche isola dell’eterna giovinezza. Le acque sono famose sin dai tempi antichi, citate nell’Iliade di Omero e nell’Eneide di Virgilio, come anche da Plinio e Strabone. Ischia Le terme della Bellezza è un’altra azienda che da anni realizza cosmetici naturali frutto di abili e preziose formulazioni a base di acqua termale con principi attivi naturali e pregiati. Ischia. Un’isola da scoprire. Chiunque vi approdi ne conserverà un ricordo indelebile.

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So Green Island, but also island of eternal youth. The waters are famous since ancient times, mentioned in Homer’s Iliad and Virgil’s Aeneid, as well as by Pliny and Strabo. Ischia Le terme della Bellezza is another company that produces natural cosmetics and for years as result of skilled and valuable formulations based on thermal water with natural active ingredients. Ischia. An island to discover. Whoever arrives here will keep an unforgettable memory.

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Una Viticoltura millenaria An Ancient wine growing

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ersa due parti d’acqua e una di vino, e colma le tazze fino all’orlo: e una segua subito l’altra» (Alceo, VII-VI sec. a.C.) Il legame che ha unito Ischia alla coltivazione del vigneto è antico e conosce il suo passaggio fondamentale 2.700 anni fa, nel primo quarto dell’VIII secolo a.C., quando l’isola diventa protagonista della storia della cultura occidentale. E’ stato collocato, infatti, al 785 a.C. circa l’arrivo sulle coste dell’odierna Lacco Ameno di un gruppo di abitanti dell’isola di Eubea, in Grecia. Alla ricerca di nuove terre dove stabilirsi, essi fondarono Pithecusa che costituì una testa di ponte della colonizzazione della Magna Grecia. L’insediamento greco nel Meridione è stato un fenomeno che ha influito in maniera profondissima sulla storia economica, politica, culturale, umana della futura Italia, in particolare quella del Sud. I Greci, infatti, portarono con sé un bagaglio di conoscenze che si diffuse nelle innumerevoli città che crearono fra la Sicilia e la Campania e da lì anche presso le popolazioni indigene che ebbero costanti rapporti con i nuovi arrivati. Si andava da tecniche agricole, edilizie e artigianali a forme di governo, a concezioni artistiche, religiose e filosofiche. Non è questa la sede per entrare nei particolari, ma è necessario ricordare almeno la svolta rivoluzionaria costituita dall’invenzione e

Wine ways of the island of Ischia

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ix one part of water to two of wine, pour it in up to the brim, and let one cup push the other along..». (Alcaeus, c. 620 BC-6th century BC) The bond that binds Ischia to the cultivation of the vineyard is very old and knows an important moment 2.700 years ago, in the first quarter of the eighth century BC, when the island becomes the protagonist of the History of Western Culture. It has been calculated in 785 BC the arrival of a group of inhabitants from the island of Euboea, in Greece, on the coast of today’s Lacco Ameno. In search of new lands where to live, they founded Pithecusa that established a beachhead in the colonization of Magna Græcia. The Greek settlement to the South was a phenomenon that has affected deeply the economic, political, cultural and human story of the future of Italy. The Greeks, in fact, brought with them a wealth of knowledge that spread to many cities between Sicily and Campania and from there even among the indigenous peoples who had constant contact with newcomers. They ranged from farming, construction and craft forms of government, artistic, religious and philosophical conceptions. It is not important to go into details, but one must remember at least the revolutionary change made by the 17


Una Viticoltura millenaria

An Ancient wine growing

introduzione dell’alfabeto, una tecnica comodissima e assolutamente vincente di comunicazione che, a partire dalle colonie greche e proprio da quella fondata a Ischia, si diffuse immediatamente, adottata dagli Etruschi e di seguito dai Latini e quindi da Roma. Gli scavi condotti in maniera impeccabile per oltre quarant’anni dall’archeologo Giorgio Buchner e dai suoi collaboratori, e lo studio dei reperti ritrovati, hanno fatto di Pithecusa un punto di riferimento imprescindibile per quanti si occupano della Grecità d’Occidente. La nuova colonia era molto attiva: è documentata la produzione di ceramica e la lavorazione di metalli e sono attestati (sempre grazie allo studio dei reperti) scambi commerciali con tutto il bacino del Mediterraneo (Magna Grecia e Grecia, Etruria, Spagna, Cartagine, Egitto, Siria). L’isola d’Ischia, offriva, infatti, delle risorse naturali (giacimenti di argilla, legname in quantità, acqua dolce) che furono abilmente sfruttate. Non a caso sono comprovate, in età ellenistica (IV-II a.C.), interessantissime produzioni pithecusane di vasellame da mensa e di anfore per il trasporto del vino, che gli archeologi hanno rinvenuto in molti siti, italiani e non (a testimonianza di un’attività artigianale e commerciale ancora significativa), anche quando Pithecusa perse di importanza in seguito alla fondazione della colonia di Cuma, sulla costa prospiciente l’isola d’Ischia. La vite era un elemento centrale della produzione agricola della madrepatria e i Greci, emigrati in Occidente, l’hanno portata con sé insieme alle usanze rituali ad essa collegate. Così, nei corredi funebri rinvenuti nelle tombe non mancano i crateri, cioè i vasi in cui si mescolava l’acqua con il vino (non si beveva, infatti, puro), le oinochoai, brocche in cui si metteva sulla tavola del 18

invention and introduction of the alphabet, a convenient and totally winning form of communication that, from the Greek colonies based on Ischia, spread immediately, adopted from the Etruscans and later from the Latins and finally from Romans. The excavations carried out flawlessly for over forty years by the archaeologist Giorgio Buchner and his staff . The study of the finds, have made Pithecusa a point of reference for those involved in the Western Greece. The new colony was very active: its production is documented by a ceramic and metal processing and trading with the Mediterranean Sea (Magna Græcia, Greece, Etruria, Spain, Carthage, Egypt , Syria) are attested thanks to the study of the finds. The island of Ischia, offered, in fact, natural resources (deposits of clay, large quantity of timber, fresh water) which were cleverly exploited. Not by chance interesting Pithecusan productions of amphorae and tableware for the transport of wine have been proved, in the Hellenistic age (IV-II BC) , which archaeologists have found at many sites, Italian and not (as a mark of a still significant commercial activity), even when Pithecusa lost its importance after the founding of the colony at Cumae, on the coast facing the island of Ischia. The vine was a central element of the homeland agricultural production and the Greeks, emigrated to the West, brought it with their along with rituals and traditions connected to it. So, in grave goods found in the tombs there are plenty of craters, i.e. vessels in which water is mixed with wine (no drink pure), the oinochoai, pitchers put on the table full of pure wine (and with a full wine oinochoe extinguished the pyre on which the corpse was burnt, according to the ritual of cremation, reserved Strade del vino Isola d’Ischia


Una Viticoltura millenaria

An Ancient wine growing

simposio il vino puro (e con una oinochoe piena di vino si spegneva la pira su cui veniva bruciato il cadavere, secondo il rituale della cremazione, riservato ai Greci adulti, non ai bambini e agli schiavi), le coppe (skyphoi, kotylai) nelle quali si beveva la mistura. Infatti, il momento del simposio –la riunione intorno al cratere pieno di vino, che segue il banchetto vero e proprio - era un appuntamento conviviale e sociale fondamentale per i maschi, in cui si conversava, si improvvisavano versi, si assisteva a esibizioni musicali e di danza, si svolgevano giochi fra i convitati, sia di abilità fisica che di intelligenza. Ebbene, una tomba della necropoli di Pithecusa ha restituito un reperto che racchiude in sé tutti questi elementi. Si tratta di una piccola coppa fabbricata a Rodi,

Wine ways of the island of Ischia

for Greeks adults, no children and slaves), cups (skyphoi, kotylai) in which they drank the mixture. In fact, at the time of symposium – the meeting around the crater full of wine, to be followed by the feast itself - was a fundamental social and convivial event for boys, where they chatted and improvised verses attending musical performances and dance, games were held among the guests, both physical and intelligence skills. So, a tomb in the necropolis of Pithecusa has given back a find that holds all these elements. It is a small cup manufactured in Rhodes, dating back to the end of the VIII BC, on which one reads a graffiti on three lines, surely executed in Pithecusa (as evidenced by the particular form of some of the letters used).

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Una Viticoltura millenaria

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datata alla fine dell’VIII a.C., sulla quale si legge un graffito disposto su tre righe, sicuramente eseguito a Pithecusa (come testimonia la particolare forma di alcune delle lettere utilizzate). Il testo, realizzato con grafia sicura, è in versi (metro giambico ed esametri epici) e recita: «La coppa di Nestore era certo ottima per berci, ma chiunque beva da questa coppa subito sarà preso dal desiderio della ben coronata Afrodite». Si tratta di un reperto di eccezionale importanza, per molteplici ragioni: i versi della “coppa di Nestore” (come è ormai conosciuta) sono uno dei più antichi documenti di scrittura alfabetica greca giunto fino a noi, sono il primo frammento noto di poesia dei tempi di Omero conservato nella sua stesura originale (e non tramandato attraverso papiri, codici redatti in epoca posteriore, come accade di solito), contemporanea alla composizione dei versi. La breve poesia è scherzosa, stabilisce, infatti, un confronto fra la vera coppa posseduta dall’eroe greco Nestore (fatta in oro e pesantissima), di cui parlano i poemi omerici, e la modesta kotyle che reca i versi. Questa, tuttavia, ha il potere, secondo lo sconosciuto estensore del testo, di far innamorare di Afrodite in persona chi berrà da essa. Notevolissime quindi, le implicazioni culturali. Si tratta probabilmente di versi composti proprio durante un simposio (alcuni propongono che sia il frutto di un gioco, per cui due o più convitati hanno redatto il testo in una sorta di “sfida poetica”), e in ogni caso testimoniano la profonda dimestichezza che già alla fine dell’VIII a.C. si aveva, in una lontana colonia dell’Italia meridionale, non solo con la scrittura (adoperata in questo caso per scopi non pratici e commerciali), ma anche con quelli che sono uno dei caposaldi culturali della Grecità, i poemi omerici, appunto. 20

The text, realized with marked handwriting, is in verse (epic hexameter and iambic meter) and states: «Of Nestor ... the good cup to drink from, but whoever drinks from this cup, will quickly be taken by the desire to love the beautiful crowned Aphrodite». This is a find of exceptional importance for many reasons: the lyrics of the “Nestor’s cup” (as is now known) represent one of the oldest documents of Greek alphabetic writing came to us and represent the first piece of poetry during the age of Homer preserved in its original form (not passed on by papyrus, code written in a later period, as usually happens), contemporary of the verse composition. The short poem is playful, establishes, in fact, a comparison between the real cup owned by the Greek hero Nestor (made in gold and very heavy), quoted in Homeric poems and the small kotyle bearing verses. This, however, has the power, according to the unknown writer of the text, to fall in love with Aphrodite whoever drinks from it. Most important the cultural implications. Probably they are verses composed during a symposium (some historians propose that it is the result of a game, so two or more guests have drafted the text, a sort of “poetic challenge”), and in any case they evidence the deep familiarity that, at the end of the eighth BC, was present, in a distant colony in southern Italy, not only with the writing (used for not practical and commercial purposes), but also with those that are the main points of reference of the Greek culture, just the Homeric poems.

Strade del vino Isola d’Ischia


Una Viticoltura millenaria

An Ancient wine growing

Wine ways of the island of Ischia

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Strade del vino Isola d’Ischia


I vitigni dell’isola d’Ischia The Vines of the Island of Ischia

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arlare di vitigni per l’Isola d’Ischia è confrontarsi con uno degli argomenti più discussi e controversi della storia della vitivinicoltura del Mediterraneo. Infatti, se è vero che Ischia è il “luogo” per eccellenza per la storia della coltivazione della vite in Italia, deve essere anche vero che su di essa nel corso dei secoli siano state fatte tantissime esperienze di uomini e tecniche che non possono non aver contemplato anche la circolazione di materiale genetico, il più diverso possibile per origine e caratteristiche. Dove c’è uomo/ artigiano istruito ad una pratica c’è inevitabilmente anche desiderio di superare i confini della “conoscenza” sperimentando, osando, studiando. E come tutti sappiamo Ischia costituisce un paradigma della conoscenza viticola italiana ed allo stesso tempo un paradosso. Un paradigma perché ancora oggi restano quasi inalterate tracce della cultura etrusca e greca per quanto riguarda il modo di coltivare e gestire la vigna, un paradosso perché di tanta cultura oggi si rischia di perdere le tracce a causa di una marginalizzazione sempre più grave della viticoltura stessa. Alcuni dati possono essere chiarificatori. D’Ascia riporta nel 1867 che ad Ischia si coltivavano moltissime varietà fra le quali Agrilla, Biancolella, Catalanesca, Codacavallo, Coglionara, Fragola, Lentisco, Lugliese, Malvasia, Moscatella, Nocella, Pane, Sanfilippo, Sorbisgno,

Wine ways of the island of Ischia

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e want to talk about vines of the island of Ischia and compare with one of the most discussed and controversial topic in the history of winemaking in the Mediterranean Sea. In fact, it is true that Ischia is the “place” for excellence in the history of grape growing in Italy and must also be true that about it, over the centuries, have been made many experiences of men and techniques favouring the circulation of genetic material, the more different possible for origins and characteristics. Where there is man / craftsman trained to practice, there is inevitably a desire to push the boundaries of “knowledge”, by experimenting, daring, studying. And everyone knows Ischia is a paradigm of Italian wine knowledge and at the same time a paradox. A paradigm that still maintains intact traces of Greek and Etruscan culture regarding how to cultivate and manage the vineyard and a paradox because today this important culture is likely to lose because of an increasingly and serious marginalization of the same wine-growing. Some data may be clarifying. D’Ascia wrote in 1867 that in Ischia were cultivated many varieties of wine including Agrilla, Biancolella, Catalanesca, Codacavallo, 23


I vitigni dell’isola d’Ischia

The Vines of the Island of Ischia

Zibibbo. Monaco, nel suo Atlante delle varietà di vite dell’Isola d’Ischia del 2008, riporta anche che tra queste solo Codacavallo e Sorbigno sono le più antiche comparendo nell’opera di Iasolino del 1588. Alcune, quali Catalanesca, Fragola, Lugliese, Malvasia, Moscatella, Nocella, Pane, Zibibbo sono comuni ad altre zone dell’entroterra campano e verosimilmente sarebbero state introdotte sull’isola in seguito alla comparsa dell’oidio del 1850. Nel 1884 Nesbitt riporta la coltivazione di diverse varietà fra cui compariva per la prima volta la Forestiera, poi chiamata Forastera, oltre a Verdesca, Coglionara, Uvanta, Coda di cavallo, Campotese, Montonico, Agrilla, con la sua variante selvatica, Verdiscone, Procidana, Catalanesca, Malvasia e Moscato. Oggi molte di queste non sono più coltivate né rintracciabili in vigneti storici, mentre altre hanno preso piede come, oltre a Biancolella e Forastera considerate oggi le regine della viticoltura isolana, Don Lunardo, Romana, Procidana, Uva Chiena, Arilla, Coglionara, queste ultime, per la verità quasi da considerarsi reliquie. Tra le diverse aree di coltivazione, inoltre, molte di queste varietà sono denominate con nomi diversi ed in taluni casi varietà diverse con nomi identici. Da un punto di vista storico ciò senza dubbio sta a dimostrare che alcune varietà si sono talmente radicate sul territorio da assumere nomi legati spesso alla zona di coltivazione, come Campotese, ma al contempo che la viticoltura isolana è un’attività poco “aggiornata” se restano tanti casi di confusione irrisolta, come l’Arilla che sarebbe un nome dato a varietà diverse in funzione che la si chiami a Monte Corvo oppure a Campagnano, come riporta sempre Monaco (op.cit.). Un altro dato oggettivo è importante 24

Coglionara, Strawberry, Mastic, Lugliese, Malvasia, Moscatella Nocella, Bread, Sanfilippo, Sorbisgno, Zibibbo. Monaco, in his Atlas of vine varieties of the island of Ischia in 2008, also reports that among these ones only Codacavallo and Sorbigno are the oldest grapes, quoted in the Iasolino’s work in 1588. Some, such as Catalanesca, Strawberry, Lugliese, Malvasia, Moscatella Nocella, Bread, Zibibbo are common to other areas of Campania, and probably would have been introduced on the island, following the outbreak of mildew in 1850. In 1884, Nesbitt reported the cultivation of different varieties, including for the first time Forestiera, then called Forastera, in addition to Verdesca, Coglionara, Uvanta, Ponytail, Campotese, Montonico, Agrilla, with its wild variant Verdiscone, Procida , Catalanesca, Malvasia and Moscato. Today many of these wines are no longer grown in historical vineyards, while others one caught on, in addition to Forastera Biancolella and now considered the queens of the island’s vineyards, Don Lunardo, Roman, Procida, Grape Chien, Arilla, Coglionara, the latter are almost considered relics. Among the different growing areas, many varieties are called by different names and sometimes different varieties with same names. From a historical point of view, this fact certainly demonstrates that some varieties are so set in the territory to take names often linked to the growing area, like Campotese. At the same time the island viticulture is an activity less “updated” if we consider many unresolved cases of confusion, like Arilla, which would be a name given to several varieties depending on the zone, Monte Corvo Strade del vino Isola d’Ischia


I vitigni dell’isola d’Ischia The Vines of the Island of Ischia

ricordare: nel 1943 Acquaviva riporta una viticoltura isolana estesa per 2393 ettari, nel 1962 D’Ambra rileva una contrazione a 2253 ettari ma il Censimento del 1990 indica solo 900 ha per arrivare a quello del 2000 che testimonia la marginalizzazione di cui sopra con soli 306 ettari di vigneti, baluardi verso l’abbandono oggi forse messo in discussione dall’impegno di pochi ma attenti vignaioli. Inevitabilmente, il numero di varietà coltivate, con relativa diffusione, conoscenza e valorizzazione, e livello di viticoltura, intesa per estensione, specializzazione e qualità vanno di pari passo e quindi non deve sorprendere l’erosione varietale prima riportata unitamente alla confusione circa il presente coltivato. Per dirla tutta, i vincoli legislativi

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or Campagnano, quoted Monaco (op.cit.). Another objective data is important to remember: in 1943 Acquaviva quoted a viticulture island extended to 2393 hectares, in 1962 D’Ambra finds a decline in 2253 hectares, but the Census of 1990 shows only 900 hectares and in 2000 with only 306 hectares of vineyards, sign of abandoning, today perhaps saved by few careful vine-dressers. Inevitably, the number of cultivated varieties, with its spread, knowledge, use and level of viticulture, referring to the extension, specialization and quality, goes hand in hand and therefore the varietal erosion together with the confusion about this grown is just typical!

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I vitigni dell’isola d’Ischia

The Vines of the Island of Ischia

delle Denominazioni di Origine contribuiscono a questo continuo impoverimento della base genetica isolana poiché per legge è possibile coltivare solo varietà riconosciute tali e quindi molte di quelle ancora presenti in viticoltura promiscua sono da considerarsi delle vere eccezioni non potendo fregiarsi della DOC Ischia. La tendenza del mercato degli anni 80 e 90 di valorizzare i vini da monovitigno a discapito della valorizzazione del territorio di produzione ha senz’altro contribuito allo stato attuale, rilevato proprio da Monaco nel suo Atlante delle varietà dell’Isola d’Ischia (op. cit.). L’opera, promossa e finanziata dal Comune di Forio in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli Federico II, costituisce oggi un punto di arrivo ma al contempo, ci auguriamo, di partenza per una riflessione attenta su un progetto di viticoltura rivolto al futuro. E’ opinione condivisa, infatti, che se da una parte il patrimonio genetico costituisca un valore inestimabile della ricchezza della viticoltura attuale e futura, dall’altra non possa essere considerato l’unico mezzo attraverso il quale pensare al domani. La circolazione varietale non può e non dovrebbe essere limitata, costituendo una fonte irrinunciabile di variabilità e diversità della quale da sempre l’uomo è stato soggetto attivo: con questo scopo la ricchezza genetica andrebbe considerata più come risorsa che non come patrimonio. La stessa Isola d’Ischia, allora, per rinnovarsi dovrebbe sperimentare il suo possibile futuro attraverso un’analisi attenta dei flussi varietali in entrata ed in uscita, evitando il rischio di considerare statico ciò che statico non è mai stato, così come abbiamo tentato di esporre in queste poche righe. L’Isola d’Ischia, quindi, si trova a 26

To be honest, the legislative constraints of Appellations of Origin contribute to this ongoing depletion of the genetic basis for the island since the law allows to grow only recognized varieties and many of those ones still present in promiscuous viticulture are considered real exceptions, being unable to bear the DOC Ischia guarantee (guarantee of origin and quality of a wine). The tendency of the market during the 80s and 90s to enhance singlegrape wines to the detriment of the value of the territory production has undoubtedly contributed to the status quo, precisely detected by Monaco in his Atlas of the varieties of the Island (op. cit.). The work, sponsored and funded by the City of Forio in collaboration with the University of Naples Federico II, is now a point of arrival but at the same time, we hope, a starting point to reflect carefully on a project aimed at future viticulture. There is a widespread belief that the gene pool is a priceless value for the current and potential viticulture but it is also considered the only means by which to think about future. The variety movement cannot and should not be limited, being indispensable source of variability and diversity whose man has always been an active subject. With this purpose, the genetic richness should be considered more as a resource rather than as assets. The same island of Ischia, then, should try to renew its possible future through careful analysis of varietal flows into and out, avoiding the risk of considering static what has never been static, such as we tried to present in these few lines. The island of Ischia, therefore, is faced with an erosive situation in terms of wine, that cannot be based Strade del vino Isola d’Ischia


I vitigni dell’isola d’Ischia The Vines of the Island of Ischia

dover affrontare dal punto di vista viticolo una situazione erosiva che per essere invertita non può basarsi sulla considerazione acritica di ciò che oggi è coltivato come un valore predeterminato ma esporsi ad un rapporto dinamico, come sempre è stato nei secoli, con il resto del mondo, favorendo scambi e studi al fine di ridisegnare, se possibile, il senso e l’utilità stessa della viticoltura isolana. Senza dubbio questa dovrà sempre più basare sulla ricchezza varietale l’interpretazione della sua variabilità ambientale, ma dal punto di vista della comunicazione lasciare al nome di Ischia il compito di ri-creare la consapevolezza che l’Isola è tesoro inestimabile di terra, mare ed uomini.

Wine ways of the island of Ischia

on the uncritical view of what is now grown as a predetermined value, but exposed to a dynamic relationship. Always, in the rest of the world, it promotes exchanges and studies in order to redesign, if possible, the meaning and usefulness of the same island wine-growing. No doubt this will be increasingly based on the environmental variability and the interpretation of the varietal wealth, but from the communication point of view Ischia has the job of re-creating the awareness that the Island is the priceless treasure of land, sea and men.

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I Vini DOC - IGT dell’isola di Ischia DOC and IGT Wines of the island of Ischia

EPOMEO IGT Epomeo: Bianco, Rosso, Rosato, Passito ISCHIA BIANCO DOC (Biancolella 45%,Forastera 45%,altri vitigni 10%) Note sensoriali Profumo: fruttato, floreale. Sapore: secco, pieno, mandorlato, delicato. Abbinamento: particolarmente indicato per la cucina campana a base di pesce. ISCHIA FORASTERA DOC (Forastera 85%, San Lunardo, Uva Rilla,15%) Note sensoriali Profumo: vinoso, leggermente fruttato. Sapore: secco, di corpo e nel contempo morbido. Abbinamento: piatti di pesce, formaggi freschi. ISCHIA BIANCO SUPERIORE DOC (Forastera 50%,Biancolella 40%,San Lunardo10%) Note sensoriali Profumo: Fruttato - Floreale Sapore: asciutto di medio corpo. Abbinamento: piatti di pesce, formaggi delicati, crostacei, frutti di mare. Wine ways of the island of Ischia

EPOMEO IGT Epomeo: White, Red, Rose, Passito (strong sweet wine made from raisins) ISCHIA BIANCO DOC (45% Biancolella, 45% Forastera, 10% other varieties) Sensory Perception Perfume: fruity, floral. Taste: dry, full, almond and delicate. Food match: particularly suitable for regional cuisine based on fish. ISCHIA FORASTERA DOC (85% Forastera, San Lunardo, Grape Rilla, 15%) Sensory Perception Perfume: winy and slightly fruity. Taste: dry, medium-bodied and soft. Food match: fish dishes and fresh cheeses. ISCHIA BIANCO SUPERIORE DOC (50% Forastera, 40% Biancolella, 10% San Lunardo) Sensory Perception Perfume: Fruity - Floral Taste: dry, medium-bodied. Food match: fish dish, mild cheeses, shellfish and seafood. 29


I Vini DOC - IGT dell’isola di Ischia

DOC and IGT Wines of the island of Ischia

ISCHIA BIANCOLELLA DOC (Biancolella 85%; Forastera ed altri raccomandati 15%) Note sensoriali Profumo: fruttato, floreale. Sapore: secco, pieno, mandorlato, delicato. Abbinamento: piatti di pesce, formaggi delicati, carni bianche. ISCHIA PIEDIROSSO DOC Per’ e Palummo Note sensoriali Profumo: caratteristico di viola. Sapore: asciutto, di medio corpo, giustamente tannico. Abbinamento: carni rosse grigliate o arrosto, formaggi di media stagionatura. ISCHIA ROSSO DOC (Guarnaccia 50%,Piedirosso 40% e Barbera10%) Note sensoriali Profumo: vinoso, netto. Sapore: asciutto, di medio corpo, giustamente tannico. Abbinamento: zuppe e minestre, pasta al sugo di coniglio.

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ISCHIA BIANCOLELLA DOC (85%, Biancolella 15% recommended Forastera and others) Sensory Perception Perfume: fruity, floral. Taste: dry, full, almond and delicate. Food match: fish, mild cheeses, white meats. ISCHIA PIEDIROSSO DOC Per’ e Palummo Sensory Perception Perfume: characteristic of purple. Taste: dry, medium-bodied, tannic. Food match: grilled or roasted red meats, mature cheeses. ISCHIA ROSSO DOC (50% Guarnaccia, 40% Piedirosso and 10% Barbera) Sensory Perception Perfume: winy, net. Taste: dry, medium-bodied and tannic. Food match: soups, pasta with rabbit sauce.

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I Vini DOC - IGT dell’isola di Ischia

DOC and IGT Wines of the island of Ischia

Le uve tipiche

The typical grapes

UVA ARILLA E’ un vitigno acclimatato da epoca remota nell’isola verde. Si è propagato soprattutto nel versante sud e sud-ovest .E’ menzionato nella “Storia dell’isola d’Ischia”, dallo storico Giuseppe d’Ascia (1867). Probabilmente proviene dalla Sicilia. E’ caratterizzante la forma ovoide della bacca e la presenza di vinaccioli di dimensioni notevoli in rapporto alla polpa.

ARILLA GRAPE It is a vine acclimated in ancient times on the green island. It is spread mainly towards the south and southwest. It is mentioned in the “History of the island of Ischia”, by historian Giuseppe D’Ascia (1867). Probably it comes from Sicily. The wine is characteristic for its ovoid shape of the berry and the presence of very large grape-stones in relation to the pulp.

GUARNACCIA Non si conoscono le origini del vitigno, ma si suppone provenga dalla Sicilia. Ha foglia media, pentagonale talvolta orbicolare, trilobata grappolo medio, conico allungato, può avere un’ala; mediamente compatto - acino medio, subsferico, buccia pruinosa, di colore nero. Succo colorato di sapore dolcissimo.

GUARNACCIA

FORASTERA Il vitigno è stato introdotto nell’Isola di Ischia verso la metà del 1800. La denominazione Forastera indicherebbe proprio l’introduzione sull’isola di una varietà forestiera. Ha foglia grande, quasi orbicolare, penta o trilobata, grappolo medio, cilindrico o piramidale, può essere alato, piuttosto spargolo, acino medio, ellissoidale con buccia pruinosa, sottile e di colore giallo paglierino con sfumature verdi.

FORASTERA The vine was introduced to the island of Ischia in the mid-1800’s. The name Forastera indicates precisely the introduction of a ‘foreign’ variety on the island. It has large leaves, nearly orbicular, penta or three-lobed, medium bunch, cylindrical or pyramid, rather sparse, medium berry, ellipsoidal or pyramid-shaped, thin and pale yellow with shades of green.

Wine ways of the island of Ischia

The origins of the grape are unknown, maybe it comes from Sicily. It has medium leaf, pentagonal sometimes orbicular, three-lobed - cluster medium, elongated conical, can have a wing; average compact - medium berry, sub-spherical and black. Colored juice of sweet taste.

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I Vini DOC - IGT dell’isola di Ischia

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DOC and IGT Wines of the island of Ischia

BIANCOLELLA Vitigno a bacca bianca, introdotto dagli antichi abitanti dell’isola greca di Eubea. Ha foglia media, orbicolare, trilobata o quinquelobata; grappolo medio, cilindrico o piramidale, compatto, spesso con due ali corte; acino medio, sferoidale o irregolare se particolarmente compresso, con buccia sottile, tenera, ricoperta di pruina, di colore verde paglierino irregolare. Ha produzione media. Predilige terreni scarsamente fertili, sciolti, di origine vulcanica, ma si adatta anche a quelli argillosi e compatti. Viene allevato a media e scarsa espansione con potatura lunga o corta dipendentemente dai versanti dell’isola.

BIANCOLELLA It is a white grape variety, introduced by the ancient inhabitants of the Greek island of Euboea. It has medium leaf, orbicular, three or five-lobe; medium bunch, cylindrical or pyramidal, compact, often with two short wings; berry medium, nodular or irregular particularly compressed, with thin peel, tender, covered with bloom, in pale green. It has average production. It prefers soils with low fertility, loose, of volcanic origin, but also suitable to soils of clay and compact. It comes up in medium and low expansion, in long or short pruning depending on the slopes of the island.

PER’ È PALUMMO (sinonimo di Piedirosso). Il Piedirosso è un antico vitigno campano (sembra che sia l’uva Colombina menzionata da Plinio nella sua “Naturalis Historia”). Il nome del vitigno deriva dalla forma del graspo simile al piede del colombo. E’ acclimatato sull’isola da circa sessant’anni. In alcune zone dell’isola è ancora oggi denominato “Streppaverde”.

PER’ È PALUMMO (synonymous of Piedirosso). Piedirosso is an old Neapolitan vine (the grape seems to be Colombina mentioned by Pliny in his “Naturalis Historia”). The name of the grape comes from the shape of the stalk-like feet of the dove. It is acclimatised on the island for nearly sixty years. In some areas of the island is still called “Streppaverde”.

SAN LUNARDO Viene citata per la prima volta da S. d’Ambra (1962, la viticoltura nell’isola d’Ischia atti acc.) ma non si trovano riferimenti storici precedenti per questa varietà. E’ probabile che il nome derivi da una persona o da un toponimo, come spesso accade per i vitigni ischitani.

SAN LUNARDO San Lunardo is mentioned for the first time by Saint Amber (1962, viticulture on the island of Ischia acts acc.), but there are not historical references for this variety. It is likely that the name derives from a person or a place name, as often happens in the vineyards of Ischia.

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I Vini DOC - IGT dell’isola di Ischia

DOC and IGT Wines of the island of Ischia

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Sapori legati al territorio Flavors linked to the territory

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l percorso gastronomico ischitano è aperto e schietto come del resto è, in generale, la gente di Ischia. Vivere l’isola e la sua cucina deve significare, infatti, scoprirne la gente e i luoghi, godendo appieno i suoi profumi e i suoi odori: del mosto che trasuda dalle cantine dopo la vendemmia; del profumo della terra appena zappata, preludio di una nuova semina; dell’odore del mare quando i pescatori portano a terra le loro reti. I sapori ischitani sono corredati da un paesaggio che mantiene quella sua straordinaria varietà, fatta di colori, forme, espressioni. Scorci incredibili e continue scoperte che si lasceranno cogliere solo da coloro che vorranno andare oltre le apparenze del già visto, tramite gli interpreti della tradizione gastronomica isolana. Pensando alla gastronomia che potrebbe caratterizzare un territorio circondato dal mare, inevitabilmente verrebbe da pensare al pesce, ma non è così. I piatti tradizionali della splendida isola d’Ischia, incredibilmente, non sanno di mare ma di terra. La pietanza tipica per eccellenza, nota in tutta Italia, è il famoso coniglio all’ischitana. Un coniglio speciale, allevato in fosse scavate sottoterra e nutrito semplicemente con erba e carote, che prende tutto il suo sapore dagli aromi tipici dell’isola (la piperna e la maggiorana) e dalla casseruola di rame nella quale deve essere “obbligatoriamente” cucinato. Altrettanto golose sono le zuppe a base di legumi e verdure, come la Wine ways of the island of Ischia

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he island gastronomic journey is open and frank such as, in general, people of Ischia. ‘Living’ the island and its cuisine has to mean, in fact, to discover people and places, fully enjoying its scents and smells: the must that oozes from the cellars after the harvest, the smell of the land just cultivated, prelude to a new seeding , the smell of the sea when the fishermen hauled their nets. The flavours of Ischia are accompanied by a landscape that retains its extraordinary variety of colors, shapes and expressions. Some incredible and continue discoveries only for those who want to go beyond the appearances of the already seen, through the interpreters of the island’s gastronomic tradition. Thinking about the food that might characterize a region surrounded by sea, inevitably reminds of fish, but this is not the case. The traditional dishes of the beautiful island of Ischia have not a sea flavour but a land taste. The typical dish par excellence, known throughout Italy, is the famous rabbit stewed in a tomato, wine and herb sauce. A special rabbit, bred in caves dug into the ground and fed only with grass and carrots, which takes all its flavour from typical aromas of the island (Piperno and marjoram) and from the copper pan in which it must be “imperatively” cooked. Equally tempting, are the vegetable35


Sapori legati al territorio

Flavors linked to the territory

zuppa di fagioli zampognari o quella di fave e cipolle e le cianfotte, diverse a seconda delle stagioni. Ricette che sanno mettere in risalto la ricchezza dei campi a ridosso del monte Epomeo, dove si amalgamano i doni della Natura: il sole, un territorio di origine vulcanica e la forza e la passione degli uomini di quest’isola. Questo rende saporiti gli ingredienti più semplici e golose anche le preparazioni di una volta. Così com’è saporito e significativo il colurcio di pane e pomodoro che ci porta a quelle abitudini da sempre presenti sull’isola, che trasmette, pienamente, l’origine contadina di molte delle ricette tradizionali. Ad Ischia, infatti, anche un’insalata può diventare qualcosa di ricco e particolare. Unendo la rucola, i pomodori, la cipolla, i peperoncini, vari tipi di insalata, i sottaceti e i sottoli (magari preparati in casa), le olive, il finocchietto e le fette di limone provenienti dagli agrumeti che fanno capolino tra un’abitazione e l’altra. Sulle tavole ischitane troverete anche la scarola tirciuta, più o meno ricca a seconda del gusto o della tradizione di ciascuna famiglia. E poi la parmigiana di melanzane - per molti legata alla Festa di S. Anna - i peperoni imbottiti e tutti quei piatti che, nella memoria dei più, sono legati ai giorni di festa, come il casatiello dolce, le braciole o le polpette di maiale. Seppur pescato in grandi quantità, fa capolino nei menù di tutti i giorni, ma meno di quanto si possa immaginare, anche il pesce. Apprezzato per la sua fragranza e il suo aroma, di volta in volta diverso, ma sempre sorprendente, si destreggia tra una zuppa al pomodoro, una frittura di paranza, gli aluzzi alla scapece o il totano imbottito. La cucina ischitana, inevitabilmente, vive attraverso i racconti dei padri e di quanti, per passione, per lavoro o per tradizione tramandano ciò che gli è stato raccontato, insegnato o che hanno visto ripetersi nelle domeniche della loro infanzia, quando era 36

based soups such as the bean soup or with onions and ratatouille, according to the different seasons. Recipes that are able to bring out the richness of the fields near the Epomeo, where the gifts of nature combine: the sun, an area of volcanic origin and the strength and passion of the people of this island. This makes tasty and delicious simple ingredients prepared well for ancient time. Equally tasty is the colurcio with bread and tomato that brings us to those habits always present on the island, sending, fully, the peasant origins of many of the traditional recipes. In Ischia, in fact, even a salad can become something rich and special. Combining arugula, tomatoes, onion, peppers, various types of lettuce, pickles, and pickles (perhaps homemade), olives, fennel and slices of lemon from the citrus that peek out between home and the other. On the island tables you will find the escarole, more or less rich according to taste or tradition of each family. And then the eggplant parmigiana linked to the St. Anna celebration - the stuffed peppers and all those dishes that, in the memory of most people, are tied to the holidays, like the sweet casatiello, pork chops or meatballs. Although the catch of the day in large quantities, peeps in the daily menu, but less than you might imagine, even the fish. Appreciated for its fragrance and aroma, different from time to time, but still surprising, juggles among tomato soup, a frying of fish, the aluzzi alla scapece or stuffed squid. The cuisine of Ischia, inevitably, lives through the stories of fathers and of those, for passion, for work or tradition handed down what was told, taught or have seen repeated on Sundays since their childhood, when cooking the rabbit or Parmesan Strade del vino Isola d’Ischia


Sapori legati al territorio Flavors linked to the territory

doveroso cuocere il coniglio o la parmigiana. Ancora oggi è facile ascoltare, raccogliendosi intorno a un tavolo e davanti a un buon bicchiere di vino, i racconti e le esperienze legate a questo o quel piatto, di mare o di terra che sia. La cucina ischitana, ma non solo, ha tra i suoi appassionati interpreti Nino Di Costanzo, insignito di due Stelle Michelin ed executive chef del ristorante Il Mosaico. Ischitano di nascita, è ritornato alla sua isola dopo una lunga e dura formazione all’estero. A chi gli chiede dove nasce la sua ispirazione, lui risponde che la sua mente ritorna all’infanzia quando, osservando la madre e la nonna, riusciva a sentire in ogni piatto l’amore. Da qui è nata la sua passione, o meglio la sua devozione, per la cucina e la sua terra

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was a dutiful. It is still easy to listen, gathering around a table and with a good glass of wine, stories and experiences related to this or that dish, sea or land that be. The kitchen of Ischia, but not only, has among its passionate performers Nino Di Costanzo, who was awarded two Michelin stars and executive chef of Il Mosaico restaurant. Of Ischian birth, Nino has returned to his island after a long hard training abroad. When people asked where his inspiration rises from, he says that his mind back to childhood when, watching his mother and grandmother, he could feel the love in every dish. From here was born his passion, or rather his devotion to the kitchen and its land (and not

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Sapori legati al territorio

Flavors linked to the territory

(e non parliamo solo di Ischia), capace di dare ingredienti incredibili che, se conosciuti e sperimentati, permettono di creare piatti straordinari, alcuni totalmente innovativi, altri che possiamo definire la “reinterpretazione di piatti della tradizione”. Qualcuno lo ha definito coraggioso, altri visionario, altri ancora un’artista. Ogni ingrediente è studiato, sperimentato, assaggiato, realizzando menù o piatti di intelletto, destinati a pochi, forse. Nel tempo Di Costanzo ha proposto, coraggiosamente, un intero menù a base di fagioli zampognari; ha reinterpretato la pasta e patate resa famosa dalla ricercatezza delle materie prime e dall’uso di ventidue tipi di pasta diversi; il suo riso e piselli è una deliziosa scacchiera di colori e sapori; la sua parmigiana potrebbe definirsi “un’ installazione artistica”. Nel suo menù non manca il coniglio all’ischitana, naturalmente il suo coniglio. L o chef ischitano ha ben presenti le sue origini. Racconta, infatti, di chiacchierate davanti ad un “semplice” piatto di spaghetti aglio e olio, proprio perché le idee nascono dal confronto tra gli uomini, le esperienze e le emozioni. La sua cucina ancora lo appassiona, Nino Di Costanzo la definisce passionale, emozionale e sensitiva. Emozioni sempre presenti quando è all’opera, che gli fanno apprezzare ingredienti semplici come l’olio d’oliva, mentre la sua creatività - con la memoria che ritorna alle immagini della sua infanzia - lo conduce ad ideare un piatto che, quasi sicuramente, nel tempo, sarà oggetto di ulteriori rielaborazioni. Quello che Di Costanzo propone nel ristorante Il Mosaico è un percorso di “ascesi del gusto”, che comincia con i piatti della tradizione, per giungere all’evoluzione dei suoi straordinari sapori, partendo però da una certezza fondamentale, la qualità delle materie prime. 38

only of Ischia), able to give amazing ingredients that, if known and tested, allow you to create extraordinary dishes, some totally innovative, others defined as “re-interpretation of traditional dishes”. Someone called him brave, others a visionary man, others an artist. Each ingredient has been designed, tested, tasted, creating menu and dishes of intellect, for a few people, maybe. In time, Di Costanzo proposed a full menu of beans soup, has reinterpreted pasta and potatoes made famous by the refinement of raw materials and the use of twenty-two different types of pasta, his rice with peas is a delicious checkerboard of colors and flavours, his parmigiana might be called an “installation art”. His menu couldn’t come without the rabbit stewed in a tomato, wine and herb sauce , of course, his rabbit. The Ischian chef has his origins in mind. He tells, in fact, chatting in front of a “simple” plate of spaghetti with garlic and oil, because the ideas are born from the comparison between people, experiences and emotions. His kitchen still fascinates, Nino Di Costanzo defines it exciting, emotional and sensory. Emotions are always present when he is at work and in this way simple ingredients such as olive oil become special, while his creativity - with the memory that comes back to the images of his childhood - leads him to devise a dish that, almost surely, over time, will be subject to further rework. Di Costanzo for Il Mosaico restaurant proposes a path of “asceticism of taste” which begins with the traditional dishes, in order to reach the evolution of extraordinary flavours, starting from a fundamental certainty, however, the quality of raw materials.

