R A C C O N T
IS S UE #04
I A M O
IL TEMPO DI KIRONE photographic open call
I N O S T R I A N Z I A N I
IL TEMPO DI KIRONE
Raccontiamo i nostri anziani, quelli che abbiamo conosciuto, quelli di cui ci è stato solo parlato, quelli che abbiamo fotografato nei nostri reportage. Raccontiamoli con la Fotografia e facciamoli riemergere con tutte le loro storie. Mescolando favole e memorie, altri sorrisi, altri abbracci, quelli che appartengono a tutti coloro che di generazione in
generazione
hanno
sempre
immaginato il miglior futuro per noi.
Suryene Ramaget Rodrigo Ferrari Roberto Zuppiroli
Miguel Furtado Martins Oriada Llubani Claudio Colotti
Gabriella Russo
la mia ricerca è il silenzio, la solitudine. Ho cercato un’immagine muta, qualcosa che potesse parlare di quello che davvero è necessario, pertanto essenziale o mancante. Qualcosa che potesse essere minima nella sua costruzione ma allo stesso tempo forte nel suo raccontare. Ho indagato nello spazio e nel come vivere quello spazio nel tempo del Covid-19 all’interno di alcune strutture di accoglienza e in spazi comuni/pubblici. Nella
mia
ricerca
gli
sguardi
raccontano
di
una
realtà in alcuni casi straziante, di miseria, solitudine e impotenza. Ho ricercato il vivere comune, al di fuori
vivere, il nostro vivere in uno status di lockdown da pandemia.
S URYENE RAMAGET
Kirone
voce di ognuno di noi, rappresentare il nostro semplice
Il tempo di
dei contesti ospedalieri, qualcosa che potesse essere
Kirone
Il tempo di
Kirone
Il tempo di
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S URYENE RAMAGET Kirone
Il tempo di
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Momento de proteção
Foto g rafia da minha av ò, A màlia Depòlito de 84 anos, n a c i d a d e d e Va l i n h o s , E s t a d o s d e S ã o P a u l o , B r a s i l , utilizando uma màscara de cor azul que combina com sua roupa e seus olhos. Amàlia està se cuitando diariamente contra o Covid-19, que atè o presente momento no pais confirma mais de cerca de 1.400.000
Kirone
R ODRIGO FERR ARI
Il tempo di
infectados e mais de 60 mil mortos.
Kirone
Il tempo di
Kirone
Il tempo di
C’è vita qua dentro. Non siamo abbandonati, siamo accuditi, seguiti, ascoltati. Non siamo fuori dal mondo, ne siamo parte. Abbiamo pensieri e ricordi da raccontare, abbiamo cuore e voce da far sentire. Chi non conosce e non vive queste realtà di case di riposo può pensare che siano una sorta di prigioni, un ripostiglio per tenere lontano i vecchi scomodi che altrim e n t i s a r e b b e ro d i i m p i c c i o . N o n n a s c o n d o c h e a n c h’ i o l a pensavo così, ma quando ti confronti con loro e li ascolti, ascolti le loro vite, vedi il mondo con occhi diversi e lo vivi con i loro, di
o c c h i . S o n o c h i u s i e a l l’ i n i z i o a n c h’ i o h o fa t to
fatica a trovare sintonia, ma quando ci riesci, quando finalmente riesci a farti spazio, si aprono a te e la vita stessa a loro sorride, anche se solo per qualche ora. Avere avuto l’occasione di immergermi in questa realtà mi ha permesso di conoscerla in modo diverso, ovvero questi luoghi in cui i nostri nonni abitano e finiscono la loro vita. Mi sono recato in questi spazi poco prima che scoppiasse la pandemia e, a ripensarci, la considero una vera fortuna.
