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MAPPING UMBRIA Guida cartografica al progetto contemporaneo
©2020, Istituto Italiano Design Anwa S.r.l. ©2020, IID Srl Editore - Perugia Sede legale in Perugia (Italia), Via Galeazzo Alessi n. 1, 3/A e 11 – 06122 Direttore Responsabile Dott. Ing. Andrea Lenterna, iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Regione Umbria dal 30 maggio 2013 Approvazione del Comitato Scientifico di IID Srl Coordinamento a cura del Prof. Gianluca Sandrone Corso Triennale in Communication Design Testi, Contenuti e Crediti Fotografici: ©Autori come da indice alfabetico - pag. 6-7 Direzione creativa e progetto editoriale: Lisa Bernacchia Impaginazione: Lisa Bernacchia - Simone Fucchi Grafica: Francesco Agnello - Satya Ranghiasci Illustrazioni: Eleonora Baiocco - Alberto Gerardi I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione, di adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche) sono riservati per tutti i Paesi. Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% della presente opera rispettando in ogni caso le previsioni della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le riproduzioni diverse da quelle sopra indicate (per uso non personale - a titolo esemplificativo commerciale, economico, professionale - e/o oltre il limite del 15%) potranno avvenire solo a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da IID Srl. L’elaborazione dei testi e delle immagini, anche se curata con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità per eventuali errori o inesattezze. ISBN 978-88-944763-8-5 ©Istituto Italiano Design Via Alessi n. 3/A, Perugia www.istitutoitalianodesign.it Finito di stampare nel settembre 2020
Con il patrocinio
MAPPING UMBRIA Guida cartografica al progetto contemporaneo
HOFLAB 78 LAQUERCIA21 80 LEVITA UGO ANTONIO 82 MANCINI DANIELE 84 MUSEO AURELIO DE FELICE 86 MUSEO PALAZZO DELLA PENNA 88 MUSEO EMILIO GRECO 90 NÆSSI STUDIO 92 NOUVEL JEAN 94 OZONA OCCHIALI 96 PALAZZO COLLICOLA 98 PALAZZO LUCARINI 100 PARCO DI BEVERLY PEPPER 102 PARCO DI CASTEL BUONO 104 PARCO DELLE SCULTURE DI BRUFA 106 PARETTI FRANCESCO 108 PASCUCCI ANDREA 110 PIETRELLI ELISA 112 POMODORO ARNALDO 114 PROSPERI FRANCO 116 RAIMONDO FILIPPO 118 ROSI GIULIO 120 ROTA ITALO 122 RUSPOLINI NAZZARENO 124 TONI MARTA 126 VENANTI FRANCO 128 VICHI STEFANIA 130 VISENTIN CRISTIAN 132 ZAZZERA ANTONELLA 134 ELENCO DELLE DIDASCALIE 136 SITOGRAFIA 138
6-7
INTRODUZIONE 8 PREFAZIONE 10 MAPPA DEGLI ARTISTI 12 AFFILIATI 22 ARCADIA DESIGN 24 ARZILLI MASSIMO 26 BALDI MARGHERITI ASSOCIATI 28 BARABANI ALFIO 30 BIAGIOTTI MARCELLO 32 BINAGLIA LUCA 34 BLUESIDE DESIGN 36 BOCCI NELLO 38 BOERI STEFANO 40 CAMPO DEL SOLE 42 CANNARSA MARCELLO 44 C.A.O.S. 46 CAPACCIONI FABRIZIO 48 CAPPONI ANTONELLA 50 CECCHETTI TONINA 52 CHIACCHELLA STEFANO 54 CHIOCCHINI STEFANO 56 CHIUCCHIÙ ERALDO 58 DOTTORI ANGELO 60 DRAGONI ANDREA 62 EMU&DESIGN 64 FONDAZIONE BURRI 66 FRATINI DANIELE 68 FUKSAS MASSIMILIANO E DORIANA 70 GATTOLIN BENVENUTO 72 GIARDINO DEI LAURI 74 GRELLI EZIO 76
INDICE
INDICE
INTRODUZIONE Il volume “Mapping Umbria” è a tutti gli effetti un’esercitazione didattica di gruppo, una traccia di ricerca che ho proposto ad inizio 2019 ai ragazzi del 3°anno del corso di Communication Design. In questo senso, il progetto non è concepito con tutti i crismi e accorgimenti necessari ad una pubblicazione, né tanto meno rincorre quell’obiettivo. Infatti, non sono stati presi in considerazione la totalità degli autori presenti sul territorio, seppure i ragazzi abbiano svolto un egregio lavoro di raccolta dei dati, tuttavia la tesi che vuole promuovere è fondamentale.
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Come cita il titolo “Mapping Umbria - Guida cartografica al progetto contemporaneo” vuole tracciare il punto sulla produzione progettuale, delimitandola attorno ai confini della nostra regione. Non per andare contro tendenza, né per promuovere l’idea di filiera corta o di decrescita felice; bensì per insegnare a dei giovani studenti/progettisti come muovere i primi passi all’interno della professione. Obbligandoli a scontrarsi con problemi reali e tangibili, scansando le tanto odiate tavole meta progettuali. Per contro come si raccolgono i dati, come si intervistano gli autori, come si redige un capitolato, come si imposta un file per4la stampa… Siamo quasi sempre portati, per via della tecnologia e dello stile di vita che abbiamo, a guardare cose bellissime che avvengono dall’altra parte del mondo. Tutto è subito e in ogni istante, ci omologa terribilmente e rischia in una materia progettuale (qual è il design) di ritorcersi contro. Progettare vuol dire, in primo luogo, avere un proprio parere, se poi è originale meglio ancora. L’importante che sia proprio.
INTRODUZIONE
Ritengo sia importante mantenere una certa autonomia, in termini di produzione e promozione, rispetto ai grandi centri metropolitani. In primis Milano, che per ovvie ragioni è ancora fortunatamente riconosciuta come capitale del Design a livello mondiale. Esiste una progettazione di qualità anche in provincia ed è importante promuoverla, senza sminuirla. In effetti è lo stesso sistema scolastico che sprona i suoi studenti ad un approccio globale e cosmopolita, proponendo percorsi di studio fuori sede (vedi programma Erasmus), la possibilità di studiare in un’altra lingua, ecc… Prerogative fondamentali di questo momento storico, ma che tuttavia rischiano, se non opportunamente gestite, di rendere miopi gli studenti creando in loro false aspettative ed esigenze.
PREFAZIONE Mapping Umbria è un progetto editoriale realizzato dagli studenti del terzo anno accademico 2019-2020 del corso di Communication Design presso l’Istituto Italiano Design. Il volume raccoglie la produzione, la ricerca e l’arte contemporanea sviluppate sul territorio Umbro, ponendo attenzione agli ambiti della pittura, dell’architettura, del design e della scultura.
10 - 11
4 inserito, dei codici QR Oltre alla cartina sono stati previsti, per ogni luogo che permettono di localizzare con maggiore precisione e facilità il luogo d’arte selezionato. Mapping Umbria si propone come nuova pubblicazione, non di certo un documento unico nel suo genere, ma sicuramente necessaria e assolutamente pertinente; in grado di rendere fruibile il panorama artistico contemporaneo della regione, documentando e mappando gli artisti e il loro operato.
PREFAZIONE
Mapping Umbria offre al lettore una “mappa” del territorio artistico della regione, da cui trae ispirazione il titolo del libro, portando alla luce i “luoghi” non conosciuti dell’arte, permettendo così di esplorare questo nuovo scenario ed entrare in contatto con l’ambiente artistico contemporaneo dislocato sul territorio. Attraverso questa nuova prospettiva, gli autori vogliono indagare e farci riflettere sul concetto stesso di isolamento e sui luoghi comuni che si hanno legati alla segregazione dei territori lontani dai grandi centri urbani italiani. Ogni sezione del libro ha una sua forma e un suo colore per differenziarla: la sezione di Architettura è caratterizzata dalla forma triangolare e dal colore magenta, la sezione di Design dall’esagono e dal colore ciano, la sezione di Scultura viene identificata dal quadrato e dal colore verde, mentre la sezione di Pittura è infine caratterizzata dal cerchio e dal colore giallo. Ciascun artista inserito viene presentato attraverso una biografia, un ritratto e una selezione delle sue opere. La stessa analisi viene svolta anche per i parchi tematici, i musei e gli eventuali studi inseriti. Per arricchire la struttura, ma anche enfatizzarne la dimensione consultativa, è stata creata una cartina geo-artistica della regione. All’interno di questa, per facilitarne la consultazione, sono state inserite delle icone, legate ai vari settori d’arte utilizzati, che localizzano e mappano i parchi e i musei d’arte, gli studi di design e le opere architettoniche presenti all’interno del volume.
CITTÀ DI CASTELLO
GUBBIO
ARCHITETTURA
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Mediateca Sandro Penna, San Sisto, Perugia. Casa Evolutiva, Corciano, Perugia. Cimitero di Pila, Perugia. Minimetrò, Perugia. Magazzino Automatico Margaritelli, Torgiano. Cimitero di Gubbio. Villa dei Mosaici, Spello. Cantina il Carapace, Bevagna. Chiesa San Paolo Apostolo, Foligno. Piscine dello Stadio, Terni. Centro Polifunzionale, Norcia.
TUORO SUL TRASIMENO
PERUGIA
ASSISI TORGIANO
BASTIA UMBRA
PITTURA
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Fondazione Burri, Città di Castello. Palazzo della Penna, Perugia. Palazzo Lucarini, Trevi. Palazzo Collicola, Spoleto. C.A.O.S. (Centro per le Arti Opificio Siri), Terni. Museo Aurelio de Felice, C.A.O.S., Terni.
SPELLO
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DERUTA
CITTÀ DELLA PIEVE
FOLIGNO
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MARSCIANO
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SPOLETO
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DESIGN
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SCULTURA
Blueside Design, Perugia. Ozona Occhiali, Perugia. Emu&Design, Marsciano. Arcadia Design, Spoleto. Laquercia21, Narni.
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Giardino dei Lauri, Città della Pieve. Campo del Sole, Tuoro sul Trasimeno. Affiliati, Assisi. Parco delle Sculture di Brufa, Torgiano. Parco della Scultura di Castelbuono, Bevagna. Parco Beverly Pepper, Todi. Museo Emilio Greco, Orvieto.