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’isola d’Ischia è ricca di sorgenti ed emergenze termali che ne hanno caratterizzato la fama nel corso di diversi lustri. La tradizione delle cure termali risale agli antichi romani con il naturalista Plinio e il geografo Strambone, che raccontano dei benefici delle acque termali dell’isola. Il primo trattato medico è del Dr. Julio Jasolino, che nel 1588 scrisse “De rimedi naturali che sono nell’isola di Pithaecusa, oggi detta Ischia” con il quale dette fama universale al termalismo ischitano. Naturalmente questa è la tradizione di una modalità curativa, forse l’unica rimasta pressoché immutata da almeno venticinque secoli. Ma il termalismo è anche una dottrina con basi scientifiche, aggiornate negli anni da numerosi studiosi universitari. Per quanto riguarda il termalismo nell’isola d’Ischia, ricerche e relative pubblicazioni sono state effettuate dal Centro Studi Malcovati nel anni ‘50- ‘60 e proseguite negli ultimi anni dal Centro Studi Termali dell’Isola d’Ischia Julio Jasolino in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli e Roma. Oggi, le cure termali, a seguito dell’emanazione della legge di riordino del settore, avvenuta nell’ottobre del 2000, hanno avuto il riconoscimento di farmaco, per cui, alla stregua di un farmaco, hanno indicazioni terapeutiche ben precise, posologie mirate e controindicazioni. I cicli di cura comprendono,

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he island of Ischia is rich in thermal springs that have characterized its reputation over several decades. The spa tradition dates back to Roman age when the naturalist Pliny and Strabo, Greek geographer, told about the benefits of thermal waters of the island. The first medical treatise was written by Dr. Giulio Jasolino, who in 1588 wrote “De rimedi naturali che sono nell’isola di Pithaecusa, oggi detta Ischia” with which made famous the spas of Ischia. Of course this is the tradition of a healing mode, perhaps the only remaining virtually unchanged for at least twenty-five centuries. But the spa is also a scientific theory, updated through the years by many academics. As for as the spa on the island of Ischia, researches and related publications have been conducted by the Study Centre Malcovati in the ‘50s and ‘60s and continued in recent years by the Centro Studi Termali dell’Isola d’Ischia Giulio Jasolino in collaboration with the University of Naples and Rome. Nowadays, thermal treatments, following enactment of the law for the reorganization of the sector, in October of 2000, have obtained the approval of the drug, which, like a drug, have very specific therapeutic indications, dosage and contraindications. The cycles of treatment include, preferably, from twelve to fifteen applications. The National Health Service recognizes only one cycle of thermal treatment 41


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preferibilmente, dalle dodici alle quindici applicazioni. Il Servizio Sanitario Nazionale riconosce un solo ciclo di cura termale all’anno massimo di dodici applicazioni. Le patologie trattabili in ambito termale sono individuate da un Decreto Ministeriale e ogni stazione di cura ha i suoi specifici accreditamenti (convenzioni) con il Sistema Sanitario Nazionale. Le acque termali di Ischia Casamicciola Terme e Barano: Sorgenti di Acque salso-bicarbonatosolfato-alcaline, ipertermali; Ischia e Serrara Fontana (località S. Angelo): Sorgenti di Acque Salsobromoiodiche, salso-alcalina-terrose, ipertermali; Forio: Sorgenti di Acque Salso-solfatoalcaline, ipertermali; Lacco Ameno: Sorgenti di Acque Salso-solfatoalcalino-terrose, ipertermali; Le cure termali La fangobalneoterapia (crenoterapia), che riveste un ruolo di notevole rilevanza nel trattamento delle malattie articolari, è particolarmente diffusa in molti paesi europei dove viene utilizzata spesso in associazione alla terapia farmacologia. Numerose indagini cliniche e sperimentali hanno documentato l’efficacia della crenoterapia sia nel controllo del dolore articolare, sia nella riduzione del numero di episodi di riacutizzazione, ma soprattutto nella conservazione della funzionalità articolare, che può risultare fortemente compromessa dallo stato infiammatorio. La crenoterapia si presta quindi a un vasto campo di applicazioni ed è particolarmente 42

up to twelve applications per year. Treatable diseases at the spa are identified by a Ministerial Decree of care and each station has its own specific accreditations (agreements) with the National Health Service. The thermal waters of Ischia Casamicciola Terme e Barano: Sources of water rich in mineral salts, bicarbonate,sulphate, alkaline; Ischia and Serrara Fontana (S. Angelo): Sources of waters rich in minerals, saline-alkaline-earth metals, hyperthermal; Forio: Sources of salt-sulphate alkaline water, hyperthermal; Lacco Ameno: Sources of salt-sulphate alkaline-earth metals, hyperthermal water; The thermal treatments The mud-therapy (crenotherapy), which plays a role of considerable importance in the treatment of joint disease, is particularly common in many European countries where it is often used in combination with drug therapy. Numerous experimental and clinical investigations have documented the effectiveness of crenotherapy in the control of joint pain and in reducing the number of episodes of exacerbation, but especially in the preservation of joint function, which can be strongly affected by inflammation. Crenotherapy, therefore, lends itself to a wide range of applications and is particularly indicated for the treatment of certain diseases characterized by a weak inflammatory component, the absence of hyperalgesia and the lack of upgradeability. It is recommended in cases of primary and secondary osteoarthritis, post-traumatic and degenerative disease in other forms, Strade del vino Isola d’Ischia


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indicata nel trattamento di alcune malattie caratterizzate da una debole componente infiammatoria, dall’assenza di iperalgesia e dalla scarsa evolutività. Si consiglia in casi di osteoartrosi primaria e secondaria post-traumatica e in altre forme degenerative come discopatie, artrite reumatoide, osteoporosi, periartrite e nei casi di reumatismi extrarticolari come fibromiositi, fibrositi, borsiti, tendiniti, sindromi algoneurodistrofiche, lombalgie di origine reumatica. Le inalazioni e/o l’aerosol trovano largo impiego nel trattamento di numerose malattie otorinolaringoiatriche e dell’apparato respiratorio a patogenesi flogistica o allergica. Le dermopatie che si

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rheumatoid arthritis, osteoporosis and in cases of extra-articular rheumatism as fibromyositis, fibrositis, bursitis, tendonitis, algoneurodistrofiche syndromes, low back pain of rheumatic origin. The inhalation and / or aerosols are widely used in the treatment of many diseases of the respiratory and inflammatory or allergic pathogenesis. The skin diseases that use the beneficial effects of water treatments and mud baths thanks to the presence of sodium ions, chloride, potassium, calcium, sulfur and trace elements such as iron, manganese and magnesium, are substantially seborrhoeic such as psoriasis and hyperkeratotic. It is interesting to note that among the beneficial effects of

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avvalgono con più evidenzia degli effetti benefici della cura delle acque e dei fanghi termali grazie alla presenza nelle stesse di ioni sodio, cloro, potassio, calcio, dello zolfo e degli oligoelementi quali ferro, manganese e magnesio sono sostanzialmente quelle a sfondo seborroico come l’acne e quelle iperproliferative ed ipercheratosiche come la psoriasi. E’ interessante sottolineare che tra gli effetti benefici della crenoterapia vi è anche la riduzione del consumo di farmaci antinfiammatori non steroidei e quindi la riduzione dell’incidenza degli effetti collaterali legati alla somministrazione cronica di questi farmaci (insufficienza renale, emorragie gastrointestinali ecc.). I trattamenti termali determinano numerosi effetti positivi in diverse patologie, articolari e non, grazie a peculiari meccanismi d’azione che interferiscono con diversi sistemi o apparati quali quello cardiocircolatorio, ormonale, immunitario. Sufficientemente studiati appaiono gli effetti locali; essi riguardano i singoli tessuti con i quali il mezzo termale viene a contatto e sono state ben documentate le modificazioni locali e sistemiche connesse all’azione termica che avvia meccanismi termo-regolatori che si accompagnano a modificazioni cardiocircolatorie, della permeabilità vascolare, della sudorazione, dell’equilibrio-idroelettrico ed alla attivazione dell’asse ipofisi-surrene con conseguente rilascio di ormoni (cortisolo, catecolamine ecc.). Diversi studi clinici hanno documentato che nei pazienti sottoposti a cicli di fango-balneoterapia si osserva una notevole riduzione dei livelli sierici di IL-1 e di TNF. Tale effetto sembrerebbe essere 44

crenotherapy there is also a reduction in the consumption of non-steroidal anti-inflammatory drugs and thereby the reduction of the incidence of side effects related to chronic administration of these drugs (renal failure, gastrointestinal bleeding, etc..). Thermal treatments determine many positive effects in several diseases of the joint and not through specific mechanisms of action that interfere with other systems or devices such as cardiovascular, hormonal and immune. Under control the local effects appear, they relate to individual tissues with which the thermal means are in contact and the local and systemic changes related to thermic action that initiates thermoregulatory mechanisms have been well documented, linked to cardiovascular changes, vascular permeability,

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correlato alla durata del ciclo e all’entità della sintomatologia articolare. E’ stata inoltre dimostrata una inibizione della sintesi di PGE2 e di LTC4 nel liquido sinoviale di pazienti sottoposti a un ciclo di fango-balneoterapia associata a un aumento delle concentrazioni sieriche di IGF-1. In conclusione, diverse evidenze sperimentali indicano che il sistema citochine/ chemochine svolge un ruolo fondamentale nei processi di degradazione/formazione della cartilagine articolare, assicurando un equilibrio tra attività anaboliche e cataboliche dei condrociti. Le interazioni della crenoterapia su tale sistema consentono di ipotizzare uno specifico impiego della stessa nella terapia di patologie nelle quali si verifica una disregolazione del sistema. Le acque di Nitrodi e Olmitello (Barano d’Ischia) sono particolarmente efficaci nella cura topica per la cicatrizzazione di manifestazioni ulcerose e varici, nelle piaghe torpide ed in alcune dermatosi. Tutti gli ospiti, durante le cure, sono seguiti da personale medico altamente specializzato. A carico del Servizio Sanitario Nazionale è concesso un solo ciclo di cura termale nell’anno solare, anche se, in molti casi è consigliabile ripetere il ciclo una seconda volta nell’anno. Controindicazioni La cura termale in genere, trova controindicazione assoluta nei gravi malati di cuore, infartuati con modesta insufficienza cardiocircolatoria, negli ipertesi gravi, nei soggetti con grave deperimento fisico e in età avanzata. Altrettanto sconsigliata è per i soggetti affetti da grave insufficienza epatica o renale, nelle sindromi emorragiche, nelle malattie infettive. In soggetti con varici, stati prevaricosi, fragilità Wine ways of the island of Ischia

sweating, and hydro-balance to the activation of the hypophysis - axis releasing hormones increase (cortisol, catecholamines, etc..). Several clinical studies have documented that in patients undergoing mud bath therapy cycles there is a significant reduction in serum levels of IL-1 and TNF. This effect seems to be related to the duration of the cycle and the extent of joint symptoms. It has also been shown to inhibit the synthesis of PGE2 and LTC4 in the synovial fluid of patients undergoing a cycle of mud-balneotherapy associated with an increased serum concentrations of IGF-1. In conclusion, several lines of evidence indicate that the cytokines / chemokines system play a fundamental role in the processes of degradation / formation of articular cartilage, ensuring a balance between anabolic and catabolic activities of chondrocytes. The interactions of crenotherapy of this system may identify a specific use of it in the treatment of diseases in which there is a dysregulation of the system. The waters of Nitrodi and Olmitello (Forio d’Ischia) are particularly effective in treating topical ulcers in the healing of varicose veins and in torpid sores and in some dermatoses. All guests, during treatment, will be comfortable with highly specialized medical staff. In collaboration with the National Health Service, it is allowed just one cycle of thermal treatments every year, although in many cases it is advisable to repeat the cycle a second time a year. Contraindications The thermal treatment in general, is an absolute contraindication in patients with severe heart failure with mild cardiovascular heart attack, in people with severe hypertension and severe physical deterioration and well on in years. Equally it is 45


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del sistema capillare, è possibile effettuare le cure termali sotto stretto controllo medico. In generale, non è possibile effettuare le cure termali in fase acuta e dolorosa dell’apparato scheletrico; nei pazienti che presentano manifestazioni acute del reumatismo primario o in quello secondario a tumori e/o infezioni. Inoltre è sconsigliata alle donne in stato di gravidanza e durante la fase mestruale. Fangoterapia Il fango curativo è costituito da una componente solida di argilla naturale maturata in acqua termale e una liquida costituita specificamente dall’acqua termale. La sostanza solida usata a Ischia è prevalentemente un fango vulcanico. Il fango naturale terapeutico dell’Isola d’Ischia è argilla che viene messa a macerare per lungo tempo nell’acqua termale. Tutte le sedute di fangoterapia si compongono di tre momenti fondamentali: il fango, il bagno in acqua termale, la reazione sudorale; può seguire il massaggio ad azione tonificante sul sistema muscolare e nervoso. Il fango viene applicato sulle zone indicate dal responsabile sanitario dello stabilimento termale, con uno spessore di circa 10 cm. per circa venti minuti, segue doccia di pulizia o bagno e riposo di quindici minuti. Docce La doccia termale è formata dal getto a caduta di acqua termale sulla pelle a temperatura e pressione regolabili. Va praticata da sola o unita agli altri tipi di cure termali. La doccia a caduta esercita un lieve massaggio sulla pelle, mentre quelle a getto, se praticata al paziente immerso nella vasca piena d’acqua, è detta anche doccia subacquea. Inalazioni e/o aereosol La terapia inalatoria si effettua con 46

not recommended for patients with chronic kidney failure, hemorrhagic syndromes and infectious diseases. In patients with varicose veins, fragility of the capillary system, it is possible to perform thermal treatments under strict medical supervision. In general, one cannot make the spa treatment in acute phase of the skeletal system, in patients with acute manifestations of the primary or secondary rheumatism, cancer and / or infection. It is also not recommended for pregnant women and during the menstrual phase. Mud Therapy The curative mud is composed of a solid component of natural clay ripened in thermal water and a liquid formed specifically from the thermal water. The solid substance is mainly used in Ischia volcanic mud. The natural therapeutic mud of the island of Ischia is clay that is put to soak in the spa for a long time. All mud therapy sessions consist of three key moments: the mud, bathing in thermal water and the sweating, to be followed by the massage to tone the muscles and nervous system. The mud is applied to areas designated by the head of the health spa, with a thickness of about 10 cm. for about twenty minutes, following cleansing shower or bath and rest for fifteen minutes. Showers The shower is formed by jet thermal water on the skin at a regular temperature and pressure. It should be practiced alone or combined with other types of spa treatments. The shower has a slight massage on the skin, while the jet, if spread to the patient immersed in the tub full of water, is also called ‘underwater shower’. Inhalation and / or aerosol Inhalation therapy is performed with thermal waters, using special Strade del vino Isola d’Ischia


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acque termali, mediante speciali apparecchiature che emettono particelle nebulizzate di acqua minerale, ponendole direttamente a contatto delle mucose interessate. Trova largo impiego nel trattamento di affezioni delle vie respiratorie di natura flogistica o allergica, nelle riniti vasomotorie, nelle riniti croniche, nelle faringotonsilliti croniche, nelle laringiti croniche, nelle tracheobronchiti catarrali croniche, nelle bronchiti croniche semplici e accompagnate a componente ostruttiva, nelle patologie allergiche dei distretti laringo-tracheo-bronchiali). Antroterapia L’antroterapia si effettua con saune o “bagni turchi” creati direttamente

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equipment that emit fine mist spray of mineral water, placing them in direct contact with mucous membranes involved. It is widely used in the treatment of respiratory problems of allergic or inflammatory nature, in vasomotor rhinitis-allergic, chronic, catarrhal-chronic pharyngitis, recurring tonsillitis, corditis (in the various forms) pharyngo/larygitis, chronics and allergic sinusitis, rhinosinutis, recurring chronic sinutis, rhino/sinus/ bronchial/syndromes etc. Antrotherapy The antrotherapy is done with saunas or “Turkish baths” created directly from nature. The reaction time to the treatment is different depending on the nature and characteristics of the cave. Biological effects cause intense

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dalla natura. Il tempo di reazione alla cura è differente a seconda della natura e delle peculiarità della grotta. Gli effetti biologici sono una intensa sudorazione (che aiuta il sistema del ricambio) e un aumento della temperatura corporea che favorisce, attraverso l’apparato cardiocircolatorio e respiratorio, lo scambio di materiale energetico con smaltimento di tossine a livello cellulare. Balneoterapia La balneoterapia consiste nell’immersione, completa o parziale, del corpo in una vasca individuale contenente acqua minerale. Principi generali per la pratica della balneoterapia sono: la temperatura dell’acqua intorno ai 38 gradi centigradi e la durata del bagno dai dieci ai venti minuti a seconda della prescrizione medica. Il ciclo di cura prevede preferibilmente dodici bagni al ritmo di uno al giorno; nell’arco di un anno il ciclo di cura può essere ripetuto più volte. Al termine del bagno segue la cosiddetta “reazione” per la durata di circa venti minuti. E’ consigliabile praticare le cure al mattino e a digiuno. Fisioterapia Il legame tra fisioterapia e termalismo è sempre stato stretto fin dall’antichità. Negli stabilimenti termali di Ischia, centri di fisioterapia, spesso, associati alle terme, formano una unità completa per la terapia del paziente, in quanto le limitazioni funzionali delle articolazioni e le contratture muscolari, possono essere trattate, da fisioterapisti e massaggiatori, dopo il trattamento termale, riducendo i tempi di recupero. Noti sono anche gli effetti dei percorsi alternati in acqua calda e in acqua fredda (Metodo Kneipp) terapie specifiche per le insufficienze venose, al momento, non praticabili 48

sweating (which helps the system’s parts) and an increase in body temperature that promotes, through the cardiovascular and respiratory systems, the exchange of energetic material with disposal of toxins at cellular level. Balneotherapy The balneotherapy consists of an immersion, complete or partial, of the body in a bath containing mineral water. General principles for the practice of hydrotherapy are: the water temperature around 38 degrees centigrade and the duration of the bath from ten to twenty minutes depending on the prescription. The course of treatment involves twelve bathrooms preferably one per day, within the space of a year the cycle can be repeated several times. At the end of the bath follows the so-called “reaction” for a period of about

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a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Esteto-terapia termali Le cure eudermiche effettuate sotto attenta sorveglianza medica consentono di riacquistare elasticità e freschezza della pelle, combattono il rilassamento dei muscoli del viso e del corpo. Il fango maturo estrinseca la sua potenzialità cosmetica sia come mezzo di reidratazione della cute, attraverso interazioni dell’acqua e dei altri componenti del fango stesso con sostanze cutanee attive, sia come sistema veicolante di molecole farmacologiche efficaci presenti nel fango che potrebbero attivare anche sistemi chimici cutanei. Le cure sono spesso associate a consigli per una corretta e sana alimentazione ed una adeguata attività fisica. Parchi termali Il modo migliore per coniugare le cure termali con un piacevole soggiorno è passare alcune ore in uno degli innumerevoli parchi termali presenti sul territorio dell’isola d’Ischia. Qui, immersi in una rilassante atmosfera e circondati da una rigogliosa vegetazione in perfetto stile mediterraneo (a volte anche con esemplari di alberi unici al mondo), è possibile bagnarsi nelle piscine di acqua termale (di diverse temperature), in quelle di acqua salata, o affrontare con vigorose bracciate le onde di un mare azzurrissimo. Ci deve essere un motivo se da sempre l’uomo ha trovato benefici nell’uso delle acque termali e se le più antiche cure conosciute, specie contro i reumatismi e le affezioni delle vie respiratorie, sono le Thermæ. Pertanto se veramente ci vogliamo bene, e ci fa bene, dobbiamo dedicare il giusto tempo alle cure nelle Thermæ. Wine ways of the island of Ischia

twenty minutes. It is advisable to carry out the treatment in the morning and on an empty stomach. Physiotherapy The link between physiotherapy and hydrotherapy has always been close since ancient times. In the spas of Ischia, physical therapy centers, often associated with spas, form a complete unit for patient care, as functional limitations and muscle contractures of the joints, can be treated by physiotherapists and masseurs, after treatment spa, reducing the recovery time. Known are the effects of alternative paths in hot and cold water (Kneipp Method) specific therapies for venous insufficiency, at present, no viable against the National Health Service. Aesthete-therapy spa The eudermic treatments under careful medical supervision allow to regain elasticity and freshness of the skin, fighting the relaxation of the muscles of the face and body. The mature mud expresses its cosmetic potential as a skin rehydration through the interactions of water and other components of the mud with the same active substances, skin, but also as a carrier system for drug molecules present in the mud, which could also activate chemical skin systems. The treatments are often associated with tips for a proper and healthy diet and adequate physical activity. Thermal Parks The best way to combine spa treatments with a pleasant stay is to spend a few hours in one of the many thermal parks in the area of the island of Ischia. Here, immersed in a relaxing atmosphere and surrounded by lush vegetation in Mediterranean-style (sometimes with unique specimen of trees in the world), one can bathe in pools of thermal (of different temperatures) and salt water or deal 49


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Niente mordi e fuggi, niente cure fatte quando ci pare, ma un tempo e uno spazio giusto da dedicare alla nostra salute e al nostro benessere, secondo le prescrizioni e la dovuta assistenza medica. Questo e specialmente questo è Thermæ. Quando la buona Sanità L’ASL Napoli 2 ha siglato un accordo con l’Associazione Termalisti dell’isola d’Ischia, impegnandosi attraverso la struttura del Presidio Ospedaliero Anna Rizzoli - a predisporre dei “Pacchetti Salute” che le aziende termali mettono a supporto e integrazione della propria offerta. I pacchetti sono mirati ad attuare: • Il monitoraggio cardiologico • Il monitoraggio respiratorio • Il monitoraggio ortopedicoreumatologico • Il monitoraggio per osteoporosi • Il monitoraggio vascolare. Diventa offerta turistica Oltre ai “Pacchetti Salute”, l’Ospedale assicura una serie di servizi inerenti gli indirizzi terapeutici specialistici sinergici e/o complementari alla terapia termale e stila programmi riabilitativi per i pazienti che presentano particolari esigenze. In questo modo, le competenze e le strutture qualificate dell’Azienda Sanitaria sono messe a disposizione di quanti hanno particolari esigenze di salute o desiderano finalizzare le cure termali alla risoluzione di specifiche patologie. Il medico e la nuova ricetta unificata: come compilarla La compilazione della nuove ricette mediche è sottoposta alla normativa prevista dall’art. 50 del D.L. 30 sett. 2003 n. 269 convertito con modificazioni dalla legge 326 del 24/11/2003 (Decreto del ministero dell’economia e delle Finanze, adottato di concerto con il Ministero 50

with the waves of a blue sea. There must be a reason why man has always been found benefits in the use of thermal waters and the oldest known treatments, especially for rheumatism and respiratory problems, are Thermae. So if we really want to feel better, it is good for us to spare time to treatment in Thermae. No hit and run, no cures done whenever we want, but a good time and space to devote to our health and our well-being, according to the requirements and the proper medical care. These are Thermae. When the good health The ASL Napoli 2 has signed an agreement with the Association spa on the island of Ischia, engaging through the structure of the Anna Rizzoli Hospital - to prepare “Health Packages” that companies make to support and integration their own offer. The packages are designed to implement: • The cardiac monitoring • The respiratory monitoring • The orthopedic-rheumatology monitoring • The monitoring of osteoporosis • The vessel monitoring. Become a tourist offer In addition to “Health Packages”, the Hospital provides a range of specialist treatment services related to synergetic addresses and / or complementary to the spa therapy and draws up rehabilitation programs for patients who have special needs. In this way, the expertise and qualified facilities health authority shall be made available to those who have special health needs or would like to finalize the resolution of specific cures to diseases. Strade del vino Isola d’Ischia


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della Salute; disciplinare tecnico comma da 1 a 9) che stabilisce gli elementi indispensabili che il medico deve inserire per la corretta compilazione della ricetta, anche per le cure termali, pena l’invalidità della prescrizione: 1 Generalità e indirizzo dell’assistito 2 Codice fiscale dell’assistito 3 Sigla provincia e codice ASL di competenza dell’assistito (tranne in caso di coincidenza della ASL di competenza dell’assistito con quella in cui opera il soggetto proscrittore) 4 Eventuale codice di esenzione, sia per patologia che per reddito (qualora l’assistito abbia diritto all’esenzione per invalidità, patologia cronica, malattia rara e per età o disoccupazione il cui reddito familiare, non individuale, non supera i limiti di legge, il medico deve riportare obbligatoriamente il codice corrispondente alla tipologia di esenzione riconosciuta e rilasciata solo ed esclusivamente dalla ASL di appartenenza dell’assistito su apposito tesserino personale; la biffatura della casella N non da diritto a nessuna esenzione) 5 Tipologia della prescrizione (va biffata una delle caselle S, H ecc.) 6 Numero totale delle prestazioni da effettuare (compilare, allineando a sinistra delle caselle il numero; es. 24 per un ciclo di inalazioni e aereosol, 24 per un ciclo di dodici fanghi + dodici bagni, 12 per un ciclo di solo bagni) 7 Data di compilazione della ricetta 8 Timbro e firma del medico proscrittore 9 Nell’apposito spazio oltre alla prescrizione va apposta obbligatoriamente anche la diagnosi 10 La ricetta può essere compilata con sistemi informatici o a mano. Non è consentita la compilazione mista. Wine ways of the island of Ischia

The doctor and the new unified recipe: how to compile The compilation of new prescriptions is subject to the rules laid down in Article. 50 of D.L. 30 Sept. 2003 n. 269 with amendments by Law 326 of 11.24.2003 (Decree of the Ministry of Economy and Finance, adopted in consultation with the Ministry of Health, technical specification paragraph 1 to 9) establishing the essential elements that physicians should insert the correct compilation of the recipe, even for thermal treatments, under penalty of invalidity of the prescription: 1 Personal details and address of the patient 2 Tax Code of the patient 3 Initials province and responsibility of the patient (except in case of coincidence of the responsibility of NHS with which the patient works 4 Possible exemption code, both for disease and for income (if the client is entitled to exemption for disability, chronic disease, a rare disease and age or unemployment whose family income, not individual, does not exceed the limits of the law, the doctor must transfer imperatively the code corresponding to the type of exemption granted and issued solely by the NHS membership of the client on the appropriate personnel card and stake off the box N, not entitling to any exemption) 5 Type of prescription (must be staked off the boxes S, H, etc..) 6 Total number of services to be performed (compile, lining up the boxes to the left of the number, eg. 24 for a series of inhalations and aerosols, 24 for a cycle of twelve mud treatments+ twelve mud baths, 12 for a series of baths only) 7 Date of recipe compilation 8 Stamp and signature of the doctor 9 In the appropriate space in addition to the prescription must also be added the diagnosis 10 The recipe can be completed by computer or by hand. It is not allowed the mixed compilation.

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Dal sottosuolo un caldo tepore

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Patologie trattabili in ambito di cure termali e relativo ciclo di cura consigliato, riconosciute dal servizio sanitario nazionale Patologie: Rinite vasomotoria; allergica, cronica, catarrale; faringite cronica; laringite cronica; tonsillite recidivante; cordite (nei vari tipi); faringo/laringite; sinusite cronica, allergica; rinosinusite; sinusiti croniche recidivanti; sindromi rino/ sinuoso/ bronchiali; ecc. Cura: Cure inalatorie (24 cure in 12 sedute) Patologie: Osteoartrosi; artrosi diffuse; cervico artrosi; lomboartrosi; artrosi degli arti; esiti di interventi per ernia discale; cervicalgie di origine reumatica; periartriti scapolo-omerale (escluso le forme acute); artrite reumatoide in fase di quiescenza; artrosi, poliartrosi, osteosrtosi (con osteoartrosi o diffusa o localizzata); spondiloartosi; ecc. Cura: Fangoterapia con o senza bagni (12 fanghi con o senza 12 bagni in 12 sedute) Patologie: Reumatismi extrarticolari; fibrosi di origine reumatica; tendiniti di origine reumatica; lombalgie di origine reumatica; fibrosità; fobromiositi; psoriasi in fase di quiescenza (escluso le forme pustolosa ed eritrodermica); eczema costituzionale; eczema da contatto; dermatiti su base allergica; acne; dermatite seborroica; ecc. Cura: Balneoterapia (12 bagni) Il Servizio Sanitario Nazionale prevede la fruizione di un solo ciclo di cura termale all’anno. Possono usufruire di un secondo ciclo di cura solo: gli invalidi di guerra, del lavoro, gli invalidi per causa di servizio, gli invalidi civili al 100% di invalidità, con o senza indennità di accompagnamento, gli invalidi civili con riduzione della capacità lavorativa di 2/3 terzi - dal 67% al 99% di invalidità.

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Treatable diseases in the field of spa and its recommended course of treatment Disorders: Vasomotor rhinitis-allergic, chronic, catarrhal-chronic pharyngitis, recurring tonsillitis, corditis (in the various forms) pharyngo/larygitis, chronics and allergic sinusitis, rhinosinutis, recurring chronic sinutis, rhino/sinus/bronchial/syndromes etc. Full course of treatment: Inhalation treatments (24 treatments in 12 sessions) Disorders: Osteoarthrosis, widespread arthrosis, cervical arthrosis, lumboarthrosis, arthrosis of the limbes, post operation interventions for herniated disc, cervical pain of the rheumatic origin, scapular-humeral pariarthritis (exluding the acute forms), rheumatoid arthritis in quiescence phase. arthrosis, polyarthrosis, osteoarthrosis (with widespread or localized osteoarthrosis), spondylarthrosis ; etc. Full course of treatment: Mud therapy with or without bathrooms (12 with or without 12 mud baths in 12 sessions) Disorders: Extra-articular rheumatism, fibrosis of rheumatic origin, tendonitis of rheumatics origin, lumbar pain of rheumatic origin, fibrosity, fibromiositis, psoriasis in quiescence phase (exluding the postular and keratasic forms), constitutional eczema, contact eczema, allergic based dermatititis, acne, seborrheic dermatitis, etc. Full course of treatment: Balneotherapy (12 baths) National Health Service allows just one cycle of thermal treatments every year. Only the Invalids of war, the great disabled workers, disabled because of service (Army, Police, Police etc..), 100% disabled person with or without the attendance allowance, disabled civilians with reduced work capacity of 2 / 3 thirds - from 67% to 99% of disability are eligible for a second course of treatment, under the conditions of the law.

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Il cinema ed il vino Ischia, cinema and wine

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l rapporto profondo che lega Ischia e il vino trova spazio anche nella lunga storia cinematografica dell’isola verde, fatta di film, fiction e personaggi indimenticabili. Tante, infatti, le opere e le personalità di spicco della settima arte che – soprattutto negli anni d’oro ischitani, quelli di De Sica e Angelo Rizzoli - omaggiano le eccellenze enologiche isolane. Tra queste un posto d’onore è riservato a Luchino Visconti, intenditore di vino ischitano e grande amico della famiglia d’Ambra, come dimostrano le venticinque bottiglie di Biancolella regalategli da Mario D’Ambra in occasione dell’inaugurazione della Colombaia, suggestiva dimora ischitana del regista de “Il Gattopardo”. Un rapporto i cui bordi si fanno ancora più definiti se si considerano le tante foto che vedono Visconti sorseggiare sui set proprio il Biancolella. L’etichetta nasce proprio grazie alla collaborazione del cineasta milanese, che ha modificato, rendendolo più sobrio, il disegno del pittore ischitano Aniellantonio Mascolo. Se tra gli anni ‘50 e ‘70 sono tanti i personaggi di spicco del cinema che seguono l’esempio di Visconti (estimatori del vino ischitano sono Peppino De Filippo, Liz Taylor, Richard Burton), ancora oggi raccogliamo orgogliosi importanti testimonianze. Come quella di Bud Spencer, che in occasione della fiction tv “I Delitti del Cuoco” ha apprezzato i vini dei contadini isolani. Wine ways of the island of Ischia

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he deep relationship that links Ischia and wine is a long story tied also to the great movie story made of film, drama and unforgettable characters. In fact, so many works and personalities of the seventh art that - especially in the golden years of Ischia, the time of De Sica and Angelo Rizzoli - render homage to the island’s wine-making excellence. Among these, a place of honor is reserved to Luchino Visconti, Ischia wine connoisseur and great friend of the D’Ambra family, as demonstrated by the twenty-five bottles of Biancolella by courtesy of Mario D’Ambra on the occasion of Colombaia inauguration , charming Ischia residence of the director of “The Leopard”. A deep relationship if we consider the many photos representing Visconti just sips Biancolella on the sets. The label was founded thanks to the collaboration of the Milanese filmmaker, who has changed, making it more simple, the design of the Ischian painter Aniellantonio Mascolo. If between the 50s and 70s there have been so many prominent figures who follow the example of the Visconti’s production (Ischia wine connoisseurs such as Peppino De Filippo, Liz Taylor, Richard Burton), still nowadays we collect important evidence, such as that one of Bud Spencer, who, on the occasion of the TV fiction “I Delitti del Cuoco”, has enjoyed the wines of the island’s farmers. 55


Il cinema ed il vino

Ischia, cinema and wine

I FILM - Il vino isolano - fatto in casa o con tutti i crismi delle medie/ grandi produzioni - è protagonista anche di tante opere cinematografiche che hanno utilizzato gli spazi ischitani come location. Tra queste, una delle più recenti è “Il Paradiso all’improvviso”, film diretto da Leonardo Pieraccioni, che vede la partecipazione di Alessandro Haber e Rocco Papaleo. L’opera, un grande omaggio alle eccellenze paesaggistiche e culturali dell’isola, celebra anche il vino d’Ischia. Coinvolto nella ‘Ndrezzata, il protagonista del film, Lorenzo, prende una brutta botta in testa e, in preda ai dolori, accetta il boccale stracolmo di vino offertogli da un contadino, che esclama “Bevi, bevi! Che si scordano i dolori e si accendono i pensieri più belli”. Dimostrazione, questa, della centralità del vino “casereccio” nella vita di tutti i giorni e nella cultura legata al territorio. Per quanto l’opera del regista e comico toscano sia significativa, l’emblema del connubio tra vino ischitano e cinema si ritrova in “Cosa è successo tra tuo padre e mia madre” (conosciuto anche come “Avanti!”), commedia brillante del 1972 diretta dal padre del noir Billy Wilder. Girato quasi interamente sull’isola verde, il film è arricchito da una scena memorabile: quando i due protagonisti, Jack Lemmon e Juliet Mills, ordinano da mangiare in un lussuoso albergo, il cameriere consiglia loro un Biancolella del 1971 (lo stesso vino che prendevano i genitori dei due). Una scena, questa, che ricorda la grande amicizia di Wilder con la famiglia D’Ambra, ma che soprattutto mostra una versione ante-litteram del Product Placement (lo strumento attraverso il quale ora si posiziona un marchio all’interno delle scene di un film): a differenza di quanto succede nella maggior parte della produzione cinematografica italiana degli anni ’70, in cui padroneggia la pubblicità occulta, qui il prodotto entra nella sceneggiatura ed è palesato come accade oggi dopo la legge Urbani del 2004. 56

MOVIES - The island wine homemade or in strict accordance with the rules of medium / large-scale production - is also the protagonist of many movies that have used island areas as set-location. Among these, one of the most recent is “Il Paradiso all’improvviso”, directed by Leonardo Pieraccioni with the participation of Alessandro Haber and Rocco Papaleo. The work, a great tribute to the cultural and landscape excellence of the island, also celebrates the local wine. Involved in ‘Ndrezzata, the protagonist, Lorenzo, takes a nasty knock on the head and, in panic stricken, accepts the overflowing pint of wine offered by a peasant, who exclaims, “Drink, drink! Forget the pain and turn on the most beautiful thoughts”. Demonstrating the centrality of ‘homemade’ wine in everyday life and culture linked to the territory. However much of the filmmaker and Tuscan comedian’s work is significant, the emblem of the marriage between Ischia wine and cinema can be found in “Cosa è successo tra tuo padre e mia madre” (also known as “Avanti!”), a film noir directed by Billy Wilder. Shot almost entirely on the green island, the movie is enhanced by a memorable scene: the two protagonists, Jack Lemmon and Juliet Mills, ordering food at a luxurious hotel, the waiter recommended them Biancolella of 1971 (the same wine chosen by their parents). A scene, this, that recalls the great friendship with the D’Ambra family, but above all it shows an ante-litteram version of the Product Placement (a form of advertisement, where branded goods or services are placed in a context usually devoid of ads, such as movies, music and videos): unlike what happens in most of the Italian cinema of the 1970s, in which the hidden advertising masters, the product takes part in the scene and it is revealed nowadays under the Urbani Act of 2004. Strade del vino Isola d’Ischia


Il cinema ed il vino

Ischia, cinema and wine

«Il cinema – afferma Michelangelo Messina direttore dell’Ischia Film Festival, kermesse che premia i film che hanno saputo valorizzare location italiane e internazionali, promuovendone indirettamente le loro peculiarità – ha rappresentato per l’isola una grandissima opportunità di promozione e la capacità di raccontare il territorio, l’enogastronomia, la cultura e l’arte. Grazie all’interessamento di produzioni americane, simboli come il Castello Aragonese e la Chiesa del Soccorso hanno trovato negli anni grande spazio in opere cinematografiche spesso di portata internazionale, interesse che attrae ancora oggi registi e attori da tutto il mondo, come dimostrano le decine di produzioni che negli ultimi anni hanno scelto l’isola come luogo delle riprese».

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«The cinema - Michelangelo Messina says - was a great promotion opportunities on the island for its territorial, gastronomic, cultural and artistic activities. Thanks to the interest of American productions, symbols such as the Aragonese Castle and the Church of Soccorso over the years have been represented in films on international scale. Even today - the art director continues - Ischia attracts filmmakers and actors from all over the world: as evidenced by dozens of productions, which in recent years have chosen the island as filming location».