R OBERTO ZUPPIROLI
Kirone
Il tempo di
Kirone
Il tempo di
Kirone
Il tempo di
R OBERTO ZUPPIROLI
Photography in time of emergency “Photography in time of emergency� reports the daily routine in a facility for elderly people in Lisbon, Portugal in the midst of a state of e m e r g e n cy. S i n c e t h e e l d e r ly h av e b e e n p rov e d to b e t h e m o s t vulnerable group, for being those who, evidently, have the most severe health conditions of all sorts, the isolation has been imposed to them for a long period of time, as a life preservation method. With the visit interdiction from family members, friends and volunteers and deprived from various occupational and recreational activities, the susceptibility, the restlessness with oneself and one’s loved ones, the uncertainty and loneliness enhance situations of anger, anxiety a n d f e a r. T h e t e c h n i c i a n s a n d t h e r e m a i n i n g wo r k e rs of t h e fa c i l i t y make all the efforts in order to keep the physical and psychological
constant dialog and availability to listen. The family reunions, and other significant people, are done by video conference and, not rarely, through windows, ensuring the safe distance.
M IGUEL FURTADO MARTINS
Kirone
new rules, minimizing negative feelings through possible proximity,
Il tempo di
wellbeing of the residents, the routines are respected, within the
Kirone
Il tempo di
Kirone
Il tempo di
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M ICHELA PETROCCHI
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M IGUEL FURTADO MARTINS
Il Bello del Brutto Questa è una foto bella di una cosa brutta. la cosa brutta è mia nonna in ospedale con tutti gli aghi adosso. Non riusciva neanche a reggersi in piedi , ma l’unica preoccupazione che aveva era farsi bella. Lei si sentiva bella nonostante tutt0,
nonostante il posto
dove si trovava.
Kirone
Il tempo di
O RIADA LLUBANI
COVID-19 La Cura della Tenerezza
Kirone
Il tempo di
C LAUDIO COLOTTI
All’etichetta di eroi preferiscono il Giuramento di Ippocrate che li esorta a prendersi cura delle persone anche attraverso l’ascolto e il dialogo. E se chiedi loro come hanno fatto a vincere la paura del Coronavirus ti rispondono che nel profondo l’ansia c’è stata sempre, ma a prevalere è stato il desiderio di aiutare quei pazienti privati improvvisamente non soltanto della loro salute ma anche dei loro affetti. S o n o i m e d i c i , g l i i n f e r m i e r e e d i t e r a p e u t i d e l l ’ O s p e d a l e To r r e t t e d i A n c o n a che durante l’emergenza Covid19 si sono ritrovati a fronteggiare il virus nelle Marche, tra le cinque regioni più colpite su scala nazionale in rapporto alla popolazione. La partita contro il Coronavirus si è giocata tanto sul piano medico quanto su quello umano e psicologico, perché la sfida per molti di loro è stata rimanere umani e stabilire un contatto empatico con i malati nonostante i necessari sistemi di protezione tendessero all’isolamento e all’atomizzazione del personale. Il reportage fotografico è un compendio di gesti, posture e testimonianze della sfera più intima e psicologica del personale sanitario.
Kirone
Il tempo di
A N C O N A , 2 1 . 0 4 . 2 0 2 0 , O s p e d a l e To r r e t t e o r e 9 : 4 5 Sasha Pacini, Annamaria Bellassai, Gessica Posanzini ed il resto del personale medico sta per completare il processo di vestizione prima di accedere al reparto Covid. È un’operazione complessa che richiede quasi 15 minuti. Nei passaggi più delicati la eseguono a coppie per avere la certezza che mascherina, occhiali e scafandro siano perfettamente aderenti a naso, bocca, occhi e orecchie. «La prima volta che sono entrata nel reparto Covid ho avvertito un senso di smarrimento, avevo paura e non conoscevo nessuno.
dispositivi di protezione. Nella fase di vestizione preparaci insieme, prenderci cura l’uno dell’altra, ci aiuta a conoscerci meglio. Così una volta dentro il un terreno fertile».
reparto la sintonia e l’empatia trovano
Kirone
tranquillizzarmi e ad entrare gradualmente in confidenza coi
Il tempo di
Soltanto grazie al sostegno di colleghe e colleghi sono riuscita a
A N C O N A , 2 1 . 0 4 . 2 0 2 0 , O s p e d a l e To r r e t t e o r e 1 0 : 0 0 La dottoressa sfiora con una carezza il braccio di un paziente che
mostra
segni
d’insofferenza
per via dei
tanti giorni
trascorsi all’interno del casco respiratorio. Un prezioso gesto d’affetto che è parte integrante della cura in un momento in cui fuori dalle mura ospedaliere vige il necessario distanziamento sociale. «Ho
visto
pazienti
piangere
mentre
venivano
dimessi,
ci ringraziavano, come se dopo quel percorso di dolore stessero per recidere un filo emozionale che ci legava a loro. È vero non ci hanno mai visto in volto, ma penso che il tocco di una mano e la dolcezza di una parola compensino ogni cosa».