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NORCIA TODI
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MAPPA DEGLI ARTISTI
TREVI
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CITTÀ DI CASTELLO
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MAPPA DEGLI ARTISTI
GUBBIO
TUORO SUL TRASIMENO
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ASSISI
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PERUGIA
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BASTIA UMBRA TORGIANO SPELLO 7 5
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CITTÀ DELLA PIEVE
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BEVAGNA
MARSCIANO
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FOLIGNO
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SPOLETO
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MAPPA DEGLI ARTISTI
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TREVI
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SPOLETO
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NARNI
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MAPPA DEGLI ARTISTI
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AFFILIATI - SCULTURA
AFFILIATI
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“Affiliati” è un progetto di Matteo Peducci, che nel corso degli anni ha visto la collaborazione dello scultore perugino con numerosi artisti, designer, istituzioni e centri universitari per la ricerca. Dopo la realizzazione di importanti opere, sia in Italia che all’estero, nel 2013 il progetto “Affiliati” è stato trasferito ad Assisi in una ex cava che oggi è Laboratorio di scultura e centro di ricerca per le Arti Contemporanee. L’obiettivo è quello di compiere un viaggio a ritroso tra il rinnovamento e lo sconvolgimento delle nozioni apprese durante gli studi compiuti all’Accademia di Belle Arti di Carrara, raggiungendo un effetto di straniamento dell’opera d’arte, che va dall’estetica alla scienza, dalla forma alla natura. Le opere, principalmente in marmo, sono caratterizzate dalla realizzazione di effetti di texture particolari che molto spesso ingannano lo spettatore e lo portano a chiedersi come la scultura sia stata realizzata e di che materiale si tratti in realtà.
1. Polystyrene Pietà Face, marmo. 2. Polystyrene Foot, marmo. 3. Dettaglio di Oricalco Venus, metalli. 4. Oricalco Venus, metalli.
ARCADIA DESIGN Progetto Arcadia è una ex start up innovativa che si occupa di architettura e design, creata nell’ottobre 2013 dai soci Elena Gentilini e dall'Architetto Massimo Germani. Il suo brand Arcadia Design si fonda su valori etici legati all’ambiente. I suoi prodotti sono realizzati interamente in legno massello, per limitare l’utilizzo di colle, e trattati con vernici per alimenti. Sono inoltre progettati per essere facilmente assemblabili e disassemblabili e durare a lungo attraverso la sostituibilità degli elementi e la trasformabilità delle componenti a fine vita del prodotto, per un’economia circolare e per stimolare la creatività. Sono realizzati dai migliori artigiani umbro-marchigiani e con legni europei FSC o provenienti dal Centro Italia. Grazie alla struttura modulare dei prodotti inoltre, anche lo studio del packaging ha permesso di ottimizzare spazi e ridurre gli ingenti impatti del trasporto sull’ambiente.
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5. Sedia EASYDiA e tavolo EASYoLo Junior Multicolour, modello Amsterdam. 6. Sedie EASYDiA Junior, modelli Great Green e Big Blue limited edition in castagno locale; tavolo EASYoLo Kids Monocolour, modello Granny Smith limited edition in castagno locale; tavolo EASYoLo Junior Multicolour, modello Venezia. 7. Tavolo EASYoLo Kids Multicolour, modello Firenze.
ARCADIA DESIGN - DESIGN
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MASSIMO ARZILLI
8. Mater Dei Est Et Porta Coeli, refrattaria smaltata a gran fuoco, 2004. 9. Tra il serio e il faceto, marmo bianco di Carrara e vetro, 2012. 10. Dettaglio di Oricalco Venus, terracotta decorata a freddo, 2012. 11. Oricalco Venus, terracotta decorata a freddo, 2012.
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Dopo aver frequentato l’Istituto Statale d’Arte Bernardino di Betto a Perugia, Massimo Arzilli ottiene la licenza di Maestro d’Arte in Ceramica all’Istituto Statale d’Arte di Deruta e si diploma poi in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci. Nel 1973 apre una bottega d’arte a Perugia e da qui inizia un percorso artistico personale incentrato nella realizzazione di sculture. Nelle sue opere Arzilli si allontana dagli “schemi di maniera”, reinterpreta la figura umana e gli elementi architettonici classici impiegando materiali di vario genere e ricorrendo a procedimenti modulari legati al mondo produttivo che lo portano ad interessarsi a materiali primari, ma anche a prodotti industriali. La sua scultura è l’espressione naturale, congenita, di un’antica cultura artigiana e cittadina che non abbandona mai una caratteristica vena di essenziale liricità.
MASSIMO ARZILLI - SCULTURA
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BALDI MARGHERITI ASSOCIATI
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Lo studio di Architettura Baldi Margheriti Associati nasce nel 1986 ed ha come sede Terni. Le attività dello studio occupano tutti gli aspetti legati alla progettazione e alla direzione dei lavori, particolare focus viene posto su esperienze progettuali e sinergie con il mondo dell’arte. Nel corso degli anni hanno collaborato con molti artisti, come: Bruno Ceccobelli, Carlo Lorenzetti e il pittore Piero Dorazio. Lo studio Baldi Margheriti è particolarmente attivo nel campo dei concorsi di progettazione, sia nazionali che internazionali. Tra i loro progetti vincitori di premi figurano: “Il cimitero di Collescipoli a Terni”, la prima fase per la “Riqualificazione del quartiere europeo a Bruxelles”, “Il parco del fiume Nera”, il nuovo centro notatorio delle Piscine dello Stadio e recentemente il nuovo Palasport della città di Terni.
12. Dettaglio dell’edificio residenziale in via Chiesa, Terni. 13 - 14. Piscine dello Stadio a Terni. 15. Dettaglio dell’edificio residenziale in via Chiesa, Terni. 16. Edificio residenziale in via Chiesa, Terni.
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BALDI MARGHERITI ASSOCIATI - ARCHITETTURA
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ALFIO BARABANI
Alfio Barabani nasce ad Assisi il 9 settembre 1955 e si laurea in Architettura presso l’Università “La Sapienza” di Roma nel 1981. La sua passione per l’architettura lo porta a compiere numerosi viaggi studio nei paesi del Nord Europa, specialmente in Finlandia dove approfondisce l’architettura organica e l’edilizia pubblica. Durante tutta l’attività professionale, sia passata che presente, Barabani spazia tra vari incarichi di progettazione e direzione lavori nei diversi settori del Sistema Architettura. I suoi progetti si occupano principalmente di: recupero e restauro di edifici monumentali, ristrutturazioni di edifici rurali, urbanistica e pianificazione, progettazione di residenze collettive e private, progettazione del paesaggio, allestimenti, architettura di interni e design. Uno dei suo progetti in Umbria è la Villa dei Mosaici di Spello.
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17. Esterno di Villa dei Mosaici, Spello, 2011-2018. 18. Interno di Villa dei Mosaici, Spello, 2011-2018. 19. Dettaglio dell’esterno di Villa dei Mosaici, Spello, 2011-2018. 20. Veduta completa dell’esterno di Villa dei Mosaici, Spello, 2011-2018.
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ALFIO BARABANI - ARCHITETTURA
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21. Tentativi di onnipotenza, olio su tela, 2018. 22. Dettaglio di Memorie, olio su tela, 2018. 23. Memorie, olio su tela, 2018. 24. La fontana della vita, olio su tela, 2018.
MARCELLO BIAGIOTTI - PITTURA
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Marcello Biagiotti nasce a Perugia nel 1940 e si forma come artista presso l’Istituto d’Arte “Bernardino di Betto”. Inizia la sua carriera come paesaggista per poi dedicarsi alla rappresentazione dell’uomo, la società in cui vive e le tante problematiche che ne segnano l’esistenza. Grazie al critico d’arte Virgilio Coletti si avvicina alla corrente del Surrealismo. Nel 1984 si affaccia al mondo della ceramica, imparando dai maestri ceramisti di Deruta. Le sue opere fanno parte di prestigiose collezioni pubbliche e private in Italia, Svizzera, Francia, Germania, Venezuela, Stati Uniti, Turchia e Nuova Zelanda.
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MARCELLO BIAGIOTTI
LUCA BINAGLIA Dal 2008 dedica anima e corpo alla progettazione di prodotti per l’arredo, prendendo ispirazione dagli splendidi paesaggi della sua Umbria, stabilendo collaborazioni lavorative con aziende sparse in tutta Italia. Nel 2010 inizia un progetto di ricerca sul tema del design sostenibile, attraverso l’esperienza dell’upcycling, fondando, insieme all’amica Silvia Ramalli, il collettivo Unwaste, pioniere nel mondo dell’ecodesign. Nell’ottobre 2016 è ospite dell’Accademia di Belle Arti di Minsk, in Bielorussia, per una masterclass, mentre a novembre dello stesso anno è ospite della Shanghai School of Art and Design in Cina, per un workshop di due settimane sul tema Cuoio e Design. I suoi lavori, dal 2008, vengono presentati a Milano durante la Design Week e sempre più spesso anche a Parigi e New York. Le aziende per cui lavora si sono moltiplicate, fino alle più recenti collaborazioni con Formæ, Domiziani, Ceramiche Rometti, Roche Bobois e Kenzo.
25. Glenda per Blueside. 26. Niwa per Roche Bobois. 27. Engioi per Formæ. 28. Cleeen per Domiziani.
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LUCA BINAGLIA - DESIGN
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BLUESIDE DESIGN Il progetto Blueside nasce a Perugia nel 2009 dalla passione e dall’intraprendenza della famiglia Falocci. Blueside, ovvero “Il Lato Blu”, prende il nome dal colore blu e dalle sue caratteristiche, come la rappresentazione del classico, della nobiltà, della modernità, della vivacità ed ha come obiettivo quello di trasmettere l’emozione che anima il musicista sul palco e il pubblico di un concerto d’atmosfera. La capacità di lavorare e plasmare il vetro, unita all’amore per il design, la musica e la tavola; è alla base di questo progetto di differenziazione produttiva e commerciale, finalizzato alla realizzazione di complementi di design dedicati al mondo del dining, del living e del jewel. Ogni prodotto viene realizzato artigianalmente, di conseguenza ogni pezzo è unico e diverso da tutti gli altri.
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29. Genio... e sregolatezza, vetro borosilicato. 30. Showroom in via Oberdan, Perugia. 31. Topless, trasparenza naturale, vetro borosilicato.
BLUESIDE DESIGN - DESIGN
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NELLO BOCCI
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Nello Bocci nasce a Gubbio nel 1945, frequenta l’Istituto Statale d’Arte di Gubbio e le Accademie di Belle Arti di Perugia e di Venezia. Dopo aver svolto esperienze importanti nell’ambiente artistico del figurativo e dell’astratto in Veneto e in Friuli, rientra a Gubbio. Negli anni cura una mostra antologica relativa al periodo 1972-1984, nella quale si riflette sul concetto di “fare cultura”, sull’essenza della scultura e sul ruolo dell’uomo nella società contemporanea. Questa visione si espande nella sua arte: se ne possono notare le tracce nelle elaborazioni plastiche delle sue opere in ceramica, bronzo, legno, ferro e cemento. Ha realizzato numerose mostre, personali e collettive, in Italia e all’estero. Le sue opere si trovano presso collezioni pubbliche e private, in musei all’aperto e presso il Museo del Bargello a Firenze.
