Giornalino di V elementare - Scuola Primaria “S. Teresa” MARTINA FRANCA
A tu per tu con i cittadini di Martina Franca. 2010/2011 progetto
parte
nuovamente
Medi@play
per
le
il
all’avanguardia, sta togliendo spazio
scuole
alla buona educazione e alla capacità
Salesiane.
di apprezzare le cose semplici, di cui
Tema di quest’anno è “La bellezza”.
se ne tiene poco conto ma che sono
Dopo aver visionato il film “Immagina che” in cui si tratta il rapporto padre e figlia e dopo aver letto il racconto “La Schiappa”, dove viene presentato un
ragazzo
considerato,
semplice abbiamo
e
poco
fatto
delle
riflessioni ponendoci la domanda: “La
essenziali. E intervistando gente di diversa età e con diverse esperienze è venuto fuori che i cittadini di Martina Franca amano ancora le antiche tradizioni familiari e cercano in ogni modo di rispettarle, consapevoli che le nuove
come
tecnologie potrebbero interferire sui
semplicità?”
rapporti interpersonali.
Partendo da questo quesito, abbiamo
Riteniamo sia giusto essere sempre
bellezza
è
ancora
intesa
messo su carta una serie di domande da
porre
ai
cittadini
di
Martina
Franca. Mettendo in evidenza la vita
all’avanguardia perché è sinonimo di crescita e sviluppo ma pensiamo che si
debba
avere
un
limite
ed
privata e sociale abbiamo chiesto loro
approccio critico.
se
Angelo Barratta, Donatella Cito.
la
nostra
società
sempre
più
un
1
La classe V Siamo una classe di 26 bambini che frequentano una scuola Salesiana, accogliente,confortevole, che da affetto ai bambini e agli adulti ed apre le porte a tutti per pregare e per stare insieme.
La classe 5°A dell’ istituto “Maria Ausiliatrice”.
2
Il colmo dei colmi…. Qual è il colmo per una maestra? Non aver classe! Cosa fanno gli astronauti al ristorante? Chiedono il conto alla rovescia! Qual è il colmo per un professore universitario? Bocciare agli esami in fiume…anche se ha seguito il suo corso! Sotto l’albero di natale, cosa fanno di nascosto la regina d’Inghilterra e il re di Spagna? I regali!
“Ciascuno secondo le sue possibilità a ciascuno secondo i suoi bisogni” Marx
3
Anagramma Micio marittimo Paribaffo è il nome strano di un bellissimo soriano, un po’ gatto e un po’ pirata, con la coda dimezzata. (L’altra mezza, con il pane, l’ha mangiata un pescecane.) Ora è vecchio. Ormai in pensione, ai xxxxxx fa lezione: la cattura dei yyyyyy grandi, medi e piccolini. Al mattino, giù in cucina, se ne mangia una decina: perché a lui l’aria di mare l’appetito fa aumentar! Soluzione a pag 12 4
Filastrocca del bimbo italiano
La filastrocca del bimbo italiano oltre i confini vola lontano felice, libera e senza pretese vuol far conoscere il nostro paese Dice a gran voce a chiunque la sente: Vieni a vedere la torre pendente! Fai un giro in gondola su "strade" di mare, a sud vai in spiaggia e a nord vai a sciare Ti invita a tavola e ti dice: Che aspetti! “Assaggia subito pizze e spaghetti!” Poi ti consiglia una buona lettura “Leggi Pinocchio, è una grande avventura! ” Girando il mondo di bocca in bocca ora è famosa la filastrocca d’esser italiana lei ne va fiera ma è tanto amica di ogni bandiera
,
5
La nostra Italia è davvero unita? Il 17 marzo si è festeggiato il 150° anniversario dell’ unità d’ Italia. A Martina Franca il sindaco ha voluto festeggiare con un corteo in piazza ed una conferenza rivolta a tutti i cittadini e tenutasi nel teatro VERDI. Ogni scuola ha preparato alcuni lavori che sono stati esposti in una sala del comune e che potevano essere condivisi. È da lungo tempo che tutti ne parlavano: dal capo dello Stato, Napolitano, che ha fortemente voluto questa festa per farci ricordare che i nostri antenati hanno dato la vita per l’unità d’Italia e che non bisognava farla passare in secondo piano, ai giornalisti, agli uomini politici, alle persone comuni. Tutte le nazioni sono fieri della loro patria , anche noi dobbiamo esserlo, non solo in questo giorno che siamo che siamo rimasti a casa e non si lavorava , ma anche quando accadono fatti spiacevoli. Quando sento l’inno di Mameli mi commuovo . Quelle note mi fanno capire quanto è bella la mia terra e quanto i nostri antenati hanno lottato per darci quello che oggi noi abbiamo e che ognuno di noi ha il dovere di preservare da qualsiasi ideale di federalismo, che francamente non capisco a cosa potrebbe servire. MAURO MARINELLI
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Meglio occhi da grande o da bambino?