A N C O N A , 2 2 . 0 4 . 2 0 2 0 , O s p e d a l e To r r e t t e o r e 1 1 : 4 8 La fisioterapista Elisa Goffi, 25 anni, sorregge un anziano affetto da Coronavirus. Per restituire un senso di normalità affettiva al paziente, accanto alle classiche manovre di riabilitazione, l’operatrice innesca un dialogo svincolato dalla mera malattia. «Passando dai muscoli e le articolazioni con le nostre mani e le nostre voci d o b b i a m o a r r i v a r e a c o i n v o l g e r e a n c h e l a p a r t e p i ù e d e m o t i v a d i q u e s t i malati».
Kirone
Il tempo di
A N C O N A , 2 1 . 0 4 . 2 0 2 0 , O s p e d a l e To r r e t t e o r e 1 0 : 3 8 Durante
il
trattamento
la
logopedista
Federica
Splendiani,
32
anni, accarezza il viso di un’anziana in difficoltà nell’eseguire gli esercizi. Dopo aver passato tante settimane intubati in terapia intensiva, per
i pazienti Covid, soprattutto se anziani, tornare
parlare richiede
a
un grande sforzo di volontà.
«Ho vinto la paura attraverso l’amore per il mio lavoro e il senso d’altruismo. È l’amore che mi ha spinto ad avvicinarmi ai pazienti
Kirone
la loro preoccupazione e la tanta solitudine».
Il tempo di
non soltanto per aiutarli a parlare di nuovo ma anche per colmare
A N C O N A , 2 3 . 0 4 . 2 0 2 0 , O s p e d a l e To r r e t t e o r e 0 9 : 3 4 Ciascuna dottoressa indossa tre paia di guanti. Ad ogni visita igienizza quelli
con
i
quali
ha
toccato
il
paziente
per
poi
eseguire
un
ulteriore cambio. Sono operazioni apparentemente semplici ma che richiedono un dispendio di energia cognitiva che si assomma a quella necessaria a fare le diagnosi. In tante sono seguite dagli psicoterapeuti. Molte di noi hanno un sonno disturbato da risvegli improvvisi, già sappiamo che dopo l’emergenza dovremo fare i conti con lo stress post
Kirone
Il tempo di
traumaticoÂť.
Kirone
Il tempo di
A N C O N A , 2 4 . 0 4 . 2 0 2 0 , O s p e d a l e To r r e t t e o r e 1 2 : 2 6 Va l e n t i n a R a f f a e l i , 2 7 a n n i , m u ov e d e l i c a t a m e n t e l a m a n o d i u n p a z i e n t e semicosciente ricoverato nel reparto di terapia intensiva. All’inizio avevo un po’ di timore ad avvicinarmi al letto, ma dopo la prima carezza e uno sguardo rassicurante filtrato dagli occhiali protettivi il timore ha lasciato spazio al naturale desiderio di aiutare i malati. Per loro siamo state quelle sorelle, figlie e madri che non potevano vedere.
A N C O N A , 2 2 . 0 4 . 2 0 2 0 , O s p e d a l e To r r e t t e o r e 1 1 : 4 8 La fisioterapista Elisa Goffi, 25 anni, sorregge un anziano affetto da Coronavirus. Per restituire un senso di normalità affettiva al paziente, accanto alle classiche manovre di riabilitazione, l’operatrice innesca un dialogo svincolato dalla mera malattia. «Passando dai muscoli e le articolazioni con le nostre mani e le nostre voci dobbiamo arrivare a coinvolgere anche la parte più ed emotiva di questi
Kirone
Il tempo di
malati».
