CORSO DI STUDI TRIENNALE IN DESIGN A.A. 2020/21 DISCIPLINA
STORIA DELLA FOTOGRAFIA
DOCENTE
LORENZO DOGANA
LEZIONE
1
LA FOTOGRAFIA DEGLI INIZI
LEZIONE 2
CAMERA OBSCURA ▸ La camera oscura fu un fenomeno che Aristotele descrisse nel IV secolo a.C.; ▸ Nell'XI secolo, con largo anticipo sugli studi successivi, ne teorizzò il funzionamento l'arabo Alhazen; ▸ 1544 Gèmma Rainer, detto Frisius, un fisico olandese, osservò l'eclissi di Sole proprio per mezzo di una camera oscura; ▸ Leonardo da Vinci descrisse nel 1515, nel Codice Atlantico, un procedimento per disegnare edifici e paesaggi dal vero;
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CAMERA OSCURA DI CANALETTO
LEZIONE 2
Canaletto, Basilica dei Santi Giovanni e Paolo, a Venezia. Veduta ottenuta accostando quattro fogli disegnati con l'aiuto di una camera oscura.
LEZIONE 2
ALBRECHT DÜRER (1471-1528)
Dürer mostra la tecnica usata per disegnare la prospettiva mediante il reticolo
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LEZIONE 2
COMPOSTI FOTOSENSIBILI ▸ Verso la fine del Medioevo gli alchimisti crearono casualmente il cloro (scaldando del cloruro di sodio – il sale) e si resero conto che combinando il cloro con l’argento si creava una sostanza (il cloruro di argento) bianca al buio e viola scuro alla luce diretta del sole. Avevano insomma scoperto il primo composto fotosensibile. ▸ Successivamente, nel XVI secolo, l’inglese Boyle notò lo stesso comportamento sul clorato d’argento; ▸ Nel XVII secolo l’italiano Angelo Sala scoprì che anche la polvere di nitrato d’argento veniva annerita dal sole. Stesso fenomeno osservato su ioduro d’argento e bromuro d’argento. ▸ Bisogna però attendere il 1727, con la creazione accidentale del primo composto fotosensibile ad opera del chimico tedesco Johann Heinrich Schulze, iniziatore di un nuovo ramo della scienza, la fotochímíca, che battezzò già nel Settecento con il nome di “fotografia". ISTITUTO ITALIANO DESIGN | www.istitutoitalianodesign.it | Corso di Studi Triennale in Design a.a. 2020/21 | Lorenzo Dogana
LEZIONE 2
LA PRIMA FOTOGRAFIA
La macchina utilizzata fu realizzata con due cassette di legno dotate di un diaframma a iride, per il quale fu necessario un tempo di esposizione i ben otto ore. Joseph Nicéphore Niépce, Vista dalla finestra a Le Gras, Saint-Loup-De-Varennes, 1827 ISTITUTO ITALIANO DESIGN | www.istitutoitalianodesign.it | Corso di Studi Triennale in Design a.a. 2020/21 | Lorenzo Dogana
Joseph Nicéphore Niépce, Vista dalla finestra a Le Gras, Saint-Loup-De-Varennes, 1827
LEZIONE 2
“HO MESSO IL MIO APPARECCHIO SULLA FINESTRA APERTA DELLA STANZA DOVE LAVORO, DIRIGENDOLO VERSO LA PICCIONAIA. HO FATTO L’ESPERIMENTO NEL MIO SOLITO MODO E HO OTTENUTO SULLA CARTA BIANCA QUELLA PARTE DELLA PICCIONAIA CHE SI VEDE DALLA FINESTRA ED UNA DEBOLE IMMAGINE ANCHE DI QUESTA, CHE ERA MENO ILLUMINATA“.