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asta possedere un giardino e una biblioteca per conoscere la felicità completa”. Un saggio l’ ha detto e forse sentito direttamente. Ma che cosa si deve intendere con l’ espressione “felicità completa”? La massima non precisa questo significato perché il suo contenuto è soggettivo… il giardino e la biblioteca diventano un insieme che non può essere diviso: l’ uno è complementare all’ altro… entrambi sono egualmente insostituibili nella loro funzione. Il giardino e la biblioteca costituiscono un’ esigenza unica per coloro che desiderano, almeno, un po’ di fede, ma soprattutto sono in grado di trovarne i presupposti... Ogni giardino, il più semplice come il più lussureggiante, è così vasto, più vasto della sua stessa estensione, e accanto agli esempi di vita che ci offre, agli spettacoli rinnovellati di anno in anno, si vive un’esistenza solida e corroborante. Bellezza, grandezza, fedeltà del giardino! Quanto dobbiamo ad esso delle nostre estasi e della nostra bontà!». Sono queste le considerazioni del giornalista e storico ischitano Raffaele Castagna pubblicate nella “ Rassegna d’ Ischia” del 2008 dal titolo “Un giardino e una biblioteca per la felicità completa!”. Sicuramente appropriate se si visitano i due più importanti giardini dell’ isola d’ Ischia: quelli della Mortella di William e Susana Walton, che hanno strappato alla roccia di Zaro, sempre a Forio, due ettari di terreno per Wine ways of the island of Ischia

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uffice it to have a garden and a library to be fully happy”. A wise man said and maybe heard directly. But what does the expression “fully happy” means? The saying does not specify the meaning because its content is subjective ... the garden and the library become a whole that cannot be divided: complementary each other... both are equally irreplaceable in their function. The garden and the library are a unique need for those who wish, at least, a bit of faith, but most of all are able to find the conditions ... Every garden, both simple and luxurious, is so vast, the larger for extension and in addition to the examples of life that offers us like new look shows year to year, the life becomes strong and invigorating. Beauty, grandeur, fidelity in the garden! «How ecstasy and goodness it has given to us!». These are the considerations of Raffaele Castagna, journalist and historian, published in the “ Rassegna d’ Ischia” in 2008 entitled “Un giardino e una biblioteca per la felicità completa!” (A Garden and a library full of happiness). The historian’s report is appropriate if one visits the two most important gardens of the island: La Mortella, property of William and Susana Walton, who have pick up from the rock of Zaro, always in Forio, two acres of land to collect plants from all over the world and those ones present in Ravino Gardens,

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Un giardino in mezzo al mare

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raccogliere le piante da ogni parte del mondo e quelli Ravino, del capitano Giuseppe D’ Ambra, che ha portato in un angolo di Forio dai suoi giri intorno al mondo le piante succulente. Sono due luoghi dell’ anima, prima ancora della mente. Da vedere. Da amare. I Giardini de La Mortella Ogni volta che si varca l’ingresso dei Giardini La Mortella sembra di essere nel libro “Il Giardino Segreto” di Frances Hodgson Burnett. Sarà perché oltre la soglia dell’imponente entrata, ricoperta da rampicanti, non ci si aspetterebbe di trovare uno spazio sconfinato di verde e fiori, sarà perché si ha l’impressione, appena dentro, di essere in un luogo lontano, grazie alle piante rigogliose, che riempiono e colorano ogni scorcio, provenienti da paesi e latitudini differenti. Felci arboree del continente Australe, Protee e Aloe del Sudafrica, Yucche e Agavi del Messico, Magnolie, Bauhinie, Palme, Cicadacee sono una continua scoperta, un viaggio attorno al mondo, che richiama i luoghi più lontani ed esotici. Invece siamo a Zaro, nel comune di Forio, a pochi passi dalla Spiaggia di San Francesco, a La Mortella, eletto nel 2004 “Giardino più bello d’Italia”. Il lavoro di Lady Walton, ideatrice del parco, infatti, è ben noto agli appassionati del mondo dei giardini e della botanica (famosa fu la visita del principe Carlo d’Inghilterra), al punto che un ibrido di orchidea nuovo ha ricevuto il suo nome: la Miltassia Lady Susana Walton. La nascita di questo luogo incantato, che si estende per quasi due ettari e prende il nome dal “mirto divino” o Myrtus communis, è dovuto solo all’amore, quello tra l’argentina Susana Valeria Rosa Maria Gil Passo e il famoso compositore inglese Sir William Walton, che ne fecero il loro nido fiorito. 60

property of Captain Giuseppe D’ Ambra, who has brought in a corner of Forio, from all over the world, succulent plants. They are two places of the soul, even before the mind. To see. To love. Giardini La Mortella Every time one enters the Giardini Mortella, it seems to ‘visit’ the book “The Secret Garden” by Frances Hodgson Burnett. Is it because over the threshold of the imposing entrance, covered by climbing plants, one would not expect to find a limitless space of greenery and flowers, it will be because we have the impression, just inside, to be in a place far, thanks to thriving plants , and color that fill every corner, from different countries and different latitudes. Tree-ferns from Australia, Protee and Aloe from South Africa, Yuccas and Agave from Mexico, Magnolia, Bauhinie, Palms, Cicadacee, are a continuous discovery, a trip around the world, evoking far and exotic places. Instead we are in Zaro, in the city of Forio, just a short walk from the beach of San Francesco. La Mortella was elected in 2004 by Grandi Giardini Italiani, ‘The most beautiful garden in Italy’. The work by Lady Walton, founder of the park, in fact, is known by garden lovers everywhere, (famous was the visit of Prince Charles), so that a new hybrid orchid bears her name: the Miltassia Lady Susana Walton. The birth of this enchanting garden, stretches on two hectares, called ‘divine myrtle’ or Myrtus communis, is dedicated to love, that one between the Argentinean Susana Valeria Rosa Maria Gil Passo and the famous British composer Sir William Walton, who made their nest in bloom just there. Strade del vino Isola d’Ischia


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L’itinerario de La Mortella, aperto ai visitatori dal 1992 e reso più agevole da una mappa che indica i luoghi di interesse e le piante principali, parte da valle. Nel giardino disegnato da Russell Page, uno dei più grandi paesaggisti del ‘900, e attraversato da un rivolo d’acqua con diverse fontane, come quella bassa a otto lati (un ottagono al centro di una terrazza anch’essa ottagonale), disegnata e realizzata come regalo per l’ottantesimo compleanno di Sir William. A circondarla Magnolie, la grande Chorisia speciosa e parte della collezione di Cycadaceae. Il percorso continua. Il cinguettio degli uccelli, lo scrosciare dell’ acqua sono la colonna sonora ideale per passeggiare all’ombra di molti esemplari di alberi scelti per la forma

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The itinerary of La Mortella, open since 1992, is easy showing the places of interest and the main plants starting from the valley. This part of the garden was designed by Russell Page, one of the most famous landscape painter in the 1900s. It is formed by a thin rivulet of water with several fountains such as that one octagonal ( in the middle of a terrace also octagonal), designed and made as a gift for the eightieth birthday of Sir William. It is surrounded by Magnolia, chorisia and Cycadaceae. The chirping birds and the babbling of water are the perfect soundtrack for walking in the shadow of many examples of trees selected according to shape and color of their foliage, such as the large Liriodendron

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e il colore del loro fogliame, come le grandi Liriodendron tulipifere, alte circa venti metri, che producono fiori gialli simili a tulipani, ospitando sui loro tronchi cestini in cui vivono piante epifite: orchidee, Tillandsie, felci ed altre bromeliacee. Ai piedi di casa Walton, la fontana principale ricavata attorno alle imponenti rocce vulcaniche, avvolta da felci arboree e dal Geranium maderense, mentre sul lato più caldo spicca una collezione di palme Brahea, Yucca, Agavi e piante succulente, amanti dell’esposizione più assolata ed asciutta. D’obbligo la sosta alla deliziosa terrazza del bar che fa capolino sulla natura rigogliosa, per regalarsi un piacevole momento di relax in compagnia di un tazza di selezionatissimi tè inglesi e una squisita fetta di torta. La passeggiata continua in salita verso il giardino superiore, o Collina, disegnato e sviluppato da Lady Walton a partire dal 1983, anno della scomparsa del maestro. Un percorso terrazzato con muri a secco, soleggiato e ricco di belvedere, con una vegetazione mediterranea, anche se non mancano angoli esuberanti e fioriture prolungate. In una posizione che domina non solo il giardino, ma tutta la baia di Forio, si trova la Roccia di William, che custodisce le ceneri del maestro, una piramide naturale di pietra, un tempo masso di confine, che Sir Walton dichiarò essere la “sua pietra” il giorno in cui la proprietà fu acquistata. Poco lontano l’imponente Tempio del Sole, diviso in tre grandi ambienti ricavati da un’antica cisterna di acqua piovana per l’irrigazione riconvertita, con le pareti illuminate dai raggi di sole che filtrano dalle aperture nel soffitto e i bassorilievi di ispirazione mitologica, opera di Simon Verity, che illustrano l’affinità di Apollo, il Dio 62

tulipifere, about twenty feet high, producing flowers like yellow tulips. They host on their trunks baskets in which live epiphytic plants: orchids, Tillandsia, bromeliads and other ferns. At the foot of Walton House there is the main fountain, carved around towering volcanic rock, surrounded by tree ferns and the Madeiran Geranium, while on the warmer side stands a collection of Brahea palm, Yucca, Agave and succulent plants that love to stay dry and sunny. A must stop at the delicious terrace to enjoy a pleasant relaxing moment with a good tea cup and slice of cake! The walk continues toward the hill garden, drawn and created by Lady Walton since 1983, when Sir William Walton passed away. A terraced way with dry walls and sunny views with a Mediterranean greenery rich in flowery and

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della Musica e della Poesia, con altre arti e scienze, come la medicina, la danza, la crescita della flora, la natura, le selve antiche. Basta spingersi poco più in alto per ritrovare la cascata del coccodrillo, circondata da Agapanthus campanulatus e begli esemplari di Encephalarthos manikensis, che crescono sulla sponda. Una scoperta per molti visitatori che pensano che il coccodrillo, una statua in bronzo, sia vero. Il vialetto che abbraccia questa zona stimola l’olfatto. Erbe aromatiche e cespugli profumati, e una collezione di salvie ornamentali, gerani aromatici, timo, lavande e plectranthus conquistano e accompagnano al luogo più panoramico, il teatro greco, che di notte regala una scenografia particolarmente suggestiva con le sue gradinate, circondate da alberi, piante mediterranee ed essenze fragranti, incastonate tra le grandi rocce laviche ed i muri di pietra a vista che guardano al mare. La stagione concertistica estiva, organizzata dalla Fondazione William Walton e La Mortella, che si propone come centro di studio per giovani musicisti di talento offrendo anche borse di studio, è qui che dà appuntamento agli amanti della musica e a coloro che desiderano ascoltare, scoprire nuovi talenti e vivere intense emozioni per serate all’insegna di jazz, teatro, cinema, spettacolo, lirica. Un ricco programma che si unisce a quello dei concerti di musica da camera nella Recital Hall del giardino. Lasciato alle spalle il teatro greco, dopo la sala Thai, luogo di meditazione e quiete circondato da uno stagno di piante di loto, la passeggiata si conclude nel punto più alto del monte Zaro. Da qui è possibile abbracciare con lo sguardo tutta la baia di Forio, fino alla Chiesa Wine ways of the island of Ischia

exuberant corners. In a position that includes not only the garden, but also the bay of Forio, there is the famous rock of Sir William, hosting his remains, a natural rocky pyramid, that Sir Walton declared to be “his stone” when the property was purchased. Not far away from here, one finds the imposing Tempio del Sole, divided into three large places derived from an ancient cistern to irrigate, with walls illuminated by sun rays across the roof holes and mythological bas-relief, work by Simon Verity, illustrating the affinity of Apollo, the God of Music and Poetry, with other sciences, such as medicine, dance, flora, nature and ancient woods. Going up, the crocodile fall appears, surrounded by Agapanthus campanulatus and rare specimens of Encephalarthos manikensis, along the bank. An interesting item to discover is a bronze statue of a crocodile that many visitors at first glance believe is real. When one walks along the path near the Coccodrillo zone, follows the smell. Aromatic herbs and fragrant bushes, with a collection of ornamental sage, aromatic geraniums, thymes, lavenders and plectranthus make this place panoramic up to the zone of Greek theatre that at the night offers an amazing and suggestive scenery, surrounded by trees, Mediterranean plants and fragrant essences, dug into large lava rocks and stone walls overlooking the sea. The summer concert season organized by Fondazione William Walton and La Mortella, which proposes as a center of study for young talented musicians also offering scholarships, will meet music lovers and those who want to listen, discover new talent and experience intense emotions for evenings of jazz, theater, cinema, entertainment, 63


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del Soccorso. Chissà che Lady Walton, scomparsa nel 2010, all’età di 83 anni, non si sia trasformata in una bellissima farfalla, continuando a posarsi da un fiore all’altro sulle note degli spartiti di Sir William… I Giardini Ravino I Giardini Ravino, aperti al pubblico dal 2006, sono un parco botanico d’acclimatazione situato nel comune di Forio, di fronte alla baia di Citara sul lato occidentale dell’isola d’Ischia, dove occupa circa 6.000 mq con una collezione, ormai cinquantennale, messa insieme nei suoi viaggi per mare dal capitano Giuseppe D’Ambra. Sono cinquemila gli esemplari di piante succulente, appartenenti a ben quattrocento specie diverse, in gran parte Cactacee, a cui si aggiungono circa duecento tra Cycadee, Palme e Musacee, nonché una vasta rappresentanza di flora mediterranea e piante officinali. Monumentali Cereus colonnari svettano accanto ai bassi Grusoni, cactus di forma globosa sulle cui spine colorate si riflette la luce dorata del tramonto con meravigliosi effetti cromatici. Il percorso della visita si snoda tra sentieri privi di barriere architettoniche fra le aiuole delimitate dalle tradizionali “parracine”. Nel tufo sono scolpiti anche manufatti artigianali, che fungono da arredo, come tavoli, panchine e originali fioriere che contengono colonie di Sedum e Sempervivum (le uniche specie succulente autoctone europee) o esemplari di Aloe, Agavi, Opuntie (le prime piante grasse d’importazione nell’antichità e nella prima età moderna). Le assolate terrazze, che ospitano le piante succulente, sono collegate tra loro da camminamenti ombreggiati dalle chiome degli alberi di alto fusto: carrubi, lecci, cipressi, gelsi e una gigantesca Erithrina falcata 64

opera. A comprehensive program that goes out to all of chamber music concerts in the Recital Hall of the garden. Leaving the Greek Theatre, after the hall Thai, place of meditation and quiet surrounded by a lotus plants pond, the walk goes on to stop to the summit of Monte Zaro, from which one can admire the entire bay of Forio up to the church of Soccorso. Maybe Lady Walton, passed away last year at the age of 83, has turned into a beautiful butterfly, moving among flowers to the tune of Sir William Walton… The Ravino Gardens The Ravino Gardens are open to the public since 2006 and represent a zoological park, botanical garden located in the city of Forio, opposite to the Citara Bay on the western side of the island of Ischia. It occupies about 6,000 square meters with a collection, for fifty years , put together during its sea voyages by Captain Giuseppe D’Ambra. There are five thousand specimens of succulent plants, from a total of four hundred different species, mostly of Cactaceae, in addition to about two hundred of Cycadee, Palms and Musacee, as well as a broad representation of Mediterranean flora and medicinal plants. Monumental Cereus next to a low Gruson, globular cactus, whose thorns are reflected in the golden light of sunset with wonderful colour effects. The way of the guide tour goes along barrier-free paths among the flower beds bounded by the traditional ‘parracine’. Carved in tuff rock, there are also handicrafts that serve as furniture, such as tables, benches and flower boxes that contain the original colonies of Sedum and Sempervivum (the only native European succulent species) or copies of Aloe, Agave, Strade del vino Isola d’Ischia


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dagli sfolgoranti fiori arancioni. A offrire riparo anche le spalliere di Passiflora, di Bouganvillea, di Fuchsia, di Aristolochia gigantea dall’esotica fioritura purpurea e le pergole di vite locale dai grappoli appetitosi, di Solandra maxima dagli enormi fiori gialli, di Thumbergia alata coi suoi tralci di fiori azzurri, di Pereskia aculeata, l’unica varietà conosciuta di cactus a foglia, che accoglie i visitatori proprio all’ingresso dei Giardini Ravino. Tra le quinte verdi, la scenografia vegetale è ravvivata dalle tinte smaglianti delle fioriture: quelle effimere dei cactus e quelle persistenti delle agavi, quelle vivacissime della lantana e quelle delicate della Plumbago, quelle eleganti della

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Opuntie (the first import succulents in ancient and early modern era). The sunny terraces, with succulents are connected by shaded walkways by the foliage of tall trees: carob, oak, cypress, mulberry and a giant Erithrina falcata with dazzling orange flowers. To offer shelter are the espalier of Passiflora, the Bougainvillea, Fuchsia, Aristolochia gigantea with an exotic purple flowers and arbour of appetizing vine grapes, Solandra maxima with huge yellow flowers, Thumbergia alata with its branches of blue flowers, Pereskia aculeata ,the only known variety of cactus, which greets visitors at the entrance of Ravino Gardens. Behind the green scenes, the set is enlivened by plants in full blossoming

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Un giardino in mezzo al mare

A garden in the middle of the Sea

Chorysia e quelle scompigliate della Canna indica, quelle diafane dell’Hibiscus e quelle carnose del Frangipani, quelle aeree dello Schinus mollis e quelle acquatiche del loto e della ninfea. L’aria è profumata dalle fragranze agrumate delle zagare e dei fiori di caffè, dagli effluvi delle cascate floreali della Datura, così come dagli alberelli di Cestrum nocturnum, dai cespugli di lavanda e dalle siepi di lauro, ma anche dagli arbusti di mirto, dalle cortecce di canfora e cannella, dalle foglie di pelargonio, di menta, origano, salvia, timo, rosmarino e maggiorana. Piacevole la sosta al Cactus Lounge Café che occupa i bianchi volumi dell’architettura mediterranea di un’antica pertinenza agricola riattata, con tanto di palmento sottostante, visibile da una suggestiva finestra vetrata aperta sul pavimento. Le innumerevoli piante d’agrumi, frutti tropicali e il piccolo orto ornamentale gli forniscono materia prima, qui, infatti, è possibile assaporare la specialità della casa, il Cactus cocktail preparato, secondo la stagione, con frutti e semi di cactacee maturi. Ma i Giardini Ravino sono anche un laboratorio di cultura e sostenibilità. I visitatori potranno prendere parte a esposizioni, mostre d’arte, artigianato e fotografia, rassegne editoriali, rappresentazioni teatrali di prosa e d’improvvisazione, proiezioni, concerti di musica classica, lirica e leggera, conferenze, convegni, stages. Importante sede, tra l’altro, del G.A.S. “Megalesia” (Gruppo di Acquisto Solidale) e dell’Associazione “Tommaso Cigliano”, volta a diffondere la conoscenza della medicina omeopatica nella patria, Forio, del più famoso omeopata italiano.

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with brilliant colours: ephemeral and persistent flowery of cactus, lantana, agave and the lively ones of those delicate Plumbago, those elegant ones of Chorysia and those of Canna indica, those ones diaphanous of Hibiscus, Frangipani, those fleshy of Schinus mollis and those ones aquatic of the lotus and water lily. The air is scented by the fragrance of orange blossoms, citrus and coffee flowers, the scent of the flowers of Datura waterfalls, as well as saplings of Cestrum nocturnum, with lavender bushes and hedges of laurel, myrtle shrubs, but also camphor and cinnamon bark, leaves of geranium, mint, oregano, sage, thyme, rosemary and marjoram. A pleasant visit to the Cactus Lounge Café occupies the white volumes of Mediterranean architecture of an ancient agricultural relevance repaired, with a millstone below, visible through a glass window open to the floor. The numerous citrus trees, tropical fruits and a small ornamental garden provide the raw material, here, in fact, one can taste the specialties of the house, the Cactus cocktail prepared according to seasons, with ripe fruits and cactus seeds. But Ravino Gardens are also a laboratory for culture and sustainability. Visitors can take part in exhibitions, art exhibitions, craft and photography, editorial reviews, performances, film screenings, concerts of classical music, opera and light, conferences, symposia, workshops. Important seat, among other things, the G.A.S. “Megalesia” (Solidarity Purchasing Group) and the “Thomas Cigliano Associatin”, which aims to raise awareness of homeopathy of the most famous Italian homeopath in the country of Forio. Strade del vino Isola d’Ischia


Un giardino in mezzo al mare A garden in the middle of the Sea

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Lungo i sentieri del Monte Epomeo Along the Epomeo paths

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’isola d’Ischia è nota come “Isola Verde” in relazione all’abbondante « he island of Ischia is known as the Lvegetazione che la caratterizza, “Green Island” referring to the Tabundant costituita in gran parte da boschi, vegetation that characterizes vigneti e dalla macchia mediterranea. Ed è proprio la macchia mediterranea la formazione forestale, che nel passato formava quasi un unico mantello verde, a colpire i diversi popoli che hanno frequentato l’isola, a partire dagli Eubei che nell’VIII secolo a. C. vi fondarono la prima colonia della Magna Grecia e la chiamarono Pithecusa. La presenza dell’uomo e l’attività agricola portarono nel corso dei secoli a sostituire la macchia con i vigneti e in parte con formazioni forestali di maggior pregio quali le pinete e i castagneti», riferisce il botanico Giuseppe Sollino nella pubblicazione “Ischia verde. Itinerari ecologici e botanici” (Editore Valentino – 2002). Attraverso i sentieri, spesso percorsi inediti, è possibile conoscere le tipicità naturali e culturali di questa terra in un viaggio affascinante attraverso una natura generosa. Anche se si sta lavorando alla cartellonistica per mappare e mettere in sicurezza percorsi di differente durata e difficoltà, è possibile affidarsi a una buona guida, come quella del geologo Aniello Di Iorio o della guida escursionista Assunta Calise, per scoprire e sorprendersi della spontaneità dei luoghi, dell’intensità dei colori, della spettacolarità della roccia, del contrasto dei paesaggi. Un’ esperienza che entusiasma il visitatore in tutte le stagioni e permette di rivivere le tradizioni legate ad un

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it, consists mainly of forests, vineyards and Mediterranean maquis. And it is just the Mediterranean maquis formation, which in the past formed almost a single green cloak, to hit the various populations that came to the island, since the eighth century BC when the people from Euboea founded the first colony of Greeks, called Pithecusa. The presence of man and the farming replaced over the centuries the maquis with vineyards and partly with the most valuable forests such as pines and chestnuts», says botanist Giuseppe Sollino in the publication “Ischia verde. Itinerari ecologici e botanici” (Publisher Valentino - 2002). Through the paths, often uncommon tracks, one can admire the natural and cultural typicality of this land, a fascinating journey through a generous nature. Even if one is working on posters to map and secure paths of different length and difficulty, can entrust to a good guide, like geologist Aniello Di Iorio or Assunta Calise, a hiking guide, to discover and be surprised by the spontaneity of places , the intensity of colors, the spectacle of the rock, the contrast of landscapes. An experience that excites the visitor in all seasons and allows to relive the traditions tied to a site, such as the collection of ice in the village of Falanga, or the Ischian rabbit breeding. 69


Lungo i sentieri del Monte Epomeo

Along the Epomeo paths

luogo, come la raccolta del ghiaccio nel villaggio della Falanga, o l’allevamento del coniglio ischitano. Si può raggiungere il faro di Punta Imperatore, Piano Liguori con i paesaggi rurali e i panorami mozzafiato sul Golfo di Napoli, la vetta dell’Epomeo, Santa Maria al Monte e la Falanga, il Bosco di Zaro, i Pizzi Bianchi, Piano San Paolo con le sorgenti e i fossili marini a 400 mt, Capo Buttavento con le fantastiche vedute su Ischia, i Campi Flegrei e Procida, i Canyon tra Serrara e Sant’Angelo, l’area parco del Bosco della Maddalena e i Sentieri della Lucertola. «La macchia mediterranea – spiega Sollino - cresce rigogliosa, formata da piante sempreverdi, xerofile con splendide fioriture brillanti. Le querce, il leccio, l’olivo e il carrubo sono gli elementi arborei che insieme ad arbusti profumati, come l’alloro, le ginestre, il mirto, le filliree ed i cisti conferiscono quelle inimitabili variazioni cromatiche del verde di Ischia… Ancor più significativo è il caso del papiro delle fumarole (Cyperus poljstachius Rottb.), una specie igrofila e termofila che, al di fuori dell’area tropicale e subtropicale, cresce solo ad Ischia, tra le fumarole, ove si crea un microclima particolarmente caldo e umido».

One can reach the lighthouse of Punta Imperatore, Piano Liguori through the rural landscape and breathtaking views of the Gulf of Naples, the top of Epomeo, Santa Maria al Monte and Falanga, the Zaro wood, the Pizzi Bianchi, Piano San Paolo with the sources and the marine fossils at 400 meters, Capo Buttavento with great views of Ischia, Campi Flegrei and Procida, the Canyon between Serrara and Sant’Angelo, the area of the park of Bosco della Maddalena and the Lizard’s trail. «The Mediterranean maquis- explains Sollini - grows luxuriant, consisting of evergreens, xerophilous with bright bloom. The oaks, holm oaks, olive and carob trees are the elements that with fragrant shrubs such as laurel, juniper, myrtle, and the cysts phillyrea give those inimitable color variations of the green of Ischia… Even more significant is the case of the papyrus of fumaroles (Cyperus poljstachius Rottb.), a

Ecco, sono questi alcuni degli angoli più suggestivi dell’isola verde che Lamartine definì “le chef d’oeuvre du golfe de Naples, d’Italie, du monde” (“Il capolavoro del Golfo di Napoli, dell’Italia, del mondo”). 70

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Lungo i sentieri del Monte Epomeo Along the Epomeo paths

La cima: Monte Epomeo 787 mt L’Epomeo è una meta apparentemente irraggiungibile ed aspra, dove la rigogliosa vegetazione cede il passo al tufo verde, ricreando un luogo di meditazione e di energia unico. Dalla vetta, con l’indice si possono toccare tutti i punti, delineando il perimetro dell’isola. Basta spingere lo sguardo un po’ più in la per vedere Capri con la penisola sorrentina, Pozzuoli, il Litorale Domitio. Ecco anche Ponza e Ventotene. Il modo più semplice per raggiungere il Monte Epomeo, all’inizio strada che diventa poi ripido sentiero ma di una particolare bellezza, è da Fontana con un dislivello di circa 400 mt e una distanza di 3 Km. In passato, la vetta veniva raggiunta con gli animali da soma. Una tradizione che si è ripetuta da generazione in generazione. I nonni spesso ne parlano ricordando simpatici aneddoti, di quando a Lacco Ameno Angelo Rizzoli parlava già di turismo, mentre a Serrara la popolazione era ancora contadina. Si camminava spesso a piedi e i principali mezzi di trasporto erano quelli in sella a muli, asini e cavalli. Nel periodo estivo, quando non si lavorava nei campi, gli uomini scendevano in piazza con gli animali e guidavano i turisti sul Monte Epomeo. Allora esisteva il capo ciucciaro al quale era affidato il compito di garantire l’ordine e stabilire le precedenze. Era un ruolo ambito, tant’è vero che spesso si faceva anche a botte. Dal tramonto all’alba si poteva salire e scendere anche undici volte. Grazie all’Epomeo in Sella, nato dall’idea di un gruppo di giovani ischitani, è possibile rivivere questa tradizione. Il luogo d’incontro è il piazzale del negozio di souvenir Miscillo, proprio a piedi del monte. Da qui è possibile salire a cavallo alla volta della vetta più alta. Attraversando il bosco di castagni, che fa da ombrello con le folte Wine ways of the island of Ischia

thermophilic and hygrophilous species that, outside the tropical and subtropical area, grows only in Ischia, among the fumaroles, where there is a warm and humid microclimate». Here, these are some of the most beautiful areas of the green island that Lamartine called “the chef d’oeuvre du Golfe de Naples, Italie du monde” (“The masterpiece of the Gulf of Naples, Italy and the world”). The peak: Mount Epomeo 787 m Epomeo is, seemingly, an unattainable and harsh destination, where lush vegetation gives way to the green tuff, creating a unique place of meditation and energy. From the top, with the first finger one can touch all the points, outlining the perimeter of the island. Just turn the look a bit more to see Capri and the Sorrento peninsula, Pozzuoli on the Domitian coast. There is also Ponza and Ventotene. The easiest way to reach Mount Epomeo, beginning the road that becomes a steep path of particular beauty, is Fontana with a vertical drop of 400 meters and a distance of 3 km. In the past, the summit was reached by pack animals. A tradition that has been repeated from generation to generation. Grandparents often speak about it remembering funny anecdotes, as when in Lacco Ameno Angelo Rizzoli was already talking about tourism, while the population in Serrara was still rural. People walk often on foot and the main means of transport were the mules, donkeys and horses. In summer, when peasants don’t work in the fields, the men take to the streets with the animals and guided tourists on Mount Epomeo. Then there was the donkey man who had the task of ensuring order and establish priorities. It was a desirable role, so much so that often men came to blows. From dusk to dawn one could also go up and down eleven times. Thanks to the ‘Epomeo in the saddle’ 71


Lungo i sentieri del Monte Epomeo

Along the Epomeo paths

chiome, con il pioppo argentato, le querce e un susseguirsi di belvedere colorati dalle ginestre, si giunge alla Chiesa più antica dell’isola, dedicata a San Nicola di Bari, scavata nel tufo. Accanto l’eremo ristrutturato ed ampliato nel 1754 da Giuseppe D’Argouth, all’epoca capitano del Castello Aragonese, che sopravvisse all’attacco di soldati nemici facendo voto e ritirandosi insieme ai compagni d’armi qui, dove morì il 17 Agosto del 1778. L’avventura tragicomica di Henrik Ibsen tra i sentieri dell’Epomeo Nessuno rimane immune al fascino del Monte Epomeo. Singolare quanto riferisce Antonina Garise de Palma sull’escursione di Henrik Ibsen, raccontata dall’amico dello scrittore, il danese Vilhelm Bergsoe. Data la sua avversione per i luoghi montani e poco accessibili, Ibsen non sarebbe mai andato all’Epomeo, ma l’amico ricorse a uno stratagemma, «cancellando la paura con la curiosità; infatti promise al suo grande amico che avrebbe letto là sulla vetta la critica non proprio lusinghiera che il signor Petersen aveva fatto al romanzo di Bergsoe intitolato Piazza del popolo. Così Ibsen accetta e in una mattinata estiva, quasi all’alba, i due iniziano la scalata al monte, digiuni data l’ora. Dopo poco, il sole fa sentire il caldo ai due ospiti nordici. Naturalmente Ibsen incomincia a lamentarsi per il caldo e per la fame. Salendo un altro poco, giungono alla dimora alpestre di un contadino situata in un vigneto lungo le pendici del monte. II contadino li accoglie con grande cordialità e offre loro una frittata e del buon vino dell’Epomeo. Sia Bergsoe che Ibsen gradiscono moltissimo quest’ultimo e ne bevono un bel po’. L’ospite norvegese apprezza il nostro vino quanto la birra del suo Paese e forse lo preferisce ad essa perché più gradevole. E’ divertente quanto narra Bergsoe a proposito di Ibsen. 72

excursion, created by a group of young people of Ischia, it is possible to relive this tradition. The meeting place is the square of the gift shop Miscillo, just at the feet of the mountain. From here one can go up to the highest peak riding a horse at a time. Through the forest of chestnut, which seems an umbrella with dense foliage, with the silver poplar, oak, and a succession of viewpoints colored juniper bushes, visitors arrive to the island’s oldest church, dedicated to St. Nicholas of Bari, dug into the tuff. Beside the chapel restored and enlarged in 1754 by Giuseppe D’Argouth, then captain of the Aragonese Castle, who survived the attack of enemy soldiers making a vow to retire along with his comrades in arms here, where he died on August 17, 1778 . The tragicomic adventures of Henrik Ibsen among the Epomeo’s paths Nobody is immune to the charms of Mount Epomeo. Singular as reported by Antonina Garise de Palma about the Henrik Ibsen’s hike, told by his friend Vilhelm Bergsoe, a Danish writer. Given his aversion to the mountainous and inaccessible places, Ibsen would never have gone to Epomeo, but his friend resorted to a stratagem, «erasing the fear with curiosity, because he promised to his great friend who would have read beyond the peak a no exactly flattering criticism that Mr. Petersen had made to the Bergsoe’s novel entitled Piazza del Popolo. So Ibsen agrees and in a summer morning, at dawn, the two men began climbing the mountain, on an empty stomach. Soon, the sun heats the two northern visitors. Of course, Ibsen begins to go hungry. Going up a little more, they get the house of a farmer located in a vineyard on the slopes of mount. The farmer receives them with great cordiality and offers them an omelette and wine of Epomeo. Both Ibsen and Bergsoe like it a lot and drink a lot. The Norwegian guests appreciate Strade del vino Isola d’Ischia


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Questi beve alla salute ogni volta che l’amico leggeva una parte della critica negativa ed Ibsen lo interrompeva vuotando un altro bicchiere e dicendo Prosit, Jakob (questo era il nomignolo confidenziale che egli aveva dato all’amico danese). Riprendono la scalata dopo aver vuotato un’altra bottiglia di vino, ma non hanno fatto che pochi metri quando sentono il terreno sussultare sotto i loro piedi e i due, allora, decidono di tornare indietro». Scambiando un dirupo per una scorciatoia, i due malcapitati furono trascinati verso il basso, dentro una fitta nebbia, ma rimasero miracolosamente illesi. Il sentiero del grande cratere Vi accompagna la Lucertola Rossa.

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as our wine as the beer of their country and maybe they prefer wine because more pleasant. It is funny what Bergsoe said about Ibsen. He drinks health every time his friend was reading some of the negative criticism and Ibsen interrupted him draining another glass and saying Prosit, Jakob (this was the confidential nickname he had given Danish friend). Resuming their climb after emptying another bottle of wine, just a few meters later, when they feel the ground shudder beneath their feet, the two men decide to go back». Confusing a cliff to a short cut, the two men were dragged down unfortunate, in a dense fog, but remained miraculously unharmed. The path of the large crater The Red Lizard guides the visitor.

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Lungo i sentieri del Monte Epomeo

Along the Epomeo paths

Durata: 2.15 ore ca. difficoltà II°. Percorso: Fiaiano, Marecoppo, Monte Trippodi, Buceto, Carusiello, Cretaio, Fondo Ferraro, Casa Arcamone, bosco dei conti, Fiaiano. Caratteristiche: Selva di castagneti, lecci, corbezzoli ed eriche, fonte di “Buceto”; uno dei più grandi carteri dell’isola - il Fondo Ferraro; splendida vista sul Castello Aragonese ed il golfo di Napoli. Punti di partenza: Fiaiano – Bar Nik Punto di arrivo: Fiaiano-piazzetta. Raggiungibile con: Bus linea 6 Il sentiero delle antiche cantine Vi accompagna la lucertola gialla. Durata: 2 ore ca. difficoltà III° Percorso: Buonopane, Candiano, Montegatto, Piano san Paolo, selva del Napoletano, Cannavale, Cirillo, Fiaiano. Caratteristiche: Vigneti, castagneti, felci, eriche ed erbe aromatiche. Nella zona di Candiano e Cirillo antiche cantine, vista panoramica verso Capri ed il golfo di Napoli. Punti di partenza: Buonopane piazza. Punto di arrivo: Fiaiano-fermata Raggiungibile con: Andata: Bus linea CD, CS Ritorno: Bus linea 6. Il sentiero del santuario Vi accompagna la lucertola viola. Durata: 2 ore ca. difficoltà II° Percorso: Vatoliere, Chiummano, Schiappone, Scarrupata, Schiappone Terone, Vatoliere. Caratteristiche: Vigneti e castagneti, il santuario della madonna di Montevergine in località Schiappone, da dove si gode una bellissima veduta di Barano e altre frazioni circostanti, il cratere vulcanico del Vatoliere. Punti di partenza: Vatoliere. Punto di arrivo: Vatoliere. Raggiungibile con: Bus linea 5 (Via Vatoliere). 74

Duration: 2.15 hours approx. Level II. Trail: Fiaiano, Marecoppo, Mount Trippodi, Buceto, Carusiello, Cretaio, Fondo Ferraro, Casa Arcamone, bosco dei conti, Fiaiano. Features: Forest of chestnut, oaks, strawberry trees and heather, source of “Buceto” one of the largest island craters - the Fondo Ferraro, beautiful view overlooking the Aragonese Castle and the Gulf of Naples. Starting points: Fiaiano - Bar Nik. Point of arrival: Fiaiano-piazzetta. Served by: bus line 6 The path of the ancient wine cellars The yellow lizard guides the visitor. Duration: 2 hours approx. Level III Trail: Buonopane, Candiano Montegatto, Floor St. Paul, selva del Napoletano, Cannavale, Cirillo, Fiaiano. Features: vineyards, chestnut trees, ferns, heather and herbs. In the area of Candiano and Cirillo ancient cellars, panoramic view of Capri and the Gulf of Naples. Starting points: Buonopane-piazzetta. Point of arrival: bus stop Fiaiano-line 6. Served by: Outward: Bus line CD, CS Return: Bus Line 6. The path of the sanctuary The purple lizard guides the visitor. Duration: 2 hours approx. Level II Trail: Vatoliere, Chiummano, Schiappone, Scarrupata, Schiappone Terone, Vatoliere. Features: vineyards and chestnut, the Sanctuary of Our Lady of Montevergine in Schiappone, which offers a beautiful view of Barano and other villages surrounding the volcanic crater of Vatoliere. Starting points: Vatoliere. Point of arrival: Vatoliere. Served by: bus line 5 (Via Vatoliere). Strade del vino Isola d’Ischia


Lungo i sentieri del Monte Epomeo Along the Epomeo paths

Il sentiero delle Baie Vi accompagna la lucertola blu. Durata: 1.15 ore ca. difficoltà I° Percorso: Testaccio, Monte Cotto, Testaccio. Caratteristiche: Vigneti, querce, fichi d’india, vista sulla piccola fortezza “La Guardiola”, panorama mozzafiato sulle baie di San Pancrazio, Maronti e Cava Grado. Punto di partenza: Piazzetta Testaccio. Punto di arrivo: Piazzetta Testaccio. Raggiungibile con: Bus linea 5. Naturalmente un buon paio di scarponcini da trekking e un minimo di allenamento costituiscono il requisito indispensabile per tutte le escursioni indicate.

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The path of bays The blue lizard guides the visitor. Duration: 1.15 hours approx. Level I° Trail: Testaccio, Monte Cotto, Testaccio. Features: vineyards, oak trees, prickly pears, overlooking the small fortress “La Guardiola”, breathtaking views of the bays of San Pancrazio, Maronti and Cava Grado. Starting point: Piazzetta Testaccio. Point of arrival: Piazzetta Testaccio. Served by: bus line 5. Of course, a good pair of hiking boots and a training are a prerequisite requirement for all excursions listed.

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Il Regno di Nettuno: il mare e i suoi tesori Regno di Nettuno, the sea and its treasures

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l mare come risorsa da tutelare, patrimonio indisturbato di specie animali e vegetali, di cui l’Uomo può ammirarne le meraviglie, senza però intaccarne i delicati equilibri. Sogno raggiunto nel Golfo di Napoli, nel Regno di Nettuno, la cui istituzione è contraddistinta da un lungo iter legislativo, durato circa un decennio, e tuttora in fase di ultimazione: dall’emanazione della legge n. 394/1991 (la legge quadro sulle Aree Protette), allo studio di fattibilità della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, fino al regolamento del 5 giugno 2008, che rende effettivo il Decreto Ministeriale del 27 dicembre 2007. Un luogo quasi incontaminato, date le aree a riserva integrale, in cui è proibito entrare, o dedite esclusivamente all’immersione subacquea sportiva, cui si affiancano quelle dove sono strettamente regolamentate la pesca, la nautica e le attività acquatiche. Tre isole, Vivara, Procida ed Ischia, caratterizzate da tratti peculiari ma accomunate dalla stessa origine vulcanica. Eccola lì, la meno estesa di tutte, dalla tipica forma a mezzaluna, a ricordare il dorso di un delfino, attualmente disabitata ma riserva naturale statale nonché sito di importanza comunitaria e zona di protezione speciale, descritta da De Lorenzo nel 1905. “Quel che rimane senza tenebre e senza misteri, fuori dalle dubbiezze e della incertezza

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he sea is a resource to be protected, quiet heritage of animal and plant species, of which Man can admire its wonders, without undermining its delicate balance. Dream come true in the Gulf of Naples, in Regno di Nettuno, whose establishment is marked by a long legislative process, lasted about a decade and still being finalized: from the enactment of Law No. 394/1991 (the Framework Law on Protected Areas), to the feasibility study of the Anton Dohrn Zoological Station in Naples, until the regulations of June 5, 2008, which comes into effect the Ministerial Decree of 27 December 2007. A place almost untouched, under the strict nature reserve areas, where it is forbidden to enter, or devoted exclusively to underwater sports with fishing, boating and water activities. Three islands, Vivara, Procida and Ischia, characterized by particular traits having the same volcanic origin. There the smallest of the islands appears (Procida), with its typical half-moon shape, remembers the back of a dolphin, now uninhabited, but considered natural state reserve and Site of Community Importance and Special Protection Area, as described by De Lorenzo in 1905. “What remains without darkness and without mysteries, doubts and 77


eterna dell’analisi scientifica, limpida e chiara alla luce del giorno, è la pura visione estetica del cratere di Vivara, che sorgendo dal pelago sonante con le forme dolcissime e armoniose delle sue rupi tinte di caldi colori, ha espresso dal suo seno un verde ammanto di erbe e di piante, su cui ride perpetua primavera.”. Tra le “erbe” non si può non citare la famosa Posidonia oceanica, pianta marina che cresce sui fondali sabbiosi, nonché il simpatico granchio esotico, il Percnon gibbesi, avvistato pochi anni fa. Ospita inoltre una stazione scientifica per il rilevamento della fauna volatile migratoria ed è anche sede di un Centro Educativo Naturalistico con annesso piccolo museo archeologiconaturalistico. Collegata all’isola di Vivara da una falesia e da un ponte sottile, ecco distendersi Procida, amata da Elsa Morante, alla quale viene dedicato ogni anno un premio. Ne “L’isola di Arturo” ella esprime il suo anelare alla vista di tali paesaggi: “Ah, io non chiederei di essere un gabbiano, né un delfino; mi accontenterei di essere uno scorfano, ch’è il pesce più brutto del mare, pur di ritrovarmi laggiù, a scherzare in quell’acqua.”. Selvatica nella vegetazione, più naturale anche nelle costruzioni: caratteristici colori pastello, per meglio avvistarle da lontano – come narra una leggenda - il porticciolo e le imbarcazioni dei pescatori, i limoneti. Infine, Ischia, l’isola più estesa, dove si confondono mare e terra: la viticoltura con la pesca, che donano sapori, profumi e colori ai piatti tipici ischitani, ma anche i giardini coi parchi termali. Prevale però l’elemento marino, con la sua cultura, i valori da esso apportati, come l’educazione alla sostenibilità 78

out of the eternal uncertainty of the scientific analysis, clear and transparent in the light of day, is the pure aesthetic vision of the crater of Vivara, which rising from the open sea with the harmonious forms and cliffs with shades of warm colours, that has expressed from its cove a green mantle of grass and plants, on which laughs a perpetual spring”. Among the “herb” it is impossible not to mention the famous Posidonia, marine plant that grows on sandy floors and the nice exotic crab, Percnon gibbesi, spotted a few years ago. It also hosts a scientific station for the detection of migratory winged wildlife and is also seat to a Nature Education Centre with a small archaeological and natural museum. Connected to the island of Vivara from a cliff and a narrow bridge, Procida lies here, loved by Elsa Morante, to which is dedicated each year a prize. In the work “Arturo’s Island”, she expresses her longing for the sight of these landscapes: “Oh, I wouldn’t be a seagull or a dolphin, I’d be happy to be a scorpion fish, the ugliest fish of the sea just to find myself there, joking in that water”. Wild vegetation, even in the most natural construction: pastel colours, ideal to spot from far - as a legend recounted - the marina and the boats of fishermen, the lemon groves. Finally, Ischia, the largest island, where land and sea merge: the vineyards with fishing, give flavours, fragrances and colors to Ischia dishes, but also thermal parks with gardens. However, the marine element is very important, the best one with its culture, the values, such as education to environmental sustainability and the various recreational and sports Strade del vino Isola d’Ischia


ambientale o le varie attività ludicosportive. Per chi pratica l’immersione subacquea è possibile ammirare dei fondali accessibili a subacquei di ogni livello d’addestramento. Cernie brune, Saraghi fasciati e pizzuti, Scorfani intanati, Murene e persino qualche fugace apparizione della maestosa Ricciola, pesce di alto fondale, che qualche volta non disdegna una visita a quelli meno profondi. Particolarmente affascinante poi è l’immersione sulla Secca delle Formiche, situata fra Ischia e Vivara in piena zona A della Riserva Marina e pertanto dichiarata Riserva Integrale, santuario intoccabile ed accessibile soltanto agli operatori turistici locali, autorizzati secondo le modalità

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activities. For those who practice diving is possible to admire the depths, accessible to divers of all levels of diving. Groupers and breams (Sarago pizzuto in Italian), Scorpion, moray eels and even the occasional appearance of the majestic Amber fish, deep water fish, which sometimes does not forget a visit to the less deep floors. Particularly fascinating is the dive into the Secca delle Formiche, located between Ischia and Vivara in the middle of the Zone A of the Marine Reserve and therefore declared a Nature Reserve, an untouchable sanctuary and accessible only to local tourist operators, authorized under the regulations laid down

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fissate dall’Ente Gestore della Riserva. In 18 metri di fondale si possono ammirare maestose formazioni rocciose ed un piccolo reticolo di grotte spaziose ed affascinanti con grandi camere dal soffitto aperto, che lascia filtrare la luce della superficie creando, complice un’acqua dall’eccezionale trasparenza, uno spettacolo di luci ed ombre pittorico e fascinoso. Fra anfratti in penombra ed angoli nascosti è possibile lasciarsi incantare da Polpi ed Aragoste intanate, pacifiche Musdee che passeggiano indolenti a ridosso dal fondale e nuvole di piccoli Parapandali che rivestono completamente le pareti di alcune camere. Altra particolarità degna di nota è il canyon di Cuma, un’enorme vallata sottomarina che, partendo dalle isole prospicenti il Golfo di Napoli raggiunge la profondità massima di circa 800 metri in prossimità dell’isola di Ventotene. Questo particolarissimo ambiente è stato eletto da ben cinque differenti specie di cetacei, fra i quali la specie a rischio d’estinzione della Balenottera comune, come sito di riproduzione, tanto che in questi anni è stato oggetto di particolare interesse da parte di vari enti di ricerca, fra cui la Stazione Zoologica Anton Dohrn, il CNR GeoMare e l’Oceanomare Delphis ONLUS. Un mare da esplorare, con i suoi tesori raggiungibili, da grandi e piccini, per non smettere mai di sognare anche ad occhi aperti, guardano fin dove la Natura arrivi, quando l’Uomo le ceda il posto.