A N C O N A , 2 2 . 0 4 . 2 0 2 0 , O s p e d a l e To r r e t t e o r e 1 0 : 5 7 L’ i n f e r m i e r a M i c h e l a B a i o n i , 3 7 a n n i , s a l u t a u n p a z i e n t e C o v i d g u a r i t o c h e f i n a l m e n t e s t a p e r l a s c i a r e i l r e p a r t o . L’ u o m o s e n e a n d r à s e n z a aver mai visto il volto di chi lo ha curato. «La cosa che mi manca di più è far vedere il mio viso e soprattutto il mio sorriso a questi pazienti. Per noi l’ascolto e il dialogo è un tempo di cura. Qui però tutto è reso più difficile dalle protezioni, così molte di noi, me compresa, si sentono ancora incomplete nell’assistenza. È come una piccola lacerazione con cui fare i conti. Ho pianto e abbracciato una signora che aveva appena perso il marito non pensando alla paura di c o n t a g i a r m i . L’ e m p a t i a v i n c e s u o g n i v i r u s e p a u r a » .
C LAUDIO COLOTTI
Mia Nonna Impaurita dal Covid Lei è mia nonna Pina, ha 92 anni, abitiamo in due comuni diversi e per tutta il periodo della quarantena non potevamo vederci. Questa foto l’ho scattata la prima volta che ho potuto vederla dopo più di due mesi.Nel suo sguardo ho letto tutte le sue paure e preoccupazioni cumulate in quei mesi. Maledetto
Kirone
G ABRIELLA RUSSO
Il tempo di
Covid, la cosa più triste è stata non poterla abbracciare.
Kirone
Il tempo di
G ABRIELLA RUSSO
Il Signor Mario e Il Distanziamento Sociale Ho conosciuto il signor Mario una domenica mattina durante una passeggiata a Troia un bellissimo paese dei Monti Dauni. Abbiamo chiacchierato, mi ha raccontato molti aneddoti della sua vita, fiero dei suoi 94 anni portati bene, e di tutte le preoccupazioni che questo nuovo virus ha portato nelle nostre vite, ma ne ha viste tante e pure questa passerĂ . Nel frattempo fa molta attenzione a rispettare le regole, soprattutto del distanziamento sociale.
G ABRIELLA RUSSO
IL TEMPO DI KIRONE si pone come un momento di riflessione sul ruolo della Fotografia ai tempi del Coronavirus. Quali immagini abbiamo per costruire restituire una testimonianza del tempo che stiamo vivendo, quali storie vogliamo raccontare?
Il Covid-19 sta marcando dei limiti e delineando nuovi scenari possibili. Un risveglio delle coscienze che suggerisce di rivedere le nostre priorità da un’ottica diversa, più pura, mettendo a confronto l’esperienza del nostro presente con il ricordo di tutte le persone, i luoghi, gli oggetti, con i quali ci siamo relazionati in passato.
“È la fine del mondo come lo conoscevamo e tutto sembra sottile come porcellana, come vetro. Tutto sembra così sottile e fragile, così degno di essere salvato ”…fragile e degno di essere salvato come i nostri anziani,
OBIETTIVO DELLA CALL
IL TEMPO DI KIRONE, il Tempo della Guarigione vuole essere riflessione, testimonianza, ricerca e proposta artistica attraverso la Fotografia. Un moto per
Kirone
vivendo ora. Icone di rinascita e resilienza.
Il tempo di
i nonni, che hanno affrontato drammi e tragedie più gravi di quella che stiamo
la ripartenza; un moto d’affetto e vicinanza, di consapevolezza matura, perché questa esperienza di lutto collettivo che colpisce gli anziani nella loro vulnerabilità fisica è cosa ben diversa da un lutto che sappiamo essere esperienza ineludibile per il privato di ciascuno di noi.
Come sottrarci a questo ? P r e s e r v a n d o s t o r i e , r a c c o n t a n d o , mescolando f a v o l e e m e m o r i e , a l t r i sorrisi, altri abbracci, quelli che abbiamo conosciuto, quelli che ci sono stati donati, quelli che non vogliamo vadano persi, quelli che appartengono a tutti coloro che di generazioni in generazione hanno sempre immaginato il miglior futuro per noi. Raccontiamo i nostri anziani, quelli che abbiamo conosciuto, quelli di cui ci è stato solo parlato, quelli che abbiamo fotografato nei nostri
Il tempo di Kirone @GrandTourdiStudioLightBOX grandtourthesenseofbeauty issuu.com/issuu-grandtour
Kirone
con tutte le loro storie.
Il tempo di
reportage. Raccontiamoli con la Fotografia e facciamoli riemergere