NELLO BOCCI - SCULTURA
32. Pietas 2000, marmo di Carrara e bronzo, Gubbio, 2003. 33. Maratoneta, bronzo, Gubbio, 1970.
STEFANO BOERI
Stefano Boeri, è un architetto italiano nato il 25 novembre 1956 a Milano. Si forma presso il Politecnico di Milano in architettura e presso lo IUAV di Venezia, in pianificazione territoriale. É famoso per numerosi progetti come il Bosco Verticale a Milano: la sua filosofia dell’abitare si traduce in un essere connessi con il mondo circostante, una relazione dinamica che diviene al tempo stesso simbolica e comunicativa. Dal 2004 al 2007 Stefano Boeri è direttore di Domus, periodico internazionale di Architettura, dal 2007 al 2010 si occupa della direzione di “Abitare”, mentre dal 2018 è presidente della Triennale di Milano. Boeri collabora inoltre con varie riviste e quotidiani tra cui Wired. La sua sede di lavoro va da Milano a Shanghai passando per Tirana. Nel 2016 realizza il progetto per il centro polivalente di Norcia destinato al comune e alle associazioni locali.
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34 - 35 - 36 - 37. Esterno del Centro Polivalente Civile, Norcia, 2017. © Fotografie di Giovanni Nardi.
STEFANO BOERI - ARCHITETTURA
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CAMPO DEL SOLE
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Il Campo del Sole è un imponente complesso architettonico unico nel suo genere, che sorge nella zona di Punta Navaccia presso Tuoro sul Trasimeno. Il complesso si compone di 27 colonne-sculture, disposte intorno ad una tavola centrale a formare una spirale del diametro di 44 m. Ogni scultura, realizzata con pietra arenaria locale, è stata creata tra il 1985 e il 1989 da artisti di fama internazionale. Questo progetto è stato ideato dal noto artista Pietro Cascella con la collaborazione dello scultore Mauro Berrettini e della scultrice svizzera Cordelia Von Den Steinen. “Campo del Sole”, inserito com’è in un’area destinata a “verde pubblico attrezzato” è stato assunto realmente a luogo di frequentazione, ricordo e meditazione.
38 - 39 - 40. Panoramica delle colonne all’interno del parco. 41. Scultura di Leo Lionni, 1989. 42. Sculture all’interno del Campo del Sole. © Fotografie di Marco Carlani
CAMPO DEL SOLE - SCULTURA
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MARCELLO CANNARSA Marcello Cannarsa nasce a Terni nel 1986. Da sempre appassionato di architettura e storia dell’arte, crescendo ha avuto un forte contatto con falegnami, scultori e architetti che lo hanno guidato verso la progettazione di prodotti. Dopo aver frequentato l’ISIA di Roma, ha lavorato per il Samsung Design Center e per altri studi a Milano. Grazie ad una borsa di studio si è specializzato con un master in Design Sostenibile e Gestione Aziendale a Barcellona. Tornato in Italia ha lavorato per Alcatel e altre aziende attraverso lo studio OnDesign di Roma. Dopo questa esperienza ha iniziato a sentire la necessità di mettersi in proprio e nel 2017 ha aperto uno studio/laboratorio dove lavora per diversi clienti tra cui la Black Flamingo. Da alcuni anni, inoltre, insegna Metodologie della Progettazione presso l’Istituto Italiano Design.
43. Qbico 41, ceramica. 44. MOByök, pezzo multifunzionale per camere d’albergo. 45. Qbico-whitewood-explode. 46. Dettaglio di qbico-whitewood-explode.
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MARCELLO CANNARSA - DESIGN
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C.A.O.S.
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47 - 48. Interni del museo, Terni. 49 - 50 - 51. Esterno del museo, Terni.
C.A.O.S. - PITTURA
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C.A.O.S. – Centro per le Arti Opificio Siri è un centro culturale dedicato alla fruizione delle arti e alla produzione creativa di proprietà del Comune di Terni. É composto da spazi espositivi permanenti come il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea Aurelio De Felice e il Museo Archeologico di Terni. Il museo è dedicato alla cultura, alla sperimentazione e all’innovazione sempre in movimento per promuovere idee e linguaggi artistici. C.A.O.S. vuole essere un centro attuatore, un luogo multiplo dedicato alla ricerca, che faccia da catalizzatore culturale per la città e da diffusore di progetti legati alla contemporaneità, pur mantenendo uno sguardo attento alla tradizione.
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FABRIZIO CAPACCIONI
FABRIZIO CAPACCIONI - PITTURA
52. C’è ancora il sole nel cielo di Marylin, acrilico su legno. 53. Colazione da Tiffany, acrilico su legno.
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Fabrizio Capaccioni è un pittore contemporaneo nato a Città di Castello nel 1963. Nel 1982 si diploma alla Scuola Grafica di Città di Castello e dal 1994 inizia ad insegnare “Laboratorio Grafico” presso la Scuola di Grafica e Comunicazione di Perugia. Le sue opere sono caratterizzate dall’unione di arte digitale e sperimentazione pittorica, sperimentazioni caratterizzate dall’uso del gesso di alabastro, che diventa il supporto da lui maggiormente utilizzato. Unisce l’uso del colore alle composizioni geometriche e ai ritratti figurativi. Gli elementi sul quadro vengono isolati dal loro contesto quotidiano e sovrapposti su fondi geometrici. Evidente la presenza della figura femminile, che ha sempre una posizione di primo piano come una musa ispiratrice.
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ANTONELLA CAPPONI
54. Di Vayu e degli altri venti, sculture di Antonella Capponi. 55. Sviarsi, mostra presso lo Studio Arte Fuori Centro di Roma. 56. Dettaglio di Taccuino Aereo, 2016. 57. Taccuino Aereo, Biennale di Scultura di Gubbio, 2016.
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Antonella Capponi nasce a Gubbio nel 1965. Studia all’Accademia di Belle Arti di Perugia, dove sperimenta con tele trasparenti e colorate. All’inizio degli anni Novanta passa dal colore al materiale plastico puro, con il quale ottiene fragili lamine lavorate in modo minimale. In seguito nascono, con i diaframmi plastici, le prime sculture aeree. L’artista lavora sul concetto di limite/soglia e sulla possibilità di oltrepassarli in senso spazio-temporale. Realizza opere scultoree caratterizzate da elementi trasparenti che suggeriscono la possibilità di essere attraversati. La sua prima mostra “Cronotopo” si tiene alla galleria l’Idioma nel 1994, in cui si riflette sull’essere fisicamente in uno spazio delimitato, percepito però come infinito. Nel corso della sua carriera partecipa a numerose mostre personali e collettive, ricevendo diversi riconoscimenti.
ANTONELLA CAPPONI - SCULTURA
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TONINA CECCHETTI
58. Opera contenuta nella mostra Fi. 59. Opera della mostra riPOSAre. 60. Dettaglio di Vèstiti di Vestìti. 61. Vèstiti di Vestìti.
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Tonina Cecchetti nasce a Sigillo in provincia di Perugia, dove tutt’oggi vive e lavora. Nel 1985 completa gli studi all’Accademia di Belle Arti di Perugia, ma la sua carriera artistica si avvia già dal 1982, anno della sua prima mostra. Realizza opere ieratiche e inquietanti, avvalendosi di materiali che vanno dal refrattario cerato all’argento, dal ferro alla maiolica, materiali che a volte vengono accostati a oggetti di recupero organici come pelli, lane e piume. I soggetti più frequenti sono il corpo femminile e quello del bambino, resi con forme candide, aggraziate, ma anche perturbanti. Attualmente insegna Discipline Progettuali del Design e Laboratorio del Design presso il liceo artistico “Alpinolo Magnini” di Deruta.
TONINA CECCHETTI - SCULTURA
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STEFANO CHIACCHELLA
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62. Jam Session, acrilico su tela. 63. Dettaglio di The look of Jazz (Ornette Coleman), acrilico su tela, 2013. 64. The look of Jazz (Ornette Coleman), acrilico su tela, 2013. 65. Good boys, acrilico su tela, 2012.
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Stefano Chiacchella nasce a Castiglione del Lago nel 1959. Si diploma nel 1978 in “Decorazione Artistica” all’Istituto Statale d’Arte di Perugia, e poi, nel 1982, all’Accademia di Belle arti Pietro Vannucci. A partire dal 1984 diventa docente di Disegno e Storia dell’Arte presso il Liceo Artistico Bernardino di Betto di Perugia. Artista legato alla migliore tradizione dell'arte anglo/americana della seconda metà del XX° secolo che però contestualizza nel nostro "tempo digitale" e contamina con dissertazioni personali ricche di spunti colti e di ironia cromatica. Una pittura accurata e perfettamente riconoscibile che attinge ai suoi luoghi del cuore e al nostro patrimonio storico/artistico e culturale.
STEFANO CHIACCHELLA - PITTURA
62
STEFANO CHIOCCHINI Stefano Chiocchini, classe 1962, è un designer di origine perugina. Nel 1990 si laurea in architettura a Firenze. I suoi lavori spaziano in diversi campi: dall’architettura all’interior design, dal progetto del verde all’exhibit design, dall’industrial design alla grafica e comunicazione visiva, dall’allestimento museale allo studio di nuove applicazioni per la lavorazione di materiali naturali quali pietre e marmi. Segue per diverse aziende la produzione di nuovi elementi di arredo e si occupa per vari brand di ricerche su materiali innovativi. Si dedica anche all’insegnamento e tiene conferenze come esperto nel campo dello Stone Design. È socio e fondatore della sezione ADI dell’Umbria e dal 2010 al 2012 è stato il direttore dell’Istituto Italiano Design dove attualmente è docente di interior, industrial e landscape design.
66. Lavabo Iperkubika per Santangelo Design, 2012. 67. SerraChef serra domestica a fotoluminescenza per Serranova, 2020. 68 - 69. Geomorfica, linea per la ditta Cotto Etrusco.
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STEFANO CHIOCCHINI - DESIGN
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ERALDO CHIUCCHIÙ
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Eraldo Chiucchiù nasce a Deruta nel 1951 e si avvicina alla ceramica in giovanissima età frequentando i laboratori della cittadina umbra, famosa per la grande tradizione ceramica. Già dai primi anni Settanta apre un proprio studio dove realizza una produzione di ceramiche artistiche con le quali partecipa a numerose e importanti manifestazioni del settore, come il Premio Gubbio, il Concorso di Gualdo Tadino, Fiumara d’Arte e il concorso internazionale della ceramica di Faenza. Grazie a queste partecipazioni ottiene diversi riconoscimenti che gli consentono di affermarsi nell’ambiente artistico umbro. In questi stessi anni affianca all’attività artistica quella didattica come docente presso l’Istituto Statale d’arte “Bernardino di Betto” di Perugia e all’Istituto Statale d’arte “Alpinolo Magnini” di Deruta. Nel 2015 espone le sue opere in una mostra presso la Galleria Nazionale di Arte Moderna a Roma.
ERALDO CHIUCCHIÙ - SCULTURA
70. Maria, terracotta e smalto, 1992. 71. Parallelepipedo, argilla refrattaria, 2009.
ANGELO DOTTORI
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72. Astratto n. 5, materia e acrilico su tela, 80x100 cm. 73. Dettaglio di Trittico della primavera, polimaterico su tavola. 74. Trittico della primavera, polimaterico su tavola, 70x70 cm. 75. Malizia, tecnica mista su tela, 70x70 cm.