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by the management of Reserve. Eighteen meters deep, one can admire the majestic rock formations and a small network of caves and beautiful spacious rooms with large open ceiling that lets light filter on the surface, creating, thanks to exceptional water transparency, a very fascinating light and shadows show. Among caves hidden in the shadows and corners, one can be enchanted by Octopus and lobsters, peaceful Forkbeards that ‘walk’ indolent strolling near the floor and clouds of small Parapandali that completely cover the walls of some rooms. Another peculiarity worthy of note is the canyon of Cuma, a huge underwater valley that, starting from the islands facing the Gulf of Naples, reaches the maximum depth of 800 meters near the island of Ventotene. This unique environment has been selected for five different species of cetaceans, including species of endangered such as fin whale, as a breeding site, so that in these years has been the subject of particular interest from various research agencies, including the Stazione Zoologica Anton Dohrn, the CNR GEOMAR and the NPO Oceanomare Delphis ONLUS. A sea to explore, with its treasures accessible for young and old people, to never stop daydreaming, looking how far Nature arrives when the man let it have his place.

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« … icordiamo a coloro che verranno e remind our descendants that dopo di noi che i segni “inquartati” «... the characteristic features fixed in in tutti i “blasoni” degli isolani non all “blazons” of the islanders are not sono che il “Remo” o la “Zappa”, perché dalla zappa o dal remo hanno only the “oar” or “hoe” because from origine tutte le famiglie…». the hoe or oar originate all families ...». We must always make reference Bisogna ricorrere a Giuseppe D’Ascia to Giuseppe D’Ascia (1822-1889) (1822-1889) e alla “Storia dell’isola and his “Storia dell’isola d’Ischia” d’Ischia”, stampata per la prima printed for the first time in 1867 to volta nel 1867, per avere un’idea have an idea of the economy of the dell’economia locale nel XIX secolo. island of Ischia in the nineteenth Le popolazioni dell’isola - insediate century and before. in diversi punti del territorio e con For centuries, the island population un’ identità che si manifestava e si - located in different parts of the manifesta tuttora con un proprio island with its own “identity” that dialetto, propri usi, costumi e Santo was manifested and manifests itself Patrono – hanno sempre vissuto con i in “dialect”, in its own customs, prodotti della terra, facendone anche traditions and Patron Saint - lived on commercio con la loro “marineria” the products of the earth and have nelle altre isole del Mediterraneo e created business with their “navy”, nel Continente. the other islands in the Mediterranean La “zappa” di D’Ascia permetteva Sea and Continent. The D’Ascia’s idea di coltivare i terreni strappati alla of “hoe” allowed to cultivate the plots montagna e protetti dai muri a secco, of land wrested from the mountains le “parracine”. La qualità dei terreni, and protected by dry stone walls that la bontà del clima, la presenza di are called “parracine”. The quality of sorgenti d’acqua, permettevano uno land, the goodness of the climate, the sfruttamento intensivo della terra, che presence of water sources, permitted dava tutto. a use that today we would define Il “remo” consentiva di navigare nel “intensive” of the land that gave Mediterraneo, trasportare il principale everything. The “oar” allowed to sail prodotto della “zappa”, ovvero il in the Mediterranean Sea, carrying vino, pescare e vendere nei mercati the main product of “hoe”, the wine, ittici di Napoli e Pozzuoli. and to fish and sell the catch of the day in the markets of Naples and Gli ischitani per secoli sono stati Pozzuoli. The islanders for centuries pescatori e contadini. Ci sono have been being farmers and segni evidenti di questa economia fishermen, basing on good economy rappresentati dalle Chiese. Oggi ce Wine ways of the island of Ischia

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ne sono settantaquattro in tutte le località dell’isola. La maggior parte sono state costruite nei secoli XVII, XVIII e XIX. Alcune sono maestose come la Chiesa dello Spirito Santo nel Borgo di Celsa – che oggi si chiama Ischia Ponte - costruita alla metà del seicento dalla corporazione dei marinai e dei pescatori, o come la Chiesa di Santa Maria di Loreto a Forio che ha avuto origine a partire dal XIV secolo e poi è stata ampliata e abbellita, dimostrano la ricchezza dei proprietari terrieri dell Comune più esteso dell’isola. Altrecome la Chiesa della pietra verde in località Ciglio – testimoniano la civiltà contadina, ma anche l’abilità di lavorare la pietra. Nel XVIII secolo la popolazione dell’isola d’Ischia nei vari “Casali” era di circa 16mila abitanti. Allora si contavano quattrocentoventi preti. Nel 1798 si producevano «50 mila botti di vino». Nel 1861 «il vino che produce l’isola d’Ischia - scrive D’Ascia - può giungere da 20 a 25 mila botti, cioè da 10 a 14mila ettolitri». «Di questo vino una sesta parte si consuma nell’isola; il dippiù si esporta per l’Italia e anche qualche piccola porzione all’estero» continua D’Ascia. Il grande sviluppo della produzione vinicola si ebbe a partire dal 1880 quando alcuni produttori isolani, fra cui Francesco D’Ambra, cominciarono a trasportare il vino via mare per conquistare i mercati italiani e stranieri. Nel 1929 la superficie a vigneto nell’isola era di 2.747 ettari e la produzione di 250mila ettolitri. Nel 1990 la superficie coltivata è scesa a 900 ettari e la produzione a 62mila ettolitri. 84

not only of subsistence farming. There are clear signs of this economy represented by the churches. Today in Ischia there are 74 churches in all places of the island, and most were built during the XVII, XVIII and XIX century. Some of them are majestic such as the Church of the Holy Spirit in the Village of Celsa - now called Ischia Ponte - built in the middle of the seventeenth century by sailors and fishermen guild, or the Church of Santa Maria di Loreto in Forio, which originated in the fourteenth century and enlarged and embellished later. The church is the sign of the wealth of the rich landowners of Forio, that among the six municipalities, is the largest town . Other churches - such as the ‘Chiesa della pietra verde’ (Green Stone Church) located in Ciglio are the witness of civilization that not only was able to cultivate the land but also to work the stone. In the eighteenth century - when, in 1734, 52 farm families departed from Ischia to colonize the island of Ponza at 44 miles away from Ischia to have received for free by King Charles III of Bourbon part of land on this island of about 8 km2 and inhabited for at least two centuries the population of the island of Ischia in the various “Houses” counted about 16 thousand inhabitants with 420 priests. In 1798 they produced “50 000 barrels of wine” and in 1861 «the wine produced on the island of Ischia, D’Ascia writes, can reach 20 to 25 thousand barrels from 10 to 14 thousand hectolitres». «Part of this wine is used on the island, the extra wine is exported to Italy and even abroad» D’Ascia said. But the great development of wine production came from 1880 when some producers islanders, including Francesco D’Ambra, began to transport the wine by sea to capture Strade del vino Isola d’Ischia


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E’ dagli anni ‘50 che cambia l’economia dell’isola: da agricola a turistica, molto spesso con un’edilizia di rapina, che non rispetta il paesaggio. Nel periodo del grande boom – che va dagli anni ‘70 agli anni ‘90 - si assiste a un grande abbandono dei campi, ma poi, con la diversificazione dei mercati a partire, forse, dalla fine degli anni ‘90, c’è un ritorno alla viticoltura di qualità. «Se rispetto a cinquant’anni fa la produzione viticola è diminuita parecchio a causa del forte sviluppo edilizio, la minor quantità di vino prodotto è senza dubbio qualitativamente migliore» sostiene Andrea D’Ambra, enologo, proprietario della D’Ambra Vini d’Ischia, la più antica casa vinicola

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the Italian and foreign markets. In 1929 the area of vineyards on the island was 2747 hectares and the production 250 thousand hectolitres. In 1990 the cultivated acreage came down to 900 hectares and the production to 62mila hectolitres. During the 1950s the island’s economy changed: from agricultural to tourism economy and very often with inappropriate building that does not respect the landscape. During the great boom of mass tourism ranging from 70s to 90s - we are witnessing a large state of abandon in the camps. But afterwards, with the diversification of markets since the late 1990s, perhaps there is a return to quality grape growing. «If over 50 years ago, the wine

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dell’isola e autore di una “Storia del vino d’Ischia”. L’osservazione di Andrea D’Ambra trova conferma nella “Strada del vino e dei prodotti tipici dell’isola d’Ischia” con ventitre aziende agricole che puntano sulla qualità e non sulla quantità. Cosa rimane dell’economia della “zappa” e del “remo” al tempo della rivoluzione dell’informatica, del turismo di massa, con i centri benessere che subentrano agli antichi stabilimenti termali? Molto. C’è una fierezza da parte di questi imprenditori agricoli di appartenere a famiglie operose e quindi di ritornare alla fedeltà verso la “Terra-Madre”. C’è anche la consapevolezza che in un mercato globale delle vacanze l’isola d’Ischia compete con il suo ricco patrimonio storico di cui la viticoltura, portata dai coloni greci nello VIII secolo a.C., è parte fondamentale. «Le doti principali dei vini d’Ischia, quali eleganza, equilibrio e serbevolezza, si prestano ad un crescente interesse sul consumatore, stanco di assaggiare vini di facile omologazione» conferma Andrea D’Ambra. «Il turismo, quello più attento alle scoperte di un’isola che ha più sapori di terra che di mare, è la causa del nuovo “Rinascimento” del vino d’Ischia».

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production has decreased a lot due to the strong building development and the least amount of wine produced is undoubtedly better» Andrea D’Ambra says, winemaker, owner of D’Ambra Vini d’Ischia, oldest winery on the island and author of “Storia del vino d’Ischia”. The Andrea D’Ambra’s idea is confirmed by “strada del vino e dei prodotti tipici dell’ isola d’Ischia” with twenty-three farms that focus on quality and not quantity. What remains of the economy of “hoe” and “oar” at that time of revolution of information technology, of mass tourism with “wellness centers” in place of the ancient thermal baths? A lot. It is a pride for these farmers belonged to hardworking families and loyalty to “Mother Earth”. There is also the knowledge that in a global holiday market, the island of Ischia competes with its rich historical heritage whose viticulture, brought by Greek settlers in the eighth century BC, is the key. «The best qualities of the wines of Ischia, like elegance, balance and preservation status, are very important for the growing consumer interest, tired of tasting common wines - Andrea D’Ambra says tourism, closer to the discoveries of an island that has more flavours of earth and sea, is therefore the cause of the new “Renaissance” of the wine of Ischia».

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Le Torri nel paese del vino Towers in a wine country ata la distribuzione delle torri D isolane e di quelle di Forio e aking into consideration the Panza in particolare, è difficile vedervi Trelation between the island towers un legame stretto con le coltivazioni of Forio and Panza in particular, it del territorio, se non si riflettesse che la popolazione si manteneva su di esso cercando di sopravvivervi al concretizzarsi delle minacce provenienti dal mare, realizzando oltre alla scoperta l’azione più rilevante di interdizione di zona ristretta. Sotto l’aspetto difensivo, in zone lontane dai principali nuclei abitativi, particolare attenzione dovrebbe porsi alle masserie attrezzate a difesa, principalmente di rifugio, che, numerose sull’isola, rappresentano un campo ancora praticamente inesplorato, sul quale solo qualche stretta finestra è stata aperta da qualche studioso. Oltre a questa forma di difesa passiva, si devono sottolineare le altre di sottrazione di bersaglio, con un cenno all’importante presenza di tante case di pietra, e di diradazione nel territorio coltivato. Lo stato di desolazione che il territorio di Ischia, principalmente nella terra, territorio di Forio, dopo la disastrosa incursione del Barbarossa del 1544, presentava ancora trent’anni dopo questo doloroso evento, è testimoniato dalla relazione di Antonio Pirro Stinca (24 marzo 1574), membro della Regia camera della Sommaria, che però segnala che i particolari di Forio avevano costruito da soli, senza alcun intervento del governo centrale, otto torri, ben armate, Torrione compreso, edificato a spese dell’Università, con gravame per il debito contratto sulla popolazione,

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is difficult to see a close connection with the cultivation of the territory, given that the island’s economy relies on it, trying to survive the pirate’s raids from the sea, besides making the discovery the most important action of a ban small area. Under a defensive point of view, in areas far from populated centers, it should be important to pay attention to the farms, equipped to defend, mainly as refuge and which represent a field still unexplored, on which only few experts have done researches. In addition to this form of passive defence, we must emphasize the actions to sidestep with a nod to the important presence of so many stone houses and a thinning towards the cultivated area. The state of desolation, present on the island of Ischia, mainly in the land, and the territory of Forio, still shows the signs of disastrous Barbarossa’s raid in 1544. It was evidenced by the report by Antonio Pirro Stinca (March 24, 1574), a member of the Royal Room of Sommariva. The report explains that local people of Forio built eight towers without any intervention by the central government, well armed, including Torrione, built at the expense of the University, with the debt burden on population, as witnessed by the protests, directed 89


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testimoniato dalle proteste, indirizzate all’organo amministrativo del Regno, da Marchiotto Calise (25 ottobre 1572), che chiedeva una più equa distribuzione del debito basata sulla reale capacità contributiva del singolo. A quei tempi, dopo la deportazione di tanti isolani ad opera del Barbarossa, sul cui numero reale non vi è concordanza fra le varie fonti, una fonte attendibile sull’ammontare della popolazione isolana è fornita da Nicola Antonio Stigliola (1546-1623) matematico e geografo che collaborò con il Cartaro per le rappresentazioni cartografiche di fine ‘500 -, col suo “Atlante delle Province del regno di Napoli”, che indica in 1.807 il numero di fuochi dell’intera isola, che fissando in cinque persone l’unità focatica porta a soli 9.035 individui il numero totale degli abitanti di Ischia. Un’idea di come il governo centrale vedesse la difesa dell’isola si può concretizzare nella decisione, dopo la visita dello Stinca, oltre a migliorare lo stato del Castello, di edificare nell’Isola tre torri regie, della quale si ha datazione nel banno per due torri da farsi novamente nel casale di Forino del 14 marzo 1596. Di queste, quella edificata a Punta della Cornacchia, «è la più necessaria di tutte l’altre, poiché ….è quasi un Porto naturale capace ancorarsi qualunque legno di guerra, e perciò comodissimo a qualsiasi inosservato sbarco, a riserba di detta Torre; qual seno di una comodissima e scevra introduzione non solo al casale del Lacco, ma bensì anche di tutta l’Isola, senzanche l’altre Torri, e Castello d’Ischia sopra prestarvi il menomissimo ajuto.. », come si legge nella relazione dell’ingegner Maglione, che scrisse quella preliminare per la sua Rifazione insieme alle altre due, realizzatasi nel quadriennio 1759-1762, cioè nell’intervallo fra le minacce di bombardare Napoli nell’agosto 1742, da parte inglese, nella fase iniziale della guerra di successione austriaca (1741-1748), e di quella dello stesso 90

to the administrative body of the Kingdom, by Marchiotto Calise (October 25, 1572), who expected a more equitable distribution of debt based on the ability to pay based on actual wage. At that time, after the deportation of many islanders by Barbarossa, not really valued according to the various sources, a reliable source on the amount of the island population is provided by Nicola Antonio Stigliola (1546-1623) - mathematician and geographer who worked with the Cartaro for the cartographic representation at the end of 1500. With his “Atlante delle Province del regno di Napoli”, he indicated 1,807 fires on the whole island, and calculating at least five persons for each fire, the total number of inhabitants of Ischia was 9,035. An idea of how the central government considers the island’s defense system may constitute the decision, after the visit of Stinca, as well as improving the status of the Castle, of building three royal towers on the island, dating in ‘banno’ for two towers to build in the house of Forino on March 14, 1596. Among these towers, that one built at Punta della Cornacchia, «è la più necessaria di tutte l’altre, poiché ….è quasi un Porto naturale capace ancorarsi qualunque legno di guerra, e perciò comodissimo a qualsiasi inosservato sbarco, a riserba di detta Torre; qual seno di una comodissima e scevra introduzione non solo al casale del Lacco, ma bensì anche di tutta l’Isola, senzanche l’altre Torri, e Castello d’Ischia sopra prestarvi il menomissimo ajuto.. ». This is a part of the Mr. Maglione’s report, who wrote the preface for its Rifazione, occurred in the four-year period 1759-1762, between the possibility to bomb Naples by the British Empire in August 1742 and the initial phase of the war of Austrian Succession (17411748). In the same month of 1792 Strade del vino Isola d’Ischia


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mese del 1792, come conseguenza del mancato riconoscimento della repubblica francese da parte dei Borbone: questi avvenimenti, sebbene riguardanti la capitale del Regno influenzeranno profondamente l’assetto difensivo dell’intera isola. La figura 1 che visualizza l’ubicazione di queste tre torri e le principali spiagge isolane, si presta a molte riflessioni, fra le quali quella che i vasti arenili di Citara e di Chiaia - S. Francesco, dai quali più agevole appare la prosecuzione dell’accesso all’interno del territorio, appaiono affidate alla concentrazione di edifici difensivi nei nuclei di Forio e Panza, posti alle due estremità settentrionale e meridionale della parte occidentale dell’Isola. Questo aspetto di difesa di zona ristretta si affermerà sempre più, specie per motivi economici, ritenendo l’Isola praticamente indifendibile, limitandosi a pochi nuclei attrezzati, ed a qualche batteria per la difesa delle spiagge e del

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was published the second preface as result of the failure to recognize the French republic by the Bourbon: these events, although related to the Kingdom, will deeply affect the defense system of the whole island. Figure 1 displays the location of the three towers and the main beaches of the island, lends itself to many considerations, including the vast coastlines of Citara and Chiaia - S. Francesco, from which the access is easier within the area. These coastlines have defensive buildings inside the build-up area of Forio and Panza, placed at the two northern and southern ends of the western part of the island. This restricted defence area will increasingly become more popular, especially from an economic point of view, considering the island virtually indefensible, limiting itself to a few equipped- nucleus and some defence systems of the beaches and coastal traffic, which took place in the island

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traffico di cabotaggio che si svolgeva nelle acque isolane, con un’aliquota rilevante dedicata all’esportazione del vino. Una notevole panoramica del territorio foriano nel XVIII secolo ce la offre il noto Paesaggio di Forio dipinto per il re dal pittore di corte Jakob Philip Hackert, che si firma Filippo Hackert in basso a destra della grande tela 3,16 x 2,15 m, pagatagli cinquecento zecchini, giusta fede del Banco di Napoli del 23 marzo 1789. In primo piano, vista dalla vallata fra i rilievi di Marecoco e Zale, si offre la piana dello Scentone con al centro la chiesetta rurale del Purgatorio dedicata S. Michele, edificata da qualche anno (1742) da Aniello D’Ascia, immersa nei vigneti, fra lo spiegarsi delle parracine che delimitano i sentieri che si aprono in essi. Sullo sfondo, sia pur nella modesta parte del quadro dedicata al paese, si individuano ben undici delle torri foriane, con le chiese dei rioni che ne compongono il tessuto abitativo, quella dei marinai ed il santuario del Soccorso. La citata Relazione del Maglione e quella del Partitario Di Mase, a conclusione della Rifazione delle tre torri regie (1762), consente di ricavare importanti informazione sulla vita nelle torri e sulle loro dimensioni ed anche a ricostruirne l’aspetto. Dopo i disastrosi terremoti del 1881 e 1883 che hanno fortemente inciso sulle protagoniste di questa breve nota, la panoramica satellitare, mostra per Forio la loro distribuzione lungo i principali percorsi viari del paese, che contraddice manifestamente l’affermazione del D’Ascia che dice esterne le torri rotonde ed interne le quadrate. Questa immagine si presta anche a riflettere sul procedere dell’insediamento umano in Forio, passando da un rione all’altro, nell’estendersi degli spazi abitati.

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waters , with a rate for the exportation of wine. A great overview of the Forian territory in the eighteenth century is shown in Paesaggio di Forio by the well-known landscape painter for the king court Jakob Philip Hackert, who signed Filippo Hackert at the bottom right of the large canvas 3.16 x 2.15 m, cost five hundred sequins, guaranteed by the Bank of Naples on 23 March 1789. In the foreground, a view from the valley between the paths of Marecoco and Zale, appears Scentone with a rural church of Purgatory at the center dedicated to S. Michele, built recently (1742) by Aniello D’Ascia, surrounded by vineyards, including the group of parracine bordering the paths that open up in them. In the background, in the area of the picture dedicated to the country, eleven Forian towers are visible, with the churches of the districts, of sailors and the sanctuary of Soccorso that make up the residential build-up area. The quoted Relazione (report) by Maglione and that one by Di Mase, coming to a close of the Rifazione of three royal towers (1762), allows to obtain important information about life, dimensions and structure of the towers. After the disastrous earthquake of 1881 and 1883 that have strongly affected the protagonist of this short note, the satellite overview, shows Forio and its distribution along the main routes of the country roads, which clearly contradicts the D’Ascia’s explanations, according to which the round towers are external and the square ones are internal. This image makes us think about the progress of human settlement in Forio, moving from one district to another one, by extending of living spaces.

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Il folklore a Ischia si fa con le sue danze The folklore is made in Ischia with its dances

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mascarata”, “Ndrizzata” e “A vattute e ll’astreche” erano le danze popolari legate ad alcuni momenti della comunità ischitana, oggi divenute danze folkloristiche grazie alla nascita di gruppi specializzati. Secondo alcune fonti “A mascarata” ha origini greche, secondo altre spagnole in quanto si ballava in alcune sue località il giorno di Pasquetta o in occasione della festa di San Giovanni, tra l’altro Santo patrono di Buonopane. Ci sono diverse ipotesi che riguardano la genesi del ballo. Quella che unisce mito e leggenda sostiene che la danza affonda le proprie radici nel 1500 in una faida tra gli abitanti di Buonopane e Barano. Il manoscritto, rinvenuto nella sacrestia della Chiesa di San Giovanni Battista a Buonopane, documenta la venuta del Vescovo per placare la lite tra due abitanti dei rispettivi paesi nata per la contesa di una ragazza. E’ dal lontano 1540, che il lunedì in Albis, a Buonopane, si ripete questa tradizione. Altre fonti, sicuramente più attendibili, definiscono il ballo “ ‘Ndrizzata” e risalgono al primo dopoguerra. In questo periodo un numero considerevole di buonopanesi, spinti dalla povertà, emigrarono negli Stati Uniti. A New York, un gruppo di oltre centosessanta persone iniziò a ballare la danza

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mascarata”, “Ndrizzata” and “A vattute e ll’astreche” were folkloristic dances tied to some events of the communities of Ischia, now become folk dances thanks to the creation of specialized groups. According to some sources, “A mascarata” has Greek origins, according to others sources has Spanish origins, because the performances occurred on Easter Monday, or the Feast of St. John, the patron saint of Buonopane. There are several hypotheses concerning the genesis of the dance. What combines myth and legend, concerns that the dance has its roots in 1500 in a feud between the inhabitants of Buonopane and Barano. The manuscript, discovered in the sacristy of the Church of St. John the Baptist in Buonopane, attests the coming of the Bishop to appease the quarrel between the two populations, due to a girl. Since 1950, Easter Monday, in Buonopane, remembers this tradition. Other sources, certainly more reliable, call the dance “ ‘Ndrizzata” and go back to the First World War. During this period a considerable number of people from Buonopane, driven by poverty, emigrated to the United States. In New York, a group of over one hundred and sixty people began to dance the ballet that was immediately suppressed by the U.S.

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Il folklore a Ischia si fa con le sue danze

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che fu subito repressa dalle autorità statunitensi perché interpretata come addestramento di un gruppo sovversivo filo-comunista. Questo causò l’immediata espulsione dei ballerini, che una volta rimpatriati ripresero la tradizione definendo la danza “Mascarata” per la mancanza di un costume ufficiale, in quanto non si disponeva di mezzi economici per realizzarlo. Solo negli anni ‘30 comparve il primo, costituito principalmente da tessuti modesti come canapone, seta grezza e lana, che attingevano agli abiti dei pescatori del ‘600. Nel 1941, il gruppo di allora si recò alla Reggia di Caserta. L’esibizione fu riportata nel libro di Maria Bianca Galante, pubblicato nel 1943 dall’Università di Roma in cui furono descritti, nei minimi particolari, la danza, il costume e la disposizione dei ballerini. Durante gli anni ‘50 la danza diventò un connubio tra diversi balli in pratica sull’isola, assumendo il nome di “ ‘Ndrezzata”, che ancora oggi è eseguita dal “Gruppo Folk ‘Ndrezzata”. Figlia della “Trallera” per la presenza della serenata del paesino collinare di Fontana, della “’Ndrizzata” di Campagnano per la predica, della “Intrecciata” di Forio per i costumi da pescatore e della “Mascarata” di Buonopane per il ballo. Anche il costume cambiò radicalmente con l’utilizzo del velluto e del tricolore italiano. Le donne furono rigorosamente escluse . Solo dal 1983, grazie alla nascita della “Piccola ‘Ndrezzata” è stato possibile ballare la danza nuovamente tra coppie miste. Con la nascita della “Scuola del Folklore”, nel 1997, è stata ripresa quella cultura popolare infangata in passato, realizzando la danza con gli stessi costumi e la stessa struttura che la 96

authorities because considered as a subversive training pro-Communist group. This fact caused the immediate expulsion of the dancers, who once repatriated, returned to tradition by defining the dance “Mascara” for lack of an official costume, because they did not have the economic means to achieve it. Only in the 1930s, the first costume appeared, mainly made of simple textiles like female hemp, raw silk and wool, used for the clothes of fishermen in the XVII century. In 1941, the group of that time, went to the Royal Palace of Caserta. The exhibition was delineated in the work by Maria Bianca Galante, published in 1943 by the University of Rome where dance, costume and the disposition of the dancers were described in detail. During the 1950s the ballet became a combination of different dances on the island, taking the name of “ ‘Ndrezzata”, which is still performed by the “Folk Group Ndrezzata”. It was considered “Trallera” ’s daughter for the presence of the serenade of the hilltop village of Fontana, of the “ ‘Ndrezzata” in Campagnano for the sermon, of the “Intrecciata” of Forio for the fisherman costumes and “Mascara” of Buonopane for dancing. Even the costume changed radically with the use of velvet and of the Italian flag. The women were rigorously excluded. Only since 1983, thanks to the birth of “Little ‘Ndrezzata” it was possible to dance the ballet again among mixed couples. With the birth of the “Scuola del Folklore”, in 1997, the popular culture, besmirched in the past, was re-discovered making the dance with the same costumes and the same structure that characterized the first half of twentieth-century. ‘A Vattute e ll’Astreche, instead, derives from the practice of building Strade del vino Isola d’Ischia


Il folklore a Ischia si fa con le sue danze

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caratterizzavano nella prima metà del ‘900. ‘A Vattute e ll’Astreche, invece, deriva dall’usanza di costruire fino agli anni ‘50 i tetti delle case a botte o a forma di piccole cupole emisferiche, dette a carusiello, attingendo dalla cultura architettonica greco-araba. Le case che oggi si costruiscono in cemento armato e spesso lasciano spazio a storie di abusivismo e devastazione, prima venivano realizzate secondo canoni ben precisi. La sagoma veniva preparata con un’intelaiatura di pali di castagno su cui venivano appoggiati i “penicilli” (fasci di viti secche), che si ricoprivano con un manto di creta (argilla o altro materiale lavico) e pietra pomice (pietre vulcaniche leggere, ma forti e

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up, until the 1950s, the barrel-shaped or hemispherical domes roofs, called ‘a carusiello, from the Arab-Greek architectural culture. The houses built today with reinforced concrete, are often causes of unauthorized building and destruction stories. In the past they were built according to precise standard. The outline was prepared with a framework of chestnut poles on which were laid the “penicilli” (bundles of dried vines), which were covered with a layer of clay (clay or other lava material) and pumice stone (thin volcanic stones, but strong and compact). After this phase, the owner hoisted a flag early: it was the signal through which relatives, friends, neighbors and classmates were gathered. The whole country was involved in and happy to contribute

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Il folklore a Ischia si fa con le sue danze

The folklore is made in Ischia with its dances

compatte). Terminata questa fase, il proprietario issava di buon’ora una bandiera: era il segnale con cui si chiamavano a raccolta parenti, amici, vicini, compagni. Tutto il paese era coinvolto e felice di dare il proprio contributo alla realizzazione finale della nuova abitazione. Coloro che partecipavano, portavano un puntone, un palo di pioppo con una parte più larga, che serviva per comprimere il lapillo bagnato da calce bianca viva, fino a renderlo impermeabile. Tale fatica durava per tre giorni, giorno e notte ininterrottamente , ore che i puntunari scandivano cantando, raccontando aneddoti o intonando filastrocche. Chi sapeva suonare uno strumento accorreva. Si iniziava con un canto propiziatorio Jesc sole, si passava a quello Saluta allu padrone, per giungere al pettegolezzo principe del paese Nu sacce che succise a Murupane. Poiché molti erano omonimi, il capo mastro dava il ritmo chiamandoli per soprannome. Se il bere e il mangiare tardavano ad arrivare si era soliti ricordare la sciaguratezza con il canto Tutti li miezziurn so’sunat. Poi qualche filastrocca per un nuovo brindisi. A seguire l’inno dei puntunari Sartulella per finire la Tarantella lu Ceras. Una volta completato il tetto si usava buttare del grano di tanto in tanto per evitare la comparsa di piccole fessure. Nel frattempo, le donne, accorse numerose, si dilettavano in cucina preparando pietanze prelibate. Finita la grande abbuffata si iniziava a ballare tammurriate e tarantelle, cantando per un’intera giornata. Il popolo era felice perché un altro concittadino era riuscito a costruirsi un tetto e quindi il nido dove far prosperare la propria famiglia.

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to the final realization of the new dwelling. Those who attended, brought a strut, a pile of poplar with a larger part used to compress the lapillus wet by white quicklime, to make it waterproof. This effort lasted for three days, nonstop, time beaten by the beat men who sang, told stories and struck up nursery rhymes. Whoever could play an instrument, ran. It began with a propitiatory song, Jesc sole, and the gossip of the country Nu sacce che succise a Murupane to follow. Since many people were homonyms, the head master gave the rhythm calling them by nickname. If drinking and eating were late, it was used to remembering the wickedness by singing Tutti li miezziurn so’sunat. Then a few nursery rhymes for a toast. Following the anthem of the beatmen Sartulella and in conclusion the Tarantella lu Ceras. Once the roof was finished, it was used to throwing the grain, from time to time, to avoid the appearance of small cracks. Meanwhile, many women delighted in preparing delicious meals. After the great feast, people started to dance tammurriate and tarantella (local dances), singing for a whole day. People were happy because another citizen had managed to build a roof and so the ‘nest’ where to start a family.

Strade del vino Isola d’Ischia


Il folklore a Ischia si fa con le sue danze

The folklore is made in Ischia with its dances

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Eventi e tradizioni da non perdere Events and traditions not to be missed

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schia è una meta perfetta in tutti i mesi dell’anno. Gli eventi da non perdere, che caratterizzano la ricca programmazione nell’isola verde sono svariati: da quelli legati alla celebrazione della Pasqua come la Corsa dell’Angelo a Forio o la Via Crucis, ai festival del cinema come l’Ischia Film Festival e l’Ischia Global Fest che si svolgono nel mese di luglio. Ricchissimo il panorama di feste patronali tra le quali spiccano senza dubbio le feste di Santa Restituta a Lacco Ameno, San Vito a Forio, Sant’Anna ad Ischia Ponte e San Michele nel suggestivo scenario della baia di Sant’Angelo. Si continua con festival musicali come Viaggiatori di note e Ischia Jazz, eventi gastronomici e degustazioni, eventi culturali, raduni, esposizioni floreali e molto altro ancora. GENNAIO

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schia is a perfect destination for all months of the year. Events not to miss, featuring a rich and varied program on the green island: those related to the celebration of Easter like the Angel’s run in Forio or Via Crucis, the festival like the Ischia Film Festival and the Ischia Global Fest taking place in July. A very rich panorama of festivities among which are undoubtedly the St. Restituta celebration in Lacco, San Vito in Forio, St. Anna in Ischia Ponte and St. Michele in the picturesque scenery of the bay of Sant’Angelo. It continues with music festivals such as travellers of notes and Ischia Jazz with tastings and culinary appointments, cultural events, meetings, flower shows and much more. JANUARY

Ischia. Match d’Improvvisazione Teatrale. L’Associazione LAP (Laboratorio Artisti Precari) organizza con squadre provenienti da tutta Italia dei match. I gioc-attori si contendono la vittoria improvvisando su temi a loro sconosciuti, mentre un rigoroso arbitro gestisce il gioco assegnando i falli più improbabili.

Ischia. Match d’Improvvisazione Teatrale. The LAP Association (Laboratory Precarious Artists) organizes teams from all over Italy. The play-actors vie to win improvising on unknown themes, while a strict referee manages the game by assigning the most unlikely fouls possible.

Info: info@stranitipici.it

Info: info@stranitipici.it

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Eventi e tradizioni da non perdere

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APRILE Forio. Actus Tragicus. E’ un originale dramma sacro itinerante dedicato alla passione e morte di Gesù. Uno spettacolo suggestivo realizzato in costumi d’epoca, che si conclude al piazzale della Chiesa del Soccorso con la crocifissione di Gesù e quella dei ladroni. Forio. Corsa dell’Angelo. La Corsa dell’Angelo si svolge al termine della Santa Messa, la mattina di Pasqua da un’antica tradizione che risale al lontano 1600. La rappresentazione riproduce il momento dell’incontro della Madonna con il figlio risorto. La manifestazione è realizzata dall’Arciconfraternita di Forio, custode delle statue che si portano in spalla nel corso della processione sempre dai primogeniti delle stesse famiglie, come fosse un patrimonio spirituale.

APRIL Forio. Actus Tragicus. It is an original sacred drama dedicated to the passion and death of Jesus. A suggestive and moving performance in traditional costumes, which ends at the square of Soccorso Church with the crucifixion of Jesus and the thieves. Forio. The Angel’s run. The Angel Run is held at the end of Mass on Easter morning from an ancient tradition dating back to 1600. The performance reproduces the moment of the Madonna with her son resurrected. The event is organized by Arciconfraternita of Forio, guardian of the statues, that carry them on their shoulders during the procession like a spiritual heritage.

