Green Construction and Sustainable Building - IID Proects, 2020-2021

Page 1


2

3

INDICE DEI CONTENUTI

STILY & LIVE

Clase A+++

01

02

VISUAL MERCHANDISING

VISUAL MERCHANDISING Logo

04

Mood

06

Format

07

Punti di forza

08

Targhet

09

Palette

10

Location

11

Visual

12

Cosa offre

14

Web Projects

16

PROGETTAZIONE COMMERCIALE Prospetto

18

Pianta arredo 140mq

22

Sezioni 140mq

24

Piante 140mq

26

Esecutivi

31

Render

40

Pianta arredo 90mq

45

Sezioni 90mq

48

Corner

50


Classe

Classe

Classe

4

5

Classe

10 cm

+++

Classe

5 cm

2 cm

+++

Classe

+++

Classe

Classe

+++

+++

+++

Classe

Classe

+++ Classe

+++

Classe

+++

Logo finale

Classe

Classe

Classe

+++

+++

+++

Logo colorato

+++

Classe

Classe

+++

+++

Classe

ClasseLogo iniziale

STILY & LIVE

Clase A+++

+++ +++

+++

ClasseClasse

Classe

sse

+++ Classe

+++

+++

STUDIO DEL LOGO


7

STILY & LIVE

Clase A+++

6

MOOD È il primo format di abbigliamento-ristorazione che pone al centro il delicato tema dell’ecosostenibilità unendo due concetti apparentemente distinti. Dall’arredamento ai tessuti tutto sarà prodotto e realizzato con materiali innovativi derivati dal riciclo dei rifiuti provenienti dalla pulizia delle spiagge e del verde pubblico, e dal riciclo di plastica. La continua ricerca di materie prime di qualità, a chilometro zero e di stagione garantisce piatti di alta cucina

FORMAT Non il solito negozio d’abbiglamento nè il classico ristorante, ma un nuovo concetto di esperienza incentrato sull’ecosostenibilità. I clienti potranno portare in negozio rifiuti plastici ricevendo in cambio un tagliandino da poter spendere all’interno del locale. Una vera e propria economia circolare all’interno di uno stesso negozio, un’esperienza trasformativa in classe A+++, dal cibo ai vestiti all’arredamento, tutto seguendo una logica ecosostenibile.


8

9

STILY & LIVE

Clase A+++

InternazionalitĂ  e globalitĂ  assoluta del format

PUNTI DI FORZA Utilizzo di materiali riciclati, riciclabili ed ecosostenibili, e di materie prime di qualitĂ .

FlessibilitĂ  di azione e organizzazione.

Partecipazione attiva al processo di salva guardia dell’ambiente con azioni indipendenti.

"We always do our work with love"

Uomo - Donna dai 25 anni


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PALETTE COLORI

LOCATION

STILY & LIVE

Clase A+++

PANTONI

Verde

Beige

Soft Light Color

#98AAA5

#3C3835

#EEEFEE

Locale pensato su una pianta standard da 140 mq e da 90 mq con possibili adattamenti in base alle location


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VISUAL MERCHANDISING

STILY & LIVE

Clase A+++

Brand identity immagine coordinata eco-shopper coordinato food propaganda social


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COSA OFFRE - Attenzione all’ambiente - Possibilità di fare un piccolo passo verso un grande obiettivo

STILY & LIVE

Clase A+++

- Ottima qualità delle materie prime sia per quanto riguarda l’abbigliamento, derivate da un’azione socialmete utile che si trasformeranno in materie di alta sartoria, sia per quanto riguarda la ristorazione con la continua ricerca di pordotti bio a chilometro zero in base alla location, gourmet.


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WEB PROJECTS

SOCIAL NETWORK

STILY & LIVE

Clase A+++

Incremento Brand Awareness attraverso l’utilizzo di piattaforme social network, Facebook e Instagram. Entrambe le piattaforme utilizzate come vetrine attraverso la creazione di contenuti in linea con i valori del brand.

WEB SHOP Piattaforma e-commerce dedicata principalmente alla sezione abiti, ma allo stesso tempo ha la possibilitĂ  di fare un tour virtuale attraverso i nostri concept store, esperienziando il nostro modello produttivo.


18

19

STILY & LIVE

Clase A+++

PROGETTAZIONE COMMERCIALE


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21

STILY & LIVE

Clase A+++

PARTICOLARE VETRINA

P R O S P E T T O 14 0 M Q


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STILY & LIVE

Clase A+++

PIANTA ARREDO TECNICA

PIANTA ARREDO COLORATA


24

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SEZIONE C-C

SEZIONE B-B

SEZIONE D-D

STILY & LIVE

Clase A+++

SEZIONE A-A


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27

STILY & LIVE

Clase A+++

PIANTA CARTONGESSO

PIANTA STACCHI MURARI


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29

STILY & LIVE

Clase A+++

PIANTA ELETTRICA

PIANTA ILLUMINAZIONE/AC


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PIANTA PAVIMENTO

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COMPLEMENTI Sgabello Nolite

STILY & LIVE

Clase A+++

I seguenti modelli di complementi sono stati scelti nelle versioni disbonibili in commercio che verranno poi rivestiti con il tessuto scelto secondo la filosofia del locale.

Pouf Wow 480 Pedrali


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ESECUTIVO: BANCO CASSA MATERIALI - Krion: utlizzato per la struttura e il paino

STILY & LIVE

Clase A+++

- Legno: listelli retro-illuminati utilizzati sul frontale e laterale

ESECUTIVO: TAVOLO MATERIALI - Krion: utlizzato per la struttura - Legno: utilizzato per il piano


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ESECUTIVO: PUNTO FOCALE MATERIALI

STILY & LIVE

Clase A+++

- Krion: utlizzato per la struttura e il paino

ESECUTIVO: PEDANE VETRINE MATERIALI - Krion: utlizzato per la struttura e il paino


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37

ESECUTIVO: ESPOSITORE MATERIALI

STILY & LIVE

Clase A+++

- Krion: utlizzato per la struttura e il paino

ESECUTIVO: CUBO CONTENITIVO MATERIALI - Krion: utlizzato per la struttura e il paino


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ESECUTIVO: MENSOLE MATERIALI

STILY & LIVE

Clase A+++

- Legno: utilizzato per la struttura, (sostegno del verde verticale) e per le mensole

ESECUTIVO: BARRA APPENDERIA MATERIALI - Metallo: sezione quadrata 2x2 utilizzato per la struttura


STILY & LIVE

Clase A+++

40

RENDER RENDER 41


STILY & LIVE

Clase A+++

42

RENDER RENDER 43


STILY & LIVE

Clase A+++

44

RENDER

P R O S P E T T O 90 Q M

45


46

47

STILY & LIVE

Clase A+++

PIANTA ARREDO TECNICA

PIANTA ARREDO COLORATA


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SEZIONE C-C

SEZIONE B-B

SEZIONE D-D

STILY & LIVE

Clase A+++

SEZIONE A-A

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50

51

CORNER

RENDER

PIANTA

STILY & LIVE

Clase A+++

in scala 1:25

SEZIONE fuori scala








Lumio Tadi Gianmarco

Tesi di Laurea A.A. 2019/ 2020

Corso triennale Product design


Non è detto che un designer non ancora noto non possa progettare bene.

2

3


ISTITUTO ITALIANO DESIGN C. d. L. in Deisign di prodotto

Progettazione per arredo urbano: LUMIO, il Lampione intelligente Sviluppo di un lampione interattivo che accompagnerĂ  le nostre passeggiate. Di un futuro non molto lontano.

Relatore:

Co relatori:

Laureando:

Marcello Cannarsa

Monica Pioggia

Gianmarco Tadi

Walter Risolo

A.A. 2020 / 21

4

5


INTRODUZIONE

UNO

Abstract

1|

Olafur Eliasson

p. 8

Sviluppo e spiegazione della tesi

1. 1 Principi fondamentali dell’interazione

2|

Introduzione

Psicopatologia degli oggetti quotidiani

p. 14

Il design nel mondo delle imprese 1. 2 Il design nella vita quotidiana

3|

p. 21

Il design nel mondo delle imprese 1. 3 Due forme di innovazione: graduale e rivoluzionaria

6

p. 18 8

p. 23

7


DUE

TRE

ProprietĂ  della luce e situazioni reali

LUMIO: Strumenti per relazioni efficaci, interfacce e inter-

1|

WIFI 5G

p. 52

3. 1 Principi fondamentali dell’interazione

1 | Illuminazione urbana 2. 1 Principi e tecniche di istallazione

p. 26

2 |

Altoparlante per comunicazioni

p. 53

3. 2 Principi fondamentali dell’interazione

3|

Sistema “ Push to Talk”

p. 54

3. 3 Principi fondamentali dell’interazione 2 | Immagini e considerazioni 2. 2 Illustrazioni e istallazioni Santa & Cole, Barcellona

p. 43

4|

Battery case

p. 55

3. 4 Principi fondamentali dell’interazione

5|

Videocamera 24h

p. 56

3. 5 Due forme di innovazione: graduale e rivoluzionaria

6|

Bluetooth Beacon

p. 57

3. 6 Due forme di innovazione: graduale e rivoluzionaria

7|

Fotocellula “ avviso di transito”

p. 58

3. 7 Due forme di innovazione: graduale e rivoluzionaria

8

9


Nato nel 1967 a Copenaghen, cresciuto in Islanda e Danimarca

Ci sono momenti di grazia che sfuggono alla disciplina degli stessi

e attualmente residente a Berlino, Eliasson rivela frequentemente

creatori, che fanno tesoro d’influenze ambientali, contingenze

il suo background multiculturale nelle proprie opere, nella sua

sociali, insondabili influssi auratici. E che proprio per questo è

attività didattica come professore all’Università di Berlino e di Addis

difficile sostenere con una griglia teorica, o anche narrativa.