ANGELO DOTTORI - PITTURA
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Angelo Dottori è un artista di origini assisane. Inizia la sua attività come grafico pubblicitario e decoratore, coltivando una grande passione per la pittura, il disegno e la musica. Dopo aver sperimentato utilizzando vari metodi, forma un suo stile più personale fatto di opere pittoriche unite alla grafica, create con una tecnica polimaterica e caratterizzate da una tavolozza di colori personale e moderna. Nelle sue opere cerca di dare forma alle emozioni. La tecnica, la poesia e il misticismo creano dei quadri eterei che astraggono dalla visione razionale, privi di pressapochismi e sbavature formali. Dal 2020 intraprende un nuovo percorso che lo porta ad esplorare l’arte astratta creando opere riconducibili a questo stile artistico.
ANDREA DRAGONI
Classe 1969, Andrea Dragoni si laurea presso la Facoltà di Architettura di Firenze. Professore alla Facoltà di Architettura e Società del Politecnico di Milano e alla Facoltà di Ingegneria di Perugia, dal 2012 insegna presso l’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” a Perugia. Progetta e realizza opere in Italia e all’estero per istituzioni pubbliche e private, tra cui: il complesso industriale per Vidrala a Milano, l’ampliamento del cimitero di Gubbio e l’allestimento degli spazi espositivi di Villa Fidelia a Spello. I suoi lavori sono stati pubblicati nelle più importanti riviste internazionali e oggetto di monografie come “Il profilo del cielo”, edito da Skira nella collana di architettura.
ANDREA DRAGONI - ARCHITETTURA
77
76. Cimitero di Gubbio, 2013. 77- 78. Veduta prospettica del cimitero, Gubbio, 2013.
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EMU &DESIGN Emu è un’azienda che rende le sue collezioni d’arredo per esterno adatte ad ogni contesto. I suoi prodotti, ricchi di forti contenuti di Design e con un'identità riconoscibile, sono realizzati in acciaio e alluminio in combinazione con materiali tecnologici e innovativi. Alcuni tra i più noti designer internazionali quali Sebastian Herkner, Jean-Marie Massaud, Paola Navone e molti altri collaborano con Emu per la creazione delle collezioni. Alcune delle caratteristiche che si ritrovano in tutti i prodotti dell'azienda sono l'attenzione ai dettagli e alla qualità, la capacità di sviluppare nuove tecniche che esaltino continuità e purezza di linee e volumi. Emu realizza e controlla tutte le fasi della produzione, sia nel suo stabilimento in Umbria, sia presiedendo a tutte le fasi di lavorazione nelle diverse sedi dell’indotto.
81
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79. Divano Dock, Sebastian Herkner, alluminio. 80. Tavolo Heaven, J.M. Massaud, acciao e cristallo temprato. 81. Divano Ivy, Paola Navone, acciaio.
EMU&DESIGN - DESIGN
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FONDAZIONE BURRI
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La Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri è stata costituita nel febbraio 1978 per volontà di Alberto Burri. Il Palazzo Albizzini risale alla seconda metà del XV secolo, è ripartito in tre piani ed ha un’impronta che rimanda all’architettura rinascimentale di ascendenza fiorentina. L’edificio è stato restaurato dal 1979 fino al 1981 e poi consegnato alla Fondazione. All’interno sono esposte 130 opere, risalenti ad un arco cronologico compreso tra il 1948 e il 1989. Gli Ex Seccatoi del Tabacco, inaugurati nel 1990 e collocati nella periferia di Città di Castello contengono invece 128 opere realizzate tra il 1974 e il 1993. In questa sede si tengono, inoltre, conferenze d’arte moderna e contemporanea e convegni di aggiornamento in collaborazione con autorevoli istituzioni parallele, nazionali e internazionali.
85
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82. Sala IX di Palazzo Albizzini, Città di Castello. 83. Ex seccatoi di tabacco. 84. Dettaglio della Sala E all’interno degli ex seccatoi. 85. Sala E all’interno degli ex seccatoi. 86. Vista esterna degli ex seccatoi di tabacco. © Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, Città di Castello – by SIAE 2020
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FONDAZIONE BURRI - PITTURA
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88 87. Hope. 88. Fashion Punk. 87
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Daniele Fratini è un artista originario di Foligno che vive ed opera nella sua città natale. Le sue opere sono caratterizzate dall’unione tra sacro e profano e da una forte valenza espressiva dei personaggi. Daniele Fratini predilige e sperimenta diverse tecniche artistiche espressive e prende ispirazione dalle immagini più note e simboliche proposte dai mass-media. Nelle sue opere usa principalmente la tecnica “puntiforme”: l’artista osserva l’oggetto o l’immagine che deve riprodurre su tela, osservandone punto per punto i dettagli infinitamente piccoli e le sfumature di colore e di luce.
DANIELE FRATINI - PITTURA
DANIELE FRATINI
MASSIMILIANO E DORIANA FUKSAS
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89. Interno della Chiesa di San Paolo Apostolo, Foligno, 2009. © Fotografia di Moreno Maggi. 90. Veduta completa dell’esterno della chiesa. © Fotografia di Moreno Maggi.
70 - 71
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MASSIMILIANO E DORIANA FUKSAS - ARCHITETTURA
Lo Studio Fuksas, guidato da Massimiliano e Doriana Fuksas, è uno dei più affermati studi internazionali di architettura nel mondo. Negli ultimi 40 anni lo studio ha sviluppato un approccio innovativo attraverso una sorprendente varietà di lavori, che spaziano da interventi urbani ad aeroporti, da musei e luoghi per la cultura a spazi per la musica, da centri congressi a uffici, da progetti di interni a collezioni di design. Con sede a Roma, Parigi e Shenzhen, e uno staff di 170 professionisti, lo studio ha all’attivo oltre 600 progetti ed ha realizzato opere in Europa, Africa, America, Asia e Australia, ricevendo numerosi riconoscimenti internazionali.
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BENVENUTO GATTOLIN
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Benvenuto Gattolin nasce a Caverzere, in provincia di Venezia, nel 1942 e si diploma all’Istituto d’Arte “Pietro Selvatico” di Padova. Lavora come scultore ma è anche Maestro d’Arte per la pittura decorativa, ceramista, restauratore, scenografo e vetratista. Realizza numerose mostre di pittura e scultura sia personali che collettive. Nel corso della sua carriera artistica gli sono stati commissionati monumenti celebrativi, medaglie commemorative, realizzazioni scultoree e lavori di restauro. Ha operato in più di trentasei luoghi di culto con interventi di arredo di arte sacra, come: pale di altare, bassorilievi, tabernacoli ed amboni. Le sue opere sono presenti in collezioni private sia in Italia che all’estero. Oggi Gattolin vive e lavora ad Assisi.
BENVENUTO GATTOLIN - SCULTURA
91. Monumento ai caduti, marmo e bronzo, 1992. 92. Scultura in legno.
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GIARDINO DEI LAURI
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GIARDINO DEI LAURI - SCULTURA
93 - 94 - 95 - 96 - 97. Sale espositive.
Il Giardino dei Lauri, situato in Umbria a Città della Pieve, è uno spazio dedicato all’arte contemporanea creato dai collezionisti napoletani Angela e Massimo Lauro. L’obiettivo è di esporre parte della loro collezione personale, che attualmente comprende circa 400 opere dei maggiori protagonisti della scena artistica contemporanea nazionale e internazionale. Il Giardino dei Lauri è anche un’associazione non profit che ha come scopo quello di sviluppare la sua vocazione quale centro propulsivo di rilievo internazionale per una cultura del contemporaneo in tutto il territorio umbro e toscano.
EZIO GRELLI
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98. Stardust, acrilico su tela, 2019. 99. Dettaglio di Principio di Indeterminazione, acrilico e cemento su tela. 100. Principio di Indeterminazione, acrilico e cemento su tela, 2019. 101. Undivided Wholeness, acrilico su tela, 2019.
EZIO GRELLI - PITTURA
100
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Ezio Grelli nasce a Differdange, una piccola cittadina del Lussemburgo, nel 1975. Appassionato d’arte sin da giovane inizia a studiare da autodidatta avvicinandosi al campo della Body Art, in particolar modo al mondo del tatuaggio. La sua ricerca nell’ambito artistico continua costantemente nel corso degli anni, variando nei vari ambiti delle arti figurative. La ricerca artistica è il punto cardine dell’operato di Grelli. Il suo impianto narrativo si compone di stratificazioni e sovrapposizioni materiche, di tessiture, di graffiature e materiale prima aggiunto e poi asportato. Segue un preciso ordine mentale, in cui la bidimensionalità si associa ad una formula plastica che permette d’individuare differenti prospettive e piani dimensionali, al fine di rendere visibili le molteplici connessioni tra spirito e materia.
HOFLAB 105
Hoflab è un laboratorio in cui convergono le ricerche teoriche, gli studi ideativi e le esperienze professionali dei suoi componenti. Lo studio si occupa di progettazione architettonica senza limiti di scala, spaziando dall’ideazione alla costruzione con propensione per l’innovazione tipologica. Numerosi i premi e riconoscimenti, tra i più recenti si ricordano il “Premio Unesco-Ficlu - La Fabbrica nel Paesaggio 2015”, la menzione speciale ”A.Prize 2014”, la selezione al “III Premio Simonetta Bastelli”, la selezione con menzione al “The Plan Award 2015”, categoria Special Projects, la selezione al “Premio Internazionale Dedalo Minosse 2013/2014” e la menzione d’onore al “Tecu Architecture Award 2010”.
102
102. Cimitero di Pila, 2000. 103. Villa MM, 2006. 104. Centro Cortonese, 2008. 105. Dettaglio del cimitero di Pila, 2000. 106. Cimitero di Pila, 2000.
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HOFLAB - ARCHITETTURA
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LAQUERCIA21 Laquercia21 è un laboratorio di design artigianale nato a Narni nel 2010 dalla collaborazione di due falegnami: Luca De Pascalis e Nicola Gubiotti. La falegnameria si impegna nel disegnare, progettare e realizzare mobili ed arredamenti su misura per case private, locali, negozi e spazi pubblici. Laquercia21 è un eclettico contenitore che raccoglie e miscela idee e tecniche dai piÚ svariati ambiti, come: design contemporaneo, artigianato tradizionale, arte, cultura vintage-pop ed eco design. Nel loro laboratorio De Pascalis e Gubiotti eseguono unicamente lavorazioni artigianali, prediligendo la filosofia del pezzo unico rispetto alla produzione in serie. I loro mobili sono costruiti con legno, ferro, materiali di recupero di ogni genere, stoffe, resine, plexiglass e molto altro ancora.
108
109
80 - 81
107. Panca Q21. 108. Mobile Pupazzo. 109. Avatar Freesign.
LAQUERCIA21 - DESIGN
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UGO ANTONIO LEVITA
112
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110. Freud, Jung e il cane di Carmela, olio su tela, 2015. 111. Dettaglio di O’mellon, olio su tela, 2010. 112. O’mellon, olio su tela, 2010. 113. Core‘ngrato (Partenope’s song), olio e acrilico su tela, 2011.