LEZIONE 2
ELIOGRAFIA ▸ I primi esperimenti fotografici sono stati realizzati nel 1826 da Joseph Nicéphore Niépce; ▸ Procedimento: ▸ il bitume di giudea in polvere viene sciolto nell’essenza di lavanda e spalmato su una lastrina metallica (argento, peltro, stagno); ▸ la lastra viene fatta essiccare a caldo; ▸ la lastra viene esposta per un tempo molto lungo (alcune ore) nella camera oscura; ▸ la lastra esposta viene immersa in un bagno di essenza di lavanda diluita che scioglie le parti di bitume di giudea che non sono state raggiunte dalla luce, quindi le parti scure del soggetto; ▸ si ottiene un’immagine negativa; ▸ la lastra viene messa in una scatola contenente cristalli di iodio che, evaporando spontaneamente, ossidano le superfici chiare della lastra non protette dalla vernice, cioè le parti scure del soggetto; ▸ le parti ossidate della lastra diventano scure, la vernice al bitume di giudea rimasta viene lavata con essenza di lavanda concentrata ed appare l’immagine positiva. ISTITUTO ITALIANO DESIGN | www.istitutoitalianodesign.it | Corso di Studi Triennale in Design a.a. 2020/21 | Lorenzo Dogana
Una delle prime eliografie eseguita da Niepce nel 1829 stendendo bitume di giudea su vetro
LEZIONE 2
LOUIS DAGUERRE (1787 – 1851) ▸ François Arago, deputato ed amico di Daguerre, il 19 agosto del 1839 rendeva pubblico nella famosa seduta congiunta dell’Accademia delle Scienze e delle Belle Arti (la fotografia è scienza ed arte) la nascita della fotografia. ▸ La Francia di Daguerre batte sul tempo l’Inghilterra di Talbot. ▸ Nasce la fotografia commerciale.
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LEZIONE 2 ▸ La dagherrotipia resta per circa vent’anni il metodo più utilizzato. L’invenzione di Daguerre è un qualcosa di ben diverso dall’eliografia di Niepce. ▸ Daguerre esponeva ai vapori di iodio una lastrina di rame argentato (lo iodio reagiva con l’argento formando un composto fotosensibile, lo ioduro d’argento) e la esponeva nella camera obscura. ▸ Sviluppava poi l’immagine latente, esponendola ai vapori di mercurio. Il mercurio formava un’amalgama bianca con le parti esposte producendo una immagine direttamente positiva, impressionante per nitidezza e finezza di dettagli. ▸ Poi fissava l’immagine con una soluzione concentrata di sale da cucina. ▸ In ogni caso il fissaggio non costituiva un problema perché senza di esso la luce avrebbe scurito l’argento non ridotto che, in ogni caso, era localizzato nelle parti in ombra. ISTITUTO ITALIANO DESIGN | www.istitutoitalianodesign.it | Corso di Studi Triennale in Design a.a. 2020/21 | Lorenzo Dogana
LEZIONE2
GLI APPARECCHI DI DAGHERROTIPIA ▸ Alphonse Giroux, cognato di Daguerre, costruì e smerciò con enorme successo un apparecchio per dagherrotipia la cui etichetta portava scritto: "Nessun apparecchio è garantito se non reca la firma del signor Daguerre e il sigillo del signor Giroux”. ▸ L'apparecchio, che misurava cm. 30 x 37 x 50 (quindi non era molto maneggevole), era corredato di alcune lastre sensibili e dei prodotti occorrenti per la stampa. Costava 400 franchi e una dagherrotipia di piccolo formato veniva pagata da 80 a 120 franchi. ▸ Un francese contemporaneo riferisce: "I negozi d'ottica erano affollati di appassionati che spasimavano per gli apparecchi di dagherrotipia e si vedevano dovunque macchine puntate su edifici. Ognuno voleva registrare la