Abeba, e nel suo interesse per altre culture, come nel caso della sua

Uno di questi -attorno al quale s’impernia la più parte di questi

fascinazione di lunga data per l’Etiopia.

contributi dell’artista- è The Weather Project, la grande installazione

Che siano installazioni artistiche, interventi architettonici, oggetti,

realizzata nel 2003 nella Turbine Hall della Tate Modern.

o progetti sociali, i lavori di Eliasson, sviluppati nel suo studio

Portentosa riproduzione del sole in interno grazie a centinaia di

multidisciplinare, mostrano sempre una grande sensibilitĂ  formale,

lampade in monofrequenza, con l’atmosfera pervasa da una fine e

una profonda conoscenza della fisica e della tecnologia, una grande

inquietante foschia. Un lavoro che instaura uno standard emozionale

capacitĂ  di interpretare lo spirito profondo dei luoghi ed un interesse

elevatissimo, che l’artista islandese ha saputo metabolizzare negli

ammirevole per le persone, che sono spesso coinvolte nelle sue

sviluppi della sua opera.

opere come attori, e non semplici spettatori passivi.

Ma che nel pubblico induce -è un prezzo da mettere in conto-

Un approccio originale che ha contribuito al conferimento ad

aspettative sempre elevate, che non è scontato soddisfare con

Eliasson di prestigiosi riconoscimenti, come il Premio Mies van der

uno scritto.

Rohe nel 2013 ed il premio McDermott del MIT nel 2014.

Programma “ABSTRACT”, focus Olafur Eliasson. 10

11


L’elenco dei materiali utilizzati The Weather Project sembra quasi

La sala si trasforma quindi in un vasto paesaggio a due tonalitĂ ,

un set di strumenti utilizzato da MacGyver: “luci monofrequenza,

immergendo i visitatori in una luce simile a quella di un tramonto.

pellicola per proiezioni, macchine per foschia, pellicola per

In questa opera d’arte, il fumo e gli specchi utilizzati per

specchi, alluminio e ponteggi”. Fumo e specchi, per così dire, per

provocare l’effetto meraviglioso di una stanza piena di luce solare

creare un effetto che è stato descritto nel testo della mostra Tate

sono chiaramente visibili per chiunque si preoccupi di andare a

come segue: “… le rappresentazioni del sole e del cielo dominano

cercarli. Eppure la maggior parte di noi sceglie di accettare i fatti

la distesa della Turbine Hall. Una nebbia sottile permea lo spazio

della costruzione e di lasciarsi godere della bellezza di quella

come se si insinuasse dall’ambiente esterno. Durante il giorno, la

che potrebbe essere definita un’illusione. Lo facciamo perché

nebbia si accumula in deboli formazioni simili a nuvole, prima di

Eliasson è riuscito a suggerire una verità, molto piÚ grande dei fatti

dissiparsi attraverso lo spazio. Uno sguardo dall’alto, per vedere

di lampade, fogli e impalcature. Creando e controllando qualcosa

dove potrebbe sfuggire la nebbia, rivela che il soffitto della Turbine

che sappiamo essere alla fine per sempre fuori dalle nostre mani,

Hall è scomparso, sostituito da un riflesso dello spazio sottostante.

possiamo intravedere quel distacco e farlo di nuovo nostro.

In fondo alla sala c’è un gigantesco semicerchio di centinaia di

E poi, variazioni fra tempo atmosferico e tempo fisico, fra

lampade mono-frequenza. L’arco ripetuto nello specchio sopra

oggettività e soggettività della visione, sulla socialità dell’arte

di loro produce una sfera di splendore abbagliante che collega

pubblica e la manipolazione dell’esperienza individuale. Fino a

lo spazio reale con il riflesso ”. Per creare quello che può essere

domandarsi: “Come posso realizzare un esperimento che faccia

interpretato solo come il sole, Eliasson ha utilizzato lampade a

interagire delle persone con il mio lavoro senza formalizzare

monofrequenza, che emettono luce a una frequenza cosĂŹ stretta

il processo, senza dir loro come farne esperienza?”. Non ci

che i colori diversi da giallo e nero sono invisibili.

provare Olafur, il tuo capolavoro non accetta gabbie terrene.

Programma “ABSTRACT”, focus Olafur Eliasson. 12

13


Programma “ABSTRACT”, focus Olafur Eliasson. 14

15


La tesi ha come oggetto di studio, una struttura se vogliamo

Parlerò nel primo capitolo di come funzionano i “Principi

molto impegnativa, e allo stesso tempo essenziale, ma che

fondamentali dell’interazione” presi dal libro de “La caffettiera

ognuno di noi non guarda con occhio critico, si dice “ si ma è

del masochista “ di Donald Norman, su come i grandi desinger

solo un lampione!” , qui invece dimostrerò come Lumio riuscirà

riescono con le loro opere a produrre esperienze piacevoli.

ad interagire con noi, e di conseguenza noi con lui.

Proseguendo con i capitoli, riporterò sempre dei concetti su

SarĂ  un dispositivo intelligente, nella quale siano maggiormente

cui Norman ha scritto un libro che per la buona progettazione è

sfruttate le potenzialitĂ  della tecnologia attuale, capire quando

imprescindidbile.

queste, grazie ad una buona comunicazione visiva possano

Quindi il seguente capitolo “ il design, sviluppare la tecnologia

dirsi efficaci. In seguito verrĂ  spiegato cosa intendiamo

per le persone” spiegherà l’incontro tra le due parti, l’incontro

con interfaccia e interazione, attraverso dei dispositivi progettati

come stimolo, come ispirazione a qualcosa di nuovo, un bisogno.

per comunicare. Un’indagine, infine, pensata per allinearsi ad una

Il terzo capitolo “Due forme d’innovazione: graduale e

visione di innovazione sempre piĂš proiettata in un futuro intelligente

rivoluzionaria” , in generale la gente crede che l’innovazione sia

e integrata, nei luoghi e negli artefatti che caratterizzano il nostro

frutto di grossi cambiamenti radicali, ma in realtĂ  la forma piĂš

vivere quotidiano, in questo caso le comuni strade della cittĂ ,

comune è quella dei piccoli passi. Per poi arrivare ai principi

del parco sotto casa, qualsiasi. Da queste premesse nasce la

dell’illuminotecnica, spiegare il funzionamento della luce e come

volontĂ  di progettare di nuovo, un arredo urbano, di design, ma

viene istallata negli impianti urbani, per poi illustrare alcune

anche di compagnia.

immagini e considerazioni sugli stati attuali.

Introduzione: Sviluppo e spiegazione tesi 16

17


UNO

Psicopatologia degli oggetti quotidiani Principi fondamentali dell’interazione

18

19


DalĂš - Artemide Design: Vico Magistretti anno: 1969

Atollo - Oluce Design: Vico Magistretti anno: 1977

I principi fondamentali dell’interazione

Affordance

I grandi designer produco per lo piĂš esperienze piacevoli. Si noti la parola esperienza . Ai

Viviamo in un mondo popolato di oggetti, in gran parte naturali, gli altri artificiali. Ogni giorno ne

tecnici non piace molto, è troppo soggettiva. Ma se interrogo un ingegnere sulla sua automobile

incontriamo migliaia, molti dei quali nuovi per noi. Fra questi ultimi la maggior parte è simile aquelli

preferita o sullo strumento tecnico che piĂš gli piace, sorriderĂ  soddisfatto descrivendomi

che giĂ  conosciamo, ma alcuni, come Lumio, sono senza precedenti, eppure ce lacaviamo

modello e finiture, la sensazione di potenza e l’accelerazione, la meneggevolezza del

piuttosto bene. Come facciamo? Perchè di fronte a tanti oggetti insoliti del mondo sappiamo in

cambio e dello sterzo, o l’impressione tattile di interruttori e manopole dell’apparecchio.

che modo trattarli?.