82 - 83
113
Ugo Antonio Levita è un artista e pittore napoletano che dal 2001 opera nelle zone di Perugia e dintorni. Negli anni Ottanta, a Napoli, insieme ad altri giovani come Dante Manchisi, Giuliano Lo Priore, Franco Matano e Peppe Barile dà vita ad un gruppo chiamato “Ascendente & Discendente” che ha come obiettivo quello di unire le varie esperienze dei membri per proporre un nuovo tributo al mondo dell’immaginario artistico. Successivamente, Levita elabora una sua poetica che si muove in modo trasversale e autonomo all’interno delle culture e del tempo acquisendo la consapevolezza del dinamismo e della complessità storica. Nelle sue opere pittoriche è evidente l’influenza e la ricerca nell’ambito della corrente artistica del Surrealismo.
UGO ANTONIO LEVITA - PITTURA
110
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DANIELE MANCINI
114. Donna allo specchio, pietra arenaria. Collezione privata. 115. Don Annibale Valigi, pietra arenaria, Piazzale della chiesa di San Bartolomeo, Ponte San Giovanni. 116. Dettaglio del Monumento ai Caduti. 117. Ala (Monumento ai Caduti della II Guerra Mondiale), travertino. Ponte sul Tevere, Ponte San Giovanni.
116
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Daniele Mancini nasce nel 1940 a Perugia e vive tra Ponte San Giovanni e Collestrada, conservando nelle sue opere i caratteri Etruschi ed Umbri, appartenenti alle due sponde del fiume Tevere. Trae ispirazione osservando la natura e il carattere dei soggetti che ritrae, mostrandoli nella forma dei loro sentimenti. Le sue opere sono realizzate perlopiĂš in pietra arenaria utilizzando la tecnica sottrattiva tradizionale, senza eseguire disegni preparatori. Il controllo delle forme avviene capillarmente in corso d'opera, man mano che lo scalpello le libera dal materiale che le ricopre. Le sue opere fanno parte di collezioni private e alcune sue installazioni permanenti sono collocate nel territorio perugino.
DANIELE MANCINI - SCULTURA
114
120
Il Museo d’arte moderna e contemporanea “Aurelio De Felice”, allestito all’interno di C.A.O.S., nasce dall’unificazione delle donazioni fatte a più riprese da Aurelio De Felice al comune e alla provincia di Terni. Il museo unisce le forme di sperimentazione e le estetiche più recenti. È dedicato all’artista Aurelio De Felice, per il suo peso artistico, ma anche per il suo ruolo cruciale di animatore culturale e collezionista. La collezione si snoda in un percorso su due livelli: la “Sezione Contemporanea” che ricostruisce il panorama contemporaneo del secondo dopoguerra, intrecciando la prospettiva nazionale e le dinamiche del territorio, e la “Quadreria Antica” che raccoglie le opere di artisti operanti nel territorio umbro a partire dal tardo Medioevo per arrivare all’epoca del Grand Tour.
118. Thanasa, Agapito Miniucchi, legno e corda, 1990. 119. In primo piano Segnico, Giulio Turcato, olio su tela, 1960. 120. Maternità, Aurelio de Felice, bronzo, 1957.
MUSEO AURELIO DE FELICE - PITTURA
119
86 - 87
118
MUSEO AURELIO DE FELICE
121 125
Il Museo civico di Palazzo della Penna ha sede nella residenza cinquecentesca della famiglia perugina degli Arcipreti della Penna. L’edificio è costruito sui resti di un anfiteatro romano. Ristrutturato nei primi dell’Ottocento, il piano terra venne interamente affrescato dal pittore umbro Antonio Castelletti con temi ispirati al mito di Paride. Dello stesso periodo sono le vedute ideali che si trovano all’interno della Stanza dei Paesaggi, opera del decoratore e scenografo Pasquale Angelini. Il corpo espositivo del museo riguarda la collezione “Gerardo Dottori” (1888-1977), ricca serie di capolavori del maestro futurista umbro, e la collezione “Joseph Beuys a Perugia” (1921-1986), sequenza di sei grandi lavagne presentate a Perugia il 3 aprile 1980 durante un incontro pubblico con Alberto Burri. Il Museo ospita periodiche esposizioni temporanee di arte e storia contemporanea e di fotografia.
124
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121. L’interno della mostra temporanea “Nemici. La rappresentazione del nemico nelle cartoline della Grande Guerra”, 2018. 122 - 123 - 124. Interno di Palazzo della Penna, Perugia. 125. Incendio città, Gerardo Dottori,1926, Collezione permanente Dottori e i Futuristi Umbri, Museo civico di Palazzo della Penna, Perugia.
DELLA PENNA
88 - 89
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MUSEO DI PALAZZO DELLA PENNA - PITTURA
MUSEO DI PALAZZO
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MUSEO EMILIO GRECO
129
90 - 91
All’interno del museo Emilio Greco, situato al piano inferiore di Palazzo Soliano a Orvieto, è raccolta un’esposizione delle opere dello scultore siciliano Emilio Greco, composta da trentadue sculture in bronzo, terracotta e gesso e sessanta opere grafiche, tra cui litografie, acqueforti e disegni. La collezione fu donata dall’artista alla città umbra con cui stabilì un forte legame dopo aver realizzato i tre attuali grandi portali in bronzo del Duomo di Orvieto. L’esposizione fa parte del Museo dell’Opera del Duomo (MODO).
126. Dettaglio della porta del Duomo. 127. Scultura in bronzo. 128. Vista esterna del Museo Emilio Greco, Orvieto. 129 - 130. Sculture in bronzo.
MUSEO EMILIO GRECO - SCULTURA
130
NÆSSI STUDIO Næssi è uno studio di consulenza creativa fondato da Eleonora Carbone e Alessandro D’Angeli nel 2020, con sede a Roma. Con una visione imprenditoriale della creatività, Næssi sviluppa storytelling in cui il valore culturale e poetico si fonde con lo sviluppo strategico, in termini evolutivi, dei brand e dei progetti multidisciplinari. Il lavoro di Næssi non è identificabile in un singolo stile ma si definisce mediante la visione olistica che viene applicata ai singoli progetti e alla continua attività di ricerca metodologica che viene portata avanti. Eleonora Carbone e Alessandro D’Angeli credono nella ricchezza di un processo progettuale che, mettendo in discussione le aspettative e i paradigmi radicati, accoglie, in un percorso creativo consapevole, sfide tipologiche contemporanee e avvincenti.
131. Formæ, collezione Damasco. 132. Sbagliato, sgabello in legno e metallo. 133. Formæ, collezione Damasco. 134. Bollitore.
133 131
134
92 - 93
NÆSSI STUDIO
132
JEAN NOUVEL
136 135 - 136 - 137. Minimetrò, Perugia, 2008. © Jean NOUVEL – Ateliers Jean Nouvel (Parigi, FR), con Alessandro CARBONE (Roma, IT).
JEAN NOUVEL - ARCHITETTURA
137
94 - 95
135
Jean Nouvel è nato a Fumel, in Francia, nel 1945. Dopo essersi iscritto all'Ecole des Beaux-Arts di Bordeaux, si è classificato primo all'esame di ammissione all'Ecole Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi nel 1966 e laureato nel 1971. Ha avviato il suo primo studio di architettura nel 1970. Poco dopo, è diventato membro fondatore del Movimento “Mars 1976”, il cui scopo era quello di opporsi al corporativismo degli architetti, e poi fondatore della French Architecture Union. Le sue opere hanno ottenuto riconoscimenti in tutto il mondo attraverso numerosi premi, tra i quali Leone d'Oro, Royal Gold Medal, Premio Borromini e il Gran Premio Nazionale di Architettura. Nel 2002 è stato nominato Docteur Honoris Causa del Royal College of Art di Londra. Tra i suoi progetti il Minimetrò di Perugia.
OZONA OCCHIALI Sandro Gonnella, il sarto degli occhiali, offre dal 2006, nel suo atelier Ozona Occhiali nel centro storico di Perugia, un servizio esclusivo ed unico che riprende le origini dell’alta sartoria italiana tradizionale portandola nel mondo dell’occhialeria e fondendola con tecnologie all’avanguardia: l’innovazione abbraccia la tradizione. I desideri del cliente prendono forma, attraverso un progetto realizzato da zero, fino a diventare un occhiale unico e inimitabile, reso tale dalla creatività di Sandro Gonnella. Il Sarto, prima di arrivare all’occhiale ideale, produce diversi prototipi nel suo laboratorio. Il risultato è il più alto livello di personalizzazione ed esclusività.
140
141
138
138 - 139 - 140 - 141 - 142. Occhiali da sole progettati da Ozona Occhiali.
96 - 97
139
OZONA OCCHIALI - DESIGN
142
PALAZZO COLLICOLA
146
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Palazzo Collicola è uno degli edifici gentilizi più importanti di Spoleto e oggi sede di una prestigiosa raccolta d’arte articolata su due piani espositivi. L’Appartamento Nobile, situato al primo piano, è un esempio di residenza settecentesca che conserva buona parte dello splendore originario; durante l’anno ospita mostre d’arte contemporanea che creano un contrasto tra antico e moderno. Al secondo piano si trova La Galleria d’Arte Moderna Giovanni Carandente, che raccoglie dipinti e sculture dei più importanti artisti italiani ed internazionali del XX secolo. Al Piano Nobile è situata la Biblioteca Giovanni Carandente, che raccoglie oltre 30,000 volumi, diventando uno dei luoghi più importanti nel panorama nazionale per lo studio dell’arte moderna e contemporanea.
145
143. Galleria d’arte moderna G. Carandente, sala 11 - scultura moderna. 144. Galleria d’arte moderna G. Carandente, sala 3 - Leoncillo. 145. Galleria d’arte moderna G. Carandente, sala 5-6 - premio Spoleto. 146. Galleria d’arte moderna G. Carandente, sala 13 - Figure e ritorni. 147. Galleria d’arte moderna G. Carandente, sala 13 - Alexander Calder. © Palazzo Collicola - Galleria d'Arte Moderna G. Carandente. © Comune di Spoleto.
98 - 99
143
PALAZZO COLLICOLA - PITTURA
144
148 - 149. Spazio espositivo. 150. Palazzo Lucarini visto dall’esterno, Trevi. © Palazzo Lucarini Contemporary .
149
Palazzo Lucarini Contemporary è un centro per l’arte contemporanea situato a Trevi. È divenuto famoso a livello nazionale e internazionale per le mostre d’arte contemporanea, le biennali e i festival dedicati alla cultura del progetto contemporaneo. La mission del centro è quella di produrre, promuovere e diffondere l’arte e la cultura della contemporaneità nelle sue molteplici manifestazioni, per questo motivo svolge un ruolo di osservatorio e promozione del contemporaneo. Oltre alle mostre propone una serie di manifestazioni complementari: convegni, attività didattiche e workshop. I tratti distintivi dell’attività sono: l’attenzione verso le giovani generazioni artistiche, la propensione didattica, l’orientamento verso la ricerca e la sperimentazione, non solo nell’ambito delle arti visive.