vista dalla propria finestra ed era fortunato colui che al primo tentativo riusciva ad ottenere il profilo delle cime dei tetti contro il cielo. Tutti andavano in estasi sui comignoli, contavano e ricontavano ogni tegola e i mattoni dei camini, si meravigliavano nello scorgere addirittura il cemento fra i mattoni. In una parola, tutto era così nuovo, che anche la minima prova dava una gioia indescrivibile “. ▸ Nella sola Parigi, nel 1847, furono vendute 2000 macchine e mezzo milione di lastre. ISTITUTO ITALIANO DESIGN | www.istitutoitalianodesign.it | Corso di Studi Triennale in Design a.a. 2020/21 | Lorenzo Dogana
LEZIONE 2
DAGHERROTIPI ▸ All’inizio i tempi di posa, all’aperto ed in piena luce, andavano dai venti ai trenta minuti ed i soggetti fotografabili erano i monumenti ed i paesaggi. ▸ Solo l’aumento della sensibilità delle lastre, che venivano ricoperte una seconda volta con alogeni diversi dallo iodio, e l’invenzione da parte di Petzval nel 1841 di un obiettivo (il primo calcolato matematicamente) con luminosità pari ad f/3,6, portò i tempi di posa a circa un minuto rendendo possibile il ritratto. ▸ Gli obiettivi acromatici di Chevalier avevano apertura massima di f/16. Le macchine non avevano otturatore perché era sufficiente togliere e rimettere il tappo all’obiettivo. ▸ I lunghi tempi di posa (infinitamente inferiori però a quelli richiesti dalla pittura), spiegano le espressioni serie ed accigliate dei personaggi che si affacciano dalle custodie di quei preziosi ed unici esemplari (per sua natura infatti il dagherrotipo non poteva essere tirato in più copie). ISTITUTO ITALIANO DESIGN | www.istitutoitalianodesign.it | Corso di Studi Triennale in Design a.a. 2020/21 | Lorenzo Dogana
Hermann Biow e Carl Ferdinand Stelzner (1842), immagine del terribile incendio che distrusse un intero quartiere di Amburgo. Fu quello il primo "reportage" fotografico della storia.
LEZIONE 2
IL CALOTIPO DI WILLIAM H. FOX TALBOT ▸ Il primo negativo della storia è stato realizzato da Talbot che realizzò nel 1835 la ripresa della finestra di casa sua; ▸ Tale procedimento ed il suo successivo perfezionamento chiamato Calotype (calotipìa), presentato nel 1841, erano basati su un processo negativo-positivo con il quale si potevano ottenere anche molte copie dalla medesima posa. ▸ Sia il negativo che la stampa positiva erano costituiti da una carta impregnata di cloruro d'argento (ioduro d'argento nella Calotipìa). Fondamentale era stata la scoperta che il sale d'argento, non alterato dall'azione della luce, può essere sciolto in diverse soluzioni (sale da cucina all'origine e più tardi acido gallico). ▸ Con la carta ai sali d'argento di Talbot l'immagine della macchina fotografica si impressionava in negativo. Bastava però rifotografare il negativo di carta per invertire l'immagine, traducendola così in positivo. ISTITUTO ITALIANO DESIGN | www.istitutoitalianodesign.it | Corso di Studi Triennale in Design a.a. 2020/21 | Lorenzo Dogana
«PER OTTENERE GRUPPI DI FIGURE NON OCCORRE PIÙ TEMPO DI QUELLO CHE SI RICHIEDEREBBE PER FIGURE SINGOLE, DATO CHE LA CAMERA LE RAFFIGURA TUTTE SIMULTANEAMENTE, PER QUANTO NUMEROSE POSSANO ESSERE».
William H. Fox Talbot
Lo studio fotografico aperto da Talbot a Beadin in Inghilterra nel 1845. La foto mostra come si riproduceva un dipinto (a sinistra) e come si riprendeva un soggetto dal vero (a destra).