Queste sono esperienze. L’ esperienza è cruciale, perchè determina la tonalità del ricordo

La risposta va cercata nei principi fondamentali,derivati soprattutto dalla considerazione

che conserviamo delle interazioni con gli oggetti. Nel complesso è stata un’esperienza

delle “affordance”.

positiva, o è stata frustrante e disorientante? Quando le nostre apparecchiature domestiche si

Il termine ( “ invito”, “ autorizzazione”) indica la relazione fra un oggetto fisico e una parte,

comportano in maniera incomprensibile, restiamo interdetti e delusi, esperienza decisamente

cioè la relazione fra le proprietà dell’oggetto e le capacità dell’agente di determinare in

negativa. Quando invece tutto è chiaro e funziona a dovere, possiamo provare un senso di

che modo l’oggetto potrebbe essere usato. Questa definzione razionale del concetto risulta

padronanza e soddisfazione, se non di fierezza, esperienza decisamente positiva.

assai difficle a molte perosne. Siamo abituati, infatti, a pensare le proprietĂ  come associate

Quando interagiamo con un prodotto, dobbiamo scoprire come farlo funzionare.

agli oggetti. Ma l’ affordance non è una proprietà, è una relazione. Se questa relazione non

Questo vuol dire capire cosa fa, come funziona e che tipo di azione è possibile: è la visibilità.

è percepibile per qualche impedimento, c’è bisogno di qualche mezzo per segnalarne la

La visibilitĂ  di un oggetto nasce dalla corretta applicazione di cinque concetti psicologici

presenza. È quello che chiamo significante .

fondamentali: Feedback - Affordance ( invito) Mai visto persone che premono ripetutamente il pulsante dell’ ascensore o di un semaforo - Significante

pedonale? Mai capitato, aspettando troppo a lungo la luce verde a un incrocio regolato dalla telecamera, di chiedervi se i circuiti hanno registrato la vostra presenza?

- Vincolo

Quello che manca in tutti questi casi è il feedback: un qualche modo per farvi sapere che la vostra richiesta è in corso di elaborazione.

- Mapping

Il feedback - comunicare i risultati di un’azione deve essere immediato, anche un ritardo di un decimo di secondo può essere sconcertante, se poi è troppo lungo, spesso

- Feedback

rinunciamo e passiamo ad altre attività. Il feedback deve essere anche informativo, per risparmiare si usano elementari segnali sonori o luminosi, spesso però piÚ fastidiosi che utili. Una scadene progettazione del feedback può essere il risultato di decisioni miranti a ridurre i costi di produzione, anche se ciò rende la vita piÚ difficlie. Invece di usare spie luminose diverse, display informativi o tracce musciali complesse e variabili, la riduzione dei costi impone di usare un unicosegnale sonoro o luminoso per trasmettereinformazioni multiple.

CAP 1 | 1. 2 Il design nella vita quotidiana de “La caffettiera del masochista” 20

21


Lucellino Wall Design: Ingo Maurer anno: 1992

Zettel’z 6 Design: Ingo Maurer anno: 1998

Mapping.

Il design nella vita quotidiana

È un terimine tenico, ripreso dalla matematica, che indica la relazione degli elementi tra

La

due insiemi. Il concetto è importante nella progettazione di comandi e display. Quando il

Il cambiamento evoluzionistico è sempre in azione su di noi, ma i tempi dell’evoluzione

mapping usa la corrispondenza spaziale fra collocazione dei comandi e quella dei dispositivi

umana si misurano in migliaia di anni. Ciò significa che, mentre la tecnologia

comandati, è facile capire come usarli.

introduce di continuo modalitĂ  nuove di fare le cose, la gente resiste al cambiamento.

In barca, comprendiamo il funzionamento del timone perchè ci rendiamo conto che

Prendiamo tre esempi semplici: l’interazione sociale, la comunicazione e la musica.

spingere a sinistra la barra fa ruotare a destra il timone, cosicchè l’impatto dell’acqua su

Rappresentano

di esso rallenta il lato destro dell’imbarcazione, che così vira a destra. Non importa che

umana

questi modelli concettuali siano esatti: quello che conta è che ci diano un modo chiaro per

continueremo

ricordare e capire le corrispondenze.

È come per l’alimentazione: tecnologie nuove cambieranno i tipi di cibo il modo di

Altri mapping naturali derivano dai principi della percezione e danno luogo a raggruppamenti

prepararlo, ma non elimineranno mai il bisogno di mangiare. Le necessitĂ  fondamentali

o disposizioni natuali di comandi e indicatori. Raggruppamento e prossimitĂ  sono principi

saranno sempre le stesse, anche se saranno soddisfatte in modi del tutto nuovi.

importanti della psicologia della Gestalt, che possono essere usati per visualizzare la

La

tecnologia

corrispondenza fra i comandi e funzioni: i comandi affini devono essere raggruppati insieme,

ma

stavolta

se possibile, il comando dovrebbe essere vicino all’elemento controllato.

con enormi fonti di dati, ai social network e ai sistemi di comunicazione che ci

Il buon design richiede cura, pensiero, programmazione e un’idea chiara di come si

permettono di mantenere rapporti con amici e conoscenti in ogni parte del mondo.

comportano le persone.

Interagiamo, mediamente gesti della mano e movimenti del corpo, con i nostri

tecnologia

che

cambia

tre

attivitĂ 

sono in

rapidamente,

state futuro,

diverse, sempre malgrado

dell’interzione vanno

gli

applicati

è

ma

tutte

presenti i

cosĂŹ

durante

cambiamenti

cambiata, alle

individui

valgono

macchine

e

la

cultura,

lentamente.

fondamentali tutta

la

delle

nostra

rispettive

sempre

intelligenti,

per

gli

la storia

vita e

tecnologie.

stessi

principi,

all’interazione

continua

apparecchi, che a loro volta comunicano attraverso segnali tattili, display di ogni Significanti

genere e misura. Parliamo con le macchine e le macchine ci parlano. E via via che diventano sempre piĂš intelligenti, si assumono molte attivitĂ  che credevamo di poter

Le affordance determianno quali azioni sono possibili, i significanti, comunicano dove

fare solo noi. L’intelligenza artificiale pervade la nostra vita e i nostri apparecchi,

l’azione va eseguita.

dal

termostato

all’automobile.

Le

tecnologie

sono

in

continuo

cambiamento.

Le persone hanno bisgono di capire il prodotto o il servizio che intendono usare, cioè di seganli che indichino a che serve, cosa sta succedendo, e quali sono le azioni possibili

Cambiando la tecnologia, cambiano le persone?

da eseguire. In sostanza, ciò di cui gli utenti hanno bisogno, e che la progettazione deve mettere a loro disposizione, sono i significanti. Un design corretto esige, fra le altre cose,

Via Via che si sviluppano nuove fome d’interazione e comunicazione, quali principii nuovi

un’efficace comunicazione dello scopo, della struttura e del funzionamento del dispositivo a

si dovranno chiamare in causa? Cosa succede indossando visori speciali o introducendo

coloro che lo useranno. Questa è la funzioner del significante.

nel corpo umano dosi crescenti di tecnologia? I comandi gestuali sono divertenti, ma non molto precisi. È innegabile l’enorme impatto che l’avvento della tecnica ha avuto sulla cultura umana, le nostre vite, la composizione delle famiglie, le sistemazione abitative, sono tutte governate dalla tecnologia esistente. I nuovi sistemi di comunicazione cambiano radicalmente la natura del lavoro comune.

CAP 1 | 1. 2 Il design nella vita quotidiana de “La caffettiera del masochista” 22

23


Titania - Luceplan Design Alberto Meda Paolo Rizzatto anno: 1989

On Off - Luceplan Design: Alberto Meda, Denis Santachiara Franco Raggi anno: 1988

caratteristiche esterne miranti ad attirare i compratori. Nell’economia di consumo, non

Cose ci rendono intelligenti

è certo il sapore il criterio fondamentale nel mercato degli alimenti e delle bevande di Immaginiamo di abbinare i comandi motorio - gestuali a display acustici e visivi di alta qualità

lusso, così come non è la facilità d’uso il criterio primario nel mercato delle attrezzature

che possano sovrapporsi ai suoni e alle immagini del mondo, per amplificarli, spiegarli e

per la casa e l’ufficio. Siamo circondati da oggetti del desiderio, non da oggetti d’uso.

annotarli: agli esseri umani si conferirebbe una potenza inaudita. Cosa contano i limiti della memoria umana, quando una macchina può ricordarci tutto quanto è avvenuto, nel preciso

Nel mondo dei prodotti di consumo, come il cibo e le notizie, c’è bisogno di continuo di altro

momento in cui l’informazione ci serve? Una tesi è che la tecnologia ci rende più intelligenti: la

cibo e altre notizie. I clienti sono in senso stretto consumatori.

memoria e le abilitĂ  cognitive sono di gran lunga migliori di quanto non siano mai state prima.