MAGGIO Forio. San Francesco di Paola. Gli appuntamenti prevedono per alcuni giorni la Santa Messa, l’esibizione della banda musicale, che attraversa le strade della contrada e la processione del Santo, la cui reliquia viene fatta sfilare fino alla spiaggia dove si rende onore ai Caduti del Mare poggiando una corona d’alloro sullo specchio d’acqua. La festa si conclude con i fuochi pirotecnici. Lacco Ameno. Santa Restituta. Le strade cittadine sono abbellite da luminarie e bancarelle. La festa si articola in diverse processioni. Il primo giorno si svolge quella nella Baia di San Montano dove si ripete la rappresentazione del martirio e dell’approdo della Santa a Lacco Ameno, come narra la leggenda che risale al 16 maggio dell’anno 284. Allo sbarco, la statua lignea della Santa, adornata con tanti oggetti 102

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Eventi e tradizioni da non perdere

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preziosi che le sono stati offerti, sfila in processione dalla baia alla Chiesa. Il giorno seguente è portata per mare con un traghetto; mentre a conclusione dei festeggiamenti sfila per le vie del paese, seguita dalla banda musicale e dai fuochi pirotecnici. Lacco Ameno. “Settimana dei Tre Golfi” Campionato Nazionale del Tirreno. La manifestazione, organizzata dal Circolo del Remo e della Vela Italia, si articola nelle regate Maxi Yacht, nelle regate IRC e ORC valide per l’assegnazione del Campionato Nazionale del Tirreno e come selezione al Campionato Italiano Assoluto, secondo la Normativa Federale per la Vela d’Altura e nella Regata dei Tre Golfi, valida per l’assegnazione del Campionato Italiano Offshore e del Trofeo d’Altura del Mediterraneo. Lacco Ameno. Ipomea mostra mercato di piante rare ed inconsuete della fascia temperata calda. Un momento d’incontro per partecipare a seminari, eventi speciali e mostre, per conoscere le bellezze delle regioni tropicali, con libri introvabili, i laboratori del Gusto – Slow Food e la presenza consolidata dei Grandi Giardini Italiani insieme a tanti piccoli grandi espositori e diverse novità. Info www.negombo.it Ischia, Capri, Procida. Festival delle Isole. Ogni anno un tema diverso coinvolge i ristoranti delle isole, che a un prezzo fisso propongono menù caratterizzati da ricette, rilette e interpretate dagli chef, utilizzando ingredienti tipici locali. L’evento si conclude con una serata di gala, l’intervento di ospiti d’eccezione e la presenza della stampa estera. Info www.com-tur.com Wine ways of the island of Ischia

MAY Forio. San Francesco di Paola. The appointments provide for a few days the Holy Mass, the performance of a music band, through district streets and the procession of the Saint whose relic is paraded to the beach where people honor the Sea Dead placing a laureal wreath in that stretch of water. The celebration ends with fireworks. Lacco Ameno. Santa Restituta. The city streets are decorated with lights and stands. The festival is divided into several processions. The first day takes place in the Bay of San Montano where the representation of the martyrdom and the landing of the Saint to Lacco are repeated, as the legend goes, dating back to 16th May in the year 284. At the landing, a wooden statue of the saint, adorned with many precious objects that were offered, leads procession to the Church from the bay. The next day the statue is carried by sea by ferry, while at the conclusion of the festivities parade through the streets of the town, music band and fireworks entertain the faithful. Lacco Ameno. “Three Gulfs week”, National Championship of the Tyrrhenian Sea. The event, organized by Circolo del Remo e della Vela Italia, consists of Maxi Yacht racing, in IRC and ORC regatta to the award of the National Championship as a selection of the Tyrrhenian Sea and the Italian Championship, according to Federal Regulations for Sailing Offshore Regatta and the Three Gulfs Regatta, valid for the assignment of the Italian Offshore Championship and Mediterranean Offshore Trophy. Lacco Ameno. Ipomea exhibition of rare and unusual plants of warm temperate zone. A chance to take part in seminars, special events and exhibitions, to discover the beauty of the tropical regions, with books 103


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GIUGNO Forio. San Vito. Al patrono del comune di Forio sono dedicati festeggiamenti e celebrazioni religiose che durano ben quattro giorni. I momenti religiosi e la tradizionale fiera nel centro e lungo la marina sono arricchiti dai concerti. Alle Sante Messe si alterna la banda che gira per le strade cittadine, la processione via mare con la commemorazione dei Caduti, grazie alla partecipazione dell’A.N.M.I. e dell’Associazione Pescatori “San Vito”. La conclusione dei festeggiamenti è caratterizzata dall’attesa esibizione di fuochi pirotecnici. Ischia. Viaggiatori di Note. Protagonista di questo viaggio, dunque, è la musica accompagnata da concerti, incontri di approfondimento e dal primo workshop turistico musicale, Music Tourism Workshop, che ha l’obiettivo di creare una rete internazionale che coinvolga operatori del settore. Info www.viaggiatoridinote.it Forio. Torri in festa. E’ tra vicoli e vicoletti strettissimi del centro storico, tra alte mura, tra giardini di aranci e limoni nascosti che svettano, austere e silenziose, le torri di avvistamento, di difesa e di ricovero e nei quali trovano spazio conferenze, rappresentazioni sceniche, concerti di musica. Info www.torriinfesta.com Ischia. Vinischia. Sapori e saperi dell’Ischia d’Ischia. Attraverso la riscoperta di usi, tradizioni e vocazioni territoriali dimenticate, partendo dal vino e dall’eccellenza delle aziende vitivinicole ischitane, viene celebrata l’isola. Magico scenario della kermesse il borgo di Ischia Ponte. Un viaggio originale ed esclusivo attorno alla vigna con 104

impossible to find, the laboratories of Taste - Slow Food and the established presence of the Great Italian Gardens with many small and large display and many news. Info www.negombo.it Ischia, Capri, Procida. The spectacular Neapolitan islands of Capri, Ischia and Procida will be hosting “Islands of Naples sea of wonders”. Each year a different theme involves the restaurants of the islands, which offer a fixed price menu featuring recipes, interpreted and reinterpreted by chefs using local ingredients. The event concludes with a gala, an evening with special guests and the presence of the foreign press. Info-www.com-tur.com JUNE Forio. San Vito. The patron of Forio to whom are dedicated religious festivities and celebrations that last four days. Religious and traditional moments in the center and along the seashore are enriched by concerts. Masses with music band running on the streets, the procession by sea with the commemoration of the fallen, thanks to the participation of ANMI and Fishermen Association “San Vito”. The conclusion of the celebrations is characterized by the display of fireworks. Ischia. Travellers Of Notes. The protagonist of this journey, then, is music accompanied by mix of concerts, events and meetings with expert and music fans. The objectives of the panel are to promote music tourism initiatives and create a professional community. Info www.viaggiatoridinote.it Forio. Celebrating Towers. Among narrow alleys of Old Town, between high walls and gardens of orange Strade del vino Isola d’Ischia


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degustazioni, analisi sensoriali guidate, incontri tematici. Info www.vinischia.it LUGLIO Ischia. Ischia Film Festival. Nello splendido scenario del Castello Aragonese, il festival cinematografico internazionale dedicato alle location del cinema, ideato e diretto da Michelangelo Messina, ha in programma mostre, convegni, proiezioni con documentari, cortometraggi e lungometraggi in concorso e fuori concorso che valorizzano “location” italiane o straniere e invogliano lo spettatore a conoscerle e visitarne le bellezze. Info www.ischiafilmfestival.it Forio. Premio Ischia Internazionale di Giornalismo. Intraprendendo un’intensa attività culturale rivolta prevalentemente al giornalismo e al rapporto tra il mondo dell’informazione e agli altri settori della cultura e dell’economia, da oltre un trentennio il Premio conferisce, sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana, un premio ai migliori giornalisti italiani e internazionali. Info www.premioischia.it Ischia – Lacco Ameno – Forio. Ischia Global Film & Music Fest. La rassegna ospita talenti nazionali e internazionali, in campo cinematografico e musicale, grandi anteprime, party esclusivi, con appuntamenti che manifestano un impegno sociale. Ideato e diretto da Pascal Vicedomini il festival è ospitato nei luoghi più suggestivi dell’isola verde e vede la partecipazione di moltissimi ospiti. In programma proiezioni in anteprima, rassegne, performance e premiazioni, molti anche i momenti dedicati ad incontri, riflessioni e social forum. Info www.ischiaglobal.com Wine ways of the island of Ischia

and lemon trees that stand hidden, austere and silent appears the watchtowers, defense and shelter towers to inspire stage performances and concerts. Info www.torriinfesta.com Ischia. Vinischia. Tastes and knowledge of the Ischia island. Through the rediscovery of customs, forgotten traditions and territorial vocations, starting from the excellence of the wine and Ischia wineries, the island is celebrated. Magical landscape of the festival is the village of Ischia Ponte. A trip around the original and exclusive vineyard with tastings, tours and thematic meetings. Info www.vinischia.it JULY Ischia. Ischia Film Festival. In the splendid setting of the Aragonese Castle, the international film festival dedicated to the cinema location, conceived and directed by Michelangelo Messina, is planning exhibitions, conferences, screenings with documentaries, short and feature films in and out of competition to emphasize the Italian or foreign “location” and entice the viewer to know and visit the sights of the island. Info www.ischiafilmfestival.it Forio. Ischia International Journalism Prize. Taking an active cultural manifestation directed primarily to the relationship between journalism and the media world and other sectors of the economy and culture for over thirty years the prize gives, under the patronage of the President of the Italian Republic, a Award for best Italian and international journalists. Info www.premioischia.it Ischia – Lacco Ameno – Forio. Ischia Global Film & Music Fest. 105


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Forio. P.I.D.A. Premio Internazionale Ischia Architettura. Frutto della collaborazione tra l’Ordine degli Architetti e Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Napoli e Provincia, l’ANGIA (Associazione Nazionale Giovani Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori) e l’ANAB (Associazione Nazionale Architettura Bio ecologica) il Premio si pone l’obiettivo di evidenziare il ruolo e la responsabilità che l’architettura e l’architetto assumono nel processo di trasformazione del paesaggio e di costruzione delle politiche di sviluppo. E’ previsto un concorso e una cerimonia di premiazione. Info www.pida.it Ischia. Festa a Mare agli Scogli di Sant’Anna. Ogni anno, come dal lontano 1932, avviene la sfilata allegorica, nello specchio d’acqua della baia di Ischia Ponte. Le barche allestite rappresentano episodi, storie, miti e personaggi legati all’isola d’Ischia. La serata è all’insegna dello spettacolo e dell’intrattenimento e si conclude con i tradizionali fuochi pirotecnici e l’incendio del Castello Aragonese. Info www.festadisantanna.it Forio. Festival Luchino Visconti Forever. Location d’eccezione La Colombaia, residenza estiva e luogo di sepoltura del grande regista, completamente ristrutturata e trasformata in un vero e proprio museo dedicato al grande regista. Il magnifico anfiteatro naturale della villa offre al pubblico una preziosa parentesi, dedicata all’eleganza, alla cultura e alla memoria, con la proiezione di alcuni film di Visconti, letture sceniche, concerti e la ricostruzione del “Gran ballo del Gattopardo”. Info www.fondazionelacolombaia.it/ ilfestival.php 106

The festival hosts national and international talents in the field of cinema and music, great previews, exclusive parties, events that occur with a social commitment. Conceived and directed by Pascal Vicedomini, the festival is located in the most beautiful green island, attended by many guests. The program includes screenings, exhibitions, performances and awards, too many moments devoted to meetings, discussions and social forums. Info www.ischiaglobal.com Forio. P.I.D.A. International Ischia Architecture Prize. The result of collaboration between the Architects and Planners, Landscapers and Conservationists and the Province of Naples, the ANGIA (National Association of Young Architects, Planners, Landscapers and Conservationists) and ANAB (National Association of Bio Ecological Architecture) the Award arises aims to highlight the role and responsibility that architecture and architects play in the process of transforming the landscape and construction of development policies. A competition and an awards ceremony is forecast. Info www.pida.it Ischia. St. Anna celebration. Each year, away back in 1932, the allegorical parade occurs, in the waters of the bay of Ischia Ponte. The boats tells episodes, stories, myths and characters of the island of Ischia. The evening of entertainment concludes with the traditional fireworks and the burning of the Castello Aragonese. Info www.festadisantanna.it Forio. Luchino Visconti Forever Festival. Exceptional location is La Colombaia, a summer residence and burial place of the great Strade del vino Isola d’Ischia


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AGOSTO Expo’ Ischia Fiera dell’Europa Mediterranea. E’ la fiera degli eventi, dello shopping e dell’estate che ogni anno propone un cartellone eventi davvero ricco, rinomato il “Festival dei Sapori” con un’area gastronomica e squisite degustazioni. Info www.expo-ischia.blogspot.com Serrara Fontana. Sagra del vino e Sausicciata. La Sagra nasce nel lontano 1975 quando dall’monte Epomeo si raccoglieva il ghiaccio per preparare le granite. I fontanesi festeggiavano questo avvenimento con saraghi e vino. I saraghi (un piatto sconosciuto alle tavole contemporanee) sono stati sostituiti con le salsicce realizzate a punta di coltello. Da provare il panino (anche

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director, completely renovated and transformed into a museum dedicated to him. The magnificent natural amphitheater of the villa offers to the public a valuable way, dedicated to elegance, culture and memory, with the screening of films by Visconti, scenic readings, concerts and the reconstruction of the “The Dance of the Leopard”. Info www.fondazionelacolombaia.it / ilfestival.php AUGUST Expò Ischia Fair of Mediterranean Europe. It is a summer fair of events and shopping with a rich annual events calendar, called “Festival of Flavors” with dining area and delicious tasting.

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senza glutine) con la mitica salsiccia fontanese e il vino prodotto con l’uva locale. Sul palco, musica dal vivo, balli popolari, discoteca in piazza. Info www.prolocopanzaischia.it Serrara Fontana. Festival delle cose buone. In programma la sfilata folkloristica con abiti che riproducono i costumi locali, attrezzi da lavoro dell’epoca, il tutto condito da spettacoli musicali, show cabarettistici, discoteca sotto le stelle, degustazione del panino con salsiccia e melanzane, insalata cafona e vino serrarese. Serrara Fontana. Passeggiata Ecologica. Il primo cittadino del Comune si rende promotore di quest’avventura nella natura, alla scoperta dei boschi della Falanga per Case di Pietra, Fosse della neve fino a Pietra Pirciata. A tutti viene offerta la merenda con le famose insalate, nel rispetto della tradizione contadina, un bicchiere di vino e l’immancabile fetta di anguria. Il raduno è presso il ristorante Il Bracconiere Ischia. Festa di Sant’Alessandro. Alla rappresentazione partecipano numerosi figuranti in costume che ripercorrono tutta la storia dell’isola, dalla dominazione greca, fino all’unità d’Italia, passando attraverso le influenze di stile impresse da vari conquistatori, anche stranieri, che l’hanno abitata. Il corteo, accompagnato dagli sbandieratori parte dal Castello Aragonese e percorre le vie del centro storico per raggiungere il Borgo di Sant’Alessandro dove vengono offerte alcune specialità enogastronomiche e dove viene celebrata la Santa Messa. Ischia. Solenni festeggiamenti in onore di San Giovan Giuseppe della Croce patrono dell’isola e Diocesi di Ischia. In questi giorni di festa, la Chiesa del Borgo di Celsa è addobbata e si celebrano messe; 108

Info-www.expo-ischia.blogspot.com Serrara Fontana. Sausage and Wine Festival. The festival was founded in 1975 when from Epomeo Mount people gathered the ice to prepare slushes. People from Fontana celebrated this event with bream and wine. The bream (an unknown dish to contemporary tables) has been replaced with the sausages cut by hand. Try the bread (gluten free) with the legendary Fontan sausage and the wine produced with local grapes. On stage, live music, folk dancing, disco in the square. Info www.prolocopanzaischia.it Serrara Fontana. Festival of the good things. The program includes a parade with folk clothing, tools of the time, all seasoned with musical performances, cabaret shows, nightclub beneath starry skies, tasting sandwich with sausage and eggplant, salad and local wine. Serrara Fontana. Ecological Walk. The Mayor of the City becomes promoter of this adventure in nature, exploring the Falanga woods, Stone houses, Snow pits up to Pietratorcia. A snack with the famous salad in the traditional peasant offered to all with a glass of wine and the obligatory slice of watermelon. Gathering spot at Il Bracconiere restaurant. Ischia. St. Alessandro celebration. The celebration involves many people in costume that tell the history of the island, the Greek domination, until the unification of Italy, passing through the influences of style by various conquerors, including foreigners, who have inhabited the zone. The procession, accompanied by flag bearers from the Aragonese Castle runs through the downtown streets to reach the village of St. Alessandro, where wine and food specialties are offered and where Mass is celebrated. Strade del vino Isola d’Ischia


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la reliquia del santo è portata in processione per le strade cittadine e per mare dove l’imbarcazione è seguita da quelle dei pescatori. I festeggiamenti si concludono con uno spettacolo di fuochi pirotecnici e la sfilata della banda. Ischia. Festival dei popoli del Mediterraneo. Tradizionale l’appuntamento alla spiaggia dei Pescatori della Mandra che ospita spettacoli musicali e d’intrattenimento, degustazioni enogastronomiche, rappresentazioni scenografiche e molto altro ancora. Info: www.largodeinaviganti.it SETTEMBRE Forio. Festa di Santa Maria al Monte. La messa viene celebrata dal parrocco di Monterone e la processione, accompagnata da canti e da una fiaccolata, parte dalla Chiesa, attraversa il cortile arrivando fino a Punta Callotta. Al termine della celebrazione, sul sagrato, vengono allestiti banchetti in cui è possibile degustare in allegria pasta e fagioli, coniglio, carne alla brace e tante leccornie preparate da signore volenterose. Forio. Andar per Cantine. La manifestazione intende riscoprire alcune delle tradizioni popolari dell’isola verde attraverso itinerari che percorrono sentieri e percorsi naturalistici, con visite e degustazioni nelle cantine più antiche dell’isola. In piazza San Leonardo, a Panza non mancano spettacoli folkloristici e stand enogastronomici per la degustazione di vini locali e prodotti tipici. Info www.prolocopanzaischia.it Serrara Fontana. Festa di San Michele. La processione attraversa le vie del paese fino alla pizza dove la statua resterà esposta Wine ways of the island of Ischia

Ischia. Solemn celebrations in honor of St. John Joseph of the Cross, island’s patron, and the Diocese of Ischia. In these days of celebration, the Church of Village of Celsa is decorated and masses are celebrated, the relic of the saint is carried in procession through the city streets and by sea where the boat is followed by the fishermen. The festivities culminate with a fireworks show and parade of the band. Ischia. Festival of the Mediterranean people. Traditional Fishermen’s appointment to the Mandra beach that hosts musical performances and entertainment, wine tasting, spectacular performances and much more. Info: www.largodeinaviganti.it SEPTEMBER Forio. Santa Maria al Monte celebration. Mass is celebrated by the parish priest of Monterone and procession, accompanied by songs and a torchlight parade from the Church, through the courtyard coming to Punta Callotta. After Mass, in the courtyard, where banquets are prepared and faithful can taste pasta and beans, rabbit, grilled meat and lots of goodies prepared by willing ladies. Forio. Visiting Wineries. The event aims to rediscover some of the traditions and popular routes that run through the green paths and nature trails, with visits and tastings to the island’s oldest wineries. In Piazza San Leonardo in Panza there are folkloristic and food stands for the tasting of local wines and products. Info www.prolocopanzaischia.it Serrara Fontana. St. Michele celebration. The procession goes through the streets until the square where the statue will remain exposed to the veneration of the faithful, but 109


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alla venerazione dei fedeli, ma il momento clou è quello della processione via mare che viene accompagnata dalla banda musicale. Info www.santangelodischia.info OTTOBRE Sant’Angelo. Festa della lampuga. Un appuntamento nel borgo di case pallide, per salutare l’estate e coinvolgere tutti i suoi imprenditori e abitanti. L’evento, che si svolge nella splendida cornice del paesino di sant’Angelo, è organizzato dall’Associazione “Pesca Sportiva S. Angelo d’Ischia” con il Patrocinio del Comune di Serrara Fontana e la collaborazione dell’Associazione Amici di S.Angelo. Volontari e sub professionisti ripuliscono le scogliere e i fondali, mentre ai presenti viene offerta una grigliata di pesce e vino locale. DICEMBRE Ischia. Ischia Jazz. Il cartellone prevede appuntamenti musicali dedicati al jazz italiano e internazionale con tanti ospiti prestigiosi pronti a esibirsi in alcuni club dell’isola. Un evento che è un motivo di vanto e orgoglio per Ischia e gli appassionati del genere. Info www.ischiajazz.net Forio - Ischia. Mercato del pesce. Alla vigilia del Natal, in ogni famiglia, fervono i preparativi per il gran cenone. Come vuole la tradizione molti si recano alla buon ora dai pescatori che offrono capitoni, murene, molluschi e pesci pregiati. Un appuntamento che segna con gusto l’inizio della giornata che si arricchisce con tavolate di parenti e amici, tombolate e l’immancabile messa di mezzanotte. 110

the main event is the procession by sea which is accompanied by music band. Info www.santangelodischia.info OCTOBER Sant’Angelo. Feast of dolphin fish. An appointment in the village of ‘pale’ houses, to greet the summer and involve all its businessmen and residents. The event, which takes place in the wonderful village of Sant’Angelo, is organized by the “Sport Fishing of S. Angelo d’Ischia” Association with the sponsorship of the City of Fontana Serrara and collaboration of the Friends of St. Angelo Company. Volunteers and professional divers clean up the cliffs and the sea floor, while the audience is offered a grilled fish and local wine. DECEMBER Ischia. Ischia Jazz. The program includes musical events dedicated to the Italian and international jazz with many prestigious guests ready to perform in clubs on the island. An event that is a source of pride for the island of Ischia and fans of the genre. Info www.ischiajazz.net Forio - Ischia. Fish Market. At Christmas Eve, in every family, feverish preparations are under way. Tradition wants many people go to fishermen, who offer eels, moray eels, shellfish and fresh fish. An event that marks the beginning of the day with a taste that is enriched with tables of relatives and friends, bingo and the inevitable midnight mass. Cribs in Ischia. Even Ischia, like Naples, has its “San Gregorio Armeno”. An exhibition of cribs that embraces the most charming views of Ischia to breathe the Christmas atmosphere. Strade del vino Isola d’Ischia


Eventi e tradizioni da non perdere

Events and traditions not to be missed

Presepi a Ischia. Anche Ischia, come Napoli, ha la sua “San Gregorio Armeno”. Un’esposizione di presepi che abbraccia gli scorci più suggestivi d’Ischia per respirare appieno l’atmosfera natalizia. Ischia. Presepe vivente. A Campagnano - organizzato dall’omonima Pro Loco - rivive lo spirito autentico della tradizione culturale, religiosa e famigliare del meridione. Nulla è lasciato al caso, i costumi, i volti di chi interpreta i personaggi, gli antichi mestieri, le ambientazioni. Ischia - Casamicciola - Sant’Angelo. San Silvestro. Nelle piazze e nei borghi più belli dell’isola verde il Capodanno si festeggia in piazza. Il cartellone della serata è tutto musicale per animare la serata e fare insieme le ore piccole.

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Ischia. Living Nativity. In Campagnano - organized by the homonymous Pro Loco - revived the true spirit of a cultural, religious and family culture of the south. Nothing is left to chance, the costumes, the faces of those who interpret the characters, ancient crafts, locations. Ischia - Casamicciola - Sant’Angelo. New Year’s Eve. The squares and the most beautiful villages of the green island celebrates New Year in the streets. The program is all about music to liven up the evening and keep all together late hours.

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I borghi dell’Isola d’Ischia L’isola verde vista dai forestieri

Villages of the island of Ischia The Green Island seen by foreigners

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n giro dell’isola dalla Città d’Ischia, agli altri Comuni di Casamicciola Terme, Lacco Ameno, Forio, Barano e Serrara-Fontana con le loro località o frazioni dalla penna di visitatori d’ eccezione «Un sole scintillante marezzava il mare con fasci di fuochi e si riverberava sulle case bianche di una costa sconosciuta. Una leggera brezza, che proveniva da quella terra, faceva palpitare la vela sulle nostre teste e ci spingeva di cala in cala e di scoglio in scoglio. Era la costa dentata e a picco dell’ incantevole isola d’ Ischia che dovevo a lungo abitare in seguito e tanto amare. Mi appariva, per la prima volta, nuotando nella luce, sorgendo dal mare e perdendosi nell’ azzurro del cielo, sbocciata come da un sogno di poeta durante il sonno leggero di una notte d’ estate…». Così Alphonse de Lamartine ( Macon 1790 – Parigi 1869) nelle sue “Méditations” descrive il suo primo impatto con Ischia nell’estate del 1812. Lamartine soggiornò nell’ isola verde tre volte - nel 1812, nel 1820 e nel 1844 - sempre per lunghi periodi e sempre in una villa nel Comune di Casamicciola. Si chiamava “La Sentinella”, andò distrutta dal terremoto del 28 luglio 1883 e non fu mai individuata dal più celebre biografo di Lamartine ad Ischia, Mons. Pasquale Polito (1907-1994), che amò moltissimo il poeta francese perché «è quello che ha più esaltato l’incanto dell’ isola d’ Ischia».

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tour around the island from the City of Ischia to the other municipalities such as Casamicciola Terme, Lacco Ameno, Forio, Barano and Serrara-Fontana with their location or fractions of distinguished guests. «A bright sun decorated the sea with ribbons of fire and shone upon the white houses on a coast unknown to us. A light breeze, that came from the shore, agitated the sail above us and drove us gently from rock to rock, from one projection to another. It was the perpendicular and ragged coast of the island of Ischia, which I was destined, afterwards, to learn and to love. Seeing this island for the first time, it seemed to me as though it were swimming in light, rising from the sea, losing itself in the blue sky, born like the dream of a poet in the light sleep of a summer night…». So Alphonse de Lamartine (Macon 1790 - Paris 1869) in his “Méditations” describes his first impression of Ischia in the summer of 1812. Lamartine stayed on the green island three times - in 1812, in 1820 and 1844 - always for long periods and always in a villa in the town of Casamicciola. It was called “La Sentinella”, destroyed by the earthquake on July 28, 1883 and was never more detected by the most celebrated biographer of Lamartine in Ischia, Mgr Pasquale Polito (19071994), whom loved so much the 113


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Sono in molti i forestieri - scrittori, poeti, giornalisti, pittori, cineasti, politici, attori, cantanti, scienziati e così via – che hanno scritto le emozioni scaturite dal loro soggiorno in una delle diverse località dell’isola. Proviamo a ricordarne qualcuno, per vedere attraverso i loro occhi e scoprire che i vigneti, l’ uva e il vino hanno sempre catturato la loro attenzione. Fermiamo il tempo. Quasi come Truman Capote (1924-1984). «… Le isole sono come navi sempre all’ancora. Mettere piede su un’ isola è come salire su una passerella d’ imbarco: si è presi dallo stesso senso di magica sospensione, sembra che nulla di brutto o di volgare possa accadervi; e mentre il “Principessa” rallentava nella minuscola insenatura di Porto d’ Ischia, la vista dei colori pallidi, da gelato, che si sfaldavano sulle case del porto, parve familiare e benefica come il battito del proprio cuore. Nella confusione dello sbarco, lasciai cadere e ruppi l’ orologio, un pizzico di simbolismo eccessivo, troppo evidente: si capiva alla prima occhiata che Ischia non era posto per un rincorrersi affannoso di ore…». La Città d’Ischia vista da Conrad Haller Conrad Haller era un mercante svizzero che viveva a Napoli negli anni ‘20 del 1800 e faceva parte di quella nutrita colonia di commercianti e banchieri svizzeri che caratterizzava l’ economia del Regno di Napoli. Scrisse il suo “Tableau topographique et historique des isles d’Ischia, de Ponza, de Vandotena; du cap de Misène et du mont Pausilipe” nel 1822 e lo firmò “Un Ultramontain”. E’ stato sempre citato così fino a quando Paul Buchner (1886-1978) nel suo libro “Gast auf Ischia” (Ospiti ad Ischia) del 1968 - la prima edizione italiana si deve al prof. Nicola Luongo nel 2002 -scopre che si tratta proprio di Haller. 114

French poet because «he is whom has more exalted the charm of the island of Ischia». There are many foreigners writers, poets, journalists, painters, filmmakers, politicians, actors, singers, scientists, and so on - who wrote the emotions arising from their stay in one of several locations on the island. Let’s try to remember someone, to see through their eyes and discover the vineyards, the grapes and wine that have always caught their attention. Let’s stop time. Almost like Truman Capote (19241984). «… I always thought that the islands are like big ships kept permanently at anchor. Putting your foot on the ship is like to begin climbing the gangway connecting the ship to the mainland: you are immediately taken by a wonderful sense of isolation and it seems that nothing can happen, neither bad nor unpleasant . So when the “Princess” began to see the Porto of Ischia, and as we saw the side, it was beautiful and exciting like listening to the beating of your own heart. Meanwhile, during the confusion of the landing, the watch fell down and broke. It was significative: it was immediately clear that Ischia is not a place where it is necessary to have an exact concept of time…». The City of Ischia in the eyes of Conrad Haller Conrad Haller was a Swiss merchant who lived in Naples in the 1820s and was member of a large colony of Swiss merchants and bankers that characterized the economy of the Kingdom of Naples. He wrote “Tableau topographique et historique des isles d’Ischia, de Ponza, de Vandotena; du cap de Misène et du mont Pausilipe” in 1822 and signed “Un Ultramontain”. Strade del vino Isola d’Ischia


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Il “ragguaglio” di Haller è un testo fondamentale per scoprire le isole partenopee e ponziane dal quale emerge che Ischia, la più grande con i suoi 46 Kmq., è la sua preferita perché «è il punto centrale di un paradiso terrestre» (pag.40 dell’ edizione in italiano a cura del Circolo Sadoul del 1998). «Dall’ alto del Castello d’ Ischia l’ isola si presenta sotto un aspetto vario e interessantissimo. La piccola montagna di Campagnano che domina su questo castello e forma l’ estremità meridionale dell’ isola, è coltivata fin sulla cima ed è ornata da gruppi di abitazioni rurali; questa montagna, in un susseguirsi di piccole colline arrotondate, con i suoi vigneti e frutteti, si riattacca alla declività meridionale dell’ Epomeo». «… La piccola pianura del Borgo d’ Ischia, bagnata dal mare e circondata ad occidente dall’ alta distesa di lava dell’ Arso e da un susseguirsi di colline che la proteggono dalla violenza dei venti, è quanto mai favorevole alla vegetazione di piante assuefatte a un clima caldo, sicché vi abbondano melagrane, limoni, arance, fichi ed ogni altra specie di frutti…». «… Segue il monte e il pendio delle coste, a poca distanza dal mare che, per brevi tratti, gli splendidi vigneti ci nascondono. Sulla sinistra il cammino è fiancheggiato da un’ interrotta selva cedua di castagni. Adesso entriamo sul territorio di Casamice o Casamicciola». Casamicciola nel “Diario di un ignorante” Casamicciola era già la “cittadina delle terme” nel XVII secolo, grazie allo stabilimento termale del Gurgitello nel Pio Monte della Misericordia, in Piazza dei Bagni. Avviato nel 1604 già veniva presentato nella guidistica settecentesca «come centro aperto all’ ospitalità “con buone abitazioni Wine ways of the island of Ischia

It was always been quoted in this way so long as Paul Buchner (1886-1978) in his book “Gast auf Ischia” (Visitors to Ischia) in 1968 - the first Italian edition is attributed to Mr. Nicola Luongo in 2002 - who finds out that it was indeed Haller. The “Ragguaglio” by Haller is a fundamental text for discovering the Neapolitan Pontine islands from which rises up his favourite island, Ischia, the largest one with its 46 square kilometres: «it is the central point of an earthly paradise» (p.40 of the Italian edition by the Circolo Sadoul 1998). «From the top of Castello of Ischia, the island presents a varied and interesting aspect. The small mountain of Campagnano overlooking the castle forming the southern tip of the island, it has grown up to the top and is decorated with groups of rural housing; this mountain, in a succession of small rounded hills, with its vineyards and orchards, links up the southern slope of Epomeo». «… The small plain of Borgo of Ischia, wet from the sea to the west and surrounded by a high expanse of lava of Arso and a succession of hills that protect it from the violence of the winds, is most favourable to the vegetation of plants addicted to a warm climate, so there are plenty of pomegranates, lemons, oranges, figs and all other kinds of fruits…». «…Following the slope of the mountain and coastline, not far from the sea that, in short distances, hide beautiful vineyards. On the left of the road is flanked by a deciduous forest of chestnut trees. Now we enter the territory of Casamice or Casamicciola». 115


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e belli casini per comodo di coloro che vogliono servirsi dei bagni” e fu annoverato in breve tra le più ricche stazioni balneari d’ Europa» come scrive Ilia Delizia in una presentazione di una mostra fotografica a cura dell’ arch. Corrado D’ Ambra del 1982. Casamicciola era la più nota località dell’ isola d’ Ischia grazie agli stabilimenti termali di Piazza dei Bagni e di La Rita. Il visitatore A Rotureau nel suo “Dizionario enciclopedico delle scienze mediche – vol.XII, (Parigi 1874)” scrive che «le sorgenti non si trovano, come si crede generalmente su tutta la superficie dell’ isola; è a Casamicciola che sono presenti le sorgenti e gli stabilimenti principali. Non è una semplice questione di topografia che ci fa fare questa osservazione, ma l’ interesse dei bagnanti che devono essere avvertiti di non sbarcare al borgo di Ischia ma un’ ora più tardi dove appunto si ferma il battello». Dopo il terribile terremoto del 1883, Casamicciola fu ricostruita in poco più di dieci anni in tutt’ altra maniera, ma alla fine del secolo era già ritornata ad essere la “cittadina delle acque termali”. Una visitatrice belga di lingua francese nel 1894 pubblica a Bruxelles per l’ editore Paul Lacomblez un diario delle sue vacanze nei golfi di Napoli e Salerno e lo firma “Journal d’ une ignorante”. «Il suolo di Napoli e dei suoi dintorni sono ben poca cosa di fronte al rigoglio di questa lingua di terra, campagna isolata dal mare. I vigneti, che producono un delizioso vino di color rubino, s’inoltrano lontano dai flutti, si arrampicano e si allacciano fin sulle pendici dell’ Epomeo, il monte più alto dell’ isola, fino ai crepacci delle rocce più selvagge, sulla punta delle creste più tormentate». La visitatrice belga resta solo due 116

Casamicciola in the “Diary of an ignorant” Casamicciola was the “city of spas” in the seventeenth century, thanks to the thermal baths of Gurgitello in Pio Monte della Misericordia, Piazza dei Bagni. Started in 1604, it was already submitted in the eighteenth century publication of tourist guides «as open center of the hospitality ‘with nice houses and beautiful mess, for the convenience of those who wish to use the bathroom’ and was soon numbered among the richest European resorts» Ilia Delizia writes in a presentation of a photo exhibition by Mr. Corrado D’ Ambra in 1982. Casamicciola was the most famous places of the island of Ischia thanks to the spas of Piazza dei Bagni and La Rita. The visitor A Rotureau in his “Encyclopaedic Dictionary of Medical Sciences - vol.XII, (Paris 1874)”, writes that «the sources are not set, as is generally believed, on the whole surface of the island; in Casamicciola there are the sources and the main settlements. It is not a simple matter of topography that makes us think in this way, but the interest of the bathers who should be warned to not disembark at the village of Ischia but one hour later, just where the boat stops». After the terrible earthquake of 1883, Casamicciola was rebuilt in different way just over ten years, but at the end of the century was already back to being the “city of the thermal waters”. A Belgian French-speaking visitor, published in 1894 in Brussels for the editor Paul Lacomblez a journal of his holiday in the gulfs of Naples and Salerno signed “Journal d’ une ignorante”. «The soil of Naples and its surroundings are nothing compared to the exuberance of this strip of land, Strade del vino Isola d’Ischia


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giorni. Così descrive la sua partenza: «Un cielo un po’ più discreto ma sempre grazioso, accompagna il nostro ritorno da Casamicciola a Napoli. Mi dispiace lasciare Villa Pithecusa (bel nome greco di Casamicciola), la sua doppia terrazza, le sue comodità di campagna e gli indigeni dagli occhi dolci e ardenti, le braccia sempre cariche di fiori e d’ arance mature». Lacco Ameno, visto dalla contessa di Medem Elisa contessa di Medem sposò ai primi dell’ ‘800 il barone Von der Recke e condusse una vita da nomade di corti in corti e godette della simpatia di intellettuali e letterati. Alloggiò dal 12 giugno al 31 luglio 1805 a Villa Pannella, «intitolata Quisisana per la salubrità del suo clima e la giocondità del sito», del canonico don Tommaso De Siano, a Lacco Ameno nella contrada Pannella. Com’è stato documentato da Paul Buchner nella pubblicazione “Ospiti ad Ischia”, la contessa Von der Recke così descrive il suo soggiorno a Lacco Ameno. «…Sono salita sul tetto piatto della nostra casa: il panorama era un incanto, i raggi obliqui del sole al tramonto indoravano l’ isola e le coste di Napoli. Questo panorama per bellezza è inferiore soltanto a quello che si gode dall’ Epomeo. Dall’ altura ove sono si distendono due file di colline a sud-ovest ed ad ovest, che circondano la piccola valle coperta di vigneti; l’ intera valletta e le sue piccole colline sembrano formare un unico e grande vigneto, intersecato da innumerevoli sentieri. Le viti sono raramente innaffiate dalla pioggia, la loro freschezza è dovuta all’ abbondante rugiada; s’ innalzano a ghirlanda, intercalate da castagni, mandorli e ulivi; anche il melograno e l’ oleandro vi crescono in gruppi smaglianti. Il villaggio di Wine ways of the island of Ischia

isolated country from the sea. The vineyards, which produce a beautiful ruby-colored wine, entered far away from the waves, and is linked to climb up into the foothills of Epomeo, the highest mountain of the island, to the crevices of wild rocks, on the tip of crests more tormented». The Belgian visitor remains of the island only two days. So, she describes her departure: «The sky always more discreet, but always pretty, accompanies us on our return from Casamicciola to Naples. I’m sorry to leave Villa Pithecusa (beautiful Greek name used for Casamicciola), its double terrace, its countryside and the natives with sweet and loving eyes, its arms always laden with flowers and ripe oranges». Lacco Ameno in the eyes of the Countess of Medem Elisa, Countess Medem, married to Baron von der Recke at the beginning of the 1800, led a nomadic life from court to court and won the intellectuals and writers’ affection. She stayed from June 12 to July 31, 1805 at Villa Pannella, called «Quisisana for the healthiness of its climate and the playfulness of the place» by the canon Tommaso De Siano, in Lacco Ameno in the Pannella district. As has been documented by Paul Buchner in the publication “Gast auf Ischia” (“Visitors to Ischia”), Countess von der Recke describes his stay in Lacco Ameno. «…I went up on the flat roof of our house: the scenery was a delight, the slanting rays of the sunset gilded the island and the coast of Naples. This panorama of beauty is second only to that one enjoyed by Epomeo. From the hill where there are two rows of hills to the southwest and west, surrounding the small valley covered with vineyards, the entire valley and its small hills seem 117


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Lacco si distende dalla riva del mare fino a una terrazza avanzata dell’ Epomeo: la cupola della sua chiesa, particolarmente elegante, è uno degli ornamenti più belli del paesaggio…». Forio e l’album di Maria “Maria sans toi Forio n’ aurait pas été ce qu’il est” è questa una delle dediche a Maria Senese (1898-1977) proprietaria e tuttofare del ‘Caffè Internazionale da Maria’, nel centro di Forio, che ha gestito per circa mezzo secolo fino alla sua morte. Quando la intervistai nel 1974 per ‘Il Giornale d’ Ischia’ Maria non ricordava più il nome di questo ‘scenografo francese’ che nel 1958 fece scattare da un fotografo locale un ritratto che lei subito espose. «Sono tantissimi i personaggi famosi che sono venuti a Forio ed hanno preso “il vino annacquato” come diceva Truman Capote che l’ ha immortalata nel suo “Colore Locale”». «Erano altri tempi – disse Maria – tempi favolosi. L’ isola d’ Ischia era tutta da scoprire. Truman Capote è stato qui per quattro mesi nel 1949. Auden. Il più grande poeta inglese del ‘900, è stato a Forio per sei anni negli anni ‘50 e veniva sempre da me a prendere il suo whisky». Maria conservava un vecchio album che spesso sfogliava: c ’ erano le firme, le foto, le dediche dei personaggi che avevano frequentato il caffè, Guttuso, il principe d’ Assia, Pasolini, Moravia, Maugham, Laurence Oliver, Liz Taylor, Elsa Morante. Il suo caffè era una galleria. Le pareti tutte tappezzate di quadri. Ogni pittore che veniva a Forio ne regalava uno. Negli anni ‘70 c’è ne erano almeno un centinaio. «Maria senza di te Forio non sarebbe stata quella che è» scriveva lo scenografo francese sconosciuto, ma il mito di Maria è rimasto come 118

to form a single vineyard, intersected by many paths. The screws are rarely watered with rain water, their freshness is due to abundant dew; that rises to form a garland interspersed with chestnut, almond and olive trees, pomegranate and also the oleanders grow in dazzling clusters. The village of Lacco stretches from the seashore up to a terrace along the Epomeo’s path: the dome of the church, very elegant, is one of the most beautiful ornaments of the landscape…». Forio and the Album of Mary “Maria sans toi Forio n’ aurait pas été ce qu’il est”, is a dedication to Maria Senese (1898-1977) owner and factotum of the ‘Caffè Internazionale da Maria’, in the center of Forio, which has been active for about half a century until her death. When I interviewed her in 1974 for ‘Il Giornale d’ Ischia’, Maria didn’t remember the name of the ‘French designer’ who in 1958 a local photographer snapped a picture that she once displayed. «There are lots of famous people who came in Forio and took the “watered wine” as Truman Capote said, immortalizing in his “Local Color”». «Those were different times – Maria said - fabulous time. The island of Ischia was waiting to be discovered. Truman Capote was on the island for four months in 1949. Auden. The greatest British poet of the twentieth century, was in Forio for six years in the 1950s and always came to me to take his whiskey». Maria kept an old album that often flipped through: there were signatures, photos, dedications of people who had attended the coffee, Guttuso the Asian prince, Pasolini, Moravia, Maugham, Laurence Oliver, Elizabeth Taylor, Elsa Morante . Strade del vino Isola d’Ischia


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quello dei favolosi anni ‘50, il mito dei anni di Auden e dei quattro mesi di Capote. Auden scrisse “Addio al Mezzogiorno” lasciando Forio e Capote così conclude il reportage in “Colore locale”. «Abbiamo seguito la primavera» si legge. «In quattro mesi, da quando siamo arrivati, le notti si sono fatte calde, il mare è diventato più calmo, l’ acqua verde, ancora invernale di marzo, si è mutata in quella azzurra di giugno, e le viti, allora grigie e nude sui loro pali contorti, si coprono dei primi grappoli verdi. Vi sono sciami di farfalle appena nate e sulla montagna molte dolcissime cose per le api; in giardino, dopo un acquazzone, si può udire, sì, appena percettibile, lo schiudersi delle nuove gemme. E ci svegliamo più presto, un segno dell’ estate, e la sera indugiamo fino a tarda ora e questo è un altro segno. E’ difficile tapparsi in casa con notti simili; la luna scende più vicina e ammicca sull’ acqua con uno splendore stupefacente; e lungo il parapetto della chiesa dei pescatori, che si protende sul mare come la prua di una nave, i giovani passeggiano avanti e indietro, bisbigliando, poi attraversano la piazza, si rifugiano in qualche oscuro angolo appartato». Barano e la valle di Renan Ernest Renan (1823-1892), probabilmente il più grande letterato e brillante pensatore francese della seconda metà del XIX secolo, soggiornò sull’isola presso la Villa Zavota di Casamicciola nel 1875, nel 1877 e nel 1879. Negli ultimi due anni fu accompagnato dal figlio Ary, pittore e disegnatore, che ha lasciato alcuni bellissimi e dettagliati disegni. A Casamicciola Renan scrisse i suoi “Ricordi”. Ernest sostò anche a Barano, uno dei due Comuni ‘montani’ dell’ isola, ed ebbe occasione di vedere «il folgorante panorama che si poteva Wine ways of the island of Ischia

Her coffee was a gallery. All the walls were covered by paintings. Every painter who arrived in Forio, gave a painting. In the ‘70s there were at least a hundred works of art. «Maria without you Forio would not be what it», the French designer unknown wrote, but the myth of Maria has remained tied to the fabulous 1950s, the myth of years of Auden and of the four months of Capote. Auden wrote “Goodbye to Mezzogiorno” leaving Forio and Capote so concludes the report in “Local Color”. «We followed the spring» it reads. «In four months since we arrived, the nights have become warmer, the sea became calmer, the green water still wintry in March, has turned into the blue of June, and the vineyards, then gray and bare on their poles, are covered with the first green grapes. There are swarms of butterflies just born on the mountain, and many sweet things for bees in the garden after a shower, you can hear, yes, barely perceptible, the unfolding of new buds. And we wake up soon, a summer sign, and late into the evening we linger and this is another sign. It is hard to close at home during such nights, the moon goes down on nearest and winks on the water with a stunning beauty, and along the parapet of the church of the fishermen, over the sea like the prow of a ship, young people walk back and forth, whispering, then cross the square and take refuge in some dark secluded corner». Barano and the valley of Renan Ernest Renan (1823-1892), arguably the greatest French thinker and brilliant writer of the second half of the nineteenth century, stayed on the island at the Villa Zavota in Casamicciola in 1875, in 1877 and 1879. In the last two years, he was accompanied by his son Ary, painter 119