LEZIONE 2
LA CALOTIPIA ▸ Talbot spiegò che è possibile ottenere un’immagine positiva da una negativa: questo processo, chiamato calotipia (o talbotipia), a differenza della dagherrotipia, permetteva di produrre più copie di un’immagine utilizzando il negativo; ▸ La riproducibilità delle immagini rendeva il prodotto calotipico meno prezioso rispetto al dagherrotipo, che è unico; ▸ Rappresenta l’inizio del processo fotografico come lo abbiamo sempre inteso, ovvero composto da una matrice da cui ottenere un numero potenzialmente illimitato di copie. ▸ La tecnica inventata da Talbot portò al rapido declino dei dagherrotipi. ISTITUTO ITALIANO DESIGN | www.istitutoitalianodesign.it | Corso di Studi Triennale in Design a.a. 2020/21 | Lorenzo Dogana
LEZIONE 2
LA RAPIDA DIFFUSIONE ▸ La fotografia, nelle due forme del dagherrotipo e del colotipo, si diffonde immediatamente in tutta Europa e negli Stati Uniti; ▸ Negli USA è promossa da Samuel Morse, accolta con stupore, entusiasmo, ammirazione; Edgar Allan Poe sottolinea fin dal 1840, evidenti e indiscutibili risultano la sua capacità di riprodurre con perfetta fedeltà il reale visibile; ▸ La professione del fotografo si diffonde rapidamente in ogni città d’Europa, degli USA e anche nel resto mondo; ▸ Si diffonde rapidamente anche la figura del fotografo ambulante, testimone e quasi mago che gira per le campagna. ISTITUTO ITALIANO DESIGN | www.istitutoitalianodesign.it | Corso di Studi Triennale in Design a.a. 2020/21 | Lorenzo Dogana
LEZIONE 2
LA SCOPERTA DEL VOLTO UMANO ▸ Il ritratto fotografico diventa uno status symbol per la nuova classe al potere, la borghesia; ▸ al tempo stesso la democratizza, in quanto la fotografia, dà a tutti la possibilità di lasciare una traccia di sé; ▸ La fotografia concede ad ogni uomo un indiretto sentimento di immortalità prima sconosciuto; ▸ L’uomo dell’era fotografica scopre l’esistenza del proprio volto e di quello dell’altro. ISTITUTO ITALIANO DESIGN | www.istitutoitalianodesign.it | Corso di Studi Triennale in Design a.a. 2020/21 | Lorenzo Dogana
LEZIONE 2
È INTERESSANTE IL FATTO CHE, A SOLI VENT’ANNI DALL’ANNUNCIO DELLA SCOPERTA DELLA FOTOGRAFIA E DALL’INIZIO DELLA SUA RAPIDISSIMA DIFFUSIONE SU SCALA MONDIALE, SI AVVERTISSE LA NECESSITÀ DI UN’ANALISI DELLA SUA FUNZIONE E DELLA SUA STESSA RAGION D’ESSERE: UN’ANALISI CHE SI INCENTRA INESORABILMENTE SUL RAPPORTO TRA RIPRODUZIONE E RAPPRESENTAZIONE, TRA NATURA E IDEA.
LEZIONE 2
NADAR (1820-1920) ▸ Definito il “Tiziano della fotografia” ▸ Attivo a Parigi a metà del secolo ▸ Ha il compito storico di sintonizzare magistralmente l’attività professionale sulle esigenze dell’arte ▸ Nel 1874 ospita nel suo atelier la prima mostra degli impressionisti ISTITUTO ITALIANO DESIGN | www.istitutoitalianodesign.it | Corso di Studi Triennale in Design a.a. 2020/21 | Lorenzo Dogana
JULES VERNE
MAKHAIL BAKUNIN
GIOACCHINO ROSSINI
CHARLES BAUDELAIRE
LEZIONE 2
I RITRATTI DI NADAR ▸ Ha un moderno atteggiamento di ricerca di un rapporto di comunione con il soggetto e della sua verità psicologica; ▸ La sua è un’impostazione libera che non fa ricorso a fondali dipinti, pose rigide, ritocco e accessori; ▸ Spesso Nadar è amico delle persone ritratte; ▸ Fu una sorta di pioniere, ad esempio, una delle sue più strabilianti imprese fu quella, nel 1858, di fotografare per primo da un aerostato. Costruì infatti un enorme pallone ad aria calda battezzato Le Géant (Il gigante), ispirando così l’amico Jules Verne a scrivere il romanzo Cinque settimane in pallone e a ideare Michel Ardan, protagonista di Dalla Terra alla Luna.