È un ciclo continuo e inarrestabile. Lo stesso vale nel mondo dei servizi: qualcuno

L’altra tesi è che la tecnologia ci rende più stupidi. Certo, con l’ausilio della tecnica

deve

sembriamo

di

quando ci ammaliamo, qualcuno gestire le transizioni quotidiane di cui abbiamo

nel

bisogno. I servizi si alimentano da soli perchè la richiesta è sempre presente.

prima:

piĂš

siamo

intelligenti, diventati

ma

se

dipendenti

ce dalle

la

tolgono

nostre

siamo

tecnologie

messi per

peggio

orientarci

cucinare

e

servire

piatti

al

risorante,

qualcuno

prendersi

cura

di

noi

mondo, per tenere conversazioni sensare, scrivere e ricordare il passato.

Ma l’industria dei beni durevoli ha di fronte un problema: quando tutti possiedono

Nel corso degli anni il cervello umano è rimasto sempre in gran parte lo stesso. L’intelligenza

quel prodotto, non c’è più bisogno, le vendite cessano e l’azienda produttrice chiude.

non è certo diminuita. È vero, non sappiamo piÚ mandare in memoria enormi quantitò di materiale, non abbiamo bisogno di essere bravissimi in aritmetica, perchè ci pensano i

Due forme d’innovazione: graduale e rivoluzionaria

calcolatori, onnipresenti non solo come macchine apposite ma su qualunque telefonino o apparecchio digitale. Forse questo ci rende piĂš stupidi? il fatto che non ricordi piĂš un numero

L’ inovazione dei prodotti avviene in due modi diversi: seguendo un lento processo

di telefono indica forse un decadimento mentale? No, al contrario: libera la mente dalla

evoluzionistico naturale, oppure attraverso sviluppi rivoluzionari. In generale la gente crede

meschina tirannia di compiti banali, permettendole di concentrarsi sulle cose che contano.

che l’innovazione sia frutto di grossi cambiamenti radicali, ma in realtà la forma più comune

Poter fare affidamento sulla tecnologia è un beneficio per l’umanità.

è quella dei piccoli passi.

Il nostro cervello non diventa nè migliore nè peggiore: sono i compiti che cambiano. La

Benchè ognuno di essi sia modesto, un processo continuo di perfezionamento può col

coppia uomo - macchina è più potente dell’uomo e della macchina da soli.

tempo dar luogo a cambiamenti significativi. Prendiamo l’automobile, l’automobile Benz rappresentò una rivoluzione. La produttrice è sopravvissuta fino ai nostri giorni, ma la

Gli imperativi etici del design.

maggior parte dei concorrenti è scomparsa. La prima casa automobilistica americana era la Duryea, vissuta appena qualche anno - essere i primi non garantisce il successo. Se

Che il design abbia un impatto sulla societĂ  non suona certo nuovo alla gente del

l’automobile era una novità rivoluzionaria, in seguito si è sviluppata attraverso un processo

mestiere. Tanti prendono sul serio le implicazioni morali del proprio lavoro. Ma la

lento e costante di miglioramento, anno per anno: oltre un secolo di innovazione incrementale.

manipolazione consapevole della societĂ  ha gravi incovenienti, non ultimo dei quali il fatto

Grazie a questo lungo perfezionamento graduale, le utomobili di oggi sono di gran parte piĂš

che non tutti sono d’accordo sugli scopi. Il design assume quindi un significato politico,

veloci, efficienti, silenziose e sicure di quei lontani progenitori olte che a costare molto meno.

e infatti le filosofie progettuali variano sensibilmente da un sistema politico all’altro. Nelle società occidentali il design rispecchia l’importanza del mercato, puntanto su

CAP 1 | 1. 2 Il design nella vita quotidiana de “La caffettiera del masochista” 24

25


Falkland - Danese Design: Bruno Munari anno: 1964

Innovazione graduale

Taccia - FLOS Design: Fratelli Castiglioni anno: 1962

Ma con l’avvento di internet e lo sviluppo di computer sempre più potenti e meno costosi si è capito che tutte queste altro non erano che forme diverse di informazione, che potevano

Il design si sviluppa attraverso l’innovazione gradualemediante continue verifiche e

quindi essere veicolate da un unico mezzo, questa ridefinizione fonde in un’unica rete editoria,

perfezionamenti. Idealmente, il progetto è messo alla prova, si scoprono e si modificano i punti

telefonia, canali satellitari, terrestri e via cavo, industria discografica. Abbiamo ancora libri,

deboli, si fa una nuova verifica e si continua cosĂŹ per modifiche successive. Se un cambiamento

giornali, riviste, musica, cinema e televisione, ma il modo in cui sono distribuiti è cambiato,

peggiora le cose, si rimedia al prossimo giro. Alla fine, i difetti sono eliminati, mentre gli aspetti

cosa che impone una ristrutturazione massiccia dei corrispondenti comparti industriali.

positivi si conservano. Il termine in uso per questo processo è ascensione. È un po’ come

L’innovazione radicale è quella che molti ricercano, in quanto è la forma più spettacolare

salire bendati la china di un colle: si muove il piede in una direzione, se è in discesa se ne prova

di cambiamento. Ma la maggior parte delle idee rivoluzionarie fallisce e anche quelle che

un’altra e se questa in salita si fa un passo. Si continua cosi finchè non si raggiunge un punto

hanno successo possono richiedere decenni per arrivarci, o anche secoli, come si vede dagli

dove ogni passo sarebbe in discesa: si è arrivati in vetta, o almeno in cima al primo dosso.

esempi di questo capitolo. L’innovazione graduale dei prodotti è difficile, ma tale difficoltà impallidisce al confronto delle sfide che deve superare un’innovazione rivoluzionaria. I

Esso garantisce che il progetto sviluppi il massimo delle sue potenzialitĂ , arrivi in vetta

perfezionamenti graduali avvengono a milioni ogni anno, le rivoluzioni sono molto piĂš rare.

al suo colle, ma se quella non fosse la meta migliore? Salendo bendati non si possono trovare colli piÚ alti, ma solo la vetta da cui si è partiti. Vogliamo provarne un altro? È la via

Quali sono i settori maturi per un radicale rinnovamento? Per esempio, l’istruzione, i trasporti,

dell’innovazione radicale, che però non ci garantisce che il nuovo colle sia migliore del primo.

la

sanità, l’edilizia abitativa, tutti settori che da tempo avrebbero bisogno di una grossa

trasformazione. Innovazione radicale L’innovazione graduale parte da un prodotto esistente e lo perfeziona. L’ innovazione radicale parte ex novo, spesso sulla spinta di tecnologie che rendono possibili cose del tutto nuove, così l’invenzione delle valvole è stata una rivoluzione che ha aperto la strada a rapidi progressi della radio e della televisione. Analogamente il transitor ha permesso uno sviluppo accelerato dell’elettronica e della potenza di calcolo, con un radicale abbattimento dei costi e un rilevante aumento dell’affidabilità. Lo sviluppo dei satelliti geostazionari ha dato il via a una quantià enorme di servizi locali.Un secondo fattore di cambiamento drastico è il nuovo significato che assume una certa tecnologia. Un esempio sono le moderne reti di dati. Giornali, libri riviste un tempo erano considerati parte dell’editoria, cosa ben distina dall’industria radiotelevisiva. L’una e l’altra poi erano separate dall’industria cinematografica o discografica. Ma con l’avvento di internet e lo sviluppo di computer sempre più potenti e meno costosi si è capito che tutte queste altro non erano che forme diverse di informazione, che potevano quindi essere veicolate da un unico mezzo, questa ridefinizione fonde in un’unica rete editoria, telefonia, canali satellitari, terrestri e via cavo, industria discografica.

CAP 1 | 1. 2 Il design nella vita quotidiana de “La caffettiera del masochista” 26

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DUE

ProprietĂ  della luce e situazioni reali

Tahiti - Progetto per Memphis Design : Ettore Sottsass anno: 1984

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Arna - Santa & Cole Design: URBIDERMIS TEAM, 2013 anno: 2013

Rama - Santa & Cole Design: URBIDERMIS TEAM, 2013 anno: 2013

Tecnologia e serenitĂ 

La sicurezza nel progetto dell’illuminazione urbana

Viviamo in un’epoca in cui la vita urbana sta assistendo ad una rivoluzione. I modelli funzionali

La sicurezza è il primo degli elementi di cui tenere conto nell’ambito dell’illuminazione

sono stati travolti dall’esplosione demografica e dalla crisi climatica. Allo stesso tempo,

urbana, assumendo un ruolo fondamentale per svariati motivi. Il primo tra tutti riguarda

vogliamo che le cittĂ  siano piĂš naturali e amichevoli dove possiamo prendere parte come

l’illuminazione stradale: è necessario, infatti, evitare fenomeni di abbagliamento per

cittadini liberi e uguali. La mobilitĂ  digitale ed elettrica ridurrĂ  il traffico e ci consentirĂ  di

i guidatori, ma allo stesso tempo garantire dei livelli d’illuminamento tali da offrire

beneficiare di nuovi modelli di vita. PiĂš che mai, due passi in avanti: la connettivitĂ  frenetica,

la possibilità di avere un’adeguata percezione degli oggetti, ed in particolare degli

unita a un ritmo molto piĂš lento nei nostri movimenti, magari in bici o a piedi. Per raggiungere

ostacoli. Per considerare questi aspetti si introducono alcune grandezze fondamentali:

questo obiettivo abbiamo bisogno di salotti urbani, punti di incontro ben illuminati che siano ben attrezzati e sostenibili, parchi e viali freschi per la raccolta. Lavoreremo nelle strade e

• l’acutezza o acuità visiva, il minimo angolo visivo entro il quale l’occhio riesce a

nei giardini, condivideremo le attivitĂ  ricreative, godremo di piĂš conversazioni. I cittadini

distinguere la presenza o meno un oggetto;

saranno al centro e, per questo motivo, saranno necessari la sensorizzazione di massa, l’uso efficiente dell’acqua e dell’energia e una sicurezza più efficace e discreta.