Non so bene ancora se riesco a vedere le cose con gli occhi da grande, perché alcune volte, quando parlo con i miei genitori di ciò che mi succede a scuola con i miei compagni o quando parliamo di quello che stiamo vedendo in televisione o altro, mi dicono che vedo le cose ancora con l’ innocenza del bambino e che anche se capisco bene di ciò che si sta parlando, io tendo a giustificare tutto e tutti, mentre i miei genitori mi dicono di essere più critico, in modo tale da non essere preso in giro per il mio buonismo. Non hanno tutti i torti , perché mi rendo conto che un gesto d’ affetto di buona educazione, può essere scambiato, in un contesto particolare, per un gesto di tutt’ altro tipo. Chiaramente a questo punto mi chiedo se è giusto comportarmi bene come faccio, oppure è meglio fare l’ indifferente, quello che non si interessa degli altri e che pensa di tirare trabocchetti anche agli amici, pur di fare bella figura. Penso comunque che è meglio comportarsi bene, perché se diventare grandi vuol dire non provare stupore per tutto ciò che ci circonda, è meglio rimanere bambini, per meglio dire grandi con gli occhi da bambini. Penso che sia la cosa migliore da fare, infatti io ho come esempio mio padre, che anche se è adulto ed ha una famiglia e un lavoro che lo impegna tantissimo, quando torna a casa diventa un bambino anche lui, insieme a noi figli, gioca, scherza e quando riesce a fare qualcosa per noi, anche piccola, i suoi occhi si illuminano come quelli di un bambino, appagato e soddisfatto per quello che è riuscito a fare. Mauro Marinelli
7
Quando ero piccolo vedevo la realtà in modo diverso rispetto a quella attuale. Prima credevo che i soldi non servivano ma, ora capisco tutto. Capisco che per avere soldi bisogna lavorare, per poter imparare bisogna studiare e per superare le difficoltà bisogna sempre riprovare fino a quando non ci riesci… Quindi la vita è come una corsa ad ostacoli e, per superarli bisogna impegnarsi molto. La vita è piena d’avventura e ci presenta situazioni che a volte rifaremmo ed altre no. Nella vita ho conosciuto nuovi amici e ho praticato nuovi sport e con essi ho imparato ad aver
rispetto degli altri e delle cose comuni, ho imparato ad apprezzare le cose semplici e a sorridere a chiunque e anche quando mi ritrovo in situazioni difficili. Ogni giorno della nostra esistenza è un regalo da scartare. Angelo Barratta.