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DAVID OCTAVIUS HILL (1802-1870) ROBERT ADAMSON (1821-1848)
David Octavius Hill e Robert Adamson, The First General Assembly of the Free Church of Scotland (quadro con 457 personaggi ricavati da ritratti fotografici; 1843). Anticipando stagioni fotografiche successive, che si estendono fino ai nostri giorni, David Octavius Hill fotografò sia personaggi pubblici eccellenti, sia gente comune, fino a comporre un incantevole album di volti, atteggiamenti e mestieri del proprio tempo.
ÉTIENNE CARJAT (1828-1906) A differenza di Nadar, in un confronto storicamente inevitabile, Étienne Carjat ha interpretato il ritratto in modo più dinamico e vario. In particolare, gli va riconosciuto di non essersi limitato a un proprio tratto distintivo unico e ripetuto, ma di aver articolato inquadrature e composizioni differenti, via via applicate alla personalità del soggetto in posa.
ALEXANDRE DUMAS
ARTHUR RIMBAUD
EMILE BRETON
VICTOR HUGO
ANDRÉ ADOLPHE EUGÈNE DISDÉRI (1819-1889)
LEZIONE 2
CARTE DA VISITE ▸ Disdéri inventa e propone un formato più piccolo da lui brevettato come carte da visite nel 1854; ▸ accessibile a tutti, grazie al basso prezzo; ▸ risponde pienamente a funzioni di comunicazione e scambio sociale, ▸ è un pratico contenitore di memoria; ▸ irrimediabile ingresso della fotografia nel mondo delle merci. ISTITUTO ITALIANO DESIGN | www.istitutoitalianodesign.it | Corso di Studi Triennale in Design a.a. 2020/21 | Lorenzo Dogana
JULIA MARGARET CAMERON (1815-1879)
LEZIONE 2
LA NASCITA DELLA RICERCA ARTISTICA ▸ Le fanciulle avevano sempre un aspetto sognante e pensoso, a volte tormentato, tipico del romanticismo. ▸ Le sue fotografie sono volontariamente sfuocate, ombrose, poco delineate e , spesso, ovali. ▸ Dai critici più severi, questo viene interpretato come un errore tecnico e il segno di una scarsa padronanza del mezzo, anche se apprezzano la composizione formale dell’immagine. ▸ La Cameron risponde che non si limita a riprodurre il reale: lo interpreta. I contorni nella nostra messa a fuoco sono sfumati, circolari, e solo una minima porzione di ciò che vediamo è realmente a fuoco. ▸ La sua idea rivoluzionaria è che la fotografia deve allontanarsi dall’essere uno strumento di riproduzione meccanica, che il fotografo deve avere la libertà di interpretare e creare la propria visione del mondo. ▸ Con la Cameron nasce così la ricerca artistica nella fotografia; la fotografia si allontana dalla commercializzazione e dalla ricerca del consenso, ma viene realizzata per sé e per chi può comprenderla.
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LEWIS CARROLL (1832-1898)
LEZIONE 2
LA SCOPERTA DEL MONDO ▸ Oltre l’analisi dell’identità umana attraverso il ritratto, si incominciò ad riflettere attraverso la fotografia sul senso della collocazione dell’uomo nel mondo; ▸ L’atto del fotografare originariamente ebbe il significato di un guardare fuori; ▸ I temi più comuni sono quelli del pittore: il paesaggio naturale, le architetture e i monumenti, gli scenari del vicino Oriente;
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LEZIONE 2
CAMPAGNE DI DOCUMENTAZIONE ▸ Nel 1851 partì la Missione Héliographique; ▸ Nel 1852 nacque a Firenze lo studio dei Fratelli Alinari; ▸ I “fotografi esploratori“ americani. ▸ Gli europei realizzano una fotografia del tempo, gli americani una fotografia dello spazio (Ghirri). ISTITUTO ITALIANO DESIGN | www.istitutoitalianodesign.it | Corso di Studi Triennale in Design a.a. 2020/21 | Lorenzo Dogana