• la sensibilità al contrasto: la capacità del sistema visivo di percepire le differenze di

Con la nuova generazione di reti 5G praticamente su di noi, nuovi servizi che attualmente

luminositĂ  che presentano due zone adiacenti;

non esistono verranno portati nelle nostre strade. Pali multi-supporto sagomati con apparecchiature multi-posa, microarchitettura con produzione di energia solare, piccole

• il campo visivo, cioè la porzione di spazio percepibile dall’occhio;

lampade intelligenti per offrire connettivitĂ  e altri servizi o fioriere con piante e alberi autoirriganti, tra gli altri. ConnettivitĂ , energia e acqua devono essere ampiamente offerti per

• la percezione cromatica, ovvero la capacità dell’occhio di percepire e distinguere i colori;

un uso più efficace di una città complessa. • il fattore di visibilità, un parametro in grado di quantificare numericamente la sensibilità I parametri fondamentali nel progetto dell’illuminazione urbana: sicurezza,

dell’occhio;

inquinamento luminoso e risparmio energetico • il grado di agibilità di un’area pedonale, è la possibilità di distinguere tutti gli ostacoli che In questo capitolo saranno affrontati i tre parametri necessari e fondamentali per la

giacciono sul piano dove si cammina;

realizzazione di un progetto di illuminazione urbana. La sicurezza, innanzitutto, poiché è stata già dal passato l’elemento che ha fatto nascere l’esigenza della presenza di

• la quantità di luce alla quota della pavimentazione.

illuminazione a livello urbanistico; l’inquinamento luminoso, problematica che in tema di luce esterna emerge sempre, e infine, data la scarsità di risorse energetiche del nostro

Ma con il termine sicurezza si intende anche la sicurezza pubblica, cioè la sicurezza fisica

pianeta, entra in gioco anche, e soprattutto in questo ambito, il risparmio energetico.

e psicologica delle persone e la tutela dei luoghi, al fine di evitare fenomeni di criminalitĂ  o atti vandalistici.

CAP 2 | 2. 1 Illuminazione urbana: principi e tecniche di istallazione 30

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Tumbler - Santa & Cole Design: URBIDERMIS TEAM anno: 2013

Lampioni urbano effetto ufo Phoenix Design

Se poi si analizza sotto un aspetto più strettamente sociale, l’esigenza principale

La figura della città notturna non è piÚ concepita come una sommatoria di architetture

dell’illuminazione esterna diventa quella di “vivere la notte”, fenomeno tipico della nostra epoca

schiarite, cioè non è piÚ una selezione di facciate e di edifici importanti messi in rilievo

che richiede un tipo d’illuminazione tale da consentire di vivere l’ambiente urbano notturno

attraverso l’illuminazione, bensì diventa l’immagine di una città complementare, in grado di

come lo si vive di giorno.

completare l’aspetto che ha di giorno attraverso una lettura scenografica, che favorendo

E’ evidente come gli elementi che ruotano intorno all’aspetto della sicurezza nell’illuminazione

scorci, vedute e prospettive accentuate tramite la giusta quantitĂ  di illuminazione, restituisce

notturna, assumano, secondo il caso specifico dell’elemento da progettare, maggiore o

una lettura globale e non discontinua dell’ambiente urbano. In questo ambito quindi, oltre

minore importanza: la città della notte deve garantire una piena vivibilità attraverso l’utilizzo di

a seguire tutte le normative riguardanti l’inquinamento luminoso e la sicurezza stradale e

un’illuminazione dedicata.

pedonale, entra in gioco un altro strumento fondamentale per la progettazione della luce urbana, il PRIC, Piano Regolatore dell’Illuminazione Comunale, e la sua interpretazione

Di seguito si riportano i valori raccomandati degli illuminamenti dalla Normativa europea

progettuale.

EN 13201 (Road Lighting).

Il Piano Regolatore dell’Illuminazione Comunale (PRIC) anche se non ancora obbligatorio, è uno strumento urbanistico in grado di regolamentare tutte le tipologie di illuminazione

• Il rischio di vandalismi e di azioni criminose;

per la cittĂ , una vera e propria guida alla progettazione della cittĂ  dal punto di vista illuminotecnico. Il suo utilizzo presenta dei vantaggi fondamentali, poichĂŠ consente

• La necessità e il riconoscimento dei visi delle persone;

di rispettare in maniera generale la struttura dei tessuti urbani correlandoli a un tipo di illuminazione adeguata: il risultato finale è l’ottenimento e l’ottimizzazione di una

• L’entità del flusso dei pedoni;

rete di illuminazione comunale secondo le principali esigenze definite dalla comunità. Il PRIC nasce con l’intento di ottenere un censimento quantitativo e qualitativo degli

• L’entità della luminanza media dell’ambiente circostante;

impianti esistenti sul territorio comunale, e per disciplinare le nuove installazioni in relazione ai tempi e alle modalità di adeguamento, manutenzione o sostituzione degli apparecchi esistenti. E’ uno strumento di pianificazione che si integra perfettamente con

Definizione delle tipologie di scenari di progettazione

altri strumenti di piano (il Piano Regolatore Generale, il Piano Particolareggiato, i Piani di Recupero, etc.), con l’obiettivo di ottenere sensibili miglioramenti nei seguenti campi:

Definite tutte le possibilità per una progettazione dell’illuminazione urbana, sia essa di tipo più tradizionale o innovativo, è necessario ipotizzare gli scenari che si possono realizzare;

• sicurezza del traffico e delle persone;

le possibilità variano evidentemente con il tipo di destinazione d’uso dell’ambiente urbano

• tutela dell’ambiente;

da illuminare: individuati come prioritari gli aspetti riguardanti il controllo della sicurezza,

• economia di gestione;

dell’inquinamento luminoso e il risparmio energetico, è opportuna l’introduzione di un altro

• arredo urbano.

aspetto, altrettanto importante, che riguarda la comunicazione e la valorizzazione estetica

• l’illuminazione corretta e funzionale di tutta la città;

attraverso l’illuminazione dell’ambiente urbano. E’ evidente come l’ambiente notturno sia

• la valorizzazione di strade, piazze, aree pedonali, aree verdi, portici;

costituito da elementi luminosi che segnalano presenze, in grado di comunicare messaggi

• il rinnovo razionale e programmato degli impianti;

visivi, cartelloni pubblicitari, marchi, volumi architettonici, fronti di edifici, che illuminati

• la conservazione degli apparecchi storici;

diventano le quinte di nuove ambientazioni, nuove architetture e quindi nuovi scenari.

• la limitazione dell’inquinamento luminoso;

CAP 2 | 2. 1 Illuminazione urbana: principi e tecniche di istallazione 32

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Lavinia - IGuzzini Design: Lavinia Borromeo Elkann anno: 2011

Venaria - IGuzzini Design: Michele De Lucchi anno: 2013

Dato che il PRIC è uno strumento urbanistico ancora non obbligatorio, ancora oggi non è stato adottato dalla maggior parte dei comuni italiani, sebbene la linea di tendenza generale in termini di progettazione della luce sia quella di acquisire questo strumento in modo da offrire un importante supporto in fase progettuale per evitare errori e imprecisioni che in mancanza di esso potrebbero verificarsi. Una pianificazione della luce regolata da uno strumento urbanistico, consente di aggiornare i sistemi di illuminazione ogni 3 o 4 anni, ottenendo notevoli riduzioni sui consumi energetici. Nel caso in cui il PRIC non fosse adottato dall’ amministrazione comunale, il progettista si troverebbe infatti a dover affrontare un lavoro molto più approfondito, a dover studiare quindi non solo l’area da illuminare, ma anche tutto il contesto urbano in cui si trova, per non cadere nell’errore di realizzare un tipo di intervento fine a se stesso. Gli scenari di progettazione della luce urbana Tra gli scenari di illuminazione urbana, i principali ambiti di intervento sono: • aree a verde pubblico e privato; • ingressi, percorsi pedonali e parcheggi; • piccoli e grandi strutture per impianti sportivi e manifestazioni; • facciate, edifici, architetture in generale; • monumenti, sculture, opere d’arte; • fontane, piscine e elementi d’acqua; • sistema viario e stradale; • gallerie, tunnel, sottopassaggi. Un’indagine più approfondita delle differenti tipologie secondo le varie destinazioni d’uso consente di individuare quali possano essere le soluzioni progettuali più adeguate per ottenere dei risultati che rispondano in maniera ottimale a tutti i requisiti richiesti in materia di illuminazione pubblica (sicurezza, risparmio energetico, etc.). Di seguito si riporta una breve descrizione delle varie tipologie, con in evidenza i punti fondamentali su cui basarsi in fase di progettazione.