PALAZZO LUCARINI - PITTURA
150
100 - 101
148
PALAZZO LUCARINI
152
151
PARCO DI BEVERLY PEPPER Il Parco Bevery Pepper è situato a Todi ed è il primo parco monotematico di scultura contemporanea in Umbria, dedicato alla grande artista americana Beverly Pepper. All’interno sono presenti 16 sculture ideate, restaurate e donate dall’artista. Si tratta di opere monumentali realizzate con materiali differenti come ferro, acciaio inox e pietra, che raccontano la carriera dell’artista americana dal 1960 fino al 2019. Beverly Pepper ha ideato per il Parco anche delle panchine-scultura chiamate “lunette” realizzate con una pietra locale proveniente dalle cave del lago Trasimeno.
102 - 103
151. Todi Columns, acciaio corten, 2019, Todi. 152. Maia Toltec, legno e ghisa, 1993, Todi. 153. Ingresso, acciaio inossidabile, 1967, Todi.
PARCO DI BEVERLY PEPPER - SCULTURA
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PARCO DI CASTELBUONO
157
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Il Parco della Scultura di Castelbuono, situato a Bevagna, nasce dalla necessità di far conoscere questa forma d’arte alle persone. Sin dalla presentazione della bozza del progetto si è voluta sottolineare l’esigenza di allestire mostre e conferenze sulla scultura con gli autori delle opere installate nel Parco. Far conoscere il lavoro degli artisti, le diverse tecniche e i materiali impiegati, creano le condizioni per permettere alla gente del territorio di Bevagna di comprendere la scultura in ogni suo aspetto e di essere partecipe dello sviluppo del Parco.
154. Zarua di Agapito Miniucchi, 2011. 155. Un Tau senza titolo di Marino Ficola, 2011. 156. Zarua di Agapito Miniucchi, 2011. 157. Dettaglio di L’angelo mio di Stefano Bovi, 2011. 158. L’angelo mio di Stefano Bovi, 2011. © Pro loco di Cantalupo Castelbuono.
PARCO DI CASTELBUONO - SCULTURA
158
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Il progetto “Scultori a Brufa. La Strada del Vino e dell’Arte” è nato nel 1987 con l’obiettivo di portare avanti un’esperienza artistica originale e moderna: la costituzione di un vero e proprio museo en plein air. Ogni anno, da allora, uno scultore viene invitato ad esporre i propri lavori per le strade e le piazzette del borgo, acquisendo un’opera per ciascun artista. Il risultato, sempre in divenire, è un percorso di sculture contemporanee realizzate da artisti di fama nazionale e internazionale in un armonioso connubio tra natura, paesaggio urbano e scultura contemporanea, che si snoda lungo il crinale della collina di Brufa, nel comune di Torgiano. Gli spazi destinati all’installazione permanente delle opere vengono individuati su indicazione dell’artista che studia il territorio in modo tale che le sculture risultino sempre un arricchimento per l’ambiente.
PARCO DELLE SCULTURE DI BRUFA
161
106 - 107
159. Broken Circle di Beverly Pepper, 2011. 160. Thaun di Agapito Miniucchi, 1990. 161. Arc-en-ciel di Carlo Lorenzetti, 1998.
PARCO DELLE SCULTURE DI BRUFA - SCULTURA
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FRANCESCO PARETTI Nato a Terni, Francesco Paretti si laurea in disegno industriale presso l’Università degli studi La Sapienza di Roma. Collabora con aziende di livello internazionale come consulente per il design e l’ingegnerizzazione, e progetta per vari settori: arredamento per interni ed esterni, arredi ed accessori per la grande distribuzione, complementi d’arredo, illuminazione, elettronica consumer, transportation, abbigliamento e accessori per lo sport. Si occupa di design, dal concept all’industrializzazione fino alla produzione, con un’accurata competenza di marketing. Progetta numerosi allestimenti fra cui spazi al salone del mobile per la regione Umbria e Ingegnerizza gli arredi per svariate mostre di livello internazionale. Ha avuto cattedre in prestigiose Università fra cui “La Sapienza’’ di Roma e "Accademia delle Belli Arti P. Vannucci” di Perugia.
162. Tavolo Octopus per Domiziani, acciaio inox e pietra lavica. 163. Botero, bicchiere da vino rosso per Blueside Design. 164. Progetto B-Trade, Libreria Farnia. 165. Progetto Slamp, Lampada Bach Floor.
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FRANCESCO PARETTI - DESIGN
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ANDREA PASCUCCI Laureato in Disegno Industriale e Ambientale presso l’Università di Camerino, da subito, Andrea Pascucci, intraprende l’attività di designer aprendo il proprio studio. Nel 2013 inizia a collaborare con l’Istituto Italiano Design, come docente in Tecnologia dei Materiali. Dal 2010 entra a far parta dell’associazione ADI, diventando responsabile dell’Osservatorio Permanente sul Design. Da oltre 15 anni lavora e ricerca soluzioni di ogni genere, su temi molto diversi. Ad oggi il suo studio è impegnato nella progettazione di prodotti diversi tra loro: lampade, gioielli, complementi d’arredo e capi d’abbigliamento innovativi. Inoltre si occupa di interni progettando saloni per parrucchieri, ristoranti, uffici, sale conferenze e abitazioni private.
166. Lampadario in cartone per la star tup B-Trade, 2012. 167. Tavolo in cartone per B-Trade, 2012. 168. Sanny, lampada da tavolo in cartone, progetto B-Trade, 2013. 169. InBilico, seduta in legno, 2013.
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ANDREA PASCUCCI - DESIGN
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170. Zoo, collage digitale e colori su stoffa, 2019. 171. Dettaglio di Cip, collage, acrilico e smalto su incisione, 2019. 172. Cip, collage, acrilico e smalto su incisione, 2019. 173. A braccio di ferro, collage, acrilico e smalto su tela, 2019.
ELISA PIETRELLI - PITTURA
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Elisa Pietrelli nasce a Terni nel 1987. Nel 2012 si diploma in “Arti Visive e Discipline dello Spettacolo”, indirizzo Grafica, presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino. Opera principalmente nell’ambito del collage. Le sue opere sono ricche di elementi assemblati tra di loro con lo scopo di creare visioni assurde: i soggetti, surreali e fantasiosi, si stagliano su degli sfondi realizzati con la tecnica pittorica, creando così un contrasto tra le due diverse tecniche. Nel suo processo creativo ogni piccolo elemento e frammento viene scelto minuziosamente e mai lasciato al caso. Le figure prendono vita sulla tela, aprono le danze del bizzarro circo rivelando incertezze, dubbi, domande e a tratti sicurezza, esuberanza e vitalità. Attualmente l’artista opera presso Officine Fratti di Perugia
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ELISA PIETRELLI
ARNALDO POMODORO
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Arnaldo Pomodoro è nato nel Montefeltro nel 1926, ha vissuto l’infanzia e la formazione a Pesaro. Dal 1954 vive e lavora a Milano. Le sue opere sono presenti in spazi urbani in Italia e all’estero e nelle raccolte pubbliche maggiori del mondo. Memorabili mostre antologiche lo hanno consacrato artista tra i più significativi del panorama contemporaneo. Ha insegnato nei dipartimenti d'arte delle università americane: Stanford University, University of California a Berkeley, Mills College. Ha ricevuto molti premi e importanti riconoscimenti. Nel 1992 il Trinity College dell'Università di Dublino gli ha conferito la Laurea in Lettere honoris causa e nel 2001 l’Università di Ancona quella in Ingegneria edile-architettura. Si è dedicato anche alla scenografia con “macchine spettacolari” in numerosi lavori teatrali, dalla tragedia greca al melodramma, dal teatro contemporaneo alla musica.
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ARNALDO POMODORO - ARCHITETTURA
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174. Veduta esterna del Carapace, Bevagna, 2012. 175. Veduta interna del Carapace. 176. Dettaglio della cantina all’interno del Carapace. 177. Dettaglio della struttura esterna del Carapace.
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FRANCO PROSPERI
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Franco Prosperi nasce in Tunisia nel 1939. Figlio di uno dei più rinomati scultori italiani, studia arti grafiche presso l’Istituto d’Arte “Bernardino di Betto” a Perugia. Il lavoro di Franco Prosperi è contraddistinto dalla spiritualità e dall’armonia naturale, tradizionali caratteristiche umbre che vengono espresse in modalità sempre nuove. Ad Assisi vanta un apprezzato laboratorio e un museo, all’interno del quale sono presenti sculture fatte utilizzando tronchi di ulivo. È stato docente di Storia d’Arte Antica, l’artista nutre la sua particolare e personale visione iconografica del mondo circostante con elementi narrativi ed elaborate raffigurazioni che affondano le loro radici in diverse età storiche. Nel 2018 le sue più recenti personali di grafica elettronica sono dedicate a Carl Gustav Jung: In the state Museum of the History of Religion, St. Petersburg, Russia e negli Stati Uniti d’America in Working Men’s Institute Museum & Library in new Harmony, Indiana.
FRANCO PROSPERI - SCULTURA
178. Natività monumentale, materiali edilizi, Assisi, 1994. 179. Angelo della pace, pietra, Assisi, 1998.
FILIPPO RAIMONDO
Filippo Raimondo nasce nel 1953 a Cefalù in Sicilia, nel 1980 si laurea in Architettura a Roma, per specializzarsi poi in “Urban Rehabilitation” presso la Syracuse University e l’Institute for Architecture and Urban Studies a New York. Dal 1980 collabora ai Corsi di Disegno e di Composizione Architettonica presso la Facoltà di Architettura di Roma. Dal 1994 è professore di Composizione Architettonica presso la Facoltà di Architettura di Ascoli Piceno. Partecipa a numerosi concorsi di progettazione internazionali, ottenendo selezioni e premi. Dal 1997 svolge un’intensa attività di ricerca didattica e scientifica presso la Facoltà di Architettura di Pescara, dove è professore di ruolo. Nel 1978 con Maria Laura Arlotti, Michele Beccu e Paolo Desideri fonda lo studio ADBR Architetti Associati. L’attività progettuale dello studio è documentata sulle principali riviste di architettura e in pubblicazioni collettive e monografiche.
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180 - 181 - 182 - 183. Magazzino Automatico Margaritelli, Listone Giordano, ABDR Architetti Associati, Torgiano, 2008. © Listone Giordano/Archivio Margaritelli. 183
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FILIPPO RAIMONDO - ARCHITETTURA
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GIULIO ROSI
Perugino, classe 1990. Ha avuto sin da bambino una formazione multidisciplinare. Si laurea in Ingegneria Edile-Architettura nel 2016, maturando un approccio artigianale in tutte le scale della progettazione, manipolando direttamente la materia per la costruzione di prototipi e plastici architettonici. Attualmente è presidente di Officine Fratti e architetto, svolge la professione nello studio Cooprogetti di Gubbio. Ăˆ fondatore di Collezione Alunni, marchio di ebanisteria contemporanea che riprende e attualizza una collezione di manufatti in alta ebanisteria realizzata da uno degli ultimi maestri ebanisti umbri. Una delle maggiori eccellenze del rinascimento, attualizzata e contaminata con i linguaggi del design contemporaneo.