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osservare da quell’ incantevole poggio», poi denominato in suo onore “la valle di Renan” ( il cosiddetto belvedere di Barano). «A Barano Ernest Renan era di “casa” dai Buono i quali, tra l’ altro erano proprietari della panoramica collina. Sicuramente Renan restò così affascinato dallo spettacolo che gli si apriva davanti che decise di ritornarvi più volte…” scrive Balestriere che ha pubblicato per “La Rassegna d’ Ischia” ( marzo/ aprile 2011) un saggio puntiglioso sul suo soggiorno, ricostruito anche dalle lettere inviate agli amici. Renan trascorse ad Ischia «le giornate più felici della sua vita» come afferma in un articolo che scrisse per “Paris-Ischia” nel 1883 per aiutare i terremotati ricordando «la casa da dove durante le ore calde del giorno non si sentiva che il canto delle cicale che annunciavano l’ uva matura». La passeggiata di Maiuri sui sentieri di Serrara e Fontana al tempo delle vendemmia Amedeo Maiuri ( 1886-1963) è stato archeologo e direttore degli scavi di Pompei ed Ercolano e ha sempre guardato con particolare attenzione anche alle scoperte archeologiche dell’ isola d’ Ischia. I suoi testi sono fondamentali per conoscere l’ archeologia campana ed anche i paesaggi delle isole partenopee e ponziane. C’è un racconto nella vendemmia nell’ isola d’ Ischia di grande suggestione (riportato nel numero n.9 del 1967 di “Lettera da Ischia”, probabilmente ripreso dal suo libro “Passeggiate campane” del 1957). Meriterebbe di essere trascritto per intero e sappiamo di commettere sacrilegio a prenderne solo piccole parti. «Per meglio riaffermarmi all’ anima dell’ isola, abbandono le strade e i luoghi balneari e termali, e vado a vedere l’ ultima vendemmia lungo i 120

and illustrator, which left some beautiful and detailed drawings. In Casamicciola Renan wrote his “Memoirs”. Ernest also stayed in Barano, one of the two mountainous municipalities of the island, and had a chance to see «the striking panorama you could see from that beautiful hill», then called in his honour “The valley of Renan” (the so-called viewpoint of Barano). «In Barano Ernest Renan was at home with the Buono family, owners of a panoramic hill. Surely Renan remained so fascinated by the spectacle that lay before him that decided to come back several times ...” Balestriere writes, published “La Rassegna d’ Ischia” (March / April 2011) a meticulous essay on his stay, also reconstructed from letters send to friends. Renan spent in Ischia «the happiest days of his life» as he stated in an article wrote for “Paris-Ischia” in 1883 to help the earthquake victims by remembering «the house where during the hot hours of the day heard also the song of the cicadas announcing the ripe grapes». The walk of Maiuri along the paths of Serrara and Fontana at the time of harvest Amedeo Maiuri (1886-1963) was an archaeologist and director of the excavations of Pompeii and Herculaneum, and has always given particular attention to archaeological discoveries of the Isle of Ischia. His lyrics are essential to know the Neapolitan archaeology and even the landscapes of the Neapolitan islands and Ponza. There is a story in the harvest on the island of highly evocative suggestion (reported in No. 9 of 1967 of “Lettera da Ischia”, probably taken from his book “Passeggiate campane” of 1957). It would deserves to be transcribed Strade del vino Isola d’Ischia


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sentieri che discendono dai castagneti di Barano, di Serrara e di Buonopane, alle sabbie bollenti della marina dei Maronti, all’ incanto gemmato del promontorio di S. Angelo» attacca Maiuri e continua affermando che «su questo terreno sconvolto, franoso, bibulo, come una pomice, asciutto come un’ esca, rosolato dal sole e dal vento marino, fatto tepente dai bollori sotterranei, dal calore segreto che vi corre dentro come il sangue nelle arterie, alligna sovrana la vite; tutto il gran declivio del monte non è che un immenso vigneto. Vigne dovunque… in un paesaggio che dovrebbe apparirvi nell’ orrore degli scoscendimenti e delle frane squallido in quel candore accecante di terra combusta e che vi appare invece tutto raddolcito da quel manto frondoso di viti». Poi ancora la descrizione della festa della vendemmia con «i ragazzi con la tina sulla spalla… Le donne con la tina equilibrata sul cercine dei capelli mute e gravi… Qualche bestia someggiata arranca verso il paese con le tine conformate a guisa del basto da soma e che qui chiamano con un vocabolo poco allegro: tavuto, c’è la cassa da morto….». «…tutto il monte appare perforato da tane e caverne come una necropoli sicula dell’ età del bronzo. E’ uno degli aspetti più tipici della vita rurale ischitana, ereditata chissà da quale remota antichità ed è forse la ragione per cui manca ad Ischia una tradizione dell’ architettura paesana altrettanto nobile quanto a Capri; alla vita dei campi basta la grotta ch’è cellaio, palmento, cisterna e capanna di custodia… ». Infine il vino. «… Il vino imbottato, dopo essersi crogiolato al sole, fermenta e matura, ha la sua seconda vita nel grembo della terra; quando lo spillano ed esce da quel tenebrone, ha ancora tanto sole e calore, da rispendere ambrato ». Wine ways of the island of Ischia

in full and we know to commit a sacrilege to take only small parts. «In order to better reassert the soul of island, leaving the streets and the beach resort and spa, I go to see the last harvest along the paths that descend from the chestnut trees of Barano, Serrara and Buonopane, to the hot sands of the Maronti marina, to the charming gem of the promontory of S. Angelo» Maiuri says and goes explaining that «in this upset area, loose, bibulous like pumice, dry like a bait, browned by the sun and the sea wind, made warm from wild underground boiling by warm secret that runs like blood in the arteries, the vine thrives sovereign, all the great slope of the mountain is just a huge vineyard. Vineyards everywhere ... in a landscape that should appear in the horror of landslides that in that blinding whiteness of the ground where instead everything seems softened by the leafy vines». Then again the description of the feast of the harvest with «the boys with vat on the shoulder ... Women with hair balanced brought vat... Some pack animal limps to the country conformed with the tines in the shape like a pack animal called with a cheery little word: tavuto, namely the coffin...». «... The whole mountain is pierced with holes and caves as a Sicilian necropolis of the Bronze Age. It is one of the most typical aspect of rural life in Ischia, inherited from antiquity and is perhaps the reason of the absence of a tradition in Ischia, an architectural village as noble as in Capri, it suffice the cellar for a country life, wine press and cabin housing». Finally the wine. «…The stuffed wine, after basking in the sun, ferments and ages, has its second life in the womb of the earth, when comes out of that 121


I borghi dell’Isola d’Ischia

Villages of the island of Ischia

L’isola inaspettata dei coniugi Jones del “National Geographic” Dorothea e Stuart Jones, due giornalisti e fotografi americani della più importante rivista geografica del mondo, il ‘National Geographic’, si fermarono ad Ischia probabilmente nella primavera del 1953. Scrissero un eccezionale reportage pubblicato nell’aprile del 1954, che Raffaele Castagna ha riproposto integralmente, con l’ ampia documentazione fotografica nella sua ‘Rassegna d’ Ischia’ nel giugno del 2010. Perché Dorothea e Stuart vennero ad Ischia nel 1953 non sapendo nemmeno dell’ esistenza di quest’ isola “vicino a Capri”? Iniziano il loro reportage proprio raccontando la scoperta o l’ incontro e ne scelgono il titolo: “Ischia, Island of the Unexpected”. «Questa isola inaspettata sembrava più attraente… ». Stuart ricorda che l’ isola fu un « “rest camp” dei servizi dell’ armata britannica (“Ischia, base navale inglese” 1943-1946 di Giuseppe Silvestri – Valentino Editore 2005 n.d.r.), mentre la vicina Capri servì allo stesso scopo per gli americani». «Questo sembrò una buona opportunità per controllare – scrive Stuart – l’ asserzione di un amico inglese che Ischia, quasi cinque volte più grande di Capri, era “cinque volte più bella” ». Ritornarono a Napoli con la loro Fiat 500 “giardinetta” su un battello che gli ischitani chiamavano “i motori” probabilmente l’ “Ondina” o il “Trento” dell’ armatore privato Nicola Monti. Scrivono: «La maggior parte dei nostri compagni di viaggio erano vestiti rudemente. Fra loro c’ erano uomini che vennero a bordo portando sulle spalle barili di vino. A Napoli passavano tutta la giornata a vendere vino al minuto, usando un tubo di gomma per travasarlo dai barili ai contenitori. Da una borsa 122

gloomy, still has plenty of sunshine and heat, that shines of amber». The unexpected island of Mr and Miss Jones of “National Geographic” Dorothea and Stuart Jones, two American journalists and photographers of the most important world’s geographic magazine, the ‘National Geographic’, visited Ischia probably in the spring of 1953. They wrote an excellent report published in April 1954, which Raffaele Castagna suggested again with a large photographic documentation in its ‘Review of Ischia’ in June 2010. Why did Dorothea and Stuart came to Ischia in 1953 not even knowing about the existence of this island “near Capri”? They start their own report telling about the discovery or the meet and choose the title: “Ischia, Island of the Unexpected”. «This island looked more appealing ... unexpected». Stuart points out that the island was a «“rest camp” of the services of the British Army (“Ischia, English naval base” 1943-1946 by Giuseppe Silvestri Valentino Publisher 2005 e.d.), while the nearby Capri served the same purpose for Americans». «This fact seemed a good opportunity to control - Stuart writes - the declaration of an English friend that considers Ischia, nearly more than five times the size of Capri, was “five times more beautiful”». They returned to Naples by their Fiat 500 “station wagon” on board a boat that Ischia called “engines” probably the “Ondina” or “Trento” of the private owner Nicola Monti. They write: «Most of our travelling companions were roughly dressed. Among them there were men who came on board shouldering wine barrels. In Naples, they spent the whole day retailing wine, using a Strade del vino Isola d’Ischia


I borghi dell’Isola d’Ischia Villages of the island of Ischia

di carta uno degli uomini trasse un paio di uova sode ed un panino straordinario. Era un piccolo polpo fritto tra due enormi pezzi di pane. Lui aprì il panino ed esaminò il suo contenuto con piacere, poi mise di nuovo tutto insieme; noi ancora potemmo vedere i piccoli, arricciati tentacoli. Lui prese un grande morso, ci guardò e ammiccò. Nessuno di noi invidiò proprio quest’ uomo né il suo panino col polpo, né il suo lavoro di venditore di vino, ma avvertimmo che lui aveva almeno un vantaggio. Lui sarebbe ritornato ad Ischia la sera e noi non avremmo potuto».

Wine ways of the island of Ischia

hose to transfer it from the barrels to containers. From a paper bag one of the men prepared a couple of boiled eggs and an extraordinary sandwich. It was a little fried octopus between two huge pieces of bread. He opened the sandwich and examined its contents with pleasure, then put all back together, we still were able to see the small, curly tentacles. He took a big bite, looked at us and winked. None of us really envied this man nor his sandwich with the octopus, or his work as a seller of wine, but we warned that he had at least one advantage. He would return to Ischia in the evening and we couldn’t do it»

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STRADA DEL V TIPICI DEL Punta Cornacchia

Punta Spaccarello

BAIA SAN DI MONTANO

Villa Mezzatorre

Lido San Montano

Punta Caruso

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Lucchino Visconti

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GROTTA SPUNTATORE

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M. Caruso 156

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Villa Cigliano

Museo Archeologico Di Pithecusae

Giardini La Mortella Fondazione Walton

S. Francesco di Paola

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IL FUNGO

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La Seniavica

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Monte Vico 116

PARCO TERMALE NEGOMBO 24

La Guardiola

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Strade del vino Isola d’Ischia


VINO E DEI PRODOTTI LL’ISOLA D’ISCHIA

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Cantine Antonio Mazzella

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Bosco della Maddalena

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Cantine Antonio Mazzella Perrazzo Vini d’Ischia Cenatiempo Vini d’Ischia Cantine Tommasone Cantine di Crateca Az. Agrituristica “Pera di Basso” Az. Agricola San Domenico Tenuta Giardini Arimei – Muratori Agriturismo La Pergola Cantine di Pietratorcia D’Ambra Vini d’Ischia Antica Cantina Greca (Az. Ruffano) Ischia Salumi di Costanzo Giovan Giuseppe Panificio F.LLI di Costanzo Rocco e Michele Az.Agricola Florio Filippo Az. Agricola Di Meglio Ciro Mattera Antonio Az. Vitivinicola Agribianca Az. Agricola di Buono Ciro Longo Rosaria Allevamento Coniglio Semibrado Miele d’ Ischia Buono Raffaele La Cantina del Sargente Trattoria Az. Agricola Di Iorio Concetta

PARCO TERMALE CASTIGLIONE

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I SENTIERI DELLA LUCERTOLA - ISOLA D’ISCHIA Sentiero della vetta ( Fontana - Epomeo) Sentiero della Pietra Dell’ Acqua (Fontana - Pietra Dell’ Acqua - Epomeo) Sentiero delle Case di Pietra e dei Pastori ( Forio - S. Maria del Monte -Epomeo -Fontana) Sentiero del Bianchetto ( Fango - Casamicciola - Epomeo) Sentiero del Pizzone (Fango - Epomeo) Sentiero dell’ Acqua (Piazza Bagni - Buceto - Piano S. Paolo - Mt. Trippodi - Buonopane) Sentiero dei Cantoni (Fiaiano - Cantoni - Fango) Sentiero dei Conti (Ischia - Cretaio - Fango) Sentiero del Grande Cratere (Faiano - Cretaio - Monte Trippodi - Faiano) Sentiero dell’ Antiche Cantine (Buonopane - Monte Trippodi- Fiaiano) Sentiero del Faro ( Punta Imperatore) Sentiero del Tufo Verde ( Forio - Monte Corvo) Sentiero del Monte di Panza (Panza - Capo Negro) Sentiero del Sole (Serrara - S. Angelo) Sentiero Bianco (Fontana - Noia - Pizzi Bianchi Cavascura) Sentiero delle Baie ( Testaccio – Monte Cotto - Maronti) Sentiero della Guardiola ( Testaccio - Le Pianole - Guardiola) Sentiero della Costa Sparaina (Barano- Monte Trippodi - Fiaiano) Sentiero del Santuario ( Vatoliere- Chiummano - Schiappone - Vatoliere) Sentiero di Piani Liguori (Campagnano-Piano Liguori- S. Pancrazio - Chiummano - Vatoliere) Sentiero del Cratere dell’ Arso (Fiaiano) Sentiero dei Crateri (Casamicciola - Rotaro - Fondo Ferraio - Fiaiano) Sentiero dell’ Acropoli (Lacco Ameno - Montevico) Sentiero del Respiro del Mare (Lacco Ameno - Mezzatorre - San Francesco )

1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9) 10) 11) 12) 13) 14) 15) 16) 17) 18) 19) 20) 21) 22) 23) 24)

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Strada Principale Altre Strade Sentieri Consigliati Altri Sentieri

Le Pianole

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La Guardiola

Vigneti Fumarole

Punta San Pancrazio

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Scavi Archeologici Musei

Punta della Signora

Grotte Capo Grosso

Chiese Punto Panoramico

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Faro Ospedale 1 Cm = 200 m. 0 20 40 60 Scala: 1:20000

Wine ways of the island of Ischia

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Parcheggi Principali Porti - Approdi Spiaggia Attrezzata

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Strade del vino Isola d’Ischia


Le Aziende della strada del vino The wine ways companies

Aziende vitivinicole

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Aziende turistiche

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Tourist activities

Albergo Don Felipe Hotel Parco Smeraldo Terme Hotel San Giorgio Terme Hotel Torre Sant’Angelo Hotel Villa al Mare Hotel Villa Angela Terme e Spa Il Quadrante Viaggi Ristorante La cantina del Sargente

Aziende agrituristiche

Wine producers

Agricola San Domenico “Tenuta Giardini Arimei” Arcipelago Muratori Azienda Agricola Ruffano Tenuta Crateca Azienda vitivinicola La Pietra di Tommasone Cenatiempo Vini d’Ischia Cantine Mazzella D’Ambra Vini d’Ischia Costa delle Caranfe di Antonio Mattera Perrazzo Vini d’Ischia Cantine Pietratorcia

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Produzioni tipiche

Wine ways of the island of Ischia

Farms

Agriturismo La Pergola Agriturismo Tenuta Pera di Basso Local products

178. Agribianca 180. Ditta agricola apistica Miele dell’isola d’Ischia 182. Azienda Agricola Ciro Di Meglio & Figli 184. Filippo Florio 186. Ischia Salumi 188. Ischia Sapori 190. Azienda Agricola Longo Rosaria

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Aziende vitivinicole Wine producers Wine ways of the island of Ischia

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Agricola San Domenico Via Chiena, 2 80075 Forio d’Ischia (Na) Tel. +39 081 5071464; Cell. +39 338 4797726; Fax +39 0815071464 www.sandomenico.eu - info@sandomenico.eu

L’Agricola San Domenico nasce dal desiderio di preservare l’antica tradizione vitivinicola ischitana e di condividerne i frutti anche al di fuori dell’isola. L’azienda, che rappresenta la summa della tradizione enologica della famiglia Trofa, conduce circa dieci ettari di terreno che producono agrumi ,olive, ma principalmente uve di elevatissima qualità per vini D.O.C. L’antica chiesetta di San Domenico, da cui prende il nome l’azienda, è posta al centro dei vigneti situati, appunto, sulla omonima collina che sovrasta la baia di Citara, lungo la strada che dalla costa arriva fino alla cima del Monte Epomeo: qui, numerosi terrazzamenti delimitati da “parracine”, i tipici muri a secco in tufo verde, salgono fin su la montagna, garantendo, grazie all’ottima esposizione solare e all’elevata

ventilazione, un microclima ideale per la maturazione delle uve. I vitigni coltivati, rigorosamente autoctoni, sono il Forastera ed il Biancolella per la produzione dell’Ischia Bianco Superiore ed il Piedirosso per l’Ischia Rosso. In questo contesto l’Agricola San Domenico lavora cercando il giusto equilibrio fra l’utilizzo delle tecnologie più innovative in ambito viticolo ed enologico e l’esaltazione di una saggezza frutto di una tradizione secolare che da sempre affonda le sue radici in questo splendido territorio che è la campagna ischitana.

Produzione aziendale: Ischia Bianco Superiore Ischia Rosso

Servizi offerti: • Visita guidata ai vigneti su prenotazione • Degustazione vini • Vendita diretta vini • Degustazione libera • Visita Vigneti • Gruppi su Prenotazione • Parcheggio Auto

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Strade del vino Isola d’Ischia


Agricola San Domenico The ancient church of San Domenico, from which derives the company’s name, is in the middle of vineyards set, in fact, on the homonym hill overlooking the bay of Citara, along the road that leads from the coast to the summit of Mount Epomeo: here, numerous terraces,

The native grape varieties are Forastera and Biancolella for the production of the white Ischia Superiore and the Piedirosso for Ischia Rosso. In this context, the Agricola San Domenico works looking for the right balance between the use of innovative technologies in the field of viticulture and enology and the exaltation of a wisdom as result of a centuries-old tradition that has always been rooted in this beautiful land that is the campaign of Ischia.

Aziende vitivinicole

The company, which represents the summation of the winemaking tradition belonging to Trofa family, takes about ten hectares of land producing citrus fruits, olives, grapes, but mainly grapes of high quality destined for production of DOC wines.

delimited by “parracine”, the typical dry stone walls in green tuff, go up to the mountain, ensuring, thanks to the excellent high sun exposure and ventilation, an ideal microclimate for grapes ripening.

Wine producers

Agricola San Domenico was born as a result of a desire to preserve the ancient winemaking tradition of Ischia and share its fruits also outside the island.

Production: Ischia Bianco Superiore Ischia Rosso

Services provided: • • • • • • • Wine ways of the island of Ischia

Guided tour of the vineyards on request Wine Tasting Direct sale of wine Free Tasting Visiting Vineyards Groups Reservation Parking for cars 131


Tenuta Giardini Arimei

Arcipelago Muratori Via Pietra Brox, 51 bis 80075 Forio d’Ischia (Na) Tel/Fax: +39 081 909614 www.arcipelagomuratori.it - giardini.arimei@arcipelagomuratori.it

La tenuta Giardini Arimei è il simbolo di come possa rinascere alla sua funzione primaria di vigneto e di cantina, come era due secoli fa, un luogo che sembrava destinato all’abbandono. Vigneti eroici sorretti da circa 4 chilometri di muri a secco, le parracine: pietra su pietra frutto di un’arte antica, anch’essa recuperata alla sopravvivenza. Una cantina di 400 mq. scavata nel 1700 nel tufo verde, un panorama mozzafiato sull’infinito del mare. Pietra Brox, dal nome di un enorme masso inserito nel vigneto, casa di pietra millenaria, è un vino che anticipa Giardini Arimei. Nasce dalle fresche uve d’inizio estate, che, successivamente, surmaturate, daranno vita a Giardini Arimei, il vino solo e unico che raccoglie tutti gli umori e i sentori di questa terra di Ischia, fiorita e fumosa per

il vulcano che pulsa nel suo cuore di pietra, dalle acque salutari, che inducono benessere e relax. Le uve vengono raccolte a mano a mano che surmaturano, nell’arco di tre stagioni e sette vendemmie. Segue poi la tecnica di vinificazione negli antichi palmenti, una procedura complessa e affascinante. Le uve hanno nomi curiosi: Biancolella, Forastera, Uva Rilla, San Lunardo e Coglionara, da sempre rappresentano il patrimonio enologico dell’isola e sono il frutto di una millenaria selezione di quei primi ceppi impiantati sull’Isola dai coloni greci 700 anni prima di Cristo. A loro si deve la vocazione vitivinicola di Ischia, un’isola di terra, di agricoltori, di artigiani, alla cui esperienza sopravvissuta fino ad oggi si deve la rinascita di un’antica proprietà, che ora si chiama Giardini Arimei.

Produzione aziendale: Giardini Arimei Passito Secco dell’Isola d’Ischia Pietra Brox Ischia Bianco Superiore DOC

Orari di apertura: Solo su prenotazione. Per prenotazione: +39 335 6406020 giardini.arime@arcipelagomuratori.it

Servizi offerti: • Materiale informativo sulla Strada • Visita in cantina e ai vigneti su prenotazione • Degustazione dei vini aziendali su prenotazione • Vendita diretta di vini

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Strade del vino Isola d’Ischia


Tenuta Giardini Arimei

The cellar is opened just by Reservation: +39 335 6406020 giardini.arime@arcipelagomuratori.it

Aziende vitivinicole

Arcipelago Muratori Opening hours:

the particularities of the island terroir are accentuated by a complex and intriguing wine making process that uses restored palmenti (ancient stone structures) for the pressing and fermentation stages. The grapes are harvested by hand in seven harvests that last for three seasons and are a mixture of curiously named native varieties: Biancolella, Forastera, Uva Rilla, San Lunardo and Coglionara. The presence of these grapes is the result of a long selection of ancient vines that were fi rst brought to the island by the Greeks 700 years before the birth of Christ. It is thanks to the fi rst Greek colonies that Ischia boasts a longstanding viticulture history; a rich patrimony of native grapes, that made possible the survival and rebirth of this historic winery that now bears the name Giardini Arimei.

Wine producers

Tenuta Giardini Arimei is an example of the rebirth of a winery that dates back two centuries, and had been abandoned and seemed destined to never again reassume its original function. The heroic vineyards that make up this spectacular winery are carved into the hillside and held in place by 4 kilometers of supporting walls called parracine, whose construction was once an ancient art. The winery itself is 400 square meters, originally carved into the greenish volcanic rock in 1700, and has a breathtaking view of the sea. Here only one wine is made and it is dedicated to the expression of the moods and flavors of the Island of Ischia; a territory famous for the volcano that pulses at its core and the thermal waters that surround it and promise health and tranquility. All of

Production: Giardini Arimei Passito Secco dell’Isola d’Ischia Pietra Brox Ischia Bianco Superiore DOC

Services provided: • Info about Strada • Guided tour of wine cellar and vineyards by previous reservation • Wines tasting by previous reservation • Products sale Wine ways of the island of Ischia

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Azienda Agricola Ruffano Sede e Vigneto in Serrara Fontana - via Cuotto Loc. Ruffano (Na) Cantina: presso Punta Chiarito in Forio - Frazione Panza (Na) Tel: +39 081 908102, +39 081 909277 www.puntachiarito.it - ruffano.ischia@tiscali.it

L’Azienda Agricola Ruffano è situata sulle floride colline dell’ isola d’ Ischia alle pendici del Monte Epomeo, circa 4 ettari di terreno, suddiviso in vigneto, oliveto e agrumeto. L’isola da sempre famosa per le sua ricca e fertile terra, baciata dal vento del mediterraneo e dal sole del sud, permette alla nostra azienda di produrre un vino apprezzato in tutto il mondo, olio di gusto intenso e purezza sopraffina, succose arance e tutto quello che la terra può offrirci. La produzione si basa sulla più genuina tradizione contadina ischitana che la famiglia Impagliazzo ha saputo conservare e integrare con le più moderne tecniche di coltivazione dei prodotti del territorio. La suggestiva cantina dell’ Azienda Agricola Ruffano è situata presso Il Punta Charito Resort, sulla splendida baia di Sorgeto.

Produzione aziendale: Ischia Bianco Ischia Rosso

Orari di apertura: Tutti i giorni dalle 9.00 alle 18.00 Visita guidata: Su prenotazione

Servizi offerti: • • • • • • • • • 134

Degustazione libera Visita Vigneti Accoglienza Gruppi Gruppi su Prenotazione Parcheggio Auto Parcheggio Pullman Pagamento con Carta di Credito Ristorazione in convenzione Pernottamento in convenzione

Strade del vino Isola d’Ischia


Every day from 9.00 to 18.00. Guided tour: By appointment.

Aziende vitivinicole

Azienda Agricola Ruffano Opening hours:

Wine producers

The Ruffano farm is situated on the lush hills of the island of Ischia on the slopes of Mount Epomeo, about 4 acres of land, divided into vineyards, olive groves and citrus trees. The island has always been famous for its rich and fertile land, wind, kissed by the Mediterranean and the southern sun, allows our company to produce a wine appreciated all over the world, tasting oil and superfine purity, juicy oranges and everything that the earth can offer. The production is based on the most authentic rural tradition of Ischia that the Impagliazzo family has kept and integrate with the most modern techniques of cultivation of local products. The ancient wine cellar of the farm is located at the Punta Ruffano Charito Resort overlooking the beautiful bay of Sorgeto. Production: Wine: White Ischia & Ischia Red Guests can taste all the delights that the country offers: jams, honey, oil, vegetables, vegetables, fruit.

Services provided: • • • • • • Wine roads ways of Ischia the island islandof Ischia

Free Tasting Visiting Vineyards Groups welcome Groups Reservation Parking for cars and Bus Agreement with Restaurants & Accommodation 135


Tenuta Crateca

Azienda vitivinicola

Via Crateca 80076 Lacco Ameno (Na) Tel: +39 081 994698, +39 349 3982431 www.crateca.it - info@crateca.it

Crateca è un’azienda recentissima, recuperata, in maniera esemplare, dalla famiglia Castagna che ha fatto rinascere gli antichi fabbricati ai piedi dell’ Epomeo e tutta l’agricoltura che li circondava. I vigneti della tradizione con il recupero di antichi vitigni e parracine hanno ridato lustro a questo territorio circondato da bellissime aree boschive in cui si possono ripercorrere i sentieri della memoria delle case di pietra, luoghi unici e di sorprendente fascino. Fanno corona all’attività aziendale la produzione orticola rispettosa della stagionalità che offre all’avventore l’ortaggio baciato dal sole e sempre fresco e gli olivi e gli agrumi che non possono mancare a completare questo paesaggio della macchia mediterranea. Il paesaggio mozzafiato e la squisita ospitalità dei fratelli Castagna sapranno guidare e accarezzare il turista con l’offerta di prodotti tipici come il pane

e il pomodoro del piennolo accompagnati al vino Crateca. Ogni vite coltivata, ogni angolo dell’azienda fa parte di un percorso di riscoperta delle vecchie tradizioni isolane rappresentando un museo vivente a cielo aperto. Alcuni angoli sono stati rispettosamente coltivati nella vera tradizione delle viti arrampicate su spalliere di pali di castagno e canne tenute insieme da cutoli di salice attorcigliati e foglie di canna..Tutto l’anno Crateca organizza eventi per aprirsi al pubblico, per essere non solo azienda, ma anche cultura da leggere sulle pagine dei suoi terrazzamenti. Chi lo desidera potrà prenotare percorsi ambientali guidati alla scoperta degli antichi sentieri, delle case di pietra e delle fumarole o vivere addirittura il periodo della vendemmia ripercorrendo la tradizione della marenna con l’insalata cafona e del palmento.

Produzione aziendale: Vino Crateca Bianco IGT Epomeo. Vino Crateca Rosso IGT Epomeo. Ortaggi, agrumi, prugne, albicocche ciliegie ed olive delle terrazze di Crateca Sottaceti e marmellate. Olio prodotto con le olive raccolte a mano sulle terrazze di Crateca.

Orari di apertura: Tutto l’anno su prenotazione

Servizi offerti: • Degustazione libera • Visita Vigneti • Menù della Strada

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Strade del vino Isola d’Ischia


All year round by reservation

Aziende vitivinicole

Tenuta Crateca Opening hours:

Wine producers

Tenuta Crateca is a very recent Company, recovered, in an exemplary manner by the family Castagna that has revived the ancient buildings at the slopes Epomeo, the agriculture all around them. The vineyards of tradition with the recovery of old vines and famous “Parracine” have restored honor to this land surrounded by beautiful wooded areas where you can retrace the paths of the memory of the stone houses, unique places with surprising charm. Very important for the company it’s the vegetable production with respect for the season offering, the vegetable offered to the customer kissed by the sun and always fresh and the olive trees and citrus fruits that can not miss to complete the landscape of the Mediterranean. The breathtaking scenery and the warm hospitality of the brothers Castagna will drive the visitor with the offer of local products accompanied Crateca wine Production: White Wine IGT Crateca Epomeo Red Wine IGT Crateca Epomeo Vegetables, citrus fruits, plums, apricots, cherries and olives. Pickles and Jams Oil made from olives harvested by hand on the terraces of Crateca..

Services provided: • Free Tasting • Visiting Vineyards • Groups welcome Wine ways of the island of Ischia

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La Pietra di Tommasone Via Prov.le Lacco, 98 (località Fango) 80076 Lacco Ameno (Na) Tel: +39 081 3330330, +39 081 3330677 www.tommasonevini.it - info@tommasonevini.it

Oltre 100 anni fa il bisnonno Pietro Monti e poi il nonno Tommaso, detto Tommasone Monti iniziarono una storia che prosegue tutt’oggi con La Pietra Di Tommasone di Antonio Monti. La Pietra Di Tommasone si estende oggi su circa sette ettari coltivati a vigneto e dislocati tutti sull’isola d’Ischia. L’ottica della famiglia Monti è “fare poco per fare meglio” tecniche colturali avanzate, bassa produzione di uva per ceppo, perfetta simbiosi tra tipo di terreno-vitigno consente di ottenere uve della migliore qualità, in perfetto stato di salute e maturità. La filosofia dell’azienda è sempre orientata a un progresso continuo, nella vigna e in cantina, senza perdere di vista le tradizioni di famiglia e nell’ottica di garantire un prodotto altamente qualitativo senza per questo rinunciare ai caratteri di tipicità dell’isola. Oggi la cantina è attrezzata con

il meglio della tecnica avanzata. L’impianto di raffreddamento per tutte le vasche di acciaio inox, l’impianto d’imbottigliamento, mentre la parte dell’invecchiamento dei vini rossi è rimasta tradizionale con le botti di rovere da 500 litri e da 225 litri. Oggi vengono prodotti sette tipi di vino. L’azienda è guidata dalla famiglia Monti. Antonio Monti è titolare dell’azienda e responsabile delle vendite all’ estero. Dal 2009 la figlia Lucia è responsabile della cantina come enologa. La cantina è aperta con seguenti orari: Maggio - Settembre: - lunedì - venerdì: 09.30-13.00/16.00-19.00 - sabato: mattina 9.00 - 13.00 - chiusura: sabato pom., domenica e festivi. Ottobre - Aprile - lunedì - venerdì: 09.00-13.00/15.00-18.00 - sabato: mattina 9.00 – 13.00 - chiusura: sabato pom., domenica e festivi Ferie: dal 21 dicembre al 06 gennaio

Produzione aziendale: Ischia Bianco D.O.C. “Terradei” Ischia Biancolella D.O.C. “Biancolella” Ischia Biancolella D.O.C. “Vigna dei preti” Igt Epomeo Bianco “Pithecusa bianco” Igt Epomeo Rosso “Pithecusa rosso” Igt Epomeo Rosso “Pignanera” Vino Rosato “Rosamonti”

Servizi offerti: • Materiale informativo sulla Strada • Personale a conoscenza di lingue straniere (tedesco e inglese) • Vendita diretta tutto l’anno • Spedizioni ovunque • Visita della cantina su appuntamento

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Strade del vino Isola d’Ischia


• Info about Starda del Vino • personal knowledge of foreign languages (German and English) • Products sale • shipments anywhere • tour of the winery by appointment

Wine ways of the island of Ischia

From May 1 to September 31: - Monday to Friday: 09.30-13.00/16.00-19.00 - Monday to Friday: morning 9.00 - 13.00 - Closing hours: Saturday afternoons, Sundays and public holidays From October 1 to April 30: - Monday to Friday: 09.00-13.00/15.00-18.00 - Saturday: morning 9.00 – 13.00 - Closing hours: Saturday afternoons, Sundays and public holiday Holiday: from December 21 to January 06

Aziende vitivinicole

La Pietra di Tommasone Services provided:

cooling system concerns all steel vats, the bottling plant, while the mature red wines has remained traditional with oak barrels of 500 liters and 225 liters. Today, seven types of wine are produced. The company is led by the Monti family. Monti Antonio is the owner of the company and head of sales abroad. Since 2009, Lucia is responsible for the winery as winemaker. Days and visiting hours:

Wine producers

More than hundred years ago, Grandfather Pietro Monti, and then Tommaso Monti creates a story that continues today with La Pietra Di Tommasone by Antonio Monti. The Pietra Di Tommasone stretches over seven hectares of vineyards scattered on the island of Ischia. The Monti family point of view is “doing little to do better”, advanced farming techniques, low production of grapes per vine, perfect symbiosis between the type of land-vine allows the grapes to achieve better quality, in perfect health and maturity. The company philosophy has always been oriented to a continuous progress in the vineyard and winery, without losing sight of the family tradition and in order to ensure a high quality product without sacrificing the typical properties of the island. Today the winery is equipped with the most advanced technology. The

Production: Ischia Bianco D.O.C. “Terradei” Ischia Biancolella D.O.C. “Biancolella” Ischia Biancolella D.O.C. “Vigna dei preti” Igt Epomeo Bianco “Pithecusa bianco” Igt Epomeo Rosso “Pithecusa rosso” Igt Epomeo Rosso “Pignanera” Vino Rosato “Rosamonti”

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Cenatiempo Vini d’Ischia Via Baldassarre Cossa, 84 80077 Ischia (Na) Tel/Fax: +39 081 981107 www.vinicenatiempo.it - info@vinicenatiempo.it

La cantina Cenatiempo si trova sulla statale che dal porto di Ischia conduce a Casamicciola. I vigneti più estesi condotti dall’azienda si trovano invece a Serrara Fontana in località Kalimera. Il primo nucleo aziendale risale al 1945. In quel periodo, sulla spinta della ancora predominante vocazione agricola dell’isola, l’attività è tutta dedicata al commercio di vino sfuso verso la terraferma. Con la crescita esponenziale dell’economia turistica ischitana, cambia rapidamente anche la tipologia di consumo: aumenta la richiesta locale e vengono eseguiti sempre più passaggi direttamente nelle cantine di proprietà. Così si arriva all’imbottigliamento nell’arco di meno di un decennio. Alla fine degli Anni ’70 l’attività è esclusivamente assorbita dai vini in bottiglia.

Nel 1993 vengono vinificate in proprio le prime partite di uva, per arrivare poi al 2000, anno in cui l’intera produzione è trasformata dall’azienda. Nel 2005 l’ultima svolta: la conduzione diretta dei vigneti. A questo punto il coordinamento della filiera è totale (almeno per una parte della produzio-ne): dalla terra alla bottiglia si controlla in proprio tutto il processo. La cantina è aperta al pubblico con possibilità di degustazione dei vini prodotti, mentre la vigna è visitabile previo appuntamento (con possibilità di accedere anche agli storici cellai scavati nel tufo, testimonianza straordinaria della millenaria cultura dei vitivinicoltori dell’isola). La produzione aziendale consta di diverse tipologie di vini DOC Ischia e di IGT Epomeo e Campania.

Produzione aziendale: ISCHIA DOC: bianco superiore, biancolella, forastera, rosso, per’ ‘e palummo, kalimera, lefkos. EPOMEO IGT: gran tifeo bianco e rosso, mavros. CAMPANIA IGT: gran tifeo bianco, rosso e rosato.

Orari di apertura: Lun/Ven: 08.30/13.00; 15.00/18.00 Sab: 08.30/13.00. Dom: Chiuso

Servizi offerti: • Visita a vigneti e cantina su prenotazione • Degustazione • Vendita diretta

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Strade del vino Isola d’Ischia


Mon / Fri: 08.30/13.00, 15.00/18.00 Saturday 08.30/13.00.

Aziende vitivinicole

Cenatiempo Vini d’Ischia Opening hours:

and later in 2000, the entire production was transformed by the company. In 2005, the latest twist: the direct running of the vineyards. At this point, the coordination of the supply chain is total (at least for part of the production): from land to bottle, everything controlled in the process. The winery is open to the public with the possibility of wine tasting products, while the vineyard is open by appointment (with possibility of access to historian cellars in tuff rocks, extraordinary testimony of an ancient culture of the wine growers of the island). The company’s production consists of several types of DOC (guarantee of origin and quality of a wine) and IGT EPOMEO and Campania wines.

Wine producers

The Cenatiempo winery is located on the main road that leads to the port of Casamicciola. The most wide vineyards are placed in a location of Serrara Fontana called Kalimera. The first core business dates back to 1945. During this period, driven by the still predominant agricultural vocation of the island, the activity is all about trade of bulk wine exports. Thanks to the exponential growth of the Ischian tourism economy, rapidly changes the type of consumption: increased the local demand, many processes occurred directly in the cellars. So it comes to bottling in less than a decade. In the late 70s the activity concerned the wines in the bottle. In 1993 the first grapes produced wines

Production: Ischia DOC: bianco superiore, biancolella, forastera, rosso, per’ ‘e palummo, kalimera, lefkos. EPOMEO IGT: gran tifeo white and red, mavros. CAMPANIA IGT: gran tifeo white, red and rosè.

Services provided: • visiting vineyards and cellars by appointment • tasting • direct sale Wine ways of the island of Ischia

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Cantine Mazzella Via Campagnano, 2 80077 Ischia (Na) Tel: +39 081 901541 www.ischiavini.it - ischiavini@ischiavini.it

Tre generazioni, un passato colmo di sacrifici ed impegno, questa è la storia delle cantine Antonio Mazzella. Fondate da Nicola nel 1940 e ampliate e perfezionate da Antonio, figlio del fondatore. Le aree di produzione di questa azienda si trovano sul versante Sud dell’Isola di Ischia a circa 150 metri sul livello del mare, le strade e le condizioni dei terreni non sono le più comode per la coltivazione dei vigneti. I terreni di coltivazione sono raggiungibili solo a piedi per mezzo di antichi sentieri, ciò rende ancora più difficile la cura delle viti e contribuisce a rendere unici questi prodotti. Ma con il tempo e il costante impegno della famiglia Mazzella queste aree da aride e abbandonate sono diventate fiorenti e produttive. La raccolta, la pigiatura e la torchiatura dell’uva vengono praticate a mano, dopo

le quali il mosto viene posto a maturare in antiche cantine scavate nella morbida roccia tufacea dove rimarrà fino al momento dell’imbottigliamento. Il prodotto finale viene trasportato via mare con appositi contenitori posti su barchette di legno che dalla baia di San Pancrazio si spostano fino all’antico Borgo di Ischia Ponte, dove viene trasferito a Campagnano, un piccolo paesino nel comune d’Ischia, dolcemente adagiato ai piedi del Monte Vezzi. Ed è a Campagnano che è nata e cresciuta la Cantina Antonio Mazzella, una celebre area proprio per la produzione dei rinomati vini Biancolella e Forastera. I progetti futuri che adotterà questa azienda saranno quelli di proseguire sempre con lo stesso impegno e la stessa serietà la produzione dei pregiati vini locali, evidenziando quindi i naturali valori di questa terra.