CAP 2 | 2. 1 Illuminazione urbana: principi e tecniche di istallazione 34

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Aree a verde pubblico e privato

Candela, Gonzalo MilĂ , 2009

Sono aree con configurazioni molto diverse tra loro, poichĂŠ costituite da differenti elementi

Un apparecchio ovale progettato per illuminare grandi strade cittadine. Candela lo è un sistema

come percorsi, parcheggi, aree di sosta, alberi, etc. Specie all’interno dell’ambiente

di illuminazione flessibile che può contenere uno o due apparecchi ad altezze uguali o diverse

urbano, si presentano come zone recintate o comunque definite all’interno di un perimetro

e combinare diverse lunghezze del braccio.L’apparecchio contiene ordinatamente i raccordi

specifico, e nel caso siano ambienti pubblici spesso hanno ruolo di nodi di collegamento. La

ottici ed elettrici. La sua alta efficienza, l’opzione di attenuazione e la distribuzione precisa della

distinzione tra il verde pubblico e quello privato va comunque considerata: nel primo caso

luce attraverso una vasta gamma di ottiche, contribuiscono a minimizzare la luce e inquina-

variano alcuni criteri che garantiscono funzionalitĂ  e costi di gestione, mentre per il secondo

mento con un buon comfort visivo e per fornire un’illuminazione precisa su strade, viali o ampi

sarĂ  il lighting designer a capire ed interpretare le esigenze della committenza privata.

marciapiedi.

Latina, Bet Galì, 1998 Lampione di straordinaria bellezza plastica per l’illuminazione di grandi aree urbane. A forma di vela latina, si erge potentemente con una presenza visiva audace e uso conforme alle sue dimensioni. Comprende due parti ben note: un acciaio Corten iniziale e due tubi di acciaio zincato, uno dei quali sostiene fino a 5 proiettori e l’altro è un tutore che conferisce rigidità al intera struttura.

CAP 2 | 2. 2 Illustrazioni e istallazioni Santa & Cole, Barcellona 36

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CAP 2 | 2. 2 Illustrazioni e istallazioni Santa & Cole, Barcellona 38

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Ingressi, percorsi pedonali e parcheggi L’illuminazione dei percorsi pedonali e carrabili serve da guida visiva e in questo caso l’accento si pone principalmente sul fattore sicurezza, controllando livelli e uniformità di illuminamento. Non è fondamentale la resa cromatica, ma comunque si consiglia di non discostarsi troppo dalle tipologie di lampade usate per il verde, così da non creare contrasti troppo sgradevoli.

Finisterre 1992, Joan Gaspar, LluĂ­s Porqueras

Faro robusto con sezione triangolare e bordi leggermente arrotondati per una maggiore sicurezza, ideato per delimitare gli spazi o contenere veicoli che forniscono una piacevole illuminazione del segnale.

CAP 2 | 2. 2 Illustrazioni e istallazioni Santa & Cole, Barcellona 40

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Rodes 1989, ElĂ­as Torres, JosĂŠ A. MartĂ­nez LapeĂąa

Rodes 1989, ElĂ­as Torres, JosĂŠ A. MartĂ­nez LapeĂąa

l corpo luminoso interno è protetto da una griglia

l corpo luminoso interno è protetto da una griglia metallica che esalta ulteriormente l’unicità e

metallica che esalta ulteriormente l’unicità e il carattere

il carattere di questa fedele sentinella della migliore architettura.

di questa fedele sentinella della migliore architettura.

CAP 2 | 2. 2 Illustrazioni e istallazioni Santa & Cole, Barcellona 42

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Vía Láctea, 1990, Enric Batlle, Joan Roig L’installazione consecutiva di questa lampada consente di creare linee continue con pochi poli. Ha linee molto geometriche, un’esclusiva forma a T che consente e stimola la costruzione di generose pergole urbane.

CAP 2 | 2. 2 Illustrazioni e istallazioni Santa & Cole, Barcellona 44

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CAP 2 | 2. 2 Illustrazioni e istallazioni Santa & Cole, Barcellona 46

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CAP 2 | 2. 2 Illustrazioni e istallazioni Santa & Cole, Barcellona 48

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TRE

LUMIO: Strumenti per relazioni efficaci, interfacce e interazioni

Slope - Santa & Cole Design: Sam Hetch e Kim Colin anno: 2017

50


Wi-Fi 6 e 5G Il 2020 sarà un anno cruciale per la connettività wireless e l’Internet of Things, con i lanci del Wi-Fi 6 e del 5G che faranno notizia in tutto il mondo. In un mondo in cui l’accesso a Internet e ai dati è diventato una necessità per ogni individuo, le nuove e altissime velocità di Internet e l’elevata efficienza della larghezza di banda che queste tecnologie offrono sono qualcosa per cui vale la pena di entusiasmarsi. Quali sono i vantaggi tangibili del Wi-Fi 6 e del 5G? Quali sono i vantaggi del Wi-Fi 6 per le aziende? Il punto di forza del Wi-Fi 6 è che può fornire prestazioni wireless fino a quattro volte migliori in aree dense o trafficate, rispetto al Wi-Fi 5. Ciò andrà a vantaggio di tutti, poiché l’IoT si sta affermando nelle case e nelle aziende, con molti dispositivi che richiedono la connessione al Wi-Fi e con un conseguente aumento delle interferenze wireless, in particolare nelle aree urbane. Wi-Fi 6 sarà

inoltre

compatibile sia con le attuali frequenze standard (utilizzando 2,4GHz e 5 GHz) che con le future bande (1GHze 6 GHz) una volta disponibili. Questo significa che se si vuole garantire la connettività con una vasta gamma di dispositivi e servire apparecchiature di vecchia generazione, è necessario prendere in considerazione il Wi-Fi 6. Con piÚ ampio spettro, il Wi-Fi 6 può dividere la larghezza di banda in sottocanali piÚ stretti, fornendo piÚ vie di comunicazione tra clienti e access point e supportando maggiori dispositivi collegati su una data rete.

Comunicazione L’altoparlante

è

l’ultimo

anello

della

catena

di

amplificazione,

il

traduttore

che

converte

il

segnale elettrico amplificato in onde sonore. Sono realizzati da un motore lineare che muove una membrana che a sua volta muove l’aria producendo onde sonore proporzionali alla potenza elettrica impiegata. Le caratteristiche dell’altoparlante, come la massa della membrana, la sensibilità, il rendimento e l’impedenza influenzano la progettazione degli amplificatori finali. Normalmente l’ altoparlante è

una

macchina

elettrica

reversibile

ovvero

trasforma

una

grandezza

elettrica

in

suono

ma anche viceversa. Quindi gli altoparlanti possono essere usati come microfoni, nel caso di Lumio, essi sono stati apportati per garantire comunicazione e vicinanza alle persone che transitano nei luoghi limitrofi ad esso e verrĂ  utilizzato le avvertenze.

LUMIO: Strumenti per relazioni efficaci, interfacce e interazioni 52

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Il Push to Talk Il PTT è una possibilità per costruire ancora di piÚ iterazione tra oggetto e persona. I due pulsanti, di colore rosso e di colore verde, saranno un altro mezzo di comunicazione per quanto riguarda la sicurezza, se ci troviamo in prossimità di Lumio possiamo sentirci protetti perchè grazie al PTT avremo modo di contattare soccorsi in un momento di bisogno senza azionare il prorpio telefono e quindi non perdere tempo, infatti non appena il pulsante rosso viene premuto sarà chiamato in causa la stazione di Polizia o Carabinieri piÚ vicina che provvederà al soccorso. Il pulsante verde avrà la differenza di non chiamare soccorsi ma mezzi, pubblici come taxi autobus uber ecc..

Battery Case Il supporto incorporato nel lampione Lumio permetterà anche di caricare qualsiasi telefono in ogni parte della città, le porte USB saranno in continuo funzionamento in quanto connesse alla messa a terra e ai cavi elettrici impiantati all’interno di esso, perciò non dimenticatevi mai di portare con voi il cavo del vostro caricabatterie, Lumio vi aiuterà.