184 - 185. Collezione Cofanetti. 186. Collezione Tavoli. 187. Collezione Vasi.
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GIULIO ROSI - DESIGN
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188. Vista aerea della Mediateca S. Penna, San Sisto, 2004. 189. Interno della Mediateca. 190. Dettaglio della struttura esterna. 191. Sala lettura all’interno della mediateca.
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ITALO ROTA - ARCHITETTURA
Italo Rota nasce a Milano il 2 Ottobre 1953. Si forma presso gli studi di Franco Albini e Vittorio Gregotti e, nel 1982, si laurea in architettura presso il Politecnico di Milano. Insieme all’architetto Pierluigi Nicolin, dal 1976 al 1981, partecipa alla realizzazione della rivista Lotus International, che lo porta a scoprire e ad appassionarsi alla carta stampata e all’oggetto-libro. All’inizio degli anni ottanta si trasferisce a Parigi, per il progetto dell’allestimento museale del Musée d’Orsay, vinto con Gae Aulenti. Successivamente partecipa e vince, nel 1985, il concorso per la realizzazione delle nuove sale della Scuola Francese della Cour Carré del Louvre. In questi anni passati in Francia si occupa di diverse scale del progetto: da quella urbana fino agli allestimenti per mostre, eventi ed istituzioni culturali. Nel 1995 torna in Italia dove continua a lavorare nell’ambito dell’architettura e della land architecture. Nel 2004 progetta la Mediateca Sandro Penna a San Sisto (PG).
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ITALO ROTA
NAZZARENO RUSPOLINI
192. Ibat-Jour, lampada per iPhone. 193. Nido, orologio a cucù.
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NAZZARENO RUSPOLINI - DESIGN
Nazzareno Ruspolini si forma in design industriale presso lo IED di Roma. Dal 2011 inizia a lavorare come designer industriale freelance fino al 2013, anno in cui apre il suo studio a Terni, in cui sviluppa progetti per diverse aziende, spaziando dal settore alimentare, all’arredo per il bagno, al forniture design e al pet design. I suoi progetti hanno ricevuto prestigiosi premi sia nazionali che internazionali: nel 2011 vince insieme ad Alessandro Forti il “James Dyson Awards”, nella sezione Italiana, con il progetto Sanni, nello stesso anno vince il Workshop “La Casa dell’acqua” insieme a Mario Alessiani con il progetto Ecoo. Nel 2015 il suo progetto Burn Chair riceve una menzione nel contest “Slowd 100 Different Copies” per la progettazione di una seduta per la Cascina Triulza-Padiglione della Società Civile durante l’EXPO 2015.
MARTA TONI
Marta Toni è una designer umbra, nata a Umbertide nel 1976. Dopo essersi laureata presso l’ISIA di Firenze in industrial design, dal 2000 svolge la professione di industrial e interior designer. Nel corso degli anni di attività come libera professionista ha stretto rapporti di collaborazione con diverse aziende nel settore dell’arredamento, dell’oggettistica e del food. Dal 2004 si occupa di progettazione d’interni per il settore HO.RE.CA. realizzando locali a livello nazionale ed internazionale. Intensa l’attività nell’ambito dell’allestimento e del coordinamento per eventi. Riconosciuta dall’ADI come designer internazionale, ha al suo attivo una serie di pubblicazioni nel settore design. Nel 2019 il Politecnico di Milano l’ha selezionata come professionista di pregio per il master di hotel di lusso. Marta Toni è docente dal 2000 del corso di Interior e Industrial design presso l’Istituto Italiano Design.
194. Resort Villa Benedetti. 195. Hotel Fontebella Palace, camera, Assisi. 196. Frame seggiola. 197. Resort Villa Benedetti, interno.
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MARTA TONI - DESIGN
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198. Libertà 1. Trittico, olio su tela, 2019. 199. Il salotto. Particolare, tecnica mista, 2010. 200. La duchessa. Particolare, olio su tela, 2015. 201. La madre. Particolare, olio su tela, 2012.
FRANCO VENANTI - PITTURA
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Franco Venanti è un pittore perugino. Inizia a dipingere all’età di 13 anni e nel 1948 comincia a lavorare nella Bottega del pittore Adalberto Migliorati. Negli anni Cinquanta prende parte al “Gruppo dei Vageri” fondato dall’artista Lorenzo Viani. Nel 1963 fonda a Perugia l’Associazione culturale Luigi Bonazzi dando inizio ad un programma di iniziative culturali e convegni internazionali. Ha radunato attorno a sé numerosi studenti e neo-pittori che hanno organizzato mostre in tutta l’Umbria dando vita alla bottega del Maestro Franco Venanti con l’intento di raccontare, attraverso l’arte, le memorie di un’intera città e della sua comunità: Perugia e i Perugini. In quest’ottica l’artista vive la società in maniera profonda e riesce a mostrarne nei quadri gli aspetti più affascinanti e contraddittori.
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FRANCO VENANTI
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202. LIQUIRIZIA-L5/2017, 230x70 cm. 203. LEX ITALICA-LI3/2017, 300x114 cm.
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STEFANIA VICHI
STEFANIA VICHI - SCULTURA
Originaria di Città di Castello, nel 2015 si avvicina per la prima volta alle opere di grandi dimensioni. Rigore e disciplina immersi in un caos di equilibrio: la sua “pittoscultura” si appropria dello spazio che occupa la materia, idealizzata in una commistione di vuoti e pieni, luci ed ombre in grado di originare discrepanze semantiche ed ottiche; introflessioni ed estroflessioni che seguono un moto sotteso, un movimento inarrestabile che destabilizza l’insieme. Tra le sue opere più importanti si ricordano le serie “Lex Italica”, “Pantheon”, “Liquirizia” e “Loading Art”.
CRISTIAN VISENTIN Cristian Visentin si laurea in Architettura e si specializza con un master in Industrial Design presso il Politecnico di Milano. Le sue esperienze professionali partono dal mondo artigianale dell’oreficeria e si spostano poi verso il prodotto industriale nelle sue diverse declinazioni, dall’arredamento fino ai piccoli e grandi elettrodomestici. Nel 2009 avvia il proprio studio a Pavia, dove sviluppa progetti di vario tipo che nascono dalla curiosità e dall’osservazione della vita quotidiana. Tra i diversi oggetti industriali che ha realizzato, quelli più eccentrici e caratteristici del suo stile sono le differenti tipologie di gioielli, realizzate totalmente in vetro. Gioielli che spaziano dal bracciale in vetro soffiato con ornamenti in argento, ad anelli con una lavorazione del vetro molto accurata nel dettaglio.
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204. Tagè, scalda pre-dessert in vetro borosilicato (azienda Blueside Design). 205. Broka e brokina, brocche per acqua e vino in rame (azienda Paola C.).
CRISTIAN VISENTIN - DESIGN
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ANTONELLA ZAZZERA
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Antonella Zazzera nasce nel 1976 a Todi, in provincia di Perugia, dove vive e lavora ancora oggi. Compie i suoi studi all’Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci di Perugia dove si diploma in Pittura nel 1999. In seguito approfondisce lo studio dell’arte italiana e il recupero dei suoi valori, ovvero la traccia, la luce e lo spazio. La sua ricerca artistica si fonda sull’archetipo del “Segnotraccia”. Il suo stile è strettamente legato all’impiego di un particolare materiale, il rame, che riflette la luce trasformando la sua superficie in una trama mai uguale. L’artista lavora con un filo di rame che mai si intreccia ma che si sovrappone e si sedimenta seguendo i parametri determinati dal progetto. Con questo procedimento crea un’infinità di segni, punti e linee che definiscono forme primarie dall’andamento morbido.
ANTONELLA ZAZZERA - SCULTURA
206. Armonico CLIII, fili di rame, 45x42x70 cm, 2010/2013. 207. Naturalia 47M15, fili di alluminio smaltato, 48x65x32 cm, 2014.
Blueside Design, vetro borosilicato (p.36). 32. Pietas 2000, Nello Bocci, marmo di Carrara e bronzo, Gubbio, 2003 (p.38). 33. Maratoneta, Nello Bocci, bronzo, Gubbio, 1970 (p.38). 34 – 35 – 36 - 37. Centro Polivalente Civile, Stefano Boeri, Norcia, 2017 (p.40). 38 - 39 - 40. Panoramica delle colonne all’interno del parco Campo del Sole (p.42). 41. Scultura di Leo Lionni, 1989, Campo del Sole (p.42). 42. Sculture presenti all’interno del Campo del Sole (p.42). 43. Qbico 41, Marcello Cannarsa, ceramica (p.44). 44. MOByök, pezzo multifunzionale per camere d’albergo, Marcello Cannarsa. (p.44) 45 - 46. Qbico - whitewood - explode, Marcello Cannarsa (p.44). 47 - 48 - 49 - 50 - 51. Museo C.A.O.S. Terni (p.46). 52. C’è ancora il sole nel cielo di Marylin, Fabrizio Capaccioni, acrilico su legno (p.48). 53. Colazione da Tiffany, Fabrizio Capaccioni, acrilico su legno (p.48). 54. Di Vayu e degli altri venti, sculture di Antonella Capponi (p.50). 55. Sviarsi, mostra di Antonella Capponi presso lo Studio Arte Fuori Centro, Roma (p.50). 56 – 57. Taccuino Aereo, Antonella Capponi, Gubbio, 2016 (p.50). 58. Opera contenuta nella mostra Fi di Tonina Cecchetti (p.52). 59. Opera della mostra riPOSAre di Tonina Cecchetti (p.52). 60 - 61. Vèstiti di Vestìti, Tonina Cecchetti (p.52). 62. Jam Session, Stefano Chiacchella, acrilico su tela. (p.54) 63 - 64. The look of Jazz (Ornette Coleman), Stefano Chiacchella, acrilico su tela, 2013 (p.54). 65. Good boys, Stefano Chiacchella, acrilico su tela, 2012 (p.54). 66. Lavabo Iperkubika per Santangelo Design, Stefano Chiocchini, 2012 (p.56). 67. SerraChef serra domestica a fotoluminescenza per Serranova, Stefano Chiocchini, 2020 (p.56).