Produzione aziendale: Ischia Bianco e Ischia Rosso Ischia Forastera e Ischia Biancolella Epomeo Bianco ed Epomeo Rosso Vigna del Lume (Ischia Biancolella) Vigna di Levante (Ischia Rosso) Per’è Palummo (Piedirosso)

Orari di apertura: 09,00 - 13,00 17,00 - 21,00

Servizi offerti: • • • • • • 142

Visita vigneti su prenotazione Degustazione libera Degustazione guidata Gruppi su Prenotazione Parcheggio Auto Parcheggio Pullman

Strade del vino Isola d’Ischia


09,00 - 13,00 17,00 - 21,00

Aziende vitivinicole

Cantine Mazzella Opening hours:

ing, crushing and pressing grapes are hand-carried, after which the must is left to mature in cellars dug into the soft tufa rock where he remained until bottling. The final product is transported by sea with the containers placed on wooden boats from the bay of San Pancrazio moving to the ancient village of Ischia Ponte, where he was moved to the countryside, a small village in the municipality of Ischia, lying to gently Vezzi foot of Mt. And it is a campaign that was born and raised Winery Anthony Mazzella, an area famous for its production of fine wines and Biancolella Forastera. Future projects will be those who will take this company to continue with the same commitment as seriously as the production of fine local wines, thus enhancing the natural values of this land.

Wine producers

Three generations, a past full of sacrifice and commitment, this is the story of the wineries Antonio Mazzella. Founded by Nicola in 1940 and expanded and improved by Antonio, the son of the founder. The production areas of this company are located on the south side of the island of Ischia to about 150 meters above sea level, the roads and soil conditions are not the most comfortable for the cultivation of vineyards. The cultivation of land can only be reached on foot through ancient paths, which makes it even more difficult to treat the vines and helps to make these unique products. But with time and the continued commitment of the family Mazzella these areas to arid and abandoned have become prosperous and productive. The gather-

Production: Ischia Bianco e Ischia Rosso Ischia Forastera e Ischia Biancolella Epomeo Bianco ed Epomeo Rosso Vigna del Lume (Ischia Biancolella) Vigna di Levante (Ischia Rosso) Per’è Palummo (Piedirosso)

Services provided: • • • • Wine ways of the island of Ischia

Visting vineyards with advance reservation Free and Guided tasting Groups Reservation Parking for car and bus 143


D’Ambra Vini d’Ischia Via Mario D’Ambra, 16 80075 Forio d’Ischia (Na) Tel: +39 081 907246, +39 081 907210; Fax: +39 081 908190 www.dambravini.com - info@dambravini.com

Così traboccante di uve e vigneti, Ischia fu già in epoca antica uno dei principali luoghi di produzione di vino del Mediterraneo. Diverse furono pure le definizioni connesse all’attività vitivinicola dell’isola: La chiamarono ad esempio Oenaria, parola latina, che secondo storici deriva dal greco oinaria “luogo della vite e del vino”, oppure Inarim, che per Virgilio e Ovidio era la vite. Casa D’Ambra, fondata nel 1888, continua, nell’innovazione della tradizione, la storia di una cultura millenaria, cercando di raccontare, attraverso i vini, il territorio unico dell’isola d’Ischia, esaltando in purezza le prerogative qualitative delle uve, dei terreni e dei microclimi. I vigneti di proprietà dell’azienda sono di quattro ettari in località Frassitelli, un ettaro in località Montecorvo. Inoltre Casa D’Ambra ha in conduzione – assieme a

viticoltori locali - sei ettari nelle zone più vocate dell’isola. L’azienda punta decisamente sui vitigni locali: biancolella, forastera, uvarilla (bianchi) e il piedirosso e guarnaccia (rossi). Inoltre, a testimonianza di un’attenzione verso il miglioramento della qualità delle uve e di omologazione delle vecchie varietà, è stato istituito nel 1995 un campo sperimentale per la ripresa delle varietà scomparse, impiantato nella tenuta Frassitelli, cosicché potranno tornare a vivere nel panorama viticolo ischitano. La vendemmia inizia il 20 settembre e si protrae fino al 10 ottobre. Gli attuali processi di vinificazione e affinamento hanno contribuito a esaltare le due caratteristiche dei vini D’Ambra: la delicatezza dei profumi e il gusto da sempre definito “ammandorlato”.

Produzione aziendale: Ischia Biancolella DOC Ischia Forastera DOC Ischia Per’ è Palummo DOC Ischia Bianco DOC Ischia Rosso DOC Ischia Biancolella DOC Tenuta Frassitelli

Orari di apertura: Tutto l’anno escluso domenica e festivi

Servizi offerti: • • • • • • 144

Visita guidata Cantina e Museo del Contadino Degustazione dei vini Vendita prodotti aziendali Ampio parcheggio Bibliografia sull’isola d’Ischia

Strade del vino Isola d’Ischia


D’Ambra Vini d’Ischia Opening hours: All year round except Sundays and public holidays

Moreover, to improve the quality of grapes and approval of the old variety, introduced in 1995, an experimental field was established for the resumption of varieties disappeared, implanted in the Frassitelli estate, so they can return to live in the wine landscape of Ischia.

Aziende vitivinicole

Casa D’Ambra, founded in 1888, continues the tradition of innovation, the story of an ancient culture, trying to tell through the wines, the unique area of the island of Ischia, enhancing the pure prerogatives and quality of the grapes , of soils and microclimates.

The vineyards belong to the company and are placed in four hectares in Frassitelli, one hectare in Montecorvo. Moreover Casa D’Ambra manages - along with local growers -six acres in the best areas of the island. The company focuses strongly on the local grape varieties: biancolella, Forastera, uvarilla (white) and piedirosso and Guarnaccia (red).

Wine producers

So full of grapes and vineyards, Ischia was in ancient times one of the main points of wine production in the Mediterranean Sea. Several definitions were also linked to the island wine production: it was called Oenaria for example, Latin expression, which according to historians derives from the greek oinaria “place of the vine and wine”, or Inarim, which according to Virgil and Ovid was the screw.

Production: Ischia Biancolella DOC Ischia Forastera DOC Ischia Per’ è Palummo DOC Ischia Bianco DOC Ischia Rosso DOC Ischia Biancolella DOC Tenuta Frassitelli

Services provided: • • • • Wine ways of the island of Ischia

Wines tasting Products sale Wide parking Biography and info about the island of Ischia 145


Costa delle Caranfe

di Antonio Mattera

Via Roma, 65 80070 Barano d’Ischia (Na) Tel: +39 338 5631919 www.costadellecaranfe.it

Nonno Luigi e papà Vincenzo hanno acceso la fiammella del vino in Antonio che dopo gli studi universitari e dopo varie esperienze professionali ha riversato ogni sforzo nella atavica passione per il vino, incoraggiato da Elena Ferrandino, moglie sensibile e attenta,insostituibile consigliere. Occorre il suo assenso perché una bottiglia di vino possa varcare la soglia della cantina. Nel comune di Barano d’Ischia sorge la Costa Sparaina, questo crinale è stato domato nei millenni in terrazze strette e lunghe con il preciso scopo di destinarlo alla coltivazione della vite per sfruttare la sua naturale vocazione enoica e determina con i suoi 400 metri di altitudine, due versanti del Comune di Barano d’Ischia a piovosità diversa e quindi due microclimi di cui si giova la viticoltura per diversificare vini provenienti da vitigni identici. I venti

sempre presenti sulla Costa Sparaina detergono ogni eccesso di umidità, riducendo al minimo i trattamenti sanitari. I vigneti dell’azienda sono dislocati sul versante ovest della costa e sono inondati dal sole dall’alba al tramonto. Le selezioni di uve hanno per obbiettivo dei vini con fragranze eteree o corpo poderoso. Il recupero dei vigneti, iniziato nel 1995 ad opera di Antonio. Sono così tornati alla luce gli autoctoni Biancolella dal grappolo spargolo e Forastera dal grappolo d’oro. La cantina è stata recentemente ristrutturata rispettando gli antichi metodi costruttivi con il rifacimento delle “parracine” di pietra lavica. I lavori di coltivazione hanno portato alla luce un palmento d’epoca anteriore a quello conservato in cantina in uno con la “pietratorcia” per la pressatura delle vinaccie

Produzione aziendale: Il Cantone vino bianco secco Parvinus vino bianco secco Jarofali vino bianco secco. Le Caranfe vino rosso secco Telegrafo vino rosso secco.

Orari di apertura: Tutto l’anno su prenotazione

Servizi offerti: • Degustazione libera • Visita Vigneti • Vendita diretta

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Strade del vino Isola d’Ischia


All year round by reservation

Aziende vitivinicole

Costa delle Caranfe Opening hours:

its 400 meters above sea level, both sides of the Municipality of Barano in rainfall and therefore two different microclimates which takes advantage of viticulture to diversify wines from identical grapes. The winds are always present on the Costa Sparaina kepping away excess moisture, minimizing medical treatment. The vineyards are located on the west coast and‘flooded’ by sun from sunrise to dusk. The selections of wine grapes have to aim to ethereal scents. The restoration of the vineyards, started in 1995 by Antonio, was possible having found locally ungrafted vine, survivors of the fire, on time every year. So historical wines have re-come to light such as Biancolella and Forastera with gold grapes. The planted area is about one hectare.

Wine producers

Grandpa Luigi and dad Vincenzo have lit the “flame” of the wine in which Antonio after university and after various jobs has poured every effort into atavistic passion for wine, encouraged by Elena Ferrandino, sensitive and caring wife and a woman of great perseverance that, while busy in an onerous occupation, has matured over time the skills that are invaluable to assume a role of advisor today. Her consent is a must because a bottle of wine would cross the threshold of the cellar. In the city of Barano lies a hilly area to the North-South: Costa Sparaina. This ridge was turned, over the millennia, into narrow and long terraces with the express purpose of cultivating the vine to exploit its natural vocation in wine making.The Costa Sparaina determines, with

Production: The Cantone, dry white wine Parvinus dry white wine Jarofali dry white wine. Le Caranfe dry red wine Telegrafo dry red wine.

Services provided: • Tasting and sale of wine in the house all year round by reservation.

Wine ways of the island of Ischia

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Perrazzo Vini d’Ischia Via Porto, 36 80077 Ischia (Na) Tel: +39 081 991600; Fax: +39 081 982981 www.perrazzo.it - perrazzo@perrazzo.it

Nel 1880, nelle profonde gole tufacee del Porto d’Ischia, antica officina di secolari botti, nasce l’Alfonzo Perrazzo & C., la più antica casa vinicola dell’isola. Nei primi anni del ‘900, grazie all’intraprendenza del Cav. Ufficiale Alfonzo Perrazzo, l’Azienda ha ottenuto risultati rilevanti con il commercio all’ingrosso dei vini isolani sfusi (quartaruli, barili e carrati), destinati al mercato nazionale ed europeo. I principali clienti sono i veronesi e le aristocratiche aziende spumantistiche del Piemonte e del Veneto che, via mare, si riforniscono direttamente alla banchina dall’Azienda. Anche i toscani per carenza di vitigni a buccia bianca si rivolgono alla Perrazzo per produrre i loro vini tranquilli. A ottant’anni dalla fondazione della Casa Perrazzo nuova energia ed entusiasmo la rivitalizzano: è l’apporto dei fratelli Bruno e Franco Savastano discendenti da una

famiglia di produttori di nobili vini vesuviani (famoso tra tutti il Lacryma Christi). Con l’ammodernando dei sistemi di vinificazione e degli impianti creano una delle prime crio-vinificazioni con spremitura soffice. Forti della loro imprenditorialità, dopo un breve periodo di assestamento sul territorio campano, si affacciano sul mercato nazionale e internazionale. Orgogliosi di innestarsi in una tradizione così nobile dedicano al fondatore della Casa il più prezioso dei loro vini, gioiello dell’enologia campana, chiamandolo Don Alfonzo, per cui forgiano, nel 1964, una particolare bottiglia. Segno di continuità con la tradizione della Casa sono le etichette, che mantengono come simbolo il Castello Aragonese, per voler sottolineare un’ideale unione tra la maggiore bellezza artistica e il migliore prodotto naturale del luogo.

Produzione aziendale: Ischia Bianco Ischia Rosso Biancolella Per’ e palumm Vigna Spadara bianco e rosso Don Alfonso bianco, rosso, rosado Tufaceo bianco e rosso

Orari di apertura: Dal lunedì alla domenica. Orario estivo dalle 9.00 alle 24.00 Orario invernale dalle 9.00 alle 20.00

Servizi offerti: • • • • 148

Degustazione libera Degustazione guidata Accoglienza Gruppi Gruppi su Prenotazione Strade del vino Isola d’Ischia


Perrazzo Vini d’Ischia Opening hours: From Mondays to Sundays Summer hours from 9.00 to 24.00 Winter hours from 9.00 to 20.00

Aziende vitivinicole

In the early years of the 1900s, thanks to the initiative of Sir Alfonzo Perrazzo, the Company has achieved important results with the wholesale trade of local wines (quartaruli, barili e carrati), intended to domestic and European markets. The main customers came from Verona and aristocratic sparkling wine of Piedmont and Veneto. Even the Tuscans, for lack of 00-skinned grape varieties, apply to Perrazzo to wine production. Eighty years later, new energy and enthusiasm revitalize it: the contribution of Bruno and

Franco Savastano brothers, descended from a noble family of wine producers of Vesuvius (such as the famous Lacryma Christi). With new wine-making systems and installations, one of the first cryo-vinification with soft pressing was introduced. The young Perrazzo owners, after a brief period of adjustment on the Campania region, making their entrance into the national and international markets. Proud to engage in a noble tradition, they dedicate to the founder of the Winery, the most precious of their wines, calling it Don Alfonzo. Sign of continuity with the tradition of the Winery are the labels, that have as symbol the Aragonese Castle to emphasize an ideal blend of the highest artistic beauty.

Wine producers

In 1880, in deep gorges in tuff stone of the Port of Ischia, an old barrels shop, Alfonzo Perrazzo & C. was born, the oldest winery on the island.

Production: Ischia Bianco, Ischia Rosso Biancolella Per’ e palumm white and red Vigna Spadara white, red, rosary Don Alfonso white and red Tufaceo.

Services provided: • • • • Wine ways of the island of Ischia

Free Tasting Guided Tasting Groups welcome Groups Reservation 149


Cantine Pietratorcia Via Provinciale Panza, 267 80075 Forio (Na) Tel: +39 081 908206, +39 081 907232, Fax: +39 081 908949 www.pietratorcia.it - info@pietratorcia.it

Le cantine di Pietratorcia sono state create da tre antiche famiglie contadine ischitane Iacono, Regine e Verde. Oltre sette ettari di terreno sono stati ripiantati con vitigni selezionati che producono uve Biancolella, Forastera, Uva Rilla, Viognier, Malvasia di Candia aromatica, Fiano e Greco (per i vini bianchi); Guarnaccia, Piedirosso, Aglianico, Sirah (per i vini rossi). Gli impianti sono curati in microzone ad alta vocazione, nell’areale di Forio e Serrara Fontana, con un’esposizione occidentale che è a dir poco straordinaria. Oggi, dopo un lungo itinerario di formazione tecnica, recupero delle tradizioni colturali e ricerca viti-enologica, assistite in questo percorso da un’equipe di altissimo livello formatasi nel prestigioso Istituto di San Michele all’Adige, le cantine di Pietratorcia realizzano piccole produzioni di

pregio con l’obiettivo di restituire all’isola d’Ischia il ruolo di produttore di eccellenza nel panorama vitivinicolo internazionale. Il tufo verde punteggiato dalle piccole schegge brillanti dei cristalli di sanidino, riappare nei rivestimenti delle cantine costruite alla fine del 1.700. Ambienti suggestivi che ospitano fusti di acciaio e barrique in rovere, dove invecchiano le selezioni di bianchi e rossi, dove maturano gli aromi delle bottiglie di gran pregio. Qui non sfugge allo sguardo la “pietra torcia”: un enorme, pesante masso tufaceo con tre fori (uno alla sommità e due ai lati) utilizzato, secoli addietro, per spremere le uve con un complesso sistema di funi e di leve, prima che il torchio entrasse nell’uso comune dei vignaioli isolani. Un utensile della memoria, che si identifica con la linea dei prodotti dell’azienda.

Produzione aziendale: Scheria Rosso - rosso riserva Scheria Bianco - bianco riserva del 2007 Vigne di Janno Piro - Ischia rosso d.o.c. Tenuta Chignole - Ischia bianco d.o.c. Sup. Tenuta Cuotto - Ischia bianco d.o.c. Superiore Biancolella d.o.c. – Ischia biancolella d.o.c. Forastera d.o.c. – Ischia forastera d.o.c. Tifeo Rosso Ischia Bianco 2011 - Ischia bianco d.o.c. Sup. Meditandum - vino passito ml.500 Grappa di biancolella e forastera

Orari di apertura: - Apertura serale - venerdì, sabato e domenica. - Dal 15/06 al 15/09 dalle 17.30 a tarda sera; - Dal 01/04 al 14/06 e dal 16/09 al 15/11 dalle 10.00-13.00 / 16.00-20.00.

Servizi offerti: • Visita in cantine e ai vigneti • Vendita diretta delle produzioni • Degustazioni - cene 150

Strade del vino Isola d’Ischia


Cantine Pietratorcia Opening hours: - Evening reception- Fridays, Saturdays and Sundays. - From 15/06 to 15/09 from 17.30 late at night; - From 01/04 to 14/06 and from 16/09 to 15/11 from 10.00-13.00 / 16.00-20.00.

Services provided: • Visiting cellars and vineyards • Direct sale • Tasting - dinner Wine ways of the island of Ischia

Green tuff dotted with tiny sparkling bits of sanidine crystals appears on the walls of the 18th century wine cellars. “Pietra torcia” is a huge, heavy block of tuff with three holes (one at the top and two on the sides) used in the past centuries to press the grapes according to a complex system of ropes and levers, before the winepress became a common tool used by island vintners. This tool from bygone days represents the line of products from the winery.

Aziende vitivinicole

Today, after extensive technical training, a revival of cultivation traditions and research on grapes and wines, assisted by experts from the prestigious Istituto di San Michele all’Adige, the Pietratorcia winery produces small batches of fine

wines with the objective of restoring to the island of Ischia its role as one of the world’s outstanding wine producers.

Wine producers

The Pietratorcia winery was founded by three old farming families from Ischia, Iacono, Regine and Verde. Over seven hectares of land were planted with selected vines which, according to strictly enforced methods, produce Biancolella, Forastera, Uva Rilla, Viognier, aromatic Malvasia di Candia, Fiano and Greco grapes for white wines, and Guarnaccia, Piedirosso, Aglianico and Sirah grapes for red wines.

Production: Scheria Rosso - rosso riserva Scheria Bianco - bianco riserva del 2007 Vigne di Janno Piro - Ischia rosso d.o.c. Tenuta Chignole - Ischia bianco d.o.c. Sup. Tenuta Cuotto - Ischia bianco d.o.c. Superiore Biancolella d.o.c. – Ischia biancolella d.o.c. Forastera d.o.c. – Ischia forastera d.o.c. Tifeo Rosso Ischia Bianco 2011 - Ischia bianco d.o.c. Sup. Meditandum - vino passito ml.500 Grappa di biancolella e forastera

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Wine ways of the island of Ischia

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Tourist activities

Aziende turistiche

Tourist activities

Aziende turistiche


Albergo Don Felipe Via Nuova Cartaromana, 121 80077 Ischia (Na) Tel: +39 081 993899; Fax: +39 081 992630 www.hoteldonfelipe.it - hoteldonfelipe@libero.it

Situato in una posizione straordinaria tra le colline di Cartaromana, l’Albergo Don Felipe sorge direttamente sul mare. Sede per anni dell’Associazione Italiana Sommelier, è una piccola struttura a gestione familiare che coccola i propri clienti offrendo un ambiente piacevole e informale.

dere dell’altissima tradizione gastronomica campana. La cantina accuratissima, con le migliori produzioni isolane e campane, è il vero biglietto da vista del patron e sommelier professionista Marco Starace che con i suoi consigli nutrirà l’anima curiosa degli ospiti italiani e stranieri.

Molte delle camere, modernamente attrezzate, offrono una vista incantevole sulla baia di Cartaromana e sull’isola di Capri.

Ogni mattina serviamo la nostra colazione con caffè, il cappuccino, marmellata, cornetti, yougurt e altro. Per chi sceglie la mezza pensione Don Felipe cucinerà espressamente per voi i piatti tipici della tradizione napoletana.

Tutte le camere sono dotate di bagno, doccia, radio in filodiffusione, asciugacapelli, cassaforte, balcone. Un ambiente informale vi farà stare a vostro agio con tutte le comodità di casa vostra. La struttura può ospitare fino a 30 persone e le camere sono dotate di tutti i comfort. Chi sceglierà la mezza pensione potrà go-

Dal terrazzo panoramico, dov’è possibile ammirare l’imponenza del Castello Aragonese, la piccola piscina termale sospesa tra mare e cielo, sarà poi una sosta piacevolissima per i turisti che amano il wellness e la cura del proprio corpo.

Tipologia e servizi delle camere: 20 camere tutte con servizi, terrazza o balcone. Vista mare a richiesta

Periodo di apertura/chiusura: Aprile – Ottobre

Lingue Parlate: Inglese, tedesco, francese, spagnolo

Servizi offerti: • Visite guidate • Degustazione dei prodotti • Corsi sui prodotti tipici incluso vini e cucina ristorazione tradizionale • Offerta alberghiera

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Strade del vino Isola d’Ischia


Albergo Don Felipe All rooms have WC, shower, radio, hairdryer, safe, balcony. An informal atmosphere will make you feel comfortable with all the comforts like at home. The hotel can accommodate up to 30 people and the rooms are equipped with all amenities. Opening and closing period: April to October

Languages spoken: English, German, French, Spanish

Wine ways of the island of Ischia

Every morning we serve our breakfast with coffee, cappuccino, jam, croissants, yogurt and much more. From the panoramic terrace, where one can admire the grandeur of the Aragonese Castle, the small spa pool suspended between sea and sky, is also a pleasant rest for tourists who love wellness and body care.

Aziende turistiche

Many of the rooms, in modern style, offer a beautiful view overlooking the bay of Cartaromana and the island of Capri.

Those who choose the half board can enjoy the gastronomic Neapolitan tradition. The accurate cellar, with the island and Neapolitan best productions, is the true visiting card of the business owner and sommelier Marco Starace who, with his recommendations, will feed the soul of the curious Italian and foreign guests.

Tourist activities

Placed in a stunning location among the hills of Cartaromana, Don Felipe Hotel is located directly on the sea. Seat for years of the Italian Sommelier Association, it is a small family run hotel that pampers its customers by offering a pleasant and informal hall.

Number and type of services rooms: 20 rooms all with terrace or balcony. Rooms with the sea view on request

Services provided: • Guided tours • Tasting of the products • Local cooking classes including local wines and cuisine • Traditional restaurants • Hotel accommodation • Languages spoken: English, German, French, Spanish 155


Hotel Parco Smeraldo Terme Spiaggia dei Maronti 80070 Barano d’Ischia (Na) Tel: +39 081 990127, Fax: +39 081 905022 www.hotelparcosmeraldo.com - info@hotelparcosmeraldo.com

La spiaggia dei Maronti è considerata tra le più belle dell’isola d’Ischia, esposta completamente a sud. Dalla piazzetta servizi pubblici collegano costantemente la zona dei Maronti con le altre località, dalla spiaggia invece si può raggiungere in taxi boat la caratteristica e rinomata Sant’Angelo. Hotel a 4 stelle con terme e centro benessere situato direttamente sulla spiaggia riservata agli ospiti. Circondato da un ampio parco con vegetazione mediterranea e tropicale dispone di una piscina termale scoperta tenuta costantemente alla temperatura di 33°C. All’interno dell’Hotel, il centro termale consente di effettuare tutti i trattamenti terapeutici termali ed estetici. L’area benessere Corallium si compone di due piscine termali coperte di diversa temperatura, un percorso vascolare e due docce emozionali. Gli ampi saloni sono

arredati in stile classico e circondati da porticati e terrazzi con vista sul mare. A disposizione degli ospiti una connessione Wi-Fi nelle aree comuni, gratuita. Ricca colazione a buffet con ampio assortimento di succhi di frutta, croissant, cereali, biscotti, pane, fette biscottate, marmellate assortite, salumi, formaggi, uova, yogurt e dolci fatti in casa. A pranzo e a cena un buffet di stuzzichini, insalate e verdure, accompagna i menù realizzati con piatti della tradizione spesso rivisitati e caratterizzati da un ampio utilizzo di prodotti locali. Kilometro 0 La famiglia Iacono, in un appezzamento di terreno a ridosso della spiaggia, coltiva prodotti che arrivano giornalmente nella cucina dell’albergo per essere gustosamente preparati e serviti.

Tipologia e servizi delle camere: 109 posti letto. Le camere sono arredate in fresco stile mediterraneo e dispongono di ogni confort. Aria condizionata, tv, frigo bar, cassetta di sicurezza, in parte con balcone e vista mare. Disponibilità di camere superior e junior suite.

Periodo di apertura/chiusura: Da sabato prima di Pasqua e fino all’ultima domenica di ottobre.

Lingue Parlate: Inglese e tedesco.

Servizi offerti: • • • • 156

Campo da tennis Parcheggio auto privato Corsi di cucina Zona Wi-Fi gratuita

Strade del vino Isola d’Ischia


Hotel Parco Smeraldo Terme Opening and closing period: From Saturday before Easter until the last Sunday of October.

Languages spoken: English and German

Rich breakfast buffet with a wide assortment of fruit juices, croissants, cereals, biscuits, bread, jams, cold meats, cheeses, eggs, yogurt and homemade desserts. At lunch and dinner buffet of appetizers, salads and vegetables, accompanies the menu made with traditional dishes reinterpreted and often characterized by an extensive use of local products.

Aziende turistiche

A 4-stars hotel with spa and wellness center located directly on the beach reserved for guests. Surrounded by a large park with Mediterranean vegetation, it has a tropical outdoor thermal pool constantly kept at a temperature of 33 ° C. Inside the hotel, the spa department provides all beauty treatments. The wellness area Corallium consists of two indoor

thermal pools of varying temperatures, a vascular way and two multi-sensory showers. The spacious rooms are furnished in classical style and surrounded by porches and terraces overlooking the sea. Guests can use Wi-Fi in public areas, free of charge.

Tourist activities

The Maronti beach is considered the most beautiful one of the island of Ischia, completely exposed to the south. From the square, the public services serve constantly the area of Maronti to other places, but from the beach it is possible to reach by taxi boat the picturesque and renowned Sant’Angelo.

Number and type of services rooms: 109 beds. The rooms are decorated in a fresh Mediterranean style and equipped with every comfort. Air conditioning, TV, minibar, safe, some of them with balcony and sea view. Availability of superior rooms and junior suites.

Services provided: • • • • Wine ways of the island of Ischia

Tennis court with synthetic turf Private car parking Cookery classes Free Wi-Fi zone 157


Hotel San Giorgio Terme Spiaggia dei Maronti 80070 Barano d’Ischia (Na) Tel: +39 081 990098; Fax: +39 081 906515 www.hotelsangiorgio.com - info@hotelsangiorgio.com

L’Hotel San Giorgio Terme si trova elevato rispetto al livello del mare di 28 m e dista da esso in linea d’aria 100 m. Da ogni angolo dell’Hotel a 4 stelle è possibile ammirare la bellezza della spiaggia e della baia dei Maronti. L’ingresso luminoso comunica con il soggiorno dalle ampie vetrate arredato con colori di tendenza che risaltano ancor di più la brillantezza di quelli del cielo e del mare. E’ dotato di tutti i confort e dispone, all’interno, delle terme per la fangoterapia, i massaggi e le cure inalatorie, di una piscina termale all’aperto e di una nuovissima zona benessere coperta, il cui utilizzo è incluso nel prezzo. Dispone di 80 camere con 150 posti letto. Alle spalle dell’albergo è collocato il parcheggio privato. La spiaggia riservata agli ospiti, dotata di lettini e ombrelloni, si raggiunge percorrendo 450 metri a piedi.

A disposizione degli ospiti una connessione Wi-Fi nelle aree comuni, gratuita. La prima colazione è a buffet e viene servita durante la bella stagione sulla terrazza del ristorante, ai bordi della piscina termale esterna, con vista sulla baia dei Maronti. A pranzo e a cena, accanto al menù a scelta proposto dallo Chef, si accompagna un ricco buffet di antipasti e verdure. I piatti si basano sulla tradizione ischitana e partenopea, con un occhio particolare alla selezione di ingredienti freschi e genuini della produzione locale. Questa filosofia a “Km 0” consente di far gustare agli ospiti i veri sapori della cucina locale e soprattutto dei prodotti della terra, che proprio nella zona dei Maronti, grazie alle caratteristiche del terreno e alla lunga esposizione al sole, acquistano un particolare sapore.

Tipologia e servizi delle camere: 80 camere con 150 posti letto. La maggior parte sono dotate di balcone e si dividono tra quelle con vista sul mare e quelle che godono di una vista verso le verdeggianti colline alle spalle dell’albergo. Sono tutte dotate di bagno o doccia, wc e phon, telefono, SAT-TV, minibar ed aria condizionata.

Periodo di apertura/chiusura: Da sabato prima di Pasqua e fino all’ultima domenica di ottobre.

Lingue Parlate: Inglese e tedesco.

Servizi offerti: • Spiaggia riservata agli ospiti, dotata di lettini e ombrelloni • Parcheggio auto privato • Zona Wi-Fi gratuita 158

Strade del vino Isola d’Ischia


Hotel San Giorgio Terme Opening and closing period: From Saturday before Easter until the last Sunday of October.

Languages spoken: English and German

Guests can use Wi-Fi in public areas, free of charge. The breakfast buffet is served in summer on the terrace of the restaurant at the outdoor thermal pool, overlooking the bay of Maronti. For lunch and dinner is served a rich buffet of appetizers and vegetables. The dishes are based on the tradition of Ischia and Naples, with special attention to the selection of fresh ingredients.

Aziende turistiche

From every corner of the 4-stars Hotel, one can admire the beauty of the beach and the Maronti Bay. The bright entrance communicates with the living room through large windows in trendy colors that stand out even more than the brilliance of the sky and sea. It has all the comforts and, inside, spa for mud therapy, massage and inhalation treatments, an outdoor thermal pool and a brand new wellness area included in the price. It has 80 rooms with 150 beds. Behind the hotel is located a private parking.

The private beach reserved for the hotel guests (free of charge) is only a stroll away (450 m), and offers umbrellas and beach beds.

Tourist activities

The Hotel San Giorgio Terme is at elevation 28 m above sea level and its straight-line distance from the beach is only 100 m.

Number and type of services rooms: 80 rooms with 150 beds. Most rooms have balconies and are divided into those ones with sea view and those who enjoy a view overlooking the green hills behind the hotel. They are all equipped with bath or shower, toilet and hairdryer, telephone, satellite TV, minibar and air conditioning.

Services provided: • Private beach with sun beds and umbrellas • Private car parking • Free Wi-Fi zone Wine ways of the island of Ischia

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Hotel Torre Sant’Angelo Via Fumerie, 35 80075 Forio (Na) Tel: +39 081 907698, +39 081 909339; Fax: +39 081 907876 www.torresantangelo.com - info@torresantangelo.com

L’albergo Torre Sant’Angelo si trova sul lato sud dell’isola a picco sul mare del Chiarito e della splendida e suggestiva baia di Sant’Angelo. Dotato di tutti i comfort offre ai propri clienti un’atmosfera familiare e cordiale che solo un piccolo albergo riesce a dare. A disposizione dei clienti ci sono due piscine termali e una piscina Jacuzzi con libero utilizzo, solarium con lettini, terrazze dove poter leggere un bel libro o contemplare il paesaggio, bar e ristorante, tranquillità, relax. Il ristorante Paccheri&Carezze dà la possibilità di degustare, sia a mezzogiorno che alla sera, piatti tipici e rivisitazioni molto particolari e gustose dei piatti nazionali. Le principali distanze dell’albergo sono 200 mt. da Sorgeto una baia ritemprante, unica al mondo o quasi, che si adagia al termine di scoscesi appigli per l’agave,

ad ovest dell’inconfondibile istmo di Sant’Angelo. È raggiungibile in barca o dalla scalinata. Qui trionfano il dolce e il salato contemporaneamente. L’acqua marina si confonde con quella termale che sgorga ai piedi del costone sulla cui sommità, già molti secoli fa, i Greci d’Eubea costruirono un gruzzolo di capanne intorno ad un vigneto: lo testimoniano gli scavi del sito denominato Punta Chiarito. Un gratuito paradiso in miniatura, dove il sole tramonta col suo arancione violento e abbagliante, mescolandosi ai tufi verdi che si riflettono sul bagnasciuga ciottoloso. 3 km da Sant’Angelo e prima spiaggia di sabbia (Sant’Angelo e Maronti) famose per i soffioni di acqua calda; 4,5 km da citara spiaggia famosa per le sue terme e per i tramonti mozzafiato;15 km dal porto di Ischia.

Tipologia e servizi delle camere: 10 camere e 7 mini appartamenti

Periodo di apertura/chiusura: Aprile – Novembre

Lingue Parlate: Inglese e tedesco.

Servizi offerti: • • • • • •

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Escursioni Piscina Bar, ristorante Noleggio auto e scooter Parcheggio auto privato Rete Wi-Fi

Strade del vino Isola d’Ischia


Hotel Torre Sant’Angelo The restaurant Paccheri & Carezze gives the opportunity to taste, both at midday and evening, typical dishes and reinterpretations of very particular and tasty national dishes. Opening and closing period: April to November

Languages spoken: English and German

Other information: 3 km from the sandy beach (Sant’Angelo and Maronti), 4.5 km from Citara, a very famous beach for its thermal baths and breathtaking sunsets, 15 km from the port of Ischia Wine ways of the island of Ischia

The sea water is mixed with thermal springs at the foot of the ridge on top of which, many centuries ago, the Greeks of Euboea built a cluster of huts around a vineyard: sign of this fact are the excavations of the site called Punta Chiarito, a free mini paradise, where the sun sets with its violent and dazzling orange rays, mingling with green tuffs that are reflected on the pebbly shore.

Aziende turistiche

Equipped with all comforts, offers its customers a familiar and friendly atmosphere that only a small hotel can give. At guests disposal there are two pools and a Jacuzzi pool, equipped with sun beds, terraces where one can read a good book or gaze at the scenery, bar and restaurant, tranquility and relaxation.

Two hundred meters from the hotel is located the picturesque bay of Sorgeto, unique in the world, which lies at the end of a steep holds for the agave, to the west of the unmistakable isthmus of St. Angelo. The place is accessible by boat or through the flight of stairs. Here sweet and salty triumph together.

Tourist activities

The Hotel Torre Sant’Angelo is located on the south side of the island overlooking the sea of Chiarito and the beautiful and picturesque bay of Sant’Angelo.

Number and type of services rooms: 10 rooms and 7 apartments

Services provided: • • • • • •

Excursions Swimming pool Bar, restaurant Car hire, scooter rental Private car parking Wi-Fi zone

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Hotel Villa al Mare Via Maronti, 38 80070 Barano d’Ischia (Na) Tel: +39 081 990054; Fax: +39 081 905277 www.hotelvillaalmare.it - info@hotelvillaalmare.it

Sulla costa sud dell’isola d’Ischia, c’è l’anfiteatro naturale della baia dei Maronti. È modellato dalle colline che i contadini, per secoli, hanno disegnato con terrazze digradanti verso la fascia costiera. I vigneti e i giardini si alternano con le balze e le vallate avvolte dalla macchia mediterranea. Uno scenario incantevole. Qui è incastonata l’architettura tipica dell’hotel Villa al Mare, costruito nel 1964, più volte ampliato e reso più moderno di recente. Il panorama è unico. L’accoglienza è schietta e familiare, ideale per trascorrere una vacanza in relax. Gli ingredienti? Il clima perfetto, una luce da sogno, una spiaggia affascinante che si raggiunge in pochi minuti. Poi le terme e la natura, con una cucina tradizionale, arricchita dai profumi di casa: frutta e spezie che hanno il sapore del sole, l’aroma straordinario della terra vulcanica.

Tutte le camere dell’hotel Villa al Mare sono panoramiche. Da balconi e terrazzi si nota, a occidente, il profilo lontano della suggestiva penisola di Sant’Angelo: accompagna lo sguardo verso l’azzurro del mare e la striscia dorata dell’arenile dei Maronti. Gli arredi sono semplici, confortevoli e funzionali, con elementi in legno e ferro battuto. Ogni camera dispone di telefono, televisione, doccia, phon e servizi. Una lussureggiante oasi di verde circonda il solarium attrezzato con lettini ed ombrelloni colorati, che creano un delicato gioco di riflessi con la piscina. Immergersi nell’acqua termale, che sgorga alla temperatura costante di 33°C, è un’esperienza terapeutica e rilassante. Il benessere si completa lasciandosi accarezzare dalle bollicine della vasca idromassaggio, o dal vapore del “bagno turco”.

Tipologia e servizi delle camere: 29 camere tutte con vista mare, TV, Telefono, e phone

Periodo di apertura/chiusura: Aprile - Novembre

Lingue Parlate: Inglese, francese e tedesco

Servizi offerti: • Spiaggia gratis presso stabilimento balneare “Pallone” dotata di lettini e ombrelloni • Wi-fi gratis nelle aree comuni • Parcheggio auto privato • Piscina termale scoperta e vasca idromassaggio, bagno turco • bar e ristorante

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Hotel Villa al Mare Both, beach and centre, can be reached by bus. There is a busstop past the Hotel Our rooms are placed to enjoy the Opening and closing period: April - November

Languages spoken: English, French and German

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On a terrace with deckchairs, beachumbrellas and the beautyful view of Maronti Beach is the pool. Its hot thermal water at 33° is really relaxing, expecially after a long day spent on the beach or walking round the island. Then is a garden with flowers, plants and trees, and some shaded spots where one can read or lay in peace when the day get heat.

Aziende turistiche

On the Monte Cotto and its surroundings hills there are beautyful walks and splendid views. Nearby the Hotel the roads leads to Maronti Beach or brings you to Ischia Porto, the “main centre” of the island.

wonderful view of Maronti Bay. The breathtaking sundowns, the beauty of this verdant island let you have a very relaxing experience. All the rooms have furnishings made of wood or wicker and wrought iron decors, private bath, telephone, balcony or terrace.

Tourist activities

The Hotel Villa al Mare is located on the south side of the Ischia island. It lies on the terraced hillside where once were the vine and olive growing. The famous Maronti Beach strethces-below the Hotel and ends up in Sant’Angelo. Then above is the sunny hilltop Monte Cotto with the ancient village Testaccio.

Number and type of services rooms: 29 rooms with sea view, TV, Telephone and hairdryer

Services provided: • Free access to the ‘Pallone’ bathing establishment equipped with sun beds and beach umbrellas • Free Wi-fi in common areas • Private car parking • Outdoor thermal pool and Jacuzzi with Turkish bath • Bar and restaurant 163


Hotel Villa Angela Terme e Spa Via Provinciale Panza, 150 80075 Forio (Na) Tel: +39 081 997648, +39 348 4979622; Fax: +39 081 988061 www.hotelvillaangela.it - info@hotelvillaangela.it

Villa Angela è situata sul versante ovest dell’isola d’Ischia (dalla parte dove tramonta il sole, quindi migliore esposizione e giornate più lunghe), in un ampio giardino a 800 metri dalla spiaggia di Citara, 1500 metri dal centro storico di Forio e 600 metri dalla frazione Cuotto, ed è ben collegata con i bus di linea (fermata bus per tutte le direzioni davanti all’albergo). E’ un ambiente tranquillo e informale, a carattere familiare, che per le sue diverse caratteristiche, insieme alle bellezze dell’isola d’Ischia, riesce a soddisfare le esigenze di un’ampia clientela: particolarmente adatta sia per un soggiorno “terme e benessere” che balneare, oltre ad essere un ideale punto di partenza per tour alla scoperta delle bellezze, della cultura, della enogastronomia dell’isola. Albergo è dotato di uno stabilimento termale interno, convenzionato ASL per fangoterapia e cure inalatorie, completamente

rinnovato e ampliato con l’aggiunta di un nuovo reparto benessere, condotto da una direzione sanitaria specialistica. Gli ospiti dell’albergo potranno intrattenersi al ristorante “Villa Angela”, un ambiente accogliente nel quale gustare pietanze preparati con ingredienti di prima qualità. I menù spaziano dalla cucina internazionale alle specialità campane, oltre a prevedere le prelibatezze della tradizione ischitana, abbinate agli ottimi vini d’Ischia, con scelta tra due alternative di primi piatti, due di secondi piatti con contorno, frutta o dessert a scelta. Accurato il servizio ai tavoli, gustoso il buffet di antipasti, verdure e insalate. La prima colazione prevede il servizio al tavolo delle bevande calde e un completo buffet “dolce e salato”. Ogni settimana per allietare la permanenza degli ospiti viene organizzata una serata di gala con musica folkloristica o una festa danzante.

Tipologia e servizi delle camere: Diverse tra loro per l’arredamento e per la posizione, molte camere sono situate a pianoterra, con terrazzi direttamente sul giardino o sulla piscina, altre al primo o al secondo piano con balconi verso la piscina esterna (lato ovest) o il giardino (lato sud). Tutte le camere sono dotate di servizi privati, aria condizionata autonoma, phon, telefono, TV, riscaldamento e frigobar. Inoltre due camere sono accessibili a portatori di handicap.