LUMIO: Strumenti per relazioni efficaci, interfacce e interazioni 54

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Bluetooth Beacon I beacon Bluetooth sono trasmettitori hardware, una classe di dispositivi Bluetooth a bassa energia che trasmettono il loro identificatore a dispositivi elettronici portatili vicini. La tecnologia consente a smartphone, tablet e altri dispositivi di eseguire azioni in prossimitĂ  di Lumio. I

beacon Bluetooth utilizzano il sensore di prossimitĂ  Bluetooth a bassa energia per

trasmettere un identificatore univoco universale

acquisito da un’app o sistema operativo

compatibile. L’identificatore e diversi byte inviati con esso possono essere utilizzati per determinare la posizione fisica del dispositivo, tenere traccia dei clienti o attivare un’azione basata sulla posizione sul dispositivo come un check-in sui social media o una notifica push . Un’applicazione sta distribuendo messaggi in un punto di interesse specifico , ad esempio un negozio, una fermata dell’autobus, una stanza o una posizione più specifica come un mobile o un distributore automatico. Questo è simile alla tecnologia geopush precedentemente utilizzata basata sul GPS , ma con un impatto molto ridotto sulla durata della batteria e una precisione molto estesa. I trasmettitori beacon Bluetooth sono disponibili in una varietà di fattori di forma, tra cui piccoli dispositivi a bottone, chiavette USB e dongle USB Bluetooth 4.0 generici .

Videocamera 24h Essere monitorati 24h su 24h permetterà un maggior transito controllato e filmato grazie a delle telecamere apportate con una visuale a 360°

LUMIO: Strumenti per relazioni efficaci, interfacce e interazioni 56

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Fotocellula I sensori di prossimità sono dei sensori in grado di rilevare la presenza di oggetti nelle immediate vicinanze. La distanza entro cui questi sensori rilevano oggetti è definita portata vedente. Alcuni modelli dispongono di un sistema di regolazione per poter calibrare la lunghezza di veduta. L’assenza di meccanismi d’attuazione meccanica, e di un contatto fisico tra sensore e oggetto, fa sì che questi sensori presentino un’affidabilità elevata. Posizioinata ad altezza ginocchia la fotocellula si accenderà e darà appunto un segnale di passaggio e di presenza da parte del pedone.

LUMIO: Strumenti per relazioni efficaci, interfacce e interazioni 58

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10 cm

600 cm

20 cm

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Antenne 5G Bibliografia

Donald Norman; La caffettiera del masochista : Psicopatologia degli oggetti quotidiani. “Principi fondamentali dell’interazione”. Firenze: O.S Psychometrics S.r.l., 2017.

Donald Norman : Il design nel mondo delle imprese. “Il design nella vita quotidiana”.

Donald Norman : Il design nel mondo delle imprese. “Due forme di innovazione: graduale e rivoluzionaria”.

LED Vetro

Franco Gugliermetti, Fabio Bisegna, Laura Monti; Illuminazione urbana e scenari di progettazione: “Studi e valutazioni sull’uso razionale dell’energia: Tecnologie per il risparmio elettrico nell’illuminazione pubblica”. Report Università La Sapienza dipartimento DIAEE, Roma, 2011.

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Ringraziamenti

Questo lungo viaggio non sarebbe stato possibile se alla base non ci fosse stata una passione da coltivare. In questo cammino prendono un ruolo fondamentale i miei colleghi - studenti: Arbi, Francesca, Denny, Alessio, Giulia, Beatrice, Claudia. Grazie a Marcello Cannarsa per avermi modellato come studente in questo percorso triennale, con lui è partito il mio primo approccio con il design. A lui si aggiungono anche gli altri professori Marta Toni, Simone Spaccia, Stefano Chiocchini, Walter Sbicca. Grazie a Walter Risolo per gli spunti, aggiornamenti e novità tecniche. Un ringraziamento particolare va a Monica Pioggia, per la sua disponibilità e le sue esperienze trasmesse, mostrandomi la trasversalità di questo lavoro e come tante componenti riescono a realizzare un vero progettista. Grazie per avermi chiarito le idee su un terreno articolato come quello del design nel mondo di oggi. Grazie infine per l’ aiuto la ricerca che c’è stata in questo lavoro, che non avrei mai pensato di realizzare un giorno e per il quale ora mi ritrovo a ringraziarla, dove ad ogni revisione ho appreso anche consigli preziosi nel campo dell’editoria. Grazie perche da oggi

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proverò a fare il Designer.




INDICE

Storia

p. 03

Sopralluogo dello stato attuale

p. 09

Piante architettoniche di progetto

p. 20

Arredi e Render

p. 34

Progetto del giardino esterno

p. 45

Logo

p. 56

Bibliografia

p. 58

English Texts

p. 59

Ringraziamenti

p. 60


03

STORIA


04

LE CASE CANTONIERE E LA FIGURA DEL CANTONIERE

Le Case Cantoniere sono immobili di proprietà demaniale gestiti dall’ANAS (Agenzia Nazionale Autonoma delle Strade), distribuite su tutte le strade statali storiche italiane e caratterizzate dal tipico colore rosso pompeiano. Prendono il nome dalla figura del Cantoniere istituita dal Re di Sardegna Carlo Felice nel Regio Decreto del 13 Aprile 1830. Nel decreto egli stabilisce che la squadra dei cantonieri sarà composta da diciotto/venti individui, di cui quattro/cinque sottocapi, che saranno scelti tra i cantonieri che si saranno distinti per la loro intelligenza. Il cantoniere aveva il compito di mantenere e controllare un “cantone”, cioè un tratto di strada di 3-4 chilometri, nella cui prossimità egli doveva fissare la propria dimora facendo nascere così le Case Cantoniere. Esse venivano costruite al confine fra due cantoni o sulle reti ferroviarie e all’interno venivano custoditi i mezzi e le attrezzature utilizzate per le operazioni di manutenzione delle strade statali. I cantonieri inoltre dovevano occuparsi: • dello spianamento delle rotaie; • del taglio e dello sradicamento delle erbe; • dello spurgo e della manutenzione dei fossi laterali; • della raccolta delle pietre necessarie per risistemare le rotaie.


05

Ogni cantoniere doveva lavorare dal nascere al tramontare del sole e in squadra ogni volta che era necessario per il buon essere della strada, ed erano anche obbligati a prestare aiuto ad ogni persona che si trovava in pericolo. Al momento del lavoro dovevano indossare una divisa che in inverno consisteva in: 1) un cappotto di orbare con passepoil; 2) un paio di pantaloni con ghette di panno grigio; 3) un sottabito turchino con colletto e bottoni 4) una berretta di panno turchino e passepoil cremisi. Nel periodo estivo invece consisteva in: 1) pantaloni con ghette di tela rigata 2) e un cappello rotondo largo alla Campidanese con coccarda. Oltre ad un fucile con bandoliera e una sciabola, ogni giorno dovevano portare con se anche utensili da lavoro come pala, zappa, picco, falce a manico lungo, mazza di ferro, carretta e due cestelli. Nel corso degli anni ’80, per eccessivi costi, molte Case Cantoniere sono state dismesse e successivamente, a seguito del processo di declassificazione di numerose strade statali avvenuto nel 2001, ne sono state dismesse molte altre: alcune sono state chiuse, mentre altre sono passate in mano agli enti regionali o provinciali che con gli anni sono finite per ritrovarsi in buona parte in uno stato di abbandono e inutilizzo. Nel Dicembre del 2015 è stato siglato un accordo tra ANAS, Mibact, MIT e Agenzia del Demanio, che ha definito le linee guida per un progetto di riqualificazione di alcune case cantoniere ANAS con piani di valorizzazione turistico - culturale e con l’obbiettivo di offrire ospitalità e ristorazione ad una qualità e ad un costo standard, oltre che a prevedere altri servizi che portino alla valorizzazione del territorio circostante.


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PGB 0620 EX CASA CANTONIERA MENGARA S.S. 298 EUGUBINA KM 22+236

Il compendio denominato PGB0620 Ex Casa Cantoniera Mengara, è costituito da un fabbricato diviso in due unità immobiliari destinate ad abitazione: una posta al piano terra ed una posta al piano primo, con adiacente un piccolo edificio monopiano originariamente destinato al ricovero degli animali da cortile ed un edifico destinato a garage ed area circostante recintata. La costruzione risale agli anni tra ‘50 e ‘60 del secolo scorso e presenta le caratteristiche tipiche della Casa Cantoniera bifamiliare, con gli annessi esterni localizzati nell’ampia area cortilizzata che si sviluppa sul retro della proprietà. E’ localizzata nella frazione di Mengara, lungo la strada regionale Eugubina, che rappresenta un’importante arteria che collega la città di Gubbio con il capoluogo di regione.

Edifico monopiano destinato a garage ed area pertinenziale recintata.

Edificio principale.

Edificio monopiano destinato al ricovero degli animali da cortile.