8
Meglio protagonisti della vita? Ci sono cose nella vita che ritengo essere essenziali e importanti. L’affetto per la famiglia rappresenta un elemento importante per la mia vita: è l’affetto col quale sono cresciuta che non vorrei mai perdere
perché mi rende felice e mi permette di continuare a essere la bambina serena che sono. Purtroppo oggi si rischia di non dare la giusta importanza agli affetti poiché si è troppo presi dalle evoluzioni di massa che rende tutti vicini. Rebecca Campobello
Un urlo dal mondo,,, ospedali praticamente tutto, Per il Giappone è la tragedia peggiore degli ultimi 70 anni. Lo tsunami e il violento terremoto hanno angosciato il nord-est del paese. Il fango, la melma, la pioggia hanno sommerso in pochi secondi, case, edifici, monumenti, scuole,
rendendo il paesaggio raccapricciante. Tanti soccorritori militari ogni giorno scavano senza sosta per cercare le persone che mancano all’appello. Come se non bastasse l’onda anomala ha danneggiato la centrale di Fukushima che ha creato quattro esplosioni e due 9
incidenti. È stato vietato la
razionare la benzina e il
distribuzioni di latte e verdura
riscaldamento. Nonostante la
per colpa delle radiazioni che tra
tragedia le persone stanno
non molto arriveranno in Italia e
dimostrando l’ enorme coraggio
in tutto il mondo.
salvando i propri simili.
Inoltre nel paese scarseggia
Giuliana Caforio
l’energia e il governo a dovuto
Sotto il peso delle colpe altrui In Libia in oltre 40 anni di potere da parte del colonnello Mu’ ammar Gheddafi, è stata repressa ogni forma di opposizione politica e, attraverso la limitazione della libertà , dell’ istruzione e dell’ informazione, la popolazione si è ribellata. Tra il 16 e il 18 febbraio
le proteste sono iniziate nella città di Bengasi e in altre città della Cirenaica. I militari fedeli a Gheddafi, hanno ucciso più di cento manifestanti nei primi giorni di rivolta . Dopo il 20 febbraio, tutto peggiora. I rivoltosi si impossessano di una base militare e delle armi da essa 10
custodite. L’esercito regolare si è
del colonnello Gheddafi. La
ritirato da molte altre città della
risoluzione prevede non solo l’
Cirenaica di cui poi i manifestanti
immediata “no fly zone” sui cieli
sono riusciti a occupare le
della Libia (vengono vietati tutti i
stazioni della polizia. La rivolta
voli di aerei su questa zona)ma
popolare si è estesa anche a
anche il ricorso ad ogni mezzo
Tripoli. Nella centralissima piazza
necessario per proteggere i civili.
Verde ci sono state molte
Inizia così l’operazione “Odissea
sparatorie e molti uffici
dell’Alba”. Aerei USA della Gran
governativi sono stati bruciati. Da
Bretagna, della Francia e del
quel momento, alcuni capi militari
Canada, iniziano a bombardare le
sono passati dalla parte dei
postazioni contraeree della Libia.
rivoltosi e dei figli del colonnello ,
Ma ci chiediamo: è veramente
ha dichiarato che il paese rischia di partecipare in 40 anni di guerra civile e di essere diviso in due la Tripoltiana da una parte, e la Cirenaica dall’altra. Gheddafi, ordina ai suoi piloti militari di sparare sugli insorti e continua di fare centinaia di vittime. Alcuni piloti si rifiutano di eseguire gli ordini e scappano dalla Libia. La situazione diventa veramente critica e L’ONU decide di intervenire. La sera dello stesso 20 febbraio, l’Onu, con la risoluzione del 1973, autorizza l’ intervento armato per difendere
necessario ricorrere alla guerra per risolvere i conflitti interni? Credo che la guerra sia inutile perché invece di diminuirli li aumenta e quindi è meglio non ricorrere direttamente a essa, ma sarebbe opportuno usare le buone maniere. Ogni lotta genera altre lotte,ogni conflitto genera vittime spesso innocenti, si tratta di persone che hanno una famiglia, che hanno figli da crescere e spesso anche quest’ ultimi muoiono sotto il peso delle colpe altrui. Anna Piacentini.
Bengasi accerchiata dalle forze
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