Periodo di apertura/chiusura: Aprile - Ottobre

Lingue Parlate: Inglese e tedesco.

Servizi offerti: • Piscine termale 30°C e 36°C • Bar, ristorante, Zona Wi-Fi 164

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Hotel Villa Angela It is a quiet and informal environment, a family run, which for its various features, along with the beauty of the island of Ischia, is able to meet the needs of customers: particularly suitable for a stay of “spa and wellness”, a resort that, besides being an ideal starting point for tours to discover the beauty, culture, gastronomy of the island.

Guests can spend time at the “Villa Angela” restaurant, a welcoming environment in which to enjoy dishes prepared with high quality ingredients. The menus range from international cuisine with Neapolitan specialties, to the culinary tradition of Ischia.

Villa Angela has an indoor spa departServices provided: • Spa and Wellness division • Bar, restaurant • Wi-Fi zone

Opening and closing period: April to October

Languages spoken: English and German

Wine ways of the island of Ischia

Every week to make better the stay of the guests, an evening gala is organized with folk music or a dance party.

Aziende turistiche

ment, NHS, for mud baths and inhalation treatments, completely renovated and expanded with a new wellness area, conducted by health management specialists, assisted by trained personnel, able to advise the most suitable treatments with respect to the specific needs of each person.

Tourist activities

Villa Angela is located on the west side of the island of Ischia (the side where the sun sets, the best exposure and longer days), in a large garden just 800 meters from the beach of Citara, 1500 meters from the historical center of Forio and 600 meters from the district of Cuotto and is served by buses.

Number and type of services rooms: Different from each others for furniture (modern, Mediterranean and rustic style) and for location, many rooms are located on the ground floor, with terraces above the garden or the outdoor pool, others on the first or second floor balconies overlooking the pool outside (west side) or garden (south side), some in the most secluded and quiet corners. All rooms have private facilities, balcony or terrace, air conditioning, hairdryer, telephone, TV, heating and minibar. Several rooms have an extra bed and are suitable for three people. In addition, two double / twin rooms are accessible to the handicapped. 165


Il Quadrante Viaggi Via Morgioni, 48 80077 Ischia (Na) Tel: +39 081 991433; Fax: +39 081 981672 www.ilquadrante.com; www.insulatransfer.com; www.italiamia.it info@ilquadrante.com; info@insulatransfer.com; info@italiamia.it

Il Quadrante Viaggi, fondato nel 1979, si interessa prevalentemente di attività di incoming. Tutti i servizi offerti e gestiti da personale qualificato, già a partire dal 2000, sono certificati per la qualità dal RINA ISO 9001:2008.

Offerta alberghiera: Ampia offerta alberghiera sull’isola d’Ischia, Capri e nelle più prestigiose mete turistiche campane.

Trasferimenti: Servizi di trasferimento con assistenza, sia per singoli che per gruppi, dall’aeroporto e dalla stazione di Napoli per tutte le destinazioni della regione Campania.

Escursioni: Gite organizzate con motonave e bus che permettono di scoprire la regione Campania sotto gli aspetti naturalistici, storici e culturali. Ischia, Napoli, Pozzuoli, Caserta, Capri, Sorrento, Positano, Amalfi, Ravello, Paestum.

Trekking: Alla scoperta, con guide professionali specializzate, dei luoghi più incantevoli sia dell’isola di Ischia che di Capri.

Escursioni: Gite organizzate con motonave e bus che permettono di scoprire la regione Campania sotto gli aspetti naturalistici, storici e culturali. Ischia, Napoli, Pozzuoli, Caserta, Capri, Sorrento, Positano, Amalfi, Ravello, Paestum.

Viaggi a Tema: L’obiettivo è quello di far scoprire e conoscere il territorio in modo diverso. • “ISCHIA, isola del vino” dai Greci a oggi • “ISCHIA, isola delle terme e del benessere” dalle origini romane a oggi • “ISCHIA, isola dei saraceni” le torri di difesa • “ISCHIA, isola degli Aragonesi e dei Borboni dal Castello al Palazzo Reale” • “ISCHIA, isola vulcanica, crateri fumarole e sorgenti termali” • “ISCHIA, isola verde, dalla natura selvaggia ai giardini perfetti” • “ISCHIA, isola di contadini e pescatori, momenti gastronomici” • “ISCHIA, isola degli artisti, pittori, scrittori, attori, compositori” 166

Strade del vino Isola d’Ischia


Il Quadrante Viaggi Wide range of accommodation on the island of Ischia, Capri and the most prestigious sites of Campania.

Transfers: Transfer services with assistance, both for individuals and groups, airport and railway station in Naples for all destinations in the Campania region.

Excursions: Organized excursions by boat and bus that reveal the Campania region in its natural, historical and cultural aspects. Ischia, Naples, Pozzuoli, Caserta, Capri, Sorrento, Positano, Amalfi, Ravello, Paestum

Trekking: Discovering, with professional and specialize guides, the most enchanting islands such as Ischia and Capri.

Themed Travels: The aim is to discover and know the area in different ways. • “Ischia, an island of wine” from the Greeks to the present • “Ischia, an island of spa and wellness” by Roman origins to the present • “Ischia, the island of the Saracen” defensive towers • “Ischia, an island of the Aragon and the Bourbons from the Castle to the Royal Palace” • “Ischia volcanic Island, crater, fumaroles and hot springs” • “Ischia, a green island, from wilderness to immaculate gardens” • “Ischia, an island of farmers and fishermen, food moments” • “Ischia, an island of artists, painters, writers, actors, composers” Wine ways of the island of Ischia

Aziende turistiche

Hotel offer:

Tourist activities

Il Quadrante Viaggi, founded in 1979, mainly works on incoming activity. All services offered and managed by qualified staff, as early as 2000, are certified for quality by RINA ISO 9001:2008.

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Ristorante

La cantina del Sargente

Via Fondio Ferraio, 3 80070 Barano d’Ischia (Na) Tel: 3406157362 www.lacantinadelsargente.it - lacantinadelsargente@virgilio.it

La Trattoria La Cantina del Sargente è ricavata in un’antica cantina di campagna e conserva inalterata la proverbiale ospitalità dell’isola d’Ischia. I fratelli Beniamino e Luigi Mennella vi accoglieranno in un ambiente rustico e confortevole. Ogni piccolo particolare vi ricorderà la tradizione contadina dell’isola. La cucina è affidata alle abili mani delle mogli, Angela ed Antonietta, che con cura e originalità elaborano piatti tipici della cucina ischitana utilizzando prevalentemente i prodotti della campagna coltivata con amore da Gerardo Mennella. Tra i piatti da gustare vi segnaliamo gli antipasti di campagna, la pasta e fagioli cotta a legna con cotica di prosciutto e pancetta dei maiali di produzione propria, il coniglio all’ischitana cresciuto con erba della campagna e servito nel caratteristico coccio di terracotta, da non perdere anche

la brace cotta rigorosamente con la legna della campagna circostante. Per gli amanti dei dolci, crostate di frutta, caprese e panettone. Per raggiungere la Trattoria, se si è in macchina dirigersi a Fiaiano, cento metri prima della Pineta allo spartitraffico girare a sinistra, a trecento metri si trova la Cantina. Parcheggiare lungo la strada ed imboccare il sentiero per venti metri. Per chi arriva in autobus da Ischia, il numero 6 Vi porta fino alla pineta di Fiaiano, scendere alla fermata prima ed allo spartitraffico imboccare la strada per la Trattoria. Per chi vuole una cucina lontana dalle mode e dagli intrugli complicati è una scelta eccellente.

Produzione aziendale: Frutta, ortaggi, legumi e vino

Orari di apertura: Da aprile a novembre tutti i giorni dalle 12,00 - 15,00 19,00 - 24,00 Da dicembre a marzo solo i week-end 19,00 - 24,00 o su prenotazione

Lingue Parlate: inglese, tedesco

Servizi offerti: • Accoglienza gruppi • Parcheggio auto

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Strade del vino Isola d’Ischia


La cantina del Sargente

Ristorante Opening hours: From April to November every day from 12,00 15,00 19,00 - 24,00

Languages spoken: English and German

Wine ways of the island of Ischia

For those arriving by bus from Ischia, the number 6 brings you up to the pine forest of Fiaiano, get off at the first traffic island and take the road to the Restaurant.

Aziende turistiche

The cuisine is entrusted to the capable hands of wives, Angela and Antoinetta, who with care and originality elaborate Ischian dishes using mainly land products cultivated with love by Gerardo Mennella. Among the dishes to be tasted in the country, we recommend the appetizers, pasta and beans cooked in a wood stove with ham and bacon pigs of

their own production, the rabbit stewed in a tomato, wine and herb sauce, grown with grass of the field and served in the quaint crock. Not to be missed the barbecue cooked strictly with the wood of the surrounding countryside. Suitable for lovers of cakes, fruit tarts, chocolate cake and panettone (typical Christmas cake from Milan made from flour, butter, eggs and sugar, with candied citron and sultanas).

Tourist activities

La Cantina del Sargente Trattoria is set in an old cellar of the country and keeps intact the proverbial hospitality of the island of Ischia. The Beniamino and Luigi Mennella brothers will welcome you in a rustic and comfortable environment. Every little detail will remind you of the country tradition of the island.

Production: Fruit, vegetables and wine

Services provided: • Groups welcome • Private car parking

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Wine ways of the island of Ischia

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Farms

Aziende agrituristiche

Farms

Aziende agrituristiche


Agriturismo La Pergola Via San Giuseppe, 8 80075 Forio (Na) Tel/Fax: +39 081 909483; Cell: +39 328 0681061 www.agriturismolapergola.it - info@agriturismolapergola.it

L’Agriturismo La Pergola nasce nel 1996 dall’esigenza di adeguare il reddito agricolo alla vita moderna. Tutta l’azienda è immersa in un lussureggiante vigneto di tre ettari esposto a sud. Qua e là alberi di ulivo, che ristorano dalla calura estiva, e insieme alla stupenda vista sul mare di Citara, donano una serenità paradisiaca.

Sorriso. Producono anche un ottimo spumante metodo classico. Miele, sott’olio, sott’aceto e tanto altro. Si allevano conigli, galline, anatre, oche, capre e maiali; questi ultimi danno prosciutti, salsicce e soppresse che vengono stagionate secondo antiche tradizioni.

La famiglia Colella da più di quattro generazioni coltiva con metodo biologico questa terra, da cui trae preziosi frutti, che trasforma in azienda con sapienza antica, ottenendo prodotti unici.

Oltre alla tradizione agricola, l’Azienda mantiene vive anche le tradizioni artigianali. “Nonna Sisina”, madre di Giosuè, è l’ultima isolana a portare avanti e a far conoscere un’antica arte di intreccio dello stelo del grano.

Molano con il proprio frantoio circa 80/100 quintali di olive coltivate sulle colline della Spadara e del Cimmentorosso, ottenendo un olio che con acidità quasi nulla esprime tutto il vigore di questa terra. Nella cantina in tufo verde e con le uve a DOC vengono prodotti tre tipologie di vini Ischia Biancolella , Ischia Piedirosso e

La cucina è tipicamente mediterranea, ma molto legata al territorio; tra i piatti tipici preparati direttamente da Giosuè ci sono i Fiori di Zucca ripieni, la mitica Pasta e Fagioli con le Cozze e naturalmente il famosissimo Coniglio alla Cacciatora, preparato con gli aromi raccolti alle pendici dell’Epomeo.

Tipologia e servizi delle camere: 7 camere doppie e triple con 21 posti letto, climatizzazione, frigobar, terrazza vista mare

Produzione aziendale: Vini d’Ischia: Biancolella, Piedirosso e Sorriso Olio extravergine di oliva, marmelate di frutta, allevamento animali da cortile

Periodo di apertura/chiusura: Tutto l’anno su prenotazione

Lingue Parlate: Inglese, tedesco, russo

Servizi offerti: • • • • • 172

Visita vigneti e degustazione Corsi di cucina tipica ed artigianato Piscina, campo da tennis con istruttore FIT Campo di bocce e calcetto Parcheggio auto privato Strade del vino Isola d’Ischia


7 double rooms and triple rooms with airconditioned, mini-bar and terrace with sea view

Opening and closing period: All year round by reservation

Languages spoken: English, German, Russian.

Wine ways of the island of Ischia

Aziende agrituristiche

Agriturismo La Pergola Number and type of services rooms:

Sorriso. They also produce a great sparkling wine in classic method. Honey, oil, vinegar and much more. We raise rabbits, chickens, ducks, geese, goats and pigs, the latter give hams, sausages and soppresse (cold meat of pork obtained by pressing parts of the head and skin) In addition to the agricultural tradition, the company also keeps alive traditional crafts. “Grandma Sisina”, Giosuè’s mother, is the last islander to continue and to learn an ancient art of weaving the stem of wheat. The cuisine is typically Mediterranean, but very tied to the territory, among the dishes prepared directly from Giosuè there are the stuffed pumpkin flowers, the legendary Pasta and Beans with Mussels and of course the famous rabbit stewed in a tomato, wine and herb sauce, prepared with the spices gathered to Epomeo slopes.

Farms

La Pergola Farm was founded in 1996 by the need to adapt the agricultural income to modern life. The whole farm is immersed in a lush vineyard of three acres to the south. There are olive trees scattered all around, which shelter from the summer heat and with wonderful sea views overlooking the Citara’ sea, give a paradisiac quiet. The Colella family over four generations uses the organic farming, from which it draws its precious fruits, which transforms into a company with ancient wisdom, obtaining unique products. Grind with own mill about 8/10 tons of olives grown on the hills of Spadara and Cimmentorosso, getting an oil with an almost nothing acidity, expresses all the vigor of this land. In the tuff cellar with DOC grapes are produced three types of wines Biancolella Ischia, Ischia Piedirosso and

Services provided: • Guided tours of the vineyards and winery with tasting of typical products. • Possibility of cookery courses, teaching courses in crafts and peasant culture, cultivation and processing of farm products courses, tasting and selling of products • Swimming pool • Tennis courts with Fitness Instructor • Bowls and football. • The company offers scooters and small cars hire • Private car parking

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Agriturismo

Tenuta Pera di Basso

Via Pera di Basso / loc. Rarone 80074 Casamicciola (Na) Tel: +39 081 900122; Fax: +39 081 0060337 www.peradibasso.com - info@peradibasso.it

Soggiornare in agriturismo significa entrare in contatto con le persone che lo hanno creato e toccare con mano le dinamiche dell’ agricoltura o dell’ allevamento ed assaporarne i prodotti. Immerso in un curatissimo giardino mediterraneo tra palme e ulivi, l’ agriturismo Pera di Basso è collocato alle pendici del Monte Epomeo e domina dall’alto con una vista spettacolare la baia di Casamicciola. Dal recupero di un’antica realtà rurale abbandonata, la nostra azienda è immersa in un fitto parco a dieci minuti d’auto dal centro e dalla spiaggia dove è possibile praticare svariate attività ricreative. Nella zona panoramica del giardino, la piscina attrezzata con lettini e sdraio consente una piacevole occasione di benessere senza perdere il fascino della semplicità e il contatto con la natura. Le

camere tutte diverse una dall’altra, finemente decorate con materiali naturali come la pietra locale, la terracotta, il legno dei soffitti e delle travi a vista, dispongono di spazio esterno con terrazzo o balcone privato attrezzato di lettini, tavolo e sedie. Il servizio di mezza pensione incluso nelle tariffe consente di gustare e assaporare la cucina tipica regionale, le antiche tradizioni isolane con prodotti biologici sempre freschissimi in parte coltivati dall’Azienda nel pieno spirito dell’agriturismo. Servizi per gli ospiti: -piscina esterna con lettini e sdraio -connessione internet Wi-Fi gratuita nelle aree comuni -servizio navetta per il centro e fermata dei mezzi pubblici -ampio parcheggio Tipologia e servizi delle camere: 16 camere con 32 posti letto

Produzione aziendale: I prodotti della terra usati in cucina per la preparazione di piatti tradizionali, marmellate di frutta tipica ischitana e Vino Ischia bianco e rosso da vitigni DOC

Periodo di apertura/chiusura: Tutto l’anno su prenotazione

Lingue Parlate: Inglese

Servizi offerti: • Piscina • Principali eventi legati all’agricoltura dell’azienda d’interesse per il turista • Servizio di trasferimento gratuito da e per il porto di Casamicciola. 174

Strade del vino Isola d’Ischia


Tenuta Pera di Basso

16 rooms with 32 extra beds

Opening and closing period: All year round by reservation

Languages spoken: English, German, Russian.

Wine ways of the island of Ischia

The half-board includes the possibility to taste flavours of the local cuisine, the island’s ancient traditions with the freshest organic food farming by the Estate with the spirit of the farm. Available to guests: -Outdoor swimming pool with loungers and deckchairs -Free Wi-Fi in public area -Shuttle service to downtown and public transport

Aziende agrituristiche

Agriturismo Number and type of services rooms:

finely decorated with natural materials such as local stone, terracotta, wood ceilings and beams, have an outdoor area with private terrace or balcony equipped with sunbeds, chairs and table.

Farms

Staying in a farmhouse means to relate with people who created it and to experience agriculture or farming proceedings and enjoy its products. Immersed beautifully in a Mediterranean garden with palms and olive trees, the Tenuta Pera di Basso is located on the slopes of Mount Epomeo, overlooking the bay of Casamicciola with spectacular views. By the restoration of an old and abandoned rural reality, the Estate is immersed in a dense park ten minutes by car from downtown and from the beach where one can enjoy various recreational activities. In the scenic area of the garden, the swimming pool equipped with sun beds allows a pleasant opportunity of wellness without losing the charm of simplicity and the contact with nature. The rooms are all different from each other,

-Parking Production Traditional foods, jams and fruit typical of Ischia and local white and red wine with DOC grapes.

Services provided: • Swimming pool • Major events related to agricultural tourism: Dinner at the restaurant recommended in the Michelin Green and open evenings by appointment. • Free transfer service is available to customers to and from the port of Casamicciola 175


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Strade del vino Isola d’Ischia


Wine ways of the island of Ischia

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Local products

Prodotti tipici

Local products

Prodotti tipici


Agribianca Cava Bianca 80070 Barano d’Ischia (Na) Tel: +39 334 1771580

L’azienda agrituristica Agribianca è situata nella zona di Cava Bianca, nel comune di Barano, ai piedi del Monte Trippodi, in una delle zone più verdi e rigogliose di Ischia su una superficie di 6.000 metri in continua espansione. Seguendo la stagionalità e ascoltando il territorio vengono coltivati ortaggi e frutta e un piccolo vigneto. Ma Ciro alleva per se e la sua famiglia anche maiali, polli, bue, vitellone, galline e conigli.

gio dell’Aragona Arabians. Chi lo desidera, dunque, prenotando autonomamente, potrà scegliere di raggiungere l’agriturismo anche al galoppo. Per chi ama camminare, invece, è da segnalare che la struttura si trova sul sentiero della Lucertola gialla e quindi può rappresentare una sosta piacevole.

La vendita di prodotti genuini avviene al dettaglio, ma si accolgono anche gruppi di turisti, ischitani e chiunque voglia avventurarsi in questo percorso di naturale bellezza per la degustazione in loco. La lunga tavola è sistemata in una terrazza che guarda il mare e dalla quale si vede, come in un quadro, il Castello Aragonese. L’azienda dista 500 metri dalla strada principale e si trova di fronte al maneg-

Produzione aziendale: Coltivazione di frutta, uva, ortaggi Allevamento animali da cortile

Periodo di apertura/chiusura: Da sabato a domenica su prenotazione.

Lingue Parlate: Inglese, tedesco

Servizi offerti: • • • • •

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Degustazione libera Degustazione guidata Partecipazione a lavori stagionali Accoglienza gruppi Gruppi su prenotazione

Strade del vino Isola d’Ischia


Opening hours: From Saturday to Sunday by reservation

Languages spoken: English, German

The company is located 500 meters from the main road and in front of the Aragona Arabians manège. If one wishes, then, by booking independently, can also choose to reach the farm at full gallop. For walkers, however, it is worth noting that the property is located along the path of the yellow Lizard and can be a pleasant break.

Production: Fruit, grapes, and vegetables growing Farmyard animals breeding

Services provided: • • • • •

Wine ways of the island of Ischia

Prodotti tipici

Agribianca The sale of genuine products is retail and the farm welcomes groups of tourists, local people and anyone wishing to venture into this journey of natural beauty for tasting in situ. The long table is arranged in a terrace overlooking the

sea, from which one sees, like a painting, the Aragonese Castle.

Local products

The Agribianca farm is located in Cava Bianca, in the municipality of Barano, at the foot of Mount Trippodi, in one of the greenest and most lush zone of Ischia on a surface of 6,000 meters in continuous expansion. Following the season and listening to the land, fruits and vegetables and a small vineyard are cultivated. But Ciro raises, for himself and his family, also pigs, chickens, beef, veal, chicken and rabbits.

Free Tasting Guided Tasting Participation in seasonal employment Groups Welcome Groups Reservation

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Ditta agricola apistica

Miele dell’isola d’Ischia

Via Duca degli Abruzzi, 132 80070 Barano d’Ischia (Na) Tel: +39 081 901367, +39 328 6695677 www.mieledischia.it - ischia.miele@gmail.com

Dall’amore per la natura e dall’esperienza di Buono Raffaello nasce la ditta agricola apistica “Miele dell’isola d’Ischia”, collocata in una delle zone più suggestive del comune di Barano, immersa nel verde e affacciata sul meraviglioso spettacolo paesaggistico del golfo di Napoli. In un’oasi ricca di vegetazione spontanea e di aria incontaminata le api della ditta Buono spaziano nel loro meticoloso e instancabile lavoro quotidiano di raccolta di polline e nettare in un andirivieni dall’alveare che assomiglia ad una sinfonia degna dei più grandi artisti di musica classica. Degno di un direttore d’orchestra è il lavoro dell’apicoltore che, assecondando le note sinfoniche della natura, detta i tempi e in pochi semplici passaggi restituisce intatto il

suo prodotto senza minimamente intaccarne le proprietà nutritive e senza aggiungere nulla ad esso. E’ con questo spirito che dal 1992 produciamo miele, propoli e pappa reale, prodotti genuini e dalle naturali proprietà nutritive. Nelle visite presso la nostra azienda è possibile inoltre degustare il vino di nostra produzione, lasciarsi inebriare dal profumo intenso dei nostri limoni, o assaporare le marmellate realizzate con la frutta dei nostri alberi. Il tutto condito da una meravigliosa cornice ambientale unica nel suo genere che fa dell’isola d’Ischia un luogo ameno, dove i profumi i valori nutritivi e la genuinità sono il vero marchio di garanzia e il miglior biglietto da visita.

Produzione aziendale: Miele di Millefiori, Acacia, Bosco, Melata e Castagno. Pappa reale. Propoli. Limoni e frutta di occasione.

Periodo di apertura/chiusura: E’ gradita la prenotazione telefonica, preferibilmente nei giorni di martedì e giovedì

Servizi offerti: • Visite guidate • Degustazione dei prodotti • Vendita dei prodotti

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Strade del vino Isola d’Ischia


Miele dell’isola d’Ischia

Ditta agricola apistica In an oasis filled with natural vegetation and unpolluted air, the bees of the Buono company range from meticulous and tireless daily work of collecting pollen and nectar in a back and forth from the hive that looks a symphony worthy of the greatest artists of classical music.

Visiting our company you can also taste the wine we produce, letting intoxicated by the scent of our intense lemon, or enjoy the jams made with fruit from our trees.

Worthy of a conductor that is the work of the beekeeper, supporting notes symOpening hours: Reservations welcome, preferably on Tuesdays and Thursdays

All this setting in a beautiful environmental that makes the island of Ischia something of special and unique, where genuine scents are the true hallmark and the best business card.

Prodotti tipici

phony of nature, beats time and in a few easy steps returns intact its product without compromising the nutritional properties and without adding anything to it. In this spirit since 1992 we produce honey, bee-glue and royal jelly, natural products and natural nutritional properties.

Local products

From love for nature and experience of Raffaello Buono, was born the farm ‘Miele dell’isola d’Ischia’ located in the most scenic areas of the town of Barano, surrounded by greenery and overlooking the spectacular scenery of the landscape of the Gulf of Naples.

Production: Miele di Millefiori, Acacia, Bosco, Melata and Castagno. Pappa reale. Propoli. Limoni and fruit.

Services provided: • Guided tours • Tasting of locally-grown products • Products sale

Wine ways of the island of Ischia

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Azienda Agricola

Di Meglio Ciro & Figli

Via Candiano, 31/A 80070 Barano d’Ischia (Na) Tel: +39 081 905173, +39 347 6747979 dimeglio.luigi@gmail.com

Immergetevi nella pura natura, in un mondo da scoprire, che conserva in sé tutta la sua emozionate e rilassante atmosfera , con il suo panorama mozzafiato e la sua tranquillità. L’azienda Agricola Ciro Di Meglio & Figli nasce proprio dalla passione per la tradizione, per gli antichi valori e per la semplicità. L’intento del suo fondatore è quello di far riscoprire i “vecchi sapori”, quelli genuini, che derivano solo da una coltivazione fatta esclusivamente di prodotti biologici. Assaporate il gusto dei prodotti naturali, “come natura li ha fatti”, rimarrete estasiati dalla tipica cucina casereccia Ischitana, frutto delle mani di una donna e di una mamma, e si sa le mamme hanno semp-

re un tocco “particolare”. Il nostro vino e i nostri prodotti sono il frutto di questi elementi messi insieme, la nostra passione che diventa realtà. La Sparainola, una enorme e incontaminata distesa di terra del comune di Barano D’Ischia, dà il nome al nostro vino, “Sparaina”, un bianco prodotto con uve Biancolella e Forastera esclusivamente coltivate sull’isola D’Ischia nei nostri vigneti. Nelle nostre terre potrete gustare frutti e ortaggi di diverse specie, dalle fragole alle pesche, dalle insalate alle fave, dai meli ai fichi d’india, dagli ulivi ai limoni, e così via, tutti prodotti sani al 100%. Se amate la natura e i prodotti di qualità vi aspettiamo per offrivi un bicchiere di ottimo vino bianco e specialità varie.

Produzione aziendale: Allevamento conigli e galline Uova fresche Specialità culinarie varie

Periodo di apertura/chiusura: Tutti i giorni con prenotazione

Servizi offerti: • Visita guidata in azienda e nei vigneti • Degustazione del vino aziendale e di prodotti tipici • Escursione nei boschi locali e alla sorgente di Buceto • Vendita prodotti aziendali

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Strade del vino Isola d’Ischia


Di Meglio Ciro & Figli

Azienda Agricola Opening hours: By reservation

If you love nature and high quality products we are waiting for you to offer a glass of good white wine and various specialties.

Prodotti tipici

The Ciro Di Meglio & Figli farm was born from a passion for tradition, for the old values and simplicity. The intent of its founder is to rediscover the “old flavors”, genuine ones, which are derived only from a cultivation made exclusively of biological products. Enjoy the taste of natural products, “as nature made them”, you will be thrilled by Ischia’s typical home cooking, result of a woman and a mother, you know moms have always a “particular” touch. Our wine and our products are the result of these ele-

ments together, our passion come true. The Sparainola, a huge and unpolluted expanse of land in the town of Barano, gives the name to our wine, “Sparaina”, a white wine made from Biancolella and Forastera grapes grown exclusively on the island and in our vineyards. In our lands you can enjoy fruits and vegetables of different species, from strawberries to peaches, from beans to salads, from apple to prickly pears, lemons from the trees, and so on, all produced according to healthy properties.

Local products

Immerse yourself in pure nature, in a world to discover, which keeps all its exciting and relaxing atmosphere, with its breathtaking landscape and tranquility.

Production: Sparaina, white wine Seasonal vegetables and fruit Rabbits and hens farming, Fresh eggs

Services provided: • • • • Wine ways of the island of Ischia

Walks along local woods and Sorgeto bay Guided tour of the farm and vineyard Wine and local products tasting Products sale 183


Filippo Florio via Ritola, 6 80070 Barano d’Ischia - fraz. Buonopane (Na) Tel: +39 347 9333701 www.comunebarano.it/turismo/prodotti_tipici/florio_filippo.asp filippone.florio@libero.it

Una tradizione che continua da sette generazioni, vivere di agricoltura. Una mini azienda dal sapore rupestre e antico con piccoli appezzamenti messi a coltura in varie località del paese di Buonopane con una tecnica volutamente fedele alla tradizione di famiglia: pali di castagno con viti che li avvolgono disposti su filari di “pertiche”. Qui il tempo sembra essersi fermato.

Un’esperienza unica per provare per qualche minuto qual’è la fatica del contadino ischitano che trasporta a spalla tutto: dai pali di castagno, al vitto, i contenitori di uva, i cesti di pomodoro, la frutta… insomma una favola di sudore.

Lo svezzamento dei conigli nei fossi è a base di erbe tipiche come “palieri” tranci di vite, quercia, olmo, ginestre, erbe aromatiche, ghiande, mele, carote, lattuga. Chi vorrà potrà dormire in una casa a cupola o carusiello e gustare la cucina casereccia ed essere coinvolto nella preparazione dei prodotti della terra.

Produzione aziendale: Il vino bianco si chiama come il padre di Filippo, Don Luigi, ed è un vino DOC di Biancolella, il rosso come sua madre Donnaagnese, ed è un vino di uve ischitane, piedirosso, guarnaccia, cannamela e aglianico. Marmellate, ortaggi, frutta, fagioli zampognari.

Periodo di apertura/chiusura: Dal venerdì al sabato dalle 10.00 alle 12.00. Il lunedì e il mercoledì, dalle 15.00 alle 16.00. E’ gradita la prenotazione. Visita all’allevamento dei conigli compresi quelli nel fosso, con un mini corso sull’allevamento e visita al vigneto di via Terone (DOC)

Servizi offerti: • • • • • 184

Degustazione libera Degustazione guidata Visita Vigneti Partecipazione a lavori stagionali Accoglienza gruppi Strade del vino Isola d’Ischia


Filippo Florio A small company with the oldest rock flavor with plots of land put under cultivation in various areas of the country according to a typical technique of Buonopane, tied to a traditional family technique: chestnut poles with vines that wrap them arranged in rows of “poles”. Here time seems to have stood still.

A unique experience to prove for a few minutes what is the Ischian farmer’s labor, shouldering everything: from chestnut poles, food and containers of grapes, baskets of tomatoes, fruit ... in short, a story of hard work.

Prodotti tipici

homemade cuisine being involved in the land production.

Local products

A tradition that continues for seven generations, to rely on agriculture.

The weaning of cave-raised rabbits is based on typical herbs like “Palieri”, slices of vine, oak, elm, juniper, herbs, acorns, apples, carrots, lettuce. Whoever wants, can sleep in a house closed by a dome or carusiello and taste

Opening hours: From Friday to Saturday from 10.00 to 12.00 Mondays and Wednesdays, from 15.00 to 16.00 Reservations are recommended. Visit the breeding of cave-raised rabbits, with a livestock mini-course and the vineyard in Via Terone (DOC)

Production: The white wine is called as Filippo’s father, Don Luigi and is a DOC wine of Biancolella, the red one like his mother Donnaagnese is a wine with grapes of Ischia, Piedirosso, Guarnaccia, Cannamela and Aglianico. Jams, vegetables, fruits, beans.

Services provided: • • • • •

Wine ways of the island of Ischia

Free Tasting Guided Tasting Visit Vineyards Participation in seasonal employment Groups welcome 185


Ischia Salumi Via Angelo Migliaccio, 46 80070 Barano d’ischia - loc. Buonopane (Na) Tel: +39 081 906011 www.ischiasalumi.it - info@ischiasalumi.it

In pochi sanno che la vocazione turistica dell’isola d’Ischia è quanto mai recente. Prima del 1950 eravamo prevalentemente pescatori, contadini e naviganti, apprendendo dai nostri padri l’importanza della genuinità e il rispetto per quanto di buono la natura era in grado di donarci per vivere. Del resto, la vita nel dopoguerra era tutt’altro che agitata e l’allevamento domestico del maiale era anche qui a due passi dal mare, una delle principali fonti di autosufficienza alimentare per la nostra gente. Seguendo gli insegnamenti di mio padre e mio nonno è nata Ischia Salumi. Oggi, con mia moglie e i miei figli, penso di aver conservato gelosamente l’arte salumiera ischitana che in pochi conoscono;

quella che prevede la selezione di carne scelte, con la cura di un tempo, pur rispettando alla lettera tutte le attuali normative igienico-sanitarie e utilizzando erbe aromatiche e vino di casa nostra. Ecco perché non possiamo offrire alla clientela grandi quantità per ciascun prodotto, ma in ognuno di essi assicuriamo di provare la gioia e l’emozione di sapori genuini ormai dimenticati. Indipendentemente dall’acquisto, ogni giorno siamo lieti di accogliere nella nostra sede tantissimi Ospiti d’ogni parte del mondo, per una piacevole degustazione libera e una visita al laboratorio. Vi aspettiamo!

Produzione aziendale: Salumi tipici

Periodo di apertura/chiusura: Tutto l’anno Lun - Sab 09,00 - 13,00 16,30 - 20,00

Servizi offerti: • Degustazione libera • Degustazione guidata

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Strade del vino Isola d’Ischia


Ischia Salumi Following the teachings of my father and my grandfather was born Ischia Salumi. Today, with my wife and my children, I think I have jealously guarded the Ischian

Opening hours: All year round Mon. - Sat 09,00 - 13,00 16,00 - 20,00

That’s why we can not offer large quantities for each product, but in every one of them we guarantee to experience the joy and excitement of authentic flavors forgotten. Regardless of purchase, every day we are pleased to welcome into our base many guests from all over the world, for a nice free tasting and a visit to the laboratory.

Prodotti tipici

Prior to 1950 we were mainly fishermen, farmers and sailors, who learned from our fathers the importance of authenticity and respect for the good nature which was able to give us nourishment. After all, the post war period was anything but agitated and domestic breeding of pork was also here just a short walk from the sea, one of the main sources of food selfsufficiency for our population.

art that few people know, that one involves the selection of meat choices, with the care of yore, but adhered to all the current regulations and hygiene health and using local herbs and wine.

Local products

Only a few people know that the tourism of Ischia is very ‘young’.

See you there!

Production: Typical cold cuts

Services provided: • Free tasting • Guided tasting

Wine ways of the island of Ischia

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Ischia Sapori Via Porto, 117 / Via E. Gianturco, 2 / Piazzale delle Alghe, 5 80077 Ischia (Na) Tel: +39 081 984482 www.ischiasapori.it - ischiasapori@ischiasapori.it

Dall’esperienza contadina e dai prodotti migliori di questo territorio nasce Ischia Sapori, la prima e unica fabbrica di liquori e specialità d’Ischia. Famoso l’amaro di erbe e frutta Il Rucolino che trae il nome dalla cosiddetta “ruchetta” o anche “rucola” che cresce con dovizia nei siti più disparati, ma soprattutto in orti familiari. Mai prima d’ora l’ “eruca sativa” aveva dato il nome e prestato le sue foglie per la produzione di un liquore. Come per i rosolii, la foglia della rucola va trattata con molta delicatezza nella fase di macerazione, dopo che si è ottenuto un infuso di bucce di agrumi, erbe e radici, ma la combinazione degli aromi espressi nella preparazione resta segreta.

grazie a una selezione delle specie di agrumi più diffuse nel golfo, quali le varietà più pregiate di “femminello”, “monachello”, “lunario” e del famoso “limone di pane” per il Lemonis e di “citronella”, “deliziosa” e “citrus comune” per il Mandaris. Gli agricoltori, selezionati i vitigni migliori, infatti, hanno convertito parte dell’improbo lavoro della vite a favore di cospicue piantagioni di agrumi. Nei tipici punti vendita potrete scegliere graziose ceste, cassette, spaselle, madie, panieri, secchi per acquistare originali confezione regalo.

Famosi e rinomati sono i liquori realizzati

Produzione aziendale: Rucolino, Lemonis, Limonaro, Crema di Limone, Melonis, Fragolis, Liquiris e molti altri Le Golosità: marmellate, miele, torte, dolcetti. Gastronomia: salse, oli, aceti.

Periodo di apertura/chiusura: Dal lunedì alla domenica Orario estivo: dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 24.00 Orario invernale: dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00

Servizi offerti: • • • • 188

Degustazione libera Degustazione guidata Accoglienza gruppi Gruppi su prenotazione Strade del vino Isola d’Ischia


Ischia Sapori As well as Rosolio (type of liqueur), leaves of arugula should be treated with great delicacy in the process of maceration, after it has received an infusion of the peel of citrus fruits, herbs and roots, but the combination of flavors

Opening hours: From Mondays to Sundays Summer hours: 9.00 to 13.00 and from 17.00 to 24.00 Winter hours: from 9.00 to 13.00 and from 16.00 to 20.00

Famous and well-known liqueurs are made with a selection of the most common species of citrus of the gulf, such as the most valuable varieties of “femminello”, “monachello”, “lunario” and the famous “limone di pane” for Lemonis and “Citronella”, “deliziosa” and “citrus comune” for the Mandaris. The farmers, once selected the best grapes, in fact, have converted part of the work of the screw in favor of large plantations of citrus. At typical points of sale, one can choose pretty baskets, boxes, chests, baskets, buckets to buy original gift box.

Prodotti tipici

Well known the bitters of herbs and fruits, the RUCOLINO which takes its name from the so-called “rocket” that grows abundantly in many different sites, but particularly in family gardens. Never before the “eruca sativa” had named and lent its leaves to produce a liqueur.

used in the preparation remains a secret.

Local products

From peasant experience and the best products of this area, Ischia Sapori is born, the first and only factory liquors and specialty of Ischia.

Production: Rucolino, Lemonis, Limonaro, Crema di Limone, Melonis, Fragolis, Liquiris and many others. The Delicacies: jams, honey, cakes, treats. Gastronomy: sauces, oils, vinegars.

Services provided: • • • • Wine ways of the island of Ischia

Free Tasting Guided Tasting Groups Welcome Groups Reservation 189


Azienda Agricola

Longo Rosaria

Via Duca Degli Abbruzzi, 83 80070 - Barano d’Ischia - Loc. Fiaiano (Na) Tel: +39.081.902018, +39.3297372373 rosaria.michele@gmail.com

Il sapore del coniglio semibrado è dolce e delicato, piatto della tradizione dell’isola di Ischia “Coniglio all’Ischitana”. L’alimentazione del coniglio è curata fin dallo svezzamento con mangimi rigorosamente naturali e privi di qualsiasi additivo chimico e variano nelle diverse fasi di crescita. Una per tutte, per i nostri animali, è stato scelto un tipo particolare di fieno che contiene pochissima umidità, molta fibra, meno fogliame essiccato ed è molto più nutriente. Le linee guide sono parte della sicurezza e garanzia del prodotto, create per ottenere un prodotto di eccellenza, attuando nel corso delle fasi più delicate della crescita e della gestazione i controlli veterinari previsti dalla legge. Ma attenzione: gli animali non vengono in nessun modo aiutati chimicamente ad in-

grassare e crescere. Per questo il coniglio semibrado ha bisogno di circa tre mesi per essere pronto al consumo. La differenza però la scoprirete in tavola. Leggerezza e prelibatezza di carni per un mondo di sapori antichi, il gusto della tradizione, l’antica cucina contadina Ischitana che ha un solo ingrediente, la genuinità. La fattoria sorge nel Comune di Barano d’Ischia alla località “Cannavale” a circa 370 m sul livello del mare, si estende su di una superficie di circa 2 ettari, in parte boscosi, in parte coltivata a vigneto e ortaggi ed in parte destinata all’allevamento di animali, tra cui il coniglio di fossa . L’azienda, inoltre, è dotata anche di un’ampia ed antichissima cantina con locale palmenti.

Produzione aziendale: Allevamento animali da cortile

Periodo di apertura/chiusura: Martedì dalle 15,00 alle 18,00

Servizi offerti: • • • •

190

Degustazione guidata Accoglienza gruppi Gruppi su prenotazione Parcheggio auto e pullman

Strade del vino Isola d’Ischia


Longo Rosaria

Azienda Agricola Rabbits are fed on strictly natural produce without OGM’s and are also fed according to their phase of growth using a particular type of hay which contains little humidity and high in fibre and nutrients.

The farm is located in the town of Forio in an area called “Cannavale” at about 370 m above the sea level, and stretches for about 2 acres, partly wooded and partly cultivated with vines and vegetables and in part for animals breeding, including the cave’s rabbit.

Rabbits are also bred in a free-range environment in open spaces for at least 3 months before consumption, therefore producing not only delicately flavoured Opening hours: Tuesdays from 15,00 to 18,00

The company produces rabbit meat according to strict guidelines guaranteeing quality control, with vetinary checks throughout each phase of growth, a process required by Italian law.

The company is also equipped with a large and ancient cellar with local millstones.

Prodotti tipici

but lean meat, ideal for a healthy diet.

Local products

The flavour of free-range rabbit is both sweet and delicate; the traditional Ischia island “coniglio all’ischitana” is an authentic, popular dish of free-range rabbit stewed in white wine, cherry tomatoes, garlic and herbs.

Production: Farmyard animals breeding

Services provided: • • • •

Wine ways of the island of Ischia

Free Tasting Guided Tasting Groups Reservation Private car parking

191


Finito di stampare nel mese di Aprile 2012 presso Grafica Montese (NA) per conto di Ischia News S.r.l.



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