LA STORIA DELLA “CASA DEI BAMBINI”

La prima “casa dei bambini” nasce tra la fine del 1700 e la seconda metà del 1800 per facilitare il lavoro dei genitori occupati nelle fabbriche. In Inghilterra nascono così le Dame School, mentre in Italia iniziano a prendere vita le prime Scolette e Custodie. I primi veri cambiamenti si verificarono intorno alla metà del 1800 con la comparsa dei primi pedagogisti. Friedrich Frobel, pedagogista tedesco, fonda il Kindergarten cioè “il giardino dell’infanzia” che si propone come organismo per l’educazione; questi Kindergarten erano costituiti da sale interne, da un cortile per gli esercizi ginnici e un giardino fondamentale per mettere il bambino a contatto con la natura. Nel 1853 con il Regio Decreto del Regno Sabaudo si istituiscono “Gli asili d’infanzia” cioè una sala di custodia per i bambini orfani, poveri o figli di operai. Uno dei primi asili d’infanzia nasce nel 1895 in Italia con il nome di “Asilo Agazziano” fondato dalle sorelle Rosa e Carolina Agazzi. Esse propongono una trasformazione dell’asilo infantile, rendendolo sempre più a “misura del bambino”. Secondo le sorelle Agazzi, se l’ambiente abituale del bambino è un ambiente domestico, la scuola dovrà riproporre gli stessi aspetti perciò l’educazione doveva essere caratterizzata da un clima familiare e affettivo. Nel 1907 a Roma fu aperta la “Casa del bambino” una struttura istituita da Maria Montessori. Questa istituzione era caratterizzata dall’utilizzo del “metodo montessoriano”, un metodo basato sul principio di libertà che inoltre prevede un ambiente fatto su misura del bambino, anche nei particolari dell’arredamento e l’impiego di vari materiali di sviluppo corrispondenti alle forze e alle abilità dei bambini delle varie età. Il 18 Maggio del 1968 nasce L’ISTITUZIONE SCUOLA MATERNA STATALE dove lo stato si fa carico dell’educazione dei bambini e si impegna a raccogliere in esso i bambini nell’età prescolastica da tre a sei anni, con l’impegno di educarli, fargli sviluppare una personalità infantile e prepararli alla frequenza della scuola dell’obbligo.

07


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09

S O P R A L LU O G O D E L L O S TAT O AT T UA L E


10

05 - SCALA

06 - PROSPETTO OVEST

08 - POLLAIO N.1

07 - PROSPETTO NORD

09 - POLLAIO N.2

09

08

07

06 02

10 - PROSPETTO FRONTALE DALLA STRADA

05

03

04

01

11 - RECINZIONE 11

10

01 - PROSPETTO SUD

02 - PROSPETTO EST

03 - RIMESSE

04 - CORTILE


11

09 - BAGNO

08 - CAMERA

07 - CAMERA

10 - BAGNO

06 - CUCINA 12

08

10

11

09 07

03

06 02 04

11 - CAMERA N.2

05 - CUCINA

05

01

12 - CAMERA N.2

04 - DISIMPEGNO 01 - RIPOSTIGLIO

02 - PRANZO

03 - PRANZO


12

03 - CAMERA

04 - BAGNO

05 - BAGNO

06 - CAMERA N.2

02 - INGRESSO 05

03 01

07

04 06

02

08 09 12 11

01 - INGRESSO

07 - CAMERA N.2 10

12 - SOGGIORNO

08 - DISIMPEGNO 11 - SOGGIORNO

10 - CUCINA

09 - CUCINA


SOPRALLUOGO DELLO STATO ATTUALE PIANTA PIANO TERRA Scala 1:50

13


SOPRALLUOGO DELLO STATO ATTUALE PIANTAPRIMO PIANO Scala 1:50

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SOPRALLUOGO DELLO STATO ATTUALE PROSPETTI NORD ED OVEST Scala 1:100

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SOPRALLUOGO DELLO STATO ATTUALE PROSPETTI SUD ED EST Scala 1:100

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SOPRALLUOGO DELLO STATO ATTUALE PIANTE E PROSPETTI RIMESSE Scala 1:50

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SOPRALLUOGO DELLO STATO ATTUALE PIANTE E POLLAI Scala 1:50

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SOPRALLUOGO DELLO STATO ATTUALE PROSPETTI POLLAI Scala 1:50

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20

PIANTE ARCHITETTONICHE DI PROGETTO


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22


23 22

L. 07

L. 08

L. 06 L. 03

L. 09

L. 08 L. 05

L. 02

L. 04

L. 01


24

L. 06 L. 03

L. 02

L. 05

L. 09

L. 10


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34

ARREDI E RENDER


35


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39


40


41

PRIMA

DOPO


42

PRIMA

DOPO


43

PRIMA

DOPO


44

PRIMA

DOPO


45

PROGETTO DEL GIARDINO ESTERNO


46


47


48


49

A. 01

A. 06

A. 11

AF. 01

AF. 06

AR. 01

AR. 06

Acer Negundo

Ceratonia Siliqua

Olea Europea

Corylus Avellana

Prunus Persica

Buddleja Weyeriana

A. 02

A. 07

AF. 02

AF. 07

AR. 02

Viburnum x Burkwoodii

Diospyros Kaki

Punica Granatum

Ceanothus Thyrsiiorus

Acer Platanoides Globosum

Cercis Siliquastrum

A. 03

A. 08

AF. 03

AR. 03

Acer x Freemanii

Jacaranda Mimosifolia

Malus Domestica

A. 04

A. 09

AF. 04

Clethra x Clandonensis AR. 04

Arbutus Unedo Corbezzolo

Lagerstroemia Indica

Prunus Domestica

A. 05

A. 10

AF. 05

AR. 05

Prunus Dulcis

Zephirine Drouhin

Broussonetia Papyrifera

Magnolia Campbellii

Gardenia Thunbergia


50

S. 02 S.

SIEPI

R.

RAMPICANTI

B.

BULBOSE

E.

ESSENZE VEGETALI

S. 01

S. 02

S. 02

B. 07 B. 02 B. 04

S. 02 B. 01 B. 03 B. 05

R. 01 R. 02

B. 01 B. 03 B. 05

E. 05/06/01/02/03/04/07

E. 08/09/10/11/12/13

E. 05/06/01/02/03/04/07/08/09/10/11/12/13/05/06

E. 05/06/01/02/03/04/07/08/09/10

E. 05/06/01/02/03/04/07/08/

E. 11/12/13/05/06/01/02/03/04/07

09/10/11/12/13/05/06/01/02/0

3/04/07/08

B. 07 B. 02 B. 04


B. 01

Cyclamen Cilicium B.02

Cyclamen Graecum B. 03

Hyacinthoides Non Scripta B. 04

Hyacinthoides Orientalis B. 05

Iris Albicans

B. 06

Iris Reticulata B. 07

Narcissus Assoanus

R. 01

Wisteria sinensis “Alba” R. 02

Wisteria sinensis

S. 01

Ligustrum Ovalifolium S. 02

Prunus Laurocerasus

E. 01

E. 06

E. 11

Anthriuscus Cerefolium E. 02

Ocium Basilicum Red Rubin E. 07

Santolina Chamaecyparissus E. 12

Helichrysum Italicum

Origanum Majorana

Thymus Serpyllum “Albus”

E. 03

E. 08

E. 13

Lavandula Angustifolia

Rosmarinus Ocinalis

Thymus Serpyllum

E. 04

E. 09

Mentha Requienii E. 05

Ocium Basilicum Genovese

Salvia Ocinalis Purpurascens E. 10

Salvia Ocinalis

51


52


53

S. 01

G. 01

G. 06

G. 11

“Dodo” di Magis S. 07

“Abacus Play Panel” di Lappset G. 02

“Dino” di Lappset G. 07

“Slide” di Lappset G. 12

“Swing N.1” di Iwona Kosicka Design S. 03

“Happy Bird” di Magis S. 08

“Activity Tower” di Lappset G. 03

“Grasshopper” di Lappset G. 08

“Swing Frame” di Lappset G. 13

“Swing N.2” di Iwona Kosicka Design

“Puppy” di Magis

“Bird’s nest swing” di Lappset

“Horse” di Lappset

“Track Play Panel” di Lappset

S. 09

G. 04

G. 09

G. 14

“Pratone” di Gufram

“Climbing frame” di Lappset

“Rolling Logs” di Lappset

“Whale” di Lappset

G. 05

G. 10

“Communication spot” di Lappset

“Sandbox” di Lappset

A. 01

A. 06

Fioriera “Modulo” di De Castelli A.02

“Lettere” di Metalco A.07

“Spun” di Magis S. 02

Fioriera “Quadra” di Gansk A. 03

Tavolo da pic nic di Costway

Portariiuti “Bocu” di Lab 23 A. 04

Panchina “Panca” di Lucifero’s A. 05

Fontana “4” di Gh Lazzerini

S. 04

“Swing N.3” di Iwona Kosicka Design S. 05

“Trioli” di Magis

S. 06


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PRIMA

DOPO


55

PRIMA

DOPO


56

LOGO


57

LOGO

Maglietta a maniche corte

Zainetto in cotone con corda


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BIBLIOGRAFIA


59

ENGLISH TEXTS


60

RINGRAZIAMENTI


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