68 - 69. Geomorfica, linea per la ditta Cotto Etrusco, Stefano Chiocchini (p.56). 70. Maria, Eraldo Chiucchiù, terracotta e smalto, 1992 (p.58). 71. Parallelepipedo, Eraldo Chiucchiù, argilla refrattaria, 2009 (p.58). 72. Astratto n. 5, Angelo Dottori,materia e acrilico su tela, 80x100 cm. (p.60). 73 - 74. Trittico della primavera, Angelo Dottori, polimaterico su tavola, 70x70 cm. (p.60). 75. Malizia, Angelo Dottori, tecnica mista su tela, 70x70 cm. (p.60). 76 – 77 - 78. Cimitero di Gubbio, Andrea Dragoni, 2013 (p.62). 79. Divano Dock, Emu&Design, Sebastian Herkner, alluminio (p.64). 80. Tavolo Heaven, Emu&Design, J.M. Massaud, acciao e cristallo temprato (p.64). 81. Divano Ivy, Emu&Design, Paola Navone, acciaio (p.64). 82 - 83 - 84 - 85 - 86. Fondazione Burri, Città di Castello (p.66). 87. Hope, Daniele Fratini (p.68). 88. Fashion Punk, Daniele Fratini (p.68). 89 - 90. Chiesa di San Paolo Apostolo, Massimiliano Fuksas, Foligno, 2009 (p.70). 91. Monumento ai caduti, Benvenuto Gattolin, marmo e bronzo, 1992 (p.72). 92. Scultura in legno, Benvenuto Gattolin (p.72). 93 - 94 - 95 - 96 - 97. Sale espositive, Giardino dei Lauri (p.74). 98. Stardust, Ezio Grelli, acrilico su tela, 2019 (p.76). 99 - 100. Principio di Indeterminazione, Ezio Grelli, acrilico e cemento su tela, 2019 (p.76). 101. Undivided Wholeness, Ezio Grelli, acrilico su tela, 2019 (p.76). 102. Cimitero di Pila, Hoflab, 2000 (p.78). 103. Villa MM, 2006, Hoflab (p.78). 104. Centro Cortonese, 2008, Hoflab (p.78). 105 - 106. Cimitero di Pila, 2000, Hoflab (p.78). 107. Panca Q21, Laquercia21(p.80). 108. Mobile Pupazzo, Laquercia21 (p.80). 109. Avatar Freesign, Laquercia21 (p.80). 110. Freud, Jung e il cane di Carmela,
Ugo Antonio Levita, olio su tela, 2015 (p.82). 111 - 112. O’mellon, Ugo Antonio Levita, olio su tela, 2010 (p.82). 113. Core‘ngrato (Partenope’s song), Ugo Antonio Levita, olio e acrilico su tela, 2011 (p.82). 114. Donna allo specchio, pietra arenaria. Collezione privata, Daniele Mancini, (p.84). 115. Don Annibale Valigi, pietra arenaria, Piazzale della chiesa di San Bartolomeo, Ponte San Giovanni, Daniele Mancini (p.84). 116 - 117. Monumento ai caduti della II Guerra Mondiale, travertino, Ponte sul Tevere, Ponte San Giovanni, Daniele Mancini (p.84). 118. Thanasa, Agapito Miniucchi, legno e corda, 1990, presso il museo Aurelio de Felice (p.86). 119. In primo piano Segnico, Giulio Turcato, olio su tela, 1960, museo Aurelio de Felice (p.86). 120. Maternità, Aurelio de Felice, bronzo, 1957, museo Aurelio de Felice (p.86). 121. L’interno della mostra temporanea “Nemici. La rappresentazione del nemico nelle cartoline della Grande Guerra”, 2018, museo di Palazzo della Penna (p.88). 122 - 123 - 124. Interno di Palazzo della Penna, Perugia (p.88). 125. Incendio città, Gerardo Dottori,1926, Collezione permanente Dottori e i Futuristi Umbri, Museo civico di Palazzo della Penna, Perugia.(p.88). 126. Dettaglio della porta del Duomo, Museo Emilio Greco (p.90). 127. Sculture in bronzo all’interno del Museo Emilio Greco (p.90). 128. Vista esterna del Museo Emilio Greco, Orvieto (p.90). 129 - 130. Sculture in bronzo all’interno del Museo Emilio Greco (p.90). 131. Formae, collezione Damasco, Næssi Studio (p.92). 132. Sbagliato, sgabello in legno e metallo, Næssi Studio (p.92). 133. Formaea, collezione Damasco, Næssi Studio (p.92). 134. Bollitore, Næssi Studio (p.92) 135 - 136 - 137. Minimetrò, Jean Nouvel, Perugia (p.94). 138 - 139 - 140 - 141 - 142. Occhiali
da sole progettati da Ozona Occhiali (p.96). 143 - 144 - 145 - 146 - 147. Galleria d’arte moderna G. Carandente, Palazzo Collicola (p.98). 148 - 149 - 150. Palazzo Lucarini (p.100). 151. Todi Columns, cor-ten steel, 2019, Parco di Beverly Pepper, Todi (p.102). 152. Maia Toltec, legno e ghisa, 1993, Parco di Beverly Pepper, Todi (p.102). 153. Ingresso, stainless steel, 1967, Parco di Beverly Pepper, Todi (p.102). 154. Zarua di Agapito Miniucchi, 2011, Parco di Castelbuono (p.104). 155. Un Tau senza titolo di Marino Ficola, 2011, Parco di Castelbuono (p.104). 156. Zarua di Agapito Miniucchi, 2011, Parco di Castelbuono (p.104). 157 - 158. L’angelo mio di Stefano Bovi, 2011, Parco di Castelbuono (p.104). 159. Broken Circle di Beverly Pepper, 2011, Parco delle Sculture di Brufa (p.106). 160. Thaun di Agapito Miniucchi, 1990, Parco delle Sculture di Brufa (p.106). 161. Arc-en-ciel di Carlo Lorenzetti, 1998, Parco delle Sculture di Brufa (p.106). 162. Tavolo Octopus per Domiziani, Francesco Paretti, acciaio inox e pietra lavica (p.108). 163. Botero, bicchiere da vino rosso per Blueside Design, Francesco Paretti (p.108). 164. Progetto B-Trade, Libreria Farnia, Francesco Paretti (p.108). 165. Progetto Slamp, Lampada Bach Floor, Francesco Paretti (p.108). 166. Lampadario in cartone per la star tup B-Trade, Andrea Pascucci, 2012 (p.110). 167. Tavolo in cartone per B-Trade, Andrea Pascucci, 2012 (p.110). 168. Sanny, lampada da tavolo in cartone, progetto B-Trade, Andrea Pascucci, 2013 (p.110). 169. InBilico, seduta in legno, Andrea Pascucci, 2013 (p.110). 170. Zoo, Elisa Pietrelli, collage, digitale e colori su stoffa, 2019 (p.112). 171 - 172. Cip, Elisa Pietrelli, collage acrilico e smalto su incisione, 2019 (p.112). 173. A braccio di ferro, Elisa Pietrelli, collage, acrilico e smalto su tela, 2019 (p.112). 174 - 175 - 176 - 177. Il Carapace,
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Arnaldo Pomodoro, Bevagna, 2012 (p.114). 178. Natività monumentale, Franco Prosperi, materiali edilizi, Assisi, 1994 (p.116). 179. Angelo della pace, Franco Prosperi, pietra, Assisi, 1998 (p.116). 180 - 181 - 182 - 183. Magazzino Automatico Margaritelli, Listone Giordano, ABDR Architetti Associati, Torgiano, 2008 (p.118). 184 - 185. Collezione cofanetti, Giulio Rosi (p.120). 186. Collezione Tavoli, Giulio Rosi (p.120). 187. Collezione Vasi, Giulio Rosi (p.120). 188 -189 - 190- 191. Mediateca S. Penna, Italo Rota, San Sisto, 2004 (p.122). 192. Ibat-Jour, Nazzareno Ruspolini, lampada per iPhone (p.124). 193. Nido, Nazzareno Ruspolini, orologio a cucù (p.124). 194. Resort Villa Benedetti, Marta Toni (p.126). 195. Hotel Fontebella Palace, camera, Assisi, Marta Toni (p.126). 196. Frame seggiola, Marta Toni (p.126). 197. Resort Villa Benedetti, interno, Marta Toni (p.126). 198. Libertà 1, Trittico, olio su tela, 2019, Franco Venanti (p.128). 199. Il salotto, Particolare, tecnica mista, 2010, Franco Venanti (p.128). 200. La duchessa, Particolare, olio su tela, 2015, Franco Venanti (p.128). 201. La madre, Particolare, olio su tela, 2012, Franco Venanti (p.128). 202. Liquirizia - L5/2017, 230x70 cm, Stefania Vichi (p.130). 203. Lex Italica - LI3/2017, 300x114 cm, Stefania Vichi (p.130). 204. Tagè, scalda pre-dessert in vetro borosilicato (azienda Blueside Design), Cristian Visentin (p.132). 205. Broka e brokina, brocche per acqua e vino in rame (azienda Paola C.), Cristian Visentin (p.132). 206. Armonico CLIII, fili di rame, 45x42x70 cm, 2010/2013, Antonella Zazzera (p.134). 207. Naturalia 47M15, fili di alluminio smaltato, 48x65x32 cm, 2014, Antonella Zazzera (p.134).
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1. Polystyrene Pietà Face, Affiliati, marmo (p.22). 2. Polystyrene Foot, Affiliati, marmo (p.22). 3 - 4. Oricalco Venus, Affiliati, metalli (p.22). 5. Sedia EASYDiA e tavolo EASYoLo Junior Multicolour, modello Amsterdam, Arcadia Design (p.24). 6. Sedie EASYDiA Junior, modelli Great Green e Big Blue limited edition in castagno locale; tavolo EASYoLo Kids Monocolour, modello Granny Smith limited edition in castagno locale; tavolo EASYoLo Junior Multicolour, modello Venezia, Arcadia Design (p.24). 7. Tavolo EASYoLo Kids Multicolour, modello Firenze, Arcadia Design (p.24). 8. Mater Dei Est Et Porta Coeli, Massimo Arzilli, refrattaria smaltata a gran fuoco, 2004 (p.26). 9. Tra il serio e il faceto, Massimo Arzilli, marmo bianco di Carrara e vetro, 2012 (p.26). 10 - 11. Oricalco Venus, Massimo Arzilli, terracotta decorata a freddo, 2012 (p.26). 12. Edificio residenziale in via Chiesa, Terni, Baldi Margheriti Associati (p.28). 13 – 14. Piscine dello Stadio, Terni, Baldi Margheriti Associati (p.28). 15 - 16. Edificio residenziale in via Chiesa, Terni, Baldi Margheriti Associati (p.28). 17 – 18 – 19 - 20. Villa dei Mosaici, Alfio Barabani, Spello, 2011-2018 (p.30). 21. Tentativi di onnipotenza, Marcello Biagiotti, olio su tela, 2018 (p.32). 22 - 23. Memorie, Marcello Biagiotti, olio su tela, 2018 (p.32). 24. La fontana della vita, Marcello Biagiotti, olio su tela, 2018 (p.32). 25. Glenda per Blueside, Luca Binaglia (p.34). 26. Niwa per Roche Bobois, Luca Binaglia (p.34). 27. Engioi per Formae, Luca Binaglia (p.34). 28. Cleeen per Domiziani, Luca Binaglia (p.34). 29. Genio... e sregolatezza, Blueside Design, vetro borosilicato (p.36). 30. Showroom Blueside Design in via Oberdan, Perugia (p.36). 31. Topless, trasparenza naturale,
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MAPPING UMBRIA Guida cartografica al progetto contemporaneo
ISBN 978-88-944763-8-5
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